ISTITUTO COMPRENSIVO COAZZE TOIC86800N - iccoazze.gov.it 2017.pdf · corrispondenza tra consiglio...
Transcript of ISTITUTO COMPRENSIVO COAZZE TOIC86800N - iccoazze.gov.it 2017.pdf · corrispondenza tra consiglio...
ISTITUTO COMPRENSIVO COAZZE
Via San Sebast
Codice ministeriale: TOIC86800Ne-mail ordinaria (PEO):
e-mail certificata (PEC): sito internet:
CITTÀ DI GIAVENO
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVAEX ART.
approvato dal Consiglio di Istituto
ISTITUTO COMPRENSIVO COAZZETOIC86800N
Via San Sebastiano 3 – 10094 GIAVENO TO Tel. 011.9376083
Codice ministeriale: TOIC86800N - Codice Fiscale: 86045820015mail ordinaria (PEO): [email protected]
mail certificata (PEC): [email protected] internet: http://share.dschola.it/iccoazze/default.aspx
CITTÀ DI GIAVENO COMUNE DI COAZZE
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVAEX ART. 1 COMMA 14 LEGGE N.107/2015
approvato dal Consiglio di Istituto il 14/01/2016
aggiornato il 30/05/2017
ISTITUTO COMPRENSIVO COAZZE
Codice Fiscale: 86045820015
[email protected] http://share.dschola.it/iccoazze/default.aspx
COMUNE DI COAZZE
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
2
INDICE
1 PREMESSA 4
2 PRIORITÀ, TRAGUARDI E OBIETTIVI 6
3 ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO 7 3.1 IL CONTESTO TERRITORIALE 7 3.2 RISORSE DELL’ISTITUTO 8 3.2.1 SEDI SCOLASTICHE 8 3.2.1.1 PLESSI DI SCUOLA PRIMARIA 9 SCUOLA PRIMARIA ANNA FRANK 9 SCUOLA PRIMARIA MONS. UGO SAROGLIA 9 SCUOLA PRIMARIA AUGUSTO MONTI 10 SCUOLA PRIMARIA LUIGI PIRANDELLO 10 3.2.1.2 PLESSI DI SCUOLA DELL’INFANZIA 11 SCUOLA DELL’INFANZIA CARLO COLLODI 11 SCUOLA DELL’INFANZIA ERMINIO MACARIO 11 SCUOLA DELL’INFANZIA AUGUSTO MONTI 11 SCUOLA DELL’INFANZIA PIO ROLLA 12 SCUOLA DELL’INFANZIA MONS. UGO SAROGLIA 12 3.2.1.3 PLESSI DI SCUOLA SECONDARIA 13 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO GIULIO NICOLETTA 13 3.2.1.4 NUMERO ALUNNI SUDDIVISI PER PLESSO 14 3.3 RISORSE ECONOMICHE 15 3.4 ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI 15 3.5 PROGETTI INTEGRATIVI SCOLASTICI E AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 16 3.6 RISORSE PROFESSIONALI 16 3.6.1 FABBISOGNO DI ORGANICO POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA 16 3.6.2 FABBISOGNO DI ORGANICO SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO 16 3.6.3 POSTI PER IL POTENZIAMENTO 16 3.6.4 POSTI PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO E AUSILIARIO, NEL RISPETTO DI QUANTO STABILITO DAL COMMA 14 DELL’ART. 1, LEGGE 107/2015 17 3.6.5 ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO 18 3.6.6 MODELLO ORGANIZZATIVO DELL’ISTITUTO 22 3.6.7 FORMAZIONE DEL PERSONALE 23
4 ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA 25 4.1. IL PERCORSO FORMATIVO 25
4.1.1 Il Curriculum di Istituto 25 4.1.2 Progetti a integrazione dell’offerta formativa 25 4.1.3 Uscite e visite didattiche 28
4.2. ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA 29 4.2.1 Scuola dell’infanzia 29 4.2.2 Scuola primaria 30 4.2.3 Scuola Secondaria di 1° grado 30
4.3 VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI DIDATTICI 31 4.3.1 Valutazione nella scuola dell’infanzia 31 4.3.2 Valutazione nella scuola primaria e secondaria di primo grado 31 4.3.3 Valutazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) 32 4.3.4 Certificazione delle competenze 33
5 ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI 35 5.1 PROGETTO “ORIENTAMENTO E CONTINUITÀ” 35
5.1.1 Accoglienza delle famiglie 35 5.1.2 Attività di accoglienza degli allievi 36 5.1.3 Continuità educativa 37
3
5.1.4 Orientamento formativo e informativo per preparare gli allievi alla scelta successiva all’espletamento dell’obbligo scolastico 37
5.2 INIZIATIVE PER SUPERARE LE SITUAZIONI DI SVANTAGGIO 38 5.2.1 Inclusione degli alunni BES 38 5.2.2 Integrazione degli alunni con DSA 39
5.3 INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI 39 5.4 POLICY SULLA SALUTE 40 5.5 AUTOVALUTAZIONE FINALIZZATA AL MIGLIORAMENTO 40
6 RAPPORTI TRA ISTITUZIONE SCOLASTICA E TERRITORIO 41 6.1 CRITERI PER IL RACCORDO FRA L'ISTITUTO E GLI ENTI LOCALI TERRITORIALI 41 6.2 CRITERI E MODALITÀ DI RACCORDO/COLLABORAZIONE CON ORGANISMI ASSOCIATIVI (PUBBLICI E PRIVATI) CHE SUL TERRITORIO OPERANO NEL SETTORE EDUCATIVO E CULTURALE 41 6.3 CRITERI E MODALITÀ DI ATTUAZIONE PER LA STIPULA DI ACCORDI E/O INTESE CON ALTRE ISTITUZIONI SCOLASTICHE 41
7 INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE 43 7.1 COMUNICAZIONE INTERNA ED ESTERNA 43 7.2 SITO WEB 43
8 ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (EX ART. 1 COMMA 14, LEGGE N° 107 DEL 13/07/2015) 44 9 PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) 54
9.1 Obiettivi di processo 54 9.1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel
Rapporto di Autovalutazione (RAV) 54 9.1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo 55
9.1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala di rilevanza 55
10 Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo 56 11 Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato 58 11.1 Impegno di risorse umane e strumentali 58 11.2 Tempi di attuazione delle attività 59 11.3 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV 61 11.4 Processi di condivisione del piano all’interno della scuola 62 11.5 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all’interno sia all’esterno
dell’organizzazione scolastica 62 11.6 Componenti del Nucleo per autovalutazione e miglioramento 62 11.7 Azioni specifiche del Dirigente Scolastico 62 ADDENDUM AL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART. 1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 65
4
1. PREMESSA
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) dell’Istituto Comprensivo COAZZE di GIAVENO è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “RIFORMA DEL SISTEMA NAZIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE E DELEGA PER IL RIORDINO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE VIGENTI”. Esso rappresenta “il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale
dell’istituzione scolastica ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e
organizzativa che la scuola adotta nell'ambito della propria autonomia”. La sua funzione è quella di disegnare l'architettura dell'impianto scolastico che esso sostiene e descrivere la specifica proposta educativa della scuola,finalizzata a soddisfare i bisogni particolari dell'utenza a cui è rivolta (bambini e famiglie), attraverso la strutturazione di un progetto educativo volto a offrire a ciascun soggetto efficaci opportunità di crescita cognitiva, emotiva e sociale.
IL PTOF
serve a
ESPLICITARE TUTTE LE SCELTE, ORGANIZZATIVE,
METODOLOGICHE, FORMATIVE, CHE
CONCORRONO AL PROGETTO EDUCATIVO
COLLEGARE E ARMONIZZARE I VARI SEGMENTI DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
ATTIVARE E VALORIZZARE TUTTE LE RISORSE INTERNE DISPONIBILI
RAPPRESENTARE IL TRAMITE ATTRAVERSO CUI L’ISTITUZIONE SCOLASTICA RAGGIUNGE L’ESTERNO E
LO RENDE PARTECIPE DEL PROPRIO PROGETTO EDUCATIVO
FAVORIRE LE CONDIZIONI IDEALI PER LA CRESCITA
DELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO EROGATO, ATTRAVERSO IL
MONITORAGGIO DELLE AZIONI INTRAPRESE E LA
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO
STIPULARE UN PATTO CON L’UTENZA ATTRAVERSO
UN’ASSUNZIONE DI IMPEGNI RECIPROCI
ARRICCHIRE IL PROPRIO PROGETTO EDUCATIVO
ATTRAVERSO LA PARTECIPAZIONE E
VALORIZZAZIONE DELLE ALTRE RISORSE CULTURALI, RICREATIVE E PRODUTTIVE PRESENTI NEL TERRITORIO
INDIVIDUARE LE RISORSE ECONOMICHE, STRUMENTALI E DI ORGANICO NECESSARIE AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI
OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO
mira a
RICERCARE OGNI OPPORTUNITÀ ATTA A
SVILUPPARE AL MEGLIO LE PERSONALI POTENZIALITÀ,
DIFFERENZIANDO L’OFFERTA PER RISPONDERE A DIVERSE
ESIGENZE FORMATIVE
FAVORIRE IL SUCCESSO E L’AGIO SCOLASTICO
ATTRAVERSO LA PROGETTAZIONE E LA
REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ VOLTE A STIMOLARE LA
MOTIVAZIONE E LA PARTECIPAZIONE DI TUTTI
COSTRUIRE UN PROGETTO EDUCATIVO FINALIZZATO ALLA
PROMOZIONE DELLE COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
5
Il presente Piano:
• è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 0002995/b17.d del 16/10/2015;
• ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 14/01/2016
• è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 14/01/2016;
• è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;
• è pubblicato nel sito web della scuola. E’ parte integrante del presente Piano:
• ADDENDUM AL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
6
2. PRIORITÀ, TRAGUARDI E OBIETTIVI In premessa, si richiamano le finalità che hanno qualificato il progetto educativo dell’Istituto, dichiarato nei precedenti Piani dell’Offerta Formativa e a cui il presente documento continua a fare riferimento:
• innalzare e potenziare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento;
• contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire la dispersione scolastica;
• realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo studio e le pari opportunità di successo formativo;
• aprire la comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali;
• introdurre tecnologie innovative;
• realizzare pienamente il curricolo della scuola, valorizzando le potenzialità e gli stili di apprendimento con lo sviluppo del metodo cooperativo, mediante le forme della flessibilità dell’autonomia didattica e organizzativa previste dal DPR 275/99.
La redazione del presente Piano è scaturita dalle risultanze dell’Autovalutazione d’Istituto, contenute nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) reperibile sul portale “Scuola in Chiaro” del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, all’indirizzo:
http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/TOIC86800N/ic-coazze/valutazione.
Il confronto tra finalità perseguite e risultati conseguiti ha evidenziato alcune criticità. In particolare, per il triennio 2015/18 sono state prese in considerazione
• un’alta disparità tra gli esiti delle classi alle prove nazionali (INVALSI);
• una bassa correlazione tra i consigli orientativi forniti dalla scuola e le scelte degli studenti alla fine del terzo anno di scuola secondaria.
Di conseguenza sono state individuate le seguenti priorità, nonché i traguardi e gli obiettivi che sono anche da considerarsi il punto di partenza per la redazione del Piano Triennale:
PRIORITÀ TRAGUARDI OBIETTIVI
Migliorare i punteggi delle classi riducendo al contempo la variabilità nelle prove standardizzate nazionali
Tutte le classi dovranno almeno raggiungere in italiano e matematica le medie del nord-ovest
Completamento e armonizzazione del curricolo verticale anche attraverso la definizione e condivisione dei traguardi di competenza da raggiungere al termine di ogni segmento scolastico
Costruzione di prove comuni e relative griglie di valutazione per certificare i livelli di competenza raggiunti
Realizzare percorsi formativi/autoformativi relativi alla lingua e alla matematica con supervisione esperta
Raccogliere e diffondere all'interno dell'Istituto esempi di buone pratiche e la produzione di materiali didattici significativi, in particolare quelli che prevedono attività laboratoriali di ricerca e l'utilizzo della LIM
Migliorare l'efficacia del consiglio orientativo rispetto alle scelte effettuate alla fine della scuola secondaria di 1° grado
Portare alla media nazionale la corrispondenza tra consiglio orientativo e la scelta effettuata mantenendo il successo scolastico allineato alla media nazionale
Realizzare e condividere con le famiglie una griglia osservativa per meglio individuare le attitudini degli alunni della cl. terza secondaria, al fine orientativo
Costruire un modello per la restituzione dei dati da parte delle famiglie per rilevare gli esiti degli alunni al termine del primo anno di scuola secondaria di 2° grado
3. ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO
3.1 Il contesto territoriale L’Istituto Comprensivo “Coazze” comprende un bacino d’utenza facente capo a due comuni di area montana: Giaveno e Coazze. Giaveno è una piccola cittadina con più di 16mila abitanti, mentre Coazze supera di poco i 3mila abitanti, ma entrambi i comuni sono caratterizzati daanche molto piccoli, dislocati in numerose borgate.I rari collegamenti con il centro principale del territorio (Giaveno) parte delle famiglie di usufruire dell'offerta extrascolastica di tipo educativo o di intrattenimento culturale/sportivo. Un contesto socio-economico mediosostanziali tra i comuni di Giaveno e Coazze. L’estrazione delle famiglie è per lo più impiegatizia e operaia con limitata incidenza di artigiani e piccolo imprenditori. Tuttavia, buona parte dellaTorino, o negli altri comuni dell’area metropolitana, di conseguenza è molto diffugiornaliero. Sia la configurazione diffusa delle residenze, sia il pendolarismo determinanodelegare alla scuola molteplici attività formativedel tempo-scuola richiesto dalle famiglie, offre servizi di refezione, trasporto alunni, prescuola e dotipo sportivo o ricreativo anche in collaborazione all'ambito educativo (aiuto per gli alunni con svantaggio culturale e/o difficoltà economica) e didat(attività di tipo ambientale e collegate alle produzioni locali) Rispetto alla situazione socio-culturale dell’utenza che fa riferimento alle nostre scuole, occorre sottolineare che negli ultimi anni è aumentato il numero delle famiglie che si trasfdella Valle, con il conseguente inserimento nelle classi di bambini che dimostrano esigenze educative molto differenziate. Da una parte
• un consistente incremento degli alunni non italofoniprincipale e del 12% nel plesso “Pirandello” di Coazze)evidenziano nel momento dell’inserimento in classe;
• la presenza sempre più frequente di casi di disagio psicoo alle difficoltà economiche o a entrambe le cause;
e dall’altra
• l’aumento delle famiglie che si trasferiscono nel territorio alla ricerca di un ambiente che migliori la qualità della vita e che dimostrano una particolare attenzione all’offerta formativa della scuo
Andamenti demografici dei comuni di Giaveno e Coazze
7
ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO
L’Istituto Comprensivo “Coazze” comprende un bacino d’utenza facente capo a due comuni di area . Giaveno è una piccola cittadina con più di 16mila abitanti, mentre Coazze
supera di poco i 3mila abitanti, ma entrambi i comuni sono caratterizzati da agglomerati urbani dislocati in numerose borgate.
con il centro principale del territorio (Giaveno) determinano laparte delle famiglie di usufruire dell'offerta extrascolastica di tipo educativo o di intrattenimento
economico medio-alto caratterizza l’intera istituzione scolasticasostanziali tra i comuni di Giaveno e Coazze. L’estrazione delle famiglie è per lo più impiegatizia e operaia con limitata incidenza di artigiani e piccolo imprenditori. Tuttavia, buona parte dellaTorino, o negli altri comuni dell’area metropolitana, di conseguenza è molto diffu
Sia la configurazione diffusa delle residenze, sia il pendolarismo determinano ilcuola molteplici attività formative, anche extrascolastiche. Per consentire l’ampliamento
scuola richiesto dalle famiglie, l’Istituto, in collaborazione con le Amministrazioni comunali,, trasporto alunni, prescuola e doposcuola, nonché attività extrascolastiche di
collaborazione con enti e associazioni che offrono servizi riconducibili all'ambito educativo (aiuto per gli alunni con svantaggio culturale e/o difficoltà economica) e didat(attività di tipo ambientale e collegate alle produzioni locali).
culturale dell’utenza che fa riferimento alle nostre scuole, occorre sottolineare che negli ultimi anni è aumentato il numero delle famiglie che si trasfdella Valle, con il conseguente inserimento nelle classi di bambini che dimostrano esigenze educative
un consistente incremento degli alunni non italofoni (con punte consistenti del 16% nella sede cipale e del 12% nel plesso “Pirandello” di Coazze), con le correlate problematiche che si
evidenziano nel momento dell’inserimento in classe;
la presenza sempre più frequente di casi di disagio psico-sociale, dovuto alla disgregazione famigliare fficoltà economiche o a entrambe le cause;
l’aumento delle famiglie che si trasferiscono nel territorio alla ricerca di un ambiente che migliori la qualità della vita e che dimostrano una particolare attenzione all’offerta formativa della scuo
Andamenti demografici dei comuni di Giaveno e Coazze
L’Istituto Comprensivo “Coazze” comprende un bacino d’utenza facente capo a due comuni di area . Giaveno è una piccola cittadina con più di 16mila abitanti, mentre Coazze
agglomerati urbani sparsi e
determinano la scarsa possibilità da parte delle famiglie di usufruire dell'offerta extrascolastica di tipo educativo o di intrattenimento
terizza l’intera istituzione scolastica, senza distinzione sostanziali tra i comuni di Giaveno e Coazze. L’estrazione delle famiglie è per lo più impiegatizia e operaia con limitata incidenza di artigiani e piccolo imprenditori. Tuttavia, buona parte della popolazione lavora a Torino, o negli altri comuni dell’area metropolitana, di conseguenza è molto diffuso il pendolarismo
il conseguente bisogno di consentire l’ampliamento
l’Istituto, in collaborazione con le Amministrazioni comunali, , nonché attività extrascolastiche di
che offrono servizi riconducibili all'ambito educativo (aiuto per gli alunni con svantaggio culturale e/o difficoltà economica) e didattico
culturale dell’utenza che fa riferimento alle nostre scuole, occorre sottolineare che negli ultimi anni è aumentato il numero delle famiglie che si trasferiscono nei comuni della Valle, con il conseguente inserimento nelle classi di bambini che dimostrano esigenze educative
(con punte consistenti del 16% nella sede , con le correlate problematiche che si
sociale, dovuto alla disgregazione famigliare
l’aumento delle famiglie che si trasferiscono nel territorio alla ricerca di un ambiente che migliori la qualità della vita e che dimostrano una particolare attenzione all’offerta formativa della scuola.
Andamenti demografici dei comuni di Giaveno e Coazze
8
3.2 Risorse dell’Istituto 3.2.1 Sedi scolastiche I plessi dell’Istituto sono ubicati nei Comuni di Giaveno e Coazze, a una distanza massima l’uno dall’altro di circa 6 Km. Per quanto riguarda la sicurezza degli edifici sono state attivate tutte le procedure previste dalla legge e non emergono situazioni di particolare criticità dal punto di vista sia strutturale sia organizzativo. Quattro edifici scolatici non hanno ancora un completo adeguamento antisismico, ma le Amministrazioni comunali si sono attivate per richiedere, e in alcuni casi già ottenere, i necessari finanziamenti. La manutenzione degli edifici è puntuale e adeguata. In accordo con le Amministrazioni comunali, è in corso la procedura di acquisizione delle certificazioni. Tutte le aule dei plessi di scuola primaria e secondaria dell'Istituto sono attrezzate con la Lavagna Interattiva Multimediale e tutti i plessi di scuola primaria possiedono un laboratorio informatico. L’Istituto si sta impegnando per trovare fondi, anche europei, per completare la cablatura di tutte le aule e aggiornare la dotazione informatica a disposizione della didattica.
Primaria PIRANDELLO
SecondariaNICOLETTA
Infanzia MACARIO
Infanzia e Primaria
SAROGLIA
Infanzia e Primaria MONTI
Dirigenza e Primaria FRANK
Infanzia COLLODI
Infanzia PIO ROLLA
3.2.1.1 Plessi di scuola primaria
email [email protected]
Alunni e classi 7 classi a tempo pieno
Funzionamento
didattica tempo pieno 8:40/16:40 dal lunedì al venerdìdidattica modulo 14:10/16:40 dal lunedì al mercoledìintervallo pranzo casa)
Risorse strutturali
11 aule dotate di LIM1 locale mensa3 laboratori (informatica, arte, musica)1 biblioteca 1 aula sostegno1 aula insegnantipalestra spazio esterno di pertinenza
Funzionamento
tutti gli uffici -ufficio contabilità ufficio personale ufficio didattica
Risorse strutturali
1 ufficio Dirigente Scolastico1 ufficio Direttore Servizi Generali Amministrativi1 ufficio amministrativo1 archivio 1 magazzino 1 sala polivalente
Via Bovero 52, frazione Selvaggio
email [email protected]
Alunni e classi 2 classi e 1 pluriclasse a modulo
Funzionamento
didattica - 30 ore esclusa mensa, con orario:8:30/12:30 e 14:00/16:30 dal lunedì al giovedì, 8:30/12:30 il venerdìintervallo pranzo Comune oppure a casa)
Risorse strutturali
3 aule dotate di LIM1 locale mensa condiviso con scuola infanzia1 laboratorio informatico1 biblioteca palestra spazio esterno di pertinenza
9
primaria
Dirigenza e Scuola Primaria A. FRANK
Via San Sebastiano 3 10094 GIAVENO TO
tel 011.9376083 email [email protected]
Scuola Primaria
classi a tempo pieno - 4 classi a modulo
didattica tempo pieno - 40 ore compresa mensa obbligatoria, con orario:8:40/16:40 dal lunedì al venerdì didattica modulo – 27 ore esclusa mensa con orario: 8:40/12:40 dal lunedì al venerdì, 14:10/16:40 dal lunedì al mercoledì intervallo pranzo - 12:40/14:10 (alternative possibili: refezione fornita dal Comune oppure a
aule dotate di LIM mensa
3 laboratori (informatica, arte, musica)
1 aula sostegno 1 aula insegnanti
spazio esterno di pertinenza
Dirigenza e Segreteria
- 11:30/13:30 dal lunedì al venerdì ufficio contabilità – 15:00/16:00 il lunedì ufficio personale – 15:00/16:00 il mercoledì ufficio didattica – 15:00/16:00 il giovedì
1 ufficio Dirigente Scolastico 1 ufficio Direttore Servizi Generali Amministrativi 1 ufficio amministrativo
1 sala polivalente
Scuola Primaria U. SAROGLIA Via Bovero 52, frazione Selvaggio
10094 GIAVENO TO tel 011.9349812
email [email protected]
2 classi e 1 pluriclasse a modulo
30 ore esclusa mensa, con orario: 8:30/12:30 e 14:00/16:30 dal lunedì al giovedì, 8:30/12:30 il venerdì intervallo pranzo - 12:30/14:00 dal lunedì al giovedì (alternative possibili: refezione fornita dal Comune oppure a casa)
3 aule dotate di LIM 1 locale mensa condiviso con scuola infanzia 1 laboratorio informatico
spazio esterno di pertinenza
40 ore compresa mensa obbligatoria, con orario:
ore esclusa mensa con orario: 8:40/12:40 dal lunedì al venerdì,
12:40/14:10 (alternative possibili: refezione fornita dal Comune oppure a
lunedì al giovedì (alternative possibili: refezione fornita dal
10
Scuola Primaria A. MONTI Via De Vitis 15, frazione Ponte Pietra
10094 GIAVENO TO tel 011.9363900
email [email protected]
Alunni e classi 5 classi a modulo
Funzionamento
didattica - 30 ore esclusa mensa, con orario: 8:30/12:30 e 14:00/16:30 dal lunedì al giovedì, 8:30/12:30 il venerdì intervallo pranzo - 12:30/14:00 dal lunedì al giovedì (alternative possibili: refezione fornita dal Comune, oppure thermos portato da casa, oppure a casa)
Risorse strutturali
5 aule dotate di LIM 1 locale mensa 1 laboratorio informatico 1 biblioteca palestra spazio esterno di pertinenza
Scuola primaria L. PIRANDELLO Piazza 1° Maggio 4 10050 COAZZE TO tel 011.9349174
email [email protected]
Alunni e classi 8 classi a modulo
Funzionamento
didattica - 30 ore esclusa mensa, con orario: 8:30/12:30 e 14:00/16:30 dal lunedì al giovedì, 8:30/12:30 il venerdì intervallo pranzo - 12:30/14:00 dal lunedì al giovedì (alternative possibili: refezione fornita dal Comune, oppure thermos portato da casa, oppure a casa)
Risorse strutturali
9 aule dotate di LIM 2 locali mensa 2 laboratori (informatica, condiviso con scuola secondaria G. NICOLETTA, arte) 1 biblioteca 2 aule polivalenti 1 aula insegnanti palestra esterna alla scuola condivisa con scuola secondaria spazio esterno non di pertinenza
In tutte le scuole primarie, gli alunni durante la mensa sono assistiti da educatori. In tutti i plessi i servizi di prescuola (lunedì/venerdì ore 7:30/8:30) o doposcuola (lunedì/giovedì ore 16:30/18:30, il venerdì ore 12:30/16:30) possono essere attivati a fronte di una richiesta minima di 10 alunni e sono gestiti da Associazioni convenzionate con i Comuni.
