Piazzale Matteotti rinato con le cure dei bersaglieri parchi 27...L'ECO DI BERGAMO 25 LUNED 27...
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L’ECO DI BERGAMO
25LUNEDÌ 27 GIUGNO 2016
Viaggio nei parchi Seriate (2) /[email protected]
Piazzale Matteottiè rinato con le curedei bersaglieriLa convenzione. L’associazione da pochi mesi tienein ordine l’area grazie a un accordo con il ComuneGiardino frequentato per la sua posizione strategica
SERIATE
DANIELE FOFFA
Quello in piazzale Mat-teotti, dopo l’Oasi verde (a cuiabbiamo dedicato una prece-dente puntata del nostro viag-gio), è probabilmente il parcopubblico più importante di Se-riate.
Esteso su un’area di 13.946metri quadrati, il giardino dipiazzale Matteotti è formato dadue isole d’erba e alberi, avvoltedalle spire di uno stradone, lecui curve si incrociano al centrodel piazzale e disegnano un
grande otto nel cuore della città.Tutt’intorno si snoda una stri-scia di verde, fiancheggiata davia Caterina da Siena: separa, asettentrione, il piazzale dai bi-nari della ferrovia che corre ver-so Bergamo; a meridione, daipalazzi che si affacciano su cor-so Roma.
Passeggiando, si incrocianotutti i tipi di utenti. I bambinisciamano intorno all’isola dedi-cata al loro divertimento, dotatadi altalene, scivoli, cavallucci amolla. Tutt’intorno panchine emuretti e l’ombra delle maesto-
Nelle belle giornate l’area è molto frequentata da bambini e famiglie FOTO PERSICO
se fronde degli alberi. Bonarioe ormai rasserenato, un bustodel nobile Giacomo Matteottidà le spalle a questo paese deibalocchi, ai bambini e ai genito-ri o nonni che li accompagnano,e rivolge la fronte all’ingressoprincipale del parco ad acco-gliere i visitatori. Nell’isola ge-mella, severe pertiche e scaleorizzontali per gli appassionatidel corpo libero. Moltissimi,poi, i padroni con i cani al guin-zaglio. Lungo il verde che cir-conda il piazzale si distende ilpercorso salute «policrosalus»,segnalato da cartelli, non tutti,a dir la verità, leggibilissimi.Mancano, inoltre, alcune strut-ture per effettuare gli eserciziindicati perché sono state ri-mosse a seguito dell’usura, del-l’imperizia o, al limite, della stu-pidità devastatrice dei vandalidi turno.
Chi si sobbarca questi e altrilavori di manutenzione sono gliuomini della Protezione Civiledell’Associazione NazionaleBersaglieri di Seriate. La qualitàcomplessiva con cui è tenuto ilparco, al netto dei piccoli incon-venienti, è la testimonianza elo-quente dei loro sforzi: tutto è inordine. Ma non sempre le cosesono andate in questo modo:«Per anni la zona è stata lasciataun po’ nell’incuria – dicono dal-l’associazione -. Addiritturaqualche volta sono giunte se-
gnalazioni di persone infrattatetra i rami degli alberi, spioventifino al terreno. Non si sa perquale motivo preciso fossero lì,ma di solito non ci si va a na-scondere se non si sta facendonulla di proibito». Così il marzoscorso l’associazione ha offertoi propri servigi al Comune, ilquale, volentieri, ha sfruttatol’occasione stipulando una con-venzione quadriennale. «Ora ilparco è tranquillo. Abbiamo ta-gliato i rami, in modo che nonci siano più zone dove nascon-dersi, falciamo l’erba ogni 15-20giorni e segnaliamo al Comunequando qualche attrezzo sirompe o è reso inservibile, perottenere un rapido rimpiazzo.Lo facciamo – sottolineano or-gogliosi – perché vogliamo tra-smettere i nostri valori e dare uncontributo alla comunità».
