Piano per la prevenzione della corruzione Mappatura dei rischi · rischio di corruzione. A tal fine...

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MAPPATURA DEI RISCHI Pag. 1 Piano per la prevenzione della corruzione Mappatura dei rischi Definire il piano della prevenzione della corruzione non è solo un obbligo ma appartiene a quelle incombenze, anche complesse, che fanno bene all’organizzazione. Infatti, come per la trasparenza, il piano si può elaborare al patto che ci sia la collaborazione e il pieno coinvolgimento di tutti coloro sono responsabili di procedure che possono essere fonte di possibili attività illegittime o illecite. Il Piano non si costruisce se non vi è la mappatura di questi processi. In questo senso va questa nota che contiene una premessa che chiarisce i termini del Piano e, dall’altro, offre esempi per poter mappare esattamente i procedimenti a rischio. Ciò va fatto al più presto perché sia possibile presentare al vaglio della Giunta Regionale il Piano per la prevenzione della corruzione con un ritardo massimo rispetto al termine del 31 gennaio che non superi i dieci giorni. Per facilitarvi il compito inviamo l’allegato A elaborato dalla Regione Liguria che riassume le attività e i procedimenti soggetti alle applicazioni delle misure e dei meccanismi di prevenzione della corruzione. Premessa Come confermato dalle statistiche internazionali, la corruzione resta un fenomeno molto diffuso nel nostro Paese. Si tratta di una delle principali cause dell’inefficienza dei servizi destinati alla collettività, del dissesto delle finanze pubbliche, come pure della disaffezione dei cittadini nei confronti delle istituzioni democratiche. La corruzione, infatti, è causa di ingenti costi economici ma anche sociali, perché determina la compromissione del principio di uguaglianza, minando le pari opportunità dei cittadini, così da rivelarsi uno dei fattori di disgregazione sociale. L’obiettivo di restituire qualità e autorevolezza alla pubblica amministrazione (centrale e periferica) passa, dunque, anche per il contrasto alla corruzione, da intendere peraltro in senso ampio, in essa ricomprendendo anche episodi che - sebbene inidonei ad integrare la fattispecie penale sono comunque espressione di maladministration “ Filippo Patroni Griffi Ministro per la pubblica amministrazione Governo Monti Le norme Il 6 novembre 2012 il legislatore italiano ha approvato la legge n. 190 avente ad oggetto “disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”. La legge in questione è stata pubblicata sulla G.U. 13 novembre 2012, n. 265 ed è entrata in vigore il 28

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Piano per la prevenzione della corruzione Mappatura dei rischi

Definire il piano della prevenzione della corruzione non è solo un obbligo ma appartiene a quelle incombenze, anche complesse, che fanno bene all’organizzazione. Infatti, come per la trasparenza, il piano si può elaborare al patto che ci sia la collaborazione e il pieno coinvolgimento di tutti coloro sono responsabili di procedure che possono essere fonte di possibili attività illegittime o illecite. Il Piano non si costruisce se non vi è la mappatura di questi processi. In questo senso va questa nota che contiene una premessa che chiarisce i termini del Piano e, dall’altro, offre esempi per poter mappare esattamente i procedimenti a rischio. Ciò va fatto al più presto perché sia possibile presentare al vaglio della Giunta Regionale il Piano per la prevenzione della corruzione con un ritardo massimo rispetto al termine del 31 gennaio che non superi i dieci giorni. Per facilitarvi il compito inviamo l’allegato A elaborato dalla Regione Liguria che riassume le attività e i procedimenti soggetti alle applicazioni delle misure e dei meccanismi di prevenzione della corruzione.

