IL RISPARMIO ENERGETICO NEGLI EDIFICI · UNI EN ISO 10211 del 2008 «ponti termici in edilizia ......

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CORSO PROPEDEUTICO AGLI ESAMI DI ABILITAZIONE IL RISPARMIO ENERGETICO NEGLI EDIFICI Stefano Geom. Bertazzo 2016

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CORSO PROPEDEUTICO AGLI ESAMI DI ABILITAZIONE

IL RISPARMIO ENERGETICO NEGLI

EDIFICI

Stefano Geom. Bertazzo

2016

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Stefano Geom. Bertazzo

Mi chiamo Stefano Bertazzo, come Voi sono un Geometra e nella mia carriera lavorativa, ho fatto una scelta:

Quale ?

quella relativa al risparmio energetico.

Ho intrapreso, pertanto, un percorso di studio che mi ha permesso diapprendere e specializzarmi, nella analisi termica delle componenti edili, anchemediante l’impiego di termocamera.

Sono un Consulente dell’Agenzia CasaClima (Bz)

Di cosa mi occupo principalmente ?

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Stefano Geom. Bertazzo

Analisi termiche,

(termografia II° livello – certificato «Rina»)

Analisi ambientali HR%,

(umidità relativa),

Analizzo nodi strutturali agli elementi finiti,

perizie immobiliari,

(C.T.P. e C.T.U.)

Perché questa scelta?

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Stefano Geom. Bertazzo

Per differenziare, innanzitutto, la mia attività da quelladi altri colleghi, ilGeometra, per tipologia di studio, può essere considerato «multiruolo -polivalente» dispone, infatti, di una cultura generale molto ampia, che può edeve, continuare ad implementare attraverso convegni e corsi di formazione.

Il geometra, si inserisce in questo modo in molteplici campidi impiego:

Progettazione; Computi Metrici e Analisi Prezzi; Stime; Catasto; Perizie;Coordinamento Cantiere; Sicurezza Cantiere (PSC e POS); Direzione Lavori;Antincendio; Termografia, Certificazione Energetica, etc..

Il tutto su fabbricati residenziali, industriali, oppure alivello urbanistico,(lottizzazioni e strade).

I più, afferrati, si sono cimentati nel tempo anche in calcoli strutturali di lieveentità…

Il geometra pertanto opera in un settore ad ampio «raggio», che spetta a noisaper valorizzare e scoprire.

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Stefano Geom. Bertazzo

INTRODUZIONE

Esistono molte tipologie di edifici, alcune a consumoquasi nullo o a consumo di energia «zero», altre, adelevato consumo energetico. In ogni caso comfort ebenessere abitativo dovrebbero essere garantiti.

Le prime, dal basso costo di produzione, sonosicuramente ecologiche, ma realizzabili, solo in alcunespecifiche località, possono non essere molto comode.

Ci abitereste oggi?

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Edilizia…… a bassissimo consumo Energetico……

…….Comfort Abitativo ?

Immagini dispensa CasaClima

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Le seconde sicuramente più attuali, edificimoderni o classici, dalle forme caratteristichelocali o spiccatamente geometriche e moderne.

Edifici ad elevato risparmio energetico, conelevato comfort e benessere abitativo.

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L’edificio se correttamente progettato, può contribuire a risparmiare energia

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Infine vi sono i grandi edifici, siano essi residenziali checommerciali, la maggior parte delle volte utilizzati ad uso uffici.Anche in questo caso, l’ambiente di lavoro deve essereconfortevole. Certamente la dimensione impatta nell’ambiente,non solo visivo, sebbene la ricerca di materiali altamentericiclabili offra oggi nuove prospettive alla fine del loro ciclo divita. Data la dimensione, sono edifici ad elevatissimo contenutotecnologico, in modo particolare, quello impiantistico, dove epossibile contribuire ad ottenere un ulteriore risparmio energetico.

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Stefano Geom. Bertazzo

Moderni edifici

PadovaBarcellona

Singapore

Londra

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Stefano Geom. Bertazzo

Ecologico !!!!!!!!

Il termine, applicato agli immobili, può sembrareriduttivo, in effetti, sono anni che sentiamo parlare dieffetto serra, di emissioni in atmosfera diCO2, diinquinamento in generale sia dell’aria che dell’acqua chedella terra.

Da quando sono disponibili i dati di emissione di CO2 inatmosfera, il risultato è allarmante e pertanto, si èiniziato a parlare di ecologia e risparmio energetico, mavediamo assieme alcuni dati.

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Stefano Geom. Bertazzo

Andamento Emissioni CO2

Il governo USA, ad esempio, valuta in 37 $ i danni economici per ogni tonnellata aggiuntiva di CO2 emessa nel 2015, dovuti a vari effetti, minore produzione agricola, gli effetti sulla salute, ecc. Il nuovo lavoro dei ricercatori della Standford, invece li quantifica in 220 $: un valore che giustificherebbe economicamente gli investimenti

più costosi per decarbonizzare il sistema energetico. (Quale Energia.it)

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Stefano Geom. Bertazzo

Paesi con maggiori Emissioni di CO2 nel 2004

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Stefano Geom. Bertazzo

L’ inquinamento prodotto sta aumentando le temperature medie, i ghiacciai si sciolgono, il clima si modifica generando fenomeni a noi sconosciuti, caduta di

elevata quantità d’ acqua, trombe d’aria o piccoli tornado, grandi nevicate dove non ce le aspettiamo, grandine delle dimensioni di uova, etc..

Nel 2014, le emissioni di CO2 globali risultano pari a 32,2 miliardi di tonnellate

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Tutto questo può essere attenuato e fermato se impariamo a ridurre i consumi energetici totali.

Ridurre il consumo di petrolio Per ridurre lo smog

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Stefano Geom. Bertazzo

Evitare disastri negli ambienti Per evitare………

In cambio per il barile questa potrebbe essere una soluzione

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Stefano Geom. Bertazzo

Ridurre l’inquinamento porta sicuramente ad avere enormi benefici riducendo significativamente

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Chi inquina di più?Come vediamo i consumi nelle nostre abitazioni nel totale inquinano il doppio delle nostre macchine, eppure sono

sempre queste ultime ad essere prese di mira.

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Immagine che si commenta da solacambiamenti climatici

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Stefano Geom. Bertazzo

Come abbiamo visto, sono proprio gli edifici ad emettereil maggior quantitativo di CO2 in atmosfera. In primoluogo perché l’Italia ha un parco immobiliare «vecchio»,dove poco o nulla è stato fatto per il restauro o perridurre la spesa energetica, sebbene da alcuni anni sianopresenti incentivi fiscali. In secondo luogo perché lamaggior parte degli impianti sono obsoleti, alcuni ancoraa gasolio, altri convertiti a gas applicando o sostituendoil solo gruppo bruciatore.

Se gli edifici fossero efficienti le fonti alternative diapprovvigionamento energetico, sfruttabili, sarebberonumerosissime.

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Dove si può recuperare Energia?

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Dove si può recuperare Energia?La fonte gratuita più grande che abbiamo è il sole.

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Quanta Energia può fornire il sole?

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Stefano Geom. Bertazzo

L’attenzione e l’analisi che poniamo in ogni acquisto,frigorifero, televisione, computer, ciclomotore, auto,quando ci chiediamo quanto consuma o per meglio dire,in che classe energetica si colloca, dovrebbe essere lamedesima anche nella costruzione di un edificio.

