PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA · DIREZIONE DIDATTICA 1° CIRCOLO – Sede Centrale:...

DIREZIONE DIDATTICA 1° CIRCOLO – Sede Centrale: Scuola Primaria «L.Milani»

Via Rosmini , 16 – 28845 DOMODOSSOLA (VB) - Tel/fax: 0324 242359

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DIREZIONE DIDATTICA 1° CIRCOLO Via Rosmini, 16 - 28845 DOMODOSSOLA (VB)

0324-242359 – Fax 0324-242359 - e-mail: [email protected] codice fiscale: 83002470033 CODICE UNIVOCO UF1HHZ

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

approvato dal Consiglio di Circolo

nella seduta del 11 Gennaio 2016



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INDICE

Premessa

Mission della scuola

Carta d‟Identità del 1° Circolo Didattico di Domodossola

Scuole del Circolo : funzionamento e servizio

Contesto ambientale

Contesto socio – culturale

Analisi dei bisogni e richieste dell‟utenza

Rapporti Scuola – Famiglia

Patto educativo di Corresponsabilità

Le collaborazioni della Scuola

Le risorse finanziarie

Area della didattica:

Scuola dell‟infanzia: finalità e metodologia

Scuola primaria: finalità,obiettivi e metodologia

La valutazione

Piani d‟inclusione scolastica

Interventi d‟integrazione

Aggiornamento

Ampliamento dell‟offerta formativa

Il Macroprogetto

Laboratori

Progetti

Allegati



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Premessa

- Il presente Piano triennale dell‟offerta formativa, relativo al 1° Circolo Didattico di Domodossola, è elaborato

ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di i-

struzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

- il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle

scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot.

N.3934B25 del 18/11/2015;

- il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 07 Gennaio 2016;

- il piano è stato approvato dal consiglio d‟istituto nella seduta del 11Gennaio 2016 ;

- il piano, dopo l‟approvazione, è stato inviato all‟USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per

accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;

- il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

- il piano è stato integrato ed ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 25 Ottobre

2018;

- il piano integrato è stato approvato dal consiglio d‟istituto nella seduta del 30 Ottobre 2018

Si racconta che delle pulci, rinchiuse in un barattolo di vetro, dopo aver sbattuto

ripetutamente la testa contro il coperchio nel tentativo di spiccare il salto, per non

provare dolore, si fossero condizionate a fare dei salti di 19 centimetri, un centime-

tro in meno dell’altezza del vetro (eppure le pulci possono arrivare fino a 2 metri).

Un giorno il vetro si ruppe, le pulci furono libere, ma continuarono a saltare 19

centimetri:erano convinte che quello fosse il loro limite”.



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MISSION della SCUOLA

IN CAMMINO SUL TERRITORIO…

…PER CRESCERE NEL MONDO



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LEGALE RAPPRESENTANTE DELL’ISTITUTO:

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

DOTT.SSA VARESI CHIARA

DENOMINAZIONE :

1° CIRCOLO DIDATTICO DI DOMODOSSOLA

UBICAZIONE DELLA SEDE CENTRALE :

VIA ROSMINI N.16

28845 DOMODOSSOLA

0324 – 242359

PLESSI SCOLASTICI: SCUOLA DELL’INFANZIA DI “CALICE” SCUOLA DELL’INFANZIA “TEREZIN” SCUOLA PRIMARIA DI “CALICE” SCUOLA PRIMARIA “L. MILANI” SCUOLA PRIMARIA DI MASERA

N. TOT. SEZIONI SCUOLA DELL’INFANZIA: 6 N. TOT. CLASSI SCUOLA PRIMARIA: 23 N. TOT. PLURICLASSI SCUOLA PRIMARIA: 2 N. TOT. ALUNNI: 564



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Il 1° Circolo Didattico di Domodossola comprende i seguenti plessi:

Ha un‟utenza complessiva di 564 alunni.

DENOMINAZIONE SCUOLA

N. SEZIONI - CLASSI

N. ALUNNI

Scuola dell‟Infanzia di Calice

n. 1 sezione

n. 23 alunni

Scuola dell‟Infanzia “Terezin”

n. 5 sezioni

n. 110 alunni

Scuola Primaria di Calice

n. 2 pluriclassi

n. 22 alunni

Scuola Primaria “L. Milani”

n.18 classi

n.353 alunni

Scuola Primaria di Masera

n.5 classi

n. 56 alunni



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Le Scuole dell‟Infanzia

del 1° Circolo Didattico

di Domodossola

di Domodossola

EREZIN ALICE



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SCUOLA DELL‟INFANZIA DI CALICE

UBICAZIONE: Fraz. Calice Quartero n.17

28845 Domodossola

0324 44748

N. SEZIONI E N. ALUNNI:

n. 1 sezione - n.23 alunni

RISORSE PROFESSIONALI:

n. 2 docenti di sezione

n.1 docente di sostegno

n. 1 docente di religione

n. 1 collaboratore scolastico

ORARIO DI FUNZIONAMENTO:

Da lunedì a venerdì:

ore 8,00 – 16,00

SERVIZI DISPONIBILI:

servizio-mensa : da lunedì a venerdì

dalle ore 12,10 alle ore 13,00

attività “post-scuola” : da lunedì a venerdì


RISORSE STRUTTURALI:

n. 1 aula di sezione

n.1 piccolo salone (condiviso con scuola primaria)

n.1 spazio – refettorio, antistante le aule di sezione piccolo

condiviso con scuola primaria

n. 1 ampio giardino poco attrezzato n. 1 piccolo dormitorio



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SCUOLA DELL‟INFANZIA “TEREZIN”


n. 11 docenti di sezione

n. 1 docente di sostegno


n. 3 collaboratori scolastici



ore 8,30 – 16,30


servizio-mensa : da lunedì a venerdì

dalle ore 12,00 alle ore 13,00.

Attività “prescuola”:


ore 7,45 – 8,30

Attività “post-scuola”:


ore 16,30 – 17,00


n. 6 aule di sezione

n. 2 aule come laboratorio di psicomotricità (con materiale

psicomotorio)

n. 1 aula con arredi e materiali per il laboratorio creativo –

manipolativo

n.1 ampio salone

n.1 spazio biblioteca

n.1 spazio – refettorio, antistante le aule di sezione

n.1 ampio giardino con grandi attrezzi

n.1 laboratorio multimediale, con computer e LIM

UBICAZIONE: : Piazza Chavez n.1

28845 Domodossola

0324 241613

N. SEZIONI E N. ALUNNI:

Sezione 1aA Terezin

N. alunni 22

Sezione 2aB Terezin

N. alunni 22

Sezione 3aC Terezin

N. alunni 26

Sezione 1aA Rodari

N. alunni 23

Sezione 2aB Rodari

N. alunni 17

Tot. sezioni e alunni: n. 5 sezioni e n. 110 a-

lunni



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Le Scuole Primarie

del 1° Circolo Didattico

di Domodossola

ILANI

ALICE ASERA



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N. CLASSI E N. ALUNNI:

Tot. classi e alunni: n. 18 classi e n. 353 alunni

Classi N. alunni

1a A 22

1a B 23

1a C 21

2a A 20

2a B 17

2a C 19

3a A 23

3a B 19

3a C 21

3a D 22

4a A 19

4a B 20

4a C 15

4a D 15

5a A 21

5a B 20

5a C 5

a C 19

5a D 5

a C 17

UBICAZIONE: Via Rosmini n. 16

28845 Domodossola

0324 242359

SCUOLA PRIMARIA

“L. MILANI”


n. 19 docenti prevalenti di classe:

n.7 docenti “satellitari” di attività curricolari

n. 1 docente di potenziamento

n.2 docenti specialista di lingua inglese

n.9 docenti specializzati di lingua inglese

n. 12 insegnanti di sostegno

n. 3 docenti di religione

n.6 collaboratori scolastici

ORARIO DI FUNZIONAMENTO

Tempo scuola a 27 ore (n.17 classi)

Da Lunedì a Venerdì : ore 8.30 - 12.30

Lunedì, Mercoledì, Giovedì: ore 14.00 - 16.20

Servizio mensa :

Lunedì, Mercoledì, Giovedì: ore 12.30 - 14.00

Progetto Martedì a richiesta dei genitori:

Mensa e Pomeriggio (12.30 - 16.20)

