Piano di miglioramento · Ampliare e diversificare le proposte formative rivolte ai docenti,...

PIANO DI MIGLIORAMENTO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “WALTER IOZZELLI”

Codice meccanografico PTIC82100G Piazza dei Martiri, 205 – 51015 Monsummano Terme (PT)

Tel. 0572-640291 – Fax. 0572-615301 www.istitutocomprensivoiozzelli.gov.it

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Il Piano di Miglioramento

(PdM)




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Introduzione

Scenario di riferimento

Caratteristiche del contesto, vincoli e opportunità interne ed esterne – estratto dal RAV

Problemi del contesto

Il contesto socio-economico-culturale su cui insistono le scuole facenti parte dell'Istituto si presenta critico e con situazioni di disagio derivante da:

forte immigrazione interna, presenza di etnie minoritarie, scarsa integrazione tra gruppi di migrazione e gruppi locali, disgregazione del tessuto socio - culturale;

scarso rendimento scolastico in soggetti con carenze socio - economiche e culturali di base, presenza di minori a rischio e di famiglie “multiproblematiche”.

Il basso livello culturale delle famiglie di appartenenza, la disgregazione di molti nuclei familiari, rende spesso difficoltoso da parte loro seguire i propri figli ed aiutarli a superare le difficoltà che incontrano sia in ambito scolastico che extrascolastico. Purtroppo, le risorse su cui la scuola ha potuto contare negli ultimi anni non sono state tali da garantire agli studenti ed alle loro famiglie attività di "dopo-scuola" e/o di recupero pomeridiano di apprendimenti e competenze.

Bisogni del contesto

La scuola rappresenta un importante punto di riferimento sul territorio. L'ampliamento dell'offerta formativa ed in particolare attività laboratoriali e/o sportive svolte in orario extracurricolare costituiscono le sole opportunità di arricchimento e di crescita in termini culturali per molti studenti. I giovani hanno perciò necessità di:

un’offerta educativa e formativa più ampia, tenuto conto del livello di rendimento medio-basso degli alunni e del basso livello culturale delle famiglie di appartenenza oltrechè della difficoltà a seguire i loro figli sia in ambito scolastico sia extrascolastico. Oltretutto la scuola rappresenta per molte di loro un saldo punto di riferimento. La maggior parte delle famiglie ha fiducia nella scuola intesa come istituzione e si lascia guidare dal corpo docente, che esercita su di loro un forte ascendente. Da ciò deriva:

il bisogno di superare necessariamente il divario educativo-culturale nei confronti di altri studenti che vivono situazioni sociali, educative e culturali più stimolanti;

saper comunicare correttamente nella propria lingua (italiano);

fare esperienze culturali di cui hanno scarsa conoscenza;

imparare ad utilizzare le competenze digitali;

essere seguiti nell’inserimento nel mondo del lavoro e nelle relative scelte scolastiche.




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Risorse del contesto: offerte socio-culturali del territorio

Le risorse offerte dal territorio nel tempo si sono ampliate, specialmente a livello culturale quelle rese disponibili dall’Ente Locale (musei, biblioteca, teatro), con la prospettiva di mantenere e valorizzare la memoria e la cultura tradizionale locale; inoltre, sulla base di intese ed accordi con l'Amministrazione comunale, nella scuola si svolgono attività di "biblioteca decentrata" (laboratori di lettura animata) aperte a tutta la cittadinanza. Dette attività vengono svolte da esperti di un'associazione teatrale finanziata allo scopo dall'Ente Comunale. Per il resto delle attività, la scuola si avvale delle competenze di docenti interni e disponibili, grazie ai quali si realizzano laboratori di recupero disciplinare, artistico-inclusivi e sportivi, utilizzando o gli spazi della scuola o quelli (palestre, teatro cittadino) messi a disposizione dal Comune.

Sezione 1 – Gli obiettivi di processo

Individuazione delle priorità di intervento

.Priorità riferite agli esiti degli studenti :

AREA: Risultati nelle prove standardizzate nazionali

AREA: Competenze chiave e di cittadinanza

TRAGUARDI DI LUNGO PERIODO (Triennio)

Migliorare gli esiti delle prove standardizzate nazionali che evidenziano

grande varianza tra classi di scuola primaria

Migliorare le competenze linguistiche, da considerarsi trasversali ad ogni

disciplina.