11
3.2.1.2 Plessi di scuola dell’infanzia
Scuola dell’Infanzia C. COLLODI Via Baronera 34
10094 GIAVENO TO tel 011.9363091
email [email protected]
Alunni e sezioni 4 sezioni
Funzionamento
turno normale - dalle ore 8:00 alle ore 16:30 con servizio mensa turno antimeridiano - dalle ore 8:00 alle ore 13:00 con servizio mensa prescuola - 7:30/8:00 dal lunedì al venerdì, in sede, gestito da Associazione convenzionata con Comune doposcuola - 16:30/18:00 dal lunedì al venerdì, in sede, gestito da Associazione convenzionata con Comune
Risorse strutturali 2 lab. pittura e manipolazione salone giochi motori refettorio
Scuola dell’Infanzia E. MACARIO Via al Castello 14 10050 COAZZE TO tel 011.9340465
email [email protected]
Alunni e sezioni 2 sezioni
Funzionamento turno normale dalle ore 8:00 alle ore 16:30 con servizio mensa turno antimeridiano dalle ore 8:00 alle ore 13:00 con servizio mensa
Risorse strutturali lab. pittura salone refettorio
Scuola dell’Infanzia A. MONTI Via De Vitis 15, frazione Pontepietra
10094 GIAVENO TO tel 011.9363900
email [email protected]
Alunni e sezioni 2 sezioni
Funzionamento
turno normale dalle ore 8:00 alle ore 16:30 con servizio mensa turno antimeridiano dalle ore 8:00 alle ore 13:00 con servizio mensa prescuola - 7:30/8:00 dal lunedì al venerdì, gestito da Associazione convenzionata con Comune
Risorse strutturali
lab. pittura e manipolazione psicomotricità palestra refettorio
email [email protected]
Alunni e sezioni 2 sezioni
Funzionamento
turno normale dalle ore 8:00 alle ore 16:30 con servizio mensaturno antimeridiano dalle ore 8:00 alle ore 13:00prescuola - 7:30/8:30 dal lunedì al venerdì, in sede, gestito da Associazione convenzionata con Comune doposcuola - 16:30/18:00 dal lunedì al venerdì, in sede, gestito da Associazione convenzionata con Comune
Risorse strutturali lab. pittura e manipolazionepsicomotricità refettorio
email [email protected]
Alunni e sezioni 1 sezione
Funzionamento
turno normale dalle ore 8:00 alle ore 16:30 con servizio mensaturno antimeridiano dalle ore 8:00 alle ore 13:00 con servizio mensaprescuola - 7:30/8:30 dal lunedì al venerdì, in sede, gestito da Associazione convenzionata con Comune
Risorse strutturali
palestra refettorio sala computer laboratorio dormitorio
In tutti i plessi i servizi di prescuolafronte di una richiesta minima di 10 alunni e sono gestiti da Associazioni convenzionate con i Comuni.
12
Scuola dell’Infanzia P. ROLLA Via Pio Rolla
10094 GIAVENO TO tel 011.9364003
email [email protected]
turno normale dalle ore 8:00 alle ore 16:30 con servizio mensa turno antimeridiano dalle ore 8:00 alle ore 13:00 con servizio mensa
7:30/8:30 dal lunedì al venerdì, in sede, gestito da Associazione convenzionata con
16:30/18:00 dal lunedì al venerdì, in sede, gestito da Associazione convenzionata
pittura e manipolazione
Scuola dell’Infanzia U. SAROGLIA Via Bovero 52, frazione Selvaggio
10094 GIAVENO TO tel 0119349812
email [email protected]
turno normale dalle ore 8:00 alle ore 16:30 con servizio mensa turno antimeridiano dalle ore 8:00 alle ore 13:00 con servizio mensa
7:30/8:30 dal lunedì al venerdì, in sede, gestito da Associazione convenzionata con
In tutti i plessi i servizi di prescuola (7:30/8:00) o doposcuola (16:30/18:30) possono essere attivati a fronte di una richiesta minima di 10 alunni e sono gestiti da Associazioni convenzionate con i Comuni.
7:30/8:30 dal lunedì al venerdì, in sede, gestito da Associazione convenzionata con
16:30/18:00 dal lunedì al venerdì, in sede, gestito da Associazione convenzionata
7:30/8:30 dal lunedì al venerdì, in sede, gestito da Associazione convenzionata con
(7:30/8:00) o doposcuola (16:30/18:30) possono essere attivati a fronte di una richiesta minima di 10 alunni e sono gestiti da Associazioni convenzionate con i Comuni.
13
3.2.1.3 Plessi di scuola secondaria
Scuola Secondaria di 1° grado G. NICOLETTA
Via XXV Aprile 4 10050 COAZZE TO
tel 0119349155 email [email protected]
Alunni e sezioni 6 classi
Funzionamento didattica -30 ore esclusa mensa, con orario: 8:00/14:00 dal lunedì al venerdì doposcuola - 14:00/18:30 dal lunedì al venerdì, in sede, gestito da Associazione convenzionata con Comune (pranzo portato da casa oppure consumato presso un ristorante)
Risorse strutturali
6 aule dotate di LIM 1 aula insegnanti 1 laboratorio informatico (un altro laboratorio utilizzabile nella scuola L. Pirandello” 1 laboratorio di scienze 1 laboratorio di arte 1 sala teatro/conferenze 1 biblioteca palestra esterna alla scuola condivisa con scuola primaria
Il servizio di doposcuola (14:00/18:30) può essere attivato a fronte di una richiesta minima di 10 alunni ed è gestito da Associazione convenzionata con il Comune.
14
3.2.1.4 NUMERO ALUNNI SUDDIVISI PER PLESSO
PRIMARIA INFANZIA
ANNA FRANK COLLODI SAROGLIA – Fraz. Selvaggio
Classe distaccata della COLLODI
classi maschi femmine TOT. sezioni maschi femmine TOT. sezioni maschi femmine TOT.
1A 13 11 24 A 15 10 25 E 11 8 19
1B 13 12 25 B 15 12 27 tot. 11 8 19
2A 13 10 23 C 14 10 24
2B 8 10 18 D 13 14 27
TOT. INFANZIA
3A 12 9 21 tot. 57 46 103
103 Collodi
3B 11 6 17 MACARIO - Coazze
19 Saroglia
4A 9 6 15 classi maschi femmine TOT.
46 Pio Rolla
4B 13 5 18 A 12 15 27
50 Monti
5A 9 12 21 B 10 10 20
47 Macario
5B 9 13 22 tot. 22 25 47
265 Totale
tot. 110 94 204
SAROGLIA – Fraz. Selvaggio PIO ROLLA
classi maschi femmine TOT. sezioni maschi femmine TOT.
1 0 0 0 A 12 11 23
2 2 1 3 B 14 9 23
3 2 2 4 tot. 26 20 46
4 5 7 12
5 5 5 10 MONTI – Fraz. Ponte Pietra
tot. 14 15 29 sezioni maschi femmine TOT.
MONTI – Fraz. Ponte Pietra A 12 12 24
classi maschi femmine TOT. B 13 13 26
1 8 11 19 tot. 25 25 50
2 10 9 19
3 13 9 22 SECONDARIA - Coazze
4 4 7 11 sezioni maschi femmine TOT.
5 8 9 17 1A 12 11 23
tot. 43 45 88 1B 13 10 23
2A 10 9 19
PIRANDELLO - Coazze 2B 13 10 23
classi maschi femmine TOT. 3A 10 10 20
1A 6 16 22 3B 8 13 21
1B 0 TOT. 66 63 129
2A 13 6 19
2B 0
3A 5 8 13
3B 8 7 15
4A 8 7 15
maschi femmine Totali
4B 8 8 16
Infanzia 141 124 265
5A 10 5 15
Primaria 236 215 451
5B 11 4 15
Secondaria 66 63 129
tot. 69 61 130
Totali 443 402 845
15
3.3 Risorse economiche
La gran parte delle risorse utili per la realizzazione dei progetti derivano dai contributi che versano le famiglie. Anche i Comuni partecipano al bilancio della scuola con loro finanziamenti finalizzati sia all’offerta formativa sia al funzionamento. L’Istituto, dal canto suo, si impegna ogni anno a partecipare ai bandi di finanziamento su progetto, anche ricercando o attivando reti di collaborazione con istituti scolastici o altri enti. Per garantire a tutti gli alunni l’accesso alle attività didattiche per cui si chiede un contributo delle famiglie e prevenire eventuali
disparità determinate dal censo, il Consiglio di Istituto ha fissato a € 60,00 il tetto di spesa annuale per i progetti e le uscite didattiche (a esclusione dei soggiorni).Inoltre, per garantire la partecipazione ai progetti anche agli alunni con comprovata difficoltà economica, la scuola ogni anno e secondo le disponibilità, provvede ad accantonare un fondo per il Diritto allo Studio. L’accesso al fondo viene calcolato sulla base della dichiarazione ISE secondo le seguenti classi di reddito:
classi di reddito contributo
Indicatore situazione economica ISE fino a 5 000,00 € 100%
Indicatore situazione economica ISE da 5 001,00 € e 10 000,00 € 50%
3.4 Attrezzature e infrastrutture materiali In coerenza con il “Piano nazionale per la scuola digitale”, a supporto della didattica, per potenziare l’ambiente di apprendimento e favorire le competenze digitali degli alunni, la Scuola, con il sostegno delle Amministrazioni comunali, ha completato la dotazione multimediale di tutte le classi di scuola primaria e secondaria: computer, Lavagna Interattiva Multimediale, collegamento Internet tramite cablatura, nelle aule di nuova costruzione, o rete Wi-fi, nei vecchi edifici. Inoltre, nei plessi di scuola primaria sono stati allestiti quattro laboratori informatici. Nel triennio sono stati previsti il rinnovo e una ulteriore implementazione delle attrezzature informatiche attraverso le seguenti azioni:
• partecipazione con propri progetti agli interventi previsti nell’ambito dei Fondi Strutturali Europei –PON “Per la scuola: competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014/2020 - Asse II Infrastrutture per l’istruzione –Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) - Obiettivo specifico –10.8 –“Diffusione
della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci
didattici innovativi” –Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave:
o realizzazione, ampliamento o adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN (nota 9035 del 13/07/2015) per completare la cablatura di tutte le aule (importo finanziamento richiesto: € 18.243,20);
o realizzazione di ambienti digitali (nota 12810 del 15/10/2015) per rinnovare i macchinari obsoleti (importo finanziamento richiesto: € 22.000,00).
• compartecipazione con l’Associazione Sicurezza e Lavoro e il Comune di COAZZE alla richiesta di accesso ai fondi OPM messi a disposizione dalla Chiesa Evangelica Valdese, per la realizzazione di un FABLAB aperto anche in orario extrascolastico (vedere scheda progetto), ubicato nei locali della scuola L. PIRANDELLO di COAZZE (importo finanziamento richiesto: € 51.000,00).
STATO
REGIONE
COMUNI
FAMIGLIE
16
3.5 Progetti Integrativi Scolastici e ampliamento dell’Offerta Formativa Nell’anno scolastico 2016/2017, l’Istituto ha ottenuto il finanziamento da parte della Compagnia San Paolo di un importante progetto di rete denominato “Più forti insieme Valsangone” e rientrante nel Bando “Stiamo tutti bene” – Kit. “Montiamo insieme il tuo futuro”. Il progetto prevede molte azioni formative, dislocate sui vari plessi scolastici dell’Istituto Comprensivo Coazze e dell’Istituto Comprensivo Trana, con attività svolte oltre l’orario scolastico e finalizzate a migliorare le competenze di autostima personale nonché a rafforzare competenze logico-matematiche. Il progetto prevede spese per Euro 22.500.
3.6 Risorse professionali Per una più dettagliata descrizione delle risorse professionali in servizio nell’Istituto si fa riferimento al RAV. In questa sezione si indica il numero di posti di organico, anche in riferimento alle sezioni “L’organico dell’autonomia” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015: 3.6.1 Fabbisogno di organico posti comuni e di sostegno scuola infanzia e primaria
Annualità
Fabbisogno per il triennio Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche Posto comune Posto sostegno
Scuola dell’infanzia
a.s. 2016-17: n. 22 2 + 12 ore 11 sezioni a tempo pieno
a.s. 2017-18: n. 22 4 11 sezioni a tempo pieno
a.s. 2018-19: n. 22 4 11 sezioni a tempo pieno
Scuola primaria
a.s. 2016-17: n. 40 + 2L2 8 7 sezioni a tempo pieno, 15 sezioni tempo normale, 1 pluriclasse tempo normale*
a.s. 2017-18: n. 40 + 2L2
9 7 sezioni a tempo pieno, 15 sezioni tempo normale, 1 pluriclasse tempo normale*
a.s. 2018-19: n. 40 + 2L2
9 7 sezioni a tempo pieno, 16 sezioni tempo normale*
* Nei plessi di scuola primaria Pirandello, Saroglia e Monti, a seguito della richiesta dell’utenza, viene di fatto offerto un servizio a “tempo pieno” con 30 ore di didattica, 6 ore di mensa e almeno 1 pomeriggio integrativo con attività extracurricolari. 3.6.2 Fabbisogno di organico scuola secondaria di 1° grado
Classe di concorso/sostegno
a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione: indicare il piano delle
classi previste e le loro caratteristiche
AD00 1 posto 2 2
Si prevede che proseguano 2 corsi a tempo normale, mentre ci sarà un aumento di alunni portatori di handicap in ingresso
A344 1 posto 1 posto 1 posto
A345 1 posto 1 posto 1 posto A245 12 ore 12 ore 12 ore
A043 3 posti + 6 ore 3 posti + 6 ore 3 posti + 6 ore
A059 2 posti 2 posti 2 posti
A033 12 ore 12 ore 12 ore
A025 12 ore 12 ore 12 ore
A032 12 ore 12 ore 12 ore
A030 12 ore 12 ore 12 ore
3.6.3 Posti per il potenziamento
TIPOLOGIA N. DOCENTI MOTIVAZIONE PRIORITÀ STRATEGICA CORRELATA
Potenziamento scientifico (classe di concorso A059
1 a. Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche.
Migliorare i punteggi delle classi riducendo al contempo la variabilità
17
sc. secondaria) b. Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati. c. Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni.
nelle prove standardizzate nazionali (priorità n. 1 PDM)
Potenziamento scientifico (posto comune sc.primaria)
1
a. Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche. b. Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati. c. Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni.
Potenziamento Laboratoriale (classe di concorso A033 sc. secondaria)
1 a. Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio.
Migliorare i punteggi delle classi riducendo al contempo la variabilità nelle prove standardizzate nazionali (priorità n. 1 PDM)
Potenziamento Laboratoriale (posto comune sc. primaria)
1 a. Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio.
Potenziamento motorio (classe di concorso A030 sc. secondaria)
1
a. Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica ed allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti che praticano attività sportiva agonistica.
Potenziare l’attività motoria nella scuola primaria per favorire sani e corretti stili di vita (l’Istituto è inserito nella rete delle SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE e aderisce già da tempo al progetto SPORT DI CLASSE promosso da MIUR-COMI-CIP)
Potenziamento linguistico (classe di concorso A345 sc. secondaria)
1
a. Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento alla lingua inglese. b. Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni.
Potenziare l’insegnamento della lingua inglese secondo quanto previsto competenze europee (l’Istituto da anni garantisce l’insegnamento dell’inglese a partire dalla scuola dell’infanzia e agli alunni della primaria e della secondariala possibilità di conseguirei diversi gradi della certificazione Trinity)
Potenziamento linguistico (posto comune sc. primaria).
1
a. Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento alla lingua inglese. b. Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni.
I posti di potenziamento richiesti per l’anno scolastico 2016/2017 non hanno trovato corrispondenza con la tipologia richiesta. Sono, comunque, stati utilizzati n. 3 posti di potenziamento per la scuola primaria, utilizzati per consentire la formazione di n. 1 classe in più a Tempo Pieno presso la Scuola Primaria “Anna Frank”, per l’ottimizzazione del lavoro in pluriclasse presso la Scuola Primaria “Mons. Ugo Saroglia” e per attività di potenziamento nonché inclusione degli alunni BES, offrendo a ciascuna classe ore di contemporaneità per l’attività in piccolo gruppo. Per la scuola secondaria, il posto concesso è stato utilizzato per migliorare l’inclusione e il sostegno degli alunni con handicap. Alla mancanza di un potenziamento per l’attività sportiva nella primaria si è sopperito con l’adesione al progetto “Sport di Classe”. 3.6.4 Posti per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto di quanto stabilito dal
comma 14 dell’art. 1, legge 107/2015 Considerata la complessità dell’Istituto distribuito su 9 plessi diffusi in territorio montano e la conseguente necessità di realizzare un orario di apertura “lungo” comprensivo dei servizi di pre e post
18
scuola con attività integrative anche in orario extrascolastico, per garantire una offerta formativa qualificante,rispetto alla dotazione relativa all’anno 2015/16, si richiede un potenziamento. Tipologia n.
Assistente amministrativo 5
Collaboratore scolastico 20
3.6.5 Organizzazione dell’Istituto ORGANISMI GESTIONALI FUNZIONE
Consiglio di Istituto
delibera in merito agli orari di funzionamento e al calendario scolastico; fissa gli indirizzi generali degli aspetti educativi, gestionali e di programmazione economico-finanziaria; adotta il PTOF
Consigli di Interclasse e di Sezione
formulano proposte in merito all’offerta formativa; verificano l’andamento educativo e didattico; esprimono pareri relativi ai libri di testo
Consigli di classe e di team
operano ai fini della realizzazione del coordinamento didattico-educativo, promuovendo identità di intenti e di comportamenti educativi, l’individuazione dei bisogni degli alunni, la definizione di itinerari didattici interconnessi e coerenti, l’assunzione di criteri comuni nell’ambito delle verifiche e delle valutazioni
Collegio dei Docenti delibera in merito al funzionamento didattico dell’Istituto, alle scelte culturali ed educative, alla programmazione e alla formazione
Commissioni e gruppi di lavoro*
GRUPPO PER LA REVISIONE DEL PTOF (EX POF) E L’AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO
aggiorna il PTOF (ex POF) ai sensi delle Leggi 59/1997 e 107/2015; valuta i progetti presentati dai docenti al fine del loro inserimento nel Piano; definisce il Piano di Miglioramento per il triennio e le azioni conseguenti
GRUPPO CONTINUITÀ TRA SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA
programma le azioni previste per il passaggio tra livelli scolari; propone e cura i progetti in continuità
GRUPPO CONTINUITÀ TRA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA
programma le azioni previste per il passaggio tra livelli scolari; propone e cura i progetti in continuità
GRUPPO GLHI
organizza e coordina l’attività di integrazione; assicura la continuità con gli altri ordini di scuola; attiva il raccordo con gli altri enti esterni all’Istituto ASL, Socio- assistenza territoriale, Polo C.T.I.); propone la distribuzione fra le classi delle ore di sostegno assegnate in base alla gravità della patologia, alle problematiche comportamentali e relazionali; segue l’attività degli insegnanti di sostegno; definisce i criteri generali per la stesura dei PDF e approva la documentazione relativa ai singoli alunni; propone il reperimento di attrezzature, sussidi e materiale didattico destinati agli alunni disabili o ai docenti che se ne occupano; formula proposte di aggiornamento per i docenti di sostegno.