Premessa “Come confermato dalle statistiche internazionali, la corruzione resta un fenomeno molto diffuso nel nostro Paese. Si tratta di una delle principali cause dell’inefficienza dei servizi destinati alla collettività, del dissesto delle finanze pubbliche, come pure della disaffezione dei cittadini nei confronti delle istituzioni democratiche. La corruzione, infatti, è causa di ingenti costi economici ma anche sociali, perché determina la compromissione del principio di uguaglianza, minando le pari opportunità dei cittadini, così da rivelarsi uno dei fattori di disgregazione sociale. L’obiettivo di restituire qualità e autorevolezza alla pubblica amministrazione (centrale e periferica) passa, dunque, anche per il contrasto alla corruzione, da intendere peraltro in senso ampio, in essa ricomprendendo anche episodi che - sebbene inidonei ad integrare la fattispecie penale – sono comunque espressione di maladministration “ Filippo Patroni Griffi

Ministro per la pubblica amministrazione Governo Monti

Le norme Il 6 novembre 2012 il legislatore italiano ha approvato la legge n. 190 avente ad oggetto “disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”. La legge in questione è stata pubblicata sulla G.U. 13 novembre 2012, n. 265 ed è entrata in vigore il 28

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novembre 2012. La legge n. 190/2012 prevede una serie di incombenze per ogni pubblica amministrazione, oltre alla nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione prevede l’elaborazione del piano triennale di prevenzione della corruzione con il quale viene disegnata la strategia di prevenzione per ciascuna amministrazione.

Fanno da importante corollario alla legge n. 190/2012 anche i seguenti e successivi atti normativi:

– D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;

– D.Lgs. 8 aprile 2013, n. 39 “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell’articolo 1, commi 49 e 50 della legge 6 novembre 2012, n. 190”;

– d.P.R. 16 aprile 2013, n. 62 “Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”.

La legge 190 del 2012 rappresenta la risposta alle richieste di adeguamento provenienti dal contesto mondiale ed europeo e introduce un sistema organico di prevenzione della corruzione attraverso un insieme di azioni sinergiche che le pubbliche amministrazioni italiane, enti e società controllate devono porre in essere. L’obiettivo del piano è quello di contribuire alla realizzazione di un sistema di amministrazione fondato su valori etici condivisi, volto all’adozione di procedure e comportamenti interni finalizzati a prevenire attività illegittime o illecite e a migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa, con lo scopo di assicurare il miglior soddisfacimento dei bisogni della comunità di riferimento.

Elementi del piano anticorruzione 1. individuazione aree a rischio; 2. analisi dei processi aree a rischio; 3. individuazione unità organizzative coinvolte; 4. identificazione rischi di corruzione; 5. valutazione complessiva del rischio; 6. misure di prevenzione da adottare; 7. adozione criteri di rotazione del personale addetto alle aree a rischio; 8. formazione del personale delle aree a rischio.

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Mappatura dei rischi Vengono di seguito indicati, in relazione alle Aree di rischio di cui al comma 16 dell’articolo 1 della legge 190/20124, una categoria residuale di Area di rischio, i procedimenti amministrativi e le attività nell’ambito delle quali è più elevato il rischio di corruzione. A tal fine devono essere raccolte le proposte dei dirigenti e la relativa classificazione del rischio. Il rischio è stato classificato in 3 categorie ( basso, medio e alto) a seconda della probabilità e della rilevanza del medesimo, tenuto conto, tra l’altro, delle attività connotate da un maggior livello di discrezionalità amministrativa. Distribuzione delle aree di rischio segnalate nell’ambito degli oggetti individuati dalla norma stessa (il riferimento è alle schede dell’’ultimo censimento dei procedimenti amministrativi D.C.P. n. 190/2012). Le Aree di rischio sono, quindi, 5: ( i suddetti procedimenti sono articolati in sottoaree come da Allegato 2 del P.N.A) a) autorizzazioni e concessioni; b) scelta del contraente per lavori, servizi e forniture; c) concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati. d) concorsi e prove selettive per assunzione di personale e progressioni di carriera di cui all’articolo 24 del d.legisl. 150/2009. e) Altro: in questa categoria sono stati inserite le attività ritenute a rischio ma non rientranti nelle Aree di cui alle lettere precedenti.

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a) Autorizzazioni e concessioni* esempi DIPARTIMENTO Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione

rischio

*Accreditamento Servizi al Lavoro

Valutazione dell’idoneità del soggetto richiedente all’espletamento dei servizi al lavoro.

