Piano triennale dell'offerta formativa 2016/2019 · 2019. 2. 14. · 3 ATTO DI INDIRIZZO...

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Piano triennale dell'offerta formativa 2016/2019 Elaborato dal Collegio dei docenti ai sensi della legge n.107 del 13 luglio 2015 Terza revisione ottobre 2018

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Piano triennale dell'offerta formativa 2016/2019

Elaborato dal Collegio dei docenti ai sensi della legge n.107 del 13 luglio 2015

Terza revisione ottobre 2018

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INDICE Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico 3

Premessa 7

Identità dell'Istituto Comprensivo 9

Finalità generali della scuola 9

Priorità, traguardi, obiettivi 10

Obiettivi di processo 11

Piano di Miglioramento 12

Mission 13

Linee guida dell'offerta formativa 13

Organizzazione del curricolo 13

Curricolo verticale 14

Ampliamento offerta formativa. Attività progettuali 15

Progetti Scuola dell'infanzia 16

Progetti Scuola primaria 17

Progetti Scuola secondaria 19

Uscite didattiche e viaggi di istruzione 22

Valutazione degli alunni 24

Progetto educativo 47

Modalità di attuazione e miglioramento dell'inclusione scolastica 48

Organizzazione della scuola 62

Scuola dell'infanzia 62

Scuola primaria 63

Scuola secondaria di I grado 64

Strutture 65

Servizi amministrativi 66

Calendario scolastico 67

Risorse professionali: organigramma

:Organigramma

68

Descrizione delle funzioni d’Istituto 69

Fabbisogno delle risorse 84

PNSD 91

Piano di formazione professionale 99

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ATTO DI INDIRIZZO RIGUARDANTE LA DEFINIZIONE E LA PREDISPOSIZIONE DEL

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016-2019

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

• VISTA la Legge n. 59 DEL 1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche

e la dirigenza;

• VISTO il DPR 275/1999, che disciplina l’autonomia scolastica;

• VISTA la Legge n. 107 del 2015, Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione;

• VISTO l’art. 3 del DPR 275/1999, come novellato dall’art. 14 della legge 107/2015;

• VISTO il D.L.vo 165 del 2001 e ss.mm. ed integrazioni;

CONSIDERATO CHE

le innovazioni introdotte dalla Legge di riforma del Sistema nazionale di istruzione e formazione

n. 107 del 2015:

1. mirano alla valorizzazione dell’autonomia scolastica, che trova il suo momento più importante

nella definizione e attuazione del piano dell’offerta formativa triennale;

2. prevedono, che le istituzioni scolastiche, con la partecipazione di tutti gli organi di governo,

dovranno provvedere alla definizione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa per il triennio

2016-17, 2017-18, 2018-19 e che detto piano è elaborato dal Collegio dei Docenti, approvato dal

Consiglio di Istituto e può essere rivisto annualmente entro ottobre;

3. per la realizzazione degli obiettivi inclusi nel piano le istituzioni scolastiche si possono avvalere

di un organico potenziato di docenti da richiedere a supporto delle attività di attuazione;

VALUTATE prioritariamente le criticità emerse dal Rapporto di autovalutazione (RAV), nonché

dagli esiti formativi registrati dagli studenti negli anni scolastici precedenti;

TENUTO CONTO di quanto emerso dai rapporti attivati dal Dirigente Scolastico con tutto il

personale interno alla scuola e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche

operanti sul territorio e degli obiettivi di gestione dell’ISA allegati al Contratto di Incarico del

Dirigente Scolastico presso questa scuola;

FORMULA al Collegio dei Docenti al fine dell’elaborazione del piano triennale dell’offerta

formativa, per il triennio 2016/17, 2017/18 e 2018/19, i seguenti indirizzi per le attività della

scuola e le scelte di gestione e di amministrazione:

ADEGUAMENTO DEL PIANO DELL' OFFERTA FORMATIVA AL PIANO TRIENNALE

DELL’OFFERTA FORMATIVA previsto dai nuovi Ordinamenti. Il Piano dell’offerta

formativa triennale deve comprendere le opzioni metodologiche, le linee di sviluppo

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didattico-educativo, le opzioni di formazione e aggiornamento del personale docente e

ATA, il fabbisogno di organico funzionale dell’autonomia;

PRESA D’ATTO E ACQUISIZIONE DEL NUOVO REGOLAMENTO sul sistema nazionale di

valutazione in materia di istruzione e formazione ai fini dell’implementazione del Piano di

miglioramento della qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti nonché della

valutazione dell'efficienza e l'efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione in

coerenza con quanto previsto dall'articolo 1 del D. L. 19 novembre 2004, n.286;

SVILUPPO E POTENZIAMENTO del sistema e del procedimento di valutazione della nostra

istituzione scolastica, nel processo di autovalutazione, sulla base dei protocolli di

valutazione e delle scadenze temporali stabilite dall’Invalsi;

PARTECIPAZIONE ALLE INIZIATIVE FINANZIATE CON FONDI COMUNALI, REGIONALI,

NAZONALI, EUROPEI con cui la scuola intenderà affrontare le proprie esigenze e quelle

della comunità di riferimento;

CURA NELLA PROGETTAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE DELLE

SEGUENTI PRIORITÀ E OBIETTIVI DI PROCESSO individuati mediante il RAV:

• Sviluppare le competenze chiave finalizzate alla cittadinanza attiva, le competenze

relazionali e la capacità di lavorare in modo cooperativo;

• Acquisire abilità metacognitive, riconoscere e gestire gli atteggiamenti cognitivi ed

emotivi che influenzano l’apprendimento;

• Acquisire un valido metodo di studio, lavoro autonomo per organizzare informazioni,

rielaborare criticamente i contenuti ed autovalutarsi;

• Sviluppare le competenze digitali per promuovere la capacità di produzione,

comunicazione e comprensione dei messaggi;

• Sviluppare le competenze linguistiche nelle lingue straniere con l'uso della metodologia

CLIL anche nelle classi non sperimentali.

Area di processo Obiettivi di processo

Curricolo, progettazione e valutazione Revisione e condivisione analitica di obiettivi e

contenuti del curricolo verticale.

Progettazione per competenze,

predisposizione di modelli unici per le UDA.

Elaborazione di strumenti di verifica e di

valutazione condivisi.

Ambiente di apprendimento Trasformazione del modello organizzativo

didattico attraverso l'uso di metodologie

promosse dal movimento delle Avanguardie

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Educative

Riprogettazione degli spazi di apprendimento e

allestimento di Aule- laboratorio disciplinari.

Inclusione e differenziazione Incremento delle attività di potenziamento.

Incremento della pratica e diffusione degli

interventi individualizzati e personalizzati.

Istituire il servizio di assisto-studio

incrementando le occasioni di apprendimento

cooperativo.

Continuità e orientamento Attivare percorsi di orientamento con le

istituzioni scolastiche del territorio.

Programmazione e formalizzazione di un

progetto dedicato alle attività di continuità

interne all'istituzione scolastica.

Orientamento strategico e organizzazione

della scuola

Rivedere l'organigramma ed il funzionigramma

della scuola creando gruppi di studio e di

lavoro, di progetto e interdisciplinari.

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Percorsi di formazione sulle metodologie

didattiche, sulle competenze digitali.

VALORIZZAZIONE DEL PERSONALE docente ed ATA, ricorrendo alla programmazione di

percorsi formativi finalizzati al miglioramento della professionalità teorico–metodologico

e didattica, e amministrativa, alla innovazione tecnologica, alla valutazione autentica, alla

didattica laboratoriale;

L’ISA POTRÀ INSERIRE NEL PIANO ALCUNI DEI SEGUENTI OBIETTIVI

(L. 107/2015 c.7):

✓ Valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo della metodologia CLIL;

✓ Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

✓ Potenziamento delle competenze nella musica nell'arte, nel cinema;

✓ Valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze;

✓ Rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale;

✓ Alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle

immagini;

✓ Potenziamento delle discipline motorie;

✓ Sviluppo delle competenze digitali degli studenti;

✓ Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione;

✓ Apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni per classe;

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✓ Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni;

✓ Individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli

alunni;

✓ Definizione di un sistema di orientamento;

LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA-DIDATTICA POTRÀ PREVEDERE:

▪ la possibilità di rimodulare il monte ore annuale di ciascuna disciplina;

▪ il potenziamento del tempo scuola anche oltre i modelli e i quadri orari;

▪ la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo;

▪ l'apertura pomeridiana della scuola;

▪ l’articolazione di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scuola o

rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato al decreto del presidente della

Repubblica 89 del 2009;

▪ la possibilità di apertura nei periodi estivi;

▪ l'adesione o costituzione di accordi di rete con altre scuole ed Enti pubblici e privati di cui

all’art. 7 del DPR 275/99;

LA GESTIONE E L’AMMINISTRAZIONE saranno improntate ai criteri di efficienza, efficacia,

economicità, trasparenza, nonché, dei principi e criteri in materia di valutazione delle

strutture e di tutto il personale delle amministrazioni pubbliche e di azione collettiva;

l’organizzazione amministrativa, tecnica e generale, sulla base della proposta del DSGA e

nel rispetto di quanto previsto nella Contrattazione Integrativa d’Istituto, dovrà

prevedere degli orari di servizio e di lavoro che garantiscano la piena attuazione delle

attività scolastiche e l’apertura al pubblico, sia in orario antimeridiano che pomeridiano;

NELL’AMBITO DI INTERVENTO DELLE RELAZIONI INTERNE ED ESTERNE si sottolinea la

necessità di specifica COMUNICAZIONE PUBBLICA mediante: a) maggiore e migliore

circolazione delle informazioni tramite gli strumenti tecnologici e soprattutto tramite

apposite sezioni del sito della scuola accessibili con specifiche credenziali; b) incremento

delle occasioni di incontro/confronto con il Personale per creare una vera comunità in cui

ognuno possa operare responsabilmente e consapevolmente; c) attivazione di iniziative

utili a creare una sinergia positiva scuola - famiglia - territorio:

- accesso al registro elettronico per i genitori tramite credenziali; - pubblicazione tempestiva

delle comunicazioni tramite il sito della scuola; - pubblicazione modulistica sul sito della

scuola; - incontri periodici dei genitori rappresentanti di classe con il Dirigente Scolastico;-

incontri di presentazione dell’Offerta Formativa all'utenza e al territorio; - creazione di eventi,

manifestazioni e momenti significativi aperti alle famiglie degli alunni; - incontri con

l’Amministrazione locale e con tutti gli Stakeholder per condividere strategie di intervento e

per programmare significative forme di collaborazione; - costituzione di reti relative sia alla

didattica che all’organizzazione della scuola con altre realtà scolastiche; - Protocolli d’Intesa e

Convenzioni con Enti e Soggetti Esterni.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

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PREMESSA

Il comma 14 della legge 107/2015, ha novellato l’art.3 del DPR 275 del 1999 dedicato

interamente al POF, e stabilisce che ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione

di tutte le sue componenti, il piano triennale dell'offerta formativa. Il piano è il documento

fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed

esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole

scuole adottano nell'ambito della loro autonomia.

Esso:

✓ ha durata triennale,

✓ comprende il fabbisogno di posti comuni, di sostegno e di potenziamento (docenti),

✓ comprende il fabbisogno di personale ATA,

✓ indica il fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali,

✓ incorpora i piani di miglioramento di cui al RAV (DPR 80/13),

✓ prevede azioni coerenti con il Piano nazionale per la scuola digitale (comma 57),

✓ potrà, annualmente, essere oggetto di revisione, o integrazione, entro il mese di ottobre

per tener conto di eventuali modifiche necessarie.

E’ uno strumento di lavoro e consultazione che serve

agli alunni:

➢ per conoscere i propri itinerari di apprendimento;

➢ per definire la propria identità culturale;

➢ per consolidare gradualmente il quadro delle proprie competenze;

alle famiglie:

➢ per conoscere obiettivi, percorsi, modalità organizzative e operative, secondo un criterio

di trasparenza gestionale;

➢ per un’adeguata informazione sulle risorse umane e materiali disponibili per la

realizzazione del Progetto educativo;

➢ per migliorare lo scambio Scuola-Famiglia;

ai docenti:

➢ come strumento di riflessione e di indirizzo sugli obiettivi didattico-metodologici da

perseguire;

➢ come sollecitazione a migliorare i percorsi progettati e a ridefinire orientamenti, scelte,

obiettivi, soluzioni metodologiche, didattiche e organizzative;

➢ come strumento per il processo di autovalutazione della progettazione al fine di

individuare punti deboli e punti forti ed intervenire efficacemente;

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al Dirigente scolastico:

➢ per predisporre gli strumenti attuativi del Piano dell’Offerta Formativa sotto il profilo

organizzativo-gestionale e finanziario attraverso la valorizzazione e piena utilizzazione

delle risorse umane, strumentali e strutturali disponibili;

➢ per analizzare i percorsi educativi e progettuali, nonché la loro traduzione in forma

operativa;

➢ per visualizzare i processi che conducono al prodotto formativo ed individuarne le linee di

sviluppo nell’ottica del miglioramento continuo;

al personale A.T.A.:

➢ per essere partecipe del piano educativo-didattico predisposto dalla scuola;

➢ per realizzare il raccordo tra aspetti amministrativo-gestionali ed educativo-formativi;

➢ per analizzare e implementare modalità organizzative del servizio in funzione del Progetto

della scuola;

agli Enti e alle strutture territoriali:

➢ per contribuire alla realizzazione del progetto formativo attraverso l’attuazione delle

condizioni di fattibilità;

➢ per essere compartecipi nella gestione del Piano educativo-culturale;

➢ per migliorare i livelli di erogazione dei servizi grazie alla conoscenza dell’organizzazione e

dei bisogni formativi dell’utenza scolastica;

➢ per attuare forme di intervento e supporto tempestive, efficaci e qualificate.

La nostra Offerta Formativa, elaborata dal Collegio Docenti unitario ha come punto di forza la

centralità della persona che apprende, con l’originalità del suo percorso formativo e la rete di

relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. Tutte le scelte sono funzionali al

conseguimento del miglior successo formativo per ogni alunno e alunna, nonché a promuovere il

consenso e la partecipazione condivisa agli obiettivi e alle scelte fondamentali della Scuola.

Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) dell’Istituto Comprensivo “SORRENTO”

è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base dell’atto di indirizzo del dirigente scolastico,

e deliberato il 27 novembre 2015 (delibera n.14) ai sensi della Legge 13 luglio 2015 n. 107”;

ha tenuto conto delle proposte interlocutorie del territorio e dei pareri degli organismi

rappresentativi della società civile;

sarà inviato all’ USR Campania per le verifiche di legge e in particolare, per accertarne la

compatibilità con i limiti di organico assegnato;

sarà pubblicato nel portale “Scuola in Chiaro”, presente su Sito Web del MIUR e sul Sito Web

dell’I.C. “Sorrento”;

è stato approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 20.01.2016

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Identità dell'Istituto Comprensivo "Sorrento"

L'Istituto Comprensivo "Sorrento" nasce nell’anno scolastico 2013/2014 con l’istituzione di una

nuova Scuola Secondaria di primo grado a completamento dello storico Circolo didattico

Sorrento-Capoluogo presente sul territorio dal lontano 1935.

L’identità dell’istituto si fonde e si rispecchia nel tessuto sociale e culturale della città attraverso

un dialogo sempre aperto di istanze culturali e di appartenenza, bisogni formativi, esigenze ed

emergenze sociali e di contesto.

L’opportunità di istituire una nuova scuola secondaria di Primo grado è stata un’occasione unica

per costruire un Istituto Comprensivo che comprende in sé la tradizione culturale dello storico

Circolo Didattico con le esigenze nuovissime e in continua trasformazione della nuova Scuola

Secondaria di I grado “Vittorio Veneto”, che prende il nome, in un gioco continuo e stimolante di

rimandi e passaggi dal vecchio al nuovo, dall’indirizzo dell’edificio principale che è stato

recentemente restituito alla Scuola e alla Città dopo sei anni di chiusura per sequestro

giudiziario.

E’ una scuola tutta nuova, quella che dobbiamo costruire insieme, ed è questo l’elemento

fondante della nostra Visione: costruire una scuola nuova modellata sulle istanze sociali e

culturali di questo momento storico, di questa città, di questa nazione, di questo mondo.

Finalità generali della scuola

La finalità primaria della nostra scuola è la promozione dello sviluppo della persona, in una

costante opera di affermazione della cultura del dialogo, del confronto, dell’integrazione e della

solidarietà che costituiscono un passo importante verso il superamento di ogni forma di

intolleranza.

La scuola opera per:

• la promozione integrale della personalità e la formazione dell’identità personale, mirando

tanto agli aspetti cognitivi, quanto a quelli fisici, affettivi e relazionali;

• la conquista dell’autonomia anche come educazione all'impegno e al senso di responsabilità:

per progettare la propria vita nella massima libertà possibile è necessario anche il massimo

rispetto per sé stessi e per gli altri. Inoltre ogni comportamento umano autenticamente libero è

caratterizzato dall’adesione agli impegni assunti e dal senso di responsabilità. Si sottolinea il

concetto che per vivere liberi da adulti è bene imparare ad esserlo fin da piccoli;

• il potenziamento dell’atteggiamento di ricerca e la predisposizione di situazioni favorevoli al

pensare ed al riflettere: la cultura e la scienza moderne concordano ampiamente sul fatto che in

nessun campo è possibile scoprire una verità sicura e assoluta; la scuola non è depositaria della

VERITA', ma può e deve fornire ai ragazzi gli strumenti per costruirsi una propria interpretazione

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del mondo e della realtà da mettere costantemente a confronto con l'interpretazione degli altri;

in questo contesto anche l'errore diventa elemento di riflessione e discussione nell'ambito del

gruppo-classe;

• lo sviluppo delle competenze, come consolidamento delle abilità sensoriali, motorie,

linguistiche e intellettive, nel rispetto della unità psico-fisica dell’alunno;

• la promozione di rapporti interpersonali e sociali positivi riconoscendo che il gruppo-classe e la

comunità scolastica rappresentano due luoghi fondamentali per la crescita dei ragazzi; la

discussione e il confronto sono strumenti che favoriscono non solo lo sviluppo sociale e affettivo,

ma anche quello cognitivo (il linguaggio e le stesse spiegazioni dei fatti naturali che i bambini si

danno, per esempio, sono influenzati in modo decisivo dal rapporto con gli altri);

• la formazione dell’uomo e del cittadino.

Le attività educative e di insegnamento sono finalizzate in ogni caso a garantire a tutti le

opportunità formative necessarie per poter raggiungere risultati finali coerenti con il progetto

educativo messo a punto dalla scuola. Ciò significa che nelle scuole dell'Istituto Comprensivo si

opera per favorire il recupero dello svantaggio socio-culturale e delle difficoltà individuali,

attenendosi al principio educativo che la proposta formativa deve essere differenziata e

proporzionale alle difficoltà e alle esigenze di ciascuno.

Priorità, traguardi e obiettivi

Atto prodomico all’elaborazione del PTOF è il RAV (Rapporto di autovalutazione) visionabile nel

dettaglio all’albo on line dell’istituzione scolastica e sul portale “scuola in chiaro” del MIUR, e il

PDM (Piano di miglioramento), da cui evincere criticità, priorità, traguardi, obiettivi di processo.

Priorità Traguardi

Risultati scolastici

Sviluppare le competenze digitali per

promuovere la capacità di produzione,

comunicazione e comprensione dei messaggi.

Sviluppare le competenze linguistiche nelle

lingue straniere con l'uso della metodologia

CLIL anche nelle classi non sperimentali.

Programmare attività che promuovano la

capacità di identificare ed utilizzare il medium

più utile rispetto ad un compito/scopo

dato/indicato.

Diffondere in tutte le classi terminali della

scuola primaria e secondaria l'uso del portfolio

linguistico corredato da certificazione esterna.

Competenze chiave e di cittadinanza

Sviluppare le competenze chiave finalizzate

alla cittadinanza attiva. Sviluppare competenze

relazionali e capacità di lavorare in modo

cooperativo.

Pianificare nella programmazione oraria delle

attività occasioni per argomentare in modo

critico opinioni e comportamenti propri ed

altrui.

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Imparare ad imparare: acquisire abilità

metacognitive, riconoscere e gestire gli

atteggiamenti cognitivi ed emotivi che

influenzano l’apprendimento.

Inserire in tutte le discipline quote orario

(15%) di lavoro autonomo per organizzare

informazioni, rielaborare criticamente i

contenuti, autovalutarsi.

Obiettivi di processo

Area di processo Obiettivi di processo

Curricolo, progettazione e valutazione

Revisione e condivisione analitica di obiettivi e

contenuti del curricolo verticale.

Progettazione per competenze,

predisposizione di modelli unici per le UDA.

Elaborazione di strumenti di verifica e di

valutazione condivisi.

Ambiente di apprendimento Trasformazione del modello organizzativo

didattico attraverso l'uso di metodologie

promosse dal movimento delle Avanguardie

Educative

Riprogettazione degli spazi di apprendimento e

allestimento di Aule- laboratorio disciplinari.

Inclusione e differenziazione Incremento delle attività di potenziamento.

Incremento della pratica e diffusione degli

interventi individualizzati e personalizzati.

Istituire il servizio di assisto-studio

incrementando le occasioni di apprendimento

cooperativo.

Continuità e orientamento Attivare percorsi di orientamento con le

istituzioni scolastiche del territorio.

Programmazione e formalizzazione di un

progetto dedicato alle attività di continuità

interne all'istituzione scolastica.

Orientamento strategico e organizzazione

della scuola

Rivedere l'organigramma ed il funzionigramma

della scuola creando gruppi di studio e di

lavoro, di progetto e interdisciplinari.

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Percorsi di formazione sulle metodologie

didattiche, sulle competenze digitali.

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Piano di Miglioramento

Il Piano Di Miglioramento, che nasce dalle considerazioni emerse dal rapporto di

autovalutazione, entra a far parte integrante del PTOF (comma 14 legge 107).