GRUPPO GLI
rileva i Bisogni Educativi Speciali (BES) presenti nella scuola; raccoglie e documentagli interventi didattico-educativi posti in essere; opera un confronto sui casi, offre consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; propone corsi di formazione per i docenti; monitora e valutail livello di inclusività della scuola; elabora e propone il PAI (Piano Annuale per l’Inclusività);
COMMISSIONE ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI
valuta gli alunni non italofoni per l’inserimento nelle classi
COMMISSIONE MENSA cura il raccordo con l’utenza e le Amministrazioni comunali e il
19
gestore del servizio
COMMISSIONE SPORT programma le attività annuali; organizza le GIOCOLIMPIADI
COMMISSIONE ELETTORALE
organizza e controlla le operazioni elettorali
COMMISSIONE ORARI SCUOLA SECONDARIA
compila gli orari della scuola secondaria
Staff del DS collabora con il DS nella gestione e nella realizzazione degli aspetti organizzativi e formativi dell’Istituto
Comitato per la valutazione dei docenti
esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente; individua i criteri per la valorizzazione dei docenti; valuta il servizio del docente su richiesta dell’interessato
* La funzione può dare accesso al Fondo di Istituto, nei limiti e con le modalità previsti dalla Contrattazione integrativa di Istituto. FIGURE GESTIONALI FUNZIONI
Dirigente Scolastico (DS)
stabilisce gli indirizzi per l’organizzazione dell’attività didattica curricolare ed extracurricolare, per il potenziamento dell’offerta formativa, per le attività progettuali, per la formazione del personale; in coerenza con il PTOF, propone incarichi triennali ai docenti di ruolo assegnati all’ambito territoriale di riferimento; valorizza le risorse umane e professionali e il merito; assicura la qualità della formazione, la libertà di scelta educativa delle famiglie e il diritto di apprendimento incentiva la collaborazione culturale, professionale, sociale ed economica con il territorio interagendo con gli Enti locali, le realtà produttive e di volontariato
Collaboratore del Dirigente (CD)*
in base alle direttive del DS, svolge le funzioni assegnate o delegate; organizza le attività collegiali d’intesa con il DS; in caso di assenza o impedimento Del DS lo sostituisce e ne esercita le funzioni
Responsabile di plesso (RP)*
coordina e controlla gli aspetti organizzativi per garantire il regolare funzionamento del plesso assegnato; collabora direttamente con il DS per la realizzazione della progettazione educativa e didattica; cura la comunicazione interna ed esterna; verifica il rispetto del Regolamento da parte del personale; cura i rapporti con i genitori
Funzione strumentale (FS)* presidia l’area definita in base all’Atto di indirizzo, agli obiettivi individuati dal PTOF, alle esigenze organizzative e per la quale ha ricevuto l’incarico dal DS, attraverso azioni di coordinamento, supporto, consulenza
Coordinatore di gruppo/commissione*
svolge attività di coordinamento, di progettazione e organizzazione rispetto ai compiti specifici del gruppo/commissione; riferisce al DS e al Collegio dei Docenti le azioni e prodotti; collabora con la FS di riferimento
Referente di progetto redige nei termini richiesti la scheda progetto; cura l’organizzazione e la valutazione del progetto; collabora con la FS di riferimento
Responsabile di laboratorio*
verifica lo stato delle strumentazioni e delle attrezzature, ne effettua periodicamente l’inventario
Referente di plesso per la sicurezza (ASPP)*
si occupa degli aspetti relativi alla sicurezza degli alunni e del personale, segnalando tempestivamente le emergenze relative alla manutenzione delle strutture e alla loro messa a norma; predispone il piano delle emergenze; partecipa a periodiche e specifiche iniziative di formazione
Tutor coordina il tutoraggio dei tirocinanti e dei docenti in anno di formazione
Referente per l’Educazione alla Salute
cura i rapporti con enti e associazioni che operano sul territorio; cura la realizzazione di progetti rivolti a docenti, alunni e genitori
Animatore digitale diffonde fra insegnanti, studenti e famiglie i contenuti introdotti nel Piano Nazionale Scuola Digitale; propone progetti innovativi che riguardano vari ambiti didattici attraverso ambienti di
20
apprendimento integrati, biblioteche multimediali, ammodernamento di siti internet
Gruppo di ricercazione per l’innovazione
Gruppo di lavoro sul coding con attività verticalizzate
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA)
cura l’organizzazione e ha autonomia operativa rispetto alla gestione dei servizi generali e amministrativo-contabili
* La funzione può dare accesso al Fondo di Istituto, nei limiti e con le modalità previsti dalla Contrattazione integrativa di Istituto. Il potenziamento dell’organico consentirà nei prossimi due anni di ridisegnare l’organizzazione interna, separando alcune funzioni ora accorpate e ridefinendo le aree presidiate dalle funzioni strumentali. Le aree che si ritengono cruciali per le quali dovranno essere individuate figure di riferimento sulla base delle competenze professionali dei docenti, sono le seguenti:
AREA COMPETENZE/FUNZIONI PRIORITÀ STRATEGICA CORRELATA
DIDATTICA coordinamento di tutte le attività inerenti i Curricolo di Istituto
- attività dei dipartimenti e delle classi parallele; - formazione dei docenti; - miglioramento degli ambienti di apprendimento; - sviluppo della laboratorialità e della ricerca; - documentazione
Migliorare i punteggi delle classi riducendo al contempo la variabilità nelle prove standardizzate nazionali (priorità n. 1 PDM)
VALUTAZIONE coordinamento delle azioni di valutazione interna ed esterna
- costruzione delle prove e delle griglie di valutazione comuni; - referenza INVALSI; - proposta degli strumenti e degli indicatori per l’autovalutazione di Istituto; - elaborazione del piano di miglioramento
Migliorare i punteggi delle classi riducendo al contempo la variabilità nelle prove standardizzate nazionali (priorità n. 1 PDM)
CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO coordinamento delle azioni di orientamento e continuità tra i livelli scolari e tra le scuole
- orientamento nella scuola secondaria; - rapporti con le scuole secondarie di 2° grado; - continuità tra i diversi ordini di scuola dell’Istituto; - iniziative di continuità in ambito territoriale
Migliorare l'efficacia del consiglio orientativo rispetto alle scelte effettuate alla fine della scuola secondaria di 1° grado (priorità n. 2 PDM)
PROGETTAZIONE coordinamento della progettazione
- valutazione dei progetti proposti dai docenti; - pubblicazione di bandi e gare per il reperimento di competenze esterne; - partecipazione ai bandi per la ricerca di finanziamenti; - rapporti con gli enti e le risorse presenti nel territorio
Ricercare finanziamenti attraverso bandi nazionali ed europei
INCLUSIONE coordinamento delle azioni finalizzate all’inclusione
- gestione dello sportello d’ascolto per alunni, famiglie, docenti; - organizzazione dei gruppi GLHI e GLI; - rapporti con gli enti esterni alla scuola: ASL, servizio socio-sanitario territoriale e il C.T.I.
Migliorare il coordinamento con le agenzie esterne alla scuola
BENESSERE coordinamento delle attività esplicitate nella policy di promozione della salute
- progetti finalizzati alla prevenzione delle patologie e delle dipendenze, all’educazione alimentare e alla sicurezza; - procedure e azioni finalizzate alla sicurezza ( ASPP); - sport
Proporre progetti e percorsi da attuare nelle classi
COMUNICAZIONE coordinamento della comunicazione interna ed esterna
- procedure per la comunicazione interna; - gestione del sito web; - strumenti e azioni per la comunicazione con le famiglie e il territorio; - diffusione delle iniziative promosse dall’Istituto
Aggiornare il sito istituzionale dell’Istituto
Nell’anno scolastico 2016/2017, sono state ridefinite le Funzioni Strumentali e la Collaborazione con il Dirigente Scolastico. E’ stato anche definito che le Funzioni Strumentali e il Collaboratore del Dirigente
21
Scolastico facciano parte dello Staff con compiti di revisione del PTOF, di monitoraggio del PDM e dell’autovalutazione di istituto. Insieme al Dirigente Scolastico condividono le linee di indirizzo per aggiornare il PDM e per favorire l’innovazione didattica con particolare attenzione alle nuove tecnologie. Nell’anno scolastico in corso si è affidato l’incarico di web Master a un insegnante interno per procedere alla redazione di un nuovo sito con dominio “.gov” che risponda ai requisiti di accessibilità e trasparenza previsti dalle più recenti normative. Si è, altresì, costituito un gruppo di lavoro per l’innovazione e un gruppo di ricercazione sul coding. Il Dirigente Scolastico ha individuato un unico collaboratore nell’insegnante Gioana Walter e n. 6 Funzioni Strumentali.
1. Area supporto alunni – Coordinamento e supporto all’inclusione alunni BES e all’integrazione alunni HC, con gestione di sportello d’ascolto affidato all’insegnante Ciliberto, specializzata in psicopedagogia.
2. Orientamento e Continuità – Affidato alla Prof.ssa Margarita, che si occupa anche del rapporto con gli Enti e le Agenzie territoriali che si occupano di Orientamento, e gestisce la relativa progettualità.
3. Coordinamento infanzia, curricolo verticale, programmazione e formazione del personale – Affidato all’insegnante di scuola dell’infanzia Fatone Mariangela.
4. Valutazione esiti INVALSI e coordinamento prove comuni di Istituto – Incarico all’insegnante Briganò Giuseppe.
5. Autovalutazione, PDM e revisione periodica PTOF – Affidato all’insegnante Cardinali Marzia. 6. Animatore digitale e supporto all’innovazione e alla documentazione didattica – Affidato
all’insegnante Croce Camilla. La partecipazione ai gruppi e alle Commissioni risulta dall’Allegato 1.
22
3.6.6 Modello organizzativo dell’Istituto
COLLEGIO DEI DOCENTI
DIRIGENTE SCOLASTICO
GIUNTA ESECUTIVA
CONSIGLIO DI ISTITUTO
COLLABORATORE DEL DS
DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E
AMMINISTRATIVI
FUNZIONI STRUMENTALI
STAFF DEL DS
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
CONSIGLI DI INTERSEZIONE
COORDINATORI DI COMMISSIONI E
GRUPPI DI LAVORO
RESPONSABILI DI PLESSO
CONSIGLI DI INTERCLASSE
COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
CONSIGLI DI CLASSE
REFERENTI PER LA SICUREZZA
DOCENTI DI SOSTEGNO DI LINGUA 2
DI RELIGIONE
COLLABORATORI SCOLASTICI
DOCENTI POSTO COMUNE
EDUCATORI
23
3.6.7 Formazione del personale La formazione dei docenti è finalizzata soprattutto al miglioramento degli esiti degli studenti, all’insegnamento per competenze e alla realizzazione di un ambiente d’apprendimento più efficace. A partire dal corrente anno scolastico sono state promosse le seguenti azioni:
ATTIVITÀ FORMATIVA
PERSONALE COINVOLTO
FINALITÀ PRIORITÀ
STRATEGICA CORRELATA
FORMATORE ANNI COSTI
LABORATORIO DI RIFLESSIONE DIDATTICA SULL' INSEGNAMENTO DI MATEMATICA E DI ITALIANO
Docenti di lingua e matematica di ogni grado, in rete con gli Istituti Comprensivi GONIN e TRANA
Approfondire tematiche disciplinari importanti in modalità laboratoriale e di problem solving per migliorare la competenza degli studenti e superare il divario di performance nelle prove INVALSI rilevato tra le classi dell’Istituto
Migliorare i punteggi delle classi riducendo al contempo la variabilità nelle prove standardizzate nazionali (priorità n. 1 PDM)
CASA DEGLI INSEGNANTI
2015/16 2016/17 2017/18
costo individuale 30,00 €, a carico dei docenti, come iscrizione alla Associazione
APPRENDIMENTO E METODO DI STUDIO MEDIANTE L’UTILIZZO DELLE MAPPE COGNITIVE
Docenti di primaria e secondaria, in rete con l’Istituto Comprensivo TRANA
Curare gli aspetti organizzativi, metodologici e relazionali del lavoro svolto in classe
Dott.ssa MOSSA
2015/16 478,00 € a carico dell’Istituto
ORIGAMI E MATEMATICA
Docenti di ogni ordine e grado
Offrire agli alunni strumento diversi per acquisire concetti geometrici
2015/16
costo individuale 30,00 €, a carico dei docenti
AVANGUARDIE EDUCATIVE (riferimento all’avviso n. 8466 del 07/10/2015)
Docenti in rete con gli Istituti Comprensivi GONIN, TRANA e AVIGLIANA
Produrre cambiamenti nell’ambiente di apprendimento
2015/16 2016/17
Progetto in rete gestito da IC GONIN
INTELLIGENZA EMOTIVA
Docenti scuola infanzia
Offrire strumenti per migliorare la relazione bambino/insegnante e migliorare il benessere in classe
Dott.ssa MONFRINO
2015/16 2016/17
Progetto in rete (costi da definire)
GRAFOMOTRICITÀ Docenti di primaria e secondaria
Migliorare le competenze degli alunni DSA
Prof.ssa SARDO
2015/16 Nessun costo
PIANO DI MIGLIORAMENTO
Docenti del gruppo POF e Valutazione
Individuare le priorità e le conseguenti azioni per attuare il Piano di Miglioramento
Dott.ssa Gallo (INDIRE)
2015/16 Progetto in rete gestito da IC GONIN
SICUREZZA: CORSO DI AGGIORNAMENTO PER ASPP
ASPP dell’Istituto
Aggiornamento del personale come da normativa
RSPP Prof. GUARRASI
28 ore Progetto in rete (costi da definire)
24
SICUREZZA: CORSO DI BASE E SPECIFICO PER TUTTO IL PERSONALE SPROVVISTO DELLA FORMAZIONE (DOCENTI E ATA)
Docenti e ATA
Formazione del personale come da normativa
ASPP W. GIOANA
8 + 4 ore Progetto in rete (costi da de finire)
CORSO DI FORMAZIONE SULLE COMPETENZE DIGITALI (PSDN)
Docenti e ATA
Formazione sulle competenze informatiche e sulla didattica innovativa
Da 20 a 36
Progetto Rete di Ambito TO6
L’Istituto offre l’opportunità ai docenti di partecipare a iniziative di formazione organizzate in collaborazione con il MIUR e l’USR da parte dei poli scolastici referenti per l’handicap e la lingua straniera. Per il personale ATA sono previste attività di formazione nell’ambito della dematerializzazione, della conservazione documentale, del miglioramento organizzativo. I suddetti corsi faranno parte del piano di formazione degli anni 2016/17 e 2017/18. Nell’anno scolastico 2016/2017 proseguono i corsi sulla didattica dell’Italiano e della Matematica con “La Casa degli Insegnanti”. N. 13 docenti hanno, inoltre, dato l’adesione ai corsi, proposti nell’ambito del PSDN, relativamente all’ampliamento delle competenze digitali e alla didattica innovativa. Proseguono le attività di formazione per l’inclusione proposte dal Polo di Susa – Rete sostegno all’Handicap. Per tutti i docenti sono state attivate n. 2 ore di formazione sull’utilizzo del Registro Elettronico e la formazione di base e specifica per la sicurezza, per docenti e ATA che non ne erano in possesso. In accordo con quanto rilevato in termini di bisogni formativi, entro giugno verranno attivati:
1. Corso sull’utilizzo corretto della voce da parte dei docenti. 2. Corso sulla didattica per competenze.
Verrà, altresì, riconosciuto come valido al fine della formazione il percorso di autoformazione e ricerca-azione sul coding, portato avanti dal gruppo di lavoro costituitosi con docenti della scuola primaria e della scuola secondaria. La scuola ha aderito alla rete di scopo costituita nel 2017 nell’ambito TO6 e ha aderito al piano di rilevamento dei bisogni formativi nonché alle iniziative formative individuate come prioritarie.
25
4. ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
4.1 Il percorso formativo
L’Istituto si fa interprete delle problematiche del contesto territoriale su cui agisce, delle aspettative dei genitori e degli alunni, dei bisogni latenti determinati dai continui mutamenti del mondo attuale, per individuare le priorità formative da perseguire attraverso il curricolo, la progettualità e le varie attività presenti nel Piano.
4.1.1 Il Curriculum di Istituto Secondo questa prospettiva e avendo come riferimento le Nuove Indicazioni ministeriali, l’Istituto ha intrapreso le azioni necessarie per completare in tutte le sue discipline e interconnessioni il proprio Curricolo verticale attraverso un confronto aperto tra i docenti dei diversi ordini di scuola e dei diversi ambiti, per l’individuazione di raccordi e modalità di attuazione condivisi. L’obiettivo è quello della compartecipazione alla elaborazione di una visione unitaria della conoscenza in grado di attivare la pratica di un insegnamento disciplinare non frammentato e di favorire l’interdisciplinarietà e il lavoro collegiale tra insegnanti. Il Curricolo, condiviso dai docenti dell’Istituto e in sintonia con i bisogni formativi, regola quindi le scelte educative e didattiche nel rispetto della normativa contenuta
• nella Legge Delega n. 53 del 2003 e nel relativo Decreto applicativo, che presenta l’organizzazione del curricolo;
• nelle Nuove Indicazioni per il Curricolo del 2012;
• nella Raccomandazione 2006/962/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente (Gazzetta ufficiale L 394 del 30.12.2006, pag. 10)
Il curricolo, in quest’ottica, deve offrire l’opportunità di acquisire i saperi irrinunciabili sviluppando, al tempo stesso, le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose di ciascun alunno. La padronanza degli alfabeti di base si conquista attraverso l’accesso alle discipline, che permettono di esercitare differenti potenzialità di pensiero nell’interpretazione e nella rappresentazione del mondo. Le esperienze di trasversalità e i progetti hanno la funzione di trovare interconnessioni e raccordi fra le indispensabili conoscenze disciplinari e i problemi complessi della realtà odierna, perché mettono in atto approcci integrati, atti a promuovere modalità di elaborazione diverse e sempre più complesse.
4.1.2 Progetti a integrazione dell’offerta formativa Per definire il percorso che il progetto formativo dell’Istituto Comprensivo garantisce all’utenza, il Collegio dei Docenti ha individuato alcune aree di interesse ritenute più significative, sia perché realizzano gli indirizzi formativi, sia perché si ritrovano in linea con la storia e l’identità culturale dell’Istituto Comprensivo:
1. LINGUAGGI E COMUNICAZIONE
lingue presenti e passate libri e lettura nuove tecnologie della comunicazione diario
2. BENESSERE
salute e prevenzione alimentazione e cibo educazione stradale sport promozione del successo scolastico promozione delle eccellenze star bene a scuola continuità
26
3. CREATIVITÀ
arte manualità musica teatro progettazione e problem solving
4. AMBIENTE E TERRITORIO
educazione ambientale risorse del territorio energia e rifiuti
5. FORMAZIONE formazione del personale
Ogni team di docenti e ogni consiglio di classe, nei mesi di giugno e settembre, viste le offerte didattiche proposte all’Istituto dai diversi enti/istituzioni/realtà territoriali, e in coerenza con la propria programmazione didattica, presenta il piano dei progetti che intende attivare e il piano delle uscite didattiche e delle visite di istruzione.
PROGETTI AREA 1 a.s. 2015/16
FINALITÀ SCUOLE N. ALUNNI ESPERTO COPERTURA
COSTI
11.2 INGLESE infanzia
Approccio alla lingua inglese attraverso attività ludiche
Macario Monti Collodi
Pio Rolla
87 sì
esterno Privati Istituto
2. TRINITY secondaria Conseguimento delle certificazione Trinity (grade 2, 3, 4)
Nicoletta 35 sì
esterno Privati
11.3 DIARIO infanzia (cinquenni) primaria secondaria
Produzione di elaborati da inserire nel diario scolastico 2016/17 (in rete)
tutte 572 no Privati
11.4 IL TABLET IN CLASSE
primaria
Miglioramento della disposizione ad apprendere e degli esiti dell’apprendimento tramite l’utilizzo delle tecnologie digitali (tablet)
Frank 38 no Privati Istituto
11.5 ECDL (extrascolastico aperto) secondaria adulti
Conseguimento della patente europea Nicoletta
Adulti 6 sì Privati
PROGETTI AREA 2
a.s. 2015/16 FINALITÀ SCUOLE N. ALUNNI ESPERTO
COPERTURA COSTI
11.6 NUOTO infanzia (piscina Giaveno)
Approccio agli sport acquatici
Macario Collodi
Pio Rolla Monti inf.
123 sì
esterno
Privati Com. Coazze
Istituto
11.7 NUOTO primaria (piscina Giaveno)
Acquisizione dell’acquaticità, sviluppo armonico delle abilità motorie
Pirandello Saroglia prim. Monti prim.
146 sì
esterno
Privati Com. Coazze
Istituto
3. EMOZIONI IN MOVIMENTO infanzia
Avvicinamento in modo semplice e giocoso alla tematica delle emozioni con l’ausilio di oggetti e giochi simbolici
Macario 14 sì
esterno Privati Istituto
11.8 ATTIVITÀ SPORTIVE DI BASE
primaria
Educazione al movimento e ai giochi spontanei, organizzati e regolamentati, sportivi
Pirandello 134 sì
esterno Privati Istituto
11.9 EDUCAZIONE MOTORIA
primaria
Educazione al movimento e ai giochi spontanei, organizzati e regolamentati, sportivi
Monti 40 sì
esterno Privati Istituto
11.10 EDUCAZIONE MOTORIA
Educazione al movimento e ai giochi spontanei, organizzati e regolamentati,
Frank 138 sì
esterno Privati Istituto
27
primaria sportivi
11.11 SCI EXTRASCOLASTICO
Primaria (Pian NEIRETTO)
Avvicinamento alla pratica dello sci tutte da definire sì
esterno
Privati Com. Coazze
Istituto
11.12 SCI EXTRASCOLASTICO
primaria secondaria (BARDONECCHIA)
Avvicinamento alla pratica dello sci tutte da definire sì
esterno
Privati Com. Coazze
Istituto
9. GIOCOLIMPIADI infanzia primaria
Promozione dell’alfabetizzazione motoria e dell’acquisizione di competenze motorie di base, dei rapporti sociali, del senso di appartenenza, dell’aggregazione tra realtà diverse
Tutte le scuole dei Comuni di
Coazze, Giaveno, Valgioie,
Trana, Reano, Sangano
1700 (circa)
no
Com. Coazze, Giaveno,
Trana, Valgioie, Reano Istituto
10. MINIVOLLEY EXTRASCOLASTICO primaria
Sviluppo armonico delle abilità motorie e approccio a una disciplina sportiva con particolare attenzione alle regole e al senso di gruppo
Monti 16 sì
interno Privati
11. GRUPPO SPORTIVO EXTRASCOLASTICO secondaria
Promozione dello sport nella scuola come alternativa a uno stile di vita sedentario creando interessi alternativi per il tempo libero e prevenzione del disagio giovanile. Educazione al rispetto delle regole, delle persone e dell’ambiente che si frequenta.
Nicoletta da definire sì
interno
Finanziato con fondi regionali
12. KANGOUROU secondaria
Promozione della diffusione della cultura matematica di base, utilizzando un approccio fondato sul gioco e sulla logica
Nicoletta 48 no Privati Istituto
13. SREENING AUDIOMETRICO primaria (prime)
Prevenzione delle problematiche uditive
Frank Monti
Saroglia 64 sì Com. Giaveno
14. SCREENING VISIVO primaria (prime)
Prevenzione delle problematiche visive Tutti i plessi 83 sì
Offerto gratuitamente dall’Associazio
ne Optometristi
15. UN BEL GIOCO DURA POCO secondaria
Prevenzione delle dipendenze da INTERNET e dal gioco online
Nicoletta I.I.S. B. PASCAL
39 sì ASL3
Com. Coazze
16. PIEDIBUS primaria
Promozione dell’autonomia e di pratiche salutari
Pirandello 40 no Com. Coazze
17. EDUCAZIONE ALIMENTARE primaria
Promozione di una alimentazione corretta e salutare
Monti prim. Saroglia prim.
Frank 277 sì Com. Giaveno
18. ABILMENTE infanzia (cinquenni)
Prevenzione delle difficoltà d’apprendimento
Collodi Pio Rolla Monti inf.
Saroglia inf.
79 sì Com. Giaveno
19. ABILMENTE primaria
Valutazione delle abilità curricolari e individuazione delle difficoltà d’apprendimento
Frank 49 sì Com. Giaveno
28
PROGETTI AREA 3
a.s. 2015/16 FINALITÀ SCUOLE N. ALUNNI ESPERTO
COPERTURA COSTI
11.13 PICCOLI ARTISTI CRESCONO
infanzia
Sviluppo della creatività attraverso l’approccio a tecniche diverse
Collodi Pio rolla
86 sì Com. Giaveno
11.14 LABORATORIO MUSICALE IN RETE
primaria infanzia
Scoperta e conoscenza del mondo sonoro che circonda il bambino
Frank Saroglia inf.
216 sì
Privati Com. Giaveno Com. Coazze
Istituto
11.15 MUSICA SENZA CONFINI
primaria
Scoperta e conoscenza del mondo sonoro che circonda il bambino
Pirandello Saroglia prim.
Monti 254 sì
Privati Com. Giaveno Com. Coazze
Istituto
11.16 TEATRO secondaria
Avvicinamento al linguaggio teatrale, con modalità ludiche, per smuovere dinamiche creative e comunicative collegate al linguaggio del corpo
Nicoletta 39 sì Privati
Com. Coazze
11.17 ANIMAZIONE TEATRALE
primaria
Scoperta del linguaggio teatrale: uso del corpo, della voce, delle espressioni non verbali
Frank 43 sì Com. Giaveno
11.18 TI RACCONTO GIULIO NICOLETTA
primaria secondaria
Produzione di un corto da presentare in occasione dell’intitolazione della scuola secondaria in presenza del Presidente Mattarella
Pirandello Nicoletta Istituto
Steiner (TO)
50 sì Com. Coazze
Istituto
Vedasi Progetti a.s. 2016/2017 – Addendum. 4.1.3 Uscite e visite didattiche Le uscite didattiche includono l’insieme delle attività didattiche svolte al di fuori degli spazi della scuola, nell’ambito di progetti specifici e/o dell’attività curricolare e comprendono una vasta gamma di iniziative:
• visite guidate o ricognizioni nel territorio comunale di Giaveno e Coazze;
• iniziative delle Amministrazioni comunali;
• iniziative in collaborazione con altre agenzie del territorio;
• visite/viaggi di integrazione culturale effettuate anche in Comuni, Regioni, o Stati diversi da quello in cui ha sede l’Istituzione scolastica;
• partecipazione a spettacoli e iniziative culturali e sportive. Tali attività costituiscono, in attuazione del Piano dell’offerta formativa, vere e proprie esercitazioni didattiche e sono da considerarsi parte integrante delle lezioni alle quali è importante che tutti gli alunni partecipino. Pertanto sono attuate non come iniziative occasionali o con finalità generiche o di semplice evasione, ma fanno parte della programmazione didattica e sono progettate come esperienze di apprendimento integrate nel curricolo scolastico. Il calendario di massima delle uscite didattiche viene notificato ai genitori nei Consigli di Classe e nelle
Assemblee di Classe di inizio d’anno. Alle famiglie viene garantita una corretta informazione sulla destinazione, sull’utilizzo dei mezzi di trasporto e sui costi delle iniziative: le destinazioni vengono scelte anche in base alla loro “sostenibilità economica” e solo nel caso in cui presentino, sotto il profilo della sicurezza, sufficienti elementi di garanzia. Le visite didattiche e le uscite di istruzione sono regolamentate dalle normative emanate dagli organi centrali di legislazione e dal Regolamento interno dell’Istituto.
