Piano di Manutenzione CQIIEN ISO 140-6; -UNI EN ISO 140-7; -UNI EN ISO 140-8. Codice Elementi...
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COMMITTENTE: Comune di Carbonia
OGGETTO: Contratti di Quartiere II - Città di CarboniaIntervento 1: Riqualificazione Piazza 1° Maggio - Realizzazione di strada e parcheggi- Realizzazione di canale per la raccolta delle acque meteoriche - Rifacimento di trattodi rete fognaria (acque bianche)Intervento 2: Realizzazione di edificio polifunzionale - Realizzazione di palestra -Sistemazione delle aree esterne
PIANO DI MANUTENZIONE
(Articolo 40 D.P.R. 554/99)
Ufficio Tecnico Carbonia - Dipartimento Architettura dell'Università di Cagliaritel: 0781/694205
PROGRAMMA DIMANUTENZIONE
Comune di CarboniaProvincia di Carbonia - Iglesias
Carbonia, 29/10/2007
IL TECNICOIng. Giampaolo Porcedda
SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Classe Requisiti
Acustici
01 - Realizzazione di edificio polifunzionale
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.04 - Pareti esterne ed interne
01.04 Pareti esterne ed interne
01.04.R06 Requisito: Isolamento acusticoLe pareti debbono proteggere gli ambienti interni dai rumori provenienti dall'esterno dell'edificio. La tipologia dei rumori può essere del tipo "aerei" (se trasmessi tramite l'aria in vibrazione) oppure "d'impatto" (se trasmessi attraverso un solido). Il livello di isolamento richiesto varia in funzione della tipologia e del tipo di attività svolta e in funzione della classe di destinazione d'uso del territorio.• Livello minimo della prestazione: Sono ammesse soltanto chiusure in grado di assicurare un valore di Rw >= 40
dB come da tabella.
TABELLA A - CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI ABITATIVI (art.2)- categoria A: edifici adibiti a residenza o assimilabili;- categoria B: edifici adibiti ad uffici e assimilabili;- categoria C: edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività assimilabili;- categoria D: edifici adibiti ad ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili;- categoria E: edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili;- categoria F: edifici adibiti ad attività ricreative o di culto o assimilabili;- categoria G: edifici adibiti ad attività commerciali o assimilabili.
TABELLA B - REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI, DEI LORO COMPONENTI E DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI
CATEGORIA DI CUI ALLA “Tabella A”: D;Parametri: Rw(*)=55; D 2m,nT,w=45; Lnw=58; L ASmax=35; L Aeq=25.CATEGORIA DI CUI ALLA “Tabella A”: A,C;Parametri: Rw(*)=50; D 2m,nT,w=40; Lnw=63; L ASmax=35; L Aeq=35.CATEGORIA DI CUI ALLA “Tabella A”: E;Parametri: Rw(*)=50; D 2m,nT,w=48; Lnw=58; L ASmax=35; L Aeq=25.CATEGORIA DI CUI ALLA “Tabella A”: B,F,G;Parametri: Rw(*)=50; D 2m,nT,w=42; Lnw=55; L ASmax=35; L Aeq=35.(*) Valori di Rw riferiti a elementi di separazione tra due distinte unità immobiliari.
• Riferimenti normativi: -Legge Quadro n.447 26.10.1995; -Legge 16.3.1998; -D.P.C.M. 1.3.1991; -D.P.C.M. 14.11.1997; -D.P.C.M. 5.12.1997; -D.M. 18.12.1975 (Norme tecniche aggiornate relative all'edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica); -Decreto 29.11.2000; -C.M. LL.PP. 30.4.1966 n.1769 (Criteri di valutazione e collaudo dei requisiti acustici nelle costruzioni edilizie); -Linee Guide Regionali; -Regolamenti edilizi comunali; -UNI 8290-2; -UNI EN ISO 140-1; -UNI EN ISO 140-3; -UNI EN ISO 140-4; -UNI EN ISO 140-6; -UNI EN ISO 140-7; -UNI EN ISO 140-8; -UNI EN ISO 717-1.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.05 - Rivestimenti esterni ed interni
01.05 Rivestimenti esterni ed interni
01.05.R06 Requisito: Isolamento acusticoI rivestimenti dovranno fornire una adeguata resistenza al passaggio dei rumori.• Livello minimo della prestazione: Sono ammesse soltanto chiusure in grado di assicurare un valore di Rw >=40 dB
come da tabella.
TABELLA A - CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI ABITATIVI (art.2)
- categoria A: edifici adibiti a residenza o assimilabili;- categoria B: edifici adibiti ad uffici e assimilabili;- categoria C: edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività assimilabili;- categoria D: edifici adibiti ad ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili;- categoria E: edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili;- categoria F: edifici adibiti ad attività ricreative o di culto o assimilabili;- categoria G: edifici adibiti ad attività commerciali o assimilabili.
TABELLA B - REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI, DEI LORO COMPONENTI E DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI
CATEGORIA DI CUI ALLA “Tabella A”: D;Parametri: Rw(*)=55; D 2m,nT,w=45; Lnw=58; L ASmax=35; L Aeq=25.CATEGORIA DI CUI ALLA “Tabella A”: A,C;Parametri: Rw(*)=50; D 2m,nT,w=40; Lnw=63; L ASmax=35; L Aeq=35.CATEGORIA DI CUI ALLA “Tabella A”: E;Parametri: Rw(*)=50; D 2m,nT,w=48; Lnw=58; L ASmax=35; L Aeq=25.CATEGORIA DI CUI ALLA “Tabella A”: B,F,G;Parametri: Rw(*)=50; D 2m,nT,w=42; Lnw=55; L ASmax=35; L Aeq=35.(*) Valori di Rw riferiti a elementi di separazione tra due distinte unità immobiliari.
• Riferimenti normativi: -Legge Quadro n.447 26.10.1995; -Legge 16.3.1998; -D.P.C.M. 14.11.1997; -D.P.C.M. 5.12.1997; -D.M. 18.12.1975 (Norme tecniche aggiornate relative all'edilizia scolastica, ivi compresi gli indici
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioniminimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica; -Decreto 29.11.2000; -C.M. LL.PP. 30.4.1966 n.1769 (Criteri di valutazione e collaudo dei requisiti acustici nelle costruzioni edilizie); UNI 8012 -UNI 8290-2; UNI EN ISO 717-1-DPCM 1.3.1991; -Linee Guide Regionali; -Regolamenti edilizi comunali.; -UNI EN ISO 140-1; -UNI EN ISO 140-3; -UNI EN ISO 140-4; -UNI EN ISO 140-6; -UNI EN ISO 140-7; -UNI EN ISO 140-8.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.08 - Infissi interni ed esterni
01.08 Infissi interni ed esterni
01.08.R07 Requisito: Isolamento acusticoE’ l'attitudine a fornire un'idonea resistenza al passaggio dei rumori. Il livello di isolamento richiesto varia in funzione della tipologia e del tipo di attività svolta e in funzione della classe di destinazione d'uso del territorio.• Livello minimo della prestazione: In relazione alla destinazione degli ambienti e alla rumorosità della zona di
ubicazione i serramenti esterni sono classificati secondo la UNI 8204:di classe R1 se 20 <= Rw <= 27 db(A);di classe R2 se 27 <= Rw <= 35 dB(A);di classe R3 se Rw > 35 dB(A).
• Riferimenti normativi: -Legge Quadro n.447 26.10.1995; -Legge 16.3.1998; -D.P.C.M. 1.3.1991; -D.P.C.M. 14.11.1997; -D.P.C.M. 5.12.1997; -D.M. 18.12.1975 (Norme tecniche aggiornate relative all'edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica; -Decreto 29.11.2000; -C.M. LL.PP. 30.4.1966 n.1769 (Criteri di valutazione e collaudo dei requisiti acustici nelle costruzioni edilizie); -Linee Guide Regionali; -Regolamenti edilizi comunali; -UNI 7170; -UNI 7959; -UNI 8204; -UNI 8290-2; -UNI 8894.
Controllo: Controllo vetriControllo uniformità dei vetri e delle sigillature vetro-telaio. Controllare la presenza di depositi o sporco. Verifica diassenza di anomalie e/o difetti (rottura, depositi, macchie, ecc.).
01.08.01.C10 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo guarnizioni di tenutaControllo dell'efficacia delle guarnizioni. Controllo dell'adesione delle guarnizioni ai profili di contatto dei telai.Controllo del corretto inserimento nelle proprie sedi delle guarnizioni. Controllo dell'elasticità delle guarnizioni.
01.08.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.14 - Impianto trasmissione fonia e dati
01.14 Impianto trasmissione fonia e dati
01.14.R01 Requisito: EfficienzaL'impianto di trasmissione deve essere realizzato con materiali idonei a garantire efficienza del sistema.• Livello minimo della prestazione: Devono essere garantiti i livelli minimi indicati dalle norme e variabili per tipo
di rete utilizzato.• Riferimenti normativi: -CEI 64-50; -CEI 64-52; -CEI 103-1; -UNI EN 50173; -UNI EN 55022; -UNI EN 55081; -
UNI EN 55082.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.15 - Impianto di climatizzazione
01.15 Impianto di climatizzazione
01.15.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo del rumore prodottoGli impianti di climatizzazione devono garantire un livello di rumore nell’ambiente esterno e in quelli abitativi entro i limiti prescritti dal D.P.C.M. 1.3.1991.• Livello minimo della prestazione: Le dimensioni delle tubazioni di trasporto dei fluidi termovettori e quelle dei
canali d’aria devono essere tali che la velocità di tali fluidi non superi i limiti imposti dalla normativa. I valori di emissione acustica possono essere verificati “in situ”, procedendo alle verifiche previste dalle norme UNI (in particolare UNI EN 27574), oppure verificando che i valori dichiarati dal produttore di elementi facenti parte dell'impianto siano conformi alla normativa.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991, n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI EN 264, 31/12/92; -UNI EN 378-1, 30/11/96; -UNI EN 1264-1, 31/10/99; -UNI EN 1264-2, 31/10/99; -UNI EN 1264-3, 31/10/99; -UNI ENV 1805-1, 31/05/98; -UNI ENV 1805-2, 31/05/98; -UNI EN 1861, 31/07/00; -UNI 8061, 01/12/80; -UNI 8061 FA 132-84, 01/01/84; -UNI 8065, 01/06/89; -UNI 8199, 30/11/98; -UNI 8211, 31/12/81; -UNI 8364, 28/02/84; -UNI 8364 FA 146-84, 30/09/84; -UNI 8477-1, 31/05/83; -UNI 8477-2, 31/12/85; -UNI 8852, 31/01/87; -UNI 8854, 31/01/86; -UNI 8855, 30/06/86; -UNI 8884, 28/02/88; -UNI 9317, 28/02/89; -UNI 9511-1, 31/12/89; -UNI 9615, 31/12/90; -UNI 9615 FA 1-95, 31/07/95; -UNI 9711, 31/01/91; -UNI 9731, 30/06/90; -UNI 9841, 31/07/91; -UNI 10199, 31/12/93; -UNI 10200, 30/09/93; -UNI 10202, 30/09/93; -UNI 10339, 30/06/95; -UNI 10344, 30/11/93; -UNI 10345, 30/11/93; -UNI 10346, 30/11/93; -UNI 10347, 30/11/93; -UNI 10348, 30/11/93; -UNI 10412, 31/12/94; -UNI 10847, 31/03/00; -UNI ENV 12097, 30/04/99; -UNI ENV 13154-2, 31/03/99; -UNI ENV 13321-1, 31/05/99.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
02 - Realizzazione di palestra
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.03 - Pareti esterne ed interne
02.03 Pareti esterne ed interne
02.03.R06 Requisito: Isolamento acusticoLe pareti debbono proteggere gli ambienti interni dai rumori provenienti dall'esterno dell'edificio. La tipologia dei rumori può essere del tipo "aerei" (se trasmessi tramite l'aria in vibrazione) oppure "d'impatto" (se trasmessi attraverso un solido). Il livello di isolamento richiesto varia in funzione della tipologia e del tipo di attività svolta e in funzione della classe di destinazione d'uso del territorio.• Livello minimo della prestazione: Sono ammesse soltanto chiusure in grado di assicurare un valore di Rw >= 40
dB come da tabella.
TABELLA A - CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI ABITATIVI (art.2)- categoria A: edifici adibiti a residenza o assimilabili;- categoria B: edifici adibiti ad uffici e assimilabili;- categoria C: edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività assimilabili;- categoria D: edifici adibiti ad ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili;- categoria E: edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili;- categoria F: edifici adibiti ad attività ricreative o di culto o assimilabili;- categoria G: edifici adibiti ad attività commerciali o assimilabili.
TABELLA B - REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI, DEI LORO COMPONENTI E DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI
CATEGORIA DI CUI ALLA “Tabella A”: D;Parametri: Rw(*)=55; D 2m,nT,w=45; Lnw=58; L ASmax=35; L Aeq=25.CATEGORIA DI CUI ALLA “Tabella A”: A,C;Parametri: Rw(*)=50; D 2m,nT,w=40; Lnw=63; L ASmax=35; L Aeq=35.CATEGORIA DI CUI ALLA “Tabella A”: E;Parametri: Rw(*)=50; D 2m,nT,w=48; Lnw=58; L ASmax=35; L Aeq=25.CATEGORIA DI CUI ALLA “Tabella A”: B,F,G;Parametri: Rw(*)=50; D 2m,nT,w=42; Lnw=55; L ASmax=35; L Aeq=35.(*) Valori di Rw riferiti a elementi di separazione tra due distinte unità immobiliari.
• Riferimenti normativi: -Legge Quadro n.447 26.10.1995; -Legge 16.3.1998; -D.P.C.M. 1.3.1991; -D.P.C.M. 14.11.1997; -D.P.C.M. 5.12.1997; -D.M. 18.12.1975 (Norme tecniche aggiornate relative all'edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica); -Decreto 29.11.2000; -C.M. LL.PP. 30.4.1966 n.1769 (Criteri di valutazione e collaudo dei requisiti acustici nelle costruzioni edilizie); -Linee Guide Regionali; -Regolamenti edilizi comunali; -UNI 8290-2; -UNI EN ISO 140-1; -UNI EN ISO 140-3; -UNI EN ISO 140-4; -UNI EN ISO 140-6; -UNI EN ISO 140-7; -UNI EN ISO 140-8; -UNI EN ISO 717-1.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.04 - Rivestimenti esterni ed interni
02.04 Rivestimenti esterni ed interni
02.04.R06 Requisito: Isolamento acusticoI rivestimenti dovranno fornire una adeguata resistenza al passaggio dei rumori.• Livello minimo della prestazione: Sono ammesse soltanto chiusure in grado di assicurare un valore di Rw >=40 dB
come da tabella.
TABELLA A - CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI ABITATIVI (art.2)
- categoria A: edifici adibiti a residenza o assimilabili;- categoria B: edifici adibiti ad uffici e assimilabili;- categoria C: edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività assimilabili;- categoria D: edifici adibiti ad ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili;- categoria E: edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili;- categoria F: edifici adibiti ad attività ricreative o di culto o assimilabili;- categoria G: edifici adibiti ad attività commerciali o assimilabili.
TABELLA B - REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI, DEI LORO COMPONENTI E DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI
CATEGORIA DI CUI ALLA “Tabella A”: D;Parametri: Rw(*)=55; D 2m,nT,w=45; Lnw=58; L ASmax=35; L Aeq=25.CATEGORIA DI CUI ALLA “Tabella A”: A,C;Parametri: Rw(*)=50; D 2m,nT,w=40; Lnw=63; L ASmax=35; L Aeq=35.CATEGORIA DI CUI ALLA “Tabella A”: E;Parametri: Rw(*)=50; D 2m,nT,w=48; Lnw=58; L ASmax=35; L Aeq=25.CATEGORIA DI CUI ALLA “Tabella A”: B,F,G;Parametri: Rw(*)=50; D 2m,nT,w=42; Lnw=55; L ASmax=35; L Aeq=35.(*) Valori di Rw riferiti a elementi di separazione tra due distinte unità immobiliari.
• Riferimenti normativi: -Legge Quadro n.447 26.10.1995; -Legge 16.3.1998; -D.P.C.M. 14.11.1997; -D.P.C.M. 5.12.1997; -D.M. 18.12.1975 (Norme tecniche aggiornate relative all'edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica; -Decreto 29.11.2000; -C.M. LL.PP. 30.4.1966 n.1769 (Criteri di valutazione e collaudo dei requisiti acustici nelle costruzioni edilizie); UNI 8012 -UNI 8290-2; UNI EN ISO 717-1-DPCM 1.3.1991; -Linee Guide Regionali; -Regolamenti edilizi comunali.; -UNI EN ISO 140-1; -UNI EN ISO 140-3; -UNI EN ISO 140-4; -UNI EN ISO 140-6; -UNI EN ISO 140-7; -UNI EN ISO 140-8.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.07 - Infissi interni ed esterni
02.07 Infissi interni ed esterni
02.07.R07 Requisito: Isolamento acusticoE’ l'attitudine a fornire un'idonea resistenza al passaggio dei rumori. Il livello di isolamento richiesto varia in funzione della tipologia e del tipo di attività svolta e in funzione della classe di destinazione d'uso del territorio.• Livello minimo della prestazione: In relazione alla destinazione degli ambienti e alla rumorosità della zona di
ubicazione i serramenti esterni sono classificati secondo la UNI 8204:di classe R1 se 20 <= Rw <= 27 db(A);di classe R2 se 27 <= Rw <= 35 dB(A);di classe R3 se Rw > 35 dB(A).
• Riferimenti normativi: -Legge Quadro n.447 26.10.1995; -Legge 16.3.1998; -D.P.C.M. 1.3.1991; -D.P.C.M. 14.11.1997; -D.P.C.M. 5.12.1997; -D.M. 18.12.1975 (Norme tecniche aggiornate relative all'edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica; -Decreto 29.11.2000; -C.M. LL.PP. 30.4.1966 n.1769 (Criteri di valutazione e collaudo dei requisiti acustici nelle costruzioni edilizie); -Linee Guide Regionali; -Regolamenti edilizi comunali; -UNI 7170; -UNI 7959; -UNI 8204; -UNI 8290-2; -UNI 8894.
Controllo: Controllo vetriControllo uniformità dei vetri e delle sigillature vetro-telaio. Controllare la presenza di depositi o sporco. Verifica diassenza di anomalie e/o difetti (rottura, depositi, macchie, ecc.).
02.07.01.C10 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo guarnizioni di tenutaControllo dell'efficacia delle guarnizioni. Controllo dell'adesione delle guarnizioni ai profili di contatto dei telai.Controllo del corretto inserimento nelle proprie sedi delle guarnizioni. Controllo dell'elasticità delle guarnizioni.
02.07.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.16 - Impianto di riscaldamento
02.16 Impianto di riscaldamento
02.16.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo del rumore prodottoGli impianti di riscaldamento devono garantire un livello di rumore nell’ambiente esterno e in quelli abitativi entro i limiti prescritti dal D.P.C.M. 1.3.1991.• Livello minimo della prestazione: Le dimensioni delle tubazioni di trasporto dei fluidi termovettori e quelle dei
canali d’aria devono essere tali che la velocità di tali fluidi non superi i limiti imposti dalla normativa. I valori di emissione acustica possono essere verificati “in situ”, procedendo alle verifiche previste dalle norme UNI (in particolare UNI EN 27574), oppure verificando che i valori dichiarati dal produttore di elementi facenti parte dell'impianto siano conformi alla normativa.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI EN 264, 31/12/92; -UNI EN 378-1, 30/11/96; -UNI EN 1264-1, 31/10/99; -UNI EN 1264-2, 31/10/99; -UNI EN 1264-3, 31/10/99; -UNI EN 1861, 31/07/00; -UNI ENV 1805-1, 31/05/98; -UNI ENV 1805-2, 31/05/98; -UNI ENV 12097, 30/04/99; -UNI ENV 13154-2, 31/03/99; -UNI ENV 13321-1, 31/05/99; -UNI 8061, 01/12/80; -UNI 8061 FA 132-84, 01/01/84; -UNI 8065, 01/06/89; -UNI 8199, 30/11/98; -UNI 8211, 31/12/81; -UNI 8364, 28/02/84; -UNI 8364 FA 146-84, 30/09/84; -UNI 8477-1, 31/05/83; -UNI 8477-2, 31/12/85; -UNI 8852, 31/01/87; -UNI 8854, 31/01/86; -UNI 8855, 30/06/86; -UNI 8884, 28/02/88; -UNI 9317, 28/02/89; -UNI 9511-1, 31/12/89; -UNI 9615, 31/12/90; -UNI 9615 FA 1-95, 31/07/95; -UNI 9711, 31/01/91; -UNI 9731, 30/06/90; -UNI 9841, 31/07/91; -UNI 10199, 31/12/93; -UNI 10200, 30/09/93; -UNI 10202, 30/09/93; -UNI 10339, 30/06/95; -UNI 10344, 30/11/93; -UNI 10345, 30/11/93; -UNI 10346, 30/11/93; -UNI 10347, 30/11/93; -UNI 10348, 30/11/93; -UNI 10412, 31/12/94; -UNI 10847, 31/03/00.
Controllo: Controllo dispositivi di comandoVerificare che i dispositivi di comando del ventilconvettore quali termostato, interruttore, commutatore di velocitàsiano perfettamente funzionanti. Verificare l'integrità delle batterie di scambio, delle griglie di ripresa e di mandata.
02.16.13.C02 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato degli elettroventilatori con particolare riferimento al controllo della rumorosità dei cuscinetti e delsenso di rotazione dei motori degli elettroventilatori.
02.16.13.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare la funzionalità degli accessori dei bruciatori quali ventilatore, griglia di aspirazione, elettrodi diaccensione, dei fusibili.
02.16.02.C02 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo elettropompeVerificare la funzionalità delle elettropompe controllando che la combustione avvenga senza difficoltà e senza perditedi combustibile. Verificare inoltre che le elettrovalvole, in caso di blocco, non consentano il passaggio dicombustibile.
02.16.02.C01 Controllo ogni 12 mesi
02.16.03 Caldaia
02.16.03.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo del rumore prodotto per caldaiaI gruppi termici degli impianti di riscaldamento devono garantire un livello di rumore nell’ambiente esterno e in quelli abitativi entro i limiti prescritti dal D.P.C.M. 1.3.1991.• Livello minimo della prestazione: I valori di emissione acustica possono essere verificati “in situ”, procedendo alle
verifiche previste dalle norme UNI (in particolare UNI EN 27574), oppure verificando che i valori dichiarati dal produttore di elementi facenti parte dell'impianto siano conformi alla normativa.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI EN 27574; -UNI 7137; -UNI 7138; -UNI 7139; -UNI 7271; -UNI 9893; -UNI 10436; -UNI 10874.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
03 - Sistemazione di aree esterne
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
03.02 - Infissi interni ed esterni
03.02 Infissi interni ed esterni
03.02.R07 Requisito: Isolamento acusticoE’ l'attitudine a fornire un'idonea resistenza al passaggio dei rumori. Il livello di isolamento richiesto varia in funzione della tipologia e del tipo di attività svolta e in funzione della classe di destinazione d'uso del territorio.• Livello minimo della prestazione: In relazione alla destinazione degli ambienti e alla rumorosità della zona di
ubicazione i serramenti esterni sono classificati secondo la UNI 8204:di classe R1 se 20 <= Rw <= 27 db(A);di classe R2 se 27 <= Rw <= 35 dB(A);di classe R3 se Rw > 35 dB(A).
• Riferimenti normativi: -Legge Quadro n.447 26.10.1995; -Legge 16.3.1998; -D.P.C.M. 1.3.1991; -D.P.C.M. 14.11.1997; -D.P.C.M. 5.12.1997; -D.M. 18.12.1975 (Norme tecniche aggiornate relative all'edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica; -Decreto 29.11.2000; -C.M. LL.PP. 30.4.1966 n.1769 (Criteri di valutazione e collaudo dei requisiti acustici nelle costruzioni edilizie); -Linee Guide Regionali; -Regolamenti edilizi comunali; -UNI 7170; -UNI 7959; -UNI 8204; -UNI 8290-2; -UNI 8894.
Controllo: Controllo vetriControllo uniformità dei vetri e delle sigillature vetro-telaio. Controllare la presenza di depositi o sporco. Verifica diassenza di anomalie e/o difetti (rottura, depositi, macchie, ecc.).
03.02.01.C10 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo guarnizioni di tenutaControllo dell'efficacia delle guarnizioni. Controllo dell'adesione delle guarnizioni ai profili di contatto dei telai.Controllo del corretto inserimento nelle proprie sedi delle guarnizioni. Controllo dell'elasticità delle guarnizioni.
03.02.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
04 - Riqualificazione piazza 1° Maggio
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
04.04 - Aree a verde
04.04.01 Motopompa
04.04.01.R03 Requisito: (Attitudine al) controllo del rumore prodottoLa pompa con tutti gli accessori completamente montati non deve emettere un livello di rumore superiore a quello consentito dalla norma.• Livello minimo della prestazione: Le misurazioni del rumore devono essere effettuate in conformità al prEN 12639.• Riferimenti normativi: -UNI EN 12639;
Controllo: Controllo generale delle pompeVerificare lo stato di funzionalità della pompa accertando che non ci sia stazionamento di aria e che la pompa ruotinel senso giusto. Verificare tutti gli organi di tenuta per accertarsi che non vi siano perdite eccessive e che ilpremitraccia non lasci passare l'acqua. Verificare inoltre il livello del rumore prodotto.
04.04.01.C01 Aggiornamento ogni 6 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Classe Requisiti
Adattabilità degli spazi
04 - Riqualificazione piazza 1° Maggio
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
04.01 - Aree pedonali - marciapiedi
04.01.02 Dissuasori
04.01.02.R01 Requisito: Integrazione degli spaziI dissuasori devono integrarsi con gli spazi nei quali vengono immessi.• Livello minimo della prestazione: I livelli prestazionali variano a secondo del loro impiego che è strettamente
legato alle conformità dettate dalle norme dal Ministero dei Lavori Pubblici Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale, dal Codice della Strada, dagli Enti Gestori delle Strade, nonché dai regolamenti comunali locali.
• Riferimenti normativi: -D.Lgs. 30.4.1992, n. 285 "Nuovo Codice della Strada"; -D.P.R. 16.12.1992, n. 495 "Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada".
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
04.04 - Aree a verde
04.04 Aree a verde
04.04.R01 Requisito: Integrazione degli spaziLe aree a verde devono integrarsi con gli spazi circostanti.• Livello minimo della prestazione: - Si devono prevedere almeno 9 m^2/abitante previsti per le aree a spazi pubblici
attrezzati a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabili per tali impianti con esclusione di fasce verdi lungo le strade;- Le superfici permeabili ( percentuale di terreno priva di pavimentazioni, attrezzata o mantenuta a prato e piantumata con arbusti e/o piante di alto fusto) devono essere opportunamente piantumate con specie di alto fusto con indice di piantumazione minima pari ad 1 albero/60 m^2.
• Riferimenti normativi: -Legge 18.6.1931 n.987; -D.P.R. 14.4.1993; -D.M. 2.4.1968 n.1444; -D.M. 3.9.1987 n.412; -D.M. 23.12.1991; -D.M. 16.01.1996; -Capitolati Speciali Opere a verde; -Regolamenti Edilizi Comunali locali; -Strumenti urbanistici locali; -UNI 3917; -UNI 8617.
Controllo: Controllo generaleControllo periodico delle piante al fine di rilevarne quelle appassite e deperite.
04.04.06.C01 Aggiornamento ogni 6 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Classe Requisiti
Adattabilità delle finiture
01 - Realizzazione di edificio polifunzionale
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.09 - Pavimentazioni esterne
01.09.01 Pavimentazione in granito
01.09.01.R01 Requisito: Regolarità delle finitureLe pavimentazioni devono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, fessurazioni, scagliature o screpolature superficiali e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione delle varie esigenze di aspetto come: la
planarità; l'assenza di difetti superficiali; l'omogeneità di colore; l'omogeneità di brillantezza; l'omogeneità di insudiciamento, ecc..
• Riferimenti normativi: -UNI 7823; -UNI 7998; -UNI 7999; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 8380; -UNI 8381; -UNI 8813; -UNI 8941-1; -UNI 8941-2; -UNI 8941-3; -UNI EN 98; -ICITE UEAtc - Direttive Comuni - Rivestimenti plastici continui.
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura, di erosione, di brillantezza delleparti in vista. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie (depositi,macchie, graffi, ecc.).
01.09.01.C01 Controllo a vista ogni anno
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.16 - Impianto di distribuzione acqua fredda ecalda
01.16 Impianto di distribuzione acqua fredda e calda
01.16.R09 Requisito: Regolarità delle finitureGli elementi dell'impianto idrico sanitario devono essere realizzati nel rispetto della regola d'arte e devono presentare finiture superficiali integre.• Livello minimo della prestazione: Tutte le superfici devono avere caratteristiche di uniformità e continuità di
rivestimento e non devono presentare tracce di riprese o aggiunte di materiale visibili.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -D.P.R. n.236 del 24 maggio 1988: "Attuazione della direttiva 80/778/Cee concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell'art.15 della Legge 16 aprile 1987 n.183"; -UNI 4542; -UNI 4543; -UNI 7137; -UNI 7138; -UNI 7139; -UNI 7271; -UNI 8064; -UNI 8065; -UNI 8192; -UNI 8193; -UNI 8194; -UNI 8195; -UNI 8196; -UNI 8349; -UNI 8949; -UNI 8950; -UNI 8951; -UNI 9054; -UNI 9182; -UNI 9893; -UNI 10304; -UNI 10305; -UNI 10306; -UNI 10307; -UNI 10436; -UNI 10874; -UNI EN 26; -UNI EN 305; -UNI ENV 247.
Controllo: Verifica dei flessibiliVerifica della tenuta ed eventuale sostituzione dei flessibili di alimentazione.
01.16.01.C03 Revisione quando occorre
Controllo: Verifica ancoraggioVerifica e sistemazione dell'ancoraggio dei sanitari e delle cassette a muro con eventuale sigillatura con silicone.
01.16.01.C01 Controllo a vista ogni mese
02 - Realizzazione di palestra
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.08 - Pavimentazioni esterne
02.08.01 Pavimentazione in granito
02.08.01.R01 Requisito: Regolarità delle finitureLe pavimentazioni devono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, fessurazioni, scagliature o screpolature superficiali e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione delle varie esigenze di aspetto come: la
planarità; l'assenza di difetti superficiali; l'omogeneità di colore; l'omogeneità di brillantezza; l'omogeneità di insudiciamento, ecc..
• Riferimenti normativi: -UNI 7823; -UNI 7998; -UNI 7999; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 8380; -UNI 8381; -UNI 8813; -UNI 8941-1; -UNI 8941-2; -UNI 8941-3; -UNI EN 98; -ICITE UEAtc - Direttive Comuni - Rivestimenti plastici continui.
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura, di erosione, di brillantezza delleparti in vista. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie (depositi,macchie, graffi, ecc.).
02.08.01.C01 Controllo a vista ogni anno
02.13 - Impianto di distribuzione acqua fredda ecalda
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.13 Impianto di distribuzione acqua fredda e calda
02.13.R09 Requisito: Regolarità delle finitureGli elementi dell'impianto idrico sanitario devono essere realizzati nel rispetto della regola d'arte e devono presentare finiture superficiali integre.• Livello minimo della prestazione: Tutte le superfici devono avere caratteristiche di uniformità e continuità di
rivestimento e non devono presentare tracce di riprese o aggiunte di materiale visibili.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -D.P.R. n.236 del 24 maggio 1988: "Attuazione della direttiva 80/778/Cee concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell'art.15 della Legge 16 aprile 1987 n.183"; -UNI 4542; -UNI 4543; -UNI 7137; -UNI 7138; -UNI 7139; -UNI 7271; -UNI 8064; -UNI 8065; -UNI 8192; -UNI 8193; -UNI 8194; -UNI 8195; -UNI 8196; -UNI 8349; -UNI 8949; -UNI 8950; -UNI 8951; -UNI 9054; -UNI 9182; -UNI 9893; -UNI 10304; -UNI 10305; -UNI 10306; -UNI 10307; -UNI 10436; -UNI 10874; -UNI EN 26; -UNI EN 305; -UNI ENV 247.
Controllo: Verifica dei flessibiliVerifica della tenuta ed eventuale sostituzione dei flessibili di alimentazione.
02.13.01.C03 Revisione quando occorre
Controllo: Verifica ancoraggioVerifica e sistemazione dell'ancoraggio dei sanitari e delle cassette a muro con eventuale sigillatura con silicone.
02.13.01.C01 Controllo a vista ogni mese
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.16 - Impianto di riscaldamento
02.16.05 Tubazioni in acciaio
02.16.05.R02 Requisito: Regolarità delle finitureLe tubazioni in acciaio devono essere realizzate nel rispetto della regola d'arte e devono presentare finiture prive di difetti.• Livello minimo della prestazione: Gli scostamenti geometrici rispetto al contorno cilindrico normale del tubo, che
si manifestano quale risultato del processo di formatura dei tubi o delle operazioni di fabbricazione (per esempio ammaccature, appiattimenti, picchi), non devono risultare maggiori dei limiti seguenti:- 3 mm per gli appiattimenti, i risalti e le ammaccature formate a freddo con spigoli vivi sul fondo;- 6 mm per le altre ammaccature.Tutte le estremità dei tubi devono essere tagliate perpendicolari rispetto all’asse del tubo e devono essere esenti da bave nocive.La tolleranza di perpendicolarità non deve risultare maggiore dei seguenti valori:- 1 mm per i diametri esterni minori o uguali a 220 mm;- 0,005 D, con un massimo di 1,6 mm, per i diametri esterni maggiori di 220 mm.
• Riferimenti normativi: -UNI 7129; -UNI EN 10002; -UNI EN 10208.
02.16.06 Tubazioni in polietilene
02.16.06.R03 Requisito: Regolarità delle finitureLe tubazioni in polietilene devono essere realizzate e posate in opera nel rispetto della regola d'arte e devono presentare finiture prive di difetti.• Livello minimo della prestazione: Le proprietà geometriche del tubo sono definite dal diametro esterno, dallo
spessore di parete e dalla lunghezza. Il diametro esterno e lo spessore di parete devono essere conformi ai requisiti indicati nel prospetto 2 della norma UNI ISO 4437.
• Riferimenti normativi: -UNI 7129; -UNI ISO 4437.
03 - Sistemazione di aree esterne
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
03.04 - Aree pedonali
03.04.01 Pavimentazione in granito
03.04.01.R01 Requisito: Regolarità delle finitureLe pavimentazioni devono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, fessurazioni, scagliature o screpolature superficiali e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione delle varie esigenze di aspetto come: la
planarità; l'assenza di difetti superficiali; l'omogeneità di colore; l'omogeneità di brillantezza; l'omogeneità di insudiciamento, ecc..
• Riferimenti normativi: -UNI 7823; -UNI 7998; -UNI 7999; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 8380; -UNI 8381; -UNI 8813; -UNI 8941-1; -UNI 8941-2; -UNI 8941-3; -UNI EN 98; -ICITE UEAtc - Direttive Comuni - Rivestimenti plastici continui.
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura, di erosione, di brillantezza delleparti in vista. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie (depositi,macchie, graffi, ecc.).
03.04.01.C01 Controllo a vista ogni anno
Pagina 9
Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
04 - Riqualificazione piazza 1° Maggio
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
04.01 - Aree pedonali - marciapiedi
04.01.01 Pavimentazione in granito
04.01.01.R01 Requisito: Regolarità delle finitureLe pavimentazioni devono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, fessurazioni, scagliature o screpolature superficiali e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione delle varie esigenze di aspetto come: la
planarità; l'assenza di difetti superficiali; l'omogeneità di colore; l'omogeneità di brillantezza; l'omogeneità di insudiciamento, ecc..
• Riferimenti normativi: -UNI 7823; -UNI 7998; -UNI 7999; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 8380; -UNI 8381; -UNI 8813; -UNI 8941-1; -UNI 8941-2; -UNI 8941-3; -UNI EN 98; -ICITE UEAtc - Direttive Comuni - Rivestimenti plastici continui.
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura, di erosione, di brillantezza delleparti in vista. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie (depositi,macchie, graffi, ecc.).
04.01.01.C01 Controllo a vista ogni anno
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
04.04 - Aree a verde
04.04.05 Tubi in polietilene
04.04.05.R02 Requisito: Regolarità delle finitureLe tubazioni devono presentare superficie esterna ed interna e sezione prive di difetti.• Livello minimo della prestazione: I campioni di tubazione vengono sottoposti ad un esame a vista per accertarne
l'idoneità. Le tolleranze ammesse sono:-5 mm per le lunghezze; -0,05 mm per le dimensioni dei diametri; -0,01 mm per le dimensioni degli spessori.La rettilineità delle tubazioni viene accertata adagiando la tubazione su una superficie piana in assenza di sollecitazione. Deve essere accertata la freccia massima che si verifica.
• Riferimenti normativi: -D.M. 21.3.73 "Disciplina igienica degli imballaggi, recipienti, utensili destinati a venire in contatto con le sostanze d'uso personale" e successivi aggiornamenti; -Circolare 102 del 2 dicembre 1978 del Ministero della Sanità "Disciplina igienica concernente le materie plastiche, le gomme per tubazioni ed accessori destinati a venire in contatto con acqua potabile e da potabilizzare"; -UNI 7615; -UNI 10910.
05 - Realizzazione di strada e parcheggi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.03 - Rete idrica di distribuzione
05.03 Rete idrica di distribuzione
05.03.R05 Requisito: Regolarità delle finitureGli elementi della rete idrica, con particolare riferimento ai nodi, devono essere realizzati nel rispetto della regola d'arte e devono presentare finiture superficiali integre.• Livello minimo della prestazione: Tutte le superfici (pozzetti e ricoprimento scavo) devono avere caratteristiche di
uniformità e continuità di rivestimento e non devono presentare tracce di riprese o aggiunte di materiale visibili.• Riferimenti normativi: D.P.R. n.236 del 24 maggio 1988: "Attuazione della direttiva 80/778/Cee concernente la
qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell'art.15 della Legge 16 aprile 1987 n.183"; -UNI 4542; -UNI 4543; -UNI 7137; -UNI 7138; -UNI 7139; -UNI 7271; -UNI 8064; -UNI 8065; -UNI 8192; -UNI 8193; -UNI 8194; -UNI 8195; -UNI 8196; -UNI 8349; -UNI 8949; -UNI 8950; -UNI 8951; -UNI 9054; -UNI 9182; -UNI 9893; -UNI 10304; -UNI 10305; -UNI 10306; -UNI 10307; -UNI 10436; -UNI 10874; -UNI EN 26; -UNI EN 305; -UNI ENV 247.
05.03.02 Tubi in polietilene alta densità (PEAD)
05.03.02.R02 Requisito: Regolarità delle finitureLe tubazioni devono presentare superficie esterna ed interna e sezione prive di difetti.• Livello minimo della prestazione: I campioni di tubazione vengono sottoposti ad un esame a vista per accertarne
l'idoneità. Le tolleranze ammesse sono:- 5 mm per le lunghezze;- 0,05 mm per le dimensioni dei diametri;- 0,01 mm per le dimensioni degli spessori.La rettilineità delle tubazioni viene accertata adagiando la tubazione su una superficie piana in assenza di sollecitazione. Deve essere accertata la freccia massima che si verifica.
• Riferimenti normativi: -D.M. 21.3.73 "Disciplina igienica degli imballaggi, recipienti, utensili destinati a venire in contatto con le sostanze d'uso personale" e successivi aggiornamenti; -Circolare 102 del 2 dicembre 1978 del Ministero della Sanità. "Disciplina igienica concernente le materie plastiche, le gomme per tubazioni ed accessori destinati a venire in contatto con acqua potabile e da potabilizzare. -UNI 7615; -UNI 10910.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Classe Requisiti
Controllabilità tecnologica
01 - Realizzazione di edificio polifunzionale
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.11 - Impianto di illuminazione
01.11.04 Pali in alluminio
01.11.04.R04 Requisito: Resistenza alla corrosioneI pali e/o i lampioni in alluminio devono essere in grado contrastare il formarsi di fenomeni di corrosione.• Livello minimo della prestazione: Devono essere garantiti i valori minimi stabiliti dalla norma.• Riferimenti normativi: -ISO/R 164; -ISO/R 209; -ISO/R 827; -ISO/TR 2136.Controllo: Controllo generaleControllo dell'integrità dei pali e/o dei lampioni verificando lo stato di tenuta del rivestimento, delle connessioni edell'ancoraggio a terra.
01.11.04.C02 Controllo a vista ogni 3 mesi
02 - Realizzazione di palestra
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.10 - Impianto di illuminazione
02.10.04 Pali in alluminio
02.10.04.R04 Requisito: Resistenza alla corrosioneI pali e/o i lampioni in alluminio devono essere in grado contrastare il formarsi di fenomeni di corrosione.• Livello minimo della prestazione: Devono essere garantiti i valori minimi stabiliti dalla norma.• Riferimenti normativi: -ISO/R 164; -ISO/R 209; -ISO/R 827; -ISO/TR 2136.Controllo: Controllo generaleControllo dell'integrità dei pali e/o dei lampioni verificando lo stato di tenuta del rivestimento, delle connessioni edell'ancoraggio a terra.
02.10.04.C02 Controllo a vista ogni 3 mesi
03 - Sistemazione di aree esterne
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
03.03 - Impianti sportivi
03.03.01 Pavimentazione cementizia con quarzo
03.03.01.R01 Requisito: Resistenza alle azioni derivanti da attività sportiveLe superfici e/o pavimentazioni sportive dovranno resistere alle azioni derivanti dalle attività sportive.• Livello minimo della prestazione: Essi variano in funzione del tipo di superficie e/o pavimentazione in uso e
dell'attività sportiva esercitata.• Riferimenti normativi: -UNI 8650; -UNI 8651; -UNI 8652.
03.03.01.R02 Requisito: Resistenza allo scivolamentoLe superfici e/o pavimentazioni sportive dovranno produrre adeguata resistenza alle azioni di scivolamento eventualmente scaturite durante le attività sportive.• Livello minimo della prestazione: Essi variano in funzione delle condizioni di prova e comunque secondo i risultati
espressi dalla norma UNI 9551.• Riferimenti normativi: -UNI 7318; -UNI 7716; -UNI 9551.
05 - Realizzazione di strada e parcheggi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.01 - Strada
05.01.01 Pavimentazione stradale in bitume
05.01.01.R01 Requisito: Accettabilità della classeI bitumi stradali dovranno possedere caratteristiche tecnologiche in base alle proprie classi di appartenenza.• Livello minimo della prestazione: I livelli prestazionali delle classi di bitume maggiormente impiegato in Italia
dovranno avere le seguenti caratteristiche:VALORE DELLA PENETRAZIONE [x 0,1 mm]Metodo di Prova: EN 1426Classe 35/50: 35-50; Classe 50/70: 50-70; Classe 70/100: 70-100; Classe 160/220: 160-220.PUNTO DI RAMMOLLIMENTO [°C]Metodo di Prova: EN 1427Classe 35/50: 50-58; Classe 50/70: 46-54; Classe 70/100: 43-51; Classe 160/220: 35-43.PUNTO DI ROTTURA FRAASS - VALORE MASSIMO [°C]
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniMetodo di Prova: EN 12593Classe 35/50: -5; Classe 50/70: -8; Classe 70/100: -10; Classe 160/220: -15.PUNTO DI INFIAMMABILITA' - VALORE MINIMO [°C]Metodo di Prova: EN 22592Classe 35/50: 240; Classe 50/70: 230; Classe 70/100: 230; Classe 160/220: 220.SOLUBILITA' - VALORE MINIMO [%]Metodo di Prova: EN 12592Classe 35/50: 99; Classe 50/70: 99; Classe 70/100: 99; Classe 160/220: 99.RESISTENZA ALL'INDURIMENTOMetodo di Prova: EN 12607-1Classe 35/50: 0,5; Classe 50/70: 0,5; Classe 70/100: 0,8; Classe 160/220: 1.PENETRAZIONE DOPO L'INDURIMENTO - VALORE MINIMO [%]Metodo di Prova: EN 1426Classe 35/50: 53; Classe 50/70: 50; Classe 70/100: 46; Classe 160/220: 37.RAMMOLLIMENTO DOPO INDURIMENTO - VALORE MINIMOMetodo di Prova: EN 1427Classe 35/50: 52; Classe 50/70: 48; Classe 70/100: 45; Classe 160/220: 37.VARIAZIONE DEL RAMMOLLIMENTO - VALORE MASSIMOMetodo di Prova: EN 1427Classe 35/50: 11; Classe 50/70: 11; Classe 70/100: 11; Classe 160/220: 12.
• Riferimenti normativi: -EN 1425; -EN 1426; -EN 1427; -EN 12592; -EN 12593; -EN 12607-1; -EN 22592.
Controllo: Controllo manto stradaleControllo dello stato generale. Verifica dell'assenza di eventuali anomalie della pavimentazione (buche, cedimenti,sollevamenti, difetti di pendenza, fessurazioni, ecc.).
05.01.01.C01 Controllo ogni 3 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.05 - Impianto di smaltimento acque reflue
05.05.01 Tubazioni in gres
05.05.01.R03 Requisito: Resistenza agli agenti chimiciLe tubazioni ed i relativi complementi non devono subire disgregazioni o dissoluzioni se sottoposti all'azione di agenti chimici.• Livello minimo della prestazione: La prova ed i valori minimi da rispettare sono quelli indicati dalla norma UNI
EN 295-3.• Riferimenti normativi: -UNI EN 295.
06 - Canale di raccolta acque meteoriche
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
06.01 - Impianto di smaltimento acque meteoriche
06.01.03 Pozzetti e caditoie (griglia di raccolta)
06.01.03.R07 Requisito: AerazioneI dispositivi di chiusura dovranno permettere una minima superficie di aerazione.• Livello minimo della prestazione: La superficie minima di aerazione varia a secondo della dimensione di passaggio
secondo la norma UNI EN 124, ovvero:-Dimensione di passaggio: <= 600 mmSuperficie min. di aerazione: 5% dell'area di un cerchio con diametro pari alla dimensione di passaggio;-Dimensione di passaggio: > 600 mmSuperficie min. di aerazione: 140 cm^2.
• Riferimenti normativi: -D.Lgs. 30.4.1992 n.285 (Nuovo Codice della strada); -Decreto 5.11.2001; -Capitolato Speciale - Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI EN 124; -ISO 185:1988; -ISO 630:1980; -ISO 1083: 1987; -ISO 1459: 1973; -ISO 1460: 1992; -ISO 1461: 1973; -ISO 3755: 1991; -ISO 8062: 1984; -prEN 1253-1; -prEN 1253-2; -EN 29002:1987.
Controllo: Controllo chiusini d'ispezioneControllo dello stato di usura e verifica del dispositivo di chiusura-apertura. Controllo del normale scarico di acquemeteoriche. Controllo degli elementi di ispezione (scale interne, fondale, superfici laterali, ecc.).
06.01.03.C02 Aggiornamento ogni anno
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Classe Requisiti
Di funzionamento
01 - Realizzazione di edificio polifunzionale
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.16 - Impianto di distribuzione acqua fredda ecalda
01.16.04 Scaldacqua elettrici
01.16.04.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della portata dei fluidiGli scaldacqua elettrici devono essere in grado di garantire valori minimi di portata dei fluidi.• Livello minimo della prestazione: La quantità di acqua erogata durante la prova deve essere raccolta in apposita
vasca; i valori dei volumi registrati non devono essere inferiori a quelli riportati nella norma UNI 8064.• Riferimenti normativi: -UNI 8064.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Classe Requisiti
Di manutenibilità
01 - Realizzazione di edificio polifunzionale
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.17 - Impianto di smaltimento acque reflue
01.17.02 Collettori
01.17.02.R04 Requisito: PulibilitàI collettori fognari devono essere autopulibili per assicurare la funzionalità dell'impianto.• Livello minimo della prestazione: Per la verifica della facilità di pulizia si effettua una prova così come descritto
dalla norma UNI EN 752-4. Per i collettori di fognatura di diametro ridotto (inferiore a DN 300), l’autopulibilità può essere generalmente raggiunta garantendo o che venga raggiunta almeno una volta al giorno la velocità minima di 0,7 m/s o che venga specificata una pendenza minima di 1:DN. Nel caso di connessioni di scarico e collettori di fognatura di diametro più ampio, può essere necessario raggiungere velocità superiori, soprattutto se si prevede la presenza di sedimenti relativamente grossi.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 752-4.Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità con particolare attenzione allo stato della tenuta dei condotti orizzontali avista.
01.17.02.C01 Ispezione ogni 12 mesi
01.17.03 Pozzetti di scarico
01.17.03.R03 Requisito: PulibilitàI pozzetti devono essere autopulibili per assicurare la funzionalità dell'impianto.• Livello minimo della prestazione: Per la verifica della facilità di pulizia si effettua una prova così come descritto
dalla norma UNI EN 1253-2. Si monta il pozzetto completo della griglia e si versa nel contenitore per la prova acqua fredda a 15 /10 °C alla portata di 0,2 l/s, 0,3 l/s, 0,4 l/s e 0,6 l/s. In corrispondenza di ognuna delle portate, immettere nel pozzetto, attraverso la griglia, 200 cm3 di perline di vetro del diametro di 5 +/- 0,5 mm e della densità da 2,5 g/cm3 a 3,0 g/cm3 , a una velocità costante e uniforme per 30 s. Continuare ad alimentare l’acqua per ulteriori 30 s. Misurare il volume in cm3 delle perline di vetro uscite dal pozzetto. Eseguire la prova per tre volte per ogni velocità di mandata. Deve essere considerata la media dei tre risultati.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.18 - Impianto di smaltimento acque meteoriche
01.18.02 Pozzetti e caditoie
01.18.02.R04 Requisito: PulibilitàLe caditoie ed i relativi dispositivi di tenuta devono essere autopulibili per assicurare la funzionalità dell'impianto.• Livello minimo della prestazione: Per la verifica della facilità di pulizia si effettua una prova così come descritto
dalla norma UNI EN 1253-2. Immettere nel pozzetto, attraverso la griglia, 200 cm3 di perline di vetro del diametro di 5 mm a una velocità costante e uniforme per 30 s. Continuando ad alimentare l’acqua per ulteriori 30 s bisogna misurare il volume in cm3 delle perline di vetro uscite dal pozzetto. La prova deve essere eseguita per tre volte per ogni velocità di mandata e deve essere considerata la media dei tre risultati ottenuti per ciascuna prova.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità della griglia e della piastra di copertura dei pozzetti, della base di appoggio edelle pareti laterali.
01.18.02.C01 Ispezione ogni 12 mesi
02 - Realizzazione di palestra
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.14 - Impianto di smaltimento acque reflue
02.14.02 Collettori
02.14.02.R04 Requisito: PulibilitàI collettori fognari devono essere autopulibili per assicurare la funzionalità dell'impianto.• Livello minimo della prestazione: Per la verifica della facilità di pulizia si effettua una prova così come descritto
dalla norma UNI EN 752-4. Per i collettori di fognatura di diametro ridotto (inferiore a DN 300), l’autopulibilità può essere generalmente raggiunta garantendo o che venga raggiunta almeno una volta al giorno la velocità minima di 0,7 m/s o che venga specificata una pendenza minima di 1:DN. Nel caso di connessioni di scarico e collettori di fognatura di diametro più ampio, può essere necessario raggiungere velocità superiori, soprattutto se si prevede la presenza di sedimenti relativamente grossi.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 752-4.Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità con particolare attenzione allo stato della tenuta dei condotti orizzontali avista.
02.14.02.C01 Ispezione ogni 12 mesi
02.14.03 Pozzetti di scarico
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
02.14.03.R03 Requisito: PulibilitàI pozzetti devono essere autopulibili per assicurare la funzionalità dell'impianto.• Livello minimo della prestazione: Per la verifica della facilità di pulizia si effettua una prova così come descritto
dalla norma UNI EN 1253-2. Si monta il pozzetto completo della griglia e si versa nel contenitore per la prova acqua fredda a 15 /10 °C alla portata di 0,2 l/s, 0,3 l/s, 0,4 l/s e 0,6 l/s. In corrispondenza di ognuna delle portate, immettere nel pozzetto, attraverso la griglia, 200 cm3 di perline di vetro del diametro di 5 +/- 0,5 mm e della densità da 2,5 g/cm3 a 3,0 g/cm3 , a una velocità costante e uniforme per 30 s. Continuare ad alimentare l’acqua per ulteriori 30 s. Misurare il volume in cm3 delle perline di vetro uscite dal pozzetto. Eseguire la prova per tre volte per ogni velocità di mandata. Deve essere considerata la media dei tre risultati.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.15 - Impianto di smaltimento acque meteoriche
02.15.02 Pozzetti e caditoie
02.15.02.R04 Requisito: PulibilitàLe caditoie ed i relativi dispositivi di tenuta devono essere autopulibili per assicurare la funzionalità dell'impianto.• Livello minimo della prestazione: Per la verifica della facilità di pulizia si effettua una prova così come descritto
dalla norma UNI EN 1253-2. Immettere nel pozzetto, attraverso la griglia, 200 cm3 di perline di vetro del diametro di 5 mm a una velocità costante e uniforme per 30 s. Continuando ad alimentare l’acqua per ulteriori 30 s bisogna misurare il volume in cm3 delle perline di vetro uscite dal pozzetto. La prova deve essere eseguita per tre volte per ogni velocità di mandata e deve essere considerata la media dei tre risultati ottenuti per ciascuna prova.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità della griglia e della piastra di copertura dei pozzetti, della base di appoggio edelle pareti laterali.
02.15.02.C01 Ispezione ogni 12 mesi
05 - Realizzazione di strada e parcheggi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.04 - Impianto di smaltimento acque meteoriche
05.04.02 Pozzetti e caditoie
05.04.02.R04 Requisito: PulibilitàLe caditoie ed i relativi dispositivi di tenuta devono essere autopulibili per assicurare la funzionalità dell'impianto.• Livello minimo della prestazione: Per la verifica della facilità di pulizia si effettua una prova così come descritto
dalla norma UNI EN 1253-2. Immettere nel pozzetto, attraverso la griglia, 200 cm3 di perline di vetro del diametro di 5 mm a una velocità costante e uniforme per 30 s. Continuando ad alimentare l’acqua per ulteriori 30 s bisogna misurare il volume in cm3 delle perline di vetro uscite dal pozzetto. La prova deve essere eseguita per tre volte per ogni velocità di mandata e deve essere considerata la media dei tre risultati ottenuti per ciascuna prova.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità della griglia e della piastra di copertura dei pozzetti, della base di appoggio edelle pareti laterali.
05.04.02.C01 Ispezione ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.05 - Impianto di smaltimento acque reflue
05.05.03 Pozzetti di allaccio fognario
05.05.03.R03 Requisito: PulibilitàI pozzetti devono essere autopulibili per assicurare la funzionalità dell'impianto.• Livello minimo della prestazione: Per la verifica della facilità di pulizia si effettua una prova così come descritto
dalla norma UNI EN 1253-2. Si monta il pozzetto completo della griglia e si versa nel contenitore per la prova acqua fredda a 15 /10 °C alla portata di 0,2 l/s, 0,3 l/s, 0,4 l/s e 0,6 l/s. In corrispondenza di ognuna delle portate, immettere nel pozzetto, attraverso la griglia, 200 cm3 di perline di vetro del diametro di 5 +/- 0,5 mm e della densità da 2,5 g/cm3 a 3,0 g/cm3 , a una velocità costante e uniforme per 30 s. Continuare ad alimentare l’acqua per ulteriori 30 s. Misurare il volume in cm3 delle perline di vetro uscite dal pozzetto. Eseguire la prova per tre volte per ogni velocità di mandata. Deve essere considerata la media dei tre risultati.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
Controllo: Controllo funzionamento sifoneVerificare l'integrità delle tubazioni ed regolare funzionamento del sifone e dei collegamenti.
05.05.04.C02 Ispezione ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità della griglia e della piastra di copertura dei pozzetti, della base di appoggio edelle pareti laterali.
05.05.04.C01 Ispezione ogni 12 mesi
Controllo: Controllo funzionamento sifoneVerificare l'integrità delle tubazioni ed regolare funzionamento del sifone e dei collegamenti.
05.05.03.C02 Ispezione ogni 12 mesi
05.05.04 Pozzetti di ispezione
05.05.04.R04 Requisito: Pulibilità
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniIi pozzetti devono essere autopulibili per assicurare la funzionalità dell'impianto.• Livello minimo della prestazione: Per la verifica della facilità di pulizia si effettua una prova così come descritto
dalla norma UNI EN 1253-2. Si monta il pozzetto completo della griglia e si versa nel contenitore per la prova acqua fredda a 15 /10 °C alla portata di 0,2 l/s, 0,3 l/s, 0,4 l/s e 0,6 l/s. In corrispondenza di ognuna delle portate, immettere nel pozzetto, attraverso la griglia, 200 cm3 di perline di vetro del diametro di 5 +/- 0,5 mm e della densità da 2,5 g/cm3 a 3,0 g/cm3 , a una velocità costante e uniforme per 30 s. Continuare ad alimentare l’acqua per ulteriori 30 s. Misurare il volume in cm3 delle perline di vetro uscite dal pozzetto. Eseguire la prova per tre volte per ogni velocità di mandata. Deve essere considerata la media dei tre risultati.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
06 - Canale di raccolta acque meteoriche
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
06.01 - Impianto di smaltimento acque meteoriche
06.01.03 Pozzetti e caditoie (griglia di raccolta)
06.01.03.R04 Requisito: PulibilitàLe caditoie ed i relativi dispositivi di tenuta devono essere autopulibili per assicurare la funzionalità dell'impianto.• Livello minimo della prestazione: Per la verifica della facilità di pulizia si effettua una prova così come descritto
dalla norma UNI EN 1253-2. Immettere nel pozzetto, attraverso la griglia, 200 cm3 di perline di vetro del diametro di 5 mm a una velocità costante e uniforme per 30 s. Continuando ad alimentare l’acqua per ulteriori 30 s bisogna misurare il volume in cm3 delle perline di vetro uscite dal pozzetto. La prova deve essere eseguita per tre volte per ogni velocità di mandata e deve essere considerata la media dei tre risultati ottenuti per ciascuna prova.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità della griglia e della piastra di copertura dei pozzetti, della base di appoggio edelle pareti laterali.
06.01.03.C01 Ispezione ogni 12 mesi
07 - Realizzazione di collettori per lo smaltimentodelle acque bianche
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
07.01 - Impianto di smaltimento acque meteoriche
07.01.02 Pozzetti e caditoie
07.01.02.R04 Requisito: PulibilitàLe caditoie ed i relativi dispositivi di tenuta devono essere autopulibili per assicurare la funzionalità dell'impianto.• Livello minimo della prestazione: Per la verifica della facilità di pulizia si effettua una prova così come descritto
dalla norma UNI EN 1253-2. Immettere nel pozzetto, attraverso la griglia, 200 cm3 di perline di vetro del diametro di 5 mm a una velocità costante e uniforme per 30 s. Continuando ad alimentare l’acqua per ulteriori 30 s bisogna misurare il volume in cm3 delle perline di vetro uscite dal pozzetto. La prova deve essere eseguita per tre volte per ogni velocità di mandata e deve essere considerata la media dei tre risultati ottenuti per ciascuna prova.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità della griglia e della piastra di copertura dei pozzetti, della base di appoggio edelle pareti laterali.
07.01.02.C01 Ispezione ogni 12 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Classe Requisiti
Di stabilità
01 - Realizzazione di edificio polifunzionale
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.01 - Strutture in sottosuolo
01.01 Strutture in sottosuolo
01.01.R01 Requisito: Resistenza meccanicaLe strutture in sottosuolo dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.).• Livello minimo della prestazione: Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in
materia.• Riferimenti normativi: -Legge 5.11.1971 n.1086 (G.U. 21.12.1971 n.321): “Norme per la disciplina delle opere in
conglomerato cementizio, normale e precompresso ed a struttura metallica”; -Legge 2.21974 n.64: “Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche”; -D.M.LL.PP. 16.1.1996 (5 feb. 1996 n.29): “Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”; -Circolare 31.7.1979 n.19581: “Legge 5 novembre 1971 n.1086 art.7, Collaudo statico”; -Circolare 23.10.1979 n.19777: “Competenza amministrativa per la Legge 5 novembre 1971 n.1086 e Legge 2 febbraio 1974 n.64”; -Circolare 4.7.1996 n.156AA/STC del M. LLPP (G.U. del 16.9.1996, S. n.151): “Istruzioni per l'applicazione delle "Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi" di cui al D.M. 16 gennaio 1996”; -Circolare 14.12.1999, n.346/STC: “Concessione ai laboratori per prove sui materiali da costruzione, di cui alla Legge 5 novembre 1971 n.1086, art.20”; -UNI 6130/1; -UNI 6130/2; -UNI 8290-2; -UNI EN 384; -UNI EN 1356; -UNI ENV 1992 Eurocodice 2; -UNI ENV 1995/1/1.STRUTTURE IN CALCESTRUZZO: -D.M.LL.PP. 3.12.1987 (G.U. 7.5.1988): “Norme tecniche per la progettazione esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricate”; -D.M. 9.1.1996 (G.U. 5.1.1996 n.29): “norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche”; -Circolare M.LL.PP. 9.1.1980 n.20049: “Istruzioni relative ai controlli sul conglomerato cementizio adoperato per le strutture in cemento armato”; -Circolare M.LL.PP.16.3.1989 n.31104: “Istruzioni in merito alle norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricate”; -Circolare 15.10.1996 n.252 AA.GG./S.T.C.: “Istruzioni per l'applicazione delle "Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle opere in cemento armato normale e precompresso e per strutture metalliche" di cui al D.M. 9 gennaio 1996”.STRUTTURE IN ACCIAIO: -D.M. 9.1.1996 (G.U. 5.2.1996 n.29): “Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche”; -Circolare 15.10.1996 n.252 AA.GG./S.T.C.: “istruzioni per l'applicazione delle "norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle opere in cemento armato normale e precompresso e per strutture metalliche" di cui al D.M. 9 gennaio 1996”; -UNI 8634; -UNI 9503; -UNI ENV 1993 Eurocodice 3; -UNI ENV 1999 Eurocodice 9; -SS UNI U50.00.299.0.STRUTTURE MISTE: -D.M. 9.1.1996 (G.U. 5.2.1996 n.29): “Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche”; -UNI ENV 1994 Eurocodice 4.STRUTTURE IN LEGNO: -UNI ENV 1995 Eurocodice 5: “Progettazione delle strutture di legno”.STRUTTURE IN MURATURA: -D.M.LL.PP. 20.11.1987 (G.U. 5.12.1987 n.285 Supplemento): “Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento”; -Circolare M.LL.PP. 4.1.1989 n.30787: “Istruzioni in merito alle norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento”; -UNI ENV 1996 Eurocodice 6: “Progettazione delle strutture di muratura”.
Controllo: Controllo strutturaControllare l'integrità delle pareti e dei pilastri verificando l'assenza di eventuali lesioni e/o fessurazioni. Controllareeventuali smottamenti del terreno circostante alla struttura che possano essere indicatori di cedimenti strutturali.Effettuare verifiche e controlli approfonditi particolarmente in corrispondenza di manifestazioni a calamità naturali(sisma, nubifragi, ecc.).
01.01.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.02 - Strutture di elevazione
01.02 Strutture di elevazione
01.02.R01 Requisito: Resistenza meccanicaLe strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.).• Livello minimo della prestazione: Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in
materia.• Riferimenti normativi: -Legge 5.11.1971 n.1086 (G.U. 21.12.1971 n.321): “Norme per la disciplina delle opere in
conglomerato cementizio, normale e precompresso ed a struttura metallica”; -Legge 2.2.1974 n.64: “Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche”; -D.M.LL.PP. 16.1.1996 (5.2.1996 n.29): “Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi"; -Circolare 31.7.1979 n.19581: “Legge 5 novembre 1971 n.1086 art.7, Collaudo statico”; -Circolare 23.10.1979 n.19777: “Competenza amministrativa per la Legge 5 novembre 1971 n.1086 e Legge 2 febbraio 1974 n.64”; -Circolare M. LL.PP. 4.7.1996 n.156AA/STC (G.U. 16.9.1996, S. n.151): “Istruzioni per l'applicazione delle "Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi" di cui al D.M. 16 gennaio 1996”; -Circolare 14.12.1999 n.346/STC: “Concessione ai laboratori per prove sui materiali da costruzione, di cui alla Legge 5 novembre 1971 n.1086, art.20”; -UNI 6130/1; -UNI 6130/2; -UNI 8290-2; -UNI EN 384; -UNI EN 1356; -UNI ENV 1992 Eurocodice 2; -UNI ENV 1995/1/1.STRUTTURE IN CALCESTRUZZO: -D.M. 9.1.1996 (G.U. 5.2.1996 n.29): “Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche”; -Decreto M.LL.PP. 3.12.1987 (G.U. 7.5.1988): “Norme tecniche per la progettazione esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricate”; -Circolare M.LL.PP. 9.1.1980 n.20049: “Istruzioni relative ai controlli
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazionisul conglomerato cementizio adoperato per le strutture in cemento armato”; -Circolare M.LL.PP 16.3.1989 n.31104: “Istruzioni in merito alle norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricate”; -Circolare 15.10.1996 n.252 AA.GG./S.T.C.: “Istruzioni per l'applicazione delle "Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle opere in cemento armato normale e precompresso e per strutture metalliche" di cui al D.M. 9 gennaio 1996”.STRUTTURE IN ACCIAIO: -D.M. 9.1.1996 (G.U. 5.2.1996 n.29): “Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche”; -Circolare 15.10.1996 n. 252 AA.GG./S.T.C.: “Istruzioni per l'applicazione delle norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle opere in cemento armato normale e precompresso e per strutture metalliche" di cui al D.M. 9 gennaio 1996”; -UNI 8634; -UNI 9503; -UNI ENV 1993 Eurocodice 3; -UNI ENV 1999 Eurocodice 9; -SS UNI U50.00.299.0.STRUTTURE MISTE: -D.M. 9.1.1996 (G.U. 5.2.1996 n.29): “Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche”; -UNI ENV 1994 Eurocodice 4.STRUTTURE IN LEGNO: UNI ENV 1995 Eurocodice 5: “Progettazione delle strutture di legno”.STRUTTURE IN MURATURA: -Decreto M.LL.PP. 20.11.1987 (G.U. 5.12.1987 n.285 Supplemento): “Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento”; -Circolare M.LL.PP. 4.1.1989 n.30787: “Istruzioni in merito alle norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento”; -UNI ENV 1996 Eurocodice 6: “Progettazione delle strutture di muratura”.
Controllo: Controllo strutturaControllare l'integrità delle strutture individuando la presenza di eventuali anomalie come fessurazioni,disgregazioni, distacchi, riduzione del copriferro e relativa esposizione a processi di corrosione dei ferri d'armatura.Verifica dello stato del calcestruzzo e controllo del degrado e/o eventuali processi di carbonatazione.
01.02.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.03 - Solai
01.03 Solai
01.03.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della freccia massimaLa freccia di inflessione di un solaio costituisce il parametro attraverso il quale viene giudicata la deformazione sotto carico e la sua elasticità.• Livello minimo della prestazione: Le deformazioni devono risultare compatibili con le condizioni di esercizio del
solaio e degli elementi costruttivi ed impiantistici ad esso collegati secondo le norme vigenti.• Riferimenti normativi: -Legge 1086/1971; -D.M. 27.7.1985; -D.M. 9.1.1996; -UNI 8290-2.Controllo: Controllo struttureControllo delle parti in vista finalizzato alla ricerca di anomalie che possano anticipare l'insorgenza di fenomeni didissesto e/o cedimenti strutturali (fessurazioni, lesioni, ecc.).
01.03.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.03.R03 Requisito: Resistenza meccanicaI solai devono contrastare in modo efficace la manifestazione di eventuali rotture, o deformazioni rilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: Le prestazioni sono generalmente affidate allo strato o elementi portanti. I
parametri di valutazione della prestazione possono essere il sovraccarico ammissibile espresso in daN oppure la luce limite di esercizio espresso in m.
• Riferimenti normativi: -Legge 5.11.1971 n.1086 (Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato normale e precompresso ed a struttura metallica); -Legge 2.2.1974 n.64 (Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche); -D.M. 3.3.1975 (Disposizioni concernenti l'applicazione delle norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche); -D.M. 12.2.1982 (Aggiornamento delle norme tecniche relative ai “Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”); -D.M. 27.7.1985 (Norme tecniche per l'esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche); -D.M. 24.1.1986 (Norme tecniche relative alle costruzioni sismiche); -D.M. 9.1.1987 (Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento); -C.M. LL.PP. 18.2.1966 n.1905 (Legge 5 novembre 1964 n.1224. Criteri da seguire nel collaudo delle costruzioni con strutture prefabbricate in c.a. in zone asismiche ed ulteriori istruzioni in merito alle medesime); -C.M. LL.PP. 11.8.1969 n.6090 (Norme per la progettazione, il calcolo, la esecuzione ed il collaudo di costruzioni con strutture prefabbricate in zone asismiche e sismiche); -C.M. LL.PP. 14.2.1974 n.11951 (Applicazione delle norme sul cemento armato); -C.M. LL.PP. 9.1.1980 n.20049 (Legge 5 novembre 1971 n.1086. Istruzioni relative ai controlli sul conglomerato cementizio adoperato per le strutture in cemento armato); -C.M. LL.PP. 24.5.1982 n.22631 (Istruzioni relative ai carichi, sovraccarichi ed ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni); -C.M. LL.PP. 19.7.1986 n.27690 (D.M. 24.1.1986. Istruzioni relative alla normativa tecnica per le costruzioni in zona sismica); -C.M. LL.PP. 31.10.1986 n.27996 (Legge 5 novembre 1971 � Istruzioni relative alle norme tecniche per l'esecuzione delle opere in c.a. normale e precompresso e per le strutture metalliche di cui al decreto ministeriale 27 luglio 1985); -UNI 8290-2; -CNR B.U. 84; -CNR B.U. 89; -CNR B.U. 107; -CNR B.U. 117; -CNR B.U. 118; -CNR UNI 10011; -CNR UNI 10022.
Controllo: Controllo struttureControllo delle parti in vista finalizzato alla ricerca di anomalie che possano anticipare l'insorgenza di fenomeni didissesto e/o cedimenti strutturali (fessurazioni, lesioni, ecc.).
01.03.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.04 - Pareti esterne ed interne
01.04 Pareti esterne ed interne
01.04.R13 Requisito: Resistenza agli urtiLe pareti debbono essere in grado di sopportare urti (definiti dall'energia cinetica di urti-tipo o convenzionali di corpi duri, come di oggetti scagliati, o molli, come il peso di un corpo che cade) che non debbono compromettere la stabilità della parete, né provocare il distacco di elementi o frammenti pericolosi a carico degli utenti.• Livello minimo della prestazione: Le pareti perimetrali devono resistere all'azione di urti sulla faccia esterna ed
interna, prodotti secondo le modalità riportate di seguito che corrispondono a quelle previste dalla norma UNI 9269 P:
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniTIPO DI PROVA: Urto con corpo duro;Massa del corpo [Kg] = 0.5;Energia d’urto applicata [J] = 3;Note: - ;TIPO DI PROVA: Urto con corpo molle di grandi dimensioni;Massa del corpo [Kg] = 50;Energia d’urto applicata [J] = 300;Note: Non necessario, per la faccia esterna, oltre il piano terra;TIPO DI PROVA: Urto con corpo molle di piccole dimensioni;Massa del corpo [Kg] = 3;Energia d’urto applicata [J] = 60 - 10 - 30;Note: Superficie esterna, al piano terra.
• Riferimenti normativi: -UNI 7959; -UNI 8201; -UNI 8290-2; -UNI 9269 P; -UNI ISO 7892.Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo del grado di usura delle parti in vista e di eventuali anomalie (distacchi, fessurazioni, rotture,rigonfiamenti, ecc.).
01.04.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.04.R14 Requisito: Resistenza ai carichi sospesiLe pareti debbono essere in grado di sopportare il peso di carichi appesi minori (ad esempio quadri, insegne, ecc.) o altri di maggiore entità (mensole, arredi, ecc.).• Livello minimo della prestazione: Le pareti perimetrali devono essere in grado di garantire la stabilità sotto
l'azione di carichi sospesi, in particolare se sottoposte a:- carico eccentrico di almeno 5 N, applicato a 30 cm dalla superficie tramite una mensola;- sforzi di strappo, fino a valori di 100 N, del fissaggio per effetto della trazione eseguita perpendicolare alla superficie della parete;- sforzi verticali di flessione del sistema di fissaggio fino a valori di 400 N.
• Riferimenti normativi: -UNI 8290-2; -UNI 8326; -UNI 10879.
01.04.R17 Requisito: Resistenza al ventoLe pareti debbono resistere alle azioni e depressioni del vento tale da non compromettere la stabilità e la funzionalità degli strati che le costituiscono.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione di prove di laboratorio basate nella
misurazione della differenza di pressione in condizioni di sovrappressione e in depressione, con cassoni d'aria o cuscini d'aria, di una sezione di parete secondo la ISO 7895.
• Riferimenti normativi: -D.M. 12.2.1982 (Aggiornamento delle norme tecniche relative a “Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”); -D.M. 16.1.1996; -C.M. LL.PP. 11.8.1969 n.6090 (Norme per la progettazione, il calcolo, la esecuzione ed il collaudo di costruzioni con strutture prefabbricate in zone asismiche e sismiche); -C.M. LL.PP. 24.5.82 n.22631 (Istruzioni relative a carichi, sovraccarichi e ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni); -UNI 7959; -UNI 8290-2; -UNI EN 77; -CNR B.U. 117; -ISO 7895.
01.04.R19 Requisito: Resistenza meccanicaLe pareti debbono contrastare in modo efficace la manifestazione di eventuali rotture, o deformazioni rilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: Per una analisi più approfondita dei livelli minimi rispetto ai vari componenti e
materiali costituenti le pareti perimetrali si rimanda comunque alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
• Riferimenti normativi: -Legge 5.11.1971 n.1086 (Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato normale e precompresso ed a struttura metallica); -Legge 2.2.1974 n.64 (Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche); -D.M. 3.3.1975 (Disposizioni concernenti l'applicazione delle norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche); -D.M. 12.2.1982 (Aggiornamento delle norme tecniche relative ai “Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”); -D.M. 27.7.1985 (Norme tecniche per l'esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche); -D.M. 24.1.1986 (Norme tecniche relative alle costruzioni sismiche); -D.M. 9.1.1987 (Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento); -Capitolato Speciale - Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -C.M. LL.PP. 18.2.1966 n.1905 (Legge 5.11.1964 n.1224. Criteri da seguire nel collaudo delle costruzioni con strutture prefabbricate in c.a. in zone asismiche ed ulteriori istruzioni in merito alle medesime); -C.M. LL.PP. 11.8.1969 n.6090 (Norme per la progettazione, il calcolo, la esecuzione ed il collaudo di costruzioni con strutture prefabbricate in zone asismiche e sismiche); -C.M. LL.PP. 14.2.1974 n.11951 (Applicazione delle norme sul cemento armato); -C.M. LL.PP. 9.1.1980 n.20049 (Legge 5.11.1971 n.1086. Istruzioni relative ai controlli sul conglomerato cementizio adoperato per le strutture in cemento armato); -C.M. LL.PP. 24.5.1982 n.22631 (Istruzioni relative ai carichi, sovraccarichi ed ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni); -C.M. LL.PP. 19.7.1986 n.27690 (D.M. 24.1.1986. Istruzioni relative alla normativa tecnica per le costruzioni in zona sismica); -C.M. LL.PP. 31.10.1986 n.27996 (Legge 5.11.1971 - Istruzioni relative alle norme tecniche per l'esecuzione delle opere in c.a. normale e precompresso e per le strutture metalliche di cui al decreto ministeriale 27.7.1985); -UNI 8290-2; -CNR B.U. 84; -CNR B.U. 89; -CNR B.U. 107; -CNR B.U. 117; -CNR B.U. 118; -CNR UNI 10011; -CNR UNI 10022.
Controllo: Controllo delle zone esposteControllare mediante metodi non distruttivi (colpi di martello) le zone esposte all'intemperie e/o comunque con segnidi microfessure.
01.04.03.C02 TEST - Controlli conapparecchiature
ogni 6 mesi
Controllo: Controllo strutturaleControllare eventuali processi di carbonatazione del calcestruzzo. Controllare inoltre anomalie quali fessurazioni,esposizione dei ferri d'armatura,ecc..
01.04.03.C05 Controllo a vista ogni 2 anni
Controllo: Controllo fenomeni di disgregazioneControllare eventuali microfessurazioni, disgregazioni, distacchi, copriferro e armature esposte agli agentiatmosferici.
01.04.03.C03 Controllo a vista ogni 3 anni
01.04.02 Tramezzi in laterizio
01.04.02.R01 Requisito: Resistenza meccanica per tramezzi in laterizioLe pareti devono contrastare in modo efficace la manifestazione di eventuali rotture, o deformazioni rilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: La resistenza caratteristica a compressione, riferita alla sezione netta delle
pareti e delle costolature deve risultare non minore di:- 30 N/mm^2 nella direzione dei fori;- 15 N/mm^2 nella direzione trasversale ai fori;per i blocchi di cui alla categoria a2), e di:- 15 N/mm^2 nella direzione dei fori;
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni- 5 N/mm^2 nella direzione trasversale ai fori; per i blocchi di cui alla categoria a1).La resistenza caratteristica a trazione per flessione dovrà essere non minore di:- 10 N/mm^2 per i blocchi di tipo a2);- 7 N/mm^2 per i blocchi di tipo a1).Per una analisi più approfondita dei livelli minimi rispetto ai vari componenti e materiali costituenti le pareti interne si rimanda comunque alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
• Riferimenti normativi: -Legge 5.11.1971 n.1086 (Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato normale e precompresso ed a struttura metallica); -Legge 2.2.1974 n.64 (Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche); -D.M. 3.3.1975 (Disposizioni concernenti l'applicazione delle norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche); -D.M. 12.2.1982 (Aggiornamento delle norme tecniche relative ai “Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”); -D.M. 27.7.1985 (Norme tecniche per l'esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche); -D.M. 24.1.1986 (Norme tecniche relative alle costruzioni sismiche); -D.M. 9.1.1987 (Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento); -C.M. LL.PP. 18.2.1966 n.1905 (Legge 5 novembre 1964 n.1224. Criteri da seguire nel collaudo delle costruzioni con strutture prefabbricate in c.a. in zone asismiche ed ulteriori istruzioni in merito alle medesime); -C.M. LL.PP. 11.8.1969 n.6090 (Norme per la progettazione, il calcolo, la esecuzione ed il collaudo di costruzioni con strutture prefabbricate in zone asismiche e sismiche); -C.M. LL.PP. 14.2.1974 n.11951 (Applicazione delle norme sul cemento armato); -C.M. LL.PP. 9.1.1980 n.20049 (Legge 5 novembre 1971 n.1086. Istruzioni relative ai controlli sul conglomerato cementizio adoperato per le strutture in cemento armato); -C.M. LL.PP. 24.5.1982 n.22631 (Istruzioni relative ai carichi, sovraccarichi ed ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni); -C.M. LL.PP. 19.7.1986 n.27690 (D.M. 24.1.1986. Istruzioni relative alla normativa tecnica per le costruzioni in zona sismica); -C.M. LL.PP. 31.10.1986 n.27996 (Legge 5 novembre 1971 � Istruzioni relative alle norme tecniche per l'esecuzione delle opere in c.a. normale e precompresso e per le strutture metalliche di cui al decreto ministeriale 27 luglio 1985); -Capitolato Speciale-Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8290-2; -CNR B.U. 84; -CNR B.U. 89; -CNR B.U. 107; -CNR B.U. 117; -CNR B.U. 118; -CNR UNI 10011; -CNR UNI 10022.
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo del grado di usura delle parti in vista e di eventuali anomalie (distacchi, fessurazioni, rotture,rigonfiamenti, ecc.).
01.04.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.05 - Rivestimenti esterni ed interni
01.05 Rivestimenti esterni ed interni
01.05.R13 Requisito: Resistenza agli urtiI rivestimenti unitamente alle pareti dovranno essere in grado di sopportare urti (definiti dall'energia cinetica di urti-tipo o convenzionali di corpi duri, come di oggetti scagliati, o molli, come il peso di un corpo che cade) che non debbono compromettere la stabilità della parete, né provocare il distacco di elementi o frammenti pericolosi a carico degli utenti.• Livello minimo della prestazione: I rivestimenti unitamente alle pareti dovranno resistere all'azione di urti sulla
faccia esterna ed interna, prodotti secondo le modalità riportate di seguito che corrispondono a quelle previste dalla norma UNI 9269 P:
TIPO DI PROVA: Urto con corpo duro;Massa del corpo [Kg] = 0.5;Energia d’urto applicata [J] = 3;Note: - ;TIPO DI PROVA: Urto con corpo molle di grandi dimensioni;Massa del corpo [Kg] = 50;Energia d’urto applicata [J] = 300;Note: Non necessario, per la faccia esterna, oltre il piano terra;TIPO DI PROVA: Urto con corpo molle di piccole dimensioni;Massa del corpo [Kg] = 3;Energia d’urto applicata [J] = 60 - 10 - 30;Note: Superficie esterna, al piano terra.
• Riferimenti normativi: -UNI 7959; -UNI 8012; -UNI 8201; -UNI 8290-2; -UNI 9269 P; -UNI ISO 7892.
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura delle parti in vista. Controllarel'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici e della loro planarità. Riscontro di eventuali anomalie (bolle,screpolature, depositi, efflorescenze, microfessurazioni, ecc.) e/o difetti di esecuzione.
01.05.05.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.05.R16 Requisito: Resistenza al ventoI rivestimenti unitamente alle pareti dovranno resistere alle azioni e depressioni del vento tale da non compromettere la stabilità e la funzionalità degli strati che le costituiscono.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione di prove di laboratorio basate nella
misurazione della differenza di pressione in condizioni di sovrappressione e in depressione, con cassoni d'aria o cuscini d'aria, di una sezione di parete secondo la ISO 7895.
• Riferimenti normativi: -D.M. 12.2.1982 (Aggiornamento delle norme tecniche relative a “Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”); -D.M. 16.1.1996; -C.M. LL.PP. 11.8.1969 n.6090 (Norme per la progettazione, il calcolo, la esecuzione ed il collaudo di costruzioni con strutture prefabbricate in zone asismiche e sismiche); -C.M. LL.PP. 24.5.82 n.22631 (Istruzioni relative a carichi, sovraccarichi e ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni); -UNI 7959; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI EN 77; -CNR B.U. 117; -ISO 7895.
01.05.R18 Requisito: Resistenza meccanicaI rivestimenti unitamente alle pareti dovranno limitare la manifestazione di eventuali rotture, o deformazioni rilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: Per una analisi più approfondita dei livelli minimi rispetto ai vari componenti e
materiali costituenti i rivestimenti si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.• Riferimenti normativi: -D.M. 12.2.1982 (Aggiornamento delle norme tecniche relative ai “Criteri generali per la
verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”); -D.M. 9.1.1987 (Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento); -Capitolato Speciale - Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -C.M. LL.PP. 24.5.1982 n.22631 (Istruzioni relative ai carichi, sovraccarichi ed ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni); -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 8307; -UNI
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni8752; -UNI 8759; -UNI 8760; -UNI 9154-1; -UNI 9446; -UNI 10718; -UNI EN 235; -CNR B.U. 84; -CNR B.U. 89; -CNR B.U. 107; -CNR B.U. 117; -CNR B.U. 118; -CNR UNI 10011; -CNR UNI 10022.
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura delle parti in vista. Controllarel'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici e della loro planarità. Riscontro di eventuali anomalie (bolle,screpolature, depositi, efflorescenze, microfessurazioni, ecc.) e/o difetti di esecuzione.
01.05.05.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.06 - Coperture
01.06 Coperture
01.06.R02 Requisito: Resistenza al ventoLa copertura deve resistere alle azioni e depressioni del vento tale da non compromettere la stabilità e la funzionalità degli strati che la costituiscono.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione degli elementi impiegati per i quali si rinvia
alla normativa vigente.• Riferimenti normativi: -D.M. 12.2.1982 (Aggiornamento delle norme tecniche relative a "Criteri generali per la
verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi"); -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -C.M. LL.PP. 24.5.82 n.22631 (Istruzioni relative a carichi, sovraccarichi e ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni); -Capitolato Speciale-Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8089; -UNI 8178; -UNI 8290-2; -UNI 8627; -CNR B.U. 117; -UNI ENV 1991-2-4.
Controllo: Controllo dello statoControllare le condizioni e la funzionalità dei canali di gronda e delle pluviali. Controllo della regolare disposizionedegli elementi dopo il verificarsi di fenomeni meteorologici particolarmente intensi. Verifica dell'assenza di eventualianomalie. Controllare la funzionalità delle pluviali, delle griglie parafoglie e di eventuali depositi e detriti di foglie edaltre ostruzioni che possono compromettere il corretto deflusso delle acque meteoriche. Controllare gli elementi difissaggio ed eventuali connessioni.
01.06.01.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo manto di coperturaControllo dello stato generale della superficie. Verifica dell'assenza di eventuali anomalie in particolare la presenzadi vegetazione, depositi superficiali, alterazioni cromatiche. Controllo della regolare disposizione degli elementi dopoil verificarsi di fenomeni meteorologici particolarmente intensi. Controllare la presenza di false pendenze econseguenti accumuli d'acqua.
01.06.08.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.06.R06 Requisito: Resistenza meccanicaLa copertura deve garantire una resistenza meccanica rispetto alle condizioni di carico (carichi concentrati e distribuiti) di progetto in modo da garantire la stabilità e la stabilità degli strati costituenti. Inoltre vanno considerate le caratteristiche dello strato di supporto che dovranno essere adeguate alle sollecitazioni e alla resistenza degli elementi di tenuta.• Livello minimo della prestazione: Comunque, in relazione alla funzione strutturale, le caratteristiche delle
coperture devono corrispondere a quelle prescritte dalle leggi e normative vigenti.• Riferimenti normativi: -Legge 5.11.1971 n.1086 (Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio
armato normale e precompresso ed a struttura metallica); -Legge 2.2.1974 n.64 (Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche); -D.M. 3.3.1975 (Disposizioni concernenti l'applicazione delle norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche); -D.M. 12.2.1982 (Aggiornamento delle norme tecniche relative ai "Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi"); -D.M. 27.7.1985 (Norme tecniche per l'esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche); -D.M. 24.1.1986 (Norme tecniche relative alle costruzioni sismiche); -D.M. 3.12.1987 (Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricare); -D.M. 2.5.1989 (Proroga del termine di entrata in vigore delle norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricate); -C.M. LL.PP. 18.2.1966 n.1905 (Legge 5 novembre 1964 n.1224. Criteri da seguire nel collaudo delle costruzioni con strutture prefabbricare in c.a. in zone asismiche ed ulteriori istruzioni in merito alle medesime); -C.M. LL.PP. 11.8.1969 n.6090 (Norme per la progettazione, il calcolo, la esecuzione ed il collaudo di costruzioni con strutture prefabbricate in zone asismiche e sismiche); -C.M. LL.PP. 14.2.1974 n.11951 (Applicazione delle norme sul cemento armato); -C.M. LL.PP. 9.1.1980 n.20049 (Legge 5 novembre 1971 n.1086. Istruzioni relative ai controlli sul conglomerato cementizio adoperato per le strutture in cemento armato); -C.M. LL.PP. 24.5.1982 n.22631 (Istruzioni relative ai carichi, sovraccarichi ed ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni); -C.M.LL.PP.19.7.1986 n.27690 (D.M. 24.1.1986. Istruzioni relative alla normativa tecnica per le costruzioni in zona sismica); -C.M. LL.PP. 31.10.1986 n.27996 (Legge 5 novembre 1971 - Istruzioni relative alle norme tecniche per l'esecuzione delle opere in c.a. normale e precompresso e per le strutture metalliche di cui al decreto ministeriale 27 luglio 1985); -C.M.LL.PP.1.9.1987n.29010 (Legge 5.11.1971 n.1086 - D.M. 27.7.1985 - Controllo dei materiali in genere e degli acciai per cemento armato normale in particolare); -UNI 4379; -UNI 8290-2; -UNI 8635-13; -UNI 8635-14; -UNI EN 595; -CNR B.U. 84; -CNR B.U. 89; -CNR B.U. 107; -CNR B.U. 117; -CNR B.U. 118; -CNR UNI 10011.
01.06.01 Canali di gronda e pluviali
01.06.01.R01 Requisito: Resistenza meccanica per canali di gronda e pluvialiI canali di gronda e le pluviali della copertura dovranno garantire una resistenza meccanica rispetto alle condizioni d'uso.• Livello minimo della prestazione: Per i livelli minimi si prendono in considerazione le seguenti norme:
- UNI 8088. Lavori inerenti le coperture dei fabbricati - Criteri per la sicurezza;- UNI 9183. Edilizia - Sistemi di scarico delle acque usate - Criteri di progettazione, collaudo e gestione;- UNI 10724. Coperture - Sistemi di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche - Istruzioni per la progettazione e l'esecuzione con elementi discontinui;- UNI EN 607. Canali di gronda e relativi accessori di PVC non plastificato. Definizioni, requisiti e prove;- UNI EN 612. Canali di gronda e pluviali di lamiera metallica. Definizioni, classificazioni e requisiti;- UNI EN 1329-1. Sistemi di tubazioni di materia plastica per scarichi (a bassa ed alta temperatura) all'interno dei fabbricati - Policloruro di vinile non plastificato (PVC-U) - Specifiche per tubi, raccordi e per il sistema;- UNI EN 1462. Supporti per canali di gronda - Requisiti e prove;- UNI EN 10169-2. Prodotti piani di acciaio rivestiti con materiale organico (nastri rivestiti) - Prodotti per edilizia per applicazioni esterne.
• Riferimenti normativi: -UNI 8088; -UNI 8089; -UNI 8178; -UNI 8290-2; -UNI 8627; -UNI 9183; -UNI 10724; -UNI EN 607; -UNI EN 612; -UNI EN 1329-1; -UNI EN 1462; -UNI EN 10169-2.
Controllo: Controllo dello stato01.06.01.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniControllare le condizioni e la funzionalità dei canali di gronda e delle pluviali. Controllo della regolare disposizionedegli elementi dopo il verificarsi di fenomeni meteorologici particolarmente intensi. Verifica dell'assenza di eventualianomalie. Controllare la funzionalità delle pluviali, delle griglie parafoglie e di eventuali depositi e detriti di foglie edaltre ostruzioni che possono compromettere il corretto deflusso delle acque meteoriche. Controllare gli elementi difissaggio ed eventuali connessioni.
