PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA · il supporto e la collaborazione dei servizi...

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA PUGLIA

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

“SCIPIONE STAFFA”

VIA CAPPUCCINI, 23 - 76015 - TRINITAPOLI (BT) C.F. 90010920719 - C.M.FGIS02600C

Tel. 0883 632834 - fax: 0883 952218 - email: [email protected]

LA SAPIENZA

E’ FIGLIOLA

DELLA SPERIENZIA

PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA

mailto:[email protected]

Piano Triennale dell’ Offerta Formativa a. s. 2016-19

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Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Scipione Staffa” – TRINITAPOLI

2

A. S. 2016-2019

Indirizzo

Via Cappuccini, 23: sede centrale

Via Lucera, 32: plesso Scienze Umane

Via Zara, 13: plesso Odontotecnico

Telefoni

0883/632834 (sede centrale)

0883/632931 (via Zara)

0883/634955 (via Lucera)

0883/952218 (fax sede centrale)

www.istitutostaffa.gov.it

e–mail: [email protected]

codice meccanografico: FGIS02600C


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3

INDICE

pag.

Premessa 5

Priorità, traguardi ed obiettivi 6

Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI 7

Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza 8

Finalita’ della legge e obiettivi prioritari adottati dalla scuola fra quelli indicati dalla Legge

9

Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno 11

Fabbisogno di organico di posti di potenziamento 15

Fabbisogno di organico di personale ATA 16

Scelte organizzative e gestionali 17

Progettazione didattico - organizzativa 21

Elenco del personale della scuola 29

Storia di Istituto 33

La scuola nel territorio 34

Progetto educativo 35

Liceo Classico 39

Liceo delle Scienze umane 42

Liceo delle Scienze umane opz. Economico-sociale 46

Servizi commerciali opz. prom. Comm. pubblicitaria 49

Liceo artistico ind. Audiovisivo e multimediale 53

Odontotecnico 56

Servizi Socio Sanitari 59


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4

Aule e laboratori 63

Piano di sicurezza 65

Progetti d’Istituto 67

Attività extracurriculari 135

Piano annuale di inclusioneper il triennio 2016/2019 137

Griglia di valutazione alunni diversamente abili 142

Valutazione 143

Tabella per l’attribuzione voto di comportamento 157

Griglia di valutazione 161

Griglia di valutazione I.R.C. 163

Piano delle attività formative per il personale docente ed ATA 165

Piano Nazionale Scuola Digitale 166

Comitato Tecnico scientifico 167

Piano di miglioramento 168


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5

PREMESSA

Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto di Istruzione

Superiore “Scipione Staffa” di Trinitapoli, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla

legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e

formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”.

Il presente piano:

è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività

della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente

scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 3131/c24 del 28 settembre 2015;

ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del

14.01.2016;

è stato approvato e deliberato dal consiglio d’istituto nella seduta del

15.01.2016;


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6

PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come

contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico

della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione,

dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo:

http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/FGIS02600C/scipione-

staffa/valutazione .

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui

opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane

di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione

dei processi organizzativi e didattici messi in atto.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del

Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo

periodo, Obiettivi di breve periodo.

Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:

1) Riduzione del numero di studenti del biennio sospesi o non ammessi alla classe

successiva;

2) Riduzione del tasso di abbandono;

3) Miglioramento dei risultati nella prova INVALSI di Matematica.

I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

1) Allineamento ai parametri provinciali per quanto riguarda i risultati scolastici;

2) Diminuzione dei valori di abbandono scolastico attuali registrati nell’Istituto;

3) Riduzione del gap tra i risultati dell’Istituto e i risultati relativi a Puglia, Sud,

Italia per quanto concerne le prove INVALSI di Matematica.

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

1) necessità di migliorare gli esiti degli studenti ancora in età di obbligo scolastico;

2) necessità di migliorare i risultati della prova INVALSI di Matematica, da anni

inferiori rispetto alle medie regionali e nazionali

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del

raggiungimento dei traguardi sono:

http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/FGIS02600C/scipione-staffa/valutazione

http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/FGIS02600C/scipione-staffa/valutazione


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1) Adeguare la progettazione didattica alle tipologie di prove di Matematica

proposte dall’INVALSI;

2) Adottare prove strutturate in entrata e in uscita, oltre a quelle intermedie già

esistenti;

3) Utilizzare strategie didattiche motivanti;

4) Organizzazione di almeno un corso di aggiornamento per i docenti;

5) Coinvolgimento di almeno il 50% dei docenti nelle iniziative di formazione

proposte dalla Scuola;

6) Promozione di almeno due progetti di alternanza scuola-lavoro;

7) Organizzazione di incontri di consultazione con i genitori rappresentanti di

classe e di Istituto per la stesura del PTOF.

SCELTE CONSEGUENTI AI RISULTATI DELLE PROVE INVALSI

L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove

standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti

punti di forza: i risultati raggiunti dalla Scuola nelle prove nazionali in

Italiano sono complessivamente in linea con quelli regionali e nazionali. I

risultati registrati negli indirizzi professionali sono più alti rispetto alla media

nazionale, questo grazie all'attivazione del progetto "Diritti a Scuola";

punti di debolezza: i risultati raggiunti dalla Scuola nelle prove nazionali in

Matematica sono più bassi rispetto a quelli nazionali. I risultati migliori si

registrano soprattutto negli indirizzi liceali.

In conseguenza di ciò, la scuola ha deciso di integrare gli obiettivi del RAV con ile

seguenti azioni:

1) migliorare la progettazione didattica attraverso l’utilizzo di una didattica

innovativa e laboratoriale che abbia come fine lo sviluppo delle competenze,

prevedendo nella progettazione didattica la diversificazione degli stimoli per

l’apprendimento, delle consegne, dei percorsi di apprendimento, adeguando i

processi di insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo valorizzandone

le differenze; infatti, solo migliorando la metodologia didattica e attraverso una

progettazione più vicina agli stili di apprendimento degli studenti si avrà come

conseguenza il miglioramento degli esiti.


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8

2) aumentare le attività e azioni finalizzate a promuovere negli alunni la

conoscenza critica della realtà professionale e della sua complessità.

PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA

Convinti che l’azione didattica non possa prescindere da un costruttivo rapporto con il

territorio, il 14 ottobre 2015, nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del

Piano, si è tenuto un incontro con i rappresentanti del territorio, come di seguito

specificati che hanno dato la propria disponibilità a sostenere le varie iniziative

dell’Istituto:

Provincia Barletta-Andria-Trani;

Comune di Trinitapoli;

Consultorio famigliare di Trinitapoli;

Circolo Didattico “Don Milani” di Trinitapoli;

Istituto Comprensivo “Garibaldi-Leone” di Trinitapoli;

Museo Archeologico degli Ipogei di Trinitapoli - Cooperativa Tautor;

Centro di Educazione Ambientale "Casa di Ramsar" di Trinitapoli;

Associazione Culturale "GlobeGlotter" di Trinitapoli;

Centro antiviolenza “Giulia e Rossella” di Barletta;

Associazione Puglia-Russia di Trinitapoli;

Centro Territoriale per l’Impiego di Trinitapoli;

Centro “Arcobaleno” del Volontariato Vincenziano di Trinitapoli.

Allo scopo di rendere sempre più fattiva la collaborazione tra l'Istituto e gli utenti del

servizio di istruzione e formazione, il 26 novembre 2015 la Commissione PTOF

ha illustrato ai rappresentanti degli alunni e dei genitori nei consigli di

classe e al Consiglio di Istituto la bozza del POF 2015/16, prima che essa fosse

approvata dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio di Istituto. Nel corso dell'incontro

sono state acquisiti, altresì, pareri e suggerimenti per la realizzazione del PTOF

2016/2019.


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9

FINALITA’ DELLA LEGGE E OBIETTIVI PRIORITARI ADOTTATI DALLA SCUOLA FRA

QUELLI INDICATI DALLA LEGGE

L’elemento innovativo della Legge 107/2015 è costituito dall’istituzione di un

“organico dell’autonomia”. Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è “il

documento base che definisce l’identità culturale e progettuale della scuola e

chiarisce la progettazione curricolare, extracurricolare e organizzativa”. Questo

documento viene aggiornato, rivisto e modificato annualmente, sulla base di

esperienze e osservazioni da parte di tutte le componenti della comunità scolastica

ed extrascolastica.

I docenti dell’organico dell’autonomia concorrono alla realizzazione del piano

triennale dell’offerta formativa con attività di insegnamento, di potenziamento, di

sostegno, di organizzazione, di progettazione e di coordinamento per il

raggiungimento degli obiettivi formativi, tenendo conto di quelli forniti dal comma

7 :

a. valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare

riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione

europea, anche mediante l’utilizzo della metodologia Content language

integrated learning;

b. potenziamento delle competenze matematico logiche e scientifiche;

c. potenziamento delle competenze nell’arte e nella storia dell’arte, nel cinema,

nelle tecniche e nei media di produzione e didiffusione delle immagini e dei

suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e

privati operanti in tali settori;

d. sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica

attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto

delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di

responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della

consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in

materia giuridica ed economico-finanziaria;

e. sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto

della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del

patrimonio e delle attività culturali;


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10

f. alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle

immagini;

g. potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a

uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione,

all’educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio

degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;

h. sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al

pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e

dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;

i. potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

l. prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di

discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento

dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni

educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con

il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del

territorio e delle associazioni di settore e l’applicazione delle linee di indirizzo

per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero

dell’istruzione, dell’università e della ricerca il 18 dicembre 2014;

m. valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in

grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità

locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;

n. apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti

per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo

scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal

regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n.

89;

o. incremento dell’alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;

p. valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli

alunni e degli studenti;

q. individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla

valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;

r. definizione di un sistema di orientamento.


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FABBISOGNO DI ORGANICO DI POSTI COMUNI

E DI SOSTEGNO

LICEO CLASSICO- LICEO SCIENZE UMANE

CLASSE di CONCORSO Cattedra

interna Cattedra esterna

Ore residue

Ore cedute

19/A - Discipl. Giuridiche ed Economiche

1

25/A - Diseg. e Storia dell'Arte 1 29/A - Educazione Fisica 1 1 36/A - Filosofia, Psicol. e SC. dell'Educaz.

3 1

37/A - Filosofia e Storia 1 46/A - Lingua e Civiltà Straniera(Francese)

3

46/A – Lingua e Civiltà Straniera(Inglese)

2 9

49/A - Matematica e Fisica 3 2 50/A – Lettere IST. Istr. Second. Di II grado

3 1

51/A – Lettere, Latino nei Licei e Ist.Mag.

3

52/A – Lettere,Latino,Greco Liceo Classico

1

60/A – SC.Na.,CH.,Geog., Mic. 1 1 61/A – Storia dell’Arte 6 Religione 1


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12

LICEO ARTISTICO

Classe di concorso Cattedra

interna Cattedra esterna

Ore residue

Ore cedute

7/A – Arte della Fotografia e Grafica Pub.

2 3

18/A – Discip. Geom., Archit. Arred. E Scenog.

3

22/A – Discip. Plastiche 3 29/A – Educazione Fisica 8 36/A – Filosofia ,Psicologia e Scienze dell’educazione

2 4

46/A – Lingua e Civiltà straniera (Inglese)

1

49/A – Matematica e Fisica 1 50/A – Lettere Ist.Istr.Second.di II GR

3

51/A- Lettere ,Latino nei Licei e Ist .Mag.

1 4

60/A – Sc. Na., Ch.,Geog.,Mic.

6

61/A – Storia dell’Arte 1 11/D – Arte Xilografia, Calcograf. E litogr.

4


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13

ISTITUTO PROFESSIONALE

ODONTOTECNICO E SERVIZI SOCIO SANITARI

Classe di concorso Cattedra interna

Cattedra esterna

Ore residue

Ore cedute

13/A – Chimica e Tecnologie Chimiche

1 4

17/A – Discip. Economiche-Aziendali

2

19/A – Discipline Giuridiche ed Economic

1

23/ A – Disegno e modellazione odontotecnica

12

25/A – Disegno e Storia dell’Arte

2

29/A – Educazione Fisica 1 2 31/ A – Ed. Musicale Ist. Istr. Sec. II Grado

2

36/A – Filosofia ,Psicologia e Scienze dell’educazione

1

38/A – Fisica 6 39/A – Geografia 2 40/A – Igiene,Anat., Fis. 1 40/A – Pat. Gen. e Apparato Masticatorio (Gnatologia)

5

46/A – Lingua e Civiltà straniera (Inglese)

1 12

46/A – Lingua e Civiltà straniera (Francese)

1

47/A – Matematica 2 50/A – Lettere Ist.Istr.Second.di II GR

3 4 2

60/A – Sc. Na., Ch.,Geog.,Mic. 8 130/C – Esercitazioni di Odontotecnica

3

450/C – Metodologie Operat. Nei Serv. S.

11

Religione 1


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14

ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI COMMERCIALI

PROMOZIONE COMMERCIALE PUBLLICITARIA

Classe di concorso

Cattedra interna

Cattedra esterna

Ore residue

Ore cedute

7/A – Arte della Fotografia e Grafica Pub.

1

13/A – Chimica e Tecnologie Chimiche

2

17/A – Discip. Economiche-Aziendali

3

19/A – Discipline Giuridiche ed Economic

4

25/A – Disegno e Storia dell’Arte

2

29/A – Educazione Fisica 6 36/A – Filosofia ,Psicologia e Scienze dell’educazione

2

38/A – Fisica 2 39/A - Geografia 1 42/A – Informatica 4 46/A - Lingua e Civiltà straniera (Inglese)

1

46/A - Lingua e Civiltà straniera (Francese)

8

47/A - Matematica 11 50/A - Lettere Ist.Istr.Second.di II GR

1

60/A - Sc. Na., Ch.,Geog.,Mic. 4 38/C – Lab. e Reparti di Lav. Arti Grafiche

6


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15

FABBISOGNO DI ORGANICO DOCENTI DI SOSTEGNO

FABBISOGNO DI ORGANICO DOCENTI DI POTENZIAMENTO

Area Cattedre Ore AD01 (Area scientifica ) 5 4,5 AD02 (Area umanistica) 5 4,5 AD03 (Area tecnica) 1

19/A - Discipl. Giuridiche ed Economiche 1 21/A – Discipline Pittoriche 1 22/A – Discipline Plastiche 1 37/A - Filosofia e Storia 1 49/A - Matematica e Fisica 1 60/A - SC.Na.,CH.,Geog., Mic. 1 AD03 - Sostegno (area tecnica) 1 AD03 -Sostegno (area tecnica) 1


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16

FABBISOGNO DI ORGANICO

PERSONALE ATA

Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi

1

Assistenti Amministrativi 5 Collaboratori Scolastici 12

POSTI DI ASSISTENTE TECNICO Gabinetto di Fisica e Chimica 1 Esercitazioni Pratiche per Odontotecnico 1 Informatica 1 Grafica Pubblicitaria e Fotografia 1


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17

SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI

DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. COSIMO ANTONINO STRAZZERI

COLLABORATRICE CON FUNZIONI VICARIE DEL D. S. Prof.ssa ANNA LAMACCHIA

SECONDA COLLABORATRICE DEL D. S. Prof.ssa GIOVANNA CORMIO

REFERENTI DEL PLESSO DI VIA CAPPUCCINI Prof.ssa LOREDANA D’ANTONIO Prof.ssa IDA FIORENZA NIRO

REFERENTI DEL PLESSO DI VIA ZARA

Prof.ssa LUCILLA BINETTI Prof.ssa MADDALENA CARESSA

REFERENTI DEL PLESSO DI VIA LUCERA Prof.ssa MARIA GRAZIA GUERRA Prof.ssa MARIA GRAZIA MICCOLI

REFERENTE PER L'EDUCAZIONE AMBIENTALE Prof.ssa MARGHERITA LAFATA

REFERENTE PER L'EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ’ Prof.ssa MARIA FELICIA LAMACCHIA

REFERENTE PER L'EDUCAZIONE ALLA SALUTE Prof.ssa CONCETTA MOSCATELLI

RESPONSABILE INVALSI Prof.ssa GIOVANNA CORMIO

COMMISSIONE ELETTORALE Prof.ssa MARGHERITA LAFATA Prof.ssa MARIA FELICIA LAMACCHIA

COMMISSIONE ORARIO Prof.ssa GIOVANNA CORMIO Prof.ssa ANNA LAMACCHIA Prof.ssa LOREDANA D’ANTONIO


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18

RESPONSABILI DEI LABORATORI Prof.ssa ANGELA BUFO (GRAFICA – SCULTURA – DISEGNO) Prof. GIACOMO DI STASO (SCIENZE E MATEMATICA – EEE) Prof.ssa MARGHERITA LAFATA (FISICA E CHIMICA) Prof. ANTONIO POSA (ESERCITAZIONI ODONTOTECNICHE) Prof.ssa IDA FIORENZA NIRO (INFORMATICA - AULA MULTIMEDIALE) Prof.ssa GRAZIA CURCI (LINGUE)

COMMISSIONE VIAGGI D' ISTRUZIONE Prof.ssa MARIA GRAZIA GUERRA Prof.ssa ANNA LAMACCHIA Prof.ssa IDA FIORENZA NIRO

FUNZIONI STRUMENTALI

GESTIONE E COORDINAMENTO DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA E DEL RAV

Prof.ssa D’ANTONIO LOREDANA

SERVIZI AGLI STUDENTI

ORIENTAMENTO

Prof.ssa GRAZIA CURCI Prof. PASQUALE LANDRISCINA Prof. GENNARO MUTARELLI

ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Prof.ssa IDA FIORENZA NIRO

REFERENTE DSA Prof.ssa MARIAGLORIA DELLO PREITE

RAPPORTI CON ENTI ESTERNI

GESTIONE DEL SITO INTERNET

Prof. FRANCO GIOACCHINO


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19

COORDINATORI DI CLASSE

Il coordinatore di classe viene nominato dal Dirigente scolastico all'inizio dell'anno

scolastico tra i docenti della classe e le sue principali funzioni sono:

Coordinare e presiedere su delega del Dirigente Scolastico le riunioni del

Consiglio di Classe in caso di sua assenza ad esclusione delle sedute di scrutinio;

Verificare settimanalmente le presenze degli alunni, segnalando

immediatamente al Dirigente scolastico o a un suo collaboratore/referente di

plesso le situazioni di assenza prolungata e curando l’invio della relativa

comunicazione scritta ai genitori;

Verificare che gli alunni giustifichino le assenze e i ritardi con regolarità;

Effettuare con regolarità il conteggio dei ritardi ai fini dell’irogazione delle

conseguenti sanzioni disciplinari;

Verificare la corretta compilazione dei verbali dei Consigli di Classe, anche in

occasione degli scrutini;

Presiedere le assemblee dei genitori in occasione delle elezioni dei loro

rappresentanti nei Consigli di Classe;

Verificare l’esatta compilazione degli elenchi dei libri di testo.


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20

ELENCO DEI COORDINATORI DI CLASSE:

5 A PETRIGNANI 1 A DISTASO 2 A LAFATA 3 A CORMIO 1 B MICCOLI 2 B LAMACCHIA M.F. 3 B PALUMBO 4 B CURCI 5 B VALENTINO 1 C DAMATO S. 2 C CIRILLO 3 C PESCHECHERA 4 C VOLPONE 5 C MARTINO 5 G MUTARELLI 1L SOLDI 3L LOFFREDO 4L DI BARI 5 L PUTTILLI 1 H LANDRISCINA 2 H NIRO 3H PETROZZI 1 I D'ANTONIO 2 I MONTRONE 3 I IRMICI 4 I BINETTI 5 I LAMACCHIA ANNA 5N CARESSA 1 P LOFFREDO 2 P DELLO PREITE 3P D'ANTONIO 4P MASTRAPASQUA


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21

PROGETTAZIONE DIDATTICO – ORGANIZZATIVA

Nell’ a.s. 2011-12, al fine di migliorare l’azione didattico-educativa e di stimolare

proficui rapporti di confronto e collaborazione fra i docenti di discipline affini o

afferenti ad aree metodologiche affini, il Collegio Docenti dell’Istituto “Staffa” ha

istituito i Dipartimenti d’Area e i Dipartimenti disciplinari.

REGOLAMENTO DEI DIPARTIMENTI

1. I Dipartimenti, costituiti nell’ambito dell’autonomia didattica organizzativa e di

ricerca, costituiscono un’articolazione funzionale del Collegio dei Docenti per il

sostegno alla progettazione formativa e alla didattica (DPR 87/2010, art. 5

comma 3, punto d; DPR 89/2010, art. 10, comma 2, punto a).

2. Essi assumono una valenza strategica per l’elaborazione e l’attuazione del Piano

dell’offerta formativa, in quanto:

1. promuovono e realizzano la progettazione del curricolo per competenze;

2. sostengono, nell’ottica dell’apprendimento permanente e dello sviluppo delle

competenze strategiche, la continuità verticale tra Scuole Secondarie di primo e

secondo grado

3. valorizzano la dimensione collegiale e cooperativa dei docenti, strumento

prioritario per innalzare la qualità del processo di insegnamento-apprendimento;

sono sedi di confronto deputate alla ricerca, alle scelte didattico –

metodologiche e all’ampliamento della comunicazione in merito ai saperi

disciplinari:

curano la diffusione interna della documentazione educativa, allo scopo di

favorire scambi di informazioni, di esperienze e di materiali didattici, con il

compito di concordare scelte comuni e condivise circa il valore formativo delle

proposte didattiche;


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4. garantiscono la continuità verticale e la coerenza interna del curricolo, tramite la

progettazione dei percorsi formativi correlati al profilo educativo, culturale e

professionale dello studente (PECUP) definito dal D.Lgs. 226/2005, allegato A);

5. vigilano sui processi di apprendimento finalizzati allo sviluppo dei saperi e delle

competenze previste nei profili dei vari indirizzi;

3. Per consentire lo svolgimento delle suddette attività in maniera flessibile e

funzionale agli obiettivi di sviluppo che ci si propone di perseguire, sono istituiti

due tipi di Dipartimenti:

DIPARTIMENTI DISCIPLINARI;

DIPARTIMENTI D’AREA.

4. I Dipartimenti disciplinari sono costituiti dai docenti che insegnano discipline

inquadrate nella medesima classe di concorso. Per costituire un Dipartimento

disciplinare è necessaria la presenza di almeno due docenti. Gli insegnanti di

Religione costituiscono un proprio Dipartimento disciplinare. L’elenco dei

Dipartimenti disciplinari dell’Istituto è allegato al presente Regolamento

(ALLEGATO 1).

5. Ai Dipartimenti disciplinari, in particolare, è affidata:

la definizione delle linee guida delle programmazioni didattiche per

l’articolazione in competenze, abilità e conoscenze dei risultati di

apprendimento delle singole discipline, anche in riferimento al Quadro

Europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF);

la definizione degli standard minimi richiesti a livello di conoscenze e

competenze;

la definizione di indicatori e descrittori come criteri per la valutazione delle

performance;


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23

la progettazione, il coordinamento e lo svolgimento di prove di verifica

disciplinari comuni, in ingresso e in uscita, per il 1° e il 2° biennio;

la progettazione di interventi di recupero e sostegno didattico;

la proposta di adozione di libri di testo , di sussidi e dei materiali didattici;

la verifica periodica dell’andamento della programmazione didattica.

6. I Dipartimenti d’area sono costituiti dai docenti che insegnano discipline affini

dal punto di vista culturale, metodologico ed epistemologico. Per la loro

individuazione è stata compiuta una mediazione tra le aree previste per i percorsi

liceali (Allegato A del DPR 89/2010) e gli assi culturali che caratterizzano

l’obbligo di istruzione. Tale mediazione si è resa necessaria per offrire un terreno di

lavoro comune agli indirizzi liceali e professionali presenti nel nostro istituto,

salvaguardando nello stesso tempo le specificità di quest’ultimi. L’elenco dei

Dipartimenti interdisciplinari d’area dell’Istituto è allegato al presente

Regolamento (ALLEGATO 2).

7. Ai Dipartimenti d’area, in particolare, è affidata:

l’individuazione delle competenze trasversali comuni a ciascuna area e il

raccordo tra l’area d’istruzione generale e l’area d’indirizzo in funzione del

profilo in uscita;

lo sviluppo e la programmazione delle attività e degli insegnamenti relativi a

“Cittadinanza e Costituzione” di cui all’art. 1 del Decreto Legge N° 137/2008

convertito con modificazioni dalla Legge N° 169/2008 (tali attività coinvolgono

tutte le discipline e si sviluppano, in particolare, in quelle di interesse storico-

sociale e giuridico-economico);

l’adozione di nuove strategie di insegnamento basate sulla didattica

laboratoriale, elaborate a partire da attività di ricerca-azione, in stretto

collegamento col mondo del lavoro;


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24

6. l’attuazione di un maggior raccordo tra i vari ambiti disciplinari e la realizzazione

di interventi sistematici in relazione alla didattica per competenze,

all’orientamento e all’individuazione degli strumenti per la rilevazione iniziale e

finale, per la verifica e la valutazione dei percorsi didattici, al fine di armonizzare

l’attività dei Consigli di classe.

7. l’individuazione degli spazi e delle forme di autonomia e flessibilità del quadro

orario come risorse per il progetto didattico;

8. proporre percorsi di autoaggiornamento, aggiornamento, formazione.

I docenti di sostegno, il cui apporto progettuale e didattico è fondamentale per una

concreta ed efficace azione di integrazione degli alunni diversamente abili, sono tenuti

a partecipare alle attività dei Dipartimenti d’area relativi alla loro area disciplinare, e

precisamente:

AD01 nell’AREA SCIENTIFICA

AD02 nell’AREA LINGUISTICA E COMUNICATIVA

AD03: nell’ AREA TECNOLOGICA (Odontotecnico o Grafico-artistica)

AD04: nell’AREA STORICO-UMANISTICO-SOCIALE

Gli stessi docenti, inoltre, costituiscono, un Dipartimento specifico dedicato alle

problematiche specifiche del Sostegno, per quanto riguarda gli aspetti

programmatici, didattici e metodologici.

8. I lavori dei Dipartimenti disciplinari sono presieduti da un Coordinatore

individuato dal Dirigente Scolastico, che avrà il compito, alla fine di ogni riunione,

di redigere il verbale.

9. I lavori dei Dipartimenti d’area sono presieduti da un Responsabile

individuato dal Dirigente Scolastico, al quale sono assegnati i seguenti compiti:

organizzare e promuovere attività di lavoro finalizzate al miglioramento della

didattica e rispondenti all’attuazione del riordino dei cicli;

presiedere le sedute;


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25

indirizzare i docenti verso gli orientamenti metodologici della scuola;

redigere i verbali delle sedute;

raccogliere le programmazioni modulari, le griglie e le analisi disciplinari del

Dipartimento;

distribuire e raccogliere le schede di verifica del lavoro svolto.

10. Ogni docente è tenuto a partecipare attivamente alle riunioni di Dipartimento di

propria competenza e a concorrere al perseguimento delle funzioni ad esso

assegnate collegialmente. In caso di assenza, è necessario avvisare il coordinatore e

giustificare l’assenza per iscritto al Dirigente Scolastico. Ai fini del computo delle

ore di servizio, le riunioni dipartimentali rientrano nelle attività funzionali

all’insegnamento previste dall’art.29, comma 3 lett. a) del CCNL 29.11.2007.

11. Le riunioni dei Dipartimenti d’area hanno di norma la durata di due ore e si

svolgono almeno in due momenti dell’anno scolastico:

nel mese diottobre, nelle prime settimane delle attività didattiche;

nel mese di marzo.

12. Le riunioni dei Dipartimenti disciplinari hanno di norma la durata di due ore e

si svolgono almeno in due momenti dell’anno scolastico:

nel mese di ottobre;

nel mese di aprile

13. I dipartimenti possono essere convocati anche, previa autorizzazione del Dirigente

Scolastico, su motivata richiesta della maggioranza dei docenti che ne

fanno parte.


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14. Il presente Regolamento, approvato in data 12.09.2011, fa parte a pieno titolo del

Piano dell’Offerta Formativa e può essere modificato solo dal Collegio dei docenti,

tramite una maggioranza qualificata dei due terzi della pianta organica d’istituto.


