PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA per l’anno ... · e, per quanto attiene alle fasi di...

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado “RAGAZZI D’EUROPA” 1 Prot. n. 7112/08 del 03/11/2016 Adeguamento del PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA per l’anno scolastico 2016/2017 approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 28 ottobre 2016

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado

“RAGAZZI D’EUROPA”

1

Prot. n. 7112/08 del 03/11/2016

Adeguamento del

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

per l’anno scolastico 2016/2017

approvato dal Consiglio di Istituto

nella seduta del 28 ottobre 2016

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SOMMARIO

Premessa pag. 3

Priorità, traguardi ed obiettivi pag. 4

Piano di miglioramento pag. 7

Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno pag. 38

Fabbisogno di organico di posti di potenziamento pag. 39

Fabbisogno di organico di personale ATA pag. 40

Scelte di gestione e di organizzazione pag. 40

Azioni coerenti con il PNSD pag. 42

Formazione in servizio docenti pag. 44

Proposta formativa pag. 46

Curricolo verticale pag. 47

Piano di inclusione pag. 82

Progetti ed attività pag. 96

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PREMESSA

Il Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo Statale “RAGAZZI

D’EUROPA” di Casalnuovo di Napoli, è stato elaborato nell’anno scolastico 2015/2016 dal collegio dei

docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione

definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. n. 5297/C6a del 08/10/2015.

Nell’anno scolastico 2016/2017 essendo cambiate alcune esigenze della scuola ed essendo state

modificate alcune scelte di gestione e di amministrazione, viene elaborato il presente adeguamento al

Piano Triennale dell’Offerta Formativa, riportando solo i paragrafi che necessitano delle variazioni.

Pertanto il presente è parte integrante del PTOF protocollato in data 20/01/2016 con N. 294/A1.

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PRIORITÁ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto

di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in

Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo:

http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/NAMM84301X/ragazzi-deuropa-

casalnuovo/valutazione

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto,

l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati

degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi

conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.

Le priorità che l’Istituto ha individuato sono:

1) Competenze chiave di cittadinanza

1.1 Imparare ad imparare

1.2 Agire in modo autonomo e responsabile

2) Risultati a distanza

2.1 Recepire dagli esiti a distanza le informazioni utili alla regolazione dei processi

formativi

2.2 Migliorare la costruzione del profilo per competenze nella caratterizzazione del

Curricolo

3) Esiti delle prove nazionali standardizzate.

3.1 Migliorare gli esiti delle prove nazionali standardizzate in italiano e matematica per la

scuola Primaria e la Secondaria di primo grado.

I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

1. Migliorare l'autonomia di studio e migliorare l'uso dei supporti didattici con particolare attenzione

all'uso consapevole delle TIC

2. Potenziare lo sviluppo del senso di legalità, migliorare il senso di rispetto degli spazi e delle

relazioni e migliorare il senso di rispetto del sé

3. Migliorare i risultati dei processi formativi procedendo alla registrazione periodica dei risultati di

prove oggettive condivise in Istituto, costruendo indici statistici di controllo delle loro variazioni

e, per quanto attiene alle fasi di orientamento, verificare la corrispondenza tra consiglio

orientativo, in particolare verso la Secondaria di secondo grado, e successo scolastico.

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4. Migliorare la comunicazione per competenze ingresso/uscita negli snodi del percorso formativo.

5. Ridurre lo varianza tra le classi nella Scuola Primaria e portare al livello della media nazionale o

oltre il livello della Scuola Secondaria per quanto concerne la prova di Matematica (nello

specifico ambiti: spazio-figure, dati e previsioni).

Le motivazioni delle scelte effettuate sono le seguenti:

E’ opportuno chiarire che gli esiti a distanza vengono individuati ancora come una criticità, benché non

vi sia più una marcata insufficienza nel Rapporto di Autovalutazione. Nell’anno scolastico 2015/16

l'impianto di controllo è stato, infatti, sviluppato, ma la programmazione di interventi operativi e

sistematici è in fase sperimentale.

La scelta di dare ancora attenzione alle competenze chiave e di cittadinanza è stata dettata dalla ferma

convinzione che non ci si possa accontentare del risultato raggiunto e che si debba puntare sempre più in

alto in quanto queste competenze sono indice della robustezza dell’azione formativa ed educativa

esercitata. Se questo è vero per la capacità di imparare, lo è ancor di più per l’accrescimento del senso di

responsabilità e l’affinamento della coscienza civile. Fra l’altro, l’Istituto insiste su un territorio con

sensibile rischio di deprivazione culturale e di assuefazione a comportamenti a margine di condotte lesive

delle norme del buon vivere sociale.

Solo una cura educativa mai stanca, spesa lungo le direzioni dell’interiorizzazione del senso civico e delle

responsabilità connesse alla natura di essere sociale, può garantire che l’azione della scuola nella

formazione del cittadino non si fermi ai suoi cancelli, ma si innesti proficuamente nel contesto e,

altrettanto proficuamente, perduri nel tempo.

L’inserimento degli esiti delle prove nazionali standardizzate, quale criticità è dettata, anche in questo

caso, non da una marcata insufficienza registrata nel rapporto di Autovalutazione, ma da alcuni elementi,

che l’Istituzione Scolastica sente di dover monitorare con attenzione e su cui sceglie di operare con

efficacia. Essi sono la significativa varianza tra le classi II della scuola Primaria, in merito alla prova di

Matematica, anno scolastico 2015/16, la mancanza di dati relativi alle prove dell’anno scolastico

precedente per lo stesso ordine di scuola e le prove di matematica della Scuola Secondaria di I grado, per

le quali si evidenziano risultati che sono al di sotto della media nazionale di 2-3 punti per gli ambiti:

spazio- figure, dati e previsioni.

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Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto, prioritariamente, di adottare in vista del raggiungimento

dei traguardi sono:

1. Incentivare l’applicazione di un curricolo verticale per competenze

2. Adeguare gli esiti delle prove nazionali standardizzate alla media nazionale

3. Favorire l’inserimento consapevole delle TIC nella didattica

4. Utilizzare protocolli ed il codici di registrazione condivisi degli esiti in corrispondenza degli snodi

dei diversi segmenti formativi

5. Favorire l’incontro tra i docenti dei diversi segmenti formativi utilizzando i protocolli e i codici di

comunicazione scientifica prima definiti

6. Migliorare le condizioni di sicurezza rispetto agli standard

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Prot. n. 7111/08 del 03/11/2016

PIANO DI MIGLIORAMENTO

a.s. 2016/2017

Sommario

Premessa Pag. 8

Dal RAV al Piano di Miglioramento Pag. 8

1. Obiettivi di Processo Pag. 10

1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel

Rapporto di Autovalutazione (RAV)

Pag. 10

1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo Pag. 11

1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala di rilevanza Pag. 12

2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo Pag. 14

3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato Pag. 21

3.1 Descrizione delle azioni Pag. 21

3.2 Cronoprogramma delle azioni di monitoraggio Pag. 34

4. Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento Pag. 35

4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai

traguardi del RAV

Pag. 35

4.2 Processi di condivisione del Piano all'interno della scuola Pag. 35

4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM. sia all'interno sia all'esterno

dell'organizzazione scolastica

Pag. 35

4.4 Componenti del Gruppo di Miglioramento e del Nucleo di valutazione e

loro ruolo

Pag. 35

Appendice A Pag. 36

Appendice B Pag. 37

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Premessa

La definizione di un piano di miglioramento, oltre che ad ottemperare ad una disposizione di legge,

rappresenta la risposta ad una esigenza interna di promozione della qualità del servizio erogato.

In un sistema tanto complesso quale è la Scuola il concetto di qualità apre uno spettro di molteplici

interpretazioni:

La qualità dei processi formativi;

La qualità dei processi orientativi;

La qualità dei processi di valorizzazione delle risorse professionali;

La qualità dell’organizzazione dei servizi amministrativi;

La qualità dell’adeguamento degli ambienti e delle strutture agli standard di sicurezza e a quelle

auspicabili connotazioni che trasformano lo stare in star bene.

Dal RAV al Piano di Miglioramento

Il Piano di miglioramento dell’Istituto Comprensivo “Ragazzi d’Europa” di Casalnuovo di Napoli si

muove, come è ovvio, dalle risultanze del Rapporto di Auto Valutazione che ogni scuola è stata chiamata

a redigere: non può avviarsi alcun processo di miglioramento se non si conosce il punto di partenza e,

soprattutto, non si individuano con chiarezza ed in maniera quantitativa le criticità da un lato e i punti di

forza su cui far leva dall’altro.

Poiché la finalità ultima di ogni istituzione scolastica è il successo formativo dei discenti, si è partiti dagli

esiti degli alunni concentrandosi su tre criticità:

Le competenze chiave di cittadinanza o Imparare ad imparare

o Agire in modo autonomo e responsabile

Gli esiti a distanza

Gli esiti delle prove nazionali standardizzate

E’ opportuno chiarire che gli esiti a distanza vengono individuati ancora come una criticità, benché non

vi sia più una marcata insufficienza nel Rapporto di Autovalutazione. Nell’anno scolastico 2015/16

l'impianto di controllo è stato, infatti, sviluppato, ma la programmazione di interventi operativi e sistematici è in fase sperimentale.

La scelta di dare ancora attenzione alle competenze chiave e di cittadinanza è stata dettata dalla ferma

convinzione che non ci si possa accontentare del risultato raggiunto e che si debba puntare sempre più in

alto in quanto queste competenze sono indice della robustezza dell’azione formativa ed educativa

esercitata. Se questo è vero per la capacità di imparare, lo è ancor di più per l’accrescimento del senso di

responsabilità e l’affinamento della coscienza civile. Fra l’altro, l’Istituto insiste su un territorio con

sensibile rischio di deprivazione culturale e di assuefazione a comportamenti a margine di condotte lesive

delle norme del buon vivere sociale.

Solo una cura educativa mai stanca, spesa lungo le direzioni dell’interiorizzazione del senso civico e delle

responsabilità connesse alla natura di essere sociale, può garantire che l’azione della scuola nella

formazione del cittadino non si fermi ai suoi cancelli, ma si innesti proficuamente nel contesto e,

altrettanto proficuamente, perduri nel tempo.

L’inserimento degli esiti delle prove nazionali standardizzate, quale criticità è dettata, anche in questo

caso, non da una marcata insufficienza registrata nel rapporto di Autovalutazione, ma da alcuni elementi,

che l’Istituzione Scolastica sente di dover monitorare con attenzione e su cui sceglie di operare con

efficacia. Essi sono la significativa varianza tra le classi II della scuola Primaria, in merito alla prova di

Matematica, anno scolastico 2015/16, la mancanza di dati relativi alle prove dell’anno scolastico

precedente per lo stesso ordine di scuola e le prove di matematica della Scuola Secondaria di I grado, per

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le quali si evidenziano risultati che sono al di sotto della media nazionale di 2-3 punti per gli ambiti:

spazio- figure, dati e previsioni.

Per ciascuna criticità si sono individuati alcuni traguardi e, successivamente, i processi su cui intervenire

(aree di processo) con i corrispondenti obiettivi (obiettivi di processo).

Mentre i traguardi si collocano su orizzonti di lungo periodo, gli obiettivi di processo si collocano su

orizzonti di breve e medio periodo.

Risulta oltremodo vantaggiosa la schematizzazione tabellare riportata nel Rapporto di Auto Valutazione

(RAV) dove sono evidenziati gli esiti, le priorità e i traguardi a cui si è ritenuto conveniente aggiungere

una ulteriore colonna in cui sono riportate le aree di intervento prevalentemente coinvolte per il

conseguimento del traguardo; la denominazione delle aree e la loro specificazione è chiarita nel paragrafo

successivo.

ESITI PRIORITÀ TRAGUARDI AREE

Competenze

chiave e di

cittadinanza

1

Imparare ad imparare Migliorare l'autonomia di studio.

A3, A5

Migliorare l'uso dei supporti

didattici con particolare attenzione

all'uso consapevole delle TIC

A2, A6

Agire in modo autonomo e

responsabile

Potenziare lo sviluppo del senso di

legalità.

A3, A6

Migliorare il senso di rispetto del

A3

Migliorare il senso di rispetto degli

spazi e delle relazioni.

A2, A6

Esiti a distanza

2

Recepire dagli esiti a distanza le

informazioni utili alla

regolazione dei processi

formativi

Ridurre lo scarto degli esiti in

corrispondenza degli snodi tra i

diversi segmenti formativi

A1, A7

Verificare la corrispondenza tra

consiglio orientativo e successo

scolastico.

A4, A7

Migliorare la costruzione del

profilo per competenze nella

caratterizzazione del curricolo

Migliorare la comunicazione per

competenze ingresso/uscita negli

snodi del percorso formativo.

A1, A4

Risultati nelle

prove

standardizzate

nazionali

3

Migliorare gli esiti delle prove

nazionali standardizzate in

italiano e matematica per la

scuola Primaria e la Secondaria

di primo grado.

Ridurre lo varianza tra le classi

nella Scuola Primaria e portare al

livello della media nazionale o oltre

il livello della Scuola Secondaria

per quanto concerne la prova di

Matematica (nello specifico ambiti:

spazio-figure, dati e previsioni)

A1, A3,

A4

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1. OBIETTIVI DI PROCESSO

1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di

Autovalutazione (RAV)

Le aree di intervento (aree di processo) sono state denominate come nella seguente tabella; per ogni area

sono stati declinati, a fianco, i corrispondenti obiettivi di processo ed è stata rimarcata la connessione con

le predette priorità.

Tabella 1 – Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche

Area di processo Obiettivi di processo É connesso alle priorità

1 2 3

A1

Curricolo, progettazione e

valutazione

Incentivare l’applicazione di un curricolo verticale per

competenze 2 3

Adeguare gli esiti delle prove nazionali standardizzate

alla media nazionale 3

Utilizzare protocolli e codici di registrazione condivisi

degli esiti in corrispondenza degli snodi dei diversi

segmenti formativi 2

A2

Ambiente di apprendimento

Migliorare le condizioni di sicurezza rispetto agli

standard 1

Migliorare la dotazione tecnologica degli ambienti di

apprendimento 1

Favorire l’inserimento consapevole delle TIC nella

didattica 1 2

A3

Inclusione e differenziazione

Migliorare la formazione dei docenti su metodologie

didattiche inclusive 1 2

Valorizzare le eccellenze modulando i percorsi di

apprendimento 1 2 3

A4

Continuità e orientamento

Favorire l’incontro tra i docenti dei diversi segmenti

formativi utilizzando i protocolli e i codici di

comunicazione scientifica prima definiti 2 3

Favorire l’incontro con la Secondaria di II grado

coinvolgendo anche ex alunni e famiglie 2

A5

Orientamento strategico e

organizzazione della scuola

Perfezionare il funzionigramma generale del personale

in cui si evidenzi il contributo di ciascuno al

conseguimento della mission 1

A6

Sviluppo e valorizzazione

delle risorse umane

Favorire l’attuazione di un piano di aggiornamento

perenne e continuamente adattato con corsi di

formazione sui temi della sicurezza, inclusione e

progettazione curricolare

1 2

Costruire un database con i profili del personale

registrati per competenze 1

A7

Integrazione con il territorio e

rapporti con le famiglie

Consolidare i rapporti con il Territorio attraverso

accordi e reti 1 2

Intensificare i momenti di incontro con le famiglie

anche su temi altri rispetto agli esiti di profitto 1

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1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo

Gli obiettivi di processo indicati sono stati graduati, in una scala di rilevanza, considerando due fattori: la

fattibilità e l’impatto. Nel modello proposto da INDIRE, che si è seguito nella stesura del presente Piano

di Miglioramento, a ciascuno dei due fattori viene attribuito, dal Team per il Miglioramento, un punteggio

intero compreso tra 1 e 5, con la corrispondenza di seguito elencata nella legenda. La rilevanza

dell’obiettivo è calcolata come prodotto dei due fattori.

Tabella 2 - Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed impatto

Obiettivi di processo

elencati

Fattibilità (1-5)

Impatto (1-5)

Prodotto: valore

che identifica la

rilevanza

dell’intervento

1 Incentivare l’applicazione di un curricolo

verticale per competenze 4 4 16

2 Adeguare gli esiti delle prove nazionali

standardizzate alla media nazionale 4 4 16

3 Migliorare le condizioni di sicurezza

rispetto agli standard 3 5 12

4 Migliorare la dotazione tecnologica degli

ambienti di apprendimento 3 4 12

5 Favorire l’inserimento consapevole delle

TIC nella didattica 4 4 16

6 Migliorare la formazione dei docenti su

metodologie didattiche inclusive 3 4 12

7 Valorizzare le eccellenze modulando i

percorsi di apprendimento 4 4 16

8

Utilizzare protocolli e codici di

registrazione condivisi degli esiti in

corrispondenza degli snodi dei diversi

segmenti formativi 4 4 16

9

Favorire l’incontro tra i docenti dei diversi

segmenti formativi, utilizzando i protocolli

e i codici di comunicazione scientifica

prima definiti 4 4 16

10

Favorire l’incontro con la Secondaria di II

grado coinvolgendo anche ex alunni e

famiglie 3 5 15

11

Perfezionare il funzionigramma generale

del personale in cui si evidenzi il

contributo di ciascuno al conseguimento

della mission 4 3 12

12

Adottare un piano di aggiornamento

perenne e continuamente adattato con

corsi di formazione sui temi della

sicurezza, inclusione e progettazione

curricolare

3 3 9

13 Costruire un database con i profili del

personale registrati per competenze 3 3 9

14 Consolidare i rapporti con il Territorio

attraverso accordi e reti 3 4 12

15

Intensificare i momenti di incontro con le

famiglie anche su temi altri rispetto agli

esiti di profitto 3 5 15

Legenda:

1 = nullo; 2 = poco; 3 = abbastanza; 4 = molto; 5 = del tutto

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1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala di rilevanza

Gli obiettivi di processo, riordinati per valore di rilevanza decrescente, risultano essere i seguenti

Tabella 2bis – Obiettivi graduati per rilevanza decrescente

Obiettivi di processo

elencati

Fattibilità (1-5)

Impatto (1-5)

Prodotto: valore che

identifica la

rilevanza

dell’intervento

1 Incentivare l’applicazione di un

curricolo verticale per competenze 4 4 16

2 Adeguare gli esiti delle prove nazionali

standardizzate alla media nazionale 4 4 16

3

Favorire l’incontro tra i docenti dei

diversi segmenti formativi utilizzando i

protocolli e i codici di comunicazione

scientifica prima definiti 4 4 16

4 Favorire l’inserimento consapevole delle

TIC nella didattica 4 4 16

5

Utilizzare protocolli e codici di

registrazione condivisi degli esiti in

corrispondenza degli snodi dei diversi

segmenti formativi

4 4 16

6 Valorizzare le eccellenze modulando i

percorsi di apprendimento 4 4 16

7 Migliorare le condizioni di sicurezza

rispetto agli standard 3 5 15

8 Favorire l’incontro con la Secondaria di

II grado coinvolgendo anche ex alunni e

famiglie 3 5 15

9 Intensificare i momenti di incontro con

le famiglie anche su temi altri rispetto

agli esiti di profitto 3 5 15

10 Migliorare la dotazione tecnologica

degli ambienti di apprendimento 3 4 12

11 Migliorare la formazione dei docenti su

metodologie didattiche inclusive 3 4 12

12

Perfezionare il funzionigramma generale

del personale in cui si evidenzi il

contributo di ciascuno al conseguimento

della mission 4 3 12

13 Consolidare i rapporti con il Territorio

attraverso accordi e reti 3 4 12

14

Favorire l’attuazione di un piano di

aggiornamento perenne e continuamente

adattato con corsi di formazione sui temi

della sicurezza, inclusione e

progettazione curricolare

3 3 9

15 Costruire un database con i profili del

personale registrati per competenze 3 3 9

Osservazione: È ovvio che le valutazioni di fattibilità ed impatto possono variare, nel tempo, per fattori

contingenti. Ne consegue che, nel corso dell’anno scolastico, alcuni obiettivi graduati con rilevanza

minore, possono essere stati raggiunti con più facilità rispetto ad altri inizialmente graduati con rilevanza

maggiore. Di ciò si darà dettagliato commento nelle pagine che seguiranno.

