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1 ISTITUTO COMPRENSIVO “Piaget – Majorana” PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA Triennio 2016 - 2019

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ISTITUTO COMPRENSIVO “Piaget – Majorana”

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA

FORMATIVA

Triennio 2016 - 2019

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- Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo

“Piaget – Majorana” di Roma, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio

2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega

per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

- il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le

attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente

Scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 5197/ o 3 del 15/10/15;

- il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del

12/01/16;

- il piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 14/01/16;

- il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di

legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;

- il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole,

comunicato con nota prot. ______________ del ______________ ;

- il piano è pubblicato nel Portale Unico dei dati della scuola.

Completano il documento, in allegato, il Piano di Miglioramento 2015-2018, l’Atto di Indirizzo

del DS, il Piano annuale per l’inclusione degli alunni con BES.

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Indice

1. Premessa

Le azioni del PTOF 6

Le connotazioni del PTOF 6

Ruoli e compiti 8

2. Autovalutazione e pianificazione

Il Rapporto di Autovalutazione 9

Il Piano di Miglioramento 10

Atto di Indirizzo 11

3. Orientamento strategico

Pianificazione collegiale dell’offerta formativa triennale 13

Finalità educative 14

Processi di condivisione della missione 15

4. Il curricolo

Obiettivi prioritari 16

Il curricolo verticale 17

Verso una programmazione per competenze 20

Un ambiente di apprendimento innovativo 21

5. Gestione del piano educativo

Scansione delle attività e quadri orari 22

6. L’offerta formativa

Attività progettuali 24

Ambito linguistico-espressivo 24

Ambito scientifico-matematico 25

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Ambito artistico-espressivo 26

Ambito storico-antropologico 27

Ambito Cittadinanza attiva 27

Ambito Inclusione 28

Ambito Sport e salute 28

Misure di accompagnamento psicologico 29

Le attività integrative in orario extrascolastico 30

Le attività integrative in orario scolastico 31

Viaggi d’istruzione e uscite didattiche 32

Erasmus + 32

Valorizzazione del merito scolastico e dei talenti 33

Attività e progetti di orientamento 33

Attività di accoglienza e di inclusione per gli studenti di origine straniera 34

Altre iniziative di formazione rivolte agli studenti – A scuola di sicurezza e

di diritti 35

7. La valutazione degli apprendimenti

L’azione valutativa 38

Valutazione degli alunni nella Scuola Primaria 40

Valutazione degli alunni nella Scuola Secondaria 40

Interventi di recupero 41

Criteri di ammissione alla classe successiva 42

La valutazione degli alunni con BES 42

L’Esame di Stato 43

La certificazione delle competenze 43

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8. Inclusione degli alunni con BES

Il Protocollo per l’inclusione 45

Inserimento scolastico dell’alunno diversamente abile (L. 104/92) 45

Inserimento scolastico dell’alunno con disturbo evolutivo specifico (L.

170/2010) 48

Inserimento scolastico dell’alunno con BES non in possesso di diagnosi 49

9. Scelte organizzative e gestionali

Funzionigramma d’Istituto 51

10. Determinazione dell’organico d’Istituto 55

11. Il fabbisogno di infrastutture e di attrezzature materiali

Risorse disponibili 58

#La mia scuola accogliente 58

Il Piano Nazione per la Scuola Digitale 59

Una scuola 2.0 60

Nuovo sito scolastico 61

Whatslan – Una didattica inclusiva per una scuola 2.0 62

Aula FabLab – Proiettati nel futuro 63

12. Attività di formazione del personale scolastico 65

13. Fondo di funzionamento dell’istituzione scolastica 69

14. PTOF, Enti locali, territorio 70

Allegati

Piano di Miglioramento

Atto di Indirizzo del DS

Protocollo per l’inclusione degli alunni con BES

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1. Premessa

1.1 Le azioni del PTOF

Il PTOF è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle

istituzioni scolastiche.

Definito sulla base dell’Atto di Indirizzo che il DS ha rivolto al Collegio dei Docenti, così come

previsto dal comma 14 della Legge 107/2015, il PTOF:

esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa (c. 14)

è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi (c. 14)

riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale (c. 14)

tiene conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa (c. 14)

comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche e valorizza le relative

professionalità (c. 14)

mette in atto il Piano di Miglioramento elaborato nel Rav (c. 14)

elabora il Potenziamento dell’Offerta Formativa (cc. 7, 16, 22, 24)

promuove finalità, princìpi e strumenti previsti nel Piano Nazionale Scuola Digitale (c. 57)

programma le attività formative rivolte al personale docente e Ata (cc. 12, 124)

- presenta il fabbisogno di: posti comuni e di sostegno dell’Organico dell’Autonomia (cc.

63-85); potenziamento dell'offerta formativa; del personale ATA; infrastrutture,

attrezzature, materiali

1.2. Le connotazioni del PTOF

Dimensione triennale

La dimensione triennale del PTOF rende necessario mantenere due piani di lavoro tra loro

intrecciati. Il primo illustra alle famiglie e agli alunni l’offerta formativa, i servizi attivi e le linee

pedagogiche che si è scelto di adottare a breve termine, fotografando in un certo senso

l’esistente. Il secondo è una proiezione verso il fututo, disegna l’identità dell’istituto auspicata al

termine del triennio di riferimento e descrive i processi di miglioramento continuo che si

intendono realizzare.

Il PTOF è dunque un documento dinamico, che definisce un orientamento, disegna un percorso

evolutivo dell’istituzione scolastica, tenendo presenti la sua storia e la realtà contestuale in cui

opera, nonché le risorse economiche e professionali che potranno essere disponibili.

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In virtù della sua natura programmatica e per l’impegno che viene assunto nei confronti delle

famiglie e del territorio, si è ritenuto opportuno inserire delle "clausole di salvaguardia", che

evidenzino come il raggiungimento di risultati e l’offerta di servizi ed attività siano condizionati

dall’effettiva disponibilità delle risorse (professionali e finanziarie) da assegnare all’istituto

scolastico.

Elementi di coerenza

Nella redazione del PTOF si è cercato di garantire il più possibile la coerenza rispetto all’intero

impianto formativo dell’Istituto e all’insieme di documenti di analisi e di monitoraggio

disponibili: i dati messi a disposizione dal Miur, l’analisi effettuata nel RAV (Rapporto di

Autovalutazione), i punti di forza e di debolezza evidenziati, le esigenze emerse dal territorio, i

bisogni formativi degli alunni e del personale scolastico, i traguardi definiti dalle Indicazioni

Nazionali del 2012, l’Atto di indirizzo del MIUR per l’anno 2016.

Tale coerenza si deve tradurre in un’efficace finalizzazione delle energie disponibili al

raggiungimento degli obiettivi che l’intera comunità scolastica ha individuato come prioritarie.

Trasparenza

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è un documento destinato all’utenza, è pubblicato sul

Portale Unico della Scuola (commi 136-138 L. 107/2015), per cui si è cercato di produrre un

documento di agevole lettura e centrato sugli aspetti nodali dei servizi che si intende offrire, non

tralasciando i processi di gestione, in particolare la connessione dell’impiego delle risorse

professionali e finanziarie con i risultati attesi.

Partecipazione

La legge 107/2015 all’art. 1 c. 3 prevede “la piena realizzazione del curricolo della scuola e il

raggiungimento degli obiettivi di cui ai commi da 5 a 26, la valorizzazione delle potenzialità e

degli stili di apprendimento nonché della comunità professionale scolastica con lo sviluppo del

metodo cooperativo, nel rispetto della libertà di insegnamento, la collaborazione e la

progettazione, l'interazione con le famiglie e il territorio sono perseguiti mediante le forme di

flessibilità dell'autonomia didattica e organizzativa previste dal decreto del Presidente della

Repubblica 8 marzo 1999, n. 275”.

Al di là delle raccomandazioni normative, sin dal momento della sua costituzione in Istituto

Comprensivo, la nostra scuola è impegnata a crescere come Comunità, nella quale alunni,

genitori, docenti, Dirigente scolastico, personale amministrativo e collaboratori scolastici

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interagiscono per promuovere la crescita dei ragazzi e della loro personalità, educandoli

attraverso la condivisione dei valori della nostra Carta Costituzionale.

Nel rispetto di questo principio, l’intera Comunità dell’Istituto Comprensivo “Piaget-Majorana”

è stata coinvolta nel processo di miglioramento e nell’elaborazione del presente PTOF.

In particolare il DS e il Nucleo Interno di Valutazione hanno cercato di:

favorire e sostenere il coinvolgimento diretto di tutta la comunità scolastica,

promuovendo momenti di confronto, di condivisione degli obiettivi e delle modalità

operative dell’intero processo di miglioramento;

valorizzare le risorse interne, individuando e responsabilizzando le competenze

professionali più utili in relazione ai contenuti delle azioni previste nel Piano di

Miglioramento;

incoraggiare la riflessione dell’intera comunità scolastica attraverso una progettazione

delle azioni che introduca nuovi approcci al miglioramento scolastico, basati sulla

condivisione di percorsi di innovazione;

promuovere la conoscenza e la comunicazione anche pubblica del processo di

miglioramento, prevenendo un approccio di chiusura autoreferenziale.

1.3 Ruoli e compiti

Il Dirigente scolastico, anche tenendo conto (c. 14) dei rapporti con enti locali e realtà

territoriali e di proposte e pareri degli organismi e associazioni genitori e studenti:

definisce indirizzi per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione (c. 14)

garantisce un'efficace ed efficiente gestione delle risorse (umane, finanziarie,

tecnologiche e materiali)

svolge compiti di direzione, gestione, organizzazione e coordinamento

è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali, dei risultati del

servizio e della valorizzazione delle risorse umane (c. 78)

definisce gli indirizzi del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (c. 14)

Il Collegio dei docenti

Elabora il Piano (c. 14) sulla base degli indirizzi definiti dal Dirigente

Lo rivede annualmente entro il mese di ottobre (c. 12)

Il Consiglio d'Istituto

Approva il Piano elaborato dal Collegio dei Docenti

L’Ufficio Scolastico Regionale

Verifica il rispetto del limite dell'organico assegnato e trasmette al Miur gli esiti della

verifica stessa.

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2. Autovalutazione e pianificazione

Il comma 14 della legge 107 prevede che sia allegato il Piano di miglioramento dell’istituzione

scolastica così come scaturito dal Rapporto di Autovalutazione. Il PDM avrà una naturale

corrispondenza con i contenuti del piano dell’offerta formativa. Le scelte progettuali e i relativi

obiettivi formativi sono speculari agli obiettivi di processo individuati nel RAV e tengono conto

dell’Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico e dell’Atto di Indirizzo del MIUR.

2.1 Il Rapporto di Autovalutazione

Il processo dell’attribuzione dell’autonomia alle scuole continua con l’avvio della valutazione

del sistema di istruzione secondo l’art. 6 del D.P.R. 80/2013, che vede gli istituti coinvolti in un

impegnativo processo di autovalutazione al fine di migliorare sempre di più l’efficacia del

processo di insegnamento- apprendimento.

Con il Rapporto di Autovalutazione ogni scuola è chiamata a valutare annualmente gli aspetti

positivi del proprio sistema, da mantenere e consolidare; altresì deve esaminare i propri elementi

di criticità in relazione ai quali progettare le future azioni di miglioramento.1

L’insieme dei risultati emersi dal sistema valutativo costituisce una base concreta per rilevare il

ruolo svolto dal sistema formativo della Scuola, verificando anche quanto l’istituzione favorisca

la realizzazione dei diritti fondamentali di cittadinanza. La restituzione dei risultati

sull’Autovalutazione della Scuola è suddivisa in: analisi del contesto, valutazione dei processi

didattici, valutazione dei processi gestionali e valutazione degli apprendimenti.

La valutazione d’Istituto rappresenta, quindi, uno strumento professionale prezioso per i docenti

e per tutti gli operatori interni in quanto costituisce:

un feed-back sulla propria azione

una base per la revisione delle proprie scelte, partendo proprio dal confronto della visione

interna con termini di riferimento esterni.

Tale rendicontazione ha lo scopo di:

fornire una guida all'azione di sviluppo

consentire un controllo sistematico dei risultati

valorizzare l'identità della scuola

coinvolgere direttamente tutti gli operatori

promuovere un'azione di miglioramento.

1 L’analisi dei dati e delle riflessioni emerse per il nostro istituto si può consultare sul portale ‘Scuola in

chiaro’ nell’apposita sezione dedicata alla valutazione.

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Al fine poi, di conoscere e monitorare le diverse azioni pianificate che condurranno al

raggiungimento dei traguardi prefissati, l’Istituto:

propone questionari ai genitori e agli alunni per valutare la "soddisfazione dell’utenza"

propone questionari a tutto il personale della scuola per valutare il "clima organizzativo"

esamina le possibili proposte di cambiamento

esamina la partecipazione dei genitori alle manifestazioni della Scuola

esamina i rapporti con il Territorio

esamina il numero degli alunni nuovi iscritti.

2.2 Il Piano di Miglioramento

La promozione di autovalutazione e valutazione, insieme, costituisce la condizione decisiva

per il miglioramento della scuola, poiché unisce il rigore delle procedure di verifica con la

riflessione dei docenti coinvolti nella stessa classe, nella stessa area disciplinare, nella stessa

scuola o operanti in rete con docenti di altre scuole. Nell’aderire a tale prospettiva, la scuola

esercita la sua autonomia partecipando alla riflessione e alla ricerca nazionale sui contenuti delle

Indicazioni Nazionali, entro un processo condiviso, anche nella prospettiva del confronto con le

scuole e i sistemi di istruzione europei.

In tale ottica la nostra Scuola ha elaborato il suo Piano di Miglioramento, tenendo conto delle

priorità espresse nel RAV.

PRIORITÀ E TRAGUARDI

Esiti degli studenti Descrizione della priorità Descrizione del traguardo

Risultati scolastici

Recupero delle competenze di base

in matematica, italiano e inglese.

Potenziamento dei diversi livelli e

valorizzazione delle eccellenze

Riduzione del 30% delle carenze

nelle competenze di base;

implementazione del 10% delle

competenze; orientamento efficace

del disagio e dei talenti.

Raggiungere una maggiore

omogeneità tra e nelle classi.

Destinare il 10 % del monte ore di

matematica e italiano ad attività

didattiche a classi aperte con

scambio dei docenti

Utilizzare maggiori risorse umane

e materiali negli interventi di

recupero.

Utilizzare organico funzionale e

individuare nel MOF risorse

utilizzabili

Competenze chiave e

di cittadinanza

Potenziamento delle competenze:

saper dimostrare autonomia e

completezza nell’autovalutare i

propri comportamenti scolastici e

sociali.

Utilizzare la valutazione come

strategia di orientamento e di

crescita personale.

Motivazioni della scelta delle priorità sulla base dei risultati dell’autovalutazione

La scuola pone come priorità il recupero delle principali carenze, almeno in uscita dal triennio

della scuola sec. di I grado. Il raggiungimento di questo traguardo presuppone necessariamente

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una rilettura della organizzazione didattica dell’I.C., attraverso:

a) l’organizzazione dell’orario che possa garantire una didattica trasversale e che permetta di

predisporre lezioni a classi aperte per lo sviluppo di moduli;

b) l’organizzazione di attività di recupero e potenziamento attraverso l’istituzione di sportelli

disciplinari e di attività di peer education;

c) l’utilizzo di risorse, metodologie e materiali didattici innovativi;

d) il potenziamento della qualità, del numero e della frequenza delle prove comuni, con

incentivazione dei docenti che contribuiscono a realizzare le prove suddette.

Questo obiettivo in ultima analisi presuppone che tutte le forze educative lavorino in sinergia per

agire efficacemente e per meglio utilizzare e condividere criteri di programmazione e valutazione

omogenei.

Il recupero delle competenze di base crea necessariamente una maggiore consapevolezza da parte

dell’alunno nell’affrontare e raggiungere migliori risultati nelle PN. Verrebbero quindi a ridursi

ulteriormente le disomogeneità tra le classi ed all’interno delle singole classi.

Appare necessariamente collegato al recupero il potenziamento di un processo di autovalutazione,

in accordo con quanto emerso anche nella rilevazione degli esiti.

Gli ambiti di miglioramento definiti in una prima fase di progettazione vengono quindi meglio

dettagliati e sviluppati con maggiore concretezza in un percorso triennale, che possa prevedere il

raggiungimento di traguardi via via migliorabili.

Restano comunque valide le linee definite dal Rapporto di autovalutazione, così riassumibili:

1) migliorare la qualità del processo di insegnamento-apprendimento, attivando percorsi

didattici volti al recupero delle carenze in ambito logico matematico e in quello

linguistico;

2) innovare la didattica investendo sulla formazione dei Docenti e su metodologie più

attente al progresso tecnologico;

3) promuovere una didattica orientativa che sviluppi la relazione tra le scuole di ordini

diversi del territorio, che assicuri una continuità nello sviluppo delle competenze e della

formazione dell’allievo in relazione al suo successo formativo,

4) promuovere una Scuola inclusiva e aperta a recepire i bisogni formativi di un’utenza

sempre più diversificata.

2.3 Atto di Indirizzo

In relazione alla pianificazione educativa e didattica, tenendo conto del RAV, l’Atto di Indirizzo

del DS prevede di:

Pianificare la didattica e orientarla in un’ottica di efficacia degli apprendimenti. In questa

fase è indispensabile decidere le metodologie didattiche da utilizzare nelle diverse fasi, le

strategie di semplificazione, riduzione, adeguamento dei contenuti di apprendimento in presenza

di alunni in difficoltà, gli strumenti compensativi, le misure dispensative e l’adeguamento della

valutazione in presenza di situazioni di bisogno educativo speciale rilevate.

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Nella gestione della classe privilegiare modelli didattici e di apprendimento che

coinvolgano direttamente e attivamente gli alunni in situazioni in cui ciascuno possa avere la

possibilità di soddisfare i propri bisogni educativi (richiamo dei prerequisiti, presentazione di

stimoli per l’apprendimento attivo degli alunni, apprendimento collaborativo, problem solving e

ricerca, discussione guidata, gioco di ruolo, riflessione metacognitiva su processi e strategie,

tutoring, transfer di conoscenze e abilità e compiti di realtà …).

Privilegiare modalità e criteri di valutazione formativa e orientativa, evitando il ricorso al

voto numerico nella fase di apprendimento di un nuovo compito e privilegiando il giudizio

orientativo che confermi aspetti positivi della prova e, contestualmente, indichi aspetti da

rivedere con esercizi assegnati mirati. A tale proposito si sottolinea che la qualità di un

intervento didattico è riconducibile al suo valore aggiunto, ossia progresso nell’apprendimento e

nella partecipazione dell’alunno che si riesce a ottenere con l’intervento educativo e didattico.

Curare l’allestimento di ambienti di apprendimento ricchi di stimoli e di situazioni

dinamiche che coinvolgano direttamente e attivamente l’operatività dei bambini e dei ragazzi,

che facilitino l’apprendimento collaborativo, la ricerca, la progettazione e la costruzione della

conoscenza, la scoperta e il piacere di apprendere insieme.

Concordare linee educative, regole di comportamento e modalità organizzative della

classe unitarie e applicate sistematicamente con coerenza e costanza.

Riflettere sulle situazioni emerse e osservate, registrare le criticità su cui ritornare,

rilevare punti di forza da utilizzare e su cui far leva, cogliere le opportunità offerte dagli stessi

alunni per rivedere modalità e scelte, risorse metodologiche, umane, strumentali, esistenti e

nuove, necessarie per migliorare i processi e i risultati.

Privilegiare mediatori aggiuntivi al codice verbale per supportare le azioni di

insegnamento (presentazione dell’obiettivo, richiamo e accertamento dei prerequisiti di

conoscenza e abilità necessari per il nuovo apprendimento, presentazione del compito di

apprendimento, esercitazioni di verifica, valutazione formativa) e le attività di apprendimento

(ricerca, produzione di mappe, schemi, documenti e prodotti multimediali, presentazioni in

PPT….) . In questa direzione vanno sicuramente privilegiate le nuove tecnologie, in particolare

la LIM di cui le aule sono dotate.

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3. Orientamento strategico

3.1 Pianificazione collegiale dell’Offerta Formativa Triennale

L’Atto di Indirizzo del DS ha così definito l’orientamento strategico del Piano:

Il Piano dell’Offerta Formativa triennale sarà orientato all’innalzamento dei livelli di istruzione e

di competenza degli alunni nel rispetto dei tempi e degli stili di apprendimento. L’azione

dell’Istituzione scolastica è orientata all’inclusione e alla valorizzazione delle differenze. Quindi

il metodo di lavoro sarà improntato sulla collaborazione e partecipazione, nel rispetto della

libertà d’insegnamento, delle competenze degli organi collegiali, delle istanze degli alunni e

delle loro famiglie.

A tale proposito si ritiene fondamentale la chiara definizione delle priorità condivise all’interno

della comunità scolastica e la definizione di momenti comunicativi, coinvolgendo nel progetto

formativo le famiglie e il territorio.

Il collegio dei Docenti è quindi invitato a:

pianificare un’Offerta Formativa Triennale (PTOF) coerentemente con i traguardi di

apprendimento e di competenze attesi e fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012,

con le esigenze del contesto territoriale, con le istanze particolari dell’utenza della scuola;

finalizzare le scelte educative, curricolari, extracurricolari e organizzative al contrasto

della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione, al potenziamento dell’inclusione

scolastica e del diritto al successo formativo di tutti gli alunni; alla cura educativa e didattica

speciale per gli alunni che manifestano difficoltà negli apprendimenti legate a cause diverse

(deficit, disturbi, svantaggio); all’alfabetizzazione e al perfezionamento dell’italiano come lingua

seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana; alla

individualizzazione e alla personalizzazione delle esperienze per il recupero delle difficoltà, per

il potenziamento delle eccellenze, per la valorizzazione del merito;

orientare i percorsi formativi offerti nel POFT al potenziamento delle competenze

linguistiche, matematico-logiche, scientifiche e digitali, allo sviluppo di competenze di

cittadinanza attiva e democratica e di comportamenti responsabili; al potenziamento delle

competenze nei linguaggi non verbali (musica, arte, educazione fisica, tecnologia);

prevedere percorsi e azioni per valorizzare la scuola intesa come comunità attiva, aperta

al territorio e in grado di sviluppare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale;

prevedere un sistema di indicatori di qualità e di standard efficaci per rendere osservabili

e valutabili i processi e le azioni previste nel PTOF.

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3.2 Finalità educative

Il nostro Istituto si impegna per affermare il ruolo centrale della scuola nella società della

conoscenza, proponendo un percorso di formazione centrato su:

le indicazioni più attuali provenienti dalle teorie delle Scienze dell’Educazione, in merito alla

psicologia, pedagogia, didattica, metodologia e trasmissione della didattica;

il rispetto delle potenzialità individuali e attitudinali di ciascun alunno, predisponendo

diverse ed adeguate opportunità di apprendimento;

il raggiungimento degli obiettivi culturali e formativi di competenze, abilità e conoscenze;

il raggiungimento dei traguardi disciplinari ed educativi;

la consapevolezza di un comportamento responsabile, riflessivo e rispettoso di sé, delle cose

e degli altri attraverso l’educazione alla convivenza civile e alla legalità;

lo sviluppo formativo integrato e la gestione della padronanza culturale delle informazioni.

Tenendo conto anche del recentissimo Atto di Indirizzo del MIUR (Ministero per l’Istruzione,

l’Università e la Ricerca), pubblicato il 30/11/15, l’Istituto Comprensivo “Piaget-Majorana” ha

individuato le seguenti linee guida dell’offerta formativa:

favorire lo sviluppo affettivo-sociale e cognitivo degli alunni nei processi di crescita

personale e culturale attraverso la maturazione del senso di cittadinanza e di un pensiero

critico;

garantire a tutti gli alunni il diritto allo studio e il successo formativo, rispettando i tempi

e gli stili di apprendimento, attraverso un’efficace trasmissione dei contenuti disciplinari

e un’adeguata valutazione degli apprendimenti;

innalzare il livello di istruzione e di competenza di tutti gli studenti, con riguardo alle

competenze linguistiche e logico-matematiche, perché siano capaci di padroneggiare le

conoscenze ed utilizzarle in contesti diversi;

rendere la scuola un ambiente “dell’essere – del fare- del saper essere”, utilizzando

metodologie interdisciplinari finalizzate ad un apprendimento globale e una maturità

affettiva e di pensiero;

educare alla legalità e alla convivenza democratica non solo come valore, ma soprattutto

come metodo per formare persone libere;

vivere le diversità come valori altamente qualificativi;

educare alla conoscenza, al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente;

collaborare con le famiglie per la realizzazione di un “Progetto Educativo” e di un “Patto

Formativo” incentrato su:

- il rispetto verso l’adulto e i pari;

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- l’uso corretto delle varie forme di “comunicazione”;

- la comprensione e il rispetto delle norme;

- il riconoscimento e il valore delle cose;

- l’autonomia;

- la collaborazione e un’adeguata competizione;

- l’uso critico e consapevole dei media;

- la sensibilizzazione verso il “bello”.

realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione ed

innovazione didattica, di partecipazione e di cittadinanza attiva.

3.3 Processi di condivisione della mission

Per il raggiungimento degli obiettivi, la scuola compie scelte operative, facendo leva su una

gestione aperta all’innovazione metodologico-didattica. Le azioni sono concordate e pianificate

in riunioni per sezioni, per ambiti disciplinari, per interclassi e collegiali che si svolgono a

settembre prima dell’inizio delle lezioni, sulla base anche di sollecitazioni e proposte emerse

durante incontri informali di alcuni docenti al termine dell’anno scolastico, che hanno lo scopo di

riconsiderare a posteriori l’esperienza dell’anno, esaminandone punti di forza e criticità, per

avvalersi dei primi e intervenire sulle seconde.

Gli strumenti utilizzati per pianificare le azioni e raggiungere gli obiettivi proposti sono: il POF

con i suoi allegati (regolamento d'Istituto, patto di corresponsabilità, regolamento visite e viaggi,

Piano Annuale dell'Inclusività); il Piano annuale delle attività dei docenti; il Piano annuale visite

e dei viaggi; il Piano annuale del personale ATA; il Programma Annuale.

Il monitoraggio delle attività avviene in itinere attraverso incontri periodici dei gruppi di lavoro

(disciplinari, interdisciplinari, finalizzati, staff di Presidenza, Collegio, Consigli di Classe e di

Interclasse). A conclusione delle attività il gruppo di lavoro per l'autovalutazione raccoglie i dati

e li elabora in una relazione finale. Il Programma annuale è verificato periodicamente da organi

preposti e confermato dalla relazione del DSGA.

La missione dell'Istituto e le priorità sono declinate nel POF; eventuali variazioni sono

annualmente discusse e deliberate nei competenti organi collegiali (Collegio dei Docenti e

Consiglio d'Istituto) e rese note alle famiglie e al territorio, attraverso il sito istituzionale della

scuola, la piattaforma Scuola in Chiaro e il Portale Unico messi a disposizione dal MIUR, gli

incontri assembleari con la componente genitori degli organi collegiali.

Inoltre, nei mesi precedenti le iscrizioni sono effettuati incontri di apertura e di presentazione

dell'Istituto, opportunamente pubblicizzati presso tutto il territorio di riferimento.

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16

4. Il curricolo

4.1 Obiettivi prioritari

La definizione degli obiettivi prioritari costituisce una chiave di lettura delle intenzionalità del

nostro Istituto circa l’ampliamento dell’offerta formativa. Nell’Atto d’indirizzo del Dirigente

Scolastico è stata condivisa la maggior parte delle priorità previste dal comma 7 della legge 107:

a. valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare

riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue comunitarie;

b. potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

c. potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e

nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di

diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e

degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;

d. sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso

la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e

il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della

solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;

e. sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della

legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle

attività culturali;

f. alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle

immagini;

g. potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile

di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo

sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività

sportiva agonistica;

h. sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero

computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media

nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;

i. potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

j. prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di

discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione

scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso

percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei

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servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e

l'applicazione delle linee di indirizzo per il diritto allo studio degli alunni (MIUR - 18

dicembre 2014);

k. valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in

grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale,

comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;

l. apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per

classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo

scolastico o rimodulazione del monte orario;

m. valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e

degli studenti;

n. individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del

merito degli alunni;

o. alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi

e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in

collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di

origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;

p. definizione di un sistema di orientamento.

4.2 Il Curricolo verticale

Il documento, parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa, è frutto di un processo di

ricerca, riflessione, studio in cui si sono confrontati tutti i docenti dei due ordini di scuola

dell’Istituto, partendo dalle Nuove Indicazioni Nazionali del 2012:

Fin dalla scuola dell’infanzia, nella scuola primaria e secondaria di primo grado l’attività

didattica è orientata alla qualità dell’apprendimento di ciascun alunno e non a una sequenza

lineare, e necessariamente incompleta, di contenuti disciplinari. I docenti, in stretta

collaborazione, promuovono attività significative nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici

delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro evitando trattazioni di argomenti distanti

dall’esperienza e frammentati in nozioni da memorizzare. Le discipline, così come noi le

conosciamo, sono state storicamente separate l’una dall’altra da confini convenzionali che non

hanno alcun riscontro con l’unitarietà tipica dei processi di apprendimento […] Nelle indicazioni

le discipline non sono aggregate in aree precostituite per non favorire un’affinità più intensa tra

alcune rispetto ad altre volendo rafforzare così trasversalità e interconnessioni più ampie e

assicurare l’unitarietà del loro insegnamento.

Rispetto al programma tradizionale, il curricolo è dinamico e risponde all’esigenza di mettere

al centro l’alunno con il suo bagaglio di conoscenze ed esperienze e di fornirgli strumenti

concettuali adatti a leggere in modo critico un mondo in continuo cambiamento.

Alla base del Curricolo ci sono quindi:

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• ottica di sviluppo di competenze e non solo acquisizione di saperi;

• passaggio dalle materie (i contenuti) alle discipline (che includono i metodi e gli

strumenti per far evolvere il sapere vissuto e il sapere riflesso);

• visione dinamica della conoscenza;

• centralità del discente: attenzione ai bisogni cognitivi e affettivi, al bagaglio conoscitivo

ed esperenziale, valorizzazione delle differenze;

• attenzione al clima e a un ambiente di apprendimento favorevole alla scoperta;

• valorizzazione della dimensione sociale;

• apprendimento centrato sul fare (didattica laboratoriale) e sulla consapevolezza di come

si impara;

• monitoraggio e (auto-)valutazione in itinere secondo criteri condivisi

Nel tentativo di concretizzare un curricolo rispondente ai bisogni degli alunni e del contesto

socio-culturale di riferimento, capace di garantire il diritto ad un percorso formativo organico e

completo e che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale, si è ritenuto necessario

definire il coordinamento dei curricoli dei due ordini scolastici (primaria e secondaria di I

grado) e riprogrammare l’apprendimento nell’ottica dell’unitarietà e della verticalità.

I limiti entro cui il Collegio dei Docenti si è mosso per la produzione del Curricolo verticale

d’Istituto sono stati rappresentati dalle Indicazioni Nazionali del 2012 e dalle Competenze

chiave di cittadinanza.

Competenze chiave europee

Competenze chiave di cittadinanza

(D.M. n. 139 - Regolamento per la disciplina

dell’obbligo di istruzione)

Comunicazione nella madrelingua Imparare ad imparare

Comunicazione nelle lingue straniere Progettare

Competenza matematica e competenze di

base in scienza e tecnologia Comunicare

Competenza digitale Collaborare e partecipare

Imparare ad imparare Agire in modo autonomo e responsabile

Competenze sociali e civiche Risolvere problemi

Spirito di iniziativa e imprenditorialità Individuare collegamenti e relazioni

Consapevolezza ed espressione culturale Acquisire ed interpretare l’informazione

Tali competenze possono essere acquisite dagli studenti attraverso le conoscenze e le abilità

riferite a competenze di base che sono riconducibili a quattri assi culturali:

Asse dei Linguaggi

Le competenze linguistiche e

comunicative sono patrimonio comune a

tutti i contesti di apprendimento e

costituiscono una cornice di riferimento

culturale generale per i saperi afferenti sia

ai quattro assi culturali, sia alle discipline

Italiano

Inglese

Tedesco/Spagnolo

Musica

Arte e immagine

Religione

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di indirizzo.

Asse Matematico

E’ mirato all’acquisizione di saperi e

competenze che pongono lo studente

nelle condizioni di acquisire una corretta

capacità di giudizio, sapersi orientare

consapevolmente nel mondo

contemporaneo applicando i principi e i

processi matematici di base, per

sviluppare la coerenza logica delle

argomentazioni proprie e altrui.

Matematica

Tecnologia

Asse scientifico-tecnologico

L’asse scientifico-tecnologico rende gli

studenti consapevoli dei legami tra

scienza e tecnologia, della loro

correlazione con il contesto culturale e

sociale, con i modelli di sviluppo e la

salvaguardia dell’ambiente.

Scienze

Tecnologia

Educazione fisica

Asse storico-sociale

Contribuisce a riconoscere,

nell'evoluzione dei processi produttivi, le

componenti scientifiche, economiche,

tecnologiche e artistiche che li hanno

determinati nel corso della storia, con

riferimento sia ai diversi contesti, locali e

globali, sia ai mutamenti delle condizioni

di vita.

Storia

Geografia

I “saperi-insegnamenti”, aggregabili attorno ai 4 assi culturali, costituiscono inoltre l’essenza

contenutistica pluridisciplinare e metodologica per lo sviluppo di:

Competenze trasversali

Costruzione del sé e

dell’identità personale

imparare a imparare

progettare

agire in modo autonomo e

responsabile

Rapporto con la realtà

naturale e sociale

risolvere i problemi

acquisire ed interpretare

l’informazione

individuare collegamenti e

relazioni

Relazione con gli altri:

comunicare

collaborare e partecipare

Competenze metacognitive consapevolezza e controllo dei propri processi di apprendimento

Per favorire una programmazione più specifica, nel Curricolo d’Istituto le competenze chiave di

cittadinanza sono state così declinate in competenze disciplinari, per ognuna delle quali è stata

effettuata la declinazione in dimensioni ed indicatori ed elaborata la rubrica valutativa, in cui

sono indicate le caratteristiche salienti della prestazione attesa.

Il Curricolo d’Istituto si articola quindi in:

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discipline e aree disciplinari - Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica

promuove l’organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai

saperi disciplinari e la ricerca delle connessioni fra i saperi disciplinari e la

collaborazione fra i docenti. Il raggruppamento delle discipline in aree indica una

possibilità di interazione e collaborazione fra le discipline (sia all’interno di una stessa

area, sia fra tutte le discipline) che le scuole possono delineare nella loro autonomia con

peculiari modalità organizzative.

traguardi per lo sviluppo delle competenze - Posti al termine dei più significativi snodi

del percorso curricolare, dai sei a quattordici anni, essi indicano piste da percorrere e

aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’alunno.

obiettivi di apprendimento - Il Curricolo verticale fissa, per ogni annualità, gli obiettivi

di apprendimento e i traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalle

Indicazioni, in un’ottica di progressione verticale delle conoscenze (ambiti disciplinari

per la scuola Primaria, discipline per la scuola Secondaria di 1°grado) e che rispetta i

processi di sviluppo e i ritmi di apprendimento dell’alunno nei diversi ordini di scuola.

4.3 Verso una programmazione per competenze

Terminata la stesura del curricolo verticale, gli obiettivi da raggiungere nel prossimo triennio

sono:

- rendere il curricolo verticale uno reale strumento per raggiungere un’unitarietà dei contenuti,

dei metodi e dell’organizzazione interna di Istituto;

- tradurre il curricolo stesso in un’efficace programmazione per competenze che valorizzi il

successo formativo.

Tra le possibili strategie per una didattica per competenze il Collegio ha optato per quella

strutturata in unità di apprendimento, che sarò oggetto di un percorso di formazione nel

secondo quadrimestre del presente anno scolastico.

Progettare percorsi didattici funzionali al raggiungimento di traguardi di competenze significa

capovolgere l’usuale azione didattica che ha come punto di partenza i contenuti disciplinari e le

abilità/conoscenze ad essi sottese. I saperi codificati ed i contenuti tradizionali devono, al

contrario, diventare oggetti a partire dai quali l'alunno costruisce le proprie competenze.

L’organizzazione dell’Unità di apprendimento per competenza prevede l’individuazione

dell’obiettivo formativo, del nucleo fondante disciplinare, delle abilità/conoscenze e dei

contenuti funzionali al raggiungimento di tale competenza, nonché della metodologia e dei criteri

di verifica/valutazione.