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ELENCO DEI DIPARTIMENTI D’AREA ANNO SCOLASTICO 2015/16

DIPARTIMENTI RESPONSABILI DISCIPLINE AFFERENTI CLASSI DI CONCORSO

AREA LINGUISTICA E COMUNICATIVA

G.CORMIO - Italiano - Latino - Greco - Lingua Francese - Lingua Inglese

A050 -A051 - A052 A246 – A346 – AD02

AREA MATEMATICA

F. GIOACCHINO

- Matematica - Fisica - Scienze integrate : Fisica- Informatica

A047 - A049 - A038 A042 – AD01

AREA STORICO -UMANISTICO - SOCIALE

S. VALENTINO

- Filosofia - Storia dell’Arte - Elementi di storia dell'arte ed

espressioni grafiche - Musica - Scienze umane - Tecniche di comunicazione - Metodologie operative - Scienze sociali - Storia - Geografia - Metodologie operative - Diritto ed economia - Diritto e Pratica Commerciale - Diritto e Legisl. Socio Sanit. - Scienze motorie e sportive - Religione

A036 - A037 – A050 A052 – A061 – A025 A029 – A031 – A019 A023 - AD02- C45

AREA SCIENTIFICA

M. LAFATA - Scienze della terra - Biologia - Chimica - Scienze integrate: Chimica

A060 – A013-AD01

AREA TECNOLOGICA ODONTOTECNICO

L. BINETTI

- Gnatologia - Rappresentazione e modellazione odontotecnica - Esercitaz. di lab. di Odont. - Scienza dei materiali dentali - Anatomia Fisiologia Igiene

C130 - A023 – A040 A013

AREA TECNOLOGICA ARTISTICO - GRAFICA

A. BUFO

- Tecniche professionali - Tecniche di Progett. grafica - Tecniche di Pianificazione e Progettazione pubblicitaria - Economia Aziendale - Discipline grafiche e pitt. - Discipline geometriche - Discipline plastiche e scult. - Laboratorio artistico - Laboratorio audiov. e mult. - Discipline audiovisive e mult.

A007 – A017 - A065 – A021 - A022 –A018 - D11


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ELENCO DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI A.S. 2015/16

DIPARTIMENTI COORDINATORI CLASSI DI CONCORSO

ITALIANO E STORIA/GEOGRAFIA M.S.DAMATO A050

MATERIE LETTERARIE E LATINO M. MININNI A051

FILOSOFIA E SCIENZE UMANE L. MARTINO A036 /A037

MATEMATICA/FISICA PROFESSIONALI

L. D’ANTONIO A047 /A038

MATEMATICA E FISICA M. G. RUSSO A049

DISCIPLINE GRAFICHE A. BUFO A007

DIRITTO ED ECONOMIA A.A. LAMACCHIA A019

LINGUA E CIVILTA’ INGLESE R. PANZUTO A346

STORIA DELL’ARTE A. DEL VECCHIO A025 –A061

SCIENZE, BIOLOGIA, CHIMICA M. G. PESCHECHERA A060

SCIENZE MOTORIE M. G. GUERRA A029

ESERCITAZIONI DI LABORATORIO ODONTOTECNICO

A. POSA C130

RELIGIONE F. L. MUSCIOLA’

SOSTEGNO G. MUTARELLI AD01 - AD02 -AD03


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ELENCO DEL PERSONALE DELLA SCUOLA

DOCENTI IN SERVIZIO NELL’ISTITUTO

AMODIO NICOLA

BINETTI LUCILLA

BRUNO SIPONTA

BUFO ANGELA

CARESSA MADDALENA

CELLAMARE LUIGI

CIOCIA FRANCESCA

CIRILLO FILOMENA

CISTERNINO ALESSANDRA

CORMIO GIOVANNA

CURCI GRAZIA

DAMATO LEONARDA

DAMATO MARIA SAVINA

D'ANTONIO LOREDANA

DE FILIPPO STEFANIA

DELLO PREITE MARIAGLORIA

DELVECCHIO ANNA MARIA

DI BARI ANTONELLA

DI BITONTO LUIGI

dI STASO GIACOMO

DIPAOLA MARIA

DIVANNO NICOLA

DONATELLI PASQUA GABRIELLA

FALCONE ASSUNTA

FEDERICO GIUSEPPE

FIORE ANNA RITA

FORTAREZZA DONATA

GIOACCHINO FRANCO

GUERRA MARIA GRAZIA GAETANA

IRMICI MATILDE

LAFATA MARGHERITA

LAMACCHIA ANNA ANTONIETTA

LAMACCHIA MARIA FELICIA

LANDRISCINA PASQUALE


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30

LORETTI CRISTIAN

LOFFREDO RACHELE

MALDERA GRAZIA

MARTINO LUCIA

MASCITTI VINCENZO

MASTRAPASQUA RUGGIERO

MATERA CONCETTA

MELE FRANCESCO

MEOLA LORETTA

MICCOLI MARIA GRAZIA

MILANO ROSANNA

MINERVINI STEFANIA

MININNI MIRELLA

MONTRONE ANGELA

MOSCATELLI CONCETTA

MUSCIOLA' FRANCA LETIZIA

MUTARELLI GENNARO

NIRO IDA FIORENZA

PALUMBO ROSARIA

PANZUTO ROSARIA CARMELA

PATERNO VINCENZA

PESCHECHERA MARIA GIOVANNA

PETRIGNANI VINCENZA

PETROZZI FEDERICA

PIPOLI MARIA ROSA

POSA ANTONIO

PRENCIPE ANNA MARIA GIOVANNA

PUTTILLI CHIARA

RAGNO ANTONIO

RUSSO GRAZIA MARIA

SARCINA ANTONIO

SCOMMEGNA TOMMASA

SCROCCO ELISA

SOLDI CESARE

SORICARO MADDALENA

SPERA SLVIA

SURIANO TIZIANA


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31

TERLIZZI FRANCESCO

VALENTINO SALVATORE

VENEZIANI MARIA

VITULLO FRANCESCO PAOLO

VOLPONE ALESSANDRO

DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI

DOMENICO LANZELLOTTO

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

BOCCUZZI DANIELA

COVELLI FRANCESCA

TATTOLI LAUDONIA LAURA

VINCITORIO FRANCESCO

VOLPE DOMENICO

ASSISTENTI TECNICI

DE NINNO ANNAMARIA

DISTASO SALVATORE

PALMIERI ANTONIO

TURCO FILIPPO

COLLABORATORI SCOLASTICI

CASCELLA VINCENZA

D'ARCANGELO MARIA LETIZIA

DE LETTERIIS ANNA

LOMUSCIO VINCENZO

MARIELLA MARIA ASSUNTA


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32

PISCITELLI ANGELO

RENDINELLA MARIA

RIZZI MARIO

ROSSANO ANGELO

SURIANO VITO

TURCO FILIPPO

VALERIO MICHELE

VELLONIO FILOMENA


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33

STORIA DELL’ISTITUTO

Il Liceo Classico di Trinitapoli nasce nell’a.s. 1970-71, come sezione staccata dello

“Zingarelli” di Cerignola. Nell’a.s. 1990-91 esso viene aggregato al Liceo Scientifico di

Margherita di Savoia. Nello stesso anno a Trinitapoli si attiva la maxi-sperimentazione

dell’indirizzo Pedagogico. Nell’a.s. 1993-94 l’indirizzo Pedagogico viene sostituito per

iniziativa ministeriale dall’indirizzo Socio-Psico-Pedagogico, noto come “Progetto

Brocca”.

Nel 1997 il Collegio Docenti delibera di legare la scuola al territorio, intitolandola al

concittadino Scipione Staffa (1820-1892), apprezzato economista e studioso dei

problemi del Mezzogiorno. Da allora la signora Nike Straniero Staffa destina ogni anno

un premio all’alunno che si diploma con il massimo dei voti e che si trovi in condizioni

economiche disagiate.

Nell’a.s. 1998-99 si attiva il Liceo delle Scienze sociali e nell’a.s. 2000-01 nascono due

indirizzi professionali: Grafico Pubblicitario e Odontotecnico.

In seguito alla presenza dei nuovi indirizzi il Liceo ha assunto la qualifica di Istituto di

Istruzione Superiore.

Dal dicembre 2006 l’Istituto “Staffa” ha intrapreso la pubblicazione di Ipogei ’06, una

rivista semestrale che ospita interventi di docenti interni ed esterni alla scuola e riporta

notizie sugli avvenimenti più importanti della vita dell’Istituto.

Nell’a.s. 2011-12 è stato istituito il Liceo Artistico, indirizzo Audiovisivo e

Multimediale.

Nell’a.s. 2012-13 è stato attivato l’indirizzo professionale per i Servizi Socio Sanitari.


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34

LA SCUOLA NEL TERRITORIO

Per la peculiarità degli indirizzi di studio, l’Istituto “Staffa” ha una popolazione

scolastica prevalentemente pendolare, proveniente dai Comuni limitrofi di Barletta,

Margherita di Savoia, S. Ferdinando e, in misura minore, da Trani, Canosa di Puglia,

Cerignola e Ortanova.

L’Istituto può essere raggiunto agevolmente dagli studenti fuori sede:

con gli autobus di linea delle Ferrovie del Gargano, la cui fermata si trova

davanti alla scuola;

con la rete ferroviaria (la scuola è raggiungibile dalla stazione in dieci minuti).

La cartina mostra la

distanza di

Trinitapoli rispetto ai

comuni limitrofi.

La cartina topografica

mostra l’ubicazione

della scuola.


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35

PROGETTO EDUCATIVO

Obiettivo fondamentale dell’azione didattica dei docenti dell’Istituto “Staffa” è

instaurare un rapporto docente-discente che veda il docente nel ruolo di facilitatore

dell’apprendimento e il discente al centro del processo formativo.

Per conseguire le finalità previste dagli indirizzi presenti nel nostro Istituto, ci si

propone di individuare delle strategie precise che cerchino di adeguare i principi

pedagogici generali alla specifica realtà del territorio, tenendo conto degli

strumenti e delle risorse a disposizione. In questo senso va interpretato il concetto

di autonomia scolastica. Superare la logica accentratrice significa innanzi tutto

partire dal presupposto che gli operatori scolastici devono trovare in se stessi gli

stimoli e la creatività per risolvere i problemi posti dal quotidiano rapporto con gli

utenti del servizio (alunni e genitori), cercando in ogni modo di venire incontro

alle loro legittime aspettative. Ciò non va inteso come un mero e acritico

appiattimento alle richieste della società civile, bensì come la capacità di individuare in

esse degli indispensabili spunti di riflessione per migliorare sempre di più la qualità

dell’offerta formativa.

In particolare, il nostro istituto dovrà rendersi protagonista delle seguenti iniziative:

promozione di attività di studio delle realtà socio-economiche e ambientali del

nostro territorio;

promozione di sondaggi e ricerche al fine di migliorare la qualità della vita

dei cittadini;

promozione di attività che valorizzino il patrimonio artistico-culturale del

territorio;

promozione di iniziative di alfabetizzazione degli adulti e di educazione

permanente.

Da queste premesse discendono due ordini di riflessioni:

una corretta gestione dell’istituzione scolastica non può che essere collegiale,

pur nel rispetto della libertà di insegnamento e di coscienza; bisogna


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36

costantemente guardare con attenzione a ciò che accade intorno a noi,

interpretare i fenomeni sociali e individuare le risposte migliori ad essi,

evitando sia di arroccarci in uno sdegnoso e aristocratico isolamento, sia di

diventare, tout court, cassa di risonanza della cultura dei mass-media.

elemento fondamentale di questa gestione collegiale della scuola deve essere il

continuo dialogo instaurato dagli operatori scolastici con gli alunni e i genitori,

finalizzato all’efficacia e alla trasparenza dell’azione didattica ed educativa.

In questa prospettiva, risulta prioritaria una energica azione di recupero dello

svantaggio socio-culturale degli alunni che si iscrivono alle prime classi, attraverso

percorsi formativi individualizzati o attività di sostegno. Nell'ambito dell'autonomia,

infatti, è possibile la progettazione di percorsi formativi personalizzati,

scardinando il principio del "tutto a tutti uguale sempre". Si passa così dalla centralità

dell’insegnamento alla scuola dell’apprendimento attivo, fondata sulla

centralità dell’allievo. Tali percorsi sono personalizzati poiché coinvolgono gli

alunni nella loro integralità e peculiarità irripetibile, a partire da un'attenta

ricognizione dei bisogni formativi. Solo in questo modo si potrà garantire quella

famosa “uguaglianza delle opportunità” alla quale deve tendere ogni sistema formativo

democratico e che viene espressamente tutelata dall’articolo 34 della nostra

Costituzione.

Poste queste premesse, appare evidente che il momento metodologico e quello

didattico non rappresentano delle realtà a se stanti, ma entrano a far parte a pieno

titolo dell’intero processo pedagogico di analisi-soluzione dei problemi che si

intendono affrontare. Le scelte metodologiche, infatti, investono ogni livello del

curricolo, dalla individuazione degli obiettivi, alla scelta dei contenuti e dei sistemi di

verifica e valutazione, mentre quelle didattiche riguardano l’insieme delle procedure

e delle attività concretamente realizzabili per conseguire gli effetti voluti. A tale

riguardo va precisata una scelta di campo a favore della metodologia non direttiva,

o dell’orientamento-apprendimento, che considera la cultura come il risultato di

un’azione di scoperta e rielaborazione personale, e fonda quindi la quotidiana


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37

attività didattica sul lavoro di ricerca, individuale e di gruppo, sulla

problematizzazione delle esperienze (problem posing e problem solving) e sulle

attività di carattere laboratoriale, nel quadro di una programmazione aperta e

flessibile in cui i discenti assumono il ruolo di effettivi protagonisti. In tale prospettiva

è importantissimo che l’azione di impostazione, gestione, verifica e valutazione sia

condotta collegialmente dai consigli di classe, attraverso l’adozione di strategie

comuni volte ad elevare il grado di produttività dell’opera didattica ed educativa.

I docenti dell’Istituto “Staffa”, consapevoli che l’instaurarsi di un patto formativo

chiama insegnanti, allievi e famiglie ad una reciproca assunzione di responsabilità e

convinti che il percorso di crescita che si realizza nella scuola sia un percorso di

crescita umana prima che culturale, nell’ottica di una maturazione globale della

personalità dell’allievo, finalizzano la propria azione educativa al raggiungimento dei

seguenti obiettivi educativi:

fondare i rapporti interpersonali sulla disponibilità al dialogo, sullo spirito di

collaborazione, sull’accettazione e sul rispetto dell’altrui diversità; in

quest’ottica si inserisce l’adozione da parte dell’Istituto della Carta europea per

una scuola democratica e senza violenza;

conquistare la capacità di leggere criticamente la complessità del reale e di

maturare opinioni personali libere e responsabili;

promuovere la capacità di affrontare il nuovo e di confrontarsi con una realtà in

continua evoluzione sul piano culturale, scientifico e tecnologico;

formare cittadini consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri, capaci di

integrare la cultura nazionale ed europea con le istanze culturali di una società

multietnica;

educare al senso della legalità e alla correttezza del comportamento;

sviluppare una sensibilità attenta ai problemi dell’ambiente;

scoprire la memoria storica come risorsa per leggere il presente e progettare il

futuro;


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38

stimolare e valorizzare la dimensione creativa degli studenti nella codificazione

e decodificazione dei molteplici linguaggi della comunicazione;

scoprire l’importanza della cooperazione e del confronto reciproco in ogni tipo

di attività come fondamento per raccordare lavoro individuale e lavoro

collettivo;

acquisire un metodo di studio efficace e proficuo e assolvere con puntualità e

precisione ai propri doveri scolastici;

sviluppare la consapevolezza dei propri diritti e doveri attraverso un’attenta

lettura dello Statuto degli studentesse e degli studenti, del Regolamento

d’Istituto, del Regolamento di disciplina e della Carta dei Servizi.

Si fa riferimento alle Indicazioni Nazionali per il Licei, alle Linee Guida per gli Istituti

Professionali e alle Programmazioni dei docenti, elaborate sulla base delle linee di

indirizzo proposte dai Dipartimenti d’area e dai Dipartimenti disciplinari, per

l’individuazione delle competenze trasversali e l’articolazione in competenze, abilità e

conoscenze dei risultati di apprendimento delle singole discipline.


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39

LICEO CLASSICO


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LICEO CLASSICO

Il percorso del Liceo Classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della

cultura umanistica. Favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica idonea a

comprenderne il ruolo nello sviluppo della civiltà e della tradizione occidentali e nel

mondo contemporaneo sotto un profilo simbolico, antropologico e di confronto di

valori. Favorisce l’acquisizione dei metodi propri degli studi classici e umanistici,

all’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze

matematiche, fisiche e naturali, consente di cogliere le intersezioni fra i saperi e di

elaborare una visione critica della realtà.

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di

apprendimento comuni, dovranno:

aver raggiunto una conoscenza approfondita delle linee di sviluppo della nostra

civiltà nei suoi diversi aspetti (linguistico, letterario, artistico, storico,

istituzionale, filosofico, scientifico) anche attraverso lo studio diretto di opere,

documenti e autori significativi ed essere in grado di riconoscere il valore della

tradizione come possibilità di comprensione critica del presente;

aver acquisito la conoscenza delle lingue classiche necessaria per la

comprensione dei testi greci e latini attraverso lo studio organico delle loro

strutture linguistiche e degli strumenti necessari alla loro analisi stilistica e

retorica, anche al fine di raggiungere una più piena padronanza della lingua

italiana in relazione al suo sviluppo storico;

aver maturato, tanto nella pratica della traduzione quanto nello studio della

filosofia e delle discipline scientifiche, una buona capacità di argomentare, di

interpretare testi complessi e di risolvere diverse tipologie di problemi, anche

distanti dalle discipline specificamente studiate;

saper riflettere criticamente sulle forme del sapere e sulle reciproche relazioni e

saper collocare il pensiero scientifico anche all’interno di una dimensione

umanistica.


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41

L’indirizzo così articolato intende porre le basi culturali utili a favorire

l’acquisizione di competenze in sintonia con le istanze culturali del terzo millennio e

assicurare una globalità formativa tale da permettere un ampio orizzonte di scelte in

ambito di orientamento universitario.

Oltre all’accesso all’università, il corso consente l’acquisizione di prerequisiti per

forme di professionalità attinenti all’ambito dei beni culturali e delle tecniche di

comunicazione.

QUADRO ORARIO

LICEO CLASSICO

Materie di

insegnamento

Classi e ore

I II III IV V

Prova

Religione 1 1 1 1 1 orale

Italiano 4 4 4 4 4 scritta – orale

Latino 5 5 4 4 4 scritta – orale

Greco 4 4 3 3 3 scritta – orale

Inglese 3 3 3 3 3 scritta – orale

Storia 3 3 3 orale

Storia e Geografia 3 3 orale

Filosofia 3 3 3 orale

Scienze 2 2 2 2 2 orale

Matematica 3 3 2 2 2 orale

Fisica 2 2 2 orale

Storia dell’arte 2 2 2 orale

Scienze motorie e sportive

2 2 2 2 2

orale - pratica

TOTALE ORE 27 27 31 31 31


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42

lICEO DELLE SCIENZE UMANE


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43

LICEO DELLE SCIENZE UMANE

Secondo il D.P.R. n. 89 del 15.03.2010, “II percorso del liceo delle Scienze umane è

indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati alla costruzione

dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida lo studente ad

approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze

necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la

padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo

delle scienze umane” (art. 9, comma 1).



aver acquisito le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane

mediante gli apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica,

psicologica e socio-antropologica;

aver raggiunto, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori

significativi del passato e contemporanei, la conoscenza delle principali

tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il

ruolo da esse svolto nella costruzione delle civiltà europee,

saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni

storiche, filosofiche e sociali e i rapporti che ne scaturiscono sul piano etico-

sociale e pedagogico-educativo;

saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della

realtà sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi

formativi, ai luoghi e alle pratiche dell’educazione formale e non formale, ai

servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali;

possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e

critica, le principali metodologie relazionali e comunicative, comprese quelle

relative alla media education.


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44

L’indirizzo liceale delle Scienze umane assicura una solida cultura generale nella

quale trovano adeguato rilievo le componenti artistico-letterarie, storico-filosofiche e

matematico-scientifiche.

La disciplina caratterizzante, Scienze umane, raggruppa al suo interno la

Pedagogia, che consente di orientarsi all’interno delle problematiche e delle dinamiche

educative, la Sociologia, che agevola la comprensione di problemi riguardanti il

“gruppo” contestualizzandolo nel territorio, nel mondo del lavoro e in quello della

comunicazione sociale, e infine la Psicologia, che con i suoi campi di pertinenza,

integra e conclude un complesso e stimolante quadro formativo.


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QUADRO ORARIO


Materie di insegnamento

Classi e ore

I II III IV V

Prova

Italiano 4 4 4 4 4 scritta - orale

Storia 2 2 2 orale


Diritto ed Economia 2 2 orale

Inglese 3 3 3 3 3 scritta - orale

Latino 3 3 2 2 2 scritta - orale


Storia dell’arte 2 2 2 orale – grafica

Scienze umane 4 4 scritta - orale

Scienze umane 5 5 5 orale

Matematica e informatica 3 3 2 2 2 orale

Scienze naturali 2 2 2 2 2 orale

Fisica 2 2 2 orale

Diritto e legislazione sociale Insegnamento opzionale- facoltativo a richiesta delle famiglie

2


Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 orale - pratica

TOTALE ORE 27 27 30 30+2 30


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46

lICEO ECONOMICO SOCIALE


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47

LICEO ECONOMICO SOCIALE

Secondo il D.P.R. n. 89 del 15.03.2010 l’opzione economico-sociale “fornisce allo

studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alle scienze

giuridiche, economiche e sociali” (art. 9, comma 2).



conoscere i significati, i metodi e le categorie interpretative messe a disposizione

delle scienze economiche, giuridiche e sociologiche;

comprendere i caratteri dell’economia come scienza delle scelte responsabili

sulle risorse di cui l’uomo dispone (fisiche, temporali, territoriali, finanziarie) e

del diritto come scienza delle regole di natura giuridica che disciplinano la

convivenza sociale;

individuare le categorie antropologiche e sociali utili per la comprensione e

classificazione dei fenomeni culturali;

sviluppare la capacità di misurare, con l’ausilio di adeguati strumenti

matematici, statistici e informatici, i fenomeni economici e sociali indispensabili

alla verifica empirica dei principi teorici;

utilizzare le prospettive filosofiche, storico-geografiche e scientifiche nello

studio delle interdipendenze tra i fenomeni internazionali, nazionali, locali e

personali;

saper identificare il legame esistente tra i fenomeni culturali, economici e sociali

e le istituzioni politiche sia in relazione alla dimensione nazionale ed europea

sia a quella globale;

avere acquisito in una seconda lingua moderna strutture, modalità e

competenze comunicative corrispondenti almeno al livello B1 del Quadro

Comune Europeo di Riferimento.


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QUADRO ORARIO

LICEO ECONOMICO-SOCIALE


Classi e ore

I II III IV V

Prova




Storia 2 2 2 orale

Diritto ed economia politica 3 3 3 orale

Diritto ed economia politica 3 3 scritta - orale


Francese 3 3 3 3 3 scritta - orale


Scienze naturali 2 2 orale


Fisica 2 2 2 orale

Scienze umane 3 3 3 3 3 scritta-orale

Storia dell’arte 2 2 2 orale – grafica

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 orale – pratica

TOTALE ORE 27 27 30 30 30


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49

PROMOZIONE COMMERCIALE E PUBBLICITARIA


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50

PROMOZIONE COMMERCIALE E

PUBBLICITARIA

Secondo il D.P.R. n. 87 del 15.03.2010 il Diplomato di istruzione professionale

nell’indirizzo “Servizi Commerciali” ha competenze professionali che gli consentono di

supportare operativamente le aziende del settore sia nelle gestione dei processi

amministrativi e commerciali sia nell’attività di promozione delle vendite. In tali

competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell’ immagine

aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione,

compresi quelli pubblicitari.

Si orienta nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di

interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti

nazionali ed internazionali. E’ in grado di:

ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali;

contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e adempimenti

amministrativi ad essa connessi;

contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo-contabile;

contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing;

collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale;

utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi del settore;

organizzare eventi promozionali;

utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le

esigenze del territorio e delle corrispondenti declinazioni;

comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della

terminologia del settore;

collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di

apprendimento descritti nel punto 2.2 dell’Allegato A, di seguito specificati in termini

di competenze:


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individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali e internazionali;

interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture

organizzative aziendali;

svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni aziendali con l’utilizzo

di strumenti tecnologici e software applicativi del settore;

contribuire alla realizzazione dell’amministrazione delle risorse umane con

riferimento alla gestione delle paghe, al trattamento di fine rapporto ed ai

connessi adempimenti previsti dalla normativa vigente;

interagire nell’area della logistica e gestione magazzino con attenzione alla

relativa contabilità;

interagire nell’area della gestione commerciale per le attività relative al mercato

e finalizzate al raggiungimento della customer satisfaction;

partecipare ad attività dell’area marketing ed alla realizzazione di prodotti

pubblicitari;

realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali all’organizzazione di

servizi per la valorizzazione del territorio e per la promozione di eventi;

applicare gli strumenti dei sistemi aziendali di controllo di qualità e analizzare i

risultati;

interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l’uso di strumenti

informatici e telematici.


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QUADRO ORARIO

SERVIZI COMMERCIALI Opzione PROMOZIONE COMMERCIALE E PUBBLICITARIA


Classi e ore

I II III IV V

Prova



Storia 2 2 2 2 2 orale

Geografia 1 orale

Diritto ed economia politica 2 2 orale

Informatica e laboratorio 2 2 scritta - orale



Tecniche di comunicazione 2 2 2 orale

Scienze integrate (fisica) 2 orale

Scienze integrate (chimica) 2

Scienze integrate (biologia) 2 2


Tecniche profess. (Grafica) 5 5 pratico

Tecniche profess (Servizi

commerc.)

8 (2) 8 (2) 8 (2) pratico

Economia aziendale 3 3 3 orale

Storia dell’arte ed espressioni

grafico-artistiche

2 2 2 orale – grafica

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 orale – pratica

TOTALE ORE 33 32 32 32 32

(tra parentesi le ore in compresenza)


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LICEO ARTISTICO


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LICEO ARTISTICO

Indirizzo Audiovisivo e multimediale

Il Liceo Artistico, indirizzo Audiovisivo e Multimediale, è stato introdotto dalla

recente Riforma Gelmini. Suo scopo precipuo è sviluppare solide competenze di tipo

comunicativo ed espressivo, padronanza dei linguaggi specifici relativi alle diverse aree

disciplinari, un metodo di studio e di lavoro basato sulla ricerca e sulla

sperimentazione.



aver approfondito la conoscenza degli elementi costitutivi dei linguaggi

audiovisivi e multimediali negli aspetti espressivi e comunicativi;

conoscere le principali linee di sviluppo tecniche e concettuali delle opere

audiovisive contemporanee e le intersezioni con le altre forme di espressione e

di comunicazione artistica;

conoscere e applicare le tecniche adeguate nei processi operativi, avere capacità

procedurali in funzione della contaminazione tra le tradizionali specificazioni

disciplinari;

conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della

composizione dell’immagine.

Dopo il diploma è possibile iscriversi all’Accademia di Belle Arti e a tutte le facoltà

universitarie, sostenere concorsi pubblici o inserirsi nel mondo del lavoro in ruoli di

elevata specializzazione


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QUADRO ORARIO LICEO ARTISTICO

Indirizzo Audiovisivo e multimediale


Classi e ore

I II III IV V

Prova




Storia 2 2 2 orale



Matematica 3 3 2 2 2 scritta - orale

Fisica 2 2 2 orale

Scienze naturali 2 2 2 2 orale

Storia dell’arte 3 3 3 3 3 scritta - orale

Laboratorio artistico 3 3 pratica - grafica

Discipline grafiche e pittoriche 4 4 pratica - grafica

Discipline geometriche 3 3 grafica

Discipline plastiche e scultoree 3 3 pratica


Lab. audiovisivo e multimediale 6 6 8 pratica

Discipline audiovisive e

multimediali

6 6 8 pratica

TOTALE ORE 34 34 35 35 35


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ODONTOTECNICO


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ODONTOTECNICO

L’indirizzo professionale Odontotecnico offre la possibilità di conseguire dopo cinque

anni il diploma di “tecnico odontotecnico”.

L'odontotecnico deve possedere competenze specifiche e abilità manuali che gli

consentano di soddisfare le richieste che provengono dagli studi dentistici o da enti

pubblici che operano nel medesimo settore.

Il piano di studi di 5 anni, è caratterizzato da:

un’area di formazione umanistico-scientifica comune agli altri indirizzi

professionali di indirizzo socio-sanitario;

un’area di indirizzo specifica;

Al termine del quinquennio unico gli allievi sostengono l’Esame di Stato che

consente loro di accedere a tutte le facoltà universitarie (in modo particolare ai corsi di

laurea in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Igiene dentale e ai corsi di laurea in

Professioni Sanitarie), al corso di perfezionamento in “Tecnologie protesiche di

Laboratorio” presso l’Università di Chieti, al corso regionale di “Assistente alla

poltrona” e al mondo del lavoro presso laboratori pubblici e privati.