Tempo-scuola: 40 ore

Per gli alunni della classe 5ªC


ore 8,30 - 12,30 ▪ ore 14,00 - 16,30

Servizio mensa: da lunedì a venerdì


Attività “Prescuola” a richiesta dei genitori:


ore 7,50 – 8,25


n.23 aule per le attività didattiche

n. 4 aule per docenti di sostegno

n. 1 aula Magna

n.1 laboratorio informatico (aula computer)

n. 1 aula “potenziata” con postazioni costituite da banchi mo-

dulari e componibili per il lavoro a gruppi, con lavagna touch

panel e videoproiettore interattivo entrambi collegati in rete

con la possibilità di interazione con i pc o tablet degli alunni

n.1 Palestra (esterna alla struttura scolastica)

n.1 biblioteca per gli alunni, adibita anche a videoteca, non

utilizzabile però per la proiezione di diapositive

n.1 biblioteca magistrale in aula Magna

n.1 salone al seminterrato utilizzato per il servizio-mensa

n.1 aula al piano-terra, utilizzata per il servizio-mensa

n. 2 Lim + n. 8 video-proiettore con maxi-schermo moulti-

touch



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SCUOLA PRIMARIA DI CALICE

UBICAZIONE: Fraz. Calice Quartero

28845 Domodossola

0324 44748

N. CLASSI E N. ALUNNI:

n. 1 pluriclasse cl.1a - 2

a : n. 8 alunni

(n. 6 alunni di cl. 1a

n. 2 alunni di cl. 2a)

n. 1 pluriclasse cl. 3a - 4

a - 5

a

: n. 14 alunni

(n. 6 alunni di cl. 3a

n. 7 alunni di cl. 4a

n. 1 alunno di cl. 5a)


n. 2 docenti di classe:

n. 1 docente per il completamento dell‟orario scolastico

n. 1 docente specialista di Lingua Inglese




tempo normale : 27 ore

Da lunedì a mercoledì :

ore 8,00 - 12,10

ore 13,25 - 15,25

Giovedì – venerdì :

ore 8,00 - 12,15


servizio-mensa : lunedì, martedì, mercoledì dalle ore 12,10

alle ore 13,25.


n.2 aule

n.1 aula per attività/ laboratorio in comune con la Scuola

dell‟Infanzia

n. 1 locale adibito al Servizio-Mensa

giardino – spazi all‟aperto



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SCUOLA PRIMARIA DI MASERA

UBICAZIONE: : Via Provinciale n.57

28855 Masera

0324 35716

N. CLASSI E N. ALUNNI :

Classe 1a sez. unica :

n. 9 alunni

Classe 2a sez. unica

n. 10 alunni


n. 12 alunni, di cui n. 1 diversamente abile


n. 16 alunni


n. 9 alunni

Tot. classi e alunni: n. 5 classi e n. 56 alunni


n. 5 docenti di classe:

n.1 docente satellitare di attività curricolari

n. 1 docente specialista di lingua inglese

n. 1 insegnante di sostegno (cl.3a):

n. 1 docente di religione:



tempo normale : 27 ore


ore 8,20 - 12,50

2 rientri pomeridiani obbligatori: ore 14,00 – 16,15

(lunedì e mercoledì) per un totale di n. 27 ore obblig.


servizio-mensa : lunedì e mercoledì dalle ore 12,50 alle ore

14,00.


n. 5 aule luminose

n. 1 aula per le attività di sostegno

n. 1 laboratorio multimediale con postazioni PC

n. 1 aula “laboratoriale” linguistica per lo studio della lingua

inglese con lavagna interattiva multimediale LIM

n. 1 locale adibito al Servizio-Mensa

palestra per le attività motorie

giardino – spazi all‟aperto



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Domodossola è un comune italiano di 18.464 abitanti della provincia del Verbano-Cusio-Ossola.

La città, stazione ferroviaria della linea internazionale del Sempione diretta alla Svizzera e alla Francia

settentrionale, è il centro principale della Val d'Ossola e si trova nella piana del fiume Toce, alla con-

fluenza di Val Bognanco, Val Divedro, Valle Antigorio-Formazza, Valle Isorno e Val Vigezzo; costi-

tuisce pertanto un luogo di passaggio frequentatissimo da italiani e stranieri e meta di numerosi turisti

e villeggianti.

Un tempo Domodossola aveva un'economia prevalentemente basata sull'industria lapidea sia estrattiva

che di lavorazione e sull‟industria meccanica molto sviluppata. Le sue vallate sono ricche di dighe e

centrali idroelettriche.

La realtà odierna è caratterizzata da una crisi occupazionale che coinvolge, sia i centri del fondovalle,

sia quelli montani che dipendevano dalle industrie del piano, da attività agricolo-artigianali, ma anche

dal comparto energetico. Infatti il settore industriale è entrato in crisi ormai da tempo e non è più un

elemento propulsore per l‟economia ossolana, quasi tutte le fabbriche hanno subito un deciso ridi-

mensionamento dei posti di lavoro.

Attualmente l‟unico settore non in crisi è il terziario che occupa buona parte della popolazione, con

una prevalenza di attività commerciali e artigianali, anche se il pendolarismo rimane per molti l‟unica

opportunità o comunque una scelta obbligata.

http://it.wikipedia.org/wiki/Comune_italianohttp://it.wikipedia.org/wiki/Provincia_del_Verbano_Cusio_Ossolahttp://it.wikipedia.org/wiki/Citt%C3%A0http://it.wikipedia.org/wiki/Val_d%27Ossolahttp://it.wikipedia.org/wiki/Tocehttp://it.wikipedia.org/wiki/Val_Bognancohttp://it.wikipedia.org/wiki/Val_Divedrohttp://it.wikipedia.org/wiki/Valle_Antigoriohttp://it.wikipedia.org/wiki/Val_Formazzahttp://it.wikipedia.org/wiki/Valle_Isornohttp://it.wikipedia.org/wiki/Val_Vigezzohttp://it.wikipedia.org/wiki/Economiahttp://it.wikipedia.org/wiki/Digahttp://it.wikipedia.org/wiki/Centrale_elettrica



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Calice (900 abitanti) è una frazione di Domodossola, che si estende in una zona collinare; comprende

le borgate Regione Boschetto, Casa delle Rane, Siberia, Gabi Valle, Corte, Quartero, Anzuno, Cam-

poccio Dentro, Campoccio Fuori, Rogoledo, Case Lazzaro, San Quirico, Torre Erba, Prebletto, Vauza,

Case Piola, Torre Mattarella, Motto Mattarella, Sacro Monte Calvario, Crosiggia, Trontana, Cruppi.

Le abitazioni sono disposte su pendii soleggiati caratteristici per la presenza di “sostin”, campicelli so-

stenuti da muri di pietra a secco che riducono la pendenza della montagna e aumentano la superficie

coltivabile.

Sviluppata è la produzione di vino; l‟associazione dei prodotti agricoli ossolani ha incrementato il re-

cupero dei vitigni locali e la promozione del prodotto.

Si producono inoltre formaggio e burro di consumo familiare e in quantità discreta mele e miele

A Calice è presente una cava che da circa 40 anni estrae e lavora direttamente sul luogo la “beola gri-

gia Calice”, così chiamata dal luogo dove viene estratta.

Ai piedi del paese si trova la centrale idroelettrica, gestita dall‟Enel che fornisce energia a tutta la zona

ossolana e raccoglie le acque dei fiumi che scendono dalle valli.Sulla sommità di Calice, sul Colle

Mattarella, sorge il Sacro Monte Calvario, parco regionale e area protetta dal 1991, riconosciuto “pa-

trimonio Mondiale dell‟Unesco” nel 2003.



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Masera è un comune di circa 1.545 abitanti che si trova in Piemonte, nella provincia del Verbano-

Cusio-Ossola.

Il comune di Masera sorge poco distante da Domodossola, ai piedi della Valle Vigezzo.

Il territorio, per lo più pianeggiante, è dominato dal corso del fiume Toce, che qui ha il suo punto di

incontro con alcuni dei suoi affluenti, come i torrenti Isorno, Melezzo e Bogna. Sui selvaggi monti

circostanti il comune si dispiegano una grande quantità di piccole frazioni, che conservano intatto il

loro fascino di antico borgo rurale. Salendo ancora più in quota si incontrano verdi e soleggiati alpeg-

gi, oltre al piccolo lago di Onzo, conosciuto soprattutto dai pescatori.

Nel territorio comunale sono presenti, oltre alle attività produttive e commerciali, una produzione a-

gricola di buon livello fatta di prodotti tipici locali e biologici.

La popolazione è impiegata principalmente nel settore del terziario pur non mancando attività di arti-

gianato e industriali.

Il comune fornisce ai propri abitanti e agli eventuali turisti, attività culturali e di intrattenimento di

buon livello e organizzate nel migliore dei modi a cura delle organizzazioni locali preposte.

Nel comune di Masera operano svariate associazioni sportive impegnate sia a livello amatoriale che a

livello agonistico.



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Il 1° Circolo Didattico di Domodossola, costituito da 5 plessi, accoglie l'utenza di un territorio più o

meno omogeneo sul piano geografico ma sicuramente eterogeneo sul piano socio-culturale.

Il livello d'istruzione degli adulti in età compresa tra i 30 e i 50 è complessivamente medio. Il nucleo

familiare è in media composto da quattro persone, ma sono presenti anche nuclei con tre o più figli; in

crescita risulta il numero degli alunni con genitori separati.

Si rilevano pertanto modificazioni nella struttura e nell‟organizzazione dei nuclei familiari, nei tempi

di lavoro e di accudimento dei figli da parte dei genitori.

Relativamente al fenomeno della ripetenza, si può rilevare che esso interessa un numero limitato di a-

lunni; praticamente nullo è il fenomeno dell'abbandono scolastico; si evidenziano comunque situazioni

di disagio che ostacolano l'apprendimento ed un aumento dell‟incidenza di alunni in difficoltà causate

da bisogni educativi speciali, in particolare DSA (dislessia, disgrafia, discalculia) o ADHD.

In forte aumento è l'immigrazione interna ed extracomunitaria, in conseguenza di ciò la scuola si trova

a dover affrontare problemi d'inserimento e d'integrazione di soggetti provenienti da realtà cultural-

mente diverse.