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21

Il modello didattico, che si intende sperimentare, segue la seguente scansione:

• proposta di situazione-problema - Occorre proporre una situazione problematica concreta e

significativa per l’allievo, cioè costruita a fini didattici in funzioni di saperi e di saper fare che si

vogliono far acquisire o vicino a situazioni che si possono incontrare nella vita quotidiana.

• primo tentativo di soluzione del problema e sua condivisione - Gli allievi tentano la

soluzione del problema utilizzando conoscenze ed abilità derivate da precedenti esperienze

scolastiche e/o personali. Le proposte di soluzione vengono condivise dalla classe e, con la

mediazione dell’insegnante, viene scelta quella che meglio di altre permette l’approccio a nuove

conoscenze e/o strumenti risolutivi.

• svolgimento di moduli disciplinari con consolidamento degli aspetti tecnici e loro

valutazione - L’insegnante svolge i contenuti relativi all’unità e verifica l’acquisizione delle

conoscenze ed abilità ad essi sottese tramite prove di misurazione.

• soluzione della situazione problema iniziale - Gli allievi, guidati dall’insegnante,

comprendono l’utilità delle nuove conoscenze ed abilità acquisite per la soluzione del problema

iniziale e lo risolvono, consolidando poi le stesse tramite il necessario allenamento.

• estensione della valutazione a nuove situazioni problema - Viene proposto, come prova di

competenza, un compito autentico che, pur “contestualizzato” nell’ambito operativo

sperimentato, abbia caratteristiche di rielaborazione e non di riproduzione.

• valutazione del compito autentico – Essa avviene tramite la rubrica valutativa individuata per

le varie competenze.

4.4 Un ambiente di apprendimento innovativo

Fondamentale nel modello didattico appena illustrato il compito del docente che dovrà creare

situazioni che permettano all’allievo di costruire a partire da esse le proprie competenze: è

fondamentale a tal proposito proporre contenuti scolastici non decontestualizzati ma che siano lo

strumento che consente di “trattare” una situazione, creare cioè ambienti di apprendimento.

Nel complesso di questa revisione metodologica, il nostro Istituto prevede un'attenta

progettazione dei piani di lavoro per dipartimenti ed assi culturali, valorizzando gli stili cognitivi

dei singoli studenti e prevedendo l'uso costante delle nuove tecnologie per avvicinare i diversi

codici comunicativi generazionali e sviluppare processi didattici innovativi.

In particolare sarà adottata una metodologia didattica di tipo laboratoriale, nell’attuazione di

alcuni percorsi formativi. Le attività si articoleranno anche per gruppi di alunni e consentiranno

di realizzare percorsi personalizzati, sulla scorta dei bisogni formativi emergenti. Saranno

operate verifiche periodiche per gli opportuni adeguamenti dell’organizzazione didattica.

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5. Gestione del piano educativo

5.1 Scansione delle attività e quadri orari

Per l’a.s. 2015-16 il Collegio dei Docenti ha deliberato la suddivisione in due quadrimestri di

cui il primo terminerà il giorno 30.01.2016 e il secondo il giorno 08.06.2016.

Le attività didattiche si svolgono secondo il seguente quadro orario:

SCUOLA PRIMARIA

Tipologia Classi Orario settimanale

40 ore settimanali

PRIME e SECONDE dal lunedì al venerdì ore 8.30 - 16.30

TERZE – QUARTE - QUINTE dal lunedì al venerdì ore 8.20 - 16.20

30 ore settimanali 2 rientri pomeridiani settimanali

fino alle 16.30

due giorni 8,30 - 13,30

venerdì 8,30 - 12,30

27 ore settimanali 1 rientro pomeridiano settimanale

fino alle 16.30

tre giorni 8,30 - 13,30

venerdì 8,30 - 12,30

La scuola offre un servizio di pre e post scuola privato, rispettivamente in orario 7.30–8.25 e

16.25–18.00. Il servizio viene attivato secondo le richieste dell’utenza ed è a pagamento, in

quanto effettuato da esperti esterni.

La contitolarità dei docenti, che condividono pariteticamente il ruolo educativo con

l’attribuzione di diverse discipline in una sola classe e che operano in altre classi per unità di

lavoro temporalmente molto ridotte, è strutturata al fine organizzativo di consentire la

realizzazione delle 40 ore settimanali. Non è stata possibile la costruzione di un impianto

organizzativo strutturalmente paritario e perfettamente equilibrato, per cui in alcune classi si è

riusciti a mantenere la presenza di soli 2 docenti (oltre a L2, IRC, sostegno) e in altre classi si

prevede la presenza di più docenti per garantire le 40 ore settimanali previste dal P.O.F..

L’organizzazione oraria nella Scuola Primaria dipende dall’organico assegnato dal MIUR,

pertanto l’orario di insegnamento nelle classi varia con diverse tipologie di rotazione dei docenti:

8.30 – 10.20 Attività didattica

10.20 – 10.35 Intervallo

10.35 – 12.30 Attività didattica

12.30 – 14.00 Mensa e intervallo

14.00 – 16.30 Attività didattica

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SCUOLA SECONDARIA

Orario 30 ore settimanali dal lunedì al venerdì ore 8.15 - 14.15

Italiano/Storia/ Geografia 9 ore

Approfondimento lingua italiana 1 ora

Matematica/scienze 6 ore

Tecnologia 2 ore

I Lingua straniera (Inglese) 3 ore

II Lingua straniera (Tedesco) 2 ore (sezioni F - C; classi 1-2 A, 1 H)

II Lingua straniera (Spagnolo) 2 ore (classe 3A; sezioni B, D, E, G, I; classi 2-3H)

Arte e immagine 2 ore

Musica 2 ore

Scienze motorie e sportive 2 ore

Religione 1 ora

L’attività didattica nella Scuola Secondaria si svolge secondo il seguente orario:

1a ora 8:15 – 9:15

2a ora 9:15 – 10:05

10:05 – 10:15 Intervallo

3a ora 10:15 – 11:15

4a ora 11:15 – 12:05

12:05 – 12:15 Intervallo

5a ora 12:15 – 13:15

6a ora 13:15 – 14:15

Per il raggiungimento degli obiettivi prioritari definiti nel RAV e nell’Atto di Indirizzo è prevista

l’adozione di forme di flessibilità dell’autonomia didattica e organizzativa, dispositivi previsti dal

Regolamento 275, ancora ineludibili per progettare ed attuare le azioni che la scuola intende

realizzare.

In particolare l’Istituto intende adottare le seguenti modalità di organizzazione riferibili al tempo

scuola e alla relativa programmazione:

a) il potenziamento del tempo scolastico anche oltre i modelli e i quadri orari, nei limiti della

dotazione organica dell'autonomia di cui al comma 5, tenuto conto delle scelte degli studenti e delle

famiglie;

b) la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo del curricolo e di quello

destinato alle singole discipline, anche mediante una diversa articolazione del gruppo classe (classi

aperte, piccoli gruppi di recupero e di potenziamento).

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6. L’offerta formativa

6.1 Attività progettuali

Il curricolo, oltre l’attività didattica prevista dalle disposizioni ministeriali, è integrato da

interventi educativi che completano ed arricchiscono l’offerta formativa, permettendo ai nostri

alunni esperienze di confronto e di apertura verso il territorio locale e nazionale, in coerenza e

continuità con l’attività curricolare.

I progetti sono proposti dai Dipartimenti disciplinari o da singoli docenti, sono valutati dalla

Commissione POF che ne verifica l’aderenza con gli obiettivi educativi e formativi enunciati nel

POF, prima di sottoporli all’approvazione del Collegio.

Le attività sono monitorate dal referente di progetto, in collaborazione con la Commissione di

Autovalutazione, per verificarne l’efficacia e misurarne la ricaduta in termini di abilità e

competenze acquisite.

Di seguito l’elenco delle principali attività progettuali proposte ai nostri alunni, con

l’indicazione degli obiettivi formativi previsti dal comma 7.

6.1.1 Ambito linguistico-espressivo

Obiettivo: valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche L1 e L2.

Titolo Ordine di

scuola Collaborazioni Attività previste

Progetto

Biblioteca

Primaria e

secondaria

- prestito libri e materiale multimediale

- proposte di attività culturali, mostre, visite,

incontri con autori per promuovere la lettua

- supporto didattico ad alunni stranieri

- apertura al territorio

- invito alla lettura nella “Giornata del libro”

- maratona di lettura in occasione della “Giornata

della Memoria”

Premio

“Maronta” Secondaria

Famiglia

Maronta

Concorso rivolto alle classi terze della secondaria.

Gli alunni saranno chiamati a realizzare un elaborato

o un lavoro grafico intorno ad un tema di attualità

Rana Major Secondaria Laboratorio per la realizzazione del giornale di

istituto

Il

Quotidiano

in classe

Classi quinte

primaria e

tutta la

secondaria

Club Giovani

Editori

L’obiettivo del progetto è quello di avvicinare i

ragazzi alla lettura critica dei principali quotidiani

nazionali e locali promuovendo il giornale come un

punto di riferimento, come strumento attraverso il

quale i ragazzi possano crescere e formarsi una

propria opinione su ciò che accade nel mondo.

Repubblica

@scuola

Primariae e

secondaria

Gruppo

Editoriale

L’Espresso

Le classi possono accedere al portale

www.repubblicascuola.it, uno spazio libero dove i

ragazzi, attraverso la pubblicazione di articoli,

commenti, opinioni, possono comunicare con i lettori

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e misurarsi con le proprie capacità redazionali.

Laboratorio

di scrittura

creativa

Secondaria

Esperti esterni

Le attività previste sono le seguenti:

- lettura e produzione di testi di diverso genere

- lettura e scrittura attraverso il gioco creativo

- produzione di racconti

Poeti in

erba

Primaria e

secondaria

Laboratorio di scrittura poetica.

Chat & twit

…to speak

better

Scuola

Secondaria

(classi III)

Laboratorio di conversazione in lingua inglese rivolto

agli alunni delle classi terze che si distinguono per la

loro attitudine.

Spelling Bee

Contest

2016

Scuola

primaria

(classi V)

Scuola

Secondaria

(classi I)

Oxford

University Press

Progetto di approfondimento linguistico e di

continuità con le scuole primarie del territorio.

Le fasi del progetto sono le seguenti:

- ottobre 2015 – promozione dello Spelling Bee

Contest 2016 presso le scuole territorio

- novembre 2015 - Iscrizioni delle scuole

- aprile 2016 – Elimination round

- maggio 2016 – Spelling Bee Contest (gare finali)

Deutschwag

en - vieni

con noi

Scuola

Secondaria

(classi I)

Scuola

primaria

(classi V)

Goethe Institut

Ambasciate di

Germania e

Svizzera

Da settembre 2015 fino a febbraio 2016 tre

Deutschwagen, con a bordo assistenti linguistici,

visitano scuole e incontrano alunni, che possono

partecipare a lezioni tipo e fare divertenti giochi per

conoscere e cominciare ad imparare la lingua tedesca.

Dnza e

cultura

flamenca in

lingua

spagnola

Secondaria esperta esterna

Laboratorio per approfondire e praticare la lingua

spagnola in uno stimolante contesto creativo nel

quale poter sviluppare nuove capacità e modalità di

espressione.

6.1.2 Ambito scientifico-matematico

Obiettivo: potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; sviluppo di

comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione.

Titolo Ordine di

scuola

Collaborazioni Sintesi

Basi aperte Primaria e

secondaria AGESCI

Proposte didattiche in cui l’osservazione,

l’esplorazione della natura e dell’ambiente, la ricerca e

la documentazione si conciliano con l’esplorazione in

città e con la scoperta delle tracce di umanità e dei suoi

trascorsi storici e culturali.

Camper per

la scienza

Primaria e

secondaria

Associazione

Un camper per

la Scienza

Un team di biologi allestiscono un piccolo laboratorio

attrezzato per lo svolgimento di lezioni ed esperimenti

riguardanti alcune discipline biologiche.

Giornate

della scienza Secondaria

ESA

Istituti

Universitari

Genitori esperti

Ciclo di conferenze di esperti sulle scienze presso

l’Aula Magna

Frutta nelle

Scuole Primaria

Ministero

Politiche

Agricole

Campagna di promozione del consumo di frutta e

verdura da parte dei bambini

Maestra Primaria MIUR Progetto sperimentale di didattica della scienza in cui il

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26

Natura Istituto Sup.

Sanità

cibo è proposto come strumento per stimolare il

pensiero scientifico e la consapevolezza di quanto sia

importante un'alimentazione sana.

Giochi

Matematici

Primaria

e secondaria

Università

“Bocconi”

Università di

Milano

Licei di zona

Attività di potenziamento delle competenze logico-

matematiche e di continuità didattica tra gli ordini

scolastici (gare matematiche, Kangourou).

Adotta una

scuola

“AUS”

Secondaria

ENEA

Programma

Ricerche

Antartide

Progetto volto a sensibilizzare sui grandi temi che

vengono studiati in Antartide, quali: salvaguardia

ambientale, global change, buco dell’ozono, effetto

serra.

I Lincei per

la Scuola Secondaria

Accademia dei

Lincei

Proposta di attività interdisciplinari, che coinvolgono

le abilità matematiche, in collaborazione con

l’Accademia dei Lincei

Laboratori

didattici di

Astronomia

e Geometria

Primaria

e secondaria

Gruppo di

ricerca della

pedagogia del

cielo

Promuove un rapporto di amicizia con le radici

culturali e interculturali dell’organizzazione dello

spazio e del tempo attraverso l’osservazione diretta dei

corpi celesti, la costruzione e l’uso di semplici

strumenti, il racconto di miti e la ricerca degli aspetti

antropologici legati all’osservazione dei fenomeni del

cielo.

La sicurezza

alimentare e

la qualità

del cibo

Secondaria Corpo Forestale

dello Stato

Il progetto si propone di:

- educare al consumo consapevole;

- insegnare a leggere le etichette degli alimenti per

individuarne la tracciabilità

6.1.3 Ambito artistico-espressivo

Obiettivo: potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella

storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle

immagini e dei suoni

Titolo Ordine di

scuola Collaborazioni Sintesi

Crescere

con la

musica

Primaria esperto esterno

- lezioni aperte di musica in classe tenute dalle docenti

curricolari;

- eventi musicali organizzati dalle singole classi o dal

gruppo del “Cantiere della Musica” presso l’Aula

Magna della Scuola Secondaria di I Grado.

Crescere

con la

musica

Secondaria Associazione

Youkali

- lezioni concerto su: l’origine della musica, strumenti

primitivi e odierni (classi prime), gli strumenti a fiato

o sull’orchestra d’archi (classi seconde);

- incontro sull’opera per le classi terze;

- concerto strumentale dell’Associazione “Youkali”.

Laboratorio

di

espressività

e creatività

teatrali

Primaria e

secondaria esperto esterno

Percorso teatrale progressivo che, partendo dal “giocare

a fare finta”, passando per il “giocare al teatro”, arriverà

a “giocare a reinventare il teatro”. Al termine del

percorso è prevista una rappresentazione teatrale che

scaturirà da una sceneggiatura prodotta dai ragazzi.

Educational

FabLab Primaria

Fondazione

“Mondo

Digitale”

Partendo dalla lettura del libro di Bruno Munari “Nella

nebbia di Milano” gli alunni progetterano e realizzerano

un personale libro sulla propria esperienza in città, dopo

averla osservata e scoperta attraverso percorsi sensoriali

in cui saranno condotti e accompagnati.

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6.1.4 Ambito storico-antropologico

Obiettivi: sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della

legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività

culturali

Titolo Ordine di

scuola Collaborazioni Sintesi

Le comuni

radici,

fondamento

della

memoria

italiana

Secondaria Associazione

Emozionabiente

Il progetto si propone di educare alla conoscenza e alla

lettura dell’ambiente come “libro aperto” per la

comprensione della storia e del presente, come

risultato dell’incontro e dell’intreccio di diverse culture

e tradizioni.

27 gennaio

Giornata

della

Memoria

Primaria e

secondaria

- Incontri in Aula Magna con i testimoni della Shoah.

- Lettura collettiva di passi scelti di opere letterarie

incentrati sul tema della Shoah.

- La Biblioteca dell’Istituto predispone uno scaffale

dedicato al tema.

Memoria Secondaria

Ciclo di incontri con testimoni e conferenze sui

seguenti temi: Shoah; Eccidio degli Armeni; Balcani e

strage di Srebrenica.

Cinema e

storia

Secondaria

(classi terze)

Il progetto si pone l’obiettivo di approfondire le

tematiche storiche attraverso la visione di film (in

orario pomeridiano), che riescano a creare stimoli su

particolari momenti della storia del ‘900

6.1.5 Ambito: Cittadinanza attiva Obiettivi: sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la

valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra

le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei

beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri

Titolo Ordine di

scuola Collaborazioni Sintesi

Un gesto che

frutta Secondaria

Educando i ragazzi al consumo della frutta, si

raccolgono fondi per permettere agli alunni in

difficoltà di affrontare i costi dei viaggi di istruzione.

Giornata

memoria e

impegno

Primaria e

secondaria

Ass. ne Libera

e Legambiente

Partecipazione alla “Giornata della Memoria e

dell’Impegno” (21 marzo) nell’ambito di un più ampio

percorso formativo incentrato su diritti, legalità ed

ambiente.

Senato

Ragazzi

Primaria e

secondaria

Senato della

Repubblica

MIUR

Attività “modulari” per conoscere l’Istituzione, la sua

storia e il suo funzionamento, assistere alle sedute e

partecipare in prima persona ai dibattiti parlamentari,

ma anche scrivere e discutere disegni di legge,

confrontarsi sui temi del nostro vivere comune.

Finestre –

Storie di

rifugiati

Secondaria Centro Astalli di

Roma

Il progetto è incentrato sul tema del diritto d’asilo e si

articola in un percorso che prevede anche l’incontro

con un rifugiato.

Incontri –

Dialogo

interreligios

o

Secondaria Centro Astalli di

Roma

Il progetto è incentrato sul tema del dialogo

interreligioso per avvicinare i ragazzi alla conoscenza

delle principali religioni (Buddhismo, Cristianesimo,

Ebraismo, Induismo e Islam).

Ci Secondaria LegalRES – Il progetto si svolgerà secondo due aree di lavoro

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proiettiamo

nel futuro

Istituto Studi

Giuridici

Internazionali

fondamentali (Diritti umani e Comunicazione

audiovisiva), secondo un percorso di integrazione che

tenderà a valorizzare e a rielaborare i concetti di natura

più teorica relativi ai diritti umani nell’area destinata

all’audiovisivo.

6.1.6 Ambito inclusione

Obiettivi: potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con

bisogni educativi speciali; alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda

attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana

Titolo Ordine di

scuola Collaborazioni Sintesi

Italiano L2

e

intercultura

Primaria

e secondaria

Il progetto prevede:

- un laboratorio linguistico, in ciascun ordine di

scuola, per l'apprendimento della lingua italiana;

- interventi volti alla mediazione e alla facilitazione

degli apprendimenti in classe (materiale didattico

facilitato);

- percorsi interculturali interdisciplinari.

Laboratorio

di danza-

movimento

terapia

Primaria

e secondaria esperta esterna

Ciclo di 8 incontri rivolto a bambini e/o pre-

adolescenti con disagi di carattere psico-fisico o,

eventualmente possibile, gruppo misto.

Un ponte

per

l’integrazio

ne

Secondaria

classi terze

Istituto

“Sarandì”

Roma

Destinatari sono tutti i ragazzi delle classi terze medie

interessati a conoscere l’offerta formativa del Liceo

Artistico e dell’IP “Sarandì”, con particolare attenzione

per gli alunni diversamente abili. Questi ultimi saranno

inseriti, nel mese di novembre e per 4 giorni, in una

classe seconda della scuola superiore per poter

conoscere gli spazi, i docenti curricolari e di sostegno,

il personale AEC, gli alunni della loro futura scuola.

Gli studenti saranno accompagnati da un docente di

sostegno e da altri alunni della scuola media che ne

avranno fatto specifica richiesta.

Comunicare

è vivere la

scuola

Primaria e

secondaria

Finalità del progetto è migliorare la relazione e il

confronto tra la scuola e la famiglia.

Sono previsti incontri per: promuovere un dialogo

aperto e costruttivo con i genitori; analizzare i bisogni

e le richieste delle famiglie; costruire percorsi

condivisi per il miglioramento della percezione delle

iniziative dell’istituto

6.1.7 Ambito: Sport e salute Obiettivi: potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile

di vita sano, con particolare riferimento all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela

del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica.

Titolo Ordine di

scuola Collaborazioni Sintesi

Camminare,

una filosofia

... in marcia,

Secondaria Federtrek Finalità del percorso è stimolare nei preadolescenti la

consapevolezza dell'importanza di camminare come

attività fisica, sportiva e conoscitiva.

Corsa di Primaria

(IV – V) UISP Scuola media: conferenza sulla storia di Migue e sul

tema “Sport e diritti civili”; corsa antirazzismo; corsa

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Miguel Secondaria 1000 di Miguel

Scuola primaria: lo Staffettone

Giochi

sportivi

studenteschi

Secondaria Attività di avviamento alla pratica sportiva, in

particolare di corsa campestre, atletica, pallavolo e

scacchi

Scuole in

corsa con le

Fiamme

Gialle

Secondaria Fiamme Gialle

In collaborazione con i tecnici delle Fiamme Gialle,

l’iniziativa è volta a favorire la diffusione dello sport in

particolare la corsa di resistenza e l'atletica leggera.

Movimento

e gioco Secondaria

esperto esterno

Laboratorio per il recupero degli studenti poco

motivati e interessati alla scuola, attraverso attività che

diano loro l'opportunità di conoscere e conoscersi, di

acquisire fiducia in se stessi e nelle proprie capacità, di

migliorare il loro livello di autostima, per tornare a

partecipare positivamente alla vita scolastica.

Progetto

Remareascu

ola

Secondaria

Associazione

sportiva “Tevere

Remo”

Finalizzato all’acquisizione delle conoscenze tecniche

di allenamento, con l’intervento di tecnici federali.

È prevista la partecipazione a gare interscolastiche.

Progetto

Rugby Secondaria

Associazione

ASD-Rugby

“Nuovo Salario”

Progetto di promozione del gioco del rugby. Sono

previste: lezioni sulle regole del gioco; prove pratiche

in istituto e presso il campo di rugby.

Progetto

torneo

calcio

Junior Club

Secondaria

(classi III)

Corriere dello

Sport

Partecipazione al torneo di una squadra rappresentativa

dell’Istituto.

Vela a

scuola

Secondaria

FIV

Centro velico

“Planet Sail”-

Bracciano

In collaborazione con il Planet Sail Bracciano, affiliato

alla Federazione Italiana Vela, il progetto prevede una

lezione dimostrativa per promuovere lo sport velico.

Volley 3°

Municipio

Secondaria

(classi III) III Municipio

Progetto di promozione del volley.

Scacchi Primaria e

secondaria

Federazione

Scacchistica

Italiana

Progetto di promozione del gioco degli scacchi,

articolato in azioni diverse a seconda del grado di

istruzione.

Percorsi di

educazione

alla Salute

Primaria e

secondaria

Istituto

Superiore Sanità

ASL

Ciclo di incontri sui seguenti temi: salute ed

alimentazione; problematiche legate alle

tossicodipendenze e all’alcoolismo

6.1.8 Misure di accompagnamento psicologico Obiettivo: prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione

e del bullismo, anche informatico.

Titolo Ordine di

scuola Collaborazioni

Sintesi

Genitori e

insegnanti

per

condividere

un percorso

educativo:

pomeriggi di

riflessione

insieme

Primaria e

secondaria

Esperti esterni a

titolo volontario

Il "Laboratorio di riflessione" vuole essere un

gruppo aperto, uno spazio di confronto, di

collaborazione e di amicizia in cui affrontare il

seguente tema: Parliamo di adolescenza per capire ed

essere presenti

Tre i nuclei tematici:

- il condizionamento che subiscono i giovani:

televisione, internet, videogiochi, pubblicità, moda,

musica, sport, droga, alcool…

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- gli effetti psicologici del condizionamento sui

giovani, le dipendenze

- la competenza progettuale: il giovane protagonista di

un processo e non soggetto di una condizione

Sportello

d’ascolto

Alunni,

docenti,

famiglie

scuola

Secondaria

esperta esterna

Sportello psicologico aperto ad alunni e famiglie.

- Incontri individuali di peer mediation dove imparare

a riconoscere e a gestire le situazioni conflittuali in

casa, a scuola e tra i coetanei in generale, nelle

situazioni di quotidianità vissuta.

6.2 Le attività integrative in orario extrascolastico

Entrambi i plessi dell’Istituto sono aperti in orario pomeridiano per accogliere gli studenti e

guidarli in percorsi formativi, articolati per aree disciplinari ed indirizzi progettuali, che

cercano di seguire gli interessi e i bisogni dei ragazzi, nonché le esigenze delle famiglie. Si tratta

di proposte particolarmente innovative e stimolanti, che possono prevenire eventuale disagio ed

indirizzare il ragazzo al successo nella Scuola e nella vita.

Tali attività sono a carico delle famiglie e sono condotte da docenti dell’istituto o da esperti

esterni qualificati, selezionati attraverso un apposito bando, hanno una cadenza settimanale e si

articolano in lezioni di 1,5 ore ciascuna. La durata complessiva di ogni attività è di 25/30 ore

(scuola secondaria di I grado), fino ad un massimo di 40 ore (scuola primaria), con chiusura

entro il 30 maggio.

Attività integrative per gli alunni in orario extracurricolare

Scuola primaria Scuola secondaria

Corso di lingua inglese Avvio allo studio del latino

Corsi di attività creative Avvio allo studio del greco

Corsi di musica per classi di strumento Laboratorio di fotografia

Laboratorio di canto corale Laboratorio di teatro

Laboratorio di cinema

Laboratorio musicale – coro

Laboratorio musicale - chitarra

Lingua Inglese con possibilità certificazione

(Easy Life)

Conversazione in lingua inglese

Corso di lingua tedesca

Corso di lingua spagnola

Laboratorio di robotica

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6.3 Le attività integrative in orario scolastico Nella sola scuola primaria dell’Istituto sono previste attività integrative anche in orario

scolastico. I progetti sono presentati da esperti esterni, selezionati con un bando e valutati da

un’apposita commissione, che successivamente li sottopone all’attenzione dei team pedagogici

perché scelgano il percorso progettuale più idoneo alle esigenze del proprio gruppo-classe. Per

l’adesione è necessario il consenso unanime dei genitori, i quali sono chiamati a coprirne le

spese di gestione con un esiguo contributo.

I progetti scelti dalle classi per l’anno scolastico in corso riguardano i seguenti ambiti: Teatro-

Danza; Laboratorio musicale; Educazione musicale; Teatro.

Inoltre, a partire dall’a.s. 2016/2017 l’Istituto intende attivare due sezioni della Scuola

Primaria con “opzione musicale” (sezioni D ed F), attraverso il progetto di educazione

musicale, denomimato CrescerCantando, da attuarsi in collaborazione con l’Associazione

Regionale “Cori del Lazio”.

Obiettivi del progetto sono:

educare e potenziare la musicalità dei bambini, la loro integrazione e socializzazione,

nonché la crescita armonica della loro personalità nello stile del lavoro di gruppo;

valorizzare la diversità nel potenziamento dell’autostima degli alunni, in particolare quelli

che dovessero presentare disagi di diversa natura, sia cognitiva che emotiva;

valorizzare la continuità tra scuole di diverso ordine e grado.

Attività previste:

un’ora di lezione settimanale nelle classi prime di due sezioni, tenuta da un docente di

musica della scuola secondaria di I grado, in compresenza con il docente titolare della

classe;

attività di educazione musicale e pratica corale, allenamento alla corretta respirazione e

postura, all’uso consapevole della voce, educazione all’ascolto e all’intonazione,

realizzazione di eventi sonori e musicali di difficoltà progressiva, uso di semplici

strumenti didattici;

realizzazione di esibizioni pubbliche, interne all’Istituto o in collaborazione con

l’Associazione “Cori del Lazio” o con altre Istituzioni;

dalla classe seconda (A.S. 2017/18 e successivi): un’ora di lezione settimanale a classi

parallele aperte in compresenza con i loro docenti.

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6.4 Viaggi d’istruzione e uscite didattiche

Le visite e le uscite didattiche sono un’importante esperienza di apprendimento e un’opportunità

di ampliamento delle conoscenze.

Nel corso dell’anno vengono realizzate uscite didattiche, campi scuola e viaggi di istruzione sul

territorio nazionale, il più delle volte a conclusione di un percorso didattico quadrimestrale.

Sono inoltre previsti, in alcune sezioni, viaggi di istruzione all’estero:

da oltre venti anni, la classe terza del corso F partecipa allo scambio culturale con la città

tedesca di Bogen in Baviera;

dal presente a.s., la classe terza del corso C partecipa al progetto “La gioventù europea

conosce Vienna”, (promosso dal Ministero Federale Cultura austriaco) mentre la classe

terza del corso A parteciperà, a partire dall’a.s. 2016/2017, uno scambio culturale con il

Liceo Classico “Altenforst” di Troisdorf (Germania).

Al fine di consentire a tutte le famiglie la possibilità di aderire ad ogni iniziativa, sono

privilegiate le uscite di mezza giornata che abbiano come obiettivo la conoscenza del patrimonio

artistico-culturale della città di Roma e che non comportano oneri economici eccessivi.

Analogamente per i viaggi d’istruzione, si ritiene opportuno privilegiare i campi-scuola promossi

da Associazioni di settore che garantiscano nei loro programmi la sicurezza, un’offerta didattico-

formativa efficace e un buon trattamento economico.

6.5 Erasmus +

Il nostro Istituto partecipa al progetto europeo Erasmus + i cui obiettivi sono:

sviluppare la conoscenza e la comprensione della diversità culturale e linguistica europea

e del suo valore

aiutare i giovani ad acquisire le competenze di base necessarie per la vita e le competenze

necessarie ai fini dello sviluppo personale, dell'occupazione e della cittadinanza europea

attiva.

L’adesione al progetto permette al nostro Istituto di ospitare assistenti madrelingua che

affiancano gli insegnanti di inglese, spagnolo e tedesco in orario curricolare, con l’obiettivo di

potenziare l’apprendimento della lingua e ampliare l’offerta formativa con proposte didattiche

alternative, in linea con la didattica europea in base al QCER (Quadro Comune Europeo di

Riferimento).

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6.6 Valorizzazione del merito scolastico e dei talenti

L’Istituto “Piaget – Majorana” si impegna a favorire lo sviluppo di percorsi di formazione

individualizzati, che valorizzino le eccellenze e stimolino la creatività e la motivazione degli

studenti, anche attraverso l'offerta di un ampio e coerente spettro di iniziative culturali.

Agli alunni più meritevole, che manifestano un impegno costante e dimostrano di possedere un

particolare talento. è garantita la possibilità di sviluppare le competenze attraverso:

la partecipazione a percorsi di approfondimento linguistico, logico-matematico,

sportivo e musicale (“I Lincei per la Scuola”, corsi per la certificazione delle lingue

comunitarie, workshop di conversazione in lingua inglese, Giochi sportivi

studenteschi);

partecipazione a premi e concorsi riservati agli studenti migliori nei diversi

ambiti disciplinari, nazionali o regionali (concorsi letterari, Giochi matematici,

Olimpiadi di astronomia, Olimpiadi di grammatica);

informazione in merito a borse di studio e a iniziative di formazione e di

approfondimento in determinate aree culturali, in continuità con quanto appreso a

scuola.

6.7 Attività e progetti di orientamento.

Per tutti gli alunni sono proposti percorsi sulla conoscenza di sé e la costruzione dell’autostima

fin dai primi anni di scuola. Tali attività si intensificano nella Scuola Secondaria di 1° grado,

dove sono affiancate da azioni mirate all’informazione sulla realtà scolastica e lavorativa del

territorio e sono attivati sportelli di ascolto finalizzati a compiere scelte consapevoli per il

proseguimento degli studi e prevenire il disagio, l’insuccesso e la dispersione scolastica.

Il progetto “Orientamento”, destinato agli alunni delle classi terze della scuola secondaria,

nasce dall’esigenza che le nuove generazioni hanno di orientarsi per scegliere percorsi formativi

adeguati. Esso si avvale del supporto di un team di esperti dell’Istituto Psicologico Europeo e si

articola nelle seguenti fasi:

conferenza per genitori e alunni con l’obiettivo di stimolare la riflessione relativamente ai

costrutti dell’orientamento e all’evoluzione del mercato del lavoro e dei percorsi

formativi.

somministrazione batteria di test psico – attitudinali;

correzione ed elaborazione dati;

creazione di profili individuali;

restituzione a mezzo colloquio individuale (con alunno e genitore) per la consegna del

profilo;

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una conferenza per docenti e genitori con feed-back relativo ai dati emersi.

I test somministrati indagano le attitudini prevalenti con riferimento a quella verbale, numerica e

figurativa, le variabili cognitive e affettive che intervengono nel processo di apprendimento,

nonché l’area professionale verso cui sembra essere indirizzato l’alunno.

6.8 Attività di accoglienza e orientamento per gli studenti di origine straniera

Nel Rapporto di Autovalutazione, in relazione all’inclusione degli alunni di origine straniera,

sono emerse le seguenti criticità:

Nel III Municipio, come nel resto della capitale, si registra una continua crescita nel tempo del numero di

cittadini stranieri: si è passati da un incidenza del 4,2% del 2006 (pari a 10560 abitanti stranieri su una

popolazione di 197.256 ab.) al 7,1% nel 2010 (pari a 14891 su una popolazione di 203.395 ab.). Anche se

rimane una percentuale inferiore al dato medio romano, si pone per la nostra scuola la necessità di

impostare percorsi di apprendimento specifici e personalizzati, che tengano conto del retroterra culturale

dell’utenza straniera.

Il protocollo di accoglienza e inserimento dell’alunno straniero, che prevede tra l’altro anche

l’insegnamento dell’italiano L2 e la promozione di attività a carattere interculturale nelle classi, viene in

parte disatteso a causa della carenza di risorse e di una inadeguata formazione dei docenti, che non hanno

ancora ben chiaro quali siano i percorsi didattici ed educativi più adatti.

Altro problema riguarda l’orientamento in uscita. Infatti, conformemente a quanto emerge dalle statistiche

del MIUR, il numero degli studenti stranieri decresce nel passaggio dalla scuola media inferiore a quella

superiore. Ci sono inoltre spiccate differenze tra gli studenti italiani e quelli di origine straniera in ordine

alla scelta della scuola superiore. Occorre migliorare l’azione di orientamento, per ridurre il rischio di

dispersione scolastica e quello di scelte dettate più dalle condizioni socio-economiche che dalle effettive

capacità e competenze degli alunni.

Il nostro Istituto ha elaborato un protocollo per facilitare l’inserimento scolastico degli alunni

stranieri, secondo quanto disposto dalle “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli

alunnio stranieri”, emanate dal MIUR nel febbraio 2014.

Attraverso le indicazioni contenute nel Protocollo d’Accoglienza (in allegato al presente Piano),

l’Istituto Comprensivo si propone di:

facilitare l’ingresso a scuola dei bambini e ragazzi stranieri

sostenerli nella fase d’adattamento

entrare in relazione con la famiglia immigrata

favorire un clima d’accoglienza nella scuola

promuovere la collaborazione tra le scuole e tra scuola e territorio sui temi

dell’accoglienza e dell’educazione interculturale.

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Tenuto conto che, di norma, l’inserimento degli alunni stranieri deve essere effettuato sulla base

dell’età, al fine di garantire una reale integrazione linguistica e culturale, il Collegio ha riternuto

opportuno:

- ripartire gli alunni stranieri in ragione di poche unità per classe;

- prevedere momenti di insegnamento individualizzato e di sostegno scolastico in orario

curricolare;

- organizzare corsi di italiano L2 (con l’impegno alla frequenza sottoscritto dai genitori).

I corsi di italiano L2 saranno tenuti da un’esperta esterna di glottodidattica, peraltro sinofona,

che ha offerto il suo operato a titolo gratuito. Contestualmente saranno realizzate azioni di

formazione di base sulla didattica della lingua italiana a stranieri da destinare ai docenti di

lettere. L’obiettivo prioritario è la responsabilizzazione degli insegnanti nella co-gestione del

percorso qui descritto, ma anche quello di rafforzare nei docenti la consapevolezza della

necessità di affrontare con soluzioni di sistema il problema dello sviluppo delle competenze

linguistico-comunicative in italiano di studenti non madrelingua.