Nel mese di ottobre successivo alla conclusione del corso di studi, o negli anni

successivi, gli allievi possono sostenere l’”Esame di abilitazione all’esercizio dell’arte

ausiliaria sanitaria di odontotecnico”, sotto il Patronato del Ministero della Salute e

alla presenza di un delegato regionale, che permette loro di esercitare la professione di

Odontotecnico come titolare di azienda.

Profilo professionale

L'odontotecnico deve possedere conoscenze e competenze specifiche relative

all'apparato boccale (conformazione mascellare, articolazione masticatoria) e deve

saper realizzare tutti i tipi di protesi dentarie. Deve possedere, inoltre, conoscenze sulla


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legislazione e sull'organizzazione aziendale per poter procedere alla

autoimprenditorialità nel marketing di settore.

QUADRO ORARIO ODONTOTECNICO

Materie di insegnamento Classi e ore

I II III IV V

Prova


Italiano 4 4 4 4 4 scritta-orale


Geografia 1 orale

Inglese 3 3 3 3 3 scritta-orale

Diritto ed economia 2 2 orale

Diritto commerciale 2 orale

Scienze della terra e biologia 2 2 orale

Matematica 4 4 3 3 3 scritta-orale

Scienze integrate (Fisica) 2 2 orale

Scienze integrate (Chimica) 2 2 orale

Scienza dei materiali dentali Di cui in compresenza con il docente di Esercitazioni di laboratorio odontotecnico

4

2

4

2

4

2

scritta-orale

Anatomia, fisiologia, igiene 2 2 2 orale

Gnatologia 2 3 scritta - orale

Rappresentazione e modellazione odontotecnica Di cui in compresenza con il docente di

Esercitazioni di laboratorio odontotecnico

2 2 4

4

4

4

grafica-pratica

Esercitazioni di laboratorio odontotecnico

4 4 7 7 8 pratica

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 orale – pratica pratica in 5a

TOTALE ORE 33 32 32 32 32


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SERVIZI SOCIO SANITARI


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Il Diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo Servizi socio-sanitari,

possiede le competenze necessarie per organizzare e attuare interventi adeguati alle

esigenze socio-sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del

benessere biopsichico-sociale.

E’ in grado di:

partecipare alla rilevazione dei bisogni sociosanitari del territorio attraverso

l’interazione con soggetti istituzionali e professionali;

rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l’utenza

verso idonee strutture; intervenire nella gestione dell’impresa sociosanitaria e

nella promozione di reti di servizio per attività di assistenza e di animazione

sociale;

applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e

sanitaria;

organizzare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di persone, comunità e

fasce deboli; interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani

individualizzati di intervento;

individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-

sanitari della vita quotidiana;

utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del

servizio erogato nell’ ottica del miglioramento e della valorizzazione delle

risorse.

Dopo il diploma :

possibilità di iscriversi a tutte le facoltà universitarie in particolar modo quelle

legate alle professioni sanitarie;

possibilità di sostenere concorsi pubblici per l’accesso al mondo del lavoro, in

particolare modo nelle ASL;

Inserimento nel mondo del lavoro in ruoli di elevata specializzazione.


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QUADRO ORARIO


Materie di insegnamento Classi e ore

I II III IV V

Prova


Italiano 4 4 4 4 4 scritta-orale


Geografia 1 orale

Inglese 3 3 3 3 3 scritta-orale

Matematica ed informatica 4 4 3 3 3 scritta-orale

Diritto ed economia 2 2 orale

Scienze della terra e biologia 2 2 orale


Scienze integrate (Fisica) 2 orale

Scienze integrate (Chimica) 2 orale

Scienze umane e sociali 4 (1) 4 (1) scritta - orale

Elementi di storia dell’arte ed espressioni grafiche

2 (1) orale - grafica

Educazione musicale 2 (1) orale

Metodologie operative 4 (2) 4 (2) 3 pratica


Igiene e cultura medico-sanitaria

4 4 4 scritta - orale

Psicologia generale ed applicata


Diritto e legislazione socio-sanitaria


Tecnica amministrativa ed economia sociale

2 2 scritta - orale

TOTALE ORE 33 32 32 32 32

(tra parentesi le ore in compresenza)


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ATTIVITÀ DI TIROCINIO

All’interno del percorso formativo del corso di studi di Operatore dei servizi

sociosanitari, nel corso del terzo anno, si inserisce il Tirocinio.

Questo segmento della formazione tecnico-pratica della suddetta figura professionale,

è progettato e contrattato allo scopo di favorire:

La verifica sul campo delle conoscenze apprese;

L’apprendimento di conoscenze ed abilità operative, verificandole nella pratica

della situazione lavorativa;

Lo stimolo a cercare nuove conoscenze e nuove abilità, per essere all’altezza

della situazione.

Il tirocinio diretto si avvarrà delle attività educativo-formative-creative, miranti al

sostegno, allo svago, alla comunicazione e all’animazione di utenti che vivono momenti

comunitari. I contenuti proposti devono mirare alla conoscenza delle strutture socio-

assistenziali-educative e all’acquisizione di capacità e abilità strumentali che devono

consentire di muoversi con autonomia nell’ambito dei settori individuati per lo

svolgimento delle esercitazioni pratiche.


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AULE E LABORATORI

L’Istituto “Scipione Staffa” è ubicato in un edificio di nuova concezione, inaugurato il

24 aprile 2004 alla presenza delle autorità civili e religiose.

Privo di barriere architettoniche, l’edificio è dotato di pertinenze esterne (cortili,

parcheggio e zone a verde), ascensore e sistemi di sicurezza secondo le norme vigenti;

a causa dell’alto numero di studenti iscritti, l’Istituto si è temporaneamente dotato di

altri locali (succursali di via Lucera e di via Zara) in attesa della costruzione di un

nuovo plesso per il quale è stato già assegnato il suolo edificabile, attiguo alla sede

centrale e destinato ad ospitare le classi degli indirizzi professionali.

Nella sede centrale dell’Istituto, oltre agli uffici amministrativi e della dirigenza,

sono presenti aule spaziose, ben illuminate e attrezzate con sistemi didattici

d’avanguardia (cablaggio per postazioni multimediali mobili), un laboratorio di

Scienze e Matematica, un laboratorio di Scienze chimiche, fisiche e

naturali, un laboratorio di Informatica le cui dotazioni sono state di recente

rinnovate, un laboratorio di Grafica fornito di lavagna interattiva e di postazioni di

lavoro che utilizzano il sistema Macintosh, un laboratorio artistico e un

laboratorio video-multimediale, un laboratorio linguistico e il laboratorio

di Fisica delle particelle, infine la scuola è dotata anche di un laboratorio di

metodologie operative e laboratorio di scultura.

La scuola, inoltre, è fornita di un cospicuo e aggiornato patrimonio librario e di

una ricca videoteca che contiene opere teatrali, film e documentari di interesse storico,

scientifico, artistico e letterario.

Nel plesso di via Zara sono ubicati due laboratori per l’indirizzo

Odontotecnico.


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PIANO DI SICUREZZA

In ottemperanza alle disposizioni di legge 626/94, che ha dettato norme precise in

materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, l’Istituto “Staffa” ha incaricato come

responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione il Geom. Matteo Plazzo, al fine di

elaborare un piano volto a garantire tutte le necessarie misure di sicurezza sia nelle

situazioni ordinarie della vita scolastica sia in occasione di eventuali accadimenti

calamitosi. Sono state quindi adottate le seguenti misure, che rispondono ai più

moderni standard di sicurezza collettiva:

porte e finestre di aule, bagni e corridoi sono realizzate a norma di legge;

la disposizione dei banchi in ogni aula è tale da consentire agli alunni di

abbandonare rapidamente la classe in caso di necessità;

in ogni aula è affisso il regolamento contenente le norme da seguire in caso di

incendio o terremoto;

in ciascun registro di classe è conservato un modulo che, in caso di calamità,

consente di rilevare rapidamente il numero di alunni feriti o dispersi;

estintori sono collocati in ogni aula e nei corridoi;

nei corridoi apposite indicazioni segnalano le uscite di sicurezza e dettagliate

piante dell’edificio illustrano il percorso più breve che da ciascuna aula conduce

nei punti di raccolta all’esterno dello stabile;

ogni anno il responsabile del Servizio Protezione e Prevenzione illustra ai

docenti, nel corso di un apposito incontro, le norme di sicurezza e le regole di

comportamento da adottare in caso di incendio o terremoto;

ogni anno tutta la popolazione scolastica (alunni, docenti, personale ATA,

Dirigente Scolastico) partecipa ad almeno una prova simulata di evacuazione

dell’edificio sotto la supervisione del responsabile.


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PROGETTI DI ISTITUTO

Nell’anno scolastico 2015-16 i docenti dell’I.I.S.S. “Staffa” hanno attivato i

seguenti progetti tesi ad arricchire il curricolo scolastico:

Educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva;

Educazione ambientale;

Educazione alla salute;

"Extreme Energy Events-Fare ricerca", in collaborazione con il

Dipartimento di Fisica dell'Università degli Studi di Bari e

l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Frascati;

"Ogni uomo è mio fratello", in collaborazione con la Curia

Arcivescovile dell’Arcidiocesi Trani–Barletta–Bisceglie–Nazareth;

"Progetto Biblioteca";

"Progetto qualità: personalizzazione, individualizzazione,

potenziamento e approfondimento";

"Arte e territorio";

"Arte e terapia";

"Orientamento alla scelta consapevole degli indirizzi di

studio secondari di II grado e delle facoltà universitarie";

"Ipogei";

"Alternanza scuola-lavoro" per i Licei e gli Istituti Professionali;

"Recupero, rinforzo e guida al metodo di studio".


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1.1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO

Cittadini attivi e responsabili

1.2 REFERENTE DEL PROGETTO Prof . Lamacchia Maria Felicia 1.3. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO

ATTIVITA' 1 - RIFERIMENTO Educazione alla cittadinanza - CONTENUTI Valorizzazione dei temi dell’educazione alla

legalità, alla cittadinanza attiva ,alla democrazia, all’etica della responsabilità attraverso l’analisi dei valori sanciti dalla Costituzione , dalle Convenzioni internazionali sui diritti umani e degli istituti giuridici fondamentali a tutela dell’infanzia e dell’adolescenza.

- OBIETTIVI Promuovere il diritto all’ascolto e alla partecipazione,il diritto alla vita, allo sviluppo, all’educazione di tutti i ragazzi Realizzare esperienze volte a promuovere l’assunzione di responsabilità,la capacità di stabilire relazioni interpersonali positive e competenze di cittadinanza. Prevenzione di forme di bullismo e cyberbullismo . Potenziamento del linguaggio giuridico-econonomico

- DOCENTI PARTECIPANTI Tutti i docenti delle classi coinvolte . In particolare i docenti di Diritto, Italiano, Religione, Scienze Umane

- DESTINATARI Nell'arco del triennio considerato verranno coinvolte a turno tutte le classi del primo biennio.

- LIVELLI DI PARTENZA Acquisizione dei contenuti didattici legati al tema in oggetto attraverso attività di: - informazione e formazione; - raccolta e studio di materiali sul tema.

- TEMPI DI ATTUAZIONE Secondo quadrimestre - SCELTE METODOLOGICHE Durante la prima fase i docenti referenti

valuteranno i progetti proposti da enti e associazioni che maggiormente rispondono agli obiettivi formativi degli alunni. I materiali selezionati saranno messi a disposizione degli altri docenti e saranno oggetto di studio e riflessione all’interno delle classi. Le attività saranno svolte attraverso metodologie


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attive che facilita la “messa in gioco dei ragazzi”il confronto, il pensiero critico, la discussione e la realizzazione di forme di “apprendimento in relazione”. Le attività potranno culminare con la partecipazione a concorsi sul tema e la produzione di materiali di vari tipo ( video, relazioni etc…). Al fine di avvicinare i giovani alle istituzioni sono previste visite guidate ad enti istituzionali del territirio.

- SPAZI Aule; spazi comuni; sala arancio; laboratorio di informatica

ATTIVITA' 2

- RIFERIMENTO Sicurezza e prevenzione sui luoghi di lavoro

- CONTENUTI Normativa a tutela del lavoro; Diritto alla salute; Sicurezza e prevenzione sui luoghi di lavoro;

- OBIETTIVI Avvicinare gli studenti al mondo del lavoro favorendo e rafforzando nelle giovani generazioni la cultura della prevenzione e della sicurezza sul lavoro.

- DOCENTI PARTECIPANTI Tuttti i docenti dei consigli di classe e in particolare i docenti di Italiano, Diritto, Scienze Umane ; Discipline grafiche e pittoriche.

- DESTINATARI Nell'arco del triennio considerato verranno coinvolte a turno tutte le classi IV e V.

- LIVELLI DI PARTENZA Acquisizione Dei contenuti didattici legati al tema in oggetto attraverso attività di: Informazione e formazione Raccolta e studio di materiali sul tema

- TEMPI DI ATTUAZIONE Novembre - Maggio - SCELTE METODOLOGICHE Gli studenti approfondiranno i temi del diritto

del lavoro e le dinamiche infortunistiche attraverso la visione di film, lettura di testi sul tema ed eventuale partecipazione a spettacoli teatrali. Sono previsti incontri con esperti che distribuiranno agli alunni materiale informativo che sarà oggetto di studio e riflessione nelle classi. Le attività si svolgeranno per quanto possibile a classi aperte al fine di favorire la discussione il confronto e il pensiero critico. Gli alunni realizzeranno eventuali prodotti culturali ( spot, video ,racconti ) e parteciperanno a concorsi sul tema. Al fine di avvicinare i giovani alle istituzioni si


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realizzeranno visite guidate alle sedi degli enti istituzionali (Camera dei deputati etc…)

- SPAZI Aule, laboratori, Sala arancio

ATTIVITA' 3 - RIFERIMENTO “Educazione Finanziaria nelle scuole” - CONTENUTI La moneta e gli altri strumenti di pagamento

Il sistema bancario Caratteristica di sicurezza delle banconote Tecnologie impiegate per produrre le banconote

- OBIETTIVI Trasmettere alle giovani generazioni conoscenze di educazione finanziaria, necessarie per assumere in futuro scelte consapevoli in campo economico

- DOCENTI PARTECIPANTI I docenti dei consigli di classe e in particolare i docenti di diritto ed economia, di Italiano e di discipline grafiche

- DESTINATARI Nell'arco del triennio considerato verranno coinvolte a turno tutte le classi del primo biennio.

- LIVELLI DI PARTENZA Acquisizione Dei contenuti didattici legati al tema in oggetto attraverso attività di: Informazione e formazione Raccolta e studio di materiali sul tema

- TEMPI DI ATTUAZIONE Novembre – Maggio - SCELTE METODOLOGICHE Le attività saranno svolte attraverso metodologie

attive che facilita la “messa in gioco dei ragazzi”il confronto, il pensiero critico, la discussione e la realizzazione di forme di “apprendimento in relazione” Sono previste visite guidate presso una filiale della Banca d’Italia del territorio e/ o banche del territorio, al fine di favorire il confronto diretto con le realtà del territorio e distribuzione di materiale da utilizzare nelle classi per approfondire le tematiche trattate Il progetto si completerà con l’eventuale partecipazione al concorso “inventiamo una banconota”

- SPAZI Aule; laboratorio di informatica.

ATTIVITA' 4 - RIFERIMENTO Educazione stradale - CONTENUTI Norme di comportamento degli utenti della

strada - OBIETTIVI Sensibilizzare gli studenti sulle tematiche della

sicurezza stradale e prevenzione degli incidenti - DOCENTI PARTECIPANTI Tutti i docenti delle classi coinvolte. - DESTINATARI Nell'arco del triennio considerato verranno

coinvolte a turno tutte le classi del primo


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biennio. - LIVELLI DI PARTENZA Acquisizione Dei contenuti didattici legati al

tema in oggetto attraverso attività di: Informazione e formazione Raccolta e studio di materiali sul tema

- TEMPI DI ATTUAZIONE Secondo quadrimestre. - SCELTE METODOLOGICHE Nelle classi prime saranno visionati filmati sul

tema con dibattito guidato e spunti di riflessione. Nelle classi seconde saranno realizzati incontri con esperti quali gli agenti di Polizia Muncipale o delle forze dell’ordine

- SPAZI Aule, laboratori, Sala Arancio 2.1. DEFINIZIONE DEI LIVELLI DI PARTENZA I livelli di partenza sono stati accertati attraverso osservazione diretta in situazione, colloqui con la classe, dibattiti guidati Le classi hanno evidenziato vivo interesse alla partecipazione dei progetti e un buon livello di partenza 2.3. STRUMENTI DI VERIFICA CON INDICATORI QUALITATIVI Cambiamenti delle abitudini Curiosità,interesse e partecipazione alle attività proposte Collaborazione e coinvolgimento dell’ extra scuola Partecipazione a concorsi e capacità creativa nella produzione di materiali sui temi trattati. Produzione di materiale in materia 3.1. MATERIALI E SERVIZI NECESSARI CON RELATIVA

QUANTIFICAZIONE DELLA SPESA MATERIALI SERVIZI Materiali di cancelleria Viaggi in autobus o treno per partecipare

alle manifestazioni 4.1. STRUMENTI DI MONITORAGGIO Osservazioni sistematiche delle attività svolte Partecipazione a concorsi e manifestazioni in materia Relazione finale sui progetti svolti


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1.1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO Progetto di Educazione Ambientale

“Ambiente, consumi e sostenibilità” 1.2 REFERENTE DEL PROGETTO Prof.ssa Margherita Lafata 1.3. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO

ATTIVITA' 1 - RIFERIMENTO Il limite delle risorse naturali: Acqua ,

Suolo, Aria, Energia - CONTENUTI Nozioni scientifiche riguardanti l’inquinamento

atmosferico, idrico, del terreno;

Elementi di diritto e di legislazione specifica in materia di difesa dell’ambiente e di sviluppo rispetto alle potenzialità fisiche, economiche, culturali, paesaggistiche, sociali del territorio.

Tutela e conservazione delle risorse naturali

Fabbisogni energetici e riduzione dei consumi - OBIETTIVI Riconoscere l’ambiente come valore e saperlo

tutelare e proteggere

Fornire strumenti conoscitivi ed operativi che permettano ai giovani di partecipare alle modifiche e ai cambiamenti presenti nella scelta di modelli di sviluppo

Promuovere comportamenti di difesa ambientale e di consapevolezza del patrimonio naturale del terrritorio.

- DOCENTI PARTECIPANTI Docenti di:

Scienze Naturali

Italiano e Storia

Diritto e Legislazione Sociale

Docente di Potenziamento classe A060 - DESTINATARI Nell'arco del triennio considerato verranno coinvolte

a turno tutte le classi del primo biennio.

ATTIVITA'2 - RIFERIMENTO Rifiuti(amo) - CONTENUTI Il ciclo della materia;

Nozione di rifiuto, classificazione e modalità di smaltimento;

Il concetto di impronta ecologica;

Sviluppo ecosostenibile e Agenda21 locale;

Cenni di legislazione in tema di smaltimento dei


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rifiuti. - OBIETTIVI Riconoscere l’ambiente come valore e saperlo

tutelare e proteggere;

Capacità di leggere in un’ottica sistemica l’ambiente circostante;

Promuovere nuove abitudini e comportamenti che indirizzino le linee di consumo verso prodotti eco-compatibili.


Scienze Naturali

Italiano e Storia

Diritto e Legislazione Sociale


a turno tutte le classi del primo biennio.

ATTIVITA'3 - RIFERIMENTO Torneo del paesaggio: gara di cultura e

ricerca sul paesaggio italiano ( promossa dal FAI)

- CONTENUTI Argomenti relativi al tema proposto - OBIETTIVI Introdurre le nuove generazioni alla conoscenza

del paesaggio italiano, per sensibilizzarli al valore della sua tutela e conservazione;

Valorizzazione dei beni ambientali, artisici e culturali presenti sul territorio nazionale e locale

Riscoperta della propria identità storica e culturale .


Storia dell’Arte

Italiano

Scienze Naturali

Scienze Umane


a turno tutte le classi del secondo biennio.

ATTIVITA'4 - RIFERIMENTO La risorsa Territorio: sviluppo sostenibile,

alimentazione e salute - CONTENUTI Aree di interesse naturalistico presenti nel

territorio del VI provincia

Conoscenza del proprio territorio attraverso nuovi strumenti di analisi della realtà e di confronto diretto con le esperienze locali, sia negative che positive;


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Qualità del cibo, provenienza delle “merci”, rispetto della stagionalità, cibo a chilometro zero

- OBIETTIVI Individuazione di comportamenti/azioni atti a ridurre l’impatto ambientale delle attività umane;

Individuazione di comportamenti/azioni tesi a risanare il territorio

Conoscenza e concretizzazione di modelli di vita più coerenti con i sistemi naturali e meno pericolosi per la salute dell’uomo;

Capacità di saper individuare e valutare il danno ambientale e il correlato danno sanitario.


Scienze Naturali

Italiano

Scienze Umane

Filosofia


a turno tutte le classi del secondo biennio - LIVELLI DI PARTENZA Acquisizione dei contenuti didattici legati al tema

in oggetto attraverso attività di Informazione/formazione specifici, disciplinari e interdisciplinari.

- TEMPI DI ATTUAZIONE Intero Anno Scolastico - SCELTE METODOLOGICHE Attività didattico-laboratoriali volte alla

conoscenza dei contenuti, lavoro di gruppo, compito di realtà, lavoro cooperativo.

Elaborazione e produzione di materiale informativo.

Supporto specialistico offerto dalle Amministrazioni pubbliche preposte alla tutela ambientale , dagli Enti locali e dall’Associazionismo operante nel settore della tutela ambientale.

- SPAZI Locali della scuola: aule e atrio Laboratorio di informatica Laboratorio scientifico

2.1. DEFINIZIONE DEI LIVELLI DI PARTENZA Questionari in ingresso 2.2. STRUMENTI DI VERIFICA CON INDICATORI QUANTITATIVI Relazioni scritte individuali e/o di gruppo


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2.3. STRUMENTI DI VERIFICA CON INDICATORI QUALITATIVI Curiosità, interesse, partecipazione alle attività proposte Capacità creativa nella produzione di materiali per la comunicazione dei temi ambientali Realizzazione di materiali utili e spendibili nel contesto sociale di riferimento 3.1. MATERIALI E SERVIZI NECESSARI CON RELATIVA

QUANTIFICAZIONE DELLA SPESA MATERIALI SERVIZI Materiale di cancelleria e informatico Visite guidate

4.1. STRUMENTI DI MONITORAGGIO Questionario di gradimento Curiosità, interesse, partecipazione alle attività proposte


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1.1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE

1.2 REFERENTE DEL PROGETTO MOSCATELLI CONCETTA 1.3. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO

ATTIVITA' 1 “ FOOD AND GO” - RIFERIMENTO “Piano strategico regionale per

l’educazione alla salute”. - CONTENUTI Conoscenza della qualità dei prodotti per

promuovere una corretta alimentazione.

Confronto di prodotti alimentari per sviluppare un consumo critico dei prodotti più pubblicizzati.

Illustrazione delle fasi della filiera alimentare e conoscenza dei processi di contaminazione degli alimenti.

- OBIETTIVI Promuovere la corretta alimentazione per prevenire sovrappeso e obesità contrastando le abitudini alimentari scorrette correlate alla insorgenza, in età adulta, di malattie cardiovascolari ipertensione, diabete e alterazione del metabolismo.

- DOCENTI PARTECIPANTI Moscatelli Concetta


a turno tutte le classi del primo biennio - LIVELLI DI PARTENZA Esperienza maturata grazie al “Progetto

Nutraceutica” realizzato lo scorso anno scolastico. - TEMPI DI ATTUAZIONE Intero Anno Scolastico - SCELTE METODOLOGICHE Esperienze laboratoriali.

- SPAZI Spazi con ausili tecnologici per incontri con docenti, alunni e genitori per l’esplicazione, il monitoraggio e la valutazione delle attività proposte.

ATTIVITA' 2 “SENZA PAROLE” - RIFERIMENTO Proposta progettuale del “Centro arcobaleno

San Vincenzo de Paoli”. - CONTENUTI Trattazione di problematiche relative al rapporto

con la dimensione della corporeità ( accettazione e rifiuto, disturbi dell’alimentazione, sessualità).

- OBIETTIVI Promuovere il benessere psico-fisico e sociale per una sana crescita della persona attraverso l’accoglienza e l’ascolto.

Comprendere alcune dinamiche delle relazioni interpersonali per riflettere e approfondire aspetti rilevanti della vita adolescenziale.

- DOCENTI PARTECIPANTI Moscatelli C.


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Tutti i docenti dei Consigli delle classi coinvolte


a turno tutte le classi del terzo anno - TEMPI DI ATTUAZIONE Un laboratorio di tre ore che si svolgerà nel corso

del secondo quadrimestre. - LIVELLI DI PARTENZA Esperienza maturata nei percorsi educativi già

effettuati curricolarmente sul tema della educazione alla salute.

- TEMPI DI ATTUAZIONE Intero anno scolastico - SPESE Contributo di 200 Euro all’associazione per lo

svolgimento del corso, a carico del Programma Annuale.

ATTIVITA' 3 “Dottore, che sintomi ha la felicità?” - RIFERIMENTO Proposta progettuale del Centro arcobaleno

San Vincenzo de Paoli. - CONTENUTI Trattazione di problematiche relative al rapporto

con la dimensione della corporeità (accettazione e rifiuto, disturbi dell’alimentazione, sessualità).

Percorsi di riflessione sul tema della felicità. - OBIETTIVI Promuovere il benessere psico-fisico e sociale per

una sana crescita della persona attraverso l’accoglienza e l’ascolto.

Sostenere il raggiungimento dell’autonomia e un buon adattamento psico-fisico da parte del giovane all’ambiente socio-culturale.

- DOCENTI PARTECIPANTI Moscatelli

Docente di Potenziamento classe A060

Tutti i docenti dei Consigli delle classi coinvolte. - DESTINATARI Nell'arco del triennio considerato verranno coinvolte

a turno tutte le classi del quarto anno - LIVELLI DI PARTENZA Esperienza maturata nei percorsi educativi già

effettuati curricolarmente sul tema della educazione alla salute e al benessere psico-fisico.

- TEMPI DI ATTUAZIONE Un laboratorio di tre ore che si svolgerà nel corso del secondo quadrimestre

- SPAZI Aule di pertinenza dei gruppi classe interessati. - SPESE Contributo di 200 Euro all’associazione per lo


ATTIVITA' 4 Educazione affettiva e sessuale. - RIFERIMENTO Proposta progettuale del Consultorio

Familiare ECCIAS-ONLUS. - CONTENUTI Trattazione di problematiche relative alla gestione

delle relazioni in campo affettivo per far emergere i valori relativi alla corporeità e alla dignità della vita umana.

- OBIETTIVI Considerare l’amore come valore umano in tutti i suoi significati e dinamiche relazionali. In modo


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particolare riflettere sull’amore tra uomo e donna.

Giungere ad un’esplicitazione della sensibilità dello studente che potrà rendersi disponibile a scelte responsabili che favoriscano la cultura della vita.

- DOCENTI PARTECIPANTI Moscatelli C.


Tutti i docenti della classe interessata

Esperti del Consultorio Familiare. - DESTINATARI Nell'arco del triennio considerato verrà coinvolta

una classe dell’indirizzo Socio Sanitari - LIVELLI DI PARTENZA Esperienza maturata nei percorsi educativi già

effettuati curricolarmente sul tema della educazione alla AFFETTIVITA’.

- TEMPI DI ATTUAZIONE Primo quadrimestre - SPAZI Sala Arancio. - SPESE Contributo di 200 Euro all’associazione per lo


ATTIVITA' 5 SICUREZZA STRADALE - RIFERIMENTO Piano nazionale per la prevenzione degli

incidenti stradali. Disponibilità della Autoscuola Teatino a impartire presso la sede alcune lezioni formative.

- CONTENUTI

Conoscenza delle norme del Codice della Strada.

Conoscenza dell’uso dei dispositivi di sicurezza. - OBIETTIVI Promuovere la conoscenza delle norme stradali

per riflettere sulle ricadute a livello di comportamenti sia come pedoni che come conducenti di veicoli (biciclette, motorini, auto).

Conoscere e prevenire i danni da abuso di sostanze psico- attive.

- DOCENTI PARTECIPANTI Moscatelli Concetta


Docente di Potenziamento classe A019 - DESTINATARI Alunni delle classi Prime:

Istituto Professionale Promozione Commerciale Pubblicitaria

Istituto Professionale Odontotecnico. - LIVELLI DI PARTENZA Esperienza maturata nei percorsi educativi già

effettuati curricolarmente sul tema della educazione alla sicurezza e salute.

