PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA per l’anno ... · e, per quanto attiene alle fasi di...
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
“RAGAZZI D’EUROPA”
1
Prot. n. 7112/08 del 03/11/2016
Adeguamento del
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
per l’anno scolastico 2016/2017
approvato dal Consiglio di Istituto
nella seduta del 28 ottobre 2016
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
“RAGAZZI D’EUROPA”
2
SOMMARIO
Premessa pag. 3
Priorità, traguardi ed obiettivi pag. 4
Piano di miglioramento pag. 7
Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno pag. 38
Fabbisogno di organico di posti di potenziamento pag. 39
Fabbisogno di organico di personale ATA pag. 40
Scelte di gestione e di organizzazione pag. 40
Azioni coerenti con il PNSD pag. 42
Formazione in servizio docenti pag. 44
Proposta formativa pag. 46
Curricolo verticale pag. 47
Piano di inclusione pag. 82
Progetti ed attività pag. 96
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PREMESSA
Il Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo Statale “RAGAZZI
D’EUROPA” di Casalnuovo di Napoli, è stato elaborato nell’anno scolastico 2015/2016 dal collegio dei
docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione
definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. n. 5297/C6a del 08/10/2015.
Nell’anno scolastico 2016/2017 essendo cambiate alcune esigenze della scuola ed essendo state
modificate alcune scelte di gestione e di amministrazione, viene elaborato il presente adeguamento al
Piano Triennale dell’Offerta Formativa, riportando solo i paragrafi che necessitano delle variazioni.
Pertanto il presente è parte integrante del PTOF protocollato in data 20/01/2016 con N. 294/A1.
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PRIORITÁ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto
di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in
Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo:
http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/NAMM84301X/ragazzi-deuropa-
casalnuovo/valutazione
In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto,
l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati
degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi
conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.
Le priorità che l’Istituto ha individuato sono:
1) Competenze chiave di cittadinanza
1.1 Imparare ad imparare
1.2 Agire in modo autonomo e responsabile
2) Risultati a distanza
2.1 Recepire dagli esiti a distanza le informazioni utili alla regolazione dei processi
formativi
2.2 Migliorare la costruzione del profilo per competenze nella caratterizzazione del
Curricolo
3) Esiti delle prove nazionali standardizzate.
3.1 Migliorare gli esiti delle prove nazionali standardizzate in italiano e matematica per la
scuola Primaria e la Secondaria di primo grado.
I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
1. Migliorare l'autonomia di studio e migliorare l'uso dei supporti didattici con particolare attenzione
all'uso consapevole delle TIC
2. Potenziare lo sviluppo del senso di legalità, migliorare il senso di rispetto degli spazi e delle
relazioni e migliorare il senso di rispetto del sé
3. Migliorare i risultati dei processi formativi procedendo alla registrazione periodica dei risultati di
prove oggettive condivise in Istituto, costruendo indici statistici di controllo delle loro variazioni
e, per quanto attiene alle fasi di orientamento, verificare la corrispondenza tra consiglio
orientativo, in particolare verso la Secondaria di secondo grado, e successo scolastico.
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4. Migliorare la comunicazione per competenze ingresso/uscita negli snodi del percorso formativo.
5. Ridurre lo varianza tra le classi nella Scuola Primaria e portare al livello della media nazionale o
oltre il livello della Scuola Secondaria per quanto concerne la prova di Matematica (nello
specifico ambiti: spazio-figure, dati e previsioni).
Le motivazioni delle scelte effettuate sono le seguenti:
E’ opportuno chiarire che gli esiti a distanza vengono individuati ancora come una criticità, benché non
vi sia più una marcata insufficienza nel Rapporto di Autovalutazione. Nell’anno scolastico 2015/16
l'impianto di controllo è stato, infatti, sviluppato, ma la programmazione di interventi operativi e
sistematici è in fase sperimentale.
La scelta di dare ancora attenzione alle competenze chiave e di cittadinanza è stata dettata dalla ferma
convinzione che non ci si possa accontentare del risultato raggiunto e che si debba puntare sempre più in
alto in quanto queste competenze sono indice della robustezza dell’azione formativa ed educativa
esercitata. Se questo è vero per la capacità di imparare, lo è ancor di più per l’accrescimento del senso di
responsabilità e l’affinamento della coscienza civile. Fra l’altro, l’Istituto insiste su un territorio con
sensibile rischio di deprivazione culturale e di assuefazione a comportamenti a margine di condotte lesive
delle norme del buon vivere sociale.
Solo una cura educativa mai stanca, spesa lungo le direzioni dell’interiorizzazione del senso civico e delle
responsabilità connesse alla natura di essere sociale, può garantire che l’azione della scuola nella
formazione del cittadino non si fermi ai suoi cancelli, ma si innesti proficuamente nel contesto e,
altrettanto proficuamente, perduri nel tempo.
L’inserimento degli esiti delle prove nazionali standardizzate, quale criticità è dettata, anche in questo
caso, non da una marcata insufficienza registrata nel rapporto di Autovalutazione, ma da alcuni elementi,
che l’Istituzione Scolastica sente di dover monitorare con attenzione e su cui sceglie di operare con
efficacia. Essi sono la significativa varianza tra le classi II della scuola Primaria, in merito alla prova di
Matematica, anno scolastico 2015/16, la mancanza di dati relativi alle prove dell’anno scolastico
precedente per lo stesso ordine di scuola e le prove di matematica della Scuola Secondaria di I grado, per
le quali si evidenziano risultati che sono al di sotto della media nazionale di 2-3 punti per gli ambiti:
spazio- figure, dati e previsioni.
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Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto, prioritariamente, di adottare in vista del raggiungimento
dei traguardi sono:
1. Incentivare l’applicazione di un curricolo verticale per competenze
2. Adeguare gli esiti delle prove nazionali standardizzate alla media nazionale
3. Favorire l’inserimento consapevole delle TIC nella didattica
4. Utilizzare protocolli ed il codici di registrazione condivisi degli esiti in corrispondenza degli snodi
dei diversi segmenti formativi
5. Favorire l’incontro tra i docenti dei diversi segmenti formativi utilizzando i protocolli e i codici di
comunicazione scientifica prima definiti
6. Migliorare le condizioni di sicurezza rispetto agli standard
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Prot. n. 7111/08 del 03/11/2016
PIANO DI MIGLIORAMENTO
a.s. 2016/2017
Sommario
Premessa Pag. 8
Dal RAV al Piano di Miglioramento Pag. 8
1. Obiettivi di Processo Pag. 10
1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel
Rapporto di Autovalutazione (RAV)
Pag. 10
1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo Pag. 11
1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala di rilevanza Pag. 12
2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo Pag. 14
3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato Pag. 21
3.1 Descrizione delle azioni Pag. 21
3.2 Cronoprogramma delle azioni di monitoraggio Pag. 34
4. Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento Pag. 35
4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai
traguardi del RAV
Pag. 35
4.2 Processi di condivisione del Piano all'interno della scuola Pag. 35
4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM. sia all'interno sia all'esterno
dell'organizzazione scolastica
Pag. 35
4.4 Componenti del Gruppo di Miglioramento e del Nucleo di valutazione e
loro ruolo
Pag. 35
Appendice A Pag. 36
Appendice B Pag. 37
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Premessa
La definizione di un piano di miglioramento, oltre che ad ottemperare ad una disposizione di legge,
rappresenta la risposta ad una esigenza interna di promozione della qualità del servizio erogato.
In un sistema tanto complesso quale è la Scuola il concetto di qualità apre uno spettro di molteplici
interpretazioni:
La qualità dei processi formativi;
La qualità dei processi orientativi;
La qualità dei processi di valorizzazione delle risorse professionali;
La qualità dell’organizzazione dei servizi amministrativi;
La qualità dell’adeguamento degli ambienti e delle strutture agli standard di sicurezza e a quelle
auspicabili connotazioni che trasformano lo stare in star bene.
Dal RAV al Piano di Miglioramento
Il Piano di miglioramento dell’Istituto Comprensivo “Ragazzi d’Europa” di Casalnuovo di Napoli si
muove, come è ovvio, dalle risultanze del Rapporto di Auto Valutazione che ogni scuola è stata chiamata
a redigere: non può avviarsi alcun processo di miglioramento se non si conosce il punto di partenza e,
soprattutto, non si individuano con chiarezza ed in maniera quantitativa le criticità da un lato e i punti di
forza su cui far leva dall’altro.
Poiché la finalità ultima di ogni istituzione scolastica è il successo formativo dei discenti, si è partiti dagli
esiti degli alunni concentrandosi su tre criticità:
Le competenze chiave di cittadinanza o Imparare ad imparare
o Agire in modo autonomo e responsabile
Gli esiti a distanza
Gli esiti delle prove nazionali standardizzate
E’ opportuno chiarire che gli esiti a distanza vengono individuati ancora come una criticità, benché non
vi sia più una marcata insufficienza nel Rapporto di Autovalutazione. Nell’anno scolastico 2015/16
l'impianto di controllo è stato, infatti, sviluppato, ma la programmazione di interventi operativi e sistematici è in fase sperimentale.
La scelta di dare ancora attenzione alle competenze chiave e di cittadinanza è stata dettata dalla ferma
convinzione che non ci si possa accontentare del risultato raggiunto e che si debba puntare sempre più in
alto in quanto queste competenze sono indice della robustezza dell’azione formativa ed educativa
esercitata. Se questo è vero per la capacità di imparare, lo è ancor di più per l’accrescimento del senso di
responsabilità e l’affinamento della coscienza civile. Fra l’altro, l’Istituto insiste su un territorio con
sensibile rischio di deprivazione culturale e di assuefazione a comportamenti a margine di condotte lesive
delle norme del buon vivere sociale.
Solo una cura educativa mai stanca, spesa lungo le direzioni dell’interiorizzazione del senso civico e delle
responsabilità connesse alla natura di essere sociale, può garantire che l’azione della scuola nella
formazione del cittadino non si fermi ai suoi cancelli, ma si innesti proficuamente nel contesto e,
altrettanto proficuamente, perduri nel tempo.
L’inserimento degli esiti delle prove nazionali standardizzate, quale criticità è dettata, anche in questo
caso, non da una marcata insufficienza registrata nel rapporto di Autovalutazione, ma da alcuni elementi,
che l’Istituzione Scolastica sente di dover monitorare con attenzione e su cui sceglie di operare con
efficacia. Essi sono la significativa varianza tra le classi II della scuola Primaria, in merito alla prova di
Matematica, anno scolastico 2015/16, la mancanza di dati relativi alle prove dell’anno scolastico
precedente per lo stesso ordine di scuola e le prove di matematica della Scuola Secondaria di I grado, per
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le quali si evidenziano risultati che sono al di sotto della media nazionale di 2-3 punti per gli ambiti:
spazio- figure, dati e previsioni.
Per ciascuna criticità si sono individuati alcuni traguardi e, successivamente, i processi su cui intervenire
(aree di processo) con i corrispondenti obiettivi (obiettivi di processo).
Mentre i traguardi si collocano su orizzonti di lungo periodo, gli obiettivi di processo si collocano su
orizzonti di breve e medio periodo.
Risulta oltremodo vantaggiosa la schematizzazione tabellare riportata nel Rapporto di Auto Valutazione
(RAV) dove sono evidenziati gli esiti, le priorità e i traguardi a cui si è ritenuto conveniente aggiungere
una ulteriore colonna in cui sono riportate le aree di intervento prevalentemente coinvolte per il
conseguimento del traguardo; la denominazione delle aree e la loro specificazione è chiarita nel paragrafo
successivo.
ESITI PRIORITÀ TRAGUARDI AREE
Competenze
chiave e di
cittadinanza
1
Imparare ad imparare Migliorare l'autonomia di studio.
A3, A5
Migliorare l'uso dei supporti
didattici con particolare attenzione
all'uso consapevole delle TIC
A2, A6
Agire in modo autonomo e
responsabile
Potenziare lo sviluppo del senso di
legalità.
A3, A6
Migliorare il senso di rispetto del
sé
A3
Migliorare il senso di rispetto degli
spazi e delle relazioni.
A2, A6
Esiti a distanza
2
Recepire dagli esiti a distanza le
informazioni utili alla
regolazione dei processi
formativi
Ridurre lo scarto degli esiti in
corrispondenza degli snodi tra i
diversi segmenti formativi
A1, A7
Verificare la corrispondenza tra
consiglio orientativo e successo
scolastico.
A4, A7
Migliorare la costruzione del
profilo per competenze nella
caratterizzazione del curricolo
Migliorare la comunicazione per
competenze ingresso/uscita negli
snodi del percorso formativo.
A1, A4
Risultati nelle
prove
standardizzate
nazionali
3
Migliorare gli esiti delle prove
nazionali standardizzate in
italiano e matematica per la
scuola Primaria e la Secondaria
di primo grado.
Ridurre lo varianza tra le classi
nella Scuola Primaria e portare al
livello della media nazionale o oltre
il livello della Scuola Secondaria
per quanto concerne la prova di
Matematica (nello specifico ambiti:
spazio-figure, dati e previsioni)
A1, A3,
A4
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1. OBIETTIVI DI PROCESSO
1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di
Autovalutazione (RAV)
Le aree di intervento (aree di processo) sono state denominate come nella seguente tabella; per ogni area
sono stati declinati, a fianco, i corrispondenti obiettivi di processo ed è stata rimarcata la connessione con
le predette priorità.
Tabella 1 – Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche
Area di processo Obiettivi di processo É connesso alle priorità
1 2 3
A1
Curricolo, progettazione e
valutazione
Incentivare l’applicazione di un curricolo verticale per
competenze 2 3
Adeguare gli esiti delle prove nazionali standardizzate
alla media nazionale 3
Utilizzare protocolli e codici di registrazione condivisi
degli esiti in corrispondenza degli snodi dei diversi
segmenti formativi 2
A2
Ambiente di apprendimento
Migliorare le condizioni di sicurezza rispetto agli
standard 1
Migliorare la dotazione tecnologica degli ambienti di
apprendimento 1
Favorire l’inserimento consapevole delle TIC nella
didattica 1 2
A3
Inclusione e differenziazione
Migliorare la formazione dei docenti su metodologie
didattiche inclusive 1 2
Valorizzare le eccellenze modulando i percorsi di
apprendimento 1 2 3
A4
Continuità e orientamento
Favorire l’incontro tra i docenti dei diversi segmenti
formativi utilizzando i protocolli e i codici di
comunicazione scientifica prima definiti 2 3
Favorire l’incontro con la Secondaria di II grado
coinvolgendo anche ex alunni e famiglie 2
A5
Orientamento strategico e
organizzazione della scuola
Perfezionare il funzionigramma generale del personale
in cui si evidenzi il contributo di ciascuno al
conseguimento della mission 1
A6
Sviluppo e valorizzazione
delle risorse umane
Favorire l’attuazione di un piano di aggiornamento
perenne e continuamente adattato con corsi di
formazione sui temi della sicurezza, inclusione e
progettazione curricolare
1 2
Costruire un database con i profili del personale
registrati per competenze 1
A7
Integrazione con il territorio e
rapporti con le famiglie
Consolidare i rapporti con il Territorio attraverso
accordi e reti 1 2
Intensificare i momenti di incontro con le famiglie
anche su temi altri rispetto agli esiti di profitto 1
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1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Gli obiettivi di processo indicati sono stati graduati, in una scala di rilevanza, considerando due fattori: la
fattibilità e l’impatto. Nel modello proposto da INDIRE, che si è seguito nella stesura del presente Piano
di Miglioramento, a ciascuno dei due fattori viene attribuito, dal Team per il Miglioramento, un punteggio
intero compreso tra 1 e 5, con la corrispondenza di seguito elencata nella legenda. La rilevanza
dell’obiettivo è calcolata come prodotto dei due fattori.
Tabella 2 - Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed impatto
Obiettivi di processo
elencati
Fattibilità (1-5)
Impatto (1-5)
Prodotto: valore
che identifica la
rilevanza
dell’intervento
1 Incentivare l’applicazione di un curricolo
verticale per competenze 4 4 16
2 Adeguare gli esiti delle prove nazionali
standardizzate alla media nazionale 4 4 16
3 Migliorare le condizioni di sicurezza
rispetto agli standard 3 5 12
4 Migliorare la dotazione tecnologica degli
ambienti di apprendimento 3 4 12
5 Favorire l’inserimento consapevole delle
TIC nella didattica 4 4 16
6 Migliorare la formazione dei docenti su
metodologie didattiche inclusive 3 4 12
7 Valorizzare le eccellenze modulando i
percorsi di apprendimento 4 4 16
8
Utilizzare protocolli e codici di
registrazione condivisi degli esiti in
corrispondenza degli snodi dei diversi
segmenti formativi 4 4 16
9
Favorire l’incontro tra i docenti dei diversi
segmenti formativi, utilizzando i protocolli
e i codici di comunicazione scientifica
prima definiti 4 4 16
10
Favorire l’incontro con la Secondaria di II
grado coinvolgendo anche ex alunni e
famiglie 3 5 15
11
Perfezionare il funzionigramma generale
del personale in cui si evidenzi il
contributo di ciascuno al conseguimento
della mission 4 3 12
12
Adottare un piano di aggiornamento
perenne e continuamente adattato con
corsi di formazione sui temi della
sicurezza, inclusione e progettazione
curricolare
3 3 9
13 Costruire un database con i profili del
personale registrati per competenze 3 3 9
14 Consolidare i rapporti con il Territorio
attraverso accordi e reti 3 4 12
15
Intensificare i momenti di incontro con le
famiglie anche su temi altri rispetto agli
esiti di profitto 3 5 15
Legenda:
1 = nullo; 2 = poco; 3 = abbastanza; 4 = molto; 5 = del tutto
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1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala di rilevanza
Gli obiettivi di processo, riordinati per valore di rilevanza decrescente, risultano essere i seguenti
Tabella 2bis – Obiettivi graduati per rilevanza decrescente
Obiettivi di processo
elencati
Fattibilità (1-5)
Impatto (1-5)
Prodotto: valore che
identifica la
rilevanza
dell’intervento
1 Incentivare l’applicazione di un
curricolo verticale per competenze 4 4 16
2 Adeguare gli esiti delle prove nazionali
standardizzate alla media nazionale 4 4 16
3
Favorire l’incontro tra i docenti dei
diversi segmenti formativi utilizzando i
protocolli e i codici di comunicazione
scientifica prima definiti 4 4 16
4 Favorire l’inserimento consapevole delle
TIC nella didattica 4 4 16
5
Utilizzare protocolli e codici di
registrazione condivisi degli esiti in
corrispondenza degli snodi dei diversi
segmenti formativi
4 4 16
6 Valorizzare le eccellenze modulando i
percorsi di apprendimento 4 4 16
7 Migliorare le condizioni di sicurezza
rispetto agli standard 3 5 15
8 Favorire l’incontro con la Secondaria di
II grado coinvolgendo anche ex alunni e
famiglie 3 5 15
9 Intensificare i momenti di incontro con
le famiglie anche su temi altri rispetto
agli esiti di profitto 3 5 15
10 Migliorare la dotazione tecnologica
degli ambienti di apprendimento 3 4 12
11 Migliorare la formazione dei docenti su
metodologie didattiche inclusive 3 4 12
12
Perfezionare il funzionigramma generale
del personale in cui si evidenzi il
contributo di ciascuno al conseguimento
della mission 4 3 12
13 Consolidare i rapporti con il Territorio
attraverso accordi e reti 3 4 12
14
Favorire l’attuazione di un piano di
aggiornamento perenne e continuamente
adattato con corsi di formazione sui temi
della sicurezza, inclusione e
progettazione curricolare
3 3 9
15 Costruire un database con i profili del
personale registrati per competenze 3 3 9
Osservazione: È ovvio che le valutazioni di fattibilità ed impatto possono variare, nel tempo, per fattori
contingenti. Ne consegue che, nel corso dell’anno scolastico, alcuni obiettivi graduati con rilevanza
minore, possono essere stati raggiunti con più facilità rispetto ad altri inizialmente graduati con rilevanza
maggiore. Di ciò si darà dettagliato commento nelle pagine che seguiranno.