L’azione di recupero linguistico degli alunni stranieri ha come obiettivo anche il superamento di

quelle forme di integrazione subalterna, basate sull’inserimento nelle posizioni inferiori delle

gerarchie occupazionali. Ciò può avvenire attraverso l’assunzione di schemi cognitivi e criteri

di valutazione molto più simili a quelle dei coetanei autoctoni nei confronti delle opportunità

offerte dal mercato del lavoro

Per gli alunni stranieri e le loro famiglie si prevede un percorso orientativo mirato, coordinato

tra i vari ordini di scuola, eventualmente con l’ausilio di mediatori culturali, che permetta il

recupero di quell’insieme di fattori che connotano come particolarmente svantaggiata la sua

frequenza (ritardo scolastico, forte canalizzazione delle scelte scolastiche verso l’istruzione

professionale e tecnica, alti tassi di ripetenza e di abbandono).

E’ importante promuovere la consapevolezza che anche l’alunno straniero che deve affinare le

competenze linguistiche dell’Italiano come L2 può accedere ad un percorso di studi coerente

con i propri interessi e le proprie attitudini, senza precludere l’accesso ai licei.

6.9 Altre iniziative di formazione rivolte agli studenti - A scuola di sicurezza e di

diritti

Il PTOF prevede iniziative di formazione, rivolte agli studenti, per promuovere:

a. la conoscenza delle tecniche di primo soccorso (comma 10 della legge 107);

b. l’educazione alla parità dei sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le

discriminazioni (art.1 c. 16 legge 107/2015 e CM n. 1972 del 15/9/2015).

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a. A scuola di sicurezza

Sin dal presente anno scolastico il nostro Istituto intende avviare il progetto denominato

“Dall’azione alla riflessione a favore della prevenzione: come diventare soggetti attivi e

consapevoli nel sistema di prevenzione e protezione della sicurezza”, elaborato con la

consulenza del Responsabile della Sicurezza e che si avvarrà della collaborazione di formatori

presenti nel nostro Istituto e del sostegno, a titolo gratuito, di enti esterni.

Il progetto ha l’obiettivo di formare gli alunni sui temi della sicurezza nel mondo del lavoro

partendo dall’ambiente scuola, in modo che acquisiscano conoscenze, competenze e sensibilità

in relazione a tali tematiche.

Gli obiettivi formativi sono i seguenti:

- diffondere la consapevolezza sulla relazione fra comportamento e sicurezza;

- sperimentare e osservare i fattori che rendono i comportamenti rischiosi per promuovere

una cultura della prevenzione;

- promuovere una cultura della sicurezza basata sulla centralità del soggetto consapevole e

responsabile;

- fornire ai partecipanti occasioni e spunti di confronto reciproco, scambio di idee ed

esperienze;

- approfondire le tematiche relative alla percezione del rischio soggettivo e le logiche di

cooperazione e collaborazione per farvi fronte;

- progettare in gruppo materiali condivisibili sulle tematiche riferibili alla sicurezza, da

pubblicare anche sul Sito dell’Istituto

Il progetto, che si avvale del supporto dei docenti del Servizio di Prevenzione/Protezione e degli

addetti della Squadra di Emergenza, si articola nelle seguenti attività:

- conoscenza piano di emergenza e procedure da seguire

- individuazione studenti apri e chiudi fila e rispettivi compiti

- procedure di di Primo Soccorso

- individuazione dei “percorsi sicuri” nell’istituto.

b. A scuola di Diritti

La previsione di interventi formativi volti al superamento delle discriminazioni risponde alle

esigenze di dare puntuale attuazione ai princìpi di pari dignità sanciti dalla nostra Carta

Costituzionale (artt. 3, 4, 29, 37, 51) e permettere ai nostri alunni di raggiungere e maturare le

competenze chiave di Cittadinanza, nazionale, europea e internazionale, entro le quali rientrano

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la promozione dell’autodeterminazione consapevole e del rispetto della persona, così come

stabilito pure dalla Strategia di Lisbona 2000.

Nell’ambito delle competenze che gli alunni devono acquisire, fondamentale aspetto rivestono

l’educazione all’affettività, la lotta ad ogni tipo di discriminazione, la promozione ad ogni

livello del rispetto della persona, il superamento degli stereotipi.

È in quest’ottica che il nostro Istituto ha deciso di aderire alla Campagna contro il discorso

d’odio, “NO HATE SPEECH”, promossa dal Consiglio d’Europa nel 2012

Considerato che nel nostro Paese stanno crescendo pericolosamente fenomeni di odio e di

intolleranza verso il "diverso", diffusi principalmente tra i giovani ed espressi attraverso il web,

la campagna, promossa in Italia dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della

Gioventù e del Servizio Civile (www.nohatespeech.it), mira a combattere il razzismo e la

discriminazione nella loro espressione online, cercando di favorire la costruzione di un fronte

comune che combatta i messaggi discriminatori ed ogni forma di violenza e di odio.

L’Istituto Comprensivo “Piaget – Majorana” si impegna a dare il proprio contributo fornendo ai

propri studenti le competenze necessarie per riconoscere e svolgere azioni contro le violazioni

dei diritti umani, attraverso la trasmissione consapevole delle conoscenze del diritto e dei diritti.

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7. La valutazione degli apprendimenti

7.1 L’azione valutativa

Riferimento agli Atti di Indirizzo del DS

Le azioni di monitoraggio sulla realizzazione delle attività previste nel POF sono ritenute

essenziali per adeguare la progettazione e introdurre eventuali interventi correttivi.

La valutazione degli alunni, che ha sempre valore diagnostico, formativo, sommativo nonché

certificativo, deve essere trasparente e tempestiva (D.lgs 122/2009 art. 1) e si pone come

strumento essenziale per articolare le azioni didattiche e l’orientamento personale dell’allievo.

Indirizzi orientativi per l’attività di progettazione della valutazione degli alunni:

- definizione dei criteri comuni di valutazione per discipline;

- costruzione di prove comuni per classi parallele e definizione dei criteri comuni di

correzione;

- inserimento, accanto alle prove tradizionali, di strumenti diversificati e interdisciplinari

per la valutazione degli studenti, coerenti con la certificazione di competenza (Unità di

apprendimento o di competenza);

- progettazioni di interventi didattici specifici (sportelli di aiuto, didattica laboratoriale,

peer education, didattica a classi aperte) che possano essere utilizzati nel recupero,

potenziamento e consolidamento degli alunni.

La valutazione è quel processo attraverso il quale vengono monitorati gli apprendimenti e le

competenze degli alunni, attraverso la misurazione dei loro risultati, essa riveste anche il ruolo

fondamentale di regolatore del processo di insegnamento-apprendimento. In questa

prospettiva, la valutazione va considerata parte integrante del processo formativo degli alunni e

riguarda necessariamente anche l’azione del docente.

L’iter valutativo infatti richiede al docente la costante verifica e riaggiustamento della propria

azione formativa in base agli esiti raccolti, progettando metodi e tempi di apprendimento

individualizzati che permettano a tutti di raggiungere gli obiettivi ritenuti indispensabili.

Le verifiche e le valutazioni periodiche sul rendimento scolastico devono, quindi, essere

coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti e con le modalità e criteri che il Collegio

dei docenti ha definito per assicurare omogeneità, equità e trasparenza, nel rispetto del principio

della libertà di insegnamento.

Gli strumenti utilizzati nella misurazione degli apprendimenti sono distinti in prove orali e

scritte, scritto-grafiche, pratico operative e sono classificati in rapporto al:

momento in cui vengono somministrate (iniziali o di ingresso, intermedie e finali o di

uscita);

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al controllo dell’apprendimento in atto (diagnostiche e di verifica formativa,

sommative, prognostiche e predittive);

al numero di alunni ( individuali, collettive, lavori di gruppo).

Scopo del processo valutativo è anche quello di promuovere negli alunni maggiore

consapevolezza, di acquistare una equilibrata autostima e fiducia in se stessi e di maturare una

propria identità e un proprio giudizio per sapersi orientare con autonomia, compiendo scelte

responsabili e costruttive.

In sintesi, la valutazione degli apprendimenti si ispira ai seguenti criteri:

obiettivi a valenza formativo/orientativa;

oggettività attraverso strumenti adeguati (test, griglie di correzione) e controlli collegiali;

corrispondenza tra valutazione, contenuti e metodi;

rispondenza ai criteri fissati dal Collegio dei docenti, dai consigli di interclasse e dai

dipartimenti disciplinari (rubriche di valutazione).

Scandiscono l’anno scolastico i seguenti momenti di valutazione:

monitoraggio intermedio a metà di ciascun quadrimestre, con comunicazione scritta alle

famiglie degli studenti che evidenziano un profitto gravemente insufficiente e/o metodo

di studio inadeguato ed eventuale attivazione di strategie di recupero;

valutazione sommativa di fine primo quadrimestre (seconda metà di gennaio) con

elaborazione del piano degli interventi di recupero (riportati nel PdM);

valutazione sommativa di fine secondo quadrimestre (scrutinio di fine anno), che

determina il giudizio di ammissione/non promozione alla classe successiva o all’Esame

di Stato.

Sono inoltre previste, in entrambi gli ordini di scuola, prove comuni di livello per fasce di classe

(in particolare nelle discipline di Italiano, Matematica e Inglese) e prove comuni di simulazione

della Prova Nazionale INVALSI, per gli studenti che dovranno affrontare gli esami di stato.

Le prove comuni non servono a confrontare la qualità e la bontà del lavoro del docente, quanto a

costituire una base comune (non unitaria o omologata) nella didattica, nella costruzione delle prove

e nei sistemi di valutazione all’interno dei medesimi ambiti disciplinari. Esse rappresentano,

inoltre, una modalità utile di verifica e valutazione dell’attuazione dei curricoli verticali.

L’Istituto assicura alle famiglie un’informazione tempestiva (attraverso colloqui istituzionali

e/o straordinari, comunicazioni scritte) circa il processo di apprendimento e la valutazione degli

alunni. In futuro, qualora dovesse essere introdotto il registro elettronico, tale comunicazione

potrebbe diventare ancora più rapida ed efficace.

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7.2 Valutazione degli alunni nella scuola primaria

Nella scuola primaria l'attività valutativa non prende in considerazione solo le conoscenze e le

competenze acquisite nelle diverse discipline, ma anche il comportamento, l'interesse, la

partecipazione, il metodo di lavoro, le relazioni sociali, che costituiscono l’oggetto delle

osservazioni sistematiche.

Queste ultime sono particolarmente importanti perché permettono di rilevare eventuali disagi da

affrontare, in sintonia con le famiglie, e di attivare tempestivamente le necessarie strategie

risolutive a livello individuale. (vedi tabella di valutazione)

I docenti, in sede di programmazione, prevedono e mettono a punto le prove di verifica degli

apprendimenti che possono essere utilizzate:

in ingresso (livelli di sviluppo), per individuare i livelli di partenza degli alunni;

in itinere (sequenze didattiche), che considera i livelli di partenza, i progressi registrati

e le difficoltà incontrate;

nel momento terminale (esiti formativi), per misurare il livello di conoscenze e

competenze raggiunte nelle varie discipline, tenendo conto dei livelli di partenza

individuali, dei progressi compiuti in relazione agli obiettivi generali o minimi stabiliti

dagli insegnanti, ma anche del percorso compiuto.

Sono inoltre previste prove trasversali su due importanti capacità: comprensione del testo

scritto e problem- solving.

La valutazione periodica quadrimestrale degli ambiti disciplinari è riportata nella scheda

personale ed è espressa in decimi. La valutazione del comportamento degli alunni di scuola

primaria è espressa in forma di giudizio sintetico articolato negli indicatori ottimo, distinto,

buono, discreto, sufficiente, in corrispondenza dei quali vi sono livelli di riferimento individuati

dal Collegio (vedi tabella corrispondente allegata).

I docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe

successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione.

7.3 Valutazione degli alunni nella scuola secondaria di primo grado

Ogni singolo docente si avvale di tecniche di misurazione degli apprendimenti, scelte in

relazione alle esigenze didattiche e in conformità del diritto ad una valutazione chiara,

trasparente e tempestiva, secondo quanto espresso dallo Statuto degli studenti2.

2 art. 2, comm. 4 del DPR 249/98

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Infine la valutazione è il risultato di scelte, operate a livello d’Istituto, che, nella scuola, tendono

a uniformare la programmazione individuale, il POF e tutto il percorso valutativo. Essa prende in

considerazione i seguenti fattori:

situazione di partenza

progressi nella maturazione complessiva

livello di approfondimento delle competenze

continuità e intensità dell’impegno e della partecipazione

curriculum scolastico e prove di esame per l’esame di licenza

La valutazione delle singole discipline è espressa con votazione numerica decimale, mentre

per la valutazione della Religione cattolica si esprime un giudizio articolato negli indicatori

ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente.

La valutazione del comportamento tiene conto dei criteri elaborati e approvati dal Collegio

dei Docenti (vedi la rubrica allegata), è espressa in decimi ed è riportata (in lettere) nel

documento di valutazione. Essa concorre alla determinazione della media finale e quindi alla

valutazione complessiva dello studente; se inferiore a sei decimi, determina la non ammissione al

successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo.

7.4 Interventi di recupero

Se si individuano casi in cui si presenta la necessità di effettuare un recupero, a causa di una

situazione di grave insufficienza dovuta a demotivazione ed a scarsa partecipazione alle attività

didattiche, la rimotivazione passerà attraverso la stesura di un contratto formativo stipulato tra

docente ed alunno, che impegni quest’ultimo ad un preciso e personale percorso.

Sono previste le seguenti attività di sostegno:

recupero in classe - Questa attività coinvolge solo il singolo docente che, a seguito di

verifiche, registra difficoltà di apprendimento e il mancato raggiungimento degli obiettivi

minimi stabiliti nel Curricolo. In questo caso il docente comunica al Consiglio di Classe

la situazione e la proposta di recupero in itinere, che può avvenire attraverso la flessibilità

didattica, il lavoro differenziato, attività per gruppi di lavoro o coppie di aiuto (peer

education), l’assiduo controllo dell’apprendimento.

recupero mediante studio individuale - Il Consiglio di classe dà ad ogni alunno

indicazioni per il recupero mediante attività di studio autonomo tenendo conto della

natura delle difficoltà rilevate e dei bisogni formativi individuali.

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classi aperte - Compatibilmente con l’orario curriculare, si prevedono ore di

compresenza di Docenti della stessa disciplina in classi parallele, in modo da poter

organizzare gruppi di livello.

Il recupero delle competenze di base (logico-matematiche e linguistiche) è oggetto di un più

ampio progetto (progetti P1a e P1b del Piano di Miglioramento), che prevede l’introduzione di

percorsi didattici innovativi (flipped class, attività in modalità e-learning) nonché l’attivazione

di corsi di recupero pomeridiani (nel caso di disponibilità economiche reperibili attraverso i

bandi del MIUR).

7.5 Criteri di ammissione alla classe successiva

Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che, in sede di scrutinio finale, conseguono un

voto non inferiore a sei decimi nel comportamento e in ciascuna disciplina o gruppo di

discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente.

L’ammissione avviene comunque previo accertamento della validità dell’anno scolastico in

relazione al raggiungimento del 75% delle ore di frequenza delle attività didattiche (sia

curriculari sia opzionali), fatte salve le deroghe ammesse dal Regolamento d’Istituto3.

La non ammissione alla classe successiva (classi I e II) e all’Esame di Stato (classe III) è decisa

dal consiglio di classe, a maggioranza, in caso di gravissime infrazioni disciplinari (che

determinano un voto di condotta inferiore a 6) e/o del perdurare, dopo aver messo in atto tutte le

strategie possibili per il recupero, di un quadro complessivo di non sufficienza.

L’ammissione in presenza di carenze, rispetto al raggiungimento degli obiettivi di

apprendimento in alcune discipline, viene comunicata ai genitori con specifica nota allegata al

documento di valutazione. Contestualmente i docenti forniscono agli alunni un programma

minimo per il recupero delle carenze, da effettuarsi durante il periodo di sospensione delle

lezioni e che sarà oggetto di verifica all’inizio del nuovo anno scolastico.

7.6 La valutazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali

La valutazione degli alunni diversamente abili è riferita al comportamento, agli apprendimenti e

alle attività svolte sulla base degli obiettivi previsti dal Piano educativo individualizzato (PEI).

Invece quella degli alunni con BES è riferita ai Piani didattici personalizzati (PDP).

Per un approfondimento si rimanda al paragrafo “Inclusione degli alunni con BES” del presente

documento e al Protocollo di Inclusione degli alunni con BES (in allegato).

3 artt. 2 e 193, comma 1 del decreto-legislativo n. 297 del 1994

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7.7 Esami di Stato

Al termine del terzo anno della Scuola secondaria di I grado è previsto lo svolgimento

dell’Esame di Licenza, al quale si è ammessi con un giudizio sintetico finale, formulato in

decimi e dato dalla media dei voti di ammissione allo scrutinio del II quadrimestre della classe

terza, tenuto conto di tutte le discipline (esclusa IRC), compreso il comportamento.

L’Esame di Stato si articola in:

- cinque prove scritte (italiano, matematica, lingua inglese, seconda lingua straniera),

compresa la Prova Nazionale INVALSI, che accerta le competenze degli alunni in

Italiano e Matematica;

- un colloquio orale pluridisciplinare attraverso il quale, come prevede la normativa, la

commissione “deve offrire all’alunno la possibilità di dar prova della propria capacità di

rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze acquisite, anche in vista delle scelte

successive”.

L’impostazione e le modalità dello svolgimento delle prove d’esame terranno conto della

situazione di partenza, del livello culturale, del possesso delle abilità strumentali di ogni alunno,

delle effettive capacità e del grado di maturazione raggiunto.

La commissione imposterà il colloquio in modo da consentire una valutazione complessiva del

livello raggiunto nelle varie discipline e della capacità di stabilire organici collegamenti tra esse.

Sarà inoltre lasciato spazio, durante il colloquio, alla composizione delle conoscenze relative a

quelle discipline che non prevedono la prova scritta, pur essendo eminentemente operative:

Musica, Tecnologia , Arte e immagine, Scienze Motorie.

La valutazione finale è prodotta dalla media aritmetica (arrotondata all’unità superiore per

frazione pari o superiore a 0,5) degli esiti delle prove scritte, compresa quella nazionale, della

prova orale e del voto di ammissione.

7.8 La certificazione delle competenze

Le certificazioni delle competenze ha una funzione educativa ed attesta le competenze in fase di

acquisizione, accompagna le tappe più significative (quinta classe primaria, terza classe

secondaria di I grado per i soli alunni che superano l'esame di Stato) di un percorso formativo di

base che oggi, partendo dall'età di 3 anni, si estende fino all'assolvimento dell'obbligo di

istruzione, al 16° anno di età (DM n. 9/2010). Analoga prescrizione riguarda la conclusione del

percorso di studi del secondo ciclo.

La certificazione delle competenze non è sostitutiva delle attuali modalità di valutazione e

attestazione giuridica dei risultati scolastici (ammissione alla classe successiva, rilascio di un

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titolo di studio finale, ecc.), ma accompagna e integra tali strumenti normativi, accentuando il

carattere informativo e descrittivo del quadro delle competenze progressivamente acquisite dagli

allievi, ancorate a precisi indicatori dei risultati di apprendimento attesi.

Il documento di Certificazione delle Competenze contiene:

la valutazione finale del superamento dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo

d’istruzione;

i livelli di competenza nelle discipline di studio e le valutazioni del livello raggiunto per

ambiti disciplinari;

l’indicazione di eventuali ambiti disciplinari in cui l’alunno ha dimostrato specifiche

capacità e potenzialità (funzione orientativa).

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8. Inclusione degli alunni con BES

8.1 Il Protocollo per l’inclusione

Nei primi mesi dell’a.s. in corso la Commissione Disagio e Pari opportunità per il successo

formativo ha definito un nuovo Protocollo per l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi

Speciali (BES), rispondendo all’esigenza di individuare e adottare pratiche inclusive chiare e

condivise dall'intera comunità scolastica.

Includere tutti gli alunni, e in particolare gli alunni con BES, significa fare in modo che ciascuno

sia e si senta parte integrante del contesto scolastico, sociale e culturale alla pari degli altri,

insieme agli altri; significa assicurare a tutti e a ciascuno il diritto allo studio e al successo

scolastico e formativo.

In tale prospettiva, la nostra scuola intende attuare un forte impegno di riconoscimento e di

valorizzazione della realtà individuale, sociale e familiare di ogni alunno, in particolare di quelli

con BES, al fine di poter proporre un'offerta formativa altamente personalizzata, negli obiettivi,

nei metodi, nei contenuti e negli strumenti di valutazione.

Al fine dell’inclusione scolastica e sociale degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, il

Collegio Docenti intende pertanto raggiungere le seguenti finalità:

- definire pratiche inclusive condivise per tutti i Consigli di Classe;

- favorire l’accoglienza, l’integrazione e l’inclusione degli alunni con BES durante tutto il

percorso scolastico;

- progettare percorsi comuni di individualizzazione o personalizzazione che facciano

coesistere socializzazione ed apprendimento;

- implementare la comunicazione e la collaborazione famiglia-scuola-servizi socio-sanitari;

- adottare forme condivise di verifica e valutazione adeguate ai bisogni formativi;

- fornire materiali e strumenti comuni di indagine, osservazione, rilevazione e

progettazione del percorso formativo;

- realizzare modifiche e miglioramenti attraverso procedure chiare di monitoraggio e

valutazione.

8.2 Inserimento scolastico dell'alunno diversamente abile (L.104/92)

Fasi Tempi Attività e compiti

Iscrizione

Entro il termine

stabilito da norme

ministeriali (di

solito entro

Gennaio

Famiglia:

- visita la scuola con l’alunno, per averne un primo

contatto conoscitivo;

- procede successivamente con l’iscrizione dell’alunno

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compilando l’apposito modulo disponibile in

segreteria;

- fa pervenire alla scuola, entro breve tempo, la

certificazione attestante la Diagnosi Clinica;

- segnala particolari necessità (trasporto, esigenze

alimentari, terapie da seguire, assistenza per

l'autonomia…);

- dà il consenso per la richiesta dell’insegnante di

sostegno.

La scuola acquisisce:

- acquisisce la Diagnosi Funzionale e il Profilo

Dinamico Funzionale;

- apre un fascicolo personale relativo all’alunno;

- definisce il numero di ore di sostegno didattico

necessario all’alunno, attribuento maggiori risorse in

caso di particolari problematiche;

- acquisire le direttive dell’USP al fine di definire le

richieste per il sostegno didattico

Raccolta dati

Febbraio –Giugno

Fine anno

scolastico

Famiglia:

- fornisce informazioni presso la scuola per dare tutte le

informazioni utili ai fini dell’inserimento dell’alunno a

scuola

Scuola:

- raccoglie informazioni riguardo: obiettivi prefissati

raggiunti o non raggiunti, abilità cognitive, potenzialità

sviluppate e modalità relazionali;

- incontra operatori sanitari ASL e/o operatori scolastici

della scuola di provenienza;

- richiede agli Enti locali ove necessario, assistenza

specialistica di base e alla comunicazione, trasporti e/o

esigenze particolari

Accoglienza

Settembre, prima

dell’inizio delle

lezioni

Scuola:

- presenta il caso a tutti gli insegnanti della sezione, del

team e del consiglio di classe, educatore, assistente alla

comunicazione e all’autonomia;

- legge la Diagnosi funzionale, la relazione finale,

l’eventuale progetto continuità, le indicazioni emerse

negli incontri di pre-conoscenza.

Persone coinvolte:

Insegnanti di sezione, del team, del consiglio di classe e di

sostegno, gruppo di lavoro handicap/referente sostegno,

educatore, assistente.

Inserimento

Settembre, primo

periodo di

frequenza

Fino a metà

Ottobre

Scuola:

- dopo una prima osservazione e conoscenza dell’alunno

e della classe, gli insegnanti valutano l’opportunità di

fornire alla classe informazioni relative alla disabilità,

avvalendosi, se necessario, dell’aiuto dei genitori

dell’alunno o di personale competente, al fine di

favorire rapporti paritetici.

Famiglia:

- si confronta con la scuola per analizzare le reazioni

dell’alunno alle attività proposte;

- comunica alla scuola e agli specialisti delle ASL

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47

cambiamenti significativi, rispetto al comportamento e

alle prestazioni

Persone coinvolte:

Docenti curricolari e di sostegno, educatore/assistente alla

comunicazione, assistente all’autonomia, genitori, esperti

esterni e specialisti della ASL (per problematiche particolari).

Progettazione

Integrazione

Didattica

Ottobre - Verifica delle potenzialità, in riferimento ai vari assi di

sviluppo o aree di apprendimento, all’interno e

all’esterno del gruppo classe;

- incontri con l’equipe clinica e la famiglia per l’analisi

del “Profilo Dinamico Funzionale” e, dove necessario,

sua modifica, presentazione del“Progetto Educativo

Individualizzato” e condivisione degli obiettivi a

breve, medio e lungo termine fissati nel P.E.I.;

- messa in atto di tutte le attività e strategie per

l’integrazione dell’alunno all’interno della classe,

secondo le indicazioni del P.E.I.

iano dinamico

funzionale

Da effettuarsi

ogni nuovo ciclo

scolastico.

Redazione di una

prima stesura

entro il primo

GLHO

Diagnosi funzionale

Nel caso la Diagnosi Funzionale non sia aggiornata, la Scuola

chiede alla ASL di provvedere all’aggiornamento della stessa,

tenendo conto delle indicazioni del primo GLHO e secondo il

protocollo ICF – CY, nel quale sono evidenziate le funzionalità

della persona in relazione del contesto in cui opera e degli

eventuali facilitatori/ ostacoli.

Profilo Dinamico Funzionale

Il consiglio di classe, le insegnanti della sezione e del team

sulla base della DF e delle osservazioni sistematiche iniziali,

redige una bozza del profilo dinamico funzionale (nel caso la

DF sia redatta secondo il protocollo ICF-CY, il PDF di fatto

confluisce nelle indicazioni della DF stessa).

La famiglia partecipa alla stesura e sottoscrive il PDF.

Le ASL competenti revisionano la bozza di PDF elaborata dal

consiglio di classe, per correggere e integrare.

GLHO

Ottobre-

Novembre

Programmazione didattica - Il consiglio di classe, di concerto

con gli specialisti della ASL, i genitori e gli altri operatori del

gruppo di lavoro, preso atto delle direttive del PDF, decide la

programmazione da adottare.

PEI

Periodo

immediatamente

successivo al

GLHO

Redazione del Piano Educativo - Il docente di sostegno,

responsabile della redazione del documento, di concerto con

gli altri docenti di classe, in riferimento alle decisioni adottate

nel GLHO, redige il PEI, che deve essere poi condiviso e

sottoscritto dai genitori.

Verifica e

valutazione

Tutto l’a.s. La valutazione degli alunni con disabilità certificata è riferita al

comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base

del PEI e deve riguardare i progressi realizzati rispetto ai livelli

iniziali di apprendimento (T.U. n. 297/94).

Fine primo

quadrim.

Sono previste la verifica e l’eventuale rimodulazione del piano

educativo progettato.

Fine anno

scolastico

Convocazione GLHO per:

- Verifica ed analisi dei risultati ottenuti;

- Redazione della relazione finale.

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8.3 Inserimento scolastico dell'alunno con Disturbo evolutivo specifico (L.170\2010)4

Fasi Tempi Attività e compiti

Fase Preparatoria

Dicembre -

Gennaio

1. Nell'ambito delle attività di Orientamento, l'alunno e la sua

famiglia visitano la scuola e hanno un primo contatto

conoscitivo.

2. La famiglia procede all'iscrizione dell'alunno secondo la

normativa vigente.

3. La famiglia e la scuola di provenienza (compatibilmente alla

normativa sulla Privacy) fanno pervenire la certificazione, ove

disponibile, alla segreteria scolastica.

Accoglienza

Condivisione

Settembre -

Novembre

1.Il DS riceve la diagnosi consegnata dalla famiglia, la

acquisisce al protocollo e la condivide con la F.S. Pari

Opportunità 2.La segreteria protocolla le certificazioni degli alunni neo-

iscritti da mettere a disposizione della F.S il quale informa il

Coordinatore e i docenti delle classi interessate della

presenza di alunni con disturbi evolutivi specifici.

3.Nel corso del mese di Ottobre saranno predisposti incontri tra

la Famiglia, F.S Pari Opportunità, Coordinatore di classe ed

eventualmente anche gli operatori ASL o dei centri autorizzati

che hanno rilasciato la Diagnosi, o specialisti che seguono

l’alunno, per opportuna raccolta di informazioni diagnostiche,

metodologiche, di studio, background dello studente.

4.Il Coordinatore di classe riferisce ai docenti della classe in

cui è inserito l’alunno quanto emerso al punto 3 nel corso del

CdC del mese di Ottobre. I dati diagnostici raccolti e saranno

poi inseriti nel PDP.

5.I Docenti predispongono le verifiche d’ingresso che,

integrate dall’osservazione in classe, permetteranno di

desumere le informazioni (generali e per ciascuna disciplina)

da inserire nel PDP dell’alunno.

6.Il Coordinatore prende contatto con le famiglie per attivare

un rapporto comunicativo diretto: in tale contesto il

Coordinatore illustra alla famiglia le modalità di costruzione di

un primo percorso didattico personalizzato

Condivisione

Novembre Nel corso del CdC il Consiglio di classe concorda e compila

il PDP che sarà poi condiviso e firmato dalla famiglia.

Per alunno con diagnosi ADHD al PDP seguirà specifico

allegato con disposizioni per strategie metodologiche e

modalità di valutazione come da circ.Min. 15\06\2010

Trasparenza e

Documentazione

Durante l’anno

scolastico

Ciascun docente, in sede di valutazione delle prove scritte e

orali, avrà cura di annotare sul registro personale:

- la tipologia degli strumenti compensativi messi a

disposizione

- le misure dispensative adottate

Il Coordinatore informa eventuali supplenti in servizio nelle

classi con alunni con BES della loro presenza e del PDP

adottato.

4 (DSA ADHD, Disturbo Oppositivo Provocatorio DOP, Borderline cognitivo, Disturbo del Linguaggio

DL, Funzionamento intellettivo limite FIL, Deficit delle abilità non verbali, Deficit della coordinazione

motoria (Disprassia), Disturbo della condotta in adolescenza)

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Valutazione

Durante l’anno

scolastico

febbraio e giugno

Modalitaà di verifica e valutazione personalizzate,

coerentemente con gli strumenti compensativi e dispensativi

previsti nel PDP.

Nel corso degli scrutini il Coordinatore avrà cura di verificare

insieme al CdC l’adeguatezza del PDP valutando

l’opportunità, se necessaria, di eventuali modifiche

migliorative rispetto a strumenti, misure e metodologie

adottate.

Esami

Si fa riiferimento a quanto previsto dall’ O.M. 37/2014 , art.

18, Esame dei candidati con DSA o con BES, in particolare:

- uso di dispositivi per l’ascolto dei testi della prova

INVALSI registrati in formati mp3;

- individuazione di un componente della Commissione

che possa leggere i testi delle prove scritte;

- previsione di tempi più lunghi di quelli ordinari per lo

svolgimento delle prove scritte;

- adozione di criteri valutativi attenti soprattutto al

contenuto piuttosto che alla forma

8.4 Inserimento scolastico dell'alunno con BES non in possesso di diagnosi

Fasi Tempi Attività e compiti

Accoglienza

Condivisione

Settembre Ottobre 1. Il Consiglio di Classe rileva la presenza dell'alunno con

Bisogni Educativi Speciali e documenta la propria

osservazione.

2. Il CdC, nella persona del Coordinatore, prende contatto con

la famiglia, allo scopo di informarla delle difficoltà rilevate,

raccogliere ulteriori informazioni e/o suggerire l'avvio di un

iter diagnostico. Eventualmente può prendere contatto, in

sintonia con F.S. “Pari Opportunità”, anche con i servizi sociali

e sanitari.

3. Il Coordinatore propone alla Famiglia la stesura di un PDP,

nel quale confluiranno tutti i dati utili, compresi quelli di

carattere sanitario. La Famiglia in forma scritta autorizza/non

autorizza la stesura del PDP.

4. I Docenti predispongono una serie di attività volte alle

verifiche d’ingresso che, integrate all’osservazione in classe,

permetteranno di desumere le informazioni (generali e per

ciascuna disciplina) da inserire nel PDP dell’alunno con BES,

con particolare riferimento agli stili di apprendimento adottati

dagli alunni stessi ed eventuali prestazioni atipiche,

organizzando peraltro una prima serie di attività finalizzate ad

un positivo inserimento nella scuola e una buon adattamento

nella classe.

Condivisione Novembre Nel corso del CdC del mese in oggetto il Consiglio di classe

concorda e compila il PDP che sarà poi condiviso e firmato

dalla famiglia.

Trasparenza e

Documentazione

Durante l’anno

scolastico

Ciascun docente in sede di valutazione delle prove scritte e

orali, avrà cura di annotare sul registro personale:

- la tipologia degli strumenti compensativi messi a

disposizione

- le misure dispensative adottate

Il Coordinatore informa eventuali supplenti in servizio nelle

classi con alunni BES della loro presenza e del PDP adottato.

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Valutazione

Durante l’anno

scolastico

Febbraio e

Giugno

Modalitaà di verifica e valutazione personalizzate,

coerentemente con gli strumenti compensativi e dispensativi

previsti nel PDP.

Nel corso degli scrutini il Coordinatore avrà cura di verificare

insieme al CdC l’adeguatezza del PDP valutando

l’opportunità, se necessaria, di eventuali modifiche

migliorative rispetto a strumenti, misure e metodologie

adottate.

Esami Si fa riferimento all’OM 24 aprile 2013, n.13 – Esami di Stato,

Art. 18 – Esame dei candidati con DSA , comma 4.

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9. Scelte organizzative e gestionali

9.1 Funzionigramma dell’istituto

Incarico Nominativo

Dirigente

scolastico Prof.ssa Marina Todini

DSGA Silvia Di Giorgio

Incarico Funzioni

Vicario

supporto al lavoro del DS e partecipazione riunioni periodiche di staff

supporto alla gestione dei flussi comunicativi interni ed esterni

coordinamento attività di documentazione educativa e organizzativa

sostituzione dei docenti assenti su apposito registro

coordinamento vigilanza sul rispetto Regolamento Istituto

organizzazione commissioni e gruppi di lavoro

raccordo con funzioni strumentali, referenti e responsabili di incarichi

specifici

Primo

collaboratore

scuola

secondaria

Collaborazione con il D.S. e con il Docente Vicario

sostituzioni giornaliere docente assenti

controllo del rispetto del regolamento Istituto

supporto flussi informativi e comunicativi interni ed esterni

riferire sistematicamente al Dirigente scolastico circa l’andamento ed i

problemi del plesso

Primo

collaboratore

scuola primaria

Collaborazione con il D.S. e con il Docente Vicario

sostituzioni giornaliere docente assenti

controllo del rispetto del regolamento Istituto

supporto flussi informativi e comunicativi interni ed esterni

riferire sistematicamente al Dirigente scolastico circa l’andamento ed i

problemi del plesso

Funzioni strumentali

Denominazione Compiti

Piano Offerta

Formativa

Stesura, integrazione e revisione di POF e POFT

Organizzazione, coordinamento, monitoraggio delle attività progettuali

Coordinamento costruzione del Curricolo di istituto

Coordinamento delle attività dei Gruppi Disciplinari e/o Interdisciplinari,

dei Consigli di Classe e di interclasse

Coordinamento attività di valutazione degli alunni

Analisi e adattamento del "progetto educativo" alle esigenze della realtà

territoriale e dell'utenza

Organizzazione e coordinamento delle attività progettuali

Organizzazione e valorizzazione dei laboratori scientifici

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Coordinamento gruppo per progetti a bando (MIUR, FSE, EE.LL)

Valutazione e

autovalutazione

Coordinamento attività di valutazione degli alunni

Predisposizione e somministrazione di materiale per l’autovalutazione

d’Istituto, elaborazione dei risultati e diffusione degli stessi

Monitoraggio dati follow up (esiti scuole superiori)

Continuità e

Orientamento

Facilitare il passaggio tra i diversi ordini mediante l’organizzazione di

concrete esperienze di continuità e la predisposizione di schede di

passaggio per la condivisione di informazioni.

Progettare attività di continuità/raccordo atte a favorire il passaggio da un

ordine di scuola all'altro

Predisporre strumenti per la formazione delle classi prime della scuola

primaria e della scuola secondaria di primo grado

Programmare ed organizzare attività funzionali all'orientamento in uscita

dall’istituto

Coordinare le attività di orientamento

Predisporre i materiali per le attività di orientamento

Avviare un percorso di orientamento strutturato a partire dalle classi

prime

Gestire i bisogni formativi degli studenti in relazione all'orientamento

scolastico.