29
Vedasi Piano delle uscite a.s. 2016/2017 – Addendum.
4.2 Organizzazione della didattica 4.2.1 Scuola dell’infanzia Nella scuola dell’infanzia le attività sono organizzate tenendo conto dei seguenti criteri:
• variare la tipologia delle attività per favorire interesse e partecipazione;
• alternare proposte che richiedono maggiore o minore impegno per evitare inutili affaticamenti;
• garantire tempi necessari per le attività ricorrenti di vita quotidiana;
• predisporre opportunamente gli spazi per facilitare l’incontro di ogni bambino con le persone, le cose, l’ambiente;
• scandire i tempi in modo da salvaguardare il benessere psicofisico dei bambini. Gli interventi didattici si concretizzano attraverso:
• attività di sezione (partecipano bambini di età eterogenea) – la sezione costituisce il punto di riferimento stabile per i bambini, inoltre l’interazione tra soggetti di età diversa consente di estendere le occasioni di confronto, di arricchimento, di aiuto reciproco;
• attività di intersezione (partecipano bambini di età omogenea) – consentono di porre la dovuta attenzione alle esigenze specifiche delle diverse età evolutive e valorizzano il lavoro a piccoli gruppi, gli angoli, i laboratori;
• interventi di integrazione e di sostegno – in presenza di bambini con particolari difficoltà vengono predisposte, a seguito anche della consulenza di eventuali operatori socio-sanitari, delle attività specifiche di supporto concordate collegialmente e naturalmente in raccordo con la programmazione di plesso.
Si possono verificare modalità diverse di gestione dell’attività di intersezione:
• ogni insegnante gestisce più unità di apprendimento in riferimento ad un solo gruppo di bambini di età omogenea;
• ogni insegnante gestisce un solo campo di esperienza o laboratorio di attività con più gruppi di bambini di età omogenea che si alternano con cadenza giornaliera.
Nell’ambito delle attività di sezione e intersezione le modalità privilegiate di apprendimento fanno riferimento a:
• valorizzazione del gioco;
• esplorazione e ricerca;
• vita di relazione;
• mediazione didattica. La scuola dell’infanzia conferisce dovuta attenzione anche alla documentazione dei percorsi, per consentire:
• una sistematizzazione delle esperienze vissute
• una memoria cognitiva oltre che affettivo-emozionale del vissuto condiviso dal gruppo
• un’esplicitazione alle famiglie delle attività scolastiche
• un rafforzamento della continuità
• utili indicazioni per una programmazione individualizzata rivolta soprattutto ai soggetti che presentano difficoltà.
Schema di una giornata tipo.
Tempi attività spazi insegnanti bambini
8:00 – 9:00
giochi liberi per favorire l’aggregazione spontanea (gioco
simbolico, giochi al tavolino, giochi al tappeto)
sezione di appartenenza suddivisa in spazi o “angoli” appositamente strutturati
presente una sola insegnante
gruppo sezione: 25 bambini di età eterogenea (3-4-5
anni)
30
9:30 – 10:00 attività guidata col gruppo sezione: calendario, giochi
collettivi, canti. Sezione di appartenenza.
Presente una sola insegnante
gruppo sezione
10:00 – 10:30 Spuntino di metà mattina mensa presente una sola
insegnante gruppo sezione
10:30 – 11:45 oppure
11:00- 12:00
attività inerenti alla programmazione didattica
specifica
laboratori o centri di attività appositamente allestiti
presenti tutte le insegnanti del plesso
bambini di tutte le sezioni divisi in piccoli gruppi di età
omogenea
12:00 – 13:00 pranzo mensa presenti una o più
insegnanti per sezione bambini di tutte le sezioni
13:00 – 14:00 attività ricreativa
sezione, salone o all’aperto.
Presente una sola insegnante per sezione
gruppo sezione o intersezione
14:00 – 15:30
riposo per i bambini di 3 e 4 anni salone presente un’insegnante
e/o un collaboratore tutti i bambini di 3 e 4 anni
attività inerenti a progetti specifici per i bambini di 5 anni
sezioni presente un’insegnante gruppo o gruppi di bambini
di 5 anni
16:00 – 16:30 giochi collettivi e uscita sezione di appartenenza presente un’insegnante
per sezione gruppo sezione
4.2.2 Scuola primaria Nella scuola primaria le attività didattiche sono organizzate in modo da riservare a ciascuna disciplina d’insegnamento un tempo adeguato. L’impegno dei docenti è quello di potenziare, in particolare, gli ambiti logico-matematico e linguistico-espressivo. Il monte ore minimo annuale prevede una quota assegnata al curricolo nazionale e una quota di “flessibilità” riservata al curricolo di Circolo (lo schema rappresenta il modello relativo alle classi che funzionano a 30 ore, per le altre si consideri una variazione proporzionale):
DISCIPLINE
CLASSE 1
I BIENNIO II BIENNIO
ore sett. Ore annue
min. ore annue
max. ore sett.
Ore annue min.
ore annue max.
ore sett. Ore annue
min. ore annue
max. Rel. Cattolica 2 56 66 2 56 66 2 56 66 Italiano 8 224 264 8 196 231 8 196 231 Inglese 1 28 33 3 56 66 3 84 99 Storia 2 28 33 2 56 66 2 56 66 Geografia 2 28 33 2 28 33 2 28 33 Matematica 6 168 198 6 168 198 6 168 198 Scienze 2 56 66 2 56 66 2 56 66 Tecnologia 1 28 33 1 28 33 1 28 33 Musica 1 28 33 1 28 33 1 28 33 Arte e immagine 2 56 66 1 28 33 1 28 33 Ed. fisica 2 56 66 2 56 66 1 28 33 Ed. alla Cittadinanza 1 28 33 1 28 33 1 28 33
Totale 30 855 990 30 855 990 30 855 990
Allo scopo di rendere più efficace l’intervento formativo, le attività didattiche possono essere cumulate in particolari periodi dell’anno scolastico e svolte con modalità organizzative diverse. Solo n. 4 classi del plesso “Anna Frank” funzionano a 27 ore. 4.2.3 Scuola Secondaria di 1° grado
DISCIPLINE CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE
Rel. Cattolica 1 1 1
Italiano 6 6 6
Storia 2 2 2
Geografia 1 1 1
Ed. alla Cittadinanza 1 1 1
31
Matematica 4 4 4
Scienze 2 2 2
Inglese 3 3 3
Francese 2 2 2
Tecnologia 2 2 2
Musica 2 2 2
Arte e immagine 2 2 2
Ed. fisica 2 2 2
Totale 30 30 30
4.3 Verifica e valutazione degli interventi didattici
È importante innanzitutto sottolineare che la valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma soprattutto come verifica dell’intervento didattico al fine di intervenire con flessibilità sul progetto educativo. Le procedure adottate differiscono nei diversi ordini di scuola, ma in ogni ambito accompagnano i processi d’insegnamento/apprendimento e concorrono ad accertare il raggiungimento delle competenze di base.
4.3.1 Valutazione nella scuola dell’infanzia Nella scuola dell’infanzia gli strumenti valutativi si basano soprattutto sull’osservazione qualitativa e sistematica dei comportamenti. Durante l’anno, la valutazione avviene in tre momenti diversi utilizzando apposite schede di rilevazione:
• novembre – registrazione dei dati emersi da prove oggettive di ingresso rivolte a tutti i bambini;
• febbraio – registrazione delle competenze relative ai vari ambiti di osservazione;
• fine maggio – rilevazione del grado di raggiungimento degli obiettivi fissati per ogni fascia d’età. Solo per i bambini cinquenni, nella prima settimana di giugno, viene stilata una griglia di valutazione finale che sintetizza le macrocompetenze acquisite da ciascun bambino nei tre anni di frequenza alla scuola dell’infanzia. Questa griglia diventa anche traccia per il colloquio con gli insegnanti di scuola primaria, propedeutico al passaggio degli alunni al grado scolastico successivo. La valutazione viene effettuata sulla base dell’osservazione sistematica di:
• elaborati di diversa natura;
• comportamenti e modalità di approccio alle diverse attività;
• qualità dei percorsi e raggiungimento di traguardi significativi nella sfera delle competenze personali, trasversali, di ambito (linguistico-espressivo e logico-matematico).
4.3.2 Valutazione nella scuola primaria e secondaria di primo grado Uno degli obiettivi previsti dal Piano di miglioramento è la costruzione di prove comuni e delle relative griglie di valutazione per certificare i livelli di competenza raggiunti dalle classi dell’Istituto. I voti delle singole discipline riportati sul documento di valutazione della scuola primaria e della scuola secondaria di 1° grado, sono definiti secondo il seguente schema:
Voto Descrittori del voto
Raggiungimento degli obiettivi disciplinari Svolgimento dei compiti 10 obiettivi chiaramente superati svolge compiti complessi* con successo, sicurezza, stile personale 9 obiettivi raggiunti con sicurezza svolge compiti complessi con successo 8 obiettivi adeguatamente raggiunti svolge compiti complessi in parte con successo 7 obiettivi raggiunti ma ancora da consolidare svolge compiti su conoscenze/abilità basilari** con successo 6 obiettivi essenziali appena raggiunti svolge compiti su conoscenze/abilità basilari in modo sufficiente 5 obiettivi complessivamente non raggiunti svolge compiti su conoscenze/abilità basilari in modo insufficiente
4 nessun obiettivo raggiunto non ha acquisito alcuna capacità di svolgere compiti su conoscenze/abilità basilari
32
* Per “compito complesso” si intende un compito che richiede di analizzare una situazione, ricercare, selezionare e interpretare informazioni, compiere inferenze e mettere in relazione conoscenze anche di discipline diverse, saper organizzare un procedimento, giustificare e argomentare un risultato (problem solving). ** Per “compito su conoscenze/abilità basilari” si intende un compito che prevede l’applicazione di una tecnica o l’utilizzo di una conoscenza/abilità specifica.
I voti del documento di valutazione non vengono conteggiati in base alle medie dei diversi voti parziali, essi rappresentano un giudizio complessivo basato sul rendimento nei compiti orali, scritti, pratici e tiene conto del percorso fatto dall’alunno rispetto alle conoscenze/abilità di partenza, valorizzandone i miglioramenti. Le seguenti griglie definiscono il voto di comportamento o condotta espresso con giudizio sintetico nella scuola primaria e con voto numerico nella scuola secondaria. VOTO GIUDIZIO DESCRITTORI DEL VOTO/GIUDIZIO
10 OTTIMO
− Adotta sempre comportamenti rispettosi delle regole scolastiche e nei confronti di compagni e insegnanti.
− Non deve mai essere richiamato per dimenticanze del materiale necessario alle lezioni ed è puntuale nella consegna dei compiti.
− È sempre disponibile alla collaborazione con compagni e insegnanti.
− Denota consapevolezza delle regole, responsabilità personale e capacità di autocontrollo.
9 DISTINTO
− Adotta comportamenti complessivamente rispettosi delle regole scolastiche e nei confronti di compagni e insegnanti.
− È generalmente puntuale nel portare il materiale necessario alle lezioni.
− È di regola disponibile alla collaborazione con compagni e insegnanti.
− Denota quasi sempre consapevolezza delle regole, responsabilità personale e capacità di autocontrollo.
8 BUONO
− Adotta comportamenti solitamente rispettosi delle regole scolastiche e nei confronti di compagni e insegnanti.
− È abbastanza puntuale nel portare il materiale necessario alle lezioni.
− È discontinuo nel collaborare con compagni e insegnanti.
− Non riesce sempre a dimostrare consapevolezza delle regole, responsabilità personale e capacità di autocontrollo.
7 SUFFICIENTE
− Non sempre adotta comportamenti rispettosi delle regole scolastiche e nei confronti di compagni e insegnanti, facendosi talvolta richiamare, anche con annotazioni sul diario personale e sul registro di classe.
− È poco puntuale nel portare il materiale necessario alle lezioni.
− Dimostra una sporadica collaborazione nei confronti di compagni e insegnanti.
− Talvolta dimostra scarsa consapevolezza delle regole, responsabilità personale e capacità di autocontrollo.
6 NON
SUFFICIENTE
− Adotta comportamenti poco rispettosi delle regole scolastiche e nei confronti di compagni e insegnanti, facendosi richiamare spesso, anche con annotazioni sul diario personale e sul registro di classe.
− Deve essere più volte sollecitato per portare il materiale necessario alle lezioni.
− Dimostra una limitata collaborazione nei confronti di compagni e insegnanti, disturbando spesso le lezioni e/o adottando comportamenti provocatori.
− Non dimostra consapevolezza delle regole e ha scarsa capacità di autocontrollo.
5
(questo livello di giudizio non
è previsto per la scuola primaria)
− Non rispetta le regole scolastiche facendosi richiamare spesso, anche con annotazioni sul diario personale e sul registro di classe e ricevendo sanzioni disciplinari.
− Non porta il materiale necessario alle lezioni.
− Non collabora né con i compagni né con gli insegnanti, disturbando spesso le lezioni e/o adottando comportamenti provocatori.
− Non ha consapevolezza delle regole e non coglie le sollecitazioni degli insegnanti per migliorare il proprio autocontrollo.
4.3.3 Valutazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) In applicazione della legge n. 1006-1036-B/2010, del DM 27.12.2012 e della Circolare Ministeriale n. 8 del 06/03/2013, gli insegnanti potranno utilizzare provvedimenti dispensativi e/o compensativi nei riguardi degli alunni BES certificati o meno. In questi casi sarà proposto un insegnamento individualizzato e personalizzato che potrà prevedere, secondo i casi:
33
• la dispensa da alcune prestazioni: lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, lettura di consegne, uso del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline;
• la dispensa dello studio delle lingue straniere in forma scritta;
• tempi più lunghi per le prove scritte o prove personalizzate;
• tempi più lunghi per lo studio, mediante un’adeguata organizzazione del tempo e un flessibile raccordo tra gli insegnanti;
• organizzazione di interrogazioni programmate;
• uso di strumenti compensativi quali: tabella dei mesi, tabella dell’alfabeto e dei vari caratteri, tavola pitagorica, tavola delle misure, tabella delle formule, calcolatrice, registratore, cartine geografiche e storiche, tabelle della memoria di ogni tipo, schemi e mappe concettuali;
• uso di strumenti informatici: videoscrittura con predittore e correttore ortografico e con sintesi vocale. Programmi adeguati e commisurati alle difficoltà di ogni singolo caso;
• assegnazione dei compiti e delle lezioni a casa in misura personalizzata;
• uso di testi ridotti e/o semplificati;
• valutazione formativa che non tenga conto dell’errore ortografico ma del contenuto e che sia in grado di rinforzare l’autostima evitando la puntualizzazione delle difficoltà.
4.3.4 Certificazione delle competenze L’Istituto aderisce alla sperimentazione ministeriale per la certificazione delle competenze (C.M. 3 del 13 febbraio 2015). Le certificazioni delle competenze ha una funzione educativa e attesta le competenze in fase di acquisizione, accompagnando le tappe più significative del percorso formativo di base (quinta classe primaria, terza classe secondaria di 1° grado per i soli alunni che superano l’esame di Stato). La certificazione delle competenze accompagna e integra le altre modalità di valutazione e attestazione giuridica dei risultati scolastici (ammissione alla classe successiva, rilascio di un titolo di studio finale, ecc.), accentuando il carattere informativo e descrittivo del quadro delle competenze acquisite dagli allievi, ancorate a precisi indicatori dei risultati di apprendimento attesi. Il modello nazionale ha le seguenti caratteristiche:
• ancoraggio delle certificazioni al profilo delle competenze definito nelle Indicazioni Nazionali vigenti (DM n. 254/2012);
• riferimento esplicito alle competenze chiave individuate dall’Unione Europea, così come recepite nell’ordinamento italiano;
• presentazione di indicatori di competenza in ottica trasversale, con due livelli di sviluppo (classe quinta primaria, classe terza secondaria I grado);
• connessione con tutte le discipline del curricolo, evidenziando però l’apporto specifico di più discipline alla costruzione di ogni competenza;
• definizione di 4 livelli, di cui quello “iniziale” predisposto per favorire una adeguata conoscenza e valorizzazione di ogni allievo, anche nei suoi progressi iniziali e guidati (principio di individualizzazione);
• mancanza di un livello negativo, attesta la funzione pro-attiva di una certificazione in progress delle competenze che, nell’arco dell’obbligo, sono in fase di acquisizione;
• sottoscrizione e validazione del documento da parte dei docenti e del dirigente scolastico, con procedimento separato rispetto alla conclusione dell’esame di Stato;
• presenza di un consiglio orientativo, affidato alla responsabile attenzione dei genitori.
• prove autentiche per favorire l’osservazione delle competenze acquisite dagli alunni. Nell’anno scolastico 2016/2017 gli insegnanti hanno confermato l’adesione alla sperimentazione del Modello di Certificazione delle Competenze, proposto dal Ministero, e hanno concordato (primaria e secondaria) la somministrazione di compiti autentici, decisi a livello di team di classe per meglio osservare le competenze acquisite e attivate dai singoli alunni.
34
Inoltre, al fine di raggiungere progressivamente l’obiettivo, previsto dal PDM, di ridurre la varianza di risultati fra le classi, utilizzando i dati che emergono dai dati INVALSI, i docenti hanno elaborato prove comuni di ingresso, di fine primo quadrimestre e finali, per verificare i punti di forza e di debolezza relativi agli esiti degli apprendimenti. Dall’anno scolastico 2016/2017, tutti i docenti dei vari ordini scolastici utilizzano il Registro Elettronico e riportano on line tutta la documentazione relativa agli incontri di programmazione e valutazione. On line vengono trasmessi i documenti di valutazione alle famiglie, offrendo la possibilità di avere il documento in cartaceo da parte di coloro che ne facciano motivata richiesta. Presso la Biblioteca della Scuola Primaria “Anna Frank” è stato messo a disposizione dell’utenza un PC (Totem) con accesso a Internet per favorire l’accesso alla modulistica.
35
5. ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI
La continuità tra i vari ordini di scuola rappresenta un punto cruciale all’interno del percorso formativo. L’I.C., nell’ambito delle proprie competenze e della legislazione attualmente vigente, attiva procedure, strumenti e attività finalizzate alla realizzazione della continuità tra la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
5.1 Progetto “Orientamento e continuità”
Negli ultimi anni il Collegio docenti ha indirizzato la propria attenzione sulle modalità per creare un ambiente di “ben-essere”, in cui tutte le persone coinvolte nella scuola possano esprimere appieno la propria personalità, vivendo in un ambiente attento alle capacità e alle esigenze individuali, teso ad armonizzarle in un progetto formativo comune e condiviso. Si ritiene, inoltre, che buona parte del successo scolastico degli alunni e del loro “ben-essere” si giochi proprio nelle prime fasi di approccio ad una nuova istituzione e che il successo formativo si fonda anche su un rapporto di fiducia tra la famiglia e la scuola. Nella logica della continuità educativa il progetto si propone di:
• offrire ai genitori una serie di occasioni per far loro conoscere la scuola e la sua offerta formativa;
• impostare un primo dialogo e un primo confronto con i genitori dei bambini iscritti alla prima classe della scuola primaria ascoltando le loro esigenze e i loro problemi;
• realizzare una serie di azioni che favoriscano il passaggio “morbido” degli alunni da un ordine di scuola ad un altro, con specifica attenzione agli alunni in situazione di handicap;
• favorire la comunicazione tra i docenti dei diversi ordini di scuola per una corretta informazione, soprattutto in merito alle competenze acquisite dai ragazzi.
Il progetto “Orientamento e Continuità” è costituito da diversi percorsi di paritaria importanza per quanto riguarda la scuola dell’infanzia e la scuola primaria, e da specifici interventi per quello che riguarda la scuola secondaria di primo grado:
• accoglienza delle famiglie,
• accoglienza degli alunni,
• continuità,
• orientamento formativo e informativo per preparare gli allievi alla scelta successiva all’espletamento dell’obbligo scolastico.
5.1.1 Accoglienza delle famiglie
L’ingresso nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado è vissuto da molti bambini e dalle loro famiglie come un momento importante di crescita, ma, talvolta, anche con ansia e apprensione. Per questo motivo la scuola offre alle famiglie dei nuovi iscritti particolari momenti di incontro.
• Nel mese di gennaio: o un incontro con il Dirigente Scolastico per la presentazione del POF e dell’orario di
funzionamento dei plessi; o la settimana “porte aperte”, durante la quale le famiglie interessate ad iscrivere i figli
presso l’I.C., possono visitare le scuole.
• Scuola dell’infanzia: nel mese di settembre, prima dell’inizio delle attività, una specifica riunione in ogni plesso, per i genitori dei bambini nuovi iscritti; l’incontro consente un reciproco scambio di informazioni tra insegnanti e genitori allo scopo di predisporre le condizioni ottimali a garantire un sereno inserimento dei bambini;
36
• Scuola primaria: nella prima settimana di settembre, un’assemblea con gli insegnanti delle classi prime.
• Scuola secondaria di primo grado: i genitori possono partecipare ai Consigli di classe aperti, il primo dei quali è volto ad illustrare la programmazione annuale.
Inoltre sono previsti colloqui individuali con la seguente scansione:
• scuola dell’infanzia: novembre, febbraio, maggio-giugno;
• scuola primaria: novembre, febbraio, marzo/aprile e giugno (nel secondo e nell’ultimo incontro avviene la consegna del documento di valutazione);
• scuola Secondaria di 1° grado: dal mese di ottobre, una volta stabilito l’orario definitivo, i docenti sono a disposizione per un’ora settimanale, previa comunicazione scritta sul diario, per colloqui con i genitori.
Con queste azioni si intende:
• ridurre le ansie da prestazione che, sia pure in forma diversa, coinvolgono genitori e bambini nel momento dell’ingresso nella scuola e/o del passaggio alla scuola di ordine superiore;
• costruire il patto formativo con la famiglia, fondato sulla reciproca conoscenza e sullo scambio d’informazioni.
5.1.2 Attività di accoglienza degli allievi In tutte le scuole dell’Istituto Comprensivo si presta attenzione all’accoglienza sia per i bambini che frequentano per la prima volta la scuola dell’infanzia, sia per coloro che iniziano la scuola primaria o secondaria di primo grado. L’obiettivo è quello di facilitare l’approccio del bambino/ragazzo alla nuova realtà scolastica e favorirne un passaggio graduale, promuovendo la conoscenza di sé, dell’altro e degli spazi scolastici nei quali il bambino stesso si muove ed interagisce. Per consentire un’adeguata accoglienza dei bambini nuovi iscritti, l’I.C. ha attivato iniziative differenziate a seconda del livello scolastico.
• La scuola dell’infanzia prevede: o lo scaglionamento degli inserimenti; o un approccio graduale al tempo scuola mediante la flessibilità dell’orario di frequenza; o la proposta di specifiche attività per favorire, da un lato, l’instaurarsi di nuove relazioni
interpersonali con i compagni e gli adulti e, dall’altro, la conoscenza degli spazi scolastici; o un atteggiamento di disponibilità all’ascolto da parte delle insegnanti.
