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1 ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E GEOMETRI “ E.Cenni” Autonomia n.74 – SA5X5 Via Pinto 84078 VALLO DELLA LUCANIA ( Sa) tf / fax 09744392 Codice Istituto SATD040007 Codice fiscale Istituto Posta elettronica [email protected] [email protected] BCC Comuni Cilentani Credito Cooperativo Vallo della Lucania Codice SIRIO SATD04050L 84000780654 Indirizzi Web www.itcgcenni.net www.itcgcenni.vallodellalucania.scuolaeservizi.it CCB 400105 ABI 07066 CAB 76530 P.O.F. PIANO OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2006/07

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ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E GEOMETRI “ E.Cenni”

Autonomia n.74 – SA5X5

Via Pinto 84078 VALLO DELLA LUCANIA ( Sa) tf / fax 09744392

Codice Istituto

SATD040007

Codice fiscale Istituto

Posta elettronica [email protected]

[email protected]

BCC Comuni Cilentani Credito

Cooperativo Vallo della

Lucania

Codice SIRIO

SATD04050L

84000780654 Indirizzi Web www.itcgcenni.net

www.itcgcenni.vallodellalucania.scuolaeservizi.it

CCB 400105 ABI 07066 CAB 76530

P.O.F.

PIANO OFFERTA FORMATIVA

ANNO SCOLASTICO 2006/07

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Presentazione del Dirigente Scolastico Il POF che viene sottoposto all’attenzione del Collegio dei docenti unitamente al piano delle attività dell’anno scolastico 2005.2006 tiene conto dalle esperienze degli anni precedenti e indica i percorsi da seguire e le attività da realizzare , sapendo che , in attesa dell’approvazione del piano annuale per il 2006 , si potranno utilizzare per il 2005 i residui ancora disponibili e per il 2006 i nove dodicesimi di ogni capitolo . Nell’attesa ,è utile predisporre tutti gli atti per avviare la contrattazione decentrata sia alla luce delle disponibilità più o meno previste e sia alla luce delle proposte dei docenti e dei consigli di classe . Per quanto mi riguarda , informo che :

• il piano da me formulato , oltre a ispirarsi al POF , recepisce totalmente le indicazioni dei lavoratori dello scorso anno (docenti e non docenti ) in materia di arricchimento dell’offerta formativa ( attività di recupero dei debiti formativi , sportelli didattici etc. ) e lascia del tutto aperto il capitolo dei progetti finanziati con il fondo di Istituto ;

• ritenendo valide le esperienze dello scorso , ripropongo l’attivazione degli sportelli didattici e degli IDEI , che gli insegnanti interessati potranno organizzare autonomamente dopo aver conosciuto il monte/ore assegnato ad ognuno ;

• in materia di attività extascolastiche, auspico che ogni consiglio privilegi le esperienze di scuola / lavoro ( stages formativi e di orientamento ) a favore degli alunni più meritevoli delle penultime classi , in pieno accordo con le direttive di cui al TU dell’Istituto ;

• l’organizzazione del lavoro scolastico è stato ripartita per aree di responsabilità e competenze, affidando ad ogni docente compiti ben precisi ;

• le FF.OO. avranno il compito , molto impegnativo , di monitorare via via le attività e di riferire periodicamente al collegio dei docenti ;

• i coordinatori dei consigli di classe costituiranno il punto di riferimento dei docenti e degli alunni della classe nonché dei rispettivi genitori . Del loro operato dovranno riferire a me a al collegio dei docenti ;

• per i laboratori sono stati incaricati gli Assistenti Tecnici, che sono anche responsabili delle apparecchiature .

Tutte le attività da svolgere nel corrente anno 2005 .2006 si muoveranno nella prospettiva della Riforma della Scuola di cui alla Legge Delega 28 marzo 2003 , n.53 e, in particolare , dell’art. 2 lett. g) che colloca gli attuali istituti di istruzione secondaria di II grado nel “ sistema dei licei “ . Applicando la quota di variabilità del 15% e tenendo presenti gli indirizzi contenuti nel progetto di Riforma della scuola ( Legge Delega 53/2003 ) , continuerà per il secondo anno la sperimentazione dei due LICEI TECNOLOGICI con indirizzi “ Costruzioni ,ambiente, territorio , aree protette” e “ Turistico “ , entrambi finalizzati all’arricchimento dell’offerta formativa . L’idea di iniziare la sperimentazione dei Licei nasce dall’esigenza di modificare lentamente l’attuale assetto dei piani di studio utilizzando gli spazi che offre il Regolamento sull’autonomia , senza modificare gli indirizzi di studio .

Vallo della Lucania 30 settembre 2006

IL DIRIGENTE SCOLASTICO ( Crispino Romanelli )

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ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO Sembra utile presentare i “soggetti “ che a vario titolo operano nell’Istituto :

DIRIGENTE SCOLASTICO

COLLEGIO DOCENTI

PERSONALE ATA CONSIGLIO D’ISTITUTO

PRESIDENTE CONSIGLIO D’ISTITUTO

DIRETTORE DEI SERVIZI

GENERALI E AMMINISTRATIV

I

FUNZIONI STRUMENTALI

COLLABORATORI DEL DIRIGENTE

SCOLASTICO

COORDINATORI CONSIGLIO DI

CLASSE

COORDINATORI LABORATORI

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STORIA DELL’ISTITUTO *

*(Tutte le notizie sotto riportate sono frutto di uno studio attento e scrupoloso del prof. G. Di Stasi) L’I.T.C. di Vallo della Lucania nasce nel 1960 come sezione distaccata dell’I.T.C.”Besta” di Battipaglia quando inizia a funzionare la classe 1 D del corso ragioneria.Il preside era il prof. E.Magurno ,gli iscritti erano 37 ma i frequentanti 35. Nell’anno scolastico 1961/62 le classi diventano quattro (2 prime e 2 seconde) e gli iscritti salgono a 105. In un anno sono,quindi,triplicati . Il 1° ottobre del 1962, così come si evince da una lettera indirizzata al Presidente dell’Amministrazione Provinciale e per conoscenza al Provveditore di Salerno dal preside Salvatore Iorio ,l’istituto diventa autonomo e le sue 7 classi vengono ospitate nella vecchia clinica “Lettieri” e distribuite su piani diversi. Intanto gli iscritti erano saliti a 190. Durante la quasi decennale presidenza del prof. Iorio l’Istituto è in crescita costante tanto che si ravvisa la necessità di una sede ad acta per la cui costruzione si sollecita più volte l’Amministrazione Provinciale. Nell’anno scolastico 1970/71 ai corsi per ragioniere, grazie all’interessamento del preside Iorio , si affianca il corso per geometra ed oltre all’edificio dell’ex clinica viene occupata una sua dependance, probabilmente un magazzino-deposito ed un vecchio mulino ad esso adiacente. Tre anni dopo, prima che la costruzione fosse ultimata, tutti i corsi dell’ormai I.T.C.G.”E.Cenni” vengono trasferiti al piano dell’attuale edificio in via Cafasso. Il boom delle iscrizioni alla fine degli anni “80 e la necessità di un numero di aule sempre maggiore resero necessaria la formazione di una sede distaccata ovvero di una succursale presso un edificio comunale sito in via S.Passaro, creato come scuola materna e poi utilizzato come sede dell’Ufficio di Collocamento. Intanto alla forte domanda di formazione si rispondeva didatticamente anche attivando ,nell’anno scolastico 1987/88, accanto al corso per ragionieri a indirizzo amministrativo quello per ragionieri programmatori. Negli anni successivi, infine, si formarono i corsi I.G.E.A per ragionieri e il corso sperimentale per geometri del “Progetto Cinque” destinati a sostituire del tutto i corsi ordinari. Nel 1990 è inaugurata l’Aula Magna ; la responsabile della presidenza è la prof. R.Buonocore. I 4 anni (1996-2000) della presidenza del prof. L. Onnembo sono gli anni in cui l’Istituto afferma la sua identità culturale sul territorio con la costituzione del centro C.T.S., inaugurato nel 1997 ,del corso SIRIO ,nato nel 1998/99 e dei corsi post-diploma che legano la scuola all’Università e ne fanno un punto di riferimento importante per le professionalità del domani.

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I PRINCIPI GENERALI POF La proposta formativa dell’I.T.C.G.”E.Cenni” parte dalla consapevolezza che esiste sempre una indiscutibile interdipendenza tra scelte progettuali e bisogni di crescita di una collettività e che, quindi, il compito precipuo di un operatore scolastico è quello di studiare e individuare strategie di intervento concrete,fattibili e coerenti con il bisogno di crescita e di sviluppo del proprio territorio,attenti sempre a non passare attraverso forzature localistiche che ne sminuirebbero di molto gli effetti. Il Pof a cui si è pensato,pertanto,si innesta attivamente all’interno dei vari processi culturali ed economici attivati o attivabili sul territorio e tenta di coniugare il binomio formazione –sviluppo attuando precise e lucide scelte di campo tali da favorire l’acquisizione di competenze e conoscenze oltre che di stile di comportamento teso alla ricerca del senso morale e civile. Visto che né la Cassa del Mezzogiorno,né le politiche straordinarie,né i terremoti sono valsi a risolvere i problemi della nostra area, appare chiaro che la questione si pone come questione di impegno culturale ed educativo per uno sviluppo che può e deve essere solo autopropulsivo . Il primo passo da compiere in questo senso è quello di uscire dagli angusti confini della autoreferenzialità in cui per tanto tempo la scuola è stata relegata e aprirsi alle esigenze socio-economiche e culturali del territorio con cui deve interagire, attivando rapporti sia con le istituzioni pubbliche che private, del mondo politico e del mondo del lavoro, che in verità non offrono sufficienti opportunità di collaborazione . Del resto, è da questo mancato rapporto che in passato si è realizzata la separazione fra interessi della scuola in genere ed interessi della sua utenza, fra la domanda di formazione della collettività nel suo insieme e l’offerta educativa. Di qui,anche, la nascita di percorsi formativi slegati dai bisogni del territorio nonché il disagio dei giovani che frequentano la scuola con la consapevolezza che l’indirizzo di studio scelto non è funzionale allo sviluppo del territorio . Il nostro impegno,pertanto, sarà quello di tentare lo sviluppo armonico della comunità civile a partire dalle risorse che sono disponibili e di incrociare le esigenze del mondo economico e politico con l’esigenza di formazione e di crescita culturale e professionale dei giovani .

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CONTESTO AMBIENTALE E ANALISI DEI BISOGNI. I problemi che emergono da una lettura se pur superficiale della nostra area sono di varia natura e possono essere così sintetizzati:

1. squilibrio tra fascia costiera e area interna; la prima interessata da fenomeni di inurbamento e di incremento turistico ,attuati, tra l’altro, senza alcun criterio di sviluppo ecocompatibile e con conseguenti gravi danni sia sull’ambiente naturale che sulla comunità sociale,snaturata da un atteggiamento troppo spesso esterofilo; la seconda, invece, è caratterizzata da vaste aree di spopolamento e con rare presenze di attività produttive a causa di una pressoché inesistente cultura dell’imprenditoria e della cooperazione.

2. forte disoccupazione, soprattutto giovanile, notevolmente marcata da un iter scolastico professionale spesso divergente da quella che è la domanda di lavoro presente e potenziale. Inoltre , la debolezza del tessuto produttivo e commerciale favorisce tassi di occupazione precaria o addirittura ,come qualche volta accade, lavoro nero. L’incapacità , poi , di attivare iniziative economiche spinge i giovani verso il settore pubblico,ormai più che saturo.

3. forte marginalità dell’area cilentana rispetto al contesto provinciale e regionale..L’attività politica, che costituisce l’unico canale di comunicazione con l’esterno e l’unico strumento di promozione economica, è vissuta all’interno di un clientelismo nocivo allo sviluppo del territorio .

4. esasperato frazionismo,conseguenza di quanto detto al punto 3 , che impedisce una visione ampia e a lungo termine dei problemi che si individuano e che è conseguenza di arretratezza e mancato sviluppo.

5. assenza di strutture culturali permanenti: l’attività culturale è, per lo più , confusa con quella di tempo libero e di spettacolo, sono quasi del tutto assenti biblioteche (si definiscono tali quelle con almeno 200 volumi) ed ogni altra struttura pubblica che si prefigga forme di produzione o di divulgazione intellettuale; ciò ha forti conseguenze sullo stato di marginalità e di dipendenza.

Ciò nonostante , in questa realtà tanto problematica si possono intravedere prospettive nuove : la presenza del Parco Nazionale potrebbe aprire nuovi spazi nel settore agricolo e in quello turistico e ,di conseguenza ,in quello culturale: i prodotti biologici nel settore agricolo , di grosso interesse sui mercati nazionali, nuove forme di accoglienza nel campo turistico ecocompatibili e in grado di accrescere l’immagine del territorio come di oasi protetta , sensibilizzazione verso il patrimonio artistico presente sul territorio nel campo culturale . Partendo da questa analisi ,la questione “ Cilento “ può essere affrontato sotto una luce ricca di prospettive di sviluppo :

1. il “ sistema ambiente “ come risorsa economica di base e contesto di nuove opportunità di lavoro in vista di nuove professionalità emergenti,

2. forme di collaborazione ,di concertazione e di cooperazione viste come nuove forze utili a rafforzare il senso di identità e a valorizzare economicamente le risorse umane, storiche e naturali del territorio.

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3. costruzione di nuove leadership capaci di prospettare e gestire processi di sviluppo.

4. sistemi educativi e formativi che costituiscano una risposta concreta ai bisogni di una società che avverte urgente il bisogno di crescita e di riappropriarsi del suo patrimonio storico-culturale attraverso la formazione di giovani che possono costituire vere e proprie forze autopropulsive di sviluppo .

L’OFFERTA FORMATIVA

Sulla base di quanto valutato, il piano dell’offerta formativa tenta di perseguire obiettivi strategici che nascono dalla riflessione su problemi specifici e cerca di rispondere ai bisogni e alle domande che vengono emergendo all’interno ,comunque, del modello di programmazione e di indirizzo dell’Istituto che è, principalmente, rivolto alla formazione di professionalità preparate e immediatamente spendibili nel moderno e mutevole mondo del lavoro.

Ci si trova, quindi, costantemente impegnati su due livelli :il primo che comporta il rispetto e l’attuazione dei programmi nazionali da cui nessuna scuola può prescindere, il secondo che è rappresentato dall’azione di aggregazione di progetti differenti che guardano con interesse e responsabilità ai bisogni dell’utenza e che nascono dal tentativo, chiaramente leggibile ,di assumere fino in fondo le priorità quali si presentano, misurando su di esse le azioni e rifuggendo da domande- risposte settoriali,tutto questo per garantire continuità e cambiamento, tradizione e novità.

L’I.T.C.G.”E.Cenni” è una scuola di indirizzo e, pertanto, qualifica le professionalità di futuri Geometri e di futuri Ragionieri e dunque ogni suo progetto mira ad una priorità assoluta che è quella di fornire competenze tecniche specifiche, fatti salvi ovviamente i saperi di base irrinunciabili.

Gli obiettivi trasversali generali formativi e cognitivi all’interno dei bisogni mirano a far maturare negli alunni l’interesse per la scuola e per le discipline di studio , nella convinzione che attraverso questo percorso ,apparentemente banale , ogni alunno sarà in grado di :

1. accrescere il senso di identità e di appartenenza alla propria cultura e alla propria storia ;

2. educare alla tolleranza e al rispetto del “diverso” da intendersi come un valore mai come una minaccia;

3. educare ad una comunicazione chiara,efficace e coerente;

4. educare ad un atteggiamento cooperativo e imprenditoriale;

5. sviluppare le abilità che consentono di operare,applicare regole, teorie,procedure;

6. sviluppare abilità progettuali e organizzative;

7. acquisire una formazione culturale che consenta sia l’inserimento nel mondo del lavoro,sia la prosecuzione degli studi e della formazione.

Tutto questo attraverso l’attuazione di una didattica moderna, attenta ai bisogni e alle richieste degli studenti.

Non solo,quindi ,lezioni teoriche tradizionali,pure necessarie per l’apprendimento dei saperi essenziali,ma strategie educative che utilizzino le moderne tecnologie e

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che, soprattutto, facciano leva su esercitazioni pratiche ( stages ) per l’acquisizione di abilità professionali qualificate e investibili immediatamente nel mondo del lavoro.

Per tale fine svolgeranno un ruolo fondamentale l’attività del C.T.S.(Centro topografico satellitare),l’attivazione dello sportello bancario all’interno dell’Istituto, visite nei cantieri e in aziende locali e non.

Tutte le esercitazioni svolte in questi settori permetteranno di acquisire conoscenze , competenze e capacità spendibili sul mercato del lavoro .

LA SPECIFICITA’ DELL’I.T.C.G.”E.CENNI”. La legge sull’autonomia scolastica concede libertà progettuale funzionale ai bisogni degli utenti e del territorio operando scelte di percorsi culturali compatibili con la specificità degli indirizzi di studio ( Ragioneria , Geometri ) .

In questa direzione , nell’ambito di quanto previsto dall’art.21 della legge n° 59, si è pensato a curricoli diversamente articolati che possano delineare una formazione per blocchi di competenze e rispondere meglio alle aspettative del mondo del lavoro, oltre che assicurare un sano sfruttamento del territorio e la sua tutela.

Nel nostro Istituto sono presenti due corsi per la qualifica di geometra ma uno di essi ( progetto cinque ) fornisce maggiori competenze nel settore topografico con l’uso del Sistema GPS.

E’ fuori di dubbio, ma giova ripeterlo, che sia il corso di ordinamento e sia il progetto cinque consentono di conseguire IL DIPLOMA PER GEOMETRA attraverso contenuti differenziati .

Unitamente ai due corsi sopra citati , viene proposta la prosecuzione del LICEO TECNOLOGICO –indirizzo Costruzioni ,ambiente , territorio , aree protette “ – applicando la quota di variabilità sul progetto cinque .

Nell’indirizzo commerciale sono , invece , presenti il Corso IGEA e il Corso Programmatori , quest’ultimo particolarmente suggerito a coloro che hanno spiccati interessi per le tecnologie informatiche .

Ai due corsi si aggiunge il Liceo Tecnologico a indirizzo turistico , iniziato lo scorso anno .

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AREA DELLA QUALITA’ – ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTTA FORMATIVA

PROGETTI

Rimandando agli atti depositati in archivio, si indicano qui di seguito i progetti finanziati dal FSE per l’annualità 2006 , unitamente a tutte le altre attività che qui di seguito verranno indicate , tendono all’arricchimento dell’offerta formativa :

Misure Titoli progetti Docenti che hanno elaborato i progetti

Importo

6.1 Rientrare nella formazione Agnello Fedullo 13.321,81

DIGISCUOLA Agnello Fedullo le dotazioni e i servizi vengono

direttamente fornite dal

ministero della pubblica

istruzione. E’ utile precisare :

• che il progetto è destinato agli adulti che intendono riprendere gli studi ; • il secondo progetto è destinato alle classi prime del coroso geometri. • che i due progetti sono stati inseriti nell’apposito capitolo del bilancio ; • che ai fini della loro realizzazione saranno costituiti i gruppi operativi di progetti con decreti a

parte . Sempre in materia di arricchimento dell’offerta formativa , sono previsti con finanziamento a carico del fondo di Istituto :

• gli sportelli didattici , cioè corsi di studio e di approfondimento di discipline per gli alunni di tutte le classi sulla base delle indicazioni che forniranno i docenti . In base alle esperienze degli anni scorsi , viene ipotizzata la costituzione degli sportelli per tutte le discipline , ad eccezione dell’Educazione Fisica per la quale esiste il fondo specifico destinato ai campionati studenteschi ;

• gli IDEI finalizzati al recupero dei DEBITI FORMATIVI riportati dagli alunni al termine dello scorso anno scolastico . Si tratta di attività obbligatorie che si affiancano agli sportelli ;

• corsi di sostegno a favore degli adulti che frequentano il corso serale SIRIO . Detti corsi si rendono necessari per rendere più agevoli i percorsi di studio degli iscritti , che per motivi di lavoro e , in molti casi , anche di famiglia, non possono studiare a casa .

• PROGETTI proposti dai docenti e finanziati col fondo d’Istituto Sono ,inoltre , previste viste guidate a carico degli alunni , esperienze all’Estero per gli alunni dell’ultimo anno( destinazioni ancora da definire ) e per gli alunni delle altre classi su proposta motivata dei rispettivi consigli di classe . ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E GEOMETRI "E.Cenni" VALLO DELLA LUCANIA PROGETTI 2006.2007 QUOTA A CARICO DEL FONDO DI ISTITUTO

1 TITOLO DEL PROGETTO Antincendio

Numero alunni 20 Classi IV e V Geom. Progetto cinque

QUADRO ECONOMICO Coordinatore Coll.interni Coll.esterni Voci di spesa Importo Agnello Fedullo Nicola D'Aiuto Com. VV.FF. Coordinamento 159,1

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Insegnamento 928,68 Coll.esterne 115,36 Personale ATA/Oneri amm.ne 101,77 TOTALE PROGETTO 1304,91

2 TITOLO DEL PROGETTO Coodinamento e gestione reti

Numero alunni 940 Classi TUTTE QUADRO ECONOMICO Coordinatore Coll.interni Coll.esterni Voci di spesa Importo Agnello Fedullo Coordinamento 3634 Insegnamento 0 Coll.esterne 0

Personale ATA /Oneri amm.ne 340

TOTALE PROGETTO 3974

3 TITOLO DEL PROGETTO Osservatorio giornalistico I step

Numero alunni 60/70 Classi da definire QUADRO ECONOMICO Coordinatore Coll.interni Coll.esterni

Voci di spesa Importo Iavarone Nicola Raffaele Tortora

Gravagnuolo L. Univ.

Coordinamento 1.379,10 Di Mauro Monica

Insegnamento 634,48 Comune di ValloColl.esterne Personale ATA 188,39 Acquisto materiale 700 TOTALE PROGETTO 2.901,97(C27:C30) TOTALE DA RIPORTARE 5278,91 PROGETTI 2006.2007 QUOTA A CARICO DEL FONDO DI ISTITUTO RIPORTO 5278,91

4 TITOLO DEL PROGETTO CIC Numero alunni 940 Classi TUTTE QUADRO ECONOMICO Coordinatore Coll.interni Coll.esterni Voci di spesa Importo Molinaro Guerino Dr.Baselice Coordinamento 954,6 dr.Guzzo

Insegnamento 634,88 Dr/ssa Galzerano

Coll.esterne

Personale ATA /Oneri amm.ne 203,72

TOTALE PROGETTO 1793,2

5 TITOLO DEL PROGETTO Accoglienza alunni

Numero alunni Classi Alunni 3^ Media altre scuole

QUADRO ECONOMICO Coordinatore Coll.interni Coll.esterni Voci di spesa Importo Pipolo Giovanni De Vita Aldo Coordinamento 144,54 Gatta Sonia Insegnamento 1048,05

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Stampa 1815,33

Personale ATA 380,07 /Oneri amm.ne158,38

TOTALE PROGETTO 3.249,35

6 TITOLO DEL PROGETTO Lettura del giornale in classe

Numero alunni 940 Classi Tutte QUADRO ECONOMICO Coordinatore Coll.interni Coll.esterni Voci di spesa Importo Liguori Salvatore Coordinamento 968,43 Collaboratori scol. Insegnamento 0 Coll.esterne 0

Personale ATA /Oneri amm.ne 90,61

TOTALE PROGETTO 1059,04 TOTALE DA RIPORTARE 11380,5 PROGETTI 06.07 QUOTA A CARICO DEL FONDO DI ISTITUTO RIPORTO 11380,5

7 TITOLO DEL PROGETTO Formazione e aggiornamento sito ITCG

Numero alunni 940+Fam. Classi Tutte QUADRO ECONOMICO Coordinatore Coll.interni Coll.esterni Voci di spesa Importo Mautone Sofia Barbaro Aldo

Coordinamento 433,63 Tortora Raffaele

Inserimento dati 1142,18 Vizzari Caterina

Altre spese

Personale ATA /Oneri amm.ne 147,43

TOTALE PROGETTO 1723,24

8 TITOLO DEL PROGETTO DIGI SCUOLA Numero alunni Classi QUADRO ECONOMICO Coordinatore Docenti Coll.esterni

Voci di spesa Importo Fedullo Agnello

Coordinamento 3035,39 Galzerano Ilda

( 15,91x30x7) 0 Lamanna Natale

Mautone Sofia

Coll.esterne 0 Santangelo Michele

Personale ATA /Oneri amm.ne 283,99

Scarano M.Antonietta

TOTALE PROGETTO 3319,38

Vassallo Giovanni

9 TITOLO DEL PROGETTO COMMUNITAS

Numero alunni 940 Classi Tutte QUADRO ECONOMICO Coordinatore Coll.interni Coll.esterni Voci di spesa Importo Perriello A.Paolo

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Coordinamento 1.207,94 Insegnamento 0 Coll.esterne 0

Personale ATA /Oneri amm.ne 113,02

TOTALE PROGETTO 1207,94 TOTALE DA RIPORTARE 17744,08 PROGETTI 06.07 QUOTA A CARICO DEL FONDO DI ISTITUTO RIPORTO 17744,08

10 TITOLO DEL PROGETTO FORTIC Numero alunni 940 Classi Tutte QUADRO ECONOMICO Coordinatore Coll.interni Coll.esterni Voci di spesa Importo Feniello Gerardo Coordinamento 3.256,55 Vizzari Caterina Insegnamento 0 Coll.esterne 0

Personale ATA /Oneri amm.ne 304,69

TOTALE PROGETTO 3561,24

11 TITOLO DEL PROGETTO EDUCAZIONE ALLA LEGALITA' - LEVATINO

Numero alunni 940 Classi Tutte RIPORTO QUADRO ECONOMICO Coordinatore Coll.interni Coll.esterni Voci di spesa Importo Maria De luca Coordinamento 636,4 CD ROM 722,71 Stampati 720

Personale ATA /Oneri amm.ne 115,52

TOTALE PROGETTO 2194,63

12 TITOLO DEL PROGETTO EUROPA ALLA LAVAGNA Numero alunni 940 Classi Tutte RIPORTO QUADRO ECONOMICO Coordinatore Coll.interni Coll.esterni Voci di spesa Importo Feniello Gerardo Coordinamento 3.227,19 altri docenti Insegnamento 0 Coll.esterne 0

Personale ATA /Oneri amm.ne 301,94 s

TOTALE PROGETTO 3529,13 TOTALE PROGETTI 27029,08

AREA FORMAZIONE DEL PERSONALE A parte le iniziative che verranno successivamente programmate su indicazione dei vari consigli di classe , si ritiene di dover privilegiare due itinerari :

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• un aggiornamento , peraltro obbligatorio , sulla sicurezza che sarà affidato all’ing.

Pasquale CROCAMO , responsabile SSP, e l’ing. Antonio ALOIA , rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ;

• un aggiornamento sulle tecnologie informatiche che dovrebbero coinvolgere tutti i lavoratori della scuola , soprattutto docenti .

Le due proposte non escludono altri suggerimenti dei docenti ( Es. : La riforma Moratti , l’uso del PC etc. ) .

AREA DEL MONITORAGGIO DEL POF L’area è interamente affidata ai titolari delle funzioni strumentali al POF ( art.30 c.1 CCNL 2002-2005 ) confermati dal collegio dei docenti alll’inizio delle lezioni del corrente appresso indicati con le relative attribuzioni: Area 1

• AGNELLO FEDULLO - Monitoraggio POF ,Coordinamento e gestione progetti IFTS ,PON ,Regione Campania

• SOFIA MAUTONE – Coordinamento e gestione corsi di aggiornamento,redattrice del manuale della qualità d’Istituto-Referente del progetto di Scuole e Servizi (portale delle scuole italiane)

Area della vigilanza Corso SIRIO

• SALVATORE CULTRERA TUTTI I DOCENTI SOPRA INDICATI SI OCCUPERANNO COLLEGIALMENTE DEL MONITORAGGIO DELLE ATTIVITA’ SVOLTE ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO.

AREA DEL FUNZIONAMENTO E DELL’ORGANIZZAZIONE L’area assume carattere di particolare rilevanza nello svolgimento del lavoro scolastico .

Sono previste le seguenti figure :

• coordinatori dei consigli di classe , che verranno designati dagli stessi consigli nella prima riunione . Ogni coordinatore svolgerà i compiti di segretario verbalizzante di ogni consiglio ed assumerà la responsabilità della conduzione della classe soprattutto di fronte ai genitori degli alunni . Del suo operato dovrà riferire al Dirigente Scolastico e al Consiglio .

In particolare :

a) curerà i rapporti con i genitori per quanto riguarda le assenze e gli apprendimenti di ogni alunno ;

b) nei casi di necessità , convocherà il Consiglio autonomamente e al di fuori delle riunioni programmate. i collaboratori del Dirigente Scolastico previsti dalla vigente normativa ( due docenti scelti dal Dirigente ) ;

• i responsabili di altre attività ( viaggi di istruzione , vigilanza succursale ,sicurezza, patentino , servizio nazionale di valutazione etc. ).

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QUADRI ORARI DEGLI INDIRIZZI DI STUDIO

CORSI CURRICOLARI PER RAGIONIERI. CORSO I.G.E.A (indirizzo giuridico, economico,aziendale).

Quadro orario disciplinare:

Piano di studi del corso I.G.E.A

MATERIA Prima

Seconda Terza Quarta Quinta PROVE

Religione\Matt.alt.ve 1 1 1 1 1 . . .

Italiano 5 5 3 3 3 s o .

Storia 2 2 2 2 2 . o .

1°lingua straniera 3 3 3 3 3 s o .

2°lingua straniera 4 4 3 3 3 s o .

Matematica e inf. 5 5 4 4 3 s o .

Scienze della mater. 4 4 - - - . o .

Scienze della natura 3 3 - - - . o .

Geografia economica - - 3 2 3 . o .

Economia aziendale 2 2 7 10 9 s o .

Diritto ed economia 2 2 3 3 3 . o .

Economia politica

Scienze delle finanz.

- - 3 2 3 . o .

Trattamento dei testi e dati

3 3 - - - s o .

Educazione fisica 2 2 2 2 2 . . p

TOTALE GENERALE 36 36 34 35 35

MATERIE PER ANNO 12 12 11 11 11

LEGENDA

S= scritto

O= orale

P= pratica

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Il corso si muove nella prospettiva di una figura professionale più duttile rispetto al ragioniere tradizionale, più rispondente alle esigenze di un mercato del lavoro in continua trasformazione, all’interno del quale bisogna saper utilizzare lo strumento informatico.

Profilo professionale.

Il ragioniere esperto in problemi di economia aziendale,oltre a possedere una buona cultura generale avrà adeguate conoscenze dei processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico,giuridico,organizzativo e contabile.

Pertanto egli dovrà sapere:

• Utilizzare metodi,strumenti,tecniche contabili ed extra-contabili per una corretta rilevazione dei fenomeni gestionali.

• Gestire il sistema informativo aziendale e/o i suoi sottosistemi anche automatizzati nonché collaborare alla loro progettazione o ristrutturazione.

• Elaborare dati per favorire tutti i processi amministrativi e decisionali di una azienda.

• Cogliere gli aspetti organizzativi delle varie funzioni aziendali.

Al termine del biennio I.G.E.A è possibile richiedere il passaggio al triennio del Corso Programmatori per il conseguimento del diploma di Perito Commerciale e Ragioniere.

CORSO PER PROGRAMMATORE. Quadro orario disciplinare:

Piano di studi del corso PROGRAMMATORI

TRIENNIO MATERIE

Terza Quarta Quinta

PROVE

Religione 1 1 1 . . .

Lingua e lett. Italiana 3 3 3 s o .

Storia ed Ed.Civica 2 2 2 . o .

2°lingua straniera(inglese) 3 3 3 s o .

Economia politica

Scienza delle finanze

2 2 2 . o .

Diritto 3 3 3 . o .

Matematica ,calcolo delle probabilità e statistica

5 5 4 s o .

Ragioneria ed economia aziendale

4 4 6 s o .

Tecnica ed organizzazione aziendale

4 5 5 . o .

Informatica generale e appl.gestionali

5 6 5 s o P

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Ed.fisica 2 2 2 . . p

TOTALE GENERALE 34 36 36

MATERIE PER ANNO 11 11 11

Il ragioniere che avrà frequentato il corso a indirizzo informatico aziendale,oltre a possedere una buona cultura generale ,avrà competenze specifiche nel settore dell’informatica in particolare egli saprà:

• Utilizzare metodi,strumenti,tecniche contabili ed extra contabili per una corretta rilevazione dei fenomeni gestionali.

• Collaborare alla scelta di strumenti informatici adeguati.

• Utilizzare programmi ,anche complessi.

• Effettuare interventi di adattamento e di manutenzione dei programmi utilizzati.

• Redigere ed interpretare documenti aziendali,cogliendone gli aspetti procedurali. organizzativi e decisionali.

Il diploma di tecnico ragioniere e di tecnico ragioniere programmatore consente l’inserimento negli uffici pubblici e privati oltre che di esercitare la libera professione.

I due corsi di studio consentono all’alunno di ottenere il Diploma di Perito commerciale e Ragioniere Programmatore che offrono l’accesso a tutti i corsi di laurea o di diplomi universitari,trovando particolare affinità nei riguardi delle facoltà economiche,giuridiche e sociali(Economia e Commercio,Sociologia,Scienze Bancarie,Scienze Politiche e Giurisprudenza).

A titolo di esempio si citano alcune attività ove il diplomato può trovare occupazione:Addetto alla contabilità generale,Libero professionista,Addetto al settore fiscale delle imprese,Agente e Rappresentante di Commercio,Impiegato di Banca,Dipendente di Società Assicurative,Addetto al Marketing………

CORSO PER GEOMETRI ( ordinamento ) Quadro orario disciplinare:

Piano di studi dei corsi ORDINARI

MATERIE Prima

Seconda Terza Quarta Quinta PROVE

Religione 1 1 1 1 1 . . .

Lingua e lett.italiana

5 5 3 3 3 S O .

Storia ed Ed civica

2 2 2 2 2 . O .

Lingua straniera 3 3 - - - S O .

Matematica 5 4 4 3 - S O .

Fisica 2 2 3 - - S O .

Scienze naturali e geografia

4 4 - - - . O .

Chimica 2 3 2 - - S O .

Disegno tecnico 4 4 - - - . . P

Tecnologia rurale - - 4 - - S O .

Economia e contabilità

- - 3 2 - S O .

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Estimo - - - 2 5 S O .

Tecnologia delle costruzioni

- - 2 4 3 S O .

Costruzioni - - 4 4 7 S O P

Topografia - - 4 8 7 S O P

Elementi di diritto

- - - 2 3 . O .

Educazione fisica 2 2 2 2 2 . . P

TOTALE GENERALE

30 30 34 33 33

MATERIE PER ANNO

10 10 12 11 9

LEGENDA

S=SCRITTO

O=ORALE

P=PRATICA

CORSO DI STUDIO PER GEOMETRI (PROGETTO CINQUE) Quadro orario disciplinare:

Piano di studi dei corsi

Materie Prima

Seconda

Terza Quarta

Quinta PROVE

Religione\mat.alt.ve 1 1 1 1 1 . . .

Lingua e lett.italiana 5 5 3 3 3 S o .

Storia 2 2 2 2 2 . o .

Elementi di diritto 2 2 2 2 2 . o .

Lingua straniera 3 3 2 2 2 S o .

Matematica ed informatica

4 4 3 3 2 S o .

Fisica 4 3 - - - S o .

Chimica 4 3 - - - S o .

Geografia e scienze 3 4 - - - . o .

Disegno e progettazione

4 3 3 3 4 S o .

Costruzioni - 2 5 5 5 S o .

Topografia e - - 5 6 5 S o P

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fotogrammetria

Impianti - - 3 2 3 S o .

