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1 Prot. 0000692 A/6 Piano Triennale dell’Offerta Formativa Integrazioni e modifiche per l’A.S.2017/18

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Prot. 0000692 A/6

Piano Triennale dell’Offerta Formativa

Integrazioni e modifiche per l’A.S.2017/18

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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

(modifiche e integrazioni)

Indice:

Atto di Indirizzo……………………………pag. 4

Le risorse dell’Istituto……………………...pag.12

Articolazione oraria e dati alunni

e classi ……………………………………….pag.13

Le risorse umane e professionali…………...pag. 16

Piano Nazionale Scuola Digitale…………...pag.18

Finalità e scelte organizzative e didattiche...pag. 19

Piano di miglioramento……………………..pag. 28

Fabbisogno di organico……………………..pag. 77

Dati generali dell’I.C. Borgetto-Partinico…pag. 81

Patto di corresponsabilità…………………..pag. 89

Il Curricolo. Obiettivi generali

del processo formativo…………………...pag.92

Piano di formazione/aggiornamento

del personale………………………………pag.111

Attività e progetti per l’Ampliamento

dell’Offerta formativa…………………….pag.113

PON 2014/2020 ………………………………pag.120

Piano Annuale per l’Inclusione………………pag.123

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Il PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA relativo all’Istituto

comprensivo Borgetto – Partinico, è stato elaborato ai sensi di quanto previsto dalla

legge del 13/07/2015, n.107, riguardante la “ Riforma del sistema nazionale di

istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti “.

Il seguente piano sulla base dell’Atto di indirizzo del Dirigente scolastico dell’istituto,

dott.ssa Rosalia Gioglio, prot. 6546/C n. 24 del 15/12/2015, è stato approvato dal

Collegio dei docenti nella seduta del 13/01/2016 e dal Commissario straordinario in

sostituzione del Consiglio d’istituto Partinico- Borgetto nella seduta del 14/01/2016

e sarà valido per il triennio 2016/2019.

E’ stato inviato all’Ufficio Scolastico regionale di Palermo per le verifiche di legge ed

è stato pubblicato nella sezione Scuola in Chiaro, Portale SIDI e nel sito web della

scuola.

Il piano ò stato aggiornato e integrato per l’anno scolastico 2016/17 e ha ricevuto

parere favorevole dal Collegio dei docenti in data 17/10/2016 e dal Consiglio

d’istituto per il nuovo istituto Borgetto- Partinico , in data 26/10/2016 con delibera

n.17.

Infine il piano con le opportune integrazioni che tengono conto dei decreti

attuativi 60/62/66 del 13/04/2017 della L.107 del 2015 e della nota esplicativa del 6

ottobre 2017, è stato approvato dal Collegio dei docenti in data 20/10/2017 e dal

Consiglio d’istituto in data 26/10/2017 con delibera n. 48.

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ATTO DI INDIRIZZO RIGUARDANTE LA DEFINIZIONE E LA PREDISPOSIZIONE

DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNIO 2015/16, 2016-17 E

2017-18 (Prot n° 2652/FP del 23/10/2017)

Atto di indirizzo al Collegio dei Docenti riguardante la definizione e la predisposizione del Piano

triennale dell’Offerta Formativa- triennio 2015/16, 2016-17 e 2017-18 ex art.1 comma 14,

legge .107/2015.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

VISTO il comma n.14 dell’art.1 della L.107/15 recante la “riforma del sistema nazionale di istru-

zione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” che attribuisce al

dirigente scolastico poteri di indirizzo al Collegio dei docenti per le attività della scuola;

VISTA Legge 107/2015 art.1, comma 4 e comma 7,comma 12 e 13;

VISTO l’art. 25 del DLgs 165/01 recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipen-

denze delle amministrazioni pubbliche” che attribuisce al dirigente scolastico, quale garante del

successo formativo degli alunni, poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle ri-

sorse umane per assicurare la qualità dei processi formativi, per l’esercizio della libertà di insegna-

mento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica e per

l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni;

VISTA la Legge n. 59 DEL 1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e della

dirigenza;

VISTO il DPR 275/1999, che disciplina l’autonomia scolastica;

VISTO il D.L.vo 165 del 2001 e ss.mm. ed integrazioni;

VISTE le Indicazioni Nazionali per la Scuola dell’Infanzia e del Primo ciclo;

VISTA circolare n.27 del 2012 alunni BES e decreto attuativo L-107 n.66 del 13/04/2017,

- linee di indirizzo DSA nazionali e obiettivi regionali;

- linee di Indirizzo alunni stranieri

- Decreti attuativi n.60, 62, 66 del 13/04/2017 della L.107 del 2015

CONSIDERATO CHE .

- le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015, mirano alla valorizzazione dell’autonomia

scolastica, che trova il suo momento più importante nella definizione e attuazione del piano

dell’offerta formativa triennale e che le istituzioni scolastiche, con la partecipazione di tutti gli or-

gani di governo, dovranno provvedere alla definizione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa

per il triennio 2015/16, 2016-17 e 2017-18

- gli indirizzi del Piano vengono definiti dal dirigente scolastico che, in proposito, attiva rapporti

con i soggetti istituzionali del territorio e ne valuta eventuali proposte ;

-il collegio dei docenti lo elabora;

-il consiglio di istituto lo approva.

-il piano può essere rivisto annualmente entro ottobre.

-per la realizzazione degli obiettivi, previsti nel piano, le istituzioni scolastiche possono avvalersi

di un organico potenziato di docenti da richiedere a supporto delle attività di attuazione a decorrere

dall'anno scolastico 2016/17.

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VALUTATE le priorità e le esigenze formative individuate a seguito della lettura delle risultanze

del RAV “ Rapporto di Autovalutazione”;

TENUTO CONTO del piano di miglioramento predisposto nel RAV per il triennio 2016/2019;

di quanto emerso dai rapporti attivati dal Dirigente Scolastico con tutto il personale interno alla

scuola e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio

DETERMINA

Ai sensi dell’art.3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art.1 comma 14 della legge 107/2015

il seguente

ATTO D’INDIRIZZO

al Collegio dei docenti orientativo della pianificazione dell’Offerta Formativa Triennale e dei

processi educativi e didattici

per l’aggiornamento e la revisione per l’anno scolastico 2017/18 del PTOF, predisposto nel mese

di Settembre del 2015 approvato dal Consiglio d’Istituto, per il triennio. 2015-16, 2016-17 e

2017/18.

Tali linee di indirizzo saranno basilari per le attività della scuola. per le scelte di gestione e di am-

ministrazione e prevedono l’aggiornamento e la revisione per il seguente anno scolastico, relativi

alla realizzazione delle attività educative, didattiche e formative della scuola, in una logica di cont i-

nuità con le buone pratiche già sperimentate nei due anni precedenti al fine di effettuare il miglio-

ramento previsto dal PDM per le priorità evidenziate nei RAV degli anni 2015/16, 2016/17 e di

implementare gli obiettivi regionali previsti per l’anno scolastico 2017/18

:

OBIETTIVI REGIONALI

Ridurre il fenomeno della varianza fra le classi della medesima istituzione scolastica, negli esiti degli apprendimenti rilevati nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica

Ridurre il tasso di dispersione scolastica ( evasione, abbandono, bocciature e fre-quenza irregolare) per tutte le istituzioni

A tal fine l’azione del nostro istituto, secondo una coerenza tra POF, RAV e PDM di ogni

anno interessato, mirerà al ripristino e al miglioramento degli esiti, monitorerà i risultati a

distanza e attuerà progetti, attività ed iniziative previste per il triennio, nell’ottica di recu-

perare, consolidare e potenziare le competenze di base e prevenire il fenomeno della di-

spersione.

Punti centrali del nostro progetto, che ha come finalità quella di garantire il successo forma-

tivo e scolastico di tutti gli alunni saranno i seguenti:

ADEGUAMENTO DEL POF ANNUALE AL PIANO TRIENNALE DELL’ O.F.

(PTOF)

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ACQUISIZIONE DEL NUOVO REGOLAMENTO SUL SISTEMA NAZIONALE DI VA-

LUTAZIONE in materia di istruzione e formazione ai fini dell’implementazione del Piano di mi-

glioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti nonché della valutazione

dell’efficienza e l’efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione;

SVILUPPO E POTENZIAMENTO DEL SISTEMA E DEL PROCEDIMENTO DI

VALUTAZIONE della nostra istituzione scolastica, nel processo di autovalutazione, sulla

base dei protocolli di valutazione e delle scadenze temporali stabilite dall’Invalsi e secondo i

criteri e le disposizioni previste dal DLV. N.62 del 13/04/2017 attuativo della L. 107/2015;

POTENZIAMENTO DELL’ INCLUSIONE E DELL’ INTEGRAZIONE La scuola

con le famiglie e le altre agenzie educative, individuerà le strategie più efficaci, gli appren-

dimenti più significativi ,punterà su un curriculo quanto più possibile integrato ma soprat-

tutto su una scuola inclusiva, aperta al dialogo, alla pluralità, all' integrazione ed alla com-

plessità; come previsto dal DLV. N. 66/2017 attuativo della legge 107 del 2015 che prevede

la costituzione dei gruppi GLIR e GLI per favorire la promozione dell’inclusività degli stu-

denti con disabilità.

PARTECIPAZIONE ALLE INIZIATIVE DEI PROGETTI PON, per la Programma-

zione 2014-2020, adesione all’azione 10 Lotta al disagio e alla prevenzione della dispersio-

ne, approvato e finanziato e ad altri progetti Pon presentati se verranno approvati;

POTENZIAMENTO RECUPERO E CONSOLIDAMENTO COMPETENZE DI

BASE per garantire il successo formativo e scolastico di tutti gli alunni e migliorare nelle

prove Invalsi

PREVENZIONE , RIDUZIONE E CONTRASTO ALLA DISPERSIONE SCOLA-

STICA

contrastare il fenomeno della dispersione scolastica , agendo in maniera preventiva con interventi

sia in ambito curricolare che extracurriculare e promuovendo attività educative nella scuola prima-

ria e secondaria di primo grado sui temi della legalità, della cittadinanza attiva, responsabile e con-

sapevole per ridurre il fenomeno della dispersione scolastica. Il contrasto inteso come strumento per

contribuire alla lotta contro l'abbandono scolastico.

VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE La scuola privilegerà percorsi di eccel-

lenza perchè nessuno dei talenti nascosti presenti negli alunni rimanga inutilizzato, indivi-

duando tutte le iniziative, le attività atte a garantire il potenziamento delle eccellenze

POTENZIAMENTO DELLA PRATICA E DELLA CULTURA MUSICALE inte-

grando le indicazioni del decreto attuativo n.60 del 13/04/2015 e lo sviluppo del gusto musi-cale per creare nei bambini delle competenze specifiche che diano loro le possibilità di far musica spontaneamente e di potere esprimere all’esterno il proprio mondo interiore per mezzo dei suoni: si cercherà di trasmettere esperienze di un vissuto musicale, di educare con la musica e non alla musica, attraverso varie fasi che permetteranno agli alunni di comprendere la realtà acustica, di scoprire le potenzialità sonore atte a favorire e migliora-re il processo di comunicazione e di interazione sociale. Si procederà a dare la conoscenza

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di un’ alfabetizzazione musicale sotto l’aspetto sonoro, corale e creativo per motivare gli alunni, stimolare la creatività e la curiosità, al fine di prevenire la dispersione motivando gli alunni tramite la creazione di ambienti di apprendimento polifunzionali e di imparare a ri-spettare le regole.

AVVIO DI FORME INNOVATIVE DI DIDATTICA, previste dal PNSD e della didattica

computazionale, è previsto per alcuni classi l’avvio della Classe virtuale come metodologia speri-

mentale e l’applicazione di metodologie che prevedano l’attuazione di didattica per competenze e

lavori di gruppo, orientati verso l’acquisizione di competenze per risolvere compiti autentici come

previsto dal Curricolo d’Istituto.

POTENZIAMENTO DELLA CULTURA DELLA LEGALITA’ ATTRAVERSO ATTIVI-

TA’ E PROGETTI, ORIENTATI ALLA COSTRUZIONE DI REGOLE E DI NORME

PROPRIE DELLA CONVIVENZA CIVILE, tutti i progetti del PDM avranno come sfondo fi-

nalità trasversali e interdisciplinari che condurranno gli alunni all’acquisizione di competenze so-

ciali e civiche

PREVENZIONE DEL BULLISMO E DEL CYBERBULLISMO per educare gli studenti ad un

corretto uso dei media ed al rispetto degli altri, attraverso la collaborazione e la cooperazione, il

dialogo, il confronto e la comunicazione, come previsto dalla Legge n. del 29 Maggio del 2017

LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE sarà utilizzata avendo a riguardo e nel rispetto della

normativa prescritta dalla L. 59/1997, DPR 275/99, L.107/2015 ,L. 53/2003 e dal D.Lgs 59/2004,

D.M. settembre 2007 (le Indicazioni Nazionali del 2010) e L. 169/2008, e i relativi Regolamenti at-

tuativi DPR 122/2009, DPR 81/2009, applicando la flessibilità oraria, superando l'ora di lezione e

implementando l'unità di lezione di 54 minuti e prevedendo l’ utilizzo della restituzione oraria agli

studenti, in forme diverse (recupero, potenziamento, attività laboratoriali);

L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA di cui la scuola è portatrice con una

proposta progettuale e al passo con l’affermazione dei paradigmi dell’ autonomia scolastica,

dell’inclusione sociale, della premialità e del merito, della valutazione basata sugli standard di

competenza, dei nuovi approcci curricolo-disciplinari; - PERCORSI FORMATIVI (eccellenze) fi-

nalizzati alla valorizzazione dei nostri alunni eccellenti, percorsi progettuali e strumenti didattici in-

novativi, da mettere a disposizione dei nostri alunni, ad esempio:

- GARE DI MATEMATICA :Giochi matematici del Mediterraneo

- CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE :Trinity

- ATTIVITÀ DI RECUPERO E DI POTENZIAMENTO :Italiano, matematica inglese,

informatica

- RECUPERO E CONSOLIDAMENTO DELLE COMPETENZE DI BASE al fine di mi-

gliorare gli esiti come previsto dal PDM del nostro istituto.

LA VALORIZZAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE ED ATA, ricorrendo alla program-

mazione di percorsi formativi finalizzati al miglioramento della professionalità teorico – metodolo-

gico e didattica, e amministrativa, alla innovazione tecnologica, alla valutazione formativa e di si-

stema.

ADOZIONE DEI LIBRI DI TESTO si prevede , di organizzare l’intera attività didattica, proget-

tuale e scolastica per competenze e per classi parallele, è quindi opportuno che anche i libri di testo

adottati siano uguali tra i segmenti scolastici e per classi parallele.

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PROGETTO SCUOLA-NEXT-DIDANET: un sistema informatizzato per la registrazione e la

visualizzazione online delle valutazioni degli studenti.

LA PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE dovrà privilegiare:

-il potenziamento e il recupero di Matematica Italiano ed Inglese ;

- il Potenziamento delle capacità informatiche e l’acquisizione della pratica musicale e corale

per motivare gli alunni e contrastare la dispersione

PROMOZIONE UMANISTICA, VALORIZZAZIONE PATRIMONIO, PRODUZIONI

CULTURALI E SOSTEGNO ALLA CREATIVITA’, come previsto dal DLV n.60 del

13/2017 che prevede anche il recupero delle tradizioni etnoantropologiche e l’implementazione di

Piani di Educazione alla Sostenibilità ambientale

NELL’ INNOVAZIONE DIGITALE E DIDATTICA LABORATORIALE SARANNO

ATTENZIONATE:

-sviluppo delle competenze digitali degli studenti,

-il potenziamento degli strumenti didattici digitali

- formazione dei docenti per l’innovazione didattica digitale;

- la formazione del direttore dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e

degli assistenti tecnici, per l’innovazione digitale nell’amministrazione.

I VIAGGI D’ISTRUZIONE, l’attività teatrale, le attività sportive e musicali;

LE ATTIVITÀ DI CONTINUITÀ ED ORIENTAMENTO con gli istituti secondari di II

grado

- La progettazione integrata con gli altri Enti istituzionali locali, Provinciali, Regionali, Nazionali;

CORSI DI FORMAZIONE RIVOLTI A AL PERSONALE DOCENTE ED ATA

FORMAZIONE TUTELA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: attivazio-

ne, nel rispetto della normativa vigente, appositi corsi di formazione in materia di tutela della salute

e della sicurezza nei luoghi di lavoro indirizzati al personale ,nei limiti delle risorse disponibili, se-

condo quanto disposto dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.

LA GESTIONE E AMMINISTRAZIONE deve essere improntata ai criteri di efficienza, effica-

cia, economicità, trasparenza, nonché, dei principi e criteri in materia di valutazione delle strutture e

di tutto il personale delle amministrazioni pubbliche

-L’ATTIVITÀ NEGOZIALE, nel rispetto delle prerogative previste dai Regolamenti Europei,

dalle leggi, dal Codice dei contratti pubblici e dai rispettivi Regolamenti, nonché dal regolamento di

contabilità (D.I. n° 44/01), sarà improntata al la trasparenza e nell’interesse primario della scuola

-IL CONFERIMENTO DI INCARICHI al personale esterno (disciplinata dall'art. 40 del D.I.

44/2001) dovrà avvenire dopo aver accertato la mancanza di personale interno con pari professiona-

lità e sulla base di criteri che garantiscano il massimo della professionalità;

- I compensi per attività aggiuntive devono corrispondere a prestazioni effettivamente rese, risul-

tanti da riscontri oggettivi e devono essere corrisposti nei tempi concordati, a seguito delle reali ri-

scossioni e nei provvedimenti di attribuzione, che devono essere emanati prima della prestazione,

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sulla base della disponibilità degli interessati e dei criteri stabiliti dalla Contrattazione Integrativa

d’Istituto;

- L’organizzazione amministrativa, tecnica e generale, sulla base della proposta del Direttore SGA

e nel rispetto di quanto previsto nella Contrattazione Integrativa d’Istituto, dovrà prevedere degli

orari di servizio e di lavoro che garantiscano la piena attuazione delle attività scolastiche e

l’apertura al pubblico, sia in orario antimeridiano che pomeridiano

LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVO - DIDATTICA POTRÀ PREVEDERE:

la programmazione flessibile dell'orario complessivo e garantire 'l'apertura pomeridiana della scuola

per la riduzione del numero di alunni e di studenti per classe

Nei periodi di sospensione dell'attività didattica, l’istituto e in sinergia con gli enti locali promuove-

rà attività educative, ricreative, culturali, artistiche e sportive, da svolgersi negli edifici scolastici.

▪ Orario flessibile del curricolo e delle singole discipline; .

Unità di insegnamento non coincidenti con l’unità oraria di lezione;

▪ Percorsi didattici personalizzati e individualizzati; PDP – PEI

▪ Tempo flessibile , classi aperte parallele

▪ Adesione o costituzione di accordi di rete con altre scuole ed Enti pubblici e privati di cui all’art.

7 del DPR 275/99;

▪ Adeguamenti del calendario scolastico, che non comportino riduzioni delle attività didattiche né

dell’orario di lavoro del personale e comunque, coincidenti con tutte le attività che comportano

l’utilizzo di personale docente e ATA fuori dall’istituzione scolastica, come le gite di istruzione

Nell’ambito di intervento delle relazioni interne ed esterne ,la scuola promuoverà iniziative quali:

LA COMUNICAZIONE PUBBLICA ,cioè l’insieme di attività rivolte a rendere visibili le azioni

e le iniziative sviluppate dall’istituto ed anche ad acquisire le percezioni sulla qualità dei servizi

erogati

Saranno utilizzati differenti mezzi di comunicazione:

a) attivazione del sito web per rendere visibile l’offerta formativa dell’istituto b) scuola-next: un sistema informatizzato per la registrazione e la visualizzazione on-line delle va-lutazioni degli studenti. c) Pagina facebook , Giornali locali online , radio locale d) Convegni, seminari, attività finalizzate a rendere pubblica la mission e la vision dell’intero mi-

crosistema scuola territorio famiglia;

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

ROSALIA GIOGLIO

Dati identificativi dell’Istituto Comprensivo Borgetto-Partinico

L’ istituto Borgetto- Partinico è in base al D.P.R. n.165 del 30 Marzo del 2001 che ha previsto il

dimensionamento delle scuole, poi convertito nella L. 111 del 17/07/2011 che ha deliberato la

formazione degli istituti comprensivi, ha subito un primo accorpamento per l’anno scolastico

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2015/16 con la scuola Capitano Polizzi di Partinico, in seguito una fusione nell’anno scolastico

2016/17 con due plessi Rodari ( che comprende Scuola primaria e Scuola dell’Infanzia) e di via

Vicenza ( che comprende solo Scuola dell’Infanzia) di Partinico.

Pertanto attualmente è “I.C. Borgetto-Partinico” con sede centrale a Borgetto in Via Primavera di

Praga n°1 e Codice Meccanografico PAIC81400Q.

Entrambe le scuole, presentano un contesto socio-culturale vario, che registra la presenza di

famiglie “problematiche” per situazioni economiche legate a disoccupazione, emigrazione ed

immigrazione. Sono diffusi nel territorio atteggiamenti di disinteresse per il bene comune e

mancanza di una cultura della legalità. L’uso prevalente del dialetto nel contesto familiare, la

mancanza di educazione alla lettura e i pochi stimoli culturali della maggior parte delle famiglie,

rendono precaria la padronanza linguistica dei nostri alunni. E’ presente il fenomeno mafioso,

ravvisabile anche in comportamenti e modelli culturali che gli adolescenti recepiscono anche

involontariamente. La nostra scuola tende verso il miglioramento continuo del servizio offerto,

ottenuto mediante un’innovazione consapevole, condivisa e controllata, che ne rafforzi l’identità e

ne migliori la qualità. Dai questionari di Autovalutazione, è emerso il quadro di un’organizzazione

che possiede caratteristiche di positività, ma presenta anche alcune aree di criticità, ciò ha indotto il

Dirigente Scolastico e il Gruppo di Autovalutazione a ricercare le possibili aree da migliorare nel

triennio.

Il PDM è stato dunque, elaborato in stretta relazione con il RAV, poiché quest’ultimo, ha

consentito di mettere in luce le aree di miglioramento sulle quali si ritiene opportuno intervenire in

via prioritaria:

- il consolidamento delle competenze di base in Italiano e Matematica per garantire il

successo formativo e scolastico di tutti gli alunni e migliorare gli esiti e i risultati nelle

Prove Invalsi

- Competenze sociali e civiche per prevenire la dispersione

. Gli obiettivi di processo su cui il PDM, è stato articolato per l’anno scolastico 2017/18, saranno

strettamente legati ai seguenti obiettivi regionali pubblicati dall’ufficio scolastico regionale per il

seguente anno scolastico, che permetteranno di migliorare i risultati del piano di miglioramento:

- Ridurre il fenomeno della varianza fra le classi della medesima istituzione scolastica,

negli esiti degli apprendimenti rilevati nelle prove standardizzate di Italiano e

Matematica

- Ridurre il tasso di dispersione scolastica ( evasione, abbandono, bocciatura e frequenza

irregolare) per tutte le istituzioni

In Italia con il D.P.R 275/99, lo scenario della scuola dell’autonomia diventa occasione per

sostenere una cultura formativa basata sulle motivazioni morali e pedagogiche. Caratteristiche di

tale sistema è la sua potenzialità, cioè la capacità di coinvolgere nei propri spazi di azione il

contesto socio-economico e politico-istituzionale.

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In una prospettiva europea ogni individuo deve essere messo in condizione di usufruire di

un’educazione che duri tutto l’arco della vita e può raggiungere tale scopo attraverso alcuni tipi di

apprendimento specifici:

- Imparare a conoscere

- Imparare a fare

- Imparare a vivere insieme, quale modalità di partecipare e collaborare con gli altri

- Imparare ad essere

• Il tema del successo formativo in ambito europeo viene collegato all’idea che la

formazione sia un requisito fondamentale per lo sviluppo economico e democratico.

• Il ruolo sociale dell’educazione, come afferma nel “Libro Bianco” Jaques Delors, focalizza

l’attenzione sul binomio istruzione- progresso e sull’idea dell’istruzione come investimento, non

solo sociale ma individuale.

Pertanto il nostro istituto ha scelto di organizzare il suo progetto formativo alla luce di tali

indicazioni ponendosi la priorità fondamentale di GARANTIRE IL SUCCESSO FORMATIVO

E SCOLASTICO di tutti gli alunni, ponendo attenzione alla persona e favorendo l’inclusione,

attraverso:

• Il potenziamento dell'informazione, della comunicazione e della trasparenza

• Aumentando il coinvolgimento e la motivazione del personale e di tutti gli stakeholders

• Introducendo innovazioni metodologiche nella didattica

• Monitorando i risultati a distanza di tutti gli alunni per migliorare i risultati

dell'azione educativa e progettuale della scuola

• Recuperando i BES e valorizzando le eccellenze per garantire il successo formativo di

tutti gli alunni

• Diffondendo la pratica musicale e corale della scuola per motivare gli alunni e

prevenire la dispersione

Inoltre il piano valorizzerà la comunicazione in tutte le azioni di miglioramento, in quanto è

fondamentale per accrescere la consapevolezza su problemi e soluzioni, implementare la

cooperazione, rinforzare i comportamenti e gli atteggiamenti positivi, coerenti con il

raggiungimento degli obiettivi. Si ritiene pertanto che, l’elaborazione di un organico piano della

comunicazione, sia funzionale al miglioramento di tutte le aree analizzate, in quanto le interessa

tutte trasversalmente.

Modifiche delle risorse umane

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DOCENTIN°85 COLLAB.N°10 (Ata)+

n.3( cooperative) ASS.AMM.VI N°4 DSGA N°1

Modifiche delle risorse strutturali AULE

INFORMATICHE N°2

AULE

LINGUISTICHEN°2

PALESTRE N°1 AULE

MUSICALI N°1

BIBLIOTECHE N°1

AULE SCIENTIFICHE

N°1

AULA MAGNAN°1

Integrazioni alle risorse territoriali COMUNE

OSSERVATORIO PER

LA DISPERSIONE

SCOLASTICA

OSSERVATORIO PER

LO SVILUPPO E LA

LEGALITÀ"G.LA

FRANCA

FONDAZIONE

FALCONE PER

LA LEGALITÀ

ASSOCIAZIONE

LIBERTAS

Enti privati( museo

etno-

antropologico”Casa

Cannizzo”, …)

Ordine dei geologi

ASSOCIAZIONI

SPORTIVE

CONSERVATORI

O V. BELLINI

ASSOCIAZIONI

MUSICALI

CTRH EMITTENTI

TELEVISIVE E

RADIOFONICHE

LOCALI(TV 7, Tele

Occidente, Tele Jato,

ecc…)

ASSOCIAZIONE

TEATRALE

“L. GIANI’ “

Ass. “I pupi siciliani”

di M.Canino, Ass.

“Vogliamo volare

Onlus”

Risorse professionali COLLABORATORI

DEL D.S.

COORDINATORI

COMMISSIONI FUNZIONI

STRUMENTALI

GRUPPO GLI

GRUPPO GOSP ANIMATORE

DIGITALE

DOCENTI

MADRELINGUA

NUCLEO DI

AUTOVALUTAZIONE

E COMITATO DI

MIGLIORAMENTO

DOCENTI DI

POTENZIAMENTO DI

ITALIANO

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13

ARTICOLAZIONE DELCURRICULO ED ORGANIZZAZIONE ORARIA

DELLE DISCIPLINE

Scuola Primaria

DISCIPLINA

Unità orarie settimanali :30( ora di 54 min.)

Classe 1^

1e

Classe 2^

Classe 3^

2e

Classe 4^

3e

Classe 5^

4e

Italiano 9 8 7 7 7

Matematica 7 7 7 7 7

Storia 2 2 2 2 2

Geografia 2 2 2 2 2

Scienze 2 2 2 2 2

Inglese 1 2 3 3 3

Musica 1 1 1 1 1

Arte e immagine 1 1 1 1 1

ED Fisica 1 1 1 1 1

Tecnologia e informatica 1 1 1 1 1

Laboratorio :Convivenza civile e

cittadinanza

1 1 1 1 1

Religione/Att. alternative 2 2 2 2 2

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Discipline

Ore settimanali: 36 (TP) 30 ( TN)

La classe 1^ sez. A è a tempo normale

Tutte le altre classi sono a tempo prolungato

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Italiano 6 +3 ( recupero/potenziamento: 3 ore classi a

TP)

Cittadinanza e Costituzione (approfondimento) 1

Storia 2

Geografia 1

Matematica 4 + 3(di approfondimento/potenziamento)

Scienze 2

L2:Inglese 3

L2: Francese 2

Artistica 2

Tecnologia 2

Musica 2

Scienze motorie 2

Religione /Att. alternative 1

TOTALE MONTE ORESETTIMANALE

36 (classi a TP) 30 (classe a TN)

30 IL 20% DELLAQUOTA FACOLTATIVA

OPZIONALE E’ UTILIZZATA PER LO

SVOLGIMENTO DELLA DISCIPLINA

TRASVERSALE:CONVIVENZA CIVILE E

CITTADINANZA

DATI ALUNNI ISTITUTO COMPRENSIVO BORGETTO- PARTINICO

Denominazioned

ei plessi

Ordine di scuola Numero classi Numero alunni Tempo Scuola

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RODARI

Scuola dell' infanzia

3 60 1 sez.SEZ. a TR e

2 SEZ.a TN

RODARI Scuola Primaria 5 73 CLASSI A TN

SAN CARLO Scuola

dell’infanzia

4 78 n.3 SEZ.a TR e

n.1 SEZ. a TN

VERGA Scuola primaria

12 227 CLASSI A TN

SALOMONE

MARINO

BORGETTO

Scuola sec. di 1°

grado

9 174 n.1 classe a TN

n. 8 classi A TP

VERGA Scuola dell’infanzia

3 ( + 1 regionale) 55 + 14 ( sez.reg) SEZ. a TR

VIA VICENZA Scuola

dell'

infanzia

3 37 1sez.aTRe 2 sez.

a TN

STRUTTURA ORARIA DELLA SCUOLA

Rodari Infanzia

Dalle 8,15 alle 16,15

Rodari Primaria Dalle 8,15 alle 13,39 (dal lunedì al

venerdì)

Verga Infanzia Dalle 8,15 alle 13,15

Verga Primaria Dalle 8,15 alle 13,39( dal lunedì al

venerdì)

San Carlo Infanzia Dalle 8,15 alle 13,15 (TR) dalle 8,00

alle 16,00 (TN)

Via Vicenza Infanzia Dalle 8,30 alle 13,30 (TR) dalle 8,30

alle 16,30 (TN)

Secondaria di Primo grado

“S.S.Marino”

-Dalle 8,00 alle 14,00 (dal lunedì, al

venerdì ) ( classe a TN)

-Dalle 8,00 alle 14,00 (lunedì,

mercoledì, venerdì)dalle 8,00 alle 17,00

(martedì, giovedì)(classi a TP)

Lo Staff del Dirigente Scolastico

Qualifica : Mansioni :

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Il Dirigente Scolastico Rosalia Gioglio

Collaboratore/Vicario Ins. Giuseppe Russo Funzioni di vicario in

sostituzione del D.S,

rapporti famiglie/territorio,

ecc...