In prima istanza si riportano i primi sette obiettivi di maggiore rilevanza con i risultati attesi e i

corrispettivi parametri di monitoraggio.

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13

Tabella 3 – Risultati attesi e monitoraggio

PRIORITA’

COLLEGATE

Obiettivo di processo in

via di attuazione Risultati attesi

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

1 1-2-3 Incentivare l’applicazione di un

curricolo verticale per competenze

Agevolazione del

transito in

corrispondenza degli

snodi del percorso

formativo

Sovrapposizione delle

competenze di uscita di

un segmento formativo

con quelle di ingresso

del successivo

Analisi della

situazione di ingresso

in termini di

competenze

2 2-3

Adeguare gli esiti delle prove

nazionali standardizzate alla

media nazionale

Riduzione della

varianza nelle classi e

tra le classi,

raggiungimento del

livello della media

nazionale per le

discipline oggetto

delle prove

Medie in rapporto alle

medie nazionali

Varianze tra le classi per

le discipline interessate

Rilevazione statistica

dei dati

Relazione dei

dipartimenti che attesti

l’analisi e riflessione

sui dati

3 1-2

Favorire l’inserimento

consapevole delle TIC nella

didattica

Aumento

dell’autonomia nei

processi di

apprendimento

Valutazioni in termini di

competenze chiave di

cittadinanza:

1. Imparare a imparare”

2. Agire in modo autonomo e responsabile”

Rilevazione statistica

delle competenze

chiave di cittadinanza

con cadenza bimestrale

4 2

Utilizzare protocolli e codici di

registrazione condivisi degli esiti

in corrispondenza degli snodi dei

diversi segmenti formativi

Perfezionamento di

strumenti di

registrazione e analisi

degli esiti

Programmazione di

interventi operativi

sistematici

Confronto degli esiti in

momenti diversi

dell’anno scolastico

Rilevazione statistica

in tempi predefiniti

5 2-3

Favorire l’incontro tra i docenti

dei diversi segmenti formativi

utilizzando i protocolli e i codici

di comunicazione scientifica

prima definiti

Miglioramento

dell’azione didattica

nei punti di raccordo

Riduzione dei

fenomeni di

dispersione scolastica

Miglioramento degli

esiti a distanza

Tassi di dispersione

Coincidenza tra

suggerimento

orientativo e scelta

effettuata per il raccordo

con la secondaria di II

grado

Rilevazione statistica

presso le istituzioni

scolastiche di approdo

con trattamento dei

dati in forma aggregata

6 1-2-3

Valorizzare le eccellenze

modulando i percorsi di

apprendimento

Stimolare l’interesse

allo studio degli alunni

che già fanno

registrare esiti alti

ampliando il loro

orizzonte culturale

Aumento del numero di

alunni che conseguono

livelli alti nelle

valutazioni

Rilevazione diretta

dagli atti, questionari

di gradimento per

alcune attività.

7 1 Migliorare le condizioni di

sicurezza rispetto agli standard

Miglioramento degli

ambienti e delle

infrastrutture

Diffusione verso gli

alunni delle nozioni

essenziali in tema di

sicurezza

Certificazioni di

conformità a norme

Miglioramento delle

competenze di

cittadinanza in tema di

legalità e sicurezza

Rilevazione diretta

dagli atti

Rilevazione diretta

dagli atti

Rilevazione con

questionari

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2. AZIONI PREVISTE PER RAGGIUNGERE CIASCUN OBIETTIVO DI

PROCESSO

Obiettivo 1: Incentivare l’applicazione di un curricolo verticale per competenze

Azione prevista

Effetti positivi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti positivi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Stimolare la condivisione

della documentazione

prodotta nel precedente

anno scolastico durante il

corso di formazione sul

curricolo verticale per

competenze

Scambio di idee e opinioni

con conseguente risveglio

del confronto

professionale

Consolidamento della

prassi della

documentazione

metodologica

Valorizzare le attività

collegiali funzionali

all’insegnamento per la

trasformazione della teoria

in pratica didattica

Scambio di idee e opinioni

con conseguente risveglio

del confronto

professionale

Confronto con le difficoltà

operative derivanti dalla

contestualizzazione e

interiorizzazione delle

pratiche

Iniziale destabilizzazione

per l’inserimento del

nuovo, timori e riserve

nell’approccio alla

sperimentazione didattica

Aggravio nel monte ore

contrattualmente previsto

per le attività collegiali

Scientificità nella

comunicazione

professionale e semplicità

di intervento nella

rimodulazione del

curricolo

Possibile chiusura ad altre

forme di ricerca-azione

Aprire il confronto con

Istituzioni Scolastiche

diverse insistenti sullo

stesso Territorio

concordando un comune

profilo per competenze

Scambio di idee e opinioni

con conseguente risveglio

del confronto

professionale

Possibile disorientamento

Scientificità nella

comunicazione

professionale e semplicità

di intervento nella

rimodulazione del

curricolo.

Riduzione di effetti

traumatici nel transito tra

differenti segmenti

formativi da Istituzioni

Scolastiche diverse

Valorizzare i momenti di

riflessione collegiale sui

risultati

Abitudine al controllo di

processo

Possibilità di mettere in

discussione l’intero

impianto

Rafforzamento delle

competenze professionali

sollecitate nell’approccio

critico ad un prodotto di

ricerca metodologica

Assuefazione allo schema

di controllo adottato e

chiusura ad altre forme di

riflessione

Caratteri innovativi dell'obiettivo

L'obiettivo è collegato ai punti 1 e 5 del Manifesto del movimento delle Avanguardie Educative in quanto

mira a trasformare il tradizionale modello trasmissivo della Scuola in un modello di sviluppo di

competenze, non già rinnegando il "sapere scolastico" ma rinverdendolo e corroborandolo con gli stimoli

proveniente dal contesto rappresentato dalla "società della conoscenza".

Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B

L'intervento è, seppur implicitamente, collegato agli obiettivi indicati con le lettere da "a" a "e"

dell’appendice A poiché è un intervento finalizzato alla realizzazione di un profilo in uscita dello studente

basato sul concetto di "competenza".

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Obiettivo 2: Adeguare gli esiti delle prove nazionali standardizzate alla media nazionale

Azione prevista

Effetti positivi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti positivi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Condivisione dei dati

restituiti dall’Invalsi in

sede Collegiale

Riflessione sui contenuti

dei processi educativi

Possibile disorientamento

derivante dal confronto.

Adeguamento dello spettro

di competenze individuate

dall’Istituto a quello

riconoscibile a livello

nazionale

Momenti di riflessione e

analisi dei dati in seno ai

Dipartimenti di classe e

interclasse.

Scambio di idee relativo

alle metodologie utilizzate

con conseguente risveglio

del confronto

professionale

Possibilità di competizione

e senso di frustrazione

derivanti dalla riflessione

condivisa.

Rafforzamento delle

competenze e crescita del

successo formativo

Formazione dei in merito

alla progettazione e

valutazione per

competenze

Applicazione e

sperimentazione di nuove

metodologie

Trasformazione del

modello trasmissivo

Caratteri innovativi dell'obiettivo Crescita della cultura della valutazione, del confronto e della cooperazione fra docenti. Attuazione

concreta del Curricolo Verticale, che non sarà più inteso solo come continuità educativa, ma come

riflessione sulla progressione delle competenze, sulla ricorsività degli apprendimenti, sulla linearità.

Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B L'obiettivo è intrinsecamente collegato con gli obiettivi “b” e “o” dell'appendice A, nonché con i punti 1 e

7 dell'appendice B.

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Obiettivo 3: Favorire l’incontro tra i docenti dei diversi segmenti formativi utilizzando i

protocolli e i codici di comunicazione scientifica prima definiti

Azione prevista

Effetti positivi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti positivi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Promuovere l’incontro tra

le FF.SS. che coordinano

l’orientamento in ingresso

e uscita per definire i

profili di competenze

coinvolti nel transito

Valorizzazione della

didattica per competenze

Possibile disorientamento

derivante dal confronto

con riflessioni

pedagogiche differenti

Scientificità della

comunicazione didattica Feedback sull’azione

didattica

Inserire nei processi di

orientamento in ingresso

ed uscita lo sviluppo di

momenti di attività

didattica che coinvolga gli

alunni

Valorizzazione della

partecipazione dell’alunno

all’orientamento e

conseguente crescita della

sua responsabilizzazione

Rafforzamento delle

competenze e crescita del

successo formativo

Nell’orientamento in

uscita verso la secondaria

di secondo grado

verificare la coincidenza

del suggerimento

orientativo con la scelta

effettuata

Feedback correttivo

dell'impostazione didattica

Caratteri innovativi dell'obiettivo Il carattere innovativo dell'obiettivo risiede in un capovolgimento dell'ottica tradizionale

dell'orientamento; mentre, tradizionalmente, si promuove l'incontro tra il discente e la scuola nel

segmento che lo accoglierà, si intende ora promuovere l'incontro tra i segmenti formativi di provenienza e

di arrivo, nelle figure dei docenti, per creare un condotto privilegiato che eviti disadattamenti, tensioni,

scelte maldestre.

Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B L'obiettivo è intrinsecamente collegato con l'obiettivo "q" dell'appendice A.

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Obiettivo 4: Favorire l’inserimento consapevole delle TIC nella didattica

Azione prevista

Effetti positivi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti positivi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Catalogare le pratiche

metodologiche innovative

documentate e i correlati

sussidi

Sistematizzazione

dell’esistente e

predisposizione di forme

di informazione e

coinvolgimento

Concentrazione

sull’effetto di

coinvolgimento della

novità piuttosto che sulla

sua giusta collocazione e

sul giusto peso nei

percorsi di apprendimento

Sviluppo e condivisione di

pratiche metodologiche

che facciano uso delle

nuove tecnologie con

vantaggi sul fronte

dell’inclusività e dello

sviluppo di autonomia

Partecipare a bandi e gare

per l’adeguamento della

dotazione tecnologica

Rivisitazione critica dei

percorsi didattici per

studiare dove, come e

perché l’inserimento delle

TIC diventa fattore di

qualificazione

Riqualificazione degli

ambienti di apprendimento

Sviluppare pratiche

didattiche che si

avvalgono dei sussidi

tecnologici

Rivitalizzazione di

itinerari didattici stanchi

Aumento del

coinvolgimento degli

alunni

Possibilità di offuscare il

senso e il peso di

metodologie didattiche più

tradizionali

Arricchimento della

documentazione

metodologica che dispiega

l’uso delle TIC come

strumento di soluzione di

problemi

Formare i docenti sull’uso

delle TIC

Motivazione alla ricerca

didattica

Ripiego in forme stanche

di partecipazione

Qualificazione delle

competenze professionali

Caratteri innovativi dell'obiettivo

La portata innovativa dell'obiettivo è sintetizzata nell'attributo "consapevole". Siamo di fronte ad un

paradosso: l'uso delle nuove tecnologie deve riconquistare la dignità della sua dimensione di meta-scienza

a fronte di una visione svilente di impronta pressoché ludica. Le nuove tecnologie sono strumento di

accrescimento di conoscenza e vanno chiaramente marcati i rischi derivanti da un uso improprio quando

non scorretto.

Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B

L'obiettivo è direttamente correlato agli obiettivi "h" ed "i" dell'appendice A nonché con i punti 2 e 3

dell'appendice B.

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Obiettivo 5: Utilizzare protocolli e codici di registrazione condivisi degli esiti in corrispondenza degli

snodi dei diversi segmenti formativi

Azione prevista

Effetti positivi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti positivi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Perfezionare strumenti di

registrazione e analisi

degli esiti

Sistematizzazione e

predisposizione di forme

di informazione

Disorientamento, senso di

frustrazione e timore del

confronto

Feedback sull’azione

didattica

Costruire indici statistici di

controllo

Concreta applicazione del

Curricolo verticale

Programmazione di

interventi operativi

sistematici

Rivisitazione critica dei

percorsi didattici

Rafforzamento delle

competenze e crescita del

successo formativo

Caratteri innovativi dell'obiettivo

Il carattere innovativo è costituito dal valore attribuito alla continuità interna e all’orientamento esterno.

La registrazione del livello di competenze uscita-ingresso e la verifica degli esiti a distanza consentono di

desumere informazioni utili a calibrare i percorsi didattici e a sviluppare iniziative di recupero e

potenziamento, a garanzia del pieno successo formativo.

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Obiettivo 6: Valorizzare le eccellenze modulando i percorsi di apprendimento

Azione prevista

Effetti positivi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti positivi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Attivare percorsi di

potenziamento che

stimolino l’interesse degli

alunni più motivati

evitando pericolose

situazioni di stallo

Avvio di processi virtuosi

di cooperazione tra pari

Miglioramento

dell’immagine della

Scuola sul Territorio

Caratteri innovativi dell'obiettivo

Il carattere innovativo dell'obiettivo consiste nell’attenzione riconosciuta alle eccellenze, troppo spesso

destinatarie di interesse didattico meno enfatizzato, per riscoprirne il ruolo di volano nello sviluppo del

dialogo educativo.

Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B

L'obiettivo è direttamente collegato con le lettere "a" e “b” dell'Appendice A.

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Obiettivo 7: Migliorare le condizioni di sicurezza rispetto agli standard e la formazione del

personale in tema di sicurezza

Azione prevista

Effetti positivi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti positivi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Avviare e completare i

lavori infrastrutturali

finalizzati alla

riqualificazione degli

ambienti, finanziati con

fondi PON - FESR

Possibile, seppur ridotta,

interferenza tra

l’esecuzione dei lavori e lo

svolgimento dell’attività

scolastica

Miglioramento degli

spazi-scuola e delle

condizioni di permanenza

in essi

Formare il maggior

numero possibile di unità

di personale in tema di

sicurezza

Valorizzazione della

competenza del personale

e della garanzia di

sicurezza

Aumento degli impegni

per il personale

Valorizzazione della

competenza del personale

e della garanzia di

sicurezza

Diffondere nei confronti

degli alunni le

informazioni essenziali in

tema di sicurezza

Valorizzazione della

competenza del personale

e della garanzia di

sicurezza

Aumento delle garanzie di

sicurezza

Caratteri innovativi dell'obiettivo

Il carattere innovativo dell'obiettivo consiste nella traduzione pratica delle teorie sviluppate in tema di

risparmio energetico e sostenibilità ambientale e, contestualmente, dell'assegnazione del giusto peso alla

formazione in tema di sicurezza che è sviluppo delle competenze di cittadinanza in merito alla legalità.

Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B

L'obiettivo è direttamente collegato con la lettera "e" dell'Appendice A.

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3. PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE PER CIASCUN OBIETTIVO

DI PROCESSO INDIVIDUATO

3.1 Descrizione delle azioni

Di seguito, ciascun obiettivo di processo verrà riesaminato considerando, per ogni azione finalizzata alla

sua realizzazione, le seguenti informazioni:

Impegno di risorse umane e strumentali;

Tempi di attuazione delle attività;

Per l’obiettivo è, alfine, previsto il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del suo

raggiungimento.

Obiettivo 1: Incentivare l’applicazione di un curricolo verticale per competenze

Azione prevista

Stimolare la condivisione della documentazione prodotta nel precedente anno scolastico durante il corso di

formazione sul curricolo verticale per competenze.

Figure professionali coinvolte

Docenti raccolti in seno ai Dipartimenti Disciplinari, per la secondaria di primo grado, o nei consigli

di interclasse e di intersezione, per la scuola primaria e per la scuola dell’infanzia rispettivamente.

Tipologia delle attività

Gruppi di lavoro per insegnamento comune e/o affine.

Ore aggiuntive presunte

Le ore di lavoro rientrano in quelle funzionali all’insegnamento, contrattualmente previste.

Fonte di finanziamento

Non sono previsti finanziamenti per tali attività.

Tempi di attuazione dell’attività

L’attività si ritiene sostanzialmente conclusa entro la prima decade di dicembre.

Azione prevista

Valorizzare le attività collegiali funzionali all’insegnamento per la trasformazione della teoria in pratica

didattica.

Figure professionali coinvolte

Docenti raccolti in seno ai Dipartimenti Disciplinari, per la secondaria di primo grado, o nei consigli

di interclasse e di intersezione, per la scuola primaria e per la scuola dell’infanzia rispettivamente.

Tipologia delle attività

Gruppi di lavoro per insegnamento comune e/o affine.

Ore aggiuntive presunte

Le ore di lavoro rientrano in quelle funzionali all’insegnamento, contrattualmente previste.

Fonte di finanziamento

Non sono previsti finanziamenti per tali attività.

Tempi di attuazione dell’attività

L’attività si ritiene sostanzialmente conclusa entro la prima decade di dicembre.

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Azione prevista

Valorizzare i momenti di riflessione collegiale sui risultati.

Figure professionali coinvolte

Docenti raccolti in seno ai Dipartimenti Disciplinari, per la secondaria di primo grado, o nei consigli

di interclasse e di intersezione, per la scuola primaria e per la scuola dell’infanzia rispettivamente.

Tipologia delle attività

Gruppi di lavoro per insegnamento comune e/o affine.

Ore aggiuntive presunte

Le ore di lavoro rientrano in quelle funzionali all’insegnamento, contrattualmente previste.

Fonte di finanziamento

Non sono previsti finanziamenti per tali attività.

Tempi di attuazione dell’attività

L’attività si ritiene sostanzialmente conclusa entro la prima decade di dicembre.

Azione prevista

Aprire il confronto con Istituzioni Scolastiche diverse insistenti sullo stesso Territorio concordando un

comune profilo per competenze.

Figure professionali coinvolte

Docenti referenti per continuità ed orientamento di differenti Istituzioni Scolastiche

Tipologia delle attività

Gruppi di lavoro per insegnamento comune e/o affine.

Ore aggiuntive presunte

Le ore di lavoro rientrano in quelle previste per tali figure dai FIS delle diversi Istituzioni Scolastiche

Fonte di finanziamento

FIS delle diverse Istituzioni Scolastiche

Tempi di attuazione dell’attività

L’attività si distribuisce lungo l’intero anno scolastico.