Le priorità individuate sono frutto delle scelte di contenuti e di metodi operate dall’istituto negli

ultimi anni rafforzatesi ulteriormente con l’esperienza fatta nel percorso VALES. L'attenzione

data all'apprendimento delle lingue straniere nasce dagli ottimi risultati della sperimentazione

CLIL alla primaria che caratterizza la nostra visione educativa. La scelta di concentrare le priorità

nell’area delle competenze chiave e di cittadinanza origina dal percorso intrapreso nell’ultimo

anno che ha portato all’adozione del curricolo verticale dell’istituto e alla sperimentazione della

Certificazione delle competenze e ha permesso una riflessione complessiva sulla progettazione

delle attività in un’ottica trasversale alle discipline per il raggiungimento del successo formativo.

Riteniamo che nella trasversalità e nell’integrazione dei saperi sia la chiave per realizzare la

nostra vision d’istituto che vede nell’individuo “cittadino d’Europa e del Mondo” lo scopo e la

ragione d’essere del nostro agire pedagogico. Le altre priorità individuate sono trasversali a tutti

gli ordini di scuola, ma specificamente individuate per la nostra scuola secondaria di nuova

istituzione in cui stiamo sperimentando l’uso 1:1 dei tablet in classe e per cui vogliamo

formalizzare dei percorsi di orientamento ben strutturati.

il PTOF sarà lo strumento principe per la realizzazione delle priorità suddette: il PDM avrà una

naturale corrispondenza con i contenuti del piano dell’offerta formativa. Le scelte progettuali e i

relativi obiettivi formativi saranno speculari agli obiettivi di processo individuati nel rapporto di

autovalutazione.

Il nuovo assetto della legge 107 propone al comma 7 una serie di obiettivi formativi per la

determinazione della programmazione.

Viste le finalità e le priorità indicate dalla nostra scuola, si è deciso di concentrarsi su:

• Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la

valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il

dialogo tra culture, il sostegno all’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e

della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri.

• Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano e alla lingua inglese ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning;

• Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

• Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell’arte e nella storia dell’arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione di immagini e suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori.

• Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e

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attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica.

• Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio.

• Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero

computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché

alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro.

• Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva e aperta al territorio.

• Apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni per classe o per

articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o

rimodulazione del monte-orario.

Mission

Accogliere, formare e orientare, tra esperienza ed innovazione, il cittadino d’Europa:

✓ Accogliere: conoscere e includere tutti e ognuno nella “Comunità Educante”;

✓ Esperienza: tesaurizzare l’esperienza educativa della scuola per costruire un

autentico curricolo verticale;

✓ Innovazione: continuare ed incrementare lavoro di studio, ricerca metodologica e

didattica che caratterizza la nostra istituzione per costruire un’offerta formativa

che permetta a tutti ed ad ognuno dei nostri alunni di divenire “Cittadino

d’Europa”.

Linee guida dell'Offerta Formativa

• Potenziamento delle lingue comunitarie Laboratori linguistici curriculari (in orario

obbligatorio); Laboratori linguistici opzionali

• Potenziamento della logica e delle competenze chiave Curricolo dell’Autonomia

centrato su attività logiche e approfondimenti disciplinari; Insegnamento della disciplina

degli Scacchi.

• Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale

Laboratori musicali e teatrali per la realizzazione di musical e spettacoli

L'organizzazione del curricolo

Nel rispetto della normativa attuale, la progettazione del curricolo della nostra scuola prevede

che esso sia espressione della libertà di insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo

stesso, esprima le scelte della comunità professionale e l’identità dell'Istituto Comprensivo. Il

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curricolo rappresenta per il corpo docente il punto di partenza attraverso il quale si individuano

le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più

idonee a favorire l’integrazione fra le discipline. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo

definiscono i traguardi formativi per la scuola dell’infanzia e per il I ciclo dell’istruzione.

Il Regolamento sull’Autonomia sancisce che “le istituzioni scolastiche determinano, nel Piano

dell’Offerta Formativa, il curricolo obbligatorio per i propri alunni, integrando la quota nazionale

con la quota ad esse riservata”.

La quota nazionale obbligatoria è pari all’85% del monte ore annuale delle singole discipline.

La quota oraria obbligatoria, riservata alla scuola, Curricolo dell’Autonomia, coincide con il

restante 15% e nella nostra scuola viene utilizzata:

• per attività di insegnamento transdisciplinare con l’inserimento del gioco degli scacchi;

• per nuove discipline e/o attività che favoriscano la conoscenza del territorio;

• per l’apprendimento delle lingue attraverso i laboratori di lingua inglese e tedesco.

Curricolo verticale

Il curricolo è il terreno su cui si misura concretamente la capacità progettuale di ogni scuola. Ogni

singola Istituzione scolastica dunque, è chiamata a prendere decisioni di tipo didattico ed

organizzativo, ad elaborare specifiche scelte in relazione a contenuti, metodi, organizzazione e

valutazione, con particolare attenzione alla continuità del percorso educativo dai tre ai

quattordici anni. Per la costruzione del curricolo della nostra scuola è stata necessaria una prima

fase di accordo tra istanza centrale, normativa e unitaria, ed istanza locale, pragmatica e

flessibile, avendo come riferimento i seguenti documenti:

❖ Raccomandazione del Parlamento Europeo (18.12.2006) ❖ Indicazioni Nazionali (C.M.18.4.2012) ❖ Programmi e nuovi Orientamenti

Inoltre sono stati fissati:

❖ gli obiettivi generali del processo formativo ❖ gli obiettivi di apprendimento ❖ i traguardi per lo sviluppo delle competenze per ciascuna disciplina

Assumendo come orizzonte di riferimento verso cui tendere:

❖ Quadro delle competenze chiave per l’apprendimento permanente

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Ampliamento dell'offerta formativa

Attività progettuali della scuola

“Didattica attiva tra innovazione e tradizione”

La tematica del PTOF propone l'innovazione come regola in un mondo che

cambia, conservando i valori della tradizione.

Spazi flessibili, aule laboratorio disciplinari, metodologie innovative

per lo sviluppo di competenze digitali, linguistiche ed espressive.

Avanguardie Educative

Metodologia CLIL

Potenziamento del linguaggio musicale

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Progetti scuola dell'infanzia

Titolo Breve descrizione del progetto Competenza

“Accoglienza”

Il progetto Accoglienza per la scuola

dell'infanzia prevede una festa

dell'accoglienza e un inserimento graduale

dei bambini nuovi iscritti.

Sviluppo delle

competenze sociali.

“I colori e la

creatività”

Attraverso i laboratori creativi si vuole dare

qualità alla nuova scuola attraverso una

metodologia di apprendimento dinamica e un

assetto organizzativo di stampo modulare

aperto, flessibile, polivalente.

Sviluppo delle

competenze sociali,

linguistiche,

espressive

“Feste a scuola”

Il progetto ha lo scopo di riscoprire le risorse

affettive che caratterizzano lo stare insieme,

con la partecipazione attiva, la gioia e la

condivisione e ha lo scopo di sensibilizzare ai

valori dell’accoglienza, della pace, della

solidarietà e della tradizione.

Sviluppo delle

competenze sociali e

di cittadinanza.

"English for Kids" Il progetto ha lo scopo di consentire ai

bambini di cinque anni di familiarizzare con

una seconda lingua, di scoprirne le sue

peculiarità e sonorità, divertendosi e

aprendosi ad una realtà multietnica, di

matrice europeistica e globale.

Sviluppo delle

competenze

linguistiche.

"Sport insieme" Progetto di attività motoria che consente al

bambino di apprendere la relazione con il

corpo, lo spazio, il tempo, l'energia, la

concentrazione e l'improvvisazione.

Potenziamento delle

competenze motorie

"Continuità" Il progetto si pone come obiettivo quello di

far vivere ai bambini il delicato passaggio

dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria

con serenità e consapevolezza.

Sviluppo delle

competenze sociali e

di cittadinanza.

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Progetti scuola primaria

Titolo Breve descrizione del progetto Competenza

"Scacchi a

scuola"

Gli alunni della scuola primaria, a partire

dalla classe terza, sono avviati

all'apprendimento di questo sport di cui

interessano gli aspetti meta-cognitivi,

cognitivi, affettivi, relazionali, etici e sociali,

connessi a situazioni di gioco, che

migliorano le capacità di attenzione e

concentrazione con buone ripercussioni

anche sulle relazioni tra pari.

Sviluppo delle competenze

logico-matematiche

“Green quiz”

Percorso didattico sull'importanza del riciclo

creativo in classe e della raccolta

differenziata organizzato dalla società

Penisola Verde.

Sviluppo delle competenze

sociali e civiche

"Sport di classe"

È un progetto, promosso e realizzato dal

MIUR e dal Coni, che si offre al mondo della

scuola quale risposta concretae coordinata

all’esigenza di diffondere l’educazione fisica

e sportiva fin dalla primaria per favorire i

processi educativi e formativi delle giovani

generazioni.

Potenziamento delle

competenze motorie e

sportive

“Progetto di

educazione

ambientale”

Il progetto presentato dal CMEA Sorrento

propone laboratori di paleontologia e

geologia mediante la manipolazione di

reperti autentici e lezioni interattive.

Sviluppo delle competenze

scientifiche e civiche

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“Codi-amo

Code-week”

La programmazione è il linguaggio delle

cose. Gli oggetti che noi chiamiamo smart

contengono un microprocessore che

aspetta solo di essere programmato.

Programmare è il modo più semplice per

realizzare le nostre idee e il pensiero

computazionale stimola la creatività e ci

aiuta ad affrontare e risolvere problemi di

ogni tipo

Sviluppo delle competenze

digitali

Sviluppo delle competenze

logico-matematiche

“English for

Cambridge for

YLe”

Il progetto, rivolto a tutti gli alunni

dell’Istituto, si pone nell’ ottica del curriculo

verticale attraverso metodologie educative

innovative con percorsi volti ad offrire lo

stesso tipo di certificazione linguistica a

tutti gli alunni, con il supporto di un esperto

madrelingua.

Sviluppo delle competenze

linguistiche, espressive,

comunicative e sociali

“Spuntino

salutare”

Indicazioni sullo spuntino di metà mattino a

scuola promosso dalla Regione Campania

insieme alla Seconda Università di Napoli,

all'Università "Federico II" e all'Università

"Parthenope" di Napoli.

Sviluppo delle competenze

sociali e civiche

Sviluppo di adeguate

abitudini alimentari

"Libriamoci" Progetto MIUR: Obiettivo del progetto è

quello di avvicinare il bambino/ragazzo alla

lettura, in una modalità aperta, slegata dal

programma di studio.

Sviluppo delle competenze

linguistiche nella lingua

madre

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Progetti scuola secondaria

Titolo Breve descrizione del progetto Competenza

"Libriamoci" Progetto MIUR: Obiettivo del progetto

è quello di avvicinare il

bambino/ragazzo alla lettura, in una

modalità aperta, slegata dal

programma di studio.

Sviluppo delle competenze

linguistiche nella lingua

madre

“Green quiz” Percorso didattico sull'importanza del

riciclo creativo in classe e della raccolta

differenziata organizzato dalla società

Penisola Verde.

Sviluppo delle competenze

sociali e civiche

“Codi-amo Code-week”

La programmazione è il linguaggio delle

cose. Gli oggetti che noi chiamiamo

smart contengono un microprocessore

che aspetta solo di essere

programmato. Programmare è il modo

più semplice per realizzare le nostre

idee e il pensiero computazionale

stimola la creatività e ci aiuta ad

affrontare e risolvere problemi di ogni

tipo.

Sviluppo delle competenze

digitali

Sviluppo delle competenze

logico-matematiche

"Scacchi a scuola" Apprendimento dello sport degli

scacchi di cui interessano gli aspetti

meta-cognitivi, cognitivi, affettivi,

relazionali, etici e sociali, connessi a

situazioni di gioco, che migliorano le

capacità di attenzione e concentrazione

con buone ripercussioni anche sulle

relazioni tra pari.

Sviluppo delle competenze

logico-matematiche

"Nuoto a scuola" Il progetto destinato agli alunni delle

classi prime e seconde, finanziato dal

Comune di Sorrento, si propone di

avvicinare gli studenti al nuoto.

L'esperienza acquatica racchiude dei

contenuti e degli stimoli del tutto

particolari, in quanto spinge

l'individuo a ricostruire il proprio

Potenziamento delle

competenze motorie e

sportive

Potenziamento delle

competenze sociali

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"bagaglio motorio di base" nell'acqua.

"Giochi sportivi

studenteschi"

Il progetto prevede attività sportive

promosse ed organizzate dal MIUR per

avvicinare gli alunni alla pratica

sportiva.

Potenziamento delle

competenze motorie e

sportive

"Note di ..." Il progetto intende favorire lo sviluppo

della musicalità di ciascun alunno

attraverso il canto, la pratica degli

strumenti musicali, l'ascolto, la

comprensione e la riflessione

Potenziamento delle

competenze nella pratica e

nella cultura musicale

“Giochi matematici

d’ autunno”

Competizione matematica organizzata

dal Centro di Ricerca PRISTEM

dell’Università Bocconi di Milano.

Potenziamento delle

competenze logico-

matematiche

"Progetto Clil” Il progetto propone la sperimentazione

della metodologia Clil

nell’apprendimento della geografia e

delle scienze nelle classi prime e

seconde

Sviluppo delle competenze

linguistiche nelle lingue

straniere.

"English for

Cambridge: KET"

Il progetto offre agli studenti delle

classi terze la possibilità di potenziare le

abilità comunicative con il supporto di

un esperto madrelingua e di

conseguire, al termine del corso la

Certificazione Cambridge KET.

Sviluppo delle competenze

linguistiche nelle lingue

straniere.

"Deutsch für Fit1” Il progetto offre agli studenti delle

classi terze la possibilità di potenziare le

abilità comunicative con il supporto di

un esperto madrelingua e di

conseguire, al termine del corso la

Certificazione FIT 1.

Sviluppo delle competenze

linguistiche nelle lingue

straniere.

"Il tedesco: che

spasso!"

Il progetto offre agli studenti la

possibilità di potenziare le abilità

comunicative con il supporto di un

esperto madrelingua.

Sviluppo delle competenze

linguistiche nelle lingue

straniere.

"Conosci, possiedi,

trasforma"

Progetto di counselling scolastico per

sviluppare un percorso guidato di

riflessione e ascolto sul proprio mondo

Sviluppo delle competenze

sociali, linguistiche,

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emotivo al fine di diventare più

consapevoli delle proprie qualità e

potenzialità.

espressive.

"Giovani alla ribalta"

Il progetto prevede l'attivazione di un

percorso per la realizzazione di musical

che coinvolgano tutti gli alunni delle

classi prime e terze.

Sviluppo delle competenze

sociali, linguistiche,

espressive.

Sviluppo delle competenze

nella pratica e nella cultura

musicale

“Io leggo perchè”

L’iniziativa organizzata dall’AIE, con il

patrocinio della Presidenza del

Consiglio dei Ministri e del Ministero

per i Beni e le Attività Culturali, allo

scopo di promuovere la lettura e la

cultura, e di potenziare le biblioteche

scolastiche.

Sviluppo delle competenze

linguistiche nella lingua

madre.

Orientamento

"Non è un salto nel buio"

Il progetto rivolto agli alunni delle classi terze è finalizzato a sviluppare capacità

decisionali in un'ottica di consapevolezza, di autonomia e

responsabilità nella scelta della scuola secondaria di II grado.

Sviluppo delle competenze chiave

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Uscite didattiche e viaggi di istruzione

Le visite guidate e i viaggi d’istruzione rappresentano un momento di eccezionale

arricchimento culturale degli alunni. La programmazione delle uscite didattiche

viene effettuata coerentemente al curricolo per offrire un'opportunità alternativa

di conoscenza e formazione.

Scuola primaria

Titolo Destinazione Classi Periodo

Orto botanico di Napoli Napoli II A-B-C-D Aprile 2019

Museo di Capodimonte e

Castel dell’Ovo Napoli III A- B- C- D

30 Aprile 2019

Città della Scienza Napoli IV A- B- C-D- E 9 Aprile 2019

Scavi Ercolano e MAV Ercolano (NA) V A- B- C- D- E 16 Aprile 2019

Parco del Cilento

Campobase – sport &

Adventure

Salerno V A- B- C- D- E Maggio 2019

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Scuola secondaria di I grado

Titolo Destinazione Classi Periodo

“The Canterville Ghost”

spettacolo teatrale

Teatro Augusteo-Salerno Prime, seconde e

terze

25 gennaio 2019

Città della scienza

Planetario

Napoli Terze Febbraio 2019

Napoli, centro storico Napoli Terze Aprile 2019

Viaggio d’istruzione Sicilia Seconde e Terze Maggio 2019

Orto botanico e museo

scientifico

Napoli Prime Febbraio 2019

Sorgenti di Gragnano Gragnano

(Napoli)

Prime Marzo 2019

Ville Stabiane Castellammare di Stabia

(Napoli)

Prime Aprile 2019

Viaggi d’istruzione Ischia (Napoli) Prime Maggio 2019

Napoli, centro storico Napoli Seconde Marzo 2019

Vesuvio Napoli Seconde Aprile 2019

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VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

PREMESSA

La valutazione, ai sensi del Decreto legislativo 62/2017 ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione e formazione, ha finalità formativa ed educativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli stessi, documenta lo sviluppo dell'identità personale e promuove la autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze. La valutazione è coerente con l’offerta formativa delle istituzioni scolastiche, con la personalizzazione dei percorsi e con le Indicazioni Nazionali per il curricolo. È effettuata dai docenti nell'esercizio della propria autonomia professionale, in conformità con i criteri e le modalità definiti dal collegio dei docenti e inseriti nel piano triennale dell'offerta formativa. La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza. Ciascuna istituzione scolastica può autonomamente determinare, anche in sede di elaborazione del piano triennale dell'offerta formativa, iniziative finalizzate alla promozione e alla valorizzazione dei comportamenti positivi delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti, al coinvolgimento attivo dei genitori e degli studenti, in coerenza con quanto previsto dal Regolamento di istituto, dal Patto educativo di corresponsabilità e dalle specifiche esigenze della comunità scolastica e del territorio. L’Istituzione Scolastica certifica l’acquisizione delle competenze progressivamente acquisite anche al fine di favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi. La valutazione è un elemento pedagogico fondamentale delle programmazioni didattiche, in quanto permette di seguire i progressi dell’alunno rispetto agli obiettivi e ai fini da raggiungere: il sapere, il saper fare e il saper essere. Il sapere riguarda l’acquisizione dei contenuti disciplinari, il saper fare la capacità di trasformare in azione i contenuti acquisiti e il saper essere la capacità di tradurre conoscenze e abilità in comportamenti razionali e competenze. Il processo di valutazione consta di tre momenti:

✓ valutazione diagnostica o iniziale che serve a individuare il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei prerequisiti;

✓ valutazione formativa o in itinere è finalizzata a cogliere informazioni analitiche e continue sul processo di apprendimento. Favorisce l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi all’azione didattica o predisporre interventi di recupero e rinforzo;

✓ valutazione sommativa o finale che si effettua alla fine del quadrimestre, a fine anno, al termine dell’intervento formativo, serve per accertare in che misura sono stati raggiunti gli obiettivi, ed esprimere un giudizio sul livello di maturazione dell’alunno, tenendo conto sia delle condizioni di partenza sia dei traguardi attesi.

La valutazione scolastica si attua sistematicamente durante l’anno scolastico attraverso prove di verifica variamente strutturate e alla fine dei Quadrimestri con gli scrutini. La valutazione periodica e finale degli apprendimenti, ivi compresa la valutazione dell’Esame di Stato, è espressa in decimi. L’Istituzione Scolastica, nell’ambito dell’autonomia didattica ed organizzativa, attiva

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specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di acquisizione. La valutazione è effettuata collegialmente dai docenti contitolari della classe ovvero dal consiglio di classe. I docenti che svolgono insegnamenti curricolari per gruppi di alunne e di alunni, i docenti incaricati dell'insegnamento della religione cattolica e di attività alternative all'insegnamento della religione cattolica partecipano alla valutazione delle alunne e degli alunni che si avvalgono dei suddetti insegnamenti. La valutazione è integrata dalla descrizione del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto. I docenti, anche di altro grado scolastico, che svolgono attività e insegnamenti per tutte le alunne e tutti gli alunni o per gruppi degli stessi, finalizzati all'ampliamento e all'arricchimento dell'offerta formativa, forniscono elementi conoscitivi sull'interesse manifestato e sul profitto conseguito da ciascun alunno. Le operazioni di scrutinio sono presiedute dal dirigente scolastico o da suo delegato. Sono oggetto di valutazione le attività svolte nell'ambito di “Cittadinanza e Costituzione”. La valutazione del comportamento dell'alunna e dell'alunno viene espressa collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione. I docenti di sostegno partecipano alla valutazione di tutte le alunne e gli alunni della classe; nel caso in cui a più docenti di sostegno sia affidato, nel corso dell'anno scolastico, la stessa alunna o lo stesso alunno con disabilità, la valutazione è espressa congiuntamente. Relativamente alla valutazione dell'insegnamento della religione cattolica, la valutazione delle attività alternative, per le alunne e gli alunni che se ne avvalgono, è resa su una nota distinta con giudizio sintetico sull'interesse manifestato e i livelli di apprendimento conseguiti. La certificazione delle competenze nel primo ciclo è rilasciata al termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione. La valutazione delle alunne e degli alunni con disabilità è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte nei loro PEI. Pertanto l’ammissione alla classe successiva e all’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione avviene tenendo conto del PEI. Le alunne e gli alunni con disabilità partecipano alle prove standardizzate. Il consiglio di classe o i docenti contitolari della classe possono prevedere adeguate misure compensative o dispensative per lo svolgimento delle prove e, ove non fossero sufficienti, predisporre specifici adattamenti della prova ovvero l'esonero della prova. Gli stessi sostengono le prove di esame al termine del primo ciclo di istruzione con l'uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché ogni altra forma di ausilio tecnico loro necessario, utilizzato nel corso dell'anno scolastico per l'attuazione del piano educativo individualizzato. Per lo svolgimento dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, la sottocommissione, sulla base del piano educativo individualizzato, relativo alle attività svolte, alle valutazioni effettuate e all'assistenza eventualmente prevista per l'autonomia e la comunicazione, predispone, se necessario, utilizzando le risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, prove differenziate idonee a valutare il progresso dell'alunna o dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove differenziate hanno valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma finale. Alle alunne e agli alunni con disabilità che non si presentano agli esami viene rilasciato un attestato di credito formativo. Tale attestato è comunque titolo per l'iscrizione e la frequenza della scuola secondaria di secondo grado ovvero dei corsi di istruzione e formazione professionale, ai soli fini del riconoscimento di ulteriori crediti formativi da valere anche per percorsi integrati di istruzione e formazione.