Inoltre, durante l’intero anno scolastico, la scuola dell’infanzia prevede, dopo l’ingresso, un momento dedicato all’accoglienza e nel mese di gennaio la settimana di “open day” per dare alle famiglie, che vogliono iscrivere i propri figli, la possibilità di visitare i vari plessi.
• La scuola primaria prevede: o accoglienza dei nuovi iscritti alle classi prime nei primi giorni di scuola, cercando di entrare in
empatia con ciascun bambino, attraverso un ascolto attivo e partecipe delle sue esperienze, favorendo il processo di crescita di ognuno e rafforzandone l’autostima;
o giochi di socializzazione e di conoscenza reciproca, sia all’interno del gruppo classe sia in collaborazione con le altre classi del plesso;
o attività di ambientamento per conoscenza della funzione degli spazi dell’edificio scolastico.
• La scuola secondaria di primo grado prevede: o al momento dell’inizio del primo anno di scuola, gli alunni vengono accolti nelle rispettive classi
da un docente del Consiglio di classe e viene svolta una visita dell’edificio scolastico per conoscerne i vari ambienti di lavoro e di studio. Viene loro presentata la scuola con le sue
37
caratteristiche e “novità” rispetto al ciclo precedente; vengono presentate le regole di comportamento, per la loro condivisione, finalizzate al buon vivere in comunità.
5.1.3 Continuità educativa Scopo principale di questa parte del progetto è sintonizzare i comportamenti e le pratiche didattiche dei docenti dei diversi ordini di scuola. A questo scopo ogni anno vengono programmati incontri tra docenti degli anni ponte dei tre ordini di scuola (infanzia – primaria, primaria – secondaria di primo grado) per progettare, coordinare, sviluppare, verificare e valutare le attività che si svolgono in continuità. L’attività si svolge in alcune fasi:
• fase della progettazione: inizio anno scolastico;
• fase della realizzazione: periodo gennaio-giugno;
• fase del monitoraggio: in itinere. Il coordinamento dei progetti è affidato al docente che svolge la relativa funzione strumentale. Il monitoraggio e la valutazione delle azioni progettate sono svolti a diversi livelli:
• dal docente coordinatore che svolge la relativa Funzione strumentale;
• dai docenti impegnati nei diversi percorsi;
• dal Collegio dei docenti, per la complessiva valutazione dell’intero progetto;
• dal D.S. per ciò che riguarda le azioni nelle quali è direttamente coinvolto.
Si prevede di monitorare, in particolare, il livello di partecipazione e di coinvolgimento dei genitori:
• nella presentazione del P.O.F.
• durante i colloqui individuali.
5.1.4 Orientamento formativo e informativo per preparare gli allievi alla scelta successiva all’espletamento dell’obbligo scolastico
La scuola secondaria di 1° grado è per suo fondamento formativa vale a dire che, durante tutto l’arco della sua durata, attraverso l’insegnamento delle discipline e attraverso attività specifiche di orientamento, ogni ragazzo viene guidato nel suo percorso di crescita e aiutato nell’individuazione delle sue attitudini e predisposizioni, in un percorso di consapevolezza critica di sé. Nel corso del terzo anno, più specificamente, viene realizzata un’attività di Orientamento informativo per fornire a studenti e genitori tutte le informazioni che riguardano il percorso scolastico che si offre oltre la scuola dell’obbligo. Da tempo sono state consolidate le seguenti azioni che prevedono il coinvolgimento delle famiglie e degli studenti:
• incontri con docenti di Istituti superiori per conoscerne specificità e caratteristiche;
• incontri attivati in collaborazione con Agenzie formative accreditate per l’orientamento scolastico e lavorativo;
• eventuale partecipazione a “Laboratori ponte” offerti da Istituti superiori che offrono la possibilità di sperimentare al loro interno reali situazioni di lezione o di laboratorio;
• per gli allievi che sono orientati a inserirsi con breve corso di studi nel mondo del lavoro: possibilità di partecipare ad azioni in collaborazione con Agenzie formative presenti sul territorio, in particolare laboratori attivi finalizzati alla preparazione al lavoro;
• diffusione e distribuzione di tutta l’informativa cartacea che gli Istituti superiori inviano alla nostra sede;
• attivazione di uno sportello orientativo gestito da un operatore della Provincia di Torino;
• consiglio orientativo consegnato alle famiglie durante i colloqui individuali programmati nel mese di dicembre da parte dei docenti componenti il Consiglio di Classe, basato sull’osservazione dell’allievo, sulla valutazione delle sue propensioni, capacità maturate, disposizione ed interesse per lo studio, tengono anche conto degli interessi espressi dallo studente;
38
• disponibilità del docente coordinatore della classe per colloqui individuali a studenti e a genitori che ne facciano richiesta.
A fronte delle molteplici azioni intraprese per formulare il consiglio orientativo, le risultanze dell’Autovalutazione d’Istituto hanno evidenziato una bassa correlazione tra il consiglio fornito dalla scuola e la scelta effettivamente operata dagli studenti, pertanto una delle priorità del triennio sarà quella di costruire una griglia osservativa, condivisa con le famiglie, che consenta un orientamento più efficace. Per valutare l’adeguatezza dell’orientamento suggerito sarà anche necessario quantificare la percentuale di successo degli studenti al termine del primo anno di scuola secondaria di 2° grado, sia quelli che hanno seguito il consiglio dato dalla scuola sia coloro che non l’hanno seguito, pertanto sarà anche prodotta una scheda di monitoraggio che le famiglie dovranno riconsegnare all’Istituto al termine del primo anno di scuola secondaria. I dati forniranno il feedback necessario per valutare l’efficacia del processo di orientamento e la sua eventuale ulteriore rimodulazione.
5.2 Iniziative per superare le situazioni di svantaggio
La scuola si propone di attivare esperienze che consentano il superamento di qualsiasi situazione di svantaggio e mira a:
• creare condizioni di uguaglianza tra gli alunni, offrendo servizi adeguati ai loro bisogni con particolare attenzione a coloro che provengono da situazioni familiari e ambientali deprivate;
• mettere in atto un modello organizzativo e didattico flessibile, usando metodologie diverse, favorendo l’uso di più linguaggi e organizzando laboratori e attività diversificate in grado di valorizzare tutti gli aspetti della personalità di ciascun alunno.
In alcuni casi specifici, qualora se ne ravveda la necessità, gli insegnanti possono predisporre progetti per l’aiuto di singoli alunni o di gruppi di alunni.
5.2.1 Inclusione degli alunni BES
L’inclusione degli alunni BES (Bisogni Educativi Speciali) nelle sezioni/classi è finalizzato alla piena integrazione di ognuno: offrendo agli alunni varie opportunità formative, la scuola, in applicazione della legge n. 170/2010, del DM n. 27/2012 e della Circolare Ministeriale n. 8/2013, si propone l’obiettivo di consentire a ciascuno lo sviluppo delle proprie potenzialità. L’inclusione degli alunni BES, siano essi disabili o abbiano disturbi evolutivi specifici o siano in svantaggio socio-economico o linguistico-culturale, impegna docenti, genitori e collaboratori scolastici, congiuntamente con il servizio territoriale di Socio-Assistenza, l’ASL e i Centri Territoriali di Supporto (CTS) nel difficile percorso di accettazione della diversità e rappresenta un importante momento di crescita personale e umana per ogni componente della comunità scolastica. L’Istituto, in ottemperanza alla normativa vigente, all’inizio di ogni anno scolastico attiva il GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE (GLI), costituito dai docenti di sostegno, dalle funzioni strumentali, dai docenti disciplinari, dagli assistenti educativi e culturali. Il GLI ha il compito di elaborare il PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE (PAI) per programmare un utilizzo funzionale delle risorse presenti nella scuola (laboratori, strumenti, risorse umane) e realizzare un progetto di inclusione condiviso con docenti, le famiglie e i servizi socio sanitari. Il gruppo può predisporre anche progetti di intervento mirati, avvalendosi, per questo scopo, delle risorse finanziarie messe a disposizione dall’Istituto stesso, dagli Enti Locali e dal Ministero della P.I. nell’ambito della legge n. 104/92. Gli alunni BES sono individuati dal team dei docenti:
• sulla base delle informazioni fornite dalla famiglia e attestate mediante una diagnosi o altra documentazione clinica;
• partendo dai bisogni educativi emersi durante l’attività didattica.
39
Per ciascun alunno BES i team dei docenti predispone percorsi individualizzati al fine di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee sulla base di una elaborazione collegiale corresponsabile e partecipata. Per gli alunni disabili certificati vengono prodotti:
• in ingresso a ciascun ordine di scuola, il PROFILO DINAMICO FUNZIONALE (PDF), che individua gli obiettivi a lungo termine, indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali e affettive dell’alunno e pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di handicap e le possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate;
• all’inizio di ogni anno scolastico, il PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (PEI) che definisce eventuali percorsi differenziati.
Per gli alunni con disturbi evolutivi specifici o in svantaggio socio-economico o linguistico-culturale, vengono prodotti PIANI DIDATTICI PERSONALIZZATI (PDP) che individuano strategie educative e didattiche adeguate ed eventuali misure compensative o dispensative. Ogni docente, per quanto riguarda sia la sua area disciplinare specifica sia gli obiettivi trasversali, si impegna ad “attivare” quanto programmato nei tempi previsti. L’Istituto Comprensivo si impegna a partecipare ad azioni di formazione e/o di prevenzione concordate a livello territoriale allo scopo di migliorare l’efficacia dell’intervento di inserimento/integrazione.
5.2.2 Integrazione degli alunni con DSA La legge n.170 dell’8 ottobre 2010 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento (DSA) che si manifestano:
• in presenza di capacità cognitive adeguate,
• in assenza di patologie neurologiche,
• in assenza di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana. Per rispondere ai bisogni educativi dei bambini portatori di DSA e ridurre i disagi provocati dalla dislessia, nell’Istituto è stata costituita una commissione composta da insegnanti referenti che rappresentano i tre ordini di scuola ed è coordinata da una Funzione Strumentale. La commissione, anche in collaborazione con i colleghi di tutte le classi, metterà in atto le seguenti azioni:
• incontri con i docenti dell’Istituto per informazioni sui BES e distribuzione di materiali inerenti la patologia in oggetto;
• aggiornamento sulla normativa di riferimento;
• screening mediante tabelle osservative nelle classi della scuola Primaria per l’individuazione precoce dei disturbi di apprendimento;
• mappatura delle presenze di allievi con DSA nelle classi dell’Istituto;
• consulenze, su richiesta, ai colleghi per un corretto approccio ai casi di sospetto DSA;
• contatti da parte dei referenti con gli operatori dei servizi sanitari per segnalare alunni con sospetto DSA;
• consulenza ai colleghi per elaborazione del PEI, in collaborazione con gli specialisti e con le famiglie;
• passaggio di informazioni tra un livello scolare all’altro durante gli incontri di continuità;
• aiuto alle famiglie per la raccolta della documentazione ai sensi della normativa vigente;
• sostegno alle famiglie per una corretta informativa sui casi di DSA.
5.3 Integrazione degli alunni stranieri La presenza nella scuola di alunni stranieri rappresenta anche un’occasione importante per educare bambini e adulti alla convivenza e alla pace fra i popoli.
40
Nell’Istituto è presente una commissione impegnata nella realizzazione di percorsi di educazione interculturale e nella programmazione di interventi per facilitare l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri. L’Istituto si è dotato di uno specifico “Protocollo per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” (delibera del Collegio Docenti del 26/06/07) che definisce:
• i criteri e le indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni stranieri;
• definisce i ruoli e i compiti degli operatori scolastici:
• individua le modalità dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per l’apprendimento dell’italiano.
In presenza di bambini/ragazzi stranieri, si metteranno in atto specifiche iniziative volte a:
• creare un clima di accoglienza tale da ridurre al minimo, nell’alunno straniero la percezione di sé come minoranza;
• facilitare l’apprendimento attraverso progetti specifici che prevedano attività di piccolo gruppo, laboratori, interventi individualizzati anche con l’aiuto della mediazione linguistica e culturale;
• attuare nelle classi percorsi di educazione interculturale;
• inserire nelle discipline approfondimenti storici, geografici e religiosi… riguardanti i paesi di provenienza al fine di evidenziarne i valori e le caratteristiche peculiari.
5.4 Policy sulla salute L’Istituto è inserito nella rete delle SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE, pertanto si è dotato di una Policy sulla salute per condividere al proprio interno le azioni volte alla promozione della salute e del benessere degli alunni. La Policy è un documento indirizzato a tutta la comunità scolastica, dichiara in che modo si intende promuovere corretti stili di vita e descrive perciò le scelte didattiche, le linee di indirizzo, le direttive, le collaborazioni e le alleanze, i compiti e le responsabilità di ciascuno. Le sue finalità sono:
• produrre un cambiamento positivo nella scuola definendo una cultura della salute e del benessere;
• rinforzare le buone pratiche esistenti;
• sostenere i messaggi del percorso curricolare sulla salute,inquadrandoli nel più generale contesto della scuola;
• promuovere la sostenibilità delle attività sulla salute considerando il benessere come parte integrante delle pratiche e delle procedure all’interno della comunità scolastica.
5.5 Autovalutazione finalizzata al miglioramento Nell’anno scolastico 2016/2017 viene effettuato un monitoraggio per verificare:
- l’utilizzo didattico delle LIM - la realizzazione di attività 40rafo motricit nelle classi - la partecipazione dei docenti ad attività di formazione - la realizzazione di buone pratiche con documentazione on line dei percorsi, anche relativi alla
policy delle scuole che promuovono salute.
41
6. RAPPORTI TRA ISTITUZIONE SCOLASTICA E TERRITORIO L’Istituto Comprensivo attua una costante e proficua collaborazione con gli enti e le Associazioni del territorio, anche in intesa con gli altri Istituti Scolastici. Lo scambio di comunicazioni consente agli insegnanti di poter effettuare le scelte in fase di programmazione e pianificazione dell’attività didattica.
6.1 Criteri per il raccordo fra l’Istituto e gli Enti locali territoriali Le sinergie messe in atto fra l’Istituzione Scolastica e le agenzie del territorio, quali ASL, servizi Socio-assistenziali e soprattutto i Comuni di Giaveno e Coazze hanno lo scopo di:
• promuovere un impiego efficace e integrato delle risorse finanziarie e umane che gli EE.LL. mettono a disposizione delle scuole (personale per assistenza ai soggetti con handicap, esperti);
• consentire l’uso delle strutture scolastiche anche al di fuori degli orari di lezione per attività sportive e culturali di interesse generale;
• usufruire dei servizi di refezione scolastica; scuolabus; eventuale assistenza in mensa, pre e post scuola;
• realizzare una reciproca collaborazione per la l’attuazione di progetti promossi dalla scuola i dagli Enti del territorio.
6.2 Criteri e modalità di raccordo/collaborazione con organismi associativi (pubblici e privati) che sul territorio operano nel settore educativo e culturale
L’Istituzione Scolastica collabora con altri soggetti che operano nel territorio, soprattutto Associazioni culturali e sportive, e spesso aderisce e/o partecipa a iniziative educative e culturali allo scopo di:
• attivare servizi integrativi alla propria offerta formativa;
• offrire agli alunni proposte didattiche ed educative ampie e al tempo stesso integrate e coerenti con le linee-guida indicate nel presente Piano;
• utilizzare le competenze professionali di quanti operano all’interno delle Associazioni;
• far sentire la scuola parte integrante e integrata del territorio che la circonda.
6.3 Criteri e modalità di attuazione per la stipula di accordi e/o intese con altre istituzioni scolastiche
Per raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano dell’offerta formativa, l’Istituto ha stipulato accordi, intese e convenzioni con altre scuole e/o Enti del territorio: Tali accordi sono finalizzati in particolar modo a:
• promuovere un pieno utilizzo delle risorse umane a disposizione di ogni istituzione scolastica;
• realizzare progetti didattici comuni;
• effettuare formazione congiunta tra i diversi ordini di scuola;
• utilizzare in modo più razionale i fondi a disposizione degli istituti;
• favorire la continuità educativa. Gli accordi prevedono forme integrate di partecipazione finanziaria alle spese inerenti alla realizzazione dei progetti. Nell’anno scolastico 2016/2017 sono attivi i seguenti Accordi di Rete:
1) Rete Scuole Valsangone – Rete di scopo per realizzazione di progetti didattici e attività formative, con l’Istituto Comprensivo Coazze capofila.
2) Rete Ambito TO6 – Rete di scopo per la formazione del personale – Partner.
42
3) Rete Polo HC Susa – Rete di scopo per l’integrazione, per progettazione e formazione – Partner. 4) Rete Alternanza Scuola-Lavoro con l’ENGIM di Pinerolo – Rete di scopo contro la dispersione
scolastica. 5) Rete RES – Rete di scopo per la gestione della sicurezza, per accedere ai progetti e per realizzare
attività di formazione – Partner. 6) Rete Diario – Rete di scopo per ottimizzare gli acquisti lavorando alla realizzazione di un diario
scolastico comune – Partner. 7) Rete SHE – Scuole che promuovono la salute – Partner. 8) Università – Rete di scopo per l’inserimento dei docenti tirocinanti – Partner. 9) Accordi di Programma – Con i Comuni di Giaveno e Coazze per la realizzazione di progetti di
ampliamento dell’offerta formativa. 10) Convenzioni con l’Istituto “Blaise Pascal” e l’Istituto “Darwin” – Per l’inserimento degli alunni in
alternanza scuola-lavoro. 11) Convenzione con CIOFS – Per inserimento tirocinanti.
43
7. INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
7.1 Comunicazione interna ed esterna
L’organizzazione che l’Istituto Comprensivo si è data richiede il ricorso ad adeguati strumenti affinché l’informazione sia il più possibile corretta, completa e trasparente. Attualmente è prevista la produzione di:
• circolari interne destinate ai docenti e/o ai collaboratori scolastici pubblicate sul sito dell’Istituto;
• un opuscolo informativo rivolto alle famiglie degli alunni che iniziano a frequentare la scuola dell’infanzia e le classi prime della scuola primaria e secondaria di primo grado (sintesi del POF), reperibile sul sito dell’Istituto;
• comunicati rivolti alle famiglie per illustrare le iniziative di volta in volta attuate a livello dell’Istituto Comprensivo.
Nel triennio è previsto il potenziamento di questa specifica area.
7.2 Sito web Il carattere montano del territorio della Val Sangone e la frammentazione dell’intero sistema scolastico in ben 9 sedi staccate, distanti l’una dall’altra, rende evidente le difficoltà di comunicazione all’interno del sistema. La volontà di superare tali difficoltà è stato lo stimolo per la realizzazione di un accordo di rete che, con il supporto tecnico del provider locale Ica-net, basato sulla tecnologia wireless, in collaborazione con l’I.T.I.S. Majorana e l’Associazione DSCHOLA per la realizzazione di un sito web http://share.dschola.it/iccoazze/default.aspx, permette la collaborazione a distanza e la condivisione di documenti ed esperienze. Nel triennio è prevista la completa trasposizione dei contenuti in un nuovo sito istituzionale con dominio “gov.it” rispettoso dei criteri di accessibilità e trasparenza previsti dalla normativa.
44
8. ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (EX ART. 1 COMMA 14, LEGGE N° 107 DEL 13/07/2015)
IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTA la Legge n. 107 del 13/07/2015 (d’ora in poi denominata
Legge),recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
VISTO l’art. 21 della Legge n. 59 del 15/03/1997; VISTO il D.P.R. 275/1999, recante il “Regolamento in materia di autonomia
delle Istituzioni scolastiche”, e in particolare l’art. 3, come modificato dalla predetta Legge n, art. 4 e 5, comma 1;
VISTE le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (D.M. 254 del 16/11/2012);
VISTO il comma 7 della predetta Legge, che descrive gli obiettivi formativi individuati come prioritari, le cui aree di intervento sono state ricondotte, a titolo esemplificativo, ai campi suggeriti dalla Nota del MIUR n. 30549 del 21/09/2015;
VISTO il Decreto Ministeriale n. 139 del 22/08/2007, recante il “Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione”;
ACCERTATA la consistenza della popolazione scolastica; TENUTO CONTO delle esigenze e della programmazione delle iniziative educative e
culturali presentate dagli Enti Locali e dai Servizi socio-sanitari del territorio;
TENUTO CONTO delle proposte e delle iniziative promosse dalle diverse realtà; TENUTI IN CONSIDERAZIONE i Piani dell’Offerta Formativa degli anni scolastici precedenti; TENUTO CONTO delle sollecitazioni e delle proposte formulate sia dalle famiglie in
occasione degli incontri informali e formali, sia delle realtà istituzionali,culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio;
PRESO ATTO che l’art. 1 della predetta Legge, ai commi 12-17, prevede che: 1. le istituzioni scolastiche predispongano, entro il mese
di ottobre dell’anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (d’ora in poi denominato Piano);
2. il Piano venga elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico;
3. il Piano venga approvato dal Consiglio di Istituto; 4. il Piano venga sottoposto alla verifica dell’USR (prot.
n. 41136 del 23/12/2015) per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;
infine, una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, per assicurarne trasparenza e pubblicità, il Piano dell’Offerta
45
Formativa sia pubblicato nel Portale unico e nel sito Web dell’Istituto.
PRESO ATTO delle precedenti Linee di indirizzo deliberate dal Consiglio di Istituto; ASCOLTATO il Collegio dei Docenti e lo Staff di Direzione; CONSIDERATE le criticità rilevate nei Consigli di Classe e i risultati di
apprendimento registrati nelle classi; SENTITA l’Assemblea ATA e il DSGA, relativamente alle scelte di gestione e di
amministrazione; CONSIDERATO che la comunità professionale sarà impegnata nella redazione del
Piano di Miglioramento e la conseguente incidenza che tale Piano avrà nella successiva implementazione dell’offerta formativa;
VISTI i risultati delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti nella nostra scuola, in rapporto alla media nazionale e regionale;
CONSIDERATA la struttura dell’Istituto, articolato in 9 plessi: 4 Scuola dell’Infanzia, 4 Scuola Primaria e 1 Scuola Secondaria I Grado;
TENUTO CONTO delle risorse professionali, strumentali e finanziarie di cui l’istituzione dispone, nonché delle esperienze professionali maturate nel corso degli anni;
RICHIAMATO l’art. 1, commi da 1 a 4, della predetta Legge; CONSIDERATE le Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli
anni scolastici 2014/15, 2015/16 e 2016/17 (Direttiva n. 11/2014); RICHIAMATE le norme a tutela della libertà di insegnamento dei docenti e quelle
relative alle competenze degli OO.CC.; VISTI le priorità, i traguardi e gli obiettivi di processo individuati nel
Rapporto di autovalutazione;
EMANA ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1, comma 14, della L. 13/07/2015, n. 107, il seguente Atto di indirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e amministrazione che costituiranno il Piano dell’Offerta Formativa per gli anni scolastici 2016/2017 – 2017/2018 – 2018/2019 Ai fini dell’elaborazione del documento, il Dirigente Scolastico ritiene indispensabile che si seguano le presenti indicazioni. L’elaborazione del PTOF deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel Rapporto di Autovalutazione. In particolare dovranno essere declinate le modalità di fattiva attuazione degli obiettivi di processo già descritti. Ciascuno di essi dovrà essere corredato dei tempi e dei modi di realizzazione, dei destinatari e degli operatori coinvolti. PRIORITÀ E TRAGUARDI ESITIDEGLISTUDENTI DESCRIZIONE DELLEPRIORITÀ DESCRIZIONE DELTRAGUARDO
Risultati scolastici
Ampliamento delle attività di recupero e rinforzo per gli alunni con esiti in fascia bassa e con bisogni educativi speciali. Monitoraggio degli apprendimenti e sviluppo delle competenze.
