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Parrocchia “Gesù Divino Lavoratore” Ente Gestore Scuola dell’Infanzia Paritaria “Angiola Maria Migliavacca” Via Oderisi da Gubbio 16 - 00146 Roma Tel. 06.5584612 - fax 06.55.62.731 - cell. 3664186318 e-mail: [email protected] - [email protected] www.parrocchiagesudivinolavoratore.it fttps://it-itfacebook.com/ScuolaAngiolaMariaMigliavacca PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

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Parrocchia “Gesù Divino Lavoratore”

Ente Gestore

Scuola dell’Infanzia Paritaria“Angiola Maria Migliavacca”

Via Oderisi da Gubbio 16 - 00146 Roma

Tel. 06.5584612 - fax 06.55.62.731 - cell. 3664186318

e-mail: [email protected] - [email protected]

www.parrocchiagesudivinolavoratore.it

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

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Anno Scolastico 2016/2021

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SOMMARIO

IDENTITÀ EDUCATIVA ……………………………………………………………………………………..... 3

OPERATIVITÀ DIDATTICA……………………………………………………………………………………. 4

Maturazione dell’identità………………………………………………………………………….……. 4Conquista dell’autonomia…………………………………………………………………….………… 5Sviluppo delle competenze trasversali…………………………………………………………..…… 5Interiorizzazione dei valori…………………………………………………………………….……….. 5

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA D’INFANZIA.. 6Il se e l’altro…………………………………………………………………………………..…………. 6Il corpo in movimento………………………………………………………………………………...… 6Immagini, suoni, colori ………………………………………………………………………………… 7I discorsi e le parole……………………………………………………………………………………. 7La conoscenza del mondo……………………………………………………………………..……… 7

INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA………………………………………………………. 8

STRUTTURA DELL’AMBIENTE SCOLASTICO ED ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI ……………… 9

ORARIO SCOLASTICO…………………………………………………………………………………….….. 10RAPPORTO SCUOLA FAMIGLIA……………………………………………………………….………….… 11

Consiglio d’Istituto……………………………………………………………………………………. 11Assemblea dei genitori………………………………………………………………………………. 11Incontri formativi…………………………………………………………………………………….… 11Momenti di socializzazione e feste………………………………………………………………… 11

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IDENTITÀ EDUCATIVA

La scuola dell’infanzia paritaria “Angiola Maria Migliavacca”, gestita dalla Parrocchia di Gesù Divino Lavoratore, situata in Via Oderisi da Gubbio, 16 (28° Circolo - 23° Distretto Scolastico), è una situazione educativo-scolastica cattolica, diretta dalle Missionarie Dottrina Cristiana.

Essa si e’ rapidamente affermata nel quartiere, offrendo la sua proposta educativa ad un buon numero di alunni di scuola dell’infanzia, a partire dal 1963.

Gli ambienti scolastici sono stati ricavati attraverso un adattamento delle strutture parrocchiali. Il compianto Mons. Francesco Rauti, primo parroco fondatore di questa parrocchia, situata in un quartiere popoloso, volle offrire alle famiglie un qualificato servizio educativo, accessibile al maggior numero possibile di bambini. Per questo chiese la collaborazione delle Suore.

L’Istituto delle “Missionarie della Dottrina Cristiana” è una Congregazione Religiosa sorta all’Aquila il 2 Ottobre 1890 ad opera di Madre Maria Francesca De Sanctis e di Mons. Augusto Antonino Vicentini, particolarmente sensibili alla formazione umana e cristiana dell’infanzia e della gioventù.

La scuola è iscritta alla FISM e aderisce in pieno alle sue direttive e alle sue linee progettuali.

La Parrocchia di Gesù Divino Lavoratore, ente religioso gestore della scuola, è iscritta anche all’AGIDAE.

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OPERATIVITÀ DIDATTICA

La nostra scuola considera, come fondamenti del percorso educativo: l’alunno, l’insegnante, la famiglia.