L’azione di monitoraggio sullo stato di avanzamento nel conseguimento dell’obiettivo è condotto dalla

Funzione Strumentale “Interventi di supporto al miglioramento dell’azione didattica”.

Un primo intervento di monitoraggio è programmato a conclusione del mese di ottobre e avrà,

fondamentalmente, caratteristica di ausilio nella costruzione delle pianificazioni personali e dei consigli di

classe in linea con l’adozione del curricolo verticale.

Un secondo intervento di monitoraggio è programmato a ridosso delle festività natalizie e avrà,

fondamentalmente, carattere censivo per stabilire la frazione del collegio che ha raggiunto l’obiettivo

della pianificazione didattica con la modalità del curricolo verticale. L’indicatore è rappresentato dalla

sovrapponibilità del profilo per competenze delineato in ingresso ad un segmento formativo con quello

delineato in uscita al segmento precedente.

Un terzo intervento di monitoraggio è previsto, con la stessa finalità, a chiusura del quadrimestre e si

estende alle altre Istituzioni Scolastiche che hanno aderito all’idea progettuale.

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Obiettivo 2: Adeguare gli esiti delle prove nazionali standardizzate alla media nazionale

Azione prevista

Condivisione dei dati restituiti dall’Invalsi in sede Collegiale

Figure professionali coinvolte

Docenti raccolti in seno ai Dipartimenti Disciplinari, per la secondaria di primo grado, o nei consigli

di interclasse e di intersezione, per la scuola primaria e per la scuola dell’infanzia rispettivamente.

Tipologia delle attività

Gruppi di lavoro per insegnamento comune e/o affine.

Ore aggiuntive presunte

Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di

Funzione Strumentale e figure di supporto.

Fonte di finanziamento

Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto.

Tempi di attuazione dell’attività

Entro il mese di Dicembre

Azione prevista

Momenti di riflessione e analisi dei dati in seno ai Dipartimenti di classe e interclasse

Figure professionali coinvolte

Funzione Strumentale “Interventi di supporto al miglioramento dell’azione didattica” e rispettivo

gruppo di supporto, docenti.

Tipologia delle attività

Gruppi di lavoro per insegnamento comune e/o affine.

Ore aggiuntive presunte

Le ore di lavoro rientrano in quelle funzionali all’insegnamento, contrattualmente previste.

Fonte di finanziamento

Non è prevista retribuzione per tale attività.

Tempi di attuazione dell’attività

L’attività si distribuisce lungo l’intero anno scolastico

Azione prevista

Monitoraggio degli apprendimenti attraverso prove oggettive condivise Figure professionali coinvolte

Funzione Strumentale “Interventi di supporto al miglioramento dell’azione didattica” e rispettivo

gruppo di supporto, docenti.

Tipologia delle attività

Somministrazione, correzione ed elaborazione dei dati relativi a prove standardizzate condivise

Ore aggiuntive presunte

Le ore di lavoro rientrano in quelle previste per l’attività di Funzione Strumentale e figure di

supporto.

Fonte di finanziamento

Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto.

Tempi di attuazione dell’attività

L’attività si distribuisce lungo l’intero anno scolastico

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Azione prevista

Formazione dei docenti in merito alla progettazione e valutazione per competenze

Figure professionali coinvolte

Funzione Strumentale “Supporto alla gestione del PTOF” e rispettivo gruppo, docenti.

Tipologia delle attività

Gruppi di studio/ apprendimento per insegnamento comune e/o affine.

Ore aggiuntive presunte

Le ore di lavoro rientrano in quelle previste nella formazione triennale.

Fonte di finanziamento

Non è prevista retribuzione per tale attività.

Tempi di attuazione dell’attività

L’attività sarebbe auspicabilmente da attuarsi nel corso dell’anno con una scansione periodica di

incontri.

Le azioni di monitoraggio sullo stato di avanzamento nel conseguimento dell’obiettivo sono condotte

dalle FF.SS. area 1 e 2, rispettivamente per gli interventi di formazione e per quelli di analisi degli

apprendimenti.

I primi sono programmati in corrispondenza delle rilevazioni fatte con questionari di analisi del grado di

soddisfazione dei bisogni formativi e della ricaduta in ambito professionale al termine della formazione, i

secondi con cadenza bimestrale a partire da metà novembre.

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Obiettivo 3: Favorire l’incontro tra i docenti dei diversi segmenti formativi utilizzando i protocolli e i

codici di comunicazione scientifica prima definiti

Azione prevista

Promuovere l’incontro tra le FF.SS. che coordinano l’orientamento in ingresso e uscita nonché il

monitoraggio degli esiti a distanza per definire i profili di competenze coinvolti nel transito

Figure professionali coinvolte Funzioni Strumentali “Supporto agli alunni” e docenti dei gruppi di supporto, con specifica

attinenza alle attività di orientamento.

Tipologia delle attività Gruppi di lavoro sui profili per competenze in ingresso ed in uscita ai diversi segmenti formativi. Ore aggiuntive presunte Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di

Funzione Strumentale e figura di supporto nonché in quelle previste per una delle progettazioni

proposte dalla secondaria di primo. Fonte di finanziamento Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto

Tempi di attuazione dell’attività Le attività si ritengono sostanzialmente concluse entro fine febbraio.

Azione prevista

Inserire nei processi di orientamento in ingresso ed uscita lo sviluppo di momenti di attività didattica che

coinvolga gli alunni

Figure professionali coinvolte Funzioni Strumentali “Supporto agli alunni” e docenti dei gruppi di supporto, con specifica

attinenza alle attività di orientamento. Tipologia delle attività Attività didattica di raccordo tra i diversi segmenti formativi, concordata con i docenti delle classi. Ore aggiuntive presunte Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di

Funzione Strumentale e figura di supporto. Fonte di finanziamento Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto. Tempi di attuazione dell’attività L’attività si colloca a ridosso della conclusione del primo quadrimestre e in un lasso di tempo

sufficientemente ampio da includere le scadenze di iscrizione.

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Azione prevista

Nell’orientamento in uscita verso la secondaria di secondo grado verificare la coincidenza del suggerimento

orientativo con la scelta effettuata.

Figure professionali coinvolte Funzioni Strumentali “Supporto agli alunni” e docenti dei gruppi di supporto, con specifica attinenza

alle attività di orientamento. Tipologia delle attività Si tratta di un’attività preminentemente censiva. Ore aggiuntive presunte Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di

Funzione Strumentale e figura di supporto. Fonte di finanziamento Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto. Tempi di attuazione dell’attività L’attività potrà effettuarsi solo ad iscrizioni ultimate.

L’azione di monitoraggio sullo stato di avanzamento nel conseguimento dell’obiettivo è condotto dalle

Funzioni Strumentali “Supporto agli alunni”.

Gli interventi di monitoraggio sono così organizzati:

Analisi dei tassi di dispersione;

Analisi dei tassi di confluenza interna nel passaggio da un segmento formativo al successivo;

Aumento dei tassi di confluenza esterna; Il monitoraggio deve necessariamente avvenire a conclusione delle iscrizioni.

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Obiettivo 4: Favorire l’inserimento consapevole delle TIC nella didattica

Azione prevista

Catalogare le pratiche metodologiche innovative documentate e i correlati sussidi.

Figure professionali coinvolte

Funzione Strumentale “Interventi di supporto al miglioramento dell’azione didattica” e rispettivo

gruppo di supporto, Animatore Digitale.

Tipologia delle attività

Attività meramente ricognitiva.

Ore aggiuntive presunte

Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività

dell’Animatore Digitale.

Fonte di finanziamento

FIS per le figure di supporto.

Tempi di attuazione dell’attività

L’attività si ritiene sostanzialmente conclusa entro fine novembre.

Azione prevista

Partecipare a bandi e gare per l’adeguamento della dotazione tecnologica.

Figure professionali coinvolte

Supporto alla Funzione Strumentale “Iniziative per lo sviluppo della comunicazione e per lo sviluppo

dei rapporti con il territorio”, Animatore Digitale.

Tipologia delle attività

Analisi dei bandi presenti sui siti istituzionali.

Ore aggiuntive presunte

Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di

Funzione Strumentale e figura di supporto.

Fonte di finanziamento

Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto.

Tempi di attuazione dell’attività

L’attività non ha una definita collocazione temporale.

Azione prevista

Sviluppare pratiche didattiche che si avvalgono dei sussidi tecnologici.

Figure professionali coinvolte

Supporto alla Funzione Strumentale “Iniziative per lo sviluppo della comunicazione e per lo sviluppo

dei rapporti con il territorio”, Animatore Digitale.

Tipologia delle attività

Affiancamento a docenti che necessitano di supporto nell’uso delle nuove tecnologie.

Ore aggiuntive presunte

Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di

Funzione Strumentale e figura di supporto.

Fonte di finanziamento

Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto.

Tempi di attuazione dell’attività

L’attività non ha una definita collocazione temporale ma si dispiega lungo l’intero anno scolastico.

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L’azione di monitoraggio sullo stato di avanzamento nel conseguimento dell’obiettivo è condotto dalla

Funzione Strumentale “Interventi di supporto al miglioramento dell’azione didattica”.

Gli interventi di monitoraggio sono così programmati:

Per la ricognizione delle pratiche metodologiche già attuate:

o In tal caso il monitoraggio si riduce alla ricognizione dello status quo; ha carattere censivo ed è effettuato una tantum a conclusione dell’attività (dicembre). É interessante la

possibilità di creazione di un catalogo documentale, eventualmente in formato elettronico,

di aperta consultazione.

Per la partecipazione a bandi e gare con la precipua finalità del miglioramento della dotazione

tecnologica:

o In tal caso il monitoraggio ha carattere censivo e si risolve nella registrazione delle

iniziative di partecipazione in un opportuno registro. É interessante la possibilità di

annotazione anche di iniziative alle quali non si è partecipato annotandone le motivazioni.

Per lo sviluppo di pratiche didattiche che si avvalgono delle nuove tecnologie: o Il monitoraggio può essere previsto a cadenza quadrimestrale mediante questionario rivolto

direttamente ai docenti, con registrazione delle iniziative nel catalogo di cui al primo

accapo e conveniente archiviazione della documentazione prodotta.

Per il correlato obiettivo di aumento delle competenze “imparare ad imparare” e “agire in modo autonomo e responsabile” verso il quale l’uso delle nuove tecnologie deve disporsi, il

monitoraggio può essere condotto con cadenza quadrimestrale mediante opportuni questionari

rivolti agli studenti ed eventualmente ai genitori.

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Obiettivo 5: Utilizzare protocolli e codici condivisi di registrazione degli esiti in corrispondenza degli

snodi dei diversi segmenti formativi

Azione prevista

Perfezionare strumenti di registrazione e analisi degli esiti

Figure professionali coinvolte

Funzioni Strumentali “Supporto agli alunni” e docenti dei gruppi di supporto

Tipologia delle attività

Si tratta di un’attività preminentemente censiva

Ore aggiuntive presunte

Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di

Funzione Strumentale e figura di supporto

Fonte di finanziamento

Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto

Tempi di attuazione dell’attività

L’attività si distribuisce lungo l’intero anno scolastico

Azione prevista

Costruire indici statistici di controllo

Figure professionali coinvolte

Funzioni Strumentali “Supporto agli alunni” e docenti dei gruppi di supporto

Tipologia delle attività

Si tratta di un’attività preminentemente censiva

Ore aggiuntive presunte

Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di

Funzione Strumentale e figura di supporto

Fonte di finanziamento

Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto

Tempi di attuazione dell’attività

L’attività si distribuisce lungo l’intero anno scolastico

Azione prevista

Programmazione di interventi operativi sistematici

Figure professionali coinvolte

Funzioni Strumentali “Supporto agli alunni” e docenti dei gruppi di supporto

Tipologia delle attività

Si tratta di un’attività preminentemente censiva

Ore aggiuntive presunte

Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di

Funzione Strumentale e figura di supporto

Fonte di finanziamento

Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto

Tempi di attuazione dell’attività

L’attività si distribuisce lungo l’intero anno scolastico

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L’azione di monitoraggio sullo stato di avanzamento nel conseguimento dell’obiettivo è condotto dalle

Funzioni Strumentali “Supporto agli alunni”.

Gli interventi di monitoraggio sono così organizzati:

Analisi statistica sistematica con registrazione sistematica della valutazione degli studenti in uscita dalla

Scuola Secondaria di I Grado e in ingresso nella Secondaria di Secondo Grado.

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Obiettivo 6: Valorizzare le eccellenze modulando i percorsi di apprendimento

Azione prevista

Attivare percorsi di potenziamento che stimolino l’interesse degli alunni più motivati evitando pericolose

situazioni di stallo

Figure professionali coinvolte

Dirigente Scolastico in funzione di promotore delle attività;

Docenti della scuola;

Professionalità esterne.

Tipologia delle attività

Le attività consistono in percorsi di potenziamento di alcune competenze:

linguistiche in lingua madre

linguistiche in lingua straniera

matematiche e/o scientifiche

Ore aggiuntive presunte

Le ore aggiuntive di docenza sono retribuite da FIS per i docenti interni e attingendo al contributo

volontario delle famiglie per le professionalità esterne.

Tempi di attuazione dell’attività

Le attività si ritengono sostanzialmente concluse entro maggio 2017.

L’azione di monitoraggio sullo stato di avanzamento nel conseguimento dell’obiettivo è condotta dal

collaboratore vicario cui è stato delegato l’incarico di monitoraggio delle progettualità nonché dalla F.S.

per l’area 2: Supporto all’azione didattica che effettua già monitoraggio degli esiti.

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Obiettivo 7: Migliorare le condizioni di sicurezza rispetto agli standard

Azione prevista

Avviare e completare i lavori infrastrutturali finalizzati alla riqualificazione degli ambienti, finanziati con

fondi PON – FESR.

Figure professionali coinvolte

Dirigente Scolastico in funzione di Responsabile Unico del procedimento;

Responsabile per il Servizio di Prevenzione e Protezione;

Professionalità esterne.

Tipologia delle attività

Un’attività consiste nel completamento di lavori di riqualificazione degli ambienti alla luce delle

politiche di risparmio energetico e di abbattimento delle barriere architettoniche. A tal riguardo sono

spese le competenze lavorative del D.S. e delle professionalità esterne.

Un’altra attività consiste nel contenimento delle possibili interferenze effettuato dal RSPP.

Ore aggiuntive presunte

In riferimento alle opere infrastrutturali, le ore lavoro sono specificate nel quadro economico

dell’intervento.

Per l’attività dell’RSPP le ore sono difficilmente quantizzabili ma rientrano nel compenso forfetario

previsto per tale figura.

Fonte di finanziamento

Con riferimento alle opere infrastrutturali la fonte di finanziamento sono i fondi PON FESR;

Per le attività dell’RSPP i fondi provengono dagli stanziamenti ai sensi del D.Lgs. 81/09.

Tempi di attuazione dell’attività

Le attività si ritengono sostanzialmente concluse entro dicembre 2015.

Azione prevista

Diffondere nei confronti degli alunni le informazioni essenziali in tema di sicurezza

Figure professionali coinvolte

Docenti

Tipologia delle attività

Attività di formazione tradizionale e/o di ricerca

Ore aggiuntive presunte

L’attività è inclusa in quella ordinaria di insegnamento.

Fonte di finanziamento

Non sono previsti oneri.

Tempi di attuazione dell’attività

L’attività si distribuisce lungo l’intero anno scolastico.

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L’azione di monitoraggio sullo stato di avanzamento nel conseguimento dell’obiettivo è condotta dal

RSPP e dalle Funzioni Strumentali “Supporto agli alunni” e “Interventi di supporto per il miglioramento

dell’azione didattica”

Gli interventi di monitoraggio sono così organizzati:

Per le opere infrastrutturali:

o Il monitoraggio avviene mediante analisi delle certificazioni ed è svolta dal RSPP;

Per la formazione del personale in tema di sicurezza: o Il monitoraggio è svolto dalla funzione strumentale “Interventi di supporto al

miglioramento dell’azione didattica” e si riassume nell’aggiornamento di un database.

Per la formazione degli alunni in tema di sicurezza:

o Il monitoraggio è svolto con cadenza quadrimestrale dalle Funzioni Strumentali “Supporto

agli alunni” a mezzo di questionari opportunamente congetturati.

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3.2 Cronoprogramma delle azioni di monitoraggio

Nella seguente sezione si riassume sommariamente ed indicativamente la scansione temporale delle

azioni di monitoraggio previste per i diversi obiettivi. Le informazioni sulla struttura di tali azioni e su chi

debba condurle sono state inserite, di fatto, nella sezione precedente.

settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno

Obiettivo 1 • • •

Obiettivo 2 • • • •

Obiettivo 3 • • • •

Obiettivo 4 • • •

Obiettivo 5 • • • •

Obiettivo 6 •

Obiettivo 7 •

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4. VALUTAZIONE, CONDIVISIONE E DIFFUSIONE DEI RISULTATI DEL

PIANO DI MIGLIORAMENTO

I contenuti della presente sezione sono, ovviamente, solo parzialmente conclusi. Si è preferito propendere

per una descrizione sintetica che rimanda, generalmente, alla visione di schede riassuntive che solo a

conclusione della completa attuazione del Piano possono essere inserite nel documento che lo

rappresenta.

4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV

Per tale valutazione si rimanda alla compilazione di una opportuna scheda predisposta dal Gruppo di

Miglioramento in raccordo con il Nucleo di Valutazione Interna.

Ove nel RAV non appare un indicatore numerico si propenderà ad una indicazione percentuale rispetto

alla condizione di partenza.

4.2 Processi di condivisione del Piano all'interno della scuola

La condivisione del Piano di Miglioramento all’interno della Scuola avverrà attraverso:

Comunicazione diretta del Piano a tutto il Personale a mezzo mail;

Discussione sul Piano in seno agli Organi Collegiali;

Pubblicazione del Piano su “Scuole in chiaro” e sul sito web della Scuola.

4.3 Modalità di diffusione dei risultati del P.d.M. sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione

scolastica

La diffusione del Piano di Miglioramento avverrà con gli stessi strumenti utilizzati per la condivisione del

Piano stesso, rimandando alle schede compilate e ai registri e cataloghi attivati e ai quali si è fatto

riferimento nella Sezione 3.

4.4 Componenti del Gruppo di Miglioramento e del Nucleo di Valutazione Interna e loro ruolo

Gruppo di Miglioramento

Dirigente Scolastico MOLA CLAUDIO con funzione di presidente e di coordinazione delle attività

F.S. SENTENZA GIOVANNA Con funzione di redazione e pubblicizzazione del documento.

F.S. BARRETTA ANNAMARIA Con funzione di raccordo con il N.V.I. per azioni di monitoraggio.

F.S. MONTANINO ALESSANDRA Con funzione di raccordo con il N.V.I. per azioni di monitoraggio.

F.S. SCOGNAMIGLIO ELENA Con funzione di raccordo con il N.V.I. per azioni di monitoraggio.

F.S. SAVINO CARMELA Con funzione di pubblicizzazione del documento

Nucleo di Valutazione Interna (N.V.I.)