In prima istanza si riportano i primi sette obiettivi di maggiore rilevanza con i risultati attesi e i
corrispettivi parametri di monitoraggio.
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Tabella 3 – Risultati attesi e monitoraggio
PRIORITA’
COLLEGATE
Obiettivo di processo in
via di attuazione Risultati attesi
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
1 1-2-3 Incentivare l’applicazione di un
curricolo verticale per competenze
Agevolazione del
transito in
corrispondenza degli
snodi del percorso
formativo
Sovrapposizione delle
competenze di uscita di
un segmento formativo
con quelle di ingresso
del successivo
Analisi della
situazione di ingresso
in termini di
competenze
2 2-3
Adeguare gli esiti delle prove
nazionali standardizzate alla
media nazionale
Riduzione della
varianza nelle classi e
tra le classi,
raggiungimento del
livello della media
nazionale per le
discipline oggetto
delle prove
Medie in rapporto alle
medie nazionali
Varianze tra le classi per
le discipline interessate
Rilevazione statistica
dei dati
Relazione dei
dipartimenti che attesti
l’analisi e riflessione
sui dati
3 1-2
Favorire l’inserimento
consapevole delle TIC nella
didattica
Aumento
dell’autonomia nei
processi di
apprendimento
Valutazioni in termini di
competenze chiave di
cittadinanza:
1. Imparare a imparare”
2. Agire in modo autonomo e responsabile”
Rilevazione statistica
delle competenze
chiave di cittadinanza
con cadenza bimestrale
4 2
Utilizzare protocolli e codici di
registrazione condivisi degli esiti
in corrispondenza degli snodi dei
diversi segmenti formativi
Perfezionamento di
strumenti di
registrazione e analisi
degli esiti
Programmazione di
interventi operativi
sistematici
Confronto degli esiti in
momenti diversi
dell’anno scolastico
Rilevazione statistica
in tempi predefiniti
5 2-3
Favorire l’incontro tra i docenti
dei diversi segmenti formativi
utilizzando i protocolli e i codici
di comunicazione scientifica
prima definiti
Miglioramento
dell’azione didattica
nei punti di raccordo
Riduzione dei
fenomeni di
dispersione scolastica
Miglioramento degli
esiti a distanza
Tassi di dispersione
Coincidenza tra
suggerimento
orientativo e scelta
effettuata per il raccordo
con la secondaria di II
grado
Rilevazione statistica
presso le istituzioni
scolastiche di approdo
con trattamento dei
dati in forma aggregata
6 1-2-3
Valorizzare le eccellenze
modulando i percorsi di
apprendimento
Stimolare l’interesse
allo studio degli alunni
che già fanno
registrare esiti alti
ampliando il loro
orizzonte culturale
Aumento del numero di
alunni che conseguono
livelli alti nelle
valutazioni
Rilevazione diretta
dagli atti, questionari
di gradimento per
alcune attività.
7 1 Migliorare le condizioni di
sicurezza rispetto agli standard
Miglioramento degli
ambienti e delle
infrastrutture
Diffusione verso gli
alunni delle nozioni
essenziali in tema di
sicurezza
Certificazioni di
conformità a norme
Miglioramento delle
competenze di
cittadinanza in tema di
legalità e sicurezza
Rilevazione diretta
dagli atti
Rilevazione diretta
dagli atti
Rilevazione con
questionari
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2. AZIONI PREVISTE PER RAGGIUNGERE CIASCUN OBIETTIVO DI
PROCESSO
Obiettivo 1: Incentivare l’applicazione di un curricolo verticale per competenze
Azione prevista
Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Stimolare la condivisione
della documentazione
prodotta nel precedente
anno scolastico durante il
corso di formazione sul
curricolo verticale per
competenze
Scambio di idee e opinioni
con conseguente risveglio
del confronto
professionale
Consolidamento della
prassi della
documentazione
metodologica
Valorizzare le attività
collegiali funzionali
all’insegnamento per la
trasformazione della teoria
in pratica didattica
Scambio di idee e opinioni
con conseguente risveglio
del confronto
professionale
Confronto con le difficoltà
operative derivanti dalla
contestualizzazione e
interiorizzazione delle
pratiche
Iniziale destabilizzazione
per l’inserimento del
nuovo, timori e riserve
nell’approccio alla
sperimentazione didattica
Aggravio nel monte ore
contrattualmente previsto
per le attività collegiali
Scientificità nella
comunicazione
professionale e semplicità
di intervento nella
rimodulazione del
curricolo
Possibile chiusura ad altre
forme di ricerca-azione
Aprire il confronto con
Istituzioni Scolastiche
diverse insistenti sullo
stesso Territorio
concordando un comune
profilo per competenze
Scambio di idee e opinioni
con conseguente risveglio
del confronto
professionale
Possibile disorientamento
Scientificità nella
comunicazione
professionale e semplicità
di intervento nella
rimodulazione del
curricolo.
Riduzione di effetti
traumatici nel transito tra
differenti segmenti
formativi da Istituzioni
Scolastiche diverse
Valorizzare i momenti di
riflessione collegiale sui
risultati
Abitudine al controllo di
processo
Possibilità di mettere in
discussione l’intero
impianto
Rafforzamento delle
competenze professionali
sollecitate nell’approccio
critico ad un prodotto di
ricerca metodologica
Assuefazione allo schema
di controllo adottato e
chiusura ad altre forme di
riflessione
Caratteri innovativi dell'obiettivo
L'obiettivo è collegato ai punti 1 e 5 del Manifesto del movimento delle Avanguardie Educative in quanto
mira a trasformare il tradizionale modello trasmissivo della Scuola in un modello di sviluppo di
competenze, non già rinnegando il "sapere scolastico" ma rinverdendolo e corroborandolo con gli stimoli
proveniente dal contesto rappresentato dalla "società della conoscenza".
Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B
L'intervento è, seppur implicitamente, collegato agli obiettivi indicati con le lettere da "a" a "e"
dell’appendice A poiché è un intervento finalizzato alla realizzazione di un profilo in uscita dello studente
basato sul concetto di "competenza".
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
“RAGAZZI D’EUROPA”
15
Obiettivo 2: Adeguare gli esiti delle prove nazionali standardizzate alla media nazionale
Azione prevista
Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Condivisione dei dati
restituiti dall’Invalsi in
sede Collegiale
Riflessione sui contenuti
dei processi educativi
Possibile disorientamento
derivante dal confronto.
Adeguamento dello spettro
di competenze individuate
dall’Istituto a quello
riconoscibile a livello
nazionale
Momenti di riflessione e
analisi dei dati in seno ai
Dipartimenti di classe e
interclasse.
Scambio di idee relativo
alle metodologie utilizzate
con conseguente risveglio
del confronto
professionale
Possibilità di competizione
e senso di frustrazione
derivanti dalla riflessione
condivisa.
Rafforzamento delle
competenze e crescita del
successo formativo
Formazione dei in merito
alla progettazione e
valutazione per
competenze
Applicazione e
sperimentazione di nuove
metodologie
Trasformazione del
modello trasmissivo
Caratteri innovativi dell'obiettivo Crescita della cultura della valutazione, del confronto e della cooperazione fra docenti. Attuazione
concreta del Curricolo Verticale, che non sarà più inteso solo come continuità educativa, ma come
riflessione sulla progressione delle competenze, sulla ricorsività degli apprendimenti, sulla linearità.
Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B L'obiettivo è intrinsecamente collegato con gli obiettivi “b” e “o” dell'appendice A, nonché con i punti 1 e
7 dell'appendice B.
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Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
“RAGAZZI D’EUROPA”
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Obiettivo 3: Favorire l’incontro tra i docenti dei diversi segmenti formativi utilizzando i
protocolli e i codici di comunicazione scientifica prima definiti
Azione prevista
Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Promuovere l’incontro tra
le FF.SS. che coordinano
l’orientamento in ingresso
e uscita per definire i
profili di competenze
coinvolti nel transito
Valorizzazione della
didattica per competenze
Possibile disorientamento
derivante dal confronto
con riflessioni
pedagogiche differenti
Scientificità della
comunicazione didattica Feedback sull’azione
didattica
Inserire nei processi di
orientamento in ingresso
ed uscita lo sviluppo di
momenti di attività
didattica che coinvolga gli
alunni
Valorizzazione della
partecipazione dell’alunno
all’orientamento e
conseguente crescita della
sua responsabilizzazione
Rafforzamento delle
competenze e crescita del
successo formativo
Nell’orientamento in
uscita verso la secondaria
di secondo grado
verificare la coincidenza
del suggerimento
orientativo con la scelta
effettuata
Feedback correttivo
dell'impostazione didattica
Caratteri innovativi dell'obiettivo Il carattere innovativo dell'obiettivo risiede in un capovolgimento dell'ottica tradizionale
dell'orientamento; mentre, tradizionalmente, si promuove l'incontro tra il discente e la scuola nel
segmento che lo accoglierà, si intende ora promuovere l'incontro tra i segmenti formativi di provenienza e
di arrivo, nelle figure dei docenti, per creare un condotto privilegiato che eviti disadattamenti, tensioni,
scelte maldestre.
Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B L'obiettivo è intrinsecamente collegato con l'obiettivo "q" dell'appendice A.
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Obiettivo 4: Favorire l’inserimento consapevole delle TIC nella didattica
Azione prevista
Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Catalogare le pratiche
metodologiche innovative
documentate e i correlati
sussidi
Sistematizzazione
dell’esistente e
predisposizione di forme
di informazione e
coinvolgimento
Concentrazione
sull’effetto di
coinvolgimento della
novità piuttosto che sulla
sua giusta collocazione e
sul giusto peso nei
percorsi di apprendimento
Sviluppo e condivisione di
pratiche metodologiche
che facciano uso delle
nuove tecnologie con
vantaggi sul fronte
dell’inclusività e dello
sviluppo di autonomia
Partecipare a bandi e gare
per l’adeguamento della
dotazione tecnologica
Rivisitazione critica dei
percorsi didattici per
studiare dove, come e
perché l’inserimento delle
TIC diventa fattore di
qualificazione
Riqualificazione degli
ambienti di apprendimento
Sviluppare pratiche
didattiche che si
avvalgono dei sussidi
tecnologici
Rivitalizzazione di
itinerari didattici stanchi
Aumento del
coinvolgimento degli
alunni
Possibilità di offuscare il
senso e il peso di
metodologie didattiche più
tradizionali
Arricchimento della
documentazione
metodologica che dispiega
l’uso delle TIC come
strumento di soluzione di
problemi
Formare i docenti sull’uso
delle TIC
Motivazione alla ricerca
didattica
Ripiego in forme stanche
di partecipazione
Qualificazione delle
competenze professionali
Caratteri innovativi dell'obiettivo
La portata innovativa dell'obiettivo è sintetizzata nell'attributo "consapevole". Siamo di fronte ad un
paradosso: l'uso delle nuove tecnologie deve riconquistare la dignità della sua dimensione di meta-scienza
a fronte di una visione svilente di impronta pressoché ludica. Le nuove tecnologie sono strumento di
accrescimento di conoscenza e vanno chiaramente marcati i rischi derivanti da un uso improprio quando
non scorretto.
Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B
L'obiettivo è direttamente correlato agli obiettivi "h" ed "i" dell'appendice A nonché con i punti 2 e 3
dell'appendice B.
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Obiettivo 5: Utilizzare protocolli e codici di registrazione condivisi degli esiti in corrispondenza degli
snodi dei diversi segmenti formativi
Azione prevista
Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Perfezionare strumenti di
registrazione e analisi
degli esiti
Sistematizzazione e
predisposizione di forme
di informazione
Disorientamento, senso di
frustrazione e timore del
confronto
Feedback sull’azione
didattica
Costruire indici statistici di
controllo
Concreta applicazione del
Curricolo verticale
Programmazione di
interventi operativi
sistematici
Rivisitazione critica dei
percorsi didattici
Rafforzamento delle
competenze e crescita del
successo formativo
Caratteri innovativi dell'obiettivo
Il carattere innovativo è costituito dal valore attribuito alla continuità interna e all’orientamento esterno.
La registrazione del livello di competenze uscita-ingresso e la verifica degli esiti a distanza consentono di
desumere informazioni utili a calibrare i percorsi didattici e a sviluppare iniziative di recupero e
potenziamento, a garanzia del pieno successo formativo.
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Obiettivo 6: Valorizzare le eccellenze modulando i percorsi di apprendimento
Azione prevista
Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Attivare percorsi di
potenziamento che
stimolino l’interesse degli
alunni più motivati
evitando pericolose
situazioni di stallo
Avvio di processi virtuosi
di cooperazione tra pari
Miglioramento
dell’immagine della
Scuola sul Territorio
Caratteri innovativi dell'obiettivo
Il carattere innovativo dell'obiettivo consiste nell’attenzione riconosciuta alle eccellenze, troppo spesso
destinatarie di interesse didattico meno enfatizzato, per riscoprirne il ruolo di volano nello sviluppo del
dialogo educativo.
Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B
L'obiettivo è direttamente collegato con le lettere "a" e “b” dell'Appendice A.
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Obiettivo 7: Migliorare le condizioni di sicurezza rispetto agli standard e la formazione del
personale in tema di sicurezza
Azione prevista
Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Avviare e completare i
lavori infrastrutturali
finalizzati alla
riqualificazione degli
ambienti, finanziati con
fondi PON - FESR
Possibile, seppur ridotta,
interferenza tra
l’esecuzione dei lavori e lo
svolgimento dell’attività
scolastica
Miglioramento degli
spazi-scuola e delle
condizioni di permanenza
in essi
Formare il maggior
numero possibile di unità
di personale in tema di
sicurezza
Valorizzazione della
competenza del personale
e della garanzia di
sicurezza
Aumento degli impegni
per il personale
Valorizzazione della
competenza del personale
e della garanzia di
sicurezza
Diffondere nei confronti
degli alunni le
informazioni essenziali in
tema di sicurezza
Valorizzazione della
competenza del personale
e della garanzia di
sicurezza
Aumento delle garanzie di
sicurezza
Caratteri innovativi dell'obiettivo
Il carattere innovativo dell'obiettivo consiste nella traduzione pratica delle teorie sviluppate in tema di
risparmio energetico e sostenibilità ambientale e, contestualmente, dell'assegnazione del giusto peso alla
formazione in tema di sicurezza che è sviluppo delle competenze di cittadinanza in merito alla legalità.
Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B
L'obiettivo è direttamente collegato con la lettera "e" dell'Appendice A.
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3. PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE PER CIASCUN OBIETTIVO
DI PROCESSO INDIVIDUATO
3.1 Descrizione delle azioni
Di seguito, ciascun obiettivo di processo verrà riesaminato considerando, per ogni azione finalizzata alla
sua realizzazione, le seguenti informazioni:
Impegno di risorse umane e strumentali;
Tempi di attuazione delle attività;
Per l’obiettivo è, alfine, previsto il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del suo
raggiungimento.
Obiettivo 1: Incentivare l’applicazione di un curricolo verticale per competenze
Azione prevista
Stimolare la condivisione della documentazione prodotta nel precedente anno scolastico durante il corso di
formazione sul curricolo verticale per competenze.
Figure professionali coinvolte
Docenti raccolti in seno ai Dipartimenti Disciplinari, per la secondaria di primo grado, o nei consigli
di interclasse e di intersezione, per la scuola primaria e per la scuola dell’infanzia rispettivamente.
Tipologia delle attività
Gruppi di lavoro per insegnamento comune e/o affine.
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro rientrano in quelle funzionali all’insegnamento, contrattualmente previste.
Fonte di finanziamento
Non sono previsti finanziamenti per tali attività.
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività si ritiene sostanzialmente conclusa entro la prima decade di dicembre.
Azione prevista
Valorizzare le attività collegiali funzionali all’insegnamento per la trasformazione della teoria in pratica
didattica.
Figure professionali coinvolte
Docenti raccolti in seno ai Dipartimenti Disciplinari, per la secondaria di primo grado, o nei consigli
di interclasse e di intersezione, per la scuola primaria e per la scuola dell’infanzia rispettivamente.
Tipologia delle attività
Gruppi di lavoro per insegnamento comune e/o affine.
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro rientrano in quelle funzionali all’insegnamento, contrattualmente previste.
Fonte di finanziamento
Non sono previsti finanziamenti per tali attività.
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività si ritiene sostanzialmente conclusa entro la prima decade di dicembre.
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Azione prevista
Valorizzare i momenti di riflessione collegiale sui risultati.
Figure professionali coinvolte
Docenti raccolti in seno ai Dipartimenti Disciplinari, per la secondaria di primo grado, o nei consigli
di interclasse e di intersezione, per la scuola primaria e per la scuola dell’infanzia rispettivamente.
Tipologia delle attività
Gruppi di lavoro per insegnamento comune e/o affine.
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro rientrano in quelle funzionali all’insegnamento, contrattualmente previste.
Fonte di finanziamento
Non sono previsti finanziamenti per tali attività.
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività si ritiene sostanzialmente conclusa entro la prima decade di dicembre.
Azione prevista
Aprire il confronto con Istituzioni Scolastiche diverse insistenti sullo stesso Territorio concordando un
comune profilo per competenze.
Figure professionali coinvolte
Docenti referenti per continuità ed orientamento di differenti Istituzioni Scolastiche
Tipologia delle attività
Gruppi di lavoro per insegnamento comune e/o affine.
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro rientrano in quelle previste per tali figure dai FIS delle diversi Istituzioni Scolastiche
Fonte di finanziamento
FIS delle diverse Istituzioni Scolastiche
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività si distribuisce lungo l’intero anno scolastico.
L’azione di monitoraggio sullo stato di avanzamento nel conseguimento dell’obiettivo è condotto dalla
Funzione Strumentale “Interventi di supporto al miglioramento dell’azione didattica”.
