PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, … · 3 PREMESSA Il presente Piano triennale...
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INDICE
PREMESSA……………………………………………………………………………………… p. 3
1. LA VISIONE E LA MISSION
1.1 LA NOSTRA VISION……………………………………………………………………… p. 4
1.2 LA NOSTRA MISSION…………………………………………………………………… p. 5
2. STUTTURA DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO
2.1 IL TERRITORIO: ASPETTI GEOGRAFICI, SOCIO-CULTURALI, ECONOMICI…………… p. 7
2.2 LE SCUOLE, L’ARTICOLAZIONE ORARIA E L’ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI
ANTICIPATARI……………………………………………………………………………………
p. 10
3. PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI…………………………………………… p. 17
4. PIANO DI MIGLIORANMENTO
4.1 SEZIONE 1: OBIETTIVI DI PROCESSO PIÙ RILEVANTI E NECESSARI p. 22
4.2 SEZIONE 2: AZIONI PER RAGGIUNGERE CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO p. 28
4.3 SEZIONE 3: PIANIFICARE LE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO p. 35
4.4 SEZIONE 4: VALUTARE, CONDIVIDERE E DIFFONDERE I RISULTATI DEL PIANO DI
MIGLIORAMENTO……………………………………………………………………………… p. 46
5.LE RISORSE UMANE E LE RESPONSABILITÀ
5.1 IL PERSONALE……………………………………………………………………………… p. 49
5.2 FABBISOGNO DI ORGANICO DI POSTI DI POTENZIAMENTO…………………………… p. 54
5.3 FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI…………………… p. 54
5.4 SCELTE DI GESTIONE E DI ORGANIZZAZIONE…………………………………………… p. 55
5.5 ORGANI COLLEGIALI……………………………………………………………………… p. 57
5.6 FUNZIONI STRUMENTALI 2018/2019…………………………………………………. p. 58
5.7 ORGANIGRAMMA A.S. 2018/2019…………………………………………………….. p. 60
6. PIANO DI ATTUAZIONE PNSD
6.1 AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE…………………… p. 61
6.2 PIANO DI ATTUAZIONE PNSD 2016/19……………………………………………… p. 62
7. PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ FORMATIVE
7.1 PIANO FORMAZIONE INSEGNANTI……………………………………………………… p. 65
8. IL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE
8.1 PARTE I – ANALISI DEI PUNTI FORZA E DI CRITICITÀ………………………………… p. 67
8.2 PARTE II – OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL’INCLUSIVITÀ………………………… p. 71
9. PROTOCOLLO PER L’ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI p. 77
10. ATTIVITÀ PER PROMUOVERE IL SUCCESSO FORMATIVO DEGLI
ALUNNI………………………………………………………………………………………… p. 84
11. CRITERI DI AMMISSIONE/NON AMMISSIONE ALLA CLASSE
SUCCESSIVA E ALL’ESAME CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO………………… P. 85
12. CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE… p. 92
13. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
13.1 PROGETTI D’ISTITUTO…………………………………………………………………… p. 96
13.2 INIZIATIVE DI ARRICCHIMENTO………………………………………………………… p. 96
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PREMESSA
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto
Comprensivo di Bagni di Lucca, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio
2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega
per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”.
Il Piano è stato elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le
attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente
scolastico e seguendo gli “Orientamenti concernenti il Piano triennale dell’Offerta formativa“
presenti nella nota ministeriale 1830 del 6 ottobre 2017.
Il Piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei docenti nella seduta del
25 ottobre 2018.
Il Piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del
……………………………………………………
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1. LA VISION E LA MISSION
1.1 LA NOSTRA VISION
“
La VISION dell’Istituto è l’idea portante che determina la nostra identità e
rappresenta la finalità istituzionale a cui tendere nel lungo periodo.
Il nostro Istituto Comprensivo pone attenzione alla centralità dell’alunno, futuro
cittadino del mondo, come studente e come persona, per favorire un apprendimento attivo,
critico ed efficace. Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti:
cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. La definizione e la
realizzazione delle strategie educative e didattiche tengono conto della singolarità e della
complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e
della sua fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.
In questa prospettiva, l’Istituto intende accompagnare gli alunni ad elaborare,
praticare ed acquisire:
Il senso della propria esperienza → La scuola deve fornire all’alunno le occasioni per
capire se stesso, per prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e risorse, per
progettare percorsi esperenziali e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese. La
La vision dell’Istituto è porre L’ALUNNO AL CENTRO dell’azione educativa,
come soggetto attivo e protagonista della propria crescita
“Prendete i vostri libri e le vostre penne, sono la vostra arma più potente.
Un bambino, un insegnante, una penna e un libro possono cambiare il mondo”.
Malala Yousafzai
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scuola favorisce lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a gestire le proprie
emozioni, interagendo e collaborando con il gruppo dei pari, all’insegna del rispetto
reciproco.
La cittadinanza attiva → La scuola contribuisce in maniera determinante alla
costruzione del senso di legalità e allo sviluppo di un’etica della responsabilità. La scuola
deve promuovere questi obiettivi attraverso esperienze significative, che consentano di
apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che
favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà.
Gli alfabeti base della cultura → La scuola deve favorire una sempre più approfondita
padronanza delle discipline ed un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella
prospettiva dell’elaborazione di un sapere integrato. Le competenze sviluppate nell’ambito
delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie e
trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione
personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, nella misura in cui sono orientate
ai valori della convivenza civile e del bene comune.
1.2 LA NOSTRA MISSION
La MISSION è il mezzo con cui l’Istituto intende perseguire la Vision, il “mandato” e
gli obiettivi strategici attraverso i quali la scuola realizza l’idea di fondo.
La nostra scuola si prefigge di investire in:
FORMAZIONE ACCOGLIENZA DEL
DISAGIO
INTERCULTURALITÀ CONTINUITÀ
ossia crescita
culturale, nonché
conoscenza di se
stessi e del mondo
circostante
attraverso azioni
di sostegno e di
supporto per alunni
con Bisogni
Educativi Speciali
attraverso azioni
che favoriscano
l’integrazione di
studenti stranieri
nel senso di
collaborazione tra
insegnanti, alunni,
famiglie e risorse del
territorio
Tali finalità possono essere perseguite efficacemente previa costituzione di un
ambiente di apprendimento idoneo, atto a garantire il successo formativo per tutti gli alunni.
A tal fine è possibile individuare alcune impostazioni metodologiche di fondo:
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Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti.
Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non
diventino disuguaglianze, attraverso l’elaborazione di piani personalizzati.
Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la ricerca e le
nuove conoscenze.
Incoraggiare l’apprendimento collaborativo.
Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad
imparare”.
Realizzare percorsi in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il
dialogo e la riflessione su quello che si fa.
Programmare attività specifiche per il recupero di alunni in difficoltà.
Elaborare progetti per l’inserimento di alunni stranieri mirati all’apprendimento della
lingua italiana.
Valorizzare le attitudini e le competenze individuali tramite attività didattiche operative
che aumentino il grado di autostima.
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2. LA STRUTTURA DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO
2.1 IL TERRITORIO: ASPETTI GEOGRAFICI, SOCIO-CULTURALI, ECONOMICI
Il Comune di Bagni di Lucca si trova a circa 27 km da Lucca; ha una superficie di 165 Kmq ed
una popolazione di 6.544
abitanti. È il Comune
montano più vasto d’Italia:
la maggior parte del
territorio si estende su
pendici collinari e
montuose, ad eccezione
dell’esigua piana
alluvionale su cui è situato
il Capoluogo comunale, La Villa, e della zona di Fornoli, situata alla confluenza del fiume
Serchio. Il Comune comprende 25 frazioni, sparpagliate dal Fondovalle alle zone montane, a
destra e a sinistra della Lima, poste a diverse altitudini, alcune delle quali si presentano come
agglomerati abitativi semi-isolati.
L’aspetto morfologico dominante è la valle, nella quale scorre il torrente Lima, un’asta
idrica che ha inciso profondamente gli originari rilievi montuosi, dando luogo all’ampia conca
lungo cui sono ubicati tutti i paesi che formano il Comune. Il fondovalle si presenta molto
angusto e per tale motivo vi si sono formati pochi centri abitati, tutti posti nel suo tratto
terminale: Le Fabbriche, La Villa, Ponte a Serraglio e Fornoli.
I versanti in destra idrografica, caratterizzati da vasti pianori, sono quelli in cui è
presente il maggior numero di paesi. Tra questi paesi troviamo Granaiola, Pieve di Monti di
Villa, Monti di Villa e Montefegatesi. Numerosi altri paesi sono, invece, disposti nel tratto di
valle tra Ponte a Serraglio e il confine con la provincia di Pistoia: S. Gemignano di Controne,
Pieve di Controne, S. Cassiano di Controne, Palleggio, Cocciglia, Limano e Vico Pancellorum. In
sinistra idrografica i centri abitati sono sette: Lugliano, Benabbio, Brandeglio, Casabasciana,
Crasciana, Casoli e Lucchio.
Il territorio su cui si estende il Comune di Bagni di Lucca, ricco di testimonianze
storico-artistiche, ambientali e naturalistiche, è dotato di un’inesauribile fonte di acque
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termali, che lo hanno reso famoso sin dall’antichità. Le Terme di Bagni di Lucca hanno da
sempre costituito una grande attrazione ed hanno ospitato nei secoli molti scrittori, poeti e
personaggi illustri; sono alimentate da acque solfato-bicarbonato-calciche, che sgorgano a 54°
gradi dalla sorgente principale del “Doccione” ed hanno uno straordinario potere curativo e
rigenerante. Nel XIX secolo, esse furono intitolate a Jean Varraud, industriale francese che
vi dedicò molte delle sue risorse personali.
Sul territorio rimangono numerose testimonianze di questo glorioso passato. Vale la
pena ricordare Villa Fiori, un tempo proprietà dell’omonimo barone; il Casino Reale, fatto
costruire nel 1837 da Carlo Ludovico di Borbone e progettato dall’architetto lucchese Pardini;
l’Hotel de Russie, in cui soggiornò la scrittrice inglese Louise de La Ramée, che oggi riposa nel
Cimitero Inglese di Bagni di Lucca; l’Hotel Royal Casino, ora adibito a civile abitazione, dove
soggiornarono il poeta francese De Lamartine e Gerolamo Napoleone, nipote del famoso
imperatore francese.
Molti altri sono gli edifici storici degni di nota: il Teatro Accademico, costruito alla
fine del ‘700; la Chiesa Inglese, edificio risalente al 1840, oggi sede della Biblioteca
Comunale; Villa Ada, Villa Reale e Palazzo Buonvisi. Numerosi sono anche gli edifici religiosi di
suggestiva bellezza: la Chiesa di San Pietro a Corsena, l’antica Pieve di San Giovanni Battista
di Monte di Villa, La Pieve di Controne, la Chiesa monumentale di San Cassiano con il suo
campanile coronato di merli ghibellini e con la sua enigmatica facciata, la Pieve di San Paolo di
Vico Pancellorum, la Pieve dei santissimi Quirico e Giulitta.
Il bacino di utenza su cui opera il nostro Istituto è abbastanza grande e comprende
diverse frazioni montane e tre centri situati nel Fondovalle (Fornoli, Ponte a Serraglio, Bagni
di Lucca). Nel Fondovalle sono presenti: una Scuola dell’Infanzia (Fornoli), due Scuole
Primarie (Bagni di Lucca, Fornoli) e la Scuola Secondaria di I grado (Bagni di Lucca).
Gli altri plessi di Scuola dell’Infanzia e Primaria, che raccolgono gli alunni provenienti
dalle località montane situate sui due versanti della Lima, sono: San Cassiano (Scuola
dell’Infanzia e Scuola Primaria), Fabbriche di Casabasciana (Scuola dell’Infanzia) e Scesta
(Scuola Primaria).
La maggior parte delle strutture economiche del territorio poggiano sull’attività
lavorativa di impiegati ed operai, svolta in Media Valle e in Lucchesia, e su piccole attività
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commerciali e artigianali presenti in loco, compresi i servizi dedicati al turismo.
A causa della recente crisi, la situazione socio-economica del Comune di Bagni di Lucca
ha subito notevoli cambiamenti e molte delle attività artigianali ed industriali, sulle quali si
basava l’economica locale, sono oggi o alquanto ridimensionate o al tutto scomparse. Spesso gli
abitanti devono recarsi in altri Comuni, sia per motivi di lavoro, sia per motivi di studio (sul
territorio non sono infatti presenti Istituti Superiori).
In questi ultimi anni, inoltre, la zona ha registrato la presenza, in continuo aumento, di
famiglie provenienti da paesi esteri e la percentuale di alunni stranieri che frequentano
l’Istituto si aggira generalmente intorno al 20%.
Dall’analisi del contesto socio-economico e culturale emergono alcune considerazioni e
problemi oggettivi riscontrabili in forme di disagio e svantaggio presenti negli alunni, che si
traducono in scarsa motivazione ed interesse, disaffezione verso la scuola, mancanza di
fiducia e autostima, presenza di episodi di prevaricazione tra i coetanei.
Sul territorio sono presenti diverse associazioni locali di varia natura (culturali,
sportive, ricreative...), che riscuotono una scarsa adesione alle attività da loro proposte. Ciò è
imputabile ad un serie di fattori: le frazioni sono decentrate rispetto ai paesi del fondovalle,
con difficoltà di collegamento e trasporto, che limitano l’utilizzo delle effettive opportunità;
molti alunni, vivendo realtà socio-economiche e personali disagiate, manifestano un limitato
interesse per tutto ciò che comprende il mondo della scuola e dell’istruzione; la presenza
sempre più consistente di extracomunitari provenienti da diversi paesi pone problemi di
integrazione fuori e dentro la scuola.
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2.2 LE SCUOLE, L’ARTICOLAZIONE ORARIA E L’ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI ANTICIPATARI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BAGNI DI LUCCA
P.zza Salvo D’Acquisto, tel. e fax 0583 87394
email: [email protected]
Sito Internet: www.icbagnidilucca.gov.it
SCUOLA DELL’INFANZIA DI
FORNOLI
Vis A. De Gasperi, Tel. 0583 805316
Due sezioni
Articolazione oraria su cinque giorni
Da Lunedì a Venerdì ore 8.00–16.30
SCUOLA DELL’INFANZIA DI SAN
CASSIANO “Piccola Silvia Staiti”
Via della Chiesa, Tel. 0583 809213
Monosezione
Articolazione oraria su cinque giorni
Da Lunedì a Venerdì ore 8.00–16.30
SCUOLA DELL’INFANZIA DI FABBRICHE DI CASABASCIANA
Via del Brennero, Tel. 0583 85530
Monosezione
Articolazione oraria su cinque giorni
Da Lunedì a Venerdì ore 8.00–16.30
SCUOLA PRIMARIA
DI BAGNI DI LUCCA
Via Crawford, Tel. 0583 86618
Cinque classi
Tempo scuola di 27 ore settimanali
articolato su cinque giorni.
Lunedì, mercoledì, venerdì
ore 8.30-12.30
Martedì e giovedì
ore 8.30-16.30
SCUOLA PRIMARIA
DI FORNOLI
Via A. De Gasperi, Tel. 0583 87309
Cinque classi
Tempo pieno articolato su cinque giorni
Da lunedì a venerdì,
ore 8.30-16.30
SCUOLA PRIMARIA
DI SCESTA
Via del Brennero, Tel. 0583 85707
Due pluriclassi
Tempo scuola di 27 ore settimanali
articolato su cinque giorni.
Lunedì, mercoledì, venerdì
ore 8.30-12.30
Martedì e giovedì ore 8.30-16.30
SCUOLA PRIMARIA
DI SAN CASSIANO
Via della Chiesa, Tel. 0583 809213
Due pluriclassi
Tempo scuola di 27 ore settimanali articolato su
cinque giorni.
Martedì, giovedì, venerdì
ore 8.30-12.30
Lunedì e mercoledì ore 8.30-16.30
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “MATTEO TRENTA”
P.zza Salvo d’Acquisto, tel. 0583 805625
Sei classi
Tempo scuola di 30 ore settimanali
Articolato su cinque giorni e quattro rientri di sabato nel corso dell’anno:
Lunedì e Mercoledì ore 8.30-16.30
Martedì, mercoledì, giovedì ore 8.30-13.30 (giovedì ore da 50 minuti)
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Accoglienza alunni anticipatari nella scuola dell’infanzia
I criteri per l’accoglienza degli alunni anticipatari nella scuola dell’infanzia vengono aggiornati
e rivisti anno per anno.
Attualmente il Consiglio d’Istituto ha stabilito i seguenti parametri:
1. accogliere, per l'anno scolastico 2018-2019, tutti gli alunni anticipatari purché iscritti
entro il 31 marzo 2018;
2. i nati entro il 31 gennaio 2016 frequenteranno dal 17 settembre 2018;
3. i nati dal 1 febbraio al 30 aprile 2016 frequenteranno dal 7 gennaio 2019 dopo le vacanze
natalizie;
4. tutti gli alunni anticipatari potranno usufruire del servizio mensa e frequentare per
l'intero orario scolastico solo al compimento del terzo anno di età.
Monte ore per disciplina nella scuola primaria
CLASSE I CLASSE II CLASSE III CLASSE IV CLASSE V
ITALIANO 7 6 6 6 6
MATEMATICA 5 5 5 5 5
STORIA 2 2 2 2 2
GEOGRAFIA 2 2 2 2 2
SCIENZE 2 2 2 2 2
INGLESE 1 2 3 3 3
ED.IMMAGINE 2(1 frontale
e
1
trasversale)
2(1 frontale
e
1
trasversale)
2(1 frontale
e
1
trasversale)
2(1 frontale
e
1
trasversale)
2(1 frontale
e
1
trasversale)
ED. MUSICALE 1 1 1 1 1
ED. MOTORIA 2(1 frontale
e
1
trasversale)
2(1 frontale
e
1
trasversale)
2(1 frontale
e
1
trasversale)
2(1 frontale
e
1
trasversale)
2(1 frontale
e
1
trasversale)
TECNOLOGIA trasversale trasversale trasversale trasversale trasversale
RELIGIONE 2 2 2 2 2
Recupero orario
Il Collegio docenti ed il Consiglio d’Istituto hanno stabilito che il recupero orario si
svolgerà nei giorni di sabato 24 novembre 2018; sabato 26 gennaio 2018 e nelle giornate di
apertura e chiusura della Rassegna Nazionale del Teatro della Scuola di Bagni di Lucca
(maggio 2019).
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Scuola dell’infanzia di Fornoli
La scuola dell’infanzia di Fornoli è una bella e
ampia costruzione, che è stata di recente
ristrutturata, con interventi importanti sul
piano della sicurezza e della funzionalità.
L’aspetto esterno, dalla colorazione gradevole,
ricorda un grande e simpatico draghetto che attira l’attenzione dei passanti.
Questo edificio raccoglie il maggior numero di alunni fra le scuole dell’infanzia dell’Istituto
comprensivo.
All’interno del plesso, vi sono ampi spazi e molte attrezzature con cui organizzare
diverse attività, un grande salone utilizzato per giochi e attività motorie. La scuola è
provvista di una grande sala-mensa, due bagni, due aule spaziose che ospitano le due sezioni,
un’aula adibita a laboratorio. All’esterno un giardino di erba sintetica sufficientemente ampio
ospita vari giochi: scivolo, casina, tavolo in legno con panchine.
Scuola dell’infanzia “Piccola Silvia Staiti” San Cassiano di Controne
L’infanzia “Piccola Silvia Staiti” è intitolata ad una piccola bambina di tre anni deceduta
prematuramente, che frequentò la scuola. È il plesso più lontano dal capoluogo.
L’edificio è collocato in
mezzo ad un grande prato, la
natura lo circonda : boschi,
pascoli, pendii, sentieri, prati.
Il plesso accoglie la scuola
dell’infanzia e la scuola primaria.
Fuori dalla scuola il paese
racchiude tesori di grande valore:
la statua lignea del cavaliere S.
Martino attribuita a Jacopo
della Quercia, la bellissima chiesa di stile romanico (X secolo), che sembra costruita sui resti
di un tempietto dedicato a Diana, molte altre opere d’arte.
Queste bellezze monumentali e artistiche sono facilmente raggiungibili a piedi e sono meta di
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escursioni.
L’ambiente, suggestivo dal punto di vista naturale e architettonico, è ancora poco contaminato
dalla frenesia del progresso.
Il plesso ha una sola grande aula suddivisa in spazi per le attività: pittura e
manipolazione, lettura e conversazioni, disegno e attività manuali, gioco evocativo (cucina),
logica e calendario; è presente nell’aula anche un teatro con pedana e sipario. C’è una piccola
mensa attigua all’aula.
Scuola dell’infanzia di Fabbriche di Casabasciana
La scuola è collocata sulla via del Brennero al centro del piccolo paese di Fabbriche.
La costruzione dell’edificio risale agli anni ’50; nel tempo ci sono state varie modifiche
strutturali, che lo hanno reso più sicuro ed
accogliente.
Vicino scorre il torrente Lima dove si pratica
rafting anche per bambini.
L’ingresso si apre su un disimpegno adibito a
spazio per l’accoglienza, sul quale si affacciano una
grande aula, la sala da pranzo, una cucinetta, due
bagni, un bagno per adulti. Esternamente c’è un
giardino sufficientemente ampio, ben ombreggiato da
grandi alberi.
Scuola primaria di Bagni di Lucca
L’edificio della scuola primaria del capoluogo è situato a Bagni di Lucca Villa, ingresso in
via Marion Crawford. È collegato con la scuola secondaria di primo grado, che ha l’ingresso
rivolto verso piazza Salvo D’Acquisto. All’interno di questa unica struttura si trovano gli uffici
della dirigenza dell’Istituto Comprensivo.
Gli spazi di questo plesso sono disposti su due piani. Le aule del piano terra sono
utilizzate per la biblioteca, gli audiovisivi, i computer, le attività di laboratorio espressivo e il
recupero per gruppi di livello. Al secondo piano, oltre alle classi, si trovano i locali mensa.
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L’edificio è dotato di
palestra spaziosa utilizzata in
comune dagli alunni della
primaria e secondaria. L’atrio a
piano terra permette di
esporre i lavori degli alunni e
consente di riunire più classi
per attività comuni. Lo spazio
esterno è limitato, la
pavimentazione è in asfalto.
Attualmente l’edificio
accoglie anche la Scuola Primaria di Scesta, chiusa per lavori di ristrutturazione e
adeguamento sismico.
Scuola Primaria di Fornoli
La struttura si sviluppa su un piano
unico e comprende un ampio corridoio, 4
aule di cui una più ampia utilizzata nei
momenti di attività collettive (recite,
attività motoria, laboratori, assemblee);
un’aula adibita a biblioteca e laboratorio
informatico; due bagni; un vano utilizzato
come locale mensa.