Alterazione dei dati oggettivi

ALTO

misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura

b) Scelta del contraente Sono inclusi tutti i processi ed i relativi provvedimenti/contratti volti all’acquisizione sul mercato di forniture, servizi e lavori pubblici ai sensi del D.lgs. 163/2006 e del D.P.R. 207/2010. Per tali attività – svolte da tutte le strutture organizzative dell’Ente - il rischio è classificato come medio/alto

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c) Concessione contributi e sussidi* esempi

DIPARTIMENTO Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio

*Finanziamenti assegnati tramite voucher – ES. post laurea, a catalogo, aziendali

Verifica requisiti Alterazione requisiti

medio

misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura

d) Concorsi e prove selettive* esempi DIPARTIMENTO Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione

rischio

*Reclutamento personale, attribuzione trattamenti economici.

Espletamento procedure concorsuali o di selezione, procedure di mobilità tra enti

Alterazione dei risultati delle procedure selettive e concorsuali, attribuzione trattamenti economici non dovuti, disparità di trattamento nelle assunzioni conseguenti a mobilità esterne

basso

misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura

e) Altre attività soggette a rischio. * esempi DIPARTIMENTO Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione

rischio

*Tributi Accertamento e definizione del debito

Alterazione della situazione di debito/credito

ALTO

misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura

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Le misure di prevenzione del rischio La seconda parte del Piano anticorruzione contiene le misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura . Gli strumenti già previsti o in uso presso gli uffici per la prevenzione dell’illegalità( come ispezioni e controlli di varia natura) debbono essere valorizzati, coordinati e sistematizzati rispetto alle nuove misure previste dalla legge. Gli strumenti attraverso i quali le misure di prevenzione trovano attuazione possono essere classificati come segue: · Le direttive/regolamenti (tese a favorire comportamenti conformi alle leggi e ai principi di buona amministrazione), · Il sistema di controllo a campione sugli atti dirigenziali (il sistema prevede una standardizzazione degli atti amministrativi attraverso schede che contengono i requisiti minimi, utili per la predisposizione da parte dei dirigenti degli atti stessi e con funzione di check-list per il controllo successivo a campione). · Il monitoraggio dei tempi di conclusione dei procedimenti · I meccanismi di sostituzione in caso di inerzia e ritardi sui tempi di conclusione dei procedimenti · Gli obblighi di trasparenza e di pubblicità. · La formazione del personale · Il codice comportamentale · La segnalazione di irregolarità all’indirizzo [email protected]

La tabella sotto riportata deve essere aggiornata tempestivamente dal dirigente d’ufficio ogni qualvolta, nel corso dell’anno, venga a conoscenza o siano segnalate ulteriori attività a rischio.

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Autorizzazioni e concessioni DIPARTIMENTO/ ufficio

Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio

misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura

DIPARTIMENTO/ ufficio

Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio

misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura

DIPARTIMENTO/ ufficio

Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio

misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura

DIPARTIMENTO/ ufficio

Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio

misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura

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Scelta del contraente DIPARTIMENTO/ ufficio

Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio

misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura

DIPARTIMENTO/ ufficio

Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio

misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura

DIPARTIMENTO/ ufficio

Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio

misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura

DIPARTIMENTO/ ufficio

Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio

misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura

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Concessione contributi e sussidi DIPARTIMENTO/ ufficio

Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio

misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura

DIPARTIMENTO/ ufficio

Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio

misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura

DIPARTIMENTO/ ufficio

Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio

misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura

DIPARTIMENTO/ ufficio

Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio

misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura

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Concorsi e prove selettive DIPARTIMENTO/ ufficio

Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio

misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura

DIPARTIMENTO/ ufficio

Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio

misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura

DIPARTIMENTO/ ufficio

Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio

misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura

DIPARTIMENTO/ ufficio

Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio

misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura

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Altre attività soggette a rischio DIPARTIMENTO/ ufficio

Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio

misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura

DIPARTIMENTO/ ufficio

Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio

misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura

DIPARTIMENTO/ ufficio

Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio

misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura

DIPARTIMENTO/ ufficio

Ambito materia Attività sensibile Rischio potenziale Classificazione rischio

misure di prevenzione dei rischi contenuti nella relativa mappatura

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ALLEGATO “A”

ATTIVITA’ E PROCEDIMENTI SOGGETTI ALL’APPLICAZIONE DELLE MISURE E DEI MECCANISMI DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

REGIONE LIGURIA SEGRETERIA GENERALE GABINETTO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

Settore/Servizio di riferimento Attività/procedimenti

Affari generali della Presidenza Concessione di contributi ai sensi della l.r. 21/1986