Un primo intervento di monitoraggio è programmato a conclusione del mese di ottobre e avrà,
fondamentalmente, caratteristica di ausilio nella costruzione delle pianificazioni personali e dei consigli di
classe in linea con l’adozione del curricolo verticale.
Un secondo intervento di monitoraggio è programmato a ridosso delle festività natalizie e avrà,
fondamentalmente, carattere censivo per stabilire la frazione del collegio che ha raggiunto l’obiettivo
della pianificazione didattica con la modalità del curricolo verticale. L’indicatore è rappresentato dalla
sovrapponibilità del profilo per competenze delineato in ingresso ad un segmento formativo con quello
delineato in uscita al segmento precedente.
Un terzo intervento di monitoraggio è previsto, con la stessa finalità, a chiusura del quadrimestre e si
estende alle altre Istituzioni Scolastiche che hanno aderito all’idea progettuale.
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Obiettivo 2: Adeguare gli esiti delle prove nazionali standardizzate alla media nazionale
Azione prevista
Condivisione dei dati restituiti dall’Invalsi in sede Collegiale
Figure professionali coinvolte
Docenti raccolti in seno ai Dipartimenti Disciplinari, per la secondaria di primo grado, o nei consigli
di interclasse e di intersezione, per la scuola primaria e per la scuola dell’infanzia rispettivamente.
Tipologia delle attività
Gruppi di lavoro per insegnamento comune e/o affine.
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di
Funzione Strumentale e figure di supporto.
Fonte di finanziamento
Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto.
Tempi di attuazione dell’attività
Entro il mese di Dicembre
Azione prevista
Momenti di riflessione e analisi dei dati in seno ai Dipartimenti di classe e interclasse
Figure professionali coinvolte
Funzione Strumentale “Interventi di supporto al miglioramento dell’azione didattica” e rispettivo
gruppo di supporto, docenti.
Tipologia delle attività
Gruppi di lavoro per insegnamento comune e/o affine.
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro rientrano in quelle funzionali all’insegnamento, contrattualmente previste.
Fonte di finanziamento
Non è prevista retribuzione per tale attività.
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività si distribuisce lungo l’intero anno scolastico
Azione prevista
Monitoraggio degli apprendimenti attraverso prove oggettive condivise Figure professionali coinvolte
Funzione Strumentale “Interventi di supporto al miglioramento dell’azione didattica” e rispettivo
gruppo di supporto, docenti.
Tipologia delle attività
Somministrazione, correzione ed elaborazione dei dati relativi a prove standardizzate condivise
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro rientrano in quelle previste per l’attività di Funzione Strumentale e figure di
supporto.
Fonte di finanziamento
Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto.
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività si distribuisce lungo l’intero anno scolastico
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Azione prevista
Formazione dei docenti in merito alla progettazione e valutazione per competenze
Figure professionali coinvolte
Funzione Strumentale “Supporto alla gestione del PTOF” e rispettivo gruppo, docenti.
Tipologia delle attività
Gruppi di studio/ apprendimento per insegnamento comune e/o affine.
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro rientrano in quelle previste nella formazione triennale.
Fonte di finanziamento
Non è prevista retribuzione per tale attività.
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività sarebbe auspicabilmente da attuarsi nel corso dell’anno con una scansione periodica di
incontri.
Le azioni di monitoraggio sullo stato di avanzamento nel conseguimento dell’obiettivo sono condotte
dalle FF.SS. area 1 e 2, rispettivamente per gli interventi di formazione e per quelli di analisi degli
apprendimenti.
I primi sono programmati in corrispondenza delle rilevazioni fatte con questionari di analisi del grado di
soddisfazione dei bisogni formativi e della ricaduta in ambito professionale al termine della formazione, i
secondi con cadenza bimestrale a partire da metà novembre.
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
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Obiettivo 3: Favorire l’incontro tra i docenti dei diversi segmenti formativi utilizzando i protocolli e i
codici di comunicazione scientifica prima definiti
Azione prevista
Promuovere l’incontro tra le FF.SS. che coordinano l’orientamento in ingresso e uscita nonché il
monitoraggio degli esiti a distanza per definire i profili di competenze coinvolti nel transito
Figure professionali coinvolte Funzioni Strumentali “Supporto agli alunni” e docenti dei gruppi di supporto, con specifica
attinenza alle attività di orientamento.
Tipologia delle attività Gruppi di lavoro sui profili per competenze in ingresso ed in uscita ai diversi segmenti formativi. Ore aggiuntive presunte Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di
Funzione Strumentale e figura di supporto nonché in quelle previste per una delle progettazioni
proposte dalla secondaria di primo. Fonte di finanziamento Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto
Tempi di attuazione dell’attività Le attività si ritengono sostanzialmente concluse entro fine febbraio.
Azione prevista
Inserire nei processi di orientamento in ingresso ed uscita lo sviluppo di momenti di attività didattica che
coinvolga gli alunni
Figure professionali coinvolte Funzioni Strumentali “Supporto agli alunni” e docenti dei gruppi di supporto, con specifica
attinenza alle attività di orientamento. Tipologia delle attività Attività didattica di raccordo tra i diversi segmenti formativi, concordata con i docenti delle classi. Ore aggiuntive presunte Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di
Funzione Strumentale e figura di supporto. Fonte di finanziamento Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto. Tempi di attuazione dell’attività L’attività si colloca a ridosso della conclusione del primo quadrimestre e in un lasso di tempo
sufficientemente ampio da includere le scadenze di iscrizione.
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
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Azione prevista
Nell’orientamento in uscita verso la secondaria di secondo grado verificare la coincidenza del suggerimento
orientativo con la scelta effettuata.
Figure professionali coinvolte Funzioni Strumentali “Supporto agli alunni” e docenti dei gruppi di supporto, con specifica attinenza
alle attività di orientamento. Tipologia delle attività Si tratta di un’attività preminentemente censiva. Ore aggiuntive presunte Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di
Funzione Strumentale e figura di supporto. Fonte di finanziamento Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto. Tempi di attuazione dell’attività L’attività potrà effettuarsi solo ad iscrizioni ultimate.
L’azione di monitoraggio sullo stato di avanzamento nel conseguimento dell’obiettivo è condotto dalle
Funzioni Strumentali “Supporto agli alunni”.
Gli interventi di monitoraggio sono così organizzati:
Analisi dei tassi di dispersione;
Analisi dei tassi di confluenza interna nel passaggio da un segmento formativo al successivo;
Aumento dei tassi di confluenza esterna; Il monitoraggio deve necessariamente avvenire a conclusione delle iscrizioni.
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Obiettivo 4: Favorire l’inserimento consapevole delle TIC nella didattica
Azione prevista
Catalogare le pratiche metodologiche innovative documentate e i correlati sussidi.
Figure professionali coinvolte
Funzione Strumentale “Interventi di supporto al miglioramento dell’azione didattica” e rispettivo
gruppo di supporto, Animatore Digitale.
Tipologia delle attività
Attività meramente ricognitiva.
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività
dell’Animatore Digitale.
Fonte di finanziamento
FIS per le figure di supporto.
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività si ritiene sostanzialmente conclusa entro fine novembre.
Azione prevista
Partecipare a bandi e gare per l’adeguamento della dotazione tecnologica.
Figure professionali coinvolte
Supporto alla Funzione Strumentale “Iniziative per lo sviluppo della comunicazione e per lo sviluppo
dei rapporti con il territorio”, Animatore Digitale.
Tipologia delle attività
Analisi dei bandi presenti sui siti istituzionali.
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di
Funzione Strumentale e figura di supporto.
Fonte di finanziamento
Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto.
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività non ha una definita collocazione temporale.
Azione prevista
Sviluppare pratiche didattiche che si avvalgono dei sussidi tecnologici.
Figure professionali coinvolte
Supporto alla Funzione Strumentale “Iniziative per lo sviluppo della comunicazione e per lo sviluppo
dei rapporti con il territorio”, Animatore Digitale.
Tipologia delle attività
Affiancamento a docenti che necessitano di supporto nell’uso delle nuove tecnologie.
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di
Funzione Strumentale e figura di supporto.
Fonte di finanziamento
Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto.
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività non ha una definita collocazione temporale ma si dispiega lungo l’intero anno scolastico.
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L’azione di monitoraggio sullo stato di avanzamento nel conseguimento dell’obiettivo è condotto dalla
Funzione Strumentale “Interventi di supporto al miglioramento dell’azione didattica”.
Gli interventi di monitoraggio sono così programmati:
Per la ricognizione delle pratiche metodologiche già attuate:
o In tal caso il monitoraggio si riduce alla ricognizione dello status quo; ha carattere censivo ed è effettuato una tantum a conclusione dell’attività (dicembre). É interessante la
possibilità di creazione di un catalogo documentale, eventualmente in formato elettronico,
di aperta consultazione.
Per la partecipazione a bandi e gare con la precipua finalità del miglioramento della dotazione
tecnologica:
o In tal caso il monitoraggio ha carattere censivo e si risolve nella registrazione delle
iniziative di partecipazione in un opportuno registro. É interessante la possibilità di
annotazione anche di iniziative alle quali non si è partecipato annotandone le motivazioni.
Per lo sviluppo di pratiche didattiche che si avvalgono delle nuove tecnologie: o Il monitoraggio può essere previsto a cadenza quadrimestrale mediante questionario rivolto
direttamente ai docenti, con registrazione delle iniziative nel catalogo di cui al primo
accapo e conveniente archiviazione della documentazione prodotta.
Per il correlato obiettivo di aumento delle competenze “imparare ad imparare” e “agire in modo autonomo e responsabile” verso il quale l’uso delle nuove tecnologie deve disporsi, il
monitoraggio può essere condotto con cadenza quadrimestrale mediante opportuni questionari
rivolti agli studenti ed eventualmente ai genitori.
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Obiettivo 5: Utilizzare protocolli e codici condivisi di registrazione degli esiti in corrispondenza degli
snodi dei diversi segmenti formativi
Azione prevista
Perfezionare strumenti di registrazione e analisi degli esiti
Figure professionali coinvolte
Funzioni Strumentali “Supporto agli alunni” e docenti dei gruppi di supporto
Tipologia delle attività
Si tratta di un’attività preminentemente censiva
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di
Funzione Strumentale e figura di supporto
Fonte di finanziamento
Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività si distribuisce lungo l’intero anno scolastico
Azione prevista
Costruire indici statistici di controllo
Figure professionali coinvolte
Funzioni Strumentali “Supporto agli alunni” e docenti dei gruppi di supporto
Tipologia delle attività
Si tratta di un’attività preminentemente censiva
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di
Funzione Strumentale e figura di supporto
Fonte di finanziamento
Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività si distribuisce lungo l’intero anno scolastico
Azione prevista
Programmazione di interventi operativi sistematici
Figure professionali coinvolte
Funzioni Strumentali “Supporto agli alunni” e docenti dei gruppi di supporto
Tipologia delle attività
Si tratta di un’attività preminentemente censiva
Ore aggiuntive presunte
Le ore di lavoro sono di difficile quantizzazione ma rientrano in quelle previste per l’attività di
Funzione Strumentale e figura di supporto
Fonte di finanziamento
Fondi stanziati per le Funzioni strumentali e FIS per le figure di supporto
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività si distribuisce lungo l’intero anno scolastico
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
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L’azione di monitoraggio sullo stato di avanzamento nel conseguimento dell’obiettivo è condotto dalle
Funzioni Strumentali “Supporto agli alunni”.
Gli interventi di monitoraggio sono così organizzati:
Analisi statistica sistematica con registrazione sistematica della valutazione degli studenti in uscita dalla
Scuola Secondaria di I Grado e in ingresso nella Secondaria di Secondo Grado.
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Obiettivo 6: Valorizzare le eccellenze modulando i percorsi di apprendimento
Azione prevista
Attivare percorsi di potenziamento che stimolino l’interesse degli alunni più motivati evitando pericolose
situazioni di stallo
Figure professionali coinvolte
Dirigente Scolastico in funzione di promotore delle attività;
Docenti della scuola;
Professionalità esterne.
Tipologia delle attività
Le attività consistono in percorsi di potenziamento di alcune competenze:
linguistiche in lingua madre
linguistiche in lingua straniera
matematiche e/o scientifiche
Ore aggiuntive presunte
Le ore aggiuntive di docenza sono retribuite da FIS per i docenti interni e attingendo al contributo
volontario delle famiglie per le professionalità esterne.
Tempi di attuazione dell’attività
Le attività si ritengono sostanzialmente concluse entro maggio 2017.
L’azione di monitoraggio sullo stato di avanzamento nel conseguimento dell’obiettivo è condotta dal
collaboratore vicario cui è stato delegato l’incarico di monitoraggio delle progettualità nonché dalla F.S.
per l’area 2: Supporto all’azione didattica che effettua già monitoraggio degli esiti.
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Obiettivo 7: Migliorare le condizioni di sicurezza rispetto agli standard
Azione prevista
Avviare e completare i lavori infrastrutturali finalizzati alla riqualificazione degli ambienti, finanziati con
fondi PON – FESR.
Figure professionali coinvolte
Dirigente Scolastico in funzione di Responsabile Unico del procedimento;
Responsabile per il Servizio di Prevenzione e Protezione;
Professionalità esterne.
Tipologia delle attività
Un’attività consiste nel completamento di lavori di riqualificazione degli ambienti alla luce delle
politiche di risparmio energetico e di abbattimento delle barriere architettoniche. A tal riguardo sono
spese le competenze lavorative del D.S. e delle professionalità esterne.
Un’altra attività consiste nel contenimento delle possibili interferenze effettuato dal RSPP.
Ore aggiuntive presunte
In riferimento alle opere infrastrutturali, le ore lavoro sono specificate nel quadro economico
dell’intervento.
Per l’attività dell’RSPP le ore sono difficilmente quantizzabili ma rientrano nel compenso forfetario
previsto per tale figura.
Fonte di finanziamento
Con riferimento alle opere infrastrutturali la fonte di finanziamento sono i fondi PON FESR;
Per le attività dell’RSPP i fondi provengono dagli stanziamenti ai sensi del D.Lgs. 81/09.
Tempi di attuazione dell’attività
Le attività si ritengono sostanzialmente concluse entro dicembre 2015.
Azione prevista
Diffondere nei confronti degli alunni le informazioni essenziali in tema di sicurezza
Figure professionali coinvolte
Docenti
Tipologia delle attività
Attività di formazione tradizionale e/o di ricerca
Ore aggiuntive presunte
L’attività è inclusa in quella ordinaria di insegnamento.
Fonte di finanziamento
Non sono previsti oneri.
Tempi di attuazione dell’attività
L’attività si distribuisce lungo l’intero anno scolastico.
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L’azione di monitoraggio sullo stato di avanzamento nel conseguimento dell’obiettivo è condotta dal
RSPP e dalle Funzioni Strumentali “Supporto agli alunni” e “Interventi di supporto per il miglioramento
dell’azione didattica”
Gli interventi di monitoraggio sono così organizzati:
Per le opere infrastrutturali:
o Il monitoraggio avviene mediante analisi delle certificazioni ed è svolta dal RSPP;
Per la formazione del personale in tema di sicurezza: o Il monitoraggio è svolto dalla funzione strumentale “Interventi di supporto al
miglioramento dell’azione didattica” e si riassume nell’aggiornamento di un database.
Per la formazione degli alunni in tema di sicurezza:
o Il monitoraggio è svolto con cadenza quadrimestrale dalle Funzioni Strumentali “Supporto
agli alunni” a mezzo di questionari opportunamente congetturati.
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3.2 Cronoprogramma delle azioni di monitoraggio
Nella seguente sezione si riassume sommariamente ed indicativamente la scansione temporale delle
azioni di monitoraggio previste per i diversi obiettivi. Le informazioni sulla struttura di tali azioni e su chi
debba condurle sono state inserite, di fatto, nella sezione precedente.
settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno
Obiettivo 1 • • •
Obiettivo 2 • • • •
Obiettivo 3 • • • •
Obiettivo 4 • • •
Obiettivo 5 • • • •
Obiettivo 6 •
Obiettivo 7 •
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4. VALUTAZIONE, CONDIVISIONE E DIFFUSIONE DEI RISULTATI DEL
PIANO DI MIGLIORAMENTO
I contenuti della presente sezione sono, ovviamente, solo parzialmente conclusi. Si è preferito propendere
per una descrizione sintetica che rimanda, generalmente, alla visione di schede riassuntive che solo a
conclusione della completa attuazione del Piano possono essere inserite nel documento che lo
rappresenta.
4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV
Per tale valutazione si rimanda alla compilazione di una opportuna scheda predisposta dal Gruppo di
Miglioramento in raccordo con il Nucleo di Valutazione Interna.
Ove nel RAV non appare un indicatore numerico si propenderà ad una indicazione percentuale rispetto
alla condizione di partenza.
4.2 Processi di condivisione del Piano all'interno della scuola
La condivisione del Piano di Miglioramento all’interno della Scuola avverrà attraverso:
Comunicazione diretta del Piano a tutto il Personale a mezzo mail;
Discussione sul Piano in seno agli Organi Collegiali;
Pubblicazione del Piano su “Scuole in chiaro” e sul sito web della Scuola.
4.3 Modalità di diffusione dei risultati del P.d.M. sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione
scolastica
La diffusione del Piano di Miglioramento avverrà con gli stessi strumenti utilizzati per la condivisione del
Piano stesso, rimandando alle schede compilate e ai registri e cataloghi attivati e ai quali si è fatto
riferimento nella Sezione 3.
4.4 Componenti del Gruppo di Miglioramento e del Nucleo di Valutazione Interna e loro ruolo
Gruppo di Miglioramento
Dirigente Scolastico MOLA CLAUDIO con funzione di presidente e di coordinazione delle attività
F.S. SENTENZA GIOVANNA Con funzione di redazione e pubblicizzazione del documento.
F.S. BARRETTA ANNAMARIA Con funzione di raccordo con il N.V.I. per azioni di monitoraggio.
F.S. MONTANINO ALESSANDRA Con funzione di raccordo con il N.V.I. per azioni di monitoraggio.
F.S. SCOGNAMIGLIO ELENA Con funzione di raccordo con il N.V.I. per azioni di monitoraggio.
F.S. SAVINO CARMELA Con funzione di pubblicizzazione del documento
Nucleo di Valutazione Interna (N.V.I.)
Dirigente Scolastico MOLA CLAUDIO con funzione di presidente e di coordinazione delle attività
Doc. CAMPANA LUISA Con funzione di calendarizzazione degli interventi
Doc. REGA TERESA Con funzione di documentazione delle attività
Doc. SAVONA BARBARA Con funzione di predisposizione di questionari e strumenti di
rilevazione
Doc. MERCADANTE MARIA Con funzione di predisposizione di questionari e strumenti di
rilevazione
Sig.ra CITARELLI LUISA Con funzione di raccordo con gli uffici amministrativi
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Appendice A - Obiettivi del Piano Triennale dell’Offerta Formativa
della Legge 107/2015 La legge, in base al comma 7 dell’art. 1 della legge 107, le istituzioni possono inserire nel loro piano
triennale dell’Offerta Formativa alcuni tra i seguenti obiettivi:
a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento
all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante
l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning;
b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale, nell'arte e nella storia
dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei
suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti
in tali settori;
d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra
le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei
beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in
materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità;
e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della
sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita
sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione
alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;
h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché' alla
produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
j) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio
degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati;
k) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio;
l) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione
del monte orario;
m) incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;
n) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;
o) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;
p) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda;
q) definizione di un sistema di orientamento.