Ultimamente sono stati effettuati
interventi strutturali per migliorare e modificare la zona ingresso.
L’edificio, ben ombreggiato da un lato e assolato dall’altro, è posto in un ambiente
tranquillo. Nello spazio esterno si possono svolgere attività sportive ricreative e ludiche.
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Scuola Primaria di San Cassiano
La scuola è situata nel paese di San Cassiano di Controne (m. 553) dominata dal
Pratofiorito. La zona è immersa in un paesaggio naturale ricco di vegetazione e fauna
caratteristica dei paesi collinari. Nel paese è presente l’antichissimo oratorio di San
Giuseppe, una monumentale chiesa (secolo X) ed altre bellissime opere di valore. Durante il
periodo scolastico vengono effettuate visite guidate sia nell’ambito del territorio naturale
che del museo locale.
L’ingresso si apre su un grande salone,
utile per attività motoria ed incontri
collettivi, nonché per recite e feste. Sul
salone si aprono quattro aule, una delle
quali adibita a recupero e ad attività in
compresenza. Nell’edificio sono presenti
un’aula multimediale ed un sala mensa.
All’esterno un grande prato circonda il
plesso, l’ombra è garantita da vari alberi (tigli e alberi da frutto ).
La Scuola Secondaria di I grado “Matteo Trenta”
L’edificio scolastico è situato in Bagni di
Lucca nell’area che vede la presenza
della Chiesa Evangelica Protestante, di
Piazza d’Acquisto (da cui si accede alla
scuola) e delle Scuderie di Villa Ada.
L’edificio si sviluppa su quattro livelli e
più precisamente:
1) un piano seminterrato adibito a locale
centrale termica e a magazzino, parte dedicato alla scuola parte al Comune;
2) al piano terra si trovano quattro aule, i laboratori di Scienze, di Arte, Aula multimediale,
Sala insegnanti, locale ripostiglio, portineria, servizi igienici per docenti e alunni, palestra;
3) al primo piano si trovano tre aule, il laboratorio di informatica, il laboratorio di musica, la
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nuova aula digitale di Lingue, l’Aula Magna, il refettorio, la cucina, i servizi igienici per alunni;
4) al secondo piano sono ubicati l’ufficio del dirigente scolastico, un bagno, la segreteria e due
stanze archivio.
I vari piani dell’edificio sono collegati mediante scale di facile percorribilità, con rampe
di larghezza adeguata al flusso degli studenti e ben illuminate. Le aule destinate alle classi
sono ampie e dotate di grandi finestre che illuminano sufficientemente gli ambienti. I recenti
interventi al tetto, la nuova tinteggiatura e pavimentazione rendono decoroso e accogliente il
plesso.
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3. PRIORITÀ, TRAGUARDI E OBIETTIVI
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’Istituto, così come
contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola
e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca.
Si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’Istituto,
l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti
documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e
didattici messi in atto.
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano,
gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di
breve periodo.
Le PRIORITÀ che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:
Migliorare la preparazione curricolare in Italiano e matematica
Potenziare la preparazione degli studenti
I TRAGUARDI che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
Aumentare di almeno 1 punto il punteggio medio dei risultati ottenuti in italiano e
matematica dagli studenti della Scuola primaria
Incrementare di almeno 2 punti percentuali il numero degli studenti che si collocano
nei livelli superiori al sufficiente (Livello 1) nella Scuola Secondaria di I grado
La scelta di tali priorità deriva dall'intento di migliorare nell‘azione educativa, in modo
da favorire il successo formativo degli studenti, anche una volta usciti dall'Istituto
Comprensivo.
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Gli OBIETTIVI DI PROCESSO che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del
raggiungimento dei traguardi sono:
CURRICOLO,
PROGETTAZIONE E
VALUTAZIONE
- Elaborare una progettazione didattica condivisa
→ a.s. 2017-2018: sviluppare un Curricolo verticale delle
competenze sociali e civiche
→ a.s. 2017-2018: definire i Criteri di ammissione/non
ammissione alla classe successiva e all’esame conclusivo
del primo ciclo di istruzione
→ a.s. 2018-2019: elaborare un Protocollo d’Istituto per
la valutazione delle competenze disciplinari
- Elaborare strumenti di monitoraggio
AMBIENTE DI
APPRENDIMENTO
- Dotare gli ambienti scolastici di strumenti tecnologici e
non per migliorare i metodi di apprendimento degli
studenti
→ a.s. 2016-2017: realizzazione aula multimediale
finanziata dal Progetto PON
→ a.s. 2017-2018: introduzione di percorsi di robotica
educativa nella scuola dell’infanzia e primaria attraverso
l’uso della Bee-bot (ape robot)
→ a.s. 2017-2018: rinnovamento dell’aula di informatica
della scuola secondaria di I grado, attraverso l’acquisto di
moderni computer portatili
- Organizzare attività di aggiornamento per potenziare
le competenze informatiche del personale
→ a.s. 2016-2017: incontri con esperti multimedialità e
registro elettronico
INCLUSIONE E
DIFFERENZIAZIONE
- Estendere gli strumenti di rilevazione dei bisogni di
recupero e potenziamento a tutti i plessi dell'Istituto
→ a partire dall’a.s. 2015/2016: condivisione dei moduli
19
per la rilevazione di alunni con BES e per l’elaborazione
dei relativi PDP nella scuola primaria e secondaria di primo
grado
→ a.s. 2017-2018: elaborazione del Protocollo per la
valutazione e l’accoglienza degli alunni stranieri
→ a partire dall’a.s. 2017-2018: elaborazione del Piano
Annuale per l’Inclusione
→ a.s. 2018-2019: riallocazione delle risorse
informatiche della scuola (tablet e computer portatili),
per potenziare metodologie e strategie finalizzate
all’inclusività
→ a.s. 2018-2019: elaborazione di un modello di
rilevazione degli alunni con BES e relativi PDP per la
scuola dell’infanzia
→ a.s. 2018-2019: dotare le aule adibite al lavoro uno a
uno per gli alunni con BES di attrezzature, strumenti e
materiale didattico specifico e aggiornato
CONTINUITÀ E
ORIENTAMENTO
- Potenziare azioni di continuità tra i vari ordini di
scuola, per l'elaborazione di metodologie e strategie
comuni
→ a partire dall’a.s. 2015-2016: organizzazione incontri di
continuità fra i diversi ordini di scuola per condivisione
metodologie e programmazione di obiettivi comuni
(novembre e giugno di ogni anno)
→ a.s. 2018/2019: condivisione tra gli insegnanti delle
classi in entrata e in uscita nei vari plessi delle prove
d’ingresso e delle prove di verifica finale, attraverso un
apposito incontro da organizzare nel mese di marzo
- Elaborare un piano di monitoraggio per verificare
20
l’andamento scolastico degli ex allievi
ORIENTAMENTO
STRATEGICO E
ORGANIZZAZIONE
DELLA SCUOLA
- Migliorare la comunicazione interna attraverso l'utilizzo
del sito WEB dell'Istituto e della posta elettronica
- → a.s. 2018-2019: implementare l’uso del sito d’Istituto
per rendere più visibili e diffondere le varie iniziative
promosse dalla scuola, le azioni attuate, i risultati
raggiunti
- Potenziare i processi di dematerializzazione
→ a.s. 2015-2016: inizio dematerializzazione
comunicazioni interne
→ a.s. 2016-2017: adozione del registro elettronico da
parte dei docenti
→ gennaio 2017: apertura registro elettronico alle
famiglie
→ a.s. 2016-2017 ampliamento utilizzo cartella posta
elettronica dell'Istituto
SVILUPPO E
VALORIZZAZIONE
DELLE RISORSE UMANE
- Valorizzare le risorse professionali del personale
→ a partire dall’a.s. 2016-2017: elaborazione dei criteri e
assegnazione del bonus destinato alla valorizzazione del
merito del personale docente
INTEGRAZIONE CON IL
TERRITORIO E
RAPPORTI CON LE
FAMIGLIE
- Attivare la partecipazione della scuola a reti e
collaborazioni con soggetti esterni
→ a.s. 2015-2016: adesione dell'Istituto alla rete di
formazione We Care
→ a.s. 2015-2016: adesione dell'Istituto alla rete “Scuole
Garfagnana”
→ a.s. 2017-2018: organizzazione di incontri con i genitori
nei vari plessi per la presentazione del PTOF (mese di
gennaio)
21
→ a.s. 2017-2018: ideazione e pubblicazione dell’Annuario
d’Istituto
- Gemellaggio con località europee per scambi culturali e
linguistici, in collaborazione con il Comune di Bagni di
Lucca e la Pro Loco
22
4. PIANO DI MIGLIORAMENTO
4.1 SEZIONE 1: OBIETTIVI DI PROCESSO PIÙ RILEVANTI E NECESSARI
Tabella 1 - Relazione tra obiettivi di processo e priorita’ strategiche
Area di processo Obiettivi di processo E' connesso alle
priorita... 1 2
Curricolo,
progettazione e
valutazione
- Elaborare una progettazione
didattica condivisa
- Elaborare strumenti di
monitoraggio
X
X
Ambiente di
apprendimento
- Dotare gli ambienti scolastici
di strumenti tecnologici e non,
per migliorare i metodi di
apprendimento degli studenti
- Organizzare attività di
aggiornamento per potenziare
le competenze informatiche
del personale
X
X
Inclusione e
differenziazione
- Estendere gli strumenti di
rilevazione dei bisogni di
recupero e potenziamento a
tutti i plessi dell'Istituto
X
Continuita e
orientameto
- Potenziare azioni di continuità
tra i vari ordini di scuola, per
l'elaborazione di metodologie
e strategie comuni
- Elaborare piano di
monitoraggio andamento
scolastico ex allievi
X
X
23
Orientamento
strategico e
organizzazione
della scuola
- Migliorare la comunicazione
interna attraverso l'utilizzo
del sito WEB dell'Istituto e
della posta elettronica
- Potenziare i processi di
dematerializzazione
X
X
Sviluppo e
valorizzazione delle
risorse umane
- Valorizzare le risorse
professionali del personale
X
Integrazione con il
territorio e
rapporti con le
famiglie
- Attivare la partecipazione
della scuola a reti e
collaborazioni con soggetti
esterni
- gemellaggio con località
europee per scambi culturali e
linguistici, in collaborazione
con il Comune di Bagni di
Lucca e la Pro Loco
X
X
Al fine di valutare la rilevanza di ciascuno degli obiettivi di processo, è importante compiere
una stima della loro fattibilità. Ad ogni obiettivo si attribuisce un valore di fattibilità e uno di
impatto, determinando una scala di rilevanza.
La stima dell'impatto implica una valutazione degli effetti che si pensa possano avere le azioni
messe in atto al fine perseguire l'obiettivo descritto.
La stima della fattibilità si attua sulla base di una valutazione delle reali possibilita’ di
realizzare le azioni previste, tenendo conto delle risorse umane e finanziarie a disposizione.
Si possono considerare i punteggi da 1 a 5 come segue:
1= nullo
2= poco
3= abbastanza
4= molto
5= del tutto
II prodotto dei due valori fornisce una scala di rilevanza degli obiettivi di processo da
mettere in atto.
24
TABELLA 2 - Calcolo della necessita dell'intervento sulla base di fattibilita’ ed impatto
Obiettivo di
processo elencati Fattibilita
(da 1 a 5)
Impatto
(da 1 a 5)
Prodotto: valore
che identifica la
rilevanza
dell'intervento
1
Elaborare una
progettazione didattica
condivisa
3 4 12
2 Elaborare strumenti di
monitoraggio
3 4 12
3
Dotare gli ambienti
scolastici di strumenti
tecnologici e non per
migliorare i metodi di
apprendimento degli
studenti
4 4 16
4
Organizzare attività di
aggiornamento per
potenziare le
competenze
informatiche del
personale
3 3 9
5
Estendere gli strumenti
di rilevazione dei
bisogni di recupero e
potenziamento a tutti i
plessi dell'Istituto
3 3 9
6
Potenziare azioni di
continuità tra i vari
ordini di scuola, per
l'elaborazione di
metodologie e strategie
comuni
4 4 16
25
7
Elaborare piano di
monitoraggio andamento
scolastico ex allievi
2 4 8
8
Migliorare la
comunicazione interna
attraverso l'utilizzo del
sito WEB dell'Istituto
e della posta
elettronica
4 4 16
9 Potenziare i processi di
dematerializzazione
4 4 16
10
Valorizzare le risorse
professionali del
personale
4 4 16
11
Attivare la
partecipazione della
scuola a reti e
collaborazioni con
soggetti esterni
4 4 16
12
Gemellaggio con
località europee per
scambi culturali e
linguistici, in
collaborazione con il
Comune di Bagni di
Lucca e la Pro Loco
2 4 8
TABELLA 3 - Obiettivi di processo, risultati attesi, indicatori di monitoraggio del
processo, modalità di misurazione dei risultati Obiettivo di
processo in via di attuazione
Risultati attesi
Indicatori di monitoraggio
Modalità di rilevazione
1
Dotare gli ambienti
scolastici di
strumenti tecnologici
e non per migliorare
i metodi di
apprendimento degli
studenti
Miglioramento
dei risultati
scolastici degli
studenti nella
maggior parte
delle discipline
Numero di docenti
che utilizzano tali
strumenti
Numero di strumenti
tecnologici presenti
nell’istituto (LIM, PC,
Tablet)
26
2
Potenziare azioni di
continuità tra i vari
ordini di scuola, per
l'elaborazione di
metodologie e
strategie comuni
Maggiore
continuità
metodologica nel
percorso
scolastico
Numero di docenti
che applicano tali
metodologie
Frequenza con cui
tali tecnologie
vengono applicate
Scambio e condivisione
di moduli di verifica e
rilevazione risultati
3
Attivare la
partecipazione della
scuola a reti e
collaborazioni con
soggetti esterni
Usufruire di
corsi di
formazione e
frequentazione
di ambienti di
scambio e
crescita
professionale
Partecipazione a
corsi di
formazione
Presentazione degli
attestati relativi alla
formazione
4
Migliorare la
comunicazione
interna attraverso
l'utilizzo del sito
WEB dell'Istituto e
della posta
elettronica
-
Raggiungere una
completa
informatizzazion
e della
comunicazione
all’interno
dell’istituto
Numero di docenti
che usa il sito
WEB dell’istituto
e della posta
elettronica
Diminuzione dei
documenti cartacei in
uso per comunicazioni
interne
5
Valorizzare le
risorse professionali
del personale
Realizzazione di
progetti ed
iniziative
relativi alle
varie discipline
Numero di
iniziative e
manifestazioni a
cui l’istituto
partecipa in
seguito
all’utilizzazione
delle varie
professionalità
presenti
nell’istituto
Attestati di
partecipazioni alle
varie iniziative messe
in atto
6
Potenziare i processi
di
dematerializzazione
Raggiungere una
completa
informatizzazion
e della
comunicazione
all’interno
Numero dei
docenti che usano
i supporti
tecnologici e
multimediali per
comunicazioni,
Diminuzione del
numero di fotocopie
effettuate
27
dell’istituto, uso
degli strumenti
informatici per
verifiche e
valutazioni
verifiche e
valutazioni
7
Elaborare una
progettazione
didattica condivisa
Maggiore
continuità e
uniformità
didattica
all’interno dei
vari plessi
Numero dei
docenti che
applica una
progettazione
condivisa per
stesse discipline
Numero di
progettazioni e
verifiche condivise da
docenti della stessa
disciplina
8
Elaborare strumenti
di monitoraggio
Raggiungere la
piena
consapevolezza
degli obiettivi
programmati e
raggiunti
dall’istituto
Numero di incontri
effettuati per
verificare lo stato
dell’arte dei vari
obiettivi in atto
Numero di obiettivi
programmati e
raggiunti nel tempo
prefissato
9
Organizzare attività
di aggiornamento per
potenziare le
competenze
informatiche del
personale
Maggiore
conoscenza dei
modi di
utilizzazione
delle dotazioni
tecnologiche
dell’istituto da
parte del corpo
docente e non
Numero di docenti
che utilizzano gli
strumenti
tecnologi
dell’istituto
Numero di dotazioni
tecnologiche
dell’istituto utilizzate
10
Estendere gli
strumenti di
rilevazione dei
bisogni di recupero e
potenziamento a
tutti i plessi
dell'Istituto
Raggiungere una
modulistica
declinabile in
ogni plesso e
ordine di scuola
dell’istituto, per
rilevare in modo
celere i bisogni
di recupero o
potenziamento
degli studenti
Numero di plessi
dell’istituto che
applicano tale
modulistica
Numero di rilevazioni
effettuate in un dato
periodo di tempo
11
Elaborare piano di
monitoraggio
Conoscere l’esito
scolastico degli
ex allievi
Numero di ex
studenti di cui si
conosce l’esito
Documentazione
fornita dalle scuole
superiori o dalle
28
andamento scolastico
ex allievi
scolastico dopo il
primo ciclo
d’istruzione
università
12
Gemellaggio con
località europee per
scambi culturali e
linguistici, in
collaborazione con il
Comune di Bagni di
Lucca e la Pro Loco
Effettuare un
viaggio all’estero
o un gemellaggio
linguistico con
una località
europea una
volta l’anno, in
collaborazione
con il Comune di
Bagni di Lucca e
la Pro Loco
Numero di viaggi e
gemellaggi
programmati e
pianificati
Viaggi e gemellaggi
realizzati
4.2 SEZIONE 2: AZIONI PER RAGGIUNGERE CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO
Tabella 4 – Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo
Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni
Azione
prevista
Per obiettivo
di processo
Effetti positivi
all'interno
della scuola a
medio termine
Effetti negativi
all'interno
della scuola a
medio termine
Effetti positivi
all'interno
della scuola a
lungo termine
Effetti negativi
all'interno
della scuola a
lungo termine
Obiettivo 1 –
dotare ogni
aula di LIM e
PC
Forte empatia
degli studenti con
le nuove tecnologie
Non conoscenza
completa
dell’utilizzo delle
nuove tecnologie
Utilizzo delle
nuove tecnologie
per rendere più
accattivanti le
lezioni
Disaffezione dei
docenti che non
riescono a sposare
la propria
metodologia
didattica con
l’utilizzo dei
supporti
tecnologici
Obiettivo 2 –
organizzare
riunioni e
scambi con i
docenti dei
vari ordini di
scuola
dell’istituto
Migliore
organizzazioni
degli interventi di
supporto e
recupero che si
rendono necessari
durante l’anno
scolastico
Difficoltà nel
trovare date
compatibili con gli
impegni dei
docenti dei vari
ordini di scuola
Piano di
interventi da
effettuare con
cadenze
prestabilte e
regolari su cui
far affidamento
ogni anno
Difficoltà a
reperire personale
docente di ruolo a
cui affidare
incarichi per ogni
ordine di scuola
29
Obiettivo 3 –
partecipare a
corsi di
formazioni e
iniziative
organizzati
dalla rete We
Care e da
altri partener
presenti sul
territorio
Scambio di buone
pratiche,
acquisizione di
metodologie
innovative,
confronto con
docenti di altri
plessi
Possibile
scoraggiamento
dei docenti e/o
non partecipazione
Aumento della
motivazione e
della proposità
dei docenti con
l’acquisizione di
nuove
metodologie
apprese
Possibilità di un
distacco di una
parte dei docenti
che percepiscono
certe tematiche
come ripetitive
Obiettivo 4 –
utilizzare con
maggiore
frequenza il
sito WEB
dell’istituto
Incremento del
processo di
dematerializzazion
e all’interno
dell’istituto
Difficoltà di alcuni
docenti ad
abituarsi alla
nuova prassi delle
comunicazioni
Maggiore
rapidità delle
comunicazioni fra
I vari plessi
dell’istituto
Difficotà a
raggiungere un
coinvolgimento
totale nell’utilizzo
del sito WEB
dell’istituto da
parte di tutte le
figure che vi
operano
Obiettivo 5 –
valorizzare le
diverse
professionalit
à dei docenti
con la
partecipazion
e a varie
iniziative del
territorio
(Rassegna
Teatrale,
collaborazion
e con la
biblioteca
comunale)
Flessibiltà nel
poter partecipare
alle varie iniziative
offerte dal
territorio
Difficoltà a
reperire fondi e
ore aggiuntive per
portare a termine
le varie iniziative
Possibilità di
programmare la
partecipazione
alle iniziative del
territorio
annualmente
Eventuale
sovrapposizione
tra la
partecipazione
alle varie
iniziative e
attività didattica
Obiettivo 6 –
usare per le
comunicazioni
interne
all’istituto il
sito WEB e la
Diminuzione dell’
uso di documenti
cartacei
per le
comunicazioni
all’interno
Difficoltà di alcuni
docenti ad
adattarsi alle
nuove metodologie
di comunicazione
Completa
dematerializzazi
one della
comunicazione
all’interno dei
vari plessi
Difficotà a
raggiungere un
coinvolgimento
totale nell’utilizzo
del sito WEB
dell’istituto da
30
posta
elettronica
dell’Istituto
Comprensivo
parte di tutte le
figure che vi
operano
Obiettivo 7 –
Approntare
una
programmazi
one didattica
condivisa per
classi
parallele
Maggiore
uniformità nei
programmi e negli
argomenti seguiti
da classi parallele
sulle stesse
discipline
Eventuali
difficoltà ad
accordare
metodologie
differenti
Ricadute positive
sul successo
formative degli
studenti
Eventuale
difficoltà ad
adattarsi ai
cambiamenti per
affrontare
obiettivi comuni
Obiettivo 8 –
monitorare
tutte le
iniziative e i
progetti in
essere
nell’istituto
Avere una
panoramica
sempre aggiornata
di tutti i progetti
e iniziative in
essere all’intero
dell’ istituto
Difficoltà ad
organizzare
incontri con tutto
il personale
coinvolto
Programmazione
stabile di
iniziative e
progetti nei
successivi anni
scolastici
Possibile
difficoltà ad
avere personale di
ruolo per tutti gli
ordini di scuola,
disponibile a
seguire le azioni di
monitoraggio nel
corso degli anni
Obiettivo 9 –
partecipazion
e del
personale
docente a
corsi di
formazione
sull’utilizzo a
scuola degli
strumenti
tecnologi,
incontri con
esperti
presso il
