Piano di sviluppo del welfare della città di Milano 2012 - 2014

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Milan o Piano di sviluppo del welfare della città di Milano 2012 - 2014

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Piano di sviluppo del welfare della città di Milano 2012 - 2014. Il welfare come sistema collettivo di promozione dei diritti di cittadinanza delle persone, condizione necessaria per lo sviluppo economico e civile Promozione diritti di cittadinanza - PowerPoint PPT Presentation

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Piano di sviluppo del welfare della città di Milano 2012 -

2014

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Il welfare come sistema collettivo di promozione dei diritti di cittadinanza delle persone, condizione necessaria per lo sviluppo economico e civile

• Promozione diritti di cittadinanza • La società è attore e promotore di diritti e

servizi e non oggetto di “intervento”• Sistema che promuove le relazioni tra le

persone • Welfare = sistema di investimento e

motore di sviluppo2

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A Milano: Il Piano di sviluppo del Welfare

Obiettivi: 1. Mettere a disposizione le informazioni

sul sociale e sui servizi a tutti 2. Agenda condivisa sulle priorità3. Individuare ambiti di azione,

governance e regole per gli attori delle politiche sociali

4. Promuovere nuove forme di socialità

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5/6 Revisione del ruolo degli attori pubblici e coinvolgimento degli attori privati

7. Promuovere un processo culturale collettivo per cittadini e stakeholder

Vi sono poi organi propri del PdZ - Ufficio di Piano - Consiglio di Indirizzoche operano per la governance

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Milano I fenomeni sociali emergenti

• Dati demografici• Dati sulle povertà • Dati sul lavoro• Dati sulle donne e sulla violenza sulle

donne• Anziani e studenti universitari• City user • Dati sulle famiglie• Le risorse per il Welfare

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Milano Uno sguardo sui servizi del Comune

• Il ruolo del Comune nelle diverse aree di Policy

• % di coperture dei bisogni (dati del Settore pag 68 – 72)

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Milano Servizio di informazione e orientamento

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N° italiani N° stranieri Totale

Sportello Immigrazione ( compreso sportelli rifugiati e ricongiungimento

6537 6537

Sportello del Centro Aiuto Stazione Centrale

3976 9735 13711

Sportello del Centro Mediazione Lavoro

1321 1122 2443

Linea verde droga 4102 4102

Totale 9399 17394 26793

Il dato complessivo rapportato al numero di poveri stimato dall’ORES ( 134000 ) per l’anno 2011 dà una copertura del bisogno pari al 19,9%

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Milano“prese in carico” socio - assistenziali

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N° italiani N° stranieri Totale

Servizio Immigrazione 1414 1414

Ufficio Adulti in Difficoltà 1537 1537

Donne maltrattate e vittime della tratta

635 566 1201

nomadi 753 753

Dipendenze HIV 205 205

Casa Ortles 350 492 842

Totale 2522 3430 5952

Il dato complessivo, se rapportato al numero di richieste pervenute agli sportelli informativi (26793 ) dà una copertura del bisogno pari al 22,2%, se rapportato al numero di poveri stimato dall’ORES ( 134000 ) per l’anno 2011, copre il 4,4%

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Sostegno al reddito e contributi economici

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N° italiani N° stranieri Totale

Servizio Immigrazione 139 139

Ufficio Adulti in Difficoltà 1537 1537

Totale 1537 139 1676

Il dato complessivo rapportato al numero di poveri stimato dall’ORES ( 134000 ) per l’anno 2011 dà una copertura del bisogno pari al 1,2%

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MilanoAccoglienza diurna e notturna

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N° italiani N° stranieri Totale

Servizio Immigrazione 1272 1272

Ufficio Adulti in Difficoltà 101 101

Casa Ortles e “Piano freddo” 1043 2831 3874

Donne maltrattate 75 49 124

Dipendenze HIV 27 3 30

Totale 1246 4155 5401

Il dato complessivo rapportato al numero di coloro che agli sportelli hanno richiesto accoglienza ( 8522) dà una copertura del bisogno pari al 63,8%

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MilanoOrientamento e accompagnamento al lavoro

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N° italiani N° stranieri Totale

Servizio Immigrazione 1337 1337

Centro di Mediazione al lavoro

708 472 1180

Detenuti ed ex detenuti 223 148 371

Totale 931 1957 2888

Il dato complessivo rapportato al numero delle richieste di lavoro pervenute agli sportelli ( 9110 ) dà una copertura del bisogno pari al 31,7%, se rapportato al numero dei poveri stimato dall’ORES ( 134000 ) per l’anno 2011 dà una copertura del bisogno pari al 2,1%

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Milano Le 10 tesi

1. Le risorse pubbliche sono calanti, i problemi sociali sono in aumento e questa stagione potrebbe durare ancora a lungo.