01.06.02 Struttura in legno
01.06.02.R01 Requisito: Resistenza meccanica per struttura in legnoI materiali costituenti la struttura devono garantire una resistenza meccanica rispetto alle condizioni di carico (carichi concentrati e distribuiti) di progetto in modo da garantire la stabilità e la stabilità degli strati costituenti. Inoltre vanno considerate le caratteristiche e la densità dello strato di supporto che dovranno essere adeguate alle sollecitazioni e alla resistenza degli elementi di tenuta.• Livello minimo della prestazione: In relazione alla funzione strutturale, le caratteristiche delle coperture devono
corrispondere a quelle prescritte dalle leggi e normative vigenti. In particolare la UNI EN 595 stabilisce i metodi di prova per la determinazione della resistenza del comportamento a deformazione delle capriate in legno.
• Riferimenti normativi: -Legge 5.11.1971 n.1086 (Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato normale e precompresso ed a struttura metallica); -Legge 2.2.1974 n.64 (Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche); -D.M. 3.3.1975 (Disposizioni concernenti l'applicazione delle norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche); -D.M. 12.2.1982 (Aggiornamento delle norme tecniche relative ai "Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi"); -D.M. 27.7.1985 (Norme tecniche per l'esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche); -D.M. 24.1.1986 (Norme tecniche relative alle costruzioni sismiche); -D.M. 3.12.1987 (Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricare); -D.M. 2.5.1989 (Proroga del termine di entrata in vigore delle norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricate); -C.M. LL.PP. 18.2.1966 n.1905 (Legge 5 novembre 1964 n.1224. Criteri da seguire nel collaudo delle costruzioni con strutture prefabbricare in c.a. in zone asismiche ed ulteriori istruzioni in merito alle medesime); -C.M. LL.PP. 11.8.1969 n.6090 (Norme per la progettazione, il calcolo, la esecuzione ed il collaudo di costruzioni con strutture prefabbricate in zone asismiche e sismiche); -C.M. LL.PP. 14.2.1974 n.11951 (Applicazione delle norme sul cemento armato); -C.M. LL.PP. 9.1.1980 n.20049 (Legge 5 novembre 1971 n.1086. Istruzioni relative ai controlli sul conglomerato cementizio adoperato per le strutture in cemento armato); -C.M. LL.PP. 24.5.1982 n.22631 (Istruzioni relative ai carichi, sovraccarichi ed ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni); -C.M. LL.PP.19.7.1986 n.27690 (D.M. 24.1.1986. Istruzioni relative alla normativa tecnica per le costruzioni in zona sismica); -C.M. LL.PP. 31.10.1986 n.27996 (Legge 5 novembre 1971 - Istruzioni relative alle norme tecniche per l'esecuzione delle opere in c.a. normale e precompresso e per le strutture metalliche di cui al decreto ministeriale 27 luglio 1985); -C.M. LL.PP.1.9.1987n.29010 (Legge 5.11.1971 n.1086 - D.M. 27.7.1985 - Controllo dei materiali in genere e degli acciai per cemento armato normale in particolare); -UNI 8089; -UNI 8178; -UNI 8290-2; -UNI 8627; -UNI ENV 1995 Eurocodice 5; -CNR B.U. 84; -CNR B.U. 89; -CNR B.U. 107; -CNR B.U. 117; -CNR B.U. 118; -CNR UNI 10011.
Controllo: Controllo strutturaControllo del grado di usura delle parti in vista finalizzato alla ricerca di anomalie (presenza di umidità, marcescenzadelle travi, riduzione o perdita delle caratteristiche di resistenza.
01.06.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.06.04 Strato di tenuta con membrane bituminose
01.06.04.R06 Requisito: Resistenza meccanica per strato di tenuta con membrane bituminoseGli strati di tenuta della copertura devono garantire una resistenza meccanica rispetto alle condizioni di carico (carichi concentrati e distribuiti) di progetto in modo da garantire la stabilità e la stabilità degli strati costituenti. Inoltre vanno considerate le caratteristiche e la densità dello strato di supporto che dovranno essere adeguate alle sollecitazioni e alla resistenza degli elementi di tenuta.• Livello minimo della prestazione: In particolare per i prodotti costituenti lo strato di tenuta con membrane si fa
riferimento alle specifiche previste dalle norme UNI:- UNI 8202-1 30/09/81 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Generalità per le prove;- UNI 8202-8 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza a trazione;- UNI 8202-9 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza alla lacerazione;- UNI 8202-10 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della deformazione residua a trazione;- UNI 8202-11 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza al punzonamento statico;- UNI 8202-12 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza al punzonamento dinamico;-UNI 8202-13 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza a fatica su fessura;- UNI 8202-14 30/09/81 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della tensione indotta da ritiro termico impedito;- UNI 8202-15 31/03/84 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della flessibilità a freddo;- UNI 8202-16 31/03/84 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione dello scorrimento a caldo;- UNI 8202-17 31/03/84 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della stabilita' dimensionale a seguito di azione termica;- UNI 8202-18 31/03/84 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della stabilita' di forma a caldo;- UNI 8202-19 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della dilatazione termica differenziale;- UNI 8202-20 02/10/87 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione del coefficiente di dilatazione termica lineare;- UNI 8202-24 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza all'azione perforante delle radici;- UNI 8202-30 30/04/84 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Prova di trazione delle giunzioni;- UNI 8202-32 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza a fatica delle giunzioni;- UNI 8202-33 01/04/84 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza allo scorrimento delle giunzioni;- UNI 8202-33 FA 258-88 01/07/88 Foglio di aggiornamento n. 1 alla - UNI 8202 parte 33 (apr. 1984). Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza allo scorrimento delle giunzioni;- UNI 8202-34 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza all'invecchiamento termico delle giunzioni;- UNI 8629-1 31/01/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Caratteristiche prestazionali e loro significatività;- UNI 8629-2 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BPP per elemento di tenuta;
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni- UNI 8629-3 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BPE per elemento di tenuta;- UNI 8629-4 31/12/89 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione per tipi EPDM e IIR per elementi di tenuta;- UNI 8629-5 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BPP (con autoprotezione metallica) per elemento di tenuta;- UNI 8629-6 31/12/89 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi a base di PVC plastificato per elementi di tenuta;- UNI 8629-7 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BOF (con autoprotezione metallica) per elemento di tenuta;- UNI 8629-8 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BOF per elemento di tenuta;- UNI EN 12691: giugno 2002. Membrane bituminose, di materiale plastico e di gomma per l'impermeabilizzazione di coperture.- UNI EN 12316-1: luglio 2001. Membrane bituminose per l'impermeabilizzazione delle coperture.
• Riferimenti normativi: -UNI 8202-1; -UNI 8202-8; -UNI 8202-9; -UNI 8202-10; -UNI 8202-11; -UNI 8202-12; -UNI 8202-13; -UNI 8202-14; -UNI 8202-15; -UNI 8202-16; -UNI 8202-17; -UNI 8202-18; -UNI 8202-19; -UNI 8202-20; -UNI 8202-24; -UNI 8202-30; -UNI 8202-32; -UNI 8202-33; -UNI 8202-33 FA 258-88; -UNI 8202-34; -UNI 8629-1; -UNI 8629-2; -UNI 8629-3; -UNI 8629-4; -UNI 8629-5; -UNI 8629-6; -UNI 8629-7; -UNI 8629-8; -UNI EN 12691; -UNI EN 12316-1.
01.06.08 Strato di tenuta in lastre di zinco titanio e alluminio
01.06.08.R02 Requisito: Resistenza meccanica per strato di tenuta in lastre di alluminioLo strato di tenuta in lastre di alluminio della copertura deve garantire una resistenza meccanica rispetto alle condizioni di carico (carichi concentrati e distribuiti) di progetto in modo da garantire la stabilità e la stabilità degli strati costituenti. Inoltre vanno considerate le caratteristiche e la densità dello strato di supporto che dovranno essere adeguate alle sollecitazioni e alla resistenza degli elementi di tenuta.• Livello minimo della prestazione: Comunque, in relazione alla funzione strutturale, le caratteristiche delle
coperture devono corrispondere a quelle prescritte dalle leggi e normative vigenti. In particolare:- UNI 8635-13. Prove di prodotti per coperture discontinue. Determinazione del carico di rottura a flessione;- UNI 8635-14. Prove dei prodotti per coperture discontinue. Determinazione della resistenza meccanica del dispositivo di ancoraggio;- UNI EN 502. Elementi per coperture di lamiera metallica - Specifica per elementi per coperture di lamiera di acciaio inossidabile non autoportante;- UNI EN 505. Elementi per coperture di lamiera metallica - Specifica per elementi per coperture di lamiera di acciaio non autoportante.
• Riferimenti normativi: -UNI 8626; -UNI 8635-13; -UNI 8635-14; -UNI 9029; -UNI 9308-1; -UNI EN 502; -UNI EN 505.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.07 - Pavimentazioni interne
01.07.01 Rivestimenti cementizi con polvere di quarzo
01.07.01.R03 Requisito: Resistenza meccanicaLe pavimentazioni devono contrastare in modo efficace la manifestazione di eventuali rotture, o deformazioni rilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: la resistenza convenzionale alla compressione deve essere maggiore di 50
N/mm^2 per il singolo elemento e maggiore di 60 N/mm^2 per la media.• Riferimenti normativi: -UNI 2623; -UNI 2628; -UNI 7998; -UNI 7999; -UNI 8380; -UNI 8381; -UNI 9065-1; -UNI
9065-2; -UNI 9065-3; -Capitolato Speciale-Tipo per Appalti di Lavori Edilizi.
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura, di erosione e di brillantezza delleparti in vista ed in particolare dei giunti. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici e verifica dellaplanarità generale. Riscontro di eventuali anomalie (depositi, macchie, graffiti, abrasioni, efflorescenze,microfessurazioni, ecc.).
01.07.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura o di erosione delle parti in vista ed inparticolare dei giunti. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie(depositi, macchie, graffiti, presenza di vegetazione, efflorescenze, microfessurazioni, ecc.).
01.07.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.07.02 Rivestimenti ceramici
01.07.02.R02 Requisito: Resistenza meccanicaLe pavimentazioni devono contrastare in modo efficace la manifestazione di eventuali rotture, o deformazioni rilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: I livelli variano in funzione delle prove di laboratorio eseguite sui campioni:
- Piastrelle di ceramica - Determinazione della resistenza a flessione e della forza di rottura (UNI EN ISO 10545-4);- Piastrelle di ceramica - Determinazione della resistenza all'urto mediante misurazione del coefficiente di restituzione (UNI EN ISO 10545-5); - Piastrelle di ceramica - Determinazione della resistenza all'abrasione profonda per piastrelle non smaltate (UNI EN ISO 10545-6); - Piastrelle di ceramica - Determinazione della resistenza all'abrasione superficiale per piastrelle smaltate (UNI EN ISO 10545-7).
• Riferimenti normativi: -UNI 7998; -UNI 7999; -UNI 8380; -UNI 8381; -UNI EN ISO 10545-4; -UNI EN ISO 10545-5; -UNI EN ISO 10545-6; -UNI EN ISO 10545-7; -UNI EN ISO 10545-8; -UNI EN ISO 10545-9.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.08 - Infissi interni ed esterni
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni01.08 Infissi interni ed esterni
01.08.R09 Requisito: Resistenza agli urtiGli infissi dovranno essere in grado di sopportare urti (definiti dall'energia cinetica di urti-tipo o convenzionali di corpi duri, come di oggetti scagliati, o molli, come il peso di un corpo che cade) che non debbono compromettere la stabilità degli stessi; né provocare il distacco di elementi o frammenti pericolosi a carico degli utenti.• Livello minimo della prestazione: Gli infissi esterni verticali, ad esclusione degli elementi di tamponamento,
devono resistere all'azione di urti esterni ed interni realizzati secondo con le modalità indicate di seguito:
TIPO DI INFISSO: Porta esterna;Corpo d’urto: duro - Massa del corpo [Kg]: 0,5;Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna=3,75 - faccia interna=3,75Corpo d’urto: molle - Massa del corpo [Kg]: 30;Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna=240 - faccia interna=240TIPO DI INFISSO: Finestra;Corpo d’urto: molle - Massa del corpo [Kg]: 50;Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna=900 - faccia interna=900TIPO DI INFISSO: Portafinestra;Corpo d’urto: molle - Massa del corpo [Kg]: 50;Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna=700 - faccia interna=700TIPO DI INFISSO: Facciata continua;Corpo d’urto: duro - Massa del corpo [Kg]: 1;Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna=6 - faccia interna= -TIPO DI INFISSO: Elementi pieni;Corpo d’urto: molle - Massa del corpo [Kg]: 50;Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna=700 - faccia interna= -
• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 7143; -UNI 7525; -UNI 7895; -UNI 7961; -UNI 7962; -UNI 8204; -UNI 8290-2; -UNI 8369/1; -UNI 8369/3; -UNI 8369/5; -UNI 8370; -UNI 8894; -UNI 8975; -UNI 9122/1; -UNI 9122/2; -UNI 9122/2 FA 1-89; -UNI 9158; -UNI 9158 FA 1-94; -UNI 9171; -UNI 9172; -UNI 9173/1; -UNI 9173/2; -UNI 9173/3; -UNI 9173/4; -UNI 9283; -UNI 9570; -UNI 9723; -UNI 9729/1; -UNI 9729/2; -UNI 9729/3; -UNI 9729/4; -UNI 10818; -UNI EN 42; -UNI EN 77; -UNI EN 78; -UNI EN 86; -UNI EN 107; -UNI EN 949; -UNI EN 1154; -UNI EN 1155; -UNI EN 1158; -UNI EN 1303; -UNI EN 1527; -UNI EN 1627; -UNI EN 1628; -UNI EN 1629; -UNI EN 1630; -UNI EN 1670; -UNI EN 12207; -UNI EN 12208; -UNI EN 12210; -UNI EN ISO 6410/1.
Controllo: Controllo vetriControllo uniformità dei vetri e delle sigillature vetro-telaio. Controllare la presenza di depositi o sporco. Verifica diassenza di anomalie e/o difetti (rottura, depositi, macchie, ecc.).
01.08.01.C10 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo guarnizioni di tenutaControllo dell'efficacia delle guarnizioni. Controllo dell'adesione delle guarnizioni ai profili di contatto dei telai.Controllo del corretto inserimento nelle proprie sedi delle guarnizioni. Controllo dell'elasticità delle guarnizioni.
01.08.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.08.R10 Requisito: Resistenza al ventoGli infissi debbono resistere alle azioni e depressioni del vento in modo da garantire la sicurezza degli utenti e assicurare la durata e la funzionalità nel tempo. Inoltre essi devono sopportare l'azione del vento senza compromettere la funzionalità degli elementi che li costituiscono.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione di prove di laboratorio basate nella
misurazione della differenza di pressioni, riprodotte convenzionalmente in condizioni di sovrappressione e in depressione secondo la UNI EN 12210 e UNI EN 12211.
• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 12.2.1982 (Aggiornamento delle norme tecniche relative a “Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”); -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -C.M. LL.PP. 24.5.82 n.22631 (Istruzioni relative a carichi, sovraccarichi e ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni); -UNI 7959; -UNI 8290-2; -UNI 8894; -UNI EN 12210; -UNI EN 12211; -CNR B.U. 117; -CNR-UNI 10012; -ISO 7895.
Controllo: Controllo vetriControllo uniformità dei vetri e delle sigillature vetro-telaio. Controllare la presenza di depositi o sporco. Verifica diassenza di anomalie e/o difetti (rottura, depositi, macchie, ecc.).
01.08.01.C10 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo guarnizioni di tenutaControllo dell'efficacia delle guarnizioni. Controllo dell'adesione delle guarnizioni ai profili di contatto dei telai.Controllo del corretto inserimento nelle proprie sedi delle guarnizioni. Controllo dell'elasticità delle guarnizioni.
01.08.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.08.02 Porte tagliafuoco
01.08.02.R03 Requisito: Resistenza agli urti per porte tagliafuocoLe porte tagliafuoco dovranno essere in grado di sopportare urti che non debbono compromettere la stabilità degli stessi; né provocare il distacco di elementi o frammenti pericolosi a carico degli utenti.• Livello minimo della prestazione: Gli infissi devono resistere all'azione di urti esterni ed interni realizzati con le
modalità indicate nelle norme UNI EN 179, UNI EN 1125, UNI EN 1158.• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -
D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8290-2; -UNI EN 179; -UNI EN 1125; -UNI EN 1158.
Controllo: Controllo maniglioneControllo del corretto funzionamento dei maniglioni e degli elementi di manovra che regolano lo sblocco delle ante.
01.08.02.C05 Controllo ogni mese
Controllo: Controllo parti in vistaControllo delle parti in vista, delle finiture e dello strato di protezione superficiale (qualora il tipo di rivestimento lopreveda). Controllo dei fissaggi del telaio al controtelaio.
01.08.02.C06 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.09 - Pavimentazioni esterne
01.09 Pavimentazioni esterne
01.09.R03 Requisito: Resistenza meccanicaLe pavimentazioni devono contrastare in modo efficace la manifestazione di eventuali rotture, o deformazioni
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazionirilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: Per una analisi più approfondita dei livelli minimi rispetto ai vari componenti e
materiali costituenti i rivestimenti si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.• Riferimenti normativi: -UNI 7998; -UNI 7999; -UNI 8380; -UNI 8381.Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura o di erosione delle parti in vista ed inparticolare dei giunti. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie(depositi, macchie, graffiti, presenza di vegetazione, efflorescenze, microfessurazioni, ecc.).
01.09.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.09.02 Pavimentazione in calcestruzzo con ghiaia
01.09.02.R02 Requisito: Resistenza meccanica per rivestimenti cementiziLe pavimentazioni devono contrastare in modo efficace la manifestazione di eventuali rotture, o deformazioni rilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: la resistenza convenzionale alla compressione deve essere maggiore di 50
N/mm^2 per il singolo elemento e maggiore di 60 N/mm^2 per la media.• Riferimenti normativi: -UNI 2623; -UNI 2628; -UNI 7998; -UNI 7999; -UNI 8380; -UNI 8381; -UNI 9065-1; -UNI
9065-2; -UNI 9065-3; -Capitolato Speciale-Tipo per Appalti di Lavori Edilizi.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.10 - Impianto elettrico
01.10 Impianto elettrico
01.10.R08 Requisito: Resistenza meccanicaGli impianti elettrici devono essere realizzati con materiali in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 11-8; -CEI 64-2; -CEI 64-8; -CEI S.423.
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
01.10.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
01.10.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità dei contenitori a vista, dei coperchi delle cassette e delle scatole dipassaggio. Verificare inoltre la presenza delle targhette nelle morsetterie.
01.10.01.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Verifica apparecchiature di taratura e controlloVerificare l'efficienza delle lampade di segnalazione, delle spie di segnalazione dei sezionatori di linea.
01.10.04.C02 Controllo ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.11 - Impianto di illuminazione
01.11 Impianto di illuminazione
01.11.R14 Requisito: Resistenza meccanicaGli impianti di illuminazione devono essere realizzati con materiali in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.01.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.12 - Impianto di messa a terra
01.12 Impianto di messa a terra
01.12.R01 Requisito: Resistenza meccanicaGli elementi ed i materiali dell'impianto di messa a terra devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture.• Livello minimo della prestazione: I dispersori per la presa di terra devono garantire, per il complesso delle
derivazioni a terra, una resistenza non superiore a 20 A per gli impianti utilizzatori a tensione fino a 1000 V. Per tensioni superiori e per le cabine ed officine il dispersore deve presentare quella minore resistenza e sicurezza adeguata alle caratteristiche dell'impianto.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni• Riferimenti normativi: -D.P.R. 547/1955; -Legge 186/1968; -CEI 11.1 fasc. 206 bis; -CEI 11.8 fasc. 1285; -CEI
64.8 fasc. 1916; -CEI 11.1 fasc. 147 e variante S 468; -CEI S/423 - Impianti di terra negli edifici civili - Raccomandazioni per l'esecuzione.
Controllo: Controllo generaleVerificare con controlli a campione che i conduttori di protezione arrivino fino al nodo equipotenziale.
01.12.01.C01 Ispezione strumentale ogni mese
Controllo: Controllo generaleVerificare che i componenti (quali conduttori, ecc.) siano in buone condizioni. Verificare inoltre che siano in buonecondizioni i serraggi dei bulloni.
01.12.03.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare che i componenti (quali connessioni, pozzetti, capicorda, ecc.) del sistema di dispersione siano in buonecondizioni e non ci sia presenza di corrosione di detti elementi. Verificare inoltre la presenza dei cartelli indicatoridegli schemi elettrici.
01.12.02.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
01.12.01 Conduttori di protezione
01.12.01.R01 Requisito: Resistenza alla corrosioneGli elementi ed i materiali del sistema di dispersione dell'impianto di messa a terra devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di fenomeni di corrosione.• Livello minimo della prestazione: La valutazione della resistenza alla corrosione viene definita con una prova di
alcuni campioni posti in una camera a nebbia salina per un determinato periodo. Al termine della prova devono essere soddisfatti i criteri di valutazione previsti (aspetto dopo la prova, tempo impiegato per la prima corrosione, variazioni di massa, difetti riscontrabili, ecc.) secondo quanto stabilito dalla norma UNI ISO 9227.
• Riferimenti normativi: -DPR 547/1955; Legge 186/1968; -CEI 11.1 fasc. 206 bis; -CEI 11.8 fasc. 1285; -CEI 64.8 fasc. 1916; -CEI 11.1 fasc. 147 e variante S 468; -CEI S/423. Impianti di terra negli edifici civili - Raccomandazioni per l'esecuzione; -UNI ISO 9227.
Controllo: Controllo generaleVerificare con controlli a campione che i conduttori di protezione arrivino fino al nodo equipotenziale.
01.12.01.C01 Ispezione strumentale ogni mese
Controllo: Controllo generaleVerificare che i componenti (quali conduttori, ecc.) siano in buone condizioni. Verificare inoltre che siano in buonecondizioni i serraggi dei bulloni.
01.12.03.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare che i componenti (quali connessioni, pozzetti, capicorda, ecc.) del sistema di dispersione siano in buonecondizioni e non ci sia presenza di corrosione di detti elementi. Verificare inoltre la presenza dei cartelli indicatoridegli schemi elettrici.
01.12.02.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
01.12.02 Sistema di dispersione
01.12.02.R01 Requisito: Resistenza alla corrosioneGli elementi ed i materiali del sistema di dispersione dell'impianto di messa a terra devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di fenomeni di corrosione.• Livello minimo della prestazione: Per garantire un'adeguata protezione occorre che i dispersori di terra rispettino
i valori di Vs indicati nel prospetto I della norma UNI 9782.• Riferimenti normativi: -DPR 547/1955; Legge 186/1968; -CEI 11.1 fasc. 206 bis; -CEI 11.8 fasc. 1285; -CEI 64.8
fasc. 1916; -CEI 11.1 fasc. 147 e variante S 468; -CEI S/423. Impianti di terra negli edifici civili - Raccomandazioni per l'esecuzione; -UNI ISO 9227.
01.12.03 Sistema di equipotenzializzazione
01.12.03.R01 Requisito: Resistenza alla corrosioneIl sistema di equipotenzializzazione dell'impianto di messa a terra deve essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di fenomeni di corrosione.• Livello minimo della prestazione: Per garantire un'adeguata protezione occorre che i conduttori equipotenziali
principali e supplementari rispettino i valori di Vs indicati nel prospetto I della norma UNI 9782.• Riferimenti normativi: -DPR 547/1955; Legge 186/1968; -CEI 11.1 fasc. 206 bis; -CEI 11.8 fasc. 1285; -CEI 64.8
fasc. 1916; -CEI 11.1 fasc. 147 e variante S 468; -CEI S/423. Impianti di terra negli edifici civili - Raccomandazioni per l'esecuzione; -UNI 9282.
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01.13 - Impianto telefonico, citofonico e TV
01.13 Impianto telefonico, citofonico e TV
01.13.R03 Requisito: Resistenza meccanicaGli elementi dell'impianto telefonico devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture che si dovessero verificare nelle condizioni di impiego.• Livello minimo della prestazione: Per verificare la resistenza meccanica devono essere utilizzate il procedimento e
l’apparecchiatura di prova descritti dalla normativa UNI di riferimento. Al termine della prova deve essere verificata visivamente l’assenza di danni meccanici, sia internamente che esternamente.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 103-1 Impianti telefonici interni.
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01.15 - Impianto di climatizzazione
01.15 Impianto di climatizzazione
01.15.R06 Requisito: Resistenza meccanicaGli impianti di climatizzazione devono essere realizzati con materiali in grado di contrastare in modo efficace il
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioniprodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI EN 264, 31/12/92; -UNI EN 378-1, 30/11/96; -UNI EN 1264-1, 31/10/99; -UNI EN 1264-2, 31/10/99; -UNI EN 1264-3, 31/10/99; -UNI ENV 1805-1, 31/05/98; -UNI ENV 1805-2, 31/05/98; -UNI EN 1861, 31/07/00; -UNI 8061, 01/12/80; -UNI 8061 FA 132-84, 01/01/84; -UNI 8065, 01/06/89; -UNI 8199, 30/11/98; -UNI 8211, 31/12/81; -UNI 8364, 28/02/84; -UNI 8364 FA 146-84, 30/09/84; -UNI 8477-1, 31/05/83; -UNI 8477-2, 31/12/85; -UNI 8852, 31/01/87; -UNI 8854, 31/01/86; -UNI 8855, 30/06/86; -UNI 8884, 28/02/88; -UNI 9317, 28/02/89; -UNI 9511-1, 31/12/89; -UNI 9615, 31/12/90; -UNI 9615 FA 1-95, 31/07/95; -UNI 9711, 31/01/91; -UNI 9731, 30/06/90; -UNI 9841, 31/07/91; -UNI 10199, 31/12/93; -UNI 10200, 30/09/93; -UNI 10202, 30/09/93; -UNI 10339, 30/06/95; -UNI 10344, 30/11/93; -UNI 10345, 30/11/93; -UNI 10346, 30/11/93; -UNI 10347, 30/11/93; -UNI 10348, 30/11/93; -UNI 10412, 31/12/94; -UNI 10847, 31/03/00; -UNI ENV 12097, 30/04/99; -UNI ENV 13154-2, 31/03/99; -UNI ENV 13321-1, 31/05/99.
01.15.01 Tubi in rame
01.15.01.R02 Requisito: Resistenza alle temperature e a sbalzi di temperatureLe tubazioni in rame dell'impianto di climatizzazione devono essere realizzate con materiali in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di temperature elevate o sbalzi improvvisi delle stesse.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI 7773.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.16 - Impianto di distribuzione acqua fredda ecalda
01.16 Impianto di distribuzione acqua fredda e calda
01.16.R03 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaGli elementi dell'impianto idrico sanitario devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi in circolazione per garantire la funzionalità dell'impianto.• Livello minimo della prestazione: La capacità di tenuta viene verificata mediante la prova indicata dalla norma
UNI di settore. Al termine della prova si deve verificare la assenza di difetti o segni di cedimento.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti";Controllo: Controllo tenuta valvoleRegolazione del serraggio dei premistoppa sugli steli ed eventuale sostituzione degli organi di tenuta.
01.16.03.C04 Registrazione ogni anno
Controllo: Controllo tenutaVerificare l'integrità delle tubazioni con particolare attenzione ai raccordi tra tronchi di tubo e tra tubi ed apparecchiutilizzatori.
01.16.03.C03 Controllo a vista ogni anno
Controllo: Controllo manovrabilità delle valvoleEseguire una manovra di prova di tutti gli organi di intercettazione per evitare che si blocchino.
01.16.03.C02 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo gruppo di riempimentoControllare il corretto funzionamento del galleggiante, della valvola di alimentazione e verificare che il tubo di troppopieno sia libero da ostruzioni.
01.16.05.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleControllare lo stato generale e l'integrità dei serbatoi e provvedere alla eliminazione di eventuali perditeripristinando le guarnizioni del passo d'uomo.
01.16.05.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generale tubazioniVerificare le caratteristiche principali delle tubazioni con particolare riguardo a:- tenuta delle congiunzioni a flangia;- giunti per verificare la presenza di lesioni o di sconnessioni;- la stabilità de sostegni dei tubi;- vibrazioni;- presenza di acqua di condensa;- serrande e meccanismi di comando;- coibentazione dei tubi.
01.16.02.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
01.16.01 Apparecchi sanitari e rubinetteria
01.16.01.R03 Requisito: Resistenza a manovre e sforzi d'usoGli apparecchi sanitari e la rubinetteria devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture in seguito ad operazioni di manovra o di utilizzo.• Livello minimo della prestazione: In particolare tutte le parti in ottone o bronzo dei terminali di erogazione
sottoposti a manovre e/o sforzi meccanici in genere devono essere protetti mediante processo galvanico di cromatura o procedimenti equivalenti (laccatura, zincatura, bagno galvanico ecc.) per eliminare l’incrudimento e migliorare le relative caratteristiche meccaniche, seguendo le prescrizioni riportate nelle specifiche norme UNI di riferimento. I rubinetti di erogazione, i miscelatori termostatici ed i terminali di erogazione in genere dotati di parti mobili utilizzate dagli utenti per usufruire dei relativi servizi igienici possono essere sottoposti a cicli di apertura/chiusura, realizzati secondo le modalità indicate dalle norme controllando al termine di tali prove il mantenimento dei livelli prestazionali richiesti dalla normativa. La pressione esercitata per azionare i rubinetti di erogazione, i miscelatori e le valvole non deve superare i 10 Nm.
• Riferimenti normativi: -UNI 4542; -UNI 4543; -UNI 8192; -UNI 8193; -UNI 8194; -UNI 8195; -UNI 8196; -UNI 8349; -UNI 8949; -UNI 8950; -UNI 8951; -UNI 9054; -UNI 9182; -UNI EN 200; -UNI EN 246; -UNI EN 248; -UNI EN 274; -UNI EN 329; -UNI EN 411; -UNI EN 816; -UNI EN 817; -UNI EN 1112; -UNI EN 1113.
Controllo: Verifica ancoraggioVerifica e sistemazione dell'ancoraggio dei sanitari e delle cassette a muro con eventuale sigillatura con silicone.
01.16.01.C01 Controllo a vista ogni mese
01.16.03 Tubi in acciaio zincato
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
01.16.03.R03 Requisito: Resistenza alle temperature e a sbalzi di temperatureLe tubazioni e gli elementi accessori devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di temperature elevate o a sbalzi delle stesse. Per tale scopo possono essere dotati di adeguati rivestimenti.• Livello minimo della prestazione: I rivestimenti che possono essere utilizzati per le tubazioni sono: cemento, smalto
bituminoso, vernice bituminosa, resine epossidiche, materie plastiche ecc.. Per le caratteristiche dei rivestimenti valgono le prescrizioni riportate dalla norma UNI 6363 all'appendice B.
• Riferimenti normativi: -UNI 564; -UNI 3918; -UNI 5465; -UNI 5468; -UNI 5469; -UNI 5745; -UNI 5746; -UNI 6363; -UNI 6784; -UNI 9182.
01.16.03.R04 Requisito: Resistenza meccanicaLe tubazioni e gli elementi accessori quali valvole e rubinetti devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: La prova a trazione a temperatura ambiente deve essere effettuata secondo le
modalità indicate dalla norma UNI 5465 per determinare il carico di rottura Rm, lo snervamento Re e l'allungamento percentuale A. Tali valori così determinati vanno poi verificati con quelli riportati nel prospetto III della norma UNI 6363.La prova a trazione a caldo deve essere effettuata secondo le modalità indicate dalla norma UNI 3918 ed i risultati ottenuti vanno poi verificati con quelli riportati nel prospetto IV della norma UNI 6363.La prova a schiacciamento va eseguita secondo le modalità indicate dalla norma UNI 5468. La prova a curvatura va eseguita secondo le modalità indicate dalla norma UNI 5469.
• Riferimenti normativi: -UNI 564; -UNI 3918; -UNI 5465; -UNI 5468; -UNI 5469; -UNI 5745; -UNI 5746; -UNI 6363; -UNI 6784; -UNI 9182.
Controllo: Controllo tenuta valvoleRegolazione del serraggio dei premistoppa sugli steli ed eventuale sostituzione degli organi di tenuta.
01.16.03.C04 Registrazione ogni anno
Controllo: Controllo manovrabilità delle valvoleEseguire una manovra di prova di tutti gli organi di intercettazione per evitare che si blocchino.
01.16.03.C02 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo coibentazioneVerificare l'integrità delle coibentazioni con eventuale ripristino.
01.16.03.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.16.03.R05 Requisito: Stabilità chimico reattivaLe tubazioni e gli elementi accessori quali valvole e rubinetti devono essere in grado di mantenere inalterate nel tempo le proprie caratteristiche chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: Verificare che la composizione chimica degli acciai utilizzati per realizzare
tubazioni per la condotta dell'acqua non superi le tolleranze ammissibili indicate dal prospetto II della norma UNI 6363. Per il prelievo di campioni da sottoporre ad analisi chimico fisiche seguire le modalità indicate dalla norma UNI EU 18.
• Riferimenti normativi: -UNI 564; -UNI 3918; -UNI 5465; -UNI 5468; -UNI 5469; -UNI 5745; -UNI 5746; -UNI 6363; -UNI 6784; -UNI 9182; -UNI EU 18.
01.16.05 Serbatoi di accumulo
01.16.05.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaGli elementi costituenti i serbatoi devono essere in grado di evitare fughe dei fluidi di alimentazione in modo da assicurare la durata e la funzionalità nel tempo.• Livello minimo della prestazione: I serbatoi sono sottoposti alla prova di tenuta. Si sottopone l’intera rete idrica,
per un tempo non inferiore alle 4 ore, all’azione di una pressione di 1,5 volte quella massima di esercizio, con un minimo di 600 kPa. La prova si ritiene superata positivamente se la pressione della rete è rimasta invariata, con una tolleranza di 30 kPa (controllata mediante un manometro registratore) e non si sono verificate rotture, deformazioni o altri deterioramenti in genere (trafilamenti d’acqua, trasudi, ecc.).
• Riferimenti normativi: -UNI 4663; -UNI 4664; -UNI 5745; -UNI 6363; -UNI 6884; -UNI 7125; -UNI 8863; -UNI 9182; -UNI 9335; -CEI 64.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.17 - Impianto di smaltimento acque reflue
01.17.03 Pozzetti di scarico
01.17.03.R04 Requisito: Resistenza meccanicaLe caditoie ed i pozzetti devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: La resistenza meccanica delle caditoie e dei pozzetti può essere verificata
mediante prova da effettuarsi con le modalità ed i tempi previsti dalla norma UNI EN 1253. Non devono prodursi alcuna incrinatura o frattura prima del raggiungimento del carico di prova. Inoltre, nel caso di pozzetti o di scatole sifoniche muniti di griglia o di coperchio in ghisa dolce, acciaio, metalli non ferrosi, plastica oppure in una combinazione di tali materiali con il calcestruzzo, la deformazione permanente non deve essere maggiore dei valori elencati dalla norma suddetta. Per le griglie deve essere applicato un carico di prova P di 0,25 kN e la deformazione permanente f ai 2/3 del carico di prova non deve essere maggiore di 2,0 mm.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.18 - Impianto di smaltimento acque meteoriche
01.18.01 Collettori di scarico
01.18.01.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaI collettori fognari devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi assicurando così la durata e la funzionalità nel tempo.• Livello minimo della prestazione: La capacità di tenuta dei collettori fognari può essere verificata mediante prova
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazionida effettuarsi con le modalità ed i tempi previsti dalla norma UNI EN 752-4. In nessuna condizione di esercizio le pressioni devono superare il valore di 250 Pa che corrisponde a circa la metà dell'altezza dell'acqua contenuta dai sifoni normali.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 752-4.Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità della griglia e della piastra di copertura dei pozzetti, della base di appoggio edelle pareti laterali.
01.18.02.C01 Ispezione ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità con particolare attenzione allo stato della tenuta dei condotti orizzontali avista.
01.18.01.C01 Ispezione ogni 12 mesi
01.18.01.R03 Requisito: Resistenza alle temperature e a sbalzi di temperaturaI collettori fognari devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture se sottoposti all'azione di temperature elevate o a sbalzi delle stesse.• Livello minimo della prestazione: La capacità di resistere alle temperature e/o agli sbalzi delle stesse dei pozzetti a
pavimento e delle scatole sifonate viene verificata con la prova descritta dalla norma UNI EN 752-4.• Riferimenti normativi: -UNI EN 752.
01.18.02 Pozzetti e caditoie
01.18.02.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaLe caditoie ed i relativi dispositivi di tenuta devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi assicurando così la durata e la funzionalità nel tempo.• Livello minimo della prestazione: La capacità di tenuta delle caditoie e dei pozzetti può essere verificata mediante
prova da effettuarsi con le modalità ed i tempi previsti dalla norma UNI EN 1253-2. Montare la scatola sifonica (con uscita chiusa e tutte le entrate laterali sigillate) sul dispositivo di prova; sottoporre la scatola ad una pressione idrostatica di 400 Pa utilizzando le valvole by-pass.Chiudere la serranda e aprire lentamente dopo circa 5 secondi; ripetere fino a quando la scatola non perde più acqua (comunque fino ad un massimo di 5 volte).
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
01.18.02.R05 Requisito: Resistenza alle temperature e a sbalzi di temperaturaI pozzetti ed i relativi dispositivi di tenuta devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture se sottoposti all'azione di temperature elevate o a sbalzi delle stesse.• Livello minimo della prestazione: La capacità di resistere alle temperature e/o agli sbalzi delle stesse dei pozzetti
viene accertata con la prova descritta dalla norma UNI EN 1253-2. Secondo tale prova si fa entrare l’acqua attraverso la griglia o attraverso l’entrata laterale nel seguente modo:1) 0,5 l/s di acqua calda alla temperatura di 93°C per circa 60 secondi;2) pausa di 60 secondi;3) 0,5 l/s di acqua fredda alla temperatura di 15 °C per 60 secondi;4) pausa di 60 secondi.Ripetere questo ciclo per 1500 volte o in alternativa per 100 h. La prova viene considerata valida se non si verificano deformazioni o variazioni dall’aspetto della superficie dei componenti.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
01.18.02.R06 Requisito: Resistenza meccanicaLe caditoie ed i pozzetti devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni in modo da garantire la funzionalità dell'impianto.• Livello minimo della prestazione: I pozzetti sono classificati in base alla loro resistenza al carico nelle seguenti
classi:-H 1,5 (per tetti piani non praticabili); -K 3 (aree senza traffico veicolare); -L15 (aree con leggero traffico veicolare); -M 125 (aree con traffico veicolare).
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
02 - Realizzazione di palestra
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.01 - Strutture in sottosuolo
02.01 Strutture in sottosuolo
02.01.R01 Requisito: Resistenza meccanicaLe strutture in sottosuolo dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.).• Livello minimo della prestazione: Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in
materia.• Riferimenti normativi: -Legge 5.11.1971 n.1086 (G.U. 21.12.1971 n.321): “Norme per la disciplina delle opere in
conglomerato cementizio, normale e precompresso ed a struttura metallica”; -Legge 2.21974 n.64: “Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche”; -D.M.LL.PP. 16.1.1996 (5 feb. 1996 n.29): “Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”; -Circolare 31.7.1979 n.19581: “Legge 5 novembre 1971 n.1086 art.7, Collaudo statico”; -Circolare 23.10.1979 n.19777: “Competenza amministrativa per la Legge 5 novembre 1971 n.1086 e Legge 2 febbraio 1974 n.64”; -Circolare 4.7.1996 n.156AA/STC del M. LLPP (G.U. del 16.9.1996, S. n.151): “Istruzioni per l'applicazione delle "Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi" di cui al D.M. 16 gennaio 1996”; -Circolare 14.12.1999, n.346/STC: “Concessione ai laboratori per prove sui materiali da costruzione, di cui alla Legge 5 novembre 1971 n.1086, art.20”; -UNI 6130/1; -UNI 6130/2; -UNI 8290-2; -UNI EN 384; -UNI EN 1356; -UNI ENV 1992 Eurocodice 2; -UNI ENV 1995/1/1.STRUTTURE IN CALCESTRUZZO: -D.M.LL.PP. 3.12.1987 (G.U. 7.5.1988): “Norme tecniche per la progettazione esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricate”; -D.M. 9.1.1996 (G.U. 5.1.1996 n.29): “norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche”; -Circolare M.LL.PP. 9.1.1980 n.20049: “Istruzioni relative ai controlli sul conglomerato cementizio adoperato per le strutture in cemento armato”; -Circolare
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniM.LL.PP.16.3.1989 n.31104: “Istruzioni in merito alle norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricate”; -Circolare 15.10.1996 n.252 AA.GG./S.T.C.: “Istruzioni per l'applicazione delle "Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle opere in cemento armato normale e precompresso e per strutture metalliche" di cui al D.M. 9 gennaio 1996”.STRUTTURE IN ACCIAIO: -D.M. 9.1.1996 (G.U. 5.2.1996 n.29): “Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche”; -Circolare 15.10.1996 n.252 AA.GG./S.T.C.: “istruzioni per l'applicazione delle "norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle opere in cemento armato normale e precompresso e per strutture metalliche" di cui al D.M. 9 gennaio 1996”; -UNI 8634; -UNI 9503; -UNI ENV 1993 Eurocodice 3; -UNI ENV 1999 Eurocodice 9; -SS UNI U50.00.299.0.STRUTTURE MISTE: -D.M. 9.1.1996 (G.U. 5.2.1996 n.29): “Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche”; -UNI ENV 1994 Eurocodice 4.STRUTTURE IN LEGNO: -UNI ENV 1995 Eurocodice 5: “Progettazione delle strutture di legno”.STRUTTURE IN MURATURA: -D.M.LL.PP. 20.11.1987 (G.U. 5.12.1987 n.285 Supplemento): “Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento”; -Circolare M.LL.PP. 4.1.1989 n.30787: “Istruzioni in merito alle norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento”; -UNI ENV 1996 Eurocodice 6: “Progettazione delle strutture di muratura”.
Controllo: Controllo strutturaControllare l'integrità delle pareti e dei pilastri verificando l'assenza di eventuali lesioni e/o fessurazioni. Controllareeventuali smottamenti del terreno circostante alla struttura che possano essere indicatori di cedimenti strutturali.Effettuare verifiche e controlli approfonditi particolarmente in corrispondenza di manifestazioni a calamità naturali(sisma, nubifragi, ecc.).
02.01.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.02 - Strutture di elevazione
02.02 Strutture di elevazione
02.02.R01 Requisito: Resistenza meccanicaLe strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.).• Livello minimo della prestazione: Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in
materia.• Riferimenti normativi: -Legge 5.11.1971 n.1086 (G.U. 21.12.1971 n.321): “Norme per la disciplina delle opere in
conglomerato cementizio, normale e precompresso ed a struttura metallica”; -Legge 2.2.1974 n.64: “Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche”; -D.M.LL.PP. 16.1.1996 (5.2.1996 n.29): “Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi"; -Circolare 31.7.1979 n.19581: “Legge 5 novembre 1971 n.1086 art.7, Collaudo statico”; -Circolare 23.10.1979 n.19777: “Competenza amministrativa per la Legge 5 novembre 1971 n.1086 e Legge 2 febbraio 1974 n.64”; -Circolare M. LL.PP. 4.7.1996 n.156AA/STC (G.U. 16.9.1996, S. n.151): “Istruzioni per l'applicazione delle "Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi" di cui al D.M. 16 gennaio 1996”; -Circolare 14.12.1999 n.346/STC: “Concessione ai laboratori per prove sui materiali da costruzione, di cui alla Legge 5 novembre 1971 n.1086, art.20”; -UNI 6130/1; -UNI 6130/2; -UNI 8290-2; -UNI EN 384; -UNI EN 1356; -UNI ENV 1992 Eurocodice 2; -UNI ENV 1995/1/1.STRUTTURE IN CALCESTRUZZO: -D.M. 9.1.1996 (G.U. 5.2.1996 n.29): “Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche”; -Decreto M.LL.PP. 3.12.1987 (G.U. 7.5.1988): “Norme tecniche per la progettazione esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricate”; -Circolare M.LL.PP. 9.1.1980 n.20049: “Istruzioni relative ai controlli sul conglomerato cementizio adoperato per le strutture in cemento armato”; -Circolare M.LL.PP 16.3.1989 n.31104: “Istruzioni in merito alle norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricate”; -Circolare 15.10.1996 n.252 AA.GG./S.T.C.: “Istruzioni per l'applicazione delle "Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle opere in cemento armato normale e precompresso e per strutture metalliche" di cui al D.M. 9 gennaio 1996”.STRUTTURE IN ACCIAIO: -D.M. 9.1.1996 (G.U. 5.2.1996 n.29): “Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche”; -Circolare 15.10.1996 n. 252 AA.GG./S.T.C.: “Istruzioni per l'applicazione delle norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle opere in cemento armato normale e precompresso e per strutture metalliche" di cui al D.M. 9 gennaio 1996”; -UNI 8634; -UNI 9503; -UNI ENV 1993 Eurocodice 3; -UNI ENV 1999 Eurocodice 9; -SS UNI U50.00.299.0.STRUTTURE MISTE: -D.M. 9.1.1996 (G.U. 5.2.1996 n.29): “Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche”; -UNI ENV 1994 Eurocodice 4.STRUTTURE IN LEGNO: UNI ENV 1995 Eurocodice 5: “Progettazione delle strutture di legno”.STRUTTURE IN MURATURA: -Decreto M.LL.PP. 20.11.1987 (G.U. 5.12.1987 n.285 Supplemento): “Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento”; -Circolare M.LL.PP. 4.1.1989 n.30787: “Istruzioni in merito alle norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento”; -UNI ENV 1996 Eurocodice 6: “Progettazione delle strutture di muratura”.
Controllo: Controllo strutturaControllare l'integrità delle strutture individuando la presenza di eventuali anomalie come fessurazioni,disgregazioni, distacchi, riduzione del copriferro e relativa esposizione a processi di corrosione dei ferri d'armatura.Verifica dello stato del calcestruzzo e controllo del degrado e/o eventuali processi di carbonatazione.
02.02.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.03 - Pareti esterne ed interne
02.03 Pareti esterne ed interne
02.03.R13 Requisito: Resistenza agli urtiLe pareti debbono essere in grado di sopportare urti (definiti dall'energia cinetica di urti-tipo o convenzionali di corpi duri, come di oggetti scagliati, o molli, come il peso di un corpo che cade) che non debbono compromettere la stabilità della parete, né provocare il distacco di elementi o frammenti pericolosi a carico degli utenti.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni• Livello minimo della prestazione: Le pareti perimetrali devono resistere all'azione di urti sulla faccia esterna ed
interna, prodotti secondo le modalità riportate di seguito che corrispondono a quelle previste dalla norma UNI 9269 P:
TIPO DI PROVA: Urto con corpo duro;Massa del corpo [Kg] = 0.5;Energia d’urto applicata [J] = 3;Note: - ;TIPO DI PROVA: Urto con corpo molle di grandi dimensioni;Massa del corpo [Kg] = 50;Energia d’urto applicata [J] = 300;Note: Non necessario, per la faccia esterna, oltre il piano terra;TIPO DI PROVA: Urto con corpo molle di piccole dimensioni;Massa del corpo [Kg] = 3;Energia d’urto applicata [J] = 60 - 10 - 30;Note: Superficie esterna, al piano terra.
• Riferimenti normativi: -UNI 7959; -UNI 8201; -UNI 8290-2; -UNI 9269 P; -UNI ISO 7892.Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo del grado di usura delle parti in vista e di eventuali anomalie (distacchi, fessurazioni, rotture,rigonfiamenti, ecc.).
02.03.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.03.R14 Requisito: Resistenza ai carichi sospesiLe pareti debbono essere in grado di sopportare il peso di carichi appesi minori (ad esempio quadri, insegne, ecc.) o altri di maggiore entità (mensole, arredi, ecc.).• Livello minimo della prestazione: Le pareti perimetrali devono essere in grado di garantire la stabilità sotto
l'azione di carichi sospesi, in particolare se sottoposte a:- carico eccentrico di almeno 5 N, applicato a 30 cm dalla superficie tramite una mensola;- sforzi di strappo, fino a valori di 100 N, del fissaggio per effetto della trazione eseguita perpendicolare alla superficie della parete;- sforzi verticali di flessione del sistema di fissaggio fino a valori di 400 N.
• Riferimenti normativi: -UNI 8290-2; -UNI 8326; -UNI 10879.
02.03.R17 Requisito: Resistenza al ventoLe pareti debbono resistere alle azioni e depressioni del vento tale da non compromettere la stabilità e la funzionalità degli strati che le costituiscono.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione di prove di laboratorio basate nella
misurazione della differenza di pressione in condizioni di sovrappressione e in depressione, con cassoni d'aria o cuscini d'aria, di una sezione di parete secondo la ISO 7895.
• Riferimenti normativi: -D.M. 12.2.1982 (Aggiornamento delle norme tecniche relative a “Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”); -D.M. 16.1.1996; -C.M. LL.PP. 11.8.1969 n.6090 (Norme per la progettazione, il calcolo, la esecuzione ed il collaudo di costruzioni con strutture prefabbricate in zone asismiche e sismiche); -C.M. LL.PP. 24.5.82 n.22631 (Istruzioni relative a carichi, sovraccarichi e ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni); -UNI 7959; -UNI 8290-2; -UNI EN 77; -CNR B.U. 117; -ISO 7895.
02.03.R19 Requisito: Resistenza meccanicaLe pareti debbono contrastare in modo efficace la manifestazione di eventuali rotture, o deformazioni rilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: Per una analisi più approfondita dei livelli minimi rispetto ai vari componenti e
materiali costituenti le pareti perimetrali si rimanda comunque alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
• Riferimenti normativi: -Legge 5.11.1971 n.1086 (Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato normale e precompresso ed a struttura metallica); -Legge 2.2.1974 n.64 (Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche); -D.M. 3.3.1975 (Disposizioni concernenti l'applicazione delle norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche); -D.M. 12.2.1982 (Aggiornamento delle norme tecniche relative ai “Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”); -D.M. 27.7.1985 (Norme tecniche per l'esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche); -D.M. 24.1.1986 (Norme tecniche relative alle costruzioni sismiche); -D.M. 9.1.1987 (Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento); -Capitolato Speciale - Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -C.M. LL.PP. 18.2.1966 n.1905 (Legge 5.11.1964 n.1224. Criteri da seguire nel collaudo delle costruzioni con strutture prefabbricate in c.a. in zone asismiche ed ulteriori istruzioni in merito alle medesime); -C.M. LL.PP. 11.8.1969 n.6090 (Norme per la progettazione, il calcolo, la esecuzione ed il collaudo di costruzioni con strutture prefabbricate in zone asismiche e sismiche); -C.M. LL.PP. 14.2.1974 n.11951 (Applicazione delle norme sul cemento armato); -C.M. LL.PP. 9.1.1980 n.20049 (Legge 5.11.1971 n.1086. Istruzioni relative ai controlli sul conglomerato cementizio adoperato per le strutture in cemento armato); -C.M. LL.PP. 24.5.1982 n.22631 (Istruzioni relative ai carichi, sovraccarichi ed ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni); -C.M. LL.PP. 19.7.1986 n.27690 (D.M. 24.1.1986. Istruzioni relative alla normativa tecnica per le costruzioni in zona sismica); -C.M. LL.PP. 31.10.1986 n.27996 (Legge 5.11.1971 - Istruzioni relative alle norme tecniche per l'esecuzione delle opere in c.a. normale e precompresso e per le strutture metalliche di cui al decreto ministeriale 27.7.1985); -UNI 8290-2; -CNR B.U. 84; -CNR B.U. 89; -CNR B.U. 107; -CNR B.U. 117; -CNR B.U. 118; -CNR UNI 10011; -CNR UNI 10022.
Controllo: Controllo delle zone esposteControllare mediante metodi non distruttivi (colpi di martello) le zone esposte all'intemperie e/o comunque con segnidi microfessure.
02.03.03.C02 TEST - Controlli conapparecchiature
ogni 6 mesi
Controllo: Controllo strutturaleControllare eventuali processi di carbonatazione del calcestruzzo. Controllare inoltre anomalie quali fessurazioni,esposizione dei ferri d'armatura,ecc..
02.03.03.C05 Controllo a vista ogni 2 anni
Controllo: Controllo fenomeni di disgregazioneControllare eventuali microfessurazioni, disgregazioni, distacchi, copriferro e armature esposte agli agentiatmosferici.
02.03.03.C03 Controllo a vista ogni 3 anni
02.03.02 Tramezzi in laterizio
02.03.02.R01 Requisito: Resistenza meccanica per tramezzi in laterizioLe pareti devono contrastare in modo efficace la manifestazione di eventuali rotture, o deformazioni rilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: La resistenza caratteristica a compressione, riferita alla sezione netta delle
pareti e delle costolature deve risultare non minore di:
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni- 30 N/mm^2 nella direzione dei fori;- 15 N/mm^2 nella direzione trasversale ai fori;per i blocchi di cui alla categoria a2), e di:- 15 N/mm^2 nella direzione dei fori;- 5 N/mm^2 nella direzione trasversale ai fori; per i blocchi di cui alla categoria a1).La resistenza caratteristica a trazione per flessione dovrà essere non minore di:- 10 N/mm^2 per i blocchi di tipo a2);- 7 N/mm^2 per i blocchi di tipo a1).Per una analisi più approfondita dei livelli minimi rispetto ai vari componenti e materiali costituenti le pareti interne si rimanda comunque alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
• Riferimenti normativi: -Legge 5.11.1971 n.1086 (Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato normale e precompresso ed a struttura metallica); -Legge 2.2.1974 n.64 (Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche); -D.M. 3.3.1975 (Disposizioni concernenti l'applicazione delle norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche); -D.M. 12.2.1982 (Aggiornamento delle norme tecniche relative ai “Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”); -D.M. 27.7.1985 (Norme tecniche per l'esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche); -D.M. 24.1.1986 (Norme tecniche relative alle costruzioni sismiche); -D.M. 9.1.1987 (Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento); -C.M. LL.PP. 18.2.1966 n.1905 (Legge 5 novembre 1964 n.1224. Criteri da seguire nel collaudo delle costruzioni con strutture prefabbricate in c.a. in zone asismiche ed ulteriori istruzioni in merito alle medesime); -C.M. LL.PP. 11.8.1969 n.6090 (Norme per la progettazione, il calcolo, la esecuzione ed il collaudo di costruzioni con strutture prefabbricate in zone asismiche e sismiche); -C.M. LL.PP. 14.2.1974 n.11951 (Applicazione delle norme sul cemento armato); -C.M. LL.PP. 9.1.1980 n.20049 (Legge 5 novembre 1971 n.1086. Istruzioni relative ai controlli sul conglomerato cementizio adoperato per le strutture in cemento armato); -C.M. LL.PP. 24.5.1982 n.22631 (Istruzioni relative ai carichi, sovraccarichi ed ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni); -C.M. LL.PP. 19.7.1986 n.27690 (D.M. 24.1.1986. Istruzioni relative alla normativa tecnica per le costruzioni in zona sismica); -C.M. LL.PP. 31.10.1986 n.27996 (Legge 5 novembre 1971 � Istruzioni relative alle norme tecniche per l'esecuzione delle opere in c.a. normale e precompresso e per le strutture metalliche di cui al decreto ministeriale 27 luglio 1985); -Capitolato Speciale-Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8290-2; -CNR B.U. 84; -CNR B.U. 89; -CNR B.U. 107; -CNR B.U. 117; -CNR B.U. 118; -CNR UNI 10011; -CNR UNI 10022.
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo del grado di usura delle parti in vista e di eventuali anomalie (distacchi, fessurazioni, rotture,rigonfiamenti, ecc.).
02.03.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.04 - Rivestimenti esterni ed interni
02.04 Rivestimenti esterni ed interni
02.04.R13 Requisito: Resistenza agli urtiI rivestimenti unitamente alle pareti dovranno essere in grado di sopportare urti (definiti dall'energia cinetica di urti-tipo o convenzionali di corpi duri, come di oggetti scagliati, o molli, come il peso di un corpo che cade) che non debbono compromettere la stabilità della parete, né provocare il distacco di elementi o frammenti pericolosi a carico degli utenti.• Livello minimo della prestazione: I rivestimenti unitamente alle pareti dovranno resistere all'azione di urti sulla
faccia esterna ed interna, prodotti secondo le modalità riportate di seguito che corrispondono a quelle previste dalla norma UNI 9269 P:
TIPO DI PROVA: Urto con corpo duro;Massa del corpo [Kg] = 0.5;Energia d’urto applicata [J] = 3;Note: - ;TIPO DI PROVA: Urto con corpo molle di grandi dimensioni;Massa del corpo [Kg] = 50;Energia d’urto applicata [J] = 300;Note: Non necessario, per la faccia esterna, oltre il piano terra;TIPO DI PROVA: Urto con corpo molle di piccole dimensioni;Massa del corpo [Kg] = 3;Energia d’urto applicata [J] = 60 - 10 - 30;Note: Superficie esterna, al piano terra.
• Riferimenti normativi: -UNI 7959; -UNI 8012; -UNI 8201; -UNI 8290-2; -UNI 9269 P; -UNI ISO 7892.
02.04.R16 Requisito: Resistenza al ventoI rivestimenti unitamente alle pareti dovranno resistere alle azioni e depressioni del vento tale da non compromettere la stabilità e la funzionalità degli strati che le costituiscono.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione di prove di laboratorio basate nella
misurazione della differenza di pressione in condizioni di sovrappressione e in depressione, con cassoni d'aria o cuscini d'aria, di una sezione di parete secondo la ISO 7895.
• Riferimenti normativi: -D.M. 12.2.1982 (Aggiornamento delle norme tecniche relative a “Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”); -D.M. 16.1.1996; -C.M. LL.PP. 11.8.1969 n.6090 (Norme per la progettazione, il calcolo, la esecuzione ed il collaudo di costruzioni con strutture prefabbricate in zone asismiche e sismiche); -C.M. LL.PP. 24.5.82 n.22631 (Istruzioni relative a carichi, sovraccarichi e ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni); -UNI 7959; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI EN 77; -CNR B.U. 117; -ISO 7895.
02.04.R18 Requisito: Resistenza meccanicaI rivestimenti unitamente alle pareti dovranno limitare la manifestazione di eventuali rotture, o deformazioni rilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: Per una analisi più approfondita dei livelli minimi rispetto ai vari componenti e
materiali costituenti i rivestimenti si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.• Riferimenti normativi: -D.M. 12.2.1982 (Aggiornamento delle norme tecniche relative ai “Criteri generali per la
verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”); -D.M. 9.1.1987 (Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento); -Capitolato Speciale - Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -C.M. LL.PP. 24.5.1982 n.22631 (Istruzioni relative ai carichi, sovraccarichi ed ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni); -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 8307; -UNI
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni8752; -UNI 8759; -UNI 8760; -UNI 9154-1; -UNI 9446; -UNI 10718; -UNI EN 235; -CNR B.U. 84; -CNR B.U. 89; -CNR B.U. 107; -CNR B.U. 117; -CNR B.U. 118; -CNR UNI 10011; -CNR UNI 10022.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.05 - Coperture
02.05 Coperture
02.05.R02 Requisito: Resistenza al ventoLa copertura deve resistere alle azioni e depressioni del vento tale da non compromettere la stabilità e la funzionalità degli strati che la costituiscono.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione degli elementi impiegati per i quali si rinvia
alla normativa vigente.• Riferimenti normativi: -D.M. 12.2.1982 (Aggiornamento delle norme tecniche relative a "Criteri generali per la
verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi"); -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -C.M. LL.PP. 24.5.82 n.22631 (Istruzioni relative a carichi, sovraccarichi e ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni); -Capitolato Speciale-Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8089; -UNI 8178; -UNI 8290-2; -UNI 8627; -CNR B.U. 117; -UNI ENV 1991-2-4.
Controllo: Controllo dello statoControllare le condizioni e la funzionalità dei canali di gronda e delle pluviali. Controllo della regolare disposizionedegli elementi dopo il verificarsi di fenomeni meteorologici particolarmente intensi. Verifica dell'assenza di eventualianomalie. Controllare la funzionalità delle pluviali, delle griglie parafoglie e di eventuali depositi e detriti di foglie edaltre ostruzioni che possono compromettere il corretto deflusso delle acque meteoriche. Controllare gli elementi difissaggio ed eventuali connessioni.
02.05.01.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo manto di coperturaControllo dello stato generale della superficie. Verifica dell'assenza di eventuali anomalie in particolare la presenzadi vegetazione, depositi superficiali, alterazioni cromatiche. Controllo della regolare disposizione degli elementi dopoil verificarsi di fenomeni meteorologici particolarmente intensi. Controllare la presenza di false pendenze econseguenti accumuli d'acqua.
02.05.08.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.05.R06 Requisito: Resistenza meccanicaLa copertura deve garantire una resistenza meccanica rispetto alle condizioni di carico (carichi concentrati e distribuiti) di progetto in modo da garantire la stabilità e la stabilità degli strati costituenti. Inoltre vanno considerate le caratteristiche dello strato di supporto che dovranno essere adeguate alle sollecitazioni e alla resistenza degli elementi di tenuta.• Livello minimo della prestazione: Comunque, in relazione alla funzione strutturale, le caratteristiche delle
coperture devono corrispondere a quelle prescritte dalle leggi e normative vigenti.• Riferimenti normativi: -Legge 5.11.1971 n.1086 (Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio
armato normale e precompresso ed a struttura metallica); -Legge 2.2.1974 n.64 (Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche); -D.M. 3.3.1975 (Disposizioni concernenti l'applicazione delle norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche); -D.M. 12.2.1982 (Aggiornamento delle norme tecniche relative ai "Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi"); -D.M. 27.7.1985 (Norme tecniche per l'esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche); -D.M. 24.1.1986 (Norme tecniche relative alle costruzioni sismiche); -D.M. 3.12.1987 (Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricare); -D.M. 2.5.1989 (Proroga del termine di entrata in vigore delle norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricate); -C.M. LL.PP. 18.2.1966 n.1905 (Legge 5 novembre 1964 n.1224. Criteri da seguire nel collaudo delle costruzioni con strutture prefabbricare in c.a. in zone asismiche ed ulteriori istruzioni in merito alle medesime); -C.M. LL.PP. 11.8.1969 n.6090 (Norme per la progettazione, il calcolo, la esecuzione ed il collaudo di costruzioni con strutture prefabbricate in zone asismiche e sismiche); -C.M. LL.PP. 14.2.1974 n.11951 (Applicazione delle norme sul cemento armato); -C.M. LL.PP. 9.1.1980 n.20049 (Legge 5 novembre 1971 n.1086. Istruzioni relative ai controlli sul conglomerato cementizio adoperato per le strutture in cemento armato); -C.M. LL.PP. 24.5.1982 n.22631 (Istruzioni relative ai carichi, sovraccarichi ed ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni); -C.M.LL.PP.19.7.1986 n.27690 (D.M. 24.1.1986. Istruzioni relative alla normativa tecnica per le costruzioni in zona sismica); -C.M. LL.PP. 31.10.1986 n.27996 (Legge 5 novembre 1971 - Istruzioni relative alle norme tecniche per l'esecuzione delle opere in c.a. normale e precompresso e per le strutture metalliche di cui al decreto ministeriale 27 luglio 1985); -C.M.LL.PP.1.9.1987n.29010 (Legge 5.11.1971 n.1086 - D.M. 27.7.1985 - Controllo dei materiali in genere e degli acciai per cemento armato normale in particolare); -UNI 4379; -UNI 8290-2; -UNI 8635-13; -UNI 8635-14; -UNI EN 595; -CNR B.U. 84; -CNR B.U. 89; -CNR B.U. 107; -CNR B.U. 117; -CNR B.U. 118; -CNR UNI 10011.
02.05.01 Canali di gronda e pluviali
02.05.01.R01 Requisito: Resistenza meccanica per canali di gronda e pluvialiI canali di gronda e le pluviali della copertura dovranno garantire una resistenza meccanica rispetto alle condizioni d'uso.• Livello minimo della prestazione: Per i livelli minimi si prendono in considerazione le seguenti norme:
- UNI 8088. Lavori inerenti le coperture dei fabbricati - Criteri per la sicurezza;- UNI 9183. Edilizia - Sistemi di scarico delle acque usate - Criteri di progettazione, collaudo e gestione;- UNI 10724. Coperture - Sistemi di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche - Istruzioni per la progettazione e l'esecuzione con elementi discontinui;- UNI EN 607. Canali di gronda e relativi accessori di PVC non plastificato. Definizioni, requisiti e prove;- UNI EN 612. Canali di gronda e pluviali di lamiera metallica. Definizioni, classificazioni e requisiti;- UNI EN 1329-1. Sistemi di tubazioni di materia plastica per scarichi (a bassa ed alta temperatura) all'interno dei fabbricati - Policloruro di vinile non plastificato (PVC-U) - Specifiche per tubi, raccordi e per il sistema;- UNI EN 1462. Supporti per canali di gronda - Requisiti e prove;- UNI EN 10169-2. Prodotti piani di acciaio rivestiti con materiale organico (nastri rivestiti) - Prodotti per edilizia per applicazioni esterne.
• Riferimenti normativi: -UNI 8088; -UNI 8089; -UNI 8178; -UNI 8290-2; -UNI 8627; -UNI 9183; -UNI 10724; -UNI EN 607; -UNI EN 612; -UNI EN 1329-1; -UNI EN 1462; -UNI EN 10169-2.
Controllo: Controllo dello statoControllare le condizioni e la funzionalità dei canali di gronda e delle pluviali. Controllo della regolare disposizionedegli elementi dopo il verificarsi di fenomeni meteorologici particolarmente intensi. Verifica dell'assenza di eventualianomalie. Controllare la funzionalità delle pluviali, delle griglie parafoglie e di eventuali depositi e detriti di foglie edaltre ostruzioni che possono compromettere il corretto deflusso delle acque meteoriche. Controllare gli elementi di
02.05.01.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazionifissaggio ed eventuali connessioni.
02.05.02 Struttura in legno
02.05.02.R01 Requisito: Resistenza meccanica per struttura in legnoI materiali costituenti la struttura devono garantire una resistenza meccanica rispetto alle condizioni di carico (carichi concentrati e distribuiti) di progetto in modo da garantire la stabilità e la stabilità degli strati costituenti. Inoltre vanno considerate le caratteristiche e la densità dello strato di supporto che dovranno essere adeguate alle sollecitazioni e alla resistenza degli elementi di tenuta.• Livello minimo della prestazione: In relazione alla funzione strutturale, le caratteristiche delle coperture devono
corrispondere a quelle prescritte dalle leggi e normative vigenti. In particolare la UNI EN 595 stabilisce i metodi di prova per la determinazione della resistenza del comportamento a deformazione delle capriate in legno.
• Riferimenti normativi: -Legge 5.11.1971 n.1086 (Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato normale e precompresso ed a struttura metallica); -Legge 2.2.1974 n.64 (Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche); -D.M. 3.3.1975 (Disposizioni concernenti l'applicazione delle norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche); -D.M. 12.2.1982 (Aggiornamento delle norme tecniche relative ai "Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi"); -D.M. 27.7.1985 (Norme tecniche per l'esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche); -D.M. 24.1.1986 (Norme tecniche relative alle costruzioni sismiche); -D.M. 3.12.1987 (Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricare); -D.M. 2.5.1989 (Proroga del termine di entrata in vigore delle norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricate); -C.M. LL.PP. 18.2.1966 n.1905 (Legge 5 novembre 1964 n.1224. Criteri da seguire nel collaudo delle costruzioni con strutture prefabbricare in c.a. in zone asismiche ed ulteriori istruzioni in merito alle medesime); -C.M. LL.PP. 11.8.1969 n.6090 (Norme per la progettazione, il calcolo, la esecuzione ed il collaudo di costruzioni con strutture prefabbricate in zone asismiche e sismiche); -C.M. LL.PP. 14.2.1974 n.11951 (Applicazione delle norme sul cemento armato); -C.M. LL.PP. 9.1.1980 n.20049 (Legge 5 novembre 1971 n.1086. Istruzioni relative ai controlli sul conglomerato cementizio adoperato per le strutture in cemento armato); -C.M. LL.PP. 24.5.1982 n.22631 (Istruzioni relative ai carichi, sovraccarichi ed ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni); -C.M. LL.PP.19.7.1986 n.27690 (D.M. 24.1.1986. Istruzioni relative alla normativa tecnica per le costruzioni in zona sismica); -C.M. LL.PP. 31.10.1986 n.27996 (Legge 5 novembre 1971 - Istruzioni relative alle norme tecniche per l'esecuzione delle opere in c.a. normale e precompresso e per le strutture metalliche di cui al decreto ministeriale 27 luglio 1985); -C.M. LL.PP.1.9.1987n.29010 (Legge 5.11.1971 n.1086 - D.M. 27.7.1985 - Controllo dei materiali in genere e degli acciai per cemento armato normale in particolare); -UNI 8089; -UNI 8178; -UNI 8290-2; -UNI 8627; -UNI ENV 1995 Eurocodice 5; -CNR B.U. 84; -CNR B.U. 89; -CNR B.U. 107; -CNR B.U. 117; -CNR B.U. 118; -CNR UNI 10011.
Controllo: Controllo strutturaControllo del grado di usura delle parti in vista finalizzato alla ricerca di anomalie (presenza di umidità, marcescenzadelle travi, riduzione o perdita delle caratteristiche di resistenza.
02.05.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.05.04 Strato di tenuta con membrane bituminose
02.05.04.R06 Requisito: Resistenza meccanica per strato di tenuta con membrane bituminoseGli strati di tenuta della copertura devono garantire una resistenza meccanica rispetto alle condizioni di carico (carichi concentrati e distribuiti) di progetto in modo da garantire la stabilità e la stabilità degli strati costituenti. Inoltre vanno considerate le caratteristiche e la densità dello strato di supporto che dovranno essere adeguate alle sollecitazioni e alla resistenza degli elementi di tenuta.• Livello minimo della prestazione: In particolare per i prodotti costituenti lo strato di tenuta con membrane si fa
riferimento alle specifiche previste dalle norme UNI:- UNI 8202-1 30/09/81 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Generalità per le prove;- UNI 8202-8 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza a trazione;- UNI 8202-9 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza alla lacerazione;- UNI 8202-10 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della deformazione residua a trazione;- UNI 8202-11 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza al punzonamento statico;- UNI 8202-12 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza al punzonamento dinamico;-UNI 8202-13 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza a fatica su fessura;- UNI 8202-14 30/09/81 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della tensione indotta da ritiro termico impedito;- UNI 8202-15 31/03/84 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della flessibilità a freddo;- UNI 8202-16 31/03/84 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione dello scorrimento a caldo;- UNI 8202-17 31/03/84 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della stabilita' dimensionale a seguito di azione termica;- UNI 8202-18 31/03/84 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della stabilita' di forma a caldo;- UNI 8202-19 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della dilatazione termica differenziale;- UNI 8202-20 02/10/87 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione del coefficiente di dilatazione termica lineare;- UNI 8202-24 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza all'azione perforante delle radici;- UNI 8202-30 30/04/84 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Prova di trazione delle giunzioni;- UNI 8202-32 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza a fatica delle giunzioni;- UNI 8202-33 01/04/84 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza allo scorrimento delle giunzioni;- UNI 8202-33 FA 258-88 01/07/88 Foglio di aggiornamento n. 1 alla - UNI 8202 parte 33 (apr. 1984). Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza allo scorrimento delle giunzioni;- UNI 8202-34 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza all'invecchiamento termico delle giunzioni;- UNI 8629-1 31/01/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Caratteristiche prestazionali e loro significatività;- UNI 8629-2 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BPP per elemento di tenuta;- UNI 8629-3 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BPE per elemento di tenuta;- UNI 8629-4 31/12/89 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione per tipi EPDM e IIR per elementi di tenuta;
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni- UNI 8629-5 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BPP (con autoprotezione metallica) per elemento di tenuta;- UNI 8629-6 31/12/89 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi a base di PVC plastificato per elementi di tenuta;- UNI 8629-7 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BOF (con autoprotezione metallica) per elemento di tenuta;- UNI 8629-8 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BOF per elemento di tenuta;- UNI EN 12691: giugno 2002. Membrane bituminose, di materiale plastico e di gomma per l'impermeabilizzazione di coperture.- UNI EN 12316-1: luglio 2001. Membrane bituminose per l'impermeabilizzazione delle coperture.
• Riferimenti normativi: -UNI 8202-1; -UNI 8202-8; -UNI 8202-9; -UNI 8202-10; -UNI 8202-11; -UNI 8202-12; -UNI 8202-13; -UNI 8202-14; -UNI 8202-15; -UNI 8202-16; -UNI 8202-17; -UNI 8202-18; -UNI 8202-19; -UNI 8202-20; -UNI 8202-24; -UNI 8202-30; -UNI 8202-32; -UNI 8202-33; -UNI 8202-33 FA 258-88; -UNI 8202-34; -UNI 8629-1; -UNI 8629-2; -UNI 8629-3; -UNI 8629-4; -UNI 8629-5; -UNI 8629-6; -UNI 8629-7; -UNI 8629-8; -UNI EN 12691; -UNI EN 12316-1.
02.05.08 Strato di tenuta in lastre di zinco titanio e alluminio
02.05.08.R02 Requisito: Resistenza meccanica per strato di tenuta in lastre di alluminioLo strato di tenuta in lastre di alluminio della copertura deve garantire una resistenza meccanica rispetto alle condizioni di carico (carichi concentrati e distribuiti) di progetto in modo da garantire la stabilità e la stabilità degli strati costituenti. Inoltre vanno considerate le caratteristiche e la densità dello strato di supporto che dovranno essere adeguate alle sollecitazioni e alla resistenza degli elementi di tenuta.• Livello minimo della prestazione: Comunque, in relazione alla funzione strutturale, le caratteristiche delle
coperture devono corrispondere a quelle prescritte dalle leggi e normative vigenti. In particolare:- UNI 8635-13. Prove di prodotti per coperture discontinue. Determinazione del carico di rottura a flessione;- UNI 8635-14. Prove dei prodotti per coperture discontinue. Determinazione della resistenza meccanica del dispositivo di ancoraggio;- UNI EN 502. Elementi per coperture di lamiera metallica - Specifica per elementi per coperture di lamiera di acciaio inossidabile non autoportante;- UNI EN 505. Elementi per coperture di lamiera metallica - Specifica per elementi per coperture di lamiera di acciaio non autoportante.
• Riferimenti normativi: -UNI 8626; -UNI 8635-13; -UNI 8635-14; -UNI 9029; -UNI 9308-1; -UNI EN 502; -UNI EN 505.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.06 - Pavimentazioni interne
02.06.01 Rivestimenti cementizi con polvere di quarzo
02.06.01.R03 Requisito: Resistenza meccanicaLe pavimentazioni devono contrastare in modo efficace la manifestazione di eventuali rotture, o deformazioni rilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: la resistenza convenzionale alla compressione deve essere maggiore di 50
N/mm^2 per il singolo elemento e maggiore di 60 N/mm^2 per la media.• Riferimenti normativi: -UNI 2623; -UNI 2628; -UNI 7998; -UNI 7999; -UNI 8380; -UNI 8381; -UNI 9065-1; -UNI
9065-2; -UNI 9065-3; -Capitolato Speciale-Tipo per Appalti di Lavori Edilizi.
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura, di erosione e di brillantezza delleparti in vista ed in particolare dei giunti. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici e verifica dellaplanarità generale. Riscontro di eventuali anomalie (depositi, macchie, graffiti, abrasioni, efflorescenze,microfessurazioni, ecc.).
02.06.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura o di erosione delle parti in vista ed inparticolare dei giunti. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie(depositi, macchie, graffiti, presenza di vegetazione, efflorescenze, microfessurazioni, ecc.).
02.06.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.06.02 Rivestimenti ceramici
02.06.02.R02 Requisito: Resistenza meccanicaLe pavimentazioni devono contrastare in modo efficace la manifestazione di eventuali rotture, o deformazioni rilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: I livelli variano in funzione delle prove di laboratorio eseguite sui campioni:
- Piastrelle di ceramica - Determinazione della resistenza a flessione e della forza di rottura (UNI EN ISO 10545-4);- Piastrelle di ceramica - Determinazione della resistenza all'urto mediante misurazione del coefficiente di restituzione (UNI EN ISO 10545-5); - Piastrelle di ceramica - Determinazione della resistenza all'abrasione profonda per piastrelle non smaltate (UNI EN ISO 10545-6); - Piastrelle di ceramica - Determinazione della resistenza all'abrasione superficiale per piastrelle smaltate (UNI EN ISO 10545-7).
• Riferimenti normativi: -UNI 7998; -UNI 7999; -UNI 8380; -UNI 8381; -UNI EN ISO 10545-4; -UNI EN ISO 10545-5; -UNI EN ISO 10545-6; -UNI EN ISO 10545-7; -UNI EN ISO 10545-8; -UNI EN ISO 10545-9.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.07 - Infissi interni ed esterni
02.07 Infissi interni ed esterni
02.07.R09 Requisito: Resistenza agli urtiGli infissi dovranno essere in grado di sopportare urti (definiti dall'energia cinetica di urti-tipo o convenzionali di
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazionicorpi duri, come di oggetti scagliati, o molli, come il peso di un corpo che cade) che non debbono compromettere la stabilità degli stessi; né provocare il distacco di elementi o frammenti pericolosi a carico degli utenti.• Livello minimo della prestazione: Gli infissi esterni verticali, ad esclusione degli elementi di tamponamento,
devono resistere all'azione di urti esterni ed interni realizzati secondo con le modalità indicate di seguito:
TIPO DI INFISSO: Porta esterna;Corpo d’urto: duro - Massa del corpo [Kg]: 0,5;Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna=3,75 - faccia interna=3,75Corpo d’urto: molle - Massa del corpo [Kg]: 30;Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna=240 - faccia interna=240TIPO DI INFISSO: Finestra;Corpo d’urto: molle - Massa del corpo [Kg]: 50;Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna=900 - faccia interna=900TIPO DI INFISSO: Portafinestra;Corpo d’urto: molle - Massa del corpo [Kg]: 50;Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna=700 - faccia interna=700TIPO DI INFISSO: Facciata continua;Corpo d’urto: duro - Massa del corpo [Kg]: 1;Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna=6 - faccia interna= -TIPO DI INFISSO: Elementi pieni;Corpo d’urto: molle - Massa del corpo [Kg]: 50;Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna=700 - faccia interna= -
• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 7143; -UNI 7525; -UNI 7895; -UNI 7961; -UNI 7962; -UNI 8204; -UNI 8290-2; -UNI 8369/1; -UNI 8369/3; -UNI 8369/5; -UNI 8370; -UNI 8894; -UNI 8975; -UNI 9122/1; -UNI 9122/2; -UNI 9122/2 FA 1-89; -UNI 9158; -UNI 9158 FA 1-94; -UNI 9171; -UNI 9172; -UNI 9173/1; -UNI 9173/2; -UNI 9173/3; -UNI 9173/4; -UNI 9283; -UNI 9570; -UNI 9723; -UNI 9729/1; -UNI 9729/2; -UNI 9729/3; -UNI 9729/4; -UNI 10818; -UNI EN 42; -UNI EN 77; -UNI EN 78; -UNI EN 86; -UNI EN 107; -UNI EN 949; -UNI EN 1154; -UNI EN 1155; -UNI EN 1158; -UNI EN 1303; -UNI EN 1527; -UNI EN 1627; -UNI EN 1628; -UNI EN 1629; -UNI EN 1630; -UNI EN 1670; -UNI EN 12207; -UNI EN 12208; -UNI EN 12210; -UNI EN ISO 6410/1.
Controllo: Controllo vetriControllo uniformità dei vetri e delle sigillature vetro-telaio. Controllare la presenza di depositi o sporco. Verifica diassenza di anomalie e/o difetti (rottura, depositi, macchie, ecc.).
02.07.01.C10 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo guarnizioni di tenutaControllo dell'efficacia delle guarnizioni. Controllo dell'adesione delle guarnizioni ai profili di contatto dei telai.Controllo del corretto inserimento nelle proprie sedi delle guarnizioni. Controllo dell'elasticità delle guarnizioni.
02.07.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.07.R10 Requisito: Resistenza al ventoGli infissi debbono resistere alle azioni e depressioni del vento in modo da garantire la sicurezza degli utenti e assicurare la durata e la funzionalità nel tempo. Inoltre essi devono sopportare l'azione del vento senza compromettere la funzionalità degli elementi che li costituiscono.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione di prove di laboratorio basate nella
misurazione della differenza di pressioni, riprodotte convenzionalmente in condizioni di sovrappressione e in depressione secondo la UNI EN 12210 e UNI EN 12211.
• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 12.2.1982 (Aggiornamento delle norme tecniche relative a “Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”); -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -C.M. LL.PP. 24.5.82 n.22631 (Istruzioni relative a carichi, sovraccarichi e ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni); -UNI 7959; -UNI 8290-2; -UNI 8894; -UNI EN 12210; -UNI EN 12211; -CNR B.U. 117; -CNR-UNI 10012; -ISO 7895.
Controllo: Controllo vetriControllo uniformità dei vetri e delle sigillature vetro-telaio. Controllare la presenza di depositi o sporco. Verifica diassenza di anomalie e/o difetti (rottura, depositi, macchie, ecc.).
02.07.01.C10 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo guarnizioni di tenutaControllo dell'efficacia delle guarnizioni. Controllo dell'adesione delle guarnizioni ai profili di contatto dei telai.Controllo del corretto inserimento nelle proprie sedi delle guarnizioni. Controllo dell'elasticità delle guarnizioni.
02.07.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.07.02 Porte tagliafuoco
02.07.02.R03 Requisito: Resistenza agli urti per porte tagliafuocoLe porte tagliafuoco dovranno essere in grado di sopportare urti che non debbono compromettere la stabilità degli stessi; né provocare il distacco di elementi o frammenti pericolosi a carico degli utenti.• Livello minimo della prestazione: Gli infissi devono resistere all'azione di urti esterni ed interni realizzati con le
modalità indicate nelle norme UNI EN 179, UNI EN 1125, UNI EN 1158.• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -
D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8290-2; -UNI EN 179; -UNI EN 1125; -UNI EN 1158.
Controllo: Controllo maniglioneControllo del corretto funzionamento dei maniglioni e degli elementi di manovra che regolano lo sblocco delle ante.
02.07.02.C05 Controllo ogni mese
Controllo: Controllo parti in vistaControllo delle parti in vista, delle finiture e dello strato di protezione superficiale (qualora il tipo di rivestimento lopreveda). Controllo dei fissaggi del telaio al controtelaio.
02.07.02.C06 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.08 - Pavimentazioni esterne
02.08 Pavimentazioni esterne
02.08.R03 Requisito: Resistenza meccanicaLe pavimentazioni devono contrastare in modo efficace la manifestazione di eventuali rotture, o deformazioni rilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: Per una analisi più approfondita dei livelli minimi rispetto ai vari componenti e
materiali costituenti i rivestimenti si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni• Riferimenti normativi: -UNI 7998; -UNI 7999; -UNI 8380; -UNI 8381.Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura o di erosione delle parti in vista ed inparticolare dei giunti. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie(depositi, macchie, graffiti, presenza di vegetazione, efflorescenze, microfessurazioni, ecc.).
02.08.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.08.02 Pavimentazione in calcestruzzo con ghiaia
02.08.02.R02 Requisito: Resistenza meccanica per rivestimenti cementiziLe pavimentazioni devono contrastare in modo efficace la manifestazione di eventuali rotture, o deformazioni rilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: la resistenza convenzionale alla compressione deve essere maggiore di 50
N/mm^2 per il singolo elemento e maggiore di 60 N/mm^2 per la media.• Riferimenti normativi: -UNI 2623; -UNI 2628; -UNI 7998; -UNI 7999; -UNI 8380; -UNI 8381; -UNI 9065-1; -UNI
9065-2; -UNI 9065-3; -Capitolato Speciale-Tipo per Appalti di Lavori Edilizi.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.09 - Impianto elettrico
02.09 Impianto elettrico
02.09.R08 Requisito: Resistenza meccanicaGli impianti elettrici devono essere realizzati con materiali in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 11-8; -CEI 64-2; -CEI 64-8; -CEI S.423.
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
02.09.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
02.09.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità dei contenitori a vista, dei coperchi delle cassette e delle scatole dipassaggio. Verificare inoltre la presenza delle targhette nelle morsetterie.
02.09.01.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Verifica apparecchiature di taratura e controlloVerificare l'efficienza delle lampade di segnalazione, delle spie di segnalazione dei sezionatori di linea.
02.09.04.C02 Controllo ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.10 - Impianto di illuminazione
02.10 Impianto di illuminazione
02.10.R14 Requisito: Resistenza meccanicaGli impianti di illuminazione devono essere realizzati con materiali in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.01.C01 Controllo a vista ogni mese
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.11 - Impianto di messa a terra
02.11 Impianto di messa a terra
02.11.R01 Requisito: Resistenza meccanicaGli elementi ed i materiali dell'impianto di messa a terra devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture.• Livello minimo della prestazione: I dispersori per la presa di terra devono garantire, per il complesso delle
derivazioni a terra, una resistenza non superiore a 20 A per gli impianti utilizzatori a tensione fino a 1000 V. Per tensioni superiori e per le cabine ed officine il dispersore deve presentare quella minore resistenza e sicurezza adeguata alle caratteristiche dell'impianto.
• Riferimenti normativi: -D.P.R. 547/1955; -Legge 186/1968; -CEI 11.1 fasc. 206 bis; -CEI 11.8 fasc. 1285; -CEI 64.8 fasc. 1916; -CEI 11.1 fasc. 147 e variante S 468; -CEI S/423 - Impianti di terra negli edifici civili - Raccomandazioni per l'esecuzione.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniControllo: Controllo generaleVerificare con controlli a campione che i conduttori di protezione arrivino fino al nodo equipotenziale.
02.11.01.C01 Ispezione strumentale ogni mese
Controllo: Controllo generaleVerificare che i componenti (quali conduttori, ecc.) siano in buone condizioni. Verificare inoltre che siano in buonecondizioni i serraggi dei bulloni.
02.11.03.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare che i componenti (quali connessioni, pozzetti, capicorda, ecc.) del sistema di dispersione siano in buonecondizioni e non ci sia presenza di corrosione di detti elementi. Verificare inoltre la presenza dei cartelli indicatoridegli schemi elettrici.
02.11.02.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
02.11.01 Conduttori di protezione
02.11.01.R01 Requisito: Resistenza alla corrosioneGli elementi ed i materiali del sistema di dispersione dell'impianto di messa a terra devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di fenomeni di corrosione.• Livello minimo della prestazione: La valutazione della resistenza alla corrosione viene definita con una prova di
alcuni campioni posti in una camera a nebbia salina per un determinato periodo. Al termine della prova devono essere soddisfatti i criteri di valutazione previsti (aspetto dopo la prova, tempo impiegato per la prima corrosione, variazioni di massa, difetti riscontrabili, ecc.) secondo quanto stabilito dalla norma UNI ISO 9227.
• Riferimenti normativi: -DPR 547/1955; Legge 186/1968; -CEI 11.1 fasc. 206 bis; -CEI 11.8 fasc. 1285; -CEI 64.8 fasc. 1916; -CEI 11.1 fasc. 147 e variante S 468; -CEI S/423. Impianti di terra negli edifici civili - Raccomandazioni per l'esecuzione; -UNI ISO 9227.
Controllo: Controllo generaleVerificare con controlli a campione che i conduttori di protezione arrivino fino al nodo equipotenziale.
02.11.01.C01 Ispezione strumentale ogni mese
Controllo: Controllo generaleVerificare che i componenti (quali conduttori, ecc.) siano in buone condizioni. Verificare inoltre che siano in buonecondizioni i serraggi dei bulloni.
02.11.03.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare che i componenti (quali connessioni, pozzetti, capicorda, ecc.) del sistema di dispersione siano in buonecondizioni e non ci sia presenza di corrosione di detti elementi. Verificare inoltre la presenza dei cartelli indicatoridegli schemi elettrici.
02.11.02.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
02.11.02 Sistema di dispersione
02.11.02.R01 Requisito: Resistenza alla corrosioneGli elementi ed i materiali del sistema di dispersione dell'impianto di messa a terra devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di fenomeni di corrosione.• Livello minimo della prestazione: Per garantire un'adeguata protezione occorre che i dispersori di terra rispettino
i valori di Vs indicati nel prospetto I della norma UNI 9782.• Riferimenti normativi: -DPR 547/1955; Legge 186/1968; -CEI 11.1 fasc. 206 bis; -CEI 11.8 fasc. 1285; -CEI 64.8
fasc. 1916; -CEI 11.1 fasc. 147 e variante S 468; -CEI S/423. Impianti di terra negli edifici civili - Raccomandazioni per l'esecuzione; -UNI ISO 9227.
02.11.03 Sistema di equipotenzializzazione
02.11.03.R01 Requisito: Resistenza alla corrosioneIl sistema di equipotenzializzazione dell'impianto di messa a terra deve essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di fenomeni di corrosione.• Livello minimo della prestazione: Per garantire un'adeguata protezione occorre che i conduttori equipotenziali
principali e supplementari rispettino i valori di Vs indicati nel prospetto I della norma UNI 9782.• Riferimenti normativi: -DPR 547/1955; Legge 186/1968; -CEI 11.1 fasc. 206 bis; -CEI 11.8 fasc. 1285; -CEI 64.8
fasc. 1916; -CEI 11.1 fasc. 147 e variante S 468; -CEI S/423. Impianti di terra negli edifici civili - Raccomandazioni per l'esecuzione; -UNI 9282.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.12 - Impianto telefonico, citofonico e TV
02.12 Impianto telefonico, citofonico e TV
02.12.R03 Requisito: Resistenza meccanicaGli elementi dell'impianto telefonico devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture che si dovessero verificare nelle condizioni di impiego.• Livello minimo della prestazione: Per verificare la resistenza meccanica devono essere utilizzate il procedimento e
l’apparecchiatura di prova descritti dalla normativa UNI di riferimento. Al termine della prova deve essere verificata visivamente l’assenza di danni meccanici, sia internamente che esternamente.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 103-1 Impianti telefonici interni.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.13 - Impianto di distribuzione acqua fredda ecalda
02.13 Impianto di distribuzione acqua fredda e calda
02.13.R03 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaGli elementi dell'impianto idrico sanitario devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi in circolazione per garantire la funzionalità dell'impianto.• Livello minimo della prestazione: La capacità di tenuta viene verificata mediante la prova indicata dalla norma
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniUNI di settore. Al termine della prova si deve verificare la assenza di difetti o segni di cedimento.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti";
Controllo: Controllo valvoleControllare lo stato degli eventuali dilatatori e giunti elastici. Verificare la tenuta delle congiunzioni a flangia, lastabilità dei sostegni e degli eventuali giunti fissi, e l'assenza di inflessioni nelle tubazioni.
02.13.04.C06 Controllo a vista ogni anno
Controllo: Controllo tenuta valvoleRegolazione del serraggio dei premistoppa sugli steli ed eventuale sostituzione degli organi di tenuta.
02.13.04.C05 Controllo ogni anno
Controllo: Controllo tenutaVerificare l'integrità delle tubazioni con particolare attenzione ai raccordi tra tronchi di tubo e tra tubi ed apparecchiutilizzatori
02.13.04.C04 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo manovrabilità delle valvoleEffettuare una manovra di prova di tutti gli organi di intercettazione per evitare che si blocchino.