PIANO TRIENNALE

Descrizione degli obiettivi di processo

Area di processo Descrizione degli obiettivi di processo

Curricolo, progettazione e valutazione

Contestualizzazione del curricolo, elaborazione prove finalizzate a rilevare e valutare le competenze degli studenti in condivisione tra docenti di scuola primaria e secondaria.

Ambiente di apprendimento

Tenuto conto che l’I.C. è articolato in sette plessi, è assolutamente necessario migliorare ed ottimizzare la condivisione delle risorse, specialmente quelle innovative, alternative, tecnologiche e metodologiche attraverso la formazione di gruppi di lavoro.




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Inclusione e differenziazione

Incrementare le attività rivolte al potenziamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari.

Continuità e orientamento

Realizzare in modo sistematico i percorsi finalizzati alla conoscenza di sé e delle proprie attitudini. Predisporre monitoraggi strutturati e costanti dei risultati conseguiti dagli studenti nel corso della scuola secondaria di secondo grado.

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Aumentare i momenti di dialogo/confronto tra docenti dei vari ordini. Formazione di gruppi di lavoro misti per azione didattica di raccordo tra infanzia-primaria e primaria-secondaria.

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Ampliare e diversificare le proposte formative rivolte ai docenti, specialmente riguardo alle strategie di insegnamento, le modalità di intervento e la metodologia attraverso corsi di formazione sul lavoro di aula.

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Coinvolgere maggiormente i genitori a partecipare alle iniziative promosse che sono realizzate tenendo conto anche dei loro suggerimenti.

Relazione tra RAV e PdM

In seguito alla rilevazione attuata con il RAV (Esiti) si sono evidenziati i seguenti punti di

debolezza:

Eccessiva varianza in alcune classi di scuola primaria, nonostante i risultati complessivi

siano positivi e superiori sia alla media regionale che a quella nazionale. In particolare:

sono risultati inferiori, non solo alla media regionale e nazionale, ma anche a quella delle

altre classi parallele in istituto, le prove di matematica di una classe quinta (numeri, spazi,

figure, utilizzazione dei dati) e le prove, sia di italiano che di matematica, delle classi

seconde di un plesso di scuola primaria.

Mancanza sia di griglie comuni e relativi indicatori e descrittori per la valutazione delle competenze, sia di griglie comuni che permettano di valutare autonomia di iniziativa e capacità di orientarsi degli studenti.

Nonostante i risultati complessivi di Istituto siano positivi, la situazione è da ritenersi critica a causa della eccessiva varianza riscontrata tra alcune classi della scuola primaria. Si evince, tra le altre possibili cause, la inadeguatezza dei processi di lavoro. Pertanto si intende promuovere processi di ricercAzione, favorire momenti collegiali di riflessione sulle pratiche didattiche, azioni mirate alla formazione dei docenti al fine di poter acquisire e sperimentare metodologie e modalità di lavoro in aula più adeguate.

Per quanto riguarda il secondo punto, si fa presente che la scuola adotta criteri di valutazione comuni e condivisi per l'assegnazione del voto di condotta ed ha elaborato un curricolo per competenze per ogni disciplina. Il livello delle competenze chiave raggiunto dagli studenti è complessivamente buono. In generale gli studenti sono collaborativi con i loro pari e dimostrano adeguata capacità di accoglienza e sostegno ai compagni in difficoltà. La mancanza di rispetto delle regole previste dal Regolamento di Istituto è circoscritta a casi eccezionali.




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Tuttavia sono presenti alcune situazioni in cui gli studenti si mostrano scarsamente consapevoli dell'importanza del rispetto di alcune regole ed intolleranti di fronte ai richiami all'ordine. Le famiglie degli studenti stranieri fanno talvolta fatica ad accettare regole "estranee" alla loro cultura. Situazioni anomale e comportamenti problematici sono comunque circoscritti a singoli casi. Da qui la necessità della predisposizione di materiali comuni che aiutino docenti a valutare gli alunni e gli alunni ad orientarsi per quanto riguarda la scelta della scuola secondaria di secondo grado.

