PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, … · 3 PREMESSA Il presente Piano triennale...

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1 PIANO TRIENNALE DELLOFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

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INDICE

PREMESSA……………………………………………………………………………………… p. 3

1. LA VISIONE E LA MISSION

1.1 LA NOSTRA VISION……………………………………………………………………… p. 4

1.2 LA NOSTRA MISSION…………………………………………………………………… p. 5

2. STUTTURA DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO

2.1 IL TERRITORIO: ASPETTI GEOGRAFICI, SOCIO-CULTURALI, ECONOMICI…………… p. 7

2.2 LE SCUOLE, L’ARTICOLAZIONE ORARIA E L’ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI

ANTICIPATARI……………………………………………………………………………………

p. 10

3. PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI…………………………………………… p. 17

4. PIANO DI MIGLIORANMENTO

4.1 SEZIONE 1: OBIETTIVI DI PROCESSO PIÙ RILEVANTI E NECESSARI p. 22

4.2 SEZIONE 2: AZIONI PER RAGGIUNGERE CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO p. 28

4.3 SEZIONE 3: PIANIFICARE LE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO p. 35

4.4 SEZIONE 4: VALUTARE, CONDIVIDERE E DIFFONDERE I RISULTATI DEL PIANO DI

MIGLIORAMENTO……………………………………………………………………………… p. 46

5.LE RISORSE UMANE E LE RESPONSABILITÀ

5.1 IL PERSONALE……………………………………………………………………………… p. 49

5.2 FABBISOGNO DI ORGANICO DI POSTI DI POTENZIAMENTO…………………………… p. 54

5.3 FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI…………………… p. 54

5.4 SCELTE DI GESTIONE E DI ORGANIZZAZIONE…………………………………………… p. 55

5.5 ORGANI COLLEGIALI……………………………………………………………………… p. 57

5.6 FUNZIONI STRUMENTALI 2018/2019…………………………………………………. p. 58

5.7 ORGANIGRAMMA A.S. 2018/2019…………………………………………………….. p. 60

6. PIANO DI ATTUAZIONE PNSD

6.1 AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE…………………… p. 61

6.2 PIANO DI ATTUAZIONE PNSD 2016/19……………………………………………… p. 62

7. PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ FORMATIVE

7.1 PIANO FORMAZIONE INSEGNANTI……………………………………………………… p. 65

8. IL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE

8.1 PARTE I – ANALISI DEI PUNTI FORZA E DI CRITICITÀ………………………………… p. 67

8.2 PARTE II – OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL’INCLUSIVITÀ………………………… p. 71

9. PROTOCOLLO PER L’ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI p. 77

10. ATTIVITÀ PER PROMUOVERE IL SUCCESSO FORMATIVO DEGLI

ALUNNI………………………………………………………………………………………… p. 84

11. CRITERI DI AMMISSIONE/NON AMMISSIONE ALLA CLASSE

SUCCESSIVA E ALL’ESAME CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO………………… P. 85

12. CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE… p. 92

13. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

13.1 PROGETTI D’ISTITUTO…………………………………………………………………… p. 96

13.2 INIZIATIVE DI ARRICCHIMENTO………………………………………………………… p. 96

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PREMESSA

Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto

Comprensivo di Bagni di Lucca, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio

2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega

per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”.

Il Piano è stato elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le

attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente

scolastico e seguendo gli “Orientamenti concernenti il Piano triennale dell’Offerta formativa“

presenti nella nota ministeriale 1830 del 6 ottobre 2017.

Il Piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei docenti nella seduta del

25 ottobre 2018.

Il Piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del

……………………………………………………

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1. LA VISION E LA MISSION

1.1 LA NOSTRA VISION

La VISION dell’Istituto è l’idea portante che determina la nostra identità e

rappresenta la finalità istituzionale a cui tendere nel lungo periodo.

Il nostro Istituto Comprensivo pone attenzione alla centralità dell’alunno, futuro

cittadino del mondo, come studente e come persona, per favorire un apprendimento attivo,

critico ed efficace. Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti:

cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. La definizione e la

realizzazione delle strategie educative e didattiche tengono conto della singolarità e della

complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e

della sua fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.

In questa prospettiva, l’Istituto intende accompagnare gli alunni ad elaborare,

praticare ed acquisire:

Il senso della propria esperienza → La scuola deve fornire all’alunno le occasioni per

capire se stesso, per prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e risorse, per

progettare percorsi esperenziali e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese. La

La vision dell’Istituto è porre L’ALUNNO AL CENTRO dell’azione educativa,

come soggetto attivo e protagonista della propria crescita

“Prendete i vostri libri e le vostre penne, sono la vostra arma più potente.

Un bambino, un insegnante, una penna e un libro possono cambiare il mondo”.

Malala Yousafzai

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scuola favorisce lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a gestire le proprie

emozioni, interagendo e collaborando con il gruppo dei pari, all’insegna del rispetto

reciproco.

La cittadinanza attiva → La scuola contribuisce in maniera determinante alla

costruzione del senso di legalità e allo sviluppo di un’etica della responsabilità. La scuola

deve promuovere questi obiettivi attraverso esperienze significative, che consentano di

apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che

favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà.

Gli alfabeti base della cultura → La scuola deve favorire una sempre più approfondita

padronanza delle discipline ed un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella

prospettiva dell’elaborazione di un sapere integrato. Le competenze sviluppate nell’ambito

delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie e

trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione

personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, nella misura in cui sono orientate

ai valori della convivenza civile e del bene comune.

1.2 LA NOSTRA MISSION

La MISSION è il mezzo con cui l’Istituto intende perseguire la Vision, il “mandato” e

gli obiettivi strategici attraverso i quali la scuola realizza l’idea di fondo.

La nostra scuola si prefigge di investire in:

FORMAZIONE ACCOGLIENZA DEL

DISAGIO

INTERCULTURALITÀ CONTINUITÀ

ossia crescita

culturale, nonché

conoscenza di se

stessi e del mondo

circostante

attraverso azioni

di sostegno e di

supporto per alunni

con Bisogni

Educativi Speciali

attraverso azioni

che favoriscano

l’integrazione di

studenti stranieri

nel senso di

collaborazione tra

insegnanti, alunni,

famiglie e risorse del

territorio

Tali finalità possono essere perseguite efficacemente previa costituzione di un

ambiente di apprendimento idoneo, atto a garantire il successo formativo per tutti gli alunni.

A tal fine è possibile individuare alcune impostazioni metodologiche di fondo:

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Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti.

Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non

diventino disuguaglianze, attraverso l’elaborazione di piani personalizzati.

Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la ricerca e le

nuove conoscenze.

Incoraggiare l’apprendimento collaborativo.

Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad

imparare”.

Realizzare percorsi in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il

dialogo e la riflessione su quello che si fa.

Programmare attività specifiche per il recupero di alunni in difficoltà.

Elaborare progetti per l’inserimento di alunni stranieri mirati all’apprendimento della

lingua italiana.

Valorizzare le attitudini e le competenze individuali tramite attività didattiche operative

che aumentino il grado di autostima.

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2. LA STRUTTURA DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO

2.1 IL TERRITORIO: ASPETTI GEOGRAFICI, SOCIO-CULTURALI, ECONOMICI

Il Comune di Bagni di Lucca si trova a circa 27 km da Lucca; ha una superficie di 165 Kmq ed

una popolazione di 6.544

abitanti. È il Comune

montano più vasto d’Italia:

la maggior parte del

territorio si estende su

pendici collinari e

montuose, ad eccezione

dell’esigua piana

alluvionale su cui è situato

il Capoluogo comunale, La Villa, e della zona di Fornoli, situata alla confluenza del fiume

Serchio. Il Comune comprende 25 frazioni, sparpagliate dal Fondovalle alle zone montane, a

destra e a sinistra della Lima, poste a diverse altitudini, alcune delle quali si presentano come

agglomerati abitativi semi-isolati.

L’aspetto morfologico dominante è la valle, nella quale scorre il torrente Lima, un’asta

idrica che ha inciso profondamente gli originari rilievi montuosi, dando luogo all’ampia conca

lungo cui sono ubicati tutti i paesi che formano il Comune. Il fondovalle si presenta molto

angusto e per tale motivo vi si sono formati pochi centri abitati, tutti posti nel suo tratto

terminale: Le Fabbriche, La Villa, Ponte a Serraglio e Fornoli.

I versanti in destra idrografica, caratterizzati da vasti pianori, sono quelli in cui è

presente il maggior numero di paesi. Tra questi paesi troviamo Granaiola, Pieve di Monti di

Villa, Monti di Villa e Montefegatesi. Numerosi altri paesi sono, invece, disposti nel tratto di

valle tra Ponte a Serraglio e il confine con la provincia di Pistoia: S. Gemignano di Controne,

Pieve di Controne, S. Cassiano di Controne, Palleggio, Cocciglia, Limano e Vico Pancellorum. In

sinistra idrografica i centri abitati sono sette: Lugliano, Benabbio, Brandeglio, Casabasciana,

Crasciana, Casoli e Lucchio.

Il territorio su cui si estende il Comune di Bagni di Lucca, ricco di testimonianze

storico-artistiche, ambientali e naturalistiche, è dotato di un’inesauribile fonte di acque

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termali, che lo hanno reso famoso sin dall’antichità. Le Terme di Bagni di Lucca hanno da

sempre costituito una grande attrazione ed hanno ospitato nei secoli molti scrittori, poeti e

personaggi illustri; sono alimentate da acque solfato-bicarbonato-calciche, che sgorgano a 54°

gradi dalla sorgente principale del “Doccione” ed hanno uno straordinario potere curativo e

rigenerante. Nel XIX secolo, esse furono intitolate a Jean Varraud, industriale francese che

vi dedicò molte delle sue risorse personali.

Sul territorio rimangono numerose testimonianze di questo glorioso passato. Vale la

pena ricordare Villa Fiori, un tempo proprietà dell’omonimo barone; il Casino Reale, fatto

costruire nel 1837 da Carlo Ludovico di Borbone e progettato dall’architetto lucchese Pardini;

l’Hotel de Russie, in cui soggiornò la scrittrice inglese Louise de La Ramée, che oggi riposa nel

Cimitero Inglese di Bagni di Lucca; l’Hotel Royal Casino, ora adibito a civile abitazione, dove

soggiornarono il poeta francese De Lamartine e Gerolamo Napoleone, nipote del famoso

imperatore francese.

Molti altri sono gli edifici storici degni di nota: il Teatro Accademico, costruito alla

fine del ‘700; la Chiesa Inglese, edificio risalente al 1840, oggi sede della Biblioteca

Comunale; Villa Ada, Villa Reale e Palazzo Buonvisi. Numerosi sono anche gli edifici religiosi di

suggestiva bellezza: la Chiesa di San Pietro a Corsena, l’antica Pieve di San Giovanni Battista

di Monte di Villa, La Pieve di Controne, la Chiesa monumentale di San Cassiano con il suo

campanile coronato di merli ghibellini e con la sua enigmatica facciata, la Pieve di San Paolo di

Vico Pancellorum, la Pieve dei santissimi Quirico e Giulitta.

Il bacino di utenza su cui opera il nostro Istituto è abbastanza grande e comprende

diverse frazioni montane e tre centri situati nel Fondovalle (Fornoli, Ponte a Serraglio, Bagni

di Lucca). Nel Fondovalle sono presenti: una Scuola dell’Infanzia (Fornoli), due Scuole

Primarie (Bagni di Lucca, Fornoli) e la Scuola Secondaria di I grado (Bagni di Lucca).

Gli altri plessi di Scuola dell’Infanzia e Primaria, che raccolgono gli alunni provenienti

dalle località montane situate sui due versanti della Lima, sono: San Cassiano (Scuola

dell’Infanzia e Scuola Primaria), Fabbriche di Casabasciana (Scuola dell’Infanzia) e Scesta

(Scuola Primaria).

La maggior parte delle strutture economiche del territorio poggiano sull’attività

lavorativa di impiegati ed operai, svolta in Media Valle e in Lucchesia, e su piccole attività

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commerciali e artigianali presenti in loco, compresi i servizi dedicati al turismo.

A causa della recente crisi, la situazione socio-economica del Comune di Bagni di Lucca

ha subito notevoli cambiamenti e molte delle attività artigianali ed industriali, sulle quali si

basava l’economica locale, sono oggi o alquanto ridimensionate o al tutto scomparse. Spesso gli

abitanti devono recarsi in altri Comuni, sia per motivi di lavoro, sia per motivi di studio (sul

territorio non sono infatti presenti Istituti Superiori).

In questi ultimi anni, inoltre, la zona ha registrato la presenza, in continuo aumento, di

famiglie provenienti da paesi esteri e la percentuale di alunni stranieri che frequentano

l’Istituto si aggira generalmente intorno al 20%.

Dall’analisi del contesto socio-economico e culturale emergono alcune considerazioni e

problemi oggettivi riscontrabili in forme di disagio e svantaggio presenti negli alunni, che si

traducono in scarsa motivazione ed interesse, disaffezione verso la scuola, mancanza di

fiducia e autostima, presenza di episodi di prevaricazione tra i coetanei.

Sul territorio sono presenti diverse associazioni locali di varia natura (culturali,

sportive, ricreative...), che riscuotono una scarsa adesione alle attività da loro proposte. Ciò è

imputabile ad un serie di fattori: le frazioni sono decentrate rispetto ai paesi del fondovalle,

con difficoltà di collegamento e trasporto, che limitano l’utilizzo delle effettive opportunità;

molti alunni, vivendo realtà socio-economiche e personali disagiate, manifestano un limitato

interesse per tutto ciò che comprende il mondo della scuola e dell’istruzione; la presenza

sempre più consistente di extracomunitari provenienti da diversi paesi pone problemi di

integrazione fuori e dentro la scuola.

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2.2 LE SCUOLE, L’ARTICOLAZIONE ORARIA E L’ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI ANTICIPATARI

ISTITUTO COMPRENSIVO DI BAGNI DI LUCCA

P.zza Salvo D’Acquisto, tel. e fax 0583 87394

email: [email protected]

Sito Internet: www.icbagnidilucca.gov.it

SCUOLA DELL’INFANZIA DI

FORNOLI

Vis A. De Gasperi, Tel. 0583 805316

Due sezioni

Articolazione oraria su cinque giorni

Da Lunedì a Venerdì ore 8.00–16.30

SCUOLA DELL’INFANZIA DI SAN

CASSIANO “Piccola Silvia Staiti”

Via della Chiesa, Tel. 0583 809213

Monosezione

Articolazione oraria su cinque giorni

Da Lunedì a Venerdì ore 8.00–16.30

SCUOLA DELL’INFANZIA DI FABBRICHE DI CASABASCIANA

Via del Brennero, Tel. 0583 85530

Monosezione

Articolazione oraria su cinque giorni

Da Lunedì a Venerdì ore 8.00–16.30

SCUOLA PRIMARIA

DI BAGNI DI LUCCA

Via Crawford, Tel. 0583 86618

Cinque classi

Tempo scuola di 27 ore settimanali

articolato su cinque giorni.

Lunedì, mercoledì, venerdì

ore 8.30-12.30

Martedì e giovedì

ore 8.30-16.30

SCUOLA PRIMARIA

DI FORNOLI

Via A. De Gasperi, Tel. 0583 87309

Cinque classi

Tempo pieno articolato su cinque giorni

Da lunedì a venerdì,

ore 8.30-16.30

SCUOLA PRIMARIA

DI SCESTA

Via del Brennero, Tel. 0583 85707

Due pluriclassi

Tempo scuola di 27 ore settimanali

articolato su cinque giorni.

Lunedì, mercoledì, venerdì

ore 8.30-12.30

Martedì e giovedì ore 8.30-16.30

SCUOLA PRIMARIA

DI SAN CASSIANO

Via della Chiesa, Tel. 0583 809213

Due pluriclassi

Tempo scuola di 27 ore settimanali articolato su

cinque giorni.

Martedì, giovedì, venerdì

ore 8.30-12.30

Lunedì e mercoledì ore 8.30-16.30

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “MATTEO TRENTA”

P.zza Salvo d’Acquisto, tel. 0583 805625

Sei classi

Tempo scuola di 30 ore settimanali

Articolato su cinque giorni e quattro rientri di sabato nel corso dell’anno:

Lunedì e Mercoledì ore 8.30-16.30

Martedì, mercoledì, giovedì ore 8.30-13.30 (giovedì ore da 50 minuti)

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Accoglienza alunni anticipatari nella scuola dell’infanzia

I criteri per l’accoglienza degli alunni anticipatari nella scuola dell’infanzia vengono aggiornati

e rivisti anno per anno.

Attualmente il Consiglio d’Istituto ha stabilito i seguenti parametri:

1. accogliere, per l'anno scolastico 2018-2019, tutti gli alunni anticipatari purché iscritti

entro il 31 marzo 2018;

2. i nati entro il 31 gennaio 2016 frequenteranno dal 17 settembre 2018;

3. i nati dal 1 febbraio al 30 aprile 2016 frequenteranno dal 7 gennaio 2019 dopo le vacanze

natalizie;

4. tutti gli alunni anticipatari potranno usufruire del servizio mensa e frequentare per

l'intero orario scolastico solo al compimento del terzo anno di età.

Monte ore per disciplina nella scuola primaria

CLASSE I CLASSE II CLASSE III CLASSE IV CLASSE V

ITALIANO 7 6 6 6 6

MATEMATICA 5 5 5 5 5

STORIA 2 2 2 2 2

GEOGRAFIA 2 2 2 2 2

SCIENZE 2 2 2 2 2

INGLESE 1 2 3 3 3

ED.IMMAGINE 2(1 frontale

e

1

trasversale)

2(1 frontale

e

1

trasversale)

2(1 frontale

e

1

trasversale)

2(1 frontale

e

1

trasversale)

2(1 frontale

e

1

trasversale)

ED. MUSICALE 1 1 1 1 1

ED. MOTORIA 2(1 frontale

e

1

trasversale)

2(1 frontale

e

1

trasversale)

2(1 frontale

e

1

trasversale)

2(1 frontale

e

1

trasversale)

2(1 frontale

e

1

trasversale)

TECNOLOGIA trasversale trasversale trasversale trasversale trasversale

RELIGIONE 2 2 2 2 2

Recupero orario

Il Collegio docenti ed il Consiglio d’Istituto hanno stabilito che il recupero orario si

svolgerà nei giorni di sabato 24 novembre 2018; sabato 26 gennaio 2018 e nelle giornate di

apertura e chiusura della Rassegna Nazionale del Teatro della Scuola di Bagni di Lucca

(maggio 2019).

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Scuola dell’infanzia di Fornoli

La scuola dell’infanzia di Fornoli è una bella e

ampia costruzione, che è stata di recente

ristrutturata, con interventi importanti sul

piano della sicurezza e della funzionalità.

L’aspetto esterno, dalla colorazione gradevole,

ricorda un grande e simpatico draghetto che attira l’attenzione dei passanti.

Questo edificio raccoglie il maggior numero di alunni fra le scuole dell’infanzia dell’Istituto

comprensivo.

All’interno del plesso, vi sono ampi spazi e molte attrezzature con cui organizzare

diverse attività, un grande salone utilizzato per giochi e attività motorie. La scuola è

provvista di una grande sala-mensa, due bagni, due aule spaziose che ospitano le due sezioni,

un’aula adibita a laboratorio. All’esterno un giardino di erba sintetica sufficientemente ampio

ospita vari giochi: scivolo, casina, tavolo in legno con panchine.

Scuola dell’infanzia “Piccola Silvia Staiti” San Cassiano di Controne

L’infanzia “Piccola Silvia Staiti” è intitolata ad una piccola bambina di tre anni deceduta

prematuramente, che frequentò la scuola. È il plesso più lontano dal capoluogo.

L’edificio è collocato in

mezzo ad un grande prato, la

natura lo circonda : boschi,

pascoli, pendii, sentieri, prati.

Il plesso accoglie la scuola

dell’infanzia e la scuola primaria.

Fuori dalla scuola il paese

racchiude tesori di grande valore:

la statua lignea del cavaliere S.

Martino attribuita a Jacopo

della Quercia, la bellissima chiesa di stile romanico (X secolo), che sembra costruita sui resti

di un tempietto dedicato a Diana, molte altre opere d’arte.

Queste bellezze monumentali e artistiche sono facilmente raggiungibili a piedi e sono meta di

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escursioni.

L’ambiente, suggestivo dal punto di vista naturale e architettonico, è ancora poco contaminato

dalla frenesia del progresso.

Il plesso ha una sola grande aula suddivisa in spazi per le attività: pittura e

manipolazione, lettura e conversazioni, disegno e attività manuali, gioco evocativo (cucina),

logica e calendario; è presente nell’aula anche un teatro con pedana e sipario. C’è una piccola

mensa attigua all’aula.

Scuola dell’infanzia di Fabbriche di Casabasciana

La scuola è collocata sulla via del Brennero al centro del piccolo paese di Fabbriche.

La costruzione dell’edificio risale agli anni ’50; nel tempo ci sono state varie modifiche

strutturali, che lo hanno reso più sicuro ed

accogliente.

Vicino scorre il torrente Lima dove si pratica

rafting anche per bambini.

L’ingresso si apre su un disimpegno adibito a

spazio per l’accoglienza, sul quale si affacciano una

grande aula, la sala da pranzo, una cucinetta, due

bagni, un bagno per adulti. Esternamente c’è un

giardino sufficientemente ampio, ben ombreggiato da

grandi alberi.

Scuola primaria di Bagni di Lucca

L’edificio della scuola primaria del capoluogo è situato a Bagni di Lucca Villa, ingresso in

via Marion Crawford. È collegato con la scuola secondaria di primo grado, che ha l’ingresso

rivolto verso piazza Salvo D’Acquisto. All’interno di questa unica struttura si trovano gli uffici

della dirigenza dell’Istituto Comprensivo.

Gli spazi di questo plesso sono disposti su due piani. Le aule del piano terra sono

utilizzate per la biblioteca, gli audiovisivi, i computer, le attività di laboratorio espressivo e il

recupero per gruppi di livello. Al secondo piano, oltre alle classi, si trovano i locali mensa.

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L’edificio è dotato di

palestra spaziosa utilizzata in

comune dagli alunni della

primaria e secondaria. L’atrio a

piano terra permette di

esporre i lavori degli alunni e

consente di riunire più classi

per attività comuni. Lo spazio

esterno è limitato, la

pavimentazione è in asfalto.

Attualmente l’edificio

accoglie anche la Scuola Primaria di Scesta, chiusa per lavori di ristrutturazione e

adeguamento sismico.