Raggiungere situazioni più equilibrate di voto. Ridurre la consistenza della fascia bassa. Ridurre il numero di assenze degli alunni di fascia bassa. Realizzare e condividere l’uso di prove comuni di istituto in matematica, italiano e lingua inglese.
46
Ampliamento offerta formativa mediante attività ed esperienze per gli alunni delle fasce medio-alta e alta.
Migliorare le performance per gli alunni delle fasce medio-alta e alta. Ampliare la fascia medio-alta
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
Miglioramento esiti prove primaria alla luce degli esiti dell’anno 2015. Riduzione della varianza degli esiti fra le classi.
Innalzare i punteggi esito prove. Ridurre lo scarto di punti percentuali fra le classi. Tutte le classi, in italiano e matematica, dovranno almeno allinearsi alle medie del Nord-Ovest d’Italia.
Competenze chiave di cittadinanza
Garantire un adeguato sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza. Verificare in modo uniforme il livello di competenze di cittadinanza raggiunto dagli alunni.
Adozione di modalità comuni di Istituto per promuovere l’acquisizione di competenze chiave di cittadinanza. Adozione di modalità comuni di Istituto per verificare l’Acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza.
Risultati a distanza
Monitorare gli esiti del 1° anno di scuola secondaria di 2° grado in ambito territoriale. Individuare momenti collegiali per riflettere sugli esiti fra docenti di scuola primaria e di scuola secondaria.
Assegnare il compito di monitoraggio alla FS che opera sull’orientamento. Creare un questionario on line per la rilevazione degli esiti. Predisporre n. 1 incontro annuale di riflessione. Preventivare n. 1 incontro di riprogettazione per migliorare gli esiti delle fasce deboli.
OBIETTIVI DI PROCESSO AREA DI PROCESSO OBIETTIVI
Curricolo, progettazione e valutazione
Perfezionamento delle rubriche delle competenze da parte dei docenti della scuola primaria e stesura delle rubriche da parte dei docenti della scuola secondaria. Stesura e condivisione del curricolo verticale. Definizione e condivisione dei criteri di valutazione comuni per accertare i livelli di competenza raggiunti. Verificare che la progettazione didattica sia coerente con il curricolo e con gli indicatori utilizzati per valutare. Riflessione e formazione sulle metodologie di insegnamento in particolare nell’area delle competenze di ordine logico.
Ambiente di apprendimento
Realizzare percorsi 46rafo motricit e di ricerca attiva con il coinvolgimento di tutte le classi di ciascun plesso. Utilizzare le LIM in modo attivo con produzioni di unità didattiche e materiali significativi e ripetibili.
Inclusione e differenziazione
Potenziamento del tutoring fra alunni per valorizzare le eccellenze e supportare gli alunni con difficoltà (monitoraggio attraverso Il gruppo di lavoro sui BES). Implementazione del lavoro in gruppi cooperativi (monitoraggio nei Consigli di Classe ed Interclasse. Monitoraggio con questionari ed interviste agli allievi). Utilizzo delle risorse disponibili per recupero/rinforzo singolo o a piccolo gruppo e potenziamento alunni fascia alta mediante lavori a gruppo.
Continuità ed Orientamento
Realizzazione e condivisione con le famiglie di una griglia osservativa per meglio individuare le attitudini degli alunni di cl. 3ª secondaria al fine orientativo per la scelta del successivo percorso di studi. Creazione di un modello per la rilevazione degli esiti degli alunni usciti dal nostro Istituto confrontabile con gli esiti al termine del primo anno di scuola secondaria di 2° grado
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Realizzazione di moduli formativi/auto formativi sulle metodologie didattiche attive ed innovative (con particolare attenzione all’aspetto meta-cognitivo del processo di apprendimento) in ambito linguistico ed in ambito matematico per i docenti.
L’Offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti indicazioni, ma facendo anche riferimento a vision e mission condivise e dichiarate nei piani precedenti, nonché del patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l’immagine della scuola. Il Piano quindi dovrà tener conto delle finalità espresse dalla normativa attuale, senza dimenticare le finalità già espresse dal collegio dei docenti con i precedenti Piani dell’Offerta Formativa e che si
47
coniugano comunque con le finalità della L. 107/2015 sotto riportate. Le finalità relative all’inclusione o alla continuità, a titolo esemplificativo, hanno costituito una guida anche negli anni trascorsi. FINALITÀ D’ISTITUTO Innalzare e potenziare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti,
rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento.
Contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire la dispersione scolastica.
Realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione
didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo studio e le
pari opportunità di successo formativo.
Aprire la comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali.
Introdurre tecnologie innovative.
Realizzare pienamente il curricolo della scuola, valorizzando le potenzialità e gli stili di apprendimento
con lo sviluppo del metodo cooperativo, mediante le forme della flessibilità dell’autonomia didattica e
organizzativa previste dal DPR 275/99.
Nello Specifico il POF TRIENNALE deve mirare a: • rafforzare i processi di costruzione del curricolo d’istituto verticale e caratterizzante l’identità dell’istituto; per questo il Piano dovrà riportare gli obiettivi finali del lavoro già intrapreso lo scorso anno e le modalità con cui si intendono perseguire nel presente anno e nei prossimi. I passaggi saranno costituiti dalla stesura delle rubriche di valutazione per gradi e dalla successiva armonizzazione delle rubriche nel momento del passaggio primaria- secondaria. Il curricolo dovrà definire nel dettaglio le competenze, le metodologie, gli strumenti e le modalità di valutazione. Particolare attenzione andrà riservata all’analisi delle metodologie con particolare riferimento al metodo cooperativo; • strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano esattamente alle Indicazioni Nazionali, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze ed al profilo che obbligatoriamente devono essere conseguiti da ciascuno studente nell’esercizio del diritto-dovere all’istruzione. Al riguardo è necessaria un’attenta analisi, peraltro già iniziata, delle competenze chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) e delle competenze riportate sul modello ministeriale sperimentale delle competenze in uscita; • migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio (curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo per ordine di scuola, curricolo d’istituto); a tale fine è necessaria la massima collegialità nella definizione dei traguardi e nella valutazione degli stessi. E’ opportuno procedere con l’armonizzazione delle modalità di valutazione della scuola primaria e secondaria. Il curricolo dovrà comprendere le attività finalizzate alla definizione di buone pratiche inclusive; • superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari; in proposito occorre effettuare una riflessione sulle metodologie in attuazione a favore di metodologie quali il metodo cooperativo, il problem solving, la riflessione meta-cognitiva. Tali pratiche metodologiche sollecitano competenze più complesse, indirizzano adeguatamente la conoscenza di sé e favoriscono un apprendimento più solido perché nato da interazione sociale; • operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze; come già evidenziato dal Rapporto di Autovalutazione, è necessario intraprendere percorsi che valorizzino le potenzialità di ciascuno, con la dovuta attenzione per gli alunni che si collocano in fascia bassa, ma anche nelle fasce più alte. Il Piano dovrà delineare tutte le possibilità di intervento, in tal senso, tenendo conto delle risorse disponibili e delle attività da svolgere;
48
• tener conto degli esiti delle prove INVALSI al fine di progettare iniziative di miglioramento delle competenze dei docenti, soprattutto laddove emergono aree di criticità; in particolare occorre procedere a un’attenta analisi dei dati in un’ottica di ricerca delle aree che presentano maggiori carenze con interventi specifici e ri-orientamento della programmazione didattica. Inoltre dovranno essere programmati percorsi formativi destinati ai docenti relativi all’approfondimento delle discipline e delle relative metodologie di insegnamento; • monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi potenziali DSA/BES/dispersione); l’individuazione di situazioni problematiche è competenza di tutti i docenti del Consiglio di Classe/Team così come la predisposizione dei percorsi individualizzati e personalizzati. E’ indispensabile implementare azioni formative e di ricerca azione; • implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione, correzione, miglioramento dell’offerta formativa e del curricolo; è una pratica, questa, già in uso nella scuola. Ciò che va affinata è l’analisi dei dati di restituzione; • migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti; partendo dagli accordi già in essere è necessario accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi, progetti, protocolli, intese. PROGETTUALITÀ ED AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
1. LINGUAGGI E COMUNICAZIONE
lingue presenti e passate libri e lettura nuove tecnologie della comunicazione diario
2. BENESSERE
salute e prevenzione alimentazione e cibo educazione stradale sport promozione del successo scolastico promozione delle eccellenze star bene a scuola continuità
3. CREATIVITÀ
arte manualità musica teatro progettazione e problem solving
4. AMBIENTE E TERRITORIO
educazione ambientale risorse del territorio energia e rifiuti
5. FORMAZIONE formazione delpersonale
ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI La partecipazione della scuola all’avviso per l’implementazione delle strutture LAN/WLAN implica la volontà di estendere il più possibile la possibilità di utilizzo di attrezzature multimediali a supporto della didattica. In particolare si tenderà a:
49
• dotare le aule e i laboratori di strumenti e materiali per l’alfabetizzazione informatica e il miglioramento dell’ambiente di apprendimento;
• generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza; occorre delineare la strada per promuovere maggiormente l’alfabetizzazione informatica e le competenze digitali degli alunni.
ATTIVITÀ DI GESTIONE E DI AMMINISTRAZIONE Si dovrà: • promuovere una gestione e un’amministrazione attenta ai principi della trasparenza
amministrativa, dell’efficienza e dell’efficacia; • implementare la digitalizzazione dei processi per tendere alla 49rafo motricità49ione; • tendere alla rendicontazione sociale a tutti i livelli; • sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico-
didattica; • operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo. ORGANICO DELL’AUTONOMIA Per quanto riguarda i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno del triennio dovrebbe essere il seguente, dato l’andamento delle iscrizioni degli ultimi anni. Eventuali variazioni potranno essere apportate in sede di aggiornamento annuale del Piano. SCUOLA DELL’INFANZIA: 11 SEZIONI A 42 ½ ORE SETTIMANALI • 22 posti comuni • 2,5 posti di sostegno (insufficienti) • IRC per 16,50 ore SCUOLA PRIMARIA: 26 CLASSI + 1 PLURICLASSE (6 CLASSI A 40 ORE SETTIMANALI, 4 CLASSI A 27½ ORE, 17 CLASSI A 30 ORE) • 40 posti comuni • 8 posti di sostegno in organico di fatto • IRC per 54 ore SCUOLA SECONDARIA. 6 CLASSI A 30 ORE SETTIMANALI • Lettere 3 posti + 6 ore • Matematica 2 posti • Inglese 1 posto • Francese 12 ore • Tecnologia 12 ore • Arte 12 ore • Musica 12 ore • Ed. fisica 12 ore • Sostegno 1 posto • IRC 6 ore POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA E ORGANICO POTENZIATO In coerenza con la programmazione dell’offerta formativa e con l’azione di coinvolgimento degli organi collegiali in ordine al potenziamento dell’offerta formativa, l’Istituto individua le proprie priorità
50
nell’ambito delle aree di intervento previste dal comma 7 della Legge 107, ricondotte a una serie di campi tendenzialmente corrispondenti alle aree disciplinari dei docenti. Per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa, il fabbisogno sarà definito in ordine ai progetti e alle attività contenute nel piano, entro un limite massimo di 7 unità tenendo conto che n° 12 ore (docente posto comune di scuola primaria) saranno destinate al semiesonero del collaboratore del dirigente. 11.19 Potenziamento scientifico (1 docenti classe di concorso A059 e 1 posto comune primaria).
Obiettivi formativi comma 7. a. Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche. b. Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati. c. Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità ed alla valorizzazione del
merito degli alunni. 2) Potenziamento Laboratoriale (1 docente classe di concorso A033 e 1 posto comune primaria).
Obiettivi formativi comma 7. a. Potenziamento delle metodologie 50rafo motricit e delle attività di laboratorio.
3) Potenziamento motorio (1 docenti classe di concorso A030). Obiettivi formativi comma 7. a. Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica ed allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti che praticano attività sportiva agonistica.
4) Potenziamento linguistico(1 docente classe di concorso A345 ed 1 posto scuola primaria), Obiettivi formativi comma 7. a. Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento alla lingua inglese. b. Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni.
POTENZIAMENTO OFFERTA FORMATIVA ANCHE SENZA ORGANICO POTENZIATO Attraverso la progettualità di istituto si dovranno comunque tenere in conto nelle progettazioni delle seguenti aree di potenziamento: AREA OBIETTIVI FORMATIVI COMMA 7
Potenziamento linguistico a. Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese.
Potenziamento matematico-scientifico
a. Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche.
Potenziamento metodologie laboratoriali
a. Potenziamento delle metodologie 50rafo motricit e delle attività di laboratorio.
Potenziamento psicomotorio e motorio.
a. Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano con particolare riferimento all’educazione fisica e allo sport.
Potenziamento artistico e musicale.
a. Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell’arte e nella storia dell’arte, nel cinema e nel teatro
Potenziamento digitale. a. Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media.
Potenziamento interazione sociale e per la legalità.
a. Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo fra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri. b. Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali. c. Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale.
51
Potenziamento inclusione.
a. Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali. b. Alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso corsi o laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana.
Potenziamento orientamento. a. Definizione di un sistema di orientamento.
POSTI DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO E AUSILIARIO Per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è così definito: • ATA – assistenti amministrativi n° 5 • ATA – collaboratori scolastici – vista la complessità dell’istituto articolato su 9 plessi, si
richiederanno n° 20 unità. INIZIATIVE DI FORMAZIONE RIVOLTE AGLI STUDENTI E AL PERSONALE Nell’arco del triennio si programmeranno le attività formative sulla sicurezza per tutte le classi e per le classi terze della scuola secondaria si prevederà la formazione in materia di tecniche di primo soccorso. Verranno altresì programmate le attività formative rivolte al personale docente (in attinenza agli obiettivi di miglioramento della didattica), amministrativo, tecnico e ausiliario (in attinenza agli obiettivi relativi alla 51rafo motricità51ione ed alle innovazioni organizzative/gestionali). EDUCAZIONE ALLE PARI OPPORTUNITÀ, PREVENZIONE DELLA VIOLENZA DI GENERE Il Piano dovrà assicurare l’attuazione dei principi di pari opportunità, in base ad una gradualità degli argomenti, promuovendo l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti e le famiglie. Il curricolo di istituto dovrà essere integrato con le competenze di cittadinanza attiva, con particolare riferimento al rispetto di sé e degli altri. INSEGNAMENTO LINGUA INGLESE NELLA SCUOLA PRIMARIA Si dovranno incoraggiare i docenti alla partecipazione alle attività di formazione organizzate in proposito dal MIUR. PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE • Attuazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali nei docenti. • Potenziamento delle dotazioni dei laboratori informatici. FORMAZIONE IN SERVIZIO DOCENTI Alla luce delle attività già approvate dal Collegio dei docenti e di quanto emerso dal Rapporto di Autovalutazione in materia di priorità, si ritiene che il piano di formazione dovrebbe riguardare: • aggiornamento sulla epistemologia e didattica delle discipline; • formazione sulla programmazione per competenze; • formazione sull’utilizzo degli strumenti informatici e sull’utilizzo di software free. STRUTTURA DEL PIANO Il Piano dovrà essere articolato in tre macroaree: 1. organizzazione della scuola
52
2. organizzazione della didattica 3. valutazione della scuola. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA comprenderà 11.20 Contesto:
• caratteristiche della popolazione scolastica e del territorio • risorse economiche e materiali esistenti • risorse professionali esistenti.
b. Processi. Pratiche gestionali e organizzative: • organizzazione della scuola • organizzazione delle risorse umane • organizzazione delle risorse economiche • organizzazione delle risorse strutturali • formazione del personale • coinvolgimento delle famiglie
integrazione con il territorio. ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA comprenderà 11.21 Finalità e obiettivi
• finalità Legge 107/2015 integrate con finalità anni pregressi • obiettivi generali.
b. Organizzazione educativo-didattica • curricolo disciplinare • arricchimento offerta formativa • attività di formazione degli studenti (Primo soccorso, educazione pari opportunità,
competenze digitali, ed. alla salute, ecc) • esiti scolastici • esiti prove standardizzate nazionali • esiti competenze chiave e cittadinanza • esiti a distanza • attuazione recupero e potenziamento • percorsi formativi diretti alla valorizzazione del merito scolastico e dei talenti • valutazione degli studenti • Piano di Miglioramento.
c. Processi. Pratiche educative e didattiche • curricolo, progettazione e valutazione • ambiente di apprendimento • inclusione e differenziazione (anche azioni specifiche per alunni adottati) • continuità e orientamento • la sicurezza a scuola • le buone pratiche (Differenziazione rifiuti e risparmio energetico).
VALUTAZIONE DELLA SCUOLA Definizione della procedura di mantenimento dell’analisi iniziato lo scorso anno scolastico con la redazione del rapporto di autovalutazione mediante analisi continua delle aree indagate e predisposizione dei correttivi/adeguamenti al Piano di Miglioramento. Modalità di rendicontazione sociale.
53
TEMPI PER LA ELABORAZIONE DEL PTOF Il Piano dovrà essere predisposto entro il 10 gennaio prossimo, per essere portato all’esame del Collegio dei Docenti nella seduta di gennaio 2015.
54
9. PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM)
9.1 Obiettivi di processo 11.22 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di
Autovalutazione (RAV) Si precisa che la discordanza tra quanto dichiarato nel RAV e le priorità espresse qui sotto, è la conseguenza di una ulteriore riflessione sulle effettive priorità comparate alle forze da mettere in campo per la loro piena realizzazione.