Integrazione tra Piano e POFT

Attraverso il contributo importante fornito dal RAV, il Piano dell’offerta formativa, nelle sue azioni

future, favorirà azioni rivolte:

alla contestualizzazione del Curricolo

alla condivisione delle risorse tra docenti

alla definizione dei profili di competenza

al potenziamento delle competenze trasversali

al potenziamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari

alla formazione dei docenti

va tenuto conto che, come tradizione del nostro Istituto Comprensivo, si continuerà ad operare

anche sul recupero, sul consolidamento e l’inclusione degli alunni con difficoltà per permettere a

tutti di conseguire il successo formativo, anche attraverso la diversificazione dei processi di

apprendimento.

INIZIATIVA DI MIGLIORAMENTO

La normativa, in periodi successivi, negli ultimi anni, ha sancito il superamento dei programmi

prescrittivi ed ha definito, per la scuola dell’obbligo, Indicazioni Nazionali per il Curricolo; sulla base

di queste nuove disposizioni oltreché su quelle della normativa europea che prevedono

l’acquisizione di “competenze chiave di cittadinanza” e quindi modalità nuove di

insegnamento/apprendimento, il corpo docente dell’Istituto non si è attivato in modo concreto e

deciso in attività di formazione volte all’acquisizione di nuove metodologie e processi di lavoro.

Questo avrebbe permesso di migliorare il proprio lavoro, la conoscenza e il relativo utilizzo di

nuove strategie e modalità di intervento, anche per quanto riguarda il potenziamento, oltreché per

il recupero ed il consolidamento.

E’ necessario inoltre evidenziare che l’Istituto si è dotato, negli ultimi anni, di infrastrutture

tecnologiche – laboratori multimediali, acquisto di notebook per le classi – ma la maggior parte dei

docenti di scuola primaria non è ancora in grado di utilizzare le TIC come supporto alla didattica e

al lavoro del docente (uso delle LIM, registro elettronico, internet,…).

Pertanto attività di riflessione, ricercAzione e formazione risultano assolutamente necessarie al fine

di intervenire sui processi di insegnamento/apprendimento ed integrare in modo efficace,

attraverso l’uso dei linguaggi multimediali, le modalità di comunicazione con gli studenti. Questi




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ultimi potrebbero oltremodo beneficiare della tecnologia multimediale, utilizzandola anche quale

valido strumento per il lavoro a casa. Tale modalità di esecuzione dei compiti/alunni,

comunicazione con le famiglie avrebbe sicuramente una ricaduta positiva, appunto, anche nel

rapporto con queste ultime e quindi darebbe certamente luogo oltre ad una positiva immagine

dell’Istituto.

Tabella 1 – Relazione tra obiettivi di processo e la priorità strategica individuata nel RAV:

AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI DI PROCESSO

Curricolo, progettazione e valutazione

Contestualizzazione del curricolo, elaborazione prove finalizzate a rilevare e valutare le competenze degli studenti in condivisione tra docenti di scuola primaria e secondaria.

Ambiente di apprendimento

Tenuto conto che l’I.C. è articolato in sette plessi, è assolutamente necessario migliorare ed ottimizzare la condivisione delle risorse, specialmente quelle innovative, alternative, tecnologiche e metodologiche attraverso la formazione di gruppi di lavoro.

Inclusione e differenziazione

Incrementare le attività rivolte al potenziamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari.

Continuità e orientamento


Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Aumentare i momenti di dialogo/confronto tra docenti dei vari ordini. Formazione di gruppi di lavoro misti per azione didattica di raccordo tra infanzia- primaria e primaria-secondaria

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane


Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie


Scala di rilevanza degli obiettivi di processo al fine di pianificare le azioni

Tabella 2 – Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed impatto

Obiettivi di processo elencati Fattibilità (da 1 a 5)

Impatto (da 1 a 5)

Prodotto: valore che identifica la rilevanza dell’intervento




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1 Contestualizzazione del curricolo, elaborazione prove finalizzate a rilevare e valutare le competenze degli studenti in condivisione tra docenti di scuola primaria e secondaria.

5 5 25

2 Tenuto conto che l’I.C. è articolato in sette plessi, è assolutamente necessario migliorare ed ottimizzare la condivisione delle risorse, specialmente quelle innovative, alternative, tecnologiche e metodologiche attraverso la formazione di gruppi di lavoro.