Scuola Primaria di Fornoli

La struttura si sviluppa su un piano

unico e comprende un ampio corridoio, 4

aule di cui una più ampia utilizzata nei

momenti di attività collettive (recite,

attività motoria, laboratori, assemblee);

un’aula adibita a biblioteca e laboratorio

informatico; due bagni; un vano utilizzato

come locale mensa.

Ultimamente sono stati effettuati

interventi strutturali per migliorare e modificare la zona ingresso.

L’edificio, ben ombreggiato da un lato e assolato dall’altro, è posto in un ambiente

tranquillo. Nello spazio esterno si possono svolgere attività sportive ricreative e ludiche.

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Scuola Primaria di San Cassiano

La scuola è situata nel paese di San Cassiano di Controne (m. 553) dominata dal

Pratofiorito. La zona è immersa in un paesaggio naturale ricco di vegetazione e fauna

caratteristica dei paesi collinari. Nel paese è presente l’antichissimo oratorio di San

Giuseppe, una monumentale chiesa (secolo X) ed altre bellissime opere di valore. Durante il

periodo scolastico vengono effettuate visite guidate sia nell’ambito del territorio naturale

che del museo locale.

L’ingresso si apre su un grande salone,

utile per attività motoria ed incontri

collettivi, nonché per recite e feste. Sul

salone si aprono quattro aule, una delle

quali adibita a recupero e ad attività in

compresenza. Nell’edificio sono presenti

un’aula multimediale ed un sala mensa.

All’esterno un grande prato circonda il

plesso, l’ombra è garantita da vari alberi (tigli e alberi da frutto ).

La Scuola Secondaria di I grado “Matteo Trenta”

L’edificio scolastico è situato in Bagni di

Lucca nell’area che vede la presenza

della Chiesa Evangelica Protestante, di

Piazza d’Acquisto (da cui si accede alla

scuola) e delle Scuderie di Villa Ada.

L’edificio si sviluppa su quattro livelli e

più precisamente:

1) un piano seminterrato adibito a locale

centrale termica e a magazzino, parte dedicato alla scuola parte al Comune;

2) al piano terra si trovano quattro aule, i laboratori di Scienze, di Arte, Aula multimediale,

Sala insegnanti, locale ripostiglio, portineria, servizi igienici per docenti e alunni, palestra;

3) al primo piano si trovano tre aule, il laboratorio di informatica, il laboratorio di musica, la

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nuova aula digitale di Lingue, l’Aula Magna, il refettorio, la cucina, i servizi igienici per alunni;

4) al secondo piano sono ubicati l’ufficio del dirigente scolastico, un bagno, la segreteria e due

stanze archivio.

I vari piani dell’edificio sono collegati mediante scale di facile percorribilità, con rampe

di larghezza adeguata al flusso degli studenti e ben illuminate. Le aule destinate alle classi

sono ampie e dotate di grandi finestre che illuminano sufficientemente gli ambienti. I recenti

interventi al tetto, la nuova tinteggiatura e pavimentazione rendono decoroso e accogliente il

plesso.

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3. PRIORITÀ, TRAGUARDI E OBIETTIVI

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’Istituto, così come

contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola

e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della

Ricerca.

Si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’Istituto,

l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti

documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e

didattici messi in atto.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano,

gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di

breve periodo.

Le PRIORITÀ che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:

Migliorare la preparazione curricolare in Italiano e matematica

Potenziare la preparazione degli studenti

I TRAGUARDI che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

Aumentare di almeno 1 punto il punteggio medio dei risultati ottenuti in italiano e

matematica dagli studenti della Scuola primaria

Incrementare di almeno 2 punti percentuali il numero degli studenti che si collocano

nei livelli superiori al sufficiente (Livello 1) nella Scuola Secondaria di I grado

La scelta di tali priorità deriva dall'intento di migliorare nell‘azione educativa, in modo

da favorire il successo formativo degli studenti, anche una volta usciti dall'Istituto

Comprensivo.

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Gli OBIETTIVI DI PROCESSO che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del

raggiungimento dei traguardi sono:

CURRICOLO,

PROGETTAZIONE E

VALUTAZIONE

- Elaborare una progettazione didattica condivisa

→ a.s. 2017-2018: sviluppare un Curricolo verticale delle

competenze sociali e civiche

→ a.s. 2017-2018: definire i Criteri di ammissione/non

ammissione alla classe successiva e all’esame conclusivo

del primo ciclo di istruzione

→ a.s. 2018-2019: elaborare un Protocollo d’Istituto per

la valutazione delle competenze disciplinari

- Elaborare strumenti di monitoraggio

AMBIENTE DI

APPRENDIMENTO

- Dotare gli ambienti scolastici di strumenti tecnologici e

non per migliorare i metodi di apprendimento degli

studenti

→ a.s. 2016-2017: realizzazione aula multimediale

finanziata dal Progetto PON

→ a.s. 2017-2018: introduzione di percorsi di robotica

educativa nella scuola dell’infanzia e primaria attraverso

l’uso della Bee-bot (ape robot)

→ a.s. 2017-2018: rinnovamento dell’aula di informatica

della scuola secondaria di I grado, attraverso l’acquisto di

moderni computer portatili

- Organizzare attività di aggiornamento per potenziare

le competenze informatiche del personale

→ a.s. 2016-2017: incontri con esperti multimedialità e

registro elettronico

INCLUSIONE E

DIFFERENZIAZIONE

- Estendere gli strumenti di rilevazione dei bisogni di

recupero e potenziamento a tutti i plessi dell'Istituto

→ a partire dall’a.s. 2015/2016: condivisione dei moduli

19

per la rilevazione di alunni con BES e per l’elaborazione

dei relativi PDP nella scuola primaria e secondaria di primo

grado

→ a.s. 2017-2018: elaborazione del Protocollo per la

valutazione e l’accoglienza degli alunni stranieri

→ a partire dall’a.s. 2017-2018: elaborazione del Piano

Annuale per l’Inclusione

→ a.s. 2018-2019: riallocazione delle risorse

informatiche della scuola (tablet e computer portatili),

per potenziare metodologie e strategie finalizzate

all’inclusività

→ a.s. 2018-2019: elaborazione di un modello di

rilevazione degli alunni con BES e relativi PDP per la

scuola dell’infanzia

→ a.s. 2018-2019: dotare le aule adibite al lavoro uno a

uno per gli alunni con BES di attrezzature, strumenti e

materiale didattico specifico e aggiornato

CONTINUITÀ E

ORIENTAMENTO

- Potenziare azioni di continuità tra i vari ordini di

scuola, per l'elaborazione di metodologie e strategie

comuni

→ a partire dall’a.s. 2015-2016: organizzazione incontri di

continuità fra i diversi ordini di scuola per condivisione

metodologie e programmazione di obiettivi comuni

(novembre e giugno di ogni anno)

→ a.s. 2018/2019: condivisione tra gli insegnanti delle

classi in entrata e in uscita nei vari plessi delle prove

d’ingresso e delle prove di verifica finale, attraverso un

apposito incontro da organizzare nel mese di marzo

- Elaborare un piano di monitoraggio per verificare

20

l’andamento scolastico degli ex allievi

ORIENTAMENTO

STRATEGICO E

ORGANIZZAZIONE

DELLA SCUOLA

- Migliorare la comunicazione interna attraverso l'utilizzo

del sito WEB dell'Istituto e della posta elettronica

- → a.s. 2018-2019: implementare l’uso del sito d’Istituto

per rendere più visibili e diffondere le varie iniziative

promosse dalla scuola, le azioni attuate, i risultati

raggiunti

- Potenziare i processi di dematerializzazione

→ a.s. 2015-2016: inizio dematerializzazione

comunicazioni interne

→ a.s. 2016-2017: adozione del registro elettronico da

parte dei docenti

→ gennaio 2017: apertura registro elettronico alle

famiglie

→ a.s. 2016-2017 ampliamento utilizzo cartella posta

elettronica dell'Istituto

SVILUPPO E

VALORIZZAZIONE

DELLE RISORSE UMANE

- Valorizzare le risorse professionali del personale

→ a partire dall’a.s. 2016-2017: elaborazione dei criteri e

assegnazione del bonus destinato alla valorizzazione del

merito del personale docente

INTEGRAZIONE CON IL

TERRITORIO E

RAPPORTI CON LE

FAMIGLIE

- Attivare la partecipazione della scuola a reti e

collaborazioni con soggetti esterni

→ a.s. 2015-2016: adesione dell'Istituto alla rete di

formazione We Care

→ a.s. 2015-2016: adesione dell'Istituto alla rete “Scuole

Garfagnana”

→ a.s. 2017-2018: organizzazione di incontri con i genitori

nei vari plessi per la presentazione del PTOF (mese di

gennaio)

21

→ a.s. 2017-2018: ideazione e pubblicazione dell’Annuario

d’Istituto

- Gemellaggio con località europee per scambi culturali e

linguistici, in collaborazione con il Comune di Bagni di

Lucca e la Pro Loco

22

4. PIANO DI MIGLIORAMENTO

4.1 SEZIONE 1: OBIETTIVI DI PROCESSO PIÙ RILEVANTI E NECESSARI

Tabella 1 - Relazione tra obiettivi di processo e priorita’ strategiche

Area di processo Obiettivi di processo E' connesso alle

priorita... 1 2

Curricolo,

progettazione e

valutazione

- Elaborare una progettazione

didattica condivisa

- Elaborare strumenti di

monitoraggio

X

X

Ambiente di

apprendimento

- Dotare gli ambienti scolastici

di strumenti tecnologici e non,

per migliorare i metodi di

apprendimento degli studenti

- Organizzare attività di

aggiornamento per potenziare

le competenze informatiche

del personale

X

X

Inclusione e

differenziazione

- Estendere gli strumenti di

rilevazione dei bisogni di

recupero e potenziamento a

tutti i plessi dell'Istituto

X

Continuita e

orientameto

- Potenziare azioni di continuità

tra i vari ordini di scuola, per

l'elaborazione di metodologie

e strategie comuni

- Elaborare piano di

monitoraggio andamento

scolastico ex allievi

X

X

23

Orientamento

strategico e

organizzazione

della scuola

- Migliorare la comunicazione

interna attraverso l'utilizzo

del sito WEB dell'Istituto e

della posta elettronica

- Potenziare i processi di

dematerializzazione

X

X

Sviluppo e

valorizzazione delle

risorse umane

- Valorizzare le risorse

professionali del personale

X

Integrazione con il

territorio e

rapporti con le

famiglie

- Attivare la partecipazione

della scuola a reti e

collaborazioni con soggetti

esterni

- gemellaggio con località

europee per scambi culturali e

linguistici, in collaborazione

con il Comune di Bagni di

Lucca e la Pro Loco

X

X

Al fine di valutare la rilevanza di ciascuno degli obiettivi di processo, è importante compiere

una stima della loro fattibilità. Ad ogni obiettivo si attribuisce un valore di fattibilità e uno di

impatto, determinando una scala di rilevanza.

La stima dell'impatto implica una valutazione degli effetti che si pensa possano avere le azioni

messe in atto al fine perseguire l'obiettivo descritto.

La stima della fattibilità si attua sulla base di una valutazione delle reali possibilita’ di

realizzare le azioni previste, tenendo conto delle risorse umane e finanziarie a disposizione.

Si possono considerare i punteggi da 1 a 5 come segue:

1= nullo

2= poco

3= abbastanza

4= molto

5= del tutto

II prodotto dei due valori fornisce una scala di rilevanza degli obiettivi di processo da

mettere in atto.

24

TABELLA 2 - Calcolo della necessita dell'intervento sulla base di fattibilita’ ed impatto

Obiettivo di

processo elencati Fattibilita

(da 1 a 5)

Impatto

(da 1 a 5)

Prodotto: valore

che identifica la

rilevanza

dell'intervento

1

Elaborare una

progettazione didattica

condivisa

3 4 12

2 Elaborare strumenti di

monitoraggio

3 4 12

3

Dotare gli ambienti

scolastici di strumenti

tecnologici e non per

migliorare i metodi di

apprendimento degli

studenti

4 4 16

4

Organizzare attività di

aggiornamento per

potenziare le

competenze

informatiche del

personale

3 3 9

5

Estendere gli strumenti

di rilevazione dei

bisogni di recupero e

potenziamento a tutti i

plessi dell'Istituto

3 3 9

6

Potenziare azioni di

continuità tra i vari

ordini di scuola, per

l'elaborazione di

metodologie e strategie

comuni

4 4 16

25

7

Elaborare piano di

monitoraggio andamento

scolastico ex allievi

2 4 8

8

Migliorare la

comunicazione interna

attraverso l'utilizzo del

sito WEB dell'Istituto

e della posta

elettronica

4 4 16

9 Potenziare i processi di

dematerializzazione

4 4 16

10

Valorizzare le risorse

professionali del

personale

4 4 16

11

Attivare la

partecipazione della

scuola a reti e

collaborazioni con

soggetti esterni

4 4 16

12

Gemellaggio con

località europee per

scambi culturali e

linguistici, in

collaborazione con il

Comune di Bagni di

Lucca e la Pro Loco

2 4 8

TABELLA 3 - Obiettivi di processo, risultati attesi, indicatori di monitoraggio del

processo, modalità di misurazione dei risultati Obiettivo di

processo in via di attuazione

Risultati attesi

Indicatori di monitoraggio

Modalità di rilevazione

1

Dotare gli ambienti

scolastici di

strumenti tecnologici

e non per migliorare

i metodi di

apprendimento degli

studenti

Miglioramento

dei risultati

scolastici degli

studenti nella

maggior parte

delle discipline

Numero di docenti

che utilizzano tali

strumenti

Numero di strumenti

tecnologici presenti

nell’istituto (LIM, PC,

Tablet)

26

2

Potenziare azioni di

continuità tra i vari

ordini di scuola, per

l'elaborazione di

metodologie e

strategie comuni

Maggiore

continuità

metodologica nel

percorso

scolastico

Numero di docenti

che applicano tali

metodologie

Frequenza con cui

tali tecnologie

vengono applicate

Scambio e condivisione

di moduli di verifica e

rilevazione risultati

3

Attivare la

partecipazione della

scuola a reti e

collaborazioni con

soggetti esterni

Usufruire di

corsi di

formazione e

frequentazione

di ambienti di

scambio e

crescita

professionale

Partecipazione a

corsi di

formazione

Presentazione degli

attestati relativi alla

formazione

4

Migliorare la

comunicazione

interna attraverso

l'utilizzo del sito

WEB dell'Istituto e

della posta

elettronica

-

Raggiungere una

completa

informatizzazion

e della

comunicazione

all’interno

dell’istituto

Numero di docenti

che usa il sito

WEB dell’istituto

e della posta

elettronica

Diminuzione dei

documenti cartacei in

uso per comunicazioni

interne

5

Valorizzare le

risorse professionali

del personale

Realizzazione di

progetti ed

iniziative

relativi alle

varie discipline

Numero di

iniziative e

manifestazioni a

cui l’istituto

partecipa in

seguito

all’utilizzazione

delle varie

professionalità

presenti

nell’istituto

Attestati di

partecipazioni alle

varie iniziative messe

in atto

6

Potenziare i processi

di

dematerializzazione

Raggiungere una

completa

informatizzazion

e della

comunicazione

all’interno

Numero dei

docenti che usano

i supporti

tecnologici e

multimediali per

comunicazioni,

Diminuzione del

numero di fotocopie

effettuate

27

dell’istituto, uso

degli strumenti

informatici per

verifiche e

valutazioni

verifiche e

valutazioni

7

Elaborare una

progettazione

didattica condivisa

Maggiore

continuità e

uniformità

didattica

all’interno dei

vari plessi

Numero dei

docenti che

applica una

progettazione

condivisa per

stesse discipline

Numero di

progettazioni e

verifiche condivise da

docenti della stessa

disciplina

8

Elaborare strumenti

di monitoraggio

Raggiungere la

piena

consapevolezza

degli obiettivi

programmati e

raggiunti

dall’istituto

Numero di incontri

effettuati per

verificare lo stato

dell’arte dei vari

obiettivi in atto

Numero di obiettivi

programmati e

raggiunti nel tempo

prefissato

9

Organizzare attività

di aggiornamento per

potenziare le

competenze

informatiche del

personale

Maggiore

conoscenza dei

modi di

utilizzazione

delle dotazioni

tecnologiche

dell’istituto da

parte del corpo

docente e non

Numero di docenti

che utilizzano gli

strumenti

tecnologi

dell’istituto

Numero di dotazioni

tecnologiche

dell’istituto utilizzate

10

Estendere gli

strumenti di

rilevazione dei

bisogni di recupero e

potenziamento a

tutti i plessi

dell'Istituto

Raggiungere una

modulistica

declinabile in

ogni plesso e

ordine di scuola

dell’istituto, per

rilevare in modo

celere i bisogni

di recupero o

potenziamento

degli studenti

Numero di plessi

dell’istituto che

applicano tale

modulistica

Numero di rilevazioni

effettuate in un dato

periodo di tempo

11

Elaborare piano di

monitoraggio

Conoscere l’esito

scolastico degli

ex allievi

Numero di ex

studenti di cui si

conosce l’esito

Documentazione

fornita dalle scuole

superiori o dalle

28

andamento scolastico

ex allievi

scolastico dopo il

primo ciclo

d’istruzione

università

12

Gemellaggio con

località europee per

scambi culturali e

linguistici, in

collaborazione con il

Comune di Bagni di

Lucca e la Pro Loco

Effettuare un

viaggio all’estero

o un gemellaggio

linguistico con

una località

europea una

volta l’anno, in

collaborazione

con il Comune di

Bagni di Lucca e

la Pro Loco

Numero di viaggi e

gemellaggi

programmati e

pianificati

Viaggi e gemellaggi

realizzati

4.2 SEZIONE 2: AZIONI PER RAGGIUNGERE CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO

Tabella 4 – Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo

Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni

Azione

prevista

Per obiettivo

di processo

Effetti positivi

all'interno

della scuola a

medio termine

Effetti negativi

all'interno

della scuola a

medio termine

Effetti positivi

all'interno

della scuola a

lungo termine

Effetti negativi

all'interno

della scuola a

lungo termine

Obiettivo 1 –

dotare ogni

aula di LIM e

PC

Forte empatia

degli studenti con

le nuove tecnologie

Non conoscenza

completa

dell’utilizzo delle

nuove tecnologie

Utilizzo delle

nuove tecnologie

per rendere più

accattivanti le

lezioni

Disaffezione dei

docenti che non

riescono a sposare

la propria

metodologia

didattica con

l’utilizzo dei

supporti

tecnologici

Obiettivo 2 –

organizzare

riunioni e

scambi con i

docenti dei

vari ordini di

scuola

dell’istituto

Migliore

organizzazioni

degli interventi di

supporto e

recupero che si

rendono necessari

durante l’anno

scolastico

Difficoltà nel

trovare date

compatibili con gli

impegni dei

docenti dei vari

ordini di scuola

Piano di

interventi da

effettuare con

cadenze

prestabilte e

regolari su cui

far affidamento

ogni anno

Difficoltà a

reperire personale

docente di ruolo a

cui affidare

incarichi per ogni

ordine di scuola

29

Obiettivo 3 –

partecipare a

corsi di

formazioni e

iniziative

organizzati

dalla rete We

Care e da

altri partener

presenti sul

territorio

Scambio di buone

pratiche,

acquisizione di

metodologie

innovative,

confronto con

docenti di altri

plessi

Possibile

scoraggiamento

dei docenti e/o

non partecipazione

Aumento della

motivazione e

della proposità

dei docenti con

l’acquisizione di

nuove

metodologie

apprese

Possibilità di un

distacco di una

parte dei docenti

che percepiscono

certe tematiche

come ripetitive

Obiettivo 4 –

utilizzare con

maggiore

frequenza il

sito WEB

dell’istituto

Incremento del

processo di

dematerializzazion

e all’interno

dell’istituto

Difficoltà di alcuni

docenti ad

abituarsi alla

nuova prassi delle

comunicazioni

Maggiore

rapidità delle

comunicazioni fra

I vari plessi

dell’istituto

Difficotà a

raggiungere un

coinvolgimento

totale nell’utilizzo

del sito WEB

dell’istituto da

parte di tutte le

figure che vi

operano

Obiettivo 5 –

valorizzare le

diverse

professionalit

à dei docenti

con la

partecipazion

e a varie

iniziative del

territorio

(Rassegna

Teatrale,

collaborazion

e con la

biblioteca

comunale)

Flessibiltà nel

poter partecipare

alle varie iniziative

offerte dal

territorio

Difficoltà a

reperire fondi e

ore aggiuntive per

portare a termine

le varie iniziative

Possibilità di

programmare la

partecipazione

alle iniziative del

territorio

annualmente

Eventuale

sovrapposizione

tra la

partecipazione

alle varie

iniziative e

attività didattica

Obiettivo 6 –

usare per le

comunicazioni

interne

all’istituto il

sito WEB e la

Diminuzione dell’

uso di documenti

cartacei

per le

comunicazioni

all’interno

Difficoltà di alcuni

docenti ad

adattarsi alle

nuove metodologie

di comunicazione

Completa

dematerializzazi

one della

comunicazione

all’interno dei

vari plessi

Difficotà a

raggiungere un

coinvolgimento

totale nell’utilizzo

del sito WEB

dell’istituto da

30

posta

elettronica

dell’Istituto

Comprensivo

parte di tutte le

figure che vi

operano

Obiettivo 7 –

Approntare

una

programmazi

one didattica

condivisa per

classi

parallele

Maggiore

uniformità nei

programmi e negli

argomenti seguiti

da classi parallele

sulle stesse

discipline

Eventuali

difficoltà ad

accordare

metodologie

differenti

Ricadute positive

sul successo

formative degli

studenti

Eventuale

difficoltà ad

adattarsi ai

cambiamenti per

affrontare

obiettivi comuni

Obiettivo 8 –

monitorare

tutte le

iniziative e i

progetti in

essere

nell’istituto

Avere una

panoramica

sempre aggiornata

di tutti i progetti

e iniziative in

essere all’intero

dell’ istituto

Difficoltà ad

organizzare

incontri con tutto

il personale

coinvolto

Programmazione

stabile di

iniziative e

progetti nei

successivi anni

scolastici

Possibile

difficoltà ad

avere personale di

ruolo per tutti gli

ordini di scuola,

disponibile a

seguire le azioni di

monitoraggio nel

corso degli anni

Obiettivo 9 –

partecipazion

e del

personale

docente a

corsi di

formazione

sull’utilizzo a

scuola degli

strumenti

tecnologi,

incontri con

esperti

presso il

nostro

istituto

Scambio di buone

pratiche,

condivisione di

metodologie e

strategie

didattiche comuni

Possibile scarsa

partecipazione

Completo utilizzo

degli strumenti

tecnologici in

supporto alle

metodologie

didattiche in uso

Possibilità di

distacco di una

parte dei docenti

che non si

riconosce in

questa azione

Obiettivo 10

predisposizio

ne di modelli

condivisi

declinabili nei

Maggiore celerità

negli interventi di

recupero e

potenziamento da

attuare

Possibile difficoltà

ad organizzare

incontri periodici

per approntare

modelli di

rilevazione

Completo utilizzo

di modelli comuni

e aumento del

succeesso

formative degli

alunni interessati

Possibile

difficoltà ad

aggiornare I

modelli di

rilevazione

stabiliti

31

vari ordini di

scuola al fine

di monitorare

celermente i

bisogni

educativi

degli studenti

condivisi

Obiettivo 11 -

predisposizio

ni di accordi

con le scuole

superiori e

università

per

monitorare

andamento ex

allievi

Monitorare il

riscontro tra

giudizi orientativi

forniti dall’istituto

e percorsi

scolastici

intrapresi dagli

studenti

Difficoltà a

reperire

informazioni da un

numero elevato di

scuole

Reperire dati e

statische utili

per pianificare

azioni di

miglioramento a

lungo termine

Possibile

difficoltà a

seguire l’intero

percoso di studi

(scuole superiori,

università) di

ciascun studente

diplomato

Obiettivo 12

predisposizio

ni di accordi

con il Comune

di Bagni di

Lucca, la Pro

Loco e

amministrazio

ni straniere

europee al

fine di

organizzare

gemellaggi e

scambi

culturali

Possibile

realizzazione di

viaggi e visite

d’istruzione

all’estero,

potenziamento

della conoscenza

delle lingue

straniere studiate

nell’istituto

Possibili difficoltà

nel reperire

docenti che

seguano tali

iniziative e

nell’organizzazione

degli incontri con

gli enti locali

Realizzazione

stabile di

gemellaggi con

paesi UE e non

Possibile

difficoltà a

mantenere

regolari rapporti

con I

rappresentanti

degli enti locali ed

esteri interessati

all’iniziativa

32

Tabella 5 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento

innovativo.Caratteri innovativi

Elenco degli obiettivi in ordine di fattibiltà e

caratteri innovativi di ciascuno

Connessione con il quadro di

riferimento di cui in Appendice

A e B

Obiettivo 1 – Garantire una didattica multimediale

- potenziamento delle

competenze matematico-

logiche e scientifiche (A)