02.13.04.C03 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo gruppo di riempimentoVerificare il corretto funzionamento del galleggiante, della valvola di alimentazione e del tubo di troppo pieno.
02.13.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo gruppo di riempimentoControllare il corretto funzionamento del galleggiante, della valvola di alimentazione e verificare che il tubo di troppopieno sia libero da ostruzioni.
02.13.05.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleControllare lo stato generale e l'integrità dei serbatoi e provvedere alla eliminazione di eventuali perditeripristinando le guarnizioni del passo d'uomo.
02.13.05.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo tenuta valvoleRegolazione del serraggio dei premistoppa sugli steli ed eventuale sostituzione degli organi di tenuta.
02.13.03.C04 Registrazione ogni anno
Controllo: Controllo tenutaVerificare l'integrità delle tubazioni con particolare attenzione ai raccordi tra tronchi di tubo e tra tubi ed apparecchiutilizzatori.
02.13.03.C03 Controllo a vista ogni anno
Controllo: Controllo manovrabilità delle valvoleEseguire una manovra di prova di tutti gli organi di intercettazione per evitare che si blocchino.
02.13.03.C02 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generale tubazioniVerificare le caratteristiche principali delle tubazioni con particolare riguardo a:- tenuta delle congiunzioni a flangia;- giunti per verificare la presenza di lesioni o di sconnessioni;- la stabilità de sostegni dei tubi;- vibrazioni;- presenza di acqua di condensa;- serrande e meccanismi di comando;- coibentazione dei tubi.
02.13.02.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
02.13.01 Apparecchi sanitari e rubinetteria
02.13.01.R03 Requisito: Resistenza a manovre e sforzi d'usoGli apparecchi sanitari e la rubinetteria devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture in seguito ad operazioni di manovra o di utilizzo.• Livello minimo della prestazione: In particolare tutte le parti in ottone o bronzo dei terminali di erogazione
sottoposti a manovre e/o sforzi meccanici in genere devono essere protetti mediante processo galvanico di cromatura o procedimenti equivalenti (laccatura, zincatura, bagno galvanico ecc.) per eliminare l’incrudimento e migliorare le relative caratteristiche meccaniche, seguendo le prescrizioni riportate nelle specifiche norme UNI di riferimento. I rubinetti di erogazione, i miscelatori termostatici ed i terminali di erogazione in genere dotati di parti mobili utilizzate dagli utenti per usufruire dei relativi servizi igienici possono essere sottoposti a cicli di apertura/chiusura, realizzati secondo le modalità indicate dalle norme controllando al termine di tali prove il mantenimento dei livelli prestazionali richiesti dalla normativa. La pressione esercitata per azionare i rubinetti di erogazione, i miscelatori e le valvole non deve superare i 10 Nm.
• Riferimenti normativi: -UNI 4542; -UNI 4543; -UNI 8192; -UNI 8193; -UNI 8194; -UNI 8195; -UNI 8196; -UNI 8349; -UNI 8949; -UNI 8950; -UNI 8951; -UNI 9054; -UNI 9182; -UNI EN 200; -UNI EN 246; -UNI EN 248; -UNI EN 274; -UNI EN 329; -UNI EN 411; -UNI EN 816; -UNI EN 817; -UNI EN 1112; -UNI EN 1113.
Controllo: Verifica ancoraggioVerifica e sistemazione dell'ancoraggio dei sanitari e delle cassette a muro con eventuale sigillatura con silicone.
02.13.01.C01 Controllo a vista ogni mese
02.13.03 Tubi in acciaio zincato
02.13.03.R03 Requisito: Resistenza alle temperature e a sbalzi di temperatureLe tubazioni e gli elementi accessori devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di temperature elevate o a sbalzi delle stesse. Per tale scopo possono essere dotati di adeguati rivestimenti.• Livello minimo della prestazione: I rivestimenti che possono essere utilizzati per le tubazioni sono: cemento, smalto
bituminoso, vernice bituminosa, resine epossidiche, materie plastiche ecc.. Per le caratteristiche dei rivestimenti valgono le prescrizioni riportate dalla norma UNI 6363 all'appendice B.
• Riferimenti normativi: -UNI 564; -UNI 3918; -UNI 5465; -UNI 5468; -UNI 5469; -UNI 5745; -UNI 5746; -UNI 6363; -UNI 6784; -UNI 9182.
02.13.03.R04 Requisito: Resistenza meccanicaLe tubazioni e gli elementi accessori quali valvole e rubinetti devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: La prova a trazione a temperatura ambiente deve essere effettuata secondo le
modalità indicate dalla norma UNI 5465 per determinare il carico di rottura Rm, lo snervamento Re e l'allungamento percentuale A. Tali valori così determinati vanno poi verificati con quelli riportati nel prospetto III della norma UNI 6363.La prova a trazione a caldo deve essere effettuata secondo le modalità indicate dalla norma UNI 3918 ed i risultati ottenuti vanno poi verificati con quelli riportati nel prospetto IV della norma UNI 6363.La prova a schiacciamento va eseguita secondo le modalità indicate dalla norma UNI 5468. La prova a curvatura va eseguita secondo le modalità indicate dalla norma UNI 5469.
• Riferimenti normativi: -UNI 564; -UNI 3918; -UNI 5465; -UNI 5468; -UNI 5469; -UNI 5745; -UNI 5746; -UNI 6363; -UNI 6784; -UNI 9182.
Controllo: Controllo tenuta valvoleRegolazione del serraggio dei premistoppa sugli steli ed eventuale sostituzione degli organi di tenuta.
02.13.03.C04 Registrazione ogni anno
Controllo: Controllo manovrabilità delle valvole02.13.03.C02 Controllo ogni 12 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniEseguire una manovra di prova di tutti gli organi di intercettazione per evitare che si blocchino.Controllo: Controllo coibentazioneVerificare l'integrità delle coibentazioni con eventuale ripristino.
02.13.03.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.13.03.R05 Requisito: Stabilità chimico reattivaLe tubazioni e gli elementi accessori quali valvole e rubinetti devono essere in grado di mantenere inalterate nel tempo le proprie caratteristiche chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: Verificare che la composizione chimica degli acciai utilizzati per realizzare
tubazioni per la condotta dell'acqua non superi le tolleranze ammissibili indicate dal prospetto II della norma UNI 6363. Per il prelievo di campioni da sottoporre ad analisi chimico fisiche seguire le modalità indicate dalla norma UNI EU 18.
• Riferimenti normativi: -UNI 564; -UNI 3918; -UNI 5465; -UNI 5468; -UNI 5469; -UNI 5745; -UNI 5746; -UNI 6363; -UNI 6784; -UNI 9182; -UNI EU 18.
02.13.05 Serbatoi di accumulo
02.13.05.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaGli elementi costituenti i serbatoi devono essere in grado di evitare fughe dei fluidi di alimentazione in modo da assicurare la durata e la funzionalità nel tempo.• Livello minimo della prestazione: I serbatoi sono sottoposti alla prova di tenuta. Si sottopone l’intera rete idrica,
per un tempo non inferiore alle 4 ore, all’azione di una pressione di 1,5 volte quella massima di esercizio, con un minimo di 600 kPa. La prova si ritiene superata positivamente se la pressione della rete è rimasta invariata, con una tolleranza di 30 kPa (controllata mediante un manometro registratore) e non si sono verificate rotture, deformazioni o altri deterioramenti in genere (trafilamenti d’acqua, trasudi, ecc.).
• Riferimenti normativi: -UNI 4663; -UNI 4664; -UNI 5745; -UNI 6363; -UNI 6884; -UNI 7125; -UNI 8863; -UNI 9182; -UNI 9335; -CEI 64.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.14 - Impianto di smaltimento acque reflue
02.14.03 Pozzetti di scarico
02.14.03.R04 Requisito: Resistenza meccanicaLe caditoie ed i pozzetti devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: La resistenza meccanica delle caditoie e dei pozzetti può essere verificata
mediante prova da effettuarsi con le modalità ed i tempi previsti dalla norma UNI EN 1253. Non devono prodursi alcuna incrinatura o frattura prima del raggiungimento del carico di prova. Inoltre, nel caso di pozzetti o di scatole sifoniche muniti di griglia o di coperchio in ghisa dolce, acciaio, metalli non ferrosi, plastica oppure in una combinazione di tali materiali con il calcestruzzo, la deformazione permanente non deve essere maggiore dei valori elencati dalla norma suddetta. Per le griglie deve essere applicato un carico di prova P di 0,25 kN e la deformazione permanente f ai 2/3 del carico di prova non deve essere maggiore di 2,0 mm.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
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02.15 - Impianto di smaltimento acque meteoriche
02.15.01 Collettori di scarico
02.15.01.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaI collettori fognari devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi assicurando così la durata e la funzionalità nel tempo.• Livello minimo della prestazione: La capacità di tenuta dei collettori fognari può essere verificata mediante prova
da effettuarsi con le modalità ed i tempi previsti dalla norma UNI EN 752-4. In nessuna condizione di esercizio le pressioni devono superare il valore di 250 Pa che corrisponde a circa la metà dell'altezza dell'acqua contenuta dai sifoni normali.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 752-4.Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità della griglia e della piastra di copertura dei pozzetti, della base di appoggio edelle pareti laterali.
02.15.02.C01 Ispezione ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità con particolare attenzione allo stato della tenuta dei condotti orizzontali avista.
02.15.01.C01 Ispezione ogni 12 mesi
02.15.01.R03 Requisito: Resistenza alle temperature e a sbalzi di temperaturaI collettori fognari devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture se sottoposti all'azione di temperature elevate o a sbalzi delle stesse.• Livello minimo della prestazione: La capacità di resistere alle temperature e/o agli sbalzi delle stesse dei pozzetti a
pavimento e delle scatole sifonate viene verificata con la prova descritta dalla norma UNI EN 752-4.• Riferimenti normativi: -UNI EN 752.
02.15.02 Pozzetti e caditoie
02.15.02.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaLe caditoie ed i relativi dispositivi di tenuta devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi assicurando così la durata e la funzionalità nel tempo.• Livello minimo della prestazione: La capacità di tenuta delle caditoie e dei pozzetti può essere verificata mediante
prova da effettuarsi con le modalità ed i tempi previsti dalla norma UNI EN 1253-2. Montare la scatola sifonica (con uscita chiusa e tutte le entrate laterali sigillate) sul dispositivo di prova; sottoporre la scatola ad una
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazionipressione idrostatica di 400 Pa utilizzando le valvole by-pass.Chiudere la serranda e aprire lentamente dopo circa 5 secondi; ripetere fino a quando la scatola non perde più acqua (comunque fino ad un massimo di 5 volte).
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
02.15.02.R05 Requisito: Resistenza alle temperature e a sbalzi di temperaturaI pozzetti ed i relativi dispositivi di tenuta devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture se sottoposti all'azione di temperature elevate o a sbalzi delle stesse.• Livello minimo della prestazione: La capacità di resistere alle temperature e/o agli sbalzi delle stesse dei pozzetti
viene accertata con la prova descritta dalla norma UNI EN 1253-2. Secondo tale prova si fa entrare l’acqua attraverso la griglia o attraverso l’entrata laterale nel seguente modo:1) 0,5 l/s di acqua calda alla temperatura di 93°C per circa 60 secondi;2) pausa di 60 secondi;3) 0,5 l/s di acqua fredda alla temperatura di 15 °C per 60 secondi;4) pausa di 60 secondi.Ripetere questo ciclo per 1500 volte o in alternativa per 100 h. La prova viene considerata valida se non si verificano deformazioni o variazioni dall’aspetto della superficie dei componenti.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
02.15.02.R06 Requisito: Resistenza meccanicaLe caditoie ed i pozzetti devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni in modo da garantire la funzionalità dell'impianto.• Livello minimo della prestazione: I pozzetti sono classificati in base alla loro resistenza al carico nelle seguenti
classi:-H 1,5 (per tetti piani non praticabili); -K 3 (aree senza traffico veicolare); -L15 (aree con leggero traffico veicolare); -M 125 (aree con traffico veicolare).
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
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02.16 - Impianto di riscaldamento
02.16 Impianto di riscaldamento
02.16.R05 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaGli impianti di riscaldamento devono essere realizzati con materiali e componenti idonei ad impedire fughe dei fluidi termovettori nonché dei combustibili di alimentazione.• Livello minimo della prestazione: I componenti degli impianti di riscaldamento possono essere verificati per
accertarne la capacità al controllo della tenuta secondo le prove indicate dalla normativa UNI vigente.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n. 46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n. 447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n. 46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI 8061, 01/12/80; -UNI 8061 FA 132-84, 01/01/84; -UNI 8065, 01/06/89; -UNI 8199, 30/11/98; -UNI 8211, 31/12/81; -UNI 8364, 28/02/84; -UNI 8364 FA 146-84, 30/09/84; -UNI 8477-1, 31/05/83; -UNI 8477-2, 31/12/85; -UNI 8852, 31/01/87; -UNI 8854, 31/01/86; -UNI 8855, 30/06/86; -UNI 8884, 28/02/88; -UNI 9317, 28/02/89; -UNI 9511-1, 31/12/89; -UNI 9615, 31/12/90; -UNI 9615 FA 1-95, 31/07/95; -UNI 9711, 31/01/91; -UNI 9731, 30/06/90; -UNI 9841, 31/07/91; -UNI 10199, 31/12/93; -UNI 10200, 30/09/93; -UNI 10202, 30/09/93; -UNI 10339, 30/06/95; -UNI 10344, 30/11/93; -UNI 10345, 30/11/93; -UNI 10346, 30/11/93; -UNI 10347, 30/11/93; -UNI 10348, 30/11/93; -UNI 10412, 31/12/94; -UNI 10847, 31/03/00; -UNI EN 264, 31/12/92; -UNI EN 378-1, 30/11/96; -UNI EN 1264-1, 31/10/99; -UNI EN 1264-2, 31/10/99; -UNI EN 1264-3, 31/10/99; -UNI EN 1861, 31/07/00; -UNI ENV 1805-1, 31/05/98; -UNI ENV 1805-2, 31/05/98; -UNI ENV 12097, 30/04/99; -UNI ENV 13154-2, 31/03/99; -UNI ENV 13321-1, 31/05/99.
Controllo: Controllo generale pannelliVerificare lo stato dei pannelli in seguito ad eventi meteorici eccezionali quali temporali, grandinate, ecc.
02.16.14.C02 Ispezione a vista quando occorre
Controllo: Taratura delle regolazioniRegolazione e taratura degli apparati di regolazione automatica individuando il relativo diagramma di esercizio alfine di mantenere, negli ambienti riscaldati, i valori stabiliti dalla normativa.
02.16.01.C06 Registrazione ogni mese
Controllo: Taratura regolazione dei gruppi termiciRegolazione e taratura degli apparati di regolazione automatica presenti sui gruppi termici, individuando il relativodiagramma di esercizio al fine di mantenere, negli ambienti riscaldati, i valori stabiliti dalla normativa (art.9 del DPR412/93)
02.16.03.C11 Registrazione ogni mese
Controllo: Controllo termostati, pressostati, valvoleVerificare la funzionalità e la corretta taratura dei termostati e dei pressostati di blocco installati sui generatori.Verificare inoltre che le valvole di sicurezza siano funzionanti sia ad impianto spento che funzionante.
02.16.03.C09 Ispezione a vista ogni mese
Controllo: Controllo tenuta dei generatoriVerificare la funzionalità delle guarnizioni nei generatori pressurizzati.
02.16.03.C06 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo tenuta acquaVerificare che le valvole ed i rubinetti non consentano perdite di acqua (in caso contrario far spurgare l'acqua ineccesso)
02.16.13.C03 Ispezione a vista ogni 3 mesi
Controllo: Misura dei rendimentiVerificare che i valori dei rendimenti di combustione corrispondano a quelli imposti dalle norme vigenti (UNI10389).I valori delle misurazioni vanno registrati nel libretto di centrale dove andranno conservate anche le registrazionidelle apparecchiature di controllo.
02.16.03.C10 Ispezione strumentale ogni 6 mesi
Controllo: Misura dei rendimentiVerificare che i valori dei rendimenti di combustione corrispondano a quelli imposti dalle norme vigenti (UNI10389).I valori delle misurazioni vanno registrati nel libretto di centrale dove andranno conservate anche le registrazionidelle apparecchiature di controllo.
02.16.01.C05 Ispezione strumentale ogni 6 mesi
Controllo: Controllo valvoleControllare i sistemi di sicurezza, il funzionamento delle valvole di scarico e della pompa.
02.16.14.C03 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo manovrabilità delle valvoleControllare che tutti gli organi di intercettazione siano funzionanti e controllare che non si blocchino.
02.16.04.C03 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo tenuta elettrovalvoleVerificare la tenuta delle elettrovalvole controllando che non fuoriesca combustibile dall'ugello durante la fase diprelavaggio.
02.16.02.C04 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo tenuta elettrovalvole dei bruciatoriVerificare la tenuta delle elettrovalvole dei bruciatori, controllando che non fuoriesca combustibile dall'ugello
02.16.03.C08 Ispezione a vista ogni 12 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazionidurante la fase di prelavaggio.Controllo: Controllo pompa del bruciatoreControllo della pompa verificando la pressione di alimentazione e quella di aspirazione del combustibile a bruciatorefunzionante.
02.16.02.C03 Ispezione strumentale ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare la funzionalità degli accessori dei bruciatori quali ventilatore, griglia di aspirazione, elettrodi diaccensione, dei fusibili.
02.16.02.C02 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo elettropompeVerificare la funzionalità delle elettropompe controllando che la combustione avvenga senza difficoltà e senza perditedi combustibile. Verificare inoltre che le elettrovalvole, in caso di blocco, non consentano il passaggio dicombustibile.
02.16.02.C01 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo pompa del bruciatoreControllo della pompa del bruciatore, da eseguirsi verificando la pressione di alimentazione e quella di aspirazionedel combustibile a bruciatore funzionante.
02.16.03.C03 Ispezione strumentale ogni 12 mesi
Controllo: Verifica aperture di ventilazioneEffettuare una verifica generale delle aperture di ventilazione e dei canali di scarico dei gruppi termici. Verificare chele aperture di ventilazione non siano ostruite e che le dimensioni siano conformi a quanto disposto dalle norme UNI;verificare, inoltre, l'efficienza dei dispositivi di smaltimento dei prodotti della combustione e la loro rispondenza allanormativa vigente.
02.16.03.C12 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato di tenuta degli eventuali dilatatori e dei giunti elastici, delle congiunzioni a flangia. Verificare lastabilità dei sostegni e degli eventuali giunti fissi e controllare che non vi siano inflessioni nelle tubazioni.
02.16.04.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo valvoleControllare lo stato degli eventuali dilatatori e giunti elastici. Verificare la tenuta delle congiunzioni a flangia, lastabilità dei sostegni e degli eventuali giunti fissi, e l'assenza di inflessioni nelle tubazioni.
02.16.11.C06 Controllo a vista ogni anno
Controllo: Controllo tenuta tubazioniVerifica dell'integrità delle tubazioni con particolare attenzione ai raccordi tra tronchi di tubo e tra tubi edapparecchi utilizzatori.
02.16.04.C04 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo tenuta valvoleRegolazione del serraggio dei premistoppa sugli steli ed eventuale sostituzione degli organi di tenuta.
02.16.04.C05 Registrazione ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generale dei radiatoriPrima dell'avvio dell'impianto verificare la tenuta all'acqua con l'eliminazione delle eventuali perdite, verificare lostato di protezione esterna eliminando, se presente, lo stato di ruggine.
02.16.07.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generale valvoleVerificare che la valvola servocomandata funzioni correttamente. Verificare che non ci siano segni di degrado intornoagli organi di tenuta delle valvole.
02.16.10.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato degli elettroventilatori con particolare riferimento al controllo della rumorosità dei cuscinetti e delsenso di rotazione dei motori degli elettroventilatori.
02.16.13.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo gruppo di riempimentoVerificare il corretto funzionamento del galleggiante, della valvola di alimentazione e del tubo di troppo pieno.
02.16.11.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo manovrabilità delle valvoleEffettuare una manovra di prova di tutti gli organi di intercettazione per evitare che si blocchino.
02.16.11.C03 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo tenutaVerificare l'integrità delle tubazioni con particolare attenzione ai raccordi tra tronchi di tubo e tra tubi ed apparecchiutilizzatori
02.16.11.C04 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo tenuta valvoleRegolazione del serraggio dei premistoppa sugli steli ed eventuale sostituzione degli organi di tenuta.
02.16.11.C05 Controllo ogni anno
Controllo: Verifica apparecchiature dei gruppi termiciVerificare la funzionalità degli organi e delle apparecchiature secondo le specifiche del costruttore; in particolareverificare le condizioni di funzionamento dei bruciatori.
02.16.03.C13 Ispezione a vista ogni 12 mesi
02.16.03 Caldaia
02.16.03.R02 Requisito: Resistenza alle temperature e a sbalzi di temperatureI gruppi termici dell'impianto di riscaldamento devono essere realizzati con materiali in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di temperature elevate o sbalzi improvvisi delle stesse.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI 5364; -UNI 8069; -UNI 8212.
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato di tenuta degli eventuali dilatatori e dei giunti elastici, delle congiunzioni a flangia. Verificare lastabilità dei sostegni e degli eventuali giunti fissi e controllare che non vi siano inflessioni nelle tubazioni.
02.16.04.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.16.04 Tubazioni in rame
02.16.04.R02 Requisito: Resistenza alle temperature e a sbalzi di temperatureLe tubazioni devono essere realizzate con materiali in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di temperature elevate o sbalzi improvvisi delle stesse.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI 7129; -UNI 8863; -UNI 9165; -UNI EN 1057; -UNI EN 10002; -UNI EN 10208; -UNI EN 10234; -UNI ISO 1167; -UNI ISO 4437.
02.16.04.R03 Requisito: Resistenza meccanicaLe tubazioni devono essere realizzate con materiali in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI 7129; -UNI 8863; -UNI 9165; -UNI EN 1057; -UNI EN 10002; -UNI EN 10208; -UNI EN 10234; -UNI ISO 1167; -UNI ISO 4437.
Controllo: Controllo generaleEffettuare un controllo dello stato del termostato verificando che le manopole funzionino correttamente. Controllare
02.16.08.C01 Ispezione a vista ogni 6 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazionilo stato della carica della batteria.Controllo: Controllo coibentazioneVerifica dell'integrità delle coibentazioni con eventuale ripristino
02.16.06.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo coibentazioneVerifica dell'integrità delle coibentazioni con eventuale ripristino
02.16.05.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generale dei radiatoriPrima dell'avvio dell'impianto verificare la tenuta all'acqua con l'eliminazione delle eventuali perdite, verificare lostato di protezione esterna eliminando, se presente, lo stato di ruggine.
02.16.07.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo tenuta valvoleRegolazione del serraggio dei premistoppa sugli steli ed eventuale sostituzione degli organi di tenuta.
02.16.04.C05 Registrazione ogni 12 mesi
Controllo: Controllo manovrabilità delle valvoleControllare che tutti gli organi di intercettazione siano funzionanti e controllare che non si blocchino.
02.16.04.C03 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato di tenuta degli eventuali dilatatori e dei giunti elastici, delle congiunzioni a flangia. Verificare lastabilità dei sostegni e degli eventuali giunti fissi e controllare che non vi siano inflessioni nelle tubazioni.
02.16.04.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo coibentazioneVerifica dell'integrità delle coibentazioni ed eventuale ripristino
02.16.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.16.05 Tubazioni in acciaio
02.16.05.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaLe tubazioni e gli elementi accessori quali valvole e rubinetti devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi in circolazione in modo da assicurare la durata e la funzionalità dell'impianto.• Livello minimo della prestazione: La capacità di tenuta delle tubazioni destinate al trasporto del gas può essere
verificata mediante prova da effettuarsi con le modalità ed i tempi previsti dalla norma UNI 9165 sottoponendo le tubazioni ad una pressione ad almeno 1,5 volte la pressione massima di esercizio per condotte di 4° e 5° specie e pressioni di 1 bar per condotte di 6° e 7° specie. La prova viene considerata valida se i valori della pressione sono risultati stabili.
• Riferimenti normativi: -UNI 7129; -UNI 9165; -UNI EN 10208.
Controllo: Controllo raccoglitore di impuritàVerificare il livello delle impurità accumulatesi.
02.16.12.C02 Ispezione ogni 6 mesi
Controllo: Controllo generaleEseguire un controllo generale delle valvole verificando il buon funzionamento delle guarnizioni, delle cerniere edelle molle. Verificare che i serraggi del motore sulle valvole siano efficienti e che non ci siano giochi.
02.16.12.C01 Aggiornamento ogni anno
Controllo: Controllo tenutaVerificare la perfetta tenuta delle tubazioni utilizzando allo scopo un rilevatore o prodotti schiumogeni. Verificare laperfetta funzionalità di guarnizioni e sigillanti.
02.16.06.C03 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato delle tubazioni, ai giunti ed airaccordi. Verificare il corretto funzionamento dei rubinetti.
02.16.06.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo tenutaVerificare la perfetta tenuta delle tubazioni utilizzando allo scopo un rilevatore o prodotti schiumogeni. Verificare laperfetta funzionalità di guarnizioni e sigillanti.
02.16.05.C03 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato delle tubazioni, ai giunti ed airaccordi. Verificare il corretto funzionamento dei rubinetti.
02.16.05.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.16.05.R03 Requisito: Resistenza meccanicaLe tubazioni e gli elementi accessori devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: La resistenza meccanica delle tubazioni destinate al trasporto del gas può essere
verificata mediante prova da effettuarsi con le modalità ed i tempi previsti dalla norma UNI EN 10208. In particolare possono essere effettuate prove di trazione, di schiacciamento e di piegamento. La prova di trazione deve essere eseguita secondo la EN 10002-1. La prova di piegamento deve essere eseguita in conformità alla EN 910. Le provette non devono né rompersi completamente; né presentare cricche o rotture nel metallo di saldatura più estese di 3 mm in lunghezza, né presentare cricche o rotture nel metallo base, nella zona influenzata termicamente o nella linea di fusione più lunghe di 3 mm e più profonde del 12,5% dello spessore di parete prescritto. La prova di schiacciamento deve essere eseguita secondo la EN 10233.
• Riferimenti normativi: -UNI 7129; -UNI EN 910; -UNI EN 10002; -UNI EN 10208.
02.16.06 Tubazioni in polietilene
02.16.06.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaLe tubazioni e gli elementi accessori quali valvole e rubinetti devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi in circolazione in modo da assicurare la durata e la funzionalità nel tempo.• Livello minimo della prestazione: Il tubo sottoposto a prova deve essere collegato ad una sorgente di acqua in
pressione. La prova sarà condotta così come specificato nella norma UNI ISO 1167 alla temperatura di 20 °C. Se vengono rilevate una o più perdite il tubo deve essere rifiutato. Se non viene rilevata alcuna perdita il tubo deve essere accettato.
• Riferimenti normativi: -UNI 7129; - UNI ISO 1167; -UNI ISO 4437.
02.16.06.R04 Requisito: Resistenza meccanicaLe tubazioni devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: La resistenza meccanica delle tubazioni destinate al trasporto del gas può essere
verificata mediante prova da effettuarsi con le modalità ed i tempi previsti dalla norma UNI ISO 4437. In particolare possono essere verificate la resistenza all'allungamento e alla rottura.
• Riferimenti normativi: -UNI 7129; -UNI ISO 4437.
02.16.07 Radiatori
02.16.07.R03 Requisito: Resistenza meccanicaI radiatori degli impianti di riscaldamento devono essere realizzati con materiali in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto e per accertare la
resistenza meccanica i radiatori devono essere sottoposti ad una prova di rottura ad una pressione di 1,3 volte la
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazionipressione usata per la prova di tenuta.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI EN 215; -UNI EN 442; -UNI 8464.
02.16.13 Unità termoventilante
02.16.13.R03 Requisito: Resistenza alle temperature e a sbalzi di temperatureI termoconvettori ed i ventilconvettori devono essere realizzati con materiali in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di temperature elevate o sbalzi improvvisi delle stesse.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI EN 442; -UNI 7940; -UNI ENV1397.
02.16.14 Scaldacqua solari
02.16.14.R02 Requisito: Resistenza alla corrosioneGli scaldacqua solari devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di fenomeni di corrosione.• Livello minimo della prestazione: La resistenza alla corrosione viene verificata mediante la prova indicata dalla
norma UNI 8212-8. Al termine della prova si deve verificare l'assenza di difetti o segni di cedimento.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n. 46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n. 447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n. 46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI 8212; -UNI 8872.
Controllo: Controllo generale pannelliVerificare lo stato dei pannelli in seguito ad eventi meteorici eccezionali quali temporali, grandinate, ecc.
02.16.14.C02 Ispezione a vista quando occorre
Controllo: Controllo fissaggiControllare i sistemi di tenuta e di fissaggio dei pannelli sul tetto.
02.16.14.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
02.16.14.R03 Requisito: Resistenza alle temperature e a sbalzi di temperatureI materiali ed i componenti degli scaldacqua solari devono mantenere inalterate le proprie caratteristiche chimico fisiche sotto l'azione di sollecitazioni termiche.• Livello minimo della prestazione: La capacità di resistenza alla temperatura e a sbalzi repentini della stessa degli
scaldacqua solari viene verificata mediante la prova indicata dalla norma UNI 8212-2. Al termine della prova si deve verificare la assenza di difetti o segni di cedimento. Devono essere indicati i risultati della prova che devono contenere:-la temperatura dell'assorbitore; -la temperatura ambiente; -l'irraggiamento; -la media dell'irraggiamento nell'ora precedente la prova; -la eventuale presenza di acqua all'interno del collettore.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n. 46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n. 447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n. 46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI 8212; -UNI 8872.
03 - Sistemazione di aree esterne
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
03.01 - Strutture esterne
03.01 Strutture esterne
03.01.R05 Requisito: Resistenza meccanicaLe pareti debbono contrastare in modo efficace la manifestazione di eventuali rotture, o deformazioni rilevanti, causate dall'azione di possibili sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: Per una analisi più approfondita dei livelli minimi rispetto ai vari componenti e
materiali costituenti le pareti perimetrali si rimanda comunque alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
• Riferimenti normativi: -Legge 5.11.1971 n.1086 (Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato normale e precompresso ed a struttura metallica); -Legge 2.2.1974 n.64 (Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche); -D.M. 3.3.1975 (Disposizioni concernenti l'applicazione delle norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche); -D.M. 12.2.1982 (Aggiornamento delle norme tecniche relative ai “Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”); -D.M. 27.7.1985 (Norme tecniche per l'esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche); -D.M. 24.1.1986 (Norme tecniche relative alle costruzioni sismiche); -D.M. 9.1.1987 (Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento); -Capitolato Speciale - Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -C.M. LL.PP. 18.2.1966 n.1905 (Legge 5.11.1964 n.1224. Criteri da seguire nel collaudo delle costruzioni con strutture prefabbricate in c.a. in zone asismiche ed ulteriori istruzioni in merito alle medesime); -C.M. LL.PP. 11.8.1969 n.6090 (Norme per la progettazione, il calcolo, la esecuzione ed il collaudo di costruzioni con strutture prefabbricate in zone asismiche e sismiche); -C.M. LL.PP. 14.2.1974 n.11951 (Applicazione delle norme sul cemento armato); -C.M. LL.PP. 9.1.1980 n.20049 (Legge 5.11.1971 n.1086. Istruzioni relative ai controlli sul conglomerato cementizio adoperato per le strutture in cemento armato); -C.M. LL.PP. 24.5.1982 n.22631 (Istruzioni relative ai carichi, sovraccarichi ed ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni); -C.M. LL.PP. 19.7.1986 n.27690 (D.M. 24.1.1986. Istruzioni relative alla normativa tecnica per le costruzioni in zona sismica); -C.M. LL.PP. 31.10.1986 n.27996 (Legge 5.11.1971 - Istruzioni relative alle norme tecniche per l'esecuzione delle opere in c.a. normale e precompresso e per le strutture metalliche di cui al decreto ministeriale 27.7.1985); -UNI 8290-2; -CNR B.U. 84; -CNR B.U. 89; -CNR B.U. 107; -CNR B.U. 117; -CNR B.U. 118; -CNR UNI 10011; -CNR UNI 10022.
Controllo: Controllo delle zone esposteControllare mediante metodi non distruttivi (colpi di martello) le zone esposte all'intemperie e/o comunque con segnidi microfessure.
03.01.01.C02 TEST - Controlli conapparecchiature
ogni 6 mesi
Controllo: Controllo strutturaleControllare eventuali processi di carbonatazione del calcestruzzo. Controllare inoltre anomalie quali fessurazioni,esposizione dei ferri d'armatura,ecc..
03.01.01.C05 Controllo a vista ogni 2 anni
Controllo: Controllo fenomeni di disgregazioneControllare eventuali microfessurazioni, disgregazioni, distacchi, copriferro e armature esposte agli agenti
03.01.01.C03 Controllo a vista ogni 3 anni
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioniatmosferici.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
03.02 - Infissi interni ed esterni
03.02 Infissi interni ed esterni
03.02.R09 Requisito: Resistenza agli urtiGli infissi dovranno essere in grado di sopportare urti (definiti dall'energia cinetica di urti-tipo o convenzionali di corpi duri, come di oggetti scagliati, o molli, come il peso di un corpo che cade) che non debbono compromettere la stabilità degli stessi; né provocare il distacco di elementi o frammenti pericolosi a carico degli utenti.• Livello minimo della prestazione: Gli infissi esterni verticali, ad esclusione degli elementi di tamponamento,
devono resistere all'azione di urti esterni ed interni realizzati secondo con le modalità indicate di seguito:
TIPO DI INFISSO: Porta esterna;Corpo d’urto: duro - Massa del corpo [Kg]: 0,5;Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna=3,75 - faccia interna=3,75Corpo d’urto: molle - Massa del corpo [Kg]: 30;Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna=240 - faccia interna=240TIPO DI INFISSO: Finestra;Corpo d’urto: molle - Massa del corpo [Kg]: 50;Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna=900 - faccia interna=900TIPO DI INFISSO: Portafinestra;Corpo d’urto: molle - Massa del corpo [Kg]: 50;Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna=700 - faccia interna=700TIPO DI INFISSO: Facciata continua;Corpo d’urto: duro - Massa del corpo [Kg]: 1;Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna=6 - faccia interna= -TIPO DI INFISSO: Elementi pieni;Corpo d’urto: molle - Massa del corpo [Kg]: 50;Energia d’urto applicata [J]: faccia esterna=700 - faccia interna= -
• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 7143; -UNI 7525; -UNI 7895; -UNI 7961; -UNI 7962; -UNI 8204; -UNI 8290-2; -UNI 8369/1; -UNI 8369/3; -UNI 8369/5; -UNI 8370; -UNI 8894; -UNI 8975; -UNI 9122/1; -UNI 9122/2; -UNI 9122/2 FA 1-89; -UNI 9158; -UNI 9158 FA 1-94; -UNI 9171; -UNI 9172; -UNI 9173/1; -UNI 9173/2; -UNI 9173/3; -UNI 9173/4; -UNI 9283; -UNI 9570; -UNI 9723; -UNI 9729/1; -UNI 9729/2; -UNI 9729/3; -UNI 9729/4; -UNI 10818; -UNI EN 42; -UNI EN 77; -UNI EN 78; -UNI EN 86; -UNI EN 107; -UNI EN 949; -UNI EN 1154; -UNI EN 1155; -UNI EN 1158; -UNI EN 1303; -UNI EN 1527; -UNI EN 1627; -UNI EN 1628; -UNI EN 1629; -UNI EN 1630; -UNI EN 1670; -UNI EN 12207; -UNI EN 12208; -UNI EN 12210; -UNI EN ISO 6410/1.
Controllo: Controllo vetriControllo uniformità dei vetri e delle sigillature vetro-telaio. Controllare la presenza di depositi o sporco. Verifica diassenza di anomalie e/o difetti (rottura, depositi, macchie, ecc.).
03.02.01.C10 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo guarnizioni di tenutaControllo dell'efficacia delle guarnizioni. Controllo dell'adesione delle guarnizioni ai profili di contatto dei telai.Controllo del corretto inserimento nelle proprie sedi delle guarnizioni. Controllo dell'elasticità delle guarnizioni.
03.02.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
03.02.R10 Requisito: Resistenza al ventoGli infissi debbono resistere alle azioni e depressioni del vento in modo da garantire la sicurezza degli utenti e assicurare la durata e la funzionalità nel tempo. Inoltre essi devono sopportare l'azione del vento senza compromettere la funzionalità degli elementi che li costituiscono.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione di prove di laboratorio basate nella
misurazione della differenza di pressioni, riprodotte convenzionalmente in condizioni di sovrappressione e in depressione secondo la UNI EN 12210 e UNI EN 12211.
• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 12.2.1982 (Aggiornamento delle norme tecniche relative a “Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”); -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -C.M. LL.PP. 24.5.82 n.22631 (Istruzioni relative a carichi, sovraccarichi e ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni); -UNI 7959; -UNI 8290-2; -UNI 8894; -UNI EN 12210; -UNI EN 12211; -CNR B.U. 117; -CNR-UNI 10012; -ISO 7895.
Controllo: Controllo vetriControllo uniformità dei vetri e delle sigillature vetro-telaio. Controllare la presenza di depositi o sporco. Verifica diassenza di anomalie e/o difetti (rottura, depositi, macchie, ecc.).
03.02.01.C10 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo guarnizioni di tenutaControllo dell'efficacia delle guarnizioni. Controllo dell'adesione delle guarnizioni ai profili di contatto dei telai.Controllo del corretto inserimento nelle proprie sedi delle guarnizioni. Controllo dell'elasticità delle guarnizioni.
03.02.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
03.02.02 Porte tagliafuoco
03.02.02.R03 Requisito: Resistenza agli urti per porte tagliafuocoLe porte tagliafuoco dovranno essere in grado di sopportare urti che non debbono compromettere la stabilità degli stessi; né provocare il distacco di elementi o frammenti pericolosi a carico degli utenti.• Livello minimo della prestazione: Gli infissi devono resistere all'azione di urti esterni ed interni realizzati con le
modalità indicate nelle norme UNI EN 179, UNI EN 1125, UNI EN 1158.• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -
D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8290-2; -UNI EN 179; -UNI EN 1125; -UNI EN 1158.
Controllo: Controllo maniglioneControllo del corretto funzionamento dei maniglioni e degli elementi di manovra che regolano lo sblocco delle ante.
03.02.02.C05 Controllo ogni mese
Controllo: Controllo parti in vistaControllo delle parti in vista, delle finiture e dello strato di protezione superficiale (qualora il tipo di rivestimento lopreveda). Controllo dei fissaggi del telaio al controtelaio.
03.02.02.C06 Controllo a vista ogni 12 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
04 - Riqualificazione piazza 1° Maggio
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
04.02 - Arredo urbano
04.02.03 Sistemi di Illuminazione
04.02.03.R14 Requisito: Resistenza meccanicaGli impianti di illuminazione devono essere realizzati con materiali in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità dei corpi illuminanti.
04.02.03.C01 Controllo ogni 4 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
04.03 - Impianto elettrico e di messa a terra
04.03 Impianto elettrico e di messa a terra
04.03.R08 Requisito: Resistenza meccanicaGli impianti elettrici devono essere realizzati con materiali in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 11-8; -CEI 64-2; -CEI 64-8; -CEI S.423.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità dei materiali, dei coperchi dei pozzetti e dei collegamenti in muffola.
04.03.01.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare che i componenti (quali connessioni, pozzetti, capicorda, ecc.) del sistema di dispersione siano in buonecondizioni e non ci sia presenza di corrosione di detti elementi. Verificare inoltre la presenza dei cartelli indicatoridegli schemi elettrici.
04.03.03.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Verifica apparecchiature di taratura e controlloVerificare l'efficienza delle lampade di segnalazione, delle spie di segnalazione dei sezionatori di linea.
04.03.02.C02 Controllo ogni 12 mesi
04.03.03 Sistema di dispersione
04.03.03.R01 Requisito: Resistenza alla corrosioneGli elementi ed i materiali del sistema di dispersione dell'impianto di messa a terra devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di fenomeni di corrosione.• Livello minimo della prestazione: Per garantire un'adeguata protezione occorre che i dispersori di terra rispettino
i valori di Vs indicati nel prospetto I della norma UNI 9782.• Riferimenti normativi: -DPR 547/1955; Legge 186/1968; -CEI 11.1 fasc. 206 bis; -CEI 11.8 fasc. 1285; -CEI 64.8
fasc. 1916; -CEI 11.1 fasc. 147 e variante S 468; -CEI S/423. Impianti di terra negli edifici civili - Raccomandazioni per l'esecuzione; -UNI ISO 9227.
Controllo: Controllo generaleVerificare che i componenti (quali connessioni, pozzetti, capicorda, ecc.) del sistema di dispersione siano in buonecondizioni e non ci sia presenza di corrosione di detti elementi. Verificare inoltre la presenza dei cartelli indicatoridegli schemi elettrici.
04.03.03.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
04.04 - Aree a verde
04.04.02 Elettrovalvole
04.04.02.R01 Requisito: Resistenza agli agenti aggressivi chimiciGli elementi dell'impianto di irrigazione devono conservare inalterate le proprie caratteristiche chimico fisiche sotto l'azione di agenti aggressivi chimici.• Livello minimo della prestazione: Per la valutazione della resistenza agli agenti chimici presenti nell’aria si fa
riferimento ai metodi di prova indicati dalle norme UNI.• Riferimenti normativi: -UNI EN 12325.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
05 - Realizzazione di strada e parcheggi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.03 - Rete idrica di distribuzione
05.03 Rete idrica di distribuzione
05.03.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaGli elementi della rete idrica devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi in circolazione per garantire la funzionalità dell'impianto.• Livello minimo della prestazione: La capacità di tenuta viene verificata mediante la prova indicata dalla norma
UNI di settore. Al termine della prova si deve verificare la assenza di difetti o segni di cedimento.Controllo: Controllo generale tubazioniVerificare le caratteristiche principali delle tubazioni con particolare riguardo a:- tenuta delle congiunzioni a flangia;- giunti per verificare la presenza di lesioni o di sconnessioni;- la stabilità de sostegni dei tubi;- presenza di acqua di condensa;- coibentazione dei tubi.
05.03.02.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo tenuta organi idrauliciRegolazione del serraggio dei premistoppa sugli steli ed eventuale sostituzione degli organi di tenuta.
05.03.01.C04 Registrazione ogni 12 mesi
Controllo: Controllo tenutaVerificare l'integrità delle tubazioni con particolare attenzione ai raccordi tra tronchi di tubo e tra tubi ed allacci.
05.03.01.C03 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo manovrabilità degli organi idrauliciEseguire una manovra di prova di tutti gli organi di intercettazione e regolazione per evitare che si blocchino.
05.03.01.C02 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generale tubazioni e organi idrauliciVerificare le caratteristiche principali delle tubazioni e dei vari organi idraulici di manovra e regolazione conparticolare riguardo a:- tenuta delle congiunzioni e diramazioni;- giunti per verificare la presenza di lesioni o di sconnessioni;- la stabilità dei sostegni dei tubi;- vibrazioni;- presenza di acqua di condensa;- saracinesche e meccanismi di comando
05.03.01.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
05.03.R06 Requisito: Resistenza alle temperature e a sbalzi di temperatureLe tubazioni e gli elementi accessori devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di sbalzi delle temperature.• Livello minimo della prestazione: I rivestimenti che possono essere utilizzati per le tubazioni sono: cemento, smalto
bituminoso, vernice bituminosa, resine epossidiche, materie plastiche ecc.. Per le caratteristiche dei rivestimenti valgono le prescrizioni riportate dalla norma UNI 6363 all'appendice B.
• Riferimenti normativi: -UNI 564; -UNI 3918; -UNI 5465; -UNI 5468; -UNI 5469; -UNI 5745; -UNI 5746; -UNI 6363; -UNI 6784; -UNI 9182.
05.03.R07 Requisito: Resistenza meccanicaLe tubazioni e gli elementi accessori quali organi di misura e regolazione devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni.• Riferimenti normativi: -UNI 564; -UNI 3918; -UNI 5465; -UNI 5468; -UNI 5469; -UNI 5745; -UNI 5746; -UNI
6363; -UNI 6784; -UNI 9182.
05.03.R08 Requisito: Stabilità chimico reattivaLe tubazioni e gli elementi accessori quali organi di regolazione e misura devono essere in grado di mantenere inalterate nel tempo le proprie caratteristiche chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: Verificare che la composizione chimica dei materiali utilizzati per realizzare
tubazioni per la condotta dell'acqua non superi le tolleranze ammissibili indicate dalla norma UNI corrispondente.• Riferimenti normativi: -UNI 564; -UNI 3918; -UNI 5465; -UNI 5468; -UNI 5469; -UNI 5745; -UNI 5746; -UNI
6363; -UNI 6784; -UNI 9182; -UNI EU 18.
05.03.02 Tubi in polietilene alta densità (PEAD)
05.03.02.R03 Requisito: Resistenza meccanicaLe tubazioni e gli elementi accessori quali valvole e rubinetti devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: La prova per determinare la resistenza alla pressione interna avviene utilizzando
un dispositivo che consente di raggiungere la pressione interna alla temperatura prescritta per la prova (ricavabile dalla formula indicata sulla norma UNI 7615 e variabile in funzione del diametro e degli spessori). Deve essere rilevata per ogni provino se la rottura si è verificata prima del tempo stabilito. Per la validità della prova non devono verificarsi rotture.
• Riferimenti normativi: -D.M. 21.3.73 "Disciplina igienica degli imballaggi, recipienti, utensili destinati a venire in contatto con le sostanze d'uso personale" e successivi aggiornamenti; -Circolare 102 del 2 dicembre 1978 del Ministero della Sanità. "Disciplina igienica concernente le materie plastiche, le gomme per tubazioni ed accessori destinati a venire in contatto con acqua potabile e da potabilizzare. -UNI 7615; -UNI 10910.
Controllo: Controllo chiusiniVerificare lo stato dei chiusini di accesso ai pozzetti controllando che siano facilmente removibili.
05.03.03.C01 Ispezione a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo strutturaControllare l'integrità delle strutture individuando la presenza di eventuali anomalie come fessurazioni,disgregazioni, distacchi, riduzione del copriferro e relativa esposizione a processi di corrosione dei ferri d'armatura.Verifica dello stato del calcestruzzo e controllo del degrado e/o eventuali processi di carbonatazione.
05.03.03.C02 Controllo a vista ogni anno
05.03.03 Pozzetti
05.03.03.R01 Requisito: Resistenza meccanica
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniLe strutture in sottosuolo dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.).• Livello minimo della prestazione: Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in
materia.• Riferimenti normativi: -Legge 5.11.1971 n.1086 (G.U. 21.12.1971 n.321): "Norme per la disciplina delle opere in
conglomerato cementizio, normale e precompresso ed a struttura metallica"; -Legge 2.21974 n.64: "Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche"; -D.M.LL.PP. 16.1.1996 (5 feb. 1996 n.29): "Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi"; -Circolare 31.7.1979 n.19581: "Legge 5 novembre 1971 n.1086 art.7, Collaudo statico"; -Circolare 23.10.1979 n.19777: "Competenza amministrativa per la Legge 5 novembre 1971 n.1086 e Legge 2 febbraio 1974 n.64"; -Circolare 4.7.1996 n.156AA/STC del M. LLPP (G.U. del 16.9.1996, S. n.151): "Istruzioni per l'applicazione delle "Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi" di cui al D.M. 16 gennaio 1996"; -Circolare 14.12.1999, n.346/STC: "Concessione ai laboratori per prove sui materiali da costruzione, di cui alla Legge 5 novembre 1971 n.1086, art.20"; -UNI 6130/1; -UNI 6130/2; -UNI 8290-2; -UNI EN 384; -UNI EN 1356; -UNI ENV 1992 Eurocodice 2; -UNI ENV 1995/1/1.STRUTTURE IN CALCESTRUZZO:-D.M.LL.PP. 3.12.1987 (G.U. 7.5.1988): "Norme tecniche per la progettazione esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricate"; -D.M. 9.1.1996 (G.U. 5.1.1996 n.29): "norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche"; -Circolare M.LL.PP. 9.1.1980 n.20049: "Istruzioni relative ai controlli sul conglomerato cementizio adoperato per le strutture in cemento armato"; -Circolare M.LL.PP.16.3.1989 n.31104: "Istruzioni in merito alle norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricate"; -Circolare 15.10.1996 n.252 AA.GG./S.T.C.: "Istruzioni per l'applicazione delle "Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle opere in cemento armato normale e precompresso e per strutture metalliche" di cui al D.M. 9 gennaio 1996".STRUTTURE IN ACCIAIO:-D.M. 9.1.1996 (G.U. 5.2.1996 n.29): "Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche"; -Circolare 15.10.1996 n.252 AA.GG./S.T.C.: "istruzioni per l'applicazione delle "norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle opere in cemento armato normale e precompresso e per strutture metalliche" di cui al D.M. 9 gennaio 1996"; -UNI 8634; -UNI 9503; -UNI ENV 1993 Eurocodice 3; -UNI ENV 1999 Eurocodice 9; -SS UNI U50.00.299.0.STRUTTURE MISTE:-D.M. 9.1.1996 (G.U. 5.2.1996 n.29): "Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche"; -UNI ENV 1994 Eurocodice 4.STRUTTURE IN LEGNO:-UNI ENV 1995 Eurocodice 5: "Progettazione delle strutture di legno".STRUTTURE IN MURATURA:-D.M.LL.PP. 20.11.1987 (G.U. 5.12.1987 n.285 Supplemento): "Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento"; -Circolare M.LL.PP. 4.1.1989 n.30787: "Istruzioni in merito alle norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento"; -UNI ENV 1996 Eurocodice 6: "Progettazione delle strutture di muratura".
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.04 - Impianto di smaltimento acque meteoriche
05.04.01 Collettori di scarico
05.04.01.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaI collettori fognari devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi assicurando così la durata e la funzionalità nel tempo.• Livello minimo della prestazione: La capacità di tenuta dei collettori fognari può essere verificata mediante prova
da effettuarsi con le modalità ed i tempi previsti dalla norma UNI EN 752-4. In nessuna condizione di esercizio le pressioni devono superare il valore di 250 Pa che corrisponde a circa la metà dell'altezza dell'acqua contenuta dai sifoni normali.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 752-4.Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità della griglia e della piastra di copertura dei pozzetti, della base di appoggio edelle pareti laterali.
05.04.02.C01 Ispezione ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità con particolare attenzione allo stato della tenuta dei condotti orizzontali avista.
05.04.01.C01 Ispezione ogni 12 mesi
05.04.01.R03 Requisito: Resistenza alle temperature e a sbalzi di temperaturaI collettori fognari devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture se sottoposti all'azione di temperature elevate o a sbalzi delle stesse.• Livello minimo della prestazione: La capacità di resistere alle temperature e/o agli sbalzi delle stesse dei pozzetti a
pavimento e delle scatole sifonate viene verificata con la prova descritta dalla norma UNI EN 752-4.• Riferimenti normativi: -UNI EN 752.
05.04.02 Pozzetti e caditoie
05.04.02.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaLe caditoie ed i relativi dispositivi di tenuta devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi assicurando così la durata e la funzionalità nel tempo.• Livello minimo della prestazione: La capacità di tenuta delle caditoie e dei pozzetti può essere verificata mediante
prova da effettuarsi con le modalità ed i tempi previsti dalla norma UNI EN 1253-2. Montare la scatola sifonica (con uscita chiusa e tutte le entrate laterali sigillate) sul dispositivo di prova; sottoporre la scatola ad una pressione idrostatica di 400 Pa utilizzando le valvole by-pass.Chiudere la serranda e aprire lentamente dopo circa 5 secondi; ripetere fino a quando la scatola non perde più acqua (comunque fino ad un massimo di 5 volte).
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
05.04.02.R05 Requisito: Resistenza alle temperature e a sbalzi di temperatura
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniI pozzetti ed i relativi dispositivi di tenuta devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture se sottoposti all'azione di temperature elevate o a sbalzi delle stesse.• Livello minimo della prestazione: La capacità di resistere alle temperature e/o agli sbalzi delle stesse dei pozzetti
viene accertata con la prova descritta dalla norma UNI EN 1253-2. Secondo tale prova si fa entrare l’acqua attraverso la griglia o attraverso l’entrata laterale nel seguente modo:1) 0,5 l/s di acqua calda alla temperatura di 93°C per circa 60 secondi;2) pausa di 60 secondi;3) 0,5 l/s di acqua fredda alla temperatura di 15 °C per 60 secondi;4) pausa di 60 secondi.Ripetere questo ciclo per 1500 volte o in alternativa per 100 h. La prova viene considerata valida se non si verificano deformazioni o variazioni dall’aspetto della superficie dei componenti.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
05.04.02.R06 Requisito: Resistenza meccanicaLe caditoie ed i pozzetti devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni in modo da garantire la funzionalità dell'impianto.• Livello minimo della prestazione: I pozzetti sono classificati in base alla loro resistenza al carico nelle seguenti
classi:-H 1,5 (per tetti piani non praticabili); -K 3 (aree senza traffico veicolare); -L15 (aree con leggero traffico veicolare); -M 125 (aree con traffico veicolare).
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.05 - Impianto di smaltimento acque reflue
05.05.01 Tubazioni in gres
05.05.01.R04 Requisito: Resistenza allo schiacciamentoLe tubazioni in grès devono essere in grado di resistere a fenomeni di schiacciamento che dovssero verificarsi durante il normale funzionamento.• Livello minimo della prestazione: I valori della resistenza allo schiacciamento misurati con la prova indicata nella
norma UNI 295-3 punto 4 non devono essere inferiori ai valori indicati nei prospetti IV e V della norma UNI 295-1.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 295.
05.05.03 Pozzetti di allaccio fognario
05.05.03.R04 Requisito: Resistenza meccanicaLe caditoie ed i pozzetti devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: La resistenza meccanica delle caditoie e dei pozzetti può essere verificata
mediante prova da effettuarsi con le modalità ed i tempi previsti dalla norma UNI EN 1253. Non devono prodursi alcuna incrinatura o frattura prima del raggiungimento del carico di prova. Inoltre, nel caso di pozzetti o di scatole sifoniche muniti di griglia o di coperchio in ghisa dolce, acciaio, metalli non ferrosi, plastica oppure in una combinazione di tali materiali con il calcestruzzo, la deformazione permanente non deve essere maggiore dei valori elencati dalla norma suddetta. Per le griglie deve essere applicato un carico di prova P di 0,25 kN e la deformazione permanente f ai 2/3 del carico di prova non deve essere maggiore di 2,0 mm.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
05.05.03.R05 Requisito: Resistenza all'urtoLe tubazioni devono essere in grado di resistere a sforzi che si verificano durante il funzionamento.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i valori minimi indicati dalla norma UNI EN 1329 al
punto 7.• Riferimenti normativi: -UNI EN 496; -UNI EN 1329.
Controllo: Controllo funzionamento sifoneVerificare l'integrità delle tubazioni ed regolare funzionamento del sifone e dei collegamenti.
05.05.04.C02 Ispezione ogni 12 mesi
Controllo: Controllo funzionamento sifoneVerificare l'integrità delle tubazioni ed regolare funzionamento del sifone e dei collegamenti.
05.05.03.C02 Ispezione ogni 12 mesi
05.05.04 Pozzetti di ispezione
05.05.04.R05 Requisito: Resistenza alle temperature e a sbalzi di temperaturaI pozzetti ed i relativi dispositivi di tenuta devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture se sottoposti all'azione di temperature elevate o a sbalzi delle stesse.• Livello minimo della prestazione: La capacità di resistere alle temperature e/o agli sbalzi delle stesse dei pozzetti
viene accertata con la prova descritta dalla norma UNI EN 1253-2. Secondo tale prova si fa entrare l’acqua attraverso la griglia o attraverso l’entrata laterale nel seguente modo:1) 0,5 l/s di acqua calda alla temperatura di 93°C per circa 60 secondi;2) pausa di 60 secondi;3) 0,5 l/s di acqua fredda alla temperatura di 15 °C per 60 secondi;4) pausa di 60 secondi.Ripetere questo ciclo per 1500 volte o in alternativa per 100 h.La prova viene considerata valida se non si verificano deformazioni o variazioni dall’aspetto della superficie dei componenti.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
05.05.04.R06 Requisito: Resistenza meccanicaI tombini devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: La resistenza meccanica dei tombini può essere verificata mediante prova da
effettuarsi con le modalità ed i tempi previsti dalla norma UNI EN 124. Non devono prodursi alcuna incrinatura o
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazionifrattura prima del raggiungimento del carico di prova.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 124.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.06 - Impianto di illuminazione
05.06 Impianto di illuminazione
05.06.R14 Requisito: Resistenza meccanicaGli impianti di illuminazione devono essere realizzati con materiali in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
05.06.01.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità dei materiali, dei coperchi dei pozzetti e dei collegamenti in muffola.
05.06.03.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Verifica apparecchiature di taratura e controlloVerificare l'efficienza delle lampade di segnalazione, delle spie di segnalazione dei sezionatori di linea.
05.06.04.C02 Controllo ogni 12 mesi
06 - Canale di raccolta acque meteoriche
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
06.01 - Impianto di smaltimento acque meteoriche
06.01.02 Canale di scarico
06.01.02.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaI collettori fognari devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi assicurando così la durata e la funzionalità nel tempo.• Livello minimo della prestazione: La capacità di tenuta dei collettori fognari può essere verificata mediante prova
da effettuarsi con le modalità ed i tempi previsti dalla norma UNI EN 752-4. In nessuna condizione di esercizio le pressioni devono superare il valore di 250 Pa che corrisponde a circa la metà dell'altezza dell'acqua contenuta dai sifoni normali.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 752-4.Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità della griglia e della piastra di copertura dei pozzetti, della base di appoggio edelle pareti laterali.
06.01.03.C01 Ispezione ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità con particolare attenzione allo stato della tenuta dei condotti orizzontali avista.
06.01.02.C01 Ispezione ogni 12 mesi
06.01.02.R03 Requisito: Resistenza alle temperature e a sbalzi di temperaturaI collettori fognari devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture se sottoposti all'azione di temperature elevate o a sbalzi delle stesse.• Livello minimo della prestazione: La capacità di resistere alle temperature e/o agli sbalzi delle stesse dei pozzetti a
pavimento e delle scatole sifonate viene verificata con la prova descritta dalla norma UNI EN 752-4.• Riferimenti normativi: -UNI EN 752.
06.01.03 Pozzetti e caditoie (griglia di raccolta)
06.01.03.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaLe caditoie ed i relativi dispositivi di tenuta devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi assicurando così la durata e la funzionalità nel tempo.• Livello minimo della prestazione: La capacità di tenuta delle caditoie e dei pozzetti può essere verificata mediante
prova da effettuarsi con le modalità ed i tempi previsti dalla norma UNI EN 1253-2. Montare la scatola sifonica (con uscita chiusa e tutte le entrate laterali sigillate) sul dispositivo di prova; sottoporre la scatola ad una pressione idrostatica di 400 Pa utilizzando le valvole by-pass.Chiudere la serranda e aprire lentamente dopo circa 5 secondi; ripetere fino a quando la scatola non perde più acqua (comunque fino ad un massimo di 5 volte).
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
06.01.03.R05 Requisito: Resistenza alle temperature e a sbalzi di temperaturaI pozzetti ed i relativi dispositivi di tenuta devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture se sottoposti all'azione di temperature elevate o a sbalzi delle stesse.• Livello minimo della prestazione: La capacità di resistere alle temperature e/o agli sbalzi delle stesse dei pozzetti
viene accertata con la prova descritta dalla norma UNI EN 1253-2. Secondo tale prova si fa entrare l’acqua attraverso la griglia o attraverso l’entrata laterale nel seguente modo:1) 0,5 l/s di acqua calda alla temperatura di 93°C per circa 60 secondi;2) pausa di 60 secondi;3) 0,5 l/s di acqua fredda alla temperatura di 15 °C per 60 secondi;4) pausa di 60 secondi.Ripetere questo ciclo per 1500 volte o in alternativa per 100 h. La prova viene considerata valida se non si verificano deformazioni o variazioni dall’aspetto della superficie dei componenti.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni06.01.03.R06 Requisito: Resistenza meccanica
Le caditoie ed i pozzetti devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni in modo da garantire la funzionalità dell'impianto.• Livello minimo della prestazione: I pozzetti sono classificati in base alla loro resistenza al carico nelle seguenti
classi:-H 1,5 (per tetti piani non praticabili); -K 3 (aree senza traffico veicolare); -L15 (aree con leggero traffico veicolare); -M 125 (aree con traffico veicolare).
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
07 - Realizzazione di collettori per lo smaltimentodelle acque bianche
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
07.01 - Impianto di smaltimento acque meteoriche
07.01.01 Collettori di scarico
07.01.01.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaI collettori fognari devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi assicurando così la durata e la funzionalità nel tempo.• Livello minimo della prestazione: La capacità di tenuta dei collettori fognari può essere verificata mediante prova
da effettuarsi con le modalità ed i tempi previsti dalla norma UNI EN 752-4. In nessuna condizione di esercizio le pressioni devono superare il valore di 250 Pa che corrisponde a circa la metà dell'altezza dell'acqua contenuta dai sifoni normali.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 752-4.Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità della griglia e della piastra di copertura dei pozzetti, della base di appoggio edelle pareti laterali.
07.01.02.C01 Ispezione ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità con particolare attenzione allo stato della tenuta dei condotti orizzontali avista.
07.01.01.C01 Ispezione ogni 12 mesi
07.01.01.R03 Requisito: Resistenza alle temperature e a sbalzi di temperaturaI collettori fognari devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture se sottoposti all'azione di temperature elevate o a sbalzi delle stesse.• Livello minimo della prestazione: La capacità di resistere alle temperature e/o agli sbalzi delle stesse dei pozzetti a
pavimento e delle scatole sifonate viene verificata con la prova descritta dalla norma UNI EN 752-4.• Riferimenti normativi: -UNI EN 752.
07.01.02 Pozzetti e caditoie
07.01.02.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaLe caditoie ed i relativi dispositivi di tenuta devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi assicurando così la durata e la funzionalità nel tempo.• Livello minimo della prestazione: La capacità di tenuta delle caditoie e dei pozzetti può essere verificata mediante
prova da effettuarsi con le modalità ed i tempi previsti dalla norma UNI EN 1253-2. Montare la scatola sifonica (con uscita chiusa e tutte le entrate laterali sigillate) sul dispositivo di prova; sottoporre la scatola ad una pressione idrostatica di 400 Pa utilizzando le valvole by-pass.Chiudere la serranda e aprire lentamente dopo circa 5 secondi; ripetere fino a quando la scatola non perde più acqua (comunque fino ad un massimo di 5 volte).
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
07.01.02.R05 Requisito: Resistenza alle temperature e a sbalzi di temperaturaI pozzetti ed i relativi dispositivi di tenuta devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture se sottoposti all'azione di temperature elevate o a sbalzi delle stesse.• Livello minimo della prestazione: La capacità di resistere alle temperature e/o agli sbalzi delle stesse dei pozzetti
viene accertata con la prova descritta dalla norma UNI EN 1253-2. Secondo tale prova si fa entrare l’acqua attraverso la griglia o attraverso l’entrata laterale nel seguente modo:1) 0,5 l/s di acqua calda alla temperatura di 93°C per circa 60 secondi;2) pausa di 60 secondi;3) 0,5 l/s di acqua fredda alla temperatura di 15 °C per 60 secondi;4) pausa di 60 secondi.Ripetere questo ciclo per 1500 volte o in alternativa per 100 h. La prova viene considerata valida se non si verificano deformazioni o variazioni dall’aspetto della superficie dei componenti.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
07.01.02.R06 Requisito: Resistenza meccanicaLe caditoie ed i pozzetti devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni in modo da garantire la funzionalità dell'impianto.• Livello minimo della prestazione: I pozzetti sono classificati in base alla loro resistenza al carico nelle seguenti
classi:-H 1,5 (per tetti piani non praticabili); -K 3 (aree senza traffico veicolare); -L15 (aree con leggero traffico veicolare); -M 125 (aree con traffico veicolare).
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Classe Requisiti
Facilità d'intervento
01 - Realizzazione di edificio polifunzionale
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.04 - Pareti esterne ed interne
01.04 Pareti esterne ed interne
01.04.R05 Requisito: AttrezzabilitàLe pareti debbono consentire l'installazione di arredi e attrezzature.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione delle prove effettuate in laboratorio o in sito
dove vengono riprodotte e simulate le sollecitazioni originate dalle attrezzature che i diversi tipi di pareti verticali possono subire. Ciò anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
• Riferimenti normativi: -UNI 7959; -UNI 8290-2; -UNI 8326.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.05 - Rivestimenti esterni ed interni
01.05 Rivestimenti esterni ed interni
01.05.R05 Requisito: AttrezzabilitàLe pareti ed i rivestimenti debbono consentire l'installazione di attrezzature.• Livello minimo della prestazione: Non vi sono livelli minimi prestazionali specifici.• Riferimenti normativi: -UNI 8012; -UNI 8290-2.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.08 - Infissi interni ed esterni
01.08 Infissi interni ed esterni
01.08.R05 Requisito: PulibilitàGli infissi devono consentire la rimozione di sporcizia, depositi, macchie, ecc.• Livello minimo della prestazione: Gli infissi devono essere accessibili ed inoltre è necessario che la loro altezza da
terra sia inferiore a 200 cm e la larghezza delle ante non superiore ai 60 cm in modo da consentire le operazioni di pulizia rimanendo dall'interno.
• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8290-2; -UNI 8894.
Controllo: Controllo controbocchetteVerificare il posizionamento delle controbocchette a pavimento rispetto al filo del pavimento, assicurandosi chel'altezza superiore non sia maggiore di 15 mm. Verificare inoltre l'assenza di polvere e sporcizia.
01.08.02.C02 Controllo ogni mese
Controllo: Controllo vetriControllo uniformità dei vetri e delle sigillature vetro-telaio. Controllare la presenza di depositi o sporco. Verifica diassenza di anomalie e/o difetti (rottura, depositi, macchie, ecc.).
01.08.01.C10 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo guide di scorrimentoControllo della funzionalità delle guide di scorrimento.
01.08.01.C03 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleControllo delle finiture e dello strato di protezione superficiale, controllo dei giochi e planarità delle parti.
01.08.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.08.R13 Requisito: RiparabilitàGli infissi dovranno essere collocati in modo da consentire il ripristino dell'integrità, la funzionalità e l'efficienza di parti ed elementi soggetti a guasti.• Livello minimo della prestazione: Gli infissi devono essere accessibili in modo da consentire agevolmente le
operazioni di riparazione. La loro collocazione dovrà rispettare le norme UNI 7864, UNI 7866, UNI 7961, UNI 7962, UNI 8861 e UNI 8975.
• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8290-2; -UNI 8894.
Controllo: Controllo delle serratureControllo della loro funzionalità.
01.08.02.C04 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.08.02 Porte tagliafuoco
01.08.02.R05 Requisito: Sostituibilità per porte tagliafuocoLe porte tagliafuoco dovranno essere realizzate e collocate in modo da consentire la loro sostituibilità, e/o la collocazione di parti ed elementi essi soggetti a guasti.• Livello minimo della prestazione: Onde facilitare la sostituzione è fondamentale che i componenti ed i dispositivi
antipanico siano corrispondenti a quelle previste dalle norme UNI EN 179, UNI EN 1125, UNI EN 1158.• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -
UNI 8290-2; -UNI EN 179; -UNI EN 1125; -UNI EN 1158.
Pagina 52
Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.10 - Impianto elettrico
01.10 Impianto elettrico
01.10.R07 Requisito: Montabilità / SmontabilitàGli elementi costituenti l'impianto elettrico devono essere atti a consentire la collocazione in opera di altri elementi in caso di necessità.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 11-8; -CEI 64-2; -CEI 64-8; -CEI S.423.
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
01.10.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
01.10.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
01.10.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.10.04 Quadri di alimentazione
01.10.04.R01 Requisito: AccessibilitàI quadri e le cabine elettriche devono essere facilmente accessibili per consentire un facile utilizzo sia nel normale funzionamento sia in caso di guasti.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 17-4; -CEI 17-5; -CEI 17-6; -CEI 17-13; -CEI 17-50.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
01.10.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.10.04.R02 Requisito: IdentificabilitàI quadri e le cabine elettriche devono essere facilmente identificabili per consentire un facile utilizzo. Deve essere presente un cartello sul quale sono riportate le funzioni degli interruttori nonché le azioni da compiere in caso di emergenza su persone colpite da folgorazione.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 17-4; -CEI 17-5; -CEI 17-6; -CEI 17-13; -CEI 17-50.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
01.10.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.11 - Impianto di illuminazione
01.11 Impianto di illuminazione
01.11.R04 Requisito: AccessibilitàGli elementi costituenti l'impianto di illuminazione devono essere facilmente accessibili per consentire un facile utilizzo sia nel normale funzionamento sia in caso di guasti.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.01.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.03.C01 Controllo a vista ogni mese
01.11.R08 Requisito: IdentificabilitàGli elementi costituenti l'impianto di illuminazione devono essere facilmente identificabili per consentire un facile utilizzo. Deve essere presente un cartello sul quale sono riportate le funzioni degli interruttori nonché le azioni da compiere in caso di emergenza su persone colpite da folgorazione.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniControllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.01.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.03.C01 Controllo a vista ogni mese
01.11.R12 Requisito: Montabilità / SmontabilitàGli elementi costituenti l'impianto di illuminazione devono essere atti a consentire la collocazione in opera di altri elementi in caso di necessità.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.01.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.15 - Impianto di climatizzazione
01.15 Impianto di climatizzazione
01.15.R07 Requisito: SostituibilitàGli elementi costituenti l'impianto di climatizzazione devono essere atti a consentire la collocazione in opera di altri elementi in caso di necessità.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI EN 264, 31/12/92; -UNI EN 378-1, 30/11/96; -UNI EN 1264-1, 31/10/99; -UNI EN 1264-2, 31/10/99; -UNI EN 1264-3, 31/10/99; -UNI ENV 1805-1, 31/05/98; -UNI ENV 1805-2, 31/05/98; -UNI EN 1861, 31/07/00; -UNI 8061, 01/12/80; -UNI 8061 FA 132-84, 01/01/84; -UNI 8065, 01/06/89; -UNI 8199, 30/11/98; -UNI 8211, 31/12/81; -UNI 8364, 28/02/84; -UNI 8364 FA 146-84, 30/09/84; -UNI 8477-1, 31/05/83; -UNI 8477-2, 31/12/85; -UNI 8852, 31/01/87; -UNI 8854, 31/01/86; -UNI 8855, 30/06/86; -UNI 8884, 28/02/88; -UNI 9317, 28/02/89; -UNI 9511-1, 31/12/89; -UNI 9615, 31/12/90; -UNI 9615 FA 1-95, 31/07/95; -UNI 9711, 31/01/91; -UNI 9731, 30/06/90; -UNI 9841, 31/07/91; -UNI 10199, 31/12/93; -UNI 10200, 30/09/93; -UNI 10202, 30/09/93; -UNI 10339, 30/06/95; -UNI 10344, 30/11/93; -UNI 10345, 30/11/93; -UNI 10346, 30/11/93; -UNI 10347, 30/11/93; -UNI 10348, 30/11/93; -UNI 10412, 31/12/94; -UNI 10847, 31/03/00; -UNI ENV 12097, 30/04/99; -UNI ENV 13154-2, 31/03/99; -UNI ENV 13321-1, 31/05/99.
Controllo: Controllo generale tubazioniVerificare le caratteristiche principali delle tubazioni con particolare riguardo a:- tenuta delle congiunzioni a flangia;- giunti per verificare la presenza di lesioni o di sconnessioni;- la stabilità de sostegni dei tubi;- vibrazioni;- presenza di acqua di condensa;- serrande e meccanismi di comando;- coibentazione dei tubi.
01.15.01.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
02 - Realizzazione di palestra
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.03 - Pareti esterne ed interne
02.03 Pareti esterne ed interne
02.03.R05 Requisito: AttrezzabilitàLe pareti debbono consentire l'installazione di arredi e attrezzature.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione delle prove effettuate in laboratorio o in sito
dove vengono riprodotte e simulate le sollecitazioni originate dalle attrezzature che i diversi tipi di pareti verticali possono subire. Ciò anche in base alle indicazioni dei fornitori e alle schede tecniche dei materiali.
• Riferimenti normativi: -UNI 7959; -UNI 8290-2; -UNI 8326.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.04 - Rivestimenti esterni ed interni
02.04 Rivestimenti esterni ed interni
02.04.R05 Requisito: AttrezzabilitàLe pareti ed i rivestimenti debbono consentire l'installazione di attrezzature.• Livello minimo della prestazione: Non vi sono livelli minimi prestazionali specifici.• Riferimenti normativi: -UNI 8012; -UNI 8290-2.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.07 - Infissi interni ed esterni
02.07 Infissi interni ed esterni
02.07.R05 Requisito: PulibilitàGli infissi devono consentire la rimozione di sporcizia, depositi, macchie, ecc.• Livello minimo della prestazione: Gli infissi devono essere accessibili ed inoltre è necessario che la loro altezza da
terra sia inferiore a 200 cm e la larghezza delle ante non superiore ai 60 cm in modo da consentire le operazioni di pulizia rimanendo dall'interno.
• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8290-2; -UNI 8894.
Controllo: Controllo controbocchetteVerificare il posizionamento delle controbocchette a pavimento rispetto al filo del pavimento, assicurandosi chel'altezza superiore non sia maggiore di 15 mm. Verificare inoltre l'assenza di polvere e sporcizia.
02.07.02.C02 Controllo ogni mese
Controllo: Controllo vetriControllo uniformità dei vetri e delle sigillature vetro-telaio. Controllare la presenza di depositi o sporco. Verifica diassenza di anomalie e/o difetti (rottura, depositi, macchie, ecc.).
02.07.01.C10 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo guide di scorrimentoControllo della funzionalità delle guide di scorrimento.
02.07.01.C03 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleControllo delle finiture e dello strato di protezione superficiale, controllo dei giochi e planarità delle parti.
02.07.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.07.R13 Requisito: RiparabilitàGli infissi dovranno essere collocati in modo da consentire il ripristino dell'integrità, la funzionalità e l'efficienza di parti ed elementi soggetti a guasti.• Livello minimo della prestazione: Gli infissi devono essere accessibili in modo da consentire agevolmente le
operazioni di riparazione. La loro collocazione dovrà rispettare le norme UNI 7864, UNI 7866, UNI 7961, UNI 7962, UNI 8861 e UNI 8975.
• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8290-2; -UNI 8894.
Controllo: Controllo delle serratureControllo della loro funzionalità.
02.07.02.C04 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.07.02 Porte tagliafuoco
02.07.02.R05 Requisito: Sostituibilità per porte tagliafuocoLe porte tagliafuoco dovranno essere realizzate e collocate in modo da consentire la loro sostituibilità, e/o la collocazione di parti ed elementi essi soggetti a guasti.• Livello minimo della prestazione: Onde facilitare la sostituzione è fondamentale che i componenti ed i dispositivi
antipanico siano corrispondenti a quelle previste dalle norme UNI EN 179, UNI EN 1125, UNI EN 1158.• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -
UNI 8290-2; -UNI EN 179; -UNI EN 1125; -UNI EN 1158.
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02.09 - Impianto elettrico
02.09 Impianto elettrico
02.09.R07 Requisito: Montabilità / SmontabilitàGli elementi costituenti l'impianto elettrico devono essere atti a consentire la collocazione in opera di altri elementi in caso di necessità.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 11-8; -CEI 64-2; -CEI 64-8; -CEI S.423.
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
02.09.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
02.09.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
02.09.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.09.04 Quadri di alimentazione
02.09.04.R01 Requisito: AccessibilitàI quadri e le cabine elettriche devono essere facilmente accessibili per consentire un facile utilizzo sia nel normale funzionamento sia in caso di guasti.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 17-4; -CEI 17-5; -CEI 17-6; -CEI 17-13; -CEI 17-50.
Controllo: Controllo generale02.09.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
02.09.04.R02 Requisito: IdentificabilitàI quadri e le cabine elettriche devono essere facilmente identificabili per consentire un facile utilizzo. Deve essere presente un cartello sul quale sono riportate le funzioni degli interruttori nonché le azioni da compiere in caso di emergenza su persone colpite da folgorazione.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 17-4; -CEI 17-5; -CEI 17-6; -CEI 17-13; -CEI 17-50.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
02.09.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.10 - Impianto di illuminazione
02.10 Impianto di illuminazione
02.10.R04 Requisito: AccessibilitàGli elementi costituenti l'impianto di illuminazione devono essere facilmente accessibili per consentire un facile utilizzo sia nel normale funzionamento sia in caso di guasti.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.01.C01 Controllo a vista ogni mese
02.10.R08 Requisito: IdentificabilitàGli elementi costituenti l'impianto di illuminazione devono essere facilmente identificabili per consentire un facile utilizzo. Deve essere presente un cartello sul quale sono riportate le funzioni degli interruttori nonché le azioni da compiere in caso di emergenza su persone colpite da folgorazione.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.01.C01 Controllo a vista ogni mese
02.10.R12 Requisito: Montabilità / SmontabilitàGli elementi costituenti l'impianto di illuminazione devono essere atti a consentire la collocazione in opera di altri elementi in caso di necessità.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.01.C01 Controllo a vista ogni mese
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.16 - Impianto di riscaldamento
02.16 Impianto di riscaldamento
02.16.R19 Requisito: PulibilitàGli impianti di riscaldamento devono essere realizzati con materiali e componenti tali da consentire la rimozione di sporcizia e sostanze di accumulo.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n. 46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n. 447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n. 46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI 8061, 01/12/80; -UNI 8061 FA 132-84, 01/01/84; -UNI 8065, 01/06/89; -UNI 8199, 30/11/98; -UNI 8211, 31/12/81; -UNI 8364, 28/02/84; -UNI 8364 FA 146-84, 30/09/84; -UNI 8477-1, 31/05/83; -UNI 8477-2, 31/12/85;
Pagina 56
Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni-UNI 8852, 31/01/87; -UNI 8854, 31/01/86; -UNI 8855, 30/06/86; -UNI 8884, 28/02/88; -UNI 9317, 28/02/89; -UNI 9511-1, 31/12/89; -UNI 9615, 31/12/90; -UNI 9615 FA 1-95, 31/07/95; -UNI 9711, 31/01/91; -UNI 9731, 30/06/90; -UNI 9841, 31/07/91; -UNI 10199, 31/12/93; -UNI 10200, 30/09/93; -UNI 10202, 30/09/93; -UNI 10339, 30/06/95; -UNI 10344, 30/11/93; -UNI 10345, 30/11/93; -UNI 10346, 30/11/93; -UNI 10347, 30/11/93; -UNI 10348, 30/11/93; -UNI 10412, 31/12/94; -UNI 10847, 31/03/00; -UNI EN 264, 31/12/92; -UNI EN 378-1, 30/11/96; -UNI EN 1264-1, 31/10/99; -UNI EN 1264-2, 31/10/99; -UNI EN 1264-3, 31/10/99; -UNI EN 1861, 31/07/00; -UNI ENV 1805-1, 31/05/98; -UNI ENV 1805-2, 31/05/98; -UNI ENV 12097, 30/04/99; -UNI ENV 13154-2, 31/03/99; -UNI ENV 13321-1, 31/05/99.
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato degli elettroventilatori con particolare riferimento al controllo della rumorosità dei cuscinetti e delsenso di rotazione dei motori degli elettroventilatori.
02.16.13.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
03 - Sistemazione di aree esterne
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
03.02 - Infissi interni ed esterni
03.02 Infissi interni ed esterni
03.02.R05 Requisito: PulibilitàGli infissi devono consentire la rimozione di sporcizia, depositi, macchie, ecc.• Livello minimo della prestazione: Gli infissi devono essere accessibili ed inoltre è necessario che la loro altezza da
terra sia inferiore a 200 cm e la larghezza delle ante non superiore ai 60 cm in modo da consentire le operazioni di pulizia rimanendo dall'interno.
• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8290-2; -UNI 8894.
Controllo: Controllo controbocchetteVerificare il posizionamento delle controbocchette a pavimento rispetto al filo del pavimento, assicurandosi chel'altezza superiore non sia maggiore di 15 mm. Verificare inoltre l'assenza di polvere e sporcizia.
03.02.02.C02 Controllo ogni mese
Controllo: Controllo vetriControllo uniformità dei vetri e delle sigillature vetro-telaio. Controllare la presenza di depositi o sporco. Verifica diassenza di anomalie e/o difetti (rottura, depositi, macchie, ecc.).
03.02.01.C10 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo guide di scorrimentoControllo della funzionalità delle guide di scorrimento.
03.02.01.C03 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleControllo delle finiture e dello strato di protezione superficiale, controllo dei giochi e planarità delle parti.
03.02.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
03.02.R13 Requisito: RiparabilitàGli infissi dovranno essere collocati in modo da consentire il ripristino dell'integrità, la funzionalità e l'efficienza di parti ed elementi soggetti a guasti.• Livello minimo della prestazione: Gli infissi devono essere accessibili in modo da consentire agevolmente le
operazioni di riparazione. La loro collocazione dovrà rispettare le norme UNI 7864, UNI 7866, UNI 7961, UNI 7962, UNI 8861 e UNI 8975.
• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8290-2; -UNI 8894.
Controllo: Controllo delle serratureControllo della loro funzionalità.
03.02.02.C04 Controllo a vista ogni 12 mesi
03.02.02 Porte tagliafuoco
03.02.02.R05 Requisito: Sostituibilità per porte tagliafuocoLe porte tagliafuoco dovranno essere realizzate e collocate in modo da consentire la loro sostituibilità, e/o la collocazione di parti ed elementi essi soggetti a guasti.• Livello minimo della prestazione: Onde facilitare la sostituzione è fondamentale che i componenti ed i dispositivi
antipanico siano corrispondenti a quelle previste dalle norme UNI EN 179, UNI EN 1125, UNI EN 1158.• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -
UNI 8290-2; -UNI EN 179; -UNI EN 1125; -UNI EN 1158.
04 - Riqualificazione piazza 1° Maggio
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
04.02 - Arredo urbano
04.02.03 Sistemi di Illuminazione
04.02.03.R04 Requisito: AccessibilitàGli elementi costituenti l'impianto di illuminazione devono essere facilmente accessibili per consentire un facile utilizzo sia nel normale funzionamento sia in caso di guasti.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
04.02.03.R08 Requisito: IdentificabilitàGli elementi costituenti l'impianto di illuminazione devono essere facilmente identificabili per consentire un facile utilizzo. Deve essere presente un cartello sul quale sono riportate le funzioni degli interruttori nonché le azioni da compiere in caso di emergenza su persone colpite da folgorazione.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
04.02.03.R12 Requisito: Montabilità / SmontabilitàGli elementi costituenti l'impianto di illuminazione devono essere atti a consentire la collocazione in opera di altri elementi in caso di necessità.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
04.03 - Impianto elettrico e di messa a terra
04.03 Impianto elettrico e di messa a terra
04.03.R07 Requisito: Montabilità / SmontabilitàGli elementi costituenti l'impianto elettrico devono essere atti a consentire la collocazione in opera di altri elementi in caso di necessità.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 11-8; -CEI 64-2; -CEI 64-8; -CEI S.423.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
04.03.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
04.03.02 Quadro di alimentazione
04.03.02.R01 Requisito: AccessibilitàI quadri e le cabine elettriche devono essere facilmente accessibili per consentire un facile utilizzo sia nel normale funzionamento sia in caso di guasti.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 17-4; -CEI 17-5; -CEI 17-6; -CEI 17-13; -CEI 17-50.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
04.03.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
04.03.02.R02 Requisito: IdentificabilitàI quadri e le cabine elettriche devono essere facilmente identificabili per consentire un facile utilizzo. Deve essere presente un cartello sul quale sono riportate le funzioni degli interruttori nonché le azioni da compiere in caso di emergenza su persone colpite da folgorazione.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 17-4; -CEI 17-5; -CEI 17-6; -CEI 17-13; -CEI 17-50.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
04.03.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
05 - Realizzazione di strada e parcheggi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.06 - Impianto di illuminazione
05.06 Impianto di illuminazione
05.06.R04 Requisito: AccessibilitàGli elementi costituenti l'impianto di illuminazione devono essere facilmente accessibili per consentire un facile utilizzo sia nel normale funzionamento sia in caso di guasti.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
05.06.01.C01 Controllo a vista ogni mese
05.06.R08 Requisito: IdentificabilitàGli elementi costituenti l'impianto di illuminazione devono essere facilmente identificabili per consentire un facile utilizzo. Deve essere presente un cartello sul quale sono riportate le funzioni degli interruttori nonché le azioni da compiere in caso di emergenza su persone colpite da folgorazione.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
05.06.01.C01 Controllo a vista ogni mese
05.06.R12 Requisito: Montabilità / SmontabilitàGli elementi costituenti l'impianto di illuminazione devono essere atti a consentire la collocazione in opera di altri elementi in caso di necessità.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
05.06.01.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
05.06.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
05.06.04 Quadro di alimentazione
05.06.04.R01 Requisito: AccessibilitàI quadri e le cabine elettriche devono essere facilmente accessibili per consentire un facile utilizzo sia nel normale funzionamento sia in caso di guasti.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 17-4; -CEI 17-5; -CEI 17-6; -CEI 17-13; -CEI 17-50.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
05.06.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
05.06.04.R02 Requisito: IdentificabilitàI quadri e le cabine elettriche devono essere facilmente identificabili per consentire un facile utilizzo. Deve essere presente un cartello sul quale sono riportate le funzioni degli interruttori nonché le azioni da compiere in caso di emergenza su persone colpite da folgorazione.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 17-4; -CEI 17-5; -CEI 17-6; -CEI 17-13; -CEI 17-50.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
05.06.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Classe Requisiti
Funzionalità d'uso
01 - Realizzazione di edificio polifunzionale
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.10 - Impianto elettrico
01.10 Impianto elettrico
01.10.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo delle dispersioni elettrichePer evitare qualsiasi pericolo di folgorazione alle persone, causato da un contatto diretto, i componenti degli impianti elettrici devono essere dotati di collegamenti equipotenziali con l’impianto di terra dell’edificio.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto e nell’ambito della
dichiarazione di conformità prevista dall’art.7 del regolamento di attuazione della Legge 5.3.1990 n.46.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 11-8; -CEI 64-2; -CEI 64-8; -CEI S.423.
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
01.10.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
01.10.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
01.10.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.10.02 Prese e spine
01.10.02.R01 Requisito: Comodità di uso e manovraLe prese e spine devono essere realizzate con materiali e componenti aventi caratteristiche di facilità di uso, di funzionalità e di manovrabilità.• Livello minimo della prestazione: In particolare l’altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti
deve essere compresa fra 0.40 e 1.40 m, ad eccezione di quei componenti il cui azionamento avviene mediante comando a distanza (ad. es. telecomando a raggi infrarossi).
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 23-12; -CEI 23-16.
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
01.10.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
01.10.02.C01 Controllo a vista ogni mese
01.10.03 Interruttori
01.10.03.R01 Requisito: Comodità di uso e manovraGli interruttori devono essere realizzati con materiali e componenti aventi caratteristiche di facilità di uso, di funzionalità e di manovrabilità.• Livello minimo della prestazione: In particolare l’altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti
deve essere compresa fra 0.40 e 1.40 m, ad eccezione di quei componenti il cui azionamento avviene mediante comando a distanza (ad. es. telecomando a raggi infrarossi).
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n. 46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n. 447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n. 46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 23-12; -CEI 23-16.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.11 - Impianto di illuminazione
01.11 Impianto di illuminazione
01.11.R03 Requisito: (Attitudine al) controllo delle dispersioni elettrichePer evitare qualsiasi pericolo di folgorazione alle persone, causato da un contatto diretto, i componenti degli impianti di illuminazione devono essere dotati di collegamenti equipotenziali con l’impianto di terra dell’edificio.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto e nell’ambito della
dichiarazione di conformità prevista dall’art.7 del regolamento di attuazione della legge 5.3.1990 n.46.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990, n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.02.C01 Controllo a vista ogni mese
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniControllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.01.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.03.C01 Controllo a vista ogni mese
01.11.R06 Requisito: Comodità di uso e manovraGli impianti di illuminazione devono essere realizzati con materiali e componenti aventi caratteristiche di facilità di uso, di funzionalità e di manovrabilità.• Livello minimo della prestazione: In particolare l’altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti
deve essere compresa fra 0.40 e 1.40 m, ad eccezione di quei componenti il cui azionamento avviene mediante comando a distanza (ad. es. telecomando a raggi infrarossi).
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.01.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.03.C01 Controllo a vista ogni mese
01.11.04 Pali in alluminio
01.11.04.R01 Requisito: Efficienza luminosaI componenti che sviluppano un flusso luminoso devono garantire una efficienza luminosa non inferiore a quella stabilita dai costruttori delle lampade.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -L. 46/90; -D.P.R. 447/91; -UNI EN 40.Controllo: Controllo generaleControllo dell'integrità dei pali e/o dei lampioni verificando lo stato di tenuta del rivestimento, delle connessioni edell'ancoraggio a terra.
01.11.04.C02 Controllo a vista ogni 3 mesi
Controllo: Controllo corpi illuminantiVerificare l'efficienza dei reattori, starter, condensatori, lampade ed altri accessori.
01.11.04.C01 Ispezione ogni 3 mesi
01.11.04.R02 Requisito: Impermeabilità ai liquidiI componenti dei lampioni devono essere in grado di evitare il passaggio di fluidi liquidi per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazione per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla normativa.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -L. 46/90; -D.PR. 447/91; -UNI EN 40.Controllo: Controllo generaleControllo dell'integrità dei pali e/o dei lampioni verificando lo stato di tenuta del rivestimento, delle connessioni edell'ancoraggio a terra.
01.11.04.C02 Controllo a vista ogni 3 mesi
Controllo: Controllo corpi illuminantiVerificare l'efficienza dei reattori, starter, condensatori, lampade ed altri accessori.
01.11.04.C01 Ispezione ogni 3 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.13 - Impianto telefonico, citofonico e TV
01.13.01 Apparecchi telefonici
01.13.01.R01 Requisito: EfficienzaGli apparecchi telefonici deve essere in grado di mantenere inalterate nel tempo le proprie capacità di rendimento assicurando un buon funzionamento.• Livello minimo della prestazione: Le prestazioni minime richieste agli apparecchi telefonici devono essere quelle
indicate dal produttore.• Riferimenti normativi: -CEI 103-1 Impianti telefonici interni.Controllo: Controllo generaleControllare la funzionalità degli apparecchi telefonici.