- TEMPI DI ATTUAZIONE Secondo quadrimestre - SCELTE METODOLOGICHE Esperienze laboratoriali

Lezioni frontali - SPAZI Spazi con ausili tecnologici per incontri con

docenti e alunni per l’esplicazione, il monitoraggio e la valutazione delle attività proposte.


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Lezioni formative tenute presso l’Autoscuola Teatino.

2.1. DEFINIZIONE DEI LIVELLI DI PARTENZA Ciascuna attività prevede un monitoraggio sui pre-requisiti attraverso il dialogo Diretto con i ragazzi. 2.2. STRUMENTI DI VERIFICA CON INDICATORI QUANTITATIVI Ciascuna attività prevede di valutare i risultati ottenuti e il valore stesso della proposta didattica avanzata monitorando le procedure , i processi attivati, mezzi, strumenti e risorse in relazione agli obiettivi prefissati. A tale fine al termine del percorso formativo di ciascuna proposta sarà redatta una relazione finale che conterrà i seguenti indicatori:

-Esprimere giudizi valutativi in merito al decorso e all’esito delle attività. -Riferimenti al controllo e alla evoluzione del progetto con monitoraggio degli effetti in termini di ricaduta formativa. -Registrare i risultati ed interpretarli in termini migliorativi in previsione di proposte future. -Estrapolare e generalizzare gli elementi di trasferibilità -Spiegare l’emergenza di difficoltà ipotizzando le possibili cause. -Evidenziare l’interiorizzazione dei valori proposti e prospettare percorsi per acquisirne la padronanza.

2.3. STRUMENTI DI VERIFICA CON INDICATORI QUALITATIVI La valutazione qualitativa ha la funzione di determinare la validità di un intervento formativo; apre perciò alla convalidazione di quell’intervento e permette la formulazione di un giudizio anche sul grado di trasferibilità. Descrive gli effetti del progetto sulle persone coinvolte, e i risultati sull’organizzazione globale. E’ leggibile ed identificabile quindi nei mutamenti. Si confronta con le seguenti domande che verranno monitorate al termine delle proposte formative ed utilizzate, quindi come INDICATORI DI QUALITA’: 1)Ad esperienza formativa conclusa in che cosa e come sono cambiati i beneficiare dell’intervento? 2)Quanto di tale cambiamento è riconducibile al progetto? 3)Quali effetti sull’organizzazione sono conseguenti alla partecipazione al progetto? Verranno utilizzate scale di atteggiamento quali ad es: Thurstone o il differenziale semantico per la misurazione degli indicatori citati. 3.1. MATERIALI E SERVIZI NECESSARI MATERIALI SERVIZI Già illustrati nelle singole attività. Disponibilità degli spazi indicati con l’ausilio del personale tecnico

specializzato. 4.1. STRUMENTI DI MONITORAGGIO La verifica andrà a sottolineare anche le seguenti condizioni di attuabilità dei progetti quali: -Il fattivo conseguimento degli obiettivi fondamentali. -La reperibilità di dati su utenti, organizzazione e strutture per individuare eventuali “falle” e confrontare il prima e il dopo rispetto all’intervento per salvaguardare il rapporto utente-sistema. -La congruenza tra obiettivi e strumenti di valutazione. -Strumenti valutativi quali: interviste finalizzate, questionari, osservazioni partecipate analisi di documenti, griglie di analisi,…verranno adottati in relazione alla peculiarità del tema o della attività da valutare.


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Prof.ssa Damato Maria Savina 1.3. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO

ATTIVITA' 1 - AREA LINGUISTICO / ESPRESSIVA - RIFERIMENTO GIORNALISMO E COMUNICAZIONE - CONTENUTI

Le regole e le tecniche di scrittura di un articolo ai tempi del web

- OBIETTIVI Imparare a scrivere un articolo.

Conoscere il linguaggio dei media. - DOCENTI

PARTECIPANTI Damato Maria Savina

- DESTINATARI 25 alunni delle classi quarte e quinte da selezionare sulla base del possesso di requisiti di carattere culturale e motivazionale.

- LIVELLI DI PARTENZA Da individuare mediante specifico test d’ingresso. - TEMPI DI ATTUAZIONE Primo quadrimestre - SCELTE

METODOLOGICHE Laboratorio teorico-pratico con operatori della

comunicazione, giornalisti, art director, copywriter

- SPAZI Padiglione del Consiglio Regionale della Fiera del Levante:

- SPESE Trasporto con autobus degli alunni a carico del Programma Annuale.

ATTIVITA' 2 - AREA LINGUISTICO / ESPRESSIVA

- RIFERIMENTO OLIMPIADI DI ITALIANO - CONTENUTI

Valorizzazione delle eccellenze

- OBIETTIVI Approfondire lo studio della lingua italiana e migliorarne la padronanza.

Promuovere e valorizzare il merito e l’eccellenza - DOCENTI

PARTECIPANTI Cormio Giovanna

- DESTINATARI Alunni eccellenti individuati dai docenti di Italiano sulla base del possesso di requisiti di carattere culturale e motivazionale. Numero min. 5 per ogni area formativa ( liceale, professionale, tecnica), max.25.

PROGETTO QUALITA’: PERSONALIZZAZIONE, INDIVIDUALIZZAZIONE, POTENZIAMENTO

ED APPROFONDIMENTO. 1.2 REFERENTE DEL PROGETTO


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- LIVELLI DI PARTENZA Da individuare mediante specifico test. attitudinale.

- TEMPI DI ATTUAZIONE Gare di istituto: gennaio

Gare semifinali : febbraio

Finale nazionale : marzo - SCELTE

METODOLOGICHE Attività di analisi testuale ( testi letterari,

giornalistici, divulgativi, etc.) - SPAZI Laboratorio di Informatica

ATTIVITA' 3 - AREA LINGUISTICO/ ESPRESSIVA - RIFERIMENTO Laboratorio di scrittura creativa :

LA MIA VITA E’ UN ROMANZO - CONTENUTI

Confrontarsi con la scrittura creativa dal punto di vista della produzione e delle tecniche di realizzazione di un testo autobiografico e della sua veste tipografica. Il corso si concluderà con la stampa delle autobiografie, che saranno incluse nella collana INSTANT BOOK delle edizioni GlobeGlotter.

- OBIETTIVI Acquisire la piena consapevolezza dell’unicità di sé come persona;

potenziare l’autoriflessione e l’ascolto degli altri;

riconoscere i le reciprocità dei legami; potenziare l’uso della lettura e della scrittura per conoscersi e comunicare.

- DOCENTI PARTECIPANTI

Damato S.,

Miccoli M.,

Bufo A.

Docente di Potenziamento classe A021.

Esperti, messi a disposizione gratuitamente dal Centro GlobeGlotter.

- DESTINATARI Stesura dei testi: alunni classi prime di ciascun anno scolastico dell'indirizzo Scienze Umane, nell'arco del triennio.

Realizzazione della copertina del libro: alunni classi 3 H e 3 L/4L di ciascun anno scolastico: realizzazione della copertina del libro.

- LIVELLI DI PARTENZA Da individuare mediante specifico test d’ingresso. - TEMPI DI ATTUAZIONE A partire da gennaio 2016 : 10 incontri di due ore

( preferibilmente di venerdì ).

Fine corso: aprile 2016. - SCELTE

METODOLOGICHE Attività di laboratorio, all’interno delle quali è

previsto il contributo di esperti di scrittura creativa, psicoterapeuti, attori e scrittori.

- SPAZI Aule scolastiche, laboratori di informatica/grafica


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ATTIVITA' 4 - AREA LINGUISTICO/ ESPRESSIVA - RIFERIMENTO Avanguardie educative

http: // www.avanguardieeducative.indire.it - CONTENUTI

- Realizzazione di spazi dove poter sviluppare e sperimentare competenze relative alla matematica e alla lingua inglese.

- OBIETTIVI Lavorare in gruppi di livello;

Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare;

Creare nuovi spazi di apprendimento;

Superare la distinzione tra lezione teorica e attività laboratoriale;

Creare occasioni di apprendimento che facilitino il confronto tra gli allievi

Condividere risorse ottenute attraverso uno studio mirato alla produzione di “oggetti “, che nel triennio potrebbero divenire i contenuti di libri di testo digitali – questi ultimi, come da recente normativa del MIUR, consentirebbero di abbattere i costi relativi alle adozioni dei libri di testo e di ridurre la quantità di materiale distribuito in fotocopie;

Produrre esperienze di studio e ricerca simili a quelle degli ambiti professionali.


Docente di inglese della classe prescelta

Docente di Potenziamento classe A049 - DESTINATARI Una classe degli indirizzi professionali o dei licei

per ciascun anno del periodo considerato in maniera continuuativa.

- LIVELLI DI PARTENZA - Alunni con una buona preparazione linguistica e/o logico-matematica di base

- Alunni con difficoltà o carenze nella preparazione linguistica e/o logico-matematica di base.

Da individuare mediante specifico test di profitto - TEMPI DI ATTUAZIONE - Novembre - Maggio (22 ore, una alla settimana) - SCELTE

METODOLOGICHE - Didattica laboratoriale e collaborativa

- SPAZI - Laboratorio multimediale di lingue - Laboratorio di Fisica - Laboratorio di informatica


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ATTIVITA' 5- AREA LINGUISTICO/ ESPRESSIVA - RIFERIMENTO

ELEMENTI DI LINGUA E CIVILTÀ GRECA - CONTENUTI

- Conoscenza delle principali strutture morfosintattiche della lingua greca.

- Conoscenza degli elementi fondanti della civiltà greca.

- OBIETTIVI Favorire un approccio alle strutture morfologiche e sintattiche della lingua greca

Acquisire la conoscenza degli elementi fondanti della civiltà greca

Rafforzare la consapevolezza della continuità tra mondo classico e civiltà moderne

Sviluppare l’autostima degli alunni tramite l’apertura a nuovi orizzonti culturali

Valorizzare le eccellenze - DOCENTI

PARTECIPANTI Petrignani

Puttilli

Dello Preite - DESTINATARI Alunni delle classi prime/seconde dell’indirizzo

Scienze Umane nell’arco del periodo considerato - LIVELLI DI PARTENZA Brain storming preliminare - TEMPI DI ATTUAZIONE Dicembre - Aprile di ciascun anno del triennio

2016/2019 ( n. 1 incontro settimanale della durata di 90 minuti, per un totale di 24 ore per ciascun corso)

- SCELTE METODOLOGICHE

Attività laboratoriali;

lezione frontale;

visione di materiale audiovisivo;

consultazione di siti internet. - SPAZI Aula;

laboratorio di informatica; - SPESE 24 ore A.A.I a carico del Programma Annuale

per ciascun anno scolastico di attivazione.

ATTIVITA' 6 - AREA SCIENTIFICO-MATEMATICA - RIFERIMENTO Università Commerciale Luigi Bocconi

I GIOCHI DI AUTUNNO - CONTENUTI

I giochi matematici della Bocconi

- OBIETTIVI Orientare ed aiutare i ragazzi nelle capacità di logica e di ragionamento interessandoli alle discipline scientifiche.


Docente di potenziamento A049

- DESTINATARI Alunni di tutte le classi nell'arco del triennio


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considerato. - LIVELLI DI PARTENZA Colloqui preliminari con gli alunni. - TEMPI DI ATTUAZIONE La prima metà di Novembre - SCELTE

METODOLOGICHE Esercizi intensivi di allenamento

- SPAZI Laboratorio di Informatica ATTIVITA’ 7 – AREA SCIENTIFICO MATEMATICA - RIFERIMENTO CORSO DI LOGICA MATEMATICA - CONTENUTI

Preparazione ai Test di ammissione all’università nell’area logico-scientifica

- OBIETTIVI Sviluppo delle capacità di analisi e di ragionamento applicate alla soluzione di problemi logici.

- DOCENTI PARTECIPANTI Docente di Potenziamento classe A049 - DESTINATARI Alunni classi V nell’arco del periodo

considerato. - LIVELLI DI PARTENZA Somministrazione test di ingresso per valutare

leconoscenze pregresse. - TEMPI DI ATTUAZIONE Secondo quadrimestre di ciascun anno del

triennio 2016/2019 - SCELTE

METODOLOGICHE Esercizi intensivi di allenamento

- SPAZI Laboratorio di fisica e di informatica

ATTIVITA' 8 - AREA LINGUISTICO/ ESPRESSIVA - RIFERIMENTO “MA CHE STORIA MI RACCONTI?”

Progetto di animazione teatrale - CONTENUTI

Il linguaggio teatrale;

Le strutture della fiaba.

Sceneggiatura e rappresentazione di ciascuna delle seguenti fiabe nell'arco del triennio considerato utilizzando musica pop e rock: “Cenerentola”- "Una città pulita" - "Biancaneve"..

- OBIETTIVI Conoscere le funzioni della comunicazione;

saper utilizzare linguaggi diversi (letterario, artistico, musicale);

sviluppare le capacità percettive e creative;

stimolare i giovani alla frequenza del teatro;

promuovere le eccellenze. - DOCENTI PARTECIPANTI Pipoli Maria Rosa

docente di musica - DESTINATARI Alunni delle classi seconde dell'indirizzo socio-

sanitario nell'arco del triennio considerato. - LIVELLI DI PARTENZA Brain storming preliminare. - TEMPI DI ATTUAZIONE Ore di compresenza di Metodologie operative ed

Educazione Musicale


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Laboratorio di Metodologie operative.

Laboratorio musicale. - SPAZI Gli spettacoli saranno rappresentati presso la

scuola dell’infanzia “Lombardo-Radice” in orario curricolare.

ATTIVITA' 9 - AREA LINGUISTICO/ ESPRESSIVA - RIFERIMENTO ELEMENTI DI

LINGUA E CIVILTÀ RUSSA - CONTENUTI Corso di lingua e cultura russa. - OBIETTIVI Acquisire le basi grammaticali e linguistiche del

russo;

capire ed usare espressioni quotidiane;

interagire in modo semplificato;

esprimere bisogni immediati;

conoscere gli scrittori più importanti e le opere significative della letteratura russa, nonché gli aspetti salienti delle tradizioni del popolo russo.

- DOCENTI ED ENTI PARTECIPANTI

Avv. Giuliano

Associazione Puglia-Russia, Ufficio Istruzione del Consolato Generale d’Italia a Mosca, Centro russo di Scienza e Cultura.

- DESTINATARI Alunni, genitori, docenti e personale dell’istituto, in numero da stabilire sulla base delle adesioni.

- LIVELLI DI PARTENZA Brain storming preliminare. - TEMPI DI ATTUAZIONE Gennaio – Maggio di ciascun anno, per ciascun

anno del triennio considerato. Ogni incontro sarà settimanale ed avrà la durata di 2 ore.


Lezioni frontali;

esercizi di ascolto e di produzione,;

interazione comunicativa;

cineforum;

gemellaggi elettronici con partner di apprendimento;

soggiorni scambio interscolastici. - SPAZI Aule e laboratorio di lingue

ATTIVITA’ 10 – AREA SCIENTIFICO MATEMATICA - RIFERIMENTO CORSO DI SCIENZE E CHIMICA - CONTENUTI

Preparazione ai Test di ammissione all’università nell’area scientifica.

- OBIETTIVI Sviluppo delle capacità di analisi e di ragionamento applicate alla soluzione di quesiti di carattere scientifico.


Docente di Potenziamento della classe A060


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- DESTINATARI Alunni delle classi V di tutti gli indirizzi, a richiesta, fino a un massimo di 40 alunni per ciascun anno del triennio considerato.

- LIVELLI DI PARTENZA

Somministrazione test di ingresso per valutare leconoscenze pregresse.

- TEMPI DI ATTUAZ. Tot. 24 ore Febbraio/ Maggio di ciascun anno, nell'arco del periodo considerato.

- SPAZI Sala Arancio

ATTIVITA’ 11 – AREA GIURIDICO-ECONOMICA - RIFERIMENTO CORSO DI DIRITTO ED ECONOMIA - CONTENUTI

Preparazione ai Test di ammissione all’università nell’area giuridico-economica

- OBIETTIVI Sviluppo delle capacità di analisi e di ragionamento applicate alla soluzione di quesiti di carattere scientifico.

- DOCENTI PARTECIPANTI Docente di Potenziamento della classe A019 - DESTINATARI Alunni delle classi V di tutti gli indirizzi, a

richiesta, fino a un massimo di 40 alunni per ciascun anno del triennio considerato

- LIVELLI DI PARTENZA Somministrazione test di ingresso per valutare leconoscenze pregresse.

- TEMPI DI ATTUAZIONE Tot. 24 ore Febbraio/ Maggio di ciascun anno, nell'arco del periodo considerato.

- SPAZI Sala Arancio


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Tra i progetti di eccellenza che l’Istituto “Staffa” ha attivato già da alcuni anni,

particolare menzione merita il progetto "Extreme Energy Events", coordinato dal prof.

Antonino Zichichi e rivolto a 50 scuole superiori di tutta Italia; il progetto è finalizzato

alla costruzione di un telescopio elettronico per la captazione dei raggi cosmici e lo

studio della fisica delle particelle.

L’Istituto “Staffa” è stato selezionato tra centinaia di scuole in Italia ed è il terzo

istituto selezionato in Puglia. Negli anni scorsi alcuni ragazzi e insegnanti coinvolti nel

progetto sono stati in visita a Erice, ai laboratori nazionali di Fisica di Frascati e al

CERN di Ginevra, dove hanno potuto incontrare il Prof. Zichichi e il Prof. Carlo

Rubbia, Premio Nobel per la Fisica, per costruire parte delle apparecchiature

necessarie per il progetto e per acquisire la formazione necessaria per realizzare tutte

le fasi dell’esperimento.

Nel maggio del 2011-2012, alla presenza del Prof. Antonino Zichichi, è stato

inaugurato il laboratorio di Fisica delle particelle per la misurazione dei raggi cosmici e

del radon.


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1.1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO EXTREME ENERGY EVENTS

1.2 REFERENTE DEL PROGETTO Prof. Giacomo di Staso 1.3. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO

ATTIVITA' 1- DIDATTICA - RIFERIMENTO TEORIA - CONTENUTI - Apprendimento degli elementi di base della

fisica moderna: Fisica nucleare e sub nucleare. - OBIETTIVI - L’obiettivo principale del Progetto è quello di

capire dove, quando e come nascono i “raggi cosmici” primari (protoni o nuclei), che costituiscono la “cenere” del Big Bang e viaggiano per milioni e milioni di anni a partire dalle zone più remote dello spazio, ben oltre la Luna, il Sole e le Stelle visibili a occhio nudo.

- DOCENTI PARTECIPANTI - prof. Giacomo di Staso - prof.ssa Margherita Lafata. - Docente esterno: prof. Marcello Abbrescia

- DESTINATARI Studenti del Triennio degli indirizzi liceali, scelti sulla base dell'accertamento dei prerequisiti di carattere culturale e motivazionale.

- LIVELLI DI PARTENZA I livelli minimi di partenza da accertare sono le conoscenze di base del biennio di matematica.

- TEMPI DI ATTUAZIONE Dal mese di ottobre al mese di maggio di ogni anno sono previste n. 10 lezioni da 2 ore cadauno per complessive 20 ore AAI suddivise tra i due docenti interni. Durante il mese di maggio di ogni anno sarà organizzato il viaggio studi al CERN di Ginevra.

- SCELTE METODOLOGICHE Le metodologie didattiche saranno: lezioni frontali, esperienze di laboratorio.

- SPAZI Laboratorio di Fisica –Laboratorio EEE – Laboratorio di Informatica

SPESE A carico del Programma Annuale

ATTIVITA' 2 LABORATORIO - RIFERIMENTO PRATICA - CONTENUTI Il Progetto EEE si basa sul coinvolgimento

diretto dei giovani in questa grande avventura scientifica. Infatti sono gli stessi giovani a partecipare alla costruzione, installazione e messa in funzione nelle loro Scuole dei rivelatori in grado di osservare i segnali cosmici. Partendo


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da questi segnali, i giovani possono partecipare in prima persona all’elaborazione dei dati fino all’analisi e alla loro interpretazione. Il Progetto si articola nelle seguenti tre fasi: costruzione dei rivelatori MRPC, realizzazione del telescopio con MRPC e messa a punto della strumentazione, già effettuata. Acquisizione, presa dati e analisi degli eventi registrati.

- OBIETTIVI Il Progetto EEE è strutturato su base modulare e prevede che in numerose Scuole d’Italia venga costruito un modulo di apparato sperimentale, ossia un “telescopio” di rivelatori denominati MRPC (Multigap Resistive Plate Chambers), dedicato all’osservazione e alla misura dei muoni cosmici. In ogni Scuola i ragazzi partecipano alla realizzazione e alla messa in funzione del telescopio. Possono così rendersi conto di come si passa da materiali di base apparentemente buoni a nulla, a uno strumento di altissima precisione. I dati che vengono raccolti in ciascuna Scuola sono un contributo originale per lo studio dei raggi cosmici appartenenti alla classe EEE. Avendo a che fare con i raggi cosmici, nasce nei ragazzi un interesse diretto per le problematiche i cui legami con i raggi cosmici sono parte integrante della componente di Cultura Scientifica da trattare in relazione alla realizzazione del Progetto.

- DOCENTI PARTECIPANTI Interni: prof. Giacomo di Staso – prof.ssa Margherita Lafata. Esterno: prof. Marcello Abbrescia

- DESTINATARI Studenti del Triennio degli indirizzi liceali, scelti sulla base dell'accertamento dei prerequisiti di carattere culturale e motivazionale.

- TEMPI DI ATTUAZIONE Dal mese di ottobre al mese di maggio è previsto il RUN_02. Dal mese di ottobre 2016 al mese di maggio 2017 è previsto il RUN_03. Dal mese di ottobre 2017 al mese di maggio 2018 è previsto il RUN_04. Nel mese di settembre è stata effettuata la messa a punto del telescopio con la verifica dell’allineamento delle camere, portare HV ai valori nominali; controllo molteplicità, strip rumorose; verifica del funzionamento del GPS; verifica del funzionamento della stazione meteo; verifica della disponibilità del gas SF6 e del C2H2F4. Inoltre controllo del sistema operativo del DAQ e del BT-Sync. Verificare il collegamento al CNAF di Bologna per il trasferimento dati in automatico. Misura di


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efficienza delle camere del telescopio. Terminata la fase di messa a punto del telescopio dal mese di ottobre al mese di maggio si procederà all’acquisizione degli eventi. Ogni giorno sarà effettuato il monitoraggio dell’intero sistema con la registrazione dei dati di tensione, correnti, gas e frequenza da indicare ELOGBOOK delle SCUOLE. Tale monitoraggio sarà effettuato da tre studenti assistiti dai docenti referenti che autonomamente effettueranno tutte le operazioni richieste. Nei giorni di chiusura della scuola il monitoraggio sarò effettuato in remoto dal docente referente. Durante il mese di maggio di ogni anno sarà organizzato il viaggio studi al CERN di Ginevra.

- SCELTE METODOLOGICHE Esperienze di laboratorio - SPAZI Laboratorio EEE. Laboratorio di Fisica

2.1. DEFINIZIONE DEI LIVELLI DI PARTENZA • Conoscenza di base del calcolo numerico ed algebrico;

• Conoscenza del metodo di studio interdisciplinare. 2.2. STRUMENTI DI VERIFICA CON INDICATORI QUANTITATIVI Gli strumenti di verifica, volti a misurare i livelli di apprendimento in termini di “sapere” e di “saper fare”saranno: esercitazione pratiche in LABORATORIO per verificare l’apprendimento della fase sperimentale del progetto e verifiche orali per verificare l’acquisizione dei contenuti specifici del progetto EEE. Il grado di approfondimento richiesto sarà funzione della classe del triennio di appartenenza dello studente.

2.3. STRUMENTI DI VERIFICA CON INDICATORI QUALITATIVI La valutazione terrà conto dei seguenti elementi: • La conoscenza dei dati ; • La comprensione del progetto; • Le capacità logiche, di argomentazione e di rielaborazione personale dei dati sperimentali; • La capacità di orientarsi nella discussione sulle tematiche trattate e di intervenire con pertinenza; • Il controllo della forma linguistica sulla terminologia scientifica; • La capacità di autonomia raggiunto nel lavoro individuale e di gruppo.

http://www.centrofermi.it/elog/Run1

http://www.centrofermi.it/elog/Run1


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3.1. MATERIALI E SERVIZI NECESSARI CON RELATIVA QUANTIFICAZIONE DELLA SPESA

MATERIALI SERVIZI - Cassetta degli attrezzi base (giravite, pinze, saldatore, trapano, ecc.)

Durante le lezioni pomeridiane è necessaria la presenza di un aiutante tecnico per il laboratorio di fisica, informatica ed EEE.

- n. 5 risme di carta formato A4. - n. 2 risme di carta formato A3. - materiale di cancelleria (nastro gommato, penne, gomme, taglierini, forbici, cartelline trasparenti con raccoglitori, ecc.).

- n. 100 DVD. - n. 30 pen drive da 16 Gb, in dotazione agli studenti.

4.1. STRUMENTI DI MONITORAGGIO Il monitoraggio sarà effettuato giornalmente con la partecipazione alle fasi di monitoraggio e controllo del telescopio. E registrando la presenza degli studenti alle lezioni teoriche.


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Per concretizzare le finalità educative, dall’a.s. 2002-03 l’Istituto “Staffa” ha

aderito al progetto “Ogni uomo è mio fratello” promosso dalla Curia Arcivescovile

dell’Arcidiocesi Trani–Barletta–Bisceglie–Nazareth di cui Trinitapoli fa parte,

adottando a distanza un bambino della comunità di Santa Helena in Brasile, guidata da

padre Mario Pellegrino. In seguito il bambino è cresciuto e si è trasferito con la sua

famiglia a Sao Luis, dove la madre ha trovato un impiego come domestica. Pertanto

dall’a.s. 2007-08 si è deciso di destinare la somma che abitualmente viene raccolta tra

alunni e docenti non per sostenere un solo bambino, ma per finanziare progetti a

beneficio di tutta la collettività di Santa Helena. Ogni anno, in occasione del suo

periodico rientro in Italia, padre Mario incontra gli alunni del nostro Istituto per

sensibilizzarli sulla sua attività; attualmente padre Mario è stato destinato a Pacas, un

territorio confinante con Santa Helena, per intraprendere una nuova missione di

solidarietà. In questa nuova realtà, priva di molte strutture necessarie per vivere

dignitosamente, l’Istituto “Staffa” continua ad assicurare a padre Mario sostegno

morale ed economico.


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1.1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO "OGNI UOMO E' MIO FRATELLO"

1.2 REFERENTE DEL PROGETTO Musciolà Franca Letizia 1.3. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO

ATTIVITA' 1

- RIFERIMENTO Scegli la vita: adotta un progetto a distanza

CONTENUTI -Approfondimento di tematiche sull'etica contemporanea e etica cristiana, sui problemi della globalizzazione e sue implicazioni (classi V) -Realizzazioni di iniziative finalizzate anche alla condivisione dell'adozione a distanza di un progetto di solidarietà in Brasile per la comunità di S.Benedetto (classi I e II) -In particolare l'attività didattica-educativa della riscoperta delle tradizioni e delle feste cristiane del nostro territorio con l'elaborazione per es. di "calze" per la festa del 1° e 2 novembre o l'attività didattica-educativa di approfondimento del testo biblico con l'elaborazione di segnalibri artistici su cartoncino -Incontro degli alunni con Mario Pellegrino, missionario fide donum, responsabile della comunità di S.Benedetto, Brasile. -Raccolta di materiale di prima necessità pro associazioni di solidarietà

- OBIETTIVI -Promuovere il valore della solidarietà internazionale al fine di uno sviluppo sostenibile e responsabile; -Favorire la consapevolezza di una corresponsabilità delle problematiche inerenti alla convivenza pacifica mondiale; -Acquisire nuove conoscenze e forme di solidarieta' in vista di un futuro inserimento costruttivo nel mondo del lavoro -Acquisire capacità di spesa e risparmio consapevoli

- DOCENTI PARTECIPANTI Prof.sse: Del Vecchio Annamaria, Loffredo Rachele, Musciolà Franca, Pipoli Maria Rosa, e tutti gli insegnanti sensibili alla tematica sviluppata nelle classi coinvolte

- DESTINATARI Tutti gli alunni dell'istituto, in modo particolare le classi quinte e del primo biennio nell’arco del periodo considerato


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- LIVELLI DI PARTENZA Il contesto umano di ciascuno

- TEMPI DI ATTUAZIONE Nel corso dell'anno scolastico, in diversi momenti in base alle iniziative e svolgimento delle tematiche programmate

- SCELTE METODOLOGICHE Ricerca, approfondimento di tematiche, incontro con testimoni, apprendimento attivo e partecipativo, elaborati di manufatti

- SPAZI Aule e spazi della scuola muniti di attrezzature multimediali

ATTIVITA' 2

- RIFERIMENTO Esperienza del volontariato

- CONTENUTI -Sensibilizzazione al tema della cooperazione sociale vivendo esperienze di attività di volontariato con associazioni locali di assistenza a fasce deboli della popolazione (classi III e IV), anche con raccolta di materiale di prima necessità pro associazioni di solidarietà -In particolare viene offerta la proposta di un percorso formativo di volontariato di 50 ore pomeridiane con l'associazione "Arcobaleno" di Trinitapoli, secondo le indicazioni della convenzione sottoscritta dall'Istututo.