Accanto agli intenti formativi, l'Istituto vuole svolgere un'azione preventiva nei confronti del disagio

socio-affettivo, motivazionale e della deprivazione culturale.

Si rileva che gli alunni che risiedono nei centri di dimensioni minori (Calice, Masera) godono di una

maggiore autonomia e di più frequenti possibilità di socializzazione in strutture ricreative (quali Ora-

tori) per il tempo libero.

Negli ultimi anni è andata diffondendosi tra i nostri scolari la frequenza di attività sportive nel tempo

extrascolastico.



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Il nostro Istituto, ispirandosi alla normativa vigente, ha deciso di perseguire la “politica

dell‟inclusione” con il fine ultimo di “garantire il successo scolastico” a tutti gli alunni che presentano

una richiesta di speciale attenzione, anche a coloro che, non avendo una certificazione né di disabilità,

né di dislessia - le due condizioni riconosciute dalla Legge, (la storica 104/92 e la recente 170/2010)-

fino ad oggi non potevano avere un piano didattico personalizzato, con obiettivi, strumenti e valuta-

zioni pensati su misura per loro.

Per riuscire in questo intento, il Gruppo di Lavoro per l‟inclusione (GLI) stenderà ogni anno il PIANO

ANNUALE PER L‟INCLUSIONE,raccogliendo la documentazione degli interventi didattico-

educativi posti in essere e fornendo,su richiesta, supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie per la

gestione di particolari problematiche grazie anche alla presenza nel Circolo della figura della psicope-

dagogista.

All‟inizio dell‟anno scolastico il GLI proporrà al Collegio Docenti una programmazione degli obiettivi

da perseguire e delle attività da porre in essere e, al termine dell‟anno scolastico il Collegio procederà

alla verifica dei risultati raggiunti.

Negli anni vi è stata una costante richiesta di un tempo scuola ampliato, che andasse incontro alle

necessità legate all‟organizzazione della vita familiare.

Le aspettative delle famiglie degli allievi, in linea con le caratteristiche del contesto descritto,

risultano le seguenti:

❖ domanda di solida formazione di base e generale, a garanzia di successo nelle

scuole superiori;

❖ richiesta generalizzata di approfondita preparazione nell‟uso delle nuove

tecnologie informatiche;

❖ richiesta di attività educative e di iniziative (anche extracurricolari), quali

l‟educazione sportiva, musicale, la drammatizzazione ecc.

❖ richiesta di un‟offerta flessibile e articolata del tempo-scuola (apertura del servizio sco-lastico oltre gli orari);

❖ attenzione alle diversità.



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La Scuola cura con attenzione il dialogo con le famiglie al fine di costruire un rapporto chiaro, significa-

tivo e di collaborazione.

Pertanto, si impegna a:

❖ formulare le proposte educative e didattiche;

❖ fornire, in merito ad esse, informazioni chiare e leggibili;

❖ valutare l‟efficacia delle proposte;

❖ rendere conto periodicamente degli apprendimenti degli alunni e del loro progredire in ambito disciplinare e sociale;

❖ individuare le iniziative per il sostegno e il recupero degli alunni diversamente abili, in situa-zione di disagio, svantaggio o difficoltà;

❖ esplicitare l‟organizzazione, le modalità di conduzione dei processi di apprendimento, i criteri di verifica e valutazione

Durante l‟anno scolastico il coinvolgimento dei genitori viene sollecitato e favorito secondo diverse mo-

dalità:

❖ Open day (presso alcune Scuole Primarie del Circolo)

❖ Colloqui individuali

❖ Assemblee di classe

❖ Interclassi genitori

❖ Consiglio di Circolo

❖ Iniziative culturali e informative promosse dalla scuola

❖ Conferenze, proiezioni e dibattiti con esperti su tematiche di interesse comune.

All‟inizio dell‟anno scolastico in ciascuna scuola, si svolgono specifiche riunioni per illustrare situazio-

ne di partenza, l‟organizzazione, i percorsi educativo – didattici, le metodologie e le strategie che ver-

ranno adottate, i criteri di verifica e valutazione.

Compito della famiglia è partecipare ai momenti assembleari e ai colloqui individuali, al fine di condi-

videre responsabilità e impegni nel rispetto reciproco di competenze e ruoli.

Le assemblee sono indispensabili per realizzare forme di collaborazione e rappresentano il luogo privi-

legiato per la costruzione di valori comuni e condivisi.

I colloqui individuali rivestono una funzione primaria per la raccolta delle informazioni necessarie alla

conoscenza degli alunni, anche al di fuori del contesto scolastico; per comunicare la situazione socio-

affettiva e conoscitiva e per costruire con le famiglie possibili itinerari per il superamento delle difficol-

tà. 



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La collaborazione tra docenti e genitori è essenziale per raggiungere le comuni finalità educative e si at-

tua nell‟assunzione da parte di ciascuno delle proprie specifiche responsabilità e nel rispetto dei ruoli.

Per questo la scuola impegna le famiglie, titolari in primis dell‟educazione dei figli, a condividere i nu-

clei fondanti dell‟azione educativa, richiedendo all‟atto dell‟iscrizione la firma del “Patto educativo di

corresponsabilità scuola- famiglia” previsto dall‟art.3 del DPR 235 del 21/11/2007, un documento elabo-

rato dal nostro istituto su specifica indicazione del Ministero della Pubblica Istruzione nel quale si preci-

sano i ruoli e le responsabilità di docenti, genitori e alunni.

❖ PATTO EDUCATIVO di CORRESPONSABILITA‟ (vedi Allegati)

❖ PATTO EDUCATIVO MONTESSORI A.S. 2018/2019 (vedi Allegati)



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La scuola, in conformità con la programmazione educativo-didattica elaborata dal Collegio dei Docenti,

accoglie proposte provenienti dal Territorio e instaura rapporti di collaborazione costante con:

Comune di Domodossola e Masera che annualmente erogano contributi per garantire il funzio-

namento didattico e il diritto allo studio. Inoltre è in atto ormai da anni una progettualità con-

giunta per l‟attuazione di progetti relativi in particolare all‟ampliamento dell‟offerta formativa di

Musica e Sport.

Azienda Sanitaria VCO che fornisce essenzialmente servizi di psicologia e psichiatria e supporto

per gli alunni diversamente abili e per alunni con problematiche varie.

CISS, Consorzio Intercomunale Servizi Sociali, per seguire con maggiore attenzione i bambini

che provengono da famiglie disagiate dal punto di vista sociale, economico, culturale e per rea-

lizzare progetti di integrazione degli alunni disabili.

Rete delle scuole dell‟Ossola: la collaborazione tra tutti gli Istituti della zona, appartenenti al

primo ciclo di Istruzione, consente di mettere in comune esperienze didattiche e di favorire la

formazione del personale condividendo le risorse umane presenti nelle varie scuole.

Associazioni sportive, associazioni di volontariato, cooperative: cooperano nell‟azione educativa

della scuola con la realizzazione di progetti sviluppati anche con la collaborazione di esperti e-

sterni.

Polizia e Carabinieri: collaborano con la Scuola nelle attività riguardanti sicurezza, legalità e tu-

tela dell‟ambiente.

Civico Corpo musicale: maestri della Banda locale lavorano in sinergia con gli insegnanti per

avviare il percorso di educazione musicale dalla I classe alla V.

Lions Club Alto Verbano: la collaborazione con l‟associazione avviene in particolare

nell‟organizzazione di incontri qualificati e in loco di formazione e aggiornamento degli inse-

gnanti aperti anche alle famiglie.



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Associazione Kiwanis di Domodossola e Banca Crt che con contributi economici hanno favorito

la realizzazione del Progetto di sperimentazione del metodo Montessori per l‟anno scolastico

2014 – 15 presso la Scuola “L. Milani”.

Istituto Alberghiero Rosmini e Associazione Slow Food: l‟apporto delle due Istituzioni permette

di realizzare laboratori di cucina che costituiscono un importante momento di approfondimento

nell‟ambito dell‟Educazione alimentare e alla salute.

Risorse professionali e materiali esterne (strutture convenzionate) Le risorse professionali esterne sono rappresentate da:

operatori (psicologo, logopedista, assistente sociale, medico dentista) ;

figure professionali che supportano i docenti in varie situazioni (handicap, disagio, integrazione linguistica) ;

operatori di enti locali provinciali, regionali e locali per l'educazione stradale, per l'educazione alla legalità (Carabinieri, Polizia di Stato) ;

operatori di associazioni riconosciute a livello nazionale per l'educazione alla salute (C.R.I., A-VIS), per l'Intercultura, per l'educazione ambientale, per attività sportive (WWF, CONI, ecc.).

Collaborazioni con l’Università Statale Bicocca di Milano

Nel nostro Circolo è avviata, già da qualche anno, una collaborazione con il Corso di Laurea di Scienze

della Formazione Primaria dell‟Università degli Studi Bicocca di Milano.

Tale attività rientra in una normativa che prevede, da parte dei laureandi, l‟effettuazione di ore di tiroci-

nio da svolgersi presso le scuole dell‟infanzia, primaria . I docenti del nostro Istituto, coinvolti in tale

collaborazione, condividono il primario obiettivo di avvicinarli alla realtà scolastica offrendo loro

l‟opportunità di osservare e interagire con le classi nonché di verificare la loro effettiva motivazione

all‟insegnamento.



