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PROGETTISTI ARCHITETTONICI PROGETTO DI FATTIBILITA' TECNICA ED ECONOMICA Arch. Valentina Maggioli - Comune di Rimini PROGETTISTA IMPIANTI Ing. Monia Colonna - Comune di Rimini PROGETTISTA STRUTTURALE Ing. Fabio Campedelli Ing. Chiara Fravisini DIRIGENTE SETTORE EDILIZIA PUBBLICA E RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Direzione Lavori Pubblici e Qualità Urbana Comune di 4KOKPK Arch. Federico Pozzi Settore Edilizia Pubblica e Valorizzazione del Patrimonio Dicembre 2017 VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO Ing. Silvia Pesaresi - Comune di Rimini DIRETTORE SETTORE LL.PP e QUALITA' URBANA Arch. Daniele Fabbri PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI. "SCUOLA ELEMENTARE MONTESSORI". EDIFICIO AD ENERGIA QUASI ZERO. NZEB Procedimento Unico ai sensi dell'articolo 36-bis e successivi della Legge Regionale 24 marzo 2000 n. 20, Titolo III DOC 1 RELAZIONE GENERALE

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PROGETTISTI ARCHITETTONICI

PROGETTO DI FATTIBILITA' TECNICA ED ECONOMICA

Arch. Valentina Maggioli - Comune di Rimini

PROGETTISTA IMPIANTI

Ing. Monia Colonna - Comune di Rimini

PROGETTISTA STRUTTURALE

Ing. Fabio Campedelli

Ing. Chiara Fravisini

DIRIGENTESETTORE EDILIZIA PUBBLICA E

RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

Direzione Lavori Pubblici e Qualità Urbana

Comune di

Arch. Federico Pozzi

Settore Edilizia Pubblica e Valorizzazione del Patrimonio

Dicembre 2017

VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO

Ing. Silvia Pesaresi - Comune di Rimini

DIRETTORE SETTORE LL.PP e QUALITA' URBANA

Arch. Daniele Fabbri

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI

EDIFICI SCOLASTICI. "SCUOLA ELEMENTARE MONTESSORI".

EDIFICIO AD ENERGIA QUASI ZERO. NZEB

Procedimento Unico ai sensi dell'articolo 36-bis e successivi della

Legge Regionale 24 marzo 2000 n. 20, Titolo III

DOC 1 RELAZIONE GENERALE

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LEGENDA

A) RELAZIONE ILLUSTRATIVA (ART. 18 D.P.R. 207/2010)..........................................................................................2

B) RELAZIONE TECNICA (ART. 19 D.P.R. 207/2010)...................................................................................................10

C) STUDIO DI PREFATTIBILITÀ AMBIENTALE (ART. 20 D.P.R. 207/2010)...........................................................13

D) INDAGINI GEOLOGICHE, IDROGEOLOGICHE E ARCHEOLOGICHE PRELIMINARI.............................15

E) PLANIMETRIA GENERALE E SCHEMI GRAFICI (ART. 21 D.P.R. 207/2010) ................................................16

F) CALCOLO SOMMARIO DELLA SPESA (ART. 22 D.P.R. 207/2010) ...................................................................17

G) PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEI PIANI PER LA SICUREZZA....................18

H) CONCLUSIONI...............................................................................................................................................................20

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A) Relazione illustrativa (art. 18 D.P.R. 207/2010)

A.1 Descrizione dell'intervento da realizzare

La scuola primaria Montessori è stata realizzata nel 1970 ed ospita due cicli di scuola

elementare. Il fabbricato è costituito da due piani fuori terra con un impianto planimetrico con

sagoma poligonale. La struttura portante è costituita da pannelli prefabbricati in cemento

armato, gli impianti elettrici e meccanici sono vetusti.

Attualmente l'immobile non risulta del tutto adeguato agli standard qualitativi previsti dalla

normativa vigente per l'edilizia scolastica.