4 5 20

3 Incrementare le attività rivolte al potenziamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari.

4 5 20

4 Realizzare in modo sistematico i percorsi finalizzati alla conoscenza di sé e delle proprie attitudini. Predisporre monitoraggi strutturati e costanti dei risultati conseguiti dagli studenti nel corso della scuola secondaria di secondo grado.

4 4 16

5 Aumentare i momenti di dialogo/confronto tra docenti dei vari ordini. Formazione di gruppi di lavoro misti per azione didattica di raccordo tra infanzia-primaria e primaria-secondaria.

4 5 20

6 Ampliare e diversificare le proposte formative rivolte ai docenti, specialmente riguardo alle strategie di insegnamento, le modalità di intervento e la metodologia attraverso corsi di formazione sul lavoro di aula.

5 5 25

7 Coinvolgere maggiormente i genitori a partecipare alle iniziative promosse che sono realizzate tenendo conto anche dei loro suggerimenti.

4 4 16

Legenda per l’attribuzione del punteggio:

1=nullo

2= poco

3= abbastanza

4=molto

5=del tutto

Ridefinizione dell’elenco degli obiettivi di processo

Tabella 2 – Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed impatto

(Nella colonna “indicatori di monitoraggio” esprimere un elemento su cui basare il controllo periodico del processo in atto. L’indicatore dovrebbe essere un valore misurabile in modo univoco)

Obiettivi di processo in via di attuazione

Risultati Attesi

Indicatori di monitoraggio

Modalità di rilevazione

1 Contestualizzazion Curricolo realmente Documentazione prodotta




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e del curricolo, elaborazione prove finalizzate a rilevare e valutare le competenze degli studenti in condivisione tra docenti di scuola primaria e secondaria.

verticale che evidenzi un percorso unitario dalla sc dell’infanzia alla sc secondaria di primo grado e che sappia essere più aderente alle caratteristiche dell’utenza Definizione dei profili di competenza Migliore definizione delle UdC Sistematizzazione di incontri fra docenti (classi parallele, dipartimenti…), finalizzati alla condivisione di materiali ed al confronto su competenze/contenuti/ attività

Realizzazione di unità di competenza da condividere con i colleghi Numero di prove elaborate per la verifica delle competenze Numero di competenze complessivamente valutate nelle prove

(progettazione di percorsi, costruzione di unità di competenza…) Schede di rilevazione/verbali Verbali degli incontri


Risultati Attesi



2 Ampliare e diversificare le proposte formative rivolte ai docenti, specialmente riguardo alle strategie di insegnamento, le modalità di intervento e la metodologia attraverso corsi di formazione sul lavoro di aula.

Miglioramento del lavoro dei docenti in aula e nei piccoli gruppi Utilizzazione di strategie, di modalità di intervento e di metodologie diverse di conduzione della classe al di là della lezione frontale Creazione cloud d’Istituto

Numero dei docenti che inseriscono materiali negli archivi digitali creati anche da docenti referenti di discipline e/o gruppi di lavoro. Risultati prove Invalsi: lettura dei dati

Partecipazione a corsi di formazione Schede di rilevazione Utilizzo del cloud d‘Istituto e di “Google suite” Verifica delle ore su registri appositamente predisposti Schede di rilevazione




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Innalzamento delle prestazioni degli studenti in :

- italiano - matematica

Maggiore utilizzazione della LIM e delle TIC in genere Utilizzazione del materiale digitale a corredo dei testi

Aumento del numero di ore in cui vengono usati i laboratori e le LIM


Risultati Attesi



3 Tenuto conto che l’I.C. è articolato in sette plessi, è assolutamente necessario migliorare ed ottimizzare la condivisione delle risorse, specialmente quelle innovative, alternative, tecnologiche e metodologiche attraverso la formazione di gruppi di lavoro.