Dirigente Scolastico MOLA CLAUDIO con funzione di presidente e di coordinazione delle attività

Doc. CAMPANA LUISA Con funzione di calendarizzazione degli interventi

Doc. REGA TERESA Con funzione di documentazione delle attività

Doc. SAVONA BARBARA Con funzione di predisposizione di questionari e strumenti di

rilevazione

Doc. MERCADANTE MARIA Con funzione di predisposizione di questionari e strumenti di

rilevazione

Sig.ra CITARELLI LUISA Con funzione di raccordo con gli uffici amministrativi

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Appendice A - Obiettivi del Piano Triennale dell’Offerta Formativa

della Legge 107/2015 La legge, in base al comma 7 dell’art. 1 della legge 107, le istituzioni possono inserire nel loro piano

triennale dell’Offerta Formativa alcuni tra i seguenti obiettivi:

a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento

all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante

l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning;

b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale, nell'arte e nella storia

dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei

suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti

in tali settori;

d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra

le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei

beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in

materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità;

e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della

sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;

f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;

g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita

sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione

alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;

h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché' alla

produzione e ai legami con il mondo del lavoro;

i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

j) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio

degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati;

k) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio;

l) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione

del monte orario;

m) incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;

n) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;

o) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;

p) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda;

q) definizione di un sistema di orientamento.

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Appendice B - L’Innovazione promossa da Indire attraverso le Avanguardie Educative

Nel Manifesto del movimento delle Avanguardie Educative, vengono individuati sette ‘orizzonti’ coinvolti nel processo innovativo delle scuole, che sono riassunti nei seguenti punti:

1) Trasformare il modello trasmissivo della scuola

2) Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare

3) Creare nuovi spazi per l’apprendimento

4) Riorganizzare il tempo del fare scuola

5) Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza

6) Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento tra pari, scuola/azienda, ecc.)

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Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno

I dati di seguito riportati fanno riferimento allo status quo relativo all’a.s. 2016/2017.

SCUOLA INFANZIA

Annualità Posto comune

n. docenti

Posto di sostegno

n. docenti

a.s. 2016-2017 10 1

In aggiunta: 1 docente di religione

SCUOLA PRIMARIA

Annualità Posto comune

n. docenti

Posto di sostegno

n. docenti

a.s. 2016-2017 15 4

In aggiunta: 1 docente di religione + 2 ore

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Classe di

concorso/sostegno

a.s. 2016-2017

n. docenti

A043 14

A059 8

A345 4

A245 3

A028 3

A033 3

A030 4

A032 3

AJ77 1

AH77 1

AI77 1

AB77 1

sostegno 10

In aggiunta, per l’insegnamento di Religione Cattolica: 1 cattedra e 7 ore

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Fabbisogno di organico di posti di potenziamento

Dotazione attribuita e la modalità di impiego nell’a.s. 2016/17

L’organico di potenziamento attribuito ed utilizzato nell’a.s. 2016/17 è il seguente:

N. 2 unità di personale per la classe di concorso EEEE (posto comune per l’insegnamento nella scuola

primaria), con orario di servizio pieno. Il loro orario di servizio settimanale è stato così organizzato:

o N° 18 ore in interventi di recupero e potenziamento per l’area linguistico – espressiva e per

l’area scientifico-tecnica, strutturati in orario curriculare e riferiti a gruppi di livello nelle varie

classi e con collocazione temporale scaturente dalle considerazioni effettuate in fase di

programmazione, per l’adeguamento delle strategie di apprendimento a garanzia del

successo formativo e della valorizzazione delle eccellenze.

o N° 4 ore settimanali per le sostituzioni su supplenze brevi

N. 1 unità di personale per la classe di concorso A028 (ed. artistica sec. I grado). L’orario è stato così

organizzato:

o N° 14 ore in interventi di recupero e potenziamento per l’area artistica, strutturati in orario

curriculare (ed eventualmente extra-curriculare) e riferiti a gruppi di livello nelle varie classi e

con collocazione temporale scaturente dalle considerazioni effettuate in fase di consigli di

classe, per l’adeguamento delle strategie di apprendimento a garanzia del successo

formativo e della valorizzazione delle eccellenze.

o N° 4 ore settimanali per le sostituzioni su supplenze brevi

N. 1 cattedra per la classe di concorso A030 (ed. motoria sec. I grado). L’orario è stato così

organizzato:

o N° 14 ore in interventi di recupero e potenziamento per l’area motoria, strutturati in orario

curriculare (ed eventualmente extra-curriculare) e riferiti a gruppi di livello nelle varie classi e

con collocazione temporale scaturente dalle considerazioni effettuate in fase di consigli di

classe, per l’adeguamento delle strategie di apprendimento a garanzia del successo

formativo e della valorizzazione delle eccellenze.

o N° 4 ore settimanali per le sostituzioni su supplenze brevi

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Fabbisogno di organico di personale ATA

Il personale ATA, a conferma dello status quo relativo all’anno scolastico 2016/17, è così riassunto:

Qualifica Contratto a tempo indeterminato

Direttore SGA 1

Assistente amministrativo 5

Collaboratore scolastico 10

Scelte organizzative e gestionali

Non è possibile il miglioramento senza organizzazione. L’organizzazione è il presupposto per la

leadership diffusa e, di conseguenza, per la crescita delle competenze e la valorizzazione delle

professionalità.

Il funzionigramma è già presente nel PTOF, di seguito sono riportati solo i compiti delle funzioni

strumentali e dei gruppi di supporto.

Funzioni

Strumentali e gruppi

di supporto

Le Funzioni Strumentali sono insegnanti che, coadiuvati da gruppi di

lavoro, coordinano azioni in aree che il Collegio ha ritenuto strategiche per

la sua proposta formativa.

Di seguito sono declinati i compiti per ciascuna funzione strumentale.

Area 1: Supporto alla gestione del POF

Monitoraggio del Piano (Triennale) dell’Offerta Formativa;

Adeguamento del PTOF;

Adeguamento del Piano di Miglioramento;

Redazione del Rapporto di Auto Valutazione (in collaborazione con

il NIV);

Monitoraggio della formazione del Personale.

Area 2: Interventi di supporto al miglioramento dell’azione didattica

Monitoraggio degli esiti correnti degli studenti attraverso

l’elaborazione dei dati associati alle prove oggettive condivise;

Predisposizione e/o adeguamento degli strumenti di pianificazione,

rendicontazione didattica e valutazione in rapporto alle Indicazioni

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Nazionali;

Archiviazione delle buone pratiche;

Monitoraggio esiti INVALSI.

Area 3 (a): Supporto agli alunni

Monitoraggio delle esigenze formative degli alunni e della richiesta

delle famiglie predisponendo iniziative di recupero, potenziamento

e sostegno;

Coordinamento dei gruppi di lavoro per gli alunni con diverse

abilità ed in generale con Bisogni Educativi Speciali, facilitando

accoglienza, inclusione, benessere ed educazione alla salute;

Promozione e coordinamento di interventi per il contenimento e la

prevenzione della dispersione scolastica;

Cura della comunicazione con le famiglie.

Area 3 (b): Continuità – orientamento – esiti a distanza

Monitoraggio degli esiti a distanza ai fini della continuità e

dell’orientamento e per l’adeguamento dell’azione didattica e

dell’agito in termini di curricolo verticale;

Coordinamento delle attività di continuità interna;

Coordinamento delle attività di orientamento esterno.

Area 4: Iniziative per lo sviluppo della comunicazione e dei rapporti

con il Territorio

Cura i rapporti con Enti ed Istituzioni del territorio per iniziative

culturali e formative;

Ricerca di iniziative finalizzate all’acquisizione di risorse (ad

eccezione di quelle di matrice UE);

Partecipazione a bandi e gare (ad eccezione di quelle di matrice

UE);

Coordinamento della stesura del giornale di Istituto, anche in

formato digitale.

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Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale

Il Piano Nazionale Scuola Digitale è una delle linee di azione più ambiziose della legge 107. Esso

prevede tre grandi linee di attività:

1. miglioramento dotazioni hardware 2. attività didattiche 3. formazione insegnanti

La scuola aderisce al PNSD con le seguenti azioni:

Partecipazione a PON - FESR per arricchimento e riqualificazione delle infrastrutture tecnologiche

Partecipazione ai PON-FSE per interventi di formazione sia per docenti che per alunni

Attivazione di percorsi formativi rivolti agli alunni per il conseguimento di certificazioni informatiche (es. EIPASS)

Attivazione di percorsi formativi rivolti al personale per il conseguimento di certificazioni

informatiche Adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la

condivisione dei dati Particolare attenzione ai temi della sicurezza e privacy in rete Diffusione di materiali didattici prodotti autonomamente dalla scuola

In linea di massima, l’adesione al PNSD, nell’arco del triennio e come appare da separato documento,

può sintetizzarsi come segue:

Formazione interna (nell’arco di un triennio)

Censire le competenze informatiche del personale e identificare i bisogni formativi

Avviare formazione base per l’utilizzazione delle nuove tecnologie (nell’anno 2015/16 si attiverà

un corso sugli elementi di statistica per il controllo dei processi formativi con applicazioni con il

foglio elettronico)

Avviare l’utilizzazione di piattaforme di e-learning

Sviluppare e diffondere il pensiero computazionale

Avviare percorsi integrati con le nuove tecnologie per la didattica per competenze

Realizzare learning object con LIM o altre tecnologie

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Coinvolgimento della comunità

Aprire uno spazio sul sito web dedicato al PNSD Programmare eventi aperti al territorio (cittadinanza digitale, sicurezza, uso social network, cyberbullismo)Individuare parametri per l’autorevolezza e la qualità delle informazioniUtilizzare il cloud per condividere attività e buone praticheAggiornare il curricolo di “tecnologia”Partecipare a bandi territoriali, nazionali ed europei, anche con accordi di rete

Creare soluzioni innovative

Integrare, ampliare la Wi-Fi partecipando a PON FESR

Condivisione di contenuti di qualità per la didattica

Costruire curricola verticali per competenze digitali

Creazione di aule 2.0 e 3.0

Creazione di depositary disciplinari

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Il Piano di Formazione del Personale Docente

Una delle novità più rilevanti della Legge 107/2015 riguarda la formazione dei Docenti, che il comma

124 definisce come “obbligatoria, permanente e strutturale”. Tale disposizione è entrata in vigore in toto

con la Legge e quindi dal luglio 2015. Si aggiunge: “Le attività di formazione sono definite dalle singole

istituzioni scolastiche in coerenza con il Piano Triennale dell'Offerta Formativa”, ma anche con il

Piano Nazionale per la Formazione che il MIUR emana ogni tre anni.

In apertura dell’a.s. 2015/16, non risultando ancora emanato il Piano Nazionale per la Formazione e

dovendo, comunque, procedere all’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa per il triennio

2016/17- 2018/19, prudentemente, l’Istituto ha redatto un Piano di Formazione sviluppato secondo tre

direttrici prioritarie che emergono dalla lettura del Rapporto di Auto Valutazione:

1. Formazione in tema di sicurezza, sia per le figure sensibili, sia erga omnes, ottemperando al

dettato del D.Lgs. 81/08 con le 12 ore obbligatorie per tutto il personale che non risulti munito

della specifica certificazione di avvenuta formazione;

2. Formazione del Personale Docente sui Bisogni Educativi Speciali e sulle correlate dinamiche del

processo di insegnamento – apprendimento;

3. Formazione sull’utilizzazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Questo Piano di formazione è stato, di fatto, già recepito nel POF 2015/16 e confermato come Piano di

Formazione per il POF Triennale, previo adeguamenti necessari che verranno approvati annualmente e

contestualmente con l’adeguamento del PTOF.

Nell’ottobre 2016, in fase di adeguamento del POF Triennale, è stato alfine emanato dal MIUR il Piano

Nazionale per la Formazione in cui sono declinati le seguenti nove priorità tematiche:

1. Autonomia organizzativa e didattica

2. Valutazione e miglioramento

3. Didattica per competenze e innovazione metodologica

4. Competenze di lingua straniera

5. Competenze digitali e nuovi ambienti per l'apprendimento

6. Scuola e Lavoro

7. Competenze di cittadinanza e cittadinanza globale

8. Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile - Integrazione

9. Inclusione disabilità

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In definitiva il Piano di Formazione dell’Istituzione Scolastica deve svilupparsi cercando coerenza tra:

Le tematiche prima elencate nel Piano Nazionale

Le direttrici tracciate dal rapporto di Autovalutazione

I bisogni formativi dei Docenti

Solo l’incontro tra queste tre diverse esigenze potrà assicurare lo sviluppo di un itinerario di formazione

che sia garante

degli obiettivi di crescita dei singoli Docenti

degli obiettivi di miglioramento della Scuola

della strategia di sviluppo dell’intero Paese

É significativo sintetizzare quanto programmato ed espletato nell’a.s. 2015/16 per comprendere il senso

delle scelte alfine effettuate per l’a.s. 2016/17.

Sicurezza

Si è adempiuto all’obbligo di formazione in tema di sicurezza per tutto il Personale che ne era pressoché tutto sprovvisto

Si è proceduto alla formazione di figure di preposti

Si è proceduto alla formazione di unità di personale sull’uso dei defibrillatori

Bisogni Educativi Speciali

Si è garantita una unità formativa sui BES con un ente accreditato con rilascio di

certificazione

Si è sollecitata la partecipazione di gruppi di Docenti ad iniziative di formazione sui temi

dell’inclusione presso altre II.SS.

Innovazione

Si è garantita una unità formativa sull’uso del foglio elettronico per l’elaborazione statistica dei dati. É apparso opportuno, infatti, che tutti familiarizzassero con alcuni

concetti statistici rilevanti nella gestione delle informazioni contenute nei dati

Si è garantita la possibilità di partecipazione ad iniziative di formazione sulla didattica

della lingua inglese nella scuola primaria in un’altra I.S. con cui si lavora in stretto

rapporto di continuità.

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Per l’a.s. 2016/17 il match tra le diverse esigenze presentate e la coerenza con quanto già intrapreso, si

è raggiunto con un fecondo confronto collegiale cui è seguita una puntuale rilevazione da parte della F.S.

preposta che ha individuato i seguenti temi di formazione:

Area della metodologia e

della didattica

Progettazione e valutazione per competenze e relativo processo di

certificazione, in coerenza con l’obiettivo 3 del Piano Nazionale

Area psicopedagogica Intelligenza emotiva, stili cognitivi, strategie di apprendimento,

ancora in coerenza con lo stesso obiettivo del Piano Nazionale

Uso dei nuovi linguaggi e

nuove tecnologie

Le tecnologie come strumento di didattica, in coerenza con

l’obiettivo 5 del Piano Nazionale

La proposta formativa

L’Istituto Comprensivo “Ragazzi d’Europa” presenta questa articolazione dell’offerta formativa:

Scuola dell’infanzia

Orario dalle ore 08.30 alle ore 16.30 dal lunedì al venerdì per complessive 40 ore settimanali e con

servizio mensa.

Scuola Primaria

Orario dalle ore 08.15 alle ore 13.45 dal lunedì al venerdì, ad eccezione del venerdì in cui l’orario

delle lezioni va dalle ore 08.15 alle ore 13.15, per complessive 27 ore settimanali.

Scuola Secondaria di primo grado

L’orario prevede 30 ore settimanali che saranno articolate su cinque giorni.

Gli alunni delle classi con l’insegnamento dello strumento musicale effettuano due rientri

pomeridiani di un’ora, per l’espletamento di tale insegnamento.

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CURRICOLO VERTICALE

PER COMPETENZE

A.S. 2016-2017

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COSA È UN CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE? “Un curricolo organizza e descrive l’intero percorso formativo che uno studente compie, dalla scuola

dell’infanzia alla scuola secondaria, nel quale si intrecciano e si fondono i processi cognitivi e quelli

relazionali. Nel curricolo trova spazio l’attenzione alla realtà sociale nella quale la scuola è inserita, la sua

cultura, le specifiche esigenze rilevate nell’ascolto dei bisogni degli alunni e nel confronto con le richieste

e le attese delle famiglie e del territorio”. Esso non è basato sui saperi ma sul “saper fare”.

COSA È UNA COMPETENZA? La competenza è stata definita una “knoweldge in action” ovvero un sapere che si fa azione. In questa

ottica il fine dell’apprendimento non sono i saperi, ma come questi saperi vengono utilizzati in diverse

situazioni problematiche. I saperi, quindi, rappresentano degli strumenti attraverso i quali gli alunni

interagiscono nella realtà, nella comunità operando continui transfert cognitivi.

IL CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DEL NOSTRO ISTITUTO Il curricolo verticale per competenze del nostro istituto è conseguenza delle riflessioni degli anni

scolastici scorsi nei quali sono state attivate strategie per assicurare il successo formativo degli alunni e

costruire la mission della scuola in modo condiviso.

Queste riflessioni sono emerse durante:

- la partecipazione al progetto ”Valutazione e Miglioramento”;

- l’aiuto di osservatori esterni;

- il corso di formazione sul curricolo verticale.

I nostri steps Conoscere-Valutare-Migliorare ci hanno condotto alla elaborazione di un curricolo verticale

per competenze, frutto della collaborazione tra docenti dei tre ordini di scuola: Infanzia – Primaria –

Secondaria di 1° grado.

LA CORNICE NORMATIVA DEL CURRICOLO Il primo riferimento normativo è l’art.8 del Regolamento dell’autonomia D.P.R. 275/99 nel quale si

richiede ad ogni scuola di assumersi la responsabilità di dotarsi di un proprio curricolo di scuola

superando, così, i rigidi programmi nazionali.

Nuove Indicazioni nazionali 2007 nelle quali si definisce il curricolo di istituto come “espressione della

libertà di insegnamento e dell’autonomia scolastica…esplicita le scelte della comunità scolastica e

l’identità dell’istituto”.

Assi culturali.

Atto di indirizzo 1° ciclo di istruzione 2009.

Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea sulle competenze chiave 2006.

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Dall’analisi di contesto contenuta nel nostro P.O.F. è emerso che il territorio ha carenza di risorse culturali e luoghi associativi in grado di coadiuvare l’azione formativa della scuola. Oltre le attività scolastiche gli studenti hanno poche opportunità di socializzazione e di partecipazione attiva alla vita della propria città. Da questo contesto socio-culturale l’alunno che arriva nel nostro istituto si caratterizza per la mancanza di esperienze di vita associativa nella quale operare un confronto con gli altri, conoscere meglio le proprie attitudini per operare scelte consapevoli e sentirsi cittadino attivo nella propria comunità.

La conoscenza del background socio-culturale dei nostri alunni ci ha consentito di valutare quali sono i bisogni emergenti a cui la scuola deve far fronte per assicurare il successo formativo di tutti gli alunni. Quale è la richiesta implicita percepita? La necessità di fornire strumenti e sviluppare competenze per imparare a imparare lungo l’arco della vita.

CONOSCERE

STUDIO DELLE RISORSE

SOCIO-CULTURALI DEL

TERRITORIO.

IN QUESTO CONTESTO

QUALE ALUNNO ARRIVA NEL

NOSTRO ISTITUTO?