Ai fini dell'interesse pubblico è stata condotta una valutazione costi benefici e risulta più

efficace ed efficiente per gli aspetti funzionali e qualitativi la realizzazione di un intervento

consistente nella “demolizione e ricostruzione della scuola primaria Montessori edificio a

energia quasi zero - NZEB”

Il Progetto è già inserito nel Piano Triennale LL.PP. 2018/2020 all'annualità 2018 per un

importo di € 2.700.000,00.

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A.2 Illustrazione delle ragioni della soluzione prescelta

A seguito di valutazioni sismiche effettuate sulla Scuola Elementare Montessori, sita in Via

Codazzi, è emerso che per poter realizzare un intervento di miglioramento sismico della

struttura scolastica esistente è necessario intervenire in maniera “pesante” sulle strutture con

opere molto invasive a causa della presenza di molteplici elementi strutturali che limitano la

fruibilità dell’edificio all’interno delle aule, con riduzione degli spazi esterni e con possibile

pregiudizio all’esodo delle persone per consentire l’evacuazione in caso di emergenza.

Considerato che:

- l’intervento di miglioramento sismico necessita di un consistente impegno economico-

finanziario a fronte di un intervento non completamente risolutivo per i motivi sovrariportati;

- comunque non si raggiungerebbe un livello di sicurezza superiore al 65% rispetto al

coefficiente che si potrebbe raggiungere con una nuova costruzione;

- detto intervento comporta una considerevole riduzione della fruibilità degli ambienti interni e

dell’area esterna circostante l’edificio scolastico, con grave pregiudizio allo svolgimento delle

attività didattiche;

- si tratta nel complesso di una costruzione terminata nel 1970 che necessita inoltre di

consistente manutenzione a causa della compromessa durabilità dei componenti edilizi ed

impiantistici;

- trattasi di edificio di non recente realizzazione che non assicura efficienza energetica

rispetto alla normativa vigente che impone il contenimento dei consumi energetici.

- come da valutazione della sicurezza depositata presso il Servizio Tecnico di Bacino

ROMAGNA prot.48404 del 09/03/2016, l'edificio risulta non adeguato ai carichi statici

(complessivi di carichi accidentali) .

Considerato inoltre che:

- l’edificio scolastico in oggetto è ubicato in posizione centrale rispetto alla città di Rimini e

può accogliere circa 250 alunni;

- nel caso di demolizione e ricostruzione, il nuovo edificio scolastico avrebbe le caratteristiche

per essere considerato “edificio di interesse strategico la cui funzionalità durante gli eventi

sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile”;

ai fini dell’interesse pubblico è stata condotta una valutazione costi benefici ed è emerso che

risulta più efficace ed efficiente per gli aspetti gestionali e manutentivi un nuovo intervento

consistente nella demolizione e ricostruzione dell’intero complesso scolastico scuola e

palestra di cui all’allegata soluzione progettuale di demolizione e ricostruzione rinunciando

all’intervento di miglioramento sismico.

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Pertanto è stato valutato di procedere con un intervento di demolizione e di costruzione del

nuovo edificio scolastico.

A fronte della demolizione del fabbricato scolastico esistente l’ufficio tecnico

dell’Amministrazione Comunale ha quindi valutato due possibili soluzioni di ricostruzione, la

prima nel medesimo sito della scuola esistente e la seconda in altro sito sempre di proprietà

comunale, che offre una maggiore grado di soddisfacimento dei fabbisogni e di maggiore

comfort ambientale, mediante l’inserimento in una zona che rispetta il livello adeguato di

clima acustico in maniera idonea alla destinazione scolastica dell’area già attribuita dal PUA

– IV P.E.E.P. Marecchiese nell’ambito della localizzazione dei servizi pubblici e recepita dal

R.U.E..