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Appendice B - L’Innovazione promossa da Indire attraverso le Avanguardie Educative
Nel Manifesto del movimento delle Avanguardie Educative, vengono individuati sette ‘orizzonti’ coinvolti nel processo innovativo delle scuole, che sono riassunti nei seguenti punti:
1) Trasformare il modello trasmissivo della scuola
2) Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare
3) Creare nuovi spazi per l’apprendimento
4) Riorganizzare il tempo del fare scuola
5) Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza
6) Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento tra pari, scuola/azienda, ecc.)
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Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno
I dati di seguito riportati fanno riferimento allo status quo relativo all’a.s. 2016/2017.
SCUOLA INFANZIA
Annualità Posto comune
n. docenti
Posto di sostegno
n. docenti
a.s. 2016-2017 10 1
In aggiunta: 1 docente di religione
SCUOLA PRIMARIA
Annualità Posto comune
n. docenti
Posto di sostegno
n. docenti
a.s. 2016-2017 15 4
In aggiunta: 1 docente di religione + 2 ore
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Classe di
concorso/sostegno
a.s. 2016-2017
n. docenti
A043 14
A059 8
A345 4
A245 3
A028 3
A033 3
A030 4
A032 3
AJ77 1
AH77 1
AI77 1
AB77 1
sostegno 10
In aggiunta, per l’insegnamento di Religione Cattolica: 1 cattedra e 7 ore
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Fabbisogno di organico di posti di potenziamento
Dotazione attribuita e la modalità di impiego nell’a.s. 2016/17
L’organico di potenziamento attribuito ed utilizzato nell’a.s. 2016/17 è il seguente:
N. 2 unità di personale per la classe di concorso EEEE (posto comune per l’insegnamento nella scuola
primaria), con orario di servizio pieno. Il loro orario di servizio settimanale è stato così organizzato:
o N° 18 ore in interventi di recupero e potenziamento per l’area linguistico – espressiva e per
l’area scientifico-tecnica, strutturati in orario curriculare e riferiti a gruppi di livello nelle varie
classi e con collocazione temporale scaturente dalle considerazioni effettuate in fase di
programmazione, per l’adeguamento delle strategie di apprendimento a garanzia del
successo formativo e della valorizzazione delle eccellenze.
o N° 4 ore settimanali per le sostituzioni su supplenze brevi
N. 1 unità di personale per la classe di concorso A028 (ed. artistica sec. I grado). L’orario è stato così
organizzato:
o N° 14 ore in interventi di recupero e potenziamento per l’area artistica, strutturati in orario
curriculare (ed eventualmente extra-curriculare) e riferiti a gruppi di livello nelle varie classi e
con collocazione temporale scaturente dalle considerazioni effettuate in fase di consigli di
classe, per l’adeguamento delle strategie di apprendimento a garanzia del successo
formativo e della valorizzazione delle eccellenze.
o N° 4 ore settimanali per le sostituzioni su supplenze brevi
N. 1 cattedra per la classe di concorso A030 (ed. motoria sec. I grado). L’orario è stato così
organizzato:
o N° 14 ore in interventi di recupero e potenziamento per l’area motoria, strutturati in orario
curriculare (ed eventualmente extra-curriculare) e riferiti a gruppi di livello nelle varie classi e
con collocazione temporale scaturente dalle considerazioni effettuate in fase di consigli di
classe, per l’adeguamento delle strategie di apprendimento a garanzia del successo
formativo e della valorizzazione delle eccellenze.
o N° 4 ore settimanali per le sostituzioni su supplenze brevi
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Fabbisogno di organico di personale ATA
Il personale ATA, a conferma dello status quo relativo all’anno scolastico 2016/17, è così riassunto:
Qualifica Contratto a tempo indeterminato
Direttore SGA 1
Assistente amministrativo 5
Collaboratore scolastico 10
Scelte organizzative e gestionali
Non è possibile il miglioramento senza organizzazione. L’organizzazione è il presupposto per la
leadership diffusa e, di conseguenza, per la crescita delle competenze e la valorizzazione delle
professionalità.
Il funzionigramma è già presente nel PTOF, di seguito sono riportati solo i compiti delle funzioni
strumentali e dei gruppi di supporto.
Funzioni
Strumentali e gruppi
di supporto
Le Funzioni Strumentali sono insegnanti che, coadiuvati da gruppi di
lavoro, coordinano azioni in aree che il Collegio ha ritenuto strategiche per
la sua proposta formativa.
Di seguito sono declinati i compiti per ciascuna funzione strumentale.
Area 1: Supporto alla gestione del POF
Monitoraggio del Piano (Triennale) dell’Offerta Formativa;
Adeguamento del PTOF;
Adeguamento del Piano di Miglioramento;
Redazione del Rapporto di Auto Valutazione (in collaborazione con
il NIV);
Monitoraggio della formazione del Personale.
Area 2: Interventi di supporto al miglioramento dell’azione didattica
Monitoraggio degli esiti correnti degli studenti attraverso
l’elaborazione dei dati associati alle prove oggettive condivise;
Predisposizione e/o adeguamento degli strumenti di pianificazione,
rendicontazione didattica e valutazione in rapporto alle Indicazioni
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Nazionali;
Archiviazione delle buone pratiche;
Monitoraggio esiti INVALSI.
Area 3 (a): Supporto agli alunni
Monitoraggio delle esigenze formative degli alunni e della richiesta
delle famiglie predisponendo iniziative di recupero, potenziamento
e sostegno;
Coordinamento dei gruppi di lavoro per gli alunni con diverse
abilità ed in generale con Bisogni Educativi Speciali, facilitando
accoglienza, inclusione, benessere ed educazione alla salute;
Promozione e coordinamento di interventi per il contenimento e la
prevenzione della dispersione scolastica;
Cura della comunicazione con le famiglie.
Area 3 (b): Continuità – orientamento – esiti a distanza
Monitoraggio degli esiti a distanza ai fini della continuità e
dell’orientamento e per l’adeguamento dell’azione didattica e
dell’agito in termini di curricolo verticale;
Coordinamento delle attività di continuità interna;
Coordinamento delle attività di orientamento esterno.
Area 4: Iniziative per lo sviluppo della comunicazione e dei rapporti
con il Territorio
Cura i rapporti con Enti ed Istituzioni del territorio per iniziative
culturali e formative;
Ricerca di iniziative finalizzate all’acquisizione di risorse (ad
eccezione di quelle di matrice UE);
Partecipazione a bandi e gare (ad eccezione di quelle di matrice
UE);
Coordinamento della stesura del giornale di Istituto, anche in
formato digitale.
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Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale
Il Piano Nazionale Scuola Digitale è una delle linee di azione più ambiziose della legge 107. Esso
prevede tre grandi linee di attività:
1. miglioramento dotazioni hardware 2. attività didattiche 3. formazione insegnanti
La scuola aderisce al PNSD con le seguenti azioni:
Partecipazione a PON - FESR per arricchimento e riqualificazione delle infrastrutture tecnologiche
Partecipazione ai PON-FSE per interventi di formazione sia per docenti che per alunni
Attivazione di percorsi formativi rivolti agli alunni per il conseguimento di certificazioni informatiche (es. EIPASS)
Attivazione di percorsi formativi rivolti al personale per il conseguimento di certificazioni
informatiche Adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la
condivisione dei dati Particolare attenzione ai temi della sicurezza e privacy in rete Diffusione di materiali didattici prodotti autonomamente dalla scuola
In linea di massima, l’adesione al PNSD, nell’arco del triennio e come appare da separato documento,
può sintetizzarsi come segue:
Formazione interna (nell’arco di un triennio)
Censire le competenze informatiche del personale e identificare i bisogni formativi
Avviare formazione base per l’utilizzazione delle nuove tecnologie (nell’anno 2015/16 si attiverà
un corso sugli elementi di statistica per il controllo dei processi formativi con applicazioni con il
foglio elettronico)
Avviare l’utilizzazione di piattaforme di e-learning
Sviluppare e diffondere il pensiero computazionale
Avviare percorsi integrati con le nuove tecnologie per la didattica per competenze
Realizzare learning object con LIM o altre tecnologie
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Coinvolgimento della comunità
Aprire uno spazio sul sito web dedicato al PNSD Programmare eventi aperti al territorio (cittadinanza digitale, sicurezza, uso social network, cyberbullismo)Individuare parametri per l’autorevolezza e la qualità delle informazioniUtilizzare il cloud per condividere attività e buone praticheAggiornare il curricolo di “tecnologia”Partecipare a bandi territoriali, nazionali ed europei, anche con accordi di rete
Creare soluzioni innovative
Integrare, ampliare la Wi-Fi partecipando a PON FESR
Condivisione di contenuti di qualità per la didattica
Costruire curricola verticali per competenze digitali
Creazione di aule 2.0 e 3.0
Creazione di depositary disciplinari
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Il Piano di Formazione del Personale Docente
Una delle novità più rilevanti della Legge 107/2015 riguarda la formazione dei Docenti, che il comma
124 definisce come “obbligatoria, permanente e strutturale”. Tale disposizione è entrata in vigore in toto
con la Legge e quindi dal luglio 2015. Si aggiunge: “Le attività di formazione sono definite dalle singole
istituzioni scolastiche in coerenza con il Piano Triennale dell'Offerta Formativa”, ma anche con il
Piano Nazionale per la Formazione che il MIUR emana ogni tre anni.
In apertura dell’a.s. 2015/16, non risultando ancora emanato il Piano Nazionale per la Formazione e
dovendo, comunque, procedere all’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa per il triennio
2016/17- 2018/19, prudentemente, l’Istituto ha redatto un Piano di Formazione sviluppato secondo tre
direttrici prioritarie che emergono dalla lettura del Rapporto di Auto Valutazione:
1. Formazione in tema di sicurezza, sia per le figure sensibili, sia erga omnes, ottemperando al
dettato del D.Lgs. 81/08 con le 12 ore obbligatorie per tutto il personale che non risulti munito
della specifica certificazione di avvenuta formazione;
2. Formazione del Personale Docente sui Bisogni Educativi Speciali e sulle correlate dinamiche del
processo di insegnamento – apprendimento;
3. Formazione sull’utilizzazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Questo Piano di formazione è stato, di fatto, già recepito nel POF 2015/16 e confermato come Piano di
Formazione per il POF Triennale, previo adeguamenti necessari che verranno approvati annualmente e
contestualmente con l’adeguamento del PTOF.
Nell’ottobre 2016, in fase di adeguamento del POF Triennale, è stato alfine emanato dal MIUR il Piano
Nazionale per la Formazione in cui sono declinati le seguenti nove priorità tematiche:
1. Autonomia organizzativa e didattica
2. Valutazione e miglioramento
3. Didattica per competenze e innovazione metodologica
4. Competenze di lingua straniera
5. Competenze digitali e nuovi ambienti per l'apprendimento
6. Scuola e Lavoro
7. Competenze di cittadinanza e cittadinanza globale
8. Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile - Integrazione
9. Inclusione disabilità
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In definitiva il Piano di Formazione dell’Istituzione Scolastica deve svilupparsi cercando coerenza tra:
Le tematiche prima elencate nel Piano Nazionale
Le direttrici tracciate dal rapporto di Autovalutazione
I bisogni formativi dei Docenti
Solo l’incontro tra queste tre diverse esigenze potrà assicurare lo sviluppo di un itinerario di formazione
che sia garante
degli obiettivi di crescita dei singoli Docenti
degli obiettivi di miglioramento della Scuola
della strategia di sviluppo dell’intero Paese
É significativo sintetizzare quanto programmato ed espletato nell’a.s. 2015/16 per comprendere il senso
delle scelte alfine effettuate per l’a.s. 2016/17.
Sicurezza
Si è adempiuto all’obbligo di formazione in tema di sicurezza per tutto il Personale che ne era pressoché tutto sprovvisto
Si è proceduto alla formazione di figure di preposti
Si è proceduto alla formazione di unità di personale sull’uso dei defibrillatori
Bisogni Educativi Speciali
Si è garantita una unità formativa sui BES con un ente accreditato con rilascio di
certificazione
Si è sollecitata la partecipazione di gruppi di Docenti ad iniziative di formazione sui temi
dell’inclusione presso altre II.SS.
Innovazione
Si è garantita una unità formativa sull’uso del foglio elettronico per l’elaborazione statistica dei dati. É apparso opportuno, infatti, che tutti familiarizzassero con alcuni
concetti statistici rilevanti nella gestione delle informazioni contenute nei dati
Si è garantita la possibilità di partecipazione ad iniziative di formazione sulla didattica
della lingua inglese nella scuola primaria in un’altra I.S. con cui si lavora in stretto
rapporto di continuità.
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Per l’a.s. 2016/17 il match tra le diverse esigenze presentate e la coerenza con quanto già intrapreso, si
è raggiunto con un fecondo confronto collegiale cui è seguita una puntuale rilevazione da parte della F.S.
preposta che ha individuato i seguenti temi di formazione:
Area della metodologia e
della didattica
Progettazione e valutazione per competenze e relativo processo di
certificazione, in coerenza con l’obiettivo 3 del Piano Nazionale
Area psicopedagogica Intelligenza emotiva, stili cognitivi, strategie di apprendimento,
ancora in coerenza con lo stesso obiettivo del Piano Nazionale
Uso dei nuovi linguaggi e
nuove tecnologie
Le tecnologie come strumento di didattica, in coerenza con
l’obiettivo 5 del Piano Nazionale
La proposta formativa
L’Istituto Comprensivo “Ragazzi d’Europa” presenta questa articolazione dell’offerta formativa:
Scuola dell’infanzia
Orario dalle ore 08.30 alle ore 16.30 dal lunedì al venerdì per complessive 40 ore settimanali e con
servizio mensa.
Scuola Primaria
Orario dalle ore 08.15 alle ore 13.45 dal lunedì al venerdì, ad eccezione del venerdì in cui l’orario
delle lezioni va dalle ore 08.15 alle ore 13.15, per complessive 27 ore settimanali.
Scuola Secondaria di primo grado
L’orario prevede 30 ore settimanali che saranno articolate su cinque giorni.
Gli alunni delle classi con l’insegnamento dello strumento musicale effettuano due rientri
pomeridiani di un’ora, per l’espletamento di tale insegnamento.
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CURRICOLO VERTICALE
PER COMPETENZE
A.S. 2016-2017
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COSA È UN CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE? “Un curricolo organizza e descrive l’intero percorso formativo che uno studente compie, dalla scuola
dell’infanzia alla scuola secondaria, nel quale si intrecciano e si fondono i processi cognitivi e quelli
relazionali. Nel curricolo trova spazio l’attenzione alla realtà sociale nella quale la scuola è inserita, la sua
cultura, le specifiche esigenze rilevate nell’ascolto dei bisogni degli alunni e nel confronto con le richieste
e le attese delle famiglie e del territorio”. Esso non è basato sui saperi ma sul “saper fare”.
COSA È UNA COMPETENZA? La competenza è stata definita una “knoweldge in action” ovvero un sapere che si fa azione. In questa
ottica il fine dell’apprendimento non sono i saperi, ma come questi saperi vengono utilizzati in diverse
situazioni problematiche. I saperi, quindi, rappresentano degli strumenti attraverso i quali gli alunni
interagiscono nella realtà, nella comunità operando continui transfert cognitivi.
IL CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DEL NOSTRO ISTITUTO Il curricolo verticale per competenze del nostro istituto è conseguenza delle riflessioni degli anni
scolastici scorsi nei quali sono state attivate strategie per assicurare il successo formativo degli alunni e
costruire la mission della scuola in modo condiviso.
Queste riflessioni sono emerse durante:
- la partecipazione al progetto ”Valutazione e Miglioramento”;
- l’aiuto di osservatori esterni;
- il corso di formazione sul curricolo verticale.
I nostri steps Conoscere-Valutare-Migliorare ci hanno condotto alla elaborazione di un curricolo verticale
per competenze, frutto della collaborazione tra docenti dei tre ordini di scuola: Infanzia – Primaria –
Secondaria di 1° grado.
LA CORNICE NORMATIVA DEL CURRICOLO Il primo riferimento normativo è l’art.8 del Regolamento dell’autonomia D.P.R. 275/99 nel quale si
richiede ad ogni scuola di assumersi la responsabilità di dotarsi di un proprio curricolo di scuola
superando, così, i rigidi programmi nazionali.
Nuove Indicazioni nazionali 2007 nelle quali si definisce il curricolo di istituto come “espressione della
libertà di insegnamento e dell’autonomia scolastica…esplicita le scelte della comunità scolastica e
l’identità dell’istituto”.
Assi culturali.
Atto di indirizzo 1° ciclo di istruzione 2009.
Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea sulle competenze chiave 2006.
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
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Dall’analisi di contesto contenuta nel nostro P.O.F. è emerso che il territorio ha carenza di risorse culturali e luoghi associativi in grado di coadiuvare l’azione formativa della scuola. Oltre le attività scolastiche gli studenti hanno poche opportunità di socializzazione e di partecipazione attiva alla vita della propria città. Da questo contesto socio-culturale l’alunno che arriva nel nostro istituto si caratterizza per la mancanza di esperienze di vita associativa nella quale operare un confronto con gli altri, conoscere meglio le proprie attitudini per operare scelte consapevoli e sentirsi cittadino attivo nella propria comunità.
La conoscenza del background socio-culturale dei nostri alunni ci ha consentito di valutare quali sono i bisogni emergenti a cui la scuola deve far fronte per assicurare il successo formativo di tutti gli alunni. Quale è la richiesta implicita percepita? La necessità di fornire strumenti e sviluppare competenze per imparare a imparare lungo l’arco della vita.
CONOSCERE
STUDIO DELLE RISORSE
SOCIO-CULTURALI DEL
TERRITORIO.
IN QUESTO CONTESTO
QUALE ALUNNO ARRIVA NEL
NOSTRO ISTITUTO?
VALUTARE
QUALI SONO I REALI BISOGNI
FORMATIVI DEGLI ALUNNI?
QUALE RICHIESTA IMPLICITA
PERCEPITA?