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Come previsto dall‟art. 7 del D. P. R. n. 275 del 08 marzo 1999, le scuole hanno la possibilità di

promuovere accordi di rete o aderire ad essi per il raggiungimento della proprie finalità istituzionali.

L'accordo può riguardare attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e

aggiornamento, ma altresì avere ad oggetto la gestione amministrativa, la contabilità e l‟organizzazione,

coerentemente con le finalità istituzionali; se l'accordo è dedicato a tematiche didattiche o formative,

esso viene approvato, oltre che dal Consiglio di Istituto, anche dal Collegio dei Docenti delle singole

scuole interessate, per la parte di propria competenza.

Il collegamento in Rete tra le Scuole autonome pubbliche è finalizzato alla realizzazione di un sistema

formativo integrato, al potenziamento del servizio scolastico sul territorio, evitando la frantumazione

delle iniziative e la dispersione delle risorse.

Il 1° Circolo Didattico, ha sottoscritto un accordo di rete con altri Istituti Comprensivi del territorio per

la partecipazione a progetti didattici e formativi, che favoriscono la cooperazione fra le varie scuole e

creano nuove forme di collaborazione su obiettivi condivisi, ottimizzando le risorse economiche a

disposizione di ciascuna istituzione.

Elenco delle reti alle quali il Circolo Didattico (ed aderisce tuttora per il presente Anno Scolastico)

Rete sicurezza

Rete per i servizi bancari

Rete prevenzione disagio/bullismo

Rete Montessori (A.S. 2018/2019)

Rete Formazione docenti



pag. 25

La Scuola per rispondere ai bisogni del contesto utilizza specifiche

RISORSE FINANZIARIE:

Ministero Istruzione Università Ricerca:

o Fondi per il funzionamento

o Legge 440/97

o Finanziamenti finalizzati al miglioramento dell‟offerta formativa

Enti locali:

Regione

Provincia

Comune di Domodossola ( “Diritto allo studio”: trasporti e mensa, funzionamento uffici…)

Comune di Masera (attività sportive, mensa)

Comunità Montana (supporto alle pluriclassi e alle scuole di montagna)

Associazioni del territorio (Kiwanis) e Banca Crt

Privati:

Genitori (visite di istruzione, contributo per progetti delle scuole dell‟infanzia …)

C.O.N.I.



pag. 26

SSccuuoollaa ddeellll‟‟IInnffaannzziiaa::

FFiinnaalliittàà,, oobbiieettttiivvii,, mmeettooddoollooggiiaa,, vvaalluuttaazziioonnee

SSccuuoollaa PPrriimmaarriiaa::

FFiinnaalliittàà,, oobbiieettttiivvii,, mmeettooddoollooggiiaa

LLaa vvaalluuttaazziioonnee

IIll PPiiaannoo ppeerr ll‟‟IInncclluussiioonnee

IInntteerrvveennttii ddii IInntteeggrraazziioonnee,, RReeccuuppeerroo ee PPrreevveennzziioonnee

LL‟‟AAggggiioorrnnaammeennttoo



pag. 27

La Scuola dell‟Infanzia persegue la formazione integrale dei bambini dai 3 ai 6 anni, offrendo opportu-

nità finalizzate al raggiungimento di capacità e di competenza di tipo comunicativo, espressivo, logico

ed operativo, contribuendo, in tal modo, ad una maturazione equilibrata delle componenti cognitive, af-

fettive, sociali e morali della persona.

Per lo sviluppo integrale del bambino la Scuola dell‟Infanzia si prefigge di sviluppare i seguenti obietti-

vi:

Dell’identità

Star bene e sentirsi sicuro nell‟affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Conoscersi e sentirsi riconosciuto come persona unica e irrepetibile. Sperimentare ruoli diversi e diverse forme di identità.

Dell’autonomia

Acquisire la graduale capacità di partecipare alle attività nei vari contesti. Avere fiducia in sé e negli altri. Comprendere le regole di vita quotidiana. Prendere coscienza di sé e del proprio corpo nell‟ambiente circostante.

Delle competenze

Consolidare e il rafforzare le abilità (sensoriali, percettive, linguistiche e intellettive). Sviluppare conoscenze culturali e cognitive.

Del senso di cittadinanza

Scoprire gli altri e i loro bisogni. Capire la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise che si definiscono attraverso

la relazione, il dialogo, e l‟espressione del proprio pensiero.

Conoscere i diritti e i doveri.

Concorre all'educazione e allo sviluppo affettivo, psicomoto-rio, cognitivo, sociale degli alunni promuovendone le poten-

zialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento ed

assicura un'effettiva eguaglianza delle opportunità educative

(identità, autonomia, competenza, cittadinanza).

Contribuisce, nel rispetto della primaria responsabilità edu-cativa dei genitori, alla formazione integrale della persona.



pag. 28

L‟organizzazione delle attività si fonda sulla continua e responsabile flessibilità dell‟azione didattica, nel

rispetto dei ritmi, dei tempi, degli stili di apprendimento, nonché delle motivazioni e dei interessi dei

bambini.

La metodologia della scuola dell‟infanzia prevede:

La valorizzazione del gioco

L‟esplorazione e la ricerca

La vita di relazione

Collaborazione e coerenza fra i componenti del Team

L‟osservazione, la progettazione, la verifica

La mediazione didattica

La documentazione

Collaborazione con le famiglie

Per ogni campo d‟esperienza e in riferimento ai Traguardi di Sviluppo le docenti procedono alla formu-

lazione di obiettivi di apprendimento diversificati per campo e fasce d‟età e alla scelta delle attività, sta-

bilendo i percorsi, la metodologia e la modalità di verifica.

I relativi obiettivi di apprendimento per campi di esperienza e le competenze attese , nonché i contenuti

e le attività saranno a cura delle docenti di ogni sezione nel rispetto delle individualità di gruppo e di

ogni singolo bambino/a e opportunamente documentate nel registro di sezione.

Le docenti, al termine di ogni unità di lavoro, effettueranno la verifica e la valutazione delle competenze

maturate.

Saranno utilizzati strumenti come osservazioni occasionali e sistematiche, schede strutturate e non, atti-

vità ludiche.



pag. 29

promuove il pieno sviluppo della persona;

concorre con le altre Istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza;

cura l'accesso facilitato per gli alunni con disabilità;

previene l'evasione dell'obbligo scolastico e contrasta la dispersio-ne;

persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione;

favorisce lo sviluppo delle capacità per leggere e gestire le proprie emozioni;

promuove il senso di responsabilità;

sollecita gli alunni a un'attenta riflessione sui comportamenti di gruppo;

crea contesti in cui gli alunni sono indotti a riflettere per compren-dere la realtà e se stessi;

pone le basi per l'esercizio della cittadinanza attiva (cura di sé, de-gli altri, dell'ambiente; cooperazione; solidarietà; senso della legali-

tà; etica della responsabilità; rispetto della Costituzione della Re-

pubblica Italiana;

garantisce un adeguato livello di uso e di controllo della lingua ita-liana;

promuove l'acquisizione degli alfabeti di base della cultura attra-verso:

la conoscenza e l'uso dei diversi linguaggi (ascoltare, comprendere,

osservare, sperimentare, interpretare, organizzare informazioni,

produrre, rielaborare, decodificare);

l'utilizzo di strumenti multimediali nella prospettiva dell'elabora-

zione di un sapere integrato.



pag. 30

Acquisizione dei mezzi fondamentali della comunicazione.

Avvio verso la padronanza di concetti, di abilità e di competenze essenziali alla comprensione

della realtà.

Possesso degli strumenti di base utili per operare nelle diverse discipline.

Capacità d'uso degli strumenti di base acquisiti per affrontare situazioni e risolvere problemi

Conoscenza e potenziamento di interessi e capacità in relazione alle singole attitudini.

Gli obiettivi trasversali valgono per tutti gli ambiti operativi e sottendono alla totalità dell‟attività educa-

tiva e didattica.

Sono distinti in educativi (maturazione personale) e cognitivi (conoscenza).

Obiettivi Educativi:

a) inserimento: l‟alunno deve essere educato ad assumere comportamenti che gli consentano di vi-vere nel gruppo in modo utile a sé e all‟ambiente circostante;

b) impegno, partecipazione, collaborazione: l‟alunno deve essere educato all‟impegno, alla parte-cipazione e alla collaborazione nell‟attività scolastica, compatibilmente con le proprie capacità e

il preciso contesto in cui si trova ad agire.

c) organizzazione e autonomia: l‟alunno deve essere educato ad esercitare e a consolidare le abilità che

gli permettono di apprendere: egli deve cioè acquisire gradualmente un metodo di studio personale e

funzionale all‟apprendimento.

Obiettivi Cognitivi

Il nostro Istituto si pone l‟obiettivo di sviluppare la personalità dell‟alunno in tutte le direzioni promuo-

vendo la maturazione delle seguenti abilità basilari dell‟apprendimento:

esperienza/conoscenza,

rielaborazione guidata,

comprensione,

applicazione,

analisi,

sintesi,

rielaborazione personale.



pag. 31

Ogni insegnante impegnerà le strategie operative più consone al contesto educativo.