PRIORITÀ TRAGUARDI TEMPI DI
REALIZZAZIONE PREVISTI
OBIETTIVI FUNZIONALI AL RAGGIUNGIMENTO DEL TRAGUARDO
Priorità 1 Risultati nelle prove standardizzate nazionali: migliorare i punteggi delle classi riducendo al contempo la variabilità
Tutte le classi dovranno almeno raggiungere in italiano e matematica le medie del nord-ovest
2015/16 raggiungimento del 75% del traguardo
Completamento e armonizzazione del curricolo verticale anche attraverso la definizione e condivisione dei traguardi di competenza da raggiungere al termine di ogni segmento scolastico
Costruzione di prove comuni e relative griglie di valutazione per certificare i livelli di competenza raggiunti 2016/17
raggiungimento del 85% del traguardo
Raccogliere e diffondere all’interno dell’Istituto esempi di buone pratiche e la produzione di materiali didattici significativi, in particolare quelli che prevedono attività 54rafo motricit di ricerca e l’utilizzo della LIM 2017/18
raggiungimento del 100% del traguardo
Realizzare percorsi formativi/54rafo motricit relativi alla lingua e alla matematica con supervisione esperta
Priorità 2 Risultati a distanza: migliorare l’efficacia del consiglio orientativo rispetto alle scelte effettuate alla fine della scuola secondaria di 1° grado
Portare alla media nazionale la corrispondenza tra consiglio orientativo e la scelta effettuata mantenendo il successo scolastico allineato alla media nazionale
2015/16 raggiungimento del 50% del traguardo
Costruire un modello per la restituzione dei dati da parte delle famiglie per rilevare gli esiti degli alunni al termine del primo anno di scuola secondaria di 2° grado 2016/17
raggiungimento del 75% del traguardo Realizzare e condividere con le famiglie una griglia
osservativa per meglio individuare le attitudini degli alunni della cl. terza secondaria, al fine orientativo
2017/18 raggiungimento del 100% del traguardo
AREA DI PROCESSO
OBIETTIVI DI PROCESSO TEMPI DI REALIZZAZIONE
PREVISTI
CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
Completamento e armonizzazione del curricolo verticale anche attraverso la definizione e condivisione dei traguardi di competenza da raggiungere al termine di ogni segmento scolastico
2015/16
Costruzione di prove comuni e relative griglie di valutazione per certificare i livelli di competenza raggiunti
2015/16 2016/17 2017/18
AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
Raccogliere e diffondere all’interno dell’Istituto esempi di buone pratiche e la produzione di materiali didattici significativi, in particolare quelli che prevedono attività 54rafo motricit di ricerca e l’utilizzo della LIM
2015/16 2016/17 2017/18
CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO
Costruire un modello per la restituzione dei dati da parte delle famiglie per rilevare gli esiti degli alunni al termine del primo anno di scuola secondaria di 2° grado
2015/16
Realizzare e condividere con le famiglie una griglia osservativa per meglio individuare le attitudini degli alunni della cl. terza secondaria, al fine orientativo
2015/16 2016/17 2017/18
SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE
Realizzare percorsi formativi/55rafo motricit relativi alla lingua e alla matematica con supervisione esperta
2015/16 2016/17 2017/18
55
UMANE
9.1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed impatto
Obiettivo di processo elencati Fattibilità (da 1 a 5)
Impatto (da 1 a 5)
Prodotto: valore che identifica la rilevanza dell’intervento
1
Completamento e armonizzazione del curricolo verticale anche attraverso la definizione e condivisione dei traguardi di competenza da raggiungere al termine di ogni segmento scolastico
5 3 15
2 Costruire un modello per la restituzione dei dati da parte delle famiglie per rilevare gli esiti degli alunni al termine del primo anno di scuola secondaria di 2° grado
5 4 20
3 Costruzione di prove comuni e relative griglie di valutazione per certificare i livelli di competenza raggiunti
4 4 16
4
Raccogliere e diffondere all’interno dell’Istituto esempi di buone pratiche e la produzione di materiali didattici significativi, in particolare quelli che prevedono attività 55rafo motricit di ricerca e l’utilizzo della LIM
3 3 9
5 Realizzare e condividere con le famiglie una griglia osservativa per meglio individuare le attitudini degli alunni della cl. terza secondaria, al fine orientativo
4 3 12
6 Realizzare percorsi formativi/55rafo motricit relativi alla lingua e alla matematica con supervisione esperta
5 4 20
9.1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala di rilevanza Obiettivo di processo in via
di attuazione Risultati attesi Indicatori di monitoraggio Modalità di rilevazione
Completamento e armonizzazione del curricolo verticale anche attraverso la definizione e condivisione dei traguardi di competenza da raggiungere al termine di ogni segmento scolastico
70% di discipline completate con indicatori; almeno 3 incontri tra docenti
% di discipline con percorso verticale completo, comprensivo di indicatori per la valutazione delle competenze disciplinari; n. incontri di dipartimento (moduli di 2 ore)
Verbali degli incontri di dipartimento; pubblicazione sul sito del documento
Costruzione di un modello per la restituzione dei dati da parte delle famiglie per rilevare gli esiti degli alunni al termine del primo anno di scuola secondaria di 2° grado
Utilizzo del modello per la restituzione dei dati da parte delle famiglie; restituzione di almeno il 90% di modelli distribuiti
% di restituzione dei dati da parte delle famiglie
Risposte delle famiglie
Costruzione di prove comuni e relative griglie di valutazione per certificare i livelli di competenza raggiunti
Discipline coinvolte: italiano, matematica; 2 prove comuni per disciplina nel corso dell’anno scolastico (all’inizio di ogni quadrimestre)
n. discipline coinvolte; n. prove comuni per classi parallele
Esiti comparati delle prove interne dell’Istituto
Raccogliere e diffondere all’interno dell’Istituto esempi di buone pratiche e la produzione di materiali didattici significativi, in particolare quelli che prevedono attività 55rafo motricit di ricerca e l’utilizzo
Pubblicazione in una sezione dedicata del sito Web dell’Istituto di almeno 1 esperienza riconosciuta come Buona Pratica o Pratica Innovativa per classe parallela, registrata su scheda predefinita
N. di esperienze pubblicate; n. di esperienze che prevedono l’uso della LIM
Sito web dell’Istituto
56
della LIM
Realizzare e condividere con le famiglie una griglia osservativa per meglio individuare le attitudini degli alunni della cl. terza secondaria, al fine orientativo
presenza della griglia osservativa; 2 incontri tra docenti; 1 incontro con le famiglie; almeno il 60% di partecipazione delle famiglie; almeno il 70% di soddisfazione
n. incontri fra docenti; n. incontri di condivisione con famiglie; % di partecipazione delle famiglie; soddisfazione delle famiglie
verbali degli incontri; questionario per le famiglie; raccolta e comparazione dei dati
Realizzare percorsi formativi/56rafo motricit relativi alla lingua e alla matematica con supervisione esperta
Almeno 3 azioni formative; almeno il 40% dei docenti coinvolti; almeno il 70% di gradimento
N. di azioni formative promosse dall’Istituto; % dei docenti coinvolti nella formazione; efficacia e gradimento della formazione
Firme dei docenti; ore di utilizzo di piattaforme (se previste); questionario soddisfazione docenti
10 Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo
Obiettivo di processo
Azione prevista Effetti positivi a medio termine
Effetti negativi a medio termine
Effetti positivi a lungo termine
Effetti negativi a
lungo termine
Completamento e armonizzazione del curricolo verticale anche attraverso la definizione e condivisione dei traguardi di competenza da raggiungere al termine di ogni segmento scolastico
Incontri di dipartimento tra insegnanti infanzia, primaria, secondaria (giugno 2015)
Condivisione del curricolo di istituto, in particolare dei traguardi di competenza verso cui far convergere programmazioni e progetti
Nessuno
Presenza di un riferimento normativo interno per i docenti e le famiglie
Nessuno
Pubblicazione nel sito Web dell’Istituto
Trasparenza della scuola
Nessuno Trasparenza della scuola
Nessuno
Costruzione di prove comuni e relative griglie di valutazione per certificare i livelli di competenza raggiunti
Definizione di prove comuni per la verifica delle competenze disciplinari (italiano e matematica) per le classi parallele dell’istituto (settembre e febbraio)
Condivisione delle programmazioni per classi parallele avendo come riferimento il Curricolo di Istituto e la normativa nazionale
Nessuno
Abitudine alla condivisione tra docenti di obbiettivi, contenuti e metodi
Nessuno
Definizione di una prova comune che rilevi le competenze interdisciplinari e di cittadinanza per classi parallele (maggio)
Scelta di azioni comuni tra docenti di discipline diverse, per il raggiungimento di traguardi di competenza
Nessuno
Acquisizione di metodi e strumenti per spostare l’obiettivo del processo di insegnamento-apprendimento dai contenuti alle competenze
Nessuno
Utilizzo di criteri di valutazione comuni per certificare i livelli di competenza disciplinari e di cittadinanza raggiunti
Maggiore uniformità dei giudizi valutativi
Stress derivato dalla rilevazione di criticità particolarmente significative e dalla incapacità di superale per la mancanza di strutture e strumenti adeguati; difficoltà da parte dei docenti ad
Maggiore uniformità dei giudizi valutativi
Nessuno
57
accettare la valutazione del proprio lavoro
Obiettivo di processo
Azione prevista Effetti positivi a medio termine
Effetti negativi a medio termine
Effetti positivi a lungo termine
Effetti negativi a
lungo termine
Costruzione di un modello per la restituzione dei dati da parte delle famiglie per rilevare gli esiti degli alunni al termine del primo anno di scuola secondaria di 2° grado
Creazione del modulo da consegnare alle famiglie (entro giugno 2016)
Acquisizione di uno strumento di monitoraggio; sensibilizzazione di studenti e famiglie nei confronti di una iniziativa dell’Istituto volta al successo scolastico dei propri alunni
Nessuno
Conferma della validità delle azioni intraprese dalla scuola per esprimere il consiglio orientativo
Messa in discussione delle azioni intraprese dalla scuola per esprimere il consiglio orientativo
Raccolta e diffusione all’interno dell’Istituto di esempi di buone pratiche e la produzione di materiali didattici significativi, in particolare quelli che prevedono attività 57rafo motricit di ricerca e l’utilizzo della LIM
Produzione di una scheda per la raccolta delle informazioni relative alla attività
Acquisizione di una procedura per condividere percorsi didattici
Nessuno Acquisizione di pratiche di condivisione
Nessuno
Raccolta e pubblicazione delle schede
Condivisione di buone pratiche da riprodurre
Nessuno
Condivisione di buone pratiche da riprodurre
Nessuno
Realizzazione di percorsi formativi/ 57rafo motricit relativi alla lingua e alla matematica con supervisione esperta
Formazione sulle mappe concettuali (entro dicembre 2015)
Acquisizione di nuovi metodi inerenti la riflessione e la sistematizzazione di un testo da studiare
Difficoltà dei docenti a uscire da schemi consolidati
Cambiamento dell’approccio metodologico
Nessuno
Formazione di lingua e di matematica: incontri in presenza e utilizzo della piattaforma messa a disposizione dai formatori (1° fase entro giugno 2016, 2° fase entro giugno 2017, 3° fase entro giugno 2018)
Momenti di ricerca formativa tra docenti: riflessione su metodi e contenuti
Stress derivato dal riconoscimento delle criticità; difficoltà dei docenti a mettere in discussione la propria professionalità e a uscire da schemi consolidati; difficoltà a gestire nuovi strumenti di lavoro (strumenti digitali)
Cambiamento dell’approccio metodologico nella gestione dei contenuti disciplinari; ambienti d’apprendimento più adeguati per il processo di insegnamento-apprendimento
Nessuno
Formazione GRAFOMOTRICITÀ per gestione problematiche alunni DSA
Aumento delle competenze del personale docente
Nessuno
Offerta di strategie più adeguate ai bisogni degli alunni
Nessuno
58
Obiettivo di processo
Azione prevista Effetti positivi a medio termine
Effetti negativi a medio termine
Effetti positivi a lungo termine
Effetti negativi a
lungo termine
Realizzazione e condivisione con le famiglie di una griglia osservativa per meglio individuare le attitudini degli alunni della cl. terza secondaria, al fine orientativo
Incontri tra docenti per definire gli indicatori utili alla compilazione della griglia osservativa, anche ricercando e acquisendo esperienze simili già adottate da altre scuole (entro settembre 2016)
Momenti di confronto e condivisone tra docenti di significati e pratiche
Nessuno
Acquisizione di uno strumento valutativo
Nessuno
Presentazione alle famiglie della griglia osservativa predisposta dai docenti (ottobre/novembre 2016)
Momenti di condivisone e confronto di significati e pratiche tra scuola e famiglie, nell’ambito del Patto Educativo
Nessuno Trasparenza nei confronti dell’utenza
Nessuno
Utilizzo della nuova griglia osservativa e conseguente consiglio orientativo agli alunni della terza classe (dicembre 2016)
Riduzione dell’ansia dei docenti che hanno la responsabilità del consiglio orientativo
Possibile ricaduta negativa sulle attese degli alunni riguardo le proprie aspettative per il futuro
Riduzione dell’ansia dei docenti che hanno la responsabilità del consiglio orientativo
Nessuno
Validazione della griglia dopo il monitoraggio degli esiti degli alunni al termine del 1° anno della scuola secondaria di 2° grado (primo monitoraggio giugno 2016, secondo monitoraggio giugno 2017)
Conferma dello strumento valutativo se il monitoraggio ne dimostra la validità
Revisione dello strumento valutativo se il monitoraggio non ne dimostra la validità
Nessuno
Nessuno
12 Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato 11.1 Impegno di risorse umane e strumentali Obiettivo di processo – Completamento e armonizzazione del curricolo verticale anche attraverso la definizione e condivisione dei traguardi di competenza da raggiungere al termine di ogni segmento scolastico Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure professionali Tipologia di attività Ore aggiuntive presunte Costo previsto Fonte finanziaria
Docenti Incontri di dipartimento tra insegnanti infanzia, primaria, secondaria (giugno 2015)
6 0 /
Personale ATA Pubblicazione sul sito web 2 0 /
59
Obiettivo di processo – Costruzione di prove comuni e relative griglie di valutazione per certificare i livelli di competenza raggiunti Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure professionali Tipologia di attività Ore aggiuntive presunte Costo previsto Fonte finanziaria
Docenti Incontri tra docenti 6 0 /
Obiettivo di processo- Costruzione di un modello per la restituzione dei dati da parte delle famiglie per rilevare gli esiti degli alunni al termine del primo anno di scuola secondaria di 2° grado Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure professionali Tipologia di attività Ore aggiuntive presunte Costo previsto Fonte finanziaria
Docenti Incontri tra docenti 2 0 /
Obiettivo di processo – Raccolta e diffusione all’interno dell’Istituto di esempi di buone pratiche e la produzione di materiali didattici significativi, in particolare quelli che prevedono attività 59rafo motricit di ricerca e l’utilizzo della LIM Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure professionali Tipologia di attività Ore aggiuntive presunte Costo previsto Fonte finanziaria
Docenti Incontro tra responsabili di plesso, pubblicazione sul sito da parte della funzione strumentale
6 0 /
Obiettivo di processo – Realizzazione di percorsi formativi/59rafo motricit relativi alla lingua e alla matematica con supervisione esperta Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure professionali Tipologia di attività Ore aggiuntive presunte Costo previsto Fonte finanziaria
Docenti Incontri di formazione in presenza e su piattaforma
25 0 /
Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi
Impegni finanziari per tipologia di spesa Impegno presunto Fonte finanziaria
Compenso formatore 478,00 euro Bilancio Istituzione scolastica
Obiettivo di processo – Realizzazione e condivisione con le famiglie di una griglia osservativa per meglio individuare le attitudini degli alunni della cl. terza secondaria, al fine orientativo Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure professionali Tipologia di attività Ore aggiuntive presunte Costo previsto Fonte finanziaria
Docenti 2 incontri tra docenti rientranti nel monte ore annuale di incontri collegiali
4 0 /
12.2 Tempi di attuazione delle attività Obiettivo di processo – Completamento e armonizzazione del curricolo verticale anche attraverso la definizione e condivisione dei traguardi di competenza da raggiungere al termine di ogni segmento scolastico
60
Tempistica delle attività
Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Pubblicazione sito Web
azione (in corso)
n. 3 Incontri tra docenti di 2 ore ciascuno
azione (in corso)
azione (in corso)
Obiettivo di processo – Costruzione di prove comuni e relative griglie di valutazione per certificare i livelli di competenza raggiunti Tempistica delle attività
Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Incontri tra docenti
azione (in corso)
azione (in corso)
azione (in corso)
Obiettivo di processo – Costruzione di un modello per la restituzione dei dati da parte delle famiglie per rilevare gli esiti degli alunni al termine del primo anno di scuola secondaria di 2° grado Tempistica delle attività
Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Incontro per la costruzione del modulo
azione (in corso)
Obiettivo di processo – Raccolta e diffusione all’interno dell’Istituto di esempi di buone pratiche e la produzione di materiali didattici significativi, in particolare quelli che prevedono attività 60rafo motricit di ricerca e l’utilizzo della LIM Tempistica delle attività
Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Apertura di una pagina nel sito dell’Istituto
azione (in corso)
Predisposizione di un modello di presentazione dell’attività
azione (in corso)
Pubblicazione sul sito
azione (in corso)
Obiettivo di processo – Realizzazione di percorsi formativi/60rafo motricit relativi alla lingua e alla matematica con supervisione esperta Tempistica delle attività
Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Incontri di formazione (mappe concettuali)
azione (attuata o conclusa)
azione (attuata o conclusa)
61
Incontri di formazione (61rafo motricità)
azione (in corso)
Incontri di formazione e accesso alla piattaforma (formazione lingua e matematica)
azione (attuata o conclusa)
azione (in corso)
azione (in corso)
azione (in corso)
azione (in corso)
azione (in corso)
Obiettivo di processo – Realizzazione e condivisione con le famiglie di una griglia osservativa per meglio individuare le attitudini degli alunni della cl. terza secondaria, al fine orientativo Tempistica delle attività
Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
2 consigli di classe per la costruzione della griglia osservativa
azione (in corso)
azione (in corso)
1 incontro di condivisione con i genitori, coordinata dalla funzione strumentale per l’orientamento
azione (in corso)
Monitoraggio sulle attività
azione (in corso)
11.3 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV In questa sezione si considerare la dimensione della valutazione degli esiti, facendo esplicito riferimento agli indicatori che erano stati scelti nel RAV come strumenti di misurazione dei traguardi previsti. Priorità Esiti Data rilevazione Indicatori scelti Risultati attesi
1° Risultati nelle prove standardizzate
01/09/2016
Prove invalsi: risultati degli studenti nelle prove di italiano e matematica
Ridurre di 1/3 la differenza tra il punteggio medio del nord-ovest e quello minimo delle classi
2° Risultati a distanza 30/06/2017
Risultati della corrispondenza fra scelta e consiglio orientativo con l’esito ottenuto (restituzione modulo orientativo consegnato alle famiglie)
Giugno 2016: almeno il 50% degli alunni abbia seguito il consiglio orientativo giugno 2017: tutti gli allievi che hanno seguito il consiglio orientativo abbiano un successo scolastico allineato alla media nazionale
62
11.4 Processi di condivisione del piano all’interno della scuola
Momenti di condivisione interna Persone coinvolte Strumenti
1 incontro con famiglie (presentazione PTOF)
Famiglie nuovi iscritti Incontro di condivisione e pianificazione
1 incontro Consiglio di Istituto Genitori, docenti, ATA eletti Incontro di condivisione e pianificazione
Circolare informativa interna Tutto il personale Sito web, posta elettronica
1 collegio dei docenti Tutti i docenti dell’Istituto Incontro di condivisione e pianificazione
1 incontro di classi parallele/consigli di classe
Tutti i docenti di primaria e secondaria Incontro di condivisione e pianificazione
1 incontro di staff di direzione Responsabili di plesso, collaboratori del Dirigente, funzioni strumentali
Incontro di condivisione e pianificazione
11.5 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all’interno sia all’esterno dell’organizzazione
scolastica Metodi/Strumenti Destinatari Tempi
Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola
pubblicazione dei risultati sul sito web; informativa al collegio dei docenti
tutto il personale: docenti e ATA
giugno 2016; giugno 2017
Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’esterno
pubblicazione dei risultati sul sito web; consigli di classe
genitori e enti locali maggio (scuola secondaria)
11.6 Componenti del Nucleo per autovalutazione e miglioramento Nome Ruolo
Claudia ROLANDO Dirigente Scolastico
Giuseppe BRIGANO’ Collaboratore del DS
Giuseppina MARGARITA Docente scuola secondaria
Camilla CROCE Docente scuola primaria
Marzia CARDINALI Docente scuola primaria
Mariangela FATONE Docente scuola infanzia
Walter GIOANA Docente scuola primaria
Rosa CILIBERTO Docente scuola primaria
11.7 Azioni specifiche del Dirigente Scolastico PRIORITÀ 1- Ridurre la varianza di risultati fra le classi AREA DI PROCESSO: Curricolo, progettazione, valutazione OBIETTIVO DI PROCESSO: Completamento ed armonizzazione del curricolo verticale anche attraverso la definizione e condivisione dei traguardi di competenza da raggiungere al termine di ogni segmento scolastico. Costruzione di prove comuni e relative griglie di valutazione per certificare i livelli di competenza raggiunti.
AZIONI DEL DIRIGENTE DIMENSIONI PROFESSIONALI INTERESSATE
• Organizzare il lavoro con incontri calendarizzati evitando il sovraccarico di lavoro, sfruttando gli incontri già previsti nelle attività funzionali ed utilizzando 2 ore mensili di programmazione per la scuola primaria.
• Monitorare la produzione dei materiali avvalendosi del coordinamento da parte dei collaboratori del DS
• Fornire materiali informativi per approfondire le tematiche della valutazione per competenze e per supportare la costruzione di prove autentiche
2-3-4 ( vedasi legenda)
PRIORITÀ 1- Ridurre la varianza di risultati fra le classi AREA DI PROCESSO: Ambiente di apprendimento
63
OBIETTIVO DI PROCESSO: Raccogliere e diffondere all’interno dell’istituto esempi di buone pratiche. Produrre materiali didattici significativi, in particolare quelli che prevedono attività laboratori ali e di ricerca e l’utilizzo della LIM.
AZIONI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO DIMENSIONI PROFESSIONALI INTERESSATE
• In base all’orientamento dell’istituto, far rilevare ai docenti l’importanza del documentare finalizzato alla trasparenza verso l’utenza ed all’arricchimento professionale dei docenti.
• Condividere con la FS preposta al supporto informatico le procedure.
• Individuare in segreteria una unità di personale ATA che , nell’ambito del proprio progetto annuale per il miglioramento del servizio, si faccia carico di pubblicare i materiali trasmessi dai docenti.
• Valorizzare la documentazione delle buone pratiche con la pubblicazione sul sito nella sezione riservata alla Didattica.
• Offrire spazi nell’ambito del Collegio docenti affinché le buone pratiche vengano effettivamente rese note a tutti ed i docenti impegnati si sentano valorizzati.
• Eventuale incentivazione a carico del FIS qualora eventuali avanzi lo rendano possibile
1-2-3-5
PRIORITÀ 1- Ridurre la varianza di risultati fra le classi AREA DI PROCESSO: Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane OBIETTIVO DI PROCESSO: Realizzare percorsi formativi/ auto formativi relativi alla lingua ed alla matematica con supervisione esperta.
AZIONI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO DIMENSIONI PROFESSIONALI INTERESSATE
• Condividere con lo staff ed il gruppo di autovalutazione i bisogni formativi.
• Organizzare l’attività formativa individuando le risorse umane e materiali.
• Monitorare la frequenza ai corsi da parte dei docenti.
• Condividere con la DSGA le modalità organizzative, verificando l’impegno dei locali ed il maggior carico di lavoro dei collaboratori scolastici.
• Rilevare gli esiti della formazione, sia in termini di gradimento sia per la ricaduta sulle classi.
• Valorizzare in Collegio docenti le persone impegnate.
1-2-4-5
PRIORITÀ 2- Migliorare l’efficacia del consiglio orientativo AREA DI PROCESSO: Continuità ed orientamento OBIETTIVO DI PROCESSO: Costruire un modello per la restituzione dei dati da parte delle famiglie per rilevare gli esiti degli alunni al termine del I anno di scuola secondaria di secondo grado. Realizzare e condividere con le famiglie una griglia osservativa per meglio individuare le attitudini degli alunni della classe III della scuola secondaria I , da utilizzare con finalità orientative.
AZIONI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO DIMENSIONI PROFESSIONALI INTERESSATE
• Individuazione delle modalita’ di lavoro con la docente FS.
• Calendarizzare gli incontri dei docenti, collocando gli incontri all’interno delle attività dei Consigli di classe, onde evitare improduttivi sovraccarichi di lavoro.
• Reperire materiali già sperimentati da altre scuole per supportare il lavoro dei docenti.
• Monitorare il lavoro svolto in collaborazione con la FS.
1-2-3-5
64
• Valutare la griglia osservativa u pubblicarla come strumento valutativo dell’Istituto dopo averla approvata in Collegio Docenti.
• Incontrare le famiglie delle classi seconde per renderle parte attiva nel valutare la scheda osservativa finalizzata a rilevare le attitudini.
• Incontrare le famiglie delle classi terze per condividere l’importanza di rendersi disponibili l’anno prossimo a restituirci i dati in uscita dal I anno di scuola superiore
Dimensioni professionali interessate: 1. Definizione dell’identità, dell’orientamento strategico e della politica dell’istituzione scolastica.
2. Gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane.
3. Promozione della partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto.
4. Gestione delle risorse strumentali e finanziarie, gestione amministrativa ed adempimenti
normativi.
5. Monitoraggio, valutazione rendicontazione.
E’ prevista la revisione/integrazione del PDM nel mese di giugno 2017. Questo aggiornamento terrà conto degli indicatori del RAV, aggiornati a seguito della compilazione del questionario scuola e dei dati annuali INVALSI.
ISTITUTO COMPRENSIVO COAZZE
Via San SebastTel. 011.9376083 -
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVAEX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
65
ISTITUTO COMPRENSIVO COAZZE
TOIC86800N
Via San Sebastiano 3 – 10094 GIAVENO TO - Fax 011.9364432 - Email [email protected]
ADDENDUM AL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
A.S. 2017/2018
Email [email protected]
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
PROT. N. ……………/….........
Del …..……./……..…/…...……
66
I progetti ad integrazione dell’offerta formativa Per definire il percorso che il progetto formativo dell’Istituto Comprensivo garantisce all’utenza, il Collegio dei Docenti ha individuato alcune aree di intervento ritenute più significative, sia perché realizzano gli indirizzi formativi, sia perché si ritrovano in linea con la storia e l’identità culturale dell’Istituto Comprensivo:
1. LINGUAGGI/COMUNICAZIONE
lingue presenti e passate libri e lettura nuove tecnologie della comunicazione diario
2. BENESSERE
salute e prevenzione alimentazione e cibo educazione stradale sport promozione del successo scolastico promozione delle eccellenze star bene a scuola continuità
3. CREATIVITÀ
Arte manualità musica teatro progettazione e problem solving
4. AMBIENTE/TERRITORIO
educazione ambientale risorse del territorio energia e rifiuti
5. FORMAZIONE formazione del personale
67
PROGETTI AREA 1
a.s. 2017/18 FINALITÀ SCUOLE N. ALUNNI ESPERTO
1. #IOLEGGOPERCHÉ
Primaria
Secondaria
Nascere e crescere biblioteche
scolastiche su tutto il territorio
italiano.
Saroglia
Pirandello
Nicoletta
Tutte le
classi
Tutte le
classi
I, II
Interno
2. TRINITY
Secondaria
Conseguimento delle
certificazione Trinity (grade 2, 3,
4)
Nicoletta 125 Esterno
3. LIBRI IN QUOTA
Secondaria
Primaria
Evento dedicato ai libri per ragazzi. tema di quest’anno: “Il bello del mio borgo”
Nicoletta
Pirandello
Tutte le
classi Tutte
le classi
Interno
4. DIARIO
Secondaria
Primaria
Infanzia (cinquenni)
Produzione di elaborati da inserire
nel diario scolastico 2018/2019 (in
rete)
Secondaria
Primaria
Infanzia
I,II
I, II, III, IV
cinquenni
Interno
5. LA BIBLIOTECA COMUNALE
Primaria
Infanzia
Far conoscere la Biblioteca
Comunale, importante risorsa per il
nostro territorio, affinché possa
diventare un punto di aggregazione
culturale
Saroglia
Collodi Inf. 73
Tutte le sez. Esterno
6. LEGGERE PER CRESCERE
Primaria
Infanzia
Sviluppare la creatività e la fantasia
attraverso i racconti di storie e il
gioco animato
Frank
Pio Rolla Inf.
137
10 Esterno
8. FRANCESE Favorire l’acquisizione di una seconda lingua straniera.
Pirandello Classi quarte
e quinte Esterno
9. INGLESE
Infanzia (cinquenni)
Approccio alla lingua inglese
attraverso attività ludiche Monti
Macario
Collodi
Pio Rolla
Saroglia
5enni (17)
5enni (17)
5enni (21)
5enni (10)
5enni (10)
Esterno
68
10. USI E TRADIZIONI
DELL’ISLAM
Primaria
Intervento in classe di un
genitore
Frank Classi V
(46)
Esterno
11. PROGETTO BULLISMO FORMAZIONE SCUOLE
Primaria
Sensibilizzazione dei ragazzi
sulla tematica del bullismo e
promozione della giornata
nazionale promossa dal MIUR
denominata “Il nodo blu”.