Procedure di acquisto connessi alle spese di rappresentanza richieste

dai Signori Amministratori, nei limiti di quanto previsto dal

Regolamento Economale e con le modalità, anche di controllo, ivi

indicate

Procedure di acquisti connessi ad assicurare il funzionamento

dell'Ufficio, nei limiti di quanto previsto dal Regolamento Economale

e con le modalità, anche di controllo, ivi indicate

Amministrazione e gestione risorse

umane

Concorsi e prove selettive per l'assunzione di personale e

progressioni di carriera

Autorizzazioni connesse al rapporto di lavoro (congedi, permessi,

aspettative retribuite e non, etc.) e autorizzazioni allo svolgimento di

incarichi istituzionali

Concessione di contributi assistenziali ex l.r. 3/2002

Valutazione, controllo e

formazione risorse umane

Scelta dei soggetti fornitori per l’affidamento dei servizi connessi

all’erogazione di corsi di formazione a favore del personale regionale

Staff centrale e servizi giunta Procedimento di nomina dei Direttori Generali

DIREZIONE CENTRALE RISORSE STRUMENTALI, FINANZIARIE E CONTROLLI

Settore/Servizio di riferimento Attività/procedimenti

Amministrazione generale Gestione patrimoniale

Economato

Servizi tecnici e manutentivi

Appalti, contratti e “Stazione Unica Appaltante”

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DIREZIONE CENTRALE AFFARI LEGALI, GIURIDICI E LEGISLATIVI

Settore/Servizio di riferimento Attività/procedimenti

Coordinamento legislativo e

processi di semplificazione

Istruttoria di concessione di contributi alle amministrazioni comunali

Sistemi informativi e telematici

regionali

Scelta del contraente per l’affidamento di lavori, forniture e servizi

Concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili

finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque

genere a persone ed enti pubblici e privati

DIPARTIMENTO AGRICOLTURA, SPORT, TURISMO E CULTURA

Settore/Servizio di riferimento Attività/procedimenti

Ispettorato agrario regionale Rilascio delle autorizzazioni in materia di agricoltura, foreste, pesca e

acquacoltura (per es. autorizzazioni all’abbattimento ulivi)

Procedimenti relativi all’apertura di attività di agriturismo ed

ittiturismo (SCIA)

Istruttoria e controllo di tutti i procedimenti di erogazione dei

finanziamenti in materia di agricoltura, foreste, pesca ed

acquacoltura

Istruttoria relativa a pratiche di PSR (Piano di Sviluppo Regionale)

Fitosanitario regionale Autorizzazione alla produzione e vendita di piante (articolo 19 d.l.

214/2005)

Autorizzazione all’emissione del passaporto delle piante (articolo 26

d.l. 214/2005)

Iscrizione al registro ufficiale dei produttori (articolo 20 d.l. 214/2005)

Rilascio nulla osta fitosanitari all’import e certificati di esportazione

Autorizzazione all’acquisto ed uso di fitofarmaci

Sport, tempo libero, programmi

culturali e spettacolo

Autorizzazioni in materia di beni librari e biblioteche, ai sensi del

d.lgs. 42/2004

Contributi di cui alla l.r. 40/2009 (Testo unico della normativa in

materia di sport)

Contributi di cui alla l.r. 22/2011 (Norme per la valorizzazione del

tempo libero e dell’educazione permanente degli adulti)

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Contributi di cui alla l.r. 33/2006 (Testo Unico in materia di cultura) e

di cui alla l.r. 34/2006 (Disciplina interventi regionali di promozione

dello spettacolo dal vivo)

Contributi di cui alla l.r.10/2006 (disciplina della diffusione

dell’esercizio cinematografico, istituzione della Film Commissione

regionale e istituzione mediateca regionale)

Contributi l.r.13/1994 (Tutela del patrimonio storico, sociale e

culturale delle società di mutuo soccorso)

Organizzazione corsi tecnico – didattico -culturali per l’abilitazione

all’esercizio della professione di maestro di sci (articolo 35, l.r.

40/2009)

Politiche della montagna e fauna

selvatica

Affidamento del servizio antincendio boschivo (servizio aereo,

fornitura beni e servizi)

Affidamento dell’incarico di programmazione forestale (l.r. n.