La scelta dei contenuti viene definita nel dettaglio dagli insegnanti e concordati nei consigli di interclas-

se e di classe.

La precisa formulazione dei contenuti avviene considerando i criteri della:

validità (in funzione degli obiettivi)

essenzialità

coerenza

chiarezza

efficacia

I contenuti scelti dovranno suscitare l‟interesse e la costruttiva interazione tra il docente e l’alunno.

Nell‟ambito della propria autonomia progettuale, i docenti utilizzeranno i contenuti , le metodologie, i

mezzi e gli strumenti che riterranno più efficaci .

Il conseguimento degli obiettivi didattici sarà garantito dalla flessibilità delle strategie finalizzate:

al recupero dello svantaggio culturale, attraverso test di ingresso e in itinere, schede predisposte per il rinforzo strumentale, varie forme di tutoraggio ;

alla valorizzazione delle eccellenze, attraverso attività sia individuali che di gruppo volte allo svi-luppo della creatività e delle capacità di ciascun alunno;

alla piena integrazione culturale, attraverso strategie fondate su lezioni frontali , lavori di gruppo e di ricerca , su percorsi individualizzati, su attività per fasce di livello;

alla piena inclusione dell‟alunno disabile, attraverso la partecipazione ad attività comuni all‟interno della classe con specifici compiti secondo un piano educativo individualizzato (PEI)

predisposto dal docente di sostegno e dai docenti di classe/sezione.



pag. 32

L‟intervento didattico si basa sulle seguenti strategie:

Personalizzazione dell‟apprendimento (rispetto dei tempi …..)

Omogeneità e coerenza degli interventi dei docenti di classe

Collaborazione con le famiglie

Presentazione del Piano annuale

Osservazione diretta e sistematica del comportamento degli alunni in varie situazioni

Lezione frontale e/o dialogata

Dibattito/discussione guidata

Studio assistito (avvio all‟autonomia nello studio)

Esercitazioni collettive e individuali in classe/a casa

Schede/schemi guida/grafici per raccolta e sintesi di dati/informazioni

Relazioni ed elaborati di vario tipo

Ricerche documentate sul campo

Lettura e commento di testi di vario tipo

Giochi didattici con materiali strutturati

Attività di laboratorio

Utilizzo di tecnologie informatiche (computer, LIM)

Lavori di coppia/di gruppo omogeneo/eterogeneo

Drammatizzazione

Attuazione di progetti

Intervento di esperti/visite guidate/viaggi d‟istruzione

Attività di recupero/consolidamento/potenziamento di conoscenze e abilità

Somministrazione di prove di verifica Si alternerà il metodo deduttivo a quello induttivo, insistendo sulla stretta interazione tra concreto e a-

stratto, esempio e regola, esperienza e generalizzazione, conversazione collettiva e riflessione individua-

le. Si procederà con gradualità, sottolineando i concetti di base e soffermandosi sui contenuti più com-

plessi per dare a tutti la possibilità di conseguire gli obiettivi minimi di accettabilità, ma anche propo-

nendo problematiche e contenuti che possono interessare e stimolare i ragazzi più rapidi nell'apprendi-

mento.



pag. 33



pag. 34

La Scuola dell‟Autonomia, che si pone come obiettivi l‟efficacia e l‟efficienza, chiede agli operatori

scolastici di valutare non solo le competenze acquisite dagli alunni, ma anche se stessa.

Autovalutare significa monitorare, verificare per individuare i punti di forza e di debolezza delle scelte,

al fine di apportare modifiche, se necessario, per migliorare l‟Offerta Formativa ed elaborare una pro-

gettualità più idonea e mirata.

Annualmente l‟Istituzione scolastica organizza momenti di autovalutazione per verificare la qualità del

servizio scolastico.

Possono essere

le scelte educative

le scelte culturali

le scelte didattiche

le scelte organizzative

le scelte finanziarie

questionari mirati

famiglie

docenti

personale ATA

annuale

I dati ricavati dalle indagini dei vari monitoraggi, divengono oggetto di studio e riflessione da parte del-

lo STAFF di dirigenza e del Collegio dei Docenti. Saranno utilizzati nella revisione delle linee pro-

grammatiche in relazione alla definizione del P.T.O.F. dell‟anno scolastico successivo.



pag. 35

La valutazione è parte integrante dell‟azione educativa e permette di raccogliere in maniera sistematica e

continuativa informazioni relative a:

acquisizione delle competenze; sviluppo della disponibilità ad apprendere; maturazione del senso di sé; maturazione dell‟autostima.

Alla procedura di valutazione si ricorre per:

monitorare i progressi nell‟ambito degli apprendimenti; monitorare i progressi nell‟ambito del processo educativo di insegnamento – apprendimento; monitorare i livelli di competenza raggiunti.

L'analisi dei dati consente al team dei docenti di operare con flessibilità sul progetto educativo appor-

tando adeguamenti alla programmazione educativo-didattica.

La Valutazione si attua sistematicamente durante tutto l‟anno scolastico attraverso:

prove di verifica strutturate (griglie, test, questionari, grafici..); prove oggettive (V/F–risposta multipla–completamenti–mettere in relazione-saggio breve); prove aperte (interrogazioni, esposizioni orali, conversazioni, relazioni, risoluzione di problemi,

esecuzione di esercitazioni ed elaborati, etc. ...);

osservazioni sistematiche.

Tiene conto dei seguenti criteri:

progressi ottenuti rispetto ai livelli di partenza, anche in relazione alle strategie individualizzate messe in atto;

comportamento, impegno e grado di partecipazione alle attività scolastiche; livello di acquisizione delle competenze; caratteristiche e grado di maturazione del singolo alunno, anche in relazione all‟ambiente socio-

culturale di appartenenza.

La valutazione è:

formativa (favorisce la crescita personale dello studente); orientativa (fornisce ai docenti informazioni sul processo di apprendimento dell‟alunno e per-

mette loro di progettare nuovi interventi didattici per facilitare il successo formativo);

trasparente (vengono comunicati i risultati della valutazione a genitori e alunni); collegiale (richiede condivisione di finalità, criteri e metodologie educative); individualizzata (rispetta tempi e livelli di alunni con difficoltà di apprendimento); dinamica (prevede un punto di partenza, un itinerario programmato, un punto di arrivo); globale (prende in esame gli aspetti cognitivi e non degli alunni).

Trova la sua sintesi nel documento quadrimestrale (Scuola Primaria) di valutazione che fissa annual-

mente le tappe dell‟ itinerario formativo dell‟alunno.



pag. 36

La valutazione è parte integrante della programmazione non solo come controllo degli apprendimenti,

ma come verifica dell‟intervento didattico al fine di operare con flessibilità ed efficacia sul progetto e-

ducativo.

La valutazione permette ai docenti di:

personalizzare il percorso formativo;

predisporre collegialmente percorsi individualizzati per i soggetti in difficoltà.

Questa valutazione, di tipo formativo, assolve alla funzione di:

• rilevamento, finalizzato a fare il punto della situazione

• diagnosi, per individuazione di eventuali errori di impostazione dell‟attività.

• prognosi, per prevedere possibilità di realizzazione del progetto educativo

Nella scuola primaria , in sede di programmazione, i docenti, oltre a condividere strumenti di osserva-

zione sistematica, prevedono prove di verifica degli apprendimenti che possono essere utilizzate:

in ingresso

in itinere

in uscita

Tali prove possono essere orali, scritte o pratiche.

Agli alunni e alle rispettive famiglie sono comunicate, in termini trasparenti ed interattivi in modo effi-

cace e chiaro, gli esiti delle valutazioni in itinere, intermedia e finale.

Agli alunni sono attributi i voti espressi in decimi e illustrati con giudizio analitico sul livello globale di

maturazione raggiunto. Nella formulazione del giudizio, gli insegnanti tengono conto del processo per-

sonale di formazione dell‟alunno che è il risultato non soltanto della misurazione data dalle verifiche

(parte analitica), ma anche da una serie di variabili quali: impegno, partecipazione, interesse, metodo di

studio, apporto personale produttivo nel gruppo, progressi dell‟alunno rispetto alle potenzialità indivi-

duali di partenza e al processo evolutivo in essere.

I voti in decimi in pagella non sono da intendersi quindi come risultato della media aritmetica dei voti in

decimi delle singole prove: essi comprendono anche altri elementi formativi, legati agli indicatori di

processo (tempi di applicazione, autonomia e ritmi di apprendimento).

Per quanto riguarda i progressi si prevede, per i voti intermedi, di definire la valutazione in base all'at-

teggiamento del bambino. A seconda dell'impegno e dell'applicazione dimostrata si propenderà o meno

per il voto superiore: si valuterà dunque caso per caso, tenendo in considerazione anche la possibilità di

gratificare l'alunno.

Limitatamente a casi eccezionali, comprovati da specifica motivazione, quale il mancato

raggiungimento della maggior parte degli obiettivi di apprendimento, il team di classe può prendere in

esame la decisione di non ammissione alla classe/ordine successivo, acquisito parere unanime del consi-

glio d‟interclasse. A questo proposito si sottolinea che l‟eventuale ripetenza deve essere interpretata co-

me un‟ulteriore opportunità offerta all‟alunno per perseguire gli obiettivi che si ritiene egli possa rag-

giungere.