nostro
istituto
Scambio di buone
pratiche,
condivisione di
metodologie e
strategie
didattiche comuni
Possibile scarsa
partecipazione
Completo utilizzo
degli strumenti
tecnologici in
supporto alle
metodologie
didattiche in uso
Possibilità di
distacco di una
parte dei docenti
che non si
riconosce in
questa azione
Obiettivo 10
–
predisposizio
ne di modelli
condivisi
declinabili nei
Maggiore celerità
negli interventi di
recupero e
potenziamento da
attuare
Possibile difficoltà
ad organizzare
incontri periodici
per approntare
modelli di
rilevazione
Completo utilizzo
di modelli comuni
e aumento del
succeesso
formative degli
alunni interessati
Possibile
difficoltà ad
aggiornare I
modelli di
rilevazione
stabiliti
31
vari ordini di
scuola al fine
di monitorare
celermente i
bisogni
educativi
degli studenti
condivisi
Obiettivo 11 -
predisposizio
ni di accordi
con le scuole
superiori e
università
per
monitorare
andamento ex
allievi
Monitorare il
riscontro tra
giudizi orientativi
forniti dall’istituto
e percorsi
scolastici
intrapresi dagli
studenti
Difficoltà a
reperire
informazioni da un
numero elevato di
scuole
Reperire dati e
statische utili
per pianificare
azioni di
miglioramento a
lungo termine
Possibile
difficoltà a
seguire l’intero
percoso di studi
(scuole superiori,
università) di
ciascun studente
diplomato
Obiettivo 12
–
predisposizio
ni di accordi
con il Comune
di Bagni di
Lucca, la Pro
Loco e
amministrazio
ni straniere
europee al
fine di
organizzare
gemellaggi e
scambi
culturali
Possibile
realizzazione di
viaggi e visite
d’istruzione
all’estero,
potenziamento
della conoscenza
delle lingue
straniere studiate
nell’istituto
Possibili difficoltà
nel reperire
docenti che
seguano tali
iniziative e
nell’organizzazione
degli incontri con
gli enti locali
Realizzazione
stabile di
gemellaggi con
paesi UE e non
Possibile
difficoltà a
mantenere
regolari rapporti
con I
rappresentanti
degli enti locali ed
esteri interessati
all’iniziativa
32
Tabella 5 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento
innovativo.Caratteri innovativi
Elenco degli obiettivi in ordine di fattibiltà e
caratteri innovativi di ciascuno
Connessione con il quadro di
riferimento di cui in Appendice
A e B
Obiettivo 1 – Garantire una didattica multimediale
- potenziamento delle
competenze matematico-
logiche e scientifiche (A)
- alfabetizzazione all'arte,
alle tecniche e ai media di
produzione e diffusione
delle immagini (A)
- sviluppo delle competenze
digitali degli studenti (A)
- Sfruttare le opportunita
offerte dalle ICT e dai
linguaggi digitali per
supportare nuovi modi di
insegnare, apprendere e
valutare (B)
- Promuovere
l'innovazione perche ’ sia
sostenibile e
trasferibile (B)
Obiettivo 2 – Garantire una continuità metodologico
didattica
- Trasformare il modello
trasmissivo della scuola
(B)
Obiettivo 3 – Promozione di metodologie didattiche
condivise
- potenziamento delle
metodologie laboratoriali
e delle attivita di
laboratorio (A)
- definizione di un sistema
di orientamento (A)
- Trasformare il modello
trasmissivo della scuola
(B)
33
Obiettivo 4 – Garantire una comunicazione interna
informatizzata
- Promuovere
l'innovazione
perche sia sostenibile e
trasferibile (B)
Obiettivo 5 – Garantire partecipazione regolare ad
eventi iniziative proposte dal territorio grazie alle
varie professionalità presenti nell’istituto
- potenziamento delle
competenze nella musica,
nell'arte, nel cinema (A)
- alfabetizzazione all'arte,
alle tecniche e ai media di
produzione e diffusione
delle immagini; (A)
- potenziamento delle
discipline motorie,
sviluppo di comportamenti
ispirati a uno stile di vita
sano; (A)
- sviluppo delle competenze
digitali degli studenti(A)
- valorizzazione della
scuola intesa come
comunita‘attiva, aperta al
territorio(A)
- alfabetizzazione e
perfezionamento
dell'italiano come lingua
seconda; (A)
- Investire sul "capitale
umano" ripensando i
rapporti (dentro/fuori,
insegnamento
frontale/apprendiment
o tra pan,
scuola/azienda, ...) (B)
Obiettivo 6 – Eliminare in consumo superfluo di
comunicazioni cartacee
- Promuovere
l'innovazione perche‘ sia
sostenibile e
trasferibile (B)
34
Obiettivo 7 – Raggiungere una programmazione
uniforme per materie e classi parallele
- potenziamento delle
competenze matematico-
logiche e scientifiche (A)
- sviluppo delle competenze
digitali degli studenti; (A)
- potenziamento delle
metodologie laboratoriali
e delle attivita di
laboratorio(A)
Obiettivo 8 – monitorare l’andamento delle iniziative
intraprese dall’istituto in modo organizzato e
puntuale
- Sfruttare le opportunita
offerte dalle ICT e dai
linguaggi digitali per
supportare nuovi modi di
insegnare, apprendere e
valutare (B)
Obiettivo 9 – raggiungere la padronanza nell’uso
degli strumenti informatici a disposizione dell’istituto
da parte dei docenti
- Promuovere
l'innovazione perche sia
sostenibile e
trasferibile (B)
- Sfruttare le opportunita
offerte dalle ICT e dai
linguaggi digitali per
supportare nuovi modi di
insegnare, apprendere e
valutare (B)
Obiettivo 10 – condivisione degli stessi strumenti per
la rilevazione dei bisogni di recupero e potenziamento
declinabili nei vari ordini di scuola presenti
nell’istituto
- Sfruttare le opportunita
offerte dalle ICT e dai
linguaggi digitali per
supportare nuovi modi di
insegnare, apprendere e
valutare (B)
- Riorganizzare il tempo
del fare scuola (B)
35
Obiettivo 11 - Conoscere l’esito scolastico degli ex
allievi lungo tutto il loro percorso di studi
- Riconnettere i saperi
della
scuola e i saperi della
societa’ della
conoscenza(B)
- Investire sul "capitale
umano" ripensando i
rapporti (dentro/fuori,
insegnamento
frontale/apprendiment
o tra pan,
scuola/azienda, ...) (B)
Obiettivo 12 – Potenziare la conoscenza delle lingue
straniere insegnate nell’istituto e della cultura dei
paesi esteri interessati in modo diretto
- valorizzazione della
scuola intesa come
comunita attiva, aperta al
territorio (A)
- Riconnettere i saperi
della scuola e i saperi
della societa della
conoscenza
(B)
4.3 SEZIONE 3: PIANIFICARE LE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO
Tabella 6 - Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola
Obiettivo 1- Dotare gli ambienti scolastici di strumenti tecnologici e non per
migliorare i metodi di apprendimento degli studenti
Figure
professionali
Tipologia di
attività
Ore
aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Docenti
Personale ATA
Altre figure
Team animatore
digitale
Fondi PON e
FIS
36
Obiettivo 2 - Potenziare azioni di continuità tra i vari ordini di scuola, per
l'elaborazione di metodologie e strategie comuni
Figure
professionali
Tipologia di
attività
Ore
aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Docenti
Riunioni tra i
rappresentanti dei
vari plessi,
predisposizione ed
elaborazione di
strategie comuni
6 FIS
Personale ATA
Altre figure
Obiettivo 3 - Attivare la partecipazione della scuola a reti e collaborazioni con
soggetti esterni
Figure
professionali
Tipologia di
attività
Ore
aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Docenti
Partecipazione a
corsi di formazione
Fondi PON
FIS
Personale ATA
Altre figure
Esperti esterni,
formatori FIS
37
Obiettivo 4 - Migliorare la comunicazione interna attraverso l'utilizzo del sito
WEB dell'Istituto e della posta elettronica
Figure
professionali
Tipologia di
attività
Ore
aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Docenti
Utilizzazione del
sito WEB
dell’istituto e la
posta elettronica
per comunicazioni
interne
Personale ATA
Utilizzazione del
sito WEB
dell’istituto e la
posta elettronica
per comunicazioni
interne
Altre figure
Obiettivo 5 -Valorizzare le risorse professionali del personale
Figure
professionali
Tipologia di
attività
Ore
aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Docenti
Impiegare le
diverse
professionalità dei
docenti dell’I.C. per
partecipare ad
iniziative
organizzate sul
territorio e per
azioni di recupero e
potenziamento
60 Fondi PON e
FIS
Personale ATA
38
Altre figure
Obiettivo 6 - Potenziare i processi di dematerializzazione
Figure
professionali
Tipologia di
attività
Ore
aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Docenti
Utilizzare il sito
WEB dell’istituto, il
registro elettronico
e i supporti
tecnologici a
disposizione dell’I.C.
Personale ATA
Altre figure
Obiettivo 7 - Elaborare una progettazione didattica condivisa
Figure
professionali
Tipologia di
attività
Ore
aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Docenti
Organizzare riunioni
per classi parallele
per approntare una
programmazione
condivisa
4 FIS
Personale ATA
Altre figure
39
Obiettivo 8 - Elaborare strumenti di monitoraggio
Figure
professionali
Tipologia di
attività
Ore
aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Docenti
Predisposizioni di
strumenti di
monitoraggio allo
scopo di controllare
tempestivamente
ogni iniziativa in
essere nell’I.C.
FIS
Personale ATA
Altre figure
Obiettivo 9 - Organizzare attività di aggiornamento per potenziare le competenze
informatiche del personale
Figure
professionali
Tipologia di
attività
Ore
aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Docenti
Partecipazione a
corsi di formazione
organizzati dalla
scuola con esperti
informatici
Team animatore
digitale
6 FIS
Personale ATA
Altre figure
Obiettivo 10 - Estendere gli strumenti di rilevazione dei bisogni di recupero e
40
potenziamento a tutti i plessi dell'Istituto
Figure
professionali
Tipologia di
attività
Ore
aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Docenti
Approntare
strumenti di
monitoraggio dei
bisogni educativi
che possano essere
declinati per ogni
ordine di scuola
presente nell’I.C.
6 FIS
Personale ATA
Altre figure
Obiettivo 11 - Elaborare piano di monitoraggio andamento scolastico ex allievi
Figure
professionali
Tipologia di
attività
Ore
aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Docenti
Instaurare relazioni
continuative con
scuole superiori ed
università allo scopo
di monitorare
l’andamento degli ex
studenti dell’I.C.
Personale ATA
Altre figure
41
Obiettivo 12 - Gemellaggio con località europee per scambi culturali e linguistici,
in collaborazione con il Comune di Bagni di Lucca e la Pro Loco
Figure
professionali
Tipologia di
attività
Ore
aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Docenti
Organizzare riunioni
tra rappresentanti
della scuola ed enti
locali per la
pianificazione di
viaggi d’istruzione e
gemellaggi con i
paesi UE.
Instaurare relazioni
con amministrazioni
e scuole estere per
la realizzazione dei
suddetti viaggi e
gemellaggi
FIS e
Contributi
enti locali ed
esteri
Personale ATA
Altre figure
TABELLA 7 - Monitoraggio delle azioni
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
del processo
Strumenti di
misurazione
Criticita
rilevate
Progressi
rilevati
Modifiche/
necessità
di
aggiustamenti
Obiettivo – 1
Giugno 2016
Realizzazione
aula
multimediale
finanziata dal
Progetto PON
Numero di
LIM per
plesso
scolastico
Ritardo
nell’installazio
ne delle LIM
in ogni classe.
Possibili
interruzioni
di rete WIFI
Integrazion
e di una
didattica
innovative
con quella
tradizionale
Dotare ogni
plesso di
strumenti
tecnologici
adatti
all’ordine di
scuola
42
Settembre
2016
Marzo 2017
Incontri con
esperti
multimedialità
e registro
elettronico
Numero di
docenti che
utilizzano tali
strumenti
Numero di
docenti che
utilizzano tali
strumenti
Obiettivo – 2
a.s.
2015/2016
Incontri di
continuità fra
i diversi ordini
di scuola per
condivisione
metodologie e
programmazio
ne di obiettivi
comuni
condivisione
moduli per
rilevazione
BES e per
elaborazione
dei PDP
Numero di
docenti che
applicano tali
metodologie
Numero di
modelli
standard di
programmazio
ne usati nei
vari plessi
Numero
incontri
effettuati
Difficoltà ad
approntare
modelli utile
per ogni
tipologia di
ordine di
scuola
Maggiore
conoscenza
degli
studenti in
entrata
Potenziame
nto della
continuità
metodologic
a fra ordini
di scuola
Necessità di
incrementare il
numero di
incontri per
aumentare il
numero dei
modelli
condivisi
Obiettivo – 3
a.s.2015/2016
a.s.2016/2017
Adesione
dell'Istituto
alla rete di
formazione
We Care
Adesione
dell'Istituto
Numero di
docenti che
partecipano ai
corsi e alle
iniziative
organizzate
Partecipazion
e di solo una
parte dei
docent ai
corsi di
formazione
Maggiore
padronanza
di
metodologie
didattiche
innovative
da parte dei
partecipanti
Necessità di
corsi mirati ai
bisogni dei vari
plessi
43
alla rete
“Scuole
Garfagnana”
Partecipazione
a corsi di
formazione
Obiettivo – 4
a.s.
2016/2017
ampliamento
utilizzo
cartella posta
elettronica
dell'Istituto
Numero di
docenti che
usa il sito
WEB
dell’istituto e
della posta
elettronica
Numero di
comunicazioni
effettuate
tramite sito
WEB e posta
elettronica
Parziale
adesione dei
docenti a tale
modalità,
difficoltà nel
raggiungere
tutto il
personale
tramite mail
Velocità
nella
comunicazio
ne interna
all’Istituto
Ampliare il
numero dei
dispositivi per
la
comunicazione
elettronica
all’interno
dell’istituto
Obiettivo – 5
a.s.
2015/2016
2016/2017
Numero di
iniziative e
manifestazioni
a cui l’istituto
partecipa in
seguito
all’utilizzazion
e delle varie
professionalit
à presenti
nell’istituto
Numero di
docenti
coinvolti in
tali Iniziative
Difficoltà a
conciliare la
regolare
attività
didattica dei
docenti
coinvolti con
la
partecipazion
e a tali
iniziative
Valorizzazio
ne delle
professional
ità
specifiche
dei docenti
Maggiore
celerità nella
pianificazione
delle azioni da
attuare legate
alle varie
professionalità
dei docenti
Obiettivo 6 -
- a.s.
2015/2016
- a.s.
2016/2017
inizio
dematerializza
zione
comunicazioni
interne
adozione del
registro
elettronico da
parte die
Numero dei
docenti che
usano i
supporti
tecnologici e
multimediali
per
comunicazioni,
verifiche e
valutazioni
Difficoltà
nell’eliminare
totalmente la
comunicazion
e cartacea
all’interno
dell’Istituto e
a
somministrar
e verifiche
completament
Maggiore
rapidità
nella
comunicazio
ne sia tra
docenti che
con gli
alunni e le
loro
famiglie,
maggiore
Ampliare
l’utilizzo delle
aule
multimediali
presenti
nell’Istituto
44
- gennaio
2017
docenti
apertura
registro
elettronico
per le famiglie
e multimediali trasparenza
sul lavoro
effettuato
a scuola
Obiettivo 7 –
a.s.
2016/2017
Numero dei
docenti che
applica una
progettazione
condivisa per
stesse
discipline
Numero di
verifiche
effettuate
per classi
parallele.
Numero di
progettazioni
effettuate
per classi
parallele
Difficoltà
nell’inserire
metodologie e
progettazioni
individuali in
un complesso
comune
Aumento
del
successo
formative
degli
studenti
Ampliare la
progettazione
condivisa a
tutte le
discipline
Obiettivo 8 –
a.s.
2016/2017
Numero di
incontri
effettuati per
verificare lo
stato dell’arte
dei vari
obiettivi in
atto
Numero di
strumenti di
monitoraggio
approntati
Difficoltà nel
creare
strumenti di
monitoraggio
comuni
Capacità di
comprender
e in breve
tempo i
bisogni
dell’istituto
Ampliare il
personale
dedicato alla
creazione di
strumenti di
monitoraggio
Obiettivo 9 –
settembre
2016
a.s.
2016/2017
Corso
formazione
PNSD
incontri con
esperti
multimedialità
e registro
elettronico
Numero di
docenti che
utilizzano gli
strumenti
tecnologi
dell’istituto
Numero di
docenti che
hanno
partecipato al
corso di
formazione
del MIUR,
PNSD
Difficoltà per
una parte dei
docenti ad
adottare una
didattica con
l’ausilio di
strumenti
tecnologici
Maggiore
coinvolgime
nto degli
studenti
nelle lezioni
e aumento
del loro
successo
formativo
Ampliare l’uso
dei supporti
tecnologigi per
azioni di
recupero e di
potenziamento
e per una
didattica
inclusiva
45
Obiettivo 10 -
a.s.
2015/2016
condivisione
moduli per
rilevazione
BES e per
elaborazione
dei PDP
Numero di
plessi
dell’istituto
che applicano
tale
modulistica
Difficoltà a
monitorare i
casi ritenuti
BES in tempo
celere
Maggiore
precisione
ed
uniformità
nell’elabora
zione dei
PDP
Eventuale
semplificazione
dei modelli in
uso
Obiettivo 11 -
a. s.
2017/2018
Numero di
contatti ed
accordi presi
con istituti
superiori ed
università per
monitorare
andamento
scolastico ex
allievi
Numero di ex
studenti di cui
si conosce
l’esito
scolastico
dopo il primo
ciclo
d’istruzione
Difficoltà ad
instaurare
contatti
regolari con
istituti
superiori ed
università
Maggior
controllo
sulla
coincidenza
tra il
giudizio
orientativo
espresso e
il percorso
scolastico
intrapreso
dagli ex
studenti
Difficoltà a
reperire dati
alungo termine
Obiettivo 12 -
a.s.
2017/2018
Numero di
viaggi e
gemellaggi
programmati e
pianificati
Numero di
contatti presi
con il Comune
di Bagni di
Lucca, la Pro
Loco e gli Enti
scolastici ed
amministrativi
dei paesi UE
Numero di
viaggi e
gemellaggi
programmati
ed effettuati
Difficoltà ad
instaurare
relazioni con
istituzioni
scolastiche e
enti
amministrativ
i territoriali
stranieri
Potenziame
nto delle
lingue
studiate
nell’Istituto
Possibili
difficoltà a
mantenere in
atto relazioni
con istituzioni
scolastiche e
enti
amministrativi
territoriali
stranieri
46
4.4 SEZIONE 4: VALUTARE, CONDIVIDERE E DIFFONDERE I RISULTATI DEL PIANO DI
MIGLIORAMENTO
Tabella 8 - La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI
Priorità 1
Migliorare la preparazione curricolare in Italiano e matematica nelle classi
della scuola primaria .
Esiti degli
studenti
(della sez. 5
del RAV)
Traguardo
(della sez.
5 del RAV)
Data
rilev
a
-
zione
Indicato
ri
scelti
Risultati
attesi
Risultati
riscontra
ti
Differenz
a
Considerazio
ni critiche e
proposte di
integrazione
e/o modifica
Risultati nelle
prove
standardizza
te nazionali
Aumentare
di almeno
2 punti il
punteggio
medio dei
risultati
ottenuti in
italiano e
matematic
a dagli
studenti
della
scuola
primaria
Risultati
prove
Invalsi
Aumentar
e di
almeno 2
punti il
punteggio
medio dei
risultati
ottenuti in
italiano e
matematic
a dagli
studenti
della
Scuola
primaria
Necessità di
incrementare
gli interventi
di recupero e
potenziament
o per le
discipline
Italiano e
Matematica
Priorità 2
Potenziare la preparazione degli studenti
Esiti degli
studenti
(della sez. 5
del RAV)
Traguardo
(della sez.
5 del RAV)
Data
rileva
-zione
Indicatori
scelti
Risultati
attesi
Risultati
riscontrati
Differenza
Considerazioni
critiche e
proposte di
integrazione
e/o modifica
Risultati
nelle prove
standardizza
Incrementar
e di almeno
3
Risultati
prove
invalsi
Incremen
tare di
almeno 3
Necessità di
incrementare
gli interventi di
47
te nazionali
punti
percentuali
il numero
degli
studenti che
si collocano
nei livelli
superiori al
sufficiente
(Livello 1) )
nella Scuola
Secondaria
di I grado
punti
percentua
li il
numero
degli
studenti
che si
collocano
nei livelli
superiori
al
sufficient
e (Livello
1) nella
Scuola
Secondari
a di I
grado
recupero e
potenziamento
per le
discipline
Italiano e
Matematica
Tabella 9 - Condivisione interna dell'andamento del Piano di Miglioramento
Strategie di condivisione del PdM all'interno
della scuola
Momenti di
condivisione
interna
Persone coinvolte Strumenti
Considerazioni
nate dalla
condivisione
Collegio dei docenti
Dirigente scolastico
Tutti I docenti dell’I.C.
Riunioni periodiche per
reperire informazioni
utili all’aggiornamento
del piano
Rendicontazione
delle azioni in atto,
scambio e
confronto su
iniziative da
intraprendere per
migliorare
Consigli di classe e di
interclasse,
rappresentanti dei
genitori
Dirigente scolastico
Docenti delle classi
interessate
Riunioni periodiche per
reperire informazioni
utili all’aggiornamento
del piano
Rendicontazione
delle azioni in atto,
scambio e
confronto su
iniziative da
intraprendere per
migliorare
Consiglio d’Istituto
Dirigente scolastico,
Presidente del consiglio
Riunioni periodiche per
reperire informazioni
Rendicontazione
delle azioni in atto,
48
d’Istituto,
rappresentanti dei
genitori e dei docenti
eletti
utili all’aggiornamento
del piano
scambio e
confronto su
iniziative da
intraprendere per
migliorare
Pubblicazione sul sito
WEB dell’istituto
Esperti informatici e
personale ATA
Aggiornamento
periodico del P.d.M. on
line
Miglioramento della
grafica nella
pubblicazione on
line del P.d.M.
Tabelle 10 e 11 - Le azioni di diffusione dei risultati interne
ed esterne alla scuola
Strategie di diffusione dei risultati del PdM all'interno
della scuola
Metodi/Strumenti Destinatari Tempi
Sito WEB dell’istituto Docenti, personale ATA,
studenti, famiglie
Giugno 2017
Azioni di diffusione dei risultati del PdM all’esterno
della scuola
Metodi/Strumenti Destinatari Tempi
Sito WEB dell’istituto Comune di Bagni di Lucca, Pro
Loco, abitanti del comune,
associazioni culturali
Giugno 2017
49
5. LE RISORSE UMANE E LE RESPONSABILITÀ
5.1 IL PERSONALE
Dirigente : Dott. Cesare Lazzari
Il Dirigente scolastico è il rappresentante legale dell’Istituto, di cui assicura il
funzionamento secondo criteri di efficienza organizzativa ed efficacia formativa,
promuovendo l’esercizio dei diritti di ogni componente della comunità scolastica.