Si dovrebbe porsi, quindi, una semplice domanda:

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È giusto e doveroso risparmiare consumando meno e chiedersi

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Siamo pertanto giunti all’ inizio di questopercorso che ho articolato per punti od argomentie che assieme andremmo a trattare. Gliargomenti saranno trattati in due diverse giornate.Forse la materia non interesserà a tutti, ognuno diVoi sceglierà la propria strada, ma che progettiateedifici o urbanizzazioni, il contenimentoenergetico e l’orientamento degli edifici sarannoelementi che dovrete sempre tenere presenti.Il 2020 è alle porte e ci spetterà una ulterioresfida energetica immobiliare.

Stefano Geom. Bertazzo

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ARGOMENTI

5- Certificazione Energetica - APE

3- Involucro opaco

1- Normativa Vigente

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4- Superfici trasparenti

2- Materiali

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ARGOMENTI

8- Metodi di verifica opera finita

6- Ponti Termici

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7- Impiantistica

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Stefano Geom. Bertazzo

Norme e Leggi

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Non mi dilungherò più del necessario nellanormativa vigente, normativa in continuaevoluzione, soggetta a repentini e frequenticambiamenti anche a seguito delle UNI ENincontinuo aggiornamento, oltre alla presenza dierrori che di frequente vengono corretti.

Stefano Geom. Bertazzo

Basta sapere da dove siamo partiti e comesiamo arrivati alla situazione attuale, qualinorme i «programmi» seguono e doveeventualmente cercare elementi utili enecessari per svolgere al meglio il nostrolavoro.

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QUADRO TEMPORALE

Direttiva 2002/91/CE«sul rendimento energetico in edilizia» norma di avvio recante disposizioni per il

risparmio energetico

Dpr 412 e DM 13 dicembre 1993approvazione modelli per compilazione relazione L.10/91

L. 10/91«norme attuazione del Piano Energetico nazionale……di risparmio energetico e

sviluppo fonti rinnovabili»

D.Lgs. 192/06 del 19 08 2005 (08 ottobre 2005)

«attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico in edilizia»

Stefano Geom. Bertazzo

L. 373/76«norme per contenimento consumo energetico per usi termici negli edifici»

D.Lgs. 311/06 (02 febbraio 2007)

«disposizioni correttive ed integrative al D.Lgs 192 del 19 08 2005»

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QUADRO TEMPORALE segue 1

DM 22/11/12 (28 dicembre 2012)

«linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici»(26 gennaio 2013) «modifica all’Allegato A del DLgs 192»

D. Lgs 28/2011 (29 marzo 2011)

«attuazione direttiva 2009/28/CE sulla promozione e l’uso dell’energia da fonti rinnovabili e la certificazione energetica»

Direttiva 2010/31/UE (09 luglio 2010)

«edifici a energia quasi zero Net-Zero Energy Building + fonti rinnovabili»

Stefano Geom. Bertazzo

DM 26/06/09 (11 luglio 2009)

«Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici»

D.Lgs. 115/2008 (04 luglio 2008)

«attuazione direttiva 2006/32/CE relativa all’efficienza degli usi finali dell’energia ……abrogazione Direttiva 93/76/CEE»

DPR 59/09 (25 giugno 2009)

«regolamento attuazione art.4 comma 1 lettera a) e b) del D.Lgs 192»

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QUADRO TEMPORALE segue 2

DPR 74/2013 (28 giugno 2013)

«regolamento…. Esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici…»

DPR 75/2013 (12 luglio 2013)

«Regolamento recante disciplina dei criteri di accreditamento per assicurare la qualificazione e l’indipendenza degli esperti ….a cui affidare la certificazione

energetica»

Stefano Geom. Bertazzo

D. Lgs 63/2013 (06 giugno 2013)

«Disposizioni urgenti recepimento Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia e per la definizione delle procedure di infrazione avviate

dalla Commissione Europea»…»

L. 90/2013 (04 agosto 2013)

«Conversioni con modificazioni, decreto-legge 4 giugno 2013 n.63»

D.L. 145 (23 dicembre 2013)

«Interventi urgenti di avvio del piano (destinazione Italia), per il contenimento delle tariffe elettriche e del gas…..»

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QUADRO TEMPORALE segue 3

Lgs. 9 del 21/02/2014«conversione con modificazioni del D.Lgs 145/2013»

DM 24/12/2015«pubblicati i criteri minimo di sostenibilità ambientale CAM»

Stefano Geom. Bertazzo

D.L. 26 giugno 2015 attuativo L.90/13«DM requisiti minimi – Certificazione Energetica – Relazione Tecnica»

D 16/02/2016 – Nuovo Conto Termico -

«l’entrata in vigore è prevista per il 31 maggio 2016 – Le novità riguardano l’inserimento di nuovi interventi incentivanti, l’innalzamento delle soglie

massime dell’incentivo economico previsto…»

D.M. 66 del 14/04/2015«Eficientamento Energetico Edifici Scolastici»

D.L. 102 del 04/07/2014«Ripartizione costi energetici in condominio»

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QUADRO TEMPORALE segue 4

DLgs. 141 del 25/07/2016«modifica diversi punti del D.Lgs 102/2014»

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Quanto sopracitato, non esisterebbe se nonandiamo ad elencare le direttive UNI chehanno permesso a priori l’esecuzione di tutti icalcoli

Stefano Geom. Bertazzo

Pertanto elenco di seguito le principali

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Normativa UNI

UNI 7697 giugno 2004«normativa recante disposizioni e tipologia vetro»

UNI 10355 maggio 1994«murature e solai, stratigrafie, resistenze termiche e calcolo»

Stefano Geom. Bertazzo

UNI 10351 marzo 1994«conduttività e permeabilità al vapore»

UNI EN ISO 6946 settembre 1999«resistenza e trasmittanza»

UNI 10349 aprile 1994«dati climatici»

UNI 10339 giugno 1995«Impianti aeraulici»

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Normativa UNI segue 1

UNI EN ISO 13789 marzo 2001«calcolo perdita di calore per trasmissione»

UNI EN febbraio 2009«prodotti in Eps»

Stefano Geom. Bertazzo

UNI EN ISO 13788 del 2003«prestazione igrometrica degli elementi»

UNI EN 13162 febbraio 2009«prestazione termica degli edifici»

UNI EN 13162 febbraio 2009«prodotti in lana minerale»

UNI EN ISO 10211 del 2008«ponti termici in edilizia»

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Normativa UNI segue 1

UNI EN ISO 10456«valori termici dei materiali tabulati»

Stefano Geom. Bertazzo

UNI EN ISO 11300 del 2014«parte 1 – 2 – 3 – 4 – 5 e 6, originariamente la norma era composta dalle parti 1 e 2, successivamente sono intervenute la 3 e 4, oggi con l’ultima stesura si sono

aggiunte le parti 5 e 6. la norma definisce le modalità per l’applicazione della UNI EN ISO 13790:2008»

UNI EN ISO 13789 marzo 2001«calcolo perdita di calore per trasmissione»

UNI EN ISO 10200 del 2015«contabilizzazione del calore, attualmente in fase di rettifica e dovrebbe essere

emanata la nuova versione per fine anno»

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Per quanto osservato, possiamo affermare chel’edilizia, tutta, è in costante evoluzione normativa.Tutti noi possiamo e dobbiamo intervenire perridurre i consumi energetici, non solo perché ce lodice la norma, ma anche e soprattutto perché lasalute va messa al di sopra di ogni altra cosa.

Stefano Geom. Bertazzo

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Stefano Geom. Bertazzo

Ridurre i livelli di inquinamento significainnanzitutto vivere meglio. .Vivere e/o lavorare in un edificio sano,migliora la qualità di vita, senza considerare alrisparmio che interviene nei minori consumi.

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Stefano Geom. Bertazzo

Materiali

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Domanda

QUALI SONO I MATERIALI MIGLIORI ?

Stefano Geom. Bertazzo

QUALI TIPOLOGIE ESISTONO ?