Altro aspetto positivo che si avrà con la delocalizzazione della scuola in altro sito è che non si

creeranno disagi allo svolgimento delle attività didattiche per le attività del cantiere e che si

rispetteranno gli standard dei parametri dimensionali per alunno imposti dal DM 18/12/75 in

materia di edilizia scolastica che nel primo caso, prevedendo l’utilizzo del sito esistente,

consentirebbe di avere una scuola per sole 8 aule mentre nel sito di via Cuneo si potrà

dotare la scuola di due cicli completi con 10 aule con i relativi laboratori e servizi.

Pertanto, nell’ambito del riconoscimento dei contributi per gli interventi di riduzione del rischio

sismico in edifici pubblici rilevanti (Ordinanza C.D.P.C. 344/2016 “Attuazione dell’articolo 11

del Decreto Legge 28 aprile 2009 n. 29 convertito con modific. della Legge 24 giugno 2009,

n. 77 e Delibera G.R. n. 2188 del 13 dicembre 2016), è stata inviata al Servizio Geologico

Sismico e dei Suoli della Regione Emilia Romagna la documentazione tecnica dell’intervento

di demolizione e ricostruzione dell’edificio scolastico.

Nell’ambito delle attività di approfondimento progettuale e a seguito di alcune criticità

ambientali emerse si è valutata pertanto la localizzazione della nuova scuola su una diversa

area sita in Via Cuneo e di proprietà dell’Amministrazione Comunale (identificata

catastalmente al Fg. 83, Mapp.li 2171, 2174 e 2186 parte con estensione di mq. 6.417 circa).

In questa ipotesi infatti le dotazioni di spazi per la didattica potrebbero essere ampliate fino a

10 aule (2 cicli completi) e relativi servizi complementari, rispondendo alle esigenze

dell’utenza della zona e garantendo inoltre un miglioramento dei fattori di benessere

ambientale e della qualità generale dell’intervento.

Con nota PG.2017.0688207 del 27/10/2017 dell’Assessorato Difesa del Suola e della Costa,

Protezione Civile, Politiche Ambientali e della Montagna, è stato ottenuto il finanziamento per

l’intervento proposto di demolizione e ricostruzione dell’edificio scolastico, per un importo

finanziato di Euro 1.385.854,77.

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A.3 Esposizione della fattibilità dell'intervento

L’intervento è fattibile, sia per accessibilità delle aree interessate dai lavori, sia per assenza

di impedimenti sopravvenuti rispetto agli accertamenti effettuati prima della redazione del

progetto, sia in relazione al terreno, al tracciamento, al sottosuolo ed a quanto altro occorre

per l’esecuzione dei lavori.

Urbanisticamente l’area di Via Cuneo ricade all’interno del Perimetro PUA e più precisamente

il IV Peep “Marecchiese” approvato con D.M. LL.PP. n.1077 del 15/01/1966;

si precisa che il piano PEEP è scaduto.

Ai sensi dell’art. 7, comma 4, del RUE, successivamente alla scadenza del PUA, entra in

vigore la disciplina del RUE che per tale area risulta essere: V –verde pubblico.

Nel piano PEEP su quell'area era prevista una scuola dell'obbligo che non è stata realizzata

e pertanto l'area è di fatto a verde e nel RUE è stata così indicata.

L'art. 35 comma 6 del RUE recita: “Variazioni d’ambito: gli ambiti previsti con apposita

simbologia nelle tavole di RUE, possono comunque essere modificati attraverso diverse

previsioni del POC.”.

Pertanto non avendo il POC, la conformità va valutata rispetto al PRG previgente che per

tale area di Via Cuneo prevede Zona B2: zona residenziale edificata in base a strumento

esecutivo con specifica destinazione a “Zona G3.2 : aree per attrezzature sportive e

spettacoli”.

Pertanto rispetto al PRG previgente il progetto per la realizzazione di una scuola elementare

non è conforme. E’ necessario fare variante al PRG ai sensi dell’art. 36 ter e seguenti della

L.R. n. 20/2000 destinando l’area a Zona G1:aree per l’istruzione dell’obbligo di cui all’art.