L’alunno è il protagonista che apprende con: i compagni (il gruppo dei pari) gli adulti significativi (genitori, insegnanti) l’ambiente (scolastico ed extrascolastico)

L’insegnante è il mediatore che: programma percorsi educativi e didattici decide le strategie di apprendimento guida gli alunni a soddisfare il proprio bisogno di conoscenza

La famiglia interagisce con la scuola: nel rapporto di fiducia nella collaborazione nell’alleanza educativa

La scuola è per tutti e, prima di tutto, il luogo dell’educazione intesa come spinta alla crescita della persona, pertanto bisogna che essa si caratterizzi come un “ambiente educativo” ricco di stimoli.

Lo scopo dell’insegnante è quello di favorire la formazione della personalità degli alunni in tutte le sue componenti. Come sottolineato dal Regolamento recante Indicazioni nazionali per il curricolo, “la finalità è la promozione del pieno sviluppo della persona”. Ogni essere umano è unico e irripetibile e l’educatore ha il compito, difficile ma affascinante, di evidenziarne l’originalità. Ognuno deve essere aiutato ha scoprire il valore di se stesso, in relazione agli altri e alla realtà. Per questo, i docenti seguenti gli obiettivi di apprendimento presenti nelle Indicazioni Nazionali ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Essi sono utilizzati dai docenti nella loro attività di progettazione didattica, con attenzione alle condizioni di contesto, didattiche e organizzative.

Al fine ultimo del processo di maturazione non può limitarsi al raggiungimento dell’alfabetizzazione, ma implica una crescita paritetica sul piano sociale e morale.

La nostra scuola, pertanto, si propone come luogo di accoglienza, di confronto, d’integrazione e insieme di valorizzazione delle diverse culture.

I traguardi e gli obiettivi di apprendimento, presentati nelle Indicazioni per il Curricolo, orientano la natura e il significato degli interventi educativi e didattici predisposti complessivamente dai docenti al servizio del massimo ed integrale sviluppo delle capacità di ciascun bambino.

I nostri percorsi formativi sono finalizzati alla costruzione dei saperi e all’interiorizzazione dei valori tendo conto sia delle diverse fasi evolutive degli alunni (la cui età varia da due a sei anni), sia della loro sfera emotiva.

La scuola si attiva per sviluppare e costruire:

Maturazione dell’identità:

avere percezione e consapevolezza di sé avere fiducia nelle proprie capacità e potenzialità sapersi mettere in relazione con gli altri

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saper prendere decisioni non scoraggiarsi dinanzi alle difficoltà sforzandosi di controllare la propria emotività interpretare l’errore non come punto di debolezza, ma come partenza per

migliorarsi comprendere e valutare meglio il proprio essere, i propri interessi, le proprie

attitudini.

Conquista dell’autonomia:

capacità di compiere scelte capacità di interagire con gli altri capacità di pensare liberamente rispettando gli altri capacità di organizzare il proprio lavoro, acquisendo consapevolezza dell’uso del

proprio tempo e delle proprie idee e, responsabilità delle proprie azioni rispetto a: ambiente, compagni, adulti

capacità di orientarsi nell’essere autonomi a partire dal necessario riconoscimento delle dipendenze esistenti e operanti nella concretezza dell’ambiente naturale e sociali.

Sviluppo delle competenze trasversali:

sviluppare una creatività ordinata e produttrice osservare, analizzare, conoscere ed interpretare la realtà imparare le forme della comunicazione non verbale comprendere e produrre messaggi verbali e non personalizzare la comunicazione comprendere, tradurre e rielaborare messaggi in codici diversi ricercare il giusto collegamento tra realtà e fantasia costruire le prime rappresentazioni e descrizioni della realtà utilizzare le sollecitazioni culturali per costruire progressivamente la capacità di

pensare, riflettere e criticare acquisire comportamenti cognitivi trasversali orientati alla soluzione di problemi.

Interiorizzazione dei valori:

rispettare la persona e i punti di vista altrui essere collaborativi e solidali rispettare le regole della convivenza civile valorizzare le diversità essere consapevoli dei propri diritti e doveri

La scuola dell’infanzia è scuola a tutti gli effetti e si connota per la forte valenza educativa che non lascia prevalere finalità assistenziali. Concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psico-motorio, cognitivo, morale e sociale dei bambini, promuovendone le potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento.