- alfabetizzazione all'arte,

alle tecniche e ai media di

produzione e diffusione

delle immagini (A)

- sviluppo delle competenze

digitali degli studenti (A)

- Sfruttare le opportunita

offerte dalle ICT e dai

linguaggi digitali per

supportare nuovi modi di

insegnare, apprendere e

valutare (B)

- Promuovere

l'innovazione perche ’ sia

sostenibile e

trasferibile (B)

Obiettivo 2 – Garantire una continuità metodologico

didattica

- Trasformare il modello

trasmissivo della scuola

(B)

Obiettivo 3 – Promozione di metodologie didattiche

condivise

- potenziamento delle

metodologie laboratoriali

e delle attivita di

laboratorio (A)

- definizione di un sistema

di orientamento (A)

- Trasformare il modello

trasmissivo della scuola

(B)

33

Obiettivo 4 – Garantire una comunicazione interna

informatizzata

- Promuovere

l'innovazione

perche sia sostenibile e

trasferibile (B)

Obiettivo 5 – Garantire partecipazione regolare ad

eventi iniziative proposte dal territorio grazie alle

varie professionalità presenti nell’istituto

- potenziamento delle

competenze nella musica,

nell'arte, nel cinema (A)

- alfabetizzazione all'arte,

alle tecniche e ai media di

produzione e diffusione

delle immagini; (A)

- potenziamento delle

discipline motorie,

sviluppo di comportamenti

ispirati a uno stile di vita

sano; (A)

- sviluppo delle competenze

digitali degli studenti(A)

- valorizzazione della

scuola intesa come

comunita‘attiva, aperta al

territorio(A)

- alfabetizzazione e

perfezionamento

dell'italiano come lingua

seconda; (A)

- Investire sul "capitale

umano" ripensando i

rapporti (dentro/fuori,

insegnamento

frontale/apprendiment

o tra pan,

scuola/azienda, ...) (B)

Obiettivo 6 – Eliminare in consumo superfluo di

comunicazioni cartacee

- Promuovere

l'innovazione perche‘ sia

sostenibile e

trasferibile (B)

34

Obiettivo 7 – Raggiungere una programmazione

uniforme per materie e classi parallele

- potenziamento delle

competenze matematico-

logiche e scientifiche (A)

- sviluppo delle competenze

digitali degli studenti; (A)

- potenziamento delle

metodologie laboratoriali

e delle attivita di

laboratorio(A)

Obiettivo 8 – monitorare l’andamento delle iniziative

intraprese dall’istituto in modo organizzato e

puntuale

- Sfruttare le opportunita

offerte dalle ICT e dai

linguaggi digitali per

supportare nuovi modi di

insegnare, apprendere e

valutare (B)

Obiettivo 9 – raggiungere la padronanza nell’uso

degli strumenti informatici a disposizione dell’istituto

da parte dei docenti

- Promuovere

l'innovazione perche sia

sostenibile e

trasferibile (B)

- Sfruttare le opportunita

offerte dalle ICT e dai

linguaggi digitali per

supportare nuovi modi di

insegnare, apprendere e

valutare (B)

Obiettivo 10 – condivisione degli stessi strumenti per

la rilevazione dei bisogni di recupero e potenziamento

declinabili nei vari ordini di scuola presenti

nell’istituto

- Sfruttare le opportunita

offerte dalle ICT e dai

linguaggi digitali per

supportare nuovi modi di

insegnare, apprendere e

valutare (B)

- Riorganizzare il tempo

del fare scuola (B)

35

Obiettivo 11 - Conoscere l’esito scolastico degli ex

allievi lungo tutto il loro percorso di studi

- Riconnettere i saperi

della

scuola e i saperi della

societa’ della

conoscenza(B)

- Investire sul "capitale

umano" ripensando i

rapporti (dentro/fuori,

insegnamento

frontale/apprendiment

o tra pan,

scuola/azienda, ...) (B)

Obiettivo 12 – Potenziare la conoscenza delle lingue

straniere insegnate nell’istituto e della cultura dei

paesi esteri interessati in modo diretto

- valorizzazione della

scuola intesa come

comunita attiva, aperta al

territorio (A)

- Riconnettere i saperi

della scuola e i saperi

della societa della

conoscenza

(B)

4.3 SEZIONE 3: PIANIFICARE LE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO

Tabella 6 - Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola

Obiettivo 1- Dotare gli ambienti scolastici di strumenti tecnologici e non per

migliorare i metodi di apprendimento degli studenti

Figure

professionali

Tipologia di

attività

Ore

aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

Docenti

Personale ATA

Altre figure

Team animatore

digitale

Fondi PON e

FIS

36

Obiettivo 2 - Potenziare azioni di continuità tra i vari ordini di scuola, per

l'elaborazione di metodologie e strategie comuni

Figure

professionali

Tipologia di

attività

Ore

aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

Docenti

Riunioni tra i

rappresentanti dei

vari plessi,

predisposizione ed

elaborazione di

strategie comuni

6 FIS

Personale ATA

Altre figure

Obiettivo 3 - Attivare la partecipazione della scuola a reti e collaborazioni con

soggetti esterni

Figure

professionali

Tipologia di

attività

Ore

aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

Docenti

Partecipazione a

corsi di formazione

Fondi PON

FIS

Personale ATA

Altre figure

Esperti esterni,

formatori FIS

37

Obiettivo 4 - Migliorare la comunicazione interna attraverso l'utilizzo del sito

WEB dell'Istituto e della posta elettronica

Figure

professionali

Tipologia di

attività

Ore

aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

Docenti

Utilizzazione del

sito WEB

dell’istituto e la

posta elettronica

per comunicazioni

interne

Personale ATA

Utilizzazione del

sito WEB

dell’istituto e la

posta elettronica

per comunicazioni

interne

Altre figure

Obiettivo 5 -Valorizzare le risorse professionali del personale

Figure

professionali

Tipologia di

attività

Ore

aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

Docenti

Impiegare le

diverse

professionalità dei

docenti dell’I.C. per

partecipare ad

iniziative

organizzate sul

territorio e per

azioni di recupero e

potenziamento

60 Fondi PON e

FIS

Personale ATA

38

Altre figure

Obiettivo 6 - Potenziare i processi di dematerializzazione

Figure

professionali

Tipologia di

attività

Ore

aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

Docenti

Utilizzare il sito

WEB dell’istituto, il

registro elettronico

e i supporti

tecnologici a

disposizione dell’I.C.

Personale ATA

Altre figure

Obiettivo 7 - Elaborare una progettazione didattica condivisa

Figure

professionali

Tipologia di

attività

Ore

aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

Docenti

Organizzare riunioni

per classi parallele

per approntare una

programmazione

condivisa

4 FIS

Personale ATA

Altre figure

39

Obiettivo 8 - Elaborare strumenti di monitoraggio

Figure

professionali

Tipologia di

attività

Ore

aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

Docenti

Predisposizioni di

strumenti di

monitoraggio allo

scopo di controllare

tempestivamente

ogni iniziativa in

essere nell’I.C.

FIS

Personale ATA

Altre figure

Obiettivo 9 - Organizzare attività di aggiornamento per potenziare le competenze

informatiche del personale

Figure

professionali

Tipologia di

attività

Ore

aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

Docenti

Partecipazione a

corsi di formazione

organizzati dalla

scuola con esperti

informatici

Team animatore

digitale

6 FIS

Personale ATA

Altre figure

Obiettivo 10 - Estendere gli strumenti di rilevazione dei bisogni di recupero e

40

potenziamento a tutti i plessi dell'Istituto

Figure

professionali

Tipologia di

attività

Ore

aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

Docenti

Approntare

strumenti di

monitoraggio dei

bisogni educativi

che possano essere

declinati per ogni

ordine di scuola

presente nell’I.C.

6 FIS

Personale ATA

Altre figure

Obiettivo 11 - Elaborare piano di monitoraggio andamento scolastico ex allievi

Figure

professionali

Tipologia di

attività

Ore

aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

Docenti

Instaurare relazioni

continuative con

scuole superiori ed

università allo scopo

di monitorare

l’andamento degli ex

studenti dell’I.C.

Personale ATA

Altre figure

41

Obiettivo 12 - Gemellaggio con località europee per scambi culturali e linguistici,

in collaborazione con il Comune di Bagni di Lucca e la Pro Loco

Figure

professionali

Tipologia di

attività

Ore

aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

Docenti

Organizzare riunioni

tra rappresentanti

della scuola ed enti

locali per la

pianificazione di

viaggi d’istruzione e

gemellaggi con i

paesi UE.

Instaurare relazioni

con amministrazioni

e scuole estere per

la realizzazione dei

suddetti viaggi e

gemellaggi

FIS e

Contributi

enti locali ed

esteri

Personale ATA

Altre figure

TABELLA 7 - Monitoraggio delle azioni

Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio

del processo

Strumenti di

misurazione

Criticita

rilevate

Progressi

rilevati

Modifiche/

necessità

di

aggiustamenti

Obiettivo – 1

Giugno 2016

Realizzazione

aula

multimediale

finanziata dal

Progetto PON

Numero di

LIM per

plesso

scolastico

Ritardo

nell’installazio

ne delle LIM

in ogni classe.

Possibili

interruzioni

di rete WIFI

Integrazion

e di una

didattica

innovative

con quella

tradizionale

Dotare ogni

plesso di

strumenti

tecnologici

adatti

all’ordine di

scuola

42

Settembre

2016

Marzo 2017

Incontri con

esperti

multimedialità

e registro

elettronico

Numero di

docenti che

utilizzano tali

strumenti

Numero di

docenti che

utilizzano tali

strumenti

Obiettivo – 2

a.s.

2015/2016

Incontri di

continuità fra

i diversi ordini

di scuola per

condivisione

metodologie e

programmazio

ne di obiettivi

comuni

condivisione

moduli per

rilevazione

BES e per

elaborazione

dei PDP

Numero di

docenti che

applicano tali

metodologie

Numero di

modelli

standard di

programmazio

ne usati nei

vari plessi

Numero

incontri

effettuati

Difficoltà ad

approntare

modelli utile

per ogni

tipologia di

ordine di

scuola

Maggiore

conoscenza

degli

studenti in

entrata

Potenziame

nto della

continuità

metodologic

a fra ordini

di scuola

Necessità di

incrementare il

numero di

incontri per

aumentare il

numero dei

modelli

condivisi

Obiettivo – 3

a.s.2015/2016

a.s.2016/2017

Adesione

dell'Istituto

alla rete di

formazione

We Care

Adesione

dell'Istituto

Numero di

docenti che

partecipano ai

corsi e alle

iniziative

organizzate

Partecipazion

e di solo una

parte dei

docent ai

corsi di

formazione

Maggiore

padronanza

di

metodologie

didattiche

innovative

da parte dei

partecipanti

Necessità di

corsi mirati ai

bisogni dei vari

plessi

43

alla rete

“Scuole

Garfagnana”

Partecipazione

a corsi di

formazione

Obiettivo – 4

a.s.

2016/2017

ampliamento

utilizzo

cartella posta

elettronica

dell'Istituto

Numero di

docenti che

usa il sito

WEB

dell’istituto e

della posta

elettronica

Numero di

comunicazioni

effettuate

tramite sito

WEB e posta

elettronica

Parziale

adesione dei

docenti a tale

modalità,

difficoltà nel

raggiungere

tutto il

personale

tramite mail

Velocità

nella

comunicazio

ne interna

all’Istituto

Ampliare il

numero dei

dispositivi per

la

comunicazione

elettronica

all’interno

dell’istituto

Obiettivo – 5

a.s.

2015/2016

2016/2017

Numero di

iniziative e

manifestazioni

a cui l’istituto

partecipa in

seguito

all’utilizzazion

e delle varie

professionalit

à presenti

nell’istituto

Numero di

docenti

coinvolti in

tali Iniziative

Difficoltà a

conciliare la

regolare

attività

didattica dei

docenti

coinvolti con

la

partecipazion

e a tali

iniziative

Valorizzazio

ne delle

professional

ità

specifiche

dei docenti

Maggiore

celerità nella

pianificazione

delle azioni da

attuare legate

alle varie

professionalità

dei docenti

Obiettivo 6 -

- a.s.

2015/2016

- a.s.

2016/2017

inizio

dematerializza

zione

comunicazioni

interne

adozione del

registro

elettronico da

parte die

Numero dei

docenti che

usano i

supporti

tecnologici e

multimediali

per

comunicazioni,

verifiche e

valutazioni

Difficoltà

nell’eliminare

totalmente la

comunicazion

e cartacea

all’interno

dell’Istituto e

a

somministrar

e verifiche

completament

Maggiore

rapidità

nella

comunicazio

ne sia tra

docenti che

con gli

alunni e le

loro

famiglie,

maggiore

Ampliare

l’utilizzo delle

aule

multimediali

presenti

nell’Istituto

44

- gennaio

2017

docenti

apertura

registro

elettronico

per le famiglie

e multimediali trasparenza

sul lavoro

effettuato

a scuola

Obiettivo 7 –

a.s.

2016/2017

Numero dei

docenti che

applica una

progettazione

condivisa per

stesse

discipline

Numero di

verifiche

effettuate

per classi

parallele.

Numero di

progettazioni

effettuate

per classi

parallele

Difficoltà

nell’inserire

metodologie e

progettazioni

individuali in

un complesso

comune

Aumento

del

successo

formative

degli

studenti

Ampliare la

progettazione

condivisa a

tutte le

discipline

Obiettivo 8 –

a.s.

2016/2017

Numero di

incontri

effettuati per

verificare lo

stato dell’arte

dei vari

obiettivi in

atto

Numero di

strumenti di

monitoraggio

approntati

Difficoltà nel

creare

strumenti di

monitoraggio

comuni

Capacità di

comprender

e in breve

tempo i

bisogni

dell’istituto

Ampliare il

personale

dedicato alla

creazione di

strumenti di

monitoraggio

Obiettivo 9 –

settembre

2016

a.s.

2016/2017

Corso

formazione

PNSD

incontri con

esperti

multimedialità

e registro

elettronico

Numero di

docenti che

utilizzano gli

strumenti

tecnologi

dell’istituto

Numero di

docenti che

hanno

partecipato al

corso di

formazione

del MIUR,

PNSD

Difficoltà per

una parte dei

docenti ad

adottare una

didattica con

l’ausilio di

strumenti

tecnologici

Maggiore

coinvolgime

nto degli

studenti

nelle lezioni

e aumento

del loro

successo

formativo

Ampliare l’uso

dei supporti

tecnologigi per

azioni di

recupero e di

potenziamento

e per una

didattica

inclusiva

45

Obiettivo 10 -

a.s.

2015/2016

condivisione

moduli per

rilevazione

BES e per

elaborazione

dei PDP

Numero di

plessi

dell’istituto

che applicano

tale

modulistica

Difficoltà a

monitorare i

casi ritenuti

BES in tempo

celere

Maggiore

precisione

ed

uniformità

nell’elabora

zione dei

PDP

Eventuale

semplificazione

dei modelli in

uso

Obiettivo 11 -

a. s.

2017/2018

Numero di

contatti ed

accordi presi

con istituti

superiori ed

università per

monitorare

andamento

scolastico ex

allievi

Numero di ex

studenti di cui

si conosce

l’esito

scolastico

dopo il primo

ciclo

d’istruzione

Difficoltà ad

instaurare

contatti

regolari con

istituti

superiori ed

università

Maggior

controllo

sulla

coincidenza

tra il

giudizio

orientativo

espresso e

il percorso

scolastico

intrapreso

dagli ex

studenti

Difficoltà a

reperire dati

alungo termine

Obiettivo 12 -

a.s.

2017/2018

Numero di

viaggi e

gemellaggi

programmati e

pianificati

Numero di

contatti presi

con il Comune

di Bagni di

Lucca, la Pro

Loco e gli Enti

scolastici ed

amministrativi

dei paesi UE

Numero di

viaggi e

gemellaggi

programmati

ed effettuati

Difficoltà ad

instaurare

relazioni con

istituzioni

scolastiche e

enti

amministrativ

i territoriali

stranieri

Potenziame

nto delle

lingue

studiate

nell’Istituto

Possibili

difficoltà a

mantenere in

atto relazioni

con istituzioni

scolastiche e

enti

amministrativi

territoriali

stranieri

46

4.4 SEZIONE 4: VALUTARE, CONDIVIDERE E DIFFONDERE I RISULTATI DEL PIANO DI

MIGLIORAMENTO

Tabella 8 - La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI

Priorità 1

Migliorare la preparazione curricolare in Italiano e matematica nelle classi

della scuola primaria .

Esiti degli

studenti

(della sez. 5

del RAV)

Traguardo

(della sez.

5 del RAV)

Data

rilev

a

-

zione

Indicato

ri

scelti

Risultati

attesi

Risultati

riscontra

ti

Differenz

a

Considerazio

ni critiche e

proposte di

integrazione

e/o modifica

Risultati nelle

prove

standardizza

te nazionali

Aumentare

di almeno

2 punti il

punteggio

medio dei

risultati

ottenuti in

italiano e

matematic

a dagli

studenti

della

scuola

primaria

Risultati

prove

Invalsi

Aumentar

e di

almeno 2

punti il

punteggio

medio dei

risultati

ottenuti in

italiano e

matematic

a dagli

studenti

della

Scuola

primaria

Necessità di

incrementare

gli interventi

di recupero e

potenziament

o per le

discipline

Italiano e

Matematica

Priorità 2

Potenziare la preparazione degli studenti

Esiti degli

studenti

(della sez. 5

del RAV)

Traguardo

(della sez.

5 del RAV)

Data

rileva

-zione

Indicatori

scelti

Risultati

attesi

Risultati

riscontrati

Differenza

Considerazioni

critiche e

proposte di

integrazione

e/o modifica

Risultati

nelle prove

standardizza

Incrementar

e di almeno

3

Risultati

prove

invalsi

Incremen

tare di

almeno 3

Necessità di

incrementare

gli interventi di

47

te nazionali

punti

percentuali

il numero

degli

studenti che

si collocano

nei livelli

superiori al

sufficiente

(Livello 1) )

nella Scuola

Secondaria

di I grado

punti

percentua

li il

numero

degli

studenti

che si

collocano

nei livelli

superiori

al

sufficient

e (Livello

1) nella

Scuola

Secondari

a di I

grado

recupero e

potenziamento

per le

discipline

Italiano e

Matematica

Tabella 9 - Condivisione interna dell'andamento del Piano di Miglioramento

Strategie di condivisione del PdM all'interno

della scuola

Momenti di

condivisione

interna

Persone coinvolte Strumenti

Considerazioni

nate dalla

condivisione

Collegio dei docenti

Dirigente scolastico

Tutti I docenti dell’I.C.

Riunioni periodiche per

reperire informazioni

utili all’aggiornamento

del piano

Rendicontazione

delle azioni in atto,

scambio e

confronto su

iniziative da

intraprendere per

migliorare

Consigli di classe e di

interclasse,

rappresentanti dei

genitori

Dirigente scolastico

Docenti delle classi

interessate

Riunioni periodiche per

reperire informazioni

utili all’aggiornamento

del piano

Rendicontazione

delle azioni in atto,

scambio e

confronto su

iniziative da

intraprendere per

migliorare

Consiglio d’Istituto

Dirigente scolastico,

Presidente del consiglio

Riunioni periodiche per

reperire informazioni

Rendicontazione

delle azioni in atto,

48

d’Istituto,

rappresentanti dei

genitori e dei docenti

eletti

utili all’aggiornamento

del piano

scambio e

confronto su

iniziative da

intraprendere per

migliorare

Pubblicazione sul sito

WEB dell’istituto

Esperti informatici e

personale ATA

Aggiornamento

periodico del P.d.M. on

line

Miglioramento della

grafica nella

pubblicazione on

line del P.d.M.

Tabelle 10 e 11 - Le azioni di diffusione dei risultati interne

ed esterne alla scuola

Strategie di diffusione dei risultati del PdM all'interno

della scuola

Metodi/Strumenti Destinatari Tempi

Sito WEB dell’istituto Docenti, personale ATA,

studenti, famiglie

Giugno 2017

Azioni di diffusione dei risultati del PdM all’esterno

della scuola

Metodi/Strumenti Destinatari Tempi

Sito WEB dell’istituto Comune di Bagni di Lucca, Pro

Loco, abitanti del comune,

associazioni culturali

Giugno 2017

49

5. LE RISORSE UMANE E LE RESPONSABILITÀ

5.1 IL PERSONALE

Dirigente : Dott. Cesare Lazzari

Il Dirigente scolastico è il rappresentante legale dell’Istituto, di cui assicura il

funzionamento secondo criteri di efficienza organizzativa ed efficacia formativa,

promuovendo l’esercizio dei diritti di ogni componente della comunità scolastica.