26.1.1 delle NTA del PRG.

Per i vincoli si dovrà far riferimento al PSC, ed in particolare il progetto dovrà rispettare

quanto disposto all’art. 2.12 del PSC riferito al basso e medio grado di potenzialità

archeologica; all’art. 3.5 del PTCP riferito alle Aree di ricarica indiretta della falda ARI e

richiedere autorizzazione ambientale per le aree interessate dal vincolo paesaggistico.

Inoltre dovranno essere eseguiti gli approfondimenti geologici e sismici.

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Estratto R.U.E. - Ambiti urbani, dotazioni territoriali e territorio rurale - Tavola 1.7

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Estratto P.R.G. - Utilizzo del Suolo - Tavola 3.8

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Per quanto sopra, il presente Progetto di fattibilità tecnica ed economica è parte integrante

del Procedimento Unico ai sensi dell’art. 36 ter della Legge Regione Emilia Romagna

20/2000, con il quale sarà variata la destinazione urbanistica a “Zona G1-Aree per

l’Istruzione” al fine di consentire la realizzazione della nuova scuola;

A.4 Disponibilità delle aree o immobili da utilizzare

Le strutture sono nella piena disponibilità dell’Amministrazione Comunale trattandosi di area

pubblica di proprietà comunale.

A.5 Cronoprogramma delle fasi attuative

Il seguente cronoprogramma parte dalla conclusione del procedimento unico ai sensi dell’art. 36 ter della Legge Regione Emilia Romagna 20/2000.

A.6 Attestazione della fattibilità a lotti

La suddivisione dell’appalto in lotti funzionali non risulta utile né dal punto di vista economico

né di quello della realizzazione comportando una frammentazione a scapito della funzionalità

del cantiere e dell’opera da realizzare, trattandosi di scuola dell'obbligo.

A.7 Accessibilità, l'utilizzo e la manutenzione delle opere

Non esistono problematiche di accesso ai luoghi. L’area risulta completamente urbanizzata essendo presenti nel comparto tutti i servizi pubblici.

Costo di manutenzione delle opere € 30.000 annuiCosto di gestione della struttura € 4.000 annui

A fronte delle relazioni specialistiche del progetto definitivo/esecutivo, verrà stimato l'importo dei consumi che sarà minimo trattandosi di edificio NZEB. Attualmente si prevedono solo i costi fissi delle utenze

A.8 Circostanze che influenzano la scelta e la riuscita del progetto

La riuscita del progetto dipende dal coordinamento con altri enti ed uffici chiamati ad

esprimersi sul progetto in fase definitiva, in particolar modo gli enti gestori dei sottoservizi, i

Vigili del Fuoco, il Servizio Difesa del suolo, servizi tecnici e autorità di bacino, l’Ufficio

Autorizzazioni della Polizia Municipale, l’ASL/ARPA, eccetera. Non si escludono ulteriori

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PROGETTAZIONE ESECUZIONE DEI LAVORI

Definitivo con acquisizione

pareriEsecutivo

Gara e contratto d'Appalto

Esecuzione Lavori Collaudo

Mesi 4 Mesi 2 Mesi 5 Mesi 8 Mesi 4

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approfondimenti di indagini ambientali che dovranno essere commisurati alla tipologia e alla

complessità strutturale dell’opera in relazione alla tipologia costruttiva.

Bisognerà, inoltre, provvedere alla variante alla Zonizzazione Acustica Comunale (Z.A.C.)

vigente, facendo ricadere l'area attualmente in CLASSE III (Areee di tipo misto ) in CLASSE I

(Aree particolarmente protette).

A.9 Aspetti funzionali ed interrelazionali degli elementi del progetto

Nessuna particolare segnalazione trattandosi di edificio isolato.