L’apprendimento avviene esplorando tutti i campi dell’esperienza infantile, che le insegnanti intendono e utilizzano come luoghi del fare e dell’agire del bambino introducendo così ciascuno alunno alla comprensione dei sistemi simbolico-culturali.

Le insegnanti per creare occasioni e possibilità di esperienze volte a favorire lo sviluppo della competenza globale e unitaria dei bambini, fanno riferimento ai traguardi per lo sviluppo delle competenze.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

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AL TERMINE DELLA SCUOLA D’INFANZIA

Il sé e l’altro

sviluppo del senso dell’identità personale consapevolezza delle proprie esigenze e dei propri sentimenti sviluppo del senso di appartenenza sviluppo del senso morale acquisizione e condivisione delle norme di comportamento in società consapevolezza delle differenze e rispetto delle diversità

Il corpo in movimento

raggiungimento di una autonomia personale nelle pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione

sviluppo delle abilità motorie attraverso attività sia guidate che libere acquisizione di regole finalizzate a giochi individuali, di gruppo e all’utilizzo di

attrezzi specifici conoscenza e rappresentazione del proprio corpo in stasi e in movimento sviluppo delle potenzialità espressive, comunicative, sensoriali, conoscitive,

relazionali e ritmiche del corpo

Immagini, suoni, colori

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sviluppo dell’interesse per spettacoli di vario tipo, l’ascolto della musica, la fruizione e l’analisi delle opere d’arte

esprime emozioni e racconta di sé e del mondo attraverso forme di rappresentazioni, drammatizzazioni, pittura e disegno di altre attività manipolative e creative

formula piani di azione, individualmente ed in gruppo, sceglie con cura materiali e strumenti in relazione al progetto da realizzare

scopre e combina elementi musicali di base, utilizzando corpo, voce e oggetti producendo semplici sequenze sonoro-musicali

esplora e possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse

I discorsi e le parole

Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce il proprio lessico

sviluppa e fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività

racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni di storie, dialoga e discute, chiede spiegazioni e spiega, sviluppando un repertorio linguistico adeguato all’esperienza e agli apprendimenti compiuti nei vari campi di esperienza

riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità linguistica e il linguaggio poetico formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione

attraverso la scrittura, anche utilizzando le tecnologie.

La conoscenza del mondo

raggruppa, compara, conta, ordina, orienta ed organizza le proprie esperienze attraverso l’esplorazione della realtà

formula correttamente riflessioni e considerazioni relative alla dimensione temporale

colloca correttamente se stesso, le persone e gli oggetti nello spazio osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi, cogliendone le trasformazioni è curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni,

soluzioni e azioni.

INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

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L’insegnamento della Religione Cattolica costituisce un momento altamente educativo per la formazione del bambino. Nel proporre tale insegnamento bisogna tener presente che l’esperienza religiosa del bambino risponde a complesse esigenze affettive ed intellettuali, quali:

il desiderio di attingere ad un sentimento di legame universale con le cose e le persone

il bisogno di affidamento della propria persona ad una forza e ad una volontà capaci di sorreggerla e di aiutarla nella conquista della propria autonomia

la richiesta di certezza e di stabilità nel fruire dell’esistenza l’esigenza di sottrarsi a sensi di insicurezza e di angoscia che non è possibile

vincere con le proprie forze e che limitano la capacità di operare positivamente nel mondo.

L’esperienza religiosa nella scuola dell’infanzia deve allora: muovere sempre da esperienze tipicamente infantili proporre esperienze attingibili da tutti i bambini della comunità scolastica attuare le esperienze in forme e con attività appropriate all’età secondo criteri

esperienziali, psicologici, informativi.

L’educazione religiosa è educazione permanente. Accanto ai programmi tipici della scuola dell’infanzia, essa ha bisogno di tempi forti che possono essere:

Ottobre missionario Avvento e Natale Feste cittadine Quaresima e Pasqua Tempi di vacanze

Le attività progettate mirano:

Alla promozione delle potenzialità dei singoli bambini Alla valorizzazione delle loro capacità individuali All’integrazione di alunni provenienti da esperienze socio-culturali diverse, perché

tutti i bambini si sentano accolti, accettati e vivano l’ambiente scuola con la stessa serenità con cui si vive l’ambiente casa.