Gestisce, coordina e valorizza le risorse umane; è responsabile delle risorse

finanziarie e della sicurezza dei luoghi di lavoro.

Lo staff di direzione: formato dal Dirigente scolastico, dai Collaboratori del

Dirigente scolastico e dai Docenti titolari delle funzioni strumentali. L’équipe affianca

il Dirigente scolastico per collaborare con lui in merito ad aspetti organizzativi e

gestionali dei vari settori della vita dell’Istituto.

Personale ATA

n.1 DSGA (Direttore

dei Servizi Generali

e Amministrativi)

→ Coordina l’amministrazione dell’Istituto, il lavoro degli assistenti

amministrativi e dei collaboratori scolastici.

n. 3 Assistenti

Amministrativi + 1

docente fuori ruolo

→ Operanti nel settore amministrativo/contabile, nel settore del

personale e della didattica.

n. 11 Collaboratori

scolastici (anziché

12: 1 unità

decurtata per la

presenza del servizio

di pulizia e

sorveglianza)

→ Hanno in carico la manutenzione dei locali scolastici e la vigilanza

degli alunni negli spazi esterni alle aule e nei momenti di assenza dei

docenti.

50

Personale Docente

Scuola dell'Infanzia : 8 posti comuni+ 1 docente per l’IRC + 12h di sostegno

PLESSO SEZIONI INSEGNANTI

Scuola

infanzia

Fornoli

Due sezioni miste Sezione B: Carradini Federica, Peccioli Elisa

Sezione A: Mei Emanuela, Serra Sara

Religione: Anna Rita Chiappa

Sostegno (12h): Borrello Giuseppa

Scuola

Infanzia

Fabbriche

Monosezione Forte Anna e Alessandrello Salvatrice

Religione: Anna Rita Chiappa

Scuola

Infanzia

San Cassiano

Monosezione Evangelisti Ornella e Pecoraro Ada

Religione: Anna Rita Chiappa

Scuola Primaria : 19 posti comuni + 11 ore di Inglese + 2 docenti per l’IRC + 7

cattedre di sostegno + 3 docenti di potenziamento.

INSEGNANTE ORE -

CLASSE/I

PLESSO/I DISCIPLINE

Ciaramitaro

M.Bianca

22h classe

I

Fornoli Matem./

Scienze/Geografia/Motoria/Tecnologia

Chicca Anita 22h classe

I

Fornoli Italiano/ Storia/Inglese/Immagine/Musica

22h classe

I

Fornoli Sostegno

11h classe

I

Fornoli Sostegno

Antonini

Dalida

22h classe

II

Fornoli Italiano/ Storia/Inglese/Immagine/Motoria

Bertini

Michela

22h classe

II

Fornoli Matem./

Scienze/Geografia/Musica/Tecnologia

22h classe

II

Fornoli Sostegno

Zecchini

Lorena

20h classe

III

2h classe

II

Fornoli Italiano/ Storia /Immagine/Musica

Fabbri Elisa 21h classe

III

1h classe

V

Fornoli

Fornoli

Matem./

Scienze/Geografia/Motoria/Tecnologia

Laboratorio creativo

Bianchi Aida 22h classe

IV

Fornoli Matem./

Scienze/Geografia/Musica/Tecnologia

51

Coppi Daniela 22h classe

IV

Fornoli Italiano/ Storia/Inglese/Immagine/Motoria

22h classe

IV

Fornoli Sostegno

Giannotti

Simona

19h classe

V

3h classe

III

Fornoli

Fornoli

Matem./ Scienze/Inglese/Musica/Tecnologia

Inglese

Pedrini Imeria 22h classe

V

Fornoli Italiano/

Storia/Geografia/Immagine/Motoria

22h classe

V(divise

tra due

alunni)

Fornoli Sostegno

Bosco Anna

Maria

11h divise

per tutte

le classi

Fornoli Potenziamento

Andreucci

Claudia

12h classe

I

10h classe

III

Bagni di

Lucca

Bagni di

Lucca

Matem./

Scienze/Inglese/Motoria/Tecnologia

Matematica/ Scienze/ Tecnologia

Marchi

Loretta

13h classe

I

9h classe

II

Bagni di

Lucca

Bagni di

Lucca

Italiano/ Storia/Geografia/Immagine

Matematica/ Scienze

Maugeri

M.Carmela

11h classe

II

1h classe

I

1h classe

III

1h classe

IV

1h classe

V

7h

Pluriclasse

Bagni di

Lucca

Bagni di

Lucca

Bagni di

Lucca

Bagni di

Lucca

Bagni di

Lucca

Scesta

Italiano- Inglese- Immagine- Musica

Musica

Musica

Musica

Musica

Musica/ Storia/Geografia

Agostini Paola 19h classe

III

3h classe

Bagni di

Lucca

Bagni di

Italiano/

Inglese/Storia/Geografia/Immagine/Motoria

Inglese

52

IV Lucca

Giovannetti

M.Antonietta

10h classe

IV

12h classe

V

Bagni di

Lucca

Bagni di

Lucca

Italiano/ Storia/ Immagine

Italiano/ Storia/Geografia/Immagine/

Bernardi

Monica

12h classe

IV

10h classe

V

Bagni di

Lucca

Bagni di

Lucca

Geografia/Scienze/ Motoria/ Matematica

Matematica/ Scienze/ Motoria

11h classe

III

11h classe

IV

Bagni di

Lucca

Bagni di

Lucca

Sostegno

Sostegno

Dinelli

Loredana

16h

6h classe

II

Bagni di

Lucca

Bagni di

Lucca

Potenziamento

Storia/ Geografia/ Motoria

Vaccarella

Giuseppina

22h

pluriclasse

I-III-IV-

V

Scesta Italiano/Immagine/ Scienze

11h classe

III

Scesta Sostegno

Luongo Felicia 11h

Pluriclasse

I-II

11h

Pluriclasse

III-IV-V

San

Cassiano

San

Cassiano

Matematica/ Scienze

Matematica/ Scienze

Fiori

Francesca

11h

Pluriclasse

I-II

11h Pluricl.

III-IV-V

San

Cassiano

San

Cassiano

Italiano/ Storia/Immagine/Musica

Italiano/Immagine/Musica

22h San

Cassiano

Sostegno

Dalla Luche

Monica

11h

pluriclasse

I-III-IV-

V

11h due

pluriclassi

I-II

Scesta

San

Cassiano

San

Cassiano

Matematica/ Motoria

Geografia/Motoria

Storia/ Geografia/ Motoria

53

III-IV-V

Lucchesi Paola 2h x

4classi(I-

III-IV-

V)=8h

10h

4h

Fornoli

Bagni di

Lucca

San

Cassiano

IRC

IRC

IRC

Pierucci Katia 2h classe

II

2h

pluriclasse

I-III-IV-

V

Fornoli

Scesta

IRC

IRC

11h Scesta-

San

Cassiano-

Bagni di

Lucca

Inglese

Scuola secondaria di 1° grado:

CLASSE CONCORSO INSEGNANTI N. CATTEDRE / ORE

A22

Italiano, storia e

geografia

Bilia Marika

Ghilardi Irene

Vellutini Mita

3 Cattedre + 6 h

A28

Matematica e scienze

Giovannetti Anna

Pucci Lorena

2 Cattedre

A25

Inglese

Checcacci Olivia 1 Cattedra

A25

Francese

Blanc Tracy 12 h (completa con 2h a Gallicano

e 4 h a Barga)

A49

Educazione fisica

Diversi Catia 12 h (completa con 2h a Gallicano

e 4 h a Barga)

A30

Musica

Russo Teresa 12 h

A60

Tecnologia

Paganelli Alessandro 12h

A01

Arte e immagine

Santini Sandro 12 h + 6h di potenziamento

IRC Citti Emanuela 6h (completa con 5h a Borgo a

Mozzano e 7h a Coreglia)

Sostegno Rossi Francesca 1 Cattedra

54

Numero di alunni per Plesso

SCUOLA N. ALUNNI

Scuola dell’Infanzia di Fornoli 53

Scuola dell’Infanzia di Fabbriche di Casabasciana

20

Scuola dell’Infanzia di San Cassiano 8

Scuola Primaria di Bagni di Lucca 75

Scuola Primaria di Fornoli 93

Scuola Primaria di Scesta 14

Scuola Primaria di San Cassiano 18

Scuola Secondaria di I grado 139

Totale Istituto comprensivo 420

Alunni stranieri a.s. 2018/2019 69

5.2 FABBISOGNO DI ORGANICO DI POSTI DI POTENZIAMENTO

Alla Scuola Primaria sono state assegnate tre cattedre di posti comuni, mentre

delle 18 ore di potenziamento sulla classe di concorso A028 assegnate alla Scuola

Secondaria ne sono rimaste soltanto sei.

Tale assegnazione, oltre a non risultare in linea con le priorità che la scuola si è

posta per il triennio (in particolare per quanto riguarda l'organico potenziato della

Scuola Secondaria, che necessita di docenti di area matematica o linguistica),

penalizza fortemente la Scuola Secondaria che, di fatto, si è vista sottrarre una

cattedra di potenziamento; cattedra che si auspica possa essere nuovamente

assegnata nel corso del prossimo anno scolastico.

IL FABBISOGNO RICHIESTO È PERTANTO DI 3 POSTI COMUNI PER

LA SCUOLA PRIMARIA E 1 CATTEDRA PER LA SCUOLA SECONDARIA DI 1°

GRADO PER LA CLASSE DI CONCORSO A22 O A28.

55

5.3 FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI

Per far fronte agli obbiettivi previsti appare opportuno incrementare le attuali

risorse di carattere multimediale. In particolare, l'utilizzo del registro elettronico ed

una didattica più coinvolgente necessitano, oltre che di una formazione orientata ad

hoc, anche di ambienti di apprendimento adeguati.

L’aula di informatica della scuola secondaria di I grado è stata completamente

rinnovata lo scorso anno scolastico, ma in molti plessi continuano a scarseggiare le

risorse informatiche (LIM, computer per alunni e insegnanti, stampanti). È pertanto

necessario procedere ad una riallocazione degli strumenti disponibili (come ad es.

tablet o pc portatili attualmente non utilizzati), in modo da poterli sfruttare per una

didattica volta all’inclusività. L’Istituto dovrà inoltre provvedere affinché, in ogni

plesso, l’aula dedicata al lavoro uno a uno per gli alunni con BES sia dotata di

attrezzature, strumenti e materiale didattico specifico e aggiornato.

L'Istituto ha partecipato al Programma Operativo Nazionale "Per la scuola,

competenze e ambienti per l’apprendimento" (Fondi Strutturali Europei 2014-2020),

presentando il “Progetto didattica alternativa multimediale” ed ha ottenuto un

finanziamento con il quale è stata realizzata un’aula adibita alla didattica multimediale.

Devono essere organizzati corsi di aggiornamento per il personale docente, in modo da

favorirne l’utilizzo.

5.4 SCELTE DI GESTIONE E DI ORGANIZZAZIONE

L’Istituzione scolastica, articolata nella componente docente e dei servizi

generali e amministrativi, è caratterizzata da una gestione unitaria, garantita dal

Dirigente Scolastico. Tutte le sue azioni, sia di tipo didattico-educativo, che

amministrativo, concorrono alla realizzazione dell’offerta formativa.

L’Istituto pone gli allievi al centro della propria attenzione educativa,

affinando i percorsi didattici e implementando l’efficacia delle proprie modalità di

organizzazione e mira a soddisfare le esigenze delle famiglie e dell’utenza, anche

attraverso:

- la valorizzazione delle risorse umane, professionali e strumentali disponibili;

- la valorizzazione delle potenzialità positive espresse dal territorio;

56

- la collaborazione con il territorio: con l’utenza, l’Amministrazione Comunale, le

Associazioni, gli Enti;

- la sottoscrizione di accordi di rete con altre scuole ed istituti italiani e/o

stranieri per promuovere forme di cooperazione, informazione e formazione.

Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste

dal PTOF, vengono assegnati i seguenti incarichi:

INCARICO FUNZIONI

COLLABORATORI DEL

DIRIGENTE

SCOLASTICO

- Azione di supporto nella gestione complessiva dell’Istituto comprensivo.

- Controllo del regolare funzionamento delle attività didattiche.

- Valutazione delle necessità strutturali e didattiche, di comune accordo

con il Dirigente scolastico.

- Coordinamento fra Dirigente e docenti, nonché fra scuola ed enti locali.

- Presidenza di riunioni interne e partecipazione a incontri con organismi

esterni con delega del Dirigente scolastico.

- Formulazione dell’ordine del giorno del Collegio dei docenti,

verbalizzazione delle sedute dello stesso Collegio e verifica delle

presenza in cooperazione con il Dirigente scolastico.

- Determinazione del quadro orario di insegnamento annuale.

- Assistenza al direttore dei servizi generali e amministrativi, per quanto

di sua competenza, nelle scelte di carattere operativo riguardanti la

conduzione economico-finanziaria dell’Istituto.

- Assistenza nella predisposizione di circolari e ordini di servizio.

- Redazione di atti, firma di documenti e cura dei rapporti con l’esterno.

FUNZIONI

STRUMENTALI

- Pianificazione di corsi di formazione per gli insegnanti.

- Miglioramento generale della qualità del servizio scolastico.

- Coordinamento e realizzazione di piani e progetti a dimensione

territoriale insieme ad enti esterni.

- Programmi specifici di orientamento, accoglienza, integrazione di alunni

diversamente abili, integrazione di studenti stranieri, continuità

educativa fra i differenti ordini di scuola.

COORDINATORI DI - Disposizioni per la sostituzione degli insegnanti assenti.

57

PLESSO - Esame in prima istanza delle richieste di permesso e/o ferie dei

docenti.

- Collaborazione ad attività di continuità e orientamento.

- Fornitura ai docenti di documentazione e materiali inerenti la gestione

interna del Plesso.

- Relazioni con il personale scolastico, con gli alunni e le loro famiglie e

comunicazione al Dirigente delle problematiche emerse.

- Gestione dei permessi d’entrata, di quelli d’uscita e verifica delle

giustificazioni degli studenti.

- Controllo delle condizioni di pulizia del plesso e segnalazioni di eventuali

anomalie al Dirigente scolastico.

- Raccolta delle esigenze relative a materiali, sussidi, attrezzature

necessarie al plesso.

COORDINATORI DI

CLASSE

- Valutazione e coordinamento delle attività proposte dal Consiglio di

classe.

- Stesura dei documenti del Consiglio di Classe: Progettazione

curricolare, Relazione finale, PDP per alunni con BES.

- Cura e promozione dei rapporti scuola-famiglia.

- Coordinamento e gestione di attività di continuità, orientamento,

recupero, integrazione educativa.

- Controllo dell’andamento generale della classe e segnalazione di

assenze, ritardi ingiustificati degli alunni o comportamenti non conformi

al Regolamento d’Istituto.

REFERENTI DI

PROGETTI/ATTIVITÀ

- Identificazione di necessità emergenti nell’ambito dell’Istituto o del

territorio nel quale esso opera e suggerimenti circa il loro adempimento.

- Sviluppo di idee e proposte aventi come obiettivo il miglioramento della

qualità del servizio scolastico ed educativo.

- Pianificazione di interventi innovativi all’interno dell’Istituto.

- Gestione e cura di ambienti e attività laboratoriali.

- Coordinamento progetti e attività di ampliamento dell’offerta

formativa.

58

5.5 ORGANI COLLEGIALI

ORGANO

COLLEGIALE

FUNZIONI

Collegio dei

Docenti

È composto dal Dirigente scolastico e da tutti gli insegnanti dei tre

ordini che operano nell’Istituto.

→ Cura la programmazione didattico-educativa;

→ Definisce e approva il POF e il Piano annuale delle attività;

→ Nomina commissioni di lavoro e individua i docenti con Funzioni

strumentali.

Consiglio

d’Istituto

È composto dal Dirigente scolastico, dai rappresentanti dei docenti, del

personale ATA, dai rappresentanti dei genitori.

È presieduto da un genitore eletto dai consiglieri. Dura in carica tre

anni.

→ Segue la programmazione e l’organizzazione delle attività della scuola

per le materie previste dalla legge;

→ Delibera su questioni amministrative, finanziarie e organizzative:

bilancio preventivo e consuntivo e calendario scolastico.

Consigli di

classe –

Interclasse –

Intersezione

È composto dal Dirigente scolastico o dall’insegnante da lui delegato, da

tutti gli insegnanti della classe per la Scuola Secondaria di I grado, dal

Plesso per la Scuola Primaria e dell’Infanzia e dai rappresentanti dei

genitori.

→ Applica le linee d’intervento adottate dal Collegio dei Docenti;

→ Avanza proposte di tipo disciplinare;

→ Verifica periodicamente l’efficacia dei risultati.

59

5.6 FUNZIONI STRUMENTALI 2018/2019

Settore di

intervento

Compiti specifici della Funzione strumentale

AREA 1 –

Supporto alunni

Disagio/Intercult

ura/Alunni H

Ins. Antonini

Dalida, Bianchi

Aida

→ Coordinamento delle attività;

→ Strutturazione del Protocollo interno di accoglienza e del Protocollo

d’ingresso;

→ Predisposizione di prove d’ingresso per l’inserimento in sezione/classe

degli alunni non italofoni;

→ Cura della documentazione e della modulistica per le famiglie non

italofone;

→ Raccolta e documentazione sul tema del dialogo fra culture;

→ Monitoraggio dei livelli di partenza e finali degli alunni in ordine alla

padronanza dell’italiano parlato e scritto

→ Analisi periodica dei livelli di integrazione dei diversabili e degli alunni

con disagio;

→ Predisposizione dei dati preliminari alla definizione dell’organico di

sostegno;

→ Organizzazione e coordinamento del GLH di Istituto;

→ Coordinamento delle attività di sostegno per gli alunni diversamente

abili;

→ Coordinamento Gruppo di Lavoro per l’Inclusione;

→ Coordinamento dei docenti di sostegno.

AREA 2 – Area

supporto docenti

Formazione/

Rapporti con il

territorio/

Continuità/

Teatro

Ins. Pedrini

Imeria, Zecchini

Lorena

→ Coordinamento delle attività e iniziative, in collaborazione con il

Comune di Bagni di Lucca e le associazioni teatrali del Territorio;

→ Supporto ideativo per il Comitato tecnico-artistico della Rassegna

Teatro della Scuola di Bagni di Lucca;

→ Coordinamento dei Progetti sul teatro

→ Coordinamento delle attività e iniziative di formazione per i docenti in

collaborazione con la rete WeCare

→ Supporto corsi aggiornamento

→ Coordinamento delle attività e iniziative, in collaborazione con il

Comune di Bagni di Lucca e le associazioni culturali del Territorio;

→ Coordinamento delle attività e iniziative riguardanti la continuità fra i

vari ordini di scuola dell'istituto

→ Supporto formazione classi prime

AREA 3 – Area

POF/PTOF/RAV

Ins. Citti

Emanuela,

Vellutini Mita

→ Coordinare la stesura del PTOF, RAV, in accordo con quanto stabilito

dal Collegio Docenti sulle linee indicate dal Dirigente Scolastico

→ Curare la presentazione del PTOF e coordinare la commissione di

lavoro

→ Occuparsi dell’inserimento del documento sul sito dell’Istituto

→ Presiedere le riunioni di lavoro e coordinarne le attività

→ Monitorare l’andamento delle attività realizzate e provvedere alla

stesura del RAV finale, per verificare la realizzazione degli obiettivi

previsti

60

5.7 ORGANIGRAMMA A.S. 2018/2019

OORRGGAANNIIGGRRAAMMMMAA AA.. SS.. 22001188//22001199

Staff di Direzione Segreteria

CCOOLLLLEEGGIIOO DDEEII DDOOCCEENNTTII

Docenti Collaboratrici con l’incarico di supplire il D.S.

Bosco Anna Maria

F.S.: Bianchi Aida-Antonini Dalida-Zecchini Lorena Pedrini Imeria-Vellutini Mita-Giovannetti Anna

Dirigente Scolastico

Cesare Lazzari

Direttore dei S.G.A.

Mucci Marinella

Assistenti Amministrativi:

Nadia Lanfranchi

Gabriele Moschini

Francesca Cei

Patrizia Biagioni

Funzioni Strumentali Area Supporto alunni - disagio - intercultura/H Bianchi Aida , Antonini Dalida

Area Supporto docenti - formazione - rapporti col territorio - continuità - teatro Zecchini Lorena, Pedrini Imeria

Area POF/PTOF/RAV Vellutini Mita – Giovannetti Anna

Comitato di Valutazione

Bosco Anna Maria - Primaria

Peccioli Elisa - Infanzia

Da Cons. di Istituto

Citti Emanuela

Fontanelli Massimo – Rapp.USR.

Consiglio D’Istituto Presidente:

Matteoli Simona – genitore

Vice Presidente:

Unti Paola - genitore

Segretario: Vellutini Mita- insegnante

Componenti:

Lazzari Cesare D.S.

Maugeri Maria Carmela

Evangelisti O.-Serra Sara- Mei Emanuela.

Vellutini Mita-Citti Emanuela

Gavazzi Francesca- Giannotti Jsmaela-

Matteoli Simona- Vanni Sonia-

Unti Paola - Lucchesi Laura

Venturi Adriana

Giunta Esecutiva:

Presidente:

Lazzari Cesare

Segretario:

Mucci Marinella

Componenti:

Serra Sara (Docente)

Gavazzi Francesca- Giannotti Jsmaela

(genitori)

Venturi Adriana (ATA)

Coordinatori di Plesso Pucci Lorena: Secondaria di I grado

Fabbri Elisa: Primaria Fornoli

Marchi Loretta: Primaria Villa

Luongo Felicia: Primaria S. Cassiano

Vaccarella Giuseppina: Prim. Scesta

Carradini Federica: Infanzia Fornoli

Evangelisti Ornella: Inf. S. Cassiano

Forte Anna: Infanzia Fabbriche

Infanzia

Citti Doriana per Alessandrello S. e Pes M.S.

Animatore digitale: Russo Teresa

61

6. PIANO DI ATTUAZIONE PNSD

6.1 AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

Il Piano Nazionale Scuola Digitale, volto a rendere la tecnologia digitale uno

strumento didattico di costruzione delle competenze, prevede i seguenti obiettivi:

- miglioramento dotazioni hardware

- sviluppo delle competenze digitali degli studenti

- formazione dei docenti per l’innovazione didattica e sviluppo della cultura

digitale.

