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1 2105-16 Piano dell’offerta formativa ISTITUTO COMPRENSIVO EUROPA UNITA RIONE SALICELLE AFRAGOLA a.s. 2015-16 POF

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2105-16Piano dell’offerta formativa

ISTITUTO COMPRENSIVO EUROPA UNITA

RIONE SALICELLE AFRAGOLA

a.s. 2015-16POF

CONTESTO SOCIO-CULTURALE ED ECONOMICO

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2105-16Piano dell’offerta formativa

Popolazione scolastica Territorio e capitale sociale Risorse economiche e materiali Risorse professionali

AREA EDUCATIVA E DIDATTICA

Curricolo, progettazione e valutazione ambiente di apprendimento Dimensione organizzativa Dimensione metodologica Dimensione relazionale

Inclusione e differenziazione Recupero e potenziamento Continuità e orientamento Competenze chiave e di cittadinanza

GESTIONE E ORGANIZZAZIONE

Orientamento strategico e organizzazione della scuola Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Collaborazione con il territorio

IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento d’identità,che offre alle famiglie degli alunni uno strumento di conoscenza dell’Istituto.

Esso è inoltre il mezzo attraverso il quale si fissano gli interventi educativi, didattici e gestionali della scuola stessa, sulla base della Costituzione Italiana e delle Indicazioni Nazionali del Ministero dell’Istruzione.

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2105-16Piano dell’offerta formativa

Il Piano dell’Offerta Formativa è deliberato dal Collegio dei docenti per ciò che attiene agli aspetti formativi, didattici, pedagogici ed organizzativi; dal Consiglio d’Istituto per le finalità e gli aspetti finanziari generali

Partendo dall'analisi dei bisogni e delle risorse del territorio e dall’attenta valutazione delle competenze professionali del personale scolastico, il P.O.F. rappresenta la ricerca ragionata d’informazioni, impegni, procedure e scadenze che il Collegio dei Docenti, organizzato in commissioni di lavoro, propone all'approvazione degli altri Organi Collegiali , affinché tutta la comunità scolastica si renda responsabile della qualità del servizio.

Le scelte educative, gli aspetti formativi e pedagogici sono integrati dal Regolamento d'Istituto che si conforma al principio generale della responsabilizzazione di tutte le componenti scolastiche nei confronti delle loro specifiche attività.

Al termine di ogni anno scolastico il P.O.F. viene sottoposto a verifica e valutazione. In tal modo, la scuola si interroga e riflette sulle sue scelte al fine di migliorarsi ed essere sempre al passo con i tempi.

PRINCIPI ISPIRATORI DEL SERVIZIO SCOLASTICO

Le finalità educative dell’Istituto, nonché i principi fondamentali della Costituzione Italiana su cui esse si basano, prevedono che “…tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla Legge, senza distinzione di

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sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche...” (ART. 3, 1°comma). Sulla base di ciò pertanto si riconosce e si valorizza l’identità di ognuno connessa alle differenze di genere, etniche, religiose e culturali. La scuola è la prima delle agenzie formative che, in applicazione dell’art.3 comma 2° Cost, può intervenire concretamente per “rimuovere gli ostacoli di ordine economico – sociale, che, limitando di fatto la libertà ed uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana…”

Inoltre l’Istituto fa propri i principi indicati nella Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia. Esso pertanto si impegna a garantire:

L’eguaglianza dei diritti dei suoi utenti realizzando quelle condizioni che fanno della scuola un luogo con FUNZIONI FORMATIVE piuttosto che selettive, anche attraverso specifici interventi previsti nel presente P.O.F. e in sede di programmazione, così da sviluppare, nel modo più armonioso e personalizzato, le potenzialità di ogni bambino.

L’accoglienza e l’inclusione degli alunni e dei loro genitori, con particolare impegno verso gli alunni diversamente abili o in situazione di disagio.

Contrastare le disuguaglianze

Garantire il diritto allo studio e pari opportunità di successo formativo

L’Istituto Comprensivo Statale “EUROPA UNITA “ di Afragola promuove la formazione e l’educazione dell’allievo di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado in continuità con l’opera educativa della famiglia e attraverso un rapporto di collaborazione e di intesa, con la finalità di formare “l’uomo libero del domani” che, in modo responsabile, critico e attivo, sia partecipe della comunità locale, nazionale e internazionale.L’Istituto Comprensivo per l’attuazione del suo compito istituzionale si ispira aiseguenti valori:_ Accoglienza_ Solidarietà_ Integrazione e inclusione _ Uguaglianza delle opportunità educative_ Imparzialità_ Libertà d’insegnamento_ Promozione umana, sociale e civile degli alunni.