Collaboratore/ Resp. di

plesso(Secondaria di 1°

grado)

Prof.ssa Marilin Tripoli Progettazione d'istituto e

supporto alle attività del

dirigente. Sostituzione

docenti, sicurezza, gestione

della sede del plesso

S.S.Marino

Coordinatore e

supervisore degli aspetti

didattici ed organizzativi

Ins. Licari Gianfranca Progettazione d'istituto e

supporto, coordinazione e

supervisione alle attività

didattiche ed organizzative

del dirigente

Resp. di plesso (Rodari) Ins.Serafina Turdo -Angela

Daidone

Sostituzione docenti,

sicurezza, gestione della sede

Resp. di plesso (Verga -

Infanzia)

Ins.Bianca Maria Tagliareni Sostituzione docenti,

sicurezza, gestione della sede

Resp. di plesso (Verga-

Primaria)

Ins.Antonino Sergio Saguto Sostituzione docenti,

sicurezza, gestione della sede

Resp. di plesso (San

Carlo)

Ins.Maria Caruso Sostituzione docenti,

sicurezza, gestione della sede

Resp. di plesso (Via

Vicenza)

Ins.Margherita Galati Sostituzione docenti,

sicurezza, gestione della sede

Personale ATA

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D.S.G.A Onofrio Tarantino

Ass.teAmm.vo Rosalia Alduino Area alunni

Ass.teAmm.vo Marilena Badalamenti Area personale

Ass.teAmm.vo Teresa Dioguardi Area

Contabile/Personale

Ass.teAmm.vo Baldassare Zagari Protocollo/Posta

elettronica/Alunni

RESPONSABILI DEI LABORATORI

Laboratorio scientifico “S.S.Marino” Prof.ssa Rosa Pirrotta

Laboratorio musicale “S.S. Marino” Prof.ssa Maria Grazia Licari

Laboratorio informatico “Verga” Ins. Giuseppe Russo

Laboratorio informatico “S.S Marino” Prof.ssa Francesca Sicula

Laboratorio linguistico “S.S. Marino” Prof.ssa Maria Antonietta Russo

Palestra “S.S.Marino” Prof.re. Giuseppe Ambrogio Angileri

FUNZIONI STRUMENTALI

Area 1. Gestione POF/ Prof.ssa Marilin Tripoli Progettualità generale

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PTOF/ RAV Ins. Gianfranca Licari

Area 1.1 Ins. Serafina Turdo Autovalutazione e prove

invalsi

Area 3. Interventi e servizi

per gli alunni

Prof.ssa Vincenza

Pecoraro

Supporto agli alunni e

progettualità(BES-DSA-

H)

Area 3.1 Prof.ssa Rosalia Mirabile

Continuità ed

orientamento

Area 4 Prof.ssa Maria Grazia

Licari

Dispersione scolastica e

monitoraggio

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

Decreto n.851 del 27/10/2015

L’Animatore Digitale è un docente che, insieme al Dirigente Scolastico e al DSGA ,

riveste un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione a scuola. Viene indivi-

duato in ogni scuola e viene formato in modo specifico affinché possa “ favorire il

processo di digitalizzazione nelle scuole nonché diffondere le politiche legate

all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul

territorio del Piano Nazionale Scuola Digitale”

Il suo profilo è finalizzato a :

Formazione interna :favorire l’animazione e la partecipazione di tutta la co-

munità scolastica alle attività formative , mediante corsi di formazione

sull’uso dei dispositivi informatici presenti nell’istituto( LIM), del registro elet-

tronico, ecc…

Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e sti-

molare il protagonismo degli studenti di varie attività anche strutturate ( Classi

virtuali, organizzazione di workshop, ecc…), anche attraverso momenti forma-

tivi, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.

Creazioni di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tec-

nologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti scolastici ( es.

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uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola è dotata, uso di par-

ticolari programmi multimediali, informazioni su innovazioni esistenti in altre

scuole, creazione di classi virtuali attraverso piattaforme multimediali, ecc…)

coerenti con gli obiettivi dell’istituto .

Individuazione e nomina dell’Animatore Digitale : Prof.ssa Sicula Francesca

PREMESSA AL PTOF: FINALITA’ E SCELTE ORGANIZZATIVE E

DIDATTICHE

Oggi viviamo in una società caratterizzata da rapidi cambiamenti, assistiamo al

proliferare incontrollato delle informazioni; all’interno di tale contesto, diversi sono i

messaggi che bombardano le nuove generazioni, modificando i canali di trasmissione

della conoscenza.

La dinamicità degli stimoli della società, che sollecita il pensiero passivo, richiede, da

un lato, nuove competenze al cittadino del futuro, dall’altro maggiori input critici alle

informazioni dispensate dalla rete che , talvolta, provocano disorientamenti. Immersa

in un grande intreccio, tra locale e globale, la rete tende ad avviluppare l’umanità, sin

dalla Scuola dell’Infanzia, togliendo all' alunno il primato del protagonista e

subordinandolo ad omuncolo passivo, ad ingranaggio privo di consapevolezze

Compito della scuola è quello di restituire il ruolo di protagonista al discente, al

fanciullo e, dunque, al cittadino, facendolo divenire attore delle sue scelte. In questo

scenario la Scuola ha un compito delicato quello di fornire gli strumenti necessari per

insegnare agli alunni a:

- pensare, riflettere e comunicare

Per

- Imparare a vivere insieme agli altri

Per raggiungere tali finalità occorre lavorare tutti insieme per creare una scuola:aperta,

inclusiva, flessibile, plurale nella sua organizzazione, consapevole del rispetto dei

limiti, dei confini da rispettare, senza i quali si scivola inconsci in una costruzione

precaria del proprio IO, in una disgregazione della propria identità, in una possibile

fragilità pericolosa, fallimentare e deviante. Il rispetto di ciascuno e di tutti, una

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solida integrazione, richiedono l’impegno di tutti gli stakeholders che si prendono

cura dei nostri bambini, dei nostri ragazzi affinché continui il progresso naturale e

spirituale della persona in quanto “essere” degno di attenzione e di cura”,

nell’accezione di prendersi a cuore l’altro.

L’apertura , la conciliazione, l’accoglienza richiedono impegno, perché la fragilità , il

rischio dell’abbandono sono in agguato. Insieme educhiamo, insieme diamo una

direzione di senso al nostro e al vivere quotidiano di ogni soggetto, combattiamo

nuove forme di emarginazione culturale e di analfabetismo, facciamo scuola con il

nostro esempio, offrendo modelli positivi, guidando e consolidando tutte le

conoscenze possibili, portando alla luce nuovi talenti nascosti, valorizzando i doni

significativi di ogni bambino, di ogni adulto che con noi lavora per il bene della

società tutta e della persona .Nella società attuale multietnica, luogo di incontro e

scontro di tradizione e cultura, educare e formare diventano una sfida soprattutto per

le istituzioni scolastiche. Le scuole diventano oggi laboratori sperimentali di cultura,

le nuove figure professionali devono avere e mettere in atto una concezione del

sapere di tipo reticolare, problematico e multidimensionale. La conoscenza diventa

pertanto, un processo aperto e circolare, interdipendente, come diceva Dewey

all’inizio del secolo, la scuola deve soddisfare le richieste della società e se vuole

avere una funzione formativa non deve essere un’istituzione chiusa, ma aperta alla

collaborazione con la società, deve progettare e potenziare percorsi di educazione

permanente .

Proprio su questi temi i governi dell’Unione Europea a Lisbona nel 2000, hanno

elaborato obiettivi che prevedono il raggiungimento della qualità dell’istruzione e

della formazione, l’accesso ai sistemi di istruzione e della formazione nell’ottica del

life long learning; l’apertura al mondo del lavoro dei sistemi di istruzione e

formazione.

Negli schemi attuali, in seguito a diverse sperimentazioni attuate negli anni passati, la

scuola diventa “ comunità educativa”, luogo privilegiato in cui la cultura si

costruisce epistemologicamente, attraverso progettazioni curricolari che favoriscono:

– l’apprendere ad apprendere,

– l’autonomia di pensiero,

– l’acquisizione delle competenze,

– il pensiero logico e creativo

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Ognuno di noi ha qualcosa dentro di insostituibile, di incantevole, di grandioso che

adeguatamente valorizzato, aiuterà l’altro e ridurrà quegli svantaggi abolendo quelle

differenze che si potrebbero trasformare in disuguaglianze sociali e nessuno può e

deve consentire che ciò accada. Nello scenario attuale infatti l’organizzazione della

scuola stessa cambia,essa diventa officina di contenuti,cambia il ruolo dei docenti e di

tutte le risorse professionali che lavorano nel mondo della scuola.E’ doveroso, infatti,

da parte di tutto il personale e di tutti quelli che operano per il bene della scuola

collaborare per raggiungere il traguardo finale: garantire il successo formativo e

cognitivo di ciascun alunno e rimanere al loro fianco durante questo percorso

scolastico per fare non da trasmettitori di conoscenze ma da mediatori che supportano

il processo educativo di ogni soggetto che apprende. L’uomo,il cittadino del domani,

non si forma solo attraverso il conoscere, ma attraverso l’esperienza, la “prassi di vita”

che sempre risente dell’appartenenza al contesto sociale e culturale di una comunità.

A fondamento della formazione dell’uomo vi è la storia, affermava Cicerone: nel

passato vi è tutto ciò che serve all’uomo”. Nel paradigma dell’HistoriaMagistra

Vitae”, il passato non è mai veramente passato, ma è prefigurazione dell’avvenire. Da

qui il valore formativo dell’exemplum, dell’imitatio del mosmaiorum, che non è solo

modello etico, ma soprattutto di vita pratica, che si concretizza nello svolgimento del

proprio ruolo all’interno della famiglia e della società. L’attività in quanto tendenza

naturale dell’uomo pone in stretto rapporto il sapere con l’agire. Tradizionalmente per

formazione si intende un processo di acculturamento di un soggetto secondo un

programma predefinito. Caratteristiche di un’adeguata progettazione di percorsi

formativi che qualifichino la scuola diventano i“Curricoli” che alla luce delle

Indicazioni Nazionali del 2012 pongono l’attenzione sui soggetti e sui loro contesti di

vita. La progettazione deve presentarsi all’interno della società moderna, come il

“sistema dei sistemi” che abbia precise competenze organizzative . La formazione

dell’uomo e del cittadino, la promozione dell’alfabetizzazione culturale diventano

obiettivo politico e didattico, l’apertura della scuola al suo interno prevedendo

flessibilità organizzativa e al suo esterno usando il territorio come “aula

decentrata”come diceva Frabboni, devono costituire i presupposti di una comunità

che potenzia le capacità del singolo, per educare sin dall’infanzia il bambino ad

essere educato a partecipare alla cultura entro cui è stato generato. La prospettiva di

life long learning, cioè verso forme di formazione per tutto l’arco della vita,

comporta la tensione al cambiamento vissuto come acquisizione di significati che

conducono alla riformulazione dei propri vissuti. Il modello che ne discende è quello

di un “Sistema Formativo Integrato”, l’insieme cioè di una rete di possibilità

culturali e formative di carattere istituzionale e formative di carattere istituzionali ed

esperenziali: il frutto dell’intreccio tra un curricolo esplicito ed implicito. La

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globalizzazione ha attivato processi di localizzazione, cioè la dimensione locale

interagisce con quella globale. La valorizzazione di una nuova soggettualità deve

essere considerata il punto focale su cui costruire la società del futuro. Il nesso tra

bassi livelli di istruzione e i bassi indici di consumo culturale, mostra che la misura

differenziata con la quale si possiede il sapere, influenza il modo di saper gestire il

mondo. L’Unione Europea, ha stabilito che di fronte a queste nuove sfide, ciascun

cittadino deve disporre di: un’ampia gamma di competenze chiave per adattarsi in

modo flessibile a un mondo in rapido mutamento.

Il quadro di riferimento delinea 8 competenze chiave sulle quali fondare un’azione

educativa coerente con la realtà attuale:

• Comunicazione nella madrelingua

• Competenze nelle lingue straniere

•Competenze digitali

• Competenze matematiche e scientifiche

• Imparare ad imparare

. Competenze sociali e civiche

• Spirito di iniziativa e imprenditorialità ( capacità di risolvere problemi)

• Consapevolezza ed espressione culturale

MISSION E VISION

Il Piano dell’offerta formativa della nostra scuola costituisce la sua identità culturale e

progettuale. La sua funzione fondamentale è quella di

• Informare sulle modalità di organizzazione

•.Funzionamento dell’istituto;

•.Presentare la progettazione curricolare, extracurricolare ed educativa che

l’istituto mette in atto per raggiungere gli obiettivi educativi e formativi

prefissati.

L’intero PTOF si caratterizza come progetto unitario da realizzare in un’ottica

interdisciplinare ed è stato elaborato professionalmente nel rispetto delle esigenze dei

portatori d’interesse e del territorio, garantendo nella sua articolazione continuità

verticale e orizzontale, con l’intento di formare persone in grado di pensare e agire

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autonomamente nella società. L’impegno che il nostro istituto assume per il triennio

2016/2019 nei confronti del territorio in cui opera è di rafforzare l’identità della

scuola, innovandola nella sua organizzazione e nella didattica per renderla

protagonista dello sviluppo culturale, economico e sociale .

MISSION

Formare persone in grado di pensare e agire autonomamente e responsabilmente all’interno della società. Il nostro istituto lavorerà coinvolgendo tutti i portatori di

interesse, utilizzando tutte le risorse interne ed esterne disponibili: ponendo al centro

della sua azione educativa: l’alunno in tutti i suoi aspetti: affettivi, relazionali, cognitivi, spirituali, estetici, etici e religiosi.

VISION

Utilizzare una rete di relazione e strategie didattiche ed educative che tengano conto

della singolarità delle persone, delle aspirazioni e delle capacità di ognuno. Attraverso

la flessibilità educativa sarà attivato un project work in empowerment con il territorio,

in un rapporto organico e sinergico, funzionale e condiviso. Potenziare un sistema

formativo integrato reticolare e trasversale, fondato sul rispetto della persona e

sulla valorizzazione dell’esperienza e dei rapporti interpersonali è la finalità

generale da conseguire nel percorso formativo che la scuola si propone.

ORIENTAMENTO FORMATIVO DELLA NOSTRA SCUOLA

Comprende tutte quelle attività mirate a permettere agli individui di riconoscere e

sviluppare le proprie attitudini, capacità e competenze:

– Imparare ad imparare

– Imparare a saper fare

– Imparare ad essere

– Imparare a stare insieme

– Attraverso l’esperienza si sviluppa la competenza

OBIETTIVI FORMATIVI

Potenziamento artistico- musicale al fine di creare ambienti di apprendimento

stimolanti che siano da supporto alla didattica tradizionale, per stimolare e ridurre la

demotivazione scolastica e suscitare l’interesse e la curiosità, prevenendo la

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dispersione- Potenziamento competenze sociali e civiche per prevenire la

dispersione e imparare a rispettare le regole di convivenza democratica, prevenire

attraverso il dialogo fenomeni di cyber bullismo e di bullismo e implementare l’uso

di regole corrette, di competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica

orientate verso la valorizzazione dell’educazione interculturale e verso il rispetto

della tutela del cittadino e dell’ambiente. Valorizzazione e implementazione

competenze digitali per gli alunni, i docenti e le famiglie al fine di adeguare la

didattica verso le innovazioni e un uso corretto dei media dei social network;

Potenziamento inclusività e integrazione degli alunni diversamente abili:

Promuovere la valorizzazione di percorsi individualizzati e la valorizzazione

delle eccellenze che garantiscano il successo formativo di ogni alunno. Assicurare

l' attuazione dei principi di pari opportunità

PRIORITÀ DEL PTOF

Come previsto dalla legge 107/15 che ha introdotto la dotazione organica per il

potenziamento finalizzata alla programmazione di interventi mirati al miglioramento

dell’offerta formativa, ogni scuola deve individuare delle priorità d’intervento per il

raggiungimento degli obiettivi formativi che non possono prescindere da quanto

emerso dalla presentazione del RAV dell’istituto.

POTENZIAMENTO DELL’ INCLUSIONE E DELL’ INTEGRAZIONE

La scuola con le famiglie e le altre agenzie educative, individuerà le strategie più

efficaci, gli apprendimenti più significativi ,punterà su un curriculo quanto più

possibile integrato ma soprattutto su una scuola inclusiva, aperta al dialogo, alla

pluralità,all' integrazione ed alla complessità.

POTENZIAMENTO UMANISTICO COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE:

PREVENZIONE, RIDUZIONE E CONTRASTO ALLA DISPERSIONE

SCOLASTICA

Contrastare il fenomeno della dispersione scolastica , agendo in maniera preventiva

con interventi sia in ambito curricolare che extracurriculare e promuovendo attività

educative nella scuola primaria e secondaria di primo grado sui temi della legalità,

della cittadinanza attiva, responsabile e consapevole per ridurre il fenomeno della

dispersione scolastica. Il contrasto inteso come strumento per contribuire alla lotta

contro l'abbandono scolastico.

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POTENZIAMENTO DEL SUCCESSO FORMATIVO IN AMBITO

LINGUISTICO E MATEMATICO - SCIENTIFICO:

Recupero delle carenze e potenziamento delle competenze degli alunni dell'Istituto in

italiano e matematica rispetto ai risultati scolastici e alle prove INVALSI ,attraverso il

progressivo e graduale adeguamento degli esiti scolastici agli standard nazionali

migliorando i risultati nelle prove INVALSI

POTENZIAMENTO DELLA PRATICA E DELLA CULTURA MUSICALE

Sviluppo del gusto musicale per creare nei bambini delle competenze specifiche che

diano loro le possibilità di far musica spontaneamente e di potere esprimere

all’esterno il proprio mondo interiore per mezzo dei suoni ;si cercherà di trasmettere

esperienze di un vissuto musicale, di educare con la musica e non alla musica,

attraverso varie fasi che permetteranno agli alunni di comprendere la realtà acustica,

di scoprire le potenzialità sonore atte a favorire e migliorare il processo di

comunicazione e di interazione sociale. Si procederà a dare la conoscenza di una

alfabetizzazione musicale sotto l’aspetto sonoro, corale e creativo che tenga conto

delle novità introdotte dal decreto attuativo n. 60 del 13/04/2017 della L.107 del

2015

AVVIO DI FORME INNOVATIVE DI DIDATTICA

Didattica computazionale e didattica per competenze . In due classi della scuola

secondaria di primo grado si prevede l’ avvio della metadidattica, per lo sviluppo del

pensiero computazionale e attivazione Classe Virtuale

ATTIVITÀ DI CONTINUITÀ ED ORIENTAMENTO

Al fine di curare la continuità con i vari segmenti scolastici e gli istituti secondari di II grado saranno valorizzate le eccellenze attraverso la partecipazione a gare matematiche, concorsi, corsi TRINITY , preparazione prove Invalsi, Progetto

Miur contrasto alla dispersione scolastica e recupero competenze di base in

Italiano e Matematica per prepararsi alle prove invalsi e supporto

psicopedagogico, in rete con l’Osservatorio;

attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo l' educazione alla parità

dei sessi , la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni.

PARTECIPAZIONE ALLE INIZIATIVE DEL PON

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La scuola ha presentato diversi progetti PON per migliorare le risorse finanziarie e

usufruire della competenza di esperti. Durante l’anno 2017/18 è stato approvato e

sarà concretizzata la fase di attuazione del Pon - Azione 10 – 1 - Inclusione e Lotta

al disagio sociale – Interventi per il successo scolastico degli studenti per

prevenire la dispersione e potenziare le competenze di base, le competenze chiave di

cittadinanza, di lingua, digitali, lingua inglese, attraverso metodologie innovative che

prevedono di motivare gli alunni verso gli apprendimenti e la conoscenza dell’uso dei

media riflettendo su una tematica generale, quella del “Bullismo”, che farà da filo

conduttore all’intero progetto articolato in più moduli.

SVILUPPARE E POTENZIARE IL SISTEMA E IL PROCEDIMENTO DI

VALUTAZIONE

della nostra istituzione scolastica, del monitoraggio degli apprendimenti, sulla base

dei protocolli di valutazione, del decreto attuativo della L.107 del 2015, n. 62 del

13/04/2017, delle scadenze temporali stabilite dall’Invalsi; dei nuovi criteri di

valutazione attraverso corsi di autoformazione e di formazione, rivolti al personale

Ata per l' acquisizione delle competenze digitali (GAFE, BYOD).

Saranno attivati corsi di formazione in rete con altre scuole rivolti a al personale

docente per acquisire competenze didattiche innovative e progettazione per

competenza; attivazione, nel rispetto della normativa vigente di appositi corsi di

formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro

indirizzati al personale, ,nei limiti delle risorse disponibili, secondo quanto disposto

dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.

SCELTE ORGANIZZATIVE GESTIONALI E DIDATTICHE:

– Flessibilità Didattica ed Organizzativa

– Valorizzazione della flessibilità orizzontale e verticale (interna a ciascun

ordine di scuola) per sviluppare l’efficacia educativa attraverso la continuità didattica

dei curricoli da 3 a 14 anni;

– Realizzare (anche in concorso con altre scuole e con Associazioni del

territorio) percorsi didattici per favorire la conoscenza ed il rispetto del

territorio in tutti i suoi aspetti: ambientale, culturale, musicale, artistico, per

stimolare la crescita culturale in base al decreto attuativo n.60 del 13/04/2015 della l.

107 DEL 2015

– Coinvolgere Famiglie ed Enti Territoriali nel processo educativo degli alunni e nell’integrazione multiculturale sia dei ragazzi sia degli adulti;

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– Garantire l’accesso alle tecnologie informatiche per tutti;

– Creare un ambiente aperto all’apprendimento e sostenere le pari

opportunità per prevenire la violenza di genere ed ogni forma di discriminazione.

– Pianificazione di attività che permettano all'alunno di acquisire

competenze digitali come richiesto dal piano Nazionale(PNSD), spendibili nel

mondo globalizzato dell'era moderna.

– Promozione di attività che, attraverso la pratica musicale, stimolino: la partecipazione, la creatività, il senso estetico, l'integrazione e l'inclusione.

– Favorire il potenziamento linguistico, attraverso l'attivazione di laboratori

che prevedono la lettura di favole ai bambini più piccoli e la produzione di testi creativi e articoli da pubblicare sul sito della scuola. Uso della metodologia CLIL per

il potenziamento della lingua straniera attraverso la scoperta di canti e

proverbi .Attivazione di laboratori di drammatizzazione.

– Promozione della dematerializzazione, incentivazione della digitalizzazione didattica sia per discenti che per docenti.

– Educare all'uso responsabile dei social network e alla cultura dei media.

– Sviluppare atteggiamenti di sostenibilità ambientale e di tutela nei

confronti del territorio e dell'ambiente.

– Tutelare l'incolumità fisica dei discenti e di tutto il personale scolastico.

P I A N O D I M I G L I O R A M E N TO

PRIMA SEZIONE ANAGRAFICA

Istituzione Scolastica

Nome ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE PARTINICO - BORGETTO

Codice meccanografico PAIC81400Q

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Responsabile del Piano (DS)

Cognome e Nome ROSALIA GIOGLIO

Telefono 3404125253

Email [email protected]

Referente del Piano

Cognome e Nome: Gianfranca Licari

Telefono 3475435919

Email [email protected]

Ruolo nella scuola Docente e collaboratrice dirigente

Comitato di miglioramento

(Nome e Cognome di tutti coloro che collaborano alla predisposizione e al presidio del piano)

Dirigente Scolastico: Rosalia Gioglio

Docente responsabile: Licari Gianfranca

Docente : Marilin Tripoli

Docente: Giuseppe Russo e collaboratore

Docente : Maria Grazia Licari

Docente Amalia De Luca

Ass. Amm. Teresa Dioguardi

Docente Ugo Costa

Docente Maria Pia Di Trapani

Docente Irene D’Asaro

Docente Russo Maria Antonietta

Durata dell’intervento in mesi:

Periodo di realizzazione: da Ottobre 2016 a Dicembre 2018

Il piano di miglioramento nel sito della scuola e sul sito dell’INDIRE è stato redatto sul modello

predisposto dall’Indire

SECONDA SEZIONE

ELABORARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO BASATO SUL RAPPORTO DI

AUTOVALUTAZIONE ( RAV Luglio 2017) integrazione per l’anno scolastico 2017/18

COMITATO DI MIGLIORAMENTO E GRUPPI DI PROGETTO

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I membri del Comitato di Miglioramento, sono stati scelti in base alle competenze possedute

e maturate nella scuola attraverso incarichi di funzione strumentale.

MONITORAGGIO DEL PDM

Sono previste riunioni periodiche del gruppo di miglioramento per valutare lo stato di

realizzazione e di avanzamento e sarà pubblicata la relativa rendicontazione.

Saranno predisposti questionari da somministrare al personale, ai genitori, agli enti ed agli

alunni. I monitoraggi delle azioni saranno effettuati periodicamente attraverso questionari in

formato cartaceo ad un campione scelto. Saranno raccolte infine le valutazioni di

soddisfazione dei progetti inseriti nel PTOF da parte degli alunni. I progetti inseriti nel

piano di miglioramento avranno un’articolazione triennale e sono poi specificati all’interno

del POF con i relativi progetti di miglioramento dell’offerta formativa previsti sia in orario

curriculare che extracurricolare in base alle disponibilità economiche presenti per ogni anno.

Durante l’anno in corso potrà essere utilizzata la disponibilità economica del PON

autorizzato Azione 10 Inclusione e Lotta al disagio sociale.

RELAZIONE TRA RAV E PDM

Il nostro Istituto Borgetto- Partinico è nato in base alla legge per il dimensionamento n.111

del 2001, che ha visto la fusione tra l’ex Istituto Comprensivo di Borgetto e l’ex scuola

Capitano Polizzi di Partinico, in seguito dall’anno scolastico 2016/2017 è cambiata la

situazione della scuola in quanto, non è rimasta accorpata con la sede del Capitano Polizzi,

ma con altre due scuole di Partinico: la Scuola d'Infanzia di via Vicenza e la scuola Rodari

plesso sia di scuola dell’Infanzia che di scuola primaria. Le scuole che fanno parte

dell’istituto presentano un contesto socio- culturale vario che registra la presenza di famiglie

“problematiche”, per situazioni economiche legate a disoccupazione, emigrazione ed

immigrazione. Sono diffusi nel territorio atteggiamenti di disinteresse per il bene comune e

mancanza di una cultura della legalità. L’uso prevalente del dialetto, nel contesto familiare,

la mancanza di educazione alla lettura e i pochi stimoli culturali della maggior parte delle

famiglie, rende precaria la padronanza linguistica dei nostri alunni. E’ presente il fenomeno

mafioso, ravvisabile anche in comportamenti e modelli culturali che gli adolescenti

recepiscono anche involontariamente. Il nostro istituto ha articolato nel triennio la sua

azione verso il miglioramento continuo del servizio offerto, ottenuto mediante

un’innovazione consapevole, condivisa e controllata orientata a rafforzare l’identità della

scuola e a migliorare la qualità. Dai questionari di Autovalutazione condotti ogni anno

come Autovalutazione d’istituto, è emerso il quadro di un’organizzazione che possiede

caratteristiche di positività, ma presenta anche alcune aree di criticità, il che ha indotto il

Dirigente Scolastico, dott.ssa Rosalia Gioglio e il Gruppo di Autovalutazione a ricercare le

possibili aree da migliorare. Il PdM è stato, dunque, elaborato in stretta relazione con il RAV,

poiché quest’ultimo, ha consentito di mettere in luce le aree di criticità sulle quali si è

ritenuto opportuno intervenire in via prioritaria. Dall’analisi del RAV pubblicato nel 2015, è

emerso che, occorre migliorare la diffusione delle buone pratiche educative per potenziare

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gli esiti degli alunni. I risultati nelle prove INVALSI sono nella media regionale, ma si è

deciso di organizzare l’azione di miglioramento e quindi il proprio PDM per migliorare i

risultati e le competenze degli alunni in italiano e matematica, in modo da adeguarci alla

media nazionale.

Il Comitato di miglioramento ha ritenuto nel triennio e anche per l’anno scolastico 2017/18,

che per migliorare tali criticità:

occorre non solo innovare la didattica con le nuove metodologie educative, ma

constatato che nel nostro territorio esiste un rischio dispersione e un notevole numero

di alunni BES , spesso demotivati verso lo studio , bisogna aprire la scuola al territorio,

potenziare le eccellenze e progettare percorsi di recupero e consolidamento

individualizzati.

La necessità di creare ambienti di studio motivanti e stimolanti, ha fatto sviluppare l’idea

progettuale allegata nel presente PDM che vede la musica, il teatro, la comunicazione, la

pratica sportiva e l’avvicinamento al mondo dei media, come mezzo per innovare la

didattica e adeguarla alla società globalizzata.

Nel contesto scolastico la comunicazione tra le diverse componenti è fondamentale per

accrescere la consapevolezza su problemi e soluzioni, implementare la cooperazione,

rinforzare i comportamenti e gli atteggiamenti positivi, coerenti con il raggiungimento degli

obiettivi. Si ritiene, pertanto, che l’elaborazione di un organico Piano della comunicazione

sia funzionale al miglioramento di tutte le aree analizzate, in quanto le interessa tutte

trasversalmente e quando si parla di comunicazione ci si riferisce al potenziamento delle

varie forme di espressione e alla costruzione di un Curricolo per competenze sociali e

civiche in quanto trasversale a tutte le discipline e base portante della nostra offerta

formativa.

INTEGRAZIONE TRA PIANO E POF

Il Piano dell’offerta formativa è, come recita il D.P.R. 275/99, il documento fondamentale

costitutivo dell’identità culturale e progettuale della scuola, viene ora sostituito dal PTOF piano di

previsione triennale, predisposto con la partecipazione di tutte le sue componenti. Esso riflette,

pertanto, le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del territorio ed esplicita la

progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa dell’istituzione scolastica. Il

PdM, che afferisce all’organizzazione nel suo complesso, sarà inserito nel PTOF , in modo da essere

conosciuto e condiviso da tutte le componenti della scuola. Inoltre, la nostra scuola ha scelto di

usare e redigere il PdM online proposto sulla piattaforma Indire.

Gli obiettivi di processo fondamentali su cui il PdM si baserà saranno i seguenti:

- Potenziare l’informazione, la comunicazione e la trasparenza;

- Aumentare il coinvolgimento e la motivazione del personale e di tutti gli stakeholders;

- Introdurre innovazioni metodologiche nella didattica;

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- Esplicitare gli obiettivi di prestazione e individuare indicatori di misura;

- Garantire il successo formativo di tutti gli alunni, recuperando i Bes e potenziando le

eccellenze;

- Monitorare i risultati a distanza per migliorare i risultati dell’azione educativa e progettuale

della scuola;

- Diffondere la pratica musicale e corale nella scuola;

Il PdM nel suo complesso sarà, dunque, costituito dai progetti di seguito illustrati. Esso avrà una

durata triennale e, dopo il primo anno di realizzazione ed un puntuale monitoraggio, saranno

apportati gli aggiustamenti necessari che confluiranno nel PTOF dell’a.s. successivo.

QUICK WINS

Comunicazione tra i membri e tutta la popolazione scolastica

Riflessione e condivisione della vision e mission d’Istituto

Miglioramento del sito scolastico e dell’immagine della scuola

Progetti volti alla promozione degli studenti ( INVALSI) ed alla soddisfazione delle famiglie

( Questionario Customer Satisfaction fine anno)

Patto corresponsabilità con i genitori

ESITI STUDENTI

L’Istituto Comprensivo di Borgetto- Partinico, al fine di accompagnare gli studenti nel proprio

processo di crescita, articola un curricolo verticale, dai tre ai quattordici anni, progressivo e

continuo.

In considerazione di ciò, il Collegio dei Docenti, nell’ambito di quanto previsto dalla C. M. 339/92

e dal D. M. 487/97, richiamato dalla C:M. 426 del 2/12/98 e dalle Indicazioni per il curricolo, avvia

un’attività coordinata e sistematica di continuità tra i tre ordini di scuola per l’accoglienza, la

definizione delle competenze e degli obiettivi di apprendimento e l’armonizzazione dei processi

valutativi.