- OBIETTIVI -Far conoscere agli studenti alcune realtà territoriali nell'ambito dell'associazionismo e del volontariato, provando a vivere un'esperienza attiva di formazione sociale e culturale -Acquisire competenze in vista di una progettazione personale di inserimento nel mondo del lavoro nel settore sociale ed educativo

- DOCENTI PARTECIPANTI Moscatelli Concetta, Musciolà Franca

- DESTINATARI Tutti gli alunni dell'istituto, in modo particolare le classi terze e quarte nell’arco del periodo considerato

- TEMPI DI ATTUAZIONE Nel corso dell'anno scolastico

- SCELTE METODOLOGICHE Ricerca, approfondimento di tematiche, incontro con testimoni, apprendimento attivo con coinvolgimento personale

- SPAZI Aule e spazi della scuola muniti di attrezzature multimediali Centro "arcobaleno"

2.1. DEFINIZIONE DEI LIVELLI DI PARTENZA

Volontà a mettersi in gioco

Disponibilità nelle relazioni umane


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2.2. STRUMENTI DI VERIFICA CON INDICATORI QUANTITATIVI

Nell'ambito della programmazione delle discipline partecipanti

Elaborati portati a termine

Raccolta fondi per la solidarietà

Conclusione del percorso di attività di volontariato

2.3. STRUMENTI DI VERIFICA CON INDICATORI QUALITATIVI

Cambiamenti positivi nelle relazioni umane

Produzione qualitativa di manufatti

Contributo personale alla realizzazione di attività extra scuola

Vivacità, interesse e partecipazione alle attività proposte

3.1. MATERIALI E SERVIZI NECESSARI CON RELATIVA

QUANTIFICAZIONE DELLA SPESA

MATERIALI SERVIZI Materiale di cancelleria

4.1. STRUMENTI DI MONITORAGGIO

Monitoraggio di gradibilità dei progetti sottoposto agli alunni e ai genitori a fine anno scolastico


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1.1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO BIBLIOTECA 1.2 REFERENTE DEL PROGETTO MUTARELLI GENNARO 1.3. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO

ATTIVITA' 1 - RIFERIMENTO Riordino biblioteca scolastica. - CONTENUTI Catalogazione testi e materiale elettronico.

Acquisto nuovi testi e Dvd. Pubblicazione del catalogo completo sul sito della scuola.

- OBIETTIVI Offrire un adeguato servizio di consultazione. - DOCENTI PARTECIPANTI Docente referente Prof. Mutarelli

Docente di potenziamento AD03 - DESTINATARI Tutto il personale della scuola. - LIVELLI DI PARTENZA Completare la catalogazione elettronica dei libri

iniziata lo scorso anno. - TEMPI DI ATTUAZIONE Novembre-Gennaio per un totale di 20 ore

AAFI destinate al docente referente per il coordinamento delle attività.

- SCELTE METODOLOGICHE Catalogazione elettronica con la collaborazione degli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica.

- SPAZI Aula biblioteca. - SPESE A carico del Programma Annuale

ATTIVITA' 2 - RIFERIMENTO Servizio consultazione e prestito. - CONTENUTI Attivare registro elettronico prestito. - OBIETTIVI Garantire la completa funzionalità e gestione

della Biblioteca, rendendo pubblici orari di apertura e chiusura.

- DOCENTI PARTECIPANTI Docente referente Docente di potenziamento AD03

- DESTINATARI Personale della scuola. - TEMPI DI ATTUAZIONE Da febbraio per un totale di 20 ore AAFI

destinate al docente referente per il coordinamento delle attività.

- SCELTE METODOLOGICHE Prestito e restituzione attraverso software gestito dal docente referente e da alcuni docenti dell’organico del potenziamento, nonché dagli alunni che hanno partecipato alla catalogazione.

- SPAZI Aula Biblioteca. - SPESE 40 ore AAFI carico del Fondo d'Isituto per

ciascun anno del triennio considerato.


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2.1. DEFINIZIONE DEI LIVELLI DI PARTENZA La Biblioteca dello Staffa ha ormai una propria collocazione nell’ Istituto, un ambiente confortevole e arredi adatti allo scopo. Urge portare a termine la catalogazione elettronica, per renderla finalmente funzionale. 2.3. STRUMENTI DI VERIFICA CON INDICATORI QUALITATIVI Alla fine di ogni anno scolastico potrà essere distribuito un questionario per misurare il livello di gradimento del servizio reso, nonché per ricevere utili osservazioni per migliorarlo. 3.1. MATERIALI E SERVIZI NECESSARI CON RELATIVA

QUANTIFICAZIONE DELLA SPESA MATERIALI SERVIZI Acquisto di nuovi libri e dvd, per mantenere aggiornata e funzionale la Biblioteca.

Aggiunta di un nuovo scaffale.


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1.1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO ARTE E TERRITORIO

1.2 REFERENTE DEL PROGETTO Prof.ssa BUFO Angela

1.3. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO

ATTIVITA' 1

- RIFERIMENTO "SEDIARTE"

- CONTENUTI - Realizzazione di sedie "artistiche" da esposizione

- OBIETTIVI - Potenziare le capacità tecniche. professionali acquisite dagli studenti durante il loro percorso di studi. - Sviluppo e potenziamento della capacità creativa dei ragazzi

- DOCENTI PARTECIPANTI Prof.ssa Bufo Angela Docente di potenziamento classe A021/A022

- DESTINATARI Tutte le classi del Liceo Artistico

- LIVELLI DI PARTENZA Motivazione allo studio e alla collaborazione.

- TEMPI DI ATTUAZIONE Mesi di ottobre, novembre e dicembre di ciascun anno del triennio considerato.


Lavori di gruppo. Attività laboratoriale.

- SPAZI Laboratorio artistico e laboratorio di scultura

ATTIVITA' 2

- RIFERIMENTO "MOVIE PROJECT"

- CONTENUTI - Realizzazione di un video riguardante le attività svolte nell'Istituto

- OBIETTIVI - Promuovere i diversi indirizzi dell'istituto Staffa in fase di orientamento scolastico. - Potenziare la capacità di collaborazione tra i ragazzi; - Mettere in atto le conoscenze acquisite dai ragazzi durante il loro percorso scolastico; - Potenziare e sviluppare la creatività.

- DOCENTI PARTECIPANTI Prof. Mascitti Docenti di potenziamento classe A021/A022

- DESTINATARI Classi del Liceo artistico e del Grafico pubblicitario

- TEMPI DI ATTUAZIONE Mesi di ottobre, novembre e dicembre di ciascun anno del triennio considerato.


Attività laboratoriali

- SPAZI Laboratorio di grafica


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ATTIVITA' 3

- RIFERIMENTO "BOOK Trailer"

- CONTENUTI - Realizzazione di un trailer su libri letti dai ragazzi e consigliati dall’associazione "Globe Glotter" di Trinitapoli. I trailer realizzati saranno poi proiettati durante incontri organizzati con gli autori dei libri.

- OBIETTIVI - Mettere in atto le conoscenze acquisite dai ragazzi durante il loro percorso scolastico; - Potenziare e sviluppare la creatività - Sensibilizzare ed educare i ragazzi alla lettura.

- DOCENTI PARTECIPANTI Prof.ssa Bufo

Prof.ssa Di Bari

Prof.ssa Puttilli

Docente di potenziamento classe A021/A022

- DESTINATARI Classi 3^L e 4^L

- TEMPI DI ATTUAZIONE Dal mese di gennaio al mese di maggio di ciascun anno del triennio considerato.


Attività laboratoriali e lavori di gruppo.

- SPAZI Laboratorio di grafica

ATTIVITA' 4 - RIFERIMENTO "ARTE E TERAPIA" - CONTENUTI - Lavori di decoupage con materiale di riciclo.

-Realizzazione di lavori con gesso e/o argilla. - OBIETTIVI -Sviluppo della creatività attraverso attività

manipolative; -Integrazione sociale degli alunni diversamente abili; - Orientamento scolastico

- DOCENTI PARTECIPANTI Prof. Soldi, Prof.ssa Niro e docenti di sostegno Docente di potenziamento classe A021/A022 Docente di potenziamento AD03

- DESTINATARI Alunni diversamente abili dell’istituto; Alunni diversamente abili frequentanti la classe terza della scuola secondaria di primo grado di Trinitapoli.

- TEMPI DI ATTUAZIONE n. 4 incontri di 2 ore in ciascun anno del triennio considerato.

- SCELTE METODOLOGICHE Attività laboratoriale individuale e di gruppo. - SPAZI Laboratorio artistico e laboratorio di scultura


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ATTIVITA' 5

- RIFERIMENTO "TRINITAPOLI ARTE" - CONTENUTI Realizzazione di laboratori artistici

nelle scuole primarie e secondarie di primo grado e nel nostro istituto, finalizzati alla produzione di manufatti artistici che verranno esposti in contemporanea nelle singole scuole.

Giornata dell'arte in piazza a Trinitapoli.

Mostra internazionale di pittura, scultura, fotografia, arte digitale su tema da programmare per ciascun anno del periodo considerato.

- OBIETTIVI Potenziare le capacità tecniche professionali acquisite dagli studenti durante il loro percorso di studi.

Sviluppare e potenziare la capacità creativa dei ragazzi.

Sviluppare le competenze operative degli alunni come guide artistiche.

Avvicinare i cittadini del territorio al linguaggio artistico e alle tematiche dell'arte contemporanea.

Vivacizzare la vita culturale del territorio, offrendo delle opportunità di sviluppo in campo turistico e commerciale alle aziende che operano in questi settori.

Favorire l'incontro tra le istituzioni scolastiche di Trinitapoli e il Territorio.

Stabilire intese e procedure comuni per l'orientamento.

- DOCENTI PARTECIPANTI Prof.ssa Angela Bufo Docente di potenziamento classe A021 Docente di potenziamento classe A022

- DESTINATARI Tutte le classi del Liceo Artistico - LIVELLI DI PARTENZA Motivazione allo studio e alla collaborazione. - TEMPI DI ATTUAZIONE Dicembre - Agosto di ciascun anno del triennio

considerato. - SCELTE METODOLOGICHE Lavori di gruppo.

Attività laboratoriale. - SPAZI Laboratorio artistico

Laboratorio di scultura

Spazi esterni del Comune di Trinitapoli

Locali messi a disposizione dalle scuole partecipanti.

Museo degli Ipogei di Trinitapoli.

Auditorium dell'Assunta.


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- DIREZIONE ARTISTICA E CURATELA DELLA MOSTRA

REDAZIONE DEL CATALOGO

Dirigente Scolastico.

- SPESE 3000 euro a carico del Programma Annuale per ciascun anno del periodo considerato

Eventuali contributi del Comune, della Provincia, della Regione e di Associazioni culturali.

2.1. MATERIALI E SERVIZI NECESSARI CON RELATIVA

QUANTIFICAZIONE DELLA SPESA MATERIALI SERVIZI

Vedi lista presentata dai docenti responsabili

di laboratorio

Spese di spedizione

Pannelli per esposizione opere


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L’Istituto ritiene fondamentale procedere ad attività di orientamento in entrata

e in uscita, per rispondere ai bisogni formativi degli studenti e delle loro famiglie e

offrire un valido sostegno informativo che consenta ai ragazzi di operare scelte

consapevoli e mirate nella costruzione del percorso individuale di studi e di inserirsi

con successo nel mondo universitario e/o lavorativo.

L’orientamento in entrata prevede una serie di iniziative volte ad avvicinare gli

studenti delle classi terze delle scuole medie del territorio e ad informarli sull’offerta

formativa dell’Istituto: incontri con i genitori e gli alunni, organizzazione di lezioni

aperte, preparazione e distribuzione di materiale illustrativo relativo ai sette indirizzi

dell’Istituto e alla sua offerta didattico-formativa.

Saranno promosse le seguenti attività per le classi terze delle scuole medie statali

del territorio:

Attività laboratoriali e lezioni metodologiche finalizzate a favorire un primo

approccio con alcune discipline caratterizzanti i vari indirizzi

Apertura pomeridiana dell’Istituto nei mesi di gennaio e febbraio, al fine di

favorire il contatto con le famiglie interessate;

Assistenza ai genitori per le iscrizioni on line.

L’orientamento in uscita prevede che le classi quarte e quinte partecipino alle

giornate per l’orientamento universitario (Campus Orienta) e a visite guidate presso le

sedi universitarie di Bari e Foggia; inoltre sono previsti seminari con esperti dei Centri

di Orientamento, che proporranno una simulazione dei test di ammissione

all’Università per i corsi a numero programmato, incontri con i rappresentanti delle

Forze Armate e con il Centro territoriale per l’Impiego di Trinitapoli.


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1.1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO ORIENTAMENTO 1.2 REFERENTE DEL PROGETTO MUTARELLI GENNARO 1.3. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO

ATTIVITA' 1 - RIFERIMENTO ORIENTAMENTO IN ENTRATA - CONTENUTI incontri con alunni e genitori delle terze medie - OBIETTIVI illustrare la natura degli indirizzi dello staffa

insieme alle prospettive post-diploma - DOCENTI PARTECIPANTI docenti di tutti gli indirizzi - DESTINATARI alunni e genitori delle terze medie - TEMPI DI ATTUAZIONE da novembre a giugno - SCELTE METODOLOGICHE creazione e diffusione di materiale

pubblicitario,visite nelle scuole medie, partecipazioni alle lezioni mattutine dello staffa, coinvolgimento nei progetti,laboratori , open days, consulenza iscrizioni on line.

- SPAZI aule e laboratori dello staffa

ATTIVITA' 2 - RIFERIMENTO ORIENTAMENTO IN USCITA - CONTENUTI percorsi post-diploma universitari e non - OBIETTIVI illustrare agli alunni delle quinte classi i possibili

sbocchi universitari e non - DOCENTI PARTECIPANTI funzioni strumentali dell’orientamento. - DESTINATARI alunni delle quinte classi. - TEMPI DI ATTUAZIONE da novembre a giugno - SCELTE METODOLOGICHE visite presso le universita’, incontri con i

rappresentanti delle accademie, delle forze armate e del centro per l’impiego. Progetto "Sestante Università" in collaborazione con Alpha Test

- SPAZI sala arancio dell'Istituto Staffa

ATTIVITA' 3 - RIFERIMENTO BOOK IN PROGRESS - CONTENUTI Materiali didattici sostitutivi dei libri di testo,

scritti dai docenti della rete nazionale per gli Istituti di primo e secondo grado.

- OBIETTIVI Migliorare significativamente l’apprendimento degli allievi e, contemporaneamente, fornire una risposta concreta ai problemi economici delle


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famiglie e del caro libri. - DOCENTI PARTECIPANTI Tutti i docenti - DESTINATARI Tutte le classi - TEMPI DI ATTUAZIONE Settembre - giugno - SCELTE METODOLOGICHE Adattare le lezioni e quindi i materiali didattici

sulla base dello sviluppo dei dialogo con i ragazzi durante l'anno scolastico

- SPAZI aule 3.1. MATERIALI E SERVIZI NECESSARI CON RELATIVA

QUANTIFICAZIONE DELLA SPESA MATERIALI SERVIZI Stampe dei testi scaricabili dalla Rete


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RECUPERO, RINFORZO E GUIDA AL METODO DI STUDIO

1.2 REFERENTE DEL PROGETTO Dirigente Scolastico Prof. Cosimo Antonino Strazzeri 1.3. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO

ATTIVITA' 1 - RIFERIMENTO SPORTELLO DI RECUPERO - CONTENUTI Attività individualizzate con l'obiettivo di aiutare

gli alunni in difficoltà a recuperare le lacune emerse nel corso delle attività didattiche.

- OBIETTIVI Promuovere il diritto allo studio e ridurre la dispersione scolastica; Diminuire sensibilmente il numero degli alunni non ammessi alla classe successiva; Favorire l'inserimento scolastico di alunni che hanno alle spalle un percorso scolastico difficile o irregolare.

- DOCENTI PARTECIPANTI - Tutti i docenti dell'Organico di potenziamento, per le discipline di loro competenza; - I docenti disponibili dell'Organico dei Posti Comuni e di Sostegno, limitatamente alle discipline non coperte col potenziamento, sulla base dei bisogni formativi degli alunni individuati ogni anno dal Collegio dei Docenti.

- DESTINATARI Tutti gli alunni dell'Istituto. - LIVELLI DI PARTENZA Verranno comunicati dai docenti degli alunni

interessati tramite apposita scheda. - TEMPI DI ATTUAZIONE Novembre - Maggio di ciascun Anno Scolastico - SCELTE METODOLOGICHE - In primo luogo si cercherà di adottare le

opportune strategie per migliorare la motivazione dell'alunno; - Successivamente si guiderà l'alunno all'acquisizione di un metodo di studio produttivo, allo scopo di favorirne l'autonomia; -Parallelamente, anche utilizzando delle strategie metacognitive, saranno colmate le lacune accumulate dall'alunno, che sarà anche guidato nell'apprendimento dei nuovi argomenti.

- SPAZI Aule. - SPESE A carico del fondo d'Istituto.


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ATTIVITA' 2

- RIFERIMENTO CORSI DI RECUPERO - CONTENUTI Questi corsi sono attivati per favorire il recupero

degli alunni che hanno riportato dei debiti formativi nello scrutinio finale.

- OBIETTIVI Promuovere il diritto allo studio e ridurre la dispersione scolastica; Diminuire sensibilmente il numero degli alunni non ammessi alla classe successiva; Favorire l'inserimento scolastico di alunni che hanno alle spalle un percorso scolastico difficile o irregolare.

- DOCENTI PARTECIPANTI - I docenti delle classi di appartenenza degli alunni, relativamente alle discipline interessate; - In alternativa, docenti della stessa sezione o dello stesso indirizzo; - In mancanza di disponibilità, docenti di altro indirizzo o docenti esterni.

- DESTINATARI Tutti gli alunni dell'Istituto. - LIVELLI DI PARTENZA Verranno comunicati dai Consigli di Classe

tramite apposita scheda. - TEMPI DI ATTUAZIONE Giugno-Luglio di ciascun Anno Scolastico - SCELTE METODOLOGICHE - In primo luogo si cercherà di adottare le

opportune strategie per migliorare la motivazione dell'alunno; - Successivamente si guiderà l'alunno all'acquisizione di un metodo di studio produttivo, allo scopo di favorirne l'autonomia; -Parallelamente, anche utilizzando delle strategie metacognitive, saranno colmate le lacune accumulate dall'alunno, che sarà anche guidato nell'apprendimento dei nuovi argomenti.

- SPAZI Aule. - SPESE A carico del fondo d'Istituto.


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1.1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO IPOGEI 06 1.2 REFERENTE DEL PROGETTO DIRIGENTE SCOLASTICO 1.3. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO

ATTIVITA' 1 - RIFERIMENTO Rivista culturale e annuario dell'Istituto. - CONTENUTI Articoli del dirigente, di docenti, studenti, e

studiosi esterni;

News informative sulle attività della scuola. - OBIETTIVI Favorire la riflessione su problematiche di

carattere culturale (letterario, scientifico, artistico, teologico, sociologico, storico e filosofico), con particolare attenzione alla realtà territoriale;

Essere un punto di riferimento per tutti coloro che si propongono di riflettere sugli aspetti della società contemporanea;

Favorire la conoscenza del nostro istituto in Italia e all'Estero.

- DOCENTI PARTECIPANTI Tutti coloro che intendono proporre dei loro lavori.

- DESTINATARI Tutta la comunità scolastica, le istituzioni e le associazioni del territorio.

- TEMPI DI ATTUAZIONE Marzo-Maggio di ciascun anno scolastico del triennio considerato.

- SCELTE METODOLOGICHE Ricezione dei contributi e loro selezione da parte del Referente sulla base del valore intrinseco e della signficatività di carattere didattico-pedagogico e socioculturale dell'argomento trattato.

SPESA Euro 2000 a carico del Programma Annuale per la stampa della rivista per ciascun anno del triennio considerato.


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ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

La Legge 107/2015 prevede per tutti gli studenti l’effettuazione obbligatoria

di percorsi formativi di durata triennale, che coprono il periodo compreso tra il 3°

e il 5° anno degli istituti di istruzione secondaria superiore liceale, tecnica e

professionale. I soggetti che progettano ed attuano i percorsi sperimentali di

alternanza sono le istituzioni scolastiche secondarie superiori, statali e

paritarie, che all’uopo stipulano apposite convenzioni con imprese e/o con le

rispettive associazioni di rappresentanza, con le camere di commercio,

industria, artigianato e agricoltura, con enti pubblici e privati, ivi inclusi

quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di

formazione in azienda che non costituiscono rapporto individuale di lavoro.

Alle istituzioni scolastiche attuatrici compete la gestione finanziaria dei percorsi,

nel rispetto delle disposizioni contenute nel D.I. 1.2.2001, n.44.

Il percorso formativo è di 400 ore per gli Istituti Professionali e 200 ore

per i licei, da effettuare nel corso del secondo biennio e dell’anno conclusivo.

Il progetto è così articolato:

formazione teorica in classe, finalizzata all’acquisizione di conoscenze di

base e trasversali, nonché di conoscenze professionali,

esperienza pratica in aziende o enti, finalizzata all’acquisizione di

competenze professionali spendibili sul mervato del lavoro.

Alla fine di ogni annualità è prevista la valutazione del percorso tramite:

- la compilazione di una Scheda da parte del Tutor Aziendale di concerto col

Tutor interno;


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- lo svolgimento di una prova di verifica sulle conoscenze apprese e le

competenze acquisite, a cura del Tutor interno e dei docenti delle materie

che sono state oggetto dell’attività di formazione in classe.

Il quadro orario complessivo di impegno per gli allievi, nell’arco del triennio è il

seguente:

CLASSI ISTITUTI PROFESSIONALI LICEI

CLASSE TERZA

150 ORE:

105 (STAGE)

45 (ATTIVITA’

FORMATIVE)

80 ORE:

56 (STAGE)

24 (ATTIVITA’

FORMATIVE)

CLASSE QUARTA

150 ORE:

105 (STAGE)

45 (ATTIVITA’

FORMATIVE)

80 ORE:

56 (STAGE)

24 (ATTIVITA’

FORMATIVE)

CLASSE QUINTA

100 ORE:

70 (STAGE)

30 (ATTIVITA’

FORMATIVE)

40 ORE:

28 (STAGE)

12 (ATTIVITA’

FORMATIVE)


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PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

PROGETTO LICEO CLASSICO

1.SCHEDA PROGETTO TITOLO PROGETTO GESTIONE DI UNA BIBLIOTECA PUBBLICA DURATA COMPLESSIVA DEL PROGETTO IN ORE

80-80-60

N. ORE FORMAZIONE TEORICA

24

N. ORE IN AZIENDA 56 N. DESTINATARI CLASSI 3^/4^/5^ dell'indirizzo Liceo Classico nell'arco

del triennio considerato

TUTOR INTERNO Da designare TUTOR ESTERNO Indicato dall’Ente 2.IMPRESE / ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA / PRIVATI E TERZO SETTORE DENOMINAZIONE INDIRIZZO

RUOLO PROGETTUALE

BIBLIOTECA COMUNALE “MONSIGNOR VINCENZO MORRA”

Via Papa Giovanni XXIII, n. 23 Trinitapoli

Sede delle attività di tirocinio in azienda

3. DESCRIZIONE DEL PROGETTO: QUALITA' PROGETTUALE

Il progetto si articolerà in due momenti:

24 ore di preparazione teorica, svolte dal docente di Storia, di Italiano e di Latino, per 8 ore ciascuno, in orario scolastico.

36 ore di pratica presso La Biblioteca comunale "Monsignor Vincenzo Morra " di Trinitapoli. Gli alunni si recheranno ciascuno per conto proprio nel luogo dello stage; qui

saranno seguiti dal tutor aziendale e dal tutor interno. Sono previste due

settimane di stage (dall' 1 al 5 febbraio e dal 2 al 6 maggio con orario

pomeridiano dalle 15,30 alle 19,30 e 4 giorni in orario mattutino dalle 8,30 alle

ore 12, 30 in data da definirsi).

1. Nei giorni di svolgimento dello stage i docenti del Consiglio di classe

di 1A effettueranno una pausa nelle verifiche scritte ed orali.

Gli alunni affronteranno i seguenti argomenti: 1. Gestione del sistema documentale della biblioteca ( Competenze: analizzare le proposte offerte dal mercato, gestire le procedure di approvvigionamento, catalogare e indicizzare secondo gli standard di riferimento, verificare periodicamente lo stato di conservazione dei beni) 2. Erogazione del servizio di consultazione e prestito del patrimonio bibliotecario


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(Competenze: accogliere l’utente, comprendere le esigenze, orientare e informare/assistere all’utilizzo dei servizi offerti dalla biblioteca) 3. Organizzazione di servizi per particolari target d’utenza ( Competenze: pianificare attività ed eventi rivolti a specifiche fasce di utenza) 4.Organizzazione di attività promozionali ( Competenze: definire quali possono essere i servizi e/o specifici archivi da promuovere, pianificare un piano di marketing,individuare le risorse necessarie, coordinare i diversi interlocutori). 2. METODOLOGIE ADOTTATE:

1. Illustrazione preliminare da parte del Tutor interno dell'esperienza professionale che sarà compiuta dagli alunni;

2. Analisi dei casi, problem posing e problem solving; 3. Consultazione delle fonti teoriche relativamente alle procedure da seguire

nella relazione col pubblico; 4. Interazione col tutor aziendale e col tutor interno nel momento di

realizzazione delle varie esperienze; 5. Condivisione collettiva, anche coi compagni di classe, di dubbi, problematiche

e criticità; 6. Autovalutazione delle proprie prestazioni sulla base di parametri assegnati; 7. Presentazione scritta dell'esperienza compiuta, con illustrazione delle

caratteristiche culturali e professionali, con particolare riferimento ai beni culturali studiati e illustrati al pubblico.

3. RUOLO DEL TUTOR INTERNO:

Predisposizione delle attività, di concerto con il Tutor aziendale.

Sensibilizzazione e motivazione degli studenti.

Preparazione della documentazione.

Assistenza e guida degli studenti.

Segnalazione dell’andamento dei percorsi.

Visita e supporto agli studenti nel luogo dello stage.

Raccolta dati finali e valutazioni.

Raccolta feed-back da parte degli studenti e dei tutor aziendali.

4. RUOLO DEL TUTOR AZIENDALE:

Predisposizione delle attività,di concerto con il Tutor interno.

Preparazione studenti.

Accompagnamento nel percorso guidato dell’esperienza nel luogo dello stage;

Colloquio e confronto con gli studenti riguardo l’esperienza effettuata.

Valutazione alunna/o


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1.SCHEDA PROGETTO TITOLO PROGETTO DIDATTICA ATTIVA DURATA COMPLESSIVA DEL PROGETTO IN ORE

80-80-60

N. ORE IN AZIENDA 56 N. ORE TEORIA IN CLASSE

24

N. DESTINATARI CLASSI 3^/4^/5^ dell'indirizzo Scienze Umane nell'arco del triennio considerato

TUTOR INTERNO Da designare TUTOR ESTERNO Indicato dall’Ente 2.IMPRESE / ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA / PRIVATI E TERZO SETTORE DENOMINAZIONE INDIRIZZO RUOLO

PROGETTUALE CIRCOLO DIDATTICO "DON MILANI" PLESSO "Agazzi"- PLESSO ''Rodari''

Via De Gasperi Via Cappuccini


3. DESCRIZIONE DEL PROGETTO:QUALITA' PROGETTUALE Il progetto si articolerà in due momenti: 5. 24 ore di preparazione teorica (di competenza del docente di Scienze

Umane), in orario scolastico sui seguenti argomenti: 1. Gli organi collegiali a livello di istituzione scolastica; 2. Il primo ciclo di istruzione (caratteristiche ed articolazione); 3. Le Indicazioni Nazionali per la Scuola dell'Infanzia e per la Scuola Primaria; 4. Elementi di Psicologia dell'età evolutiva, con particolare riferimento alle

caratteristiche cognitive e comportamentali della Prima Infanzia. 6. 56 ore di pratica nelle sei sezioni di scuola dell'infanzia dei plessi

indicati. Gli alunni si recheranno ciascuno per conto proprio nel luogo dello stage; qui saranno seguiti dalle insegnanti delle sezioni, coordinate dalla Responsabile di ciascun plesso, che svolge la funzione di Tutor Aziendale. Sono previsti sette giorni di stage (i giorni 1-5 febbraio con orario 8.00-16.00; i giorni 23-24 maggio con orario 8.00-16.00).

