Piano dell’Offerta Formativa P. O. F. -...

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Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri “Luigi Oggiano” 08029 SINISCOLA (Nuoro) Via P. Micca Tel (0784) 87.80.66 Cod. Fisc 80005590916 C.M. NUTD040001 Piano dell’Offerta Formativa P. O. F. Anno Scolastico 2013/2014

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Istituto Tecnico Statale Commerciale

e per Geometri “Luigi Oggiano” 08029 SINISCOLA (Nuoro)

Via P. Micca – Tel (0784) 87.80.66 – Cod. Fisc 80005590916 C.M. NUTD040001

Piano dell’Offerta Formativa

P. O. F.

Anno Scolastico

2013/2014

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INDICE Pag.

1. Finalità generali dell’Istituto 3

1.1 Premessa

1.2 Identità degli Istituti Tecnici e Professionali

1.3 Che cos’è il POF 5

2. La scuola

2.1 I corsi della scuola: Istituto Tecnico e Istituto Professionale 6

2.2 Schema illustrativo Nuovo Ordinamento 7

2.3 Informazioni utili 9

2.4 Orario di apertura della scuola

2.5 Orario scolastico

2.6 Calendario scolastico 11

3. Il territorio 12

3.1 Contesto socio-economico-culturale e analisi

dei bisogni del territorio. Statistiche demografiche

3.2 Profilo economico 19

4. Progettazione formativa 20

4.1 Competenze a conclusione dell’obbligo scolastico 21

4.2 Obiettivi Educativo/Comportamentali 22

4.3 Obiettivi per le classi Vecchio Ordinamento 23

4.4 Metodologia 24

4.5 Verifica e valutazione dei percorsi didattici

4.5.1 Griglie di valutazione predisposte dai Dipartimenti 26

4.5.2 Regolamento sulle assenze 35

4.5.3 Criteri di attribuzione del voto di condotta 36

4.6 Recupero insufficienze trimestre e debiti formativi pregressi 38

4.7 Scrutinio finale 39

4.8 Integrazione alunni diversamente abili 40

4.9 DSA (Disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico)

4.10 BES Strumenti di intervento per alunni con bisogni speciali 41

4.11 Credito Scolastico/Credito Formativo 42

4.12 Passerelle Didattiche ed Esami Integrativi 43

5. Organizzazione Curricolare 44

5.1 Nuovo Ordinamento (1° Biennio e classi 3°) A.S. 2012-2013

5.2 Istituto Tecnico: indirizzi, profili e quadri orari dei settori

Economico e Tecnologico 45

5.3 Istituto Professionale: Indirizzo Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità

Alberghiera 56

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5.4 Vecchio Ordinamento 60

5.4.1 Corso ITER

5.4.2 Corso IGEA 61

5.4.3 Corso Geometri-Progetto Cinque 62

5.4.4 Corso Programmatori 63

5.4.5 Corso Sirio-Ragionieri Serale 64

5.5 Composizione delle classi 66

6. Organizzazione della Scuola: Organigramma 67

6.1 Organi Collegiali 68

6.1.1 Consiglio d’Istituto

6.1.2 Giunta Esecutiva

6.1.3 Consulta provinciale degli studenti

6.1.4 Organo di Garanzia

6.1.5 Collegio Docenti 70

6.1.6 Dipartimenti

6.1.7 Consiglio di Classe 71

7. Figure professionali 73

7.1 Dirigente Scolastico

7.2 Collaboratori del Dirigente

7.3 Funzioni Strumentali

7.4 Coordinatore di classe 76

7.5 Responsabile della sicurezza (Membro Esterno) 77

7.6 Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU)

7.7 Responsabili dei laboratori

7.8 Commissioni e gruppi di lavoro 78

8. Risorse Umane 80

8.1 Elenco docenti

8.2 Elenco personale ATA 82

9. Risorse strutturali 83

10. Rapporti scuola famiglia 84

11. Attività progettuali della scuola 85

11.1 Progetti A.S. 2012/2013

11.2 Progetti realizzati nei precedenti anni scolastici 90

12. Allegati 97

Allegato A – Regolamento d’Istituto

Allegato B – Regolamento Laboratori 107

Allegato C – Legge 8 Ottobre 2010, N. 170 (DSA) 117

Allegato D – D.M. 9/2009 Certificato delle competenze di base 121

Allegato E – Patto educativo di corresponsabilità 123

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1. FINALITÀ GENERALI DELL’ISTITUTO

1.1 Premessa

L’Istituzione scolastica è espressione di autonomia funzionale e provvede alla definizione e

alla realizzazione dell’offerta formativa.

L’autonomia è garanzia di libertà e di pluralismo culturale e di sostanza nella progettazione e

nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo

della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie ed alle

caratteristiche, specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo,

coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione. L’istituzione

scolastica nel rispetto della libertà d’

insegnamento dei docenti, della libertà di

scelta educativa delle famiglie e delle finalità

generali del sistema, concretizza gli obiettivi

nazionali in percorsi formativi funzionali

alla realizzazione del diritto ad apprendere e

alla crescita educativa di tutti gli alunni,

riconoscendo e valorizzando le diversità,

promuovendo le potenzialità di ciascuno e

adottando tutte le iniziative utili al

raggiungimento del successo formativo.

1.2 Identità degli Istituti Tecnici e

Professionali

I Nuovi Ordinamenti del secondo ciclo del sistema educativo d’istruzione e formazione (DPR

n. 87/10 e DPR n. 88/10 con attuazione dall’anno scolastico 2010/2011) sono fondati sul

principio dell’equivalenza formativa di tutti i percorsi con il fine di valorizzare i diversi stili

di apprendimento degli studenti e dare una risposta articolata alle domande del mondo del

lavoro e delle professioni.

In quest’ottica agli Istituti Tecnici è affidato il compito di fare acquisire agli studenti non solo

le competenze necessarie al mondo del lavoro e delle professioni, ma anche la capacità di

comprensione e applicazione delle innovazioni che lo sviluppo della scienza e della tecnica

continuamente producono.

Gli Istituti Professionali hanno, invece, il compito di fornire allo studente una solida base di

istruzione generale e tecnico-professionale che gli permetta di sviluppare, operativamente, i

sapere e le competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore

produttivo.

Gli Istituti Tecnici e Professionali sono chiamati, perciò, a favorire attitudini all’auto-

apprendimento, al lavoro di gruppo e alla formazione continua.

In questo quadro le discipline mantengono la loro specificità, ma è molto importante che i

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docenti utilizzino metodologie didattiche capaci di creare negli studenti coinvolgimento e

motivazione all’apprendimento. Tali finalità saranno conseguite attraverso l’utilizzo di

metodi induttivi, di metodologie partecipative, di una didattica laboratoriale e con l’utilizzo,

in particolare, delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, di attività progettuali

e di alternanza scuola- lavoro.

I regolamenti sul riordino degli Istituti Tecnici e degli Istituti Professionali sono in linea con

gli indirizzi dell’Unione Europea e ribadiscono l’importanza dell’acquisizione delle

competenze chiave per l’apprendimento permanente (EQF).

Il rinnovamento degli Istituti Tecnici e Professionali va inquadrato, quindi, all’interno della

cooperazione Europea per la costituzione di un sistema condiviso d’istruzione e formazione

tecnico- professionale.

1.3 Cos’è il POF

Il piano dell’offerta formativa (P.O.F.) è il documento che

fotografa la realtà dell’Istituto. Esso, predisposto da tutte le

componenti della scuola, informa sull’organizzazione didattica e

amministrativa, esplicita le finalità educative, gli obiettivi

generali relativi alle attività didattiche, i progetti ed i servizi

offerti e illustra l’opera formativa in stretta relazione con le

esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del

territorio.

Il POF attua anche un piano di monitoraggio del lavoro svolto da

studenti e insegnanti per rilevare la ricaduta delle attività svolte.

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2. LA SCUOLA

L'Istituto Tecnico Commerciale, come originariamente denominato, viene istituito il primo

Ottobre 1974. L’Istituto si avviò ad assumere un ruolo fondamentale per tutto il territorio

circostante, che richiedeva nuove strutture economiche e culturali in grado di conferire titoli

di studio richiesti dai vari rami della pubblica amministrazione e delle banche.

L’istituzione dell’Istituto Tecnico Commerciale rispose a questa esigenza e offrì a molti

giovani l’opportunità non solo di conseguire un titolo di studio qualificato professionalmente,

ma anche di concorrere alla formazione di una classe dirigente più dinamica e moderna

rispetto a quella tradizionale.

È dedicato alla memoria di Luigi Oggiano (1892/1981), insigne giurista siniscolese, senatore,

tra i fondatori del Partito Sardo d'Azione, “avvocato dei poveri” ed esempio coerente di una

vita vissuta nella ricerca del bene comune.

Nel corso degli anni, l'Istituto ha ampliato la propria offerta formativa con l’ acquisizione di

nuovi corsi: IGEA, Programmatori, SIRIO (corso serale Ragionieri per studenti lavoratori),

Geometri-Progetto Cinque, Turistico (ITER) e, dall’anno scolastico 2010-2011, con l’Istituto

Professionale per il settore dei servizi con l’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e

opitalità alberghiera”.

In seguito alla recente riforma dell’istruzione superiore di secondo grado, i corsi del vecchio

ordinamento sono confluiti nei nuovi indirizzi secondo il seguente schema:

- i corsi Igea e Programmatori sono stati sostituiti dagli indirizzi:

Amministrazione Finanza e Marketing (AMF), con articolazione del triennio in

Amministrazione Finanza e Marketing (AMF) e Sistemi informativi Aziendali (SIA) (Settore

Economico);

- il corso turistico ITER è stato sostituito dall’indirizzo Turismo (Settore Economico);

- il corso Geometri Progetto Cinque viene sostituito dall’indirizzo Settore Tecnologico con la

nuova articolazione “Costruzioni, Ambiente e Territorio (CAT )”.

2.1 I Corsi della scuola: Istituto Tecnico e Istituto Professionale

Istituto Tecnico

Settore Economico

- Amministrazione, Finanza e Marketing

- Amministrazione, Finanza e Marketing: Sistemi informativi aziendali

- Turismo

- IGEA Corso Serale

Settore Tecnologico

- Costruzioni, Ambiente e Territorio

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Istituto Professionale

- Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera

Corsi ad esaurimento (classe quinta)

- Geometri

- Igea

- Iter

- Programmatori

2.2 Schema illustrativo nuovo ordinamento

Indirizzi

Primo biennio Primo biennio

Secondo biennio ( terza e quarta)

Articolato in :

Triennio

ITCG " LUIGI OGGIAN0"

SINISCOLA

SETTORE ECONOMICO

SETTORE TECNOLOGICO

Amministrazione Finanza e Marketing

Turismo

CORSO SERALE

Costruzioni Ambiente e Territorio

Amministrazione Finanza e Marketing

Turismo

Costruzioni Ambiente e Territorio

Sistemi Informativi Aziendali

Corso Serale

Amministrazione Finanza e Marketing

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Quinto anno

Indirizzo

ARTICOLATI IN:

ITCG " LUIGI OGGIAN0"

ISTITUTO PROFESSIONALE

SETTORE SERVIZI

Enogastronomia e Ospitalità Albrghiera

Enogastronomia Servizi di sala e vendite Accoglienza turistica

Amministrazione Finanza e Marketing

Turismo

Costruzioni Ambiente e Territorio

Sistemi Informativi Aziendali

Amministrazione Finanza e Marketing

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Percorsi Integrati Formazione Professionale

3

2.3 Informazioni utili

Denominazione

Scuola

Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri “Luigi

Oggiano”

Indirizzo via P. Micca – Siniscola (NU)

Codice Fiscale 80005590916

Codice MIUR NUTD040001

Telefono Centralino 0784/878066

FAX 0784/878366

Sito WEB WWW.itcgoggiano.it

E-mail [email protected]

Orario Biblioteca Lunedì, Giovedi e Sabato: 8.00-14.00

Martedi, Venerdì: 8.00-13.00 e 17.00-21.00

2.4 Orario apertura della Scuola

La scuola rimane aperta nei seguenti giorni:

Giorni Orario

Dal Lunedì al Venerdì 7,30 - 22,30

Il Sabato 7,30 - 14,00

Qualifica triennale di Operatore della Ristorazione.

Indirizzo: Preparazione pasti

Qualifica triennale di Operatore della Ristorazione.

Indirizzo: Sala e Bar

Qualifica triennale di Operatore ai Servizi di Promozione ed Accoglienza.

Indirizzo: strutture ricettive

Articolazione triennio

Biennio

Monoennio

Tecnico Ristorazione

Tecnico Ristorazione Tecnico dei Servizi di Accoglienza

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2.5 Orario Scolastico

L’orario scolastico è così articolato:

ORARIO DELLE LEZIONI CORSO DIURNO 4 GIORNI CON 5 ORE :

LUNEDI’ - MERCOLEDI’ - GIOVEDI’ - SABATO

ORA DALLE ALLE

1 8.15 9.15

2 9.15 10.15

3 10.15 11.10

INTERVALLO 11.10 11.20

4 11.20 12.15

5 12.15 13.15

ORARIO DELLE LEZIONI CORSO DIURNO 2 GIORNI CON 6 ORE :

MARTEDI’ –VENERDI’

ORA DALLE ALLE

1 8.15 9.10

2 9.10 10.10

3 10.10 11.05

INTERVALLO 11.05 11.15

4 11.15 12.10

5 12.10 13.00

6 13.00 13.50

ORARIO DELLE LEZIONI CORSO SERALE 5 GIORNI CON 5 ORE

ORA DALLE ALLE

1 17.30 18.30

2 18.30 19.30

3 19.30 20.25

INTERVALLO 20.25 20.35

4 20.35 21.30

5 21.30 22.30

Orario della Segreteria

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Giorno mattina pomeriggio

Lunedì 11,00-13,00

Martedì 11,00-13,00 15,30-18,30

Mercoledì 11,00-13,00 15,30-18,30

Giovedì 11,00-13,00 15,30-18,30

Venerdì 11,00-13,00 15,30-18,30

Sabato 11,00-13,00

2.6 Calendario Scolastico a.s. 2013/14

Mese Giorno Evento

Settembre 2013 16 Lunedì Inizio delle lezioni-

Accoglienza per le classi prime

Novembre 2013 1 venerdì Festività di Tutti i Santi

2 sabato Commemorazione dei defunti

Dicembre 2013 8 domenica Immacolata Concezione

Da lunedì 23 dicembre a lunedì 6 gennaio 2014 Vacanze Natalizie

Marzo 2014 4 martedì Martedì grasso

Aprile 2014

Da giovedì 17 aprile a

martedì 22 Aprile Vacanze pasquali

Aprile 2014

23 mercoledì

24 giovedì Delibera Consiglio di Istituto

Aprile 2014 25 venerdì Anniversario della Liberazione

Aprile 2014 28 lunedì Sa Die de Sa Sardigna

Maggio 2014 1 giovedì Festa del Lavoro

Giugno 2013 2 lunedì Festa della Repubblica

9 lunedì Termine delle lezioni

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3. IL TERRITORIO3

3.1 Contesto socio-economico-culturale e analisi dei bisogni del territorio

Il bacino d’utenza dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri di Siniscola è costituito,

principalmente, dai paesi di: Siniscola, Posada, Torpè, Budoni e Lodè.

Il profilo della popolazione è così costituito:

Statistiche Demografiche Popolazione Siniscola 2001-2010 Andamento demografico della popolazione residente nel comune di Siniscola dal 2001 al 2010. Grafici e statistiche su dati ISTAT al 31 dicembre di ogni anno.

Variazione percentuale della popolazione

Le variazioni annuali della popolazione di Siniscola espresse in percentuale a confronto con le variazioni della popolazione della provincia di Nuoro e della regione Sardegna.

Flusso migratorio della popolazione

Il grafico in basso visualizza il numero dei trasferimenti di residenza da e verso il comune di Siniscola negli ultimi anni. I trasferimenti di residenza sono riportati come iscritti e cancellati dall'Anagrafe del comune.

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Fra gli iscritti, sono evidenziati con colore diverso i trasferimenti di residenza da altri comuni, quelli dall'estero e quelli dovuti per altri motivi (ad esempio per rettifiche amministrative).

La tabella seguente riporta il dettaglio del comportamento migratorio dal 2002 al 2010.

Anno Iscritti Cancellati Saldo

Migratorio con l'estero

Saldo Migratorio

totale DA

altri comuni DA

estero per altri motivi

PER altri comuni

PER estero

per altri motivi

2002 201 0 0 138 0 0 0 +63 2003 175 11 0 189 1 0 +10 -4 2004 189 10 0 131 0 0 +10 +68 2005 199 33 1 137 5 0 +28 +91 2006 237 8 0 161 9 0 -1 +75 2007 203 40 0 172 21 0 +19 +50 2008 224 42 1 167 11 0 +31 +89 2009 198 39 0 160 10 0 +29 +67 2010 168 53 3 148 15 0 +38 +61

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Cittadini stranieri Siniscola 2011

Popolazione straniera residente a Siniscola al 1° gennaio 2011. Sono considerati cittadini stranieri le persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia.

Distribuzione per area geografica di cittadinanza

Gli stranieri residenti a Siniscola al 1° gennaio 2011 sono 393 e rappresentano il 3,4% della popolazione residente.

La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dal Senegal con il 25,4% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla Romania (17,6%) e dal Marocco (16,3%).

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Popolazione per classi di età scolastica 2011 - Siniscola Distribuzione della popolazione di Siniscola per classi di età da 0 a 18 anni al 1° gennaio 2011. Elaborazioni su dati ISTAT. Il grafico in basso riporta la potenziale utenza per le scuole di Siniscola, evidenziando con colori diversi i differenti cicli scolastici (asilo nido, scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I e II grado) e gli individui con cittadinanza straniera.

Età Totale Maschi

Totale Femmine

Totale Maschi+Femmine

di cui stranieri

Maschi Femmine M+F %

0 58 63 121 3 4 7 5,8%

1 49 45 94 3 1 4 4,3%

2 44 56 100 1 2 3 3,0%

3 55 38 93 2 1 3 3,2%

4 61 61 122 2 3 5 4,1%

5 59 51 110 2 0 2 1,8%

6 61 56 117 1 1 2 1,7%

7 60 50 110 0 2 2 1,8%

8 47 51 98 1 0 1 1,0%

9 61 52 113 2 1 3 2,7%

10 59 44 103 0 3 3 2,9%

11 51 63 114 0 0 0 0,0%

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12 58 71 129 2 2 4 3,1%

13 57 49 106 1 2 3 2,8%

14 45 39 84 0 2 2 2,4%

15 54 57 111 4 2 6 5,4%

16 68 56 124 5 3 8 6,5%

17 79 56 135 6 2 8 5,9%

18 62 65 127 2 1 3 2,4%

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Distribuzione della popolazione per età scolastica dei comuni limitrofi a

Siniscola 2011

Statistiche Demografiche – Torpè Popolazione per classi di età scolastica 2011 Distribuzione della popolazione di Torpè per classi di età da 0 a 18 anni al 1° gennaio 2011. Elaborazioni su dati ISTAT. Il grafico in basso riporta la potenziale utenza per le scuole di Torpè, evidenziando con colori diversi i differenti cicli scolastici (asilo nido, scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I e II grado) e gli individui con cittadinanza straniera.

Distribuzione della popolazione di Lodè per classi di età da 0 a 18 anni al 1° gennaio 2011. Elaborazioni su dati ISTAT. Il grafico in basso riporta la potenziale utenza per le scuole di Lodè, evidenziando con colori diversi i differenti cicli scolastici (asilo nido, scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I e II grado) e gli individui con cittadinanza straniera.

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Statistiche Demografiche - Posada

Popolazione per classi di età scolastica 2011

Distribuzione della popolazione di Posada per classi di età da 0 a 18 anni al 1° gennaio 2011. Elaborazioni su dati ISTAT. Il grafico in basso riporta la potenziale utenza per le scuole di Posada, evidenziando con colori diversi i differenti cicli scolastici (asilo nido, scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I e II grado) e gli individui con cittadinanza straniera.

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Tb Riepilogativa bacino d'utenza

Anno Popolazione residente

totali Siniscola Posada Torpè Lodè Budoni

2001 10.957 2.398 2.723 2.203 3.928 24210

2002 11.023 2.434 2.750 2.164 4.115 24488

2003 11.034 2.503 2.745 2.125 4.274 24684

2004 11.130 2.589 2.757 2.110 4.361 24951

2005 11.254 2.611 2.780 2.091 4.462 25203

2006 11.366 2.673 2.792 2.065 4.548 25450

2007 11.427 2.771 2.853 2.033 4.720 25811

2008 11.532 2.832 2.911 2.010 4.812 26105

2009 11.603 2.889 2.907 1.974 4.898 26280

2010 11.687 2.915 2.943 1.935 4.951 26441

Attualmente, la popolazione del bacino è costituita da almeno 26.441 persone. Come si vede nelle

precedenti tabelle, la popolazione è in crescita dappertutto e, in modo particolare, nei Comuni di

Posada e Budoni. Solo Lodè segna un regresso dovuto allo spostamento della popolazione verso i paesi

costieri, in linea con la tendenza regionale che vede lo spopolamento delle zone interne a favore delle

zone costiere. A ciò si aggiunga l’ormai consolidato e intenso flusso immigratorio proveniente dai

paesi dell’est europeo, dalla Cina e da alcuni paesi africani. Quest’ultimo fenomeno pone agli istituti

formativi problemi d’integrazione e di aggiornamento dei programmi per consentire un migliore

apprendimento della nostra lingua ed un proficuo inserimento nel territorio. Allo stesso tempo la

globalizzazione dei mercati e dei rapporti sociali impongono la conoscenza delle lingue maggiormente

usate a livello internazionale, in particolare dell’inglese.

3.2 Profilo Economico

In quasi tutti i comuni del bacino il numero prevalente di imprese è concentrato nel settore turistico,

con un’inversione della tipologia rispetto ai decenni passati, che evidenziavano la concentrazione delle

attività prevalentemente nel settore agricolo, con dati che andavano dal 45% di Siniscola all’ 84% di

Lodè (Rapporto CENSIS). A Siniscola era presente anche l’industria tessile. Altri settori molto

importanti sono il commercio e il settore edile, che risultavano una realtà importante in tutto il bacino.

Col passare degli anni, il turismo ha acquisito un valore strategico per l’economia del territorio, grazie

all’inestimabile pregio delle risorse ambientali e paesaggistiche di cui dispone e all’affermata qualità

dei prodotti dell’agroalimentare, della gastronomia e dell’artigianato. Nonostante il condizionamento

della pesante crisi economica, il settore che nel 2011 ha registrato il più alto numero di assunzioni

riguarda le strutture ricettive (alberghi e ristoranti), con una media annua del 35%. Nel solo Comune di

Siniscola sono presenti 19 strutture ricettive, 115 bar, ristoranti etc., 17 agriturismo – ittiturismo, 7

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agenzie turistiche.

Mentre in passato le sole bellezze paesaggistiche e ricchezze artistiche erano sufficienti ad attrarre

flussi turistici in una sorta di turismo quasi spontaneo, ora le cose sono cambiate grazie alla velocità di

internet che accentua la competizione delle imprese per offrire un prodotto a condizioni sempre più

vantaggiose, senza compromettere la qualità.

Ciò rende sempre più urgente la formazione degli operatori del settore e lo sviluppo di competenze

all’interno del sistema formativo, che è sempre in stretta relazione con l’andamento delle attività

economiche.

La ricerca socio economica è stata effettuata per rilevare l’analisi dei fabbisogni formativi e

professionali come supporto ai processi decisionali, tra i quali la programmazione degli interventi

formativi e la scelta di un profilo professionale da formare. Considerata la peculiarità del territorio,

l’I.T.C.G. “L.Oggiano” offre, infatti, percorsi formativi relativi al settore Economico, con l’indirizzo

Amministrazione Finanza e Marketing (articolato nel triennio in: Amministrazione Finanza e

Marketing e Sistemi informativo aziendali) e Turistico, e Settore Tecnologico (con articolazione

Costruzioni, Ambiente e territorio); di recente è stato istituito l’Istituto Professionale con l’indirizzo

Enogastronomia per l’ospitalità alberghiera.

Dalla valutazione socio-economica del territorio risulta evidente che l’offerta formativa dell’Istituto

Tecnico Commerciale e per Geometri Luigi Oggiano offre percorsi formativi adeguati sia a chi vuole

impiegarsi immediatamente dopo il diploma sia a chi vuole proseguire il percorso di studi

all’università.

La forte presenza della pubblica amministrazione e del settore commercio consente ai Ragionieri,

IGEA e Programmatori e ai diplomati in AFM e SIA di dotarsi delle conoscenze professionali

(economico – giuridiche e tecniche) prontamente spendibili. Il settore ricettivo e dei servizi turistici

consente ai corsi ITER E TURISMO e all’ENOGASTRONOMICO PER L’ OSPITALITA’

ALBERBHIERA di trovare un immediato collegamento col mondo del lavoro. L’importanza del

settore delle costruzioni genera opportunità d’impiego per i Geometri e diplomati dell’indirizzo

COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO.

Imprese operanti nel settore turistico a Siniscola

Strutture Ricettive 19

Bar - Ristoranti- ecc 115

Agriturismo- Ittiturismo 17

Agenzie Turistiche 7

dati attuali- Comune di Siniscola

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4. PROGETTAZIONE FORMATIVA

La progettazione didattico-educativa, curata dai Dipartimenti disciplinari, predispone i percorsi formativi correlati alle finalità e agli obiettivi delineati nelle recenti Linee Guida. Essa ha la funzione di armonizzare l’attività dei Consigli di classe e a tal fine indica le conoscenze, abilità e competenze nonché le attività da sviluppare per la valutazione delle medesime. In base a quanto concordato in tale sede, verranno predisposte le programmazioni disciplinari del

singolo docente. Infatti, con l’avvio della Riforma della Scuola Secondaria, il Collegio dei Docenti ha affiancato al lavoro dei Dipartimenti disciplinari quello dei Dipartimenti per assi culturali (allo stato attuale solo relativamente al 1° biennio e alla classe 3°), che sono i seguenti:

Asse dei linguaggi (lingua italiana, lingua straniera, patrimonio artistico e letterario, competenza digitale)

Asse matematico Asse scientifico--tecnologico Asse storico-sociale

E’ prevista, poi, l’acquisizione delle otto competenze chiave di cittadinanza (competenze trasversali) Imparare ad imparare Progettare Comunicare Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare l'informazione

4.1 Competenze a conclusione dell’obbligo scolastico

A conclusione dell'obbligo scolastico (generalmente alla fine del primo biennio, comunque per gli studenti che abbiano raggiunto i 16 anni d’età) il Consiglio di Classe redige una certificazione delle

competenze acquisite dallo studente che viene rilasciata su formale richiesta della famiglia. Tale documento certifica il livello di acquisizione delle seguenti competenze ripartite in assi culturali. Asse dei linguaggi -Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione

comunicativa verbale in vari contesti. -Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo. -Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. -Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi. -Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario. -Utilizzare e produrre testi multimediali.

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Asse matematico -Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica. -Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni. -Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi. -Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di

rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico. Asse scientifico-tecnologico -Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità . -Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza. -Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. Asse storico sociale -Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. -Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei

diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. -Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

Vedasi in Allegato tabella D.M. 9/2009 relativa alla certificazione delle

competenze

4.2 Obiettivi Educativo-Comportamentali Questi obiettivi sono rivolti a regolare il comportamento dell'alunno nell'edificio e nel più vasto contesto sociale in cui è inserito. Essi, infatti, trascendono dallo specifico contesto scolastico in quanto, essendo caratterizzati da una grossa valenza civile, hanno a che fare con la sfera sociale in generale. L'alunno, quindi, attraverso l'azione educativo-didattica della scuola e con la collaborazione della famiglia dovrà pervenire a:

acquisire capacità di stabilire rapporti interpersonali all’interno della classe e della struttura

scolastica e sapersi confrontare con coetanei ed adulti dimostrando senso di responsabilità; acquisire autocontrollo e forme di comportamento corretto, riferito alle diverse situazioni

interattive con i vari soggetti dell’attività scolastica e alle modalità d’uso delle strutture dei

servizi messi a disposizione della scuola; rispettare il Regolamento d'Istituto, dove vengono definite le norme comportamentali

da rispettare nell’ambito scolastico (si veda in Allegati); rispettare la struttura e l'edificio e avere cura delle suppellettili e dell'arredo scolastico; acquisire la consapevolezza delle varie forme di diversità, allo scopo di prevenire e di

contrastare la formazione di stereotipi nei confronti di persone e culture; sviluppare la sensibilità relativamente ai problemi della salute e al rispetto dell'ambiente; garantire l'effettiva integrazione degli alunni diversamente abili, guidandoli alla completa

espressione delle proprie potenzialità;

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garantire l'effettiva integrazione degli alunni provenienti da altre culture interpretando i loro bisogni e guidandoli alla completa espressione delle proprie potenzialità.

4.3 Obiettivi per le classi vecchio ordinamento:

collegare in maniera sistemica le conoscenze acquisite; potenziare il metodo di studio e di lavoro autonomo e d’equipe, rendendolo più efficace e

produttivo; avere padronanza dello strumento linguistico, con acquisizione di un linguaggio tecnico

professionale specifico delle varie discipline; potenziare le capacità di eseguire autonomamente attività di analisi e sintesi; saper organizzare e rielaborare le conoscenze all’interno di una visione interdisciplinare; rappresentare, a livello superiore e informatizzato gli argomenti studiati in forma di

schemi, tabelle, grafici e mappe; sviluppare e potenziare la capacità di strutturare autonomamente le conoscenze; appropriarsi degli strumenti di analisi per conoscere le risorse del proprio territorio al

fine di inserirsi con la propria qualifica nel mondo del lavoro; acquisire e potenziare capacità critiche.

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I singoli Consigli di Classe elaborano ed approvano, all’inizio di ciascun anno scolastico, una

programmazione didattica che, per esplicito dettato ministeriale: “…delinea il percorso formativo della classe e dei singoli alunni, adeguando ad essi gli interventi

formativi…” Utilizza il contributo delle varie discipline per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità

educative indicati dal Consiglio di Classe e dal Collegio dei Docenti; É sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei risultati.

Sulla base delle indicazioni dei dipartimenti e della programmazione del Consiglio di Classe, ogni docente elabora, sempre all’inizio di ciascun anno scolastico, la propria programmazione fissando:

strumenti per accertare la situazione iniziale; obiettivi educativi; obiettivi didattici generali e specifici; contenuti; metodologia; verifica e valutazione.

4.4 Metodologia Per quanto attiene la metodologia, in base alle recenti disposizioni ministeriali, saranno ridotti i momenti di lezione frontale per lasciare maggiori possibilità di partecipazione attiva all’alunno

attraverso l’assegnazione di semplici compiti di realtà, l’operatività all’interno di un modulo o il

coinvolgimento in unità didattiche di apprendimento (UDA). L’attività laboratoriale sarà avviata con gradualità a partire dal biennio, senza precludere la possibilità di sperimentare moduli o altre attività ai docenti o ai Consigli di Classe del triennio che intenderanno procedere in tale direzione. Attraverso tali attività, l’alunno dovrà essere in grado di utilizzare i propri saperi di base in modo autonomo e in situazioni nuove o non consolidate dalla pratica didattica. Mezzi e strumenti saranno le risorse umane e materiali presenti nell’Istituto o figure di riferimento

reperibili anche al di fuori della scuola.