PRIORITA’

Migliorare i risultati scolastici

degli alunni con voto sufficiente

Recuperare alunni con difficoltà

ESITI STUDENTI

Ridurre le insufficienze nelle

valutazioni quadrimestrali

DESCRIZIONE DEL

TRAGUARDO

Adeguare il Curricolo ai decreti

attuativi del 13/04/ 2017 della

L.107 del 2015

Rafforzare la collaborazione con

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32

di apprendimento e potenziare le

eccellenze

Avviare un piano di formazione

dei docenti sulle Nuove

Tecnologie Informatiche legate

alla LIM e alle nuove

metodologie di

insegnamento,sulla valutazione

per conoscere e sperimentare i

nuovi criteri introdotti dal decreto

attuativo 62 del 13/04/2015

Condividere criteri di valutazione

e prove standardizzate

Potenziare la didattica di

laboratorio in Italiano e

Matematica

Rafforzare l’aspetto

metacognitivo dell’apprendimento

Innovare le metodologie didattiche

per attivare in tutte le classi

dell’istituto la didattica per

competenze e digitalizzare i

processi di insegnamento

apprendimento in alcune classi

Ridurre la varianza come previsto

dagli obiettivi regionali

Somministrare prove comuni per

classi parallele per monitorare gli

apprendimenti

Migliorare i risultati nelle PROVE

STANDARDIZZATE NAZIONALI

COMPETENZE CHIAVE DI

CITTADINANZA

le famiglie e il territorio

attraverso le convenzioni a scopo

di collaborazione per realizzare

progetti di arricchimento offerta

formativa

Potenziare la didattica inclusiva

e le strategie metodologiche

innovative attuando la didattica

per competenze e formando i

docenti non ancora formati su

questa tematica tramite la

collaborazione con altre scuole e

tramite la ricerca azione

Recuperare il lieve gap tra

Italiano e Matematica

Progetto ricerca azione con

l’Osservatorio di Partinico con

il supporto della figura del

psicopedagogista, rivolto alle

classi II e V del plesso

VERGA per consolidare le

competenze di base in italiano

e matematica per migliorare i

risultati nelle prove Invalsi

Progetto Prepariamoci

all’Invalsi Scuola secondaria

di I grado

Costruire CURRICOLO

COMPETENZE sociali e

civiche. Predisporre

“ Griglia di valutazione con

descrittori per il

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33

Rafforzare la continuità tra scuola

Primaria e Secondaria di 1° grado

Rivedere il curricolo

verticale,ponendo attenzione ai

risultati dell’apprendimento

Valorizzare le competenze

linguistiche, con particolare

riferimento alle lingue straniere

con metodologia Content

Language Integrated Learning e

Potenziamento delle competenze

MONITORARE

RISULTATI A DISTANZA

Potenziare l’aspetto comunicativo

delle lingue soprattutto italiana e

inglese

Avvio all’uso delle nuove tecnologie e

del linguaggio informatico, attivazione

percorsi di valorizzazione delle

comportamento”

Valorizzare al meglio il processo

di apprendimento e rendere

l’alunno consapevole dei suoi

punti di forza e di debolezza,

attraverso la costruzione di

rubriche autovalutative

Favorire l’iscrizione nello stesso

istituto comprensivo attraverso

attività organizzate in continuità

tra i vari ordini di scuola

Migliorare la visibilità della

scuola nel territorio

Facilitare il passaggio da un

ordine di scuola all’altro

all’interno dell’istituto con un

lavoro di supporto alle famiglie e

agli alunni

Costruzione di UDA che

aiutino gli alunni a lavorare

sui compiti di realtà e a

riflettere sui propri processi di

apprendimento

Partecipazione a gare

matematiche “ Giochi del

Mediterraneo” e attivazione

percorsi TRINITY per

potenziare la lingua Inglese

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matematico-logiche e scientifiche

Sviluppo delle competenze

digitali degli studenti, utilizzo

critico e consapevole dei social

network e dei media

Utilizzo della metodologia

laboratoriale per imparare ad

imparare

Prevenire la dispersione

scolastica, del bullismo e del

cyberbullismo

Valorizzare le eccellenze e

recuperare alunni BES

Acquisire cittadinanza planetaria

e le competenze chiave di

cittadinanza, imparare ad

imparare, spirito di iniziativa

eccellenze

Favorire l’attuazione di percorsi

individualizzati, la costruzione di PDP

al fine di garantire il successo

formativo di tutti gli alunni

Nell’anno in corso è stato

approvato il PON Azione 10 Lotta

all’inclusione e al disagio sociale,

pertanto saranno attivati i laboratori

progettati all’interno di tale

progetto che permetterà di

introdurre il format televisivo nella

scuola e rendere gli alunni

consapevoli dei loro processi di

apprendimento facendo esperienze

dirette

Rispettare le differenze di tutti e

l’identità di ciascuno imparando a

convivere e a cooperare

Strutturazione di percorsi manipolativi

ed espressivi per aiutare gli alunni ad

acquisire autostima e consapevolezza

delle proprie potenzialità sperando che

ciò abbia una ricaduta positiva negli

apprendimenti

Educare al rispetto delle diversità

attraverso progetti di cooperazione e

di solidarietà, lo sport come momento

Il PON “ Imparare giocando”

riflettendo sul filo conduttore

comune del Bullismo e del

CYBERBULLISMO, prevede

l’attivazione di due moduli di

sport per aiutare gli alunni ad

acquisire competenze sociali e

civiche, di un modulo di

potenziamento linguistico

“Reporter per gioco” che

permetterà agli alunni di

scrivere giocando

sperimentando la formula

giornalistica e la scrittura

creativa per riflettere sul

bullismo e imparare a

esprimere opinioni e pareri sui

pericoli del web

Un altro modulo prevede la

drammatizzazione del musical

“GREASE” con canti in

lingua inglese e il modulo di

musica la realizzazione delle

performance da realizzare a

conclusione del progetto

Il modulo di arte manipolativa

coinvolgerà gli alunni BES

per realizzare forme di

espressione diversa e

realizzare un murales

all’interno della scuola

Il supporto di un tecnico

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PREVENIRE LA DISPERSIONE

E MOTIVARE VERSO

APPRENDIMENTI

SIGNIFICATIVI

di coesione sociale

Diffusione pratica musicale, sportiva,

artistica e attivazione in alcune classi

della CLASSE VIRTUALE per

motivare gli alunni verso gli

apprendimenti e diminuire il rischio

dispersione favorendo l’integrazione e

l’inclusione attraverso percorsi di peer

tutoring

esperto esterno permetterà di

creare una TV WEB per

diffondere messaggi contro il

bullismo e tutti i prodotti

realizzati durante l’anno

scolastico

Un modulo coinvolgerà i

genitori attraverso la

realizzazione di momenti di

riflessione comune e tavole

rotonde sui pericoli del Web e

su come supportare i ragazzi

nella società della

globalizzazione

Partecipazione a performance

pubbliche con il Coro

dell’istituto

Migliorare i risultati dei test

INVALSI attraverso una

didattica laboratoriale improntata

allo sviluppo di:capacità

riflessive competenze logico-

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deduttive

Favorire una consapevolezza

digitale attraverso un uso critico

della rete

Creare ambienti di

apprendimento motivanti e

stimolanti per sollecitare la

partecipazione attiva

Sperimentare modalità di

espressione, comunicazione,

apprendimento che siano

gratificanti e responsabilizzanti

Acquisire gli strumenti di

pensiero necessari per

apprendere un metodo di lavoro

autonomo

Comprendere e imparare a

rispettare le altre culture e a

esprimere le proprie opinioni

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ELENCO PROGETTI

• Calendario eventi

• Un coro per tutti

• Comunicazione efficace

• Io cittadino in rete

• Il valore della diversità

• Non inquino e riciclo

PROGETTI DEL PIANO

Titolo del progetto: Comunicazione efficace

Responsabile

del progetto:

Licari Gianfranca

Data prevista di

attuazione definitiva: Ottobre 2016 Giugno

2019

Livello di priorità:

alta

Riferimento a sottocriteri

Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE

Nell’attuale società della conoscenza, in un mondo in cui la presenza di Internet nelle vite dei singoli e in quella delle organizzazioni rende possibile la circolazione in tempo reale di informazioni da un capo all’altro del mondo, la scuola si trova, nel campo specifico della comunicazione, di fronte a nuove sfide che non possono essere ignorate e che stimolano la scuola ad aprirsi al territorio e ad educare al rapporto corretto con i media. Nel nostro istituto, l’area della comunicazione, sia all’interno che con l’esterno, non è stata mai oggetto di interventi specifici ed organici e ci si è limitati all’uso della tradizionali forme di trasferimento delle informazioni. Non sempre completa e chiara risulta, pertanto, la circolazione delle informazioni tra gli addetti ai lavori e piuttosto lenta e f r a m me n t a r i a è quella che interconnette i portatori di interesse. Al contrario, è necessario che le informazioni siano accessibili e diffuse e che la comunicazione organizzativa abbia i caratteri della trasparenza, della tempestività, della chiarezza, dell’efficacia e della completezza, non disgiunti dalla necessità che essa risulti coerente con le finalità istituzionali della scuola. Dalla riflessione in seno al gruppo di progetto su questo problema è emerso che:

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a) l’attenzione per le modalità d funzionamento del sistema comunicativo nel suo

complesso è sufficiente ;

b)l’interesse per le comunicazioni scritte che vengono disposte dagli Uffici è circoscritto agli

adempimenti di tipo burocratico;

c) la scuo la , pur avendo realizzato in passato esperienze molto significative ed apprezzabili,

non dispone di una memoria ben organizzata che ne consenta la fruizione e il riutilizzo;

d)dispendiosa e n o n s e m p r e e f ficace è la comunicazione con le famiglie degli studenti

c h e , ancora oggi privi legia sistemi di comunicazione tradizionali su supporto cartaceo;

e)alle attività e agli eventi realizzati nella scuola non sempre viene conferita un’ adeguata

visibilità che possa aumentarne l’apprezzamento.

Sulla base di queste consapevolezze, il Comitato di miglioramento ha adottato un approccio

orientato alla ricerca di una serie di rimedi semplici, funzionali alla risoluzione del problema della

comunicazione affinchè questa possa risultare finalizzata agli obiettivi specifici; condivisa

collegialmente; diffusa in modo responsabile; trattata in modo tale che possa essere riutilizzata

.Il progetto nel triennio coadiuvato e supportato dallo staff di dirigenza e dalle funzioni strumentali

è diretto:

agli alunni di tutte le classi

agli insegnanti di tutte le classi e al personale ATA

alle famiglie e agli altri portatori di interesse

Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso

Creazione di un

luogo fisico per

ciascun plesso

deputato alla

raccolta e al

reperimento di

documentazione

ed informazioni

Output

Miglioramento dei

flussi comunicativi

interni

Semplicità nel

reperimento delle

informazioni

Partecipazione

attiva e

consapevole del

personale interno

alle diverse fasi

della

organizzazione

scolastica

Consapevolezza e

partecipazione alla

condivisione e diffusione di

comunicazioni ed informazioni

di almeno il 70% del personale

interno e del 50 % degli utenti

Soddisfazione rispetto alla

gestione complessiva del

sistema di comunicazione del

Outcome

Aumento

dell’interesse dei

docenti per le

comunicazioni

riguardanti gli

aspetti organizzativi

della scuola

Aumento del livello

di coinvolgimento

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del personale 70% del personale interno e

degli utenti esterni

Diffusione di

avvisi e circolari

via e-mail Output

Sensibilizzazione e

responsabilizzazione

dei docenti nei

confronti delle

comunicazioni

Tasso di

incremento del

materiale

informatico e

diminuzione del

materiale

cartaceo

Aumento

dell’uso della

posta elettronica

da parte dei

docenti

Utilizzo della posta elettronica

da parte dell’ 80% del

personale

Outcome

Miglioramento dei

flussi comunicativi

interni

Gestione e

aggiornamento

del sito web e del

social network

(facebook)

Output

Creazione di un

archivio didattico

fisico e informatico

Potenziamento della

rete informatica a

disposizione della

didattica

Maggiore utilizzo

del sito e del social

network (facebook)

della scuola da parte

delle famiglie

Maggiore visibilità

per attività ed eventi

realizzati dalla

scuola

Diminuzione

delle

richieste di

informazioni

e di

documenti

cartacei da

parte delle

famiglie

Aumento della

frequenza di

utilizzo del sito

della scuola

Aumento del

livello di

soddisfazione

degli

stakeholders

Diminuzione del 30 % delle

richieste di informazione in

presenza. Aumento del 20%

della partecipazione alle

attività organizzate dalla

scuola da parte dei diversi

stakeholders

Aumento del 70% del numero

degli accessi al sito della

scuola

Diffusione delle buone prassi:

60 %

Outcome

Costituzione di una

memoria ben

organizzata che

consenta la fruizione

e il riutilizzo delle

buone prassi;

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Miglioramento dei

flussi comunicativi

interni ed esterni

Aumento del livello

di soddisfazione

degli utenti

La comunicazione nella scuola e l’insieme di attività e comportamenti di tipo relazionale che sono stati posti in essere per raggiungere gli obiettivi istituzionali e sociali programmati nel P. T.O.F., nel triennio, sono stati potenziati attraverso questo progetto e continueranno ad essere attenzionate tutte queste modalità di interazione, al fine di implementarla maggiormente per creare un clima di collaborazione e di condivisione di traguardi da raggiungere grazie al contributo di tutti. In quest'ottica, una buona comunicazione, sia interna che esterna, non è un aspetto secondario della vita dell'organizzazione, bensì lo strumento indispensabile per costruire rapporti trasparenti in coerenza con la propria mission, individuare bisogni ed aspettative a cui è necessario dare risposte qualificate, conoscere il livello di soddisfazione degli utenti in relazione al servizio erogato, cogliere nuove opportunità di crescita e di utilizzazione delle risorse esterne in forma di collaborazione cooperativa, diffondere conoscenza di quel che la scuola fa sul sito, tramite face- book e e le emittenti televisive. Si ritiene, pertanto, che questo progetto, migliorando il sistema della comunicazione, favorisca relazioni costruttive tra i diversi stakeholders e semplificando l’accesso a tutta la documentazione ed all’informazione, consenta un maggiore coinvolgimento di tutti gli operatori ed il consolidarsi di un clima propositivo, rafforzando al tempo stesso la responsabilizzazione e il senso d’appartenenza all’organizzazione scolastica.

Attività Responsabile

Data prevista

di

conclusione

Tempificazione attività

G F M A M G L A S O N D

Creazione di un luogo

fisico per le comunicazioni

di documentazione ed

informazioni

x x x x x

Diffusione di avvisi e

circolari via e-mail e sito

web

Dioguardi

Teresa Giugno 2019 x x x x x x

Coordinamento e controllo

della diffusione delle Russo

Giugno 2019 x x x x x x

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comunicazioni Giuseppe

Gestione e aggiornamento

del sito web e social

network

Settembre

2017 x x x x x x

Creazione di un archivio

didattico

Settembre

2017 x x x x x x x

Costo unitario

Quantità

(giornate, pezzi, ecc.)

Totale

Personale 12,5 0 0

Spese 0 0 0

Servizi di consulenza 0 0 0

Acquisto di beni 0 0 0

Spese dirette 0 0 0

TOTALE 0 0 0

Per le poche risorse disponibili i docenti con funzione strumentale, collaboratori, fiduciari di plesso e personale ATA con incarico specifico saranno i responsabili del progetto.

Fase di DO - REALIZZAZIONE

Il progetto è stato articolato su tutti i 3 anni scolastici: durante l’ a.s. 2016-2017 da novembre a giugno si sono realizzate le prime due fasi; a giugno 2017 è stato effettuato il monitoraggio delle azioni implementate; i dati, analizzati e tabulati, sono stati condivisi in sede di comitato di miglioramento ed in sede collegiale a settembre 2017 e, sulla base delle evidenze emerse, si procederà alle modifiche per gli anni scolastici successivi. Era emersa nella rendicontazione del progetto la difficoltà di aprire gli uffici di segreteria nel pomeriggio per espletare i lavori che con grande difficoltà non riescono a essere conclusi nelle ore antimeridiane essendo aperti al pubblico

Attività Eventuale

responsabile Modalità di attuazione

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Creazione di un luogo

fisico per le comunicazioni

di documentazione ed

informazioni

Russo Giuseppe

Attivazione laboratori di discussione

Aggiornamento di bacheca e raccoglitore

Settimana corta per tutto l’istituto con due rientri

pomeridiani per la Scuola Secondaria di I grado e

possibilità di turnazione nel pomeriggio per il

personale di segreteria per recuperare il sabato libero

Diffusione di avvisi e

circolari via e-mail e sito

web

Dioguardi

Teresa Invio materiali agli interessati

Coordinamento e controllo

della diffusione delle

comunicazioni

Coordinamento delle attività relative alle

comunicazioni

Controllo della presa visione delle circolari e degli

avvisi

Gestione del sito

sito web e social network

Implementazione ed aggiornamento del sito

Creazione di un archivio

didattico

Concordare con la D.S. la creazione di un archivio

didattico e l’aggiornamento dati nel sito

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

La realizzazione del progetto prevede una sistematica attività di monitoraggio, al fine di verificare l’andamento delle singole azioni e l’eventuale ritaratura in corso d’opera, ove se ne presentasse l’esigenza, nell’ottica prioritaria del raggiungimento finale degli obiettivi del progetto. Il monitoraggio sarà coordinato dai diretti responsabili delle attività e dal comitato di miglioramento. Il sistema di monitoraggio che si intende mettere in atto prevede incontri bimestrali del gruppo di miglioramento, finalizzati all’aggiornamento sullo stato di avanzamento del progetto. Sulla base dei dati raccolti, si procederà, poi, alla definizione puntuale degli steps successivi, tenuto conto della calendarizzazione prevista. In tali incontri verranno enucleate altresì tutte le criticità emerse in ordine all’attuazione delle singole azioni e verranno elaborate le possibili soluzioni, compresa l’eventuale riadattamento di obiettivi e tempi delle singole azioni. I dati emersi dai monitoraggi saranno portati a conoscenza degli stakeholders interessati in apposite riunioni (OO.CC, assemblee dedicate) al termine della valutazione intermedia e di quella finale.

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

Il riesame ed il monitoraggio delle attività svolte si attueranno durante gli incontri bimestrali del comitato di miglioramento, quando, sulla base delle evidenze raccolte, si provvederà a valutare l’andamento e ad apportare eventuali correttivi. Al termine del corrente anno scolastico si procederà

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43

al monitoraggio delle attività realizzate mediante la somministrazione di questionari volti a misurare la funzionalità, il gradimento, la rispondenza alle aspettative, i punti di forza e le criticità del progetto. Sulla base degli esiti del monitoraggio, sarà rivista la pianificazione per le successive annualità del progetto.

PROGETTI DEL PIANO

Titolo del progetto: Un coro per tutti

Responsabile

del progetto:

Maria Grazia Licari

Data prevista di

attuazione definitiva:

Ottobre 2016-

Giugno 2019

Livello di priorità:

alta

Riferimento a

sottocriteri del CAF 5.1

Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE

Nella nostra organizzazione scolastica, il raggiungimento degli obiettivi è collegato alle attività ordinarie caratterizzanti l’istituzione scolastica, svolte secondo procedure ben definite, ma non è ben strutturato e formalizzato un sistema che definisca obiettivi e compiti correlati all’individuazione di indicatori di raggiungimento degli output a cui agganciare la misurazione dei servizi erogati. L’impatto atteso da questo progetto è quello di diffondere la cultura della musica e della pratica musicale e corale, creando un coro con la partecipazione alunni dell’istituto..

Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso

Individuazione

dei processi

primari

e trasversali di

supporto nonché

dei

processi chiave

da mappare

Output

Esercitazioni corali

Indicazioni

curricolo

Realizzazione

Attività da docente

competente all’interno

dell’istituto

100 %

Outcome

Acquisire

competenze

previste dalle

Indicazioni

nazionali

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44

di incontri per

esercitazioni

corali

100 %

Output

Elaborazione di una

scheda di Processo

che contiene la

puntuale

descrizione dei

titolari e delle

relative

responsabilità,

l’indicazione degli

obiettivi da

raggiungere, degli

indicatori di

misura,

l’indicazione delle

attività che

determinano la

trasformazione

degli input in

output.

Grado di

comprensione e

condivisione

Grado di utilità

della scheda

misurato

mediante

questionario da

somministrare

ai docenti

.

60 % del personale.

50%

Outcome

Diffusione di una

gestione basata su

processi

Miglioramento del

successo formativo

degli alunni

Aumento del livello

di soddisfazione

degli utenti

Monitoraggio

periodico degli

esiti delle attività

di insegnamento

Output Elaborazione e

somministrazione

di questionari per il

monitoraggio delle

attività

Distribuzione

questionari

Restituzione

100 %

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45

Elaborazione

somministrazione

di questionari per la

valutazione del

grado di

soddisfazione degli

utenti

questionari

70%

Outcome

Miglioramento

dell’azione

educativa attraverso

la valutazione delle

prestazioni e la

conseguente azione

di modifica

dell’offerta

formativa secondo

le evidenze emerse

Condivisione del

nuovo sistema di

gestione

organizzativo

con il personale

interno e con gli

utenti esterni

Output

Programmazione di

appositi incontri

istituzionali

Predisposizione di

questionari per il

personale interno.e

per gli utenti

esterni. Attuazione

di focus group

Monitoraggio delle

risultanze

Partecipazione

agli incontri

Restituzione dei

questionari

60% degli invitati

70%

Outcome

Diffusione delle

azioni di

miglioramento

affinché esse si

traducano in prassi

ordinaria e di

implementazione

sistemica e

sistematica

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46

Performance di

supporto a tutte le

attività dell’istituto

Il successo durevole di un'organizzazione è conseguito mediante la sua capacità di soddisfare le esigenze e le aspettative di tutti i portatori di interesse; esso può essere conseguito attraverso la gestione efficace dell'organizzazione, la consapevolezza critica di tutte le componenti, l'apprendimento e l'applicazione appropriata di miglioramenti e/o innovazioni. Questo progetto investe uno dei processi chiave dell’organizzazione e, quindi, si prevede abbia ricadute positive dirette sulla performance della scuola e sugli esiti dei nostri alunni in quanto attraverso la musica, lo sport gli alunni acquisiscono autostima, maggiore sicurezza e capacità pratiche che li renderanno più sicuri.

Attività Responsabile

Data

prevista di

conclusione

Tempificazione attività

G F M A M G L A S O N D

Individuazione dei

processi chiave da

mappare e inserimento

dati nel PTOF

primari

e trasversali di supporto

nonché dei

processi chiave da

mappare

Giugno

2019

x x x x x

Strutturazione della

Scheda di

Processo per la mappatura

dei risultati

Dicembre

2018

Condividere con il

personale

interessato il nuovo

sistema di

Giugno

2019 x x x x x

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47

gestione organizzativo

Monitoraggio delle attività

e tabulazione dei dati

Giugno

2019 x x x x x

Costo unitario

Quantità

(giornate, pezzi, ecc.)

Totale

Personale 12,5 0 0

Spese 0 0 0

Servizi di consulenza 0 0 0

Acquisto di beni 0 0 0

Spese dirette 0 0 0

TOTALE 0 0 0

Per le poche risorse disponibili i docenti con funzione strumentale, collaboratori, fiduciari di plesso e personale ATA con incarico specifico saranno i responsabili del progetto.

Fase di DO - REALIZZAZIONE

Tempi: Gennaio 2016 - Dicembre 2019

La diffusione e la raccolta dei dati avverranno con i tempi sopra delineati tenendo conto dei

seguenti

obiettivi:

− diffondere la pratica musicale e corale

− elaborare interventi di miglioramento nell’organizzazione scolastica

Attività Eventuale

responsabile Modalità di attuazione

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Individuazione dei processi

chiave da mappare e

inserimento nel PTOF

primari

e trasversali di supporto

nonché dei

processi chiave da mappare

Allenamento e esercitazioni corali

Strutturazione della Scheda

di Processo per la mappatura

del Processo chiave

individuato

Licari

Gianfranca

Elaborazione della scheda e monitoraggio delle

attività

Condividere con il personale

interessato il nuovo sistema

di gestione organizzativo

Focus group

Monitoraggio delle attività e

tabulazione dei dati

Elaborazione dei questionari

Elaborazione dei dati

Illustrazione dei risultati in incontri dedicati

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

Il sistema di monitoraggio dell'andamento prevede incontri periodici, nella fase successiva alle valutazioni parziali e/o finali. In tali incontri si procederà alla comparazione dei dati raccolti relativi alle prestazioni con gli obiettivi prefissati, in modo da procedere ad eventuali aggiustamenti per porre rimedio agli scostamenti. I dati emersi dai monitoraggi saranno portati a conoscenza degli stakeholders interessati in apposite riunioni (OO.CC, assemblee dedicate). Si prevede la riunione bimestrale del gruppo di miglioramento.

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

La realizzazione del progetto prevede un sistematico monitoraggio di tutte le attività, in particolare dei progetti curriculari ed extracurriculari coordinato dai diretti responsabili delle attività e dal comitato di miglioramento . Il monitoraggio è facilitato dal fatto che nel comitato di miglioramento stesso sono presenti le Funzioni Strumentali e, pertanto, l’evoluzione delle varie attività e la raccolta dei dati e delle informazioni risultano facilitate anche in virtù degli incarichi rivestiti da tali docenti.

Il sistema di monitoraggio sarà così articolato:

- raccolta dei dati relativi agli output delle singole attività ;

- incontri bimestrali del comitato finalizzati all’aggiornamento dello stato di avanzamento delle

singole attività e ad evidenziare eventuali criticità elaborando le possibili soluzioni;

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- rendicontazione sullo stato di avanzamento del progetto a tutti gli interessati negli incontri

istituzionali programmati.

Per quanto riguarda i risultati derivanti dalla misurazione degli indicatori di processo, essi

consentiranno di verificare la validità del piano d’azione implementato in relazione agli obiettivi da

raggiungere.

La raccolta dei dati continuerà, poi, nel corso dell’ anno successivo in modo sistematico al fine di

individuare di volta in volta i target da raggiungere e di misurare la tendenza verso il miglioramento

delle azioni implementate.

PROGETTI DEL PIANO

Titolo del progetto: Io cittadino in rete

Responsabile

del progetto:

Maria Pia Di Trapani

Data prevista di

attuazione definitiva: Novembre 2016

Giugno 2019

Livello di priorità:

alta

Riferimento a

sottocriteri

Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE

Nell’attuale società della conoscenza, in un mondo in cui la presenza di Internet nelle vite dei singoli e in quella delle organizzazioni rende possibile la circolazione in tempo reale di informazioni da un capo all’altro del mondo, la scuola si trova, nel campo specifico della comunicazione, di fronte a nuove sfide che non possono essere ignorate, ma anche di fronte a preziose opportunità da utilizzare. Educare alla legalità e alla convivenza democratica è indispensabile nella società moderna, all’uso consapevole di Internet e alla prevenzione del Cyberbullismo

Il progetto è diretto:

· agli alunni di tutte le classi

· agli insegnanti di tutte le classi e al personale ATA

· alle famiglie e agli altri portatori di interesse

Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso

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Creazione di un

decalogo diritti e

doveri

Output

Miglioramento dei

flussi comunicativi

interni e del rispetto

delle regole

Indicazioni

nazionali

Costituzione

Carta dei diritti

Diminuzione comportamenti

scorretti

Outcome

Aumento

dell’interesse dei

docenti per le

comunicazioni

riguardanti gli

aspetti organizzativi

della scuola

Aumento del livello

di coinvolgimento

del personale

Costituzione

Output

Sensibilizzazione e

responsabilizzazione

degli alunni nei

confronti delle leggi

Assumere

atteggiamenti di

rispetto

Sviluppo della

cultura della

legalità

Diminuizione di due punti

percentuale delle note sul

registro

Outcome

Miglioramento dei

flussi comunicativi

interni e rispetto

regole

Output

Creazione di un

archivio didattico

fisico e informatico

con documenti sulla

legalità

Potenziamento della

rete informatica a

disposizione della

didattica

Maggiore utilizzo

del sito e del social

network (facebook)

Diminuzione

Dei

comportame

nti scorretti

Aumento della

frequenza di

utilizzo del sito

della scuola

Aumento del

livello di

soddisfazione

Diminuzione del 30 %

:dei comportamenti scorretti

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della scuola da parte

delle famiglie

Maggiore visibilità

per attività ed eventi

realizzati dalla

scuola

degli

stakeholders

Outcome

Costituzione

di una memoria be

n organizzata che

consenta la

fruizione e il

riutilizzo delle

buone prassi;

Miglioramento dei

flussi comunicativi

interni ed esterni

Aumento del livello

di soddisfazione

degli utenti

, Ci si attende, , un significativo impatto positivo sulla performance della scuola poichè Educare alla legalità attraverso tutte le attività che prevedono una collaborazione con il territorio e le agenzie formative permetterà gli alunni di acquisire la memoria storica e a sperimentare compiti autentici che gli permetteranno di interiorizzare regole di comportamento corrette. Attraverso il referente del CYBERBULLISMO prof.ssa Pirrotta saranno attivate azioni di prevenzione in tal senso e il PON Azione 10 Lotta all’inclusione e al disagio affronterà tale tematica in modo trasversale migliorando le competenze di base degli alunni

Attività Responsabile

Data

prevista di

conclusione

Tempificazione attività

G F M A M G L A S O N D

Riflessione sui temi della

legalità

Diffusione di articoli e

ricerca azione sui temi

Giugno x x x x x x

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52

della legalità e del

Bullismo

2019

Coordinamento e controllo

della diffusione delle

comunicazioni

Giugno

2019 x x x x x x

Gestione e aggiornamento

del sito web e social

network

Settembre

2017 x x x x x x

Creazione di un archivio

didattico con documenti e

ricerche sulla legalità

Settembre

2017 x x x x x x

Costo unitario

Quantità

(giornate, pezzi, ecc.)

Totale

Personale 0 0 0

Spese 0 0 0

Servizi di consulenza 0 0 0

Acquisto di beni 0 0 0

Spese dirette 0 0 0

TOTALE 0 0 0

Per le poche risorse disponibili i docenti con funzione strumentale, collaboratori, fiduciari di plesso e personale ATA con incarico specifico saranno i responsabili del progetto.

Fase di DO - REALIZZAZIONE

Il progetto si articolerà su 3 anni scolastici: durante l’ a.s. 2016-2017 da novembre a giugno si sono realizzate le prime fasi; a giugno 2017 è stato effettuato effettuato il monitoraggio delle azioni implementate; i dati, analizzati e tabulati, sono stati condivisi in sede di comitato di miglioramento ed in sede collegiale a settembre 2017 e, sulla base delle evidenze emerse, si è rimedicato qualche obiettivo in base alla Legge emanata nel Mese di Maggio 2017 sul CYBERBULLISMO e alla nomina di un referente all’interno dell’istituto sulla tematica segnalato all’Osservatorio che ne ha fatto richiesta.

Attività Eventuale Modalità di attuazione

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responsabile

Creazione di un luogo

fisico per le comunicazioni

di documentazione ed

informazioni sulle ricerche

effettuate sulla legalità

Attivazione percorsi legalità in orario curricolare ed

extracurricolare

Diffusione di documenti e

articoli sulla legalità

Pubblicazione materiali prodotti e raccolta

riflessioni sul sito della scuola, su facebook e sulla

Tv Web che si realizzerà con il PON approvato per

l’a.s 2017/18

Coordinamento e controllo

della diffusione delle

comunicazioni e delle

corrette regole di

comportamento in una

società civile

Coordinamento delle attività spettacolazioni finali

Gestione del sito

sito web e social network

Implementazione ed aggiornamento del sito

Creazione di un archivio

didattico

Concordare con la D.S. la creazione di un archivio

didattico materiale legalità

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

La realizzazione del progetto prevede una sistematica attività di monitoraggio, al fine di verificare l’andamento delle singole azioni e l’eventuale ritaratura in corso d’opera, ove se ne presentasse l’esigenza, nell’ottica prioritaria del raggiungimento finale degli obiettivi del progetto. Il monitoraggio sarà coordinato dai diretti responsabili delle attività e dal comitato di miglioramento. Il sistema di monitoraggio che si intende mettere in atto prevede incontri bimestrali del gruppo di miglioramento, finalizzati all’aggiornamento sullo stato di avanzamento del progetto. Sulla base dei dati raccolti, si procederà, poi, alla definizione puntuale degli steps successivi, tenuto conto della calendarizzazione prevista. In tali incontri verranno enucleate altresì tutte le criticità emerse in ordine all’attuazione delle singole azioni e verranno elaborate le possibili soluzioni, compresa l’eventuale ritaratura di obiettivi e tempi delle singole azioni. I dati emersi dai monitoraggi saranno portati a conoscenza degli stakeholders interessati in apposite riunioni (OO.CC, assemblee dedicate) al termine della valutazione intermedia e di quella finale.

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

Il riesame ed il monitoraggio delle attività svolte si attueranno durante gli incontri bimestrali del comitato di miglioramento, quando, sulla base delle evidenze raccolte, si provvederà a valutare l’andamento e ad apportare eventuali correttivi. Al termine del corrente anno scolastico si procederà

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al monitoraggio delle attività realizzate mediante la somministrazione di questionari volti a misurare la funzionalità, il gradimento, la rispondenza alle aspettative, i punti di forza e le criticità del progetto. Sulla base degli esiti del monitoraggio, sarà rivista la pianificazione per le successive annualità del progetto.

Titolo del progetto: Il valore della diversità

Responsabile

del progetto:

Rosalba Mirabile

Data prevista di

attuazione definitiva: Novembre 2016 Giugno 2019

Livello di priorità:

alta

Riferimento a sottocriteri

Progetto inclusione alunni

BES e disabili

Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE

La società di oggi è multietnica, l’individuo sin da piccolo si trova a confrontarsi con gli altri gruppi e la scuola deve educare alla tolleranza, al rispetto degli altri e alla valorizzazione delle

diversità.