Geopedologia,econ.,estimo

- - 5 5 5 S o .

Ed .fisica 2 2 2 2 2 . . p

TOTALE GENERALE 34 34 36 36 36 LEGENDA

MATERIE PER ANNO 11 12 15 15 15 S=SCRITTO

O=ORALE

P=PRATICA

I due corsi di studio consentono di acquisire,oltre ad una buona cultura generale,competenze specifiche nel settore delle attività inerenti al patrimonio immobiliare ,settore di pertinenza del geometra.

Il diplomato,pertanto,sarà in grado di:

• Progettare,realizzare,conservare,trasformare e migliorare opere civili con caratteristiche coerenti con le competenze professionali,

• Operare ,anche in gruppi di lavoro,nell’organizzazione,assistenza,gestione e direzione di cantiere,

• Organizzare e redigere computi metrici preventivi e consuntivi,

• Progettare e realizzare impianti tecnologici(idrici,igienico-sanitari,termici) anche in funzione del risparmio energetico,

• Effettuare rilievi utilizzando i metodi e le tecniche tradizionali e moderne,

• Intervenire,sia in fase progettuale che esecutiva, sul territorio per la realizzazione di infrastrutture (strade,attraversamenti,impianti ecc.),di opere di difesa e salvaguardia di interventi idraulici e di bonifica di modeste dimensioni,

• Valutare,anche sotto l’aspetto dell’impatto ambientale,immobili civili e interventi territoriali di difesa dell’ambiente,effettuare accertamenti e stime catastali.

Il diploma di Geometra consente l’accesso a tutti i corsi di Laurea o di Diploma universitario trovando particola affinità nei riguardi delle facoltà tecniche(Geologia,Agraria,Ingegneria,Architettura,Conservazione dei Beni Culturali).

Tra le attività che il Geometra può svolgere si indicano:Libera professione,Responsabile di impresa di costruzioni,Dipendente di impresa,Dipendente di Enti pubblici,Agente di rappresentanza di materiali edili……….

LICEO TECNOLOGICO –Indirizzo : costruzioni,ambiente,territorio, aree protette . Il corso di studi , che si ispira alla Riforma Moratti (art. 2 lett. g) Legge Delega 28 marzo 2003, n.53 ) , scaturisce dall’applicazione della quota di variabilità (15% ) al progetto cinque .

Le innovazioni consistono nell’introduzione di una nuova disciplina nel Biennio ( Ecologia ) e nell’arricchimento delle discipline del biennio e del triennio con contenuti che ,oltre alle Costruzioni , riguardano anche l’ambiente , il territorio e le aree protette .

Qui di seguito viene presentato il quadro orario , elaborato dal prof. Agnello Fedullo e approvato dal collegio dei docenti .

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Per i programmi gli interessati faranno riferimento al “ documento “ agli atti della scuola .

BIENNIO

DISCIPLINE Cl. di concorso

1^ 2^

Italiano con Laboratorio di scrittura e elementi di letteratura e delle arti

50A 5 5

Storia 50A 2 2

Inglese con laboratorio linguistico 346A 3 3

Fisica , Misure,elaborazione dati 38A 3 3

Diritto Economia 19A 2 2

Disegno con elementi di Storia dell’arte 16A 4 5

Sc. ,Geogr.fis. ed economica 60A 3 4

Chimica e Scienze integrate 13A 4 3

Ecologia( dal 15% ) 58A 1(da Fisica) 1( da Mat.)

Religione 1 1

Educazione Fisica 29A 2 2

Matematica 47A 4 3

TOT. 34 34

TRIENNIO

SECONDO BIENNIO

DISCIPLINE

CLASSI DI CONCORSO 3° 4°

5° ANNO

Religione 1 1 1

Lingua e letteratura italiana 50A 2 2 2

Storia 50A 2 2 2

Inglese con applicazioni 346A 3 3 3

Matematica 47A 3 2 3

Scienze delle costruzioni , Tecnica delle costruzioni,Tecniche di demolizione e sgombero

16A 6 6 7

Topografia,Cantieri,Geologia,difesa del territorio,protezione civile,stage di impresa

72A 6 6 5

Estimo,normativa urbanistica,impatto

58A 5 6 6

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ambientale,gestione patrimonio forestale

Diritto economia 19A 2 2 1

Impianti,impianto del cantiere 20A 2 2 3

Disegno e CAD 16A 2 2 1

Educ.Fisica 29 A 2 2 2

TOTALI 36 36 36

Confronto tra il LICEO e il PROGETTO CINQUE

Liceo-Prog.5 Liceo-Prog.5 Liceo-Prog.5 Classi di concorso 3^ 4^ 5^

TOTALE

Religione

0 0 0 0

16 A

0 0 -1 -1

19 A

0 0 -1 -1

20 A

-1 0 0 -1

47 A

0 -1 +1 0

50 A

-1 -1 -1 -3

58 A

0 +1 +1 +2

72 A

+1 0 0 +1

346 A

+1 +1 +1 +3

Totali

0 0 0 0

Applicazione quota di variabilità Tenuto conto che il monte ore complessivo del progetto cinque è di 36 ore settimanali per ogni classe , si ricava una disponibilità complessiva settimanale di ore 5,4 ore . Dal quadro risulta : CLASSE TERZA

Classi di concorso

Ore di ordinamento

Disp. 15% Discipline interessate

20 A 3 0,45 1 ora ceduta cl. 72A

50 A 5 0,75 1 ora ceduta cl.346A

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CLASSE QUARTA

Classi di concorso

Ore di ordinamento

Disp. 15% Discipline interessate

47A 3 0,45 1 ora ceduta cl.58A

50A 5 0,75 1ora ceduta cl.346A

CLASSE QUINTA

Classi di concorso

Ore di ordinamento

Disp. 15% Discipline interessate

19A 2 0,30 1 ora ceduta cl.47A

16A 9 4,05 1 ora ceduta cl.58A

50A 5 0,75 1 ceduta cl.346A

LICEO TECNOLOGICO – Indirizzo turistico Inizia quest’anno la sperimentazione del “LICEO TECNOLOGICO AD INDIRIZZO TURISTICO” . Le motivazioni sono numerose : la vocazione turistica del territorio , le risorse naturalistiche , il Parco Nazionale del Cilento , l’antica Elea , Paestum , Padula ,le tradizioni culturali , storiche e artistiche . Con l’indirizzo turistico l’ITCG intende fornire ai giovani gli strumenti che consentano di cogliere le opportunità lavorative dell’area in cui vivono . In quest’ ottica si intende dare il via ad un progetto che, utilizzando la quota di variabilità del 15% nel corso Igea, così come previsto dalla normativa sull’ autonomia delle istituzioni scolastiche, consenta la formazione del profilo professionale di Perito Commerciale con specializzazione per le attività turistiche. Il corso con il quadro orario (elaborato dalla prof.ssa Maria De Luca ) appresso indicato interesserà una classe prima per l’ anno scolastico 2004|2005. Per i programmi di studio i docenti e gli alunni faranno riferimento al documento elaborato da un gruppo di docenti coordinato dalla prof.ssa Maria De Luca . Brevemente si indicano solo le parti più significative del curricolo : biennio :

- l’ introduzione di tre nuove discipline: storia dell’ arte e del territorio, ecologia e teniche informatiche e telematiche, rispettivamente 2 ore, 1 ora e 1 ora settimanali.

Tali discipline sono introdotte utilizzando il 15% degli insegnamenti di:

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1- Scienze della Materia (in perc. – 0,60%): perde un’ora a favore di Ecologia (stessa classe di concorso) 2- Trattamento Testi (in perc. - 0.45%): perde un’ora a favore di Storia dell’arte 3- Matematica (in perc. - 0.45%). Perde un’ora a favore di Lab. Inform. e tecniche

telematiche(stessa classe di concorso); 4- Italiano (in perc. - 0.60%): perde un’ora a favore di Storia dell’arte e del

territorio (Stessa classe di concorso); triennio : Le discipline professionalizzanti (economia aziendale, diritto ecc.) sono unificate in Discipline turistiche ed aziendali e Pianificazione e Gestione di impresa; nonché diritto e legislazione turistica, analisi economica, statistica ecc. L’ insegnamento della geografia economica si arricchisce con approfondimenti di geografia turistica. A carico del Fondo d’ Istituto sono previsti, per tutti gli anni di corso, lettori di madre lingua che per un’ ora a settimana affiancano i docenti. Sempre a carico del fondo d’ Istituto si prevede un laboratorio linguistico per lo studio della terza lingua straniera (tedesco) con esperto di lingua madre per rispettivamente 2-1-1 ora settimanale in terza, quarta e quinta. Come attività aggiuntiva è previsto un corso organizzato in moduli con oggetto : “Pubblicità e pubbliche relazioni”. Il corso a carico del fondo d’istituto sarà tenuto da esperti esterni e si rivolgerà agli alunni delle classi quarta e quinta. Attenzione e sistematicità saranno data poi alle attività di stages presso aziende, in particolare per gli alunni del quarto anno. A completamento , viene qui di seguito presentato il quadro orario comparativo tra l’indirizzo IGEA e il Liceo Tecnologico: Quadro orario comparativo Corso Materia Classe

Conc. 1°anno 2°anno 3°anno 4°anno 5°anno

Igea Religione 1 1 1 1 1 Turistico Religione 1 1 1 1 1 Igea Italiano 50/A 5 5 3 3 3 Turistico Italiano

(dal15%) 50/A 4 (-1) 4 (-1) 3 3 3

Igea Storia 50/A 2 2 2 2 2 Turistico Storia 50/A 2 2 2 2 2 Igea 1° lingua

Str. 346/A 3 3 3 3 3

Turistico 2° lingua Str.

246/A 4 4 3 3 3

Igea 0 0 0 0 0 0 0 Turistico Storia

dell’arte e del territorio (dal 15%)

50/A 2 (+1 da italiano e + 1 da tratt.testi)

2 (+1 da Italiano e + 1 da tratt.testi)

0 0 0

Igea Matematica 48/A 5 5 4 4 3 Turistico Matematica 48/A 4 (-1 ) 4 (-1) 4 4 3

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(dal 15%) Igea 0 0 0 0 0 0 0 Turistico Laboratorio

di inform. E telematica (dal 15%)

48/A 1 (+1 da Matematica)

1 (+1 da Matematica)

0 0 0

Igea Scienze della Natura

60/A 3 3 0 0 0

Turistico Scienze della Natura

60/A 3 3 0 0 0

Igea Scienze della Materia

13/A 4 4 0 0 0

Turistico Scienze della Materia ( dal15%)

13/A 3 (-1) 3 (-1) 0 0 0

Igea 0 0 0 0 0 0 0 Turistico Ecologia

(dal15%) 13/A 1 (+1 da

Scienza della Materia)

1 (+1 da Scienza della Materia)

0 0 0

Profilo professionale del diplomato Il diplomato opererà nel settore della produzione, commercializzazione ed effettuazione dei servizi turistici. Sarà in grado svolgere le seguenti attività

- Analisi del mercato turistico; - Individuazione di risorse turistiche da valorizzare; - Pianificazione per una corretta utilizzazione turistica del territorio; - Programmazione e coordinamento di campagne stagionali di produzione per

piccole e medie imprese; - Coordinamento di campagne pubblicitarie per la promozione del prodotto

turistico di un determinato territorio; - Gestione di piccole imprese turistiche ed agrituristiche. - Esercitare funzioni di concetto e direttive nell’attività economica ed

amministrativa tipica dei servizi turistici. Possiederà le seguenti abilità operative:

- Svolgere conversazioni in lingua straniera; - Redigere corrispondenza commerciale in italiano ed in altre lingue - Interagire con persone di altre nazionalità.

Inoltre saprà gestire con disinvoltura i rapporti interpersonali . Sbocchi professionali Il diplomato avrà una formazione ampia ed approfondita con competenze di tipo linguistico e tecnico. Potrà trovare sbocchi professionali in ambiti vari:

- Organizzatore e programmatore di vacanze - Promotore turistico - Esperto marketing turistico

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- Accompagnatore e guida turistica - Receptionist ed impiegato di hotel - Impiegato presso associazioni ed enti pubblici turistici - Addetto presso agenzie turistiche – front office e back office

ATTIVITA’ E CORSI DI SUPPORTO AL PROCESSO DI APPRENDIMENTO.

• Interventi per contenere la “Dispersione”

• C.I.C (Centro informazione e consulenza):Offre agli studenti un servizio di informazione e consulenza, analizza il disagio e la domanda formativa degli studenti,promuove progetti e percorsi utili per prevenire la dispersione scolastica.Esso si avvale della collaborazione di esperti dell’ASL SA3 per quanto riguarda la prevenzione al tabagismo e alle droghe, all’alcolismo, all’AIDS e alle epatiti.

• Progetto Orientamento:Organizza e coordina tutte le attività di orientamento affinché la scelta dell’indirizzo di studi sia consapevole e motivata sia al momento dell’ingresso nella Scuola Superiore che durante il percorso scolastico.Promuove attività di informazione attraverso depliant che illustrano le proposte formative dell’Istituto “E. Cenni”.

• Scelta dell’Università – L’attività viene svolta in collaborazione con le Università

• Progetto Accoglienza: ha come finalità la riduzione del fenomeno dell’abbandono scolastico favorendo l’inserimento dei ragazzi delle classi prime e promuovendo percorsi educativi adatti ai livelli di partenza.Il momento dell’accoglienza non termina ,come si potrebbe supporre,dopo le prime settimane dall’inizio del nuovo anno scolastico ma diventa,in pratica uno stile di comportamento costante che consente di individuare per tempo i disagi e le difficoltà emergenti per porvi rimedio.

• Attività sportive:Oltre alla normale attività didattica i docenti di ed.Fisica promuovono e partecipano a campionati studenteschi,in cui,tra l’altro ,la nostra Scuola si è sempre distinta, e curano attività di educazione stradale.

Cineteca-Cineforum:il progetto si propone ,attraverso la proiezione di Film di alto contenuto storico e sociale ,di invogliare gli studenti più motivati ad approfondire alcune tematiche già affrontate in classe in orario curricolare,di motivare i più svogliati evitando per quanto è possibile la dispersione e, in più, di attirare i giovani a scuola in orario pomeridiano togliendoli dai pericoli e dalle sollecitazioni della strada secondo la prospettiva di una “Scuola Aperta”

RIORIENTAMENTO E ASSOLVIMENTO DELL’OBBLIGO FORMATIVO Compito principale di ogni Istituzione scolastica non è solo quello di facilitare e ottimizzare il percorso formativo intrapreso da ciascun allievo ma di aiutare a scegliere con consapevolezza il percorso di istruzione o di formazione più adatto al proprio progetto di vita.

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A tale proposito l’I.T.C.G.”E.Cenni” ha previsto percorsi di riorientamento verso altri Istituti o verso Centri di formazione professionale agli alunni che dovessero manifestare l’intenzione di cambiare indirizzo .

Il progetto , che coinvolgerà tutti i docenti delle classi prime con alunni a rischio di abbandono , consisterà in moduli di recupero che faciliteranno il passaggio degli alunni in nuovo indirizzo di studi nell’anno successivo. Sarà sperimentata anche , nei limiti del possibile , la formazione dei gruppi di apprendimento all’interno delle singole classi al fine di assecondare stili di apprendimento,interessi e attitudini e costruire percorsi di studi più personalizzati.

Questa organizzazione permette al termine del primo anno di scuola superiore di rendere più facile per lo studente il prosieguo degli studi o il passaggio a indirizzi diversi.

I singoli percorsi saranno organizzati,ovviamente,per moduli in modo da permettere allo studente di vedersi riconoscere dei crediti nelle discipline studiate da far valere anche in altri percorsi formativi e di poter passare da un corso di studi all’altro abbastanza agevolmente attraverso semplici colloqui integrativi :

A tale scopo si auspica un accordo di programma tra gli Istituti scolastici del territorio in modo da concordare i moduli integrativi non solo per gli studenti in uscita ma anche per quelli che da altri indirizzi prevedono l’ingresso nell’I.T.C.G.”E.Cenni”.

Per quanto riguarda l’assolvimento dell’obbligo formativo si fa riferimento ai progetti sopra citati , con i quali si tenterà di seguire ogni allievo nel suo percorso formativo . Alla fine del percorso si provvederà alla certificazione del curricolo svolto e delle competenze acquisite.

I CORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE SUPERIORE

( I.F.T.S.)

I corsi I.F.T.S. completano l’offerta formativa dell’Istituto “E. Cenni”. Essi sono una risposta ai bisogni espressi dal territorio e dal mondo del lavoro e, quindi, rappresentano un importante elemento di saldatura tra la scuola e il mondo economico.Sono stati attivati allo scopo di permettere ai diplomati non interessati agli studi universitari di acquisire velocemente le abilità specificamente richieste dal mondo del lavoro e mirano a formare,in linea con gli standard europei,fasce intermedie di lavoratori ossia di tecnici,di operatori qualificati rapidamente inseribili nelle pubbliche amministrazioni.

E’ utile precisare che la scuola è stata accreditata per la realizzazione di progetti IFTS presso la REGIONE CAMPANIA.

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CRITERI E MODALITA’ DI VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI

L’I.T.C.G.”E.Cenni” ,lo si ribadisce, è innanzi tutto una scuola di indirizzo ,di conseguenza, fatti salvi gli elementi fondamentali dei Saperi irrinunciabili, ciascuna disciplina,nessuna esclusa,deve concorrere a favorire l’acquisizione di tutte quelle competenze che meglio possono contribuire alla formazione di tecnici validi ma,soprattutto,duttili rispetto ad un mondo del lavoro in continua trasformazione; di quelle competenze,cioè, come l’abilità di interpretare e tradurre dati, di operare e applicare regole,teorie,procedure, abilità nell’organizzare e progettare.La valutazione, di conseguenza,tenderà irrinunciabilmente a determinare l’acquisizione di tali competenze e tutti gli indicatori saranno scelti secondo questa direzione e per determinare il raggiungimento di quelli che sono gli obiettivi formativi della nostra scuola a vocazione prevalentemente tecnica

Tutte le verifiche,pertanto,saranno funzionali alle mete da raggiungere e costituiranno un momento fondamentale di ricognizione sia del processo di insegnamento che di quello d’apprendimento

E’ fuori di dubbio,difatti,che la lezione del docente se non è valutabile nei termini di un giudizio diretto lo è in termini di maggiore o minore capacità di coinvolgimento della classe per cui essa si modella e si adatta a seconda dei livelli di partenza e dei bisogni degli allievi.

Ciò detto,la verifica non è intesa dai docenti come controllo fiscale ma come momento importantissimo del processo didattico-educativo durante il quale il docente considera la validità e l’efficacia del suo impegno e lo studente analizza le proprie capacità,le proprie attitudini ,le proprie difficoltà per superarle con determinata consapevolezza

Essa si svolgerà in un clima sereno e di fiducia reciproca senza rinunciare,ovviamente,all’obiettività della correzione.Saranno di due tipi:formative e sommative.

Le verifiche formative saranno continue e forniranno tutte le indicazioni necessarie per attivare al meglio il processo di apprendimento-insegnamento e per decidere eventuali interventi di recupero.Le verifiche sommative, almeno tre orali e tre scritte per quadrimestre,saranno effettuate al termine di ogni segmento educativo e si avvarranno di questionari,test oggettivi,produzione di elaborati ,interrogazioni e di tutte le modalità e gli strumenti che si riterranno funzionali all’accertamento del raggiungimento degli obiettivi.

Le verifiche di fine anno terranno conto,oltre che dei risultati delle prove sommative, dell’interesse, della partecipazione, del progresso realizzato, dell’autonomia dimostrata, dell’adeguatezza dei livelli conseguiti rispetto alle effettive capacità dell’alunno e alla sua situazione di partenza.Fondamentale sarà,inoltre,la distinzione tra misurazione e valutazione.La prima è l’accertamento asettico del profitto nelle singole discipline,la seconda trascende la misurazione per un giudizio sul processo di

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apprendimento che tiene conto di fattori soggettivi e/o peculiari delle singole classi e trova nel consiglio di classe la sua sede naturale.

Ai fini di stabilire criteri comuni per la corrispondenza tra voti e livelli di conoscenze e abilità si stabilisce che verrà assegnata una valutazione sufficiente a prove che dimostrino il raggiungimento degli obiettivi previsti per ogni singola disciplina ,che i voti superiori alla sufficienza corrisponderanno a prove che dimostrino il raggiungimento pieno e completo degli obiettivi e graduati in rapporto alle conoscenze e alle abilità e che tutti i voti inferiori alla sufficienza saranno graduati i rapporto all’avvicinamento rispetto agli obiettivi.

ATTRIBUZIONE CREDITO SCOLASTICO E PUNTEGGIO INTEGRATIVO

Per l’attribuzione del Credito Scolastico i C.d.c. si atterranno a quanto previsto dalla normativa. Nell’attribuzione del punteggio integrativo si ci avvarrà dei seguenti criteri :

Elementi di valutazione Giudizio positivo(REGOLARE)

Giudizio negativo(IRREGOLARE)

Andamento anni precedenti

Sempre promosso Ripetente

Assiduità alla frequenza delle lezioni

Fino a 30 assenze complessive

Oltre 30 assenze complessive

Interesse e impegno Sempre attento e disponibile

Distratto e spesso impreparato

Partecipazione alle attività scolastiche

Ha partecipato con profitto o si è astenuto per cause giustificate

Non ha partecipato o lo ha fatto con negligenza

Interesse e profitto in Religione o in attività alternative

Si No

Crediti formativi Si No

Criterio:Si attribuisce l’integrazione se gli elementi regolari ( REG.) sono MAGGIORI o uguali agli elementi IRR.

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PROGRAMMAZIONE DI CLASSE: CRITERI.

Nell’elaborazione della programmazione di classe,i consigli rispetteranno le linee generali stabilite nel presente P.O.F., ma gradueranno gli obiettivi i rapporto alla specificità e ai problemi della classe. A questo fine, la fase iniziale dell’anno scolastico è utilizzata per una ricognizione del livello di preparazione e delle capacità degli allievi.Per le classi I e III vengono predisposti appositi test di accoglienza discussi , formulati ed elaborati dai docenti già nelle riunioni preliminari per discipline.Sulla base di questi si stabiliranno obiettivi,contenuti,strategie e risorse da utilizzare.Il documento farà riferimento alle attività integrative da svolgere in orario scolastico, a eventuali attività opzionali,alle scelte educative che ogni consiglio riterrà di fare nel quadro della sua autonomia e flessibilità anche in sintonia con le proposte degli studenti.

I docenti articoleranno i propri piani di lavoro tenendo conto di quanto deliberato dal collegio, dal consiglio di classe di appartenenza, dallo statuto della propria disciplina e dalle risultanze di un dialogo costruttivo con gli studenti sulle scelte di loro competenza.Particolare attenzione sarà rivolta alle classi iniziali di ciascun ciclo dove più alta si concentra la percentuale di ripetenti e di abbandoni.

Ogni programmazione,comunque, privilegerà più l’aspetto qualitativo della formazione che non quello della quantità delle informazioni e dei contenuti per cui si abbandonerà la vecchia prassi didattica fondata sul “programma a tutti i costi” per seguire, invece, “una programmazione per obiettivi”i quali, se raggiunti, garantiscono il vero successo dell’azione didattica. Inoltre, senza nulla togliere a discipline fondamentali come,ad esempio, l’Italiano,saranno particolarmente potenziate, come è chiaro che sia ,le discipline di indirizzo ,quelle discipline,cioè,su cui è ricaduto l’interesse dei nostri Iscritti.DIVERSAMENTE SAREBBE SNATURARE LA VOCAZIONE DEL NOSTRO INDIRIZZO DI STUDI.

I C.d.c. ,così come previsto dagli indirizzi sperimentali I.G.E.A. e Progetto Cinque provvederanno all’attuazione di “un’area di progetto” di natura pluridisciplinare da svilupparsi nell’ultimo biennio di studi al fine di valorizzare l’unitarietà del sapere e ulteriormente garantire,attraverso la simulazione di situazioni reali che l’area di progetto prevede,l’utilizzo e l’applicazione delle conoscenze e delle competenze progettuali acquisite ,oltre a favorire attraverso i lavori di gruppo quell’atteggiamento cooperativo di cui tanto si è parlato all’inizio.

All’interno dei C.d.c. svolgerà un ruolo fondamentale il docente designato come coordinatore .La sua funzione sarà quella di promuovere,organizzare e coordinare i rapporti con i docenti della classe.Sarà responsabile della compilazione dei verbali e di tutti gli atti formali relativi ai lavori dei C.d.c. e programmati dal Dirigente

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Scolastico .E’, inoltre ,un tramite insostituibile tra la scuola e la famiglia su tutto ciò che è inerente al profitto e alla disciplina degli studenti.

RISORSE INTERNE ED ESTERNE ALLA SCUOLA

RISORSE INTERNE.

RISORSE UMANE E PROFESSIONALI.

Diversi docenti dell’Istituto in questi anni hanno acquisito competenze che possono spendere per migliorare o ampliare l’offerta formativa nei settori CAD,dell’Informatica ,della Multimedialità e della Sicurezza.Anche il personale di segreteria ha acquisito in questi anni competenze sempre maggiori nel settore dell’informatica che hanno permesso di offrire servizi didattici e amministrativi completamente computerizzati.Sono presenti, inoltre, figure professionali quali operatori addetti ai laboratori per la fotoriproduzione e un bibliotecario.

Tra i docenti svolgono un ruolo fondamentale quelli titolari delle FF.SS. All’Istituto sono stati assegnati 3 docenti , oltre al vicario

Area Gestione del Piano dell’Offerta Formativa ( 1 docente ).

• Coordinamento delle attività del POF

• Coordinamento della progettazione curricolare.

• Valutazione delle attività del POF.

• Coordinamento e gestione progetti IFTS ,PON ,Regione Campania

Area Qualità e corsi di aggiornamento ( 1 docente )

• Coordinamento e gestione corsi di aggiornamento

Coordinamento corso serale SIRIO ( 1 docente ) .

Il nostro Istituto prevede,inoltre, l’utilizzo di un Docente Specializzato per il Coordinamento di Attività inerenti le NUOVE TECNOLOGIE.(Cablaggio e messa in rete di tutte le dotazioni informatiche della Scuola,aggiornamento del sito internet dell’Istituto,collegamenti internet e/o intranet.)

DOTAZIONI TECNICHE GLI SPAZI DEDICATI ALLA DIDATTICA SONO COSI’ SUDDIVISI: N° 5 laboratori di informatica+ 3 aule multimediali per docenti Sportello bancario.

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Laboratorio G.P.S. Laboratorio GIS -CAD. Palestra per attività ginnico-sportive Due aula per videoconferenze , di cui una alla succursale ; Laboratorio linguistico multimediale . Laboratorio per il controllo del territorio L’Istituto ,inoltre, dispone delle seguenti apparecchiature e attrezzature di uso comune: videoregistratori , proiettori, fotocopiatrici,ciclostile, registratori, televisori, lavagna luminosa. RISORSE ESTERNE: Disponibilità di Operatori e di Esperti sulla base di Accordi di Programma, di Protocolli di Intesa, Convenzioni e Contratti. L’Istituto attraverso la realizzazione di progetti usufruisce dei finanziamenti del Fondo Sociale Europeo e dei Fondi Regionali, mentre attraverso il C.T.S. collabora con Enti Territoriali offrendo al territorio preziosi e qualificati interventi tecnici .

L’AUTOVALUTAZIONE di ISTITUTO. L’Autovalutazione è un momento essenziale che da’ ragione di ogni progetto educativo e che coinvolge non solo gli alunni ma la dirigenza, i docenti,il personale ATA. Essa,fondamentalmente,pone un problema di natura culturale che consiste nell’attribuire all’operazione di valutazione il significato di percorso di ricerca dell’errore (solo chi non fa non sbaglia)orientata al miglioramento e al cambiamento, oltre che di un’attività essa stessa di formazione e di aggiornamento che coinvolge tutti. La fase della valutazione,nell’ambito di ogni progettualità, è di estrema importanza. Tutto è soggetto a valutazione:l’attività di insegnamento,l’attività di apprendimento,l’attività amministrativa e di dirigenza e quindi il POF. Oggetto di valutazione,però, non possono e non debbono essere solo i risultati raggiunti che potrebbero dare adito a interpretazioni gravemente forvianti ma anche i processi attuati che tengono conto di tempi,di spazi,di modi,di mezzi. La questione non è di facile soluzione e consiste nel considerare su come monitorare i processi attuati e su come verificare le congruenze tra gli obiettivi proposti e quelli raggiunti,tra questi e le risorse impegnate. In altri termini si tratta di considerare la qualità programmata,quella erogata e quella percepita per l’implementazione di un sistema di MCQ. Prioritario diventa,quindi,non solo garantire la chiarezza degli obiettivi previsti ,la caratteristica del curriculum o del processo di insegnamento ma anche, se non soprattutto, la qualità e la chiarezza del sistema di valutazione di tutto il POF. Ciò comporta la necessità di vagliare sempre criticamente ogni scelta fatta al fine di consentire, attraverso un pilotaggio continuo, che gli standard formativi giungano a livelli sempre più alti. Inoltre, c’è da considerare che il DPR 275/99 impone alle Istituzioni Scolastiche di organizzarsi per l’autovalutazione sia interna che esterna alla scuola. A tale scopo si sono considerate tre categorie di indicatori :quelli di contesto o di input,che costituiscono le variabili assegnate e tengono conto della realtà socio-culturale degli studenti,dei loro livelli di partenza,delle risorse umane e dei mezzi di cui si dispone;quelli di output che considerano gli esiti agli esami e ai test di verifica

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di qualunque tipologia ,delle percentuali di abbandoni scolastici ;ma,soprattutto,quelli di processo che considerano l’organizzazione didattica in termini di utilizzo del tempo scuola cioè del rapporto tra tempo dell’insegnamento e sue modalità e tempo dell’apprendimento. Tutti gli indicatori che sono stati considerati (e che sono stati studiati sull’analisi e la lettura di testi quali :G.De Landesheere “Il pilotaggio dei Sistemi Educativi”; di appunti forniti dall’Università “LUISS” di Roma e da notizie estratte dal sito internet del CEDE ) ubbidiscono a caratteristiche precise e comuni a tutti gli indicatori.Essi sono ,cioè,come debbono esserlo,misurabili,verificabili,confrontabili e condivisi (senza la condivisione e quindi la cooperazione di tutte le parti interessate il processo di autovalutazione non ha senso alcuno).Essi non hanno valore in sé ma sono in rapporto al progetto educativo preso in considerazione e solo in rapporto ad esso possono essere considerati.Non sono uno strumento occulto per la valutazione dei docenti la cui professionalità non può essere messa in discussione da nessuno, ma servono per evidenziare un problema a cui si deve dare soluzione e soprattutto per attuare un’operazione di benck-marking . E’ chiaro,del resto,che più delle risorse finanziarie e delle capacità organizzative e operative concorrono al successo le iniziative volte a valutare e a riconsiderare ciò che è stato fatto per fare sempre meglio . Considerando come componenti fondamentali di ogni Istituzione Scolastica i docenti,gli alunni e il Personale Amministrativo e ATA per ciascuna di tale componente si propongono gli indicatori di seguito riportati.Ciascun indicatore avrà un suo punteggio ,distribuito su di una scala di valori arbitrariamente stabilita ma modificabile che costituirà la base per una valutazione complessiva dell’ Attività di Istituto.Tale valutazione sarà espressa in termini numerici proprio in riferimento a quell’operazione di benck-marking di cui si è detto.Tale procedimento non esclude l’intervento di agenzie esterne.

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AUTOVALUTAZIONE DELL’ISTITUTO

Il procedimento per attuare il processo di Autovalutazione sarà reso possibile o comunque più agevole se si penserà all’implementazione di un sistema informativo che consentirà di recuperare e gestire tutti i dati ritenuti necessari per garantire un’ osservazione costante . Il progetto di “Gestione informatizzata”, presentato al C.d.D. consente, difatti, di migliorare la qualità della comunicazione e della cooperazione fra le componenti della scuola a cui è indirizzato. Inoltre, fornirà elementi di controllo per una verifica continua e trasparente della vita scolastica relativa a dati di input e di output, consentirà di possedere in tempo reale tutte le informazioni inerenti ad ogni singolo studente con ricadute positive sulla programmazione e l’individuazione di percorsi alternativi e favorirà il coinvolgimento di alunni e genitori nella vita della Scuola attraverso la realizzazione di una postazione –internet e l’utilizzo della posta elettronica come già accade in molti Istituti Scolastici, in linea con i nuovi regolamenti sull’Autonomia. Nelle tabelle seguenti sono indicati i dati di INPUT e OUTPUT con i relativi punteggi che verranno utilizzati per l’autovalutazione di Istituto nel corrente anno scolastico 2006/2007.

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AUTOVALUTAZIONE DELL’ISTITUTO TAB. 1

DATI DI IMPUT - PUNTEGGI DOCENTI CONTINUITA’ DI SERVIZIO RESIDENZA IMPEGNI E COMPETENZA

PERCENTUALI In servizio da 5 o più anni

In servizio da meno di 5 anni

Residenti a non più di 30’ da

Vallo

Residenti oltre 30’ da Vallo

Impegnati nel sociale

Forniti di particolari spec.

Forniti di competenze

informatiche < 40% 2 10 2 10 2 2 2 Dal 40 al 70% 4 4 4 4 4 4 4 Oltre il 70% 10 2 10 2 10 10 10 Punteggio massimo = punti 70 Sufficienza 42 punti

ALUNNI GIUDIZI SCUOLE MEDIE DI PROVENIENZA LIVELLI DI INGRESSO REGISTRATI A SCUOLA RESIDENZA

PERCENTUALI Sufficiente Buono Distinto Ottimo Media <5/10 M=5/10 5<M<6 M>6/10 Entro 30’ da Vallo

Oltre 30’ da Vallo

< 40% 10 4 3 2 10 4 3 2 2 10Dal 40 al 70% 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4Oltre il 70% 2 8 9 10 2 8 9 10 10 2Punteggio massimo = punti 70 Sufficienza 42 punti

ATA CONTINUITA’ DI SERVIZIO RESIDENZA IMPEGNI E COMPETENZA

PERCENTUALI In servizio da 5 o più anni

In servizio da meno di 5 anni

Residenti a non più di 30’ da

Vallo

Residenti oltre 30’ da Vallo

Impegnati nel sociale

Forniti di particolari spec.