4.5 Verifica e valutazione dei Percorsi Didattici L’anno scolastico 2013/14 ai fini della valutazione è stato suddiviso in un due quadrimestri. La valutazione si articola in tre diversi momenti:

una valutazione iniziale, all’inizio

del percorso didattico, per la verifica dei livelli di partenza del gruppo classe; gli strumenti utilizzati sono test d’ingresso o

lezione interattiva con domande che consentano l’accertamento dei

prerequisiti e una veloce verifica relativa alle conoscenze, competenze ed abilità acquisite;

la valutazione formativa viene

effettuata durante il percorso didattico, con lo scopo di orientare il successivo itinerario di lavoro per il

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raggiungimento di conoscenze, abilità e competenze, che costituiscono l’obiettivo

dell’istruzione. Essa avviene in qualsiasi momento del percorso didattico e può consistere in verifiche orali o in test strutturati relativi a parti del programma, durante o alla fine di unità didattiche e/o moduli. Intende evidenziare l’immediato livello di apprendimento ed eventuali

necessità di recupero, sostegno, orientamento, potenziamento. La valutazione sommativa viene effettuata alla conclusione del percorso didattico; essa ha lo

scopo di verificare le capacità degli allievi di integrare le singole abilità acquisite. Nella valutazione finale, effettuata alla fine dell’anno scolastico, si tiene conto anche di

elementi non cognitivi quali: frequenza, motivazione, attenzione, partecipazione, impegno e progressi compiuti rispetto ai livelli di partenza.

Gli strumenti utilizzati possono essere: prove scritte (strutturate e non), prove orali e prove pratiche, comprese relazioni e lavori di gruppo. Al fine di garantire l’omogeneità, le prove vanno corrette con apposite griglie di misurazione predisposte dai Dipartimenti. Con lo stesso scopo vengono introdotte, inoltre, le prove per classi parallele. Per garantire la trasparenza, criteri e modalità di valutazione vanno prodotti dai Dipartimenti, esplicitati nelle programmazioni individuali e resi noti agli alunni. Il risultato delle prove orali va comunicato immediatamente e quello delle prove scritte entro quindici giorni dall’effettuazione della prova. I criteri di valutazione sono illustrati agli alunni in modo chiaro, al fine di creare un clima di

trasparenza ed equità e al fine di promuovere il più possibile l’autovalutazione per tutta la durata del percorso formativo. Pertanto la valutazione, anche ristretta e parziale deve essere sempre comunicata all’alunno in modo che siano chiari i meccanismi e le ragioni del voto.

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4.5.1 Griglie di valutazione predisposte dai Dipartimenti

Dipartimento Area Umanistica: Lingua e letterattura italiana / Storia / Arte e territorio /

Religione / Geografia

Scheda di valutazione prove orali

ob

iett

ivi

livel

li

Esplicitazione dei livelli

conoscenza voto capacità di richiamare alla memoria, concetti e nozioni studiate

cono

scen

za 1 scarsa 1-2-3-4 non ricorda nessuna informazione/ gravemente insufficiente

2 limitata 5 ricorda in modo frammentario e/o superficiale 3 sufficiente 6 ricorda in modo completo ma non approfondito 4 approfondita 7-8 ricorda in modo completo e approfondito 5 articolata 9-10 ricorda in modo completo e approfondito ampliando le proprie conoscenze.

comprensione il livello più elementare del capire, permette di afferrare il senso di una comunicazione senza stabilire necessariamente rapporti e nessi

com

pren

sion

e

1 marginale 1-2-3-4

non sa cogliere/ spiegare con proprie parole il significato globale di una comunicazione

2 approssimativa 5 coglie/riformula il significato di una comunicazione in maniera parziale

3 corretta 6

coglie /spiega con le proprie parole il significato essenziale di una comunicazione

4 aderente 7-8 riformula organizza secondo il punto di vista proposto

5 puntuale 9-10 comprende pienamente i concetti/ decide conseguenze e/o trae conclusioni

applicazione capacità di utilizzare in situazioni nuove e concrete regole, leggi, teorie.ecc.

appl

icaz

ione

1 errata 1-2-3-4 non sa applicare principi, regole e procedure 2 incerta 5 applica principi, regole e procedure in modo occasionale e parziale

3 accettabile 6 applica principi , regole e procedure con sufficiente correttezza

4 sicura 7-8 applica correttamente principi regole e procedure

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5 autonoma 9-10 applica principi, regole e procedure autonomamente e in situazioni nuove

esposizione capacità di formulare comunicazioni relative ad un determinato argomento,utilizzando il lessico pertinente e strutture grammaticali e sintatiche corrette

espo

sizi

one

1 scorretta 1-2-3-4

produce comunicazioni confuse, grammaticalmente scorrette e lessicalmente povere

2 approssi-

mativa 5 produce comunicazioni non sempre comprensibili e lessicalmente povere 3 chiara 6 formula comunicazioni semplici ma chiare 4 precisa 7-8 organizza comunicazioni comprensibili con proprietà e varietà di lessico 5 articolata 9-10 elabora comunicazioni efficaci che presentano uno stile originale

analisi

capacità di separare gli elementi o parti costitutive di un tutto; l'analisi si distingue dalla comprensione poiché, mentre quest'ultima consiste nel capire ciò che l'interlocutore desidera trasmettere,l'analisi consiste nell'individuare mezzi , nessi, ecc. senza che l'interlocutore li abbia comunicati esplicitamente

anal

isi

1 confusa 1-2-3-4 non sa identificare gli elementi essenziali di una comunicazione

2 superficiale 5 sa identificare e classificare solo parzialmente 3 essenziale 6 sa individuare gli elementi e le relazioni con sufficiente correttezza 4 articolata 7-8 sa individuare gli elementi e le relazioni in modo completo

5 profonda 9-10

sa correlare autonomamente tutti i dati di una comunicazione e trarre le opportune conclusioni

sintesi capacità di mettere insieme tutti gli elementi così da formare un tutto coerente

sint

esi

1 inconsistente 1-2-3-4 non sa sintetizzare le conoscenze acquisite

2 frammentarie 5 è in grado di effettuare una sintesi parziale e/o imprecisa

3 coerente 6

sa sintetizzare le conoscenze con sufficiente coerenza, ma non approfondisce

4 significativa 7-8 sa elaborare una sintesi corretta e approfondita

5 originale 9-10

sa organizzare le conoscenze e le procedure acquisite in modo originale e mirato

Il voto sintetico finale deriva dalla ponderazione dei voti (si dà maggior peso ad un voto conseguito in una categoria rispetto ad un’altra) in relazione agli obiettivi della singola prova orale.

SCHEDA DI VALUTAZIONE TESTI SCRITTI DI ITALIANO

INDICATORI DESCRITTORI VOTI

COMPLETEZZA

Nulla/Pressochè nulla 1 - 2 - 3 Molto frammentaria e generica 4 Frammentaria e superficiale 5 Completa e in parte approfondita 6 - 7 Completa particolarmente approfondita 8 - 9 - 10

COESIONE E LESSICO Minimo controllo del lessico, dell'ortografia, della grammatica e della punteggiatura 1 - 2 - 3

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Scarso controllo del lessico, dell'ortografia, della grammatica e della punteggiatura 4

Mediocre /impreciso controllo del lessico, dell'ortografia, della grammatica e della punteggiatura 5 Non sono presenti errori significativi 6 - 7 Generalmente / pienamente corretto 8 - 9 - 10

COERENZA

Il testo è gravemente incoerente 1 - 2 - 3 Il testo è complessivamente incoerente 4 Il testo è parzilamente coerente 5 Il testo è generalmente coerente 6 - 7 Il testo è pienamente coerente 8 - 9 - 10

STRUTTURA DEL TESTO

Non rispetta la struttura del testo 1 - 2 - 3 Scarso rispetto della struttura del testo 4 Rispetta parzialmente la struttura del testo 5 Rispetta adeguatamente la struttura del testo 6 - 7 Utilizza correttamente anche strutture complesse 8 - 9 - 10

ORIGINALITA' Contenutistica e formale

Il testo è banale nei contenuti e /o nella costruzione formale 1 - 2 - 3

Il testo è scarsamente significativo nei contenuti e /o nella costruzione formale 4

Il testo è parzialmente significativo nei contenuti e /o nella costruzione formale 5

Il testo è sufficientemente significativo nei contenuti e /o nella costruzione formale 6 - 7

Il testo è generalmente/ pienamente originale nei contenuti e /o nella costruzione formale 8 - 9 - 10

Il voto sintetico finale deriva dalla ponderazione dei voti (si dà maggior peso ad un voto conseguito in una categoria rispetto ad un’altra) in relazione agli obiettivi della singola prova orale.

Dipartimento di Costruzioni; Progettazione; Scienze e tecnologie applicate;

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica; Topografia; Impianti;

Geopedologia economia ed estimo e Sicurezza nei cantieri .

Grigl ia di valutazione prove scritte

Indicatori Descrittori Punteggio Punti assegnati

Conoscenza degli

argomenti

Terminologia,

convenzioni, strutture,

principi generali,

articolazione dei processi.

Non conosce gli argomenti

e non sviluppa la prova. 0 – 1

Conosce solo parzialmente

gli argomenti - sviluppo

della prova solo parziale. 2

Conosce gli argomenti -

sviluppo quasi completo. 3

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Conosce gli argomenti in

modo ampio e

approfondito - sviluppo

completo con

integrazioni personali. 4

Competenza nell’uso

delle procedure

Competenze nella

elaborazione della

prova.

Non comprende i

problemi. 0 - 1

Comprende i problemi e li

risolve parzialmente. 2

Comprende i problemi e li

risolve in modo ampio e

personale. 3

Capacità di pervenire a

risultati e valori

attendibili.

Precisione e coerenza nei

calcoli e nella redazione

degli elaborati grafici

richiesti

Nulla o limitata. 0 – 1

Accettabile. 2

Ottima precisione e

completezza degli

elaborati. 3

Votazione /10

Griglia di valutazione prove orali

Prova

nulla

Molto

negativo Insufficiente Mediocre Sufficiente Buono Ottimo Eccellente

Indicatori 1 – 2 3 4 5 6 7 – 8 8 – 9 10

Padronanza della

lingua (sintattica,

lessicale,

chiarezza di

esposizione e

linguaggio

adeguato)

Conoscenza

argomenti, livello

di

approfondimento

e capacità di

cogliere i nuclei

delle questioni.

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Capacità di

esprimere giudizi

critici e personali.

Capacità di

cogliere nessi e

operare raccordi.

Giudizio Complessivo

Prova nulla 1 - 2 Totale mancanza di elementi significativi per la valutazione

Molto negativo 3

L'allievo mostra conoscenze e competenze molto limitate e non le sa

usare in maniera integrata e adeguata. Non riesce a far interagire i

suoi saperi pregressi con le nuove conoscenze.

Insufficiente 4

L'allievo svolge le attività di apprendimento in maniera frazionata,

mostrando di possedere conoscenze frammentarie e superficiali e di

saper fare in modo impreciso e approssimato. Ha una forte

difficoltà di organizzazione dei dati e non usa i linguaggi specifici.

Mediocre 5

L'allievo è impreciso rispetto a quanto sa e sa fare, necessita di

sollecitazioni e di indicazioni dell'insegnante per perseguire

l'obiettivo di apprendimento, non è capace di ricostruire l'intero

percorso seguito, ma solo parte di esso. Comunica i risultati

dell'apprendimento con limitata puntualità e poca proprietà

lessicale.

Sufficiente 6

L'allievo possiede conoscenze e competenze indispensabili a

raggiungere l'obiettivo. Si muove solo in contesti noti, ovvero

riproduce situazioni che già conosce, necessita di indicazioni per

affrontare situazioni parzialmente variate. Comunica i risultati

dell'apprendimento in modo semplice, con un linguaggio corretto e

comprensibile.

Buono 7 - 8

L'allievo si mostra competente e sa utilizzare le proprie conoscenze

in modo adeguato allorché affronta situazioni d'apprendimento

simili tra loro o solo parzialmente variate; è capace di spiegare e

rivedere il proprio percorso d'apprendimento, comunicandone i

risultati con un linguaggio specifico e corretto. Procede con

sufficiente autonomia nell'organizzazione dello studio.

Ottimo 9

L'allievo dimostra conoscenze, competenze e capacità grazie alle

quali affronta variamente situazioni nuove, procede con autonomia;

è capace di spiegare con un linguaggio specifico e appropriato

processo e prodotto dell'apprendimento e di prefigurarne

l'utilizzazione in altre situazioni formative.

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Eccellente 10

L'allievo sa e sa fare, è in grado di spiegare come ha proceduto e

perché ha scelto un determinato percorso, perciò verifica e valuta

anche il proprio operato. Comunica con proprietà terminologica e

sviluppa quanto ha appreso con ulteriori ricerche, rielaborandolo

criticamente per raggiungere nuove mete formative

Dipartimento: Chimica / Fisica / Scienze / Geografia / Scienza degli Alimenti / Esercitazioni

portineria / Servizi pratica cucina e bar / Scienze motorie

La seguente griglia si riferisce al corso enogastronomico per l’ospitalità alberghiera

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Per la valutazione delle altre discipline si fa riferimento alla griglia adottata dal dipartimento

lettere e area umanistica.

Dipartimento: Discipline Aziendali /Discipline giuridico – economiche

Voto Descrizione

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1,2,3 Preparazione inesistente: l'alunno non formula risposte pertinenti alle richieste, non sa costruire un'esposizione chiara ed ordinata sulla scorta di domande guida e non possiede lessico e sintassi appropriata

4 Carenze gravi: l'alunno ha difficoltà nel rispondere con pertinenza alle richieste e nel costruire un'esposizione chiara, anche sulla base di domande guida, con uso di lessico e sintassi non corretti e poco chiari

5 Carenze diffuse ma lievi: l'allievo risponde ed espone con lievi carenze di preparazione, lessicali e di sintassi

6 Possesso delle conoscenze essenziali della maggior parte dei contenuti, espresso in modo semplice ma corretto: l'alunno sa fornire risposte pertinenti alla richiesta, costruisce un'esposizione chiara ed ordinata, usando una semplice e corretta terminologia specifica ed una chiara struttura sintattica

7 Possesso delle conoscenze essenziali di tutti i contenuti, espresse in modo appropriato: l'alunno, oltre ad offire risposte pertinenti , si esprime in maniera più autonoma, con riflessioni anche di carattere personale utilizzando un linguaggio corretto ed appropriato

8 Preparazione abbastanza ampia ed articolata: oltre alle competenze del precedente livello, l'alunno dimostra anche una valida iniziativa nella strutturazione del discorso ed usa un linguaggio fluido e tecnico

9 Preparazione approfondita e linguaggio preciso: in maggior misura rispetto alle competenze del precedente livello

10 Preparazione molto approfondita, linguaggio ricco e preciso, forte creatività: in maggior misura rispetto alle competenze del precedente livello, con inoltre una sintesi originale

Dipartimento: Matematica / Informatica / Trattamento testi e dati

GRIGLIA PER LA CORREZIONE DELLE PROVE SCRITTE

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Elementi di valutazione

Descrittori Punti

Conoscenza e applicazione dei contenuti specifici della disciplina: principi, teorie, regole, procedure, metodi e tecniche

1) mancata conoscenza dei contenuti 0 2) frammentaria conoscenza dei contenuti 0.5 3) conoscenza solo superficiale dei contenuti 1 4) individua ma applica solo in parte le regole e i principi 1.5 5) individua ed applica le regole e i principi mostrando di conoscere i contenuti 2 6) conosce ed applica correttamente con autonomia le regole e i principi necessari 2.5

Coordinamento e correttezza dei calcoli

1) errori frequenti e gravi che inficiano l’esattezza delle soluzioni 0 2) scoordinato,alcuni errori gravi che inficiano l’esattezza delle soluzioni 0.5 3) coordinato, pochi errori che inficiano in parte l’esattezza delle soluzioni 1 4) coordinato, alcuni errori ininfluenti sull’esattezza delle soluzioni 1.5 5) coordinato, assenza di errori 2 6) coordinato, padronanza nei calcoli, elaborazione sicura e precisa 3

Conoscenza e corretto uso della terminologia e simbologia, presenza di commenti

1) simbologia inadeguata, commenti erronei o mancanti 0.5 2) simbologia in parte corretta, commenti parziali 1 3) simbologia corretta e commenti essenziali 1.5 4) simbologia corretta, commenti chiari ed esaustivi 2

Ampiezza dell’elaborato (sufficiente nella misura minima richiesta)

1) mancato svolgimento (foglio in bianco o solo le tracce) 0 2) largamente incompleto, solo qualche accenno 0.5 3) sviluppo parziale, meno della misura minima richiesta 1 4) sviluppo parziale, misura minima richiesta 1.5 5) sviluppo parziale più della misura minima richiesta 2 6) elaborato sviluppato in modo completo 2.5

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE ORALI

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VOTO ELEMENTI DI VALUTAZIONE

10-9 - mostra di conoscere tutti i contenuti trattati - mostra autonomia e capacità di trasferire le competenze anche in contesti non noti - l’esposizione è corretta e supportata da un lessico specifico ricco e da contributi personali

8 - mostra di conoscere tutti i contenuti trattati - mostra autonomia e capacità di trasferire le competenze solo in ambiti noti - l’esposizione è chiara e corretta solo di rado è interrotta da esitazioni o ripetizioni, lessico vario e appropriato,

7 - mostra di conoscere buona parte dei contenuti trattati - mostra autonomia e capacità di trasferire le competenze solo in contesti noti - dati abbastanza completi e organizzati in modo coerente e pertinente, corretta è proprietà di linguaggio

6 - mostra di conoscere sufficientemente i contenuti trattati - mostra autonomia solo nell’ambito di contesti noti - esposizione essenziale anche se la forma presenta qualche errore non ripetuto, il lessico, corretto, è poco vario

5 - necessita di suggerimenti e di guida nell’applicare i contenuti trattati - espone in modo piuttosto chiaro ma con frequenti incertezze ed errori - le risposte non sono complete e organizzate in maniera coerente

4 - mostra di conoscere solo superficialmente i contenuti trattati - l’esposizione è caratterizzata, in parte, da errori diffusi e necessita di molti suggerimenti - le risposte sono esitanti e ripetitive e non sempre coerenti ed il lessico specifico è povero

3 - conosce solo in minima parte i contenuti trattati - gli errori sono tali da invalidare l’efficacia della risposta, il lessico specifico è molto povero e non è adeguato - l’esposizione si interrompe spesso, è frammentaria e necessita di continui suggerimenti

2-1 - conosce in modo molto frammentario o non conosce affatto i contenuti trattati - l’esposizione è estremamente difficoltosa o inesistente - il lessico specifico è molto limitato, inadeguato e scorretto

4.5.2 Regolamento sulle assenze Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere gli

impegni di studio. Per l’accesso alla valutazione finale di ogni studente è richiesta la

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frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato (Art. 2 e 14 del DPR 122/2009 e C.M. n. 20del 04 marzo 2011). Tutte le assenze, incluse le entrate e le uscite fuori orario, vengono annotate dai docenti sul

Registro di Classe e sul Registro personale e sono sommate a fine anno. Il numero totale di

ore di assenza effettuate dallo studente nell’anno scolastico sarà quindi raffrontato all’orario

complessivo annuale delle lezioni previste per tutte le discipline. L’esito del raffronto deve

collocarsi nel limite del 25%. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza (75%

delle ore di lezione), comprensivo delle deroghe riconosciute dalla legge, comporta

l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’Esame di

Stato. Sono computate come ore di assenza rispetto al numero delle ore giornaliere effettive:

entrate in ritardo

uscite in anticipo

assenze per malattia (vedi deroga)

assenze per motivi familiari

astensione dalle lezioni (scioperi degli studenti)

mancata partecipazione alle attività organizzate in ore curricolari.

Non sono computate come ore di assenza:

la partecipazione ad attività organizzate dalla scuola (es. campionati studenteschi,

progetti didattici inseriti nel POF e/o approvati dai Consigli di Classe)

le assemblee d’Istituto

la partecipazione ad attività di orientamento universitario con certificato di presenza

partecipazioni ad esami di certificazione esterna o a concorsi.

Assenze ammesse alla deroga (a condizione, comunque, che tali assenze non precludano, a

giudizio del Consiglio di Classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni

interessati):

gravi motivi di salute adeguatamente documentati (ricoveri ospedalieri o gravi

malattie)

terapie e/o cure programmate

donazioni di sangue

partecipazione ad attività sportive agonistiche organizzate da federazioni riconosciute,

dal C.O.N.I

adesioni a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il

sabato come giorno di riposo (legge n° 516/1988 che recepisce l’intesa con la Chiesa

Cristiana Avventista del Settimo Giorno; legge n° 101/1989 sulla regolazione dei

rapporti Stato e Unione delle Comunità Ebraiche italiane, sulla base dell’intesa

stipulata il 27 febbraio 1987).

Simulazione sul monte ore annuale per gli alunni che si avvalgono della

religione cattolica: Monte ore annuo dalla 1° alla 5° classe di tutti i corsi: 32 ore settimanali x 33 settimane =1056 ore annuali

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¾ di 1056 = 792 ore totali necessarie per essere scrutinati

1056 - 792 = 264 ore, la soglia di ore di assenza da non superare.

Simulazione sul monte ore annuale per alunni che non si avvalgono dell'insegnamento della religione cattolica o attività alternative:

31 ore settimanali x 33 settimane = 1023 ore annuali

¾ di 1023 = 768 ore totali necessarie per essere scrutinati

1023 - 768 = 255 ore, la soglia di ore di assenza da non superare.

Simulazione sul monte ore annuale per gli alunni che frequentano il corso

Sirio: Monte ore annuo dalla 3° alla 5° classe :

25 ore settimanali x 33 settimane =825 ore annuali

¾ di 825 = 619 ore totali di presenza necessarie per essere scrutinati

825 -619 = 206 ore di assenza, la soglia di ore di assenza da non superare.

4.5.3 Criteri di attribuzione del voto di condotta La valutazione del comportamento degli alunni si propone di favorire l’acquisizione di una

coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza

nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel

rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita

scolastica in particolare. In sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il

comportamento di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica

anche in relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati.

La valutazione del comportamento e' effettuata mediante l'attribuzione di un voto numerico

espresso in decimi. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente

dal consiglio di classe, concorre alla valutazione

complessiva dello studente e determina, se inferiore a

sei decimi, la non ammissione al successivo

anno di corso e all'esame conclusivo del ciclo.

La tabella alla pagina successiva è stata

predisposta in osservanza della normativa vigente,

del regolamento interno d’Istituto, degli indicatori

riportati nei registri personali in adozione e

scaturisce dall’analisi della realtà scolastica in cui si

opera.

VALUTAZIONE

INDICATORI

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10

1. Assidua frequenza e massima puntualità

2. Interesse costante e partecipazione attiva alle lezioni

3. Impegno regolare e responsabile, piena osservanza delle scadenze

4. Massimo rispetto verso docenti e compagni

5. Ruolo trainante e propositivo all’interno della classe

9

1. Numero di assenze relativamente limitato ( entro il 10 % )

2. Interesse e partecipazione adeguati

3. Impegno costante

4. Comportamento generalmente corretto

5. Assenza di note personali

8

1. Numero di assenze entro il 15 %

2. Interesse e partecipazione nell’insieme adeguati pur con qualche lieve criticità

3. Impegno nel complesso costante, qualche ritardo nell’osservanza delle scadenze

4. Comportamento generalmente corretto

5. Assenza di note personali

7

1. Numero di assenze superiore a 15 %

2. Interesse e partecipazione discontinui

3. Impegno opportunistico e ritardi nell’osservanza delle scadenze

4. Comportamento non sempre corretto

5. Annotazioni disciplinari di entità lieve

L’attribuzione del 7 avviene in presenza di non più di 3 criteri correlati

(fra cui il numero di assenze elevate).

6

1. Numero di assenze superiore a 15 %

2. Interesse e partecipazione discontinui

3. Impegno opportunistico e ritardi nell’osservanza delle scadenze

4. Comportamento non sempre corretto

5. Annotazioni disciplinari di entità lieve

L’attribuzione del 6 avviene in presenza di tutti i criteri correlati;

N.B. : Un numero di assenze compreso fra il 20 e 25 %, vale come criterio unico per

l’attribuzione del 6.

Allo stesso modo, frequenti disturbi dell’attività didattica comunque non lesivi della dignità o

incolumità delle persone e sospensione disciplinare(se di entità limitata e non reiterata),

valgono come parametro unico di assegnazione del voto 6.

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4.6 Recupero insufficienze

Considerato che nell’attuale realtà

scolastica il recupero diventa un

elemento fondamentale del percorso

formativo dell’alunno, la scuola si fa

carico di creare un’organizzazione

flessibile che garantisca la tempestività

dell’intervento e che consenta di

attivare il recupero delle insufficienze in qualsiasi momento dell’anno scolastico.

Relativamente all’anno scolastico in corso, la scuola, per il supporto all’attività didattica, ha

previsto momenti di recupero in itinere, con adeguamento dell’intervento didattico in base ai

bisogni e alle carenze dei singoli allievi; l’apertura dello Sportello didattico (in orario

pomeridiano) e i corsi di recupero, qualora vi sia la disponibilità di fondi per garantirli.

Per chi, allo scrutinio finale, riportasse insufficienze (con giudizio sospeso), potrebbero essere

attivati corsi di recupero nei mesi estivi, utili all’alunno per sostenere con successo le prove

d’esame (per gli alunni con giudizio sospeso) entro il mese di agosto.

Modalità di verifiche e tempi

Successivamente agli scrutini del quadrimestre, in

base alle modalità programmate dai singoli

Dipartimenti, si procederà all’effettuazione delle

prove di verifica del superamento delle

insufficienze riportate nelle diverse discipline. Le

prove potranno essere orali, scritte o pratiche, sulla

base della programmazione didattica degli

insegnanti e delle lacune riscontrate, e dovranno

certificare l’eventuale recupero. La verifica potrà

essere di tipo contenutistico oppure volta

direttamente a constatare l’acquisizione di

competenze. L’insegnante specificherà il tipo di

prova e ne darà comunicazione agli studenti. La

verifica dovrà essere documentabile, anche se orale

o pratica, e svolta quindi alla presenza di testimoni.

Le prove di verifica dovranno svolgersi in classe in

orario scolastico.

Prove INVALSI (rilevazione nazionale sugli apprendimenti ):

hanno lo scopo di fornire a tutte le singole scuole un quadro fedele della propria situazione

comparativamente al resto del sistema.

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4.7 Scrutinio finale

Al momento dello scrutinio di fine anno, il Consiglio di classe attribuirà le votazioni tenendo

conto della partecipazione, dell’impegno, dei

progressi e del voto di condotta.

Qualora lo studente risulti sufficiente in tutte le

materie, il Consiglio di Classe delibererà la

promozione alla classe successiva.

Se lo studente presenta un quadro di insufficienze

gravi e/o diffuse in molte discipline, dovute a

comprovate difficoltà di organizzazione del proprio

lavoro di apprendimento e a carenze pregresse non

eliminabili nei tempi del recupero, il Consiglio di

Classe delibererà la non ammissione dello studente alla classe successiva.

A seguito delle recenti disposizioni ministeriali, la non ammissione è decretata anche dal voto

in condotta inferiore a sei.

In data 13/03/09, il Consiglio dei Ministri, in merito al Regolamento sulla valutazione degli

studenti per la scuola secondaria superiore ha previsto due novità essenziali:

Gli alunni delle V classi, per essere ammessi all’Esame di Stato, dovranno riportare

una valutazione non inferiore a SEI in ogni disciplina;

Per prendere un’insufficienza in condotta, comunque, si deve aver già preso una

sanzione disciplinare.

Il Regolamento sulla valutazione degli studenti prevede che il 5 in condotta comporti la non

ammissione all’anno successivo o agli Esami di Stato e concorra alla determinazione dei

crediti scolastici.

L’insufficienza sarà attribuita dal Consiglio di classe per gravi violazioni dei doveri definiti

dallo Statuto delle studentesse e degli studenti nei seguenti casi: Allo studente che non frequenta regolarmente i corsi e non assolve assiduamente agli

impegni di studio;

A chi non ha nei confronti del capo d’Istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei

loro compagni lo stesso rispetto che richiede per se stesso;

A chi non osserva le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei

singoli istituti;

Agli alunni che non utilizzano correttamente le strutture, i macchinari ed i sussidi

didattici;

A chi arreca danno al patrimonio della scuola.

La valutazione intermedia e finale degli apprendimenti è effettuata dal Consiglio di Classe.

Nello scrutinio finale, se lo studente presenta un numero limitato di insufficienze che il

Consiglio di Classe ritenga recuperabili sulla base di quanto dimostrato durante l’anno in

termini di impegno, competenze, metodo e capacità applicative, il giudizio sarà sospeso e lo

studente sarà tenuto a recuperare le materie insufficienti. Al termine dello scrutinio, il

Consiglio indicherà per gli studenti “sospesi” le modalità di recupero più adatte e ne darà

comunicazione alla famiglia. Sulla base delle carenze riscontrate e delle cause riconosciute si

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potrà indicare il recupero autonomo mediante studio personale, che segua le indicazioni

dell’insegnante, oppure la frequenza dei corsi organizzati dalla scuola. Nel caso di recupero

autonomo, l’insegnante comunicherà per iscritto le modalità di recupero e di verifica, potrà

incontrare lo studente una o due volte, per dare a voce le indicazioni necessarie, o potrà

utilizzare modalità di comunicazione telematica. Nel caso di avvio dello studente ai corsi di

recupero si invierà alle famiglie una comunicazione contenente il voto proposto, le carenze

riscontrate, le conoscenze da recuperare e il tipo di prova che si svolgerà al termine delle

operazioni di recupero.

I corsi di recupero saranno svolti secondo il calendario che verrà predisposto; al termine dei

corsi lo studente continuerà a lavorare individualmente, sulla base delle indicazioni emerse

nel corso di recupero, sulle parti di programma non assimilate durante l’anno. Seguiranno le

prove di verifica e i gli scrutini. Nel corso degli scrutini si riesamineranno i casi dei giudizi

“sospesi”. Il calendario di massima sarà accluso alla comunicazione.

I docenti della classe proporranno agli insegnanti che terranno i corsi un programma che

prevede i saperi minimi richiesti, le competenze da acquisire, le carenze riscontrate, la

tipologia dell’intervento da operare. Si cercherà di costituire i gruppi interclasse in modo

omogeneo, sia per carenze, sia per tipologia di intervento. Le prove di verifica saranno stilate

dai docenti responsabili delle singole discipline, classe per classe, e saranno mirate a

controllare il superamento delle carenze specifiche individuate. Al termine delle prove, il

Consiglio di classe valuterà nuovamente la situazione complessiva dello studente e deciderà

per la promozione nel caso siano emersi una maturazione complessiva dello studente e

progressi specifici e misurabili nelle singole discipline che garantiscano un proficuo

inserimento nella classe successiva. In caso contrario lo studente non verrà ammesso all’anno

successivo.