7. METODOLOGIE ADOTTATE: 8. Illustrazione preliminare da parte del Tutor interno dell'esperienza

professionale che sarà compiuta dagli alunni; 9. Analisi dei casi, problem posing e problem solving; 10. Consultazione delle fonti teoriche relativamente alle procedure da seguire nella

relazione coi bambini; 11. Interazione con le insegnanti delle sezioni, sotto la supervisione del Tutor

Aziendale, nel momento di realizzazione delle varie esperienze didattiche;


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12. Condivisione collettiva, anche coi compagni di classe, di dubbi, problematiche e criticità;

13. Autovalutazione delle proprie prestazioni sulla base di parametri assegnati; 14. Presentazione scritta dell'esperienza compiuta, con illustrazione delle

caratteristiche psicologiche, pedagogiche e didattiche. 8. RUOLO DEL TUTOR INTERNO:

Predisposizione delle attività, di concerto con il Tutor aziendale e con le insegnanti delle sezioni.






Raccolta feed-back da parte degli studenti, del tutor aziendale e delle insegnanti delle sezioni.



Preparazione studenti durante le attività curriculari.



Valutazione alunna/o sulla base delle segnalazioni delle insegnanti di

sezione.


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PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO ISTITUTO PROFESSIONALE ODONTOTECNICO

1.SCHEDA PROGETTO TITOLO PROGETTO PROFESSIONE ODONTOTECNICO DURATA COMPLESSIVA DEL PROGETTO IN ORE

150-150-100


45

N. DESTINATARI CLASSI 3^/4^/5^ dell'indirizzo Oontotecnico nell'arco del triennio considerato


PROGETTUALE Da definire Da definire Sede delle attività

di tirocinio in azienda

3. DESCRIZIONE DEL PROGETTO:QUALITA' PROGETTUALE Il progetto si articolerà in due momenti: 10. 45 ore di preparazione teorica (di competenza dei docenti di Scienza

dei materiali dentali e di Esercitazioni di laboratorio odontotecnico), in orario scolastico sui seguenti argomenti:

1. Normative di sicurezza nel laboratorio odontotecnico.

2. Igiene del Laboratorio odontotecnico.

3. Processi e cicli di lavoro e produzione.

4. Caratteristiche e proprietà di materiali e attrezzature indispensabili in fase

esecutiva.

5. Tecniche di comunicazione organizzativa.

11. 105 ore di pratica presso i Laboratori odontotecnici aderenti al

progetto. Gli alunni si recheranno ciascuno per conto proprio nel luogo dello stage; qui saranno seguiti dai titolari dei Laboratori,che fungeranno da tutor aziendali.

12. METODOLOGIE ADOTTATE:

1. Analisi dei casi, problem posing e problem solving; 2. Interazione col tutor aziendale nel momento di realizzazione delle diverse

tipologie di protesi dentarie; 3. Condivisione collettiva,durante le ore di formazione in aula, anche coi

compagni di classe, di dubbi, problematiche e criticità;


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4. Presentazione scritta dell’ esperienza svolta durante le ore di alternanza in laboratorio.

13. RUOLO DEL TUTOR INTERNO: Progettazione attività. Preparazione studenti. Preparazione documentazione Contatto e sensibilizzazione aziende Abbinamento studente-azienda. Monitoraggio esperienza degli studenti. Raccolta dati finali e valutazioni. Raccolta feed.back da parte degli studenti e dei tutor aziendali.


Predisposizione delle attività.


Accompagnamento nel percorso guidato dell’esperienza in azienda.


Valutazione alunna/o.



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ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI SOCIO SANITARI

1.SCHEDA PROGETTO TITOLO PROGETTO Gli anziani: Una risorsa da valorizzare e un mondo da

scoprire DURATA COMPLESSIVA DEL PROGETTO IN ORE

150-150-100

N. ORE IN AZIENDA 60+45 N. ORE TEORIA IN CLASSE

45

N. DESTINATARI CLASSI 3^/4^/5^ dell'indirizzo Serizi Socio-Sanitari nell'arco del triennio considerato

TUTOR INTERNO Da designare TUTOR ESTERNO Indicato dall’Ente 2.IMPRESE / ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA / PRIVATI E TERZO SETTORE DENOMINAZIONE INDIRIZZO RUOLO PROGETTUALE

DOMUS LAURETANA Via della Transumanza , 3 TRINITAPOLI


SCUOLA DELL’INFANZIA

“DON MILANI” TRINITAPOLI


3. DESCRIZIONE DEL PROGETTO: QUALITA' PROGETTUALE Il progetto si articolerà in due momenti:

45 ore di preparazione teorica (di competenza dei docenti di Scienze umane e sociali, metodologie operative, diritto e legislazione sociale, igiene in orario scolastico sui seguenti argomenti:

1. Condizione psichica e sociale dell’anziano. 2. Terza età e società: Le strutture di accoglienza. 3. La legislazione sociale per la tutela dei diritti dell’anziano. 4. Processi recessivi e patologie tipiche della senescenza. 5. RSSA: funzionamento, utenza, servizi offerti, figure professionali presenti (ruoli,

compiti, competenze, funzioni).

60 ore di tirocinio presso la Scuola dell’infanzia “Don Milani” di Trinitapoli. Gli alunni si recheranno nel luogo dello stage; qui saranno seguiti dal “tutor aziendale”.

45 ore di pratica presso la “Domus Lauretana” di Trinitapoli. Gli alunni si recheranno a gruppi di cinque , per conto proprio, nel luogo dello stage; qui saranno seguiti dal “tutor aziendale”.


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129

METODOLOGIE ADOTTATE: 1. Analisi dei casi, problem posing e problem solving; 2. Interazione col tutor aziendale nel momento di interazione con gli utenti della

struttura; 3. Condivisione collettiva,durante le ore di formazione in aula, anche coi compagni di

classe, di dubbi, problematiche e criticità; 4. Presentazione scritta dell’ esperienza svolta durante le ore di alternanza in

struttura.

RUOLO DEL TUTOR INTERNO: Progettazione attività.


Preparazione documentazione

Contatto e sensibilizzazione struttura

Monitoraggio esperienza degli studenti.


Raccolta feed.back da parte degli studenti e dei tutor aziendali.

RUOLO DEL TUTOR AZIENDALE:

Predisposizione delle attività.


Accompagnamento nel percorso guidato dell’esperienza in struttura.


Valutazione alunna/o.


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130

PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO PROMOZIONE COMMERCIALE PUBBLICITARIA

1.SCHEDA PROGETTO TITOLO PROGETTO ARTE E GRAFICA 1 DURATA COMPLESSIVA DEL PROGETTO IN ORE

150-150-100


45

N. DESTINATARI CLASSI 3^/4^/5^ dell'indirizzo Promozione Commerciale Pubblicitaria nell'arco del triennio considerato.


PROGETTUALE

ASSOCIAZIONE CULTURALE "DIDATTICA TAUTOR"

c/o Museo Archeologico degli Ipogei- Trinitapoli


3. DESCRIZIONE DEL PROGETTO:QUALITA' PROGETTUALE Il progetto si articolerà in due momenti:

45 ore di preparazione teorica (di competenza del docente di Storia dell'arte e Tecniche pubbicitarie ), in orario scolastico sui seguenti argomenti:

- approfondimento di programmi e software di grafica pubblicitaria;

- trattazione di contenuti artistici che riguardano il Museo degli Ipogei.

-valorizzazione digitale del Patrimonio Culturale.

105 ore di pratica presso Museo degli Ipogei di Trinitapoli. Gli alunni si recheranno ciascuno per conto proprio nel luogo dello stage; qui saranno seguiti dal tutor aziendale e dal tutor interno. Sono previsti venticinque giorni di stage secondo il calendario allegato.

METODOLOGIE ADOTTATE:

1. Illustrazione preliminare da parte del Tutor interno dell'esperienza professionale che sarà compiuta dagli alunni;

2. Consultazione delle fonti teoriche relativamente alle procedure da seguire nella relazione col pubblico.

3. Interazione con il tutor aziendale e col tutor interno nel momento di


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131

realizzazione delle varie esperienze; 4. Condivisione collettiva, anche coi compagni di classe, di dubbi, problematiche e

criticità; 5. Autovalutazione delle proprie prestazioni sulla base di parametri assegnati; 6. Presentazione scritta dell'esperienza compiuta, con illustrazione delle

caratteristiche culturali e professionali, con particolare riferimento ai beni culturali studiati e illustrati al pubblico nonché alla realizzazione dei prodotti multimediali a scopo pubblicitario.

RUOLO DEL TUTOR INTERNO:







Raccolta feed-back da parte degli studenti, del tutor aziendale e del tutor interno RUOLO DEL TUTOR AZIENDALE:





Valutazione alunna/o .


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132

PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO LICEO ARTISTICO - CLASSI 3^L / 4^L/5^L

1.SCHEDA PROGETTO TITOLO PROGETTO ARTE E GRAFICA 2 DURATA COMPLESSIVA DEL PROGETTO IN ORE

80-80-60


24

N. DESTINATARI CLASSI 3^/4^/5^ del Liceo Artistico nell'arco del triennio considerato


PROGETTUALE

ASSOCIAZIONE CULTURALE "DIDATTICA TAUTOR"

c/o Museo Archeologico degli Ipogei- Trinitapoli


3. DESCRIZIONE DEL PROGETTO:QUALITA' PROGETTUALE Il progetto si articolerà in due momenti:

24 ore di preparazione teorica (di competenza del docente di Storia dell'arte e Tecniche pubbicitarie ), in orario scolastico sui seguenti argomenti:

- approfondimento di programmi e software di grafica pubblicitaria;

- trattazione di contenuti artistici che riguardano il Museo degli Ipogei.

-valorizzazione digitale del Patrimonio Culturale.

56 ore di pratica presso Museo degli Ipogei di Trinitapoli. Gli alunni si recheranno ciascuno per conto proprio nel luogo dello stage; qui saranno seguiti dal tutor aziendale e dal tutor interno. Sono previsti quattordici giorni di stage secondo il calendario allegato.

METODOLOGIE ADOTTATE: 1. Illustrazione preliminare da parte del Tutor interno dell'esperienza

professionale che sarà compiuta dagli alunni; 2. Analisi dei casi, problem posing e problem solving; 3. Consultazione delle fonti teoriche relativamente alle procedure da seguire nella

relazione col pubblico. 4. Interazione con il tutor aziendale e col tutor interno nel momento di

realizzazione delle varie esperienze; 5. Condivisione collettiva, anche coi compagni di classe, di dubbi, problematiche e


________________________________________________________________________________________________


133

criticità; 6. Autovalutazione delle proprie prestazioni sulla base di parametri assegnati; 7. Presentazione scritta dell'esperienza compiuta, con illustrazione delle

caratteristiche culturali e professionali, con particolare riferimento ai beni culturali studiati e illustrati al pubblico nonché alla realizzazione dei prodotti multimediali a scopo pubblicitario.

RUOLO DEL TUTOR INTERNO:







Raccolta feed-back da parte degli studenti, del tutor aziendale e del tutor interno RUOLO DEL TUTOR AZIENDALE:





Valutazione alunna/o .


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134

FINALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA'

Il processo di "democratizzazione" della cultura in corso in gran parte dei paesi europei, la sempre più ampia diffusione di tecnologie interattive e di personal device, e l'esigenza stessa di rinnovamento e di sostentamento delle "imprese culturali" che stanno caratterizzando la nostra società, concorrono alle conoscenze teoriche e pratiche per operare nell'ambito della progettazione di percorsi, allestimenti, installazioni, esperienze per la fruizione dei beni culturali in ambito museale. Le conoscenze culturali, infatti, per diventare competenze professionali, devono essere necessariamente collegate al fare e al saper fare, anche per evitare di incorrere nell'astrattezza e nel nozionismo. Una più profonda interazione tra scuola e mondo del lavoro deve soddisfare la richiesta di nuove professionalità da parte delle istituzioni scolastiche pubbliche e private: bisogna quindi collegare in maniera operativa i contenuti oggetto di studio alle situazioni in cui essi devono essere utilizzati, affinché venga colto lo stretto nesso esistente tra formazione artistica e grafica di specifiche competenze professionali. Bisogna quindi in primo luogo ridurre la discontinuità esistente tra studio e lavoro, fra vita scolastica e vita adulta, riconoscendo il valore formativo allo sforzo di fare, di realizzare qualcosa tramite ciò che si è appreso. In secondo luogo, è necessario ampliare le opportunità formative, in termini quantitativi e qualitativi, arricchendo le metodologie favorendo i processi e percorsi di apprendimento diversificati.

CONTESTO E GIUSTIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI

L'istituto opera in un contesto caratterizzato da attività economiche legate in prevalenza al settore primario, con presenza significativa di lavoratori stranieri, che spesso sono costretti a vivere in condizioni di disagio e precarietà occupazionale. Nel territorio sono stati registrati episodi di criminalità e microcriminalità che hanno richiesto un impegno straordinario delle istituzioni preposte alla difesa dell'ordine pubblico e della legalità. In questo contesto, la scuola è l'unica istituzione in grado di garantire la prevenzione dello svantaggio sociale. La volontà di attuare il progetto nasce dalla necessità di valorizzare adeguatamente le energie intellettuali del territorio e conferire una fisionomia più operativa al Liceo Artistico, caratterizzato da alti livelli di formazione culturale e specializzazione professionale, ma da rare occasioni di rapporto col mondo del lavoro. Questo progetto di alternanza scuola lavoro, quindi, rappresenterebbe agli occhi degli utenti del servizio una conferma della volontà progettuale del nostro istituto. Gli alunni della classe, inoltre, sono stati informati di questo progetto e si sono mostrati immediatamente entusiaste, esprimendo la loro gratitudine per l'opportunità che verrebbe loro concessa di sperimentare e applicare i contenuti culturali e professionali che affrontano quotidianamente in classe. L'alternanza scuola-lavoro, inoltre, costituisce per il nostro istituto un'importante occasione per personalizzare i percorsi didattici e aumentare il proprio radicamento nel territorio. Anche la direttrice del Museo Archeologico " si è dimostrata entusiasta dell'iniziativa, in quanto ritiene importante stabilire un legame organico con questa istituzione scolastica, l'unica nel territorio di riferimento a ospitare il Liceo artistico.


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135

ATTIVITA’ EXTRACURRICULARI

Uscite didattiche e viaggi d’istruzione

A sostegno e coronamento dell’attività di insegnamento, i singoli Consigli di

Classe organizzano uscite didattiche e visite guidate per assistere a spettacoli teatrali,

visitare mostre, siti archeologici, musei, enti pubblici, studi professionali pubblici e

privati.

Al fine di promuovere il teatro come mezzo di apprendimento della lingua

straniera, gli studenti partecipano annualmente a spettacoli teatrali in lingua inglese e

francese di opere famose e divertenti organizzate dal Palchettostage. Inoltre, in

collaborazione con il centro Globeglotter di Trinitapoli, l’Istituto organizza interactive

workshops con attori madrelingua inglesi.

Nel corso del primo quadrimestre la Commissione Viaggi, in collaborazione con

i singoli Consigli di Classe, progetta dei viaggi d’istruzione in Italia e all’estero della

durata massima di una settimana; le mete prescelte sono coerenti con il percorso

didattico affrontato dalle classi durante l’anno scolastico. Perché il viaggio venga

effettuato è necessaria la presenza di almeno il 60% degli alunni della classe.

L’Istituto organizza anche brevi soggiorni studio della durata di 7/8 giorni in

Gran Bretagna, Irlanda e Francia. Questi soggiorni consentono ai ragazzi di

immergersi in contesti comunicativi reali e stimolanti all’apprendimento della lingua

del Paese straniero. Durante il soggiorno, con alloggio in famiglia o in college, gli

studenti frequentano lezioni di lingua di circa 20 ore al mattino mentre nel pomeriggio

partecipano ad attività ricreative o ad escursioni.

Attività pomeridiane

L’Istituto “Staffa” non esaurisce la propria offerta formativa con le lezioni del

mattino, bensì continua ad essere operante in orario pomeridiano con molteplici

attività extrascolastiche.


________________________________________________________________________________________________


136

Dall’a.s. 2011-12, in virtù della sottoscrizione di un protocollo d’intesa con il

Centro “Arcobaleno” di Trinitapoli, alcuni alunni delle classi quarte svolgono attività di

volontariato nelle ore pomeridiane, fornendo aiuto nello studio a bambini appartenenti

a famiglie disagiate.

Certificazioni linguistiche

L’Istituto è accreditato come ente formatore e centro esami Trinity College per il

conseguimento di certificazioni linguistiche che vanno a testare in maniera oggettiva e

secondo il quadro comune europeo di riferimento per le lingue, i livelli di conoscenza e

di competenza degli studenti in lingua straniera.


________________________________________________________________________________________________


137

PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE PER IL

TRIENNIO 2016-2019

L’integrazione degli alunni diversamente abili è regolamentata dalle indicazioni

normative contenute negli artt. 13, 14, 15 e 16 della legge quadro 104/92.

L’art. 13 favorisce gli scambi relazionali tra scuola, famiglia, A.S.L. e Enti Locali.

L’art. 14 regola le modalità di integrazione, inserendo l’insegnante specializzato

in tutte le attività didattiche, in modo che egli diventi una risorsa per l’intero gruppo

classe, e l’alunno in un ambiente che preveda rapporti comunicativi di appoggio,

supportati da forme di mutuo insegnamento e di cooperative learning. L’integrazione

è inoltre facilitata dall’attivazione di strategie di apprendimento, quali classi aperte e

tutoraggio.

L’art. 15 prevede tre incontri - all’inizio, a metà e alla fine dell’anno scolastico -

tra operatori psico-medico-pedagogici, genitori, docenti di classe e docenti di sostegno.

L’art. 16 stabilisce che la valutazione degli alunni diversamente abili venga effettuata

sulla base del Piano Educativo Personalizzato, tenendo conto degli eventuali

adattamenti metodologici e didattici subiti dalle discipline di studio, delle attività

integrative e di sostegno svolte e, in casi specifici, della sostituzione parziale di alcuni

contenuti programmatici.

Tutti gli insegnanti della scuola, e non soltanto gli insegnanti di sostegno,

concorrono collegialmente alla riuscita del progetto educativo generale e di

integrazione, al quale prende significativamente parte anche il personale non docente e

ausiliario. La scuola realizza un modello di educazione che, mentre risponde alle

esigenze dei diversamente abili, non danneggia affatto gli altri studenti, ma, al

contrario, eleva la qualità della formazione e dell’istruzione di tutti.

L’Istituto “Staffa”, in conformità alla normativa vigente, prevede il completo

inserimento degli alunni diversamente abili sia per quanto concerne l’aspetto della


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138

socializzazione sia per ciò che attiene alla mediazione didattico-metodologica più

specificatamente intesa; a tal fine collabora con l’Unità Multidisciplinare dell’A.S.L.

BAT/1.

Per eliminare o attenuare le difficoltà degli alunni diversamente abili nel passaggio

dalla scuola media alla scuola superiore si attuano diverse strategie:

individuazione, durante il secondo quadrimestre, di alcune giornate di attività

didattica nelle quali l’alunno diversamente abile frequentante la classe terza

della scuola media viene osservato con discrezione da alcuni docenti della

scuola superiore a cui si è iscritto;

raccordo didattico-metodologico tra la scuola media di provenienza e la scuola

superiore;

attività di accoglienza all’inizio dell’anno scolastico;

incontri periodici tra gruppi di docenti appartenenti ai due ordini di scuola.

Per gli alunni in uscita il processo di integrazione è completato da attività di

orientamento alla prosecuzione degli studi universitari e / o a corsi di formazione

tecnica superiore.

Disturbi specifici dell’apprendimento

Riconosciuti dalla legge n. 170 del 8/10/2010 i Disturbi Specifici

dell’Apprendimento sono la dislessia, la disortografia e la discalculia.

L’ Istituto Staffa per gli studenti con DSA si preoccupa di realizzare un percorso

formativo specifico al fine di favorire il successo scolastico, garantire l’istruzione e il

necessario supporto a tali alunni, favorire l’integrazione sociale e ridurre il disagio

emotivo. All’interno della scuola è stato individuato un docente referente per i DSA con

competenze specifiche che si impegna a fornire indicazione di base su strumenti

compensativi e misure dispensative al fine di realizzare un intervento didattico il più

possibile adeguato e a collaborare all’elaborazione di strategie volte al superamento dei

problemi nelle classi con alunni con DSA.


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139

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: n°

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 17

minorati vista 1

minorati udito

Psicofisici 16

2. disturbi evolutivi specifici 8

DSA 7

ADHD/DOP

Borderline cognitivo

Altro 1

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) 2

Socio-economico 2

Linguistico-culturale

Disagio comportamentale/relazionale

Totali 27

% su popolazione scolastica

4.69%

N° PEI redatti dai GLHO 17

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria

8

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 2

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

SI

AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

NO

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

NO

Funzioni strumentali / coordinamento SI

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) SI

Psicopedagogisti e affini esterni/interni SI

Docenti tutor/mentor NO

C. Coinvolgimento docenti curricolari

Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva SI


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140

Altro:

Docenti con specifica formazione




Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro:

Altri docenti




Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva SI

Altro:

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili SI

Progetti di inclusione / laboratori integrati

NO

Altro:

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

NO

Coinvolgimento in progetti di inclusione NO

Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

SI

Altro:

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

NO

Accordi di programma / protocolli di

intesa formalizzati su disagio e simili NO

Procedure condivise di intervento sulla disabilità

SI

Procedure condivise di intervento su

disagio e simili SI

Progetti territoriali integrati SI

Progetti integrati a livello di singola

scuola SI

Rapporti con CTS / CTI SI

Altro:

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati SI

Progetti integrati a livello di singola scuola

SI

Progetti a livello di reti di scuole NO

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe

SI

Didattica speciale e progetti educativo-

didattici a prevalente tematica inclusiva SI

Didattica interculturale / italiano L2 SI

Psicologia e psicopatologia dell’età

evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) SI

Progetti di formazione su specifiche

disabilità (autismo, ADHD, Dis.

Intellettive, sensoriali…)

SI

Altro:

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento X


________________________________________________________________________________________________


141

degli insegnanti

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della

scuola X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di

percorsi formativi inclusivi; X

Valorizzazione delle risorse esistenti X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la

realizzazione dei progetti di inclusione X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il

successivo inserimento lavorativo.

X

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici


________________________________________________________________________________________________


142

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Per gli alunni diversamente abili che seguano una Programmazione con obiettivi

minimi e / o differenziati, si applica la seguente griglia di valutazione:

RILIEVO VOTO MODALITA’ DI RAGGIUNGIMENTO

DELL’OBIETTIVO DA PARTE DELL’ALUNNO

Obiettivo non raggiunto e

presenza di problematiche 2/3

Mancata esecuzione della consegna,

comportamento oppositivo

Obiettivo non raggiunto 4

Totalmente guidato e non collaborativo

Obiettivo raggiunto in parte 5

Guidato

Obiettivo sostanzialmente

raggiunto 6

Parzialmente guidato

Obiettivo raggiunto in

modo

soddisfacente

7

In autonomia

Obiettivo pienamente

raggiunto

8/ 9

In autonomia, con sicurezza e con ruolo attivo

Obiettivo pienamente

raggiunto

10

In autonomia, con sicurezza e con ruolo

propositivo

La valutazione può subire una variazione (max. +1/-1) in base al

comportamento (corretto/scorretto) assunto dall’alunno durante

l’esecuzione del compito.


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143

VALUTAZIONE

STRUMENTI, PROCEDURE E CRITERI PER LA VALUTAZIONE

DEL PROFITTO E DEL COMPORTAMENTO

I. PRINCIPI GENERALI E FINALITÀ

“Il fine della valutazione è fare in modo che il soggetto, l’educando, raggiunga

una maturità tale da poter agire in modo da conseguire man mano il fine

proprio della sua vita di uomo. […] La valutazione non solo accompagna il

processo educativo e di apprendimento, ma è finalizzata a questo. Si valuta per

meglio educare, per migliorare gli interventi, le strutture e le persone implicate.

Quindi la valutazione è abitualmente la premessa d’un piano d’azione, quando

non è un bilancio finale, un consuntivo di quanto è stato fatto.” (Calonghi).

Nel primo caso, si parlerà di valutazione formativa, nel secondo di

valutazione complessiva o sommativa.

La verifica e la valutazione del processo formativo rispondono alle seguenti

finalità:

far conoscere periodicamente all’alunno la sua posizione nei confronti degli

obiettivi fissati dal docente nel proprio piano di lavoro;

far conoscere al Consiglio di classe l'efficacia delle strategie adottate dai

singoli docenti attraverso una valutazione periodica complessiva della classe e

dei singoli alunni, sulla base dei parametri comuni deliberati dal Collegio dei

docenti;

far conoscere alle famiglie la corrispondenza tra prestazioni, valutazioni e

livelli di competenza e di comportamento raggiunti dagli alunni.


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144

II. AREE OGGETTO DELLA VALUTAZIONE

Il Regolamento sulla valutazione degli alunni indica tre aree oggetto della

valutazione:

il processo di apprendimento,

il comportamento

il rendimento scolastico.

III. RIFERIMENTI NORMATIVI Dal DPR 22 giugno 2009, n. 122 “Regolamento recante coordinamento delle

norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in

materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137,

convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169”:

Art. 1.

Oggetto del regolamento - finalita' e caratteri della valutazione

1. Il presente regolamento provvede al coordinamento delle disposizioni concernenti

la valutazione degli alunni, tenendo conto anche dei disturbi specifici di

apprendimento e della disabilita' degli alunni, ed enuclea le modalita' applicative

della disciplina regolante la materia secondo quanto previsto dall'articolo 3, comma

5, del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla

legge 30 ottobre 2008, n. 169, di seguito indicato: «decreto-legge».

2. La valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione

docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonche' dell'autonomia

didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione


________________________________________________________________________________________________


145

trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto dall'articolo 2, comma 4, terzo

periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e

successive modificazioni.

3. La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il

rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua

finalita' anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialita' e delle

carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al

miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con

l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla «Strategia di Lisbona nel

settore dell'istruzione e della formazione», adottata dal Consiglio europeo con

raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000.

4. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico

devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano

dell'offerta formativa, definito dalle istituzioni scolastiche ai sensi degli articoli 3 e 8

del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275.

5. Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità',

equità' e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà' di

insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell'offerta

formativa.

6. Al termine dell'anno conclusivo della scuola primaria, della scuola secondaria di

primo grado, dell'adempimento dell'obbligo di istruzione ai sensi dell'articolo 1,

comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, nonche'

al termine del secondo ciclo dell'istruzione, la scuola certifica i livelli di

apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di sostenere i processi di

apprendimento, di favorire l'orientamento per la prosecuzione degli studi, di


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146

consentire gli eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi formativi e

l'inserimento nel mondo del lavoro.

7. Le istituzioni scolastiche assicurano alle famiglie una informazione tempestiva

circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi

momenti del percorso scolastico, avvalendosi, nel rispetto delle vigenti disposizioni in

materia di riservatezza, anche degli strumenti offerti dalle moderne tecnologie.

Art. 4

Valutazione degli alunni nella scuola secondaria di secondo grado

1. La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti e' effettuata dal consiglio di

classe, formato ai sensi dell'articolo 5 del testo unico di cui al decreto legislativo 16

aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni, e presieduto dal dirigente scolastico o

da suo delegato, con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza. I docenti

di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni,

avendo come oggetto del proprio giudizio, relativamente agli alunni disabili, i criteri

a norma dell'articolo 314, comma 2, del testo unico di cui al decreto legislativo 16

aprile 1994, n. 297. Qualora un alunno con disabilita' sia affidato a piu' docenti del

sostegno, essi si esprimono con un unico voto. Il personale docente esterno e gli

esperti di cui si avvale la scuola, che svolgono attivita' o insegnamenti per

l'ampliamento e il potenziamento dell'offerta formativa, ivi compresi i docenti

incaricati delle attivita' alternative all'insegnamento

della religione cattolica, forniscono preventivamente ai docenti della classe elementi

conoscitivi sull'interesse manifestato e il profitto raggiunto da ciascun alunno.

2. La valutazione periodica e finale del comportamento degli alunni e' espressa in

decimi ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge. Il voto numerico e' riportato anche in

lettere nel documento di valutazione. La valutazione del comportamento concorre


________________________________________________________________________________________________


147

alla determinazione dei crediti scolastici e dei punteggi utili per beneficiare delle

provvidenze in materia di diritto allo studio.