Forniti di competenze

informatiche < 40% 2 10 2 10 2 2 2 Dal 40 al 70% 4 4 4 4 4 4 4 Oltre il 70% 10 2 10 2 10 10 10 Punteggio massimo = punti 52 Sufficienza 30 punti

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TAB. 2 DATI DI OUTPUT

DOCENTI % ore di assenza al termine dell’anno % = (ore suppl.+ usc.ant.+ ingr. 2^ora) x100/ore totali insegnamento previste in orario

Ore totali laboratorio Ore corsi recupero + sportelli didattici Ore agg. Realizzate a scuola

< 1% 1-2% > 2% < 100 100-1000 >1000 < 100 100-500 > 500 < 19 20-39 > 39 10 4 2 2 4 10 2 4 10 2 4 10

Punteggio massimo = 40 punti Sufficienza 24 punti

ALUNNI

ASSENZE RISULTATI FINALI% ASSENTI classe oltre 70% % = (n° assenze X 100 ) / 200

% assenze totali per classe % = (n° classi X ass.med.cl.)/200

% DISPERSI (abbandoni + ripetenti)

PROMOSSI Con debiti formativi

PROMOSSI Senza debiti formativi

< 1% 1 – 2% > 2% < 10% 10-15% > 15% < 10% 10-15% > 15% <10% 10-15% > 15% < 90% 90-95% > 95% 10 4 2 10 4 2 10 4 2 10 4 2 2 4 10

Punteggio massimo = 50 PUNTI Sufficienza 30 PUNTI

ATA

% ASSENZE PER ANNO NUMERO PRATICHE EVASE TEMPO RILASCIO ATTI ORE APERTURA UFFICI AL PUBBLICO < 10% 10-15% > 15% < 1000 1000-2000 > 2000 A VISTA ENTRO 2gg DOPO 2 gg < 2 ORE 2-3 ORE > 3 ORE

10 4 2 2 4 10 10 4 2 2 4 10Punteggio massimo = 40 PUNTI Sufficienza 24 PUNTI

VALUTAZIONE LIVELLI

INSUFFICIENTE SUFFICIENTE AL DI SOPRA DELLA SUFFICIENZA

ECCELLENTE

MENO DI 192 PUNTI 192 PUNTI DA 193 A 321 PUNTI 322 PUNTI

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N.B GLI INDICATORI SOPRA DESCRITTI DEVONO ESSERE CONSIDERATI COME ESEMPI E POSSONO ESSERE (ED E’ AUSPICABILE) MODIFICATI, INTEGRATI, SOSTITUITI IN MODO CONCORDATO TRA TUTTE LE COMPONENTI INTERESSATE. INFATTI, NON HA VALORE L’INDICATORE SPECIFICO IN SÉ CONSIDERATO MA IL CONCETTO DI STRUMENTO DI VALUTAZIONE DELL’ATTIVITA’ SCOLASTICA CHE E’ ESSENZIALE SIA CONDIVISO .

LA VALUTAZIONE DEL POF Alla valutazione di Istituto si affianca in modo complementare e non sostitutivo la valutazione del POF e cioè di tutti i progetti in esso inseriti. L’obiettivo è sempre quello di massimizzare la qualità intesa come il raggiungimento di un risultato adeguato (efficacia) attraverso l’utilizzo ottimale delle risorse umane e non a disposizione (efficienza) con i minor costi possibili (economicità) . Di conseguenza, appare evidente che il meglio che noi valuteremo non sarà il meglio assoluto ma il meglio possibile, tenuto conto delle circostanze,della specificità territoriale e di indirizzo culturale del nostro Istituto. Ciò che sarà preso in considerazione,pertanto, non saranno solo i risultati raggiunti ma l’efficacia e l’efficienza dei processi che li avranno resi possibili. A tale fine si imposterà un sistema integrato di indicatori, condiviso e accettato da tutte le parti coinvolte,che consenta di mettere in luce non solo cosa la scuola ha ottenuto ma soprattutto in che modo lo ha ottenuto o lo sta ottenendo. Il sistema di indicatori a cui si è pensato si basa su criteri di estrema semplicità concettuale e risponde a queste domande-chiave: Quali sono i progetti realizzati? Quali i risultati raggiunti? In quale contesto e con quali risorse sono stati raggiunti? Con quali processi? Su quali variabili poggia il successo ottenuto? Su quali competenze e metaskill bisogna fondarsi per mantenerlo nel tempo? INDICATORI DI RISORSE E DI RISULTATI No di progetti previsti. N°di progetti realizzati. N° di alunni partecipanti ad ogni singolo progetto N° di docenti partecipanti al progetto N° di classi coinvolte N° di alunni partecipanti che risultano: ripetenti promossi con debito promossi N° di alunni che hanno raggiunto gli obiettivi previsti in termini di: conoscenze competenze formazione educativa Ricaduta in sede di valutazione finale. N° di alunni promossi promossi con debito

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respinti INDICATORI DI PROCESSO. N° di lavori prodotti N° di prestiti bibliotecari effettuati N°di verifiche effettuate N° di ore di lezione effettuate per progetto N° di ore di lezione effettuate con utilizzo di laboratori INDICATORI DI VARIABILITA’Indice di disagio culturale (è calcolato definendo la media del livello di scolarizzazione dei genitori degli alunni partecipanti) Indice di disagio sociale (è calcolato definendo la media del livello di occupazione dei genitori degli alunni partecipanti).Indice di disagio ambientale (N° di pendolari)

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PROGETTO ASSISTITO SIRIO GIURIDICO – ECONOMICO – AZIENDALE Piano di studi per il biennio (indirizzo commerciale)

Ore settimanali per anno di corso Discipline del piano di studi Prima Seconda

Prove

Di

Esam

e (a)

AREA COMUNE Religione\att.altern 1 1 - Italiano 4 4 SO Scienze storico - sociali

3 3 O

Lingua inglese 3 3 SO Matematica 4 4 SO Scienze integrate 3 3 O TOTALE 18 18 AREA DI INDIRIZZO Lingua francese 4 4 SO Economia aziendale 2 2 SO Tratt.testi e dati 2 2 P TOTALE 8 8 TOTALE GENERALE 26 26

Piano di studi per il triennio (indirizzo commerciale) Ore settimanali per anno di corso Discipline del piano di studi

Terza Quarta Quinta

Prov

e di

esame (a)

Religione \ att. Altern. 1 1 1 - Italiano 3 3 3 SO Storia 2 2 2 O Matematica 3 3 3 SO Lingua inglese 3 3 3 SO Economia aziendale 8 9 9 SO Diritto 3 3 2 O Economia politica 3 2 3 O TOTALE GENERALE 26 26 26 MATERIE PER ANNO 8 8 8

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Piano di studi per il biennio ( geometri)

Ore settimanali per anno di corso

Discipline del piano di studi

PRIMA SECONDA

Prove

di

esame

(a)

AREA COMUNE Religione\att.alten 1 1 - Italiano 4 4 SO Storia 3 3 O Lingua inglese 3 3 SO Matematica 4 4 SO Scienze integrate 3 3 O TOTALE 18 18 AREA DI INDIRIZZO Fisica 2 2 O Chimica 2 2 O Tecnologia e disegno 4 4 GO

TOTALE 8 8 TOTALE GENERALE 26 26

Piano di studi per il triennio( geometri)

Ore settimanali per anno di corso Discipline del piano di studi Terza Quarta Quinta

Prove

di

esame

(a)

Religione \att.altern 1 1 1 - Italiano-storia 4 4 4 SO(d) Lingua inglese 2 2 2 SO(b) Matematica 3 3 2 SO Diritto 2 2 2 O Disegno e progettazione

3 3 4 S\GO

Costruzioni 4 4 4 S\GO Topografia 4 4 3 S\GO Impianti 3 2 3 S\GO(c) Geoped.ecologia ed estimo

3 4 4 S\GO(c)

TOTALE GENERALE 29 29 29 MATERIE PER ANNO 10 10 10

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Il Progetto Sirio è una sperimentazione di corsi serali rivolta a tutti coloro che,dopo il conseguimento della licenza media, non hanno continuato gli studi o li hanno interrotti “in itinere”. Esso nasce dalla convinzione che il conseguimento di un diploma finito è fattore di uguaglianza democratica e di crescita; pertanto intende stimolare concretamente il desiderio e l’esigenza di formazione per migliorare e facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro.Il corso,infatti, offre la possibilità ,senza rinunciare alle proprie attività lavorative ,di frequentare un regolare corso di studi in ore serali. In tal modo si raggiungono tre obiettivi: lavorare,apprendere e rientrare in un sistema formativo. Esso,inoltre, fornisce una buona preparazione tecnico-pratica agli allievi e un potenziamento delle qualità operative a coloro che hanno già intrapreso una attività. L’idea-forza del Sirio è quella di valorizzare il lavoro come operatività e di far acquisire conoscenze tecniche e tecnologiche aperte e flessibili. Due sono gli indirizzi di rientro in formazione: l’indirizzo commerciale e quello per Geometri. Entrambi prevedono un’articolazione modulare distribuita in cinque giorni in modo da lasciare agli studenti- lavoratori la possibilità di partecipare ad eventuali attività di recupero Un comitato tecnico- scientifico stabilisce i criteri e le modalità cui ogni C.d.c. deve attenersi per determinare le competenze possedute dagli allievi al momento dell’iscrizione:

• Studi precedentemente compiuti • Esperienze maturate • Preparazione e cultura personale.

Il tutto deve essere coerente con l’indirizzo di studi prescelto. E’ prevista la presenza di un tutoring ,nominato in seno ad ogni Consiglio di classe che assisterà lo studente con difficoltà di inserimento o in ordine ai percorsi formativi e che cercherà tutte le strategie possibili per colmare lacune di base e/o raggiungere particolari obiettivi.Gli interventi didattici mirano a promuovere l’acquisizione di conoscenze ed abilità adeguate. Per quanto riguarda la valutazione si terrà conto del fatto “si tratta di adulti” per cui essa sarà formativa e coinciderà con il processo educativo. L’alunno, pertanto, sarà valutato collegialmente per quello che egli “ è” tenendo conto di tutti quei fattori che sono intervenuti e che ancora intervengono nella sua educazione.” tenendo conto di tutti quei fattori che sono intervenuti e che ancora intervengono nella sua educazione. Nell’anno scolastico 2006.2007 sono in funzione le classi 4 e 5 dell’indirizzo IGEA e la classe 5 dell’indirizzo Geometri.

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ALLEGATI:

1. Piano attività 2006.2007

2. Testo unico

3. Schede valutazione e monitoraggio

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Anno Scolastico 2006.2007

PIANO ATTIVITA’ PREMESSA Nel rispetto degli articoli 26.27.28.29.30.31 del CCNL 2002.2005 e in sintonia con il POF 2006.2007, Notifico il piano della attività da finanziare o con il fondo di Istituto o con altri fondi , il quadro delle riunioni degli organi collegiali nonché le date degli incontri con le famiglie degli alunni . Come per gli anni scorsi, riporto integralmente anche le direttive più significative in materia di responsabilità e organizzazione del lavoro, precisando che il piano è stato elaborato nel rispetto degli articoli 26.27.28.29.30.31 del CCNL 2002.2005 e in sintonia con il POF 2006.2007 e che , per eventuali approfondimenti , gli interessati potranno consultare il CCNL e il DL/vo 297 /1994 . Di detto piano costituisce parte integrante il capitolo dedicato agli alunni , che i coordinatori illustreranno durante l’orario di lezione .

PERSONALE DOCENTE DIRITTI SINDACALI NORME DA RISPETTARE IN CASO DI SCIOPERO Le norme da rispettare in caso di sciopero e di assemblee del personale sono state indicate dalle OO.SS. ( su Internet basta cliccare Diritti sindacali ) . Le riporto qui di seguito con invito a prenderne attenta nota e ad evitare inutili discussioni con i collaboratori scolastici che , su indicazione del sottoscritto , vi chiedono di firmare le circolari o sugli scioperi e/o sulle assemblee sindacali .

1. I SERVIZI MINIMI E IL CONTINGENTE

La legge (146/90) prevede che in caso di sciopero nei servizi pubblici essenziali (tra cui la scuola) un gruppo minimo di lavoratori, ata o educatori di convitti o educandati, formano un contingente che non sciopera per garantire le prestazioni indispensabili (o servizi minimi).

I servizi indispensabili sono previsti dal contratto nazionale (allegato “attuazione della legge 146/90, art.2.1), non sono decisi dal dirigente scolastico. Sono servizi essenziali solo alcune attività che si svolgono a scuola in particolari momenti dell’anno (es. scrutini) o in particolari istituzioni scolastiche (es. l’allevamento del bestiame nell’azienda agraria di un istituto tecnico agrario).

La preintesa dell’agosto 2001 di modifica dell’allegato sulla legge 146 non è stato firmata, quindi non è operante.

L’accordo integrativo nazionale del 8/10/99 definisce i criteri generali per determinare il contingente da prevedere in caso di sciopero. Un accordo di scuola definisce poi i criteri specifici del contingente di quella scuola, ma non è opportuno allargare l’area dei servizi essenziali.

SERVIZI ESSENZIALI CONTINGENTI (accordo nazionale)

Qualsiasi esame e scrutini finali un assistente amministrativo per le attività di natura amministrativa,

un assistente tecnico dell’area specifica nei casi in cui il tipo di esame prevede l’uso dei laboratori

un collaboratore scolastico per l’apertura e chiusura dei locali scolastici.

Vigilanza durante il servizio mensa Se per motivi eccezionali il servizio è mantenuto uno o due collaboratori scolastici

Cura del bestiame

(solo istituto agrario)

un assistente tecnico di azienda agraria,

un collaboratore scolastico tecnico

un collaboratore scolastico per l’apertura e la chiusura dei

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locali scolastici

Impianto di riscaldamento

(sole se condotto direttamente dalla scuola)

In questo caso potrà essere richiesta la presenza del personale in possesso del patentino di conduttore di caldaie.

Raccolta e smaltimento rifiuti tossici e nocivi

(solo istituto con reparti di lavorazione)

un assistente tecnico di reparto

un collaboratore scolastico per l’accesso ai locali interessati

Pagamento stipendi ai supplenti temporanei.

direttore

un assistente amministrativo

un collaboratore scolastico.

Vigilanza di notte e servizio mensa

(solo in convitto o educandato con convittori o semiconvittori)

un istitutore

un cuoco

un infermiere

un collaboratore scolastico.

Il servizio mensa può essere sostituito da piatti freddi o preconfezionati.

Quindi: - nella gran parte delle scuole e nella gran parte dell'anno non occorre formare il contingente; - non è prestazione indispensabile l’apertura della scuola, la generica vigilanza all’ingresso o all’interno della scuola o di tutti i plessi. Formare unilateralmente contingenti di collaboratori per queste prestazioni è attività antisindacale. Vedi sentenza del Giudice di Piacenza Il dirigente scolastico non può unilateralmente decidere i contingenti da formare. Se non vi è il contratto di scuola, il dirigente scolastico e le RSU possono concordare criteri di formazione di contingenti transitori. Se neanche questo accadesse, il dirigente scolastico deve comunque informare la RSU dei criteri che intende adottare. Una decisione unilaterale si configura come attività anti-sindacale. 2. PRIMA DELLO SCIOPERO

Il dirigente scolastico Il lavoratore

Chiede a docenti e ata con una circolare chi

intende scioperare specificando che la

comunicazione è volontaria. La circolare deve

essere emanata in tempo utile per la successiva

comunicazione alle famiglie che il dirigente deve

fare 5 giorni prima dello sciopero;

non può obbligare alcuno a rispondere;

non può chiedere di più (ad esempio che dichiari

l’intenzione anche chi non sciopera)

(1)

è libero di dichiarare o di non dichiarare cosa

intende fare.

Chi non dichiara nulla non può essere costretto

a farlo e non è sanzionabile.

Chi dichiara di scioperare e poi cambia idea e si

presenta a scuola il giorno di sciopero, potrebbe

essere non utilizzato dal dirigente scolastico e

sarebbe considerato in sciopero. Quindi se

intende cambiare idea deve comunicare per

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tempo (ad esempio prima della comunicazione

alle famiglie).

valuta l’effetto previsto sul servizio;

può disporre un servizio ridotto per una parte delle

classi o per una parte dell’orario e lo comunica ai

docenti ;

può sospendere il servizio (le lezioni) se non è in

grado di garantire neanche un servizio minimo;

non può chiudere la scuola, a meno che tutti

abbiano dichiarato di scioperare ;

comunica alle famiglie, 5 giorni prima dello

sciopero, le modalità di funzionamento o la

sospensione del servizio previsto per il giorno di

sciopero (la comunicazione è un obbligo della

scuola non dei singoli docenti);

non può stabilire che ogni lavoratore comunichi ai

propri alunni se intende scioperare e no .

non deve far nulla. Non è suo compito avvisare

le famiglie sul suo comportamento il giorno dello

sciopero.

individua il contingente di personale (solo tra gli

ata o gli educatori, ma non trai docenti) per

assicurare le prestazioni indispensabili e lo

comunica agli interessati 5 giorni prima dello

sciopero;

per formare il contingente usa i criteri del

contratto di scuola ;

non può decidere unilateralmente servizi essenziali

non previsti dal contratto e contingenti relativi ;

Chi (ata o educatore) riceve la comunicazione di

essere nel contingente può chiedere entro il

giorno successivo di essere sostituito perché

intende scioperare, anche se non ha fatto alcuna

dichiarazione al momento della circolare di cui

sopra.

se sciopera, lo comunica al dirigente regionale e

dà indicazioni su chi e come svolge le funzioni

essenziali di direzione il giorno di sciopero

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Sostituisce, se possibile, persone del contingente

con altre che non scioperano

3. IL GIORNO DI SCIOPERO

Il dirigente scolastico Il lavoratore

organizza con il personale docente che non

sciopera il servizio che ha comunicato alle famiglie

;organizza con il contingente di personale ata i

servizi indispensabili

1. chi sciopera

non deve far nulla. Non deve dichiarare di

essere in sciopero;

se ha il giorno libero non può essere obbligato a

dichiarare qualcosa e non può comunque

perdere la retribuzione, non può essere

chiamato a scuola per sostituire docenti in

sciopero.

2. chi non sciopera

deve assicurare la prestazione per le ore di

lavoro previste; non può essere chiamato a

lavorare per un numero di ore maggiore;

può però essere chiamato dal dirigente a

cambiare orario, ma non il totale delle ore, a

cambiare classe per assicurare la mera vigilanza

ad alunni ;

può essere chiamato ad essere presente sin

dalla prima ora, ma non può essere poi tenuto

a disposizione per tutta la giornata a scuola ma

solo per l’orario che gli è stato comunicato

preventivamente e pari a quello previsto per

quel giorno;

se il servizio è sospeso, si presenta a scuola, nel

suo orario di lavoro o secondo le indicazioni

date.

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Ogni comportamento lesivo del diritto di sciopero deve essere comunicato immediatamente al sindacato per le iniziative opportune. Un primo intervento del sindacato provinciale o della RSU può consistere, quando è necessario, nel diffidare il dirigente scolastico a non attuare iniziative antisindacali. (modello di diffida che, con le opportune modifiche può essere utilizzato) Roma 5 aprile 2002 (1) Nota del Dirigente La richiesta di firmare la comunicazione avente ad oggetto lo sciopero del personale non è assolutamente in contrasto con la nota delle OO.SS. perché, con la semplice firma, il lavoratore non manifesta le sue intenzioni, ma prende atto della notizia dello sciopero e, se non intende scioperare , dovrà trovarsi a scuola alla prima ora del giorno dello sciopero, sapendo che sarà utilizzato nei limiti delle ore previste per quel giorno anche con eventuali “slittamenti “. In caso di assenza , sarà considerato in sciopero . Non mi pare che le altre questioni ( contingenti , giorno libero etc… ) abbiano mai avuto rilevanza nel nostro Istituto anche perché presumo di aver rispettato sempre i diritti sindacali di tutti i lavoratori . E’ , comunque , fuori discussione che il/i docente/i che rilevassero nelle mie decisioni comportamenti antisindacali, avrebbero tutto il diritto di agire, utilizzando , eventualmente , il modello di diffida consigliato dal Sindacato . Diritto di Assemblea ( nota delle OO.SS. ) Le assemblee del personale della scuola possono essere convocate dalle RSU e/o dalle OO.SS. con fax o con fonogramma almeno 6 giorni prima della data di effettuazione .

Contestualmente all'affissione all'albo della comunicazione dell'assemblea, il capo d'istituto provvederà ad avvisare tutto il personale interessato, mediante circolare interna (che deve essere firmata per presa visione) al fine di raccogliere in forma scritta la dichiarazione individuale di partecipazione del personale in servizio nell'orario dell'assemblea e conseguentemente predisporre gli opportuni adempimenti per consentire la partecipazione.

La dichiarazione individuale preventiva di partecipazione da parte del personale in servizio nell'orario dell'assemblea sindacale fa fede ai fini del computo del monte ore individuale annuale. I partecipanti all'assemblea stessa non sono tenuti ad assolvere ad ulteriori adempimenti.

Il personale con rapporto di lavoro a tempo determinato e indeterminato ha diritto a partecipare, durante l'orario di lavoro, ad assemblee sindacali senza decurtazione della retribuzione, per 10 ore pro capite per anno scolastico.

Per il personale docente il capo d'istituto "sospende le attività didattiche delle sole classi o sezioni di scuola materna i cui docenti hanno dichiarato di partecipare all'assemblea, avvertendo le famiglie e disponendo gli eventuali adattamenti di orario". Per il personale docente non possono tenersi più di due assemblee al mese (comma 2), che devono svolgersi all'inizio o al termine delle attività didattiche giornaliere.

Per il personale ATA: nel caso in cui si verificasse una partecipazione totale, si quantifica la quota di personale tenuto ad assicurare i servizi essenziali in 1 assistente amministrativo e 1 collaboratore scolastico per ciascun plesso. Qualora si renda necessaria l'applicazione di quanto descritto al comma precedente, il dirigente scolastico sceglierà i nominativi tramite sorteggio, seguendo comunque il criterio della rotazione nel corso dell'anno scolastico. Le assemblee che coinvolgono solo il personale ATA ed educativo possono svolgersi anche in orario intermedio. Non possono essere convocate assemblee in ore coincidenti con lo svolgimento degli scrutini finali e degli esami (comma 10).

NOTA DEL DIRIGENTE Sembra chiaro l’obbligo del docente di dichiarare se intende o non intende partecipare all’assemblea per consentire al Dirigente sia la individuazione delle classi con orario ridotto e sia il calcolo delle ore utilizzate da ogni singolo docente .

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DIRITTI E DOVERI DEGLI INSEGNANTI ASSENZE Come è noto , il CCNL vigente riconosce ai docenti con contratto a tempo indeterminato il diritto alle ferie ( art. 13 ) , al recupero delle festività ( art.14) , ai congedi parentali ( art.12 ) , ai permessi retribuiti ( art.15 ) , ai permessi brevi ( art.16 ) , alle assenze per malattia (art. 17 ) nonché il diritto all’aspettativa per motivi di famiglia , di lavoro , personali e di studio ( art. 18 ) . L’art.19 disciplina la concessione delle ferie , dei permessi e delle assenze al personale assunto a tempo determinato . Inoltre , con gli articoli 34,35,36 e 37 vengono disciplinati il rientro dei docenti dopo il 30 aprile , i permessi e le assenze del personale docente con cariche elettive , i rapporti di lavoro a tempo parziale , il rapporto di lavoro a tempo determinato . CONGEDI PER MOTIVI DI SALUTE Le norme sono note e chiare : in caso di malattia , il lavoratore deve informare SUBITO la scuola ( i docenti del Corso SIRIO non dovranno aspettare il pomeriggio per la richiesta del congedo ) e inviare o consegnare la domanda con il certificato medico entro cinque giorni . Il Dirigente Scolastico può disporre la visita fiscale . Pur non avendo alcun potere discrezionale sui congedi per motivi di salute , mi permetto di far rilevare che le assenze di UN SOLO GIORNO per malattia causano non pochi problemi nell’organizzazione del lavoro quotidiano . PERMESSI RETRIBUITI Il contratto ( v. art.15 ) riconosce al lavoratore a tempo indeterminato il diritto , “ sulla base di idonea documentazione anche autocertficata , il diritto a permessi retribuiti per i seguenti casi :

• Partecipazione a concorsi e/o esami : giorni 8 ; • Lutti per la perdita del coniuge o parenti entro il secondo grado o affini entro il primo grado :

giorni 3; • Motivi personali o familiari :giorni 3 . Ai 3 giorni si possono aggiungere i 6 giorni di ferie

anticipate , sempre per motivi documentati ; • Matrimonio : giorni 15 .

E’ opportuno ricordare che il dipendente dovrà esplicitare nell’autocertificazione i motivi che l’hanno costretto ad assentarsi dal servizio . FERIE Per le ferie occorre fare riferimento all’art.13 del CCNL . Mi limito qui a ricordare il comma 9 : “ Le ferie devono essere fruite dal personale docente durante i periodi di sospensione delle attività didattiche ; durante la rimanente parte dell’anno , la fruizione delle ferie è consentita al personale docente per un periodo non superiore a 6 giorni . … la fruibilità dei predetti 6 giorni è subordinata alla possibilità di sostituire il personale che se ne avvale con altro personale in servizio … alla condizione che non vengano a determinarsi oneri aggiuntivi per ore eccedenti “ Credo che sulla corretta interpretazione del comma 9 non ci siano dubbi : i 6 giorni di ferie nel corso dell’anno non costituiscono UN DIRITTO che il DOCENTE potrà esercitare quando vuole . Nel caso specifico del nostro Istituto , non sussistono le condizioni che garantiscano ogni giorno la possibilità di sostituire il docente in ferie anticipate senza aggravio di spese per l’amministrazione. Pertanto , potrà essere valutata la possibilità di accogliere richieste di ferie anticipate a condizione che i richiedenti siano in grado di indicare i supplenti a titolo non oneroso e l’assenza non modifichi l’orario delle singole classi per più di due ore . PERMESSI BREVI Il Dirigente Scolastico può concedere permessi brevi di durata non superiore alla metà dell’orario di servizio giornaliero e , “ comunque, per il personale docente fino ad un massimo di 2 ore giornaliere “ , compatibilmente con le esigenze del servizio e senza oneri per l’amministrazione . Le ore di permesso dovranno essere recuperate entro due mesi successivi al periodo di fruizione . Non è chiaro se l’obbligo del recupero si estende anche ai permessi chiesti in occasione di riunioni di organi collegiali . Il problema può essere risolto di intesa con le RSU , definendo , in sede di contrattazione , modalità e criteri per il recupero .

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ASPETTATIVA La legge riconosce al docente il diritto all’aspettativa per motivi di famiglia ( con sospensione dello stipendio ) e per motivi di salute . VISITE FISCALI In caso di assenza per malattia , il Dirigente può disporre la visita fiscale attraverso il competente organo sanitario . E’ opportuno ricordare a questo punto alcuni commi dell’art.17 : comma 13 : il dipendente che durante la malattia dimori in luogo diverso da quello dichiarato all’amministrazione deve darne immediata comunicazione precisando l’indirizzo dove può essere reperito . comma 14 : il dipendente assente per motivi di salute , pur in presenza di espressa autorizzazione del medico curante ad uscire , è tenuto a farsi trovare nel domicilio comunicato all’amministrazione , in ciascun giorno , anche se domenicale o festivo , dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 17 alle ore 19 . comma 15 : la permanenza del dipendente nel proprio domicilio durante le fasce orarie come sopra definite può essere verificata nell’ambito e nei limiti delle vigenti disposizioni di legge . comma 16 : se il dipendente deve assentarsi per visite mediche , prestazioni specialistiche o accertamenti o per altri giustificati motivi durante le fasce orarie deve avvertire l’amministrazione . A scanso di ogni equivoco , voglio solo precisare che di solito tutti i docenti assenti per malattia , tranne quelli ricoverati in strutture ospedaliere pubbliche o private , vengono sottoposti a controlli fiscali . Mi sembra superfluo ricordare che il lavoratore impegnato fuori della scuola quando è assente per malattia corre il rischio ( se scoperto ) di essere licenziato .

LEGGI SPECIALI Le leggi speciali che trovano più frequente applicazione sono le seguenti : Legge 27 dicembre 1985 n.816 – Riguarda gli amministratori comunali , provinciali etc . La legge è molto chiara perché fissa la durata dei permessi ( 48 ore mensili per sindaci , 24 ore per gli assessori etc. ) precisando che , per assicurare la continuità dell’insegnamento , gli amministratori debbono programmare trimestralmente le ore di attività . La programmazione consente alla scuola la sostituzione degli amministratori , che hanno l’obbligo di presentare la documentazione giustificativa delle assenze alla fine di ogni mese ( art. 16 ) . I problemi sorgono ( e sono già sorti in più di un’occasione ) quando gli amministratori , in aggiunta agli impegni programmati , comunicano che sono costretti ad assentarsi per impegni improvvisi . Non so se questo comportamento è corretto . So , però , senza alcuna ombra di dubbio , che le assenze improvvise recano gravi disagi alla scuola e , soprattutto , agli alunni . Legge 104 La legge 104 consente al docente che ne ha diritto di fruire di tre giorni di congedo al mese per prestare assistenza ai familiari . Per fruire del congedo basta presentare la richiesta , possibilmente in anticipo . E’ di tutta evidenza che la legge 104 , nel riconoscere il diritto all’assistenza alle persone con handicap gravi , non deve essere utilizzata dal lavoratore “assistente “ per fruire di 3 giorni di congedo per ogni mese . Legge 1204 /1971 E’ la legge delle lavoratrici / madri : un’ottima legge che ( forse ) non sempre viene correttamente applicata . Legge 22 febbraio 2000 - Congedi parentali I benefici derivanti dalla legge sono stati esplicitati nell’art. 12 del CCNL . In sostanza si tratta di questo : dopo il periodo di astensione obbligatoria , la lavoratrice madre ( o il lavoratore padre ) ha diritto all’astensione facoltativa di 6 mesi entro i primi 8 anni di vita del bambino presentando la richiesta documentata con un preavviso di 15 giorni . I lavoratori che,eventualmente , dovessero ricorrere alle leggi speciali o per bisogni propri o per fruire di congedi immediatamente prima o dopo i “ponti “ e/o i giorni liberi commetterebbero abusi molto gravi .

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Ai docenti di questo Istituto chiedo di presentare ( possibilmente ) le domande almeno il giorno prima. ORARIO DI INSEGNAMENTO Ogni insegnante conosce il proprio orario di insegnamento . Mi corre solo l’obbligo di ribadire che i docenti della prima ora debbono trovarsi in classe alle ore 8.25 , mentre tutti i docenti debbono effettuare i cambi con rapidità , evitando discussioni e dialoghi nei corridoi . L’obbligo delle ore 8.25 scaturisce da una precisa esigenza : l’insegnante è responsabile degli alunni e risponde personalmente di eventuali danni agli stessi all’interno della scuola . Poiché è mia intenzione evitare qualsiasi richiamo al rispetto dell’orario , INVITO TUTTI I DOCENTI A PRENDERE ATTENTA NOTA DEGLI OBBLIGHI SOPRA INDICATI , CHE , PERALTRO , SONO SANCITI DAL CCNL DEL COMPARTO SCUOLA. Sulle responsabilità degli insegnanti in materia di vigilanza esistono numerose sentenze della Corte dei Conti e di Cassazione che elencherò più avanti . OBBLIGHI DI SERVIZIO DEI DOCENTI CON “ SPEZZONI “ O A PART-TIME Il problema è abbastanza semplice : le ore di insegnamento sono indicate nel contratto di lavoro , le ore non di insegnamento vanno calcolate in proporzione alle ore di insegnamento ( ore non di insegnamento = ( ore di insegnamento X 80 ) / 18 ) . E’ necessario che i docenti interessati calcolino le ore obbligatorie non di insegnamento dandone comunicazione al coordinatore . Per evitare che alcuni consigli si svolgano con pochissimi docenti , il coordinatore indicherà agli interessati i tempi e le modalità di partecipazione alle riunioni , senza alcun obbligo di TRATTATIVA , e conserverà la copia del piano concordato . ORE NON DI INSEGNAMENTO Tutti i docenti con trattamento di cattedra dovranno PRESTARE attività non di insegnamento nella misura di 80 ore, mentre i docenti con spezzoni o a part-time dovranno prestare ore non di insegnamento in proporzione alle ore di insegnamento . Dal computo delle ore non di insegnamento vanno esclusi i consigli di classe del mese di settembre , di gennaio ( sedute scrutinio ) e di giugno ( scrutinio finale ) . Per le opportune valutazioni , propongo la seguente ripartizione : 40 ore per i consigli di classe ; 12 ore per gli incontri collegiali scuola/famiglia ; 28 ore per il collegio dei docenti . INCONTRI CON LE FAMIGLIE Il contratto prevede incontri individuali e incontri collegiali . Come negli anni precedenti , non vengono stabiliti orari settimanali di ricevimento perchè ogni docente , compatibilmente con gli obblighi di servizio , potrà ricevere i genitori durante l’orario di lavoro . Per gli incontri collegiali si conferma l’orientamento dello scorso anno : tre incontri dalle ore 15 alle ore 19 nei giorni riportati nell’allegato calendario delle riunioni . In ogni incontro collegiale i COORDINATORI consegneranno ai genitori una scheda di valutazione (All. A ) conservando agli atti l’altra copia firmata .In caso di assenza di entrambi i genitori , la scheda All.A sarà inviata per posta e la copia protocollata con l’annotazione “ inviata per posta il giorno…… “ dovrà essere conservata . TUTTE LE COPIE DELLE SCHEDE DI VALUTAZIONE O DELLE COMUNICAZIONI INVIATE ALLE FAMIGLIE NEL CORSO DELL’ANNO SARANNO CONSERVATE DAI COORDINATORI PER ESSERE SOTTOPOSTE ALL’ESAME DEI CONSIGLI DI CLASSE . In occasione degli incontri collegiali i coordinatori :

• riceveranno i genitori nelle aule del piano terra che saranno indicate con successivo avviso ; • forniranno ad ogni genitore informazioni sufficientemente motivate , senza urtare la

suscettibilità di nessuno e senza stendere veli di silenzio sui comportamenti negativi dei rispettivi figli ;

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• consegneranno a ogni genitore, in aggiunta alla scheda All.A , la scheda All.B con i nominativi di tutti i docenti della classe e delle aule di ricevimento ;

• chiariranno che le valutazioni espresse nella scheda sono scaturite da numerosi elementi di valutazione ( prove scritte , interrogazioni , rifiuti di verifiche , assenze nei giorni delle verifiche programmate etc.. ) e che , in ogni caso , i giudizi espressi non sono definitivi ;

• registreranno le eventuali dichiarazioni dei genitori , soprattutto le dichiarazioni critiche , delle quali il sottoscritto e i docenti dovranno fare oggetto di attenzione nei consigli di classe . Mi permetto di insistere su questo punto perché è necessario distinguere le responsabilità della scuola e le responsabilità delle famiglie .

Certo , comprendo assai bene le difficoltà del dialogo con i genitori che spesso mettono sotto accusa la scuola per giustificare i propri figli . Ciò , però , non ci autorizza ad “abbassare la guardia “ di fronte agli abusi , che vanno segnalati e , se necessario , puniti , senza interferire nei rapporti genitori/figli . USO DEI TELEFONI CELLULARI ( riguarda docenti e alunni ) Gli alunni , in larghissima maggioranza , fanno uso dei cellulari a scuola nonostante le direttive impartite dal Ministro della PI e gli avvisi del sottoscritto e di tutti i docenti . Poiché credo che il divieto vada osservato , raccomando ai docenti … di dare il buon esempio ( visto che spesso gli alunni segnalano che alcuni docenti usano i cellulari durante l’orario di lezione ) e di segnalare al sottoscritto ( sede centrale ) e alla prof.ssa De Luca ( succursale ) gli alunni che durante le ore di lezione , in classe o nei corridoi o in qualsiasi altro locale della scuola , vengono sorpresi a telefonare. La raccomandazione è “ vecchia “ di alcuni anni , ma ,a quanto pare , viene disattesa. E’ opportuno ricordare agli alunni che si procederà al ritiro dei cellulari usati nell’Istituto . Sempre sull’uso dei cellulari richiamo l’attenzione dei docenti sulla CM 25 agosto 1998 , n.362 : “ E’ stato segnalato a questa amministrazione che l’abitudine all’uso della telefonia cellulare si sta diffondendo anche nel mondo della scuola . La questione è stata oggetto di una interrogazione parlamentare nella quale viene denunciato l’uso del cosiddetto “telefonino “ anche durante le ore di lezione . E’ chiaro che tali comportamenti –laddove si verifichino - non possono essere consentiti in quanto si traducono in una mancanza di rispetto nei confronti degli alunni e recano un obiettivo elemento di disturbo al corretto svolgimento delle ore di lezione che , per legge , devono essere dedicate interamente all’attività di insegnamento e non possono essere utilizzate – sia pure parzialmente – per attività personali dei docenti “ .