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Per le alunne e gli alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) certificati la valutazione degli apprendimenti, incluse l'ammissione e la partecipazione all'esame finale del primo ciclo di istruzione, sono coerenti con il piano didattico personalizzato predisposto nella scuola primaria dai docenti contitolari della classe e nella scuola secondaria di primo grado dal consiglio di classe. Per la valutazione delle alunne e degli alunni con DSA certificato le istituzioni scolastiche adottano modalità che consentono all'alunno di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento conseguito, mediante l'applicazione delle misure dispensative e degli strumenti compensativi indicati nel piano didattico personalizzato. Per l'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione la commissione può riservare alle alunne e agli alunni con DSA tempi più lunghi di quelli ordinari. Per tali alunne e alunni può essere consentita l’utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici solo nel caso in cui siano già stati impiegati per le verifiche in corso d'anno o comunque siano ritenuti funzionali allo svolgimento dell'esame, senza che venga pregiudicata la validità delle prove scritte. Per l'alunna o l'alunno la cui certificazione di disturbo specifico di apprendimento prevede la dispensa dalla prova scritta di lingua straniera, in sede di Esame di Stato, la sottocommissione stabilisce modalità e contenuti della prova orale sostitutiva della prova scritta di lingua straniera. In casi di particolare gravità del disturbo di apprendimento, anche in comorbilità con altri disturbi o patologie, risultanti dal certificato diagnostico, l'alunna o l'alunno, su richiesta della famiglia e conseguente approvazione del consiglio di classe, è esonerato dall'insegnamento delle lingue straniere e segue un percorso didattico personalizzato. In sede di Esame di Stato sostiene prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, con valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma. Le alunne e gli alunni con DSA partecipano alle prove standardizzate. Per lo svolgimento delle suddette prove il consiglio di classe può disporre adeguati strumenti compensativi coerenti con il piano didattico personalizzato. Le alunne e gli alunni con DSA dispensati dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati dall'insegnamento della lingua straniera non sostengono la prova nazionale di lingua inglese. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami del primo ciclo e nelle tabelle affisse all'albo di istituto non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove. Il Collegio dei Docenti approva e delibera modalità e criteri per la formulazione del giudizio sintetico sul comportamento e del giudizio descrittivo del processo formativo, e ancora per l’attribuzione delle valutazioni degli apprendimenti in riferimento a conoscenze, abilità, competenze disciplinari.

Per l’Esame di Stato Il Collegio Docenti approva e delibera:

✓ i criteri di assegnazione del voto di ammissione; ✓ i criteri di correzione delle prove scritte; ✓ i criteri di valutazione del colloquio orale; ✓ i criteri di attribuzione del voto finale; ✓ i criteri di attribuzione della “Lode”.

L’informazione circa il processo di apprendimento e gli esiti della valutazione sono comunicati alle famiglie tramite il “Documento di Valutazione” consegnata periodicamente ai genitori (prima decade di febbraio e dopo il termine delle lezioni). Durante il corso dell’anno scolastico, i colloqui in orario antimeridiano e, se necessario, le comunicazioni tramite lettera/mail o diario, costituiscono uno strumento ulteriore di informazione per le famiglie sull’andamento scolastico dei propri figli. In sede di colloquio sono rese eventuali comunicazioni aggiuntive (nota informativa per la famiglia) per le famiglie degli alunni ammessi alla classe successiva con alcune

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carenze e che, pertanto, dovranno esercitarsi durante il periodo estivo. L’impegno sarà verificato ad inizio anno scolastico.

Scuola dell’Infanzia La verifica si attua mediante osservazioni sistematiche, schede, giochi motori, grafici, attività manuali. Il Collegio dei Docenti definisce ed approva le griglie, presenti all’interno del presente Fascicolo, per l'osservazione periodica dell'apprendimento e per la valutazione delle competenze raggiunte dai bambini alla fine del percorso formativo.

Scuola Primaria Le prove di verifica riguardano osservazioni sistematiche dei comportamenti, rappresentazioni grafiche, esercitazioni individuali orali e scritte, schede strutturate e semi-strutturate, domande a completamento, effettuate, in genere, alla fine di ogni argomento preso in esame. Al fine di ottenere omogeneità nelle valutazioni disciplinari, di rendere trasparente l’azione valutativa della scuola e di avviare gli alunni alla consapevolezza del significato attribuito al voto espresso in decimi, i docenti della stessa disciplina concordano ed esplicitano in forma scritta, attraverso griglie di misurazione predisposte per le singole discipline, i criteri di valutazione in base a indicatori e descrittori condivisi. Il Collegio approva e delibera le griglie di valutazione disciplinari con i relativi obiettivi di apprendimento e descrittori di valutazione. Le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, l'istituzione scolastica, nell'ambito dell'autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento. I docenti della classe in sede di scrutinio, con decisione assunta all'unanimità, possono non ammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione. Per quanto riguarda le novità sulle Prove Invalsi per la scuola Primaria, l'articolo 4 del decreto legislativo n. 62/2017 conferma la presenza della prova d'italiano e matematica nelle classi II e V Primaria e introduce, solo nella classe quinta, una prova di inglese finalizzata ad accertare il livello di ogni alunna e alunno rispetto alle abilità di comprensione di un testo letto o ascoltato e di uso della lingua, coerente con il QCER, Quadro Comune Europeo di Riferimento delle lingue.

Scuola Secondaria di I Grado Ai fini della validità dell'anno scolastico, per la valutazione finale delle alunne e degli alunni è richiesta la frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, definito dall'ordinamento della scuola secondaria di primo grado, da comunicare alle famiglie all'inizio di ciascun anno. Rientrano nel monte ore personalizzato di ciascun alunno tutte le attività oggetto di valutazione periodica e finale da parte del consiglio di classe. Il Collegio dei Docenti delibera le deroghe al suddetto limite, di seguito riportate, purché la frequenza fornisca al Consiglio di Classe sufficienti elementi per procedere alla valutazione. Nel caso in cui non sia possibile procedere alla valutazione, il Consiglio di Classe accerta e verbalizza, nel rispetto dei criteri definiti dal Collegio dei Docenti, la non validità dell’anno scolastico e delibera, conseguentemente, la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del primo ciclo di istruzione. Deroghe previste per casi eccezionali, certi e documentati 1. gravi motivi di salute adeguatamente documentati; 2. terapie e/o cure programmate;

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3. partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I. L’ammissione o non ammissione alla classe successiva viene deliberata in sede collegiale da tutti gli insegnanti contitolari. Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe successiva o all'esame conclusivo del primo ciclo. Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino carenze nell'acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più' discipline, l'istituzione scolastica, nell'ambito dell'autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento. Nella deliberazione il voto dell'insegnante di religione cattolica, per le alunne e gli alunni che si sono avvalsi dell'insegnamento della religione cattolica, è espresso secondo quanto previsto dal punto 2.7 del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1985, n. 751; il voto espresso dal docente per le attività alternative, per le alunne e gli alunni che si sono avvalsi di detto insegnamento, se determinante, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale. Il voto di ammissione all'esame conclusivo del primo ciclo è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall'alunna o dall'alunno. Per quanto riguarda la scuola Secondaria di primo grado, l'articolo 7 del decreto legislativo n. 62/2017 prevede importanti novità per le prove Invalsi a conclusione del primo ciclo d'istruzione. Le prove non sono più parte integrante dell'esame di Stato, ma rappresentano un momento distinto del processo valutativo conclusivo del primo ciclo di istruzione. Esse riguardano italiano, matematica e inglese e fanno riferimento ai traguardi di sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni nazionali per il curricolo. Tali rilevazioni sono effettuate nella classe terza della scuola secondaria di primo grado. Per la prova di inglese, l'INVALSI accerta i livelli di apprendimento attraverso prove di posizionamento sulle abilità di comprensione e uso della lingua, coerenti con il Quadro comune di riferimento europeo per le lingue. Le prove Invalsi si svolgeranno entro il mese di aprile e saranno somministrate mediante computer. La partecipazione alle prove Invalsi sarà un requisito indispensabile per l'ammissione all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo d'istruzione, per le alunne e gli alunni risultati assenti per gravi motivi documentati, valutati dal consiglio di classe, sarà prevista una sessione suppletiva per l'espletamento delle prove. I livelli, in forma descrittiva, conseguiti da ogni alunna e alunno nelle prove di italiano e matematica saranno allegati, a cura di Invalsi, alla certificazione delle competenze, unitamente alla certificazione delle abilità di comprensione e uso della lingua inglese. Le azioni relative allo svolgimento delle rilevazioni nazionali costituiscono per le istituzioni scolastiche attività ordinarie d'istituto.

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SCUOLA DELL’INFANZIA Griglie di osservazione per la valutazione

SEZIONE: ANNI 3 ANNO SCOLASTICO 2017/18

COGNOME NOME

CAMPI DI ESPERIENZA COMPETENZE

IL SE' E L'ALTRO Fase intermedia Fase finale Aspetta il proprio turno Rispetta le regole principali Condivide i giocattoli Cerca uno o più compagni per giocare Reperisce il materiale necessario Esegue semplici consegne Ha autonomia igieniche di base

IL CORPO IN MOVIMENTO Fase intermedia Fase finale Corre in sicurezza Sale le scale Supera piccoli ostacoli Tira e afferra la palla Utilizza correttamente pennarelli e pennelli Utilizza correttamente le forbici

IMMAGINI, SUONI, COLORI Fase intermedia Fase finale Manipola esplora il materiale da disegno Riconosce i suoni e i rumori quotidiani Realizza giochi che richiedono di contare Rappresenta la figura umana Mima alcune azioni Canta semplici canzoni Ripete semplici ritmi Riconosce suoni e rumori Mostra interesse nel racconto

I DISCORSI E LE PAROLE Fase intermedia Fase finale Pronuncia correttamente le parole

Identifica i colori primari

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30

LA CONOSCENZA DEL MONDO Fase intermedia Fase finale

Nomina correttamente le parti del corpo

Distingue il giorno dalla notte

Descrive ciò che osserva

Riconosce ed imita alcuni animali

Adotta norme relative all'alimentazione

Pone domande su ciò che lo circonda

Identifica le condizioni meteo

Riconosce alcune piante

LEGENDA: Obiettivo Raggiunto: R

Obiettivo Parzialmente Raggiunto: P R

Obiettivo non Raggiunto: N R

Obiettivo Non Verificato: N V

SEZIONE: ANNI 4 ANNO SCOLASTICO 2017/18

COGNOME NOME

CAMPI DI ESPERIENZA COMPETENZE

IL SE' E L'ALTRO Fase intermedia Fase finale Riordina il materiale E' in grado di vestirsi e svestirsi Porta a termine i compiti assegnati Rispetta le regole del gioco Collabora con i compagni Partecipa alle attività di gruppo Esprime i sentimenti Gioca con un amico in particolare Chiede aiuto nel completare un compito

Riconosce oggetti uguali

Partecipa ad una conversazione

Completa semplici sequenze

Conta fino a 5

Riconosce i concetti topologici (dentro-fuori-sopra-sotto etc.)

Pone domande su cose o persone.

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IL CORPO IN MOVIMENTO Fase intermedia Fase finale Manipola correttamente gli oggetti Apre e chiude bottoni e tappi Salta in modo coordinato Salta con un piede sopra

Utilizza correttamente le forbici

IMMAGINI, SUONI, COLORI

Usa materiali per costruire

Disegna una figura umana con le tre parti principali: testa, busto, arti.

Disegna rappresentazione con dettagli

Assume un ruolo nella drammatizzazione

Memorizza canzoni

Rispetta i momenti di silenzio

Esegue movimenti sequenziali

Identifica suoni e rumori

Coordina movimenti con i compagni

I DISCORSI E LE PAROLE Fase intermedia Fase finale

Riordina sequenze di storie

Ascolta con interesse i racconti

Formula frasi corrette

Mostra interesse nel raccontare

Narra eventi

Pone domande e ascolta le risposte

Conta in sequenza fino a 10

Memorizza rime e poesie

Descrive immagini

Si esprime con il disegno

Usa i termini giorno-sera-notte

Utilizza correttamente i termini: uguale-diverso, aperto-chiuso, alto-basso, prima-dopo, etc.

Raggruppa e ordina gli oggetti in base a colore, forma e dimensione.

Comunica emozioni e sentimenti

LA CONOSCENZA DEL MONDO Fase intermedia Fase finale

Registra ciò che osserva

Osserva ciò che lo circonda

Accetta un incarico per la cura delle piante.

Riconosce i cambiamenti del tempo

Adotta le regole del riciclo del materiale

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LEGENDA: Obiettivo Raggiunto: R

Obiettivo Parzialmente Raggiunto: P R

Obiettivo non Raggiunto: N R

Obiettivo Non Verificato: N V

SEZIONE: ANNI 5 ANNO SCOLASTICO 2017/18

COGNOME NOME

CAMPI DI ESPERIENZA-COMPETENZE

IL SE' E L'ALTRO Fase intermedia Fase finale

Svolge le attività quotidiane in autonomia

Partecipa a progetti comuni.

Lavora autonomamente.

Porta a termine le consegne.

Prende l'iniziativa nel gioco e nel lavoro.

IL CORPO IN MOVIMENTO Fase intermedia Fase finale

Afferra e lancia la palla.

Manifesta una corretta lateralizzazione.

Ha una buona coordinazione della mano.

Ha una buona coordinazione globale del movimento.

IMMAGINI, SUONI, COLORI Fase intermedia Fase finale

Rappresenta la figura umana con capelli, mani e otto parti.

Disegna il viso con molti dettagli.

Sperimenta tecniche e materiali di propria iniziativa.

Usa materiali per costruire oggetti tridimensionali.

Interpreta personaggi di una drammatizzazione di gruppo.

Si muove liberamente con la musica.

Identifica e riproduce suoni e rumori.

Riproduce ritmi e alterna suoni e pause.

I DISCORSI E LE PAROLE Fase intermedia Fase finale

Rispetta il ritmo della conversazione

Usa correttamente il tempo dei verbi

Risponde adeguatamente alle domande.

Risponde adeguatamente ai concetti che richiedano i concetti di ieri-oggi-domani.

Gioca con le rime.

Usa la scrittura spontanea.

Riconosce alcune lettere e alcune scritte.

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Associa alcune parole all'immagine.

Riconosce il proprio nome scritto.

Distingue e raggruppa oggetti uguali e diversi.

Identifica e raggruppa in base ad un criterio.

Identifica, nomina e riproduce il cerchio, il quadrato ed il rettangolo.

Utilizza correttamente i concetti topologici di piccolo -grande, leggero-pesante,lungo-corto.

Usa in modo corretto i comparativi: maggiore-minore o uguale.

Conta in sequenza fino a 10.

LA CONOSCENZA DEL MONDO Fase intermedia Fase finale

Realizza e comprende piccole esperienze.

Conosce le funzioni delle diverse parti del corpo.

Riconosce le caratteristiche delle stagioni dell'anno.

Conosce il ruolo dell'acqua e della luce.

Compie misurazioni usando strumenti conosciuti, ricostruendo ed elaborando successioni, confrontando quantità e dimensioni.

Raggruppa e ordina gli oggetti secondo criteri diversi(colore,forma,grandezza...)

LEGENDA: Obiettivo Raggiunto: R

Obiettivo Parzialmente Raggiunto: P R

Obiettivo non Raggiunto: N R

Obiettivo Non Verificato: N V

DESCRITTORI PER LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA

IL SE’ E L’ALTRO IL CORPO E IL MOVIMENTO

IMMAGINI, SUONI E COLORI

I DISCORSI E LE PAROLE

CONOSCENZA DEL MONDO

LIVELLO

Il bambino ha instaurato rapporti positivi con i pari e con gli adulti, partecipa e collabora alle attività di gruppo, rispetta le regole riconoscendo e dando valore ad identità differenti dalle sue.

Il bambino riconosce la globalità del corpo e le parti che lo Compongono. Sperimenta schemi posturali e motori e li applica nei giochi, orientandosi nello spazio e riconoscendo la propria lateralità.

Il bambino si esprime con produzioni grafico-pittoriche e usa appropriatamente diverse tecniche e materiali. Produce suoni, canti e ritmi con il corpo e con semplici strumenti.

Il bambino si esprime con chiarezza e usa la lingua madre con ricchezza di lessico e creatività. Riconosce e riproduce segni grafici e simbolici. Ascolta, comprende e rappresenta brevi storie.

Ha sviluppato buone capacità di ordinamento, raggruppamento, classificazione secondo criteri, identifica qualità e proprietà. Usa i numeri e conta entro la decina.

A

avanzato

Il bambino interagisce con i pari e con gli adulti, riconosce e rispetta le regole.

Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale

Il bambino ha interiorizzato i primi alfabeti musicali, utilizzando simboli per codificare i

Il bambino si esprime con un linguaggio corretto, si avvicina alla lingua scritta, esplora e

Il bambino sa discriminare, abbinare e raggruppare oggetti. Conosce i concetti spazio-

B

intermedio

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comunicativo e interagisce con gli altri nei giochi di movimento, inclusione e integrazione.

suoni. Usa tecniche diverse nelle varie attività in modo spontaneo e guidato.

sperimenta prime forme di comunicazione. Ascolta e comprende brevi storie.

temporali e si orienta sulla base di indicazioni. Riconosce i numeri e li associa alla quantità.

Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, ma non ha ancora raggiunto la piena accettazione delle regole e nei rapporti interpersonali incontra qualche difficoltà.

Il bambino percepisce e riconosce il potenziale comunicativo ed espressivo della propria corporeità.

Il bambino utilizza, se guidato, materiali, strumenti e tecniche espressive. Interiorizza i primi alfabeti musicali.

Il bambino esprime con un linguaggio semplice bisogni, sentimenti e pensieri. Ascolta brevi storie e le ripete se motivato.

Il bambino conosce e discrimina la successione delle azioni, raggruppa ed ordina oggetti e materiali con diversi criteri. Riconosce i numeri ma li associa alla quantità solo se opportunamente guidato.

C

base

Il bambino ha difficoltà a relazionarsi pienamente con il gruppo, preferendo il rapporto individuale.

Il bambino osserva il proprio corpo e lo usa come strumento di socializzazione.

Il bambino riconosce i colori, usa le tecniche di base se guidato. Riconosce i primi alfabeti musicali.

Il bambino si esprime con un linguaggio elementare e poco articolato, e con lessico essenziale. Ha tempi di attenzione e di ascolto ancora brevi.

Il bambino descrive i fenomeni osservati ma evidenzia ancora difficoltà nel raggruppare ed ordinare oggetti. Riconosce i numeri solo se guidato.

D

iniziale

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SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA I GRADO

DESCRITTORI PER L’ATTRIBUZIONE DELLE VALUTAZIONI DEGLI APPRENDIMENTI

In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari

DESCRITTORI VOTO Conoscenze complete e approfondite, abilità corrette e sicure di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e puntuale, applicazione sicura e autonoma di concetti, regole e procedure, in situazioni anche nuove, esposizione chiara, fluida e ben articolata, con lessico corretto, vario e linguaggio specifico appropriato, capacità di organizzazione, rielaborazione e sintesi appropriata con spunti creativi e originali. Capacità di operare collegamenti tra discipline e di stabilire relazioni.

10

Conoscenze complete e approfondite, abilità corrette di lettura e scrittura, soddisfacente capacità di comprensione e di analisi, applicazione autonoma di concetti, regole e procedure, esposizione chiara e ben articolata, con lessico corretto e linguaggio specifico appropriato, capacità di organizzazione, rielaborazione e sintesi appropriata con apporti critici originali. Capacità di operare collegamenti tra discipline.

9

Conoscenze complete, abilità corrette di lettura e scrittura, capacità di comprensione precisa e sicura, applicazione autonoma di concetti, regole e procedure, in situazioni via via più complesse, esposizione chiara, precisa e articolata, capacità di sintesi appropriata con apporti critici personali anche apprezzabili.

8

Conoscenza corretta dei nuclei fondamentali delle discipline, abilità solide di lettura e scrittura, capacità di comprensione globale, applicazione sostanzialmente sicura di concetti, regole e procedure senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione chiara e abbastanza precisa, sintesi parziale con alcuni spunti critici.

7

Conoscenza accettabile dei contenuti disciplinari, abilità essenziali di lettura e scrittura, capacità di comprensione elementare, applicazione di concetti, regole e procedure senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione in forma sostanzialmente corretta, lessico povero ma appropriato, imprecisione nell’effettuare sintesi con qualche spunto di autonomia di rielaborazione delle conoscenze acquisite.

6

Conoscenza parziale dei minimi contenuti disciplinari, ma tali da consentire un graduale recupero, abilità di lettura e di scrittura ancora incerte, ma in graduale miglioramento rispetto alla situazione di partenza, capacità di comprensione scarsa, applicazione di concetti, regole e procedure scorretta e con errori, esposizione ripetitiva e imprecisa, povertà lessicale. Scarsa autonomia di rielaborazione delle conoscenze acquisite.

5

Conoscenze frammentarie e incomplete, stentata capacità di comprensione e di analisi, difficoltosa applicazione di concetti, regole e procedure, esposizione superficiale e carente, povertà lessicale con utilizzo di termini ripetitivi e generici. Scarsa autonomia di rielaborazione delle conoscenze acquisite.

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SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

(Nuovo modello di certificazione delle competenze – Nota MIUR n. 2000 del 23/02/2017)

Il Dirigente Scolastico

Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi definiti dal Consiglio di classe in sede di scrutinio finale Tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione

CERTIFICA

che l’alunn … ….......................................................…………………………………………………………………..........., nat … a………...........................…………………………………………………... il ………………………….........................., ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / ….. la classe .… sez. …, con orario settimanale di …. ore; ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati. Livello

Indicatori esplicativi

A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.

B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.

D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

Competenze chiave europee

Competenze dal Profilo dello

studente al termine del primo ciclo di istruzione

Livello

1 Comunicazione nella madrelingua

Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere e produrre enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

2 Comunicazione nelle lingue straniere

E’ in grado di esprimersi in lingua inglese a livello elementare (A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento) e, in una seconda lingua europea, di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana. Utilizza la lingua inglese anche con le tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

3 Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

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Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per analizzare dati e fatti della realtà e per verificare l’attendibilità di analisi quantitative proposte da altri. Utilizza il pensiero logico-scientifico per affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi. Ha consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse.