01.13.01.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.15 - Impianto di climatizzazione
01.15 Impianto di climatizzazione
01.15.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo delle dispersioni elettrichePer evitare qualsiasi pericolo di folgorazione alle persone, causato da un contatto diretto, i componenti degli impianti di climatizzazione, capaci di condurre elettricità, devono essere dotati di collegamenti equipotenziali con l’impianto di terra dell’edificio.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto e nell’ambito della
dichiarazione di conformità prevista dall’art.7 del regolamento di attuazione della Legge 5.3.1990 n.46.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991, n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990, n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI EN 264, 31/12/92; -UNI EN 378-1, 30/11/96; -UNI EN 1264-1, 31/10/99; -UNI EN 1264-2, 31/10/99; -UNI EN 1264-3, 31/10/99; -UNI ENV 1805-1, 31/05/98; -UNI ENV 1805-2, 31/05/98; -UNI EN 1861, 31/07/00; -UNI 8061, 01/12/80; -UNI 8061 FA 132-84, 01/01/84; -UNI 8065, 01/06/89; -UNI 8199, 30/11/98; -UNI 8211, 31/12/81; -UNI 8364, 28/02/84; -UNI 8364 FA 146-84, 30/09/84; -UNI 8477-1, 31/05/83; -UNI 8477-2, 31/12/85; -UNI 8852, 31/01/87; -UNI 8854, 31/01/86; -UNI 8855, 30/06/86; -UNI 8884, 28/02/88; -UNI 9317, 28/02/89; -UNI 9511-1, 31/12/89; -UNI 9615, 31/12/90; -UNI 9615 FA 1-95, 31/07/95; -UNI 9711, 31/01/91; -UNI 9731,
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni30/06/90; -UNI 9841, 31/07/91; -UNI 10199, 31/12/93; -UNI 10200, 30/09/93; -UNI 10202, 30/09/93; -UNI 10339, 30/06/95; -UNI 10344, 30/11/93; -UNI 10345, 30/11/93; -UNI 10346, 30/11/93; -UNI 10347, 30/11/93; -UNI 10348, 30/11/93; -UNI 10412, 31/12/94; -UNI 10847, 31/03/00; -UNI ENV 12097, 30/04/99; -UNI ENV 13154-2, 31/03/99; -UNI ENV 13321-1, 31/05/99.
01.15.R04 Requisito: Comodità di uso e manovraGli impianti di climatizzazione devono essere realizzati con materiali e componenti aventi caratteristiche di facilità di uso, di funzionalità e di manovrabilità.• Livello minimo della prestazione: In particolare l’altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti
deve essere compresa fra 0.40 e 1.40 m, ad eccezione di quei componenti il cui azionamento avviene mediante comando a distanza (ad. es. telecomando a raggi infrarossi).
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991, n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI EN 264, 31/12/92; -UNI EN 378-1, 30/11/96; -UNI EN 1264-1, 31/10/99; -UNI EN 1264-2, 31/10/99; -UNI EN 1264-3, 31/10/99; -UNI ENV 1805-1, 31/05/98; -UNI ENV 1805-2, 31/05/98; -UNI EN 1861, 31/07/00; -UNI 8061, 01/12/80; -UNI 8061 FA 132-84, 01/01/84; -UNI 8065, 01/06/89; -UNI 8199, 30/11/98; -UNI 8211, 31/12/81; -UNI 8364, 28/02/84; -UNI 8364 FA 146-84, 30/09/84; -UNI 8477-1, 31/05/83; -UNI 8477-2, 31/12/85; -UNI 8852, 31/01/87; -UNI 8854, 31/01/86; -UNI 8855, 30/06/86; -UNI 8884, 28/02/88; -UNI 9317, 28/02/89; -UNI 9511-1, 31/12/89; -UNI 9615, 31/12/90; -UNI 9615 FA 1-95, 31/07/95; -UNI 9711, 31/01/91; -UNI 9731, 30/06/90; -UNI 9841, 31/07/91; -UNI 10199, 31/12/93; -UNI 10200, 30/09/93; -UNI 10202, 30/09/93; -UNI 10339, 30/06/95; -UNI 10344, 30/11/93; -UNI 10345, 30/11/93; -UNI 10346, 30/11/93; -UNI 10347, 30/11/93; -UNI 10348, 30/11/93; -UNI 10412, 31/12/94; -UNI 10847, 31/03/00; -UNI ENV 12097, 30/04/99; -UNI ENV 13154-2, 31/03/99; -UNI ENV 13321-1, 31/05/99.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.16 - Impianto di distribuzione acqua fredda ecalda
01.16 Impianto di distribuzione acqua fredda e calda
01.16.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della combustioneGli elementi dell'impianto idrico sanitario devono essere in grado di garantire processi di combustione a massimo rendimento con una produzione minima di scorie e di sostanze inquinanti.• Livello minimo della prestazione: Il controllo della combustione può essere verificato rilevando:
- la temperatura dei fumi di combustione;- la temperatura dell’aria comburente;- la quantità di anidride carbonica (CO2) e di ossido di carbonio (CO) presente (in % del volume) nei residui della combustione e rilevata all’uscita del gruppo termico;- l’indice di fumosità Bacharach (per i generatori funzionanti a combustibile liquido).
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -D.P.R. n.236 del 24 maggio 1988: "Attuazione della direttiva 80/778/Cee concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell'art.15 della Legge 16 aprile 1987 n.183"; -UNI 4542; -UNI 4543; -UNI 7137; -UNI 7138; -UNI 7139; -UNI 7271; -UNI 8064; -UNI 8065; -UNI 8192; -UNI 8193; -UNI 8194; -UNI 8195; -UNI 8196; -UNI 8349; -UNI 8949; -UNI 8950; -UNI 8951; -UNI 9054; -UNI 9182; -UNI 9893; -UNI 10304; -UNI 10305; -UNI 10306; -UNI 10307; -UNI 10436; -UNI 10874; -UNI EN 26; -UNI EN 305; -UNI ENV 247.
01.16.R05 Requisito: (Attitudine al) controllo delle dispersioni elettricheGli elementi dell'impianto idrico sanitario capaci di condurre elettricità devono essere dotati di collegamenti equipotenziali con l’impianto di terra dell’edificio per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazioni per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla norma CEI 64-8.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli minimi di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti";
01.16.01 Apparecchi sanitari e rubinetteria
01.16.01.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della portata dei fluidiGli apparecchi sanitari dell'impianto idrico sanitario devono essere in grado di garantire valori minimi di portata dei fluidi.• Livello minimo della prestazione: Il dimensionamento delle reti di distribuzione dell’acqua fredda e calda può
essere verificato mediante l’individuazione della portata massima contemporanea utilizzando il metodo delle unità di carico (UC). Pertanto bisogna accertare che facendo funzionare contemporaneamente tutte le bocche di erogazione dell’acqua fredda previste in fase di calcolo per almeno 30 minuti consecutivi, la portata di ogni bocca rimanga invariata e pari a quella di progetto (con una tolleranza del 10%).
• Riferimenti normativi: -UNI 4542; -UNI 4543; -UNI 8192; -UNI 8193; -UNI 8194; -UNI 8195; -UNI 8196; -UNI 8349; -UNI 8949; -UNI 8950; -UNI 8951; -UNI 9054; -UNI 9182; -UNI EN 200; -UNI EN 246; -UNI EN 248; -UNI EN 274; -UNI EN 329; -UNI EN 411; -UNI EN 816; -UNI EN 817; -UNI EN 1112; -UNI EN 1113.
Controllo: Verifica di tenuta degli scarichiVerifica della tenuta di tutti gli scarichi effettuando delle sigillature o sostituendo le guarnizioni.
01.16.01.C04 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Verifica degli scarichi dei vasiVerifica della funzionalità di tutti gli scarichi ed eventuale sistemazione dei dispositivi non perfettamente funzionanticon sostituzione delle parti non riparabili.
01.16.01.C02 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleVerifica della pressione dell'acqua, della temperatura dell'acqua di accumulo e delle valvole di sicurezza.
01.16.04.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo tenutaVerificare l'integrità delle tubazioni con particolare attenzione ai raccordi tra tronchi di tubo e tra tubi ed apparecchiutilizzatori.
01.16.03.C03 Controllo a vista ogni anno
01.16.01.R02 Requisito: Comodità di uso e manovraGli apparecchi sanitari devono presentare caratteristiche di facilità di uso, di funzionalità e di manovrabilità.• Livello minimo della prestazione: I vasi igienici ed i bidet devono essere fissati al pavimento in modo tale da
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioniessere facilmente rimossi senza demolire l'intero apparato sanitario; inoltre dovranno essere posizionati a 10 cm dalla vasca e dal lavabo, a 15 cm dalla parete, a 20 cm dal bidet o dal vaso e dovranno avere uno spazio frontale libero da ostacoli di almeno 55 cm. I lavabi saranno posizionati a 5 cm dalla vasca, a 10 cm dal vaso e dal bidet, a 15 cm dalla parete e dovranno avere uno spazio frontale libero da ostacoli di almeno 55 cm; nel caso che il lavabo debba essere utilizzato da persone con ridotte capacità motorie il lavabo sarà posizionato con il bordo superiore a non più di 80 cm dal pavimento e con uno spazio frontale libero da ostacoli di almeno 80 cm.
• Riferimenti normativi: -UNI 4542; -UNI 4543; -UNI 8192; -UNI 8193; -UNI 8194; -UNI 8195; -UNI 8196; -UNI 8349; -UNI 8949; -UNI 8950; -UNI 8951; -UNI 9054; -UNI 9182; -UNI EN 246; -UNI EN 248; -UNI EN 274; -UNI EN 1112; -UNI EN 1113; -UNI EN 200; -UNI EN 329; -UNI EN 411; -UNI EN 816; -UNI EN 817.
Controllo: Verifica sedile coprivasoVerifica, fissaggio, sistemazione ed eventuale sostituzione dei sedili coprivaso con altri simili e della stessa qualità.
01.16.01.C05 Controllo a vista ogni mese
01.16.03 Tubi in acciaio zincato
01.16.03.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della portata dei fluidiLe tubazioni devono essere in grado di garantire in ogni momento la portata e la pressione richiesti dall'impianto.• Livello minimo della prestazione: Per la verifica idrostatica effettuare una prova di tutte le tubazioni con una
pressione pari ai valori indicati dalla norma UNI 6363 derivanti dalla formula P= 20 ds/D e per un periodo minimo di 10 secondi, dove d è la sollecitazione unitaria pari al 60% del carico unitario di snervamento (N/mm2); s è lo spessore nominale del tubo espresso in mm; D è il diametro esterno della tubazione. Per i tubi aventi diametro esterno maggiore di 219,1 mm i risultati della prova idraulica devono essere forniti dal fabbricante.
• Riferimenti normativi: -UNI 564; -UNI 3918; -UNI 5465; -UNI 5468; -UNI 5469; -UNI 5745; -UNI 5746; -UNI 6363; -UNI 6784; -UNI 9182.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.17 - Impianto di smaltimento acque reflue
01.17.02 Collettori
01.17.02.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della portataI collettori fognari devono essere in grado di garantire in ogni momento la portata e la pressione richiesti dall'impianto.• Livello minimo della prestazione: La valutazione della portata di punta delle acque di scorrimento superficiale,
applicabile alle aree fino a 200 ha o a durate di pioggia fino a 15 min, è data dalla formula:Q = Y · i · Adove:Q è la portata di punta, in litri al secondo;Y è il coefficiente di raccolta (fra 0,0 e 1,0), adimensionale;i è l’intensità delle precipitazioni piovose, in litri al secondo ettaro;A è l’area su cui cadono le precipitazioni piovose (misurata orizzontalmente) in ettari.I valori appropriati di Y sono riportati nel prospetto 2 della norma UNI EN 752.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 752.Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità con particolare attenzione allo stato della tenuta dei condotti orizzontali avista.
01.17.02.C01 Ispezione ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.18 - Impianto di smaltimento acque meteoriche
01.18.02 Pozzetti e caditoie
01.18.02.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della portataI pozzetti ed i relativi dispositivi di tenuta devono garantire in ogni momento la portata e la pressione richiesti dall'impianto.• Livello minimo della prestazione: La portata dei pozzetti viene accertata eseguendo la prova indicata dalla norma
UNI EN 1253-2. Il pozzetto deve essere montato in modo da essere ermetico all'acqua che deve entrare solo dalla griglia; la portata è ricavata dal massimo afflusso possibile in conformità ai requisiti specificati nel prospetto 3 della norma UNI EN 1253-1.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253; -UNI EN 1253-1; -UNI EN 1253-2.
02 - Realizzazione di palestra
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.09 - Impianto elettrico
02.09 Impianto elettrico
02.09.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo delle dispersioni elettrichePer evitare qualsiasi pericolo di folgorazione alle persone, causato da un contatto diretto, i componenti degli impianti elettrici devono essere dotati di collegamenti equipotenziali con l’impianto di terra dell’edificio.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto e nell’ambito della
dichiarazione di conformità prevista dall’art.7 del regolamento di attuazione della Legge 5.3.1990 n.46.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 11-8; -CEI 64-2; -CEI 64-8; -CEI S.423.
Controllo: Controllo generale02.09.03.C01 Controllo a vista ogni mese
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
02.09.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
02.09.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.09.02 Prese e spine
02.09.02.R01 Requisito: Comodità di uso e manovraLe prese e spine devono essere realizzate con materiali e componenti aventi caratteristiche di facilità di uso, di funzionalità e di manovrabilità.• Livello minimo della prestazione: In particolare l’altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti
deve essere compresa fra 0.40 e 1.40 m, ad eccezione di quei componenti il cui azionamento avviene mediante comando a distanza (ad. es. telecomando a raggi infrarossi).
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 23-12; -CEI 23-16.
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
02.09.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
02.09.02.C01 Controllo a vista ogni mese
02.09.03 Interruttori
02.09.03.R01 Requisito: Comodità di uso e manovraGli interruttori devono essere realizzati con materiali e componenti aventi caratteristiche di facilità di uso, di funzionalità e di manovrabilità.• Livello minimo della prestazione: In particolare l’altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti
deve essere compresa fra 0.40 e 1.40 m, ad eccezione di quei componenti il cui azionamento avviene mediante comando a distanza (ad. es. telecomando a raggi infrarossi).
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n. 46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n. 447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n. 46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 23-12; -CEI 23-16.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.10 - Impianto di illuminazione
02.10 Impianto di illuminazione
02.10.R03 Requisito: (Attitudine al) controllo delle dispersioni elettrichePer evitare qualsiasi pericolo di folgorazione alle persone, causato da un contatto diretto, i componenti degli impianti di illuminazione devono essere dotati di collegamenti equipotenziali con l’impianto di terra dell’edificio.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto e nell’ambito della
dichiarazione di conformità prevista dall’art.7 del regolamento di attuazione della legge 5.3.1990 n.46.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990, n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.01.C01 Controllo a vista ogni mese
02.10.R06 Requisito: Comodità di uso e manovraGli impianti di illuminazione devono essere realizzati con materiali e componenti aventi caratteristiche di facilità di uso, di funzionalità e di manovrabilità.• Livello minimo della prestazione: In particolare l’altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti
deve essere compresa fra 0.40 e 1.40 m, ad eccezione di quei componenti il cui azionamento avviene mediante comando a distanza (ad. es. telecomando a raggi infrarossi).
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.01.C01 Controllo a vista ogni mese
02.10.04 Pali in alluminio
02.10.04.R01 Requisito: Efficienza luminosa
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniI componenti che sviluppano un flusso luminoso devono garantire una efficienza luminosa non inferiore a quella stabilita dai costruttori delle lampade.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -L. 46/90; -D.P.R. 447/91; -UNI EN 40.Controllo: Controllo generaleControllo dell'integrità dei pali e/o dei lampioni verificando lo stato di tenuta del rivestimento, delle connessioni edell'ancoraggio a terra.
02.10.04.C02 Controllo a vista ogni 3 mesi
Controllo: Controllo corpi illuminantiVerificare l'efficienza dei reattori, starter, condensatori, lampade ed altri accessori.
02.10.04.C01 Ispezione ogni 3 mesi
02.10.04.R02 Requisito: Impermeabilità ai liquidiI componenti dei lampioni devono essere in grado di evitare il passaggio di fluidi liquidi per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazione per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla normativa.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -L. 46/90; -D.PR. 447/91; -UNI EN 40.Controllo: Controllo generaleControllo dell'integrità dei pali e/o dei lampioni verificando lo stato di tenuta del rivestimento, delle connessioni edell'ancoraggio a terra.
02.10.04.C02 Controllo a vista ogni 3 mesi
Controllo: Controllo corpi illuminantiVerificare l'efficienza dei reattori, starter, condensatori, lampade ed altri accessori.
02.10.04.C01 Ispezione ogni 3 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.12 - Impianto telefonico, citofonico e TV
02.12.01 Apparecchi telefonici
02.12.01.R01 Requisito: EfficienzaGli apparecchi telefonici deve essere in grado di mantenere inalterate nel tempo le proprie capacità di rendimento assicurando un buon funzionamento.• Livello minimo della prestazione: Le prestazioni minime richieste agli apparecchi telefonici devono essere quelle
indicate dal produttore.• Riferimenti normativi: -CEI 103-1 Impianti telefonici interni.Controllo: Controllo generaleControllare la funzionalità degli apparecchi telefonici.
02.12.01.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.13 - Impianto di distribuzione acqua fredda ecalda
02.13 Impianto di distribuzione acqua fredda e calda
02.13.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della combustioneGli elementi dell'impianto idrico sanitario devono essere in grado di garantire processi di combustione a massimo rendimento con una produzione minima di scorie e di sostanze inquinanti.• Livello minimo della prestazione: Il controllo della combustione può essere verificato rilevando:
- la temperatura dei fumi di combustione;- la temperatura dell’aria comburente;- la quantità di anidride carbonica (CO2) e di ossido di carbonio (CO) presente (in % del volume) nei residui della combustione e rilevata all’uscita del gruppo termico;- l’indice di fumosità Bacharach (per i generatori funzionanti a combustibile liquido).
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -D.P.R. n.236 del 24 maggio 1988: "Attuazione della direttiva 80/778/Cee concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell'art.15 della Legge 16 aprile 1987 n.183"; -UNI 4542; -UNI 4543; -UNI 7137; -UNI 7138; -UNI 7139; -UNI 7271; -UNI 8064; -UNI 8065; -UNI 8192; -UNI 8193; -UNI 8194; -UNI 8195; -UNI 8196; -UNI 8349; -UNI 8949; -UNI 8950; -UNI 8951; -UNI 9054; -UNI 9182; -UNI 9893; -UNI 10304; -UNI 10305; -UNI 10306; -UNI 10307; -UNI 10436; -UNI 10874; -UNI EN 26; -UNI EN 305; -UNI ENV 247.
02.13.R05 Requisito: (Attitudine al) controllo delle dispersioni elettricheGli elementi dell'impianto idrico sanitario capaci di condurre elettricità devono essere dotati di collegamenti equipotenziali con l’impianto di terra dell’edificio per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazioni per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla norma CEI 64-8.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli minimi di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti";
Controllo: Controllo quadri elettriciControllare lo stato degli interblocchi elettrici effettuando delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la correttapressione di serraggio delle lame dei sezionatori e delle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovrasezionatori.
02.13.04.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.13.01 Apparecchi sanitari e rubinetteria
02.13.01.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della portata dei fluidiGli apparecchi sanitari dell'impianto idrico sanitario devono essere in grado di garantire valori minimi di portata dei fluidi.• Livello minimo della prestazione: Il dimensionamento delle reti di distribuzione dell’acqua fredda e calda può
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioniessere verificato mediante l’individuazione della portata massima contemporanea utilizzando il metodo delle unità di carico (UC). Pertanto bisogna accertare che facendo funzionare contemporaneamente tutte le bocche di erogazione dell’acqua fredda previste in fase di calcolo per almeno 30 minuti consecutivi, la portata di ogni bocca rimanga invariata e pari a quella di progetto (con una tolleranza del 10%).
• Riferimenti normativi: -UNI 4542; -UNI 4543; -UNI 8192; -UNI 8193; -UNI 8194; -UNI 8195; -UNI 8196; -UNI 8349; -UNI 8949; -UNI 8950; -UNI 8951; -UNI 9054; -UNI 9182; -UNI EN 200; -UNI EN 246; -UNI EN 248; -UNI EN 274; -UNI EN 329; -UNI EN 411; -UNI EN 816; -UNI EN 817; -UNI EN 1112; -UNI EN 1113.
Controllo: Verifica di tenuta degli scarichiVerifica della tenuta di tutti gli scarichi effettuando delle sigillature o sostituendo le guarnizioni.
02.13.01.C04 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Verifica degli scarichi dei vasiVerifica della funzionalità di tutti gli scarichi ed eventuale sistemazione dei dispositivi non perfettamente funzionanticon sostituzione delle parti non riparabili.
02.13.01.C02 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo valvoleControllare lo stato degli eventuali dilatatori e giunti elastici. Verificare la tenuta delle congiunzioni a flangia, lastabilità dei sostegni e degli eventuali giunti fissi, e l'assenza di inflessioni nelle tubazioni.
02.13.04.C06 Controllo a vista ogni anno
Controllo: Controllo tenutaVerificare l'integrità delle tubazioni con particolare attenzione ai raccordi tra tronchi di tubo e tra tubi ed apparecchiutilizzatori
02.13.04.C04 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo tenutaVerificare l'integrità delle tubazioni con particolare attenzione ai raccordi tra tronchi di tubo e tra tubi ed apparecchiutilizzatori.
02.13.03.C03 Controllo a vista ogni anno
02.13.01.R02 Requisito: Comodità di uso e manovraGli apparecchi sanitari devono presentare caratteristiche di facilità di uso, di funzionalità e di manovrabilità.• Livello minimo della prestazione: I vasi igienici ed i bidet devono essere fissati al pavimento in modo tale da essere
facilmente rimossi senza demolire l'intero apparato sanitario; inoltre dovranno essere posizionati a 10 cm dalla vasca e dal lavabo, a 15 cm dalla parete, a 20 cm dal bidet o dal vaso e dovranno avere uno spazio frontale libero da ostacoli di almeno 55 cm. I lavabi saranno posizionati a 5 cm dalla vasca, a 10 cm dal vaso e dal bidet, a 15 cm dalla parete e dovranno avere uno spazio frontale libero da ostacoli di almeno 55 cm; nel caso che il lavabo debba essere utilizzato da persone con ridotte capacità motorie il lavabo sarà posizionato con il bordo superiore a non più di 80 cm dal pavimento e con uno spazio frontale libero da ostacoli di almeno 80 cm.
• Riferimenti normativi: -UNI 4542; -UNI 4543; -UNI 8192; -UNI 8193; -UNI 8194; -UNI 8195; -UNI 8196; -UNI 8349; -UNI 8949; -UNI 8950; -UNI 8951; -UNI 9054; -UNI 9182; -UNI EN 246; -UNI EN 248; -UNI EN 274; -UNI EN 1112; -UNI EN 1113; -UNI EN 200; -UNI EN 329; -UNI EN 411; -UNI EN 816; -UNI EN 817.
Controllo: Verifica sedile coprivasoVerifica, fissaggio, sistemazione ed eventuale sostituzione dei sedili coprivaso con altri simili e della stessa qualità.
02.13.01.C05 Controllo a vista ogni mese
02.13.03 Tubi in acciaio zincato
02.13.03.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della portata dei fluidiLe tubazioni devono essere in grado di garantire in ogni momento la portata e la pressione richiesti dall'impianto.• Livello minimo della prestazione: Per la verifica idrostatica effettuare una prova di tutte le tubazioni con una
pressione pari ai valori indicati dalla norma UNI 6363 derivanti dalla formula P= 20 ds/D e per un periodo minimo di 10 secondi, dove d è la sollecitazione unitaria pari al 60% del carico unitario di snervamento (N/mm2); s è lo spessore nominale del tubo espresso in mm; D è il diametro esterno della tubazione. Per i tubi aventi diametro esterno maggiore di 219,1 mm i risultati della prova idraulica devono essere forniti dal fabbricante.
• Riferimenti normativi: -UNI 564; -UNI 3918; -UNI 5465; -UNI 5468; -UNI 5469; -UNI 5745; -UNI 5746; -UNI 6363; -UNI 6784; -UNI 9182.
02.13.04 Elettropompa
02.13.04.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della portata dei fluidiGli impianti autoclave dell'impianto idrico sanitario devono essere in grado di garantire valori minimi di portata dei fluidi circolanti.• Livello minimo della prestazione: Il dimensionamento delle reti di distribuzione dell’acqua fredda e calda può
essere verificato mediante l’individuazione della portata massima contemporanea utilizzando il metodo delle unità di carico (UC). Pertanto bisogna accertare che facendo funzionare contemporaneamente tutte le bocche di erogazione dell’acqua fredda previste in fase di calcolo per almeno 30 minuti consecutivi, la portata di ogni bocca rimanga invariata e pari a quella di progetto (con una tolleranza del 10%).
• Riferimenti normativi: -UNI 4663; -UNI 4664; -UNI 5745; -UNI 6363; -UNI 6884; -UNI 7125; -UNI 8863; -UNI 9182; -UNI 9335; -UNI ISO 2548; -CEI 64.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.14 - Impianto di smaltimento acque reflue
02.14.02 Collettori
02.14.02.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della portataI collettori fognari devono essere in grado di garantire in ogni momento la portata e la pressione richiesti dall'impianto.• Livello minimo della prestazione: La valutazione della portata di punta delle acque di scorrimento superficiale,
applicabile alle aree fino a 200 ha o a durate di pioggia fino a 15 min, è data dalla formula:Q = Y · i · Adove:Q è la portata di punta, in litri al secondo;Y è il coefficiente di raccolta (fra 0,0 e 1,0), adimensionale;i è l’intensità delle precipitazioni piovose, in litri al secondo ettaro;A è l’area su cui cadono le precipitazioni piovose (misurata orizzontalmente) in ettari.I valori appropriati di Y sono riportati nel prospetto 2 della norma UNI EN 752.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 752.Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità con particolare attenzione allo stato della tenuta dei condotti orizzontali avista.
02.14.02.C01 Ispezione ogni 12 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.15 - Impianto di smaltimento acque meteoriche
02.15.02 Pozzetti e caditoie
02.15.02.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della portataI pozzetti ed i relativi dispositivi di tenuta devono garantire in ogni momento la portata e la pressione richiesti dall'impianto.• Livello minimo della prestazione: La portata dei pozzetti viene accertata eseguendo la prova indicata dalla norma
UNI EN 1253-2. Il pozzetto deve essere montato in modo da essere ermetico all'acqua che deve entrare solo dalla griglia; la portata è ricavata dal massimo afflusso possibile in conformità ai requisiti specificati nel prospetto 3 della norma UNI EN 1253-1.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253; -UNI EN 1253-1; -UNI EN 1253-2.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.16 - Impianto di riscaldamento
02.16 Impianto di riscaldamento
02.16.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo della combustioneI gruppi termici degli impianti di riscaldamento devono garantire processi di combustione a massimo rendimento e nello stesso tempo produrre quantità minime di scorie e di sostanze inquinanti.• Livello minimo della prestazione: In particolare, nel caso di generatori di calore con potenza nominale del
focolare superiore a 34.8 kW si deve avere che la percentuale di aria comburente necessaria per la combustione deve essere :-per combustibile solido > dell'80%; -per combustibile liquido 15-20%; -per combustibile gassoso 10-15%; -il contenuto di ossido di carbonio (CO) nei fumi di combustione non deve superare lo 0.1% del volume dei fumi secchi e senza aria; - l'indice di fumosità Bacharach deve rispettare i limiti di legge.Verificare che i locali dove sono alloggiati i generatori di calore siano permanentemente ventilati mediante idonee aperture di aerazione di dimensioni non inferiori a quelle riportate dalle vigenti norme di sicurezza e prevenzione incendi.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n. 46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n. 447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n. 46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI 8061, 01/12/80; -UNI 8061 FA 132-84, 01/01/84; -UNI 8065, 01/06/89; -UNI 8199, 30/11/98; -UNI 8211, 31/12/81; -UNI 8364, 28/02/84; -UNI 8364 FA 146-84, 30/09/84; -UNI 8477-1, 31/05/83; -UNI 8477-2, 31/12/85; -UNI 8852, 31/01/87; -UNI 8854, 31/01/86; -UNI 8855, 30/06/86; -UNI 8884, 28/02/88; -UNI 9317, 28/02/89; -UNI 9511-1, 31/12/89; -UNI 9615, 31/12/90; -UNI 9615 FA 1-95, 31/07/95; -UNI 9711, 31/01/91; -UNI 9731, 30/06/90; -UNI 9841, 31/07/91; -UNI 10199, 31/12/93; -UNI 10200, 30/09/93; -UNI 10202, 30/09/93; -UNI 10339, 30/06/95; -UNI 10344, 30/11/93; -UNI 10345, 30/11/93; -UNI 10346, 30/11/93; -UNI 10347, 30/11/93; -UNI 10348, 30/11/93; -UNI 10412, 31/12/94; -UNI 10847, 31/03/00; -UNI EN 264, 31/12/92; -UNI EN 378-1, 30/11/96; -UNI EN 1264-1, 31/10/99; -UNI EN 1264-2, 31/10/99; -UNI EN 1264-3, 31/10/99; -UNI EN 1861, 31/07/00; -UNI ENV 1805-1, 31/05/98; -UNI ENV 1805-2, 31/05/98; -UNI ENV 12097, 30/04/99; -UNI ENV 13154-2, 31/03/99; -UNI ENV 13321-1, 31/05/99.
Controllo: Taratura regolazione dei gruppi termiciRegolazione e taratura degli apparati di regolazione automatica presenti sui gruppi termici, individuando il relativodiagramma di esercizio al fine di mantenere, negli ambienti riscaldati, i valori stabiliti dalla normativa (art.9 del DPR412/93)
02.16.03.C11 Registrazione ogni mese
Controllo: Controllo tenuta dei generatoriVerificare la funzionalità delle guarnizioni nei generatori pressurizzati.
02.16.03.C06 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Verifica della taraturaVerificare la pressione del gas, i sistemi di regolazione, gli elettrodi ed i termostati.
02.16.02.C05 Registrazione ogni mese
Controllo: Taratura delle regolazioniRegolazione e taratura degli apparati di regolazione automatica individuando il relativo diagramma di esercizio alfine di mantenere, negli ambienti riscaldati, i valori stabiliti dalla normativa.
02.16.01.C06 Registrazione ogni mese
Controllo: Misura dei rendimentiVerificare che i valori dei rendimenti di combustione corrispondano a quelli imposti dalle norme vigenti (UNI10389).I valori delle misurazioni vanno registrati nel libretto di centrale dove andranno conservate anche le registrazionidelle apparecchiature di controllo.
02.16.03.C10 Ispezione strumentale ogni 6 mesi
Controllo: Misura dei rendimentiVerificare che i valori dei rendimenti di combustione corrispondano a quelli imposti dalle norme vigenti (UNI10389).I valori delle misurazioni vanno registrati nel libretto di centrale dove andranno conservate anche le registrazionidelle apparecchiature di controllo.
02.16.01.C05 Ispezione strumentale ogni 6 mesi
Controllo: Verifica aperture di ventilazioneEffettuare una verifica generale delle aperture di ventilazione e dei canali di scarico dei gruppi termici. Verificare chele aperture di ventilazione non siano ostruite e che le dimensioni siano conformi a quanto disposto dalle norme UNI;verificare, inoltre, l'efficienza dei dispositivi di smaltimento dei prodotti della combustione e la loro rispondenza allanormativa vigente.
02.16.03.C12 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo tenuta elettropompe dei bruciatoriControllare che l'accensione avvenga senza difficoltà, che la combustione avvenga regolarmente, che non ci sianoperdite di combustibile e che interponendo un ostacolo davanti al controllo di fiamma il bruciatore vada in blocco neltempo prestabilito. Verificare inoltre che le elettrovalvole, in caso di blocco, non consentano il passaggio dicombustibile.
02.16.03.C07 Ispezione strumentale ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare la funzionalità degli accessori dei bruciatori quali ventilatore, griglia di aspirazione, elettrodi diaccensione, dei fusibili.
02.16.02.C02 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo elettropompeVerificare la funzionalità delle elettropompe controllando che la combustione avvenga senza difficoltà e senza perditedi combustibile. Verificare inoltre che le elettrovalvole, in caso di blocco, non consentano il passaggio dicombustibile.
02.16.02.C01 Controllo ogni 12 mesi
02.16.R03 Requisito: (Attitudine al) controllo della portata dei fluidiGli elementi costituenti l'impianto di riscaldamento devono essere in grado di garantire valori minimi di portata dei
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazionifluidi circolanti.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n. 46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n. 447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n. 46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI 8061, 01/12/80; -UNI 8061 FA 132-84, 01/01/84; -UNI 8065, 01/06/89; -UNI 8199, 30/11/98; -UNI 8211, 31/12/81; -UNI 8364, 28/02/84; -UNI 8364 FA 146-84, 30/09/84; -UNI 8477-1, 31/05/83; -UNI 8477-2, 31/12/85; -UNI 8852, 31/01/87; -UNI 8854, 31/01/86; -UNI 8855, 30/06/86; -UNI 8884, 28/02/88; -UNI 9317, 28/02/89; -UNI 9511-1, 31/12/89; -UNI 9615, 31/12/90; -UNI 9615 FA 1-95, 31/07/95; -UNI 9711, 31/01/91; -UNI 9731, 30/06/90; -UNI 9841, 31/07/91; -UNI 10199, 31/12/93; -UNI 10200, 30/09/93; -UNI 10202, 30/09/93; -UNI 10339, 30/06/95; -UNI 10344, 30/11/93; -UNI 10345, 30/11/93; -UNI 10346, 30/11/93; -UNI 10347, 30/11/93; -UNI 10348, 30/11/93; -UNI 10412, 31/12/94; -UNI 10847, 31/03/00; -UNI EN 264, 31/12/92; -UNI EN 378-1, 30/11/96; -UNI EN 1264-1, 31/10/99; -UNI EN 1264-2, 31/10/99; -UNI EN 1264-3, 31/10/99; -UNI EN 1861, 31/07/00; -UNI ENV 1805-1, 31/05/98; -UNI ENV 1805-2, 31/05/98; -UNI ENV 12097, 30/04/99; -UNI ENV 13154-2, 31/03/99; -UNI ENV 13321-1, 31/05/99.
Controllo: Controllo tenuta dei generatoriVerificare la funzionalità delle guarnizioni nei generatori pressurizzati.
02.16.03.C06 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo temperatura acqua in caldaiaVerificare che la temperatura dell'acqua di mandata e di ritorno.In particolare controllare che la temperatura dell'acqua di mandata corrisponda al valore impostato secondo ildiagramma di esercizio
02.16.01.C03 Ispezione a vista ogni mese
Controllo: Taratura delle regolazioniRegolazione e taratura degli apparati di regolazione automatica individuando il relativo diagramma di esercizio alfine di mantenere, negli ambienti riscaldati, i valori stabiliti dalla normativa.
02.16.01.C06 Registrazione ogni mese
Controllo: Verifica della taraturaVerificare la pressione del gas, i sistemi di regolazione, gli elettrodi ed i termostati.
02.16.02.C05 Registrazione ogni mese
Controllo: Controllo temperatura acqua in caldaiaVerificare che la temperatura dell'acqua di mandata corrisponda al valore di taratura del termostato e dellatemperatura dell'acqua di ritorno.Verificare inoltre che la temperatura non sia inferiore mai a 56°C.
02.16.03.C05 Ispezione a vista ogni mese
Controllo: Controllo termostati, pressostati, valvoleVerificare la funzionalità e la corretta taratura dei termostati e dei pressostati di blocco installati sui generatori.Verificare inoltre che le valvole di sicurezza siano funzionanti sia ad impianto spento che funzionante.
02.16.03.C09 Ispezione a vista ogni mese
Controllo: Taratura regolazione dei gruppi termiciRegolazione e taratura degli apparati di regolazione automatica presenti sui gruppi termici, individuando il relativodiagramma di esercizio al fine di mantenere, negli ambienti riscaldati, i valori stabiliti dalla normativa (art.9 del DPR412/93)
02.16.03.C11 Registrazione ogni mese
Controllo: Misura dei rendimentiVerificare che i valori dei rendimenti di combustione corrispondano a quelli imposti dalle norme vigenti (UNI10389).I valori delle misurazioni vanno registrati nel libretto di centrale dove andranno conservate anche le registrazionidelle apparecchiature di controllo.
02.16.03.C10 Ispezione strumentale ogni 6 mesi
Controllo: Controllo temperatura acqua dell'impiantoVerificare che la temperatura dell'acqua dei vari circuiti corrisponda al diagramma di carico.
02.16.01.C02 Misurazioni ogni 6 mesi
Controllo: Misura dei rendimentiVerificare che i valori dei rendimenti di combustione corrispondano a quelli imposti dalle norme vigenti (UNI10389).I valori delle misurazioni vanno registrati nel libretto di centrale dove andranno conservate anche le registrazionidelle apparecchiature di controllo.
02.16.01.C05 Ispezione strumentale ogni 6 mesi
Controllo: Controllo temperatura acqua dell'impiantoVerificare che la temperatura dell'acqua dei vari circuiti corrisponda al diagramma di carico.
02.16.03.C04 Registrazione ogni 6 mesi
Controllo: Controllo pompa del bruciatoreControllo della pompa del bruciatore, da eseguirsi verificando la pressione di alimentazione e quella di aspirazionedel combustibile a bruciatore funzionante.
02.16.03.C03 Ispezione strumentale ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato degli elettroventilatori con particolare riferimento al controllo della rumorosità dei cuscinetti e delsenso di rotazione dei motori degli elettroventilatori.
02.16.13.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generale valvoleVerificare che la valvola servocomandata funzioni correttamente. Verificare che non ci siano segni di degrado intornoagli organi di tenuta delle valvole.
02.16.10.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo elettropompeVerificare la funzionalità delle elettropompe controllando che la combustione avvenga senza difficoltà e senza perditedi combustibile. Verificare inoltre che le elettrovalvole, in caso di blocco, non consentano il passaggio dicombustibile.
02.16.02.C01 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo pompa del bruciatoreControllo della pompa verificando la pressione di alimentazione e quella di aspirazione del combustibile a bruciatorefunzionante.
02.16.02.C03 Ispezione strumentale ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generale dei radiatoriPrima dell'avvio dell'impianto verificare la tenuta all'acqua con l'eliminazione delle eventuali perdite, verificare lostato di protezione esterna eliminando, se presente, lo stato di ruggine.
02.16.07.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo tenuta tubazioniVerifica dell'integrità delle tubazioni con particolare attenzione ai raccordi tra tronchi di tubo e tra tubi edapparecchi utilizzatori.
02.16.04.C04 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo dispositivi di comandoVerificare che i dispositivi di comando del ventilconvettore quali termostato, interruttore, commutatore di velocitàsiano perfettamente funzionanti. Verificare l'integrità delle batterie di scambio, delle griglie di ripresa e di mandata.
02.16.13.C02 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo tenuta elettropompe dei bruciatoriControllare che l'accensione avvenga senza difficoltà, che la combustione avvenga regolarmente, che non ci sianoperdite di combustibile e che interponendo un ostacolo davanti al controllo di fiamma il bruciatore vada in blocco neltempo prestabilito. Verificare inoltre che le elettrovalvole, in caso di blocco, non consentano il passaggio dicombustibile.
02.16.03.C07 Ispezione strumentale ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato di tenuta degli eventuali dilatatori e dei giunti elastici, delle congiunzioni a flangia. Verificare lastabilità dei sostegni e degli eventuali giunti fissi e controllare che non vi siano inflessioni nelle tubazioni.
02.16.04.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Analisi acqua dell’impiantoVerificare i valori delle principali caratteristiche dell’acqua, quali durezza ed acidità, onde evitare incrostazioni ocorrosioni dei gruppi termici.
02.16.01.C01 Ispezione strumentale ogni 2 anni
Controllo: Analisi acqua dell’impiantoVerificare i valori delle principali caratteristiche dell’acqua, quali durezza ed acidità, onde evitare incrostazioni ocorrosioni dei gruppi termici.
02.16.03.C01 Ispezione strumentale ogni 3 anni
02.16.R08 Requisito: (Attitudine al) controllo delle dispersioni elettrichePer evitare qualsiasi pericolo di folgorazione alle persone, causato da un contatto diretto, i componenti degli
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioniimpianti di riscaldamento, capaci di condurre elettricità, devono essere dotati di collegamenti equipotenziali con l’impianto di terra dell’edificio.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto e nell’ambito della
dichiarazione di conformità prevista dall’art.7 del regolamento di attuazione della Legge 5.3.1990 n.46.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n. 46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n. 447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n. 46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI 8061, 01/12/80; -UNI 8061 FA 132-84, 01/01/84; -UNI 8065, 01/06/89; -UNI 8199, 30/11/98; -UNI 8211, 31/12/81; -UNI 8364, 28/02/84; -UNI 8364 FA 146-84, 30/09/84; -UNI 8477-1, 31/05/83; -UNI 8477-2, 31/12/85; -UNI 8852, 31/01/87; -UNI 8854, 31/01/86; -UNI 8855, 30/06/86; -UNI 8884, 28/02/88; -UNI 9317, 28/02/89; -UNI 9511-1, 31/12/89; -UNI 9615, 31/12/90; -UNI 9615 FA 1-95, 31/07/95; -UNI 9711, 31/01/91; -UNI 9731, 30/06/90; -UNI 9841, 31/07/91; -UNI 10199, 31/12/93; -UNI 10200, 30/09/93; -UNI 10202, 30/09/93; -UNI 10339, 30/06/95; -UNI 10344, 30/11/93; -UNI 10345, 30/11/93; -UNI 10346, 30/11/93; -UNI 10347, 30/11/93; -UNI 10348, 30/11/93; -UNI 10412, 31/12/94; -UNI 10847, 31/03/00; -UNI EN 264, 31/12/92; -UNI EN 378-1, 30/11/96; -UNI EN 1264-1, 31/10/99; -UNI EN 1264-2, 31/10/99; -UNI EN 1264-3, 31/10/99; -UNI EN 1861, 31/07/00; -UNI ENV 1805-1, 31/05/98; -UNI ENV 1805-2, 31/05/98; -UNI ENV 12097, 30/04/99; -UNI ENV 13154-2, 31/03/99; -UNI ENV 13321-1, 31/05/99.
Controllo: Controllo quadri elettriciControllare lo stato degli interblocchi elettrici effettuando delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la correttapressione di serraggio delle lame dei sezionatori e delle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovrasezionatori.
02.16.11.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato degli elettroventilatori con particolare riferimento al controllo della rumorosità dei cuscinetti e delsenso di rotazione dei motori degli elettroventilatori.
02.16.13.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo elettropompeVerificare la funzionalità delle elettropompe controllando che la combustione avvenga senza difficoltà e senza perditedi combustibile. Verificare inoltre che le elettrovalvole, in caso di blocco, non consentano il passaggio dicombustibile.
02.16.02.C01 Controllo ogni 12 mesi
02.16.R13 Requisito: Comodità di uso e manovraGli impianti di riscaldamento devono essere realizzati con materiali e componenti aventi caratteristiche di facilità di uso, di funzionalità e di manovrabilità.• Livello minimo della prestazione: In particolare l’altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti
deve essere compresa fra 0.40 e 1.40 m, ad eccezione di quei componenti il cui azionamento avviene mediante comando a distanza (ad. es. telecomando a raggi infrarossi).
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n. 46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n. 447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n. 46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI 8061, 01/12/80; -UNI 8061 FA 132-84, 01/01/84; -UNI 8065, 01/06/89; -UNI 8199, 30/11/98; -UNI 8211, 31/12/81; -UNI 8364, 28/02/84; -UNI 8364 FA 146-84, 30/09/84; -UNI 8477-1, 31/05/83; -UNI 8477-2, 31/12/85; -UNI 8852, 31/01/87; -UNI 8854, 31/01/86; -UNI 8855, 30/06/86; -UNI 8884, 28/02/88; -UNI 9317, 28/02/89; -UNI 9511-1, 31/12/89; -UNI 9615, 31/12/90; -UNI 9615 FA 1-95, 31/07/95; -UNI 9711, 31/01/91; -UNI 9731, 30/06/90; -UNI 9841, 31/07/91; -UNI 10199, 31/12/93; -UNI 10200, 30/09/93; -UNI 10202, 30/09/93; -UNI 10339, 30/06/95; -UNI 10344, 30/11/93; -UNI 10345, 30/11/93; -UNI 10346, 30/11/93; -UNI 10347, 30/11/93; -UNI 10348, 30/11/93; -UNI 10412, 31/12/94; -UNI 10847, 31/03/00; -UNI EN 264, 31/12/92; -UNI EN 378-1, 30/11/96; -UNI EN 1264-1, 31/10/99; -UNI EN 1264-2, 31/10/99; -UNI EN 1264-3, 31/10/99; -UNI EN 1861, 31/07/00; -UNI ENV 1805-1, 31/05/98; -UNI ENV 1805-2, 31/05/98; -UNI ENV 12097, 30/04/99; -UNI ENV 13154-2, 31/03/99; -UNI ENV 13321-1, 31/05/99.
Controllo: Controllo dispositivi di comandoVerificare che i dispositivi di comando del ventilconvettore quali termostato, interruttore, commutatore di velocitàsiano perfettamente funzionanti. Verificare l'integrità delle batterie di scambio, delle griglie di ripresa e di mandata.
02.16.13.C02 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato degli elettroventilatori con particolare riferimento al controllo della rumorosità dei cuscinetti e delsenso di rotazione dei motori degli elettroventilatori.
02.16.13.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generale dei radiatoriPrima dell'avvio dell'impianto verificare la tenuta all'acqua con l'eliminazione delle eventuali perdite, verificare lostato di protezione esterna eliminando, se presente, lo stato di ruggine.
02.16.07.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo tenuta elettrovalvole dei bruciatoriVerificare la tenuta delle elettrovalvole dei bruciatori, controllando che non fuoriesca combustibile dall'ugellodurante la fase di prelavaggio.
02.16.03.C08 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo tenuta elettrovalvoleVerificare la tenuta delle elettrovalvole controllando che non fuoriesca combustibile dall'ugello durante la fase diprelavaggio.
02.16.02.C04 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo elettropompeVerificare la funzionalità delle elettropompe controllando che la combustione avvenga senza difficoltà e senza perditedi combustibile. Verificare inoltre che le elettrovalvole, in caso di blocco, non consentano il passaggio dicombustibile.
02.16.02.C01 Controllo ogni 12 mesi
02.16.06 Tubazioni in polietilene
02.16.06.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della portata dei fluidiLe tubazioni devono essere in grado di garantire in ogni momento la portata e la pressione richiesti dall'impianto.• Livello minimo della prestazione: Per la verifica dei valori della portata si possono effettuare prove di tutte le
tubazioni con una pressione pari ai valori indicati dalla norma UNI. Al termine della prova se vengono rilevate delle bollicine il tubo deve essere rifiutato. Se non vengono rilevate bollicine il tubo deve essere accettato.
• Riferimenti normativi: -UNI 7129; -UNI ISO 4437.
Controllo: Controllo generale pannelliVerificare lo stato dei pannelli in seguito ad eventi meteorici eccezionali quali temporali, grandinate, ecc.
02.16.14.C02 Ispezione a vista quando occorre
Controllo: Controllo valvoleControllare i sistemi di sicurezza, il funzionamento delle valvole di scarico e della pompa.
02.16.14.C03 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo valvoleControllare lo stato degli eventuali dilatatori e giunti elastici. Verificare la tenuta delle congiunzioni a flangia, lastabilità dei sostegni e degli eventuali giunti fissi, e l'assenza di inflessioni nelle tubazioni.
02.16.11.C06 Controllo a vista ogni anno
Controllo: Controllo tenutaVerificare l'integrità delle tubazioni con particolare attenzione ai raccordi tra tronchi di tubo e tra tubi ed apparecchiutilizzatori
02.16.11.C04 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo tenutaVerificare la perfetta tenuta delle tubazioni utilizzando allo scopo un rilevatore o prodotti schiumogeni. Verificare laperfetta funzionalità di guarnizioni e sigillanti.
02.16.06.C03 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generale02.16.06.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato delle tubazioni, ai giunti ed airaccordi. Verificare il corretto funzionamento dei rubinetti.
02.16.07 Radiatori
02.16.07.R02 Requisito: Comodità di uso e manovraI radiatori degli impianti di riscaldamento devono essere realizzati con materiali e componenti aventi caratteristiche di facilità di uso, di funzionalità e di manovrabilità.• Livello minimo della prestazione: In particolare l’altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti
deve essere compresa fra 0.40 e 1.40 m ed è opportuno rispettare alcune distanze minime per un corretto funzionamento dei radiatori ed in particolare:- la distanza tra il pavimento e la parte inferiore del radiatore non sia minore di 11 cm;- la distanza tra il retro dei radiatori e la parete a cui sono appesi non sia inferiore a 5 cm;- la distanza tra la superficie dei radiatori ed eventuali nicchie non sia inferiore a 10 cm.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI EN 215; -UNI EN 442; -UNI 8464.
02.16.08 Termostati
02.16.08.R01 Requisito: Resistenza meccanicaI termostati d'ambiente devono essere costruiti in modo da sopportare le condizioni prevedibili nelle normali condizioni di impiego.• Livello minimo della prestazione: Per accertare la resistenza meccanica il termostato può essere sottoposto ad
almeno 10000 manovre in accordo a quanto stabilito dalla norma CEI 61. Al termine della prova deve essere rispettato quanto previsto dalla norma UNI 9577.
• Riferimenti normativi: -UNI 9577; -CEI 61.
02.16.10 Dispositivi di controllo e regolazione
02.16.10.R01 Requisito: Comodità di uso e manovraI dispositivi di regolazione e controllo degli impianti di riscaldamento devono essere realizzati con materiali e componenti aventi caratteristiche di facilità di uso, di funzionalità e di manovrabilità.• Livello minimo della prestazione: In particolare l’altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti
deve essere compresa fra 0.40 e 1.40 m, ad eccezione di quei componenti il cui azionamento avviene mediante comando a distanza (ad. es. telecomando a raggi infrarossi).
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti".
02.16.11 Elettropompa
02.16.11.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della portata dei fluidiGli impianti autoclave dell'impianto idrico sanitario devono essere in grado di garantire valori minimi di portata dei fluidi circolanti.• Livello minimo della prestazione: Il dimensionamento delle reti di distribuzione dell’acqua fredda e calda può
essere verificato mediante l’individuazione della portata massima contemporanea utilizzando il metodo delle unità di carico (UC). Pertanto bisogna accertare che facendo funzionare contemporaneamente tutte le bocche di erogazione dell’acqua fredda previste in fase di calcolo per almeno 30 minuti consecutivi, la portata di ogni bocca rimanga invariata e pari a quella di progetto (con una tolleranza del 10%).
• Riferimenti normativi: -UNI 4663; -UNI 4664; -UNI 5745; -UNI 6363; -UNI 6884; -UNI 7125; -UNI 8863; -UNI 9182; -UNI 9335; -UNI ISO 2548; -CEI 64.
02.16.12 Valvole motorizzate
02.16.12.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaLe valvole devono garantire la tenuta ad una pressione d’acqua interna uguale al maggiore dei due valori: la pressione di prova ammissibile (PEA) o 1,5 volte la pressione di esercizio ammissibile (PFA).• Livello minimo della prestazione: Per verificare questo requisito una valvola finita viene sottoposta a prova con
pressione d'acqua secondo quanto indicato dalla norma UNI EN 1074 o ad una prova con pressione d'aria a 6 bar secondo il prEN 12266. Al termine della prova non deve esserci alcuna perdita rilevabile visibilmente.
• Riferimenti normativi: -UNI 6884; -UNI 7125; -UNI 10269; -UNI EN 1074; -UNI EN 1213; -UNI EN 1487.
02.16.14 Scaldacqua solari
02.16.14.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della portata dei fluidiGli scaldacqua solari devono assicurare una portata dei fluidi termovettori non inferiore a quella di progetto.• Livello minimo della prestazione: Il controllo della portata viene verificato mediante la prova indicata dalla norma
UNI 8212-7. Al termine della prova si deve verificare la assenza di difetti o segni di cedimento. Il resoconto di prova deve indicare:-la temperatura dell'acqua in ingresso; -le portate e le perdite di carico riscontrate in ogni misura.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n. 46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n. 447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n. 46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI 8212; -UNI 8872.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
04 - Riqualificazione piazza 1° Maggio
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
04.02 - Arredo urbano
04.02.03 Sistemi di Illuminazione
04.02.03.R03 Requisito: (Attitudine al) controllo delle dispersioni elettrichePer evitare qualsiasi pericolo di folgorazione alle persone, causato da un contatto diretto, i componenti degli impianti di illuminazione devono essere dotati di collegamenti equipotenziali con l’impianto di terra dell’edificio.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto e nell’ambito della
dichiarazione di conformità prevista dall’art.7 del regolamento di attuazione della legge 5.3.1990 n.46.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990, n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità dei corpi illuminanti.
04.02.03.C01 Controllo ogni 4 mesi
04.02.03.R06 Requisito: Comodità di uso e manovraGli impianti di illuminazione devono essere realizzati con materiali e componenti aventi caratteristiche di facilità di uso, di funzionalità e di manovrabilità.• Livello minimo della prestazione: In particolare l’altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti
deve essere compresa fra 0.40 e 1.40 m.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
04.03 - Impianto elettrico e di messa a terra
04.03 Impianto elettrico e di messa a terra
04.03.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo delle dispersioni elettrichePer evitare qualsiasi pericolo di folgorazione alle persone, causato da un contatto diretto, i componenti degli impianti elettrici devono essere dotati di collegamenti equipotenziali con l’impianto di terra dell’edificio.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto e nell’ambito della
dichiarazione di conformità prevista dall’art.7 del regolamento di attuazione della Legge 5.3.1990 n.46.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 11-8; -CEI 64-2; -CEI 64-8; -CEI S.423.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
04.03.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
04.04 - Aree a verde
04.04.02 Elettrovalvole
04.04.02.R02 Requisito: Resistenza al geloGli elementi costituenti le elettrovalvole devono essere realizzati con materiali in grado di non subire disgregazioni o dissoluzioni per effetto del ghiaccio.• Livello minimo della prestazione: Per verificare la tenuta ad infiltrazioni di acqua gli elementi dell'impianto
vengono sottoposti a prove di verifica con le modalità indicate dalla norma UNI di settore. Al termine della prova si deve verificare l'assenza di difetti o segni di cedimento.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 12325.
04.04.03 Ugelli antigoccia
04.04.03.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della portata dei fluidiGli ugelli devono essere in grado di garantire durante il funzionamento la portata e la pressione richiesti dall'impianto.• Livello minimo della prestazione: I valori della portata variano in funzione del diametro delle tubazioni e degli
ugelli.• Riferimenti normativi: -UNI EN 12325.Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta posizione degli ugelli controllando che non vi siano ostacoli che impediscono il getto dell'acqua.Verificare la tenuta delle valvole e la funzionalità delle molle e delle viti.
04.04.03.C01 Aggiornamento ogni mese
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
05 - Realizzazione di strada e parcheggi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.03 - Rete idrica di distribuzione
05.03 Rete idrica di distribuzione
05.03.R03 Requisito: (Attitudine al) controllo della portataLe tubazioni devono essere in grado di garantire in ogni momento la portata e la pressione richiesti dall'impianto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI EN 752-4; -UNI 9183; -UNI 6363 (per tubi in acciaio zincato); -UNI ISO 6594 (per tubi in ghisa); -UNI 7527 (per tubi in piombo); -UNI EN 1329 (per tubi in PVC); -UNI EN 1401 (per tubi in PVC); -UNI EN 1519 (per tubi in PE); -UNI 7613 (per tubi in PE); -UNI EN 1451 (per tubi in PP).
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.04 - Impianto di smaltimento acque meteoriche
05.04.02 Pozzetti e caditoie
05.04.02.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della portataI pozzetti ed i relativi dispositivi di tenuta devono garantire in ogni momento la portata e la pressione richiesti dall'impianto.• Livello minimo della prestazione: La portata dei pozzetti viene accertata eseguendo la prova indicata dalla norma
UNI EN 1253-2. Il pozzetto deve essere montato in modo da essere ermetico all'acqua che deve entrare solo dalla griglia; la portata è ricavata dal massimo afflusso possibile in conformità ai requisiti specificati nel prospetto 3 della norma UNI EN 1253-1.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253; -UNI EN 1253-1; -UNI EN 1253-2.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.05 - Impianto di smaltimento acque reflue
05.05.01 Tubazioni in gres
05.05.01.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della portataLe tubazioni devono essere in grado di garantire in ogni momento la portata e la pressione richiesti dall'impianto.• Livello minimo della prestazione: La valutazione della portata di punta delle acque di scorrimento superficiale,
applicabile alle aree fino a 200 ha o a durate di pioggia fino a 15 min, è data dalla formula:Q = Y · i · Adove:Q è la portata di punta, in litri al secondo;Y è il coefficiente di raccolta (fra 0,0 e 1,0), adimensionale;i è l’intensità delle precipitazioni piovose, in litri al secondo ettaro;A è l’area su cui cadono le precipitazioni piovose (misurata orizzontalmente) in ettari.I valori appropriati di Y sono riportati nel prospetto 2 della norma UNI EN 752.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI EN 752-4; -UNI 9183; -UNI 6363 (per tubi in acciaio zincato); -UNI ISO 6594 (per tubi in ghisa); -UNI 7527 (per tubi in piombo); -UNI EN 1329 (per tubi in PVC); -UNI EN 1401 (per tubi in PVC); -UNI EN 1519 (per tubi in PE); -UNI 7613 (per tubi in PE); -UNI EN 1451 (per tubi in PP).
Controllo: Controllo tenutaVerificare l'integrità delle tubazioni con particolare attenzione ai raccordi tra tronchi di tubo.
05.05.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato degli eventuali dilatatori e giunti elastici, la tenuta delle congiunzioni a flangia, la stabilità deisostegni e degli eventuali giunti fissi. Verificare inoltre l'assenza di odori sgradevoli e di inflessioni nelle tubazioni.
05.05.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
05.05.04 Pozzetti di ispezione
05.05.04.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della portataI pozzetti ed i relativi dispositivi di tenuta devono essere autopulibili per assicurare la funzionalità dell'impianto.• Livello minimo della prestazione: Per la verifica della facilità di pulizia si effettua una prova così come descritto
dalla norma UNI EN 1253-2. Immettere nel pozzetto, attraverso la griglia, 200 cm3 di perline di vetro del diametro di 5 mm a una velocità costante e uniforme per 30 s. Continuando ad alimentare l’acqua per ulteriori 30 s bisogna misurare il volume in cm3 delle perline di vetro uscite dal pozzetto. La prova deve essere eseguita per tre volte per ogni velocità di mandata e deve essere considerata la media dei tre risultati ottenuti per ciascuna prova.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253; -UNI EN 1253-1; -UNI EN 1253-2.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.06 - Impianto di illuminazione
05.06 Impianto di illuminazione
05.06.R03 Requisito: (Attitudine al) controllo delle dispersioni elettrichePer evitare qualsiasi pericolo di folgorazione alle persone, causato da un contatto diretto, i componenti degli
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioniimpianti di illuminazione devono essere dotati di collegamenti equipotenziali con l’impianto di terra dell’edificio.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto e nell’ambito della
dichiarazione di conformità prevista dall’art.7 del regolamento di attuazione della legge 5.3.1990 n.46.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990, n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
05.06.01.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
05.06.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
05.06.R06 Requisito: Comodità di uso e manovraGli impianti di illuminazione devono essere realizzati con materiali e componenti aventi caratteristiche di facilità di uso, di funzionalità e di manovrabilità.• Livello minimo della prestazione: In particolare l’altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti
deve essere compresa fra 0.40 e 1.40 m, ad eccezione di quei componenti il cui azionamento avviene mediante comando a distanza (ad. es. telecomando a raggi infrarossi).
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
05.06.01.C01 Controllo a vista ogni mese
05.06.02 Pali in acciaio
05.06.02.R01 Requisito: Efficienza luminosaI componenti che sviluppano un flusso luminoso devono garantire una efficienza luminosa non inferiore a quella stabilita dai costruttori delle lampade.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -L. 46/90; -DPR 447/91; -UNI EN 40.Controllo: Controllo generaleControllo dell'integrità dei pali verificando lo stato di tenuta del rivestimento, delle connessioni e dell'ancoraggio aterra.
05.06.02.C02 Controllo a vista ogni 3 mesi
Controllo: Controllo corpi illuminantiVerificare l'efficienza dei reattori, starter, condensatori, lampade ed altri accessori.
05.06.02.C01 Ispezione ogni 3 mesi
05.06.02.R02 Requisito: Impermeabilità ai liquidiI componenti dei lampioni devono essere in grado di evitare il passaggio di fluidi liquidi per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazione per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla normativa.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -L. 46/90; -DPR 447/91; -UNI EN 40.
Controllo: Controllo generaleControllo dell'integrità dei pali verificando lo stato di tenuta del rivestimento, delle connessioni e dell'ancoraggio aterra.
05.06.02.C02 Controllo a vista ogni 3 mesi
Controllo: Controllo corpi illuminantiVerificare l'efficienza dei reattori, starter, condensatori, lampade ed altri accessori.
05.06.02.C01 Ispezione ogni 3 mesi
06 - Canale di raccolta acque meteoriche
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
06.01 - Impianto di smaltimento acque meteoriche
06.01.03 Pozzetti e caditoie (griglia di raccolta)
06.01.03.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della portataI pozzetti ed i relativi dispositivi di tenuta devono garantire in ogni momento la portata e la pressione richiesti dall'impianto.• Livello minimo della prestazione: La portata dei pozzetti viene accertata eseguendo la prova indicata dalla norma
UNI EN 1253-2. Il pozzetto deve essere montato in modo da essere ermetico all'acqua che deve entrare solo dalla griglia; la portata è ricavata dal massimo afflusso possibile in conformità ai requisiti specificati nel prospetto 3 della norma UNI EN 1253-1.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253; -UNI EN 1253-1; -UNI EN 1253-2.
07 - Realizzazione di collettori per lo smaltimentodelle acque bianche
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
07.01 - Impianto di smaltimento acque meteoriche
07.01.02 Pozzetti e caditoie
07.01.02.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della portataI pozzetti ed i relativi dispositivi di tenuta devono garantire in ogni momento la portata e la pressione richiesti dall'impianto.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni• Livello minimo della prestazione: La portata dei pozzetti viene accertata eseguendo la prova indicata dalla norma
UNI EN 1253-2. Il pozzetto deve essere montato in modo da essere ermetico all'acqua che deve entrare solo dalla griglia; la portata è ricavata dal massimo afflusso possibile in conformità ai requisiti specificati nel prospetto 3 della norma UNI EN 1253-1.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253; -UNI EN 1253-1; -UNI EN 1253-2.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Classe Requisiti
Funzionalità in emergenza
01 - Realizzazione di edificio polifunzionale
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.11 - Impianto di illuminazione
01.11 Impianto di illuminazione
01.11.R13 Requisito: RegolabilitàI componenti degli impianti di illuminazione devono essere in grado di consentire adeguamenti funzionali da parte di operatori specializzati.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990, n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.01.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.02.C01 Controllo a vista ogni mese
02 - Realizzazione di palestra
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.10 - Impianto di illuminazione
02.10 Impianto di illuminazione
02.10.R13 Requisito: RegolabilitàI componenti degli impianti di illuminazione devono essere in grado di consentire adeguamenti funzionali da parte di operatori specializzati.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990, n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.01.C01 Controllo a vista ogni mese
04 - Riqualificazione piazza 1° Maggio
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
04.02 - Arredo urbano
04.02.03 Sistemi di Illuminazione
04.02.03.R13 Requisito: RegolabilitàI componenti degli impianti di illuminazione devono essere in grado di consentire adeguamenti funzionali da parte di operatori specializzati.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990, n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
05 - Realizzazione di strada e parcheggi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.06 - Impianto di illuminazione
05.06 Impianto di illuminazione
05.06.R13 Requisito: RegolabilitàI componenti degli impianti di illuminazione devono essere in grado di consentire adeguamenti funzionali da parte di operatori specializzati.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990, n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
05.06.01.C01 Controllo a vista ogni mese
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Classe Requisiti
Funzionalità tecnologica
01 - Realizzazione di edificio polifunzionale
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.08 - Infissi interni ed esterni
01.08 Infissi interni ed esterni
01.08.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo del flusso luminosoGli infissi dovranno consentire una adeguata immissione di luce naturale all'interno, in quantità sufficiente per lo svolgimento delle attività previste e permetterne la regolazione.• Livello minimo della prestazione: La superficie trasparente delle finestre e delle portefinestre deve essere
dimensionata in modo da assicurare all'ambiente servito un valore del fattore medio di luce diurna nell'ambiente non inferiore al 2%. In ogni caso la superficie finestrata apribile non deve essere inferiore ad 1/8 della superficie del pavimento del locale.
• Riferimenti normativi: -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 7143; -UNI 7525; -UNI 7895; -UNI 7961; -UNI 7962; -UNI 8204; -UNI 8290-2; -UNI 8369/1; -UNI 8369/3; -UNI 8369/5; -UNI 8370; -UNI 8894; -UNI 8975; -UNI 9122/1; -UNI 9122/2; -UNI 9122-2FA 1-89; -UNI 9158; -UNI 9158 FA 1 - 94; -UNI 9171; -UNI 9172; -UNI 9173/1; -UNI 9173/2; -UNI 9173/3; -UNI 9173/4; -UNI 9283; -UNI 9570; -UNI 9723; -UNI 9729/1; -UNI 9729/2; -UNI 9729/3; -UNI 9729/4; -UNI 10818; -UNI EN 42; -UNI EN 77; -UNI EN 78; -UNI EN 86; -UNI EN 107; -UNI EN 949; -UNI EN 1154; -UNI EN 1155; -UNI EN 1158; -UNI EN 1303; -UNI EN 1527; -UNI EN 1627; -UNI EN 1628; -UNI EN 1629; -UNI EN 1630; -UNI EN 1670; -UNI EN 12207; -UNI EN 12208; -UNI EN 12210; -UNI EN ISO 6410/1.
01.08.R14 Requisito: OscurabilitàGli infissi devono, attraverso opportuni schermi e/o dispositivi di oscuramento, provvedere alla regolazione della luce naturale immessa.• Livello minimo della prestazione: I dispositivi di schermatura esterna di cui sono dotati gli infissi interni verticali
devono consentire una regolazione del livello di illuminamento negli spazi chiusi degli alloggi fino ad un valore non superiore a 0,2 lux.
• Riferimenti normativi: -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -D.M. 10.3.1977 (Determinazione delle zone climatiche e dei valori minimi e massimi dei relativi coefficienti volumici globali di dispersione termica); -D.M. 30.7.1986 (Aggiornamento dei coefficienti di dispersione termica degli edifici); -C.M. LL.PP.27.5.1967 n.3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -UNI 8290-2; -UNI 8894.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.15 - Impianto di climatizzazione
01.15 Impianto di climatizzazione
01.15.R03 Requisito: AffidabilitàGli elementi costituenti l'impianto di climatizzazione devono essere realizzati con materiali idonei a garantire nel tempo le proprie qualità così da garantire la funzionalità dell'impianto.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991, n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI EN 264, 31/12/92; -UNI EN 378-1, 30/11/96; -UNI EN 1264-1, 31/10/99; -UNI EN 1264-2, 31/10/99; -UNI EN 1264-3, 31/10/99; -UNI ENV 1805-1, 31/05/98; -UNI ENV 1805-2, 31/05/98; -UNI EN 1861, 31/07/00; -UNI 8061, 01/12/80; -UNI 8061 FA 132-84, 01/01/84; -UNI 8065, 01/06/89; -UNI 8199, 30/11/98; -UNI 8211, 31/12/81; -UNI 8364, 28/02/84; -UNI 8364 FA 146-84, 30/09/84; -UNI 8477-1, 31/05/83; -UNI 8477-2, 31/12/85; -UNI 8852, 31/01/87; -UNI 8854, 31/01/86; -UNI 8855, 30/06/86; -UNI 8884, 28/02/88; -UNI 9317, 28/02/89; -UNI 9511-1, 31/12/89; -UNI 9615, 31/12/90; -UNI 9615 FA 1-95, 31/07/95; -UNI 9711, 31/01/91; -UNI 9731, 30/06/90; -UNI 9841, 31/07/91; -UNI 10199, 31/12/93; -UNI 10200, 30/09/93; -UNI 10202, 30/09/93; -UNI 10339, 30/06/95; -UNI 10344, 30/11/93; -UNI 10345, 30/11/93; -UNI 10346, 30/11/93; -UNI 10347, 30/11/93; -UNI 10348, 30/11/93; -UNI 10412, 31/12/94; -UNI 10847, 31/03/00; -UNI ENV 12097, 30/04/99; -UNI ENV 13154-2, 31/03/99; -UNI ENV 13321-1, 31/05/99.
Controllo: Controllo generale pompa di caloreVerificare, ad inizio stagione, lo stato della pompa, che l'aria sia spurgata e che il senso di rotazione sia corretto.Verificare tutti gli organi di tenuta per accertarsi che non vi siano perdite eccessive e che il premitraccia non lascipassare l'acqua.
01.15.02.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
01.15.01 Tubi in rame
01.15.01.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo dell'aggressività dei fluidiLe tubazioni in rame dell'impianto di climatizzazione devono garantire che i fluidi termovettori possano circolare in modo da evitare fenomeni di incrostazioni, corrosioni e depositi che possano compromettere il regolare funzionamento degli impianti stessi e la sicurezza degli utenti.• Livello minimo della prestazione: Possono essere previsti specifici trattamenti dell’acqua dei circuiti di
riscaldamento, raffreddamento e umidificazione in modo assicurare in ogni momento i requisiti minimi richiesti.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI 7773.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
01.15.02 Pompe di calore
01.15.02.R01 Requisito: EfficienzaLe pompe di calore dell'impianto di climatizzazione devono essere realizzate con materiali idonei a garantire nel tempo le proprie capacità di rendimento così da garantire la funzionalità dell'impianto.• Livello minimo della prestazione: L'efficienza degli elementi costituenti l'impianto viene verificata misurando
alcuni parametri quali:- i generatori di calore di potenza termica utile nominale Pn superiore a 4 kW, devono possedere un rendimento termico utile non inferiore al 90%;- il rendimento dei gruppi elettropompe non deve essere interiore al 70%;- il coefficiente di prestazione (COP) delle pompe di calore non deve essere inferiore a 2,65;- il rendimento di elettropompe ed elettroventilatori non deve essere interiore al 70%.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI 9218; -UNI 9953; -UNI EN 255; -UNI EN 378; -UNI EN 814; -UNI EN 1861; -UNI EN 12055; -UNI EN 12263; -UNI ENV 307; -UNI ENV 12102.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.16 - Impianto di distribuzione acqua fredda ecalda
01.16 Impianto di distribuzione acqua fredda e calda
01.16.R04 Requisito: (Attitudine al) controllo dell'aggressività dei fluidiLe tubazioni dell'impianto idrico non devono dar luogo a fenomeni di incrostazioni, corrosioni, depositi che possano compromettere il regolare funzionamento degli impianti stessi.• Livello minimo della prestazione: L’analisi delle caratteristiche dell'acqua deve essere ripetuta con frequenza
annuale e comunque ogni volta che si verifichi un cambiamento delle stesse. Devono essere previsti specifici trattamenti dell’acqua in modo che le caratteristiche chimico-fisiche (aspetto, pH, conduttività elettrica, durezza totale, cloruri, ecc.) corrispondano a quelle riportate dalla normativa. In particolare le acque destinate al consumo umano che siano state sottoposte ad un trattamento di addolcimento o dissalazione devono presentare le seguenti concentrazioni minime: durezza totale 60 mg/l Ca, alcalinità >= 30 mg/l HCO3.
• Riferimenti normativi: -UNI 564; -UNI 3918; -UNI 5465; -UNI 5468; -UNI 5469; -UNI 5745; -UNI 5746; -UNI 6363; -UNI 6784; -UNI 9182.
Controllo: Controllo generale tubazioniVerificare le caratteristiche principali delle tubazioni con particolare riguardo a:- tenuta delle congiunzioni a flangia;- giunti per verificare la presenza di lesioni o di sconnessioni;- la stabilità de sostegni dei tubi;- vibrazioni;- presenza di acqua di condensa;- serrande e meccanismi di comando;- coibentazione dei tubi.
01.16.02.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
01.16.02 Tubi in rame
01.16.02.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo dell'aggressività dei fluidiI fluidi dell'impianto idrico sanitario non devono dar luogo a fenomeni di incrostazioni. corrosioni, depositi che possano compromettere il regolare funzionamento degli impianti stessi.• Livello minimo della prestazione: L’analisi deve essere ripetuta periodicamente possibilmente con frequenza
settimanale o mensile e comunque ogni volta che si verifichi o si sospetti un cambiamento delle caratteristiche dell’acqua.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI 7773.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.17 - Impianto di smaltimento acque reflue
01.17.01 Tubazioni in polietilene
01.17.01.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaLe tubazioni devono essere in grado di garantire in ogni momento la tenuta e la pressione richiesti dall'impianto.• Livello minimo della prestazione: Il valore della pressione da mantenere è di 0,05 MPa per il tipo 303, di 1,5 volte
il valore normale della pressione per il tipo 312 e di 1,5 la pressione per i tipi P, Q e R, e deve essere raggiunto entro 30 s e mantenuto per circa 2 minuti. Al termine della prova non devono manifestarsi perdite, deformazioni o altri eventuali irregolarità.
• Riferimenti normativi: -UNI 7613; -UNI 7615.
01.17.02 Collettori
01.17.02.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaI collettori fognari devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi assicurando così la durata e la funzionalità nel tempo.• Livello minimo della prestazione: La capacità di tenuta dei collettori fognari può essere verificata mediante prova
da effettuarsi con le modalità ed i tempi previsti dalla norma UNI EN 752-2. In nessuna condizione di esercizio le pressioni devono superare il valore di 250 Pa che corrisponde a circa la metà dell'altezza dell'acqua contenuta dai sifoni normali.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 752.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniControllo: Controllo tenutaVerificare l'integrità delle tubazioni con particolare attenzione ai raccordi tra tronchi di tubo.
01.17.01.C03 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato degli eventuali dilatatori e giunti elastici, la tenuta delle congiunzioni a flangia, la stabilità deisostegni e degli eventuali giunti fissi. Verificare inoltre l'assenza di odori sgradevoli e di inflessioni nelle tubazioni.
01.17.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo della manovrabilità valvoleEffettuare una manovra di tutti gli organi di intercettazione per evitare che si blocchino.
01.17.01.C01 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità con particolare attenzione allo stato della tenuta dei condotti orizzontali avista.
01.17.02.C01 Ispezione ogni 12 mesi
01.17.03 Pozzetti di scarico
01.17.03.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaI pozzetti di scarico devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi assicurando così la durata e la funzionalità nel tempo.• Livello minimo della prestazione: La capacità di tenuta può essere verificata mediante prova da effettuarsi con le
modalità ed i tempi previsti dalla norma UNI EN 1253-2 sottoponendo il pozzetto ad una pressione idrostatica a partire da 0 bar fino a 0,1 bar. La prova deve essere considerata superata con esito positivo quando, nell’arco di 15 min, non si verificano fuoriuscite di fluido.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 476; -UNI EN 1253.
02 - Realizzazione di palestra
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.07 - Infissi interni ed esterni
02.07 Infissi interni ed esterni
02.07.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo del flusso luminosoGli infissi dovranno consentire una adeguata immissione di luce naturale all'interno, in quantità sufficiente per lo svolgimento delle attività previste e permetterne la regolazione.• Livello minimo della prestazione: La superficie trasparente delle finestre e delle portefinestre deve essere
dimensionata in modo da assicurare all'ambiente servito un valore del fattore medio di luce diurna nell'ambiente non inferiore al 2%. In ogni caso la superficie finestrata apribile non deve essere inferiore ad 1/8 della superficie del pavimento del locale.
• Riferimenti normativi: -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 7143; -UNI 7525; -UNI 7895; -UNI 7961; -UNI 7962; -UNI 8204; -UNI 8290-2; -UNI 8369/1; -UNI 8369/3; -UNI 8369/5; -UNI 8370; -UNI 8894; -UNI 8975; -UNI 9122/1; -UNI 9122/2; -UNI 9122-2FA 1-89; -UNI 9158; -UNI 9158 FA 1 - 94; -UNI 9171; -UNI 9172; -UNI 9173/1; -UNI 9173/2; -UNI 9173/3; -UNI 9173/4; -UNI 9283; -UNI 9570; -UNI 9723; -UNI 9729/1; -UNI 9729/2; -UNI 9729/3; -UNI 9729/4; -UNI 10818; -UNI EN 42; -UNI EN 77; -UNI EN 78; -UNI EN 86; -UNI EN 107; -UNI EN 949; -UNI EN 1154; -UNI EN 1155; -UNI EN 1158; -UNI EN 1303; -UNI EN 1527; -UNI EN 1627; -UNI EN 1628; -UNI EN 1629; -UNI EN 1630; -UNI EN 1670; -UNI EN 12207; -UNI EN 12208; -UNI EN 12210; -UNI EN ISO 6410/1.
02.07.R14 Requisito: OscurabilitàGli infissi devono, attraverso opportuni schermi e/o dispositivi di oscuramento, provvedere alla regolazione della luce naturale immessa.• Livello minimo della prestazione: I dispositivi di schermatura esterna di cui sono dotati gli infissi interni verticali
devono consentire una regolazione del livello di illuminamento negli spazi chiusi degli alloggi fino ad un valore non superiore a 0,2 lux.
• Riferimenti normativi: -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -D.M. 10.3.1977 (Determinazione delle zone climatiche e dei valori minimi e massimi dei relativi coefficienti volumici globali di dispersione termica); -D.M. 30.7.1986 (Aggiornamento dei coefficienti di dispersione termica degli edifici); -C.M. LL.PP.27.5.1967 n.3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -UNI 8290-2; -UNI 8894.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.13 - Impianto di distribuzione acqua fredda ecalda
02.13 Impianto di distribuzione acqua fredda e calda
02.13.R04 Requisito: (Attitudine al) controllo dell'aggressività dei fluidiLe tubazioni dell'impianto idrico non devono dar luogo a fenomeni di incrostazioni, corrosioni, depositi che possano compromettere il regolare funzionamento degli impianti stessi.• Livello minimo della prestazione: L’analisi delle caratteristiche dell'acqua deve essere ripetuta con frequenza
annuale e comunque ogni volta che si verifichi un cambiamento delle stesse. Devono essere previsti specifici trattamenti dell’acqua in modo che le caratteristiche chimico-fisiche (aspetto, pH, conduttività elettrica, durezza totale, cloruri, ecc.) corrispondano a quelle riportate dalla normativa. In particolare le acque destinate al consumo umano che siano state sottoposte ad un trattamento di addolcimento o dissalazione devono presentare le seguenti concentrazioni minime: durezza totale 60 mg/l Ca, alcalinità >= 30 mg/l HCO3.
• Riferimenti normativi: -UNI 564; -UNI 3918; -UNI 5465; -UNI 5468; -UNI 5469; -UNI 5745; -UNI 5746; -UNI 6363; -UNI 6784; -UNI 9182.
Controllo: Controllo generale tubazioniVerificare le caratteristiche principali delle tubazioni con particolare riguardo a:
02.13.02.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni- tenuta delle congiunzioni a flangia;- giunti per verificare la presenza di lesioni o di sconnessioni;- la stabilità de sostegni dei tubi;- vibrazioni;- presenza di acqua di condensa;- serrande e meccanismi di comando;- coibentazione dei tubi.
02.13.02 Tubi in rame
02.13.02.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo dell'aggressività dei fluidiI fluidi dell'impianto idrico sanitario non devono dar luogo a fenomeni di incrostazioni. corrosioni, depositi che possano compromettere il regolare funzionamento degli impianti stessi.• Livello minimo della prestazione: L’analisi deve essere ripetuta periodicamente possibilmente con frequenza
settimanale o mensile e comunque ogni volta che si verifichi o si sospetti un cambiamento delle caratteristiche dell’acqua.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI 7773.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.14 - Impianto di smaltimento acque reflue
02.14.01 Tubazioni in polietilene
02.14.01.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaLe tubazioni devono essere in grado di garantire in ogni momento la tenuta e la pressione richiesti dall'impianto.• Livello minimo della prestazione: Il valore della pressione da mantenere è di 0,05 MPa per il tipo 303, di 1,5 volte
il valore normale della pressione per il tipo 312 e di 1,5 la pressione per i tipi P, Q e R, e deve essere raggiunto entro 30 s e mantenuto per circa 2 minuti. Al termine della prova non devono manifestarsi perdite, deformazioni o altri eventuali irregolarità.
• Riferimenti normativi: -UNI 7613; -UNI 7615.Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità con particolare attenzione allo stato della tenuta dei condotti orizzontali avista.
02.14.02.C01 Ispezione ogni 12 mesi
Controllo: Controllo tenutaVerificare l'integrità delle tubazioni con particolare attenzione ai raccordi tra tronchi di tubo.
02.14.01.C03 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato degli eventuali dilatatori e giunti elastici, la tenuta delle congiunzioni a flangia, la stabilità deisostegni e degli eventuali giunti fissi. Verificare inoltre l'assenza di odori sgradevoli e di inflessioni nelle tubazioni.
02.14.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo della manovrabilità valvoleEffettuare una manovra di tutti gli organi di intercettazione per evitare che si blocchino.
02.14.01.C01 Controllo ogni 12 mesi
02.14.02 Collettori
02.14.02.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaI collettori fognari devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi assicurando così la durata e la funzionalità nel tempo.• Livello minimo della prestazione: La capacità di tenuta dei collettori fognari può essere verificata mediante prova
da effettuarsi con le modalità ed i tempi previsti dalla norma UNI EN 752-2. In nessuna condizione di esercizio le pressioni devono superare il valore di 250 Pa che corrisponde a circa la metà dell'altezza dell'acqua contenuta dai sifoni normali.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 752.
02.14.03 Pozzetti di scarico
02.14.03.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaI pozzetti di scarico devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi assicurando così la durata e la funzionalità nel tempo.• Livello minimo della prestazione: La capacità di tenuta può essere verificata mediante prova da effettuarsi con le
modalità ed i tempi previsti dalla norma UNI EN 1253-2 sottoponendo il pozzetto ad una pressione idrostatica a partire da 0 bar fino a 0,1 bar. La prova deve essere considerata superata con esito positivo quando, nell’arco di 15 min, non si verificano fuoriuscite di fluido.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 476; -UNI EN 1253.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.16 - Impianto di riscaldamento
02.16 Impianto di riscaldamento
02.16.R10 Requisito: AffidabilitàGli elementi costituenti l'impianto di riscaldamento devono essere realizzati con materiali idonei a garantire nel tempo le proprie qualità così da garantire la funzionalità dell'impianto.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n. 46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n. 447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n. 46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI 8061, 01/12/80; -UNI 8061 FA 132-84, 01/01/84; -UNI 8065, 01/06/89; -UNI 8199, 30/11/98; -UNI 8211, 31/12/81; -UNI 8364, 28/02/84; -UNI 8364 FA 146-84, 30/09/84; -UNI 8477-1, 31/05/83; -UNI 8477-2, 31/12/85; -UNI 8852, 31/01/87; -UNI 8854, 31/01/86; -UNI 8855, 30/06/86; -UNI 8884, 28/02/88; -UNI 9317, 28/02/89; -UNI 9511-1, 31/12/89; -UNI 9615, 31/12/90; -UNI 9615 FA 1-95, 31/07/95; -UNI 9711, 31/01/91; -UNI 9731,
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni30/06/90; -UNI 9841, 31/07/91; -UNI 10199, 31/12/93; -UNI 10200, 30/09/93; -UNI 10202, 30/09/93; -UNI 10339, 30/06/95; -UNI 10344, 30/11/93; -UNI 10345, 30/11/93; -UNI 10346, 30/11/93; -UNI 10347, 30/11/93; -UNI 10348, 30/11/93; -UNI 10412, 31/12/94; -UNI 10847, 31/03/00; -UNI EN 264, 31/12/92; -UNI EN 378-1, 30/11/96; -UNI EN 1264-1, 31/10/99; -UNI EN 1264-2, 31/10/99; -UNI EN 1264-3, 31/10/99; -UNI EN 1861, 31/07/00; -UNI ENV 1805-1, 31/05/98; -UNI ENV 1805-2, 31/05/98; -UNI ENV 12097, 30/04/99; -UNI ENV 13154-2, 31/03/99; -UNI ENV 13321-1, 31/05/99.
Controllo: Taratura regolazione dei gruppi termiciRegolazione e taratura degli apparati di regolazione automatica presenti sui gruppi termici, individuando il relativodiagramma di esercizio al fine di mantenere, negli ambienti riscaldati, i valori stabiliti dalla normativa (art.9 del DPR412/93)
02.16.03.C11 Registrazione ogni mese
Controllo: Controllo termostati, pressostati, valvoleVerificare la funzionalità e la corretta taratura dei termostati e dei pressostati di blocco installati sui generatori.Verificare inoltre che le valvole di sicurezza siano funzionanti sia ad impianto spento che funzionante.
02.16.03.C09 Ispezione a vista ogni mese
Controllo: Controllo tenuta dei generatoriVerificare la funzionalità delle guarnizioni nei generatori pressurizzati.
02.16.03.C06 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Taratura delle regolazioniRegolazione e taratura degli apparati di regolazione automatica individuando il relativo diagramma di esercizio alfine di mantenere, negli ambienti riscaldati, i valori stabiliti dalla normativa.
02.16.01.C06 Registrazione ogni mese
Controllo: Controllo tenuta acquaVerificare che le valvole ed i rubinetti non consentano perdite di acqua (in caso contrario far spurgare l'acqua ineccesso)
02.16.13.C03 Ispezione a vista ogni 3 mesi
Controllo: Misura dei rendimentiVerificare che i valori dei rendimenti di combustione corrispondano a quelli imposti dalle norme vigenti (UNI10389).I valori delle misurazioni vanno registrati nel libretto di centrale dove andranno conservate anche le registrazionidelle apparecchiature di controllo.
02.16.01.C05 Ispezione strumentale ogni 6 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato degli elettroventilatori con particolare riferimento al controllo della rumorosità dei cuscinetti e delsenso di rotazione dei motori degli elettroventilatori.
02.16.13.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generale valvoleVerificare che la valvola servocomandata funzioni correttamente. Verificare che non ci siano segni di degrado intornoagli organi di tenuta delle valvole.
02.16.10.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Verifica aperture di ventilazioneEffettuare una verifica generale delle aperture di ventilazione e dei canali di scarico dei gruppi termici. Verificare chele aperture di ventilazione non siano ostruite e che le dimensioni siano conformi a quanto disposto dalle norme UNI;verificare, inoltre, l'efficienza dei dispositivi di smaltimento dei prodotti della combustione e la loro rispondenza allanormativa vigente.
02.16.03.C12 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo tenuta elettrovalvole dei bruciatoriVerificare la tenuta delle elettrovalvole dei bruciatori, controllando che non fuoriesca combustibile dall'ugellodurante la fase di prelavaggio.
02.16.03.C08 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo tenuta elettropompe dei bruciatoriControllare che l'accensione avvenga senza difficoltà, che la combustione avvenga regolarmente, che non ci sianoperdite di combustibile e che interponendo un ostacolo davanti al controllo di fiamma il bruciatore vada in blocco neltempo prestabilito. Verificare inoltre che le elettrovalvole, in caso di blocco, non consentano il passaggio dicombustibile.
02.16.03.C07 Ispezione strumentale ogni 12 mesi
Controllo: Controllo pompa del bruciatoreControllo della pompa del bruciatore, da eseguirsi verificando la pressione di alimentazione e quella di aspirazionedel combustibile a bruciatore funzionante.
02.16.03.C03 Ispezione strumentale ogni 12 mesi
Controllo: Controllo tenuta elettrovalvoleVerificare la tenuta delle elettrovalvole controllando che non fuoriesca combustibile dall'ugello durante la fase diprelavaggio.
02.16.02.C04 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo pompa del bruciatoreControllo della pompa verificando la pressione di alimentazione e quella di aspirazione del combustibile a bruciatorefunzionante.
02.16.02.C03 Ispezione strumentale ogni 12 mesi
Controllo: Controllo elettropompeVerificare la funzionalità delle elettropompe controllando che la combustione avvenga senza difficoltà e senza perditedi combustibile. Verificare inoltre che le elettrovalvole, in caso di blocco, non consentano il passaggio dicombustibile.
02.16.02.C01 Controllo ogni 12 mesi
02.16.R14 Requisito: EfficienzaGli elementi costituenti l'impianto di riscaldamento devono essere realizzati con materiali idonei a garantire nel tempo le proprie capacità di rendimento così da garantire la funzionalità dell'impianto.• Livello minimo della prestazione: L'efficienza degli elementi costituenti l'impianto viene verificata misurando
alcuni parametri quali:- i generatori di calore di potenza termica utile nominale Pn superiore a 4 kW, devono possedere un rendimento termico utile non inferiore al 90%;- il rendimento dei gruppi elettropompe non deve essere interiore al 70%;- il coefficiente di prestazione (COP) delle pompe di calore non deve essere inferiore a 2,65;- il rendimento di elettropompe ed elettroventilatori non deve essere interiore al 70%.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n. 46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n. 447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n. 46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI 8061, 01/12/80; -UNI 8061 FA 132-84, 01/01/84; -UNI 8065, 01/06/89; -UNI 8199, 30/11/98; -UNI 8211, 31/12/81; -UNI 8364, 28/02/84; -UNI 8364 FA 146-84, 30/09/84; -UNI 8477-1, 31/05/83; -UNI 8477-2, 31/12/85; -UNI 8852, 31/01/87; -UNI 8854, 31/01/86; -UNI 8855, 30/06/86; -UNI 8884, 28/02/88; -UNI 9317, 28/02/89; -UNI 9511-1, 31/12/89; -UNI 9615, 31/12/90; -UNI 9615 FA 1-95, 31/07/95; -UNI 9711, 31/01/91; -UNI 9731, 30/06/90; -UNI 9841, 31/07/91; -UNI 10199, 31/12/93; -UNI 10200, 30/09/93; -UNI 10202, 30/09/93; -UNI 10339, 30/06/95; -UNI 10344, 30/11/93; -UNI 10345, 30/11/93; -UNI 10346, 30/11/93; -UNI 10347, 30/11/93; -UNI 10348, 30/11/93; -UNI 10412, 31/12/94; -UNI 10847, 31/03/00; -UNI EN 264, 31/12/92; -UNI EN 378-1, 30/11/96; -UNI EN 1264-1, 31/10/99; -UNI EN 1264-2, 31/10/99; -UNI EN 1264-3, 31/10/99; -UNI EN 1861, 31/07/00; -UNI ENV 1805-1, 31/05/98; -UNI ENV 1805-2, 31/05/98; -UNI ENV 12097, 30/04/99; -UNI ENV 13154-2, 31/03/99; -UNI ENV 13321-1, 31/05/99.
Controllo: Controllo termostati, pressostati, valvoleVerificare la funzionalità e la corretta taratura dei termostati e dei pressostati di blocco installati sui generatori.Verificare inoltre che le valvole di sicurezza siano funzionanti sia ad impianto spento che funzionante.