Monti
Frank
Pirandello
Classe V
(24)
Classi V
(46)
Classi IV,V
Esterno
12. EDUCAZIONE ALLA
LEGALITA’
Primaria
Promozione della cultura alla
legalità, riflessione del concetto
di gruppo e risoluzione dei
conflitti con la comunicazione,
lo scambio e il rispetto degli
altrui punti di vista.
Monti Classi IV,V
(40)
Esterno
13. FIERA DEL LIBRO
Infanzia
Cultura e amore per la lettura
attraverso presentazioni di libri,
incontri con autori e personaggi
del nostro territorio
Collodi Inf.
Pio Rolla Inf.
5enni (21)
5enni (10)
Interno
14. LIBRIAMOCI: SETTIMANA DELLA LETTURA
Primaria
Attività di lettura ad alta voce in
modo da creare un rapporto
affettivo con il libro
incrementando la passione per la
lettura.
Pirandello III (con Inf.)
V (con
Nicoletta)
Interno
15. CORRISPONDENZA CON VILLAR GROANDAND
Primaria
Scambi epistolari Piarandello V Interno
16. CORRISPONDENZA
Primaria
Scambi epistolari Pirandello IIIA Trana,
IVB Bruino
Interno
17. PROGETTO EMOZIONI
Primaria
Educazione socio-affetiva volta
alla crescita emotivo relazionale
del bambino atta a facilitare e
potenziare le emozioni positive
ed all’autoregolamentazione.
Pirandello IIA Interno
69
18. IL GIOCO IN GIOCO
– PEER EDUCATION
(CON IL PASCAL)
Secondaria
Percorso di prevenzione contro
la dipendenza dal gioco
d’azzardo.
Nicoletta IIIA, IIIB Esterno
19. DELF
Secondaria
Diplomi di certificazione della
conoscenza della lingua
francese.
Nicoletta IIIA,IIIB Interno
20. TOPI E MOUSE
Infanzia
Coordinazione oculo-manuale,
conoscenza della tastiera,
scrittura con word e disegno con
paint.
Saroglia 5enni Interno
21. IL BAULE DELLE FAVOLE
Infanzia
Sviluppare la capacita di ascolto
mantenendo la concentrazione e
l’interesse.
Saroglia Tutta la
sezione Interno
22. UN LIBRO PER PENSARE
Infanzia
Vivere un libro come bene
prezioso
strumento di gioco, di ricerca, di
divertimento e di conoscenza.
Saroglia Tutta la
sezione Interno
70
PROGETTI AREA 2
a.s. 2017/18 FINALITÀ SCUOLE N. ALUNNI ESPERTO
1. SPORT IN CLASSE
Primaria
Promuovere la pratica
motoria, fisica e sportiva,
nonché diffondere una
maggiore consapevolezza e
cultura del movimento con
particolare attenzione ai più giovani, a partire
dall’ambiente scolastico.
Frank
Saroglia
Tutte le classi
Tutte le classi
Esterno
2. ABIL-MENTE
Primaria
Infanzia
Valutazione delle abilità
curricolari e individuazione
delle difficoltà
d’apprendimento.
Frank
Saroglia
Saroglia (Inf)
Monti (Inf)
P.Rolla (Inf.)
Collodi (Inf)
Classi terze
(primaria)
Cinquenni
(Infanzia)
Esterno
3. CONOSCI LA TUA MENSA
Coinvolgere i ragazzi nella
conoscenza del servizio mensa
e del personale che vi lavora.
Frank 19 Esterno
4. TWIRLING A SCUOLA
Primaria
Promuovere la coordinazione
corporea anche con l’ausilio
della musica e la capacità di
lavorare in di gruppo.
Frank II, IVB (69) Esterno
5. MINI - MEGA – BASKET
Primaria
Diffondere e promuovere la
pratica sportiva del basket. Frank
Pirandello
Saroglia
Monti
144
IIIA,IV,V
I,III,IV (57)
II e V (44)
Esterno
6. NUOTO
Primaria
Infanzia
Diffondere e promuovere la
pratica sportiva del nuoto. Saroglia Monti Pirandello Pio Rolla Collodi Macario Monti inf Saroglia inf.
43 (Saroglia) 74 (Monti) IIA(Pirandello) 24 (Pio Rolla) 21 (Collodi) 19 (Monti
inf.)
13 (Macario)
10 (Saroglia
i.)
Esterno
7. SCI A SCUOLA 2017
Infanzia
Primaria
Secondaria
Avvicinamento alla pratica
dello sci. Monti
Pirandello
Monti (Inf.)
Nicoletta
Saroglia Inf
Tutte le classi
Tutte le classi
5enni (17)
Tutte (125)
5enni (10)
Esterno
71
8. CONTINUITA’
Secondaria - Primaria
Primaria – Infanzia
Creare opportunita di confronto permette agli alunni di esplorare, conoscere, frequentare un ambiente scolastico sconosciuto, promuovendo in modo positivo il passaggio.
Frank
Pirandello
Saroglia
Monti Inf.
Macario Inf.
Collodi Inf.
Pio Rolla Inf.
Saroglia Inf.
Classi IV
(33) Classi
IV,V Classe
IV (27)
5enni (17)
5enni (17)
5enni (21)
5enni (10)
5enni (10)
Interno
9. SPORTELLO LOGOPEDICO
Infanzia
Valutare precocemente
eventuali casi a rischio da
inviare ai servizi oppure
offrire ai genitori e ai docenti
idee e spunti per attività da
svolgere a casa e a scuola.
Monti Infanzia
Collodi
Infanzia
Tutte le
sezioni
Tutte le
sezioni
Esterno
10. IPPOTERAPIA ASS. A.S.D.
Primaria
Promuovere momenti di
integrazione di alunni con
esigenze educative speciali
attraverso il tramite del
cavallo.
Frank
2
Esterno
11. ACCOGLIENZA
Infanzia
Favorire l'inserimento dei
bambini nella nuova realtà scolastica.
Monti
Pio Rolla
Saroglia
36
38
21
Interno
12. SPUNTINO
Infanzia
Incentivare il consumo di spuntini sani.
Monti
36
Interno
13. PET CARES EDUCATION E FIENILE ANIMATO ONLUS
Infanzia
Sviluppare e promuovere
capacità relazionali ed
emotive dei bambini attraverso
l’interazione con i cani.
Monti
Classe I (18) Esterno
14. I CINQUE SENSI
Infanzia
Far conoscere e provare
ai bambini le varie
tipologie di emozione
stimolando l’utilizzo dei
cinque sensi.
Collodi
Pio Rolla
Saroglia
Tutte le
sezioni
Tutte le
sezioni
Tutte le
sezioni
Esterno
15. RYTHMIC GYM
Infanzia
Diffondere e promuovere la
pratica sportiva della
ginnastica ritmica.
Pio Rolla
Tutti (38) Esterno
72
16. EDUCAZIONE STRADALE
Infanzia (5enni)
Favorire nei bambini l’acquisizione di comportamenti adeguati e sicuri per la strada.
Collodi
Saroglia
21
10
Interno
17. PALLAVOLO
Primaria
Diffondere e promuovere la
pratica sportiva della
pallavolo.
Frank
Monti
Tutte le
sezioni (166)
V(24)
Esterno
18. EDUCARE CON IL JUJITSU
Primaria
L’arte marziale in aiuto
dello sviluppo completo ed
armonico della personalità
degli alunni aiutandoli a
conoscere sé stessi, le
proprie attitudini e
potenzialità.
Frank IV(33) Esterno
19. UN ANIMALE COME AMICO
Primaria
Attività di pet education nel
rispetto etologico e del benessere generale degli animali
Frank IIB (18) Esterno
20. TENNIS A SCUOLA
Primaria
Diffondere e promuovere la
pratica sportiva del tennis. Frank
Monti
Pirandello
Tutte le
sezioni (153)
III,IV,V (54)
IIIA,IV,V
Esterno
21. GIORNATA “VIVA”
Primaria
Infanzia
Giornata di promozione alla
salute nell’ambito della
settimana di sensibilizzazione
e rianimazione
cardiopolmonare.
Collodi Inf.
Pio Rolla Inf.
Saroglia Inf.
Saroglia
Frank
Monti
5enni (21)
5enni (10)
5enni (10)
Tutti (73)
Tutti (153)
Tutti
Interno
22. SPORTELLO
D’ASCOLTO
Infanzia
Rivolto ad alunni e genitori
per superare momenti di
incertezza e difficoltà.
Collodi Tutte le
sezioni
Interno
23. CONTINUITA’ CON IL
NIDO
Infanzia
Progetto frutto di
collaborazione tra insegnanti
per familiarizzare con il nuovo
ambiente della scuola
dell’infanzia e ritrovare tracce
della loro esperienza l’anno
successivo.
Collodi Tutte le
sezioni
Interno
24. DENTINO
Infanzia
Primo approccio ad una
corretta igiene dentale Collodi Tutte le
sezioni
Esterno
73
25. GIOCOMOTRICITA’
Infanzia
Progressiva acquisizione della
coordinazione dei movimenti e
della padronanza del proprio
comportamento motorio
nell’interazione con
l’ambiente.
Collodi
Saroglia
Tutte le
sezioni
Tutte le
sezioni
Esterno
26. AULA RELAX
Primaria
Star bene a scuola quando si
pensa, quando si crea, quando
si legge e quando si gioca.
Pirandello Tutte le
sezioni
Interno
27. SETTIMANA DELLO SPORT
Primaria
Promozione di tutte le attività
legate alla pratica sportiva e al
benessere.
Pirandello Tutte le
sezioni
Interno
28. CALCIO A SCUOLA
Primaria
Diffondere e promuovere la
pratica sportiva del calcio. Pirandello Esterno
29. CROCE ROSSA
Primaria
Concetto di solidarietà nella
piena condivisione delle
responsabilità.
Pirandello
Saroglia
Classi IV
Tutti
Esterno
30. BIODANZA
Primaria
Percorso di sviluppo
dell’autostima,
dell’integrazione motoria e
affettiva individuale e di
gruppo.
Saroglia Tutte le sez.
(73)
Esterno
31. UNPLUGGED
Secondaria
Percorso di prevenzione sulle
dipendenza da alcool, droga e
fumo.
Nicoletta IIIA, IIIB Interno
32. GIOCHIAMO CON LE EMOZIONI
Secondaria
Promozione di una corretta
capacità di espressione e di
comunicazione delle
emozioni.
Nicoletta IIIA;IIIB Esterno
33. PROGETTO ORTO
Secondaria
Primaria
Infanzia
Costruzione di un legame con
la terra e costruzione di abilità
individuali e sociali che
vedono gli allievi al centro di
processi che arricchiscono la
reciprocità delle relazioni
uomo- ambente.
Nicoletta
Saroglia
Saroglia Inf.
Pio Rolla Inf.
Tutti (125)
Tutti (73)
Tutti (21)
Tutti (38)
Interno
34. CAMPIONATI SPORTIVI STUDENTESCHI
Secondaria
Avviamento alla pratica
sportiva in diverse discipline. Nicoletta
Tutti (125)
Interno
74
35. BRICOLAGE
Infanzia
Laboratorio di manualità per
realizzare oggettistica varia
con materiale di recupero.
Pio Rolla Tutti (38) Interno
36. CONFIDO
Infanzia
Costruzione di una corretta
relazione con il cane,
superamento di paure e
preconcetti ed incentivazione
del senso di responsabilità e
del rispetto verso l’alto.
Pio Rolla Tutti (38) Esterno
37. GLI ANIMALI NON SONO GIOCATTOLI
Infanzia
Educare al rispetto degli animali.
Saroglia Tutta la
sezione Interno
38. POTENZIAMENTO MATEMATICA
Secondaria
Laboratorio di recupero e potenziamento della disciplina
Nicoletta Tutte le classi Esterno
39. POTENZIAMENTO ITALIANO
Secondaria
Laboratorio di recupero e potenziamento della disciplina
Nicoletta Tutte le classi Esterno
40. PROBLEM SOLVING
Secondaria
Competizione di informatica per la promozione delle eccellenze
Nicoletta Classi III Esterno
41. KANGOUROU
Secondaria
Competizione di matematica per la promozione delle eccellenze
Nicoletta Tutte le classi Interno
75
PROGETTI AREA 3
a.s. 2017/18 FINALITÀ SCUOLE N. ALUNNI ESPERTO
1. FESTIVAL PIRANDELLO
Secondaria
Conoscere la figura e le opere di L. Pirandello
Nicoletta 35 Interno
2. MUSICOTERAPIA: IL LINGUAGGIO DEI SUONI
Primaria
Infanzia
Promuovere una corretta
capacità di espressione e di
comunicazione delle
emozioni.
Frank
Saroglia
Pio Rolla Inf.
Classi I,II, V
(106)
Tutte le
sez(73) Tutte le
sez(38)
Esterno
3. PROGETTO MUSICA
Primaria
Infanzia
Alfabetizzazione musicale di
base.
Frank
Monti
Saroglia
Saroglia Inf.
Tutte le classi
(201)
Tutte le classi
(93)
Tutte le
sez(73) Tutti
(21)
Esterno
4. CANTI IN CORO
Primaria
Educare all’utilizzo della voce
attraverso il canto corale Frank
Saroglia Classi I (33)
Tutte le
sez(73)
Esterno
5. LABORATORIO DI ANIMAZIONE TEATRALE
Primaria
Insegnamento del linguaggio
teatrale attraverso l’uso del
corpo, della voce e delle
diverse espressioni non
verbali.
Frank
Monti
Classi I,IV,
IIA (85)
Classe II (20)
Esterno
6. IL TEATRO CHE PASSIONE!
Primaria
Stimolare la fantasia,
l’elasticità mentale e
l’autonomia di pensiero,
favorendo la conoscenza di
tutti i linguaggi espressivi.
Frank Classi II,III,V
(116) Esterno
7. SPETTACOLO IN INGLESE
Primaria
Motivare gli studenti
all’approccio comunicativo in
lingua inglese, coinvolgendo la globalità emotiva e affettiva
dello studente aiutandolo a
superare inibizioni che
limitino la comunicazione per
paura di sbagliare.
Frank Classi V (46) Interno
8. FESTE E SPETTACOLI DI NATALE, CARNEVALE, FINE ANNO SCOLASTICO Primaria
Festeggiare creando momenti di condivisione tra scuola e famiglia
Monti
Pio Rolla
Saroglia
Saroglia Inf.
Collodi Inf.
Tutte le
sezioni
Tutte le
sezioni
Tutte le
Interno
76
Infanzia sezioni
Tutte le
sezioni
Tutte le
sezioni
9. LAVORETTI PER OGNI OCCASIONE
Infanzia
Sviluppare nei bambini
inventiva e manualità attraverso esperienze di
manipolazione, assemblaggio
e costruzione.
Monti Tutte le
sezioni Interno
10. A SPASSO CON GLI ARTISTI
Primaria
Laboratorio di conoscenza
delle diverse tecniche d’arte
contemporanea.
Frank VB (24) Esterno
11. EDUCAZIONE
ALL’IMMAGINE
FOTOGRAFICA
Primaria
Incontri di avvicinamento alla
fotografia Frank
Monti
IVB,VB (38)
IV (16)
Esterno
12. VISITA ALLA BIBLIOTECA COMUNALE
Primaria
Conoscenza di un’importante
risorsa del territorio affinchè
possa diventare un punto di
aggregazione culturale ed uno
stimolo per i più giovani a
vivere gli spazi comunali
come ritrovo abituale.
Monti IV (16) Esterno
13. UN BIANCO NATALE
Primaria
Attività laboratoriali legate al
Natale Pirandello Tutte le classi Interno
14. CARNEVALE
Primaria
Attività laboratoriali legate al
Carnevale Pirandello Tutte le classi Interno
15. IL SOLE E L’ALTRE
STELLE
Primaria
Laboratorio teatrale. Pirandello IIIA,IV,V Esterno
16. TEATRO AGE
Primaria
Insegnamento del linguaggio
teatrale attraverso l’uso del
corpo, della voce e delle
diverse espressioni non verbali
Saroglia III (13) Esterno
77
17. PROGETTO CHITARRA EXTRASCOLASTICO
Secondaria
Far apprezzare ed
interiorizzare la musica
attraverso lo studio e la pratica
di uno strumento come
momento di socializzazione e
di aggregazione.
Nicoletta Tutte (125) Esterno
18. LA LUCE E LA FOTOGRAFIA
Infanzia
Avvicinamento alla fotografia Saroglia 4-5enni Esterno
78
PROGETTI AREA 4
a.s. 2017/18 FINALITÀ SCUOLE N. ALUNNI ESPERTO
1. CASTAGNATA
Primaria
Infanzia
Festeggiare i colori e i sapori dell’autunno creando momenti di condivisione tra scuola e famiglia
Monti Infanzia
Saroglia
Pirandello
Pio Rolla
Infan.
Tutte le Classi
Tutte le Classi
Tutte le Classi
Tutte le Classi
Interno
2. CONOSCI GIAVENO
Primaria
Conoscere meglio il territorio
attraverso la storia
confrontando la Giaveno di un
tempo con il Paese attuale.
Frank
III,IV (66)
Esterno
3. IN MONTAGNA CON LA SCUOLA….
CAI GIAVENO
Primaria
Conoscenza alla montagna e
di approfondimento culturale
a tematiche storico ed
ambientali.
Frank (perc. B)
Monti (perc.
B)
Classi III (33)
Classe IV (16)
Esterno
4. AMBIENTIAMOCI
Infanzia
Sensibilizzare le giovani
generazioni in tema di
salvaguardia ambientale.
Monti Tutte le
sezioni Interno
5. M’ILLUMINO DI MENO
Infanzia (5enni)
Riflettere sullo spreco di
risorse e sulla necessità di
'condividere' azioni in difesa
dell'Ambiente.
Monti Tutte le
sezioni Esterno
6. CONTRATTO DI LAGO
Primaria
Conoscenza del lago di Avigliana attraverso laboratori didattici su tematiche scientifiche.
Frank
Saroglia
Classi IV (33)
Classe II (16)
Esterno
7. LABSOL
Primaria
Sperimentazione di uno spazio dinamico e vitale interamente dedicato al suolo.
Saroglia
Pirandello
II (16)
IA,IIA,IIIA
Esterno
8. PARTIGIANI RESISTENZA (AN.P.I)
Secondaria
Restituzione alle nuove generazioni di un periodo storico importante.
Nicoletta IIIA,IIIB (35) Interno
79
9. CODING
Secondaria
Sviluppo del pensiero computazionale attraverso la programmazione (coding) in un contesto di gioco.
Nicoletta Tutte (125) Interno
10. FABLAB
Secondaria
Laboratorio informatico per la realizzazione di prototipi e piccole produzioni attraverso un confronto con altri appassionati ed esperti di fabbricazione digitale e tecnologia open source.
Nicoletta Tutte (125) Interno
11. MTB
Secondaria
Diffondere e promuovere la
pratica sportiva della
mountain bike.
Nicoletta Tutte (125) Esterno
80
PROGETTI AREA 5
a.s. 2017/18 FINALITÀ SCUOLE ESPERTO
1. LA CASA SPERIMENTA
ITALIANO E MATEMATICA
Ripensare e rivedere la
didattica delle due discipline,
tenendo anche conto delle
rilevazioni a livello europeo
che indicano quali siano le
nuove competenze da
costruire negli allievi per
adeguarli alla richieste della
societa attuale.
Primaria e
Secondaria
Esterno
2. COMPETENZE DIGITALI E NUOVI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
LICEO SCIENTIFICO
“DARWIN”
Rivoli (To)
Innovare la didattica Primaria e
Secondaria
Esterno
3. LE DINAMICHE DI GRUPPO Dott. Martinasso
Infanzia
Analizzare le dinamiche di
gruppo in classi con
bambini in difficoltà
Monti Esterno
4. ORIENTAMENTO
Secondaria
Promozione di scelte consapevoli rispetto ai successivi ordini scolastici
Nicoletta Esterno
81
Uscite e visite didattiche Le uscite didattiche includono l’insieme delle attività didattiche svolte al di fuori degli spazi della scuola, nell’ambito di progetti specifici e/o dell’attività curricolare e comprendono una vasta gamma di iniziative:
• visite guidate o ricognizioni nel territorio comunale di Giaveno e Coazze;
• iniziative delle Amministrazioni comunali;
• iniziative in collaborazione con altre agenzie del territorio;
• visite/viaggi di integrazione culturale effettuate anche in Comuni, Regioni, o Stati diversi da quello in cui ha sede l’Istituzione scolastica;
• partecipazione a spettacoli e iniziative culturali e sportive.
N° Descrizione Plesso Classi Durata
1 La Fattoria del Gelato Pianezza
Saroglia 1 Giornata intera
2 Museo Egizio Torino
Frank Saroglia Monti Pirandello (con visita sinagoga)
4A-4B 4 4 4A-4B
Giornata intera
3 Chiesa Ortodossa Giaveno
Frank 5A-5B Pomeriggio
4 Planetario astronomico Pino Torinese
Pirandello 5A-5B Giornata intera
5 Centro di Archeologia Sperimentale Villarbasse
Saroglia
3
Mattino
6 Parco di Valleandona e Valle Botto (Asti)
Pirandello 3A-3B Giornata intera
7 Azienda Agricola “Il Ginepro” Giaveno “Voliamo con le api”
Monti
1
Mattino
8 In Montagna con la Scuola CAI Giaveno
Frank Saroglia Pirandello
IIB, IIIB Tutte le classi Tutte le classi
Giornata intera
9 Spettacolo al Teatro Regio Torino
Saroglia 2 Giornata intera
10 Uscita Finale Saroglia Tutte le classi Giornata intera
11 Giardino Botanico REA con Laboratorio Didattico
Frank Monti Pio Rolla Infanzia
2A,2B,2C,3B,1A,1B 4 Tutte le sezioni
Mattino
12 Cascina Patuana Giaveno “Facciamo il Formaggio”
Monti Collodi Infanzia
1, 2 Tutte le sezioni
Giornata intera
82
13 Parco della Tesoriera Torino Saroglia Infanzia Tutte le sezioni Mattino
14 Centro Cinofilo Equestre Valsangone (Cavour)
Saroglia Infanzia Tutte le sezioni Giornata Intera
15 Zoo Safari di Pombia Frank 1A, 1B Giornata Intera
16 Pralormo (Castello e Tulipani) o Zoo Safari di Pombia
Frank 2A, 2B, 2C Giornata Intera
17 Visita ad un sito di particolare rilevanza paleontologica
Frank 3A, 3B Giornata Intera
18 Visita ai laghi di Avigliana Frank 4A, 4B Mattino
19 Aosta romana e un castello Frank 5A, 5B Giornata Intera
20 La Cà du Sindi Frank 5A, 5B Mattino
21 Stabilimenti Eutourist “Conosci la tua mensa”
Frank 4A Mattino
22 Visita al Laboratorio Castagna “Alla scoperta del cioccolato”
Frank Monti Saroglia
Tutte le classi 2,3,4,5 1
Mattino
23 Mini Tour del Centro Storico “Conosci Giaveno”
Frank 3A, 3B, 4A, 4B Mattino
24 Laboratorio didattico ai laghi di Avigliana “Statue di terra e libri di foglie”
Monti Infanzia Tutte le sezioni Mattino
25 I 5 sensi Monti Infanzia Tutte le sezioni Mattino
26 Camminare nelle stagioni… Per la primavera
Monti 1 Mattino
27 Spettacolo “Alice nel paese delle meraviglie” presso il cinema teatro San Lorenzo
Collodi infanzia Tutte le sezioni Mattino
28 Conosciamo i diritti del fanciullo Rivalta
Saroglia 3 Mattino
29 Una giornata al mare Saroglia 4 Giornata intera
30 Castello di Racconigi Pirandello 1A, 2A, 3A Giornata intera
31 Soggiorno Pirandello 5A, 5B 2 giorni
32 Decazeville Nicoletta 2A,2B,3A,3B Giornata intera