4 Competenze digitali

Utilizza con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare le informazioni in modo critico. Usa con responsabilità le tecnologie per interagire con altre persone.

5

Imparare ad imparare

Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di organizzare nuove informazioni. Si impegna in nuovi apprendimenti in modo autonomo.

6 Competenze sociali e civiche

Ha cura e rispetto di sé e degli altri come presupposto di uno stile di vita sano e corretto. E’ consapevole della necessità del rispetto di una convivenza civile, pacifica e solidale. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato, da solo o insieme ad altri.

7 Spirito di iniziativa e imprenditorialità

Ha spirito di iniziativa ed è capace di produrre idee e progetti creativi. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. E’ disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

8

Consapevolezza ed espressione culturale

Riconosce ed apprezza le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

Si orienta nello spazio e nel tempo e interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime e dimostra interesse per gli ambiti motori, artistici e musicali.

9

L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a: ........................................................................................................................................................................

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SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA I GRADO

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Elaborata in base agli indicatori contenuti nello Statuto delle studentesse e degli studenti e nel Patto di corresponsabilità della scuola.

INDICATORE A. FREQUENZA DESCRITTORI ✓ ASSENZE ✓ RITARDI

INDICATORE B. IMPEGNO DESCRITTORI ✓ ASSIDUITÀ ✓ CURA DEL PROPRIO

MATERIALE ✓ PARTECIPAZIONE

INDICATORE C. RISPETTO DELLE PERSONE

DESCRITTORI ✓ ADULTI ✓ COETANEI

INDICATORE D. RISPETTO DELL'AMBIENTE SCOLASTICO

DESCRITTORI ✓ UTILIZZO DELLE STRUTTURE E DEGLI STRUMENTI

✓ OSSERVANZA DELLE DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE

✓ OSSERVANZA DELLE NORME DI SICUREZZA

DESCRITTORI GIUDIZIO SINTETICO A. Frequenza assidua. B. Impegno lodevole, partecipazione critica ed utilizzo consapevole del proprio materiale. C. Rispetto scrupoloso delle persone, relazioni positive all’interno del gruppo con spirito di iniziativa e capacità di mediare tra le proprie e le altrui esigenze, discrimine dei comportamenti non idonei. D. Responsabilità nell'utilizzo delle strutture e degli strumenti, ottima osservanza delle disposizioni e delle norme di sicurezza. Nessuna nota disciplinare.

ECCELLENTE 10

A. Frequenza assidua. B. Impegno elevato, partecipazione attiva ed utilizzo appropriato del proprio materiale. C. Rispetto pieno delle persone, relazioni positive all’interno del gruppo

con spirito di iniziativa e capacità di mediare tra le proprie e le altrui esigenze. D. Cura e rispetto nell'utilizzo delle strutture e degli strumenti, ottima osservanza delle disposizioni e delle norme di sicurezza. Nessuna nota disciplinare.

OTTIMO 9

A. Frequenza regolare. B. Impegno costante, partecipazione propositiva ed utilizzo appropriato del proprio materiale. C. Rispetto costante delle persone, relazioni positive all’interno del gruppo. D. Cura e rispetto nell'utilizzo delle strutture e degli strumenti, buona

DISTINTO 8

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La valutazione del comportamento dell'alunna e dell'alunno viene espressa collegialmente dai docenti

attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione. Il voto di comportamento

assegnato dal Consiglio di classe scaturisce dalla valutazione del comportamento complessivo dell’alunno,

ivi compresa la frequenza, salvo il caso di assenze giustificate. Declinato in tutti gli aspetti

comportamentali e metacognitivi contribuisce a creare il quadro complessivo delle Competenze raggiunte

dall’alunno, e confluisce nei vari aspetti nel Certificato delle competenze. La decisione di ammettere o no

un alunno alla classe successiva non può limitarsi al solo ambito didattico - disciplinare, ma va

contestualizzata e riferita alla situazione di partenza dell’alunno, al suo percorso scolastico, alla situazione

socio-culturale. Tali aspetti, infatti, non sono ascrivibili alla mera votazione numerica conseguita, ma

investono un campo ben più ampio e complesso, quello della sfera educativa e sociale. Il voto di

comportamento non viene computato nella media di ammissione alla classe successiva e di ammissione

all’Esame di Stato.

osservanza delle disposizioni e delle norme di sicurezza. Rare note disciplinari. A. Frequenza discontinua, ritardi reiterati B. Impegno, partecipazione e cura del proprio materiale adeguati. C. Rispetto costante delle persone, relazioni corrette all’interno del gruppo. D. Cura nell'utilizzo delle strutture e degli strumenti, buona osservanza delle disposizioni e delle norme di sicurezza. Note disciplinari in qualche materia.

BUONO 7

A. Frequenza irregolare. B. Impegno discontinuo, partecipazione limitata e scarsa cura del proprio materiale. C. Rispetto parziale delle persone, relazioni non sempre corretto all’interno del gruppo. D. Utilizzo inadeguato delle strutture e degli strumenti, diffusa inosservanza delle disposizioni e delle norme di sicurezza. Note disciplinari in molte materie e in momenti non strutturati, applicazione di provvedimenti del Regolamento di Disciplina.

SUFFICIENTE 6

La votazione insufficiente può essere attribuita dal Consiglio di Classe soltanto in presenza di comportamenti di particolare e oggettiva gravità e solo applicando il Regolamento di Disciplina (D.P.R. 249 del 24 giugno 1998 e D.L. 62 del 13 aprile 2017 com. 2).

INSUFFICIENTE 5

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AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA E ALL’ESAME DI STATO

Risultano non ammessi alla classe successiva e all’Esame di Stato (per le classi terze della Scuola

Secondaria), gli studenti che presentano:

• insufficienza non grave (voto: 5) in cinque discipline

• insufficienza grave (voto: 4) in tre discipline

La valutazione terrà conto:

• della frequenza scolastica

• dei livelli di partenza degli alunni

• degli obiettivi raggiunti

• della partecipazione alla vita scolastica

• della partecipazione e risultati ottenuti in Progetti di Ampliamento dell’offerta formativa

del comportamento.

I livelli di partenza e gli obiettivi raggiunti saranno monitorati attraverso test d’ingresso, in itinere e finali;

laddove lo studente dovesse riportare insufficienze tali da non compromettere l’ammissione alla classe

successiva, verrà trasmesso, insieme alla scheda di valutazione, il prospetto delle insufficienze da

recuperare durante le vacanze estive.

Ai fini della validità dell’anno scolastico, per procedere alla valutazione finale di ciascun alunno è richiesta

la frequenza di almeno ¾ dell’orario personalizzato. Il mancato conseguimento del limite minimo di

frequenza comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o

all’esame di Stato (art. 14, del DPR N. 122/2009). Le deroghe al suddetto limite minimo di assenza previsti

per casi eccezionali, certi e documentati sono di seguito riportate:

1) Gravi motivi di salute adeguatamente documentati;

2) Terapie e o cure programmate;

3) Partecipazione ad attività sportive agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.

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41

INFORMATIVA PER LA FAMIGLIA

Ai Genitori dell’alunno/a ____________________ della classe _____

Gent.mo /a Signore/a _____________________________________________

Le comunico che suo/a figlio/a, ______________________________________,

pur essendo stato ammesso alla classe successiva, presenta carenze nelle seguenti

discipline:

MATERIA LIEVE GRAVE ITALIANO STORIA GEOGRAFIA MATEMATICA SCIENZE INGLESE TEDESCO ARTE E IMMAGINE TECNOLOGIA MUSICA EDUCAZIONE FISICA RELIGIONE

Pertanto, durante la pausa estiva e prima della ripresa delle lezioni del prossimo

anno, deve esercitarsi nello studio per affrontare con più sicurezza i successivi

impegni scolastici e per colmare le lacune presenti.

I risultati saranno verificati all’inizio del prossimo anno scolastico.

Sorrento, ___ _/_______/___________

Firma del Coordinatore di Classe Firma di un genitore

_______________________________ _____________________

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42

ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL I CICLO DI ISTRUZIONE

L'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione è finalizzato a verificare le conoscenze, le abilità e

le competenze acquisite dall'alunna o dall'alunno anche in funzione orientativa. Presso le istituzioni

scolastiche del sistema nazionale di istruzione è costituita la commissione d'esame, articolata in

sottocommissioni per ciascuna classe terza, composta dai docenti del consiglio di classe. Per ogni

istituzione scolastica svolge le funzioni di Presidente il dirigente scolastico, o un docente collaboratore del

dirigente individuato ai sensi dell'articolo 25, comma 5, del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, in

caso di assenza o impedimento o di reggenza di altra istituzione scolastica. L'esame di Stato è costituito da

tre prove scritte ed un colloquio, valutati con votazioni in decimi. La commissione d'esame predispone le

prove d'esame ed i criteri per la correzione e la valutazione. Le prove scritte, finalizzate a rilevare le

competenze definite nel profilo finale dello studente secondo le Indicazioni nazionali per il curricolo,

sono:

a) prova scritta di italiano o della lingua nella quale si svolge l'insegnamento, intesa ad accertare la

padronanza della stessa lingua;

b) prova scritta relativa alle competenze logico matematiche;

c) prova scritta, relativa alle competenze acquisite, articolata in una sezione per ciascuna delle lingue

straniere studiate.

Le prove delle Lingue Comunitarie sono svolte nello stesso giorno.

Il colloquio è finalizzato a valutare le conoscenze descritte nel profilo finale dello studente secondo le

Indicazioni nazionali, con particolare attenzione alla capacità di argomentazione, di risoluzione di

problemi, di pensiero critico e riflessivo, nonché il livello di padronanza delle competenze di cittadinanza,

delle competenze nelle lingue straniere. Per i percorsi ad indirizzo musicale, nell'ambito del colloquio è

previsto anche lo svolgimento di una prova pratica di strumento. La commissione d'esame delibera, su

proposta della sottocommissione, la valutazione finale complessiva espressa con votazione in decimi,

derivante dalla media, arrotondata all'unità superiore per frazioni pari o superiori a 0,50. tra il voto di

ammissione e la media dei voti delle prove e del colloquio. L'esame si intende superato se il candidato

consegue una votazione complessiva di almeno sei decimi.

Ai candidati che conseguono il punteggio finale di dieci decimi può essere assegnata la Lode da parte

della Commissione plenaria con proposta della Sottocommissione esaminatrice assunta con decisione

all'unanimità dei docenti della Sottocommissione.

Il voto Dieci con Lode può essere proposto per:

• ottimo livello di competenze conseguito nel triennio;

• particolare padronanza e autonomia nella gestione della prova d’esame;

• tutti 10 nelle prove d’esame.

L'esito dell'esame per i candidati privatisti tiene conto della valutazione attribuita alle prove scritte e al

colloquio. Per le alunne e gli alunni risultati assenti ad una o più prove, per gravi motivi documentati,

valutati dal consiglio di classe, la commissione prevede una sessione suppletiva d'esame. Gli esiti finali

degli esami sono resi pubblici mediante affissione all'albo della scuola.

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43

CRITERI DI VALUTAZIONE

DELLE PROVE DELL'ESAME CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO

Per la prova di italiano verranno valutate:

• pertinenza alla traccia e alla natura del testo;

• correttezza ortografica, sintassi, lessico e forma appropriata;

• organicità e coerenza, considerazioni e riflessioni personali.

Per la prova di matematica verranno valutate:

• la conoscenza, l’applicazione di regole e proprietà in ambito geometrico e algebrico;

• il procedimento risolutivo;

• l’uso dei linguaggi specifici.

Per la prova delle lingue straniere (inglese e tedesco) verranno valutate per il questionario:

• la comprensione del testo;

• la formulazione delle risposte inerenti al testo;

• l’elaborazione delle risposte personali;

• la competenza ortografica, grammaticale e lessicale.

Per la prova delle lingue straniere (inglese e tedesc0) verranno valutate per la lettera:

• l’impostazione grafica;

• l’attinenza alla traccia, la scorrevolezza, l’organicità e l’originalità dell’elaborato;

• la competenza ortografica, grammaticale, lessicale e comunicativa,

Per il colloquio orale verranno valutate:

• l’acquisizione delle conoscenze;

• la coerenza, la correttezza e l’efficacia espositiva;

• la capacità di rielaborare i contenuti;

• la capacità di operare collegamenti.

Il colloquio orale sarà condotto tenendo conto delle capacità e della personalità di ciascun alunno. Per gli

alunni più preparati il colloquio potrà avere carattere pluri ed interdisciplinare. Per gli altri si inizierà con

un argomento a scelta in una delle discipline curricolari, oppure si prenderà spunto dagli elaborati scritti,

dalla lettura di un brano o di un articolo di giornale, per mettere a proprio agio il candidato. In un secondo

momento ciascun docente potrà inserirsi nel colloquio con domande finalizzate a verificare le capacità di

collegamento dei contenuti ed eventualmente di rielaborazione personale.

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44

Valutazione della prova scritta d'italiano

INDICATORE 10 9 8 7 6 5-4

CONTENUTO

1) Rispondenza alla

traccia e alle

caratteristiche

testuali

2) Chiarezza e

organicità

dell’esposizione

3) Ricchezza di

contenuti ed

elaborazione

personale

Svolgimento

pertinente

Pieno rispetto

della tipologia

testuale

Struttura

chiara,

completa e

ben articolata

Contenuto

completo e

originale

Capacità

critiche

Svolgimento

pertinente

Pieno rispetto

della tipologia

testuale

Struttura

chiara,

completa e

ben articolata

Contenuto

completo

Capacità di

analisi

Svolgimento

pertinente

Rispetto della

tipologia

testuale

Struttura

completa

Contenuto

esauriente

Uso di logica e

ragionamento

Svolgimento e

rispetto della

tipologia

testuale

sostanzialment

e corretti

Struttura

adeguata

Contenuto

aderente alla

traccia

Svolgimento

e rispetto

della

tipologia

testuale

essenziale

Struttura

semplice

con qualche

incertezza

Contenuto

generico

Svolgimento

parziale

Svolgimento

non

rispondente

alle

consegne

ORTOGRAFIA

MORFOSINTASSI

Ortografia

corretta

Sintassi ben

articolata uso

corretto di

concordanze,

pronomi,

tempi e modi

verbali,

connettivi,

punteggiatura

Ortografia

corretta

Sintassi ben

articolata uso

corretto di

concordanze,

pronomi,

tempi e modi

verbali,

connettivi,

punteggiatura

Ortografia

corretta

Sintassi corretta con qualche imprecisione

Ortografia

complessivame

nte corretta

Sintassi

semplice e

generalmente

corretta

Ortografia

non sempre

corretta

Sintassi

semplice,

talvolta

imprecisa

Numerosi

errori di

ortografia

Sintassi

difficoltosa

Gravi errori

ortografici e

sintattici

LESSICO Appropriato,

ricco e vario

Appropriato e

vario

Appropriato Adeguato Semplice Povero e

ripetitivo

INDICATORI PUNTEGGIO

Rispondenza alla traccia e pertinenza al genere testuale 0-2

Organizzazione del testo 0-1

Ricchezza di contenuti ed elaborazione personale 0-3

Correttezza ortografica e morfo-sintattica 0-3

Lessico 0-1

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45

Valutazione prova scritta di matematica

DESCRITTORI VOTI

1 Completa compiti di lavoro guidati e semplici in situazioni didattiche ormai familiarizzate

6

2 Completa compiti di lavoro in situazioni didattiche familiarizzate con una certa indipendenza.

7

3 Completa compiti di lavoro in circostanze dove si evidenzia l'uso di logica e ragionamento

8

4 Completa compiti di lavoro in circostanze dove si evidenza una capacità progettuale

9-10

Valutazione prova scritta lingue comunitarie

INDICATORE DESCRITTORE LIVELLI/PUNTI

Rispondenza alla traccia/Comprensione

testuale

Rispetta pienamente la traccia Comprende pienamente il testo

9-10

Rispetta la traccia in maniera soddisfacente Comprende in maniera soddisfacente il testo, sviluppando tutti i

punti della traccia

8

Rispetta globalmente la traccia Comprende globalmente il testo

7

Rispetta la traccia in maniera essenziale Comprende in maniera essenziale il testo

6

Rispetta la traccia in modo molto limitato Comprende con incertezza il testo

5-4

Correttezza orto-morfo-sintattica e

lessicale

Si esprime con fluidità, con buona coesione sintattica e formale; usa un registro linguistico appropriato

9-10

Si esprime con fluidità e con buona coesione sintattica; usa un lessico appropriato

8

L’esposizione presenta solo alcuni errori; usa un lessico ancora un po’ limitato, ma corretto

7

Usa strutture (frasi) semplici e un lessico ancora un po’ limitato. 6

L’esposizione presenta numerosi errori 5-4

Capacità di elaborazione

Usa frasi articolate ed esprime contenuti personali. 9-10

Si esprime in maniera abbastanza personale Utilizza abbastanza autonomamente le informazioni presenti nel testo

8

Elabora tutti i punti della traccia anche se in modo non sempre personale.

7

Si esprime in maniera poco personale 6

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46

Utilizza in modo poco autonomo le informazioni presenti nel testo

Elabora in maniera molto limitata i contenuti/le informazioni 5-4

Valutazione colloquio orale

29-30 27-28 23-26 20-22 17-19 14-16 < 14

10 9 8 7 6 5 4

4-5

(0)

6

(1)

7-8

(2)

9-10

(3)

Conoscenza degli argomenti trattati

Superficiale Lacunosa

Essenziale Adeguata

Buona

Approfondita

Completa

Capacità di esposizione

Impropria

Confusa

Semplice

Adeguato

Buona

Appropriata

Efficace e personale

Capacità di operare collegamenti

Disorganica Guidata Buona

Ottima

Ottima

Capacità di analisi e sintesi

Insufficiente

Mediocre

Sufficiente Discreta Sicura

Conoscenza degli argomenti trattati (0-3)

Capacità di esposizione (0-3)

Capacità di operare collegamenti (0-2)

Capacità di analisi e sintesi (0-2)

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47

Progetto educativo

Il nostro Progetto educativo si propone di porre le basi per l’esercizio del pensiero, che sa

produrre molte e varie risposte per la soluzione di un problema, rivedendo ciò che è conosciuto e

prospettando nuove soluzioni.

Problemi affrontati dal progetto Risultati attesi

Definire l'identità socio-culturale del territorio Risposte adeguate alle istanze

Assicurare il successo formativo Possesso dei contenuti formativi fondamentali

Recuperare situazioni di svantaggio Acquisizione di competenze personali

Integrare il piano di studio con percorsi alternativi

Arricchimento delle conoscenze

Ampliare il tempo scuola Tempi operativi più distesi

Incremento delle opportunità

Al fine di consolidare il processo di continuità tra la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la

scuola secondaria di I grado il progetto educativo è stato delineato in forma unitaria, mediante la

condivisione delle scelte formative, contenutistiche e metodologiche di fondo.

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48

Modalità di attuazione e miglioramento dell'inclusione scolastica

Piano Annuale per l’Inclusione (C.M. 8/2013)

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: n °

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

➢ minorati vista

➢ minorati udito

➢ Psicofisici 18

2. disturbi evolutivi specifici

➢ DSA 18

➢ ADHD/DOP

➢ Borderline cognitivo 6

➢ Altro 3

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)

➢ Socio-economico

➢ Linguistico- culturale

➢ Disagio comportamentale/relazionale

➢ Altro

Totali 45

% su popolazione scolastica

N ° PEI redatti dai GLHO 18

N ° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 24

N ° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 3

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49

C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso … Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni NO

Progetti didattico -

educativi a prevalente SI

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in … Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori

protetti, ecc.)

SI

AEC Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori

protetti, ecc.)

SI

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

NO

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori

protetti, ecc.)

NO

Funzioni strumentali / coordinamento SI

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) SI

Psicopedagogisti e affini esterni/interni SI

Docenti tutor/mentor SI

Altro: /

Altro: /

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50

tematica inclusiva

Altro: /

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni NO

Progetti didattico -

educativi a prevalente

tematica inclusiva

SI

Altro: /

Altri docenti

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni NO

Progetti didattico -

educativi a prevalente

tematica inclusiva

SI

Altro: /

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili SI

Progetti di inclusione / laboratori

integrati SI

Altro: /

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su

genitorialità e psicopedagogia dell’età

evolutiva

SI

Coinvolgimento in progetti di

inclusione SI

Coinvolgimento in attività di

promozione della comunità educante SI

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51

Altro: /

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di

intesa formalizzati sulla disabilità SI

Accordi di programma / protocolli di

intesa formalizzati su disagio e simili SI

Procedure condivise di intervento sulla

disabilità SI

Procedure condivise di intervento su

disagio e simili SI

Progetti territoriali integrati NO

Progetti integrati a livello di singola

scuola NO

Rapporti con CTS / CTI NO

Altro: /

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati NO

Progetti integrati a livello di singola

scuola NO

Progetti a livello di reti di scuole NO

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-

didattiche / gestione della classe SI

Didattica speciale e progetti educativo-

didattici a prevalente tematica

inclusiva

SI

Didattica interculturale / italiano L2 NO

Psicologia e psicopatologia dell’età

evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) NO

Progetti di formazione su specifiche

disabilità (autismo, ADHD, Dis.

Intellettive, sensoriali…)

NO

Altro: formazione su DSA SI

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52

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati *: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento

inclusivo X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e

aggiornamento degli insegnanti X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della

scuola X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della

scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel

partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle

attività educative;

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di

percorsi formativi inclusivi; X

Valorizzazione delle risorse esistenti X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la

realizzazione dei progetti di inclusione X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono

l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di

scuola e il successivo inserimento lavorativo.