02.16.03.C09 Ispezione a vista ogni mese
Controllo: Controllo tenuta dei generatoriVerificare la funzionalità delle guarnizioni nei generatori pressurizzati.
02.16.03.C06 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Misura dei rendimentiVerificare che i valori dei rendimenti di combustione corrispondano a quelli imposti dalle norme vigenti (UNI10389).I valori delle misurazioni vanno registrati nel libretto di centrale dove andranno conservate anche le registrazionidelle apparecchiature di controllo.
02.16.03.C10 Ispezione strumentale ogni 6 mesi
Controllo: Misura dei rendimenti02.16.01.C05 Ispezione strumentale ogni 6 mesi
Pagina 81
Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniVerificare che i valori dei rendimenti di combustione corrispondano a quelli imposti dalle norme vigenti (UNI10389).I valori delle misurazioni vanno registrati nel libretto di centrale dove andranno conservate anche le registrazionidelle apparecchiature di controllo.Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato degli elettroventilatori con particolare riferimento al controllo della rumorosità dei cuscinetti e delsenso di rotazione dei motori degli elettroventilatori.
02.16.13.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generale valvoleVerificare che la valvola servocomandata funzioni correttamente. Verificare che non ci siano segni di degrado intornoagli organi di tenuta delle valvole.
02.16.10.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo tenuta elettrovalvole dei bruciatoriVerificare la tenuta delle elettrovalvole dei bruciatori, controllando che non fuoriesca combustibile dall'ugellodurante la fase di prelavaggio.
02.16.03.C08 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo tenuta elettropompe dei bruciatoriControllare che l'accensione avvenga senza difficoltà, che la combustione avvenga regolarmente, che non ci sianoperdite di combustibile e che interponendo un ostacolo davanti al controllo di fiamma il bruciatore vada in blocco neltempo prestabilito. Verificare inoltre che le elettrovalvole, in caso di blocco, non consentano il passaggio dicombustibile.
02.16.03.C07 Ispezione strumentale ogni 12 mesi
Controllo: Controllo pompa del bruciatoreControllo della pompa del bruciatore, da eseguirsi verificando la pressione di alimentazione e quella di aspirazionedel combustibile a bruciatore funzionante.
02.16.03.C03 Ispezione strumentale ogni 12 mesi
Controllo: Controllo coibentazione e verniciatura dei generatoriVerificare lo stato del materiale coibente e della vernice di protezione.
02.16.03.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo tenuta elettrovalvoleVerificare la tenuta delle elettrovalvole controllando che non fuoriesca combustibile dall'ugello durante la fase diprelavaggio.
02.16.02.C04 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo pompa del bruciatoreControllo della pompa verificando la pressione di alimentazione e quella di aspirazione del combustibile a bruciatorefunzionante.
02.16.02.C03 Ispezione strumentale ogni 12 mesi
Controllo: Controllo elettropompeVerificare la funzionalità delle elettropompe controllando che la combustione avvenga senza difficoltà e senza perditedi combustibile. Verificare inoltre che le elettrovalvole, in caso di blocco, non consentano il passaggio dicombustibile.
02.16.02.C01 Controllo ogni 12 mesi
02.16.R17 Requisito: (Attitudine al) controllo della pressione di erogazioneGli elementi costituenti l'impianto di riscaldamento devono essere in grado di assicurare un'opportuna pressione di emissione per consentire ai fluidi di raggiungere i terminali.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI EN 264, 31/12/92; -UNI EN 378-1, 30/11/96; -UNI EN 1264-1, 31/10/99; -UNI EN 1264-2, 31/10/99; -UNI EN 1264-3, 31/10/99; -UNI EN 1861, 31/07/00; -UNI ENV 1805-1, 31/05/98; -UNI ENV 1805-2, 31/05/98; -UNI ENV 12097, 30/04/99; -UNI ENV 13154-2, 31/03/99; -UNI ENV 13321-1, 31/05/99; -UNI 8061, 01/12/80; -UNI 8061 FA 132-84, 01/01/84; -UNI 8065, 01/06/89; -UNI 8199, 30/11/98; -UNI 8211, 31/12/81; -UNI 8364, 28/02/84; -UNI 8364 FA 146-84, 30/09/84; -UNI 8477-1, 31/05/83; -UNI 8477-2, 31/12/85; -UNI 8852, 31/01/87; -UNI 8854, 31/01/86; -UNI 8855, 30/06/86; -UNI 8884, 28/02/88; -UNI 9317, 28/02/89; -UNI 9511-1, 31/12/89; -UNI 9615, 31/12/90; -UNI 9615 FA 1-95, 31/07/95; -UNI 9711, 31/01/91; -UNI 9731, 30/06/90; -UNI 9841, 31/07/91; -UNI 10199, 31/12/93; -UNI 10200, 30/09/93; -UNI 10202, 30/09/93; -UNI 10339, 30/06/95; -UNI 10344, 30/11/93; -UNI 10345, 30/11/93; -UNI 10346, 30/11/93; -UNI 10347, 30/11/93; -UNI 10348, 30/11/93; -UNI 10412, 31/12/94; -UNI 10847, 31/03/00.
Controllo: Controllo generaleVerificare la funzionalità degli accessori dei bruciatori quali ventilatore, griglia di aspirazione, elettrodi diaccensione, dei fusibili.
02.16.02.C02 Controllo ogni 12 mesi
02.16.04 Tubazioni in rame
02.16.04.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo dell'aggressività dei fluidiLe tubazioni devono assicurare che i fluidi termovettori possano circolare in modo da evitare fenomeni di incrostazioni, corrosioni e depositi che possano compromettere il regolare funzionamento degli impianti stessi e la sicurezza degli utenti.• Livello minimo della prestazione: Possono essere previsti specifici trattamenti dell’acqua dei circuiti di
riscaldamento, raffreddamento e umidificazione in modo assicurare in ogni momento i requisiti minimi richiesti.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI 7129; -UNI 8863; -UNI 9165; -UNI EN 1057; -UNI EN 10002; -UNI EN 10208; -UNI EN 10234; -UNI ISO 1167; -UNI ISO 4437;
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato di tenuta degli eventuali dilatatori e dei giunti elastici, delle congiunzioni a flangia. Verificare lastabilità dei sostegni e degli eventuali giunti fissi e controllare che non vi siano inflessioni nelle tubazioni.
02.16.04.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.16.15 Estrattori d'aria
02.16.15.R01 Requisito: EfficienzaGli estrattori devono essere realizzati con materiali idonei a garantire nel tempo le proprie capacità di rendimento così da garantire la funzionalità dell'impianto.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n. 46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n. 447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n. 46, in materia di sicurezza degli impianti".
Controllo: Controllo cuscinettiControllo dello stato di usura dei cuscinetti.
02.16.15.C01 Ispezione a vista ogni 3 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare il corretto funzionamento degli estrattori controllando che la girante ruoti liberamente e che le pulegge siaallineate.
02.16.15.C02 Ispezione a vista ogni 6 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
03 - Sistemazione di aree esterne
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
03.02 - Infissi interni ed esterni
03.02 Infissi interni ed esterni
03.02.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo del flusso luminosoGli infissi dovranno consentire una adeguata immissione di luce naturale all'interno, in quantità sufficiente per lo svolgimento delle attività previste e permetterne la regolazione.• Livello minimo della prestazione: La superficie trasparente delle finestre e delle portefinestre deve essere
dimensionata in modo da assicurare all'ambiente servito un valore del fattore medio di luce diurna nell'ambiente non inferiore al 2%. In ogni caso la superficie finestrata apribile non deve essere inferiore ad 1/8 della superficie del pavimento del locale.
• Riferimenti normativi: -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 7143; -UNI 7525; -UNI 7895; -UNI 7961; -UNI 7962; -UNI 8204; -UNI 8290-2; -UNI 8369/1; -UNI 8369/3; -UNI 8369/5; -UNI 8370; -UNI 8894; -UNI 8975; -UNI 9122/1; -UNI 9122/2; -UNI 9122-2FA 1-89; -UNI 9158; -UNI 9158 FA 1 - 94; -UNI 9171; -UNI 9172; -UNI 9173/1; -UNI 9173/2; -UNI 9173/3; -UNI 9173/4; -UNI 9283; -UNI 9570; -UNI 9723; -UNI 9729/1; -UNI 9729/2; -UNI 9729/3; -UNI 9729/4; -UNI 10818; -UNI EN 42; -UNI EN 77; -UNI EN 78; -UNI EN 86; -UNI EN 107; -UNI EN 949; -UNI EN 1154; -UNI EN 1155; -UNI EN 1158; -UNI EN 1303; -UNI EN 1527; -UNI EN 1627; -UNI EN 1628; -UNI EN 1629; -UNI EN 1630; -UNI EN 1670; -UNI EN 12207; -UNI EN 12208; -UNI EN 12210; -UNI EN ISO 6410/1.
03.02.R14 Requisito: OscurabilitàGli infissi devono, attraverso opportuni schermi e/o dispositivi di oscuramento, provvedere alla regolazione della luce naturale immessa.• Livello minimo della prestazione: I dispositivi di schermatura esterna di cui sono dotati gli infissi interni verticali
devono consentire una regolazione del livello di illuminamento negli spazi chiusi degli alloggi fino ad un valore non superiore a 0,2 lux.
• Riferimenti normativi: -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -D.M. 10.3.1977 (Determinazione delle zone climatiche e dei valori minimi e massimi dei relativi coefficienti volumici globali di dispersione termica); -D.M. 30.7.1986 (Aggiornamento dei coefficienti di dispersione termica degli edifici); -C.M. LL.PP.27.5.1967 n.3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -UNI 8290-2; -UNI 8894.
04 - Riqualificazione piazza 1° Maggio
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
04.04 - Aree a verde
04.04.05 Tubi in polietilene
04.04.05.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaLe tubazioni ed i raccordi tra valvole e tubi e tra tubi e tubi devono essere in grado di resistere alle pressioni di esercizio.• Livello minimo della prestazione: I campioni vengono riempiti di acqua ad una pressione massima di 0,05 MPa e
ad una temperatura di 20°C per i tubi della serie 303 e con acqua ad una pressione pari ad 1,5 volte la pressione di esercizio per i tubi della serie 312. Si deve verificare la assenza di perdite.
• Riferimenti normativi: -D.M. 21.3.73 "Disciplina igienica degli imballaggi, recipienti, utensili destinati a venire in contatto con le sostanze d'uso personale" e successivi aggiornamenti; -Circolare 102 del 2 dicembre 1978 del Ministero della Sanità. "Disciplina igienica concernente le materie plastiche, le gomme per tubazioni ed accessori destinati a venire in contatto con acqua potabile e da potabilizzare"; -UNI 7615; -UNI 10910.
05 - Realizzazione di strada e parcheggi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.01 - Strada
05.01.03 Segnaletica stradale orizzontale
05.01.03.R01 Requisito: ColoreRappresenta la consistenza della cromaticità che la segnaletica orizzontale deve possedere in condizioni normali.• Livello minimo della prestazione: Il fattore di luminanza Beta deve essere conforme alla tabella 5 per quanto
riguarda la segnaletica orizzontale asciutta. Le coordinate di cromaticità x, y per segnaletica orizzontale asciutta devono trovarsi all'interno delle regioni definite dai vertici forniti nella tabella 6 (UNI 1436).
TABELLA 5 - CLASSI DEL FATTORE DI LUMINANZA Beta PER SEGNALETICA ORIZZONTALE ASCIUTTACOLORE DEL SEGNALE ORIZZONTALE: BIANCOTipo di manto stradale: ASFALTO;- Classe: B0 - Fattore minimo di luminanza Beta: Nessun requisito;- Classe: B2 - Fattore minimo di luminanza Beta: Beta >= 0,30;- Classe: B3 - Fattore minimo di luminanza Beta: Beta >= 0,40;- Classe: B4 - Fattore minimo di luminanza Beta: Beta >= 0,50;- Classe: B5 - Fattore minimo di luminanza Beta: Beta >= 0,60;Tipo di manto stradale: CEMENTO;- Classe: B0 - Fattore minimo di luminanza Beta: Nessun requisito;
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni- Classe: B3 - Fattore minimo di luminanza Beta: Beta >= 0,40;- Classe: B4 - Fattore minimo di luminanza Beta: Beta >= 0,50;- Classe: B5 - Fattore minimo di luminanza Beta: Beta >= 0,60;
COLORE DEL SEGNALE ORIZZONTALE: GIALLO- Classe: B0 - Fattore minimo di luminanza Beta: Nessun requisito;- Classe: B1 - Fattore minimo di luminanza Beta: Beta >= 0,20;- Classe: B2 - Fattore minimo di luminanza Beta: Beta >= 0,30;- Classe: B3 - Fattore minimo di luminanza Beta: Beta >= 0,40;NOTE: La classe B0 si applica quando la visibilità di giorno si ottiene attraverso il valore del coefficiente di luminanza in condizioni di illuminazione diffusa Qd.
TABELLA 6 - VERTICI DELLE REGIONI DI CROMATICITÀ PER SEGNALETICA ORIZZONTALE BIANCA E GIALLA
SEGNALETICA ORIZZONTALE: BIANCA- Vertice 1: X=0.355 - Y=0.355;- Vertice 2: X=0.305 - Y=0.305;- Vertice 3: X=0.285 - Y=0.325;- Vertice 4: X=0.335 - Y=0.375;SEGNALETICA ORIZZONTALE: GIALLA (CLASSE Y1)- Vertice 1: X=0.443 - Y=0.399;- Vertice 2: X=0.545 - Y=0.455;- Vertice 3: X=0.465 - Y=0.535;- Vertice 4: X=0.389 - Y=0.431;SEGNALETICA ORIZZONTALE: GIALLA (CLASSE Y2)- Vertice 1: X=0.494 - Y=0.427;- Vertice 2: X=0.545 - Y=0.455;- Vertice 3: X=0.465 - Y=0.535;- Vertice 4: X=0.427 - Y=0.483;NOTE: Le classi Y1 e Y2 di segnaletica orizzontale gialla si riferiscono rispettivamente alla segnaletica orizzontale permanente
• Riferimenti normativi: -D.P.R. 16.12.1992 n.495; -D.P.R 16.10.1996 n. 60; -D. Lgs. 30.4.1992 n.285 (Nuovo Codice della strada); -UNI 8360; -UNI 8361; -UNI 8362; -UNI 9394; -UNI 9397; -UNI 9597; -UNI 10828; -UNI EN 1423; -UNI EN 1424; -UNI EN 1436; -UNI EN 1436 -1; -UNI EN 1790; -UNI EN 1824; -UNI ENV 13459-3; -UNI ENV 13459-2.
Controllo: Controllo dello statoControllare periodicamente le condizioni e l'integrità delle linee e della simbologia costituita da: linee longitudinali,frecce, linee trasversali, messaggi e simboli posti sulla superficie stradale. Controllare l'aspetto cromatico ed inparticolare la consistenza dei colori corrispondenti alle diverse simbologie. Controllare l'efficienza della segnaleticaed in particolare la visibilità in condizioni diverse (diurne, notturne, con luce artificiale, con nebbia, ecc.).Controllare la disposizione dei segnali in funzione della logica e disciplina di circolazione dell'utenza.
05.01.03.C01 Controllo ogni 6 mesi
05.01.03.R02 Requisito: Resistenza al derapaggioQualità della resistenza al derapaggio (SRT) della superficie stradale bagnata misurata sulla base dell’attrito a bassa velocità esercitato da un cursore di gomma sulla superficie stessa, abbreviata nel seguito in SRT.• Livello minimo della prestazione: Il valore della resistenza al derapaggio, espresso in unità SRT, deve essere
conforme a quello specificato nella tabella 7 (UNI 1436). L'apparecchiatura di prova è costituita da un pendolo oscillante provvisto di un cursore di gomma all'estremità libera. Viene misurata la perdita di energia causata dall'attrito del cursore su una lunghezza specificata della superficie stradale. Il risultato è espresso in unità SRT.
TABELLA 7 - CLASSI DI RESISTENZA AL DERAPAGGIO-Classe: S0 - Valore SRT minimo: Nessun requisito;-Classe: S1 - Valore SRT minimo: S1 SRT >= 45;-Classe: S2 - Valore SRT minimo: S1 SRT >= 50;-Classe: S3 - Valore SRT minimo: S1 SRT >= 55;-Classe: S4 - Valore SRT minimo: S1 SRT >= 60;-Classe: S5 - Valore SRT minimo: S1 SRT >= 65;
• Riferimenti normativi: -D.P.R 16.12.1992 n.495; -D.P.R. 16.10.1996 n. 60; -D.Lgs. 30.4.1992 n.285 (Nuovo Codice della strada); -UNI 8360; -UNI 8361; -UNI 8362; -UNI 9394; -UNI 9397; -UNI 9597; -UNI 10828; -UNI EN 1423; -UNI EN 1424; -UNI EN 1436; -UNI EN 14361; -UNI EN 1790; -UNI EN 1824; -UNI ENV 13459-3; -UNI ENV 13459-2.
Controllo: Controllo dello statoControllare periodicamente le condizioni e l'integrità delle linee e della simbologia costituita da: linee longitudinali,frecce, linee trasversali, messaggi e simboli posti sulla superficie stradale. Controllare l'aspetto cromatico ed inparticolare la consistenza dei colori corrispondenti alle diverse simbologie. Controllare l'efficienza della segnaleticaed in particolare la visibilità in condizioni diverse (diurne, notturne, con luce artificiale, con nebbia, ecc.).Controllare la disposizione dei segnali in funzione della logica e disciplina di circolazione dell'utenza.
05.01.03.C01 Controllo ogni 6 mesi
05.01.03.R03 Requisito: RetroriflessioneRappresenta la riflessione espressa in valori, per gli utenti della strada, della segnaletica orizzontale bianca e gialla in condizioni di illuminazione con i proiettori dei veicoli.• Livello minimo della prestazione: Per misurare la retroriflessione in condizioni di illuminazione con i proiettori dei
veicoli si deve utilizzare il coefficiente di luminanza retroriflessa R L. La misurazione deve essere espressa come mcd·(m^-2)·(lx^-1). In condizioni di superficie stradale asciutta, la segnaletica orizzontale deve essere conforme alla tabella 2, mentre, in condizioni di bagnato, deve essere conforme alla tabella 3 e, in condizioni di pioggia, alla tabella 4.Nota: il coefficiente di luminanza retroriflessa rappresenta la luminosità di un segnale orizzontale come viene percepita dai conducenti degli autoveicoli in condizioni di illuminazione con i proiettori dei propri veicoli (UNI 1436).
TABELLA 2 - CLASSI DI R L PER SEGNALETICA ORIZZONTALE ASCIUTTATipo e colore del segnale orizzontale: PERMANENTE BIANCO- Classe: R0; Coeff. Min. di luminanza retroriflessa RL [mcd·(m^-2)·(lx^-1)]: Nessun requisito;- Classe: R2; Coeff. Min. di luminanza retroriflessa RL [mcd·(m^-2)·(lx^-1)]: RL >= 100;- Classe: R4; Coeff. Min. di luminanza retroriflessa RL [mcd·(m^-2)·(lx^-1)]: RL >= 200;- Classe: R5; Coeff. Min. di luminanza retroriflessa RL [mcd·(m^-2)·(lx^-1)]: RL >= 300;Tipo e colore del segnale orizzontale: PERMANENTE GIALLO- Classe: R0; Coeff. Min. di luminanza retroriflessa RL [mcd·(m^-2)·(lx^-1)]: Nessun requisito;- Classe: R1; Coeff. Min. di luminanza retroriflessa RL [mcd·(m^-2)·(lx^-1)]: RL >= 80;
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni- Classe: R3; Coeff. Min. di luminanza retroriflessa RL [mcd·(m^-2)·(lx^-1)]: RL >= 150;- Classe: R5; Coeff. Min. di luminanza retroriflessa RL [mcd·(m^-2)·(lx^-1)]: RL >= 200;Tipo e colore del segnale orizzontale: PROVVISORIO- Classe: R0; Coeff. Min. di luminanza retroriflessa RL [mcd·(m^-2)·(lx^-1)]: Nessun requisito;- Classe: R3; Coeff. Min. di luminanza retroriflessa RL [mcd·(m^-2)·(lx^-1)]: RL >= 150;- Classe: R5; Coeff. Min. di luminanza retroriflessa RL [mcd·(m^-2)·(lx^-1)]: RL >= 300;NOTE: La classe R0 si applica quando la visibilità della segnaletica orizzontale è ottenuta senza retroriflessione in condizioni di illuminazione con i proiettori dei veicoli.
TABELLA 3 - CLASSI DI R L PER SEGNALETICA ORIZZONTALE IN CONDIZIONI DI BAGNATOCONDIZIONI DI BAGNATO: Come si presenta 1 min. dopo l’inondazione della superficie con acqua (*)- Classe: RW0; Coeff. Min. di luminanza retroriflessa RL [mcd·(m^-2)·(lx^-1)]: Nessun requisito;- Classe: RW1; Coeff. Min. di luminanza retroriflessa RL [mcd·(m^-2)·(lx^-1)]: RL >= 25;- Classe: RW2; Coeff. Min. di luminanza retroriflessa RL [mcd·(m^-2)·(lx^-1)]: RL >= 35;- Classe: RW3; Coeff. Min. di luminanza retroriflessa RL [mcd·(m^-2)·(lx^-1)]: RL >= 50;NOTE: La classe RW0 riguarda situazioni in cui questo tipo di retroriflessione non è richiesta per ragioni economiche o tecnologiche.(*) Tale condizione di prova deve essere creata versando acqua chiara da un secchio di capacità pari a circa 10 l e da un'altezza di circa 0,5 m dalla superficie. L'acqua deve essere versata in modo uniforme lungo la superficie di prova in modo tale che l’area di misurazione e l'area circostante siano temporaneamente sommerse da un'ondata d'acqua. Il coefficiente di luminanza retroriflessa R L in condizioni di bagnato deve essere misurato alle condizioni di prova 1 min dopo aver versato l'acqua.
TABELLA 4 - CLASSI DI R L PER SEGNALETICA ORIZZONTALE IN CONDIZIONI DI PIOGGIACONDIZIONI DI BAGNATO: Come si presenta dopo almeno 5 min. di esposizione durante una precipitazione uniforme di 20mm/h (**)- Classe: RR0; Coeff. Min. di luminanza retroriflessa RL [mcd·(m^-2)·(lx^-1)]: Nessun requisito;- Classe: RR1; Coeff. Min. di luminanza retroriflessa RL [mcd·(m^-2)·(lx^-1)]: RL >= 25;- Classe: RR2; Coeff. Min. di luminanza retroriflessa RL [mcd·(m^-2)·(lx^-1)]: RL >= 35;- Classe: RR3; Coeff. Min. di luminanza retroriflessa RL [mcd·(m^-2)·(lx^-1)]: RL >= 50;NOTE: La classe RR0 riguarda situazioni in cui questo tipo di retroriflessione non è richiesta per ragioni economiche o tecnologiche.(**) Tali condizioni di prova devono essere create utilizzando acqua chiara e simulando una cascata senza foschia né nebbia di intensità media pari a (20 ± 2 ) mm/h su un'area due volte più larga del campione e non meno di 0,3 m e il 25% più lunga dell’area di misurazione. Lo scarto fra l'intensità minima e l'intensità massima della cascata non deve essere maggiore del rapporto di 1 a 1,7. Le misurazioni del coefficiente di luminanza retroriflessa R L in condizioni di pioggia devono essere effettuate dopo 5 min di pioggia continua e durante la precipitazione di quest'ultima.
• Riferimenti normativi: -D.P.R. 16.12.1992 n.495; -D.P.R. 16.10.1996 n.60; -D.Lgs. 30.4.1992 n.285 (Nuovo Codice della strada); -UNI 8360; -UNI 8361; -UNI 8362; -UNI 9394; -UNI 9397; -UNI 9597; -UNI 10828; -UNI EN 1423; -UNI EN 1424; -UNI EN 1436; -UNI EN 1436 -1; -UNI EN 1790; -UNI EN 1824; -UNI ENV 13459-3; -UNI ENV 13459-2.
Controllo: Controllo dello statoControllare periodicamente le condizioni e l'integrità delle linee e della simbologia costituita da: linee longitudinali,frecce, linee trasversali, messaggi e simboli posti sulla superficie stradale. Controllare l'aspetto cromatico ed inparticolare la consistenza dei colori corrispondenti alle diverse simbologie. Controllare l'efficienza della segnaleticaed in particolare la visibilità in condizioni diverse (diurne, notturne, con luce artificiale, con nebbia, ecc.).Controllare la disposizione dei segnali in funzione della logica e disciplina di circolazione dell'utenza.
05.01.03.C01 Controllo ogni 6 mesi
05.01.03.R04 Requisito: Riflessione alla luceRappresenta la riflessione espressa in valori, per gli utenti della strada, della segnaletica orizzontale bianca e gialla in condizioni di luce diurna e di illuminazione artificiale.• Livello minimo della prestazione: Per misurare la riflessione alla luce del giorno o in presenza di illuminazione
stradale si deve utilizzare il coefficiente di luminanza in condizioni di illuminazione diffusa Qd. La misurazione deve essere espressa in mcd·(m^-2)·(lx^-1). In condizioni di superficie stradale asciutta, la segnaletica orizzontale deve essere conforme alla tabella 1 (UNI 1436). Il coefficiente di luminanza in condizioni di illuminazione diffusa rappresenta la luminosità di un segnale orizzontale come viene percepita dai conducenti degli autoveicoli alla luce del giorno tipica o media o in presenza di illuminazione stradale.
TABELLA 1 - CLASSI DI Qd PER SEGNALETICA ORIZZONTALE ASCIUTTACOLORE DEL SEGNALE ORIZZONTALE: BIANCOTipo di manto stradale. ASFALTO- Classe Q0; Coeff. di luminanza min. in condizioni di illuminazione diffusa Qd [mcd·(m^-2)·(lx^-1]: Nessun requisito;- Classe Q2; Coeff. di luminanza min. in condizioni di illuminazione diffusa Qd [mcd·(m^-2)·(lx^-1]: Qd >= 100; - Classe Q3; Coeff. di luminanza min. in condizioni di illuminazione diffusa Qd [mcd·(m^-2)·(lx^-1]: Qd >= 130;Tipo di manto stradale. CEMENTO- Classe Q0; Coeff. di luminanza min. in condizioni di illuminazione diffusa Qd [mcd·(m^-2)·(lx^-1]: Nessun requisito;- Classe Q3; Coeff. di luminanza min. in condizioni di illuminazione diffusa Qd [mcd·(m^-2)·(lx^-1]: Qd >= 130; - Classe Q4; Coeff. di luminanza min. in condizioni di illuminazione diffusa Qd [mcd·(m^-2)·(lx^-1]: Qd >= 160;COLORE DEL SEGNALE ORIZZONTALE: GIALLO- Classe Q0; Coeff. di luminanza min. in condizioni di illuminazione diffusa Qd [mcd·(m^-2)·(lx^-1]: Nessun requisito;- Classe Q1; Coeff. di luminanza min. in condizioni di illuminazione diffusa Qd [mcd·(m^-2)·(lx^-1]: Qd >= 80; - Classe Q2; Coeff. di luminanza min. in condizioni di illuminazione diffusa Qd [mcd·(m^-2)·(lx^-1]: Qd >= 100;NOTE: La classe Q0 si applica quando la visibilità diurna si ottiene attraverso il valore del fattore di luminanza Beta.
• Riferimenti normativi: -D.P.R. 16.12.1992 n.495; -D.P.R. 16.10.1996 n.60; -D. Lgs. 30.4.1992 n.285 (Nuovo Codice della strada); -UNI 8360; -UNI 8361; -UNI 8362; -UNI 9394; -UNI 9397; -UNI 9597; -UNI 10828; -UNI EN 1423; -UNI EN 1424; -UNI EN 1436; -UNI EN 1436 -1; -UNI EN 1790; -UNI EN 1824; -UNI ENV 13459-3; -UNI ENV 13459-2.
Controllo: Controllo dello statoControllare periodicamente le condizioni e l'integrità delle linee e della simbologia costituita da: linee longitudinali,frecce, linee trasversali, messaggi e simboli posti sulla superficie stradale. Controllare l'aspetto cromatico ed inparticolare la consistenza dei colori corrispondenti alle diverse simbologie. Controllare l'efficienza della segnaleticaed in particolare la visibilità in condizioni diverse (diurne, notturne, con luce artificiale, con nebbia, ecc.).Controllare la disposizione dei segnali in funzione della logica e disciplina di circolazione dell'utenza.
05.01.03.C01 Controllo ogni 6 mesi
05.01.04 Segnaletica stradale verticale
05.01.04.R01 Requisito: Percettibilità
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniI segnali dovranno essere dimensionati e posizionati in modo da essere visibili dagli utenti della strada.• Livello minimo della prestazione: Salvo prescrizioni particolari:
POSIZIONAMENTO DEI SEGNALI DI INDICAZIONE IN FUNZIONE DELLE VELOCITÀ-Velocità (km/h): 50 - Spazio di avvistamento (m): 100-Velocità (km/h): 70 - Spazio di avvistamento (m): 140-Velocità (km/h): 90 - Spazio di avvistamento (m): 170-Velocità (km/h): 110 - Spazio di avvistamento (m): 200-Velocità (km/h): 130 - Spazio di avvistamento (m): 150
POSIZIONAMENTO DEI SEGNALI DI INDICAZIONE IN FUNZIONE DELLE VELOCITÀ - (Intersezioni con corsia di decelerazione)-Velocità (km/h): 90 - Spazio di avvistamento (m): 30-Velocità (km/h): 110 - Spazio di avvistamento (m): 40-Velocità (km/h): 130 - Spazio di avvistamento (m): 50
POSIZIONAMENTO DEI SEGNALI DI INDICAZIONE IN FUNZIONE DELLE VELOCITÀ - (Intersezioni senza corsia di decelerazione)-Velocità (km/h): 50 - Spazio di avvistamento (m): 60-Velocità (km/h): 70 - Spazio di avvistamento (m): 80-Velocità (km/h): 90 - Spazio di avvistamento (m): 100-Velocità (km/h): 110 - Spazio di avvistamento (m): 130
-I segnali da ubicare lateralmente alla sede stradale devono essere posizionati a distanza <30 cm e non > 100 cm dal ciglio del marciapiede e/o della banchina;-I paletti di sostegno dei segnali devono essere posizionati a distanza non inferiore a 50 cm dal ciglio del marciapiede e/o della banchina;-I segnali da ubicare lateralmente alla sede stradale devono avere un'altezza minima di 60 cm e massima di 220 cm;-I segnali da ubicare lungo le strade non devono essere posizionati ad altezze >450 cm;-I segnali da ubicare lungo i marciapiedi devono essere posizionati ad altezza minima di 220cm;-I segnali posizionati al di sopra della carreggiata devono avere un'altezza minima di 510 cm.
• Riferimenti normativi: -D.P.R. 16.12.1992 n.495; -D.P.R. 16.10.1996 n.60; -D. Lgs. 30.4.1992 n.285 (Nuovo Codice della strada).
Controllo: Controllo dello statoControllare periodicamente le condizioni e l'integrità dei cartelli segnaletici e dei relativi paletti di sostegno nonchégli ancoraggi e fissaggi annessi. Controllare l'aspetto cromatico ed in particolare la consistenza dei coloricorrispondenti alle diverse simbologie. Controllare l'efficienza della segnaletica ed in particolare la visibilità incondizioni diverse (diurne, notturne, con luce artificiale, con nebbia, ecc.). Controllare la disposizione dei segnali infunzione della logica e disciplina di circolazione dell'utenza.
05.01.04.C01 Controllo ogni 6 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.03 - Rete idrica di distribuzione
05.03 Rete idrica di distribuzione
05.03.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo dell'aggressività dei fluidiLe tubazioni della rete idrica non devono dar luogo a fenomeni di incrostazioni, corrosioni, depositi che possano compromettere il suo regolare funzionamento.• Livello minimo della prestazione: L’analisi delle caratteristiche dell'acqua deve essere ripetuta con frequenza
annuale e comunque ogni volta che si verifichi un cambiamento delle stesse. Devono essere previsti specifici trattamenti dell’acqua in modo che le caratteristiche chimico-fisiche (aspetto, pH, conduttività elettrica, durezza totale, cloruri, ecc.) corrispondano a quelle riportate dalla normativa. In particolare le acque destinate al consumo umano che siano state sottoposte ad un trattamento di addolcimento o dissalazione devono presentare le seguenti concentrazioni minime: durezza totale 60 mg/l Ca, alcalinità >= 30 mg/l HCO3.
• Riferimenti normativi: -UNI 564; -UNI 3918; -UNI 5465; -UNI 5468; -UNI 5469; -UNI 5745; -UNI 5746; -UNI 6363; -UNI 6784; -UNI 9182.
Controllo: Controllo generale tubazioniVerificare le caratteristiche principali delle tubazioni con particolare riguardo a:- tenuta delle congiunzioni a flangia;- giunti per verificare la presenza di lesioni o di sconnessioni;- la stabilità de sostegni dei tubi;- presenza di acqua di condensa;- coibentazione dei tubi.
05.03.02.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generale tubazioni e organi idrauliciVerificare le caratteristiche principali delle tubazioni e dei vari organi idraulici di manovra e regolazione conparticolare riguardo a:- tenuta delle congiunzioni e diramazioni;- giunti per verificare la presenza di lesioni o di sconnessioni;- la stabilità dei sostegni dei tubi;- vibrazioni;- presenza di acqua di condensa;- saracinesche e meccanismi di comando
05.03.01.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
05.03.02 Tubi in polietilene alta densità (PEAD)
05.03.02.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaLe tubazioni ed i raccordi tra valvole e tubi e tra tubi e tubi devono essere in grado di resistere alle pressioni di esercizio.• Livello minimo della prestazione: I campioni vengono riempiti di acqua ad una pressione massima di 0,05 MPa e
ad una temperatura di 20°C per i tubi della serie 303 e con acqua ad una pressione pari ad 1,5 volte la pressione di esercizio per i tubi della serie 312. Si deve verificare la assenza di perdite.
• Riferimenti normativi: -D.M. 21.3.73 "Disciplina igienica degli imballaggi, recipienti, utensili destinati a venire in contatto con le sostanze d'uso personale" e successivi aggiornamenti; -Circolare 102 del 2 dicembre 1978 del Ministero della Sanità. "Disciplina igienica concernente le materie plastiche, le gomme per tubazioni ed accessori destinati a venire in contatto con acqua potabile e da potabilizzare. -UNI 7615; -UNI 10910.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.05 - Impianto di smaltimento acque reflue
05.05.01 Tubazioni in gres
05.05.01.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaLe tubazioni ed i relativi complementi devono essere in grado di garantire in ogni momento la tenuta dei fluidi.• Livello minimo della prestazione: La prova di tenuta ed i valori minimi da rispettare sono quelli riportati dalla
norma UNI EN 295-3 ed in ogni caso, al termine della prova, non devono verificarsi fuoriuscite di fluido.• Riferimenti normativi: -UNI EN 295.Controllo: Controllo tenutaVerificare l'integrità delle tubazioni con particolare attenzione ai raccordi tra tronchi di tubo.
05.05.02.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato degli eventuali dilatatori e giunti elastici, la tenuta delle congiunzioni a flangia, la stabilità deisostegni e degli eventuali giunti fissi. Verificare inoltre l'assenza di odori sgradevoli e di inflessioni nelle tubazioni.
05.05.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità della griglia e della piastra di copertura dei pozzetti, della base di appoggio edelle pareti laterali.
05.05.04.C01 Ispezione ogni 12 mesi
05.05.02 Tubazioni in PE
05.05.02.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaLe tubazioni devono essere in grado di garantire in ogni momento la tenuta e la pressione richiesti dall'impianto.• Livello minimo della prestazione: Il valore della pressione da mantenere è di 0,05 MPa per il tipo 303, di 1,5 volte
il valore normale della pressione per il tipo 312 e di 1,5 la pressione per i tipi P, Q e R, e deve essere raggiunto entro 30 s e mantenuto per circa 2 minuti. Al termine della prova non devono manifestarsi perdite, deformazioni o altri eventuali irregolarità.
• Riferimenti normativi: -UNI 7613; -UNI 7615.
05.05.03 Pozzetti di allaccio fognario
05.05.03.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaI pozzetti di scarico devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi assicurando così la durata e la funzionalità nel tempo.• Livello minimo della prestazione: La capacità di tenuta può essere verificata mediante prova da effettuarsi con le
modalità ed i tempi previsti dalla norma UNI EN 1253-2 sottoponendo il pozzetto ad una pressione idrostatica a partire da 0 bar fino a 0,1 bar. La prova deve essere considerata superata con esito positivo quando, nell’arco di 15 min, non si verificano fuoriuscite di fluido.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 476; -UNI EN 1253.
05.05.04 Pozzetti di ispezione
05.05.04.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo della tenutaI pozzetti ed i relativi dispositivi di tenuta devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi assicurando così la durata e la funzionalità nel tempo.• Livello minimo della prestazione: La capacità di tenuta dei pozzetti può essere verificata mediante prova da
effettuarsi con le modalità ed i tempi previsti dalla norma UNI EN 1253-2. Montare la scatola sifonica (con uscita chiusa e tutte le entrate laterali sigillate) sul dispositivo di prova; sottoporre la scatola ad una pressione idrostatica di 400 Pa utilizzando le valvole by-pass. Chiudere la serranda e aprire lentamente dopo circa 5 secondi; ripetere fino a quando la scatola non perde più acqua (comunque fino ad un massimo di 5 volte).
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Classe Requisiti
Olfattivi
01 - Realizzazione di edificio polifunzionale
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.17 - Impianto di smaltimento acque reflue
01.17.02 Collettori
01.17.02.R03 Requisito: Assenza della emissione di odori sgradevoliI collettori fognari devono essere realizzati in modo da non emettere odori sgradevoli.• Livello minimo della prestazione: L'ermeticità degli elementi può essere accertata effettuando la prova indicata
dalla norma UNI EN 752-4. La setticità all’interno dei collettori di fognatura può provocare la formazione di idrogeno solforato (H2 S). L’idrogeno solforato (tossico e potenzialmente letale),in base alla concentrazione in cui è presente, è nocivo, maleodorante e tende ad aggredire alcuni materiali dei condotti, degli impianti di trattamento e delle stazioni di pompaggio. I parametri da cui dipende la concentrazione di idrogeno solforato, dei quali è necessario tenere conto, sono:- temperatura;- domanda biochimica di ossigeno (BOD);- presenza di solfati;- tempo di permanenza dell’effluente nel sistema di collettori di fognatura;- velocità e condizioni di turbolenza;- pH;- ventilazione dei collettori di fognatura;- esistenza a monte del collettore di fognatura a gravità di condotti in pressione o di scarichi specifici di effluenti industriali.La formazione di solfuri nei collettori di fognatura a pressione e a gravità può essere quantificata in via previsionale applicando alcune formule.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 752-4.
01.17.03 Pozzetti di scarico
01.17.03.R02 Requisito: Assenza della emissione di odori sgradevoliI pozzetti dell'impianto fognario devono essere realizzati in modo da non emettere odori sgradevoli.• Livello minimo della prestazione: L'ermeticità degli elementi può essere accertata effettuando la prova indicata
dalla norma UNI EN 1253-2.• Riferimenti normativi: -UNI EN 476; -UNI EN 1253.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.18 - Impianto di smaltimento acque meteoriche
01.18.01 Collettori di scarico
01.18.01.R02 Requisito: Assenza della emissione di odori sgradevoliI collettori fognari devono essere realizzati in modo da non emettere odori sgradevoli.• Livello minimo della prestazione: L'ermeticità di detti sistemi di scarico acque reflue può essere accertata
effettuando la prova indicata dalla norma UNI EN 752-4. La setticità all’interno dei collettori di fognatura può provocare la formazione di idrogeno solforato (H2 S). L’idrogeno solforato (tossico e potenzialmente letale), in base alla concentrazione in cui è presente, è nocivo, maleodorante e tende ad aggredire alcuni materiali dei condotti, degli impianti di trattamento e delle stazioni di pompaggio. I parametri da cui dipende la concentrazione di idrogeno solforato, dei quali è necessario tenere conto, sono:- temperatura;- domanda biochimica di ossigeno (BOD);- presenza di solfati;- tempo di permanenza dell’effluente nel sistema di collettori di fognatura;- velocità e condizioni di turbolenza;- pH;- ventilazione dei collettori di fognatura;- esistenza a monte del collettore di fognatura a gravità di condotti in pressione o di scarichi specifici di effluenti industriali.La formazione di solfuri nei collettori di fognatura a pressione e a gravità può essere quantificata in via previsionale applicando alcune formule.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 752-4.Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità della griglia e della piastra di copertura dei pozzetti, della base di appoggio edelle pareti laterali.
01.18.02.C01 Ispezione ogni 12 mesi
01.18.02 Pozzetti e caditoie
01.18.02.R03 Requisito: Assenza della emissione di odori sgradevoliI pozzetti ed i relativi dispositivi di tenuta devono essere realizzati in modo da non emettere odori sgradevoli.• Livello minimo della prestazione: L'ermeticità degli elementi può essere accertata effettuando la prova indicata
dalla norma UNI EN 1253-2. Riempire la scatola sifonica con acqua ad una pressione di 200 Pa; dopo 15 minuti verificare eventuali perdite di acqua (evidenziate dalla diminuzione della pressione statica) ed interrompere la prova se dopo 2 minuti la pressione non si è stabilizzata.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
02 - Realizzazione di palestra
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.14 - Impianto di smaltimento acque reflue
02.14.02 Collettori
02.14.02.R03 Requisito: Assenza della emissione di odori sgradevoliI collettori fognari devono essere realizzati in modo da non emettere odori sgradevoli.• Livello minimo della prestazione: L'ermeticità degli elementi può essere accertata effettuando la prova indicata
dalla norma UNI EN 752-4. La setticità all’interno dei collettori di fognatura può provocare la formazione di idrogeno solforato (H2 S). L’idrogeno solforato (tossico e potenzialmente letale),in base alla concentrazione in cui è presente, è nocivo, maleodorante e tende ad aggredire alcuni materiali dei condotti, degli impianti di trattamento e delle stazioni di pompaggio. I parametri da cui dipende la concentrazione di idrogeno solforato, dei quali è necessario tenere conto, sono:- temperatura;- domanda biochimica di ossigeno (BOD);- presenza di solfati;- tempo di permanenza dell’effluente nel sistema di collettori di fognatura;- velocità e condizioni di turbolenza;- pH;- ventilazione dei collettori di fognatura;- esistenza a monte del collettore di fognatura a gravità di condotti in pressione o di scarichi specifici di effluenti industriali.La formazione di solfuri nei collettori di fognatura a pressione e a gravità può essere quantificata in via previsionale applicando alcune formule.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 752-4.
02.14.03 Pozzetti di scarico
02.14.03.R02 Requisito: Assenza della emissione di odori sgradevoliI pozzetti dell'impianto fognario devono essere realizzati in modo da non emettere odori sgradevoli.• Livello minimo della prestazione: L'ermeticità degli elementi può essere accertata effettuando la prova indicata
dalla norma UNI EN 1253-2.• Riferimenti normativi: -UNI EN 476; -UNI EN 1253.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.15 - Impianto di smaltimento acque meteoriche
02.15.01 Collettori di scarico
02.15.01.R02 Requisito: Assenza della emissione di odori sgradevoliI collettori fognari devono essere realizzati in modo da non emettere odori sgradevoli.• Livello minimo della prestazione: L'ermeticità di detti sistemi di scarico acque reflue può essere accertata
effettuando la prova indicata dalla norma UNI EN 752-4. La setticità all’interno dei collettori di fognatura può provocare la formazione di idrogeno solforato (H2 S). L’idrogeno solforato (tossico e potenzialmente letale), in base alla concentrazione in cui è presente, è nocivo, maleodorante e tende ad aggredire alcuni materiali dei condotti, degli impianti di trattamento e delle stazioni di pompaggio. I parametri da cui dipende la concentrazione di idrogeno solforato, dei quali è necessario tenere conto, sono:- temperatura;- domanda biochimica di ossigeno (BOD);- presenza di solfati;- tempo di permanenza dell’effluente nel sistema di collettori di fognatura;- velocità e condizioni di turbolenza;- pH;- ventilazione dei collettori di fognatura;- esistenza a monte del collettore di fognatura a gravità di condotti in pressione o di scarichi specifici di effluenti industriali.La formazione di solfuri nei collettori di fognatura a pressione e a gravità può essere quantificata in via previsionale applicando alcune formule.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 752-4.
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità della griglia e della piastra di copertura dei pozzetti, della base di appoggio edelle pareti laterali.
02.15.02.C01 Ispezione ogni 12 mesi
02.15.02 Pozzetti e caditoie
02.15.02.R03 Requisito: Assenza della emissione di odori sgradevoliI pozzetti ed i relativi dispositivi di tenuta devono essere realizzati in modo da non emettere odori sgradevoli.• Livello minimo della prestazione: L'ermeticità degli elementi può essere accertata effettuando la prova indicata
dalla norma UNI EN 1253-2. Riempire la scatola sifonica con acqua ad una pressione di 200 Pa; dopo 15 minuti verificare eventuali perdite di acqua (evidenziate dalla diminuzione della pressione statica) ed interrompere la prova se dopo 2 minuti la pressione non si è stabilizzata.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
05 - Realizzazione di strada e parcheggi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.04 - Impianto di smaltimento acque meteoriche
05.04.01 Collettori di scarico
05.04.01.R02 Requisito: Assenza della emissione di odori sgradevoliI collettori fognari devono essere realizzati in modo da non emettere odori sgradevoli.• Livello minimo della prestazione: L'ermeticità di detti sistemi di scarico acque reflue può essere accertata
effettuando la prova indicata dalla norma UNI EN 752-4. La setticità all’interno dei collettori di fognatura può provocare la formazione di idrogeno solforato (H2 S). L’idrogeno solforato (tossico e potenzialmente letale), in base alla concentrazione in cui è presente, è nocivo, maleodorante e tende ad aggredire alcuni materiali dei condotti, degli impianti di trattamento e delle stazioni di pompaggio. I parametri da cui dipende la concentrazione di idrogeno solforato, dei quali è necessario tenere conto, sono:- temperatura;- domanda biochimica di ossigeno (BOD);- presenza di solfati;- tempo di permanenza dell’effluente nel sistema di collettori di fognatura;- velocità e condizioni di turbolenza;- pH;- ventilazione dei collettori di fognatura;- esistenza a monte del collettore di fognatura a gravità di condotti in pressione o di scarichi specifici di effluenti industriali.La formazione di solfuri nei collettori di fognatura a pressione e a gravità può essere quantificata in via previsionale applicando alcune formule.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 752-4.Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità della griglia e della piastra di copertura dei pozzetti, della base di appoggio edelle pareti laterali.
05.04.02.C01 Ispezione ogni 12 mesi
05.04.02 Pozzetti e caditoie
05.04.02.R03 Requisito: Assenza della emissione di odori sgradevoliI pozzetti ed i relativi dispositivi di tenuta devono essere realizzati in modo da non emettere odori sgradevoli.• Livello minimo della prestazione: L'ermeticità degli elementi può essere accertata effettuando la prova indicata
dalla norma UNI EN 1253-2. Riempire la scatola sifonica con acqua ad una pressione di 200 Pa; dopo 15 minuti verificare eventuali perdite di acqua (evidenziate dalla diminuzione della pressione statica) ed interrompere la prova se dopo 2 minuti la pressione non si è stabilizzata.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.05 - Impianto di smaltimento acque reflue
05.05.03 Pozzetti di allaccio fognario
05.05.03.R02 Requisito: Assenza della emissione di odori sgradevoliI pozzetti dell'impianto fognario devono essere realizzati in modo da non emettere odori sgradevoli.• Livello minimo della prestazione: L'ermeticità degli elementi può essere accertata effettuando la prova indicata
dalla norma UNI EN 1253-2.• Riferimenti normativi: -UNI EN 476; -UNI EN 1253.Controllo: Controllo funzionamento sifoneVerificare l'integrità delle tubazioni ed regolare funzionamento del sifone e dei collegamenti.
05.05.04.C02 Ispezione ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità della griglia e della piastra di copertura dei pozzetti, della base di appoggio edelle pareti laterali.
05.05.04.C01 Ispezione ogni 12 mesi
Controllo: Controllo funzionamento sifoneVerificare l'integrità delle tubazioni ed regolare funzionamento del sifone e dei collegamenti.
05.05.03.C02 Ispezione ogni 12 mesi
05.05.04 Pozzetti di ispezione
05.05.04.R03 Requisito: Assenza della emissione di odori sgradevoliI pozzetti ed i relativi dispositivi di tenuta devono essere realizzati in modo da non emettere odori sgradevoli.• Livello minimo della prestazione: L'ermeticità degli elementi può essere accertata effettuando la prova indicata
dalla norma UNI EN 1253-2. Riempire la scatola sifonica con acqua ad una pressione di 200 Pa; dopo 15 minuti verificare eventuali perdite di acqua (evidenziate dalla diminuzione della pressione statica) ed interrompere la prova se dopo 2 minuti la pressione non si è stabilizzata.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
Pagina 90
Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
06 - Canale di raccolta acque meteoriche
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
06.01 - Impianto di smaltimento acque meteoriche
06.01.02 Canale di scarico
06.01.02.R02 Requisito: Assenza della emissione di odori sgradevoliI collettori fognari devono essere realizzati in modo da non emettere odori sgradevoli.• Livello minimo della prestazione: L'ermeticità di detti sistemi di scarico acque reflue può essere accertata
effettuando la prova indicata dalla norma UNI EN 752-4. La setticità all’interno dei collettori di fognatura può provocare la formazione di idrogeno solforato (H2 S). L’idrogeno solforato (tossico e potenzialmente letale), in base alla concentrazione in cui è presente, è nocivo, maleodorante e tende ad aggredire alcuni materiali dei condotti, degli impianti di trattamento e delle stazioni di pompaggio. I parametri da cui dipende la concentrazione di idrogeno solforato, dei quali è necessario tenere conto, sono:- temperatura;- domanda biochimica di ossigeno (BOD);- presenza di solfati;- tempo di permanenza dell’effluente nel sistema di collettori di fognatura;- velocità e condizioni di turbolenza;- pH;- ventilazione dei collettori di fognatura;- esistenza a monte del collettore di fognatura a gravità di condotti in pressione o di scarichi specifici di effluenti industriali.La formazione di solfuri nei collettori di fognatura a pressione e a gravità può essere quantificata in via previsionale applicando alcune formule.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 752-4.Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità della griglia e della piastra di copertura dei pozzetti, della base di appoggio edelle pareti laterali.
06.01.03.C01 Ispezione ogni 12 mesi
06.01.03 Pozzetti e caditoie (griglia di raccolta)
06.01.03.R03 Requisito: Assenza della emissione di odori sgradevoliI pozzetti ed i relativi dispositivi di tenuta devono essere realizzati in modo da non emettere odori sgradevoli.• Livello minimo della prestazione: L'ermeticità degli elementi può essere accertata effettuando la prova indicata
dalla norma UNI EN 1253-2. Riempire la scatola sifonica con acqua ad una pressione di 200 Pa; dopo 15 minuti verificare eventuali perdite di acqua (evidenziate dalla diminuzione della pressione statica) ed interrompere la prova se dopo 2 minuti la pressione non si è stabilizzata.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
07 - Realizzazione di collettori per lo smaltimentodelle acque bianche
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
07.01 - Impianto di smaltimento acque meteoriche
07.01.01 Collettori di scarico
07.01.01.R02 Requisito: Assenza della emissione di odori sgradevoliI collettori fognari devono essere realizzati in modo da non emettere odori sgradevoli.• Livello minimo della prestazione: L'ermeticità di detti sistemi di scarico acque reflue può essere accertata
effettuando la prova indicata dalla norma UNI EN 752-4. La setticità all’interno dei collettori di fognatura può provocare la formazione di idrogeno solforato (H2 S). L’idrogeno solforato (tossico e potenzialmente letale), in base alla concentrazione in cui è presente, è nocivo, maleodorante e tende ad aggredire alcuni materiali dei condotti, degli impianti di trattamento e delle stazioni di pompaggio. I parametri da cui dipende la concentrazione di idrogeno solforato, dei quali è necessario tenere conto, sono:- temperatura;- domanda biochimica di ossigeno (BOD);- presenza di solfati;- tempo di permanenza dell’effluente nel sistema di collettori di fognatura;- velocità e condizioni di turbolenza;- pH;- ventilazione dei collettori di fognatura;- esistenza a monte del collettore di fognatura a gravità di condotti in pressione o di scarichi specifici di effluenti industriali.La formazione di solfuri nei collettori di fognatura a pressione e a gravità può essere quantificata in via previsionale applicando alcune formule.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 752-4.Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato generale e l'integrità della griglia e della piastra di copertura dei pozzetti, della base di appoggio edelle pareti laterali.
07.01.02.C01 Ispezione ogni 12 mesi
07.01.02 Pozzetti e caditoie
07.01.02.R03 Requisito: Assenza della emissione di odori sgradevoliI pozzetti ed i relativi dispositivi di tenuta devono essere realizzati in modo da non emettere odori sgradevoli.• Livello minimo della prestazione: L'ermeticità degli elementi può essere accertata effettuando la prova indicata
dalla norma UNI EN 1253-2. Riempire la scatola sifonica con acqua ad una pressione di 200 Pa; dopo 15 minuti verificare eventuali perdite di acqua (evidenziate dalla diminuzione della pressione statica) ed interrompere la prova se dopo 2 minuti la pressione non si è stabilizzata.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni• Riferimenti normativi: -UNI EN 1253.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Classe Requisiti
Protezione antincendio
01 - Realizzazione di edificio polifunzionale
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.04 - Pareti esterne ed interne
01.04 Pareti esterne ed interne
01.04.R09 Requisito: Reazione al fuocoLivello di partecipazione al fuoco dei materiali combustibili costituenti le pareti.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi vengono valutati attraverso prove distruttive in laboratorio dei
materiali, in particolare:- attraverso la prova di non combustibilità (UNI ISO 1182);- attraverso la reazione al fuoco dei materiali sospesi che possono essere investiti da una piccola fiamma su entrambe le facce (UNI 8456);- attraverso la reazione al fuoco dei materiali che possono essere investiti da una piccola fiamma solamente su una faccia (UNI 8457);- attraverso la reazione al fuoco dei materiali sottoposti all'azione di una fiamma d'innesco in presenza di calore radiante (UNI 9174).
• Riferimenti normativi: -D.M. 30.11.1983 (Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi); -D.M. 26.6.1984 (Classificazione di reazione al fuoco ed omologazione dei materiali ai fini della prevenzione incendi); -D.M. 14.1.1985 (Attribuzione ad alcuni materiali della classe di reazione al fuoco 0 (zero) prevista dall'allegato A1.1 del decreto ministeriale 26.6.1984); -D.M. 16.5.1987 (Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione); -UNI 7959; -UNI 8290-2; -UNI 8456 (metodo di prova equivalente al metodo CSE RF 1/75/A); -UNI 8457 (metodo di prova equivalente al metodo CSE RF 2/75/A); -UNI 9174 (metodo di prova equivalente al metodo CSE RF 3/77); -UNI ISO 1182.
01.04.R15 Requisito: Resistenza al fuocoI materiali costituenti le pareti sottoposti all'azione del fuoco non devono subire trasformazioni chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: In particolare gli elementi costruttivi delle pareti perimetrali devono avere la
resistenza al fuoco indicata di seguito, espressa in termini di tempo entro i quali essi conservano stabilità, tenuta alla fiamma e ai fumi e isolamento termico:Altezza antincendio (m): da 12 a 32 - Classe REI (min): 60;Altezza antincendio (m): da oltre 32 a 80 - Classe REI (min): 90;Altezza antincendio (m): oltre 80 - Classe REI (min): 120.
• Riferimenti normativi: -D.M. 30.11.1983 (Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi); -D.M. 6.3.1986 (Calcolo del carico d'incendio per locali aventi strutture portanti in legno); -D.M. 16.5.1987 (Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione); -D.M. 26.8.1992; -C.M. Interno 14.9.1961 n.91 (Norme di sicurezza per la protezione contro il fuoco dei fabbricati in acciaio destinati ad uso civile); -UNI 7678; -UNI FA 100-83; -UNI 8290-2; -UNI 9502; -UNI 9503; -UNI 9504; -UNI 9723; -UNI 9504; -ISO 834; -ISO 1182; -C.N.R. 37/1973.
Controllo: Controllo strutturaleControllare eventuali processi di carbonatazione del calcestruzzo. Controllare inoltre anomalie quali fessurazioni,esposizione dei ferri d'armatura,ecc..
01.04.03.C05 Controllo a vista ogni 2 anni
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.05 - Rivestimenti esterni ed interni
01.05 Rivestimenti esterni ed interni
01.05.R09 Requisito: Reazione al fuocoLivello di partecipazione al fuoco dei materiali combustibili costituenti i rivestimenti.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi vengono valutati attraverso prove distruttive in laboratorio dei
materiali, in particolare: - attraverso la prova di non combustibilità (UNI ISO 1182);- attraverso la reazione al fuoco dei materiali sospesi che possono essere investiti da una piccola fiamma su entrambe le facce (UNI 8456);- attraverso la reazione al fuoco dei materiali che possono essere investiti da una piccola fiamma solamente su una faccia (UNI 8457);- attraverso la reazione al fuoco dei materiali sottoposti all'azione di una fiamma d'innesco in presenza di calore radiante (UNI 9174).
• Riferimenti normativi: -D.M. 30.11.1983 (Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi); -D.M. 26.6.1984 (Classificazione di reazione al fuoco ed omologazione dei materiali ai fini della prevenzione incendi); -D.M. 14.1.1985 (Attribuzione ad alcuni materiali della classe di reazione al fuoco 0 (zero) prevista dall'allegato A1.1 del decreto ministeriale 26.6.1984); -D.M. 16.5.1987 (Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione); -UNI 7959; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 8456 (metodo di prova equivalente al metodo CSE RF 1/75/A); -UNI 8457 (metodo di prova equivalente al metodo CSE RF 2/75/A); -UNI 9174 (metodo di prova equivalente al metodo CSE RF 3/77); -UNI ISO 1182.
01.05.R14 Requisito: Resistenza al fuocoI materiali costituenti i rivestimenti, sottoposti all'azione del fuoco non devono subire trasformazioni chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: In particolare i rivestimenti unitamente agli elementi costruttivi delle pareti
devono avere la resistenza al fuoco indicata di seguito, espressa in termini di tempo entro il quale conservano stabilità, tenuta alla fiamma e ai fumi e isolamento termico:Altezza antincendio (m): da 12 a 32 - Classe REI (min): 60;Altezza antincendio (m): da oltre 32 a 80 - Classe REI (min): 90;Altezza antincendio (m): oltre 80 - Classe REI (min): 120.
• Riferimenti normativi: -D.M. 30.11.1983 (Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi);
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniD.M. 6.3.1986 (Calcolo del carico d'incendio per locali aventi strutture portanti in legno); -D.M. 16.5.1987 (Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione); -D.M. 26.8.1992; -C.M. Interno 14.9.1961 n.91 (Norme di sicurezza per la protezione contro il fuoco dei fabbricati in acciaio destinati ad uso civile); -UNI 7678; -UNI FA 100-83; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 9502; -UNI 9503; -UNI 9504; -UNI 9723; -UNI 9504; -ISO 834; -ISO 1182; -C.N.R.37/1973.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.08 - Infissi interni ed esterni
01.08.02 Porte tagliafuoco
01.08.02.R04 Requisito: Resistenza al fuoco per porte tagliafuocoI materiali costituenti le porte tagliafuoco, sottoposti all'azione del fuoco non devono subire trasformazioni chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: I serramenti dovranno essere scelti in base alla individuazione della classe di
resistenza al fuoco REI in funzione dell'altezza dell'edificio e rispettare i seguenti valori:Altezza antincendio (m): da 12 a 32 - Classe REI (min): 60;Altezza antincendio (m): da oltre 32 a 80 - Classe REI (min): 90;Altezza antincendio (m): oltre 80 - Classe REI (min): 120.Inoltre il materiale previsto per la realizzazione del dispositivo antipanico dovrà consentire il funzionamento a temperature comprese tra i -20°C e i +100°C (UNI EN 1125).
• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 30.11.1983 (Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi); -D.M. 11.3.1988; -D.M. 16.5.1987 (Norme di sicurezza antincendio per gli edifici di civile abitazione); -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8290-2; -UNI 8894; -UNI 9502; -UNI 9503; -UNI 9504; -UNI FA 100-83; -UNI EN 179; -UNI EN 1125; -UNI EN 1158; -UNI EN 1634-1; -EN 1363-1; -EN 1363-2; -ISO 1182; -ISO 3008; -prEN ISO 13943.
Controllo: Controllo parti in vistaControllo delle parti in vista, delle finiture e dello strato di protezione superficiale (qualora il tipo di rivestimento lopreveda). Controllo dei fissaggi del telaio al controtelaio.
01.08.02.C06 Controllo a vista ogni 12 mesi
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01.10 - Impianto elettrico
01.10 Impianto elettrico
01.10.R03 Requisito: Attitudine a limitare i rischi di incendioI componenti dell'impianto elettrico devono essere realizzati ed installati in modo da limitare i rischi di probabili incendi.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 11-8; -CEI 64-2; -CEI 64-8; -CEI S.423.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
01.10.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.10.01 Canalizzazioni in PVC
01.10.01.R01 Requisito: Resistenza al fuocoLe canalizzazioni degli impianti elettrici suscettibili di essere sottoposti all’azione del fuoco devono essere classificati secondo quanto previsto dalla normativa vigente; la resistenza al fuoco deve essere documentata da “marchio di conformità” o “dichiarazione di conformità”.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 23-14; -UNEL 37117; -UNEL 37118.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.15 - Impianto di climatizzazione
01.15 Impianto di climatizzazione
01.15.R05 Requisito: Reazione al fuocoI materiali degli impianti di climatizzazione suscettibili di essere sottoposti all’azione del fuoco devono essere classificati secondo quanto previsto dalla normativa vigente; la reazione al fuoco deve essere documentata da “marchio di conformità” o “dichiarazione di conformità”.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991, n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI EN 264, 31/12/92; -UNI EN 378-1, 30/11/96; -UNI EN 1264-1, 31/10/99; -UNI EN 1264-2, 31/10/99; -UNI EN 1264-3, 31/10/99; -UNI ENV 1805-1, 31/05/98; -UNI ENV 1805-2, 31/05/98; -UNI EN 1861, 31/07/00; -UNI 8061, 01/12/80; -UNI 8061 FA 132-84, 01/01/84; -UNI 8065, 01/06/89; -UNI 8199, 30/11/98; -UNI 8211, 31/12/81; -UNI 8364, 28/02/84; -UNI 8364 FA 146-84, 30/09/84; -UNI 8477-1, 31/05/83; -UNI 8477-2, 31/12/85; -UNI 8852, 31/01/87; -UNI 8854, 31/01/86; -UNI 8855, 30/06/86; -UNI 8884, 28/02/88; -UNI 9317, 28/02/89; -UNI 9511-1, 31/12/89; -UNI 9615, 31/12/90; -UNI 9615 FA 1-95, 31/07/95; -UNI 9711, 31/01/91; -UNI 9731, 30/06/90; -UNI 9841, 31/07/91; -UNI 10199, 31/12/93; -UNI 10200, 30/09/93; -UNI 10202, 30/09/93; -UNI
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni10339, 30/06/95; -UNI 10344, 30/11/93; -UNI 10345, 30/11/93; -UNI 10346, 30/11/93; -UNI 10347, 30/11/93; -UNI 10348, 30/11/93; -UNI 10412, 31/12/94; -UNI 10847, 31/03/00; -UNI ENV 12097, 30/04/99; -UNI ENV 13154-2, 31/03/99; -UNI ENV 13321-1, 31/05/99.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.16 - Impianto di distribuzione acqua fredda ecalda
01.16 Impianto di distribuzione acqua fredda e calda
01.16.R07 Requisito: Attitudine a limitare i rischi di incendioGli elementi dell'impianto idrico sanitario devono essere in grado di limitare i rischi di probabili incendi nel rispetto delle normative vigenti.• Livello minimo della prestazione: Per i generatori di calore si può controllare la conformità a quanto prescritto
dalla normativa e legislazione vigente.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991, n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -D.P.R. n.236 del 24 maggio 1988: "Attuazione della direttiva 80/778/Cee concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell'art.15 della Legge 16 aprile 1987 n.183"; -UNI 4542; -UNI 4543; -UNI 7137; -UNI 7138; -UNI 7139; -UNI 7271; -UNI 8064; -UNI 8065; -UNI 8192; -UNI 8193; -UNI 8194; -UNI 8195; -UNI 8196; -UNI 8349; -UNI 8949; -UNI 8950; -UNI 8951; -UNI 9054; -UNI 9182; -UNI 9893; -UNI 10304; -UNI 10305; -UNI 10306; -UNI 10307; -UNI 10436; -UNI 10874; -UNI EN 26; -UNI EN 305; -UNI ENV 247.
02 - Realizzazione di palestra
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02.03 - Pareti esterne ed interne
02.03 Pareti esterne ed interne
02.03.R09 Requisito: Reazione al fuocoLivello di partecipazione al fuoco dei materiali combustibili costituenti le pareti.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi vengono valutati attraverso prove distruttive in laboratorio dei
materiali, in particolare:- attraverso la prova di non combustibilità (UNI ISO 1182);- attraverso la reazione al fuoco dei materiali sospesi che possono essere investiti da una piccola fiamma su entrambe le facce (UNI 8456);- attraverso la reazione al fuoco dei materiali che possono essere investiti da una piccola fiamma solamente su una faccia (UNI 8457);- attraverso la reazione al fuoco dei materiali sottoposti all'azione di una fiamma d'innesco in presenza di calore radiante (UNI 9174).
• Riferimenti normativi: -D.M. 30.11.1983 (Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi); -D.M. 26.6.1984 (Classificazione di reazione al fuoco ed omologazione dei materiali ai fini della prevenzione incendi); -D.M. 14.1.1985 (Attribuzione ad alcuni materiali della classe di reazione al fuoco 0 (zero) prevista dall'allegato A1.1 del decreto ministeriale 26.6.1984); -D.M. 16.5.1987 (Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione); -UNI 7959; -UNI 8290-2; -UNI 8456 (metodo di prova equivalente al metodo CSE RF 1/75/A); -UNI 8457 (metodo di prova equivalente al metodo CSE RF 2/75/A); -UNI 9174 (metodo di prova equivalente al metodo CSE RF 3/77); -UNI ISO 1182.
02.03.R15 Requisito: Resistenza al fuocoI materiali costituenti le pareti sottoposti all'azione del fuoco non devono subire trasformazioni chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: In particolare gli elementi costruttivi delle pareti perimetrali devono avere la
resistenza al fuoco indicata di seguito, espressa in termini di tempo entro i quali essi conservano stabilità, tenuta alla fiamma e ai fumi e isolamento termico:Altezza antincendio (m): da 12 a 32 - Classe REI (min): 60;Altezza antincendio (m): da oltre 32 a 80 - Classe REI (min): 90;Altezza antincendio (m): oltre 80 - Classe REI (min): 120.
• Riferimenti normativi: -D.M. 30.11.1983 (Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi); -D.M. 6.3.1986 (Calcolo del carico d'incendio per locali aventi strutture portanti in legno); -D.M. 16.5.1987 (Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione); -D.M. 26.8.1992; -C.M. Interno 14.9.1961 n.91 (Norme di sicurezza per la protezione contro il fuoco dei fabbricati in acciaio destinati ad uso civile); -UNI 7678; -UNI FA 100-83; -UNI 8290-2; -UNI 9502; -UNI 9503; -UNI 9504; -UNI 9723; -UNI 9504; -ISO 834; -ISO 1182; -C.N.R. 37/1973.
Controllo: Controllo strutturaleControllare eventuali processi di carbonatazione del calcestruzzo. Controllare inoltre anomalie quali fessurazioni,esposizione dei ferri d'armatura,ecc..
02.03.03.C05 Controllo a vista ogni 2 anni
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02.04 - Rivestimenti esterni ed interni
02.04 Rivestimenti esterni ed interni
02.04.R09 Requisito: Reazione al fuocoLivello di partecipazione al fuoco dei materiali combustibili costituenti i rivestimenti.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi vengono valutati attraverso prove distruttive in laboratorio dei
materiali, in particolare: - attraverso la prova di non combustibilità (UNI ISO 1182);
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni- attraverso la reazione al fuoco dei materiali sospesi che possono essere investiti da una piccola fiamma su entrambe le facce (UNI 8456);- attraverso la reazione al fuoco dei materiali che possono essere investiti da una piccola fiamma solamente su una faccia (UNI 8457);- attraverso la reazione al fuoco dei materiali sottoposti all'azione di una fiamma d'innesco in presenza di calore radiante (UNI 9174).
• Riferimenti normativi: -D.M. 30.11.1983 (Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi); -D.M. 26.6.1984 (Classificazione di reazione al fuoco ed omologazione dei materiali ai fini della prevenzione incendi); -D.M. 14.1.1985 (Attribuzione ad alcuni materiali della classe di reazione al fuoco 0 (zero) prevista dall'allegato A1.1 del decreto ministeriale 26.6.1984); -D.M. 16.5.1987 (Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione); -UNI 7959; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 8456 (metodo di prova equivalente al metodo CSE RF 1/75/A); -UNI 8457 (metodo di prova equivalente al metodo CSE RF 2/75/A); -UNI 9174 (metodo di prova equivalente al metodo CSE RF 3/77); -UNI ISO 1182.
02.04.R14 Requisito: Resistenza al fuocoI materiali costituenti i rivestimenti, sottoposti all'azione del fuoco non devono subire trasformazioni chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: In particolare i rivestimenti unitamente agli elementi costruttivi delle pareti
devono avere la resistenza al fuoco indicata di seguito, espressa in termini di tempo entro il quale conservano stabilità, tenuta alla fiamma e ai fumi e isolamento termico:Altezza antincendio (m): da 12 a 32 - Classe REI (min): 60;Altezza antincendio (m): da oltre 32 a 80 - Classe REI (min): 90;Altezza antincendio (m): oltre 80 - Classe REI (min): 120.
• Riferimenti normativi: -D.M. 30.11.1983 (Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi); -D.M. 6.3.1986 (Calcolo del carico d'incendio per locali aventi strutture portanti in legno); -D.M. 16.5.1987 (Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione); -D.M. 26.8.1992; -C.M. Interno 14.9.1961 n.91 (Norme di sicurezza per la protezione contro il fuoco dei fabbricati in acciaio destinati ad uso civile); -UNI 7678; -UNI FA 100-83; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 9502; -UNI 9503; -UNI 9504; -UNI 9723; -UNI 9504; -ISO 834; -ISO 1182; -C.N.R.37/1973.
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02.07 - Infissi interni ed esterni
02.07.02 Porte tagliafuoco
02.07.02.R04 Requisito: Resistenza al fuoco per porte tagliafuocoI materiali costituenti le porte tagliafuoco, sottoposti all'azione del fuoco non devono subire trasformazioni chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: I serramenti dovranno essere scelti in base alla individuazione della classe di
resistenza al fuoco REI in funzione dell'altezza dell'edificio e rispettare i seguenti valori:Altezza antincendio (m): da 12 a 32 - Classe REI (min): 60;Altezza antincendio (m): da oltre 32 a 80 - Classe REI (min): 90;Altezza antincendio (m): oltre 80 - Classe REI (min): 120.Inoltre il materiale previsto per la realizzazione del dispositivo antipanico dovrà consentire il funzionamento a temperature comprese tra i -20°C e i +100°C (UNI EN 1125).
• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 30.11.1983 (Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi); -D.M. 11.3.1988; -D.M. 16.5.1987 (Norme di sicurezza antincendio per gli edifici di civile abitazione); -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8290-2; -UNI 8894; -UNI 9502; -UNI 9503; -UNI 9504; -UNI FA 100-83; -UNI EN 179; -UNI EN 1125; -UNI EN 1158; -UNI EN 1634-1; -EN 1363-1; -EN 1363-2; -ISO 1182; -ISO 3008; -prEN ISO 13943.
Controllo: Controllo parti in vistaControllo delle parti in vista, delle finiture e dello strato di protezione superficiale (qualora il tipo di rivestimento lopreveda). Controllo dei fissaggi del telaio al controtelaio.
02.07.02.C06 Controllo a vista ogni 12 mesi
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02.09 - Impianto elettrico
02.09 Impianto elettrico
02.09.R03 Requisito: Attitudine a limitare i rischi di incendioI componenti dell'impianto elettrico devono essere realizzati ed installati in modo da limitare i rischi di probabili incendi.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 11-8; -CEI 64-2; -CEI 64-8; -CEI S.423.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
02.09.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.09.01 Canalizzazioni in PVC
02.09.01.R01 Requisito: Resistenza al fuocoLe canalizzazioni degli impianti elettrici suscettibili di essere sottoposti all’azione del fuoco devono essere classificati secondo quanto previsto dalla normativa vigente; la resistenza al fuoco deve essere documentata da “marchio di conformità” o “dichiarazione di conformità”.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 23-14; -UNEL 37117; -UNEL 37118.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.13 - Impianto di distribuzione acqua fredda ecalda
02.13 Impianto di distribuzione acqua fredda e calda
02.13.R07 Requisito: Attitudine a limitare i rischi di incendioGli elementi dell'impianto idrico sanitario devono essere in grado di limitare i rischi di probabili incendi nel rispetto delle normative vigenti.• Livello minimo della prestazione: Per i generatori di calore si può controllare la conformità a quanto prescritto
dalla normativa e legislazione vigente.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991, n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -D.P.R. n.236 del 24 maggio 1988: "Attuazione della direttiva 80/778/Cee concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell'art.15 della Legge 16 aprile 1987 n.183"; -UNI 4542; -UNI 4543; -UNI 7137; -UNI 7138; -UNI 7139; -UNI 7271; -UNI 8064; -UNI 8065; -UNI 8192; -UNI 8193; -UNI 8194; -UNI 8195; -UNI 8196; -UNI 8349; -UNI 8949; -UNI 8950; -UNI 8951; -UNI 9054; -UNI 9182; -UNI 9893; -UNI 10304; -UNI 10305; -UNI 10306; -UNI 10307; -UNI 10436; -UNI 10874; -UNI EN 26; -UNI EN 305; -UNI ENV 247.
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02.16 - Impianto di riscaldamento
02.16 Impianto di riscaldamento
02.16.R11 Requisito: Attitudine a limitare i rischi di incendioI gruppi termici dell'impianto di riscaldamento devono essere realizzati ed installati in modo da limitare i rischi di probabili incendi.• Livello minimo della prestazione: Nel caso si utilizzano generatori di calore con potenza termica nominale
complessiva superiore ai 116 kW (100000 kcal/h) è necessario sottoporre i progetti degli impianti alla preventiva approvazione da parte del locale Comando Provinciale dei VV.F.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n. 46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n. 447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n. 46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI 8061, 01/12/80; -UNI 8061 FA 132-84, 01/01/84; -UNI 8065, 01/06/89; -UNI 8199, 30/11/98; -UNI 8211, 31/12/81; -UNI 8364, 28/02/84; -UNI 8364 FA 146-84, 30/09/84; -UNI 8477-1, 31/05/83; -UNI 8477-2, 31/12/85; -UNI 8852, 31/01/87; -UNI 8854, 31/01/86; -UNI 8855, 30/06/86; -UNI 8884, 28/02/88; -UNI 9317, 28/02/89; -UNI 9511-1, 31/12/89; -UNI 9615, 31/12/90; -UNI 9615 FA 1-95, 31/07/95; -UNI 9711, 31/01/91; -UNI 9731, 30/06/90; -UNI 9841, 31/07/91; -UNI 10199, 31/12/93; -UNI 10200, 30/09/93; -UNI 10202, 30/09/93; -UNI 10339, 30/06/95; -UNI 10344, 30/11/93; -UNI 10345, 30/11/93; -UNI 10346, 30/11/93; -UNI 10347, 30/11/93; -UNI 10348, 30/11/93; -UNI 10412, 31/12/94; -UNI 10847, 31/03/00; -UNI EN 264, 31/12/92; -UNI EN 378-1, 30/11/96; -UNI EN 1264-1, 31/10/99; -UNI EN 1264-2, 31/10/99; -UNI EN 1264-3, 31/10/99; -UNI EN 1861, 31/07/00; -UNI ENV 1805-1, 31/05/98; -UNI ENV 1805-2, 31/05/98; -UNI ENV 12097, 30/04/99; -UNI ENV 13154-2, 31/03/99; -UNI ENV 13321-1, 31/05/99.
Controllo: Verifica aperture di ventilazioneEffettuare una verifica generale delle aperture di ventilazione e dei canali di scarico dei gruppi termici. Verificare chele aperture di ventilazione non siano ostruite e che le dimensioni siano conformi a quanto disposto dalle norme UNI;verificare, inoltre, l'efficienza dei dispositivi di smaltimento dei prodotti della combustione e la loro rispondenza allanormativa vigente.
02.16.03.C12 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare la funzionalità degli accessori dei bruciatori quali ventilatore, griglia di aspirazione, elettrodi diaccensione, dei fusibili.
02.16.02.C02 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo elettropompeVerificare la funzionalità delle elettropompe controllando che la combustione avvenga senza difficoltà e senza perditedi combustibile. Verificare inoltre che le elettrovalvole, in caso di blocco, non consentano il passaggio dicombustibile.
02.16.02.C01 Controllo ogni 12 mesi
02.16.R16 Requisito: Resistenza al fuocoI materiali degli impianti di riscaldamento suscettibili di essere sottoposti all’azione del fuoco devono essere classificati secondo quanto previsto dalla normativa vigente; la resistenza al fuoco deve essere documentata da “marchio di conformità” o “dichiarazione di conformità”.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI EN 264, 31/12/92; -UNI EN 378-1, 30/11/96; -UNI EN 1264-1, 31/10/99; -UNI EN 1264-2, 31/10/99; -UNI EN 1264-3, 31/10/99; -UNI EN 1861, 31/07/00; -UNI ENV 1805-1, 31/05/98; -UNI ENV 1805-2, 31/05/98; -UNI ENV 12097, 30/04/99; -UNI ENV 13154-2, 31/03/99; -UNI ENV 13321-1, 31/05/99; -UNI 8061, 01/12/80; -UNI 8061 FA 132-84, 01/01/84; -UNI 8065, 01/06/89; -UNI 8199, 30/11/98; -UNI 8211, 31/12/81; -UNI 8364, 28/02/84; -UNI 8364 FA 146-84, 30/09/84; -UNI 8477-1, 31/05/83; -UNI 8477-2, 31/12/85; -UNI 8852, 31/01/87; -UNI 8854, 31/01/86; -UNI 8855, 30/06/86; -UNI 8884, 28/02/88; -UNI 9317, 28/02/89; -UNI 9511-1, 31/12/89; -UNI 9615, 31/12/90; -UNI 9615 FA 1-95, 31/07/95; -UNI 9711, 31/01/91; -UNI 9731, 30/06/90; -UNI 9841, 31/07/91; -UNI 10199, 31/12/93; -UNI 10200, 30/09/93; -UNI 10202, 30/09/93; -UNI 10339, 30/06/95; -UNI 10344, 30/11/93; -UNI 10345, 30/11/93; -UNI 10346, 30/11/93; -UNI 10347, 30/11/93; -UNI 10348, 30/11/93; -UNI 10412, 31/12/94; -UNI 10847, 31/03/00.
Controllo: Controllo generaleVerificare la funzionalità degli accessori dei bruciatori quali ventilatore, griglia di aspirazione, elettrodi diaccensione, dei fusibili.
02.16.02.C02 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo elettropompeVerificare la funzionalità delle elettropompe controllando che la combustione avvenga senza difficoltà e senza perditedi combustibile. Verificare inoltre che le elettrovalvole, in caso di blocco, non consentano il passaggio dicombustibile.
02.16.02.C01 Controllo ogni 12 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
03 - Sistemazione di aree esterne
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
03.01 - Strutture esterne
03.01 Strutture esterne
03.01.R07 Requisito: Resistenza al fuocoI materiali costituenti le pareti sottoposti all'azione del fuoco non devono subire trasformazioni chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: In particolare gli elementi costruttivi delle pareti perimetrali devono avere la
resistenza al fuoco indicata di seguito, espressa in termini di tempo entro i quali essi conservano stabilità, tenuta alla fiamma e ai fumi e isolamento termico:Altezza antincendio (m): da 12 a 32 - Classe REI (min): 60;Altezza antincendio (m): da oltre 32 a 80 - Classe REI (min): 90;Altezza antincendio (m): oltre 80 - Classe REI (min): 120.
• Riferimenti normativi: -D.M. 30.11.1983 (Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi); -D.M. 6.3.1986 (Calcolo del carico d'incendio per locali aventi strutture portanti in legno); -D.M. 16.5.1987 (Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione); -D.M. 26.8.1992; -C.M. Interno 14.9.1961 n.91 (Norme di sicurezza per la protezione contro il fuoco dei fabbricati in acciaio destinati ad uso civile); -UNI 7678; -UNI FA 100-83; -UNI 8290-2; -UNI 9502; -UNI 9503; -UNI 9504; -UNI EN 1634-1; -EN 1363-1; -EN 1363-2; -prEN ISO 13943; -ISO 834; -ISO 1182; -C.N.R. 37/1973.
Controllo: Controllo strutturaleControllare eventuali processi di carbonatazione del calcestruzzo. Controllare inoltre anomalie quali fessurazioni,esposizione dei ferri d'armatura,ecc..
03.01.01.C05 Controllo a vista ogni 2 anni
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
03.02 - Infissi interni ed esterni
03.02.02 Porte tagliafuoco
03.02.02.R04 Requisito: Resistenza al fuoco per porte tagliafuocoI materiali costituenti le porte tagliafuoco, sottoposti all'azione del fuoco non devono subire trasformazioni chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: I serramenti dovranno essere scelti in base alla individuazione della classe di
resistenza al fuoco REI in funzione dell'altezza dell'edificio e rispettare i seguenti valori:Altezza antincendio (m): da 12 a 32 - Classe REI (min): 60;Altezza antincendio (m): da oltre 32 a 80 - Classe REI (min): 90;Altezza antincendio (m): oltre 80 - Classe REI (min): 120.Inoltre il materiale previsto per la realizzazione del dispositivo antipanico dovrà consentire il funzionamento a temperature comprese tra i -20°C e i +100°C (UNI EN 1125).
• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 30.11.1983 (Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi); -D.M. 11.3.1988; -D.M. 16.5.1987 (Norme di sicurezza antincendio per gli edifici di civile abitazione); -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8290-2; -UNI 8894; -UNI 9502; -UNI 9503; -UNI 9504; -UNI FA 100-83; -UNI EN 179; -UNI EN 1125; -UNI EN 1158; -UNI EN 1634-1; -EN 1363-1; -EN 1363-2; -ISO 1182; -ISO 3008; -prEN ISO 13943.
Controllo: Controllo parti in vistaControllo delle parti in vista, delle finiture e dello strato di protezione superficiale (qualora il tipo di rivestimento lopreveda). Controllo dei fissaggi del telaio al controtelaio.
03.02.02.C06 Controllo a vista ogni 12 mesi
04 - Riqualificazione piazza 1° Maggio
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
04.03 - Impianto elettrico e di messa a terra
04.03 Impianto elettrico e di messa a terra
04.03.R03 Requisito: Attitudine a limitare i rischi di incendioI componenti dell'impianto elettrico devono essere realizzati ed installati in modo da limitare i rischi di probabili incendi.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 11-8; -CEI 64-2; -CEI 64-8; -CEI S.423.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
04.03.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
04.03.01 Canalizzazioni in PVC e pozzetti di derivazione
04.03.01.R01 Requisito: Resistenza al fuocoLe canalizzazioni degli impianti elettrici suscettibili di essere sottoposti all’azione del fuoco devono essere classificati secondo quanto previsto dalla normativa vigente; la resistenza al fuoco deve essere documentata da “marchio di conformità” o “dichiarazione di conformità”.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 23-14; -UNEL 37117; -UNEL 37118.
05 - Realizzazione di strada e parcheggi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.06 - Impianto di illuminazione
05.06 Impianto di illuminazione
05.06.R16 Requisito: Attitudine a limitare i rischi di incendioI componenti dell'impianto elettrico devono essere realizzati ed installati in modo da limitare i rischi di probabili incendi.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 11-8; -CEI 64-2; -CEI 64-8; -CEI S.423.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
05.06.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
05.06.03 Canalizzazioni in PE e pozzetti porta muffola.
05.06.03.R01 Requisito: Resistenza al fuocoLe canalizzazioni degli impianti elettrici suscettibili di essere sottoposti all’azione del fuoco devono essere classificati secondo quanto previsto dalla normativa vigente; la resistenza al fuoco deve essere documentata da “marchio di conformità” o “dichiarazione di conformità”.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 23-14; -UNEL 37117; -UNEL 37118.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Classe Requisiti
Protezione dagli agenti chimici ed organici
01 - Realizzazione di edificio polifunzionale
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.04 - Pareti esterne ed interne
01.04 Pareti esterne ed interne
01.04.R04 Requisito: Assenza di emissioni di sostanze nociveLe pareti non debbono in condizioni normali di esercizio emettere sostanze tossiche, polveri, gas o altri odori fastidiosi per gli utenti.• Livello minimo della prestazione: Dovranno essere rispettati i seguenti limiti:
- concentrazione limite di formaldeide non superiore a 0,1 p.p.m. (0,15 mg/m^3);- per la soglia olfattiva valori non superiori a 0,09 p.p.m. (0,135 mg/m^3);- per la soglia di irritazione occhi-naso-gola non superiore 0,66 p.p.m. (1 mg/m^3).
• Riferimenti normativi: -Direttiva CEE 19.9.1983 n.477 (Limiti di inquinamento da amianto); -D.P.R. 24.5.1988 n.215 (Uso dei prodotti in amianto); -D.Lgs. 19.9.1994 n.626 (Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE E 90/679/CEE, riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro); -C.M. Sanità 22.6.1983 n.57 (Formaldeide: rischi connessi alla modalità di impiego); -C.M. Sanità 10.7.1986 n.45 (Piani di interventi e misure tecniche per la individuazione ed eliminazione del rischio connesso all'impiego di materiali contenenti amianto in edifici scolastici e ospedali pubblici e privati); -ASHRAE Standard 62-1981 (Norma nazionale americana sulla qualità dell'aria ambiente); -NFX 10702 e DIN 50055 (Tossicità dei fumi); -UNI 8290-2.
01.04.R11 Requisito: Resistenza agli agenti aggressiviLe pareti non debbono subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivi chimici.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione dei materiali utilizzati e del loro impiego.• Riferimenti normativi: -UNI 7959; -UNI 8290-2; -UNI 8403; -UNI 8903; -UNI Progetto di norma E09.10.648.0; -
UNI EN 106; -UNI EN 122; -UNI ISO 175; -ISO 1431; -ICITE UEAtc � Direttive comuni � Intonaci plastici; -ICITE UEAtc � Direttive comuni � Rivestimenti di pavimento sottili.
01.04.R12 Requisito: Resistenza agli attacchi biologiciLe pareti a seguito della presenza di organismi viventi (animali, vegetali, microrganismi) non dovranno subire riduzioni di• Livello minimo della prestazione: I valori minimi di resistenza agli attacchi biologici variano in funzione dei
materiali, dei prodotti utilizzati, delle classi di rischio, delle situazioni generali di servizio, dell'esposizione a umidificazione e del tipo di agente biologico.
DISTRIBUZIONE DEGLI AGENTI BIOLOGICI PER CLASSI DI RISCHIO (UNI EN 335-1)CLASSE DI RISCHIO: 1;Situazione generale di servizio: non a contatto con terreno, al coperto (secco);Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: nessuna;Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: -; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -.CLASSE DI RISCHIO: 2;Situazione generale di servizio: non a contatto con terreno, al coperto (rischio di umidificazione);Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: occasionale;Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -.CLASSE DI RISCHIO: 3;Situazione generale di servizio: non a contatto con terreno, non al coperto;Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: frequente;Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -;CLASSE DI RISCHIO: 4;Situazione generale di servizio: a contatto con terreno o acqua dolce;Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: permanente;Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -.CLASSE DI RISCHIO: 5;Situazione generale di servizio: in acqua salata;Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: permanente;Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: U.DOVE:U = universalmente presente in EuropaL = localmente presente in Europa* il rischio di attacco può essere non significativo a seconda delle particolari situazioni di servizio.
• Riferimenti normativi: -UNI 8290-2; -UNI 8662/1; -UNI 8662/2; -UNI 8662/3; -UNI 8789; -UNI 8795; -UNI 8859; -UNI 8864; -UNI 8940; -UNI 8976; -UNI 9090; -UNI 9092/2; -UNI EN 113; -UNI FA 214; -UNI EN 117; -UNI EN 118; -UNI EN 212; -UNI EN 335-1; -UNI EN 335-2; -UNI HD 1001.
01.04.R16 Requisito: Resistenza al geloLe pareti non dovranno subire disgregazioni e variazioni dimensionali e di aspetto in conseguenza della formazione di ghiaccio.• Livello minimo della prestazione: I valori minimi variano in funzione del materiale impiegato. La resistenza al gelo
viene determinata secondo prove di laboratorio su provini di calcestruzzo (provenienti da getti effettuati in cantiere, confenzionato in laboratorio o ricavato da calcestruzzo già indurito) sottoposti a cicli alternati di gelo (in aria raffreddata) e disgelo (in acqua termostatizzata). Le misurazioni della variazione del modulo elastico, della massa e della lunghezza ne determinano la resistenza al gelo.
• Riferimenti normativi: -UNI 6395; -UNI 7087; -UNI 7103; -UNI 7109; -UNI 7549/10; -UNI 7959; -UNI 8290-2; -UNI 8458; -UNI 8520/1; -UNI 8942/1; -UNI 8942/2; -UNI 8942/3; -UNI 8981-4; -UNI 9417; -UNI 9858; -UNI EN 202; -UNI EN 1328; -CNR BU 89; -ISO/DIS 4846; -M.U. UNICHIM 248; -ICITE UEAtc - Direttive comuni - Facciate leggere; -ICITE UEAtc - Direttive comuni - Intonaci plastici; -ICITE UEAtc - Direttive comuni - Sistemi di isolamento esterno con intonaco sottile su isolante.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
01.04.R18 Requisito: Resistenza all'acquaI materiali costituenti le pareti, a contatto con l'acqua, dovranno mantenere inalterate le proprie caratteristiche chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: In presenza di acqua, non devono verificarsi variazioni dimensionali né
tantomeno deformazioni permanenti nell'ordine dei 4 - 5 mm rispetto al piano di riferimento della parete.• Riferimenti normativi: -UNI 7959; -UNI 8290-2; -UNI 8298/5; -UNI 8298/14; -UNI 8307; -UNI 8743; -UNI 8981-
6; -UNI ISO 175; -ICITE UEAtc.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.05 - Rivestimenti esterni ed interni
01.05 Rivestimenti esterni ed interni
01.05.R04 Requisito: Assenza di emissioni di sostanze nociveI rivestimenti non debbono in condizioni normali di esercizio emettere sostanze tossiche, polveri, gas o altri odori fastidiosi per gli utenti.• Livello minimo della prestazione: Dovranno essere rispettati i seguenti limiti:
- concentrazione limite di formaldeide non superiore a 0,1 p.p.m. (0,15 mg/m^3);- per la soglia olfattiva valori non superiori a 0,09 p.p.m. (0,135 mg/m^3);- per la soglia di irritazione occhi-naso-gola non superiore 0,66 p.p.m. (1 mg/m^3).