OBIETTIVI FORMATIVI

-Promuovere il successo formativo

-Educare alla tolleranza

-Valorizzare la diversità

-Favorire la crescita dell’intera persona

-Sviluppare l’autostima

-Promuovere apprendimenti significativi

Il progetto mira a:

– sviluppare la socializzazione secondo le regole della convivenza democratica,

– a promuovere la padronanza di tutti i linguaggi e l’espressività

Aiutare l’alunno a superare il disagio sociale, a trovare confronti positivi e non demotivanti nel

prossimo, è fondamentale nella scuola moderna. Il teatro, la musica, la forma laboratoriale

diventano le forme privilegiate per potenziare l’espressione e per aiutare gli alunni a superare

difficoltà psicologiche. Il progetto coinvolgerà varie aree e ha come finalità trasversale quella di

imparare a conoscere se stessi per migliorare il rapporto con gli altri e sviluppare la comunicazione.

AREA PSICOMOTORIA

ODS:

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55

- potenziare la capacità di coordinazione individuale e relazionale

- Potenziare la capacità di attenzione e concentrazione

AREA LINGUISTICA- MUSICALE E ARTISTICA

- Sviluppare ascolto e comprensione

- Potenziare la comprensione dei testi

AREA DIVERSI LINGUAGGI

- Sviluppare il linguaggio mimico gestuale

- Potenziare la creatività

- Acquisire la capacità di interpretare, recitare e narrare aiutandosi con la mimica

– Potenziare la scrittura creativa

– Avvicinare l’alunno ai linguaggi digitali

CONTENUTI:

Le fiabe

Attività : ricostruire una fiaba, cambiando parti di testo e rielaborando testi e rappresentare la fiaba

attraverso altri linguaggi espressivi

Metodologia:

forma laboratoriale, flashback, cooperative learning

Alunni coinvolti: dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di I grado

Attività:

leggere le favole, creare didascalie in power point,

recita e drammatizzazione della fiaba scelta

Esprimere con una coreografia e canti i messaggi di solidarietà

Tempi: intero anno scolastico

Verifica: Saranno somministrati questionari per accertare la motivazione degli alunni e il

gradimento da parte dei genitori

Nella nostra organizzazione scolastica, il raggiungimento degli obiettivi è collegato alle attività ordinarie caratterizzanti l’istituzione scolastica, svolte secondo procedure ben definite, ma non è ben strutturato e formalizzato un sistema che definisca obiettivi e compiti correlati all’individuazione di indicatori di raggiungimento degli output a cui agganciare la misurazione dei servizi erogati. L’impatto atteso da questo progetto è quello di diffondere azioni di recupero e consolidamento e delle competenze di base.

Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso

Conoscere il territorio Output

Stimolare curiosità

e ricerca

Indicazioni

Attività da docente

competente all’interno

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56

Potenziare ascolto e

comprensione

curricolo

Realizzazione

di incontri per

realizzare

forme

laboratoriali di

lavoro

dell’istituto

100 %

100 % Outcome

Acquisire

competenze

previste dalle

Indicazioni

nazionali

Imparare a

fare emergere le

emozioni

Output

Sviluppare mappe

di pensiero

Uso adeguato di

strumenti e capacità

di condurre un

ragionamento

Grado di

comprensione e

condivisione

Grado di utilità

della scheda

misurata

mediante

questionario da

somministrare

ai docenti

.

60 % del personale

50%

Outcome

Diffusione di una

gestione basata su

processi

Miglioramento del

successo formativo

degli alunni

Aumento del livello

di soddisfazione

degli utenti

Monitoraggio

periodico degli

esiti delle attività

di insegnamento

Output Elaborazione e

somministrazione

di questionari per il

monitoraggio delle

attività

Distribuzione

questionari

Restituzione

questionari

100 %

70%

Page 57: Piano Triennale dell’Offerta Formativa · 2018-03-20 · 3 Il PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA relativo all’Istituto comprensivo Borgetto – Partinico, è stato elaborato

57

Elaborazione

somministrazione

di questionari per la

valutazione del

grado di

soddisfazione degli

utenti

Outcome

Miglioramento

dell’azione

educativa attraverso

la valutazione delle

prestazioni e la

conseguente azione

di modifica

dell’offerta

formativa secondo

le evidenze emerse

Imparare a far

emergere le

proprie emozioni

Output

Programmazione di

appositi incontri

laboratoriali

Predisposizione di

questionari per il

personale interno e

per gli utenti

esterni. Attuazione

di focus group

Monitoraggio delle

risultanze

Partecipazione

agli incontri

Restituzione dei

questionari

60% degli invitati

70%

Outcome

Diffusione delle

azioni di

miglioramento

affinché esse si

traducano in prassi

ordinaria e di

diffusione delle

buone pratiche

educative e

didattiche

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Il successo durevole di un'organizzazione è conseguito mediante la sua capacità di soddisfare le esigenze e le aspettative di tutti i portatori di interesse; esso può essere conseguito attraverso la gestione efficace dell'organizzazione, la consapevolezza critica di tutte le componenti, l'apprendimento e l'applicazione appropriata di miglioramenti e/o innovazioni. Questo progetto investe uno dei processi chiave dell’organizzazione e, quindi, si prevede abbia ricadute positive dirette sulla performance della scuola e sugli esiti dei nostri alunni in quanto attraverso la musica, lo sport gli alunni acquisiscono autostima, maggiore sicurezza e capacità pratiche che li renderanno più sicuri e servirà a sperimentare forme laboratoriali di lavoro che permetteranno di acquisire buone pratiche educative e didattiche da pubblicizzare attraverso i canali multimediali.

Attività Responsabile

Data

prevista di

conclusione

Tempificazione attività

Il progetto è rivolto a tutte le classi

G F M A M G L A S O N D

Creazione canovaccio

della favola

Rosalba

Mirabile

Ottobre

2017

Laboratorio coreografico

E scenografico

Giugno

2019 x x x x x

Potenziamento lingua

inglese

La Franca

Doroty

Giugno

2019 x x x x x x

Laboratorio multimediale

Giugno

2019

X X X X X X

Drammatizzazioni e canti

da rappresentare agli altri

compagni

Coinvolgere

gli alunni

del’'istituto

X X X X X X X

Costo unitario Quantità Totale

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(giornate, pezzi, ecc.)

Personale 12,5 0 0

Spese 0 0 0

Servizi di consulenza 0 0 0

Acquisto di beni 0 0 0

Spese dirette 0 0 0

TOTALE 12,5 0 0

Per le poche risorse disponibili i docenti con funzione strumentale, collaboratori, fiduciari di plesso e personale ATA con incarico specifico saranno i responsabili del progetto.

Fase di DO - REALIZZAZIONE

Il progetto si articolerà su 3 anni scolastici: 2016-2019 da novembre a giugno si realizzeranno le prime due fasi; a giugno 2017 sarà effettuato il monitoraggio delle azioni implementate; i dati, analizzati e tabulati, saranno condivisi in sede di comitato di miglioramento ed in sede collegiale a settembre 2018 e, sulla base delle evidenze emerse, si procederà alle modifiche per gli anni scolastici successivi.

Attività Eventuale responsabile Modalità di attuazione

Imparare ad utilizzare linguaggi, quali

il corpo e la voce

Attivazione laboratori di

discussione

Imparare a rapportarsi con il mondo

circostante Esperienze laboratoriali

Sapersi confrontare e imparare ad

esprimersi Dialoghi e conversazioni

Imparare a socializzare

Creazione di un archivio didattico Concordare spettacolazione

finale e pubblicazione fiabe

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

La realizzazione del progetto prevede una sistematica attività di monitoraggio, al fine di verificare l’andamento delle singole azioni e l’eventuale ritaratura in corso d’opera ,ove se ne presentasse

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l’esigenza, nell’ottica prioritaria del raggiungimento finale degli obiettivi del progetto. Il monitoraggio sarà coordinato dai diretti responsabili delle attività e dal comitato di miglioramento. Il sistema di monitoraggio che si intende mettere in atto prevede incontri bimestrali del gruppo di miglioramento, finalizzati all’aggiornamento sullo stato di avanzamento del progetto. Sulla base dei dati raccolti, si procederà, poi, alla definizione puntuale degli steps successivi, tenuto conto della calendarizzazione prevista. In tali incontri verranno enucleate altresì tutte le criticità emerse in ordine all’attuazione delle singole azioni e verranno elaborate le possibili soluzioni, compresa l’eventuale ritaratura di obiettivi e tempi delle singole azioni. I dati emersi dai monitoraggi saranno portati a conoscenza degli stakeholders interessati in apposite riunioni (OO.CC, assemblee dedicate) al termine della valutazione intermedia e di quella finale.

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

Il riesame ed il monitoraggio delle attività svolte si attueranno durante gli incontri bimestrali del comitato di miglioramento, quando, sulla base delle evidenze raccolte, si provvederà a valutare l’andamento e ad apportare eventuali correttivi. Al termine del corrente anno scolastico si procederà al monitoraggio delle attività realizzate mediante la somministrazione di questionari volti a misurare la funzionalità, il gradimento, la rispondenza alle aspettative, i punti di forza e le criticità del progetto. Sulla base degli esiti del monitoraggio, sarà rivista la pianificazione per le successive annualità del progetto.

Titolo del progetto:Il Calendario degli eventi

Responsabile

del progetto:

Tripoli Marilin

Data prevista di

attuazione definitiva:

Ottobre 2016

Giugno 2019

Livello di priorità: alta Riferimento a sottocriteri

Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE

Il progetto è finalizzato a promuovere la continuità tra i tre ordini di scuola e affronta in forma consapevole l’aggregazione, l’apprendimento cooperativo. La collaborazione con le famiglie diviene all’interno di questo processo esempio di buone pratiche educative da seguire come modello nella società odierna che attraverso la metodologia laboratoriale aiuta a sviluppare la coesione e l’empatia tra i soggetti coinvolti e perfino tra i docenti impegnati nella realizzazione del progetto. Le tematiche affrontate costituiranno un “evento” proprio perché momento di aggregazione in cui la scuola come comunità educativa si apre al territorio e sostiene i propri alunni in un processo integrativo di crescita personale. Il progetto prevede la trattazione di tematiche inerenti l’educazione la convivenza civile, la cittadinanza come i diritti dei minori, le pari opportunità, l’ambiente, la prevenzione della salute e tutti gli eventi collegati alle feste tradizionali del territorio ( Natale, Carnevale, San Giuseppe ecc.), all’interno di tale progetto convergeranno altri progetti minori come Progetto cinema, mense di San Giuseppe, progetto di fine anno .

La scuola nella società odierna recepisce e interpreta le istanze dei singoli e della collettività. Avere

attenzione alla persona, rispettare gli stili individuali di apprendimento e di espressione, valorizzare

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61

e stimolare la curiosità e la motivazione servirà a orientare i ragazzi nella scelta del loro percorso di

vita.

FINALITA’ DEL PROGETTO:

Sviluppare la competenza comunicativa, recuperare alunni Bes e valorizzare le eccellenze

Valorizzare le differenze

Integrare logiche e linguaggi diversi

Organizzare apprendimenti significativi, attivi e collaborativi

In una società bombardata dai messaggi mediatici , la scuola in collaborazione con la famiglia

deve fornire sani modelli orientativi ed educativi

Attività conclusive del progetto:

realizzazione prodotti digitali, ricerca-azione per la creazione di documenti, manifestazioni

finale, cineforum, incontri con esperti, associazioni, allo scopo di sensibilizzare l’intera

comunità e collaborazione con il territorio. Si collaborerà con l’Ordine dei geologi per

realizzare attività inerenti la valorizzazione del territorio

Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso

Riflettere su

temi quali

“ diritti,

alimentazione,

pari opportunità,

ambiente),

bullismo e

cyberbullismo,

attraverso

discussioni e

confronto

Output Stimolare curiosità

e ricerca

Indicazioni

curricolo

Realizzazione

di testi sulla

diversità e

tematiche

attuali

Attività da docente

competente all’interno

dell’istituto

100 %

100 %

Outcome

Acquisire

competenze

previste dalle

Indicazioni

nazionali

Imparare a

fare emergere le

emozioni

Riscoprire le

tradizioni

etnoantropologi-

che del territorio

Output

Sviluppare mappe

di pensiero

Grado di

comprensione e

condivisione

Grado di utilità

della scheda

misurata

.

60 % del personale.

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62

per ricostruire la

memoria storica

Uso adeguato di

strumenti informati

ci per realizzare

inviti e messaggi di

solidarietà

mediante

questionario da

somministrare

ai docenti

50%

Outcome

Miglioramento del

successo formativo

degli alunni

Monitoraggio

periodico degli

esiti delle attività

di insegnamento

Output Elaborazione e

somministrazione

di questionari per il

monitoraggio delle

attività

Elaborazione

somministrazione

di questionari per la

valutazione del

grado di

soddisfazione degli

utenti

Distribuzione

questionari

Restituzione

questionari

100 %

70%

Outcome

Miglioramento

dell’azione

educativa attraverso

la valutazione delle

prestazioni e la

conseguente azione

di modifica

dell’offerta

formativa secondo

le evidenze emerse

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63

Imparare a far

emergere le

proprie emozioni

Output

Programmazione di

appositi incontri

istituzionali e

spettacolazioni

Predisposizione di

questionari per il

personale interno.e

per gli utenti

esterni. Attuazione

di focus group

Monitoraggio delle

risultanze

Partecipazione

agli incontri

Restituzione dei

questionari

60% degli invitati

70%

Outcome

Diffusione delle

azioni di

miglioramento

affinché esse si

traducano in prassi

ordinaria e di

implementazione

delle buone

pratiche educative e

didattiche

Il successo durevole di un'organizzazione è conseguito mediante la sua capacità di soddisfare le esigenze e le aspettative di tutti i portatori di interesse; esso può essere conseguito attraverso la gestione efficace dell'organizzazione, la consapevolezza critica di tutte le componenti, l'apprendimento e l'applicazione appropriata di miglioramenti e/o innovazioni. Questo progetto investe uno dei processi chiave dell’organizzazione e, quindi, si prevede abbia ricadute positive dirette sulla performance della scuola e sugli esiti dei nostri alunni in quanto attraverso la musica, lo sport gli alunni acquisiscono autostima, maggiore sicurezza e capacità pratiche che li renderanno più sicuri. Si apre all’uso dei media e alla collaborazione partecipativa con il territorio e le famiglie.

Fase di DO - REALIZZAZIONE

Il progetto si articolerà su 3 anni scolastici: 2016-2019 da Ottobre a Giugno si realizzeranno le prime due fasi; a giugno 2017 è stato effettuato il monitoraggio delle azioni implementate; i dati, analizzati e tabulati, sono stati condivisi in sede di comitato di miglioramento ed in sede collegiale a settembre 2017 e, sulla base delle evidenze emerse, si sono effettuate alcune modifiche per gli anni scolastici successivi.

Attività Eventuale

responsabile

Modalità di attuazione

Imparare ad utilizzare linguaggi, quali

il corpo e la voce Attivazione laboratori di

discussione

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64

Imparare a rapportarsi con il mondo

circostante Esperienze laboratoriali

Sapersi confrontare e imparare ad

esprimersi Dialoghi e conversazioni

Imparare a socializzare

Creazione di un archivio didattico Concordare spettacoli finali e

pubblicazione su facebook e

sito scuola

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

La realizzazione del progetto prevede una sistematica attività di monitoraggio, al fine di verificare l’andamento delle singole azioni e l’eventuale ritaratura in corso d’opera, ove se ne presentasse l’esigenza, nell’ottica prioritaria del raggiungimento finale degli obiettivi del progetto. Il monitoraggio sarà coordinato dai diretti responsabili delle attività e dal comitato di miglioramento. Il sistema di monitoraggio che si intende mettere in atto prevede incontri bimestrali del gruppo di miglioramento, finalizzati all’aggiornamento sullo stato di avanzamento del progetto. Sulla base dei dati raccolti, si procederà, poi, alla definizione puntuale degli steps successivi, tenuto conto della calendarizzazione prevista. In tali incontri verranno enucleate altresì tutte le criticità emerse in ordine all’attuazione delle singole azioni e verranno elaborate le possibili soluzioni, compresa l’eventuale ritaratura di obiettivi e tempi delle singole azioni. I dati emersi dai monitoraggi saranno portati a conoscenza degli stakeholders interessati in apposite riunioni (OO.CC, assemblee dedicate) al termine della valutazione intermedia e di quella finale.

Attività Responsabile

Data

prevista di

conclusione

Tempificazione attività

Il progetto è rivolto a tutte le classi e

l'articolazione è prevista per il

triennio

N D G F M A M G L A S O

Organizzazione di eventi Tripoli

Marilin

Giugno

2019

X

X

X

X

X

X

X

X X

Costo unitario Quantità

(giornate, pezzi, ecc.)

Totale

Personale 12,5 0 0

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65

Spese 0 0 0

Servizi di consulenza 0 0 0

Acquisto di beni 0 0 0

Spese dirette 0 0 0

TOTALE 0 0 0

Per le poche risorse disponibili i docenti con funzione strumentale, collaboratori, fiduciari di plesso e personale ATA con incarico specifico saranno i responsabili del progetto.

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

La realizzazione del progetto prevede una sistematico monitoraggio di tutte le attività coordinato dai diretti responsabili delle attività e dal comitato di miglioramento. Il sistema di monitoraggio sarà così articolato:

- raccolta dei dati relativi agli output delle singole attività ;

– incontri bimestrali del comitato finalizzati all’aggiornamento dello stato di avanzamento delle singole attività e ad evidenziare eventuali criticità elaborando le possibili soluzioni.

PROGETTI DEL PIANO

Titolo del progetto: Non inquino e riciclo

Responsabile

del progetto:

Domenico Petruso

Data prevista di

attuazione definitiva:

Novembre 2017-

Giugno 2019

Livello di priorità:

alta

Riferimento a

sottocriteri del Rav 2.4

Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE

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66

Questo progetto nasce dalla convinzione che una maggiore adesione e condivisione di pratiche didattiche innovative ed una migliore sinergia fra le risorse e competenze disponibili sono fondamentali nella progettazione e nell’implementazione di un’offerta formativa al passo con i tempi ed in grado di rispondere positivamente alle aspettative dell’utenza. La rete di scuole è un istituto giuridico introdotto dall'articolo 7 del D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275 cui le istituzioni scolastiche, nell'ambito della propria autonomia e nell'espletamento delle loro funzioni educative istituzionali, possono ricorrere al fine di ampliare la loro offerta formativa. La finalità è quella di sviluppare e diffondere una cultura dell’innovazione. Il progetto si divide in due percorsi, che sono, però, strettamente correlati tra loro: da un lato c’è il percorso di aggiornamento e formazione dei docenti, finalizzato a diffondere la cultura del cambiamento e a favorire la crescita professionale del personale; dall’altro c’è il percorso di innovazione e miglioramento della didattica, basato su una nuova organizzazione degli spazi, dei tempi e dei gruppi classe. Il percorso formativo, dunque, punterà alla promozione di una riflessione operante e concreta che permetta di apprendere facendo, sperimentando, riflettendo insieme ai colleghi, per tradursi, poi, in una competenza reale, concreta ed immediatamente fruibile in classe insieme ai propri alunni.

Analizzando il report di valutazione ed i punti di forza e di debolezza evidenziati, emerge che il

nostro Istituto, grazie ad un corretto utilizzo dei finanziamenti europei, dispone in molte aule di

Lavagne Multimediali Interattive, di un laboratorio informatico e di un efficiente laboratorio

scientifico, tutte risorse in grado di favorire l’innovazione e il miglioramento didattico e

metodologico. Altro punto di forza è rappresentato dalla disponibilità dei docenti a confrontarsi con

i colleghi di altre scuole, a sperimentare pratiche didattiche nuove, a mettersi in gioco per crescere

professionalmente.

Il progetto è diretto:

· agli alunni di tutte le classi

· agli insegnanti di tutte le classi e al personale ATA

Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso

Corso di

formazione

buone pratiche

didattiche

Collaborazione

con l’ordine dei

Geologi di

Palermo

Output Formazione dei

docenti

Partecipazione

agli

incontri semina

riali con esperti

e ai lavori di

gruppo

Partecipazione

Geoevento

Partecipazione di almeno

l’80% dei docenti interessati

Outcome

Acquisizione di

competenze

spendibili nella

pratica di

metodologie

didattiche

innovative

Realizzazione di

attività didattiche Output

Uso dei laboratori

Maggiore utilizzo

Aumento delle

ore dedicate alla

Aumento del 30% delle ore di

utilizzo dei laboratori

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67

applicando

metodologie ed

organizzazione in

novative

delle LIM

Attività a classi

aperte

didattica

laboratoriale

Modifica della

organizzazione

dei tempi della

didattica

Attuazione delle attività a

classi aperte nel 10% delle

classi

Outcome

Innovazione

metodologica della

pratica didattica

Condivisione

dell’esperienza

con i colleghi

della propria

scuola e con

quelli delle altre

scuole della rete

Condivisione con

gli utenti

Output

Disseminazione di

esperienze

innovative

Partecipazione

agli incontri

fissati

80% dei docenti e 40% degli

utenti

La Scuola utilizzerà l’innovazione metodologica a supporto della didattica tradizionale avvalendosi delle potenzialità delle nuove tecnologie, si prediligeranno ambienti di apprendimenti cooperativi, significativi ed inclusivi, la didattica laboratoriale, la ricerca-azione, la progettazione di attività a classi aperte, maggiore flessibilità organizzativa anche attraverso la realizzazione di reti di scuole.

Attività Responsabile

Data

prevista di

conclusione

Tempificazione attività

G F M A M G L A S O N D

Corso di formazione

Ottobre

2017

Realizzazione di attività

didattiche applicando

metodologie ed

organizzazione innovative

Giugno

2019 x x x x x

Condivisione

dell’esperienza con i

colleghi della propria

Giugno

2019 x x x x x x x

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scuola e con il territorio

Condivisione con gli utenti

Costo unitario

Quantità

(giornate, pezzi, ecc.)

Totale

Personale 12,5 0

Spese 0 0 0

Servizi di consulenza 0 0 0

Acquisto di beni 0 0 0

Spese dirette 0 0 0

TOTALE 0 0 0

Per le poche risorse disponibili i docenti con funzione strumentale, collaboratori, fiduciari di plesso e personale ATA con incarico specifico saranno i responsabili del progetto.

Fase di DO - REALIZZAZIONE

TEMPI: settembre 2016- giugno 2019

Attività Eventuale

responsabile Modalità di attuazione

Corso di formazione Licari

Gianfranca

Ricerca- azione materiale innovativo

Realizzazione di attività

didattiche applicando

metodologie ed

organizzazione innovative

Cura della flessibilità organizzativa

Condivisione

dell’esperienza con i

Incontri dedicati all’autoaggiornamento sulla

didattica per competenze

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69

colleghi della propria scuola

e con quelli della altre

scuole della rete

Condivisione con gli utenti

Focus group

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

Il progetto verrà costantemente monitorato per verificare il mantenimento della tempistica prevista, la coerenza e l’efficacia delle azioni svolte. Il sistema di monitoraggio dell'andamento prevede incontri periodici, nella fase successiva alle valutazioni parziali e/o finali. In tali incontri si procederà alla comparazione dei dati raccolti relativi alle prestazioni con gli obiettivi prefissati, in modo da procedere ad eventuali aggiustamenti per porre rimedio agli scostamenti. I dati emersi dai monitoraggi saranno portati a conoscenza degli stakeholders interessati in apposite riunioni (OO.CC, assemblee dedicate).

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

La realizzazione del progetto prevede una sistematico monitoraggio di tutte le attività coordinato dai diretti responsabili delle attività e dal comitato di miglioramento. Il sistema di monitoraggio sarà così articolato:

- raccolta dei dati relativi agli output delle singole attività ;

– incontri bimestrali del comitato finalizzati all’aggiornamento dello stato di avanzamento

delle singole attività e ad evidenziare eventuali criticità elaborando le possibili soluzioni.

TERZA SEZIONE

COMUNICARE IL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Il piano di Miglioramento avrà la massima diffusione possibile.

Per quanto riguarda il personale interno si terrà un incontro collegiale iniziale nel quale saranno

illustrati:

il Piano di Miglioramento triennale

le sue modalità di attuazione e i relativi tempi

Report finale rendicontazione da pubblicare nel sito della scuola

Ai docenti coinvolti e al personale ATA sarà data comunicazione ufficiale degli incarichi mediante

nomina.

Tutte le informazioni relative all’implementazione del Piano di Miglioramento saranno messe a

disposizione sul sito ufficiale della scuola. Ciascun responsabile di progetto avrà cura di relazionare

al gruppo di miglioramento, con scadenza bimestrale, lo stato di avanzamento di ciascun progetto e

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70

di evidenziare le criticità attraverso un report che raccolga l’analisi dei dati rilevati e proponga

eventuali modifiche. Per diffondere le risultanze del PdM alle famiglie degli alunni si farà ricorso

all’invio di circolari. Nell’ambito degli incontri degli OO.CC. che prevedono la presenza dei

genitori, saranno veicolate tutte le informazioni di competenza connesse all’avanzamento del

progetto di miglioramento.

Schema di sintesi delle attività da realizzare nell’ambito del Piano di Comunicazione definito

Quando Cosa a chi come

Gennaio 2016 Illustrazione del PdM e dei

progetti in cui esso si articola

Personale

docente

Collegio dei docenti

Personale ATA Incontri

Parte politica Consiglio d’Istituto

Utenti Sito web

Aprile 2017 Verifica intermedia circa

l’avviamento dei lavori

Personale

docente

Collegio dei docenti

Personale ATA Incontri programmati

Parte politica Consiglio d’Istituto

Utenti Sito web

Settembre 2017

Illustrazione dei risultati

delle attività di monitoraggio

e delle eventuali proposte di

modifiche

Personale

docente

Collegio dei docenti

Personale ATA Incontri ad hoc

Parte politica Consiglio d’Istituto

Utenti Sito web

Aprile 2018 Verifica intermedia circa

l’avviamento dei lavori

Personale

docente

Collegio dei docenti

Personale ATA Incontri programmati

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Parte politica Consiglio d’Istituto

Utenti Sito web

Giugno 2018 Verifica conclusiva II anno Personale

docente

Collegio dei docenti

Personale ATA Incontri programmati

Parte politica Consiglio d’Istituto

Utenti Sito web

QUARTA SEZIONE

Da compilare in corso di realizzazione dei progetti

STRUMENTI PER IL MONITORAGGIO DEI SINGOLI PROGETTI DI

MIGLIORAMENTO

Il monitoraggio dei singoli progetti deve essere effettuato con riferimento alle Linee Guida e seguendo le modalità definite in precedenza nelle fasi di Check&Act di ciascun progetto di miglioramento. Gli strumenti contenuti in questa sezione vengono utilizzati da ogni Gruppo di Progetto per monitorare periodicamente l’attuazione del progetto stesso.

Quando richiesto, ogni Gruppo di Progetto invia al Comitato di Miglioramento lo stato di

avanzamento dei singoli progetti consentendogli così di monitorare la realizzazione del Piano di

Miglioramento nel suo complesso.

PROGETTO: …………………..

Situazione corrente al ………… (indicare mese e

anno)

(Verde) (Giallo) (Rosso)

In linea In ritardo In grave

ritardo

Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli obiettivi

Verde = attuata

Attività Responsabil Data

Tempificazione attività Situazi

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72

e prevista di

conclusione

one

G F M A M G L A S O N D

Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target

atteso

Risultati

raggiunti

Output

Outcome

L’articolazione temporale e gli obiettivi (comprensivi di indicatori, target e risultati raggiunti) possono essere utilizzati (se possibile) in fase di monitoraggio dell’attuazione del progetto (per verificare se lo stato di avanzamento delle attività e dei risultati sia in linea con quanto programmato) o nell’ultima riunione di monitoraggio del progetto.

SCHEMA PER LA VALUTAZIONE E IL RIESAME FINALE DEL BUDGET DI

PROGETTO

Da compilare nell’ambito dell’ultima riunione di monitoraggio

Questo schema viene utilizzata da ogni Gruppo di Progetto nell’ultima riunione per verificare il

consuntivo a confronto con il preventivo e, nel caso di variazioni, individuarne le cause – Vedi Step

9 delle Linee Guida pg 20.

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73

PROGETTO:

Costo

unitario

Quantità

(giornate,

pezzi, ecc.)

Totale

pianificato

Totale

a consuntivo Differenza

Personale

Spese

Servizi di

consulenza

Acquisto di beni

Spese dirette

TOTALE

STRUMENTI PER IL MONITORAGGIO DEL PDM

Il monitoraggio del PDM deve essere effettuato dal Comitato con riferimento alle Linee Guida

seguendo le modalità definite nella Seconda Sezione (Monitoraggio del PDM). Gli strumenti

contenuti in questa sezione vengono utilizzati dal Comitato per monitorare periodicamente

l’attuazione del PDM e della Comunicazione.

GANT DEL PDM

Progetto Responsabil

e

Data

prevista di

conclusion

e

Tempificazione attività

Situazion

e

G F M A M G L A S O N D

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Obiettivi del PDM (Risultati attesi) Indicatori Target

atteso

Risultati

raggiunti

Output

Outcome

L’articolazione temporale e gli obiettivi (comprensivi di indicatori, target e risultati raggiunti) possono essere utilizzati (se possibile) in fase di monitoraggio del PDM (per verificare se lo stato di avanzamento delle attività e dei risultati sia in linea con quanto programmato) o nell’ultima riunione di monitoraggio del Comitato di miglioramento.

STRUMENTI PER IL MONITORAGGIO DEL PIANO DI COMUNICAZIONE

Lo schema proposto deve essere utilizzato dal Comitato di miglioramento per monitorare

l’attuazione del Piano di comunicazione nell’ambito delle riunioni di monitoraggio del PDM –Vedi

Step 9 delle Linee Guida pg. 20 e 21.

Quando Cosa a chi come Verifica

Si/no

SCHEMA PER LA VALUTAZIONE E IL RIESAME FINALE DEL BUDGET DEL PDM

Da compilare nell’ambito dell’ultima riunione di monitoraggio del Comitato

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75

Questa sezione viene utilizzata dal Comitato di Miglioramento nell’ultima riunione per verificare il

consuntivo del PDM a confronto con il preventivo e, nel caso di variazioni, individuarne le cause –

Vedi Step 9 delle Linee Guida pg 21.

PIANO DI MIGLIORAMENTO

Costo

unitario

Quantità

(giornate,

pezzi, ecc.)

Totale

pianificato

Totale

a consuntivo Differenza

Personale

Spese

Servizi di

consulenza

Acquisto di beni

Spese dirette

TOTALE

RELAZIONE UTILIZZAZIONE’ ORGANICO DI POTENZIAMENTO PER

IL TRIENNIO 2016/2019

Le priorità si riferiscono agli obiettivi generali che la nostra scuola si prefigge di

realizzare attraverso l’azione di miglioramento attuata durante il triennio. Il nostro

piano di miglioramento tramite una ricerca azione effettuata dal gruppo NIV,

coordinato dal dirigente scolastico Rosalia Gioglio, tenendo conto della congruenza

tra i RAV presentati nel triennio, nel PTOF con la predisposizione di adeguati

obiettivi generali, nel PDM con azioni di miglioramento mirate, ha cercato di operare,

partendo dall’analisi del contesto in cui opera, di mettere in atto adeguati processi

organizzativi per raggiungere sfruttando le competenze rilevate tramite questionario

delle competenze effettuate tra i docenti presenti nell’organico di fatto e la richiesta di

organico di potenziamento necessario al fine di poter garantire la realizzazione di

quanto previsto nel piano, di migliorare gli esiti formativi ed educativi degli

studenti per favorire il successo formativo e scolastico di tutti gli alunni.

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76

L’organico di potenziamento richiesto oltre a sostituire i docenti assenti per

brevi periodi, è stato utilizzato per potenziare le competenze sociali e civiche

attraverso percorsi incanalati all’interno di alcuni progetti portanti del PDM che

includono tutti i piccoli progetti curriculari ed extracurriculari inerenti le diverse

tematiche disciplinari e ha articolato così come farà per l’anno in corso, la sua azione

sul recupero e potenziamento delle competenze di base, per migliorare i risultati

nelle prove Invalsi e valorizzare le competenze linguistiche in italiano, matematica,

inglese e musica, attraverso l’innovazione della didattica e l’introduzione di nuove

metodologie.

Il dirigente ha cercato infatti in tutto il triennio:

di aprire la scuola al territorio, potenziando la collaborazione con le famiglie, le

associazioni e i Comuni di entrambi i paesi in cui si trovano i plessi del nostro

istituto ;

di creare ambienti di apprendimento stimolanti e motivanti per prevenire il fenomeno

della dispersione scolastica e di stimolare i docenti alla formazione continua e alla

ricerca azione per innovare la didattica e introdurre strategie tese a favorire

l’inclusione e l’integrazione di tutti gli alunni.

La logica della scuola come learning organization ha permesso di assicurare

all’interno del nostro istituto, una struttura organizzativa come comunità di

apprendimento.