Gestisce, coordina e valorizza le risorse umane; è responsabile delle risorse
finanziarie e della sicurezza dei luoghi di lavoro.
Lo staff di direzione: formato dal Dirigente scolastico, dai Collaboratori del
Dirigente scolastico e dai Docenti titolari delle funzioni strumentali. L’équipe affianca
il Dirigente scolastico per collaborare con lui in merito ad aspetti organizzativi e
gestionali dei vari settori della vita dell’Istituto.
Personale ATA
n.1 DSGA (Direttore
dei Servizi Generali
e Amministrativi)
→ Coordina l’amministrazione dell’Istituto, il lavoro degli assistenti
amministrativi e dei collaboratori scolastici.
n. 3 Assistenti
Amministrativi + 1
docente fuori ruolo
→ Operanti nel settore amministrativo/contabile, nel settore del
personale e della didattica.
n. 11 Collaboratori
scolastici (anziché
12: 1 unità
decurtata per la
presenza del servizio
di pulizia e
sorveglianza)
→ Hanno in carico la manutenzione dei locali scolastici e la vigilanza
degli alunni negli spazi esterni alle aule e nei momenti di assenza dei
docenti.
50
Personale Docente
Scuola dell'Infanzia : 8 posti comuni+ 1 docente per l’IRC + 12h di sostegno
PLESSO SEZIONI INSEGNANTI
Scuola
infanzia
Fornoli
Due sezioni miste Sezione B: Carradini Federica, Peccioli Elisa
Sezione A: Mei Emanuela, Serra Sara
Religione: Anna Rita Chiappa
Sostegno (12h): Borrello Giuseppa
Scuola
Infanzia
Fabbriche
Monosezione Forte Anna e Alessandrello Salvatrice
Religione: Anna Rita Chiappa
Scuola
Infanzia
San Cassiano
Monosezione Evangelisti Ornella e Pecoraro Ada
Religione: Anna Rita Chiappa
Scuola Primaria : 19 posti comuni + 11 ore di Inglese + 2 docenti per l’IRC + 7
cattedre di sostegno + 3 docenti di potenziamento.
INSEGNANTE ORE -
CLASSE/I
PLESSO/I DISCIPLINE
Ciaramitaro
M.Bianca
22h classe
I
Fornoli Matem./
Scienze/Geografia/Motoria/Tecnologia
Chicca Anita 22h classe
I
Fornoli Italiano/ Storia/Inglese/Immagine/Musica
22h classe
I
Fornoli Sostegno
11h classe
I
Fornoli Sostegno
Antonini
Dalida
22h classe
II
Fornoli Italiano/ Storia/Inglese/Immagine/Motoria
Bertini
Michela
22h classe
II
Fornoli Matem./
Scienze/Geografia/Musica/Tecnologia
22h classe
II
Fornoli Sostegno
Zecchini
Lorena
20h classe
III
2h classe
II
Fornoli Italiano/ Storia /Immagine/Musica
Fabbri Elisa 21h classe
III
1h classe
V
Fornoli
Fornoli
Matem./
Scienze/Geografia/Motoria/Tecnologia
Laboratorio creativo
Bianchi Aida 22h classe
IV
Fornoli Matem./
Scienze/Geografia/Musica/Tecnologia
51
Coppi Daniela 22h classe
IV
Fornoli Italiano/ Storia/Inglese/Immagine/Motoria
22h classe
IV
Fornoli Sostegno
Giannotti
Simona
19h classe
V
3h classe
III
Fornoli
Fornoli
Matem./ Scienze/Inglese/Musica/Tecnologia
Inglese
Pedrini Imeria 22h classe
V
Fornoli Italiano/
Storia/Geografia/Immagine/Motoria
22h classe
V(divise
tra due
alunni)
Fornoli Sostegno
Bosco Anna
Maria
11h divise
per tutte
le classi
Fornoli Potenziamento
Andreucci
Claudia
12h classe
I
10h classe
III
Bagni di
Lucca
Bagni di
Lucca
Matem./
Scienze/Inglese/Motoria/Tecnologia
Matematica/ Scienze/ Tecnologia
Marchi
Loretta
13h classe
I
9h classe
II
Bagni di
Lucca
Bagni di
Lucca
Italiano/ Storia/Geografia/Immagine
Matematica/ Scienze
Maugeri
M.Carmela
11h classe
II
1h classe
I
1h classe
III
1h classe
IV
1h classe
V
7h
Pluriclasse
Bagni di
Lucca
Bagni di
Lucca
Bagni di
Lucca
Bagni di
Lucca
Bagni di
Lucca
Scesta
Italiano- Inglese- Immagine- Musica
Musica
Musica
Musica
Musica
Musica/ Storia/Geografia
Agostini Paola 19h classe
III
3h classe
Bagni di
Lucca
Bagni di
Italiano/
Inglese/Storia/Geografia/Immagine/Motoria
Inglese
52
IV Lucca
Giovannetti
M.Antonietta
10h classe
IV
12h classe
V
Bagni di
Lucca
Bagni di
Lucca
Italiano/ Storia/ Immagine
Italiano/ Storia/Geografia/Immagine/
Bernardi
Monica
12h classe
IV
10h classe
V
Bagni di
Lucca
Bagni di
Lucca
Geografia/Scienze/ Motoria/ Matematica
Matematica/ Scienze/ Motoria
11h classe
III
11h classe
IV
Bagni di
Lucca
Bagni di
Lucca
Sostegno
Sostegno
Dinelli
Loredana
16h
6h classe
II
Bagni di
Lucca
Bagni di
Lucca
Potenziamento
Storia/ Geografia/ Motoria
Vaccarella
Giuseppina
22h
pluriclasse
I-III-IV-
V
Scesta Italiano/Immagine/ Scienze
11h classe
III
Scesta Sostegno
Luongo Felicia 11h
Pluriclasse
I-II
11h
Pluriclasse
III-IV-V
San
Cassiano
San
Cassiano
Matematica/ Scienze
Matematica/ Scienze
Fiori
Francesca
11h
Pluriclasse
I-II
11h Pluricl.
III-IV-V
San
Cassiano
San
Cassiano
Italiano/ Storia/Immagine/Musica
Italiano/Immagine/Musica
22h San
Cassiano
Sostegno
Dalla Luche
Monica
11h
pluriclasse
I-III-IV-
V
11h due
pluriclassi
I-II
Scesta
San
Cassiano
San
Cassiano
Matematica/ Motoria
Geografia/Motoria
Storia/ Geografia/ Motoria
53
III-IV-V
Lucchesi Paola 2h x
4classi(I-
III-IV-
V)=8h
10h
4h
Fornoli
Bagni di
Lucca
San
Cassiano
IRC
IRC
IRC
Pierucci Katia 2h classe
II
2h
pluriclasse
I-III-IV-
V
Fornoli
Scesta
IRC
IRC
11h Scesta-
San
Cassiano-
Bagni di
Lucca
Inglese
Scuola secondaria di 1° grado:
CLASSE CONCORSO INSEGNANTI N. CATTEDRE / ORE
A22
Italiano, storia e
geografia
Bilia Marika
Ghilardi Irene
Vellutini Mita
3 Cattedre + 6 h
A28
Matematica e scienze
Giovannetti Anna
Pucci Lorena
2 Cattedre
A25
Inglese
Checcacci Olivia 1 Cattedra
A25
Francese
Blanc Tracy 12 h (completa con 2h a Gallicano
e 4 h a Barga)
A49
Educazione fisica
Diversi Catia 12 h (completa con 2h a Gallicano
e 4 h a Barga)
A30
Musica
Russo Teresa 12 h
A60
Tecnologia
Paganelli Alessandro 12h
A01
Arte e immagine
Santini Sandro 12 h + 6h di potenziamento
IRC Citti Emanuela 6h (completa con 5h a Borgo a
Mozzano e 7h a Coreglia)
Sostegno Rossi Francesca 1 Cattedra
54
Numero di alunni per Plesso
SCUOLA N. ALUNNI
Scuola dell’Infanzia di Fornoli 53
Scuola dell’Infanzia di Fabbriche di Casabasciana
20
Scuola dell’Infanzia di San Cassiano 8
Scuola Primaria di Bagni di Lucca 75
Scuola Primaria di Fornoli 93
Scuola Primaria di Scesta 14
Scuola Primaria di San Cassiano 18
Scuola Secondaria di I grado 139
Totale Istituto comprensivo 420
Alunni stranieri a.s. 2018/2019 69
5.2 FABBISOGNO DI ORGANICO DI POSTI DI POTENZIAMENTO
Alla Scuola Primaria sono state assegnate tre cattedre di posti comuni, mentre
delle 18 ore di potenziamento sulla classe di concorso A028 assegnate alla Scuola
Secondaria ne sono rimaste soltanto sei.
Tale assegnazione, oltre a non risultare in linea con le priorità che la scuola si è
posta per il triennio (in particolare per quanto riguarda l'organico potenziato della
Scuola Secondaria, che necessita di docenti di area matematica o linguistica),
penalizza fortemente la Scuola Secondaria che, di fatto, si è vista sottrarre una
cattedra di potenziamento; cattedra che si auspica possa essere nuovamente
assegnata nel corso del prossimo anno scolastico.
IL FABBISOGNO RICHIESTO È PERTANTO DI 3 POSTI COMUNI PER
LA SCUOLA PRIMARIA E 1 CATTEDRA PER LA SCUOLA SECONDARIA DI 1°
GRADO PER LA CLASSE DI CONCORSO A22 O A28.
55
5.3 FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI
Per far fronte agli obbiettivi previsti appare opportuno incrementare le attuali
risorse di carattere multimediale. In particolare, l'utilizzo del registro elettronico ed
una didattica più coinvolgente necessitano, oltre che di una formazione orientata ad
hoc, anche di ambienti di apprendimento adeguati.
L’aula di informatica della scuola secondaria di I grado è stata completamente
rinnovata lo scorso anno scolastico, ma in molti plessi continuano a scarseggiare le
risorse informatiche (LIM, computer per alunni e insegnanti, stampanti). È pertanto
necessario procedere ad una riallocazione degli strumenti disponibili (come ad es.
tablet o pc portatili attualmente non utilizzati), in modo da poterli sfruttare per una
didattica volta all’inclusività. L’Istituto dovrà inoltre provvedere affinché, in ogni
plesso, l’aula dedicata al lavoro uno a uno per gli alunni con BES sia dotata di
attrezzature, strumenti e materiale didattico specifico e aggiornato.
L'Istituto ha partecipato al Programma Operativo Nazionale "Per la scuola,
competenze e ambienti per l’apprendimento" (Fondi Strutturali Europei 2014-2020),
presentando il “Progetto didattica alternativa multimediale” ed ha ottenuto un
finanziamento con il quale è stata realizzata un’aula adibita alla didattica multimediale.
Devono essere organizzati corsi di aggiornamento per il personale docente, in modo da
favorirne l’utilizzo.
5.4 SCELTE DI GESTIONE E DI ORGANIZZAZIONE
L’Istituzione scolastica, articolata nella componente docente e dei servizi
generali e amministrativi, è caratterizzata da una gestione unitaria, garantita dal
Dirigente Scolastico. Tutte le sue azioni, sia di tipo didattico-educativo, che
amministrativo, concorrono alla realizzazione dell’offerta formativa.
L’Istituto pone gli allievi al centro della propria attenzione educativa,
affinando i percorsi didattici e implementando l’efficacia delle proprie modalità di
organizzazione e mira a soddisfare le esigenze delle famiglie e dell’utenza, anche
attraverso:
- la valorizzazione delle risorse umane, professionali e strumentali disponibili;
- la valorizzazione delle potenzialità positive espresse dal territorio;
56
- la collaborazione con il territorio: con l’utenza, l’Amministrazione Comunale, le
Associazioni, gli Enti;
- la sottoscrizione di accordi di rete con altre scuole ed istituti italiani e/o
stranieri per promuovere forme di cooperazione, informazione e formazione.
Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste
dal PTOF, vengono assegnati i seguenti incarichi:
INCARICO FUNZIONI
COLLABORATORI DEL
DIRIGENTE
SCOLASTICO
- Azione di supporto nella gestione complessiva dell’Istituto comprensivo.
- Controllo del regolare funzionamento delle attività didattiche.
- Valutazione delle necessità strutturali e didattiche, di comune accordo
con il Dirigente scolastico.
- Coordinamento fra Dirigente e docenti, nonché fra scuola ed enti locali.
- Presidenza di riunioni interne e partecipazione a incontri con organismi
esterni con delega del Dirigente scolastico.
- Formulazione dell’ordine del giorno del Collegio dei docenti,
verbalizzazione delle sedute dello stesso Collegio e verifica delle
presenza in cooperazione con il Dirigente scolastico.
- Determinazione del quadro orario di insegnamento annuale.
- Assistenza al direttore dei servizi generali e amministrativi, per quanto
di sua competenza, nelle scelte di carattere operativo riguardanti la
conduzione economico-finanziaria dell’Istituto.
- Assistenza nella predisposizione di circolari e ordini di servizio.
- Redazione di atti, firma di documenti e cura dei rapporti con l’esterno.
FUNZIONI
STRUMENTALI
- Pianificazione di corsi di formazione per gli insegnanti.
- Miglioramento generale della qualità del servizio scolastico.
- Coordinamento e realizzazione di piani e progetti a dimensione
territoriale insieme ad enti esterni.
- Programmi specifici di orientamento, accoglienza, integrazione di alunni
diversamente abili, integrazione di studenti stranieri, continuità
educativa fra i differenti ordini di scuola.
COORDINATORI DI - Disposizioni per la sostituzione degli insegnanti assenti.
57
PLESSO - Esame in prima istanza delle richieste di permesso e/o ferie dei
docenti.
- Collaborazione ad attività di continuità e orientamento.
- Fornitura ai docenti di documentazione e materiali inerenti la gestione
interna del Plesso.
- Relazioni con il personale scolastico, con gli alunni e le loro famiglie e
comunicazione al Dirigente delle problematiche emerse.
- Gestione dei permessi d’entrata, di quelli d’uscita e verifica delle
giustificazioni degli studenti.
- Controllo delle condizioni di pulizia del plesso e segnalazioni di eventuali
anomalie al Dirigente scolastico.
- Raccolta delle esigenze relative a materiali, sussidi, attrezzature
necessarie al plesso.
COORDINATORI DI
CLASSE
- Valutazione e coordinamento delle attività proposte dal Consiglio di
classe.
- Stesura dei documenti del Consiglio di Classe: Progettazione
curricolare, Relazione finale, PDP per alunni con BES.
- Cura e promozione dei rapporti scuola-famiglia.
- Coordinamento e gestione di attività di continuità, orientamento,
recupero, integrazione educativa.
- Controllo dell’andamento generale della classe e segnalazione di
assenze, ritardi ingiustificati degli alunni o comportamenti non conformi
al Regolamento d’Istituto.
REFERENTI DI
PROGETTI/ATTIVITÀ
- Identificazione di necessità emergenti nell’ambito dell’Istituto o del
territorio nel quale esso opera e suggerimenti circa il loro adempimento.
- Sviluppo di idee e proposte aventi come obiettivo il miglioramento della
qualità del servizio scolastico ed educativo.
- Pianificazione di interventi innovativi all’interno dell’Istituto.
- Gestione e cura di ambienti e attività laboratoriali.
- Coordinamento progetti e attività di ampliamento dell’offerta
formativa.
58
5.5 ORGANI COLLEGIALI
ORGANO
COLLEGIALE
FUNZIONI
Collegio dei
Docenti
È composto dal Dirigente scolastico e da tutti gli insegnanti dei tre
ordini che operano nell’Istituto.
→ Cura la programmazione didattico-educativa;
→ Definisce e approva il POF e il Piano annuale delle attività;
→ Nomina commissioni di lavoro e individua i docenti con Funzioni
strumentali.
Consiglio
d’Istituto
È composto dal Dirigente scolastico, dai rappresentanti dei docenti, del
personale ATA, dai rappresentanti dei genitori.
È presieduto da un genitore eletto dai consiglieri. Dura in carica tre
anni.
→ Segue la programmazione e l’organizzazione delle attività della scuola
per le materie previste dalla legge;
→ Delibera su questioni amministrative, finanziarie e organizzative:
bilancio preventivo e consuntivo e calendario scolastico.
Consigli di
classe –
Interclasse –
Intersezione
È composto dal Dirigente scolastico o dall’insegnante da lui delegato, da
tutti gli insegnanti della classe per la Scuola Secondaria di I grado, dal
Plesso per la Scuola Primaria e dell’Infanzia e dai rappresentanti dei
genitori.
→ Applica le linee d’intervento adottate dal Collegio dei Docenti;
→ Avanza proposte di tipo disciplinare;
→ Verifica periodicamente l’efficacia dei risultati.
59
5.6 FUNZIONI STRUMENTALI 2018/2019
Settore di
intervento
Compiti specifici della Funzione strumentale
AREA 1 –
Supporto alunni
Disagio/Intercult
ura/Alunni H
Ins. Antonini
Dalida, Bianchi
Aida
→ Coordinamento delle attività;
→ Strutturazione del Protocollo interno di accoglienza e del Protocollo
d’ingresso;
→ Predisposizione di prove d’ingresso per l’inserimento in sezione/classe
degli alunni non italofoni;
→ Cura della documentazione e della modulistica per le famiglie non
italofone;
→ Raccolta e documentazione sul tema del dialogo fra culture;
→ Monitoraggio dei livelli di partenza e finali degli alunni in ordine alla
padronanza dell’italiano parlato e scritto
→ Analisi periodica dei livelli di integrazione dei diversabili e degli alunni
con disagio;
→ Predisposizione dei dati preliminari alla definizione dell’organico di
sostegno;
→ Organizzazione e coordinamento del GLH di Istituto;
→ Coordinamento delle attività di sostegno per gli alunni diversamente
abili;
→ Coordinamento Gruppo di Lavoro per l’Inclusione;
→ Coordinamento dei docenti di sostegno.
AREA 2 – Area
supporto docenti
Formazione/
Rapporti con il
territorio/
Continuità/
Teatro
Ins. Pedrini
Imeria, Zecchini
Lorena
→ Coordinamento delle attività e iniziative, in collaborazione con il
Comune di Bagni di Lucca e le associazioni teatrali del Territorio;
→ Supporto ideativo per il Comitato tecnico-artistico della Rassegna
Teatro della Scuola di Bagni di Lucca;
→ Coordinamento dei Progetti sul teatro
→ Coordinamento delle attività e iniziative di formazione per i docenti in
collaborazione con la rete WeCare
→ Supporto corsi aggiornamento
→ Coordinamento delle attività e iniziative, in collaborazione con il
Comune di Bagni di Lucca e le associazioni culturali del Territorio;
→ Coordinamento delle attività e iniziative riguardanti la continuità fra i
vari ordini di scuola dell'istituto
→ Supporto formazione classi prime
AREA 3 – Area
POF/PTOF/RAV
Ins. Citti
Emanuela,
Vellutini Mita
→ Coordinare la stesura del PTOF, RAV, in accordo con quanto stabilito
dal Collegio Docenti sulle linee indicate dal Dirigente Scolastico
→ Curare la presentazione del PTOF e coordinare la commissione di
lavoro
→ Occuparsi dell’inserimento del documento sul sito dell’Istituto
→ Presiedere le riunioni di lavoro e coordinarne le attività
→ Monitorare l’andamento delle attività realizzate e provvedere alla
stesura del RAV finale, per verificare la realizzazione degli obiettivi
previsti
60
5.7 ORGANIGRAMMA A.S. 2018/2019
OORRGGAANNIIGGRRAAMMMMAA AA.. SS.. 22001188//22001199
Staff di Direzione Segreteria
CCOOLLLLEEGGIIOO DDEEII DDOOCCEENNTTII
Docenti Collaboratrici con l’incarico di supplire il D.S.
Bosco Anna Maria
F.S.: Bianchi Aida-Antonini Dalida-Zecchini Lorena Pedrini Imeria-Vellutini Mita-Giovannetti Anna
Dirigente Scolastico
Cesare Lazzari
Direttore dei S.G.A.
Mucci Marinella
Assistenti Amministrativi:
Nadia Lanfranchi
Gabriele Moschini
Francesca Cei
Patrizia Biagioni
Funzioni Strumentali Area Supporto alunni - disagio - intercultura/H Bianchi Aida , Antonini Dalida
Area Supporto docenti - formazione - rapporti col territorio - continuità - teatro Zecchini Lorena, Pedrini Imeria
Area POF/PTOF/RAV Vellutini Mita – Giovannetti Anna
Comitato di Valutazione
Bosco Anna Maria - Primaria
Peccioli Elisa - Infanzia
Da Cons. di Istituto
Citti Emanuela
Fontanelli Massimo – Rapp.USR.
Consiglio D’Istituto Presidente:
Matteoli Simona – genitore
Vice Presidente:
Unti Paola - genitore
Segretario: Vellutini Mita- insegnante
Componenti:
Lazzari Cesare D.S.
Maugeri Maria Carmela
Evangelisti O.-Serra Sara- Mei Emanuela.
Vellutini Mita-Citti Emanuela
Gavazzi Francesca- Giannotti Jsmaela-
Matteoli Simona- Vanni Sonia-
Unti Paola - Lucchesi Laura
Venturi Adriana
Giunta Esecutiva:
Presidente:
Lazzari Cesare
Segretario:
Mucci Marinella
Componenti:
Serra Sara (Docente)
Gavazzi Francesca- Giannotti Jsmaela
(genitori)
Venturi Adriana (ATA)
Coordinatori di Plesso Pucci Lorena: Secondaria di I grado
Fabbri Elisa: Primaria Fornoli
Marchi Loretta: Primaria Villa
Luongo Felicia: Primaria S. Cassiano
Vaccarella Giuseppina: Prim. Scesta
Carradini Federica: Infanzia Fornoli
Evangelisti Ornella: Inf. S. Cassiano
Forte Anna: Infanzia Fabbriche
Infanzia
Citti Doriana per Alessandrello S. e Pes M.S.
Animatore digitale: Russo Teresa
61
6. PIANO DI ATTUAZIONE PNSD
6.1 AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
Il Piano Nazionale Scuola Digitale, volto a rendere la tecnologia digitale uno
strumento didattico di costruzione delle competenze, prevede i seguenti obiettivi:
- miglioramento dotazioni hardware
- sviluppo delle competenze digitali degli studenti
- formazione dei docenti per l’innovazione didattica e sviluppo della cultura
digitale.