• Riferimenti normativi: -Direttiva CEE 19.9.1983 n.477 (Limiti di inquinamento da amianto); -D.P.R. 24.5.1988 n.215 (Uso dei prodotti in amianto); -D.Lgs. 19.9.1994 n.626 (Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE E 90/679/CEE, riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro); -C.M. Sanità 22.6.1983 n.57 (Formaldeide: rischi connessi alla modalità di impiego); -C.M. Sanità 10.7.1986 n.45 (Piani di interventi e misure tecniche per la individuazione ed eliminazione del rischio connesso all'impiego di materiali contenenti amianto in edifici scolastici e ospedali pubblici e privati); -UNI 8290-2; -ASHRAE Standard 62�1981 (Norma nazionale americana sulla qualità dell'aria ambiente); -NFX 10702 e DIN 50055 (Tossicità dei fumi).
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura delle parti in vista in particolare didepositi sugli aggetti, cornicioni, davanzali, ecc.. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici.Riscontro di eventuali anomalie (macchie, disgregazioni superficiali, rigonfiamenti, distacco, ecc.) e/o difetti diesecuzione.
01.05.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.05.R11 Requisito: Resistenza agli agenti aggressiviI rivestimenti non dovranno subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivi chimici.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione dei materiali utilizzati e del loro impiego.• Riferimenti normativi: -UNI 7959; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 8403; -UNI 8903; -UNI Progetto di norma
E09.10.648.0; -UNI EN 106; -UNI EN 122; -UNI ISO 175; -ISO 1431; -ICITE UEAtc � Direttive comuni � Intonaci plastici; -ICITE UEAtc � Direttive comuni � Rivestimenti di pavimento sottili.
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura delle parti in vista in particolare didepositi sugli aggetti, cornicioni, davanzali, ecc.. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici.Riscontro di eventuali anomalie (macchie, disgregazioni superficiali, rigonfiamenti, distacco, ecc.) e/o difetti diesecuzione.
01.05.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.05.R12 Requisito: Resistenza agli attacchi biologiciI rivestimenti a seguito della presenza di organismi viventi (animali, vegetali, microrganismi) non dovranno subire riduzioni di• Livello minimo della prestazione: I valori minimi di resistenza agli attacchi biologici variano in funzione dei
materiali, dei prodotti utilizzati, delle classi di rischio, delle situazioni generali di servizio, dell'esposizione a umidificazione e del tipo di agente biologico.
DISTRIBUZIONE DEGLI AGENTI BIOLOGICI PER CLASSI DI RISCHIO (UNI EN 335-1)
CLASSE DI RISCHIO: 1;Situazione generale di servizio: non a contatto con terreno, al coperto (secco);Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: nessuna;Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: -; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -.CLASSE DI RISCHIO: 2;Situazione generale di servizio: non a contatto con terreno, al coperto (rischio di umidificazione);Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: occasionale;Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -.CLASSE DI RISCHIO: 3;Situazione generale di servizio: non a contatto con terreno, non al coperto;Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: frequente;Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -;CLASSE DI RISCHIO: 4;Situazione generale di servizio: a contatto con terreno o acqua dolce;Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: permanente;Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -.CLASSE DI RISCHIO: 5;Situazione generale di servizio: in acqua salata;Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: permanente;Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: U.DOVE:U = universalmente presente in EuropaL = localmente presente in Europa* il rischio di attacco può essere non significativo a seconda delle particolari situazioni di servizio.
• Riferimenti normativi: -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 8662/1; -UNI 8662/2; -UNI 8662/3; -UNI 8789; -UNI 8795; -UNI 8859; -UNI 8864; -UNI 8940; -UNI 8976; -UNI 9090; -UNI 9092/2; -UNI FA 214; -UNI EN 113; -UNI EN 117; -UNI EN 118; -UNI EN 212; -UNI EN 335-1; -UNI EN 335-2; -UNI HD 1001.
Controllo: Controllo funzionalità01.05.01.C01 Controllo a vista quando occorre
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniControllare la funzionalità dell'intonaco attraverso l'uso di strumenti il cui impiego è da definire in relazioneall'oggetto specifico del controllo e dal tipo di intonaco (analisi fisico-chimiche su campioni, analisi stratigrafiche,sistemi di rilevamento umidità, carotaggi per controllo aderenza, prove sclerometriche per la valutazione dellecaratteristiche di omogeneità, monitoraggi per verificare la presenza di sali, indagini endoscopiche, ecc.).Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura delle parti in vista in particolare didepositi sugli aggetti, cornicioni, davanzali, ecc.. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici.Riscontro di eventuali anomalie (macchie, disgregazioni superficiali, rigonfiamenti, distacco, ecc.) e/o difetti diesecuzione.
01.05.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.05.R15 Requisito: Resistenza al geloI rivestimenti non dovranno subire disgregazioni e variazioni dimensionali e di aspetto in conseguenza della formazione di ghiaccio.• Livello minimo della prestazione: I valori minimi variano in funzione del materiale impiegato. La resistenza al gelo
viene determinata secondo prove di laboratorio su provini sottoposti a cicli alternati di gelo (in aria raffreddata) e disgelo (in acqua termostatizzata). Le misurazioni della variazione del modulo elastico, della massa e della lunghezza ne determinano la resistenza al gelo.
• Riferimenti normativi: -UNI 6395; -UNI 7087; -UNI 7103; -UNI 7109; -UNI 7549/10; -UNI 7959; -UNI 8012; -UNI 8458; -UNI 8520/1; -UNI 8290-2; -UNI 8942/1; -UNI 8942/2; -UNI 8942/3; -UNI 8981-4; -UNI 9417; -UNI 9858; -UNI EN 202; -UNI EN 1328; -CNR BU 89; -ISO/DIS 4846; -M.U. UNICHIM 248; -ICITE UEAtc � Direttive comuni � Facciate leggere; -ICITE UEAtc � Direttive comuni � Intonaci plastici; -ICITE UEAtc - Direttive comuni - Sistemi di isolamento esterno con intonaco sottile su isolante.
01.05.R17 Requisito: Resistenza all'acquaI rivestimenti costituenti le pareti, a contatto con l'acqua, dovranno mantenere inalterate le proprie caratteristiche chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: In presenza di acqua, non devono verificarsi variazioni dimensionali né
tantomeno deformazioni permanenti nell'ordine dei 4 - 5 mm rispetto al piano di riferimento della parete.• Riferimenti normativi: -UNI 7959; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 8298/5; -UNI 8298/14; -UNI 8307; -UNI 8743;
-UNI 8981-6; -UNI ISO 175; -ICITE UEAtc.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.06 - Coperture
01.06 Coperture
01.06.R03 Requisito: Resistenza all'acquaI materiali costituenti la copertura, a contatto con l'acqua, dovranno mantenere inalterate le proprie caratteristiche chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: Tutti gli elementi di tenuta delle coperture continue o discontinue in seguito
all'azione dell'acqua meteorica, devono osservare le specifiche di imbibizione rispetto al tipo di prodotto secondo le norme vigenti.
• Riferimenti normativi: -UNI 5658; -UNI 5664; -UNI 8089; -UNI 8178; -UNI 8202/22; -UNI 8290-2; -UNI 8307; -UNI 8625-1; -UNI 8625-1 FA 1-93; -UNI 8627; -UNI 8629/2; -UNI 8629/3; -UNI 8629/4; -UNI 8629/5; -UNI 8635/9; -UNI 8635-10; -UNI 8754; -UNI 9307/1; -UNI 9308/I; -UNI EN 121; -UNI EN 159; -UNI EN 176; -UNI EN 177; -UNI EN 178; -UNI EN 186/1; -UNI EN 186/2; -UNI EN 187/1; -UNI EN 187/2; -UNI EN 188; -UNI EN 539-1; -UNI ISO 175.
Controllo: Controllo dello statoControllare le condizioni e la funzionalità dei canali di gronda e delle pluviali. Controllo della regolare disposizionedegli elementi dopo il verificarsi di fenomeni meteorologici particolarmente intensi. Verifica dell'assenza di eventualianomalie. Controllare la funzionalità delle pluviali, delle griglie parafoglie e di eventuali depositi e detriti di foglie edaltre ostruzioni che possono compromettere il corretto deflusso delle acque meteoriche. Controllare gli elementi difissaggio ed eventuali connessioni.
01.06.01.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo impermeabilizzazioneControllare la tenuta della guaina, ove ispezionabile, in corrispondenza di lucernari, botole, pluviali, in genere, e neipunti di discontinuità della guaina. Controllare l'assenza di anomalie (fessurazioni, bolle, scorrimenti, distacchi, ecc.)Controllo delle giunzioni, dei risvolti, di eventuali scollamenti di giunti e fissaggi. Controllare l'assenza di depositi eristagni d'acqua.
01.06.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.06.R08 Requisito: Resistenza al geloLa copertura non dovrà subire disgregazioni e variazioni dimensionali e di aspetto in conseguenza della formazione di ghiaccio.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi possono essere definiti, per i vari tipi di materiali, facendo
riferimento a quanto previsto dalla normativa UNI.• Riferimenti normativi: -UNI 8089; -UNI 8178; -UNI 8290-2; -UNI 8626; -UNI 8627; -UNI 8635/11; -UNI 8635/12;
-UNI 8754; -UNI EN 202.
Controllo: Controllo manto di coperturaControllo dello stato generale della superficie. Verifica dell'assenza di eventuali anomalie in particolare la presenzadi vegetazione, depositi superficiali, alterazioni cromatiche. Controllo della regolare disposizione degli elementi dopoil verificarsi di fenomeni meteorologici particolarmente intensi. Controllare la presenza di false pendenze econseguenti accumuli d'acqua.
01.06.08.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.06.04 Strato di tenuta con membrane bituminose
01.06.04.R03 Requisito: Resistenza agli agenti aggressivi per strato di tenuta con membrane bituminoseGli strati di tenuta della copertura non devono subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivi chimici.• Livello minimo della prestazione: In particolare le membrane per l'impermeabilizzazione a base elastomerica ed a
base bituminosa del tipo EPDM e IIR devono essere di classe 0 di resistenza all'ozono. In particolare si rimanda alle norme specifiche vigenti:- UNI 8202-1 30/09/81 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Generalità per le prove;- UNI 8202-28 30/04/84 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza all'ozono;
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni- UNI 8202-34 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza all'invecchiamento termico delle giunzioni.
• Riferimenti normativi: -UNI 8202-1; -UNI 8202-28; -UNI 8202-34; -UNI 8290-2; -UNI 8629-1; -UNI 8629/2; -UNI 8629/3; -UNI 8629/4; -UNI 8629/5; -UNI 8629-6; -UNI 8629-7; -UNI 8629-8; -UNI 9168/1; -UNI 9168-2.
Controllo: Controllo impermeabilizzazioneControllare la tenuta della guaina, ove ispezionabile, in corrispondenza di lucernari, botole, pluviali, in genere, e neipunti di discontinuità della guaina. Controllare l'assenza di anomalie (fessurazioni, bolle, scorrimenti, distacchi, ecc.)Controllo delle giunzioni, dei risvolti, di eventuali scollamenti di giunti e fissaggi. Controllare l'assenza di depositi eristagni d'acqua.
01.06.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.06.04.R04 Requisito: Resistenza al gelo per strato di tenuta con membrane bituminoseGli strati di tenuta della copertura non devono subire disgregazioni e variazioni dimensionali e di aspetto in conseguenza della formazione di ghiaccio.• Livello minimo della prestazione: In particolare si rimanda alle norme specifiche vigenti:
- UNI 8202-1 30/09/81 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Generalità per le prove;- UNI 8202-14 30/09/81 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della tensione indotta da ritiro termico impedito;- UNI 8202-15 31/03/84 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della flessibilità a freddo;- UNI 8202-17 31/03/84 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della stabilita' dimensionale a seguito di azione termica;- UNI 8629-1 31/01/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Caratteristiche prestazionali e loro significatività;- UNI 8629-2 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BPP per elemento di tenuta;- UNI 8629-3 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BPE per elemento di tenuta;- UNI 8629-4 31/12/89 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione per tipi EPDM e IIR per elementi di tenuta;- UNI 8629-5 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BPP (con autoprotezione metallica) per elemento di tenuta;- UNI 8629-6 31/12/89 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi a base di PVC plastificato per elementi di tenuta;- UNI 8629-7 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BOF (con autoprotezione metallica) per elemento di tenuta;- UNI 8629-8 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BOF per elemento di tenuta.
• Riferimenti normativi: -UNI 8202-1; -UNI 8202-14; -UNI 8202-15; -UNI 8202-17; -UNI 8290-2; -UNI 8629-1; -UNI 8629/2; -UNI 8629/3; -UNI 8629/4; -UNI 8629/5; -UNI 8629-6; -UNI 8629-7; -UNI 8629-8; -UNI 9168/1; -UNI 9168-2.
01.06.04.R05 Requisito: Resistenza all'irraggiamento solare per strato di tenuta con membrane bituminoseGli strati di tenuta della copertura non devono subire variazioni di aspetto e caratteristiche chimico-fisiche a causa dell'esposizione all'energia raggiante.• Livello minimo della prestazione: In particolare le membrane per l'impermeabilizzazione non devono deteriorarsi
se esposti all'azione di radiazioni U.V. e I.R., se non nei limiti ammessi dalle norme UNI relative all'accettazione dei vari tipi di prodotto. In particolare si rimanda alle norme specifiche vigenti:- UNI 8202-1 30/09/81 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Generalità per le prove;- UNI 8202-20 02/10/87 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione del coefficiente di dilatazione termica lineare;- UNI 8202-26 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione dell'invecchiamento termico in aria;- UNI 8202-29 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza alle radiazioni U.V.;- UNI 8202-34 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza all'invecchiamento termico delle giunzioni;- UNI 8629-1 31/01/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Caratteristiche prestazionali e loro significatività;- UNI 8629-2 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BPP per elemento di tenuta;- UNI 8629-3 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BPE per elemento di tenuta;- UNI 8629-4 31/12/89 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione per tipi EPDM e IIR per elementi di tenuta;- UNI 8629-5 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BPP (con autoprotezione metallica) per elemento di tenuta;- UNI 8629-6 31/12/89 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi a base di PVC plastificato per elementi di tenuta;- UNI 8629-7 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BOF (con autoprotezione metallica) per elemento di tenuta;- UNI 8629-8 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BOF per elemento di tenuta.
• Riferimenti normativi: -UNI 8202-1; -UNI 8202-20; -UNI 8202-26; -UNI 8202-29; -UNI 8202-34; -UNI 8290-2; -UNI 8629-1; -UNI 8629/2; -UNI 8629/3; -UNI 8629/4; -UNI 8629/5; -UNI 8629-6; -UNI 8629-7; -UNI 8629-8; -UNI 9168/1; -UNI 9168-2.
Controllo: Controllo impermeabilizzazioneControllare la tenuta della guaina, ove ispezionabile, in corrispondenza di lucernari, botole, pluviali, in genere, e neipunti di discontinuità della guaina. Controllare l'assenza di anomalie (fessurazioni, bolle, scorrimenti, distacchi, ecc.)Controllo delle giunzioni, dei risvolti, di eventuali scollamenti di giunti e fissaggi. Controllare l'assenza di depositi eristagni d'acqua.
01.06.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.07 - Pavimentazioni interne
01.07.01 Rivestimenti cementizi con polvere di quarzo
01.07.01.R02 Requisito: Resistenza agli agenti aggressivi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniI rivestimenti non debbono subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivi chimici.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione dei materiali utilizzati e del loro impiego.• Riferimenti normativi: -UNI 2623; -UNI 2628; -UNI 7998; -UNI 7999; -UNI 8380; -UNI 8381; -UNI 8290-2; -UNI
8403; -UNI 8903; -UNI 9065-1; -UNI 9065-2; -UNI 9065-3; -UNI Progetto di norma E09.10.648.0; -UNI EN 106; -UNI EN 122; -UNI ISO 175; -ISO 1431; -ICITE UEAtc � Direttive comuni � Intonaci plastici; -ICITE UEAtc � Direttive comuni � Rivestimenti di pavimento sottili.
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura, di erosione e di brillantezza delleparti in vista ed in particolare dei giunti. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici e verifica dellaplanarità generale. Riscontro di eventuali anomalie (depositi, macchie, graffiti, abrasioni, efflorescenze,microfessurazioni, ecc.).
01.07.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura o di erosione delle parti in vista ed inparticolare dei giunti. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie(depositi, macchie, graffiti, presenza di vegetazione, efflorescenze, microfessurazioni, ecc.).
01.07.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.07.02 Rivestimenti ceramici
01.07.02.R01 Requisito: Resistenza agli agenti aggressiviI rivestimenti non debbono subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivi chimici.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione dei materiali utilizzati e del loro impiego.• Riferimenti normativi: -UNI 7998; -UNI 7999; -UNI 8290-2; -UNI 8380; -UNI 8381; -UNI 8403; -UNI 8903; -UNI
9446; -UNI 10110; -UNI 10111; -UNI 10113; -UNI Progetto di norma E09.10.648.0; -UNI EN 87; -UNI EN 122; -UNI ISO 175; -UNI EN ISO 10545-13; -UNI EN ISO 10545-14; -UNI EN 1245:2001; -ISO 1431; -ICITE UEAtc - Direttive comuni - Intonaci plastici; -ICITE UEAtc - Direttive comuni - Rivestimenti di pavimento sottili.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.08 - Infissi interni ed esterni
01.08 Infissi interni ed esterni
01.08.R12 Requisito: Resistenza all'acquaGli infissi a contatto con l'acqua, dovranno mantenere inalterate le proprie caratteristiche chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: Sugli infissi campione vanno eseguite delle prove atte alla verifica dei seguenti
limiti prestazionali secondo la norma UNI EN 12208:- Differenza di Pressione [Pa] = 0 - Durata della prova [minuti] 15- Differenza di Pressione [Pa] = 50 - Durata della prova [minuti] 5- Differenza di Pressione [Pa] = 100 - Durata della prova [minuti] 5- Differenza di Pressione [Pa] = 150 - Durata della prova [minuti] 5- Differenza di Pressione [Pa] = 200 - Durata della prova [minuti] 5- Differenza di Pressione [Pa] = 300 - Durata della prova [minuti] 5- Differenza di Pressione [Pa] = 500 - Durata della prova [minuti] 5
• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8290-2; -UNI 8894; -UNI EN 12208.
Controllo: Controllo persianeControllo dello stato di conservazione e comunque del grado di usura delle parti in vista. Controllo delle cerniere edei fissaggi alla parete.
01.08.01.C06 Controllo a vista ogni 6 mesi
01.08.02 Porte tagliafuoco
01.08.02.R02 Requisito: Resistenza agli agenti aggressivi per porte tagliafuocoLe porte tagliafuoco non dovranno subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivi chimici• Livello minimo della prestazione: Le porte tagliafuoco dovranno avere una resistenza alla corrosione pari ad
almeno al grado 3, in base a quanto previsto dal prEN 1670 (UNI EN 1125).• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -
D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8290-2; -UNI EN 179; -UNI EN 1125; -UNI EN 1158; -prEN 1670.
01.08.02.R06 Requisito: Stabilità chimico reattiva per porte tagliafuocoLe porte tagliafuoco e i materiali costituenti sotto l'azione di sostanze chimiche con le quali possono venire in contatto non dovranno produrre reazioni chimiche.• Livello minimo della prestazione: Le porte tagliafuoco dovranno avere una resistenza alla corrosione pari ad
almeno al grado 3, in base a quanto previsto dal prEN 1670 (UNI EN 1125).• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -
D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8290-2; -UNI EN 179; -UNI EN 1125; -UNI EN 1158; -prEN 1670.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.09 - Pavimentazioni esterne
01.09 Pavimentazioni esterne
01.09.R02 Requisito: Resistenza agli agenti aggressiviLe pavimentazioni non devono subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivi chimici.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione dei materiali utilizzati e del loro impiego.• Riferimenti normativi: -UNI 7998; -UNI 7999; -UNI 8290-2; -UNI 8380; -UNI 8381; -UNI 8403; -UNI 8903; -UNI
Progetto di norma E09.10.648.0; -UNI EN 106; -UNI EN 122; -UNI ISO 175; -ISO 1431; -ICITE UEAtc - Direttive comuni - Intonaci plastici; -ICITE UEAtc - Direttive comuni - Rivestimenti di pavimento sottili.
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura o di erosione delle parti in vista ed inparticolare dei giunti. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie(depositi, macchie, graffiti, presenza di vegetazione, efflorescenze, microfessurazioni, ecc.).
01.09.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.10 - Impianto elettrico
01.10.01 Canalizzazioni in PVC
01.10.01.R02 Requisito: Stabilità chimico reattivaLe canalizzazioni degli impianti elettrici devono essere realizzate con materiali in grado di mantenere inalterate nel tempo le proprie caratteristiche chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 23-14; -UNEL 37117; -UNEL 37118.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità dei contenitori a vista, dei coperchi delle cassette e delle scatole dipassaggio. Verificare inoltre la presenza delle targhette nelle morsetterie.
01.10.01.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.11 - Impianto di illuminazione
01.11 Impianto di illuminazione
01.11.R05 Requisito: Assenza di emissioni di sostanze nociveGli elementi degli impianti di illuminazione devono limitare la emissione di sostanze inquinanti o comunque nocive alla salute degli utenti.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -EI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.03.C01 Controllo a vista ogni mese
01.11.R15 Requisito: Stabilità chimico reattivaL'impianto di illuminazione deve essere realizzato con materiali in grado di mantenere inalterate nel tempo le proprie caratteristiche chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990, n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.01.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.16 - Impianto di distribuzione acqua fredda ecalda
01.16.03 Tubi in acciaio zincato
01.16.03.R02 Requisito: Assenza di emissioni di sostanze nociveI materiali costituenti le tubazioni non devono produrre o riemettere sostanze tossiche, irritanti o corrosive per la salute degli utenti.• Livello minimo della prestazione: In particolare le reti di distribuzione dell'acqua potabile all'interno delle
abitazioni devono essere realizzate in:- acciaio zincato, ai sensi del Regolamento sanitario approvato con R.D. 3.2.1901 n.45 e modificato con R.D. 23.6.1904 n.369;- rame, con titolo di purezza non inferiore al 99.90% e con fosforo non superiore a 0,04%, ai sensi del D.P.R. 3.8.1968 n.1095;- materiale plastico (polietilene ad alta densità, PVC, ecc.) purché corredato di certificato di atossicità rilasciato da laboratori autorizzati, ai sensi della C.M. della Sanità 2.12.1978 n.102.E' comunque vietato l'uso di tubi in piombo. Accertare che le tubazioni, i raccordi ed i pezzi speciali in genere di cui si prevede l'utilizzazione siano rispondenti alle specifiche prestazionali richieste, verificando la loro
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazionimarchiatura e/o certificazione di accompagnamento.
• Riferimenti normativi: -R.D. 3.2.1901 n.45 (Approvazione del regolamento per l'esecuzione della legge sulla tutela dell'igiene e della sanità pubblica); -R.D. 23.6.1904 n.369 (Modifica del regolamento per l'esecuzione della legge sulla tutela dell'igiene e della sanità pubblica); -D.P.R. 3.8.1968 n.1095 (Modifica dell'art.125 del regolamento generale sanitario, approvato con R.D. 3.2.1901 n.45 e modificato con R.D. 23.6.1904 n.369); -C.M. Sanità 2.12.1978 n.102 (Tubazioni atossiche ed idonee al trasporto di liquidi alimentari); -D.P.R. 24.5.1988 n.236 (Attuazione della direttiva CEE n.80/778 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell'art.15 della Legge 16 aprile 1987 n.183); -UNI 564; -UNI 3918; -UNI 5465; -UNI 5468; -UNI 5469; -UNI 5745; -UNI 5746; -UNI 6363; -UNI 6784; -UNI 9182.
01.16.05 Serbatoi di accumulo
01.16.05.R02 Requisito: PotabilitàI fluidi erogati dagli impianti idrosanitari ed utilizzati per soddisfare il fabbisogno umano, devono possedere caratteristiche tali da non compromettere la salute umana.• Livello minimo della prestazione: L'acqua destinata al consumo umano deve essere controllata effettuando delle
analisi chimico-fisiche e batteriologiche per accertarne la rispondenza alle specifiche prestazionali richieste.• Riferimenti normativi: -D.P.R. 24.5.1988 n.236 (Attuazione della direttiva CEE n.80/778 concernente la qualità
delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell'art.15 della Legge 16 aprile 1987 n.183); -D.M. 26.3.1991 (Norme tecniche di prima attuazione del D.P.R. 24 maggio 1988 n.236, relativo all'attuazione della direttiva CEE n.80/778 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell'art.15 della Legge 16 aprile 1987 n.183); -D.M. 20.1.1992 (Disciplina concernente le deroghe alle caratteristiche di qualità delle acque destinate al consumo umano); -UNI 9182; -UNI 6884; -UNI 7125; -UNI 9335; -UNI 4663; -UNI 4664; -UNI 5745; -UNI 6363; -UNI 8863; -CEI 64.
Controllo: Controllo generaleControllare lo stato generale e l'integrità dei serbatoi e provvedere alla eliminazione di eventuali perditeripristinando le guarnizioni del passo d'uomo.
01.16.05.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02 - Realizzazione di palestra
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.03 - Pareti esterne ed interne
02.03 Pareti esterne ed interne
02.03.R04 Requisito: Assenza di emissioni di sostanze nociveLe pareti non debbono in condizioni normali di esercizio emettere sostanze tossiche, polveri, gas o altri odori fastidiosi per gli utenti.• Livello minimo della prestazione: Dovranno essere rispettati i seguenti limiti:
- concentrazione limite di formaldeide non superiore a 0,1 p.p.m. (0,15 mg/m^3);- per la soglia olfattiva valori non superiori a 0,09 p.p.m. (0,135 mg/m^3);- per la soglia di irritazione occhi-naso-gola non superiore 0,66 p.p.m. (1 mg/m^3).
• Riferimenti normativi: -Direttiva CEE 19.9.1983 n.477 (Limiti di inquinamento da amianto); -D.P.R. 24.5.1988 n.215 (Uso dei prodotti in amianto); -D.Lgs. 19.9.1994 n.626 (Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE E 90/679/CEE, riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro); -C.M. Sanità 22.6.1983 n.57 (Formaldeide: rischi connessi alla modalità di impiego); -C.M. Sanità 10.7.1986 n.45 (Piani di interventi e misure tecniche per la individuazione ed eliminazione del rischio connesso all'impiego di materiali contenenti amianto in edifici scolastici e ospedali pubblici e privati); -ASHRAE Standard 62-1981 (Norma nazionale americana sulla qualità dell'aria ambiente); -NFX 10702 e DIN 50055 (Tossicità dei fumi); -UNI 8290-2.
02.03.R11 Requisito: Resistenza agli agenti aggressiviLe pareti non debbono subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivi chimici.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione dei materiali utilizzati e del loro impiego.• Riferimenti normativi: -UNI 7959; -UNI 8290-2; -UNI 8403; -UNI 8903; -UNI Progetto di norma E09.10.648.0; -
UNI EN 106; -UNI EN 122; -UNI ISO 175; -ISO 1431; -ICITE UEAtc � Direttive comuni � Intonaci plastici; -ICITE UEAtc � Direttive comuni � Rivestimenti di pavimento sottili.
02.03.R12 Requisito: Resistenza agli attacchi biologiciLe pareti a seguito della presenza di organismi viventi (animali, vegetali, microrganismi) non dovranno subire riduzioni di• Livello minimo della prestazione: I valori minimi di resistenza agli attacchi biologici variano in funzione dei
materiali, dei prodotti utilizzati, delle classi di rischio, delle situazioni generali di servizio, dell'esposizione a umidificazione e del tipo di agente biologico.
DISTRIBUZIONE DEGLI AGENTI BIOLOGICI PER CLASSI DI RISCHIO (UNI EN 335-1)CLASSE DI RISCHIO: 1;Situazione generale di servizio: non a contatto con terreno, al coperto (secco);Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: nessuna;Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: -; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -.CLASSE DI RISCHIO: 2;Situazione generale di servizio: non a contatto con terreno, al coperto (rischio di umidificazione);Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: occasionale;Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -.CLASSE DI RISCHIO: 3;Situazione generale di servizio: non a contatto con terreno, non al coperto;Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: frequente;Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -;CLASSE DI RISCHIO: 4;Situazione generale di servizio: a contatto con terreno o acqua dolce;Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: permanente;Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -.CLASSE DI RISCHIO: 5;Situazione generale di servizio: in acqua salata;
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniDescrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: permanente;Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: U.DOVE:U = universalmente presente in EuropaL = localmente presente in Europa* il rischio di attacco può essere non significativo a seconda delle particolari situazioni di servizio.
• Riferimenti normativi: -UNI 8290-2; -UNI 8662/1; -UNI 8662/2; -UNI 8662/3; -UNI 8789; -UNI 8795; -UNI 8859; -UNI 8864; -UNI 8940; -UNI 8976; -UNI 9090; -UNI 9092/2; -UNI EN 113; -UNI FA 214; -UNI EN 117; -UNI EN 118; -UNI EN 212; -UNI EN 335-1; -UNI EN 335-2; -UNI HD 1001.
02.03.R16 Requisito: Resistenza al geloLe pareti non dovranno subire disgregazioni e variazioni dimensionali e di aspetto in conseguenza della formazione di ghiaccio.• Livello minimo della prestazione: I valori minimi variano in funzione del materiale impiegato. La resistenza al gelo
viene determinata secondo prove di laboratorio su provini di calcestruzzo (provenienti da getti effettuati in cantiere, confenzionato in laboratorio o ricavato da calcestruzzo già indurito) sottoposti a cicli alternati di gelo (in aria raffreddata) e disgelo (in acqua termostatizzata). Le misurazioni della variazione del modulo elastico, della massa e della lunghezza ne determinano la resistenza al gelo.
• Riferimenti normativi: -UNI 6395; -UNI 7087; -UNI 7103; -UNI 7109; -UNI 7549/10; -UNI 7959; -UNI 8290-2; -UNI 8458; -UNI 8520/1; -UNI 8942/1; -UNI 8942/2; -UNI 8942/3; -UNI 8981-4; -UNI 9417; -UNI 9858; -UNI EN 202; -UNI EN 1328; -CNR BU 89; -ISO/DIS 4846; -M.U. UNICHIM 248; -ICITE UEAtc - Direttive comuni - Facciate leggere; -ICITE UEAtc - Direttive comuni - Intonaci plastici; -ICITE UEAtc - Direttive comuni - Sistemi di isolamento esterno con intonaco sottile su isolante.
02.03.R18 Requisito: Resistenza all'acquaI materiali costituenti le pareti, a contatto con l'acqua, dovranno mantenere inalterate le proprie caratteristiche chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: In presenza di acqua, non devono verificarsi variazioni dimensionali né
tantomeno deformazioni permanenti nell'ordine dei 4 - 5 mm rispetto al piano di riferimento della parete.• Riferimenti normativi: -UNI 7959; -UNI 8290-2; -UNI 8298/5; -UNI 8298/14; -UNI 8307; -UNI 8743; -UNI 8981-
6; -UNI ISO 175; -ICITE UEAtc.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.04 - Rivestimenti esterni ed interni
02.04 Rivestimenti esterni ed interni
02.04.R04 Requisito: Assenza di emissioni di sostanze nociveI rivestimenti non debbono in condizioni normali di esercizio emettere sostanze tossiche, polveri, gas o altri odori fastidiosi per gli utenti.• Livello minimo della prestazione: Dovranno essere rispettati i seguenti limiti:
- concentrazione limite di formaldeide non superiore a 0,1 p.p.m. (0,15 mg/m^3);- per la soglia olfattiva valori non superiori a 0,09 p.p.m. (0,135 mg/m^3);- per la soglia di irritazione occhi-naso-gola non superiore 0,66 p.p.m. (1 mg/m^3).
• Riferimenti normativi: -Direttiva CEE 19.9.1983 n.477 (Limiti di inquinamento da amianto); -D.P.R. 24.5.1988 n.215 (Uso dei prodotti in amianto); -D.Lgs. 19.9.1994 n.626 (Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE E 90/679/CEE, riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro); -C.M. Sanità 22.6.1983 n.57 (Formaldeide: rischi connessi alla modalità di impiego); -C.M. Sanità 10.7.1986 n.45 (Piani di interventi e misure tecniche per la individuazione ed eliminazione del rischio connesso all'impiego di materiali contenenti amianto in edifici scolastici e ospedali pubblici e privati); -UNI 8290-2; -ASHRAE Standard 62�1981 (Norma nazionale americana sulla qualità dell'aria ambiente); -NFX 10702 e DIN 50055 (Tossicità dei fumi).
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura delle parti in vista in particolare didepositi sugli aggetti, cornicioni, davanzali, ecc.. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici.Riscontro di eventuali anomalie (macchie, disgregazioni superficiali, rigonfiamenti, distacco, ecc.) e/o difetti diesecuzione.
02.04.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.04.R11 Requisito: Resistenza agli agenti aggressiviI rivestimenti non dovranno subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivi chimici.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione dei materiali utilizzati e del loro impiego.• Riferimenti normativi: -UNI 7959; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 8403; -UNI 8903; -UNI Progetto di norma
E09.10.648.0; -UNI EN 106; -UNI EN 122; -UNI ISO 175; -ISO 1431; -ICITE UEAtc � Direttive comuni � Intonaci plastici; -ICITE UEAtc � Direttive comuni � Rivestimenti di pavimento sottili.
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura delle parti in vista in particolare didepositi sugli aggetti, cornicioni, davanzali, ecc.. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici.Riscontro di eventuali anomalie (macchie, disgregazioni superficiali, rigonfiamenti, distacco, ecc.) e/o difetti diesecuzione.
02.04.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.04.R12 Requisito: Resistenza agli attacchi biologiciI rivestimenti a seguito della presenza di organismi viventi (animali, vegetali, microrganismi) non dovranno subire riduzioni di• Livello minimo della prestazione: I valori minimi di resistenza agli attacchi biologici variano in funzione dei
materiali, dei prodotti utilizzati, delle classi di rischio, delle situazioni generali di servizio, dell'esposizione a umidificazione e del tipo di agente biologico.
DISTRIBUZIONE DEGLI AGENTI BIOLOGICI PER CLASSI DI RISCHIO (UNI EN 335-1)
CLASSE DI RISCHIO: 1;Situazione generale di servizio: non a contatto con terreno, al coperto (secco);Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: nessuna;
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniDistribuzione degli agenti biologici: a)funghi: -; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -.CLASSE DI RISCHIO: 2;Situazione generale di servizio: non a contatto con terreno, al coperto (rischio di umidificazione);Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: occasionale;Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -.CLASSE DI RISCHIO: 3;Situazione generale di servizio: non a contatto con terreno, non al coperto;Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: frequente;Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -;CLASSE DI RISCHIO: 4;Situazione generale di servizio: a contatto con terreno o acqua dolce;Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: permanente;Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: -.CLASSE DI RISCHIO: 5;Situazione generale di servizio: in acqua salata;Descrizione dell’esposizione a umidificazione in servizio: permanente;Distribuzione degli agenti biologici: a)funghi: U; b)*insetti: U; c)termiti: L; d)organismi marini: U.DOVE:U = universalmente presente in EuropaL = localmente presente in Europa* il rischio di attacco può essere non significativo a seconda delle particolari situazioni di servizio.
• Riferimenti normativi: -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 8662/1; -UNI 8662/2; -UNI 8662/3; -UNI 8789; -UNI 8795; -UNI 8859; -UNI 8864; -UNI 8940; -UNI 8976; -UNI 9090; -UNI 9092/2; -UNI FA 214; -UNI EN 113; -UNI EN 117; -UNI EN 118; -UNI EN 212; -UNI EN 335-1; -UNI EN 335-2; -UNI HD 1001.
Controllo: Controllo funzionalitàControllare la funzionalità dell'intonaco attraverso l'uso di strumenti il cui impiego è da definire in relazioneall'oggetto specifico del controllo e dal tipo di intonaco (analisi fisico-chimiche su campioni, analisi stratigrafiche,sistemi di rilevamento umidità, carotaggi per controllo aderenza, prove sclerometriche per la valutazione dellecaratteristiche di omogeneità, monitoraggi per verificare la presenza di sali, indagini endoscopiche, ecc.).
02.04.01.C01 Controllo a vista quando occorre
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura delle parti in vista in particolare didepositi sugli aggetti, cornicioni, davanzali, ecc.. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici.Riscontro di eventuali anomalie (macchie, disgregazioni superficiali, rigonfiamenti, distacco, ecc.) e/o difetti diesecuzione.
02.04.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.04.R15 Requisito: Resistenza al geloI rivestimenti non dovranno subire disgregazioni e variazioni dimensionali e di aspetto in conseguenza della formazione di ghiaccio.• Livello minimo della prestazione: I valori minimi variano in funzione del materiale impiegato. La resistenza al gelo
viene determinata secondo prove di laboratorio su provini sottoposti a cicli alternati di gelo (in aria raffreddata) e disgelo (in acqua termostatizzata). Le misurazioni della variazione del modulo elastico, della massa e della lunghezza ne determinano la resistenza al gelo.
• Riferimenti normativi: -UNI 6395; -UNI 7087; -UNI 7103; -UNI 7109; -UNI 7549/10; -UNI 7959; -UNI 8012; -UNI 8458; -UNI 8520/1; -UNI 8290-2; -UNI 8942/1; -UNI 8942/2; -UNI 8942/3; -UNI 8981-4; -UNI 9417; -UNI 9858; -UNI EN 202; -UNI EN 1328; -CNR BU 89; -ISO/DIS 4846; -M.U. UNICHIM 248; -ICITE UEAtc � Direttive comuni � Facciate leggere; -ICITE UEAtc � Direttive comuni � Intonaci plastici; -ICITE UEAtc - Direttive comuni - Sistemi di isolamento esterno con intonaco sottile su isolante.
02.04.R17 Requisito: Resistenza all'acquaI rivestimenti costituenti le pareti, a contatto con l'acqua, dovranno mantenere inalterate le proprie caratteristiche chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: In presenza di acqua, non devono verificarsi variazioni dimensionali né
tantomeno deformazioni permanenti nell'ordine dei 4 - 5 mm rispetto al piano di riferimento della parete.• Riferimenti normativi: -UNI 7959; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 8298/5; -UNI 8298/14; -UNI 8307; -UNI 8743;
-UNI 8981-6; -UNI ISO 175; -ICITE UEAtc.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.05 - Coperture
02.05 Coperture
02.05.R03 Requisito: Resistenza all'acquaI materiali costituenti la copertura, a contatto con l'acqua, dovranno mantenere inalterate le proprie caratteristiche chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: Tutti gli elementi di tenuta delle coperture continue o discontinue in seguito
all'azione dell'acqua meteorica, devono osservare le specifiche di imbibizione rispetto al tipo di prodotto secondo le norme vigenti.
• Riferimenti normativi: -UNI 5658; -UNI 5664; -UNI 8089; -UNI 8178; -UNI 8202/22; -UNI 8290-2; -UNI 8307; -UNI 8625-1; -UNI 8625-1 FA 1-93; -UNI 8627; -UNI 8629/2; -UNI 8629/3; -UNI 8629/4; -UNI 8629/5; -UNI 8635/9; -UNI 8635-10; -UNI 8754; -UNI 9307/1; -UNI 9308/I; -UNI EN 121; -UNI EN 159; -UNI EN 176; -UNI EN 177; -UNI EN 178; -UNI EN 186/1; -UNI EN 186/2; -UNI EN 187/1; -UNI EN 187/2; -UNI EN 188; -UNI EN 539-1; -UNI ISO 175.
Controllo: Controllo dello statoControllare le condizioni e la funzionalità dei canali di gronda e delle pluviali. Controllo della regolare disposizionedegli elementi dopo il verificarsi di fenomeni meteorologici particolarmente intensi. Verifica dell'assenza di eventualianomalie. Controllare la funzionalità delle pluviali, delle griglie parafoglie e di eventuali depositi e detriti di foglie edaltre ostruzioni che possono compromettere il corretto deflusso delle acque meteoriche. Controllare gli elementi difissaggio ed eventuali connessioni.
02.05.01.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo impermeabilizzazioneControllare la tenuta della guaina, ove ispezionabile, in corrispondenza di lucernari, botole, pluviali, in genere, e neipunti di discontinuità della guaina. Controllare l'assenza di anomalie (fessurazioni, bolle, scorrimenti, distacchi, ecc.)Controllo delle giunzioni, dei risvolti, di eventuali scollamenti di giunti e fissaggi. Controllare l'assenza di depositi eristagni d'acqua.
02.05.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.05.R08 Requisito: Resistenza al gelo
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniLa copertura non dovrà subire disgregazioni e variazioni dimensionali e di aspetto in conseguenza della formazione di ghiaccio.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi possono essere definiti, per i vari tipi di materiali, facendo
riferimento a quanto previsto dalla normativa UNI.• Riferimenti normativi: -UNI 8089; -UNI 8178; -UNI 8290-2; -UNI 8626; -UNI 8627; -UNI 8635/11; -UNI 8635/12;
-UNI 8754; -UNI EN 202.
Controllo: Controllo manto di coperturaControllo dello stato generale della superficie. Verifica dell'assenza di eventuali anomalie in particolare la presenzadi vegetazione, depositi superficiali, alterazioni cromatiche. Controllo della regolare disposizione degli elementi dopoil verificarsi di fenomeni meteorologici particolarmente intensi. Controllare la presenza di false pendenze econseguenti accumuli d'acqua.
02.05.08.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.05.04 Strato di tenuta con membrane bituminose
02.05.04.R03 Requisito: Resistenza agli agenti aggressivi per strato di tenuta con membrane bituminoseGli strati di tenuta della copertura non devono subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivi chimici.• Livello minimo della prestazione: In particolare le membrane per l'impermeabilizzazione a base elastomerica ed a
base bituminosa del tipo EPDM e IIR devono essere di classe 0 di resistenza all'ozono. In particolare si rimanda alle norme specifiche vigenti:- UNI 8202-1 30/09/81 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Generalità per le prove;- UNI 8202-28 30/04/84 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza all'ozono;- UNI 8202-34 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza all'invecchiamento termico delle giunzioni.
• Riferimenti normativi: -UNI 8202-1; -UNI 8202-28; -UNI 8202-34; -UNI 8290-2; -UNI 8629-1; -UNI 8629/2; -UNI 8629/3; -UNI 8629/4; -UNI 8629/5; -UNI 8629-6; -UNI 8629-7; -UNI 8629-8; -UNI 9168/1; -UNI 9168-2.
Controllo: Controllo impermeabilizzazioneControllare la tenuta della guaina, ove ispezionabile, in corrispondenza di lucernari, botole, pluviali, in genere, e neipunti di discontinuità della guaina. Controllare l'assenza di anomalie (fessurazioni, bolle, scorrimenti, distacchi, ecc.)Controllo delle giunzioni, dei risvolti, di eventuali scollamenti di giunti e fissaggi. Controllare l'assenza di depositi eristagni d'acqua.
02.05.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.05.04.R04 Requisito: Resistenza al gelo per strato di tenuta con membrane bituminoseGli strati di tenuta della copertura non devono subire disgregazioni e variazioni dimensionali e di aspetto in conseguenza della formazione di ghiaccio.• Livello minimo della prestazione: In particolare si rimanda alle norme specifiche vigenti:
- UNI 8202-1 30/09/81 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Generalità per le prove;- UNI 8202-14 30/09/81 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della tensione indotta da ritiro termico impedito;- UNI 8202-15 31/03/84 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della flessibilità a freddo;- UNI 8202-17 31/03/84 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della stabilita' dimensionale a seguito di azione termica;- UNI 8629-1 31/01/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Caratteristiche prestazionali e loro significatività;- UNI 8629-2 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BPP per elemento di tenuta;- UNI 8629-3 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BPE per elemento di tenuta;- UNI 8629-4 31/12/89 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione per tipi EPDM e IIR per elementi di tenuta;- UNI 8629-5 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BPP (con autoprotezione metallica) per elemento di tenuta;- UNI 8629-6 31/12/89 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi a base di PVC plastificato per elementi di tenuta;- UNI 8629-7 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BOF (con autoprotezione metallica) per elemento di tenuta;- UNI 8629-8 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BOF per elemento di tenuta.
• Riferimenti normativi: -UNI 8202-1; -UNI 8202-14; -UNI 8202-15; -UNI 8202-17; -UNI 8290-2; -UNI 8629-1; -UNI 8629/2; -UNI 8629/3; -UNI 8629/4; -UNI 8629/5; -UNI 8629-6; -UNI 8629-7; -UNI 8629-8; -UNI 9168/1; -UNI 9168-2.
02.05.04.R05 Requisito: Resistenza all'irraggiamento solare per strato di tenuta con membrane bituminoseGli strati di tenuta della copertura non devono subire variazioni di aspetto e caratteristiche chimico-fisiche a causa dell'esposizione all'energia raggiante.• Livello minimo della prestazione: In particolare le membrane per l'impermeabilizzazione non devono deteriorarsi
se esposti all'azione di radiazioni U.V. e I.R., se non nei limiti ammessi dalle norme UNI relative all'accettazione dei vari tipi di prodotto. In particolare si rimanda alle norme specifiche vigenti:- UNI 8202-1 30/09/81 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Generalità per le prove;- UNI 8202-20 02/10/87 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione del coefficiente di dilatazione termica lineare;- UNI 8202-26 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione dell'invecchiamento termico in aria;- UNI 8202-29 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza alle radiazioni U.V.;- UNI 8202-34 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della resistenza all'invecchiamento termico delle giunzioni;- UNI 8629-1 31/01/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Caratteristiche prestazionali e loro significatività;- UNI 8629-2 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BPP per elemento di tenuta;- UNI 8629-3 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BPE per elemento di tenuta;- UNI 8629-4 31/12/89 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione per tipi EPDM e IIR per elementi di tenuta;- UNI 8629-5 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BPP (con autoprotezione metallica) per elemento di tenuta;- UNI 8629-6 31/12/89 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi a base di
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniPVC plastificato per elementi di tenuta;- UNI 8629-7 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BOF (con autoprotezione metallica) per elemento di tenuta;- UNI 8629-8 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BOF per elemento di tenuta.
• Riferimenti normativi: -UNI 8202-1; -UNI 8202-20; -UNI 8202-26; -UNI 8202-29; -UNI 8202-34; -UNI 8290-2; -UNI 8629-1; -UNI 8629/2; -UNI 8629/3; -UNI 8629/4; -UNI 8629/5; -UNI 8629-6; -UNI 8629-7; -UNI 8629-8; -UNI 9168/1; -UNI 9168-2.
Controllo: Controllo impermeabilizzazioneControllare la tenuta della guaina, ove ispezionabile, in corrispondenza di lucernari, botole, pluviali, in genere, e neipunti di discontinuità della guaina. Controllare l'assenza di anomalie (fessurazioni, bolle, scorrimenti, distacchi, ecc.)Controllo delle giunzioni, dei risvolti, di eventuali scollamenti di giunti e fissaggi. Controllare l'assenza di depositi eristagni d'acqua.
02.05.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.06 - Pavimentazioni interne
02.06.01 Rivestimenti cementizi con polvere di quarzo
02.06.01.R02 Requisito: Resistenza agli agenti aggressiviI rivestimenti non debbono subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivi chimici.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione dei materiali utilizzati e del loro impiego.• Riferimenti normativi: -UNI 2623; -UNI 2628; -UNI 7998; -UNI 7999; -UNI 8380; -UNI 8381; -UNI 8290-2; -UNI
8403; -UNI 8903; -UNI 9065-1; -UNI 9065-2; -UNI 9065-3; -UNI Progetto di norma E09.10.648.0; -UNI EN 106; -UNI EN 122; -UNI ISO 175; -ISO 1431; -ICITE UEAtc � Direttive comuni � Intonaci plastici; -ICITE UEAtc � Direttive comuni � Rivestimenti di pavimento sottili.
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura, di erosione e di brillantezza delleparti in vista ed in particolare dei giunti. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici e verifica dellaplanarità generale. Riscontro di eventuali anomalie (depositi, macchie, graffiti, abrasioni, efflorescenze,microfessurazioni, ecc.).
02.06.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura o di erosione delle parti in vista ed inparticolare dei giunti. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie(depositi, macchie, graffiti, presenza di vegetazione, efflorescenze, microfessurazioni, ecc.).
02.06.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.06.02 Rivestimenti ceramici
02.06.02.R01 Requisito: Resistenza agli agenti aggressiviI rivestimenti non debbono subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivi chimici.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione dei materiali utilizzati e del loro impiego.• Riferimenti normativi: -UNI 7998; -UNI 7999; -UNI 8290-2; -UNI 8380; -UNI 8381; -UNI 8403; -UNI 8903; -UNI
9446; -UNI 10110; -UNI 10111; -UNI 10113; -UNI Progetto di norma E09.10.648.0; -UNI EN 87; -UNI EN 122; -UNI ISO 175; -UNI EN ISO 10545-13; -UNI EN ISO 10545-14; -UNI EN 1245:2001; -ISO 1431; -ICITE UEAtc - Direttive comuni - Intonaci plastici; -ICITE UEAtc - Direttive comuni - Rivestimenti di pavimento sottili.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.07 - Infissi interni ed esterni
02.07 Infissi interni ed esterni
02.07.R12 Requisito: Resistenza all'acquaGli infissi a contatto con l'acqua, dovranno mantenere inalterate le proprie caratteristiche chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: Sugli infissi campione vanno eseguite delle prove atte alla verifica dei seguenti
limiti prestazionali secondo la norma UNI EN 12208:- Differenza di Pressione [Pa] = 0 - Durata della prova [minuti] 15- Differenza di Pressione [Pa] = 50 - Durata della prova [minuti] 5- Differenza di Pressione [Pa] = 100 - Durata della prova [minuti] 5- Differenza di Pressione [Pa] = 150 - Durata della prova [minuti] 5- Differenza di Pressione [Pa] = 200 - Durata della prova [minuti] 5- Differenza di Pressione [Pa] = 300 - Durata della prova [minuti] 5- Differenza di Pressione [Pa] = 500 - Durata della prova [minuti] 5
• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8290-2; -UNI 8894; -UNI EN 12208.
Controllo: Controllo persianeControllo dello stato di conservazione e comunque del grado di usura delle parti in vista. Controllo delle cerniere edei fissaggi alla parete.
02.07.01.C06 Controllo a vista ogni 6 mesi
02.07.02 Porte tagliafuoco
02.07.02.R02 Requisito: Resistenza agli agenti aggressivi per porte tagliafuocoLe porte tagliafuoco non dovranno subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivi chimici• Livello minimo della prestazione: Le porte tagliafuoco dovranno avere una resistenza alla corrosione pari ad
almeno al grado 3, in base a quanto previsto dal prEN 1670 (UNI EN 1125).• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -
D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8290-2; -UNI EN 179; -UNI EN
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni1125; -UNI EN 1158; -prEN 1670.
02.07.02.R06 Requisito: Stabilità chimico reattiva per porte tagliafuocoLe porte tagliafuoco e i materiali costituenti sotto l'azione di sostanze chimiche con le quali possono venire in contatto non dovranno produrre reazioni chimiche.• Livello minimo della prestazione: Le porte tagliafuoco dovranno avere una resistenza alla corrosione pari ad
almeno al grado 3, in base a quanto previsto dal prEN 1670 (UNI EN 1125).• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -
D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8290-2; -UNI EN 179; -UNI EN 1125; -UNI EN 1158; -prEN 1670.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.08 - Pavimentazioni esterne
02.08 Pavimentazioni esterne
02.08.R02 Requisito: Resistenza agli agenti aggressiviLe pavimentazioni non devono subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivi chimici.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione dei materiali utilizzati e del loro impiego.• Riferimenti normativi: -UNI 7998; -UNI 7999; -UNI 8290-2; -UNI 8380; -UNI 8381; -UNI 8403; -UNI 8903; -UNI
Progetto di norma E09.10.648.0; -UNI EN 106; -UNI EN 122; -UNI ISO 175; -ISO 1431; -ICITE UEAtc - Direttive comuni - Intonaci plastici; -ICITE UEAtc - Direttive comuni - Rivestimenti di pavimento sottili.
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura o di erosione delle parti in vista ed inparticolare dei giunti. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie(depositi, macchie, graffiti, presenza di vegetazione, efflorescenze, microfessurazioni, ecc.).
02.08.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.09 - Impianto elettrico
02.09.01 Canalizzazioni in PVC
02.09.01.R02 Requisito: Stabilità chimico reattivaLe canalizzazioni degli impianti elettrici devono essere realizzate con materiali in grado di mantenere inalterate nel tempo le proprie caratteristiche chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 23-14; -UNEL 37117; -UNEL 37118.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità dei contenitori a vista, dei coperchi delle cassette e delle scatole dipassaggio. Verificare inoltre la presenza delle targhette nelle morsetterie.
02.09.01.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.10 - Impianto di illuminazione
02.10 Impianto di illuminazione
02.10.R05 Requisito: Assenza di emissioni di sostanze nociveGli elementi degli impianti di illuminazione devono limitare la emissione di sostanze inquinanti o comunque nocive alla salute degli utenti.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -EI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.02.C01 Controllo a vista ogni mese
02.10.R15 Requisito: Stabilità chimico reattivaL'impianto di illuminazione deve essere realizzato con materiali in grado di mantenere inalterate nel tempo le proprie caratteristiche chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990, n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.01.C01 Controllo a vista ogni mese
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.13 - Impianto di distribuzione acqua fredda ecalda
02.13.03 Tubi in acciaio zincato
02.13.03.R02 Requisito: Assenza di emissioni di sostanze nociveI materiali costituenti le tubazioni non devono produrre o riemettere sostanze tossiche, irritanti o corrosive per la salute degli utenti.• Livello minimo della prestazione: In particolare le reti di distribuzione dell'acqua potabile all'interno delle
abitazioni devono essere realizzate in:- acciaio zincato, ai sensi del Regolamento sanitario approvato con R.D. 3.2.1901 n.45 e modificato con R.D. 23.6.1904 n.369;- rame, con titolo di purezza non inferiore al 99.90% e con fosforo non superiore a 0,04%, ai sensi del D.P.R. 3.8.1968 n.1095;- materiale plastico (polietilene ad alta densità, PVC, ecc.) purché corredato di certificato di atossicità rilasciato da laboratori autorizzati, ai sensi della C.M. della Sanità 2.12.1978 n.102.E' comunque vietato l'uso di tubi in piombo. Accertare che le tubazioni, i raccordi ed i pezzi speciali in genere di cui si prevede l'utilizzazione siano rispondenti alle specifiche prestazionali richieste, verificando la loro marchiatura e/o certificazione di accompagnamento.
• Riferimenti normativi: -R.D. 3.2.1901 n.45 (Approvazione del regolamento per l'esecuzione della legge sulla tutela dell'igiene e della sanità pubblica); -R.D. 23.6.1904 n.369 (Modifica del regolamento per l'esecuzione della legge sulla tutela dell'igiene e della sanità pubblica); -D.P.R. 3.8.1968 n.1095 (Modifica dell'art.125 del regolamento generale sanitario, approvato con R.D. 3.2.1901 n.45 e modificato con R.D. 23.6.1904 n.369); -C.M. Sanità 2.12.1978 n.102 (Tubazioni atossiche ed idonee al trasporto di liquidi alimentari); -D.P.R. 24.5.1988 n.236 (Attuazione della direttiva CEE n.80/778 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell'art.15 della Legge 16 aprile 1987 n.183); -UNI 564; -UNI 3918; -UNI 5465; -UNI 5468; -UNI 5469; -UNI 5745; -UNI 5746; -UNI 6363; -UNI 6784; -UNI 9182.
02.13.05 Serbatoi di accumulo
02.13.05.R02 Requisito: PotabilitàI fluidi erogati dagli impianti idrosanitari ed utilizzati per soddisfare il fabbisogno umano, devono possedere caratteristiche tali da non compromettere la salute umana.• Livello minimo della prestazione: L'acqua destinata al consumo umano deve essere controllata effettuando delle
analisi chimico-fisiche e batteriologiche per accertarne la rispondenza alle specifiche prestazionali richieste.• Riferimenti normativi: -D.P.R. 24.5.1988 n.236 (Attuazione della direttiva CEE n.80/778 concernente la qualità
delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell'art.15 della Legge 16 aprile 1987 n.183); -D.M. 26.3.1991 (Norme tecniche di prima attuazione del D.P.R. 24 maggio 1988 n.236, relativo all'attuazione della direttiva CEE n.80/778 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell'art.15 della Legge 16 aprile 1987 n.183); -D.M. 20.1.1992 (Disciplina concernente le deroghe alle caratteristiche di qualità delle acque destinate al consumo umano); -UNI 9182; -UNI 6884; -UNI 7125; -UNI 9335; -UNI 4663; -UNI 4664; -UNI 5745; -UNI 6363; -UNI 8863; -CEI 64.
Controllo: Controllo generaleControllare lo stato generale e l'integrità dei serbatoi e provvedere alla eliminazione di eventuali perditeripristinando le guarnizioni del passo d'uomo.
02.13.05.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.16 - Impianto di riscaldamento
02.16 Impianto di riscaldamento
02.16.R15 Requisito: Resistenza agli agenti aggressivi chimiciL'impianto di riscaldamento deve essere realizzato con materiali e componenti idonei a non subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto se sottoposti all'azione di agenti aggressivi chimici.• Livello minimo della prestazione: Per la valutazione della resistenza agli agenti chimici presenti nell’aria si fa
riferimento ai metodi di prova indicati dalle norme UNI. Per garantire i livelli minimi possono essere utilizzati eventuali rivestimenti di protezione esterna (smalti, prodotti vernicianti, ecc.) che devono essere compatibili con i supporti su cui vengono applicati.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n. 46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n. 447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n. 46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI 8061, 01/12/80; -UNI 8061 FA 132-84, 01/01/84; -UNI 8065, 01/06/89; -UNI 8199, 30/11/98; -UNI 8211, 31/12/81; -UNI 8364, 28/02/84; -UNI 8364 FA 146-84, 30/09/84; -UNI 8477-1, 31/05/83; -UNI 8477-2, 31/12/85; -UNI 8852, 31/01/87; -UNI 8854, 31/01/86; -UNI 8855, 30/06/86; -UNI 8884, 28/02/88; -UNI 9317, 28/02/89; -UNI 9511-1, 31/12/89; -UNI 9615, 31/12/90; -UNI 9615 FA 1-95, 31/07/95; -UNI 9711, 31/01/91; -UNI 9731, 30/06/90; -UNI 9841, 31/07/91; -UNI 10199, 31/12/93; -UNI 10200, 30/09/93; -UNI 10202, 30/09/93; -UNI 10339, 30/06/95; -UNI 10344, 30/11/93; -UNI 10345, 30/11/93; -UNI 10346, 30/11/93; -UNI 10347, 30/11/93; -UNI 10348, 30/11/93; -UNI 10412, 31/12/94; -UNI 10847, 31/03/00; -UNI EN 264, 31/12/92; -UNI EN 378-1, 30/11/96; -UNI EN 1264-1, 31/10/99; -UNI EN 1264-2, 31/10/99; -UNI EN 1264-3, 31/10/99; -UNI EN 1861, 31/07/00; -UNI ENV 1805-1, 31/05/98; -UNI ENV 1805-2, 31/05/98; -UNI ENV 12097, 30/04/99; -UNI ENV 13154-2, 31/03/99; -UNI ENV 13321-1, 31/05/99.
Controllo: Controllo generale dei radiatoriPrima dell'avvio dell'impianto verificare la tenuta all'acqua con l'eliminazione delle eventuali perdite, verificare lostato di protezione esterna eliminando, se presente, lo stato di ruggine.
02.16.07.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo elettropompeVerificare la funzionalità delle elettropompe controllando che la combustione avvenga senza difficoltà e senza perditedi combustibile. Verificare inoltre che le elettrovalvole, in caso di blocco, non consentano il passaggio dicombustibile.
02.16.02.C01 Controllo ogni 12 mesi
02.16.R18 Requisito: Assenza dell'emissione di sostanze nocive
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniGli elementi degli impianti di riscaldamento devono limitare la emissione di sostanze inquinanti o comunque nocive alla salute degli utenti.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n. 46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n. 447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n. 46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI 8061, 01/12/80; -UNI 8061 FA 132-84, 01/01/84; -UNI 8065, 01/06/89; -UNI 8199, 30/11/98; -UNI 8211, 31/12/81; -UNI 8364, 28/02/84; -UNI 8364 FA 146-84, 30/09/84; -UNI 8477-1, 31/05/83; -UNI 8477-2, 31/12/85; -UNI 8852, 31/01/87; -UNI 8854, 31/01/86; -UNI 8855, 30/06/86; -UNI 8884, 28/02/88; -UNI 9317, 28/02/89; -UNI 9511-1, 31/12/89; -UNI 9615, 31/12/90; -UNI 9615 FA 1-95, 31/07/95; -UNI 9711, 31/01/91; -UNI 9731, 30/06/90; -UNI 9841, 31/07/91; -UNI 10199, 31/12/93; -UNI 10200, 30/09/93; -UNI 10202, 30/09/93; -UNI 10339, 30/06/95; -UNI 10344, 30/11/93; -UNI 10345, 30/11/93; -UNI 10346, 30/11/93; -UNI 10347, 30/11/93; -UNI 10348, 30/11/93; -UNI 10412, 31/12/94; -UNI 10847, 31/03/00; -UNI EN 264, 31/12/92; -UNI EN 378-1, 30/11/96; -UNI EN 1264-1, 31/10/99; -UNI EN 1264-2, 31/10/99; -UNI EN 1264-3, 31/10/99; -UNI EN 1861, 31/07/00; -UNI ENV 1805-1, 31/05/98; -UNI ENV 1805-2, 31/05/98; -UNI ENV 12097, 30/04/99; -UNI ENV 13154-2, 31/03/99; -UNI ENV 13321-1, 31/05/99.
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato degli elettroventilatori con particolare riferimento al controllo della rumorosità dei cuscinetti e delsenso di rotazione dei motori degli elettroventilatori.
02.16.13.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generale dei radiatoriPrima dell'avvio dell'impianto verificare la tenuta all'acqua con l'eliminazione delle eventuali perdite, verificare lostato di protezione esterna eliminando, se presente, lo stato di ruggine.
02.16.07.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
02.16.13 Unità termoventilante
02.16.13.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della purezza dell'aria ambienteI termoconvettori ed i ventilconvettori devono garantire durante il loro funzionamento condizioni di purezza ed igienicità dei fluidi da immettere negli ambienti indipendentemente dalle condizioni di affollamento.• Livello minimo della prestazione: La percentuale di ossido di carbonio (CO) presente nell’aria ambiente deve
essere rilevata ad un’altezza di 0.5 m dal pavimento; la percentuale di anidride carbonica (CO2) deve essere rilevata ad una distanza di 0,5 m dal soffitto. Entrambi le percentuali vanno rilevate con impianto di climatizzazione funzionante, con porte e finestre chiuse ed essere eseguite ad intervalli regolari, nell'arco di un'ora, di 10 minuti. La portata d’aria esterna di rinnovo e le caratteristiche di efficienza dei filtri d’aria non devono essere inferiori a quelle indicate dalla normativa.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI EN 442; -UNI 7940; -UNI ENV1397.
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato degli elettroventilatori con particolare riferimento al controllo della rumorosità dei cuscinetti e delsenso di rotazione dei motori degli elettroventilatori.
02.16.13.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
03 - Sistemazione di aree esterne
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
03.02 - Infissi interni ed esterni
03.02 Infissi interni ed esterni
03.02.R12 Requisito: Resistenza all'acquaGli infissi a contatto con l'acqua, dovranno mantenere inalterate le proprie caratteristiche chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: Sugli infissi campione vanno eseguite delle prove atte alla verifica dei seguenti
limiti prestazionali secondo la norma UNI EN 12208:- Differenza di Pressione [Pa] = 0 - Durata della prova [minuti] 15- Differenza di Pressione [Pa] = 50 - Durata della prova [minuti] 5- Differenza di Pressione [Pa] = 100 - Durata della prova [minuti] 5- Differenza di Pressione [Pa] = 150 - Durata della prova [minuti] 5- Differenza di Pressione [Pa] = 200 - Durata della prova [minuti] 5- Differenza di Pressione [Pa] = 300 - Durata della prova [minuti] 5- Differenza di Pressione [Pa] = 500 - Durata della prova [minuti] 5
• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8290-2; -UNI 8894; -UNI EN 12208.
Controllo: Controllo persianeControllo dello stato di conservazione e comunque del grado di usura delle parti in vista. Controllo delle cerniere edei fissaggi alla parete.
03.02.01.C06 Controllo a vista ogni 6 mesi
03.02.02 Porte tagliafuoco
03.02.02.R02 Requisito: Resistenza agli agenti aggressivi per porte tagliafuocoLe porte tagliafuoco non dovranno subire dissoluzioni o disgregazioni e mutamenti di aspetto a causa dell'azione di agenti aggressivi chimici• Livello minimo della prestazione: Le porte tagliafuoco dovranno avere una resistenza alla corrosione pari ad
almeno al grado 3, in base a quanto previsto dal prEN 1670 (UNI EN 1125).• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -
D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8290-2; -UNI EN 179; -UNI EN 1125; -UNI EN 1158; -prEN 1670.
03.02.02.R06 Requisito: Stabilità chimico reattiva per porte tagliafuocoLe porte tagliafuoco e i materiali costituenti sotto l'azione di sostanze chimiche con le quali possono venire in contatto non dovranno produrre reazioni chimiche.• Livello minimo della prestazione: Le porte tagliafuoco dovranno avere una resistenza alla corrosione pari ad
almeno al grado 3, in base a quanto previsto dal prEN 1670 (UNI EN 1125).• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -
D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8290-2; -UNI EN 179; -UNI EN
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni1125; -UNI EN 1158; -prEN 1670.
04 - Riqualificazione piazza 1° Maggio
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
04.02 - Arredo urbano
04.02.03 Sistemi di Illuminazione
04.02.03.R05 Requisito: Assenza di emissioni di sostanze nociveGli elementi degli impianti di illuminazione devono limitare la emissione di sostanze inquinanti o comunque nocive alla salute degli utenti.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -EI 34-22; -CEI 64-7.
04.02.03.R15 Requisito: Stabilità chimico reattivaL'impianto di illuminazione deve essere realizzato con materiali in grado di mantenere inalterate nel tempo le proprie caratteristiche chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990, n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
04.03 - Impianto elettrico e di messa a terra
04.03.01 Canalizzazioni in PVC e pozzetti di derivazione
04.03.01.R02 Requisito: Stabilità chimico reattivaLe canalizzazioni degli impianti elettrici devono essere realizzate con materiali in grado di mantenere inalterate nel tempo le proprie caratteristiche chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 23-14; -UNEL 37117; -UNEL 37118.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità dei materiali, dei coperchi dei pozzetti e dei collegamenti in muffola.
04.03.01.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
05 - Realizzazione di strada e parcheggi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.03 - Rete idrica di distribuzione
05.03 Rete idrica di distribuzione
05.03.R04 Requisito: Assenza di emissioni di sostanze nociveI materiali costituenti le tubazioni non devono produrre o riemettere sostanze tossiche, irritanti o corrosive per la salute degli utenti.• Riferimenti normativi: -R.D. 3.2.1901 n.45 (Approvazione del regolamento per l'esecuzione della legge sulla tutela
dell'igiene e della sanità pubblica); -R.D. 23.6.1904 n.369 (Modifica del regolamento per l'esecuzione della legge sulla tutela dell'igiene e della sanità pubblica); -D.P.R. 3.8.1968 n.1095 (Modifica dell'art.125 del regolamento generale sanitario, approvato con R.D. 3.2.1901 n.45 e modificato con R.D. 23.6.1904 n.369); -C.M. Sanità 2.12.1978 n.102 (Tubazioni atossiche ed idonee al trasporto di liquidi alimentari); -D.P.R. 24.5.1988 n.236 (Attuazione della direttiva CEE n.80/778 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell'art.15 della Legge 16 aprile 1987 n.183); -UNI 564; -UNI 3918; -UNI 5465; -UNI 5468; -UNI 5469; -UNI 5745; -UNI 5746; -UNI 6363; -UNI 6784; -UNI 9182.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.06 - Impianto di illuminazione
05.06 Impianto di illuminazione
05.06.R05 Requisito: Assenza di emissioni di sostanze nociveGli elementi degli impianti di illuminazione devono limitare la emissione di sostanze inquinanti o comunque nocive alla salute degli utenti.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -EI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
05.06.01.C01 Controllo a vista ogni mese
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
05.06.R15 Requisito: Stabilità chimico reattivaL'impianto di illuminazione deve essere realizzato con materiali in grado di mantenere inalterate nel tempo le proprie caratteristiche chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990, n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
05.06.01.C01 Controllo a vista ogni mese
05.06.03 Canalizzazioni in PE e pozzetti porta muffola.
05.06.03.R02 Requisito: Stabilità chimico reattivaLe canalizzazioni degli impianti elettrici devono essere realizzate con materiali in grado di mantenere inalterate nel tempo le proprie caratteristiche chimico-fisiche.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 23-14; -UNEL 37117; -UNEL 37118.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità dei materiali, dei coperchi dei pozzetti e dei collegamenti in muffola.
05.06.03.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Classe Requisiti
Protezione dai rischi d'intervento
01 - Realizzazione di edificio polifunzionale
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.10 - Impianto elettrico
01.10 Impianto elettrico
01.10.R06 Requisito: Limitazione dei rischi di interventoGli elementi costituenti l'impianto elettrico devono essere in grado di consentire ispezioni, manutenzioni e sostituzioni in modo agevole ed in ogni caso senza arrecare danno a persone o cose.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 11-8; -CEI 64-2; -CEI 64-8; -CEI S.423.
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
01.10.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
01.10.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Verifica apparecchiature di taratura e controlloVerificare l'efficienza delle lampade di segnalazione, delle spie di segnalazione dei sezionatori di linea.
01.10.04.C02 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
01.10.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.11 - Impianto di illuminazione
01.11 Impianto di illuminazione
01.11.R11 Requisito: Limitazione dei rischi di interventoGli elementi costituenti l'impianto di illuminazione devono essere in grado di consentire ispezioni, manutenzioni e sostituzioni in modo agevole ed in ogni caso senza arrecare danno a persone o cose.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.01.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.02.C01 Controllo a vista ogni mese
02 - Realizzazione di palestra
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.09 - Impianto elettrico
02.09 Impianto elettrico
02.09.R06 Requisito: Limitazione dei rischi di interventoGli elementi costituenti l'impianto elettrico devono essere in grado di consentire ispezioni, manutenzioni e sostituzioni in modo agevole ed in ogni caso senza arrecare danno a persone o cose.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 11-8; -CEI 64-2; -CEI 64-8; -CEI S.423.
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
02.09.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
02.09.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Verifica apparecchiature di taratura e controlloVerificare l'efficienza delle lampade di segnalazione, delle spie di segnalazione dei sezionatori di linea.
02.09.04.C02 Controllo ogni 12 mesi
02.09.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniControllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.10 - Impianto di illuminazione
02.10 Impianto di illuminazione
02.10.R11 Requisito: Limitazione dei rischi di interventoGli elementi costituenti l'impianto di illuminazione devono essere in grado di consentire ispezioni, manutenzioni e sostituzioni in modo agevole ed in ogni caso senza arrecare danno a persone o cose.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.01.C01 Controllo a vista ogni mese
04 - Riqualificazione piazza 1° Maggio
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
04.02 - Arredo urbano
04.02.03 Sistemi di Illuminazione
04.02.03.R11 Requisito: Limitazione dei rischi di interventoGli elementi costituenti l'impianto di illuminazione devono essere in grado di consentire ispezioni, manutenzioni e sostituzioni in modo agevole ed in ogni caso senza arrecare danno a persone o cose.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
04.03 - Impianto elettrico e di messa a terra
04.03 Impianto elettrico e di messa a terra
04.03.R06 Requisito: Limitazione dei rischi di interventoGli elementi costituenti l'impianto elettrico devono essere in grado di consentire ispezioni, manutenzioni e sostituzioni in modo agevole ed in ogni caso senza arrecare danno a persone o cose.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 11-8; -CEI 64-2; -CEI 64-8; -CEI S.423.
Controllo: Verifica apparecchiature di taratura e controlloVerificare l'efficienza delle lampade di segnalazione, delle spie di segnalazione dei sezionatori di linea.
04.03.02.C02 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
04.03.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
05 - Realizzazione di strada e parcheggi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.06 - Impianto di illuminazione
05.06 Impianto di illuminazione
05.06.R11 Requisito: Limitazione dei rischi di interventoGli elementi costituenti l'impianto di illuminazione devono essere in grado di consentire ispezioni, manutenzioni e sostituzioni in modo agevole ed in ogni caso senza arrecare danno a persone o cose.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generale05.06.01.C01 Controllo a vista ogni mese
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.Controllo: Verifica apparecchiature di taratura e controlloVerificare l'efficienza delle lampade di segnalazione, delle spie di segnalazione dei sezionatori di linea.
05.06.04.C02 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
05.06.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Pagina 118
Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Classe Requisiti
Protezione elettrica
01 - Realizzazione di edificio polifunzionale
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.10 - Impianto elettrico
01.10 Impianto elettrico
01.10.R05 Requisito: Isolamento elettricoGli elementi costituenti l'impianto elettrico devono essere in grado di resistere al passaggio di cariche elettriche senza perdere le proprie caratteristiche.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 11-8; -CEI 64-2; -CEI 64-8; -CEI S.423.
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
01.10.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
01.10.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità dei contenitori a vista, dei coperchi delle cassette e delle scatole dipassaggio. Verificare inoltre la presenza delle targhette nelle morsetterie.
01.10.01.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Verifica interruttoriVerificare l'efficienza degli isolatori di poli degli interruttori a volume d'olio ridotto. Verificare il regolarefunzionamento dei motori, dei relè, dei blocchi a chiave, dei circuiti ausiliari; controllare il livello dell'olio degliinterruttori a volume d'olio ridotto e la pressione del gas ad interruttore a freddo.
01.10.04.C03 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
01.10.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.11 - Impianto di illuminazione
01.11 Impianto di illuminazione
01.11.R10 Requisito: Isolamento elettricoGli elementi costituenti l'impianto di illuminazione devono essere in grado di resistere al passaggio di cariche elettriche senza perdere le proprie caratteristiche.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.01.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.03.C01 Controllo a vista ogni mese
01.11.04 Pali in alluminio
01.11.04.R03 Requisito: Isolamento elettricoGli elementi costituenti i lampioni devono essere in grado di resistere al passaggio di cariche elettriche senza perdere le proprie caratteristiche.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -L. 46/90; -D.P.R. 447/91; -UNI EN 40.Controllo: Controllo generaleControllo dell'integrità dei pali e/o dei lampioni verificando lo stato di tenuta del rivestimento, delle connessioni edell'ancoraggio a terra.
01.11.04.C02 Controllo a vista ogni 3 mesi
Controllo: Controllo corpi illuminantiVerificare l'efficienza dei reattori, starter, condensatori, lampade ed altri accessori.
01.11.04.C01 Ispezione ogni 3 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.13 - Impianto telefonico, citofonico e TV
01.13 Impianto telefonico, citofonico e TV
01.13.R01 Requisito: Isolamento elettrostaticoI materiali ed i componenti dell'impianto telefonico devono garantire un livello di isolamento da eventuali scariche
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazionielettrostatiche.• Livello minimo della prestazione: Per accertare la capacità di isolamento elettrostatico si effettuano una serie di
prove secondo quanto prescritto dalla normativa UNI.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 103-1. Impianti telefonici interni.
01.13.R02 Requisito: Resistenza a cali di tensioneI materiali ed i componenti dell'impianto telefonico devono resistere a riduzioni e a brevi interruzioni di tensione.• Livello minimo della prestazione: Per accertare la resistenza ai cali di tensione si effettuano delle prove secondo
quanto previsto dalle norme.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 103-1 Impianti telefonici interni.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.16 - Impianto di distribuzione acqua fredda ecalda
01.16 Impianto di distribuzione acqua fredda e calda
01.16.R06 Requisito: Attitudine a limitare i rischi di esplosioneGli elementi dell'impianto idrico sanitario devono essere in grado di garantire processi di combustione a massimo rendimento con una limitazione dei rischi di esplosione.• Livello minimo della prestazione: Per potere raggiungere e mantenere le ideali condizioni di combustione onde
evitare rischi di esplosione è necessario che i locali dove sono alloggiati i generatori di calore siano permanentemente ventilati mediante idonee aperture di aerazione di dimensioni non inferiori a quelle riportate dalle vigenti norme di sicurezza e prevenzione incendi.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -D.P.R. n.236 del 24 maggio 1988: "Attuazione della direttiva 80/778/Cee concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell'art.15 della Legge 16 aprile 1987 n.183"; -UNI 4542; -UNI 4543; -UNI 7137; -UNI 7138; -UNI 7139; -UNI 7271; -UNI 8064; -UNI 8065; -UNI 8192; -UNI 8193; -UNI 8194; -UNI 8195; -UNI 8196; -UNI 8349; -UNI 8949; -UNI 8950; -UNI 8951; -UNI 9054; -UNI 9182; -UNI 9893; -UNI 10304; -UNI 10305; -UNI 10306; -UNI 10307; -UNI 10436; -UNI 10874; -UNI EN 26; -UNI EN 305; -UNI ENV 247.
01.16.R08 Requisito: Attitudine a limitare i rischi di scoppioGli elementi dell'impianto idrico sanitario devono essere in grado di resistere alle variazioni di pressione che si verificano durante il normale funzionamento con una limitazione dei rischi di scoppio.• Livello minimo della prestazione: Per potere raggiungere e mantenere le ideali condizioni di combustione onde
evitare rischi di scoppio è necessario che i generatori di calore siano dotati di dispositivi di sicurezza installati e monitorati secondo le prescrizioni di legge.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -D.P.R. n.236 del 24 maggio 1988: "Attuazione della direttiva 80/778/Cee concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell'art.15 della Legge 16 aprile 1987 n.183"; -UNI 4542; -UNI 4543; -UNI 7137; -UNI 7138; -UNI 7139; -UNI 7271; -UNI 8064; -UNI 8065; -UNI 8192; -UNI 8193; -UNI 8194; -UNI 8195; -UNI 8196; -UNI 8349; -UNI 8949; -UNI 8950; -UNI 8951; -UNI 9054; -UNI 9182; -UNI 9893; -UNI 10304; -UNI 10305; -UNI 10306; -UNI 10307; -UNI 10436; -UNI 10874; -UNI EN 26; -UNI EN 305; -UNI ENV 247.
01.16.04 Scaldacqua elettrici
01.16.04.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo delle dispersioni elettricheGli scaldacqua elettrici devono essere protetti da un morsetto di terra (contro la formazione di cariche positive) che deve essere collegato direttamente ad un conduttore di terra.• Livello minimo della prestazione: L’apparecchiatura elettrica deve funzionare in modo sicuro nell’ambiente e nelle
condizioni di lavoro specificate ed alle caratteristiche e tolleranze di alimentazione elettrica dichiarate, tenendo conto delle disfunzioni prevedibili.
• Riferimenti normativi: -CEI 64-8.Controllo: Controllo gruppo di sicurezzaVerifica del gruppo di sicurezza e controllo del corretto funzionamento del termostato e del dispositivo disurriscaldamento.
01.16.04.C02 Ispezione a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo generaleVerifica della pressione dell'acqua, della temperatura dell'acqua di accumulo e delle valvole di sicurezza.
01.16.04.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
02 - Realizzazione di palestra
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.09 - Impianto elettrico
02.09 Impianto elettrico
02.09.R05 Requisito: Isolamento elettricoGli elementi costituenti l'impianto elettrico devono essere in grado di resistere al passaggio di cariche elettriche senza perdere le proprie caratteristiche.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 11-8; -CEI 64-2; -CEI 64-8; -CEI S.423.
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
02.09.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
02.09.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità dei contenitori a vista, dei coperchi delle cassette e delle scatole dipassaggio. Verificare inoltre la presenza delle targhette nelle morsetterie.
02.09.01.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Verifica interruttoriVerificare l'efficienza degli isolatori di poli degli interruttori a volume d'olio ridotto. Verificare il regolarefunzionamento dei motori, dei relè, dei blocchi a chiave, dei circuiti ausiliari; controllare il livello dell'olio degliinterruttori a volume d'olio ridotto e la pressione del gas ad interruttore a freddo.
02.09.04.C03 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
02.09.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.10 - Impianto di illuminazione
02.10 Impianto di illuminazione
02.10.R10 Requisito: Isolamento elettricoGli elementi costituenti l'impianto di illuminazione devono essere in grado di resistere al passaggio di cariche elettriche senza perdere le proprie caratteristiche.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.01.C01 Controllo a vista ogni mese
02.10.04 Pali in alluminio
02.10.04.R03 Requisito: Isolamento elettricoGli elementi costituenti i lampioni devono essere in grado di resistere al passaggio di cariche elettriche senza perdere le proprie caratteristiche.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -L. 46/90; -D.P.R. 447/91; -UNI EN 40.Controllo: Controllo generaleControllo dell'integrità dei pali e/o dei lampioni verificando lo stato di tenuta del rivestimento, delle connessioni edell'ancoraggio a terra.
02.10.04.C02 Controllo a vista ogni 3 mesi
Controllo: Controllo corpi illuminantiVerificare l'efficienza dei reattori, starter, condensatori, lampade ed altri accessori.
02.10.04.C01 Ispezione ogni 3 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.12 - Impianto telefonico, citofonico e TV
02.12 Impianto telefonico, citofonico e TV
02.12.R01 Requisito: Isolamento elettrostaticoI materiali ed i componenti dell'impianto telefonico devono garantire un livello di isolamento da eventuali scariche elettrostatiche.• Livello minimo della prestazione: Per accertare la capacità di isolamento elettrostatico si effettuano una serie di
prove secondo quanto prescritto dalla normativa UNI.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 103-1. Impianti telefonici interni.
02.12.R02 Requisito: Resistenza a cali di tensioneI materiali ed i componenti dell'impianto telefonico devono resistere a riduzioni e a brevi interruzioni di tensione.• Livello minimo della prestazione: Per accertare la resistenza ai cali di tensione si effettuano delle prove secondo
quanto previsto dalle norme.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 103-1 Impianti telefonici interni.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.13 - Impianto di distribuzione acqua fredda ecalda
02.13 Impianto di distribuzione acqua fredda e calda
02.13.R06 Requisito: Attitudine a limitare i rischi di esplosioneGli elementi dell'impianto idrico sanitario devono essere in grado di garantire processi di combustione a massimo rendimento con una limitazione dei rischi di esplosione.• Livello minimo della prestazione: Per potere raggiungere e mantenere le ideali condizioni di combustione onde
evitare rischi di esplosione è necessario che i locali dove sono alloggiati i generatori di calore siano permanentemente ventilati mediante idonee aperture di aerazione di dimensioni non inferiori a quelle riportate dalle vigenti norme di sicurezza e prevenzione incendi.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -D.P.R. n.236 del 24 maggio 1988: "Attuazione della direttiva 80/778/Cee concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell'art.15 della Legge 16 aprile 1987 n.183"; -UNI 4542; -UNI 4543; -UNI 7137; -UNI 7138; -UNI 7139; -UNI 7271; -UNI 8064; -UNI 8065; -UNI 8192; -UNI 8193; -UNI 8194; -UNI 8195; -UNI 8196; -UNI 8349; -UNI 8949; -UNI 8950; -UNI 8951; -UNI 9054; -UNI 9182; -UNI 9893; -UNI 10304; -UNI 10305; -UNI 10306; -UNI 10307; -UNI 10436; -UNI 10874; -UNI EN 26; -UNI EN 305; -UNI ENV 247.
02.13.R08 Requisito: Attitudine a limitare i rischi di scoppioGli elementi dell'impianto idrico sanitario devono essere in grado di resistere alle variazioni di pressione che si verificano durante il normale funzionamento con una limitazione dei rischi di scoppio.• Livello minimo della prestazione: Per potere raggiungere e mantenere le ideali condizioni di combustione onde
evitare rischi di scoppio è necessario che i generatori di calore siano dotati di dispositivi di sicurezza installati e monitorati secondo le prescrizioni di legge.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -D.P.R. n.236 del 24 maggio 1988: "Attuazione della direttiva 80/778/Cee concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell'art.15 della Legge 16 aprile 1987 n.183"; -UNI 4542; -UNI 4543; -UNI 7137; -UNI 7138; -UNI 7139; -UNI 7271; -UNI 8064; -UNI 8065; -UNI 8192; -UNI 8193; -UNI 8194; -UNI 8195; -UNI 8196; -UNI 8349; -UNI 8949; -UNI 8950; -UNI 8951; -UNI 9054; -UNI 9182; -UNI 9893; -UNI 10304; -UNI 10305; -UNI 10306; -UNI 10307; -UNI 10436; -UNI 10874; -UNI EN 26; -UNI EN 305; -UNI ENV 247.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.16 - Impianto di riscaldamento
02.16 Impianto di riscaldamento
02.16.R12 Requisito: Attitudine a limitare i rischi di esplosioneGli impianti di riscaldamento devono garantire processi di combustione con il massimo del rendimento evitando i rischi di esplosione.• Livello minimo della prestazione: Verificare che i locali dove sono alloggiati i generatori di calore siano
permanentemente ventilati mediante idonee aperture di aerazione di dimensioni non inferiori a quelle riportate dalle vigenti norme di sicurezza e prevenzione incendi.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n. 46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n. 447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n. 46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI 8061, 01/12/80; -UNI 8061 FA 132-84, 01/01/84; -UNI 8065, 01/06/89; -UNI 8199, 30/11/98; -UNI 8211, 31/12/81; -UNI 8364, 28/02/84; -UNI 8364 FA 146-84, 30/09/84; -UNI 8477-1, 31/05/83; -UNI 8477-2, 31/12/85; -UNI 8852, 31/01/87; -UNI 8854, 31/01/86; -UNI 8855, 30/06/86; -UNI 8884, 28/02/88; -UNI 9317, 28/02/89; -UNI 9511-1, 31/12/89; -UNI 9615, 31/12/90; -UNI 9615 FA 1-95, 31/07/95; -UNI 9711, 31/01/91; -UNI 9731, 30/06/90; -UNI 9841, 31/07/91; -UNI 10199, 31/12/93; -UNI 10200, 30/09/93; -UNI 10202, 30/09/93; -UNI 10339, 30/06/95; -UNI 10344, 30/11/93; -UNI 10345, 30/11/93; -UNI 10346, 30/11/93; -UNI 10347, 30/11/93; -UNI 10348, 30/11/93; -UNI 10412, 31/12/94; -UNI 10847, 31/03/00; -UNI EN 264, 31/12/92; -UNI EN 378-1, 30/11/96; -UNI EN 1264-1, 31/10/99; -UNI EN 1264-2, 31/10/99; -UNI EN 1264-3, 31/10/99; -UNI EN 1861, 31/07/00; -UNI ENV 1805-1, 31/05/98; -UNI ENV 1805-2, 31/05/98; -UNI ENV 12097, 30/04/99; -UNI ENV 13154-2, 31/03/99; -UNI ENV 13321-1, 31/05/99.
Controllo: Controllo termostati, pressostati, valvoleVerificare la funzionalità e la corretta taratura dei termostati e dei pressostati di blocco installati sui generatori.Verificare inoltre che le valvole di sicurezza siano funzionanti sia ad impianto spento che funzionante.
02.16.03.C09 Ispezione a vista ogni mese
Controllo: Controllo tenuta dei generatoriVerificare la funzionalità delle guarnizioni nei generatori pressurizzati.
02.16.03.C06 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Verifica apparecchiature dei gruppi termiciVerificare la funzionalità degli organi e delle apparecchiature secondo le specifiche del costruttore; in particolareverificare le condizioni di funzionamento dei bruciatori.
02.16.03.C13 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo tenuta elettropompe dei bruciatoriControllare che l'accensione avvenga senza difficoltà, che la combustione avvenga regolarmente, che non ci sianoperdite di combustibile e che interponendo un ostacolo davanti al controllo di fiamma il bruciatore vada in blocco neltempo prestabilito. Verificare inoltre che le elettrovalvole, in caso di blocco, non consentano il passaggio dicombustibile.
02.16.03.C07 Ispezione strumentale ogni 12 mesi
Controllo: Controllo pompa del bruciatoreControllo della pompa del bruciatore, da eseguirsi verificando la pressione di alimentazione e quella di aspirazionedel combustibile a bruciatore funzionante.
02.16.03.C03 Ispezione strumentale ogni 12 mesi
Controllo: Controllo pompa del bruciatoreControllo della pompa verificando la pressione di alimentazione e quella di aspirazione del combustibile a bruciatorefunzionante.
02.16.02.C03 Ispezione strumentale ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare la funzionalità degli accessori dei bruciatori quali ventilatore, griglia di aspirazione, elettrodi diaccensione, dei fusibili.
02.16.02.C02 Controllo ogni 12 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniControllo: Controllo elettropompeVerificare la funzionalità delle elettropompe controllando che la combustione avvenga senza difficoltà e senza perditedi combustibile. Verificare inoltre che le elettrovalvole, in caso di blocco, non consentano il passaggio dicombustibile.
02.16.02.C01 Controllo ogni 12 mesi
04 - Riqualificazione piazza 1° Maggio
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
04.02 - Arredo urbano
04.02.03 Sistemi di Illuminazione
04.02.03.R10 Requisito: Isolamento elettricoGli elementi costituenti l'impianto di illuminazione devono essere in grado di resistere al passaggio di cariche elettriche senza perdere le proprie caratteristiche.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità dei corpi illuminanti.
04.02.03.C01 Controllo ogni 4 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
04.03 - Impianto elettrico e di messa a terra
04.03 Impianto elettrico e di messa a terra
04.03.R05 Requisito: Isolamento elettricoGli elementi costituenti l'impianto elettrico devono essere in grado di resistere al passaggio di cariche elettriche senza perdere le proprie caratteristiche.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 11-8; -CEI 64-2; -CEI 64-8; -CEI S.423.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità dei materiali, dei coperchi dei pozzetti e dei collegamenti in muffola.
04.03.01.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Verifica interruttoriVerificare l'efficienza degli isolatori di poli degli interruttori a volume d'olio ridotto. Verificare il regolarefunzionamento dei motori, dei relè, dei blocchi a chiave, dei circuiti ausiliari; controllare il livello dell'olio degliinterruttori a volume d'olio ridotto e la pressione del gas ad interruttore a freddo.