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
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Sviluppare competenze per operare scelte consapevoli per il proprio futuro, utilizzare le proprie attitudini in modo creativo, sviluppare il pensiero divergente. Sentirsi parte attiva di una comunità e apportare il proprio contributo, sperimentare nella vita quotidiana le competenze acquisite per risolvere problemi. L’elaborazione della mission di una scuola non può prescindere da ciò che è il contesto di provenienza degli alunni e dai loro reali bisogni. La mission della scuola non è pensata prima di tutti i passaggi che abbiamo analizzato. Essa scaturisce dal bisogno di rispondere ad una esigenza reale della nostra utenza e in questo rientrano non solo la richiesta implicita degli studenti, ma anche le aspettative delle famiglie. Dall’analisi e valutazione delle esigenze e bisogni formativi dei nostri alunni sono stati elaborati i profili in uscita dei tre ordini di scuola che hanno come traguardo il conseguimento di tre competenze chiave che sono trasversali alle altre competenze e a tutti i saperi e assi disciplinari. IMPARARE A IMPARARE SPIRITO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITA’ COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE.
MIGLIORARE ELABORARE LA MISSION
DELLA SCUOLA RISPONDENTE
AI REALI BISOGNI DEGLI
ALUNNI
ELABORAZIONE DI UN
CURRICOLO VERTICALE
CON LA DEFINIZIONE DEI
PROFILI IN USCITA
PER I TRE ORDINI DI SCUOLA
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
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Competenze chiave europee
Comunicazione nella madrelingua
Comunicazione nelle lingue straniere
Competenza matematica e competenze di
base in scienza e tecnologia
Competenza digitale
Imparare a imparare
Competenze sociali e civiche
Spirito di iniziativa e imprenditorialità
Consapevolezza ed espressione culturale
Competenze chiave per l’esercizio della cittadinanza
Imparare a imparare
Progettare
Comunicare
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e responsabile
Risolvere problemi
Individuare collegamenti e relazioni
Acquisire e interpretare l’informazione
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
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GRIGLIA DELLE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE E DI CITTADINANZA
Competenze chiave
europee
Competenze di
cittadinanza
Profilo studente
Descrizione competenze in uscita
SCUOLA DELL’INFANZIA
Descrizione competenze in uscita SCUOLA PRIMARIA
Descrizione competenze in uscita
SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
Imparare a imparare.
Imparare a imparare.
Acquisizione di un metodo di studio e di
lavoro.
Organizza delle esperienze in procedure e schemi mentali.
Utilizza semplici strategie di memorizzazione per rendere più agevole il proprio metodo di lavoro.
Utilizza strategie per rendere efficace ed autonomo il proprio metodo di studio.
Inizia ad usare i diversi concetti per selezionare e sistemare le sequenze fondamentali di esperienze.
Opera semplici rielaborazioni d’informazioni utili attraverso diverse strategie metodologiche.
Comprende, analizza e rielabora i saperi in modo personale e creativo.
Utilizza le tecniche acquisite per organizzare il proprio lavoro in tempi adeguati.
Organizza il proprio lavoro, lo esegue utilizzando le informazioni acquisite e rispettando tempi prestabiliti.
Organizza il proprio lavoro ottimizzando il tempo a disposizione.
Utilizza un linguaggio appropriato per comunicare in maniera efficace attraverso diversi linguaggi.
Si esprime in maniera chiara, organica e coesa utilizzando i linguaggi propri di ciascuna disciplina.
Si esprime in maniera appropriata ed efficace utilizzando i linguaggi propri di ciascuna disciplina.
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
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Competenze chiave
europee
Competenze di
cittadinanza
Profilo studente
Descrizione competenze in uscita
SCUOLA DELL’INFANZIA
Descrizione competenze in uscita
SCUOLA PRIMARIA
Descrizione competenze in uscita
SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
Competenze sociali e civiche.
Collaborare e partecipare.
Agire in modo autonomo e responsabile.
Possedere strumenti
che permettono di affrontare
la complessità del vivere
nella società globale del
nostro tempo.
Agisce in modo curioso all’interno del gruppo.
Interagisce in modo partecipativo e costruttivo nel gruppo.
Si relaziona rispettando la diversità e cogliendola come fattore di crescita.
Dialoga, discute e inizia a confrontarsi con gli altri.
Interviene in maniera pertinente in situazioni di confronto.
Gestisce in modo positivo la conflittualità mostrandosi disponibile e aperto al confronto.
Partecipa e coopera per uno scopo comune.
Collabora per uno scopo comune rispettando regole e ruoli.
Contribuisce in modo attivo alla realizzazione di uno scopo comune, consapevole delle regole e dei ruoli.
Inizia a riconoscere la propria identità socio-culturale.
Si riconosce ed interagisce nella comunità d’appartenenza, ed è consapevole di essere parte di un comunità più vasta.
Ha consapevolezza del senso di appartenenza ad una comunità.
Inizia a mostrare atteggiamenti di rispetto verso sé, gli altri e l’ambiente circostante.
Assume atteggiamenti responsabili per il rispetto e la salvaguardi ambientale.
Assume atteggiamenti responsabili per la salvaguardia dell’ambiente.
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Competenze chiave europee
Competenze di
cittadinanza
Profilo studente
Descrizione competenze in uscita
SCUOLA DELL’INFANZIA
Descrizione competenze in uscita SCUOLA PRIMARIA
Descrizione competenze in uscita
SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
Spirito d’iniziativa e
senso di imprenditorialità.
Progettare, risolvere problemi, elaborare
informazioni.
Pensare, decidere e
agire in modo autonomo e
interdipendente sviluppando
comportamenti di
responsabilità.
Inizia a conoscere le proprie potenzialità e si adopera per attivarle.
Riconosce i propri punti di forza e i propri punti deboli e si impegna per sfruttarli o superarli.
Organizza il lavoro in modo razionale e originale sia individualmente sia in collaborazione all’interno del gruppo.
Organizza in modo autonomo il proprio lavoro.
Organizza il proprio lavoro per raggiungere obiettivi anche attraverso la creatività e il pensiero divergente.
Conosce le proprie
attitudini ed è in grado
di operare delle scelte
per il futuro
Individua e riconosce i nessi di causa-effetto in situazioni libere e strutturate.
Sa valutare le conseguenze delle proprie scelte.
Si assume la responsabilità delle proprie scelte accettandone consapevolmente le conseguenze.
Ha acquisito un livello di autonomia individuale e collettiva all’interno dei gruppi.
Lavora sia individualmente sia in collaborazione all’interno dei gruppi rispettando ruoli e scelte.
Imposta il proprio
lavoro seguendo le
varie fasi di un
percorso risolutivo in
maniera originale.
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Competenze chiave relative agli assi culturali
ognuna delle quali viene declinata in abilità
e conoscenze
Asse dei Linguaggi (diviso a sua volta in Lingua italiana,
Lingua straniera, Altri linguaggi)
Asse Matematico
Asse Scientifico-tecnologico
Asse Storico-sociale
ASSE DEI LINGUAGGI L’asse dei linguaggi ha l’obiettivo di far acquisire allo studente la conoscenza e padronanza della lingua italiana come ricezione, produzione scritta e orale; la conoscenza di almeno una lingua straniera; la fruizione consapevole di molteplici forme espressive non verbali; un adeguato utilizzo delle tecnologie delle informazioni e della comunicazione.
Competenze di base a conclusione della scuola secondaria di I grado
Padronanza della lingua italiana
Utilizzare gli strumenti espressivi ed argomentativi per affrontare le molteplici
situazioni comunicative.
Leggere, comprendere ed analizzare testi scritti di vario tipo.
Produrre testi di vario tipo adeguandoli ai differenti scopi comunicativi.
Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi.
Utilizzare gli strumenti fondamentali per apprezzare il proprio patrimonio artistico.
Utilizzare e produrre semplici testi multimediali.
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ASSE MATEMATICO
L’asse matematico ha l’obiettivo di far acquisire allo studente saperi e competenze che lo pongono nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo. La competenza matematica consiste nell’abilità di individuare e applicare le procedure che consentono di esprimere e affrontare situazioni problematiche.
Competenze di base a conclusione della scuola secondaria di I grado
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica.
Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e
relazioni.
Individuare strategie appropriate per la soluzione di problemi.
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli
stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando
consapevolmente gli strumenti di calcolo.
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO L’asse scientifico ha l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del mondo circostante, per osservare fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale.
Competenze di base a conclusione della scuola secondaria di I grado
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale.
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle
trasformazioni di energia.
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.
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ASSE STORICO-SOCIALE L’asse storico-sociale ha l’obiettivo di fornire allo studente le competenze relative all’area storica che riguardano la capacità di percepire gli eventi storici nella loro dimensione locale, nazionale, europea e mondiale, cogliendo nel passato le radici del presente. Il senso d’appartenenza, alimentato dalla consapevolezza da parte dello studente di essere inserito in un sistema di regole fondato sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e dei doveri, concorre alla sua educazione, alla convivenza e all’esercizio attivo della cittadinanza.
Competenze di base a conclusione della scuola secondaria di I grado
Comprendere gli eventi storici in una dimensione spazio-temporale attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.
Adottare nella vita quotidiana comportamenti responsabili in linea con i
dettami dei fondamentali principi della Costituzione Italiana.
Conoscere le opportunità lavorative del proprio territorio per orientarsi con
consapevolezza.
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Asse dei linguaggi
Traguardi al termine della
Scuola dell’infanzia
Traguardi al termine della
Scuola primaria
Traguardi al termine della
Scuola secondaria di I grado
I DISCORSI E LE PAROLE ITALIANO
Il bambino:
Usa la lingua italiana, arricchisce e
precisa il proprio lessico, comprende parole e
discorsi, fa ipotesi sui significati.
Sa esprimere e comunicare agli altri
emozioni, sentimenti, argomentazioni
attraverso il linguaggio verbale che utilizza in
differenti situazioni comunicative.
Sperimenta rime, filastrocche,
drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca
somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.
Ascolta e comprende narrazioni, racconta
e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa
il linguaggio per progettare attività e per
definirne regole.
Ragiona sulla lingua, scopre la presenza
di lingue diverse, riconosce e sperimenta la
pluralità dei linguaggi, si misura con la
creatività e la fantasia.
Si avvicina alla lingua scritta, esplora e
sperimenta prime forme di comunicazione
attraverso la scrittura, incontrando anche le
tecnologie digitali e i nuovi media.
L’alunno:
Partecipa a scambi comunicativi
(conversazione, discussione di classe o di
gruppo) con compagni e insegnanti rispettando
il turno e formulando messaggi chiari e
pertinenti, in un registro il più possibile
adeguato alla situazione.
Ascolta e comprende testi orali «diretti» o
«trasmessi» dai media cogliendone il senso, le
informazioni principali e lo scopo.
Legge e comprende testi di vario tipo,
continui e non continui, ne individua il senso
globale e le informazioni principali, utilizzando
strategie di lettura adeguate agli scopi.
Utilizza abilità funzionali allo studio:
individua nei testi scritti informazioni utili per
l’apprendimento di un argomento dato e le
mette in relazione; le sintetizza, in funzione
anche dell’esposizione orale; acquisisce un
primo nucleo di terminologia specifica.
Legge testi di vario genere facenti parte
della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta
sia in lettura silenziosa e autonoma e formula
su di essi giudizi personali.
Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari
e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse
occasioni di scrittura che la scuola offre;
rielabora testi parafrasandoli, completandoli,
Lo studente:
Interagisce in modo efficace in diverse
situazioni comunicative, attraverso modalità
dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri;
con ciò matura la consapevolezza che il dialogo,
oltre a essere uno strumento comunicativo, ha
anche un grande valore civile e lo utilizza per
apprendere informazioni ed elaborare opinioni su
problemi riguardanti vari ambiti culturali e
sociali.
Usa la comunicazione orale per
collaborare con gli altri, ad esempio nella
realizzazione di giochi o prodotti,
nell’elaborazione di progetti e nella formulazione
di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti
culturali e sociali.
Ascolta e comprende testi di vario tipo
«diretti» e «trasmessi» dai media,
riconoscendone la fonte, il tema, le
informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione
dell’emittente.
Espone oralmente all’insegnante e ai
compagni argomenti di studio e di ricerca, anche
avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe,
presentazioni al computer, ecc.).
Usa manuali delle discipline o testi
divulgativi (continui, non continui e misti)
nelle attività di studio personali e collaborative,
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trasformandoli.
Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i
vocaboli fondamentali e quelli di alto uso;
capisce e utilizza i più frequenti termini
specifici legati alle discipline di studio.
Riflette sui testi propri e altrui per
cogliere regolarità morfosintattiche e
caratteristiche del lessico; riconosce che le
diverse scelte linguistiche sono correlate alla
varietà di situazioni comunicative.
È consapevole che nella comunicazione
sono usate varietà diverse di lingua e lingue
differenti (plurilinguismo).
Padroneggia e applica in situazioni
diverse le conoscenze fondamentali relative
all’organizzazione logico-sintattica della frase
semplice, alle parti del discorso (o categorie
lessicali) e ai principali connettivi.
per ricercare, raccogliere e rielaborare dati,
informazioni e concetti; costruisce sulla base di
quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo
di strumenti tradizionali e informatici.
Legge testi letterari di vario tipo
(narrativi, poetici, teatrali) e comincia a
costruirne un’interpretazione, collaborando con
compagni e insegnanti.
Scrive correttamente testi di tipo diverso
(narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo,
argomentativo) adeguati a situazione,
argomento, scopo, destinatario.
Produce testi multimediali, utilizzando in
modo efficace l’accostamento dei linguaggi
verbali con quelli iconici e sonori.
Comprende e usa in modo appropriato le
parole del vocabolario di base (fondamentale;
di alto uso; di alta disponibilità).
Riconosce e usa termini specialistici in
base ai campi di discorso.
Adatta opportunamente i registri
informale e formale in base alla situazione
comunicativa e agli interlocutori, realizzando
scelte lessicali adeguate.
Riconosce il rapporto tra varietà
linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il
loro uso nello spazio geografico, sociale e
comunicativo.
Padroneggia e applica in situazioni
diverse le conoscenze fondamentali relative al
lessico, alla morfologia, all’organizzazione
logico-sintattica della frase semplice e
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complessa, ai connettivi testuali; utilizza le
conoscenze metalinguistiche per comprendere
con maggior precisione i significati dei testi e
per correggere i propri scritti.
LINGUA STRANIERA
Inglese
(I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro
Comune Europeo di Riferimento per le lingue del
Consiglio d’Europa)
L’alunno:
Comprende brevi messaggi orali e scritti
relativi ad ambiti familiari.
Descrive oralmente e per iscritto, in modo
semplice, aspetti del proprio vissuto e del
proprio ambiente ed elementi che si riferiscono
a bisogni immediati.
Interagisce nel gioco; comunica in modo
comprensibile, anche con espressioni e frasi
memorizzate, in scambi di informazioni
semplici e di routine.
Svolge i compiti secondo le indicazioni
date in lingua straniera dall’insegnante,
chiedendo eventualmente spiegazioni.
Individua alcuni elementi culturali e
coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della
lingua straniera.
Inglese (I traguardi sono riconducibili al Livello A2 del Quadro
Comune Europeo di Riferimento per le lingue del
Consiglio d’Europa)
Lo studente:
Comprende oralmente e per iscritto i
punti essenziali di testi in lingua standard su
argomenti familiari o di studio che affronta
normalmente a scuola e nel tempo libero.
Descrive oralmente situazioni, racconta
avvenimenti ed esperienze personali, espone
argomenti di studio.
Interagisce con uno o più interlocutori in
contesti familiari e su argomenti noti.
Legge semplici testi con diverse strategie
adeguate allo scopo.
Legge testi informativi e ascolta
spiegazioni attinenti a contenuti di studio di
altre discipline.
Scrive semplici resoconti e compone
brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e
familiari.
Individua elementi culturali veicolati
dalla lingua materna o di scolarizzazione e li
confronta con quelli veicolati dalla lingua
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straniera, senza atteggiamenti di rifiuto.
Affronta situazioni nuove attingendo al
suo repertorio linguistico; usa la lingua per
apprendere argomenti anche di ambiti
disciplinari diversi e collabora fattivamente con
i compagni nella realizzazione di attività e
progetti.
Autovaluta le competenze acquisite ed è
consapevole del proprio modo di apprendere.
Seconda lingua comunitaria (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro
Comune Europeo di Riferimento per le lingue del
Consiglio d’Europa)
Lo studente:
Comprende brevi messaggi orali e scritti
relativi ad ambiti familiari.
Comunica oralmente in attività che
richiedono solo uno scambio di informazioni
semplice e diretto su argomenti familiari e
abituali.
Descrive oralmente e per iscritto, in modo
semplice, aspetti del proprio vissuto e del
proprio ambiente.
Legge brevi e semplici testi con tecniche
adeguate allo scopo.
Chiede spiegazioni, svolge i compiti
secondo le indicazioni date in lingua straniera
dall’insegnante.
Stabilisce relazioni tra semplici elementi
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linguistico-comunicativi e culturali propri delle
lingue di studio.
Confronta i risultati conseguiti in lingue
diverse e le strategie utilizzate per imparare.
IMMAGINI, SUONI, COLORI MUSICA
Il bambino:
Segue con curiosità e piacere spettacoli di
vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di
animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto
della musica e per la fruizione di opere d’arte.
Scopre il paesaggio sonoro attraverso
attività di percezione e produzione musicale
utilizzando voce, corpo e oggetti.
Sperimenta e combina elementi musicali
di base, producendo semplici sequenze sonoro-
musicali.
Esplora i primi alfabeti musicali,
utilizzando anche i simboli di una notazione
informale per codificare i suoni percepiti e
riprodurli.
L’alunno:
Esplora, discrimina ed elabora eventi
sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e
in riferimento alla loro fonte.
Esplora diverse possibilità espressive
della voce, di oggetti sonori e strumenti
musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli
altri; fa uso di forme di notazione analogiche o
codificate.
Articola combinazioni timbriche, ritmiche
e melodiche, applicando schemi elementari; le
esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi
compresi quelli della tecnologia informatica.
Improvvisa liberamente e in modo creativo,
imparando gradualmente a dominare tecniche e
materiali, suoni e silenzi.
Esegue, da solo e in gruppo, semplici
brani vocali o strumentali, appartenenti a generi
e culture differenti, utilizzando anche strumenti
didattici e auto-costruiti.
Riconosce gli elementi costitutivi di un
semplice brano musicale, utilizzandoli nella
pratica.
Ascolta, interpreta e descrive brani
musicali di diverso genere.
Lo studente:
Partecipa in modo attivo alla
realizzazione di esperienze musicali attraverso
l’esecuzione e l’interpretazione di brani
strumentali e vocali appartenenti a generi e
culture differenti.
Usa diversi sistemi di notazione
funzionali alla lettura, all’analisi e alla
produzione di brani musicali.
È in grado di ideare e realizzare, anche
attraverso l’improvvisazione o partecipando a
processi di elaborazione collettiva, messaggi
musicali e multimediali, nel confronto critico
con modelli appartenenti al patrimonio
musicale, utilizzando anche sistemi informatici.
Comprende e valuta eventi, materiali,
opere musicali riconoscendone i significati,
anche in relazione alla propria esperienza
musicale e ai diversi contesti storico-culturali.