COME LI SCELGO?

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QUALI SONO I MATERIALI MIGLIORI ?

La risposta immediata e nel contempo banale è:

Stefano Geom. Bertazzo

Tutto dipende da come progettiamo, cosa progettiamo e quale risultato ci prefiggiamo diottenere o il Committente desideri raggiungere e con quale spesa complessiva.Spesso, nel progettare una muratura, ma l’esempio può essere adottato anche per tutte lealtre strutture, ci dimentichiamo di considerare alcuni elementi e/o caratteristiche moltoimportanti proprie e tipiche di ciascun materiale.

NON ESISTONO MATERIALI MIGLIORI O PEGGIORI

Igroscopicità:

Traspirabilità:

Accumulazione:

Temperatura superficiale:

Capacità di assorbire vapore acqueo dall’aria e di cederlo.

Capacità di scambio igrometrico con l’ambiente, in particolare è lacapacità che un materiale possiede di rispondere all’umidità ambientale.

Capacità di accumulare calore, cioè di trattenere il calore ricevutoe/o prodotto.

Capacità di possedere una temperatura superficialecostante. E’ una proprietà legata alla densità ed alla HR%.

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Protezione acustica:

Salubrità:

µ- diff. Vap. acq:

Conducibilità Termica:

Capacità fonoisolanti e fonoassorbenti, in grado di costituire unaprotezione dai rumori aerei o da impatto.

Assenza di emissione di composti volatili e di tossicità in fase diproduzione, posa, esercizio e dismissione.

Il fattore di resistenza alla diffusione del vapore acqueo µ, dipendesolo dalla natura del materiale e non dagli spessori. Questo valore deveseguire nella stratigrafia una ben precisa scaletta, il non considerarloporta spesso a problemi gravi di condensa interstiziale o muffe.

Detta anche conduttività termica (λ) [W/(mK)], esprime lacapacità di un materiale di lasciar passare il calore, cioè,minore è la conduttività termica, migliore sarà la proprietàtermica isolante specifica di quel materiale.Tanto più piccoloè il valore tanto il materiale isola meglio.

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Resistenza Termica:

Trasmittanza Termica:

R – espressa in m²K/Wdescrive il valore della proprietà dicoibentazione termica di un materiale. La formula molto sempliceda ricordare è spessore in m del materiale diviso per laconducibilità λ, W/(m K), propria di quel materiale.Per unmateriale edile più alto è il valore di resistenza termica miglioresarà la sua caratteristica coibente termica.

(coefficiente globale di scambio termico) U espresso inW/(m²K), molto spesso è indicato con il simbolo K. E’ unvalore molto importante perché serve a valutare i sistemi edili,indica quanta energia termica passa attraverso il materiale o ivari materiali del sistema, quindi si riesce a valutare ladispersione termica. Indica la quantità di calore che passaattraverso un determinato spessore di materiale di un m² disuperficie con una differenza di un grado Kelvin ditemperatura.Minore sarà la dispersione dei materialiminore sarà il valore di U.

Sfasamento: ȹ in ore – per sfasamento si intende l’intervallo di tempo (in ore) in cui lasollecitazione termica giunta a contatto con l’elemento passadall’estradosso all’intradosso dell’elemento stesso. Viene normalmenteconsigliato unȹ di circa 8 -12 ore.

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Massa: La massa è un elemento da tenere sempre in considerazione. Maggiore saràla massa volumica kg/mc, maggiore sarà lo sfasamento termico.

Reazione al fuoco:Ogni materiale impiegato appartiene ad una classe di protezioneal fuoco (UNI EN 13501-1), pertanto nell’applicazione necessitatener conto di dove quel materiale viene impiegato.

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QUALI TIPOLOGIE ESISTONO ?

Tutti i materiali hanno proprietà isolanti:

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Il materiale isolante più comune che tutti conosciamo è il legno.

ESISTONO PERO’ MATERIALI CHE ISOLANO MEGLIO DI ALTRI

Esistono tuttavia molti altri materiali che offrono proprietà isolanti di tutto rispetto.Possono essere in fibre naturali: fibra di legno, paglia, canapa, cotone, lino.Oppure in impasto di sughero o anche in lana di: pecora, roccia, vetro.Possono essere impasti di cemento (cemento cellulare) oppure, silicatidi calce espansa.Per trovare i sintetici tipo EPS, XPS, PUR, PF (resine fenoliche espanse), per finire alvetrocellulare in lastra o granulare.

Di seguito riporto alcune schede di esempio tratte da «le guide pratiche del masterCasaClima».

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FIBRA DI LEGNO - WF

Origine:

Caratteristiche termo-fisiche

Vegetale

Densità: p = 30 – 300 kg./mc

Conducibilità Termica: λ = 0,038 – 0,08 W/(mK)

Calore specifico: Cp = 1600 – 2100 J/(kgK)

Resistenza al vapore: µ = 2 - 10

Resistenza alla compressione: Rc = 40 – 200 kPa

Com. al fuoco (EN 13501-1): Classe E

Cm per 12 ore di sfasamento 24 – 54 cm

Norme di riferimento

UNI EN 13171:2006

UNI EN 622-3:2005

Prezzo medio unitario 150 – 300 (€./mɜ)

La fibra di legno possiede buone proprietàdi isolamento termico e acustico.L’elevato calore specifico del materiale glipermette di avere un buon comportamentoestivo raggiungendo valori di sfasamento esmorzamento degli di nota. Il materiale èassai poroso e possiede un’elevatacapacità termica, permettendo unaregolazione dell’umidità. In particolare iprodotti più leggeri possono assorbire erilasciare umidità in modo rapido mapossono tendere facilmente alrigonfiamento. Le fibre con elevatadensità resistono a elevate sollecitazioni acompressione, ma posseggono peggioriproprietà isolanti.

Tipologia di prodotto:.

Pannellature con dimensioni variabilicomprese tra 56-78 x 100-250 x 2-20 cm.fibre di legno sfuse da insuflaggio.

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FIBRA DI SUGHERO - ICB

Origine:

Caratteristiche termo-fisiche

Vegetale

Densità: p = 100 – 220 kg./mc

Conducibilità Termica: λ = 0,036 – 0,06 W/(mK)

Calore specifico: Cp = 1580 – 1800 J/(kgK)

Resistenza al vapore: µ = 2 - 10

Resistenza alla compressione: Rc = 100 – 250 kPa

Com. al fuoco (EN 13501-1): n.d.

Cm per 12 ore di sfasamento 24 – 54 cm

Norme di riferimento

UNI EN 13170:2003

Prezzo medio unitario 200 – 450 (€./mɜ)

Il tessuto del sughero è costituito damilioni di cellule di forma poliedricacontenenti aria, che conferiscono almateriale leggerezza, elasticità, notevoleresistenza e sollecitazioni fisiche e ottimeproprietà di isolamento termo-acustico. Ilsughero possiede una buona capacità diaccumulo termico, che rende il materialeadatto all’isolamento durante il periodoestivo. E’ un materiale traspirante epermeabile al vapore, impermeabileall’aria e ai liquidi. E’ un ottimo schermonei confronti di onde elettromagneticheprovenienti da strutture metalliche presentinelle costruzioni. In caso di incendio nonpropaga fiamma, brucia lentamente ed èautoestinguente al cessare della fiamma.

Tipologia di prodotto:.

Pannellature con dimensioni variabilicomprese tra 50-124 x 100-248 x 1-14 cm.rotoli con dimensioni variabili compresetra 50-100 x 10-60 x 0,2-0,6 cm.