Nell’ottica dell’autonomia e della flessibilità organizzativa, è stata inoltre scelta una

formula di orario con settimana corta, al fine di garantire un risparmio nei costi di

gestione e un potenziamento dell’offerta formativa, aprendo la scuola al territorio nel

pomeriggio e promuovendo efficacemente i valori e le norme collettive congruenti

con una società libera e democratica.

Le funzioni strumentali in tutto il triennio, sono state scelte tenendo conto delle

priorità indicate e l’organico di potenziamento richiesto a partire dall’anno scolastico

2016/17, ha riguardato i seguenti campi:

potenziamento ambito linguistico, area socio-umanistica,

potenziamento musicale

potenziamento linguistico ( inglese e italiano).

Il PTOF e il POF per l’anno scolastico 2017/18 coerentemente con la L. 107 e i

decreti attuativi n. 60, 62 e 66 del 13/04/2017 articola la sua azione formativa

secondo le priorità stabilite.

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77

FABBISOGNO DI ORGANICO

Per la realizzazione del PDM sarà utilizzato l'organico di potenziamento, i docenti, le

FF.SS., collaboratori del D.S. e personale ATA con incarichi specifici. I progetti

saranno svolti sia in orario curricolare che extracurricolare e retribuiti,se possibile,

con il FIS disponibile.

Posti comuni e di sostegno

Scuola Infanzia e Primaria (Fabbisogno per il Triennio)

SCUOLA

DELL'INFANZIA

ANNUALITA'

POSTO COMUNE POSTO SOSTEGNO

a.s. 2016/2017

n° 8 sez.a tempo

ridotto

n° 3 sez. a tempo

normale

14 2

a.s 2017/2018

n° 8 sez.a tempo

ridotto

n° 3 sez. a tempo

normale

14 2

a.s. 2018/2019

n° 8 sez.a tempo

ridotto

n° 3 sez. a tempo

normale

14 2

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SCUOLA PRIMARIA

ANNUALITA'

POSTO COMUNE POSTO SOSTEGNO

a.s. 2016/2017 42 10

a.s. 2017/2018 42 10

a.s. 2018/2019 42 10

Scuola secondaria di primo grado

Classe di

concorso/sost

egno

a.s. 2016/2017 a.s. 2017/2018 a.s. 2018/2019 Motivazione:

indicare piano

delle classi

previste e le loro

caratteristiche

A022 8 8 + 4 h 7 9 classi a tempo

pieno

A028 4 4 + 6 h 5 9 classi a tempo

pieno

A049 1 1 1 9 classi a tempo

pieno

A030 1 1 1 9 classi a tempo

pieno

A001 1 1 1 9 classi a tempo

pieno

A060 1 1 1 9 classi a tempo

pieno

AA25 1 1 1 9 classi a tempo

pieno

AB25 2 2 2 9 classi a tempo

pieno

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Sostegno 4 5 4 9 classi a tempo

pieno

Posti per il Potenziamento

Tipologia (es. posto comune

primaria, classe di concorso

scuola secondaria, sostegno)

N° Docenti Motivazione

POSTO COMUNE PRIMARIA 5 Potenziamento delle metodologie

laboratoriali e delle attività di

laboratorio(comma 7 lettera i) per

l'implementazione di modalità di

lavoro a classi aperte e per gruppi

di livello finalizzate al

raggiungimento del successo

formativo.

A043 1 Potenziamento delle competenze

linguistico – espressive di italiano

A032 1 Potenziamento delle competenze

musicali ai fini dell'inclusione

scolastica e al diritto allo studio

degli alunni BES( comma 7 lettera

c)

A059 1 Potenziamento delle competenze

logico matematiche e scientifiche,

finalizzate all'inclusione scolastica

e al diritto allo studio degli alunni

BES (comma 7 lettere b-p)

Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei

parametri come riportato nel comma 14 art.1 legge 107/2015

Tipologia N°

Assistente amministrativo 4

Collaboratore scolastico 13 di cui n.10 ATA e n.3 Cooperative

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Assistente tecnico e relativo profilo(solo scuole

superiori)

Altro Si richiedono 3 unità di assistente

amministrativo e 6 collaboratori scolastici, in

quanto l'IC è dislocato in due comuni con cinque

plessi e su più piani per plesso, dotato di una

palestra e cinque laboratori( due informatici, uno

linguistico, uno musicale, uno scientifico)

Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali

Infrastruttura/attrezzatura Motivazione, in riferimento

alle priorità strategiche del

capo I e alla progettazione del

capo III

Fonti di finanziamento

Linea e ampliamento WIFI Cablaggio reti PON

Computers Ampliamento/sostituzione

computers Aula Informatica

PON

Ambienti di apprendimento

laboratoriali

Hardware, software MIUR PON

Posto

comune/

CdC

Ore da

prestare

Esonero

Vicario

Supplenze

brevi

Corsi di

recupero/po

tenziamento

Progetti Ore di

utilizzo

POSTO

COMUNE 800 495 225 50+30 800

POSTO

COMUNE

800 495 225 50 +30 800

POSTO

COMUNE

800 495 225 80 800

POSTO 800 495 225 80 800

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COMUNE

A345 600 330 220 50 600

A032 600 330 220 50 600

A059 600 330 220 50 600

A028 600 330 220 50 600

A245 600 330 220 50 800

Totale 6200 3630 2000 570 6400

Il presente documento approvato dal Collegio dei docenti il 20/10/2017 e dal

Consiglio di Istituto del 26/10/17, delibera n. 48; viene depositato presso l’Ufficio di

Presidenza, affisso all’albo e visibile nel sito web dell’Istituto, inviato all' AT Palermo

e pubblicato sul portale "Scuola in Chiaro”.

DATI DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO BORGETTO – PARTINICO

La Scuola dell’Infanzia “G. Verga” si trova in piazza V. E. Orlando, nella stessa sede

della Scuola Primaria “G. Verga” e comprende 3 sezioni: 2 Statali e 1 Regionale con

un orario scolastico che va dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8:00 alle ore 13:39.

La Scuola dell’Infanzia C/da San Carlo è situata alla periferia del Paese, in una zona

tranquilla e dispone di ambienti ampi luminosi:4 aule con servizi adiacenti, cucina,

mensa, un ripostiglio, sala giochi e un giardino interno. Le quattro sezioni statali

funzionano dal lunedì al venerdì dalle ore 8:15 alle ore 13:15 (3 sezioni) e dalle ore

8:00 alle ore 16:00 (1 sezione a Tempo normale), assicurando così la frequenza per 8

ore giornaliere e, in tale arco di tempo, le insegnanti si avvicendano in due turni:

antimeridiano e pomeridiano, con una compresenza di 2 ore per la mensa scolastica.

L'orario degli insegnanti è di 25 ore settimanali, dal lunedì al venerdì, il sabato è

libero. La frequenza è gratuita e volontaria, ma gli iscritti hanno l'obbligo di

frequentare con puntualità e regolarità.

La scuola dell’Infanzia “Rodari” comprende 3 sezioni di scuola dell'Infanzia . Esse

sono collocate all'interno del plesso situato su un unico piano, nel comune di

Partinico, in Via Ninni Cassarà , in zona di espansione edilizia, all'interno del quale ci

sono tre aule e un'aula mensa. Le sezioni dell'Infanzia , tutte a tempo normale,

funzionano secondo un orario settimanale di 25 ore distribuite dal lunedì al venerdì

dalle 8,15 alle 16,15.

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Scuola dell'Infanzia di “Via Vicenza”.La scuola comprende 3 sezioni di cui 1 a

tempo ridotto e 2 a tempo normale. Le sezioni funzionano secondo un orario di 25

ore settimanali distribuite dalle 8,30 alle 16,30 (TN) e dalle 8,30-13,30 (TR). Il plesso

è situato nel comune di Partinico ed è collocato su un unico piano. Esso comprende

un'aula mensa , tre aule, 15 servizi per i bambini + uno per disabili, 5 servizi per il

personale docente e Ata. La Scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere lo

sviluppo dell’Identità, la conquista dell’Autonomia, lo sviluppo delle Competenze e

del Senso della Cittadinanza. Nella Scuola dell’Infanzia l’incontro del bambino con i

diversi saperi passa attraverso i campi di esperienza, che rappresentano gli ambiti del

fare e dell’agire del bambino verso i quali devono essere orientate le attività e le

esperienze scolastiche, poiché in essi si sviluppa l'apprendimento dei bambini.

Essi sono:

1) Il sé e l’altro

2) Il corpo in movimento

3) Linguaggi – creatività - espressione

4) I discorsi e le parole

5) La conoscenza del mondo

Le scelte metodologiche, intraprese dal team docente, consentono la gestione dei più

piccoli nel rispetto dei loro reali bisogni, permettendo un graduale adattamento dei

tempi psicologici e cognitivi di ognuno a quelli del gruppo. Le attività curricolari

sono organizzate in laboratori, riferiti ai Campi di Esperienza, realizzate attraverso

diverse modalità e in relazione ai diversi ritmi, tempi, stili di apprendimento,

motivazioni e interessi dei bambini, allo scopo di rendere più efficace il progetto

educativo.

Si attivano:

– attività proposte in forma ludica (uso di tutti i linguaggi), dove il bambino può

fare, esplorare, conoscere;

– lavori di gruppo e drammatizzazioni

– compiti graduati per difficoltà(metodo della ricerca e scoperta guidata)

Nelle sezioni funzionanti a tempo normale, la mensa è considerata attività didattica a

tutti gli effetti, per la sua valenza educativa sul piano emotivo – affettivo –

relazionale e sociale, oltre che sul piano dell’autonomia e dell’educazione alimentare.

I servizi mensa per gli alunni sono organizzati e gestiti direttamente e in modo

diversificato dalle rispettive Amministrazioni Comunali, che stabiliscono anche i

criteri per l’ammissione alla fruizione dei servizi stessi ed i relativi costi.

VERIFICA

Nella Scuola dell’Infanzia la verifica avviene mediante l’osservazione sistematica e

diretta del bambino, durante lo svolgimento delle attività proposte, al fine di rilevare

le sue modalità di partecipazione (attenzione, capacità di ascolto e comprensione,

tempi d’esecuzione delle consegne, modalità di relazione con i compagni e con gli

insegnanti). Verso la fine dell’anno scolastico, agli alunni che frequentano l’ultimo

anno della Scuola dell’Infanzia sono somministrate prove finali individuali, inerenti

alle abilità linguistico – fonologiche, logico – matematiche e motorie; è inoltre

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compilata una griglia individuale riguardante i rapporti sociali. I risultati ottenuti per

mezzo di queste rilevazioni permettono agli insegnanti della Scuola dell’Infanzia di

fornire agli insegnanti della scuola Primaria utili indicazioni per la formazione delle

future classi prime. Gli insegnanti della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria,

nell’ambito della continuità, progettano azioni comuni, scambi di visite che

permettono l'esplorazione da parte degli alunni dei luoghi che frequenteranno negli

anni successivi.

CRITERI FORMAZIONE CLASSI

Le sezioni della Scuola dell’Infanzia sono costituite secondo i seguenti criteri:

– Scelta del plesso all’atto dell’iscrizione

– Adeguata distribuzione dei diversamente abili

– Scelta del monte orario: tempo normale o ridotto

– Sezioni omogenee tra loro ed eterogenee nella loro composizione interna

– Equilibrio numerico tra maschi e femmine

– Adeguata distribuzione di alunni stranieri

– Esigenze parentali(fratelli o sorelle nella stessa sezione)

– Inserimento di alunni H con bisogni educativi certificati

– Precedenza per età.

La Scuola Primaria “G. Verga” si trova in Piazza V. E. Orlando N. 1 .L’edificio

scolastico è costituito da un piano terra, un primo piano e un secondo piano. Nell’ala

destra sono sistemate tre sezioni della Scuola dell’Infanzia (di cui una sezione è

Regionale), la palestra, (da anni inagibile) dalla quale si può accedere al cortile, uno

spazio esterno dove possono giocare i bambini della Scuola dell’Infanzia, che è

collegato con un giardino attrezzato a parco giochi; nella parte sinistra dell’edificio ci

sono tre locali vuoti, un servizio igienico. A primo piano ci sono 9 aule, provviste

tutte delle LIM: due utilizzate per le classi prime, due per le classi seconde, due per le

classi terze, un locale adibito a ripostiglio, uno ad aula informatica, uno libero. A

secondo piano ci sono 10 aule, di cui 9 provviste delle LIM: due per le classi quarte,

tre per le classi quinte, 1 a ripostiglio, 1 linguistica, un’aula adibita a sala giochi, una

a laboratorio artistico. In ogni piano ci sono servizi igienici per gli alunni e per gli

insegnanti, mentre nell’antibagno sono sistemati i lavandini. I servizi sono adeguati al

numero degli allievi, mentre mancano i servizi per gli alunni diversamente abili. La

scuola è fornita di ascensore e Lavagne Interattive Multimediali (LIM).

La Scuola Primaria, accogliendo e valorizzando le diversità individuali, ivi comprese

quelle derivanti dalle disabilità, promuove, nel rispetto delle diversità individuali, lo

sviluppo della personalità ed ha il fine di far raggiungere i traguardi per lo sviluppo

delle competenze. Nelle classi della scuola primaria il docente garantisce da un

minimo di 20 ore ad un massimo di 22 ore d’insegnamento frontale, più 2 ore di

programmazione didattica settimanale. La scuola adotta un’unità orario di lezione

pari a 54 minuti (D.P.R. 275/99, art. 4); in questo modo lo schema orario mattutino

passa da 27 ore di 60 minuti a 30 ore di 54 minuti: dalle ore 8:15 alle ore 13:39 (dal

lunedì al sabato). Per tutte le classi, le ulteriori ore di servizio settimanale di ogni

docente non destinate ad attività frontali, sono destinate alla sostituzione dei colleghi

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assenti e alla realizzazione di progetti di recupero e potenziamento e di

valorizzazione delle eccellenze da portare avanti insieme all’organico di

potenziamento. Ai docenti curricolari si affiancano i docenti di sostegno, di inglese e

di religione cattolica i quali sono contitolari e corresponsabili della gestione delle

attività della classe. Le materie d'insegnamento sono solitamente aggregate in ambiti

disciplinari; ogni ambito è curato da un docente, ma si possono avere anche

aggregazioni diverse da quelle sotto elencate e un docente può avere anche più ambiti.

La Scuola Primaria “Rodari” La scuola comprende una sezione con cinque classi. Il

plesso è sito in Via Ninni Cassarà nel comune di Partinico, in una zona di espansione

edilizia. L'orario della sezione della primaria è di 30 ore distribuite dal lunedì al

venerdì secondo la seguente articolazione: dal lunedì al venerdì dalle 8,15 alle 13,39; .

Il plesso dispone di cinque aule e di servizi igienici .

TABELLA UNITA' ORARIO

Disciplina Classi Classi Classi Classi Classi

1e

2 e

3 e

4 e

5 e

Italiano 9 8 7 7 7

Matematica 7 7 7 7 7

Storia - Costituzione 3 3 3 3 3

Geografia 2 2 2 2 2

Scienze 2 2 2 2 2

Inglese 1 2 3 3 3

Musica 1 1 1 1 1

Arte e immagine 1 1 1 1 1

Ed. fisica 1 1 1 1 1

Tecnologia 1 1 1 1 1

Religione/Att. alternative 2 2 2 2 2

TOTALE 30 ore 30 ore 30 ore 30 ore

30 ore

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CRITERI FORMAZIONE CLASSI INFANZIA E PRIMARIA

La formazione delle classi prime viene effettuata da una Commissione mista di docenti di Scuola

Primaria e dell’Infanzia dei due plessi nel rispetto dei seguenti criteri:

– L’omogeneità tra classi parallele

– Adeguata distribuzione alunni H/DSA

– Esigenze familiari

– Equilibrio maschi/ femmine

– Adeguata distribuzione alunni stranieri

– Livelli di competenze raggiunte (desunti dal passaggio di informazioni dalla Scuola dell’Infanzia)

– Suddivisione equilibrata in base alla data di nascita

La Commissione opera sulla base delle indicazioni fornite dalle insegnanti delle scuole

dell’Infanzia statali e Regionale tramite:

– Le attività di continuità

– I fascicoli personali degli alunni

La Scuola Secondaria di primo grado si trova in via Primavera di Praga n. 1 ed è composta da 12 aule distribuite su piano terra, primo e secondo piano. A piano terra si trovano: due aule adibite a laboratorio linguistico e musicale, un’aula magna con palcoscenico, un laboratorio scientifico,

un’aula informatica, due locali per archivio, una sala medica, adibita anche a locale per alunni in difficoltà di apprendimento, cinque locali per uffici di segreteria, presidenza, servizi igienici per alunni, uno per docenti e personale amministrativo, un locale per ripostiglio. Al primo piano si trovano: cinque aule (I A, II A, III A, I B, III B), due servizi per alunni (m e f), un servizio per

docenti, ampio corridoio, una sala professori, un’aula biblioteca. Al secondo piano si trovano: cinque aule (II B, II C, I C, III C), due servizi per alunni(M e F), un servizio per docenti, ampio corridoio. Adiacente all’Istituto vi è la palestra, con ingresso separato dall’edificio scolastico, e

alloggio custode adibito ad aule artistiche. Tutto l’edificio è circondato da spazi utilizzabili per attività all’aperto. La Scuola Secondaria di primo grado ha sfruttato alcuni spazi per creare le seguenti aule speciali: aula laboratorio linguistico, aula laboratorio musicale, aula informatica, aula

laboratorio scientifico, realizzati grazie ai fondi Europei FESR 2011 - 2013, biblioteca. Tutte le aule sono provviste della LIM. Nella Scuola Secondaria, per migliorare l’Offerta formativa, contrastare il disagio e la dispersione scolastica e moltiplicare le occasioni di crescita culturale dei ragazzi, viene attuato il Tempo Prolungato con due rientri settimanali (Martedì e Giovedì) offrendo agli

alunni opportunità fondamentali di costruzione e consolidamento dei “saperi e delle competenze irrinunciabili”, cui fanno riferimento le Indicazioni Nazionali per il Curricolo. Infatti essi, focalizzati sul recupero e potenziamento dell’area linguistica e di quella matematico - scientifica,

promuovono l’acquisizione degli “alfabeti di base della cultura”. Il Tempo Prolungato riesce così a rispondere in maniera più adeguata ai bisogni formativi degli allievi, mettendo loro a disposizione servizi, che vanno al di là delle ore stabilite dalla norma (le attività didattiche vere e proprie),

consente un’attenzione sicuramente più forte e significativa all’individualità dell’alunno e alle sue differenze ed esigenze; è proprio per rispondere alle esigenze di un’utenza scolastica sempre più variegata che, dall’a.s. 2017/18 è stata disponibile l’opzione di scelta di iscrizione in una classe a tempo normale ( 1^ A). L’orario scolastico, dall’a.s. 2017/18 segue l’articolazione della settimana

“corta” con la giornata del sabato libera. Esso è di 36 ore per le classi a tempo prolungato (dal Lunedì al venerdì), con l’insegnamento di 2 lingue straniere: inglese e francese; sono previsti due rientri settimanali ( nel Martedì e nel Giovedì) con un orario dalle ore 8:00 alle ore 17,00 . La

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classe a tempo normale, la 1^A , effettua 30 ore settimanali dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle

ore 14,00. Tutti i docenti effettuano 18 ore settimanali.

CRITERI FORMAZIONE CLASSI SECONDARIA PRIMO GRADO

Le classi prime della Scuola Secondaria sono omogenee tra di loro ed eterogenee al loro interno.

L’eterogeneità di ogni classe è valutata secondo il raggiungimento degli obiettivi alla fine del

quinquennio della Scuola Primaria. All’inizio di ogni anno scolastico, una commissione di docenti,

nominata, in Collegio, dal Dirigente Scolastico, si occupa della formazione delle classi, seguendo i

criteri stabiliti dal Collegio stesso. La commissione tiene conto dei profili psicologici degli alunni

difficili e, nei limiti dell’equilibrio interno delle classi, accoglie le richieste motivate dei genitori.

Inoltre, gli alunni con difficoltà relazionali sono equamente distribuiti nelle prime. Tale

commissione risulta formata da docenti di Scuola Secondaria di primo grado e insegnanti delle

classi quinte della Scuola Primaria. La costituzione delle classi e l’assegnazione degli alunni alle

classi della Scuola Secondaria di1° grado avviene in base ai seguenti criteri:

• Scelta tempo normale o prolungato

• Adeguata distribuzione alunni H/DSA o con BES rispettando le indicazioni del D.M. n. 141/99 e contenimento del numero complessivo degli alunni diversamente abili nelle classi

• Eterogeneità socio – economica e culturale

• Omogeneità tra i gruppi classe

• Ripartizione equilibrata di maschi/femmine

• Esigenze familiari(fratelli e/o sorelle)

• Suddivisione in classi diverse degli alunni che hanno dimostrato interazioni negative tra loro(informazioni desunte dalla Scuola Primaria)

• Adeguata distribuzione alunni stranieri

• Livelli di competenze raggiunti (desunti dal passaggio di informazioni dalla Scuola

Primaria)

• Personalità e aspetti comportamentali (desunti dal passaggio delle informazioni)

• Gli alunni ripetenti sono inseriti nello stesso corso salvo diverse e motivate indicazioni del Consiglio di classe e con parere del Dirigente Scolastico.

La continuità, intesa come rispetto dello sviluppo individuale, mira prioritariamente a:

promuovere la cultura dell’accoglienza;

prevenire le difficoltà di passaggio tra i diversi ordini di scuola;

promuovere il raccordo fra i due gradi scuola e tra scuola e famiglie;

sviluppare il senso di appartenenza al gruppo;

realizzare progetti comuni;

promuovere il raccordo con le istituzioni e gli enti territoriali.

Circa l’accoglienza degli alunni alla Scuola dell’Infanzia e per il “passaggio” da un grado di scuola all’altro l’Istituto attua le seguenti strategie:

adattamento dell’orario settimanale, nelle prime settimane di attività, in tutti

gli ordini scolastici consentendo la compresenza al mattino di tutti gli insegnanti e di tutti i collaboratori scolastici, offrendo la possibilità di fruire di attività e/o giochi di piccolo gruppo

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adeguati, rispetto ai bisogni, alle necessità, agli interessi dei bambini e la possibilità di relazionarsi con tutti gli adulti della scuola e di fruire degli spazi, in maniera più serena e rassicurante;

incontri con le famiglie dei nuovi iscritti alla Scuola dell’Infanzia e degli

alunni delle prime classi della Scuola Primaria;

incontri, in coincidenza con l’avvio delle iscrizioni per l’anno scolastico

successivo (gennaio) con le famiglie degli alunni, per illustrare il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto;

“apertura” dei singoli plessi alla visita degli aspiranti alunni e dei loro genitori,

sempre nello stesso periodo;

forme di raccordo con attività curricolari ed extracurricolari;

incontri fra gli insegnanti delle classi terminali e quelle della 1ª classe

dell’ordine di scuola successivo, per un passaggio di informazioni sulle attività svolte e sulle caratteristiche individuali degli alunni.

Le famiglie rappresentano il primo e principale interlocutore della scuola, fanno parte

integrante degli organi collegiali, sono parte fondamentale del contratto educativo e ne

condividono responsabilità e impegni nel rispetto reciproco di competenze e ruoli. L’Istituto si impegna a coinvolgerle direttamente in progetti operativi, in cui possono dare il loro

contributo positivo e specifico, che creerà, indubbiamente, un ponte di collegamento relazionale tra genitori, insegnanti e figli, su basi solidali e non conflittuali.

IL RAPPORTO SCUOLA-FAMIGLIA È REGOLATO:

o Dal Patto Educativo di Corresponsabilità condiviso nella stesura e negli intenti da scuola e

famiglia, in grado di regolare gli interventi educativi sugli alunni

o Dal Regolamento di Istituto che definisce alcuni aspetti organizzativi specifici o Dalla Carta

dei servizi

La comunicazione scuola-famiglia si realizza mediante:

• Incontri, con le famiglie dei nuovi allievi, finalizzati alla conoscenza

dell’Istituzione scolastica e dell’Offerta Formativa;

• Assemblee d’Istituto, di Scuola e di classe, per illustrare le varie proposte

educative e didattiche, che rispondono alle esigenze di dibattito, di proposizione, di confronto

culturale;

• Assemblea di classe, per l’elezione dei rappresentanti dei genitori nei Consigli di

Intersezione e di Classe;

• Partecipazione dei rappresentanti dei genitori ai Consigli di Intersezione e di

Classe;

• Incontri individuali, in occasione della valutazione quadrimestrale;

• Incontri individuali, per informare le famiglie degli alunni sull’andamento

educativo – didattico;

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• Colloqui individuali, in orario antimeridiano e/o pomeridiano;

• Incontri straordinari a richiesta dei genitori, del Coordinatore di classe, dei

singoli docenti o del Dirigente Scolastico;

• Ricevimento negli uffici di Segreteria, per informazioni o richieste di natura

amministrativa;

• Avvisi sul diario e/o stampati, per portare a conoscenza convocazioni di riunioni,

programmazione di colloqui individuali a scadenza mensile, quadrimestrale e, previo

appuntamento con i docenti, appuntamenti e iniziative varie;

• Pubblicazione all’albo e sul sito web dell’Istituto (www.icborgettopartinico.it ) di

tutti i documenti ufficiali (P. O. F., Regolamento scolastico, Regolamento disciplinare...), di

avvisi, esperienze, lavori ed informazioni sulle iniziative programmate;

• Open Day tra i diversi ordini di Scuola, negli anni di passaggio.

CONTINUITÀ FRA SCUOLA E FAMIGLIE

La famiglia partecipa al contratto educativo condividendone responsabilità e impegni nel rispetto

reciproco di competenze e ruoli, cosi come stabilito nel Patto di Corresponsabilità.

D.P.R. 235/2007 “Costituisce l’impegno di ciascun soggetto a contribuire al perseguimento degli

obiettivi fissati dal Piano dell’Offerta Formativa e al rispetto di quanto stabilito nello Statuto delle

studentesse e degli studenti e del Regolamento d’Istituto”. Il Patto Educativo di Corresponsabilità

(PEC) è un documento importante che mette in evidenza il contratto educativo tra scuola e famiglia.

L’obiettivo del patto educativo, vincolante con la sua sottoscrizione, è quello di “impegnare le

famiglie, fin dal momento dell’iscrizione, a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione

educativa” E’ una vera e propria alleanza al centro della quale ci sono i giovani , e tutti insieme,

genitori, docenti, dirigente, personale ATA, pur con ruoli diversi, sono chiamati ad impegnarsi per

un obiettivo comune: il bene dei ragazzi, offrendo loro le migliori condizioni per una crescita sana.

PATTO DI CORRESPONSABILITA'

VISTI gli articoli 2,3,33,34,97 della Costituzione;

VISTO il DPCM 07.06.1995 “Carta dei servizi della scuola” e la relativa Direttiva 21.07.1995,

n.254;

VISTO il D.P.R. 24.06.1998 n. 249 “Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola seconda-

ria superiore” modificato e integrato dal D.P.R. 21.11.2007 n. 235;

VISTO il D.P.R. 08.03.1999 n. 275 “Regolamento dell’autonomia”;

VISTO il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e

legalità”;

VISTO il D.M. n. 16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale

per la prevenzione del bullismo”;

VISTO il D.M. n. 30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di

telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni

disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”.

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PRESO ATTO CHE

-la formazione e l’educazione sono processi complessi, che richiedono la collaborazione di tutte le

componenti della comunità scolastica (studenti, famiglie, personale docente e non docente), nel ri-

spetto dei reciproci ruoli e competenze;

-il Patto Educativo di Corresponsabilità rappresenta un concreto impegno tra l’Istituzione Scolast i-

ca, gli alunni e le famiglie, i quali contribuiscono alla realizzazione del Piano dell’Offerta Formati-

va attraverso l’assunzione di specifici doveri nei modi e nei termini di seguito indicati sottoscrivo-

no il seguente Patto educativo di corresponsabilità

LA SCUOLA SI IMPEGNA A:

- creare un clima sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la

maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno delle diverse abilità e la lotta ad ogni forma

di pregiudizio e di emarginazione;

- realizzare i curriculi disciplinari nazionali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche

elaborate nel POF, tutelando il diritto ad apprendere;

- procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto ai programmi e ai ritmi

di apprendimento, chiarendone le modalità e motivando i risultati;

- comunicare con le famiglie, in merito a risultati, difficoltà e progressi sia nelle discipline sia nella

condotta;

- prestare ascolto, attenzione e riservatezza ai problemi degli studenti.

IL PERSONALE NON DOCENTE SI IMPEGNA A:

- svolgere con precisione il lavoro assegnato, essere puntuale e di supporto alle attività didattiche;

- conoscere l’Offerta Formativa della scuola e collaborare a realizzarla, per quanto di competenza;

- segnalare ai Docenti e/o al Dirigente Scolastico eventuali problemi rilevati;

- favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella scuo-

la (studenti, genitori, docenti).

LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:

- garantire la presenza quotidiana a scuola dei propri figli provvisti del materiale didattico;

- rispettare e fare rispettare ai figli le norme, gli orari e l’organizzazione della scuola;

- giustificare tempestivamente assenze e ritardi;

- verificare l’esecuzione dei compiti e lo studio delle lezioni;

- attivarsi, in caso di assenza del figlio, per conoscere le attività svolte e i compiti assegnati;

- partecipare agli incontri programmati per il buon fine della vita scolastica;

- informarsi periodicamente dell’andamento didattico-disciplinare del proprio figlio;

- informare i docenti di eventuali problemi incontrati dagli alunni durante l’iter scolastico;

- collaborare alle iniziative della scuola;

- intervenire con coscienza e responsabilità, rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a carico

di persone, arredi, materiale didattico, anche con il recupero del risarcimento del danno;

- collaborare con la scuola affinché i propri figli tengano un comportamento disciplinato e corretto

durante le attività scolastiche;

- incontrare i docenti confrontandosi sui problemi generali della scuola e dei propri figli.

L’ALUNNO SI IMPEGNA A:

Rispettare i compagni e creare un clima collaborativo e sereno;

Partecipare alle lezioni con impegno e serietà;

Parlare con i professori dei problemi della classe, in un clima di dialogo e di rispetto;

Mantenere un comportamento corretto in ogni situazione, rispettando il personale e lascian-

do la classe in ordine;

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Avere un comportamento adeguato per la propria sicurezza e quella altrui, sia in situazioni

quotidiane che in situazioni di pericolo;

Condividere con i professori e la famiglia le attività scolastiche e il Regolamento d’Istituto;

Essere puntuali alle lezioni e non fare assenze ingiustificate;

Non usare il cellulare a scuola;

Uscire dalla classe solo con il permesso del professore;

Rispettare i compagni, i professori e il personale scolastico;

Parlare in modo adeguato;

Pagare i danni compiuti intenzionalmente o non;

Far firmare alla famiglia gli avvisi ricevuti;

Fare sempre i compiti ed eventualmente chiedere spiegazioni ai professori;

Svolgere regolarmente le verifiche previste;

Portare sempre ed usare correttamente il materiale scolastico.

Patto da sottoscrivere da parte di tutti i genitori degli alunni iscritti presso l’Istituto compren-

sivo Borgetto-Partinico.

Tagliando da staccare e restituire al Docente di classe

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

-------------------------------

OGGETTO: SOTTOSCRIZIONE DEL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’

Il sottoscritto

_____________________________________________________________________

genitore dell’alunno ________________________________ frequentante la classe ______ sez. ___

DICHIARA di aver ricevuto la comunicazione in oggetto e SOTTOSCRIVE il “Patto educativo di

corresponsabilità” valido dall’atto dell’iscrizione fino al termine della permanenza dell’alunno/a

nella scuola.

Il sottoscritto dichiara sotto la propria responsabilità di sottoscrivere l’accettazione del presente Pat-

to in nome e per conto dell’altro genitore, avendone ricevuto delega.

Data _________________ Firma del genitore __________________________

Il genitore, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza

civile, sottoscrive, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto educativo di corre-

sponsabilità insieme con il Dirigente scolastico, copia del quale è parte integrante del Regolamento

d’Istituto.

Firma del Dirigente Scolastico: ………………………………………………..

Firma del genitore: ………………………………………………………………………………….

Firma dell’alunno: …………………………………………………………….

Borgetto, ………………………………..