04.03.02.C03 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
04.03.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
04.04 - Aree a verde
04.04.04 Centralina di programmazione
04.04.04.R01 Requisito: Isolamento elettricoI programmatori devono essere in grado di resistere al passaggio di cariche elettriche senza perdere le proprie caratteristiche.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.Controllo: Verifica interruttoriVerificare l'efficienza degli interruttori.
04.04.04.C02 Ispezione a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare che il software sia rispondente alle esigenze progettualieffettuando una serie di apertura e chiusura dei dispositivi.
04.04.04.C01 Controllo a vista ogni mese
05 - Realizzazione di strada e parcheggi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.06 - Impianto di illuminazione
05.06 Impianto di illuminazione
05.06.R10 Requisito: Isolamento elettricoGli elementi costituenti l'impianto di illuminazione devono essere in grado di resistere al passaggio di cariche elettriche senza perdere le proprie caratteristiche.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
05.06.01.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità dei materiali, dei coperchi dei pozzetti e dei collegamenti in muffola.
05.06.03.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Verifica interruttoriVerificare l'efficienza degli isolatori di poli degli interruttori a volume d'olio ridotto. Verificare il regolarefunzionamento dei motori, dei relè, dei blocchi a chiave, dei circuiti ausiliari; controllare il livello dell'olio degliinterruttori a volume d'olio ridotto e la pressione del gas ad interruttore a freddo.
05.06.04.C03 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
05.06.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
05.06.02 Pali in acciaio
05.06.02.R03 Requisito: Isolamento elettricoGli elementi costituenti i lampioni devono essere in grado di resistere al passaggio di cariche elettriche senza perdere le proprie caratteristiche.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -L. 46/90; -D.P.R. 447/91; -UNI EN 40.Controllo: Controllo generaleControllo dell'integrità dei pali verificando lo stato di tenuta del rivestimento, delle connessioni e dell'ancoraggio aterra.
05.06.02.C02 Controllo a vista ogni 3 mesi
Controllo: Controllo corpi illuminantiVerificare l'efficienza dei reattori, starter, condensatori, lampade ed altri accessori.
05.06.02.C01 Ispezione ogni 3 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Classe Requisiti
Sicurezza d'intervento
01 - Realizzazione di edificio polifunzionale
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.10 - Impianto elettrico
01.10 Impianto elettrico
01.10.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della condensazione interstizialeI componenti degli impianti elettrici capaci di condurre elettricità devono essere in grado di evitare la formazione di acqua di condensa per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazioni per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla norma CEI 64-8.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; - D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 11-8; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-2; -CEI 64-7; -CEI 64-8; -CEI S.423.
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
01.10.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
01.10.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
01.10.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.10.R04 Requisito: Impermeabilità ai liquidiI componenti degli impianti elettrici devono essere in grado di evitare il passaggio di fluidi liquidi per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazione per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla normativa.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
01.10.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
01.10.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Verifica interruttoriVerificare l'efficienza degli isolatori di poli degli interruttori a volume d'olio ridotto. Verificare il regolarefunzionamento dei motori, dei relè, dei blocchi a chiave, dei circuiti ausiliari; controllare il livello dell'olio degliinterruttori a volume d'olio ridotto e la pressione del gas ad interruttore a freddo.
01.10.04.C03 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
01.10.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.11 - Impianto di illuminazione
01.11 Impianto di illuminazione
01.11.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo della condensazione interstizialeI componenti degli impianti di illuminazione capaci di condurre elettricità devono essere in grado di evitare la formazione di acqua di condensa per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazioni per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla norma CEI 64-8.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.01.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.03.C01 Controllo a vista ogni mese
01.11.R09 Requisito: Impermeabilità ai liquidiI componenti degli impianti di illuminazione devono essere in grado di evitare il passaggio di fluidi liquidi per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazione per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla
Pagina 125
Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioninormativa.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.01.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.03.C01 Controllo a vista ogni mese
02 - Realizzazione di palestra
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.09 - Impianto elettrico
02.09 Impianto elettrico
02.09.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della condensazione interstizialeI componenti degli impianti elettrici capaci di condurre elettricità devono essere in grado di evitare la formazione di acqua di condensa per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazioni per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla norma CEI 64-8.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; - D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 11-8; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-2; -CEI 64-7; -CEI 64-8; -CEI S.423.
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
02.09.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
02.09.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
02.09.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.09.R04 Requisito: Impermeabilità ai liquidiI componenti degli impianti elettrici devono essere in grado di evitare il passaggio di fluidi liquidi per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazione per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla normativa.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
02.09.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleVerificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare checi sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitarecorto circuiti.
02.09.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Verifica interruttoriVerificare l'efficienza degli isolatori di poli degli interruttori a volume d'olio ridotto. Verificare il regolarefunzionamento dei motori, dei relè, dei blocchi a chiave, dei circuiti ausiliari; controllare il livello dell'olio degliinterruttori a volume d'olio ridotto e la pressione del gas ad interruttore a freddo.
02.09.04.C03 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
02.09.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.10 - Impianto di illuminazione
02.10 Impianto di illuminazione
02.10.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo della condensazione interstizialeI componenti degli impianti di illuminazione capaci di condurre elettricità devono essere in grado di evitare la formazione di acqua di condensa per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazioni per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla norma CEI 64-8.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.03.C01 Controllo a vista ogni mese
02.10.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Pagina 126
Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniControllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.01.C01 Controllo a vista ogni mese
02.10.R09 Requisito: Impermeabilità ai liquidiI componenti degli impianti di illuminazione devono essere in grado di evitare il passaggio di fluidi liquidi per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazione per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla normativa.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.01.C01 Controllo a vista ogni mese
04 - Riqualificazione piazza 1° Maggio
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
04.02 - Arredo urbano
04.02.03 Sistemi di Illuminazione
04.02.03.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo della condensazione interstizialeI componenti degli impianti di illuminazione capaci di condurre elettricità devono essere in grado di evitare la formazione di acqua di condensa per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazioni per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla norma CEI 64-8.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
04.02.03.R09 Requisito: Impermeabilità ai liquidiI componenti degli impianti di illuminazione devono essere in grado di evitare il passaggio di fluidi liquidi per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazione per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla normativa.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità dei corpi illuminanti.
04.02.03.C01 Controllo ogni 4 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
04.03 - Impianto elettrico e di messa a terra
04.03 Impianto elettrico e di messa a terra
04.03.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della condensazione interstizialeI componenti degli impianti elettrici capaci di condurre elettricità devono essere in grado di evitare la formazione di acqua di condensa per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazioni per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla norma CEI 64-8.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; - D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 11-8; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-2; -CEI 64-7; -CEI 64-8; -CEI S.423.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
04.03.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
04.03.R04 Requisito: Impermeabilità ai liquidiI componenti degli impianti elettrici devono essere in grado di evitare il passaggio di fluidi liquidi per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazione per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla normativa.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Verifica interruttoriVerificare l'efficienza degli isolatori di poli degli interruttori a volume d'olio ridotto. Verificare il regolarefunzionamento dei motori, dei relè, dei blocchi a chiave, dei circuiti ausiliari; controllare il livello dell'olio degliinterruttori a volume d'olio ridotto e la pressione del gas ad interruttore a freddo.
04.03.02.C03 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici con
04.03.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Pagina 127
Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioniprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
05 - Realizzazione di strada e parcheggi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.06 - Impianto di illuminazione
05.06 Impianto di illuminazione
05.06.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo della condensazione interstizialeI componenti degli impianti di illuminazione capaci di condurre elettricità devono essere in grado di evitare la formazione di acqua di condensa per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazioni per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla norma CEI 64-8.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
05.06.01.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
05.06.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
05.06.R09 Requisito: Impermeabilità ai liquidiI componenti degli impianti di illuminazione devono essere in grado di evitare il passaggio di fluidi liquidi per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazione per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla normativa.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
05.06.01.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Verifica interruttoriVerificare l'efficienza degli isolatori di poli degli interruttori a volume d'olio ridotto. Verificare il regolarefunzionamento dei motori, dei relè, dei blocchi a chiave, dei circuiti ausiliari; controllare il livello dell'olio degliinterruttori a volume d'olio ridotto e la pressione del gas ad interruttore a freddo.
05.06.04.C03 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato degli interblocchi elettrici conprova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori edelle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori.
05.06.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Pagina 128
Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Classe Requisiti
Sicurezza d'uso
01 - Realizzazione di edificio polifunzionale
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.08 - Infissi interni ed esterni
01.08 Infissi interni ed esterni
01.08.R11 Requisito: Resistenza a manovre false e violenteL'attitudine a contrastare efficacemente il prodursi di rotture o deformazioni sotto l'azione di sollecitazioni derivanti da manovre false e violente.• Livello minimo della prestazione: Gli sforzi per le manovra di apertura e chiusura degli infissi e dei relativi organi
di manovra devono essere contenuti entro i limiti descritti:
A. INFISSI CON ANTE RUOTANTI INTORNO AD UN ASSE VERTICALE O ORIZZONTALE.a.1) - Sforzi per le operazioni di chiusura ed apertura degli organi di manovra.Le grandezze applicate sugli organi di manovra per le operazioni di chiusura e apertura identificate nella forza F e il momento M devono essere contenute entro i limiti:F < = 100 N M < = 10 Nma.2) - Sforzi per le operazioni movimentazione delle ante.La forza F utile al movimento di un'anta chiusa, con organo di manovra non bloccato, deve essere contenuta entro limiti:- anta con asse di rotazione laterale con apertura a vasistas: F < = 80 N;- anta con asse di rotazione verticale con apertura girevole: 30 N < = F < = 80 N;- anta, con una maniglia, con asse di rotazione orizzontale con apertura a bilico: F < = 80 N;- anta, con due maniglie, con asse di rotazione orizzontale con apertura a bilico: F < = 130 N;
B. INFISSI CON ANTE APRIBILI PER TRASLAZIONE CON MOVIMENTO VERTICALE OD ORIZZONTALE.b.1) - Sforzi per le operazioni di chiusura ed apertura degli organi di manovra.La forza F da applicarsi sull'organo di manovra per le operazioni di chiusura e di apertura, deve essere contenuta entro i 50 N.b.2) - Sforzi per le operazioni di spostamento delle ante.La forza F utile al movimento di un'anta chiusa, con organo di manovra non bloccato, deve essere contenuta entro limiti:- anta di finestra con movimento a traslazione orizzontale ed apertura scorrevole: F < = 60 N;- anta di porta o di portafinestra a traslazione orizzontale ed apertura scorrevole: F < = 100 N;- anta a traslazione verticale ed apertura a saliscendi: F < = 100 N;
C. INFISSI CON APERTURA BASCULANTEc.1) - Sforzi per le operazioni di chiusura e di apertura degli organi di manovra.Le grandezze applicate sugli organi di manovra per le operazioni di chiusura e apertura identificate nella forza F e il momento M devono essere contenute entro i limiti:F < = 100 N M < = 10 Nmc.2) - Sforzi per le operazioni di messa in movimento delle ante.Nelle condizioni con anta chiusa ed organo di manovra non bloccato, la caduta da un'altezza 20 cm di una massa di 5 kg a sua volta collegata all'organo di manovra deve mettere in movimento l'anta stessa.c.3) - Sforzi per le operazioni di spostamento delle ante.La forza F da applicarsi sull'organo di manovra per le operazioni di chiusura e di apertura, deve essere contenuta entro i 60 N.
D. INFISSI CON APERTURA A PANTOGRAFOd.1) - Sforzi per le operazioni di chiusura e di apertura degli organi di manovra.Le grandezze applicate sugli organi di manovra per le operazioni di chiusura e apertura identificate nella forza F e il momento M devono essere contenute entro i limiti:F< = 100 N M < = 10Nmd.2) - Sforzi per le operazioni di messa in movimento delle ante.La forza F utile al movimento di un'anta chiusa, con organo di manovra non bloccato, deve essere contenuta entro limiti:F < = 150 Nd.3) - Sforzi per le operazioni di spostamento delle ante.La forza F utile al movimento di un'anta dalla posizione di chiusura a quella di apertura e viceversa, con organo di manovra non bloccato, deve essere contenuta entro limiti:F < = 100 N
E. INFISSI CON APERTURA A FISARMONICAe.1) - Sforzi per le operazioni di chiusura e di apertura degli organi di manovra.Le grandezze applicate sugli organi di manovra per le operazioni di chiusura e apertura identificate nella forza F e il momento M devono essere contenute entro i limiti:F< = 100 N M < = 10Nme.2) - Sforzi per le operazioni di messa in movimento delle ante.La forza F, da applicare con azione parallela al piano dell'infisso, utile al movimento di un'anta chiusa, con organo di manovra non bloccato, deve essere contenuta entro limiti:F < = 80 Ne.3) - Sforzi per le operazioni di spostamento delle ante.La forza F utile al movimento di un'anta dalla posizione di chiusura a quella di apertura e viceversa, con organo di manovra non bloccato, deve essere contenuta entro limiti:- anta di finestra: F< = 80 N;- anta di porta o portafinestra: F < = 120 N.
F. DISPOSITIVI DI SOLLEVAMENTOI dispositivi di movimentazione e sollevamento di persiane o avvolgibili devono essere realizzati in modo da assicurare che la forza manuale necessaria per il sollevamento degli stessi tramite corde e/o cinghie, non vada oltre il valore di 150 N.
• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -D.Lgs. 19.9.1994 n.626 (Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE e 90/679/CEE, riguardanti il miglioramento della sicurezza
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazionie della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro); -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 7143; -UNI 7525; -UNI 7895; -UNI 7961; -UNI 7962; -UNI 8204; -UNI 8290-2; -UNI 8369/1; -UNI 8369/3; -UNI 8369/5; -UNI 8370; -UNI 8894; -UNI 8975; -UNI 9122/1; -UNI 9122/2; -UNI 9122-2 FA 1-89; -UNI 9158; -UNI 9158 FA 1-94; -UNI 9171; -UNI 9172; -UNI 9173/1; -UNI 9173/2; -UNI 9173/3; -UNI 9173/4; -UNI 9283; -UNI 9570; -UNI 9723; -UNI 9729/1; -UNI 9729/2; -UNI 9729/3; -UNI 9729/4; -UNI 10818; -UNI EN 42; -UNI EN 77; -UNI EN 78; -UNI EN 86; -UNI EN 107; -UNI EN 949; -UNI EN 1154; -UNI EN 1155; -UNI EN 1158; -UNI EN 1303; -UNI EN 1527; -UNI EN 1627; -UNI EN 1628; -UNI EN 1629; -UNI EN 1630; -UNI EN 1670; -UNI EN 1192; -UNI EN ISO 6410/1.
Controllo: Controllo serratureControllo della loro funzionalità.
01.08.01.C07 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo manigliaControllo del corretto funzionamento della maniglia.
01.08.01.C05 Controllo a vista ogni anno
02 - Realizzazione di palestra
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.07 - Infissi interni ed esterni
02.07 Infissi interni ed esterni
02.07.R11 Requisito: Resistenza a manovre false e violenteL'attitudine a contrastare efficacemente il prodursi di rotture o deformazioni sotto l'azione di sollecitazioni derivanti da manovre false e violente.• Livello minimo della prestazione: Gli sforzi per le manovra di apertura e chiusura degli infissi e dei relativi organi
di manovra devono essere contenuti entro i limiti descritti:
A. INFISSI CON ANTE RUOTANTI INTORNO AD UN ASSE VERTICALE O ORIZZONTALE.a.1) - Sforzi per le operazioni di chiusura ed apertura degli organi di manovra.Le grandezze applicate sugli organi di manovra per le operazioni di chiusura e apertura identificate nella forza F e il momento M devono essere contenute entro i limiti:F < = 100 N M < = 10 Nma.2) - Sforzi per le operazioni movimentazione delle ante.La forza F utile al movimento di un'anta chiusa, con organo di manovra non bloccato, deve essere contenuta entro limiti:- anta con asse di rotazione laterale con apertura a vasistas: F < = 80 N;- anta con asse di rotazione verticale con apertura girevole: 30 N < = F < = 80 N;- anta, con una maniglia, con asse di rotazione orizzontale con apertura a bilico: F < = 80 N;- anta, con due maniglie, con asse di rotazione orizzontale con apertura a bilico: F < = 130 N;
B. INFISSI CON ANTE APRIBILI PER TRASLAZIONE CON MOVIMENTO VERTICALE OD ORIZZONTALE.b.1) - Sforzi per le operazioni di chiusura ed apertura degli organi di manovra.La forza F da applicarsi sull'organo di manovra per le operazioni di chiusura e di apertura, deve essere contenuta entro i 50 N.b.2) - Sforzi per le operazioni di spostamento delle ante.La forza F utile al movimento di un'anta chiusa, con organo di manovra non bloccato, deve essere contenuta entro limiti:- anta di finestra con movimento a traslazione orizzontale ed apertura scorrevole: F < = 60 N;- anta di porta o di portafinestra a traslazione orizzontale ed apertura scorrevole: F < = 100 N;- anta a traslazione verticale ed apertura a saliscendi: F < = 100 N;
C. INFISSI CON APERTURA BASCULANTEc.1) - Sforzi per le operazioni di chiusura e di apertura degli organi di manovra.Le grandezze applicate sugli organi di manovra per le operazioni di chiusura e apertura identificate nella forza F e il momento M devono essere contenute entro i limiti:F < = 100 N M < = 10 Nmc.2) - Sforzi per le operazioni di messa in movimento delle ante.Nelle condizioni con anta chiusa ed organo di manovra non bloccato, la caduta da un'altezza 20 cm di una massa di 5 kg a sua volta collegata all'organo di manovra deve mettere in movimento l'anta stessa.c.3) - Sforzi per le operazioni di spostamento delle ante.La forza F da applicarsi sull'organo di manovra per le operazioni di chiusura e di apertura, deve essere contenuta entro i 60 N.
D. INFISSI CON APERTURA A PANTOGRAFOd.1) - Sforzi per le operazioni di chiusura e di apertura degli organi di manovra.Le grandezze applicate sugli organi di manovra per le operazioni di chiusura e apertura identificate nella forza F e il momento M devono essere contenute entro i limiti:F< = 100 N M < = 10Nmd.2) - Sforzi per le operazioni di messa in movimento delle ante.La forza F utile al movimento di un'anta chiusa, con organo di manovra non bloccato, deve essere contenuta entro limiti:F < = 150 Nd.3) - Sforzi per le operazioni di spostamento delle ante.La forza F utile al movimento di un'anta dalla posizione di chiusura a quella di apertura e viceversa, con organo di manovra non bloccato, deve essere contenuta entro limiti:F < = 100 N
E. INFISSI CON APERTURA A FISARMONICAe.1) - Sforzi per le operazioni di chiusura e di apertura degli organi di manovra.Le grandezze applicate sugli organi di manovra per le operazioni di chiusura e apertura identificate nella forza F e il momento M devono essere contenute entro i limiti:F< = 100 N M < = 10Nme.2) - Sforzi per le operazioni di messa in movimento delle ante.La forza F, da applicare con azione parallela al piano dell'infisso, utile al movimento di un'anta chiusa, con organo di manovra non bloccato, deve essere contenuta entro limiti:F < = 80 Ne.3) - Sforzi per le operazioni di spostamento delle ante.La forza F utile al movimento di un'anta dalla posizione di chiusura a quella di apertura e viceversa, con organo di manovra non bloccato, deve essere contenuta entro limiti:- anta di finestra: F< = 80 N;- anta di porta o portafinestra: F < = 120 N.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
F. DISPOSITIVI DI SOLLEVAMENTOI dispositivi di movimentazione e sollevamento di persiane o avvolgibili devono essere realizzati in modo da assicurare che la forza manuale necessaria per il sollevamento degli stessi tramite corde e/o cinghie, non vada oltre il valore di 150 N.
• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -D.Lgs. 19.9.1994 n.626 (Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE e 90/679/CEE, riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro); -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 7143; -UNI 7525; -UNI 7895; -UNI 7961; -UNI 7962; -UNI 8204; -UNI 8290-2; -UNI 8369/1; -UNI 8369/3; -UNI 8369/5; -UNI 8370; -UNI 8894; -UNI 8975; -UNI 9122/1; -UNI 9122/2; -UNI 9122-2 FA 1-89; -UNI 9158; -UNI 9158 FA 1-94; -UNI 9171; -UNI 9172; -UNI 9173/1; -UNI 9173/2; -UNI 9173/3; -UNI 9173/4; -UNI 9283; -UNI 9570; -UNI 9723; -UNI 9729/1; -UNI 9729/2; -UNI 9729/3; -UNI 9729/4; -UNI 10818; -UNI EN 42; -UNI EN 77; -UNI EN 78; -UNI EN 86; -UNI EN 107; -UNI EN 949; -UNI EN 1154; -UNI EN 1155; -UNI EN 1158; -UNI EN 1303; -UNI EN 1527; -UNI EN 1627; -UNI EN 1628; -UNI EN 1629; -UNI EN 1630; -UNI EN 1670; -UNI EN 1192; -UNI EN ISO 6410/1.
Controllo: Controllo serratureControllo della loro funzionalità.
02.07.01.C07 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo manigliaControllo del corretto funzionamento della maniglia.
02.07.01.C05 Controllo a vista ogni anno
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.16 - Impianto di riscaldamento
02.16.14 Scaldacqua solari
02.16.14.R04 Requisito: Tenuta all'acqua e alla neveGli scaldacqua solari devono essere idonei ad impedire infiltrazioni di acqua al loro interno.• Livello minimo della prestazione: Per verificare la tenuta ad infiltrazioni di acqua gli elementi dell'impianto
vengono sottoposti a prove di verifica con le modalità indicate dalla norma UNI 8212-4. Al termine della prova si deve verificare l'assenza di difetti o segni di cedimento.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n. 46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n. 447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n. 46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI 8212; -UNI 8872.
03 - Sistemazione di aree esterne
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
03.02 - Infissi interni ed esterni
03.02 Infissi interni ed esterni
03.02.R11 Requisito: Resistenza a manovre false e violenteL'attitudine a contrastare efficacemente il prodursi di rotture o deformazioni sotto l'azione di sollecitazioni derivanti da manovre false e violente.• Livello minimo della prestazione: Gli sforzi per le manovra di apertura e chiusura degli infissi e dei relativi organi
di manovra devono essere contenuti entro i limiti descritti:
A. INFISSI CON ANTE RUOTANTI INTORNO AD UN ASSE VERTICALE O ORIZZONTALE.a.1) - Sforzi per le operazioni di chiusura ed apertura degli organi di manovra.Le grandezze applicate sugli organi di manovra per le operazioni di chiusura e apertura identificate nella forza F e il momento M devono essere contenute entro i limiti:F < = 100 N M < = 10 Nma.2) - Sforzi per le operazioni movimentazione delle ante.La forza F utile al movimento di un'anta chiusa, con organo di manovra non bloccato, deve essere contenuta entro limiti:- anta con asse di rotazione laterale con apertura a vasistas: F < = 80 N;- anta con asse di rotazione verticale con apertura girevole: 30 N < = F < = 80 N;- anta, con una maniglia, con asse di rotazione orizzontale con apertura a bilico: F < = 80 N;- anta, con due maniglie, con asse di rotazione orizzontale con apertura a bilico: F < = 130 N;
B. INFISSI CON ANTE APRIBILI PER TRASLAZIONE CON MOVIMENTO VERTICALE OD ORIZZONTALE.b.1) - Sforzi per le operazioni di chiusura ed apertura degli organi di manovra.La forza F da applicarsi sull'organo di manovra per le operazioni di chiusura e di apertura, deve essere contenuta entro i 50 N.b.2) - Sforzi per le operazioni di spostamento delle ante.La forza F utile al movimento di un'anta chiusa, con organo di manovra non bloccato, deve essere contenuta entro limiti:- anta di finestra con movimento a traslazione orizzontale ed apertura scorrevole: F < = 60 N;- anta di porta o di portafinestra a traslazione orizzontale ed apertura scorrevole: F < = 100 N;- anta a traslazione verticale ed apertura a saliscendi: F < = 100 N;
C. INFISSI CON APERTURA BASCULANTEc.1) - Sforzi per le operazioni di chiusura e di apertura degli organi di manovra.Le grandezze applicate sugli organi di manovra per le operazioni di chiusura e apertura identificate nella forza F e il momento M devono essere contenute entro i limiti:F < = 100 N M < = 10 Nmc.2) - Sforzi per le operazioni di messa in movimento delle ante.Nelle condizioni con anta chiusa ed organo di manovra non bloccato, la caduta da un'altezza 20 cm di una massa di 5 kg a sua volta collegata all'organo di manovra deve mettere in movimento l'anta stessa.c.3) - Sforzi per le operazioni di spostamento delle ante.La forza F da applicarsi sull'organo di manovra per le operazioni di chiusura e di apertura, deve essere contenuta entro i 60 N.
D. INFISSI CON APERTURA A PANTOGRAFO
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazionid.1) - Sforzi per le operazioni di chiusura e di apertura degli organi di manovra.Le grandezze applicate sugli organi di manovra per le operazioni di chiusura e apertura identificate nella forza F e il momento M devono essere contenute entro i limiti:F< = 100 N M < = 10Nmd.2) - Sforzi per le operazioni di messa in movimento delle ante.La forza F utile al movimento di un'anta chiusa, con organo di manovra non bloccato, deve essere contenuta entro limiti:F < = 150 Nd.3) - Sforzi per le operazioni di spostamento delle ante.La forza F utile al movimento di un'anta dalla posizione di chiusura a quella di apertura e viceversa, con organo di manovra non bloccato, deve essere contenuta entro limiti:F < = 100 N
E. INFISSI CON APERTURA A FISARMONICAe.1) - Sforzi per le operazioni di chiusura e di apertura degli organi di manovra.Le grandezze applicate sugli organi di manovra per le operazioni di chiusura e apertura identificate nella forza F e il momento M devono essere contenute entro i limiti:F< = 100 N M < = 10Nme.2) - Sforzi per le operazioni di messa in movimento delle ante.La forza F, da applicare con azione parallela al piano dell'infisso, utile al movimento di un'anta chiusa, con organo di manovra non bloccato, deve essere contenuta entro limiti:F < = 80 Ne.3) - Sforzi per le operazioni di spostamento delle ante.La forza F utile al movimento di un'anta dalla posizione di chiusura a quella di apertura e viceversa, con organo di manovra non bloccato, deve essere contenuta entro limiti:- anta di finestra: F< = 80 N;- anta di porta o portafinestra: F < = 120 N.
F. DISPOSITIVI DI SOLLEVAMENTOI dispositivi di movimentazione e sollevamento di persiane o avvolgibili devono essere realizzati in modo da assicurare che la forza manuale necessaria per il sollevamento degli stessi tramite corde e/o cinghie, non vada oltre il valore di 150 N.
• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -D.Lgs. 19.9.1994 n.626 (Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE e 90/679/CEE, riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro); -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 7143; -UNI 7525; -UNI 7895; -UNI 7961; -UNI 7962; -UNI 8204; -UNI 8290-2; -UNI 8369/1; -UNI 8369/3; -UNI 8369/5; -UNI 8370; -UNI 8894; -UNI 8975; -UNI 9122/1; -UNI 9122/2; -UNI 9122-2 FA 1-89; -UNI 9158; -UNI 9158 FA 1-94; -UNI 9171; -UNI 9172; -UNI 9173/1; -UNI 9173/2; -UNI 9173/3; -UNI 9173/4; -UNI 9283; -UNI 9570; -UNI 9723; -UNI 9729/1; -UNI 9729/2; -UNI 9729/3; -UNI 9729/4; -UNI 10818; -UNI EN 42; -UNI EN 77; -UNI EN 78; -UNI EN 86; -UNI EN 107; -UNI EN 949; -UNI EN 1154; -UNI EN 1155; -UNI EN 1158; -UNI EN 1303; -UNI EN 1527; -UNI EN 1627; -UNI EN 1628; -UNI EN 1629; -UNI EN 1630; -UNI EN 1670; -UNI EN 1192; -UNI EN ISO 6410/1.
Controllo: Controllo serratureControllo della loro funzionalità.
03.02.01.C07 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo manigliaControllo del corretto funzionamento della maniglia.
03.02.01.C05 Controllo a vista ogni anno
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
03.03 - Impianti sportivi
03.03 Impianti sportivi
03.03.R01 Requisito: Resistenza a manovre false e violenteLe recinzioni ed i cancelli devono essere in grado di resistere a manovre violente in modo di prevenire infortuni e/o incidenti a cose e persone.• Livello minimo della prestazione: Si considerano come livelli minimi le prove effettuate secondo la norma UNI
8612.• Riferimenti normativi: -D.Lgs. 19.9.1994 n.626 (Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE,
89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE e 90/679/CEE, riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro); -UNI 7961; -UNI 8290-2; -UNI 8612; -UNI EN 12445; -CNR-UNI 10011; -CNR 10022; -CEI 61-1; -CEI 64-8.
Controllo: Controllo organi apertura-chiusuraControllo periodico degli organi di apertura e chiusura con verifica delle fasi di movimentazioni e di perfettaaderenza delle parti fisse con quelle mobili.
03.03.03.C02 Aggiornamento ogni 4 mesi
04 - Riqualificazione piazza 1° Maggio
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
04.04 - Aree a verde
04.04.01 Motopompa
04.04.01.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo delle dispersioni elettricheI componenti delle stazioni di pompaggio devono essere dotati di collegamenti equipotenziali con l’impianto di terra per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazioni per contatto diretto, secondo quanto prescritto dalla norma CEI 64-8.• Livello minimo della prestazione: L’apparecchiatura elettrica di un gruppo di pompaggio deve soddisfare i
requisiti generali esposti nella EN 60204-1.• Riferimenti normativi: -UNI EN 809; -UNI EN 9908; -UNI EN 60204.Controllo: Controllo generale delle pompeVerificare lo stato di funzionalità della pompa accertando che non ci sia stazionamento di aria e che la pompa ruotinel senso giusto. Verificare tutti gli organi di tenuta per accertarsi che non vi siano perdite eccessive e che il
04.04.01.C01 Aggiornamento ogni 6 mesi
Pagina 132
Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazionipremitraccia non lasci passare l'acqua. Verificare inoltre il livello del rumore prodotto.
04.04.01.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo dei rischiLe pompe ed i relativi accessori devono essere dotati di dispositivi di protezione per evitare danni alle persone.• Livello minimo della prestazione: I mezzi di protezione devono essere, a seconda del tipo, conformi alle norme:
- barriere conformi alla EN 294 per la prevenzione del contatto con le parti in movimento;- fermi di fine-corsa conformi alla EN 349;- ripari conformi alla EN 953.
• Riferimenti normativi: -UNI EN 809; -UNI EN 9908.Controllo: Controllo generale delle pompeVerificare lo stato di funzionalità della pompa accertando che non ci sia stazionamento di aria e che la pompa ruotinel senso giusto. Verificare tutti gli organi di tenuta per accertarsi che non vi siano perdite eccessive e che ilpremitraccia non lasci passare l'acqua. Verificare inoltre il livello del rumore prodotto.
04.04.01.C01 Aggiornamento ogni 6 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Classe Requisiti
Termici ed igrotermici
01 - Realizzazione di edificio polifunzionale
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.03 - Solai
01.03.01 Solai misti in parte prefabbricati
01.03.01.R01 Requisito: Isolamento termico per solai misti in parte prefabbricatiLa prestazione di isolamento termico è da richiedere quando il solaio separa due ambienti sovrapposti nei quali possono essere presenti stati termici differenti. Si calcola in fase di progetto attraverso il calcolo della termotrasmittanza.• Livello minimo della prestazione: Un solaio per edilizia residenziale con strato portante in conglomerato
cementizio armato precompresso con s=20 cm ha una termotrasmittanza di 1,52 - 1,62 W/m^2 °C.• Riferimenti normativi: -Legge 5.3.1990 n.46 (Norme per la sicurezza degli impianti); -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme
per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -D.M. 10.3.1977 (Determinazione delle zone climatiche e dei valori minimi e massimi dei relativi coefficienti volumici globali di dispersione termica); -D.M. 30.7.1986 (Aggiornamento dei coefficienti di dispersione termica degli edifici); -C.M. LL.PP.27.5.1967 n.3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -UNI 7357; -UNI FA 83; -UNI FA 101; -UNI FA 264; -UNI 7745; -UNI FA 112; -UNI 7891; -UNI FA 113; -UNI 8290-2; -UNI 8804; -UNI 9252; -CSTB DTU Règles Th - K77; -ASTM C 236; -ISO DIS 8301; -ISO DIS 8302.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.04 - Pareti esterne ed interne
01.04 Pareti esterne ed interne
01.04.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della condensazione interstizialeLe pareti debbono essere realizzate in modo da evitare la formazione di condensazione nella propria massa.• Livello minimo della prestazione: In seguito alle prove non si dovranno verificare condensazioni verso l'interno e
tantomeno macchie localizzate sul rivestimento esterno. In ogni caso i livelli minimi variano in funzione dello stato fisico delle pareti perimetrali e delle caratteristiche termiche.
• Riferimenti normativi: -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -D.M. 9.1.1996; -UNI 7357; -UNI FA 83; -UNI FA 101; -UNI FA 264; -UNI 7959; -UNI 8290-2; -UNI 8369-2; -UNI 8979; -UNI 10344; -UNI 10348; -UNI 10349; -UNI 10350; -UNI 10351; -UNI 10355; -UNI 10379; -UNI EN ISO 6946; -UNI EN ISO 9346; -UNI EN ISO 10211-1.
Controllo: Controllo delle zone esposteControllare mediante metodi non distruttivi (colpi di martello) le zone esposte all'intemperie e/o comunque con segnidi microfessure.
01.04.03.C02 TEST - Controlli conapparecchiature
ogni 6 mesi
01.04.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo della condensazione superficialeLe pareti debbono essere realizzate in modo da evitare la formazione di condensazione sulla superficie interna.• Livello minimo della prestazione: Per i locali considerati nelle condizioni di progetto, con temperatura dell'aria
interna di valore Ti=20°C ed umidità relativa interna di valore U.R. <= 70%, la temperatura superficiale interna Tsi riferita alle pareti perimetrali verticali esterne, in considerazione di una temperatura esterna pari a quella di progetto, dovrà risultare con valore non inferiore ai 14°C.
• Riferimenti normativi: -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -D.M. Sanità 5.7.1975 (Modificazioni alle istruzioni ministeriali 20.6.1896 relativamente all'altezza minima ed ai requisiti igienico-sanitari principali dei locali di abitazione); -D.M. 9.1.1996; -C.M. LL.PP. 22.5.1967 n.3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -CER, Quaderno del Segretariato n. 2, 1983; -UNI 7959; -UNI 8290-2; -UNI 8369-2; -UNI 8979; -UNI 10344; -UNI 10348; -UNI 10349; -UNI 10379.
01.04.R03 Requisito: (Attitudine al) controllo dell'inerzia termicaContribuisce, con l'accumulo di calore, ad assicurare il benessere termico. Un'inerzia più elevata può evitare il veloce abbassamento della temperatura dei locali con riscaldamento ad attenuazione notturna, o la dispersione di calore in locali soggetti a frequenti ricambi d'aria e privi di dispositivi per il recupero del calore.• Livello minimo della prestazione: Da tale punto di vista perciò non si attribuiscono specifici limiti prestazionali
alle singole strutture ma solo all'edificio nel suo complesso; di conseguenza la "massa efficace" di una chiusura perimetrale esterna deve essere tale da concorrere, insieme alle altre strutture, al rispetto dei limiti previsti per l'edificio.
• Riferimenti normativi: -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -D.M. 9.1.1996; -CER, Quaderno del Segretariato Generale n.2, 1983; -CER, Quaderno del Segretariato Generale n.6, 1984; -UNI 7959; -UNI 8290-2; -UNI 8369-2; -UNI 8979; -UNI 10344; -UNI 10348; -UNI 10349; -UNI 10379.
01.04.R07 Requisito: Isolamento termicoLe pareti perimetrali verticali dovranno resistere al passaggio di calore ed assicurare il benessere termico e limitare le dispersioni di riscaldamento e di energia.• Livello minimo della prestazione: Pur non stabilendo specifici limiti prestazionali per le singole chiusure ai fini del
contenimento delle dispersioni, tuttavia i valori di U e kl devono essere tali da concorrere a contenere il coefficiente volumico di dispersione Cd dell'intero edificio e quello dei singoli locali nei limiti previsti dalle leggi
Pagina 134
Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazionie normative vigenti.
• Riferimenti normativi: -Legge 5.3.1990 n.46 (Norme per la sicurezza degli impianti); -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -D.M. 10.3.1977 (Determinazione delle zone climatiche e dei valori minimi e massimi dei relativi coefficienti volumici globali di dispersione termica); -D.M. 30.7.1986 (Aggiornamento dei coefficienti di dispersione termica degli edifici); -D.M. 9.1.1996; -C.M. LL.PP. 27.5.1967 n. 3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -UNI 7357; -UNI FA 83; -UNI 7745; -UNI FA 112; -UNI 7891; -UNI FA 113; -UNI 7959; -UNI 8290-2; -UNI FA 101; -UNI FA 264; -UNI 8369-2; -UNI 8804; -UNI 8979; -UNI 9252; -UNI 10344; -UNI 10348; -UNI 10349; -UNI 10379; -CSTB DTU Règles Th � K77; -ASTM C 236.
Controllo: Controllo delle zone esposteControllare mediante metodi non distruttivi (colpi di martello) le zone esposte all'intemperie e/o comunque con segnidi microfessure.
01.04.03.C02 TEST - Controlli conapparecchiature
ogni 6 mesi
01.04.R08 Requisito: Permeabilità all'ariaLe pareti debbono controllare il passaggio dell'aria a protezione degli ambienti interni e permettere la giusta ventilazione attraverso delle aperture.• Livello minimo della prestazione: I livelli prestazionali variano in funzione delle classi, della permeabilità all’aria
di riferimento a 100 Pa misurata in m^3/hm^2 e della pressione massima di prova misurata in Pa.• Riferimenti normativi: -C.M. LL.PP.22.5.1967 n.3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare
le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -UNI 8290-2; -UNI EN 86; -UNI EN 12207; -UNI EN 12208; -UNI EN 12210.
Controllo: Controllo delle zone esposteControllare mediante metodi non distruttivi (colpi di martello) le zone esposte all'intemperie e/o comunque con segnidi microfessure.
01.04.03.C02 TEST - Controlli conapparecchiature
ogni 6 mesi
Controllo: Controllo fenomeni di disgregazioneControllare eventuali microfessurazioni, disgregazioni, distacchi, copriferro e armature esposte agli agentiatmosferici.
01.04.03.C03 Controllo a vista ogni 3 anni
01.04.R20 Requisito: Tenuta all'acquaLa stratificazione delle pareti debbono essere realizzata in modo da impedire alle acque meteoriche di penetrare negli ambienti interni provocando macchie di umidità e/o altro ai rivestimenti interni.• Livello minimo della prestazione: I livelli prestazionali variano in funzione delle classi, della permeabilità all’aria
di riferimento a 100 Pa misurata in m^3/hm^2 e della pressione massima di prova misurata in Pa.• Riferimenti normativi: -C.M. LL.PP.22.5.1967 n.3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare
le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -UNI 8290-2; -UNI EN 86; -UNI EN 12207; -UNI EN 12208; -UNI EN 12210.
Controllo: Controllo delle zone esposteControllare mediante metodi non distruttivi (colpi di martello) le zone esposte all'intemperie e/o comunque con segnidi microfessure.
01.04.03.C02 TEST - Controlli conapparecchiature
ogni 6 mesi
Controllo: Controllo fenomeni di disgregazioneControllare eventuali microfessurazioni, disgregazioni, distacchi, copriferro e armature esposte agli agentiatmosferici.
01.04.03.C03 Controllo a vista ogni 3 anni
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.05 - Rivestimenti esterni ed interni
01.05 Rivestimenti esterni ed interni
01.05.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della condensazione interstizialeI rvestimenti esterni dovranno essere realizzati in modo da evitare la formazione di condensazione nella propria massa.• Livello minimo della prestazione: I valori minimi variano in funzione dei materiali e del loro impiego. Si prende in
considerazione la norma UNI 10350.• Riferimenti normativi: -Legge 9.10.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di
uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -UNI 7357; -UNI FA 83; -UNI FA 101; -UNI FA 264; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 10344; -UNI 10349; -UNI 10350; -UNI 10351; -UNI 10355; -UNI EN ISO 6946; -UNI EN ISO 9346; -UNI EN ISO 10211-1.
01.05.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo della condensazione superficialeI rivestimenti esterni dovranno essere realizzati in modo da evitare la formazione di condensazione sulla superficie interna.• Livello minimo della prestazione: I valori minimi variano in funzione dei materiali e del loro impiego. Si prende in
considerazione la norma UNI 10350.• Riferimenti normativi: -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di
uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -UNI 7357; -UNI FA 83; -UNI FA 101; -UNI FA 264; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 10344; -UNI 10349; -UNI 10350; -UNI 10351; -UNI 10355; -UNI EN ISO 6946; -UNI EN ISO 9346; -UNI EN ISO 10211-1.
01.05.R03 Requisito: (Attitudine al) controllo dell'inerzia termicaContribuisce, con l'accumulo di calore, ad assicurare il benessere termico. Un'inerzia più elevata può evitare il veloce abbassamento della temperatura dei locali con riscaldamento ad attenuazione notturna, o la dispersione di calore in locali soggetti a frequenti ricambi d'aria e privi di dispositivi per il recupero del calore.• Livello minimo della prestazione: Da tale punto di vista perciò non si attribuiscono specifici limiti prestazionali ai
singoli elementi ma solo all'edificio nel suo complesso.• Riferimenti normativi: -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di
uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -D.M. 9.1.1996; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 8369-2; -UNI 8979; -UNI 10344; -UNI 10348; -UNI 10349; -UNI 10379; -CER, Quaderno del Segretariato Generale n.2, 1983; -CER, Quaderno del Segretariato Generale n.6, 1984.
globali di dispersione termica); -D.M. 30.7.1986 (Aggiornamento dei coefficienti di dispersione termica degliPagina 135
Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni01.05.R07 edifici); -D.M. 9.1.1996; -C.M. LL.PP. 27.5.1967 n. 3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a
rappresentare le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -UNI 7357; -UNI FA 83; -UNI 8290-2; -UNI FA 101; -UNI FA 264; -UNI 7745; -UNI FA 112; -UNI 7891; -UNI FA 113; -UNI 7959; -UNI 8012; -UNI 8369-2; -UNI 8804; -UNI 8979; -UNI 9252; -UNI 10344; -UNI 10348; -UNI 10349; -UNI 10379; -CSTB DTU Règles Th � K77; -ASTM C 236.
01.05.R08 Requisito: Permeabilità all'ariaI Rivestimenti dovranno controllare il passaggio dell'aria a protezione degli ambienti interni e permettere la giusta ventilazione attraverso delle aperture.• Livello minimo della prestazione: I livelli prestazionali variano in funzione delle classi, della permeabilità all’aria
di riferimento a 100 Pa misurata in m^3 / hm^2 e della pressione massima di prova misurata in Pa.• Riferimenti normativi: -C.M. LL.PP.22.5.1967 n.3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare
le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI EN 86; -UNI EN 12207; -UNI EN 12208; -UNI EN 12210.
01.05.R19 Requisito: Tenuta all'acquaLa stratificazione dei rivestimenti unitamente alle pareti dovrà essere realizzata in modo da impedire alle acque meteoriche di penetrare negli ambienti interni provocando macchie di umidità e/o altro ai rivestimenti interni.• Livello minimo della prestazione: I livelli prestazionali variano in funzione delle classi, della permeabilità all’aria
di riferimento a 100 Pa misurata in m^3 / hm ^2 e della pressione massima di prova misurata in Pa.• Riferimenti normativi: -C.M. LL.PP.22.5.1967 n.3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare
le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI EN 86; -UNI EN 12207; -UNI EN 12208; -UNI EN 12210.
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura delle parti in vista. Controllarel'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici e della loro planarità. Riscontro di eventuali anomalie (bolle,screpolature, depositi, efflorescenze, microfessurazioni, ecc.) e/o difetti di esecuzione.
01.05.05.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.06 - Coperture
01.06 Coperture
01.06.R01 Requisito: Impermeabilità ai liquidiLa copertura deve impedire all'acqua meteorica la penetrazione o il contatto con parti o elementi di essa non predisposti.• Livello minimo della prestazione: In particolare, per quanto riguarda i materiali costituenti l'elemento di tenuta, è
richiesto che: le membrane per l'impermeabilizzazione devono resistere alla pressione idrica di 60 kPa per 24 ore, senza manifestazioni di gocciolamenti o passaggi d'acqua; i prodotti per coperture discontinue del tipo tegole, lastre di cemento o fibrocemento, tegole bituminose e lastre di ardesia non devono presentare nessun gocciolamento se mantenuti per 24 ore sotto l'azione di una colonna d'acqua d'altezza compresa fra 10 e 250 mm, in relazione al tipo di prodotto impiegato. Gli altri strati complementari di tenuta devono presentare specifici valori d'impermeabilità.
• Riferimenti normativi: -UNI 5658; -UNI FA 225; -UNI 5664; -UNI FA 231; -UNI 8089; -UNI 8178; -UNI 8202/21; -UNI 8290-2; -UNI 8625-1; -UNI 8625-1 FA 1-93; -UNI 8626; -UNI 8627; -UNI 8629/2; -UNI 8629/3; -UNI 8629/4; -UNI 8629/5; -UNI 8635-9; -UNI 8635-10; -UNI 9168/1; -UNI EN 539-1.
Controllo: Controllo dello statoControllare le condizioni di perfetto ricambio d'aria e della ventilazione della copertura attraverso i dispositivipredisposti. Assicurarsi dell'assenza di formazione di condensazione interstiziale.
01.06.05.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo dello statoControllare le condizioni e la funzionalità dei canali di gronda e delle pluviali. Controllo della regolare disposizionedegli elementi dopo il verificarsi di fenomeni meteorologici particolarmente intensi. Verifica dell'assenza di eventualianomalie. Controllare la funzionalità delle pluviali, delle griglie parafoglie e di eventuali depositi e detriti di foglie edaltre ostruzioni che possono compromettere il corretto deflusso delle acque meteoriche. Controllare gli elementi difissaggio ed eventuali connessioni.
01.06.01.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo manto di coperturaControllo dello stato generale della superficie. Verifica dell'assenza di eventuali anomalie in particolare la presenzadi vegetazione, depositi superficiali, alterazioni cromatiche. Controllo della regolare disposizione degli elementi dopoil verificarsi di fenomeni meteorologici particolarmente intensi. Controllare la presenza di false pendenze econseguenti accumuli d'acqua.
01.06.08.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo dello statoControllare le condizioni della superficie del manto ponendo particolare attenzione alla presenza di eventuali ristagnidi acqua e di vegetazione sopra la tenuta.
01.06.07.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo del mantoControllare le condizioni dello strato di protezione in ghiaia e dello stato della zavorra, ponendo inoltre particolareattenzione in corrispondenza dei canali di gronda e delle linee di compluvio. Verifica dell'assenza di eventualianomalie. Controllare la tenuta della guaina, ove ispezionabile, in corrispondenza di lucernari, botole, pluviali, ingenere, e nei punti di discontinuità della guaina. Controllo delle giunzioni, dei risvolti, di eventuali scollamenti digiunti e fissaggi.
01.06.06.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo dello statoControllare le condizioni della superficie del manto ponendo particolare attenzione alla presenza di eventuali ristagnidi acqua e di vegetazione sopra la tenuta.
01.06.03.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.06.R04 Requisito: (Attitudine al) controllo della condensazione interstizialeLa copertura dovrà essere realizzata in modo da evitare la formazione di condensazione al suo interno.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione di prove di laboratorio eseguite secondo le
norme vigenti:- UNI 10350. Componenti edilizi e strutture edilizie - Prestazioni igrotermiche - Stima della temperatura superficiale interna per evitare umidità critica superficiale e valutazione del rischio di condensazione interstiziale;- UNI 10351. Materiali da costruzione. Conduttività termica e permeabilità al vapore;- UNI EN 12086. Isolanti termici per edilizia - Determinazione delle proprietà di trasmissione del vapore acqueo.
• Riferimenti normativi: -Legge 5.3.1990 n.46 (Norme per la sicurezza degli impianti); -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazionienergetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -UNI 8089; -UNI 8178; -UNI 8202/23; -UNI 8290-2; -UNI 8627; -UNI 10350; -UNI 10351; -UNI EN 12086.
Controllo: Controllo dello statoControllare le condizioni della superficie del manto ponendo particolare attenzione alla presenza di eventuali ristagnidi acqua e di vegetazione sopra la tenuta.
01.06.07.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo del mantoControllare le condizioni dello strato di protezione in ghiaia e dello stato della zavorra, ponendo inoltre particolareattenzione in corrispondenza dei canali di gronda e delle linee di compluvio. Verifica dell'assenza di eventualianomalie. Controllare la tenuta della guaina, ove ispezionabile, in corrispondenza di lucernari, botole, pluviali, ingenere, e nei punti di discontinuità della guaina. Controllo delle giunzioni, dei risvolti, di eventuali scollamenti digiunti e fissaggi.
01.06.06.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo dello statoControllare le condizioni della superficie del manto ponendo particolare attenzione alla presenza di eventuali ristagnidi acqua e di vegetazione sopra la tenuta.
01.06.03.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.06.R05 Requisito: Isolamento termicoLa copertura deve conservare la superficie interna a temperature vicine a quelle dell'aria ambiente tale da evitare che vi siano pareti fredde e comunque fenomeni di condensazione superficiale. In particolare devono essere evitati i ponti termici.• Livello minimo della prestazione: Pur non stabilendo specifici limiti prestazionali per le singole chiusure ai fini del
contenimento delle dispersioni, tuttavia i valori di U e kl devono essere tali da concorrere a contenere il coefficiente volumico di dispersione Cd dell'intero edificio e quello dei singoli locali nei limiti previsti dalle leggi e normative vigenti.
• Riferimenti normativi: -Legge 46/90; -Legge 10/91; -D.M. 10.3.1977 (Determinazione delle zone climatiche e dei valori minimi e massimi dei relativi coefficienti volumici globali di dispersione termica); -D.M. 30.7.1986 (Aggiornamento dei coefficienti di dispersione termica degli edifici); -UNI 7357; -UNI FA 83; -UNI FA 101; -UNI FA 264; -UNI 7745; -UNI FA 112; -UNI 7891; -UNI FA 113; -UNI 8089; -UNI 8178; -UNI 8290-2; -UNI 8627; -UNI 8804; -UNI 9252; -UNI 10350; -UNI 10351; -UNI EN 12086; -ASTM C 236.
Controllo: Controllo manto di coperturaControllo dello stato generale della superficie. Verifica dell'assenza di eventuali anomalie in particolare la presenzadi vegetazione, depositi superficiali, alterazioni cromatiche. Controllo della regolare disposizione degli elementi dopoil verificarsi di fenomeni meteorologici particolarmente intensi. Controllare la presenza di false pendenze econseguenti accumuli d'acqua.
01.06.08.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo dello statoControllare le condizioni della superficie del manto ponendo particolare attenzione alla presenza di eventuali ristagnidi acqua e di vegetazione sopra la tenuta.
01.06.07.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo del mantoControllare le condizioni dello strato di protezione in ghiaia e dello stato della zavorra, ponendo inoltre particolareattenzione in corrispondenza dei canali di gronda e delle linee di compluvio. Verifica dell'assenza di eventualianomalie. Controllare la tenuta della guaina, ove ispezionabile, in corrispondenza di lucernari, botole, pluviali, ingenere, e nei punti di discontinuità della guaina. Controllo delle giunzioni, dei risvolti, di eventuali scollamenti digiunti e fissaggi.
01.06.06.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo dello statoControllare le condizioni della superficie del manto ponendo particolare attenzione alla presenza di eventuali ristagnidi acqua e di vegetazione sopra la tenuta.
01.06.03.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.06.R07 Requisito: (Attitudine al) controllo della condensazione superficialeLa copertura dovrà essere realizzata in modo da evitare la formazione di condensazione sulla superficie degli elementi.• Livello minimo della prestazione: In tutte le superfici interne delle coperture, con temperatura dell'aria interna di
valore Ti=20°C ed umidità relativa interna di valore U.R. <= 70%) la temperatura superficiale interna Tsi , in considerazione di una temperatura esterna pari a quella di progetto, dovrà risultare con valore non inferiore ai 14°C.
• Riferimenti normativi: -Legge 5.3.1990 n.46 (Norme per la sicurezza degli impianti); -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili); -D.M. Sanità 5.7.1975 (Modificazioni alle istruzioni ministeriali 20.6.1986 relativamente all'altezza minima ed ai requisiti igienico�sanitari principali dei locali di abitazione); -C.M. LL.PP. 22.5.1967 n.3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -CER, Quaderno del Segretariato n.2, 1983; -UNI 8089; -UNI 8178; -UNI 8202/23; -UNI 8290-2; -UNI 8627; -UNI 10350; -UNI 10351; -UNI EN 12086.
Controllo: Controllo manto di coperturaControllo dello stato generale della superficie. Verifica dell'assenza di eventuali anomalie in particolare la presenzadi vegetazione, depositi superficiali, alterazioni cromatiche. Controllo della regolare disposizione degli elementi dopoil verificarsi di fenomeni meteorologici particolarmente intensi. Controllare la presenza di false pendenze econseguenti accumuli d'acqua.
01.06.08.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.06.R09 Requisito: VentilazioneLa copertura dovrà essere realizzata in modo da poter ottenere ricambio d'aria in modo naturale o mediante meccanismi.• Livello minimo della prestazione: Il sottotetto dovrà essere dotato di aperture di ventilazione con sezione => ad
1/500 della superficie coperta o comunque di almeno 10 cm, ripartite tra i due lati opposti della copertura ed il colmo. Nel caso di coperture discontinue deve comunque essere assicurata una microventilazione della superficie inferiore dell'elemento di tenuta.
• Riferimenti normativi: -UNI 7357; -UNI 8089; -UNI 8178; -UNI 8290-2; -UNI 8627; -UNI 9460; -UNI 10344; -UNI EN ISO 6946.
Controllo: Controllo manto di coperturaControllo dello stato generale della superficie. Verifica dell'assenza di eventuali anomalie in particolare la presenzadi vegetazione, depositi superficiali, alterazioni cromatiche. Controllo della regolare disposizione degli elementi dopoil verificarsi di fenomeni meteorologici particolarmente intensi. Controllare la presenza di false pendenze econseguenti accumuli d'acqua.
01.06.08.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.06.04 Strato di tenuta con membrane bituminose
01.06.04.R02 Requisito: Impermeabilità ai liquidi per strato di tenuta con membrane bituminoseGli strati di tenuta della copertura devono impedire all'acqua meteorica la penetrazione o il contatto con parti o elementi di essa non predisposti.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni• Livello minimo della prestazione: è richiesto che le membrane per l'impermeabilizzazione resistano alla pressione
idrica di 60 kPa per almeno 24 ore, senza che si manifestino gocciolamenti o passaggi d'acqua. In particolare si rimanda alle norme specifiche vigenti:- UNI 8202-1 30/09/81 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Generalità per le prove;- UNI 8202-21 31/03/84 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della impermeabilità all'acqua;- UNI 8202-22 31/12/82 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione del comportamento all'acqua;- UNI 8202-23 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della permeabilità al vapore d'acqua;- UNI 8202-27 31/12/82 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione dell'invecchiamento termico in acqua;- UNI 8629-1 31/01/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Caratteristiche prestazionali e loro significatività;- UNI 8629-2 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BPP per elemento di tenuta;- UNI 8629-3 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BPE per elemento di tenuta;- UNI 8629-4 31/12/89 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione per tipi EPDM e IIR per elementi di tenuta;- UNI 8629-5 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BPP (con autoprotezione metallica) per elemento di tenuta;- UNI 8629-6 31/12/89 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi a base di PVC plastificato per elementi di tenuta;- UNI 8629-7 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BOF (con autoprotezione metallica) per elemento di tenuta;- UNI 8629-8 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BOF per elemento di tenuta.
• Riferimenti normativi: -UNI 8202-1; -UNI 8202-21; -UNI 8202-22; -UNI 8202-23; -UNI 8202-27; -UNI 8290-2; -UNI 8629-1; -UNI 8629/2; -UNI 8629/3; -UNI 8629/4; -UNI 8629/5; -UNI 8629-6; -UNI 8629-7; -UNI 8629-8; -UNI 9168/1; -UNI 9168-2.
Controllo: Controllo impermeabilizzazioneControllare la tenuta della guaina, ove ispezionabile, in corrispondenza di lucernari, botole, pluviali, in genere, e neipunti di discontinuità della guaina. Controllare l'assenza di anomalie (fessurazioni, bolle, scorrimenti, distacchi, ecc.)Controllo delle giunzioni, dei risvolti, di eventuali scollamenti di giunti e fissaggi. Controllare l'assenza di depositi eristagni d'acqua.
01.06.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.06.05 Strato di ventilazione
01.06.05.R01 Requisito: Isolamento termico per strato di ventilazioneGli strati di ventilazione della copertura devono conservare la superficie interna a temperature vicine a quelle dell'aria ambiente tale da evitare che vi siano pareti fredde e comunque fenomeni di condensazione superficiale; in particolare devono essere evitati i ponti termici.• Livello minimo della prestazione: Pur non stabilendo specifici limiti prestazionali per le singole chiusure ai fini del
contenimento delle dispersioni, tuttavia i valori di U e kl devono essere tali da concorrere a contenere il coefficiente volumico di dispersione Cd dell'intero edificio e quello dei singoli locali nei limiti previsti dalle leggi e normative vigenti.
• Riferimenti normativi: -Legge 46/90; -Legge 10/91; -D.M. 10.3.1977 (Determinazione delle zone climatiche e dei valori minimi e massimi dei relativi coefficienti volumici globali di dispersione termica); -D.M. 30.7.1986 (Aggiornamento dei coefficienti di dispersione termica degli edifici); -UNI 7357; -UNI FA 83; -UNI FA 101; -UNI FA 264; -UNI 7745; -UNI FA 112; -UNI 7891; -UNI FA 113; -UNI 8089; -UNI 8178; -UNI 8290-2; -UNI 8627; -UNI 8804; -UNI 9252; -UNI 10350; -UNI 10351; -UNI EN 12086; -ASTM C 236.
Controllo: Controllo dello statoControllare le condizioni di perfetto ricambio d'aria e della ventilazione della copertura attraverso i dispositivipredisposti. Assicurarsi dell'assenza di formazione di condensazione interstiziale.
01.06.05.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.08 - Infissi interni ed esterni
01.08 Infissi interni ed esterni
01.08.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo del fattore solareGli infissi dovranno consentire un adeguato ingresso di energia termica raggiante attraverso le superfici trasparenti (vetri) in funzione delle condizioni climatiche.• Livello minimo della prestazione: Il fattore solare dell'infisso non dovrà superare, con insolazione diretta, il valore
di 0,3 con i dispositivi di oscuramento in posizione di chiusura.• Riferimenti normativi: -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di
uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.01.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 7143; -UNI 7525; -UNI 7895; -UNI 7961; -UNI 7962; -UNI 8204; -UNI 8290-2; -UNI 8369/1; -UNI 8369/3; -UNI 8369/5; -UNI 8370; -UNI 8894; -UNI 8975; -UNI 9122/1; -UNI 9122/2; -UNI 9122-2 FA 1-89; -UNI 9158; -UNI 9158 FA 1 -94; -UNI 9171; -UNI 9172; -UNI 9173/1; -UNI 9173/2; -UNI 9173/3; -UNI 9173/4; -UNI 9283; -UNI 9570; -UNI 9723; -UNI 9729/1; -UNI 9729/2; -UNI 9729/3; -UNI 9729/4; -UNI 10818; -UNI EN 42; -UNI EN 77; -UNI EN 78; -UNI EN 86; -UNI EN 107; -UNI EN 949; -UNI EN 1154; -UNI EN 1155; -UNI EN 1158; -UNI EN 1303; -UNI EN 1527; -UNI EN 1627; -UNI EN 1628; -UNI EN 1629; -UNI EN 1630; -UNI EN 1670; -UNI EN 12207; -UNI EN 12208; -UNI EN 12210; -UNI EN ISO 6410/1.
01.08.R03 Requisito: Permeabilità all'ariaGli infissi devono controllare il passaggio dell'aria a protezione degli ambienti interni e permettere la giusta ventilazione.• Livello minimo della prestazione: I livelli prestazionali variano in funzione delle classi, della permeabilità all’aria
di riferimento a 100 Pa misurata in m^3/hm^2 e della pressione massima di prova misurata in Pa. Qualora siano impiegati infissi esterni verticali dotati di tamponamento trasparente isolante (con trasmittanza termica unitaria U < = 3,5 W/m°C), la classe di permeabilità all'aria non deve essere inferiore ad A2 secondo le norme UNI EN 1026, prEN 12519 e UNI EN 12207.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni• Riferimenti normativi: -C.M. LL.PP.22.5.1967 n.3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare
le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -UNI 8290-2; -UNI 8894; -UNI EN 86; UNI EN 1026; prEN 12519; -UNI EN 12207; -UNI EN 12208; -UNI EN 12210.
Controllo: Controllo vetriControllo uniformità dei vetri e delle sigillature vetro-telaio. Controllare la presenza di depositi o sporco. Verifica diassenza di anomalie e/o difetti (rottura, depositi, macchie, ecc.).
01.08.01.C10 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo persianeControllo dello stato di conservazione e comunque del grado di usura delle parti in vista. Controllo delle cerniere edei fissaggi alla parete.
01.08.01.C06 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo telai mobiliControllo dell'ortogonalità dell'anta e dei cavallotti di unione dei profilati dell'anta.
01.08.01.C09 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo telai fissiControllo delle asole di drenaggio e del sistema di drenaggio. Controllo dell'ortogonalità dei telai. Controllo delfissaggio del telaio al vano ed al controtelaio al muro e dei blocchetti di regolazione.
01.08.01.C08 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo organi di movimentazioneControllo dell'efficacia delle cerniere e della perfetta chiusura dell'anta col telaio fisso. Controllo degli organi diserraggio con finestra aperta e controllo dei movimenti delle aste di chiusure.
01.08.01.C04 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo guide di scorrimentoControllo della funzionalità delle guide di scorrimento.
01.08.01.C03 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo guarnizioni di tenutaControllo dell'efficacia delle guarnizioni. Controllo dell'adesione delle guarnizioni ai profili di contatto dei telai.Controllo del corretto inserimento nelle proprie sedi delle guarnizioni. Controllo dell'elasticità delle guarnizioni.
01.08.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleControllo delle finiture e dello strato di protezione superficiale, controllo dei giochi e planarità delle parti.
01.08.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.08.R06 Requisito: Tenuta all'acquaGli infissi devono essere realizzati in modo da impedire, o comunque limitare, alle acque meteoriche o di altra origine di penetrare negli ambienti interni.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi sono individuabili attraverso l'identificazione della classe di
tenuta all'acqua in funzione della norma UNI EN 12208.
CLASSIFICAZIONE SECONDO LA NORMA UNI EN 12208Note = Il metodo A è indicato per prodotti pienamente esposti; il metodo B è adatto per prodotti parzialmente protetti.
PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= -;Classificazione: Metodo di prova A=0 - Metodo di prova B=0;Specifiche: Nessun requisito;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 0;Classificazione: Metodo di prova A= 1A - Metodo di prova B= 1B;Specifiche: Irrorazione per 15 min;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 50;Classificazione: Metodo di prova A= 2A - Metodo di prova B= 2B;Specifiche: Come classe 1 ÷ 5 min;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 100;Classificazione: Metodo di prova A= 3A - Metodo di prova B= 3B;Specifiche: Come classe 2 ÷ 5 min;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 150;Classificazione: Metodo di prova A= 4A - Metodo di prova B= 4B;Specifiche: Come classe 3 ÷ 5 min;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 200;Classificazione: Metodo di prova A= 5A - Metodo di prova B= 5B;Specifiche: Come classe 4 ÷ 5 min;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 250;Classificazione: Metodo di prova A= 6A - Metodo di prova B= 6B;Specifiche: Come classe 5 ÷ 5 min;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 300;Classificazione: Metodo di prova A= 7A - Metodo di prova B= 7B;Specifiche: Come classe 6 ÷ 5 min;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 450;Classificazione: Metodo di prova A= 8A - Metodo di prova B= -;Specifiche: Come classe 7 ÷ 5 min;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 600;Classificazione: Metodo di prova A= 9A - Metodo di prova B= -;Specifiche: Come classe 8 ÷ 5 min;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*) > 600;Classificazione: Metodo di prova A= Exxx - Metodo di prova B= -;Specifiche: Al di sopra di 600 Pa, con cadenza di 150 Pa, la durata di ciascuna fase deve essere di 50 min;
* dopo 15 min a pressione zero e 5 min alle fasi susseguenti.• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981 ; -D.M. 11.3.1988 ; -D.M. 26.8.1992 ; -D.M. 13.12.1993 ; -D.M. 9.1.1996 ; -
D.M. 16.1.1996 ; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi ; -UNI 8290-2 ; -UNI 8894 ; -UNI EN 12208 ; -UNI EN 1027 ; -prEN 12519.
Controllo: Controllo vetriControllo uniformità dei vetri e delle sigillature vetro-telaio. Controllare la presenza di depositi o sporco. Verifica diassenza di anomalie e/o difetti (rottura, depositi, macchie, ecc.).
01.08.01.C10 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo persianeControllo dello stato di conservazione e comunque del grado di usura delle parti in vista. Controllo delle cerniere edei fissaggi alla parete.
01.08.01.C06 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo telai mobiliControllo dell'ortogonalità dell'anta e dei cavallotti di unione dei profilati dell'anta.
01.08.01.C09 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo telai fissiControllo delle asole di drenaggio e del sistema di drenaggio. Controllo dell'ortogonalità dei telai. Controllo delfissaggio del telaio al vano ed al controtelaio al muro e dei blocchetti di regolazione.
01.08.01.C08 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo organi di movimentazioneControllo dell'efficacia delle cerniere e della perfetta chiusura dell'anta col telaio fisso. Controllo degli organi diserraggio con finestra aperta e controllo dei movimenti delle aste di chiusure.
01.08.01.C04 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo guide di scorrimentoControllo della funzionalità delle guide di scorrimento.
01.08.01.C03 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo guarnizioni di tenuta01.08.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniControllo dell'efficacia delle guarnizioni. Controllo dell'adesione delle guarnizioni ai profili di contatto dei telai.Controllo del corretto inserimento nelle proprie sedi delle guarnizioni. Controllo dell'elasticità delle guarnizioni.Controllo: Controllo generaleControllo delle finiture e dello strato di protezione superficiale, controllo dei giochi e planarità delle parti.
01.08.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.08.R08 Requisito: Isolamento termicoGli infissi dovranno avere la capacità di limitare le perdite di calore. Al requisito concorrono tutti gli elementi che ne fanno parte.• Livello minimo della prestazione: Pur non stabilendo specifici limiti prestazionali per i singoli infissi ai fini del
contenimento delle dispersioni, è opportuno comunque che i valori della trasmittanza termica unitaria U siano tali da contribuire al contenimento del coefficiente volumico di dispersione Cd riferito all'intero edificio e quello dei singoli locali nei limiti previsti dalle leggi e normative vigenti.
• Riferimenti normativi: -Legge 9.1. 1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -D.M. 10.3.1977 (Determinazione delle zone climatiche e dei valori minimi e massimi dei relativi coefficienti volumici globali di dispersione termica); -D.M. 30.7.1986 (Aggiornamento dei coefficienti di dispersione termica degli edifici); -C.M. LL.PP.27.5.1967 n.3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -UNI 8290-2; -UNI 8894; -UNI 8979.
Controllo: Controllo vetriControllo uniformità dei vetri e delle sigillature vetro-telaio. Controllare la presenza di depositi o sporco. Verifica diassenza di anomalie e/o difetti (rottura, depositi, macchie, ecc.).
01.08.01.C10 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo guarnizioni di tenutaControllo dell'efficacia delle guarnizioni. Controllo dell'adesione delle guarnizioni ai profili di contatto dei telai.Controllo del corretto inserimento nelle proprie sedi delle guarnizioni. Controllo dell'elasticità delle guarnizioni.
01.08.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.16 - Impianto di distribuzione acqua fredda ecalda
01.16 Impianto di distribuzione acqua fredda e calda
01.16.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo della temperatura dei fluidiI fluidi termovettori devono avere temperatura idonea per assicurare il corretto funzionamento, sia in relazione al benessere ambientale che al contenimento dei consumi energetici.• Livello minimo della prestazione: E' opportuno che le temperature dei fluidi termovettori corrispondano ai valori
riportati dalla normativa di riferimento assicurando comunque una tolleranza per temperature oltre 100 °C di +/- 0,15 K e per temperature fino a 100 °C di +/- 0,1 K.
• Riferimenti normativi: -UNI ENV 247; -UNI ENV 306; -UNI ENV 327; -UNI ENV 328; -UNI EN 305; -UNI EN 307; -UNI EN 308; -UNI EN 1148; -UNI EN 1216; -UNI EN 1254-1.
02 - Realizzazione di palestra
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.03 - Pareti esterne ed interne
02.03 Pareti esterne ed interne
02.03.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della condensazione interstizialeLe pareti debbono essere realizzate in modo da evitare la formazione di condensazione nella propria massa.• Livello minimo della prestazione: In seguito alle prove non si dovranno verificare condensazioni verso l'interno e
tantomeno macchie localizzate sul rivestimento esterno. In ogni caso i livelli minimi variano in funzione dello stato fisico delle pareti perimetrali e delle caratteristiche termiche.
• Riferimenti normativi: -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -D.M. 9.1.1996; -UNI 7357; -UNI FA 83; -UNI FA 101; -UNI FA 264; -UNI 7959; -UNI 8290-2; -UNI 8369-2; -UNI 8979; -UNI 10344; -UNI 10348; -UNI 10349; -UNI 10350; -UNI 10351; -UNI 10355; -UNI 10379; -UNI EN ISO 6946; -UNI EN ISO 9346; -UNI EN ISO 10211-1.
Controllo: Controllo delle zone esposteControllare mediante metodi non distruttivi (colpi di martello) le zone esposte all'intemperie e/o comunque con segnidi microfessure.
02.03.03.C02 TEST - Controlli conapparecchiature
ogni 6 mesi
02.03.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo della condensazione superficialeLe pareti debbono essere realizzate in modo da evitare la formazione di condensazione sulla superficie interna.• Livello minimo della prestazione: Per i locali considerati nelle condizioni di progetto, con temperatura dell'aria
interna di valore Ti=20°C ed umidità relativa interna di valore U.R. <= 70%, la temperatura superficiale interna Tsi riferita alle pareti perimetrali verticali esterne, in considerazione di una temperatura esterna pari a quella di progetto, dovrà risultare con valore non inferiore ai 14°C.
• Riferimenti normativi: -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -D.M. Sanità 5.7.1975 (Modificazioni alle istruzioni ministeriali 20.6.1896 relativamente all'altezza minima ed ai requisiti igienico-sanitari principali dei locali di abitazione); -D.M. 9.1.1996; -C.M. LL.PP. 22.5.1967 n.3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -CER, Quaderno del Segretariato n. 2, 1983; -UNI 7959; -UNI 8290-2; -UNI 8369-2; -UNI 8979; -UNI 10344; -UNI 10348; -UNI 10349; -UNI 10379.
02.03.R03 Requisito: (Attitudine al) controllo dell'inerzia termicaContribuisce, con l'accumulo di calore, ad assicurare il benessere termico. Un'inerzia più elevata può evitare il veloce abbassamento della temperatura dei locali con riscaldamento ad attenuazione notturna, o la dispersione di
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazionicalore in locali soggetti a frequenti ricambi d'aria e privi di dispositivi per il recupero del calore.• Livello minimo della prestazione: Da tale punto di vista perciò non si attribuiscono specifici limiti prestazionali
alle singole strutture ma solo all'edificio nel suo complesso; di conseguenza la "massa efficace" di una chiusura perimetrale esterna deve essere tale da concorrere, insieme alle altre strutture, al rispetto dei limiti previsti per l'edificio.
• Riferimenti normativi: -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -D.M. 9.1.1996; -CER, Quaderno del Segretariato Generale n.2, 1983; -CER, Quaderno del Segretariato Generale n.6, 1984; -UNI 7959; -UNI 8290-2; -UNI 8369-2; -UNI 8979; -UNI 10344; -UNI 10348; -UNI 10349; -UNI 10379.
02.03.R07 Requisito: Isolamento termicoLe pareti perimetrali verticali dovranno resistere al passaggio di calore ed assicurare il benessere termico e limitare le dispersioni di riscaldamento e di energia.• Livello minimo della prestazione: Pur non stabilendo specifici limiti prestazionali per le singole chiusure ai fini del
contenimento delle dispersioni, tuttavia i valori di U e kl devono essere tali da concorrere a contenere il coefficiente volumico di dispersione Cd dell'intero edificio e quello dei singoli locali nei limiti previsti dalle leggi e normative vigenti.
• Riferimenti normativi: -Legge 5.3.1990 n.46 (Norme per la sicurezza degli impianti); -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -D.M. 10.3.1977 (Determinazione delle zone climatiche e dei valori minimi e massimi dei relativi coefficienti volumici globali di dispersione termica); -D.M. 30.7.1986 (Aggiornamento dei coefficienti di dispersione termica degli edifici); -D.M. 9.1.1996; -C.M. LL.PP. 27.5.1967 n. 3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -UNI 7357; -UNI FA 83; -UNI 7745; -UNI FA 112; -UNI 7891; -UNI FA 113; -UNI 7959; -UNI 8290-2; -UNI FA 101; -UNI FA 264; -UNI 8369-2; -UNI 8804; -UNI 8979; -UNI 9252; -UNI 10344; -UNI 10348; -UNI 10349; -UNI 10379; -CSTB DTU Règles Th � K77; -ASTM C 236.
Controllo: Controllo delle zone esposteControllare mediante metodi non distruttivi (colpi di martello) le zone esposte all'intemperie e/o comunque con segnidi microfessure.
02.03.03.C02 TEST - Controlli conapparecchiature
ogni 6 mesi
02.03.R08 Requisito: Permeabilità all'ariaLe pareti debbono controllare il passaggio dell'aria a protezione degli ambienti interni e permettere la giusta ventilazione attraverso delle aperture.• Livello minimo della prestazione: I livelli prestazionali variano in funzione delle classi, della permeabilità all’aria
di riferimento a 100 Pa misurata in m^3/hm^2 e della pressione massima di prova misurata in Pa.• Riferimenti normativi: -C.M. LL.PP.22.5.1967 n.3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare
le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -UNI 8290-2; -UNI EN 86; -UNI EN 12207; -UNI EN 12208; -UNI EN 12210.
Controllo: Controllo delle zone esposteControllare mediante metodi non distruttivi (colpi di martello) le zone esposte all'intemperie e/o comunque con segnidi microfessure.
02.03.03.C02 TEST - Controlli conapparecchiature
ogni 6 mesi
Controllo: Controllo fenomeni di disgregazioneControllare eventuali microfessurazioni, disgregazioni, distacchi, copriferro e armature esposte agli agentiatmosferici.
02.03.03.C03 Controllo a vista ogni 3 anni
02.03.R20 Requisito: Tenuta all'acquaLa stratificazione delle pareti debbono essere realizzata in modo da impedire alle acque meteoriche di penetrare negli ambienti interni provocando macchie di umidità e/o altro ai rivestimenti interni.• Livello minimo della prestazione: I livelli prestazionali variano in funzione delle classi, della permeabilità all’aria
di riferimento a 100 Pa misurata in m^3/hm^2 e della pressione massima di prova misurata in Pa.• Riferimenti normativi: -C.M. LL.PP.22.5.1967 n.3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare
le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -UNI 8290-2; -UNI EN 86; -UNI EN 12207; -UNI EN 12208; -UNI EN 12210.
Controllo: Controllo delle zone esposteControllare mediante metodi non distruttivi (colpi di martello) le zone esposte all'intemperie e/o comunque con segnidi microfessure.
02.03.03.C02 TEST - Controlli conapparecchiature
ogni 6 mesi
Controllo: Controllo fenomeni di disgregazioneControllare eventuali microfessurazioni, disgregazioni, distacchi, copriferro e armature esposte agli agentiatmosferici.
02.03.03.C03 Controllo a vista ogni 3 anni
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.04 - Rivestimenti esterni ed interni
02.04 Rivestimenti esterni ed interni
02.04.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della condensazione interstizialeI rvestimenti esterni dovranno essere realizzati in modo da evitare la formazione di condensazione nella propria massa.• Livello minimo della prestazione: I valori minimi variano in funzione dei materiali e del loro impiego. Si prende in
considerazione la norma UNI 10350.• Riferimenti normativi: -Legge 9.10.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di
uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -UNI 7357; -UNI FA 83; -UNI FA 101; -UNI FA 264; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 10344; -UNI 10349; -UNI 10350; -UNI 10351; -UNI 10355; -UNI EN ISO 6946; -UNI EN ISO 9346; -UNI EN ISO 10211-1.
02.04.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo della condensazione superficialeI rivestimenti esterni dovranno essere realizzati in modo da evitare la formazione di condensazione sulla superficie interna.• Livello minimo della prestazione: I valori minimi variano in funzione dei materiali e del loro impiego. Si prende in
considerazione la norma UNI 10350.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni• Riferimenti normativi: -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di
uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -UNI 7357; -UNI FA 83; -UNI FA 101; -UNI FA 264; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 10344; -UNI 10349; -UNI 10350; -UNI 10351; -UNI 10355; -UNI EN ISO 6946; -UNI EN ISO 9346; -UNI EN ISO 10211-1.
02.04.R03 Requisito: (Attitudine al) controllo dell'inerzia termicaContribuisce, con l'accumulo di calore, ad assicurare il benessere termico. Un'inerzia più elevata può evitare il veloce abbassamento della temperatura dei locali con riscaldamento ad attenuazione notturna, o la dispersione di calore in locali soggetti a frequenti ricambi d'aria e privi di dispositivi per il recupero del calore.• Livello minimo della prestazione: Da tale punto di vista perciò non si attribuiscono specifici limiti prestazionali ai
singoli elementi ma solo all'edificio nel suo complesso.• Riferimenti normativi: -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di
uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -D.M. 9.1.1996; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 8369-2; -UNI 8979; -UNI 10344; -UNI 10348; -UNI 10349; -UNI 10379; -CER, Quaderno del Segretariato Generale n.2, 1983; -CER, Quaderno del Segretariato Generale n.6, 1984.
02.04.R07 Requisito: Isolamento termicoI rivestimenti dovranno conservare la superficie interna a temperature vicine a quelle dell'aria ambiente tale da evitare che vi siano pareti fredde e comunque fenomeni di condensazione superficiale.• Livello minimo della prestazione: Pur non stabilendo specifici limiti prestazionali per le singole chiusure ai fini del
contenimento delle dispersioni, tuttavia i valori di U e kl devono essere tali da concorrere a contenere il coefficiente volumico di dispersione Cd dell'intero edificio e quello dei singoli locali nei limiti previsti dalle leggi e normative vigenti.
• Riferimenti normativi: -Legge 5.3.1990 n.46 (Norme per la sicurezza degli impianti); -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -D.M. 10.3.1977 (Determinazione delle zone climatiche e dei valori minimi e massimi dei relativi coefficienti volumici globali di dispersione termica); -D.M. 30.7.1986 (Aggiornamento dei coefficienti di dispersione termica degli edifici); -D.M. 9.1.1996; -C.M. LL.PP. 27.5.1967 n. 3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -UNI 7357; -UNI FA 83; -UNI 8290-2; -UNI FA 101; -UNI FA 264; -UNI 7745; -UNI FA 112; -UNI 7891; -UNI FA 113; -UNI 7959; -UNI 8012; -UNI 8369-2; -UNI 8804; -UNI 8979; -UNI 9252; -UNI 10344; -UNI 10348; -UNI 10349; -UNI 10379; -CSTB DTU Règles Th � K77; -ASTM C 236.
02.04.R08 Requisito: Permeabilità all'ariaI Rivestimenti dovranno controllare il passaggio dell'aria a protezione degli ambienti interni e permettere la giusta ventilazione attraverso delle aperture.• Livello minimo della prestazione: I livelli prestazionali variano in funzione delle classi, della permeabilità all’aria
di riferimento a 100 Pa misurata in m^3 / hm^2 e della pressione massima di prova misurata in Pa.• Riferimenti normativi: -C.M. LL.PP.22.5.1967 n.3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare
le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI EN 86; -UNI EN 12207; -UNI EN 12208; -UNI EN 12210.
02.04.R19 Requisito: Tenuta all'acquaLa stratificazione dei rivestimenti unitamente alle pareti dovrà essere realizzata in modo da impedire alle acque meteoriche di penetrare negli ambienti interni provocando macchie di umidità e/o altro ai rivestimenti interni.• Livello minimo della prestazione: I livelli prestazionali variano in funzione delle classi, della permeabilità all’aria
di riferimento a 100 Pa misurata in m^3 / hm ^2 e della pressione massima di prova misurata in Pa.• Riferimenti normativi: -C.M. LL.PP.22.5.1967 n.3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare
le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI EN 86; -UNI EN 12207; -UNI EN 12208; -UNI EN 12210.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.05 - Coperture
02.05 Coperture
02.05.R01 Requisito: Impermeabilità ai liquidiLa copertura deve impedire all'acqua meteorica la penetrazione o il contatto con parti o elementi di essa non predisposti.• Livello minimo della prestazione: In particolare, per quanto riguarda i materiali costituenti l'elemento di tenuta, è
richiesto che: le membrane per l'impermeabilizzazione devono resistere alla pressione idrica di 60 kPa per 24 ore, senza manifestazioni di gocciolamenti o passaggi d'acqua; i prodotti per coperture discontinue del tipo tegole, lastre di cemento o fibrocemento, tegole bituminose e lastre di ardesia non devono presentare nessun gocciolamento se mantenuti per 24 ore sotto l'azione di una colonna d'acqua d'altezza compresa fra 10 e 250 mm, in relazione al tipo di prodotto impiegato. Gli altri strati complementari di tenuta devono presentare specifici valori d'impermeabilità.
• Riferimenti normativi: -UNI 5658; -UNI FA 225; -UNI 5664; -UNI FA 231; -UNI 8089; -UNI 8178; -UNI 8202/21; -UNI 8290-2; -UNI 8625-1; -UNI 8625-1 FA 1-93; -UNI 8626; -UNI 8627; -UNI 8629/2; -UNI 8629/3; -UNI 8629/4; -UNI 8629/5; -UNI 8635-9; -UNI 8635-10; -UNI 9168/1; -UNI EN 539-1.
Controllo: Controllo dello statoControllare le condizioni di perfetto ricambio d'aria e della ventilazione della copertura attraverso i dispositivipredisposti. Assicurarsi dell'assenza di formazione di condensazione interstiziale.
02.05.05.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo dello statoControllare le condizioni e la funzionalità dei canali di gronda e delle pluviali. Controllo della regolare disposizionedegli elementi dopo il verificarsi di fenomeni meteorologici particolarmente intensi. Verifica dell'assenza di eventualianomalie. Controllare la funzionalità delle pluviali, delle griglie parafoglie e di eventuali depositi e detriti di foglie edaltre ostruzioni che possono compromettere il corretto deflusso delle acque meteoriche. Controllare gli elementi difissaggio ed eventuali connessioni.
02.05.01.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo manto di coperturaControllo dello stato generale della superficie. Verifica dell'assenza di eventuali anomalie in particolare la presenzadi vegetazione, depositi superficiali, alterazioni cromatiche. Controllo della regolare disposizione degli elementi dopo
02.05.08.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioniil verificarsi di fenomeni meteorologici particolarmente intensi. Controllare la presenza di false pendenze econseguenti accumuli d'acqua.Controllo: Controllo dello statoControllare le condizioni della superficie del manto ponendo particolare attenzione alla presenza di eventuali ristagnidi acqua e di vegetazione sopra la tenuta.
02.05.07.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo del mantoControllare le condizioni dello strato di protezione in ghiaia e dello stato della zavorra, ponendo inoltre particolareattenzione in corrispondenza dei canali di gronda e delle linee di compluvio. Verifica dell'assenza di eventualianomalie. Controllare la tenuta della guaina, ove ispezionabile, in corrispondenza di lucernari, botole, pluviali, ingenere, e nei punti di discontinuità della guaina. Controllo delle giunzioni, dei risvolti, di eventuali scollamenti digiunti e fissaggi.
02.05.06.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo dello statoControllare le condizioni della superficie del manto ponendo particolare attenzione alla presenza di eventuali ristagnidi acqua e di vegetazione sopra la tenuta.
02.05.03.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.05.R04 Requisito: (Attitudine al) controllo della condensazione interstizialeLa copertura dovrà essere realizzata in modo da evitare la formazione di condensazione al suo interno.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione di prove di laboratorio eseguite secondo le
norme vigenti:- UNI 10350. Componenti edilizi e strutture edilizie - Prestazioni igrotermiche - Stima della temperatura superficiale interna per evitare umidità critica superficiale e valutazione del rischio di condensazione interstiziale;- UNI 10351. Materiali da costruzione. Conduttività termica e permeabilità al vapore;- UNI EN 12086. Isolanti termici per edilizia - Determinazione delle proprietà di trasmissione del vapore acqueo.
• Riferimenti normativi: -Legge 5.3.1990 n.46 (Norme per la sicurezza degli impianti); -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -UNI 8089; -UNI 8178; -UNI 8202/23; -UNI 8290-2; -UNI 8627; -UNI 10350; -UNI 10351; -UNI EN 12086.
Controllo: Controllo dello statoControllare le condizioni della superficie del manto ponendo particolare attenzione alla presenza di eventuali ristagnidi acqua e di vegetazione sopra la tenuta.
02.05.07.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo del mantoControllare le condizioni dello strato di protezione in ghiaia e dello stato della zavorra, ponendo inoltre particolareattenzione in corrispondenza dei canali di gronda e delle linee di compluvio. Verifica dell'assenza di eventualianomalie. Controllare la tenuta della guaina, ove ispezionabile, in corrispondenza di lucernari, botole, pluviali, ingenere, e nei punti di discontinuità della guaina. Controllo delle giunzioni, dei risvolti, di eventuali scollamenti digiunti e fissaggi.
02.05.06.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo dello statoControllare le condizioni della superficie del manto ponendo particolare attenzione alla presenza di eventuali ristagnidi acqua e di vegetazione sopra la tenuta.
02.05.03.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.05.R05 Requisito: Isolamento termicoLa copertura deve conservare la superficie interna a temperature vicine a quelle dell'aria ambiente tale da evitare che vi siano pareti fredde e comunque fenomeni di condensazione superficiale. In particolare devono essere evitati i ponti termici.• Livello minimo della prestazione: Pur non stabilendo specifici limiti prestazionali per le singole chiusure ai fini del
contenimento delle dispersioni, tuttavia i valori di U e kl devono essere tali da concorrere a contenere il coefficiente volumico di dispersione Cd dell'intero edificio e quello dei singoli locali nei limiti previsti dalle leggi e normative vigenti.
• Riferimenti normativi: -Legge 46/90; -Legge 10/91; -D.M. 10.3.1977 (Determinazione delle zone climatiche e dei valori minimi e massimi dei relativi coefficienti volumici globali di dispersione termica); -D.M. 30.7.1986 (Aggiornamento dei coefficienti di dispersione termica degli edifici); -UNI 7357; -UNI FA 83; -UNI FA 101; -UNI FA 264; -UNI 7745; -UNI FA 112; -UNI 7891; -UNI FA 113; -UNI 8089; -UNI 8178; -UNI 8290-2; -UNI 8627; -UNI 8804; -UNI 9252; -UNI 10350; -UNI 10351; -UNI EN 12086; -ASTM C 236.
Controllo: Controllo manto di coperturaControllo dello stato generale della superficie. Verifica dell'assenza di eventuali anomalie in particolare la presenzadi vegetazione, depositi superficiali, alterazioni cromatiche. Controllo della regolare disposizione degli elementi dopoil verificarsi di fenomeni meteorologici particolarmente intensi. Controllare la presenza di false pendenze econseguenti accumuli d'acqua.
02.05.08.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo dello statoControllare le condizioni della superficie del manto ponendo particolare attenzione alla presenza di eventuali ristagnidi acqua e di vegetazione sopra la tenuta.
02.05.07.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo del mantoControllare le condizioni dello strato di protezione in ghiaia e dello stato della zavorra, ponendo inoltre particolareattenzione in corrispondenza dei canali di gronda e delle linee di compluvio. Verifica dell'assenza di eventualianomalie. Controllare la tenuta della guaina, ove ispezionabile, in corrispondenza di lucernari, botole, pluviali, ingenere, e nei punti di discontinuità della guaina. Controllo delle giunzioni, dei risvolti, di eventuali scollamenti digiunti e fissaggi.
02.05.06.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo dello statoControllare le condizioni della superficie del manto ponendo particolare attenzione alla presenza di eventuali ristagnidi acqua e di vegetazione sopra la tenuta.
02.05.03.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.05.R07 Requisito: (Attitudine al) controllo della condensazione superficialeLa copertura dovrà essere realizzata in modo da evitare la formazione di condensazione sulla superficie degli elementi.• Livello minimo della prestazione: In tutte le superfici interne delle coperture, con temperatura dell'aria interna di
valore Ti=20°C ed umidità relativa interna di valore U.R. <= 70%) la temperatura superficiale interna Tsi , in considerazione di una temperatura esterna pari a quella di progetto, dovrà risultare con valore non inferiore ai 14°C.
• Riferimenti normativi: -Legge 5.3.1990 n.46 (Norme per la sicurezza degli impianti); -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili); -D.M. Sanità 5.7.1975 (Modificazioni alle istruzioni ministeriali 20.6.1986 relativamente all'altezza minima ed ai requisiti igienico�sanitari principali dei locali di abitazione); -C.M. LL.PP. 22.5.1967 n.3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -CER, Quaderno del Segretariato n.2, 1983; -UNI 8089; -UNI 8178; -UNI 8202/23; -UNI 8290-2; -UNI 8627; -UNI 10350; -UNI 10351; -UNI EN 12086.
Controllo: Controllo manto di copertura02.05.08.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniControllo dello stato generale della superficie. Verifica dell'assenza di eventuali anomalie in particolare la presenzadi vegetazione, depositi superficiali, alterazioni cromatiche. Controllo della regolare disposizione degli elementi dopoil verificarsi di fenomeni meteorologici particolarmente intensi. Controllare la presenza di false pendenze econseguenti accumuli d'acqua.
02.05.R09 Requisito: VentilazioneLa copertura dovrà essere realizzata in modo da poter ottenere ricambio d'aria in modo naturale o mediante meccanismi.• Livello minimo della prestazione: Il sottotetto dovrà essere dotato di aperture di ventilazione con sezione => ad
1/500 della superficie coperta o comunque di almeno 10 cm, ripartite tra i due lati opposti della copertura ed il colmo. Nel caso di coperture discontinue deve comunque essere assicurata una microventilazione della superficie inferiore dell'elemento di tenuta.
• Riferimenti normativi: -UNI 7357; -UNI 8089; -UNI 8178; -UNI 8290-2; -UNI 8627; -UNI 9460; -UNI 10344; -UNI EN ISO 6946.