Organizzare percorsi di conoscenza delle scuole del territorio e di

raccordo con le stesse

Coordinare le attività di orientamento oer gli alunni BES e gli alunni

stranieri, in sinergia con le funzioni strumentali per l’inclusione e per

l’intercultura

Pari

Opportunità

Organizzazione delle risorse (umane e strumentali) dell’Istituto in materia

di disturbi specifici di apprendimento, bisogni educativi speciali,

integrazione alunni stranieri

Progettazione e coordinamento attività finalizzate all’integrazione degli

alunni stranieri

Prendere visione delle certificazioni diagnostiche rilasciata dagli organi

preposti

Effettuare uno screening rivolto a tutte le classi al fine di individuare

alunni in situazione di difficoltà di apprendimento

Confrontarsi e cooperare con i docenti, nelle cui classi sono presenti

alunni con BES/DSA, per favorire l’individualizzazione e la

personalizzazione della didattica (strumenti compensativi, misure

dispensative, percorsi metodologico-didattici)

Monitorare la realizzazione e lo sviluppo dei percorsi didattici

personalizzati (PDP)

Agevolare l’attuazione di strategie di recupero rivolte agli alunni in

situazione di difficoltà

Costruire un gruppo di lavoro (GLI) con le seguenti funzioni:

- rilevazione dei BES presenti nella scuola;

- raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi;

- supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle

classi;

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- rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della

scuola;

- elaborazione del Piano Annuale per l’Inclusività.

Attivare corsi di aggiornamento/formazione per i docenti in materia di

didattica inclusiva

Scuola aperta al

territorio

Cura dei rapporti con gli alunni, con le famiglie, con il territorio, con

l’estero

Programma e coordina l’apertura dell’Istituto al territorio

Coordina l’organizzazione degli eventi d’Istituto

Collabora alla realizzazione dei progetti che prevedono l’apertura al

territorio, le attività di prevenzione e protezione della salute

Promuove iniziative per la solidarietà

Organizza le attività integrative pomeridiane e i corsi di recupero

(iscrizioni, docenti, costi, orari, sorveglianza)

Altre figure di sistema

Team di

gestione sito

Amministratore Area amministrativa: DSGA Silvia Di Giorgio

Amministratore Area Comunicazione interna: Vice-Preside

Amministratore Area Docenti Scuola Primaria

Amministratore Area Docenti Scuola Secondaria

Le FF.SS. sono amministratori per le aree afferenti i rispettivi ambiti di

referenza

Animatore

digitale

Docente a tempo indeterminato che ha i compiti di:

- favorire il processo di digitalizzazione nelle scuole;

- diffondere politiche legate all’innovazione didattica attraverso azioni

di accompagnamento e di sostegno al Piano nazionale per la scuola

digitale sul territorio, nonché attraverso la creazione di gruppi di

lavoro e il coinvolgimento di tutto il personale della scuola.

Rappresentante

dei lavoratori

per la sicurezza

(art. 73 del

C.C.N.L.)

a) Ha diritto di accesso ai luoghi di lavoro nel rispetto dei limiti previsti dalla

legge; egli segnala preventivamente al capo di istituto le visite che intende

effettuare negli ambienti di lavoro; tali visite possono svolgersi

congiuntamente con il responsabile del servizio di prevenzione o un addetto

da questi incaricato.

b) E’ consultato dal DS Per la sicurezza su tutti quegli eventi per i quali la

disciplina legislativa prevede un intervento consultivo del rappresentante dei

lavoratori per la sicurezza.

c) E’ consultato sulla designazione del responsabile e degli addetti del

servizio di prevenzione, su piano di valutazione dei rischi, programmazione,

realizzazione e verifica della prevenzione nell'istituzione scolastica, nonché

in merito all'organizzazione della formazione.

d) Riceve le informazioni e la documentazione relativa alla valutazione dei

rischi e alle misure di prevenzione, nonchè quelle inerenti le sostanze e i

preparati pericolosi, le macchine, gli impianti, l'organizzazione del lavoro e

gli ambienti di lavoro, la certificazione relativa all'idoneità degli edifici, agli

infortuni e alle malattie professionali.

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e) Ha diritto alla formazione specifica prevista all'art.19, comma 1, lett.G) del

D.Lgs.n.626/94.

R.S.P.P.

L’articolo 33 del D.Lgs. 81/08 elenca i suoi obblighi:

a) individuazione dei fattori di rischio, valutazione dei rischi, individuazione

delle misure di sicurezza e salubrità dell’ambiente di lavoro;

b) elaborazione delle misure preventive e protettive e dei sistemi di controllo

delle misure adottate;

c) elaborazione delle procedure di sicurezza per le varie attività della scuola;

d) proposta di programmi di formazione e informazione per i lavoratori;

e) collabora alla realizzazione del piano di sicurezza e della valutazione

rischi;

f) segnala al DS eventuali inadempienze o irregolarità sul lavoro in

collaborazione con medico competente e RLS;

g) si interfaccia con gli organi di vigilanza territoriali e, in sede di ispezione,

affianca gli organi esterni fornendo loro chiarimenti in merito al documento

di valutazione rischi;

h) indice, in vece del datore di lavoro, la riunione periodica

a cui devono partecipare: datore di lavoro, RSPP, medico competente, RLS.

Gli argomenti che devono essere trattati sono: il Documento di Valutazione

Rischi (DVR); l’andamento degli infortuni e delle malattie professionali;

criteri di scelta e caratteristiche dei Dispositivi di Protezione Individuale

(DPI) e i programmi di formazione e informazione sulla sicurezza sul lavoro

per lavoratori, dirigenti e preposti.

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10. Determinazione dell’organico dell’autonomia

Considerati gli obiettivi formativi e le connesse attività progettuali, curricolari, extracurricolari,

educative ed organizzative nonché le iniziative di potenziamento e di miglioramento, previste dal

PTOF e dal PdM, si definisce l’organico dell’autonomia che includerà:

a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno (i docenti inseriti nell’organico di diritto),

sulla base del monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di

autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con

disabilità, ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle

risorse previste a legislazione vigente

Organico insegnanti a.s.

2015/2016

a.s.

2016/2017

a.s.

2017/2018

a.s.

2018/2019

Docenti Discipline Curricolari scuola

primaria

48 + 46 h

di IRC

49 + 46 h di

IRC

49 + 46 h di

IRC

49 + 46 h di

IRC

Docenti Discipline Curricolari scuola

secondaria

45 + 27h

IRC

45 + 27 h

IRC

45 + 27 h

IRC

45 + 27 h

IRC

Docenti di Sostegno scuola primaria 13 14 14 14

Docenti di Sostegno scuola secondaria 11 12 12 12

La richiesta di una cattedra in più per la Scuola Primaria è giustificata dal trend in aumento degli

iscritti e del numero delle classi; lo stesso vale per la richiesta di un’unità in più di docenti di

sostegno, per entrambi gli ordini di scuola.

b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa (i docenti immessi in

ruolo nella fase C)

Il Collegio ha individuato gli obiettivi prioritari tra quelli indicati dal comma 7, definendo i

campi di potenziamento (come da CM n. 0030549 del 21/09/2015), in relazione alle azioni di

miglioramento da porre in atto, a seguito dell’individuazione delle criticità come emerse nel

RAV e delle priorità e traguardi individuati e dei progetti attivati o da attivare. Nel fabbisogno è

compreso il semiesonero dei collaboratori del Dirigente, già individuato dal Dirigente.

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Tale richiesta è stata in parte disattesa e il nostro Istituto si è visto riconoscere, per l’a.s.

2015/2016, il seguente organico di potenziamento:

Organico potenziamento a.s. 2015/2016 Tipologia cattedra n.

Docenti Discipline Curricolari scuola primaria posti comuni 4

Docenti di Sostegno scuola primaria

Docenti Discipline Curricolari scuola secondaria arte e immagine 1

Docenti di Sostegno scuola secondaria

In attesa di ricevere chiarimenti dall’amministrazione centrale, i suddetti docenti saranno

utilizzati, ove possibile, per la realizzazione dei progetti previsti dal Piano di Miglioramento.

Per l’anno scolastico 2016/2017, per poter modulare un orario scolastico che possa rispondere in

maniera adeguata alle esigenze di un utenza in ampliamento, il DS dell’Istituto “Piaget –

Majorana” conferma l’organico funzionale già richiesto per l’a.s. 2015/2016, vale a dire:

Organico potenziamento Tipologia cattedra n.

Docenti Discipline Curricolari scuola primaria posti comuni 4

Docenti Discipline Curricolari scuola secondaria

matematica e scienze A059 1

materie letterarie A043 1

Lingua inglese A345 1

Campi di potenziamento Obiettivi formativi Comma 7 Unità di

personale

richiesto

Potenziamento scientifico Potenziamento delle competenze matematiche-logiche e

scientifiche

1

Potenziamento scientifico Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e

coinvolgimento degli alunni

1

Potenziamento linguistico Valorizzazione e potenziamento delle competenze

linguistiche, in particolare della lingua inglese

2

Potenziamento linguistico Alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come

lingua seconda attraverso percorsi e laboratori per

studenti di cittadinanza o di lingua non italiana……

1

Potenziamento umanistico,

socio-economico e per la

legalità

Alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come

lingua seconda attraverso percorsi e laboratori per

studenti di cittadinanza o di lingua non italiana……

1

Potenziamento laboratoriale Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con

particolare riguardo al pensiero computazionale,

all’utilizzo critico e consapevole dei social network e

dei media nonché alla produzione

1

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57

c) il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliare

Considerata la struttura dell’Istituto Comprensivo, articolato sui due plessi della Scuola primaria

“J. Piaget “ e della Scuola secondaria di I grado “E. Majorana”, si ritiene necessario garantire le

attività previste dai profili professionali di riferimento nei piani di lavoro, secondo principi di

qualità e di efficienza.

Organico personale amministrativo a.s.

2015/2016

Triennio

successivo

Dirigente Servizi Generali Amministrativi 1 1

Personale di segreteria 6 6

Personale ausiliario 13 13

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11. Il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali.

11.1 Risorse disponibili

L’Istituto ha cura di incrementare il proprio patrimonio di risorse materiali e strutturali, in

quanto valido supporto alle molteplici iniziative previste.

Attualmente i due plessi sono dotati di spazi comuni interni ed esterni quali:

2 Teatri

laboratorio scientifico (scuola Primaria)

laboratorio di ceramica con forno per la cottura

laboratorio informatico multimediale

2 biblioteche-sale lettura, fornite di libri, videocassette, cd-rom, cataloghi informatizzati e

postazioni internet

aule dotate di LIM e di pc

aula polifunzionale

sala mensa (scuola Primaria)

giardini attrezzati polivalenti con campetti di basket e di pallavolo

2 palestre

I docenti, inoltre, utilizzano in funzione educativa tutti gli spazi della scuola quali: arredo dei

corridoi per attività di gruppo o per colloqui con genitori e/o studenti, spazi esterni per attività

sportive e di giardinaggio, pareti per murales e bacheche per comunicazioni.

In relazione a quanto emerso nel RAV e alle segnalazioni del Collegio dei Docenti, si ritiene

prioritario valorizzare gli ambienti scolastici esterni e implementare le dotazioni informatiche.

11.2 #La mia scuola accogliente

L’Istituto ha recentemente partecipato al bando pubblico del MIUR per l’individuazione di proposte

progettuali per la valorizzazione ed il recupero di ambienti scolastici e realizzazione di scuole

accoglienti, presentando il progetto #La mia scuola accogliente, che si auspica sia selezionato e

finanziato.

La proposta, la cui progettazione ha coinvolto anche l’Ufficio tecnico del III Municipio e il

Corpo Forestale dello Stato, è finalizzato a:

riqualificare le aree verdi prospicienti gli edifici dell'I.C. “Piaget-Majorana” (interventi di

sistemazione / messa in sicurezza delle piante e degli spazi verdi esistenti);

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creare uno spazio verde da destinare alla realizzazione di un orto didattico / percorso

multisensoriale;

adeguare le strutture sportive esistenti;

realizzare un padiglione esterno prefabbricato (legno/vetro) multifunzionale per attività

laboratoriali;

realizzare un gazebo in legno e strutture smontabili per la realizzazione di prodotti

artistico-artigianali, allestimenti di mostre e altri progetti d'istituto che prevedono

l'accoglienza dell'utenza (Festincontro, Festa di fine anno scolastico, iniziative sportive,

premiazioni, open day, ecc.)

L'originalità della proposta è costituita dalla disponibilità di spazi e strutture idonee alla

realizzazione di una didattica inclusiva, basata sull'Experiential Learning (cognitiva, emotiva e

sensoriale), in cui l'apprendimento si realizza attraverso l'azione e la sperimentazione di

situazioni, compiti e ruoli. Consente inoltre di sviluppare le abilità dell'alunno di problem

solving, anche attraverso abilità creative e di far acquisire autoconsapevolezza attraverso

l'osservazione e la costituzione di un patrimonio di conoscenza che costituirà il nuovo punto di

partenza di ulteriori apprendimenti.

11.3 Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale

Per supportare l’attuazione della Legge 107/2015, “al fine di sviluppare e di migliorare le

competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di

costruzione delle competenze in generale” (comma 56), il MIUR ha adottato il Piano Nazionale

per la Scuola Digitale, valido fino al 2020.

Gli obiettivi strategici del PNSD sono i seguenti:

realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti

potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e

i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche

adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenzae

la condivisione di dati, nonché lo scambio di informazioni

formazione dei docenti e del personale amministrativo;

potenziamento delle infrastrutture di rete, con particolare riferimento alla connettività nelle

scuole;

valorizzazione delle migliori esperienze delle istituzioni scolastiche anche attraverso la

promozione di una rete nazionale di centri di ricerca e di formazione;

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60

definizione dei criteri e delle finalità per l'adozione di testi didattici in formato digitale e per

la produzione e la diffusione di opere e materiali per la didattica, anche prodotti

autonomamente dagli istituti scolastici

Il nostro Istituto ha aderito al Piano e ha individuato tra i docenti un animatore digitale che avrà

il compito di seguire, per il prossimo triennio, il processo di digitalizzazione della scuola:

organizzazione della formazione interna, delle attività dirette a coinvolgere la comunità

scolastica intera e individuazione di soluzioni innovative metodologiche e tecnologiche

sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola.

Il PNSD è un progetto ambizioso che catalizza l’impiego di più fonti di risorse a favore

dell’innovazione digitale, a partire dai Fondi Strutturali Europei (PON Istruzione 2014-2020) e dai

fondi della legge 107/2015, fino a quelli del Progetto strategico nazionale per la banda ultralarga.

L’auspicio è che il futuro descritto nel Piano diventi presto un presente tangibile e condiviso da tutti.

11.4 Una scuola 2.0

L’Istituto è impegnato da anni nell’implementazione di dotazioni tecnologiche, per essere in

grado di rispondere in maniera diretta alle esigenze dettate dalla società dell’informazione, in

particolare favorire la diffusione delle competenze digitali nella scuola e promuovere approcci

didattici innovativi.

È in quest’ottica che è stato approntato un piano di implementazione che prevede i seguenti

interventi, alcuni dei quali vincolati al finanziamento del FSE:

Progetto Descrizione Tempi Risultato atteso Finanziamento

LIM per tutti Acquisto ed

installazione di 21

LIM

novembre 2015

- gennaio 2016

Tutte le aule

dell’Istituto dotate

di una LIM e di un

pc

Contributo

volontario delle

famiglie

Aggiornamento

del sito

istituzionale

Sostituzione

dell’attuale sito,

orami obsoleto e

poco frequentato,

con uno più

interattivo e

trasparente

ottobre 2015 –

gennaio 2016

Un sito

effettivamente

dinamico e che

faciliti la

comunicazione

interna ed esterna

Fondo per la

dematerializzazione

“Whatslan – la

didattica inclusiva

in una scuola 2.0”

Adeguamento delle

infrastrutture di

rete LAN/WLAN

aprile 2016 Cablaggio

wireless di tutti i

locali dell’Istituto

scolastico che:

permetta una

didattica 2.0;

faciliti la

comunicazione, la

ricerca, l'accesso

Fondo Sociale

Europeo (finanziato)

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alle informazioni e

alle risorse, ai

materiali didattici

da parte dei

docenti e degli

allievi; potenzi la

comunicazione

con le famiglie

Aula Fab-lab Realizzazione di

un’aula-

laboratorio dove

docenti e studenti

possano usufruire

di tecnologia come

valido supporto

allo studio e alla

progettazione

(anche attraverso

la realizzazione di

modelli 3D) .

Entro giugno

2016

Potenziamento

delle infrastrutture

necessarie per una

didattica

innovativa

mediata dalle ICT

FSE (in attesa di

conoscere esito)

11.4.1 Nuovo sito scolastico

Dal monitoraggio annuale sulla valutazione esterna del nostro Istituto, nonché dal RAV

elaborato dal Gruppo di Valutazione, è emersa la necessità di rinnovare l’attuale sito istituzionale

della scuola, ormai obsoleto. Il presente progetto è finalizzato quindi alla creazione di un nuovo

sito scolastico che:

- rappresenti l’identità dell’Istituto Comprensivo e ne renda trasparente l’attività;

- favorisca pratiche collaborative tra le varie componenti della scuola e con le altre agenzie

formative operanti nel territorio;

- permetta la diffusione di contenuti culturali e didattici tra i docenti e con i discenti;

- offra nuovi servizi per i docenti (registro elettronico, informazioni sul piano didattico

delle attività, pubblicazioni avvisi importanti, modulistica on line, programmazioni

scaricabili, pubblicazioni lavori multimediali);

- faciliti la comunicazione con le famiglie (registro elettronico, informazioni circa riunioni,

incontri e iniziative, modulistica online, avvisi di pubblica utilità);

- sia conforme al Decreto Legislativo, 14 marzo 2013, n. 33, riordino della disciplina

riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte

delle pubbliche amministrazioni;

Per la realizzazione del progetto sono previste le seguenti attività:

realizzazione delle pagine web di struttura del sito, a cura di un esperto esterno

registrazione di un dominio .gov.it specifico per siti della P.A. secondo le procedure

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http//domini .digitpa.gov.it e successivo inserimento nello stesso di un contenitore

CMS configurato secondo le esigenze del nostro Istituto

trasferimento dei contenuti necessari dal precedente sito scolastico

inserimento dei contenuti nel nuovo sito e aggiornamento degli stessi, prioritariamente

dell’area dedicata alla Segreteria dell’istituto per la pubblicità legale (albo pretorio)

monitoraggio e amministrazione del sito, a cura di un esperto esterno

Per le suddette attività è stato costituito un gruppo di lavoro dotato di competenze specifiche e

che interessi le varie componenti dell’istituzione scolastica: DSGA, 1 collaboratore di segreteria,

Vice preside, 1 docente della Scuola Primaria, 1 docente della Scuola Secondaria, Funzioni

Strumentali.

I contenuti del sito scolastico saranno:

l’organigramma dettagliato delle figure principali dell'organizzazione scolastica, ognuna

eclinata secondo compiti e ruoli svolti, organi collegiali compresi;

i principali documenti dell'organizzazione scolastica: il POF, il Regolamento d'Istituto, la

Carta dei Servizi e gli altri regolamenti, il Piano Annuale delle Attività;

la struttura logistica della scuola;

l'offerta formativa scolastica: il successo formativo, le iniziative socio-culturali, i rapporti

col territorio;

il lavoro di classe: dal contratto formativo all'attività didattica, dai criteri di valutazione

degli studenti, alle attività di recupero e di sostegno;

la condivisione del materiale didattico e di esperienze didattiche significative;

l'esposizione degli elaborati degli studenti;

la promozione della partecipazione a concorsi, progetti, gare e manifestazioni;

strumenti di collaborazione interattiva, di discussione e confronto;

comunicazioni del Dirigente e della Segreteria;

modulistica facilmente scaricabile

11.4.2 “Whatslan – Una didattica inclusiva in una scuola 2.0”

Il progetto “Per una didattica LAN in una scuola 2.0”, finanziato dal FSE (Progetto

PON/FESR Prot.n. AOODGEFID/9035), è finalizzato al cablaggio wireless di tutti i locali

dell’Istituto scolastico che permetta a docenti, discenti e personale della scuola di:

- apprendere attraverso modalità didattiche mediate dalle ICT

- ottenere un controllo dello strumento Internet all’interno del contesto scolastico

- permettere lo sviluppo di una didattica collaborativa di classe

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- facilitare la comunicazione, la ricerca, l'accesso alle informazioni e alle risorse, ai

materiali didattici da parte dei docenti e degli allievi

- condividere i registri informaticiEDOLOGIE DIDATTICHE

- accedere al portale della scuola per facilitare e potenziare il rapporto scuola-famiglia

- saper utilizzare il computer e altre tecnologie per comunicare e instaurare rapporti

collaborativi

- ottimizzare la gestione del laboratorio d'informatica potenziandone le dotazioni hardware

e software

- porre le basi infrastrutturali per la didattica 2.0

- allestire strutture informatiche idonee al conseguimento dell'obiettivo delle pari

opportunità finalizzata all'integrazione del disagio e all'inclusione (POF triennale)

- aprire un nuovo canale di comunicazione e formazione verso i discenti

11.4.3 “Aula FabLab - Proiettati nel futuro”

Con il presente progetto il nostro Istituto partecipa al bando PON/Fondo Europeo di Sviluppo

Regionale - Asse II Infrastrutture per l’istruzione – Obiettivo specifico – 10.8 – Azione 10.8.1

Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per

l’apprendimento delle competenze chiave.

Il progetto "Aula FabLab - Proiettati nel futuro" nasce dall’esigenza di creare uno “spazio per

l’apprendimento” che coniughi la più alta innovazione tecnologica per la didattica con la

metodologia collaborativa e laboratoriale, dove venga messo in risalto il lavoro del singolo e la

collaborazione con gli altri allievi ed il docente per acquisire conoscenze e competenze in modo

semplice.

La nuova aula-laboratorio FabLab rientra nella ricerca di nuovi spazi della didattica che

permetteranno ai docenti e soprattutto agli allievi di usufruire di tecnologia come valido supporto

allo studio e alla progettazione di un oggetto, anche attraverso modelli 3D, seguendo un percorso

interdisciplinare capace di sviluppare specifiche competenze nei diversi ambiti

dell'apprendimento (scientifico-tecnologico, della comunicazione, della creatività ).

Le postazioni sono costituite da banchi modulari e componibili per il lavoro a gruppi e

fortemente high-tech grazie alla presenza di una LIM e di un videoproiettore interattivo,

entrambi collegati in rete e collegabili con ogni tipo di device in uso da studenti e professori

(tablet, PC/portatili). La LIM sostituisce la tradizionale lavagna, collega il docente con gli alunni

e consente proiezioni, anche in videoconferenza (da locale e da remoto). E’ un’interazione totale

di tutti verso tutti per un utilizzo della tecnologia più avanzata al fine di un apprendimento attivo

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(basato sul problem solving), interazioni continue e dinamiche tra studenti e docente, attività

hands-on.

I nuovi spazi per la didattica saranno sufficientemente flessibili da consentire anche lo

svolgimento di attività diversificate da parte di più classi, gruppi di classi (verticali, aperti, ecc.),

in plenaria, per piccoli gruppi, ecc., nei quali l’insegnante non svolge più solo lezioni frontali,

ma assume piuttosto il ruolo di facilitatore ed organizzatore delle attività. Insomma un setting

d’aula variabile e coerente con le diverse fasi dell’attività didattica.

L’aula inoltre permetterà agli allievi, ai docenti, al personale della scuola e all'utenza di:

apprendere attraverso modalità didattiche mediate dalle ICT

sviluppare una didattica collaborativa di classe

facilitare la comunicazione, la ricerca, l'accesso alle informazioni e alle risorse, ai

materiali didattici da parte degli allievi, dei docenti, del personale scolastico e delle

famiglie

condividere i registri informatici e altri strumenti e software didattici usufruibili on line

accedere al portale della scuola

saper utilizzare il computer e altre tecnologie per comunicare e instaurare rapporti

collaborativi

porre le basi infrastrutturali per la didattica 2.0

aprire un nuovo canale di comunicazione e formazione tra e verso i discenti e le famiglie,

oltre che al territorio (reti di scuole)

formazione docenti e personale ATA

La struttura dell’aula FabLab è pensata in funzione della versatilità d'impiego delle tecnologie di

cui si compone. Le dotazioni mobili permetteranno: 1) di avere più punti di visualizzazione

all’interno di essa utili per una migliore fruizione individuale e collettiva dei contenuti didattici;

2) di aggregare gruppi di alunni (verticali e aperti) per attività didattiche di vario tipo anche ai

fini dell'inclusione e dell'integrazione (sostegno, recupero, potenziamento, attività mirate per

alunni stranieri, alunni con disturbi specifici di apprendimento); 3) organizzare attività in

videoconferenza locale (aula magna) e da remoto (reti); 4) aggiornamento e formazione del

personale docente, ATA e utenza.

L’istituto intende richiedere anche postazioni informatiche per l'accesso ai dati e ai servizi

digitali della scuola (mensa, biblioteca, registro elettronico, iscrizioni on line) da parte

dell'utenza e del personale di segreteria.

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12. Attività di formazione del personale scolastico

Riferimento agli Atti di Indirizzo del DS

Il Collegio dovrà definire aree per la formazione del personale che siano coerenti con i bisogni

emersi e che rispondano ad esigenze di miglioramento, in termini di esiti di apprendimento e di

sviluppo delle competenze di cittadinanza. Dovranno essere individuate le ricadute nelle attività

ordinarie della scuola e potranno essere previste attività di condivisione delle buone pratiche,

utili per la comunità professionale.

L’Istituto intende diventare un laboratorio di sviluppo professionale in grado di offrire soluzioni

organizzative, funzionali alle esigenze formative specifiche e coerenti alle scelte educative

concordate. Promuove, pertanto, ogni occasione di formazione individuale e collegiale,

favorendo anche la partecipazione a: convegni, seminari, gruppi di progetto, corsi di formazione

organizzati da enti e/o istituzioni esterne, scambi culturali fra docenti di nazionalità diverse.

Nel quadro di un processo di innovazione e di riqualificazione professionale, di particolare

interesse sono considerati gli argomenti relativi ai seguenti ambiti:

modalità di utilizzo della rete informatica e di un laboratorio multimediale

didattica innovativa e laboratoriale

potenziamento delle competenze di base, con particolare riferimento alla lettura e alla

comprensione, alle competenze logico-argomentative e a quelle matematiche

potenziamento delle competenze linguistiche

l’inclusione, la disabilità, l’integrazione, le competenze di cittadinanza

la valutazione

La formazione, in quanto risorsa strategica per il miglioramento della scuola, è un diritto di

tutto il personale scolastico. Pertanto il nostro Istituto prevede attività di aggiornamento e

formazione anche per il personale A.T.A., in quanto funzionali all’attuazione dell’autonomia

e alla crescita professionale nell’ambito della riorganizzazione dei servizi amministrativi,

tecnici e generali, soprattutto in relazione ai processi d’informatizzazione.

Tentuo conto anche delle priorità definite dall’Atto di Indirizzo del Ministero della Pubblica

Istruzione (prot. 38 del 30/11/15), il Collegio dei Docenti ha definito un piano di formazione

triennale del personale coerentemente con:

- i bisogni formativi degli alunni e dei docenti;

- le opportunità e le peculiarità del territorio;

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- le esigenze di miglioramento evidenziate dal RAV (espresse in termini di esiti di

apprendimento e di sviluppo delle competenze di cittadinanza), dal Piano di

Miglioramento, dalle proposte di innovazione che si intendono mettere in atto;

- le risorse eventualmente disponibili nell’Istituto:

- le ricadute che avranno nelle attività ordinarie della scuola, così come indicato nel

PdM.

Area di

formazione Destinatari Risultati attesi

Anno

svolgimento

Recupero e

potenziamento

competenze

logico-

matematiche

Docenti di

matematica

dell’Istituto

- innovare la didattica, potenziare e

diversificare le competenze

metodologiche dei docenti di

matematica;

- individuare, partendo dal confronto tra

esiti interni e dati rilevati dalle PN, le

priorità di intervento per la

progettazione di percorsi formativi

calibrati sui bisogni degli alunni.

2015/2016

Recupero e

potenziamento

competenze

linguistiche

Docenti di

lingua inglese

dell’Istituto

- individuare gli steps di un percorso

formativo unitario - con andamento a

spirale - dalla classe I della scuola

primaria alla classe III della scuola

secondaria;

- indirizzare la didattica ad un migliore

utilizzo della comunicazione in lingua

2015/2016

Inclusione,

disabilità,

integrazione

Tutti i docenti

Personale ATA

- adeguare le conoscenze del personale

scolastico sui problemi dei ragazzi in

situazione di svantaggio (BES);

- innovare la didattica per favorire la

programmazione individualizzata

armonizzata con quella rivolta al gruppo

classe;

- potenziare le metodologie e le strategie

didattiche personalizzate e

individualizzate.

- potenziare il team teaching in una

didattica laboratoriale e il più possibile

interdisciplinare

2015/2016

Ricorsivo

Accoglienza ed

orientamento

degli studenti

stranieri

Team docenti

per

l’integrazione

alunni stranieri

- revisionare il protocollo di accoglienza

degli alunni stranieri;

- pianificare le fasi di un percorso

formativo unitario ed efficace;

- costruzione di materiali didattici

attraverso cui i contenuti siano trasmessi

in maniera semplificata e

individualizzata;

- progettazione attività interculturali

2015/2016

Ricorsivo

Orientamento Docenti scuola

secondaria

- analizzare e confrontare i risultati

ottenuti nei primi due anni di scuola

2015/2016

Ricorsivo

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superiore e correlarli al giudizio

orientativo;

- indirizzare la didattica ad una

programmazione individualizzata

orientativa.

Verso per una

programmazione

individualizzata

o personalizzata

Tutti i docenti

- individuare, nel raggiungimento degli

obiettivi conoscitivi e metodologici

della propria disciplina, una gradualità

che consenta lo sviluppo di percorsi

individualizzati;

- finalizzare la programmazione anche

all’attivazione di intenzionali processi di

apprendimento (metacognizione e

autovalutazione)

2015/2016

Ricorsivo

Azioni di

continuità con le

scuole superiori

del territorio

Docenti di

Italiano,

Inglese e

Matematica

- analizzare e confrontare i risultati

ottenuti nei primi due anni di scuola

superiore e correlarli al giudizio

orientativo;

- individuare gli obiettivi irrinunciabili

per lo sviluppo delle competenze

disciplinari in un curriculo verticale;

- progettare prove comuni che forniscano

dati utili allo sviluppo e al

miglioramento della didattica finalizzata

all’acquisizione di competenze

2015/2016

Il nuovo sito

istituzionale

Team gestione

sito

- digitalizzare i servizi (comunicazione

scuola-famiglia, eventuale registro

elettronico, amministrazione

trasparente);

- gestione ordinaria dei contenuti del sito

2015/2016

Animatore

digitale

Animatore

digitale

- le competenze e le capacità

dell’animatore digitale nei suoi compiti,

così come definiti nel Piano Nazionale

Scuola Digitale.

Scuola digitale Tutti i docenti

- realizzare ambienti di apprendimento

multimediali, linguistici, scientifici,

anche in modalità blended;

- incentivare l’uso delle tecnologie per

proseguire l’azione formativa anche a

casa per lo scambio di materiali;

- promuovere uno sportello di

orientamento on line.

2016/2017

Sicurezza (D. Lg

81/2008)

Personale neo-

assunto o

trasferitosi

- conoscere il Piano di Gestione

d’Emergenza e del Documento di

Valutazione dei Rischi

2015/2016

ricorsivo

Tutto il

personale

- aggiornare e promuovere le conoscenze

in materia di Primo soccorso e di

prevenzione degli incendi

2015/2016

ricorsivo

Squadra di

Primo soccorso

- promuovere le conoscenze e le

competenze tecniche in merito a:

rianimazione cardiopolmonare;

2015/2016

ricorsivo

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defibrillazione precoce con DAE

(defibrillatore semiautomatico esterno).

Per la realizzazione del suddetto piano di formazione l’Istituto si impegna a:

- ricercare formatori esterni qualificati;

- valorizzare le risorse interne, individuando docenti in grado di accompagnare i

colleghi nei processi di ricerca didattica, formazione sul campo, innovazione in aula;

- impegnare i docenti in percorsi significativi di sviluppo e di ricerca professionale,

che li veda soggetti attivi dei processi;

- favorire la creazione reti territoriali di scopo, in cui le scuole aderenti possano

scambiare soluzioni di successo e condividere azioni di sistema, per massimizzare

l’efficacia degli interventi formativi e consentire economie di scala.

Saranno inoltre promossi:

- l'autoaggiornamento individuale o di gruppo (anche con l’utilizzo della carta

elettronica per l’autoformazione), prospettiva privilegiata per evitare modelli

professionali uniformi e per fare emergere identità e abilità “sommerse”;

- la condivisione delle buone pratiche attraverso il sito scolastico

Il nostro Istituto si impegna a individuare modalità di monitoraggio della qualità e

dell’efficacia delle attività formative svolte dai docenti. Gli esiti della formazione saranno

quindi documentati, nell’ottica di una progressiva costruzione di un sistema di

autovalutazione della propria formazione, di validazione delle esperienze svolte, nonché di

creazione di un portfolio personale del docente.

Per quanto riguardo i docenti neo-assunti, il DM 850/2015 prevede l’elaborazione di un

portfolio in formato digitale. Il docente neo-immesso in ruolo, dopo il secondo mese di

attività, con la collaborazione del docente tutor, deve predisporre un primo bilancio auto-

valutativo sulle proprie competenze, in modo da far emergere i punti di forza e di debolezza,

così da elaborare un piano formativo personalizzato. Il Dirigente scolastico, assieme al

docente neo-immesso e al suo tutor, in relazione ai bisogni della scuola, stabilisce gli

obiettivi di sviluppo professionale, di competenze culturale, disciplinari, didattico-

metodologiche e relazionali da raggiungere o migliorare attraverso le attività formative.

Le iniziative di formazione dovrebbero essere sostenute, secondo quanto recentemente

ribadito dal MIUR (Indicazioni e orientamenti per la definizione del piano triennale di

formazione del personale - 07/01/2016), da diverse fonti di finanziamento, tra cui le risorse

a valere sulla legge 107/15, i PON-FSE, la legge 440 e altri fondi a cui la scuola potrà

accedere attraverso la partecipazione a piani nazionali di formazione.

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13. Fondo di funzionamento dell’istituzione scolastica

I fondi che il MIUR assegna all’Istituto Comprensivo vengono utilizzati con la massima

tempestività possibile:

- per garantire il normale funzionamento amministrativo generale; per garantire il

funzionamento didattico ordinario di tutte le scuole dell’Istituto;

- per realizzare i progetti specifici ai quali sono destinati, secondo quanto indicato nei

piani di previsione allegati ai progetti stessi.

L’istituzione scolastica è da sempre impegnata a reperire ulteriori risorse mediante la

presentazione di specifici progetti a:

- Enti Locali;

- Enti sovracomunali (Provincia e Regione);

- Soggetti privati, anche sotto forma di convenzione o sponsorizzazione.

Le famiglie degli alunni possono contribuire alla copertura finanziaria delle spese connesse alla

realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa, in particolare per quanto attiene:

- campi scuola e visite didattiche;

- attività di arricchimento del curricolo (laboratori musicali, concerti, spettacolo

teatrali, lezioni concerto);

- attività ordinarie o progettuali che richiedano risorse finanziarie superiori a quelle

messe a disposizione dallo Stato e da altri Enti;

- attività di progetti con esperti esterni;

- assicurazione per infortuni e per la responsabilità civile verso terzi.

Il Dirigente Scolastico, in collaborazione con il DSGA, predispone all’inizio dell’anno apposito

programma annuale dell’esercizio finanziario, con l’indicazione dettagliata delle diverse voci

secondo quanto stabilito dalla normativa vigente.

Gli obiettivi che la segreteria dell’Istituto, diretta dal DSGA, persegue, sono coerenti con le linee

guida, tengono conto del codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche

amministrazioni, delle norme sulla riservatezza dei dati personali e sulla partecipazione ai

procedimenti amministrativi.

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14. PTOF, enti locali, territorio

Nell’ambito degli obiettivi formativi ritenuti imprescindibili dall’istituzione scolastica e nelle

attività progettuali, l’Istituto Comprensivo “ Piaget – Majorana” ritiene di primaria importanza la

valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di

sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le

organizzazioni del terzo e quarto settore, nonché con Università ed altre Enti formativi.