Infiammabilità (DIN 4102) Classe B2

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LANA DI ROCCIA - MW

Origine:

Caratteristiche termo-fisiche

Minerale

Densità: p = 20 – 220 kg./mc

Conducibilità Termica: λ = 0,033 – 0,054 W/(mK)

Calore specifico: Cp = 800 – 1030 J/(kgK)

Resistenza al vapore: µ = 1 - 2

Resistenza alla compressione: Rc = 15 – 80 kPa

Com. al fuoco (EN 13501-1): Classe A1

Cm per 12 ore di sfasamento 35 – 87 cm

Norme di riferimento

UNI EN 13162:2003

Prezzo medio unitario 85 – 250 (€./mɜ)

La lana di roccia è un buon materialetermo isolante con discrete proprietàfonoassorbenti. Il materiale è traspirante epossiede un ottimo comportamento alfuoco in caso di incendio.

Tipologia di prodotto:.

Pannellature con dimensioni variabilicomprese tra 40-62,5 x 80-200 x 1,2-20

cm.stuoie con dimensioni variabili compresetra 40-62,5 x fino a 1000 x 1,5-7 cm.rotoli con dimensioni variabili compresetra 60-120 x fino a 900 x 7-24 cm.fibre sfuse per imbottiture in sacchi.

Infiammabilità (DIN 4102) /

PrEN 14064-1

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LANA DI VETRO - MW

Origine:

Caratteristiche termo-fisiche

Minerale

Densità: p = 10 – 70 kg./mc

Conducibilità Termica: λ = 0,032 – 0,053 W/(mK)

Calore specifico: Cp = 840 – 1030 J/(kgK)

Resistenza al vapore: µ = 1 - 2

Resistenza alla compressione: Rc = n.d.

Com. al fuoco (EN 13501-1): Classe A1 – A2

Cm per 12 ore di sfasamento 58 – 120 cm

Norme di riferimento

UNI EN 13162:2003

Prezzo medio unitario 100 – 350 (€./mɜ)

La lana di vetro è un buon materiale termoisolante con discrete proprietàfonoassorbenti. Il materiale possiede unabuona resistenza al fuoco e la suacombustibilità viene influenzataprincipalmente dalla quantità di legantiaggiunti

Tipologia di prodotto:.

Pannellature con dimensioni variabilicomprese tra 40-62,5 x 80-200 x 1,2-20

cm.stuoie con dimensioni variabili compresetra 40-62,5 x fino a 1000 x 1,5-7 cm.rotoli con dimensioni variabili compresetra 60-120 x fino a 900 x 7-24 cm.fibre sfuse per imbottiture in sacchi.Infiammabilità (DIN 4102) /

PrEN 14064-1

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CELLULOSA

Origine:

Caratteristiche termo-fisiche

Riciclato

Densità: p = 30 – 80 kg./mc

Conducibilità Termica: λ = 0,039 – 0,045 W/(mK)

Calore specifico: Cp = 1600 – 2150 J/(kgK)

Resistenza al vapore: µ = 1 - 2

Resistenza alla compressione: Rc = 2,5

Com. al fuoco (EN 13501-1): Classe E

Cm per 12 ore di sfasamento 35 – 54 cm

Norme di riferimento

Prezzo medio unitario 100 – 350 (€./mɜ)

La fibra di cellulosa è traspirante eigroscopica. Assorbe l’umiditàdell’ambiente e successivamente la cede.Il materiale ha buone proprietàfonoisolanti e fonoassorbenti.Originariamente il legno ha una struttura afibre parallele, la quale viene modificatdurante la trasformazione in carta; così lefibre si orientano in tutti i sensi,realizzando una porosità maggiore e diconseguenza un buon potere isolante.

Tipologia di prodotto:.

Pannellature con dimensioni variabilicomprese tra 60-100 x 120 x 2-12 cm.

fibre sfuse da insuflaggio.Infiammabilità (DIN 4102) /

PrEN 15101-1

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LANA DI PECORA

Origine:

Caratteristiche termo-fisiche

Animale

Densità: p = 12 – 30 kg./mc

Conducibilità Termica: λ = 0,040 – 0,045 W/(mK)

Calore specifico: Cp = 1200 – 1500 J/(kgK)

Resistenza al vapore: µ = 1 - 5

Resistenza alla compressione: Rc = n.d.

Com. al fuoco (EN 13501-1): Classe E

Cm per 12 ore di sfasamento 68 – 102 cm

Norme di riferimento

Prezzo medio unitario 150 – 250 (€./mɜ)

La fibra di cellulosa è traspirante eigroscopica. Assorbe l’umiditàdell’ambiente e successivamente la cede.Il materiale ha buone proprietàfonoisolanti e fonoassorbenti.Originariamente il legno ha una struttura afibre parallele, la quale viene modificatdurante la trasformazione in carta; così lefibre si orientano in tutti i sensi,realizzando una porosità maggiore e diconseguenza un buon potere isolante.

Tipologia di prodotto:.

Pannellature con dimensioni variabilicomprese tra 60-100 x 300-1000 x 2-10cm; .Rotoli anticalpestio con dimensionivariabili comprese tra 130-120 x 90-2500x 0,15-1,2 cm. .Feltri anticalpestio con dimensionivariabili comprese tra 10-200 x 0,4-1,4cm.

Infiammabilità (DIN 4102) /

In Germania per l’utilizzo del materiale come isolante per l’edilizia è necessario unpermesso da parte delle autorità competendi

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CALCE CEMENTO CELLULARE

Origine:

Caratteristiche termo-fisiche

Minerale

Densità: p = 100 – 300 kg./mc

Conducibilità Termica: λ = 0,040 – 0,060 W/(mK)

Calore specifico: Cp = 1000 J/(kgK)

Resistenza al vapore: µ = 2 - 6

Resistenza alla compressione: Rc = >=350

Com. al fuoco (EN 13501-1): Classe A2-s1

Cm per 12 ore di sfasamento 29 – 41 cm

Norme di riferimento

Prezzo medio unitario 200 – 300 (€./mɜ)

Il materiale è caratterizzato da buoneproprietà isolanti e da un’elevatapermeabilità al vapore. E’ incombustibilee ha buona resistenza a compressione. Iprodotti sono generalmente idrorepellentigrazie a un trattamento idrofobizzante unmassa durante la produzione. La suarigidità non è adatta per impiego deimateriali come isolante acustico.

Tipologia di prodotto:.

Lastre con dimensioni variabili compresetra 38-39 x 58-60 x 6-20 cm;

.Granuli sfusi in sacchi.

Infiammabilità (DIN 4102) /

Non disponibili

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SILICATO DI CALCIO ESPANSO

Origine:

Caratteristiche termo-fisiche

Minerale

Densità: p = 115 – 300 kg./mc

Conducibilità Termica: λ = 0,060 – 0,085 W/(mK)

Calore specifico: Cp = 1000 J/(kgK)

Resistenza al vapore: µ = 3 - 20

Resistenza alla compressione: Rc = 500-1500 kPa

Com. al fuoco (EN 13501-1): Classe A1-A2

Cm per 12 ore di sfasamento 36 – 42 cm

Norme di riferimento

Prezzo medio unitario 350 – 400 (€./mɜ)

Il materiale ha discrete proprietà isolantied è molto resistente alla compressione estabile nella forma. Grazie all’elevataporosità è in grado di assorbire umidità,immagazzinarla e rilasciarla rapidamente;inoltre, è molto aperto alla diffusione alvapore e viene applicato solitamente senzal’utilizzo di barriere al vapore. L’elevataporosità determina una grande capacità diaccumulo dell’acqua, permette almateriale di mantenere proprietà termo-isolanti accettabili. I pannelli a base disilicato di calcio garantiscono un climadell’ambiente confortevole grazie allaregolazione attiva dell’umidità dell’aria eal contempo delle pareti più calde. Isilicati di calcio espansi non sonocombustibili e resistono alle altetemperature.