4/1999)

Concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili

finanziari (contributi a Enti e Associazioni per attività antincendio

boschivo)

Contributi di cui alla l.r. 6/1997 (Organizzazione della struttura

operativa di intervento per la prevenzione e la lotta agli incendi

boschivi)

Politiche e professioni turistiche Gare per l’affidamento di servizi e forniture

Contributi a strutture alberghiere ed extra alberghiere tramite FILSE

(Regione Liguria stabilisce i criteri, FILSE effettua l’istruttoria delle

domande ed eroga i contributi)

Servizi alle imprese agricole e

florovivaismo

Acquisti in economia tramite il funzionario delegato

Contributi finanziati dal PSR o da altri fondi comunitari, nazionali e

regionali

Contributi all’Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo, al

Distretto Florovivaistico, alle organizzazioni professionali agricole, ad

Unioncamere ed al Cersaa di Albenga

Contributi a favore degli itinerari enogastronomici di cui alla l.r.

13/2007

Politiche agricole e della pesca Gare per l’affidamento di servizi e forniture

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Contributi in materia di apicoltura, viticoltura, allevamento

Contributi in materia di FEP (Fondo Europeo per la Pesca)

Contributi alle associazioni di categoria per l’assistenza tecnica alle

imprese

Staff di dipartimento e affari

giuridici

Erogazione di interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole ai

sensi del D.Lgs. n. 102/2004

DIPARTIMENTO AMBIENTE

Settore/Servizio di riferimento Attività/procedimenti

Assetto del territorio Programmazione e gestione finanziamenti in materia di difesa del

suolo (art.43 L.R. 20/2006)

Assegnazione contributi per attività conoscitive (sismica, carsismo e

geositi, …)

Ecosistema costiero e ciclo delle

acque

Rilascio autorizzazioni

Concessione grandi derivazioni acque

Concessioni contributi

Valutazione impatto ambientale Progetti soggetti a valutazione di impatto ambientale ai sensi L.R.

38/98

Progetti sottoposti a “Valutazione Ambientale Strategica” ai sensi L.R.

n. 32/2012

Progetti e programmi per la tutela

e valorizzazione ambientale

Riparto risorse per spese correnti e di investimento agli enti di

gestione delle aree protette

Contributi per realizzazione di progetti da parte degli enti di gestione

delle aree protette, siti di interesse comunitario e zone di protezione

speciale

Concessione finanziamenti a progetti di educazione ambientale

Contributi a soggetti pubblici e privati per la realizzazione di progetti

realizzati utilizzando fondi comunitari

Selezione per l'assunzione di personale a progetto

Aria, clima e gestione integrata dei

rifiuti

Contributi in relazione al Piano di risanamento della qualità dell'aria

Contributi in relazione al tema rifiuti

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Contributi in relazione al tema bonifiche

Implementazione elenco dei tecnici competenti in acustica

ambientale

Protezione civile ed emergenza Contributi per il ripristino danni alluvionali - destinatari soggetti

privati - istruttoria amministrazione comunale

Contributi per il ripristino danni alluvionali opere pubbliche -

destinatari Enti locali

Contributi gestione emergenza - copertura spese di emergenza e

straordinari dipendenti pubblici - destinatari Enti locali, Forze

Armate, Prefetture, VVF

Rimborso spese datori di lavoro per i Volontari di Protezione Civile

impiegati in attività emergenziali e contributi per acquisto mezzi,

divise, attrezzature

DIPARTIMENTO PROGRAMMI REGIONALI, PORTI TRASPORTI, LAVORI PUBBLICI ED EDILIZIA

Settore/Servizio di riferimento Attività/procedimenti

Politiche abitative e lavori pubblici Concessione ed erogazione di finanziamenti di diversa natura e

osservatorio contratti pubblici

Trasporti Concessione contributi per riqualificazione servizio TAXI

Liquidazione corrispettivi gestione ferrovia Principe - Granarolo

Liquidazione Trenitalia corrispettivi contratto di servizio ferroviario

Progetto 3 i PLUS - piattaforma ITS

Progetti, infrastrutture, viabilità,

porti e

logistica

Concessione contributi in materia di viabilità minore, mobilità,

infrastrutture, fondi FAS, APQ, interventi per la sicurezza stradale

Staff e affari giuridici del

dipartimento

Finanziamenti in materia di PICO

Programmi urbani e complessi Piano casa; canone sostenibile; contratti di quartiere; ricettività

diffusa; bando piccoli comuni; manifestazione di interesse per FIA;

bando "coniugi e genitori separati"