4.8 Integrazione alunni diversamente abili

Il Gruppo H e la funzione strumentale Integrazione Scolastica, da anni, coordinano gli

interventi inerenti l’integrazione scolastica ed il percorso didattico educativo relativo agli

alunni diversamente abili e predispongono attività funzionali all’accoglienza, all’analisi dei

loro bisogni e all’individuazione di strategie operative per superare le difficolta (vedi

funzioni Gruppo H in “Commissioni e gruppi di lavoro”).

4.9 DSA (disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico)

La legge dell’8 ottobre 2010, n.170, nell’articolo 1, “ […] riconosce la dislessia, la disgrafia, la

disortografia quali disturbi specifi di apprendimento, di seguito denominati DSA, che si

manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche

e di deficit sensoriali, ma posssono costituire una limitazione importante per alcune attività

della vita quotidiana”

Tutti i disturbi DSA rientrano nel campo delle disabilità, ossia riduzione o perdità di capacità

funzionale nel condurre un’attività in maniera o nei limiti considerati normali. La legge,

perciò, si propone di garantire a tutti gli studenti con disturbi DSA il diritto all’istruzione e di

favorire il successo scolastico attraverso una formazione adeguata che promuova lo sviluppo

delle potenzialità e riduca i disagi relazionali ed emozionali.

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A tal fine, all’interno del nostro Istituto, vengono predisposti una serie di interventi per

individuare i bisogni e le strategie didattiche, metodologiche e valutative idonee al

superamento dei medesimi.

Sempre dalla normativa, si evince che si rende necessario il ricorso ad una didattica

individualizzata e personalizzata attraverso l’indroduzione di strumenti compensativi (mezzi

di appendimento alternativi e tecnologie informatiche) nonché misure dispensative (es.

evitare di richiedere prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da

apprendere).

Agli alunni con DSA sono garantite adeguate forme di verifica e di valutazione anche per

quanto concerne l’Esame di Stato.

Per l’alunno DSA va, perciò, predisposto dal Consiglio di Classe il PDP (piano didattico

personalizzato) una volta acquisita la diagnosi specialistica. Il documento viene

redatto successivamente ad una fase preparatoria d’incontro e di dialogo tra docenti,

famiglia, e specialisti (nel rispetto dei reciproci ruoli e competenze), all’inizio di ogni anno

scolastico.

Vedasi la Legge in allegato.

4.10. BES. Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali. La Direttiva del 27 dicembre 2012 “ Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi

speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” delinea e precisa la strategia

inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per

tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. La Direttiva ridefinisce e completa il

tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità,

estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera

area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: “svantaggio sociale e culturale,

disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla

non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.

Non è compito della scuola certificare gli alunni con bisogni educativi speciali, ma

individuare quelli per i quali è opportuna e necessaria l’adozione di particolari strategie

didattiche. Infatti, qualora nell’ambito del Consiglio di classe si concordi l’opportunità di

adottare, a beneficio degli alunni in situazione di difficoltà, strumenti specifici e particolari

strategie didattiche questo potrà comportare l’adozione e quindi la compilazione di un Piano

Didattico Personalizzato (PDP), con eventuali strumenti compensativi e/o misure

dispensative.

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4.11.Credito Scolastico/Credito Formativo

Modalità di attribuzione del credito scolastico nei corsi di studio di istruzione secondaria

superiore:

TABELLA A

(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal

D.M. n° 42/2007)

CREDITO SCOLASTICO

Candidati interni

Media dei voti CREDITO SCOLASTICO (punti)

I anno II anno III anno

M = 6 3-4 3-4 4-5

6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6

7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7

8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8

9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno

scolastico. Al fine dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame

conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in

ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto

secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e

dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di

comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre,

nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con

l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della

media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito

scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente

tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei

voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione

al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti

formativi. La valutazione positiva di una o più delle condizioni sopra indicate non può in

alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media

M dei voti.

La partecipazione e l’impegno relativi all’alternanza scuola-lavoro rientrano nella valutazione

del singolo docente per la materia di riferimento.

Il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla

quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame di Stato. Le

certificazioni comprovanti le esperienze effettuate sono accertati per i candidati interni e per i

candidati esterni, rispettivamente, dai Consigli di Classe e dalle commissioni d’esame.

Si precisa, inoltre, che l'attestazione delle esperienze lavorative e/o formative acquisite al di

fuori della scuola di appartenenza, deve essere presentata in segreteria entro il 15 Maggio.

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Dette esperienze saranno valutate esclusivamente se riferite all’anno scolastico in corso.

N.B. Tutte le attività extracurricolari valide ai fini del credito scolastico e formativo devono

essere segnalate nel certificato di Esame di Stato anche qualora non abbiano concorso

all’attibuzione del punto di oscillazione.

4.11 Passerelle Didattiche ed Esami integrativi

Le prime sono funzionali al passaggio da un indirizzo ad un altro del biennio della scuola

secondaria superiore con raccordo modulare delle discipline. Con tale intervento l’alunno

acquisisce le conoscenze e le competenze necessarie al passaggio e alla proficua fruizione

dell’indirizzo prescelto.

Per le richieste di passaggio da un corso ad un altro nel secondo biennio o nell’ultimo anno,

invece, si procederà con esami integrativi per le discipline che non hanno costituito oggetto

di studio nel corso di provenienza da svolgersi prima dell’inizio dell’anno scolastico.

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5. ORGANIZZAZIONE CURRICOLARE

5.1 NUOVO ORDINAMENTO (I° biennio e classi 3°)

A.S. 2012/2013

Corsi di Studio e Quadro orario

I NUOVI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI Novità e caratteristiche della Riforma

Schema illustrativo nuovo ordinamento

Istituto Tecnico Istituto Professionale

Biennio

Secondo biennio e quinto anno

articolato in

ITCG " LUIGI OGGIAN0"

SINISCOLA

SETTORE ECONOMICO

SETTORE TECNOLOGICO

Amministrazione Finanza e Marketing

Turismo

SETTORE SERVIZI

Costruzioni Ambiente e Territorio

Amministrazione Finanza e Marketing

Turismo

Enogastronomia

Costruzioni Ambiente e Territorio

Sistemi Informativi Aziendali

Enogastronomia e Ospitalità Albrghiera

Servizi di sala e vendita

Accoglienza turistica

Amministrazione Finanza e Marketing

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ISTITUTI TECNICI

Il Regolamento dell’istruzione tecnica così ne definisce la nuova identità: “L’identità degli

istituti tecnici si caratterizza per una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico in linea

con le indicazioni dell’Unione europea, costruita attraverso lo studio, l’approfondimento e

l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico ed è espressa da un limitato

numero di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del

Paese, con l’obiettivo di far acquisire agli studenti, in relazione all’esercizio di professioni tecniche, i

saperi e le competenze necessari per un rapido inserimento nel mondo del lavoro, per l’accesso

all’università e all’istruzione e formazione tecnica superiore”.

Tutti gli istituti tecnici hanno la durata di cinque anni e sono suddivisi in due bienni e in un

quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato e conseguono il

diploma di istruzione tecnica, utile ai fini della continuazione degli studi in qualunque facoltà

universitaria. Il quinto anno è anche finalizzato ad un migliore raccordo tra la scuola e

l’istruzione superiore e alla preparazione all’inserimento nella vita lavorativa.

Ecco i nuovi indirizzi attivati nel nostro istituto:

A) Settore economico:

Amministrazione, Finanza e Marketing (indirizzo generale)

Articolazioni:

- Sistemi informativi aziendali (ex Programmatori)

Turismo

- Turismo (ex Iter)

B) Settore Tecnologico

- Costruzioni, Ambiente e Territorio (Ex Geometri)

Profili e competenze in uscita, piani di studio e orari

Profilo dei percorsi del settore economico

Il profilo dei percorsi del settore economico si caratterizza per la cultura tecnico-economica

riferita ad ampie aree: l’economia, l’amministrazione delle imprese, la finanza, il marketing,

l’economia sociale e il turismo. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, conoscono

le tematiche relative ai macrofenomeni economico-aziendali, nazionali ed internazionali, alla

normativa civilistica e fiscale, ai sistemi aziendali, anche con riferimento alla previsione,

organizzazione, conduzione e controllo della gestione, agli strumenti di marketing, ai

prodotti/servizi turistici. In particolare, sono in grado di:

- analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni

che aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica;

- riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e

istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dall’economia e dal diritto;

- riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e

la loro dimensione locale/globale;

- analizzare, con l’ausilio di strumenti matematici e informatici, i fenomeni socio-

economici;

- orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale;

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- intervenire nei sistemi aziendali con riferimento a previsione, organizzazione,

conduzione e controllo di gestione;

- utilizzare gli strumenti di marketing in differenti casi e contesti;

- distinguere e valutare i prodotti e i servizi aziendali, effettuando calcoli di convenienza

per individuare soluzioni ottimali;

- agire nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia alla sua innovazione sia al

suo adeguamento organizzativo e tecnologico;

- elaborare, interpretare e rappresentare efficacemente dati aziendali con il ricorso a

strumenti informatici e software gestionali;

- analizzare i problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli strumenti

culturali acquisiti.

5.2 Indirizzi, profili e quadri orari del settore economico e tecnologico ( Istituto Tecnico)

Profilo

Il Diplomato in Amministrazione, Finanza e Marketing ha competenze generali nel campo

dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale,

dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione,

amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-

finanziari e dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico

con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e

contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa

inserita nel contesto internazionale. Attraverso il percorso generale, è in grado di:

- rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed

extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali;

- redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali;

- gestire adempimenti di natura fiscale;

- collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda;

- svolgere attività di marketing;

- collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali;

- utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di

amministrazione, finanza e marketing.

Nell’articolazione “Sistemi informativi aziendali”, il profilo si caratterizza per il riferimento

sia all’ambito della gestione del sistema informativo aziendale sia alla valutazione, alla scelta

e all’adattamento di software applicativi. Tali attività sono tese a migliorare l’efficienza

aziendale attraverso la realizzazione di nuove procedure, con particolare riguardo al sistema

di archiviazione, all’organizzazione della comunicazione in rete e alla sicurezza informatica.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo Amministrazione,

Finanza e Marketing consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di

competenze.

1. Riconoscere e interpretare:

- le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni

in un dato contesto;

- i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di

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un’azienda;

- i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il

confronto fra epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra

aree geografiche e culture diverse.

2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare

riferimento alle attività aziendali.

3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con

riferimento alle differenti tipologie di imprese.

4. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare

soluzioni efficaci rispetto a situazioni date.

5. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse

umane.

6. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità

integrata.

7. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione,

analizzandone i risultati.

8. Inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con

riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato.

9. Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella

ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose.

10.Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata

d’impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti.

11.Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla

luce dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa.

Nell’ articolazione “Sistemi informativi aziendali”, le competenze di cui sopra sono

differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del

profilo di riferimento.

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Amministrazione finanza e marketing 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Lingua e Letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed Economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della terra e biologia) 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

Scienze integrate (Fisica) 2

Scienze integrate (Chimica) 2

Geografia 3 3

Informatica 2 2

Seconda Lingua comunitaria 3 3

Economia aziendale 2 2

2^ Lingua comunitaria 3 3 3

Informatica 2 2

Economia aziendale 6 7 8

Diritto 3 3 3

Economia Politica 3 2 3

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Articolazione “Sistemi informativi aziendali”

Articolazione Sistemi informativi

aziendali 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della terra e

biologia)2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

Scienze integrate (Fisica) 2

Scienze integrate (Chimica) 2

Geografia 3 3

Informatica 2 2

Seconda lingua comunitaria 3 3

Economia aziendale 2 2

2^ Lingua Comunitaria 3

Informatica 4 5 5

Economia Aziendale 4 7 7

Diritto 3 3 2

Economia Politica 3 2 3

32 32 32 32 32

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Indirizzo “Turismo ”

Profilo

Il Diplomato nel Turismo ha competenze

specifiche nel comparto delle imprese del

settore turistico e competenze generali nel

campo dei macrofenomeni economici

nazionali ed internazionali, della normativa

civilistica e fiscale, dei sistemi aziendali.

Interviene nella valorizzazione integrata e

sostenibile del patrimonio culturale,

artistico, artigianale, enogastronomico,

paesaggistico ed ambientale. Integra le

competenze dell’ambito professionale

specifico con quelle linguistiche e

informatiche per operare nel sistema

informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo

e tecnologico dell’impresa turistica inserita nel contesto internazionale.

È in grado di:

- gestire servizi e/o prodotti turistici con particolare attenzione alla valorizzazione del

patrimonio paesaggistico,

artistico, culturale, artigianale,

enogastronomico del territorio;

- collaborare a definire con i

soggetti pubblici e privati

l’immagine turistica del territorio

e i piani di qualificazione per lo

sviluppo dell’offerta integrata;

- utilizzare i sistemi informativi,

disponibili a livello nazionale e

internazionale, per proporre

servizi turistici anche innovativi;

- promuovere il turismo integrato

avvalendosi delle tecniche di

comunicazione multimediale;

- intervenire nella gestione aziendale per gli aspetti organizzativi, amministrativi,

contabili e commerciali.

A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’indirizzo Turismo consegue i

risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.

1. Riconoscere e interpretare:

- le tendenze dei mercati locali, nazionali, globali anche per coglierne le ripercussioni nel

contesto turistico;

- i macrofenomeni socio-economici globali in termini generali e specifici dell’impresa

turistica;

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- i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto

tra epoche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e

culturali diverse.

2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica, fiscale con particolare

riferimento a quella del settore turistico.

3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi di gestione e flussi informativi.

4. Riconoscere le peculiarità organizzative delle imprese turistiche e contribuire a cercare

soluzioni funzionali alle diverse tipologie.

5.Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità

integrata specifici per le aziende del settore Turistico.

6. Analizzare l’immagine del territorio sia per riconoscere la specificità del suo patrimonio

culturale sia per individuare strategie di sviluppo del turismo integrato e sostenibile.

7.Contribuire a realizzare piani di marketing con riferimento a specifiche tipologie di

imprese o prodotti turistici.

8. Progettare, documentare e presentare servizi o prodotti turistici.

9. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione del

personale dell’impresa turistica.

10. Utilizzare il sistema delle comunicazioni e delle relazioni delle imprese turistiche.

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INDIRIZZO, PROFILO E QUADRO ORARIO DEL SETTORE TECNOLOGICO

A. Costruzioni, Ambiente e Territorio (indirizzo generale)

Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore tecnologico

Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e tecnologica

in ambiti ove interviene permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei

servizi, delle metodologie di progettazione e di organizzazione.

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:

Indirizzo: Turismo 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica* 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della terra e biologia) 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

Scienze integrate (Fisica) 2

Scienze integrate (Chimica) 2

Geografia 3 3

Informatica* 2 2

Economia aziendale 2 2

Seconda lingua comunitaria 3 3 3 3 3

3^ Lingua straniera 3 3 3

Discipline turistico aziendali 4 4 4

Geografia del Turismo 2 2 2

Diritto e legislazione 3 3 3

Arte e Territorio 2 2 2

32 32 32 32 32

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individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti

modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi

contesti, locali e globali;

orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con

l’utilizzo di appropriate tecniche di indagine;

utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi;

orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento,

con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro, sia alla tutela

dell’ambiente e del territorio;

intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla

realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli

strumenti di progettazione, documentazione e controllo;

riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei

diversi processi produttivi;

analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo

sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita;

riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e

ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali;

riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa.

Profilo

Il Diplomato nell’indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio:

– ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle

industrie delle costruzioni, nell’impiego degli strumenti per il rilievo, nell’uso dei mezzi

informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed

economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle

risorse ambientali;

– possiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del

cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico;

– ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del territorio,

nonché dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali;

– ha competenze relative all’amministrazione di immobili.

È in grado di:

• collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e

realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta entità;

• intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi

edilizi e nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati;

• prevedere nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile le soluzioni opportune per il risparmio

energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente, redigere la valutazione di

impatto ambientale;

• pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e

sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro;

• collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le attività

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svolte.

A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’indirizzo Costruzioni, Ambiente e

Territorio consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di

competenze.

1. Selezionare i materiali da costruzione in rapporto al loro impiego e alle modalità di

lavorazione.

2. Rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le

strumentazioni più adeguate ed elaborare i dati ottenuti.

3. Applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di costruzioni e

manufatti di modeste entità, in zone non sismiche, intervenendo anche nelle problematiche

connesse al risparmio energetico nell’edilizia.

4. Utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi.

5. Tutelare, salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell’ambiente.

6. Compiere operazioni di estimo in ambito privato e pubblico, limitatamente all’edilizia e al

territorio.

7. Gestire la manutenzione ordinaria e l’esercizio di organismi edilizi.

8. Organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla sicurezza.

In relazione a ciascuna delle articolazioni, le competenze di cui sopra sono sviluppate

coerentemente con la peculiarità del percorso di riferimento.

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Articolazione: Costruzioni, Ambiente e Territorio

Costruzioni, Ambiente e Territorio 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Lingua e Letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed Economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della terra e

biologia)2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

Scienze integrate (Fisica) 3* 3*

Scienze integrate (Chimica) 3* 3*

Tecnologie e Tecniche di

rappresentazione grafica3 3

Tecnologie informatiche 3*

Scienze e Tecnologie applicate 3**

Complementi di Matematica 1 1

Gestione del cantiere e sicurezza

dell'ambiente di lavoro2 2 2

Progettazione, Costruzioni e Impianti 7 6 7

Geopedologia, Economia ed Estimo 3 4 4

Topografia 4 4 4

32 32 32 32 32

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5.3 Istituto Professionale Indirizzo "Servizi per l'Enogastronomia e

l'ospitalità Alberghiera

L’identità degli Istituti Professionali è caratterizzata dall’integrazione tra una solida base di

istruzione generale, che ha l’obiettivo di fornire allo studente una preparazione di base

acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo dei saperi linguistici, matematici, storico-

sociali, con la cultura professionale che gli consentirà di sviluppare i saperi e le competenze

necessarie a permettergli di assumere, con autonomia e responsabilità, ruoli tecnici operativi

nei settori produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla soluzione di

problemi.

I risultati di apprendimento, attesi a conclusione del percorso quinquennale, consentiranno

allo studente di inserirsi nel mondo del lavoro, di proseguire nel sistema dell’istruzione e

formazione tecnica superiore, nei percorsi universitari e, non ultimo, nei percorsi di studio e

di lavoro previsti per l’accesso agli albi delle professioni tecniche. A tal proposito, nel corso

del quinquennio, verrà assicurato allo studente un orientamento permanente che lo aiuterà ad

effettuare scelte fondate e consapevoli.

In particolare il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo Servizi per

l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera ha specifiche competenze tecniche, economiche e

normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti

interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.

È in grado di:

• utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi eno-gastronomici e l’organizzazione della

commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità;

• organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse

umane;

• applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la

sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;

• utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al

cliente e finalizzate all’ottimizzazione della qualità del servizio;

• comunicare in almeno due lingue straniere;

• reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il

ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi;

• attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi eno-gastronomici;

• curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle

risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti.

L’indirizzo presenta le articolazioni: “Enogastronomia”, “Servizi di sala e di vendita” e

“Accoglienza turistica”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato.

Nell’articolazione dell’“Enogastronomia”, il diplomato è in grado di intervenire nella

valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti

enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali

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e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche.

Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita”, il diplomato è in grado di svolgere attività

operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione,

erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle

filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta

dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.

A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nelle relative articolazioni

“Enogastronomia” e “Servizi di sala e di vendita”, conseguono i risultati di apprendimento di

seguito specificati in termini di competenze.

1. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico,

merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.

2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a

specifiche necessità dietologiche.

3.Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati,

valorizzando i prodotti tipici.

Nell’articolazione “Accoglienza turistica”, il diplomato è in grado di intervenire nei diversi

ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla

domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di promuovere i servizi di accoglienza

turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le

risorse del territorio.

A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’articolazione “Accoglienza

turistica” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di

competenze.

1. Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza,

informazione e intermediazione turistico-alberghiera.

2. Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle

richieste dei mercati e della clientela.

3. Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attra- verso la

progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche,

culturali e enogastronomiche del territorio.

4. Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le

tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere.

A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nell’indirizzo “Servizi per

l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” conseguono i risultati di apprendimento di

seguito specificati in termini di competenze.

1. Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.

2. Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e

prodotti enogastonomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera.

3. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche,

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utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio

e il coordinamento con i colleghi.

4. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le

nuove tendenze di filiera.

5. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza

e tracciabilità dei prodotti.

6. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la

produzione di beni e servizi in relazione al contesto.

A conclusione del percorso quinquennale, gli studenti ottengono il Diploma di Stato di

istruzione Professionale che consente sia l’inserimento nel mondo del lavoro in ruoli

qualificati, sia la continuazione degli studi all’Università o nella formazione tecnica

superiore (ITS e IFTS).

LA QUALIFICA TRIENNALE

Oltre a questo principale percorso, gli studenti possono scegliere di conseguire una

qualifica triennale spendibile nel mondo del lavoro, ma che permette anche il

reinserimento, con le opportune integrazioni, nel percorso quinquennale.

Sono attive le seguenti nuove qualifiche triennali:

Qualifica triennale di Operatore ai Servizi di Promozione ed Accoglienza

Indirizzo: strutture ricettive.

Qualifica triennale di Operatore della Ristorazione.

Indirizzo: Sala e Bar.

Qualifica triennale di Operatore della Ristorazione.

Indirizzo: Preparazione pasti

Per l’anno scolastico 2013/14 è previsto il rilascio delle seguenti qualifiche:

Qualifica triennale di Operatore della Ristorazione. Indirizzo: Sala e Bar.

Qualifica triennale di Operatore della Ristorazione. Indirizzo: Preparazione pasti

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5.4.VECCHIO ORDINAMENTO

5.4.1 Corso Iter

L'indirizzo Tecnico per il Turismo "Progetto ITER" è finalizzato a formare figure professionali

in grado di inserirsi con competenza ed

abilità altamente specialistiche nelle

Aziende Turistiche sia di tipo ricettivo

alberghiero sia ricreativo culturale. Lo

scopo è quello di preparare operatori

qualificati nel settore turistico, quadri

tecnici intermedi e medio alti che operino

in aziende di varia natura svolgendo sia

compiti connessi alla conduzione della

gestione aziendale ed alle relazioni

dell'azienda con l'ambiente nazionale ed

internazionale, sia attività di

coordinamento, progettazione, vendita di

prodotti turistici, nonché attività di ricreazione ed animazione. Il curricolo dell'indirizzo

tecnico per il Turismo valorizza l'intreccio tra

cultura e professionalità mirando

all'acquisizione di solide competenze

linguistiche, economiche, giuridiche e

tecnologiche oltre che lo sviluppo di abilità

trasversali molto richieste dal mondo del

lavoro: flessibilità, capacità organizzative e

relazionali, adattabilità ai cambiamenti.

Al termine dei cinque anni di studio, lo

studente conseguirà il diploma di perito

tecnico del turismo, che gli consentirà di

scegliere tutte le facoltà universitarie, ed, in

particolare, di accedere ai corsi di laurea in

Economia e Commercio, Economia Turistica

(D.U.E.T. Diploma Universitario Economia e

Turismo) e a corsi Post-Diploma.

Il diplomato potrà operare nel settore della

produzione, commercializzazione e gestione

dei servizi turistici, all'interno di aziende

private, di Enti pubblici presso compagnie

aeree o di navigazione, porti e aeroporti,

aziende organizzatrici di fiere e congressi,

musei, potrà occuparsi sia di turismo di accoglienza, sia di turismo in uscita, in Italia e

all'estero ed inoltre, potrà svolgere attività imprenditoriale autonoma.

MATERIE

D'INSEGNAMENTO

Ore

Settimanali

Triennio

4^ 5^

Italiano 4 4

Storia 2 2

Lingua Straniera 1 3 3

Lingua Straniera 2 3 3

Lingua Straniera 3 3 3

Arte e Territorio 2 2

Matematica e Informatica 3 3

Laboratorio Fisica/Chimica — —

Scienza Natura e Terra — —

Geografia del Turismo 2 2

Economia Aziendale — —

Disciplina Turistica e Aziendale 4 4

Esercitazioni di Port. E Pratica di ADV 3* 3*

Diritto ed Economia — —

Diritto e Legislazione Turistica 3 3

Trattamento Testi e Dati — —

Religione 1 1

Educazione Fisica 2 2

TOTALE ORE SETTIMANALI 32 32

* Copresenza con Discipline Turistiche

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5.4.2 Corso IGEA

Il ragioniere, esperto in problemi di economia aziendale, oltre a una consistente cultura

generale accompagnata da buone capacità linguistico- espressive e logico-interpretative,

possiede conoscenze ampie e sistematiche dei processi che caratterizzano la gestione

aziendale sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo e contabile.

In particolare egli è in grado di analizzare i rapporti fra l’azienda e l’ambiente in cui opera

per proporre soluzioni a problemi specifici.

Pertanto egli sa:

- utilizzare metodi, strumenti, tecniche contabili ed extra-contabili per una corretta

rilevazione dei fenomeni gestionali;

- leggere, redigere ed interpretare ogni significativo documento aziendale;

- gestire il sistema informativo aziendale e/o i suoi sottosistemi anche automatizzati,

nonché collaborare alla loro progettazione o ristrutturazione;

- cogliere gli aspetti organizzativi delle varie funzioni aziendali.

Il diplomato ragioniere IGEA può proseguire gli studi e/o trovare inserimento in molteplici

settori lavorativi, quali: la produzione e il commercio, le banche, le assicurazioni, i trasporti,

la pubblica amministrazione.

Il ragioniere può esercitare la libera professione

dopo un apprendistato di tre anni presso studi

professionali, concluso con il superamento

dell'iscrizione all'Albo. Come libero professionista

può inserirsi nel mondo delle attività economiche

come amministratore, consulente o liquidatore di

imprese, perito contabile esperto nella

determinazione dei costi di produzione. Il diploma

di ragioniere consente l'immediato inserimento nel

mondo del lavoro e apre molteplici percorsi di

formazione ulteriore: accesso a tutte le facoltà

universitarie per il conseguimento di laurea di 1° e

di 2° livello.

La specificità della preparazione acquisita

nell'indirizzo di studi trova, tuttavia, la sua più

naturale prosecuzione nelle facoltà dell'area

giuridico- economica (tutte le specializzazioni di

Economia, da Economia e Commercio a Economia

Bancaria, da Scienze dell'Amministrazione a

Scienze Statistiche ed Economiche; Giurisprudenza e Scienze politiche.

MATERIE

D'INSEGNAMENTO

Ore

Settimanali

Triennio

4^ 5^

Italiano 3 3

Storia 2 2

Lingua Straniera 1 3 3

Lingua Straniera 2 3 3

Matematica e Laboratorio 3 3

Scienza Mater. e Laboratorio — —

Scienza della Natura — —

Diritto ed Economia — —

Economia Aziendale 8 7

Trattamento Testi — —

Diritto 3 3

Economia Politica 2 —

Scienza delle Finanze — 2

Geografia Economica 2 3

Religione 1 1

Educazione Fisica 2 2

TOTALE ORE SETTIMANALI 32 32

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5.4.3 Corso Geometri-Progetto Cinque

L'attuazione della sperimentazione progetto Cinque ha lo scopo di adeguare i contenuti

disciplinari dell'indirizzo alla figura professionale del tecnico intermedio nel settore delle

costruzioni e del territorio. Per realizzare questo nuovo profilo professionale, la preparazione

specifica del diplomato geometra sarà integrata dall'acquisizione di capacità linguistico-

espressive e logico matematiche e completata da conoscenze economiche, giuridiche e

amministrative.

Il diplomato geometra può proseguire gli studi

e/o trovare inserimento in situazioni di lavoro

diverse, quali:

progettare, realizzare, conservare, trasformare e

migliorare opere civili; operare, anche in gruppi

di lavoro, nell’organizzazione, assistenza, gestione

e direzione di cantieri; organizzare e redigere

computi metrici preventivi e consuntivi e tenere i

regolamentari registri di cantiere, anche con

l'ausilio di mezzi informatici; effettuare rilievi

utilizzando i metodi e le tecniche tradizionali e

conoscendo quelle più recenti, con applicazioni

relative alla rappresentazione del territorio urbano

ed extraurbano; intervenire sul territorio, sia in

fase progettuale che esecutiva, per la realizzazione

di infrastrutture; valutare anche sotto l'aspetto

dell'impatto ambientale, immobili civili e

interventi territoriali di difesa dell'ambiente,

effettuare accertamenti e stime catastali.

La preparazione fornita dall'indirizzo sperimentale per geometri è caratterizzata dalla

flessibilità e interdisciplinarietà delle competenze, grazie alla nuova articolazione delle

discipline di costruzione e impianti, di quelle economico-estimative, alla specifica attenzione

ai problemi del territorio e dell'ambiente e ad una preparazione culturale complessivamente

più solida e in linea con i programmi europei. Diversamente da quanto previsto nell'indirizzo

tradizionale, il Progetto Cinque prevede un potenziamento della matematica e dell'inglese.

Tale preparazione facilita soprattutto l'accesso alle facoltà universitarie come Architettura e

Ingegneria nelle sue diverse specializzazioni (Civile, Edile, Ambiente e Territorio, Urbanistica

e Ambiente).

MATERIE

D'INSEGNAMENTO

Ore

Settimanali

Triennio

4^ 5^

Italiano 3 3

Storia 2 2

Lingua Straniera 2 2

Diritto-Economia 2 2

Matematica e Informatica 3 2

Geografia-Scienze-Laboratorio — —

Fisica e Laboratorio — —

Chimica e Laboratorio — —

Disegno e Progettazione 3 3

Costruzioni 4 4

Topografia e Fotogrammetria 4 4

Impianti 2 3

Geopedologia-Economia-Estimo 4 4

Religione 1 1

Educazione Fisica 2 2

TOTALE ORE SETTIMANALI 32 32

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5.4.4 Corso Programmatori

La figura professionale del ragioniere

programmatore ha competenze sia

amministrativo-contabili che informatiche, le

quali lo dispongono ad inserirsi in contesti

aziendali diversi, dal settore creditizio, alla

produzione e alla pubblica amministrazione,

settori caratterizzati dalla presenza di sistemi

informativi automatizzati. Oltre a possedere una consistente cultura generale accompagnata

da buone capacità linguistico-espressive e logico interpretative, avrà conoscenze ampie e

sistematiche dei processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico,

giuridico, organizzativo, contabile ed informatico. E’ in grado di utilizzare pacchetti

applicativi anche complessi, di collaborare con i responsabili aziendali nella scelta di

strumentazioni informatiche e, se necessario, produrre programmi nuovi e personalizzare

quelli esistenti.