Si promuoverà quindi una maturazione graduale dei bambini che partirà dalla capacità di apprezzare e vivere i valori umani e, attraverso una più ampia apertura verso l’alto, si arriverà ad una organizzazione di atteggiamenti e comportamenti di rispetto.

E nel rispetto di tali finalità e negli obiettivi contenuti in questa idea formativa di POF ci proponiamo interventi finalizzati al completo coinvolgimento dei bambini su come riuscire a padroneggiare le proprie conoscenze attraverso “il fare”, ed acquisire la capacità di cooperazione nell’ambito del gruppo raggiungendo così sempre maggiore autonomia e responsabilità. A tal fine saranno attivati laboratori che possono guidare il bambino nelle varie fasi delle sue scoperte. Tali laboratori intendono promuovere le capacità espressive, linguistiche e gestuali attraverso la drammatizzazione, il canto, le danze; la capacità di manipolazione attraverso attività di pittura, modellaggio; la scoperta di sé e del proprio corpo attraverso attività ludico-sportive.

STRUTTURA DELL’AMBIENTE SCOLASTICO ED ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI

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Lo spazio di cui la scuola dispone è situato al centro della struttura parrocchiale e si sviluppa su due piani.

Piano terra: Sezione primavera (con ingresso dal giardino o dalla cappellina interna) Atrio

A sinistra dell’atrio si accede ai seguenti locali: Sezione 3 anni Spogliatoio della sezione 3 anni Spogliatoio della sezione 4 anni Servizi igienici per i bambini Servizi igienici per il personale

A destra dell’atrio si accede a: Spazio giochi e d’accoglienza Sezione dei 4 anni Sezione dei 5 anni Servizi igienici per i bambini Servizi igienici per il personale

Primo piano: Sala mensa Servizi igienici per i bambini Sala per fotocopie Sala per attività d’intersezione

Spazi esterni Giardino con cortile Parco giochi Palestra

ORARIO SCOLASTICO

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PRESCUOLA ENTRATA USCITA POST

SCUOLA

LUNEDI 7.30-8.00 8.00-9.0012.00

13.00-13.3016.00

16.00-17.00

MARTEDI 7.30-8.00 8.00-9.0012.00

13.00-13.3016.00

16.00-17.00

MERCOLEDI 7.30-8.00 8.00-9.0012.00

13.00-13.3016.00

16.00-17.00

GIOVEDI 7.30-8.00 8.00-9.0012.00

13.00-13.3016.00

16.00-17.00

VENERDI 7.30-8.00 8.00-9.0012.00

13.00-13.3016.00

16.00-17.00

PER LE VACANZE LA SCUOLA SI ATTIENE AL CALENDARIO DELLA REGIONE LAZIO.

LA SEGRETERIA E’ APERTA TUTTE LE MATTINE DALLE 8.00 ALLE 8.30 E IL MARTEDI’ DALLE 16.00 ALLE 18.00.

Le quote mensile sono in riscossione, negli orari di apertura della segreteria, entro il giorno 5 di ogni mese.

Le giustificazioni delle assenze per malattia, superiori a cinque giorni, devono essere certificate dal medico curante.

A tutti i bambini è richiesto il decoro, l’ordine personale e un costante controllo igienico sanitario.

Tutti i giorni i bambini devono usare il grembiule della scuola; il martedì e il giovedì la tuta della scuola e le scarpe da ginnastica.

Si raccomanda inoltre di vestire i bambini in modo pratico per favorirne l’autonomia.

RAPPORTO SCUOLA-FAMIGLIA

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“I genitori sono tenuti a rendere autentiche le motivazioni in base alle quali operano la scelta della Scuola Cattolica […] devono comprendere che essa ha una sua identità e un suo progetto, che qualificano la sua proposta culturale e pedagogica e non ammette una presenza indiscriminata e non consapevole.

Questo comporta che essi devono conoscere e condividere, con interiore disponibilità, ciò che la Scuola Cattolica propone, anche per evitare pericolose fratture tra l’intervento educativo della scuola e della famiglia” (LA SCUOLA CATTOLICA, OGGI, IN ITALIA-CEI1983).