In particolare l’Istituto è inserito nelle seguenti reti:

- ASAL (Associazione Scuole Autonome del Lazio), costituita al fine di rappresentare il

sistema delle scuole pubbliche della regione Lazio, per sostenerle nel raggiungimento dei fini

istituzionali e per promuovere la realizzazione e il rafforzamento dell'Autonomia

Organizzativa e Didattica, secondo le disposizioni dell'Articolo 21 della legge 59/97 e

successive disposizioni attuative.

- Scuole del III e IV Municipio, finalizzata a:

- ricercare e favorire azioni comuni e coordinate per diffondere e sviluppare

conoscenze e condivisione delle “buone pratiche”, condotte dalle singole scuole della

rete ed anche attraverso progetti di collaborazione su specifiche tematiche,

coinvolgendo sia le singole componenti (dirigenza, docenti, DSGA, personale ATA,

genitori) sia l’intera comunità scolastica;

- ricercare e favorire azioni comuni e coordinate per lo sviluppo dell’autonomia della

scuola pubblica come risorsa nel e per il territorio, con particolare attenzione alla

cultura dell’orientamento;

- coordinare azioni comuni in ordine alla gestione ed organizzazione dele specifiche

attività istituzionali delle scuola della rete (formazione, progettazione, ricerca,

sperimentazione e innovazione, gestione delle risorse, valutazione) per ottimizzare

l’uso delle risorse umane, strumentali e finanziarie, con riferimento sia alla gestione

complessiva delle Istituzioni sia al lavoro docente che al lavoro ATA;

- raccordare le iniziative di carattere formativo, organizzativo e gestionale per

sostenere una coerente ed efficace diffusione nei territori dei Municipi III e IV e

favorire altresì il confronto e la collaborazione con le amministrazioni locali e la USR

Lazio.

- Liceo Classico-Linguistico “Aristofane e Liceo Scientifico “Archimede”, nell’ambito di un

progetto di continuità finalizzato a:

- individuare traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola

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secondaria di primo grado,

- sviluppare curricoli verticali e trasversali,

- ricercare contesti di senso con l'intento di coinvolgere il maggior numero di docenti

in processi comuni di progettazione, gestione e utilizzo di percorsi didattici validi,

- raccogliere e diffondere materiali didattici validi e fruibili

- attuare una didattica orientante, come strumento permanente e strategico, per

garantire lo sviluppo della persona e della sua identità, il sostegno dei processi di

scelta e decisione di vita personale e professionale, la promozione dell’occupazione

attiva, della crescita economica e dell’inclusione sociale.

La nostra è da tempo una scuola che si apre al territorio per:

per essere abitata dagli alunni, dalle famiglie e dai cittadini del quartiere oltre i tempi

classici della didattica, diventando un punto di aggregazione sociale;

per collaborazioni con istituzioni e associazioni;

per realizzare convegni, seminari, dibattiti e riflessioni su temi di primaria importanza

come, il disagio giovanile, la disabilità e i BES, l’integrazione e l’inclusione delle

comunità straniere, la dispersione scolastica;

come esperienza di sussidiarietà, con un nuovo protagonismo dei genitori, in netta

controtendenza rispetto al declino della partecipazione delle famiglie nei tradizionali

organi di rappresentanza collegiale;

come comunità, dove le componenti che la abitano trovano nuove forme di relazione,

improntate alla responsabilizzazione e alla fiducia reciproca.

Da diversi anni, in collaborazione con le Istituzioni sociali, politiche e religiose, le associazioni

culturali del territorio, l’Istituto organizza i seguenti eventi aperti a tutto il territorio:

Titolo Sintesi

Festincontro

Festincontro è una grande tradizione della scuola e del territorio. E' un incontro

tra le varie componenti della comunità scolastica con: le famiglie, i responsabili

di istituzioni sociali e religiose del quartiere. Tale iniziativa nasce dalla

persuasione che sia essenziale formare ragazzi capaci di essere solidali con tutti,

specialmente con chi è in difficoltà, per recuperare valori fondamentali

all’esistenza. In un clima di festa e solidarietà, i ragazzi, sperimentando un

positivo protagonismo, presenteranno, riflessioni, abilità e valori maturati

attraverso il lavoro della vita scolastica.

Festa di fine

anno

La festa di fine anno rappresenta uno dei momenti conclusivi e significativi

dell’attività scolastica. Lo scopo della festa è quello di comunicare, attraverso

modalità diverse, l’esperienza vissuta durante l’anno dagli alunni e dagli

insegnanti. La preparazione della festa si inserisce in un progetto di lavoro che

interessa l’ultimo periodo di scuola in continuità con le attività didattiche.

Ciascuna classe rappresenta, anche attraverso il ballo, il canto, il gioco, o la

drammatizzazione, un’esperienza significativa che ha contraddistinto l’anno

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scolastico.

Sono previsti inoltre i mercatini della solidarietà e la raccolta del sangue.

Sapere i

sapori.

Festa dei

nonni

Finalità del progetto sono: promuovere sani stili di vita e sane abitudini

alimentari; costruire un archivio della cultura e delle tradizioni locali, le cui radici

storiche possano essere recuperate attraverso un'azione di ricerca diretta sul

territorio. Nel progetto si inserisce quindi a pieno titolo la figura dei nonni,

depositari proprio di questi "saperi" in buona parte rappresentati dal cibo.

In occasione della Festa dei nonni gli alunni delle classi prime assaporeranno una

merenda genuina, insieme ai nonni invitati in classe per raccontare il loro vissuto,

il mangiare quotidiano o quello dei giorni di festa.

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ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

AL COLLEGIO DEI DOCENTI

Anno Scolastico 2015/16

Prot. 5197/o3 del 15.10.2015

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

VISTO il comma n.14 dell’art. 1 della Legge 13 luglio 2015, n.107 recante: la “Riforma del

sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni

legislative vigenti” che attribuisce al dirigente scolastico potere di indirizzo al Collegio dei

docenti per le attività della scuola;

VISTO il comma n.7 della Legge 13 luglio 2015, n.107 descrive gli obiettivi formativi

individuati come prioritari (integrati dalla nota del MIUR n. 30549 del 21/9/2015);

VISTO l’art.21 della Legge 15 marzo 1997, n. 59;

VISTO il D.P.R. 275/1999 “Regolamento in materia di autonomia delle Istituzioni

scolastiche” ed in particolare gli artt. 3, 4 e 5, comma 1;

VISTE le Indicazioni Nazionali per il curriculo della Scuola dell’Infanzia e del Primo ciclo

d’Istruzione (D.M. 254 del 16 novembre 2012);

VISTO il D.M. 22/08/2007 n. 139- Regolamento recante norme in materia di adempimento

dell’obbligo d’Istruzione;

VISTO l’art.25 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante “Norme generali

sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” che

attribuisce al dirigente scolastico, quale garante del successo formativo degli alunni,

autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane, per

assicurare la qualità dei processi formativi, per l’esercizio della libertà di insegnamento,

intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica e per

l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni;

TENUTO CONTO delle esigenze e della programmazione delle iniziative educative e

culturali presentate dagli Enti Locali e dai Servizio socio-sanitari del territori;

TENUTO CONTO delle proposte e delle iniziative promosse dalle diverse realtà istituzionali,

culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio;

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TENUTO CONTO delle sollecitazioni e delle proposte formulate dalle famiglie e dagli utenti

sia in occasione degli incontri informali e formali (ricevimenti scuola famiglia, riunioni

organi collegiali …), sia attraverso gli esiti la valutazione annuale della qualità percepita

promossa dalla scuola;

ASCOLTATO il Consiglio d’Istituto (nella seduta del 29/09/2015)

ASCOLTATO il Collegio dei Docenti (nella seduta del 16 /09/2015)

CONSIDERATE le criticità rilevate nei consigli di classe e i risultati degli apprendimenti

registrati; visti i risultati dell’attività di monitoraggio realizzata dal nostro Istituto negli

anni scolastici scorsi e della quale si è dato conto nel Rapporto di Autovalutazione; delle

riflessioni emerse nelle occasioni di confronto sui dati di misurazione forniti dall’INVALSI;

delle esigenze condivise di innovazione delle pratiche di insegnamento verso modelli

orientati allo sviluppo di ambienti di apprendimento attivi, laboratoriali, cooperativi,

orientati allo sviluppo di competenze di base, disciplinari e trasversali

CONSIDERATE le priorità e i traguardi individuati nel RAV (vedi in allegato);

CONSIDERATO che la comunità professionale è impegnata nella redazione del PdM e

considerato che tale Piano avrà incidenza nella successiva implementazione dell’offerta

formativa;

CONSIDERATE le iniziative promosse negli anni per l’innovazione metodologico - didattica

e per il miglioramento della qualità dei processi di insegnamento e di apprendimento e

delle sollecitazioni continue, offerte sia in situazioni collegiali formali (team, consigli di

classe/interclasse e Collegio dei docenti nelle sue articolazioni), sia negli incontri informali;

CONSIDERATA la struttura dell’Istituto Comprensivo, articolato nella Scuola Primaria “J.

Piaget “ e Scuola Secondaria di I grado “E. Majorana”;

TENUTO conto delle risorse professionali, strumentali e finanziarie di cui l’Istituto dispone,

nonché delle esperienze professionali maturate nel corso degli anni;

RICHIAMATO l’art. 1, commi da 1 a 4, della Legge n.107/2015;

CONSIDERATE le priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni

scolastici 2014/15, 2014/16 e 2016/17 (Direttiva n. 11/2014);

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RICHIAMATE le norme a tutela della libertà d’insegnamento dei docenti e quelle relative

alle competenze degli OO.CC.;

SENTITA l’Assemblea ATA e il DSGA, relativamente alle scelte di gestione e di

amministrazione;

RICHIAMATE le scelte di amministrazione, di gestione ed organizzazione del lavoro

declinate nella direttiva impartita dal DSGA e in particolare i principi di: tutela della

privacy; accoglienza, ascolto attivo ed orientamento dell’utenza; chiarezza e precisione

dell’informazione, potenziamento dell’informazione dei servizi, anche al fine di abbreviare i

tempi di lavorazione; funzionale organizzazione del lavoro di tutte le unità di personale

ATA; valorizzazione della professionalità di tutto il personale; costante monitoraggio dei

procedimenti amministrativi.

ATTESO CHE l’intera comunità professionale docente è coinvolta nei processi di riforma

che stanno interessando la scuola e nella contestualizzazione didattica delle ultime

Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012, che orientano verso l’innovazione delle

pratiche didattiche attraverso la valorizzazione di:

metodologie didattiche attive (operatività concreta e cognitiva), individualizzate

(semplificazione, riduzione, adeguamento dei contenuti per garantire i traguardi essenziali

irrinunciabili) e personalizzate (momenti laboratoriali diversificati che valorizzino stili e

modalità affettive e cognitive individuali);

modalità di apprendimento per problem solving, ricerca, esplorazione e scoperta;

situazioni di apprendimento collaborativo (aiuto reciproco, apprendimento

cooperativo e fra pari) e approcci metacognitivi (modi di apprendere individuali,

autovalutazione e miglioramento, consapevolezza, autonomia di studio);

AL FINE di offrire suggerimenti e mediare modelli e garantire l’esercizio dell’autonomia

didattica del Collegio dei docenti e la libertà di insegnamento dei singoli docenti, intesa

anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica e di contribuire alla

piena realizzazione di diritti costituzionalmente riconosciuti (libertà di insegnamento,

diritto allo studio-successo formativo);

EMANA

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76

il seguente Atto di Indirizzo al Collegio dei Docenti, in relazione alla Pianificazione

dell’Offerta Formativa Triennale e dei processi educativi e didattici

Pianificazione collegiale dell’Offerta Formativa Triennale

Il Piano dell’Offerta Formativa triennale sarà orientato all’innalzamento dei livelli di

istruzione e di competenza degli alunni nel rispetto dei tempi e degli stili di

apprendimento. L’azione dell’Istituzione scolastica è orientata all’inclusione e alla

valorizzazione delle differenze. Quindi il metodo di lavoro sarà improntato sulla

collaborazione e partecipazione, nel rispetto della libertà d’insegnamento, delle

competenze degli organi collegiali, delle istanze degli alunni e delle loro famiglie.

A tale proposito si ritiene fondamentale la chiara definizione delle priorità condivise

all’interno della comunità scolastica e la definizione di momenti comunicativi,

coinvolgendo nel progetto formativo le famiglie e il territorio.

Il collegio dei Docenti è quindi invitato a:

Pianificare un’Offerta Formativa Triennale (POFT) coerentemente con i traguardi di

apprendimento e di competenze attesi e fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo

2012, con le esigenze del contesto territoriale, con le istanze particolari dell’utenza della

scuola.

Finalizzare le scelte educative, curricolari, extracurricolari e organizzative al

contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione, al potenziamento

dell’inclusione scolastica e del diritto al successo formativo di tutti gli alunni; alla cura

educativa e didattica speciale per gli alunni che manifestano difficoltà negli apprendimenti

legate a cause diverse (deficit, disturbi, svantaggio); all’alfabetizzazione e al

perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per

studenti di cittadinanza o di lingua non italiana; alla individualizzazione e alla

personalizzazione delle esperienze per il recupero delle difficoltà, per il potenziamento

delle eccellenze, per la valorizzazione del merito.

Orientare i percorsi formativi offerti nel POFT al potenziamento delle competenze

linguistiche, matematico-logiche, scientifiche e digitali, allo sviluppo di competenze di

cittadinanza attiva e democratica e di comportamenti responsabili; al potenziamento delle

competenze nei linguaggi non verbali (musica, arte, educazione fisica, tecnologia);

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77

Prevedere percorsi e azioni per valorizzare la scuola intesa come comunità attiva,

aperta al territorio e in grado di sviluppare l’interazione con le famiglie e con la comunità

locale.

Prevedere un sistema di indicatori di qualità e di standard efficaci per rendere

osservabili e valutabili i processi e le azioni previste nel POFT.

Pianificazione educativa e didattica e innovazione delle pratiche di classe

Pianificare la didattica e orientarla in un’ottica di efficacia degli apprendimenti. In

questa fase è indispensabile decidere le metodologie didattiche da utilizzare nelle diverse

fasi, le strategie di semplificazione, riduzione, adeguamento dei contenuti di

apprendimento in presenza di alunni in difficoltà, gli strumenti compensativi, le misure

dispensative e l’adeguamento della valutazione in presenza di situazioni di bisogno

educativo speciale rilevate.

Nella gestione della classe privilegiare modelli didattici e di apprendimento che

coinvolgano direttamente e attivamente gli alunni in situazioni in cui ciascuno possa avere

la possibilità di soddisfare i propri bisogni educativi (richiamo dei prerequisiti,

presentazione di stimoli per l’apprendimento attivo degli alunni, apprendimento

collaborativo, problem solving e ricerca, discussione guidata, gioco di ruolo, riflessione

metacognitiva su processi e strategie, tutoring, transfer di conoscenze e abilità e compiti di

realtà …).

Privilegiare modalità e criteri di valutazione formativa e orientativa, evitando il

ricorso al voto numerico nella fase di apprendimento di un nuovo compito e privilegiando

il giudizio orientativo che confermi aspetti positivi della prova e, contestualmente, indichi

aspetti da rivedere con esercizi assegnati mirati. A tale proposito si sottolinea che la

qualità di un intervento didattico è riconducibile al suo valore aggiunto, ossia progresso

nell’apprendimento e nella partecipazione dell’alunno che si riesce a ottenere con

l’intervento educativo e didattico.

Curare l’allestimento di ambienti di apprendimento ricchi di stimoli e di situazioni

dinamiche che coinvolgano direttamente e attivamente l’operatività dei bambini e dei

ragazzi, che facilitino l’apprendimento collaborativo, la ricerca, la progettazione e la

costruzione della conoscenza, la scoperta e il piacere di apprendere insieme.

Concordare linee educative, regole di comportamento e modalità organizzative

della classe unitarie e applicate sistematicamente con coerenza e costanza.

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Riflettere sulle situazioni emerse e osservate, registrare le criticità su cui ritornare,

rilevare punti di forza da utilizzare e su cui far leva, cogliere le opportunità offerte dagli

stessi alunni per rivedere modalità e scelte, risorse metodologiche, umane, strumentali,

esistenti e nuove, necessarie per migliorare i processi e i risultati.

Privilegiare mediatori aggiuntivi al codice verbale per supportare le azioni di

insegnamento (presentazione dell’obiettivo, richiamo e accertamento dei prerequisiti di

conoscenza e abilità necessari per il nuovo apprendimento, presentazione del compito di

apprendimento, esercitazioni di verifica, valutazione formativa) e le attività di

apprendimento (ricerca, produzione di mappe, schemi, documenti e prodotti multimediali,

presentazioni in PPT….) . In questa direzione vanno sicuramente privilegiate le nuove

tecnologie, in particolare la LIM di cui le aule sono dotate.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa dovrà contenere:

Il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell’organico dell’autonomia, sulla base

del monte orario degli insegnamenti e del numero degli alunni con disabilità (vedi in

allegato).

L’efficace programmazione della quota di autonomia del curricolo e lo sviluppo di spazio, di

flessibilità sono da considerarsi criteri qualitativi rilevanti nella definizione del fabbisogno

di organico.

Il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa (vedi in allegato)

– il Collegio individuerà obiettivi prioritari tra quelli indicati dal comma 7, definendo i

campi di potenziamento (come da CM n. 0030549 del 21/09/2015), in relazione alle azioni

di miglioramento da porre in atto a seguito dell’individuazione delle criticità come emerse

nel RAV e delle priorità e traguardi individuati e dei progetti attivati o da attivare. Nel

fabbisogno dovrà essere compreso il semiesonero dei collaboratori del Dirigente, già

individuati dal Dirigente, come da verbale del CdD del 02.09.2015.

Il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario. A

tal proposito, sentito il DSGA, si forniscono i seguenti indirizzi: considerata la struttura

dell’Istituto scolastico, negli Istituti di Scuola primaria “J. Piaget “ e Scuola secondaria di I

grado “E. Majorana”, si ritiene necessario garantire le attività previste dai profili

professionali di riferimento nei piani di lavoro, secondo principi di qualità e di efficienza.

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Il fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali. A tale proposito, in relazione

alle priorità del RAV, alle segnalazioni del Collegio dei Docenti, si ritiene prioritario

implementare la rete digitale e le dotazioni informatiche. Il bisogno di infrastrutture è

coerente con gli obiettivi che il Collegio vorrò individuare nella redazione del Piano

triennale.

Il Piano dell’offerta formativa triennale, per gli aspetti di progettazione didattica e

formativa, deve contenere inoltre:

Il Piano di Miglioramento dell’Istituzione scolastica, piano che costituisce uno dei

punti di riferimento centrali per la progettazione dell’attività della nostra istituzione

scolastica (art. 3 c. 3 Dpr 275/99 come modificato dal c. 14 legge 107/2015).

Le modalità di attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo ad ogni

livello il rispetto della persona e delle differenze senza alcuna discriminazione (art.1 c. 16

legge 107/2015 e CM n. 1972 del 15/9/2015).

Le azioni volte allo sviluppo di competenze digitali e alla costruzione di ambienti di

apprendimento inclusivi (comma 56 Legge 107/2015) che, in attesa che sia definito il

Piano triennale sulla scuola digitale, si ritengono comunque rilevanti per la progettazione

delle azioni formative.

Le attività inerenti i percorsi di orientamento, comprese le attività funzionali

all’insegnamento non aggiuntive e riguardanti l’intero corpo docente (D.L. 104/2013, art. 8

– Legge di conversione n° 128/2013). Tali attività saranno sviluppate con modalità idonee

a sostenere anche le eventuali difficoltà proprie degli studenti di origine straniera (art. 1

comma 32 Legge 107/2015.

Eventuali attività extrascolastiche e in collaborazione con il territorio, attività che

dovranno essere caratterizzate da coerenza e continuità con l’azione formativa svolta

durante l’attività curricolare.

FORMAZIONE DEL PERSONALE

Il Collegio dovrà definire aree per la formazione del personale che siano coerenti con i

bisogni emersi e che rispondano ad esigenze di miglioramento, in termini di esiti di

apprendimento e di sviluppo delle competenze di cittadinanza. Dovranno essere

individuate le ricadute nelle attività ordinarie della scuola e potranno essere previste

attività di condivisione delle buone pratiche, utili per la comunità professionale.

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MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

Le azioni di monitoraggio sulla realizzazione delle attività previste nel POF sono ritenute

essenziali per adeguare la progettazione e introdurre eventuali interventi correttivi.

La valutazione degli alunni, che ha sempre valore diagnostico, formativo, sommativo

nonché certificativo, deve essere trasparente e tempestiva (D.lgs 122/2009 art. 1) e si

pone come strumento essenziale per articolare le azioni didattiche e l’orientamento

personale dell’allievo.

Indirizzi orientativi per l’attività di progettazione della valutazione degli alunni:

- definizione dei criteri comuni di valutazione per discipline;

- costruzione di prove comuni per classi parallele e definizione dei criteri comuni di

correzione;

- inserimento accanto alle prove tradizionali di strumenti diversificati e

interdisciplinari per la valutazione degli studenti, coerenti con la certificazione di

competenza (Unità di apprendimento o di competenza).

- progettazioni di interventi didattici specifici (sportelli di aiuto, didattica

laboratoriale, peer education, didattica a classi aperte) che possano essere utilizzati nel

recupero, potenziamento e consolidamento degli alunni.

Il presente Atto di indirizzo, contenente i principi generali e gli indirizzi necessari per la

stesura del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, potrà essere oggetto di revisione,

modifica o integrazione.

Il presente atto di indirizzo è illustrato al Collegio dei docenti del 15/10/2015. Copia dello

stesso è consegnata alle diverse Funzioni Strumentali, nonché ai coordinatori dei consigli di

classe e interclasse, impegnati nella contestualizzazione delle scelte del Collegio dei docenti

nei piani educativi e didattici della classe.

Il Dirigente Scolastico

Prof.ssa Marina Todini

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Piano di Miglioramento

Istituto Comprensivo « Piaget – Majorana »

Anni Scolastici 2015 -18

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Indice

A - PRIMA SEZIONE: Anagrafica 2

B - SECONDA SEZIONE: Fase di Progettazione 3

C - TERZA SEZIONE: Monitoraggio delle Azioni Avviate e Miglioramento 39

D - QUARTA SEZIONE: Piano finanziario degli Interventi 41

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E - Allegati alla Terza sezione: Tabelle di monitoraggio delle azioni

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A- PRIMA SEZIONE: Anagrafica

Denominazione della Scuola: Istituto Comprensivo “Piaget – Majorana” Roma

Codice meccanografico: RMIC8ED008

Responsabile del Piano di Miglioramento : DS

Cognome e Nome: Todini Marina

Telefono: 068124398

E-mail: [email protected]

Referente del Piano di Miglioramento

Cognome e Nome: De Fazio Patrizia

E-Mail: [email protected]

Ruolo nella Scuola: Docente di Scienze Matematiche a tempo indeterminato, Referente Nucleo Autovalutazione

Comitato di Miglioramento e gruppi di progetto

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I componenti del Comitato di Miglioramento e dei Gruppi di Progetto sono stati individuati dal Dirigente Scolastico tenendo conto delle competenze professionali richieste dal Piano di Miglioramento e dai singoli Progetti in cui esso è articolato, nonché in rapporto alla disponibilità ed alla motivazione evidenziate dai docenti ad impegnarsi in un percorso progettuale particolarmente impegnativo. Lo Staff Dirigenziale ha ritenuto opportuno inserire nei vari Gruppi di Progetto alcuni dei Docenti designate dal Collegio come Funzioni

Strumentali nelle diverse Aree di intervento indicate nel PdM, stabilendo così un rapporto di stretta connessione tra Piano di

Miglioramento e Piano dell’Offerta Formativa.

Comitato di Miglioramento

Dirigente scolastico: Prof.ssa Marina Todini Referente del Gruppo di Miglioramento: Prof.ssa Patrizia De Fazio Responsabile del Gruppo di Miglioramento: Prof. Claudio Piccirillo Responsabile del Gruppo di Miglioramento: Prof. Giuseppe Parlato Responsabile del Gruppo di Miglioramento: Prof. sa Raffaella Fornari Responsabile del Gruppo di Miglioramento: Prof.ssa Maria Grazia De Francisci Responsabile del Gruppo di Miglioramento: Docente Michela Cavaliere Responsabile del Gruppo di Miglioramento: Docente Mauro Mostaccio

Durata dell’intervento: Periodo di realizzazione: settembre 2015/giugno 2018

B -SECONDA SEZIONE: Fase di Progettazione

Scelte Operative

Partendo quindi da un riesame di quanto delineato nel Rapporto di autovalutazione, il NIV ha individuato dopo attenta analisi, all’interno

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degli Obiettivi di processo, le aree di intervento prioritarie sulle quali indirizzare le iniziative, programmandone la successione temporale e

scandendo la realizzazione nel corso del triennio.

Tale analisi è stata condotta, tenendo conto di alcuni fattori:

1. la ricorrenza di determinati elementi di criticità in varie aree di processo 2. il valore di impatto che tali elementi avrebbero sull’Istituzione scolastica 3. l’ effettivo avvio e fattibilità delle azioni 4. le relazioni che legano queste azioni al quadro di riferimento normativo, in una didattica innovativa di tipo cooperativo.

Così come indicato nei riferimenti nazionali, di seguito si riportano le principali linee innovative a cui il PdM fa riferimento:

• trasformare il modello trasmissivo della scuola • sfruttare le opportunità offerte dalle ITC e dai linguaggi digitali per supportare nuove metodologie per apprendere ed

insegnare • creare nuovi spazi per l’apprendimento • riorganizzare il tempo del fare scuola • riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza • investire sul capitale umano • promuovere l’innovazione

Tenendo conto di questi fattori il NIV ha elaborato un piano di miglioramento, dove sono delineate le principali aree di intervento

evidenziate nella Tabella degli Obiettivi di processo su esposta.

La finalità di questo Piano è quindi quella di contribuire alla buona governance dell’Istituzione scolastica, attraverso il miglioramento

continuo:

- coinvolgendo sempre più i portatori d’interesse ad attivare azioni favorevoli a sanare alcune aree di criticità, - rimodulando via via gli interventi,

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- incrementando il patrimonio informativo in modo tale da favorire processi di scelta in futuro, - rendendo evidente (nell’ottica della rendicontazione sociale), in una successiva restituzione, il risultato delle diverse azioni.

La struttura del Piano elaborato segue il modello CAF, è strutturata secondo la logica PDCA (Plan, Do, Check, Act) per i quattro processi

ritenuti chiave per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

AREA DI

PROCESSO Descrizione dell’obiettivo di processo

Indice di priorità

Azioni del

dirigente

scolastico

Dimensioni

professiona

li

interessate

1

(da

attivare

entro

l’anno)

2

(da

attivare

entro il

triennio)

Curricolo,

progettazione e

valutazione

Implementare una programmazione quanto più condivisa basata su obiettivi e

contenuti irrinunciabili in modo da mirare gli interventi X a - e 1

Sviluppare maggiori capacità di comprendere e risolvere situazioni

problematiche, secondo una didattica per competenze (OCSE-PISA, Europa

2020)

X d 2 - 5

Ricercare nuove modalità didattiche (peer education, role play, problem solving,

cooperative learning), con un maggior utilizzo di risorse digitali X b - e 2- 5

Introdurre corsi di certificazione nelle lingue straniere e implementare italiano

L2 attraverso moduli CLIL X c - e 2

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Ambiente di

apprendimento

Organizzare l’orario per consentire lo sviluppo trasversale di una didattica per

competenze (classi aperte, piccoli gruppi) X c 1 - 4

Utilizzare risorse e materiale didattico innovativo X a 2 - 4

Creare un repertorio di attività sperimentate e archivio di materiali X a 2

Destinare spazi al di fuori dell’aula per realizzare azioni mirate al successo

formativo degli allievi BES X b - e 3 - 4

Inclusione e

differenziazione

Compensare le difficoltà rilevate nei Piani educativi individualizzati con

interventi finalizzati a un apprendimento efficace X b 3 - 4

Prevedere una formazione finalizzata alla predisposizione di materiali di

programmazione e valutazione per DSA e BES X b 1 - 3

Diffondere la pratica dell’uso del protocollo di accoglienza degli alunni con

cittadinanza non italiana e introdurre i moduli CLIL nel curricolo X b 1 - 3

Continuità e

orientamento

Promuovere l’orientamento, coinvolgendo personale competente e famiglie,

per ridurre lo scollamento tra consiglio orientativo e scelta effettuata. X b 3

Sostenere l’integrazione linguistica e culturale degli alunni stranieri per

orientarli ad una scelta rispondente alle attitudini sviluppate X b - e 3 - 5

Potenziare lo strumento di rilevazione a distanza degli ex alunni ed estenderlo

fino al secondo anno di scuola superiore X j 5

Progettare percorsi formativi in continuità con le scuole di diverso ordine del

territorio X j 1 - 3

Orientamento Ottimizzare il dialogo tra Staff di Presidenza, Funzioni Strumentali e Nucleo di X f 1 – 2 - 4

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strategico e

organizzazione

della scuola

autovalutazione, con riunioni periodiche di monitoraggio

Costituire un gruppo di progettazione per i bandi esterni X f 1 - 4

Concentrare più efficacemente le risorse finanziarie nei progetti definiti

prioritari nel POF e nel Piano attività dei docenti e personale ATA X b - f 1 - 4

Sviluppo e

valorizzazione

delle risorse

umane

Attivare processi di formazione/aggiornamento dei docenti che siano coerenti

con le reali necessità, laboratoriali e didatticamente efficaci X c -d - e 2

Valorizzare le competenze dei docenti e aggiornare i fascicoli personali per le

eventuali necessità dell’Istituto X d 2

Capitalizzare le competenze acquisite dai docenti nei corsi di formazioni come

risorsa da spendere all’interno del Collegio X b - d - e 2

Aumentare il numero delle ore da destinare ai Dipartimenti disciplinari, in vista

di una più efficace azione didattica per competenze X a 2

Integrazione con il

territorio e

rapporto con le

famiglie

Implementare la rete territoriale delle scuole e delle altre agenzie formative

presenti sul territorio per realizzare progetti didattici X j 3

Aggiornare il sito della scuola, con particolare attenzione alla comunicazione

con l’utenza, assecondando il processo di dematerializzazione in atto X j 1 -3

Avviare una sperimentazione del registro elettronico, predisponendo la

dotazione informatica necessaria X d 2 -5

Rendere sempre più la scuola un polo di aggregazione delle componenti sociali

del territorio (corsi aperti, convegni, iniziative di volontariato) X d - e 1 -3

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Azioni del dirigente:

a. Definisce indirizzi per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione (c. 14)

b. Garantisce un'efficace ed efficiente gestione delle risorse (umane, finanziarie, tecnologiche e materiali)

c. Svolge compiti di direzione, gestione, organizzazione e coordinamento

d. È responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali, dei risultati del servizio e della valorizzazione delle risorse umane (c. 78)

e. Definisce gli indirizzi del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (c. 14)

f. Individua fino al 10% di docenti che lo coadiuvano in attività di supporto organizzativo e didattico (c. 83)

g. Riduce il numero di studenti per classe (c. 84)

h. Utilizza il personale per supplenze temporanee fino a 10 giorni (c. 85)

i. Assegna annualmente al personale docente un bonus dal Fondo per la valorizzazione del merito (cc. 126-129) sulla base dei criteri individuati dal comitato per la valutazione dei docenti e di motivata valutazione

j. Stipula convenzioni e redige una scheda di valutazione sulle strutture per l’alternanza scuola- lavoro (c. 40)

Dimensioni professionali indicate:

l. definizione dell'identità, dell'orientamento strategico e della politica dell'istituzione scolastica;

2. gestione, valorizzazione e sviluppo delle risorse umane;

3. promozione della partecipazione, cura delle relazioni e dei legami con il contesto;

4. gestione delle risorse strumentali e finanziarie, gestione amministrativa e adempimenti normativi;

5. monitoraggio, valutazione e rendicontazione.

Relazione tra RAV e PdM

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In coerenza con il RAV, nel corso del triennio 2016/ 2019 viene progettata ed avviata un’azione di miglioramento che preveda una

pianificazione degli obiettivi di processo e delle loro priorità, sopraindicate, una verifica in itinere dei risultati raggiunti e dello stato di

avanzamento del processo, con una eventuale ridefinizione degli obiettivi prefissati.

Il PdM quindi viene inteso e strutturato in chiave dinamica e prevede il costante riferimento al processo di Autovalutazione che la Scuola

effettua. Ciò implica una rendicontazione sistemica e ricorsiva, in relazione agli interventi concretamente effettuati, ai risultati raggiunti e

non ultimo alle effettive risorse messe a disposizione.

Durante l’anno scolastico 2015/16, il Nucleo di Autovalutazione affianca altri componenti della Scuola, motivati e in possesso di idonee

competenze, nel delineare, monitorare e ridefinire le azioni di intervento e le linee progettuali da sviluppare nel corso del triennio, come

delineato nel PTOF.

Gli ambiti di miglioramento delineati in una prima fase di progettazione vengono quindi meglio dettagliati e sviluppati con maggiore

concretezza in un percorso triennale, che possa prevedere il raggiungimento di traguardi via via migliorabili.

Restano comunque valide le linee definite dal Rapporto di autovalutazione, così riassumibili:

5) migliorare la qualità del processo di insegnamento-apprendimento, attivando percorsi didattici volti al recupero delle carenze in ambito logico matematico e in quello linguistico;

6) innovare la didattica investendo sulla formazione dei Docenti e su metodologie più attente al progresso tecnologico; 7) promuovere una didattica orientativa che sviluppi la relazione tra le scuole di ordini diversi del territorio, che assicuri una

continuità nello sviluppo delle competenze e della formazione dell’allievo in relazione al suo successo formativo; 8) promuovere una Scuola inclusiva e aperta a recepire i bisogni formativi di un’utenza sempre più diversificata.

Il Dirigente, quindi, confrontatosi con il Nucleo Auto-valutazione, sulla base della necessità e complessità degli interventi, ha confermato

nel suo Atto di Indirizzo le iniziative di miglioramento proposte, da avviare nel corso del triennio, in relazione non solo alla progettazione

e rimodulazione degli interventi, ma alle reali risorse finanziarie, materiali ed umane che la Scuola avrà realmente a disposizione.

Nella tabella sopra esposta, replicata per ciascun obiettivo di processo, viene riportato il "contributo del dirigente, del quale vengono

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dettagliate le diverse azioni, al perseguimento dei risultati per il miglioramento del servizio scolastico previsti nel rapporto di

autovalutazione" (Legge n.107/20 15, art.1, comma 93), collegando ciascun obiettivo di processo ad una possibile dimensione

professionale.

Il Piano mette in campo molte iniziative per migliorare e promuovere le condizioni di sviluppo di modelli di insegnamento e

apprendimento basati sulla didattica cooperativa e sul maggiore utilizzo delle tecnologie, nel rispetto dei diversi stili e tempi di

apprendimento che i contesti reali di una classe mettono in esame.

Integrazione tra PdM e PTOF

Il presente Piano di Miglioramento si colloca su una linea di stretta correlazione e coerenza con le attività, i progetti e gli obiettivi inseriti

nel PTOF, essendone parte integrante e fondamentale: il PdM rappresenta la politica strategica dell’Istituzione per intraprendere

un’azione di qualità, alla luce di quanto emerso dal RAV.

Dal raffronto si è stabilito di finalizzare la pianificazione e l’attuazione del Miglioramento al potenziamento della qualità del processo di

insegnamento-apprendimento, al recupero delle necessarie abilità di competenze sulle quali fondare la formazione e la crescita culturale

dell’alunno, al potenziamento delle relazioni con il territorio e dei rapporti con le famiglie (anche in relazione ad un adeguamento e

potenziamento delle strutture di rete e delle tecnologie informatiche), nonché ad una migliore e più efficace azione di orientamento che

assicuri il successo scolastico, obiettivi strategici contemplati tutti dal PTOF d’Istituto.

In quest’ottica il processo di Autovalutazione, che la scuola intende potenziare, si configura come uno dei principali scopi del PdM, in

stretta correlazione con una crescita consapevole dell’Istituzione scolastica. Pertanto l’intervento di miglioramento deve essere

finalizzato a conoscere e monitorare con obiettività i reali percorsi che la scuola propone, affinché la progettazione successiva possa

prendere spunto dai punti di forza emersi dal monitoraggio, focalizzando e potenziando i percorsi di qualità e riducendo i punti di

debolezza, grazie ad opportuni interventi.