Miglioramento del lavoro dei docenti in aula Maggiore condivisione delle modalità di utilizzo delle risorse andando a costituire una sorta di “archivio dati” Maggiore utilizzazione della LIM e delle TIC in genere Utilizzazione del materiale digitale a

Ricaduta sulle attività in classe e sul rendimento degli alunni Numero dei docenti che inseriscono materiali negli archivi digitali e non, creati anche da docenti referenti di discipline e/o gruppi di lavoro. Aumento del numero di ore in cui vengono usati i laboratori e le LIM Numero di testi scaricati sulle LIM

Miglioramento delle performances degli studenti Valutazioni degli studenti rilevabili nei questionari di gradimento di fine a.s. Schede di rilevazione/documentazione prodotta Verifica degli accessi ai laboratori tramite registri appositamente predisposti




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corredo dei testi


Risultati Attesi



4 Incrementare le attività rivolte al potenziamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari.

Innalzamento delle competenze in uscita Riduzione delle non ammissioni alla classe successiva Potenziamento delle competenze di base e trasversali per affrontare le richieste poste dall’ordine di scuola successivo Riduzione delle difficoltà in ordine al metodo di lavoro/studio per gli studenti delle classi degli anni-ponte

Numero di studenti iscritti a percorsi liceali rispetto all’a.s. precedente Diminuzioni delle non ammissioni alla classe scolastica successiva nel primo anno di sc. Sec di secondo grado Progettazioni mirate nei riguardi delle valorizzazione delle eccellenze Numero di alunni che mantengono la stessa valutazione (fascia di livello) in uscita dalla cl. 5^ nel passaggio alla sc. Sec. di primo grado

Monitoraggio a cura della segreteria e della funzione strumentale continuità Valutazioni intermedie e finali condivise a livello di classi parallele Esiti prove d’ingresso


Risultati Attesi



5 Aumentare i momenti di dialogo/confronto tra docenti dei vari ordini. Formazione di gruppi di lavoro misti per azione didattica di raccordo tra infanzia-primaria e primaria-secondaria.

Istituzionalizzazione di momenti di confronto sistematici organici, attraverso la formazione di gruppi di lavoro misti in verticale, che permettano la condivisione di materiali utili all’osservazione, al monitoraggio, alla didattica, al passaggio di informazioni.

Numero di incontri appositamente dedicati

Verbali Schede di rilevazione/ documentazione prodotta




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6 Obiettivi di processo in via di attuazione

Risultati Attesi




Predisposizione di attività e modalità di lavoro che siano utili, sia ai docenti sia ai discenti, all’individuazione delle proprie preferenze ed attitudini in campo scolastico. Osservazioni sistematiche dei comportamenti e degli atteggiamenti degli alunni in prospettiva di scelte al termine della sc. Secondaria di primo grado

Intensità dei rapporti con le sc. secondarie di secondo grado:

- n. adesioni a progetti condivisi;

- n. partecipazioni ad attività organizzate in collaborazione tra sc. secondarie di primo e secondo grado

Verifiche e test Schede di rilevazione a cura dei docenti referenti per l’orientamento Risultati delle osservazioni

7 Obiettivi di processo in via di attuazione

Risultati Attesi




Promozione di iniziative per la valorizzazione degli alunni e delle attività predisposte dall’I.C. Predisposizione di iniziative atte a far conoscere l’I.C. Coinvolgimento dell’Ente Locale e delle Associazioni del territorio per organizzare attività di promozione

Numero di iniziative organizzate dall’I.C. e su proposta dei genitori o dei Consigli Numero di iniziative in cui l’I.C. risulta coinvolto

Schede di rilevazione

SEZIONE 2 – Le azioni programmate per raggiungere ciascun obiettivo di processo

La valutazione degli effetti negativi a breve e lungo termine è da considerare un aspetto

da tenere sotto controllo nel monitoraggio del Piano di Miglioramento. La valutazione

degli effetti negativi potrà avvenire attraverso strumenti oggettivi di controllo ma anche

attraverso l’osservazione diretta e colloqui con docenti e famiglie. Nel caso in cui gli effetti

negativi inficino lo sviluppo del piano esso dovrà essere rimodulato in itinere. Attraverso

incontri periodici del gruppo di miglioramento provvederemo agli aggiustamenti necessari.




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OBIETTIVO DI PROCESSO 1: Contestualizzazione del curricolo, elaborazione prove finalizzate a

rilevare e valutare le competenze degli studenti in condivisione tra docenti di scuola primaria e

secondaria.