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DIPARTIMENTO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, URBANISTICA

Settore/Servizio di riferimento Attività/procedimenti

Staff e affari giuridici del

dipartimento

Contributi ad associazioni mediante utilizzo fondi condono edilizio

Urbanistica e tutela del paesaggio Approvazione progetti di soggetti privati con procedimento di intesa

Stato-Regioni

Autorizzazioni progetti di cave

Rilascio autorizzazioni paesaggistiche

Procedimenti concertativi per approvazione progetti urbanistico-

edilizi

Pianificazione territoriale e

demanio marittimo

Nulla osta per concessioni demaniali marittime

DIPARTIMENTO ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

Settore/Servizio di riferimento Attività/procedimenti

Staff e affari giuridici del

dipartimento

Partecipazione occasionale a commissioni di valutazione di progetti e

gare

Organizzazione scolastica e

politiche per gli studenti

Contributi scuole infanzia e centri formazione integrata

Contributi scuola digitale

Contributi borse di studio e funzionamento Comuni

Contributi disabili

Sistema scolastico educativo

regionale

Partecipazione a commissioni di valutazione in procedure concorsuali

interne od esterne all’Ente

Trasferimento di contributi a soggetti diversi in attuazione degli

strumenti di pianificazione regionale connessi alla legge regionale n.

18/2009

Sistema regionale della formazione Controlli di primo livello

Orientamento, formazione

superiore, università e professioni

Concessione ed erogazione di sovvenzioni e contributi a persone, enti

pubblici e privati, con particolare riferimento ai settori della

formazione superiore e dell'alta formazione

Politiche del lavoro e delle

migrazioni

Autorizzazione dei servizi al lavoro; incentivi a favore delle imprese

che assumono disabili;

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contributi per l'installazione di centralini per non vedenti; contributi

alle associazioni di rappresentanza delle cooperative; concessione

degli ammortizzatori sociali di cui alla legge 223/1991; contributi a

favore delle associazioni di emigrati liguri nel mondo; interventi a

favore degli immigrati

DIPARTIMENTO SALUTE E SERVIZI SOCIALI

Settore/Servizio di riferimento Attività/procedimenti

Programmazione controllo

direzionale

e Politiche del Farmaco

Accreditamento istituzionale

Prevenzione, sanità , pubblica fasce

deboli, sicurezza alimentare e

sanità Animale

Finanziamento progetti lotta al randagismo

Famiglia, minori, giovani, pari

opportunità, servizio civile

Accreditamento nidi

Programmazione e controlli

economico finanziari

Assegnazione alle aziende sanitarie, enti equiparati ed irccs delle

risorse del fondo sanitario nazionale

Affari giuridici, investimenti e

politiche del personale

Rilascio autorizzazioni in deroga, ex L.R. 24 dicembre 2010, n. 22 e

d.G.R. n. 198/2010, ai fini dell’assunzione di personale e/o

acquisizione di risorse umane a vario titolo da parte di Aziende/Enti

equiparati del Servizio Sanitario Regionale

Designazione, di competenza regionale (ex art. 25 del D.P.R. 10

dicembre 1997, n. 483, e ss.mm.ii., e d.G.R. n. 2043 del 07.09.1998,

come modificata con d.G.R. n. 777 del 7/07/2000), dei componenti in

seno alle Commissioni di concorsi pubblici indetti da Aziende/Enti

equiparati del Servizio Sanitario Regionale

Finanziamento di Investimenti in sanità (interventi edilizi e fornitura

di arredi ed attrezzature) ai sensi delle seguenti disposizioni: l.

67/1988 art. 20 “programma pluriennale di interventi in sanità”; L.

448/1998 art. 71 “progetto di riqualificazione dell’assistenza sanitaria

dei grandi centri urbani”; D.Lgs n. 254/2000 “programma per la

realizzazione delle strutture per la libera professione intramoenia”; L.