CONSIGLIO D’ISTITUTO

Il Consiglio d’Istituto, composto dal corpo docente, dalla coordinatrice didattica, dal gestore e da due rappresentanti dei genitori per ogni sezione, si riunisce con cadenza trimestrale. Per le funzioni del C.I. e per le votazioni ci si attiene a quanto stabilito nello Statuto degli Organi Collegiali.

ASSEMBLEA DEI GENITORI

L’assemblea dei genitori viene convocata, di norma, all’inizio dell’anno scolastico dalla coordinatrice e dalle insegnanti, al fine di rendere partecipi i genitori della programmazione didattica che si svolgerà durante l’anno, delle attività laboratori ali e delle uscite a scopo didattico che si effettueranno.

Potrà essere convocata anche nel corso dell’anno, in base alle necessità.

INCONTRI FORMATIVI

Nel corso dell’anno la scuola si impegna ad organizzare incontri formativi ed informativi per i genitori, avvalendosi della collaborazione di esperti nel campo della psicologia, pedagogia, medicina, su temi riguardanti le varie problematiche dei bambini.

Al termine di ogni anno scolastico, inoltre, viene organizzato un’incontro residenziale di tre giorni a carattere formativo e aggregativo.

MOMENTI DI SOCIALIZZAZIONE E FESTE

Nel corso dell’anno scolastico ci si ritrova insieme al di fuori dei momenti strettamente scolastici: drammatizzazioni, gite, feste, celebrazioni. Questi momenti rappresentano un’ottima occasione per approfondire la conoscenza reciproca, stringere legami di amicizia e diventare sempre di più una comunità educante.

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PROGETTO EDUCATIVO

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SOMMARIO

FINALITA’………………………………………………………………………………………………………… 14

LA RICERCA DEL SENSO DELLA PROPRIA VITA…………………………………………………….…. 14

L’APERTURA ALLA RELAZIONE CON GLI ALTRI………………………………………….................... 14

IL DESIDERIO DI SCOPRIRE E DI CONOSCERE……………………………………………………….… 14

COMUNITA’ EDUCANTE…………………………………………………………………………………….… 15

IL COLLEGIO DELLE EDUCATRICI…………………………………………………………………………. 15

LA REALTA’ LOCALE………………………………………………………………………………………….. 16

PERSONALE AUSILIARIO………………………………………………………………………….………….. 16

LE FAMIGLIE……………………………………………………………………………………………………... 16

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FINALITÀ

La scuola dell’infanzia parrocchiale “ Angiola Maria Migliavacca”, ha come finalità primaria la formazione integrale del bambino nella sua individualità, irripetibilità e globalità.

La sua proposta educativa mira allo sviluppo di tutte le potenzialità del bambino per far si che si pongano le basi per la formazione di una personalità che si caratterizza per:

la ricerca del senso della propria vita; la sicurezza affettiva e autonomia; l’apertura della relazione con gli altri; il desiderio di scoprire e di conoscere.

LA RICERCA DEL SENSO DELLA PROPRIA VITA

La nostra scuola dell’infanzia fa propria la concezione della persona espressa dal Vangelo. Suo compito primario è di assicurare un ambiente educativo, che porti il bambino ad acquisire un atteggiamento di ascolto e di risposta alla “vocazione” cui è chiamato come persona.

L’APERTURA ALLA RELAZIONE CON GLI ALTRI

L’esperienza propria dell’uomo, di “stare con”, di intessere relazioni, di aprirsi e dialogare, si fa sempre più pressante, anche se difficile da realizzare.

Richiede, infatti, la capacità di entrare in rapporto sereno e costruttivo con gli altri, di confrontarsi con valori, mentalità, religioni e tradizioni diverse.

Per questo il bambino, nella scuola dell’infanzia, va aiutato ad instaurare i suoi primi rapporti sociali all’insegna della conoscenza, del rispetto, dell’accettazione e della condivisione.

Le relazioni interpersonali sono da orientare verso il graduale superamento dell’egocentrismo, in vista dell’apertura e del confronto. Comunicare, cooperare, apprendere attraverso il rapporto interpersonale costituiscono la base per l’esperienza sociale e di apprendimento.