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91

IL CURRICOLO

OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO

L’Italia recepisce come obiettivo generale del processo formativo del sistema

pubblico di istruzione, il conseguimento delle seguenti competenze-chiave per

l’apprendimento permanente, definite dal Parlamento europeo con

Raccomandazione del 18 dicembre 2006:

• Comunicazione nella madrelingua;

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• Comunicazione nelle lingue straniere;

• Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;

• Competenza digitale;

• Imparare ad imparare;

• Competenze sociali e civiche;

• Spirito di iniziativa ;

• Consapevolezza ed espressione culturale

Premessa

In tutti i provvedimenti ministeriali degli ultimi anni, in particolare nel documento

“ Cultura Scuola Persona”: si afferma che “ Il cuore del Piano dell’Offerta

Formativa” è il curricolo.

Il Curricolo in verticale dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo

grado è parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa.

Nella scuola dell’infanzia è articolato per campi di esperienza

Nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria di Primo Grado, si articola in

discipline: Italiano, Lingua Inglese, Lingua comunitaria, Storia, Geografia,

Matematica, Scienze, Musica, Arte e Immagine, Educazione Fisica, tecnologia,

Religione Cattolica.

Il curricolo viene predisposto dalla comunità professionale, nel rispetto degli

orientamenti e dei vincoli posti dalle Indicazioni nazionali. All’interno di ogni scuola,

esso costituisce un mosaico e nasce dall’integrazione delle esigenze che sono emerse

dal dialogo con la propria realtà di appartenenza e le Indicazioni nazionali. Le scuole,

nel rispetto della propria autonomia, attuano un curricolo da intendersi come sintesi

delle condizioni pedagogiche, organizzative e didattiche, che consentiranno di

realizzare, efficaci forme di insegnamento che nel rispetto degli obiettivi stabiliti nel

quadro di riferimento nazionale, permetteranno di erogare il servizio di

insegnamento- apprendimento. Una scuola che fa della valorizzazione delle

potenzialità di ciascuno, l’obiettivo più importante della sua azione; deve ripensare

radicalmente il costrutto dell’apprendimento. In un curricolo centrato sull’imparare,

sull’ apprendere e sulle competenze degli alunni, le conoscenze non sono fine a se

stesse, ma rappresentano un sapere significativo per la vita.“ Una concezione non

nozionistica del sapere è interessata non tanto a ciò che un alunno sa, ma a quello che

sa fare e sa diventare con quello che sa”. Il curricolo terrà conto di vari elementi:

Centralità- cultura-persona, al centro gli alunni con i loro problemi, le loro

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motivazioni e conoscenze che hanno acquisito nelle precedenti esperienze familiari,

sociali e scolastiche; gli obiettivi esplicitati nelle Indicazioni in vista dei traguardi

previsti per un determinato ciclo; le modalità con cui i docenti concretizzano i

percorsi di istruzione; i contenuti di insegnamento; gli strumenti di verifica e di

valutazione sia nelle fasi intermedie che nell’accertamento finale. Attraverso il

curricolo si realizza il contratto formativo tra scuola, famiglia e territorio. La

partecipazione dei genitori e degli altri soggetti dell’extra- scuola fa di questo

strumento, un mezzo per valorizzare la crescita della persona in tutte le sue

dimensioni. Nelle Indicazioni Nazionali le sollecitazioni nel documento “ Un

curricolo nella scuola dell’ autonomia” raccomandano di creare all’interno di ogni

scuola, comunità di apprendimento dove l’alunno possa essere valorizzato come

persona, una scuola che si configura come una comunità di pratiche, di dialogo, di

diversità, dove il laboratorio diventa la nuova realtà scolastica, dove si possono

sperimentare processi di apprendimento concreti. L’aula non può ridursi in questa

prospettiva, ad essere un semplice luogo dell’ascolto, ma aula come “laboratorium”,

inteso soprattutto come attività mentale, da realizzarsi attraverso un apprendimento

significativo che con forme di attività cooperative e di piccolo gruppo, conduca

l’alunno a confrontarsi su problemi reali, ad individuare soluzioni e metodologie

proprio come avviene all’interno dei gruppi di progettazione e di ricerca. Oggi

quando si parla di acquisizione di competenze, ci si riferisce alla capacità di

fronteggiare compiti e richieste che sfidano l’impegno dell’individuo. Obiettivo

finale della scuola sarà: come ha affermato Morin: “ Teste ben fatte e non piene”. Per

la prima volta, nella storia della scuola italiana, il curricolo dei primi otto anni

obbligatori di istruzione, è delineato unitariamente.

Le istanze educative delle Indicazioni sono riconducibili ad alcune parole chiave: la

cittadinanza attiva, l’alfabetizzazione di base, l’ambiente di apprendimento.

L’educazione alla cittadinanza, rappresenta una finalità particolarmente sentita e

viene declinata come senso della legalità e dell’educazione costituzionale. La

cittadinanza attiva è esperienza di cura del ragazzo verso se stesso, gli altri e

l’ambiente. Già a partire dal curricolo della scuola dell’Infanzia, si afferma che

“ educare alla cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di

gestire i contrasti attraverso regole condivise che si definiscono attraverso le relazioni,

il dialogo, l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro;

significa porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al

futuro e rispettoso del rapporto uomo –mondo –natura”. Le nuove Indicazioni

tracciano un quadro curricolare che si articola in una linea progressiva verticale le

discipline: italiano, lingue comunitarie, musica, arte e immagine, corpo, movimento,

sport, storia e geografia, matematica, scienze naturali e tecnologia. I campi di

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esperienza e le discipline costituiscono la cornice entro cui vengono definiti nelle

Indicazioni:

- i traguardi di sviluppo delle competenza;

- gli obiettivi di sviluppo della competenza;

- gli obiettivi di apprendimento;

- la valutazione degli alunni, delle istituzioni scolastiche e del sistema di

istruzione nel suo complesso.

CURRICOLO PER COMPETENZE - SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

TRAGUARDI FORMATIVI

Fine classe terza scuola primaria Fine classe quinta scuola primaria COMPETENZE

SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ABILITA’ CONOSCENZE

Riconoscere i

meccanismi, i sistemi, e le

organizzazioni che

regolano i rapporti tra i

cittadini(istituzioni

statali e civili), a

livello locale e nazionale e i

principi che

costituiscono il fondamento etico

delle società

( equità, libertà,

coesione sociale) sanciti dalla

Costituzione, dal

diritto nazionale e dalle carte

internazionali.

A partire dall’ambito

scolastico,

assumere

responsabilmente atteggiamenti, ruoli

e comportamenti di

partecipazione attiva e

Individuare e

nominare i gruppi di appartenenza e

di riferimento.

Individuare i ruoli e le funzioni dei

gruppi di

appartenenza e il

proprio negli stessi.

Partecipare alla

costruzione di

regole di convivenza in

classe e a scuola.

Descrivere il

significato delle regole.

Mettere in atto

comportamenti corretti nel gioco,

nel lavoro,

nell’interazione sociale.

Ascoltare e

rispettare il punto

di vista altrui.

Individuare le

differenze presenti

Gruppi sociali

riferiti all’esperienza, loro

ruoli e

funzioni:famiglia, scuola, vicinato,

comunità di

appartenenza.

Regole fondamentali della

convivenza nei

gruppi di appartenenza.

Norme

fondamentali della

circolazione strada le come pedoni,

ciclisti.

Regole della vita e del lavoro in

classe.

Significato di norma e regola.

Conoscere le

regole che permettono il

vivere in comune,

spiegarne la funzione e

rispettarle.

Individuare , a

partire dalla propria

esperienza,il

significato di partecipazione alle

attività di gruppo,

collaborazione,

mutuo aiuto, responsabilità

reciproca.

Individuare e distinguere alcune

regole delle

formazioni sociali della propria

esperienza:

famiglia, scuola,

paese, gruppi sportivi;

distinguere i loro

compiti, i loro servizi , i loro

Struttura dei

principali enti territoriali.

Significato dei

concetti di diritto, dovere, di

responsabilità, di

identità, di libertà.

Significato dei termini: regola,

norma, patto,

sanzione.

Significato dei

termini :

tolleranza , lealtà,

rispetto.

Diverse forme di

esercizio di

democrazia nella scuola.

Strutture presenti

sul territorio, atte a migliorare e ad

offrire dei servizi

utili alla

cittadinanza.

Costituzione e

alcuni articoli

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95

comunitaria.

Sviluppare

modalità consapevoli di

esercizio della

convivenza

civile,di consapevolezza di

sé, rispetto delle

diversità, di confronto

responsabile e di

dialogo; comprendere il

significato delle

regole per la

convivenza sociale e rispettarle.

nel gruppo di

appartenenza

relativamente a provenienza,

condizione,

abitudini, ecc…e

rispettare le persone che le

portano;

individuare le affinità rispetto alla

propria esperienza.

Rispettare le proprie attrezzature

e quelle comuni.

Individuare alcuni

comportamenti utili alla

salvaguardia

dell’ambiente e all’oculato utilizzo

delle risorse.

scopi.

Mettere in atto

comportamenti di autocontrollo,

anche di fronte a

crisi, insuccessi,

frustrazioni.

Mettere in atto

comportamenti

appropriati nel gioco, nel lavoro,

nella convivenza

generale, nella circolazione

stradale, nei luoghi

e nei mezzi

pubblici.

Esprimere il

proprio punto di

vista, confrontandolo con

i compagni.

Collaborare nell’elaborazione

del regolamento di

classe.

Assumere incarichi e svolgere compiti

per contribuire al

lavoro collettivo secondo gli

obiettivi condivisi.

Rispettare ruoli e

funzioni all’interno della scuola,

esercitandoli

responsabilmente.

Proporre alcune

soluzioni per

migliorare la partecipazione

collettiva.

fondamentali .

Principali servizi al

cittadino presenti nella propria città.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE CON RELATIVI DESCRITTORI

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE TRAGUARDI FORMATIVI SECONDARIA DI PRIMO GRADO Fine classe terza:

COMPETENZE ABILITA’ GENERALI CONOSCENZE GE-

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96

SPECIFICHE NERALI

Riconoscere i mec-canismi, i

Comprendere e spiegare la funzione regolatrice delle norme a favore dell’esercizio dei

Gruppi sociali riferiti all’esperienza,

sistemi e le organiz-zazioni che diritti di ciascun cittadino

loro ruoli e funzioni: fa-miglia, scuola,

regolano i rapporti tra i cittadini

Individuare e indicare gli elementi identificativi di una norma e la sua struttura;

vicinato, comunità di appartenenza.

(istituzioni statali e civili), a spiegare la differenza tra patto, regola, norma

livello locale e na-zionale, e i

Indicare la natura, gli scopi e l’attività delle istituzioni pubbliche, prima fra tutte di

Regole fondamentali del-la convivenza

principi che costi-tuiscono il quelle più vicine (Comune, Provincia, Regione)

nei gruppi di apparte-nenza.

fondamento etico delle società Distinguere gli Organi dello Stato e le loro funzioni

(equità, libertà, coesione

Distinguere alcuni principi fondamentali della Costi-tuzione italiana e collegarli

Norme fondamentali della

sociale), sanciti dal-la all’esperienza quotidiana

circolazione stradale come pedoni,

Costituzione, dal di-ritto

Leggere e analizzare gli articoli della Costituzione che maggiormente si collegano alla ciclisti

nazionale e dalle Carte

vita sociale quotidiana e collegarli alla propria espe-rienza

Internazionali. Conoscere e osservare i fondamentali principi per la si-curezza e la prevenzione dei

Regole della vita e del la-voro in classe

rischi in tutti i contesti di vita

A partire dall’ambito scolastico,

Conoscere e osservare le norme del codice della strada come pedoni e come ciclisti

Significato di regola e norma

assumere respon-sabilmente

Identificare i principali organismi umanitari, di coopera-zione e di tutela dell’ambiente

atteggiamenti, ruoli e su scala locale, nazionale ed internazionale

Struttura dei principali enti territoriali.

comportamenti di Comprendere e spiegare il ruolo della tassazione per il funzionamento dello stato e la

partecipazione atti-va e vita della collettività

Significato dei concetti di diritto,

comunitaria. Distinguere, all’interno dei mass media, le varie mo-dalità di informazione,

dovere, di responsabili-tà, di identità,

comprendendo le differenze fra carta stampata, ca-nale radiotelevisivo, Internet di libertà.

Sviluppare modalità Partecipare all’attività di gruppo confrontandosi con gli altri, valutando le varie

consapevoli di esercizio della

soluzioni proposte, assumendo e portando a termine ruoli e compiti; prestare aiuto a

Significato dei termini: regola, norma,

convivenza civile, di compagni e persone in difficoltà patto, sanzione.

consapevolezza di sé, rispetto

Contribuire alla stesura del regolamento della classe e al rispetto di esso ed in generale alla vita della scuola. Impegnarsi con rigore nello svolgere ruoli e compiti assun-ti in attività collettive e di rilievo sociale adeguati alle pro-prie capacità.

comprendere il signi-ficato delle regole

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SCUOLA DELL'INFANZIA

La Scuola dell’Infanzia è oggi un sistema pubblico integrato che rivolgendosi a tutti i

bambini dai 3 ai 6 anni di età, rispetta le scelte educative delle famiglie e realizza il

senso nazionale e universale del diritto all’istruzione. Essa per ogni bambino/a si

pone le finalità di promuovere: lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della

competenza, della cittadinanza. Sviluppare l’identità significa imparare a star bene in

un nuovo ambiente; imparare a conoscersi e sentirsi riconosciuti come persona unica

e irripetibile, ma vuol dire anche sperimentare ruoli diversi come membri

appartenenti a una comunità. Sviluppare l’autonomia comporta l’acquisizione della

capacità di interpretare e governare il proprio corpo; esprimere con diversi linguaggi i

sentimenti e le emozioni; esplorare la realtà e comprendere le regole della vita

quotidiana. Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull’esperienza

attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto. Sviluppare il senso della

cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni, la necessità di condividere

regole per gestire i contrasti. Relativamente al Curricolo della Scuola dell’Infanzia

vengono indicati

Cinque campi di esperienza:

• il sé e l’altro;

• il corpo e il movimento;

• immagini, suoni, colori;

• i discorsi e le parole;

• la conoscenza del mondo.

Le scelte educative dell’Istituto Comprensivo si pongono come obiettivo finale la

formazione unitaria del bambino nei suoi aspetti di:

IDENTITA’ - AUTONOMIA – COMPETENZA

Offrono sollecitazioni culturali, operative e sociali che si propongono di educare,

istruire e formare la “PERSONA”. Fin dalla scuola dell’ infanzia, i bambini

costruiscono la loro identità, conquistano la loro autonomia e sviluppano le loro

competenze interagendo con gli altri in un ambiente ricco e stimolante. La scuola

dell’infanzia si propone come contesto di relazione, di cura e di apprendimento, nel

quale possono essere filtrate, analizzate ed elaborate le sollecitazioni che i bambini

sperimentano nelle loro esperienze. L’ambiente di apprendimento è organizzato dagli

insegnanti in modo che ogni bambino si sente riconosciuto, sostenuto e valorizzato: il

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bambino con competenze forti, il bambino la cui famiglia viene da lontano, il

bambino con fragilità e difficoltà, il bambino con bisogni educativi specifici, il

bambino con disabilità; ognuno viene valorizzato, poiché tutti devono saper

coniugare il senso dell’incompiutezza con la tensione verso la propria riuscita. La

scuola dell’infanzia sperimenta con libertà la propria organizzazione, la formazione

dei gruppi, delle sezioni e le attività di intersezione a seconda delle scelte

pedagogiche, dell’età e della numerosità dei bambini, delle risorse umane e

ambientali delle quali può disporre. La nostra Scuola dell’Infanzia si propone di

sviluppare la dimensione relazionale, intellettiva e corporea, tenendo presente la

diversità dei ritmi e di tempi di maturazione di tutti i bambini, attraverso la trattazione

di unità di apprendimento dettate dalle Indicazioni per il Curricolo.

I docenti tenendo presenti i vincoli da rispettare relativi alla legge n.°68 DEL

03.08.07.- D M 31-07-07 e quanto affermato nell’articolo 8 del regolamento

sull’autonomia(D. P. R 275/89), hanno selezionato, per i singoli campi di esperienza

gli obiettivi di apprendimento.

CAMPI DI ESPERIENZA

• Il Sé e L’altro

• Rafforzare l’autonomia la stima di sé e l’identità personale.

• Rispettare gli altri e il mondo inanimato.

• Conoscere la propria realtà territoriale (locale, regionale,nazionale

e quella di altri bambini(vicini e lontani).

• Soffermarsi sul senso della nascita a partire dalle risposte della

famiglia, della comunità di appartenenza e della religione.

• Il Corpo in movimento

Conoscere le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo in stasi e

movimento

Muoversi in ogni contesto in modo spontaneo e/o guidato

Curare la propria persona, gli oggetti(personali e della scuola) e l’ambiente

Controllare l’affettività e le emozioni in maniera adeguata all’età Immagini,

suoni, colori

Seguire con attenzione e con piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali,

cinematografici), sviluppare interesse per l’ascolto della musica e per la

fruizione di opere d’arte.

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Comunicare, esprimere emozioni, raccontare, utilizzando le varie possibilità

che il linguaggio del corpo consente.

Inventare storie ed esprimersi attraverso forme di rappresentazione e

drammatizzazione. Esplorare i materiali che ha a disposizione e utilizzarli con

creatività.

Scoprire il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione

musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.

Esplorare le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme

artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse.

I discorsi e le parole

Sviluppare fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le

proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri

attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e

appropriato nelle diverse attività.

Sviluppare la padronanza d’uso della lingua italiana per arricchire e precisare il

proprio lessico.

Raccontare, inventare, ascoltare e comprendere le narrazioni e la lettura di

storie, dialogare, discutere, chiedere spiegazioni e spiegare, usare il linguaggio

per progettare le attività e per definire le regole.

Sviluppare un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli

apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza.

La conoscenza del mondo

Rappresentare e ordinare secondo i criteri diversi, confrontare e valutare

quantità.

Collocare correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; seguire

correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali e non verbali.

Riferire eventi del passato dimostrando consapevolezza della loro collocazione

temporale: formulare riflessioni e considerazioni relative al futuro.

Cogliere le trasformazioni naturali.

Provare interesse per gli artefatti tecnologici, esplorare e scoprirne funzioni e

possibili usi.

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Esplorare, porre domande, discutere, confrontare ipotesi, spiegare soluzioni e

azioni.

In virtù del comma n°2 art.6 L.148/90 e della C.M.181/91, l’insegnante di sostegno

assume la contitolarità delle classi in cui opera ed è corresponsabile dell’andamento

complessivo dell’attività didattica, così come l’ intervento individuale riferito al

bambino diversamente abile è di competenza di tutti i docenti del team. Gli alunni

diversamente abili saranno pienamente partecipi a tutte le attività della classe, senza

indebiti isolamenti e riducendo al massimo i momenti di lavoro individuali. Gli

insegnanti privilegeranno il lavoro di gruppo, per facilitare la comunicazione, la

collaborazione e la capacità di rapportarsi con gli altri. La presenza dell’insegnante di

sostegno rappresenta una risorsa qualificata che offre all’intera classe le sue

competenze tecnico -specialistiche, per un maggior supporto nelle domande

educative, e per evitare quelle forme di isolamento che spesso pregiudicano

l’integrazione scolastica. I docenti di sostegno, unitamente ai docenti di classe,

elaborano all’inizio di ogni anno il PEI (Piano Educativo Individualizzato), un

documento nel quale sono descritti gli interventi previsti per l’alunno in situazione di

handicap e che viene compilato a cura degli operatori di riferimento dell’alunno entro

il primo bimestre dell’anno scolastico, unitamente al PDF (Profilo Dinamico

Funzionale). In tali documenti sono definiti i profili delle varie aree (motoria,

relazionale, cognitiva), per favorire l’ integrazione scolastica, come suggerisce l'art.12

comma 3 della legge 104 /92, che ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità

della persona con handicap, nell' apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni

e nella socializzazione. Tale obiettivo si realizza quando l'allievo sente di essere

“accettato” dall'ambiente scolastico e quando partecipa alle proposte di

apprendimento in un processo articolato ma unitario.

• Obiettivi formativi

• Conquista dell’autonomia

• Scoperta dell’identità

• Sviluppo delle personali capacità creative ed espressive

• Possibilità di seguire le attività extrascolastiche

• Conquista di strumenti basilari: linguistici, logico - matematici

• Acquisizione di abilità e competenze psicomotorie, percettive,

cognitive, comunicative, espressive.

Metodologie, mezzi, strumenti

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L’insegnante di sostegno, in base alle osservazioni e relativamente alle unità di

apprendimento predisposte del Consiglio di Classe, elabora con gli insegnanti

curriculari il piano educativo individualizzato, che verrà attuato con vari strumenti

che faciliteranno l’apprendimento. Le verifiche saranno formative e si svolgeranno in

itinere, fondate sul confronto tra la situazione di partenza e quella che si verrà a

delineare alla fine di ogni attività programmata. Avverranno mediante elaborati scritti

e composizioni autonome o guidate. La valutazione sarà effettuata tenendo conto

degli obiettivi raggiunti e gli effettivi progressi realizzati, secondo le norme vigenti in

materia O.M. n°80 del 09/03/95 art. 13 e circ.°266 del 1997. Il metodo, i contenuti, i

tempi e le strategie organizzative saranno adeguati al fine di attuare interventi rivolti

all’acquisizione di nuove abilità e competenze.

Alunni con svantaggio:

La scuola accoglie tutti i bambini, anche quelli che presentano difficoltà di

adattamento e di apprendimento, per i quali costituisce un’opportunità educativa

rilevante. Ogni alunno potrà integrarsi nell’esperienza educativa che essa offre, così

da essere riconosciuto e riconoscersi come membro attivo della comunità scolastica,

coinvolto nelle attività che vi si svolgono. La presenza nella scuola di ragazzi in

difficoltà sarà fonte di una preziosa dinamica di rapporti e di interazioni che diventerà,

a sua volta, occasione di maturazione per tutti, dalla quale si imparerà a considerare e

a vivere la diversità come una dimensione esistenziale e non come una caratteristica

emarginante. Poiché la condizione di svantaggio è legata a carenze familiari ed

affettive, a situazioni di disagio economico e sociale , a divari culturali e linguistici

dovuti a scarsità di stimolazioni intellettuali, la programmazione educativa e didattica

dovrà articolarsi e svilupparsi in modo da prevedere la costruzione e la realizzazione

di percorsi individuali di apprendimento scolastico che, considerando con particolare

accuratezza i livelli di partenza, ponga una progressione di programmi orientati, da

verificare in itinere. Anche la socializzazione è in larga misura una questione di

apprendimento (D.P.R. 12/2/1985 n° 104). Verranno pertanto attivati a favore degli

alunni che presentino situazioni di svantaggio o di diversa abilità, interventi

riguardanti l’area socio-affettiva e cognitiva, finalizzati a fornire una risposta efficace

ai loro bisogni e ai loro problemi, così che anch’essi possano sentirsi protagonisti

della scuola e il loro inserimento diventi quindi reale integrazione. L’alunno

svantaggiato è membro del gruppo classe e, quindi, ha diritto all’attenzione umana e

professionale di tutti i docenti della classe e di tutto l’Istituto.

Obiettivi

Insegnamento individualizzato, basato sulla proposta di contenuti adeguati alle

capacità e ai ritmi di apprendimento; una programmazione che tiene conto dei diversi

ritmi di apprendimento e dei diversi stili cognitivi; l’individualizzazione

dell’insegnamento, anche attraverso l’eventuale presenza dell’insegnante di sostegno

o di altri insegnanti la proposta di attività manuali – pratiche – espressive che

permettano soprattutto ai ragazzi, in difficoltà nelle materie teoriche, di esprimersi

secondo le proprie attitudini e di dar prova delle proprie capacità; la realizzazione di

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102

momenti di recupero, in piccoli gruppi, con insegnanti disponibili, in seguito

all’innovazione e alla flessibilità dell’orario.

Alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA)

La legge n. 170, dell’8 ottobre 2010, e dalle seguenti disposizioni attuative (D.M. 12

luglio 2011) riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come

Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), assegnando al sistema nazionale di

istruzione e agli atenei il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di

valutazione più adeguate affinché alunni e studenti con DSA possano raggiungere il

successo formativo. I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) sono disturbi che

interessano in modo significativo, ma circoscritto, alcune specifiche abilità

dell’apprendimento scolastico, in assenza di problemi cognitivi,neurologici o

sensoriali. Il nucleo del disturbo è la difficoltà a rendere automatico e facile il

processo di lettura, di scrittura e di calcolo per cui l’alunno con DSA impiega molto

tempo ed attenzione per leggere, scrivere e calcolare. Sulla base delle abilità

interessata dal disturbo, i DSA assumono una denominazione specifica: dislessia: è

un disturbo nell’acquisizione della lettura, che risulta essere scorretta e non fluente;

disgrafia: riguarda le difficoltà di riprodurre segni grafici, cioè le abilità esecutive

della scrittura; disortografia: è il disturbo della competenza ortografica, cioè la

difficoltà nel trasformare il linguaggio parlato nel linguaggio scritto; discalculia: si

presenta come una difficoltà specifica nell’apprendimento del calcolo.

Il nostro Istituto si impegna a individuare e a progettare risorse per rispondere in

modo efficace ai bisogni e alle esigenze degli alunni con DSA tenendo conto delle

abilità possedute dall’allievo e potenziando anche le funzioni non coinvolte nel

disturbo. La famiglia, di propria iniziativa o informata dalla scuola sulle persistenti

difficoltà del proprio figlio, provvede a far valutare l’alunno da uno specialista; in

seguito consegna la diagnosi al Dirigente Scolastico che avvisa i docenti. Tutti i

docenti della classe elaborano un Piano Didattico Personalizzato (PDP) su modello

unico per tutto l'Istituto, sottoscritto anche dai genitori, nel quale sono specificate le

proposte di insegnamento per l’alunno e i criteri per le verifiche e la valutazione,

coerenti con quanto definito, necessari a sostenere l’allievo nell’apprendimento. In

modo particolare, nel PDP è stabilito l’utilizzo dei più opportuni provvedimenti

compensativi e dispensativi ritenuti più idonei al fine di favorirne l’apprendimento

scolastico.

Strumenti compensativi:

• computer con programmi di video

• scrittura con correttore ortografico

• sintesi vocale

• calcolatrice, registratore, tabelle delle misure e/o formule

• dizionari di lingua straniera anche computerizzati, traduttori

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• cartine geografiche e storiche

• prospetti sintetici di lezioni

• Le misure dispensative: sono interventi che consentono all’allievo con

DSA di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano

particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento

Strumenti dispensativi:

• lettura ad alta voce

• scrittura veloce sotto dettatura

• uso del vocabolario tradizionale

• studio mnemonico delle tabellone e/o poesie

• scrittura alla lavagna

• uso del corsivo

• prendere appunti

• studio della lingua straniera in forma scritta

• assegnazione di compiti troppo gravosi

Valutazione

non si terrà conto degli errori di trascrizione e di ortografia sarà valutato il contenuto

e non la forma

non verranno corretti errori di spelling, ma quelli relativi al contenuto si terrà conto

dei livelli di partenza e dei risultati ottenuti.

La normativa vigente non prevede, anche in presenza di un riconoscimento clinico, il

supporto di un docente di sostegno, garantisce tuttavia l’attuazione di buone prassi

che assicurino il successo scolastico degli alunni con DSA. In attesa della diagnosi la

scuola, inserisce nel POF attività didattiche e di formazione sui DSA, che

coinvolgano tutto il corpo docente.

Per aiutare gli alunni, l’Istituto si adopera a realizzare le seguenti prassi:

creare un percorso didattico personalizzato (P. D. P. Piano Didattico

Personalizzato); individua metodologie didattiche adeguate e flessibili per i bisogni

degli alunni; utilizza strumenti compensativi e dispensativi;

collabora con gli specialisti e la famiglia (concordare insieme i compiti a casa, le

modalità di aiuto, gli strumenti compensativi, le dispense, le interrogazioni, la

riduzione dei compiti …) la valutazione deve concretizzarsi discriminando fra ciò che

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è espressione diretta del disturbo e ciò che esprime l’impegno dell’allievo e le

conoscenze effettivamente acquisite.

Per gli alunni con DSA adeguatamente certificato la valutazione e la verifica degli

apprendimenti, effettuate in sede di esame conclusivo della Scuola Secondaria di

primo grado, devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni.

Nello svolgimento delle prove d’esame verranno adottati strumenti

metodologico/didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. Nel diploma

finale rilasciato al termine dell’esame non viene fatta menzione delle modalità di

svolgimento e della differenziazione delle prove (D.P.R. 22 Giugno 2009 n° 122).

Alunni extracomunitari

Il numero degli alunni stranieri presenti nel territorio è in continuo aumento: al fine di

favorire, anche per loro, un buon inserimento culturale e sociale, la scuola si attiva

per realizzare interventi di accoglienza, socializzazione, alfabetizzazione e sostegno

didattico coordinati con le famiglie, con le istituzioni, con gli Enti locali e con i

soggetti educativi presenti sul territorio.“ La comunità scolastica accoglie le

differenze linguistiche e culturali come valore da porre a fondamento del rispetto

reciproco, dello scambio tra le culture e della tolleranza ...” (dalla legge 40/’98 art.36).

All’atto dell’inserimento degli alunni vengono valutati l’età anagrafica, il percorso

scolastico già svolto, le caratteristiche personali e le competenze linguistiche.

L'iscrizione degli alunni stranieri avviene generalmente nella classe corrispondente a

quella già frequentata nel Paese di origine o a quella immediatamente precedente o a

quella relativa all'età anagrafica. L’alunno viene inserito creando un favorevole clima

di accoglienza attraverso: iniziative per la reciproca conoscenza che attingano anche

ai linguaggi non verbali interventi per orientare il nuovo alunno entro la struttura

organizzativa scolastica attività di supporto allo sviluppo ed al mantenimento di

positive relazioni tra gli alunni. Valutata la situazione iniziale si progetta un percorso

graduale di apprendimento della lingua italiana, secondo i seguenti criteri:

l’alfabetizzazione non esaurisce l’impegno scolastico del ragazzo l’alunno va inserito

in un gruppo corrispondente al suo livello di competenza linguistica, accertamenti

periodici per decidere il passaggio ad un livello successivo, massimo sviluppo

dell’attività col gruppo classe se non è possibile avviare un intervento di prima

alfabetizzazione specifico, si valuta l’aggregazione a laboratori già attivi o si

predispone un percorso da attivare in classe. Gli insegnanti s’impegnano, per quanto

consentito dal contesto organizzativo di classe e di plesso, ad attivare percorsi

individualizzati per stimolare un progresso apprenditivo generale e garantire il

recupero del bagaglio culturale e delle competenze pregresse. La scuola avvia un

costruttivo dialogo con la famiglia dell’alunno, disponendosi all’ascolto e adottando

un atteggiamento flessibile, attraverso:

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la conoscenza della sua storia familiare, il supporto ai genitori per orientare se stessi e

il figlio entro le nuove pratiche.

VALUTAZIONE

D.l vo. N. 62/ 2017 ( L.107/2015 )

Indicazioni in merito a valutazione, certificazione delle competenze ed esame di

stato nella scuola del primo ciclo di istruzione.

Il D.lvo . N. 62/ 2017 ( L.107/2015 ) ha apportato modifiche alle modalità di

valutazione degli apprendimenti , sia per la scuola primaria che per la secondaria di

primo grado , di svolgimento dell’esame di stato del primo ciclo di istruzione, di

rilascio della certificazione delle competenze, già a partire dall’a.s. 201/718

( integrate con il D.M. 3/10/17 n. 741). La valutazione ai sensi dell’art. 1 del D. n. 62

ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento e documentano lo

sviluppo dell’identità personale e l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze.

Il D.M 254/12 prevedeva già nelle indicazioni nazionali l’ambito di Cittadinanza e

costituzione valutato all’interno dell’area storico- geografica ai sensi dell’art. 1

169/08. Il Collegio dei docenti delibera i criteri e le modalità di valutazione degli

apprendimenti e del comportamento. Tra le novità del decreto , la valutazione delle

attività alternative all’IRC . Inoltre viene introdotta la prova Invalsi anche per

l’inglese con la somministrazione al PC. Sia nella quinta classe della primaria che

nella terza della secondaria del primo grado.

Criteri generali per l’attribuzione del voto di comportamento ai sensi del decreto

attuativo n.62 del 13/04/2’17 della L.107 del 2015

La scuola oltre che all’istruzione e all’educazione degli alunni è impegnata in un

costante processo di formazione che aiuti l’alunno a diventare un cittadino rispettoso

delle regole che disciplinano i rapporti di convivenza civile in una società.

Il voto di comportamento o di condotta,ha la funzione di registrare e di valutare

l’atteggiamento e il comportamento dell’allievo durante la vita scolastica e di

suggerirgli un ripensamento di eventuali comportamenti negativi.