VALUTARE

QUALI SONO I REALI BISOGNI

FORMATIVI DEGLI ALUNNI?

QUALE RICHIESTA IMPLICITA

PERCEPITA?

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51

Sviluppare competenze per operare scelte consapevoli per il proprio futuro, utilizzare le proprie attitudini in modo creativo, sviluppare il pensiero divergente. Sentirsi parte attiva di una comunità e apportare il proprio contributo, sperimentare nella vita quotidiana le competenze acquisite per risolvere problemi. L’elaborazione della mission di una scuola non può prescindere da ciò che è il contesto di provenienza degli alunni e dai loro reali bisogni. La mission della scuola non è pensata prima di tutti i passaggi che abbiamo analizzato. Essa scaturisce dal bisogno di rispondere ad una esigenza reale della nostra utenza e in questo rientrano non solo la richiesta implicita degli studenti, ma anche le aspettative delle famiglie. Dall’analisi e valutazione delle esigenze e bisogni formativi dei nostri alunni sono stati elaborati i profili in uscita dei tre ordini di scuola che hanno come traguardo il conseguimento di tre competenze chiave che sono trasversali alle altre competenze e a tutti i saperi e assi disciplinari. IMPARARE A IMPARARE SPIRITO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITA’ COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE.

MIGLIORARE ELABORARE LA MISSION

DELLA SCUOLA RISPONDENTE

AI REALI BISOGNI DEGLI

ALUNNI

ELABORAZIONE DI UN

CURRICOLO VERTICALE

CON LA DEFINIZIONE DEI

PROFILI IN USCITA

PER I TRE ORDINI DI SCUOLA

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52

Competenze chiave europee

Comunicazione nella madrelingua

Comunicazione nelle lingue straniere

Competenza matematica e competenze di

base in scienza e tecnologia

Competenza digitale

Imparare a imparare

Competenze sociali e civiche

Spirito di iniziativa e imprenditorialità

Consapevolezza ed espressione culturale

Competenze chiave per l’esercizio della cittadinanza

Imparare a imparare

Progettare

Comunicare

Collaborare e partecipare

Agire in modo autonomo e responsabile

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire e interpretare l’informazione

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GRIGLIA DELLE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE E DI CITTADINANZA

Competenze chiave

europee

Competenze di

cittadinanza

Profilo studente

Descrizione competenze in uscita

SCUOLA DELL’INFANZIA

Descrizione competenze in uscita SCUOLA PRIMARIA

Descrizione competenze in uscita

SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO

Imparare a imparare.

Imparare a imparare.

Acquisizione di un metodo di studio e di

lavoro.

Organizza delle esperienze in procedure e schemi mentali.

Utilizza semplici strategie di memorizzazione per rendere più agevole il proprio metodo di lavoro.

Utilizza strategie per rendere efficace ed autonomo il proprio metodo di studio.

Inizia ad usare i diversi concetti per selezionare e sistemare le sequenze fondamentali di esperienze.

Opera semplici rielaborazioni d’informazioni utili attraverso diverse strategie metodologiche.

Comprende, analizza e rielabora i saperi in modo personale e creativo.

Utilizza le tecniche acquisite per organizzare il proprio lavoro in tempi adeguati.

Organizza il proprio lavoro, lo esegue utilizzando le informazioni acquisite e rispettando tempi prestabiliti.

Organizza il proprio lavoro ottimizzando il tempo a disposizione.

Utilizza un linguaggio appropriato per comunicare in maniera efficace attraverso diversi linguaggi.

Si esprime in maniera chiara, organica e coesa utilizzando i linguaggi propri di ciascuna disciplina.

Si esprime in maniera appropriata ed efficace utilizzando i linguaggi propri di ciascuna disciplina.

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Competenze chiave

europee

Competenze di

cittadinanza

Profilo studente

Descrizione competenze in uscita

SCUOLA DELL’INFANZIA

Descrizione competenze in uscita

SCUOLA PRIMARIA

Descrizione competenze in uscita

SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO

Competenze sociali e civiche.

Collaborare e partecipare.

Agire in modo autonomo e responsabile.

Possedere strumenti

che permettono di affrontare

la complessità del vivere

nella società globale del

nostro tempo.

Agisce in modo curioso all’interno del gruppo.

Interagisce in modo partecipativo e costruttivo nel gruppo.

Si relaziona rispettando la diversità e cogliendola come fattore di crescita.

Dialoga, discute e inizia a confrontarsi con gli altri.

Interviene in maniera pertinente in situazioni di confronto.

Gestisce in modo positivo la conflittualità mostrandosi disponibile e aperto al confronto.

Partecipa e coopera per uno scopo comune.

Collabora per uno scopo comune rispettando regole e ruoli.

Contribuisce in modo attivo alla realizzazione di uno scopo comune, consapevole delle regole e dei ruoli.

Inizia a riconoscere la propria identità socio-culturale.

Si riconosce ed interagisce nella comunità d’appartenenza, ed è consapevole di essere parte di un comunità più vasta.

Ha consapevolezza del senso di appartenenza ad una comunità.

Inizia a mostrare atteggiamenti di rispetto verso sé, gli altri e l’ambiente circostante.

Assume atteggiamenti responsabili per il rispetto e la salvaguardi ambientale.

Assume atteggiamenti responsabili per la salvaguardia dell’ambiente.

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Competenze chiave europee

Competenze di

cittadinanza

Profilo studente

Descrizione competenze in uscita

SCUOLA DELL’INFANZIA

Descrizione competenze in uscita SCUOLA PRIMARIA

Descrizione competenze in uscita

SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO

Spirito d’iniziativa e

senso di imprenditorialità.

Progettare, risolvere problemi, elaborare

informazioni.

Pensare, decidere e

agire in modo autonomo e

interdipendente sviluppando

comportamenti di

responsabilità.

Inizia a conoscere le proprie potenzialità e si adopera per attivarle.

Riconosce i propri punti di forza e i propri punti deboli e si impegna per sfruttarli o superarli.

Organizza il lavoro in modo razionale e originale sia individualmente sia in collaborazione all’interno del gruppo.

Organizza in modo autonomo il proprio lavoro.

Organizza il proprio lavoro per raggiungere obiettivi anche attraverso la creatività e il pensiero divergente.

Conosce le proprie

attitudini ed è in grado

di operare delle scelte

per il futuro

Individua e riconosce i nessi di causa-effetto in situazioni libere e strutturate.

Sa valutare le conseguenze delle proprie scelte.

Si assume la responsabilità delle proprie scelte accettandone consapevolmente le conseguenze.

Ha acquisito un livello di autonomia individuale e collettiva all’interno dei gruppi.

Lavora sia individualmente sia in collaborazione all’interno dei gruppi rispettando ruoli e scelte.

Imposta il proprio

lavoro seguendo le

varie fasi di un

percorso risolutivo in

maniera originale.

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Competenze chiave relative agli assi culturali

ognuna delle quali viene declinata in abilità

e conoscenze

Asse dei Linguaggi (diviso a sua volta in Lingua italiana,

Lingua straniera, Altri linguaggi)

Asse Matematico

Asse Scientifico-tecnologico

Asse Storico-sociale

ASSE DEI LINGUAGGI L’asse dei linguaggi ha l’obiettivo di far acquisire allo studente la conoscenza e padronanza della lingua italiana come ricezione, produzione scritta e orale; la conoscenza di almeno una lingua straniera; la fruizione consapevole di molteplici forme espressive non verbali; un adeguato utilizzo delle tecnologie delle informazioni e della comunicazione.

Competenze di base a conclusione della scuola secondaria di I grado

Padronanza della lingua italiana

Utilizzare gli strumenti espressivi ed argomentativi per affrontare le molteplici

situazioni comunicative.

Leggere, comprendere ed analizzare testi scritti di vario tipo.

Produrre testi di vario tipo adeguandoli ai differenti scopi comunicativi.

Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi.

Utilizzare gli strumenti fondamentali per apprezzare il proprio patrimonio artistico.

Utilizzare e produrre semplici testi multimediali.

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ASSE MATEMATICO

L’asse matematico ha l’obiettivo di far acquisire allo studente saperi e competenze che lo pongono nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo. La competenza matematica consiste nell’abilità di individuare e applicare le procedure che consentono di esprimere e affrontare situazioni problematiche.

Competenze di base a conclusione della scuola secondaria di I grado

Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica.

Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e

relazioni.

Individuare strategie appropriate per la soluzione di problemi.

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli

stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando

consapevolmente gli strumenti di calcolo.

ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO L’asse scientifico ha l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del mondo circostante, per osservare fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale.

Competenze di base a conclusione della scuola secondaria di I grado

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale.

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle

trasformazioni di energia.

Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.

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ASSE STORICO-SOCIALE L’asse storico-sociale ha l’obiettivo di fornire allo studente le competenze relative all’area storica che riguardano la capacità di percepire gli eventi storici nella loro dimensione locale, nazionale, europea e mondiale, cogliendo nel passato le radici del presente. Il senso d’appartenenza, alimentato dalla consapevolezza da parte dello studente di essere inserito in un sistema di regole fondato sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e dei doveri, concorre alla sua educazione, alla convivenza e all’esercizio attivo della cittadinanza.

Competenze di base a conclusione della scuola secondaria di I grado

Comprendere gli eventi storici in una dimensione spazio-temporale attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.

Adottare nella vita quotidiana comportamenti responsabili in linea con i

dettami dei fondamentali principi della Costituzione Italiana.

Conoscere le opportunità lavorative del proprio territorio per orientarsi con

consapevolezza.

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Asse dei linguaggi

Traguardi al termine della

Scuola dell’infanzia

Traguardi al termine della

Scuola primaria

Traguardi al termine della

Scuola secondaria di I grado

I DISCORSI E LE PAROLE ITALIANO

Il bambino:

Usa la lingua italiana, arricchisce e

precisa il proprio lessico, comprende parole e

discorsi, fa ipotesi sui significati.

Sa esprimere e comunicare agli altri

emozioni, sentimenti, argomentazioni

attraverso il linguaggio verbale che utilizza in

differenti situazioni comunicative.

Sperimenta rime, filastrocche,

drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca

somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.

Ascolta e comprende narrazioni, racconta

e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa

il linguaggio per progettare attività e per

definirne regole.

Ragiona sulla lingua, scopre la presenza

di lingue diverse, riconosce e sperimenta la

pluralità dei linguaggi, si misura con la

creatività e la fantasia.

Si avvicina alla lingua scritta, esplora e

sperimenta prime forme di comunicazione

attraverso la scrittura, incontrando anche le

tecnologie digitali e i nuovi media.

L’alunno:

Partecipa a scambi comunicativi

(conversazione, discussione di classe o di

gruppo) con compagni e insegnanti rispettando

il turno e formulando messaggi chiari e

pertinenti, in un registro il più possibile

adeguato alla situazione.

Ascolta e comprende testi orali «diretti» o

«trasmessi» dai media cogliendone il senso, le

informazioni principali e lo scopo.

Legge e comprende testi di vario tipo,

continui e non continui, ne individua il senso

globale e le informazioni principali, utilizzando

strategie di lettura adeguate agli scopi.

Utilizza abilità funzionali allo studio:

individua nei testi scritti informazioni utili per

l’apprendimento di un argomento dato e le

mette in relazione; le sintetizza, in funzione

anche dell’esposizione orale; acquisisce un

primo nucleo di terminologia specifica.

Legge testi di vario genere facenti parte

della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta

sia in lettura silenziosa e autonoma e formula

su di essi giudizi personali.

Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari

e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse

occasioni di scrittura che la scuola offre;

rielabora testi parafrasandoli, completandoli,

Lo studente:

Interagisce in modo efficace in diverse

situazioni comunicative, attraverso modalità

dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri;

con ciò matura la consapevolezza che il dialogo,

oltre a essere uno strumento comunicativo, ha

anche un grande valore civile e lo utilizza per

apprendere informazioni ed elaborare opinioni su

problemi riguardanti vari ambiti culturali e

sociali.

Usa la comunicazione orale per

collaborare con gli altri, ad esempio nella

realizzazione di giochi o prodotti,

nell’elaborazione di progetti e nella formulazione

di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti

culturali e sociali.

Ascolta e comprende testi di vario tipo

«diretti» e «trasmessi» dai media,

riconoscendone la fonte, il tema, le

informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione

dell’emittente.

Espone oralmente all’insegnante e ai

compagni argomenti di studio e di ricerca, anche

avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe,

presentazioni al computer, ecc.).

Usa manuali delle discipline o testi

divulgativi (continui, non continui e misti)

nelle attività di studio personali e collaborative,

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60

trasformandoli.

Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i

vocaboli fondamentali e quelli di alto uso;

capisce e utilizza i più frequenti termini

specifici legati alle discipline di studio.

Riflette sui testi propri e altrui per

cogliere regolarità morfosintattiche e

caratteristiche del lessico; riconosce che le

diverse scelte linguistiche sono correlate alla

varietà di situazioni comunicative.

È consapevole che nella comunicazione

sono usate varietà diverse di lingua e lingue

differenti (plurilinguismo).

Padroneggia e applica in situazioni

diverse le conoscenze fondamentali relative

all’organizzazione logico-sintattica della frase

semplice, alle parti del discorso (o categorie

lessicali) e ai principali connettivi.

per ricercare, raccogliere e rielaborare dati,

informazioni e concetti; costruisce sulla base di

quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo

di strumenti tradizionali e informatici.

Legge testi letterari di vario tipo

(narrativi, poetici, teatrali) e comincia a

costruirne un’interpretazione, collaborando con

compagni e insegnanti.

Scrive correttamente testi di tipo diverso

(narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo,

argomentativo) adeguati a situazione,

argomento, scopo, destinatario.

Produce testi multimediali, utilizzando in

modo efficace l’accostamento dei linguaggi

verbali con quelli iconici e sonori.

Comprende e usa in modo appropriato le

parole del vocabolario di base (fondamentale;

di alto uso; di alta disponibilità).

Riconosce e usa termini specialistici in

base ai campi di discorso.

Adatta opportunamente i registri

informale e formale in base alla situazione

comunicativa e agli interlocutori, realizzando

scelte lessicali adeguate.

Riconosce il rapporto tra varietà

linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il

loro uso nello spazio geografico, sociale e

comunicativo.

Padroneggia e applica in situazioni

diverse le conoscenze fondamentali relative al

lessico, alla morfologia, all’organizzazione

logico-sintattica della frase semplice e

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complessa, ai connettivi testuali; utilizza le

conoscenze metalinguistiche per comprendere

con maggior precisione i significati dei testi e

per correggere i propri scritti.

LINGUA STRANIERA

Inglese

(I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro

Comune Europeo di Riferimento per le lingue del

Consiglio d’Europa)

L’alunno:

Comprende brevi messaggi orali e scritti

relativi ad ambiti familiari.

Descrive oralmente e per iscritto, in modo

semplice, aspetti del proprio vissuto e del

proprio ambiente ed elementi che si riferiscono

a bisogni immediati.

Interagisce nel gioco; comunica in modo

comprensibile, anche con espressioni e frasi

memorizzate, in scambi di informazioni

semplici e di routine.

Svolge i compiti secondo le indicazioni

date in lingua straniera dall’insegnante,

chiedendo eventualmente spiegazioni.

Individua alcuni elementi culturali e

coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della

lingua straniera.

Inglese (I traguardi sono riconducibili al Livello A2 del Quadro

Comune Europeo di Riferimento per le lingue del

Consiglio d’Europa)

Lo studente:

Comprende oralmente e per iscritto i

punti essenziali di testi in lingua standard su

argomenti familiari o di studio che affronta

normalmente a scuola e nel tempo libero.

Descrive oralmente situazioni, racconta

avvenimenti ed esperienze personali, espone

argomenti di studio.

Interagisce con uno o più interlocutori in

contesti familiari e su argomenti noti.

Legge semplici testi con diverse strategie

adeguate allo scopo.

Legge testi informativi e ascolta

spiegazioni attinenti a contenuti di studio di

altre discipline.

Scrive semplici resoconti e compone

brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e

familiari.

Individua elementi culturali veicolati

dalla lingua materna o di scolarizzazione e li

confronta con quelli veicolati dalla lingua

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“RAGAZZI D’EUROPA”

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straniera, senza atteggiamenti di rifiuto.

Affronta situazioni nuove attingendo al

suo repertorio linguistico; usa la lingua per

apprendere argomenti anche di ambiti

disciplinari diversi e collabora fattivamente con

i compagni nella realizzazione di attività e

progetti.

Autovaluta le competenze acquisite ed è

consapevole del proprio modo di apprendere.

Seconda lingua comunitaria (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro

Comune Europeo di Riferimento per le lingue del

Consiglio d’Europa)

Lo studente:

Comprende brevi messaggi orali e scritti

relativi ad ambiti familiari.

Comunica oralmente in attività che

richiedono solo uno scambio di informazioni

semplice e diretto su argomenti familiari e

abituali.

Descrive oralmente e per iscritto, in modo

semplice, aspetti del proprio vissuto e del

proprio ambiente.

Legge brevi e semplici testi con tecniche

adeguate allo scopo.

Chiede spiegazioni, svolge i compiti

secondo le indicazioni date in lingua straniera

dall’insegnante.

Stabilisce relazioni tra semplici elementi

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63

linguistico-comunicativi e culturali propri delle

lingue di studio.

Confronta i risultati conseguiti in lingue

diverse e le strategie utilizzate per imparare.

IMMAGINI, SUONI, COLORI MUSICA

Il bambino:

Segue con curiosità e piacere spettacoli di

vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di

animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto

della musica e per la fruizione di opere d’arte.

Scopre il paesaggio sonoro attraverso

attività di percezione e produzione musicale

utilizzando voce, corpo e oggetti.

Sperimenta e combina elementi musicali

di base, producendo semplici sequenze sonoro-

musicali.

Esplora i primi alfabeti musicali,

utilizzando anche i simboli di una notazione

informale per codificare i suoni percepiti e

riprodurli.

L’alunno:

Esplora, discrimina ed elabora eventi

sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e

in riferimento alla loro fonte.

Esplora diverse possibilità espressive

della voce, di oggetti sonori e strumenti

musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli

altri; fa uso di forme di notazione analogiche o

codificate.

Articola combinazioni timbriche, ritmiche

e melodiche, applicando schemi elementari; le

esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi

compresi quelli della tecnologia informatica.

Improvvisa liberamente e in modo creativo,

imparando gradualmente a dominare tecniche e

materiali, suoni e silenzi.

Esegue, da solo e in gruppo, semplici

brani vocali o strumentali, appartenenti a generi

e culture differenti, utilizzando anche strumenti

didattici e auto-costruiti.

Riconosce gli elementi costitutivi di un

semplice brano musicale, utilizzandoli nella

pratica.

Ascolta, interpreta e descrive brani

musicali di diverso genere.

Lo studente:

Partecipa in modo attivo alla

realizzazione di esperienze musicali attraverso

l’esecuzione e l’interpretazione di brani

strumentali e vocali appartenenti a generi e

culture differenti.