Tipologia di prodotto:.

Lastre con dimensioni variabili compresetra 25-250 x 5-10 x 2,5-10 cm;

Infiammabilità (DIN 4102) /

Pr EN 14306

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VETRO CELLULARE

Origine:

Caratteristiche termo-fisiche

Minerale

Densità: p = 100 – 200 kg./mc

Conducibilità Termica: λ = 0,040 – 0,066 W/(mK)

Calore specifico: Cp = 800-1000 J/(kgK)

Resistenza al vapore: µ =∞

Resistenza alla compressione: Rc = 200-1700 kPa

Com. al fuoco (EN 13501-1): Classe A1

Cm per 12 ore di sfasamento 39 – 43 cm

Norme di riferimento

Prezzo medio unitario 250 – 500 (€./mɜ)

Il vetro cellulare possiede buone proprietàtermo-isolanti; è impermeabile all’acquaai gas (radon) e al vapore. Inoltre ècaratterizzato da un’elevata resistenza allacompressione, rigidezza, fragilità edurezza. E’ incombustibile e resistente avariazioni di alta temperatura.

Tipologia di prodotto:.

Lastre con dimensioni variabili compresetra 30-60 x 45-60 x 4-18 cm;Blocchi con dimensioni variabili.Elementi sagomati con spessore variabiletra i 4-10 cm. .Ghiaia sfusa.

Infiammabilità (DIN 4102) /

UNI EN 13167-2006

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POLISTIRENE ESPANSO - EPS

Origine:

Caratteristiche termo-fisiche

Fossile

Densità: p = 10 – 50 kg./mc

Conducibilità Termica: λ = 0,032 – 0,056 W/(mK)

Calore specifico: Cp = 1250-1500 J/(kgK)

Resistenza al vapore: µ = 20-100

Resistenza alla compressione: Rc = 60-200 kPa

Com. al fuoco (EN 13501-1): Classe E

Cm per 12 ore di sfasamento 58 – 99 cm

Norme di riferimento

Prezzo medio unitario 50 – 250 (€./mɜ)

Il materiale possiede caratteristicheisolanti da buone a molto buone ma nonoffre una buona resistenza allesollecitazioni a compressione. L’EPS nonè un materiale igroscopico e non permettescambi di vapore con l’ambiente esterno;inoltre, è praticamente impermeabileall’acqua.

Tipologia di prodotto:.

Lastre con dimensioni variabili compresetra 50 x 100 x 1-30 cm; .

Infiammabilità (DIN 4102) /

UNI EN 13163-2003

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POLISTIRENE ESTRUSO - XPS

Origine:

Caratteristiche termo-fisiche

Fossile

Densità: p = 25 – 65 kg./mc

Conducibilità Termica: λ = 0,030 – 0,041 W/(mK)

Calore specifico: Cp = 1300-1700 J/(kgK)

Resistenza al vapore: µ = 70-200

Resistenza alla compressione: Rc = 150-700 kPa

Com. al fuoco (EN 13501-1): Classe E

Cm per 12 ore di sfasamento 42 – 58 cm

Norme di riferimento

Prezzo medio unitario 150 – 250 (€./mɜ)

Il materiale unisce tre caratteristicheimportanti: bassa conducibilità termica,elevata resistenza alla compressione einsensibilità rispetto all’umidità. L’XPS èun materiale impermeabile, che in caso distoccaggio subacqueo non ha bisogno distrati protettivi anche sotto pressioneidrica. Il materiale non è adattoall’isolamento acustico.

Tipologia di prodotto:.

Lastre con dimensioni variabili compresetra 60 x 125-250 x 2-18 cm; .

Infiammabilità (DIN 4102) /

UNI EN 13164-2006

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POLIURETANO ESPANSO - PUR

Origine:

Caratteristiche termo-fisiche

Fossile

Densità: p = 25 – 100 kg./mc

Conducibilità Termica: λ = 0,024 – 0,034 W/(mK)

Calore specifico: Cp = 1400-1500 J/(kgK)

Resistenza al vapore: µ = 30-200

Resistenza alla compressione: Rc = 100-500 kPa

Com. al fuoco (EN 13501-1): da B-s2, d0, C-s3, d0

Cm per 12 ore di sfasamento 31 – 53 cm

Norme di riferimento

Prezzo medio unitario 200 – 300 (€./mɜ)

Il poliuretano espanso possiede ottimeproprietà di termico ma scarse proprietà diisolamento acustico. Senza strati dirivestimento il materiale è permeabile manella maggioranza dei prodotti,solitamente, si applicano pellicole cheaumentano la resistenza alla diffusione deigas e del vapore. Il materiale, inoltre,presenta una buona resistenza allacompressione.

Tipologia di prodotto:.

Lastre con dimensioni variabili compresetra 50-102 x 60-240 x 2-30 cm;bombolette di schiuma autoespandente perapplicazioni di sigillatura puntuale.

Infiammabilità (DIN 4102) /

UNI EN 13165-2006

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COME LI SCELGO ?

Per la proprietà isolante, per l’impatto ambientale nella produzione o nellosmaltimento o per il sistema costruttivo tradizionale o a secco che decidiamo diprogettare:

Stefano Geom. Bertazzo

LA SCELTA E DETTATA, IN PRIMO LUOGO, DALLA CAPACITA’ ISOLANTE, ED IN SECONDO, DALL’EFFICIENZA ENERGETICA

DELL’IMMOBILE E DAL COSTO FINALE,

Per la scelta, ognuno di noi deve, quindi, ritenersi libero, scegliere un materiale,significa anche scegliere la compatibilità dello stesso con gli altri materiali checompongono la stratigrafia.

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ESEMPIO DI PROPRIETA’ ISOLANTE data dal coefficiente λ

Pertanto è migliore una muratura costituita da un blocco alveolare rettificato da 40 cmcon intonaci o un muro in cemento armato da 30 cm con accostati 10 cm. di lanadipecora ?

Calcestruzzo armato………………... λ = 1,90-2,50

Blocco Forato Doppio UNI………....λ = 0,45-0,55

Blocco alveolare o porizzato……......λ = 0,17 – 0,22

Intonaco di calce sabbia e cemento…λ = 0,90

Polistirene EPS……………………... λ = 0,04

Poliuretano PUR……………………. λ = 0,028

Lana di Pecora……………………....λ = 0,04-0,045

Legno di abete………………………. λ = 0,12

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Stefano Geom. Bertazzo

Calcolo Trasmitanza U muro alveolato rettificato

________1________U =

1/αi + ∑ s/λ + 1/αeU = …..

Formula trasmittanza

U = trasmittanzaαi = coefficiente liminare internoαe = coefficiente liminare esternos = spessore in cm.λ = conducibilità termica del materiale

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Stefano Geom. Bertazzo

Calcolo Trasmitanza U muro alveolato rettificato

Sebbene entrambe le stratigrafie oggi non rientrino nei parametri di norma, sono inrealtà molto vicine come valore di trasmittanza, ciò significa che costruzioni diverse permateriale, potrebbero nella realtà avere valori molto simili di trasmittanza termica maeffetti diametralmente opposti per condense, muffe, deterioramenti.

________________1________________U =Rsi + intonaco + blocco + intonaco + Rse

___________________1___________________U =

0,04 + 0,015/0,90 + 0,40/0,17 + 0,015/0,90 + 0,13

U = 0,39

Calcolo Trasmitanza U muro C.A. isolato con lana di pecora

_________________________1______________________U =Rsi + intonaco + C.A. + Isolante + intonaco + Rse

__________________________1________________________U =

0,04 + 0,015/0,90 + 0,30/2,20 + 0,10/0,04 + 0,015/0,90 + 0,13

U = 0,35

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Domanda

Quali sono gli elementi più dispersivi o disperdenti, a livello energetico, in un edificio ?