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B) Relazione Tecnica (art. 19 D.P.R. 207/2010)

L’edificio della nuova scuola Primaria Montessori, a consumo energetico quasi zero – NZEB,

ospiterà dieci aule e laboratori e sarà costituito da blocchi di forma rettangolare con aule,

locali polifunzionali e relativi servizi, uniti da un atrio comune oltre ad una palestra con relativi

servizi.

Lo stesso si affaccerà su uno spazio destinato a verde e le aule saranno orientate a sud.

L’edificio sarà progettato in modo che i bambini possano agevolmente usufruire degli spazi,

nelle loro interazioni e articolazioni sia all’interno che all’esterno.

Gli Edifici a consumo energetico quasi zero disperdono e consumano pochissima energia, la

domanda residua viene in gran parte soddisfatta dall’energia prodotta da fonti rinnovabili in

loco o nelle vicinanze. L'obiettivo del nostro prossimo futuro è quello di migliorare

radicalmente gli effetti sul clima, abbattendo l'emissione dei gas serra. Riducendo la

domanda energetica degli edifici del 90% si andrà in questa direzione. Il rendimento

energetico in edilizia, mira a migliorare l’efficienza complessiva degli edifici tenendo in

considerazione le condizioni locali, il clima degli ambienti interni e i costi. L’ottimale si ottiene

quando è possibile riscaldare e raffrescare un edificio con basse potenze termiche anche

solo tramite l’aria di rinnovo prodotta da un sistema di ventilazione a recupero di calore.

Nella redazione del progetto della scuola Montessori i cinque fattori chiave che sono stati

presi in considerazione sono:

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un livello ottimale di isolamento termico che fornisce un’eccellente protezione termica

dell’involucro edilizio ed è essenziale per raggiungere alti livelli di efficienza energetica.

Questo principio è invertito in estate e in zone climatiche più calde: a fianco di elementi

frangisole esterni l’isolamento termico garantisce che il calore rimanga fuori mantenendo

l’interno piacevolmente fresco

finestre termicamente isolate con infissi e vetri di alta qualità, quelle rivolte a sud veicolano

più energia solare internamente rispetto al calore che rilasciano verso l’esterno

evitare i ponti termici, il calore si sposta da uno spazio riscaldato verso uno spazio più freddo

seguendo un percorso di minima resistenza. I ponti termici sono i punti deboli in una struttura

che lasciano passare più energia di quella che naturalmente ci si potrebbe aspettare

un involucro edilizio ermetico, che racchiude l’intero spazio interno impedisce la perdita di

energia, i danni strutturali legati all’umidità e le correnti d’aria

ventilazione con recupero di calore, questo sistema garantisce una fornitura costante di aria

fresca, pulita, priva di polvere e polline e riduce le perdite di energia inoltre fino al 90% del

calore dall’aria estratta può essere recuperato tramite scambio termico. Questi sistemi sono

di solito molto efficaci e facili da usare e non solo permette di risparmiare energia ma

garantisce anche un elevato livello di comfort termico poiché in tutto l’edificio, le temperature

interne rimangono costanti e confortevoli tutto l’anno, anche in assenza di riscaldamento a

pavimento o radiatori vicino alle finestre

La progettazione delle componenti architettoniche, strutturali e impiantistiche sarà fondata su

criteri precisi, come la necessità della massima fruibilità degli spazi, l’integrazione tra

ambienti interni ed esterni attraverso l’utilizzo di vetrate, la massima attenzione alle

tecnologie utilizzate in termini di sostenibilità ambientale ed economica. Grande attenzione

quindi al risparmio energetico e al rispetto dell’ambiente: la struttura edilizia sarà ad alte

prestazioni, per evitare dispersioni termiche e surriscaldamento degli ambienti. L’edificio

sarà collegato alla rete di teleriscaldamento situata a meno di un chilometro e l'impianto di

riscaldamento sarà a pavimento a bassa inerzia, ventilazione meccanica controllata degli

ambienti interni oltre ad un sistema di recupero delle acque meteoriche.