X

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

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53

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di

responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

Si valorizzerà l’azione del G.L.I., mediante:

- la rilevazione dei B.E.S. presenti nell’Istituto;

- la raccolta e la documentazione degli interventi formativi e didattici;

- la rilevazione, il monitoraggio e la valutazione del livello di inclusività;

- l’elaborazione di una proposta di P.A.I.;

Si curerà la documentazione (P.D.F., P.E.I., P.D.P.), l’aggiornamento dei sussidi e le relazioni tra i vari interlocutori dell’inclusione.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

Compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili per la formazione, saranno promosse

iniziative di aggiornamento sui temi degli ambienti di apprendimento per l’inclusione scolastica e

sui B.E.S., in particolare sulle tecnologie per l’integrazione, rivolte al personale scolastico, agli

alunni/e o alle loro famiglie, così come prevede la normativa vigente. Tematiche possibili:

autismo e D.S.A.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

Si cercherà di mettere a punto strategie atte a migliorare le modalità valutative degli interventi

effettuati a favore degli alunni/e con B.E.S., adeguando il percorso personale e valorizzando le

capacità di ogni alunno.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

- Azioni di intervento condivise prima sul contesto classe e poi sul soggetto;

- riduzione degli ostacoli all’apprendimento e della partecipazione di tutti gli alunni non solo della

persona con disabilità;

- coordinamento tra il lavoro dei docenti curriculari e quello dei docenti di sostegno, in quanto è

alla base della buona riuscita dell’integrazione scolastica.

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54

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai

diversi servizi esistenti

-Richiesta di maggior coordinamento con gli enti territoriali per poter stabilire insieme interventi

personalizzati adatti ai singoli alunni;

-Trasformazione della scuola in inclusiva e in movimento: coinvolgimento degli enti esterni,

lavoro di rete con il territorio, le altre scuole e le famiglie.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che

riguardano l’organizzazione delle attività educative

Con le famiglie degli alunni/e B.E.S. si stabiliranno rapporti non episodici, ma continuativi durante i quali tutte le parti operanti potranno confrontarsi e cercare insieme le strategie educative da attuare per permettere a tutti i docenti, nel rispetto della privacy e della riservatezza di ogni singola situazione, di applicare strategie con il supporto di strumenti compensativi e dispensativi ritenuti idonei allo scopo.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusiviI

docenti adotteranno tutte le forme di flessibilità didattica ed organizzativa; gli obiettivi formativi

specifici saranno incentrati, per quanto possibile, sulla trasversalità delle prassi di inclusione negli

ambiti delle relazioni, degli insegnamenti curricolari, della gestione delle classi, dei tempi e degli

spazio, con attività adattata rispetto al compito comune (in classe), differenziata con materiale

predisposto (in classe), di approfondimento/recupero a gruppi dentro la classe o per classi

parallele, di approfondimento/recupero individuale, tutoraggio tra pari(in classe o fuori), attività

di piccolo gruppo fuori dalla classe, attività individuale autonoma, attività alternativa, laboratori

specifici (manipolativi-espressivi). Infatti una cultura inclusiva deve tener conto delle diversità

come risorsa.

Valorizzazione delle risorse esistenti

-Implementazione dell’utilizzo della LIM, strumento in grado di integrare vecchi e nuovi linguaggi: quelli della scuola e quelli della società multimediale.

-Valorizzazionedell’uso dei software in relazione agli obiettivi didattici che si vogliono raggiungere per favorire l’interazione e la partecipazione di tutti gli alunni.

-Costruzione di una banca dati relativa a tutti gli strumenti e i sussidi didattici presenti nell' Istituto.

-Valorizzazione delle competenze specifiche di ogni docente.

-Strutturazione di laboratori aperti e funzionali all’ acquisizione di abilità diversificate, ma integrate.

-Nomina dei docenti referenti e coordinatori con retribuzione.

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55

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DSA

Premessa

Attraverso questo documento l’Istituto Comprensivo “Sorrento” vuole definire in modo chiaro e sistematico tutte le azioni intraprese dalla scuola, nonché le funzioni e i ruoli di ogni agente, dal Dirigente Scolastico alla famiglia, dagli uffici di segreteria al Referente Dislessia e a tutti i docenti per l’accoglienza, l’inserimento e la definizione del percorso scolastico degli alunni che presentano Disturbi Specifici di Apprendimento. Si tratta di un documento che prevede la concreta e proficua collaborazione tra scuola - famiglia - ente, perciò, va inteso in senso dinamico, sempre aperto a nuovi contributi da aggiornare qualora se ne ravveda la necessità.

Il protocollo include:

▪ l’iter normativo che ha guidato l’Istituto nella compilazione del documento; ▪ la descrizione dei disturbi specifici di apprendimento; ▪ le modalità di accoglienza degli alunni (fasi: iscrizione, acquisizione diagnosi,

determinazione classe); ▪ il modello del Piano Educativo Personalizzato (allegato); ▪ la descrizione dei ruoli e dei compiti della scuola e della famiglia; ▪ la procedura da seguire in caso di sospetto D.S.A.; ▪ le indicazioni per le lingue straniere; ▪ le Indicazioni operative per l’espletamento delle prove degli esami di stato conclusivi del

primo ciclo d’istruzione.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

-Realizzazione di progetti territoriali integrati di singole scuole e di reti di scuole, promuovendo rapporti con il privato sociale, il volontariato oltre che ai già esistenti con i servizi istituzionali utilizzando

-Risorse materiali: laboratori (arte, musica, ludico- manuale), palestre, attrezzature informatiche- software didattici.

-Risorse umane: psicologi, educatori, animatori, assistenti igienico-sanitari, docenti specializzati in attività ludico-formative-laboratoriali-relazionali.

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la

continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

Si sosterrà la continuità educativa e didattica nel passaggio tra i diversi gradi scolastici, che curerà

le modalità per un efficace scambio di informazioni utili per interventi mirati a favore degli

alunni/e B.E.S..

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Finalità

Il Protocollo di Accoglienza ha le seguenti finalità:

✓ garantire il diritto allo studio e le pari opportunità di sviluppo; ✓ definire pratiche condivise tra tutto il personale del nostro Istituto; ✓ favorire il successo scolastico mediante la didattica individualizzata e personalizzata; ✓ ridurre i disagi formativi, emozionali e relazionali connessi alla situazione; ✓ favorire la diagnosi precoce e i percorsi didattici riabilitativi; ✓ incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari,

durante il percorso di istruzione e di formazione; ✓ adottare forme di verifica e valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti; ✓ sensibilizzare gli insegnanti ed i genitori sulle problematiche dei D.S.A. attraverso

aggiornamento e formazione, incontri dei genitori con esperti.

I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

I disturbi specifici di apprendimento interessano alcune abilità specifiche che in genere vengono acquisite dai bambini/ragazzi in età scolare: l’abilità nella lettura, nella scrittura e nel calcolo. “La dislessia si manifesta attraverso una minore correttezza e rapidità della lettura a voce alta rispetto a quanto atteso per età anagrafica, alla classe frequentata, istruzione ricevuta […]. Il disturbo specifico di scrittura si definisce disgrafia o disortografia, a seconda che interessi rispettivamente la grafia o l’ortografia: la prima si riferisce al momento motorio-esecutivo della prestazione, la seconda, invece, riguarda l’utilizzo, in fase di scrittura, del codice linguistico in quanto tale […]. La discalculia riguarda le abilità di calcolo sia nella componente dell’organizzazione della cognizione numerica (quantificazione, seriazione, comparazione, scomposizione e composizione di quantità, strategie di calcolo a mente) sia in quella delle 5 procedure esecutive del calcolo (lettura e scrittura dei numeri, incolonnamento […], algoritmi del calcolo scritto vero e proprio.” Nella stessa persona, tali disturbi possono coesistere e presentarsi in comorbilità, cioè associati ad altri disturbi dello sviluppo di tipo: emotivo, comportamentale e motorio-prassico. In questo caso, la risultante finale è un disturbo superiore rispetto a quelli descritti e può influenzare negativamente lo sviluppo del soggetto. I Disturbi Specifici di Apprendimento, essendo una fragilità di carattere neurobiologico, non possono essere risolti in modo definitivo bensì attenuati, ridotti, compensati attraverso l’utilizzo di particolari strategie educative e didattiche che vanno attuate in modo tempestivo.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

▪ LEGGE 8 ottobre 2010, n.170 ▪ D.M. 12 luglio 2011, n. 5669 ▪ LINEE GUIDA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTI CON

DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO, allegate al D.M. del 12 luglio 2011 n. 5669 ▪ Nota Miur 4099/A4 del 5.10.2004 "Iniziative relative alla dislessia” ▪ Nota Miur 26/A4 del 5.01.2005 “Iniziative relative alla dislessia” ▪ Nota MPI 4674 del 10.05.2007 “Precisazioni alunni con disturbo specifico di

apprendimento-indicazioni operative"

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▪ Nota Miur n°5744 del 28.05.2009 ESAMI DI STATO PER GLI STUDENTI CON D.S.A. ▪ O.M 44 DEL 5. 05. 2010 ▪ CIRCOLARE N°48 DEL 31.05.2012.

FASI DEL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA 1. Iscrizione e acquisizione della segnalazione specialistica. 2. Prima accoglienza e colloquio preliminare dei genitori alunni affetti da DSA con il Dirigente Scolastico, il referente DSA per la raccolta delle informazioni. 3. Determinazione della classe e presentazione del caso al consiglio di classe. 4. Inserimento in classe. 5. Supporto al Consiglio di Classe. 6. Accordo tra i docenti per la predisposizione del piano didattico personalizzato (nel C.d.C. di settembre/ottobre). 7. Stesura finale e sottoscrizione del documento (docenti e genitori dello studente). 8. Valutazione intermedia e finale di istituto dei risultati dei diversi casi di DSA inseriti nelle classi. 9. Procedura da seguire in caso di sospetto di difficoltà di apprendimento.

1. ISCRIZIONE

Soggetti coinvolti: Dirigente Scolastico, famiglia, segreteria, referente DSA.

Le pratiche d’iscrizione devono essere seguite da un assistente amministrativo che si occupi dell’iscrizione degli studenti con DSA in modo continuativo.

Cosa consegnare/chiedere

• Modulo d’iscrizione con apposito rinvio alla documentazione allegata;

• Certificazione e/o diagnosi di un medico specialista per i DSA.

L’assistente amministrativo che si occupa delle iscrizioni deve verificare la presenza di certificazione medica all’interno dei moduli e comunicare al Dirigente Scolastico e al referente DSA eventuali segnalazioni provenienti da ordini di scuola inferiori o di pari grado; in tal caso i Dirigenti Scolastici concorderanno interventi comuni per garantire una comunicazione efficiente ed una continuità didattica efficace.

Il Dirigente Scolastico ed il referente DSA accertano che la certificazione specialistica indichi: tipologia di disturbo/i (dislessia, discalculia etc), livelli di gravità, indicazioni dello specialista sulle ricadute che compromettono l’apprendimento e il rendimento scolastico dello studente; acquisisce altresì, se presenti, eventuali allegati con osservazioni didattico - educative della scuola di provenienza e stabiliscono una data per un colloquio con la famiglia ed eventualmente con l’allievo.

2. PRIMA ACCOGLIENZA Soggetti coinvolti: Dirigente Scolastico, referente DSA, famiglia, allievo. Il Dirigente Scolastico ed il referente DSA effettuano un colloquio con i genitori ed eventualmente con l’allievo, se possibile, sin dal momento della pre-iscrizione. Obiettivi del colloquio con i genitori:

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• dare informazioni sulle figure di riferimento e le modalità didattiche per i DSA presenti nella scuola;

• raccogliere informazioni sulla storia personale e scolastica dell’alunno;

• se possibile chiedere informazioni sui cicli scolastici precedenti e sulle figure di riferimento delle scuole di provenienza per poter creare un ponte tra i due cicli e non disperdere le informazioni;

Obiettivi del colloquio con l’allievo:

• rilevare la consapevolezza del disturbo e/o patologia e il livello di autostima;

• accettazione o rifiuto a rendere manifesto il disturbo e/o patologia;

• disponibilità all’utilizzo degli strumenti compensativi. Durante il colloquio con i genitori sarà compito degli insegnanti rendere esplicito ciò che la scuola propone per gli studenti affetti da DSA, la relativa normativa attualmente in vigore e la compilazione del piano didattico personalizzato.

3. DETERMINAZIONE DELLA CLASSE

Soggetti coinvolti: Dirigente Scolastico, commissione formazione classi, referente DSA.

In caso di iscrizione di alunno con DSA alla classe prima il Dirigente scolastico con il Gruppo di lavoro formazioni classi inserirà gli alunni nelle classi/sezione tenendo presenti i seguenti criteri:

• vista la documentazione prodotta dalla famiglia, sentirà il parere degli specialisti;

• quando è possibile si inseriranno nel gruppo classe non meno di due studenti certificati DSA.

In caso di inserimento successivo (ad anno scolastico iniziato o in anni successivi al primo) la scelta della sezione in cui iscrivere l’alunno con Disturbo di Apprendimento sarà di competenza del Dirigente Scolastico, visti i criteri deliberati dal Collegio Docenti.

Dal biennio al triennio il passaggio di informazioni avverrà tramite un passaggio diretto di informazioni tra coordinatori.

A settembre il Dirigente Scolastico comunicherà il nuovo inserimento all’insegnante coordinatore e a tutto il C.d.C. della classe coinvolta. Durante il primo C.d.C. verrà esaminata la cartella di ogni studente DSA e definite le azioni dispensative e le attività compensative.

E’ opportuno che, prima del C.d.C. di inizio anno (settembre/ottobre) o a certificazione acquisita in seguito ad esso, prima di convocare il C.d.C., il coordinatore incontri la famiglia dello studente per conoscenza preliminare (può essere richiesta la presenza del Dirigente Scolastico, referente DSA).

4. INSERIMENTO IN CLASSE

Soggetti coinvolti: coordinatore di classe, referente DSA, componenti C.d.C.

Quando in una classe viene inserito uno studente con DSA, il referente DSA ed il coordinatore di classe devono preparare il Consiglio di Classe sull’argomento:

• fornendo adeguate informazioni sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento e/o la patologia specifica;

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• fornendo ai docenti materiale didattico formativo adeguato;

• presentando le eventuali strategie didattiche alternative e/o compensative e relativi strumenti.

Il coordinatore in sede del primo consiglio di classe (settembre/ottobre) mette a conoscenza l’intero C.d.C. del caso, raccoglie le eventuali osservazioni di tutti i componenti al fine di stilare (eventualmente con l’aiuto del referente DSA) una bozza di PERCORSO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP).

5. SUPPORTO AL CONSIGLIO DI CLASSE

Il Consiglio di Classe nella definizione delle strategie da adottare nei confronti di un alunno con DSA può chiedere il supporto:

• del Dirigente Scolastico della scuola

• del referente DSA della scuola

• degli Enti territoriali preposti

6. ACCORDO TRA I DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PDP

Soggetti coinvolti: coordinatore di classe, componenti C.d.C.

In occasione del 2° C.d.C. (Ottobre/Novembre) lo stesso acquisisce ed eventualmente integra il PDP, che quindi viene approvato; tale documento costituirà un allegato RISERVATO della programmazione di classe.

Il PDP deve contenere e sviluppare i seguenti punti:

• descrizione del profilo didattico/cognitivo dello studente con allegata certificazione redatta dallo specialista;

• strategie per lo studio – strumenti utilizzati;

• strategie metodologiche e didattiche adottate;

• strumenti compensativi;

• azioni dispensative;

• criteri e modalità di verifica e valutazione.

Ogni docente dovrà allegare alla propria programmazione, una specifica programmazione delle azioni dispensative e attività compensative che utilizzerà nel corso dell’anno scolastico.

Al termine di ogni quadrimestre il C.d.C. verificherà la situazione didattica degli studenti DSA, fissando un punto all’O.d.G. dei C.d.C. riuniti in sede di scrutinio.

7. STESURA FINALE E SOTTOSCRIZIONE DEL DOCUMENTO

Soggetti coinvolti: componenti C.d.C., famiglia

Il PDP, una volta redatto, deve essere condiviso con la famiglia, anche per consentire l’attivazione di indispensabili sinergie tra l’azione della scuola, della famiglia e dell’allievo.

Nella progettazione del PDP dovranno essere indicate le modalità di accordo tra i docenti e la famiglia. In particolare andranno considerati i seguenti elementi:

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• assegnazione dei compiti a casa e modalità su come vengono assegnati;

• quantità di compiti assegnati (tenendo conto che i ragazzi con DSA sono lenti e fanno molta più fatica degli altri occorre selezionare gli aspetti fondamentali di ogni apprendimento);

• scadenze con cui i compiti vengono assegnati, evitando sovrapposizioni e sovraccarichi;

• modalità di esecuzione e presentazione con cui il lavoro scolastico a casa può essere realizzato (uso di strumenti informatici, presentazioni di contenuti appresi con mappe, PowerPoint …).

Pertanto il coordinatore di classe incontra i genitori e lo studente per illustrare la proposta di PDP del C.d.C., e viene richiesta alle due componenti famiglia e studente la sua condivisione per mezzo di firma di accettazione da parte dei genitori.

8. VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALE DI ISTITUTO DEI RISULTATI DEGLI

STUDENTI CON DSA

Soggetti coinvolti: componenti C.d.C., referente DSA

Nel corso di attivazione del protocollo saranno effettuate verifiche dei singoli casi, della situazione globale e delle azioni attivate per il sostegno all’apprendimento degli studenti con disturbi di apprendimento. Per gli alunni in situazione di difficoltà specifica di apprendimento debitamente certificate per la prima volta viene dettata una disciplina organica, con la quale si prevede che, in sede di svolgimento delle attività didattiche, siano attivate adeguate misure dispensative e compensative e che la relativa valutazione sia effettuata tenendo conto delle particolari situazioni ed esigenze personali degli alunni.

Per una valutazione corretta

Visti i criteri di valutazione contenuti nel PTOF:

• definire chiaramente che cosa si sta valutando;

• tener conto della competenza più che della forma, dei processi più che del solo “prodotto” elaborato;

• valutare l’“apprendimento”, cioè quello che lo studente ha effettivamente imparato (non solo ciò che sa);

• valutare lo svolgimento in condizioni analoghe a quelle abituali, anche con uso di strumenti e tecnologie.

Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA)

Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.

Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove. (Legge 30 ottobre 2008, n. 169 Art.10).

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9. PROCEDURA DA SEGUIRE IN CASO DI SOSPETTO DI DSA.

Si può presentare la situazione in cui un insegnante riscontri in un alunno delle iniziali difficoltà di apprendimento, noti, quindi, segnali di rischio che si possono sinteticamente intravedere in: ✓ difficoltà nel riconoscere la destra e la sinistra, nell’organizzazione del tempo, nel sapere

che ore sono e nel leggere l’orologio; ✓ difficoltà motorie fini (allacciarsi le scarpe o i bottoni), cioè “disprassia” (difficoltà nella

coordinazione e nel movimento); ✓ problemi attentivi e di concentrazione, notevole vivacità; ✓ problemi di memoria a breve termine; ✓ difficoltà a riconoscere e comprendere i segni associati alla parola, difficoltà nella

riproduzione dei segni alfabetici e numerici, difficoltà a scrivere le parole usando tutti i segni alfabetici e a collocarli al posto giusto e/o a rispettare le regole ortografiche;

✓ lettura di testi molto lenta o scorretta; ✓ comprensione di testi ridotta o difficoltosa; ✓ difficoltà nelle abilità di calcolo o nella scrittura e lettura del numero.

Per questo è essenziale, ogni volta che un insegnante o la famiglia avesse un dubbio, far sottoporre il ragazzo a valutazione da un esperto per effettuare una diagnosi. Il docente, dopo il periodo di osservazione dell’alunno, dovrà segnalare il caso al coordinatore e al Consiglio di classe, al referente, al Dirigente Scolastico. Il coordinatore, poi, seguirà la procedura:

✓ ulteriore osservazione dell’alunno; ✓ implementazione di attività di recupero delle difficoltà da parte dei docenti della classe

per un determinato periodo. Verificata la persistenza delle difficoltà, si rende necessario convocare i genitori per informarli adeguatamente sulle problematiche rilevate e per orientarli a sottoporre l’alunno a valutazione diagnostica, predisponendo una sintetica relazione su quanto osservato nell’alunno da consegnare al Dirigente Scolastico.

LA FIGURA DEL REFERENTE D’ISTITUTO PER ALUNNI CON DSA

Le Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento prevedono la figura di un Referente d’istituto che sia di supporto ai colleghi interessati alle tematiche dei disturbi specifici di apprendimento, che svolga attività di sensibilizzazione nei confronti di queste problematiche e che acquisisca una specifica e approfondita formazione in modo da assumere di fronte al Collegio dei Docenti il compito di:

✓ dare informazioni sulla normativa vigente; ✓ dare indicazioni su quelli che sono strumenti compensativi, misure dispensative,

valutazione; ✓ dare supporto ai colleghi indicando specifici materiali didattici da utilizzare; ✓ curare la biblioteca e i sussidi presenti all’interno dell’istituto; ✓ diffondere e pubblicizzare iniziative di formazione e aggiornamento; ✓ fornire informazioni riguardo a siti e piattaforme utili alla didattica; ✓ fungere da mediatore tra colleghi / famiglie /associazioni.

La nomina del Referente d’istituto non costituisce un formale obbligo istituzionale, ma è delegata all’autonomia dei singoli istituti scolastici.

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Organizzazione della scuola

Nella sede centrale, in Via Vittorio Veneto, sono attualmente ubicate tredici classi della scuola

secondaria di I grado, undici classi della scuola primaria e dieci sezioni della scuola dell'infanzia,

di cui tre appartengono al plesso "Cesarano", ormai chiuso da alcuni anni per motivi di sicurezza.

Il tempo pieno della scuola primaria, comprendente undici classi, è allocato in alcuni locali

dell'edificio sede dell'I.C. "Tasso", in via Marziale. Nel plesso "Gugliucci" in via Parisi, risiede una

sezione di scuola dell'infanzia.

Scuola dell'infanzia

La scuola dell'infanzia non prevede la frequenza obbligatoria, ma è fondamentale per la

formazione delle bambine e dei bambini. La frequenza è gratuita, mentre per accedere al servizio

mensa è necessario acquistare buoni-pasto presso l'Ufficio Pubblica Istruzione del Comune. Il

Comune garantisce il servizio trasporto gratuito.

La finalità della scuola dell'infanzia è promuovere la formazione integrale della personalità dei

bambini consentendo loro di acquisire

a livello personale: stima di sé, consapevolezza della propria identità personale e culturale fino a

raggiungere un'adeguata capacità di autocontrollo;

a livello sociale: disponibilità all'interazione con l'altro e con il nuovo, per divenire capace di

assumere e rispettare valori condivisi;

a livello culturale: motivazione alla curiosità, capacità di esplorare, ricostruire e riorganizzare la

realtà, affinando l'intuizione, l'immaginazione e l'intelligenza creativa.