Il nostro Istituto promuove corsi di formazione per insegnanti relativi

all’utilizzo del registro elettronico ed ha individuato come “animatore digitale”

l’insegnante Antonini Dalida, incaricata di gestire e coordinare le diverse attività

relative allo sviluppo della cultura digitale.

In relazione al PON – Programma Operativo Nazionale "Per la scuola,

competenze e ambienti per l’apprendimento" (Fondi Strutturali Europei 2014-2020),

l‘Istituto ha presentanto il "Progetto didatica alternativa multimediale" ed ha

ottenuto il finanziamento relativo.

Il progetto nasce dall’esigenza di creare uno “spazio per l’apprendimento” che

coniughi la più alta innovazione tecnologica per la didattica con la metodologia

collaborativa e laboratoriale, dove venga messo in risalto il lavoro del singolo e la

collaborazione con gli altri allievi ed il docente, per acquisire conoscenze e

competenze in modo semplice. Il progetto è una opportunità che viene data al nostro

Istituto per migliorare le metodologie didattiche collaborative e laboratoriali ed

offrire ai nostri allievi uno spazio tecnologico che permetta di sviluppare le loro

conoscenze, con la dovuta autonomia nella scoperta delle fonti e nella rielaborazione

delle proprie conoscenze. Da non sottovalutare l'importanza di poter utilizzare

l'ambiente multimediale quale laboratorio linguistico, allo scopo di potenziare i

processi di apprendimento per la lingua 1 e 2, anche per gli alunni stranieri.

La nuova aula-laboratorio è dotata di banchi modulari e componibili per il lavoro

a gruppi e fortemente high-tech grazie alla presenza di un Touch Panel e di un

videoproiettore interattivo, entrambi collegati in rete e collegabili con ogni tipo di

62

device in uso da studenti e professori (tablet, PC/portatili). Il touchscreen andrà a

sostituire la tradizionale lavagna e “collegherà” il docente con alunni e proiezioni.

La stessa aula può garantire inoltre un valido e moderno supporto alla

formazione interna dei docenti.

Le postazione multimediali di supporto all'utenza in prossimità della segreteria

offrono un importante contributo nella fase dell’iscrizione (on line), sono utili per la

visualizzazione del registro elettronico adottato dall'istituto nonché per la

visualizzazione ed eventuale stampa delle pagelle.

6.2 PIANO DI ATTUAZIONE PNSD 2016/19

AMBITO A.S 2016-2017 A.S 2017-2018 A.S 2018-2019

FORMAZI

ONE

INTERNA

Pubblicizzazione e

socializzazione

delle finalità del

PNSD con il corpo

docente.

Somministrazione

di un questionario

ai docenti per la

rilevazione dei

bisogni formativi.

Creazione di uno

spazio sul sito

scolastico dedicato

al PNSD ed alle

relative attività

realizzate nella

scuola.

Partecipazione alla

formazione

specifica per

Animatore

Digitale.

Partecipazione alla

rete territoriale e

Nazionale

Animatori Digitali.

Primo utilizzo del

registro

Partecipazione

alla rete

territoriale e

Nazionale

Animatori

Digitali.

Somministrazion

e di un

questionario ai

docenti per la

rilevazione dei

bisogni

formativi.

Utilizzo del

registro

elettronico.

Formazione

sulle tematiche

della

cittadinanza

digitale.

Segnalazione

di eventi /

opportunità

formative in

ambito

digitale.

La sicurezza e

Partecipazione

alla rete

territoriale e

Nazionale

Animatori

Digitali.

Monitoraggio

attività e

rilevazione del

livello di

competenze

digitali

acquisite.

Progettazione di

percorsi

didattici

integrati basati

sulla didattica

per competenze

Utilizzo del

cloud d’Istituto

per favorire la

condivisione e la

comunicazione

tra i membri

della comunità

scolastica -

relativa

63

elettronico.

Azione di

segnalazione di

eventi /

opportunità

formative in

ambito digitale.

Partecipazione a

bandi nazionali,

europei ed

internazionali.

la privacy in

rete.

Partecipazione a

bandi nazionali,

europei ed

internazionali.

formazione ed

implementazione

Sperimentazion

e e diffusione di

metodologie e

processi di

didattica attiva

e collaborativa.

COINVOLG

IMENTO

DELLA

COMUNI

SCOLASTI

CA

Creazione di

uno spazio sul

sito scolastico

dedicato al

PNSD ed alle

relative attività

realizzate nella

scuola.

Aggiornamento

costante del

sito scolastico e

dell’area

dedicata al

PNSD.

Eventi aperti al

territorio, con

particolare

riferimento ai

genitori e agli

alunni sui temi

del PNSD (

cittadinanza

digitale,

sicurezza, uso

dei social

network,

educazione ai

media,

cyberbullismo ).

Partecipazione

a Generazioni

Connesse sui

temi della

cittadinanza

Digitale.

Partecipazione

a bandi

nazionali,

europei ed

internazionali

anche

attraverso

Aggiornamento

costante del

sito scolastico e

dell’area

dedicata al

PNSD.

Eventi aperti al

territorio, sui

temi del PNSD (

cittadinanza

digitale,

sicurezza, uso

dei social

network,

educazione ai

media,

cyberbullismo ).

Partecipazione

a Generazioni

Connesse sui

temi della

cittadinanza

Digitale.

Partecipazione

a bandi

nazionali,

europei ed

internazionali

anche

attraverso

accordi di rete

con altre

istituzioni

scolastiche /

64

accordi di rete

con altre

istituzioni

scolastiche /

Enti /

Associazioni /

Università.

Enti /

Associazioni /

Università.

CREAZIO

NE DI

SOLUZIO

NI

INNOVA

TIVE

Integrazione,

ampliamento e

utilizzo della

rete wi-fi di

Istituto con

l’eventuale

attuazione del

progetto PON.

Attività

didattica e

progettuale

con

sperimentazio

ne di nuove

metodologie.

Educazione ai

media e ai

social network;

utilizzo dei

social nella

didattica

tramite

adesione a

progetti

specifici e

peer-

education.

Ricerca,

selezione,

organizzazione

di

informazioni.

La

cittadinanza

digitale.

Stimolar

e e diffondere

la didattica

project-based.

Sviluppo

e diffusione di

soluzioni per

rendere un

ambiente di

apprendimento

maggiormente

stimolante con

l’utilizzo di

metodologie

digitali.

Potenzia

mento di

Google apps

for Education o

Microsoft for

Education.

Cittadina

nza digitale.

Costruir

e curricola

verticali per le

competenze

digitali,

soprattutto

trasversali o

calati nelle

discipline.

Stimolare e

diffondere la

didattica

project-based.

Partecipazione

ad eventi /

workshop /

concorsi sul

territorio.

Risorse

educative

aperte (OER) e

costruzione di

contenuti

digitali.

Collaborazione

e

comunicazione

in rete: dalle

piattaforme

digitali

scolastiche alle

comunità

virtuali di

pratica e di

ricerca.

65

7. PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ FORMATIVE

7.1 PIANO FORMAZIONE INSEGNANTI

La scuola partecipa alla rete di formazione We-Care, rete formata da Istituti

della Garfagnana e della Val di Nievole, che propone attività di formazione relative ai

seguenti ambiti:

1. Formazione sulle nuove Indicazioni nazionali per il curricolo: riflessioni

generali e specifiche sulle discipline (italiano, matematica, scienze…) e il curricolo.

Proposte per percorsi di ricerca azione in gruppi di docenti. Riflessioni particolari sul

tema della valutazione e la certificazione delle competenze.

2. Formazione per docenti della scuola dell'infanzia e educatrici dei

nidi attraverso la riflessione su strumenti basilari per la costruzione di competenze

cognitive come le strutture logiche di base.

3. Formazione per i docenti delle pluriclassi attraverso una serie di lezioni e di

stimoli operativi per la personalizzazione della docenza.

4. Formazione per l'inclusione scolastica (BES e oltre)

Tutti gli iscritti a questi percorsi potranno avvalersi di apposite pagine web

interattive, di alcune delle lezioni di interesse generale e della consulenza dei tutor. I

percorsi verranno attestati da certificazione finale.

Oltre ai programmi previsti dalla rete We-Care, su indicazione dei docenti

vengono attivati corsi di formazione interni all’Istituto, su tematiche di interesse

comune:

- a.s. 2016/2017: partecipazione al Convegno “Ogni vela ha il suo vento”

- a.s. 2016/2017: organizzazione e partecipazione al Convegno “Mutismo selettivo,

conoscerlo-capirlo”

- a.s. 2016/2017: organizzazione e partecipazione al Convegno su “Lo sviluppo delle

abilità di lettura, di scrittura e delle competenze linguistiche attraverso le tipologie

testuali della letteratura per l'infanzia e per i ragazzi” tenuto dal prof. Livio Sossi

- a.s. 2016/2017: corso di formazione sulle competenze relazionali tenuto dagli

esperti dell’associazione FAIP I CODIBUGNOLI di Firenze.

Nel corso dell’a.s. 2017/2018 l’Istituto ha organizzato corsi di formazione

66

relativi a:

“Benessere in gioco”, attività di formazione per le insegnanti della Scuola

dell’Infanzia e Primaria (fascia interessata: 3-8 anni), condotta dalla Dott.ssa Silvia

Gusmaroli (3 incontri di 2 ore ciascuno su: orientamento nello spazio, che sviluppa

l’autonomia del sé, stimolando il sistema nervoso centrale; collegamento corpo-mente;

tono muscolare; coordinazione; respirazione; rilassamento).

Per l’anno scolastico 2018/2019 il Collegio dei docenti ha approvato le

seguenti proposte formative:

- formazione a progetto con esperto Erickson sul metodo analogico di Camillo

Bortolato ( 4 ore italiano, 4 ore matematica), con pagamento della quota di

partecipazione;

- formazione collegiale con la Dott.ssa Rosa Russo, Counsellor Professionista,

Assistente Sociale Senior, Giudice Onorario presso il Tribunale dei Minorenni di

Firenze (2/3 ore);

- adesione a corsi di formazione promossi dall’Ambito territoriale di Lucca e Massa

Carrara.

Il Collegio docenti, in linea con gli obbiettivi proposti e con le indicazioni della

legge 107/2015, ha ritenuto opportuno stabilire un minimo di attività di formazione

obbligatoria certificata (effettuata da soggetto “accreditato”) e documentabile pari

a 20 ore annuali (ovvero 60 triennali), da svolgersi internamente o esternamente

all'istituzione scolastica, riferita al periodo triennale del presente documento, salvo

eventuali revisioni annuali.

67

8. IL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE A.S. 2018/2019

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

- Rilevazione dei BES presenti: n°

disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 12 minorati vista

minorati udito

Psicofisici 12 disturbi evolutivi specifici 23

DSA 23 ADHD/DOP

Borderline cognitivo Altro 24

svantaggio (indicare il disagio prevalente)

Socio-economico

Linguistico-culturale 10

Disagio comportamentale/relazionale

Altro In osservazione presso ASL e/o strutture private riconosciute

Totali 2

64

% su popolazione scolastica 13,00%

N° PEI redatti dai GLHO 12 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 23 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 8

- Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e in piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

AEC Attività individualizzate e in

piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

No

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

No

Funzioni strumentali / coordinamento FS disagio e handicap:

accoglienza e coordinamento

della rilevazione e delle attività con studenti con BES.

FS Intercultura: accoglienza e coordinamento della rilevazione e

delle attività con studenti

stranieri, in particolare non italofoni.

Collaboratore DS: cura delle relazioni coi vari Enti e le FFSS.

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Referente scolastico sui

Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA):

68

individuata tra i docenti con adeguata preparazione, fornisce

consigli sulle procedure da seguire per la certificazione e la

presa in carico degli studenti con

DSA, sulla redazione degli obbligatori PDP, sugli strumenti

compensativi e le eventuali misure dispensative e, in

generale, tutte le attenzioni previste dalla legge 170/2010.

Psicopedagogisti e affini esterni/interni Previsti incontri formativi

all’interno dell’IC condotti sia da specialisti esterni che personale

interno resosi disponibile e aperto

a tutte le componenti (docenti, familiari, studenti).

Docenti tutor/mentor Docenti tutor: previsti per seguire docenti di prima

assunzione (quindi nell’anno di

prova) e studenti della Facoltà di Scienze della Formazione

dell’Università di Firenze, con cui è stata attivata un’apposita

convenzione nell’anno 2015.

Altro: No Altro: No

69

- Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI Sì Rapporti con famiglie Sì Tutoraggio alunni Sì Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Altro: No

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI Sì Rapporti con famiglie Sì Tutoraggio alunni Sì Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva Sì

Altro: No

Altri docenti

Partecipazione a GLI Sì Rapporti con famiglie Sì Tutoraggio alunni Sì Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva Sì

Altro: Percorsi

sperimentali

- Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili Sì Progetti di inclusione / laboratori integrati Sì Altro: No

- Coinvolgimento famiglie

Condivisione di scelte educativo-didattiche

e delle pratiche di inclusione. Coinvolgimento attivo nella stesura dei

PEI/PDP.

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

Coinvolgimento in progetti di inclusione e

in attività di promozione della comunità educante

Condivisione dei percorsi orientativi (scuola secondaria di primo grado)

Altro:

- Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati sulla disabilità Sì

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati sulla cura di studenti con BES

di vario genere

Procedure condivise di intervento sulla

disabilità Sì

Procedure condivise di intervento con studenti con BES di vario genere

Progetti territoriali integrati Sì Progetti integrati a livello di singola scuola Sì Rapporti con CTS / CTI Sì Altro:

- Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati No Progetti integrati a livello di singola scuola No

Progetti a livello di reti di scuole

No

- Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe

Didattica speciale e progetti educativo-

didattici a prevalente tematica inclusiva Sì

Didattica interculturale / italiano L2 Sì

70

Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

Progetti di formazione su specifiche

disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)

Altro:

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento

degli insegnanti x

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,

in rapporto ai diversi servizi esistenti; X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare

alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

X

Valorizzazione delle risorse esistenti X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel

sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

X

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

71

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

ORGANISMI ED ENTI

Nel processo di inclusione devono necessariamente intervenire attivamente: - la Scuola, con tutto il suo personale e gli studenti,

- la ASL territoriale

- le famiglie e - e il Comune, soprattutto attraverso il Servizio sociale.

Sarebbe auspicabile prevedere la partecipazione attiva di associazioni familiari, di assistenza, sportive, culturali, ricreative, di volontariato e anche delle Forze dell’Ordine, per implementare, anche al di fuori

dell’ambito scolastico, il processo di inclusione e contrastare qualunque forma di emarginazione, bullismo,

prevaricazione nei confronti di chiunque. Sarebbe auspicabile, inoltre, attivare percorsi formativi aperti non solo agli insegnanti ma anche alle famiglie

e agli studenti, condotti da psicopedagogisti accreditati o privati, da personale esperto e formato in tal senso. Sarebbe auspicabile, in particolare, poter attivare un servizio di sostegno alla genitorialità con incontri

di formazione e di supporto ai genitori che, oggi più che mai, appaiono impauriti se non impreparati, ad affrontare le difficoltà insite nel proprio ruolo.

La Scuola: - Elabora, inserendola nel POF, una politica dell’integrazione e dell’inclusione il più possibile condivisa

tra tutto il suo personale e gli studenti. - Nomina una o più Funzioni Strumentali nell’area della disabilità e del disagio.

- Individua, al suo interno, un Docente referente per i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), così

come previsto dalla legge 170/2010. - Individua, al suo interno, un Docente referente per il bullismo e il cyberbullismo, come previsto dalla

Legge approvata il 17 maggio 2017. - Promuove l’educazione all’uso consapevole della rete internet e ai diritti e doveri legati all’utilizzo

delle nuove tecnologie., chiamando ad esporre in tal senso, sia agli studenti (a partire dalla classe

quarta della scuola primaria) che agli insegnanti e alle famiglie, componenti delle Forze dell’Ordine e della Polizia Postale.

- Integra Regolamento di Istituto e Patto Educativo di Corresponsabilità con specifici riferimenti a comportamenti di cyberbullismo e relative sanzioni disciplinari.

- Ricerca anche all’esterno della scuola (ad esempio sugli scuolabus) figure di controllo dei comportamenti a prevenzione di atti di prevaricazione e richiede contatti con le figure preposte al

trasporto per ricevere segnalazioni dirette di eventuali comportamenti a rischio.

- Definisce, al suo interno, una struttura di organizzazione e coordinamento (il GLI), definendo ruoli di referenza interna ed esterna.

- Definisce procedure interne di lettura generale del disagio e implementa una procedura interna di segnalazione dello stesso, servendosi di una prima osservazione da parte dei docenti di classe e

dell’intervento successivo delle figure interne di riferimento (FF.SS., DS, ecc.).

- Ricerca la partecipazione attiva dei Centri territoriali di Supporto (CTS) per l’individuazione delle pratiche didattico-educative, di comunicazione alternativa o facilitata, degli strumenti software e

hardware più adatti per favorire la massima inclusione di studenti con disabilità diverse. - Nella gestione dei singoli casi, sensibilizza la famiglia a farsi carico del problema, elaborando un

progetto educativo condiviso e invitandola a farsi supportare, mediante l’accesso ai servizi ASL e/o sociali o il ricorso ad altra struttura privata accreditata.

- Assicura la collaborazione del proprio personale con i servizi per l’attuazione degli interventi integrati.

- Implementa attività di formazione per insegnanti che portino alla costruzione di una didattica inclusiva anche attraverso le nuove tecnologie.

- Ricerca l’aiuto di figure di supporto nella scuola interpellando ex-insegnanti in pensione, enti di volontariato, attivandosi per figure del servizio civile e accogliendo i tirocinanti della scuola

secondaria di II grado e frequentanti la facoltà di Scienze di Formazione universitaria.

- Tenta di attivare figure di supporto specifico già nella scuola dell’infanzia, come un/a logopedista ed

un/ psicomotricista, per intervenire precocemente e con la massima efficacia possibile nei numerosi casi segnalati di difficoltà di articolazione linguistica e di controllo e sviluppo corretto degli atti

motori e posturali. Tali interventi risultano preziosi per lo sviluppo armonico di ogni bambino.

72

- Elabora un proprio Protocollo per l’accoglienza e la valutazione degli alunni stranieri. - Rende disponibili, sul sito dell’IC , per la consultazione:

. Le linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento (allegate al DM 12 luglio 2011);

. Le linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri (febbraio 2014);

. Le linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati; - Ricerca persone che possano agire da operatori culturali/traduttori, soprattutto in lingua araba, per

tradurre eventualmente documenti di presentazione delle leggi italiane e del funzionamento dell’organizzazione scolastica e favorire, così, una corretta e proficua inclusione dei bambini e dei loro

familiari.

La ASL:

Su richiesta dei genitori, prende in carico gli alunni che hanno evidenziato forme di disagio o

problemi di sviluppo (globali e specifici, comportamentali, emozionali, ecc.) e i ragazzi diversamente

abili, attraverso funzioni di valutazione e di supporto.

Redige, sulla base della valutazione, diagnosi e certificazioni cliniche ed elabora profili di

funzionamento entro i tempi previsti.

Risponde agli adempimenti contemplati dalla legislazione vigente in merito alla disabilità e

all’inclusione scolastica.

Fornisce, nei limiti consentiti e sulla base dei risultati della valutazione, supporto e consulenza ai

docenti sul percorso da intraprendere.

Individua, in accordo con la famiglia, percorsi di inserimento e formativi anche al di fuori dell’ambito

scolastico ma che su questo hanno piena ricaduta, implementando l’autonomia e la crescita sociale.

Il Servizio sociale:

Riceve la segnalazione da parte della scuola e si rende disponibile ad incontrare la famiglia. Su richiesta della famiglia, valuta la possibilità di attivazione degli strumenti a sostegno della

genitorialità disponibili, coordinandosi con la scuola. In presenza di una nuova diagnosi di disabilità, su richiesta della famiglia, attiva la procedura per

l’eventuale assegnazione di AEC.

In presenza di una particolare resistenza da parte della famiglia o nel caso emergano elementi che possano far supporre l’esistenza di fatti di rilevanza giudiziaria, attiva, autonomamente o su

segnalazione della scuola, le procedure previste.

ORGANIZZAZIONE INTERNA DELLA SCUOLA All’interno dell’organizzazione scolastica, si possono individuare i seguenti organi/responsabili:

Il Dirigente Scolastico, coadiuvato dallo STAFF e dal GLI:

Dà esecuzione alle delibere degli OO.CC. e supervisiona le varie attività.

Garantisce l’applicazione della normativa e della legislazione vigente.

Utilizza in modo efficace ed efficiente le risorse di cui dispone.

Cura i contatti con i vari soggetti coinvolti nell’azione didattico-educativa, interni o esterni all’istituto.

E’ responsabile dei risultati del servizio.

Informa tempestivamente i genitori dei minori coinvolti qualora venga a conoscenza di atti di bullismo o di cyberbullismo e attua, nei confronti degli studenti che li hanno commessi, azioni di carattere educativo.

Lo STAFF, costituito dai Collaboratori del DS, dalle FF.SS., dai Docenti capo plesso, dal DSGA, dal Referente DSA, dal referente bullismo e cyberbullismo:

- Predispone, coordina e supervisiona le varie attività e/o la documentazione legate all’inclusività e ai BES, nel rispetto dei ruoli/compiti di ciascuno;

- Verifica l’applicazione di dettaglio delle delibere degli OO.CC. e delle indicazioni del GLI;

- Cura i rapporti con le famiglie degli alunni con BES e con i vari organismi/Enti coinvolti. - Coordina attività di rilevazione, di prevenzione e di contrasto di ogni forma di bullismo.

- Cura i rapporti con le varie figure interne ed esterne alla scuola che abbiano un ruolo di supporto all’inclusione.

Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione - GLI:

- Predispone la rilevazione degli alunni con BES, utilizzando l’apposito modello;

- Offre consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione dei casi e delle classi;

73

- Esegue un’attenta disamina della documentazione necessaria e ne cura la diffusione nella scuola;

- Raccoglie e coordina le proposte formulate, in ordine alle effettive esigenze riscontrate;

- Procede alla distribuzione delle risorse assegnate;

- Effettua l’analisi, il monitoraggio e la valutazione dei progetti sull’inclusione;

- Costituisce l’interfaccia per l’implementazione di azioni di sistema;

- Segue e rende disponibili sul sito Le linee guida DSA (allegate al D.M. 5669 del 12 luglio 2011) e le

Linee guida per l’integrazione degli alunni stranieri (C.M.4233 del 19 febbraio 2014); - Elabora la proposta di PAI, riferito a tutti gli alunni con BES (entro il mese di giugno).