Usa diversi sistemi di notazione

funzionali alla lettura, all’analisi e alla

produzione di brani musicali.

È in grado di ideare e realizzare, anche

attraverso l’improvvisazione o partecipando a

processi di elaborazione collettiva, messaggi

musicali e multimediali, nel confronto critico

con modelli appartenenti al patrimonio

musicale, utilizzando anche sistemi informatici.

Comprende e valuta eventi, materiali,

opere musicali riconoscendone i significati,

anche in relazione alla propria esperienza

musicale e ai diversi contesti storico-culturali.

Integra con altri saperi e altre pratiche

artistiche le proprie esperienze musicali,

servendosi anche di appropriati codici e sistemi

di codifica.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

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64

IL CORPO E IL MOVIMENTO EDUCAZIONE FISICA

Il bambino:

Vive pienamente la propria corporeità, ne

percepisce il potenziale comunicativo ed

espressivo, matura condotte che gli consentono

una buona autonomia nella gestione della

giornata a scuola.

Riconosce i segnali e i ritmi del proprio

corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e

adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e

di sana alimentazione.

Prova piacere nel movimento e

sperimenta schemi posturali e motori, li applica

nei giochi individuali e di gruppo, anche con

l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di

adattarli alle situazioni ambientali all’interno

della scuola e all’aperto.

Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il

rischio, interagisce con gli altri nei giochi di

movimento, nella musica, nella danza, nella

comunicazione espressiva.

Riconosce il proprio corpo, le sue diverse

parti e rappresenta il corpo fermo e in

movimento.

Comunica, esprime emozioni, racconta,

utilizzando le varie possibilità che il linguaggio

del corpo consente.

L’alunno:

Acquisisce consapevolezza di sé

attraverso la percezione del proprio corpo e la

padronanza degli schemi motori e posturali nel

continuo adattamento alle variabili spaziali e

temporali contingenti.

Utilizza il linguaggio corporeo e motorio

per comunicare ed esprimere i propri stati

d’animo, anche attraverso la drammatizzazione

e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche.

Sperimenta una pluralità di esperienze

che permettono di maturare competenze di

giocosport anche come orientamento alla futura

pratica sportiva.

Sperimenta, in forma semplificata e

progressivamente sempre più complessa,

diverse gestualità tecniche.

Agisce rispettando i criteri base di

sicurezza per sé e per gli altri, sia nel

movimento sia nell’uso degli attrezzi e

trasferisce tale competenza nell’ambiente

scolastico ed extrascolastico.

Riconosce alcuni essenziali principi

relativi al proprio benessere psico-fisico legati

alla cura del proprio corpo, a un corretto

regime alimentare e alla prevenzione dell’uso

di sostanze che inducono dipendenza.

Comprende, all’interno delle varie

occasioni di gioco e di sport, il valore delle

regole e l’importanza di rispettarle.

Lo studente:

È consapevole delle proprie competenze

motorie sia nei punti di forza sia nei limiti.

Utilizza le abilità motorie e sportive

acquisite adattando il movimento in situazione.

Utilizza gli aspetti comunicativo-

relazionali del linguaggio motorio per entrare

in relazione con gli altri, praticando, inoltre,

attivamente i valori sportivi (fair play) come

modalità di relazione quotidiana e di rispetto

delle regole.

Riconosce, ricerca e applica a se stesso

comportamenti di promozione dello «star

bene» in ordine a un sano stile di vita e alla

prevenzione.

Rispetta criteri base di sicurezza per sé e

per gli altri.

È capace di integrarsi nel gruppo, di

assumersi responsabilità e di impegnarsi per il

bene comune.

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65

IMMAGINI, SUONI, COLORI ARTE E IMMAGINE

Il bambino:

Inventa storie e sa esprimerle attraverso la

drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre

attività manipolative; utilizza materiali e

strumenti, tecniche espressive e creative;

esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.

L’alunno:

Utilizza le conoscenze e le abilità relative

al linguaggio visivo per produrre varie

tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi,

rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in

modo creativo le immagini con molteplici

tecniche, materiali e strumenti (grafico-

espressivi, pittorici e plastici, ma anche

audiovisivi e multimediali).

È in grado di osservare, esplorare,

descrivere e leggere immagini (opere d’arte,

fotografie, manifesti, fumetti, ecc.) e messaggi

multimediali (spot, brevi filmati, videoclip,

ecc.).

Individua i principali aspetti formali

dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e

artigianali provenienti da culture diverse dalla

propria.

Conosce i principali beni artistico-

culturali presenti nel proprio territorio e

manifesta sensibilità e rispetto per la loro

salvaguardia.

Lo studente:

Realizza elaborati personali e creativi

sulla base di un’ideazione e progettazione

originale, applicando le conoscenze e le regole

del linguaggio visivo, scegliendo in modo

funzionale tecniche e materiali differenti anche

con l’integrazione di più media e codici

espressivi.

Padroneggia gli elementi principali del

linguaggio visivo, legge e comprende i

significati di immagini statiche e in

movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti

multimediali.

Legge le opere più significative prodotte

nell’arte antica, medievale, moderna e

contemporanea, sapendole collocare nei

rispettivi contesti storici, culturali e ambientali;

riconosce il valore culturale di immagini, di

opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi

diversi dal proprio.

Riconosce gli elementi principali del

patrimonio culturale, artistico e ambientale del

proprio territorio ed è sensibile ai problemi

della sua tutela e conservazione.

Analizza e descrive beni culturali,

immagini statiche e multimediali, utilizzando il

linguaggio appropriato.

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66

Asse matematico Traguardi al termine della

Scuola dell’infanzia

Traguardi al termine della

Scuola primaria

Traguardi al termine della

Scuola secondaria di I grado

LA CONOSCENZA DEL MONDO MATEMATICA

Il bambino:

Raggruppa e ordina oggetti e materiali

secondo criteri diversi, ne identifica alcune

proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza

simboli per registrarle; esegue misurazioni

usando strumenti alla sua portata.

Sa collocare le azioni quotidiane nel

tempo della giornata e della settimana.

Riferisce correttamente eventi del passato

recente; sa dire cosa potrà succedere in un

futuro immediato e prossimo.

Ha familiarità sia con le strategie del

contare e dell’operare con i numeri sia con

quelle necessarie per eseguire le prime

misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità.

Individua le posizioni di oggetti e

persone nello spazio, usando termini come

avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc;

segue correttamente un percorso sulla base di

indicazioni verbali.

L’alunno:

Si muove con sicurezza nel calcolo scritto

e mentale con i numeri naturali e sa valutare

l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.

Riconosce e rappresenta forme del piano

e dello spazio, relazioni e strutture che si

trovano in natura o che sono state create

dall’uomo.

Descrive, denomina e classifica figure in

base a caratteristiche geometriche, ne

determina misure, progetta e costruisce modelli

concreti di vario tipo.

Utilizza strumenti per il disegno

geometrico (riga, compasso, squadra) e i più

comuni strumenti di misura (metro,

goniometro…).

Ricerca dati per ricavare informazioni e

costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici).

Ricava informazioni anche da dati

rappresentati in tabelle e grafici.

Riconosce e quantifica, in casi semplici,

situazioni di incertezza.

Legge e comprende testi che coinvolgono

aspetti logici e matematici.

Riesce a risolvere facili problemi in tutti

gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo

sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.

Lo studente:

Si muove con sicurezza nel calcolo anche

con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse

rappresentazioni e stima la grandezza di un

numero e il risultato di operazioni.

Riconosce e denomina le forme del piano

e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne

coglie le relazioni tra gli elementi.

Analizza e interpreta rappresentazioni di

dati per ricavarne misure di variabilità e prendere

decisioni.

Riconosce e risolve problemi in contesti

diversi valutando le informazioni e la loro

coerenza.

Spiega il procedimento seguito, anche in

forma scritta, mantenendo il controllo sia sul

processo risolutivo, sia sui risultati.

Confronta procedimenti diversi e produce

formalizzazioni che gli consentono di passare

da un problema specifico a una classe di

problemi.

Produce argomentazioni in base alle

conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa

utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante

e di definizione).

Sostiene le proprie convinzioni, portando

esempi e controesempi adeguati e utilizzando

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado

“RAGAZZI D’EUROPA”

67

Descrive il procedimento seguito e

riconosce strategie di soluzione diverse dalla

propria.

Costruisce ragionamenti formulando

ipotesi, sostenendo le proprie idee e

confrontandosi con il punto di vista di altri.

Riconosce e utilizza rappresentazioni

diverse di oggetti matematici (numeri decimali,

frazioni, percentuali, scale di riduzione…).

Sviluppa un atteggiamento positivo

rispetto alla matematica, attraverso esperienze

significative, che gli hanno fatto intuire come

gli strumenti matematici che ha imparato ad

utilizzare siano utili per operare nella realtà.

concatenazioni di affermazioni; accetta di

cambiare opinione riconoscendo le

conseguenze logiche di una argomentazione

corretta.

Utilizza e interpreta il linguaggio

matematico (piano cartesiano, formule,

equazioni…) e ne coglie il rapporto col

linguaggio naturale.

Nelle situazioni di incertezza (vita

quotidiana, giochi…) si orienta con valutazioni

di probabilità.

Ha rafforzato un atteggiamento positivo

rispetto alla matematica attraverso esperienze

significative e ha capito come gli strumenti

matematici appresi siano utili in molte

situazioni per operare nella realtà.

Asse tecnologico-scientifico Traguardi al termine della

Scuola dell’infanzia

Traguardi al termine della

Scuola primaria

Traguardi al termine della

Scuola secondaria di I grado

LA CONOSCENZA DEL MONDO SCIENZE

Il bambino:

Osserva con attenzione il suo corpo, gli

organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni

naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.

Si interessa a macchine e strumenti

tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili

usi.

L’alunno:

Sviluppa atteggiamenti di curiosità e

modi di guardare il mondo che lo stimolano a

cercare spiegazioni di quello che vede

succedere.

Esplora i fenomeni con un approccio

scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei

compagni, in modo autonomo, osserva e

descrive lo svolgersi dei fatti, formula

domande, anche sulla base di ipotesi personali,

Lo studente:

Esplora e sperimenta, in laboratorio e

all’aperto, lo svolgersi dei più comuni

fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause;

ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le

conoscenze acquisite.

Sviluppa semplici schematizzazioni e

modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo,

quando è il caso, a misure appropriate e a

semplici formalizzazioni.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado

“RAGAZZI D’EUROPA”

68

propone e realizza semplici esperimenti.

Individua nei fenomeni somiglianze e

differenze, fa misurazioni, registra dati

significativi, identifica relazioni

spazio/temporali.

Individua aspetti quantitativi e qualitativi

nei fenomeni, produce rappresentazioni

grafiche e schemi di livello adeguato, elabora

semplici modelli.

Riconosce le principali caratteristiche e i

modi di vivere di organismi animali e vegetali.

Ha consapevolezza della struttura e dello

sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi

organi e apparati, ne riconosce e descrive il

funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed

ha cura della sua salute.

Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente

scolastico che condivide con gli altri; rispetta e

apprezza il valore dell’ambiente sociale e

naturale.

Espone in forma chiara ciò che ha

sperimentato, utilizzando un linguaggio

appropriato.

Trova da varie fonti (libri, internet,

discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e

spiegazioni sui problemi che lo interessano.

Riconosce nel proprio organismo strutture

e funzionamenti a livelli macroscopici e

microscopici, è consapevole delle sue

potenzialità e dei suoi limiti.

Ha una visione della complessità del

sistema dei viventi e della loro evoluzione nel

tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni

fondamentali di animali e piante, e i modi di

soddisfarli negli specifici contesti ambientali.

È consapevole del ruolo della comunità

umana sulla Terra, del carattere finito delle

risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso

a esse, e adotta modi di vita ecologicamente

responsabili.

Collega lo sviluppo delle scienze allo

sviluppo della storia dell’uomo.

Ha curiosità e interesse verso i principali

problemi legati all’uso della scienza nel campo

dello sviluppo scientifico e tecnologico.

TECNOLOGIA

L’alunno:

Riconosce e identifica nell’ambiente che

lo circonda elementi e fenomeni di tipo

artificiale.

Lo studente:

Riconosce nell’ambiente che lo circonda i

principali sistemi tecnologici e le molteplici

relazioni che essi stabiliscono con gli esseri

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado

“RAGAZZI D’EUROPA”

69

È a conoscenza di alcuni processi di

trasformazione di risorse e di consumo di

energia, e del relativo impatto ambientale.

Conosce e utilizza semplici oggetti e

strumenti di uso quotidiano ed è in grado di

descriverne la funzione principale e la struttura

e di spiegarne il funzionamento.

Sa ricavare informazioni utili su proprietà

e caratteristiche di beni o servizi leggendo

etichette, volantini o altra documentazione

tecnica e commerciale.

Si orienta tra i diversi mezzi di

comunicazione ed è in grado di farne un uso

adeguato a seconda delle diverse situazioni.

Produce semplici modelli o

rappresentazioni grafiche del proprio operato

utilizzando elementi del disegno tecnico o

strumenti multimediali.

Inizia a riconoscere in modo critico le

caratteristiche, le funzioni e i limiti della

tecnologia attuale

viventi e gli altri elementi naturali.

Conosce i principali processi di

trasformazione di risorse o di produzione di

beni e riconosce le diverse forme di energia

coinvolte.

È in grado di ipotizzare le possibili

conseguenze di una decisione o di una scelta di

tipo tecnologico, riconoscendo in ogni

innovazione opportunità e rischi.

Conosce e utilizza oggetti, strumenti e

macchine di uso comune ed è in grado di

classificarli e di descriverne la funzione in

relazione alla forma, alla struttura e ai

materiali.

Utilizza adeguate risorse materiali,

informative e organizzative per la

progettazione e la realizzazione di semplici

prodotti, anche di tipo digitale.

Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o

tabelle informazioni sui beni o sui servizi

disponibili sul mercato, in modo da esprimere

valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.

Conosce le proprietà e le caratteristiche

dei diversi mezzi di comunicazione ed è in

grado di farne un uso efficace e responsabile

rispetto alle proprie necessità di studio e

socializzazione.

Sa utilizzare comunicazioni procedurali e

istruzioni tecniche per eseguire, in maniera

metodica e razionale, compiti operativi

complessi, anche collaborando e cooperando

con i compagni.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado

“RAGAZZI D’EUROPA”

70

Progetta e realizza rappresentazioni

grafiche o infografiche, relative alla struttura e

al funzionamento di sistemi materiali o

immateriali, utilizzando elementi del disegno

tecnico o altri linguaggi multimediali e di

programmazione.

Asse storico-civile Traguardi al termine della

Scuola dell’infanzia

Traguardi al termine della

Scuola primaria

Traguardi al termine della

Scuola secondaria di I grado

IL SE’ E L'ALTRO STORIA

Il bambino:

Gioca in modo costruttivo e creativo con

gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere

le proprie ragioni con adulti e bambini.

Sviluppa il senso dell’identità personale,

percepisce le proprie esigenze e i propri

sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più

adeguato.

Sa di avere una storia personale e

familiare, conosce le tradizioni della famiglia,

della comunità e le mette a confronto con altre.

Riflette, si confronta, discute con gli

adulti e con gli altri bambini e comincia e

riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi

parla e chi ascolta.

Pone domande sui temi esistenziali e

religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è

bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una

prima consapevolezza dei propri diritti e

L’alunno:

Riconosce elementi significativi del

passato del suo ambiente di vita.

Riconosce e esplora in modo via via più

approfondito le tracce storiche presenti nel

territorio e comprende l’importanza del

patrimonio artistico e culturale.

Usa la linea del tempo per organizzare

informazioni, conoscenze, periodi e individuare

successioni, contemporaneità, durate,

periodizzazioni.

Individua le relazioni tra gruppi umani e

contesti spaziali.

Organizza le informazioni e le

conoscenze, tematizzando e usando le

concettualizzazioni pertinenti.

Comprende i testi storici proposti e sa

individuarne le caratteristiche.

Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio

Lo studente:

Si informa in modo autonomo su fatti e

problemi storici anche mediante l’uso di risorse

digitali.

Produce informazioni storiche con fonti

di vario genere – anche digitali – e le sa

organizzare in testi.

Comprende testi storici e li sa rielaborare

con un personale metodo di studio.

Espone oralmente e con scritture – anche

digitali – le conoscenze storiche acquisite

operando collegamenti e argomentando le

proprie riflessioni.

Usa le conoscenze e le abilità per

orientarsi nella complessità del presente,

comprende opinioni e culture diverse, capisce i

problemi fondamentali del mondo

contemporaneo.

Comprende aspetti, processi e

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado

“RAGAZZI D’EUROPA”

71

doveri, delle regole del vivere insieme.

Si orienta nelle prime generalizzazioni di

passato, presente, futuro e si muove con

crescente sicurezza e autonomia negli spazi che

gli sono familiari, modulando

progressivamente voce e movimento anche in

rapporto con gli altri e con le regole condivise.

Riconosce i più importanti segni della

sua cultura e del territorio, le istituzioni, i

servizi pubblici, il funzionamento delle piccole

comunità e della città.

di strumenti informatici.

Racconta i fatti studiati e sa produrre

semplici testi storici, anche con risorse digitali.

Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni

delle società e civiltà che hanno caratterizzato la

storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del

mondo antico con possibilità di apertura e di

confronto con la contemporaneità.

Comprende aspetti fondamentali del

passato dell’Italia dal paleolitico alla fine

dell’Impero romano d’Occidente, con

possibilità di apertura e di confronto con la

contemporaneità.

avvenimenti fondamentali della storia italiana

dalle forme di insediamento e di potere

medievali alla formazione dello stato unitario

fino alla nascita della Repubblica, anche con

possibilità di aperture e confronti con il mondo

antico.

Conosce aspetti e processi fondamentali

della storia europea medievale, moderna e

contemporanea, anche con possibilità di

aperture e confronti con il mondo antico.

Conosce aspetti e processi fondamentali

della storia mondiale, dalla civilizzazione

neolitica alla rivoluzione industriale, alla

globalizzazione.

Conosce aspetti e processi essenziali della

storia del suo ambiente.

Conosce aspetti del patrimonio culturale,

italiano e dell’umanità e li sa mettere in

relazione con i fenomeni storici studiati.

GEOGRAFIA

L’alunno:

Si orienta nello spazio circostante e sulle

carte geografiche, utilizzando riferimenti

topologici e punti cardinali.

Utilizza il linguaggio della geo-graficità

per interpretare carte geografiche e globo

terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici

e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari

di viaggio.

Lo studente:

Si orienta nello spazio e sulle carte di

diversa scala in base ai punti cardinali e alle

coordinate geografiche; sa orientare una carta

geografica a grande scala facendo ricorso a

punti di riferimento fissi.

Utilizza opportunamente carte

geografiche, fotografie attuali e d’epoca,

immagini da telerilevamento, elaborazioni

digitali, grafici, dati statistici, sistemi

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado

“RAGAZZI D’EUROPA”

72

Ricava informazioni geografiche da una

pluralità di fonti (cartografiche e satellitari,

tecnologie digitali, fotografiche, artistico-

letterarie).