Il nostro Istituto promuove corsi di formazione per insegnanti relativi
all’utilizzo del registro elettronico ed ha individuato come “animatore digitale”
l’insegnante Antonini Dalida, incaricata di gestire e coordinare le diverse attività
relative allo sviluppo della cultura digitale.
In relazione al PON – Programma Operativo Nazionale "Per la scuola,
competenze e ambienti per l’apprendimento" (Fondi Strutturali Europei 2014-2020),
l‘Istituto ha presentanto il "Progetto didatica alternativa multimediale" ed ha
ottenuto il finanziamento relativo.
Il progetto nasce dall’esigenza di creare uno “spazio per l’apprendimento” che
coniughi la più alta innovazione tecnologica per la didattica con la metodologia
collaborativa e laboratoriale, dove venga messo in risalto il lavoro del singolo e la
collaborazione con gli altri allievi ed il docente, per acquisire conoscenze e
competenze in modo semplice. Il progetto è una opportunità che viene data al nostro
Istituto per migliorare le metodologie didattiche collaborative e laboratoriali ed
offrire ai nostri allievi uno spazio tecnologico che permetta di sviluppare le loro
conoscenze, con la dovuta autonomia nella scoperta delle fonti e nella rielaborazione
delle proprie conoscenze. Da non sottovalutare l'importanza di poter utilizzare
l'ambiente multimediale quale laboratorio linguistico, allo scopo di potenziare i
processi di apprendimento per la lingua 1 e 2, anche per gli alunni stranieri.
La nuova aula-laboratorio è dotata di banchi modulari e componibili per il lavoro
a gruppi e fortemente high-tech grazie alla presenza di un Touch Panel e di un
videoproiettore interattivo, entrambi collegati in rete e collegabili con ogni tipo di
62
device in uso da studenti e professori (tablet, PC/portatili). Il touchscreen andrà a
sostituire la tradizionale lavagna e “collegherà” il docente con alunni e proiezioni.
La stessa aula può garantire inoltre un valido e moderno supporto alla
formazione interna dei docenti.
Le postazione multimediali di supporto all'utenza in prossimità della segreteria
offrono un importante contributo nella fase dell’iscrizione (on line), sono utili per la
visualizzazione del registro elettronico adottato dall'istituto nonché per la
visualizzazione ed eventuale stampa delle pagelle.
6.2 PIANO DI ATTUAZIONE PNSD 2016/19
AMBITO A.S 2016-2017 A.S 2017-2018 A.S 2018-2019
FORMAZI
ONE
INTERNA
Pubblicizzazione e
socializzazione
delle finalità del
PNSD con il corpo
docente.
Somministrazione
di un questionario
ai docenti per la
rilevazione dei
bisogni formativi.
Creazione di uno
spazio sul sito
scolastico dedicato
al PNSD ed alle
relative attività
realizzate nella
scuola.
Partecipazione alla
formazione
specifica per
Animatore
Digitale.
Partecipazione alla
rete territoriale e
Nazionale
Animatori Digitali.
Primo utilizzo del
registro
Partecipazione
alla rete
territoriale e
Nazionale
Animatori
Digitali.
Somministrazion
e di un
questionario ai
docenti per la
rilevazione dei
bisogni
formativi.
Utilizzo del
registro
elettronico.
Formazione
sulle tematiche
della
cittadinanza
digitale.
Segnalazione
di eventi /
opportunità
formative in
ambito
digitale.
La sicurezza e
Partecipazione
alla rete
territoriale e
Nazionale
Animatori
Digitali.
Monitoraggio
attività e
rilevazione del
livello di
competenze
digitali
acquisite.
Progettazione di
percorsi
didattici
integrati basati
sulla didattica
per competenze
Utilizzo del
cloud d’Istituto
per favorire la
condivisione e la
comunicazione
tra i membri
della comunità
scolastica -
relativa
63
elettronico.
Azione di
segnalazione di
eventi /
opportunità
formative in
ambito digitale.
Partecipazione a
bandi nazionali,
europei ed
internazionali.
la privacy in
rete.
Partecipazione a
bandi nazionali,
europei ed
internazionali.
formazione ed
implementazione
Sperimentazion
e e diffusione di
metodologie e
processi di
didattica attiva
e collaborativa.
COINVOLG
IMENTO
DELLA
COMUNI
TÀ
SCOLASTI
CA
Creazione di
uno spazio sul
sito scolastico
dedicato al
PNSD ed alle
relative attività
realizzate nella
scuola.
Aggiornamento
costante del
sito scolastico e
dell’area
dedicata al
PNSD.
Eventi aperti al
territorio, con
particolare
riferimento ai
genitori e agli
alunni sui temi
del PNSD (
cittadinanza
digitale,
sicurezza, uso
dei social
network,
educazione ai
media,
cyberbullismo ).
Partecipazione
a Generazioni
Connesse sui
temi della
cittadinanza
Digitale.
Partecipazione
a bandi
nazionali,
europei ed
internazionali
anche
attraverso
Aggiornamento
costante del
sito scolastico e
dell’area
dedicata al
PNSD.
Eventi aperti al
territorio, sui
temi del PNSD (
cittadinanza
digitale,
sicurezza, uso
dei social
network,
educazione ai
media,
cyberbullismo ).
Partecipazione
a Generazioni
Connesse sui
temi della
cittadinanza
Digitale.
Partecipazione
a bandi
nazionali,
europei ed
internazionali
anche
attraverso
accordi di rete
con altre
istituzioni
scolastiche /
64
accordi di rete
con altre
istituzioni
scolastiche /
Enti /
Associazioni /
Università.
Enti /
Associazioni /
Università.
CREAZIO
NE DI
SOLUZIO
NI
INNOVA
TIVE
Integrazione,
ampliamento e
utilizzo della
rete wi-fi di
Istituto con
l’eventuale
attuazione del
progetto PON.
Attività
didattica e
progettuale
con
sperimentazio
ne di nuove
metodologie.
Educazione ai
media e ai
social network;
utilizzo dei
social nella
didattica
tramite
adesione a
progetti
specifici e
peer-
education.
Ricerca,
selezione,
organizzazione
di
informazioni.
La
cittadinanza
digitale.
Stimolar
e e diffondere
la didattica
project-based.
Sviluppo
e diffusione di
soluzioni per
rendere un
ambiente di
apprendimento
maggiormente
stimolante con
l’utilizzo di
metodologie
digitali.
Potenzia
mento di
Google apps
for Education o
Microsoft for
Education.
Cittadina
nza digitale.
Costruir
e curricola
verticali per le
competenze
digitali,
soprattutto
trasversali o
calati nelle
discipline.
Stimolare e
diffondere la
didattica
project-based.
Partecipazione
ad eventi /
workshop /
concorsi sul
territorio.
Risorse
educative
aperte (OER) e
costruzione di
contenuti
digitali.
Collaborazione
e
comunicazione
in rete: dalle
piattaforme
digitali
scolastiche alle
comunità
virtuali di
pratica e di
ricerca.
65
7. PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ FORMATIVE
7.1 PIANO FORMAZIONE INSEGNANTI
La scuola partecipa alla rete di formazione We-Care, rete formata da Istituti
della Garfagnana e della Val di Nievole, che propone attività di formazione relative ai
seguenti ambiti:
1. Formazione sulle nuove Indicazioni nazionali per il curricolo: riflessioni
generali e specifiche sulle discipline (italiano, matematica, scienze…) e il curricolo.
Proposte per percorsi di ricerca azione in gruppi di docenti. Riflessioni particolari sul
tema della valutazione e la certificazione delle competenze.
2. Formazione per docenti della scuola dell'infanzia e educatrici dei
nidi attraverso la riflessione su strumenti basilari per la costruzione di competenze
cognitive come le strutture logiche di base.
3. Formazione per i docenti delle pluriclassi attraverso una serie di lezioni e di
stimoli operativi per la personalizzazione della docenza.
4. Formazione per l'inclusione scolastica (BES e oltre)
Tutti gli iscritti a questi percorsi potranno avvalersi di apposite pagine web
interattive, di alcune delle lezioni di interesse generale e della consulenza dei tutor. I
percorsi verranno attestati da certificazione finale.
Oltre ai programmi previsti dalla rete We-Care, su indicazione dei docenti
vengono attivati corsi di formazione interni all’Istituto, su tematiche di interesse
comune:
- a.s. 2016/2017: partecipazione al Convegno “Ogni vela ha il suo vento”
- a.s. 2016/2017: organizzazione e partecipazione al Convegno “Mutismo selettivo,
conoscerlo-capirlo”
- a.s. 2016/2017: organizzazione e partecipazione al Convegno su “Lo sviluppo delle
abilità di lettura, di scrittura e delle competenze linguistiche attraverso le tipologie
testuali della letteratura per l'infanzia e per i ragazzi” tenuto dal prof. Livio Sossi
- a.s. 2016/2017: corso di formazione sulle competenze relazionali tenuto dagli
esperti dell’associazione FAIP I CODIBUGNOLI di Firenze.
Nel corso dell’a.s. 2017/2018 l’Istituto ha organizzato corsi di formazione
66
relativi a:
“Benessere in gioco”, attività di formazione per le insegnanti della Scuola
dell’Infanzia e Primaria (fascia interessata: 3-8 anni), condotta dalla Dott.ssa Silvia
Gusmaroli (3 incontri di 2 ore ciascuno su: orientamento nello spazio, che sviluppa
l’autonomia del sé, stimolando il sistema nervoso centrale; collegamento corpo-mente;
tono muscolare; coordinazione; respirazione; rilassamento).
Per l’anno scolastico 2018/2019 il Collegio dei docenti ha approvato le
seguenti proposte formative:
- formazione a progetto con esperto Erickson sul metodo analogico di Camillo
Bortolato ( 4 ore italiano, 4 ore matematica), con pagamento della quota di
partecipazione;
- formazione collegiale con la Dott.ssa Rosa Russo, Counsellor Professionista,
Assistente Sociale Senior, Giudice Onorario presso il Tribunale dei Minorenni di
Firenze (2/3 ore);
- adesione a corsi di formazione promossi dall’Ambito territoriale di Lucca e Massa
Carrara.
Il Collegio docenti, in linea con gli obbiettivi proposti e con le indicazioni della
legge 107/2015, ha ritenuto opportuno stabilire un minimo di attività di formazione
obbligatoria certificata (effettuata da soggetto “accreditato”) e documentabile pari
a 20 ore annuali (ovvero 60 triennali), da svolgersi internamente o esternamente
all'istituzione scolastica, riferita al periodo triennale del presente documento, salvo
eventuali revisioni annuali.
67
8. IL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE A.S. 2018/2019
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
- Rilevazione dei BES presenti: n°
disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 12 minorati vista
minorati udito
Psicofisici 12 disturbi evolutivi specifici 23
DSA 23 ADHD/DOP
Borderline cognitivo Altro 24
svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico
Linguistico-culturale 10
Disagio comportamentale/relazionale
Altro In osservazione presso ASL e/o strutture private riconosciute
Totali 2
64
% su popolazione scolastica 13,00%
N° PEI redatti dai GLHO 12 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 23 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 8
- Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e in piccolo gruppo
Sì
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
Sì
AEC Attività individualizzate e in
piccolo gruppo
Sì
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
Sì
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
No
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
No
Funzioni strumentali / coordinamento FS disagio e handicap:
accoglienza e coordinamento
della rilevazione e delle attività con studenti con BES.
FS Intercultura: accoglienza e coordinamento della rilevazione e
delle attività con studenti
stranieri, in particolare non italofoni.
Collaboratore DS: cura delle relazioni coi vari Enti e le FFSS.
Sì
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Referente scolastico sui
Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA):
Sì
68
individuata tra i docenti con adeguata preparazione, fornisce
consigli sulle procedure da seguire per la certificazione e la
presa in carico degli studenti con
DSA, sulla redazione degli obbligatori PDP, sugli strumenti
compensativi e le eventuali misure dispensative e, in
generale, tutte le attenzioni previste dalla legge 170/2010.
Psicopedagogisti e affini esterni/interni Previsti incontri formativi
all’interno dell’IC condotti sia da specialisti esterni che personale
interno resosi disponibile e aperto
a tutte le componenti (docenti, familiari, studenti).
Sì
Docenti tutor/mentor Docenti tutor: previsti per seguire docenti di prima
assunzione (quindi nell’anno di
prova) e studenti della Facoltà di Scienze della Formazione
dell’Università di Firenze, con cui è stata attivata un’apposita
convenzione nell’anno 2015.
Sì
Altro: No Altro: No
69
- Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI Sì Rapporti con famiglie Sì Tutoraggio alunni Sì Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
Sì
Altro: No
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI Sì Rapporti con famiglie Sì Tutoraggio alunni Sì Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva Sì
Altro: No
Altri docenti
Partecipazione a GLI Sì Rapporti con famiglie Sì Tutoraggio alunni Sì Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva Sì
Altro: Percorsi
sperimentali
- Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili Sì Progetti di inclusione / laboratori integrati Sì Altro: No
- Coinvolgimento famiglie
Condivisione di scelte educativo-didattiche
e delle pratiche di inclusione. Coinvolgimento attivo nella stesura dei
PEI/PDP.
Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva
Sì
Coinvolgimento in progetti di inclusione e
in attività di promozione della comunità educante
Sì
Condivisione dei percorsi orientativi (scuola secondaria di primo grado)
Sì
Altro:
- Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità Sì
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla cura di studenti con BES
di vario genere
Sì
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità Sì
Procedure condivise di intervento con studenti con BES di vario genere
Sì
Progetti territoriali integrati Sì Progetti integrati a livello di singola scuola Sì Rapporti con CTS / CTI Sì Altro:
- Rapporti con privato sociale e volontariato
Progetti territoriali integrati No Progetti integrati a livello di singola scuola No
Progetti a livello di reti di scuole
No
- Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe
Sì
Didattica speciale e progetti educativo-
didattici a prevalente tematica inclusiva Sì
Didattica interculturale / italiano L2 Sì
70
Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
Sì
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)
Sì
Altro:
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli insegnanti x
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,
in rapporto ai diversi servizi esistenti; X
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare
alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; X
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;
X
Valorizzazione delle risorse esistenti X
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
X
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
X
Altro:
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
71
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
ORGANISMI ED ENTI
Nel processo di inclusione devono necessariamente intervenire attivamente: - la Scuola, con tutto il suo personale e gli studenti,
- la ASL territoriale
- le famiglie e - e il Comune, soprattutto attraverso il Servizio sociale.
Sarebbe auspicabile prevedere la partecipazione attiva di associazioni familiari, di assistenza, sportive, culturali, ricreative, di volontariato e anche delle Forze dell’Ordine, per implementare, anche al di fuori
dell’ambito scolastico, il processo di inclusione e contrastare qualunque forma di emarginazione, bullismo,
prevaricazione nei confronti di chiunque. Sarebbe auspicabile, inoltre, attivare percorsi formativi aperti non solo agli insegnanti ma anche alle famiglie
e agli studenti, condotti da psicopedagogisti accreditati o privati, da personale esperto e formato in tal senso. Sarebbe auspicabile, in particolare, poter attivare un servizio di sostegno alla genitorialità con incontri
di formazione e di supporto ai genitori che, oggi più che mai, appaiono impauriti se non impreparati, ad affrontare le difficoltà insite nel proprio ruolo.
La Scuola: - Elabora, inserendola nel POF, una politica dell’integrazione e dell’inclusione il più possibile condivisa
tra tutto il suo personale e gli studenti. - Nomina una o più Funzioni Strumentali nell’area della disabilità e del disagio.
- Individua, al suo interno, un Docente referente per i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), così
come previsto dalla legge 170/2010. - Individua, al suo interno, un Docente referente per il bullismo e il cyberbullismo, come previsto dalla
Legge approvata il 17 maggio 2017. - Promuove l’educazione all’uso consapevole della rete internet e ai diritti e doveri legati all’utilizzo
delle nuove tecnologie., chiamando ad esporre in tal senso, sia agli studenti (a partire dalla classe
quarta della scuola primaria) che agli insegnanti e alle famiglie, componenti delle Forze dell’Ordine e della Polizia Postale.
- Integra Regolamento di Istituto e Patto Educativo di Corresponsabilità con specifici riferimenti a comportamenti di cyberbullismo e relative sanzioni disciplinari.
- Ricerca anche all’esterno della scuola (ad esempio sugli scuolabus) figure di controllo dei comportamenti a prevenzione di atti di prevaricazione e richiede contatti con le figure preposte al
trasporto per ricevere segnalazioni dirette di eventuali comportamenti a rischio.
- Definisce, al suo interno, una struttura di organizzazione e coordinamento (il GLI), definendo ruoli di referenza interna ed esterna.
- Definisce procedure interne di lettura generale del disagio e implementa una procedura interna di segnalazione dello stesso, servendosi di una prima osservazione da parte dei docenti di classe e
dell’intervento successivo delle figure interne di riferimento (FF.SS., DS, ecc.).
- Ricerca la partecipazione attiva dei Centri territoriali di Supporto (CTS) per l’individuazione delle pratiche didattico-educative, di comunicazione alternativa o facilitata, degli strumenti software e
hardware più adatti per favorire la massima inclusione di studenti con disabilità diverse. - Nella gestione dei singoli casi, sensibilizza la famiglia a farsi carico del problema, elaborando un
progetto educativo condiviso e invitandola a farsi supportare, mediante l’accesso ai servizi ASL e/o sociali o il ricorso ad altra struttura privata accreditata.
- Assicura la collaborazione del proprio personale con i servizi per l’attuazione degli interventi integrati.
- Implementa attività di formazione per insegnanti che portino alla costruzione di una didattica inclusiva anche attraverso le nuove tecnologie.
- Ricerca l’aiuto di figure di supporto nella scuola interpellando ex-insegnanti in pensione, enti di volontariato, attivandosi per figure del servizio civile e accogliendo i tirocinanti della scuola
secondaria di II grado e frequentanti la facoltà di Scienze di Formazione universitaria.
- Tenta di attivare figure di supporto specifico già nella scuola dell’infanzia, come un/a logopedista ed
un/ psicomotricista, per intervenire precocemente e con la massima efficacia possibile nei numerosi casi segnalati di difficoltà di articolazione linguistica e di controllo e sviluppo corretto degli atti
motori e posturali. Tali interventi risultano preziosi per lo sviluppo armonico di ogni bambino.
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- Elabora un proprio Protocollo per l’accoglienza e la valutazione degli alunni stranieri. - Rende disponibili, sul sito dell’IC , per la consultazione:
. Le linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento (allegate al DM 12 luglio 2011);
. Le linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri (febbraio 2014);
. Le linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati; - Ricerca persone che possano agire da operatori culturali/traduttori, soprattutto in lingua araba, per
tradurre eventualmente documenti di presentazione delle leggi italiane e del funzionamento dell’organizzazione scolastica e favorire, così, una corretta e proficua inclusione dei bambini e dei loro
familiari.
La ASL:
Su richiesta dei genitori, prende in carico gli alunni che hanno evidenziato forme di disagio o
problemi di sviluppo (globali e specifici, comportamentali, emozionali, ecc.) e i ragazzi diversamente
abili, attraverso funzioni di valutazione e di supporto.
Redige, sulla base della valutazione, diagnosi e certificazioni cliniche ed elabora profili di
funzionamento entro i tempi previsti.
Risponde agli adempimenti contemplati dalla legislazione vigente in merito alla disabilità e
all’inclusione scolastica.
Fornisce, nei limiti consentiti e sulla base dei risultati della valutazione, supporto e consulenza ai
docenti sul percorso da intraprendere.
Individua, in accordo con la famiglia, percorsi di inserimento e formativi anche al di fuori dell’ambito
scolastico ma che su questo hanno piena ricaduta, implementando l’autonomia e la crescita sociale.
Il Servizio sociale:
Riceve la segnalazione da parte della scuola e si rende disponibile ad incontrare la famiglia. Su richiesta della famiglia, valuta la possibilità di attivazione degli strumenti a sostegno della
genitorialità disponibili, coordinandosi con la scuola. In presenza di una nuova diagnosi di disabilità, su richiesta della famiglia, attiva la procedura per
l’eventuale assegnazione di AEC.
In presenza di una particolare resistenza da parte della famiglia o nel caso emergano elementi che possano far supporre l’esistenza di fatti di rilevanza giudiziaria, attiva, autonomamente o su
segnalazione della scuola, le procedure previste.
ORGANIZZAZIONE INTERNA DELLA SCUOLA All’interno dell’organizzazione scolastica, si possono individuare i seguenti organi/responsabili:
Il Dirigente Scolastico, coadiuvato dallo STAFF e dal GLI:
Dà esecuzione alle delibere degli OO.CC. e supervisiona le varie attività.
Garantisce l’applicazione della normativa e della legislazione vigente.
Utilizza in modo efficace ed efficiente le risorse di cui dispone.
Cura i contatti con i vari soggetti coinvolti nell’azione didattico-educativa, interni o esterni all’istituto.
E’ responsabile dei risultati del servizio.
Informa tempestivamente i genitori dei minori coinvolti qualora venga a conoscenza di atti di bullismo o di cyberbullismo e attua, nei confronti degli studenti che li hanno commessi, azioni di carattere educativo.
Lo STAFF, costituito dai Collaboratori del DS, dalle FF.SS., dai Docenti capo plesso, dal DSGA, dal Referente DSA, dal referente bullismo e cyberbullismo:
- Predispone, coordina e supervisiona le varie attività e/o la documentazione legate all’inclusività e ai BES, nel rispetto dei ruoli/compiti di ciascuno;
- Verifica l’applicazione di dettaglio delle delibere degli OO.CC. e delle indicazioni del GLI;
- Cura i rapporti con le famiglie degli alunni con BES e con i vari organismi/Enti coinvolti. - Coordina attività di rilevazione, di prevenzione e di contrasto di ogni forma di bullismo.
- Cura i rapporti con le varie figure interne ed esterne alla scuola che abbiano un ruolo di supporto all’inclusione.
Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione - GLI:
- Predispone la rilevazione degli alunni con BES, utilizzando l’apposito modello;
- Offre consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione dei casi e delle classi;
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- Esegue un’attenta disamina della documentazione necessaria e ne cura la diffusione nella scuola;
- Raccoglie e coordina le proposte formulate, in ordine alle effettive esigenze riscontrate;
- Procede alla distribuzione delle risorse assegnate;
- Effettua l’analisi, il monitoraggio e la valutazione dei progetti sull’inclusione;
- Costituisce l’interfaccia per l’implementazione di azioni di sistema;
- Segue e rende disponibili sul sito Le linee guida DSA (allegate al D.M. 5669 del 12 luglio 2011) e le
Linee guida per l’integrazione degli alunni stranieri (C.M.4233 del 19 febbraio 2014); - Elabora la proposta di PAI, riferito a tutti gli alunni con BES (entro il mese di giugno).