Così, il parco oggi è un luogomolto frequentato e apprezzatodalla popolazione. Vuoi per lasua posizione strategica, che at-tira a sé i furgoni dei venditoridel mercato, che ogni lunedìmattina vivacizza con grida ecolori l’atmosfera della zona,vuoi per l’organizzazione dieventi (concerti, sagre), ospitatiin quest’area con una certa fre-quenza, il parco di piazzale Mat-teotti rappresenta per i seriatesiun centro vitale di evasione dal-l’angustia degli uffici e della ri-strettezza delle mura di casa.
da bambini, genitori e nonni, grazie al bel prato e all’area gio-chi. Ci si imbatte spesso anche inragazzi, per lo più provenienti dal centro pastorale Giovanni XXIII, dove per lo più i loro coe-tanei praticano sport nel campoda calcio e in quello da basket.
Per trovare l’ultima grandearea di verde pubblico bisogna spostarsi in via dei Partigiani, poco lontano dall’Asst Bergamo Est e dall’istituto Ettore Majo-rana. Il parco è gestito da un an-no da un’altra associazione mol-to attiva sul territorio, quella de-gli alpini. Le penne nere tengo-no anche qui il prato e gli alberi, idue scivoli, le due altalene, le panchine e il bel monumento dell’89 donato dagli alpini: postoall’ingresso, rende omaggio alla straordinaria storia del corpo e ai suoi valori. Forse è per questo che i frequentatori del parco so-no di tutti i tipi, italiani, stranie-ri, famiglie, ragazzi, anziani: senza distinzioni si godono la tranquillità della zona e la sicu-rezza, garantita dal servizio «Gi-roparchi», sorta di passeggiata di sorveglianza effettuata dai vo-lontari una volta alla settimana. D. Fof.
a Betty Ambiveri, grande figura femminile di imprenditrice, partigiana, benemerita della cit-tà. Storia e ricordi si intrecciano,al Paravisi, con la vita di tutti i giorni. E così, tra i grandi alberi del parco scorrono vie pedonali,fiancheggiate da panchine occu-pate a tutte le ore del giorno dai molti stranieri che lì amano ri-posarsi e conversare. «Sono so-prattutto loro che lo vivono dav-vero – riferisce una signora con il cane al guinzaglio –. Gli altri per lo più sono di passaggio, an-che se spesso si vedono anziani egenitori che vengono a prenderei figli all’istituto comprensivo Cesare Battisti». Tra i visitatori non pochi sono bambini. Sfrut-tano l’area gioco, composta da due altalene, uno scivolo e due cavallucci a molla in buone con-dizioni. Del resto è tutto il parco a essere ben gestito: l’associazio-ne dei bersaglieri vigila e ogni due settimane dà il suo contri-buto al mantenimento del ver-de. La stessa cura i bersaglieri la dedicano al parco di via Donizet-ti, il «Cortinovis» (in onore di Ferdinando, arciprete di Seriatedal 1989 al 2005). Non molto grande, è però frequentatissimo
Gli altri spaziDal «Paravisi» dedicato
a monsignor Angelo al parco
nel pressi del Majorana
e curato dalle penne nere
Lungo via Dante, ac-canto alla chiesa del Santissimo Redentore, si apre a lato della strada una finestra di smeraldo: è il parco «Paravisi», dedicato a monsignor Angelo, arciprete di Seriate dal 1976 al 1988. L’in-gresso, privo di recinzioni, è se-gnato da due severi pilastri qua-drangolari.
Poco più in là, nello spiazzoprincipale, a corona della fonta-na nel centro, si concentrano i monumenti. Il più vistoso è un bersagliere: è un dono dell’asso-ciazione locale, risalente al 1997.Un altro monumento è per i car-risti. L’ultimo, invece è dedicato
E nell’area verde di via Partigiania sorvegliare ci sono gli alpini
L’area giochi di via Partigiani
Parco di piazzaleMatteotti
Situazione del verde
Offertae cura giochiper bambini
Servizi
Sicurezza
Ristori
5
3
3
4
3
Giud
izio complessivo
4 su 5
Su tutti «vigila» il busto di Giacomo Matteotti
I bersaglieri curano vari parchi
Lavori nel parco di via Dante
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