GESTIONE ULTIME ORE DI LEZIONE-USCITA ALUNNI

Purtroppo , in tutte o in quasi tutte le classi le lezioni terminano molto prima del suono del campanello in un clima di grande confusione , con gli alunni che gridano e che appena sentono il campanello corrono nei corridoi e per le scale gridando , fischiando etc… Spesso tutto questo avviene in presenza degli insegnanti , che a loro volta escono dalle aule in tutta fretta per avviarsi verso l’uscita .

Poiché non è assolutamente possibile né ignorare questi fenomeni e né “ lasciar correre “ anche per esigenze di sicurezza , rinnovo l’invito a rispettare la durata delle ore di lezione e a controllare gli alunni della propria classe durante l’uscita : i docenti e i collaboratori scolastici devono assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni , i docenti sono tenuti a trovarsi in classe 5minuti prima dell’inizio delle lezioni e ad assistere all’uscita degli alunni medesimi ( art. 27 comma 5 , CCNL 2003 ) .

In particolare l’obbligo della vigilanza e le responsabilità che ne conseguono ( cfr. Cassazione 7.11.2000 , n. 14484 ) si estendono “ dal momento dell’ingresso degli allievi nei locali della scuola a quello della loro uscita “ ( Cassazione 5.9.1986 n.5424, 30.3.1999 n.3074, 26.6.1998 n.6331 ) .

Agli allievi va anche ricordato che sono responsabili dei danni arrecati a loro stessi e ad altri ( cfr. Corte dei Conti Sez. giur. Lazio 15.5.1998 , Cassazione Sez.unite 27.6.2002 n.9346 , Cassazione Sez.Unite 11.8.1997 n.7454, Cassazione n.260/1972 )

I riferimenti alle sentenze della Corte di Cassazione e della Corte dei Conti mi sono sembrati opportuni per richiamare i docenti e gli alunni alle loro personali responsabilità .

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OBBLIGHI DEI DOCENTI DURANTE LE VACANZE La programmazione delle attività spetta al Collegio dei docenti . GRADUATORIA INTERNA DOCENTI ITI In attesa della pubblicazione dell’OM sulla mobilità del personale docente per il 2007.2008 , viene consegnata la scheda All.E per l’individuazione dei docenti soprannumerari , che dovrà essere compilata e consegnata all’ufficio di Segreteria ( sig.ri De Angelis e sig.ra Pinto ) SOLTANTO DAI DOCENTI GIA’ INCLUSI NELLA GRADUATORIA DELLO SCORSO ANNO CHE DOVESSERO CHIEDERE EVENTUALI AGGIORNAMENTI DELLE ESIGENZE DI FAMIGLIA ( PUNTO II ) E/O DEI TITOLI GENERALI (III ) E DAI DOCENTI ITI IN ORGANICO DAL 1.09.06 , TENENDO PRESENTE CHE , IN MANCANZA DELLA SCHEDA :

• ai docenti in organico anteriormente al 1.09.06 verrà aggiornato il punteggio dello scorso con l’aggiunta di punti 6 ;

• ai docenti in organico dal 1.09.06 il punteggio verrà attribuito di ufficio in base degli elementi in possesso della scuola .

RITENGO UTILE RIBADIRE CHE IL SOTTOSCRITTO NON ASSUMERA’ ALCUNA RESPONSABILITA’ PER EVENTUALI DICHIARAZIONI MENDACI . Sono esonerati i docenti ITI in assegnazione provvisoria e i docenti con contratto a tempo determinato. La graduatoria verrà compilata e pubblicata in previsione di eventuali contrazioni dei posti in organico per il 2007.2008 . Allo stato , NON SONO IN GRADO DI FORMULARE ALCUNA PREVISIONE SULL’ORGANICO 2007.2008 .

GLI ALUNNI Premessa L’aspetto più impegnativo del lavoro scolastico è rappresentato dai rapporti con gli alunni che non di rado assumono decisioni e comportamenti quanto meno discutibili :

– assenze per motivi banalissimi , tollerate o addirittura autorizzate dai genitori ; – mancanza di impegno di studio in classe e a casa ; – uso , ormai molto diffuso, dei cellulari durante l’orario delle lezioni ; – via/vai nei corridoi durante tutte le ore ; – ritardi quasi mai motivati alla prima ora ; – in molti casi volgarità, bestemmie , litigi , fischi e urla soprattutto al termine delle lezioni .

In parole più semplici non sono pochi gli alunni che frequentano la scuola quando e come vogliono . Il quadro non contiene alcuna novità e, allo stato , le prospettive non inducono all’ottimismo anche perché ad ogni cambio di governo sembra seguire una modifica di indirizzi che , in ogni caso , lasciano irrisolto il problema fondamentale : qual è il ruolo della scuola nell’attuale contesto . Poiché nessuno ha mai sperato che il problema possa trovare soluzione in uno dei tanti progetti di Riforma del sistema scolastico, ne viene di conseguenza che gli insegnanti impegnati cercano di suscitare almeno l’interesse degli alunni sperimentando ogni giorno nuovi percorsi . I loro sforzi, però, sono spesso vanificati dalle “ correnti di pensiero “ ( in contrasto fra loro ) , alle quali si ispirano le azioni dei dirigenti scolastici , dei docenti , dei non docenti e delle famiglie e dai comportamenti degli alunni, che rivendicano alcuni diritti ( autogestione , assenze a proprio piacimento , assenze in massa etc..) senza averne titolo , come cercherò di dimostrare . AUTOGESTIONE , SCIOPERI, ASSENZE Dopo meno di un mese dall’inizio delle lezioni , gli alunni sono stati già “ protagonisti “ di decisioni che personalmente non ho mai condiviso :

• il 30.09.06 si è assentato oltre il 50% degli alunni , di cui l’85% nel corso GEOMETRI ; • il 7 ottobre 2006 , in occasione della Fiera , si è ripetuta l‘alta percentuale di assenti in molte

classi , gli alunni di 5 A e 5B cinque si sono assentati in massa e la 5Aigea , ignorando o fingendo di ignorare l’esito del sorteggio , è stata accompagnata alla Fiera da un docente ;

• a seguito della tragica scomparsa di un ragazzo della 2E , la stragrande maggioranza degli alunni della stessa classe si è assentata il 13 ottobre 2006 .

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Inoltre , due consigli di classe si sono dovuti riunire per motivi disciplinari molto seri . Presumo, poi , che , come negli anni scorsi , fra qualche mese gli alunni chiederanno l’autogestione. Lo scorso anno sembrò opportuno autorizzare la cosiddetta “ cogestione “ , nella speranza di sperimentare nuovi contenuti , discussi e condivisi da tutti ( docenti e alunni ) , indipendentemente dai programmi . Sappiamo tutti come andò a finire : in moltissime classi si proiettarono videocassette scelte soltanto dagli alunni , in qualche classe vennero organizzati tornei ( chiassosi , come nei Bar dei nostri paesi ) di scopa o di briscola . I miei interventi per stroncare gli abusi non suscitarono né consensi e né, tanto meno , entusiasmi . Al contrario furono causa di risentimenti non solo da parte degli alunni . In definitiva, la proposta , largamente condivisibile , dei nuovi contenuti confermò , ove mai ve ne fosse stato bisogno, che gli alunni disimpegnati persistettero, accentuandolo , nel loro disimpegno . Tanto premesso , non ho alcuna difficoltà ad esprimere il mio dissenso sia sull’autogestione e sia sulla cogestione per le ragioni che esporrò qui di seguito :

• la frequenza impegnata e puntuale delle lezioni , il rispetto degli orari di lavoro e lo studio sono obblighi ai quali gli alunni non possono sottrarsi ;

• nel rispetto di tutte le teorie sul “ protagonismo “ degli alunni , non si può non riconoscere che la cosiddetta “ autogestione “ si regge sullo scambio dei ruoli tra i docenti e gli alunni nonché sul divieto agli insegnanti ( da parte degli alunni ) di svolgere il proprio lavoro ;

• le assenze di massa , che impropriamente vengono definite “ scioperi “ , non sono in alcun modo giustificabili.

Tutto questo non significa che gli alunni non hanno il diritto di esprimere il proprio pensiero sull’organizzazione del lavoro scolastico e su tutte le questioni che , in qualsiasi misura , riguardano il sistema formativo , il lavoro e il futuro di ognuno . Al contrario , le proposte e le istanze di tutti coloro che operano nella scuola ( docenti,non docenti,alunni ) vanno discusse e valutate nel rispetto dei ruoli , degli obblighi e dei diritti di ognuno e tenendo sempre presente il contesto in cui si è costretti ad operare . Da queste considerazioni , scaturisce che la fermezza di ogni docente e dei Consigli di Classe di fronte agli abusi rappresenta una scelta obbligata : le assenze del 30.9.06 , i comportamenti della 5 A e della 5Bicinque , i comportamenti della 2E e di tutte le altre classi con più elevato numero di assenti non possono essere liquidate con un semplice richiamo ; l’eventuale richiesta di autogestione non può essere accolta per le ragioni che brevemente ho illustrato . Le mie considerazioni, che ognuno potrà condividere o non condividere , vanno interpretate come un semplice invito al confronto e alla ricerca continua di soluzioni condivise all’interno degli organi collegiali ( soprattutto consigli di classe ) , tenendo ben fermo , in ogni caso , il principio che a scuola vogliamo lavorare tutti in piena armonia e che gli alunni non possono gestire il tempo/scuola a proprio piacimento . A questo punto mi è venuta spontanea una domanda : i consigli di classe ( soprattutto delle classi terminali dei geometri progetto cinque ) interpreteranno e applicheranno il DIVIETO SUI VIAGGI DI ISTRUZIONE con gli stessi criteri dello scorso anno ? ALUNNI IN RITARDO / ASSENZE Dato atto che tutti gli alunni si devono trovare in classe alle ore 8.30 , DELEGO I DOCENTI DELLA SECONDA ORA A VALUTARE LE RAGIONI DEI RITARDI , ANNOTANDO sui giornali di classe LE DECISIONI di ammissione o non ammissione alla 2^ ora . La presente delega scaturisce dalla certezza che i docenti potranno valutare meglio di me i singoli casi , individuare eventuali abusi e adottare i provvedimenti più opportuni .

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Per il controllo e la giustifica ( o non giustifica ) delle assenze rimane in vigore la delega ai docenti della prima ora e , in loro assenza , ai docenti delle ore successive . DIVIETO DI FUMO NELL’ISTITUTO Come negli anni scorsi , il divieto , rigidamente osservato dal personale docente , viene quotidianamente disatteso dagli alunni che , oltre tutto , spesso ignorano regole elementari di “ buona creanza “ : i lavandini sono usati come ceneriere con conseguenze facilmente immaginabili . Sono ben consapevole che tutti gli insegnanti tentano in vari modi di fare osservare il DIVIETO agli alunni . Sono ancor più consapevole che per alcuni alunni , soprattutto delle prime classi, non esistono regole . Per I CONTROLLI DELEGEO : la prof.ssa Ruocco per le alunne della sede centrale , i proff. Bartolomeo De Vita e Marco Lettieri per gli alunni della sede centrale , la prof.ssa Maria De Luca e il prof. Marco Miracolo per la succursale . Per le sanzioni sono disponibili sia il Regolamento interno e i moduli . E’ appena il caso di richiamare l’attenzione sull’eventualità che , oltre alle sigarette , potrebbero circolare SPINELLI : ogni insegnante tenga presente il rischio e, anche a scanso di responsabilità , adotti le misure che ritiene più opportune perché la vigilanza costituisce un dovere al quale nessuno si può sottrarre e per le violazioni del DIVIETO DI FUMO vanno applicate le sanzioni previste dalla legge . Eventuali tolleranze e/o negligenze configurano precise responsabilità . POF, REGOLAMENTI E’ stato predisposto il TESTO UNICO con tutti i regolamenti che i coordinatori esporranno agli alunni delle rispettive classi unitamente allo Statuto delle studentesse e degli studenti e al POF . In particolare , i coordinatori del TRIENNIO esporranno i CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO NONCHE’ LE NORME SUI CREDITI FORMATIVI , CHE , A QUANTO PARE , LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEGLI ALUNNI ( SOPRATTUTTO DEGLI ALUNNI DEL TERZO ANNO ) NON CONOSCE . Del POF e del relativo monitoraggio si dovranno fare carico i titolari delle FO . ALUNNI PROMOSSI CON DEBITI FORMATIVI – RECUPERO I consigli di classe del mese di giugno hanno segnalato gli alunni promossi con DEBITI FORMATIVI al termine dell’anno scolastico 2005.2006 . Ai fini dell’istituzione dei corsi di recupero i docenti interessati segnaleranno ENTRO IL 20 OTTOBRE 2006 gli alunni promossi con i DEBITI utilizzando l’apposita scheda allegata . Successivamente , I COORDINATORI DEI CONSIGLI DI CLASSE VERIFICHERANNO SE PER TUTTI GLI ALUNNI COME SOPRA PROMOSSI SONO STATI INDIVIDUATI I DOCENTI CHE DOVRANNO REALIZZARE I CORSI DI RECUPERO ( DI MATTINA O DI POMERIGGIO ) E MI FARANNO CONOSCERE I NOMINATIVI DEGLI ALUNNI EVENTUALMENTE SENZA INSEGNANTI DI RECUPERO . In proposito , chiarisco :

• I docenti che intendono attivare i recuperi durante le ore di lezione sono OBBLIGATI a dare inizio alle attività SUBITO per concluderle entro la fine del I quadrimestre ;

• I docenti che , invece , non possono realizzare le attività durante l’orario di lezione , sono ugualmente OBBLIGATI a dare inizio SUBITO alle attività , sapendo che successivamente sarà loro comunicato il numero delle ore autorizzate e che : a) dovranno concordare il calendario degli incontri nei limiti delle ore assegnate con gli interessati ; b) fare presente ad ogni alunno che la partecipazione ai corsi di recupero è obbligatoria ; c) fissare anche la data delle verifiche ;

d)precisare che dopo il 31 gennaio 2007 la scuola non organizzerà più attività di recupero di DEBITI FORMATIVI . Per gli alunni che dovessero dichiararsi impossibilitati a frequentare le attività pomeridiane , i docenti valuteranno concretamente la possibilità di realizzare i recuperi nelle rispettive discipline utilizzando in ogni classe soltanto le proprie ore di lezioni e RESTA INTESO CHE I CONTROLLI RIGOROSI DEGLI ALUNNI DESTINATARI DI INTERVENTI INTEGRATIVI (idei) DOVRANNO RIGUARDARE TUTTI GLI ALUNNI ( COMPRESI QUELLI CON DEBITI IN DISCIPLINE NON PIU’ PRESENTI NEI CORSI DI STUDIO 2006.2007 ) . Raccomando vivamente a tutti i docenti l’esatto adempimento delle direttive impartite, precisando che ogni insegnante sarà ritenuto personalmente responsabile di eventuali omissioni e/o dimenticanze. Sono a disposizione per tutti i chiarimenti .

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DOCENTI NEO IMMESSI IN RUOLO PERIODO DI PROVA , ANNO DI FORMAZIONE, ADEMPIMENTI

• PREMESSA IMPORTANTE DEL DIRIGENTE Le informazioni che seguono sono state interamente copiate dai siti indicati alla fine ed hanno carattere orientativo per i docenti interessati . Il sottoscritto , pertanto , non è responsabile di eventuali errori, inesattezze e/o omissioni .

Le parti comuni dei due documenti ( A e B ) possono essere confrontate dagli interessati .

• INFORMAZIONI PER I DOCENTI NEOIMMESSI IN RUOLO

Documento A Periodo di prova: 180 giorni nell’anno scolastico. E’ soggetto a valutazione da parte del Dirigente scolastico. Anno di formazione: 180 giorni di servizio minimo durante i quali l’insegnante viene seguito da un tutor, frequenta i corsi di formazione (40 ore da effettuarsi, in genere in 10 incontri, al di fuori dell’orario di normale insegnamento e dell’aggiornamento; le assenze giustificate non possono superare le 13 ore. Sono previsti da 15 a 30 docenti per ogni corso. I corsi seminariali hanno carattere intensivo residenziale), redige una relazione sulle esperienze e sulle attività svolte che discute con il Comitato per la valutazione del servizio. In entrambi i casi, al termine dell’anno di prova il Dirigente scolastico redige la relazione sul periodo di prova, sentito il parere del Comitato di valutazione del servizio.

PERSONALE SOGGETTO ALLA PROVA Il periodo di prova, così come l’anno di formazione, ha la natura di periodo di ruolo ad ogni effetto ed il suo superamento è la condizione per chiedere la ricostruzione di carriera, i cui effetti decorreranno dal momento stesso della conferma per i docenti. 1) I docenti assunti con contratto a tempo indeterminato quali vincitori di concorso, sia per titoli ed esami sia per soli titoli, devono essere nominati in prova ed ammessi ad un anno di formazione. 2) I docenti immessi in ruolo “ope legis” (tra questi rientra il personale che abbia ottenuto il passaggio ad un ruolo superiore in occasione della procedura di mobilità) sono tenuti solo al periodo di prova, cioè unicamente ai 180 giorni di servizio, non essendo richiesta la frequenza delle attività seminariali. Quindi, nei casi di passaggio di cattedra non è prevista la ripetizione del periodo di prova, a meno che tale passaggio comporti anche un passaggio di ruolo.

VALIDITÀ ANNO SCOLASTICO DI PROVA Il periodo di prova, così come l’anno di formazione, ha la natura di periodo di ruolo ad ogni effetto ed il suo superamento è la condizione per chiedere la ricostruzione di carriera, i cui effetti decorreranno dal momento stesso della conferma per i docenti . Per la validità dell’anno scolastico di prova il servizio effettivamente prestato non deve essere inferiore a 180 giorni nell’anno scolastico, anche se per orario inferiore a quello di cattedra, e deve essere prestato nella cattedra o nel posto per il quale la nomina è stata conseguita o nell’insegnamento di materie affini. Per i docenti che sono stati assunti a tempo indeterminato dopo il ventesimo giorno dall’inizio dell’anno scolastico e che sono, quindi, obbligati a raggiungere la sede definitiva solo dall’inizio dell’anno scolastico successivo, l’anno in corso sarà valido ai fini della prova se prestato nella cattedra o posto per il quale la nomina è stata conseguita o anche nell’insegnamento di materie affini: in questo caso, sono utili al superamento del periodo di prova anche le supplenze prestate dall’inizio dell’anno scolastico corrente fino al momento dell’assunzione a tempo indeterminato in prova. La prova si intende superata dal 1° settembre successivo.

GIORNI UTILI PER IL PERIODO DI PROVA 1) i giorni effettivi di lezione;

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2) le domeniche e gli altri giorni festivi e le quattro giornate di riposo; 3) le vacanze pasquali e natalizie; 4) il giorno libero dall’insegnamento; 5) la frequenza di corsi di formazione e aggiornamento autorizzati;; 6) il primo mese di astensione obbligatoria per maternità, coincidente con il periodo di prova, ossia relativo all’anno scolastico al quale si riferisce il periodo di prova. La C.M. 180/1979 chiarisce che, nel caso in cui, a titolo di esempio, l’astensione obbligatoria abbia inizio nel mese di luglio, si considera valido il primo mese di assenza del nuovo anno scolastico 7) i periodi compresi nel periodo che va dall’inizio dell’anno scolastico (1° settembre) alla data di inizio delle lezioni, “purché il collegio dei docenti, nel quale sia presente il docente nominato in prova, ai sensi dell’art. 11, ultimo comma, Legge 4.8.1977, n.517, si riunisca nel periodo medesimo per l’elaborazione del piano annuale di attività scolastica e per la programmazione di iniziative di aggiornamento da effettuarsi nello stesso periodo e nel corso dell’anno” (circolare 11.7.1979, n. 180); 8) i periodi di eventuali interruzioni delle lezioni dovute a ragioni di pubblico interesse (es. ragioni profilattiche, utilizzazione dei locali per elezioni politiche o amministrative); 9) il periodo compreso tra l’anticipato termine delle lezioni a causa di elezioni politiche e la data prevista dal calendario scolastico (circolare 11.7.1979, n. 180), purché coperto da nomina e retribuito; 10) la partecipazione alle sessioni di esame per l’intera durata della sessione secondo il calendario di svolgimento stabilito dal Ministero e comprensiva delle sedute conclusive della commissione; 11) il servizio prestato in qualità di membro interno delle commissioni giudicatrici degli esami di Stato, in quanto l’interessato sia scelto fra gli insegnanti di materie che costituiscono oggetto delle prove scritte o del colloquio, appartenenti alla classe di concorso a cattedre alla quale si riferisce la nomina in prova; lo stesso vale per i membri esterni, purché per materie comprese nella classe di concorso alla quale si riferisce la nomina in prova.

NON SONO COMPUTABILI AI FINI DELLA PROVA: 1) i periodi di assenza a qualunque titolo, quali periodi di ferie, permessi retribuiti e non, assenze per infermità e le aspettative, eccetto quella per mandato parlamentare; 2) i periodi di chiusura della scuola per le vacanze estive, salvo il computo dei periodi prestati per la partecipazione agli esami. 3) le due giornate che vanno aggiunte alle ferie, a norma della Legge 23.12.1977, n. 937. PROROGA DEL PERIODO DI PROVA La proroga del periodo di prova dei docenti, si consegue in due ipotesi: 1) mancata prestazione dei 180 giorni di servizio: in tal caso la proroga può essere disposta per più anni; 2) esito sfavorevole: in tal caso è possibile disporre la proroga di un altro anno scolastico al fine di acquisire maggiori elementi di valutazione oppure procedere alla dispensa dal servizio o, se il personale proviene da altro ruolo docente o direttivo, alla restituzione al ruolo di provenienza. Il rinvio dell’anno di formazione all’anno scolastico successivo per esito sfavorevole, sempre che sia stato prestato servizio per almeno 180 giorni nell’anno scolastico, può avvenire una sola volta.

RETRODATAZIONE DELLA CONFERMA IN RUOLO La retrodatazione della conferma in ruolo può spettare sia ai fini giuridici ed economici (cioè con il riconoscimento in carriera di eventuali anni pre-ruolo da una data antecedente rispetto all’effettiva conferma in ruolo) oppure ai soli fini giuridici ed in tal caso la retrodatazione non determina la corresponsione dei benefici economici scaturenti dalla stessa (ossia viene riconosciuto lo status di confermato a partire da una data anteriore, ma senza alcun risvolto di carattere economico). La retrodatazione è prevista da particolari disposizioni solo per taluni casi: 1) astensione obbligatoria per maternità: la retrodatazione spetta ai fini giuridici ed economici e cioè con il superamento del periodo di prova nell’anno scolastico successivo, l’insegnante gode degli stessi benefici, anche con gli arretrati, dalla data della conferma retrodatata, senza alcuna differenza rispetto ai suoi colleghi con la medesima anzianità di ruolo e non di ruolo. Tale ipotesi ricorre nel caso in cui sommando i periodi di astensione obbligatoria nell’anno scolastico con i giorni utili alla prova si sarebbero raggiunti i 180 giorni prescritti. Nel caso di mancato superamento del periodo di prova per più anni, la retrodatazione avverrà solamente per l’anno in cui l’astensione obbligatoria si sia rivelata determinante al mancato superamento della prova, ma non anche per gli altri anni legati ad altri tipi di assenze. 2) assenza per servizio militare e per servizio sostitutivo dell’obbligo del servizio militare (obiettori di coscienza) e servizio equiparato al servizio militare ai sensi dell’art. 33 della Legge n. 15.12.1971, n.

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1222 (servizio civile in Paesi in via di sviluppo purché sia intervenuta la dispensa dal servizio militare e l’equiparazione al compimento della ferma di leva) (retrodatazione giuridica); 3) ufficio di giudice popolare che non abbia permesso all’insegnante l’effettuazione del periodo di prova (retrodatazione giuridica).

Referenti: Ufficio Assetto Gestionale e Giuridico

Direttore Guastella Cinzia [email protected]

DOCUMENTO B 469. Speciale neoimmessi in ruolo. I documenti di rito. Al momento della stipula di un contratto individuale di lavoro a tempo indeterminato, il docente è invitato a presentare entro il termine di trenta giorni, pena l’annullamento della stipulazione o la risoluzione del rapporto di lavoro eventualmente già instaurato, la documentazione che certifichi il possesso dei requisiti generali per l’accesso ai pubblici impieghi e di quelli specifici per l’accesso alla cattedra o posto, indicati nei bandi che disciplinano il reclutamento. I requisiti generali sono documentati con la presentazione dei seguenti atti: Certificato di nascita rilasciato dal Comune di residenza ( non occorre più l’estratto dell’atto di nascita rilasciato dal comune di origine). Certificato di cittadinanza italiana rilasciato dal comune di origine o di residenza ovvero di cittadinanza di uno dei paesi dell’Unione Europea. Certificato generale del Casellario giudiziale rilasciato dalla Segreteria della Procura della Repubblica in data non anteriore a 6 mesi. . Certificato di godimento dei diritti politici rilasciato dal comune ove si vota, in data non anteriore a 6 mesi; Copia del foglio matricolare o certificato di esito di leva ( solo per gli uomini). Certificato di costituzione sana ed esente da difetti che impediscano il pieno rendimento del servizio, rilasciato dall’ASL o da un medico militare in data non anteriore a 6 mesi, con l’indicazione dell’esito dell’accertamento seriologico previsto dall’art. 7 della legge 837/1956. Per i docenti già di ruolo basta presentare lo stato di servizio o analogo certificato. I certificati rilasciati dalle pubbliche amministrazioni attestanti stati, qualifiche personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità illimitata. I certificati anagrafici sono ammessi anche oltre i termini di validità nel caso che l’interessato dichiari in calce al documento che le informazioni ivi contenute non hanno subito variazioni dalla data del rilascio ( art. 41 DPR 28.12.2000 n. 445). In alternativa alla presentazione della documentazione, è consentito presentare dichiarazioni sostitutive sottoscritte sotto la propria responsabilità per attestare fatti, stati o qualità per i quali è ammessa l’autocertificazione, sono escluse le attestazioni di carattere sanitario. L’anno di Formazione L’anno di formazione, istituito dalla Legge 270/82, è disciplinato dall’art. 440 del T.U. Ha inizio con l’anno scolastico dal quale decorrono le nomine e termina con la fine delle lezioni; per la sua validità è richiesto il servizio minimo di 180 giorni. La conferma dell’assunzione si consegue con il superamento favorevole dell’anno di formazione e di un’attività seminariale di formazione di 40 ore. Ad ogni neoimmesso in ruolo è assegnato un tutor, docente esperto con il compito di armonizzare la formazione sul lavoro e l’apprendimento teorico. Al termine dell’anno di formazione, il docente discute con il comitato per la valutazione del servizio una relazione sulle esperienze e sulle attività svolte. Il rinvio ai successivi anni

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scolastici per numero insufficiente di giorni di servizio (meno di 180) può avvenire più volte senza limitazioni. Dalla C.M. n. 267/1991 emerge il principio secondo il quale, dei due elementi costitutivi dell’anno di formazione (prestazione di servizio per almeno 180 gg., attività seminariali), solo il primo è essenziale al superamento dell’anno di formazione, mentre il secondo può in tutto o in parte mancare per causa di forza maggiore documentata (es. assenza per maternità, infermità, ecc.). I periodi computabili per il compimento dei 180 gg. Tra i periodi computabili ai fini del compimento dei 180 giorni prescritti non vanno solo computati i giorni di lezione, ma anche altri periodi che di seguito si elencano con gli specifici riferimenti normativi: le domeniche e tutti gli altri giorni festivi, nonché le quattrogiornate di riposo previste dalla lettera b), art. 1 Legge 23.12.1977 n. 937; le vacanze natalizie e pasquali; il giorno libero; i periodi d’interruzione delle lezioni dovute a ragioni di pubblico interesse (ragioni profilattiche, elezioni politiche ed amministrative); i giorni compresi nel periodo che va dal 1° settembre alla data d’inizio delle lezioni (C.M. n. 180 dell’11.7.1979); il servizio prestato nelle commissionidegli esami di Stato; la frequenza di corsi di formazione e aggiornamento indetti dall’Amministrazione scolastica, compresi quelli organizzati a livello di circolo o di istituto; il periodo compreso tra l’anticipato termine delle lezioni a causa di elezioni politiche e la data prevista dal calendario scolastico (C.M. 180 dell’11.7.1979); il primo mese di astensione obbligatoria per maternità (art. 31 Regio Decreto 21.8.1937, n. 1542; C.M. n. 54 del 23.2.1972; C.M. n. 180 dell’11.7.1979); il periodo prestato quale preside incaricato (art. 2, comma 2 del D.L. 21.9.1973 n. 567, convertito in Legge 15.11.1973 n. 727, richiamato anche dall’art. 1, comma 2 della Legge 10.6.1982 n. 349). I periodi non computabili per il compimento dei 180 gg. Non sono computabili: i periodi di ferie, permessi retribuiti e non, le assenze per malattia,le aspettative, eccetto quelle parlamentari; i periodi di chiusura della scuola per vacanze estive, ad eccezione dei periodi di partecipazione alle sessioni di esame; le due giornate che vanno aggiunte alle ferie ai sensi della Legge 23.121977 n. 937. Ai sensi dell’art. 67 del CCNL del 24.7.2003, l’anno di formazione trova realizzazione attraverso specifici progetti contestualizzati, anche con la collaborazione di reti e/o consorzi di scuole. L’impostazione delle attività tiene conto dell’esigenza di personalizzare i percorsi, di armonizzare la formazione sul lavoro, con il sostegno di tutor appositamente formati, e con l’approfondimento teorico. Nel corso dell’anno di formazione vengono create particolari opportunità opzionali per il miglioramento delle competenze tecnologiche e della conoscenza delle lingue straniere, anche nella prospettiva dell’acquisizione di certificazioni internazionalmente riconosciute. Le attività seminariali. Le attività seminariali hanno una durata di 40 ore da svolgersi durante tutta la durata dell’anno scolastico. Ogni corso è costituito da un minimo di 15 docenti ad un massimo di 30, suddivisi in gruppi di 8-10. I corsi seminariali hanno carattere intensivo residenziale solo nel caso di assoluta impossibilità a procedere con incontri durante tutto l’anno scolastico. Le assenze giustificate non potranno superare 1/3 del monte ore previsto (13 ore). I coordinatori degli incontri rilasceranno un attestato di partecipazione da presentare al comitato di valutazione per il servizio, presso il quale il neodocente dovrà sostenere la discussione finale di una relazione da lui preparata. Il docente durante l’anno di formazione viene assistito da un docente esperto o tutor, al quale non possono essere affidati più di due neodocenti. L’istituto del tutor non è previsto, invece, per i docenti che si trovano nell’anno di prova, cioè per i docenti che hanno ottenuto il passaggio di ruolo. Il docente redige una relazione sulle esperienze e attività svolte, comprese quelle seminariali, che è oggetto di discussione con il comitato per la valutazione; sulla base di ciò e tenendo conto anche della relazione di spettanza del dirigente, il Comitato esprime il suo parere per la conferma in ruolo. E’ compito del dirigente curare alla fine dell’anno scolastico la relazione conclusiva sull’anno di formazione di ciascun neodocente. La lavoratrice madre in astensione obbligatoria che abbia compiuto i 180 giorni di servizio nell’anno scolastico, può sostenere, previa autorizzazione del suo medico di fiducia, la discussione della relazione finale col Comitato per la valutazione del servizio, al fine di veder definito il superamento dell’anno di formazione con la relazione del Capo d’istituto (circ. telegrafica n. 357 del 2.11.1984). La dichiarazione dei servizi. Il docente immesso nei ruoli, all’atto dell’assunzione in servizio è tenuto a dichiarare per iscritto tutti i servizi di ruolo e non di ruolo prestati in precedenza allo Stato o ad altri enti pubblici, il servizio militare, i periodi di studio e di pratica ed esercizio professionali. La dichiarazione, in carta semplice, deve essere presentata entro 30 giorni dalla stipula del contratto individuale di lavoro. La dichiarazione è obbligatoria anche in assenza di precedenti servizi, ed è un adempimento molto importante in quanto l’omissione entroi due anni previsti, per eventuali integrazioni, non consente successivamente di chiedere il riconoscimento dei servizi ai fini pensionistici. Il dipendente, inoltre, è tenuto a dichiarare i dati relativi al suo stato di famiglia nonché le successive variazioni. Ai fini dell’emanazione dei provvedimenti concernenti la quiescenza e la previdenza, nonché la relativa valutazione dei periodi e servizi, l’interessato può, sotto la

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propria responsabilità, sottoscrivere una dichiarazione sostitutiva ai sensi della Legge n. 15 del 4/1/’68 come modificata dalla Legge n. 127 del 15/5/’97 (art. 2 D.P.R. n. 351 del 28/4/’98). Per ottenere una base informativa completa ed aggiornata, e quindi evitare errori, è stato predisposto un apposito modello allegato alla nota ministeriale prot. n. D13/1943 del 10/8/’99. Con la nota prot. n. 981 del 9/12/’99, il Ministero ha ribadito l’importanza dell’acquisizione di dati precisi per poter raggiungere lo scopo dell’adozione di provvedimenti di stato giuridico ed economico in modo tempestivo ed efficace. In tale contesto è stato stabilito che le dichiarazioni dei servizi anteriori all’assunzione in ruolo devono essere trattenute agli atti dalle singole scuole in originale e non in copia. Sono invece da trasmettere in originale ai CSA le eventuali dichiarazioni integrative. Si consiglia di conservare la fotocopia della dichiarazione dei servizi e di annotare la data ed il numero di protocollo dell’inoltro della pratica al CSA. ( Ruggiero Pinto). La mobilità L’assegnazione della sede ai neoimmessi in ruolo per l’a.s. 2004/2005 ha avuto un carattere provvisorio, il raggiungimento della sede definitiva, a partire dal primo settembre 2005, avverrà per trasferimento nell’ambito della seconda fase dei movimenti contestualmente all’altro personale titolare nella provincia ( fase intercomunale della mobilità). Il personale docente neoimmesso in ruolo, in attuazione di quanto previsto dall’art..1 comma 3 della legge n. 124/1999, con la sola esclusione del personale di cui all’art. 21 della legge n. 104/92 (handicappato con invalidità superiore ai 2/3) non può partecipare ai trasferimenti per altra provincia per un triennio a far data dalla decorrenza giuridica della nomina in ruolo ( 1.9.2004). Il personale docente neoimmesso in ruolo non può altresì partecipare al trasferimento in altra sede della stessa provincia di assunzione per un biennio a far data dalla decorrenza giuridica della nomina in ruolo . Il personale neoimmesso in ruolo per l’anno scolastico 2005/2006 potrà invece partecipare alla mobilità annuale ( utilizzazioni, assegnazione provvisoria provinciale e interprovinciale). I docenti immessi in ruolo sui posti di sostegno hanno l’obbligo di permanere per 5 anni su tale tipologia diposti. Le ferie. I docenti neoimmessi in ruolo hanno diritto a 30 giorni di ferie, solo dopo tre anni di servizio, a qualsiasi titolo prestato, avranno diritto a 32 giorni. Nel corso del 2004/2005 i docenti neoimmessi in ruolo matureranno le ferie in proporzione ai servizi prestati in tanti dodicesimi quanti sono i mesi di servizio, la frazione superiore a 15 giorni equivale a un mese.

DIRETTIVE DEL DIRIGENTE PER I NEOIMMESSI IN RUOLO A parte gli obblighi indicati in precedenza e le conseguenze a carico degli inadempienti , invito gli interessati a comunicarmi entro e non oltre il 23 ottobre 2006 se , considerati i titoli per la loro immissione in ruolo , debbono frequentare o meno le attività seminariali . A tal fine dovranno presentare all’ufficio di Segreteria ( Servizio personale ) una dichiarazione contenente : le generalità , la classe di concorso , il titolo di immissione in ruolo . Nella stessa dichiarazione dovranno indicare se l’ITCG di Vallo della Lucania è SEDE PROVVISORIA O SEDE DEFINITIVA .