Il Consiglio di classe o il Team: Riconoscendo la situazione di svantaggio dello studente con BES, rileva i bisogni educativi della
situazione e progetta le azioni educativo/didattiche mirate a supportarlo, a favorirne il processo di
crescita e a garantire una reale integrazione nella classe. Relativamente ai percorsi personalizzati: definisce le attività che lo studente svolge in modo
differenziato rispetto alla classe, le modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e
competenze; individua modalità di verifica dei risultati raggiunti, che prevedano anche prove
assimilabili a quelle del percorso comune; stabilisce livelli essenziali di competenza che consentano di valutare la possibilità del passaggio alla classe successiva.
Il Docente di Sostegno:
E’ contitolare sulla classe della quale lo studente fa parte;
Garantisce un reale supporto nell’assunzione di strategie pedagogiche, metodologiche e didattiche
inclusive;
Concorda con ciascun docente curricolare i contenuti per la relativa disciplina;
Conduce direttamente interventi sullo studente, sulla base della conoscenza di metodologie
particolari; Assiste l’alunno in sede di esame e in sede di prove INVALSI, secondo le modalità previste dal PEI;
Facilita l’integrazione tra pari attraverso il proprio contributo nella gestione del gruppo classe.
L’Assistente alla persona: Fornisce supporto e assistenza non specialistica, sostiene il processo di integrazione degli alunni
diversamente abili e collabora alla continuità dei percorsi scolastici, sulla base delle convenzioni
esistenti tra l’Amministrazione comunale ed Associazioni/Enti.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
Per il prossimo anno scolastico, si prospettano i seguenti interventi: Incontri di informazione e formazione con personale interno ed esterno all’IC, piscopedagogisti ed
esperti in didattica inclusiva.
Pubblicizzazione capillare delle eventuali iniziative di formazione e informazione disponibili sul territorio riguardanti la didattica inclusiva, il cooperative learning, la didattica laboratoriale, l’utilizzo
delle ICT nella didattica inclusiva. Autoformazione e/o collaborazione con le altre scuole o gli Enti che operano sul territorio per
l’organizzazione di attività integrative. Partecipazione agli incontri organizzati nell’ambito della rete We Care, dai CTI e CTS, presso l’UIBI
istituito dalla fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dalla Facoltà di Scienze della Formazione
dell’ateneo fiorentino, dalla LEND dell’ateneo pisano, dalla associazioni SOS Dislessia attive sul territorio, dall’AIMUSE e tutti gli Enti e le Associazioni che perseguono seriamente obiettivi di
didattica inclusiva e di sviluppo di una società accogliente e cooperante. Coinvolgimento delle Forze dell’Ordine e della Polizia Postale per prevenire o individuare ed agire
correttamente in caso di bullismo e di cyberbullismo.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
Tenendo in particolare considerazione la centralità della persona, la sua unicità e specificità, riteniamo di dover adottare un modello valutativo degli alunni con BES che tenga conto del percorso fatto da ognuno di
loro, dai risultati raggiunti rispetto al punto di partenza, delle capacità di esecuzione in autonomia di compiti
vari, anche concreti e legati alla vita di tutti i giorni. In sede di esame finale, per gli studenti con certificazione 104, possono essere previste modalità
differenziate di verifica. Tutti i criteri di valutazione dovranno tenere conto della situazione dello studente e del progetto portato avanti nel corso dell’anno scolastico (PDP/PEI).
È stato elaborato un protocollo di accoglienza ed integrazione degli alunni stranieri contenente criteri,
principi ed indicazioni riguardo all’iscrizione, l’inserimento, la valutazione e l’elaborazione di un percorso individualizzato che garantisca a tutti una corretta integrazione scolastica. Per favorire la comunicazione con
le figure parentali, le FS si adopereranno per individuare figure che possano agire da mediatori culturali,
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soprattutto per la comunicazione in lingua araba. Per il prossimo anno scolastico il gruppo si propone di elaborare e condividere al massimo un modello di
valutazione comune. Per favorire l’accoglienza, inoltre, l’istituto intende allargare la predisposizione di una scheda specifica per la rilevazione delle competenze acquisite dagli alunni in uscita dai vari ordini di scuola,
quindi anche dalla scuola dell’infanzia e non solo dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado
come è stato fatto, per la prima volta, quest’anno. Si propone, inoltre, di potenziare la procedura, già intrapresa, per l’orientamento degli alunni della Scuola Secondaria di I grado in fase di preiscrizione
all’ordine scolastico successivo. A livello comportamentale, sarebbe auspicabile cercare di condividere ed applicare quanto più possibile
tecniche didattiche di valutazione e miglioramento del comportamento che comportano presa di coscienza personale e collettiva di diritti e doveri in ambito sociale.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
- Distribuzione degli insegnanti di sostegno in base al numero degli alunni presenti con certificazione e in base alla gravità delle diagnosi (di norma il rapporto docente/alunno è 1:2, come previsto dalla L. 111/2011,
art. 19, comma 11, ma possono essere previste deroghe sulla base della diagnosi evidenziata dal GLIC e del
monte ore di sostegno disponibile) e alla continuità didattica. - Ripartizione oraria degli assistenti di base agli alunni aventi diritto, in relazione alla gravità delle diagnosi e
alla reale necessità di supporto e assistenza. -Destinazione di parte del FIS, del PEZ e/o altre risorse finanziarie per specifici progetti finalizzati
all’integrazione/inclusione degli alunni con BES, con particolare riguardo ad azioni di potenziamento e recupero.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai
diversi servizi esistenti - Utilizzo dei fondi provenienti dagli Enti locali per l’attuazione di progetti specifici all’interno della scuola.
- Efficace raccordo con i CTS/CTI per l’utilizzo degli ausili.
- Collaborazione con personale proveniente dalla ASL, dalle diverse associazioni e cooperative presenti sul territorio per l’elaborazione di una programmazione integrata, finalizzata al recupero delle diverse forme di
disagio e all’inclusione. - Collaborazione con eventuali ex-insegnanti pensionati, tirocinanti della scuola secondaria di secondo grado
e delle università finalizzata al recupero delle difficoltà linguistiche e disciplinari per favorire il maggior inserimento possibile di ciascuno.
- Coinvolgimento delle istituzioni, di associazioni e/o liberi professionisti nella realizzazione di sportelli di
ascolto, consulenza, counseling, educazione alla socio-affettività, rivolti agli alunni, alle famiglie e al personale scolastico.
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative Per una corretta ed efficace opera educativo-didattica è indispensabile una vera collaborazione scuola-
famiglia, che preveda incontri fattivi e costruttivi su pratiche educative condivise e piena comunicazione di intenti, disagi, soddisfazioni e criticità. Se questo è necessario per tutti gli studenti, diventa assolutamente
indispensabile per coloro che presentano Bisogni Educativi Speciali e necessitano di essere seguiti e
accompagnati costantemente verso la piena integrazione sociale. La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini della
realizzazione di un percorso condiviso. In accordo con la famiglia, dovranno essere individuate le modalità di intervento e le strategie specifiche,
adeguate alle reali capacità dell’alunno, nel rispetto della normativa vigente. Le famiglie contribuiranno al processo decisionale:
Partecipando, con dei rappresentanti, agli OO.CC. deputati a tale scopo;
Partecipando, con dei rappresentanti, al GLI;
Collaborando alla stesura del PEI/PDP;
Partecipando agli incontri con la ASL per monitorare la situazione del figlio in rapporto al percorso
didattico pianificato;
Ricercando attivamente, e in accordo con l’istituzione scolastica, nuove forme di integrazione in
gruppi e associazioni per il proprio figlio.
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Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi I curricoli vengono redatti sulla base delle caratteristiche individuali del singolo alunno con la condivisione
delle famiglie e, in caso siano presenti diagnosi o certificazioni, nel rispetto delle indicazioni dell’Azienda Sanitaria Locale. L’obiettivo del processo di insegnamento/apprendimento è quello di far lavorare gli alunni
al loro livello, in modo che ciascuno dia il proprio massimo e consegua il successo formativo.
In tale ottica, sono preferibili percorsi laboratoriali e/o interdisciplinari che muovano dagli interessi dei ragazzi per favorire l’apprendere attraverso il fare, per stimolare la capacità di concentrazione, per
sviluppare le competenze relazionali e l’apprendimento significativo. Tutto ciò è valido per tutti gli studenti ed in particolare per quelli con BES, come previsto dalle nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo. Fermi
restando gli strumenti d’intervento per gli alunni certificati ex Legge n. 104/1992 e ex Legge n. 170/2010, come indicato dalla C.M. n. 8 del 2013, per gli studenti con altra tipologia di BES, lo strumento privilegiato
per la loro tutela e per l’inclusività è il percorso individualizzato/personalizzato, redatto in un Piano Didattico
Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare, documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.
Valorizzazione delle risorse esistenti L’eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità delle risposte possibili richiedono un progetto che
valorizzi, al contempo, le risorse (umane e strumentali) della comunità scolastica e definisca la richiesta di risorse aggiuntive per realizzare interventi precisi.
Tra le azioni possibili: Valorizzazione degli strumenti e dei sussidi didattici presenti nell’istituto;
Reperimenti di ulteriori attrezzature ed ausili necessari alle esigenze reali degli alunni;
Valorizzazione di spazi e ambienti idonei all’attuazione dei progetti e delle attività finalizzate
all’inclusione;
Valorizzazione delle diverse professionalità esistenti all’interno della comunità scolastica;
Valorizzazione delle altre tipologie di risorse umane messe a disposizioni da Enti/Istituzioni;
Uso efficace ed efficiente dei fondi disponibili (FIS o di altra natura);
Ricognizione e possibilità di fruizione delle opportunità che il territorio offre per la realizzazione dei
vari progetti;
Analisi e condivisione di buone pratiche ed esperienze del personale scolastico, volte ad un più
efficace raccordo tra i diversi segmenti; Migliore ed attenta organizzazione del calendario scolastico e dell’orario delle lezioni, per rispondere
in maniera adeguata alle necessità del lavoro in piccolo gruppo e/o in compresenza;
Applicazione di strategie inclusive all’interno della didattica comune, con l’utilizzo di strumenti
compensativi e di eventuali misure dispensative in caso di studenti con DSA.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di
inclusione Allo stato attuale, oltre alle risorse ordinarie e al FIS, le fonti di finanziamento dell’istituto sono
principalmente costituite da: 7. Risorse ex art. 9 CCNL - Aree a rischio o a processo immigratorio;
8. Contributi da Progetti Educativi Zonali (PEZ);
9. Contributi di Fondazioni bancarie. Al fine di incrementare le attuali risorse, l’istituto si prefigge di:
- Effettuare una ricognizione attenta e continua delle possibilità di finanziamento offerte da
Enti/Istituzioni e dalla UE; - Ricercare sponsorizzazioni per la realizzazione di progetti specifici;
- Ricercare fondi provenienti dall’Amministrazione comunale per l’attuazione dei progetti per
l’inclusione.
Rispetto alle risorse umane, l’istituto si prefigge di:
Coinvolgere maggiormente, ampliare e formalizzare i rapporti con le Associazioni, col Volontariato, con ex-insegnanti in pensione, con tirocinanti delle scuole secondarie di secondo grado e delle
Università, ecc.;
Farsi promotore del coinvolgimento attivo delle famiglie degli alunni con BES, in particolare di quelle
straniere; Incrementare la collaborazione con gli altri istituti scolastici e con le reti;
Continuare a stipulare convenzioni col mondo dell’Università e delle Scuole Secondarie di II grado
per l’attivazione di tirocini e attività di stage/alternanza scuola-lavoro.
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Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
Inserimento scolastico: per il bambino con BES l’inserimento scolastico, in particolare nella
Scuola dell’Infanzia, può essere particolarmente traumatico, soprattutto se non proviene da una
fase di scolarizzazione precedente; pertanto, è necessario predisporre appositi progetti di accoglienza, coinvolgendo le famiglie nella fase di inserimento iniziale e negli eventuali momenti di
“crisi”. Particolari attenzioni, specificamente descritte in un PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA varato appositamente, dovranno essere rivolte agli alunni stranieri, in particolare di nuova immigrazione
(NAI). Raccordo con la Scuola Primaria: il passaggio al segmento successivo deve essere facilitato con
percorsi di continuità programmati, condivisi e coordinati tra i vari soggetti coinvolti.
Raccordo con la Scuola Secondaria di I grado: oltre alle canoniche attività di raccordo, occorre
prevedere anche specifici momenti di confronto tra insegnanti dei due segmenti per un miglior
scambio di informazioni, un’attenta analisi delle situazioni critiche nel momento della formazione delle classi prime, l’attivazione di specifici progetti che coinvolgano le classi ponte al fine di
“preparare il passaggio di consegne” (conoscenza dei nuovi insegnanti, metodologie, nuovi spazi, ecc.).
Raccordo con la Scuola Secondaria di II grado: occorre prevedere specifiche azioni volte allo
scambio di informazioni sugli alunni con BES, in modo da consentire all’ordine successivo di
effettuare un’attenta formazione delle classi iniziali, e, in stretta collaborazione con il Centro per l’Impiego, Associazioni territoriali e/o di categoria, EE.LL., Insegnanti, Genitori, ex-studenti, ecc.,
interventi di orientamento in uscita, in grado di presentare le diverse tipologie di percorsi formativi (Istruzione, Formazione Professionale, Apprendistato, ecc.) su cui indirizzare gli alunni e, in
particolare, quelli con BES, anche in considerazione dell’offerta territoriale.
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9. PROTOCOLLO PER L’ACCOGLIENZA E LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
STRANIERI
PREMESSA
Il protocollo d’accoglienza costituisce un riferimento per tutto il personale della
scuola allo scopo di tutelare ed assicurare un percorso formativo corretto per tutti gli
alunni che non conoscono o conoscono solo in parte la lingua italiana. Esso contiene
criteri, principi e indicazioni riguardanti l’iscrizione, l’inserimento e l’elaborazione
dell’eventuale percorso personalizzato degli alunni in oggetto. Definisce compiti e ruoli
degli operatori scolastici e costituisce uno strumento di lavoro flessibile che pertanto
viene integrato e rivisto sulla base delle esperienze realizzate.
Si propone di:
1. Definire pratiche condivise all’interno delle scuole in tema d’accoglienza di alunni
stranieri.
2. Permettere una applicazione chiara della normativa riguardante l’inserimento degli
alunni stranieri.
3. Facilitare l’ingresso di bambini e ragazzi di altra nazionalità nel sistema scolastico e
sociale ed accompagnare gli alunni neoarrivati (NAI) nella fase di adattamento al
nuovo contesto.
4. Favorire un clima d’accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova
eventuali ostacoli alla piena integrazione.
5. Costruire un contesto favorevole all’incontro con le altre culture e con le “storie” di
ogni alunno .
6. Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi
dell’accoglienza e dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo
integrato.
Il protocollo delinea prassi condivise di carattere:
amministrativo e burocratico (l’iscrizione)
comunicativo e relazionale (prima conoscenza)
educativo – didattico (accoglienza, educazione interculturale, insegnamento
dell’italiano seconda lingua)
sociale (rapporti e collaborazioni con il territorio)
RIFERIMENTI NORMATIVI
- Direttiva BES del 27-12-2012
- Nota Ministeriale del 22-11-2013
- Circolare Ministeriale n.8 del 2013
- Legge 170 del 2012
- Decreto Ministeriale n. 89 del 2009 (art.5)
- Linee guida per l’integrazione degli alunni stranieri- febbraio 2014
- DPR 31 agosto 1999, n. 394
- Nota 4233 del 19 febbraio 2014
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L’ISCRIZIONE
L’iscrizione rappresenta il primo passo di un percorso d’accoglienza per l’alunno
straniero e la sua famiglia.
Nelle “Linee guida per l’accoglienza degli alunni stranieri” pubblicate dal MIUR a
febbraio 2014 vengono indicate tutte le procedure relative all’iscrizione degli alunni
stranieri.
È utile indicare fra il personale di segreteria chi è incaricato del ricevimento delle
iscrizioni degli alunni stranieri anche al fine di affinare progressivamente abilità
comunicative e relazionali che aiutano senz’altro l’interazione con i “nuovi utenti”.
Non appena la famiglia contatta ed esprime la volontà di iscrivere il proprio figlio,
l’addetto di segreteria:
1. Aiuta a completare il modulo d’iscrizione (se necessario con modulo bilingue)
2. Richiede la seguente documentazione: permesso di soggiorno e documenti
anagrafici, documenti sanitari, documenti scolastici. I minori stranieri privi di
documentazione o in possesso di documentazione irregolare o incompleta sono
comunque iscritti poiché tale situazione non influisce sull’esercizio del diritto
all’istruzione.
GLI UFFICI DI SEGRETERIA
- individuano tra il personale ATA un incaricato del ricevimento delle iscrizioni al
fine di affinare progressivamente abilità comunicative e relazionali che aiutano
l’interazione con i cittadini immigrati,
- iscrivono i minori,
- raccolgono la documentazione relativa alla precedente scolarità (se esistente),
- acquisiscono l’opzione di avvalersi o non avvalersi della religione cattolica,
- avvisano tempestivamente i coordinatori delle scuole, al fine di favorire le
successive fasi dell’accoglienza,
- forniscono ai genitori materiale in più lingue per una prima informazione sul
sistema scolastico italiano,
- verificano l’efficacia della comunicazione in lingua italiana nel conferire con i
genitori e se necessario individuano un riferimento per le comunicazioni urgenti.
L’ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE
Le persone coinvolte in questa decisione sono il dirigente scolastico, la funzione
strumentale ed i referenti di sede che hanno seguito le precedenti fasi informative.
Gli elementi raccolti permettono di assumere decisioni in merito alla classe
d’inserimento.
I minori stranieri soggetti all'obbligo scolastico vengono iscritti alla classe
corrispondente all'età anagrafica (da privilegiare secondo normativa), salvo che il
team d’accoglienza deliberi l'iscrizione ad una classe inferiore o immediatamente
superiore tenendo conto:
a. dell'ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell'alunno;
b. dell'accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell'alunno;
c. della data d’arrivo.
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Nell’assegnazione dell’alunno alla classe specifica si valuteranno più fattori per
individuare quale sarà la situazione migliore.
Si terranno in considerazione:
1. La normativa vigente
2. La composizione e le peculiarità del gruppo in cui verrà inserito
3. Il numero degli alunni e la presenza di eventuali situazioni problematiche (quali, ad
esempio alunni BES, DSA, H, in base alla documentazione presente).
4. La formazione di classi all’interno della stessa scuola con un numero equamente
diviso di alunni stranieri.
L’assegnazione alla classe potrà non essere definitiva. Ci si riserva l’eventuale
possibilità (sentito il parere del consiglio della classe e del team dei docenti) di
spostare l’alunno in una classe inferiore o superiore o parallela, in seguito ad un
congruo periodo di osservazione.
L’INSERIMENTO IN CLASSE
E’ compito dei docenti informare la classe dell’arrivo del nuovo alunno, fornendo
indicazioni sul luogo di provenienza con l’ausilio di cartine geografiche ed
eventualmente altro materiale informativo.
In classe, dopo una prima fase di accoglienza, si cercherà di non assillare il ragazzo
con domande o richieste che non sarà certamente in grado di comprendere,
soprattutto se è appena arrivato in Italia, ma si rispetteranno il più possibile i suoi
tempi di silenzio, prendendo atto che si tratta di momenti di apprendimento naturali e
indispensabili. Durante le ore di lezione in classe l’alunno potrà eseguire gli esercizi
eventualmente assegnatigli dal docente che lo sta alfabetizzando o semplicemente
ascoltare ed osservare ciò che avviene in classe. Ciò gli permetterà di fare ipotesi sul
funzionamento della lingua ed apprendere nel contempo il significato di frasi,
istruzioni e consegne frequentemente ripetuti in classe.
Gli insegnanti del consiglio di classe o del team, in collaborazione con il referente per
gli alunni stranieri individueranno, sulla base delle risorse interne ed esterne possibili,
percorsi di facilitazione da realizzare a livello didattico e relazionali quali:
1. Istituzione di laboratori intensivi di alfabetizzazione di italiano L2 (Gli eventuali
corsi di alfabetizzazione sono da considerarsi funzionali alla scolarizzazione globale
dell’alunno, pertanto potranno essere svolti in contemporanea allo svolgimento di
qualsiasi altra materia, in base alla disponibilità delle risorse).
2. Adattamento dei programmi di insegnamento delle singole discipline (come
specificato nelle “linee guida” si ricorda che gli interventi didattici dovranno essere
“di natura transitoria relativi all’apprendimento della lingua italiana e che solo in via
eccezionale si deve ricorrere alla formalizzazione di un vero e proprio piano didattico
personalizzato (vedi nota ministeriale del 22 novembre 2013).
3. Semplificazione linguistica dei testi e delle consegne.
4. Eventuale programmazione di attività interculturali rivolte a tutti gli alunni.
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LA VALUTAZIONE
In base alla normativa vigente gli alunni con cittadinanza non italiana presenti nel
territorio nazionale sono valutati nelle forma e nei modi previsti per i cittadini italiani.
Tutti i docenti delle varie discipline coopereranno affinché il processo di
alfabetizzazione si svolga nel modo più proficuo possibile.
La valutazione dovrà tener conto, per quanto possibile, della storia scolastica
precedente, degli esiti raggiunti, delle caratteristiche delle scuole frequentate, delle
abilità e competenze essenziali acquisite, adattando gli strumenti e le modalità con cui
attuare la valutazione stessa.
SITUAZIONE DI PARTENZA
Dopo il momento dell’accoglienza, il consiglio di classe o il team dei docenti della classe
in cui l’alunno è stato inserito rileverà le conoscenze linguistiche dell’alunno basandosi
sul materiale qui sotto allegato.
Considerata l’appartenenza di un alunno ad una determinata fascia, si predisporranno
obiettivi e finalità relative ai descrittori della fascia successiva. (Cfr. in allegato i
“Livelli comuni di riferimento” del “Quadro comune Europeo di riferimento per le
lingue”.)
RIFERIMENTO N.1:
LIVELLO O Non comprende alcuna parola di Italiano
--------------------------------------
LIVELLO UNO
LIVELLO DUE
più complesse e messaggi semplici di
insegnanti e compagni
frasi e sa collegarle ad immagini che la
rappresentano
scritte riferite ad un breve racconto
È ancora nella fase di silenzio, ma:
-Comprende e risponde a semplici domande di
tipo personale (nome, età, provenienza e
saluti).
-Comprende ed esegue semplici istruzioni,
comandi e consegne che fanno parte del
linguaggio quotidiano in classe (es: copia,
scrivi, ripeti, prendi il libro, ecc).