Parametri di valutazione del comportamento degli alunni in ambito scolastico

stabiliti in base alle Competenze chiave europee :

Griglia di corrispondenza tra voti e comportamento

CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI AL TERMINE DEL I CICLO DI ISTRUZIONE

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INDICATORI Eccellente (10) *

Ottimo (9)*

Distinto (8)*

Buono (7)*

Sufficiente (6)*

Insuffi-ciente

(5)* COMPETENZE CIVICHE E SOCIALI a) Rispetto

delle regole condivise

b) Parteci-pazione alla vita di classe

c) Impegno d) Frequen-

za

Si comporta in modo sempre corretto, re-sponsabile e rispettoso del-le regole con-divise. Partecipa in modo costrut-tivo e proficuo alla vita di classe. Si impegna in modo attivo , costante e si dimostra pie-namente au-tonomo in tutti i contesti di apprendimen-to. Frequenta as-siduamente e in modo profi-cuo tutte le attività didatti-che.

Si compor-ta in modo corretto, responsabi-le e rispet-toso delle regole con-divise. Partecipa in modo effi-cace alla vi-ta di classe. Si impegna in modo costante e si dimostra autonomo in tutti i contesti di apprendi-mento. Frequenta assidua-mente tut-te le attivi-tà didatti-che.

Dimostra un com-portamen-to sostan-zialmente rispettoso delle rego-le condivi-se. Partecipa attivamen-te alla vita di classe. Si impegna nel com-plesso co-stante-mente e si dimostra in genere autonomo nei vari contesti di apprendi-mento. Frequenta in modo costante le attività didattiche

Dimostra un com-portamen-to non sempre ri-spettoso delle rego-le condivi-se. Partecipa nel com-plesso po-sitivamen-te alla vita di classe. Si impegna in modo pressoché adeguato e si dimostra non sem-pre auto-nomo nei diversi con-testi di ap-prendi-mento. Frequenta in modo regolare le attività di-dattiche.

Dimostra un comporta-mento irri-spettoso nei confronti del-le regole con-divise. Partecipa in modo parziale alla vita di classe. Si impegna in modo inade-guato e si di-mostra poco autonomo nei diversi conte-sti di appren-dimento. Frequenta in modo discon-tinuo le attivi-tà didattiche.

Manifesta un rifiuto sistemati-co delle regole condivise. Si rifiuta di partecipa-re alla vita di classe.

Dimostra impegno ed autonomia scarsi nei diversi con-testi di ap-prendimen-to. Frequenta in modo sal-tuario le at-tività didat-tiche.

IMPARARE AD IM-PARARE a) Organizzazione

e gestione delle conoscenze

b) Applicazione delle conoscen-ze e delle abili-tà in contesti diversi.

Possiede un pa-trimonio di co-noscenze appro-fondite ed orga-nizza il proprio apprendimento mediante una gestione ottima-le del tempo e delle informa-zioni sia nel la-voro individuale che di gruppo. Sa applicare in modo proficuo e costruttivo le conoscenze e le abilità acquisite nei diversi con-testi.

Possiede un ottimo patrimo-nio di co-noscenze ed orga-nizza il proprio apprendi-mento mediante una ge-stione effi-cace del tempo e delle in-formazioni sia nel la-voro indi-viduale che di

Possiede un buon patrimonio di cono-scenze e sa organizzare il proprio apprendi-mento me-diante una gestione consapevo-le del tem-po e delle informa-zioni acqui-site sia nel lavoro indi-viduale che di gruppo. Sa applica-

Possiede un discreto pa-trimonio di conoscenze e sa organizza-re il proprio apprendi-mento me-diante una gestione nel complesso accettabile del tempo e delle infor-mazioni ac-quisite sia nel lavoro indivi-duale che di gruppo. Sa applicare in modo consa-pevole le co-noscenze e le abilità acqui-site nei diver-si contesti.

Possiede un patri-monio di cono-scenze essenziale e talvolta organizza il proprio appren-dimento mediante una ge-stione inadegua-ta del tempo e delle in-formazio-ni acquisi-te nel la-

Possiede uno scarso patrimonio di cono-scenze e non sa or-ganizzare il proprio ap-prendimen-to né gesti-re il tempo e le infor-mazioni ac-quisite nel lavoro indi-viduale e/o di gruppo. Non sa ap-plicare le conoscenze e le abilità

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gruppo. Sa applicare in modo soddisfa-cente le conoscen-ze e le abi-lità acqui-site nei di-versi con-testi.

re in modo apprezzabi-le le cono-scenze e le abilità ac-quisite nei diversi con-testi.

voro indi-viduale e/o di gruppo. Applica in modo su-perficiale le cono-scenze e le abilità acquisite nei diversi contesti.

acquisite nei diversi contesti.

SPIRITO DI IN-IZIATIVA a) Spirito di

iniziativa nella piani-ficazione del lavoro

b) Fruizione del contes-to scolasti-co

Dimostra originalità e un ec-cellente spirito di iniziativa nella pia-nificazio-ne del proprio lavoro scolasti-co. Sa coglie-re in mo-do profi-cuo le opportu-nità che il contesto scolastico offre per il rag-giungi-mento dei propri obiettivi.

Dimostra uno spirito di iniziativa soddisfa-cente nella pianifica-zione del proprio la-voro scola-stico. Sa cogliere in modo sod-disfacente le opportu-nità che il contesto scolastico offre per il raggiungi-mento dei propri obiettivi.

Dimostra uno spirito di iniziativa ef-ficace nella pianificazio-ne del pro-prio lavoro scolastico. Sa cogliere in modo ade-guato le op-portunità che il conte-sto scolasti-co offre per il raggiungi-mento dei propri obiet-tivi.

Dimostra uno spirito di ini-ziativa accet-tabile nella pianificazione del proprio lavoro scola-stico. Sa co-gliere in mo-do nel com-plesso ade-guato le op-portunità che il contesto scolastico of-fre per il rag-giungimento dei propri obiettivi.

Dimostra uno spirito di iniziativa non sem-pre ade-guato nella pianifica-zione del proprio la-voro scola-stico. Non sempre sa cogliere le opportuni-tà che il contesto scolastico offre per il raggiungi-mento dei propri obiettivi.

Dimostra uno scarso spirito di iniziativa nella piani-ficazione del proprio lavoro sco-lastico. Non sa cogliere le opportuni-tà che il contesto scolastico offre per il raggiungi-mento dei propri obiettivi.

INTEGRAZIONE/ INCLUSIONE a) Predisposizione

al rispetto delle diversità.

b) Valorizzazione delle idee e delle risorse al-trui.

Riconosce e ap-prezza le diver-se identità, le diverse culture in un’ottica di dialogo, di ri-spetto reciproco e di arricchi-mento persona-le e culturale. Valorizza le idee e le risorse al-trui.

Riconosce le diverse identità, le diverse cul-ture in un’ottica di dialogo e di rispetto re-ciproco. Si dimostra aperto/a alle idee e alle risorse altrui .

Riconosce le diverse identi-tà, le diverse culture , ri-spetta sostan-zialmente le idee e le risor-se altrui.

Accetta le di-verse identità, le diverse cul-ture ma non sempre le condivide . Talvolta si mostra poco aperto alle idee e alle ri-sorse altrui.

Accetta ra-ramente le diversità cul-turali, di identità e di pensiero e non sempre le rispetta. E’ poco aper-to alle idee e alle risorse altrui.

Non accetta le diversità culturali, di identità e di pensiero verso le quali si di-mostra spesso intol-lerante e ir-rispettoso. Non è aper-to alle idee e alle risorse altrui.

* legenda: il giudizio complessivo del comportamento è il risultato della media dei vari descrittori. Si

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precisa che il voto indicato tra parentesi è solo funzionale all’attribuzione del giudizio corrisponden-

te.

L’art. 3 del D.L G.S. 13 /04/17 n. 62 stabilisce che l’Istituto formuli i criteri / requisiti per

l’ammissione/ non ammissione alla classe successiva e/o all’esame conclusivo del primo ci-

clo di istruzione:

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

1) Criteri generali per la non ammissione dell’alunno alla classe successiva

a) Decisione assunta all’unanimità dal Consiglio di classe in presenza di gravi insufficienze in

tutte le discipline ( voto 4/decimi) e nel comportamento ( voto 5/decimi ) con presenza di

motivata e comprovata documentazione che attesti la gravità delle insufficienze in tutte le

discipline.

b) Decisione assunta all’unanimità dal Consiglio di classe riguardo alla presenza di gravi e ri-

petute sanzioni disciplinari che hanno comportato la sospensione dalle attività didattiche per

più giorni continuativi.

c) Decisione assunta a maggioranza dal Consiglio di classe , con riferimento ai criteri definiti

dal Collegio e ai requisiti previsti dal D.vo 62/2017 nel caso della presenza di voti inferiori a

6/10 in più discipline e nel comportamento.

d) Mancata frequenza per ¾ del monte ore annuale stabilito in assenza di motivate deroghe.

e) Constatazione da parte del Consiglio di classe , debitamente documentata e verbalizzata,

dell’assenza delle condizioni, da parte dell’alunno, di proseguire il percorso di studio.

f) Mancata acquisizione degli elementi minimi necessari per la valutazione.

g) Valutazione, da parte del Consiglio di classe, di eventuali ripetenze pregresse dell’alunno

nella scuola secondaria di primo grado, in particolare nell’ultima classe frequentata.

2) Criteri generali di non ammissione dell’alunno all’esame di stato conclusivo del primo

ciclo di istruzione.

a) Mancata partecipazione alle prove nazionali INVALSI

b) Decisione assunta all’unanimità dal Consiglio di classe in presenza di gravi insufficien-

ze in tutte le discipline ( voto 4/10) e nel comportamento ( voto 5/10 ) con presenza di

motivata e comprovata documentazione che attesti la gravità delle insufficienze in tutte

le discipline.

c) Decisione assunta all’unanimità dal Consiglio di classe riguardo alla presenza di gravi e

ripetute sanzioni disciplinari che hanno comportato la sospensione dalle attività didatti-

che per più giorni continuativi.

d) Decisione assunta a maggioranza dal Consiglio di classe , con riferimento ai criteri de-

finiti dal Collegio e ai requisiti previsti dal D.vo 62/2017 nel caso della presenza di voti

inferiori a 6/10 in più discipline e nel comportamento.

e) Valutazione, da parte del Consiglio di classe, di eventuali ripetenze pregresse

dell’alunno nella scuola secondaria di primo grado, in particolare nell’ultima classe fre-

quentata.

f) Mancata acquisizione degli elementi minimi necessari per la valutazione.

g) Mancata frequenza per ¾ del monte ore annuale stabilito in assenza di motivate deroghe.

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h) Constatazione da parte del Consiglio di classe , debitamente documentata e verbalizzata,

dell’assenza delle condizioni, da parte dell’alunno, di proseguire il percorso di studio su-

periore.

SCUOLA PRIMARIA

1) Criteri generali di non ammissione dell’alunno alla classe successiva

a) Mancata frequenza del monte ore annuale stabilito in assenza di motivate deroghe.

b) Assenza degli elementi utili per la valutazione.

c) Decisione assunta all’unanimità dal Consiglio di interclasse .

d) Condivisione della non ammissione alla classe successiva con la famiglia dell’alunno,

con riferimento all’inserimento di quest’ultimo nel nuovo gruppo classe.

CRITERI DI VALUTAZIONE NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

1) Criteri/ requisiti generali di ammissione dell’alunno alla classe successiva.

Scuola Primaria e Secondaria di I grado.

a) L’alunno sarà ammesso alla classe successiva anche in presenza di livelli di apprendimento

parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione.

b) L’alunno sarà ammesso alla classe successiva anche con l’attribuzione, in sede di scrutini fi-

nali, di una valutazione inferiore a 6/decimi in una o in più discipline.

c) L’alunno sarà ammesso alla classe successiva anche con un voto inferiore a 6/decimi nel

comportamento, che sarà espresso con un giudizio sintetico.

d) L’alunno sarà ammesso alla classe successiva se ha frequentato per almeno ¾ del monte ore

annuale, tranne motivate deroghe e a condizione che il Consiglio di Classe sia in possesso di

tutti gli elementi necessari alla valutazione finale.

2) Criteri/ requisiti generali di ammissione dell’alunno all’esame di stato conclusivo del I

ciclo di istruzione.

a) Frequenza per almeno ¾ del monte ore annuale , fatte salve le eventuali motivate deroghe.

b) Assenza di sanzioni disciplinari a proprio carico, previste dall’art.4 cc. 6-9 bis (D.P.R. n.

249/98)

c) Partecipazione , entro il mese di aprile, alle prove nazionali INVALSI.

N.B. la Commissione definirà le modalità organizzative per lo svolgimento delle prove d’ esame

per gli alunni con disabilità ( L. 104/92) o con DSA ( L.170/2010)

La valutazione periodica e finale di tutti gli alunni di scuola primaria e secondaria di primo

grado, verrà integrata con la descrizione dei processi formativi in termini di progressi nello

sviluppo culturale, personale e sociale e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti

conseguiti.

Riguardo alle griglie di corrispondenza livello/profitto delle singole discipline,

ai rispettivi livelli di competenza e indicatori/descrittori, si rimanda a quanto

delineato dettagliatamente nel Curricolo realizzato in base alle Indicazioni

Nazionali del 26/11/2012 e ai sensi del Decreto n. 62/2017.

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SEZIONE FORMAZIONE DEL PERSONALE

Piano di Formazione/Aggiornamento dei Docenti-Triennio 2016-2019

L’aggiornamento professionale è un elemento di qualità della nostra Offerta

Formativa: fornisce ai docenti strumenti culturali e scientifici per supportare la

sperimentazione, la ricerca-azione, l’innovazione didattica.

.

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111

Il Piano di formazione-aggiornamento, deliberato dal Collegio dei

Docenti per il triennio 2016-2019 sulla base delle Direttive ministeriali,

degli obiettivi del PTOF e dei risultati dell’Autovalutazione di Istituto,

tiene conto dei seguenti elementi:

valutative, organizzative, pedagogiche e relazionali, per affrontare i

cambiamenti che la società propone;

disciplinari che interdisciplinari;

à di implementare la relazione con le famiglie, il territorio e i

referenti istituzionali, con particolare riferimento a specifiche

problematiche, all’handicap e alle difficoltà di apprendimento.

Il piano di aggiornamento prevede l’adesione a corsi organizzati dal

MIUR, dall’USR, da Reti di scuole ed Enti territoriali, ma si avvale

anche delle risorse e delle competenze interne, proponendo la

condivisione e l’apertura al confronto quali modalità ricorrenti del

lavoro collegiale.

Si farà pertanto ricorso, secondo le esigenze, alle seguenti risorse:

incontri-dibattito;

.formazione e auto aggiornamento sulla progettazione per competenza e sulla valutazione in

base alle novità previste dai decreti attuativi del 13/04/2017 della l. 107 del 2015

Iniziative comprese nel piano di

formazione/aggiornamento Triennio 2016/2019

SICUREZZA E SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO-Docenti interni e soggetti

professionali esterni

- Corso di formazione “Sicurezza nella scuola” rivolto ai docenti e al

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112

personale ATA.

- Corso per il conseguimento degli attestati di addetti Antincendio ,Corsi ASPP e Primo

Soccorso

COMPETENZE DIGITALI E NUOVI AMBIENTI PER L’ APPRENDIMENTO–

A.D./TEAM PER L’ INNOVAZIONE DIGITALE

Corsi per il potenziamento delle competenze digitali, per un utilizzo efficace dei linguaggi

multimediali e per l’introduzione delle tecnologie nella didattica. Uso delle Lim, coding,

flipped classroom.

COMPETENZA DI LINGUA STRANIERA–RETE

Corsi di formazione per l’acquisizione di competenze sia metodologico didattiche sia

linguistiche

VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO-RETE

Dall’autovalutazione al piano di miglioramento: strumenti di

account ability per le scuole.

Percorso formativo per sviluppare competenze utili alla progettazione e all’utilizzo di

strumenti e metodi per l’autovalutazione e il miglioramento continuo delle Istituzioni

Scolastiche

INCLUSIONE E DISABILITÀ-RETE

Moduli formativi relativi a DSA e BES

Formazione rivolta ai docenti relativa a tecniche di osservazione e

strategie didattiche di gestione delle difficoltà di apprendimento.

CORSO DI ALFABETIZZAZIONE MUSICALE E CORALE RIVOLTO AI

DOCENTI ,PERSONALE ATA E GENITORI DELL’ ISTITUTO-DOCENTI

INTERNI-Soggetti professionali esterni

RAPPORTI CON GLI ENTI ESTERNI

Gli Enti Locali ed il mondo dell’associazionismo collaborano con la scuola nella realizzazione di

iniziative per creare dei progetti che arricchiscono l’offerta formativa e che rispondono ad un

bisogno comune: la necessità di formare cittadini consapevoli e responsabili. La scuola, in

conformità con la programmazione educativo - didattica elaborata dal Collegio dei Docenti,

accoglie proposte provenienti dal Territorio e instaura collaborazioni con: Amministrazione

comunale di Partinico e di Borgetto L’Auser - associazione di volontariato e di promozione sociale

– per favorire un’assistenza continua agli alunni disabili interagisce con operatori socio-assistenziali

Istituto e A. S. L. n. 6 per interventi alunni diversamente abili Istituti e enti privati per attività

sportive e culturali (teatri, cinema, ecc ..) Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone, I Circoli

didattici, gli Istituti Comprensivi e le Scuole del territorio ,collaborazione con l'Associazione

teatrale “L.Gianì”, associazioni musicali e artistiche presenti nel territorio( “Casa Cannizzo” Museo

etnico-antropologico; Ass. Culturale del “Pupi Siciliani” di Maria Canino; Ass. di volontariato

“ Vogliamo volare Onlus ”)

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Per potenziare ulteriormente le offerte formative, la Dirigenza, il Collegio Docenti e il

Consiglio d’ Istituto individueranno le modalità più efficaci per garantire la tempestiva

informazione riguardo proposte ed iniziative particolari per consentirne la partecipazione.

AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA

Per l’anno scolastico 2017/18 sono previsti progetti specifici finalizzati all’ampliamento e al

potenziamento dell’Offerta Formativa che verranno realizzati compatibilmente con le risorse

che risulteranno effettivamente disponibili, da svolgersi sia in orario curricolare che extracurricolare.

Tra queste la realizzazione di:

- UDA trasversali multi/inter disciplinari per competenze : “ Dentro la leggenda”, “ Con/per/nel

territorio”, “ Con/per/nella natura”;

- Progetto MIUR – rivolto alle classi seconde e quinte del plesso “Verga” in collaborazione con

l’Osservatorio- rinforzo e recupero competenze di base per migliorare i risultati delle prove Invalsi

e gli esiti scolastici.

- Progetto “Presepe” in collaborazione con “Casa Cannizzo”

- Progetto “Cinema”

- Progetto “Vogliamo Volare Onlus – “Un Ponte per la scuola” supporto alla didattica in

collaborazione con il docente titolare.

- Progetto “A scuola di pace” , attività alternativa all’insegnamento della religione cattolica

- Progetto PON Azione 10-1 Interventi per il successo scolastico degli studenti Inclusione e

lotta al disagio sociale.

- Trinity ; potenziamento di lingua inglese con esame e certificazione finale

- Progetto “Prepariamoci all’Invalsi” ; attività di potenziamento di lingua italiana

- “Geoevento” , iniziative di educazione ambientale in collaborazione con l’” Ordine dei geologi” e

di valorizzazione e salvaguardia del territorio.

PROGETTI ED ATTIVITA' TRASVERSALI: ACCOGLIENZA

Gli insegnanti dell’Istituto progettano e organizzano un avvio scolastico che faciliti nell’alunno

l’instaurarsi e il permanere di un atteggiamento di fiducia nei confronti dell’ambiente che lo

accoglie; creano un clima positivo di collaborazione e di serenità, indispensabile per iniziare quel

percorso formativo “educativo e istruttivo” che deve condurre all' auto realizzazione d’ogni alunno

e all’attuazione dei principi della convivenza democratica. L’ accoglienza di un bambino a scuola

non deve limitarsi alle situazioni dei primi giorni, ma è un “vivere accanto” , uno stare vicino

quotidiano e un porsi nei confronti dell’ altro come persona. L’accoglienza deve identificarsi in un

metodo di lavoro che valorizzi il mondo del bambino: le sue aspettative, i suoi progetti, le sue

ipotesi. Le Scuole dell’Infanzia dell’Istituto danno una particolare attenzione al momento

dell’accoglienza inteso come benessere emozionale del bambino a scuola. Nella Scuola Primaria

particolare attenzione viene posta nell’accoglienza ai bambini che frequentano la prima classe e

bambini provenienti da diverse culture. Nella Scuola Secondaria di primo grado gli allievi che si

trovano ad affrontare un nuovo ciclo scolastico e un diverso ambiente, nuovi compagni, ma

soprattutto nuovi insegnanti e un’organizzazione scolastica più complessa, vengono aiutati a tirar

fuori le esperienze fatte e le conoscenze possedute al fine di indirizzarli verso una iniziale e corretta

socializzazione.

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CONTINUITA'

Il nostro Istituto Comprensivo cerca di creare le condizioni più favorevoli alla realizzazione di un

Curricolo verticale aprendo spazi a un progetto educativo unitario e coerente che risponda ai bisogni

formativi dell'infanzia, della fanciullezza e della pre-adolescenza. In questa direzione, la nostra

scuola, rappresenta il luogo dove i docenti, collegialmente e responsabilmente coinvolti, ricercano,

pur nella specificità dei diversi itinerari disciplinari, una sintesi efficace del lavorare insieme. Il

nostro Istituto , tramite un docente che svolge apposita Funzione Strumentale, realizza importanti

momenti sia di continuità orizzontale sia di continuità verticale. Continuità Orizzontale: riguarda i

necessari raccordi che la scuola realizza con le famiglie e il territorio. Continuità verticale : riguarda

la costruzione di un percorso formativo unitario per l'alunno che passa dalla Scuola dell’Infanzia

alla Scuola Primaria e dalla Scuola Primaria alla Scuola secondaria di primo grado. La continuità tra

i diversi gradi di scuola si colloca tra le linee guida del nostro Istituto e i progetti inseriti nell'ambito

della continuità si prefiggono pertanto di agevolare il passaggio dell'alunno da un grado scolastico

all'altro attraverso i seguenti obiettivi: Creare momenti di raccordo tra i docenti di Scuola

dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado per progettare, realizzare e monitorare azioni e

progetti di accoglienza all’inizio dell’anno e in itinere; Favorire un passaggio armonico da un grado

di scuola all’altro creando le condizioni per un ingresso sereno nel nuovo ordine scolastico.

Prevenire eventuali difficoltà di inserimento negli alunni delle classi terminali. Incontri tra

insegnanti di Scuola Primaria e Secondaria di primo grado per organizzare azioni di conoscenza

reciproca, visite all’ambiente scolastico, attività laboratoriali e predisporre itinerari che legano il

lavoro comune di bambini e ragazzi con i loro insegnanti. In particolare, ogni classe quinta viene

gemellata con una classe prima della Scuola Secondaria di primo grado. Proporre incontri formativi

e informativi tra adulti ( insegnanti e genitori)

La ricerca della continuità mira a costruire: La gradualità nella maturazione del bambino e del

ragazzo per permettere un apprendimento coerente ed efficace per tutti gli anni di studio.

Il rilevamento precoce delle aree deboli o critiche manifestate dagli allievi, così come i loro punti di

forza la programmazione educativo - didattica di ogni bambino inizia dalla Scuola dell’Infanzia e si

conclude con la Scuola Secondaria di Primo Grado impegnando gli alunni in un percorso di crescita

che dura undici anni. Per questo è importante, per ogni alunno, frequentare l’intero ciclo della

scuola dell’obbligo all’interno dello stesso Istituto Comprensivo.

ORIENTAMENTO

L’attività di orientamento intende sviluppare negli alunni le capacità, le competenze e le conoscenze

delle proprie attitudini personali per una scelta consapevole della scuola e del lavoro futuro e di

favorire il successo scolastico, e si propone di:

Fornire agli alunni e alle famiglie informazioni sulla struttura e sul funzionamento dei principali

Istituti di Istruzione secondaria di secondo grado presenti nel nostro territorio;

Mettere in contatto, ove richiesto, le famiglie con i docenti referenti per l’orientamento delle

Scuole Secondarie di secondo grado; Aiutare gli alunni ad effettuare una scelta consapevole

attraverso una riflessione sulle attitudini e preferenze di ciascuno e guidarli a compiere scelte

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coerenti con le loro aspettative e risorse; Aiutare gli alunni ad acquistare consapevolezza del proprio

bagaglio di conoscenze; Offrire a genitori e alunni la possibilità di colloqui individuali volti a

fornire ulteriori indicazioni. Costruire rapporti di collaborazione con altri ordini di scuola e con il

territorio Predisporre condizioni di ascolto e sostegno agli alunni e alle loro famiglie in vista delle

scelte future. Nell’ambito delle attività di orientamento il nostro Istituto propone una serie di

incontri, tramite l’insegnante con Funzione Strumentale specifica, tra gli alunni della classi terze e i

docenti degli Istituti Secondari di secondo grado del nostro territorio; nel corso di tali incontri, che

avranno luogo secondo un calendario stabilito che sarà di volta in volta aggiornato, annotato sui

giornali di classe e affisso nella bacheca della scuola, gli alunni riceveranno informazioni sul

funzionamento delle scuole in questione e potranno rivolgere le loro domande ai docenti che

operano in tali scuole. Durante gli incontri per l’orientamento scolastico i docenti referenti di

ciascun Istituto illustrano le offerte formative e le caratteristiche dei loro indirizzi di studio,

sottolineando le analogie e differenze tra vecchi e nuovi ordinamenti; proiettano filmati e

distribuiscono brochure dei loro istituti; aprono il dibattito con i nostri alunni chiarendo dubbi e

fornendo tutte le delucidazioni richieste. In alcune occasioni sono stati presenti anche alcuni

rappresentanti degli alunni che hanno svolto delle attività pratiche e laboratoriali.

INTERCULTURA

Intercultura come accoglienza di alunni provenienti da altri Paesi, intercultura come accettazione

di se stesso e dell'altro, intercultura come apprendimento di altre culture e altre lingue, intercultura

come comunicazione e facilitazione dei rapporti interpersonali.

FINALITÀ

Creare un clima di accoglienza degli alunni e delle famiglie ponendo particolare attenzione alle

situazioni di possibile disagio, per offrire a tutti pari opportunità di crescita personale e di

apprendimento.

Favorire atteggiamenti di rispetto e valorizzazione dell’identità culturale propria e altrui.

Favorire forme di cooperazione e solidarietà e migliorare la qualità delle relazioni.

OBIETTIVI

Creare un clima relazionale nell’ambiente scuola favorevole al dialogo, alla comprensione e alla

collaborazione, intesi non solo come accettazione e rispetto delle idee e dei valori delle altre culture,

ma anche come rafforzamento della propria identità culturale, nella prospettiva di un reciproco

cambiamento ed arricchimento.

Approfondire la conoscenza culturale reciproca, in particolare ciò che riguarda il rispetto delle

regole sociali e scolastiche, delle tradizioni religiose, dei costumi dei vari paesi.

Al fine di favorire l’inserimento e la piena integrazione scolastica degli alunni, il nostro Istituto si

impegna a realizzare iniziative volte a :

far acquisire all’alunno straniero le abilità del parlare /ascoltare/ comprendere la lingua italiana,

far acquisire all’alunno straniero le abilità di letto-scrittura della lingua

EDUCAZIONE ALLA LEGALITA'

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Educare i ragazzi al raggiungimento della consapevolezza dei propri diritti e dei propri doveri è uno

degli obiettivi fondamentali della scuola. Ogni anno, il nostro Istituto, insieme a tutte le scuole del

comprensorio, aderisce alle attività promosse dall’Associazione “Libera” e dalla Fondazione

“Giovanni e Francesca Falcone” per ricordare ai giovani di credere nei valori inalienabili di ogni

individuo: il rispetto delle leggi, il valore delle regole, l’importanza della giustizia, il senso della

cittadinanza e l’amore verso la Costituzione. Nell’anno scolastico in corso, il nostro Istituto, in rete

con altri Istituti Comprensivi, Circoli Didattici, Scuole Secondarie di primo e secondo grado dei

Paesi limitrofi, aderisce al Progetto Legalità indetto e finanziato dall'Assessorato Regionale

dell’Istruzione e della Formazione Professionale- Dipartimento regionale dell’Istruzione e della

Formazione Professionale di Palermo (circolare N. 17 :“Interventi in favore delle Scuole siciliane

Primarie (quarte e quinte classi) e Secondarie di primo grado per lo svolgimento di attività per la

formazione civile degli alunni ed il contrasto alla criminalità organizzata – articolo 1 della legge

regionale n. 15 del 20/11/2008. Es. fin. 2013 – cap. 373344” stipulato e sottoscritto - ai sensi

dell’art.14 della legge regionale 13 settembre 1999, n. 20) e (circolare N. 18: Interventi in favore

delle scuole e delle facoltà universitarie siciliane per lo svolgimento di attività per la formazione

civile degli alunni - articolo 14 della legge regionale 13 settembre 1999 n. 20. Es. fin. 2013 – cap.

373713).

Le Istituzioni scolastiche che costituiscono la rete “Per la Legalità”, attraverso comuni azioni,

nell’ottica dell’orientamento e della continuità, si pongono come obiettivo prioritario quello di

continuare a costruire un sistema di valori fortemente orientato al sentimento di legalità e dell’etica

pubblica attraverso il rispetto e la tutela del patrimonio comune e suscitare negli alunni la coscienza,

il desiderio di conoscere e valorizzare i beni culturali e l’ambiente presenti nel proprio territorio

spesso deturpati da varie forme di vandalismo e da comportamenti mafiosi, atteggiamenti illegali e

contribuire a combatterli e a neutralizzarli. Il Progetto verrà svolto congiuntamente e

individualmente a livello d’Istituto con l’apporto di esperti esterni e finanziandosi sia con le risorse

del Fondo d’Istituto che quelle regionali.

ATTIVITÀ DI INTEGRAZIONE CURRICOLARE

Nei plessi e nelle classi interessate le attività didattiche saranno ampliate e integrate da iniziative,

curricolari ed extracurricolari, che sviluppano contenuti conoscitivi, cui fanno riferimento le Indicazioni per il Curricolo, e si pongono obiettivi prevalentemente di natura “trasversale”; tali proposte, discusse e concordate con i singoli Consigli di classe, d’Interclasse e Intersezione, non

sono semplici aggiunte al programma scolastico, ma risultano pienamente inserite nella Programmazione Educativa e Didattica e contribuiscono a garantire in modo equilibrato lo sviluppo cognitivo, affettivo e relazionale dell’alunno: attività teatrali; attività motorie e sportive;

attività varie in concomitanza con le principali festività nazionali, regionali, locali (Natale (drammatizzazioni, recital e poesie, lavoretti artistici, tombola in classe, scambio di auguri con i genitori), 27 gennaio “La settimana della memoria, la Shoah”, (film e commenti), Carnevale (festa in maschera), Pasqua (riflessioni spirituali, recital con canti e poesie, lavoretti artistici),

mense di San Giuseppe (visita alle mense allestite in abitazioni private e dalla nostra scuola) manifestazioni di fine anno (recital e drammatizzazioni varie) viaggi d’istruzione, visite didattiche per una migliore conoscenza del patrimonio storico, artistico e ambientale.

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SCHEDA RIASSUNTIVA DISPERSIONE SCOLASTICA

Rilevamento settimanale

dei Monitoraggio delle assenze

Compilazione delle schede

mensili

ritardi e delle assenze di segnalazione di alunni con

Frequenza

Irregolare o in situazione

di

Comunicazione tramite mail dei

dati

Incontri mensili con

l’osservatorio di

abbandono o di evasione. rilevati alla funzione per la area

dispersione che si

Occupa di inviare le suddette

schede

all'osservatorio di area per la

dispersione.