CALENDARIO SCOLASTICO 2006.2007 Qui di seguito riporto l’ordinanza ministeriale n.58 prot. 7288 del 31 luglio 2006

CALENDARIO SCOLASTICO NAZIONALE PER L'ANNO 2006/2007. IL MINISTRO VISTO l'art. 74 del Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297 e successive modificazioni e integrazioni; VISTO l'art.138 del Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n.112, che delega alle Regioni la determinazione del calendario scolastico a far tempo dall'anno scolastico 2002/2003; VISTA la legge 17 luglio 2006, n.233 di conversione, con modificazioni, del Decreto-legge 18 maggio 2006, n.181, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri. Delega al Governo per il coordinamento delle disposizioni in materia di funzioni e organizzazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri;

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RITENUTO che, ferma restando la delega sopra richiamata di cui al Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n.112, rimane assegnata al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca la competenza relativa:

• alla determinazione per l'intero territorio nazionale della data di inizio (prima prova) degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore;

• alla determinazione del calendario delle festività a rilevanza nazionale;

TENUTO CONTO che l'eventuale adattamento al calendario scolastico da parte delle istituzioni scolastiche è regolamentato dal 3° comma del succitato art.74 del D.L.vo 16 aprile 1994, n.297, che dispone lo svolgimento di almeno 200 giorni di lezione o, in caso di organizzazione flessibile dell'orario complessivo del curricolo o di quello destinato alle singole discipline ed attività, dal disposto dell'art.5, comma 3, del D.P.R. 8 marzo 1999, n.275, relativo all'articolazione delle lezioni in non meno di cinque giorni settimanali ed al rispetto del monte ore annuale, pluriennale o di ciclo previsto per le singole discipline ed attività obbligatorie, nonché, nell'una e nell'altra ipotesi, dalle disposizioni contenute nel CCNL del comparto Scuola; ATTESA l'esigenza di procedere agli adempimenti sopra menzionati per l'anno scolastico 2006/2007; ACQUISITO il parere del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione espresso nell'adunanza del 20 luglio 2006;

O R D I N A Art. 1 - Gli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore per l'anno scolastico 2006/2007 hanno inizio, per l'intero territorio nazionale, con la prima prova scritta, il giorno 20 giugno 2007. Art. 2 - Il calendario delle festività, in conformità alle disposizioni vigenti, è il seguente: tutte le domeniche; il 1° novembre, festa di tutti i Santi; l'8 dicembre, Immacolata Concezione; il 25 dicembre Natale; il 26 dicembre; il 1° gennaio, Capodanno; il 6 gennaio Epifania; il giorno di lunedì dopo Pasqua; il 25 aprile, anniversario della Liberazione; il 1° maggio, festa del Lavoro; il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica; la festa del Santo Patrono. Art. 3 - Sessioni speciali di esami di istruzione secondaria di 1° grado, di qualifica professionale, di licenza di maestro d'arte possono essere effettuate anche nel corso dell'anno scolastico. Ciò al fine di venire incontro, nella misura più ampia e partecipata, alle esigenze di coloro che, in età adulta, intendano conseguire i rispettivi titoli di studio. Relativamente al conseguimento dei diplomi di qualifica professionale e di maestro d'arte, l'individuazione del momento in cui collocare, nel corso dell'anno, tali sessioni di esami è rimessa alle determinazioni organizzative delle singole istituzioni scolastiche, statali e paritarie. Si fa riserva di successive disposizioni per l'istruzione secondaria di 1° grado,in relazione a quanto previsto dall'articolo 3, lettera c) della legge 28 marzo 2003, n. 53. La presente Ordinanza sarà inviata alla Corte dei conti per la registrazione. Roma, li 31 LUGLIO 2006

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IL MINISTRO FIORONI

Riporto , altresì , il calendario della Regione Campania :REGIONI INIZIO TERMINE FESTIVITA' FESTIVITA' VARIE

LEZIONI LEZIONI NATALIZIE PASQUALI

CAMPANIA 18 SETT. 2006

09 GIUGNO 2007

23/12/06 – 7/1/07

5/04/07 – 10/04/07

Inoltre , il CdI , con propria delibera , ha disposto la sospensione delle lezioni nei giorni 2 NOVEMBRE e 9 DICEMBRE 2006 .

ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO SCOLASTICO Qui di seguito fornisco le proposte sull’organizzazione del lavoro scolastico con l’indicazione delle aree di riferimento e nonché con i soli nominativi dei miei collaboratori. Con successiva comunicazione, a conclusione della contrattazione decentrata , pubblicherò la ripartizione del fondo di Istituto.

AREA DEL MONITORAGGIO DEL POF L’area è interamente affidata ai titolari delle funzioni strumentali al POF ( art.30 c.1 CCNL 2002-2005 ) confermati dal collegio dei docenti alll’inizio delle lezioni del corrente appresso indicati con le relative attribuzioni: Area 1

• AGNELLO FEDULLO - Monitoraggio POF ,Coordinamento e gestione progetti IFTS ,PON ,Regione Campania

• SOFIA MAUTONE – Coordinamento e gestione corsi di aggiornamento, redattrice del manuale della qualità d’Istituto-Referente del progetto di Scuole e Servizi (portale delle scuole italiane)

Area della vigilanza Corso SIRIO

• SALVATORE CULTRERA TUTTI I DOCENTI SOPRA INDICATI SI OCCUPERANNO COLLEGIALMENTE DEL MONITORAGGIO DELLE ATTIVITA’ SVOLTE ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO.

COMITATO TECNICO SCIENTIFICO PROGETTO SIRIO I docenti titolari delle FUNZIONI OBIETTIVO costituiscono il Comitato ed esercitano le funzioni di controllo e monitoraggio delle attività del progetto , che nell’anno in corso viene realizzato in tre classi ( 4.5 igea , 4 geom. ) . Detto comitato si riunirà periodicamente ( almeno una volta al mese ? ) per verificare :

a- andamento delle attività e frequenze ; b- eventuali proposte per soddisfare i bisogni degli allievi ( adulti ) .

L’attività rientra nei compiti delle funzioni obiettivi . TUTTE LE SEDUTE DOVRANNO ESSERE VERBALIZZATE .

AREA DEL FUNZIONAMENTO - Spesa prevista : da definire in sede di contrattazione decentrata .

AMBITI DI COMPETENZA Docenti responsabili

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Collaborazioni con il Dirigente Scolastico Nota : Per i coordinatori verrà valutata la possibilità di aumentare il compenso corrisposto lo scorso anno .

MARIA DE LUCA : Vicario – COORINAMENTO SUCCURSALE Responsabile progetto valutazione 2006 ANIELLO ARCARO, GATTA SONIA , MARCO MIRACOLO- ANTONIO SANSONE , DE VITA ALDO,MEROLA BARTOLOMEO : coordinamento succursale in assenza del vicario ANTONIETTA RUOCCO : collaboratrice sede centrale SALVATORE CULTRERA : Vigilanza Corso Serale SIRIO COORDINATORI CONSIGLI CLASSI : docenti designati dai rispettivi consigli . BARTOLOMEO DE VITA – Responsabile patentino MICHELE PASSARO : Coordinamento Sportello Bancario , Sportelli didattici , corsi di recupero e sostegno

TERESA MAUTONE : Controllo assenze alunni – Comunicazioni con le famiglie PASQUALE CROCAMO : Responsabile sicurezza ANTONIO ALOIA : Segretario collegio docenti AGNELLO FEDULLO : Segretario Consiglio Istituto designato dal Presidente , prof. Angelo D’Amato .

LABORATORI Ai laboratori vengono assegnati gli assistenti tecnici indicati nel prospetto che segue . Gli insegnanti sono vivamente pregati di eseguire le esercitazioni nelle ore assegnate ad ognuno e di firmare gli appositi registri evitando , nel contempo , che gli alunni si rendano responsabili dei danni e degli scempi degli anni scorsi che i docenti e gli assistenti dovranno tempestivamente segnalare . Per facilitare l’individuazione dei responsabili di danni si suggerisce di assegnare le postazioni agli alunni . Per lo sportello bancario , incarico il rag. Michele Passaro di predisporre l’orario di accesso delle classi e , di intesa con i docenti ,dare inizio tempestivamente alle attività .

RESPONSABILI DEI LABORATORI PIANO TERRA

LABORATORIO TECNICO RESPONSABILE

DEPOSITARIO CHIAVI

CHIMICA MARCO LETTIERI MARCO LETTIERI AULA MULTIMEDIALE DOCENTI

DANTE BRUNO DANTE BRUNO

SALA VIDEOCONFERENZE FEDULLO AGNELLO DANTE BRUNO LINGUISTICO ZUNNO GIUSEPPE ZUNNO GIUSEPPE TRATTAMENTO TESTI CARBONE GIUSEPPE

CARBONE GIUSEPPE

PRIMO PIANO

LABORATORIO

TECNICO RESPONSABILE DEPOSITARIO CHIAVI

INFORMATICA VIZZARI CATERINA CORCILLO ALESSANDRO AULA MULTIMEDIALE DOCENTI

CORCILLO ALESSANDRO CORCILLO ALESSANDRO

ECONOMIA AZIENDALE DI FEO GIOVANNI DI FEO GIOVANNI

SECONDO PIANO

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LABORATORIO

TECNICO RESPONSABILE DEPOSITARIO CHIAVI

MATEMATICA LETTIERI FRANCO LETTIERI FRANCO AULA MULTIMEDIALE DOCENTI

LETTIERI FRANCO LETTIERI FRANCO

GPS FEDULLO AGNELLO FEDULLOAGNELLO GIS-CAD INVERSO ALESSANDRO INVERSO ALESSANDRO

SUCCURSALE

LABORATORIO

TECNICO RESPONSABILE DEPOSITARIO CHIAVI

TRATTAMENTO TESTI E INFORMATICA.

GRAMBONE BRUNO GRAMBONE BRUNO

(1)

ORGANI COLLEGIALI CONSIGLI DI CLASSE

Considerato che con precedente avviso sono state fissate le date di riunione del mese di ottobre, indico qui di seguito le date delle riunioni successive :

24/11/06 25/01/06 05/03/07 02/05/07

23/11/06 26/01/07 06/03/07 03/05/07

22/11/06 29/01/07 07/03/07 04/05/07

21/11/06 30/01/07 08/03/07 07/05/07

20/11/06 31/01/07 09/03/07 08/05/07

15.00-16.00

1Aig-1Ageom.3Apr.-3Big-4igSirio

1Big-1Aci-3Bpr 3Aig-4geom.Sirio

1Cig-1Bci-1Eig

3Aci-3Cig-1Dig

3Bci-3Ageom

16.00-17.00

2Aig-2Ageom.-4Apr. 4Big- 5ig.SIRIO

2Big-2Aci-4Bpr 4Aig

2Cig 2Bci 4Cpr 2Eig

4Aci-4Cig-2Dig

4Bci-4Ageom

17.00-18.00

4Bgeom.-5Apr. 5Big

5Bpr 5Aigea 5Cpr 5Aci-5Cig-5Dpr

5Bci-5Ageom

La durata di ogni consiglio è solo indicativa . E’, quindi , fatto obbligo ai coordinatori di riportare il termine effettivo di ogni seduta fermo rimanendo l’orario di inizio sopra riportato. (1) Le riunioni del mese di gennaio sono destinate alla valutazione quadrimestrale degli alunni . Qui di seguito viene indicato l’ordine del giorno Operazioni scrutinio I quadrimestre Alunni con insufficienze gravi o gravissime – Provvedimenti Esiti corsi recupero debiti formativi (a) (2) Nelle riunioni del mese di maggio i consigli di classe si occuperanno anche delle proposte di adozione dei libri di testo per l’anno 2007.2008 . (a) ENTRO IL 31 GENNAIO 2007 SI DOVRANNO CONCLUDERE I CORSI DI RECUPERO DEI DEBITI FORMATIVI .

ENTRO LA STESSA DATA DEL 31.1.07 I DOCENTI INTERESSATI DOVRANNO CONSEGNARE I REGISTRI AL RAG. MICHELE PASSARO PER IL CALCOLO DELLE ORE EFFETTIVAMENTE PRESTATE . Eventuali attività di recupero successive al 31.1 dovranno essere computate con gli sportelli didattici nei limiti delle ore assegnate a ciascuno . INVITO TUTTI I DOCENTI A NON SUPERARE IN NESSUN CASO IL MONTE ORE ASSEGNATO A CIASCUN DOCENTE ( PER I CORSI DI RECUPERO ) E A CIASCUN GRUPPO ( PER GLI SPORTELLI DIDATTICI ) , PRECISANDO CHE PER PROBLEMI DI BILANCIO NON SARANNO RICONOSCIUTI EVENTUALI “ SFORAMENTI “ .

I coordinatori si faranno carico di invitare a tutte le riunioni ( ad eccezione di quelle del mese di gennaio destinate alla valutazione quadrimestrale ) i rappresentanti dei genitori e degli alunni , i quali potranno partecipare SOLTANTO alla discussione dei problemi generali delle classi ( andamento , svolgimento dei programmi etc. ) . Il Presidente o il Coordinatore , quindi , inviteranno detti rappresentanti ad allontanarsi quando verranno discussi problemi di singoli alunni .

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OPERAZIONI SCRUTINIO FINALE 11 GIUGNO

2007 12 GIUGNO 2007

13 GIUGNO 2007

14 GIUGNO 2007

15 giugno 2007

8.30-10.00

5Aig-5Ap-5Ag-5igSirio

3Ageom.-3Bcinque

3Apr 1Aigea 1Ageom. 4igea Sirio

1Acinque

10.00-11.30

5Big-5Cp-5Acinque

4Ageom. 4Bcinque

4Ap- 2Aigea 1Digea 2Acinque

11.30-13.00

5Cig--5Bp-5Bcinque-

3Bigea 3Acinque

3Bpr 1Bigea 2Digea 1Bcinque

14.30-16.00

3Aigea-5Dpr. 4Bigea 4Acinque

4Bpr 2Bigea 1Eigea 2Bcinque

16.00-17.30

4Aigea 3Cigea -4Cp 1Cigea 2Eigea

17.30-19.00

4Ageom.SIRIO 4Cigea-4Bgeom.

2Cigea

COLLEGIO DEI DOCENTI ( durata presumibile di ogni collegio : non più di 3 ore ) Alla riunione del 1 settembre 2005 si aggiungono le altre riunioni qui di seguito indicate :

• 20 ottobre 2006 – ore 15.00 . L’ordine del giorno sarà affisso con successivo avviso . • 07 novembre 2006 – ore 15.30- Ordine del giorno : Funzioni Obiettivo –Designazione a

scrutinio segreto ; • 15 dicembre 2006 – ore 15.00 - Andamento dell’Istituto – Valutazioni I

quadrimestre:intese-Corsi di recupero • 06 febbraio 2007 – ore 15.00I . Il collegio valuterà i risultati del I quadrimestre anche al

fine di preparare l’incontro con le famiglie dell’ 8 febbraio 2007 ; • 19 aprile 2007 – ore 15.30 Il collegio si occuperà dell’andamento dell’Istituto; • 11 maggio 2007 – ore 15.30 Il collegio , oltre a ratificare le proposte di adozione dei libri

di testo , si occuperà anche delle operazioni finali fissando , in particolare , i criteri di valutazione degli alunni e di conduzione degli scrutini .

• 15 giugno 2007 ore 16.30 Riunione conclusiva del collegio dei docenti che , oltre a valutare il lavoro svolto , si occuperà anche delle attività che i docenti dovranno svolgere nei periodi non coincidenti né con le ferie e né con altri impegni di servizio .

ALTRE RIUNIONI 14 MAGGIO 2007- Riunioni docenti classi terminali per l’elaborazione e l’approvazione del documento finale da affiggere all’albo della scuola il 15 maggio 2007 . Le riunioni si svolgeranno al termine del collegio dei docenti . Le classi terminali saranno come appresso raggruppate : I gruppo : Classi 5 Igea Sirio – 5Aigea-5Bigea-5Acinque -5Ageom.ordinamento II gruppo ( a distanza di un’ora dal primo gruppo ) : Classi 5Cigea-5Bp-5Ap-5Cp- 5Bcinque-5Dprogr. Al termine delle sedute sopra indicate si riuniranno i docenti delle classi terminali alle quali sono stati assegnati alunni privatisti per le opportune intese sugli esami preliminari . In linea di massima e fatti salvi accordi diversi , gli esami si svolgeranno nel seguente ordine : dal 18 al 25 maggio 2007 : prove scritte ; 28.29.30 maggio 2007 : prove orali e scrutinio finale. I risultati saranno pubblicati il 31 maggio 2007 . INCONTRI CON LE FAMIGLIE Come lo scorso anno , vengono fissati quattro incontri nelle seguenti date : 19 dicembre 2006 ore 15-19 08 febbraio 2007 ore 15-19 12 aprile 2007 ore 15-19 E’ fatto obbligo di partecipare alle riunioni a tutti i docenti con incarico a tempo indeterminato nei limiti dei rispettivi obblighi , mentre i docenti con contratto a tempo determinato e i supplenti temporanei dovranno partecipare nei limiti di validità dei rispettivi contratti .

Buon lavoro .

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Vallo della Lucania 10 ottobre 2006

( Crispino Romanelli , dirigente dell’Istituto )

Per comodità dei “ lettori “ riporto qui di seguito il quadro delle riunioni Ottobre Novembre dicembre gennaio febbraio Marzo aprile maggio Giugno

Cons. classi

Dal 23 al 27

Dal 21 al 25

Dal 21 al 31

Dal 6 al 10

Dal 2 all’8

Dal 10 al 15

Collegi doc.

5 16 3 19 12 16

Doc./Gen. 18 7 4

Altre riiun.

N.B. Al presente avviso vengono allegate le schede che i docenti dovranno compilare e consegnare nei termini e secondo le indicazioni riportate sui ciascuna scheda . Raccomando agli interessati di compilare la scheda All.E per la formazione della graduatoria interna.

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ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E GEOMETRI “ E.Cenni “ Via Pinto 84078 VALLO DELLA LUCANIA ( Salerno )

SCHEDA DA CONSEGNARE AI GENITORI

( dovrà essere compilata dal coordinatore di ogni classe e consegnata ai genitori nelle riunioni collegiali o , in caso di assenza , inviata per posta successivamente )

Anno scolastico 2006.2007

Cognome e Nome dell’alunno Classe,sez.,

indirizzo Eventuali segnalazioni dei docenti e provvedimenti

adottati

N.totale delle assenze dal

18.09

LIVELLI DI INGRESSO

MATERIE CON DEBITI FORMATIVI ESITI RECUPERO

Altri elementi di giudizio – Giudizio di LICENZA MEDIA per le prime classi

PERCORSO DAL 18.09.06 ALLA DATA DEL ___________________( indicare

la data dell’incontro ) MATERIE CON

INSUFFICIENZE GRAVISSIME

MATERIE CON INSUFFICIENZE GRAVI

Materie con scarsi elementi di valutazione

GIUDIZIO SINTETICO SULL’ALUNNO

EVENTUALI DICHIARZIONI DEI GENITORI Vallo della Lucania ______________________ Firma del coordinatore del consiglio di classe

Firma del genitore per ricevuta della scheda

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All.B

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E GEOMETRI “ E.Cenni “ Via Pinto 84078 VALLO DELLA LUCANIA ( Salerno )

CI SATD040007 – CI (Sirio ) SATD04050L CF 84000780654 CCP 17938846 E. Mail : Cenni 1 @ Alentum . it tf 0974 / 4392 Fax 0974 / 4392

Anno Scolastico 2006.2007

INCONTRO COLLEGIALE DOCENTI / GENITORI ( Scheda che i coordinatori dovranno consegnare alle famiglie nel giorno dell’incontro )

Aule di ricevimento dei docenti della classe _______________ Sezione e Indirizzo _______________

Cognome e Nome dei docenti

Materie di insegnamento Piano di ricevimento

Numero aula

ricevimento

IL COORDINATORE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

All.C

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ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E GEOMETRI “ E.Cenni “ Via Pinto 84078 VALLO DELLA LUCANIA ( Salerno )

CI SATD040007 – CI (Sirio ) SATD04050L CF 84000780654 CCP 17938846 tf 0974 / 4392 Fax 0974 / 4392

Anno Scolastico 2006.2007

SCHEDA PER IL COMPUTO DELLE ORE non di insegnamento ( da consegnare al coordinatore della classe ) .

IL SOTTOSCRITTO ( da scrivere a stampatello ) Cognome e nome del docente Materie di

insegnamento e classi

n.ore insegnamento

Stato giuridico

Dichiara che le ore complessive non di insegnamento ( escluse le riunioni per le valutazioni quadrimestrali e finali ) sono le seguenti : n.ore consigli

di classe n. ore collegi

docenti n.ore incontri con le famiglie

n.ore altre riunioni

TOTALE ORE

Propone che le ore obbligatorie ( 80 ) non prestate vengano destinate alle seguenti attività : Oppure – Comunica che è obbligato a prestare n.ore ________ + n. ore_____ non di insegnamento e che concorderà con il coordinatore le sedute alle quali partecipèrà . Nota – Poiché i calcoli delle ore sono effettuati in base alla durata presunta e non effettiva delle riunioni , ogni insegnante dovrà recuperare anche le ore non effettivamente prestate . I COORDINATORI E IL SEGRETARIO DEL COLLEGIO DOVRANNO INDICARE SCRUPOLOSAMENTE IN OGNI VERBALE L’ORA DI INIZIO E L’ORA DI CONCLUSIONE DI OGNI RIUNIONE . Vallo della Lucania __________________________

Firma del docente

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All.D

ELENCO COORDINATORI CONSIGLI DI CLASSE Classi Cognome e Nome

coordinatori Classi Cognome e Nome

coordinatori 1Aigea LEONE ANNAMARIA 4Cp DE MAGISTRIS MARGHERITA 2Aigea SACCO ANTONIETTA 5Cp VIGNES LUCIA 3Aigea SANSONE ANTONIO 5Dp IAVARONE NICOLA 4Aigea GIORDANO ANTONIO 5Aigea DE VITA ALDO 1Bigea DI STASI GENNARINO 1Ageom VASSALLO GIOVANNI 2Bigea PIPOLO GIOVANNI 2Ageom RIELLI GIUSEPPINA 3Bigea VENERI GIOVANNINA 3Ageom MAUTONE FRANCESCO 4Bigea CEMBALO EMANUELA 4Ageom GUIDA CARLO 5Bigea GALZERANO ILDA 5Ageom GAROFALO ANTONIO 1Cigea PASSARO ANNA MARIA 4Bgeom MAUTONE FRANCESCO 2Cigea MEROLA BARTOLOMEO 1Acinque MAUTONE SOFIA 3Cigea MATRELLA ELENA 2Acinque SCARANO M.ANTONIETTA 4Cigea D’AMATO ANGELO 3Acinque FEDULLO AGNELLO 5Cigea ARCARO ANIELLO 4Acinque SCARANO M.ANTONIETTA 1Digea NICOLETTA AUGUSTA 5Acinque SANTANGELO MICHELE 2Digea SILICATO CONCETTA 1Bcinque GALZERANO CARMENMARIO 1Eigea LENZONI CARMELA 2Bcinque MANNONI SALVATORE 2Eigea EPIFANIA GABRIELLA 3Bcinque LAMANNA NATALE 4Bcinque D’AIUTO NICOLA 3Ap TRIGGIANI ANIELLO 5Bcinque LIGUORI SALVATORE 4Ap IAVARONE NICOLA 4iSIRIO PECCERILLO CAROLINA 5Ap TROTTA GERARDO 5iSIRIO CULTRERA SALVATORE 3Bp RADANO MONICA 4gSIRIO DE CILLIS ELENA 4Bp RUOCCO ANTONIA 5Bp PAGANO RAFFAELE

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La scheda deve essere compilata e consegnata all’ufficio di Segreteria ( sig.ra Maddalena o sig. Giuseppe ) entro e non oltre il 15 novembre 2006

All.E

60° Distretto Scolastico – Vallo della Lucania ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE E PER GEOMETRI“ E. Cenni”

Via A. Pinto – 84078 VALLO DELLA LUCANIA (SA) Telefax O974/4392 =======================================================================

Anno Scolastico 2006.2007

SCHEDA PER LA VALUTAZIONE DEI TITOLI E DEI SERVIZI AI FINI DELLA FORMAZIONE DELLA GRADUATORIA INTERNA DEI DOCENTI E DELLA INDIVIDUAZIONE DEI DOCENTI SOPRANNUMERARI ( NEL CASO DI CONTRAZIONE DELL’ORGANICO 2007.2008 )

Il sottoscritto : Cognome Nome Data e luogo di

nascita

Classe di concorso e materie di insegnamento

consapevole delle responsabilità penali cui va incontro in caso di dichiarazione mendace ,

dichiara sotto la sua personale responsabilità :

a) di essere in servizio di effettivo insegnamento( senza soluzione di continuità ) presso l’Istituto Tecnico “ Cenni” di Vallo della Lucania a partire dall’anno scolastico _________________________ in qualità di docente con contratto a tempo indeterminato per l’insegnamento di _________________________________ e di aver quindi prestato n.__________ anni di servizio _______________ ( deve essere escluso l’anno 2006.2007 ) ;

b) (oppure ) di essere stato assegnato all’Istituto Tecnico “ Cenni “ di Vallo della Lucania nell’anno scolastico ______________________ in qualità di docente con contratto a tempo indeterminato di __________________________________________ e di trovarsi in assegnazione provvisoria/ utilizzazione ( cancellare la parte che non interessa ) presso _______________________________________ dall’anno _____________________ in qualità di docente di _________________________________________________ ;

c) di essere residente a ______________________________ dal __________________e di doversi ricongiungere a

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Cognome e nome della persona alla quale si deve ricongiungere

Data di nascita Grado di parentela Comune di residenza della persona alla quale si deve ricongiungere

d) di aver prestato il servizio e di essere in possesso dei titoli come appresso

elencati : I - ANZIANITÀ DI SERVIZIO:

Tipo di servizio Punteggio Punteggio calcolato

dal docente

Punteggio calcolato dall’amministrazione

A) per ogni anno di servizio comunque prestato, successivamente alla decorrenza giuridica della nomina, nel ruolo di appartenenza (1)

n._______ anni di servizio x 6

Punti 6

A1) per ogni anno di servizio effettivamente prestato (2) dopo la nomina nel ruolo di appartenenza in scuole o istituti situati nelle piccole isole (3) in aggiunta al punteggio di cui al punto A ) n.________ anni di servizio x 6

Punti 6

B) per ogni anno di servizio preruolo o di altro servizio di ruolo riconosciuto o valutato ai fini della carriera o per ogni anno di servizio preruolo o di altro servizio di ruolo prestato nella scuola materna (4)

n.______ anni di serviziox3 ( primi 4 anni interi +2/3 dei rimanenti anni )

Punti 3

B1) (valido solo per la scuola secondaria di II grado ed artistica) per ogni anno di servizio prestato in posizione di comando ai sensi dell'art. 5 della legge 603/66 nella scuola secondaria superiore successivamente alla nomina in ruolo nella scuola secondaria di I grado in aggiunta al punteggio di cui al punto B) n._______ anni di servizio x 3

Punti 3

B2) per ogni anno di servizio preruolo o di altro servizio di ruolo riconosciuto o valutato ai fini della carriera o per ogni anno di servizio preruolo o di altro servizio di ruolo nella scuola materna, effettivamente prestato (2) in scuole o istituti situati nelle piccole isole (3) e (4) in aggiunta al punteggio di cui al punto B) e B1) n.__________ anni di servizio ( il preruolo va valutato interamente per i primi 4 anni e nella misura di 2/3 per gli anni rimanenti )

Punti 3

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C) per ogni anno di servizio di ruolo prestato senza soluzione di continuità nella scuola di attuale titolarità (5) (in aggiunta a quello previsto dalle lettere A), A1), B), B1), B2), B3)

- entro il quinquennio punti 2 per n.______ anni

- oltre il quinquennio punti 3 per n. ______ anni

D)a coloro che, per un triennio, a decorrere dalle operazioni di mobilità per l’a.s. 2000/2001, non presentano o non abbiano presentato domanda di trasferimento provinciale o passaggio provinciale o, pur avendo presentato domanda, l’abbiano revocata nei termini previsti, verrà riconosciuto, dopo il predetto triennio, una tantum, un punteggio aggiuntivo di ………………………. (tale punteggio viene riconosciuto anche a coloro che presentano domanda condizionata, in quanto soprannumerari; la richiesta, nel quinquennio, di rientro nella scuola di precedente titolarità fa maturare regolarmente il predetto punteggio aggiuntivo)

Punti 10

TOTALE ANZIANITA’ DI SERVIZIO ( DA RIPORTARE )

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II - ESIGENZE DI FAMIGLIA (6) (7):

Tipo di esigenza Punteggio Punteggio calcolato dal

docente

Verifiche dell’amministrazione

A) per ricongiungimento al coniuge ovvero, nel caso di docenti senza coniuge o separati giudizialmente o consensualmente con atto omologato dal tribunale, per ricongiungimento ai genitori o ai figli (7)

Punti 6

B) per ogni figlio di età inferiore a sei anni (8) Cognome e nome dei minori

Data di nascita

Punti 4

C) per ogni figlio di età superiore ai sei anni, ma che non abbia superato il diciottesimo anno di età (8) ovvero per ogni figlio maggiorenne che risulti totalmente o permanentemente inabile a proficuo lavoro

Cognome e Nome Data di nascita o invalidità

Punti 3

D) per la cura e l'assistenza dei figli minorati fisici, psichici o sensoriali, tossicodipendenti, ovvero del coniuge o del genitore totalmente e permanentemente inabili al lavoro che possono essere assistiti soltanto nel comune richiesto (9) Persona da assistere Grado di parentela e

motivo assistenza

Punti 6

Totale esigenze di famiglia Riporto TOTALE SERVIZIO+ESIGENZE FAMIGLIA( da riportare )

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III - TITOLI GENERALI:

Tipo di titolo Punteggio Punteggio calcolato

dal docente

Verifiche dell’amministrazione

A) per ogni promozione di merito distinto Punti 3

B) per il superamento di un pubblico concorso ordinario per esami e titoli, per l'accesso al ruolo di appartenenza (in scuole materne, elementari, secondarie ed artistiche), al momento della presentazione della domanda, o a ruoli di livello pari o superiore a quello di appartenenza (10)

Punti 12

C) per ogni diploma di specializzazione conseguita in corsi post-universitari prevista dagli statuti ovvero dal D.P.R. N.162/82, ovvero dalla legge n.341/90 (artt. 4, 6, 8) attivata dalle università statali o libere ovvero da istituti universitari statali o pareggiati (11), ivi compresi gli istituti di educazione fisica statali o pareggiati, nell'ambito delle scienze dell'educazione e/o nell'ambito delle discipline attualmente insegnate dal docente - per ogni diploma ………………………………………………… ( è valutabile un solo diploma, per lo stesso o gli stessi anni accademici )

Punti 5

D) per ogni diploma universitario conseguito oltre al titolo di studio attualmente necessario per l’accesso al ruolo di appartenenza (12)

Punti 3

E) per ogni corso di perfezionamento di durata non inferiore ad un anno, previsto dagli statuti ovvero dal D.P.R. N.162/82, ovvero dalla legge n.341/90 (artt. 4,6,8) attivato dalle università statali o libere ovvero da istituti universitari statali o pareggiati (11), ivi compresi gli istituti di educazione fisica statali o pareggiati, nell'ambito delle scienze dell'educazione e/o nell'ambito delle discipline attualmente insegnate dal docente -- per ogni corso…………………………………………………… ( è valutabile un solo corso, per lo stesso o gli stessi anni accademici)

Punti 1

F) per ogni diploma di laurea, di accademia di belle arti, di conservatorio di musica, di istituto superiore di educazione fisica, conseguito oltre al titolo di studio attualmente necessario per l'accesso al ruolo di appartenenza (12)………………………………………………

Punti 5

G) per il conseguimento del titolo di "dottorato di ricerca”

Punti 5

H) ) per la sola scuola elementare: per la frequenza del corso di aggiornamento-formazione linguistica e glottodidattica compreso nel piano attuato dal ministero, con la collaborazione degli Uffici scolastici provinciali, delle istituzioni scolastiche, degli istituti di icerca (IRRSAE, CEDE, BDP) e dell'università ………………………..

Punti 1

i titoli relativi a C), D), E), F), G), H) anche comulabili tra di loro, sono valutati fino ad un massimo di ……………………………………………

Punti 10

Punti 10

I) per ogni partecipazione ai nuovi esami di stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore di cui alla legge 10/12/97 n°425 e al D.P.R. 23.7.1998 n.323, fino all’anno scolastico 2000/2001, in qualità di presidente di commissione o di componente esterno o di componente interno, compresa l’attività

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svolta dal docente di sostegno all’alunno handicappato che sostiene l’esame…………………………..…….

Punti 1

TOTALE TITOLI GENERALI RIPORTO TOTALE PUNTI Il sottoscritto dichiara che quanto come sopra dichiarato risponde a verità . Vallo della Lucania ______________________ _______________________________________ N.B. I numeri in parentesi si riferiscono alle note che accompagnano la scheda e che ogni docente potrà consultare nell’ufficio di Segreteria ( De Angelis -Pinto )

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All. F 60° Distretto Scolastico – Vallo della Lucania

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE E PER GEOMETRI “ E. Cenni”

Via A. Pinto – 84078 VALLO DELLA LUCANIA (SA) Telefax O974/4392

Anno Scolastico 2006.2007

SCHEDA DI PRESENTAZIONE DEI PROGETTI ( può essere presentata dai singoli docenti e da gruppi di docenti dopo la ripartizione del fondo di Istituto )

TITOLO DEL PROGETTO Area di riferimento N. presumibile destinatari

Coordinatore Collaboratori

interni Collaboratori esterni

Cognome e Nome Attività che svolge

Contenuti,finalità,modalità di svolgimento delle attività – Indicare anche se si tratta di progetto nuovo o di progetto iniziato negli anni scorsi Durata del progetto :ore _________

QUADRO ECONOMICO Voci di spesa Importo ( in euro ) Coordinamento ( n.ore x 15,91 )

Ore di insegnamento (n.ore x 28,84 )

Collaborazioni esterne ( n. ore x 28,84 )

Personale ATA TOTALE IMPORTO PROGETTO Vallo della Lucania________________________ _________________________________ ( firma del coordinatore del progetto)

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All.G 60° Distretto Scolastico – Vallo della Lucania

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE E PER GEOMETRI “ E. Cenni”

Via A. Pinto – 84078 VALLO DELLA LUCANIA (SA) Telefax O974/4392

Anno Scolastico 2006.2007 SCHEDA RECUPERI DEBITI FORMATIVI CON ONERI A CARICO DEL FONDO DI

ISTITUTO Il sottoscritto Cognome Nome Materie di

insegnamento Classi

Consapevole delle responsabilità penali cui va incontro in caso di dichiarazione mendace , dichiara sotto la sua personale responsabilità :

• di aver ottenuto il parere favorevole del Consiglio di classe per l’attivazione dei corsi di recupero pomeridiani ;

• di aver interpellato gli alunni interessati ricevendo da ognuno formale impegno a frequentare le attività nei giorni e nelle ore che verranno concordate ( possibilmente martedì e giovedì ) .

Dichiara , altresì , che prima dell’inizio dei corsi, si farà rilasciare dagli alunni interessati dichiarazione scritta dai genitori che autorizzano i propri figli a frequentare attività pomeridiane . Tanto premesso , indica come appresso gli alunni destinatari dei corsi di recupero per il superamento dei DEBITI FORMATIVI :

Classi e sezioni Materie TOT.