Il Consiglio di classe o il Team: Riconoscendo la situazione di svantaggio dello studente con BES, rileva i bisogni educativi della

situazione e progetta le azioni educativo/didattiche mirate a supportarlo, a favorirne il processo di

crescita e a garantire una reale integrazione nella classe. Relativamente ai percorsi personalizzati: definisce le attività che lo studente svolge in modo

differenziato rispetto alla classe, le modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e

competenze; individua modalità di verifica dei risultati raggiunti, che prevedano anche prove

assimilabili a quelle del percorso comune; stabilisce livelli essenziali di competenza che consentano di valutare la possibilità del passaggio alla classe successiva.

Il Docente di Sostegno:

E’ contitolare sulla classe della quale lo studente fa parte;

Garantisce un reale supporto nell’assunzione di strategie pedagogiche, metodologiche e didattiche

inclusive;

Concorda con ciascun docente curricolare i contenuti per la relativa disciplina;

Conduce direttamente interventi sullo studente, sulla base della conoscenza di metodologie

particolari; Assiste l’alunno in sede di esame e in sede di prove INVALSI, secondo le modalità previste dal PEI;

Facilita l’integrazione tra pari attraverso il proprio contributo nella gestione del gruppo classe.

L’Assistente alla persona: Fornisce supporto e assistenza non specialistica, sostiene il processo di integrazione degli alunni

diversamente abili e collabora alla continuità dei percorsi scolastici, sulla base delle convenzioni

esistenti tra l’Amministrazione comunale ed Associazioni/Enti.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

Per il prossimo anno scolastico, si prospettano i seguenti interventi: Incontri di informazione e formazione con personale interno ed esterno all’IC, piscopedagogisti ed

esperti in didattica inclusiva.

Pubblicizzazione capillare delle eventuali iniziative di formazione e informazione disponibili sul territorio riguardanti la didattica inclusiva, il cooperative learning, la didattica laboratoriale, l’utilizzo

delle ICT nella didattica inclusiva. Autoformazione e/o collaborazione con le altre scuole o gli Enti che operano sul territorio per

l’organizzazione di attività integrative. Partecipazione agli incontri organizzati nell’ambito della rete We Care, dai CTI e CTS, presso l’UIBI

istituito dalla fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dalla Facoltà di Scienze della Formazione

dell’ateneo fiorentino, dalla LEND dell’ateneo pisano, dalla associazioni SOS Dislessia attive sul territorio, dall’AIMUSE e tutti gli Enti e le Associazioni che perseguono seriamente obiettivi di

didattica inclusiva e di sviluppo di una società accogliente e cooperante. Coinvolgimento delle Forze dell’Ordine e della Polizia Postale per prevenire o individuare ed agire

correttamente in caso di bullismo e di cyberbullismo.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

Tenendo in particolare considerazione la centralità della persona, la sua unicità e specificità, riteniamo di dover adottare un modello valutativo degli alunni con BES che tenga conto del percorso fatto da ognuno di

loro, dai risultati raggiunti rispetto al punto di partenza, delle capacità di esecuzione in autonomia di compiti

vari, anche concreti e legati alla vita di tutti i giorni. In sede di esame finale, per gli studenti con certificazione 104, possono essere previste modalità

differenziate di verifica. Tutti i criteri di valutazione dovranno tenere conto della situazione dello studente e del progetto portato avanti nel corso dell’anno scolastico (PDP/PEI).

È stato elaborato un protocollo di accoglienza ed integrazione degli alunni stranieri contenente criteri,

principi ed indicazioni riguardo all’iscrizione, l’inserimento, la valutazione e l’elaborazione di un percorso individualizzato che garantisca a tutti una corretta integrazione scolastica. Per favorire la comunicazione con

le figure parentali, le FS si adopereranno per individuare figure che possano agire da mediatori culturali,

74

soprattutto per la comunicazione in lingua araba. Per il prossimo anno scolastico il gruppo si propone di elaborare e condividere al massimo un modello di

valutazione comune. Per favorire l’accoglienza, inoltre, l’istituto intende allargare la predisposizione di una scheda specifica per la rilevazione delle competenze acquisite dagli alunni in uscita dai vari ordini di scuola,

quindi anche dalla scuola dell’infanzia e non solo dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado

come è stato fatto, per la prima volta, quest’anno. Si propone, inoltre, di potenziare la procedura, già intrapresa, per l’orientamento degli alunni della Scuola Secondaria di I grado in fase di preiscrizione

all’ordine scolastico successivo. A livello comportamentale, sarebbe auspicabile cercare di condividere ed applicare quanto più possibile

tecniche didattiche di valutazione e miglioramento del comportamento che comportano presa di coscienza personale e collettiva di diritti e doveri in ambito sociale.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

- Distribuzione degli insegnanti di sostegno in base al numero degli alunni presenti con certificazione e in base alla gravità delle diagnosi (di norma il rapporto docente/alunno è 1:2, come previsto dalla L. 111/2011,

art. 19, comma 11, ma possono essere previste deroghe sulla base della diagnosi evidenziata dal GLIC e del

monte ore di sostegno disponibile) e alla continuità didattica. - Ripartizione oraria degli assistenti di base agli alunni aventi diritto, in relazione alla gravità delle diagnosi e

alla reale necessità di supporto e assistenza. -Destinazione di parte del FIS, del PEZ e/o altre risorse finanziarie per specifici progetti finalizzati

all’integrazione/inclusione degli alunni con BES, con particolare riguardo ad azioni di potenziamento e recupero.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai

diversi servizi esistenti - Utilizzo dei fondi provenienti dagli Enti locali per l’attuazione di progetti specifici all’interno della scuola.

- Efficace raccordo con i CTS/CTI per l’utilizzo degli ausili.

- Collaborazione con personale proveniente dalla ASL, dalle diverse associazioni e cooperative presenti sul territorio per l’elaborazione di una programmazione integrata, finalizzata al recupero delle diverse forme di

disagio e all’inclusione. - Collaborazione con eventuali ex-insegnanti pensionati, tirocinanti della scuola secondaria di secondo grado

e delle università finalizzata al recupero delle difficoltà linguistiche e disciplinari per favorire il maggior inserimento possibile di ciascuno.

- Coinvolgimento delle istituzioni, di associazioni e/o liberi professionisti nella realizzazione di sportelli di

ascolto, consulenza, counseling, educazione alla socio-affettività, rivolti agli alunni, alle famiglie e al personale scolastico.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che

riguardano l’organizzazione delle attività educative Per una corretta ed efficace opera educativo-didattica è indispensabile una vera collaborazione scuola-

famiglia, che preveda incontri fattivi e costruttivi su pratiche educative condivise e piena comunicazione di intenti, disagi, soddisfazioni e criticità. Se questo è necessario per tutti gli studenti, diventa assolutamente

indispensabile per coloro che presentano Bisogni Educativi Speciali e necessitano di essere seguiti e

accompagnati costantemente verso la piena integrazione sociale. La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini della

realizzazione di un percorso condiviso. In accordo con la famiglia, dovranno essere individuate le modalità di intervento e le strategie specifiche,

adeguate alle reali capacità dell’alunno, nel rispetto della normativa vigente. Le famiglie contribuiranno al processo decisionale:

Partecipando, con dei rappresentanti, agli OO.CC. deputati a tale scopo;

Partecipando, con dei rappresentanti, al GLI;

Collaborando alla stesura del PEI/PDP;

Partecipando agli incontri con la ASL per monitorare la situazione del figlio in rapporto al percorso

didattico pianificato;

Ricercando attivamente, e in accordo con l’istituzione scolastica, nuove forme di integrazione in

gruppi e associazioni per il proprio figlio.

75

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi I curricoli vengono redatti sulla base delle caratteristiche individuali del singolo alunno con la condivisione

delle famiglie e, in caso siano presenti diagnosi o certificazioni, nel rispetto delle indicazioni dell’Azienda Sanitaria Locale. L’obiettivo del processo di insegnamento/apprendimento è quello di far lavorare gli alunni

al loro livello, in modo che ciascuno dia il proprio massimo e consegua il successo formativo.

In tale ottica, sono preferibili percorsi laboratoriali e/o interdisciplinari che muovano dagli interessi dei ragazzi per favorire l’apprendere attraverso il fare, per stimolare la capacità di concentrazione, per

sviluppare le competenze relazionali e l’apprendimento significativo. Tutto ciò è valido per tutti gli studenti ed in particolare per quelli con BES, come previsto dalle nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo. Fermi

restando gli strumenti d’intervento per gli alunni certificati ex Legge n. 104/1992 e ex Legge n. 170/2010, come indicato dalla C.M. n. 8 del 2013, per gli studenti con altra tipologia di BES, lo strumento privilegiato

per la loro tutela e per l’inclusività è il percorso individualizzato/personalizzato, redatto in un Piano Didattico

Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare, documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.

Valorizzazione delle risorse esistenti L’eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità delle risposte possibili richiedono un progetto che

valorizzi, al contempo, le risorse (umane e strumentali) della comunità scolastica e definisca la richiesta di risorse aggiuntive per realizzare interventi precisi.

Tra le azioni possibili: Valorizzazione degli strumenti e dei sussidi didattici presenti nell’istituto;

Reperimenti di ulteriori attrezzature ed ausili necessari alle esigenze reali degli alunni;

Valorizzazione di spazi e ambienti idonei all’attuazione dei progetti e delle attività finalizzate

all’inclusione;

Valorizzazione delle diverse professionalità esistenti all’interno della comunità scolastica;

Valorizzazione delle altre tipologie di risorse umane messe a disposizioni da Enti/Istituzioni;

Uso efficace ed efficiente dei fondi disponibili (FIS o di altra natura);

Ricognizione e possibilità di fruizione delle opportunità che il territorio offre per la realizzazione dei

vari progetti;

Analisi e condivisione di buone pratiche ed esperienze del personale scolastico, volte ad un più

efficace raccordo tra i diversi segmenti; Migliore ed attenta organizzazione del calendario scolastico e dell’orario delle lezioni, per rispondere

in maniera adeguata alle necessità del lavoro in piccolo gruppo e/o in compresenza;

Applicazione di strategie inclusive all’interno della didattica comune, con l’utilizzo di strumenti

compensativi e di eventuali misure dispensative in caso di studenti con DSA.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di

inclusione Allo stato attuale, oltre alle risorse ordinarie e al FIS, le fonti di finanziamento dell’istituto sono

principalmente costituite da: 7. Risorse ex art. 9 CCNL - Aree a rischio o a processo immigratorio;

8. Contributi da Progetti Educativi Zonali (PEZ);

9. Contributi di Fondazioni bancarie. Al fine di incrementare le attuali risorse, l’istituto si prefigge di:

- Effettuare una ricognizione attenta e continua delle possibilità di finanziamento offerte da

Enti/Istituzioni e dalla UE; - Ricercare sponsorizzazioni per la realizzazione di progetti specifici;

- Ricercare fondi provenienti dall’Amministrazione comunale per l’attuazione dei progetti per

l’inclusione.

Rispetto alle risorse umane, l’istituto si prefigge di:

Coinvolgere maggiormente, ampliare e formalizzare i rapporti con le Associazioni, col Volontariato, con ex-insegnanti in pensione, con tirocinanti delle scuole secondarie di secondo grado e delle

Università, ecc.;

Farsi promotore del coinvolgimento attivo delle famiglie degli alunni con BES, in particolare di quelle

straniere; Incrementare la collaborazione con gli altri istituti scolastici e con le reti;

Continuare a stipulare convenzioni col mondo dell’Università e delle Scuole Secondarie di II grado

per l’attivazione di tirocini e attività di stage/alternanza scuola-lavoro.

76

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

Inserimento scolastico: per il bambino con BES l’inserimento scolastico, in particolare nella

Scuola dell’Infanzia, può essere particolarmente traumatico, soprattutto se non proviene da una

fase di scolarizzazione precedente; pertanto, è necessario predisporre appositi progetti di accoglienza, coinvolgendo le famiglie nella fase di inserimento iniziale e negli eventuali momenti di

“crisi”. Particolari attenzioni, specificamente descritte in un PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA varato appositamente, dovranno essere rivolte agli alunni stranieri, in particolare di nuova immigrazione

(NAI). Raccordo con la Scuola Primaria: il passaggio al segmento successivo deve essere facilitato con

percorsi di continuità programmati, condivisi e coordinati tra i vari soggetti coinvolti.

Raccordo con la Scuola Secondaria di I grado: oltre alle canoniche attività di raccordo, occorre

prevedere anche specifici momenti di confronto tra insegnanti dei due segmenti per un miglior

scambio di informazioni, un’attenta analisi delle situazioni critiche nel momento della formazione delle classi prime, l’attivazione di specifici progetti che coinvolgano le classi ponte al fine di

“preparare il passaggio di consegne” (conoscenza dei nuovi insegnanti, metodologie, nuovi spazi, ecc.).

Raccordo con la Scuola Secondaria di II grado: occorre prevedere specifiche azioni volte allo

scambio di informazioni sugli alunni con BES, in modo da consentire all’ordine successivo di

effettuare un’attenta formazione delle classi iniziali, e, in stretta collaborazione con il Centro per l’Impiego, Associazioni territoriali e/o di categoria, EE.LL., Insegnanti, Genitori, ex-studenti, ecc.,

interventi di orientamento in uscita, in grado di presentare le diverse tipologie di percorsi formativi (Istruzione, Formazione Professionale, Apprendistato, ecc.) su cui indirizzare gli alunni e, in

particolare, quelli con BES, anche in considerazione dell’offerta territoriale.

77

9. PROTOCOLLO PER L’ACCOGLIENZA E LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

STRANIERI

PREMESSA

Il protocollo d’accoglienza costituisce un riferimento per tutto il personale della

scuola allo scopo di tutelare ed assicurare un percorso formativo corretto per tutti gli

alunni che non conoscono o conoscono solo in parte la lingua italiana. Esso contiene

criteri, principi e indicazioni riguardanti l’iscrizione, l’inserimento e l’elaborazione

dell’eventuale percorso personalizzato degli alunni in oggetto. Definisce compiti e ruoli

degli operatori scolastici e costituisce uno strumento di lavoro flessibile che pertanto

viene integrato e rivisto sulla base delle esperienze realizzate.

Si propone di:

1. Definire pratiche condivise all’interno delle scuole in tema d’accoglienza di alunni

stranieri.

2. Permettere una applicazione chiara della normativa riguardante l’inserimento degli

alunni stranieri.

3. Facilitare l’ingresso di bambini e ragazzi di altra nazionalità nel sistema scolastico e

sociale ed accompagnare gli alunni neoarrivati (NAI) nella fase di adattamento al

nuovo contesto.

4. Favorire un clima d’accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova

eventuali ostacoli alla piena integrazione.

5. Costruire un contesto favorevole all’incontro con le altre culture e con le “storie” di

ogni alunno .

6. Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi

dell’accoglienza e dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo

integrato.

Il protocollo delinea prassi condivise di carattere:

amministrativo e burocratico (l’iscrizione)

comunicativo e relazionale (prima conoscenza)

educativo – didattico (accoglienza, educazione interculturale, insegnamento

dell’italiano seconda lingua)

sociale (rapporti e collaborazioni con il territorio)

RIFERIMENTI NORMATIVI

- Direttiva BES del 27-12-2012

- Nota Ministeriale del 22-11-2013

- Circolare Ministeriale n.8 del 2013

- Legge 170 del 2012

- Decreto Ministeriale n. 89 del 2009 (art.5)

- Linee guida per l’integrazione degli alunni stranieri- febbraio 2014

- DPR 31 agosto 1999, n. 394

- Nota 4233 del 19 febbraio 2014

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L’ISCRIZIONE

L’iscrizione rappresenta il primo passo di un percorso d’accoglienza per l’alunno

straniero e la sua famiglia.

Nelle “Linee guida per l’accoglienza degli alunni stranieri” pubblicate dal MIUR a

febbraio 2014 vengono indicate tutte le procedure relative all’iscrizione degli alunni

stranieri.

È utile indicare fra il personale di segreteria chi è incaricato del ricevimento delle

iscrizioni degli alunni stranieri anche al fine di affinare progressivamente abilità

comunicative e relazionali che aiutano senz’altro l’interazione con i “nuovi utenti”.

Non appena la famiglia contatta ed esprime la volontà di iscrivere il proprio figlio,

l’addetto di segreteria:

1. Aiuta a completare il modulo d’iscrizione (se necessario con modulo bilingue)

2. Richiede la seguente documentazione: permesso di soggiorno e documenti

anagrafici, documenti sanitari, documenti scolastici. I minori stranieri privi di

documentazione o in possesso di documentazione irregolare o incompleta sono

comunque iscritti poiché tale situazione non influisce sull’esercizio del diritto

all’istruzione.

GLI UFFICI DI SEGRETERIA

- individuano tra il personale ATA un incaricato del ricevimento delle iscrizioni al

fine di affinare progressivamente abilità comunicative e relazionali che aiutano

l’interazione con i cittadini immigrati,

- iscrivono i minori,

- raccolgono la documentazione relativa alla precedente scolarità (se esistente),

- acquisiscono l’opzione di avvalersi o non avvalersi della religione cattolica,

- avvisano tempestivamente i coordinatori delle scuole, al fine di favorire le

successive fasi dell’accoglienza,

- forniscono ai genitori materiale in più lingue per una prima informazione sul

sistema scolastico italiano,

- verificano l’efficacia della comunicazione in lingua italiana nel conferire con i

genitori e se necessario individuano un riferimento per le comunicazioni urgenti.

L’ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE

Le persone coinvolte in questa decisione sono il dirigente scolastico, la funzione

strumentale ed i referenti di sede che hanno seguito le precedenti fasi informative.

Gli elementi raccolti permettono di assumere decisioni in merito alla classe

d’inserimento.

I minori stranieri soggetti all'obbligo scolastico vengono iscritti alla classe

corrispondente all'età anagrafica (da privilegiare secondo normativa), salvo che il

team d’accoglienza deliberi l'iscrizione ad una classe inferiore o immediatamente

superiore tenendo conto:

a. dell'ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell'alunno;

b. dell'accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell'alunno;

c. della data d’arrivo.

79

Nell’assegnazione dell’alunno alla classe specifica si valuteranno più fattori per

individuare quale sarà la situazione migliore.

Si terranno in considerazione:

1. La normativa vigente

2. La composizione e le peculiarità del gruppo in cui verrà inserito

3. Il numero degli alunni e la presenza di eventuali situazioni problematiche (quali, ad

esempio alunni BES, DSA, H, in base alla documentazione presente).

4. La formazione di classi all’interno della stessa scuola con un numero equamente

diviso di alunni stranieri.

L’assegnazione alla classe potrà non essere definitiva. Ci si riserva l’eventuale

possibilità (sentito il parere del consiglio della classe e del team dei docenti) di

spostare l’alunno in una classe inferiore o superiore o parallela, in seguito ad un

congruo periodo di osservazione.

L’INSERIMENTO IN CLASSE

E’ compito dei docenti informare la classe dell’arrivo del nuovo alunno, fornendo

indicazioni sul luogo di provenienza con l’ausilio di cartine geografiche ed

eventualmente altro materiale informativo.

In classe, dopo una prima fase di accoglienza, si cercherà di non assillare il ragazzo

con domande o richieste che non sarà certamente in grado di comprendere,

soprattutto se è appena arrivato in Italia, ma si rispetteranno il più possibile i suoi

tempi di silenzio, prendendo atto che si tratta di momenti di apprendimento naturali e

indispensabili. Durante le ore di lezione in classe l’alunno potrà eseguire gli esercizi

eventualmente assegnatigli dal docente che lo sta alfabetizzando o semplicemente

ascoltare ed osservare ciò che avviene in classe. Ciò gli permetterà di fare ipotesi sul

funzionamento della lingua ed apprendere nel contempo il significato di frasi,

istruzioni e consegne frequentemente ripetuti in classe.

Gli insegnanti del consiglio di classe o del team, in collaborazione con il referente per

gli alunni stranieri individueranno, sulla base delle risorse interne ed esterne possibili,

percorsi di facilitazione da realizzare a livello didattico e relazionali quali:

1. Istituzione di laboratori intensivi di alfabetizzazione di italiano L2 (Gli eventuali

corsi di alfabetizzazione sono da considerarsi funzionali alla scolarizzazione globale

dell’alunno, pertanto potranno essere svolti in contemporanea allo svolgimento di

qualsiasi altra materia, in base alla disponibilità delle risorse).

2. Adattamento dei programmi di insegnamento delle singole discipline (come

specificato nelle “linee guida” si ricorda che gli interventi didattici dovranno essere

“di natura transitoria relativi all’apprendimento della lingua italiana e che solo in via

eccezionale si deve ricorrere alla formalizzazione di un vero e proprio piano didattico

personalizzato (vedi nota ministeriale del 22 novembre 2013).

3. Semplificazione linguistica dei testi e delle consegne.

4. Eventuale programmazione di attività interculturali rivolte a tutti gli alunni.

80

LA VALUTAZIONE

In base alla normativa vigente gli alunni con cittadinanza non italiana presenti nel

territorio nazionale sono valutati nelle forma e nei modi previsti per i cittadini italiani.

Tutti i docenti delle varie discipline coopereranno affinché il processo di

alfabetizzazione si svolga nel modo più proficuo possibile.

La valutazione dovrà tener conto, per quanto possibile, della storia scolastica

precedente, degli esiti raggiunti, delle caratteristiche delle scuole frequentate, delle

abilità e competenze essenziali acquisite, adattando gli strumenti e le modalità con cui

attuare la valutazione stessa.

SITUAZIONE DI PARTENZA

Dopo il momento dell’accoglienza, il consiglio di classe o il team dei docenti della classe

in cui l’alunno è stato inserito rileverà le conoscenze linguistiche dell’alunno basandosi

sul materiale qui sotto allegato.

Considerata l’appartenenza di un alunno ad una determinata fascia, si predisporranno

obiettivi e finalità relative ai descrittori della fascia successiva. (Cfr. in allegato i

“Livelli comuni di riferimento” del “Quadro comune Europeo di riferimento per le

lingue”.)

RIFERIMENTO N.1:

LIVELLO O Non comprende alcuna parola di Italiano

--------------------------------------

LIVELLO UNO

LIVELLO DUE

più complesse e messaggi semplici di

insegnanti e compagni

frasi e sa collegarle ad immagini che la

rappresentano

scritte riferite ad un breve racconto

È ancora nella fase di silenzio, ma:

-Comprende e risponde a semplici domande di

tipo personale (nome, età, provenienza e

saluti).

-Comprende ed esegue semplici istruzioni,

comandi e consegne che fanno parte del

linguaggio quotidiano in classe (es: copia,

scrivi, ripeti, prendi il libro, ecc).