Integra con altri saperi e altre pratiche
artistiche le proprie esperienze musicali,
servendosi anche di appropriati codici e sistemi
di codifica.
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IL CORPO E IL MOVIMENTO EDUCAZIONE FISICA
Il bambino:
Vive pienamente la propria corporeità, ne
percepisce il potenziale comunicativo ed
espressivo, matura condotte che gli consentono
una buona autonomia nella gestione della
giornata a scuola.
Riconosce i segnali e i ritmi del proprio
corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e
adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e
di sana alimentazione.
Prova piacere nel movimento e
sperimenta schemi posturali e motori, li applica
nei giochi individuali e di gruppo, anche con
l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di
adattarli alle situazioni ambientali all’interno
della scuola e all’aperto.
Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il
rischio, interagisce con gli altri nei giochi di
movimento, nella musica, nella danza, nella
comunicazione espressiva.
Riconosce il proprio corpo, le sue diverse
parti e rappresenta il corpo fermo e in
movimento.
Comunica, esprime emozioni, racconta,
utilizzando le varie possibilità che il linguaggio
del corpo consente.
L’alunno:
Acquisisce consapevolezza di sé
attraverso la percezione del proprio corpo e la
padronanza degli schemi motori e posturali nel
continuo adattamento alle variabili spaziali e
temporali contingenti.
Utilizza il linguaggio corporeo e motorio
per comunicare ed esprimere i propri stati
d’animo, anche attraverso la drammatizzazione
e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche.
Sperimenta una pluralità di esperienze
che permettono di maturare competenze di
giocosport anche come orientamento alla futura
pratica sportiva.
Sperimenta, in forma semplificata e
progressivamente sempre più complessa,
diverse gestualità tecniche.
Agisce rispettando i criteri base di
sicurezza per sé e per gli altri, sia nel
movimento sia nell’uso degli attrezzi e
trasferisce tale competenza nell’ambiente
scolastico ed extrascolastico.
Riconosce alcuni essenziali principi
relativi al proprio benessere psico-fisico legati
alla cura del proprio corpo, a un corretto
regime alimentare e alla prevenzione dell’uso
di sostanze che inducono dipendenza.
Comprende, all’interno delle varie
occasioni di gioco e di sport, il valore delle
regole e l’importanza di rispettarle.
Lo studente:
È consapevole delle proprie competenze
motorie sia nei punti di forza sia nei limiti.
Utilizza le abilità motorie e sportive
acquisite adattando il movimento in situazione.
Utilizza gli aspetti comunicativo-
relazionali del linguaggio motorio per entrare
in relazione con gli altri, praticando, inoltre,
attivamente i valori sportivi (fair play) come
modalità di relazione quotidiana e di rispetto
delle regole.
Riconosce, ricerca e applica a se stesso
comportamenti di promozione dello «star
bene» in ordine a un sano stile di vita e alla
prevenzione.
Rispetta criteri base di sicurezza per sé e
per gli altri.
È capace di integrarsi nel gruppo, di
assumersi responsabilità e di impegnarsi per il
bene comune.
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IMMAGINI, SUONI, COLORI ARTE E IMMAGINE
Il bambino:
Inventa storie e sa esprimerle attraverso la
drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre
attività manipolative; utilizza materiali e
strumenti, tecniche espressive e creative;
esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.
L’alunno:
Utilizza le conoscenze e le abilità relative
al linguaggio visivo per produrre varie
tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi,
rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in
modo creativo le immagini con molteplici
tecniche, materiali e strumenti (grafico-
espressivi, pittorici e plastici, ma anche
audiovisivi e multimediali).
È in grado di osservare, esplorare,
descrivere e leggere immagini (opere d’arte,
fotografie, manifesti, fumetti, ecc.) e messaggi
multimediali (spot, brevi filmati, videoclip,
ecc.).
Individua i principali aspetti formali
dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e
artigianali provenienti da culture diverse dalla
propria.
Conosce i principali beni artistico-
culturali presenti nel proprio territorio e
manifesta sensibilità e rispetto per la loro
salvaguardia.
Lo studente:
Realizza elaborati personali e creativi
sulla base di un’ideazione e progettazione
originale, applicando le conoscenze e le regole
del linguaggio visivo, scegliendo in modo
funzionale tecniche e materiali differenti anche
con l’integrazione di più media e codici
espressivi.
Padroneggia gli elementi principali del
linguaggio visivo, legge e comprende i
significati di immagini statiche e in
movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti
multimediali.
Legge le opere più significative prodotte
nell’arte antica, medievale, moderna e
contemporanea, sapendole collocare nei
rispettivi contesti storici, culturali e ambientali;
riconosce il valore culturale di immagini, di
opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi
diversi dal proprio.
Riconosce gli elementi principali del
patrimonio culturale, artistico e ambientale del
proprio territorio ed è sensibile ai problemi
della sua tutela e conservazione.
Analizza e descrive beni culturali,
immagini statiche e multimediali, utilizzando il
linguaggio appropriato.
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Asse matematico Traguardi al termine della
Scuola dell’infanzia
Traguardi al termine della
Scuola primaria
Traguardi al termine della
Scuola secondaria di I grado
LA CONOSCENZA DEL MONDO MATEMATICA
Il bambino:
Raggruppa e ordina oggetti e materiali
secondo criteri diversi, ne identifica alcune
proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza
simboli per registrarle; esegue misurazioni
usando strumenti alla sua portata.
Sa collocare le azioni quotidiane nel
tempo della giornata e della settimana.
Riferisce correttamente eventi del passato
recente; sa dire cosa potrà succedere in un
futuro immediato e prossimo.
Ha familiarità sia con le strategie del
contare e dell’operare con i numeri sia con
quelle necessarie per eseguire le prime
misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità.
Individua le posizioni di oggetti e
persone nello spazio, usando termini come
avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc;
segue correttamente un percorso sulla base di
indicazioni verbali.
L’alunno:
Si muove con sicurezza nel calcolo scritto
e mentale con i numeri naturali e sa valutare
l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.
Riconosce e rappresenta forme del piano
e dello spazio, relazioni e strutture che si
trovano in natura o che sono state create
dall’uomo.
Descrive, denomina e classifica figure in
base a caratteristiche geometriche, ne
determina misure, progetta e costruisce modelli
concreti di vario tipo.
Utilizza strumenti per il disegno
geometrico (riga, compasso, squadra) e i più
comuni strumenti di misura (metro,
goniometro…).
Ricerca dati per ricavare informazioni e
costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici).
Ricava informazioni anche da dati
rappresentati in tabelle e grafici.
Riconosce e quantifica, in casi semplici,
situazioni di incertezza.
Legge e comprende testi che coinvolgono
aspetti logici e matematici.
Riesce a risolvere facili problemi in tutti
gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo
sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.
Lo studente:
Si muove con sicurezza nel calcolo anche
con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse
rappresentazioni e stima la grandezza di un
numero e il risultato di operazioni.
Riconosce e denomina le forme del piano
e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne
coglie le relazioni tra gli elementi.
Analizza e interpreta rappresentazioni di
dati per ricavarne misure di variabilità e prendere
decisioni.
Riconosce e risolve problemi in contesti
diversi valutando le informazioni e la loro
coerenza.
Spiega il procedimento seguito, anche in
forma scritta, mantenendo il controllo sia sul
processo risolutivo, sia sui risultati.
Confronta procedimenti diversi e produce
formalizzazioni che gli consentono di passare
da un problema specifico a una classe di
problemi.
Produce argomentazioni in base alle
conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa
utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante
e di definizione).
Sostiene le proprie convinzioni, portando
esempi e controesempi adeguati e utilizzando
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
“RAGAZZI D’EUROPA”
67
Descrive il procedimento seguito e
riconosce strategie di soluzione diverse dalla
propria.
Costruisce ragionamenti formulando
ipotesi, sostenendo le proprie idee e
confrontandosi con il punto di vista di altri.
Riconosce e utilizza rappresentazioni
diverse di oggetti matematici (numeri decimali,
frazioni, percentuali, scale di riduzione…).
Sviluppa un atteggiamento positivo
rispetto alla matematica, attraverso esperienze
significative, che gli hanno fatto intuire come
gli strumenti matematici che ha imparato ad
utilizzare siano utili per operare nella realtà.
concatenazioni di affermazioni; accetta di
cambiare opinione riconoscendo le
conseguenze logiche di una argomentazione
corretta.
Utilizza e interpreta il linguaggio
matematico (piano cartesiano, formule,
equazioni…) e ne coglie il rapporto col
linguaggio naturale.
Nelle situazioni di incertezza (vita
quotidiana, giochi…) si orienta con valutazioni
di probabilità.
Ha rafforzato un atteggiamento positivo
rispetto alla matematica attraverso esperienze
significative e ha capito come gli strumenti
matematici appresi siano utili in molte
situazioni per operare nella realtà.
Asse tecnologico-scientifico Traguardi al termine della
Scuola dell’infanzia
Traguardi al termine della
Scuola primaria
Traguardi al termine della
Scuola secondaria di I grado
LA CONOSCENZA DEL MONDO SCIENZE
Il bambino:
Osserva con attenzione il suo corpo, gli
organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni
naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.
Si interessa a macchine e strumenti
tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili
usi.
L’alunno:
Sviluppa atteggiamenti di curiosità e
modi di guardare il mondo che lo stimolano a
cercare spiegazioni di quello che vede
succedere.
Esplora i fenomeni con un approccio
scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei
compagni, in modo autonomo, osserva e
descrive lo svolgersi dei fatti, formula
domande, anche sulla base di ipotesi personali,
Lo studente:
Esplora e sperimenta, in laboratorio e
all’aperto, lo svolgersi dei più comuni
fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause;
ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le
conoscenze acquisite.
Sviluppa semplici schematizzazioni e
modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo,
quando è il caso, a misure appropriate e a
semplici formalizzazioni.
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
“RAGAZZI D’EUROPA”
68
propone e realizza semplici esperimenti.
Individua nei fenomeni somiglianze e
differenze, fa misurazioni, registra dati
significativi, identifica relazioni
spazio/temporali.
Individua aspetti quantitativi e qualitativi
nei fenomeni, produce rappresentazioni
grafiche e schemi di livello adeguato, elabora
semplici modelli.
Riconosce le principali caratteristiche e i
modi di vivere di organismi animali e vegetali.
Ha consapevolezza della struttura e dello
sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi
organi e apparati, ne riconosce e descrive il
funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed
ha cura della sua salute.
Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente
scolastico che condivide con gli altri; rispetta e
apprezza il valore dell’ambiente sociale e
naturale.
Espone in forma chiara ciò che ha
sperimentato, utilizzando un linguaggio
appropriato.
Trova da varie fonti (libri, internet,
discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e
spiegazioni sui problemi che lo interessano.
Riconosce nel proprio organismo strutture
e funzionamenti a livelli macroscopici e
microscopici, è consapevole delle sue
potenzialità e dei suoi limiti.
Ha una visione della complessità del
sistema dei viventi e della loro evoluzione nel
tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni
fondamentali di animali e piante, e i modi di
soddisfarli negli specifici contesti ambientali.
È consapevole del ruolo della comunità
umana sulla Terra, del carattere finito delle
risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso
a esse, e adotta modi di vita ecologicamente
responsabili.
Collega lo sviluppo delle scienze allo
sviluppo della storia dell’uomo.
Ha curiosità e interesse verso i principali
problemi legati all’uso della scienza nel campo
dello sviluppo scientifico e tecnologico.
TECNOLOGIA
L’alunno:
Riconosce e identifica nell’ambiente che
lo circonda elementi e fenomeni di tipo
artificiale.
Lo studente:
Riconosce nell’ambiente che lo circonda i
principali sistemi tecnologici e le molteplici
relazioni che essi stabiliscono con gli esseri
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
“RAGAZZI D’EUROPA”
69
È a conoscenza di alcuni processi di
trasformazione di risorse e di consumo di
energia, e del relativo impatto ambientale.
Conosce e utilizza semplici oggetti e
strumenti di uso quotidiano ed è in grado di
descriverne la funzione principale e la struttura
e di spiegarne il funzionamento.
Sa ricavare informazioni utili su proprietà
e caratteristiche di beni o servizi leggendo
etichette, volantini o altra documentazione
tecnica e commerciale.
Si orienta tra i diversi mezzi di
comunicazione ed è in grado di farne un uso
adeguato a seconda delle diverse situazioni.
Produce semplici modelli o
rappresentazioni grafiche del proprio operato
utilizzando elementi del disegno tecnico o
strumenti multimediali.
Inizia a riconoscere in modo critico le
caratteristiche, le funzioni e i limiti della
tecnologia attuale
viventi e gli altri elementi naturali.
Conosce i principali processi di
trasformazione di risorse o di produzione di
beni e riconosce le diverse forme di energia
coinvolte.
È in grado di ipotizzare le possibili
conseguenze di una decisione o di una scelta di
tipo tecnologico, riconoscendo in ogni
innovazione opportunità e rischi.
Conosce e utilizza oggetti, strumenti e
macchine di uso comune ed è in grado di
classificarli e di descriverne la funzione in
relazione alla forma, alla struttura e ai
materiali.
Utilizza adeguate risorse materiali,
informative e organizzative per la
progettazione e la realizzazione di semplici
prodotti, anche di tipo digitale.
Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o
tabelle informazioni sui beni o sui servizi
disponibili sul mercato, in modo da esprimere
valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.
Conosce le proprietà e le caratteristiche
dei diversi mezzi di comunicazione ed è in
grado di farne un uso efficace e responsabile
rispetto alle proprie necessità di studio e
socializzazione.
Sa utilizzare comunicazioni procedurali e
istruzioni tecniche per eseguire, in maniera
metodica e razionale, compiti operativi
complessi, anche collaborando e cooperando
con i compagni.
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
“RAGAZZI D’EUROPA”
70
Progetta e realizza rappresentazioni
grafiche o infografiche, relative alla struttura e
al funzionamento di sistemi materiali o
immateriali, utilizzando elementi del disegno
tecnico o altri linguaggi multimediali e di
programmazione.
Asse storico-civile Traguardi al termine della
Scuola dell’infanzia
Traguardi al termine della
Scuola primaria
Traguardi al termine della
Scuola secondaria di I grado
IL SE’ E L'ALTRO STORIA
Il bambino:
Gioca in modo costruttivo e creativo con
gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere
le proprie ragioni con adulti e bambini.
Sviluppa il senso dell’identità personale,
percepisce le proprie esigenze e i propri
sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più
adeguato.
Sa di avere una storia personale e
familiare, conosce le tradizioni della famiglia,
della comunità e le mette a confronto con altre.
Riflette, si confronta, discute con gli
adulti e con gli altri bambini e comincia e
riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi
parla e chi ascolta.
Pone domande sui temi esistenziali e
religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è
bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una
prima consapevolezza dei propri diritti e
L’alunno:
Riconosce elementi significativi del
passato del suo ambiente di vita.
Riconosce e esplora in modo via via più
approfondito le tracce storiche presenti nel
territorio e comprende l’importanza del
patrimonio artistico e culturale.
Usa la linea del tempo per organizzare
informazioni, conoscenze, periodi e individuare
successioni, contemporaneità, durate,
periodizzazioni.
Individua le relazioni tra gruppi umani e
contesti spaziali.
Organizza le informazioni e le
conoscenze, tematizzando e usando le
concettualizzazioni pertinenti.
Comprende i testi storici proposti e sa
individuarne le caratteristiche.
Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio
Lo studente:
Si informa in modo autonomo su fatti e
problemi storici anche mediante l’uso di risorse
digitali.
Produce informazioni storiche con fonti
di vario genere – anche digitali – e le sa
organizzare in testi.
Comprende testi storici e li sa rielaborare
con un personale metodo di studio.
Espone oralmente e con scritture – anche
digitali – le conoscenze storiche acquisite
operando collegamenti e argomentando le
proprie riflessioni.
Usa le conoscenze e le abilità per
orientarsi nella complessità del presente,
comprende opinioni e culture diverse, capisce i
problemi fondamentali del mondo
contemporaneo.
Comprende aspetti, processi e
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
“RAGAZZI D’EUROPA”
71
doveri, delle regole del vivere insieme.
Si orienta nelle prime generalizzazioni di
passato, presente, futuro e si muove con
crescente sicurezza e autonomia negli spazi che
gli sono familiari, modulando
progressivamente voce e movimento anche in
rapporto con gli altri e con le regole condivise.
Riconosce i più importanti segni della
sua cultura e del territorio, le istituzioni, i
servizi pubblici, il funzionamento delle piccole
comunità e della città.
di strumenti informatici.
Racconta i fatti studiati e sa produrre
semplici testi storici, anche con risorse digitali.
Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni
delle società e civiltà che hanno caratterizzato la
storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del
mondo antico con possibilità di apertura e di
confronto con la contemporaneità.
Comprende aspetti fondamentali del
passato dell’Italia dal paleolitico alla fine
dell’Impero romano d’Occidente, con
possibilità di apertura e di confronto con la
contemporaneità.
avvenimenti fondamentali della storia italiana
dalle forme di insediamento e di potere
medievali alla formazione dello stato unitario
fino alla nascita della Repubblica, anche con
possibilità di aperture e confronti con il mondo
antico.
Conosce aspetti e processi fondamentali
della storia europea medievale, moderna e
contemporanea, anche con possibilità di
aperture e confronti con il mondo antico.
Conosce aspetti e processi fondamentali
della storia mondiale, dalla civilizzazione
neolitica alla rivoluzione industriale, alla
globalizzazione.
Conosce aspetti e processi essenziali della
storia del suo ambiente.
Conosce aspetti del patrimonio culturale,
italiano e dell’umanità e li sa mettere in
relazione con i fenomeni storici studiati.
GEOGRAFIA
L’alunno:
Si orienta nello spazio circostante e sulle
carte geografiche, utilizzando riferimenti
topologici e punti cardinali.
Utilizza il linguaggio della geo-graficità
per interpretare carte geografiche e globo
terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici
e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari
di viaggio.
Lo studente:
Si orienta nello spazio e sulle carte di
diversa scala in base ai punti cardinali e alle
coordinate geografiche; sa orientare una carta
geografica a grande scala facendo ricorso a
punti di riferimento fissi.
Utilizza opportunamente carte
geografiche, fotografie attuali e d’epoca,
immagini da telerilevamento, elaborazioni
digitali, grafici, dati statistici, sistemi
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
“RAGAZZI D’EUROPA”
72
Ricava informazioni geografiche da una
pluralità di fonti (cartografiche e satellitari,
tecnologie digitali, fotografiche, artistico-
letterarie).
Riconosce e denomina i principali
«oggetti» geografici fisici (fiumi, monti,
pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani,
ecc.).
Individua i caratteri che connotano i
paesaggi (di montagna, collina, pianura,
vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a
quelli italiani, e individua analogie e differenze
con i principali paesaggi europei e di altri
continenti.