TOTALI

Comunica che ha dato inizio alle attività il giorno ______________________ e che comunicherà gli esiti delle verifiche ai Consigli di Classe del mese di gennaio ( attribuzione voti I quadrimestre ) . Dichiara di essere al corrente che le attività di recupero si dovranno concludere entro il 31 gennaio 2007 e che ,pertanto , consegnerà il relativo registro al rag. Michele Passaro entro la stessa data . Vallo della Lucania ,______________________________

_________________________________________ ( Firma )

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All.H

60° Distretto Scolastico – Vallo della Lucania ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE E PER GEOMETRI

“ E. Cenni”

Via A. Pinto – 84078 VALLO DELLA LUCANIA (SA) Telefax O974/4392

Anno Scolastico 2006.2007

SCHEDA SPORTELLI DIDATTICI Il sottoscritto Cognome Nome Materie di

insegnamento Classi

si dichiara disponibile a svolgere attività di recupero , di sostegno degli alunni nonché di approfondimento nei corsi pomeridiani ( sportelli didattici ) , sapendo che :

• ad ogni lezione dovranno partecipare non meno di 3/ 4 alunni ; • entro il 15 gennaio 2007 dovrà fornire al rag. Michele Passaro l’orario di

disponibilità ; • gli interventi dovranno avere inizio il 1 febbraio 2007 , a conclusione del

primo quadrimestre ; • non potrà superare il monte/ore assegnato .

Vallo della Lucania

________________________________________________ ( firma )

N.B. LA SCHEDA DEBITAMENTE COMPILATA DOVRA’ ESSERE CONSEGNATA ALSIG. DOMENICO ENTRO E NON OLTRE IL 31 OTTOBRE 2006 .

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ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E GEOMETRI “ E.Cenni “ Via Pinto 84078 VALLO DELLA LUCANIA ( Salerno )

SCHEDA DA CONSEGNARE AI GENITORI

( dovrà essere compilata dal coordinatore di ogni classe )

Anno scolastico 2005.2006

Cognome e Nome

dell’alunno Classe,sez.,

indirizzo Eventuali segnalazioni dei docenti e provvedimenti

adottati

N.totale delle

assenze dal 15.09

LIVELLI DI INGRESSO MATERIE CON DEBITI FORMATIVI

ESITI RECUPERO

Altri elementi di giudizio – Giudizio di LICENZA MEDIA per le prime classi

PERCORSO DAL 15.09.04 ALLA DATA DEL ___________________(

indicare la data dell’incontro ) MATERIE CON

INSUFFICIENZE GRAVISSIME

MATERIE CON INSUFFICIENZE GRAVI

Materie con scarsi elementi di valutazione

GIUDIZIO SINTETICO SULL’ALUNNO

EVENTUALI DICHIARAZIONI DEI GENITORI Vallo della Lucania ______________________ Firma del coordinatore del consiglio di classe

Firma del genitore per ricevuta della scheda

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All.B

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER

GEOMETRI “ E. Cenni “ Autonomia n.74 - SA5X.5

Via A.Pinto 84078 VALLO DELLA LUCANIA ( Sa) tf e Fax 0974 / 4392

Codice istituto Codice SIRIO Codice fiscale istituto

[email protected]

SATD040007 SATD04050L 84000780654 www.itcgcenni.net www.itcgcenni.vallodellalucania.scuolaeservizi.it

=====================================================

=========================

TESTO UNICO

dei Regolamenti dell’Istituto

Data di entrata in vigore : 1 ottobre 2003

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Presentazione ll Testo Unico approvato dal Consiglio di Istituto contiene e sintetizza tutti i Regolamenti interni che sono stati elaborati ed approvati nel corso degli anni precedenti . E’ sembrato a tutti opportuno racchiudere in un solo “ volumetto “ di facile e rapida consultazione tutte le disposizioni anche al fine di eliminare gli articoli eventualmente riportati in più di un Regolamento . Il lavoro si segnala per la linearità dell’esposizione , per il rigore formale e sostanziale , per la coerenza di tutto il suo “ impianto “ . Si ritiene di dover sottolineare, in particolare , l’articolo 1 della Premessa che enuncia i principi ai quali si ispira l’azione dell’Istituto : promuovere lo sviluppo armonico della personalità degli studenti …. nel rispetto dei principi di libertà e democrazia sanciti dalla Costituzione . Un sentito ringraziamento ai proff. Marilù De Luca e Lorenzo Margiotta, che hanno elaborato il Testo . Vallo della Lucania , 2 ottobre 2003

IL DIRIGENTE SCOLASTICO ( Crispino Romanelli )

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IL CONSIGLIO DI ISTITUTO − Visto il regolamento d’istituto, approvato in esecuzione del D. Lgs 297 del

16/04/1994, della L. 59 (art. 21) del 15/03/97, del D.P.R. 249 del 24/06/1998 e del D.P.R. 275 del 08/03/99;

− Viste le disposizioni di legge sul divieto di fumo; − Visto il regolamento d’istituto sul divieto di fumo, approvato con delibera del 26 .

11 . 2002; − Visto lo Statuto nazionale delle studentesse e degli studenti ; − Visto il regolamento di disciplina degli studenti dell’istituto ; _ Sentito il collegio dei docenti ;

approva con propria delibera n. 32 del 30 settembre 2003

Testo Unico

costituito dagli articoli che seguono .

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

°°°°°°°°°°°°°°

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INDICE DEL TESTO UNICO Premessa ART. 1 – Finalità educative. ART. 2 – Principi fondamentali dell’azione educativa

Capo I : Norme generali Art. 3 – Calendario scolastico. Art. 4 – Inizio e termine delle lezioni. Art. 5 – Relazioni tra le componenti della comunità scolastica. Art. 6 – Cassetta segnalazioni. Capo II : Diritti e doveri degli alunni Art. 7 – Principi ispiratori. Art. 8 – Ritardi assenze e permessi . Art. 9 – Valutazione . Art. 10 – Vigilanza e prime norme di sicurezza. Art. 11 – Riunioni degli studenti. Art. 12 – Autocontrollo del diritto di espressione e di pensiero. Art. 13 - Commissione di controllo: composizione e natura del controllo. Art. 14 - Comitato degli studenti. Art. 15 - Funzioni del comitato. Art. 16 - Convocazione del Comitato. Art. 17 - Le assemblee. Art. 18 - Impedimenti. Art. 19 - Comunicazioni. Capo III : Norme di disciplina e sanzioni Art. 20 : Premessa Art. 21 : Nozione di danno Art. 22 : Responsabilità Art. 23 : Valutazione del danno Art. 24 : Natura delle sanzioni Art. 25 : Valore della sanzione Art. 26 : Competenze Art. 27 : Modalità Art. 28 : Esami Art. 29 : Organo disciplinare Art.30 : Relazione Art. 31 : Audizione dello studente Art. 32 : Procedura Art. 33 : Nullità Art. 34 : Riservatezza Art. 35 : Organi interni Art. 36 : Comunicazioni .Art. 37 . Esecutività Art. 38 : Rapporti con lo studente Art.39 : Ricorsi Art. 40 : Organo di garanzia Art. 41 : Organi interni Art. 42 : Competenze Art. 43 : Modifiche Art. 44 : Definitività Capo IV : Uso del patrimonio dell’Istituto Art. 45 : Possibilità di utilizzo. Art. 46 : Responsabilità degli studenti.

TITOLO I :Gli studenti

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Art. 47 : Uso dei servizi igienici. ART. 48 – Divieto di fumo. Art. 49- Tutela della salute.

CAPO I - I Genitori Art. 50 - Funzioni e compiti dei genitori. Art. 51 - Comitato dei genitori. Art. 52 - Funzioni del Comitato. Art. 53 - Convocazione del Comitato. Art. 54 - Comunicazioni alle famiglie. Art. 55 - Incontri docenti/genitori.

Capo I : Costituzione ed elezione Art. 56 - Costituzione degli Organi Collegiali. Art. 57 - Modificazione della popolazione scolastica. Art. 58 - Commissione elettorale. Art. 59 - Risultati elezioni - Ricorsi Art. 60 - Nomina dei membri eletti. Capo II : Convocazione Art. 61 - Prima convocazione del Consiglio di Istituto. Art. 62- Calendario delle riunioni. Art. 63 - Convocazione degli Organi Collegiali. Art. 64 - Avviso di convocazione degli Organi Collegiali. Art. 65 - Incompatibilità Art. 66 - Durata in carica dei membri eletti. Art. 67 - Validità delle sedute e delle deliberazioni. Capo III : Funzionamento Art. 68- Funzionamento dei Consigli di classe. Art. 69 - Funzionamento del Collegio dei docenti. Art. 70 - Funzionamento del Consiglio di Istituto. Art. 71 - Pubblicità delle sedute del Consiglio di Istituto. Art. 72 – Collaboratori del Dirigente scolastico e titolari di funzioni particolari. Art. 73 - Dimissioni dagli organi collegiali. Art. 74 - Pubblicità degli atti degli OO.CC.. Art. 75 - Atti degli Organi collegiali. - Ricorsi.

Capo I : Corsi di recupero, sostegno, potenziamento Art.76 : Tempi Art. 77 : Tipi Art. 78 : Partecipazione Art. 79 : Compensi Capo II : Esperienze extrascolastiche Art. 80 : Viaggi d’istruzione. Criteri Art. 81 : Partecipazione Art. 82 : Tempi Art. 83 : Tutor Art. 84 : Divieto

Capo I : Norme generali. Art. 85- Area e funzioni. Art. 86 - I docenti. Art. 87 - Il Dirigente scolastico. Art. 88 - Il responsabile amministrativo.

TITOLO II:Rapporti scuola famiglia

TITOLO III:ORGANI COLLEGIALI DELL'ISTITUTO

TITOLO IV:Attività di Formazione

Titolo V:Il personale dell'Istituto - Gli uffici – I rapporti sindacali

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Art. 89 - Gli assistenti amministrativi. Art. 90 - L'assistente tecnico. Art. 91 - Collaboratori scolastici. Capo II : Gli uffici amministrativi Art. 92 - Orario degli uffici. Art. 93 - Rilascio dei certificati. Capo III : Assemblee sindacali – Scioperi – Rappresentanze sindacali unitarie Art. 94 - Diritti di riunione dei docenti e non docenti. Art. 95 - Diritto di sciopero. Art. 96 - Comunicazioni. Art. 97 - Adempimenti del Dirigente scolastico. Art. 98- Adempimenti del personale docente. Art. 99 - Garanzia dei servizi essenziali. Art. 100 – Rappresentanze sindacali unitarie (R.S.U.)

Capo I : Beni destinati allo svolgimento dell'attività didattica Sezione I : La biblioteca e i laboratori Art. 101 - La biblioteca. Art. 102 - I laboratori. Art. 103 - Finalità dell'uso della biblioteca e dei laboratori. Art. 104 – Funzionamento della biblioteca. Art. 105 – Disposizioni su libri e riviste prese in prestito. Art. 106 - Acquisto libri, materiale di laboratorio e abbonamento a riviste. Art. 107 - Prestiti durante le vacanze. Art. 108 - Uso delle apparecchiature. Capo II: Utilizzo dei laboratori e delle aule speciali Art. 109 :Responsabili dei laboratori

Art. 111 : Uso della palestra Art. 112 : Collegamenti alla rete Internet Art.113 : Uso delle aule multimediali Art.114 : Uso aula videoconferenze Art.115 : Registri dei laboratori - Obblighi Art.116 – Corsi di aggiornamento Art.117 : Manutenzione dei Laboratori Art.118 : Monitoraggio delle attivita’ Art.119 : Divieti Art.120 : Sanzioni Art.121 : Rinnovo delle attrezzature e acquisti di software Art.122: Elenco dei fornitori Art 123 – Funzionamento dei laboratori. Art 124 – L’ aula linguistico-multimediale.

Art.125 – Principi Art.126 – Locali soggetti al divieto assoluto di fumare Art.127 – Cartelli Art.128 – Locali nei quali è consentito fumare Art.129 – Sanzioni Art.130 – Procedura di accertamento Art.131– Rimedi Art.132 – Norma finale

TITOLO VI:Il Patrimonio dell'Istituto

Titolo VII:Tutela della salute

Art. 110 : Uso dei laboratori

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Premessa ART. 1 – Finalità educative.

L’Istituto, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, promuove lo sviluppo armonico della personalità degli studenti, componente primaria e oggetto del processo educativo. Docenti e non docenti devono offrire modelli idonei di comportamento nel rispetto dei principi di libertà e democrazia sanciti dalla Costituzione.

ART. 2 – Principi fondamentali dell’azione educativa. Nel perseguire il fine di cui al precedente articolo, la scuola uniforma la propria azione educativa ai seguenti principi: uguaglianza, obiettività ed equità, curando di promuovere la partecipazione, tutelando il diritto all’informazione ed assicurando efficienza e trasparenza. Pertanto, il presente regolamento vuole essere uno strumento normativo che consenta di operare in sede didattica e tecnico-amministrativa con metodi democratici e responsabili; si propone, altresì, di indirizzare la scuola a confrontarsi con la propria realtà territoriale, nazionale ed europea per offrire agli studenti gli strumenti necessari all’inserimento nel mondo del lavoro o per il prosieguo degli studi.

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TITOLO I Gli studenti

Capo I : Norme generali Art. 3 – Calendario scolastico.

Il calendario scolastico si uniformerà, nelle linee generali, alle direttive emanate dal MIUR , dalla Regione Campania ed a quelle dell’Ufficio Scolastico Regionale della Regione Campania.

Art. 4 – Inizio e termine delle lezioni. a) Le lezioni hanno inizio alle ore 8.30. L’orario è deliberato dal Consiglio

d’Istituto su proposta del Collegio dei docenti. b) L’ingresso è fissato alle ore 8.25. c) I docenti dovranno trovarsi a scuola almeno cinque minuti prima dell’inizio

delle lezioni ed entrare in classe al suono della campanella. Il cambio di classe alla fine dell’ora di lezione dovrà essere sollecito.

d) L’orario di servizio del personale non docente, regolato per turni, è organizzato in modo da assicurare una presenza costante nei locali dell’Istituto.

Art. 5 – Relazioni tra le componenti della comunità scolastica. Tutte le componenti della comunità scolastica basano le proprie azioni sul rispetto reciproco e fondano i propri propositi sulla qualità delle relazioni ai fini di migliorare l’ambiente lavorativo in cui si trovano ad operare. In tale ottica, ognuno nel proprio ruolo si adopera per prevenire o reprimere qualsiasi tipo di molestia, di pratica discriminatoria o di mobbing, per sviluppare potenzialità, per recuperare situazioni di svantaggio, per creare effettive condizioni di pari opportunità e coinvolgimento.

Art. 6 – Cassetta segnalazioni. Ai fini del miglioramento della qualità del servizio e del perfezionamento del processo di comunicazione, per una più efficace risposta alle esigenze dell’utenza, negli ambienti comuni dell’Istituto è collocata una cassetta chiusa per la ricezione di comunicazioni scritte. I docenti, il personale A.T.A. e amministrativo, l’utenza in genere, possono far pervenire, inserendole nella cassetta predisposta per la corrispondenza, segnalazioni, anche in forma anonima, riguardo a disfunzioni o irregolarità, proposte, consigli, suggerimenti. La cassetta è affidata alla custodia del Presidente del Consiglio d’Istituto che si farà carico di discutere richieste o messaggi ricevuti, durante lo svolgimento delle sedute del Consiglio, anche nell’ottica di eventuali provvedimenti.

Capo II : Diritti e doveri degli alunni Art. 7 – Principi ispiratori.

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a) Gli studenti sono parte attiva e responsabile della istituzione scolastica intesa come comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale. Essi concorrono insieme al Dirigente scolastico, ai docenti, al personale ad elaborare ed attuare il progetto didattico-educativo dell’istituto, interagendo con la comunità civile e sociale, secondo i principi della scuola dell’autonomia.

b) La comunità scolastica, nel promuovere l’offerta formativa, coinvolge gli studenti, quali soggetti della stessa, nelle scelte di loro competenza riguardo ai temi di programmazione e di definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione dell’istituto, di criteri di valutazione, di scelta di libri e di materiale didattico.

c) Gli studenti scelgono autonomamente le attività curriculari integrative e le attività aggiuntive facoltative che l’istituto offre attraverso l’impegno progettuale della dirigenza, dei docenti e del personale tutto.

d) Gli studenti hanno diritto ad un’istruzione qualificata e qualificante e concorrono al raggiungimento di tale obiettivo attraverso una partecipazione responsabile e fattiva alle scelte formative, culturali e professionali, una frequenza regolare, un assolvimento degli impegni, un comportamento corretto.

e) I diritti e i doveri degli studenti sono ispirati alla realizzazione del processo formativo degli stessi, nel più ampio spirito di collaborazione delle componenti scolastiche.

f) Gli studenti hanno diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni e il proprio pensiero in ogni forma di comunicazione, nel rispetto di tutte le persone che compongono la comunità scolastica.

g) L’Istituto favorisce la continuità di legame con gli ex studenti.

Art. 8 – Ritardi assenze e permessi .

a) Gli eventuali ritardi e le assenze dalle lezioni sono giustificati dal Dirigente scolastico o dai professori delegati, ai sensi dell’art. 395 del D. Lgs 297/94.

b) L’autorizzazione per l’ingresso a scuola dopo le 8.30 verrà rilasciata dal Dirigente scolastico.

c) L’ingresso alla seconda ora, motivato dall’allievo, sarà rilasciato dal Dirigente scolastico. Non è consentito agli studenti l’ingresso in classe dopo l’inizio della seconda ora di lezione .

d) I permessi di uscita dalla scuola, prima della conclusione dell’orario scolastico, possono essere concessi dal Dirigente o da chi ne fa le veci, in casi eccezionali , se sufficientemente motivati, e solo se vi sia stato un contatto diretto con i genitori o con chi ne fa le veci.

e) La presenza degli allievi in tutte le attività che vengono svolte nel contesto scolastico in orario curriculare è obbligatoria. La giustificazione delle assenze deve essere presentata dall’allievo il giorno del rientro in classe, firmata sull’apposito libretto dai genitori(o da chi ne fa le veci) degli alunni minorenni o dagli stessi alunni se maggiorenni.

f) Nel caso di assenze superiori ai 5 giorni, causate da motivi di salute, la riammissione dello studente in classe è subordinata alla esibizione della relativa certificazione medica.

g) Nel caso di assenze superiori ai 5 giorni, non imputabili a malattia, si dispensa dal presentare certificato medico previo avviso alla dirigenza.

h) La giustificazione dell’assenza o la mancata presentazione della giustificazione, verrà annotata dal docente della prima ora sul registro di classe.

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i) Il docente coordinatore segnala alla dirigenza casi di frequenza anomala o non assidua, per gli opportuni contatti con le famiglie.

l) Un’assidua presenza costituirà elemento positivo ai fini della formulazione del giudizio sulla personalità dell’alunno.

Art. 9 – Valutazione .

Lo studente ha diritto a una valutazione trasparente e tempestiva basata su criteri oggettivi, scaturiti dal dialogo costruttivo con docenti e dirigenza, ciascuno per le proprie competenze; tale valutazione deve tendere ad attivare una presa di coscienza nel discente, del proprio rendimento, attraverso un processo di autovalutazione teso al miglioramento delle attività.

Art. 10 – Vigilanza e prime norme di sicurezza. Gli studenti entrano nell’istituto dagli accessi predisposti, cinque minuti prima dell’inizio delle attività e rispettano l’orario di inizio delle lezioni. Agli alunni non è consentito per nessun motivo allontanarsi dagli spazi di pertinenza della scuola. La sorveglianza degli studenti è affidata in classe, in palestra, in laboratorio e nei trasferimenti, agli insegnanti di turno; nei corridoi e nei servizi al personale non docente. Gli studenti escono con ordine alla fine dell’orario delle lezioni, vigilati dagli insegnanti e dal personale preposto. Tutti, anche nelle normali fasi di attività, sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative dettate dal piano di sicurezza della scuola e richieste dalla normativa vigente.

Art. 11 – Riunioni degli studenti.

Gli studenti hanno diritto di associarsi e di riunirsi nell’ambito del proprio istituto, nelle forme e nei modi previsti dalla legge e dai regolamenti.

Art. 12 – Autocontrollo del diritto di espressione e di pensiero. Gli studenti hanno il diritto di manifestare il proprio pensiero anche con scritti e periodici che possono essere diffusi nell'ambito dell'Istituto dopo che sono stati sottoposti al controllo di un'apposita commissione, con esclusione assoluta di ogni censura ideologica e al solo fine di evitare violazioni di legge prima della pubblicazione e della diffusione.

Art. 13 - Commissione di controllo: composizione e natura del controllo. La predetta Commissione è formata dal Dirigente scolastico, da un docente eletto nel Collegio dei docenti e da uno studente eletto nell'Assemblea plenaria degli studenti. Fermi restando i limiti e le finalità di cui al successivo art. 15, le funzioni di controllo della Commissione hanno carattere preventivo.

Art. 14 - Comitato degli studenti. Gli studenti eletti nei Consigli di classe e nel Consiglio di Istituto formano il comitato degli studenti.

Art. 15 - Funzioni del comitato.

Il comitato degli studenti: a) elegge nella prima seduta il Presidente, che è anche Presidente

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dell'Assemblea studentesca, e il vice-Presidente; b) può eleggere un gruppo di coordinamento formato da non più di 5

studenti con compiti di vigilanza e di controllo durante lo svolgimento delle assemblee studentesche;

c) è organo consultivo del Dirigente scolastico; d) di propria iniziativa può formulare al Dirigente scolastico, al Collegio

dei docenti e al Consiglio di Istituto proposte ed indicazioni per l'elaborazione del POF e per migliorare l'attività educativa nonché il funzionamento della Scuola;

e) formula l'ordine del giorno da sottoporre all'esame dell'assemblea degli studenti;

f) convoca le assemblee di classe che, di norma, si svolgono durante le ultime due ore di lezione nel rispetto delle norme di cui al D.L. 297/94.

Art. 16 - Convocazione del Comitato.

Il Comitato è convocato:

a) dal Presidente o prima dello svolgimento di ogni Assemblea generale degli studenti o, sentito il parere favorevole del Dirigente scolastico, in casi eccezionali;

b) dalla metà più uno dei suoi componenti nei casi in cui non provvede il Presidente o, in sua assenza, il vice-Presidente;

c) il giorno e l'ora di convocazione devono essere concordati col Dirigente scolastico almeno 5 giorni prima di ogni riunione;

d) tutte le riunioni del comitato si svolgono nei locali della scuola, durante le due ultime ore di lezione o, in casi eccezionali, in orario concordato con il Dirigente scolastico;

e) le riunioni del comitato si svolgono sotto la responsabilità del Presidente o, in sua assenza, del vice-Presidente

Art. 17 - Le assemblee.

La scuola garantisce la partecipazione anche attraverso forme assembleari di riunione degli studenti, compatibilmente con le esigenze di sicurezza, igienicità e funzionalità dei locali. A tal fine sono previste assemblee di classe e di Istituto, regolate dalle vigenti norme regolamentari e di legge.

Art. 18 - Impedimenti. Qualora vi siano concreti impedimenti allo svolgimento delle assemblee plenarie sotto il profilo della sicurezza, igienicità e funzionalità dei locali, l'assemblea plenaria è sostituita da assemblee per classi parallele.

Art. 19 - Comunicazioni. a) Ogni studente ha l'obbligo di comunicare ai propri genitori oppure a chi ne fa

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le veci il giorno e l'ora di svolgimento delle assemblee studentesche, precisando che le stesse si svolgono sotto la responsabilità del Presidente dell'assemblea;

b) le assemblee, di norma, si svolgono nell'orario antimeridiano; c) le assemblee plenarie si svolgono nell'orario anzidetto e coincidono con

l'orario scolastico ; d) nel caso in cui le assemblee plenarie si sciolgano prima delle ore 12,30, gli

studenti sono obbligati a rispettare l'orario di lezione e a rientrare in classe. Capo III : Norme di disciplina e sanzioni

Art. 20 : Premessa

Le norme di questo capo disciplinano le seguenti materie :

a) frequenza dei corsi e impegno di studio; b) rispetto per tutti i membri della comunità scolastica di appartenenza; c) osservanza dei doveri dei membri della comunità scolastica e rispetto dei

loro diritti; d) osservanza di tutte le norme contenute nel presente Testo Unico e delle

disposizioni organizzative e di sicurezza; e) uso dei beni collettivi e rispetto del patrimonio della scuola; f) rispetto dell’ambiente interno ed esterno della scuola.

Il presente capo nel definire le norme di condotta sulla vita all’interno della comunità scolastica, fa esplicito riferimento all’Art. 3 del D.P.R. 24 giugno 1998 n° 249 e individua le norme di comportamento in base all’art. 4 del Decreto citato.

a) Ogni componente della comunità scolastica ha pari dignità nella diversità dei ruoli.

b) Le relazioni insegnanti-studenti sono indirizzate allo sviluppo della personalità dei giovani, del loro senso di responsabilità, della loro autonomia individuale.

c) Le relazioni all’interno della comunità scolastica si basano sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono.

Art. 21 : Nozione di danno Si adotta come criterio generale per la individuazione dei casi passibili di

irrogazione di sanzione la nozione di danno nella triplice dimensione di danno alle persone, sia fisico che psichico, sia sociale che morale, sia come turbativa dei diritti soggettivi sia come disconoscimento dei diritti fondamentali dell’uomo e del cittadino sanciti come inviolabili dalla Carta Costituzionale.

Di danno alla proprietà della comunità scolastica, quale che sia la forma o l’intenzione dell’azione e dell’agente responsabile del danno.

Di danno alle persone giuridiche e alle istituzioni che rappresentano la comunità scolastica, in qualunque forma esso si manifesti come lesivo della legittimità, della funzionalità, della integrità, dell’immagine e della dignità, di persone e istituzioni; ferma restando la libertà di espressione e di opinione

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che, quando non sia lesiva dell’altrui personalità, in nessun caso può essere sanzionata.

Art. 22 : Responsabilità La responsabilità è personale. Art. 23 : Valutazione del danno Si adotta come criterio di valutazione del danno la nozione di gravità e come principio regolativo dell’irrogazione della sanzione, che è e resta solo disciplinare, la commisurazione della stessa alla gravità del danno e alla sua natura reversibile o irreversibile. Fuori dai casi previsti dalla legge come reato e come tali soggetti ad altra

fonte normativa e ad altri organi decisionali, le sanzioni irrogabili, di norma, si attengono al principio di riparazione del danno e del rimedio al danno, a seconda della natura dello stesso o dell’oggetto ovvero del soggetto che ne è stato investito.

Art. 24 : Natura delle sanzioni La natura della sanzione è educativa e allo studente è sempre offerta,

tenuto conto della sua personale situazione , la possibilità di una piena e totale riabilitazione con azioni, comportamenti, atti riparatori e attività rese in favore della comunità scolastica.

Art. 25 : Valore della sanzione La sanzione non influisce sulla valutazione del profitto e la sua efficacia

applicativa è temporanea. Nei casi di manifesta gravità, di reiterazione del danno, di recidiva o di fatti

di natura penale o che comportino pericolo per l’incolumità personale, lo studente è allontanato dalla comunità scolastica per quindici giorni.

In questo periodo o in altre circostanze la scuola si impegna, nei limiti del possibile, a mantenere i rapporti con lo studente e la sua famiglia.

Quando per decisione di autorità esterna alla comunità scolastica o quando i servizi sociali, la famiglia o lo studente stesso, ne impediscano il rientro o lo sconsiglino per obbiettive ragioni a rientrare, allo studente stesso è consentito, anche in corso d’anno, iscriversi ad altra scuola.

Art. 26 : Competenze Fatte salve le competenze per i casi che non comportano il deferimento

dello studente al giudizio di un organo diverso dal Dirigente Scolastico, dal Consiglio di classe o dal Collegio dei docenti che hanno poteri consultivi, e fermo restando che per l’irrogazione delle sanzioni di cui all’art. 4, comma 7 dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, e per i ricorsi si applicano le disposizioni di cui all’art. 328 commi 2 e 4 del D, L, n. 297/’94, le sanzioni e i provvedimenti che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottati da un organo collegiale.

Art. 27 : Modalità L’irrogazione dei provvedimenti, la comunicazione e la esecutività degli stessi sono di competenza del Capo di Istituto, il quale, ove ne ravvisi la necessità o

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l’opportunità, quale organo di controllo interno su tutti gli atti amministrativi, può sempre e motivatamente invitare l’organo collegiale a rivedere la deliberazione, sia in relazione al merito che alla preventiva legittimità della decisione assunta. Art. 28 : Esami In sede di esami di stato, le sanzioni disciplinari sono inflitte dalla

Commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni, fermo restando il disposto di cui all’art. 4 c. 3° dello Statuto nazionale e gli obblighi che nel presente Testo Unico definiscono l'iter procedurale e il processo dell’atto amministrativo.

Si estendono al Presidente della Commissione la competenza di irrogazione del provvedimento e l’esercizio del controllo preventivo di legittimità e di merito dell’atto adottato.

Non si estendono al Presidente della Commissione il diritto di votare per l’adozione del provvedimento e l’organo decisionale , quale che sia la Commissione di esame, è costituito dagli altri membri della Commissione che si eleggono un Presidente nel loro seno e adottano l’atto a maggioranza di voti.

In caso di parità di voti decide il voto del Presidente dell’organo giudicante. Art. 29 : Organo disciplinare E’ costituito l’Organo collegiale disciplinare, con sede nella Comunità

scolastica. Esso è formato da sette membri, due in rappresentanza del corpo

docente, con almeno dieci anni di servizio; due in rappresentanza della componente dei genitori e due in rappresentanza degli studenti, purché siano iscritti all’ultimo anno di corso, uno in rappresentanza del personale ATA .Tale organo viene eletto in seno al Consiglio d’Istituto con la composizione di cui al precedente comma.

Si applicano, quanto alla durata, al rinnovo, alla surroga , alla incompatibilità le stesse norme contenute nel titolo III del presente T.U. .

Partecipa, senza diritto di voto, alla riunione dell’Organo anche il coordinatore della classe di appartenenza dello studente interessato al Provvedimento.

Art.30 : Relazione Al coordinatore di classe compete di relazionare sul fatto, sentito il

Consiglio di classe e acquisito ogni utile elemento atto ad inquadrare il caso, ivi comprese eventuali denunce e prove testimoniali, ove fatti e comportamenti suscettibili del provvedimento sanzionatorio vengano alla luce o siano resi noti da fonti indirette o comunque diverse da quelle di soggetti che svolgono la propria attività nell’ambito della comunità scolastica.

Art. 31 : Audizione dello studente Di norma, al coordinatore di classe compete di prima istanza, se a tanto

chiamato dallo studente interessato al provvedimento sanzionatorio , l’obbligo di ascoltare lo studente e di verbalizzare il colloquio firmandolo in calce e sottoponendolo alla firma del destinatario eventuale del possibile successivo provvedimento sanzionatorio

Art. 32 : Procedura

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Il pubblico ufficiale, il Collegio di disciplina che riceve una denuncia ha l’obbligo di esperire immediatamente la procedura istruttoria, che è di competenza del coordinatore e del Consiglio di classe e deve essere espletata in tempi ragionevolmente brevi, di norma entro sette giorni, per casi non gravi o comunque non oltre i quindici giorni dalla notizia dell’inosservanza denunciata o acquisita ictu oculi ed entro tre giorni per casi particolarmente gravi.

Art. 33 : Nullità Sono nulle le decisioni adottate dall’Organo Collegiale di disciplina che

non siano supportate dalla procedura istruttoria; sono nulle le decisioni adottate dalla Commissione di esame che non siano supportate dalla fase istruttoria espletata dal presidente della Commissione di esame.

Sono nulle tutte le decisioni viziate nella fase istruttoria o in quella decisionale che eccedano lo iuxta petita del denunciante, o dei denuncianti nell’accertamento dei fatti o che eccedano i criteri del danno e i conseguenziali criteri e finalità educative dell’evento sanzionatorio.

Art. 34 : Riservatezza Tanto la fase istruttoria, quanto la fase decisionale devono, a pena di

nullità degli atti, rispettare la riservatezza e i conseguenziali comportamenti regolati dal segreto di ufficio.

Tutte le sedute sono segrete.

Art. 35 : Organi interni L’Organo collegiale elegge nel suo seno, a maggioranza di voti, il

Presidente e il Vice Presidente e delibera un apposito regolamento delle riunioni.

Art. 36 : Comunicazioni L’adozione del provvedimento deve essere comunicata al Capo di

Istituto, di norma entro tre giorni e in casi di particolare gravità il giorno successivo alla deliberazione.

Art. 37 . Esecutività Nessun atto dell’Organo Collegiale può essere immediatamente

esecutivo, salvo il caso di eccezionale gravità derivante dalla necessità di prevenire danni di portata irreversibile (pericoli per l’incolumità personale).

In tal caso il Capo di Istituto partecipa alla riunione dell’Organo Collegiale , senza diritto di voto ed esprime il suo parere preventivo di legittimità senza espletare il potere successivo di controllo di legittimità e di merito.

Art. 38 : Rapporti con lo studente La funzione educativa delle decisioni adottate si traduce sempre in

un’azione di contatto con lo studente e la sua famiglia per agevolarne il rientro nella comunità scolastica senza traumi e in un clima di serenità e di fiducia, utilizzando, se del caso, le strutture sociali che interagiscono con l’azione educativa della scuola.

Art.39 : Ricorsi Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1

dell’art. 4 correlate ai doveri di cui all’art. 3 dello statuto Nazionale è ammesso ricorso, da parte degli studenti della scuola superiore, entro

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quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola.

Art. 40 : Organo di garanzia E’ istituito, con sede nell’Istituto l’Organo di garanzia. Esso è formato da cinque membri, con la medesima rappresentatività ed

eleggibilità prevista per la Costituzione dell’Organo collegiale di disciplina, nonché con le medesime modalità di elezione di cui all’art.29 c.3^ del presente T.U. .

Art. 41 : Organi interni L’organo collegiale di garanzia elegge nel suo seno, a maggioranza di

voti il Presidente ed il Vice Presidente e delibera un regolamento interno di funzionamento.

Art. 42 : Competenze L’organo di garanzia è tenuto a ricevere le richieste di impugnazione del

provvedimento disciplinare da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente Testo Unico e sui conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione dello stesso.

In particolare il Capo di Istituto, ferme restando le sue attribuzioni in materia di controllo, ha l’obbligo ed il diritto di rimettere all’organo di garanzia le sue controdeduzioni e le sue deduzioni entro e non oltre i quindici giorni dalla ricezione del provvedimento sanzionatorio adottato.

Art. 43 : Modifiche L’organo di garanzia costituisce fonte giurisprudenziale nelle materie di

sua competenza e le sue decisioni costituiscono punti di riferimento in ordine alla interpretazione e alla applicazione delle norme del presente capo, che può essere modificato, integrato, riveduto e corretto a richiesta dell’Assemblea degli studenti a maggioranza di voti, sostituito a maggioranza pari ai due terzi degli aventi diritto al voto in assemblea, entro i limiti e la compatibilità con lo Statuto Nazionale.

Art. 44 : Definitività Le decisioni dell’organo di garanzia non costituiscono atti definitivi. Il dirigente dell’Amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva

sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria o da chiunque vi abbia interesse, secondo il disposto di cui al comma 4 dell’art. 5 dello Statuto Nazionale.

Capo IV : Uso del patrimonio dell’Istituto

Art. 45 : Possibilità di utilizzo. Per lo svolgimento dell'attività educativa fuori dell'orario di lezione, gli studenti possono accedere:

a) ai locali dell'istituto dopo accordi con il Dirigente Scolastico; b) ai laboratori sotto la vigilanza degli insegnanti e nel rispetto della

programmazione della scuola; c)alla biblioteca, durante l'orario di apertura.