-Conosce il significato di alcune parole che si

riferiscono ad oggetti concreti che fanno

parte dell’esperienza quotidiana.

- Riconosce le lettere e decodifica parole in

modo corretto anche non conoscendone il

significato.

------------------------------------------------

-Comprende consegne, istruzioni un po’ più

complesse e messaggi semplici di insegnanti e

compagni.

-Inizia a produrre oralmente semplici frasi e

sa collegarle ad immagini che la

rappresentano.

-Sa mettere in sequenza semplici frasi

scritte riferite ad un breve racconto.

81

LIVELLO TRE

LIVELLO QUATTRO

(anche se non sempre corrette

ortograficamente)

situazioni note

IL PERCORSO DI STUDIO

-Scrive spontaneamente parole note (anche

se non sempre corrette ortograficamente).

-Scrive brevi didascalie per immagini e

situazioni note.

-Ascolta e comprende gran parte del

linguaggio dei coetanei e delle comunicazioni

quotidiane dell’insegnante .

-Comincia a comprendere i compiti/consegne

relativi alle varie discipline.

-Riferisce fatti ed esperienze personali in

modo semplice.

-Comincia a variare il registro linguistico in

base agli interlocutori.

-Inizia ad usare termini specifici delle

discipline

-Legge e comprende brevi testi semplificati e

facilitati relativi alle discipline purché non

espressi con il linguaggio astratto.

-Scrive brevi testi descrittivi o narrativi o

testi semplici in relazione alle discipline

scolastiche esprimendosi con linguaggio

semplice e strutture elementari.

--------------------------------------------------

---------------

-Comunica, per lo più senza difficoltà, in

situazioni informali

-Comprende ed esegue le attività relative alle

varie discipline evidenziandone alcune

difficoltà di comprensione soprattutto in

relazione al linguaggio astratto

-Usa il lessico e le strutture della lingua delle

discipline scolastiche pur con qualche

difficoltà a livello morfosintattico e di stile

-Affronta i testi per lo studio con il supporto di

facilitazioni.

-Scrive testi argomentativi (pur conservando diffi

coltà a livello morfosintattico, di stile e organizza

zione di periodi.

PERSONALIZZATO

Il percorso di studio personalizzato andrà costruito in relazione agli obiettivi che

l’alunno deve raggiungere. Se ad esempio un alunno viene inserito dal team dei docenti

nel livello due della tab. 1, si presupporrà la stesura di una programmazione con

finalità del livello successivo e così via. L’alunno dovrebbe passare da un livello all’altro

82

in un periodo medio di 6 mesi e dunque giungere in 2 anni circa al livello quattro (3 anni

per gli stranieri con alfabeti diversi dal nostro). Si precisa che tali finalità sono

trasversali e costituiscono un programma base di educazione linguistica. Ogni docente

dovrà, in sede di riunione per dipartimento disciplinare o programmazione di team,

stabilire degli obiettivi disciplinari specifici per alunni stranieri e su quelli organizzare

il proprio percorso di stesura dei contenuti e di valutazione degli apprendimenti

documentando il percorso attuato.

Risulta inoltre necessario definire, nella programmazione personalizzata, cosa si vuole

osservare e valutare, rispetto alle abilità linguistiche fondamentali (parlare, ascoltare,

leggere, scrivere) e approntare strumenti di osservazione adeguati.

VALUTAZIONE NEL PRIMO QUADRIMESTRE

In sede di valutazione durante lo scrutinio relativo al primo quadrimestre per gli

alunni presenti in Italia da un periodo inferiore ad un anno e che non hanno ancora

raggiunto il livello A1 del “Quadro comune Europeo di riferimento per le lingue” (vedi

allegato) è possibile non esprimere una valutazione e sostituirla con la seguente

dicitura:

La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno/a si trova nella fase di

alfabetizzazione della lingua italiana.

Per gli alunni che si trovano al livello A1- A2 la valutazione può essere accompagnata

dalla seguente dicitura:

La valutazione espressa è riferita a quanto contenuto nel piano di studio

personalizzato in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione della

lingua italiana.

Attraverso queste diciture si evita di far coincidere l’incompetenza linguistica con

l’incapacità cognitiva e disciplinare, lasciando maggior tempo al discente per

conseguire gli obiettivi e dando la possibilità al docente di organizzare strumenti di

misurazione e valutazione più adeguati.

VALUTAZIONE FINALE

In relazione alla valutazione finale e all’ammissione alla classe successiva è necessario

che l’alunno, nell’arco di un anno scolastico, raggiunga almeno gli obiettivi del livello

successivo a quello rilevato al momento dell’inserimento. Per gli alunni arrivati nel

corso del primo quadrimestre, si richiede l’acquisizione degli obiettivi in riferimento al

suo piano di studi personalizzato (costruiti in relazione al livello di alfabetizzazione) e

per gli stranieri arrivati durante il secondo quadrimestre si rimanda a quanto

specificato nel paragrafo “Assegnazione alla classe”.

Ogni docente è tenuto ad esprimere una valutazione sintetica sulla base del

raggiungimento o meno degli obiettivi disciplinari e formativi contenuti nel percorso

individualizzato. Il raggiungimento di abilità comunicativo- linguistiche trasversali di

base, in particolare per alunni del livello 1 e 2, costituiscono comunque i presupposti

per una valutazione comunque sufficiente, anche in discipline specifiche di studio

(storia, geografia e scienza) non sempre facilmente valutabili.

83

CRITERI DI AMMISSIONE ALL’ANNO SUCCESSIVO

Ai fini della valutazione globale interdisciplinare e dell’ammissione all’anno successivo,

nel caso degli alunni stranieri, sarà necessario operare un processo di valutazione che

non si riferisca esclusivamente alla mera acquisizione di abilità conoscitive e

linguistiche ma che tenga anche conto di:

1. Livello di socializzazione

2. Livello di integrazione

3. Miglioramenti rispetto alla situazione di partenza

4. Cura e organizzazione del materiale scolastico

5. Impegno e partecipazione

Per quanto riguarda i livelli di socializzazione e integrazione si propongono i seguenti

livelli, utili per verificare le evoluzioni dei soggetti:

LIVELLO ZERO È isolato/e o si isola spontaneamente

LIVELLO UNO Incontra difficoltà nella socializzazione

con i compagni ed esprime il proprio

disagio con aggressività e non rispetto

delle regole

LIVELLO DUE Comincia a socializzare con alcuni

compagni. Partecipa saltuariamente alle

attività ludiche dei compagni durante la

ricreazione.

LIVELLO TRE Partecipa regolarmente alle attività

ludiche. Socializza con i compagni e

collabora durante i lavori di gruppo

LIVELLO QUATTRO Partecipa regolarmente alle attività

ludiche, sportive e di aggregazione

anche nel tempo extrascolastico. Invita

e viene invitato dai compagni.

LA COLLABORAZIONE COL TERRITORIO

Per promuovere la piena integrazione dei ragazzi nel più vasto contesto sociale e per

realizzare un progetto educativo che coniughi insieme pari opportunità con il rispetto

delle differenze, la scuola ha bisogno delle risorse del territorio, della collaborazione

con servizi, associazioni, luoghi d’aggregazione, biblioteche e, in primo luogo, con le

amministrazioni locali per costruire una rete d’intervento che rimuova eventuali

ostacoli e favorisca una cultura dell’accoglienza e dello scambio culturale.

In particolare in specifici casi si ricorrerà a:

Ufficio dei servizi sociali

Ufficio comunale intercultura

Mediatori culturali. (la funzione strumentale vaglierà la possibilità di usufruire

di tale figura).

84

10. ATTIVITÀ PER PROMUOVERE IL SUCCESSO FORMATIVO DEGLI ALUNNI

In linea con le Priorità e i Traguardi emersi dal RAV, l’Istituto metterà in atto una

serie di azioni atte a promuovere il successo formativo degli studenti:

- Recupero in itinere

Il recupero curricolare viene svolto da tutti gli insegnanti nel corso dell’anno

scolastico e segnalato sul registro personale nella sezione riservata agli argomenti

trattati; esso rientra nel quotidiano lavoro didattico del docente ed è indirizzato

all’intero gruppo classe. Può realizzarsi:

all’inizio, nel corso, al termine della lezione, in ripresa dell’argomento affrontato

nelle lezioni precedenti per rispondere a domande di chiarimento;

durante le interrogazioni per correggere errori, sollecitare l’utilizzo dello specifico

lessico disciplinare, impostare un metodo corretto di studio/lavoro;

nella proposta di esercitazioni in classe;

nella correzione dei compiti assegnati e svolti sia in classe sia a casa;

al momento della riconsegna e correzione delle verifiche;

attraverso un rallentamento del programma per ripassare gli argomenti affrontati in

precedenza;

suddividendo la classe in gruppi di apprendimento per svolgere esercitazioni mirate o

attività laboratoriali;

organizzando attività di preparazione alle verifiche scritte e orali;

promuovendo attività di peer education, strategia educativa che si basa sull’aiuto tra

pari.

- Corsi di recupero pomeridiani

Dopo gli scrutini del I quadrimestre, la scuola organizza corsi di recupero pomeridiano

nelle materie in cui gli studenti presentano maggiori difficoltà. All’interno dei vari

CdC, i docenti individuano gli alunni che possono recuperare le proprie carenze

attraverso un’intensificazione della didattica. Vengono così formati gruppi ristretti di

studenti (10, massimo 15 alunnni), che partecipano a corsi di recupero pomeridiani.

Questi ultimi sono attivati nel II quadrimestre e la durata dipende dalla disponibilità

finanziaria dell’Istituto.

- Recupero con pausa didattica

All’inizio del secondo quadrimestre, alla luce dei risultati emersi dagli scrutini del

primo quadrimestre, verrà attuata la settimana di recupero con pausa didattica

didattica secondo le seguenti modalità organizzative:

tutti i docenti sospenderanno la normale attività didattica, con l’intera classe,

riprenderanno e rivisiteranno gli argomenti non assimilati in precedenza;

al termine delle attività di recupero gli allievi con insufficienze effettueranno le

verifiche i cui risultati saranno riportati sul registro personale del docente;

le verifiche potranno essere scritte, orali, pratiche e saranno effettuate dai docenti

titolari della disciplina durante l’attività curricolare;

85

i docenti che a qualsiasi titolo risultano assenti nella settimana di pausa didattica

effettueranno tale attività in una successiva settimana per un numero di ore pari a

quelle perdute e con le stesse modalità organizzative;

gli studenti, segnalati dal Consiglio di Classe, e assenti nella settimana di pausa

didattica recupereranno in itinere e la verifica sarà loro somministrata quando il

docente avrà completato l’attività di recupero.

11. CRITERI DI AMMISSIONE/NON AMMISSIONE ALLA CLASSE

SUCCESSIVA E ALL’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI

ISTRUZIONE

Il Collegio Docenti, nella seduta del 19.04.2018, considerato il contenuto del D.L. 13

aprile 2017, n. 62., del D.M. 741/2017 e della Nota Miur 1865 del 10 ottobre 2017,

nonché della precedente normativa in merito alla valutazione ed ammissione delle

alunne e degli alunni della Scuola del Primo Ciclo di Istruzione (L. 53/03, L. 169/08,

D.P.R. 122/09, D.P.R. 275/99, C.M. 48/2012), delibera quanto segue.

SCUOLA PRIMARIA

D.L. 62/2017

Art. 3. Ammissione alla classe successiva nella scuola primaria

1. Le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla

prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di

apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione.

2. Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino

livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione,

l’istituzione scolastica, nell’ambito dell’autonomia didattica e organizzativa, attiva

specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento.

3. I docenti della classe in sede di scrutinio, con decisione assunta all’unanimità,

possono non ammettere l’alunna o l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali

e comprovati da specifica motivazione.

Prot. 1865/2017

Ammissione alla classe successiva nella scuola primaria

L'ammissione alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo

grado è disposta anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o

in via di prima acquisizione. Pertanto, l'alunno viene ammesso alla classe successiva

anche se in sede di scrutinio finale viene attribuita una valutazione con voto inferiore

a 6/10 in una o più discipline, da riportare sul documento di valutazione. A seguito

della valutazione periodica e finale, la scuola provvede a segnalare tempestivamente

ed opportunamente alle famiglie delle alunne e degli alunni eventuali livelli di

apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione e, nell'ambito della

propria autonomia didattica ed organizzativa, attiva specifiche strategie e azioni che

consentano il miglioramento dei livelli di apprendimento. Solo in casi eccezionali e

comprovati da specifica motivazione, sulla base dei criteri definiti dal collegio dei

docenti, i docenti della classe, in sede di scrutinio finale presieduto dal dirigente

scolastico o da suo delegato, possono non ammettere l'alunna o l'alunno alla classe

86

successiva. La decisione è assunta all'unanimità.

L’ammissione alla classe successiva viene disposta dal Team docenti della classe (gli

insegnanti di sostegno partecipano alla valutazione di tutti gli alunni della classe di cui

sono contitolari, mentre quelli dell’IRC e dell’attività alternativa partecipano alla

valutazione solo degli alunni che si sono avvalsi del loro insegnamento) considerando:

1. i risultati delle verifiche scritte, orali o pratiche e le osservazioni effettuate

nel corso delle attività didattiche, debitamente documentate nel registro

personale (la valutazione degli esiti finali sarà indipendente dalla media

aritmetica delle valutazioni attribuite alle singole prove oggettive e alle altre

forme di verifica);

2. i progressi individuali nelle varie discipline d’insegnamento;

3. l’impegno dell’alunno, anche indipendentemente dall’esito delle verifiche e degli

accertamenti periodici relativi al profitto;

4. gli aspetti relativi al percorso dell’alunno/a ed alla sua maturazione, tenendo

conto della documentazione didattica, nonché di eventuali informazioni

pervenute dalle famiglie;

5. l’esito degli interventi educativi (rimotivazione, stimolazione, interventi formali

e informali con i genitori) e didattici (ripetizione sistematica di input, lavoro di

gruppo, lavoro individualizzato, lavoro graduato, personalizzazione degli

interventi formativi), messi in atto dai docenti durante l’a.s. al fine di ottenere

il miglioramento delle prestazioni e di favorire il recupero degli apprendimenti;

6. la possibilità dell’alunno di recuperare durante la pausa estiva eventuali carenze

evidenziate nel corso dell’anno scolastico, tramite lo svolgimento di attività

indicate dai docenti interessati;

7. gli interventi informativi e di sensibilizzazione rivolti alle famiglie dagli

insegnanti, finalizzati al miglioramento dell’impegno dell’alunno nell’applicazione

e nello studio, anche relativamente allo svolgimento dei compiti assegnati per

casa;

8. quanto previsto nella personalizzazione del percorso formativo (PDP).

La non ammissione si concepisce:

• come costruzione di condizioni necessarie ad attivare/riattivare un processo

positivo, con tempi più lunghi e più adeguati ai ritmi individuali;

• come evento condiviso dalle famiglie e con parere positivo di eventuali specialisti che

abbiano seguito il/la bimbo/a.

Ai fini della non ammissione alla classe successiva, vengono considerati casi di

eccezionale gravità quelli in cui si registrino contemporaneamente le seguenti

condizioni:

• assenza o gravi carenze delle abilità propedeutiche ad apprendimenti successivi;

• gravi carenze e assenza di miglioramento, pur in presenza di stimoli e percorsi

individualizzati, relativamente all’aspetto cognitivo e agli indicatori del

comportamento che attengono all’ autonomia, alla partecipazione, alla responsabilità e

all’impegno.

Nel caso in cui si pervenga alla non ammissione alla classe successiva vi dovrà essere

87

adeguata documentazione del percorso dell’alunno/a e delle motivazioni, nonché

l’acquisizione scritta del parere positivo di entrambi i genitori, con allegata eventuale

documentazione specialistica.

È necessario che la decisione di non ammissione sia assunta all’unanimità.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

D.L. 62/2017

Art. 5. Validità dell’anno scolastico nella scuola secondaria di primo grado

1. Ai fi ni della validità dell’anno scolastico, per la valutazione finale delle alunne e

degli alunni è richiesta la frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale

personalizzato, definito dall’ordinamento della scuola secondaria di primo grado, da

comunicare alle famiglie all’inizio di ciascun anno. Rientrano nel monte ore

personalizzato di ciascun alunno tutte le attività oggetto di valutazione periodica e

finale da parte del consiglio di classe.

2. Le istituzioni scolastiche stabiliscono, con delibera del collegio dei docenti,

motivate deroghe al suddetto limite per i casi eccezionali, congruamente documentati,

purché la frequenza effettuata fornisca al consiglio di classe sufficienti elementi per

procedere alla valutazione.

3. Fermo restando quanto previsto dai commi 1 e 2, nel caso in cui non sia possibile

procedere alla valutazione, il consiglio di classe accerta e verbalizza, nel rispetto dei

criteri definiti dal collegio dei docenti, la non validità dell’anno scolastico e delibera

conseguentemente la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del primo

ciclo di istruzione.

Prot. 1865/2017

VALIDITÀ DELL' ANNO SCOLASTICO NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO

GRADO

Ai fini della validità dell'anno scolastico è richiesta la frequenza di almeno tre quarti

del monte ore annuale personalizzato, che tiene conto delle discipline e degli

insegnamenti oggetto di valutazione periodica e finale da parte del consiglio di classe.

Spetta al collegio dei docenti, con propria delibera, stabilire eventuali deroghe al

limite minimo difrequenza previsto per accertare la validità dell'anno scolastico. Tali

deroghe possono essere individuate per casi eccezionali, debitamente documentati, a

condizione che la frequenza effettuata dall'alunna o dall'alunno consenta al consiglio

di classe di acquisire gli elementi necessari per procedere alla valutazione finale.

Come già previsto, I' istituzione scolastica comunica all’inizio dell'anno scolastico agli

alunni e alleloro famiglie il relativo orario annuale personalizzato e il limite minimo

delle ore di presenza che consenta di assicurare la validità dell'anno: inoltre, rende

note le deroghe al limite di ore di frequenza deliberate dal collegio dei docenti.

Si segnala inoltre la necessità di fornire, secondo una periodicità definita

autonomamente dalle istituzioni scolastiche e comunque prima degli scrutini intermedi

e finali, informazioni puntuali ad ogni alunna e ad ogni alunno e alle loro famiglie in

relazione alle eventuali ore di assenza effettuate.

Per le alunne e gli alunni per i quali viene accertata, in sede di scrutinio finale, la non

validità dell'anno scolastico, il consiglio di classe non procede alla valutazione degli

apprendimenti disponendo la non ammissione alla classe successiva.

88

AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI

PRIMO GRADO

L'articolo 6 del decreto legislativo Il. 62/2017 interviene sulle modalità di ammissione

alla classe successiva per le alunne e gli alunni che frequentano la scuola secondaria di

primo grado.

L'ammissione alle classi seconda e terza di scuola secondaria di primo grado è

disposta, in via generale, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di

apprendimento in una o più discipline. Pertanto, l’alunno viene ammesso alla classe

successiva anche se in sede di scrutinio finale viene attribuita una valutazione con

voto inferiore a 6/10 in una o più discipline da riportare sul documento di valutazione.

A seguito della valutazione periodica e finale, la scuola provvede a segnalare

tempestivamente ed opportunamente alle famiglie delle alunne e degli alunni eventuali

livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione e,

nell'ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, attiva specifiche

strategie e azioni che consentano il miglioramento dei livelli di apprendimento.

In sede di scrutinio finale, presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, il

consiglio di classe, con adeguata motivazione e tenuto conto dei criteri definiti dal

collegio dei docenti, può non ammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva nel

caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più

discipline (voto inferiore a 6/10). La non ammissione viene deliberata a maggioranza; il

voto espresso nella deliberazione di non ammissione dall'insegnante di religione

cattolica o di attività alternative - per i soli alunni che si avvalgono di detti

insegnamenti - se determinante per la decisione assunta dal consiglio di classe diviene

un giudizio motivato iscritto a verbale.

Si rammenta che è stata abrogata la norma che prevedeva la non ammissione alla

classe successiva per gli alunni che conseguivano un voto di comportamento inferiore a

6/10. Come è stato già precisato, infatti, la valutazione del comportamento viene

espressa mediante un giudizio sintetico.

È stata invece confermata la non ammissione alla classe successiva, in base a quanto

previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, nei confronti di coloro cui è

stata irrogata la sanzione disciplinare di esclusione dallo scrutinio finale (articolo 4.

commi 6 e 9 bis del DPR n. 249/1998).

AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO

D’ISTRUZIONE

Gli articoli 6 e 7 del decreto legislativo n. 62/2017 individuano le modalità di

ammissione all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione delle alunne e

degli alunni frequentanti scuole statali e paritarie. In sede di scrutinio finale,

presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, l'ammissione all'esame di Stato

è disposta, in via generale, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli

di apprendimento in una o più discipline e avviene in presenza dei seguenti requisiti:

a) aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte

salve le eventuali motivate deroghe deliberate dal collegio dci docenti;

b) non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all'esame di

89

Stato prevista dall’art. 4 commi 6 e 9 bis del DPR n.249/1998 (6. Le sanzioni e i

provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati

dal consiglio di classa. Le sanzioni che comportano l’allontanamento superiore a quindici

giorni e quelle che implicano l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione

all’esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio di Istituto.

9. L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche

quando sono stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona

umana o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite

generale previsto dal comma 7, la durata dell’allontanamento è commisurato alla

gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica, per

quanto possibile, il disposto del comma 8. 9 bis. Con riferimento alle fattispecie di

cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da

una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano

esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente

nella comunità durante l’anno scolastico, la sanzione è costituita dall’allontanamento

dalla comunità scolastica con esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione

all’esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo

allontanamento fino al termine dell’anno scolastico.)

c) aver partecipato, entro il mese di aprile, alle prove nazionali di italiano, matematica

e inglese predisposte dall'INVALSI.

Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più

discipline, il consiglio di classe può deliberare, a maggioranza e con adeguata

motivazione, tenuto conto dei criteri definiti dal collegio dei docenti, la non

ammissione dell'alunna o dell'alunno all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo, pur

in presenza dei tre requisiti sopra citati.

Il voto espresso nella deliberazione di non ammissione all'esame dall’insegnante di

religione cattolica o dal docente per le attività alternative - per i soli alunni che si

avvalgono di detti insegnamenti - se determinante, diviene un giudizio motivato

iscritto a verbale.

In sede di scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce, ai soli alunni ammessi

all'esame di Stato, sulla base del percorso scolastico triennale da ciascuno effettuato

e in conformità con i criteri e le modalità definiti dal collegio dei docenti e inseriti nel

PTOF, un voto di ammissione espresso in decimi, senza utilizzare frazioni decimali.