Riconosce e denomina i principali

«oggetti» geografici fisici (fiumi, monti,

pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani,

ecc.).

Individua i caratteri che connotano i

paesaggi (di montagna, collina, pianura,

vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a

quelli italiani, e individua analogie e differenze

con i principali paesaggi europei e di altri

continenti.

Coglie nei paesaggi mondiali della storia

le progressive trasformazioni operate

dall’uomo sul paesaggio naturale.

Si rende conto che lo spazio geografico è

un sistema territoriale, costituito da elementi

fisici e antropici legati da rapporti di

connessione e/o di interdipendenza.

informativi geografici per comunicare

efficacemente informazioni spaziali.

Riconosce nei paesaggi europei e

mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli

italiani, gli elementi fisici significativi e le

emergenze storiche, artistiche e architettoniche,

come patrimonio naturale e culturale da tutelare

e valorizzare.

Osserva, legge e analizza sistemi

territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel

tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo

sui sistemi territoriali alle diverse scale

geografiche.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado

“RAGAZZI D’EUROPA”

73

LA VALUTAZIONE

La valutazione è una dimensione costante e fondamentale del processo di insegnamento-apprendimento.

Comporta l’attribuzione di voti e giudizi, finali e in itinere, per certificare dal punto di vista istituzionale la

qualità del percorso didattico, sulla base dell’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze e dei livelli

di impegno e partecipazione mostrati da ogni alunno. A questa dimensione prettamente istituzionale si

affianca la valutazione a carattere formativo, che tiene conto di istanze più propriamente “autentiche”. Le

diverse tipologie di valutazione, presentate in modo sintetico a seguire, integrandosi in un processo

coerente e continuo monitorato costantemente dal corpo docente, contribuiscono alla formazione

permanente della persona e giocano un ruolo di primaria importanza nell’orientare ogni alunno.

VALUTAZIONE SOMMATIVA E’ la modalità che restituisce a chi apprende il valore del suo apprendimento, formulato sulla base del

“rendimento” scolastico, fissato in un momento preciso di rilevazione.

Di norma avviene al termine di fasi periodiche dell’attività didattica ed ha lo scopo di accertare il livello di

padronanza di abilità e conoscenze.

Permette di verificare e attribuire valore a ciò che l’alunno sa, definendo che cosa concretamente fare con ciò che

sa. Il punto di vista è prettamente procedurale, in quanto considera i diversi momenti di ogni fase di valutazione:

momento iniziale diagnostico,

fasi di controllo periodico,

comparazione fra il differenziale di apprendimento e lo standard generale della preparazione prevista al

termine di un determinato percorso,

sintesi conclusiva.

Connessa a questa modalità valutativa i docenti considerano la valutazione formativa.

VALUTAZIONE FORMATIVA L’oggetto di questo tipo di valutazione non è costituito solo da prestazioni in momenti determinati ma dal

processo complessivo, dalla registrazione dei progressi fatti, dai fattori metacognitivi che entrano in gioco, dai

livelli motivazionali e socio-affettivi, dalla riflessione sui fattori che ostacolano la sicurezza nelle prestazioni.

Ha un carattere di interattività in quanto stimola fortemente il feed-back dell’alunno, favorendo coscientizzazione

dello stile di apprendimento. Legittima l’errore come diritto di chi impara, ne studia le cause e cerca strategie per

evitarlo nel percorso successivo. E’ quindi dinamica, in quanto rileva livelli di partenza e progressi continui; è

diagnostica, in quanto ricerca le possibili cause degli insuccessi; è trasparente perché esplicita i criteri adottati,

motiva le valutazioni attribuite. Ha lo scopo di raccogliere informazioni importanti che permettano ai docenti di

rivedere la programmazione didattico-educativa e di apportare i necessari adeguamenti al fine di personalizzare il

più possibile gli interventi didattici; promuove atteggiamenti di fiducia e autostima degli alunni stimolandoli ad un

costante miglioramento attraverso l’attenzione alle personali strategie di apprendimento. Si avvale di molteplici

strumenti rilevativi: oltre le prove strutturate o semistrutturate, si serve di prove tradizionali aperte (scritte e orali),

di osservazioni sistematiche, di colloqui individuali o sviluppati in setting di gruppo.

Il punto di vista è culturale o educativo in quanto:

considera come influenti gli aspetti psicologici e sociali della valutazione, investe la natura profonda del

rapporto fra docente e discente;

implica forti ripercussioni sulla dimensione di personalità dell’allievo: il suo rapporto con il mondo, le

riflessioni sull’autovalutazione e sulle scelte di orientamento.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado

“RAGAZZI D’EUROPA”

74

La comunità professionale considera fondamentale il valore orientativo della valutazione scolastica e valorizza

la dimensione sociale e comunicativa del rapporto educativo, con la consapevolezza che il momento

valutativo avviene nell’area di intersezione fra la dimensione personale e quella sociale del processo di istruzione-

educazione-formazione.

VALUTAZIONE AUTENTICA Particolarmente utilizzata con gli alunni diversamente abili, è quella che confronta il soggetto con se stesso, con le

proprie modalità particolari di crescita, con la strada percorsa rispetto a traguardi prefissati, che possono essere

molto distanti da quelli degli altri alunni, ma sempre molto impegnativi e comunque verificabili.

Valutare implica, per tutti i componenti della comunità professionale ed educativa, sviluppare livelli di

condivisione su: cosa si valuta; a qual fine si valuta; come si rende la valutazione istituzionalmente fondata e, di

conseguenza, comunicabile all’esterno.

Il sistema della valutazione in questo ISTITUTO COMPRENSIVO che prevede i tre ordini di scuola, sarà

coerente con gli obiettivi ed indicatori del curricolo verticale, in modo da garantire un effettivo processo di

continuità. A partire da quanto assunto dalle Indicazioni per il Curricolo l’azione valutativa, quindi, si esplicherà

in una serie di processi dinamici finalizzati principalmente alla rilevazione dei livelli di competenze raggiunte da

ciascun alunno.

La valutazione nella scuola dell’infanzia permetterà di conoscere e comprendere i livelli raggiunti di ciascun

bambino, in modo da poter identificare i processi da promuovere, sostenere e rafforzare per favorirne lo sviluppo

e la maturazione.

La valutazione nella scuola primaria, elemento pedagogico fondamentale e parte integrante della programmazione

didattica, tenderà a seguire i progressi degli alunni e, contestualmente, consentirà di operare con flessibilità sul

progetto educativo.

Valutare, in riferimento alla funzione docente, nella scuola secondaria di primo grado, significherà credere che sia

possibile, per ogni studente, un cammino di crescita e, quindi, impegnarsi nel controllare le dinamiche di

trasformazione nella maturazione della persona.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado

“RAGAZZI D’EUROPA”

75

Istituzione scolastica

……………………………………………..……………………………….

SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

Il Dirigente Scolastico

Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti di classe al termine della quinta classe della

scuola primaria;

tenuto conto del percorso scolastico quinquennale;

CERTIFICA

che l’alunn … ………………………………………………...………………………………….......,

nat … a ………………………………………………….…………….… il………………..………,

ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / …. la classe .… sez. …, con orario settimanale di ….. ore;

ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.

Livello

Indicatori esplicativi

A – Avanzato

L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.

B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

C – Base

D – Iniziale

L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.

L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado

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76

Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Livello

1

Ha una padronanza della lingua italiana tale da

consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le

proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Comunicazione nella

madrelingua o lingua di

istruzione.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

…………………………..

2

È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale

in semplici situazioni di vita quotidiana.

Comunicazione nelle lingue straniere.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:

…………………………..

3

Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-

tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a

problemi reali.

Competenza

matematica e

competenze di base in

scienza e tecnologia.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

…………………………..

4

Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per

ricercare dati e informazioni e per interagire con

soggetti diversi.

Competenze digitali. Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

…………………………..

5

Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e

produzioni artistiche.

Imparare ad imparare.

Consapevolezza ed

espressione culturale.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:

…………………………...

6

Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di

base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove

informazioni.

Imparare ad imparare. Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

…………………………...

7

Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere

se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità,

le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

Consapevolezza ed

espressione culturale.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

…………………………...

8

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti motori, artistici e

musicali che gli sono congeniali.

Consapevolezza ed espressione culturale.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:

…………………………...

9

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado

di realizzare semplici progetti.

Spirito di iniziativa e

imprenditorialità.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

…………………………...

10

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei

propri limiti.

Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Imparare ad imparare.

Competenze sociali e

civiche.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

…………………………...

11

Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune.

Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto

quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo

chiede.

Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:

…………………………...

12

Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente

come presupposto di un sano e corretto stile di vita.

Competenze sociali e

civiche.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

…………………………...

13

L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a:

………………………………………………………………………………………………………………..…………………...

……………………………………………………………………………………………………………………………………..

Data …………………….. Il Dirigente Scolastico

……………………………………………

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado

“RAGAZZI D’EUROPA”

77

Istituzione scolastica

_____________________________________________

SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

Il Dirigente Scolastico

Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi definiti dal Consiglio

di classe in sede di scrutinio finale;

tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente;

CERTIFICA

che l’alunn … ………………………………………………………………………………………...,

nat … a……….…………………………………………………... il ………………………………..,

ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / ….. la classe .… sez. …, con orario settimanale di …. ore;

ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.

Livello Indicatori esplicativi

A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e

delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.

B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper

utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità

fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.

D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Livello

1

Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di

comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse

situazioni.

Comunicazione

nella madrelingua o lingua di istruzione.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a: ……………………...

2

Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di

esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una

comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in

una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Comunicazione

nelle lingue

straniere.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento

a: ……………………...

3

Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare

l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il

possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare

problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni

complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

Competenza matematica e

competenze di base

in scienza e

tecnologia.

Tutte le discipline, con particolare riferimento

a: ……………………...

4 Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per Competenze Tutte le discipline, con

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado

“RAGAZZI D’EUROPA”

78

ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere

informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento,

di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.

digitali. particolare riferimento

a: ..…………………...

5

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e

produzioni artistiche.

Imparare ad imparare.

Consapevolezza ed

espressione

culturale.

Tutte le discipline, con particolare riferimento

a: ……………………...

6

Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è

allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in

modo autonomo.

Imparare ad

imparare.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a: ……………………...

7

Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli

altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni

culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.

Consapevolezza ed

espressione

culturale.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento

a: ……………………...

8 In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in

ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.

Consapevolezza ed

espressione culturale.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a: ………………...

9

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire

aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi

con le novità e gli imprevisti.

Spirito di iniziativa e imprenditorialità.

Competenze sociali

e civiche.

Tutte le discipline, con particolare riferimento

a: ..…………………...

10

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti.

Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per portare

a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Imparare ad

imparare.

Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento

a: ……………………...

11

Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e

sensibilità.

Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline, con particolare riferimento

a: ……………………...

12

Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di

vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza

civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa

nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro,

occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà,

manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

Competenze sociali

e civiche.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento

a: ……………………...

13 L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche,

relativamente a: ………………………………………………………………………………………………………………….

Sulla base dei livelli raggiunti dall’alunno/a nelle competenze considerate, il Consiglio di Classe propone la

prosecuzione degli studi nel/i seguente/i percorso/i:

..……………………………………………………………………………

Data. ………………. Il Dirigente Scolastico

…………………………………..

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GLOSSARIO

Abilità Capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche, le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008

Apprendimento formale

Apprendimento che si attua nel sistema di istruzione e formazione e nelle università e istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, e che si conclude con il conseguimento di un titolo di studio o di una qualifica o diploma professionale, conseguiti anche in apprendistato, o di una certificazione riconosciuta, nel rispetto della legislazione vigente in materia di ordinamenti scolastici e universitari. Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1

Apprendimento informale

Apprendimento che, anche a prescindere da una scelta intenzionale, si realizza nello svolgimento, da parte di ogni persona, di attività nelle situazioni di vita quotidiana e nelle interazioni che in essa hanno luogo, nell’ambito del contesto di lavoro, familiare e del tempo libero. Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1

Apprendimento non formale

Apprendimento caratterizzato da una scelta intenzionale della persona, che si realizza al di fuori dei sistemi di apprendimento formale, in ogni organismo che persegua scopi educativi e formativi, anche del volontariato, del servizio civile nazionale e del privato sociale e nelle imprese. Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1

Apprendimento permanente

Qualsiasi attività intrapresa dalla persona in modo formale, non formale e informale, nelle varie fasi della vita, al fine di migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze, in una prospettiva di crescita personale, civica, sociale e occupazionale. Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1

Certificazione delle competenze

Procedura di formale riconoscimento, da parte di un ente titolato, in base alle norme generali, ai livelli essenziali delle prestazioni e agli standard minimi fissati dalla legislazione vigente, delle competenze acquisite dalla persona in contesti formali, anche in caso di interruzione del percorso formativo, o di quelle validate acquisite in contesti non formali e informali. La procedura di certificazione delle competenze si conclude con il rilascio di un certificato conforme agli standard minimi fissati dalla legislazione vigente. Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1

Competenze Le competenze sono una combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti appropriati al contesto. Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006

Comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo professionale e personale, un insieme strutturato di conoscenze e di abilità acquisite nei contesti di apprendimento formale, non formale o informale. Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1

Competenze chiave di cittadinanza

Le competenze chiave sono quelle che consentono la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006

Conoscenze Sono il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche, le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008

Curricolo Il curricolo d’istituto è espressione della libertà di insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto. La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del Piano dell’offerta formativa con riferimento al profilo dello studente al

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termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina. Fonte: Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (DM 254/12)

Obiettivi di apprendimento

Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Essi sono utilizzati dalle scuole e dai docenti nella loro attività di progettazione didattica, con attenzione alle condizioni di contesto, didattiche e organizzative mirando ad un insegnamento ricco ed efficace. Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici lunghi. Fonte: Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (DM 254/12)

Quadro

Europeo delle Qualifiche (EQF = European Qualification Framework)

Strumento di classificazione delle qualifiche in funzione di una serie di criteri basati sul raggiungimento di livelli di apprendimento specifici. Esso mira a integrare e coordinare i sottosistemi nazionali delle qualifiche e a migliorare la trasparenza, l’accessibilità, la progressione e la qualità delle qualifiche rispetto al mercato del lavoro e alla società civile. Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008

Qualifica Risultato formale di un processo di valutazione e convalida, acquisito quando l’autorità competente stabilisce che i risultati dell’apprendimento di una persona corrispondono a standard definiti. Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008

Titolo di istruzione e di formazione, ivi compreso quello di istruzione e formazione professionale, o di qualificazione professionale rilasciato da un ente pubblico titolato nel rispetto delle norme generali, dei livelli essenziali delle prestazioni e degli standard minimi di cui al DLgs 13/13. Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1

Risultati di apprendimento

Descrizione di ciò che un discente conosce, capisce ed è in grado di realizzare al termine di un processo d’apprendimento. I risultati sono definiti in termini di conoscenze, abilità e competenze. Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza ed alle discipline. Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, […] costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzioni scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio. Fonte: Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (DM 254/12)

Valutazione La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva […] La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo. Fonte: Dpr 122/09, art. 1, cc. 2-3.

La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Fonte: Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (DM 254/12)

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Correlazione della valutazione a conoscenze, abilità e competenze

Gruppi di livello

Considerate le “Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione”

Livello Avanzato (9 - 10)

Conoscenze ampie e/o approfondite, abilità disinvolte, autonomia evidente, metodo di lavoro funzionale,

impegno lodevole, partecipazione propositiva.

ffffffffffffffunzionale,

Livello Intermedio (7 - 8)

Conoscenze organiche e /o complete, abilità e competenze sicure, metodo di lavoro ordinato, impegno

regolare, partecipazione continua.

Livello Base (6)

Conoscenze ed abilità essenziali, autonomia iniziale, metodo di lavoro da perfezionare, impegno modesto,

partecipazione selettiva.

Livello basso (5)

Conoscenze frammentarie, abilità insicure, metodo di lavoro da strutturare, impegno incostante, partecipazione

discontinua.

Livello minimo (4)

Conoscenze molto lacunose, abilità insicure, metodo di lavoro da acquisire, impegno incostante e ridotto,

partecipazione irrilevante.

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PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE

a.s. 2016/2017

Oggi assistiamo a un cambiamento culturale realizzatosi attraverso approcci teorici e nuove

prassi di lavoro educativo-didattiche. Con la diffusione a livello europeo dell’ICF (International

classification of functioning, OMS, 2002), la persona è vista nella sua totalità e “il

funzionamento di un individuo è un’interazione o una relazione complessa fra le condizioni di

salute e i fattori contestuali (cioè i fattori ambientali e personali)”. Di conseguenza, agire sui

contesti, rendendoli favorevoli ai bisogni specifici dei singoli, significa offrire ad ognuno la

possibilità di esprimere al meglio le proprie risorse e potenzialità, al di là delle specifiche

difficoltà.

In riferimento al contesto scolastico, la realizzazione dell’inclusione passa attraverso la creazione

di un ambiente inclusivo attento alla valorizzazione delle differenze individuali, alla gestione

della classe nella sua interezza dove i bisogni degli uni e degli altri possano confrontarsi e

integrarsi.

Il Consiglio di Classe, quindi, deve attivare un'adeguata e personalizzata risposta attraverso gli

strumenti messi a disposizione dalla legge (PEI, Piano Didattico Personalizzato ed eventuali

misure dispensative: p.e. nel caso di alunni di lingua diversa dall'italiano). La nozione di Bisogni

Educativi Speciali (BES) utilizzata va intesa, dunque, nell’ottica della scuola inclusiva e non

implica alcuna forma di categorizzazione, semmai mette in evidenza la necessità della

personalizzazione e dell’insegnare come ciascuno è in grado di apprendere.

Il Piano Annuale per l’Inclusione del nostro Istituto Comprensivo, parte integrante del P.O.F., a

partire da un’attenta analisi delle risorse umane e strumentali esistenti, delinea obiettivi,

strategie, percorsi di miglioramento da perseguire.

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Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: n°

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

minorati vista

minorati udito 1

Psicofisici 31

2. disturbi evolutivi specifici

DSA 2

ADHD/DOP 1

Borderline cognitivo

Mutismo selettivo 1

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)

Socio-economico 3

Linguistico-culturale 8

Disagio comportamentale/relazionale 4

Accertamenti in corso 1

Totali 52

% su popolazione scolastica 9.66%

N° PEI redatti dai GLHO 32

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di

certificazione sanitaria

4

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione

sanitaria

16

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B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in…

Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi aperte,

laboratori protetti, ecc.)