La struttura, antisismica, sarà interamente in legno con sistema costruttivo “Platform frame”,

sistema innovativo per una più veloce e meno impattante costruzione dell’opera. Tale

soluzione garantisce: il risparmio sui costi di mantenimento, di gestione e di manutenzione,

ponendo particolare attenzione alla qualità dei materiali e all’efficienza energetica.

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C) Studio di prefattibilità ambientale (art. 20 D.P.R. 207/2010)

⌧ L’intervento non ricade sotto la procedura di valutazione di impatto ambientale (comma 1)

⌧ C.1 Compatibilità e/o Conformità con i :

1.1 Piani Paesistici1.2 Piani Territoriali1.3 Piani Urbanistici

C.1.1 CONFORME E COMPATIBILE

C. 1.2 CONFORME E COMPATIBILE

C. 1.3 NON CONFORME E NON COMPATIBILE

⌧ Procedure per renderlo conforme

Procedimento Unico ai sensi dell’art. 36 ter della Legge Regione Emilia Romagna 20/2000.

⌧ C.2 Studio sui prevedibili effetti

Non necessario.

⌧ C.3 Ragioni della scelta del sito e della soluzione progettuale

Ai fini dell’interesse pubblico è stata condotta una valutazione costi benefici e risulta più

efficace ed efficiente per gli aspetti gestionali e manutentivi un nuovo intervento consistente

nella demolizione dell’intero complesso scolastico scuola e palestra e ricostruzione in altro

sito che offre una maggiore grado di soddisfacimento dei fabbisogni e di maggiore comfort

ambientale, mediante l’inserimento in una zona che rispetta il livello adeguato di clima

acustico in maniera idonea alla destinazione scolastica dell’area, inoltre, non si creeranno

disagi allo svolgimento delle attività didattiche per le attività del cantiere e si rispetteranno gli

standard dei parametri dimensionali per alunno imposti dal DM 18/12/75 in materia di edilizia

scolastica che, prevedendo l’utilizzo del sito esistente, consentirebbe di avere una scuola per

sole 8 aule mentre nel sito di via Cuneo si potrà dotare la scuola di due cicli completi con 10

aule con i relativi laboratori e servizi.

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⌧ C.4 Misure di compensazione ambientale e interventi di ripristino, riqualificazione e miglioramento ambientale e paesaggistico.

Non necessarie.

⌧ C.5 Norme di tutela ambientale che si applicano nell’intervento

Perte dell'area ricade in in area soggetta a vincolo paesaggistico - fascia perifluviale delle

“acque pubbliche”, pertanto dovrà essere rilasciata apposita autorizzazione paesaggistica ai

sensi dell'art. 142 D.lgs. 42/04

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D) Indagini Geologiche, idrogeologiche e archeologiche preliminari.

Il progetto di fattibilità tecnica ed economica è corredato dalla relazione geologica preliminare

elaborato DOC. 4.

Dovranno essere condotte indagini archeologiche preliminari, da trasmettere per la

necessaria autorizzazione alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di

Ravenna.

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E) Planimetria generale e schemi grafici (art. 21 D.P.R. 207/2010)

Il Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica è corredato dalle seguenti planimetrie e allegati:

TAV. 1 – Localizzazione TAV. 2 – Planimetria generale TAV. 3 – Piante e SezioniTAV. 4 – Planimetria SottoserviziDOC. 1 – Relazione generaleDOC. 2 – Documentazione fotograficaDOC. 3 – Documentazione catastaleDOC. 4 – Relazione geologica

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F) Calcolo sommario della spesa(art. 22 D.P.R. 207/2010)

La stima delle opere è stata desunta mediante comparazione con interventi simili già appaltati e realizzati dall'Amministrazione Comunale.

Le somme a disposizione sono state determinate attraverso valutazioni di massima effettuate in sede di accertamenti preliminari in accordo con il Responsabile del Procedimento.