Coglie nei paesaggi mondiali della storia
le progressive trasformazioni operate
dall’uomo sul paesaggio naturale.
Si rende conto che lo spazio geografico è
un sistema territoriale, costituito da elementi
fisici e antropici legati da rapporti di
connessione e/o di interdipendenza.
informativi geografici per comunicare
efficacemente informazioni spaziali.
Riconosce nei paesaggi europei e
mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli
italiani, gli elementi fisici significativi e le
emergenze storiche, artistiche e architettoniche,
come patrimonio naturale e culturale da tutelare
e valorizzare.
Osserva, legge e analizza sistemi
territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel
tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo
sui sistemi territoriali alle diverse scale
geografiche.
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
“RAGAZZI D’EUROPA”
73
LA VALUTAZIONE
La valutazione è una dimensione costante e fondamentale del processo di insegnamento-apprendimento.
Comporta l’attribuzione di voti e giudizi, finali e in itinere, per certificare dal punto di vista istituzionale la
qualità del percorso didattico, sulla base dell’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze e dei livelli
di impegno e partecipazione mostrati da ogni alunno. A questa dimensione prettamente istituzionale si
affianca la valutazione a carattere formativo, che tiene conto di istanze più propriamente “autentiche”. Le
diverse tipologie di valutazione, presentate in modo sintetico a seguire, integrandosi in un processo
coerente e continuo monitorato costantemente dal corpo docente, contribuiscono alla formazione
permanente della persona e giocano un ruolo di primaria importanza nell’orientare ogni alunno.
VALUTAZIONE SOMMATIVA E’ la modalità che restituisce a chi apprende il valore del suo apprendimento, formulato sulla base del
“rendimento” scolastico, fissato in un momento preciso di rilevazione.
Di norma avviene al termine di fasi periodiche dell’attività didattica ed ha lo scopo di accertare il livello di
padronanza di abilità e conoscenze.
Permette di verificare e attribuire valore a ciò che l’alunno sa, definendo che cosa concretamente fare con ciò che
sa. Il punto di vista è prettamente procedurale, in quanto considera i diversi momenti di ogni fase di valutazione:
momento iniziale diagnostico,
fasi di controllo periodico,
comparazione fra il differenziale di apprendimento e lo standard generale della preparazione prevista al
termine di un determinato percorso,
sintesi conclusiva.
Connessa a questa modalità valutativa i docenti considerano la valutazione formativa.
VALUTAZIONE FORMATIVA L’oggetto di questo tipo di valutazione non è costituito solo da prestazioni in momenti determinati ma dal
processo complessivo, dalla registrazione dei progressi fatti, dai fattori metacognitivi che entrano in gioco, dai
livelli motivazionali e socio-affettivi, dalla riflessione sui fattori che ostacolano la sicurezza nelle prestazioni.
Ha un carattere di interattività in quanto stimola fortemente il feed-back dell’alunno, favorendo coscientizzazione
dello stile di apprendimento. Legittima l’errore come diritto di chi impara, ne studia le cause e cerca strategie per
evitarlo nel percorso successivo. E’ quindi dinamica, in quanto rileva livelli di partenza e progressi continui; è
diagnostica, in quanto ricerca le possibili cause degli insuccessi; è trasparente perché esplicita i criteri adottati,
motiva le valutazioni attribuite. Ha lo scopo di raccogliere informazioni importanti che permettano ai docenti di
rivedere la programmazione didattico-educativa e di apportare i necessari adeguamenti al fine di personalizzare il
più possibile gli interventi didattici; promuove atteggiamenti di fiducia e autostima degli alunni stimolandoli ad un
costante miglioramento attraverso l’attenzione alle personali strategie di apprendimento. Si avvale di molteplici
strumenti rilevativi: oltre le prove strutturate o semistrutturate, si serve di prove tradizionali aperte (scritte e orali),
di osservazioni sistematiche, di colloqui individuali o sviluppati in setting di gruppo.
Il punto di vista è culturale o educativo in quanto:
considera come influenti gli aspetti psicologici e sociali della valutazione, investe la natura profonda del
rapporto fra docente e discente;
implica forti ripercussioni sulla dimensione di personalità dell’allievo: il suo rapporto con il mondo, le
riflessioni sull’autovalutazione e sulle scelte di orientamento.
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
“RAGAZZI D’EUROPA”
74
La comunità professionale considera fondamentale il valore orientativo della valutazione scolastica e valorizza
la dimensione sociale e comunicativa del rapporto educativo, con la consapevolezza che il momento
valutativo avviene nell’area di intersezione fra la dimensione personale e quella sociale del processo di istruzione-
educazione-formazione.
VALUTAZIONE AUTENTICA Particolarmente utilizzata con gli alunni diversamente abili, è quella che confronta il soggetto con se stesso, con le
proprie modalità particolari di crescita, con la strada percorsa rispetto a traguardi prefissati, che possono essere
molto distanti da quelli degli altri alunni, ma sempre molto impegnativi e comunque verificabili.
Valutare implica, per tutti i componenti della comunità professionale ed educativa, sviluppare livelli di
condivisione su: cosa si valuta; a qual fine si valuta; come si rende la valutazione istituzionalmente fondata e, di
conseguenza, comunicabile all’esterno.
Il sistema della valutazione in questo ISTITUTO COMPRENSIVO che prevede i tre ordini di scuola, sarà
coerente con gli obiettivi ed indicatori del curricolo verticale, in modo da garantire un effettivo processo di
continuità. A partire da quanto assunto dalle Indicazioni per il Curricolo l’azione valutativa, quindi, si esplicherà
in una serie di processi dinamici finalizzati principalmente alla rilevazione dei livelli di competenze raggiunte da
ciascun alunno.
La valutazione nella scuola dell’infanzia permetterà di conoscere e comprendere i livelli raggiunti di ciascun
bambino, in modo da poter identificare i processi da promuovere, sostenere e rafforzare per favorirne lo sviluppo
e la maturazione.
La valutazione nella scuola primaria, elemento pedagogico fondamentale e parte integrante della programmazione
didattica, tenderà a seguire i progressi degli alunni e, contestualmente, consentirà di operare con flessibilità sul
progetto educativo.
Valutare, in riferimento alla funzione docente, nella scuola secondaria di primo grado, significherà credere che sia
possibile, per ogni studente, un cammino di crescita e, quindi, impegnarsi nel controllare le dinamiche di
trasformazione nella maturazione della persona.
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
“RAGAZZI D’EUROPA”
75
Istituzione scolastica
……………………………………………..……………………………….
SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
Il Dirigente Scolastico
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti di classe al termine della quinta classe della
scuola primaria;
tenuto conto del percorso scolastico quinquennale;
CERTIFICA
che l’alunn … ………………………………………………...………………………………….......,
nat … a ………………………………………………….…………….… il………………..………,
ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / …. la classe .… sez. …, con orario settimanale di ….. ore;
ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Livello
Indicatori esplicativi
A – Avanzato
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C – Base
D – Iniziale
L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
“RAGAZZI D’EUROPA”
76
Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Livello
1
Ha una padronanza della lingua italiana tale da
consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le
proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
Comunicazione nella
madrelingua o lingua di
istruzione.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………..
2
È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale
in semplici situazioni di vita quotidiana.
Comunicazione nelle lingue straniere.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a:
…………………………..
3
Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-
tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a
problemi reali.
Competenza
matematica e
competenze di base in
scienza e tecnologia.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………..
4
Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per
ricercare dati e informazioni e per interagire con
soggetti diversi.
Competenze digitali. Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………..
5
Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e
produzioni artistiche.
Imparare ad imparare.
Consapevolezza ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a:
…………………………...
6
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di
base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove
informazioni.
Imparare ad imparare. Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
7
Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere
se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità,
le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.
Consapevolezza ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
8
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti motori, artistici e
musicali che gli sono congeniali.
Consapevolezza ed espressione culturale.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a:
…………………………...
9
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado
di realizzare semplici progetti.
Spirito di iniziativa e
imprenditorialità.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
10
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei
propri limiti.
Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Imparare ad imparare.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
11
Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune.
Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto
quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo
chiede.
Competenze sociali e civiche.
Tutte le discipline, con particolare riferimento a:
…………………………...
12
Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente
come presupposto di un sano e corretto stile di vita.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
13
L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a:
………………………………………………………………………………………………………………..…………………...
……………………………………………………………………………………………………………………………………..
Data …………………….. Il Dirigente Scolastico
……………………………………………
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
“RAGAZZI D’EUROPA”
77
Istituzione scolastica
_____________________________________________
SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Il Dirigente Scolastico
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi definiti dal Consiglio
di classe in sede di scrutinio finale;
tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente;
CERTIFICA
che l’alunn … ………………………………………………………………………………………...,
nat … a……….…………………………………………………... il ………………………………..,
ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / ….. la classe .… sez. …, con orario settimanale di …. ore;
ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Livello Indicatori esplicativi
A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e
delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper
utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità
fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Livello
1
Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di
comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse
situazioni.
Comunicazione
nella madrelingua o lingua di istruzione.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a: ……………………...
2
Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di
esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una
comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in
una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Comunicazione
nelle lingue
straniere.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento
a: ……………………...
3
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare
l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il
possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare
problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni
complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
Competenza matematica e
competenze di base
in scienza e
tecnologia.
Tutte le discipline, con particolare riferimento
a: ……………………...
4 Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per Competenze Tutte le discipline, con
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
“RAGAZZI D’EUROPA”
78
ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere
informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento,
di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.
digitali. particolare riferimento
a: ..…………………...
5
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e
produzioni artistiche.
Imparare ad imparare.
Consapevolezza ed
espressione
culturale.
Tutte le discipline, con particolare riferimento
a: ……………………...
6
Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è
allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in
modo autonomo.
Imparare ad
imparare.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a: ……………………...
7
Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli
altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni
culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.
Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.
Consapevolezza ed
espressione
culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento
a: ……………………...
8 In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in
ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.
Consapevolezza ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a: ………………...
9
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire
aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi
con le novità e gli imprevisti.
Spirito di iniziativa e imprenditorialità.
Competenze sociali
e civiche.
Tutte le discipline, con particolare riferimento
a: ..…………………...
10
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti.
Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per portare
a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Imparare ad
imparare.
Competenze sociali e civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento
a: ……………………...
11
Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e
sensibilità.
Competenze sociali e civiche.
Tutte le discipline, con particolare riferimento
a: ……………………...
12
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di
vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza
civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa
nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro,
occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà,
manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.
Competenze sociali
e civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento
a: ……………………...
13 L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche,
relativamente a: ………………………………………………………………………………………………………………….
Sulla base dei livelli raggiunti dall’alunno/a nelle competenze considerate, il Consiglio di Classe propone la
prosecuzione degli studi nel/i seguente/i percorso/i:
..……………………………………………………………………………
Data. ………………. Il Dirigente Scolastico
…………………………………..
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GLOSSARIO
Abilità Capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche, le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008
Apprendimento formale
Apprendimento che si attua nel sistema di istruzione e formazione e nelle università e istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, e che si conclude con il conseguimento di un titolo di studio o di una qualifica o diploma professionale, conseguiti anche in apprendistato, o di una certificazione riconosciuta, nel rispetto della legislazione vigente in materia di ordinamenti scolastici e universitari. Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1
Apprendimento informale
Apprendimento che, anche a prescindere da una scelta intenzionale, si realizza nello svolgimento, da parte di ogni persona, di attività nelle situazioni di vita quotidiana e nelle interazioni che in essa hanno luogo, nell’ambito del contesto di lavoro, familiare e del tempo libero. Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1
Apprendimento non formale
Apprendimento caratterizzato da una scelta intenzionale della persona, che si realizza al di fuori dei sistemi di apprendimento formale, in ogni organismo che persegua scopi educativi e formativi, anche del volontariato, del servizio civile nazionale e del privato sociale e nelle imprese. Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1
Apprendimento permanente
Qualsiasi attività intrapresa dalla persona in modo formale, non formale e informale, nelle varie fasi della vita, al fine di migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze, in una prospettiva di crescita personale, civica, sociale e occupazionale. Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1
Certificazione delle competenze
Procedura di formale riconoscimento, da parte di un ente titolato, in base alle norme generali, ai livelli essenziali delle prestazioni e agli standard minimi fissati dalla legislazione vigente, delle competenze acquisite dalla persona in contesti formali, anche in caso di interruzione del percorso formativo, o di quelle validate acquisite in contesti non formali e informali. La procedura di certificazione delle competenze si conclude con il rilascio di un certificato conforme agli standard minimi fissati dalla legislazione vigente. Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1
Competenze Le competenze sono una combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti appropriati al contesto. Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006
Comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo professionale e personale, un insieme strutturato di conoscenze e di abilità acquisite nei contesti di apprendimento formale, non formale o informale. Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1
Competenze chiave di cittadinanza
Le competenze chiave sono quelle che consentono la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006
Conoscenze Sono il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche, le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008
Curricolo Il curricolo d’istituto è espressione della libertà di insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto. La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del Piano dell’offerta formativa con riferimento al profilo dello studente al
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termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina. Fonte: Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (DM 254/12)
Obiettivi di apprendimento
Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Essi sono utilizzati dalle scuole e dai docenti nella loro attività di progettazione didattica, con attenzione alle condizioni di contesto, didattiche e organizzative mirando ad un insegnamento ricco ed efficace. Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici lunghi. Fonte: Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (DM 254/12)
Quadro
Europeo delle Qualifiche (EQF = European Qualification Framework)
Strumento di classificazione delle qualifiche in funzione di una serie di criteri basati sul raggiungimento di livelli di apprendimento specifici. Esso mira a integrare e coordinare i sottosistemi nazionali delle qualifiche e a migliorare la trasparenza, l’accessibilità, la progressione e la qualità delle qualifiche rispetto al mercato del lavoro e alla società civile. Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008
Qualifica Risultato formale di un processo di valutazione e convalida, acquisito quando l’autorità competente stabilisce che i risultati dell’apprendimento di una persona corrispondono a standard definiti. Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008
Titolo di istruzione e di formazione, ivi compreso quello di istruzione e formazione professionale, o di qualificazione professionale rilasciato da un ente pubblico titolato nel rispetto delle norme generali, dei livelli essenziali delle prestazioni e degli standard minimi di cui al DLgs 13/13. Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1
Risultati di apprendimento
Descrizione di ciò che un discente conosce, capisce ed è in grado di realizzare al termine di un processo d’apprendimento. I risultati sono definiti in termini di conoscenze, abilità e competenze. Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza ed alle discipline. Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, […] costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzioni scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio. Fonte: Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (DM 254/12)
Valutazione La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva […] La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo. Fonte: Dpr 122/09, art. 1, cc. 2-3.
La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Fonte: Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (DM 254/12)
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Correlazione della valutazione a conoscenze, abilità e competenze
Gruppi di livello
Considerate le “Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione”
Livello Avanzato (9 - 10)
Conoscenze ampie e/o approfondite, abilità disinvolte, autonomia evidente, metodo di lavoro funzionale,
impegno lodevole, partecipazione propositiva.
ffffffffffffffunzionale,
Livello Intermedio (7 - 8)
Conoscenze organiche e /o complete, abilità e competenze sicure, metodo di lavoro ordinato, impegno
regolare, partecipazione continua.
Livello Base (6)
Conoscenze ed abilità essenziali, autonomia iniziale, metodo di lavoro da perfezionare, impegno modesto,
partecipazione selettiva.
Livello basso (5)
Conoscenze frammentarie, abilità insicure, metodo di lavoro da strutturare, impegno incostante, partecipazione
discontinua.
Livello minimo (4)
Conoscenze molto lacunose, abilità insicure, metodo di lavoro da acquisire, impegno incostante e ridotto,
partecipazione irrilevante.
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PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE
a.s. 2016/2017
Oggi assistiamo a un cambiamento culturale realizzatosi attraverso approcci teorici e nuove
prassi di lavoro educativo-didattiche. Con la diffusione a livello europeo dell’ICF (International
classification of functioning, OMS, 2002), la persona è vista nella sua totalità e “il
funzionamento di un individuo è un’interazione o una relazione complessa fra le condizioni di
salute e i fattori contestuali (cioè i fattori ambientali e personali)”. Di conseguenza, agire sui
contesti, rendendoli favorevoli ai bisogni specifici dei singoli, significa offrire ad ognuno la
possibilità di esprimere al meglio le proprie risorse e potenzialità, al di là delle specifiche
difficoltà.
In riferimento al contesto scolastico, la realizzazione dell’inclusione passa attraverso la creazione
di un ambiente inclusivo attento alla valorizzazione delle differenze individuali, alla gestione
della classe nella sua interezza dove i bisogni degli uni e degli altri possano confrontarsi e
integrarsi.
Il Consiglio di Classe, quindi, deve attivare un'adeguata e personalizzata risposta attraverso gli
strumenti messi a disposizione dalla legge (PEI, Piano Didattico Personalizzato ed eventuali
misure dispensative: p.e. nel caso di alunni di lingua diversa dall'italiano). La nozione di Bisogni
Educativi Speciali (BES) utilizzata va intesa, dunque, nell’ottica della scuola inclusiva e non
implica alcuna forma di categorizzazione, semmai mette in evidenza la necessità della
personalizzazione e dell’insegnare come ciascuno è in grado di apprendere.
Il Piano Annuale per l’Inclusione del nostro Istituto Comprensivo, parte integrante del P.O.F., a
partire da un’attenta analisi delle risorse umane e strumentali esistenti, delinea obiettivi,
strategie, percorsi di miglioramento da perseguire.
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Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti: n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
minorati vista
minorati udito 1
Psicofisici 31
2. disturbi evolutivi specifici
DSA 2
ADHD/DOP 1
Borderline cognitivo
Mutismo selettivo 1
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico 3
Linguistico-culturale 8
Disagio comportamentale/relazionale 4
Accertamenti in corso 1
Totali 52
% su popolazione scolastica 9.66%
N° PEI redatti dai GLHO 32
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di
certificazione sanitaria
4
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione
sanitaria
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B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in…
Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo
Sì
Attività laboratoriali integrate (classi aperte,
laboratori protetti, ecc.)