3. La valutazione dell'insegnamento della religione cattolica resta disciplinata

dall'articolo 309 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, ed e' comunque

espressa senza attribuzione di voto numerico, fatte salve eventuali modifiche

all'intesa di cui al punto 5 del Protocollo addizionale alla legge 25 marzo 1985, n. 121.

4. I periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro fanno parte integrante

dei percorsi formativi personalizzati ai sensi dell'articolo 4, comma 2, del decreto

legislativo 15 aprile 2005, n. 77. La valutazione, la certificazione e il riconoscimento

dei crediti relativamente ai percorsi di alternanza scuola-lavoro, ai sensi del predetto

decreto legislativo, avvengono secondo le disposizioni di cui all'articolo 6 del

medesimo decreto legislativo.

5. Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale

conseguono un voto di comportamento non inferiore a sei decimi e, ai sensi

dell'articolo 193, comma 1, secondo periodo, del testo unico di cui al decreto

legislativo n. 297 del 1994, una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna

disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo

l'ordinamento vigente. La valutazione finale degli apprendimenti e del

comportamento dell'alunno e' riferita a ciascun anno scolastico.

6. Nello scrutinio finale il consiglio di classe sospende il giudizio degli alunni che non

hanno conseguito la sufficienza in una o piu' discipline, senza riportare

immediatamente un giudizio di non promozione. A conclusione dello scrutinio, l'esito

relativo a tutte le discipline e' comunicato alle famiglie. A conclusione degli interventi

didattici programmati per il recupero delle carenze rilevate, il consiglio di classe, in

sede di integrazione dello scrutinio finale, previo accertamento del recupero delle

carenze formative da effettuarsi entro la fine del medesimo anno scolastico e


________________________________________________________________________________________________


148

comunque non oltre la data di inizio delle lezioni dell'anno scolastico successivo,

procede alla verifica dei risultati conseguiti dall'alunno e alla formulazione del

giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporta l'ammissione alla frequenza

della classe successiva e l'attribuzione del credito scolastico.

IV. PROCEDURE ADOTTATE DAL CONSIGLIO DI CLASSE PER LA VALUTAZIONE FORMATIVA

1. E’ adottata dal Collegio dei docenti una procedura per registrare, in preparazione

allo scrutinio, la proposta di voto che il docente in ciascuna disciplina avanza al

Consiglio. Accanto alla valutazione sommativa, che misura il grado di

acquisizione dei contenuti e delle competenze disciplinari, è prevista la

formulazione di una valutazione formativa che, integrandosi con la sommativa,

configura per il Consiglio la proposta di voto sulla disciplina. Essa contempla e

valorizza anche gli sviluppi evolutivi e i momenti personali nel processo di

acquisizione dei contenuti, come richiesto dal Regolamento: è questo il voto che

esprime la dimensione formativa che il Consiglio recepisce e che determina il

voto nel documento di valutazione quadrimestrale o la determinazione della media,

all’occorrenza. Nel processo di integrazione ai risultati ottenuti nella dimensione

sommativa e strettamente disciplinare, ciascun docente, nella propria proposta di

voto al Consiglio, valuta l’importo dei seguenti elementi, che parzialmente

concorrono anche ad aspetti di valutazione sul comportamento:

a) Il processo evolutivo della preparazione in funzione delle potenzialità

cognitive;

b) L’attenzione, l’interesse e la partecipazione durante la lezione;

c) La regolarità e la cura nello svolgere i compiti assegnati;


________________________________________________________________________________________________


149

d) L’ordine del materiale;

e) La presenza ai momenti di verifica programmata;

f) La presenza alle lezioni di recupero, ove necessarie.

Il Consiglio di classe può essere chiamato a valutare collegialmente aspetti rilevanti

per il processo evolutivo dell’alunno, soprattutto nei casi di ammissione all’anno

successivo o all’esame di Stato pur in presenza di lacune nella preparazione. Le

norme richiedono infatti che l’ammissione possa avvenire solo in presenza di un voto

non inferiore a 6 in ciascuna disciplina e nel comportamento (L.169 art. 3; Reg. art.

2 co.7). Tuttavia, in presenza di insufficienze dichiarate dai docenti in sede di

scrutinio, affinché possa esprimersi una valutazione collegiale ponderata, è

indicato dal Collegio un criterio di valutazione sull’applicazione del quale resta

intesa la piena responsabilità di ciascun Consiglio di classe, cui è affidata dalla

legge la valutazione.

2. Nelle classi non terminali, il Consiglio di classe pone sempre in discussione

l’ammissione alla classe successiva per gli alunni che presentino, nelle proposte di

voto presentate dai docenti, un numero di insufficienze superiore a quello stabilito

dal Collegio dei docenti per usufruire della sospensione del giudizio. Se la

maggioranza dei componenti lo ritiene opportuno, vengono rettificati, mediante

voto di consiglio, alcuni dei voti insufficienti, e successivamente si procede alla

sospensione del giudizio e all’invio alla famiglia della comunicazione con

l’indicazione delle discipline carenti e delle attività di recupero offerte dalla

scuola.

3. Nelle classi terminali, si procede, nel caso che le insufficienze siano state sanate

per voto di consiglio, all’ammissione all’esame di stato. In caso contrario, ove

permanga anche una sola insufficienza, l’alunno non viene ammesso.


________________________________________________________________________________________________


150

4. Per motivare nel verbale le ragioni della decisione presa, il Consiglio di classe

prende in considerazione i seguenti fattori e condizioni:

Favorevoli all’ammissione:

a) presenza di disturbi di apprendimento diagnosticati o comunque rilevati;

b) limitata scolarizzazione in Italia; situazione linguistica e culturale inizialmente

sfavorevole;

c) situazione socio-familiare o personale tale da penalizzare le condizioni

dell’apprendimento;

d) eventuali ripetenze.

Sfavorevoli all’ammissione:

e) impegno e rendimento inferiori alle effettive capacità dell’alunno, come

constatato dal concorrente giudizio formativo nelle discipline non sufficienti;

f) mancata maturazione delle competenze cognitive e strumentali adeguate a

sostenere con possibilità di beneficio il proseguo del percorso scolastico, con

previsione che la ripetenza sia l’opzione più favorevole per l’acquisizione delle

competenze e conoscenze indispensabili.

V. FINALITA’ E MODALITA’ DEGLI STRUMENTI DI VERIFICA

1. La verifica degli apprendimenti degli alunni viene effettuata periodicamente

attraverso prove strutturate o non strutturate, orali, scritte, pratiche, per

tutte le discipline presenti nel curricolo di studio, purché le diverse

tipologie di prova e la loro frequenza siano coerenti con i criteri generali stabiliti

dal Collegio dei Docenti, con gli obiettivi esplicitati dal docente nella

Programmazione individuale e concordati negli incontri per dipartimento e le


________________________________________________________________________________________________


151

valutazioni vengano ricondotte, indipendentemente dalla tipologia della verifica,

alla griglia di valutazione deliberata dal Collegio dei docenti.

2. Quest'ultima trova applicazione anche nel caso di alunni con DSA o BES, in

quanto il PDP prevede già delle misure dispensative e/o strumenti compensativi

idonei a garantire un'eguaglianza delle opportunità tra questi alunni e gli altri. E'

prevista, invece, per gli alunni che seguono una Programmazione con obiettivi

minimi e/o differenziati, una griglia di valutazione specifica che viene riportata

nella sezione del POF dedicata all'integrazione degli alunni diversamente abili.

3. La verifica degli apprendimenti viene compiuta periodicamente dal docente, allo

scopo di verificare la padronanza dei contenuti e l’acquisizione delle

competenze, così come indicati nella sua programmazione disciplinare.

Nella predisposizione e nello svolgimento dei moduli e delle relative unità

didattiche, quindi, dovranno essere individuati i nuclei fondamentali di ciascun

argomento, operando un’opportuna selezione dei contenuti. Il processo

formativo, infatti, non deve mirare all’erudizione fine a se stessa o ad un sapere

enciclopedico; in tale ottica i contenuti (sapere), insieme alle abilità (saper fare),

sono finalizzati all’acquisizione delle competenze trasversali e disciplinari.

4. Le singole verifiche, quindi, hanno lo scopo di valutare:

il livello di assimilazione dei contenuti e la capacità di applicarli per

portare a termine compiti o risolvere problemi;

il livello complessivo di acquisizione delle competenze trasversali

e disciplinari.

4. I dati raccolti mediante le verifiche delle singole discipline concorrono alla

formulazione della valutazione dell’alunno che, articolata nelle diverse fasi, trova

espressione collegiale nello scrutinio intermedio e finale.


________________________________________________________________________________________________


152

5. Tutte le valutazioni delle verifiche scritte devono essere motivate tramite un

giudizio articolato, coerente con le indicazioni del dipartimento disciplinare. Per

le prove oggettive, invece, va indicato il punteggio, calcolato sulla base di una

griglia di correzione, preferibilmente elaborata dal dipartimento disciplinare, che va

comunicata preventivamente agli alunni. I voti devono rispecchiare l'intera

scala di valutazione, dal due al dieci. Per quanto riguarda l’insegnamento della

Religione Cattolica, non essendo prevista l’attribuzione di voti, le prestazioni

degli alunni saranno valutate con giudizi, secondo la seguente scala, in ordine

decrescente:

Eccellente

Ottimo

Distinto

Buono

Sufficiente

Non sufficiente

6. La responsabilità della preparazione delle lezioni è del docente che,

nell’illustrare gli argomenti che saranno oggetto di verifica, ne sviluppa le

implicazioni, anche tramite il dibattito in classe, secondo la metodologia della

lezione partecipata. La verifica, infatti, non va intesa come un burocratico

accertamento di nozioni, ma come uno strumento per valutare il livello di

acquisizione delle competenze da parte dell’alunno. Essa, quindi, deve

prendere in considerazione il processo di apprendimento nel suo

complesso, non la mera capacità di esposizione, più o meno originale, dei

contenuti.


________________________________________________________________________________________________


153

VI. PROVE DI VERIFICA: TIPOLOGIE E CRITERI

1. Le prove di verifica scritte o pratiche, in tutte le discipline per le quali sono

espressamente previste, vanno da un minimo di due ad un massimo di tre per

quadrimestre. Ad esse vanno aggiunte quelle specificamente destinate al recupero

delle carenze riscontrate nello scrutinio del primo quadrimestre. La

durata minima di ciascuna prova scritta o pratica sarà stabilita dai rispettivi

dipartimenti disciplinari all’inizio dell’anno scolastico.

2. Durante lo svolgimento delle prove scritte di lingue antiche e straniere

moderne, è consentito l’uso dei seguenti dizionari:

Latino: Dizionario Latino/Italiano e Italiano Latino;

Greco: Dizionario Greco/Italiano;

Inglese/Francese: Dizionario bilingue (solo nelle prove in cui sono presenti

quesiti a risposta aperta, come nella terza prova degli esami di stato). Nel caso

che il docente lo ritenga opportuno in relazione alla tipologia di prova, potrà

essere utilizzato esclusivamente il dizionario monolingue.

3. L’entità delle prove scritte assegnate dovrà essere compatibile col tempo

concesso per il suo svolgimento.

4. I genitori hanno il diritto di visionare le verifiche scritte dei loro figli, anche al fine

di rendersi conto dei risultati e dei progressi o per intervenire, in accordo con i

docenti, per il successo formativo.

5. Se un alunno è risultato assente ad una verifica scritta, è facoltà del docente

sottoporlo ad una prova suppletiva a condizione che essa:

sia di livello equivalente a quella somministrata ai suoi compagni;

venga programmata nei successivi quindici giorni ed il tempo a

disposizione sia uguale;


________________________________________________________________________________________________


154

venga svolta in classe, durante le ore del docente interessato, che in

quell’occasione eviterà di spiegare argomenti nuovi e farà in modo che ci

siano condizioni adeguate per lo svolgimento della prova.

6. Le verifiche orali sommative vanno da un minimo di due a un massimo di

tre per quadrimestre, delle quali almeno una in forma di colloquio (per le restanti, i

docenti hanno la facoltà di individuare delle tipologie alternative). Ad esse vanno

aggiunte quelle specificamente destinate al recupero delle carenze e delle

insufficienze riscontrate nel corso del primo o del secondo quadrimestre.

7. Ogni docente motiverà le scelte che ha operato nella propria programmazione

individuale, sulla base degli accordi presi nell’ambito del dipartimento

disciplinare. A tale proposito, egli indicherà anche le strategie adottate per la

valutazione formativa e per la rilevazione delle modalità del processo di

apprendimento dell’alunno.

8. La durata dei colloqui orali dovrà essere proporzionale all’orario didattico

annuale assegnato alla disciplina e al numero degli stessi, e comunque non dovrà

superare in media venti-trenta minuti per alunno, allo scopo di consentire lo

svolgimento approfondito delle unità didattiche previste nella Programmazione

individuale. In particolare:

per consentire all’alunno di esprimere compiutamente il proprio livello di

preparazione, il docente gli darà la possibilità di rispondere a più stimoli;

è espressamente vietato interrogare gli alunni al di fuori del proprio orario

didattico o in altre classi;

non possono essere interrogati più di quattro alunni per ora;

nel caso che vengano interrogati più alunni contemporaneamente, le

domande dovranno essere distribuite equamente tra gli alunni impegnati

nel colloquio, sia per numero che per livello di difficoltà.


________________________________________________________________________________________________


155

9. Gli alunni hanno facoltà di proporsi volontariamente alle interrogazioni, senza

che ciò configuri alcun obbligo per il docente, cui solo spetta di decidere in merito.

Tale volontà deve essere espressa personalmente dall’alunno interessato prima

dell’inizio della sessione di interrogazioni e non tramite liste compilate da altri.

10. Per consentire dei tempi di studio più distesi, che consentano una migliore

assimilazione dei contenuti ed un’adeguata acquisizione delle competenze, i docenti

eviteranno di sottoporre gli alunni ad un eccessivo numero di verifiche nello stesso

giorno e nel corso della settimana.

Per quanto riguarda le verifiche scritte, esse non potranno essere più di una

al giorno, per un massimo di quattro alla settimana.

Per quanto riguarda le verifiche orali, i docenti prenderanno accordi in sede

di Consiglio di Classe, alla presenza dei rappresentanti dei genitori e degli

alunni, onde evitare un carico eccessivo nell’arco della singola mattinata

scolastica.

11. Gli alunni hanno diritto ad una giustificazione per quadrimestre nelle discipline

pari o inferiori a tre ore e a due giustificazioni se il monte ore è superiore a tre.

L’alunno dovrà giustificarsi necessariamente prima di essere interrogato e in

tale circostanza il docente apporrà sul registro una “G” maiuscola.

12. Se l’alunno, interrogato dal docente, dichiara di essere impreparato, o non

risponde ad almeno tre domande poste dal docente, verrà considerato

impreparato, e in tale circostanza il docente apporrà sul registro una “i”

minuscola. Se l’alunno, nel corso del quadrimestre, risulterà ancora

impreparato, il docente apporrà sul registro un due (2), che verrà considerato a

tutti gli effetti una valutazione. La singola impreparazione non va

considerata come un’insufficienza, ma contribuisce a valutare la regolarità

nell’impegno e nella partecipazione alle attività didattiche.


________________________________________________________________________________________________


156

13. I tempi di correzione e di consegna delle verifiche scritte agli alunni sono

di norma venti giorni.

14. Tutte le valutazioni, orali o scritte, devono essere annotate sul libretto

dell' allievo, firmate dal docente e controfirmate dal genitore. L’alunno ha

l’obbligo di portare sempre con sé il suddetto libretto. La mancata presentazione

di esso alla fine di ogni interrogazione comporterà, se reiterata, l’attribuzione di

una nota disciplinare sul registro di classe.

15. Le verifiche devono essere distanziate nel tempo e distribuite con

equilibrio, onde evitare periodi di eccessivo accumulo per gli studenti. Non è

possibile effettuare una nuova verifica scritta se la precedente non è stata

riconsegnata corretta e non è stata dedicata almeno una sessione di studio al

recupero degli errori.

VII. ATTRIBUZIONE CREDITO SCOLASTICO

Per quanto concerne l’attribuzione del credito scolastico, come da delibera del Collegio

dei docenti n. 29 del 4 novembre 2013, verrà attribuito il massimo della banda di

oscillazione nei seguenti casi:

Se la media dei voti ha cifre decimali uguali o superiori a 0,60;

Se l’alunno ha ottenuto eccellente, ottimo o distinto in religione o nelle attività

alternative deliberate dal Collegio dei docenti;

Se l’alunno ha frequentato un PON e ha conseguito il relativo attestato;

Se ha frequentato un progetto di altro tipo, sia attuato dal Collegio dei Docenti,

sia realizzato da altri enti in regime di convenzione con l'Istituto, ma comunque

non inferiore a 20 ore;

Se ha svolto attività di volontariato o tirocinio extra scolastico con enti

convenzionati con la scuola;


________________________________________________________________________________________________


157

Se ha partecipato all’organizzazione di almeno tre iniziative proposte dalla

nostra scuola.

VIII. VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Il Collegio adotta, in applicazione dell’art.1, comma 5 del Regolamento, la griglia di

valutazione del comportamento degli alunni di seguito presentata. Essa consiste in

una tabella con sei indicatori la cui compilazione genera automaticamente,

secondo il database in uso per la gestione degli scrutini, un voto ed il relativo giudizio.

In particolare:

- con sei indicatori contrassegnati su sei, il voto è 10;

- con cinque indicatori contrassegnati su sei, il voto è 9;

- con quattro indicatori contrassegnati su sei, il voto è 8;

- con tre indicatori contrassegnati su sei, il voto è 7;

- con uno o due indicatori contrassegnati su sei, il voto è 6.

Nel caso che l’alunno sia stato sospeso dalle lezioni, la tabella non viene compilata,

il voto attribuito è cinque o quattro (in caso di recidiva) e viene formulato un

apposito giudizio che tiene conto anche degli indicatori presenti nella tabella.


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158

TABELLA PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO

ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO PUNTI

Ha dimostrato regolarità e puntualità nello svolgimento delle consegne 1 6

Ha mostrato vivo interesse e partecipazione attiva alle lezioni 2 6

Ha interagito in maniera positiva e costruttiva coi docenti, i compagni di classe: si è dimostrato consapevole dei propri doveri di studente, non riportando note disciplinari

3 7

Ha frequentato le lezioni in maniera regolare, non riportando assenze ingiustificate

4 8

Non ha riportato alcuna ammonizione sul registro di classe 5 9

Non ha riportato più di un’ammonizione sul registro di classe 6 10

Totale punti / Voto calcolato =→ 6 10

L'INSUFFICIENZA IN CONDOTTA è attribuita dal consiglio di classe per gravi violazioni dei doveri definiti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti e purché prima sia stata inflitta allo studente la sanzione disciplinare della sospensione dalle lezioni. Inoltre, l'insufficienza in condotta deve essere motivata con un giudizio e verbalizzata in sede di scrutinio. L'insufficienza nel voto di condotta comporta la non ammissione all'anno successivo o agli esami di Stato. Nello scrutinio finale, il Consiglio di classe, nella sua autonomia, potrà, ove lo ritenga opportuno, prendere in considerazione anche il comportamento tenuto dall’alunno nel corso del primo quadrimestre.Tale decisione andrà opportunamente motivata.

IX. VALIDITA’ DELL’ANNO SCOLASTICO

Dall’anno scolastico 2010/2011, trova applicazione, per tutti gli studenti della scuola

secondaria di secondo grado, la disposizione di validità dell’anno scolastico di cui

all’art.14 comma7, del Regolamento di coordinamento delle norme per la

valutazione degli alunni di cui al DPR 22 giugno 2009, n.122. A tale riguardo, il

Collegio dei Docenti, nella seduta del 02/05/2012, ha deliberato, sulla scorta di

quanto previsto dalle fonti normative, di prevedere delle deroghe per le assenze

causate da gravi motivi di salute e di famiglia, a condizione che vengano

debitamente documentati e certificati. Resta inteso che, se il Consiglio di classe


________________________________________________________________________________________________


159

riterrà che l’alunno non ha raggiunto un profitto sufficiente, esso risulterà non

promosso.

Gravi motivi di salute

Essi devono essere documentati tramite la presentazione di certificato

medico o certificato di ricovero ospedaliero. La documentazione dovrà

contenere preferibilmente l’indicazione della patologia, o comunque l’attestazione

generica della sua gravità; in essa dovrà essere precisato che le numerose assenze

sono state una diretta conseguenza dello stato di malattia. Tali certificazioni non

andranno conservate nel registro di classe, ma dovranno essere consegnate

personalmente al Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi che, dopo averle

fatte vistare al Dirigente Scolastico, provvederà a custodirle nel rispetto delle norme

dettate dalla L.196/2003.

Gravi motivi di famiglia

Essi devono essere documentati adeguatamente; se sono legati a gravi

condizioni di salute dei congiunti, la certificazione medica, per cui valgono le

stesse disposizioni di cui sopra, dovrà essere accompagnata dalla dichiarazione del

genitore che l’alunno si è assentato per prestare assistenza a un membro della

famiglia.

Altre possibili deroghe

Altre possibili deroghe sono: donazioni di sangue, cure programmate, giochi o

gare sportive a livello agonistico, adesioni a confessioni religiose che comportano

giorni festivi diversi dalla domenica.

Procedure da seguire

I Coordinatori hanno l’obbligo di segnalare tempestivamente al Dirigente

Scolastico (tramite le collaboratrici e le referenti di plesso) e alle famiglie (mediante


________________________________________________________________________________________________


160

avviso scritto e protocollato da conservare nel fascicolo personale) i casi di assenza

prolungata, di frequenza saltuaria degli alunni o di superamento del

numero massimo di assenze consentito. In quest’ultimo caso, i genitori dovranno

essere necessariamente convocati, affinché provvedano a presentare idonea

certificazione entro e non oltre il 31 maggio dell’anno scolastico in corso.


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161

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

VOTO GIUDIZIO CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’

2

Totalmente insufficiente

Nessuna Nessuna Nessuna

3

Gravemente insufficiente

Molto frammentarie

Nessuna Nessuna

4 Insufficiente Frammentarie L’alunno applica le conoscenze minime solo se guidato, ma con errori; si esprime in modo scorretto ed improprio.

L’alunno compie analisi lacunose e non riesce ad organizzare i dati.

5 Mediocre Limitate e superficiali

L’alunno, se guidato, applica le conoscenze con imperfezioni; si esprime in modo impreciso.

L’alunno compie analisi parziali.

6 Sufficiente Corrispondenti agli obiettivi

minimi

L’alunno, se guidato, applica le conoscenze senza commettere errori sostanziali; si esprime in modo semplice ma corretto.

L’alunno sa compiere analisi sostanzialmente corrette; se guidato, sa affrontare situazioni parzialmente variate rispetto a quelle note.

7 Buono Complete ma non approfondite

L’alunno applica con sufficiente autonomia le conoscenze anche a problemi complessi; espone in modo corretto e appropriato.

L’alunno rielabora in modo corretto le informazioni e sa affrontare autonomamente situazioni nuove in modo accettabile.

8 Distinto Complete e approfondite

L’alunno applica correttamente le conoscenze anche a problemi complessi; espone correttamente, utilizzando linguaggi disciplinari specifici.

L’alunno compie analisi corrette, cogliendo implicazioni e relazioni; gestisce autonomamente e correttamente nuove situazioni.

9 Ottimo Complete, organiche

articolate e con approfondimenti

autonomi

L’alunno applica le conoscenze in modo corretto e autonomo anche a problemi complessi; espone in

L’alunno compie analisi approfondite e critiche; rielabora e gestisce autonomamente con prontezza nuove


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162

modo fluido e utilizza i linguaggi disciplinari specifici.

situazioni.

10 Eccellente Complete, organiche,

approfondite e sorrette da un background

culturale notevole

L’alunno applica le conoscenze in modo corretto e autonomo anche a problemi complessi ed individua soluzioni originali e appropriate; espone in modo fluido, utilizzando un lessico ricco e specifico.

L’alunno rielabora e gestisce in modo autonomo e critico nuove situazioni complesse anche di carattere inter e pluridisciplinare.


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163

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE

Il Collegio Docenti, su proposta degli insegnanti di Religione, ha approvato la seguente

griglia di valutazione per l’insegnamento della Religione:

VOTO GIUDIZIO

Non sufficiente conoscenza frammentaria e non sempre corretta dei contenuti

incapacità di applicare i contenuti a contesti diversi da quelli

appresi

incapacità di formulare valutazioni adeguate di quanto

appreso

Sufficiente conoscenza dei contenuti essenziali

capacità di compiere semplici applicazioni dei contenuti

appresi

capacità di formulare valutazioni, ma non in modo autonomo

Buono conoscenza completa, ma non approfondita dei contenuti

capacità di collegare tra loro i contenuti appresi e di applicarli

a contesti diversi con parziale autonomia

capacità di analizzare e sintetizzare i contenuti, esprimendo

valutazioni sugli stessi anche se non sempre in modo

autonomo

Distinto conoscenza completa e approfondita dei contenuti

capacità di collegare tra loro i contenuti e di applicarli a

contesti diversi

capacità di ordinare, classificare e sintetizzare i contenuti,

esprimendo valutazioni articolate sugli stessi

Ottimo conoscenza completa, articolata e approfondimenti autonomi

dei contenuti

capacità di applicare le conoscenze in modo corretto e

autonomo anche a problemi complessi

capacità di compiere analisi approfondite e critiche,

rielaborando e gestendo autonomamente nuove situazioni

Eccellente conoscenza completa, organica, approfondita, con bagaglio

culturale notevole

capacità di applicare le conoscenze in modo corretto e

autonomo anche a problemi complessi individuando soluzioni


________________________________________________________________________________________________


164

originali e appropriate

capacità di rielaborare e gestire in modo autonomo e critico

nuove situazioni complesse anche di carattere inter e

pluridisciplinare


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165

PIANO DELLE ATTIVITA' FORMATIVE PER IL PERSONALE DOCENTE E ATA

La formazione in servizio costituisce per i docenti e in genere per il personale della

scuola un diritto/dovere. E' compito dell'Istituzione Scolastica garantire un ampio

ventaglio di opportunità formative che siano di supporto a docenti ed ATA nello

svolgimento delle loro delicate e complesse mansioni. Scopo precipuo delle attività

formative dev'essere fornire agli operatori scolastici degli strumenti concettuali ed

operativi che gli siano di supporto nella pratica lavorativa quotidiana e nello stesso

tempo stimolino la sua riflessione sul proprio ruolo all'interno della comunità

scolastica. In questo senso, acquista un'importanza strategica l'azione sulle seguenti

direttrici di lavoro:

1. miglioramento all'interno della comunità scolastica delle relazioni

interpersonali a livello verticale e orizzontale, onde consentire a

ciascuno il sereno e produttivo esercizio della propria attività, stabilendo un

clima di comunicazione efficace e trasparente che garantisca il formarsi di un

clima democratico e collaborativo;

2. sviluppo della motivazione all'apprendimento negli studenti tramite

l'adozione di opportune strategie didattiche;

3. potenziamento delle competenze del personale tecnico-

amministrativo nel campo delle TIC;

4. stimolo alla riflessione sulla definizione delle competenze nella

progettazione didattica, all'interno di una visione interdisciplinare del

sapere;

5. strategie di intervento per gli alunni che presentano Sisturbi

Specifici di Apprendimento.

Per conseguire questi obiettivi, saranno promossi dei corsi di aggiornamento e

autoaggiornamento che saranno realizzati nel corso del triennio, definendo ciascuna

volta i programmi, i relatori e i calendari.

5. SPESE DA QUANTIFICARE A CARICO DEL PROGRAMMA ANNUALE


________________________________________________________________________________________________


166

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

Il 27 ottobre 2015, con decreto del Ministero della Pubblica Isruzione, dell'Università e

della Ricerca è stato adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) che è il

documento di indirizzo per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della

scuola italiana e per un nuovo posizionamento del suo sitema educativo nell'era

digitale. Il Dirigente Scolastico ha individuato la Prof.ssa Maria Grazia Russo come

Animatore Dgitale, con la funzione di favorire il processo di digitalizzazione della

scuola e promuovere le azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del

PNSD.

Oltre ad attuare di volta in volta le iniziative previste dal PNSD, l'Istituto porterà

avanti nel triennio anche le seguenti azioni:

- diffusione delle competenze digitali attraverso l'accredimento con l'AICA e l'EIPASS

per consentire al più ampio numero di persone, nella scuola nel territorio, di

conseguire la Patente ECDL;

- realizzazione, nell'ambito dei corsi PON, di almeno due corsi per il Conseguimento

della Patente ECDL;

- stimolo all'innovazione digitale nella didattica attraverso la creazione di specifiche

piattaforme interattive.