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L’obiettivo prioritario è quello di raggiungere i traguardi prefissati, ma anche quello di fornire ai docenti la formazione necessaria per

consentire una innovazione didattica e comunque quello di aprire la Scuola ad una generale innovazione per ciò che riguarda gli ambienti

di apprendimento, che possano promuovere e incentivare l’utilizzo delle tecnologie per sollecitare lo sviluppo di un pensiero “rapido”

senza tuttavia sostituire quei processi del pensiero più “lenti e profondi necessari alle sintesi cognitive personali e alla memorizzazione”.

Caratteristiche del contesto

L’Istituto Comprensivo “Piazza Minucciano” è nato nel 2012, dall’accorpamento della scuola primaria “J. Piaget” e della scuola secondaria

di I grado “E. Majorana”, attualmente sede della Dirigenza e degli uffici di Segreteria. Nel Dicembre del 2015 la Scuola ha definitivamente

acquisito la denominazione di I. C. “Piaget – Minucciano”.

Le due scuole operano ormai da oltre venti anni nel III (ex IV) Municipio di Roma, una realtà dal tessuto sociale eterogeneo, in cui sono

presenti ex-borgate, aree di edilizia economica e popolare di vecchio e nuovo insediamento, zone residenziali di alta e media borghesia.

Il territorio si presenta come una città di medie dimensioni con tutte le problematiche di una larga periferia urbana di cui la scuola

rispecchia le diverse contraddizioni. L’utenza della scuola è costituita da alunni provenienti dalla borghesia, dai ceti operai, artigiani e

piccoli commercianti, con esigenze culturali e formative eterogenee.

Circa il 10% dell’utenza è costituita da studenti con cittadinanza non italiana. Tale contesto socio-culturale impone al nostro Istituto lo

sviluppo e la realizzazione di offerte formative aggiornate, fondate soprattutto su una piena e costante disponibilità all’ascolto e al

dialogo.

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La presenza di una popolazione scolastica eterogenea richiede la messa in atto di proposte didattiche sempre più adeguate ai tempi e

personalizzate, orientate anche sia al recupero di competenze essenziali che al loro potenziamento, nonché a standard formativi di alta

qualità. I nostri risultati sono già soddisfacenti e confrontabili con scuole di pari contesto operativo, tuttavia il corpo docente sente la

necessità di un riordino delle pratiche metodologiche e didattiche al fine di raggiungere migliori traguardi di competenza.

In tale ottica sono state elaborate proposte di miglioramento finalizzate al recupero e al potenziamento dei livelli di competenza nelle

discipline logico-matematiche e linguistiche, che valorizzino gli aspetti formativi della valutazione e dell’autovalutazione, nonché il

potenziamento delle competenze dei docenti e del curriculo d’istituto.

Elenco dei progetti

1a: Una matematica per tutti

1b: Lingue comunitarie: una finestra sul mondo

1c: Inclusione e orientamento degli alunni stranieri

2a: Formazione e TIC al servizio della didattica

2b: Processo di dematerializzazione conforme all'agenda Italia Digitale DPCM 13.11.2014 e formazione connessa

3a: Per una didattica orientativa

3b: Per una didattica inclusiva

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Progetto di miglioramento - P 1a

Titolo del progetto: Una Matematica per tutti

Responsabile del progetto: Prof.ssa Berardina CHIAPPINI Data prevista di attuazione definitiva: giugno 2018.

Progettualità triennale

Livello di priorità: 1 Situazione corrente al Gennaio 2016:

in parte avviata, in linea con gli obiettivi

Fattore critico di successo : progettare una serie di azioni sinergiche

che mirino al recupero delle competenze logico-matematiche

Idea guida

Laboratori didattici in sinergia per la produzione efficaci percorsi che mirino al raggiungimento delle competenze matematiche

Fase di Plan – Descrizione del Progetto e Pianificazione

Il RAV di Istituto ha evidenziato punti di criticità relativi alle competenze acquisite dagli alunni nelle discipline logico-matematiche e nelle

lingue straniere.

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L’analisi dei risultati delle prove Invalsi e delle prove interne sui livelli di apprendimento della matematica ha evidenziato punti di

debolezza che riguardano la competenza di calcolo e il problem solving fin dal primo ciclo d’istruzione, ma che permangono anche nella

scuola secondaria di primo grado. Si è condivisa quindi la necessità, nei rispettivi dipartimenti, di operare un riesame delle metodologie

didattiche mettendole in relazione con sviluppi di competenza richiesti nel processo formativo.

Il recupero delle carenze in uscita dal triennio della scuola secondaria di primo grado si pone dunque come una priorità, a cui l’Istituto

vuole far fronte attraverso azioni rivolte sia ai docenti sia agli alunni.

I primi saranno chiamati a confrontarsi in momenti di formazione ed autoformazione su metodologie didattiche innovative, capaci di

rendere l’apprendimento più coinvolgente e stimolante (la didattica laboratoriale, il cooperative learning, la peer education).

Contestualmente sarà necessario: progettare per competenze; adottare forme consequenziali di insegnamento; impegnare la massima

attenzione sulla acquisita capacità, da parte dello studente, di saper far tesoro del sapere raggiunto per muoversi in terreni conoscitivi

differenti e con forme di verifica anche non familiari.

Gli studenti a loro volta saranno coinvolti in attività diversificate di recupero, consolidamento e potenziamento delle abilità e delle

competenze.

Una cura particolare sarà riservata all’analisi comparata dei dati emersi dalle attività pianificate, alla rilevazione di trend di

soddisfazione, all’individuazione di relativi target di miglioramento e all’utilizzo delle risultanze emerse dalle indagini di customer

satisfaction per una più efficace programmazione delle attività successive.

Destinatari diretti del Progetto:

1. alunni di tutte le classi della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di I Grado

3. Docenti dell’I. C. coinvolti nel Progetto

4. Famiglie degli alunni

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Fase di Do – Realizzazione

Progetto P 1a: Una matematica per tutti

ATTIVITA’ Azioni

Destinatari Finalità

Indicatori Target Atteso

Tempi di

realizzazione

Attività N° 1

Rimodulazione del

curriculo dell’area

logico matematica

Uniformare il

curriculo di scienze

matematiche alle

Nuove Indicazioni

Nazionali,

indirizzandolo ad una

didattica per

competenze

Docenti di

Matematica

della Scuola

Primaria e

Secondaria

Finalizzare la

didattica

all’acquisizione da

parte dell’alunno di

competenze efficaci

nell’area logico-

matematica

Individuare,

partendo dal

confronto tra esiti

interni e dati rilevati

dalle PN, le priorità

di intervento in

ambito matematico

Livello di

partecipazione agli

incontro di lavoro

Condivisione delle

azioni di

programmazione

didattica.

Presenza dei

docenti nella misura

del 70%.

Ottobre 2015

Gennaio 2016

Attività N° 2

Progettazione

Formazione/autofor

mazione per

progettare percorsi

didattici innovativi,

Docenti di

Matematica

della Scuola

Primaria e

Innovare la didattica

e potenziare le

competenze

metodologiche dei

Livello di

partecipazione alle

proposte formative

Presenza del 70%

dei docenti per il

75% ore previste

Dicembre

2015 –

Page 99: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

percorsi formativi

anche in modalità e-

learning

Secondaria

docenti

Coinvolgimento dei

docenti in attività

sperimentali.

Adesione di almeno

il 50% dei docenti

gennaio 2016

Interventi di flipped

class room.

Classi 3°

scuola

secondaria

Promuovere una

maggiore autonomia

di studio

Sviluppare maggiori

abilità matematiche

Ridurre i tempi

relativi all’azione

della didattica

frontale

Rilevazione del

miglioramento

intervenuto dopo

l’attività.

Recupero delle

situazioni di disagio

scolastico.

Recupero in itinere

delle carenze

Recupero

dell’autonomia di

studio per il 50%

(questionario).

Potenziamento delle

abilità matematiche

nella misura del

50%.

(test di verifica)

a.s. 2016/17

a.s. 2017/18

Attività N° 3

Azioni di Peer

education

(in orario

pomeridiano)

Individuazione degli

alunni di I media con

carenze in ambito

logico matematico

Individuazione di

alunni di terza con

buone competenze ed

abilità in campo

alunni di 1° e

3° media

Incentivare

l’interesse per le

discipline

matematiche,

stemperando gli

atteggiamenti di

ostilità verso la

disciplina stessa.

Recuperare gli alunni

Partecipazione alle

attività programmate

Partecipazione nella

misura del 90%

rispetto

all’iscrizione

Recupero delle

carenze di base

nella misura

dell’50% dei

partecipanti (test di

verifica)

Febbraio

2016 – aprile

2016

a.s. 2016/17

Page 100: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

matematico

più deboli nei

seguenti ambiti:

applicazione

dell’algoritmo

aritmetico sulle 5

operazioni;

applicazione

risolutive in semplici

problemi matematici.

Valorizzare le

eccellenze

Recupero carenze

Miglioramento delle

capacità organizzative

e restitutive dei tutor

Soddisfazione degli

alunni che hanno

partecipato all’azione

Partecipazione

attiva e

potenziamento degli

alunni tutor nella

misura dell’80% dei

partecipanti

(questionario di

gradimento).

a.s. 2017/18

Attività N° 4

Sportello di aiuto

(in orario

pomeridiano)

Individuazione dei

gruppi di alunni con

carenze in ambito

logico matematico in

seguito agli esiti del I

quadrimestre

Alunni di 2° e

3° della scuola

secondaria

Suscitare maggiore

interesse nello studio

della disciplina.

Produrre un

miglioramento delle

competenze

matematiche.

Diversificare la

relazione docente-

discente

Numero di richieste di

partecipazione

all’azione

Risposta diversificata

in relazione al bisogno

didattico

Partecipazione per il

70% del gruppo di

alunni indicati

Febbraio -

Maggio 2016

a.s. 2016/17

a.s. 2017/18

Page 101: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Interventi di sportello

modulati su richiesta

degli alunni da diversi

docenti in rapporto

1/3

Alunni di 2° e

3° della scuola

secondaria

Recuperare le abilità

nel calcolo di base

(principali algoritmi

matematici) e nella

risoluzione dei

principali problemi

in ambito geometrico

Recuperare le

carenze nello

sviluppo essenziale

del problem solving

Sviluppare la

capacità di

autovalutarsi

Rilevazione del

miglioramento

intervenuto dopo

l’attività

(test di verifica)

Esiti delle relazioni

del processo di

autovalutazione

(questionari)

Soddisfazione degli

alunni e delle famiglie

(questionari)

Recupero delle

carenze per il 30%

rispetto agli esiti di

fine quadrimestre

Soddisfazione del

70% degli alunni

sull’azione prodotta

Miglioramento del

processo di

autovalutazione del

50%.

Febbraio-

giugno 2016

a.s. 2016/17

a.s. 2017/18

Attività N° 5

Interventi di

didattica frontale e

laboratoriale a

classi aperte

(in orario

curriculare)

Organizzazione di

interventi a classi

aperte in base

all’orario scolastico e

allo sviluppo parallelo

di moduli didattici

Alunni della

scuola

primaria

Classi 2° e 3°

della scuola

secondaria

Finalizzare

l’intervento del

docente su gruppi

omogenei (recupero,

consolidamento,

potenziamento).

Utilizzare la specifica

professionalità del

corpo docente in

Rilevazione del

miglioramento

intervenuto dopo

l’attività (test di

verifica)

Analisi della

soddisfazione degli

alunni (questionari)

Innalzamento del

livello di

competenza

rilevabile al 70%

degli esiti ottenuti.

Soddisfazione del

70% degli alunni

Febbraio-

giugno 2016

a.s. 2016/17

a.s. 2017/18

Page 102: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

relazione allo

sviluppo di moduli

didattici

Diversificare la

relazione docente-

discente.

Esiti delle relazioni

del processo di

autovalutazione(quest

ionari)

Miglioramento del

processo di

autovalutazione del

50%.

Laboratori afferenti ai

progetti del Gruppo di

lavoro Discipline

Lauree Scientifiche:

“Accademia dei

Lincei”

I -II – III C

I -II – III F

Promuovere e

potenziare attività di

didattica

laboratoriale per

incentivare lo

sviluppo di

competenze logico-

matematiche.

Suscitare maggiore

interesse nello studio

della disciplina.

Rilevazione del

miglioramento

intervenuto dopo

l’attività.

Analisi della

soddisfazione degli

alunni.

Produzione di

relazioni e lavori

tematici

Miglioramento del

livello di

competenza nel

50% degli alunni.

Soddisfazione del

70% degli alunni

dicembre

2015 – aprile

2016

a.s. 2016/17

a.s. 2017/18

Attività N° 6

“Se faccio capisco”

Laboratorio

didattico volto al

Progettazione del

percorso didattico e

individuazione delle

Classi 1° e 2°

della scuola

Sviluppo e sostegno

dell’apprendimento

logico-matematico

del bambino

Rilevazione del

miglioramento

intervenuto dopo

l’attività (test di

verifica)

Innalzamento del

livello di

competenza

rilevabile al 70%

degli esiti ottenuti.

Page 103: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

primo approccio

logico-matematico

del bambino (in

orario curriculare)

classi primaria Suscitare interesse e

motivazione nello

studio delle

discipline

matematiche.

Diversificare la

relazione docente-

discente.

Analisi della

soddisfazione degli

alunni.

Soddisfazione del

70% degli alunni

Ottobre 2015

Sviluppo di attività

laboratoriali

finalizzate al

raggiungimento di

specifiche abilità

logiche

Classi 1° e 2°

della scuola

primaria

Sviluppo e sostegno

dell’apprendimento

logico-matematico

del bambino

Capacità di interagire,

in tempi adeguati, alle

richieste di sviluppo

di processi logico-

matematici

Stimolare e potenziare

le abilità creative,

logiche e strategiche

Incremento del 70%

delle abilità Ottobre 2015

– giugno 2016

a.s. 2016/17

a.s. 2017/18

Attività N° 7

Organizzazione di

gare matematiche

(in orario

curricolare)

Calendarizzazione e

progettazione delle

diverse gare

matematiche.

Scuola

primaria e

secondaria di I

grado

Garantire la

partecipazione a gare

matematiche

promosse da Scuole,

Università ed Istituti

di ricerca.

Coerenza

dell’adesione al

progetto con le finalità

indicate nel POF

(potenziamento in

area logico –

matematica).

Percentuale di

Differenza positiva

tra azione effettuata

ed azione pianificata

Settembre

2015- maggio

2016

a.s. 2016/17

Page 104: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

partecipazione agli

eventi.

a.s. 2017/18

Individuazione degli

alunni da valorizzare

e potenziare in

ambito logico-

matematico

Potenziare e

valorizzare le abilità

matematiche

partecipazione agli

eventi.

non inferiore al 20%

della popolazione

scolastica.

Incentivazione

dell’interesse a

partecipare alle gare

matematiche

Favorire lo sviluppo

del processo logico e

l’interesse verso la

disciplina.

Confrontare le

competenze acquisite

in contesti e percorsi

anche poco usuali.

Percentuale di

partecipazione agli

eventi.

Esiti della

partecipazione.

Risultati della scuola

confrontabili con i

valori medi

nazionali nelle

diverse fasce di

livello

Impatto dei risultati sulla performance della Scuola

L’atteso miglioramento degli esiti scolastici ed il recupero di almeno il 30% delle carenze nell’area logico matematica permetterà di

migliorare i livelli di competenza degli alunni e di innescare un processo di innovazione dell’organizzazione didattica e metodologica da

parte dei Docenti.

MANAGEMENT DEL PROGETTO

Page 105: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Attività Responsa

bile

Data di avvio e

conclusione

Tempificazione attività

Situazione

Rosso: non in linea con gli

obiettivi; giallo: non ancora

avviata/ in corso, in linea con

gli obiettivi; verde: conclusa.

S O N D G F M A M G L A

N° 1

Tutti i

docenti

Ottobre 2015-giugno

2016 Avviata; in linea con gli

obiettivi

N° 2

Chiappini

Cavaliere

Ottobre 2015-giugno

2016 X X X X Avviata, In linea con gli

obiettivi

N° 3

De Fazio

Gennaio-aprile 2016

X X X X X Non ancora avviata , in

linea con gli obiettivi

N° 4

Chiappini

Gennaio-maggio 2016

X X X X X Non ancora avviata, in

linea con gli obiettivi

N° 5

Fornari -

Cavaliere

Gennaio-maggio 2016

X X X X X Avviata, in linea con gli

obiettivi

N° 6

Licursi

Ottobre-aprile 2016

X X X X X X

Avviata e in parte

conclusa, in linea con gli

obiettivi

N° 7 De Fazio Ottobre – maggio 2016 X X X X X X Avviata e in corso; in linea

Page 106: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

con gli obiettivi

Progetto di miglioramento - P 1b

Titolo del progetto: Lingue Comunitarie: Una Finestra Sul Mondo

Responsabile del progetto: Prof. Giuseppe PARLATO Data prevista di attuazione definitiva: giugno 2018.

Progettualità triennale,

Livello di priorità: 1 Situazione corrente al Gennaio 2016:

avviata, in linea con gli obiettivi

Fattore critico di successo : progettare una serie di azioni sinergiche che

mirino al recupero delle competenze della prima lingua comunitaria,

nonché al miglio uso e comprensione della lingua madre.

Idea guida

Laboratori didattici per recuperare, rinforzare ed ampliare una competenza linguistica efficace nei diversi contesti comunicativi

Fase di Plan – Descrizione del Progetto e Pianificazione

Page 107: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Il RAV di Istituto ha evidenziato punti di criticità relativi alle competenze acquisite dagli alunni nelle lingue straniere.

L’analisi dei risultati delle prove interne sui livelli di apprendimento della lingua inglese ha mostrato punti di debolezza che riguardano

soprattutto la competenza nell’uso delle strutture linguistiche. Il recupero di tali carenze in uscita dal triennio della scuola secondaria di I

grado si pone dunque come una priorità, a cui l’Istituto vuole far fronte attraverso azioni rivolte sia ai docenti sia agli alunni.

I docenti di lingue straniere hanno condiviso la necessità di operare un riesame delle metodologie didattiche, considerando anche che tutte le

classi della scuola secondaria usano il medesimo libro di testo e che quindi tutti i docenti hanno uniformato materiali e strumenti didattici.

I docenti di Italiano e in generale tutto il corpo docente concorre ad individuare nella difficoltà di comprensione del testo uno dei punti di

maggiore criticità dell’azione formativa, che inficia in modo sensibile tutto il percorso didattico interdisciplinare.

Vengono progettati laboratori didattici di Italiano a classi aperte che attivino competenze di ascolto, lettura e scrittura più efficaci e

strutturate.

I docenti saranno chiamati a confrontarsi in momenti di formazione ed autoformazione su metodologie didattiche innovative, capaci di

rendere l’apprendimento della lingua inglese più coinvolgente e stimolante (la didattica laboratoriale, il cooperative learning, peer

education). Contestualmente sarà necessario progettare per competenze, adottare forme consequenziali di insegnamento, impegnare la

massima attenzione sulla capacità acquisita da parte dello studente di muoversi in terreni conoscitivi differenti e con forme di verifica anche

non consuete.

Gli studenti inoltre saranno coinvolti in attività diversificate di recupero, consolidamento e potenziamento delle abilità e delle competenze.

Tutte le attività sono state previste prendendo in considerazioni esclusivamente la disponibilità dei docenti interni.

Destinatari diretti del Progetto:

Page 108: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

alunni della scuola primaria alunni della scuola secondaria di primo grado docenti di lingua inglese dell’IC Piazza Minucciano

Fase di Do – Realizzazione

Progetto P 1b: Lingue comunitarie, una finestra sul mondo

ATTIVITA’ Azioni Destinatari Finalità

Indicatori Target Atteso Tempi di

realizzazione

Attività N° 1

Progettazione

percorso formativo I

lingua comunitaria

Costruzione di un

curriculo verticale

di inglese che tenga

conto delle nuove

Indicazioni

Nazionali, del QCER

e dei libri di testo in

uso nelle classi

Docenti di lingua

inglese Istituto

Individuare gli steps di

un percorso formativo

unitario - con

andamento a spirale -

dalla classe prima

Scuola Primaria alla

classe terza Scuola

Secondaria

Partecipazione agli

incontri di

progettazione.

Realizzazione di

quanto

programmato

Presenza di almeno il

70% dei docenti per

il 75% ore.

Aderenza della

pratica didattica alla

programmazione per

competenze.

Settembre 2015 –

maggio 2016

Attività N° 2

Gruppi di lavoro a

classi aperte

Sperimentazione di

attività a classi

aperte, per gruppi

di lavoro omogenei,

in orario curricolare

Docenti e alunni

recupero delle competenze grammaticali di base

ampliamento del vocabolario attivo

produzione della lingua più corretta e con lessico adeguato al contesto

Raggiungimento

degli obiettivi

specifici dell’attività

Almeno per il 60%

degli studenti

Possibilità di

riproporlo come

modello per le altre

Ottobre 2015

a.s. 2016/2017

a.s. 2017/2018

Page 109: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

comunicativo. creare una diversa

relazione docente/alunno

classi

Attività N° 3

Spellingbee

gare di spelling

Classi quinte

Scuola Primaria

degli istituti del

territorio e classi

prime della

Scuola

Secondaria

favorire la curiosità verso la lingua inglese.

arricchire il proprio vocabolario.

promuovere l’offerta formativa dell’Istituto

Partecipazione

all’evento

Esiti della

competizione.

Numero alunni e

numero scuole

coinvolti

Ottobre 2015-

maggio 2016

Attività N° 4

Chat & twit

Conversazione in

lingua inglese

(potenziamento e

consolidamento)

Alunni classi

terze della

scuola

secondaria

promuovere l’interazione in lingua inglese.

arricchire il proprio vocabolario.

Migliore fluency.

Produzione della

lingua più corretta e

con lessico

adeguato al

contesto

comunicativo.

Raggiungimento

degli obiettivi nel

70% degli alunni

coinvolti (verificato

attraverso

produzioni varie nel

corso del workshop e

feedback quotidiani).

Novembre 2015-

aprile 2016

Attività N° 5

Interventi di didattica

frontale e laboratoriale

a classi aperte

(in orario curriculare)

Organizzazione di

interventi a classi

aperte in base

all’orario scolastico e

allo sviluppo

parallelo di moduli

didattici

Alunni della

scuola primaria e

secondaria di

primo grado

Finalizzare

l’intervento del

docente su gruppi

omogenei (recupero,

consolidamento,

potenziamento).

Rilevazione del

miglioramento

intervenuto dopo

l’attività

(test di verifica)

Innalzamento del

livello di

competenza

rilevabile al 70%

degli esiti ottenuti.

Soddisfazione del

dicembre-giugno

2016

a.s. 2016/17

a.s. 2017/18

Page 110: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Utilizzare la specifica

professionalità del

corpo docente in

relazione allo

sviluppo di moduli

didattici

Diversificare la

relazione docente-

discente.

Promuovere e

potenziare attività di

didattica laboratoriale

per incentivare la

comprensione e

l’utilizzo dell’Italiano.

Analisi della

soddisfazione degli

alunni

(questionari)

Esiti delle relazioni

del processo di

autovalutazione

(questionari)

70% degli alunni

Miglioramento del

processo di

autovalutazione

del 50%.

Page 111: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Rilevazione del

miglioramento

intervenuto dopo

l’attività.

Analisi della

soddisfazione degli

alunni.

Produzione di

relazioni e lavori

tematici

Miglioramento del

livello di competenza

nel 50% degli alunni.

Soddisfazione del

70% degli alunni

novembre 2015 –

aprile 2016

a.s. 2016/17

a.s. 2017/18

Impatto dei risultati sulla performance della Scuola

Processo di innovazione sul piano dell’organizzazione didattica e metodologica da parte dei docenti Miglioramento delle prestazioni comunicative nella lingua inglese

Miglioramento della comprensione e arricchimento della prestazioni comunicative nella lingua italiana

MANAGEMENT DEL PROGETTO

Attività Responsabile Data di avvio e

conclusione

Tempificazione attività Situazione

Rosso: non in linea con gli

obiettivi; giallo: non ancora

avviata/ in corso, in linea con

gli obiettivi; verde: conclusa.

Page 112: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

S O N D G F M A M G L A

N° 1

Tutti i docenti di

lingua inglese

Settembre 2015 – maggio

2016 X X X X X Avviata; in linea con gli

obiettivi

N° 2

Parlato -

Longordo

Ottobre 2015

X X Conclusa; in linea con

gli obiettivi

N° 3

Longordo

Ottobre 2015-maggio 2016

X X X X Avviata; in linea con gli

obiettivi

N° 4

Parlato

Novembre 2015-aprile 2016

X X X X X X Avviata; In linea con gli

obiettivi

N° 5

Cirielli -Francini

Novembre 2015-maggio

2016.

a.s. 2016/17; a.s. 2017/18

X X X X X X X Avviata; In linea con gli

obiettivi

Progetto di miglioramento - 1 c

Titolo del progetto: Inclusione e Orientamento degli Studenti Stranieri

Page 113: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Responsabile del progetto: Prof.ssa Claudine JACOBIERE Data prevista di attuazione definitiva: giugno 2018.

Progettualità triennale,

Livello di priorità: 1 Situazione corrente al Gennaio 2016:

in parte avviata, in linea con gli obiettivi

Fattore critico di successo : progettare una serie di azioni per consentire

agli alunni stranieri di capire ed essere capiti, di partecipare e sentirsi

parte della comunità

Idea guida

L’inserimento degli alunni stranieri nella scuola italiana, e nel nostro Comprensivo di conseguenza, non è più un dato provvisorio ma

costante e in crescita. Per tale motivo, siamo consapevoli della necessità di intervenire in modo sistematico, con una progettualità

adeguata che consenta di gstire: un´accoglienza efficace e competente; percorsi flessibili ed operativi di alfabetizzazione e di facilitazione,

pronti ad essere attivati quando se ne ravvisi l’esigenza; progetti d’istituto volti a perseguire un’integrazione vera tra alunni italiani e

stranieri e tra le loro rispettive famiglie.

Fase di Plan – Descrizione del Progetto e Pianificazione

ACCOGLIENZA

L’accoglienza ha un ruolo primario, perché essa significa rimuovere tutti gli ostacoli (burocratici, organizzativi, emotivi, linguistici) che

impediscono a famiglie e alunni di accedere e di usufruire nei migliori dei modi del servizio educativo.

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FORMAZIONE DEI DOCENTI

Per realizzare una dimensione educativa interculturale è necessario investire risorse ed energie nella formazione dei docenti, i quali

sono chiamati a partecipare ad un percorso di autoformazione, per progettare i laboratori linguistici e le attività interculturali, ma

soprattutto ricercare soluzioni metodologiche innovative in una dimensione interculturale.

LABORATORI LINGUISTICI

Attivazione di corsi di Italiano L2, distinti per livello e per ordine di scuola, nello specifico:

Scuola primaria

livello base: (Framework di riferimento livelli A1 - A2); 1° livello: (Framework di riferimento livelli B1 – B2); Scuola secondaria

livello base: (Framework di riferimento livelli A1 - A2); 1° livello: (Framework di riferimento livelli B1 – B2) Destinatari diretti del Progetto:

- Alunni stranieri della scuola primaria e secondaria di primo grado - Docenti - Famiglie

Fase di Do – Realizzazione

Progetto P 1c: Inclusione ed orientamento degli alunni stranieri

ATTIVITA’ Azioni Destinatari Finalità Indicatori Target Atteso Tempi di

Page 115: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

realizzazio

ne

Attività 1

Progettazione delle

attività

Brainstorming

sulle criticità

emerse nel RAV,

relativamente alle

azioni di

inclusione a favore

degli studenti di

cittadinanza non

italiana

Pianificazione

delle azioni di

miglioramento

Commissione

“Disagio,

inclusione e pari

opportunità”

revisionare il protocollo di accoglienza degli alunni stranieri

pianificare un progetto formativo unitario che favorisca l’inclusione e che comprenda attività interculturali rivolte a tutti gli studenti

Partecipazione agli

incontri di

progettazione.

Produzione di un

progetto di inclusione

che risponda ai bisogni

formativi dell’utenza

non italiana

Partecipazione

dell’intera Commissione

ai lavori

Nuovo protocollo di

accoglienza

Ottobre-

dicembre

2015

Attività n° 2

Accoglienza e

definizione bisogni

formativi dei

destinatari

studenti

stranieri

dell’Istituto e

loro famiglie

applicare il protocollo di accoglienza (colloqui con i genitori e con gli alunni)

reperire informazioni relative ai bisogni formativi degli alunni stranieri presso i loro docenti (scuola Primaria)

definire i livelli di

Numero degli studenti

stranieri accolti.

Numero degli studenti

stranieri valutati in

ingresso.

Accoglienza del 100%

degli studenti stranieri

frequentanti e delle loro

famiglie.

Monitoraggio del livello

di conoscenza e di

competenza nella lingua

italiana del 100% degli

studenti stranieri

frequentanti.

a.s.

2016/17

a.s.

2017/18

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conoscenza e di competenza nella lingua italiana, attraverso colloqui con i docenti e test di ingresso (Sc. Secondaria)

Attività N° 3

Formazione dei

docenti

Laboratorio di

formazione dei

docenti, guidati

da un esperto ,

per la

pianificazione

di un progetto

formativo

unitario

Docenti di

Italiano

Istituto

creare un luogo di confronto e di ricerca-azione da cui possano scaturire le soluzioni didattiche più efficaci

costruire materiali didattici attraverso cui i contenuti siano trasmessi in maniera semplificata e individualizzata

progettazione attività interculturali

Partecipazione

docenti agli incontri di

progettazione

Almeno il 75% dei

docenti destinatari

per il 75% ore

previste

a.s.

2016/17

Attività N° 4

Laboratorio

alfabetizzazione

Italiano L2

(Scuola primaria e

scuola secondaria)

Attivazione di

laboratori di

Italiano L2 –

alfabetizzazion

e (uno per

ciascun ordine

di scuola), in

orario

curricolare

Studenti

stranieri di

recentissima

immigrazion

e

Fornire i primi strumenti di scrittura, lettura e comprensione della lingua italiana attraverso materiale didattico di prima alfabetizzazione

- Frequenza ai corsi

- Raggiungimento del

livello A2 del Quadro

Comune Europeo di

Riferimento per la

conoscenza delle

lingue

- almeno il 75% dei

corsisti per il 75%

ore previste

- almeno il 60% dei

frequentanti

primo

quadrime

stre

dell’anno

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In orario

curricolare

Attività N° 5

Laboratorio di

Italiano L2 – 1°

livello

(Scuola primaria e

scuola secondaria)

Attivazione di

laboratori di

Italiano L2 – 1°

livello (uno per

ciascun ordine

di scuola), in

orario

curricolare

Studenti

stranieri in

possesso di

una

conoscenza

dell’Italiano

livello A2

Fornire gli strumenti

di comunicazione

essenziale,

favorendo

l’acquisizione di un

repertorio lessicale

di base e la

conoscenza delle

principali regole

ortografiche e

grammaticali (QCER

livelli B1 – B2)

- Frequenza ai corsi

- Raggiungimento del

livello B2 del Quadro

Comune Europeo di

Riferimento per la

conoscenza delle

lingue

- almeno il 75% dei

corsisti per il 75%

ore previste

- almeno il 60% dei

frequentanti

Secondo

quadrime

stre di

ciascun

anno per

i nuovi

iscritti/p

rimo

quadrime

stre per

studenti

già in

possesso

del livello

A2

Impatto dei risultati sulla performance della Scuola

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Definire pratiche condivise all’interno della scuola in tema d’accoglienza di alunni stranieri Facilitare l’ingresso di ragazzi di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale Favorire l’inclusione degli alunni stranieri nella classe e nel più ampio contesto scolastico Costruire un contesto favorevole all’incontro tra le culture Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale, nell’ottica

di un sistema formativo integrato

MANAGEMENT DEL PROGETTO

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Attività Responsabile Data di avvio e

conclusione

Tempificazione attività

Situazione

Rosso: non in linea con gli

obiettivi; giallo: non ancora

avviata/ in corso, in linea con gli

obiettivi; verde: conclusa.

S O N D G F M A M G L A

N° 1

Di Lodovico

ottobre-dicembre 2015

x x Conclusa ; in linea con gli

obiettivi

N° 2

Jacobière

2016 – 2017

2017- 2018 X X X X X X

Avviata; in linea con gli

obiettivi

N° 3

Jacobière

ottobre 2016 – maggio

2016 x x x Non ancora avviata ; in

linea con gli obiettivi

N° 4

De Risi/Romano

Francini

Dicembre 2015-febbraio

2016 x x x In corso ; in linea con gli

obiettivi

N° 5 De Risi/Romano

Francini

Dicembre 2015-giugno

2016 x x x x x x x In corso ; in linea con gli

obiettivi

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Progetto di miglioramento - P 2a

Titolo del progetto: Formazione e TIC al servizio della didattica

Responsabile del progetto: Docenti : Michela CAVALIERE, Francesco GIANNINO Data prevista di attuazione definitiva: giugno 2018.

Progettualità triennale,

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Livello di priorità: 1 Situazione corrente al Gennaio 2016:

in parte avviata, in linea con gli obiettivi

Fattore critico di successo : progettare una serie di azioni per

implementare l’utilizzo di strumentazioni informatiche finalizzate ad

un’azione didattica più innovativa ed efficace

Idea guida

Potenziamento dei docenti attraverso corsi di formazione ed autoformazione, valorizzazione del personale e dell’organizzazione

didattica, implementazione delle strutture multimediali.

Fase di Plan – Descrizione del Progetto e Pianificazione

Il progetto si pone come obiettivi:

- la pianificazione di attività di formazione strutturate sia per le diverse aree di competenza disciplinari, che per competenze trasversali;

- la valorizzazione delle diverse professionalità presenti; - il potenziamento della comunicazione interna ed esterna; - l’implementazione delle infrastrutture e delle dotazioni tecnologiche.

L’incremento della professionalità è indirizzato sia alla formazione efficace relativa ai bisogni educativi rilevabili dal contesto, sia alla

creazione di una cooperazione e diversificazione delle diverse competenze e professionalità di cui l’I.C. dispone, che spesso sono poco

al valorizzate e utilizzate.

La scuola ha innovato nel tempo solo parzialmente le infrastrutture tecnologiche, adeguandole agli obiettivi strategici e operativi,

tuttavia permane una significativa percentuale di operatori che non è ancora in grado di utilizzare le TIC come efficace supporto alla

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didattica e ai servizi annessi. Essa inoltre risulta poco aperta all’utilizzo delle tecnologie digitali e sempre più distante dall’interazione

con i portatori di interesse e i partners.

La formazione e l'aggiornamento diventano, quindi, percorsi assolutamente necessari per implementare sistemi di comunicazione efficaci

con le famiglie e soprattutto con gli alunni, sempre più proiettati verso linguaggi multimediali e simbolici.

Inoltre, il potenziamento della comunicazione interna ed esterna amplifica alcuni punti di forza in quanto:

contribuisce a migliorare l’efficienza organizzativa dell’Istituto; permette la crescita della collegialità e della condivisione, costruendo sinergie fra il personale; apre canali comunicativi con altre istituzioni scolastiche, soprattutto per il monitoraggio degli esiti formativi degli ex studenti; si correla ad attività di orientamento, migliorando l’offerta formativa e la soddisfazione degli utenti.

Per quanto detto sopra la scelta del progetto da attivare ricade su:

1. corsi di formazione per docenti volti alla miglioramento e all’innovazione della didattica; 2. corsi di formazione per docenti volti alla digitalizzazione dei servizi (registro elettronico, pagelle e comunicazioni digitali); 3. censimento delle competenze dei docenti per migliorare l’utilizzo delle risorse; 4. implementazione delle dotazioni informatiche e multimediali, installando LIM in tutte le aule della scuola; 5. creazione di un nuovo sito istituzionale che sia un efficace strumento di comunicazione con le famiglie, gli alunni e i docenti; 6. monitoraggi costanti delle azioni programmate e riunioni periodiche dello staff del DS.

Destinatari diretti del Progetto:

Docenti Personale ATA Alunni e famiglie

Fase di Do – Realizzazione

Progetto P 2: Le TIC al servizio della didattica

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ATTIVITA’ Azioni Destinatari Finalità

Indicatori Target Atteso Tempi di

realizzazione

Attività N° 1

Implementazione

delle dotazioni

tecnologiche e delle

risorse materiali.

Installazione LIM e

notebooks in tutte

le aule

Alunni e docenti

Dotare tutte le aule

di tecnologie

multimediali

Efficacia ed

efficienza degli

interventi.