Art. 46 : Responsabilità degli studenti.

La conservazione delle aule e delle suppellettili è affidata al senso di

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responsabilità degli alunni, che rispondono dei danni arrecati personalmente o collettivamente in applicazione della CM 177 del 4/7/75 - II parte n. 13 e della CM n. 61 del 16/9/54 prot.3040.

L'Istituto non è responsabile di beni, preziosi, oggetti e quant'altro che siano lasciati incustoditi, smarriti o abbandonati nel suo ambito.

Art. 47 : Uso dei servizi igienici. L’uso dei servizi igienici è consentito in qualsiasi momento della giornata. Gli alunni sono invitati a farne un uso corretto al fine di mantenere decoro e rispetto per se stessi e per gli altri.

ART. 48 – Divieto di fumo. E’ vietato fumare nei locali dell’Istituto (L. 584 del 11/11/85). E’ istituita a tale proposito una commissione di vigilanza, consultiva per eventuali sanzioni.

Art. 49- Tutela della salute. Gli alunni e il personale tutto sono sottoposti alla vigilanza igienico-profilattica a cura dell’A.S.L. e devono attenersi a tutte le prescrizioni previste dalla legge.

TITOLO II

Rapporti scuola famiglia

CAPO I - I Genitori Art. 50 - Funzioni e compiti dei genitori.

I genitori costituiscono una componente della Scuola. Essi partecipano alla sua gestione attraverso gli organi collegiali di cui fanno parte, collaborano con il Dirigente scolastico e con gli insegnanti per promuovere lo sviluppo della personalità degli alunni e danno ogni possibile contributo per il raggiungimento delle finalità di cui agli articoli 1 e 2 del presente T.U..

Art. 51 - Comitato dei genitori. I genitori eletti nei consigli di classe e nel Consiglio di Istituto formano il comitato dei genitori. Esso è presieduto dal Presidente del Consiglio di Istituto.

Art. 52 - Funzioni del Comitato. Il comitato dei genitori:

a) è organo consultivo del Dirigente scolastico; b) di propria iniziativa può formulare al Dirigente scolastico, al Collegio dei

docenti e al Consiglio di Istituto, pareri e indicazioni per l'elaborazione del POF e per migliorare l'attività educativa nonché il funzionamento della Scuola.

Art. 53 - Convocazione del Comitato. a) Il Comitato può essere convocato dal Dirigente scolastico, dal Presidente o

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dalla metà più uno dei suoi componenti; b) le riunioni si svolgono nei locali dell'Istituto, in giorno e ora da concordare

col Dirigente scolastico compatibilmente con lo svolgimento dell'attività didattica;

c) nell'avviso di convocazione dovranno essere indicati il giorno, l'ora di convocazione e gli argomenti da trattare.

Art. 54 - Comunicazioni alle famiglie.

L'Istituto fornisce alle famiglie tutte le informazioni che ritiene opportune per il perseguimento delle finalità educative di cui agli articoli 1 e 2 del presente T.U.. Al fine di migliorare la qualità della comunicazione anche in funzione dei rapporti con le famiglie degli allievi, viene attivata nell’Istituto, l’informatizzazione dei flussi informativi.

Art. 55 - Incontri docenti/genitori. I docenti ricevono i genitori:

a) individualmente nelle ore e nei giorni che annualmente vengono fissati compatibilmente con l'orario delle lezioni e gli obblighi di servizio;

b) collegialmente tre o quattro volte (dicembre, febbraio, aprile, maggio) all'anno, nelle ore pomeridiane. Dei giorni e delle ore di riunione verrà data comunicazione alle famiglie o per posta (tassa a carico dei destinatari) o con avviso agli alunni;

c) individualmente, per appuntamento.

TITOLO III ORGANI COLLEGIALI DELL'ISTITUTO

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Capo I : Costituzione ed elezione

Art. 56 - Costituzione degli Organi Collegiali. a) Nel rispetto del Titolo I, Sez. I del D.L. 16 aprile 1994 n. 297 e in riferimento

al testo approvato dalla 7a Commissione Camera – 10 febbraio 1998, art. 2 e art. 9 c. 2, sono istituiti i seguenti organi collegiali:

− Consigli di classe (art. 5 D.L. 297/94); − Collegio dei docenti (art. 7 D.L. 297/94 ); − Consiglio di Istituto e Giunta Esecutiva (artt. 8 e 10 D.L. 297/94); − Comitato per la valutazione del servizio dei docenti (art. 11 D.L.

297/94); − Commissione per la verifica e la valutazione dell’efficienza e dell’efficacia

del servizio scolastico (VII C. C. 10/02/98). b) Di detti organi fanno parte membri di diritto e membri eletti a seguito di

regolari elezioni. c)L'elezione, la surroga e la decadenza dei membri degli organi elettivi sono

regolate dagli artt. 30- 31- 32- 33- 34- 35- 38- 39 del D.L. 16 aprile 1994 n. 297.

Art. 57 - Modificazione della popolazione scolastica.

Nel caso di variazione della popolazione scolastica dell'Istituto, in più o in meno, rispetto al limite di 500 alunni (compresi gli alunni iscritti ai corsi integrativi), il Consiglio di Istituto rimane ugualmente in carica nella composizione relativa all'anno di insediamento e l'adeguamento del numero dei membri è effettuato in occasione del rinnovo del Consiglio alla scadenza normale.

Art. 58 - Commissione elettorale. a) E' istituita la Commissione elettorale di Istituto con i poteri e le funzioni

previste dal D.L. 297/94 e dalle norme emanate dal Ministero. b) La Commissione:

− è formata da 5 membri designati dal Consiglio di Istituto (2 appartenenti al personale docente, 1 al personale non docente, 1 alla componente genitori e 1 alla componente alunni) e nominati dal Dirigente Scolastico;

− dura in carica un biennio e, se i membri che ne fanno parte non hanno perduto i diritti e il Consiglio di Istituto, alla scadenza del biennio, non ha designato altri membri, si intende automaticamente confermata fino a nuove designazioni;

− è presieduta da uno dei suoi membri eletto nella prima seduta. d) Le funzioni di segretario della Commissione sono attribuite dal Presidente

come sopra eletto ad uno dei membri.

Art. 59 - Risultati elezioni - Ricorsi a) Entro 10 giorni dalla data di proclamazione degli eletti, i rappresentanti delle

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liste e/o chiunque altro dimostri di averne titolo possono presentare ricorso alla Commissione elettorale di cui all'art. 29 che precede.

e) Entro 30 giorni dalla proclamazione degli eletti, la Commissione elettorale deve decidere sui ricorsi.

Art. 60 - Nomina dei membri eletti.

Tutti i provvedimenti di nomina sono di competenza del Dirigente Scolastico dopo le decisioni dei ricorsi.

Capo II : Convocazione

Art. 61 - Prima convocazione del Consiglio di Istituto.

La prima convocazione del Consiglio di Istituto rinnovato totalmente è disposta dal Dirigente Scolastico e avviene dopo le decisioni sui ricorsi e, comunque, non oltre 35 giorni dalla data di proclamazione degli eletti.

Art. 62- Calendario delle riunioni. E' di competenza degli organi collegiali predisporre, se e quando è possibile, il calendario di massima delle riunioni con carattere orientativo.

Art. 63 - Convocazione degli Organi Collegiali. a) I Consigli di classe sono convocati dal Dirigente scolastico o dalla metà più

uno dei suoi membri, nel rispetto del CCNL e del D.L. 297/94. b) Il Collegio dei docenti è convocato dal Dirigente scolastico periodicamente e

nel rispetto dei principi generali stabiliti in sede di programmazione annuale. Può essere convocato anche ogni qualvolta se ne presenti la necessità per il buon andamento dell'Istituto.

c) Alla metà più uno dei membri del Collegio dei docenti è consentito chiedere al Dirigente scolastico la convocazione del Collegio previa richiesta scritta con l'ordine del giorno e le ragioni della convocazione.

d) Sulla richiesta come sopra presentata dai docenti il Dirigente scolastico deve decidere entro 10 giorni o convocando il Collegio o comunicando al primo richiedente i motivi della mancata convocazione.

e) La convocazione del Consiglio di Istituto, fatte salve le disposizioni di cui all'art. 61 del presente T.U., è disposta dal Presidente o, in caso di impedimento di questi, dal vice-Presidente, sentita la G.E., o su richiesta della metà più uno dei consiglieri. In quest'ultimo caso l'ordine del giorno è firmato dai richiedenti e il Presidente (o il Vice-Presidente) deve convocare il Consiglio entro 10 giorni dalla richiesta.

f) La G.E. è convocata dal Dirigente scolastico per la formazione dell'ordine del giorno da sottoporre all'esame del Consiglio di Istituto e per l'esercizio dei poteri previsti dalla legge.

g) E' di competenza della G.E. esaminare i preventivi di spesa e presentare il quadro comparativo al Consiglio di Istituto.

h) Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal Dirigente scolastico (che ne è anche Presidente) nei casi previsti dalla legge. Le funzioni di Segretario vengono svolte da uno dei suoi membri designato dal Dirigente scolastico nella prima seduta.

i) La Commissione elettorale è convocata dal Presidente nei casi previsti dalla legge.

l) La commissione per la verifica e la valutazione dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico è convocata dal Presidente del Consiglio d’istituto

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d’intesa con il Dirigente scolastico. Art. 64 - Avviso di convocazione degli Organi Collegiali.

a) L'avviso di convocazione degli organi collegiali con l'indicazione del giorno e ora della convocazione nonché dell'ordine del giorno deve essere consegnato ai componenti dell'organo interessato almeno 3 giorni prima della data della riunione.

b) Tutte le riunioni si svolgono presso l'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “E. Cenni” di Vallo della Lucania, salvo la scelta di diversa sede che deve essere esplicitamente indicata nell'avviso di convocazione.

c) L’avviso di convocazione dei genitori che fanno parte di organi collegiali viene consegnato ai rispettivi figli.

d) In casi eccezionali gli avvisi di convocazione possono essere consegnati anche 24 ore prima della riunione.

e) E' consentita, infine, la convocazione ad horas del Collegio dei docenti e di qualunque altro organo collegiale in casi di particolare necessità.

Art. 65 - Incompatibilità

a) Il docente che sia genitore di un alunno dell'Istituto non può rivestire , anche se eletto, contemporaneamente la carica di rappresentante dei docenti e dei genitori.

b) restano valide tutte le incompatibilità previste dalla legge.

Art. 66 - Durata in carica dei membri eletti. a) I membri di durata annuale del Consiglio di Istituto, purché non cessati per

perdita dei requisiti di eleggibilità, restano in carica fino all'insediamento dei nuovi membri.

b) Essi qualora abbiano perduto i requisiti di eleggibilità, possono essere surrogati, ove possibile, fino alle nuove elezioni.

c) I genitori eletti nel Consiglio di Istituto decadono dalla carica il 31 agosto successivo al conseguimento del diploma da parte dei figli.

d) Essi, tuttavia, possono rimanere in carica se hanno altro figlio iscritto nell'Istituto.

e) Del pari decadono dalle cariche elettive il 31 agosto, cioè alla fine dell'anno scolastico, gli studenti che abbiano conseguito il diploma.

f) I genitori e gli alunni eletti nei Consigli di classe decadono dalla carica il 31 agosto di ogni anno se hanno perduto i requisiti di eleggibilità. In ogni caso contrario rimangono in carica fino all'elezione dei nuovi membri.

g) La durata in carica di tutti i membri di provenienza elettiva del Consiglio d'Istituto è di anni 3, ad eccezione degli studenti, la cui rappresentanza deve essere rinnovata ogni anno.

Art. 67 - Validità delle sedute e delle deliberazioni.

a) Per la validità delle sedute di tutti gli organi collegiali di cui all'art. 56 del presente T.U. è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei suoi membri.

b) Soltanto il Consiglio d'istituto, in caso di assenza di alcuni membri per perdita dei requisiti, può funzionare anche con tre soli membri in attesa dell'insediamento dei nuovi eletti.

c) Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi, salvo disposizioni speciali che prescrivono diversamente.

d) La votazione è palese in tutti i casi, eccezion fatta per le votazioni che riguardino persone (fatte salve eventuali indicazioni contrarie degli

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interessati). e) In caso di parità di voti prevale il voto del Presidente se la votazione è

palese; occorre ripetere la votazione fin quando cessa la parità ,in caso di votazione segreta.

f) Non è ammessa l'astensione dal voto in sede di valutazioni periodiche e finali degli studenti.

Capo III : Funzionamento Art. 68- Funzionamento dei Consigli di classe.

a) Nel rispetto delle disposizioni contenute nel D.L. 297/94, i Consigli di classe si riuniscono, separatamente o in riunione congiunta, in orario compatibile con gli obblighi di servizio dei suoi membri.

b) Ogni Consiglio di classe è presieduto dal Dirigente scolastico o da un suo delegato o dal coordinatore designato dal Dirigente scolastico.

c) Il Coordinatore del Consiglio di classe viene designato dal Dirigente scolastico che potrà sentire i docenti se ne ravvisa l’opportunità.

d) Svolge funzione di segretario il docente coordinatore designato dal dirigente, che potrà sentire i docenti se ne ravvisa l’opportunità.

e) Le votazioni si effettuano a scrutinio palese o, quando riguardano persone e/o fatti di particolare delicatezza, a scrutinio segreto.

f) In sede di valutazione periodica e finale degli alunni ogni insegnante deve esprimere il proprio voto in maniera palese per consentire al segretario di registrare i nominativi dei docenti favorevoli e dei docenti contrari ad ogni decisione.

g) In nessun caso è ammessa l'astensione.

Art. 69 - Funzionamento del Collegio dei docenti. a) Il Collegio dei docenti si riunisce:

-in seduta ordinaria all'inizio e al termine delle lezioni di ogni anno scolastico; -in seduta straordinaria nel corso di ogni anno scolastico nel rispetto delle norme di cui al D.L. 297/94 e di quanto previsto agli artt. 63 e 64 del presente T.U. .

b) Alle sedute del Collegio dei docenti non è ammessa la partecipazione o la presenza del pubblico.

c) Le funzioni di segretario del Collegio dei docenti sono affidate dal Preside ad uno dei suoi collaboratori.

d) Ogni membro del Collegio dei docenti ha l'obbligo di esprimere il proprio voto su tutti gli argomenti posti in discussione.

e) La votazione è segreta quando si deve procedere all'elezione sia dei collaboratori del Preside e sia dei membri del Comitato di valutazione e quando il Collegio dovesse ravvisare l'opportunità della segretezza del voto. In tutti gli altri casi la votazione avviene in modo palese.

Art. 70 - Funzionamento del Consiglio di Istituto. a) Il Consiglio di Istituto, presieduto dal Presidente o da chi lo sostituisce, si

riunisce:

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-in seduta ordinaria per l'approvazione del bilancio di previsione e del conto consuntivo; -in seduta straordinaria per deliberare su tutti gli altri argomenti di sua competenza.

b) La votazione sugli argomenti all'ordine del giorno è palese, tranne nei casi in cui la legge prevede lo scrutinio segreto o il Consiglio ravvisi l'opportunità della votazione segreta.

c) Le funzioni di segretario sono affidate dal Presidente ad uno dei membri del Consiglio.

Art. 71 - Pubblicità delle sedute del Consiglio di Istituto.

a) Le sedute del Consiglio di istituto sono aperte alle componenti rappresentate nel Consiglio, compatibilmente con la capienza e l'idoneità dei locali nonché delle altre norme atte ad assicurare la tempestiva informazione e l'ordinato svolgimento delle riunioni.

b) Non è ammessa la presenza delle componenti di cui sopra quando si discute di questioni riguardanti persone, salvo diversa disposizione da parte degli interessati.

c) Per il mantenimento dell'ordine il Presidente esercita gli stessi poteri a tal fine conferiti dalla legge a chi presiede le riunioni del Consiglio comunale.

d) Qualora il comportamento del pubblico non consente l'ordinato svolgimento dei lavori o la libertà di discussione e di deliberazione, il Presidente dispone la sospensione delle sedute e la sua prosecuzione in forma non pubblica.

e) Alle sedute del Consiglio d’Istituto sono ammessi, su invito del Presidente, quando ne ravvisa la necessità, membri di enti locali, di ONLUS, di fondazioni che concorrono all’ampliamento dell’Offerta Formativa dell’Istituto .

Art. 72 – Collaboratori del Dirigente scolastico e titolari di funzioni particolari.

a) Sono collaboratori del Dirigente scolastico tutti i docenti dell’istituto, i quali partecipano alla gestione della scuola e la caratterizzano come comunità scolastica che interagisce con la comunità sociale e civica.

b) Sono titolari di particolari funzioni: − i collaboratori del Dirigente scolastico, designati secondo il D. Lgs 59/98

art. 25 bis c. 5; − i membri del comitato di valutazione del servizio degli insegnanti; − i membri della commissione per la verifica e per la valutazione

dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico, eletti dai docenti, dal personale amministrativo e A.T.A.

− i docenti titolari di funzioni – obiettivo, designati dal collegio dei docenti e incaricati dal Dirigente scolastico ;

− i coordinatori dei consigli di classe, designati dal Dirigente scolastico; − i responsabili dei laboratori, designati dal Dirigente scolastico; − i responsabili dei progetti finalizzati all’offerta formativa dell’Istituto e

all’ampliamento dell’offerta formativa. c) L’elezione dei membri del comitato di valutazione del servizio degli

insegnanti è atto dovuto da parte del Collegio dei docenti. d) Nel caso in cui il Collegio voti all’unanimità scheda bianca o si astenga

dall’esprimere il voto tutti i docenti devono essere considerati a parità di punteggio (zero voti); in tale caso le designazioni avvengono per sorteggio.

e) I docenti eletti o designati per sorteggio non possono rifiutarsi di accettare la carica.

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Art. 73 - Dimissioni dagli organi collegiali.

a) Le dimissioni dei membri di diritto da tutti gli organi collegiali possono aver luogo solo come conseguenza di dimissioni dall'impiego.

b) Le dimissioni dei membri eletti debbono essere presentate, tramite il Dirigente scolastico, all'organo collegiale competente e possono essere da questi rigettate o accettate.

c) I membri dimissionari rimangono in carica fino alla loro sostituzione. d) Per i membri del Comitato di valutazione del servizio degli insegnanti si

applica, in ogni caso, l'art. 72 che precede.

Art. 74 - Pubblicità degli atti degli OO.CC.. a) Tutte le deliberazioni del Consiglio di Istituto, ad eccezione di quelle che

riguardano persone o atti riservati, sono pubblicate all'albo della scuola. b) Non sono soggette a pubblicazione le deliberazioni dei rimanenti organi

collegiali.

Art. 75 - Atti degli Organi collegiali. - Ricorsi. Contro le deliberazioni degli organi collegiali è ammesso ricorso ai sensi di legge.

TITOLO IV

Attività di Formazione

Capo I : Corsi di recupero, sostegno, potenziamento Art.76 : Tempi

I corsi di recupero per gli alunni con debito formativo andranno iniziati nei primi mesi di scuola e conclusi entro il 31 dicembre. I corsi di recupero destinati agli alunni che hanno riportato insufficienze nella valutazione del primo quadrimestre, andranno iniziati immediatamente dopo la fine del primo quadrimestre e conclusi non oltre il 15 marzo.

Art. 77 : Tipi Vanno in ogni caso preferiti ai corsi di recupero (pomeridiani), gli sportelli didattici, soprattutto in presenza di pochi alunni interessati. Non potranno essere autorizzati i corsi di recupero pomeridiani, quando, per le discipline interessate, sono attivati gli sportelli didattici.

Art. 78 : Partecipazione I corsi di recupero pomeridiani potranno essere autorizzati solo in caso siano interessati un congruo numero di alunni ( almeno sei ) che effettivamente poi li frequentino. Nel caso il recupero sia necessario per materie per le quali non è stato attivato lo sportello e il numero di alunni interessati non raggiunga il minimo di sei necessario per attivare il corso di recupero pomeridiano, i docenti dovranno provvedere al recupero in ore curriculari rispettando in ogni caso i tempi di cui al precedente art.76.

Art. 79 : Compensi

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Il compenso previsto per il docente che attiva il corso di recupero andrà calcolato secondo i seguenti parametri: 1) numero di alunni; 2) numero di classi x 10; 3) numero di materie x 100. Il compenso per i docenti impegnati negli sportelli didattici dovrà tener conto del numero potenziale di alunni interessati.

Capo II : Esperienze extrascolastiche Art. 80 : Viaggi d’istruzione. Criteri I viaggi d’istruzione proposti alle classi, dovranno essere coerenti rispetto alla programmazione didattica prevista dai Consigli di Classe ad inizio anno scolastico ed alle linee programmatiche previste dal POF.

In quest’ottica è possibile che le esperienze programmate si diversifichino secondo gli indirizzi presenti nell’istituto ( Igea, Programmatori, Geometri). Sarà cura dei Consigli di Classe predisporre un programma pluridisciplinare per la preparazione degli alunni al viaggio di istruzione.

Sarà data in ogni caso la precedenza e preferenza rispetto ai tradizionali viaggi d’istruzione alle esperienze di stages e/o scambi di classi. Inoltre :

a) ogni classe ha a disposizione 6 giorni complessivi di scuola per la realizzazione di tutte le esperienze extrascolastiche ( viaggi di istruzione in Italia o all’Estero ) ;

b) a norma delle direttive impartite dal MIUR , ogni docente potrà partecipare , nel corso dell’anno , a un solo viaggio di istruzione di due o più giorni consecutivi ;

c) gli accompagnatori , possibilmente a rotazione , saranno proposti dai consigli di classe e designati dal Dirigente Scolastico ;

d) gli accompagnatori dovranno essere docenti della classe che, con riferimento alle discipline di insegnamento e le esperienze maturate , abbiano puntualmente istruito gli alunni partecipanti sui contenuti e sulle finalità del viaggio e siano , quindi , in grado assumere le funzioni di “ guida “ ;

e) il rapporto accompagnatori / alunni rimane fissato in 1/15 e potrà essere aumentato di una unità per residui di alunni partecipanti all’esperienza non inferiori a 10 alunni ;

f) NESSUN CONSIGLIO POTRA’ DELIBERARE LA PARTECIPAZIONE AD ESPERIENZE EXTRASCOLASTICHE DEGLI ALUNNI IN MANCANZA SIA DI ACCOMPAGNATORI INDIVIDUATI NEL RISPETTO DI QUANTO COME SOPRA STABILITO E SIA CON UN NUMERO DI PARTECIPANTI INFERIORI ALLA META’ PIU’ UNO DEGLI ISCRITTI EFFETTIVI ;

g) al rientro da ogni esperienza , i docenti accompagnatori e gli alunni dovranno presentare la relazione sulle esperienze effettuate , su eventuali inconvenienti verificatisi , sui risultati “ attesi “ e sui risultati conseguiti ;

h) ogni alunno avrà diritto al rimborso della quota versata se comunicherà di non poter partecipare al viaggio o alla visita prima della stipula del contratto con l’Agenzia di viaggio . In questa ipotesi dal computo dei partecipanti dovrà essere sottratto il nominativo dell’alunno ;

i) annualmente il collegio dei docenti nomina una commissione di non più di tre docenti con compiti esclusivamente organizzativi e di eventuale raccordo fra le classi .I membri della commissione potranno partecipare ai viaggi di istruzione solo se vengono proposti dai Consigli di classe e designati dal Dirigente Scolastico ;

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j) resta di competenza dei consigli di classe la programmazione delle esperienze , in sintonia con i piani di studio delle classi ;

k) per ogni esperienza deliberata occorrerà una dettagliata relazione che indichi soprattutto i contenuti , le motivazioni e le finalità dell’esperienza stessa ;

l) tutti i dati sulle esperienze ( numero di partecipanti , autorizzazioni dei genitori , programma di viaggio , relazione , verbali etc… ) dovranno essere predisposti sotto la personale responsabilità del Coordinatore della classe e comunicati alla commissione almeno un mese prima della data di effettuazione del viaggio . ( Per data di effettuazione si intende il giorno della partenza del gruppo interessato ) ;

m) resta fissato che tutti i viaggi di istruzione dovranno essere effettuati negli ultimi 15 giorni del mese di aprile , fatti salvi casi eccezionali documentati e motivati .

Art. 81 : Partecipazione Il viaggio d’istruzione potrà essere realizzato solo se vi partecipa la metà più uno degli alunni della classe. Inoltre il C. di Cl. dovrà prevedere attività alternative da far svolgere agli alunni che non partecipano al viaggio .

Art. 82 : Tempi I viaggi dovranno essere programmati in periodi coincidenti, almeno in parte, con la sospensione delle attività didattiche previste dal calendario scolastico regionale e/o d’Istituto.

Art. 83 : Tutor Rimane prerogativa del Dirigente Scolastico nominare i docenti accompagnatori, i quali dovranno però essere scelti preferibilmente e possibilmente tra coloro le cui discipline di insegnamento sono coinvolte nel programma pluridisciplinare di cui all’art.80 che precede .

Art. 84 : Divieto Non potranno partecipare ai viaggi d’istruzione le classi che hanno sommato un numero di assenze di massa pari a tre. L’assenza si considera di massa quando gli alunni assenti sono in numero tale da non consentire la normale attività .

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Titolo V Il personale dell'Istituto - Gli uffici – I rapporti sindacali

Capo I : Norme generali.

Art. 85- Area e funzioni. L'area, le funzioni, i compiti e gli orari di lavoro del personale dell'Istituto sono stabiliti dal D.M. 16 aprile 1994 n.297, dal contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto scuola e, per quanto applicabili, da tutte le altre disposizioni di legge.

Art. 86 - I docenti. a) I docenti svolgono le funzioni previste dall'art. 395 del D.L. 16 aprile 1994

n. 297 e dal contratto C.C.N.L. del comparto scuola. b) Mantengono i rapporti con le famiglie nel rispetto di quanto previsto dagli

artt. 54 e 55 del presente T.U..

Art. 87 - Il Dirigente scolastico. a) Il Dirigente scolastico svolge le funzioni previste dall'art. 396 del D.L. 16

aprile 1994 n. 297, dal C.C.N.L. del comparto scuola, dalla L. 59/97 art. 21, dal DL 59/98.

b) Nei giorni di apertura degli uffici riceve: -il pubblico dalle ore 10 alle ore 12; -i docenti, non docenti e gli alunni dalle ore 8 alle ore 13, compatibilmente con i suoi impegni.

Art. 88 - Il responsabile amministrativo. a) Il responsabile amministrativo svolge le funzioni previste dalla legge e dal

C.C.N.L. del comparto scuola. b) Nei giorni di apertura degli uffici riceve:

-il pubblico dalle ore 10 alle ore 12; -i docenti, i non docenti e gli alunni dalle ore 8 alle ore 13, compatibilmente con i suoi impegni.

Art. 89 - Gli assistenti amministrativi.

a) Gli assistenti amministrativi svolgono le funzioni previste dalla legge e dal C.C.N.L. del comparto scuola.

b) Nei giorni di apertura degli uffici ricevono il pubblico dalle ore 10 alle ore 12.

Art. 90 - L'assistente tecnico. L'assistente tecnico svolge le funzioni previste dalla legge collaborando, in particolare, con i docenti nell'attività di laboratorio.

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Art. 91 - Collaboratori scolastici. I collaboratori scolastici svolgono le funzioni previste dalla legge e dal C.C.N.L. dei dipendenti degli EE.LL..

Capo II : Gli uffici amministrativi

Art. 92 - Orario degli uffici. a) Gli uffici sono aperti dalle ore 8 alle ore 14 di tutti i giorni feriali, salvo

disposizioni diverse da parte delle autorità competenti. b) Il pubblico può accedere negli uffici di segreteria dalle ore 10 alle ore 12 dei

giorni di apertura.

Art. 93 - Rilascio dei certificati. a) I certificati vengono rilasciati a chi ne ha diritto, dietro presentazione di richiesta

scritta, dopo 3 giorni (certificati di iscrizione) e dopo 5 giorni (certificati di iscrizione con i voti o certificati di servizio dei docenti).

b) Nella richiesta dovrà essere indicato l'uso che si intende fare di ogni certificato. c) Gli attestati e i documenti sostitutivi sono consegnati a vista a partire dal terzo

giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati. d) I moduli di iscrizione sono distribuiti a vista nell'orario di apertura degli uffici al

pubblico. Capo III : Assemblee sindacali – Scioperi – Rappresentanze sindacali unitarie Art. 94 - Diritti di riunione dei docenti e non docenti.

Le assemblee sindacali e tutti gli altri diritti del personale dell'Istituto di riunirsi sono esplicitamente previsti dalla legge e dal CCNL del comparto scuola e, per quanto riguarda i collaboratori scolastici, dal contratto dei dipendenti degli EE.LL. .

Art. 95 - Diritto di sciopero.

Il diritto di sciopero del personale dell'Istituto è garantito e regolato dalla legge.

Art. 96 - Comunicazioni. a) Il funzionamento degli uffici e l'orario delle lezioni, in caso di scioperi e/o di

assemblee devono essere adattati agli obblighi di servizio del personale che non aderisce alle assemblee e/o non partecipa allo sciopero.

b) Ai fini di cui sopra i docenti e i non docenti comunicheranno al Dirigente scolastico la loro volontà di partecipazione o non partecipazione.

c) In caso di sciopero la comunicazione ha carattere volontario e la dichiarazione non è successivamente revocabile.

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Art. 97 - Adempimenti del Dirigente scolastico. a) In caso di scioperi e/o di assemblee sindacali, il Dirigente scolastico ,

mediante avviso che viene letto nelle classi, comunica alle famiglie le prevedibili modalità di funzionamento degli uffici e l'orario delle lezioni ivi compresa la totale sospensione dell'attività didattica.

b) La comunicazione di cui al comma a) esonera il Dirigente scolastico e la Scuola da ogni responsabilità soprattutto per quanto attiene alla vigilanza sugli alunni (maggiorenni e minorenni).

Art. 98- Adempimenti del personale docente.

In caso di sciopero, il personale docente non scioperante deve trovarsi a scuola all'orario di inizio delle lezioni e svolgere le ore di lavoro previste per il giorno di sciopero, secondo gli adeguamenti indicati dal Dirigente scolastico.

Art. 99 - Garanzia dei servizi essenziali.

I servizi essenziali e le relative prestazioni indispensabili sono garantiti dall'art. 2 delle norme di garanzia del funzionamento dei servizi pubblici essenziali allegate al C.C.N.L. del comparto scuola e dalle disposizioni di legge.

Art. 100 – Rappresentanze sindacali unitarie (R.S.U.) Vengono elette da tutto il personale scolastico, su liste concorrenti, mediante votazione segreta, le Rappresentanze Sindacali Unitarie secondo quanto previsto dal C.C.N.L. , al quale Contratto si fa riferimento anche per quanto attiene alle forme e al contenuto delle relazioni sindacali .

TITOLO VI Il Patrimonio dell'Istituto

Capo I : Beni destinati allo svolgimento dell'attività didattica Sezione I : La biblioteca e i laboratori Art. 101 - La biblioteca.

La biblioteca appartiene al patrimonio dell'Istituto ed è aperta a tutti coloro che dichiarino di averne bisogno ai fini di cui agli art. 1 e 2 del presente T.U. .

Art. 102 - I laboratori.

Tutti i laboratori appartengono al patrimonio dell'Istituto e sono destinati agli studenti, i quali, sotto la guida degli insegnanti e di intesa con l'assistente tecnico, vi svolgono ricerche ed esperienze per approfondire le proprie conoscenze.

Art. 103 - Finalità dell'uso della biblioteca e dei laboratori.

La biblioteca e i laboratori dell'Istituto favoriscono l'integrazione dell'insegnamento con la ricerca individuale e di gruppo e offrono agli utenti la possibilità di ampliare ed approfondire le proprie esperienze culturali. Essi sono il centro di documentazione, aggiornamento professionale e promozione di attività culturali.

Art. 104 – Funzionamento della biblioteca.

a) La biblioteca è affidata dal Dirigente scolastico a un bibliotecario;

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b) il bibliotecario prende in carico il materiale della biblioteca e ne assume la responsabilità di legge;

c) l’orario di apertura della biblioteca viene fissato dal Consiglio di Istituto all’inizio dell’anno scolastico;

d) l’orario di accesso alla biblioteca è stabilito compatibilmente con l’orario delle lezioni secondo i seguenti criteri:

− l’apertura della biblioteca deve essere assicurata durante le ore di lezione e, nei limiti delle disponibilità di bilancio, anche durante ore non coincidenti con l’orario obbligatorio;

− l’orario di apertura della biblioteca deve essere esposto nelle aule e all’albo;

− nessuno può accedere alla biblioteca in assenza dei responsabili.

Art. 105 – Disposizioni su libri e riviste prese in prestito. a) I libri presi in prestito devono essere annotati sull’apposito registro , sul

quale il richiedente deve apporre la firma per ricevuta; b) chiunque arrechi danno alla biblioteca o vi crei turbative viene espulso dai

locali della stessa, fatti salvi tutti gli altri provvedimenti previsti dalla legge in relazione alla gravità dei singoli casi;

c) l’uso dei libri della biblioteca si articola in: • prestito giornaliero per la consultazione in classe. Per tutti i libri in

dotazione è ammesso il prestito giornaliero. La richiesta viene inoltrata dal docente interessato che assume la responsabilità del testo.

• prestito a domicilio- è concesso, il prestito di materiale che non sia di “consultazione”. Sono, pertanto, esclusi vocabolari, libri di grande valore, atlanti, enciclopedie, grandi opere, collezioni. È concesso il prestito di un volume per volta, per la durata di 15 giorni. È ammessa la proroga (15 gg.). In caso di mancata restituzione, il bibliotecario provvede al sollecito. Dopo 15 giorni dal sollecito il Dirigente scolastico applica le sanzioni disciplinari, amministrative o legali che ritiene opportune. In caso di smarrimento o deterioramento dell’opera, chi ha usufruito del prestito è tenuto alla restituzione del volume o tramite nuovo acquisto o tramite pagamento delle opere di restauro o legatura.

Art. 106 - Acquisto libri, materiale di laboratorio e abbonamento a riviste. a) L'acquisto di libri o altro materiale da utilizzare per le finalità di cui agli artt.

1 e 2 del presente T.U. viene effettuato dal Consiglio di Istituto, compatibilmente con le disponibilità di bilancio, su richiesta del Dirigente scolastico, dei responsabili e/o dei docenti o non docenti interessati.

b) Ogni richiesta di acquisto deve essere motivata e firmata da almeno 5 docenti e vistata dal Dirigente scolastico.

Art. 107 - Prestiti durante le vacanze.

I responsabili della biblioteca possono valutare, caso per caso, l'opportunità di dare in prestito libri e/o riviste durante il periodo di chiusura delle scuole.

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Art. 108 - Uso delle apparecchiature. a) E' consentito agli alunni fare uso della biblioteca, del ciclostile e del duplicatore

digitale della scuola per la realizzazione delle attività necessarie al raggiungimento delle finalità di cui agli artt. 1 e 2 del presente T.U..

b) L'uso delle apparecchiature deve avvenire sotto il controllo del personale della Scuola.