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167

COMITATO TECNICO SCIENTIFICO

Su delibera del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Istituto sono stati individuati i

criteri per la costituzione del Comitato Tecnico Scientifico.

Il Dirigente Scolastico, il quale presiede il CTS, nomina come componenti quattro

docenti in srvizio nell'stituto e tre esperti del mondo del lavoro.

Il CTS è organo propositivo e di consulenza (esprime pareri obbligatori ma non

vincolanti) in merito alle attività di programmazione dell’offerta formativa dello stesso

istituto. In particolare:

• formula proposte e pareri al Consiglio di Istituto ed al Collegio dei Docenti in ordine

ai programmi e alle attività;

• definisce gli aspetti tecnici e scientifici dei piani delle attività;

• svolge funzioni di coordinamento tra le molteplici attività organizzate dalla scuola

(stage, alternanza scuola-lavoro, progetti di orientamento, fabbisogni professionali del

territorio, partecipazione a Poli/Distretti formativi e alla Fondazione ITS, reperimento

fondi, contributi per i laboratori, ecc.) e di raccordo tra i diversi organismi collegiali;

• monitora e valuta la progettualità tecnicoscientifica delle attività svolte;

• definisce un piano di lavoro anche pluriennale.


________________________________________________________________________________________________


168

PIANO DI MIGLIORAMENTO SEZIONE 1 - Scelta degli obiettivi di processo più rilevanti e necessari in

tre passi

Nella sezione 5 del RAV l’Istituto ha indicato alcuni obiettivi di processo che intende

perseguire per raggiungere i traguardi connessi alle priorità. Gli obiettivi più utili alla

promozione di un processo innovativo nella scuola sono connessi con le priorità e i

traguardi individuati dal Nucleo di autovalutazione nel RAV d’Istituto così come si

evince in modo schematico nella sottostante tabella.

Passo 1 – Verifica della congruenza tra obiettivi di processo e

priorità/traguardi

Sicuramente esistono nessi tra gli obiettivi di processo emersi dal Rapporto di

Autovalutazione e i traguardi che il GAV si è posto. Il gap formativo della scuola

emerso nelle prove INVALSI in Matematica rappresenta la criticità più evidente, la cui

causa in gran parte è dovuta a fattori extra-curricolari, quali la scarsa partecipazione

degli studenti e l'abbandono scolastico. Occorre dunque sia rivisitare l'approccio

didattico sia operare nel senso di una maggiore motivazione alle prove. Ecco perché i

traguardi rappresentati dalla riduzione degli abbandoni nelle classi e dalla riduzione

del gap formativo nelle prove INVALSI rispetto alle medie nazionali e tra classi

parallele sono strettamente connessi con gli obiettivi relativi alle seguenti aree di

processo individuati nel RAV e indicati nella tabella sottostante:

Curricolo, progettazione e valutazione,

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane,

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie e ai relativi obiettivi di

processo


________________________________________________________________________________________________


169

TABELLA 1- Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche

Area di processo

Obiettivo di processo

E’ connesso alle priorità

1 2

Curricolo, progettazione e

valutazione

Adeguare la progettazione

didattica alle tipologie di

prove di Matematica

proposte dall’INVALSI

Riduzione

del numero

di studenti

del biennio

sospesi o non

ammessi alla

classe

successiva

Miglioramento

dei risultati

nella prova

INVALSI di

matematica

Adottare prove strutturate in

entrata e in uscita, oltre a

quelle intermedie già

esistenti

Riduzione

del numero

di studenti

del biennio

sospesi o non

ammessi alla

classe

successiva

Riduzione del

tasso di

abbandono

Utilizzare didattiche

motivanti

Riduzione

del numero

di studenti

del biennio

sospesi o non

ammessi alla

classe

successiva

Riduzione del

tasso di

abbandono

Sviluppo e valorizzazione

delle risorse umane

Organizzazione di almeno un

corso di aggiornamento per i

docenti

Riduzione

del numero

di studenti

del biennio

sospesi o non

ammessi alla

classe

successiva

Riduzione del

tasso di

abbandono

Coinvolgimento di almeno il

50% dei docenti nelle

iniziative di formazione

proposte dalla Scuola

Integrazione con il territorio

e rapporti con le famiglie

Promozione di almeno due

progetti di alternanza scuola-

lavoro

Riduzione

del numero

di studenti

del biennio

sospesi o non

ammessi alla

classe

successiva

Riduzione del

tasso di

abbandono

Organizzazione di incontri di

consultazione con i genitori

rappresentanti di classe e di

Istituto per la stesura del

PTOF


________________________________________________________________________________________________


170

Passo 2 – Elaborazione di una scala di rilevanza degli obiettivi di processo

Al fine di valutare la rilevanza di ciascuno degli obiettivi di processo, è stata compiuta

una stima della loro fattibilità. Ad ogni obiettivo si è attribuito un valore di fattibilità e

uno di impatto, e si è determinata una scala di rilevanza.

La stima dell’ impatto implica una valutazione degli effetti che si pensa possano avere

le azioni messe in atto al fine perseguire l’obiettivo descritto.

La stima della fattibilità si attua sulla base di una valutazione delle reali possibilità di

realizzare le azioni previste, tenendo conto delle risorse umane e finanziarie a

disposizione.

La scala dei punteggi utilizzati è stata da 1 a 5 come segue:

1= nullo

2= poco

3= abbastanza

4= molto

5= del tutto

Il prodotto dei due valori ha fornito una scala di rilevanza degli obiettivi di processo

che l’Istituto intende mettere in atto come si evince nella tabella n.2.

Alla luce di queste valutazioni, la scuola ha analizzato con più attenzione il peso

strategico degli obiettivi di processo, in vista della pianificazione delle azioni ad essi

sottese. In base ai risultati ottenuti la scuola ha ponderato gli obiettivi dichiarati nel

RAV.

Sebbene tutti gli obiettivi di processo individuati risultino importanti per il buon

funzionamento dell’ istituzione scolastica, si reputa opportuno concentrare le risorse a

disposizione su quelli di rilevanza maggiore per il raggiungimento dei traguardi

prefissati e, all’occorrenza, eliminare o ridimensionare il peso degli obiettivi di minore

rilevanza.


________________________________________________________________________________________________


171

TABELLA 2- Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed impatto

Obiettivi di processo elencati Fattibilità

(da 1 a 5)

Impatto

(da 1 a

5)

Prodotto: valore che

identifica la rilevanza

dell’intervento

1 Adeguare la progettazione didattica alle

tipologie di prove di Matematica

proposte dall’INVALSI

3

4

12

2 Adottare prove strutturate in entrata e in

uscita, oltre a quelle intermedie già

esistenti

5

5

25

3 Utilizzare didattiche motivanti

5

3

15

4 Organizzazione di almeno un corso di

aggiornamento per i docenti e personale

ATA

5

5

25

5 Coinvolgimento di almeno il 50% dei

docenti e personale ATA nelle iniziative di

formazione proposte dalla Scuola

5

4

20

6 Promozione di almeno due progetti di

alternanza scuola- lavoro

5

5

25

7 Organizzazione di incontri di consultazione

con i genitori rappresentanti di classe e di

Istituto per la stesura del PTOF

5

5

25

Passo 3 - Ridefinizione dell’elenco degli obiettivi di processo e indicazione dei risultati attesi, degli indicatori di monitoraggio del processo e delle modalità di misurazione dei risultati Per ciascun obiettivo realizzabile, prioritario e finalizzato ai traguardi prefissi, nella

Tabella 3, sono stati definiti i risultati attesi e gli indicatori su cui basare la

misurazione periodica dei processi attivati ai fini del monitoraggio dell’efficacia delle

azioni intraprese e le modalità del monitoraggio.

I risultati attesi e gli indicatori di processo, espressi in una forma concreta e

osservabile saranno misurati come indicato nello specifico nella tabella sottostante


________________________________________________________________________________________________


172

TABELLA 3- Risultati attesi e monitoraggio

Obiettivo di

processo in via di

attuazione

Risultati attesi Indicatori di

monitoraggio

Modalità di rilevazione

1 Adottare prove

strutturate in entrata

e in uscita, oltre a

quelle intermedie

già esistenti

P. 25

Riduzione del gap

formativo

emerso per alcune

classi nelle

prove INVALSI per le

discipline di

matematica

Risultati ottenuti

in media da

ciascuna classe in

ogni prova

Prove strutturate per classi

parallele.

2 Organizzazione per

ciascun anno di

almeno un corso di

aggiornamento per i

docenti

P. 25

Incremento della

motivazione

alla professione di

insegnante e della

professionalità dei

docenti in particolare

finalizzata alla

riduzione degli

abbandoni

nelle prime classi e

alla

riduzione del gap

formativo tra

classi parallele per le

medesime discipline

Numero dei corsi

attivati per

ciascun anno

scolastico.

Circolari di comunicazione

dell'evento;

elenchi degli iscritti.

3 Promozione di

almeno due progetti

di alternanza

scuola- lavoro

P.25

Favorire il contatto

degli studenti con il

mondo del lavoro, in

vista della loro futura

collocazione.

Favorire lo sviluppo

della didattica per

competenze.

Valutazione delle

presenze degli

alunni e dei

risultati delle

prove finali

Elenchi degli alunni;

Prove strutturate.

4 Organizzazione di

incontri di

consultazione con i

genitori

rappresentanti di

classe e di Istituto

per la stesura del

PTOF

P. 25

Orientare la

progettazione didattica

sulla base delle

esigenze formative

degli utenti e della

realtà socio-economica

del territorio;

Coinvolgere gli utenti

del servizio allo scopo

di accrescere la

motivazione degli

studenti;

Utilizzare le risorse del

territorio per

migliorare l'offerta

formativa.

Presenze negli

incontri;

Numero delle

proposte

pervenute;

Numero delle

proposte attivate.

Lettere di invito agli eventi;

Elenco dei progetti attivati con

gli enti esterni.

5 Coinvolgimento di

almeno il 50% dei

Rendere più efficace la

didattica, attraverso

Richieste di

iscrizione a corsi

Calcolo del numero di richieste

di iscrizione a corsi di


________________________________________________________________________________________________


173

docenti nelle

iniziative di

formazione

proposte dalla

Scuola

P. 20

azioni

mirate nate dalla

rilettura e

analisi dei dati della

scuola, in un’ottica di

intervento concreto e

misurabile sulle

criticità.

di formazione,

iscrizioni

effettivamente

avvenute e

certificazioni

conseguite.

formazione , iscrizioni

effettuate e certificazioni e

ottenute.

6 Utilizzare

didattiche motivanti

P.15

Riduzione degli

abbandoni

nelle prime classi;

Consentire una

maggiore eguaglianza

delle opportunità

coinvolgendo nelle

attività didattiche

anche gli alunni più

demotivati, che spesso

provengono da

famiglie con un livello

socio-culturale ed

economico al di sotto

della media.

Numero degli

abbandoni per

ciascuna classe e

indirizzo in

rapporto al

numero totale

degli iscritti.

Acquisizione dei dalla

segreteria didattica di tutti i dati

relativi alle frequenze

irregolari:comunicazioni alle

famiglie relative alle assenze;

segnalazione alle autorità

competenti degli evasori

dall'obbligo scolastico.

7 Adeguare la

progettazione

didattica alle

tipologie di prove

di Matematica

proposte

dall’INVALSI

P.12

Riduzione del gap

formativo

emerso per alcune

classi nelle

prove INVALSI per le

discipline di

matematica

Risultati ottenuti

mediamente

dagli alunni delle

seconde in

Matematica;

Risultati ottenuti

in media da

ciascuna classe

nelle prove

Invalsi.

Analisi dei risultati delle prove

INVALSI di Matematica


________________________________________________________________________________________________


174

SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in due passi.

Passo 1 - Azioni da compiere in considerazione dei possibili effetti negativi e positivi a medio e a lungo termine

Tabella 4- valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni

Obiettivo di

processo

in via di

attuazione

Azione prevista

Effetti

positivi

all’interno

della scuola

a medio

termine

Effetti

negativi

all’interno

della scuola

a medio

termine

Effetti

positivi

all’interno

della scuola

a lungo

termine

Effetti negativi

all’interno

della scuola

a lungo

termine

Adeguare la

progettazione

didattica alle

tipologie di

prove di

Matematica

proposte

dall’INVALSI

Promuovere in

sede di

Dipartimento

disciplinare

accordi tra i

docenti di

Matematica in

merito ai

contenuti, alla

metodologia,

agli strumenti e

alle modalità di

verifica e

recupero, con la

comune

ideazione di

prove d'ingresso,

intermedie e

finali e

l'adozione di una

griglia di

correzione

comune per le

prove scritte.

Stimolare i

docenti,

tramite il

confronto con

i colleghi della

stessa

disciplina,

rendersi

disponibili alla

revisione

del proprio

metodo di

insegnamento.

Possibili

resistenze da

parte

di alcuni

docenti al

cambiamento

del proprio

metodo di

insegnamento e

al confronto con

i colleghi.

Coltivare la

buona

pratica della

revisione

della propria

metodologia

didattica

finalizzata al

miglioramento

dell’efficacia

del proprio

insegnamento.

Uniformare i

livelli medi di

competenze

raggiunti tra

classi

parallele.

Possibile

insorgenza di

fenomeni di

conflitto tra

docenti della

stessa

disciplina.

Adottare prove

strutturate in

entrata e in

uscita, oltre a

quelle

intermedie già

esistenti

Somministrazione

di prove

strutturate in

entrata e in uscita,

oltre a quelle

intermedie già

esistenti.

Predisposizione

di griglie di

valutazione

comune per

dipartimenti

per le prove

Stimolare i

docenti,

tramite il

confronto con

i colleghi della

stessa

disciplina,

rendersi

disponibili alla

revisione

del proprio

metodo di

insegnamento

Possibili

resistenze da

parte

di alcuni

docenti al

cambiamento

del proprio

metodo di

insegnamento e

al confronto con

i colleghi.

Coltivare la

buona

pratica della

revisione

della propria

metodologia

didattica

finalizzata al

miglioramento

dell’efficacia

del proprio

insegnamento.

Uniformare i

Possibile

insorgenza di

fenomeni di

conflitto tra

docenti della

stessa

disciplina.


________________________________________________________________________________________________


175

strutturate per

classi parallele.

livelli medi di

competenze

raggiunti tra

classi

parallele.

Utilizzare

didattiche

motivanti

Sperimentazione

da parte dei

docenti nelle loro

classi di strategie

didattiche

innovative che

risultino più

coinvolgenti per

gli alunni

Migliorare la

partecipazione

degli alunni

alle attività

didattiche e

conseguente

innalzamento

dei loro livelli

di prestazione.

Possibili

resistenze da

parte dei

docenti più

tradizionalisti.

Possibilità che

si verifichino

inizialmente

situazioni di

indisciplina

nelle classi.

Aumento della

produttività

dell'istituzione

scolastica con

significativa

riduzione dei

ritiri, delle non

ammissioni, e

dei debiti

formativi.

Possibile

sentimento di

sfiducia

nell'innovazione

didattica nel

caso che i

risultati

dell'azione non

siano stati quelli

che ci si

aspettava.

Organizzazione

di almeno un

corso di

aggiornamento

per i docenti

Predisporre un

piano delle

attività formative

per il triennio,

con indicazione

puntuale degli

argomenti da

trattare.

Presa di

coscienza da

parte dei

docenti e del

Personale

ATA delle

difficoltà

inerenti

all'esercizio

del proprio

ruolo e avvio

di un processo

di

ripensamento

delle proprie

metodologie.

Iniziale senso

di sconforto e

crisi di identità

per coloro che

si rendono

conto delle

difficoltà

inerenti alla

revisione delle

proprie

abitudini

lavorative.

Miglioramento

dello stile di

lavoro e del

clima

all'interno

dell'istituzione

scolastica, con

buone ricadute

sul servizio

offerto agli

utenti.

Creazione di

"sacche di

resistenza"

all'innovazione

da parte dei

docenti

"tradizionalisti".

Coinvolgimento

di almeno il

50% dei docenti

nelle iniziative

di formazione

proposte dalla

Scuola

Annunciare con

largo anticipo

l'inizio del corso

e sensibilizzare i

docenti alla

partecipazione.

Presa di

coscienza da

parte dei

docenti e del

Personale

ATA delle

difficoltà

inerenti

all'esercizio

del proprio

ruolo e avvio

di un processo

di

ripensamento

delle proprie

metodologie.

Iniziale senso

di sconforto e

crisi di identità

per coloro che

si rendono

conto delle

difficoltà

inerenti alla

revisione delle

proprie

abitudini

lavorative.

Miglioramento

dello stile di

lavoro e del

clima

all'interno

dell'istituzione

scolastica, con

buone ricadute

sul servizio

offerto agli

utenti.

Creazione di

"sacche di

resistenza"

all'innovazione

da parte dei

docenti

"tradizionalisti".

Promozione di

almeno due

progetti di

alternanza

scuola- lavoro

Organizzazione

dei progetti

all'inizio

dell'anno

scolastico,

coinvolgendo

Confronto

degli alunni e

con il mondo

del lavoro,

anche per un

orientamento

Possibile

interferenza

con le attività

didattiche

curriculari.

Migliore

inserimento

degli alunni

nel mondo del

lavoro.

Dispersione

delle energie

intellettuali

degli alunni con

possibile calo

del rendimento.


________________________________________________________________________________________________


176

alcuni membri

della

Commissione per

l'elaborazione del

PTOF nella

progettazione.

alla futura

professione.

Organizzazione

di incontri di

consultazione

con i genitori

rappresentanti

di classe e di

Istituto per la

stesura del

PTOF

Indizione di

almeno un

incontro per

discutere delle

linee essenziali

del PTOF e

acquisire

suggerimenti e

proposte.

Possibilità di

ampio

confronto con

gli utenti del

servizio per

ottimizzare la

proposta

formativa

dell'Istituto,

venendo

incontro alle

loro legittime

aspettative.

Possibilità di

una scarsa

partecipazione.

Miglioramento

dell'offerta

formativa

dell'Istituto e

sua maggiore

aderenza alle

esigenze della

realtà

territoriale di

riferimento.

Possibile

eccesso di

aspettative da

parte di alcuni

rappresentanti.

Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento Tabella 5 – Caratteri innovativi

Caratteri innovativi dell’obiettivo Connessione con il quadro di

riferimento di cui in Appendice A e B

Tutti gli obiettivi e le relative azioni connesse

presentano un notevole grado di innovazione, in

quanto:

propongono diversi modelli di

partecipazione all'elaborazione dell'offerta

formativa;

si incentrano su una concezione innovativa

del processo di insegnamento-

apprendimento, che tiene conto della

centralità dell'alunno e dei suoi bisogni

formativi;

propongono una didattica democratica e

partecipativa che stimola la motivazione

degli alunni all'apprendimento;

invita i docenti e gli operatori scolastici a

verificare sistematicamente le proprie

procedure operative e a cercare soluzioni

sempre più efficaci per conseguire gli

obiettivi istituzionali della scuola.

Tutti gli obiettivi e le relative azioni

connesse sono strettamente connessi con

tutti i punti del quadro di riferimento di cui

alle appendici A e B.


________________________________________________________________________________________________


177

SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato in tre passi

Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali

Tabella 6- Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuola

Obiettivo di processo in via di attuazione:

Adeguare la progettazione didattica alle tipologie di prove di Matematica proposte

dall’INVALSI

Figure professionali Ore aggiuntive presunte Costo previsto Fonte finanziaria

Docenti nessuna nessuno nessuna

Personale ATA nessuna nessuno nessuna

Altre figure nessuna nessuno nessuna


Adottare prove strutturate in entrata e in uscita, oltre a quelle intermedie già esistenti






Utilizzare didattiche motivanti






Organizzazione di almeno un corso di aggiornamento per i docenti




Altre figure 30 Euro 2000 Programma

Annuale


Coinvolgimento di almeno il 50% dei docenti nelle iniziative di formazione proposte dalla

Scuola






________________________________________________________________________________________________


178


Promozione di almeno due progetti di alternanza scuola- lavoro


Docenti 120 Euro 2100 Finanziamento

Miur




Organizzazione di incontri di consultazione con i genitori rappresentanti di classe e di Istituto

per la stesura del PTOF





Tabella 7 - Descrivere l’impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola

e/o beni e servizi

Impegni finanziari per

tipologia di spesa

Impegno presunto Fonte finanziaria

Formatori Euro 2.500 Programma Annuale

Consulenti nessuno nessuna

Attrezzature nessuno nessuna

Servizi nessuno nessuna

Altro nessuno nessuna


________________________________________________________________________________________________


179

Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività

Tabelle 8 – Tempistica delle attività

Attività

Pianificazione delle attività

1

Sett

2

Ott

3

Nov

4

Dic

5

Gen

6

Feb

7

Mar

8

Apr

9

Mag

10

Giu

Promuovere in sede di

Dipartimento disciplinare

accordi tra i docenti di

Matematica in merito ai

contenuti, alla metodologia,

agli strumenti e alle

modalità di verifica e

recupero, con la comune

ideazione di prove

d'ingresso, intermedie e

finali e l'adozione di una

griglia di correzione

comune per le prove scritte.

X X

Somministrazione di prove

strutturate in entrata e in

uscita, oltre a quelle

intermedie già esistenti.

Predisposizione di griglie di

valutazione comune per

dipartimenti

per le prove strutturate per

classi parallele.

X X X X

Sperimentazione da parte

dei docenti nelle loro classi

di strategie didattiche

innovative che risultino più

coinvolgenti per gli alunni

X X X X

Predisporre un piano delle

attività formative per il

triennio, con indicazione

puntuale degli argomenti da

trattare.

X X X

Annunciare con largo

anticipo l'inizio del corso e

sensibilizzare i docenti alla

partecipazione.

X

Organizzazione dei progetti

di alternanza scuola-lavoro

all'inizio dell'anno

scolastico, coinvolgendo

alcuni membri della

Commissione per

l'elaborazione del PTOF

nella progettazione.

X X X

Indizione di almeno un

incontro per discutere delle

linee essenziali del PTOF e

acquisire suggerimenti e

proposte.

X


________________________________________________________________________________________________


180

Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di processo

Tabella 9 – Monitoraggio delle azioni Obiettivo di

processo

in via di

attuazione

Data di

rileva-

zione

Indicatori di

monitoraggio

Strumenti di

misurazione

Criticità

rilevate

Progressi

rilevati

Modifiche/

necessità di

aggiustamenti

Adeguare la

progettazione

didattica alle

tipologie di

prove di

Matematica

proposte

dall’INVALSI

Aprile Rendimento

medio degli alunni

dopo le verifiche

del debito

formativo;

Verifiche

curriculari

Da

acquisire

Da

acquisire

Da acquisire

Adottare prove

strutturate in

entrata e in

uscita, oltre a

quelle

intermedie già

esistenti

Settembre/

ottobre;

Maggio

Risultati medi delle

prove in entrata, in

uscita e intermedie.

Prove in entrata;

Prove

intermedie

Prove in uscita

Nessuna Abbastanza

buoni

Nessuna

Utilizzare

didattiche

motivanti

Giugno Scrutini Finali Rendimento

scolastico

(media dei voti)

Da

acquisire

Da

acquisire

Da acquisire

Organizzazione

di almeno un

corso di

aggiornamento

per i docenti

Febbraio Numero di

partecipanti per

ogni sessione;

Qualità della

partecipazione.

Numero di ore

di frequenza

indicate

nell'attestato.

Da

acquisire

Da

acquisire

Da acquisire

Coinvolgimento

di almeno il

50% dei docenti

nelle iniziative

di formazione

proposte dalla

Scuola

Febbraio Numero di

partecipanti per

ogni sessione;

Qualità della

partecipazione.

Numero di ore

di frequenza

indicate

nell'attestato.

Da

acquisire

Da

acquisire

Da acquisire

Promozione di

almeno due

progetti di

alternanza

scuola- lavoro

Maggio Relazioni del tutor

aziendale e del

tutor interno;

Prove di verifica

finali.

Relazioni del

tutor aziendale e

del tutor interno;

Prove di verifica

finali.

Da

acquisire

Da

acquisire

Da acquisire

Organizzazione

di incontri di

consultazione

con i genitori

rappresentanti di

classe e di

Istituto per la

stesura del

PTOF

ottobre - Numero di

partecipanti;

Numero di

proposte pervenute

- Dialogo

interattivo;

- Verbale della

seduta.

Nessuna Ottimi Nessuna


________________________________________________________________________________________________


181

SEZIONE 4- Valutare, condividere e diffondere i risultati del piano di miglioramento in quattro passi

Passo 1 - valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi RAV

Tabella 10 – L a valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI

PRIORITA’ 1: Riduzione del numero di studenti del biennio sospesi o non ammessi alla

classe successiva

Esiti

degli

studenti

Traguardo

Data

rilevazione

Indicatori

scelti

risultati

attesi

Risultati

riscontrati

Differenza

Considerazioni

critiche e

proposte di

integrazione

e/o modifica

Risultati

scolastici

Allineamento

ai parametri

provinciali

per quanto

riguarda i

risultati

scolastici

Giugno

Numero

degli

alunni non

ammessi;

Numero

degli

alunni con

giudizio

sospeso

Sensibile

riduzione

Da

acquisire

Da rilevare Da svolgere

PRIORITA’ 2: Riduzione del tasso di abbandono

Esiti

degli

studenti

Traguardo

Data

rilevazione

Indicatori

scelti

risultati

attesi

Risultati

riscontrati

Differenza Considerazioni

critiche e

proposte di

integrazione

e/o modifica

Risultati

scolastici

Diminuzione

dei valori di

abbandono

scolastico

attuali

registrati

nell’Istituto

Febbraio;

Giugno;

Numero di

alunni

evasori

dell'obbligo

riscontrati

negli

scrutini.

Sensibile

riduzione

Da

acquisire

Da

rilevare

Da svolgere


________________________________________________________________________________________________


182

PRIORITA’ 3: Miglioramento dei risultati nella prova INVALSI di Matematica

Esiti degli

studenti

Traguardo

Data

rilevazione

Indicatori

scelti

risultati

attesi

Risultati

riscontrati

Differenza Considera

zioni

critiche e

proposte

di

integrazio

ne e/o

modifica

Risultati nelle

prove

standardizzate

nazionali

Riduzione

del gap tra

i risultati

dell’Istituto

e i risultati

relativi a

Puglia,

Sud, Italia

per quanto

concerne le

prove

INVALSI

di

Matematica

Giugno Risultati

delle

prove

Invalsi

Sensibile

miglioramento

Da

acquisire

Da rilevare Da

svolgere

Passo 2 - Descrivere i processi di condivisione del piano all'interno della scuola TABELLA 11 - condivisione interna all'andamento del Piano di Miglioramento

Strategie di condivisione del PdM

all'interno della scuola

Momenti di

condivisione interna

Persone coinvolte Strumenti Considerazioni

nate dalla

condivisione

- Collegi dei docenti di

Gennaio e Maggio;

- Riunione di

Dipartimento di

Aprile;

- Scrutini del primo

quadrimestre;

- Consigli di classe di

Marzo e Aprile;

- Scrutinifinali;

- Dirigente Scolastico;

- Consiglieri di Istituto

- Funzione Strumentale

PTOF;

- Membri del GAV;

- Responsabili dei

Dipartimenti d'Area;

- Responsabili dei

Dipartimenti

disciplinari;

- Coordinatori dei

Consigli di Classe;

- Docenti

- Dialogo interpersonale;

- Comunicazione orale

formalizzata;

- Comunicazioni scritte;

- Indicazioni tramite

documenti;

- Riflessione guidata.

Fino ad ora, si è

riscontrata

un'ampia

condivisione

degli obiettivi e

dello stile di

lavoro adottato.


________________________________________________________________________________________________


183

Passo 3 - descrivere le modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica TABELLA 12 e 13 - Le azioni di diffusione dei risultati interne ed esterne

Strategie di diffusione dei risultati del PdM

all'interno della scuola

Metodi/strumenti Destinatari Tempi

Pubblicazione di circolari e

documenti All'albo

informatico

Docenti

Personale ATA

Genitori degli alunni

Alunni

Enti e associazioni

territoriali

Febbraio - Giugno

Strategie di diffusione dei risultati del PdM

all'esterno della scuola

Metodi/strumenti Destinatari Tempi

Affissione di manifesti e

locandine;

Pubblicazione di circolari e

documenti All'albo

informatico;

Genitori degli alunni

Alunni

Enti e associazioni

territoriali

Febbraio - Giugno

Passo 4 - Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di valutazione

TABELLA 14 - composizione del Nucleo di valutazione

Nome Ruolo

Cosimo Antonino Strazzeri Dirigente Scolastico

Cormio Giovanna Docente

Lamacchia Anna Docente

Loffredo Rachele Docente

Musciolà Franca Letizia Docente

Niro Fiorenza Ida Docente

Valentino Salvatore Docente

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