39/1999 “programma di realizzazione delle strutture per le cure

palliative (hospice)”; d.C.R. n. 23/2012 “Programma attuativo

regionale (PAR) Fas 2007.20013 – riprogrammazione”; Fondo

Investimenti Regionali (FIR) anni 2005 – 2006 – 2007

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MAPPATURA DEI RISCHI

Pag. 19

Dirigente professionale presso il

dipartimento

Autorizzazione vendita a trattativa privata immobili ASP e fondazioni

Concessioni contributi in conto capitale a strutture area sociale

Pianificazione e programmazione

delle politiche sociali integrate

Pareri autorizzazione funzionamento strutture socio sanitarie e

sociali ai sensi della L.R. 20/88

Servizio interventi per il terzo

settore cooperazione allo sviluppo

Iscrizione registri “Terzo Settore”

DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO

Settore/Servizio di riferimento Attività/procedimenti

Staff del dipartimento e affari

giuridici

Finanziamento delle iniziative previste dalla l.r. 5/3/2012, n. 6.

Politiche di sviluppo del commercio Concessioni di contributi regionali a soggetti pubblici e privati a

seguito dell’approvazione del piano delle iniziative promozionali - l.r.

n. 8/2000

Concessioni di contributi regionali annuali a soggetti pubblici e privati

per il sostegno del commercio equo e solidale e iscrizione nell'elenco

regionale delle organizzazioni del commercio equo e solidale - l.r.

32/2007

Concessioni e autorizzazioni per l'installazione e l'esercizio di impianti

di distribuzione del carburante lungo le autostrade e raccordi

autostradali - l.r. 1/2007

Attività estrattive Rilascio autorizzazioni

Ricerca innovazione e energia Contributi alle imprese per la realizzazione di progetti di ricerca

industriale a sviluppo sperimentale

Contributi ad imprese e enti pubblici per la realizzazione di progetti

finalizzati alla diffusione delle energie rinnovabili ed alla promozione

dell'efficienza energetica

Settore competitività e innovazione

del sistema produttivo

Concessione ed erogazione di contributi comunitari a favore di

soggetti pubblici (POR FESR 2007-2013 –Asse 3 e 4)

Concessione ed erogazione di contributi a favore di CAT (Centri di

assistenza tecnica) del comparto del commercio.

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MAPPATURA DEI RISCHI

Pag. 20

Allegato 2 Piano nazionale anticorruzione – Aree di rischio comuni e obbligatorie A) Area: acquisizione e progressione del personale 1. Reclutamento 2. Progressioni di carriera 3. Conferimento di incarichi di collaborazione B) Area: affidamento di lavori, servizi e forniture 1. Definizione dell'oggetto dell'affidamento 2. Individuazione dello strumento/istituto per l'affidamento 3. Requisiti di qualificazione 4. Requisiti di aggiudicazione 5. Valutazione delle offerte 6. Verifica dell'eventuale anomalia delle offerte 7. Procedure negoziate 8. Affidamenti diretti 9. Revoca del bando 10. Redazione del cronoprogramma 11. Varianti in corso di esecuzione del contratto 12. Subappalto 13. Utilizzo di rimedi di risoluzione delle controversie alternativi a quelli giurisdizionali durante la fase di esecuzione del contratto C) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario 1. Provvedimenti amministrativi vincolati nell'anno 2. Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato 3. Provvedimenti amministrativi vincolati nell'anno e a contenuto vincolato 4. Provvedimenti amministrativi a contenuto discrezionale 5. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell'anno 6. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell'anno e nel contenuto D) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario 1. Provvedimenti amministrativi vincolati nell'anno 2. Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato 3. Provvedimenti amministrativi vincolati nell'anno e a contenuto vincolato 4. Provvedimenti amministrativi a contenuto discrezionale 5. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell'anno 6. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell'anno e nel contenuto

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MAPPATURA DEI RISCHI

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Allegato 5 Piano nazionale anticorruzione

Tabella valutazione del rischio Indici di valutazione della probabilità (1) Indici di valutazione dell'impatto (2)

Discrezionalità

Il processo è discrezionale?