Tutti gli alunni delle classi seconde e quinte dell‟Istituto saranno coinvolti nella rilevazione degli ap-

prendimenti in lingua italiana e matematica da parte dell‟Istituto Nazionale per la Valutazione del Si-

stema Educativo di Istruzione e Formazione (INVALSI).



pag. 37

Per ogni voto sono indicati nelle seguenti tabelle i giudizi ed i criteri a cui la valutazione fa riferimen-

to.

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE DI VERIFICA

classi 1a- 2

a

VOTO

CONOSCENZE

ABILITA'

10

complete,

corrette,

acquisite con sicurezza

Utilizzo di un linguaggio chiaro e pertinente.

Capacità di rielaborazione personale.

Applicazione sicura e autonoma delle cono-

scenze in ambiti diversi.

9

complete,

corrette

Utilizzo di un linguaggio chiaro e pertinente.

Autonomia e capacità di trasferire le compe-

tenze in contesti diversi.

8

adeguatamente

corrette e ordinate

Utilizzo di un linguaggio chiaro ed espressivo.

Utilizzo autonomo delle competenze in conte-

sti noti.

Capacità di sintesi con apporti personali.

7

complessivamente

chiare e adeguate

Utilizzo di un linguaggio semplice e adeguato

al contesto.

Esposizione chiara e abbastanza precisa.

Capacità di sintesi personale.

6

essenziali,

utilizzate in conte-

sti noti

Utilizzo di un linguaggio essenziale, riferito

alla propria esperienza

5

frammentarie,

parziali

Utilizzo di un linguaggio non adeguato e poco

strutturato



pag. 38

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE DI VERIFICA

classi 3a- 4

a- 5

a

VOTO

CONOSCENZE

ABILITA'

10

Complete,

corrette,

approfondite

Precisione e sicurezza nell'applicazione.

Esposizione chiara e articolata con linguaggio appro-

priato.

Capacità di sintesi, logiche e di astrazione (in relazione

all'età).

Contributi pertinenti, personali e creativi.

9

Complessivamente com-

plete e corrette, strutturate

nei nuclei fondamentali

Sicurezza nell'applicazione.

Esposizione chiara con linguaggio appropriato.

Capacità di sintesi, di logica, con apporti personali e

pertinenti.

8

Sostanzialmente corrette e

ordinate

Applicazione sicura in situazioni note.

Esposizione lineare con linguaggio chiaro.

Buona capacità di sintesi e di logica.

7

Adeguatamente corrette e

ordinate nei nuclei fonda-

mentali

Applicazione essenziale in situazioni note.

Esposizione lineare.

Parziali capacità di sintesi e di logica.

6

Conoscenza dei minimi

disciplinari

Applicazione senza gravi errori in situazioni semplici.

Esposizione semplificata, parzialmente guidata.

5

Conoscenze parziali,

frammentarie, lacunose

dei minimi disciplinari

Applicazione scorretta, con errori anche gravi.

Incompletezza anche degli elementi essenziali.

Esposizione scorretta, frammentata; povertà lessicale.



pag. 39

La valutazione del comportamento dell‟alunno di scuola Primaria è oggetto della valutazione collegiale

dei docenti della classe e viene formulato in considerazione al rispetto delle regole, al rapporto con i

compagni e con gli adulti. Si esprime con la seguente scala di giudizio: ottimo, distinto, buono, suffi-

ciente, non sufficiente.

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

GIUDIZIO

INDICATORI

OTTIMO

Rispetta le proprie cose, quelle altrui, le persone e l'ambien-

te.

E' sempre disponibile a collaborare costruttivamente con gli

altri.

DISTINTO

Generalmente rispetta le regole, le proprie cose, quelle al-

trui, le persone e l'ambiente.

Assume comportamenti corretti con gli altri.

BUONO

Evidenzia poca capacità di autocontrollo.

Fatica a rispettare le regole; non sempre si relaziona in mo-

do adeguato con coetanei e adulti.

SUFFICIENTE

Fatica a rispettare le regole.

Talvolta disturba le lezioni; non sempre rispetta le proprie

cose, quelle altrui, le persone e l'ambiente.

Ha evidenziato gravi mancanze disciplinari (note scritte sul

registro di classe e/o richiami alla famiglia ).

NON

SUFFICIENTE

Non rispetta le regole condivise;

Disturba frequentemente le lezioni.

Spesso non rispetta le persone e l'ambiente.

Ha evidenziato gravi mancanze disciplinari (note scritte sul

registro di classe e/o richiami alla famiglia ).



pag. 40

Come previsto dalla normativa vigente, il 1° Circolo Didattico di Domodossola è dotato di un Piano di

inclusione teso a garantire agli allievi portatori di BES (Bisogni Educativi Speciali) una condizione di

effettiva fruibilità della scuola e dell‟azione educativa e formativa.

Il Piano oltre a tracciare una mappa dei bisogni e delle risorse, è indirizzato tra l‟altro a:

strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti;

adottare strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;

organizzare i diversi tipi di sostegno presenti nella scuola;

sviluppare un curricolo attento alle “diversità” e alla promozione dei percorsi formativi inclusivi;

dedicare un‟attenzione particolare alle fasi di transizione che scandiscono l‟ingresso nel sistema

scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

Ruolo propulsivo e di coordinamento sarà rivestito dal Dirigente Scolastico e dalle Funzioni strumentali

dedicate al sostegno e all‟inclusione/intercultura.

Attenzione particolare sarà ovviamente posta al coinvolgimento nell‟attuazione del Piano di tutto il per-

sonale, docente e A.T.A. e dell‟intera comunità educante.



pag. 41

L‟obiettivo primario che la scuola si pone è l‟integrazione, vista non solo come momento socializzante

per i bambini in difficoltà, ma come esperienza di arricchimento per tutti.

Il percorso individuale di apprendimento e di socializzazione mira a promuovere l‟autonomia personale,

l‟acquisizione delle competenze e delle abilità espressive, comunicative e logiche, tenendo presenti gli

obiettivi a breve, medio e lungo termine che si intendono realizzare.

I percorsi di integrazione degli alunni diversamente abili impegnano tutti i settori delle nostre scuole in

modo continuativo.

L‟azione didattica ed educativa si realizza in un clima di condivisione degli aspetti progettuali, che coin-

volgono insegnanti, educatori, operatori socio-sanitari e famiglie.

Strategie:

predisporre interventi individualizzati attraverso l‟utilizzo dei docenti di sostegno e di personale fornito dagli Enti Locali;

progettare, documentare e valutare gli interventi individualizzati, attraverso specifici strumenti: Profilo Dinamico Funzionale (PDF), Piano Educativo Individualizzato (PEI), Verifica del PEI;

condividere materiali, strumenti e risorse utili a favorire l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità.

Collaborazioni con:

famiglia; specialisti dei servizi territoriali (ASL, Enti accreditati, Consorzio dei Servizi Sociali); professionisti privati; Associazioni

Attivazione:

del Gruppo H coordinato dalla Funzione Strumentale per il Sostegno (Psicopedagogista), co-stituito dai docenti di classe, dai docenti di sostegno, per favorire il raggiungimento individua-

le degli obiettivi fissati per ciascun alunno/a, per affrontare eventuali problematiche relative agli

alunni con disabilità; per programmare gli interventi di sostegno da richiedere e da assegnare

agli alunni con disabilità, per verificare l'integrazione degli alunni, condividere materiali, risorse

e strumenti utili per il percorso didattico ed educativo rivolto agli alunni con disabilità.



pag. 42

La Legge 170/2010 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi spe-

cifici di apprendimento, sinteticamente denominati "DSA"(codici ICD-10 asse F81), che possono costi-

tuire una limitazione importante per alcune attività della vita scolastica.

La scuola si attiva per identificare precocemente le possibili difficoltà di apprendimento e i segnali di ri-

schio ed individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché gli alunni

con DSA possano raggiungere il successo formativo.

Strategie:

osservazioni nelle classi della Scuola Primaria per identificare precocemente le possibili difficol-tà di apprendimento e riconoscere i segnali di rischio su tutti gli alunni che presentano delle pre-

stazioni atipiche;

considerare le difficoltà scolastiche e personali degli alunni con diagnosi di DSA ed attuare tutte le iniziative volte ad attenuarle anche con l‟uso di strumenti compensativi e dispensativi sia

nell‟attività didattica che nelle verifiche (secondo il Decreto Ministeriale 12 luglio 2011 su DSA

e le Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA);

partecipare a momenti di formazione specifica sul tema DSA;

usufruire della consulenza e del supporto degli specialisti interni alla scuola (Funzione Strumen-tale per i DSA);

documentare i percorsi didattici rivolti agli alunni con DSA (Piano Didattico Personalizzato);

condividere materiali, strumenti e risorse utili a favorire il successo scolastico degli alunni con DSA.



pag. 43

Negli ultimi anni soprattutto la Scuola Primaria “L. Milani” è stata interessata da un notevole incremen-

to di presenze di alunni stranieri di recente immigrazione. Gli alunni, eterogenei sia per nazionalità sia

per livello di conoscenza della lingua italiana, presentano problematiche differenti:

totale non conoscenza della lingua italiana; conoscenza della L2 frammentaria e legata alle necessità della vita quotidiana; limitate competenze lessicali, grammaticali e sintattiche; difficoltà nello studio delle varie discipline; difficoltà nell'inserimento e nell'integrazione.