IL DESIDERIO DI SCOPRIRE E DI CONOSCERE

Lo sviluppo dell’intelligenza è un processo che si alimenta con l’affettività e la passione del conoscere. Il bambino, vivendo le molteplici esperienze che la scuola dell’infanzia propone, ha proprio un atteggiamento di viva curiosità nei confronti del mondo circostante ed è stimolato ad assumere una mentalità di ricerca.

In tal modo sviluppa la capacità di analisi e via via riesce a pervenire a sintesi sempre più corrette e a cogliere le connessioni tra i vari aspetti della realtà.

La scuola dell’infanzia offre al bambino gli strumenti necessari sia per procedere ad una prima comprensione e le codificazioni dei complessi messaggi del sistema socio-culturale, sia per esprimere attraverso linguaggi molteplici quanto ha interiorizzato. L’attenzione allo sviluppo cognitivo è finalizzata alla maturazione globale della persona, riconosciuta per la sua dignità e libertà.

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COMUNITA’ EDUCANTE

Nella scuola dell’infanzia, per far si che tutte le esperienze diventino occasione di crescita e maturazione, si impone l’esigenza di “fare comunità” tra il corpo docente, il personale ausiliario e le famiglie. Tale ambiente educativo si fa luogo di accoglienza, di esperienza, di amore, di testimonianza di comuni valori.

IL COLLEGIO DELLE EDUCATRICI

Alle educatrici spetta il compito della formazione integrale del bambino con il dovere di condividere e attuare la proposta educativa della scuola e quindi i valori cui essa si ispira e le finalità a cui tende. Ad ogni educatrice vengono richieste:

una solida preparazione pedagogica e competenza professionale; la consapevolezza che il compito educativo si attua attraverso la

testimonianza della propria vita; la disponibilità al lavoro collegiale, non solo al livello didattico, ma soprattutto

educativo; un atteggiamento di apertura al dialogo con i bambini e le famiglie; un costante e profondo impegno nell’aggiornamento.

Pertanto il collegio delle educatrici si fa promotore di: incontri al suo interno per l’elaborazione della programmazione educativa e

didattica; iniziative formative per la scuola attraverso conferenza, incontri, colloqui,

momenti di confronto e condivisione delle finalità educative a cui tendere.

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LA RELTÀ LOCALE

La scuola dell’infanzia è ancorata alla vita della comunità nella quale è presente con la propria identità. A tale riguardo tutti i suoi operatori devono essere consapevoli di svolgere il loro compito in una struttura inseriti con pari dignità nel sistema scolastico nazionale.

Pertanto si organizzano incontri tra scuola dell’infanzia e scuola elementare e con tutte le forme organizzative della vita comunitaria. Si instaurano con le istituzioni locali rapporti di collaborazione nel rispetto delle competenze specifiche.

PERSONALE AUSILIARIO

Il personale ausiliario fa parte integrante della comunità educativa, svolge il proprio lavoro in sintonia con il progetto educativo, collabora con le educatrici ed instaura positivi rapporti con i bambini e con i genitori.

Per questo deve assumere un comportamento sereno ed equilibrato consono all’ambiente educativo in cui opera. La cooperazione ed il rispetto conferiscono ai compiti del personale ausiliare valenza educativa.

LE FAMIGLIE

Il principio che la famiglia sia l’ambiente naturale, all’interno del quale si realizza la prima educazione dei figli, fonda, giustifica e sorregge tutte le scelte riguardanti la collaborazione scuola famiglia.

La scuola nel rispetto delle competenze e dei ruoli specifici, ricerca cooperazione ed il sostegno dei genitori per il conseguimento dei comuni obiettivi.

La famiglia ha un ruolo attivo: nella condivisione dei valori educativi; nella disponibilità a sostenere le iniziative funzionali al raggiungimento delle

mete educative; nella gestione degli organi collegiali; nella partecipazione agli incontri di formazione mirati alla crescita individuale,

ma anche alla costituzione di genitori in dialogo tra di loro e con la realtà locale.

La scuola diventa occasione di incontro e di confronto, quindi il luogo di crescita delle famiglie.

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