Questo indirizzo tende a realizzare una figura professionale in possesso di solide conoscenze

aziendali abbinate ad abilità relative allo sviluppo del software e capace di:

- utilizzare con facilità prodotti informatici applicativi, anche complessi;

- effettuare interventi di manutenzione e adattamento dei programmi utilizzati;

- collaborare nelle scelte strategiche aziendali attraverso approfondita conoscenza di

realtà gestionali diverse, sia del settore privato sia di quello pubblico.

Il corso prevede, in particolare, l'elaborazione dei dati attraverso i linguaggi di

programmazione più attuali (come ad esempio il Visual Basic), la gestione dei fogli

elettronici, delle basi di dati, dei testi, degli ipertesti e della grafica.

Attraverso l'utilizzo di programmi come Excel, Word, Access (prodotti Microsoft) che

operano in ambiente Windows (da 95 in poi), si acquista padronanza con tutti i servizi che i

sistemi operativi come Windows 95, Nt e 98 offrono. Inoltre, grazie alla linea ADSL, gli alunni

usufruiscono di tutti i servizi che Internet offre (navigazione nel WWW, gestione della posta

elettronica, utilizzo delle News, etc.), realizzano pagine web per Internet e creano dei siti.

La scelta del corso deve essere fatta al secondo anno.

Il diplomato ragioniere programmatore può proseguire gli studi e/o trovare inserimento in

molteplici settori lavorativi, quali: la produzione e il commercio, le banche, le assicurazioni, i

trasporti, la pubblica amministrazione.

MATERIE

D'INSEGNAMENTO

Ore

Settimanali

Triennio

4^ 5^

Italiano 3 3

Storia 2 2

Inglese 3 3

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Il ragioniere programmatore è in grado di

curare anche come libero professionista, la

manutenzione e l'assistenza operativa per i

software applicativi operando anche in centri

Internet-Server-Provider come operatore web

solution.

5.4.5 Corso Sirio - Ragionieri Serali

Il corso SIRIO (indirizzo Ragioneria),

articolato in cinque anni (biennio e triennio)

prevede la riduzione dell’orario settimanale

di lezione, il riconoscimento di crediti

formativi , metodologie didattiche tendenti a

valorizzare le esperienze culturali e

professionali degli studenti. L’iniziativa qui

presentata si caratterizza per la sua

differenza con i curricoli istituzionali, tanto

da connotarsi come vera e propria "seconda

via" all’istruzione. Il sistema formativo degli

adulti, infatti, deve assolvere le seguenti funzioni:

- qualificare giovani e adulti privi di

professionalità aggiornata per i quali la

licenza media non costituisce più una

garanzia dall’emarginazione culturale e/o lavorativa;

- consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti in ambito lavorativo che

vogliano ripensare o debbano ricomporre la propria identità professionale.

L’idea-forza di questo progetto consiste, quindi, in un percorso flessibile che valorizzi

l’esperienza di cui sono portatori gli studenti e che si fonda sia sull’approccio al sapere in età

adulta sia sull’integrazione di competenze in genere separate come quelle relative alla cultura

generale e alla formazione professionale.

Il corso si conclude con un esame di maturità che abilita (al pari del corso diurno) all’esercizio

della professione o all’accesso alle varie facoltà universitarie.

Crediti e debiti scolastici per il corso SIRIO

Il “Progetto Sirio” prende in considerazione il passato scolastico e le conoscenze professionali

dello studente, riconoscendole sotto forma di crediti formali e crediti non formali e le carenze

sotto forma di debiti scolastici e debiti formali.

I crediti di cui sopra non vanno confusi con i crediti scolastici, conseguenti alla fine di

ciascuno dei tre anni conclusivi.

I debiti

Il debito scolastico è l’insufficienza conseguita in una materia l’anno precedente l’anno

frequentato; il debito formale è il mancato svolgimento del programma di una materia di uno

Ec. Politica - Scienza delle finanze 2 2

Diritto 3 2

Matematica calc. Statistica Prob. 4 4

Ragioneria ed Economia Aziendale 3 5

Tecnica ed Organizzazione Aziendale 4 4

Informatica e Applicativi gestionali 5 4

Religione 1 1

Educazione Fisica 2 2

TOTALE ORE SETTIMANALI 32 32

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o più anni precedenti l’anno frequentato, dovuto a un diverso piano di studi della scuola.

Il debito deve essere colmato con un esame, il cui superamento verrà comunicato dal docente

della materia al Consiglio di Classe.

I crediti

Particolarità del “Progetto Sirio” è riconoscere le competenze maturate in anni precedenti e

trasformarle in crediti, cioè in voti che verranno riportati nello scrutinio finale e che

consentono di non frequentare la materia durante l’anno scolastico.

I crediti, come già detto, possono essere formali e non formali.

Il credito formale è il riconoscimento di una materia nell’anno in corso nella quale si è

conseguita valutazione positiva in altro istituto (i programmi devono corrispondere, in

sostanza, a quelli del corso Sirio) o nell’anno precedente dello stesso corso in caso di non

promozione.

Il credito non formale è il riconoscimento di forme di conoscenza maturate in ambito

lavorativo o attraverso studi personali coerenti con l’indirizzo di studi.

Il Consiglio di classe, sulla base di criteri e modalità stabiliti dal Comitato tecnico-scientifico,

delibera sul riconoscimento dei crediti non formali ( il riconoscimento dei crediti formali è

automatico) e sull’attribuzione dei debiti.

Corso Sirio (Ragionieri Serali)

MATERIE

D'INSEGNAMENTO

Ore

Settimanali

Biennio Triennio

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Italiano 4 4 3 3 3

Scienze Storico-sociali 3 3 2 2 2

Lingua Inglese 3 3 3 3 3

Matematica 4 4 3 3 3

Scienze integrate 3 3 — — —

Economia Aziendale 2 2 8 9 9

Diritto — — 3 3 2

Economia Politica — — 3 2 3

Altra lingua straniera 4 4 — — —

Trattamento Testi e Dati 2 2 — — —

TOTALE ORE SETTIMANALI 25 25 25 25 25

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5.5 ALUNNI ISCRITTI a.s. 2013/14

Gli alunni iscritti per l’anno scolastico 2013/2014 sono, in totale, 490, di cui 282 femmine e 208

maschi.

La suddivisione per anno di corso è la seguente:

Distribuzione Femmine e Maschi per anno di corso

CORSO Femmine Maschi Totale Corso

Prima 77 54 131

Seconda 68 47 115

Terza 63 51 114

Quarta 30 27 57

Quinta 44 29 73

NumeroTotale alunni 282 208 490

Numero Totale classi 30

Numero Totale corsi 13

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6. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA : ORGANIGRAMMA

L’organizzazione ed il funzionamento dell’Istituto sono garantiti dal regolare funzionamento

degli Organi Collegiali, i cui ruoli sono chiaramente indicati nel paragrafo successivo.

Dirigente Scolastico

Consiglio d’Istituto

D’DistitutoConsiglio

Collegio Docenti Direttore Servizi Generali

Amministrativi

Dipartimenti

Consigli di Classe

Collaboratori del Dirigente

Consigli di Classe

Coordinatori Consigli di Classe

Coordinatori dei Dipartimenti

Collaboratori del Dirigente

Responsabile Sicurezza

Funzioni Strumentali

Responsabili funzioni specifiche /Progetto

Docenti Docenti

Personale ATA

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6.1 Organi Collegiali

6.1.1 Consiglio d’Istituto

Il Consiglio d’Istituto è l’organo che definisce gli indirizzi generali per le attività della scuola

e le scelte generali di gestione e di amministrazione, tenendo conto dei pareri formulati dal

Collegio dei docenti e dalle associazioni di genitori e studenti. Nel Consiglio d’Istituto sono

rappresentate tutte le componenti della comunità scolastica.

Componenti del Consiglio di Istituto

Dirigente

Scolastico Mariantonietta Ferrante

Rappresentanti

del personale docente

Francesca Puligheddu Bachisio Sanna

Francesco Dasara Giuseppe Deplano

Maria Maddalena Sposito LOREDANA CAPOZZOLI PAOLA NIVES DELOGU

ADELE BALZANO

Rappresentanti del personale non

docente Fais Alberto

Rappresentanti dei genitori degli

alunni

Presidente : Sonia Maggio Angelica Longu Giovanni Farris Michele Sulas

Rappresentanti

degli alunni

Damiano Funedda Matteo Virdis Maurizio Mele

Paola Canu

Il Consiglio di Istituto

adotta il Piano dell'Offerta Formativa;

definisce gli indirizzi generali per l'attività della scuola e le scelte generali di gestione

amministrazione;

delibera il "Programma annuale", predisposto dal Dirigente Scolastico e proposto dalla

Giunta Esecutiva, e approva il conto consuntivo;

dispone in ordine all'impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il

funzionamento amministrativo e didattico dell'Istituto;

delibera, su proposta della Giunta esecutiva, fatte salve le competenze del Collegio dei

Docenti e dei Consigli di Classe, per quanto concerne l'organizzazione e la

programmazione della vita e dell' attività della scuola , nei limiti delle disponibilità di

bilancio;

indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione ad esse dei

singoli docenti, all'adattamento dell'orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche

alle condizioni ambientali e al coordinamento organizzativo dei Consigli di Classe.

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6.1.2 Giunta Esecutiva

La Giunta Esecutiva è composta dal Dirigente Scolastico, dal Direttore dei Servizi Generali

Amministrativi e dai membri eletti dal Consiglio d’Istituto in rappresentanza di tutte le

componenti. La Giunta Esecutiva è chiamata a sostenere e facilitare la gestione e

amministrazione finanziaria della scuola. Predispone le proposte di deliberazione del

Consiglio d’Istituto, compresa la proposta d’adozione del P.O.F. e il bilancio preventivo e

consuntivo.

Membri di diritto

Il Dirigente Scolastico: Mariantonietta Ferrante

Il Direttore Servizi Generali Amministrativi:

Lucia Taras

Rappresentante

Bachisio Sanna Docenti

Rappresentante

Alberto Fais personale ATA

Rappresentante

Angelica Longu dei Genitori

Rappresentante degli alunni Maurizio Mele

6.1.3 Consulta Provinciale degli Studenti

E’ un organo di rappresentanza degli studenti a livello provinciale. Componenti: Giuseppe

Piu e Paola Canu.

6.1.4 Organo di Garanzia

L’organo è competente alla soluzione dei conflitti sull’applicazione dello statuto delle

studentesse e degli studenti. (vedasi titolo XI del Regolamento d’Istituto)

Componenti

Il Dirigente Scolastico

Mariantonietta Ferrante

Rappresentante Francesca Capra

Docenti Maria Maddalena Sposito (supplente)

Rappresentante Michele Sulas

Giovanni Farris (supplente) dei Genitori

Rappresentante degli alunni

Antonella Canu

Pala Marco (supplente )

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6.1.5 Collegio Docenti

Il Collegio dei Docenti è composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio

nell'Istituto, ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Fanno altresì parte del Collegio dei

Docenti gli insegnanti di sostegno che assumono la contitolarità di classi dell'Istituto. Il

Collegio dei docenti si articola in Dipartimenti per aree disciplinari.

Fra le altre attività, il Collegio dei Docenti:

delibera in materia di funzionamento didattico;

elabora il Piano dell'Offerta Formativa;

identifica le funzioni strumentali al Piano dell'Offerta Formativa;

approva gli accordi con altre scuole relativi ad attività didattiche o di ricerca;

provvede all'adozione dei libri di testo;

programma ed attua le iniziative per il sostegno degli alunni portatori di handicap;

determina i criteri da seguire per lo svolgimento degli scrutini in modo da assicurare

omogeneità alle decisioni dei Consigli di Classe.

6.1.6 Dipartimenti

I Dipartimenti, fatta salva la libertà individuale di insegnamento, definiscono gli obiettivi

cognitivi di ogni disciplina e gli standard di apprendimento, predispongono griglie di

misurazione delle prove, concordano principi e modalità nella programmazione disciplinare,

offrono indicazioni per gli interventi di approfondimento e di recupero, stabiliscono il livello

minimo di competenze per accedere alla classe successiva, assicurando omogeneità di

valutazione. A tal fine stabiliscono tipologia e numero minimo di prove, modalità e tempi di

correzione, modalità di classificazione. Aggiornano la programmazione per assi culturali.

Sono attivi i seguenti Dipartimenti: Coordinatore di Dipartimento Lingua e letteratura italiana /Storia/Arte e territorio/

Religione/ Geografia turistica

Prof.ssa Claudia Carta

Lingue straniere Prof.ssa Elena Di Mattia

Impianti tecnologia, estimo e topografia; Costruzioni e

disegno tecnico

Prof. Pietro Vedele

Chimica/Fisica/Scienze/Geografia/Scienza degli

alimenti/ Esercitazioni portineria/ Servizi pratica

cucina e bar/Scienze motorie

Prof.ssa Loredana Lapia

Discipline aziendali /Discipline giuridico- economiche Prof. Giuseppe Pipere

Matematica/Informatica/Trattamento testi e dati Prof.ssa Gianni Respano

Discipline giuridico economiche Prof. Francesco Serra

Ser. Pratica cucina e bar/eserc. Port

Sc. dell’Alimentazione

Giovannico Manca

Sostegno agli alunni diversamente abili e con bisogni

educativi speciali

Prof.ssa Paola Delogu

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Competenze del Responsabile di Dipartimento:

presiede le riunioni del Dipartimento e ne coordina le attività;

si adopera affinché, nell’ambito dei dipartimenti:

- si progetti la programmazione disciplinare;

- si definiscano le competenze disciplinari che l’alunno deve acquisire;

- si individuino criteri e metodi di valutazione per classi parallele;

- si cerchino soluzioni unitarie per l’adozione dei libri di testo;

- si individuino gli obiettivi propri della disciplina per le varie classi e la loro correlazione

con gli obiettivi educativi generali;

- si individuino aree critiche della disciplina e si prospettino soluzioni;

promuove l’intesa fra i docenti della stessa disciplina per la stesura di prove comuni;

opera per garantire, all’interno della stessa area disciplinare, omogeneità di scelte:

metodologiche, didattiche e di procedure;

elabora proposte per l’adeguamento dei

programmi e per l’organizzazione dell’area di

progetto.

6.1.7 Consigli di Classe

Il Consiglio di Classe è composto dal Dirigente

Scolastico, dai docenti di ogni singola classe, compresi

gli insegnanti di sostegno, contitolari della classe

interessata, da due genitori rappresentanti eletti

annualmente dai genitori degli alunni iscritti alla classe

e da due rappresentanti degli studenti, eletti

annualmente dagli studenti della classe. Nei corsi serali il Consiglio di Classe è composto,

oltre che dai docenti, da tre rappresentanti degli studenti della classe, eletti annualmente

dagli studenti della classe.

Il Consiglio di Classe è presieduto dal Dirigente Scolastico oppure da un docente, membro

del Consiglio, suo delegato. Le funzioni di segretario del Consiglio sono attribuite dal

Presidente a uno dei docenti membro del Consiglio stesso.

Fra le varie altre attività il Consiglio di Classe:

aggiorna la programmazione per assi culturali nelle classi dei nuovi ordinamenti;

provvede alla certificazione delle competenze;

formula al Collegio dei Docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad

iniziative di sperimentazione;

agevola ed estende i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni;

esercita le competenze in materia di programmazione, valutazione e sperimentazione;

elabora, nella classe Quinta, per la Commissione d' Esame di Stato, il "Documento"

relativo all'azione educativa e didattica realizzata nell'ultimo anno di corso;

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procede, in sede di scrutinio finale delle classi Terze, Quarte e Quinte, all'attribuzione del

" credito scolastico ";

fissa i criteri di valutazione delle esperienze che danno luogo ai "crediti formativi";

valuta ed approva iniziative riservate agli alunni, proposte da enti e associazioni

pubblici o privati e attinenti alla sua competenza;

formula un parere al Collegio dei Docenti in ordine alla scelta tecnica dei sussidi

didattici, delle attrezzature tecnico-scientifiche e delle dotazioni librarie, nonché in

merito alle proposte di adozione dei libri di testo;

commina la sanzione del temporaneo allontanamento degli studenti dalla comunità

scolastica e del risarcimento economico per i danni arrecati al patrimonio della scuola da

parte degli studenti;

si pronuncia inoltre su ogni altro argomento attribuito dalla legge e dai regolamenti alla

sua competenza.

Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti

interdisciplinari, oltre che alla valutazione periodica e finale, nonché alla irrogazione delle

sanzioni disciplinari, spettano al Consiglio di Classe con la sola presenza dei docenti.

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7. FIGURE PROFESSIONALI

L’organigramma del nostro Istituto prevede la

distribuzione dei compiti a vari livelli; esistono,

infatti, organismi e figure con specifiche

mansioni:

7. 1 Dirigente Scolastico

Il Dirigente Scolastico dell’Istituto,

Mariantonietta Ferrante, dotato di personalità

giuridica e di autonomia amministrativa e

didattica, nel rispetto delle competenze degli

organi collegiali, dirige, promuove, e coordina

l’attività della scuola, valorizza le risorse umane e professionali, organizza e gestisce le risorse

finanziarie e strumentali, favorisce i processi di interazione con il contesto territoriale e gli

enti locali.

7.2 Collaboratori del Dirigente

La vicinanza del Capo d’Istituto all’utenza è resa più concreta e visibile grazie all’operato dei

Collaboratori. Si tratta di docenti a cui il Dirigente affida specifici compiti. Il Dirigente

Scolastico designa per l'anno scolastico 2012-13 come docenti collaboratori la prof.ssa

Bartolomea Peddone e la prof.ssa Loredana Lapia; viene nominato responsabile per il corso

serale il prof. Riccardo Corosu.

7.3 Funzioni strumentali

Ad alcuni Docenti, chiamati Docenti Funzioni Strumentale, è dato l’incarico di realizzare

particolari obiettivi inerenti le finalità dell’Istituto.

Le funzioni strumentali individuate dal Collegio dei Docenti per l’anno scolastico 2012/2013

sono le seguenti:

Funzione Strumentale Docenti

Sito della Scuola Piero Piredda

Supporto Corso Alberghiero Maria E. Bomboi

Francesca Puligheddu

Scuola-territorio (alternanza scuola-

lavoro)

Graziano Dellavalle

Angela Tuffu

Gestione e Revisione POF

Francesco Dasara

Giuseppe Deplano

Emma Ricci

Integrazione Scolastica Bachisio Sanna

Francesca Carta

Si presenta, in sintesi, il piano delle attività di ogni singola funzione.

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Sito della Scuola

La funzione ha il compito di curare :

- l’aggiornamento programmato dei contenuti:

informazioni che si rinnovano con scadenza annuale;

informazioni da inserire periodicamente;

informazioni utili riguardanti la normativa scolastica;

informazioni imposte dalla riforma.

- Aggiornamento imposto dalla riforma.

- Inserimento di nuovi contenuti, pagine e sezione.

Supporto Corso Alberghiero

Consolidamento e sviluppo dell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità

alberghiera”, articolazione “Enogastronomia.

Tale funzione strumentale nasce principalmente dall’esigenza di continuare a lavorare sui

percorsi Iefp, quindi di portare avanti quanto attivato nell’anno scolastico precedente in

merito a:

Definizione scelte degli alunni in merito alle figure professionali previste

Confronto con Enti proposti alla definizione dei percorsi Iefp

Supporto ai Consigli di classe del corso Alberghiero come previsto dal progetto di

qualifica ( programmazione alternanza scuola lavoro, didattica laboratoriale, ……)

Progettazione mirata alla richiesta di finanziamenti (RAS) relativi all’organizzazione

di eventi e all’alternanza scuola- lavoro

Progetto alternanza scuola –lavoro , tutoraggio, convenzioni, monitoraggio…..

Evento per concretizzare e finalizzare le attività laboratoriali e le competenze

trasversali di lavoro di gruppo

Monitoraggio con USR, con MIUR

Azioni di tutoraggio scolastico e in alternanza

Valutazione dei risultati

Scuola- territorio (alternanza scuola-lavoro)

La riforma della scuola secondaria superiore, ormai in piena attuazione, ha notevolmente

modificato sia il profilo educativo generale sia i profili specifici degli istituti tecnici e

professionali configurandoli in modo da rispondere in maniera efficace alle richieste del

mondo del lavoro, anche delle libere professioni.

Per poter garantire ai nostri studenti il raggiungimento di un titolo di studio coerente con le

nuove linee guida e spendibile è necessario utilizzare tutti gli strumenti auspicati dalla

riforma in particolar modo un maggior raccordo con il mondo del lavoro e delle professioni,

compresi il volontariato e il privato sociale, attraverso una più ampia diffusione di stage,

tirocini e alternanza scuola-lavoro.

In questo quadro, la Funzione strumentale cercherà di avvicinare gli allievi a realtà lavorative

presenti sul territorio e/o all’estero per permettere loro un ingresso nel mondo del lavoro,

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previa acquisizione di una micro - professionalità e di un adeguato supporto di orientamento

e counseling per una più compiuta e consapevole cittadinanza e partecipazione alla realtà

sociale.

Obiettivi :

Promuovere iniziative di raccordo tra le diverse presenze istituzionali del territorio

(convenzioni, partenariati, protocolli di intesa …) al fine di garantire il successo

formativo nel proseguimento degli studi o un proficuo inserimento nel mondo del

lavoro

Tenere contatti frequenti con agenzie presenti sul territorio

Fornire consulenza, supporto e informazione ai colleghi in relazione a progetti

Mediare tra i bisogni formativi dell’utenza e la disponibilità degli enti esterni ad offrire

occasioni formative (stage, alternanza, incontri con aziende …)

Fornire informazioni ai docenti e agli studenti sulle iniziative promosse

dall’amministrazione o da altri enti esterni che siano coerenti con gli obiettivi del POF

e ne cura la partecipazione da parte della scuola

Curare scambi interculturali

Il lavoro si svilupperà durante tutto l’a.s. agendo su due livelli:

Livello interno:

- operando in rete con le altre funzioni strumentali;

- interagendo con i docenti referenti di singoli progetti con connessioni esterne. In tal caso

il nostro ruolo sarà rivolto a garantire: un’impostazione comune dei progetti secondo

schemi e/o formulari unici; definizione degli strumenti di valutazione dei singoli progetti;

- operando in rete con il DS, i coordinatori di classe, i coordinatori di dipartimento, i tutor

dei singoli progetti.

Livello esterno:

- individuando soggetti esterni da contattare a seguito di proposte dei coordinatori, dei tutor

o ai quali proporre iniziative;

- individuando bandi, proposte, concorsi ai quale partecipare.

Sostegno alla Riforma

La funzione si propone le seguenti finalità:

1) supporto ai docenti e ai C.d.c per la progettazione, programmazione e svolgimento di

attivita’ didattica laboratoriale su cui basare la valutazione delle competenze.

2) supporto ai docenti e ai cdc per la definizione di griglie di osservazione e valutazione

delle competenze, prove di verifica;

3) supporto ai docenti e ai cdc per le certificazioni degli esiti di apprendimento delle

attivita’ integrative e complementari svolte;

4) nell’ottica di una riduzione dell’insuccesso scolastico, specie nelle prime classi, proposta di

attivazione e gestione di una piattaforma l.m.s. ( learning management system) per

l’apprendimento autonomo e per il recupero delle conoscenze e abilità disciplinari di base.

Gestione e Revisione POF

Svolge il compito di aggiornare annualmente il Piano dell’Offerta Formativa in base alle

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nuove disposizioni ministeriali e alle scelte operate dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio

d’Istituto; cura, inoltre, il rapporto con le altre funzioni ed effettua il monitoraggio delle

attività svolte per rilevare la ricaduta degli interventi.

Integrazione Scolastica degli alunni diversamente abili

Ha come obiettivo l’orientamento dell’offerta formativa inerente i ragazzi diversamente abili

ed il supporto organizzativo alla dirigenza per i rapporti con enti esterni, quali USP di Nuoro

e Provincia Nuoro, relativamente al sostegno.

7.4 Coordinatore di Classe

Per ogni classe è designato un docente che adempie le funzioni di coordinamento della

programmazione didattico-educativa ed extracurricolare, nonché dei rapporti scuola-

famiglia.

I Coordinatori dei Consigli di Classe dovranno svolgere le seguenti funzioni:

presiedere il Consiglio di Classe, in caso di assenza del Dirigente;

sovrintendere alla programmazione generale di classe, curandosi di verificare che essa

venga adeguatamente predisposta dal C.d.C. e verificando periodicamente la sua

attuazione;

verificare periodicamente la regolare frequenza degli alunni e darne comunicazione alle

famiglie e ai Collaboratori del Dirigente; consegnare i dati relativi alle assenze degli

alunni delle singole classi all’ufficio alunni nella prima settimana del mese successivo

alla Verifica.

sulla scorta delle decisioni del Consiglio di Classe proporre al Dirigente le attività di

recupero;

approntare gli atti necessari alla realizzazione di eventuali delibere riguardanti attività

extracurricolari deliberate dal C.d.C.;

curare l’applicazione delle sanzioni disciplinari riguardanti gli alunni deliberate dal

Consiglio di Classe;

riferire periodicamente al Dirigente Scolastico sull’andamento generale della classe;

curare la regolare stesura dei verbali delle riunioni del Consiglio di Classe;

curare la stesura e la consegna delle pagelle ai genitori degli alunni.

I Coordinatori, inoltre dovranno riferire al Dirigente Scolastico e al Collegio dei Docenti su

eventuali difficoltà nello sviluppo delle attività programmate e potranno richiedere al

Dirigente Scolastico la convocazione del Consiglio di Classe ogniqualvolta lo ritengano

necessario per eventuali problemi di tipo didattico o disciplinari.

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ELENCO COORDINATORI DI CLASSE A.S. 2012/13

CLASSI DOCENTE 1^A TUR Ricci Emma 2^A TUR Piredda Piero 3^A TUR Carta Maria Francesca 4^A ITER Pipere Giuseppe 5^A ITER Carta Claudia 1^B TUR Balzano Adelaide 2^B TUR Licciardi Francesca 3^B TUR Locche Patrizia 4^B ITER Respano Gianni 5^B ITER Sposito Maria Maddalena 1^A AFM Arrica Andreina 2^A AFM Carta Angela Maria 3^A AFM Carta Claudia

4^A AFM- SIA Deplano Giuseppe 5^A IGEA Farina Sebastiana 5^A PRO Tuffu A. Maria 2^B AFM Di Mattia elena

3^B AFM-SIA Mesina Antonella 1^A CAT Mameli Monia 2^A CAT Lapia Loredana 3^A CAT Barone M. Paola 4^A CAT Vedele Pietro 5^A GEO Manca Fabio 1^A ENO Bernardini Milena 2^A ENO Puligheddu Francesca 3^A ENO Bomboi M. Efisia 1^B ENO Barca Antonina 2^B ENO Dellavalle Graziano 3^B ENO Dasara Francesco

4^A SIRIO Soddu Renato 5^A SIRIO Congiu Michelina

7.5 Responsabile della sicurezza ( membro esterno)

È incaricato dell’informazione e formazione dei lavoratori sugli aspetti della sicurezza,

organizzazione delle procedure relative alla prevenzione incendi ed evacuazione.

7.6 Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU)

Le RSU, che si occupano della tutela dei diritti sindacali del personale docente e ATA, sono:

Giuseppe Deplano del sindacato GILDA degl i Insegnanti, Angela Tuffu della CGIL Scuola e

Alberto Fais del sindacato della Cisl.

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7.8 Commissioni e gruppi di lavoro

Sono attive le seguenti Commissioni:

Commissione Orario: svolge la funzione di organizzare l’orario delle lezioni, attenendosi ai

criteri di efficienza e di efficacia didattica.

Commissione formazione classi e attribuzione degli alunni: si occupa della distribuzione

degli alunni nelle classi nel rispetto dei criteri funzionali alla formazione di classi omogenee,

al fine consentire lo svolgimento dell’attività didattica in maniera efficace e produttiva.

Commissione accoglienza: si attiva a promuovere iniziative che creino un’ atmosfera

accogliente e consentano un sereno e proficuo inserimento;

Commissione Comodato d’uso: aggiornano la disponibilità dei testi scolastici della scuola e li

distribuiscono agli alunni che ne faranno richiesta dopo aver esaminato le loro domande e

accertato il possesso dei requisiti previsti dalla normativa. A conclusione dell’anno

scolastico ritirano i testi dati in prestito che verranno utilizzati nel successivo anno

scolastico.

Commissione Esami di Integrazione: esaminano la documentazione fornita dagli studenti e

stabiliscono quali sono le discipline da sottoporre a esame al fine di consentirne l‘integrazione

per poter accedere al corso richiesto.

Commissione Viaggi: predispongono gli itinerari relativi a visite guidate e viaggi di

istruzione; richiedono i preventivi alle agenzie viaggi e procedono alla comparazione dei

medesimi per l’individuazione della migliore proposta.

Commissione Orientamento:

svolge l’importante funzione di presentare l’offerta formativa dell’Istituto Tecnico e

Professionale nelle scuole d’istruzione primaria di secondo grado del territorio.

A tal fine, è stata predisposta l’iniziativa “ Scuole Aperte” (Open Day) che si realizzerà il

giorno 21 Febbraio 2013. La scuola si renderà diponibile per l’intera giornata ad accogliere

quanti interassati a visitare le diverse risorse strutturali dell’edificio e a prendere visione

delle diverse attività che vi si svolgono.

Gruppo H

La costituzione del G.L.H. d’Istituto, a norma L. 104/92 art.15 c.2, è avvenuta in data 10

settembre 2013. Il G.L.H. è coordinato dal Dirigente Scolastico ed è costituito dalle seguenti

figure:

il coordinatore del Dipartimento di sostegno

un docente collaboratore del Gruppo H

tutti gli insegnanti di sostegno

i genitori degli alunni in situazione di disabilità

gli operatori sociali e sanitari che al di fuori dell’Istituto si occupano degli alunni

portatori di handicap.

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Il G.L.H. si incontra all’occorrenza durante l'anno per verificare e valutare:

la situazione dell’anno in corso affrontando le situazioni relative ai singoli alunni

disabili (verifica situazione iniziale, intermedia e finale)

le scelte organizzative e didattiche per gli alunni diversamente abili

l’andamento dell’integrazione scolastica in relazione agli accordi di programma

(relazione PEI)

la redazione di progetti per il diritto allo studio L.R. 26/2001 (progetto educativo,

assistenziale, progetti con esperti …)

gli acquisti di materiali, sussidi e attrezzature.

Il gruppo H della scuola, nel pieno rispetto della normativa dell’autonomia scolastica e del

diritto allo studio per gli alunni diversamente abili e per garantire un adeguato successo

formativo, assegna almeno due insegnanti di sostegno di diversa area disciplinare (area

umanistica, tecnica, psicomotoria e scientifica).

L’Istituto è provvisto di materiale didattico, riviste specializzate, libri e software adatti alle

diverse tipologie di handicap, finalizzato al recupero nelle varie discipline.

Per l’attività di sostegno l’Istituto si è dotato di una aula di approfondimento attrezzata di

alcune postazioni

multimediali

composte da

computer fissi e

portatili, dove è

possibile collegarsi a

INTERNET. I ragazzi

possono usufruire,

per le attività

didattiche, di

televisori, stampanti,

scanner, sintesi

vocale, lettore e

masterizzatore DVD

e videoproiettori.