Orario di funzionamento: orario provvisorio: dal lunedì al venerdì 8.30 -13.30

orario definitivo: dal lunedì al venerdì 8.30 -16.30

Plesso Sezioni Alunni Docenti

Vittorio Veneto

5 91 10 posto comune

4 sostegno

1 Religione cattolica

Cesarano 3 49 6

Gugliucci 1 11 2

Totale 9 151 23

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Scuola primaria

Il compito specifico della scuola primaria è quello di promuovere l'alfabetizzazione di base

attraverso l'acquisizione dei linguaggi e dei codici che costituiscono la struttura della nostra

cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo.

Si tratta di un'alfabetizzazione culturale e sociale che include quella strumentale, da sempre

sintetizzata nel "leggere, scrivere e far di conto" e la potenzia attraverso i linguaggi e i saperi

delle varie discipline, mirando all'acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio

dei diritti costituzionali.

Orario di funzionamento tempo normale

orario provvisorio: dal lunedì al venerdì 8.30 -13.00

orario definitivo: mercoledì, venerdì 8.30 -13.00 lunedì, martedì e giovedì 8.30 -16.00

Orario di funzionamento tempo pieno

orario provvisorio: dal lunedì al venerdì 8.30 -13.00

orario definitivo: dal lunedì al venerdì 8.30 -16.00

Plesso Classi Alunni Docenti

Vittorio Veneto

Tempo normale e bilingue

11

255

16 posto comune

1 Potenziamento

3 sostegno

2 Lingua inglese

1 I.R.C.

Vittorio Veneto c/o Via Marziale

Tempo pieno

10

219

16 posto comune

2 Potenziamento

4 sostegno

1 Lingua inglese

1 I.R.C.

Totale 22 474 47

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Scuola secondaria di I grado

La scuola secondaria di primo grado si propone di favorire nei ragazzi l’acquisizione e lo sviluppo

di capacità, conoscenze, strategie ed atteggiamenti efficaci e funzionali al raggiungimento di una

conoscenza di sé che permetta di attuare scelte autonome e motivate.

Orario di funzionamento

orario provvisorio: dal lunedì al venerdì 8.00 -13.00

orario definitivo: lunedì, martedì, giovedì 8.00 -13.40

mercoledì e venerdì 8.00 -16.40

Plesso Classi Alunni Docenti

Vittorio Veneto

Tempo prolungato

13

288

29 posto comune

3 spezz. orario

7 sostegno

1 IRC+5 ore

Totale 13 288 41

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Strutture

Plesso Ordine di

scuola

Aule Spazi comuni

Vittorio Veneto Infanzia 7 Campetto esterno, area giochi, refettorio, Palestra, sottotetto (In attesa di ristrutturazione)

Vittorio Veneto Primaria 11 Campetto esterno, refettorio

Palestra, sottotetto (In attesa di ristrutturazione)

Vittorio Veneto c/o via Marziale

Primaria 12 Refettorio, tensostruttura, pistino di atletica

Vittorio Veneto Secondaria I

grado

13 Campetto esterno, refettorio

Palestra, sottotetto (In attesa di ristrutturazione)

Cesarano c/o "Vittorio Veneto" Infanzia 3 Campetto esterno, refettorio

Gugliucci Infanzia 6 Atrio, campetto, cortile

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Servizi amministrativi

Segreteria: Via Vittorio Veneto Tel./fax 0818072660

Indirizzo e-mail [email protected]

Orario di apertura al pubblico: Lunedì – giovedì - venerdì: 8.30- 10.00

Martedì - mercoledì: 15.00- 16.00

Personale di segreteria Numero Ufficio

DSGA 1 1

Assistenti amministrativi 5 2

Totale 6 3

Collaboratori scolastici Numero

Vittorio Veneto 14

Vittorio Veneto c/o via Marziale 4

Gugliucci 1

Totale 19

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Calendario scolastico 2018/2019

Inizio Lezioni: 11 settembre 2018

Termine Lezioni: 7 giugno 2019

28 giugno termine lezione Scuola dell’Infanzia

Dall’ 1 al 3 novembre 2018 ponte Santi e defunti

8/12/2018 Immacolata concezione

24/12/2018 – 06/01/2019 vacanze natalizie

14/02/2019 festa patronale

15/02/2019 Ponte

4 e 5 Marzo 2019 Ponte Carnevale

Dal 18/04/2019 al 24/04/2019 vacanze pasquali

25/04/2019 anniversario della Liberazione

26 e 27/04/2019 Ponte

01/05/2019 festa del Lavoro

02/ 06/ 2019 festa nazionale della Repubblica

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Risorse professionali: organigramma

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DESCRIZIONE DELLE FUNZIONI D’ISTITUTO

A.S. 2018-2019

Questo documento racconta la struttura organizzativa dell’Istituto funzionale alla progettazione,

realizzazione, verifica, rendicontazione dell’Offerta Formativa.

Vengono individuate cinque aree: della Dirigenza, d'Indirizzo, Tecnica, delle Funzioni Strumentali

al PTOF, di Gestione Offerta Formativa, di Gestione Amministrativa e Ausiliaria. Ciascuna area è

costituita da organi individuali o collegiali che svolgono una serie di funzioni descritte nel

proseguo del documento.

AREA DIRIGENZA

DIRIGENTE SCOLASTICA: dott.ssa Daniela Denaro

Il Dirigente d’Istituto, fermo restando quanto stabilito dalla legge e dal contratto collettivo:

• Assicura la gestione d’Istituto, ne ha la legale rappresentanza ed è responsabile

dell’utilizzo e della gestione delle risorse finanziarie e strumentali, nonché dei risultati del

servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali d’Istituto, spettano al

Dirigente autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse

umane; il Dirigente organizza l’attività secondo criteri di efficienza e di efficacia ed è

titolare delle relazioni sindacali.

• Cura le proposte di deliberazione da sottoporre all’approvazione del Consiglio d’Istituto e

del Collegio dei docenti.

• Elabora il Programma Annuale e il conto consuntivo, propone al Consiglio d’Istituto il

programma annuale di gestione d’Istituto e lo informa dell’andamento della stessa.

• Promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione

delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio.

• Adotta i provvedimenti di gestione delle risorse, sulla base di quanto deliberato dal

Consiglio d’Istituto e dal Collegio dei docenti, e di gestione del personale, nel rispetto di

quanto previsto dalla legge e dai contratti di lavoro.

• Adotta ogni altro atto relativo al funzionamento d’Istituto.

• Presiede il Collegio dei docenti e i Consigli di classe, interclasse ed intersezione.

• Nello svolgimento di funzioni o specifici compiti organizzativi e amministrativi all’interno

d’Istituto, si avvale della collaborazione di docenti dallo stesso individuati e concede

l’esonero o il semiesonero dall’insegnamento secondo i casi previsti dalla legge. Il

Dirigente, inoltre, è coadiuvato dal Direttore amministrativo, il quale, con autonomia

operativa, sovrintende ai servizi amministrativi e ai servizi generali d’Istituto, coordinando

il relativo personale nell’ambito delle direttive di massima impartite e degli obiettivi

assegnati dal Dirigente.

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DIRETTORE SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI: dott.ssa Anna Maria Gargiulo

• Sovrintende ai servizi generali amministrativo ‐ contabili e al personale amministrativo e

ausiliario, curando l’organizzazione, il coordinamento e la promozione delle attività

nonché la verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi

impartiti dal Dirigente scolastico.

• Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione e nell’esecuzione degli

atti a carattere amministrativo‐contabile.

• Predispone le delibere del Consiglio d’Istituto e le determinazioni del Dirigente.

• Provvede, nel rispetto delle competenze degli organi di gestione dell’Istituzione

scolastica, all’esecuzione delle delibere degli organi collegiali aventi carattere

esclusivamente contabile.

• Organizza il servizio e l’orario del personale amministrativo ed ausiliario.

STAFF DI DIRIGENZA

Fanno parte dello staff:

✓ Il Dirigente Scolastico

✓ Il Direttore dei servizi generali ed amministrativi

✓ Il collaboratore vicario del Dirigente

✓ I Collaboratori della scuola dell'infanzia e della scuola secondaria di I grado

✓ Il referente dell'Autovalutazione d'Istituto

✓ I docenti Referenti di plesso

✓ I docenti titolari di Funzione Strumentale al PTOF (per quattro aree)

✓ L’animatore digitale

Si riunisce periodicamente in presenza del Dirigente Scolastico.

Lo Staff affianca il Dirigente Scolastico nell’organizzazione e nella gestione d’Istituto. In

particolare condivide la vision e la mission d’Istituto, riflette sul funzionamento dei servizi e

apporta gli opportuni miglioramenti sulla base delle informazioni e delle segnalazioni raccolte

dalle varie componenti (Dirigente Scolastico, docenti, studenti, famiglie, personale ATA).

COLLABORATORI DEL DIRIGENTE

Compiti, attività, attribuzioni:

Collaboratore vicario

Mastro Mariacandida

• Sostituisce il Dirigente in caso di assenza ed impedimento.

• Collabora con il Dirigente Scolastico all’organizzazione ed alla gestione d’Istituto.

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• Collabora con il DS alla determinazione dell’Organico di Diritto e

di Fatto della scuola.

• Collabora con la Segreteria per la diffusione delle informazioni

riguardanti docenti, studenti e famiglie.

• Collabora con le figure di sistema della scuola.

• Esercita azione di sorveglianza del rispetto dei regolamenti.

• Illustra ai nuovi docenti le caratteristiche, gli obiettivi e le attività

dell’Istituto.

• Cura i rapporti con i docenti, gli studenti e le famiglie.

• Offre la propria collaborazione a docenti e personale ATA per

analisi delle situazioni, proposte operative, valutazioni e scelte.

• Partecipa alla revisione e all’aggiornamento dei documenti

d’Istituto.

• Partecipa alle riunioni dello staff.

• Collabora con il DS all’elaborazione del piano annuale delle

attività.

• Redige gli atti di convocazione dei Consigli d’intersezione,

interclasse, classe.

• Collabora nella predisposizione di circolari.

• Svolge la funzione di segretario del Collegio Docenti.

• Cura il collegamento tra le sedi di scuola dell’infanzia, primaria e

secondaria di primo grado.

• Contribuisce alla gestione del sito web in relazione

all’aggiornamento delle comunicazioni e inserimento di materiali.

• È membro del NIV.

Collaboratore scuola

secondaria grado

Aversa Laura

• Aggiorna il Dirigente e, in sua assenza, il “primo collaboratore”

sulle criticità emerse nella sede della Scuola Secondaria.

• Collabora con il Dirigente Scolastico all’organizzazione ed alla gestione d’Istituto.

• Collabora con le figure strumentali, referenti e coordinatori della

scuola secondaria di I grado.

• Partecipa alle riunioni di staff.

• Partecipa alla revisione e all’aggiornamento dei documenti

d’Istituto.

• Collabora con il DS all’elaborazione del piano annuale delle

attività.

• Collabora con il DS alla determinazione dell’Organico di Diritto e

di Fatto della scuola secondaria di I grado.

• Collabora nella predisposizione di circolari.

• Svolge azione di costante raccordo con il “primo collaboratore”.

• Presidia il Plesso e riceve i Docenti, gli alunni, le famiglie e i

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72

rappresentanti delle Istituzioni.

• Esercita azione di sorveglianza del rispetto dei regolamenti.

• Accoglie gli insegnanti di nuova nomina e fornisce loro copia dei

Regolamenti della scuola e del Piano della Sicurezza.

• Monitora le presenze dei Docenti.

• Sovrintende alla sostituzione dei Docenti assenti.

• Predispone il piano di smistamento delle classi “scoperte”, da

applicare qualora non sia possibile operare sostituzioni.

• Contribuisce alla gestione del sito web in relazione

all’aggiornamento delle comunicazioni e inserimento di materiali.

• Sostituisce il collaboratore vicario in caso di assenza ed

impedimento del Dirigente.

• Cura i rapporti con i docenti gli studenti e le famiglie.

• Collabora con la Segreteria per la diffusione delle informazioni

riguardanti docenti, studenti e famiglie.

• È membro del NIV.

• Cura l’organizzazione dell’esame di stato.

• È delegato all’emanazione dei provvedimenti disciplinari a carico

degli studenti di scuola secondaria.

Coordinatore scuola

dell’Infanzia:

De Siato Antonella

• Aggiorna il Dirigente e, in sua assenza, il “primo collaboratore”

sulle criticità emerse nella sede della Scuola dell'infanzia.

• Partecipa alle riunioni di staff.

• Collabora nella predisposizione di circolari.

• Svolge azione di costante raccordo con il “primo collaboratore”;

• Presidia il Plesso e riceve i Docenti, gli alunni, le famiglie e i

rappresentanti delle Istituzioni.

• Esercita azione di sorveglianza del rispetto dei regolamenti.

• Accoglie gli insegnanti di nuova nomina e fornisce loro copia dei

Regolamenti della scuola e del Piano della Sicurezza;

• Monitora le presenze dei Docenti.

• Sovrintende alla sostituzione dei Docenti assenti e compila i

relativi fogli di sostituzione.

• Predispone il piano di smistamento delle classi “scoperte”, da

applicare qualora non sia possibile operare sostituzioni.

• Contribuisce alla gestione del sito web in relazione

all’aggiornamento delle comunicazioni e inserimento di

materiali. • Collabora con il DS all’elaborazione del piano annuale delle

attività funzionali all’insegnamento comprensive delle attività

aggiuntive di insegnamento.

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73

• Collabora con il DS alla determinazione dell’Organico di Diritto e

di Fatto di scuola dell’infanzia.

• Collabora alla predisposizione delle circolari e/o comunicazioni e

disposizioni di servizio per i docenti della scuola dell’Infanzia.

• Controlla le presenze dei docenti alle attività collegiali

programmate.

• Collabora alla diffusione delle informazioni ordinarie ed alla

circolazione delle informazioni non previste.

• Collabora con le figure strumentali.

DOCENTI REFERENTI DI PLESSO

Scuola Primaria V.

Veneto:

Russo Anna

Scuola dell'Infanzia V.

Veneto e Cesarano:

De Siato Antonella

Scuola dell'Infanzia Gugliucci:

Mollo Anna e

Durante Rosanna

Scuola primaria

Tempo Pieno:

Esposito Maria Grazia

Astarita Maria

Rosaria

Ciascun coordinatore:

• E’ referente per i genitori del plesso nell’ambito di

problematiche di natura generale.

• Partecipa alle riunioni dello staff al fine di condividere le linee

organizzative e la progettualità d’Istituto.

• Coordina l’organizzazione e le riunioni del plesso scolastico.

• Fornisce informazioni ai colleghi anche attraverso la

distribuzione di avvisi e circolari.

• Collabora con i docenti, il personale ausiliario e di segreteria al

buon funzionamento della scuola nell’ambito delle direttive

impartite dalla segreteria e dalla dirigenza.

• Organizza le sostituzioni interne dei docenti nell’ambito dei

criteri generali stabiliti.

• Partecipa all’aggiornamento e alla stesura dei documenti della

scuola.

• Prende visione dei verbali dei consigli di classe e ne informa il

Dirigente Scolastico.

• Illustra, ai docenti neo arrivati, caratteristiche, obiettivi e

attività d’Istituto.

• Partecipa ai lavori della Commissione Orario.

• Predispone, su indicazione del DS, i turni di sorveglianza durante

l’intervallo ed in occasione di assemblee o eventi.

• Prende contatti per le attività di continuità tra i vari ordini di

scuola.

• Coordina le azioni per la sicurezza nel plesso.

• E’ referente per la segnalazione di necessità in ordine agli

acquisti di materiale di consumo per la scuola e per gli alunni.

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Scuola Secondaria I grado:

Buonocore Laura

• Collabora con la segreteria per l’ordine del materiale e ne cura

la distribuzione fra i colleghi.

FUNZIONI STRUMENTALI ALLA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA

FS Area 1:

Gestione del piano

dell’offerta formativa e

progettualità d’Istituto

Forte Teresa

Milano Rita

Compiti:

• Aggiornamento e stesura del PTOF/POF e Regolamento di

Istituto.

• Stesura e presentazione P.T.O.F. agli Organi Collegiali.

• Definizione delle strategie e degli strumenti di valutazione del

PTOF e restituzione dei risultati al Collegio Docenti.

• Coordinamento, monitoraggio e valutazione delle attività

Curriculari ed extracurriculari previste dal PTOF.

• Produzione materiale e aggiornamento banca dati

documentazione educativa.

• Supporto all’ufficio Generale e al DSGA per l’istruzione delle

pratiche relative ai progetti e alla contrattualità esterna, per

l’area di propria competenza.

• Individuazione della progettualità esterna pubblica e non (MIUR,

Regione Campania, Comunità europea ecc.) avente attinenza

con l’offerta formativa d’istituto.

• Revisione Patto Educativo di corresponsabilità.

• Monitoraggio, documentazione ed autovalutazione valutazione delle attività svolte.

FS Area 2:

Interventi e servizi per gli

alunni

Fiorentino Anna

Celentano Maddalena

Compiti:

• Promozione e coordinamento degli interventi a favore degli

studenti.

• Prevenzione dell’insuccesso, dell’abbandono e della dispersione

scolastica.

• Inclusione, recupero ed eccellenze.

• Collaborazione e coordinamento attività con EELL, servizi

Sanitari, sociali e/o assistenziali.

• Rapporti ed incontri con le famiglie.

• Supporto all’ufficio alunni per l’area di propria competenza.

• Coordinamento dei lavori del GLHI e responsabilità della tenuta

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della documentazione.

• Coordinamento dei lavori per la stesura e l’aggiornamento dei

Pei.

• Monitoraggio, documentazione ed autovalutazione valutazione

delle attività svolte.

FS area 3:

Sostegno al lavoro dei

docenti e all’innovazione

d’istituto

Migliorato Donatella

Pollio Gelsomina

Compiti:

• Analisi dei bisogni formativi del personale scolastico.

• Supporto ai docenti per produzione e condivisione dei materiali

informatici e multimediali e nell’utilizzo delle TIC e supporto nella

adozione e implementazione del registro elettronico.

• Coordinamento dei progetti in rete.

• Raccolta del materiale prodotto e inserimento nella banca dati.

• Produzione e raccolta dei materiali didattici e progettuali da

pubblicare sul sito.

• Supporto all’ufficio personale per l’area di propria competenza.

• Sostegno all’innovazione metodologica e tecnologica e alle

sperimentazioni in atto nella scuola, tenuta della relativa

documentazione.

• Monitoraggio, documentazione ed autovalutazione valutazione

delle attività svolte.

FS area 4:

Rapporto con Enti ed

Istituzioni Esterne

Continuità e

Orientamento

Buonocore Laura

Fanelli Rosangela

Compiti:

• Rapporti con gli Enti esterni pubblici e privati.

• Coordinamento partecipazione a progetti o manifestazioni,

concorsi e gare per l'ampliamento dell’Offerta Formativa.

• Coordinamento di visite guidate, viaggi d’istruzione e uscite sul

territorio con il supporto della commissione, dell’Ufficio di

segreteria, delle Collaboratrici della DS e del DSGA.

• Monitoraggio, documentazione ed autovalutazione - valutazione

delle attività svolte.

• Coordinamento delle attività di continuità orizzontale (intesa

come comprensiva di ogni iniziativa in cui sono coinvolte le

famiglie e il contesto socio/istituzionale territoriale) e verticale

(messa in atto di un modello educativo coerente tra le diverse

istituzioni educativo/scolastiche del territorio e tra i diversi ordini

scolastici all’interno e all’esterno della scuola stessa).

• Coordinamento percorsi di orientamento e collaborazione con i

soggetti esterni.

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76

AZIONI COMUNI ALLE FUNZIONI STRUMENTALI

• Definiscono, in collaborazione con il DS, il programma annuale delle attività, il calendario

degli incontri e i relativi ordini del giorno.

• Presentano il piano delle azioni e le iniziative progettuali dell’Area agli organi collegiali.

• Danno impulso, orientano e coordinano i lavori dei referenti.

• Curano la verbalizzazione e la documentazione dei lavori dell’Area.

• Coordinano e seguono le azioni dei referenti attraverso l’utilizzo di strumenti condivisi.

• Si raccordano con il Direttore Amministrativo per gli aspetti di gestione amministrativa e

finanziaria del progetto.

• Documentano e rendicontano le spese sostenute nei diversi ambiti dell’Area.

• Verificano e rendicontano al Collegio Docenti i risultati conseguiti producendo una

relazione conclusiva sull’Area.

• Contribuiscono alla gestione del sito web in relazione all’aggiornamento delle

comunicazioni e inserimento di materiali.

AREA TECNICA

COLLEGIO DOCENTI

• Il Collegio dei docenti è composto da tutti i docenti, a tempo indeterminato e a tempo

determinato, in servizio nell’Istituzione.

• Il Collegio dei docenti si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico.

Il Dirigente d’Istituto convoca e presiede in via ordinaria il Collegio dei docenti, provvede

altresì alla convocazione dello stesso in via straordinaria su richiesta motivata di almeno

un terzo dei componenti.

• Nel rispetto della legge e delle attribuzioni degli altri organi dell’Istituto, il Collegio dei

docenti può adottare un regolamento per definire le modalità per il proprio

funzionamento prevedendo tra l’altro la possibilità di articolarsi in gruppi di lavoro e in

altre forme di coordinamento interdisciplinare funzionali allo svolgimento dei propri

compiti.

• Il Collegio dei docenti ha compiti di programmazione, indirizzo e monitoraggio delle

attività didattiche ed educative.

• Progetta il curricolo d’Istituto tenendo conto delle Indicazioni Nazionali e delle scelte

educative definite dal progetto di Istituto in relazione al contesto socio‐economico di

riferimento.

• Programma l’attività didattico – educativa, in coerenza con i criteri generali per l’attività

della scuola definiti dal Consiglio d’Istituto.

• Elabora e delibera la parte didattica del Progetto d’Istituto.

• Fa scelte in materia di autonomia didattica, ricerca, sperimentazione e sviluppo.