Pertanto, considerata la varietà delle culture e delle situazioni concrete di ogni singolo alunno, la scuola

ha realizzato iniziative atte a:

garantire un'accoglienza adeguata, spazi ed interventi specifici; conseguire l‟apprendimento della lingua italiana per la comunicazione e/o lo studio; promuovere attività volte a favorire l'integrazione e l'educazione interculturale; promuovere la relazione e la collaborazione con le famiglie;

Questi obiettivi saranno perseguiti anche grazie all‟intervento di esperti mediatori culturali e al coinvol-

gimento di associazioni e cooperative del territorio che si occupano da molto tempo dell‟integrazione

degli stranieri nel tessuto sociale italiano.

A tal fine nel Circolo sono stati predisposti:

un Protocollo di Accoglienza (insieme di procedure per entrare in relazione con la famiglia, per raccogliere informazioni e dati sull‟alunno, sulla sua storia scolastica e per facilitarne

l‟inserimento);

l‟attivazione dei Progetti “Rete intercultura” e “Intercultura” : INTERVENTI DI DIDATTICA ITALIANO L 2”;

interventi didattici comuni, anche attraverso la ricerca di sussidi e materiali di supporto.

L‟integrazione degli alunni stranieri rappresenta per l‟Istituto un‟ulteriore occasione per favorire, fra

adulti e ragazzi, la diffusione dei valori di tolleranza e solidarietà.

Tutte le azioni intraprese dalla scuola sono coordinate da un docente, individuato dal Collegio dei Do-

centi, a cui è stata assegnata la funzione di referente per l‟Integrazione degli Alunni stranieri.



pag. 44

Il 1° Circolo Didattico pone la Formazione e l‟Aggiornamento continuo del Personale scolastico alla

base della sua azione educativo-didattica, pertanto programma e realizza esperienze di formazione sia

utilizzando risorse interne sia ricorrendo ad esperti esterni.

Annualmente vengono individuati i bisogni formativi e viene elaborato il Piano di Aggiornamento/

Formazione in Servizio.

L'aggiornamento si realizza mediante:

corsi con relatore interno o esterno

lavori di gruppo del Collegio

autoaggiornamento.

I corsi possono essere organizzati dall‟Istituto, dalle Reti di Scuole, dagli Enti Locali, dalle Agenzie

Formative, dal Ministero.

Progetto Dislessia Amica Livello Avanzato Il 1° Circolo Didattico ha aderito all' iniziativa del progetto “Dislessia Amica” Livello Avanzato, un percorso

formativo gratuito, su piattaforma e-learning, realizzato dall‟Associazione Italiana Dislessia (AID)

con Fondazione TIM, come promotore e sostenitore del progetto e di intesa con il MIUR.

L‟obiettivo è proseguire il percorso intrapreso con Dislessia Amica, negli anni scolastici 2016/2017 e

2017/2018, per ampliare le conoscenze e le competenze dei docenti, necessarie a rendere la scuola real-

mente inclusiva per tutti gli alunni ed in particolar modo per coloro che presentano Disturbi Specifici di

Apprendimento.

Attraverso percorsi metodologici, materiali di approfondimento, indicazioni operative e video lezioni, il

corso si propone di orientare la didattica e la struttura organizzativa della scuola al fine di valorizzare ed

incentivare modalità e strategie di apprendimento più funzionali per gli studenti con DSA.

http://www.fondazionetim.it/http://www.miur.gov.it/



pag. 45

ORGANIGRAMMA E FUNZIONIGRAMMA DI CIRCOLO

A.S. 2018/2019

Il Circolo Didattico, in quanto luogo in cui molti soggetti interagiscono per realizzare un progetto for-

mativo, rappresenta un sistema organizzativo complesso.

Per questo è necessario che il modello organizzativo scolastico sia coerente con la specificità del servi-

zio: da un lato si caratterizzi come aperto, flessibile e adattabile a situazioni differenziate, dall‟altro sia

regolato da precisi principi, quali il coordinamento, l‟interazione, l‟unitarietà, e la circolarità.

Il Dirigente Scolastico, gli organismi gestionali (Consiglio d‟Istituto, Collegio docenti, Consigli di Inter-

sezione, Interclasse, Consigli di Classe), le figure gestionali intermedie (vicario, collaboratore, funzioni

strumentali, fiduciari e DSGA), i singoli docenti, operano in modo collaborativo e si impegnano

nell‟obiettivo di offrire all‟alunno un servizio scolastico di qualità.

L’organigramma d’istituto descrive l‟organizzazione del nostro Circolo e rappresenta una mappa del-

le competenze e delle responsabilità dei soggetti e delle loro funzioni:

“chi fa – che cosa fa”.

Nell‟organigramma sono state indicate tutte le attività svolte dalle varie funzioni nelle diverse aree di

competenza, per garantire una certa trasparenza, sia all‟interno, sia verso gli utenti del servizio, per sape-

re a chi rivolgersi e per quale informazione.

Nel funzionigramma si aggiunge anche una descrizione dei compiti dei diversi soggetti e delle

loro funzioni.



pag. 46

SERVIZI DI SUPPORTO

DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Varesi Chiara

Funzioni Strumentali: Area “Inclusione” Psicopedagogista: Dott.ssa Varesi Annamaria Area “Gestione P.T.O.F. – Curricoli – Progetti”: Ins. Albini Vanda Ins. Pinchietti Marina Area “Sport e Salute” : Ins. Spadone Sabrina Ins. Braca Vanessa

Collaboratori DS : 1° Collaboratore Scolastico Vicario: Dott.ssa. Varesi Serena A. 2° Collaboratore Scolastico Ins. Cerrone M. Cristina

Area PEDAGOGICA – DI-DATTICA - DISCIPLINARE

Area ORGANIZZATIVA GE-STIONALE – AMMINISTRATI-VA – SERVIZIO SUPPORTO

SERVIZI DI SUPPORTO

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

D.S.G.A. Sig.ra Mafrici Giovanna

n. 12 COLLABORA-TORI SCOLASTICI

Collegio Docenti

Gestione Area Personale: Sig.ra De Vivo Carmela Sig.ra Paola Veronica Gestione Area Alunni: Sig,ra Zocchetti Giovanna Gestione “Protocollo”: Sig.ra Cassetta Francesca

FIDUCIARIE: Scuola dell’Infanzia “Terezin “ Ins. Mariolini Francesca Scuola Primaria e dell’Infanzia di Calice Ins. Cogliandro Elisa Scuola Primaria di Masera Ins. Albini Vanda COORDINATORI D’INTERCLASSE: Scuola Primaria “L. Milani” Classi 1ªA – 1ªB -- 1ªC Ins. Cerrone M. Cristina Classi 2ªA – 2ªB -- 2ªC Ins. Verdicchio Emanuela Classi 3ªA – 3ªB -- 3ªC Ins. Morello Silvia Classi 4ªA – 4ªB -- 4ªC Ins. Verdicchio Antonella Dal 12 febbraio 2019: Ins. Guardamagna Lina Classi 5ªA – 5ªB -- 5ªC Ins. Bisceglie Pàmela Classi 3ªD – 4ªD -- 5ªD (Indirizzo Montessori) Ins. Minacci Erica

Staff di Dirigenza Gruppo GLH Gruppo GLI Commissione P.T.O.F. Nucleo RAV Animatore Digitale - Team Digitale Commissione Mensa Comitato di Valutazione Referente Autismo Referente bullismo-cyberbullismo

Organizzazione della Sicurezza RSPP Architetto Scarfa Ferdinando ASPP Ins. Spadone Sabrina Medico Competente Dott. Folini Giuliano

ATTIVITA’ FUNZIONALI



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FUNZIONIGRAMMA DEL 1° CIRCOLO DIDATTICO DI DOMODOSSOLA

ANNO SCOLASTICO 2018 - 2019

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DIRIGENTE SCOLASTICO

DOTT.SSA VARESI CHIARA

• Assicura la gestione unitaria dell‟istituzione

• È il rappresentante legale dell‟istituzione

• È responsabile della gestione delle risorse finanzia-

re e strumentali e dei risultati del servizio

• Organizza l‟attività scolastica secondo criteri di

efficienza e di efficacia formative

• È titolare delle relazioni sindacali

• Promuove gli interventi per assicurare la qualità

dei processi formativi

• Promuove la collaborazione delle risorse culturali,

professionali, sociali ed economiche del territorio

• Adotta provvedimenti di gestione delle risorse e

del personale

• Emana l‟atto di indirizzo per la predisposizione del

PTOF

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1° COLLABORATORE DEL DS VICARIO

DOTT.SSA VARESI SERENA A.

• Sostituzione del DS, in caso di assenza o impedi-mento, per l‟ordinaria amministrazione e la rappre-

sentanza interna ed esterna dell‟Istituto, con delega

alla firma per gli adempimenti urgenti

• Supporto al DS nel coordinamento organizzativo-

gestionale delle Scuole del Circolo e nel controllo

del regolare funzionamento delle attività didattiche

• Collaborazione nella gestione delle relazioni con il

pubblico, con i docenti e la segreteria.