Stefano Geom. Bertazzo

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Disperdiamo grandi quantità di energia in ogni edificio ma sappiamo individuarle?

Stefano Geom. Bertazzo

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Stefano Geom. Bertazzo

l’involucro opaco

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Le Componenti dell’Involucro Opaco

Fondazioni: a platea o tradizionali continue; Pareti: pesanti, leggere, costruite in opera, prefabbricate o con sistema a secco;Tetto: piano a terrazza, verde, a botte o tradizionale a 2 o più falde.

In ogni caso, gli edifici, salvo rare eccezioni, hanno strutturaportante in cemento armato o acciaio. Considerazione a partemeritano gli edifici in legno siano essi Xlamche a telaio.

Stefano Geom. Bertazzo

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L’elemento su cui posa l’edificio, solo nell’ultimo decennio èstato preso in considerazione sotto l’aspetto termico e/o per lacapacità di fenomeni di risalita che comportano amaloramentialle strutture del sistema edificio.

Stefano Geom. Bertazzo

FONDAZIONI

Termicamente devono essere trattate come qualsiasi altroelemento disperdente energia sebbene siano «esposte» contro-terra. Devono essere pertanto isolate e protette anche daifenomeni di risalita capillare dell’acqua per evitare tutti queispiacevoli fenomeni che causano scrostamenti, salsedine, muffe,infiltrazioni d’acqua, umidità, condense dovute, anche, allapresenza di nodi strutturali non progettati o non lavoraticorrettamente.

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Stefano Geom. Bertazzo

l’involucro opaco

Coibentazione con XPS sottoplatea Getto di platea coibentata

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Stefano Geom. Bertazzo

l’involucro opaco

Sottofondazione in vetro cellulare granulato Parete coibentata controterra

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Stefano Geom. Bertazzo

l’involucro opaco

Isolamento di fondazione continua Coibentazione di parete contro terra

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Stefano Geom. Bertazzo

l’involucro opaco

Isolamento plinto su fondazione continua Isolamento plinto controterra

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Possono essere considerate l’elemento cruciale della progettazione.Costituiscono la superficie maggiore (salvo casi eccezionali eparticolari) di dispersione in un edificio. .Sono il punto di contatto con le fondazioni, siano esse a platea checontinue, ma anche con l’elemento di copertura, con o senzacornice, piano o a falda che sia. .Le pareti, si raccordano con aggetti che spesso non vengonodisgiunti termicamente generando pertanto dei ponti termiciimportanti. .Quali sono gli aggetti principali che possono essere presenti nellepareti ?

Stefano Geom. Bertazzo

PARETI

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1 poggioli;2 pompeiane;3 cornici;4 elementi decorativi;5 volumi sporgenti.

Stefano Geom. Bertazzo

PARETI

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Vi sono poi tutta una serie di nodi strutturali, che, se non progettati correttamente influiscono negativamente sulle prestazioni delle pareti.

Stefano Geom. Bertazzo

PARETI

Proviamo ad elencarli ?

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1 Nodo di giunzione con la platea;2 Nodo di giunzione con fondazione continua;3 Nodo di giunzione con marciapiede;4 Nodo cordoli;5 Nodo di giunzione Poggiolo/terrazzo a sbalzo, porticato;6 Cornice edificio;

Stefano Geom. Bertazzo

PARETI

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Stefano Geom. Bertazzo

PARETI

Risoluzione nodo strutturale, struttura a sbalzo Risoluzione noto strutturale parete / fondazione

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Stefano Geom. Bertazzo

PARETI

Esempio elementi di disgiunzione per partenza strutture verticali

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Dobbiamo poi tenere presente che le pareti sono elemento di contatto con locali che possono essere riscaldati, non riscaldati, comunicanti direttamente con l’ambiente riscaldato (scale interne) o non comunicanti con l’ambiente riscaldato, spesso cono locali interrati, ma possono essere anche seminterrati, al piano terra o sottotetti.

Stefano Geom. Bertazzo

PARETI

1 Locale Garage, locale notoriamente freddo;2 Cantine, locale notoriamente freddo;3 Soffitte e/o mansarde, non riscaldate.4 C.T. e canne fumarie (elemento disperdente interno).

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Le pareti sono poi contenitore di uno degli elementi ancora oggi più dispersivi.

Stefano Geom. Bertazzo

PARETI

IL SERRAMENTO

E’ forse uno degli elementi dell’involucro edile più difficile da progettare, costruire e posare.Deve essere inserito nella parete non solo con perfetta aderenza, ma deve anche garantire una perfetta tenuta all’acqua ed all’aria. Quest’ultima in case ad alte prestazioni energetiche produce oggi i maggiori danni nel contorno.

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E’ l’elemento rivolto verso la «volta celeste» e disperde pertanto molta energia.Progettarlo sembra cosa semplice, sebbene molto spesso ci si dimentichi che calore e di conseguenza umidità, tendono ad andare verso l’alto.Se non progettato correttamente i danni che si possono provocare alle strutture sono ingenti.Pertanto particolare attenzione deve essere posta in fase di progettazione ed in fase di costruzione.Posare un freno vapore al posto di un traspirante o invertire i coefficienti µ, significa generare problemi a «cascata».

Stefano Geom. Bertazzo

TETTO

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Il tetto, può essere……piano,a botte,a semi-botte,ad una falda,a due falde,a quattro falde,con copertura in coppi,tegole,ardesia,lamiera,acciaio,rame,alluminoo semplicemente un tetto verde.

Stefano Geom. Bertazzo

TETTO

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In ogni caso, il tetto, deve garantire la tenuta all’acqua, all’aria. possedere un elevato sfasamento termico.

Stefano Geom. Bertazzo

TETTO

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Stefano Geom. Bertazzo

Componenti trasparenti

Migliorato e ad alte prestazioni, il serramento oggi assume un’importanza sempre maggiore, nel contenimento energetico.Risulta comunque l’elemento più disperdente e quindi freddo nella componente opaca dell’edificio ed assume dimensioni sempre maggiori.

Costruito in legno, alluminio o pvc, il telaio è comunque una minima parte rispetto alla chiusura trasparente in vetro singola a due o tre camere.

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Stefano Geom. Bertazzo

Componenti trasparenti

Gli infissi sono oggi parte importante ed essenziale dell’immobile. Conoscerecome si comportano termicamente, risulta quindi fondamentale per lasuccessiva e corretta progettazione impiantistica.

Quali prestazioni devono assolvere ?

- Isolamento termico;- riflessione (parte del calore della luce solare);- trasmissione della luce diurna;- tenuta all’aria e all’acqua;- isolamento acustico;- resistenza alle effrazioni;

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Stefano Geom. Bertazzo

Componenti trasparenti

Nel serramento o infisso, la maggiore dispersione è data dal componente trasparente, il vetro.Questo elemento negli ultimi 30 anni, ha visto una notevole evoluzione tecnica, sia di lastra – spessore e dimensione, sia per qualità.Il vetro, assieme al telaio risulta quindi il componente fondamentale del serramento. Sul mercato possono essere reperite numerose tipologie di vetri, la scelta ricade quindi sull’efficienza energetica che il serramento deve garantire per farci giungere a quanto prefissato.

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Stefano Geom. Bertazzo

Componenti trasparenti

Un valore sconosciuto è il fattore, g, del vetro.Mi sapete dire cosa indica?