• Propone le iniziative di formazione e di aggiornamento professionale dei docenti nel

limite delle risorse disponibili.

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• Formula proposte e/o pareri in merito ai criteri per la formazione delle classi;

assegnazione dei docenti alle classi o ai plessi; orario delle lezioni; attivazione di iniziative

di formazione e aggiornamento professionale; funzioni di coordinamento.

• Il Collegio dei docenti approva: il piano annuale delle attività funzionali all’insegnamento;

i criteri che regolano la suddivisione del Fondo di Istituto (per la parte non fissata per

norma); la suddivisione dell’anno scolastico in trimestri o quadrimestri ai fini della

valutazione degli alunni.

• Elegge i propri rappresentanti nel Consiglio d’Istituto.

• Il Collegio individua i docenti componenti il Comitato di valutazione.

ÉQUIPE DI COORDINAMENTO PER LA SICUREZZA In adempimento agli obblighi previsti dall’art. 36 del D. lgs.81/2008, l’organigramma per la

sicurezza del lavoro dell’Istituzione prevede le seguenti figure:

a. responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione;

b. coordinatore della sicurezza d’Istituto;

c. equipe di coordinamento delle emergenze;

d. squadre d’emergenza per prevenzione incendi, primo soccorso, assistenza

all’evacuazione, chiamata soccorso.

Le figure sopra elencate frequentano costantemente corsi di formazione e aggiornamento su

primo soccorso e antincendio.

AREA ORGANI D’INDIRIZZO

CONSIGLIO D’ISTITUTO

Il Consiglio d’Istituto è composto da:

• Dirigente Scolastico dott.ssa Daniera Denaro

• Presidente Capodilupo Claudia

• Docenti Aversa Laura, Forte Teresa, Mastro Mariacandida, Milano Rita, Milazzo

Gesualda, Casa Silvia, Persico Luisa, Russo Anna.

• Genitori Apreda Antonino, Astarita Maria, Ciampa Maria Teresa, Salerno Agostino,

Serpico Fiorella, Persico Carolina, Tkachenko Rayisa.

• Rappresentanti ATA Barile Carla, Paduano Giovanni.

Il Consiglio d’Istituto è regolarmente costituito a partire dall’elezione delle componenti elettive e

le riunioni sono valide purché sia presente almeno la maggioranza del numero complessivo dei

membri.

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• Il Consiglio d’Istituto dura in carica tre anni scolastici; esso resta in carica limitatamente

allo svolgimento dell’attività di ordinaria amministrazione fino all’insediamento del nuovo

Consiglio, che deve effettuarsi entro sessanta giorni dalla scadenza.

• Tutti i membri del Consiglio d’Istituto restano in carica per la durata dell’organo purché

conservino i requisiti per l’elezione e la nomina.

• Il Dirigente d’Istituto fa parte di diritto del Consiglio d’Istituto.

• I rappresentanti dei docenti, dei genitori e del personale amministrativo, tecnico e

ausiliario e assistente educatore, sono membri eletti secondo i criteri e le modalità

indicati nell’Ordinanza Ministeriale 15 Luglio 1991, N. 215.

• Il Direttore amministrativo d’Istituto partecipa alle riunioni del Consiglio in qualità di

esperto delle questioni amministrative e con funzioni di segretario, senza diritto di voto.

• Il presidente è eletto, nel corso della prima seduta, dal Consiglio d’Istituto a maggioranza

assoluta dei suoi componenti, fra i membri della componente genitori.

• Il Consiglio d’Istituto rappresenta l’organo di governo d’Istituto e ha compiti di indirizzo,

programmazione e valutazione delle attività d’Istituto.

• Nel rispetto delle funzioni e delle responsabilità degli altri organi d’Istituto e in particolare

delle scelte didattiche definite dal collegio dei docenti, il Consiglio adotta tutti i

provvedimenti ad esso attribuiti dalla legge e, in particolare, approva:

✓ lo statuto

✓ il regolamento interno

✓ il regolamento sui diritti, i doveri e le mancanze disciplinari degli studenti

✓ gli indirizzi generali per l’attività, la gestione e l’amministrazione della scuola

✓ il progetto di Istituto

✓ la carta dei servizi

✓ il Programma Annuale, previo esame del programma annuale di gestione, e il

conto consuntivo

✓ il calendario scolastico per gli aspetti di sua competenza

✓ gli accordi di rete con altre Istituzione scolastiche e formative

✓ le attività da svolgere in forma collaborativa con enti locali

✓ gli accordi di programma, le convenzioni, le intese con soggetti pubblici e privati.

Il Consiglio inoltre definisce i criteri e le modalità per la stipula di contratti di prestazione d’opera

con esperti finanziati con risorse del bilancio dell’Istituto.

NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE NIV.

È costituito da:

Dirigente Scolastico: Daniela Denaro

Primo collaboratore del DS: Mastro Mariacandida

Secondo collaboratore del DS: Aversa Laura

Docenti: Buonocore Laura, Celentano Maddalena, Migliorato Donatella, Pollio Gelsomina.

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Svolge le seguenti funzioni:

✓ Redige il Rapporto di Autovalutazione

✓ Elabora il Piano di Miglioramento definendo gli obiettivi da perseguire e le relative azioni.

✓ Monitorizza, verifica e valuta gli esiti delle azioni di miglioramento.

AREA GESTIONE OFFERTA FORMATIVA

CONSIGLI DI CLASSE, INTERCLASSE, INTERSEZIONE

Sono composti da tutti i docenti di ciascuna classe e dai rappresentanti dei genitori: uno per

ciascuna classe e sezione di scuola dell’infanzia e primaria, quattro per ciascuna classe e sezione

di scuola secondaria:

• i genitori componenti del Consiglio di classe sono eletti annualmente dalla rispettiva

componente con le modalità stabilite dal regolamento vigente; essi restano in carica per

l’intera durata dell’anno scolastico;

• possono essere chiamati a partecipare alle riunioni del Consiglio di classe, in relazione alle

specifiche tematiche, anche specialisti e figure istituzionali di supporto;

• il Consiglio di intersezione, interclasse, classe è presieduto dal Dirigente, o da un docente

suo delegato, anche al fine di garantire la coerenza della programmazione didattico ‐

educativa della classe con quella definita dal Collegio dei docenti nonché il rispetto di

criteri omogenei nella valutazione degli studenti;

• il Consiglio di intersezione, interclasse, classe ha la funzione di programmare, coordinare

e verificare l’attività didattica della classe nel rispetto del Progetto d’Istituto e della

programmazione didattica ed educativa deliberata dal Collegio dei docenti;

• il Consiglio di intersezione, interclasse, classe, con la sola presenza della componente

docenti, svolge l’attività di programmazione e coordinamento didattico e provvede alla

valutazione in itinere degli studenti; provvede altresì allo svolgimento delle operazioni

necessarie per gli scrutini intermedi e finali;

• per le attività di programmazione, coordinamento e verifica dell’attività didattica, per le

assemblee di classe con i genitori, nonché per ogni altro compito ad esso attribuito, il

Consiglio di classe si riunisce secondo un calendario stabilito in sede di programmazione

delle attività e comunque nel rispetto dei limiti fissati dal contratto collettivo nazionale di

lavoro dei docenti;

• il funzionamento del Consiglio di classe è disciplinato dal regolamento interno che, in ogni

caso, dovrà prevedere che, per specifiche esigenze, i consigli di classe possano incontrarsi

oltre che in riunione plenaria anche per gruppi, composti in modo orizzontale o verticale.

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AREA: GESTIONE AMMINISTRATIVA E AUSILIARIA:

DIRETTORE SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI: Dott.ssa Anna Maria Gargiulo

SOSTITUTO DEL DIRETTORE: Assistente amministrativo Gargiulo Stefano

PERSONALE AMMINISTRATIVO

Sig.ra CARITA’ AMELIA

GESTIONE ALUNNI / DIDATTICA

Scuola dell’Infanzia, Primaria

Secondaria di primo grado

GESTIONE FINANZIARIA

Iscrizioni degli alunni e registri, trasferimenti, nulla osta,

richiesta e trasmissione documenti, archiviazione e

ricerche di archivio inerenti gli alunni, tenuta delle

cartelle dei documenti degli alunni. Gestione degli

elenchi classe Adempimenti connessi alle anagrafi

nazionali degli alunni. Predisposizione e corretta tenuta

dei fascicoli personali. Gestione e procedure per borse

di studio- cedole librarie, Nulla osta, certificazioni varie e

relativa tenuta registri. Predisposizione di tutti gli atti di

competenza della segreteria relativi all’adozione dei libri

di testo ed alla tenuta del registro elettronico del

docente.

Adempimenti connessi alle prove INVALSI.

Autorizzazioni per uscite anticipate. Archiviazione di

pratiche evase e corrispondenza telefonica per tutto il

settore di competenza. Adempimenti connessi alla

Pratica Sportiva e alle visite guidate. Adempimenti

riguardanti gli alunni diversamente abili, con particolare

riguardo alle pratiche concernenti i contenziosi.

Coadiuva la DSGA nella gestione dei contributi delle

famiglie per la polizza assicurativa e per la gestione dei

progetti, delle visite guidate, nella gestione degli

infortuni degli alunni e del personale e nella richiesta di

preventivi e ordinazioni varie.

Sig. ra GUASTAFIERRO ROBERTA

AFFARI GENERALI /

PROTOCOLLO

Posta elettronica e certificata. Quotidiana consultazione

del sito dell’Ufficio Scolastico Regionali e Ambito

Territoriale di Napoli e della rete intranet per il download

di tutti i messaggi d’interesse dell’Istituzione. Tenuta del

registro di Firma. Ricevimento e trasmissione

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GESTIONE ALUNNI / DIDATTICA

Scuola Infanzia Primaria

Secondaria di primo grado

corrispondenza, archiviazione atti e tenuta del relativo

registro di protocollo digitale. Gestione distinte e

ricevute postali, smistamento fax. Albo pretorio,

Amministrazione Trasparente. Procedura di elezione e

convocazione degli organi collegiali, delle RSU, e dei

Consigli d’interclasse e intersezione con relativi decreti di

nomina/surroga dei componenti

Distribuzione posta, e modulistica varia al personale

interno nei rispettivi plessi - Gestione circolari interne -

Tenuta e controllo pratiche relative a tutti i progetti da

realizzare – Tenuta in apposita cartella di copia di tutta la

corrispondenza avente ad oggetto la sicurezza ed i

relativi adempimenti. Rapporti con l’Ente locale in

materia di manutenzione. Predisposizione di minute e

comunicazioni di diverso tipo.

Archiviazione di pratiche evase e corrispondenza

telefonica, sia all’esterno sia ai plessi, per tutto il settore

di competenza.

Coadiuva la Sig. Carita’ Amelia nella gestione della

Didattica.

Sig.ra MARIA GARGIULO

GESTIONE DEL PERSONALE

DOCENTE

Scuola dell’infanzia e secondaria

di primo grado

Tenuta fascicoli personali - Richiesta e trasmissione documenti – Dichiarazione dei servizi – Conferma in ruolo. Compilazione delle graduatorie supplenti docenti scuola secondaria di primo grado, infanzia e della graduatoria dei soprannumerari. - Certificati di servizio - Registro certificati di servizio – Convocazioni per l’attribuzione supplenze personale docente a tempo determinato scuola secondaria di primo grado e infanzia con regolare tenuta del registro dei fonogrammi e dei contratti. Prelievo certificati di malattia dal sito INPS docenti Aggiornamento assenze e con emissione decreti congedi ed aspettative

– Comunicazione assenze al SIDI per tutto il personale. Adempimenti previsti ex D.L.112 personale docente ed ATA. –

Istanze on line Preparazione documenti per il superamento del periodo di prova - Controllo documenti

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GESTIONE FINANZIARIA

di rito all'atto dell'assunzione. - Archiviazione di pratiche evase e corrispondenza telefonica per tutto il settore di competenza. Gestione domande di inserimento nelle graduatorie del personale supplente di scuola dell’infanzia e di scuola secondaria di primo grado. G Graduatoria dei soprannumerari, Comunicazioni al centro dell’impiego Contratti a tempo indeterminato e determinato personale docente. Ricostruzioni di carriera. Espletamento delle pratiche pensioni con relative comunicazioni USP e INPS

Gestione TFR. Liquidazione competenze accessorie su sistema SPT.

Coadiuva la DSGA negli aspetti fiscali (Certificazioni Uniche, mod 770, IRAP)

SOSTITUZIONE DEL DSGA

Sig. STEFANO GARGIULO

GESTIONE DEL PERSONALE

DOCENTE

Scuola primaria

Tenuta fascicoli personali - Richiesta e trasmissione documenti –Dichiarazione dei servizi – Conferma in ruolo - Compilazione delle graduatorie supplenti docenti primaria e della graduatoria dei soprannumerari. - Certificati di servizio - Registro certificati di servizio – Convocazioni per l’attribuzione supplenze personale docente a tempo determinato scuola primaria con regolare tenuta del registro dei fonogrammi e dei contratti. Prelievo certificati di malattia dal sito INPS docenti - Aggiornamento assenze personale con emissione decreti congedi ed aspettative - Istanze on line- Preparazione documenti per il superamento del periodo di prova - Controllo documenti di rito all'atto dell'assunzione. - Registro decreti - Rilevazione mensile assenze personale docente scuola secondaria di primo grado, primaria, infanzia e ATA. Rilevazione annuale dei permessi legge 104 per tutto il personale. Contratti a tempo indeterminato e determinato personale docente Gestione domande di inserimento nelle graduatorie del personale supplente di scuola primaria. Graduatoria dei soprannumerari. Comunicazioni al centro dell’impiego Contratti a tempo indeterminato e determinato personale docente scuola primaria. Ricostruzioni di carriera. Espletamento delle pratiche pensioni con relative comunicazioni USP e INPS. Archiviazione di pratiche

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GESTIONE FINANZIARIA

evase e corrispondenza telefonica per tutto il settore di competenza. Coadiuva la DSGA nelle procedure informatiche, nella gestione dell’inventario, nelle procedure di ricognizione e di ammortamento, nei contatti con i sub consegnatari, albo fornitori e procedure di acquisto.

Sig. ORSI FEDERICO

GESTIONE PERSONALE A.T.A.

Coadiuva la DSGA nell’elaborazione delle schede orarie risultanti dalla rilevazione delle presenze. Gestione ritardi e recuperi personale ATA.

Tenuta fascicoli personali. Richiesta e trasmissione documenti Dichiarazione dei servizi. Conferma in ruolo. Compilazione delle graduatorie supplenti e della graduatoria dei soprannumerari. Certificati di servizio. Gestione supplenze: convocazioni per l’attribuzione di supplenze con regolare tenuta del registro dei fonogrammi e dei contratti, Prelievo dei certificati medici da apposita sezione INPS riferiti al personale ATA. Aggiornamento assenza e presenza personale con emissione decreti congedi e aspettative.

Contratti a tempo indeterminato e determinato personale ATA.

Ricostruzioni di carriera e pratiche pensioni personale ATA.

Archiviazione di pratiche evase e corrispondenza telefonica per tutto il settore di competenza.

Rilevazione scioperi e permessi sindacali Docenti e A.T.A. (GEDAP)

Rilevazioni inerenti al personale da inserire nelle apposite sezioni di Amministrazione Trasparente della Scuola.

Richiesta massiva dei certificati antipedofilia per tutto il personale in servizio.

Visite fiscali per tutto il personale a mezzo portale INPS.

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Fabbisogno delle risorse

Scuola dell'infanzia: fabbisogno di organico per il triennio 2016/2019

Consultando le serie storiche relative alla formazione di sezioni di scuola dell’infanzia si conferma

la previsione della formazione di n. 11 sezioni di Scuola dell’Infanzia.

Si ritiene che l’organico di sostegno, salvo la necessità di aggiornare il numero dei posti

eventualmente necessari in base alla dinamica delle iscrizioni e dei ricorsi presentati dai genitori

degli alunni disabili, possa consolidarsi nei numeri presenti nella seguente tabella.

Si segnala che a fronte di 40 h di tempo scuola comprendente anche il servizio mensa previsto

per la scuola dell’Infanzia e della frequenza assidua degli alunni con disabilità oltre che la loro

gravità è necessario poter disporre di docenti di sostegno per l’intero orario settimanale (mattino

e pomeriggio).

Scuola

dell'infanzia

Annualità

Docenti posto

comune

Docenti sostegno I.R.C. Motivazione

2016/2017 22 2 1 11 sezioni a 40 ore di

cui 1 metodo Agazzi e 1

Montessori

2017/2018 20 2 1 11 sezioni a 40 ore di

cui 1 metodo Agazzi

e 2 Montessori

2018/2019 18 4 1 9 sezioni a 40 ore di cui

2 metodo Agazzi

e 2 Montessori

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Scuola primaria: fabbisogno di organico per il triennio 2016/2019

Consultando le serie storiche relative alla formazione di classi prime della scuola primaria si

prevede la formazione di n. 4 classi prime, pertanto si elabora un organico necessario per

complessive classi 22 di scuola primaria per il prossimo triennio.

Si ritiene che l’organico di sostegno, salvo la necessità di aggiornare il numero dei posti

eventualmente necessari in base alla dinamica delle iscrizioni degli alunni disabili, possa

consolidarsi nei numeri presenti nella seguente tabella.

Scuola

primaria

Annualità

Docenti

posto

comune

Docenti

sostegno

Docenti L 2 I.R.C. Motivazione

2016/2017 32 7 3 2 11 classi a 30 h

11 classi a 40 h

2017/2018 32 7 3 2 11 classi a 30 h

11 classi a 40 h

2018/2019 38 5 3 2 11 classi a 30 h

10 classi a 40 h

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Scuola secondaria di I grado:

fabbisogno di organico per il triennio 2016/2019

Essendo la scuola secondaria di I grado una scuola di nuova formazione non esiste una serie

storica da considerare, per cui consultando le proiezioni relative al numero degli obbligati per i

prossimi tre anni, si prevede un fabbisogno di organico calcolato sulla formazione di quattro

classi prime per il prossimo anno e tre per il biennio successivo, pertanto si elabora l'organico per

nove classi, di cui otto a tempo prolungato di 36 ore settimanali e una a tempo normale di 30 ore

settimanali per l'anno prossimo, e per dieci classi, di cui nove a tempo prolungato di 36 ore

settimanali e una a tempo normale di 30 ore settimanali, per il biennio successivo.

Oltre ai docenti curriculari, si ritiene che l’organico di sostegno, salvo la necessità di aggiornare il

numero dei posti eventualmente necessari in base alla dinamica delle iscrizioni degli alunni

disabili, possa consolidarsi nei numeri presenti nella seguente tabella:

Scuola

secondaria I

grado

Classe di

concorso

2016/2017

9 classi

2017/2018

11 classi

2018/2019

13 classi

Motivazione

2016/2017

Nove classi, di cui otto a

tempo prolungato di 36

ore e una a tempo

normale di 30 ore

settimanali.

2017/2018

Undici classi, di cui dieci a

tempo prolungato di 36

ore e una a tempo

normale di 30 ore

settimanali.

2018/2019

Tredici classi a tempo

prolungato di 36 ore

settimanali.

Italiano A043 7 4h 8 15h 10 15h

Matematica A059 4 6h 5 6h 6 9h

Inglese A345 1 9h 1 15h 2 3h

Tedesco A545 1 - 1 4h 1 8h

Arte A028 1 - 1 4h 1 8h

Tecnologia A033 1 - 1 4h 1 8h

Musica A032 1 - 1 4h 1 8h

Ed. fisica A030 1 - 1 4h 1 8h

Religione

cattolica

9h 11h 13h

Sostegno 4 1

deroga

4 1

deroga

8 2

deroga

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Fabbisogno di organico di posti per il potenziamento per il triennio

2016/2019

Le attività previste dal PDM richiedono un organico di potenziamento di almeno 4 unità. Tali

docenti dovranno coprire le attività previste dall’OF, oltre che garantire una quota efficace alla

sostituzione dei docenti assenti.

Tipologia posto Numero

docenti Ore Motivazione Obiettivi formativi

Posto comune

primaria

3 2400 800 Supplenze brevi

1600 Attività di

recupero, inclusione e

sostegno alla

diversabilità

legge 107/2015 comma 7 l), prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati

Sostegno primaria 1 800 Sostegno alla

diversabilità

legge 107/2015 comma

180181 inclusione

scolastica degli allievi

diversamente abili

A345/A545

Lingua inglese e

tedesca nella scuola

sec. I grado

1

600

400 ore

Recupero / potenziamento

e attività laboratoriali in

orario curriculare ed

extracurriculare.

200 ore Supplenze brevi

legge 107/2015 comma 7 a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning.

A028 /A033

Arte e Tecnologia

nella scuola sec. I

grado

1

600

400 ore Recupero /

potenziamento e attività

laboratoriali in orario

curriculare ed

extracurriculare.

200 ore Supplenze brevi

legge 107/2015 comma 7

h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione.

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88

i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio

A032

Musica nella scuola

secondaria I grado.

1 600 400 ore Recupero /

potenziamento e attività

laboratoriali in orario

curriculare ed

extracurriculare.

200 ore Supplenze brevi

legge 107/2015 comma 7 c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale

i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio.

Consapevolezza ed espressione culturale Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione. Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro

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Fabbisogno di organico diposti per il potenziamento di personale ATA

Tenendo conto:

della diversa dislocazione su quattro edifici delle classi della scuola, e la necessaria adozione di

orari diversificati;

del tempo scuola (40 ore settimanali nella scuola dell’infanzia, 40 ore settimanali nel tempo

pieno della scuola primaria, 33 e 36 ore settimanali nel tempo prolungato rispettivamente della

scuola primaria e secondaria comprendente anche il servizio mensa;

del numero di disabili iscritti che necessitano di assistentato materiale;

della progettualità prevista e dell’apertura pomeridiana della scuola e al fine di mantenere idonei

standard di qualità in materia di vigilanza, pulizia e assistenza agli alunni, il personale ATA dovrà

essere così potenziato:

Ufficio di segreteria Numero posti attuali Potenziamento Organico potenziato

2016/2019

DSGA 1 1

Assistenti

amministrativi

4 2 6

Collaboratori

scolastici

Numero posti attuali

17

Potenziamento

4

Organico potenziato

2016/2019

21

Assistente tecnico per supporto,

assistenza e gestione dei laboratori

Si richiedono in

quanto figure

attualmente assenti

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Fabbisogno risorse materiali

Strettamente collegata ai punti precedenti è la necessità di implementare sempre di più e meglio

le dotazioni tecnologiche e strutturali dell'Istituto attraverso l'accesso a fonti di finanziamento

statali, comunitarie o private.