No, è del tutto vincolato1

E' parzialmente vincolato dalla legge e da atti amministrativi 2(regolamenti, direttive, circolari)

E' parzialmente vincolato solo dalla legge 3

E' parzialmente vincolato solo da atti amministrativi4

(regolamenti, direttive, circolari)

E' altamente discrezionale5

Impatto organizzativo

Rispetto al totale del personale impiegato nel singolo servizio (unità organizzativa semplice)competente a svolgere il processo (o la fase di processo di competenza della p.a.) nell'ambito della singola p.a., quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge l'attività di più servizi nell'ambito della stessa p.a. occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti)

Fino a circa il 20%1

Fino a circa il 40%2

Fino a circa il 60%3

Fino a circa l'80%4

Fino a circa il 100%5 Rilevanza esterna

Il processo produce effetti diretti all'esterno dell'amministrazione di riferimento?

No, ha come destinatario finale un ufficio interno 2

Sì, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla p.a. di riferimento5

Impatto economico

Nel corso degli ultimi 5 anni sono state pronunciate sentenze della Corte dei conti a carico di dipendenti (dirigenti e dipendenti) della p.a. di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti della p.a. di riferimento per la medesima tipologia di evento o di tipologie analoghe?

No 1

Sì 5

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MAPPATURA DEI RISCHI

Pag. 22

Complessità del processo

Si tratta di un processo complesso che comporta il coinvolgimento di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi successive per il conseguimento del risultato?

No, il processo coinvolge una sola p.a. 1

Sì, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni 3

Sì, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni5

Impatto reputazionale

Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo evento o eventi analoghi?

No0

Non ne abbiamo memoria 1

Sì, sulla stampa locale 2

Sì, sulla stampa nazionale 3

Sì, sulla stampa locale e nazionale4

Sì, sulla stampa locale, nazionale e internazionale5

Valore economico

Qual è l'impatto economico del processo?

Ha rilevanza esclusivamente interna 1

Comporta l'attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es.: concessione di borsa di studio per studenti)3

Comporta l'attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es.: affidamento di appalto) 5

Impatto organizzativo, economico e sull'immagine

A quale livello può collocarsi il rischio dell'evento (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che

l'eventuale soggetto riveste nell'organizzazione è elevata, media o bassa?

A livello di addetto 1

A livello di collaboratore o funzionario2

A livello di dirigente di ufficio non generale ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativa 3

A livello di dirigente di ufficio generale4

A livello di capo dipartimento/segretario generale5

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MAPPATURA DEI RISCHI

Pag. 23

Frazionabilità del processo

Il risultato finale del processo può essere raggiunto anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso risultato (es.: pluralità di affidamenti ridotti)?

No1

Sì5

Controlli(3)

Anche sulla base dell'esperienza pregressa, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio?

Sì, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione 1

Sì, è molto efficace 2

Sì, per una percentuale approssimativa del 50%3

Sì, ma in minima parte 4

No, il rischio rimane indifferente 5

Note:

(1) Gli indici di probabilità vanno indicati sulla base della valutazione del gruppo di lavoro. (2) Gli indici di impatto vanno stimati sulla base di dati oggettivi, ossia di quanto risulta all'amministrazione.

(3) Per controllo si intende qualunque strumento di controllo utilizzato nella p.a. che sia confacente a ridurre la probabilità del rischio (e, quindi, sia il sistema dei controlli legali, come il controllo preventivo e il controllo di gestione, sia altri meccanismi di controllo utilizzati nella p.a., es. i controlli a campione in casi non previsti dalle norme, i riscontri relativi all'esito dei ricorsi giudiziali avviati nei confronti della p.a.). La valutazione sull'adeguatezza del controllo va fatta considerando il modo in cui il controllo funziona concretamente nella p.a..Per la stima della probabilità, quindi, non rileva la previsione dell'esistenza in astratto del controllo, ma la sua efficacia in relazione al rischio considerato.

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MAPPATURA DEI RISCHI

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Valori e frequenze della probabilità

0 nessuna probabilità 1 improbabile 2 poco probabile 3 probabile4 molto probabile 5 altamente probabile

Valori e importanza dell'impatto

0 nessun impatto1 marginale 2 minore 3 soglia 4 serio5 superiore Valutazione complessiva del rischio

=

Valore frequenza x valore impatto