OBIETTIVO DI PROCESSO 2: Aumentare i momenti di dialogo/confronto tra docenti dei vari

ordini. Formazione di gruppi di lavoro misti per azione didattica di raccordo tra infanzia- primaria e

primaria-secondaria

Azione prevista

Effetti positivi all’interno della scuola a medio

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti positivi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Effetti negativi all’interno della

scuola a lungo

termine

Organizzazione di incontri periodici fra i docenti finalizzati dei tre ordini di scuola in merito a:

1. passaggio delle informazioni;

2. condivisione di prove di verifica sulle competenze in ingresso, in itinere e in uscita;

3. formazione di gruppi di lavoro, anche misti, finalizzati all’elaborazione delle competenze disciplinari, chiave e trasversali, di tabelle e materiali di rilevazione, del curricolo

4. lavoro dei docenti in aula in un’ottica di autovalutazione e di

Formazione più efficace dei gruppi classe Definizione dei profili di competenza Innalzamento delle competenze in uscita Potenziamento delle competenze trasversali Creazione di strumenti comuni per la loro rilevazione Migliore definizione delle UdC Sistematizzazione di incontri organici fra docenti (classi parallele, dipartimenti…), finalizzati alla condivisione di materiali ed al confronto su competenze/contenuti/attività Sistematizzazione di incontri organici per gruppi misti in verticale (sc. Infanzia-primaria e

Non si vedono effetti negativi Resilienza al cambiamento della progettualità del proprio lavoro

Curricolo realmente verticale che evidenzi un percorso unitario dalla sc dell’infanzia alla sc secondaria di primo grado e che sappia essere più aderente alle caratteristiche dell’utenza

Rigidità del Curricolo Scarsa efficacia degli incontri Scarsa efficacia delle prove Risultati negativi in tutto o in parte delle Prove Invalsi




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valutazione

sc.primaria-secondaria), finalizzati alla condivisione di materiali di osservazioni, progetti, percorsi, …. Rilevazione di competenze con prove strutturate e condivise

OBIETTIVO DI PROCESSO 3: Ampliare e diversificare le proposte formative rivolte ai docenti,

specialmente riguardo alle strategie di insegnamento, le modalità di intervento e la metodologia

attraverso corsi di formazione sul lavoro in aula.

Tabella - Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni

Azione prevista

Effetti positivi all’interno della scuola a medio

termine

Effetti negativi all’interno

della scuola a medio termine

Effetti positivi

all’interno della scuola

a lungo termine


scuola a lungo

termine

Ampliare e diversificare le proposte formative rivolte ai docenti riguardo a:

strategie di insegnamento

modalità di intervento

metodologia attraverso corsi di formazione sul lavoro di aula.

Miglioramento del lavoro dei docenti in aula e nei piccoli gruppi Utilizzazione di strategie, di modalità di intervento e di metodologie diverse di conduzione della classe al di là della lezione frontale Innalzamento delle prestazioni degli studenti in :


Maggiore utilizzazione della LIM e delle TIC in genere

Resistenza dei docenti all’aggiornamento Inefficace ricerca di aggiornamento Nessuna ricaduta sulle prestazioni degli studenti Scarso utilizzo della metodologia multimediale

Apertura nei confronti dell’innovazione Diffusione dell’innovazione e della metodologia della ricerca-azione Miglioramento delle competenze degli studenti in ogni fascia Maggiori competenze informatiche nei docenti dei

Nessuna o scarsa innovazione del corpo docente




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Utilizzazione del materiale digitale a corredo dei testi

oltreché del materiale digitale

tre ordini di scuola

OBIETTIVO DI PROCESSO 4: Tenuto conto che l’I.C. è articolato in sette plessi, è assolutamente

necessario migliorare ed ottimizzare la condivisione delle risorse, specialmente quelle innovative,

alternative, tecnologiche e metodologiche attraverso la formazione di gruppi di lavoro.