Incontri con l’assistente Convocazione dei genitori degli

sociale del comune di alunni a rischio

Borgetto

OPEN DAY

In occasione delle iscrizioni, la scuola organizza un open day per i genitori degli alunni dei vari

ordini di scuola per illustrare l’Offerta Formativa del nostro Istituto, per far visitare i locali, gli

uffici, i laboratori e le aule speciali della scuola, ma anche per illustrare a genitori e alunni le

modalità di iscrizione alle varie classi. Sono invitati anche genitori e alunni delle tre classi in uscita

dalla Scuola Secondaria di I grado per le informazioni riguardanti l’orientamento scolastico e le

iscrizioni alla Secondaria di II grado. La necessità di un incontro con tutti i genitori rappresenta

un’esigenza prioritaria in considerazione del fatto che a partire dall’anno scolastico 2012/13 le

iscrizioni alle prime classi devono essere effettuate esclusivamente on line per la Scuola Primaria e

Secondaria di I e II grado. Durante l’incontro sono presenti: il Dirigente Scolastico, i suoi

collaboratori, i docenti con Funzione Strumentale e molti docenti dell’Istituto, viene illustrata la

programmazione educativo - didattica e le finalità della nostra scuola e sono fornite tutte le

informazioni riguardanti l’assetto organizzativo dei vari ordini di scuola

VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

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I viaggi d’istruzione e le visite guidate sono stabilite dal Consiglio di classe, all'interno della

programmazione didattico - educativa annuale e sono ritenuti strumenti utili, funzionali al

raggiungimento di specifici obiettivi culturali ed educativi.

• partecipazione a spettacoli teatrali

• partecipazione a manifestazioni sportive nel territorio

• partecipazione ad attività non preventivabili previa delibera del Consiglio di classe o

d’Istituto

• partecipazione a viaggi di istruzione, visite guidate

• Istituti scolastici per l’orientamento

• uscite finalizzate allo sviluppo della cultura della legalità

Ogni visita didattica o viaggio d’istruzione si compirà solo alla condizione che vi aderiscano i

2/3 degli alunni frequentanti la classe.

Le uscite didattiche possono coinvolgere gli alunni nell’ambito dell’orario scolastico o avere la

durata di un’intera giornata o di più giorni.

Per le visite che si svolgeranno nell’ambito dell’orario scolastico e per quelle che necessitano di

intera giornata o più giorni verrà richiesta di volta in volta l’autorizzazione alle famiglie.

Gli itinerari saranno inerenti agli obiettivi fissati nelle varie programmazioni didattiche, precedute

da attività preparatorie e poi da un momento di riflessione e valutazione sia dal punto di vista

didattico sia socio-affettivo. I docenti accompagnatori devono, di norma, far parte dell’equipe

pedagogico -didattica della classe ed hanno l’obbligo di attenta ed assidua vigilanza esercitata a

tutela sia dell’incolumità degli alunni sia del patrimonio artistico e ambientale del luogo visitato. E'

prevista la presenza di almeno un docente ogni 10/15 studenti e nel caso di alunni portatori di

disabilità si designa, in aggiunta al numero degli accompagnatori, anche l'insegnante di sostegno, o

di altra disciplina, per garantire una sorveglianza più mirata; possono essere presenti, in qualità di

accompagnatori, i collaboratori scolastici delegati dal Preside. Deve essere comunque previsto un

docente accompagnatore supplente che all'occorrenza sia pronto a sostituire un collega che, per

gravi e imprevisti motivi, non sia in grado di intraprendere o continuare il viaggio. La ditta prescelta

per gli spostamenti con il pullman dovrà essere in grado di conoscere preventivamente itinerari e

località indicati dalla scuola, di garantire la fornitura di mezzi di trasporto conformi alla legislazione

vigente e comunque attinenti a tutte le norme di sicurezza sia legate al percorso che al numero dei

partecipanti, di proporre alla conduzione dei mezzi di trasporto personale attento e preparato nonché

in grado di garantire spostamenti per i chilometraggi richiesti non avendo avuto carichi troppo

onerosi in termini di servizio prestato nelle ventiquattrore precedenti. Le spese di realizzazione di

visite didattiche e viaggi di istruzione sono a carico dei partecipanti. Per il pagamento, i genitori

provvederanno personalmente ad effettuare il versamento su conto corrente bancario o postale

intestato alla scuola e consegneranno all’insegnante la fotocopia della ricevuta dell’avvenuto

pagamento. Tuttavia , per agevolare le famiglie, i rappresentanti di classe potranno adottare

modalità proprie per la raccolta dei soldi e provvedere con un unico versamento cumulativo sul

conto corrente della scuola. Per i viaggi di più giorni o quelli più costosi all'atto dell'adesione verrà

richiesta una caparra per il pagamento dei costi fissi, e in caso di recesso non verrà restituita.

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Le quote di partecipazione comunque dovranno pervenire all’organizzatore, e/o alla commissione

gite entro e non oltre la data stabilita. Non saranno consentiti dilazioni o ritardi nel pagamento pena

l’esclusione dal viaggio o dell’ uscita. I pagamenti dei costi dei viaggi e delle visite guidate saranno

effettuati dagli uffici della segreteria, dietro presentazione di fattura o altro documento giustificativo.

PROGETTI

Il nostro Istituto si è sempre impegnato e continua ad impegnarsi nel promuovere per i propri alunni

molteplici attività curricolari ed extracurricolari finalizzate alla loro crescita individuale e sociale.

Attraverso tali attività, liberamente scelte, l’alunno manifesta ed arricchisce i propri interessi e le

proprie attitudini e potenzialità mentre impara a lavorare nel gruppo, ad interagire con i compagni,

ad attivare positive relazioni interpersonali.

ELENCO DEI PROGETTI CURRICULARI ED EXTRACURRICULARI

TITOLO PROGETTO PRIORITÀ

1) Il VALORE DELLA DIVERSITÀ

DISPERSIONE SCOLASTICA E

INTEGRAZIONE

2

) CALENDARIO DEGLI EVENTI CONTINUITA' E INCLUSIONE

3

) COMUNICAZIONE EFFICACE

DIFFUSIONE PTOF E PROGETTAZIONE

SCOLASTICA

4

) NON INQUINO E RICICLO EDUCAZIONE AMBIENTALE

5

) UN CORO PER TUTTI POTENZIAMENTO ARTISTICO -

MUSICALE

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6) IO CITTADINO IN RETE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

PROGETTI EUROPEI PON avviso pubblico AOODGEFID/10862 del 16/09/2016- Fondi Strutturali

Europei- Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e

ambienti per l’apprendimento” 2014/2020- “Progetti di inclusione sociale e lotta al

disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nelle aree a

rischio e in quelle periferiche”- Asse 1 – Fondo Speciale Europeo (FSE).Obiettivo Specifico 10.1-

“Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa”- Azione

10.1.1 “Interventi di sostegno agli studenti caratterizzati da particolari fragilità, tra cui anche

persone con disabilità-

“Imparo…giocando”

( candidatura n. 18829- 10862- FSE- inclusione sociale e lotta al disagio).

La commissione “progetti PON” del nostro Istituto attraverso il progetto 'Imparo ... giocando'

vuole costruire all'interno della scuola un percorso che vada ad articolarsi in più moduli per

potenziare e recuperare le competenze di base del curricolo. Tematiche principali del progetto sono

la prevenzione degli atteggiamenti prevaricatori nei confronti dei più deboli, il disagio sociale,

l'emarginazione e la lotta contro il bullismo e il cyber bullismo.

Caratteristiche principali del progetto :

- Verticalità del curricolo e trasversalità dei contenuti previsti nella programmazione dell'intero

progetto e sviluppati nei vari moduli. I moduli previsti sono:

1) potenziamento linguistico ( inglese- italiano) che prevede la realizzazione di un musical;

2) potenziamento linguistico ( laboratorio giornalistico) che prevede la realizzazione di una tv

web;

3) modulo genitori che prevede formazione sulla genitorialità;

4) n. 2 moduli di avviamento alla pratica sportiva;

5) 1 modulo creazione laboratorio espressivo di arte e manualità che prevede di realizzare dei

murales all'interno della scuola e la scenografia del musical.

6) modulo di pratica vocale e strumentale

Ogni modulo è di 30 ore. La finalità dell'azione formativa che si vuole attuare in sinergia con il

territorio, le associazioni, le emittenti televisive e radiofoniche, gli Enti locali e le famiglie, è quella

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di vivere la scuola come comunità aperta e centro di aggregazione e di esperienze laboratoriali per

crescere insieme in coesione, favorendo dinamiche interattive, solidali e autenticamente costruttive.

Attraverso un'articolazione modulare che prevede di sviluppare il progetto in varie parti tra loro

tenute insieme da un filo comune che è la rimotivazione al successo scolastico e al successo nella

vita sviluppando le proprie potenzialità. Gli alunni saranno condotti in un percorso collettivo e

cooperativo che li abituerà a lavorare insieme per contribuire attivamente a costruire una società

democratica dove i diritti e i doveri diventino valore autentico. La sfida posta dalla digitalizzazione

e dalla globalizzazione richiede come previsto dalle Indicazioni Nazionali e dalle competenze

chiave della Conferenza di Lisbona , un cittadino competente e capace di problem solving, I vari

moduli permetteranno agli alunni attraverso l'esperienza diretta e il confronto con i problemi della

quotidianità, di scoprire il talento che c'è in ognuno, perché tutti siamo parte di un intero e ognuno

deve apportare il proprio contributo partecipativo. Il percorso significativo attuato permetterà

inoltre agli alunni di riflettere sui propri apprendimenti, di confrontarsi per esprimere le proprie idee

ricreando il format televisivo, imparando a gestire i tempi, a costruire la notizia, potenziando le

competenze di base in modo spontaneo giocando a fare gli adulti, impersonando a più livelli i

mestieri degli adulti ( il giornalista, il reporter, il conduttore televisivo, l'attore, il musicista ecc.).

Attraverso tali attività, tramite la musica la pratica vocale e strumentale, il teatro, l'arte e lo sport

diventeranno i veri protagonisti della società del futuro; impareranno a essere non ricevitori passivi

della società proiettile dei mass media, ma critici e consapevoli delle trappole pubblicitarie e dei

pericoli che spesso si nascondono nei social network ( facebook, videogiochi ecc.) Lo sport,

collante principale, sarà inoltre l'occasione per favorire insieme agli altri moduli lo sviluppo

dell'autostima , della conoscenza del sé e delle proprie potenzialità migliorando la capacità di essere

parte attiva della scuola e della società. La musica, l'arte e lo sport, saranno mezzo per esprimere le

proprie potenzialità e le sensazioni che ci permettono di rapportarci con il mondo esterno

Un'attenzione particolare sarà data a una formazione prevista nel modulo per i genitori, perché si

educa insieme e spesso la famiglia e la scuola anziché lavorare insieme, sono in contrapposizione.

Gli adulti sono i primi ad essere disorientati e demotivati nei confronti della vita a causa dei vari

problemi della società odierna e tale momento di formazione prevista, vuole essere un momento di

riflessione comune, per esprimere attraverso delle tavole rotonde che prevedono il confronto con

esperti, i dubbi e le perplessità per cercare di trovare delle risposte. Il contatto diretto con le

associazioni del territorio e con il teatro, permetterà agli alunni di imparare e scoprire cosa si

nasconde dietro il mondo della televisione e come si arriva a costruire una trasmissione televisiva,

uno spettacolo, una gara sportiva. Il gioco ,come la tradizione pedagogica ci ha insegnato e come

riportato nelle Indicazioni Nazionali nel curricolo per la Scuola dell'Infanzia e di tutto il primo ciclo

d'istruzione, viene riconosciuto come uno strumento fondamentale per la crescita e l'apprendimento,

come mediatore e facilitatore di relazioni e incontri, come occasione per imparare a essere obiettivi

nell'approccio con i media e con le varie fonti di informazioni. Educare ad attuare situazioni di

problem solving, al pensiero divergente e razionale, non può essere solo teoria, ma deve divenire

nella società attuale esperienza concreta, perché si impara facendo. Le finalità generali del progetto

sono in linea con le priorità individuate nel RAV, nel PTOF e nel PDM per l'anno scolastico

2016/2017 : 1)garantire il successo formativo di tutti gli alunni; 2) prevenire la dispersione

scolastica. Le finalità vogliono favorire l'inclusione, l'aggregazione, lo sviluppo delle competenze

civiche stimolando curiosità e motivazione. Attraverso l’articolazione in più moduli , si propone di

trasmettere i valori della cooperazione in un mondo globalizzato in collaborazione tra scuola,

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famiglia, enti locali presenti nel territorio per 'imparare ad imparare' e per educare al pensiero

critico in una società in continua evoluzione. Obiettivo finale del progetto ,attraverso metodologie

innovative di ricerca e sperimentazione, sarà quello di educare l'alunno a riflettere sui processi di

apprendimento e sul ruolo dell'informazione, trasferendo nel mondo della scuola il format

televisivo.

(Approvazione adesione PON 2014/2020 ( CdI del 05/07/17 delibera n. 30)

Approvazione PON “Imparo …giocando” ( Collegio del 12/09/17 delibera n. 17)

Approvazione criteri di selezione esperti/tutor ( CdI del 05/10/17 delibera n. 42)

Approvazione Assunzione in Bilancio dell’importo del finanziamento ( CdI del 05/10/17 delibera

n. 43)

Importo del finanziamento : Euro 35.574

Integrazione scolastica

Alunni diversamente abili

PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE

Analisi dei punti di forza e di criticità.

Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per

il

prossimo anno scolastico.

Rilevazione dei BES presenti a.s. 2017/2018 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel

cambiamento inclusivo.

Risorse professionali specifiche. Possibilità di strutturare percorsi specifici di

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formazione e aggiornamento degli insegnanti.

Coinvolgimento personale ATA. Adozione di strategie di valutazione coerenti con

prassi inclusive.

Coinvolgimento famiglie. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti

all’interno della scuola.

Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti

istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi

CTI. esistenti.

Rapporti con privato sociale e volontariato. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare

supporto e nel partecipare alle decisioni che

riguardano l’organizzazione delle attività educative.

Formazione docenti. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla

promozione di percorsi formativi inclusivi.

Aree di intervento. Valorizzazione delle risorse esistenti.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive

utilizzabili per la realizzazione dei progetti di

inclusione.

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che

scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la

continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo

inserimento lavorativo.

PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE

SCHEDA RIASSUNTIVA N°2

Linee guida a scuola.

ORGANI PREPOSTI PER GLI (Gruppo di lavoro per l’Inclusione)

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L’INCLUSIONE.

COMMISSIONE BES.

RUOLO DEL CONSIGLIO DI CLASSE/TEAM DEI

DOCENTI.

RUOLO DEL DOCENTE DI SOSTEGNO.

RUOLO DEL COLLEGIO DEI DOCENTI.

INTERVENTI A FAVORE Diagnosi Funzionale

DEGLI ALUNNI CON

Profilo Dinamico Funzionale

DISABILITÀ

Piano Educativo Individualizzato

CERTIFICATA.

INTERVENTI A FAVORE NELLO SPECIFICO:

DEGLI ALUNNI CON

DSA

DISTURBI EVOLUTIVI

ADHD (deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività).

(BES 2).

Funzionamento cognitivo limite o borderline ( Q.I. lievemente

sotto la

norma)

Funzionamento cognitivo misto (confine tra disabilità e disturbo

specifico).

Deficit del linguaggio ( disturbi specifici del linguaggio o, più

in

generale, presenza di bassa intelligenza verbale associata ad

alta

intelligenza non verbale).

Deficit delle abilità non verbali ( disturbo della coordinazione

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motoria,

disprassia, disturbo non verbale o più in generale bassa

intelligenza non

verbale associata ad alt intelligenza verbale)

Altre problematiche severe che posso compromettere il percorso

didattico

(es. disturbo dello spettro autistico lieve qualora non rientri

nelle

casistiche previste dalla legge 104).

Disturbo Oppositivo-Provocatorio (DOP).

Disturbo della condotta.

Disturbi d’ansia.

Disturbi dell’umore.

INTERVENTI A FAVORE NELLO SPECIFICO:

DEGLI STUDENTI IN

SVANTAGGIO socio-economico: alunni seguiti dal servizio

famiglia-

SITUAZIONE DI

minori, situazioni segnalate dalla famiglia, rilevati dal

Consiglio di

SVANTAGGIO SOCIO-

Classe/Team docenti attraverso osservazione diretta. La

Documentazione

ECONOMICO,

comprende: 1. Segnalazione Servizio Famiglia-Minori se

presente 2.

LINGUISTICO,

Scheda di identificazione e analisi dei bisogni 3. Piano

Didattico

CULTURALE.

Personalizzato BES 3 firmato dalla famiglia e dal Dirigente

Scolastico

SVANTAGGIO linguistico e culturale*: alunni stranieri neo-

arrivati in

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Italia o che non hanno ancora acquisito le adeguate

competenze

linguistiche. La Documentazione comprende: 1. Scheda di

identificazione

e analisi dei bisogni 2. Piano Didattico Personalizzato BES 3

firmato

dalla famiglia e dal Dirigente Scolastico

Disagio comportamentale/relazionale: alunni con funzionamento

problematico, definito in base al danno vissuto effettivamente

dall’alunno, prodotto su altri e sull’ambiente (senza

certificazione

sanitaria) La Documentazione comprende: 3. Scheda di

identificazione e

analisi dei bisogni 4. Piano Didattico Personalizzato BES 3

firmato dalla

famiglia e dal Dirigente Scolastico

RILEVAZIONE DEI

1

.

Rilevazione dei Bisogni Educativi Speciali. Nell’Istituto

Comprensivo è stato rilevato un numero complessivo di 30

alunni con BES.

BISOGNI BES 3:

2

.

Compilazione scheda di identificazione e analisi dei bisogni, a

cura del

PROCEDURA. Consiglio di Classe/Team dei docenti. Individuazione delle

possibili

soluzioni cercando azioni comuni di intervento.

3

. Coinvolgimento della famiglia

4

.

In accordo con la famiglia il Consiglio di Classe/Team dei

docenti stende

un piano di intervento (PEI in caso di BES1, PDP DSA/PDP in

caso di

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BES2 o PDP in caso di BES3): si procede alla progettazione di

azioni

mirate, utilizzando le risorse e le competenze disponibili

all’interno o

all’esterno della scuola, agendo sull’alunno individualmente, in

piccolo

gruppo o sull’intero gruppo classe a seconda delle necessità. In

caso di

problematicità ci si rivolge alla Commissione BES.

5

.

La famiglia visiona il PDP e firma, per presa visione, la

copertina.

6

.

Il Dirigente Scolastico visiona il PDP e firma, per presa visione,

la

copertina.

7

. Il Consiglio di Classe/Team dei docenti valuta i risultati ottenuti

(valutazione intermedia e finale) e individua le ulteriori azioni da

progettare.

DOCUMENTI E

BES 1 E’ presente il Protocollo DVA. La certificazione deve

essere

STRUMENTI depositata in segreteria. Il Consiglio di classe/Team dei Docenti

deve

compilare il PEI, che deve essere firmato e condiviso anche dai

genitori

BES 2: - DSA E’ presente il Protocollo DSA. La certificazione

deve

essere depositata in segreteria. Il Consiglio di classe/Team dei

Docenti

deve compilare il PDP DSA, che deve essere firmato e condiviso

anche

dai genitori.

ALTRE CERTIFICAZIONI La certificazione deve essere

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depositata in

segreteria. Il Consiglio di classe/Team dei Docenti deve

compilare il PDP

BES2, che deve essere firmato e condiviso anche dai genitori.

BES 3 Il Consiglio di Classe/Team dei docenti compila la scheda

di

identificazione e analisi dei bisogni, individuando azioni comuni

di

intervento. In accordo con la famiglia stende il PDP BES3. La

famiglia

prende visione del PDP BES3 e firma. Il Dirigente Scolastico

prende

visione del PDP BES3 e 15 firma.

E’ presente il Protocollo Accoglienza Alunni Stranieri per gli

alunni con

svantaggio linguistico culturale

NORMATIVA Legge 118/1971 La legge 118/1971

DPR. 24 febbraio 1994

Legge 104/1992

DM. 5669 del 12.07.201

NOTA MINISTERIALE del 24.07.2012

LINEE GUIDA MINISTRO PROFUMO del 27 DICEMBRE

2012

CIRCOLARE MINISTERIALE n. 8 del 6 marzo 2013. IN

SCHEDA

Direttiva Ministeriale 27 dicembre

In virtù del comma n°2 art.6 L.148/90 e della C.M.181/91, l’insegnante di sostegno assume la

contitolarità delle classi in cui opera ed è corresponsabile dell’andamento complessivo dell’attività

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didattica, così come l’ intervento individuale riferito al bambino diversamente abile è di competenza

di tutti i docenti del team. Gli alunni diversamente abili saranno pienamente partecipi a tutte le

attività della classe, senza indebiti isolamenti e riducendo al massimo i momenti di lavoro

individuali. Gli insegnanti privilegeranno il lavoro di gruppo, per facilitare la comunicazione, la

collaborazione e la capacità di rapportarsi con gli altri. La presenza dell’insegnante di sostegno

rappresenta una risorsa qualificata che offre all’intera classe le sue competenze tecnico -

specialistiche, per un maggior supporto nelle domande educative, e per evitare quelle forme di

isolamento che spesso pregiudicano l’integrazione scolastica. I docenti di sostegno, unitamente ai

docenti di classe, elaborano all’inizio di ogni anno il PEI (Piano Educativo Individualizzato), un

documento nel quale sono descritti gli interventi previsti per l’alunno in situazione di handicap e

che viene compilato a cura degli operatori di riferimento dell’alunno entro il primo bimestre

dell’anno scolastico, unitamente al PDF (Profilo Dinamico Funzionale). In tali documenti sono

definiti i profili delle varie aree (motoria, relazionale, cognitiva), per favorire l’ integrazione

scolastica, come suggerisce l'art.12 comma 3 della legge 104 /92, che ha come obiettivo lo sviluppo

delle potenzialità della persona con handicap, nell' apprendimento, nella comunicazione, nelle

relazioni e nella socializzazione. Tale obiettivo si realizza quando l'allievo sente di essere “accettato”

dall'ambiente scolastico e quando partecipa alle proposte di apprendimento in un processo articolato

ma unitario.

• Obiettivi formativi

• Conquista dell’autonomia

• Scoperta dell’identità

• Sviluppo delle personali capacità creative ed espressive

• Possibilità di seguire le attività extrascolastiche

• Conquista di strumenti basilari: linguistici, logico - matematici

• Acquisizione di abilità e competenze psicomotorie, percettive, cognitive, comunicative, espressive.

• Metodologia, mezzi e strumenti

L’insegnante di sostegno, in base alle osservazioni e relativamente alle unità di

apprendimento predisposte del Consiglio di Classe, elabora con gli insegnanti

curriculari il piano educativo individualizzato, che verrà attuato con vari

strumenti che faciliteranno l’apprendimento. Le verifiche saranno formative e si

svolgeranno in itinere, fondate sul confronto tra la situazione di partenza e quella che si verrà a

delineare alla fine di ogni attività programmata. Avverranno mediante elaborati scritti e

composizioni autonome o guidate. La valutazione sarà effettuata tenendo conto degli obiettivi

raggiunti e gli effettivi progressi realizzati, secondo le norme vigenti in materia O.M. n°80 del

09/03/95 art. 13 e circ. n°266 del 1997. Il metodo, i contenuti, i tempi e le strategie organizzative

saranno adeguati al fine di attuare interventi rivolti all’acquisizione di nuove abilità e competenze.

Alunni con svantaggio:

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La scuola accoglie tutti i bambini, anche quelli che presentano difficoltà di adattamento e di

apprendimento, per i quali costituisce un’opportunità educativa rilevante. Ogni alunno potrà

integrarsi nell’esperienza educativa che essa offre, così da essere riconosciuto e riconoscersi come

membro attivo della comunità scolastica, coinvolto nelle attività che vi si svolgono. La presenza

nella scuola di ragazzi in difficoltà sarà fonte di una preziosa dinamica di rapporti e di interazioni

che diventerà, a sua volta, occasione di maturazione per tutti, dalla quale si imparerà a considerare e

a vivere la diversità come una dimensione esistenziale e non come una caratteristica emarginante.

Poiché la condizione di svantaggio è legata a carenze familiari ed affettive, a situazioni di disagio

economico e sociale , a divari culturali e linguistici dovuti a scarsità di stimolazioni intellettuali, la

programmazione educativa e didattica dovrà articolarsi e svilupparsi in modo da prevedere la

costruzione e la realizzazione di percorsi individuali di apprendimento scolastico che, considerando

con particolare accuratezza i livelli di partenza, ponga una progressione di programmi orientati, da

verificare in itinere. Anche la socializzazione è in larga misura una questione di apprendimento

(D.P.R. 12/2/1985 n° 104). Verranno pertanto attivati a favore degli alunni che presentino situazioni

di svantaggio o di diversa abilità, interventi riguardanti l’area socio-affettiva e cognitiva, finalizzati

a fornire una risposta efficace ai loro bisogni e ai loro problemi, così che anch’essi possano sentirsi

protagonisti della scuola e il loro inserimento diventi quindi reale integrazione. L’alunno

svantaggiato è membro del gruppo classe e, quindi, ha diritto all’attenzione umana e professionale

di tutti i docenti della classe e di tutto l’Istituto.

Obiettivi

Insegnamento individualizzato, basato sulla proposta di contenuti adeguati alle capacità e ai ritmi di

apprendimento; una programmazione che tiene conto dei diversi ritmi di apprendimento e dei

diversi stili cognitivi; l’individualizzazione dell’insegnamento, anche attraverso l’eventuale

presenza dell’insegnante di sostegno o di altri insegnanti la proposta di attività manuali – pratiche –

espressive che permettano soprattutto ai ragazzi, in difficoltà nelle materie teoriche, di esprimersi

secondo le proprie attitudini e di dar prova delle proprie capacità; la realizzazione di momenti di

recupero, in piccoli gruppi, con insegnanti disponibili, in seguito all’innovazione e alla flessibilità

dell’orario.

Alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA)

La legge n. 170, dell’8 ottobre 2010, e dalle seguenti disposizioni attuative (D.M. 12 luglio 2011)

riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di

Apprendimento (DSA), assegnando al sistema nazionale di istruzione e agli atenei il compito di

individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché alunni e studenti

con DSA possano raggiungere il successo formativo. I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)

sono disturbi che interessano in modo significativo, ma circoscritto, alcune specifiche abilità

dell’apprendimento scolastico, in assenza di problemi cognitivi, neurologici o sensoriali. Il nucleo

del disturbo è la difficoltà a rendere automatico e facile il processo di lettura, di scrittura e di

calcolo per cui l’alunno con DSA impiega molto tempo ed attenzione per leggere, scrivere e

calcolare. Sulla base delle abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una denominazione

specifica: dislessia: è un disturbo nell’acquisizione della lettura, che risulta essere scorretta e non

fluente; disgrafia: riguarda le difficoltà di riprodurre segni grafici, cioè le abilità esecutive della

scrittura; disortografia: è il disturbo della competenza ortografica, cioè la difficoltà nel trasformare

il linguaggio parlato nel linguaggio scritto; discalculia: si presenta come una difficoltà specifica

nell’apprendimento del calcolo. Il nostro Istituto si impegna a individuare e a progettare risorse per

rispondere in modo efficace ai bisogni e alle esigenze degli alunni con DSA tenendo conto delle

abilità possedute dall’allievo e potenziando anche le funzioni non coinvolte nel disturbo. La

famiglia, di propria iniziativa o informata dalla scuola sulle persistenti difficoltà del proprio figlio,

provvede a far valutare l’alunno da uno specialista; in seguito consegna la diagnosi al Dirigente

Scolastico che avvisa i docenti. Tutti i docenti della classe elaborano un Piano Didattico

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Personalizzato (PDP) su modello unico per tutto l'Istituto, sottoscritto anche dai genitori, nel quale

sono specificate le proposte di insegnamento per l’alunno e i criteri per le verifiche e la valutazione,

coerenti con quanto definito, necessari a sostenere l’allievo nell’apprendimento. In modo particolare,

nel PDP è stabilito l’utilizzo dei più opportuni provvedimenti compensativi e dispensativi ritenuti

più idonei al fine di favorirne l’apprendimento scolastico.

Strumenti compensativi

• computer con programmi di video

• scrittura con correttore ortografico

• sintesi vocale

• calcolatrice, registratore, tabelle delle misure e/o formule

• dizionari di lingua straniera anche computerizzati, traduttori

• cartine geografiche e storiche

• prospetti sintetici di lezioni

Le misure dispensative

Sono interventi che consentono all’allievo con DSA di non svolgere alcune prestazioni che, a causa

del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento

Strumenti dispensativi:

• lettura ad alta voce

• scrittura veloce sotto dettatura

• uso del vocabolario tradizionale

• studio mnemonico delle tabellone e/o poesie

• scrittura alla lavagna

• uso del corsivo

• prendere appunti

• studio della lingua straniera in forma scritta

• assegnazione di compiti troppo gravosi

Valutazione

Non si terrà conto degli errori di trascrizione e di ortografia sarà valutato il contenuto e non la forma;

non verranno corretti errori di spelling, ma quelli relativi al contenuto si terrà conto dei livelli di

partenza e dei risultati ottenuti. La normativa vigente non prevede, anche in presenza di un

riconoscimento clinico, il supporto di un docente di sostegno, garantisce tuttavia l’attuazione di

buone prassi che assicurino il successo scolastico degli alunni con DSA.

In attesa della diagnosi la scuola, inserisce nel POF attività didattiche e di formazione sui DSA, che

coinvolgano tutto il corpo docente. Per aiutare gli alunni, l’Istituto si adopera a realizzare le

seguenti prassi:

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- creare un percorso didattico personalizzato (P. D. P. Piano Didattico Personalizzato); individua

metodologie didattiche adeguate e flessibili per i bisogni degli alunni; utilizza strumenti

compensativi e dispensativi;

- collabora con gli specialisti e la famiglia (concordare insieme i compiti a casa, le modalità di

aiuto, gli strumenti compensativi, le dispense, le interrogazioni, la riduzione dei compiti …) la

valutazione deve concretizzarsi discriminando fra ciò che è espressione diretta del disturbo e ciò che

esprime l’impegno dell’allievo e le conoscenze effettivamente acquisite.

Per gli alunni con DSA adeguatamente certificato la valutazione e la verifica degli apprendimenti,

effettuate in sede di esame conclusivo della Scuola Secondaria di primo grado, devono tener conto

delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni. Nello svolgimento delle prove d’esame verranno

adottati strumenti metodologico/didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. Nel

diploma finale rilasciato al termine dell’esame non viene fatta menzione delle modalità di

svolgimento e della differenziazione delle prove (D.P.R. 22 Giugno 2009 n° 122).

Alunni extracomunitari

Il numero degli alunni stranieri presenti nel territorio è in continuo aumento: al fine di favorire,

anche per loro, un buon inserimento culturale e sociale, la scuola si attiva per realizzare interventi di

accoglienza, socializzazione, alfabetizzazione e sostegno didattico coordinati con le famiglie, con le

istituzioni, con gli Enti locali e con i soggetti educativi presenti sul territorio.“ La comunità

scolastica accoglie le differenze linguistiche e culturali come valore da porre a fondamento del

rispetto reciproco, dello scambio tra le culture e della tolleranza ...” (dalla legge 40/’98 art.36).

All’atto dell’inserimento degli alunni vengono valutati l’età anagrafica, il percorso scolastico già

svolto, le caratteristiche personali e le competenze linguistiche. L'iscrizione degli alunni stranieri

avviene generalmente nella classe corrispondente a quella già frequentata nel Paese di origine o a

quella immediatamente precedente o a quella relativa all'età anagrafica. L’alunno viene inserito

creando un favorevole clima di accoglienza attraverso:

– iniziative per la reciproca conoscenza che attingano anche ai linguaggi non verbali

– interventi per orientare il nuovo alunno entro la struttura organizzativa scolastica

– attività di supporto allo sviluppo ed al mantenimento di positive relazioni tra gli alunni.

Valutata la situazione iniziale si progetta un percorso graduale di apprendimento della lingua

italiana, secondo i seguenti criteri:

– l’alfabetizzazione non esaurisce l’impegno scolastico del ragazzo,

– l’alunno va inserito in un gruppo corrispondente al suo livello di competenza linguistica

– accertamenti periodici per decidere il passaggio ad un livello successivo

– massimo sviluppo dell’attività col gruppo classe se non è possibile avviare un intervento di

prima alfabetizzazione specifico,

– si valuta l’aggregazione a laboratori già attivi o si predispone un percorso da attivare in

classe.

– Gli insegnanti s’impegnano, per quanto consentito dal contesto organizzativo di classe e di

plesso, ad attivare percorsi individualizzati per stimolare un progresso apprenditivo generale e

garantire il recupero del bagaglio culturale e delle competenze pregresse

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La scuola avvia un costruttivo dialogo con la famiglia dell’alunno, disponendosi all’ascolto e

adottando un atteggiamento flessibile, attraverso la conoscenza della sua storia familiare il supporto

ai genitori per orientare se stessi e il figlio entro le nuove pratiche.