-Conosce il significato di alcune parole che si
riferiscono ad oggetti concreti che fanno
parte dell’esperienza quotidiana.
- Riconosce le lettere e decodifica parole in
modo corretto anche non conoscendone il
significato.
------------------------------------------------
-Comprende consegne, istruzioni un po’ più
complesse e messaggi semplici di insegnanti e
compagni.
-Inizia a produrre oralmente semplici frasi e
sa collegarle ad immagini che la
rappresentano.
-Sa mettere in sequenza semplici frasi
scritte riferite ad un breve racconto.
81
LIVELLO TRE
LIVELLO QUATTRO
(anche se non sempre corrette
ortograficamente)
situazioni note
IL PERCORSO DI STUDIO
-Scrive spontaneamente parole note (anche
se non sempre corrette ortograficamente).
-Scrive brevi didascalie per immagini e
situazioni note.
-Ascolta e comprende gran parte del
linguaggio dei coetanei e delle comunicazioni
quotidiane dell’insegnante .
-Comincia a comprendere i compiti/consegne
relativi alle varie discipline.
-Riferisce fatti ed esperienze personali in
modo semplice.
-Comincia a variare il registro linguistico in
base agli interlocutori.
-Inizia ad usare termini specifici delle
discipline
-Legge e comprende brevi testi semplificati e
facilitati relativi alle discipline purché non
espressi con il linguaggio astratto.
-Scrive brevi testi descrittivi o narrativi o
testi semplici in relazione alle discipline
scolastiche esprimendosi con linguaggio
semplice e strutture elementari.
--------------------------------------------------
---------------
-Comunica, per lo più senza difficoltà, in
situazioni informali
-Comprende ed esegue le attività relative alle
varie discipline evidenziandone alcune
difficoltà di comprensione soprattutto in
relazione al linguaggio astratto
-Usa il lessico e le strutture della lingua delle
discipline scolastiche pur con qualche
difficoltà a livello morfosintattico e di stile
-Affronta i testi per lo studio con il supporto di
facilitazioni.
-Scrive testi argomentativi (pur conservando diffi
coltà a livello morfosintattico, di stile e organizza
zione di periodi.
PERSONALIZZATO
Il percorso di studio personalizzato andrà costruito in relazione agli obiettivi che
l’alunno deve raggiungere. Se ad esempio un alunno viene inserito dal team dei docenti
nel livello due della tab. 1, si presupporrà la stesura di una programmazione con
finalità del livello successivo e così via. L’alunno dovrebbe passare da un livello all’altro
82
in un periodo medio di 6 mesi e dunque giungere in 2 anni circa al livello quattro (3 anni
per gli stranieri con alfabeti diversi dal nostro). Si precisa che tali finalità sono
trasversali e costituiscono un programma base di educazione linguistica. Ogni docente
dovrà, in sede di riunione per dipartimento disciplinare o programmazione di team,
stabilire degli obiettivi disciplinari specifici per alunni stranieri e su quelli organizzare
il proprio percorso di stesura dei contenuti e di valutazione degli apprendimenti
documentando il percorso attuato.
Risulta inoltre necessario definire, nella programmazione personalizzata, cosa si vuole
osservare e valutare, rispetto alle abilità linguistiche fondamentali (parlare, ascoltare,
leggere, scrivere) e approntare strumenti di osservazione adeguati.
VALUTAZIONE NEL PRIMO QUADRIMESTRE
In sede di valutazione durante lo scrutinio relativo al primo quadrimestre per gli
alunni presenti in Italia da un periodo inferiore ad un anno e che non hanno ancora
raggiunto il livello A1 del “Quadro comune Europeo di riferimento per le lingue” (vedi
allegato) è possibile non esprimere una valutazione e sostituirla con la seguente
dicitura:
La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno/a si trova nella fase di
alfabetizzazione della lingua italiana.
Per gli alunni che si trovano al livello A1- A2 la valutazione può essere accompagnata
dalla seguente dicitura:
La valutazione espressa è riferita a quanto contenuto nel piano di studio
personalizzato in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione della
lingua italiana.
Attraverso queste diciture si evita di far coincidere l’incompetenza linguistica con
l’incapacità cognitiva e disciplinare, lasciando maggior tempo al discente per
conseguire gli obiettivi e dando la possibilità al docente di organizzare strumenti di
misurazione e valutazione più adeguati.
VALUTAZIONE FINALE
In relazione alla valutazione finale e all’ammissione alla classe successiva è necessario
che l’alunno, nell’arco di un anno scolastico, raggiunga almeno gli obiettivi del livello
successivo a quello rilevato al momento dell’inserimento. Per gli alunni arrivati nel
corso del primo quadrimestre, si richiede l’acquisizione degli obiettivi in riferimento al
suo piano di studi personalizzato (costruiti in relazione al livello di alfabetizzazione) e
per gli stranieri arrivati durante il secondo quadrimestre si rimanda a quanto
specificato nel paragrafo “Assegnazione alla classe”.
Ogni docente è tenuto ad esprimere una valutazione sintetica sulla base del
raggiungimento o meno degli obiettivi disciplinari e formativi contenuti nel percorso
individualizzato. Il raggiungimento di abilità comunicativo- linguistiche trasversali di
base, in particolare per alunni del livello 1 e 2, costituiscono comunque i presupposti
per una valutazione comunque sufficiente, anche in discipline specifiche di studio
(storia, geografia e scienza) non sempre facilmente valutabili.
83
CRITERI DI AMMISSIONE ALL’ANNO SUCCESSIVO
Ai fini della valutazione globale interdisciplinare e dell’ammissione all’anno successivo,
nel caso degli alunni stranieri, sarà necessario operare un processo di valutazione che
non si riferisca esclusivamente alla mera acquisizione di abilità conoscitive e
linguistiche ma che tenga anche conto di:
1. Livello di socializzazione
2. Livello di integrazione
3. Miglioramenti rispetto alla situazione di partenza
4. Cura e organizzazione del materiale scolastico
5. Impegno e partecipazione
Per quanto riguarda i livelli di socializzazione e integrazione si propongono i seguenti
livelli, utili per verificare le evoluzioni dei soggetti:
LIVELLO ZERO È isolato/e o si isola spontaneamente
LIVELLO UNO Incontra difficoltà nella socializzazione
con i compagni ed esprime il proprio
disagio con aggressività e non rispetto
delle regole
LIVELLO DUE Comincia a socializzare con alcuni
compagni. Partecipa saltuariamente alle
attività ludiche dei compagni durante la
ricreazione.
LIVELLO TRE Partecipa regolarmente alle attività
ludiche. Socializza con i compagni e
collabora durante i lavori di gruppo
LIVELLO QUATTRO Partecipa regolarmente alle attività
ludiche, sportive e di aggregazione
anche nel tempo extrascolastico. Invita
e viene invitato dai compagni.
LA COLLABORAZIONE COL TERRITORIO
Per promuovere la piena integrazione dei ragazzi nel più vasto contesto sociale e per
realizzare un progetto educativo che coniughi insieme pari opportunità con il rispetto
delle differenze, la scuola ha bisogno delle risorse del territorio, della collaborazione
con servizi, associazioni, luoghi d’aggregazione, biblioteche e, in primo luogo, con le
amministrazioni locali per costruire una rete d’intervento che rimuova eventuali
ostacoli e favorisca una cultura dell’accoglienza e dello scambio culturale.
In particolare in specifici casi si ricorrerà a:
Ufficio dei servizi sociali
Ufficio comunale intercultura
Mediatori culturali. (la funzione strumentale vaglierà la possibilità di usufruire
di tale figura).
84
10. ATTIVITÀ PER PROMUOVERE IL SUCCESSO FORMATIVO DEGLI ALUNNI
In linea con le Priorità e i Traguardi emersi dal RAV, l’Istituto metterà in atto una
serie di azioni atte a promuovere il successo formativo degli studenti:
- Recupero in itinere
Il recupero curricolare viene svolto da tutti gli insegnanti nel corso dell’anno
scolastico e segnalato sul registro personale nella sezione riservata agli argomenti
trattati; esso rientra nel quotidiano lavoro didattico del docente ed è indirizzato
all’intero gruppo classe. Può realizzarsi:
all’inizio, nel corso, al termine della lezione, in ripresa dell’argomento affrontato
nelle lezioni precedenti per rispondere a domande di chiarimento;
durante le interrogazioni per correggere errori, sollecitare l’utilizzo dello specifico
lessico disciplinare, impostare un metodo corretto di studio/lavoro;
nella proposta di esercitazioni in classe;
nella correzione dei compiti assegnati e svolti sia in classe sia a casa;
al momento della riconsegna e correzione delle verifiche;
attraverso un rallentamento del programma per ripassare gli argomenti affrontati in
precedenza;
suddividendo la classe in gruppi di apprendimento per svolgere esercitazioni mirate o
attività laboratoriali;
organizzando attività di preparazione alle verifiche scritte e orali;
promuovendo attività di peer education, strategia educativa che si basa sull’aiuto tra
pari.
- Corsi di recupero pomeridiani
Dopo gli scrutini del I quadrimestre, la scuola organizza corsi di recupero pomeridiano
nelle materie in cui gli studenti presentano maggiori difficoltà. All’interno dei vari
CdC, i docenti individuano gli alunni che possono recuperare le proprie carenze
attraverso un’intensificazione della didattica. Vengono così formati gruppi ristretti di
studenti (10, massimo 15 alunnni), che partecipano a corsi di recupero pomeridiani.
Questi ultimi sono attivati nel II quadrimestre e la durata dipende dalla disponibilità
finanziaria dell’Istituto.
- Recupero con pausa didattica
All’inizio del secondo quadrimestre, alla luce dei risultati emersi dagli scrutini del
primo quadrimestre, verrà attuata la settimana di recupero con pausa didattica
didattica secondo le seguenti modalità organizzative:
tutti i docenti sospenderanno la normale attività didattica, con l’intera classe,
riprenderanno e rivisiteranno gli argomenti non assimilati in precedenza;
al termine delle attività di recupero gli allievi con insufficienze effettueranno le
verifiche i cui risultati saranno riportati sul registro personale del docente;
le verifiche potranno essere scritte, orali, pratiche e saranno effettuate dai docenti
titolari della disciplina durante l’attività curricolare;
85
i docenti che a qualsiasi titolo risultano assenti nella settimana di pausa didattica
effettueranno tale attività in una successiva settimana per un numero di ore pari a
quelle perdute e con le stesse modalità organizzative;
gli studenti, segnalati dal Consiglio di Classe, e assenti nella settimana di pausa
didattica recupereranno in itinere e la verifica sarà loro somministrata quando il
docente avrà completato l’attività di recupero.
11. CRITERI DI AMMISSIONE/NON AMMISSIONE ALLA CLASSE
SUCCESSIVA E ALL’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI
ISTRUZIONE
Il Collegio Docenti, nella seduta del 19.04.2018, considerato il contenuto del D.L. 13
aprile 2017, n. 62., del D.M. 741/2017 e della Nota Miur 1865 del 10 ottobre 2017,
nonché della precedente normativa in merito alla valutazione ed ammissione delle
alunne e degli alunni della Scuola del Primo Ciclo di Istruzione (L. 53/03, L. 169/08,
D.P.R. 122/09, D.P.R. 275/99, C.M. 48/2012), delibera quanto segue.
SCUOLA PRIMARIA
D.L. 62/2017
Art. 3. Ammissione alla classe successiva nella scuola primaria
1. Le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla
prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di
apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione.
2. Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino
livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione,
l’istituzione scolastica, nell’ambito dell’autonomia didattica e organizzativa, attiva
specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento.
3. I docenti della classe in sede di scrutinio, con decisione assunta all’unanimità,
possono non ammettere l’alunna o l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali
e comprovati da specifica motivazione.
Prot. 1865/2017
Ammissione alla classe successiva nella scuola primaria
L'ammissione alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo
grado è disposta anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o
in via di prima acquisizione. Pertanto, l'alunno viene ammesso alla classe successiva
anche se in sede di scrutinio finale viene attribuita una valutazione con voto inferiore
a 6/10 in una o più discipline, da riportare sul documento di valutazione. A seguito
della valutazione periodica e finale, la scuola provvede a segnalare tempestivamente
ed opportunamente alle famiglie delle alunne e degli alunni eventuali livelli di
apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione e, nell'ambito della
propria autonomia didattica ed organizzativa, attiva specifiche strategie e azioni che
consentano il miglioramento dei livelli di apprendimento. Solo in casi eccezionali e
comprovati da specifica motivazione, sulla base dei criteri definiti dal collegio dei
docenti, i docenti della classe, in sede di scrutinio finale presieduto dal dirigente
scolastico o da suo delegato, possono non ammettere l'alunna o l'alunno alla classe
86
successiva. La decisione è assunta all'unanimità.
L’ammissione alla classe successiva viene disposta dal Team docenti della classe (gli
insegnanti di sostegno partecipano alla valutazione di tutti gli alunni della classe di cui
sono contitolari, mentre quelli dell’IRC e dell’attività alternativa partecipano alla
valutazione solo degli alunni che si sono avvalsi del loro insegnamento) considerando:
1. i risultati delle verifiche scritte, orali o pratiche e le osservazioni effettuate
nel corso delle attività didattiche, debitamente documentate nel registro
personale (la valutazione degli esiti finali sarà indipendente dalla media
aritmetica delle valutazioni attribuite alle singole prove oggettive e alle altre
forme di verifica);
2. i progressi individuali nelle varie discipline d’insegnamento;
3. l’impegno dell’alunno, anche indipendentemente dall’esito delle verifiche e degli
accertamenti periodici relativi al profitto;
4. gli aspetti relativi al percorso dell’alunno/a ed alla sua maturazione, tenendo
conto della documentazione didattica, nonché di eventuali informazioni
pervenute dalle famiglie;
5. l’esito degli interventi educativi (rimotivazione, stimolazione, interventi formali
e informali con i genitori) e didattici (ripetizione sistematica di input, lavoro di
gruppo, lavoro individualizzato, lavoro graduato, personalizzazione degli
interventi formativi), messi in atto dai docenti durante l’a.s. al fine di ottenere
il miglioramento delle prestazioni e di favorire il recupero degli apprendimenti;
6. la possibilità dell’alunno di recuperare durante la pausa estiva eventuali carenze
evidenziate nel corso dell’anno scolastico, tramite lo svolgimento di attività
indicate dai docenti interessati;
7. gli interventi informativi e di sensibilizzazione rivolti alle famiglie dagli
insegnanti, finalizzati al miglioramento dell’impegno dell’alunno nell’applicazione
e nello studio, anche relativamente allo svolgimento dei compiti assegnati per
casa;
8. quanto previsto nella personalizzazione del percorso formativo (PDP).
La non ammissione si concepisce:
• come costruzione di condizioni necessarie ad attivare/riattivare un processo
positivo, con tempi più lunghi e più adeguati ai ritmi individuali;
• come evento condiviso dalle famiglie e con parere positivo di eventuali specialisti che
abbiano seguito il/la bimbo/a.
Ai fini della non ammissione alla classe successiva, vengono considerati casi di
eccezionale gravità quelli in cui si registrino contemporaneamente le seguenti
condizioni:
• assenza o gravi carenze delle abilità propedeutiche ad apprendimenti successivi;
• gravi carenze e assenza di miglioramento, pur in presenza di stimoli e percorsi
individualizzati, relativamente all’aspetto cognitivo e agli indicatori del
comportamento che attengono all’ autonomia, alla partecipazione, alla responsabilità e
all’impegno.
Nel caso in cui si pervenga alla non ammissione alla classe successiva vi dovrà essere
87
adeguata documentazione del percorso dell’alunno/a e delle motivazioni, nonché
l’acquisizione scritta del parere positivo di entrambi i genitori, con allegata eventuale
documentazione specialistica.
È necessario che la decisione di non ammissione sia assunta all’unanimità.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
D.L. 62/2017
Art. 5. Validità dell’anno scolastico nella scuola secondaria di primo grado
1. Ai fi ni della validità dell’anno scolastico, per la valutazione finale delle alunne e
degli alunni è richiesta la frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale
personalizzato, definito dall’ordinamento della scuola secondaria di primo grado, da
comunicare alle famiglie all’inizio di ciascun anno. Rientrano nel monte ore
personalizzato di ciascun alunno tutte le attività oggetto di valutazione periodica e
finale da parte del consiglio di classe.
2. Le istituzioni scolastiche stabiliscono, con delibera del collegio dei docenti,
motivate deroghe al suddetto limite per i casi eccezionali, congruamente documentati,
purché la frequenza effettuata fornisca al consiglio di classe sufficienti elementi per
procedere alla valutazione.
3. Fermo restando quanto previsto dai commi 1 e 2, nel caso in cui non sia possibile
procedere alla valutazione, il consiglio di classe accerta e verbalizza, nel rispetto dei
criteri definiti dal collegio dei docenti, la non validità dell’anno scolastico e delibera
conseguentemente la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del primo
ciclo di istruzione.
Prot. 1865/2017
VALIDITÀ DELL' ANNO SCOLASTICO NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO
GRADO
Ai fini della validità dell'anno scolastico è richiesta la frequenza di almeno tre quarti
del monte ore annuale personalizzato, che tiene conto delle discipline e degli
insegnamenti oggetto di valutazione periodica e finale da parte del consiglio di classe.
Spetta al collegio dei docenti, con propria delibera, stabilire eventuali deroghe al
limite minimo difrequenza previsto per accertare la validità dell'anno scolastico. Tali
deroghe possono essere individuate per casi eccezionali, debitamente documentati, a
condizione che la frequenza effettuata dall'alunna o dall'alunno consenta al consiglio
di classe di acquisire gli elementi necessari per procedere alla valutazione finale.
Come già previsto, I' istituzione scolastica comunica all’inizio dell'anno scolastico agli
alunni e alleloro famiglie il relativo orario annuale personalizzato e il limite minimo
delle ore di presenza che consenta di assicurare la validità dell'anno: inoltre, rende
note le deroghe al limite di ore di frequenza deliberate dal collegio dei docenti.
Si segnala inoltre la necessità di fornire, secondo una periodicità definita
autonomamente dalle istituzioni scolastiche e comunque prima degli scrutini intermedi
e finali, informazioni puntuali ad ogni alunna e ad ogni alunno e alle loro famiglie in
relazione alle eventuali ore di assenza effettuate.
Per le alunne e gli alunni per i quali viene accertata, in sede di scrutinio finale, la non
validità dell'anno scolastico, il consiglio di classe non procede alla valutazione degli
apprendimenti disponendo la non ammissione alla classe successiva.
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AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI
PRIMO GRADO
L'articolo 6 del decreto legislativo Il. 62/2017 interviene sulle modalità di ammissione
alla classe successiva per le alunne e gli alunni che frequentano la scuola secondaria di
primo grado.
L'ammissione alle classi seconda e terza di scuola secondaria di primo grado è
disposta, in via generale, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di
apprendimento in una o più discipline. Pertanto, l’alunno viene ammesso alla classe
successiva anche se in sede di scrutinio finale viene attribuita una valutazione con
voto inferiore a 6/10 in una o più discipline da riportare sul documento di valutazione.
A seguito della valutazione periodica e finale, la scuola provvede a segnalare
tempestivamente ed opportunamente alle famiglie delle alunne e degli alunni eventuali
livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione e,
nell'ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, attiva specifiche
strategie e azioni che consentano il miglioramento dei livelli di apprendimento.
In sede di scrutinio finale, presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, il
consiglio di classe, con adeguata motivazione e tenuto conto dei criteri definiti dal
collegio dei docenti, può non ammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva nel
caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più
discipline (voto inferiore a 6/10). La non ammissione viene deliberata a maggioranza; il
voto espresso nella deliberazione di non ammissione dall'insegnante di religione
cattolica o di attività alternative - per i soli alunni che si avvalgono di detti
insegnamenti - se determinante per la decisione assunta dal consiglio di classe diviene
un giudizio motivato iscritto a verbale.
Si rammenta che è stata abrogata la norma che prevedeva la non ammissione alla
classe successiva per gli alunni che conseguivano un voto di comportamento inferiore a
6/10. Come è stato già precisato, infatti, la valutazione del comportamento viene
espressa mediante un giudizio sintetico.
È stata invece confermata la non ammissione alla classe successiva, in base a quanto
previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, nei confronti di coloro cui è
stata irrogata la sanzione disciplinare di esclusione dallo scrutinio finale (articolo 4.
commi 6 e 9 bis del DPR n. 249/1998).
AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO
D’ISTRUZIONE
Gli articoli 6 e 7 del decreto legislativo n. 62/2017 individuano le modalità di
ammissione all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione delle alunne e
degli alunni frequentanti scuole statali e paritarie. In sede di scrutinio finale,
presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, l'ammissione all'esame di Stato
è disposta, in via generale, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli
di apprendimento in una o più discipline e avviene in presenza dei seguenti requisiti:
a) aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte
salve le eventuali motivate deroghe deliberate dal collegio dci docenti;
b) non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all'esame di
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Stato prevista dall’art. 4 commi 6 e 9 bis del DPR n.249/1998 (6. Le sanzioni e i
provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati
dal consiglio di classa. Le sanzioni che comportano l’allontanamento superiore a quindici
giorni e quelle che implicano l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione
all’esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio di Istituto.
9. L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche
quando sono stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona
umana o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite
generale previsto dal comma 7, la durata dell’allontanamento è commisurato alla
gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica, per
quanto possibile, il disposto del comma 8. 9 bis. Con riferimento alle fattispecie di
cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da
una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano
esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente
nella comunità durante l’anno scolastico, la sanzione è costituita dall’allontanamento
dalla comunità scolastica con esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione
all’esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo
allontanamento fino al termine dell’anno scolastico.)
c) aver partecipato, entro il mese di aprile, alle prove nazionali di italiano, matematica
e inglese predisposte dall'INVALSI.
Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più
discipline, il consiglio di classe può deliberare, a maggioranza e con adeguata
motivazione, tenuto conto dei criteri definiti dal collegio dei docenti, la non
ammissione dell'alunna o dell'alunno all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo, pur
in presenza dei tre requisiti sopra citati.
Il voto espresso nella deliberazione di non ammissione all'esame dall’insegnante di
religione cattolica o dal docente per le attività alternative - per i soli alunni che si
avvalgono di detti insegnamenti - se determinante, diviene un giudizio motivato
iscritto a verbale.
In sede di scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce, ai soli alunni ammessi
all'esame di Stato, sulla base del percorso scolastico triennale da ciascuno effettuato
e in conformità con i criteri e le modalità definiti dal collegio dei docenti e inseriti nel
PTOF, un voto di ammissione espresso in decimi, senza utilizzare frazioni decimali.