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QUADRO ECONOMICO

A TOTALE OPERE EDILI

€ 2.300.000,00

€ 2.231.000,00

€ 69.000,00

B

1 € 20.000,00

2 € 46.697,00

3 € 4.000,00

4 € 41.400,00

5 € 35.000,00

6 € 5.000,00

7 € 1.403,00

8 € 10.500,00

9 € 6.000,00

10 € 230.000,00

€ 400.000,00

TOTALE IMPORTO DELL OPERA A+B € 2.700.000,00

€ 13.258,96

€ 5.276,26

€ 9.135,36

€ 761,28

€ 1.256,11

TOTALE GENERALE € 2.729.687,97

Stima opere compreso oneri sicurezza

Importo a base d'asta

oneri sicurezza 3%

Somme a disposizione della Amministrazione Comunale

Allacciamenti ai pubblici servizi

Imprevisti, varianti e lavori in economia iva compresa

Spese di pubblicità

Incentivo art. 113 D.lgs n. 50 del 18/04/2016

Spese tecniche relative alla progettazione, alle necessarie attività preliminari, alle

conferenze di servizi, alla direzione lavori, ai rilievi, accertamenti e indagini; compreso 2% contributo di cassa di previdenza compresa IVA 22%

Accatastamento

Assicurazione progettisti

Spese per indagini microzonizzazione sismica

Spese per accertamenti di laboratorio e verifiche tecniche previste dal capitolato speciale d'appalto, collaudo tecnico amministrativo, collaudo statico ed altri eventuali

collaudi specialistici

I.V.A 10% ed eventuali altre imposte per somme in appalto

Totale somme a disposizione

Cui v anno aggiunte le spese tecniche relativ e all'incarico prof essionale esterno conf erito all'Ing. Massimo Maioli con

D.D. n. 849 del 21/04/2017 f inanziato al Cap.75290/3001 del Bilancio 2017

Cui v anno aggiunte le spese tecniche relativ e all'incarico prof essionale esterno conf erito alla Dott.ssa Geol. Claudia

Falasca con D.D. n. 1289 del 15/06/2017 f inanziato al Cap.75280/3001 del Bilancio 2017

Cui v anno aggiunte le spese tecniche relativ e all'incarico prof essionale esterno conf erito allo Studio Ingegneri

Associati INGEOLABIO con D.D. n. 1340 del 21/06/2017 f inanziato al Cap.75280/3001 del Bilancio 2017

Cui v anno aggiunte le spese tecniche relativ e all'incarico prof essionale esterno conf erito alla Soc. Phoenix

Archeologia srl con D.D. n. 1697 del 01/08/2017 f inanziato al Cap.75290 del Bilancio 2017

Cui v anno aggiunte le spese tecniche relativ e all'incarico prof essionale esterno conf erito allo Studio Ingegneri

Associati INGEOLABIO con D.D. n. 2633 del 17/11/2017 f inanziato al Cap.75290/3001 del Bilancio 2017

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G) Prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani per la sicurezza

Spetta all’Appaltatore l’osservanza di tutte le norme relative alla prevenzione degli infortuni sul lavoro, all’igiene del lavoro, alle assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro, alle previdenze varie per la disoccupazione involontaria, invalidità e vecchiaia e malattie professionali ed ogni altra disposizione in vigore o che potrà intervenire in corso di appalto, per la tutela materiale dei lavoratori ed in particolare le disposizione previste dalle seguenti norme:

- Decreto Legislativo n. 81/2008 (Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 “Attuazione dell’articolo 1 della Legge 08/08/2007 n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”);- D.P.R. n. 303/56 “Norme generali per l’igiene del lavoro” all’articolo 64;- D.P.R. n. 320/56 “Norme per la prevenzione degli infortuni e l’igiene del lavoro in

sotterraneo”;- D.P.R. n. 459/96 “Regolamento per l’attuazione delle direttive 89/392/CEE, 91/368/CEE e

93/68/CEE concernenti il riavvicinamento delle legislazioni degli stati membri relative alle macchine”;

- Decreto Legislativo 475/92 “Attuazione della direttiva 89/686/CEE relativa ai dispositivi di protezione individuale”;

- D.M. 22/01/2008 n. 37 “Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della Legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia d’attività d’installazione degli impianti all'interno degli edifici”.