Capo II: Utilizzo dei laboratori e delle aule speciali Art. 109 :Responsabili dei laboratori Ad ogni laboratorio o aula speciale il Dirigente Scolastico assegnerà :

a) un docente referente che coordina le attività , che è responsabile delle attrezzature ed ha l’obbligo di controllare i giornali di classe di ogni laboratorio e di segnalare dettagliatamente ( relazione scritta ) e tempestivamente ( entro 24 ore ) al Dirigente Scolastico i danni e/o gli inconvenienti rilevati giorno per giorno ;

b) un tecnico o un collaboratore che è l’unico consegnatario della chiave e che è responsabile dell’apertura e chiusura del laboratorio . In assenza di alunni e/o di docenti regolarmente autorizzati e/o prenotati , i laboratori dovranno rimanere chiusi . Al termine di ogni giornata , il tecnico o il collaboratore dovrà controllare i registri di presenza dei docenti , le apparecchiature , le suppellettili , i mobili e segnalare ( relazione scritta ) tempestivamente ( entro 24 ore ) al Dirigente Scolastico gli inconvenienti e i danni rilevati . In caso di assenza , l’assistente e/o il collaboratore consegneranno al DSGA le chiavi loro affidate. I danni e gli inconvenienti non segnalati saranno addebitati ai consegnatari delle chiavi e ai referenti .

Art. 110 : Uso dei laboratori L’uso dei laboratori da parte dei docenti e degli alunni delle varie classi è consentito soltanto per le esercitazioni didattiche e/o per tutte le attività funzionali all’insegnamento ed è come appresso regolamentato :

a) i laboratori destinati alle esercitazioni ( laboratori di Informatica , trattamento testi , Economia Aziendale , GIS-CAD , GPS-Fotogrammetria, linguistico multimediale , sportello bancario ) potranno essere usati dagli alunni guidati dagli insegnanti negli orari stabiliti per ogni classe ;

b) ogni alunno dovrà esercitarsi sempre sullo stesso computer assegnatogli dal docente, potrà fare uso soltanto dei floppy e/o dei programmi forniti dalla scuola e risponderà dei danni causati al computer stesso .

Art. 111 : Uso della palestra

L’uso della palestra è consentito durante gli orari prestabiliti per ogni classe e con non più di due classi contemporaneamente a condizione che TUTTI GLI ALUNNI siano provvisti di scarpette adatte . In caso contrario , tutta la classe dovrà rimanere fuori della palestra . I docenti di EDUCAZIONE FISICA hanno l’obbligo di esercitare i controlli dovuti e di riferire al Dirigente Scolastico eventuali comportamenti scorretti .

Art. 112 : Collegamenti alla rete Internet

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Tutte le aule speciali e i laboratori sono forniti di Linea LAN per il collegamento INTERNET .

a) L’utilizzo dei servizi internet consiste in : • Consultazione di pagine web ; • Scarico dati ( download ) ; • Stampa ; • Posta elettronica presso fornitori di free e-mail; • Partecipazione a maiiling e conferenze telematiche (newsgroup ) ; • Posta elettronica secondo gli obiettivi dell’Istituto. b) Internet non può essere usato per scopi non didattici e/o vietati dalle norme

vigenti . I responsabili di qualsiasi violazione e , in particolare, della violazione degli accessi protetti , del copyright e delle licenze saranno denunziati come per legge .

c) E’ vietato , in particolare , l’accesso ai seguenti servizi internet : • Account di posta elettronica ; • Caricamento di file in rete ( upload ) ; • Instant messaging e chat ( IRC ) ; • Telefonate virtuali .

Art.113 : Uso delle aule multimediali Le aule multimediali in funzione sui tre piani dell’Istituto sono destinate esclusivamente alla progettazione , preparazione e svolgimento di lezioni multimediali . Il loro uso è come appresso regolamentato :

a) l’accesso è consentito solo ai docenti per la gestione di lezioni multimediali anche mediante esposizione di materiali di vario genere ( schemi e disegni preparati ad hoc , materiali reperiti via Internet, CD-ROM, film etc ) ;

b) durante lo svolgimento delle lezioni è possibile che singoli studenti vengano invitati ad esporre loro materiali e/o a interagire con la stazione multimediale ;

c) gli orari e i giorni di uso di ogni postazione dovranno essere concordati con il docente referente .

Art.114 : Uso aula videoconferenze L’accesso e/o l’uso dell’aula potranno avvenire solo su prenotazione da concordare con il docente referente , per scopi esclusivamente didattici e alla presenza del personale tecnico competente . Responsabile di eventuali danni e/o manomissione delle apparecchiature è il docente referente nonché il consegnatario della chiave di accesso all’aula . Art.115 : Registri dei laboratori - Obblighi E’ fatto obbligo agli insegnanti che accedono nei laboratori e/o nelle aule speciali di annotare sugli appositi registri la classe coinvolta , il giorno , l’ora e l’oggetto delle esercitazioni e di lasciare tutto in ordine al termine delle attivita’ . Art.116 – Corsi di aggiornamento

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Nelle aule speciali e nei laboratori è consentito svolgere attività di formazione e di aggiornamento del personale interno e/o esterno compatibilmente con le esigenze degli alunni Le attività destinate al personale interno sono programmate dal Collegio dei docenti . Le attività destinate al personale proveniente da altre istituzioni scolastiche possono essere autorizzate dal Dirigente Scolastico autonomamente , su richiesta motivata dei dirigenti delle stesse istituzioni . Le attività destinate a soggetti , istituzioni e/o enti esterni al comparto scuola devono essere autorizzate dal Consiglio di Istituto con apposita delibera . Art.117 : Manutenzione dei Laboratori Alla manutenzione ordinaria dovranno provvedere gli assistenti tecnici nei limiti degli obblighi contrattuali . Per interventi non compresi nelle competenze degli assistenti e da questi segnalati , il Dirigente Scolastico si rivolgerà a tecnici esterni . Art.118 : Monitoraggio delle attivita’ Il compito di monitorare le attività dei laboratori , nonché di coordinare e proporre attività ( soprattutto di sostegno all’attività dei docenti ) spetta alle funzioni obiettivo . Periodicamente , di concerto tra loro , i docenti titolari di funzioni obiettivo riferiranno al Collegio dei docenti sulle attività svolte e sulle iniziative da realizzare . Art.119 : Divieti E’ fatto divieto assoluto :

a) di portare all’esterno qualsiasi oggetto del laboratorio , a meno che non si tratti di attrezzature da utilizzare all’esterno sotto la personale responsabilità del docente della disciplina ;

b) di accedere nei laboratori al di fuori degli orari o senza prenotazione ; c) di fare uso delle macchine, dei programmi, di internet e di qualsiasi

apparecchiatura della scuola per scopi personali ; d) di consumare cibi,bevande e/o di fumare ; e) di fare uso dei telefoni cellulari ; f) di installare giochi o altro software sui PC .

Art.120 : Sanzioni Ai responsabili di qualsiasi abuso o scorrettezza verranno addebitati i danni e inflitta la sanzione dell’allontanamento dalla scuola per almeno 5 GIORNI, nonché il divieto di accedere al laboratorio per almeno due settimane . In caso di recidiva , le misure verranno raddoppiate. Art.121 : Rinnovo delle attrezzature e acquisti di software

a) Il rinnovo delle attrezzature e l’acquisto di software saranno effettuati compatibilmente con le risorse disponibili e solo previa presentazione di proposte motivate e di progetto completo ( elenco , caratteristiche,qualità del materiale di cui si propone l’acquisto, prezzi dei materiali , prezzo da assumere a base d’asta ) , il tutto firmato da almeno 3 docenti che dichiarino che gli acquisti proposti sono urgenti e destinati ad uso esclusivamente didattico ;

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b) i firmatari del progetto saranno responsabili dell’installazione dei materiali acquistati , del loro funzionamento , della corrispondenza tra materiale richiesto e materiale fornito e del collaudo ;

c) per l’osservanza delle norme sulla sicurezza dovranno chiedere l’intervento del responsabile della sicurezza dell’Istituto ;

d) per l’acquisto si dovranno chiedere almeno tre preventivi a fornitori inclusi nell’elenco di cui al successivo art. 122 ;

e) i progettisti avranno il compito di esaminare i preventivi, formare il quadro comparativo analitico delle offerte e indicare l’offerta più vantaggiosa per la scuola . Nessuna gara sarà invece espletata per le forniture di esclusiva competenza della CONSIP .

Art.122: Elenco dei fornitori

a) L’elenco dei fornitori sarà deliberato e approvato dal Consiglio di Istituto all’inizio di ogni anno scolastico ( eventualmente integrato nel corso dell’anno ) su proposta del Dirigente Scolastico e/o del personale docente e non docente della scuola .

b) Ai sensi dell’art.40 del DI 1 febbraio 2001 , n.44 , il DS stipula contratti con personale competente esterno e/o affida incarichi di collaborazione saltuaria a personale interno che , a seguito di bando affisso all’albo della scuola , abbia presentato domanda corredata di curriculum. La scelta dei contraenti sarà effettuata dal gruppo operativo di progetto o dal CTS e ,in mancanza , dal DS in base ai titoli e alle esperienze dichiarate dagli interessati , ai quali verranno corrisposti i compensi orari previsti dalla normativa vigente per le ore effettivamente prestate .

Art 123 – Funzionamento dei laboratori.

a) I laboratori sono affidati dal Dirigente scolastico a docenti su proposta del Collegio dei Docenti;

b) i docenti prendono in carico i materiali dei laboratori e ne assumono le responsabilità di legge;

c) l’orario di accesso ai laboratori viene predisposto all’inizio dell’a. s. e reso compatibile con l’orario delle lezioni;

d) i laboratori devono essere fruibili, nel corso della settimana, da tutte le classi in rapporto alle esigenze didattiche di ciascuna di esse;

e) i laboratori, previo parere favorevole del Dirigente scolastico, sentiti gli o.o. c.c., possono essere utilizzati per corsi di aggiornamento proposti dal Collegio dei Docenti e deliberati dal Consiglio di Istituto.

Art 124 – L’ aula linguistico-multimediale.

a) È affidata dal Dirigente scolastico ad un docente responsabile che ne coordina l’uso;

b) è fruibile da parte di tutti i docenti che ne facciano richiesta, singolarmente o per gruppi, per scopi informativi, didattici, di aggiornamento;

c) all’aula multimediale hanno accesso gli studenti, accompagnati dai docenti, per scopi didattico-informativi;

d) è fruibile da parte del personale ATA per scopi informativi e di aggiornamento.

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Titolo VII

Tutela della salute

Art.125 – Principi

1. L’istituto Tecnico commerciale Statale “CENNI” di Vallo della Lucania si impegna con le seguenti disposizioni a far rispettare il divieto di fumo stabilito dalle Leggi Statali.

Art.126 – Locali soggetti al divieto assoluto di fumare

1. E’ vietato fumare nelle aule delle scuole. Sono in ogni caso assoggettati al divieto di fumo i corridoi,gli Uffici di Presidenza e segreteria, i bagni, le palestre,la biblioteca, sale riunioni, laboratori.

2. E’ inoltre vietato fumare in tutti i locali dell’Istituto comunque accessibili agli utenti interni ed esterni.

3. Il divieto di fumo è applicato in tutti i locali dell’Istituto che presentino cumulativamente le seguenti caratteristiche:

• locali ove la la generalità degli utenti accede, senza formalità e senza bisogno di particolari permessi, negli orari stabiliti;

• locali ove si realizzi una permanenza,anche breve ed anche previa autorizzazione, degli utenti per l’utilizzazione di un servizio ivi reso.

Art.127 – Cartelli All’ingresso delle due sedi dell’I.T.C.G. sono apposti cartelli con l’indicazione, valida in tutta la struttura, del divieto di fumo, della relativa norma, delle sanzioni applicabili, nonché l’indicazione dei preposti cui spetta vigilare nella struttura ai sensi del successivo art. 130. Art.128 – Locali nei quali è consentito fumare

1. L’I.T.C.G. non è dotato di idonei impianti di condizionamento e ventilazione ai sensi degli art.3, 4 e 5 della Legge 584/75 e del D.M. Sanità 18/05/1976.

2. Non ci sono locali nell’Istituto in cui sia possibile fumare. Art.129 – Sanzioni

1. I dipendenti, gli alunni e gli utenti che non osservino il divieto nei locali dove è vietato fumare, sono soggetti a sanzione amministrativa pecuniaria , consistente nel pagamento di una somma da € 25 a € 250; la misura della sanzione è raddoppiata qualora la violazione sia commessa in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o in presenza di lattanti o bambini fino a 12 anni.

2. I dipendenti e gli alunni possono essere sottoposti a procedimento disciplinare, che sarà deciso dal Dirigente Scolastico d’intesa con gli incaricati del controllo.

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3. Gli incaricati di cui al successivo art.130, comma 1, che non ottemperino alle disposizioni contenute in tale articolo, sono soggetti al pagamento di una somma da € 200 a € 2000.

Art.130 – Procedura di accertamento

1. Il Dirigente Scolastico, direttamente o tramite incaricati allo scopo formalmente individuati, cura l’apposizione dei cartelli di divieto, vigila sull’osservanza del divieto e procede ad eventuali accertamenti secondo le modalità di cui al presente articolo.

2. Nei casi di violazione del divieto, i soggetti di cui al comma precedente procedono all’accertamento della violazione e alla redazione in triplice copia del relativo verbale in base al modello allegato alle presenti disposizioni. Una copia viene consegnata al trasgressore.

3. La violazione è contestata immediatamente al trasgressore. Se la contestazione immediata non è avvenuta, gli estremi della violazione devono essere notificati secondo quanto previsto dall’art.14 L.n.689/81. L’incaricato che ha accertato la violazione trasmette il verbale di accertamento con la prova della eseguita contestazione o notifica al Dirigente Scolastico.

4. Il trasgressore che intenda avvalersi del pagamento in misura ridotta potrà liberarsi della propria obbligazione pagando, entro 60 giorni dalla contestazione o dalla notifica del verbale di accertamento, la somma di € 50 pari al doppio del minimo edittale prevista dall’art.52 della Legge 28/12/2001 n° 448 più le spese del procedimento (spese postali). Qualora trascorra inutilmente il termine per il pagamento della sanzione ridotta, il Dirigente Scolastico presenterà rapporto al Prefetto competente.

Art.131– Rimedi

1. Entro 30 gg. dalla data di contestazione o notificazione della violazione, gli interessati possono far pervenire al Prefetto competente scritti e documenti e possono chiedere di essere sentiti dalla medesima autorità.

2. E’ data facoltà, inoltre, al trasgressore di ricorrere al giudice ordinario competente per territorio contro la contestazione.

Art.132 – Norma finale

1. Per quanto non espressamente previsto dal presente regolamento è fatto rinvio alle disposizioni vigenti.

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TITOLO VIII LA PRODUTTIVITÀ - PRINCIPI E FINALITÀ

Art. 133 – Monitoraggio e valutazione delle attività.

Il Collegio dei docenti ed il Consiglio d’Istituto, ai fini del miglioramento continuo della qualità del servizio offerto, provvedono ad attivare procedimenti di monitoraggio e valutazione dei risultati delle attività didattiche sulla base di criteri predeterminati.

Art. 134– Commissione di verifica e valutazione dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico.

Per le finalità di cui al precedente articolo, viene istituita una commissione con il compito di procedere alla verifica e alla valutazione dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico sulla base di indicatori delineati nel POF e condivisi da tutte le componenti interessate , in attesa degli standard stabiliti dall’organismo nazionale.

Art. 135 – Composizione della Commissione di verifica e valutazione del servizio scolastico

La commissione per la verifica e la valutazione dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico è composta da n. 5 membri, di cui 2 esterni all’istituzione stessa, eletti come previsto dall’art. 72 del presente T.U. e nominati dal C. d. I., d’intesa con il Dirigente scolastico.

Art. 136 – Organi di controllo.

Il Collegio dei docenti ed il Consiglio d’Istituto, periodicamente e alla fine di ogni anno scolastico, effettuano il controllo delle misurazioni dell’attività svolta attraverso indicatori per i quali si rimanda al POF e alle schede allegate.

Art. 137 – Modalità di rilevazione.

a) Le rilevazioni vengono effettuate nei modi e nei tempi stabiliti dal collegio dei docenti all’inizio dell’a. s. .

b) I dati vengono rilevati dal Dirigente scolastico e dalla commissione per la verifica e la valutazione dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico di intesa con i C. d. C. e sulla base degli atti della scuola.

Art. 138 - Esame dei dati.

a) Per la valutazione dei dati riguardanti gli alunni (dati intermedi) vengono predisposte apposite schede che ogni docente esamina con i propri alunni o che gli alunni discutono nelle loro assemblee. b) Per la valutazione finale dei dati il Dirigente scolastico relaziona alla fine

dell'anno al Collegio dei docenti e al Consiglio di Istituto fornendo loro tutti gli elementi necessari ed opportuni.

Art. 139 - Finalità della misurazione.

Attraverso la misurazione dell'attività l'Istituto intende migliorare sempre più la qualità del servizio utilizzando al meglio le risorse di cui dispone.

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Art. 140 - Pubblicizzazione dei dati.

I dati sulla produttività possono essere visionati o acquisiti da chi ne ha diritto, nel rispetto del successivo art.141 del presente T.U..

TITOLO IX La trasparenza

Art. 141 - Accesso ai documenti scolastici.

a) Ai sensi della legge 7 agosto 1990 n.241 e successive disposizioni, tutti gli atti e documenti amministrativi e scolastici, anche interni, relativi alla carriera degli allievi e candidati, compresi quelli degli elaborati scritti, degli scrutini e degli esami, sono oggetto del diritto di accesso da chi ne abbia interesse per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti, non necessariamente connesse a ricorsi.

b) Tale diritto si esercita, su richiesta verbale o scritta, non assoggettabile a imposta di bollo, mediante esame e visione degli atti, senza alcun pagamento, o con rilascio di copie conformi con rimborso del costo di produzione ( prezzo corrente di una fotocopia per il numero delle fotocopie che formano l’atto), da corrispondere mediante applicazione di marche da bollo da annullare con il datario a cura dell'Istituto (circolare ministeriale 25 maggio 1993, n.163).

c) A richiesta le copie possono essere autenticate. d) L'imposta di bollo è dovuta soltanto quando la copia viene spedita in forma

autentica. e) L'accoglienza della richiesta di accesso a un documento o atto comporta

anche la facoltà di accesso agli altri documenti o atti nello stesso indicati o appartenenti al medesimo procedimento, purché riferite al richiedente.

Art. 142 - Diritto all'informazione.

a) L'Istituto, attraverso i suoi organi, cura l'informazione cui hanno diritto gli

utenti, pubblicando all'albo dell'Istituto ogni notizia e ogni atto di interesse pubblico e diffondendo con ogni mezzo quanto sia necessario all'attuazione del diritto degli utenti all'informazione, nello spirito della più assoluta trasparenza.

b) Gli studenti e le famiglie hanno diritto ad essere informati sul Piano dell’Offerta Formativa, sulla programmazione educativa e didattica, sui tempi, i percorsi, i momenti e le strategie educative connesse al contratto formativo e su quant'altro la legge consente.

Art. 143 - Rilascio di atti.

a) Gli atti e i documenti amministrativi e scolastici possono essere rilasciati nel rispetto dell'art. 141 del presente T.U. e delle leggi, dietro richiesta scritta, a chi legittimamente ne ha diritto ai sensi della legge 241/90 e previo pagamento delle spese di copia (prezzo corrente di una fotocopia per il numero delle fotocopie che formano l'atto).

b) Il versamento dell'importo dovuto per il rilascio di ogni atto dovrà essere effettuato sul bilancio della scuola a cura del richiedente.

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NORME FINALI

Art. 144 - Modifiche del Testo Unico.

a) Il presente T.U. potrà essere modificato entro 30 giorni dall'inizio di ogni anno scolastico.

b) Le proposte di modifica potranno essere presentate al Dirigente scolastico entro 10 giorni dall'inizio di ogni anno scolastico dai seguenti organi:

− comitato dei genitori; − comitato degli studenti; − metà più uno del Personale docente e non docente.

c) L'organo che propone la modifica dovrà presentare nei modi e nei termini di cui al comma b) il nuovo T.U..

d) Entro 20 giorni dalla data di presentazione il Consiglio di Istituto, sentito il Collegio dei docenti, deciderà sulle proposte presentate.

Art. 145 - Entrata in vigore del T.U..

Il T.U. entra in vigore il giorno successivo alla data di pubblicazione all'albo dell'Istituto della delibera di approvazione del Consiglio di Istituto.

Art. 146 - Pubblicizzazione del Testo Unico

Copia del T.U. verrà consegnata: a) agli alunni all'atto dell'iscrizione includendo il prezzo della copia nella tassa di

Istituto; b) a chi ne farà richiesta, dietro pagamento del costo della copia . La scuola si impegna, inoltre, a far conoscere il T.U. nei modi e nei termini che riterrà più efficaci.

Art. 147 - Norme di rinvio.

Per quanto non previsto nel presente T.U. si fa riferimento alle leggi vigenti.

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SCHEDE DI MONITORAGGIO

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ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E GEOMETRI “E. Cenni ”

Autonomia n.74 - SA 5X.5

Via Pinto 84078 VALLO DELLA LUCANIA ( Salerno ) CI SATD040007 – CI (Sirio ) SATD04050L CF 84000780654 CCP 17938846 E. Mail : itcgcenni.net tf 0974 / 4392 Fax 0974 / 4392

Anno Scolastico 2005/.2006

MONITORAGGIO PROGETTI N. progetto

TITOLO DEL PROGETTO REFERENTE DEL PROGETTO

Data inizio Data concl.

Costi

N.alunni partecipanti

Collaboratori interni Collaboratori esterni

Valutazione del progetto da parte degli alunni interessati Scala dei valori : 1 del tutto insoddisfatto ; 2 parzialmente soddisfatto ; 3 soddisfatto ; 4 molto soddisfatto. CONTENUTI METODLOGIA TEMPI DI

REALIZZAZIONE 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4

RELAZIONI CON I RESPONSABILI DEL PROGETTO

RELAZIONI CON IL GRUPPO

IMPEGNO PERSONALE

1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4

Cosa hai appreso dal progetto : Classe dell’alunno Sezione e indirizzo Data della compilazione

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ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E GEOMETRI “E. Cenni ”

Autonomia n.74 - SA 5X.5

Via Pinto 84078 VALLO DELLA LUCANIA ( Salerno )

CI SATD040007 – CI (Sirio ) SATD04050L CF 84000780654 CCP 17938846 E. Mail : itcgcenni.net tf 0974 / 4392 Fax 0974 / 4392

Anno Scolastico 2005.2006 QUESTIONARIO ALUNNI °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Scala dei valori : 1 del tutto insoddisfatto ; 2 parzialmente soddisfatto ; 3 soddisfatto ; 4 molto soddisfatto. °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° RAPPORTI CON Dirigente scolastico Docenti Non docenti Gruppo classe

1

2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4

RAPPORTI CON Direttore amministrativo Personale di Segreteria Collaboratori scolastici Familiari

1

2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4

ORGANIZZAZIONE LAVORO SCOLASTICO ACCOGLIENZA SVOLGIMENTO

LEZIONI ATTIVITA’ AGGIUNTIVE AZIONE STIMOLO

INSEGNANTI

1 2 3 4 1

2

3 4 1 2 3 4 1 2 3 4

AUTOVALUTAZIONE DELL’ALUNNO

RISPETTO DELLE REGOLE

IMPEGNO A SCUOLA IMPEGNO A CASA RISULTATI OTTENUTI

1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° CONOSCI LO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI ? SI NO CONOSCI IL POF ? SI NO I TUOI DOCENTI HANNO DISCUSSO LA PROGRAMMAZIONE IN CLASSE ? SI NO I TUOI DOCENTI TI COMUNICANO IL VOTO DOPO L’INTERROGAZIONE ? SI NO °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° CLASSE DELL’ALUNNO SEZIONE E INDIRIZZO DATA DI COMPILAZIONE

DELLA SCHEDA

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ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E GEOMETRI “E. Cenni ”

Autonomia n.74 - SA 5X.5

Via Pinto 84078 VALLO DELLA LUCANIA ( Salerno )

CI SATD040007 – CI (Sirio ) SATD04050L CF 84000780654 CCP 17938846 E. Mail : itcgcenni.net tf 0974 / 4392 Fax 0974 / 4392

ANNO SCOLASTICO 2005 /06

SCHEDA ALUNNI

ALUNNI ISCRITTI AL PRIMO ANNO – giudizi scuole medie Provenienza alunni tutte le classi

% con “sufficiente” % con “Buono” % con “Distinto”

% con “Ottimo” % alunni entro 30 Km da Vallo

% alunni oltre 30 Km da Vallo

OSSERVANZA DELLE “REGOLE” PARTECIPAZIONE ATTIVITA’ AGGIUNTIVE

OO.CC.

Numero assenze in massa

Assenze totali per alunno

Ritardi totali per alunno

% PARTECIPANTI

PROGETTI

% PARTECIPANTI

RECUPERI

% PARTECIPANTI VIAGGI,VISITE ETC

% PARTECIPANTI C.d .C. , Cdi

RISULTATI FINALI ALUNNI CLASSI INTERMEDIE (PERCENTUALI) Promossi senza debiti

Promossi senza debiti

Promossi senza debiti

Promossi senza debiti

Promossi senza debiti

NON PROMOSSI PROMOSSI CON DEBITI FORMATIVI

M = 6 6< M < 7 7< M < 8 8 < M < 9 M > 9

RISULTATI ESAMI DI STATO ( PERCENTUALI) ESITO NEGATIVO ESITO POSITIVO

% NON DIPLOMATI

% con 60/100

% da 61 a 70 % da 71 a 80 % da 81 a 90 % da 91 a 99

% con 100/100

DATA DI COMPILAZIONE _____________________________________

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ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E GEOMETRI “E. Cenni ”

Autonomia n.74 - SA 5X.5

Via Pinto 84078 VALLO DELLA LUCANIA ( Salerno )

CI SATD040007 – CI (Sirio ) SATD04050L CF 84000780654 CCP 17938846 E. Mail : itcgcenni.net tf 0974 / 4392 Fax 0974 / 4392

ANNO SCOLASTICO 2005/06

SCHEDA DOCENTI (da compilare e restituire entro il )

Distanza residenza da vallo

Richiesta trasferimento

Impegno nel sociale Competenze informatiche

Uso Internet

per la didattica

Entro 30 km

Oltre 30 Km

Ha chiesto trasf.

Non ha chiesto trasf.

Impegnato

Nessun impegno

Meno di sufficient

e

Più che sufficient

e SI NO

% ore

insegnamento effettuate (1)

Numero ore di aggiornamento svolte

Numero ore di recupero effettuate

Numero ore di laboratorio Svolte (2)

Numero ore impegnate in progetti

Sperimentazione percorsi

insegnamento non tradizionali

(3) SI NO

RAPPORTI CON

DIRIGENTE SCOLASTICO

PERSONALE DI SEGRETERIA

COLLABORATORI SCOL.

GENITORI ALUNNI

ALUNNI

1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4

AUTOVALUTAZIONE DEL DOCENTE

RISPETTO DELLE REGOLE

IMPEGNO CARICHI DI LAVORO RISULTATI OTTENUTI

1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4

Scala : 1- del tutto insoddisfatto; 2- parzialmente soddisfatto; 3- soddisfatto; 4- molto soddisfatto (1) Gli insegnanti con più discipline dovranno indicare la percentuale totale delle ore dividendo il

numero totale delle ore effettuate per il numero totale delle ore previste (n. ore settimanali di insegnamento x 33 e moltiplicando per 100 il quoziente. Esempio: Docente di Italiano e Storia con 14 ore settimanali di insegnamento: 14x33 = 462 ore previste). Ovviamente, dal computo vanno escluse le ore di supplenza e le ore di assenza per salute, leggi speciali,ferie,scioperi etc ; vanno, altresì, computate come prestate le ore di accompagnamento degli alunni nei viaggi di istruzione, visite guidate etc.

(2) Vanno considerate ore di Laboratorio tutte le ore svolte nell’Istituto e al di fuori dell’aula, con esclusione delle ore di Educazione Fisica.

(3) Il dato si riferisce a tutti i percorsi previsti dell’autonomia ( quota di variabilità, classi aperte, lavori di gruppo etc.) realizzati durante l’orario antimeridiano.

DATA DI COMPILAZIONE ________________________

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ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E GEOMETRI “E. Cenni ”

Autonomia n.74 - SA 5X.5

Via Pinto 84078 VALLO DELLA LUCANIA ( Salerno )

CI SATD040007 – CI (Sirio ) SATD04050L CF 84000780654 CCP 17938846 E. Mail : itcgcenni.net tf 0974 / 4392 Fax 0974 / 4392

ANNO SCOLASTICO

2005/06

SCHEDA PERSONALE ATA – ASSISTENTI

PROVENIENZA CONOSCENZE PC RILASCIO CERTIFICATI APERTURA UFFICI ASSEN

ZE Fino

a 30 Km

Oltre 30 Km

Fino a sufficient

e

Oltre sufficie

nte immediato

In giornat

a

Entro 3 gg

Oltre 3 gg

Fino a 6 ore

Da 4 a 5

ore

Da 2 a 3 ore

Meno di

2 ore

RAPPORTI CON DIRIGENTE

SCOLASTICO DIRETTORE

AMMINISTRATIVO DOCENTI

GENITORI ALUNNI

ALUNNI

1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4

AUTOVALUTAZIONE DEL DIPENDENTE

RISPETTO DELLE REGOLE

IMPEGNO CARICHI DI LAVORO RISULTATI OTTENUTI

1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4

Scala : 1- del tutto insoddisfatto ; 2- parzialmente soddisfatto ; 3- soddisfatto ; 4- molto soddisfatto DATA DI COMPILAZIONE ________________________________

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ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E GEOMETRI

“E. Cenni ” Autonomia n.74 - SA 5X.5

Via Pinto 84078 VALLO DELLA LUCANIA ( Salerno )

CI SATD040007 – CI (Sirio ) SATD04050L CF 84000780654 CCP 17938846 E. Mail : itcgcenni.net tf 0974 / 4392 Fax 0974 / 4392

ANNO SCOLASTICO

2005/06

SCHEDA PERSONALE ATA – COLLABORATORI SCOLASTICI

RAPPORTI CON

DIRIGENTE SCOLASTICO

DIRETTORE AMMINISTRATIVO

DOCENTI GENITORI ALUNNI

ALUNNI

1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4

AUTOVALUTAZIONE DEL DIPENDENTE PROVENIENZA

RISPETTO DELLE

REGOLE IMPEGNO

CARICHI DI LAVORO

RISULTATI OTTENUTI

Più di 30 Km da Vallo

Meno di 30 Km da Vallo

1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4

Scala : 1- del tutto insoddisfatto ; 2- parzialmente soddisfatto ; 3- soddisfatto ; 4- molto soddisfatto DATA DI COMPILAZIONE __________________________________

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ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI “E. CENNI” VIA A. PINTO – 84078 VALLO DELLA LUCANIA (SA)

ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ANNO SCOLASTICO 2005/2006

SCHEDA A CURA DEI COORDATORI DI CLASSE

CORSO GEOMETRA IGEA PROGRAMMATORI SIRIO CLASSI I II III IV V ALLIEVI N°________________ ALLIEVI RITIRATI N° _____________ ATTIVITA’ REALIZZATE VIAGGI ISTRUZIONI N° GIORNI ____________ ITINERARIO ________________________________________________ VISITE GUIDATE ITINERARIO _______________________________ PROGETTI INTERDISCIPLINARI SVILUPPATI N° _______________ AREA DI APPARTENENZA

AREA LINGUISTICA AREA LOGICO – MATEMATICA AREA TECNICA AREA LUDICO –SPORTIVO

UTILIZZO QUOTA 15%

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ATTIVITA’ DI LABORATORIO ( A CURA DEI RESPONSABILI) ORE DI EFFETTIVO UTILIZZO N° ______________ RITARDI ALLIEVI N° _____________ CONSIGLI DI CLASSE STRAORDINARI N°____________ MOTIVAZIONI

DISCLIPINARI DI PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA DI ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

PARTECIPAZIONE AI CONSIGLI DI CLASSE COMPONENTE ALUNNI COMPONENTI GENITORI BUONA BUONA SUFFICIENTE SUFFICIENTE SCARSA SCARSA VERIFICA RISULTATI IN ITINERE ALLIEVI CON LIVELLI SODDISFACENTI N° _______ ALLIEVI CON LIVELLI INSODDISFACENTI N° _______ ALLIEVI CON LIVELLI SUFFICIENTI N° _______ ALLIEVI CON LIVELLI SCARSI N° _______ ALLIEVI DEBITI FORMATIVI N° _______ AREA LINGUISTICA N° _______ AREA LOGICO – MATEMATICA N° _______ AREA TECNICA N° _______ AREA LUDICO – SPORTIVA N° _______ ALLIEVI CON DEBITI SALDATI N° _______ AREA LINGUISTICA N° _______ AREA LOGICO – MATEMATICA N° _______ AREA TECNICA N° _______ AREA LUDICO – SPORTIVA N° _______

IL COORDINATORE DI CLASSE

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ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI “E. CENNI”

VIA A. PINTO – 84078 VALLO DELLA LUCANIA (SA)

ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ANNO SCOLASTICO 2005/2006

SCHEDA PROGETTO E IDEI

TITOLO DEL PROGETTO TIPOLOGIA

AREA LINGUISTICA AREA LOGICO MATEMATICA AREA TECNICA AREA LUDICO – SPORTIVA

TEMPI DATA DI INIZIO : ____________________ DATA CONCLUSIONE : _____________________ ORE DI LEZIONE EFFETTUATE : _____________ _____ METODOLOGIA ADOTTATA

LAVORO DI GRUPPO LEZIONE FRONTALE LEZIONE DI LABORATORIO ESPERIENZE DI STAGES UTILIZZO INTERNET COLLABORAZIONI CON LE ALTRE SCUOLE ALTRO

COMPONENTI DEL PROGETTO DOCENTI N° ______________ ESPERTI ESTERNI N° _____________ ALLIEVI N° _______________ CLASSI INTERESSATE ___________________________________

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STRUMENTI DI VERIFICA PROVE STRUTTURATE PROVE ORALI PROVE SCRITTE PROVE GRAFICHE ALTRO VERIFICA RISULTATI ALLIEVI CHE HANNO RAGGIUNTO GLI OBITTIVI PREVISTI DAL PROGETTO N°___________ IN TERMINI DI CONOSCENZA N° __________ IN TERMINI DI COMPETENZA N° __________ IN TERMINI DI FORMAZIONE EDUCATIVA (LAVORARE IN TEAM DIALOGARE COSTRUTTIVAMENTE COLLABORARE) N°______ LAVORI PRODOTTI N°______ DISPENSE N° FLOPPY PROVE SCRITTE PROVE GRAFICHE ALTRO TIPOLOGIA DI PLUBBICIZZAZIONE INTERNET PLUBBICIZZAZIONE TRAMITE STAMPA NOTIFICA ALL’ALBO DI ISTITUTO COMUNICAZIONI INFORMALI TRA DOCENTI ED ALLIEVI ALTRO ENTI TERRITORIALI COINVOLTI QUANTI ____________ QUALI ____________ ATTIVITA’ DI LABORATORIO (A CURA DEI RESPONSABILI) ORE DI EFFETTIVO UTILIZZO N° _______ RESPONSABILE DEL PROGETTO

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Istituto tecnico Commerciale e per Geometri “E. Cenni”

Vallo della Lucania

Autovalutazione di Istituto – P.O.F

Questionario Docenti

Impegno nel sociale Si No (attività di studio,politica, culturale,volontariato)

Attività di Studio Si No

Specializzazioni di Indirizzo Si No

Competenze informatiche Si No

Attività di aggiornamento Si No

Lavori pubblicati Si No (anche per attività di Istituto)

Ore impegnate in attività di laboratorio N° ______

Ore impegnate in attività progettuali N° ______

Ore effettuate in attività di recupero N° ______

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Istituto tecnico Commerciale e per Geometri “E. Cenni”

Vallo della Lucania

Autovalutazione di Istituto – P.O.F

Questionario Amministrativi e ATA

Buone conoscenze informatiche Si No Pratiche evase in un anno Si No Fotocopie emesse in un mese N° _______ Tempi di attesa rilascio documenti Ore ______ Giorni______