2. Le risorse pubbliche per il Welfare sono nella disponibilità diretta di Comune e ASL solo per il 43%, il 57% è nelle disponibilità diretta delle famiglie.

3. Le risorse pubbliche trasferite alle famiglie per il sociale vengono spese soprattutto nel mercato della cura informale: es. badanti e baby sitter.

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4. I servizi offerti da Comune e ASL sono paralleli e disgiunti dai servizi di cura informali acquisiti e organizzati autonomamente dalle famiglie .

5. Nelle aree tradizionali di intervento pubblico i tassi di copertura dei bisogni sono modesti (ad es. solo il 25% dei 40.000 non autosufficienti anziani sono in carico ai servizi).

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6. Nelle aree emergenti dei meccanismi di riproduzione sociale – conciliazione famiglia – lavoro, integrazione sociale nuovi italiani, separazioni/puzzle family/famiglie miste, giovani anziani – il Welfare è scarsamente o per nulla attivo, mentre la società ha costruito percorsi autonomi.

7. I servizi sociali sono spesso esternalizzati ma la struttura organizzativa dell’Assessorato non è del tutto coerente a questo posizionamento. 6/3

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8. Il Terzo Settore è focalizzato prevalentemente sulla produzione finanziata dal pubblico o sulla grave marginalità e raramente si focalizza su servizi a pagamento per le famiglie, che preferiscono il mercato informale della cura.

9. Le reti sociali e il capitale sociale si stanno diradando.

10. La città è ricca di risorse sociali non del tutto esplorate e valorizzate.

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Milano Quale Welfare vogliamo?

1. Di fronte alla crisi rilanciare e non limitarsi a retrocedere il meno possibile.

2. Ricomporre le risorse pubbliche e private delle famiglie.

3. Un Welfare che riconnette le persone e non produce solo prestazioni.

4. Un Welfare dei diritti di tutte le persone, inclusivo e senza discriminazioni.

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5. La valorizzazione delle risorse della città.

6. Un Welfare capace di leggere i bisogni e di definire le priorità.

7. Il Comune come promotore dei diritti, connettore partner e committente.

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8. Produzione di valore per gli utenti e per la società da parte degli erogatori.

9. La messa in rete degli attori pubblici e dei produttori.

10.L’internazionalizzazione nelle politiche del Welfare.

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Milano Il Piano delle azioni

La costruzione sociale diffusa di azioni verso un Piano organico delle azioni - Sperimentalità (in alcune zone ad es)- Differenza dei tempi nelle innovazioni (basso , medio termine)

Policy generale • Progetto sociale di comunità in ogni

quartiere • Piattaforma mercato domanda/offerta nel mercato della cura

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• Allargare alla classe media i servizi comunali (a pagamento) SAD, mediazione conflitti, alloggi protetti per anziani e disabili

• Programmi di setting per la coesione sociale (fare reti!)

• Più comunicazione pubblica per affido e reti famiglie competenti per i disabili

• Lavoro con le biblioteche • Pedibus e scuola • GAS/GAF• Studenti/anziani una stanza comune

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• Nuove formule per una socialità (sperimentata dal Terzo Settore)

• Ricognizione spazi pubblici da riutilizzare

• Rimodulare i servizi con filiere completa di bassa e alta soglia

• Campagna per il volontariato e cittadinanza attiva (Casa del Volontariato e Casa delle Associazioni)

• Mettere in rete le strutture del Welfare (ad es. Golgi Redaelli, il PAT ecc.) 8/3

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• Bandi sociali• Soggetto pubblico/privato per la

formazione • Contratto tariffe di riferimento per il

Welfare• Tariffe e reti uniformi• Convenzioni Terzo Settore OLP e esenti

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Quale innovazione nelle strutture e nei sistemi operativi dell’Assessorato: Cantieri

A. Superare le canne d’organoB. Pronto intervento trasversale (Pronto

Soccorso Sociale)C. Unificazione dei servizi

indipendentemente dal target: contributi economici, cura domiciliare e sostegno all’abitazione

D. Investire nel capitale umano dell’Assessorato

E. Sviluppo dei sistemi informativi 8 a/1

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F. Costo dei servizi/comunicazione sociale G. Maggiore compartecipazione degli

utentiH. Accesso ai servizi e maggiore controllo

sui beneficiariI. “Gestione” degli spazi e degli

appartamentiJ. Centro di antidiscriminazione

8 a/2

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Milano Visione per singoli ambiti di Policy

• Disabili• Sostegno alla famiglia • Anziani• Violenza e abusi sulle donne• Minori e supporto alle famiglie • Adulti e inclusione sociale (dettaglio) • Salute mentale• Neuropsichiatria infantile

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• Dipendenze• Detenute ed ex detenuti• Carta dei diritti del cittadino malato• Integrazione ASL/Comune (allegato AdP)• Governance della sanità di Milano

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