In via generale il Piano di Sicurezza e di Coordinamento dovrà contenere l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi e le conseguenti procedure esecutive, gli apprestamenti e le attrezzature atti a garantire, per tutta la durata dei lavori, il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori, nonché le modalità delle azioni di coordinamento tra le imprese esecutrici e delle verifiche periodiche sul cantiere.

Nel suo complesso il Piano di Sicurezza e di Coordinamento conterrà i seguenti elementi:

stima dei costi relativi agli apprestamenti, attrezzature e dispositivi di protezione, che non dovranno essere soggetti a ribasso nelle offerte delle imprese esecutrici;misure di prevenzione dei rischi risultanti dalla eventuale presenza simultanea o successiva di più imprese o di lavoratori autonomi;prescrizioni operative correlate alla complessità dell’opera da realizzarsi ed alle eventuali fasi critiche del processo di costruzione;modalità di esecuzione della recinzione di cantiere, accessi, segnalazioni e sevizi igienico-assistenziali;

individuazione delle protezioni e misure di sicurezza contro i rischi da e verso l’ambiente esterno;

individuazione delle protezioni verso linee aeree e condutture sotterranee;individuazione dei vincoli derivati dalla viabilità esterna ed interna al cantiere;analisi degli impianti di alimentazione di qualunque genere;indicazioni sulle modalità realizzative degli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche;

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analisi dei macchinari ed attrezzature di cantiere;misure generali di protezione contro il rischio di caduta dall’alto e di seppellimento durante gli scavi;

disposizioni per attuare il coordinamento delle attività tra le imprese e i lavoratori autonomi;

disposizioni circa l’attuazione dell’ art. 14, riguardante la consultazione di ciascuno dei datori di lavoro con i propri Rappresentanti per la Sicurezza.

Inoltre il Piano indicherà le varie fasi dei lavori ed il relativo Cronoprogramma, che dovrà essere conforme a quello presentato in sede di gara.

Nel caso specifico si possono, in via preliminare, individuare come segue:

Allestimento e impianti di cantiere

Demolizione edificio esistente

Scavi di sbancamento ed a sezione obbligata

Getti in calcestruzzo

Strutture in legno

Tamponamenti e divisori

Intonaci interni ed esterni

Opere da lattoniere

Esecuzione impianti (elettrico, termo-idraulico, ecc...)

Sottofondi e impermeabilizzazioni

Pavimenti e rivestimenti

Opere di finitura (opere da fabbro, montaggio infissi interni ed esterni, tinteggiature interne ed esterne, ecc.)

Rete fognaria

Sistemazione area esterna (pavimentazioni, area verde, recinzioni, asfaltature, ecc.)

Smobilizzo cantiere

Gli oneri della sicurezza sono indicati nei nel quadro economico dell’opera in oggetto.

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H) Conclusioni

Il Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica è corredato dalle seguenti planimetrie e allegati:

TAV. 1 – Localizzazione TAV. 2 – Planimetria generale TAV. 3 – Piante e SezioniTAV. 4 – Planimetria SottoserviziDOC. 1 – Relazione generaleDOC. 2 – Documentazione fotograficaDOC. 3 – Documentazione catastaleDOC. 4 – Relazione geologica

Gli elaborati sono stati redatti conformemente a quanto disciplinato dal Decreto Legislativo 18 Aprile 2016 n° 50 e dalle norme del Decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010 n° 207.

Data, dicembre 2017

I Progettisti

Ing. Monia Colonna

Arch. Valentina Maggioli

Ing. Silvia Pesaresi

Il Responsabile del Procedimento

Arch. Federico Pozzi

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