Il consiglio di classe, nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di

apprendimento in una o più discipline, può attribuire all'alunno un voto di ammissione

anche interiore a 6/10.

Si rammenta che per le alunne e gli alunni frequentanti le scuole italiane all'estero

l'ammissione all’esame di Stato non prevede la partecipazione alle prove INVALSI.

Per l’ammissione alla classe successiva il Consiglio di classe tiene conto dei seguenti

aspetti:

1. il processo di maturazione di ciascun alunno considerando la sua situazione di

partenza ed il percorso di tutto il primo ciclo di istruzione come un

continuum che consente il rispetto dei tempi di ogni singolo studente e

l’attenzione ai processi di crescita;

90

2. la condizioni soggettive o i fattori specifici che possano aver determinato

rallentamenti o difficoltà nell’acquisizione di conoscenze e abilità;

3. l’andamento nel corso dell’anno, considerando la costanza dell’impegno e dello

sforzo nell’affrontare il lavoro a scuola e a casa, le risposte positive agli

stimoli e ai supporti personalizzati ricevuti, l’assunzione di comportamenti

responsabili verso i doveri scolastici;

4. l’esito degli interventi educativi (rimotivazione, stimolazione, interventi

formali e informali con i genitori) e didattici (ripetizione sistematica di

input, lavoro di gruppo, lavoro individualizzato, lavoro graduato,

personalizzazione degli interventi formativi), messi in atto dai docenti

durante l’a.s. al fine di ottenere il miglioramento delle prestazioni e di

favorire il recupero degli apprendimenti;

5. la possibilità dell’alunno di recuperare durante la pausa estiva eventuali

carenze evidenziate nel corso dell’anno scolastico, tramite lo svolgimento di

attività indicate dai docenti interessati;

6. gli interventi informativi e di sensibilizzazione rivolti alle famiglie dagli

insegnanti, finalizzati al miglioramento dell’impegno dell’alunno

nell’applicazione e nello studio, anche relativamente allo svolgimento dei

compiti assegnati per casa;

7. quanto previsto nella personalizzazione del percorso formativo (PDP).

La non ammissione si concepisce:

• come costruzione delle condizioni per attivare/riattivare un processo positivo, con

tempi più lunghi e più adeguati ai ritmi individuali;

• come evento partecipato alle famiglie e accuratamente preparato per l’alunno, anche

in riferimento alla classe di futura accoglienza;

• quando siano stati adottati documentati interventi di recupero e/o sostegno che non

si siano rivelati produttivi;

Vengono definiti i seguenti criteri condivisi secondo i quali “nel caso di parziale o

mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il Consiglio di

classe può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe

successiva o all’esame conclusivo del primo ciclo”.

1. Complessiva insufficiente maturazione del processo di apprendimento

dell’alunno, verificata dal mancato raggiungimento degli obiettivi

educativo/didattici, la cui gravità, anche a seguito di specifiche strategie

personalizzate attivate, a giudizio del Consiglio di classe, sia tale da non

consentire la proficua frequenza della classe successiva.

2. Presenza di gravi e concordanti insufficienze in almeno quattro/cinque

discipline comprendenti italiano e matematica. I singoli casi saranno discussi

nell’ambito del Consiglio di classe, che possiede tutti gli elementi di valutazione.

La non ammissione viene deliberata a maggioranza; il voto espresso nella deliberazione

di non ammissione dall'insegnante di religione cattolica o di attività alternative - per i

soli alunni che si avvalgono di detti insegnamenti - se determinante per la decisione

91

assunta dal consiglio di classe, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale (DPR

16/12/1985, n. 751, c. 2.7).

Ulteriori requisiti di ammissione alla classe successiva o all’esame di stato nella

scuola secondaria di primo grado

- Frequenza dei ¾ dell’orario personalizzato da comunicare all’inizio dell’anno

scolastico.

- Non essere incorsi nella sanzione disciplinare di esclusione dallo scrutinio

finale/non ammissione all’esame di Stato finale (Art. 4, cc. 6 e 9 DPR n.

249/1998).

- Aver partecipato alle prove INVALSI, eventualmente in sezione suppletiva (per

gli esami).

Criteri generali per derogare al limite minimo di presenza (tre quarti dell’orario

annuale personalizzato)

- gravi motivi di salute adeguatamente documentati;

- terapie e/o cure programmate e documentabili;

- gravi e documentati motivi di famiglia;

- partecipazione ad attività agonistiche organizzate da federazioni riconosciute

dal C.O.N.I.;.

Criteri generali per la determinazione del voto di ammissione all’esame di Stato

“In sede di scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce, ai soli alunni ammessi

all'esame di Stato,

sulla base del percorso scolastico triennale da ciascuno effettuato e in conformità con

i criteri e le

modalità definiti dal collegio dei docenti e inseriti nel PTOF, un voto di ammissione

espresso in

decimi, senza utilizzare frazioni decimali.

Il consiglio di classe, nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di

apprendimento in una

o più discipline, può attribuire all'alunno un voto di ammissione anche interiore a 6/10.”

Il Consiglio di classe esprimerà il voto di ammissione tenendo conto degli esiti

riportati nelle singole discipline della classe terza e sulla base di elementi di

valutazione relativi all’area non cognitiva (interesse, impegno, partecipazione,

autonomia), considerando l’intero triennio e l’evoluzione rispetto alla situazione di

partenza.

92

12. CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

Premessa (tratta da Progettazione di unità di competenza per il curricolo verticale,

USR Toscana 2013)

“Il rinnovamento della scuola e della didattica, non può basarsi solo sul metodo di

insegnamento, adattando gli stessi «contenuti», lo stesso «sapere» alle nuove

esigenze. Più si conosce, più diventa evidente che il sapere non è un «tutto» che si

può «possedere», né tanto meno trasmettere in modo enciclopedico. Il

capovolgimento del processo di istruzione, mediante il passaggio dalla «cultura del

programma» alla «cultura del curricolo», richiede una modifica del sistema di

produzione della conoscenza in due direzioni: da un lato è indispensabile costruire

curricoli capaci di sviluppare competenze importanti per tutti tali da consentire

l’accesso a molteplici fonti del sapere, a reti di conoscenza che si collocano sia dentro

che fuori la scuola; dall’altro appare necessario prevedere percorsi di apprendimento

diversificati in base alle potenzialità e alle capacità dei soggetti. (…) il curricolo

scolastico non coincida automaticamente con i contenuti culturali dell’insegnamento,

ovvero le diverse discipline, ma vada inteso piuttosto come:

1. il complesso delle risorse e delle contingenze educative che entrano in gioco nel

«fare scuola» e che chiamano in causa le esperienze apprenditive dell’alunno, le

quali devono essere sempre orientate al conseguimento di un fine, cognitivo o

affettivo-relazionale che sia;

2. l’insieme delle offerte di formazione organizzate e proposte dalla scuola in

base alle risorse umane, strutturali e finanziarie di cui dispone, allo scopo di

promuovere lo sviluppo e la crescita degli alunni.

Proprio C. Pontecorvo, nel 1979, sottolineava la dimensione «comprensiva» del

curricolo, dal momento che esso chiama in causa non solo la scelta di contenuti, bensì

la precisazione di obiettivi, attività, metodi di insegnamento/apprendimento,

materiali didattici, ponendo al centro l’allievo con le sue abilità, conoscenze

(formali e informali), motivazioni.

In estrema sintesi, quindi, il curricolo prevede un percorso formativo intenzionale

organicamente progettato e realizzato dagli insegnanti al fine di porre gli alunni

nelle condizioni di raggiungere i traguardi previsti. In questa prospettiva il corpo

docente è chiamato a farsi carico non solo della conoscenza dei fondamenti

epistemologici e degli oggetti di studio della propria disciplina, ma anche ad adottare

tutte le soluzioni metodologico-didattiche possibili affinché l’intervento educativo

conduca l’alunno al successo. Ecco perché l’elaborazione del curricolo richiede un forte

impegno progettuale da parte di tutti gli operatori scolastici”

Prof. Davide Capperucci

Alla luce dei riferimenti normativi e degli esiti di percorsi come quello ben illustrato

nel documento da cui è tratta la premessa, il Collegio Docenti è chiamato, sia ad

elaborare il Curricolo Verticale come risultato di una progettazione integrata e

condivisa da tutte le parti, sia ad usarlo come strumento e continuo riferimento

nell’azione pratica di ogni singolo docente affinché vi siano tutte le condizioni per un

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apprendimento significativo, che comprende necessariamente l’acquisizione di

apprendimenti transdisciplinari e di strategie personali di (auto)apprendimento.

“La promozione delle competenze in ambito scolastico passa necessariamente

attraverso il lavoro con e sulle discipline, mediante il ricorso a conoscenze

dichiarative e procedurali. I saperi pertanto assumono una funzione strumentale nella

misura in cui stimolano la riflessione, l’interpretazione, la spiegazione di fenomeni

complessi, fornendo gli strumenti concettuali e operativi per intervenire su

problemi e situazioni contingenti (compiti autentici).”

Principali documenti di riferimento:

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio (2006/962/CE)

Competenze chiave di cittadinanza (Decreto 22 agosto 2007, all.2 Archivio Pubblica

Istruzione)

Indicazioni Nazionali per il Curricolo (D.M. n.254 del 16 novembre 2012)

Circolare MIUR N° 3 13/02/2015 certificazione delle competenze modello

sperimentale primo ciclo

D.M. 742 del 3 ottobre 2017 certificazione delle competenze

Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione (9

gennaio 2018)

Indicazioni Nazionali e nuovi scenari (documento ministeriale del 22 febbraio 2018)

Definizioni contenute nella RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E

DEL CONSIGLIO del 23 aprile 2008

o «conoscenze»: risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso

l'apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e

pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro

europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o

pratiche;

o «abilità»: indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how

per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro

europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti

l'uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l'abilità

manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti);

o «competenze»: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità

personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello

sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro europeo delle

qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e

autonomia.

Cos’e la competenza?

“La competenza si acquisisce con l’esperienza: il principiante impara in situazioni

di apprendimento nel fare insieme agli altri. Quando l’alunno saprà in autonomia

utilizzare saperi e abilità anche fuori della scuola per risolvere i problemi della

94

vita, vorrà dire che gli insegnanti hanno praticato una didattica per competenze.

Avere competenza significa, infatti, utilizzare anche fuori della scuola quei

comportamenti colti promossi nella scuola” (Giancarlo Cerini)

Il concetto di competenza nell’educazione alla cittadinanza

“L’agire autonomo e responsabile delle persone competenti conferisce al concetto di

competenza un significato non solo cognitivo, pratico, metacognitivo, ma anche e

soprattutto etico.

le Indicazioni richiamano con decisione l’aspetto trasversale dell’insegnamento, che

coinvolge i comportamenti quotidiani delle persone in ogni ambito della vita, nelle

relazioni con gli altri e con l’ambiente e pertanto impegna tutti i docenti a perseguirlo

nell’ambito delle proprie ordinarie attività: “È compito peculiare di questo ciclo

scolastico porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva, potenziando e

ampliando gli apprendimenti promossi nella scuola dell’infanzia. L’educazione alla

cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di

apprendere il concreto prendersi cura di sé stessi, degli altri e dell’ambiente e che

favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà. Questa fase del processo

formativo è il terreno favorevole per lo sviluppo di un’adesione consapevole a valori

condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione

per praticare la convivenza civile. Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla

cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della

responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e

che implicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al

miglioramento continuo del proprio contesto di vita, a partire dalla vita quotidiana a

scuola e dal personale coinvolgimento in routine consuetudinarie che possono

riguardare la pulizia e il buon uso dei luoghi, la cura del giardino o del cortile, la

custodia dei sussidi, la documentazione, le prime forme di partecipazione alle decisioni

comuni, le piccole riparazioni, l’organizzazione del lavoro comune, ecc.”

(Documento ministeriale del 22 febbraio 2018)

CURRICOLO VERTICALE RELATIVO ALLE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

(adattato prendendo ispirazione ed impostazione grafica dai curricoli proposti dal

dirigente tecnico MIUR Franca Da Re)

Le schede: i quadri di riferimento sono riportati in schede così organizzate: la

sezione A del curricolo per l’infanzia riporta le competenze, articolate in abilità e

conoscenze e gli esempi di “compiti significativi”, quella del curricolo per primaria e

secondaria di primo grado riporta le competenze articolate in abilità e conoscenze; la

sez. B riporta le evidenze (scuola dell’infanzia) e i compiti significativi (scuola primaria

e secondaria di primo grado), la sezione C contiene i descrittori con i livelli di

padronanza attesi rispetto alle competenze.

Le schede della parte A descrivono i risultati di apprendimento alla fine del terzo

anno e/o del quinto anno della primaria e al termine del primo ciclo, con la stessa

scansione delle Indicazioni Nazionali 2012; evidenze, compiti significativi e livelli di

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padronanza sono unici per tutto il ciclo.

Lo sviluppo delle competenze: le Indicazioni nazionali per il curricolo del 2012, come

del resto quelle del 2007, non individuano con precisione le competenze da perseguire;

vengono riportati, infatti dei “traguardi per le competenze” e degli “obiettivi per i

traguardi”, ma mai i risultati di apprendimento in termini di competenze.

Tuttavia, per impostare un curricolo che permetta percorsi per lo sviluppo delle

competenze, la loro valutazione e anche la loro certificazione, pare importante

individuarle, partendo da documenti che possano fare da riferimento, come il DM

139/07 sull’obbligo di istruzione, che può servire anche da confronto per la continuità

(le competenze, infatti, non sono diverse nei vari cicli scolastici; sono piuttosto

differenti le abilità o la complessità con cui si affrontano e le conoscenze.

Le “evidenze”: rappresentano il nucleo essenziale della competenza, sono aggregati di

compiti, di performaces che, se portati a termine dagli alunni con autonomia e

responsabilità, ancorché in modo graduato per complessità e difficoltà nel corso degli

anni, testimoniano l’agire competente. Gli insegnanti struttureranno le attività in modo

che gli alunni, nel lavoro quotidiano e nello svolgimento di compiti significativi, possano

agire in modo da mostrare le “evidenze” e i livelli di competenza posseduti. Quando

possibile, le evidenze fanno riferimento alle prescrizioni dei Traguardi delle

Indicazioni.

PER LA VISIONE DELLE SCHEDE SI RIMANDA AL DOCUMENTO INTEGRALE

PRESENTE SUL SITO DELL’ISTITUTO.

96

13. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

13.1 PROGETTI DI ISTITUTO

Oltre agli interventi finalizzati all’educazione e alla formazione, che fanno

riferimento agli obiettivi nazionali del Sistema d’istruzione, le scuole dell’Istituto

promuovono i seguenti progetti didattici:

PROGETTO REFERENTE UTENTI

PROGETTO SUPPORTO

ALUNNI

Bianchi Aida e Antonini

Dalida Tutto l’Istituto

PROGETTO SUPPORTO

DOCENTI E PROGETTO

TEATRO

Pedrini Imeria e Zecchini

Lorena Tutto l’Istituto

PROGETTO PTOF/RAV Giovannetti Anna e

Vellutini Mita Tutto l’Istituto

13.2 INIZIATIVE DI ARRICCHIMENTO

L’offerta formativa si basa su attività didattiche curricolari ed attività

collaterali di arricchimento per gli obiettivi da raggiungere. I percorsi che rientrano

nella prassi educativa dell’Istituto e concorrono ad approfondire tematiche presenti

nel curricolo dei tre ordini di scuola riguardano le seguenti aree:

ACCOGLIENZA -

CONTINUITÀ –

SUPPORTO DOCENTI –

RAPPORTI CON IL

TERRITORIO - TEATRO

Zecchini, Pedrini

Rossi, Pecoraro, Checcacci,

Serra, Forte, Bernardi,

Vaccarella, Luongo

Tutto l’Istituto

POF/POFT

AUTOVALUTAZIONE

D’ISTITUTO

Giovannetti Anna,

Vellutini Mita,

Mei Emanuela, Giannotti

Simona

Tutto l’Istituto

MULTIMEDIALITÀ E

INNOVAZIONE

TECNOLOGICA

Referente Lab.

Informatico:

Paganelli Alessandro

Tutto l’Istituto

97

1) Gestione sito Web

dell'Istituto

2) Laboratorio

Informatico

3) Predisposizione aula

multimediale per

didattica innovativa e

Postazioni Multimediali di

supporto all'utenza

esterna ed alla

segreteria

Animatore digitale:

Team Digitale:

Pucci Lorena

Bosco Anna Maria

Peccioli Elisa

PEZ (Progetto Educativo

Zonale)

L. regionale 32/2002

Progetti in rete dei comuni

della Mediavalle: Barga,

Bagni di Lucca, Borgo a

Mozzano, Coreglia

Antelminelli, ISI di Barga.

Tutto l’Istituto

EDUCAZIONE ALLA

LEGALITÀ

Iniziative di

approfondimento con la

partecipazione dei

rappresentanti delle Forze

dell’ordine

Tutto l’Istituto

ADESIONE AL

PROTOCOLLO DI

EDUCAZIONE ALLA

CITTADINANZA

RESPONSABILE

Tutto l’Istituto Tutto l’Istituto

ANNUARIO DELLA

SCUOLA

Pubblicazione annuale delle

attività svolte nell’Istituto

a cura del team digitale

Tutto l’Istituto

AMBIENTE Evangelisti Ornella Tutto l’Istituto

PROGETTO IN-

DIPENDENZA

Promosso dalla Nuova

Farmacia Ecologica di

Bagni di Lucca e

dall’Associazione “Semi di

Zucca”

Tutto l’Istituto

PROGETTO “IL LUOGO

DEI RAGAZZI

Gilberto Malerbi Tutto l’Istituto

PROGETTO TEATRO –

PARTECIPAZIONE AD

ATTIVITÀ

LABORATORIALI E ALLA

RASSEGNA DEL TEATRO

DELLA SCUOLA

Con la collaborazione

dell’Associazione Wanda

Circus

Tutto l’Istituto

SCIENZE MOTORIE E

SPORT – GRUPPO

Diversi Catia Scuola Secondaria di I grado

98

SPORTIVO

PROGETTO LETTURA

“NATI PER LEGGERE”

in collaborazione con la

Biblioteca Comunale

Insegnanti scuole infanzia Scuole dell’Infanzia

PROGETTO “ARTE E

MOVIMENTO”

Proposto dal Centro Studio

Danza Artis’t di Fornoli

Scuola dell’infanzia di

Fabbriche e Fornoli

PEOGETTO “PAROLE IN

MOVIMENTO”

Con la collaborazione di

una logopedista e di una

psicomotricista

Scuole dell’infanzia

PROGETTO SICUREZZA Insegnanti scuola infanzia

di Fabbriche

Scuola dell’infanzia di

Fabbriche

PROGETTO LINGUA

INGLESE

Insegnanti Scuola Infanzia

di Fornoli e personale

esterno madrelingua

Scuola infanzia di Fornoli e

Fabbriche

LABORATORIO

“GENITORI E

INSEGNANTI UNITI

PER LA SCUOLA”

Insegnanti scuole infanzia Scuola dell’infanzia

PROGETTO

“BENESSERE IN GIOCO”

Insegnanti scuole infanzia

e primarie

Scuole dell’infanzia e

scuole primarie

PROGETTO “RACCHETTE

DI CLASSE”

Promosso dal Tennis club

di Bagni di Lucca

Scuole primarie

PROGETTO REGIONALE

SCUOLA E SPORT –

COMPAGNI DI BANCO

Scuola Primaria

Insegnanti classi 1, 2, 3,

scuola primaria

Scuole primarie

PROGETTO “FRUTTA

NELLE SCUOLE”

Insegnanti scuole primarie Scuole primarie

“SCRITTORI IN ERBA”

In collaborazione con i

giornalisti della zona

Attività di scrittura

creativa nella scuola

primaria di Fornoli

Scuola primaria di Fornoli

“ALLA SCOPERTA DI

ANTICHE TRADIZIONI

E MESTIERI” in

collaborazione con

artigiani locali delle

figurine di gesso

Insegnanti scuola primaria

di Fornoli

Scuola primaria di Fornoli

PROGETTO SPORT in

collaborazione con

associazioni locali

Insegnanti scuola primaria

di Fornoli

Scuola primaria di Fornoli

PROGETTO SULL’ACQUA

E IL BOSCO in

Insegnanti scuola primaria

di Fornoli

Scuola primaria di Fornoli

99

collaborazione con il

Corpo forestale dello

Stato

PROGETTO “GIALLO

COME GIOIA” per

favorire l’alfabetizzazione

emozionale

Insegnanti scuola primaria

di Fornoli

Scuola primaria di Fornoli

LABORATORI

ARTISTICI

Insegnanti scuola primaria

di Fornoli

Scuola primaria di Fornoli

PROGETTO BANDA

MUSICALE

Con la collaborazione del

Corpo musicale di Corsagna

Scuola primaria di Fornoli

ORIENTAMENTO Blanc Tracy Scuola Secondaria di I grado

LABORATORIO

SCIENTIFICO

Giovannetti Anna Scuola Secondaria di I grado

PROGETTO

ALIMENTAZIONE

In collaborazione con

Eudania Cir Food

Scuola secondaria, primaria

di Scesta, infanzia di San

Cassiano e Fornoli

PROTETTO “UN PONTE

PER L’ERITREA”

Curato dal geometra Sig.

Marchi

Scuola primaria e scuola

secondaria di I grado

PROGETTO

SULL’EDUCAZIONE

EMOZIONALE CURATO

DA “IL CIRCO E LA

LUNA”

Insegnanti Scuola

Secondaria di I grado

Scuola secondaria di I grado

“PROGETTO ERITREA” Promosso dall’Associazione

onlus “Promozione e

Sviluppo”

Scuola secondaria di I grado

PROGETTO DI

EDUCAZIONE AI

DIRITTI UMANI

con la collaborazione di

Armida Bandoni,

responsabile provinciale di

Amnesty International

Scuola secondaria di I grado

PROGETTO NO-TRAP Università di Firenze

Prof.ssa Menesini

Scuola secondaria di I grado

I singoli plessi elaborano progetti curricolari che tengono conto di iniziative

territoriali, a cui partecipano anche in collaborazione con le famiglie. Tra le più

importanti si ricordano: Il vero paese dei Balocchi, Festa del ringraziamento-Festa

dell’Albero, Scuole sotto l’Albero, Festa di Natale a teatro, Mercatini di Natale,

Giorno della memoria, Carnevalfornoli, Nontiscordardime, Cento strade per giocare,

L’Albero delle bimbe, M’illumino di meno, Puliamo il mondo, Una strada da disegnare, La

valle dei presepi, Il bosco e la scuola ecc...