Soddisfazione di

operatori e

destinatari

rispetto alla

qualità della

didattica

Motivazione e

soddisfazione del

personale

scolastico e degli

utenti (in

relazione all’uso

del registro

elettronico e

all’introduzione

delle LIM).

ottobre 2015 –

gennaio 2016

Potenziamento rete

LAN e WLAN

Utenza e

personale

scolastico

Rendere più veloce

l’accesso alla rete e

facilitare la

comunicazione

interna ed esterna

Numero degli

accessi alla rete

Maggiore

efficienza della

struttura

scolastica.

novembre 2015 –

giugno 2016

Realizzazione

nuovo sito

istituzionale

Utenza e

personale

scolastico

Migliorare la

comunicazione

interna ed esterna

della scuola

Soddisfazione

dell’utenza

Numero degli

accessi al sito

Aumento

dell’indice di

gradimento nella

misura del 50%

Aumento del

numero degli

novembre 2015 –

febbraio 2016

Page 124: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

accessi nella

misura del 100%

Introduzione

registro elettronico

e formazione

rivolta ai docenti

per il suo uso

Docenti Scuola

Secondaria

Facilitare la

comunicazione

scuola-famiglia.

Dematerializzare

le procedure.

Soddisfazione

degli operatori e

delle famiglie

nella misura del

70%

a.s. 2016/2017

Attività N° 2

Banca dati

funzionale dei

curricula dei

docenti.

Mappatura delle

competenze

presenti nella

scuola

Tutti i docenti

Ottimizzare l’uso

delle risorse

umane per

ottenere una

maggiore

efficienza.

Numero dei

curricola raccolti

Mappatura delle

competenze del

100% del

personale della

scuola

settembre 2016

Attività N° 3

Corsi di formazione

in servizio sulla

didattica

laboratoriale e

inclusiva mediante

l’uso delle TIC

Corso di

formazione

“Bisogni educativi

speciali e

multimedialità”

Docenti di

sostegno

Potenziamento di

metodologie e

strategie

didattiche

inclusive,

personalizzate e

individualizzate.

Partecipazione al

corso

Frequenza di

almeno il 75% dei

docenti per il 75%

ore previste

a.s. 2016/2017

Formazione sulla

“Didattica

laboratoriale con le

TIC”

Docenti curricolari

Potenziamento dei

team teaching in

una didattica

laboratoriale

Partecipazione al

corso

Frequenza di

almeno il 75% dei

docenti per il 75%

ore previste

novembre 2015 –

febbraio 2016

a.s. 2016/2017

Page 125: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Potenziamento

della

progettazione,

anche in un’ottica

interdisciplinare.

Attività N° 4

Sviluppo e

implementazione di

metodologie

innovative e

multimediali

Realizzazione

ambienti di

apprendimento

multimediali, anche

in modalità blended

Docenti, alunni e

famiglie

Supportare i

processi di

insegnamento-

apprendimento

Utilizzo e

spendibilità nella

didattica

Implementare

l’utilizzo delle TIC

da parte dei

docenti a favore

della didattica.

a.s. 2016/2017

a.s. 2017/2018

Creazione sul sito di

uno spazio per lo

scambio di

materiale didattico

tra docenti e con

discenti

Docenti

Supportare i

processi di

insegnamento-

apprendimento

Utilizzo e

spendibilità nella

didattica

Soddisfazione di

almeno il 60%

degli utenti

febbraio – giugno

2016

MANAGEMENT DEL PROGETTO

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Attività Responsabile Data di avvio e

conclusione

Tempificazione attività

Situazione

Rosso: non in linea con gli

obiettivi; giallo: non ancora

avviata/ in corso, in linea

con gli obiettivi; verde:

conclusa.

S O N D G F M A M G L A

N° 1

Morini

Novembre 2015-luglio

2016

X X X X X X X

Avviata e in parte

conclusa; in linea con

gli obiettivi

N° 2

Piccirillo

Ottobre 2015-

settembre 2016 X X X X X X X X X X

Avviata e non ancora

conclusa; in linea con

gli obiettivi

N° 3

De Fazio

2016-2017

X X In parte avviata; in

linea con gli obiettivi

N° 4

Fornari

Mostaccio

Ottobre 2015-maggio

2016 X X X X X X X X X In parte avviata; in

linea con gli obiettivi

Page 127: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Progetto di miglioramento: P 2b

Titolo del progetto: Processo di dematerializzazione conforme all'agenda Italia Digitale DPCM 13.11.2014 e formazione connessa

Responsabile del progetto: DS: Marina Todini

DSGA: Silvia Di Giorgio

Docenti : Roberto Morini

Claudio Piccirillo

Patrizia De Fazio

Data prevista di attuazione definitiva: giugno 2018.

Progettualità triennale

Livello di priorità: 1 Situazione corrente al Gennaio 2016:

in parte avviata, in linea con gli obiettivi

Fattore critico di successo : progettare una serie di azioni per consentire

una maggiore efficienza delle pratiche burocratiche, migliorare

l’impatto con i portatori d’interesse.

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Idea guida

Sensibilizzazione di tutto il personale (docente e amministrativo) e dell'utenza attraverso informazione, formazione e autoformazione

(anche online). Valorizzazione del personale e dell’organizzazione gestionale.

Implementazione delle strutture multimediali e degli ambienti digitali.

Fase di Plan – Descrizione del Progetto e Pianificazione

Il progetto si pone come obiettivi:

- la pianificazione di attività di formazione strutturata; - la valorizzazione delle diverse professionalità presenti; - il potenziamento della comunicazione interna ed esterna; - l’implementazione delle infrastrutture e delle dotazioni tecnologiche.

L’incremento della professionalità viene indirizzato sia alla formazione efficace relativa ai bisogni rilevabili dal contesto, sia alla

creazione di una cooperazione e diversificazione delle diverse competenze e professionalità di cui l’I.C. dispone.

Il potenziamento della comunicazione interna ed esterna amplifica alcuni punti di forza in quanto:

contribuisce a migliorare l’efficienza organizzativa dell’Istituto; permette la crescita della collegialità e della condivisione, costruendo sinergie fra il personale; apre canali comunicativi anche con enti ed altre istituzioni scolastiche;

Per quanto detto sopra la scelta del progetto da attivare ricade su:

corsi di formazione per tutto il personale volto alla digitalizzazione dei servizi; implementazione delle dotazioni informatiche e multimediali dell'Istituto; creazione del sito istituzionale (.gov); monitoraggio costante delle azioni programmate.

Destinatari diretti del Progetto:

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- Alunni e famiglie - Personale dell'intero Istituto

ATTIVITA’ Destinatari Finalità

(Obiettivo di output)

Indicatori (Obiettivi di out-come)

Target Atteso

Attività N° 1

Una governance per

l’organizzazione di tutte le

attività, che produca effetti

sulle strategie d’Istituto.

Tutto il personale

Ottimizzare l’uso delle

risorse umane e

strumentali per ottenere

una maggiore efficienza.

Migliorare la

comunicazione interna ed

esterna (nuovo sito, social

network, forum)

Condivisione delle buone

pratiche.

Facilitazione della

comunicazione interna ed

esterna

Innovazione dei prodotti.

Efficienza della struttura

scolastica.

Maggiore collegialità e

condivisione, costruendo

sinergie fra il personale.

Motivazione e

soddisfazione del personale

scolastico e degli utenti.

Attività N° 2

Formazione in servizio che

coinvolga il personale in

maniera efficace (Corsi di

formazione inclusiva e

laboratoriale).

Tutto il personale.

Conoscenza delle risorse

formative del territorio per

indirizzarle alle singole

aree di intervento.

Attivazione di strategie di

Miglioramento della

fruibilità dei servizi, sia per

il personale che per

l'utenza.

Realizzazione dei corsi

secondo quanto

programmato.

Miglioramento dell’efficacia

Page 130: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

intervento e di inclusione

scolastica

Dematerializzazione.

dell’intervento formativo.

Attività N° 3

Dematerializzazione dei

servizi amministrativi

DSGA

Personale amm.vo

Team sito

Miglioramento dei servizi e

contenimento dei costi

Trasparenza dell’azione

amministrativa

Soddisfazione dell’utenza

Gradimento da parte di

almeno il 70% dell’utenza

Impatto dei risultati sulla performance della Scuola

Processo di innovazione sul piano dell’organizzazione di tutte le attività dell'Istituto. Miglioramento delle prestazioni comunicative. Apertura di canali con altri enti e istituzioni scolastiche e utenti esterni in generale. Digitalizzazione dei servizi didattici e all'utenza e delle procedure amministrative.

Attività Responsabile Data di avvio e

conclusione

Tempificazione attività

S O N D G F M A M G L A

N° 1 Morini gennaio-luglio 2016 X X X X X X X

Page 131: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Di Giorgio

N° 2

Piccirillo

De Fazio

gennaio-luglio 2016

X X X X X X X

N° 3

Morini

Di Giorgio

gennaio-luglio 2016

x x x x x x x

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Progetto di miglioramento: P 3a

Titolo del progetto: Per una didattica orientativa

Responsabile del progetto: Maria Grazia DE FRANCISCI Data prevista di attuazione definitiva: giugno 2018.

Progettualità triennale

Livello di priorità: 1 Situazione corrente al Gennaio 2016:

in parte avviata, in linea con gli obiettivi

Fattore critico di successo : progettare una serie di azioni per promuovere

negli alunni maggiore consapevolezza, per sapersi orientare con autonomia,

compiendo scelte responsabili e costruttive.

Idea guida

Potenziare i processi orientativi attraverso programmazioni interdisciplinari, che prevedano l’adozione di una pluralità di linguaggi e

metodi e che stimolino negli alunni il confronto con diversi ambiti di interessi. Stimolare l’autovalutazione dei propri stili di

apprendimento e delle proprie attitudini. Favorire i processi motivazionali su cui indirizzare il proprio progetto di vita.

Fase di Plan – Descrizione del Progetto e Pianificazione

Promuovendo l’intenzionalità dell’apprendimento e la mobilitazione di interessi e competenze, l’orientamento rende gli alunni consapevoli

rispetto alle proprie attitudini, agli stili di apprendimento, al contesto sociale e ai percorsi da scegliere per il proseguimento degli studi.

L’orientamento, inteso come educazione alla conoscenza di sé ed educazione professionale, quindi la stessa programmazione didattico-

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educativa dei diversi ambiti disciplinari, è vista come strumento basilare per attuare questo processo. Ogni contenuto disciplinare, infatti, è

portatore di un versante formativo-orientativo specifico, quando risponde a criteri di significatività, potenzialità, interesse ed adeguatezza.

I docenti saranno chiamati a confrontarsi in momenti di formazione ed autoformazione su metodologie didattiche innovative, che tengano

conto della diversità degli stili di apprendimento, che favoriscano la mobilitazione di interessi e siano capaci di rendere l’apprendimento

più coinvolgente e stimolante (la didattica laboratoriale, il cooperative learning, la peer education). Contestualmente sarà necessario:

progettare per competenze; adottare forme consequenziali di insegnamento; indirizzare lo studente verso una piena consapevolezza delle capacità e competenze acquisite in ambiti diversi, perché sappia poi

utilizzarle consapevolmente in contesti differenti, tenendo conto del contesto socio-culturale con cui ci si confronta. Nella Scuola verrà incentivato l’avvio di moduli di apprendimento di carattere interdisciplinare, strutturati per competenze, per creare

autonomamente elaborati, materiali e sussidi. Sarà privilegiato il ricorso ad una pluralità di linguaggi, in contesti di lavoro e di

apprendimento (uscite didattiche ed esplorazione del territorio, quotidiani, riviste, spettacoli teatrali, incontri, cineforum, convegni).

Il percorso di orientamento prevede una conclusione utilizzando mezzi diagnostici psicoattitudinali, incontri con le scuole secondarie e il

monitoraggio degli alunni durante il corso di studi superiore, almeno nei primi due anni.

Destinatari diretti del Progetto:

docenti della scuola secondaria e alunni delle classi 1°, 2° e 3°. alunni delle classi 1°, 2° e 3° della Scuola Secondaria di I Grado famiglie degli alunni

Fase di Do – Realizzazione

ATTIVITA’ Azioni Destinatari Finalità

Indicatori Target Atteso Tempi di

realizzazione

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Attività N° 1

Continuità con

le scuole

superiori

Implementazione

della rete con le

scuole superiori

del territorio, per

un confronto sulle

valutazioni e sulle

programmazioni,

in prospettiva di

un curricolo

verticale in

continuità

Docenti

Italiano e

Matematica

della scuola

secondaria

inferiore e

superiore

Costruire un curricolo

verticale di italiano e di

matematica in continuità con

alcune scuole superiori del

territorio

(Liceo “Aristofane” – Liceo

“Archimede”)

Partecipazione dei

docenti agli incontri

di lavoro.

Produzione di un

curricolo verticale di

italiano e di

matematica

Almeno il 75% dei

destinatari per il 75%

ore previste

a.s.

2015/2016

a.s.

2016/2017

Attività N° 2

Attività di

orientamento

per la scelta di

percorsi

formativi

adeguati e

idonei

Corso di

formazione su “La

didattica

orientativa -

modelli di

intervento

triennali di

educazione alla

scelta”

Docenti della

scuola

secondaria

Famiglie e

alunni

Innovare la didattica per

favorire: una

programmazione

individualizzata, quanto più

orientativa.

Stimolare la riflessione

relativamente ai costrutti

dell’orientamento e

all’evoluzione del mercato

del lavoro e dei percorsi

formativi.

Partecipazione dei

docenti agli incontri.

Ricaduta di quanto

appreso nello

sviluppo delle

programmazioni.

Elaborazione di un

profilo riguardante i

fattori individuali

coinvolti nel

processo di

educazione alla

Frequenza di almeno il

75% dei docenti per il

75% delle ore previste

Coerenza tra il

giudizio orientativo

e la scelta

d’indirizzo per oltre

il 90%.

Gennaio –

giugno 2016

ricorsivo

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scelta.

Attività N° 3

Azioni di

orientamento

Incontri con le

scuole di ordini

diversi del

territorio

Alunni della

scuola

secondaria e

famiglie

Favorire una conoscenza dei

diversi percorsi scolastici e di

formazione professionale

superiori.

Realizzare una continuità tra

ordini di scuola diversi.

Promuovere esperienze

graduali di conoscenza

dell’ordine successivo di

scuola ai fini di una

continuità nell’accoglienza

degli alunni e di un efficace

passaggio di consegne tra

docenti.

Monitoraggio delle

adesioni ai diversi

indirizzi.

Percentuale di

condivisione con

famiglie e alunni di un

consiglio orientativo:

- superiore al 50%

delle classi nel

presente a.s.,

- del 75 % delle classi

nell’a.s. 2016/2017

- del 90% nel terzo

anno

Ottobre –

giugno 2016

ricorsivo

Azioni di

accompagnamento

per gli alunni in

condizioni di

disagio

Alunni BES

Favorire una conoscenza dei

diversi percorsi scolastici e di

formazione professionale

superiori per includere in

modo efficace alunni con BES.

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Attività N° 4

Azioni di

follow up

Monitorare gli

esiti scolastici

degli alunni in

uscita dopo il I

ciclo di istruzione

Docenti della

scuola

secondaria

inferiore e

superiore

Monitorare gli alunni

nell’ordine di scuola

successivo.

Rilevare congruenze,

incongruenze, aree

problematiche e punti di

forza, rispetto alla

valutazione in uscita della

scuola media.

Riflettere sulla rilevazione di

dati personali e di indirizzo e

collocare le informazioni

acquisite nel contesto

valutativo esistente.

Numero di scuole

superiori del

territorio monitorate

Percentuali di

conferme o

incongruenze

rispetto alle

valutazioni,

soprattutto in

italiano, matematica

e lingue straniere

Nella misura del 75%

nel primo anno, del

100% a partire dal

secondo.

Coincidenza al 70% del

consiglio orientativo e

del profilo in uscita

dalla scuola media con

gli esiti nella scuola

superiore.

Ottobre –

giugno 2016

Ricorsivo nel

percorso

scolastico

Impatto dei risultati sulla performance della Scuola

Il processo di innovazione sul piano dell’organizzazione didattica e metodologica da parte dei Docenti la partecipazione più intenzionale degli alunni a percorsi da loro percepiti come più rispondenti alle proprie esigenze e capacità la maggiore responsabilizzazione degli stessi alunni sulla stessa gestione della valutazione e dell’apprendimento, oltre a favorire

una scelta più consapevole, renderanno gli alunni più responsabilizzati nell’approccio allo studio delle diverse discipline. Ci si prefigge di raggiungere il 70% di esiti positivi rispetto alla efficacia della scelta fatta.

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MANAGEMENT DEL PROGETTO

Attivi

Responsabile

Data di avvio e

conclusione

Tempificazione attività

Situazione

Rosso: non in linea con gli

obiettivi; giallo: non ancora

avviata/ in corso, in linea con

gli obiettivi; verde: conclusa

S O N D G F M A M G L A

N° 1

De Francisci

Ottobre 2015 –

maggio 2016

Avviata e non ancora

conclusa; in linea con

gli obiettivi

N° 2

Docenti di

Italiano,

Matematica e

Lingue

Novembre 2015 –

maggio 2016

2016 – 2017

2017- 2018

X X X X X X X

Avviata e non ancora

conclusa; in linea con

gli obiettivi

N° 3

De Francisci

Docenti classi

in uscita

Ottobre 2015 –

febbraio 2016

2016 – 2017

2017- 2018

X X X

Avviata e non ancora

conclusa; in linea con

gli obiettivi

N° 4

Dolci

De Francisci

Novembre 2015 –

maggio 2016

2016 – 2017

X X

Non ancora avviata; in

linea con gli obiettivi

Page 138: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

2017- 2018

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Progetto di miglioramento - P 3b

Titolo del progetto: Per una didattica inclusiva

Responsabile del progetto: Marilena DI LODOVICO Data prevista di attuazione definitiva: 30 maggio 2016

Livello di priorità: 1 Situazione corrente al Gennaio 2016:

in parte avviata, in linea con gli obiettivi Fattore critico di successo : progettare una serie di azioni finalizzate ad

un’azione didattica più innovativa ed efficace garantendo pari

opportunità di successo formativo anche a coloro che sono in situazione

di svantaggio

Idee guida

Collaborazione e sinergia costanti ed efficaci tra docenti curricolari e di sostegno nella consapevolezza che l’intervento degli insegnanti

specializzati per il sostegno costituisca una preziosa risorsa per la singola classe e per l’intera scuola, così come l’azione educativo-

didattica degli insegnanti curricolari deve essere rivolta a tutti gli alunni, garantendo pari opportunità di successo formativo anche a

coloro che sono in situazione di svantaggio (diagnosi conclamata di handicap, BES, DSA, ADHD ecc..).

Condivisione delle buone pratiche sperimentate all’interno di momenti istituzionali di confronto.

Elaborazione condivisa di programmazioni che prevedano l’adozione di una pluralità di linguaggi e metodi

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Fase di Plan – Descrizione del Progetto e Pianificazione

Dal RAV emerge la necessità relativa all’acquisizione da parte dei docenti di maggiori conoscenze riguardo:

i fattori cognitivi individuali coinvolti nel processo di apprendimento e la loro evoluzione; le dinamiche affettivo relazionali ed emotive che intervengono nella acquisizione delle conoscenze; la mobilitazione dei processi motivazionali; l’evoluzione dei diversi stili di apprendimento; le strategie, i metodi e le tecniche da adottare nel lavoro con gli alunni che presentano Disturbi Specifici di Apprendimento; l’intervento educativo nei confronti degli alunni con sindrome di ADHD e con bisogni educativi speciali; l’adozione di una efficace azione didattica finalizzata ad una più completa inclusione degli alunni non italiofoni.

Destinatari diretti del Progetto:

docenti della scuola secondaria e alunni delle classi 1°, 2° e 3°. alunni delle classi 1°, 2° e 3° della Scuola Secondaria di I Grado famiglie degli alunni

Fase di Do – Realizzazione

Progetto P 3b: Per una didattica inclusiva

ATTIVITA’ Azioni Destinatari Finalità

Indicatori Target Atteso Tempi di

realizzazione

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Attività N° 1

Formazione dei

docenti

attività di

ricerca/aggiornam

ento/formazione/

autoaggiornament

o del personale

docente, anche

attraverso la

consultazione di

siti e portali per

l'uso di

metodologie,

strumenti

tecnologici e

buone pratiche

nell'integrazione

degli alunni BES.

Docenti

dell’Istituto

Comprensivo

Possedere adeguate

conoscenze sui

problemi dei

ragazzi in

situazione di

svantaggio.

Innovare la

didattica per

favorire la

programmazione

individualizzata e

armonizzata con

quella rivolta al

gruppo classe.

partecipazione dei

docenti alle

attività di

formazione

ricaduta di quanto

appreso nelle

programmazioni

Partecipazione del

75% dei docenti

Concreta

condivisione di

ruoli e

responsabilità tra

tutti i docenti del

Consiglio di Classe.

gennaio – giugno

2016

l’obiettivo è

rendere l’azione

strutturale e

ricorsiva

Attività N° 2

Analisi dei bisogni

formativi speciali e

del contesto

educativo

Individuazione

delle linee guida e

dei criteri

metodologici per

innestare la

programmazione

individualizzata o

personalizzata sul

piano di lavoro

rivolto alla classe

Docenti

dell’Istituto

Comprensivo

Garantire pari

opportunità di

successo formativo

a tutti gli alunni

Individuare, nel

raggiungimento

degli obiettivi

conoscitivi e

metodologici della

propria disciplina,

una gradualità che

Partecipazione

agli incontri di

progettazione,

ricerca ed

analisi.

Capacità di

gestire gli

interventi in

tempi adeguati

alle attività e al

trattamento

Partecipazione del

75% dei docenti per

il 75% ore previste

Messa a punto di

piani di lavoro

personalizzati

concreti

gennaio – giugno

2016

l’obiettivo è

rendere l’azione

strutturale e

ricorsiva

Page 142: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

consenta l’innesto

dei percorsi

individualizzati.

Attivare

intenzionali

processi di

apprendimento

delle procedure.

Attività N° 3

Interventi didattici

inclusivi

Preparazione di

materiali didattici

semplificati da

impiegare in

attività

individualizzate di

recupero dei

contenuti delle

singole discipline

Team docenti

delle classi in cui

siano presenti

alunni BES

Finalizzare

l’intervento del

docente su gruppi

omogenei

(recupero,

consolidamento,

potenziamento).

Rilevazione del

miglioramento

intervenuto dopo

l’attività.

Analisi della

soddisfazione

degli alunni

Messa a punto di

piani di lavoro

individualizzati

e/o di piccolo

gruppo, di classe o

di classi aperte,

per gli alunni

In almeno il 50%

degli alunni

coinvolti

Almeno il 50% degli

alunni coinvolti

Per almeno il 50%

degli alunni BES nel

primo anno, del

75% nel secondo,

a.s. 2015/16 (in

via sperimentale)

l’obiettivo è

rendere l’azione

strutturale e

ricorsiva

Interventi di

didattica frontale

e laboratoriale a

classi aperte o per

piccoli gruppi,

anche afferenti ai

diversi progetti

della scuola di cui

si riconoscano le

alunni BES

dell’Istituto

Favorire la

relazione tra alunni,

educare al lavoro di

team.

Favorire

l’acquisizione da

parte degli alunni

Page 143: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

valenze inclusive. della competenza di

autovalutazione e la

conseguente

adozione di

personali strategie

coinvolti dal

progetto

del 100% nel terzo

Attività creative,

ludico-espressive

e manipolative.

alunni BES

dell’Istituto

Migliorare il

benessere a scuola,

in termini personali

e in relazioni ai

compagni di classe

Indice di

soddisfazione

degli alunni

coinvolti nelle

attività proposte

Soddisfazione del

75% dei

partecipanti

(questionario di

gradimento)

a.s. 2015/16

l’obiettivo è

rendere l’azione

strutturale e

ricorsiva

Impatto dei risultati sulla performance della Scuola

Il processo di innovazione sul piano dell’organizzazione didattica e metodologica da parte dei Docenti, la partecipazione più intenzionale degli alunni a percorsi da loro percepiti come più rispondenti alle proprie esigenze e capacità, la maggiore responsabilizzazione degli alunni sulla gestione delle proprie potenzialità renderanno i ragazzi protagonisti consapevoli

del processo di crescita e maturazione .

MANAGEMENT DEL PROGETTO

Attivi

Responsabile Data di avvio e

conclusione

Tempificazione attività

Situazione

Rosso: non in linea con gli

obiettivi; giallo: non ancora

avviata/ in corso, in linea

con gli obiettivi; verde:

Page 144: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

conclusa

S O N D G F M A M G L A

N° 1

Di Lodovico

Ottobre 2015 – marzo

2016 X X X X x x x

Avviata e non ancora

conclusa; in linea con

gli obiettivi

N° 2

Di Lodovico

Ottobre 2015 – marzo

2016 x X X x x x

Avviata e non ancora

conclusa; in linea con

gli obiettivi

N° 3

De Francisci

Dolci

Ottobre 2015 – giugno

2016 X X X X X X X X X

Avviata e non ancora

conclusa; in linea con

gli obiettivi

Page 145: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

C - TERZA SEZIONE: Monitoraggio delle Azioni Avviate e Miglioramento

Fase di Check – Monitoraggio

L’azione di monitoraggio è fondamentale per garantire uno sviluppo efficace degli interventi, fondamentale in una prospettiva di ricerca-

azione nella quale andrà verificato in itinere se le strategie messe in atto rappresentano una risposta ai bisogni formativi degli alunni in

termini di coinvolgimento e motivazione e progressiva acquisizione di conoscenze.

1. Saranno pianificati diversi tipi di incontri:

- mensili del Gruppo di progetto; - mensili con il Consiglio di Classe - periodici tra docenti di sostegno e di organico potenziato per un confronto tra le diverse realizzazioni all’interno della scuola - finali per una discussione sui livelli di interesse, partecipazione e motivazione.

2. Verranno strutturate:

- schede di rilevazione di frequenza - modelli per il report trimestrale per monitorare le attività

3. Per tutte le attività saranno previste:

- la somministrazione di prove di verifica; - la somministrazione di un questionario finale di gradimento da parte di docenti e discenti.

4. Per tutte le attività saranno previste:

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- l’analisi dei risultati e comparazione con il livello di partenza, anche rispetto al clima relazionale della classe; - la restituzione degli esiti di processo e di prodotto agli organi collegiali e alle famiglie.

Ove le risorse renderanno possibile, saranno predisposti e incentivati confronti periodici durante gli incontri di formazione con esperti

della didattica per competenze, dello sviluppo cognitivo e degli stili di apprendimento.

Il sistema di comunicazione risulterà strutturato e organizzato in modo da realizzare uno scambio di informazione tempestivo ed una

proficua interazione tra scuola e stakeholders.

Strutturazione della rilevazione

A tal fine sono state predisposte tabelle di monitoraggio che i docenti coinvolti nelle diverse Azioni andranno a compilare e a restituire al

gruppo di lavoro, che a fine anno scolastico rendiconterà al C d D in un Rapporto di Autovalutazione.

Viene di seguito riportato lo schema utilizzato per il monitoraggio delle attività. Le diverse tabelle sono allegate in appendice nella sezione

E.

Tabelle per il monitoraggio delle attività

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Soggetti responsabili

Data inizio attività Data conclusione attività

Finalità

Criticità rilevate

Azione Data di rilevazione Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti

effettuati in itinere

(se previsti)

Page 148: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

D - QUARTA SEZIONE: Piano finanziario degli Interventi

Progetto N° Figure professionali Tipologie di attività Ore aggiuntive

presunte Costo previsto Fonte finanziaria

P1 a

Docenti

primaria/secondaria lezioni 180 h -

MIUR (Organico di

potenziamento)

P1 b

organico di

potenziamento

non concesso

P1 c

organico di

potenziamento

non concesso

P2a

Docenti

primaria/secondaria Aggiornamento 10 h 555 €

Fondi sociali

europei Personale ATA assistenza 10 h 370 €

Materiali 15735 €

P2b Docenti

primaria/secondaria Formazione/autoformazione

Avviata richiesta di

fondi sociali

europei / in attesa

Page 149: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Segreteria di finanziamento

P3a

Docenti

primaria/secondaria lezioni

In attesa di

finanziamento

Personale ATA assistenza

P3b

Docenti

primaria/secondaria Aggiornamento 5 h

438 € MIUR

Personale ATA assistenza 5 h

Page 150: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Tabelle di monitoraggio delle azioni Allegati alla Terza Sezione del Piano di Miglioramento

Istituto Comprensivo « Piaget – Majorana »

Anni Scolastici 2015 -18

Page 151: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Una matematica per tutti

Una matematica per tutti

Progetto P1a

AZIONI :

Attività a classi aperte n° 3

Laboratori didattici n° 2

Peer education n° 1

Sportello di recupero n° 1

Giochi matematici n° 1

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Soggetti responsabili Licursi Maria Rina – Pasotto Katia – Marincolo Maria (prima fase) 1E- 1C – 1A

De Risi Carla – Marincolo Maria (seconda fase)

Data di inizio dell’attività Novembre 2015 (prima fase)

Gennaio 2016 (seconda fase)

Data di conclusione dell’attività Dicembre 2015 (prima fase)

Febbraio/Marzo 2016 (seconda fase)

Finalità

a. Sostenere e migliorare l’apprendimento logico-matematico del bambino potenziando l’apprendimento ingenuo dell’insiemistica

b. Aiutare il bambino ad apprendere autonomamente nello svolgimento delle attivita’ ludico-didattiche favorendo una positiva motivazione all’apprendimento

c. Stimolare lo sviluppo di una vasta gamma di competenze cognitive, logiche, matematiche, linguistiche, strategiche e sociali necessarie per le fasi successive del percorso formativo del bambino

Criticità rilevate Difficolta’ nell’incastro degli orari

Difficolta’ nella gestione delle attivita’ durante le ore pomeridiane

Azione Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

Risultati attesi Risultati

rilevati

Adeguamen

ti effettuati

in itinere

(se

previsti)

« Se faccio, capisco »

Laboratorio

sperimentale di

Dieci sessioni di

gioco per un

totale di cinque

a. livello di padronanza degli

obiettivi didattici proposti,

b. numero di esercizi

1. Pre-test e Post-test

effettuati

rispettivamente

Si presuppone che l’uso del kit

didattico Block Magic dia

vantaggi sia sul piano

Page 153: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

potenziamento delle

abilità logico-

matematiche per

bambini del primo

anno di scuola

primaria.

settimane di

attività durante

l’orario

scolastico.

necessari per

l’apprendimento

c. qualità delle risposte date

d. modalità relazioni di

cooperazione/competizione.

all’inizio e alla fine del

laboratorio.

2. Griglie di

osservazione

3. Documentazione

video e foto

dell’efficacia che dell’efficienza

circa l’apprendimento logico-

matematico del bambino

rispetto ad attività ludiche

svolte con i Blocchi logici.

Page 154: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Soggetti responsabili Paolucci Barbara , Cavaliere Michela . Classi II E – II B Scuola Primaria

Data di inizio dell’attività Gennaio 2016 Data di conclusione dell’attività Aprile 2016

Finalità

a) Finalizzare l’intervento del docente su gruppi omogenei (recupero e potenziamento).

b) Promuovere e potenziare attività di didattica per incentivare lo sviluppo di competenze logico-matematiche.

c) Suscitare maggiore interesse nello studio della disciplina.

Criticità rilevate

Azione Data di rilevazione

Indicatori di monitoraggio

Modalità di rilevazione

Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti effettuati in itinere

(se previsti)

Organizzazione

di interventi a

classi aperte in

base all’orario

scolastico (

Mercoledì

15:30/16:30)

1.Rilevazione del miglioramento intervenuto dopo l’attività.

1. Test di

verifica.

a. Rilevazione del potenziamento intervenuto dopo la somministrazione del test di verifica , almeno al 20% dei livelli di ingresso. b. Analisi della soddisfazione

degli alunni al 60%

c. Rilevazione del recupero delle carenze intervenuto dopo la somministrazione del test di verifica , almeno al 20% dei livelli di ingresso.

2.Analisi della soddisfazione degli alunni.

2. Test di

verifica.

3.Esiti delle

relazioni del

processo di

autovalutazione.

3.

Questionario.

Page 155: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Soggetti responsabili De Fazio P.

Data di inizio dell’attività Febbraio 2016 Data di conclusione dell’attività Maggio 2016

Finalità a. Promuovere e potenziare attività di didattica laboratoriale per recuperare carenze nell’area logico-matematica ed aritmetica. b. Suscitare maggiore interesse nello studio della disciplina

Criticità possibili Difficoltà di utilizzo degli spazi.

Difficoltà di gestione delle risorse multimediali

Difficoltà nella gestione di grandi gruppi

L’analisi deve essere molto dettagliata e non può procedere per competenze, ma solo per conoscenze ed abilità

Azione Data di rilevazione

Indicatori di monitoraggio

Modalità di rilevazione

Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti effettuati in itinere

(se previsti)

Alunni di terza media

( con buone

competenze in

matematica, da

valorizzare)

sviluppano un

percorso di tutoraggio

su alunni di prima

media ( con carenze in

matematica)

1 . Rilevazione del miglioramento intervenuto dopo l’attività

1. test di

verifica

a. Recupero dell’approccio emotivo a favore della immediata comprensione di alcuni argomenti b. Rilevazione del miglioramento intervenuto dopo l’attività, al 40% dei livelli di ingresso. Tasso complessivo del

numero di alunni con

carenze alla fine del

secondo quadrimestre.

3. Esiti delle

relazioni del

processo di

autovalutazione

2. analisi degli

esiti del II

quadr.

2. Analisi della soddisfazione degli

3.

Page 156: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

alunni

questionario

c. Analisi della soddisfazione degli alunni al 60%.

Soggetti responsabili Chiappini B.

Data di inizio dell’attività Febbraio 2016 Data di conclusione dell’attività Maggio 2016

Finalità a. Promuovere e potenziare attività di recupero carenze nell’area logico-matematica ed aritmetica, fondando l’azione su una richiesta diretta dell’alunno b. incentivare il percorso di autovalutazione

Criticità rilevate Difficoltà di gestione delle risorse umane per garantire maggiore diversificazione dell’offerta didattica

Azione Data di rilevazione

Indicatori di monitoraggio

Modalità di rilevazione

Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti effettuati in itinere

(se previsti)

Interventi di sportello

modulati su richiesta

degli alunni da diversi

docenti in rapporto 1/3

1 . Rilevazione del miglioramento intervenuto dopo l’attività

1. test di

verifica

a. Rilevazione del miglioramento intervenuto dopo l’attività, al 40% dei livelli di ingresso. b. Tasso complessivo

del numero di alunni

con carenze alla fine

del secondo

2. Esiti delle

relazioni del

processo di

autovalutazione

2. analisi degli

esiti del II

quadr.

Page 157: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

quadrimestre.

c. Analisi della soddisfazione degli alunni al 60%.

3. Analisi della soddisfazione degli alunni

3.

questionario

Page 158: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Soggetti responsabili De Fazio P.

Data di inizio dell’attività Ottobre 2015 Data di conclusione dell’attività Maggio 2016

Finalità a. Promuovere e potenziare le attitudini e le competenze nell’area logico-matematica ed aritmetica b. Suscitare maggiore interesse nello studio della disciplina

Criticità rilevate Difficoltà di utilizzo degli spazi.

Difficoltà nella gestione di grandi gruppi

Azione Data di rilevazione

Indicatori di monitoraggio

Modalità di rilevazione

Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti effettuati in itinere

(se previsti)

Page 159: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Soggetti responsabili Bernabè M. , Cirielli C., De Fazio P. , Dolci N., Natili T., Piccirillo C.

Data di inizio dell’attività Febbraio 2016 Data di conclusione dell’attività Maggio 2016

Finalità a. Promuovere e potenziare attività di didattica laboratoriale per incentivare lo sviluppo di competenze logico-matematiche. b. Suscitare maggiore interesse nello studio della disciplina

Criticità rilevate Difficoltà di utilizzo degli spazi.

Difficoltà di gestione delle risorse multimediali

Rapporto docente /alunno troppo alto

Individuazione

degli alunni da

valorizzare e

potenziare in

ambito logico-

matematico

Incentivazione

dell’interesse a

partecipare alle

gare

matematiche

Rilevazione della differenza tra

azione effettuata ed

azione pianificata

Monitoraggio

dei

partecipanti

Percentuale di partecipazione agli eventi. Esiti della partecipazione.