Gruppo di lavoro per l’inclusione (in sigla GLI)

Il Gruppo di lavoro per l’inclusione (istituito a seguito della circolare ministeriale n. 8 Prot.

561 del 6 marzo 2013) svolge le seguenti funzioni:

rilevazione dei BES presenti nella scuola;

raccolta e documentazione degli interventi didattico- educativi posti in essere anche in

funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto

con azioni strategiche dell’Amministrazione;

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focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie

di gestione delle classi;rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività

della scuola;

raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla

base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006,

tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge

30 luglio 2010 n. 122 ;

elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività (P.A.I.) riferito a tutti

gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno.

(vedi allegato P.A.I.)

8. RISORSE UMANE

8.1 Elenco Docenti

Elenco Docenti I.T.C.G. SINISCOLA A.S.2013/2014

COGNOME E NOME CLASSE CONCORSO

1. ARRICA ANDREINA ITALIANO ( A050 )

2. ATZORI MASSIMILIANO LAB. INFORMATICA (C 300)

3. BAGNARO PAOLA STORIA DELL' ARTE ( A060)

4. BALZANO DELAIDE ITALIANO ( A050 )

5. BARCA ANTONINA FRANCESE (A246)

6. BARCA SABINA TEC. SERV. SALA BAR (C510)

7. BARONE MARIA PAOLA ITALIANO ( A050 )

8. BERNARDINI MILENA SCIENZE (A060)

9. BISI ELVIRA EC. AZIENDALE (A017)

10. BOMBOI MARIA EFISIA ITALIANO ( A050 )

11. BORTO SALVATORE GEOGRAFIA (A039)

12. CADALANU RENATA ED. FISICA (A029)

13. CAPOZZOLI LOREDANA SOSTEGNO

14. CAPRA FRANCESCA ITALIANO ( A050 )

15. CARTA ANGELA MARIA ITALIANO ( A050 )

16. CARTA CLAUDIA PINA ITALIANO ( A050 )

17. CARTA GESUINA ED. FISICA (A029)

18. CARTA FRANCESCA SOSTEGNO

19. CARTA GRAZIA GEOGRAFIA (A039)

20. CARTA MARIA FRANCESCA INGLESE (A346)

21. COLUMBU CRISTIANO SOSTEGNO

22. CONGIU MICHELINA ITALIANO ( A050 )

23. CORONAS PIERPAOLO RELIGIONE

24. COROSU RICCARDO ECONOMIA AZIEND. (A017)

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25. COSSU GRAZIELLA INGLESE (A346)

26. CUCCA GIOVANNA CONVERS. FRANCESE (C031)

27. DASARA FRANCESCO ITALIANO ( A050 )

28. DELOGU MARIA PAOLA NIVES SOSTEGNO

29. DELLAVALLE GRAZIANO PRATICA PORTINERIA (C150)

30. DEPLANO GIUSEPPE INFORMATICA (A042)

31. DESSENA M. ANTONIETTA TEDESCO (A546)

32. DI MATTIA ELENA INGLESE (A346)

33. FANCELLO ANTONIETTA DISCIPLINE GIUR. (A019)

34. FARINA SEBASTIANA ECON. AZIENDALE (A017)

35. FENU SALVATORA CHIMICA (A013)

36. FLORE GIOVANNI CONVERS. LIN. TEDESCA (C 34)

37. GUISO SALVATORE G. MATEMATICA (A048)

38. IOVINO SIMONA SOSTEGNO AD02

39. LAI MARIA PINA SOSTEGNO AD03

40. LAPIA LOREDANA SCIENZE (A060)

41. LAPIA MARIA PINA INGLESE (A346)

42. LICCIARDI FRANCESCA TRATTAM. TESTI (A076)

43. LOCCHE PATRIZIA FRANCESE (A246)

44. LOVIGU DOMENICO DISCIPLINE GIUR. (A019)

45. LUTZU GIOVANNI ANTONIO ED. FISICA (A029)

46. MAMELI MONIA MATEMATICA (A047)

47. MANCA FABIO TOPOGRAFIA ( A072 )

48. MANCA GIOVANNICO SCIENZA DELL'ALIMENTAZIONE

49. MESINA ANTONELLA ED. FISICA (A029)

50. MOGNO RICCARDO DISCIPLINE GIUR. (A019)

51. MONNI ANNA MARIA SCIENZE (A060)

52. MONNI MARGHERITA DISCL. GIUR. ECONOMICHE (A019)

53. MORO GIOVANNA RELIGIONE

54. MUGGITTU CHIARA INFORMATICA (A042)

55. NAPOLITANO GIUSEPPE PRATICA CUCINA (C500)

56. NICKLIN GILLAN CONV. LING. INGLESE (C32)

57. NOTO ANTONIO IMPIANTI (A020)

58. PABA BRUNA INGLESE (A346)

59. PALA SANDRO FISICA (A038)

60. PANI ELISABETTA CUCINA (C500)

61. PEDDONE BARTOLOMEA ECON. AZIENDALE (A017)

62. PIPERE GIUSEPPE ECON. AZIENDALE (A017)

63. PIREDDA PIERO MATEMATICA APPL. (A048)

64. PISANU AGOSTINO COSTRUZIONI (A016)

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65. PULIGHEDDU FRANCESCA MATEMATICA APPL. (A048)

66. RESPANO GIANNI MATEMATICA APPL. (A048)

67. RICCI EMMA ITALIANO ( A050 )

68. SANNA BACHISIO SOSTEGNO (AD01)

69. SANNA GIOVANNI SCIENZE AGRARIE (A058)

70. SANNIA VALENTINA LEB. EDILIZIA (C280)

71. SATTA SEBASTIANA INGLESE (A346)

72. SCAFFIDI GIOVANNI MARIA SALA BAR (C500)

73. SENETTE MARIA EFISIA FRANCESE (A246)

74. SERRA FRANCESCO DISCIPLINE GIUR. (A019)

75. SIRIGU ROSA FRANCESE (A246)

SODDU RENATO DISCIPLINE GIUR. (A019) 76. SPOSITO M. MADDALENA ECON. AZIENDALE (A017)

77. TODDE MICHELA SOSTEGNO (AD02)

78. TUFFU ANGELA MARIA MATEMATICA APPL. (A048)

79. VEDELE PIETRO COSTRUZIONI (A016)

8.2 Elenco Personale ATA

DIRIGENTE AMMINISTRATIVO FUNZIONE

Taras Lucia Direttore Servizi Generali Amministrativi

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI FUNZIONE

Bomboi Maria Grazia Alunni

Fais Alberto Personale Docente

Marras Maria Protocollo, Personale ATA, Magazzino

Piras Gina Contabilità

Respano Pier Mario Biblioteca

Ventroni Maria Franca Alunni

ASSISTENTI TECNICI FUNZIONE

Puddu Simona Assistente Tecnico

Sedilesu Antonello Assistente Tecnico

COLLABORATORE SCOLASTICO Funzione

Calaresu Pinella Collaboratore

Coronas Giovanni Collaboratore

Pau Luisa Collaboratore

Piga Antonia Collaboratore

Pras Fabiola Goriana Collaboratore

Pittalis Gonaria Collaboratore

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Bomboi Giuseppa Angela Collaboratore

Mura Giovanni Maria Collaboratore

Puddu Sebastiana Collaboratore

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9. Risorse Strutturali

La nostra scuola è dotata di diverse strutture

che facilitano e completano i percorsi

curriculari.

Esse sono a completa disposizione dei nostri

alunni ma anche dell'intera collettività e del

territorio in generale. Questo consente di

aprirci concretamente al territorio e di

interagire con esso. Inoltre, il continuo

aggiornamento dei materiali e delle strutture

consente di non perdere il contatto con le

continue innovazioni e di rimanere al passo

dei tempi.

Elenco risorse strutturali

Palestra

Campi di pallavolo, basket e calcetto

Pista di atletica

Biblioteca

Aula approfondimento per alunni diversamente abili

Aula fotocopie

Aula magna, sala di proiezione e teatro

Sala video e proiezione

Laboratorio multimediale trattamento testi

Laboratorio informatico linguistico

Laboratorio di scienze, fisica e chimica

Laboratorio informatico per programmatori

Laboratorio progetto M@rte

Aula da disegno tecnico tradizionale

Laboratorio di disegno tecnico professionale tramite CAD

Laboratorio tecnico di topografia con strumentazione tradizionale

Laboratorio di topografia e tecnologia delle costruzioni

Laboratorio tecnico di rilevamento territoriale su sistema G.P.S.

Laboratorio di analisi e prove strutturali su calcestruzzi, laterizi e materiali da costruzione

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Servizio Biblioteca

La biblioteca d’Istituto possiede un discreto patrimonio librario, alcune videocassette di

argomento culturale e disciplinare, cd di film e documentari. La biblioteca, gestita dal prof.

Piermario Respano, è accessibile per la consultazione e il prestito dal lunedì al sabato.

10. Rapporti Scuola-Famiglia

Dialogo e collaborazione con le famiglie tendono al conseguimento di una convergenza

educativa e formativa degli studenti e si attuano in diversi momenti:

- colloqui individuali con i docenti;

- colloqui periodici su andamento scolastico;

- partecipazione agli organi collegiali: Consiglio di Istituto, Consigli di Classe;

- momenti di confronto straordinari su questioni specifiche;

- incontro con studenti e famiglie all’inizio dell’anno scolastico con l’attività di

accoglienza.

Per migliorare l’informazione delle famiglie in merito all’andamento scolastico dei propri

ragazzi le comunicazioni vengono annotate su un libretto personale in dotazione dello

studente. Sul libretto vengono annotate, anche, le assenze da giustificare.

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11. ATTIVITÀ PROGETTUALI DELLA SCUOLA

11.1 Progetti A.S. 2013-2014

L’Istituto è sempre attento a migliorare la propria Offerta Formativa, a stabilire i rapporti col

mondo del lavoro, a rendere più flessibile e polivalente la formazione degli studenti.

Per l’anno scolastico 2012/2013 è prevista l’attuazione dei seguenti progetti:

Progetto “Accoglienza”

L’attività di accoglienza è destinata ai nuovi iscritti e si realizza nei giorni immediatamente

precedenti l’inizio delle lezioni. Si esplica attraverso incontri tra alunni, docenti, alunni e loro

genitori.

Consiste nella presentazione, da parte del Dirigente Scolastico, della storia, dei valori e delle

finalità della Scuola; nell’illustrazione dei percorsi didattici ed infine nella visita ai locali

dell’Istituto, con particolare riguardo alla Biblioteca e alle aule speciali.

Progetto “Lettura del quotidiano in classe”

Il progetto in collaborazione con i giovani editori, porta nelle scuole alcuni tra i più grandi

giornali italiani a confronto, affinché possano diventare strumenti per la crescita culturale

degli studenti.

Progetto “Giornale della scuola : “NON TI DROMMASA – LEZZ&GO”

La realizzazione di un giornale della scuola offre diverse occasioni per sviluppare

competenze di carattere linguistico, tecnico ed economico attraverso lavori reali quali

interviste e analisi socio-economiche, con stesura di articoli che prevedono l’acquisizione e

l’esperienza diretta della stesura di articoli strutturati a seconda della tipologia e con l’uso di

strumenti informatici.

Il progetto coinvolge tutti gli studenti dell’istituto che desiderino collaborare.

Progetto “ Laboratorio per le attività manuali e pratiche”

Il progetto è rivolto a tutti gli alunni diversamente abili che seguono un percorso

personalizzato; ne possono usufruire anche i ragazzi che perseguono gli obiettivi minimi e

che presentano dei deficit motori, al fine di migliorare l’integrazione scolastica e lo sviluppo

delle abilità relazionali e manuali.

Gli alunni sono coinvolti in esperienze di pittura su vetro, manipolazione su tessuti, e

produzione di oggetti concreti.

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Progetto “ Laboratorio per le attività musicali”

Il progetto è rivolto a tutti gli alunni diversamente abili che seguono un percorso

personalizzato; ne possono usufruire anche i ragazzi che perseguono gli obiettivi minimi e

che presentano dei deficit motori, al fine di migliorare l’integrazione scolastica e lo sviluppo

delle abilità relazionali e operative. La socializzazione attraverso la musica esercita, infatti,

una profonda influenza nell’esperienza di relazione anche grazie al fatto che la musica quale

linguaggio universale, permette di comunicare anche in un contesto non verbale.

Progetto “Sa Die de sa Sardigna”

Il progetto è frutto di una collaborazione, ormai triennale, tra l’Istituto Tecnico Luigi

Oggiano, la Compagnia Teatrale To Kaos e il Comune di Siniscola. Come avviene ormai da

tre anni, scuola, comune e compagnia teatrale in occasione de “Sa Die” danno luogo a tre

giornate intense per le comunità di Siniscola.

Progetto : “Sfida tra giovani lettori”

Il concorso “Sfida tra giovani lettori”, edizione speciale, è rivolto a ogni singolo alunno

dell’ITCG L. Oggiano. Esso verte su domande/quiz riferite a 3 libri che devono essere letti dai

ragazzi entro tempi definiti. A parità di risposte esatte, vince chi,durante la prova, consegna

prima. Gli alunni, primo, secondo e terzo classificato, ricevono in premio un buono per

acquistare libri o materiale di cancelleria.

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Progetto : “Veicolare la lingua sarda in orario curriculare” (insegnare una disciplina in

limba)

Il progetto Lingua sarda, attivato ai sensi della L.R.N° 3/2009 (“Sperimentazione nelle scuole

di ogni ordine e grado dell’insegnamento e dell’utilizzo veicolare della lingua sarda in orario

curricolare”) prevede l’insegnamento delle discipline giuridico – economiche con

l’intervento di un esperto, utilizzando la lingua sarda con il metodo didattico Clil.

Progetto : “Pane, Olio, Vino… e altro”.

Il progetto prevede la realizzazione di tre eventi a cura del corso Enogastronomico:

-MOSTRA DEL PANE TIPICO DELLA SARDEGNA

-CONVEGNO- SPETTACOLO “STORIA DELL’ALIMENTAZIONE IN SARDEGNA-

-dall’età antica all’età moderna

-EVENTO PRANZO “A TAVOLA”

Progetto : “Comenius”.

Il progetto Comenius ha tra i propri obiettivi quelli di sviluppare, tra i giovani e il personale

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docente, la conoscenza e la comprensione della diversità culturale e linguistica europea e del

suo valore; aiutare i giovani ad acquisire le competenze di base necessarie ai fini dello

sviluppo personale, della successiva occupazione, e della cittadinanza europea attiva. Il

comenius prevede una molteplicità di azioni, il nostro istituto per l’anno scolastico 2013/14 ha

in corso un partnerariato scolastico multilaterale con una scuola francese, una polacca e una

tedesca. Lo scopo di tale azione è quella di incrementare la dimensione europea

dell’istruzione promuovendo la cooperazione transnazionale tra scuole.

Progetto : “Volontariato”.

Il progetto sarà realizzato in diversi momenti : NOVEMBRE 2013 Incontro con un

rappresentante del Centro Servizi di Volontariato Sardegna; DICEMBRE 2013 Un giorno di

festa per gli anziani dell’ospizio di Siniscola; MARZO 2014 Visita a Cagliari presso strutture

che accolgono ragazzi autistici.

Obiettivi del progetto sono: stimolare la formazione di una coscienza civile; promuovere il

volontariato tra i giovani; sviluppare la cultura della solidarietà.

DESTINATARI: circa 50 alunni delle classi terza e quarta.

Progetto : “Attività Alternativa all’ora di religione”.

Il progetto, reperite le risorse finanziarie necessarie, prevede l’offerta di attività alternative

all’ora di religione, come: recupero e/o approfondimento di conoscenze e competenze legate

ai piani di studio dei corsi attivati nell’Istituto.

Progetto : “Imparare a Progettare strumenti per insegnare, valutare e certificare le competenze: alla ricerca di “Esperienze autentiche” tra Nuovi Tecnici e Nuovi Professionali.

Nuovo progetto di formazione del personale, sulla progettazione e sulla valutazione delle

competenze. Con il progetto si intende approfondire il tema delle “competenze

professionali” orientando il Consiglio di Classe alla corresponsabilità educativa nella

progettazione di U.D.A., che tramite l’osservazione di “Fenomeni” e con l’aiuto delle

“Tecnologie” settoriali porti ad una progettualità interdisciplinare dalle caratteristiche

innovative.

SCAMBI INTERNAZIONALI DI STUDENTI

Intercultura è un ente morale riconosciuto con DPR n. 578/85, posto sotto la tutela del

Ministero degli Affari Esteri. Ha status di ONLUS, Organizzazione non lucrativa di utilità

sociale, iscritta al registro delle associazioni di volontariato del Lazio: è infatti gestita e

amministrata da migliaia di volontari, che hanno scelto di operare nel settore educativo e

scolastico, per sensibilizzarlo alla dimensione internazionale.

Intercultura promuove e organizza scambi ed esperienze interculturali, inviando ogni anno

circa 1600 ragazzi delle scuole secondarie a vivere e studiare all’estero ed accogliendo nel

nostro paese altrettanti giovani di ogni nazione che scelgono di arricchirsi culturalmente

trascorrendo un periodo di vita nelle nostre famiglie e nelle nostre scuole. Inoltre Intercultura

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organizza seminari, conferenze, corsi di formazione e di aggiornamento per Presidi,

insegnanti, volontari della propria e di altre associazioni, sugli scambi culturali. Tutto questo

per favorire l’incontro e il dialogo tra persone di tradizioni culturali diverse ed aiutarle a

comprendersi e a collaborare in modo costruttivo.

Il metodo utilizzato da Intercultura è quello di far vivere un'esperienza personale di

educazione alla mondialità, più o meno estesa nel tempo (da un mese ad un anno) e guidata

dai volontari dell’Associazione; essa si svolge a contatto di una cultura diversa, è preceduta

da un periodo di preparazione teorica (conoscenza della propria cultura e relativi pregiudizi e

dinamiche interpersonali) e seguita da un periodo di valutazione e applicazione al proprio

ambiente. I partecipanti agli scambi sono soprattutto giovani tra i 15 e i 18 anni (ritenuti

sufficientemente maturi per affrontare l'esperienza in modo non superficiale, ma non ancora

coinvolti in scelte di vita definitive); per accoglierli in un'altra cultura sono state privilegiate le

famiglie e le scuole, riconoscendo il loro ruolo di trasmettitori primari di cultura nella società.

Assieme alle famiglie, alla scuola, Intercultura elabora programmi di studio all'estero:

imparare le lingue, ma per entrare nel vivo di culture diverse; studia la collocazione nella

famiglia ospitante e nella scuola pubblica; prepara a vivere con animo aperto l'esperienza che

si farà; affianca lo studente, al ritorno, nel recuperare il passo con la famiglia, gli amici, la

scuola di origine.

Per un giovane è un’esperienza unica, che mette alla prova le risorse cognitive, affettive e

relazionali, che ri-configura valori, identità, comportamenti e apprendimenti. Imparare a

leggere e ad utilizzare altri codici, saper riconoscere regole e principi diversi, e a orientarsi

fuori dal proprio ambiente umano e sociale utilizzando “le mappe” di una cultura altra, non è

affatto semplice, esige un impegno che va molto oltre quello richiesto dalla frequenza di un

anno di studio normale: al centro di un’esperienza di questo tipo c’è lo sviluppo di

competenze interculturali, ma occorre mettere in evidenza che sono in gioco anche altri

apprendimenti: tutti quelli richiesti dall’Europa della conoscenza.

Il nostro Istituto riconosce il valore dell’esperienza di studio all’estero e, attraverso i Consigli

di Classe, acquisisce, riconosce e valorizza i risultati degli studi compiuti dagli studenti. I

Consigli di Classe provvedono a reinserire gli studenti nella classe indicando le eventuali

integrazioni nei programmi di alcune materie, non trattate all’estero.

Diverse sono le esperienze di Intercultura nella nostra scuola: ricordiamo un anno in America

di Barbara (classe 4 AP), un anno in Finlandia di Lorenza (classe 4 AP) e quest’anno

l’esperienza di un anno scolastico in Malesia di Emanuele( 4 A Geometri) . Altri studenti

stanno sostenendo quest’anno delle prove di selezione che intendono valutare l’idoneità del

giovane a partecipare ad un programma interculturale, in una famiglia, una scuola e una

comunità sociale di un altro paese. La selezione serve inoltre per acquisire gli elementi di

valutazione per l’assegnazione dei posti e delle borse di studio disponibili.

Tutte le informazioni utili per la partecipazione a questo progetto si possono trovare sul sito

http://www.intercultura.it.

Oltre a Intercultura, altre associazioni propongono un simile progetto di ospitalità culturale;

una ricerca sul web darà la possibilità di scegliere quella più idonea alle proprie esigenze.

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11.2 Progetti realizzati nei precedenti anni scolastici Progetto Certificazioni Linguistiche

Progetto Clil: nel nostro istituto sono presenti

diversi docenti formati per operare una

formazione con la metodologia clil; nei precedenti

anni scolatici sono stati attivati diversi corsi Clil

finanziati dalla Regione Sardegna con il progetto

“Sardegna speaks English”. Con la riforma della

scuola è previsto l’insegnamento in una materia

in inglese con metodologia Clil nelle classi quinte.

Progetto Comenius:

Il progetto Comenius ha tra i propri obiettivi quelli di

sviluppare, tra i giovani e il personale docente, la

conoscenza e la comprensione della diversità culturale

e linguistica europea e del suo valore; aiutare i

giovani ad acquisire le competenze di base necessarie ai fini

dello sviluppo personale, della successiva occupazione, e

della cittadinanza europea attiva. Il comenius prevede una

molteplicità di azioni, il nostro istituto per l’anno

scolastico 2011-12 ha in corso un partnerariato scolastico

multilaterale. Lo scopo di tale azione è quella di

incrementare la dimensione europea dell’istruzione

promuovendo la cooperazione transnazionale tra scuole. Il

titolo: “European (Hi)stories. Recent European history as reflected in stories told by three

generations”.

Gli studenti e le studentesse coinvolte hanno raccolto e tradotto una 15ina di STORIE

EUROPEE di tre generazioni, la propria generazione, quella dei loro genitori e quella dei loro

nonni. Queste storie sono diventate una pubblicazione internazionale in 4 lingue: italiano,

inglese, tedesco e

lettone. Le storie raccolte

parlano di situazioni che

ogni giorno coinvolgono

“Europei”!!! Un

siniscolese in Germania,

un lodieno in Lettonia,

un torpeino in

Abruzzo………….. ma

anche uno scozzese a

Posada, un greco a Budoni, un gruppo di baroniesi in Spagna, Portogallo o Francia. Tra le

storie raccolte alcune sono tristi, altre o allegre, ironiche o paradossali storie di tutti i giorni o

storie di una vita.

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Dal 4 maggio all’8 maggio 2011 quattordici

studentesse del nostro istituto hanno visitato il

Ginnasio di Jekabpils in Lettonia dove hanno

prodotto materiali pittorici dei testi raccolti

per realizzare un primo opuscolo di STORIE

EUROPEE. Dal 9 al 14 ottobre 2011 studenti e

docenti delle 4 scuole si sono riuniti a Siniscola

dove il nostro Istituto ha provveduto ad

ospitare presso le famiglie dei nostri studenti i

partner stranieri che hanno così potuto

conoscere le bellezze e le prelibatezze del nostro territorio. In tale occasione il nostro istituto

ha organizzato uno Workshop teatrale gestito da esperti di teatro per fornire competenze di

basi. Tale Workshop, condotto da Pierangela Calzone e Oreste Braghieri è stato di grande

successo, ha coinvolto 50 discenti tra docenti e studenti delle 4 scuole ed in soli 3 giorni ha

portato alla realizzazione di un breve saggio finale. Da gennaio 2012 è partito un laboratorio

teatrale per la trasposizione di alcune delle Storie Europee in teatro. Dal 24 al 29 marzo 2012

dieci nostri studenti parteciperanno al Munich School Theatre Festival 2012 con una parte che

parla di emigrazione prendendo spunto da una storia raccolta dai nostri studenti dalle parole

di una intervista effettuata dal giornalista de La Nuova Sardegna, Luciano Piras. Il racconto si

intitola “Lodè, la mia piccola Giordania” e narra la storia di Khalil Al-Masadeh. Dall’1 al 5

maggio 2012 la nostra scuola parteciperà al saggio finale a Giulianova in Abruzzo dove

diverse STORIE EUROPEE verranno drammatizzate.

Progetto Sardegna speaks English “Stage linguistico all’estero” a Brighton, UK

Nel mese di Ottobre 2012, dodici

studenti del nostro istituto hanno

effettuato uno stage della durata di

due settimane presso l’Interactive

English Language School di

Brighton&Hove nel sud

dell’inghilterra,

soggiornando presso

famiglie locali.

Durante le due settimane

oltrachè frequentare il

corso di lingua hanno

effettuato escursioni

presso la cattedrale di

Salisbury, Bath e Stonehendge ed

hanno partecipato ad attività

organizzate, ottenendo un attestato di

frequenza.

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Progetto: Laboratorio storico teatrale in lingua sarda

Il progetto Laboratorio storico teatrale in lingua sarda è stato strettamente collegato, per

progettazione, tematiche, obiettivi e periodo di realizzazione al progetto “Cantiere storico

teatrale” della Compagnia teatrale To Kaos di Siniscola , al progetto “Bernardino Puliga nelle

incursioni saracene e i moti resistenziali del 1906” del Comune di Siniscola. Centrato sulla

figura di Bernardino Puliga e i recenti processi di immigrazione. Sono state approfondite le

vicende storiche che a Siniscola hanno visto come protagonista la figura di Bernardino Puliga,

eroe locale nominato

cavaliere in seguito alla

sua coraggiosa

resistenza alle

incursioni saracene; il

tema delle “incursioni

saracene” solleciterà

riflessioni attorno al

rapporto della

popolazione di

quest’area geografica

(Baronia) con il mare e

con i “nuovi viaggiatori” che lo solcano, avvicinandoci così ad una analisi dell’immigrazione

presente nel territorio. Si è passati poi “Dal testo alla scena”, si è preparato e realizzato un

esito finale di laboratorio e dunque uno spettacolo teatrale aperto a tutta la comunità e al

territorio, nel mese di ottobre presso S. Lucia di Siniscola.

Progetto: Contende sa die

Il progetto, frutto di una collaborazione tra l’ Istituto

Tecnico Luigi Oggiano, la Compagnia Teatrale To Kaos e il

Comune di Siniscola vuole realizzare un Laboratorio

Storico articolato in tre fasi specifiche: 1) Studio collettivo,

con la guida dell’esperto di Storia della Sardegna, delle

vicende storiche legate al XVIII secolo che condurranno alla

cacciata del Vicerè e dei funzionari piemontesi, con alcuni

riferimenti alla realtà del territorio – Baronia, in particolare;

2) Laboratorio delle Relazioni: gli studenti prepareranno un

loro percorso storico, relativo al tema in oggetto, da

presentare al pubblico in occasione di un Convegno-Spettacolo che si terrà nell’Aula Magna

dell’Istituto Oggiano; 3) Terza fase. Il Convegno-Spettacolo aperto al territorio: gli studenti

presenteranno relazioni con Power Point alternate da performance musicali realizzate da

professionisti sardi ispirate alla tradizione musicale della Sardegna. Si intende perseguire i

seguenti obiettivi culturali: recupero della memoria storica attraverso lo studio di materiali

prodotti dalla storiografia sarda; conoscenza e comprensione della “Questione sarda”;

conoscenza e comprensione della “Primavera araba”; uso parziale della lingua sarda sia nella

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fase preparatoria – Laboratorio storico – che nella presentazione al pubblico. Tra gli obiettivi

educativi e cognitivi: ricerca del benessere, inteso come equilibrio nelle relazioni umane;

rispetto di sé, attraverso un percorso di gratificazione e autostima; rispetto dell’altro,

attraverso una prassi basata sul lavoro di gruppo; sviluppo di competenze comunicative.

Destinatari del laboratorio sono gli allievi delle classi terze e quarte per un massimo di

quindici - venti unità. Periodo di realizzazione. Il laboratorio potrà realizzarsi tra febbraio –

aprile 2012. Il Convegno-Spettacolo si terrà il 27 aprile 2012.

Progetto Biodiversità

In collaborazione con il Ceas di Santa Lucia alcuni studenti del corso Iter hanno effettuato una

serie di escursioni e visite guidate ad aziende. Gli studenti hanno potuto conoscere le

biodiversità che caratterizzano il nostro territorio. Il progetto ha portato alla realizzazione e

pubblicazione della di una guida turistica di Siniscola.

Progetto Olimpiadi di Matematica:

Il Progetto Olimpiadi della Matematica organizza, a livello nazionale, gare di matematica per

le Scuole Superiori; le gare hanno la loro conclusione con la partecipazione della squadra

italiana alle Olimpiadi Internazionali di Matematica. Il Progetto Olimpiadi opera in base a

una convenzione fra il Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e l'Unione

Matematica Italiana, e si avvale della collaborazione della Scuola Normale Superiore di Pisa.

Progetto Sardegna Sostenibile

Progetto inerente la divulgazione sulla sostenibilità in Sardegna: energia,rete ecologica, rifiuti

e risorse idriche. Gli alunni coinvolti hanno partecipato al concorso per la realizzazione di

uno spot sul tema: cittadini e pubblica amministrazione per la sostenibilità ambientale della

Sardegna.

Progetto Albo D’Oro

Tutti gli alunni che hanno riportato nello scrutinio finale una media pari ad o superiore ad

8/10 verranno premiati durante un’apposita cerimonia.

Progetto Reading

Ha come scopo la promozione della lettura e la divulgazione del libro, avvicinando i giovani

alla lettura di opere letterarie contemporanee. Verrà invitato l’autore a presentare la propria

opera pubblicata e preventivamente

diffusa tra gli allievi. Il reading è aperto

al pubblico esterno.

Progetto: Attività Sportive, pallavolo

maschile e femminile, calcio, attività

di atletica leggera

Il progetto ormai è consolidato nella vita

dell’Istituto; i docenti della disciplina

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promuovono la partecipazione degli alunni, curandone il gioco di squadra, il rispetto dei

ruoli, l’acquisizione dei fondamentali della disciplina e l’agonismo, fortificando in ciascun

alunno l’appartenenza alla propria classe ed il sentimento di confronto con gli altri.

Progetto Scuola Verde

il progetto con finalità atte ad avvicinare gli alunni ai temi ambientali, vedendoli diretti

protagonisti, attraverso la realizzazione presso il nostro Istituto di un prato verde e della

raccolta differenziate dei rifiuti prodotti dalla scuola stessa.

Juvenes Translatores - Concorso di traduzione per le scuole

Concorso per le scuole europee mirato ad offrire ai giovani un'esperienza diretta di cosa

significa essere un traduttore professionista. Il numero di scuole sorteggiate da ciascun Stato

membro è pari al numero di voti a cui ha diritto lo Stato membro nel Consiglio dell'Unione

Europea (per l’Italia 27). Il nostro Istituto è una di queste scuole.