2° COLLABORATORE DEL DS

INS. CERRONE M. CRISTINA

• Sostituzione del Dirigente in caso di assenza con-

temporanea e/o impedimento del 1° collaboratore

del DS.

• Supporto organizzativo al dirigente scolastico e

con ulteriori specifiche deleghe opportunamente

concordate.

• Funzione di segretario dei Collegi dei Docenti per

l‟anno scolastico 2018/2019

• Coordinamento della fruizione di eventuali richie-

ste di permesso, autorizzate dalla dirigenza e orga-

nizzazione delle sostituzioni di colleghi assenti con

docenti in servizio.

STAFF DI DIRIGENZA Ha funzione di supporto organizzativo e didattico dell‟istituzione scolastica per la gestione di specifi-

che aree della vita scolastica, migliorandone la qua-

lità.

NUCLEO RAV • Coadiuva il Dirigente nella predisposizione e mo-

nitoraggio del RAV, del PTOF e del Piano di Mi-

glioramento.

• Propone, in intesa con il Dirigente Scolastico, a-

zioni per il recupero delle criticità.

• Agisce in stretto rapporto con i referenti di tutte le

aree operanti nell‟istituzione scolastica per una vi-

sione organica d‟insieme.

• Monitora lo sviluppo diacronico di tutte le attività,

progetti connessi col PTOF per garantirne la realiz-

zazione, la coerenza reciproca e col PTOF, nel ri-

spetto dell'autonomia e della libera scelta dei gruppi

di lavoro e referenti.



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FIDUCIARIA DI PLESSO

INS. MARIOLINI FRANCESCA

(Scuola Infanzia “Terezin”)

INS. COGLIANDRO ELISA

(Scuola Primaria e Infanzia Calice)

INS. ALBINI VANDA

(Scuola Primaria di Masera)

Gestione relativa al funzionamento organizzativo e

didattico dei vari plessi

COORDINATORE D‟INTERCLASSE

Cl.1a A B C : INS. M. CERRONE

Cl.2a A B C : INS. VERDICCHIO EMANUELA

Cl.3a A B C : INS. MORELLO SILVIA

Cl.4a A B C : INS. VERDICCHIO ANTONELLA

Dal 12 febbraio 2019: INS. GUARDAMAGNA LINA

Cl.5a A B C : INS. BISCEGLIE PAMELA

Cl.3a D 4

a D 5

a D : INS. MINACCI ERICA

Coordinamento dei consigli di interclasse (Scuola

Primaria)

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FUNZIONE STRUMENTALE

“INCLUSIONE”

DOTT.SSA VARESI ANNAMARIA

• Valutazione situazione degli alunni disabili e bes:

presenze, tipologie.

• In collaborazione con la famiglia e con gli specia-

listi del servizio territoriale di Neuropsichiatria In-

fantile, predisposizione del "Piano Educativo Indi-

vidualizzato“.

• Coordinamento attività del Gruppo GLI e GLH.

• Relazioni con Asl, Ciss, Comune, Associazioni,

Enti presenti sul territorio (ANFFAS, AIAS, volon-

tariato ecc. ) in ordine alla programmazione di attivi-

tà e di iniziative che agevolino l'inserimento.

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“GESTIONE P.T.O.F. – CURRICOLI - PROGETTI”

INS. ALBINI VANDA

INS. PINCHIETTI MARINA

• Gestione del P.T.O.F. (Elaborazione e redazione

con supporto informatico)

• Raccolta progetti, integrazione, aggiornamento del-

la documentazione da inserire nel P.T.O.F.

• Coordinamento della Commissione P.T.O.F.

• Produzione di informative per i docenti e per

l‟utenza in forma sintetica (opuscolo).

• Inserimento nei Curricoli dei “compiti di realtà” che prevedono l‟utilizzo delle conoscenze e delle a-

bilità apprese in situazioni di vita reale;

• Azione di coadiuvamento delle Collaboratrici del Dirigente nella sostituzione delle colleghe assenti.


“SPORT E SALUTE”

INS. SPADONE SABRINA

INS. BRACA VANESSA

• Relazioni e collaborazione con Società Sporti-

ve del territorio per organizzazione attività moto-

rie presso le scuole del 1° Circolo Didattico di

Domodossola.

• Informazione per i docenti delle iniziative ri-

guardanti gli alunni relative all‟educazione alla sa-

lute, alimentazione…

• Organizzazione e Coordinamento di Progetti

relativi alle Attività Motorie

GRUPPO GLI

GRUPPO GLH

Progettazione delle attività didattiche e degli inter-

venti educativi, finalizzati all‟integrazione degli a-

lunni disabili e BES

COMMISSIONE P.T.O.F. Coordinamento, monitoraggio e valutazione delle

attività del P.T.O.F.



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ANIMATORE DIGITALE


Attuazione del processo di digitalizzazione della

scuola nonché diffusione delle politiche legate

all‟innovazione didattica attraverso azioni di accom-

pagnamento e di sostegno sul territorio del Piano

Nazionale Scuola Digitale

TEAM DIGITALE


INS. ALBINI VANDA

INS. BRUNELLI CATERINA

INS. MATLI PAOLA

INS. VERDICCHIO EMANUELA

• Supporto e diffusione dell'innovazione metodolo-gico- didattica.

• Supporto alle azioni dell'Animatore digitale.

COMMISSIONE MENSA

• Valutazione periodica della corretta preparazione dei cibi e della loro opportuna conservazione nel

servizio-mensa.

• Segnalazione di eventuali irregolarità nei servizi di mensa.

COMITATO DI VALUTAZIONE • Individuazione dei criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base:

della qualità dell‟insegnamento e del con-tributo al miglioramento dell‟istituzione

scolastica, nonché del successo formativo

e scolastico degli studenti;

dei risultati ottenuti dal docente o dal grup-po di docenti in relazione al potenziamen-

to delle competenze degli alunni e

dell‟innovazione didattica e metodologica,

nonché della collaborazione alla ricerca

didattica, alla documentazione e alla diffu-

sione di buone pratiche didattiche;

delle responsabilità assunte nel coordina-mento organizzativo e didattico.

• Parere relativo al superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed

educativo.

REFERENTE “BULLISMO E CYBERBULLISMO”

DOTT.SSA MORELLO SILVIA

• Coordinamento delle attività di prevenzione e contrasto al Bullismo e al Cyberbullismo. • Raccolta e diffusione di iniziative (bandi, attività concordate con esterni).

REFERENTE “AUTISMO”

DOTT.SSA IUSSI VALENTINA

• Formazione e consulenza educativa-didattica per realizzare interventi di integrazione e di inclusione

degli alunni con disturbi dello spettro autistico.

• Collaborazione con le Associazioni e gli Enti che

si occupano di autismo, favorendo il dialogo, la par-

tecipazione, la sperimentazione, la condivisione del-

le proposte formative, educative ed informative.



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DSGA

SIG.RA MAFRICI GIOVANNA

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

SIG.RA ZOCCHETTI GIOVANNA

SIG.RA CASSETTA FRANCESCA

SIG.RA DE VIVO CARMELA

SIG.RA PAOLA VERONICA

• Gestione, dal punto di vista Amministrativo/ vo/contabile, del funzionamento dell‟istituzione

scolastica.

• Supporto dal punto di vista organizzativo ai progetti educativi didattici e alle iniziative assunte

dalla scuola.

• Cura dei rapporti con l‟esterno (Ufficio Scolastico Regionale, Comune, Distretto, altre

scuole).

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RSPP

ARCHITETTO SCARFA FERDINANDO

• Individuazione dei fattori di rischio, valutazione

dei rischi, individuazione delle misure di sicurezza e

salubrità dell‟ambiente di lavoro.

• Elaborazione delle misure preventive e protettive e

dei sistemi di controllo delle misure adottate;

• Elaborazione delle procedure di sicurezza per le

varie attività scolastiche.

• Realizzazione del piano di sicurezza, valutazione

rischi e segnalazione al datore di lavoro di eventuali

inadempienze o irregolarità sul lavoro in collabora-

zione con medico competente e RLS.

ASPP

INS. SPADONE SABRINA

• Collaborazione attiva con RSPP per il coordina-

mento e la gestione delle procedure di prevenzione e

sicurezza del Circolo Didattico.

• Coordinamento e gestione delle prove di evacua-

zione.

MEDICO COMPETENTE

DOTT. FOLINI GIULIANO

• Programmazione della sorveglianza sanitaria • Predisposizione della attuazione delle misure per

la tutela della salute e della integrità psico-fisica dei

lavoratori



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II PPrrooggeettttii

II PPrrooggeettttii ddeellllaa SSccuuoollaa ddeellll‟‟IInnffaannzziiaa

II PPrrooggeettttii ddeellllaa SSccuuoollaa PPrriimmaarriiaa

IInniizziiaattiivvee vvaarriiee eedd uusscciittee

DIREZIONE DIDATTICA 1° CIRCOLO – Sede Centrale: Scuola Primaria «L.Milan

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA · DIREZIONE DIDATTICA 1° CIRCOLO – Sede Centrale:...

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