Azione prevista Effetti

positivi all’interno


Effetti negativi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti positivi all’interno della scuola a lungo

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Migliorare e ottimizzare la condivisione delle risorse, soprattutto quelle:

innovative alternative tecnologiche metodologiche

attraverso la formazione di gruppi di lavoro: - per la progettazione di percorsi strutturati - secondo criteri innovativi di ricerca-azione - guidati da tutor interni con

specifiche competenze - percorsi di autoformazione

Miglioramento del lavoro dei docenti in aula Incremento delle competenze metodologiche e tecnologiche dei docenti Condivisione di riflessioni per individuare soluzioni a problematiche comuni, costituendo anche una “banca dati” Utilizzo delle competenze dei docenti interni maggiormente formati

Non previsto

Diffusione dell’innovazione e della metodologia della ricerca-azione Miglioramento delle competenze degli studenti in ogni fascia

Non previsto




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Maggiore utilizzazione della LIM e delle TIC in genere Impiego del materiale digitale a corredo dei testi

OBIETTIVO DI PROCESSO 5: Incrementare le attività rivolte al potenziamento degli studenti con

particolari attitudini disciplinari.


Azione prevista

Effetti positivi all’interno


Effetti negativi


a medio termine


termine


scuola a lungo

termine

Organizzazione attività di potenziamento in orario curricolare per le discipline:


Organizzazione attività di potenziamento in orario extracurricolare per le discipline:


Lavoro diversificato in aula per:

- fasce di livello

- gruppi di interesse

- utilizzo del docente preposto dal potenziamento

Scarso coinvolgimento nelle attività degli studenti della fascia bassa Critiche rilevabili da parte delle famiglie degli alunni collocati nella fascia bassa Scarsa partecipazione alle attività pomeridiane

Creazione di un’organizzazione che sfrutti maggiormente gli spazi dell’autonomia:

- gruppi mobili di studenti

- articolazione modulare delle discipline

Innalzamento delle competenze in uscita Riduzione delle non ammissioni alla classe successiva

Eccessivo divario tra fascia alta e fasce deboli Rischio coesione gruppo-classe




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OBIETTIVO DI PROCESSO 6: Realizzazione di attività e modalità di lavoro che siano utili, sia ai

docenti sia ai discenti, all’individuazione delle proprie preferenze ed attitudini in campo scolastico.

Predisposizione di monitoraggi strutturati e costanti dei risultati conseguiti dagli studenti nel corso

della scuola secondaria di secondo grado


Azione prevista



Effetti negativi


a medio termine


termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Organizzazione di incontri periodici fra i docenti delle classi-ponte, la Fs continuità riguardo al miglioramento di aspetti conoscitivi per gli alunni delle classi finali ed all’orientamento, per gli alunni delle classi 3^ di sc. Sec di primo grado Organizzazione di incontri anche con il supporto di esperti, al fine di supportare ed indirizzare alunni e famiglie

Miglioramento della qualità delle informazioni sugli studenti Verifica degli effetti positivi dell’azione educativo-didattica nella sc sec di secondo grado

Costruzione di percorsi, test, prove, che siano funzionali ai docenti ed ai discenti al fine di conoscere al meglio le proprie attitudini

Scarsa efficacia delle prove

OBIETTIVO DI PROCESSO 7: Coinvolgere maggiormente i genitori a partecipare alle iniziative

promosse che sono realizzate tenendo conto anche dei loro suggerimenti.


Azione prevista

Effetti positivi


a medio termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a medio

termine


della scuola a lungo termine

Effetti negativi


a lungo termine

Coinvolgimento dei genitori in attività quali:

Apertura della

Sovraccarico

Comunicazione

Affaticamento




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- supporto all’ organizzazione e alla realizzazione di feste tematiche e/o finali

- organizzazione e/o realizzazione di mercatini

- preparazione materiali e/o decorazioni di supporto all’azione didattica

- contributi divulgativi utili legati all’esperienza lavorativa e/o conoscitiva del territorio

- costituzione di gruppi di studio riferiti a tematiche di interesse educativo-formativo

scuola al territorio, alle istituzioni locali ed alle associazioni di volontariato Maggiore coinvolgimento delle famiglie

di impegni per un gruppo limitato di docenti più disponibili

più efficace con le famiglie Posizione favorevole della scuola all’interno della comunità locale

del gruppo docente che lavora in collaborazione con i genitori I genitori tendono a voler gestire la parte didattica incidendo sulla libertà di insegnamento Affaticamento dei rapporti con l’utenza

I caratteri innovativi delle azioni

Le azioni che s’intendono attivare sono in relazione con il quadro di riferimento normativo

previsto dalla Legge 107/15 nota come “Buona Scuola”.


a. valorizzazione delle competenze

linguistiche e utilizzo della metodologia

CLIL;

b. potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

h. sviluppo delle competenze digitali degli

studenti;

o. individuazione di percorsi funzionali alla

premialità e alla valorizzazione del merito

degli alunni.