Controllo: Controllo manto di coperturaControllo dello stato generale della superficie. Verifica dell'assenza di eventuali anomalie in particolare la presenzadi vegetazione, depositi superficiali, alterazioni cromatiche. Controllo della regolare disposizione degli elementi dopoil verificarsi di fenomeni meteorologici particolarmente intensi. Controllare la presenza di false pendenze econseguenti accumuli d'acqua.
02.05.08.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.05.04 Strato di tenuta con membrane bituminose
02.05.04.R02 Requisito: Impermeabilità ai liquidi per strato di tenuta con membrane bituminoseGli strati di tenuta della copertura devono impedire all'acqua meteorica la penetrazione o il contatto con parti o elementi di essa non predisposti.• Livello minimo della prestazione: è richiesto che le membrane per l'impermeabilizzazione resistano alla pressione
idrica di 60 kPa per almeno 24 ore, senza che si manifestino gocciolamenti o passaggi d'acqua. In particolare si rimanda alle norme specifiche vigenti:- UNI 8202-1 30/09/81 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Generalità per le prove;- UNI 8202-21 31/03/84 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della impermeabilità all'acqua;- UNI 8202-22 31/12/82 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione del comportamento all'acqua;- UNI 8202-23 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della permeabilità al vapore d'acqua;- UNI 8202-27 31/12/82 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione dell'invecchiamento termico in acqua;- UNI 8629-1 31/01/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Caratteristiche prestazionali e loro significatività;- UNI 8629-2 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BPP per elemento di tenuta;- UNI 8629-3 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BPE per elemento di tenuta;- UNI 8629-4 31/12/89 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione per tipi EPDM e IIR per elementi di tenuta;- UNI 8629-5 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BPP (con autoprotezione metallica) per elemento di tenuta;- UNI 8629-6 31/12/89 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi a base di PVC plastificato per elementi di tenuta;- UNI 8629-7 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BOF (con autoprotezione metallica) per elemento di tenuta;- UNI 8629-8 02/05/92 Membrane per impermeabilizzazione di coperture. Limiti di accettazione dei tipi BOF per elemento di tenuta.
• Riferimenti normativi: -UNI 8202-1; -UNI 8202-21; -UNI 8202-22; -UNI 8202-23; -UNI 8202-27; -UNI 8290-2; -UNI 8629-1; -UNI 8629/2; -UNI 8629/3; -UNI 8629/4; -UNI 8629/5; -UNI 8629-6; -UNI 8629-7; -UNI 8629-8; -UNI 9168/1; -UNI 9168-2.
Controllo: Controllo impermeabilizzazioneControllare la tenuta della guaina, ove ispezionabile, in corrispondenza di lucernari, botole, pluviali, in genere, e neipunti di discontinuità della guaina. Controllare l'assenza di anomalie (fessurazioni, bolle, scorrimenti, distacchi, ecc.)Controllo delle giunzioni, dei risvolti, di eventuali scollamenti di giunti e fissaggi. Controllare l'assenza di depositi eristagni d'acqua.
02.05.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.05.05 Strato di ventilazione
02.05.05.R01 Requisito: Isolamento termico per strato di ventilazioneGli strati di ventilazione della copertura devono conservare la superficie interna a temperature vicine a quelle dell'aria ambiente tale da evitare che vi siano pareti fredde e comunque fenomeni di condensazione superficiale; in particolare devono essere evitati i ponti termici.• Livello minimo della prestazione: Pur non stabilendo specifici limiti prestazionali per le singole chiusure ai fini del
contenimento delle dispersioni, tuttavia i valori di U e kl devono essere tali da concorrere a contenere il coefficiente volumico di dispersione Cd dell'intero edificio e quello dei singoli locali nei limiti previsti dalle leggi e normative vigenti.
• Riferimenti normativi: -Legge 46/90; -Legge 10/91; -D.M. 10.3.1977 (Determinazione delle zone climatiche e dei valori minimi e massimi dei relativi coefficienti volumici globali di dispersione termica); -D.M. 30.7.1986 (Aggiornamento dei coefficienti di dispersione termica degli edifici); -UNI 7357; -UNI FA 83; -UNI FA 101; -UNI FA 264; -UNI 7745; -UNI FA 112; -UNI 7891; -UNI FA 113; -UNI 8089; -UNI 8178; -UNI 8290-2; -UNI 8627; -UNI 8804; -UNI 9252; -UNI 10350; -UNI 10351; -UNI EN 12086; -ASTM C 236.
Controllo: Controllo dello statoControllare le condizioni di perfetto ricambio d'aria e della ventilazione della copertura attraverso i dispositivipredisposti. Assicurarsi dell'assenza di formazione di condensazione interstiziale.
02.05.05.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.07 - Infissi interni ed esterni
02.07 Infissi interni ed esterni
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
02.07.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo del fattore solareGli infissi dovranno consentire un adeguato ingresso di energia termica raggiante attraverso le superfici trasparenti (vetri) in funzione delle condizioni climatiche.• Livello minimo della prestazione: Il fattore solare dell'infisso non dovrà superare, con insolazione diretta, il valore
di 0,3 con i dispositivi di oscuramento in posizione di chiusura.• Riferimenti normativi: -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di
uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.01.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 7143; -UNI 7525; -UNI 7895; -UNI 7961; -UNI 7962; -UNI 8204; -UNI 8290-2; -UNI 8369/1; -UNI 8369/3; -UNI 8369/5; -UNI 8370; -UNI 8894; -UNI 8975; -UNI 9122/1; -UNI 9122/2; -UNI 9122-2 FA 1-89; -UNI 9158; -UNI 9158 FA 1 -94; -UNI 9171; -UNI 9172; -UNI 9173/1; -UNI 9173/2; -UNI 9173/3; -UNI 9173/4; -UNI 9283; -UNI 9570; -UNI 9723; -UNI 9729/1; -UNI 9729/2; -UNI 9729/3; -UNI 9729/4; -UNI 10818; -UNI EN 42; -UNI EN 77; -UNI EN 78; -UNI EN 86; -UNI EN 107; -UNI EN 949; -UNI EN 1154; -UNI EN 1155; -UNI EN 1158; -UNI EN 1303; -UNI EN 1527; -UNI EN 1627; -UNI EN 1628; -UNI EN 1629; -UNI EN 1630; -UNI EN 1670; -UNI EN 12207; -UNI EN 12208; -UNI EN 12210; -UNI EN ISO 6410/1.
02.07.R03 Requisito: Permeabilità all'ariaGli infissi devono controllare il passaggio dell'aria a protezione degli ambienti interni e permettere la giusta ventilazione.• Livello minimo della prestazione: I livelli prestazionali variano in funzione delle classi, della permeabilità all’aria
di riferimento a 100 Pa misurata in m^3/hm^2 e della pressione massima di prova misurata in Pa. Qualora siano impiegati infissi esterni verticali dotati di tamponamento trasparente isolante (con trasmittanza termica unitaria U < = 3,5 W/m°C), la classe di permeabilità all'aria non deve essere inferiore ad A2 secondo le norme UNI EN 1026, prEN 12519 e UNI EN 12207.
• Riferimenti normativi: -C.M. LL.PP.22.5.1967 n.3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -UNI 8290-2; -UNI 8894; -UNI EN 86; UNI EN 1026; prEN 12519; -UNI EN 12207; -UNI EN 12208; -UNI EN 12210.
Controllo: Controllo vetriControllo uniformità dei vetri e delle sigillature vetro-telaio. Controllare la presenza di depositi o sporco. Verifica diassenza di anomalie e/o difetti (rottura, depositi, macchie, ecc.).
02.07.01.C10 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo persianeControllo dello stato di conservazione e comunque del grado di usura delle parti in vista. Controllo delle cerniere edei fissaggi alla parete.
02.07.01.C06 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo telai mobiliControllo dell'ortogonalità dell'anta e dei cavallotti di unione dei profilati dell'anta.
02.07.01.C09 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo telai fissiControllo delle asole di drenaggio e del sistema di drenaggio. Controllo dell'ortogonalità dei telai. Controllo delfissaggio del telaio al vano ed al controtelaio al muro e dei blocchetti di regolazione.
02.07.01.C08 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo organi di movimentazioneControllo dell'efficacia delle cerniere e della perfetta chiusura dell'anta col telaio fisso. Controllo degli organi diserraggio con finestra aperta e controllo dei movimenti delle aste di chiusure.
02.07.01.C04 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo guide di scorrimentoControllo della funzionalità delle guide di scorrimento.
02.07.01.C03 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo guarnizioni di tenutaControllo dell'efficacia delle guarnizioni. Controllo dell'adesione delle guarnizioni ai profili di contatto dei telai.Controllo del corretto inserimento nelle proprie sedi delle guarnizioni. Controllo dell'elasticità delle guarnizioni.
02.07.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleControllo delle finiture e dello strato di protezione superficiale, controllo dei giochi e planarità delle parti.
02.07.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.07.R06 Requisito: Tenuta all'acquaGli infissi devono essere realizzati in modo da impedire, o comunque limitare, alle acque meteoriche o di altra origine di penetrare negli ambienti interni.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi sono individuabili attraverso l'identificazione della classe di
tenuta all'acqua in funzione della norma UNI EN 12208.
CLASSIFICAZIONE SECONDO LA NORMA UNI EN 12208Note = Il metodo A è indicato per prodotti pienamente esposti; il metodo B è adatto per prodotti parzialmente protetti.
PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= -;Classificazione: Metodo di prova A=0 - Metodo di prova B=0;Specifiche: Nessun requisito;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 0;Classificazione: Metodo di prova A= 1A - Metodo di prova B= 1B;Specifiche: Irrorazione per 15 min;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 50;Classificazione: Metodo di prova A= 2A - Metodo di prova B= 2B;Specifiche: Come classe 1 ÷ 5 min;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 100;Classificazione: Metodo di prova A= 3A - Metodo di prova B= 3B;Specifiche: Come classe 2 ÷ 5 min;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 150;Classificazione: Metodo di prova A= 4A - Metodo di prova B= 4B;Specifiche: Come classe 3 ÷ 5 min;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 200;Classificazione: Metodo di prova A= 5A - Metodo di prova B= 5B;Specifiche: Come classe 4 ÷ 5 min;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 250;Classificazione: Metodo di prova A= 6A - Metodo di prova B= 6B;Specifiche: Come classe 5 ÷ 5 min;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 300;Classificazione: Metodo di prova A= 7A - Metodo di prova B= 7B;Specifiche: Come classe 6 ÷ 5 min;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 450;Classificazione: Metodo di prova A= 8A - Metodo di prova B= -;Specifiche: Come classe 7 ÷ 5 min;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 600;Classificazione: Metodo di prova A= 9A - Metodo di prova B= -;
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniSpecifiche: Come classe 8 ÷ 5 min;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*) > 600;Classificazione: Metodo di prova A= Exxx - Metodo di prova B= -;Specifiche: Al di sopra di 600 Pa, con cadenza di 150 Pa, la durata di ciascuna fase deve essere di 50 min;
* dopo 15 min a pressione zero e 5 min alle fasi susseguenti.• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981 ; -D.M. 11.3.1988 ; -D.M. 26.8.1992 ; -D.M. 13.12.1993 ; -D.M. 9.1.1996 ; -
D.M. 16.1.1996 ; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi ; -UNI 8290-2 ; -UNI 8894 ; -UNI EN 12208 ; -UNI EN 1027 ; -prEN 12519.
Controllo: Controllo vetriControllo uniformità dei vetri e delle sigillature vetro-telaio. Controllare la presenza di depositi o sporco. Verifica diassenza di anomalie e/o difetti (rottura, depositi, macchie, ecc.).
02.07.01.C10 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo persianeControllo dello stato di conservazione e comunque del grado di usura delle parti in vista. Controllo delle cerniere edei fissaggi alla parete.
02.07.01.C06 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo telai mobiliControllo dell'ortogonalità dell'anta e dei cavallotti di unione dei profilati dell'anta.
02.07.01.C09 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo telai fissiControllo delle asole di drenaggio e del sistema di drenaggio. Controllo dell'ortogonalità dei telai. Controllo delfissaggio del telaio al vano ed al controtelaio al muro e dei blocchetti di regolazione.
02.07.01.C08 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo organi di movimentazioneControllo dell'efficacia delle cerniere e della perfetta chiusura dell'anta col telaio fisso. Controllo degli organi diserraggio con finestra aperta e controllo dei movimenti delle aste di chiusure.
02.07.01.C04 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo guide di scorrimentoControllo della funzionalità delle guide di scorrimento.
02.07.01.C03 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo guarnizioni di tenutaControllo dell'efficacia delle guarnizioni. Controllo dell'adesione delle guarnizioni ai profili di contatto dei telai.Controllo del corretto inserimento nelle proprie sedi delle guarnizioni. Controllo dell'elasticità delle guarnizioni.
02.07.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleControllo delle finiture e dello strato di protezione superficiale, controllo dei giochi e planarità delle parti.
02.07.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.07.R08 Requisito: Isolamento termicoGli infissi dovranno avere la capacità di limitare le perdite di calore. Al requisito concorrono tutti gli elementi che ne fanno parte.• Livello minimo della prestazione: Pur non stabilendo specifici limiti prestazionali per i singoli infissi ai fini del
contenimento delle dispersioni, è opportuno comunque che i valori della trasmittanza termica unitaria U siano tali da contribuire al contenimento del coefficiente volumico di dispersione Cd riferito all'intero edificio e quello dei singoli locali nei limiti previsti dalle leggi e normative vigenti.
• Riferimenti normativi: -Legge 9.1. 1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -D.M. 10.3.1977 (Determinazione delle zone climatiche e dei valori minimi e massimi dei relativi coefficienti volumici globali di dispersione termica); -D.M. 30.7.1986 (Aggiornamento dei coefficienti di dispersione termica degli edifici); -C.M. LL.PP.27.5.1967 n.3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -UNI 8290-2; -UNI 8894; -UNI 8979.
Controllo: Controllo vetriControllo uniformità dei vetri e delle sigillature vetro-telaio. Controllare la presenza di depositi o sporco. Verifica diassenza di anomalie e/o difetti (rottura, depositi, macchie, ecc.).
02.07.01.C10 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo guarnizioni di tenutaControllo dell'efficacia delle guarnizioni. Controllo dell'adesione delle guarnizioni ai profili di contatto dei telai.Controllo del corretto inserimento nelle proprie sedi delle guarnizioni. Controllo dell'elasticità delle guarnizioni.
02.07.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.13 - Impianto di distribuzione acqua fredda ecalda
02.13 Impianto di distribuzione acqua fredda e calda
02.13.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo della temperatura dei fluidiI fluidi termovettori devono avere temperatura idonea per assicurare il corretto funzionamento, sia in relazione al benessere ambientale che al contenimento dei consumi energetici.• Livello minimo della prestazione: E' opportuno che le temperature dei fluidi termovettori corrispondano ai valori
riportati dalla normativa di riferimento assicurando comunque una tolleranza per temperature oltre 100 °C di +/- 0,15 K e per temperature fino a 100 °C di +/- 0,1 K.
• Riferimenti normativi: -UNI ENV 247; -UNI ENV 306; -UNI ENV 327; -UNI ENV 328; -UNI EN 305; -UNI EN 307; -UNI EN 308; -UNI EN 1148; -UNI EN 1216; -UNI EN 1254-1.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.16 - Impianto di riscaldamento
02.16 Impianto di riscaldamento
02.16.R04 Requisito: (Attitudine al) controllo della temperatura dei fluidiI fluidi termovettori dell'impianto di riscaldamento devono avere temperatura idonea per assicurare il corretto funzionamento dell'impianto assicurando nello stesso momento un benessere ambientale oltre che un contenimento dei consumi energetici.• Livello minimo della prestazione: La temperatura dei fluidi viene verificata mediante termometri che devono essere
sottoposti alle prove di laboratorio previste dalle vigenti norme sul risparmio energetico. I valori della temperatura del fluido termovettore rilevati devono essere paragonati ai valori della temperatura prevista in base al diagramma di esercizio dell'impianto così come prescritto dalla normativa UNI vigente.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n. 46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni1991 n. 447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n. 46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI 8061, 01/12/80; -UNI 8061 FA 132-84, 01/01/84; -UNI 8065, 01/06/89; -UNI 8199, 30/11/98; -UNI 8211, 31/12/81; -UNI 8364, 28/02/84; -UNI 8364 FA 146-84, 30/09/84; -UNI 8477-1, 31/05/83; -UNI 8477-2, 31/12/85; -UNI 8852, 31/01/87; -UNI 8854, 31/01/86; -UNI 8855, 30/06/86; -UNI 8884, 28/02/88; -UNI 9317, 28/02/89; -UNI 9511-1, 31/12/89; -UNI 9615, 31/12/90; -UNI 9615 FA 1-95, 31/07/95; -UNI 9711, 31/01/91; -UNI 9731, 30/06/90; -UNI 9841, 31/07/91; -UNI 10199, 31/12/93; -UNI 10200, 30/09/93; -UNI 10202, 30/09/93; -UNI 10339, 30/06/95; -UNI 10344, 30/11/93; -UNI 10345, 30/11/93; -UNI 10346, 30/11/93; -UNI 10347, 30/11/93; -UNI 10348, 30/11/93; -UNI 10412, 31/12/94; -UNI 10847, 31/03/00; -UNI EN 264, 31/12/92; -UNI EN 378-1, 30/11/96; -UNI EN 1264-1, 31/10/99; -UNI EN 1264-2, 31/10/99; -UNI EN 1264-3, 31/10/99; -UNI EN 1861, 31/07/00; -UNI ENV 1805-1, 31/05/98; -UNI ENV 1805-2, 31/05/98; -UNI ENV 12097, 30/04/99; -UNI ENV 13154-2, 31/03/99; -UNI ENV 13321-1, 31/05/99.
Controllo: Controllo temperatura acqua in caldaiaVerificare che la temperatura dell'acqua di mandata corrisponda al valore di taratura del termostato e dellatemperatura dell'acqua di ritorno.Verificare inoltre che la temperatura non sia inferiore mai a 56°C.
02.16.03.C05 Ispezione a vista ogni mese
Controllo: Controllo temperatura acqua in caldaiaVerificare che la temperatura dell'acqua di mandata e di ritorno.In particolare controllare che la temperatura dell'acqua di mandata corrisponda al valore impostato secondo ildiagramma di esercizio
02.16.01.C03 Ispezione a vista ogni mese
Controllo: Taratura regolazione dei gruppi termiciRegolazione e taratura degli apparati di regolazione automatica presenti sui gruppi termici, individuando il relativodiagramma di esercizio al fine di mantenere, negli ambienti riscaldati, i valori stabiliti dalla normativa (art.9 del DPR412/93)
02.16.03.C11 Registrazione ogni mese
Controllo: Taratura delle regolazioniRegolazione e taratura degli apparati di regolazione automatica individuando il relativo diagramma di esercizio alfine di mantenere, negli ambienti riscaldati, i valori stabiliti dalla normativa.
02.16.01.C06 Registrazione ogni mese
Controllo: Controllo temperatura acqua dell'impiantoVerificare che la temperatura dell'acqua dei vari circuiti corrisponda al diagramma di carico.
02.16.01.C02 Misurazioni ogni 6 mesi
Controllo: Misura dei rendimentiVerificare che i valori dei rendimenti di combustione corrispondano a quelli imposti dalle norme vigenti (UNI10389).I valori delle misurazioni vanno registrati nel libretto di centrale dove andranno conservate anche le registrazionidelle apparecchiature di controllo.
02.16.01.C05 Ispezione strumentale ogni 6 mesi
Controllo: Controllo temperatura acqua dell'impiantoVerificare che la temperatura dell'acqua dei vari circuiti corrisponda al diagramma di carico.
02.16.03.C04 Registrazione ogni 6 mesi
Controllo: Misura dei rendimentiVerificare che i valori dei rendimenti di combustione corrispondano a quelli imposti dalle norme vigenti (UNI10389).I valori delle misurazioni vanno registrati nel libretto di centrale dove andranno conservate anche le registrazionidelle apparecchiature di controllo.
02.16.03.C10 Ispezione strumentale ogni 6 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato degli elettroventilatori con particolare riferimento al controllo della rumorosità dei cuscinetti e delsenso di rotazione dei motori degli elettroventilatori.
02.16.13.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo tenuta elettropompe dei bruciatoriControllare che l'accensione avvenga senza difficoltà, che la combustione avvenga regolarmente, che non ci sianoperdite di combustibile e che interponendo un ostacolo davanti al controllo di fiamma il bruciatore vada in blocco neltempo prestabilito. Verificare inoltre che le elettrovalvole, in caso di blocco, non consentano il passaggio dicombustibile.
02.16.03.C07 Ispezione strumentale ogni 12 mesi
Controllo: Controllo elettropompeVerificare la funzionalità delle elettropompe controllando che la combustione avvenga senza difficoltà e senza perditedi combustibile. Verificare inoltre che le elettrovalvole, in caso di blocco, non consentano il passaggio dicombustibile.
02.16.02.C01 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generale dei radiatoriPrima dell'avvio dell'impianto verificare la tenuta all'acqua con l'eliminazione delle eventuali perdite, verificare lostato di protezione esterna eliminando, se presente, lo stato di ruggine.
02.16.07.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo temperatura negli ambientiEffettuare una verifica, nei locali scelti a campione, della temperatura ambiente per verificare che siano rispettati ivalori imposti dalle norme di legge e quelli del diagramma di esercizio.
02.16.01.C04 TEST - Controlli conapparecchiature
ogni 12 mesi
Controllo: Controllo scambio termico dei radiatoriControllare che la temperatura (superficiale di progetto) sia regolare su tutta la superficie degli elementi radianti. Incaso contrario eliminare le sacche di aria presenti all'interno dei corpi scaldanti aprendo l'apposita valvola dispurgo.
02.16.07.C02 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleEffettuare una verifica generale del vaso di espansione ed in particolare:- che il tubo di sfogo non sia ostruito;- che lo strato di coibente sia adeguato;- che non ci siano segni di corrosione e perdite di fluido.
02.16.09.C01 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Analisi acqua dell’impiantoVerificare i valori delle principali caratteristiche dell’acqua, quali durezza ed acidità, onde evitare incrostazioni ocorrosioni dei gruppi termici.
02.16.01.C01 Ispezione strumentale ogni 2 anni
Controllo: Analisi acqua dell’impiantoVerificare i valori delle principali caratteristiche dell’acqua, quali durezza ed acidità, onde evitare incrostazioni ocorrosioni dei gruppi termici.
02.16.03.C01 Ispezione strumentale ogni 3 anni
02.16.R06 Requisito: (Attitudine al) controllo della velocità dell'aria ambienteGli impianti di riscaldamento devono funzionare in modo da non creare movimenti d’aria che possano dare fastidio alle persone.• Livello minimo della prestazione: Per non creare fastidiosi movimenti dell'aria occorre che la velocità della stessa
non superi i 0,15 m/s. E' comunque ammessa una velocità superiore (nelle immediate vicinanze di bocchette di estrazione o di mandata dell’aria) fino a 0,7 m/s sempre ché siano evitati disturbi diretti alle persone.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI EN 264, 31/12/92; -UNI EN 378-1, 30/11/96; -UNI EN 1264-1, 31/10/99; -UNI EN 1264-2, 31/10/99; -UNI EN 1264-3, 31/10/99; -UNI EN 1861, 31/07/00; -UNI ENV 1805-1, 31/05/98; -UNI ENV 1805-2, 31/05/98; -UNI ENV 12097, 30/04/99; -UNI ENV 13154-2, 31/03/99; -UNI ENV 13321-1, 31/05/99; -UNI 8061, 01/12/80; -UNI 8061 FA 132-84, 01/01/84; -UNI 8065, 01/06/89; -UNI 8199, 30/11/98; -UNI 8211, 31/12/81; -UNI 8364, 28/02/84; -UNI 8364 FA 146-84, 30/09/84; -UNI 8477-1, 31/05/83; -UNI 8477-2, 31/12/85; -UNI 8852, 31/01/87; -UNI 8854, 31/01/86; -UNI 8855, 30/06/86; -UNI 8884, 28/02/88; -UNI 9317, 28/02/89; -UNI 9511-1, 31/12/89; -UNI 9615, 31/12/90; -UNI 9615 FA 1-95, 31/07/95; -UNI 9711, 31/01/91; -UNI 9731, 30/06/90; -UNI 9841, 31/07/91; -UNI 10199, 31/12/93; -UNI 10200, 30/09/93; -UNI 10202, 30/09/93; -UNI 10339, 30/06/95; -UNI 10344, 30/11/93; -UNI 10345, 30/11/93; -UNI 10346, 30/11/93; -UNI 10347, 30/11/93; -UNI 10348, 30/11/93; -UNI 10412, 31/12/94; -UNI 10847, 31/03/00.
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniControllo: Controllo generaleVerificare lo stato degli elettroventilatori con particolare riferimento al controllo della rumorosità dei cuscinetti e delsenso di rotazione dei motori degli elettroventilatori.
02.16.13.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleEffettuare una verifica generale del vaso di espansione ed in particolare:- che il tubo di sfogo non sia ostruito;- che lo strato di coibente sia adeguato;- che non ci siano segni di corrosione e perdite di fluido.
02.16.09.C01 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo elettropompeVerificare la funzionalità delle elettropompe controllando che la combustione avvenga senza difficoltà e senza perditedi combustibile. Verificare inoltre che le elettrovalvole, in caso di blocco, non consentano il passaggio dicombustibile.
02.16.02.C01 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo temperatura negli ambientiEffettuare una verifica, nei locali scelti a campione, della temperatura ambiente per verificare che siano rispettati ivalori imposti dalle norme di legge e quelli del diagramma di esercizio.
02.16.01.C04 TEST - Controlli conapparecchiature
ogni 12 mesi
02.16.R07 Requisito: (Attitudine al) controllo delle dispersioni di caloreGli elementi costituenti l'impianto di riscaldamento devono essere realizzati e posti in opera in modo da evitare perdite di calore che possono verificarsi durante il normale funzionamento e dovute a fenomeni di conduzione, convezione o irraggiamento.• Livello minimo della prestazione: I generatori di calore devono essere verificati effettuando misurazioni delle
temperature dei fumi e dell’aria comburente unitamente alla percentuale di anidride carbonica presente nei fumi di combustione; inoltre le tubazioni di trasporto dei fluidi termovettori devono essere isolate termicamente con materiali isolanti idonei.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n. 46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n. 447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n. 46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI 8061, 01/12/80; -UNI 8061 FA 132-84, 01/01/84; -UNI 8065, 01/06/89; -UNI 8199, 30/11/98; -UNI 8211, 31/12/81; -UNI 8364, 28/02/84; -UNI 8364 FA 146-84, 30/09/84; -UNI 8477-1, 31/05/83; -UNI 8477-2, 31/12/85; -UNI 8852, 31/01/87; -UNI 8854, 31/01/86; -UNI 8855, 30/06/86; -UNI 8884, 28/02/88; -UNI 9317, 28/02/89; -UNI 9511-1, 31/12/89; -UNI 9615, 31/12/90; -UNI 9615 FA 1-95, 31/07/95; -UNI 9711, 31/01/91; -UNI 9731, 30/06/90; -UNI 9841, 31/07/91; -UNI 10199, 31/12/93; -UNI 10200, 30/09/93; -UNI 10202, 30/09/93; -UNI 10339, 30/06/95; -UNI 10344, 30/11/93; -UNI 10345, 30/11/93; -UNI 10346, 30/11/93; -UNI 10347, 30/11/93; -UNI 10348, 30/11/93; -UNI 10412, 31/12/94; -UNI 10847, 31/03/00; -UNI EN 264, 31/12/92; -UNI EN 378-1, 30/11/96; -UNI EN 1264-1, 31/10/99; -UNI EN 1264-2, 31/10/99; -UNI EN 1264-3, 31/10/99; -UNI EN 1861, 31/07/00; -UNI ENV 1805-1, 31/05/98; -UNI ENV 1805-2, 31/05/98; -UNI ENV 12097, 30/04/99; -UNI ENV 13154-2, 31/03/99; -UNI ENV 13321-1, 31/05/99.
Controllo: Taratura regolazione dei gruppi termiciRegolazione e taratura degli apparati di regolazione automatica presenti sui gruppi termici, individuando il relativodiagramma di esercizio al fine di mantenere, negli ambienti riscaldati, i valori stabiliti dalla normativa (art.9 del DPR412/93)
02.16.03.C11 Registrazione ogni mese
Controllo: Controllo temperatura acqua in caldaiaVerificare che la temperatura dell'acqua di mandata corrisponda al valore di taratura del termostato e dellatemperatura dell'acqua di ritorno.Verificare inoltre che la temperatura non sia inferiore mai a 56°C.
02.16.03.C05 Ispezione a vista ogni mese
Controllo: Verifica della taraturaVerificare la pressione del gas, i sistemi di regolazione, gli elettrodi ed i termostati.
02.16.02.C05 Registrazione ogni mese
Controllo: Taratura delle regolazioniRegolazione e taratura degli apparati di regolazione automatica individuando il relativo diagramma di esercizio alfine di mantenere, negli ambienti riscaldati, i valori stabiliti dalla normativa.
02.16.01.C06 Registrazione ogni mese
Controllo: Controllo temperatura acqua in caldaiaVerificare che la temperatura dell'acqua di mandata e di ritorno.In particolare controllare che la temperatura dell'acqua di mandata corrisponda al valore impostato secondo ildiagramma di esercizio
02.16.01.C03 Ispezione a vista ogni mese
Controllo: Controllo temperatura acqua dell'impiantoVerificare che la temperatura dell'acqua dei vari circuiti corrisponda al diagramma di carico.
02.16.03.C04 Registrazione ogni 6 mesi
Controllo: Controllo temperatura acqua dell'impiantoVerificare che la temperatura dell'acqua dei vari circuiti corrisponda al diagramma di carico.
02.16.01.C02 Misurazioni ogni 6 mesi
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato degli elettroventilatori con particolare riferimento al controllo della rumorosità dei cuscinetti e delsenso di rotazione dei motori degli elettroventilatori.
02.16.13.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleEffettuare una verifica generale del vaso di espansione ed in particolare:- che il tubo di sfogo non sia ostruito;- che lo strato di coibente sia adeguato;- che non ci siano segni di corrosione e perdite di fluido.
02.16.09.C01 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo coibentazione e verniciatura dei generatoriVerificare lo stato del materiale coibente e della vernice di protezione.
02.16.03.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo elettropompeVerificare la funzionalità delle elettropompe controllando che la combustione avvenga senza difficoltà e senza perditedi combustibile. Verificare inoltre che le elettrovalvole, in caso di blocco, non consentano il passaggio dicombustibile.
02.16.02.C01 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo temperatura negli ambientiEffettuare una verifica, nei locali scelti a campione, della temperatura ambiente per verificare che siano rispettati ivalori imposti dalle norme di legge e quelli del diagramma di esercizio.
02.16.01.C04 TEST - Controlli conapparecchiature
ogni 12 mesi
02.16.R09 Requisito: (Attitudine al) controllo dell'umidità dell'aria ambienteGli impianti di riscaldamento devono essere realizzati in modo da garantire i valori di progetto della umidità dell’aria nei locali serviti indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne ed interne.• Livello minimo della prestazione: I valori dell’umidità relativa dell’aria devono essere verificati e misurati nella
parte centrale dei locali, ad un’altezza dal pavimento di 1.5 m, utilizzando idonei strumenti di misurazione (es. psicrometro ventilato): rispetto ai valori di progetto è ammessa una tolleranza di +/- 5%.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI EN 264, 31/12/92; -UNI EN 378-1, 30/11/96; -UNI EN 1264-1, 31/10/99; -UNI EN 1264-2, 31/10/99; -UNI EN 1264-3, 31/10/99; -UNI EN 1861, 31/07/00; -UNI ENV 1805-1, 31/05/98; -UNI ENV 1805-2, 31/05/98; -UNI ENV 12097, 30/04/99; -UNI ENV 13154-2, 31/03/99; -UNI ENV 13321-1, 31/05/99; -UNI 8061, 01/12/80; -UNI 8061 FA 132-84, 01/01/84; -UNI 8065, 01/06/89; -UNI 8199, 30/11/98; -UNI 8211, 31/12/81; -UNI 8364, 28/02/84; -UNI 8364 FA 146-84, 30/09/84; -UNI 8477-1, 31/05/83; -UNI 8477-2, 31/12/85; -UNI 8852, 31/01/87; -UNI 8854, 31/01/86; -UNI 8855, 30/06/86; -UNI 8884, 28/02/88; -UNI 9317, 28/02/89; -UNI 9511-1, 31/12/89; -UNI 9615, 31/12/90; -UNI 9615 FA 1-95, 31/07/95; -UNI 9711, 31/01/91; -UNI 9731, 30/06/90; -UNI 9841,
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni31/07/91; -UNI 10199, 31/12/93; -UNI 10200, 30/09/93; -UNI 10202, 30/09/93; -UNI 10339, 30/06/95; -UNI 10344, 30/11/93; -UNI 10345, 30/11/93; -UNI 10346, 30/11/93; -UNI 10347, 30/11/93; -UNI 10348, 30/11/93; -UNI 10412, 31/12/94; -UNI 10847, 31/03/00.
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato degli elettroventilatori con particolare riferimento al controllo della rumorosità dei cuscinetti e delsenso di rotazione dei motori degli elettroventilatori.
02.16.13.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleEffettuare una verifica generale del vaso di espansione ed in particolare:- che il tubo di sfogo non sia ostruito;- che lo strato di coibente sia adeguato;- che non ci siano segni di corrosione e perdite di fluido.
02.16.09.C01 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo elettropompeVerificare la funzionalità delle elettropompe controllando che la combustione avvenga senza difficoltà e senza perditedi combustibile. Verificare inoltre che le elettrovalvole, in caso di blocco, non consentano il passaggio dicombustibile.
02.16.02.C01 Controllo ogni 12 mesi
Controllo: Controllo temperatura negli ambientiEffettuare una verifica, nei locali scelti a campione, della temperatura ambiente per verificare che siano rispettati ivalori imposti dalle norme di legge e quelli del diagramma di esercizio.
02.16.01.C04 TEST - Controlli conapparecchiature
ogni 12 mesi
02.16.07 Radiatori
02.16.07.R01 Requisito: Attitudine a limitare le temperature superficialiI componenti direttamente accessibili dagli utenti devono essere in grado di contrastare in modo efficace le variazioni di temperatura superficiali.• Livello minimo della prestazione: La temperatura superficiale dei componenti degli impianti di riscaldamento non
coibentati deve essere controllata per accertare che non superi i 75°C.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI EN 215; -UNI EN 442; -UNI 8464.
Controllo: Controllo generale dei radiatoriPrima dell'avvio dell'impianto verificare la tenuta all'acqua con l'eliminazione delle eventuali perdite, verificare lostato di protezione esterna eliminando, se presente, lo stato di ruggine.
02.16.07.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
02.16.13 Unità termoventilante
02.16.13.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo della temperatura dell'aria ambienteI termoconvettori ed i ventilconvettori devono garantire i valori di progetto della temperatura dell’aria nei locali serviti indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne ed interne.• Livello minimo della prestazione: La temperatura dei fluidi termovettori deve essere verificata nella parte centrale
dei locali serviti e ad un’altezza dal pavimento di 1.5 m. I valori ottenuti devono essere confrontati con quelli di progetto ed è ammessa una tolleranza di +/- 0.5°C nel periodo invernale e +/- 1°C nel periodo estivo.
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990, n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -UNI EN 442; -UNI 7940; -UNI ENV1397.
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato degli elettroventilatori con particolare riferimento al controllo della rumorosità dei cuscinetti e delsenso di rotazione dei motori degli elettroventilatori.
02.16.13.C01 Ispezione a vista ogni 12 mesi
03 - Sistemazione di aree esterne
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
03.01 - Strutture esterne
03.01 Strutture esterne
03.01.R02 Requisito: (Attitudine al) controllo della condensazione interstizialeLe pareti debbono essere realizzate in modo da evitare la formazione di condensazione nella propria massa.• Livello minimo della prestazione: In seguito alle prove non si dovranno verificare condensazioni verso l'interno e
tantomeno macchie localizzate sul rivestimento esterno. In ogni caso i livelli minimi variano in funzione dello stato fisico delle pareti perimetrali e delle caratteristiche termiche.
• Riferimenti normativi: -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -D.M. 9.1.1996; -UNI 7357; -UNI FA 83; -UNI FA 101; -UNI FA 264; -UNI 7959; -UNI 8290-2; -UNI 8369-2; -UNI 8979; -UNI 10344; -UNI 10348; -UNI 10349; -UNI 10350; -UNI 10351; -UNI 10355; -UNI 10379; -UNI EN ISO 6946; -UNI EN ISO 9346; -UNI EN ISO 10211-1.
Controllo: Controllo delle zone esposteControllare mediante metodi non distruttivi (colpi di martello) le zone esposte all'intemperie e/o comunque con segnidi microfessure.
03.01.01.C02 TEST - Controlli conapparecchiature
ogni 6 mesi
03.01.R03 Requisito: Isolamento termicoLe pareti perimetrali verticali dovranno resistere al passaggio di calore ed assicurare il benessere termico e limitare le dispersioni di riscaldamento e di energia.• Livello minimo della prestazione: Pur non stabilendo specifici limiti prestazionali per le singole chiusure ai fini del
contenimento delle dispersioni, tuttavia i valori di U e kl devono essere tali da concorrere a contenere il coefficiente volumico di dispersione Cd dell'intero edificio e quello dei singoli locali nei limiti previsti dalle leggi e normative vigenti.
• Riferimenti normativi: -Legge 5.3.1990 n.46 (Norme per la sicurezza degli impianti); -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -D.M. 10.3.1977 (Determinazione delle zone climatiche e dei valori minimi e massimi dei relativi coefficienti volumici globali di dispersione termica); -D.M. 30.7.1986 (Aggiornamento dei coefficienti di dispersione termica degli edifici); -D.M. 9.1.1996; -C.M. LL.PP. 27.5.1967 n. 3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -UNI 7357; -UNI FA 83; -UNI 7745;
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniUNI FA 112; -UNI 7891; -UNI FA 113; -UNI 7959; -UNI 8290-2; -UNI FA 101; -UNI FA 264; -UNI 8369-2; -UNI 8804; -UNI 8979; -UNI 9252; -UNI 10344; -UNI 10348; -UNI 10349; -UNI 10379; -CSTB DTU Règles Th - K77; -ASTM C 236.
Controllo: Controllo delle zone esposteControllare mediante metodi non distruttivi (colpi di martello) le zone esposte all'intemperie e/o comunque con segnidi microfessure.
03.01.01.C02 TEST - Controlli conapparecchiature
ogni 6 mesi
03.01.R04 Requisito: Permeabilità all'ariaLe pareti debbono controllare il passaggio dell'aria a protezione degli ambienti interni e permettere la giusta ventilazione attraverso delle aperture.• Livello minimo della prestazione: I livelli prestazionali variano in funzione delle classi, della permeabilità all’aria
di riferimento a 100 Pa misurata in m^3/hm^2 e della pressione massima di prova misurata in Pa.• Riferimenti normativi: -C.M. LL.PP.22.5.1967 n.3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare
le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -UNI 8290-2; -UNI EN 86; -UNI EN 12207; -UNI EN 12208; -UNI EN 12210.
Controllo: Controllo delle zone esposteControllare mediante metodi non distruttivi (colpi di martello) le zone esposte all'intemperie e/o comunque con segnidi microfessure.
03.01.01.C02 TEST - Controlli conapparecchiature
ogni 6 mesi
Controllo: Controllo fenomeni di disgregazioneControllare eventuali microfessurazioni, disgregazioni, distacchi, copriferro e armature esposte agli agentiatmosferici.
03.01.01.C03 Controllo a vista ogni 3 anni
03.01.R06 Requisito: Tenuta all'acquaLa stratificazione delle pareti debbono essere realizzata in modo da impedire alle acque meteoriche di penetrare negli ambienti interni provocando macchie di umidità e/o altro ai rivestimenti interni.• Livello minimo della prestazione: I livelli prestazionali variano in funzione delle classi, della permeabilità all’aria
di riferimento a 100 Pa misurata in m^3/hm^2 e della pressione massima di prova misurata in Pa.• Riferimenti normativi: -C.M. LL.PP.22.5.1967 n.3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare
le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -UNI 8290-2; -UNI EN 86; -UNI EN 12207; -UNI EN 12208; -UNI EN 12210.
Controllo: Controllo delle zone esposteControllare mediante metodi non distruttivi (colpi di martello) le zone esposte all'intemperie e/o comunque con segnidi microfessure.
03.01.01.C02 TEST - Controlli conapparecchiature
ogni 6 mesi
Controllo: Controllo fenomeni di disgregazioneControllare eventuali microfessurazioni, disgregazioni, distacchi, copriferro e armature esposte agli agentiatmosferici.
03.01.01.C03 Controllo a vista ogni 3 anni
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
03.02 - Infissi interni ed esterni
03.02 Infissi interni ed esterni
03.02.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo del fattore solareGli infissi dovranno consentire un adeguato ingresso di energia termica raggiante attraverso le superfici trasparenti (vetri) in funzione delle condizioni climatiche.• Livello minimo della prestazione: Il fattore solare dell'infisso non dovrà superare, con insolazione diretta, il valore
di 0,3 con i dispositivi di oscuramento in posizione di chiusura.• Riferimenti normativi: -Legge 9.1.1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di
uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.01.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 7143; -UNI 7525; -UNI 7895; -UNI 7961; -UNI 7962; -UNI 8204; -UNI 8290-2; -UNI 8369/1; -UNI 8369/3; -UNI 8369/5; -UNI 8370; -UNI 8894; -UNI 8975; -UNI 9122/1; -UNI 9122/2; -UNI 9122-2 FA 1-89; -UNI 9158; -UNI 9158 FA 1 -94; -UNI 9171; -UNI 9172; -UNI 9173/1; -UNI 9173/2; -UNI 9173/3; -UNI 9173/4; -UNI 9283; -UNI 9570; -UNI 9723; -UNI 9729/1; -UNI 9729/2; -UNI 9729/3; -UNI 9729/4; -UNI 10818; -UNI EN 42; -UNI EN 77; -UNI EN 78; -UNI EN 86; -UNI EN 107; -UNI EN 949; -UNI EN 1154; -UNI EN 1155; -UNI EN 1158; -UNI EN 1303; -UNI EN 1527; -UNI EN 1627; -UNI EN 1628; -UNI EN 1629; -UNI EN 1630; -UNI EN 1670; -UNI EN 12207; -UNI EN 12208; -UNI EN 12210; -UNI EN ISO 6410/1.
03.02.R03 Requisito: Permeabilità all'ariaGli infissi devono controllare il passaggio dell'aria a protezione degli ambienti interni e permettere la giusta ventilazione.• Livello minimo della prestazione: I livelli prestazionali variano in funzione delle classi, della permeabilità all’aria
di riferimento a 100 Pa misurata in m^3/hm^2 e della pressione massima di prova misurata in Pa. Qualora siano impiegati infissi esterni verticali dotati di tamponamento trasparente isolante (con trasmittanza termica unitaria U < = 3,5 W/m°C), la classe di permeabilità all'aria non deve essere inferiore ad A2 secondo le norme UNI EN 1026, prEN 12519 e UNI EN 12207.
• Riferimenti normativi: -C.M. LL.PP.22.5.1967 n.3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -UNI 8290-2; -UNI 8894; -UNI EN 86; UNI EN 1026; prEN 12519; -UNI EN 12207; -UNI EN 12208; -UNI EN 12210.
Controllo: Controllo vetriControllo uniformità dei vetri e delle sigillature vetro-telaio. Controllare la presenza di depositi o sporco. Verifica diassenza di anomalie e/o difetti (rottura, depositi, macchie, ecc.).
03.02.01.C10 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo persianeControllo dello stato di conservazione e comunque del grado di usura delle parti in vista. Controllo delle cerniere edei fissaggi alla parete.
03.02.01.C06 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo telai mobiliControllo dell'ortogonalità dell'anta e dei cavallotti di unione dei profilati dell'anta.
03.02.01.C09 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo telai fissiControllo delle asole di drenaggio e del sistema di drenaggio. Controllo dell'ortogonalità dei telai. Controllo delfissaggio del telaio al vano ed al controtelaio al muro e dei blocchetti di regolazione.
03.02.01.C08 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo organi di movimentazione03.02.01.C04 Controllo a vista ogni 12 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniControllo dell'efficacia delle cerniere e della perfetta chiusura dell'anta col telaio fisso. Controllo degli organi diserraggio con finestra aperta e controllo dei movimenti delle aste di chiusure.Controllo: Controllo guide di scorrimentoControllo della funzionalità delle guide di scorrimento.
03.02.01.C03 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo guarnizioni di tenutaControllo dell'efficacia delle guarnizioni. Controllo dell'adesione delle guarnizioni ai profili di contatto dei telai.Controllo del corretto inserimento nelle proprie sedi delle guarnizioni. Controllo dell'elasticità delle guarnizioni.
03.02.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleControllo delle finiture e dello strato di protezione superficiale, controllo dei giochi e planarità delle parti.
03.02.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
03.02.R06 Requisito: Tenuta all'acquaGli infissi devono essere realizzati in modo da impedire, o comunque limitare, alle acque meteoriche o di altra origine di penetrare negli ambienti interni.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi sono individuabili attraverso l'identificazione della classe di
tenuta all'acqua in funzione della norma UNI EN 12208.
CLASSIFICAZIONE SECONDO LA NORMA UNI EN 12208Note = Il metodo A è indicato per prodotti pienamente esposti; il metodo B è adatto per prodotti parzialmente protetti.
PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= -;Classificazione: Metodo di prova A=0 - Metodo di prova B=0;Specifiche: Nessun requisito;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 0;Classificazione: Metodo di prova A= 1A - Metodo di prova B= 1B;Specifiche: Irrorazione per 15 min;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 50;Classificazione: Metodo di prova A= 2A - Metodo di prova B= 2B;Specifiche: Come classe 1 ÷ 5 min;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 100;Classificazione: Metodo di prova A= 3A - Metodo di prova B= 3B;Specifiche: Come classe 2 ÷ 5 min;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 150;Classificazione: Metodo di prova A= 4A - Metodo di prova B= 4B;Specifiche: Come classe 3 ÷ 5 min;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 200;Classificazione: Metodo di prova A= 5A - Metodo di prova B= 5B;Specifiche: Come classe 4 ÷ 5 min;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 250;Classificazione: Metodo di prova A= 6A - Metodo di prova B= 6B;Specifiche: Come classe 5 ÷ 5 min;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 300;Classificazione: Metodo di prova A= 7A - Metodo di prova B= 7B;Specifiche: Come classe 6 ÷ 5 min;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 450;Classificazione: Metodo di prova A= 8A - Metodo di prova B= -;Specifiche: Come classe 7 ÷ 5 min;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*)= 600;Classificazione: Metodo di prova A= 9A - Metodo di prova B= -;Specifiche: Come classe 8 ÷ 5 min;PRESSIONE DI PROVA (Pmax in Pa*) > 600;Classificazione: Metodo di prova A= Exxx - Metodo di prova B= -;Specifiche: Al di sopra di 600 Pa, con cadenza di 150 Pa, la durata di ciascuna fase deve essere di 50 min;
* dopo 15 min a pressione zero e 5 min alle fasi susseguenti.• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981 ; -D.M. 11.3.1988 ; -D.M. 26.8.1992 ; -D.M. 13.12.1993 ; -D.M. 9.1.1996 ; -
D.M. 16.1.1996 ; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi ; -UNI 8290-2 ; -UNI 8894 ; -UNI EN 12208 ; -UNI EN 1027 ; -prEN 12519.
Controllo: Controllo vetriControllo uniformità dei vetri e delle sigillature vetro-telaio. Controllare la presenza di depositi o sporco. Verifica diassenza di anomalie e/o difetti (rottura, depositi, macchie, ecc.).
03.02.01.C10 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo persianeControllo dello stato di conservazione e comunque del grado di usura delle parti in vista. Controllo delle cerniere edei fissaggi alla parete.
03.02.01.C06 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo telai mobiliControllo dell'ortogonalità dell'anta e dei cavallotti di unione dei profilati dell'anta.
03.02.01.C09 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo telai fissiControllo delle asole di drenaggio e del sistema di drenaggio. Controllo dell'ortogonalità dei telai. Controllo delfissaggio del telaio al vano ed al controtelaio al muro e dei blocchetti di regolazione.
03.02.01.C08 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo organi di movimentazioneControllo dell'efficacia delle cerniere e della perfetta chiusura dell'anta col telaio fisso. Controllo degli organi diserraggio con finestra aperta e controllo dei movimenti delle aste di chiusure.
03.02.01.C04 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo guide di scorrimentoControllo della funzionalità delle guide di scorrimento.
03.02.01.C03 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo guarnizioni di tenutaControllo dell'efficacia delle guarnizioni. Controllo dell'adesione delle guarnizioni ai profili di contatto dei telai.Controllo del corretto inserimento nelle proprie sedi delle guarnizioni. Controllo dell'elasticità delle guarnizioni.
03.02.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleControllo delle finiture e dello strato di protezione superficiale, controllo dei giochi e planarità delle parti.
03.02.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
03.02.R08 Requisito: Isolamento termicoGli infissi dovranno avere la capacità di limitare le perdite di calore. Al requisito concorrono tutti gli elementi che ne fanno parte.• Livello minimo della prestazione: Pur non stabilendo specifici limiti prestazionali per i singoli infissi ai fini del
contenimento delle dispersioni, è opportuno comunque che i valori della trasmittanza termica unitaria U siano tali da contribuire al contenimento del coefficiente volumico di dispersione Cd riferito all'intero edificio e quello dei singoli locali nei limiti previsti dalle leggi e normative vigenti.
• Riferimenti normativi: -Legge 9.1. 1991 n.10 (Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia); -D.M. 10.3.1977 (Determinazione delle zone climatiche e dei valori minimi e massimi dei relativi coefficienti volumici
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioniglobali di dispersione termica); -D.M. 30.7.1986 (Aggiornamento dei coefficienti di dispersione termica degli edifici); -C.M. LL.PP.27.5.1967 n.3151 (Criteri di valutazione delle grandezze atte a rappresentare le proprietà termiche, igrometriche, di ventilazione e di illuminazione nelle costruzioni edilizie); -UNI 8290-2; -UNI 8894; -UNI 8979.
Controllo: Controllo vetriControllo uniformità dei vetri e delle sigillature vetro-telaio. Controllare la presenza di depositi o sporco. Verifica diassenza di anomalie e/o difetti (rottura, depositi, macchie, ecc.).
03.02.01.C10 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo guarnizioni di tenutaControllo dell'efficacia delle guarnizioni. Controllo dell'adesione delle guarnizioni ai profili di contatto dei telai.Controllo del corretto inserimento nelle proprie sedi delle guarnizioni. Controllo dell'elasticità delle guarnizioni.
03.02.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Classe Requisiti
Visivi
01 - Realizzazione di edificio polifunzionale
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.03 - Solai
01.03 Solai
01.03.R02 Requisito: Regolarità delle finitureI materiali costituenti i solai devono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, fessurazioni, distacchi, ecc. e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale.• Livello minimo della prestazione: Essi variano in funzione dei materiali utilizzati per i rivestimenti superficiali.• Riferimenti normativi: -UNI 7823; -UNI 8290-2; -UNI 8813; -UNI 8941; -UNI EN 98; -ICITE UEAtc - Direttive
Comuni - Rivestimenti plastici continui.
Controllo: Controllo struttureControllo delle parti in vista finalizzato alla ricerca di anomalie che possano anticipare l'insorgenza di fenomeni didissesto e/o cedimenti strutturali (fessurazioni, lesioni, ecc.).
01.03.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.04 - Pareti esterne ed interne
01.04 Pareti esterne ed interne
01.04.R10 Requisito: Regolarità delle finitureLe pareti debbono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, fessurazioni, scagliature o screpolature superficiali e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione delle varie esigenze di aspetto come: la
planarità; l'assenza di difetti superficiali; l'omogeneità di colore; l'omogeneità di brillantezza; l'omogeneità di insudiciamento, ecc..
• Riferimenti normativi: -UNI 7959; -UNI 7823; -UNI 8290-2; -UNI 8813; -UNI 8941-1; -UNI 8941-2; -UNI 8941-3; -UNI EN ISO 10545-2; -ICITE UEAtc � Direttive Comuni � Rivestimenti plastici continui.
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo del grado di usura delle parti in vista.
01.04.03.C04 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo dell'aspettoControllare la comparsa di eventuali macchie, depositi superficiali, efflorescenze, microrganismi e variazionicromatiche.
01.04.03.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo del grado di usura delle parti in vista e di eventuali anomalie (distacchi, fessurazioni, rotture,rigonfiamenti, ecc.).
01.04.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo fenomeni di disgregazioneControllare eventuali microfessurazioni, disgregazioni, distacchi, copriferro e armature esposte agli agentiatmosferici.
01.04.03.C03 Controllo a vista ogni 3 anni
Controllo: Controllo facciataControllo della facciata e dello stato dei corsi di malta. controllo di eventuali anomalie.
01.04.01.C01 Controllo a vista ogni 3 anni
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.05 - Rivestimenti esterni ed interni
01.05 Rivestimenti esterni ed interni
01.05.R10 Requisito: Regolarità delle finitureI rivestimenti debbono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, fessurazioni, scagliature o screpolature superficiali e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione delle varie esigenze di aspetto come: la
planarità, l'assenza di difetti superficiali, l'omogeneità di colore, l'omogeneità di brillantezza, l'omogeneità di insudiciamento, ecc..
• Riferimenti normativi: -UNI 7823; -UNI 7959; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 8813; -UNI 8941-1; -UNI 8941-2; -UNI 8941-3; -UNI 10110; -UNI 10111; -UNI 10113; -UNI EN 1245:2000; -UNI EN ISO 10545-2; -ICITE UEAtc - Direttive Comuni - Rivestimenti plastici continui.
Controllo: Controllo funzionalitàControllare la funzionalità dell'intonaco attraverso l'uso di strumenti il cui impiego è da definire in relazioneall'oggetto specifico del controllo e dal tipo di intonaco (analisi fisico-chimiche su campioni, analisi stratigrafiche,sistemi di rilevamento umidità, carotaggi per controllo aderenza, prove sclerometriche per la valutazione dellecaratteristiche di omogeneità, monitoraggi per verificare la presenza di sali, indagini endoscopiche, ecc.).
01.05.01.C01 Controllo a vista quando occorre
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura delle parti in vista. Controllarel'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici e della loro planarità. Riscontro di eventuali anomalie (bolle,screpolature, depositi, efflorescenze, microfessurazioni, ecc.) e/o difetti di esecuzione.
01.05.05.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura o di erosione delle parti in vista ed inparticolare dei sistemi di ancoraggio. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro dieventuali anomalie (depositi, macchie, graffiti, efflorescenze, microfessurazioni, ecc.).
01.05.04.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura o di erosione delle parti in vista ed in
01.05.03.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioniparticolare dei giunti. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie(depositi, macchie, graffiti, efflorescenze, microfessurazioni, ecc.).Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura delle parti in vista in particolare didepositi sugli aggetti, cornicioni, davanzali, ecc.. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici.Riscontro di eventuali anomalie (macchie, disgregazioni superficiali, rigonfiamenti, distacco, ecc.) e/o difetti diesecuzione.
01.05.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura delle parti in vista. Controllarel'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie (bolle, screpolature, depositi,efflorescenze, microfessurazioni, ecc.) e/o difetti di esecuzione.
01.05.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.06 - Coperture
01.06.04 Strato di tenuta con membrane bituminose
01.06.04.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della regolarità geometricaLa copertura deve avere gli strati superficiali in vista privi di difetti geometrici che possono compromettere l'aspetto e la funzionalità.• Livello minimo della prestazione: In particolare per i prodotti costituenti lo strato di tenuta con membrane si fa
riferimento alle specifiche previste dalle norme UNI relative alle caratteristiche dimensionali (lunghezza, larghezza, spessore, ecc.):- UNI 8202-2 30/09/81 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Esame dell'aspetto e della confezione;- UNI 8202-3 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della lunghezza;- UNI 8202-4 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della larghezza;- UNI 8202-5 30/09/81 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione dell'ortometria;- UNI 8202-6 01/11/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione dello spessore;- UNI 8202-6 FA 1-89 01/09/89 Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione dello spessore;- UNI 8202-7 30/09/81 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della massa areica.
• Riferimenti normativi: -UNI 8202-2; -UNI 8202-3; -UNI 8202-4; -UNI 8202-5; -UNI 8202-6; -UNI 8202-6 FA 1-89; -UNI 8202-7.
01.06.08 Strato di tenuta in lastre di zinco titanio e alluminio
01.06.08.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della regolarità geometrica per strato di tenuta in lastre di alluminioLo strato di tenuta in lastre di alluminio della copertura deve avere gli strati superficiali in vista privi di difetti geometrici che possono compromettere l'aspetto e la funzionalità.• Livello minimo della prestazione: In particolare per i prodotti per coperture discontinue (tegole, coppi, lastre, ecc.)
si fa riferimento alle specifiche previste dalle norme UNI relative alle caratteristiche dimensionali (lunghezza, larghezza, spessore, ortogonalità, ecc.).- UNI 8091. Edilizia. Coperture. Terminologia geometrica;- UNI 8635-4. Edilizia. Prove di prodotti per coperture discontinue. Determinazione dello spessore;- UNI 8635-5. Edilizia. Prove di prodotti per coperture discontinue. Determinazione della planarità;- UNI 8635-7. Edilizia. Prove di prodotti per coperture discontinue. Determinazione del profilo;- UNI 8635-2. Edilizia. Prove di prodotti per coperture discontinue. Determinazione della lunghezza;- UNI 8635-3. Edilizia. Prove di prodotti per coperture discontinue. Determinazione della larghezza;- UNI 8635-8.Edilizia. Prove di prodotti per coperture discontinue. Determinazione della massa; convenzionale;- UNI 8635-6. Edilizia. Prove di prodotti per coperture discontinue. Determinazione dell'ortometria e della rettilineità dei bordi;- UNI EN 502 Elementi per coperture di lamiera metallica - Specifica per elementi per coperture di lamiera di acciaio inossidabile non autoportante;- UNI EN 505 Elementi per coperture di lamiera metallica - Specifica per elementi per coperture di lamiera di acciaio non autoportante.
• Riferimenti normativi: -UNI 8089; -UNI 8091; -UNI 8178; -UNI 8627; -UNI 8635-2; -UNI 8635-3; -UNI 8635-4; -UNI 8635-5; -UNI 8635-6; -UNI 8635-7; -UNI 8635-8; -UNI EN 502; -UNI EN 505.
Controllo: Controllo manto di coperturaControllo dello stato generale della superficie. Verifica dell'assenza di eventuali anomalie in particolare la presenzadi vegetazione, depositi superficiali, alterazioni cromatiche. Controllo della regolare disposizione degli elementi dopoil verificarsi di fenomeni meteorologici particolarmente intensi. Controllare la presenza di false pendenze econseguenti accumuli d'acqua.
01.06.08.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.07 - Pavimentazioni interne
01.07 Pavimentazioni interne
01.07.R01 Requisito: Regolarità delle finitureLe pavimentazioni debbono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, fessurazioni, scagliature o screpolature superficiali e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione delle varie esigenze di aspetto come: la
planarità; l'assenza di difetti superficiali; l'omogeneità di colore; l'omogeneità di brillantezza; l'omogeneità di insudiciamento, ecc..
• Riferimenti normativi: -UNI 7823; -UNI 7998; -UNI 7999; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 8380; -UNI 8381; -UNI 8813; -UNI 8941-1; -UNI 8941-2; -UNI 8941-3; -UNI EN 98; -ICITE UEAtc - Direttive Comuni - Rivestimenti plastici continui.
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura, di erosione e di brillantezza delleparti in vista ed in particolare dei giunti. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici e verifica dellaplanarità generale. Riscontro di eventuali anomalie (depositi, macchie, graffiti, abrasioni, efflorescenze,microfessurazioni, ecc.).
01.07.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni01.07.01 Rivestimenti cementizi con polvere di quarzo
01.07.01.R01 Requisito: Regolarità delle finiture per rivestimenti cementiziI rivestimenti debbono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, fessurazioni, scagliature o screpolature superficiali e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale.• Livello minimo della prestazione: Sulle dimensioni nominali e' ammessa la tolleranza di 3 mm per un singolo
elemento e 2 mm quale media delle misure sul campione prelevato; le facce di usura e di appoggio devono essere parallele tra loro con tolleranza +/-15% per il singolo massello e +/-10% sulle medie.
• Riferimenti normativi: -UNI 2623; -UNI 2628; -UNI 7823; -UNI EN 98; -UNI 7998; -UNI 7999; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 8380; -UNI 8381; -UNI 8813; -UNI 8941-1; -UNI 8941-2; -UNI 8941-3; -UNI 9065-1; -UNI 9065-2; -UNI 9065-3; -Capitolato Speciale-Tipo per Appalti di Lavori Edilizi.
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura o di erosione delle parti in vista ed inparticolare dei giunti. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie(depositi, macchie, graffiti, presenza di vegetazione, efflorescenze, microfessurazioni, ecc.).
01.07.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.08 - Infissi interni ed esterni
01.08 Infissi interni ed esterni
01.08.R04 Requisito: Regolarità delle finitureGli infissi devono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale. Inoltre gli elementi dovranno combaciare tra di loro in modo idoneo senza comprometterne la loro funzionalità.• Livello minimo della prestazione: Gli infissi esterni verticali non devono presentare finiture superficiali
eccessivamente rugose, spigolose, cedevoli né tanto meno fessurazioni o screpolature superiore al 10% delle superfici totali.
• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26. 8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996 ; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 7142; -UNI 8290-2; -UNI 8894; -UNI 8938.
Controllo: Controllo persianeControllo dello stato di conservazione e comunque del grado di usura delle parti in vista. Controllo delle cerniere edei fissaggi alla parete.
01.08.01.C06 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo telai mobiliControllo dell'ortogonalità dell'anta e dei cavallotti di unione dei profilati dell'anta.
01.08.01.C09 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo telai fissiControllo delle asole di drenaggio e del sistema di drenaggio. Controllo dell'ortogonalità dei telai. Controllo delfissaggio del telaio al vano ed al controtelaio al muro e dei blocchetti di regolazione.
01.08.01.C08 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo organi di movimentazioneControllo dell'efficacia delle cerniere e della perfetta chiusura dell'anta col telaio fisso. Controllo degli organi diserraggio con finestra aperta e controllo dei movimenti delle aste di chiusure.
01.08.01.C04 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo guarnizioni di tenutaControllo dell'efficacia delle guarnizioni. Controllo dell'adesione delle guarnizioni ai profili di contatto dei telai.Controllo del corretto inserimento nelle proprie sedi delle guarnizioni. Controllo dell'elasticità delle guarnizioni.
01.08.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleControllo delle finiture e dello strato di protezione superficiale, controllo dei giochi e planarità delle parti.
01.08.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.08.02 Porte tagliafuoco
01.08.02.R01 Requisito: Regolarità delle finiture per porte tagliafuocoLe porte tagliafuoco devono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti.• Livello minimo della prestazione: Il dispositivo antipanico dovrà essere progettato e realizzato in modo che tutti gli
spigoli e gli angoli esposti che potrebbero provocare lesioni agli utenti che si servono dell'uscita di sicurezza, siano arrotondati con un raggio >= 0,5 mm (UNI EN 1125).
• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 16.5.1987 (Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione); -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.08.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.Lgs. 19.9.1994 n.626; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8290-2; -UNI EN 179; -UNI EN 1125; -UNI EN 1158.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.09 - Pavimentazioni esterne
01.09 Pavimentazioni esterne
01.09.R01 Requisito: Regolarità delle finitureLe pavimentazioni devono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, fessurazioni, scagliature o screpolature superficiali e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione delle varie esigenze di aspetto come: la
planarità; l'assenza di difetti superficiali; l'omogeneità di colore; l'omogeneità di brillantezza; l'omogeneità di insudiciamento, ecc..
• Riferimenti normativi: -UNI 7823; -UNI 7998; -UNI 7999; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 8380; -UNI 8381; -UNI 8813; -UNI 8941-1; -UNI 8941-2; -UNI 8941-3; -UNI EN 98; -ICITE UEAtc - Direttive Comuni - Rivestimenti plastici continui.
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura o di erosione delle parti in vista ed inparticolare dei giunti. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie(depositi, macchie, graffiti, presenza di vegetazione, efflorescenze, microfessurazioni, ecc.).
01.09.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
01.09.02 Pavimentazione in calcestruzzo con ghiaia
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
01.09.02.R01 Requisito: Regolarità delle finiture per rivestimenti cementiziI rivestimenti debbono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, fessurazioni, scagliature o screpolature superficiali e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale.• Livello minimo della prestazione: Sulle dimensioni nominali e' ammessa la tolleranza di 3 mm per un singolo
elemento e 2 mm quale media delle misure sul campione prelevato;le facce di usura e di appoggio devono essere parallele tra loro con tolleranza +/-15% per il singolo massello e +/-10% sulle medie.
• Riferimenti normativi: -UNI 2623; -UNI 2628; -UNI 7823; -UNI 7998; -UNI 7999; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 8380; -UNI 8381; -UNI 8813; -UNI 8941-1; -UNI 8941-2; -UNI 8941-3; -UNI 9065-1; -UNI 9065-2; -UNI 9065-3; -UNI EN ISO 10545-2; -Capitolato Speciale-Tipo per Appalti di Lavori Edilizi.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.11 - Impianto di illuminazione
01.11 Impianto di illuminazione
01.11.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo del flusso luminosoI componenti degli impianti di illuminazione devono essere montati in modo da controllare il flusso luminoso emesso al fine di evitare che i fasci luminosi possano colpire direttamente gli apparati visivi delle persone.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.01.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.03.C01 Controllo a vista ogni mese
01.11.R07 Requisito: Efficienza luminosaI componenti che sviluppano un flusso luminoso devono garantire una efficienza luminosa non inferiore a quella stabilita dai costruttori delle lampade.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -EI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.01.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
01.11.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
01.17 - Impianto di smaltimento acque reflue
01.17.01 Tubazioni in polietilene
01.17.01.R02 Requisito: Regolarità delle finitureLe tubazioni in polietilene devono essere realizzate con materiali privi di impurità.• Livello minimo della prestazione: Le misurazioni dei parametri caratteristici delle tubazioni devono essere
effettuate con strumenti di precisione in grado di garantire una precisione di:- 5 mm per la misura della lunghezza;- 0,05 per la misura dei diametri;- 0,01 per la misura degli spessori.
• Riferimenti normativi: -UNI 7613; -UNI 7615.
Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato degli eventuali dilatatori e giunti elastici, la tenuta delle congiunzioni a flangia, la stabilità deisostegni e degli eventuali giunti fissi. Verificare inoltre l'assenza di odori sgradevoli e di inflessioni nelle tubazioni.
01.17.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
02 - Realizzazione di palestra
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.03 - Pareti esterne ed interne
02.03 Pareti esterne ed interne
02.03.R10 Requisito: Regolarità delle finitureLe pareti debbono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, fessurazioni, scagliature o screpolature superficiali e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione delle varie esigenze di aspetto come: la
planarità; l'assenza di difetti superficiali; l'omogeneità di colore; l'omogeneità di brillantezza; l'omogeneità di insudiciamento, ecc..
• Riferimenti normativi: -UNI 7959; -UNI 7823; -UNI 8290-2; -UNI 8813; -UNI 8941-1; -UNI 8941-2; -UNI 8941-3; -UNI EN ISO 10545-2; -ICITE UEAtc � Direttive Comuni � Rivestimenti plastici continui.
Pagina 156
Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniControllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo del grado di usura delle parti in vista.
02.03.03.C04 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo dell'aspettoControllare la comparsa di eventuali macchie, depositi superficiali, efflorescenze, microrganismi e variazionicromatiche.
02.03.03.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo del grado di usura delle parti in vista e di eventuali anomalie (distacchi, fessurazioni, rotture,rigonfiamenti, ecc.).
02.03.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo fenomeni di disgregazioneControllare eventuali microfessurazioni, disgregazioni, distacchi, copriferro e armature esposte agli agentiatmosferici.
02.03.03.C03 Controllo a vista ogni 3 anni
Controllo: Controllo facciataControllo della facciata e dello stato dei corsi di malta. controllo di eventuali anomalie.
02.03.01.C01 Controllo a vista ogni 3 anni
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.04 - Rivestimenti esterni ed interni
02.04 Rivestimenti esterni ed interni
02.04.R10 Requisito: Regolarità delle finitureI rivestimenti debbono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, fessurazioni, scagliature o screpolature superficiali e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione delle varie esigenze di aspetto come: la
planarità, l'assenza di difetti superficiali, l'omogeneità di colore, l'omogeneità di brillantezza, l'omogeneità di insudiciamento, ecc..
• Riferimenti normativi: -UNI 7823; -UNI 7959; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 8813; -UNI 8941-1; -UNI 8941-2; -UNI 8941-3; -UNI 10110; -UNI 10111; -UNI 10113; -UNI EN 1245:2000; -UNI EN ISO 10545-2; -ICITE UEAtc - Direttive Comuni - Rivestimenti plastici continui.
Controllo: Controllo funzionalitàControllare la funzionalità dell'intonaco attraverso l'uso di strumenti il cui impiego è da definire in relazioneall'oggetto specifico del controllo e dal tipo di intonaco (analisi fisico-chimiche su campioni, analisi stratigrafiche,sistemi di rilevamento umidità, carotaggi per controllo aderenza, prove sclerometriche per la valutazione dellecaratteristiche di omogeneità, monitoraggi per verificare la presenza di sali, indagini endoscopiche, ecc.).
02.04.01.C01 Controllo a vista quando occorre
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura o di erosione delle parti in vista ed inparticolare dei giunti. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie(depositi, macchie, graffiti, efflorescenze, microfessurazioni, ecc.).
02.04.03.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura delle parti in vista in particolare didepositi sugli aggetti, cornicioni, davanzali, ecc.. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici.Riscontro di eventuali anomalie (macchie, disgregazioni superficiali, rigonfiamenti, distacco, ecc.) e/o difetti diesecuzione.
02.04.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura delle parti in vista. Controllarel'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie (bolle, screpolature, depositi,efflorescenze, microfessurazioni, ecc.) e/o difetti di esecuzione.
02.04.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.05 - Coperture
02.05.04 Strato di tenuta con membrane bituminose
02.05.04.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della regolarità geometricaLa copertura deve avere gli strati superficiali in vista privi di difetti geometrici che possono compromettere l'aspetto e la funzionalità.• Livello minimo della prestazione: In particolare per i prodotti costituenti lo strato di tenuta con membrane si fa
riferimento alle specifiche previste dalle norme UNI relative alle caratteristiche dimensionali (lunghezza, larghezza, spessore, ecc.):- UNI 8202-2 30/09/81 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Esame dell'aspetto e della confezione;- UNI 8202-3 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della lunghezza;- UNI 8202-4 31/07/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della larghezza;- UNI 8202-5 30/09/81 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione dell'ortometria;- UNI 8202-6 01/11/88 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione dello spessore;- UNI 8202-6 FA 1-89 01/09/89 Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione dello spessore;- UNI 8202-7 30/09/81 Edilizia. Membrane per impermeabilizzazione. Determinazione della massa areica.
• Riferimenti normativi: -UNI 8202-2; -UNI 8202-3; -UNI 8202-4; -UNI 8202-5; -UNI 8202-6; -UNI 8202-6 FA 1-89; -UNI 8202-7.
02.05.08 Strato di tenuta in lastre di zinco titanio e alluminio
02.05.08.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo della regolarità geometrica per strato di tenuta in lastre di alluminioLo strato di tenuta in lastre di alluminio della copertura deve avere gli strati superficiali in vista privi di difetti geometrici che possono compromettere l'aspetto e la funzionalità.• Livello minimo della prestazione: In particolare per i prodotti per coperture discontinue (tegole, coppi, lastre, ecc.)
si fa riferimento alle specifiche previste dalle norme UNI relative alle caratteristiche dimensionali (lunghezza, larghezza, spessore, ortogonalità, ecc.).- UNI 8091. Edilizia. Coperture. Terminologia geometrica;- UNI 8635-4. Edilizia. Prove di prodotti per coperture discontinue. Determinazione dello spessore;- UNI 8635-5. Edilizia. Prove di prodotti per coperture discontinue. Determinazione della planarità;- UNI 8635-7. Edilizia. Prove di prodotti per coperture discontinue. Determinazione del profilo;- UNI 8635-2. Edilizia. Prove di prodotti per coperture discontinue. Determinazione della lunghezza;- UNI 8635-3. Edilizia. Prove di prodotti per coperture discontinue. Determinazione della larghezza;- UNI 8635-8.Edilizia. Prove di prodotti per coperture discontinue. Determinazione della massa; convenzionale;
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni- UNI 8635-6. Edilizia. Prove di prodotti per coperture discontinue. Determinazione dell'ortometria e della rettilineità dei bordi;- UNI EN 502 Elementi per coperture di lamiera metallica - Specifica per elementi per coperture di lamiera di acciaio inossidabile non autoportante;- UNI EN 505 Elementi per coperture di lamiera metallica - Specifica per elementi per coperture di lamiera di acciaio non autoportante.
• Riferimenti normativi: -UNI 8089; -UNI 8091; -UNI 8178; -UNI 8627; -UNI 8635-2; -UNI 8635-3; -UNI 8635-4; -UNI 8635-5; -UNI 8635-6; -UNI 8635-7; -UNI 8635-8; -UNI EN 502; -UNI EN 505.
Controllo: Controllo manto di coperturaControllo dello stato generale della superficie. Verifica dell'assenza di eventuali anomalie in particolare la presenzadi vegetazione, depositi superficiali, alterazioni cromatiche. Controllo della regolare disposizione degli elementi dopoil verificarsi di fenomeni meteorologici particolarmente intensi. Controllare la presenza di false pendenze econseguenti accumuli d'acqua.
02.05.08.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
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02.06 - Pavimentazioni interne
02.06 Pavimentazioni interne
02.06.R01 Requisito: Regolarità delle finitureLe pavimentazioni debbono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, fessurazioni, scagliature o screpolature superficiali e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione delle varie esigenze di aspetto come: la
planarità; l'assenza di difetti superficiali; l'omogeneità di colore; l'omogeneità di brillantezza; l'omogeneità di insudiciamento, ecc..
• Riferimenti normativi: -UNI 7823; -UNI 7998; -UNI 7999; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 8380; -UNI 8381; -UNI 8813; -UNI 8941-1; -UNI 8941-2; -UNI 8941-3; -UNI EN 98; -ICITE UEAtc - Direttive Comuni - Rivestimenti plastici continui.
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura, di erosione e di brillantezza delleparti in vista ed in particolare dei giunti. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici e verifica dellaplanarità generale. Riscontro di eventuali anomalie (depositi, macchie, graffiti, abrasioni, efflorescenze,microfessurazioni, ecc.).
02.06.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.06.01 Rivestimenti cementizi con polvere di quarzo
02.06.01.R01 Requisito: Regolarità delle finiture per rivestimenti cementiziI rivestimenti debbono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, fessurazioni, scagliature o screpolature superficiali e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale.• Livello minimo della prestazione: Sulle dimensioni nominali e' ammessa la tolleranza di 3 mm per un singolo
elemento e 2 mm quale media delle misure sul campione prelevato; le facce di usura e di appoggio devono essere parallele tra loro con tolleranza +/-15% per il singolo massello e +/-10% sulle medie.
• Riferimenti normativi: -UNI 2623; -UNI 2628; -UNI 7823; -UNI EN 98; -UNI 7998; -UNI 7999; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 8380; -UNI 8381; -UNI 8813; -UNI 8941-1; -UNI 8941-2; -UNI 8941-3; -UNI 9065-1; -UNI 9065-2; -UNI 9065-3; -Capitolato Speciale-Tipo per Appalti di Lavori Edilizi.
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura o di erosione delle parti in vista ed inparticolare dei giunti. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie(depositi, macchie, graffiti, presenza di vegetazione, efflorescenze, microfessurazioni, ecc.).
02.06.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.07 - Infissi interni ed esterni
02.07 Infissi interni ed esterni
02.07.R04 Requisito: Regolarità delle finitureGli infissi devono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale. Inoltre gli elementi dovranno combaciare tra di loro in modo idoneo senza comprometterne la loro funzionalità.• Livello minimo della prestazione: Gli infissi esterni verticali non devono presentare finiture superficiali
eccessivamente rugose, spigolose, cedevoli né tanto meno fessurazioni o screpolature superiore al 10% delle superfici totali.
• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26. 8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996 ; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 7142; -UNI 8290-2; -UNI 8894; -UNI 8938.
Controllo: Controllo persianeControllo dello stato di conservazione e comunque del grado di usura delle parti in vista. Controllo delle cerniere edei fissaggi alla parete.
02.07.01.C06 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo telai mobiliControllo dell'ortogonalità dell'anta e dei cavallotti di unione dei profilati dell'anta.
02.07.01.C09 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo telai fissiControllo delle asole di drenaggio e del sistema di drenaggio. Controllo dell'ortogonalità dei telai. Controllo delfissaggio del telaio al vano ed al controtelaio al muro e dei blocchetti di regolazione.
02.07.01.C08 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo organi di movimentazioneControllo dell'efficacia delle cerniere e della perfetta chiusura dell'anta col telaio fisso. Controllo degli organi diserraggio con finestra aperta e controllo dei movimenti delle aste di chiusure.
02.07.01.C04 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo guarnizioni di tenutaControllo dell'efficacia delle guarnizioni. Controllo dell'adesione delle guarnizioni ai profili di contatto dei telai.Controllo del corretto inserimento nelle proprie sedi delle guarnizioni. Controllo dell'elasticità delle guarnizioni.
02.07.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generale02.07.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle PrestazioniControllo delle finiture e dello strato di protezione superficiale, controllo dei giochi e planarità delle parti.
02.07.02 Porte tagliafuoco
02.07.02.R01 Requisito: Regolarità delle finiture per porte tagliafuocoLe porte tagliafuoco devono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti.• Livello minimo della prestazione: Il dispositivo antipanico dovrà essere progettato e realizzato in modo che tutti gli
spigoli e gli angoli esposti che potrebbero provocare lesioni agli utenti che si servono dell'uscita di sicurezza, siano arrotondati con un raggio >= 0,5 mm (UNI EN 1125).
• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 16.5.1987 (Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione); -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.08.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.Lgs. 19.9.1994 n.626; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8290-2; -UNI EN 179; -UNI EN 1125; -UNI EN 1158.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.08 - Pavimentazioni esterne
02.08 Pavimentazioni esterne
02.08.R01 Requisito: Regolarità delle finitureLe pavimentazioni devono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, fessurazioni, scagliature o screpolature superficiali e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione delle varie esigenze di aspetto come: la
planarità; l'assenza di difetti superficiali; l'omogeneità di colore; l'omogeneità di brillantezza; l'omogeneità di insudiciamento, ecc..
• Riferimenti normativi: -UNI 7823; -UNI 7998; -UNI 7999; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 8380; -UNI 8381; -UNI 8813; -UNI 8941-1; -UNI 8941-2; -UNI 8941-3; -UNI EN 98; -ICITE UEAtc - Direttive Comuni - Rivestimenti plastici continui.
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo dello stato di conservazione delle finiture e verifica del grado di usura o di erosione delle parti in vista ed inparticolare dei giunti. Controllare l'uniformità dell'aspetto cromatico delle superfici. Riscontro di eventuali anomalie(depositi, macchie, graffiti, presenza di vegetazione, efflorescenze, microfessurazioni, ecc.).
02.08.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
02.08.02 Pavimentazione in calcestruzzo con ghiaia
02.08.02.R01 Requisito: Regolarità delle finiture per rivestimenti cementiziI rivestimenti debbono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, fessurazioni, scagliature o screpolature superficiali e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale.• Livello minimo della prestazione: Sulle dimensioni nominali e' ammessa la tolleranza di 3 mm per un singolo
elemento e 2 mm quale media delle misure sul campione prelevato;le facce di usura e di appoggio devono essere parallele tra loro con tolleranza +/-15% per il singolo massello e +/-10% sulle medie.
• Riferimenti normativi: -UNI 2623; -UNI 2628; -UNI 7823; -UNI 7998; -UNI 7999; -UNI 8012; -UNI 8290-2; -UNI 8380; -UNI 8381; -UNI 8813; -UNI 8941-1; -UNI 8941-2; -UNI 8941-3; -UNI 9065-1; -UNI 9065-2; -UNI 9065-3; -UNI EN ISO 10545-2; -Capitolato Speciale-Tipo per Appalti di Lavori Edilizi.
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.10 - Impianto di illuminazione
02.10 Impianto di illuminazione
02.10.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo del flusso luminosoI componenti degli impianti di illuminazione devono essere montati in modo da controllare il flusso luminoso emesso al fine di evitare che i fasci luminosi possano colpire direttamente gli apparati visivi delle persone.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.01.C01 Controllo a vista ogni mese
02.10.R07 Requisito: Efficienza luminosaI componenti che sviluppano un flusso luminoso devono garantire una efficienza luminosa non inferiore a quella stabilita dai costruttori delle lampade.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -EI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.03.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.02.C01 Controllo a vista ogni mese
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
02.10.01.C01 Controllo a vista ogni mese
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
02.14 - Impianto di smaltimento acque reflue
02.14.01 Tubazioni in polietilene
02.14.01.R02 Requisito: Regolarità delle finitureLe tubazioni in polietilene devono essere realizzate con materiali privi di impurità.• Livello minimo della prestazione: Le misurazioni dei parametri caratteristici delle tubazioni devono essere
effettuate con strumenti di precisione in grado di garantire una precisione di:- 5 mm per la misura della lunghezza;- 0,05 per la misura dei diametri;- 0,01 per la misura degli spessori.
• Riferimenti normativi: -UNI 7613; -UNI 7615.Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato degli eventuali dilatatori e giunti elastici, la tenuta delle congiunzioni a flangia, la stabilità deisostegni e degli eventuali giunti fissi. Verificare inoltre l'assenza di odori sgradevoli e di inflessioni nelle tubazioni.
02.14.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
03 - Sistemazione di aree esterne
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
03.01 - Strutture esterne
03.01 Strutture esterne
03.01.R01 Requisito: Regolarità delle finitureLe pareti debbono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, fessurazioni, scagliature o screpolature superficiali e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale.• Livello minimo della prestazione: I livelli minimi variano in funzione delle varie esigenze di aspetto come: la
planarità; l'assenza di difetti superficiali; l'omogeneità di colore; l'omogeneità di brillantezza; l'omogeneità di insudiciamento, ecc..
• Riferimenti normativi: -UNI 7959; -UNI 7823; -UNI 8290-2; -UNI 8813; -UNI 8941-1; -UNI 8941-2; -UNI 8941-3; -UNI EN ISO 10545-2; -ICITE UEAtc - Direttive Comuni - Rivestimenti plastici continui.
Controllo: Controllo generale delle parti a vistaControllo del grado di usura delle parti in vista.
03.01.01.C04 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo dell'aspettoControllare la comparsa di eventuali macchie, depositi superficiali, efflorescenze, microrganismi e variazionicromatiche.
03.01.01.C01 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo fenomeni di disgregazioneControllare eventuali microfessurazioni, disgregazioni, distacchi, copriferro e armature esposte agli agentiatmosferici.
03.01.01.C03 Controllo a vista ogni 3 anni
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
03.02 - Infissi interni ed esterni
03.02 Infissi interni ed esterni
03.02.R04 Requisito: Regolarità delle finitureGli infissi devono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti, e/o comunque esenti da caratteri che possano rendere difficile la lettura formale. Inoltre gli elementi dovranno combaciare tra di loro in modo idoneo senza comprometterne la loro funzionalità.• Livello minimo della prestazione: Gli infissi esterni verticali non devono presentare finiture superficiali
eccessivamente rugose, spigolose, cedevoli né tanto meno fessurazioni o screpolature superiore al 10% delle superfici totali.
• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26. 8.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996 ; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 7142; -UNI 8290-2; -UNI 8894; -UNI 8938.
Controllo: Controllo persianeControllo dello stato di conservazione e comunque del grado di usura delle parti in vista. Controllo delle cerniere edei fissaggi alla parete.
03.02.01.C06 Controllo a vista ogni 6 mesi
Controllo: Controllo telai mobiliControllo dell'ortogonalità dell'anta e dei cavallotti di unione dei profilati dell'anta.
03.02.01.C09 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo telai fissiControllo delle asole di drenaggio e del sistema di drenaggio. Controllo dell'ortogonalità dei telai. Controllo delfissaggio del telaio al vano ed al controtelaio al muro e dei blocchetti di regolazione.
03.02.01.C08 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo organi di movimentazioneControllo dell'efficacia delle cerniere e della perfetta chiusura dell'anta col telaio fisso. Controllo degli organi diserraggio con finestra aperta e controllo dei movimenti delle aste di chiusure.
03.02.01.C04 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo guarnizioni di tenutaControllo dell'efficacia delle guarnizioni. Controllo dell'adesione delle guarnizioni ai profili di contatto dei telai.Controllo del corretto inserimento nelle proprie sedi delle guarnizioni. Controllo dell'elasticità delle guarnizioni.
03.02.01.C02 Controllo a vista ogni 12 mesi
Controllo: Controllo generaleControllo delle finiture e dello strato di protezione superficiale, controllo dei giochi e planarità delle parti.
03.02.01.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
03.02.02 Porte tagliafuoco
03.02.02.R01 Requisito: Regolarità delle finiture per porte tagliafuocoLe porte tagliafuoco devono avere gli strati superficiali in vista privi di difetti.• Livello minimo della prestazione: Il dispositivo antipanico dovrà essere progettato e realizzato in modo che tutti
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazionigli spigoli e gli angoli esposti che potrebbero provocare lesioni agli utenti che si servono dell'uscita di sicurezza, siano arrotondati con un raggio >= 0,5 mm (UNI EN 1125).
• Riferimenti normativi: -D.M. 2.7.1981; -D.M. 16.5.1987 (Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione); -D.M. 11.3.1988; -D.M. 26.08.1992; -D.M. 13.12.1993; -D.Lgs. 19.9.1994 n.626; -D.M. 9.1.1996; -D.M. 16.1.1996; -Capitolato Speciale Tipo per Appalti di Lavori Edilizi; -UNI 8290-2; -UNI EN 179; -UNI EN 1125; -UNI EN 1158.
04 - Riqualificazione piazza 1° Maggio
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
04.02 - Arredo urbano
04.02.03 Sistemi di Illuminazione
04.02.03.R01 Requisito: Controllo del flusso luminosoI componenti degli impianti di illuminazione devono essere montati in modo da controllare il flusso luminoso emesso al fine di evitare che i fasci luminosi possano colpire direttamente gli organi e/o apparati visivi delle persone.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.
Per strade commerciali con traffico solo pedonale vanno rispettati i seguenti parametri illuminotecnici:CENTRO CITTA'E hm [lx] : >= 15 - E h min [lx] : >= 5 - E sc [lx] : >= 5QUARTIERI PERIFERICIE hm [lx] : >= 10 - E h min [lx] : >= 3 - E sc [lx] : >= 4CENTRO PAESIE hm [lx] : >= 8 - E h min [lx] : >= 2 - E sc [lx] : >= 3Inoltre, il parametro Lc*A^0,25, dovrà assume i seguenti valori:Per h<= 4,5 m - Lc*A^0,25<=6000Per h> 4,5 e <= 6 m - Lc*A^0,25<=8000Per h> 6 m - Lc*A^0,25<=10000
• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre 1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -Direttiva 93/68/CEE del 22.07.1993; -Legge n.220 del 30.8.1993 della CEE; -CEI 34-40; -CEI 34-12; -CEI 34-16; -CEI 34-3; -CEI 34-56; -CEI 34-6; -CEI 34-46/49; -CEI 34-24; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7; -UNEL 66019.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità dei corpi illuminanti.
04.02.03.C01 Controllo ogni 4 mesi
04.02.03.R07 Requisito: Efficienza luminosaI componenti che sviluppano un flusso luminoso devono garantire una efficienza luminosa non inferiore a quella stabilita dai costruttori delle lampade.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -EI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità dei corpi illuminanti.
04.02.03.C01 Controllo ogni 4 mesi
05 - Realizzazione di strada e parcheggi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.05 - Impianto di smaltimento acque reflue
05.05.02 Tubazioni in PE
05.05.02.R02 Requisito: Regolarità delle finitureLe tubazioni in polietilene devono essere realizzate con materiali privi di impurità.• Livello minimo della prestazione: Le misurazioni dei parametri caratteristici delle tubazioni devono essere
effettuate con strumenti di precisione in grado di garantire una precisione di:- 5 mm per la misura della lunghezza;- 0,05 per la misura dei diametri;- 0,01 per la misura degli spessori.
• Riferimenti normativi: -UNI 7613; -UNI 7615.Controllo: Controllo generaleVerificare lo stato degli eventuali dilatatori e giunti elastici, la tenuta delle congiunzioni a flangia, la stabilità deisostegni e degli eventuali giunti fissi. Verificare inoltre l'assenza di odori sgradevoli e di inflessioni nelle tubazioni.
05.05.02.C01 Controllo a vista ogni 12 mesi
Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Tipologia Frequenza
05.06 - Impianto di illuminazione
05.06 Impianto di illuminazione
05.06.R01 Requisito: (Attitudine al) controllo del flusso luminosoI componenti degli impianti di illuminazione devono essere montati in modo da controllare il flusso luminoso emesso al fine di evitare che i fasci luminosi possano colpire direttamente gli apparati visivi delle persone.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni1991 n.447: "Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -CEI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
05.06.01.C01 Controllo a vista ogni mese
05.06.R07 Requisito: Efficienza luminosaI componenti che sviluppano un flusso luminoso devono garantire una efficienza luminosa non inferiore a quella stabilita dai costruttori delle lampade.• Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.• Riferimenti normativi: -Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; -D.P.R. 6 dicembre
1991 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; -CEI 34-21; -EI 34-22; -CEI 64-7.
Controllo: Controllo generaleControllo dello stato generale e dell'integrità delle lampadine.
05.06.01.C01 Controllo a vista ogni mese
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Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni
Elenco Classe di Requisiti:
INDICE
Acustici pag. 2
Adattabilità degli spazi pag. 7
Adattabilità delle finiture pag. 8
Controllabilità tecnologica pag. 11
Di funzionamento pag. 13
Di manutenibilità pag. 14
Di stabilità pag. 17
Facilità d'intervento pag. 52
Funzionalità d'uso pag. 60
Funzionalità in emergenza pag. 75
Funzionalità tecnologica pag. 77
Olfattivi pag. 88
Protezione antincendio pag. 93
Protezione dagli agenti chimici ed organici pag. 100
Protezione dai rischi d'intervento pag. 116
Protezione elettrica pag. 119
Sicurezza d'intervento pag. 125
Sicurezza d'uso pag. 129
Termici ed igrotermici pag. 134
Visivi pag. 153
IL TECNICOIng. Giampaolo Porcedda
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