PIANO DI PROGETTO “AULA 3.0” - fermimn.gov.it · 1 PIANO DI PROGETTO “AULA 3.0”...

3
1 PIANO DI PROGETTO “AULA 3.0” DENOMINAZIONE DEL PROGETTO Laboratorio 3.0: le tecnologie al servizio della metodologia del Debate RESPONSABILI DEL PROGETTO Cristina Bonaglia (Dirigente Scolastico), Milena Casella (Direttore Servizi Generali Amministrativi), Corrado Catelli (Responsabile Ufficio Tecnico), Stefano Grecchi (Responsabile Centro Rete) DESTINATARI DEL PROGETTO Tutti gli alunni dell’Istituto OBIETTIVI SPECIFICI E MISURABILI Sviluppare un apprendimento attivo (basato su problem solving) con interazioni continue e dinamiche tra studenti e docente, attività hands-on e ICT per rendere più efficaci i processi di insegnamento- apprendimento Utilizzare al meglio i contenuti digitali per la didattica e l’apprendimento Imparare a cercare e selezionare fonti, negoziarle e condividerle Ricercare e selezionare le fonti Ascoltare attivamente, argomentare, fondare e motivare le proprie tesi Saper lavorare in gruppo Saper parlare in pubblico (anche in lingua inglese).

Transcript of PIANO DI PROGETTO “AULA 3.0” - fermimn.gov.it · 1 PIANO DI PROGETTO “AULA 3.0”...

1

PIANO DI PROGETTO “AULA 3.0”

DENOMINAZIONE

DEL PROGETTO

Laboratorio 3.0: le tecnologie al servizio della metodologia del Debate

RESPONSABILI

DEL PROGETTO

Cristina Bonaglia (Dirigente Scolastico), Milena Casella (Direttore

Servizi Generali Amministrativi), Corrado Catelli (Responsabile Ufficio

Tecnico), Stefano Grecchi (Responsabile Centro Rete)

DESTINATARI

DEL PROGETTO

Tutti gli alunni dell’Istituto

OBIETTIVI

SPECIFICI E

MISURABILI

Sviluppare un apprendimento attivo (basato su problem solving) con

interazioni continue e dinamiche tra studenti e docente, attività

hands-on e ICT per rendere più efficaci i processi di insegnamento-

apprendimento

Utilizzare al meglio i contenuti digitali per la didattica e

l’apprendimento

Imparare a cercare e selezionare fonti, negoziarle e condividerle

Ricercare e selezionare le fonti

Ascoltare attivamente, argomentare, fondare e motivare le proprie tesi

Saper lavorare in gruppo

Saper parlare in pubblico (anche in lingua inglese).

2

BREVE

DESCRIZIONE

DEL

PROGETTO

Il progetto nasce da una collaborazione internazionale con il M.I.T. (Massachusetts

Institute of Technology) e nazionale con Indire (Istituto Nazionale di

Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa).

L’istituto Fermi di Mantova, in collaborazione con la rete che vede l’Indire come capofila

e altre 3 scuole in Italia, vuole realizzare uno “spazio per l’apprendimento” che coniughi la

più alta innovazione tecnologica per la didattica con la metodologia del “Debate” già

sperimentata nella scuola da due anni.

La nuova aula-laboratorio rientra nella ricerca sui nuovi spazi della didattica che

ha preso la forma da due anni in collaborazione e di ricerca con l’Indire.

La collaborazione del Fermi con il M.I.T. di Boston ha prodotto la progettazione

dell’aula TEAL (Technology Enabled Active Learning) con postazioni costituite da

banchi modulari e componibili per il lavoro a gruppi e fortemente high-tech grazie

alla presenza di vari videoproiettori interattivi tutti collegati in rete e collegabili con

ogni tipo di device in uso da studenti e professori (tablet, PC/portatili). Un

touchscreen sostituisce la tradizionale lavagna e collega il docente con alunni e

proiezioni. E’ una interazione totale di tutti verso tutti per un utilizzo della

tecnologia più avanzata al fine di un apprendimento attivo (basato su problem

solving), interazioni continue e dinamiche tra studenti e docente, attività hands-on

(didattica “3.0” come definizione di superamento della “2.0” in cui la tecnologia è

“semplicemente” presente nella scuola ma non finalizzata ad una specifica

metodologia didattica).

I nuovi spazi per la didattica devono essere sufficientemente flessibili da consentire

anche lo svolgimento di lavori di gruppo nei quali l’insegnante non svolge più solo

lezioni frontali ma assume piuttosto il ruolo di facilitatore ed organizzatore delle

attività. Devono essere presenti spazi per i lavori di gruppo, con arredi flessibili per

un setting d’aula variabile e coerente con le diverse fasi dell’attività didattica:

attività in gruppi (ad es. in gruppi specialistici che lavorano, in parallelo, su

argomenti affini), discussione (Debate) e brainstorming (ad es. studenti e docente

che si confrontano sulla soluzione di problemi, condividono le conoscenze

pregresse, discutono su ipotesi di lavoro), esposizione/introduzione/sintesi a cura del

docente, presentazione in plenaria di un elaborato a cura degli studenti, esercitazioni

che coinvolgono tutta la classe ecc.

In questo spazio all’avanguardia tecnologica deve essere prevista una zona per il

Debate, con arredi specifici, in cui gli studenti imparano a ricercare e selezionare le

fonti, ascoltare attivamente, argomentare, fondare e motivare le proprie tesi,

lavorare in gruppo, parlare in pubblico (anche in lingua inglese).

L’oggetto di studio è il pubblico dibattito, svolto con tempi e regole precise, in cui

due squadre di studenti difendono opinioni contrapposte. Al termine l’insegnante

valuta la prestazione e assegna un voto che misura le competenze raggiunte.

3

IMMAGINE DELLA STRUTTURA “TIPO” DELL’AULA 3.0

(N.B. SOLO ARREDI E LORO DISPOSIZIONE,

NON SONO VISUALIZZATE LE TECNOLOGIE)