Tenuto conto che l’I.C. è articolato in

sette plessi, è assolutamente a. valorizzazione delle competenze




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necessario migliorare ed ottimizzare la condivisione delle risorse, specialmente quelle innovative, alternative, tecnologiche e metodologiche attraverso la formazione di gruppi di lavoro.


CLIL;


h. sviluppo delle competenze digitali degli

studenti.

Incrementare le attività rivolte al

potenziamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari. Migliorare le strategie di insegnamento, le modalità di intervento e la metodologia attraverso corsi di formazione sul lavoro di aula.



CLIL;


o. individuazione di percorsi funzionali alla

premialità e alla valorizzazione del merito

degli alunni.

Aumentare i momenti di

dialogo/confronto tra docenti dei vari ordini. Formazione di gruppi di lavoro misti per azione didattica di raccordo tra infanzia-primaria e primaria-secondaria.



CLIL;


d. e. sviluppo delle competenze in materia di

cittadinanza attiva e democratica attraverso la

valorizzazione dell’educazione interculturale e alla

pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le

culture, il sostegno dell’assunzione di

responsabilità, l’educazione

all’autoimprenditorialità.

Realizzare in modo sistematico i

percorsi finalizzati alla conoscenza di sé e delle proprie attitudini. Predisporre monitoraggi strutturati e costanti dei risultati conseguiti dagli studenti nel corso della scuola secondaria di secondo grado.

j. prevenzione e contrasto della dispersione

scolastica, di ogni forma di

discriminazione; potenziamento

dell’inclusione scolastica e del diritto allo

studio degli alunni con bisogni educativi

speciali attraverso percorsi individualizzati

e personalizzati;

q. definizione di un sistema di orientamento.

Coinvolgere maggiormente i genitori a

partecipare alle iniziative promosse che sono realizzate tenendo conto anche dei loro suggerimenti.

k. valorizzazione della scuola intesa come

comunità attiva, aperta al territorio.




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SEZIONE 3 - Pianificare le azioni

I tempi di attuazione delle attività

Al momento della progettazione ed anche ai fini del monitoraggio in una fase successiva, è

importante definire una tempistica chiara dell’attuazione delle azioni pianificate. La tabella di

pianificazione, per questo motivo, si configura come una vera e propria “tabella di marcia” da

aggiornare in ogni momento, monitorando costantemente l’andamento del processo di

miglioramento.

In allegato il calendario delle attività definito nella fase iniziale di ciascun a.s..

APPENDICE A - Obiettivi del Piano Triennale dell’Offerta formativa nella legge 107/2015

La legge 107/2015 individua degli obiettivi che le istituzioni scolastiche autonome possono

inserire nel Piano triennale, avvalendosi anche di un organico potenziato di insegnanti, in base

alle esigenze formative prioritarie individuate.

Infatti, in base al comma 7 dell’art. 1 della legge 107, le istituzioni possono inserire nel loro

Piano triennale dell’offerta formativa alcuni tra i seguenti obiettivi:

a. valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo della metodologia CLIL;


c. potenziamento delle competenze nella musica, nell’arte, nel cinema;

d. sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la

valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il

dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità, l’educazione

all’autoimprenditorialità;

e. rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale;

f. alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle

immagini;

g. potenziamento delle discipline motorie, sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di

vita sano;

h. sviluppo delle competenze digitali degli studenti;

i. potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

j. prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione;

potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni

educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati;

k. valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio;

l. apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per




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classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo

scolastico o rimodulazione del monte orario;

m. incremento dell’alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;

n. valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni;

o. individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli

alunni;

p. alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda;

q. definizione di un sistema di orientamento.

Il presente Piano di Miglioramento, rivisto in Collegio nella seduta del 5 settembre 2016, è acquisito agli Atti della scuola al Prot. n. 2611/A39.

Piano di miglioramento · Ampliare e diversificare le proposte formative rivolte ai docenti,...

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