AEC Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

No

Attività laboratoriali

integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

No

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

No

Attività laboratoriali

integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

No

Funzioni strumentali / coordinamento Sì

Referenti di Istituto (disabilità, DSA,

BES)

Psicopedagogisti e affini esterni/interni

Docenti tutor/mentor Sì

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Altro:

Altro:

C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI Sì

Rapporti con famiglie Sì

Tutoraggio alunni Sì

Progetti didattico-

educativi a prevalente tematica inclusiva

Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI Sì

Rapporti con famiglie Sì

Tutoraggio alunni Sì

Progetti didattico-

educativi a prevalente

tematica inclusiva

Altro:

Altri docenti

Partecipazione a GLI No

Rapporti con famiglie Sì

Tutoraggio alunni Sì

Progetti didattico-

educativi a prevalente

tematica inclusiva

Altro:

D. Coinvolgimento personale Assistenza alunni disabili Sì

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ATA Progetti di inclusione / laboratori

integrati

No

Altro:

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su

genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

Coinvolgimento in progetti di

inclusione

Coinvolgimento in attività di

promozione della comunità educante Sì

Altro:

F. Rapporti con servizi

sociosanitari territoriali e

istituzioni deputate alla

sicurezza. Rapporti con

CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

No

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

No

Procedure condivise di intervento sulla disabilità

Procedure condivise di intervento su disagio e simili

Progetti territoriali integrati Sì

Progetti integrati a livello di singola scuola

No

Rapporti con CTS / CTI Sì

Altro:

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati No

Progetti integrati a livello di singola scuola

Progetti a livello di reti di scuole No

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H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-

didattiche / gestione della classe

Didattica speciale e progetti

educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva

Didattica interculturale / italiano L2 Sì

Psicologia e psicopatologia dell’età

evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis.

Intellettive, sensoriali…)

Altro:

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

x

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e

aggiornamento degli insegnanti x

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi

inclusive; x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

x

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel

partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

x

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione

di percorsi formativi inclusivi; x

Valorizzazione delle risorse esistenti x

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

x

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Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono

l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini

di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

x

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi

scolastici

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo

anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi

fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

Il Dirigente Scolastico

- promuove iniziative finalizzate all’inclusione;

- pianifica le modalità di organizzazione all’interno dell’Istituto per un utilizzo funzionale delle

risorse, favorendo azioni di continuità tra i diversi ordini di Scuola;

- nomina il GLI.

GLI: compie rilevazioni relative ai BES presenti; effettua rilevazione, monitoraggio e

valutazione del livello di inclusività della Scuola; raccoglie e coordina le proposte formulate dalla

Commissione BES; elabora una proposta di PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) riferito a tutti gli

alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno) con

supporto/apporto delle Figure Strumentali.

GLHO: elabora il Piano Educativo Individualizzato in presenza di certificazione di disabilità,

come stabilito dalla legge 104/92.

Funzioni Strumentali: collaborano con il Dirigente Scolastico, raccordano le diverse realtà

(Scuola, ASL, famiglie, enti territoriali), attuano il monitoraggio dei progetti, rendicontano al

Collegio dei Docenti.

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Funzione Strumentale “Inclusione” (area 3 settore speciale): partecipa attivamente alla

stesura della bozza del Piano Annuale dell’Inclusione. Coordina i passaggi di

contatto/informazione Scuola /Famiglia/ Servizi. Collabora con gli insegnanti per la definizione

dei Progetti (PEI o PDP); informa circa le nuove disposizioni di legge o rispetto a nuovi ambiti di

ricerca e di didattica speciale e inclusiva.

Commissione BES (gruppo di supporto alla FS area 3): si occupa della raccolta e della

documentazione degli interventi didattico-educativi; formula proposte di lavoro per il GLI;

elabora le linee guida del PAI; raccoglie i Piani di Lavoro (PEI e PDP) relativi ai BES.

Consigli di classe/Team docenti: individuano i casi in cui sia necessaria e opportuna

l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e

dispensative; richiedono e analizzano le certificazioni; rilevano gli alunni con BES di natura

socio-economica e/o linguistico-culturale; producono un’attenta verbalizzazione delle

considerazioni psicopedagogiche e didattiche che inducono ad individuare come BES alunni non

in possesso di certificazione; definiscono precisi interventi didattico-educativi; individuano

strategie e metodologie utili per la realizzazione della partecipazione degli studenti con BES al

contesto di apprendimento; definiscono i bisogni dello studente; elaborano e condividono

progetti personalizzati; si impegnano per l’individuazione e la proposizione di risorse umane e

ambientali per favorire i processi inclusivi; realizzano la stesura e l’applicazione Piano di Lavoro

(PEI e PDP);favoriscono la collaborazione scuola-famiglia-territorio; condividono il lavoro

didattico-educativo con l’ insegnante di sostegno (se presente).

Docenti di sostegno/ Docenti Italiano L2: Partecipano alla programmazione educativo-

didattica; supportano il consiglio di classe/team docenti nell’assunzione di strategie e tecniche

pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive; intervengono sul piccolo gruppo con

metodologie particolari in base alla conoscenza degli studenti; rilevano i casi BES; coordinano la

stesura e l’applicazione del Piano di Lavoro (PEI e PDP).

Assistente educatore: Collabora alla programmazione e all’organizzazione delle attività

scolastiche in relazione alla realizzazione del progetto educativo; dà il proprio contributo alla

continuità nei percorsi didattici.

Assistente alla comunicazione: Collabora alla programmazione e all’organizzazione delle

attività scolastiche in relazione alla realizzazione del progetto educativo con particolare

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attenzione alle strategie didattiche inerenti alla tipologia di disabilità sensoriale; dà il proprio

contributo alla continuità nei percorsi didattici.

Collegio Docenti: Su proposta del GLI delibera del PAI (mese di giugno);

Segreteria didattica: segue i protocolli stabiliti (Accoglienza alunni stranieri; Accoglienza alunni

adottati) nella figura dell’assistente amministrativo individuato.

Il personale ATA coadiuva l’azione dei docenti e degli educatori.

La Famiglia: informa il team docente o il coordinatore di classe (o viene informata) della

situazione/problema. Si attiva per portare il figlio da uno specialista ove necessario. Partecipa

agli incontri con la scuola e con i servizi del territorio, condivide il Progetto e collabora alla sua

realizzazione.

ASL e strutture sanitarie pubbliche:

• si occupano, su richiesta dei genitori, degli alunni con disabilità con problemi di sviluppo

globali e specifici, comportamentali, emozionali, con disturbi psicopatologici attraverso

funzioni di valutazione e di presa in carico;

• redigono, sulla base della valutazione, certificazioni cliniche ed elaborano i profili di

funzionamento previsti entro i tempi consentiti;

• rispondono agli adempimenti previsti dalla legislazione vigente in merito alla disabilità e

all’inclusione scolastica;

• forniscono, nei limiti consentiti e con le modalità concordate, la consulenza ai docenti degli

alunni segnalati sulla base dei risultati della valutazione;

• elaborano la modulistica aggiornata alla legislazione vigente per le diverse tipologie di

disturbi e, laddove possibile, orientamento e/o linee guida all’intervento;

• forniscono supporto alla scuola per individuare il percorso da intraprendere in assenza

della collaborazione della famiglia.

Il Servizio Sociale:

• riceve la segnalazione da parte della scuola e si rende disponibile a incontrare la famiglia a

scuola o presso la sede di servizio;

• su richiesta della famiglia, valuta la possibilità e la fattibilità di attivazione di tutti gli

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strumenti a sostegno della genitorialità disponibili, in continuo coordinamento con la

scuola;

• qualora sia intervenuta una diagnosi di disabilità, su richiesta della famiglia, attiva la

procedura per l’eventuale assegnazione di AEC;

• qualora la famiglia dimostri una particolare resistenza o emergano elementi che possano

far supporre l’esistenza di fatti di rilevanza giudiziaria, attiva autonomamente o su

segnalazione della scuola le procedure previste.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento

degli insegnanti

Compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili per la formazione, saranno promosse iniziative di aggiornamento sui temi di inclusione.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

Il Collegio dei Docenti, articolato nei Dipartimenti per aree disciplinari e nei Gruppi di interclasse

e di intersezione,

• predispone un curricolo in cui saranno evidenziati gli obiettivi minimi di apprendimento ,le

competenze e le relative griglie di valutazione;

• adotta strategie che favoriscano la continuità all’interno dell’Istituto.

Il Team docenti monitora costantemente gli alunni in modo da

• pianificare qualsiasi azione in funzione del successo formativo e della massima inclusione

possibile;

• comprendere il loro stile di apprendimento e i canali privilegiati di acquisizione delle

informazioni;

• attivare fin dall'inizio dell'anno adeguate azioni di sostegno, recupero, riallineamento, in

accordo con la famiglia.

In funzione dello stile di apprendimento degli alunni, individua ed esplicita i criteri di valutazione

personalizzati e redige l’eventuale PDP.

La valutazione degli alunni DVA è coerente con gli obiettivi stabiliti nei PEI.

I Dipartimenti, i Gruppi di interclasse e di intersezione elaborano test d’ingresso e strumenti di

valutazione iniziale delle classi prime, per l’individuazione tempestiva di criticità, anche ai fini

della predisposizione dell’eventuale successivo PDP.

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La valutazione del Piano Annuale dell’Inclusione avverrà in itinere, monitorando punti di forza e

debolezza che saranno opportunamente esaminati, al fine di superare le criticità e rimodulare i piani di intervento inclusivi.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

Diverse figure professionali collaborano all’interno dell’Istituto: contitolarità dei docenti di

sostegno con gli insegnanti di classe, insegnanti di italiano L2 (organico di potenziamento),

psicologi.

Sono presenti referenti per i BES: una funzione strumentale sull’area dell’integrazione e

dell’inclusione; un referente per il gruppo H, uno per gli alunni adottati, uno per gli alunni

stranieri.

Tutti i soggetti coinvolti si propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali

all'inclusione, al successo della persona anche attraverso:

• Attività laboratoriali

• Attività per piccoli gruppi (cooperative learning)

• Tutoring

• Peer education

Si intende promuovere:

• l’uso del digitale e dell'informatizzazione come strumenti per facilitare e rinforzare l’apprendimento;

• lo sportello psicologico all’interno della Scuola, per problematiche varie, rivolto ad alunni

con Bisogni Educativi Speciali e Disturbi di Apprendimento, docenti, educatori e famiglie;

• lo sportello d’ascolto attivato dal GLI.

Interfaccia programmata in maniera sistematica con le diverse tipologie di sostegno per un

confronto maggiormente operativo e azioni di intervento condivise.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in

rapporto ai diversi servizi esistenti

Collaborazione con esperti esterni o con ASL per attività di screening precoce e orientamento.

Attività di collaborazione con servizi di zona: doposcuola per alunni disagiati.

Incremento del rapporto con CTI, CTS.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle

decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

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La famiglia è corresponsabile al percorso da attuare all’interno dell’Istituto, per cui viene

coinvolta attivamente nelle pratiche inerenti all’inclusività.

La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di

una collaborazione condivisa.

Le comunicazioni sono e saranno puntuali, in modo particolare riguardo alla lettura condivisa

delle difficoltà e alla progettazione educativo/didattica del Consiglio di Classe/Team dei docenti

per favorire il successo formativo dello studente. In accordo con le famiglie vengono individuate

modalità e strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo

sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti nei piani di

studio.

Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi

inclusivi anche attraverso:

• la condivisione delle scelte effettuate

• l'organizzazione di incontri calendarizzati per monitorare i processi e individuare azioni di

miglioramento

• il coinvolgimento nella redazione dei PDP e dei PEI.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi

formativi inclusivi

In base alle situazioni di disagio e alle effettive capacità degli studenti con bisogni educativi

speciali, viene elaborato un PDP (PEI nel caso di alunni con disabilità).

Nel PDP vengono individuati gli obiettivi specifici d’apprendimento, le strategie e le attività

educativo/didattiche, le iniziative formative integrate tra istituzione scolastica e realtà

socio/assistenziali o educative territoriali, le modalità di verifica e valutazione.

Per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a:

• rispondere ai bisogni di individuali

• monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni

• monitorare l'intero percorso

• favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità.

Valorizzazione delle risorse esistenti

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Ogni intervento sarà realizzato partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella Scuola

mediante la:

• classificazione delle competenze dei docenti interni e valorizzazione delle stesse nella

progettazione di momenti formativi;

• utilizzazione della risorsa “alunni” attraverso l’apprendimento cooperativo per piccoli

gruppi, per mezzo del tutoraggio tra pari;

• valorizzazione degli spazi, delle strutture, dei materiali e della presenza di un altro ordine

di scuola per lavorare sulla continuità e sull’inclusione.

Di particolare rilievo sarà:

• la condivisione dell’azione del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione e delle attività da esso

promosse all’interno dell’Istituto;

• il coinvolgimento di tutte le professionalità con specifiche competenze psicologiche,

psicopedagogiche e didattiche.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la

realizzazione dei progetti di inclusione

L’eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità di risposte possibili richiede l’articolazione di un progetto globale che valorizzi prioritariamente le risorse della comunità scolastica e definisca la richiesta di risorse aggiuntive per realizzare interventi precisi. Le proposte progettuali, per la

metodologia che le contraddistingue, per le

competenze specifiche che richiedono necessitano di risorse aggiuntive e non completamente

presenti nella scuola. L’Istituto necessita dell’assegnazione:

• di docenti da utilizzare nella realizzazione dei progetti di inclusione e personalizzazione

degli apprendimenti;

• di finanziamenti per corsi di formazione sulla didattica inclusiva;

• di un organico di sostegno adeguato alle reali necessità per gli alunni con

disabilità;

• di educatori dell’assistenza specialistica per gli alunni con disabilità;

• di assistenti alla comunicazione per gli alunni con disabilità sensoriale;

• di risorse umane per favorire la promozione del successo formativo per alunni stranieri e

per corsi di alfabetizzazione (laboratori di Italbase e Italstudio);

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• di risorse umane per l’organizzazione e la gestione di laboratori informatici, nonché di

risorse tecnologiche in dotazione alla singole classi, specialmente dove sono indispensabili

strumenti compensativi;

• di risorse per la mediazione linguistico culturale e la traduzione di documenti nelle lingue

comunitarie ed extracomunitarie.

• Inoltre occorre:

• definire nuove intese con i servizi socio-sanitari;

• potenziare i rapporti con il CTS per consulenze e relazioni d’intesa.

Risorse materiali: laboratori (arte, laboratorio informatico, ludico-manuale), attrezzature

informatiche, software didattici.

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel

sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo

inserimento lavorativo

Accoglienza e Orientamento interno ed esterno sono già previsti nel POF.

Notevole importanza viene data all'Accoglienza, così per i futuri alunni vengono realizzati

progetti di continuità, in modo che, in accordo con le famiglie e gli insegnanti, essi possano

vivere con minore ansia il passaggio fra i diversi ordini di scuola. Valutate quindi le disabilità e i

bisogni educativi speciali presenti, la Commissione Formazione Classi provvederà al loro

inserimento nella classe più adatta.

Il PAI che si intende proporre trova il suo sfondo integratore nel concetto di "continuità".

Tale concetto si traduce nel sostenere l'alunno nella crescita personale e formativa.

Fondamentale risulta essere anche l'Orientamento inteso come processo funzionale a dotare le

persone di competenze che le rendano capaci di fare scelte consapevoli dotandole di un senso

di autoefficacia (empowerment) con conseguente percezione della propria "capacità".

L'obiettivo prioritario che sostiene l'intera progettazione è permettere alle persone di "sviluppare

un proprio progetto di vita futura".

approvato dal Collegio dei Docenti in data 30 giugno 2016

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ELENCO DELLE INIZIATIVE PROGETTUALI APPROVATE PER L’A.S. 2016/17

Lo spettro delle iniziative progettuali approvate per il corrente anno scolastico è ampio e diversificato pur

collocandosi, le stesse, nel solco tracciato dalle priorità emerse dal RAV, come adeguato nel mese di

giugno 2016.

Distingueremo tra:

Iniziative progettuali finanziate con il contributo volontario delle famiglie;

Iniziative progettuali finanziate con le risorse UE;

Iniziative progettuali finanziate con il FIS;

Per quanto attiene alle prime, esse si sostanziano:

nell’affiancamento gratuito di un lettore madrelingua inglese e un lettore madrelingua

francese, in orario curricolare, per un’ora settimanale e per 8 settimane, a favore degli alunni

delle terze classi della Scuola Secondaria di Secondo Grado

nell’affiancamento gratuito di un lettore madrelingua inglese, in orario curricolare, per

un’ora settimanale e per 8 settimane, a favore degli alunni delle seconde classi della Scuola

Secondaria di Secondo Grado.

Questa iniziativa, felicemente sperimentata per le sole terze classi nello scorso anno scolastico, si colloca

sul solco degli obiettivi di inclusione e differenziazione e, in definitiva, del controllo degli esiti finalizzato

all’affermazione del successo formativo.

Per quanto attiene alle seconde, esse si sostanziano:

nell’attuazione del progetto “Non uno di meno” POR Scuola Viva per il quale l’Istituto ha

ricevuto finanziamenti e che prevede l’attuazione di 8 moduli rivolti agli alunni a rischio di

insuccesso scolastico sia in termini di effettiva dispersione, sia in termini di dispersione

“bianca” cioè ai limiti e destinata a manifestarsi negli ordini di scuola successivi.

nella candidatura all’FSE con uguale destinazione.

Per quanto attiene alle terze, esse si sostanziano nelle seguenti dodici iniziative:

Progetto di potenziamento delle competenze linguistiche in lingua inglese ed in continuità

tra Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado - ENGLISH BASIC SKILLS

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Progetto di potenziamento delle competenze linguistiche in lingua inglese destinato ai

bambini della Scuola dell’Infanzia – READY TO START

Progetto di potenziamento delle competenze linguistiche in francese destinato agli alunni

delle prime classi della Secondaria di Primo Grado - MOI, JE PARLE FRANÇAIS

Progetto di costruzione di ambienti di apprendimento creativi rivolto agli alunni della Scuola

dell’Infanzia – MAGICA ARIA

Progetto di recupero delle competenze linguistiche in francese destinato agli alunni delle

prime classi della Secondaria di Primo Grado - ON JOUE LA LANGUE FRANÇAISE

Progetto di recupero delle competenze in matematica ed italiano destinato alle classi della

Scuola Primaria – RIFACCIO…TUTTO

Progetto di educazione alla sicurezza, trasversale sull’intero Istituto Comprensivo -

LA SCUOLA SI-CURA

Progetto di potenziamento delle competenze in matematica e scienze destinato agli alunni

delle terze classi della Scuola Secondaria di Primo Grado - LA BOTTEGA DEL MATEMATICO

Progetto di potenziamento della lingua italiana attraverso l’approfondimento dei rudimenti

di lingua latina destinato agli studenti delle seconde e terze classi della Scuola Secondaria di

Primo grado e di supporto alla partecipazione al Certamen – MAIORUM SERMO

Progetto EIPASS 1 per gli alunni delle prime classi della Scuola Secondaria di Primo Grado

Progetto EIPASS 2 per gli alunni delle seconde classi della Scuola Secondaria di Primo Grado

Negli elenchi precedenti sono indicati su sfondo verde le progettualità finalizzate al rafforzamento delle

competenze chiave e di cittadinanza, su sfondo azzurro quelle finalizzate al miglioramento degli

apprendimenti e con azzurro più intenso quelle attinenti agli esiti nelle prove standardizzate nazionali.

Il monitoraggio degli esiti a distanza è un’azione di sistema che prescinde da attività progettuali.