Risultati della scuola confrontabili con i valori medi nazionali nelle diverse fasce di livello

Analisi degli

esiti della

scuola

rispetto al

quadro

nazionale

Page 160: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Azione Data di rilevazione

Indicatori di monitoraggio

Modalità di rilevazione

Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti effettuati in itinere

(se previsti)

Laboratori afferenti ai progetti del Gruppo di lavoro Discipline Lauree Scientifiche. “Accademia dei Lincei”: La logica naturale e la

logica formale

1 . Rilevazione del miglioramento intervenuto dopo l’attività

1. test di

verifica

a. Rilevazione del miglioramento intervenuto dopo l’attività, al 40% dei livelli di ingresso. b. Analisi della soddisfazione degli alunni al 60%. c. Produzione di relazioni e lavori tematici con valutazioni positive al 50% del totale.

2. Analisi della soddisfazione degli alunni

2.

questionario

3. Esiti delle

relazioni del

processo di

autovalutazione

3.

questionario

Soggetti responsabili Dolci N., De Fazio P.

Data di inizio dell’attività Febbraio 2016 Data di conclusione dell’attività Maggio 2016

Page 161: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Finalità a. Finalizzare l’intervento del docente su gruppi omogenei (recupero, consolidamento, potenziamento). b. Utilizzare la specifica professionalità del corpo docente in relazione allo sviluppo di moduli didattici c. Diversificare la relazione docente/alunno

Criticità rilevate Difficoltà di utilizzo degli spazi.

Difficoltà di gestione delle risorse multimediali

Rapporto docente/alunno troppo alto

Azione Data di rilevazione

Indicatori di monitoraggio

Modalità di rilevazione

Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti effettuati in itinere

(se previsti)

Organizzazione di

interventi a classi

aperte in base

all’orario

scolastico e allo

sviluppo parallelo

di moduli didattici

1 . Rilevazione del miglioramento intervenuto dopo l’attività

1. test di

verifica

a. Produzione guidata e/o autonoma di prodotti tematici e di approfondimento. b. Innalzamento del livello

di competenza rilevabile al

70% degli esiti ottenuti

sulle fasce di

consolidamento e

potenziamento.

c. Recupero delle carenze per il 30% rispetto agli esiti di fine anno.

2. Analisi della soddisfazione degli alunni

2.

questionario

3. Esiti delle

relazioni del

processo di

autovalutazione

3.

questionario

Page 162: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Progetto P1b

AZIONI :

Attività a classi aperte n° 2

Laboratori didattici di lettura e scrittura n° 6

Gare di spelling n° 1

Page 163: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Azione Data di

rilevazio

ne

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti effettuati in

itinere

Soggetti responsabili M.Longordo

Data di inizio dell’attività Novembre 2015 Data di conclusione dell’attività Maggio 2016

Finalità *Promuovere e potenziare attività di didattica laboratoriale per implementare la pratica dello spelling

*Incentivare lo sviluppo di competenze lessicali

*Comprendere la derivazione d’origine latina, francese, sassone della lingua inglese e, quindi, l’irregolarità della sua fonetica

Criticità rilevate *Difficoltà di utilizzo dei prodotti multimediali

Page 164: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

*Coinvolgimento

delle classi quinte

delle scuole

primarie

*Gare di spelling

Dicembre

2015

*Rilevazione del

miglioramento

intervenuto dopo

l’attività

*Analisi della

soddisfazione

degli alunni

Analisi degli

esiti delle

rilevazioni del

processo di

autovalutazione

*Tests di verifica

*Gare interne ad

ogni classe

coinvolta

*Gare interscuole

*Questionario di

autovalutazione

diretto a tutte le

scuole

partecipanti

*Acquisizione di un

lessico edi una corretta

pronuncia al 60% degli

esiti ottenuti.

*Innalzamento del livello

di competenza rilevabile

al 70% degli esiti ottenuti

sui tests di ingresso

*Partecipazione alla gara

finale allo 80% del

previsto.

*Implementazione della

pratica dello spelling al

70%.

Difficoltà di

approccio ad una

pratica

linguistica

inconsueta

*Riduzione delle spelling

words per la scuola primaria

*Variazione delle modalità

della gara finale

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Soggetti responsabili Parlato - Longordo

Data inizio attività Ottobre 2015

Data fine attività Novembre 2015

Finalità Formulazione di moduli didattici specifici Attività didattiche su gruppi omogenei di recupero e potenziamento Relazione docente/alunni di altra classe

Criticità rilevate Rapporto docente/alunni troppo alto Difficoltà di utilizzo degli spazi e delle suppellettili (sedie - banchi)

Soggetti coinvolti

Classi 2H (25 alunni + 1 DSA + 1 H = 27) – 2i (25 alunni + 1 DSA + 1 H = 27)

Gruppi di lavoro Gruppo recupero - 22 alunni – pair work con coppie di alunni di classe diversa Gruppo potenziamento – 32 alunni – group work: sei gruppi di alunni di classe diversa

Numero incontri 5 incontri di un’ ora – terza ora del venerdì (10.15-11.15)

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Azione Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione Risultati attesi Risultati rilevati

Adeguamenti

effettuati in itinere

(se previsti)

Intervento a classi

aperte in base

all’orario curricolare

Dicembre 2015

Rilevazione del

miglioramento

avvenuto

nell’alunno

Test di verifica (nel class test di gennaio 2016)

Produzione autonoma di un testo scritto

Osservazioni sulle relazioni interpersonali

Recupero delle strutture grammaticali nel 60% degli alunni

Miglioramento nella produzione della lingua scritta ed orale nel 70% degli alunni

Ottime produzioni di testo scritto visibili nei pannelli di Festincontro 2015

I risultati a lungo termine dell’azione saranno rilevati soprattutto nei class test di gennaio 2016

GRUPPO

POTENZIAMENTO

Utilizzo del dizionario

Presentazione dei verbi irregolari

Dicembre 2015

Analisi del livello di

soddisfazione degli

alunni

Questionario di

feedback

Soddisfazione del

80% degli alunni

VEDI TABELLA

A SEGUIRE

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Risultati questionario di feedback NB: le somme non sempre comprendono il totale dei partecipanti perché alcune domande sono nulle

1.0 - Sei stato sempre presente ? SI - 48 NO - 5

2.0 - Cosa ti è piaciuto di più di questa attività? MOLTO NON MOLTO POCO

2.1 - Lavorare con compagni diversi 32 15 1

2.2 - Lavorare con un insegnante diverso 28 19 2

2.3 - Fare attività di gruppo 45 6 1

2.4 - Lavorare con immagini 34 11 1

2.5 - Muoversi da una classe all’altra 22 19 7

3.0 - Pensi di aver perso tempo e saltato una lezione di inglese SI - 4 NO - 45

4.0 - Se hai risposto NO cosa pensi di aver imparato? (domanda aperta)

RISPOSTE PIU’ FREQUENTI

Lavorare con compagni di un’altra classe Conoscere nuovi compagni Inventare una storia Vocaboli nuovi Usare il simple past Ascoltare le opinioni degli altri

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Soggetti responsabili Mostaccio M., Paolucci B.

Data di inizio dell’attività Ottobre 2015 Data di conclusione dell’attività Giugno 2016

Finalità

a)Educare alla lettura di buoni libri, alla letteratura d’autore e all’ascolto

b)Sviluppare la curiosità per la tecnologia intesa come prassi educativa e come contenuto imprescindibile della vita

passata e moderna

c)Educare alla drammatizzazione

d)Conoscere e rappresentare emozioni attraverso il teatro

Criticità rilevate Difficoltà nel reperimento di spazi disponibili per l’attuazione del progetto

Azione Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti effettuati in

itinere

(se previsti)

Organizzazione di

interventi a classi

aperte (II B e II E) in

base all’orario

scolastico e allo

sviluppo parallelo di

moduli didattici.

1 . Rilevazione del miglioramento intervenuto dopo l’attività 2. Analisi della soddisfazione degli alunni 3. Esiti delle relazioni del processo di autovalutazione

1. test di

verifica

2. questionario

3. questionario

Conoscenza del

testo « Il giro del

mondo in 80 giorni »

Innalzamento del

livello di autonomia e

di consapevolezza

Interiorizzazione dei

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valori legati alla

letteratura

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Soggetti responsabili Giuseppina Currenti; Lucia Ceccarelli(4 A)

Data di inizio dell’attività Ottobre 2015 Data di conclusione dell’attività Dicembre 2015

Finalità Sviluppare la creatività e l’immaginazione Prendere coscienza delle proprie capacità linguistiche e rafforzarle Riconoscere e padroneggiare i principali strumenti retorici e stilistici Produrre testi di vario tipo Sviluppare l’abilità di collaborazione in gruppo

Criticità rilevate Mancata disponibilità di strumenti tecnologici avanzati (LIM, ecc) Assenza di un budget per coprire le spese di stampa del libro

Azione Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti

effettuati in

itinere(se previsti)

Laboratorio di

scrittura creativa

con interventi nella

classe in orario

scolastico

Dicembre

2015

1 . testi reattivi ad uno stimolo 2. puntualità e completezza nella produzione dei testi scritti 3. interventi e commenti durante l’attività

. analisi critica

dei contenuti

- Focus di

gruppo e

valutazione

delle dinamiche

interattive

- Elaborazione di un

libro, interamente

scritto e illustrato

dagli allievi, in cui

verranno raccolte

tutte le storie

create.

- Sviluppo di una

scrittura creativa

- Stampa del libro

collettaneo

- Miglioramento delle

capacità linguistiche

espressive

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Soggetti responsabili Giuseppina Currenti; M.Teresa Cozza(5 A); Saveria Valicenti(5B); Katia Lo Monaco(5C); Chiara Buriola(5D); Marcella

Benevento(5F)

Data di inizio dell’attività Ottobre 2015 Data di conclusione dell’attività Gennaio 2016

Finalità Sviluppare la creatività e l’immaginazione Prendere coscienza delle proprie capacità linguistiche e rafforzarle Riconoscere e padroneggiare i principali strumenti retorici e stilistici Produrre testi di vario tipo Sviluppare l’abilità di collaborazione in gruppo

Criticità rilevate

Azione Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti effettuati in

itinere

(se previsti)

Laboratorio di

scrittura creativa

con interventi nelle

classi in orario

scolastico

1 . testi reattivi ad uno stimolo 2. puntualità e completezza nella produzione dei testi scritti 3. interventi e commenti durante l’attività

. Analisi critica dei contenuti - Focus di gruppo e valutazione delle dinamiche interattive

Elaborazione di un

libro, interamente

scritto e illustrato

dagli allievi, in cui

verranno raccolte

tutte le storie

create.

Page 172: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Soggetti responsabili Giuseppina Currenti; M.Teresa Cozza(5 A); Saveria Valicenti(5B); Katia Lo Monaco(5C); Chiara Buriola(5D)

Data di inizio dell’attività Febbraio 2016 Data di conclusione dell’attività Maggio 2016

Finalità acquisire capacità comunicative e gestuali comprendere, produrre e confrontare messaggi realizzati integrando linguaggi diversi: parola, corpo, suono,

gesto, ecc. ampliare il lessico attivo attraverso il gioco, la creatività e la manipolazione linguistica osservare e analizzare, porsi e risolvere problemi, stabilire relazioni rispettare i diversi punti di vista nella comunicazione e nelle proprie azioni

Criticità rilevate

Azione Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

Risultati attesi Risultati

rilevati

Adeguamenti effettuati in

itinere(se previsti)

Interventi nelle

classi con pratiche

di recitazione

- Uso drammatico

di parole e gesti

- L’espressione relazionale

- Ascolto e osservazione critica delle performance - Prove di rappresentazione teatrale

Rappresentazione

teatrale di fine

anno

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Soggetti responsabili Giuseppina Currenti; i docenti di Italiano di tutte le sei classi quinte

Data di inizio dell’attività novembre 2015 Data di conclusione dell’attività Maggio 2016

Finalità Incentivare la scrittura ed altre forme di espressione come processo comunicativo affiancato ad interventi di recupero, rinforzo e approfondimento delle discipline

Sviluppare forme di collaborazione finalizzate alla realizzazione di un prodotto comune Acquisire le competenze di base relative alla stesura di un foglio di giornale (conoscenza delle sue parti: il timone, il menabò,

l’apertura, la spalla, il taglio, il titolo, l’occhiello …)

Criticità rilevate

Azione Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti effettuati in

itinere(se previsti)

Organizzazione di

una redazione a

classi aperte;

confezione e

raccolta di

articoli/commenti

sulla realtà della

nostra scuola

1. Articoli prodotti secondo standard redazionali 2. Gruppi di lavoro funzionali alla scrittura

. Esame critico

degli articoli

redatti

-Verifica delle

dinamiche di

gruppo

Produzione di due

numeri di un

giornalino interclasse

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Soggetti responsabili Francini P.; Cirielli C. ( classi 2^C/2^D)

Data di inizio dell’attività Giungo 2015 Data di conclusione dell’attività Ottobre 2015

Finalità a. Finalizzare l’intervento del docente per consolidamento e potenziamento su alunni di differenti gruppi classe. b. Utilizzare la specifica professionalità del corpo docente in relazione allo sviluppo di moduli didattici c. Diversificare la relazione docente/alunno

Criticità rilevate a. Difficoltà di reperimento degli spazi. b. Rapporto docente/alunno troppo alto

Azione

A

Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti

effettuati in

itinere

(se previsti)

Laboratori mirati

al potenziamento

e consolidamento

delle capacità

espositive e del

metodo di studio

Giugno 2015

Ottobre 2015

1. Rilevazione del

miglioramento

intervenuto dopo

l'attività: sicurezza

espositiva; analisi

dei testi ed

estrazione dei dati.

1. Esposizione

orale e selezione

dei contenuti.

1. Rilevazione del

miglioramento

intervenuto dopo

l'attività per il 20% degli

alunni rispetto ai livelli

di ingresso.

Miglioramento della

capacità di analizzare e

rilevare i contenuti di un

testo narrativo positivo

per almeno il 20% dei

ragazzi

Giugno 2016 2. Analisi della

soddisfazione degli

alunni.

2. Questionario

al termine delle

attività.

2. Analisi della

soddisfazione degli

alunni per almeno il

60% dei ragazzi

coinvolti.

Da rilevare

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Ottobre 2015 3. Esiti dello

scambio relazionale

tra alunni di classi

diverse.

3.Osservazioni

delle insegnanti.

3. Esposizione e

produzione di lezioni

sugli argomenti proposti

con valutazioni positive

al 50% del totale.

Miglioramento delle

relazioni interpersonali e

capacità organizzative

positivo per oltre il 50%

degli alunni

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Soggetti responsabili Francini P.; Cirielli C. (classi 2^C/2^D)

Data di inizio dell’attività Novembre 2015 Data di conclusione dell’attività Maggio 2016

Finalità a. Finalizzare l’intervento del docente per consolidamento e potenziamento su alunni di differenti gruppi classe. b. Utilizzare la specifica professionalità del corpo docente in relazione allo sviluppo di moduli didattici c. Diversificare la relazione docente/alunno

Criticità rilevate c. Difficoltà di reperimento degli spazi.

Azione

B

Data di rilevazione Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti

effettuati in itinere

(se previsti)

Laboratori mirati

al potenziamento

e consolidamento

delle capacità

espositive e del

metodo di studio

1. Rilevazione del

miglioramento

intervenuto dopo

l'attività:

sicurezza

espositiva;

capacità di

analizzare i testi e

di estrarre i dati.

1. Esposizione

orale e qualità dei

contenuti.

1. Rilevazione del

miglioramento intervenuto

dopo l'attività al 20% degli

alunni rispetto ai livelli di

ingresso.

2. Analisi della

soddisfazione

degli alunni.

2. Questionario al

termine delle

attività.

2. Analisi della soddisfazione

degli alunni per almeno il

60% degli alunni coinvolti.

Page 177: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

3. Esiti dello

scambio

relazionale tra

alunni di classi

diverse.

3.Osservazioni

delle insegnanti.

3. Esposizione e produzione

di lezioni sugli argomenti

proposti con valutazioni

positive al 50% del totale.

Page 178: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Progetto P1c

AZIONI :

Protocollo di accoglienza n° 1

Azioni di inclusione n° 1

Laboratorio di alfabetizzazione n°1

Laboratorio di italiano n° 1

Formazione docenti n° 1

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Soggetti responsabili Jacobiere Claudine

Data di inizio dell’attività Settembre 2015 Data di conclusione dell’attività Settembre 2016

Finalità applicare il protocollo di accoglienza (colloqui con i genitori e con gli alunni) reperire informazioni relative ai bisogni formativi degli alunni stranieri presso i loro docenti (scuola Primaria) definire i livelli di conoscenza e di competenza nella lingua italiana, attraverso colloqui con i docenti e test di ingresso

(Sc. Secondaria) Criticità rilevate

Azione Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di rilevazione Risultati attesi Risultati rilevati Adeguame

nti

effettuati in

itinere

(se

previsti)

Accoglienza e

definizione bisogni

formativi dei

destinatari

Ottobre

2015

Numero degli

studenti stranieri

accolti.

Registro colloqui con gli studenti e con le famiglie

Test di ingresso per la

Accoglienza del 100% degli

studenti stranieri

frequentanti e delle loro

famiglie.

Monitoraggio del livello di

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Numero degli

studenti stranieri

valutati in ingresso.

definizione del livello di competenze

conoscenza e di competenza

nella lingua italiana del 100%

degli studenti stranieri

frequentanti.

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Soggetti responsabili Di Lodovico Marilena, Jacobiere Claudine

Data di inizio dell’attività Ottobre 2015 Data di conclusione dell’attività Dicembre 2015

Finalità revisionare il protocollo di accoglienza degli alunni stranieri pianificare un progetto formativo unitario che favorisca l’inclusione e che comprenda attività interculturali rivolte a

tutti gli studenti Criticità rilevate nessuna

Azione Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti

effettuati in

itinere

(se previsti)

Pianificazione

delle azioni di

inclusione a

favore degli

studenti di

cittadinanza

non italiana

Gennaio 2015

Partecipazione agli

incontri di

progettazione.

Produzione di un

progetto di inclusione

che risponda ai bisogni

formativi dell’utenza

non italiana

Foglio presenza alle riunioni Protocollo

Partecipazione

dell’intera Commissione

ai lavori

Nuovo protocollo di

accoglienza

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Soggetti responsabili De Risi Carla – Romano Carla – Francini Paola

Data di inizio dell’attività Ottobre 2016 Data di conclusione dell’attività Geannaio 2017

Finalità Fornire i primi strumenti di scrittura, lettura e comprensione della lingua italiana attraverso materiale didattico di prima alfabetizzazione

Criticità rilevate Reperimento risorse economiche per la retribuzione dei docenti Reperimento degli spazi

ATTIVITA’ Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti

effettuati in

itinere

(se previsti)

Laboratorio

alfabetizzazione

Italiano L2

(Scuola primaria e

scuola secondaria)

Al termine

del corso

Frequenza ai corsi

Raggiungimento del

livello A2 del Quadro

Comune Europeo di

Riferimento per la

conoscenza delle

Registro presenze Test di verifica

- almeno il 75% dei

corsisti per il 75% ore

previste

- almeno il 60% dei

frequentanti

Page 183: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

In orario

curricolare

lingue

Soggetti responsabili De Risi Carla – Romano Carla – Francini Paola

Data di inizio dell’attività Ottobre 2016 Data di conclusione dell’attività Maggio 2017

Finalità Fornire gli strumenti di comunicazione essenziale, favorendo l’acquisizione di un repertorio lessicale di base e la

conoscenza delle principali regole ortografiche e grammaticali (QCER livelli B1 – B2)

Criticità rilevate

Azione Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

Risultati attesi Risultati rilevati Adeguame

nti

effettuati in

itinere

(se

previsti)

Page 184: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Laboratorio di

Italiano L2 – 1°

livello

(Scuola primaria e

scuola secondaria)

Al termine

del corso

- Frequenza ai corsi

- Raggiungimento

del livello B2 del

Quadro Comune

Europeo di

Riferimento per la

conoscenza delle

lingue

Registro presenze

Test di verifica

- Almeno il 75% dei

corsisti per il 75%

ore previste

- Almeno il 60% dei

frequentanti

-

Page 185: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Soggetti responsabili Francini Paola – Tripi

Data di inizio dell’attività Ottobre 2016 Data di conclusione dell’attività Marzo 2017

Finalità creare un luogo di confronto e di ricerca-azione da cui possano scaturire le soluzioni didattiche più efficaci costruire materiali didattici attraverso cui i contenuti siano trasmessi in maniera semplificata e individualizzata progettazione attività interculturali

Criticità rilevate

Azione Data di

rilevazione

Indicatori di monitoraggio Modalità di

rilevazione

Risultati attesi Risultati

rilevati

Adeguamenti

effettuati in

itinere

(se previsti)

Formazione dei

docenti

Marzo

2015

Partecipazione docenti agli

incontri di progettazione

Soddisfazione dei docenti

che hanno partecipato

all’esperienza

Registro di presenza

agli incontri

Questionario di

soddisfazione

Almeno il 75% dei

docenti destinatari per il

75% ore previste

Soddisfazione di almeno

il 75% dei destinatari del

corso

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Progetto P2a

AZIONI :

Installazioni delle lim in tutte le classi, potenziamento

rete , implementazione del sito n° 1

Creazione di piattaforme di rilevazione n° 1

Formazione ed autoformazione n° 1

Page 188: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Soggetti responsabili Morini Roberto

Data di inizio dell’attività Novembre 2015 Data di conclusione dell’attività Luglio 2017

Finalità Dotare tutte le aule di tecnologie informatiche Rendere più veloce l’accesso alla rete e facilitare la comunicazione interna ed esterna Migliorare la comunicazione interna ed esterna della scuola

Criticità rilevate Reperimento fondi per l’acquisto delle attrezzature

Azione Data di

rilevazion

e

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti effettuati in

itinere (se previsti)

Installazione LIM e notebooks in tutte le

aule

Gennaio 2016

Efficacia ed efficienza degli interventi. Soddisfazione di operatori e destinatari rispetto alla qualità della didattica

Verbale di collaudo delle LIM Questionario di soddisfazione

Indice di soddisfazione nella misura del 70%

Potenziamento rete LAN e WLAN

Giugno 2016

Numero degli accessi alla rete Soddisfazione del personale scolastico e dell’utenza

Numero degli accessi alla rete Questionario di soddisfazione

Maggiore efficienza della struttura scolastica. Indice di soddisfazione dell’utenza nella misura del 70%

Realizzazione nuovo sito istituzionale

Giugno 2016

Soddisfazione dell’utenza Numero degli accessi al sito

Questionario soddisfazione Contabilizzatore sito

Aumento dell’indice di gradimento nella misura del 50% Aumento del numero degli accessi nella misura del 100%

Page 189: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Introduzione registro elettronico e formazione rivolta ai docenti per il

suo uso

Giugno 2017

Soddisfazione degli operatori e delle famiglie

Questionario soddisfazione

Indice di soddisfazione nella misura del 70%

Soggetti responsabili Piccirillo Claudio

Data di inizio dell’attività Ottobre 2016 Data di conclusione dell’attività Settembre 2017

Finalità Ottimizzare l’uso delle risorse umane per ottenere una maggiore efficienza.

Criticità rilevate Elaborazione di gestione dell’ingente mole di dati

Page 190: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Azione Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti effettuati in itinere

(se previsti)

Banca dati funzionale

dei curricula dei

docenti.

2016 - 2017

Numero curricula

Questionari

Mappatura delle

competenze del 100%

del personale della

scuola

Tempi lunghi di attuazione e conclusione dell’attività

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Soggetti responsabili De Fazio Patrizia

Data di inizio dell’attività Settembre 2016 Data di conclusione dell’attività Maggio 2017

Finalità Potenziamento di metodologie e strategie didattiche inclusive, personalizzate e individualizzate Potenziamento dei team teaching in una didattica laboratoriale Potenziamento della progettazione, anche in un’ottica interdisciplinare.

Criticità rilevate Difficoltà a reperire i fondi

Difficoltà nella gestione organizzativa delle risorse umane

Azione Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

Risultati attesi Risultati

rilevati

.)

Corso di formazione “Bisogni educativi

speciali e multimedialità”

Novembre 2016

Partecipazione docenti agli incontri di formazione Soddisfazione dei docenti che hanno partecipato all’esperienza

Registro di presenza agli incontri Questionario di soddisfazione

Presenza di almeno il 75% dei docenti destinatari per il 75% ore previste Soddisfazione di almeno il 75% dei destinatari del corso

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Corso di formazione “Didattica

laboratoriale con le TIC”

Gennaio 2017

Partecipazione docenti agli incontri di formazione Soddisfazione dei docenti che hanno partecipato all’esperienza

Registro di presenza agli incontri Questionario di soddisfazione

Presenza di almeno il 75% dei docenti destinatari per il 75% ore previste Soddisfazione di almeno il 75% dei destinatari del corso Percentuale di azioni di

interventi di progettazione nella

pratica didattica e produzione di

lavori multimediali

Attività di formazione su metodologie

didattiche innovative e laboratoriali

(Convegni nazionali – Progetti lauree scientifiche …)

Novembre 2015 – Maggio

2016

Partecipazione docenti agli incontri di formazione Soddisfazione dei docenti che hanno partecipato all’esperienza Utilizzo nella pratica didattica

Registro di presenza agli incontri Questionario di soddisfazione

Presenza di almeno il 75% dei docenti destinatari per il 75% ore previste Soddisfazione di almeno il 75% dei destinatari del corso Percentuale di azioni di

interventi di progettazione nella

pratica didattica e produzione di

lavori multimediali

Page 193: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

Soggetti responsabili Fornari Raffaella – Mostaccio Piermauro

Data di inizio dell’attività Ottobre 2015 Data di conclusione dell’attività Maggio 2016

Finalità Supportare i processi di insegnamento-apprendimento

Criticità rilevate Reperimento risorse economiche per la retribuzione dei docenti Reperimento degli spazi

ATTIVITA’ Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti effettuati in itinere

(se previsti) Realizzazione

ambienti di apprendimento

multimediali, anche in modalità blended

Maggio 2016

Utilizzo e spendibilità nella didattica

Questionari Implementare l’utilizzo delle TIC da parte dei docenti a favore della didattica.

-

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Creazione sul sito di uno spazio per lo

scambio di materiale didattico tra docenti

e con discenti

Maggio 2016

Utilizzo e spendibilità nella didattica

Questionario di soddisfazione

Soddisfazione di almeno il 60% degli utenti

-

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Progetto P2b

AZIONI :

Dematerializzazione dei servizi e

ottimizzazione delle risorse n° 1

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Soggetti responsabili Di Giorgi Silvia

Data di inizio dell’attività Gennaio 2016 Data di conclusione dell’attività Dicembre 2017

Finalità Miglioramento dei servizi didattici e amministrativi

Migliorare l’impatto con i portatori d’interesse

Criticità rilevate Difficoltà nel reperire i fondi

Azione Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

Risultati attesi Risultati

rilevati

Adeguamenti

effettuati in

itinere

(se previsti)

Creazione di una

governance per

l’organizzazione di tutte

le attività, che produca

effetti sulle strategie

d’Istituto

Migliorare la comunicazione interna ed esterna della scuola

Questionario

Aumento dell’indice di gradimento

sull’efficienza organizzativa e

didattica nella misura del 50%

Dematerializzazione dei

servizi amministrativi

Ottimizzare l’uso

delle risorse

strumentali.

Aggiornamento

inventario

risorse materiali

Digitalizzare le pratiche

amministrative per almeno il 50%

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Ottimizzazione nell’uso

delle risorse umane e

strumentali.

Miglioramento della comunicazione interna ed esterna

Aggiornamento

inventario

risorse materiali

Questionario

Mappatura informatica del 100%

delle risorse strumentali e dei

servizi.

Soddisfazione degli operatori e

delle famiglie

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Progetto P3a

AZIONE :

Curriculo verticale n°1

Orientamento n° 1

Azioni di follow up n° 1

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Soggetti responsabili Docenti di italiano e matematica : De Francisci, Natili T., Francini P., De Fazio P., Dolci N.

Data di inizio dell’attività Ottobre 2015 Data di conclusione dell’attività Giugno 2016

Finalità Costruire un curricolo verticale di italiano e matematica in continuità con il Licei Aristofane ed Archimede

Criticità rilevate

Azione Data di

rilevazio

ne

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di rilevazione Risultati attesi Risultati

rilevati

Adeguamen

ti effettuati

in itinere

(se

previsti)

Implementazio

ne della rete

con le scuole

superiori del

territorio.

Partecipazione

agli incontri

programmati

Registrazione delle presenze Percentuale di

partecipazione di docenti di

italiano, matematica e

seconda lingua, non

inferiore al 50% per il

primo anno, al 70% per il

secondo anno, al 90% per

il terzo anno

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Confronto sul

curriculo

verticale.

Definizione degli

obiettivi essenziali

per una

programmazione

verticale per

competenze.

Analisi e confronto degli esiti in

uscita dalla scuola di primo grado e

primi risultati di valutazione della

scuola secondaria di II grado

Analisi e valutazione degli esiti

relativi a nodi concettuali essenziali

per il passaggio al livello superiore

di istruzione

Almeno l'80% degli alunni

coinvolti nella rilevazione

in scala decimale abbiano

risultati non difformi di + o

- l'unità.

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Soggetti responsabili De Francisci M. , Dolci N.

Data di inizio dell’attività Ottobre 2015 Data di conclusione dell’attività Giugno 2016

Finalità Orientamento alla scelta della scuola superiore

Criticità rilevate

Azione Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti

effettuati in itinere

(se previsti)

Orientamento

alla scelta della

scuola superiore

Adesione delle famiglie

al progetto proposto

Raccolta delle

adesioni

Percentuale di

adesione non inferiore

al 50%

Incontri con le

scuole superiori

del territorio

21/12/15 Partecipazione degli

alunni e delle famiglie

all'incontro nei locali

della scuola

Colloqui informativi

realizzati dai docenti

delle varie scuole

intervenute

Osservazione

diretta

Registrazione del

numero dei

colloqui

Percentuale di

partecipazione non

inferiore al 80%

Partecipazione del

20%

Divulgazione

delle date e

Dicembre

2015

Partecipzione degli

alunni e delle famiglie ai

Restituzione ai

docenti delle

Percentuale di

scollamento tra il

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modalità di

parteciapazione

ai vari Open Day

e stage formativi

presso le scuole

superiori

Gennaio e

febbraio

2016

vari eventi informazioni e

impressioni

ricevute.

Influenza delle

attività nella scelta

della scuola

consiglio orientativo e

l'indirizzo scelto non

superiore al 10%

Soggetti responsabili De Francisci M. , Piccirillo C., Dolci N., De Fazio P., Longordo M.

Data di inizio dell’attività Ottobre 2015 Data di conclusione dell’attività Giugno 2016

Finalità Rilevazione degli esiti nei percorsi di continuità e analisi del curriculo per competenze

Criticità rilevate

Azione Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

Risultati attesi Risultati

rilevati

Adeguamenti

effettuati in

itinere

(se previsti)

Analisi dei

risultati dei test

di ingresso di

italiano e

matematica

elingue

straniere o di

Gennaio e

febbraio

2016

Percentuali di conferme

o incongruenze rispetto

alle valutazioni,

soprattutto in italiano,

matematica e lingue

straniere

Reperimento tab di

valutazione

Allineamento degli obiettivi in

uscita con i requisiti in entrata o

di prima valutazione per

almeno il 75% dei dati

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esiti di

valutazione

Definizione di

ambiti di

intervento della

scuola media

finalizzati al

raggiungimento

di obiettivi

condivisi

Risoluzione di aree problematiche e potenziamento dei punti di forza rispetto alla definizione del curriculo per competenze nella scuola media.

Analisi dei risultati

emersi in apposite

verifiche

Miglioramento delle

competenze essenziali per

almeno il 30% dei dati rilevati

dopo l’azione al primo anno

Coincidenza al 70% del

consiglio orientativo e del

profilo in uscita dalla scuola

media con gli esiti nella scuola

superiore.

Formulazione di

prove

strutturate di

rilevazione

Allineamento di

indicatori di valutazione

delle discipline

interessate nei due

ordini di scuola

Analisi dei risultati

emersi in apposite

verifiche

Miglioramento delle

competenze per almeno il 30%

dopo l’azione al primo anno

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Progetto P3b

AZIONI :

Interventi di socializzazione e promozione

dell’intelligenza interpersonale n° 2

Progettazione di attività formative n° 1

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Soggetti responsabili Licursi M. R., Carla De Risi Cardillo C., Chiarabaglio S. classi 1 A – 1 E

Data di inizio dell’attività Gennaio 2016 Data di conclusione dell’attività Marzo 2016

Finalità - Potenziamento dell’intelligenza interpersonale e dei comportamenti prosociali.

- Aumento dell’autoconsapevolezza emotiva.

- Ottimizzazione delle relazioni all’interno del gruppo classe.

- Sviluppo delle abilità cognitive di problem solving.

Criticità rilevate Difficoltà di utilizzo degli spazi.

Difficoltà di utilizzo dei tempi.

Azione Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

Risultati attesi Risultati

rilevati

Adeguamen

ti effettuati

in itinere

(se

previsti)

Attuazione del

Programma di

promozione

Gennaio

2016

Analisi delle

dinamiche sociali

all’interno del

gruppo classe.

Osservazione semi-

strutturata.

- Rilevazione di dinamiche sociali

disfunzionali.

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dell’intelligenza

interpersonale,

Interpersonal Prosocial

Cognitive Problem

Solving (IPCPS).

Marzo

2016

Valutazione del

miglioramento

ottenuto in seguito

al programma

IPCPS.

Somministrazione di

un protocollo di

valutazione delle

competenze di

problem solving

prosociale.

- Potenziamento delle abilità di problem

solving e di intelligenza interpersonale.

- Miglioramento dell’interazione sociale e

dell’integrazione all’interno del gruppo

classe.

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Soggetti responsabili Cardillo C., Chiarabaglio S. (classe 2 B)

Data di inizio dell’attività Ottobre 2015 Data di conclusione dell’attività Marzo 2016

Finalità - Potenziamento dell’interazione sociale all’interno di classi in cui sono presenti alunni con patologia autistica.

- Integrazione del bambino autistico all’interno del gruppo classe.

- Miglioramento delle abilità di problem solving e di intelligenza prosociale interpersonale.

Criticità rilevate Difficoltà di utilizzo degli spazi.

Difficoltà di utilizzo dei tempi.

Rapporto tra pari non omogeneo.

Azione Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

Risultati attesi Risultati

rilevati

Adeguamenti

effettuati in

itinere

(se previsti)

Attuazione del

Programma di

promozione

dell’intelligenza

Ottobre 2015 Analisi delle

dinamiche sociali

all’interno del

gruppo classe.

Osservazione semi-

strutturata attraverso

l’ausilio di una griglia

di indici

comportamentali.

- Rilevazione di dinamiche sociali

disfunzionali.

Page 209: PIANO TRIENNALE DELL ïOFFERTA FORMATIVA - Majorana · Protocollo per linclusione degli alunni con BES . 6 1. Premessa ... di criticità in relazione ai quali progettare le future

interpersonale,

Interpersonal

Prosocial Cognitive

Problem Solving

(IPCPS).

Marzo 2016 Valutazione del

miglioramento

ottenuto in seguito

al programma

IPCPS.

Somministrazione di

un protocollo di

valutazione delle

competenze di

problem solving

prosociale.

- Potenziamento delle abilità di

problem solving e di intelligenza

interpersonale.

- Miglioramento dell’interazione

sociale e dell’integrazione del soggetto

autistico all’interno del gruppo classe.

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Soggetti responsabili Di Lodovico Marilena

Data di inizio dell’attività Ottobre 2015 Data di conclusione dell’attività Gennaio 2016

Finalità Conoscere le problematiche degli alunni con difficoltà di apprendimento.

Creare una didattica che miri al successo formativo di tutti gli alunni, con particolare attenzione alle situazione di

alunni con BES, DSA e difficoltà di apprendimento variamente intese.

Criticità rilevate

Azione Data di

rilevazio

ne

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

Risultati attesi Risultati rilevati Adeguamenti

effettuati in

itinere(se previsti)

Attività N° 1 Progettazione di esperienze

formative per i docenti sullo

sviluppo cognitivo, sulle

dinamiche affettivo-

relazionali, sugli stili di

apprendimento e sulla

specificità delle diagnosi

mediche presenti a scuola

Gennaio

2016

Partecipazione dei

docenti ai

momenti di

progettazione,

ricerca ed analisi

Strutturazione

dei Piani

didattici

personalizzati in

linea con quanto

appreso nella

formazione e nei

tempi stabiliti

Consegna dei

Piani

personalizzati

nei tempi

previsti

(80% ca)

Consegna della

progettazione

individualizzata nei

tempi previsti

( 50%)