Progetto Patentino per Ciclomotori

L’Istituto aderisce al progetto nazionale di educazione stradale e di rilascio ai minori del

patentino di guida per i motocicli, nella convinzione che educare al rispetto delle regole

rappresenti, per una comunità scolastica, un atto doveroso e responsabile. Il raggiungimento

dell’obiettivo dell’educazione e della certificazione abilitante è l’agognata aspettativa di

riduzione dei sinistri e degli effetti che essi producono sui giovani.

Progetto SCUOLE APERTE

Riguarda una serie di proposte che coinvolgono gli studenti del nostro e di altri Istituti, i

genitori e più in generale chiunque abbia interesse a proporre o ad impegnarsi in iniziative

culturali, sportive e ambientali. La linea guida è la partecipazione attiva di questi soggetti, che

possono così usufruire di spazi e progettualità dell’Istituto. Sono stati presentati progetti che

riguardano l’archeologia del territorio, discipline sportive, laboratorio musicale di

produzione e ascolto.

Progetto INAIL Sicurezza nei posti di lavoro

Il progetto è destinato agli alunni del corso geometri per acquisire le competenze necessarie

in ambito di sicurezza nei luoghi di lavoro del settore edile.

Progetto alternanza scuola - lavoro

Il progetto propone di realizzare una serie di attività integrative e motivanti sperimentando

dinamiche di partecipazione attiva e di ricerca di nuove strategie volte a migliorare

l’apprendimento tramite l’interazione con il mondo del lavoro. La conoscenza dell’ambito

lavorativo e dei processi sequenziali necessari a svolgere un’attività permetterà agli alunni di

verificare concretamente le conoscenze scolastiche acquisite, arricchendo quindi gli

apprendimenti curricolari.

Progetto Dispersione Scolastica

L’intervento è rivolto ad un gruppo di studenti del triennio che abbiano dimostrato interesse

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verso il mondo del lavoro e dell’ambiente. Il progetto prevede un periodo di apprendistato

presso gli Uffici Comunali e degli enti privati presso i vari uffici: manutenzioni, urbanistico e

lavori pubblici, recupero ambientale. In particolare, il progetto si fa carico delle esigenze di

collegamento delle conoscenze teoriche acquisite durante il corso di studi, con i risvolti

pratici dell’attività lavorativa. Tra le finalità, si propone di crere/accrescere la motivazione

allo studio negli allievi che non trovano adeguati stimoli nell’attività curricolare mentre tra gli

obbiettivi formativi specifici e trasversali si propone di far acquisire la capacità di

interfacciarsi con gli enti territoriali preposti alla gestione e al controllo del territorio. Qualora

si creino le condizioni, il progetto verrà riproposto anche per l’anno 2012-2013.

Progetto Clil

I corsi Clil hanno interessato le classi terza e quarta turistica nell’insegnamento di una

disciplina in lingua inglese. Le discipline coinvolte sono state storia dell’arte ed esercitazioni

turistiche.

“Laboratorio di

ceramica/decupage”( progetto

per gli alunni diversamente abili),

manipolazione dell’argilla e

sperimentazione di diverse

tecniche di lavorazione, dal

decupage alla pittura del vetro.

“Progetto CAMBRIDGE” Letture

di inglese, per arricchire le

conoscenze culturali e le

competenze espressive nell’area

delle lingue .

Sperimentazione BROCCA ad indirizzo economico-aziendale (attività interdisciplinari)

“Orientiamoci a scuola” (contro la dispersione scolastica);

Alternanza scuola-lavoro (migliorare l’apprendimento tramite l’interazione con il mondo

del lavoro per i ragazzi diversamente abili);

“Formazione continua per gli adulti” (sostegno e sviluppo delle aree depresse);

“Ambienti tecnologici per l’innovazione” (centro analisi territoriale finalizzata

all’occupazione, alla ricerca e allo sviluppo);

“Nuovi strumenti per l’autonomia scolastica” (gestione informatizzata dei rapporti

scuola-famiglia).

“La lingua e la cultura sarda nel quadro di un’educazione multilingue e multiculturale”

(valorizzazione della lingua e della cultura sarda).

“Educazione ambientale”;

“Educazione fisica e sportiva”;

PON 01.02.2004: Il geometra nell’Ufficio Tecnico Comunale;

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PON 01.02.2004: Operatore turistico;

PON 01.02.2004: Interventi formazione professionale aree depresse;

Ausili didattici per alunni diversamente abili;

Alunni diversamente abili;

Educazione alla salute;

Ambiente;

Dispersione II annualità; Dispersione III annualità;

Chitarra;

Nuova procedura DOCFA;

Giornale "Betze Ira";

Sportello Help;

Il quotidiano in classe;

Raccordo tra il mondo della formazione e il lavoro (tirocinio aziendale);

Formazione e aggiornamento docenti;

Lingua e cultura sarda (prosecuzione 2000/01 art. 17 e 20);

Iniziative complementari e integrative;

Ballo, canto e musiche tradizionali (progetto provinciale);

Reportage (progetto provinciale);

Approfondimento didattico culturale - ballo sardo;

Attività educazione per gli adulti (SIRIO);

Coro polifonico;

Orione;

Andalas de Imparu.

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12. ALLEGATI Allegato A: Regolamento d’Istituto

TITOLO I : DIRITTI E DOVERI

DIRITTI

Art.1 L’Istituto “Luigi Oggiano” è una Comunità scolastica

orientata allo studente, indirizzata al dialogo ed ispirata ai

principi della democrazia e della solidarietà, della legalità.

La comunità Scolastica fonda l’azione educativa sulla relazione

prioritaria studente/famiglia-scuola.

Art.2 L’Istituto garantisce a ciascuno studente una

formazione culturale e professionale di qualità, nel rispetto e

nella valorizzazione degli orientamenti personali e delle identità

culturale e religiosa di ciascuno.

Il diritto all’apprendimento è garantito a ciascuno studente

anche attraverso percorsi individualizzati (recupero,

approfondimento) tesi a promuoverne il successo formativo.

Art.3 Sin dall’inizio del curriculum lo studente è inserito in

un percorso di orientamento, teso a consolidare attitudini e sicurezze personali, senso di responsabilità, capacità

di scelta, tra i diversi indirizzi dell’Istituto o tra le proposte di formazione presenti sul territorio. Alla fine del

curriculum lo studente anche attraverso esperienze di alternanza scuola – lavoro avrà la possibilità di accostare

problematiche relative all’inserimento nel mondo del lavoro; verrà inoltre informato sui percorsi universitari,

sulle occasioni di formazione, legate al territorio per poter operare scelte consapevoli.

Art.4 La valutazione è trasparente e tempestiva: lo studente conosce i criteri di valutazione e i conseguenti

livelli delle prove individuali: orali, scritte e pratiche e dei crediti formativi.

Le valutazioni, orali e scritte, di interperiodo, quadrimestrali, di scrutinio finale, hanno carattere personale.

Art.5 Ogni dato psicofisico e situazione familiare, riferiti allo studente e significativi nell’attività formativa,

sono rilevati in ambiente scolastico con garanzia di massima riservatezza e professionalità, ai sensi della L

31/12/96 N 675.

Art.6 Gli studenti hanno diritto alla partecipazione democratica attraverso la rappresentanza paritetica alle

commissioni di lavoro, presenti nella scuola, sugli argomenti che li riguardano. Gli studenti intervengono in

ogni fase della elaborazione e della decisione. Tutti i risultati di lavoro elaborati dalle commissioni su argomenti

che riguardano la componente studentesca ottenuti senza la prevista partecipazione degli studenti sono da

considerarsi in contrasto con le normative presenti nel Regolamento.

Art.7 Per essere facilitato nella partecipazione, lo studente ha il diritto di conoscere normative e procedure

che si consolidano nell’attività scolastica in cui è coinvolto quotidianamente.

Ogni studente all’atto dell’iscrizione riceve lo schema del Piano dell’offerta formativa e il Regolamento

d’Istituto. Art.8 Gli studenti nel quadro del Piano dell’Offerta Formativa propongono attività aggiuntive in sintonia con i loro

interessi. Il Comitato Studentesco di cui alle leggi 133 e 567 esprime pareri sulle attività della scuola formulate nel Piano dell’Offerta Formativa; a tal fine gli studenti, nelle loro assemblee formulano valutazioni e proposte, che verranno

comunicate alla Commissione paritetica incaricata della predisposizione del Piano dell’Offerta Formativa. Art.9 In relazione al presente regolamento di Istituto, svolge funzione interpretativa e, se necessario,

propositiva l’Organo di Garanzia previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti.

Art.10 Il Dirigente Scolastico, sentiti il Presidente del Consiglio d’Istituto e il Presidente dell’organo di

garanzia, può sospendere l’efficacia del regolamento d’Istituto per motivi d’urgenza e necessità, per un periodo

di tempo non superiore a trenta giorni, dando prescrizioni alternative con circolare.

Art.11 Il regolamento d’ Istituto, oltre ad essere pubblicate nelle forme degli atti del Consiglio d’Istituto, viene

consegnato agli studenti all’atto della prima iscrizione.

La necessità di idonea informazione può essere assolta anche mediante pubblicazione sul sito dell’Istituto.

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DOVERI

Art.12 Gli Studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Capo d’Istituto, dei Docenti, del Personale della

scuola, dei compagni, e di tutti coloro che svolgano attività all'interno dell'Istituto, lo stesso rispetto anche

formale che richiedono per se stessi. Ognuno ha il dovere di un comportamento rispettoso, corretto e diligente.

La disciplina e' affidata all'autocontrollo degli studenti e alla responsabile vigilanza dei Docenti, del Personale

non docente e del Preside.

Art.13 L’Istituto è aperto agli studenti dalle ore 08,00 alle ore 14,00; per usufruire delle strutture dell’istituto in

orario extrascolastico ed in periodi di pausa dell’attività didattica ci si attiene al regolamento della legge

Art.14 A norma delle vigenti disposizioni di legge, non è consentito fumare all’interno dell’Istituto, pertanto

ai trasgressori saranno applicate le sanzioni di legge. I telefoni cellulari vanno mantenuti spenti durante lo

svolgimento delle attività didattiche in tutto l’Istituto.

Tutte le componenti della scuola sono tenute al rispetto di queste norme.

Art.15 Nel periodo intercorrente tra il termine delle lezioni mattutine e l'inizio delle attività pomeridiane, non

essendo possibile organizzare alcuna vigilanza, gli Studenti dovranno autonomamente dimostrare la propria

maturità personale.

Art.16 E' preciso dovere civico rispettare gli ambienti, gli arredi, il materiale didattico e bibliografico e gli

spazi verdi esterni, che sono beni dell’intera comunità scolastica.

Art.17 Di eventuali perdite o danneggiamenti sono chiamati a rispondere, salvo maggiori sanzioni penali,

coloro che li hanno provocati. Qualora non sia possibile risalire ai diretti responsabili il risarcimento sarà

effettuato da tutti coloro che abbiano utilizzato i materiali e la struttura danneggiati.

Art.18 L'Istituto non risponde di beni, preziosi, oggetti personali lasciati incustoditi o dimenticati, pur

cercando di evitare il più possibile fatti incresciosi di furti, mediante la vigilanza del personale non docente.

Pertanto tutte le componenti scolastiche sono invitate a non lasciare incustoditi oggetti personali.

Art.19 Gli studenti, che non intendono presenziare all'assemblea studentesca, non possono allontanarsi dalla

scuola, ma debbono restare in aula per effettuare, con i docenti in servizio, attività di recupero e/o

approfondimento. Gli studenti, che partecipano all'assemblea, vi rimangono fino allo scioglimento della stessa.

Art.20. Gli studenti possono affiggere comunicazioni negli spazi loro assegnati, e ne sono responsabili. Le

comunicazioni anonime verranno rimosse.

Art.21 Per le sanzioni relative a comportamenti scorretti si rimanda al Regolamento Disciplinare (Titolo II). Si

rinvia all’Organo di Garanzia la conciliazione delle conflittualità in merito all’attuazione e all’interpretazione dei

principi dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti.

Art.22 La frequenza regolare alle lezioni e alle esercitazioni è obbligatoria.

Art.23 Ogni studente deve trovarsi in aula al proprio posto al suono della campanella delle ore 8.10.. Alle ore

8.15 deve avere inizio la lezione. L’accesso è possibile all'inizio della seconda ora di lezione, previa

autorizzazione della Dirigenza. L'entrata all'inizio della terza ora di lezione può essere consentita solo in casi

eccezionali, previa presentazione di idonea motivazione.

Art. 24 E' possibile autorizzare permessi di uscita anticipata, di norma, non prima dell'inizio della quarta ora

di lezione. Le richieste vanno presentate per l'autorizzazione in V.Presidenza all'inizio delle lezioni. Se l'uscita

anticipata è dovuta ad un malore, lo studente è tenuto a dare avviso della situazione al docente interessato.

Art. 25 Nel corso della lezione lo studente può lasciare l'aula solo per motivi eccezionali e comunque per breve

tempo con il permesso preventivo dell’insegnante responsabile. Lo studente non può sostare nei bagni, nei

corridoi e negli atri durante le lezioni.

Art. 26 Lo studente, che per qualsiasi motivo, è stato assente dalle lezioni, ha l'obbligo di giustificare,

dichiarandone il motivo prima di essere riammesso in classe. Le giustificazioni si effettuano esclusivamente

mediante l'apposito libretto personale. La giustificazione deve essere firmata da un genitore se lo studente non

ha compiuto gli anni 18.

Art. 27 Ogni assenza per malattia di durata superiore a cinque giorni deve essere accompagnata da regolare

certificato medico, attestante la possibilità della riammissione a scuola.

Art. 28 La giustificazione deve essere presentata all'insegnante della prima ora di lezione. Qualora, per casi

eccezionali, lo studente ne fosse sprovvisto sarà ammesso in tale giorno con riserva, fermo restante l’obbligo di

presentare la giustificazione entro e non oltre il giorno successivo, pena la non ammissione o ulteriore

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ammissione con riserva con provvedimento della dirigenza.

Art. 29 Il Preside o un suo delegato ha facoltà di richiedere agli interessati o ai loro genitori ulteriori

chiarimenti e di considerare eventualmente non giustificata l'assenza.

Art.30 Le assenze ingiustificate, le assenze e i ritardi e le uscite numerose e/o metodiche costituiscono

mancanza disciplinare di cui il Consiglio di classe deve tenere conto nell'attribuzione del voto di condotta. Il

Preside segnala alle famiglie periodicamente i casi di numerose assenze o di dubbia giustificazione, anche su

richiesta del Coordinatore dei Consigli di classe.

Art.31 In caso di sciopero o di assemblea sindacale del personale docente ed ATA la scuola declina ogni

responsabilità civile e penale qualora gli studenti vengano mandati a casa prima del termine delle lezioni per

impossibilità di assicurare almeno la vigilanza.

Alle famiglie verrà dato preavviso dello sciopero con almeno un giorno di anticipo tramite comunicazione

attraverso i propri figli.

Art.32 Nessuno studente è autorizzato a lasciare l’Istituto anticipatamente, ad eccezione degli studenti

maggiorenni, previa specifica formale richiesta scritta recante una motivazione ritenuta valida, e degli studenti

minorenni per i quali i genitori presentano una formale richiesta di autorizzazione a lasciare l’istituto e

prelevano direttamente i propri figli.

TITOLO II : REGOLAMENTO DISCIPLINARE

Art.33 (Mancanze disciplinari) Gli studenti sono tenuti ad avere un comportamento corretto verso tutti i soggetti

che operano nella scuola, nel rispetto delle persone e delle cose: debbono inoltre osservare i regolamenti

dell’istituto, la cui violazione è sanzionata secondo le norme del presente regolamento.

Costituiranno comunque mancanze disciplinari i comportamenti che promuovano od operino discriminazioni

per motivi riguardanti convinzioni religiose, morali e politiche, estrazione sociale, stato di salute, razza e sesso.

Saranno considerati particolarmente gravi gli episodi che comportino violenza fisica o psicologica nei confronti

delle persone, indipendentemente dai profili di responsabilità civile o penale che eventualmente ne conseguano.

Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici, comportandosi

in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola: è pertanto loro dovere osservare le disposizioni

organizzative e di sicurezza in vigore nell’istituto. Gli studenti sono tenuti ad un abbigliamento e ad un

linguaggio adeguati all’ambiente scolastico.

Art.34 (Responsabilità disciplinare). La responsabilità disciplinare è personale: le sanzioni disciplinari non

influiscono sulla valutazione di profitto.

Ogni studente può essere richiamato oralmente ai doveri di correttezza e rispetto da parte di un qualsiasi adulto

in attività di servizio presso l'Istituto. La segnalazione di comportamenti contrari ai regolamenti d’istituto può

provenire da tutte le componenti della comunità scolastica, e dagli adulti che svolgano attività a qualsiasi titolo

all’interno dell’istituto.

Art.35 ( Infrazioni disciplinari e sanzioni)

1. Costituiscono mancanze disciplinari le infrazioni dei doveri degli studenti riportati nella tabella, che si

possono verificare durante il normale orario delle lezioni, nel corso dei trasferimenti da e verso

l'Istituto con i mezzi di trasporto pubblico e durante qualsiasi attività connessa con la vita scolastica

(viaggi di istruzione, attività integrative ecc.).

2. Per tali comportamenti sono previsti appositi provvedimenti disciplinari commisurati alla gravità

dell'infrazione, all'entità del danno provocato e alla recidività. La relazione tra mancanze disciplinari

e corrispondenti sanzioni è stabilita dalla tabella allegata al presente regolamento di cui è parte in-

tegrante.

3. Il personale docente, ma anche non docente, in quanto parte della comunità scolastica, è tenuto a

segnalare i comportamenti che si configurano come mancanze disciplinari.

4. I provvedimenti, che saranno presi con tempestività al fine di non sminuire il valore educativo degli

stessi, sono:

- rimprovero verbale privato o in classe,

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- richiamo scritto sul libretto personale,

- richiamo scritto sul registro di classe,

- sospensione temporanea dalle lezioni, fino a 6 giorni, con obbligo di presenza a scuola,

- allontanamento dalla comunità scolastica per periodi non superiori a quindici giorni,

- allontanamento dalla comunità scolastica per periodi superiori ai 15 giorni,

- allontanamento dalla comunità scolastica fino al termine dell'anno scolastico,

- esclusione dallo scrutinio finale o non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di

studi.

5. Il richiamo verbale e l'ammonizione scritta sono inflitti dal docente o dal dirigente scolastico in caso

di violazioni lievi. Chi ha la potestà di disporre il provvedimento può chiedere la convocazione dei

genitori.

6. Le sanzioni ed i provvedimenti che comportano la sospensione dalle lezioni o l'allontanamento da

scuola per periodi non superiori a quindici giorni sono adottati dal Consiglio di Classe in caso di

mancanze gravi o di reiterazione di comportamenti scorretti di cui al comma precedente. Qualora

nello stesso fatto siano coinvolti allievi appartenenti a più classi, i consigli delle classi interessati si

riuniranno in seduta comune.

7. Le sanzioni ed i provvedimenti che comportano l'allontanamento da scuola per periodi superiori a

quindici giorni sono adottati dal Consiglio di Istituto, in caso di mancanze di particolare gravità o di

reiterazione di comportamenti scorretti di cui al comma precedente. La durata dell'allontanamento

è commisurata alla gravità dell'infrazione ovvero al generarsi e al permanere di una situazione di

pericolo.

8. Le sanzioni che comportano l'allontanamento dall'Istituto fino al termine delle lezioni e quelle che

implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'Esame di Stato conclusivo del

corso di studi sono adottate dal Consiglio di Istituto quando siano stati commessi reati che violano

la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone.

9. La sanzione dell'allontanamento dall'Istituto fino al termine dell'anno scolastico è disposta nei casi

di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una gravità tale da ingenerare un

elevato allarme sociale, ove non siano applicabili interventi per un reinserimento responsabile e

tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico. Nei casi in cui l'autorità giudi-

ziaria, i servizi sociali o la situazione effettiva dello stesso studente sconsiglino il rientro nella co-

munità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno,

ad altra scuola.

10. Le sanzioni per le infrazioni disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla

Commissione di Esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.

11. Poiché i provvedimenti disciplinari hanno uno scopo educativo e di riparazione del danno provoca-

to, in tutti i casi in cui sia possibile ed opportuno, la sanzione sarà accompagnata (o convertita)

dall'esecuzione di attività rivolte a ripristinare ciò che è stato alterato, a ristabilire le condizioni di ci-

vica convivenza quali si convengono ad una comunità scolastica. Si provvederà dunque

all'attuazione di attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scola-

stica (ad es. attività di volontariato nell'ambito della comunità scolastica quali attività di segreteria,

di biblioteca, di pulizia dei locali ecc.) o a favore di Istituzioni operanti nel territorio di riferimento

dell'Istituto.

12. Nei periodi di allontanamento dalla comunità scolastica, deve essere previsto, per quanto possibile, un

rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nell'Istituto.

13. Ai sensi e per gli effetti della normativa vigente quando la violazione disciplinare può configurare

un'ipotesi di reato, il Dirigente Scolastico è tenuto alla presentazione di denuncia alle autorità

competenti.

14. Per comportamenti non previsti nella tabella o non esplicitamente indicati si procede per analogia.

15. Gli effetti dei provvedimenti disciplinari sono limitati all'anno scolastico. In caso di trasferimento in corso

d'anno dello studente ad altra scuola, la sanzione viene comunicata all'Istituto che lo accoglie.

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Art. 36 ( Procedimento sanzionatorio)

Il provvedimento disciplinare è irrogato in seguito ad una procedura che ha lo scopo di accertare i fatti e di

garantire condizioni di equità. In caso di infrazioni lievi:

1. il docente procede con il richiamo verbale, privato o in classe, o l'ammonizione scritta sul libretto

personale/diario o sul registro;

2. il Dirigente Scolastico, sentito lo studente ed eventualmente il Docente, può ammonire verbalmente o per iscritto

lo studente informando in merito i genitori o convocandoli presso l'Istituto.

In questo caso non viene data comunicazione preventiva di avvio del procedimento e la contestazione è

formulata contestualmente, oralmente, ed annotata sul registro di classe insieme alle eventuali giustificazioni

dell'allievo.

In caso di infrazioni più gravi o reiterate che comportano la sospensione dalle lezioni o l'allontanamento da

scuola:

1. il procedimento sanzionatorio prende avvio con la segnalazione della mancanza commessa da parte del docente,

anche se non si tratta di docente della classe. La segnalazione deve essere fatta con annotazione nel registro di

classe e/o con comunicazione al dirigente scolastico; deve essere indicato il nominativo dello studente e

riportata una descrizione sintetica e puntuale dell'accaduto.

2. il dirigente scolastico dà comunicazione di avvio del procedimento alla famiglia dello studente o allo studente

stesso, se maggiorenne, indicando gli addebiti contestati e la data di audizione dello studente. Ove vi siano

controinteressati, anche essi devono essere avvertiti dell'avvio del procedimento.

3. Il Dirigente scolastico, nel termine di quindici giorni dalla segnalazione, convoca il Consiglio di Classe, se questo

è l'organismo competente (devono essere presenti anche i rappresentanti di genitori e studenti), o invita il

Presidente del Consiglio di Istituto a convocare tale organo.

4. Lo studente è invitato alla riunione perché esponga le proprie ragioni. Lo studente ha facoltà di presentare

memorie e scritti difensivi.

5. Il Consiglio di classe o il Consiglio di Istituto, udito lo studente ed eventuali testimoni o altre persone interessate

e coinvolte, allontanato l'interessato provvede a discutere l'accaduto e irroga la sanzione a maggioranza dei

votanti.

6. Il verbale della riunione viene trasmesso al Dirigente Scolastico per la formale notifica del provvedimento

disciplinare all'interessato. In caso di allontanamento dalla comunità scolastica fino al termine delle lezioni, a

verbale devono essere precisate le motivazioni per cui non si sono ritenuti esperibili altri interventi che

rendessero possibile il reinserimento nella comunità scolastica.

Art. 37 (Impugnazioni)

1. Avverso al provvedimento disciplinare è ammesso ricorso all'Organo di garanzia interno alla scuola entro

quindici giorni dal ricevimento della notifica del medesimo. Il ricorso dovrà essere indirizzato al Dirigente

Scolastico. L'Organo di Garanzia Interno dovrà decidere entro dieci giorni dal ricevimento del ricorso.

Nell’esplicitare il ricorso, l’interessato può chiedere di essere ascoltato. Analoga richiesta può essere formulata

dal soggetto irrogante la sanzione. E’ comunque facoltà del ricorrente o del soggetto che ha comminato la

sanzione, presentare una memoria scritta entro tre giorni dalla data di convocazione dell’ Organo di garanzia ,

quindi tale convocazione viene notificata anche a detti soggetti.

Il sistema di impugnazioni non incide automaticamente sull’esecutività della sanzione disciplinare

eventualmente irrogata: la sanzione potrà essere eseguita pur in pendenza del procedimento di impugnazione.

2. Contro la decisione dell’Organo di Garanzia Interno è ammesso ricorso all’Organo di Garanzia Regionale

entro 15 giorni decorrenti dalla comunicazione della decisione dell’Organo di Garanzia Interno.

E’ consentito agli interessati l’accesso agli atti come previsto dalla Legge 241/1990 e successive modificazioni.

Art. 38 ( Organi di garanzia)

Esistono un Organo di Garanzia Interno all'Istituto e un Organo di Garanzia Regionale.

1. L'Organo di Garanzia Interno all' Istituto è formato da:

- il Dirigente,

- un docente dell'Istituto designato dal Collegio docenti ,

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- un rappresentante degli studenti eletto dai rappresentanti degli studenti in Consiglio di Istituto tra i

componenti il Consiglio stesso o tra i rappresentanti di classe,

- un rappresentante dei genitori eletto dai rappresentanti dei genitori in Consiglio di Istituto tra i componenti il

Consiglio stesso o tra i rappresentanti di classe.

2.Con le stesse modalità di cui al comma 1 vengono designati o eletti, uno per ogni componente, i

membri supplenti, che sostituiranno i membri effettivi in caso di incompatibilità (es. qualora faccia

parte dell'Organo di Garanzia lo stesso soggetto che abbia irrogato la sanzione) o di obbligo di

astensione (es. qualora faccia parte dell'Organo di Garanzia lo studente sanzionato o un suo geni-

tore) o di decadenza per perdita del requisito di eleggibilità.

3. L'Organo di Garanzia rimane in carica per due anni scolastici.

4. L'Organo di Garanzia deve essere "perfetto" (presenza di tutti i membri) in prima convocazione. In seconda

convocazione il numero necessario a rendere legale la seduta è pari alla metà più uno dei

componenti.

5.Il ricorso è accolto dall'Organo di Garanzia quando abbia ottenuto il voto favorevole della metà più

uno dei votanti. Non è consentito astenersi. In caso di

parità di voti prevale l'opzione espressa dal presidente. Nel verbale viene indicato esattamente il

numero dei voti favorevoli e contrari al ricorso.

6.L'Organo di Garanzia interno all'Istituto si pronuncia anche sui conflitti che sorgono all'interno

dell'Istituto in merito all'applicazione del presente Regolamento.

7.L'Organo di Garanzia è presieduto dal Dirigente Scolastico che lo convoca ogni qual volta venga

inoltrato un ricorso riguardo un provvedimento disciplinare.

8.Di tutte le riunioni dell'organo di garanzia è redatto verbale a cura di uno dei componenti

liberamente scelto dal Presidente.

9.Le decisioni sono prese a maggioranza e sono comunicate per iscritto, entro cinque giorni dalla da-

ta della riunione, a chi ha avanzato ricorso o reclamo.

10.L’Organo di Garanzia può confermare, modificare o revocare la sanzione irrogata, offrendo sempre allo

studente la possibilità di convertirla in attività utile alla scuola.

11. Ciascuno dei componenti è tenuto alla massima riservatezza in ordine alle segnalazioni ricevute ovvero di

cui è venuto a conoscenza in quanto membro dell’Organo di Garanzia.

Organo di Garanzia Regionale

1. L'Organo di Garanzia Regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei regola-

menti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della documentazione

acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione.

2. L'Organo di Garanzia Regionale resta in carica per due anni scolastici.

TABELLA RIASSUNTIVA

Comportamenti che

determinano mancanze disciplinari

Sanzione articolata progressivamente in

relazione alla gravità e al ripetersi dei

fatti

Competenza Conseguenze

Frequenza non regolare

Numero assenze non dovute a malattia superiore a ...

Richiamo verbale, privato o in classe, - richiamo riportato sul registro di classe, - avviso scritto ai genitori e/o loro convocazione.

Docente Se il comportamento è reitera- to: Dirigente scolastico

Sul voto di condotta secondo i criteri stabiliti dal Collegio docenti, di norma senza determinarne

Individuali, collettive o reiterate entrate in ritardo o uscite anticipate dall'Istituto non adeguatamente motivate

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Assenze non giustificate e ritardo oltre i li- miti nelle giustificazioni

Insufficienza.

Mancanza nell'assolvimento

dei doveri scolastici

:

L'alunno non esegue i compiti assegnati per casa

Richiamo verbale, privato o in classe, - richiamo riportato sul registro di classe, - avviso scritto ai genitori e/o loro convocazione.

Docente Se il comportamento è reitera- to: Dirigente scolastico

L'alunno risulta sprovvisto del materiale di- dattico necessario L'alunno non fa firmare le comunicazioni • che la scuola invia alla famiglia

L'alunno non riporta firmata dai genitori nei tempi stabiliti la verifica consegnata.

Richiamo verbale, privato o in classe. Se la mancanza è ripetuta: Non vengono più date in visione a casa le successive prove scritte e i genitori potranno prendere in visione gli elaborati solo a scuola.

Docente Se il comportamento è reitera- to: Dirigente scolastico

L'alunno porta a scuola ed utilizza materia- le non attinente all'attività didattica (cellula- re, lettore MP3, ... )

Richiamo verbale, privato o in classe. Se la mancanza è ripetuta il materiale in oggetto viene ritirato e riconsegnato esclusivamente ai genitori.

Docente Se il comportamento è reitera- to: Dirigente scolastico

IMancanza di rispetto

alle persone: verso il

capo d'istituto, i docenti, il

personale tutto della scuola

e i compagni

L'alunno assume comportamenti di distur- bo che impediscono o turbano il regolare svolgimento delle attività scolastiche, in particolare quelle didattiche

Richiamo verbale, privato o in classe, - richiamo scritto sul libretto personale, - richiamo riportato sul registro di classe,

- allontanamento dall'aula fino al termine della lezione (sotto sorveglianza, rimanendo la responsabilità all'insegnante) con annotazione sul registro, - avviso scritto ai genitori e/o loro convocazione, - sospensione dalle visite e dai viaggi d'istruzione, - sospensione dalle lezioni, - attività riparatoria.

Docente Se il comportamento è reiterato: - Dirigente scolastico, - Consiglio di classe per la

sospensione fino a 15 gior- ni.

Sul voto di condotta secondo i criteri stabiliti dal Collegio docenti, di norma senza determinarne l'insufficienza.

L'alunno utilizzo un linguaggio volgare.