Il consiglio di classe, nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di
apprendimento in una o più discipline, può attribuire all'alunno un voto di ammissione
anche interiore a 6/10.
Si rammenta che per le alunne e gli alunni frequentanti le scuole italiane all'estero
l'ammissione all’esame di Stato non prevede la partecipazione alle prove INVALSI.
Per l’ammissione alla classe successiva il Consiglio di classe tiene conto dei seguenti
aspetti:
1. il processo di maturazione di ciascun alunno considerando la sua situazione di
partenza ed il percorso di tutto il primo ciclo di istruzione come un
continuum che consente il rispetto dei tempi di ogni singolo studente e
l’attenzione ai processi di crescita;
90
2. la condizioni soggettive o i fattori specifici che possano aver determinato
rallentamenti o difficoltà nell’acquisizione di conoscenze e abilità;
3. l’andamento nel corso dell’anno, considerando la costanza dell’impegno e dello
sforzo nell’affrontare il lavoro a scuola e a casa, le risposte positive agli
stimoli e ai supporti personalizzati ricevuti, l’assunzione di comportamenti
responsabili verso i doveri scolastici;
4. l’esito degli interventi educativi (rimotivazione, stimolazione, interventi
formali e informali con i genitori) e didattici (ripetizione sistematica di
input, lavoro di gruppo, lavoro individualizzato, lavoro graduato,
personalizzazione degli interventi formativi), messi in atto dai docenti
durante l’a.s. al fine di ottenere il miglioramento delle prestazioni e di
favorire il recupero degli apprendimenti;
5. la possibilità dell’alunno di recuperare durante la pausa estiva eventuali
carenze evidenziate nel corso dell’anno scolastico, tramite lo svolgimento di
attività indicate dai docenti interessati;
6. gli interventi informativi e di sensibilizzazione rivolti alle famiglie dagli
insegnanti, finalizzati al miglioramento dell’impegno dell’alunno
nell’applicazione e nello studio, anche relativamente allo svolgimento dei
compiti assegnati per casa;
7. quanto previsto nella personalizzazione del percorso formativo (PDP).
La non ammissione si concepisce:
• come costruzione delle condizioni per attivare/riattivare un processo positivo, con
tempi più lunghi e più adeguati ai ritmi individuali;
• come evento partecipato alle famiglie e accuratamente preparato per l’alunno, anche
in riferimento alla classe di futura accoglienza;
• quando siano stati adottati documentati interventi di recupero e/o sostegno che non
si siano rivelati produttivi;
Vengono definiti i seguenti criteri condivisi secondo i quali “nel caso di parziale o
mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il Consiglio di
classe può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe
successiva o all’esame conclusivo del primo ciclo”.
1. Complessiva insufficiente maturazione del processo di apprendimento
dell’alunno, verificata dal mancato raggiungimento degli obiettivi
educativo/didattici, la cui gravità, anche a seguito di specifiche strategie
personalizzate attivate, a giudizio del Consiglio di classe, sia tale da non
consentire la proficua frequenza della classe successiva.
2. Presenza di gravi e concordanti insufficienze in almeno quattro/cinque
discipline comprendenti italiano e matematica. I singoli casi saranno discussi
nell’ambito del Consiglio di classe, che possiede tutti gli elementi di valutazione.
La non ammissione viene deliberata a maggioranza; il voto espresso nella deliberazione
di non ammissione dall'insegnante di religione cattolica o di attività alternative - per i
soli alunni che si avvalgono di detti insegnamenti - se determinante per la decisione
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assunta dal consiglio di classe, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale (DPR
16/12/1985, n. 751, c. 2.7).
Ulteriori requisiti di ammissione alla classe successiva o all’esame di stato nella
scuola secondaria di primo grado
- Frequenza dei ¾ dell’orario personalizzato da comunicare all’inizio dell’anno
scolastico.
- Non essere incorsi nella sanzione disciplinare di esclusione dallo scrutinio
finale/non ammissione all’esame di Stato finale (Art. 4, cc. 6 e 9 DPR n.
249/1998).
- Aver partecipato alle prove INVALSI, eventualmente in sezione suppletiva (per
gli esami).
Criteri generali per derogare al limite minimo di presenza (tre quarti dell’orario
annuale personalizzato)
- gravi motivi di salute adeguatamente documentati;
- terapie e/o cure programmate e documentabili;
- gravi e documentati motivi di famiglia;
- partecipazione ad attività agonistiche organizzate da federazioni riconosciute
dal C.O.N.I.;.
Criteri generali per la determinazione del voto di ammissione all’esame di Stato
“In sede di scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce, ai soli alunni ammessi
all'esame di Stato,
sulla base del percorso scolastico triennale da ciascuno effettuato e in conformità con
i criteri e le
modalità definiti dal collegio dei docenti e inseriti nel PTOF, un voto di ammissione
espresso in
decimi, senza utilizzare frazioni decimali.
Il consiglio di classe, nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di
apprendimento in una
o più discipline, può attribuire all'alunno un voto di ammissione anche interiore a 6/10.”
Il Consiglio di classe esprimerà il voto di ammissione tenendo conto degli esiti
riportati nelle singole discipline della classe terza e sulla base di elementi di
valutazione relativi all’area non cognitiva (interesse, impegno, partecipazione,
autonomia), considerando l’intero triennio e l’evoluzione rispetto alla situazione di
partenza.
92
12. CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
Premessa (tratta da Progettazione di unità di competenza per il curricolo verticale,
USR Toscana 2013)
“Il rinnovamento della scuola e della didattica, non può basarsi solo sul metodo di
insegnamento, adattando gli stessi «contenuti», lo stesso «sapere» alle nuove
esigenze. Più si conosce, più diventa evidente che il sapere non è un «tutto» che si
può «possedere», né tanto meno trasmettere in modo enciclopedico. Il
capovolgimento del processo di istruzione, mediante il passaggio dalla «cultura del
programma» alla «cultura del curricolo», richiede una modifica del sistema di
produzione della conoscenza in due direzioni: da un lato è indispensabile costruire
curricoli capaci di sviluppare competenze importanti per tutti tali da consentire
l’accesso a molteplici fonti del sapere, a reti di conoscenza che si collocano sia dentro
che fuori la scuola; dall’altro appare necessario prevedere percorsi di apprendimento
diversificati in base alle potenzialità e alle capacità dei soggetti. (…) il curricolo
scolastico non coincida automaticamente con i contenuti culturali dell’insegnamento,
ovvero le diverse discipline, ma vada inteso piuttosto come:
1. il complesso delle risorse e delle contingenze educative che entrano in gioco nel
«fare scuola» e che chiamano in causa le esperienze apprenditive dell’alunno, le
quali devono essere sempre orientate al conseguimento di un fine, cognitivo o
affettivo-relazionale che sia;
2. l’insieme delle offerte di formazione organizzate e proposte dalla scuola in
base alle risorse umane, strutturali e finanziarie di cui dispone, allo scopo di
promuovere lo sviluppo e la crescita degli alunni.
Proprio C. Pontecorvo, nel 1979, sottolineava la dimensione «comprensiva» del
curricolo, dal momento che esso chiama in causa non solo la scelta di contenuti, bensì
la precisazione di obiettivi, attività, metodi di insegnamento/apprendimento,
materiali didattici, ponendo al centro l’allievo con le sue abilità, conoscenze
(formali e informali), motivazioni.
In estrema sintesi, quindi, il curricolo prevede un percorso formativo intenzionale
organicamente progettato e realizzato dagli insegnanti al fine di porre gli alunni
nelle condizioni di raggiungere i traguardi previsti. In questa prospettiva il corpo
docente è chiamato a farsi carico non solo della conoscenza dei fondamenti
epistemologici e degli oggetti di studio della propria disciplina, ma anche ad adottare
tutte le soluzioni metodologico-didattiche possibili affinché l’intervento educativo
conduca l’alunno al successo. Ecco perché l’elaborazione del curricolo richiede un forte
impegno progettuale da parte di tutti gli operatori scolastici”
Prof. Davide Capperucci
Alla luce dei riferimenti normativi e degli esiti di percorsi come quello ben illustrato
nel documento da cui è tratta la premessa, il Collegio Docenti è chiamato, sia ad
elaborare il Curricolo Verticale come risultato di una progettazione integrata e
condivisa da tutte le parti, sia ad usarlo come strumento e continuo riferimento
nell’azione pratica di ogni singolo docente affinché vi siano tutte le condizioni per un
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apprendimento significativo, che comprende necessariamente l’acquisizione di
apprendimenti transdisciplinari e di strategie personali di (auto)apprendimento.
“La promozione delle competenze in ambito scolastico passa necessariamente
attraverso il lavoro con e sulle discipline, mediante il ricorso a conoscenze
dichiarative e procedurali. I saperi pertanto assumono una funzione strumentale nella
misura in cui stimolano la riflessione, l’interpretazione, la spiegazione di fenomeni
complessi, fornendo gli strumenti concettuali e operativi per intervenire su
problemi e situazioni contingenti (compiti autentici).”
Principali documenti di riferimento:
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio (2006/962/CE)
Competenze chiave di cittadinanza (Decreto 22 agosto 2007, all.2 Archivio Pubblica
Istruzione)
Indicazioni Nazionali per il Curricolo (D.M. n.254 del 16 novembre 2012)
Circolare MIUR N° 3 13/02/2015 certificazione delle competenze modello
sperimentale primo ciclo
D.M. 742 del 3 ottobre 2017 certificazione delle competenze
Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione (9
gennaio 2018)
Indicazioni Nazionali e nuovi scenari (documento ministeriale del 22 febbraio 2018)
Definizioni contenute nella RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E
DEL CONSIGLIO del 23 aprile 2008
o «conoscenze»: risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso
l'apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e
pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro
europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o
pratiche;
o «abilità»: indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how
per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro
europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti
l'uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l'abilità
manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti);
o «competenze»: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità
personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello
sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro europeo delle
qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e
autonomia.
Cos’e la competenza?
“La competenza si acquisisce con l’esperienza: il principiante impara in situazioni
di apprendimento nel fare insieme agli altri. Quando l’alunno saprà in autonomia
utilizzare saperi e abilità anche fuori della scuola per risolvere i problemi della
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vita, vorrà dire che gli insegnanti hanno praticato una didattica per competenze.
Avere competenza significa, infatti, utilizzare anche fuori della scuola quei
comportamenti colti promossi nella scuola” (Giancarlo Cerini)
Il concetto di competenza nell’educazione alla cittadinanza
“L’agire autonomo e responsabile delle persone competenti conferisce al concetto di
competenza un significato non solo cognitivo, pratico, metacognitivo, ma anche e
soprattutto etico.
le Indicazioni richiamano con decisione l’aspetto trasversale dell’insegnamento, che
coinvolge i comportamenti quotidiani delle persone in ogni ambito della vita, nelle
relazioni con gli altri e con l’ambiente e pertanto impegna tutti i docenti a perseguirlo
nell’ambito delle proprie ordinarie attività: “È compito peculiare di questo ciclo
scolastico porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva, potenziando e
ampliando gli apprendimenti promossi nella scuola dell’infanzia. L’educazione alla
cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di
apprendere il concreto prendersi cura di sé stessi, degli altri e dell’ambiente e che
favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà. Questa fase del processo
formativo è il terreno favorevole per lo sviluppo di un’adesione consapevole a valori
condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione
per praticare la convivenza civile. Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla
cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della
responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e
che implicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al
miglioramento continuo del proprio contesto di vita, a partire dalla vita quotidiana a
scuola e dal personale coinvolgimento in routine consuetudinarie che possono
riguardare la pulizia e il buon uso dei luoghi, la cura del giardino o del cortile, la
custodia dei sussidi, la documentazione, le prime forme di partecipazione alle decisioni
comuni, le piccole riparazioni, l’organizzazione del lavoro comune, ecc.”
(Documento ministeriale del 22 febbraio 2018)
CURRICOLO VERTICALE RELATIVO ALLE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
(adattato prendendo ispirazione ed impostazione grafica dai curricoli proposti dal
dirigente tecnico MIUR Franca Da Re)
Le schede: i quadri di riferimento sono riportati in schede così organizzate: la
sezione A del curricolo per l’infanzia riporta le competenze, articolate in abilità e
conoscenze e gli esempi di “compiti significativi”, quella del curricolo per primaria e
secondaria di primo grado riporta le competenze articolate in abilità e conoscenze; la
sez. B riporta le evidenze (scuola dell’infanzia) e i compiti significativi (scuola primaria
e secondaria di primo grado), la sezione C contiene i descrittori con i livelli di
padronanza attesi rispetto alle competenze.
Le schede della parte A descrivono i risultati di apprendimento alla fine del terzo
anno e/o del quinto anno della primaria e al termine del primo ciclo, con la stessa
scansione delle Indicazioni Nazionali 2012; evidenze, compiti significativi e livelli di
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padronanza sono unici per tutto il ciclo.
Lo sviluppo delle competenze: le Indicazioni nazionali per il curricolo del 2012, come
del resto quelle del 2007, non individuano con precisione le competenze da perseguire;
vengono riportati, infatti dei “traguardi per le competenze” e degli “obiettivi per i
traguardi”, ma mai i risultati di apprendimento in termini di competenze.
Tuttavia, per impostare un curricolo che permetta percorsi per lo sviluppo delle
competenze, la loro valutazione e anche la loro certificazione, pare importante
individuarle, partendo da documenti che possano fare da riferimento, come il DM
139/07 sull’obbligo di istruzione, che può servire anche da confronto per la continuità
(le competenze, infatti, non sono diverse nei vari cicli scolastici; sono piuttosto
differenti le abilità o la complessità con cui si affrontano e le conoscenze.
Le “evidenze”: rappresentano il nucleo essenziale della competenza, sono aggregati di
compiti, di performaces che, se portati a termine dagli alunni con autonomia e
responsabilità, ancorché in modo graduato per complessità e difficoltà nel corso degli
anni, testimoniano l’agire competente. Gli insegnanti struttureranno le attività in modo
che gli alunni, nel lavoro quotidiano e nello svolgimento di compiti significativi, possano
agire in modo da mostrare le “evidenze” e i livelli di competenza posseduti. Quando
possibile, le evidenze fanno riferimento alle prescrizioni dei Traguardi delle
Indicazioni.
PER LA VISIONE DELLE SCHEDE SI RIMANDA AL DOCUMENTO INTEGRALE
PRESENTE SUL SITO DELL’ISTITUTO.
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13. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
13.1 PROGETTI DI ISTITUTO
Oltre agli interventi finalizzati all’educazione e alla formazione, che fanno
riferimento agli obiettivi nazionali del Sistema d’istruzione, le scuole dell’Istituto
promuovono i seguenti progetti didattici:
PROGETTO REFERENTE UTENTI
PROGETTO SUPPORTO
ALUNNI
Bianchi Aida e Antonini
Dalida Tutto l’Istituto
PROGETTO SUPPORTO
DOCENTI E PROGETTO
TEATRO
Pedrini Imeria e Zecchini
Lorena Tutto l’Istituto
PROGETTO PTOF/RAV Giovannetti Anna e
Vellutini Mita Tutto l’Istituto
13.2 INIZIATIVE DI ARRICCHIMENTO
L’offerta formativa si basa su attività didattiche curricolari ed attività
collaterali di arricchimento per gli obiettivi da raggiungere. I percorsi che rientrano
nella prassi educativa dell’Istituto e concorrono ad approfondire tematiche presenti
nel curricolo dei tre ordini di scuola riguardano le seguenti aree:
ACCOGLIENZA -
CONTINUITÀ –
SUPPORTO DOCENTI –
RAPPORTI CON IL
TERRITORIO - TEATRO
Zecchini, Pedrini
Rossi, Pecoraro, Checcacci,
Serra, Forte, Bernardi,
Vaccarella, Luongo
Tutto l’Istituto
POF/POFT
AUTOVALUTAZIONE
D’ISTITUTO
Giovannetti Anna,
Vellutini Mita,
Mei Emanuela, Giannotti
Simona
Tutto l’Istituto
MULTIMEDIALITÀ E
INNOVAZIONE
TECNOLOGICA
Referente Lab.
Informatico:
Paganelli Alessandro
Tutto l’Istituto
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1) Gestione sito Web
dell'Istituto
2) Laboratorio
Informatico
3) Predisposizione aula
multimediale per
didattica innovativa e
Postazioni Multimediali di
supporto all'utenza
esterna ed alla
segreteria
Animatore digitale:
Team Digitale:
Pucci Lorena
Bosco Anna Maria
Peccioli Elisa
PEZ (Progetto Educativo
Zonale)
L. regionale 32/2002
Progetti in rete dei comuni
della Mediavalle: Barga,
Bagni di Lucca, Borgo a
Mozzano, Coreglia
Antelminelli, ISI di Barga.
Tutto l’Istituto
EDUCAZIONE ALLA
LEGALITÀ
Iniziative di
approfondimento con la
partecipazione dei
rappresentanti delle Forze
dell’ordine
Tutto l’Istituto
ADESIONE AL
PROTOCOLLO DI
EDUCAZIONE ALLA
CITTADINANZA
RESPONSABILE
Tutto l’Istituto Tutto l’Istituto
ANNUARIO DELLA
SCUOLA
Pubblicazione annuale delle
attività svolte nell’Istituto
a cura del team digitale
Tutto l’Istituto
AMBIENTE Evangelisti Ornella Tutto l’Istituto
PROGETTO IN-
DIPENDENZA
Promosso dalla Nuova
Farmacia Ecologica di
Bagni di Lucca e
dall’Associazione “Semi di
Zucca”
Tutto l’Istituto
PROGETTO “IL LUOGO
DEI RAGAZZI
Gilberto Malerbi Tutto l’Istituto
PROGETTO TEATRO –
PARTECIPAZIONE AD
ATTIVITÀ
LABORATORIALI E ALLA
RASSEGNA DEL TEATRO
DELLA SCUOLA
Con la collaborazione
dell’Associazione Wanda
Circus
Tutto l’Istituto
SCIENZE MOTORIE E
SPORT – GRUPPO
Diversi Catia Scuola Secondaria di I grado
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SPORTIVO
PROGETTO LETTURA
“NATI PER LEGGERE”
in collaborazione con la
Biblioteca Comunale
Insegnanti scuole infanzia Scuole dell’Infanzia
PROGETTO “ARTE E
MOVIMENTO”
Proposto dal Centro Studio
Danza Artis’t di Fornoli
Scuola dell’infanzia di
Fabbriche e Fornoli
PEOGETTO “PAROLE IN
MOVIMENTO”
Con la collaborazione di
una logopedista e di una
psicomotricista
Scuole dell’infanzia
PROGETTO SICUREZZA Insegnanti scuola infanzia
di Fabbriche
Scuola dell’infanzia di
Fabbriche
PROGETTO LINGUA
INGLESE
Insegnanti Scuola Infanzia
di Fornoli e personale
esterno madrelingua
Scuola infanzia di Fornoli e
Fabbriche
LABORATORIO
“GENITORI E
INSEGNANTI UNITI
PER LA SCUOLA”
Insegnanti scuole infanzia Scuola dell’infanzia
PROGETTO
“BENESSERE IN GIOCO”
Insegnanti scuole infanzia
e primarie
Scuole dell’infanzia e
scuole primarie
PROGETTO “RACCHETTE
DI CLASSE”
Promosso dal Tennis club
di Bagni di Lucca
Scuole primarie
PROGETTO REGIONALE
SCUOLA E SPORT –
COMPAGNI DI BANCO
Scuola Primaria
Insegnanti classi 1, 2, 3,
scuola primaria
Scuole primarie
PROGETTO “FRUTTA
NELLE SCUOLE”
Insegnanti scuole primarie Scuole primarie
“SCRITTORI IN ERBA”
In collaborazione con i
giornalisti della zona
Attività di scrittura
creativa nella scuola
primaria di Fornoli
Scuola primaria di Fornoli
“ALLA SCOPERTA DI
ANTICHE TRADIZIONI
E MESTIERI” in
collaborazione con
artigiani locali delle
figurine di gesso
Insegnanti scuola primaria
di Fornoli
Scuola primaria di Fornoli
PROGETTO SPORT in
collaborazione con
associazioni locali
Insegnanti scuola primaria
di Fornoli
Scuola primaria di Fornoli
PROGETTO SULL’ACQUA
E IL BOSCO in
Insegnanti scuola primaria
di Fornoli
Scuola primaria di Fornoli
99
collaborazione con il
Corpo forestale dello
Stato
PROGETTO “GIALLO
COME GIOIA” per
favorire l’alfabetizzazione
emozionale
Insegnanti scuola primaria
di Fornoli
Scuola primaria di Fornoli
LABORATORI
ARTISTICI
Insegnanti scuola primaria
di Fornoli
Scuola primaria di Fornoli
PROGETTO BANDA
MUSICALE
Con la collaborazione del
Corpo musicale di Corsagna
Scuola primaria di Fornoli
ORIENTAMENTO Blanc Tracy Scuola Secondaria di I grado
LABORATORIO
SCIENTIFICO
Giovannetti Anna Scuola Secondaria di I grado
PROGETTO
ALIMENTAZIONE
In collaborazione con
Eudania Cir Food
Scuola secondaria, primaria
di Scesta, infanzia di San
Cassiano e Fornoli
PROTETTO “UN PONTE
PER L’ERITREA”
Curato dal geometra Sig.
Marchi
Scuola primaria e scuola
secondaria di I grado
PROGETTO
SULL’EDUCAZIONE
EMOZIONALE CURATO
DA “IL CIRCO E LA
LUNA”
Insegnanti Scuola
Secondaria di I grado
Scuola secondaria di I grado
“PROGETTO ERITREA” Promosso dall’Associazione
onlus “Promozione e
Sviluppo”
Scuola secondaria di I grado
PROGETTO DI
EDUCAZIONE AI
DIRITTI UMANI
con la collaborazione di
Armida Bandoni,
responsabile provinciale di
Amnesty International
Scuola secondaria di I grado
PROGETTO NO-TRAP Università di Firenze
Prof.ssa Menesini
Scuola secondaria di I grado
I singoli plessi elaborano progetti curricolari che tengono conto di iniziative
territoriali, a cui partecipano anche in collaborazione con le famiglie. Tra le più
importanti si ricordano: Il vero paese dei Balocchi, Festa del ringraziamento-Festa
dell’Albero, Scuole sotto l’Albero, Festa di Natale a teatro, Mercatini di Natale,
Giorno della memoria, Carnevalfornoli, Nontiscordardime, Cento strade per giocare,
L’Albero delle bimbe, M’illumino di meno, Puliamo il mondo, Una strada da disegnare, La
valle dei presepi, Il bosco e la scuola ecc...