Fattore solare g e trasmissione luminosa Ti.Se da un lato tutti conosciamo o abbiamo sentito parlare del valore Ug la trasmittanza termica riferita al componente vetrato, pochi si chiedono cosa sia il fattore g del vetro e la trasmissione luminosa Ti, perché spesso sono lasciati al caso.

-g – fattore solare: indica la quota percentuale di energia solare che entra in una stanza e quindi trasmessa dal vetro rispetto all’energia totale incidente.

- Ti – trasmissione luminosa: il rapporto tra la radiazione luminosa trasmessa e quella incidente, limitato alla zona visibile. Se molto basso, siamo costretti ad accendere la luce artificiale al minimo oscuramento del cielo.

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Stefano Geom. Bertazzo

Componenti trasparenti

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Componenti trasparenti

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Stefano Geom. Bertazzo

Componenti trasparenti

Esempio

Se tra le diverse composizioni proposte nella tabella, prendessimo una vetrata isolante che presenta un coating selettivo tipo 70/35, si otterrebbe il seguente comportamento energetico:- trasmittanzza rermica Ug = 1,0 w/m2K- fattore solare g = 0,38

se desiderassimo analizzare il caso più critico, potremmo assumere le seguenti considerazioni:- assenza di schermature mobili di ausilio, ossia (ggl+sh/ggl)=1- finestra orientata con l’sposizione più gravosa, indifferentemente Est o Ovest, avente per mese di luglio Fw = 0,915 (fattore di esposizione)si ottiene Ggl+sh = 0,348 che rispetta la relazione <= 0,35 imposta dal decreto «requisiti minimi», senza che vi sia la necessità di installare elementi di schermo solare.

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Stefano Geom. Bertazzo

Componenti trasparenti

Tradizionali, a nastro, con tapparella o con oscuro, posizionati a filo muratura interno, in mezzeria o esterno, serramento singolo o doppio (controfinestra), con o senza cassonetto (a sua volta può essere montato in diverse posizioni) o con elementi oscuranti orientabili. In ogni caso ogni tipologia necessita di un particolare costruttivo e di un accurato montaggio.

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5

Stefano Geom. Bertazzo

La Certificazione Energetica

Strumento voluto a livello comunitario dalla Direttiva 2002/91/CE, sin dall’inizio è stata vista come un ulteriore balzello, un pezzo di

carta, un ulteriore documento di cui dotarsi e per di più con scadenza decennale.Come se non bastasse, poi, ci si è messa una normativa in costante evoluzione e spesso soggetta ad interpretazione.

Basti pensare che il Veneto è rimasta l’unica Regione del Nord e Centro Italia a non aver adottato una propria normativa.Si, siamo gli unici ad adottare quella nazionale e pensare che nel 2007 già se ne parlava e discuteva, mentre altre Regioni ben più lungimiranti si dotavano con anni di anticipo di propri regolamenti.«fonte ANIT»

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5

Stefano Geom. Bertazzo

La Certificazione Energetica

Si applica per le Regioni e Provincie autonome che non abbiano provveduto ad adottare propri provvedimenti in applicazione alla Direttiva 2002/91/CE.e’ prescritta dal D.lgs 192/05 per introdurre il parametro «efficienza energetica» come nuovo valore del mercato edilizio e per sensibilizzare tutti gli attori del processo edilizio e in particolare l’utente finale in riferimento alle problematiche energetico-ambientali.«fonte ANIT»

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Stefano Geom. Bertazzo

Abruzzo Delibera Giunta Reg. 05/08/2013 n.567.

Basilicata Legge Regionale del 28/12/2007 n.28

Bolzano

NON VI E’ ALCUNA LEGGE QUADRO REGIONALECalabria

D.P.P. 29/09/2004 n.34 e direttiva CasaClima

Campania NON VI E’ ALCUNA LEGGE QUADRO REGIONALE.

Emilia Romagna Delibera Assemblea Lgs Reg. 07/07/2008 n.156

Lazio NON VI E’ ALCUNA LEGGE QUADRO REGIONALE.

Liguria Legge Regionale 29/05/2007 n.22 e s.m.i.

Lombardia Decreto 03/03/2009 n.2055

Molise NON VI E’ ALCUNA LEGGE QUADRO REGIONALE.

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Stefano Geom. Bertazzo

Piemonte Legge regionale del 28/05/2005.

Toscana Decreto del 03/03/2011.

Trento Legge del 04/03/2008.

Valle d’Aosta Deliberazione del 2010.

Veneto NON VI E’ ALCUNA LEGGE QUADRO REGIONALE.

Friuli Venezia Giulia Legge 18/08/2005 n.23

Puglia Legge Regionale 10/06/2008 n.13

Sardegna NON VI E’ ALCUNA LEGGE QUADRO REGIONALE.

Sicilia Legge n.23/03/2010 n.6

Umbria Delibera Giunta Regionale 06/02/2012 n.112

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Stefano Geom. Bertazzo

Chi è il Certificatore Energetico ?

E’ in primo luogo una figura professionale, in grado di eseguire una diagnosi energetica di un edificio e produrre, quindi, un attestato di prestazione energetica.Il certificatore energetico è pertanto un professionista esperto, accreditato, qualificato ed indipendente.I requisiti minimi del certificatore sono imposti, dalle singole regioni nelle quali sono in vigore linee guida e protocolli attuativi delle direttive nazionali.

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Stefano Geom. Bertazzo

La Certificazione Energetica

Il risultato, ottenuto, a seguito dell’inserimento di tutti i datiraccolti, dovrebbe definire quanta energia il nostro immobile, se

correttamente gestito, dovrebbe consumare complessivamente.Pertanto oltre al consumo relativo all’impianto di riscaldamento, siconsiderano anche i consumi per l’ACS e l’elettricità per ilraffrescamento estivo, gli elettrodomestici e l’illuminazione.

Per redigere un APE, necessita eseguire un accurato sopraluogotecnico dimensionale e conoscitivo, in modo da recuperare tuttequelle informazioni utili e necessarie, ad ottenere un risultatofinale quanto più corretto possibile. Necessita, inoltre, un bagaglioculturale che solo il tempo può colmare onde evitare di perpetrarenelle strutture prove invasive o «inventarsi» dati.

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Stefano Geom. Bertazzo

La Certificazione Energetica

I parametri limite da osservare per la trasmittanza termica delle struttureche compongono l’involucro sono i seguenti e corrispondono anche ailimiti per accedere alle detrazioni fiscali.

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La Certificazione Energetica

L’uscita tecnica

Il rilievo tecnico dimensionale oltre a permettere di rilevare tutte le quote interne ed esterne di murature, solai e finestre, permette di verificare la presenza di molti altri elementi tra cui:

Orientamento, presenza di nicchie, tipologia finestre, chiusure oscuranti (esterne ed interne), cassonetti (se presenti), spessore murature, spessore solai, tipologia impianto di riscaldamento, tipologia generatore, tipologia termostato, presenza di CDZ, presenza di VMC, presenza di caminetto e/o stufa, presenza di isolamenti a parete, solaio tetto (se visibile con botola), impianto solare termico, impianto fotovoltaico.Inoltre si è in grado di verificare che l’immobile comunica con altri.

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La Certificazione Energetica

In Ufficio

Oltre a produrre il file dwg e/o dxf, il tecnico, dovrà calcolare dasubito le superfici nette interne e quelle lorde complessive, datinormalmente richiesti dai programmi di calcolo, oltre acostruire le varie stratigrafie, elemento per elemento. Solo inseguito e recuperati eventuali dati mancanti, il mancante per

eccellenza spesso riguarda il generatore, sarà possibile inserire idati ed ottenere la Classe Energetica e EPgl.

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La Certificazione EnergeticaEsistono, due tipologie di certificati, l’APE che va depositato in Regione eL’AQE che deve essere depositato in Comune contestualmentecon la finelavori.