Tipologia dotazione

tecnologica

Motivazione della scelta Fonte di finanziamento

Realizzazione, ampliamento

e adeguamento delle

infrastrutture di rete

LAN/WLAN.

Rendere più fruibile l'uso delle

nuove tecnologie nel processo

di insegnamento-

apprendimento

Asse II Infrastrutture per

l'istruzione- Fondo europeo

di sviluppo regionale (FESR)

Obiettivo specifico - 10.8

Attivazione di una classe 3.0. Sviluppo delle competenze

digitali degli studenti.

Innovazione degli spazi di

apprendimento. Adozione idea

AE.

Progetto FESR “Ambienti

digitali” Azione 10.8.1. A3

Attivazione di aule

laboratorio disciplinari.

Implementazione di arredi

flessibili.

Innovazione degli spazi di

apprendimento.

Sviluppo delle competenze

trasversali degli studenti.

Adozione idea AE.

Ente locale

Sponsor privati.

Realizzazione della biblioteca

scolastica

Potenziamento della lingua

madre. Apertura pomeridiana

della scuola.

Avviso Biblioteche

Scolastiche Innovative prot.

n. 7767 del 13 maggio 2016

Ristrutturazione per il ripristino

della palestra. Potenziamento delle

competenze motorie e sportive.

Ente locale

Realizzazione di laboratori nel

sottotetto

Potenziamento di attività laboratoriali

e innovative. Ente locale

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Piano Nazionale Scuola Digitale

Premessa

Il PNSD (D.M. n.851 del 27/10/2015) è un documento attuativo della legge 107/2015 che vuole

trovare, nell’era digitale, una sinergia tra strategie didattiche innovative e sistema educativo.

La scuola, quale comunità educativa e formativa, diventa protagonista del cambiamento della

società attuale fortemente caratterizzata e condizionata dal processo di digitalizzazione.

Cambia il concetto di scuola e di “fare scuola”, gli ambienti di apprendimento diventano

determinanti per un’offerta formativa coerente e al passo con i cambiamenti, con le esigenze e

con i ritmi del mondo contemporaneo. Pertanto la scuola deve modificare l’approccio didattico

considerando il discente come protagonista del proprio apprendimento, guidandolo all’uso

consapevole, creativo e attivo delle nuove tecnologie.

L’obiettivo primario del PNSD è quello di avviare nelle scuole un percorso di innovazione e

digitalizzazione che porti ad introdurre le nuove tecnologie come pratica di attività quotidiana e a

sperimentare nuove prassi per una didattica innovativa più stimolante e più vicina agli stili di vita

degli alunni e delle loro famiglie nell’attuale società digitale.

Si tratta di un processo di innovazione che coinvolge le istituzioni scolastiche non solo in

riferimento alle strutture, agli ambienti e alle dotazioni tecnologiche, ma anche e soprattutto

all’introduzione di metodologie e strategie digitali che coinvolgano direttamente gli alunni nel

loro percorso scolastico e nell’esercizio della cittadinanza attiva.

Il PNSD agisce su 4 punti:

• STRUMENTI: riguardano tutte le condizioni che abilitano le opportunità delle scuole e le

pongono in condizione di praticarle. Sono le condizioni di accesso, la disponibilità e la

qualità degli spazi e degli ambienti, l‛identità digitale e l‛amministrazione digitale.

• COMPETENZE E CONTENUTI: si riferiscono alla didattica digitale, ai contenuti e alle

competenze per individuare nuove percorsi e prassi innovative guardando al presente e al

futuro.

• FORMAZIONE: riguarda la formazione del personale, fondamentale per procedere al

cambiamento, orientata all’innovazione didattica e organizzativa. Tutto il personale della

scuola deve essere in grado di sostenere i cambiamenti richiesti dalla società attuale e

deve essere messo nelle condizioni di vivere e non subire l’innovazione.

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• ACCOMPAGNAMENTO: riguarda la strategia di accompagnamento e monitoraggio del

Piano attraverso il confronto di pratiche avviate, la figura dell’Animatore Digitale, reti e

rapporti interistituzionali, l’Osservatorio per la Scuola Digitale.

Obiettivi

Secondo quanto previsto dal Piano Nazionale Scuola Digitale si intendono raggiungere nel

triennio 2016/2019 i seguenti obiettivi:

❖ realizzare le infrastrutture di rete;

❖ sviluppare le competenze digitali degli studenti;

❖ potenziare gli strumenti didattici laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i

processi d’innovazione;

❖ favorire la formazione dei docenti verso l’innovazione didattica (Movimento delle

Avanguardie educative) e lo sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento,

l’apprendimento e la formazione delle competenze cognitive e sociali degli studenti;

❖ adottare strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la trasparenza e la condivisione

dei dati;

❖ Valorizzare e diffondere le esperienze di innovazione digitale in atto;

❖ adottare testi didattici in formato digitale anche alla scuola primaria e produrre materiali

didattici in formato digitale, calati sulle effettive necessità degli alunni e del territorio.

PROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO

PREMESSA

Il Piano Nazionale Scuola Digitale Cap. 4 Azione 28 prevede che ogni Istituto abbia un Animatore

Digitale che insieme al Dirigente scolastico e al Direttore SGA, avrà un ruolo strategico nella

diffusione dell’innovazione a scuola, a partire dai contenuti di questo Piano.

L’Animatore Digitale è un docente che, individuato dal Dirigente Scolastico, ha il compito di

coordinare la diffusione dell’innovazione digitale nell’ambito delle azioni previste dal PTOF

triennale e le attività del Piano Nazionale Scuola Digitale.

L’Animatore sarà formato in maniera specifica per “favorire il processo di digitalizzazione delle

scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di

accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano nazionale Scuola digitale” (rif. Prot. n°

17791 del 19/11/2015).

Potrà sviluppare progettualità su tre ambiti (cfr. azione 28 del PNSD):

FORMAZIONE INTERNA:

stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di

laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la

partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle

organizzate attraverso gli snodi formativi.

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COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA:

favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di

workshop e di altre attività, strutturate o non, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti

formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura

digitale condivisa.

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE:

individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli

ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata;

la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un

laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola

stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.

Il progetto triennale, che sarà comunque suscettibile di modifiche legate alla dinamicità del

contesto scolastico, vuole valorizzare due direttrici fondamentali previste nel piano e cioè la

collaborazione e una visione della tecnologia funzionale alla didattica. Infatti da un lato viene

richiesto alla scuola di costruire delle relazioni con i soggetti presenti nel territorio dagli enti, alle

associazioni, alle aziende per costruire un tessuto autentico e reale dell'offerta formativa, che si

concretizza in possibili risorse economiche e culturali oppure con l'attivazione di progetti virtuosi

che hanno ricadute sul benessere sociale oltre che sulla qualità dell'ambiente scolastico;

dall'altro vi è la necessità di adeguare la pratica dell'insegnamento alle mutate condizioni

socioeconomiche, e la tecnologia diventa non l'obiettivo ma lo strumento per realizzare un

modello educativo basato sulle competenze, come riportato nel testo del PNSD “Se l’obiettivo del

nostro sistema educativo è sviluppare le competenze degli studenti, invece che semplicemente

“trasmettere” programmi di studio, allora il ruolo della didattica per competenze, abilitata dalle

competenze digitali, è fondamentale in quanto attiva processi cognitivi, promuove dinamiche

relazionali e induce consapevolezza….Il paradigma su cui lavorare è la didattica per competenze,

intesa come progettazione che mette al centro trasversalità, condivisione e co-creazione, e come

azione didattica caratterizzata da esplorazione, esperienza, riflessione, autovalutazione,

monitoraggio e valutazione. Il primo passo è quindi fare tesoro delle opportunità offerte delle

tecnologie digitali per affrontare una didattica per problemi e per progetti”.

Nella redazione delle linee di intervento si è scelto di scansionare la durata temporale in una fase

di ricognizione e di valutazione nella quale si prende atto delle risorse esistenti e dei bisogni

formativi delle componenti scolastiche. In seguito, calibrando quanto emerso con gli obiettivi

proposti dal PNSD, si passa ad una prima attuazione che consiste in un'alfabetizzazione di

strumenti digitali collegati alle nuove metodologie per arrivare a un consolidamento di pratiche

che porti alla creazione di un corpo docente in grado anche di condividere il proprio operato in

uno spazio virtuale comune, di confronto e di deposito di risorse didattiche autonomamente

create. Così anche nella collaborazione con gli agenti esterni alla scuola inizialmente si instaurano

delle relazioni che porteranno a delle collaborazioni costanti nel tempo. La scuola diventa quindi

un polo di attrazione per gli studenti in grado di offrire soluzioni formative che rispondano ai loro

bisogni e un luogo aperto ai cittadini, magari nel pomeriggio, in concomitanza con altre attività

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che verranno proposte. Infatti negli obiettivi del PNSD lo spazio scolastico viene pensato come

uno spazio di apprendimento che non si esaurisce nell'orario curricolare, ma diventa una

struttura di servizio per la formazione dei cittadini nelle competenze di cittadinanza digitale. Lo

studente deve diventare il centro di questo piano digitale nel quale tutte le azioni di formazione

dei docenti, di sinergia con gli enti del territorio devono contribuire a creare un ambiente di

apprendimento che diventi per lui significativo e per questo verranno create delle azioni

formative non solo dirette a fornirgli delle abilità, ma tese anche a valorizzare la sua capacità di

espressione personale.

TABELLA DEGLI INTERVENTI

Interventi anno scolastico 2015-2016

Fase Preliminare

Formazione interna • Somministrazione di un questionario ai docenti per la rilevazione delle conoscenze e competenze tecnologiche e per l’individuazione dei bisogni formativi. (Periodo: gennaio– Piattaforma Google Forms)

• Pubblicizzazione del PNSD: Pubblicazione del PNSD sul sito della Scuola con sezione dedicata e formazione/informazione sul documento ai docenti per avviare un confronto e una riflessione in merito. (Periodo: gennaio/ febbraio 2016 - Incontri in presenza e condivisione di documenti online, utilizzando mailing list).

• Formazione all’utilizzo del registro elettronico

• Formazione specifica per Animatore Digitale – Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete

Coinvolgimento della comunità scolastica

• Creazione sul sito istituzionale della scuola di uno spazio dedicato al PNSD per informare sul piano e sulle iniziative della scuola.

• Progettazione del sito istituzionale della scuola.

Creazione di soluzione

innovative

• Realizzazione della rete wi-fi di Istituto mediante la partecipazione a progetti PON.

• Ricognizione e mappatura delle attrezzature presenti nella scuola.

• Verifica funzionalità e installazione di software autore open source in tutte le LIM e portatili.

• Regolamentazione dell’uso di tutte le attrezzature della scuola (aule laboratorio disciplinari, LIM, computer, …).

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Interventi triennio 2016-2019

Ambito A.S. 2016/2017 A.S. 2017/2018 A.S. 2018/2019

Formazione

Interna

• Creazione di uno sportello di assistenza digitale.

• Formazione specifica per Animatore Digitale – Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale

• Azione di segnalazione di eventi/ opportunità formative in ambito digitale.

• Formazione base per tutti i docenti per l’uso degli strumenti tecnologici già presenti a scuola.

• Formazione sulle nuove metodologie delle Avanguardie educative (spaced learning, debate).

• Formazione all’uso del coding nella didattica e allo sviluppo del pensiero computazionale.

• Formazione e uso di soluzioni tecnologiche da sperimentare per la didattica (Aula 3.0, aule laboratorio disciplinari, ...).

• Formazione all’utilizzo di cartelle condivise e documenti condivisi di Google Drive per

• Mantenimento dello sportello di assistenza digitale.

• Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali.

• Azione di segnalazione di eventi/ opportunità formative in ambito digitale.

• Formazione per l’uso di software open source per la Lim per tutti i docenti.

• Utilizzo delle metodologie di Avanguardie educative.

• Formazione per l’uso di applicazioni utili per l’inclusione.

• Utilizzo delle Aule 3.0 e delle aule laboratorio disciplinari.

• Formazione all’utilizzo delle Google Apps for Educational per l’organizzazione e per la didattica.

• Utilizzo di piattaforme di elearning.

• Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale e dell’uso del coding.

• Aggiornamento/Integrazione da parte dei docenti del proprio e-portfolio.

• Formazione per utilizzo spazi Drive condivisi e documentazione di sistema.

• Monitoraggio attività e

• Mantenimento di uno sportello permanente per assistenza.

• Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali.

• Azione di segnalazione di eventi/ opportunità formative in ambito digitale.

• Formazione per l’uso degli strumenti da utilizzare per una didattica digitale integrata.

• Formazione per l’uso di strumenti per la realizzazione di test, web quiz

• Aggiornamento/Integrazione da parte dei docenti del proprio e-portfolio.

• Formazione sull’uso di ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata: soluzioni on line per la creazione di classi virtuali, social network.

• Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.

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la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche.

• Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.

rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.

Interventi triennio 2016-2019

Ambito A.S. 2016/2017 A.S. 2017/2018 A.S. 2018/2019

Coinvolgimento

della comunità

scolastica

• Creazione di un gruppo di lavoro costituito dal dirigente, dall’ animatore digitale, dal DSGA e di un piccolo staff.

• Creazioni di spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD.

• Raccolta e pubblicizzazione sul sito istituzionale delle attività svolte.

• Utilizzo sperimentale di strumenti per la condivisione con gli alunni (gruppi, community).

• Realizzazione dell’ora del coding anche attraverso laboratori aperti al territorio.

• Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD (cittadinanza digitale,

• Coordinamento del gruppo di lavoro.

• Implementazione degli spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD.

• Realizzazione da parte di docenti e studenti di video, utili alla didattica e alla documentazione di eventi/progetti di Istituto.

• Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola.

• Utilizzo di cartelle e documenti condivisi di Google Drive per la formulazione e consegna di documentazione.

• Calendario condiviso per il piano delle attività.

• Utilizzo di strumenti per la condivisione con gli alunni (gruppi, community).

• Coordinamento del gruppo di lavoro.

• Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione.

• Implementazione degli spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD.

• Realizzazione da parte di docenti e studenti di video, utili alla didattica e alla documentazione di eventi / progetti di Istituto.

• Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in formato multimediale.

• Utilizzo di cartelle e documenti condivisi di Google Drive per la formulazione e consegna di documentazione.

• Calendario condiviso per il piano delle

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sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo)

• Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

• Utilizzo di spazi cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche.

• Partecipazione all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori aperti al territorio.

• Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo)

• Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

attività.

• Utilizzo di strumenti per la condivisione con gli alunni (gruppi, community).

• Partecipazione all’ora di coding con laboratori aperti al territorio.

• Realizzazione di workshop e programmi formativi sul digitale a favore di studenti, docenti, famiglie, comunità.

Interventi triennio 2016-2019

Ambito A.S. 2016/2017 A.S. 2017/2018 A.S. 2018/2019

Creazione

di soluzioni

innovative

• Revisione, integrazione, della rete wi-fi di Istituto.

• Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale integrazione /revisione.

• Utilizzo dei Tablet per tutte le attività didattiche.

• Aggiornamento del curricolo verticale per la costruzione di competenze digitali, soprattutto

• Revisione, integrazione, della rete wi-fi di Istituto.

• Aggiornamento della documentazione disciplinare d’istituto per condividere il materiale prodotto.

• Sviluppo di attività di alfabetizzazione civica del cittadino digitale.

• Utilizzo condiviso dei nuovi ambienti di l’apprendimento: aule laboratorio disciplinari, aule aumentate, aule 3.0.

• Accesso ad Internet wireless/LAN per tutto il personale della scuola.

• Aggiornamento della documentazione disciplinare d’istituto per condividere il materiale prodotto.

• Potenziamento dell’utilizzo del coding con software dedicati.

• Utilizzo di classi virtuali (community, classroom).

• Produzione percorsi didattici disciplinari e interdisciplinari con particolare riferimento

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trasversali o calate nelle discipline.

• Aggiornamento del curricolo di Tecnologia nella scuola. (cfr. azione #18 del PNSD)

• Creazione di nuovi ambienti di l’apprendimento: aule laboratorio disciplinari, aule aumentate, aule 3.0.

• Sviluppo del pensiero computazionale.

• Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in dotazione alla scuola.

• Partecipazione ai bandi sulla base delle azioni del PNSD.

• Attivazione registro elettronico e archivi cloud.

• Attività rivolte allo sviluppo competenze dell’area computazionale degli alunni.

• Diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica (linguaggio Scratch).

• Attivazione di un Canale Youtube per la raccolta di video delle attività svolte nella scuola.

• Attivazione di postazioni per la connessione ad Internet a disposizione delle famiglie per il disbrigo di pratiche amministrative.

• Attivazione registro elettronico e archivi cloud.

• Ricognizione della possibilità di nuovi acquisti.

• Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in dotazione alla scuola.

• Partecipazione ai bandi sulla base delle azioni del PNSD.

agli alunni BES, DSA e DA.

• Realizzazione di nuovi ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata con l’utilizzo di nuove metodologie.

• Realizzazione di biblioteche scolastiche come ambienti mediali.

• Creazione di webinar per le attività di recupero.

• Ricognizione delle possibilità di nuovi acquisti.

• Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in dotazione alla scuola

• Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali sulla base delle azioni del PNSD.

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Piano di formazione del personale docente ed ATA

Il Piano di formazione e aggiornamento del personale docente è finalizzato all’acquisizione di

competenze per l'attuazione di interventi di miglioramento e adeguamento alle nuove esigenze

dell’Offerta Formativa.

Un progetto efficace di innovazione strutturale e curricolare del sistema scolastico non si realizza

senza i docenti, ovvero senza la loro partecipazione e condivisione. Valorizzare il lavoro docente

e l'ambiente scolastico come risorsa per la didattica, significa favorire la comunicazione tra

docenti, diffondere la conoscenza di significative pratiche didattiche, con scambio di esperienze e

pianificazione dei programmi di intervento per giungere, infine, alla valutazione promozionale

del progetto formativo promosso collegialmente.

Lo sviluppo professionale dei docenti è una condizione irrinunciabile e qualificante

dell’Istituzione scolastica perché permette di realizzare, attraverso la crescita dei singoli e la loro

valorizzazione personale e professionale, il miglioramento dell’azione educativa nel suo

complesso ed in particolare rispetto ai processi di insegnamento/apprendimento, intesi come

processi sistematici e progressivi di consolidamento ed aggiornamento delle competenze

didattiche più rispondenti alle necessità e alle modalità di apprendimento dei giovani.

Il Piano di Formazione e Aggiornamento rappresenta un supporto utile al raggiungimento di

obiettivi trasversali attinenti la qualità delle risorse umane ed è pertanto un’azione tendente a

migliorare il clima nell’organizzazione, per creare condizioni favorevoli al raggiungimento degli

obiettivi del POF oltre che al tentativo di dare corpo ad attività di confronto, di ricerca e

sperimentazione previste ancor prima che dalla legge 107/2015 dal DPR 275/ 1999 , il

Regolamento dell’Autonomia scolastica, cui la legge 107/2015 pare dare finalmente corpo e

sostanza.

Il comma 124 della legge 10/7/2015 afferma: “Nell'ambito degli adempimenti connessi alla

funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e

strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza

con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento

delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della

Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di

formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università' e della

ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria”. Gli articoli 63 e 66 del

C.C.N.L. 29-11-2007 contemplano rispettivamente la formazione in servizio del personale e la

predisposizione del piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai

docenti ed al personale ATA.

L’orizzonte di scopo del nostro piano di formazione sarà la trasformazione della nostra scuola in

Laboratorio permanente di Sviluppo Professionale per tutto il personale.

Sono compresi nel piano di formazione annuale dell’Istituto:

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• corsi di formazione organizzati da MIUR e USR per rispondere a specifiche esigenze

connesse agli insegnamenti previsti dagli ordinamenti o ad innovazioni di carattere

strutturale o metodologico decise dall’Amministrazione;

• corsi organizzati dalle reti di scuole cui la scuola aderisce nello specifico:

"CLIL" I.C. "Costiero"

"Didattica delle competenze" I.C."Gemelli"

"PDM" Istituto Polispecialistico “SanPaolo”

• interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di legge

(Decreto legislativo 81/2008)

• interventi formativi, sia in autoaggiornamento, sia in presenza di tutor interni e/o

esterni, autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto delle azioni di

implementazione del Piano dell’offerta formativa e dei processi di innovazione

metodologica attualmente in atto nel nostro istituto, come la formazione sulle Idee del

Movimento per l'innovazione della scuola Avanguardie Educative.

Per garantire l’efficacia nei processi di crescita professionale e l’efficienza del servizio scolastico

offerto, il Collegio favorisce iniziative di formazione on-line e autoformazione.

Per il personale ATA

Piano di formazione incentrato su:

digitalizzazione e dematerializzazione del procedimento amministrativo;

protocollazione informatica e gestione documentale ed archivistica;

gestione del sito web e del registro elettronico;

attività negoziale;

assistenza di base agli studenti con disabilità.

Con riferimento a quanto previsto dall'art. 1 commi 121 e 122 della legge 107/2015, i docenti a

tempo indeterminato possono utilizzare l'importo di 500 euro annuali messo a disposizione dalla

Carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione del personale docente, nel rispetto di

quanto previsto dalla norma citata. Misura minima di formazione annuale dal piano annuale di

formazione del collegio docenti (art. 66 CCNL) da determinarsi di anno in anno con relative scelte

di attività formative: 20 ore a cui si aggiungerà un minimo di 10 ore di attività formative svolte

liberamente dal docente e da lui adeguatamente certificate, sempre nell'ambito delle attività

formative svolte da entità ed associazioni riconosciute ed accreditate dal MIUR. Se il Piano

Nazionale indicherà una misura superiore, se ne terrà conto negli anni successivi e/o in corso

d’anno. Tutte le attività formative pensate, progettate ed attuate da questa Istituzione scolastica

fanno riferimento al Piano nazionale triennale per la formazione elaborato dal MIUR, alle

evidenze del RAV ed alle azioni previste dal Piano di Miglioramento.