L'alunno invia e divulga, attraverso video- fonini o altri strumenti elettronici, immagini o registrazioni, effettuate all'interno dei locali della scuola senza il consenso delle persone interessate

In caso di mancanza grave e/o ripetuta è disposta: - la sospensione dalle lezioni per un periodo congruente

alla gravità dell'atto inferiore ai 5 giorni,

- la sospensione dalle lezioni per un periodo congruente

alla gravità dell'atto da 5 a 15 giorni,

- allontanamento dalla comunità scolastica per un perio-

do maggiore di 5 gg fino a 15 o fino al permanere di una situazione di pericolo per l'incolumità delle perso- ne.

Consiglio di classe per la so- spensione fino a 15 giorni. Consiglio di Istituto per l'allontanamento dalla comuni- tà scolastica oltre i 15 giorni.

Sul voto di condotta secondo i criteri stabiliti dal Collegio do- centi, determinandone anche l'insufficienza con conseguente non ammissione alla classe successiva o agli esami terminali. Possibilità d'iscrizione ad

L'alunno utilizza parole o frasi offensive nei confronti del capo d'Istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei compagni L'alunno si comporta in maniera violenta e litigiosa, provocando danni fisici a cose e/ o persone

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L'alunno commette azioni che violano la

dignità e il rispetto della persona umana

La violazione del diritto alla privacy, costituisce reato e comporta il pagamento di una sanzione amministrativa secondo i termini di legge ( Direttiva MPI n. 104 del 30 novembre 2007)

altra scuola in corso d'anno.

L'alunno utilizza parole o frasi offensive nei confronti delle istituzioni

Mancata osservanza delle norme di sicurezza

L'alunno si comporta in modo poco contro 1- lato e pericoloso per la salvaguardia della propria persona.

- Richiamo verbale, privato o in classe, - richiamo scritto sul libretto personale, - richiamo riportato su! registro di classe, - sospensione dalle lezioni, - allontanamento dalla comunità scolastica.

Consiglio di classe per la so- spensione fino a 15 giorni. Consiqlio di Istituto per l'allontanamento dalla comuni- tà scolastica oltre i 15 giorni.

Sul voto di condotta.

L'alunno mette in pericolo l'incolumità delle persone

Mancato rispetto dell'ambiente e danno alle attrezzature e agli arredi

L'alunno usa in modo scorretto il materiale didattico e le attrezzature, insudiciandolo o danneggiandolo.

- Richiamo scritto sul registro di classe, - ripristino delle condizioni originarie degli ambienti e dei

beni mobili ed immobili deteriorati, con esecuzione im- mediata,

- coinvolgimento della famiglia e richiesta del risarcimen-

to economico, - sospensione dalle lezioni, - allontanamento dalla comunità scolastica.

Dirigente scolastico Consiglio di classe per la so- spensione fino a 15 giorni. Consiglio di Istituto per l'allontanamento dalla comuni- tà scolastica oltre i 15 giorni.

I

Sul voto di condotta.

L'alunno non rispetta l'ambiente scolastico, insudiciandolo o danneggiandolo. L'alunno provoca danneggiamento doloso a locali, suppellettili, strumenti di laboratorio etc.

Altre violazioni L'alunno fuma a scuola Comunicazione scritta alla famiglia

Sanzione amministrativa :Docente i Dirigente scolastico

Sul voto di condotta L'alunno si appropria di oggetti

o denaro altrui

:~.

- Restituzione del materiale -Informazione alla famiglia - Sospensione dalle lezioni

Dirigente scolastico; C.di Classe a maggioranza assoluta entro 15gg; C.d'lstituto oltre 15 gg L'alunno falsifica la firma dei

genitori Nota sul registro e comunicazione scritta ai genitori. Dirigente scolastico

Fatti che si configurano come reato

Allontanamento dalla comunità scolastica Consiglio d'Istituto

Disposizioni finali Nel caso in cui se ne ravvisi la necessità, il Consiglio d’istituto può apportare modifiche e integrazioni al

presente regolamento. Il presente regolamento, considerato il parere favorevole del collegio docenti, è stato approvato dal Consiglio d’Istituto il 29/10/13 ed entra in vigore dal 1 dicembre 2013. Esso sostituisce integralmente il Regolamento disciplinare precedente e costituisce parte integrante del Regolamento d’istituto. TITOLO III : REGOLAMENTO USCITE, VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE Capo I – Uscite di più giorni. Art.39 (Uscite di più giorni) I Consigli di classe, nell’ambito delle deliberazioni del Collegio dei Docenti, che

ritengono opportuno realizzare un’uscita di più giorni presentano al Dirigente Scolastico un progetto coerente

con la programmazione didattico-educativa annuale, attinente ad obiettivi e contenuti disciplinari di interesse

rilevante. Il progetto, che dovrà essere inserito nel piano di lavoro formulato dai Consigli di Classe entro il mese

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di ottobre, si articola in tre fasi didattiche, da svolgersi prima, durante e dopo l’uscita.

Art.40 (Docenti accompagnatori) La scelta degli insegnanti accompagnatori, di competenza del Dirigente, sarà

coerente con gli obiettivi didattici individuati dal Consiglio di Classe, e almeno uno di loro dovrà appartenere

ad un’area disciplinare significativa per la realizzazione del progetto.

Non possono accompagnare le classi ad uscite di più giorni insegnanti che abbiano già partecipato, durante lo

stesso anno scolastico ad iniziative, all’estero o in Italia, a meno che l’uscita di più giorni non si verifichi in

momenti di sospensione dell’attività didattica.

Art.41 (Classi partecipanti) Su indicazione del Collegio dei docenti le seguenti classi possono effettuare uscite di

più giorni:

- Primo Biennio: max. 2 giorni in Italia;

- Triennio 3-4-5 classi: max. 5 giorni, anche all’estero;

Art.42 (Partecipazione degli studenti) L’istituto favorisce e garantisce la partecipazione dei singoli studenti alle

iniziative proposte tenendo presenti criteri di economicità non legati alla diminuzione della qualità dei servizi

offerti. Gli studenti di ogni classe potranno scegliere l’itinerario più confacente alle proprie necessità tra quelli

loro proposti dal Consiglio di classe. La classe potrà effettuare le uscite programmate soltanto se le adesioni

raggiungono almeno il 51% dei frequentanti. L’Istituto, eventualmente, contribuirà alle spese sulla base di

quanto iscritto in bilancio. La ripartizione sarà fatta per classi, privilegiando il viaggio di istruzione di fine corso

delle classi quinte. Per i meritevoli (media minima dell’8) e bisognosi (individuati dal Consiglio di Classe) le

spese del viaggio di istruzione potranno essere a carico dell’Istituto, sempre sulla base di quanto iscritto in

bilancio..

Art.43 (Costi). Al fine di consentire alle famiglie l’iniziativa meno gravosa dal punto di vista economico i

Consigli di classe cercheranno di proporre itinerari paragonabili per efficacia formativa.

Capo II – Uscite di un giorno a carattere culturale e sportivo.

Art.44 (Visite guidate). Sono interessate allo svolgimento di visite guidate tutte le classi dell’istituto. Ciascuna

classe potrà effettuare visite guidate, previa adesione di almeno 51% degli studenti frequentanti.

Art.45 (Programmazione didattica). Il Consiglio di Classe, nell’ambito della programmazione didattica, propone

l’effettuazione delle visite, e indica i docenti accompagnatori privilegiando ove possibile i docenti delle

discipline oggetto della visita. Il Consiglio di Classe progetta le attività all’interno del piano di lavoro della

classe approvato all’inizio dell’anno scolastico.

Art.46 (Casi d’urgenza). Nel caso di visite non programmabili all’inizio dell’anno scolastico, il docente

proponente potrà presentare richiesta in qualsiasi momento dell’anno.

Art.47 (Docenti accompagnatori). I docenti accompagnatori non possono effettuare più di tre visite guidate

durante l’anno scolastico; possono, in caso di necessità, superare questo limite se non hanno partecipato ad

iniziative quali viaggi d’istruzione.

Art.48 (Giustificazione delle assenze). Gli studenti che non parteciperanno all’uscita, essendosi regolarmente

iscritti, dovranno giustificare l’assenza il giorno successivo sul libretto.

Capo III – Disposizioni comuni.

Art.49 (Numero di docenti accompagnatori). Il numero degli insegnanti accompagnatori dovrà essere adeguato

al numero degli studenti, orientativamente uno ogni quindici.

Art.50(Organizzazione e assicurazione). Il mezzo di trasporto verrà indicato di volta in volta. L’organizzazione

potrà essere curata o direttamente dall’istituto o tramite agenzia. E’ obbligatoria la stipulazione di

un’assicurazione per studenti e insegnanti contro gli infortuni e la responsabilità civile, secondo le norme vigenti

per chi ne fosse sprovvisto.

Art.51 (Orario di arrivo). L’obbligo di sorveglianza termina con l’arrivo presso l’Istituto o il luogo fissato per il

ritorno e comunque perdura fino all’orario previsto dal programma comunicato ai genitori.

Art.52 (Consenso). Per tutti gli studenti va acquisito preventivamente da parte dell’Istituto il consenso dei

genitori.

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TITOLO IV : REGOLAMENTO ATTUATIVO DELLA DIRETTIVA 133/96

Art.53 (Utilizzo degli spazi).L’Istituto “Oggiano” è scuola aperta in conformità alla direttiva ministeriale

n.133/96, e del relativo regolamento attuativo. L’Istituto mette a disposizione, per un uso diligente, spazi, locali e

attrezzature, compatibilmente con le ragioni di servizio e di sicurezza, per le finalità previste nella direttiva

ministeriale.

Art.54 (Iniziative complementari e integrative). Le iniziative complementari e integrative di durata annuale

devono essere presentate al Dirigente Scolastico entro il quindici ottobre di ogni anno, per la deliberazione da

parte degli organi competenti. Proposte successive o estemporanee possono essere esaminate singolarmente con

apposita delibera.

Art.55 (Attività di studio). Le attività di studio e approfondimento in orario scolastico richieste da gruppi di

studenti possono svolgersi, sotto la sorveglianza del personale in servizio, previa domanda al Dirigente

Scolastico da consegnare con quarantotto ore di anticipo.

Art.56 (Iniziative promosse da Enti). Le iniziative promosse da Enti o Associazioni esterne sono disciplinate da

apposita convenzione la cui durata, di norma, non può essere superiore ad un anno.

In tali convenzioni sono indicate le specifiche modalità di accesso, d’uso e di rilascio di spazi e attrezzature, con

l’indicazione di un soggetto responsabile.

Art.57(Attività complementari). Le attività complementari sono sottoposte ai criteri di valutazione dei Consigli

di classe ai fini dell’attribuzione dei crediti scolastici e/o formativi.

Art.58 (Disposizione finale). Per quanto non previsto dal presente regolamento valgono le norme vigenti

nell’ordinamento giuridico italiano.

TITOLO V : REGOLAMENTO DELLE AULE E DEGLI SPAZI COMUNI

Capo I – Aule

Art.59 (Aule). Le aule devono contenere, per ragioni di sicurezza, i banchi in doppia fila in modo da facilitare

l’esodo in caso di necessità e la pulizia del locale. I docenti della prima ora di lezione devono segnalare al

Dirigente Scolastico, per iscritto, eventuali casi di mancata o insufficiente pulizia. Le aule sono affidate al senso

di responsabilità dei gruppi classe che via via le occupano. Gli utenti sono tenuti al rispetto di un principio

generale di buona manutenzione di qualsiasi arredo e strumentazione presente nelle aule, che pertanto non

devono subire alcun tipo di danneggiamento.

I Consigli di Classe possono dettare norme specifiche applicabili a singole classi sull’utilizzo dello spazio aula.

Non è consentito consumare cibi e bevande nelle classi.

Art.60 (Uso di attrezzature). L’utilizzo di PC, televisori, videoregistratori, ed ogni altra strumentazione, è

riservato esclusivamente a scopi didattici. In casi di danneggiamento alle attrezzature permane il principio di

responsabilità solidale dell’intera classe di cui al successivo articolo, qualora non sia individuabile un singolo

responsabile. Nell’utilizzo dei PC gli utenti sono tenuti ad osservare le norme di cui al regolamento dei

laboratori di informatica, in quanto applicabili.

Art.61 (Danneggiamenti). Qualora si verifichi l’esistenza di guasti o danni, è necessario dare immediato avviso

della circostanza al personale addetto. Se nelle aule si verifichino danni a strutture o attrezzature, e non sia

possibile risalire a responsabilità individuali, risponderà dei danni collettivamente la classe che per ultima ha

occupato l’aula.

Art.62 (Pianta della classe). E’ compito dei Coordinatori di Classe costruire la pianta dei banchi e dei posti di

ogni classe, e per ogni aula occupata dalla classe.

Art.63 (Corridoi e atri). Il transito nei corridoi e negli atri deve avvenire ordinatamente, e senza recare alcun

pregiudizio a persone o cose, o comunque disturbo all’attività didattica nelle aule.

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Capo II – Spazi comuni esterni

Art.64 (Spazi comuni esterni). Gli utenti della scuola debbono accedere agli spazi comuni esterni con senso di

responsabilità, senza recare danno alle strutture e disturbo alle attività didattiche che si svolgono nelle aule

contemporaneamente.

Qualora si utilizzino sedie o arredi, essi vanno riposti correttamente al termine dell’uso.

E’ vietato abbandonare qualsiasi tipo di rifiuto negli spazi comuni esterni.

Art.65 (Sorveglianza). L’utilizzo degli spazi comuni esterni nel corso delle attività didattiche avviene sotto la

sorveglianza dei docenti interessati.

Al di fuori delle attività didattiche, non essendo possibile organizzare alcuna vigilanza, gli studenti dovranno

autonomamente dimostrare la loro maturità personale.

Non è consentito svolgere giochi di squadra, o comunque attività che comportino un qualsiasi rischio per

l’incolumità fisica.

TITOLO VI : REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA

Art.66 (Norme generali).La biblioteca è luogo finalizzato alla consultazione e al prestito dei testi, all’uso

didattico con sussidi multimediali e di rete, allo studio individuale aperta alle componenti scolastiche

dell’Istituto e al territorio.

All’inizio dell’anno scolastico viene designato su proposta del Dirigente Scolastico il responsabile della

biblioteca.

L’orario di apertura corrisponderà, di regola, all’orario delle lezioni e potrà anche prevedere spazi pomeridiani.

Il responsabile della biblioteca integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la parte relativa alla sicurezza

con il parere obbligatorio del prof. Respano.

Art.67 (Utilizzo postazioni). Ogni utente dovrà segnalare al personale in servizio eventuali anomalie, cattivo

funzionamento, rotture o mancanza di materiali. Le postazioni PC sono numerate come da pianta esposta. Non è

consentito cambiare le impostazioni prefigurate.

Art.68 (Utilizzo materiali). E’ possibile l’utilizzo di tutti i materiali presenti nella biblioteca: visionare cassette,

CD-rom, test di autovalutazione, navigare in Internet, ascoltare CD audio, consultazione degli schedari e testi .

Non è consentito fare chat, né utilizzare materiale proprio.

Art.69(Salvataggi). E’ possibile salvare da Internet esclusivamente materiale didattico, utilizzando i FD in

dotazione al centro o FD personali, previo controllo e autorizzazione del personale in servizio. L’utilizzo delle

stampanti è consentito esclusivamente per scopi didattici.

Art.70(Prestito materiale). Opere e riviste possono essere consultate liberamente nella biblioteca : per la

consultazione dei libri è prevista la compilazione della scheda.

E’ possibile avere a prestito in classe e/o a domicilio libri, riviste, opere di consultazioni, videocassette e CD

compilando la scheda e provvedendo alla restituzione entro i tempi concessi dal personale in servizio.

Gli utenti hanno l’obbligo di restituire il materiale preso a prestito integro e senza alcuna manomissione. Chi

deteriora o smarrisce materiale della biblioteca è tenuto a restituirlo nella edizione più recente, oppure a risarcire

il danno a seconda della valutazione di mercato.

Art.71(Richieste nuovi acquisti). Gli insegnanti e gli alunni possono inoltrare richiesta di libri, abbonamenti,

riviste, videocassette e CD consegnandola al Dirigente Scolastico.

TITOLO VII : REGOLAMENTO DEI LABORATORI DI INFORMATICA

Art.72 (Funzionamento dei laboratori). La cura e il buon funzionamento dei laboratori sono affidate al senso di

responsabilità degli utenti. All’inizio dell’anno scolastico viene designato su proposta del Dirigente un docente

responsabile, dei materiali, e l’aggiornamento che coordina l’uso del laboratorio e sovrintende alle attività

dell’assistente tecnico, i cui compiti riguardano il funzionamento dei laboratori, la manutenzione e acquisizione

inventariale. Il responsabile del laboratorio integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la parte relativa

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alla sicurezza.

Art.73 (Pianta dell’aula). Ogni docente avrà cura di predisporre copia della pianta dell’aula con l’indicazione dei

posti occupati dagli studenti: tali posti vanno mantenuti per tutto l’anno, ed ogni variazione va riportata sulla

pianta stessa.

Art.74 (Accesso ai laboratori). Gli studenti possono entrare in laboratorio solo in presenza dell’insegnante. In

caso di necessità debbono chiedere l’autorizzazione all’utilizzo dei laboratori con anticipo al responsabile: va

comunque garantita la presenza di un docente nel corso delle attività. Il docente deve firmare il registro di

laboratorio ogni qualvolta utilizzi il laboratorio stesso. Quando non utilizzato, il laboratorio deve rimanere

chiuso a chiave.

Art.75 (Salvataggi e configurazioni). I file vanno salvati sul disco di rete all’interno della cartella intestata

all’utente. I file non registrati come sopra esplicitato verranno rimossi. In caso di necessità richiedere i floppy

disk al responsabile del laboratorio. E’ consentito utilizzare solo dischi forniti dall’istituto: l’utilizzo di propri

FD/ pen drive è possibile, purchè si tratti di file di archivio, previo controllo ed autorizzazione del docente

presente in laboratorio. Gli studenti non possono cambiare le configurazioni di Windows e di altri programmi, o

selezionare applicazioni non visualizzate da icona, se non per esigenze didattiche ed in presenza del docente.

Art.76 (Responsabilità per guasti). Ogni docente è responsabile dell’utilizzo delle macchine e dei programmi

durante le proprie ore di lezione. Eventuali malfunzionamenti registrati all’inizio delle lezioni vanno

immediatamente segnalati al responsabile di laboratorio. In caso di furti o danni non accidentali non segnalati

all’inizio della lezione verrà ritenuta responsabile la classe che per ultima in ordine di tempo ha occupato il

laboratorio, ed eventualmente, all’interno di essa, lo studente o il gruppo di studenti che occupavano la

postazione presso la quale è stato segnalato il fatto.

Art.77 (Attivazione del sistema). Al termine del proprio lavoro ogni utente deve disconnettere il pc. Il docente

dell’ultima ora è responsabile dello spegnimento delle macchine.

Art.78 (Applicazione del regolamento). Il presente regolamento si applica a tutti coloro che a qualsiasi titolo

sono autorizzati all’utilizzo dei laboratori.

Art.79 (Comportamento in aula). E’ vietato agli studenti portare in laboratorio cappotti, giacconi, zaini, o altri

oggetti che, appoggiati sui banconi o a terra, potrebbero ostacolare le attività, o provocare cadute accidentali. E’

tassativamente vietato bere o mangiare all’interno del laboratorio.

Art.80 (Disposizione finale). Gli utenti dovranno comunque attenersi alle ulteriori e specifiche disposizioni che

potranno essere impartite nel corso dell’anno scolastico dal responsabile del laboratorio.

TITOLO VIII : REGOLAMENTO DEL LABORATORIO LINGUISTICO

Art.81 (Funzionamento del laboratorio). La cura e il buon funzionamento del laboratorio sono affidati al senso di

responsabilità degli utenti. All’inizio dell’anno scolastico viene designato su proposta del Dirigente, un docente

responsabile, che coordina l’uso del laboratorio e sovrintende alle attività dell’assistente tecnico, i cui compiti

riguardano il funzionamento dei laboratori, la manutenzione e acquisizione dei materiali, e l’aggiornamento

inventariale.

Il responsabile del laboratorio integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la parte relativa alla

sicurezza.

Art.82(Pianta dell’aula). Ogni docente avrà cura di predisporre copia della pianta dell’aula con l’indicazione dei

posti occupati dagli studenti: tali posti vanno mantenuti per tutto l’anno, ed ogni variazione va prontamente

riportata sulla pianta stessa.

Ogni eventuale spostamento deve essere sempre annotato sul registro delle presenze.

Art.83 (Accesso al laboratorio). Chiunque utilizzi il laboratorio linguistico deve apporre la propria firma nel

registro delle presenze.

Art.84 (Materiali, strumenti, e manutenzione dell’aula). Ogni docente risponde dell’utilizzo della consolle nelle

sue ore di lezione, e cura che gli studenti lascino in ordine l’aula. Al termine della lezione il docente deve

preoccuparsi dello spegnimento del laboratorio.

Il docente che evidenzia difetti di utilizzo deve segnalarlo al responsabile del laboratorio: in ogni caso deve

evidenziare sul registro delle presenze eventuali guasti, mancanze, difetti, affinché i colleghi possano

predisporre in modo adatto la propria attività.

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Art.85 (Responsabilità per guasti). Ogni guasto o manomissione degli strumenti va immediatamente segnalato o

al responsabile o all’aiutante tecnico. In caso di furti o danni non accidentali non segnalati all’inizio della lezione

verrà ritenuta responsabile la classe che per ultima in ordine di tempo ha occupato il laboratorio, ed

eventualmente, all’interno di essa, lo studente o il gruppo di studenti che occupavano la postazione presso la

quale è stato segnalato il fatto.

Art.86(Comportamento in aula). E’ vietato agli studenti portare in laboratorio cappotti, giacconi, zaini, o altri

oggetti che, appoggiati sui banconi o a terra, potrebbero ostacolare le attività, o provocare cadute accidentali.

E’ tassativamente vietato bere o mangiare all’interno del laboratorio.

TITOLO IX : REGOLAMENTO DELLA PALESTRA

Art.87(Funzionamento della palestra). La cura e il buon funzionamento della palestra sono affidati al senso di

responsabilità degli utenti. Il responsabile della palestra integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la

parte relativa alla sicurezza.

Art.88 (Utilizzo dei materiali). Ogni docente risponde al responsabile dell’uso del materiale e delle attrezzature

nelle sue ore di lezione e cura direttamente l’uso degli attrezzi da parte degli alunni.

Cura che ogni attrezzo sia disposto ordinatamente negli appositi spazi prima che le classi lascino la palestra.

Art.89 (Abbigliamento) Tutti coloro che usufruiscono della palestra devono obbligatoriamente indossare scarpe

da ginnastica riservate esclusivamente all’uso in palestra.

L’obbligo di indossare scarpe da ginnastica vale anche quando la palestra è utilizzata in orario extrascolastico.

Durante le ore di lezione gli alunni sono tenuti a presentarsi in palestra con indumenti adeguati (tuta, calzoncini

e maglietta).

E’ assolutamente vietato l’uso di deodoranti e prodotti spray di qualsiasi tipo.E’ vietato bere e mangiare

all’interno dalla palestra.

Art.90(Custodia dei locali) Gli spogliatoi e i locali annessi alla palestra non sono custoditi, quindi l’Istituto non

risponde per eventuali furti, danni o smarrimenti di oggetti lasciati incustoditi dagli studenti, che possono

lasciare i propri effetti personali negli armadietti posti a loro disposizione o in consegna al docente.

Art.91 (Infortuni). In caso di infortunio verificatosi durante le ore di lezione o durante attività integrative

pomeridiane che prevedano comunque la presenza di docenti di Educazione Fisica, lo studente infortunato deve

dare immediata comunicazione dell’infortunio al docente, che provvederà alle opportune segnalazioni.

Art.92(Utilizzo della palestra fuori dall’orario scolastico). La palestra può essere concessa in uso, al di fuori degli

spazi orari riservati all’Istituto, a Società sportive senza fine di lucro previa autorizzazione su delibera del

Consiglio d’Istituto..

TITOLO X : REGOLAMENTO DEI LABORATORI DI SCIENZE DELLA MATERIA E DELLA NATURA E

LABORATORI CORSO GEOMETRI

Art.93(Funzionamento dei laboratori). La cura e il buon funzionamento dei laboratori sono affidati al senso di

responsabilità degli utenti. All’inizio dell’anno scolastico viene designato su proposta del Dirigente, un docente

responsabile, che coordina l’uso del laboratorio e sovrintende alle attività dell’assistente tecnico, i cui compiti

riguardano il funzionamento dei laboratori, la manutenzione e acquisizione dei materiali, e l’aggiornamento

inventariale. Il responsabile del laboratorio integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la parte relativa

alla sicurezza.

Art.94 (Pianta dell’aula). Ogni docente avrà cura di predisporre copia della pianta dell’aula con l’indicazione dei

posti occupati dai propri studenti per l’anno scolastico corrente: ogni variazione va riportata sulla pianta stessa.

Art.95 (Accesso ai laboratori). Gli studenti non sono autorizzati ad accedere al laboratorio se non accompagnati

dai loro docenti, o dal responsabile, o dall’assistente tecnico, o comunque non al di fuori dagli orari previsti. I

docenti che necessitano dell’aula per predisporre eventuali esperienze possono farlo invece in qualunque

momento. Quando non utilizzato, il laboratorio deve rimanere chiuso a chiave. Qualora fossero disponibili sia lo

spazio aula che il laboratorio, il docente che scelga di utilizzare il laboratorio è tenuto a compilare il registro di

presenza indicando la data, l’ora e la classe occupante il laboratorio, apponendovi inoltre la propria firma.

Art.96(Materiali, strumenti, e manutenzione dell’aula). Al termine di ogni esperienza, il materiale utilizzato va

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riposto dall’assistente tecnico negli armadi nello stesso ordine nel quale è stato trovato. Nessuno è autorizzato a

prelevare materiale e portarlo fuori dall’aula senza informarne il responsabile o l’assistente tecnico.

Gli strumenti elettrici non devono restare a lungo sotto tensione: pertanto la corrente deve essere tolta all’aula al

termine di ogni lezione, ed anche i rubinetti dell’acqua e del gas, se utilizzati, devono essere chiusi al termine

dell’uso. E’ fatto divieto agli studenti di servirsi di qualsiasi strumento, materiale, sostanza presente in

laboratorio, senza l’autorizzazione del docente presente in laboratorio.

Art.97(Responsabilità per guasti). Ogni guasto o manomissione degli strumenti va immediatamente segnalato al

responsabile o all’aiutante tecnico. In caso di furti o danni non accidentali non segnalati all’inizio della lezione

verrà ritenuta responsabile la classe che per ultima in ordine di tempo ha occupato il laboratorio, ed

eventualmente, all’interno di essa, lo studente o il gruppo di studenti che occupavano la postazione presso la

quale è stato segnalato il fatto.

Art.98 (Comportamento in aula). E’ vietato agli studenti portare in laboratorio cappotti, giacconi, zaini, o altri

oggetti che, appoggiati sui banconi o a terra, potrebbero ostacolare le attività, o provocare cadute accidentali.

E’ tassativamente vietato bere o mangiare all’interno del laboratorio.

Durante gli spostamenti dall’aula alla palestra e ai laboratori e viceversa, gli alunni saranno

accompagnati dai docenti in servizio.

TITOLO XI : REGOLAMENTO DELL’ORGANO DI GARANZIA

Art.99 (Costituzione) E’ istituito l’Organo di Garanzia previsto all’art.5 comma 2 dello Statuto delle studentesse e

degli studenti

Art.100 (Composizione)

1. L’Organo di Garanzia è formato da:

- un docente dell’Istituto designato dal Collegio (tra i docenti coordinatori di Classe);

- Un rappresentante degli studenti eletto dai rappresentanti degli studenti in Consiglio d’Istituto tra i

componenti il Consiglio stesso o tra i rappresentanti di classe;

- Un rappresentante dei genitori eletto dai rappresentanti dei genitori in Consiglio di Istituto tra i

componenti il Consiglio stesso o tra i rappresentanti di Classe.

2. Con le stesse modalità di cui al comma 1 vengono designati o eletti, uno per ogni componente, i membri

supplenti, che sostituiranno i membri effettivi in caso di incompatibilità ( es. qualora faccia parte

dell’Organo di Garanzia lo stesso soggetto che abbia irrogato la sanzione) o di obbligo di astensione (es.

qualora faccia parte dell’Organo di Garanzia lo studente sanzionato o un suo genitore) o di decadenza

per perdita del requisito di eleggibilità.

3. L’organo di Garanzia rimane in carica per due anni scolastici.

4. L’Organo di Garanzia deve essere “perfetto” ( presenza di tutti i membri) in prima convocazione. In

seconda convocazione il numero necessario a rendere legale la seduta è pari alla metà più uno dei

componenti.

5. Il ricorso è accolto dall’Organo di Garanzia quando abbia ottenuto il voto favorevole della metà più uno

dei votanti. I membri che si astengono dal voto si computano nel numero dei votanti. In caso di parità di

voti prevale l’opzione espressa dal Presidente. Nel verbale viene indicato esattamente il numero dei voti

favorevoli e contrari al ricorso e quello degli astenuti.

6. L’Organo di Garanzia interno all’Istituto si pronuncia anche sui conflitti che sorgono all’interno

dell’Istituto in merito all’applicazione del Regolamento d’Istituto.

7. L’Organo di Garanzia è presieduto dal Dirigente Scolastico che lo convoca ogni qualvolta venga

inoltrato un ricorso riguardo un provvedimento disciplinare.

8. Di tutte le riunioni dell’Organo di Garanzia è redatto il verbale a cura di uno dei componenti

liberamente scelto dal Presidente.

9. Le decisioni sono prese a maggioranza e sono comunicate per iscritto, entro cinque giorni dalla data

della riunione, a chi ha avanzato ricorso o reclamo.

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Art.101 (Decadenze) Gli studenti che lasciano l’Istituto decadono dalla carica, così come i docenti e i genitori, se

il figlio lascia l’istituto. Studenti, docenti e non docenti cui sia inflitto un provvedimento disciplinare decadono

dalla carica. Le surroghe avvengono secondo l’elenco dei supplenti.

Art.102(Competenze) L’organo di garanzia è competente alla soluzione dei conflitti sull’applicazione dello

statuto delle studentesse e degli studenti, conformemente all’art.5 comma 3 dello statuto stesso. Svolge funzioni

d’appello rispetto alla sanzione dell’ammonizione, secondo la procedura descritta nel regolamento di disciplina.

L’organo di garanzia è altresì competente a risolvere, su richiesta degli studenti e di chiunque vi abbia interesse,

i conflitti interpretativi che sorgano in relazione ai regolamenti di istituto. L’organo di garanzia, inoltre, può

proporre modifiche ai regolamenti dell’istituto, ad eccezione dei regolamenti degli organismi, presentando tali

modifiche alla Commissione Regolamenti

Art.103 (Funzionamento). L’organo detta al proprio interno regole di funzionamento, con apposito regolamento.

E’ presieduto dal Dirigente Scolastico.