Ma quali le differenze? .L’AQE – introdotto a seguito delle modifiche della D.lgs.192/2005 con il D.lgs311 del 29/12/2006 e confermato in toto anche dal D.L.63/2013.E’ un attestato chiamato a svolgere il ruolo di strumento di controllo «ex post»del rispetto, in fase di costruzione o ristrutturazione degli edifici delleprescrizioni svolte a migliorarne le prestazioni energetiche. È normalmentefirmato dal D.L. che ne certifica la corretta esecuzione dell’opera.

L’APE che ha sostituito dal 06/06/2013 l’ACE, è stato introdotto a seguito dellemodifiche al D.lgs 192/2005 apportate dal D.L.63/2013 a suavolta modificatodal D.Lgs 145/2013. l’attestato è chiamato a svolgere il ruolo di strumento di«informazione» del proprietario, dell’acquirente e/o dellocatario, circa laprestazione energetica ed il grado di efficienza energetica degli edifici. Fornisceall’utente raccomandazioni per il miglioramento dell’efficienza energetica, conle proposte degli interventi migliorativi più significativi. Deve essere depositatopresso il competente Ufficio Regionale.

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La Certificazione Energetica

I due attestati sono chiamati pertanto a svolgere ruoli e finzioni ben distinte enon sono tra loro «fungibili».L’AQE degli edifici si differenzia dall’APE,essenzialmente per i soggetti che sono chiamati a redigerloe per l’assenzadell’attribuzione di una classe di efficienza energetica all’edificio in esame.(proposta solo dal tecnico che lo redige).

I due attestati si distinguono, inoltre, per le caratteristiche del certificatore:infatti mentre l’AQE può essere predisposto ed asseverato da un professionistaabilitato alla progettazione o alla realizzazione dell’edificio, nonnecessariamente estraneo alla proprietà, l’APE, invece, viene rilasciato da«esperti qualificati e indipendenti, con eventuale parentela superiore al 4grado» o da «organismi» dei quali dovranno comunque essere garantiti «laqualificazione e l’indipendenza».

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La Certificazione Energetica

Come detto, l’efficientamento energetico, non riguarda solo i nuovi edifici, maconsiderato il «parco» edile italiano con il 90% dell’edilizia altamenteenergivoro, gli interventi di riqualificazione energetica, potrebbero offrirelavoro per anni.

Nel tentativo di smuovere l’importante mercato della riqualificazioneenergetica, sono stati introdotti negli ultimi anni una serie di incentivi fiscalivariabili dal 36 al 65%, utilizzabili per opere di: demolizione e ricostruzione,ampliamento di edifici esistenti con nuovo impianto, ampliamento di edificiesistenti con estensione di impianto, ristrutturazioni importanti di primo livelloristrutturazioni importanti di secondo livello, riqualificazione energeticadell’involucro, nuova installazione di impianto (anche dienergie rinnovabili),ristrutturazione di impianto e sostituzione di generatore.

E’ importante sapere che per ottenere le detrazioni fiscalinecessita depositarepresso l’ENEA tutti i dati e la documentazione necessaria entro 90 giorni dallafine lavori.

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Stefano Geom. Bertazzo

La Certificazione Energetica

I codici da utilizzare per il deposito della pratica sono i seguenti e possonoessere selezionati nella sezione Enea «seleziona intervento»:

344 ristrutturazione globale dell’edificio345a coibentazione pareti, solai e coperture e per la sostituzione di finestre comprensive di infissi in tutti i casi diversi da quelli del comma 345b345bsostituzione di finestre comprensive di infissi in singole unità immobiliari346 installazione di pannelli solari termici347 sostituzione di impianti termici

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Stefano Geom. Bertazzo

La Certificazione Energetica

La detrazione per le spese di ristrutturazione, si applica all’IRPEF, anche sulle parti comuni dell’edificio.Il beneficio sul quale calcolare la detrazione viene suddiviso in 10 anni e la detrazione dipende quindi dall’IRPEF disponibile.Il tecnico pertanto dovrà porre particolare attenzione a questo importo per evitare che vi siano eccedenze non detraibili ed una perdita economica per il committente.

La detrazione più essere usufruita da:- proprietari o nudi proprietari- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)- locatari e comodatari- soci di cooperative divise e indiviseimprenditori individuali, per immobili non rientranti per immobili non rientranti tra i beni strumentali o merce- soggetti indicati nell’art.5 del Tuir, (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice, imprese familiari….)

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Stefano Geom. Bertazzo

La Certificazione Energetica

Per il calcolo della trasmittanza, necessita inserire anche il relativo valore dellaresistenza liminare interna "Rsi" ed esterna "Rse". Megliorappresentati nellasuccessiva tabella. Ma cosa sono i coefficienti liminari ?

Liminare significa "attinente alle superfici che delimitano un corpo", "al limite",alla "zona di soglia". .Qualsiasi scambio termico generalmente coinvolge conduzione, convezione eirraggiamento. .Lo scambio termico di una parete con l'ambiente non fa eccezione: la differenzadi T tra interno ed esterno fa si che la T cambi entro lo spessore della parete perconduzione, ma le superfici a contatto con l'interno, da un lato, e l'esternodall'altro scambiano calore con l'ambiente per convezionee per irraggiamento.Lo scambio termico liminare è quella parte dello scambio complessivo traparete e ambiente dovuta a queste 2 ultime modalità→ convezione +irraggiamento.

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Nella seguente tabella vediamo pertanto quali siano le principali grandezze perdeterminare il valore U di un elemento.

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TABELLA RIEPILOGATIVA DELLE GRANDEZZE

λs

R =

Nome Simbolo Unità di misura

Potenza termica Q Watt (W)

Conducibilità termica λ (W/m K)

Conduttanza termica specifica (W/m2 K)

Resistenza termica specifica (m2 K/W)

Trasmittanza termica (W/m2 K)

e

i

i

G RRU

αα11

11

+Σ+==

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NOTA

Nel 2012 Legambiente ha emanato il primo rapporto sullo statodegli edifici in Italia, individuando nel territorio italiano edificiche definire in alcuni casi costruiti male è dir poco.Nel 2014 Legambiente ha emanato un secondo rapporto in cuisono stati verificati in 47 città italiane oltre 500 edifici mediantel’impiego di termocamera. Anche in questo caso il dato è a dirpoco allarmante. .Pertanto se nel 2014 edifici, anche nuovi, si presentavano inquesto stato, c’è da chiedersi se basta un’ APE «non corretto»per vendere un immobile. .

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Immagini termografiche

Le immagini che vi propongo, tranne una, sono relative ad immobili costruitinegli ultimi 12 anni. Uno di questi con cappotto esterno, un altro dichiaratocon muratura termica ad incastro. Lascio a Voi ogni considerazione.

Edificio del 2004 Edificio anni ‘70

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Immagini termografiche

Edificio del 2005 Edificio del 2005 – p.1

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Immagini termografiche

Edificio del 2009 - bifamiliare Edificio del 2009 - bifamiliare

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Stefano Geom. Bertazzo

Vi Chiedo pertanto:

E’ SUFFICIENTE PRODURE UN CERTIFICATO DI PRESTAZIONEENERGETICA IN CLASSE A, al solo scopo di accontentare ilcommittente e far si che venda prima e a maggior costol’immobile ?

Oppure……

Bisogna saper dire…. NO, l’immobile così come è statocostruito risulta in classe «C»

Dovete sapere che l’APE, che Vi appresterete a firmare edepositare, è l’equivalente di un ATTO NOTORIO, pertanto incaso di dichiarazione mendace, si è soggetti al Codice diprocedura Penale.

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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