Sì
AEC Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
No
Attività laboratoriali
integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
No
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
No
Attività laboratoriali
integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
No
Funzioni strumentali / coordinamento Sì
Referenti di Istituto (disabilità, DSA,
BES)
Sì
Psicopedagogisti e affini esterni/interni
Sì
Docenti tutor/mentor Sì
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Altro:
Altro:
C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI Sì
Rapporti con famiglie Sì
Tutoraggio alunni Sì
Progetti didattico-
educativi a prevalente tematica inclusiva
Sì
Altro:
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI Sì
Rapporti con famiglie Sì
Tutoraggio alunni Sì
Progetti didattico-
educativi a prevalente
tematica inclusiva
Sì
Altro:
Altri docenti
Partecipazione a GLI No
Rapporti con famiglie Sì
Tutoraggio alunni Sì
Progetti didattico-
educativi a prevalente
tematica inclusiva
Sì
Altro:
D. Coinvolgimento personale Assistenza alunni disabili Sì
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ATA Progetti di inclusione / laboratori
integrati
No
Altro:
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su
genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva
Sì
Coinvolgimento in progetti di
inclusione
Sì
Coinvolgimento in attività di
promozione della comunità educante Sì
Altro:
F. Rapporti con servizi
sociosanitari territoriali e
istituzioni deputate alla
sicurezza. Rapporti con
CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità
No
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili
No
Procedure condivise di intervento sulla disabilità
Sì
Procedure condivise di intervento su disagio e simili
Sì
Progetti territoriali integrati Sì
Progetti integrati a livello di singola scuola
No
Rapporti con CTS / CTI Sì
Altro:
G. Rapporti con privato sociale e volontariato
Progetti territoriali integrati No
Progetti integrati a livello di singola scuola
Sì
Progetti a livello di reti di scuole No
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H. Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-
didattiche / gestione della classe
Sì
Didattica speciale e progetti
educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva
Sì
Didattica interculturale / italiano L2 Sì
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
Sì
Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis.
Intellettive, sensoriali…)
Sì
Altro:
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
x
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e
aggiornamento degli insegnanti x
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi
inclusive; x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
x
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;
x
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel
partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
x
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione
di percorsi formativi inclusivi; x
Valorizzazione delle risorse esistenti x
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
x
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Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono
l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini
di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
x
Altro:
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi
scolastici
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo
anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi
fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Il Dirigente Scolastico
- promuove iniziative finalizzate all’inclusione;
- pianifica le modalità di organizzazione all’interno dell’Istituto per un utilizzo funzionale delle
risorse, favorendo azioni di continuità tra i diversi ordini di Scuola;
- nomina il GLI.
GLI: compie rilevazioni relative ai BES presenti; effettua rilevazione, monitoraggio e
valutazione del livello di inclusività della Scuola; raccoglie e coordina le proposte formulate dalla
Commissione BES; elabora una proposta di PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) riferito a tutti gli
alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno) con
supporto/apporto delle Figure Strumentali.
GLHO: elabora il Piano Educativo Individualizzato in presenza di certificazione di disabilità,
come stabilito dalla legge 104/92.
Funzioni Strumentali: collaborano con il Dirigente Scolastico, raccordano le diverse realtà
(Scuola, ASL, famiglie, enti territoriali), attuano il monitoraggio dei progetti, rendicontano al
Collegio dei Docenti.
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Funzione Strumentale “Inclusione” (area 3 settore speciale): partecipa attivamente alla
stesura della bozza del Piano Annuale dell’Inclusione. Coordina i passaggi di
contatto/informazione Scuola /Famiglia/ Servizi. Collabora con gli insegnanti per la definizione
dei Progetti (PEI o PDP); informa circa le nuove disposizioni di legge o rispetto a nuovi ambiti di
ricerca e di didattica speciale e inclusiva.
Commissione BES (gruppo di supporto alla FS area 3): si occupa della raccolta e della
documentazione degli interventi didattico-educativi; formula proposte di lavoro per il GLI;
elabora le linee guida del PAI; raccoglie i Piani di Lavoro (PEI e PDP) relativi ai BES.
Consigli di classe/Team docenti: individuano i casi in cui sia necessaria e opportuna
l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e
dispensative; richiedono e analizzano le certificazioni; rilevano gli alunni con BES di natura
socio-economica e/o linguistico-culturale; producono un’attenta verbalizzazione delle
considerazioni psicopedagogiche e didattiche che inducono ad individuare come BES alunni non
in possesso di certificazione; definiscono precisi interventi didattico-educativi; individuano
strategie e metodologie utili per la realizzazione della partecipazione degli studenti con BES al
contesto di apprendimento; definiscono i bisogni dello studente; elaborano e condividono
progetti personalizzati; si impegnano per l’individuazione e la proposizione di risorse umane e
ambientali per favorire i processi inclusivi; realizzano la stesura e l’applicazione Piano di Lavoro
(PEI e PDP);favoriscono la collaborazione scuola-famiglia-territorio; condividono il lavoro
didattico-educativo con l’ insegnante di sostegno (se presente).
Docenti di sostegno/ Docenti Italiano L2: Partecipano alla programmazione educativo-
didattica; supportano il consiglio di classe/team docenti nell’assunzione di strategie e tecniche
pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive; intervengono sul piccolo gruppo con
metodologie particolari in base alla conoscenza degli studenti; rilevano i casi BES; coordinano la
stesura e l’applicazione del Piano di Lavoro (PEI e PDP).
Assistente educatore: Collabora alla programmazione e all’organizzazione delle attività
scolastiche in relazione alla realizzazione del progetto educativo; dà il proprio contributo alla
continuità nei percorsi didattici.
Assistente alla comunicazione: Collabora alla programmazione e all’organizzazione delle
attività scolastiche in relazione alla realizzazione del progetto educativo con particolare
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attenzione alle strategie didattiche inerenti alla tipologia di disabilità sensoriale; dà il proprio
contributo alla continuità nei percorsi didattici.
Collegio Docenti: Su proposta del GLI delibera del PAI (mese di giugno);
Segreteria didattica: segue i protocolli stabiliti (Accoglienza alunni stranieri; Accoglienza alunni
adottati) nella figura dell’assistente amministrativo individuato.
Il personale ATA coadiuva l’azione dei docenti e degli educatori.
La Famiglia: informa il team docente o il coordinatore di classe (o viene informata) della
situazione/problema. Si attiva per portare il figlio da uno specialista ove necessario. Partecipa
agli incontri con la scuola e con i servizi del territorio, condivide il Progetto e collabora alla sua
realizzazione.
ASL e strutture sanitarie pubbliche:
• si occupano, su richiesta dei genitori, degli alunni con disabilità con problemi di sviluppo
globali e specifici, comportamentali, emozionali, con disturbi psicopatologici attraverso
funzioni di valutazione e di presa in carico;
• redigono, sulla base della valutazione, certificazioni cliniche ed elaborano i profili di
funzionamento previsti entro i tempi consentiti;
• rispondono agli adempimenti previsti dalla legislazione vigente in merito alla disabilità e
all’inclusione scolastica;
• forniscono, nei limiti consentiti e con le modalità concordate, la consulenza ai docenti degli
alunni segnalati sulla base dei risultati della valutazione;
• elaborano la modulistica aggiornata alla legislazione vigente per le diverse tipologie di
disturbi e, laddove possibile, orientamento e/o linee guida all’intervento;
• forniscono supporto alla scuola per individuare il percorso da intraprendere in assenza
della collaborazione della famiglia.
Il Servizio Sociale:
• riceve la segnalazione da parte della scuola e si rende disponibile a incontrare la famiglia a
scuola o presso la sede di servizio;
• su richiesta della famiglia, valuta la possibilità e la fattibilità di attivazione di tutti gli
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strumenti a sostegno della genitorialità disponibili, in continuo coordinamento con la
scuola;
• qualora sia intervenuta una diagnosi di disabilità, su richiesta della famiglia, attiva la
procedura per l’eventuale assegnazione di AEC;
• qualora la famiglia dimostri una particolare resistenza o emergano elementi che possano
far supporre l’esistenza di fatti di rilevanza giudiziaria, attiva autonomamente o su
segnalazione della scuola le procedure previste.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli insegnanti
Compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili per la formazione, saranno promosse iniziative di aggiornamento sui temi di inclusione.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
Il Collegio dei Docenti, articolato nei Dipartimenti per aree disciplinari e nei Gruppi di interclasse
e di intersezione,
• predispone un curricolo in cui saranno evidenziati gli obiettivi minimi di apprendimento ,le
competenze e le relative griglie di valutazione;
• adotta strategie che favoriscano la continuità all’interno dell’Istituto.
Il Team docenti monitora costantemente gli alunni in modo da
• pianificare qualsiasi azione in funzione del successo formativo e della massima inclusione
possibile;
• comprendere il loro stile di apprendimento e i canali privilegiati di acquisizione delle
informazioni;
• attivare fin dall'inizio dell'anno adeguate azioni di sostegno, recupero, riallineamento, in
accordo con la famiglia.
In funzione dello stile di apprendimento degli alunni, individua ed esplicita i criteri di valutazione
personalizzati e redige l’eventuale PDP.
La valutazione degli alunni DVA è coerente con gli obiettivi stabiliti nei PEI.
I Dipartimenti, i Gruppi di interclasse e di intersezione elaborano test d’ingresso e strumenti di
valutazione iniziale delle classi prime, per l’individuazione tempestiva di criticità, anche ai fini
della predisposizione dell’eventuale successivo PDP.
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La valutazione del Piano Annuale dell’Inclusione avverrà in itinere, monitorando punti di forza e
debolezza che saranno opportunamente esaminati, al fine di superare le criticità e rimodulare i piani di intervento inclusivi.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Diverse figure professionali collaborano all’interno dell’Istituto: contitolarità dei docenti di
sostegno con gli insegnanti di classe, insegnanti di italiano L2 (organico di potenziamento),
psicologi.
Sono presenti referenti per i BES: una funzione strumentale sull’area dell’integrazione e
dell’inclusione; un referente per il gruppo H, uno per gli alunni adottati, uno per gli alunni
stranieri.
Tutti i soggetti coinvolti si propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali
all'inclusione, al successo della persona anche attraverso:
• Attività laboratoriali
• Attività per piccoli gruppi (cooperative learning)
• Tutoring
• Peer education
Si intende promuovere:
• l’uso del digitale e dell'informatizzazione come strumenti per facilitare e rinforzare l’apprendimento;
• lo sportello psicologico all’interno della Scuola, per problematiche varie, rivolto ad alunni
con Bisogni Educativi Speciali e Disturbi di Apprendimento, docenti, educatori e famiglie;
• lo sportello d’ascolto attivato dal GLI.
Interfaccia programmata in maniera sistematica con le diverse tipologie di sostegno per un
confronto maggiormente operativo e azioni di intervento condivise.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in
rapporto ai diversi servizi esistenti
Collaborazione con esperti esterni o con ASL per attività di screening precoce e orientamento.
Attività di collaborazione con servizi di zona: doposcuola per alunni disagiati.
Incremento del rapporto con CTI, CTS.
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle
decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
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La famiglia è corresponsabile al percorso da attuare all’interno dell’Istituto, per cui viene
coinvolta attivamente nelle pratiche inerenti all’inclusività.
La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di
una collaborazione condivisa.
Le comunicazioni sono e saranno puntuali, in modo particolare riguardo alla lettura condivisa
delle difficoltà e alla progettazione educativo/didattica del Consiglio di Classe/Team dei docenti
per favorire il successo formativo dello studente. In accordo con le famiglie vengono individuate
modalità e strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo
sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti nei piani di
studio.
Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi
inclusivi anche attraverso:
• la condivisione delle scelte effettuate
• l'organizzazione di incontri calendarizzati per monitorare i processi e individuare azioni di
miglioramento
• il coinvolgimento nella redazione dei PDP e dei PEI.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi
In base alle situazioni di disagio e alle effettive capacità degli studenti con bisogni educativi
speciali, viene elaborato un PDP (PEI nel caso di alunni con disabilità).
Nel PDP vengono individuati gli obiettivi specifici d’apprendimento, le strategie e le attività
educativo/didattiche, le iniziative formative integrate tra istituzione scolastica e realtà
socio/assistenziali o educative territoriali, le modalità di verifica e valutazione.
Per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a:
• rispondere ai bisogni di individuali
• monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni
• monitorare l'intero percorso
• favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità.
Valorizzazione delle risorse esistenti
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Ogni intervento sarà realizzato partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella Scuola
mediante la:
• classificazione delle competenze dei docenti interni e valorizzazione delle stesse nella
progettazione di momenti formativi;
• utilizzazione della risorsa “alunni” attraverso l’apprendimento cooperativo per piccoli
gruppi, per mezzo del tutoraggio tra pari;
• valorizzazione degli spazi, delle strutture, dei materiali e della presenza di un altro ordine
di scuola per lavorare sulla continuità e sull’inclusione.
Di particolare rilievo sarà:
• la condivisione dell’azione del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione e delle attività da esso
promosse all’interno dell’Istituto;
• il coinvolgimento di tutte le professionalità con specifiche competenze psicologiche,
psicopedagogiche e didattiche.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione
L’eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità di risposte possibili richiede l’articolazione di un progetto globale che valorizzi prioritariamente le risorse della comunità scolastica e definisca la richiesta di risorse aggiuntive per realizzare interventi precisi. Le proposte progettuali, per la
metodologia che le contraddistingue, per le
competenze specifiche che richiedono necessitano di risorse aggiuntive e non completamente
presenti nella scuola. L’Istituto necessita dell’assegnazione:
• di docenti da utilizzare nella realizzazione dei progetti di inclusione e personalizzazione
degli apprendimenti;
• di finanziamenti per corsi di formazione sulla didattica inclusiva;
• di un organico di sostegno adeguato alle reali necessità per gli alunni con
disabilità;
• di educatori dell’assistenza specialistica per gli alunni con disabilità;
• di assistenti alla comunicazione per gli alunni con disabilità sensoriale;
• di risorse umane per favorire la promozione del successo formativo per alunni stranieri e
per corsi di alfabetizzazione (laboratori di Italbase e Italstudio);
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• di risorse umane per l’organizzazione e la gestione di laboratori informatici, nonché di
risorse tecnologiche in dotazione alla singole classi, specialmente dove sono indispensabili
strumenti compensativi;
• di risorse per la mediazione linguistico culturale e la traduzione di documenti nelle lingue
comunitarie ed extracomunitarie.
• Inoltre occorre:
• definire nuove intese con i servizi socio-sanitari;
• potenziare i rapporti con il CTS per consulenze e relazioni d’intesa.
Risorse materiali: laboratori (arte, laboratorio informatico, ludico-manuale), attrezzature
informatiche, software didattici.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo
Accoglienza e Orientamento interno ed esterno sono già previsti nel POF.
Notevole importanza viene data all'Accoglienza, così per i futuri alunni vengono realizzati
progetti di continuità, in modo che, in accordo con le famiglie e gli insegnanti, essi possano
vivere con minore ansia il passaggio fra i diversi ordini di scuola. Valutate quindi le disabilità e i
bisogni educativi speciali presenti, la Commissione Formazione Classi provvederà al loro
inserimento nella classe più adatta.
Il PAI che si intende proporre trova il suo sfondo integratore nel concetto di "continuità".
Tale concetto si traduce nel sostenere l'alunno nella crescita personale e formativa.
Fondamentale risulta essere anche l'Orientamento inteso come processo funzionale a dotare le
persone di competenze che le rendano capaci di fare scelte consapevoli dotandole di un senso
di autoefficacia (empowerment) con conseguente percezione della propria "capacità".
L'obiettivo prioritario che sostiene l'intera progettazione è permettere alle persone di "sviluppare
un proprio progetto di vita futura".
approvato dal Collegio dei Docenti in data 30 giugno 2016
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ELENCO DELLE INIZIATIVE PROGETTUALI APPROVATE PER L’A.S. 2016/17
Lo spettro delle iniziative progettuali approvate per il corrente anno scolastico è ampio e diversificato pur
collocandosi, le stesse, nel solco tracciato dalle priorità emerse dal RAV, come adeguato nel mese di
giugno 2016.
Distingueremo tra:
Iniziative progettuali finanziate con il contributo volontario delle famiglie;
Iniziative progettuali finanziate con le risorse UE;
Iniziative progettuali finanziate con il FIS;
Per quanto attiene alle prime, esse si sostanziano:
nell’affiancamento gratuito di un lettore madrelingua inglese e un lettore madrelingua
francese, in orario curricolare, per un’ora settimanale e per 8 settimane, a favore degli alunni
delle terze classi della Scuola Secondaria di Secondo Grado
nell’affiancamento gratuito di un lettore madrelingua inglese, in orario curricolare, per
un’ora settimanale e per 8 settimane, a favore degli alunni delle seconde classi della Scuola
Secondaria di Secondo Grado.
Questa iniziativa, felicemente sperimentata per le sole terze classi nello scorso anno scolastico, si colloca
sul solco degli obiettivi di inclusione e differenziazione e, in definitiva, del controllo degli esiti finalizzato
all’affermazione del successo formativo.
Per quanto attiene alle seconde, esse si sostanziano:
nell’attuazione del progetto “Non uno di meno” POR Scuola Viva per il quale l’Istituto ha
ricevuto finanziamenti e che prevede l’attuazione di 8 moduli rivolti agli alunni a rischio di
insuccesso scolastico sia in termini di effettiva dispersione, sia in termini di dispersione
“bianca” cioè ai limiti e destinata a manifestarsi negli ordini di scuola successivi.
nella candidatura all’FSE con uguale destinazione.
Per quanto attiene alle terze, esse si sostanziano nelle seguenti dodici iniziative:
Progetto di potenziamento delle competenze linguistiche in lingua inglese ed in continuità
tra Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado - ENGLISH BASIC SKILLS
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Progetto di potenziamento delle competenze linguistiche in lingua inglese destinato ai
bambini della Scuola dell’Infanzia – READY TO START
Progetto di potenziamento delle competenze linguistiche in francese destinato agli alunni
delle prime classi della Secondaria di Primo Grado - MOI, JE PARLE FRANÇAIS
Progetto di costruzione di ambienti di apprendimento creativi rivolto agli alunni della Scuola
dell’Infanzia – MAGICA ARIA
Progetto di recupero delle competenze linguistiche in francese destinato agli alunni delle
prime classi della Secondaria di Primo Grado - ON JOUE LA LANGUE FRANÇAISE
Progetto di recupero delle competenze in matematica ed italiano destinato alle classi della
Scuola Primaria – RIFACCIO…TUTTO
Progetto di educazione alla sicurezza, trasversale sull’intero Istituto Comprensivo -
LA SCUOLA SI-CURA
Progetto di potenziamento delle competenze in matematica e scienze destinato agli alunni
delle terze classi della Scuola Secondaria di Primo Grado - LA BOTTEGA DEL MATEMATICO
Progetto di potenziamento della lingua italiana attraverso l’approfondimento dei rudimenti
di lingua latina destinato agli studenti delle seconde e terze classi della Scuola Secondaria di
Primo grado e di supporto alla partecipazione al Certamen – MAIORUM SERMO
Progetto EIPASS 1 per gli alunni delle prime classi della Scuola Secondaria di Primo Grado
Progetto EIPASS 2 per gli alunni delle seconde classi della Scuola Secondaria di Primo Grado
Negli elenchi precedenti sono indicati su sfondo verde le progettualità finalizzate al rafforzamento delle
competenze chiave e di cittadinanza, su sfondo azzurro quelle finalizzate al miglioramento degli
apprendimenti e con azzurro più intenso quelle attinenti agli esiti nelle prove standardizzate nazionali.
Il monitoraggio degli esiti a distanza è un’azione di sistema che prescinde da attività progettuali.