TITOLO XII : REGOLAMENTO DELLE ASSEMBLEE DEGLI STUDENTI

Art.104 (Funzione delle assemblee). Le assemblee degli studenti costituiscono occasione di partecipazione

democratica per l’approfondimento dei problemi della scuola e della società, pertanto sono per gli studenti

occasione formativa alternativa alla normale attività didattica.

Art.105 (Diritto di assemblea). Gli studenti hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola secondo

le modalità previste dagli articoli 12,13 e 14 del decreto legislativo 16.4.1994 n.297.

Art.106 (Regolamenti degli organismi studenteschi). Il regolamento interno per il funzionamento dell’Assemblea

d’istituto e del Comitato studentesco, nonché degli eventuali altri organismi che gli studenti intendano

individuare, viene approvato dall’Assemblea ed inviato al Dirigente Scolastico e all’Organo di garanzia, che ne

valutano la conformità ai regolamenti di istituto.

Deve altresì essere comunicata al Dirigente Scolastico la composizione del Comitato studentesco.

Capo I – Assemblea di Istituto

Art.107 (Partecipazione). La partecipazione all’Assemblea di Istituto è volontaria, pertanto gli studenti che non

intendono parteciparvi resteranno in classe per svolgere attività di recupero e/o di approfondimento con i propri

docenti in servizio. A tal fine i docenti registreranno le presenze in aula.

Art.108 (Convocazione). L’Assemblea d’Istituto è convocata su richiesta della maggioranza del Comitato

studentesco o di almeno il dieci per cento degli studenti.

La data di convocazione e l’ordine del giorno devono essere comunicati al Dirigente Scolastico almeno tre giorni

prima dello svolgimento dell’Assemblea.

Art.109 (Svolgimento). L’Assemblea di Istituto si articola con la partecipazione di tutte le classi. Dello

svolgimento dell’Assemblea va redatto specifico verbale a cura del Presidente dell’Assemblea.

Art.110 (Vigilanza). Il Presidente dell’assemblea assicura e controlla, con opportune forme organizzative, che il

comportamento dei singoli partecipanti non contravvenga ai regolamenti di Istituto, e non sia tale da impedire il

corretto svolgimento dei lavori.

Durante l’Assemblea, i docenti in servizio e non impegnati in classe sono incaricati della sorveglianza al fine di

assicurare la vigilanza sui minori e la sicurezza nei locali di svolgimento. Quando rilevino condizioni che non

consentono il corretto svolgimento dei lavori, lo comunicano al Dirigente Scolastico, che, sentito il Presidente

dell’Assemblea, può sospendere l’Assemblea stessa e far riprendere le lezioni.

Capo II – Assemblee di classe

Art.111(Convocazione e durata). L’Assemblea di classe viene richiesta dai Rappresentanti degli studenti, o dalla

maggioranza degli studenti della classe.

L’Assemblea di classe ha un durata massima di due ore mensili, collocate consecutivamente nella stessa

giornata.

Art.112 (Procedura di convocazione). La richiesta di convocazione dell’Assemblea va presentata in

Vicepresidenza almeno tre giorni prima dello svolgimento. L’Assemblea può aver luogo solo se autorizzata con

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notazione sul registro di classe.

Art.113(Verbale). Dell’Assemblea va redatto apposito verbale. La mancata consegna al Dirigente Scolastico del

verbale preclude la possibilità di richiedere altra assemblea.

Art.114(Sorveglianza). Il docente in servizio durante lo svolgimento dell’Assemblea di classe è incaricato della

sorveglianza: quando rilevi condizioni che non consentono lo svolgimento dei lavori, può chiedere l’intervento

della Presidenza per la sospensione dell’Assemblea e la ripresa delle lezioni; può inoltre far verbalizzare

comportamenti scorretti o non rispettosi.

Art. 115 ( Disposizioni finali ) 1. Il presente Regolamento è pubblicato all'albo della scuola e nel sito web. Di esso viene consegnata

copia a tutti gli studenti, ai docenti ed a chiunque ne farà richiesta. 2. Nella prima settimana di inizio delle attività didattiche, l'Istituto organizza, nell'ambito delle attività di

accoglienza dei nuovi studenti, la presentazione e la condivisione dello Statuto delle studentesse e degli studenti, del Piano dell'Offerta Formativa, del Regolamento di Istituto e del Patto Educativo di Corresponsabilità.

3. Contestualmente all'iscrizione, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti del Patto educativo di corresponsabilità, predisposto e deliberato dal Consiglio di Istituto e finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica auto- noma, studenti e famiglie. Copia sottoscritta del patto viene consegnata alla famiglia o allo studen- te, se maggiorenne.

Il presente Regolamento e il Patto educativo di corresponsabilità possono essere modificati entro il 31 dicembre, previa consultazione del Comitato degli studenti e del Comitato dei genitori, sulla ba- se delle osservazioni avanzate dagli Organi collegiali e di partecipazione della scuola, dal dirigente scolastico o dai componenti del Consiglio di Istituto stesso.

Il presente Regolamento entra in vigore il …..

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Allegato B: Regolamento laboratori a.s. 2012/2013

I laboratori della scuola sono patrimonio comune, pertanto si ricorda che il rispetto e la

tutela delle attrezzature sono condizioni indispensabili per il loro utilizzo e per mantenere

l'efficienza del laboratorio stesso. Atti di vandalismo o di sabotaggio saranno perseguiti

nelle forme previste, compreso il risarcimento degli eventuali danni arrecati.

Si invitano gli utenti a rispettare le seguenti indicazioni.

Accesso ai Laboratori

1. La richiesta di accesso e di utilizzo dei laboratori dovrà essere annotata su apposito

registro a disposizione presso i collaboratori scolastici del piano; su tale registro

verranno indicati data, orario di utilizzo, classe e firma del docente in orario. Il

docente che avrà necessità di usufruire del laboratorio con la classe preleverà le

chiavi dal collaboratore scolastico e, dopo averlo chiuso, le restituirà al medesimo

alla fine dell’uso. Nell’utilizzo dei laboratori si darà precedenza alle discipline che

ne prevedono lo specifico impiego curriculare.

2. La prenotazione del laboratorio dovrà essere annotata sul registro almeno un

giorno prima dell’utilizzo.

3. Il collaboratore scolastico, che ha in carico le chiavi di laboratorio, avrà in custodia

il suddetto registro e provvederà a verificarne la corretta compilazione.

4. L’uso del laboratorio per eventuali progetti dovrà essere sempre annotato sul

registro al di fuori dell’orario curriculare o didattico.

5. Le classi e i singoli alunni non possono avere accesso al laboratorio senza la

presenza dell’insegnante.

6. L’insegnante che, da solo o con la classe, usufruisce del laboratorio si impegna a

vigilare sulle attrezzature.

Obblighi del docente di classe

7. All’inizio e al termine delle attività il docente accompagnatore dovrà accertare che

tutto sia in ordine. Ove si riscontrassero malfunzionamenti, mancanze, danni alle

postazioni o agli arredi (scritte, etc…), il docente di classe dovrà annotarlo

sull’apposito foglio delle rilevazioni dei guasti presente all’interno del laboratorio e

consegnarlo all’assistente tecnico.

8. In caso di malfunzionamenti verificatisi durante l’uso del laboratorio, il docente si

dovrà rivolgere all’assistente tecnico in servizio.

9. La prima volta che i docenti accedono al laboratorio con la propria classe dovranno

assegnare ad ogni allievo una postazione, che rimarrà la stessa per tutto l'anno

scolastico, compilando un apposito modulo di postazione presente in laboratorio.

Di tale modulo, l’originale dovrà essere inserito nell’apposito raccoglitore in

dotazione di ciascun laboratorio e una copia dovrà essere consegnata all’ assistente

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tecnico, per poter permettere l’identificazione del responsabile di eventuali

inconvenienti o danneggiamenti.

Gli insegnanti possono chiedere all’assistente tecnico di installare nuovi

software sui PC, previa autorizzazione del Dirigente. Sarà in ogni modo cura del

tecnico verificare che il software da installare rispetti le leggi sul copyright.

L’installazione dovrà essere eseguita solo nel laboratorio cui si accede di solito.

10. E’ assolutamente vietato abbassare l’interruttore generale nei laboratori.

Obblighi dell’alunno

11. Ogni alunno è responsabile della postazione usata durante l’ora di lezione. Prima

dell’uso lo studente è tenuto a segnalare immediatamente all’insegnante o al

tecnico di laboratorio qualsiasi guasto o disfunzione riscontrati. Contestualmente,

il docente annoterà il malfunzionamento nell’apposito foglio “Segnalazione

guasti”.

12. Per ragioni di sicurezza non è consentito portare zaini, borse o altro oggetto di

ingombro.

13. Gli alunni, prima di uscire dal laboratorio, avranno cura di risistemare le sedie e

gettare negli appositi contenitori gli scarti; i PC dovranno essere spenti seguendo la

procedura regolare.

14. E’ severamente vietato l’uso dei cellulari.

15. Gli alunni non possono effettuare continue stampe dei file. L’insegnante

autorizzerà le singole sessioni di stampa per evitare spreco di carta e di

inchiostro/toner.

16. E’ possibile l’utilizzo di memorie esterne solo previa autorizzazione del docente.

E’ vietato scaricare file musicali, foto, filmati e file multimediali salvo quelli necessari

per finalità didattiche, comunque, prima di scaricare documenti o file da Internet, è

necessario chiedere l’autorizzazione al docente.

17. E’ vietato cancellare o alterare file o cartelle altrui.

18. E’ vietato utilizzare e/o installare software diversi da quelli di cui la scuola è

regolarmente dotata di licenza di utilizzo.

19. È vietato modificare le impostazioni standard del desktop e dei programmi

installati, nonché le impostazioni del sistema; è vietato, altresì, attivare lo screen

saver e modificare la pagina iniziale di Internet.

20. E’ severamente vietato cambiare di posto le tastiere, i mouse, i monitor o

qualunque altra attrezzatura.

21. Il personale e gli allievi dovranno avere cura di rispettare le procedure corrette di

accensione, di utilizzo e di spegnimento delle macchine.

22. E' assolutamente vietato portare o consumare cibi e/o bevande.

23. Chi procura un danno alle apparecchiature o alle suppellettili dovrà pagare tutte le

spese di riparazione.

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24. Qualora non si potesse individuare il responsabile del danno, l’onere del

risarcimento ricadrà sui titolari della postazione, individuati sulla base del modulo

“Postazione alunno”.

25. Per evitare confusione al termine delle lezioni, è opportuno che alcuni minuti

prima del suono della campanella gli alunni lascino il laboratorio. In ogni caso, la

classe che subentra attenderà disciplinatamente l'uscita dei compagni fuori dal

laboratorio.

Disposizione su hardware/software

26. E' vietata assolutamente qualsiasi manomissione o cambiamento dell'hardware o

del software delle macchine

27. E’ vietato effettuare copie di CD.

28. In laboratorio non è consentito l'uso personale delle apparecchiature elettroniche.

29. Le attrezzature hardware e gli altri materiali in dotazione al laboratorio possono

essere destinati ad altre attività esterne al laboratorio di informatica, previa

autorizzazione del DS o del DSGA.

30. I docenti delle attività curriculari di laboratorio potranno far lavorare la classe in

ambiente protetto, previa richiesta all’assistente tecnico, il quale curerà

l’attivazione dell’account (uno per corso di studi) e la gestione delle password. La

password sarà unica per tutto il corso, non dovrà prevedere “user name” personale

e sarà consegnata dal responsabile (che ne terrà copia) al docente, che se ne

assumerà la responsabilità.

31. I docenti delle attività laboratoriali non curriculari dovranno memorizzare i file

dei loro alunni nella cartella “Documenti”, creando una loro cartella.

32. I docenti che useranno la postazione “Docente”, dovranno salvare i propri lavori

nella seconda partizione del disco fisso, ma non nel disco C. All’interno della

seconda partizione, creeranno una cartella con il proprio cognome in cui

archivieranno i loro lavori. Si consiglia di conservare una copia dei lavori in una

memoria esterna (pen drive USB). L’assistente tecnico non garantirà il salvataggio

dei documenti, in caso di formattazione del disco.

33. E’ assolutamente vietato memorizzare file o cartelle sul Desktop, che è riservato

esclusivamente ai collegamenti con gli applicativi.

Disposizioni sull'uso di INTERNET

34. L'accesso a Internet è consentito solo alle classi accompagnate dal docente, che se

ne assume la responsabilità. L'uso di Internet deve essere esclusivamente di

comprovata valenza didattica.

35. E' vietato alterare le opzioni del browser di navigazione, salvo per finalità

didattiche. Resta, comunque, l’obbligo del ripristino della configurazione a fine

attività.

36. E' severamente vietato scaricare da internet software, giochi, suonerie, ecc...

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37. Gli assistenti tecnici eseguiranno saltuariamente dei controlli a campione sulle

postazioni dei diversi laboratori; se da tali controlli emergerà un uso della

connessione contrario alle disposizioni di legge o di regolamento interno, e

comunque non coerente con i principi che regolano la scuola, il DS farà disattivare

la connessione senza indugio. Gli studenti che avranno fatto uso improprio della

connessione ad Internet subiranno severi provvedimenti disciplinari.

Materiale di Consumo

38. I docenti che usufruiscono dei laboratori comunicheranno la mancanza di

materiale di consumo (carta, toner, altro…) all’assistente tecnico, che ripristinerà

nel più breve tempo possibile la scorta. La carta verrà consegnata dall’assistente

amministrativo - settore personale ATA- al docente, previa compilazione del

registro “Richiesta carta per stampe”.

39. La carta deve essere utilizzata solo per le attività didattiche.

40. L'utilizzo del laboratorio da parte di chiunque comporta l'integrale applicazione

del presente regolamento.

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Allegato C - legge 8 ottobre 2010 , n. 170

Gazzetta Ufficiale N. 244 del 18 Ottobre 2010

LEGGE 8 ottobre 2010 , n. 170 (DSA) Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. (10G0192) La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica

hanno approvato;

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

promulga

la seguente legge:

Art. 1

Riconoscimento e definizione di dislessia,

disgrafia, disortografia e discalculia

1. La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali

disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA», che si manifestano in

presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit

sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita

quotidiana.

2. Ai fini della presente legge, si intende per dislessia un disturbo specifico che si manifesta

con una difficoltà nell'imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni

linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura.

3. Ai fini della presente legge, si intende per disgrafia un disturbo specifico di scrittura che si

manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica.

4. Ai fini della presente legge, si intende per disortografia un disturbo specifico di scrittura

che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica.

5. Ai fini della presente legge, si intende per discalculia un disturbo specifico che si manifesta

con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell'elaborazione dei numeri.

6. La dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia possono sussistere separatamente o

insieme.

7. Nell'interpretazione delle definizioni di cui ai commi da 2 a 5, si tiene conto dell'evoluzione

delle conoscenze scientifiche in materia.

Avvertenza:

Il testo delle note qui pubblicato e' stato redatto dall'amministrazione competente per

materia, ai sensi

dell'art. 10, commi 2 e 3, del testo unico delle disposizioni sulle promulgazione delle leggi,

sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali

della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di

facilitare la lettura delle disposizioni di legge modificate o alle quali e' operante il rinvio.

Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti.

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Art. 2

Finalità

1. La presente legge persegue, per le persone con DSA, le seguenti finalità:

a) garantire il diritto all'istruzione;

b) favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto, garantire

una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità;

c) ridurre i disagi relazionali ed emozionali;

d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti;

e) preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate

ai DSA;

f) favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi;

g) incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari

durante il percorso di istruzione e di formazione;

h) assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale.

Art. 3

Diagnosi

1. La diagnosi dei DSA e' effettuata nell'ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal

Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente ed e' comunicata dalla famiglia alla scuola

di appartenenza dello studente. Le regioni nel cui territorio non sia possibile effettuare la

diagnosi nell'ambito dei trattamenti specialistici erogati dal Servizio sanitario nazionale

possono prevedere, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a

legislazione vigente, che la medesima diagnosi sia

effettuata da specialisti o strutture accreditate.

2. Per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano

persistenti difficoltà, la scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia.

3. E' compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, attivare,

previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad

individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui

all'articolo 7, comma 1. L'esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi di DSA.

Art. 4

Formazione nella scuola

1. Per gli anni 2010 e 2011, nell'ambito dei programmi di formazione del personale docente e

dirigenziale delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, e' assicurata

un'adeguata preparazione riguardo alle problematiche relative ai DSA, finalizzata ad

acquisire la competenza per individuarne precocemente i segnali e la conseguente capacità di

applicare strategie

didattiche, metodologiche e valutative adeguate.

2. Per le finalità di cui al comma 1 e' autorizzata una spesa pari a un milione di euro per

ciascuno degli anni 2010 e 2011. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente

utilizzo del Fondo di

riserva per le autorizzazioni di spesa delle leggi permanenti di natura corrente iscritto nello

stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, come determinato, dalla

Tabella C

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allegata alla legge 23 dicembre 2009, n. 191.

Note all'art. 4:

- La legge 23 dicembre 2009, n. 191, (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e

pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2010) e' stata pubblicata nel supplemento ordinario

alla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 30 dicembre 2009.

Art. 5

Misure educative e didattiche di supporto

1. Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti

dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e

formazione e negli studi universitari.

2. Agli studenti con DSA le istituzioni scolastiche, a valere sulle risorse specifiche e

disponibili a legislazione vigente iscritte nello stato di previsione del Ministero

dell'istruzione, dell'università e della ricerca, garantiscono:

a) l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di

lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti, quali il

bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate;

b) l'introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e

le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai

fini

della qualità dei concetti da apprendere;

c) per l'insegnamento delle lingue straniere, l'uso di strumenti compensativi che favoriscano

la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo

anche, ove

risulti utile, la possibilità dell'esonero.

3. Le misure di cui al comma 2 devono essere sottoposte periodicamente a monitoraggio per

valutarne l'efficacia e il raggiungimento degli obiettivi.

4. Agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione

scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto

concerne gli esami di

Stato e di ammissione all'università nonché gli esami universitari.

Art. 6

Misure per i familiari

1. I familiari fino al primo grado di studenti del primo ciclo dell'istruzione con DSA

impegnati nell'assistenza alle attività scolastiche a casa hanno diritto di usufruire di orari di

lavoro

flessibili.

2. Le modalità di esercizio del diritto di cui al comma 1 sono determinate dai contratti

collettivi nazionali di lavoro dei comparti interessati e non devono comportare nuovi o

maggiori oneri a carico

della finanza pubblica.

Art. 7

Disposizioni di attuazione

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1. Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il

Ministro della salute, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo

Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, si provvede, entro quattro

mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, ad emanare linee guida per la

predisposizione di protocolli regionali, da stipulare entro i successivi sei mesi, per le attività

di identificazione precoce di cui all'articolo 3, comma 3.

2. Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, entro quattro mesi dalla data di

entrata in vigore della presente legge, con proprio decreto, individua le modalità di

formazione dei docenti e dei dirigenti di cui all'articolo 4, le misure educative e didattiche di

supporto di cui all'articolo 5, comma 2, nonché le forme di verifica e di valutazione finalizzate

ad attuare quanto previsto dall'articolo 5, comma 4.

3. Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, da adottare entro

due mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, e' istituito presso il Ministero

dell'istruzione, dell'università e della ricerca un Comitato tecnico-scientifico, composto da

esperti di comprovata competenza sui DSA. Il Comitato ha compiti istruttori in ordine alle

funzioni che la presente legge attribuisce al Ministero dell'istruzione, dell'università e della

ricerca. Ai componenti del Comitato non

spetta alcun compenso. Agli eventuali rimborsi di spese si provvede nel limite delle risorse

allo scopo disponibili a legislazione vigente iscritte nello stato di previsione del Ministero

dell'istruzione, dell'università e della ricerca.

Art. 8

Competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome

1. Sono fatte salve le competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di

Trento e di Bolzano, in conformità ai rispettivi statuti e alle relative norme di attuazione

nonché alle

disposizioni del titolo V della parte seconda della Costituzione.

2. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, le regioni a statuto

speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano provvedono a dare attuazione alle

disposizioni della

legge stessa.

Art. 9

Clausola di invarianza finanziaria

1. Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 4, comma 2, dall'attuazione della presente legge

non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale degli atti

normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla

osservare come legge dello Stato.

Data a Roma, addì 8 ottobre 2010

NAPOLITANO

Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri Visto, il Guardasigilli: Alfano

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Allegato D: D.M. 9/2009 Certificato delle competenze di base

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Allegato E: Patto educativo di corresponsabiltà

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

ITCG “LUIGI OGGIANO”

SINISCOLA

L’Istituto ITCG “LUIGI OGGIANO” con sede in SINISCOLA , in seguito indicato come “Istituto”,

rappresentato dal Dirigente Scolastico Mariantonietta Ferrante;

lo Studente _____________________________________ , in seguito indicato come “Studente”;

insieme ai Genitori o esercitanti la potestà genitoriale, in seguito indicati come “Genitori”:

Sigg. ___________________________________________ e _____________________________________ ;

PREMESSO che per l’Anno Scolastico 2012 /2013 lo Studente è iscritto alla classe __________ con

indirizzo ___________________________ dell’Istituto;

CONSIDERATO che, per garantire – a livello generale – l’efficacia del servizio scolastico-formativo e –

in particolare – per fornire allo Studente l’opportunità di raggiungere il successo negli studi e negli

apprendimenti scolastici, c’è bisogno del suo diretto coinvolgimento e di quello dei Genitori negli

interventi scolastici, preceduto dalla conoscenza e dalla condivisione degli obiettivi formativi, in

funzione della loro concreta realizzazione;

IN RIFERIMENTO all’art. 5-bis del D.P.R. 24 novembre 1998 n. 249, come introdotto dall’art. 3 del D.P.R.

21 novembre 2007 n. 235 (Statuto delle Studentesse e degli Studenti);

STIPULANO

Il presente PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ, che le parti si impegnano a rispettare, così

articolato:

1. DOCUMENTI

1.1 Lo Studente e i Genitori dichiarano di conoscere e accettare i documenti e gli atti che

l’Istituto adotta, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Patto, e

precisamente:

- il Piano dell’Offerta Formativa;

- il Regolamento di Istituto e il Regolamento di Disciplina;

- lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti

2. COMUNICAZIONI – INFORMAZIONI

2.1 L’Istituto assicura la costante informazione allo Studente e ai Genitori, utilizzando volta per

volta a seconda delle situazioni:

- le circolari interne;

- l’albo della scuola;

- il servizio postale;

- il sito web (http:// www.itcgoggiano.it);

- la posta elettronica: [email protected]

- il telefono : 0784 878066

- le comunicazioni brevi manu con riscontro di avvenuta ricezione.

2.2 Nelle medesime forme saranno resi noti gli incontri periodici scuola-famiglia riguardanti

l’andamento delle attività e le comunicazioni sul profitto e sul comportamento scolastico

dello Studente.

2.3 Al fine di poter espletare le suindicate formalità i Genitori declinano in allegato al presente

atto i recapiti utili, impegnandosi a comunicare tempestivamente le eventuali variazioni.

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4.ATTIVITÀ DIDATTICA

3.1 L’Istituto assicura nel corso dell’anno scolastico il regolare svolgimento dell’attività didattica,

secondo il calendario che sarà adottato e secondo il quadro orario previsto dal piano di

studi.

3.2 L’Istituto realizza, inoltre, attività aggiuntive, obbligatorie e opzionali, miranti al recupero e al

sostegno didattico, all’ampliamento dell’offerta formativa, alla partecipazione a progetti e/o

iniziative sostenuti dall’Unione Europea o da altri soggetti pubblici o privati.

3.3 Sono fatte salve le sospensioni e le interruzioni temporanee delle attività scolastiche

imputabili a causa di forza maggiore.

5.FREQUENZA SCOLASTICA

4.1 Lo Studente assicura la regolare frequenza scolastica, compresa quella relativa ad eventuali

corsi di recupero delle insufficienze e di sostegno didattico organizzati dalla scuola e alle

attività aggiuntive e integrative aventi carattere di obbligatorietà.

Si impegna anche ad osservare puntualmente l’orario giornaliero delle attività scolastiche.

4.2 I Genitori garantiscono da parte loro questi adempimenti e si impegnano ad informarsi

periodicamente sulle assenze dello studente e a giustificarle anche con la dovuta

documentazione, se necessaria; si impegnano, inoltre, a partecipare agli incontri scuola-

famiglia che l’Istituto periodicamente organizza e ad assumere direttamente presso i

docenti, concordando l’orario di ricevimento, tutte le informazioni riguardanti lo sviluppo del

programma e l’impegno dello Studente negli studi.

4.3 Quando siano previste con congruo anticipo situazioni particolari che dovessero comportare

la sospensione delle attività scolastiche per l’intera giornata o per una parte di essa, l’avviso

allo Studente e, per suo tramite, ai Genitori sarà dato mediante la lettura in aula della

relativa circolare dirigenziale e con comunicazione sul sito web dell’Istituto.

4.4 In presenza di circostanze eccezionali di vigilanza all’interno dei locali scolastici, potrà essere

ritardato l’ingresso degli allievi di una o più classi ad ore successive di lezione o potrà essere

anticipata l’uscita, senza preavviso alcuno ai Genitori.

4.5 Per quanto attiene alla regolamentazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate, si

fa esplicito rimando ai relativi articoli del Regolamento di Istituto.

4.6 Lo Studente, in caso di assenze, dovrà aggiornarsi sul lavoro svolto dalla propria classe e sui

compiti assegnati.

4.7 I Genitori si impegnano a dotare lo Studente dei libri e del materiale didattico personale, a lui

necessari per poter realizzare con profitto il lavoro scolastico. Ove si faccia esplicita richiesta

scritta, lo Studente, nei limiti delle disponibilità dell’Istituto, potrà disporre in tutto o in parte dei

libri di testo in comodato d’uso, secondo modalità che verranno specificate dai responsabili

del servizio.

6.COMPORTAMENTI

5.1 Lo Studente si impegna a:

- tenere in classe un comportamento corretto, attento e attivo, partecipando alle lezioni,

collaborando con i compagni, con i docenti e con il personale A.T.A. e assicurando ad

essi il pieno rispetto;

- osservare i regolamenti che l’Istituto adotta, le prescrizioni dei docenti e le direttive del

Dirigente Scolastico;

- porre la massima cura nell’utilizzazione delle strutture scolastiche, delle attrezzature, e dei

sussidi didattici;

- svolgere con diligenza e impegno il lavoro scolastico, compresi i compiti assegnati per

casa, rendendosi partecipe della valutazione delle proprie carenze, dei progressi che

realizza nello studio e del raggiungimento o meno degli obiettivi stabiliti dalle

programmazioni didattiche delle singole discipline di studio;

- raggiungere, in caso di profitto positivo e con il sostegno dei Genitori, i più alti livelli di

eccellenza, che l’Istituto opportunamente definisce e favorisce;

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- sottoporsi a tutte le prove di verifica, scritte, orali, grafiche e pratiche, così come

programmate per le singole discipline di studio, utilizzando le valutazioni e le correzioni in

chiave positiva ed educativa, come essenziali momenti di riflessione e come presupposti

per la progressione negli apprendimenti.

5.1 L’istituto, da parte sua, si impegna a:

- assicurare l’obiettività delle valutazioni, la significatività delle correzioni partecipate e la

notifica dei risultati delle verifiche periodiche, con le opportune motivazioni;

- offrire allo Studente concrete possibilità per il raggiungimento dei livelli di eccellenza.

7.RISPETTO DELLE REGOLE

6.1 Lo Studente si impegna a:

- contribuire a conservare l’integrità dei locali scolastici, delle attrezzature e della

funzionalità degli strumenti didattici, evitando di compiere, di sostenere, di approvare o di

non segnalare atti vandalici a danno dell’Istituto;

- utilizzare i servizi igienici in modo corretto e rispettare le essenziali norme di igiene e pulizia,

attuando, in particolare, le direttive impartite dalla scuola per la raccolta differenziata

dei rifiuti;

- rispettare il decoro degli spazi comuni, in particolare prima dell’ingresso a scuola e

durante l’intervallo delle lezioni, evitando di abbandonare o gettare i rifiuti al di fuori degli

appositi contenitori;

- astenersi dal compiere azioni di violenza e atti di bullismo e di “cyber-bullismo” e

dall’esprimere comportamenti di sopraffazione nei confronti di chiunque altro

(compagni, docenti, personale A.T.A.) soprattutto se più debole, disabile o, comunque,

che si trovi in situazione di difficoltà;

- rispettare in modo assoluti i divieti di:

a) utilizzare in aula o nei laboratori strumenti personali audio e video, nonché i

telefoni cellulari, i palmari, i diffusori di musica anche se dotati di modalità per

l’ascolto silenzioso, e ogni altro dispositivo elettronico non consentito dal

regolamento interno o non autorizzato dal docente di classe;

b) fumare nei locali scolastici e negli spazi di pertinenza dell’edificio scolastico;

c) assumere nella scuola bevande alcoliche o altre sostanze nocive per la salute;

d) realizzare foto o filmati non autorizzati all’interno della scuola e pubblicarli in rete.

8.SANZIONI – RISARCIMENTO DANNI

7.1 Lo Studente è responsabile dell’integrità dei locali scolastici, degli arredi, delle attrezzature,

dei sussidi e del materiale didattico e, nel caso provocasse danni, oltre ad essere passibile

dei provvedimenti disciplinari previsti dal regolamento, è tenuto al loro risarcimento.

7.2 Qualora non sia possibile, pur avendo effettuato gli opportuni accertamenti, individuare il

diretto o i diretti responsabili del danno, del guasto o dell’atto vandalico, lo Studente ne

risponderà insieme agli allievi della classe, se nel suo contesto tali azioni si sono verificate,

ovvero insieme agli allievi dell’Istituto se esse sono pertinenti a cose, servizi o spazi di uso

comune.

7.3 Per gli effetti di cui sopra, lo Studente e i Genitori dichiarano di assumere, in solido tra loro, la

responsabilità e di rispondere del relativo risarcimento.

9.RISERVATEZZA DEI DATI PERSONALI

8.1 L’Istituto, dovendo acquisire e trattare dati sensibili e giudiziari riferiti allo studente e ai suoi

familiari, assicura la scrupolosa osservanza delle disposizioni previste in materia dal Decreto

Legislativo 30 giugno 2003 n.196 “Codice in materia di trattamento dei dati personali” e dal

Regolamento Ministeriale P.I. 6 dicembre 2006 “Regolamento recante identificazione dei dati

sensibili e giudiziari”

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10.DECORRENZA

9.1 Il presente Patto decorre dalla data della sua sottoscrizione e ha efficacia per l’intera durata

del Corso di Studi seguito dallo Studente.

11.RINVII

10.1 Sono fatte salve le norme vigenti in materia di vigilanza e di educazione dei minori, in

particolare quelle contenute nel Codice Civile e nel Codice Penale vigenti, alle quali si fa

esplicito riferimento.

luogo: ______________________________

data: _______________________________

FIRME

Il Dirigente Scolastico Lo Studente I Genitori

___________________________ ______________________________ ____________________