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Dirigente Scolastico: Dott.Ssa Fabiola Del Deo

Scuola Dell’infanzia Numero Alunni 384

Numero Sezioni 17

Numero Insegnanti

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Scuola Primaria Numero Alunni 417

Numero Classi 25

Numero Insegnanti

Scuola Secondaria Di I Grado

Numero Alunni 252

Numero Classi 12

Numero Insegnanti 54

Totale Numero Alunni 1153

Totale Numero Classi 55

Totale Numero Insegnanti

Direttore Dei Servizi Generali E Amministrativi 1

Assistenti Amministrativi 6

Collaboratori Scolastici 13

Personale Custode 1

Dirigente Scolastico dott.ssa Fabiola Del Deo

Collaboratore Vicario prof. Giosefranco Esposito2° Collaboratore doc. Rosa GiuglianoResponsabili di plessoscuola infanzia

doc. Michela Falco ( San Marco)doc. Rosa Grandine ( Salicelle)

funzioni strumentali 2015-16

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Area 1Gestione del piano dell’offerta formativa e progettualità

Laura Campajola

Area 2 inclusione

Annunziata Ciampa

Assunta De Filippis

Adele SibilioArea3 supporto ai docenti e visite guidate

Anita Laezza

Area 4valutazione, documentazione e innovazione

Teresa Lucione

Santa Daniele

CONTESTO SOCIO-CULTURALE-ECONOMICO

Il Comune di Afragola conta 63.674 abitanti, su una superficie di 18 Kmq, con densità abitativa pari a 3.537,4 (Abitanti/Kmq).

Come rilevato dai dati Istat l’indice di vecchiaia (il rapporto percentuale tra il numero di over 65 anni ed il numero di under 14 anni) è pari al 57,4 anziani per ogni 100 giovane, un incidenza più bassa rispetto alla provincia di Napoli che invece registra un indice di vecchiaia pari al 93,7 anziani ogni 100 giovani. Mentre l’indice di dipendenza strutturale indica che ci sono 47,6 individui a carico ogni 100 che lavorano, un numero molto vicino a quello registrato

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nell’intera provincia di Napoli che è pari al 93,7. I dati sono ripresi dalle statistiche Istat.

L’andamento demografico della popolazione residente nel comune di Afragola dal 2001 ad oggi presenta un aumento costante della popolazione .

L’età media della popolazione è 35,71 L’andamento della popolazione straniera risulta in costante aumento dal 2004 ad oggi si incontra, anche, un aumento di stranieri di sesso maschile con una prevalenza di d’età compresa dai 35-39 anni.

La scuola si inserisce nel quartiere Salicelle, uno dei primi completati nel 1987 in applicazione della legge 219/1981 dopo il terremoto del 1980.

Viene realizzato su un’area posta in una zona marginale del comune di Afragola, costretta tra aree agricole e l’infrastruttura di scorrimento veloce che attraversa l’area a nord di Napoli da est a ovest( asse mediano ).

Nel quartiere furono realizzati 940 alloggi per i terremotati senzatetto provenienti da Napoli e dai comuni limitrofi, 72 alloggi destinati alla popolazione locale e al fianco di questi 1800 alloggi dello IACP, 220 alloggi derivanti da ordinanze della protezione civile e 180 delle Cooperative.

In definitiva in un totale di 1412 alloggi si vede concentrare il disagio nelle diverse forme con cui si presenta

( terremotati - senzatetto, sfrattati- disoccupati- abusivi, fasce marginali, ceti medio - bassi locali).

Pensato come quartiere autosufficiente in cui vengono disposte tutte le attrezzature: mercato, teatro, pronto soccorso, ufficio postale ecc., successivamente entrano in funzione solo le istituzioni classiche : scuola e chiesa .

Il quartiere viene denominato “Rione Salicelle “ e gli abitanti si localizzano e si riconoscono solo rispetto al numero degli isolati.

Nel quartiere si contano circa 7100 abitanti pari al 12% della popolazione afragolese, 1370 famiglie multiproblematiche caratterizzati da:

70% di disoccupazione giovanile con dinamiche di devianza Diffusa precarietà occupazionale tra informale e sommerso Alta presenza di carcerati e di arresti domiciliari, microcriminalità ( furti,

rapine, ricettazione, contraffazione, prostituzione ecc, anche connessi a focolai camorristici;

Alto tasso di dispersione scolastica 25% , con elevata presenza di “ mamme bambine”

Oltre il 53% dei nuclei familiari conta più di 5 componenti e vi è una diffusione di famiglie multiple e allargate ( più nuclei familiari sotto lo stesso tetto , fino a 16- 17 componenti.

Nel complesso è un quartiere giovane con una popolazione composta da bambini, ragazzi e giovani adulti, nati e cresciuti qui.

La dislocazione del quartiere lontano dal centro di Afragola ha fermentato processi di reciproca esclusione e di mancata integrazione sostenute soprattutto da mancati processi di inclusione sociale.

E’consolidata l’osservazione di una cronicità del disagio delle famiglie riconducibile a tre fenomeni strutturali:disoccupazione,reddito familiare insufficiente e lavoro nero.

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Per una forte deprivazione di risorse materiali, culturali e simboliche le persone non trovano ne’ lo spazio ne’ il tempo per costruirsi come soggetti capaci di una progettualità seria, prevale un senso di provvisorietà e ci si adatta al contesto con un fatalismo che poggia su un disagio interiore che si manifesta con atteggiamenti che rendono difficile la relazionalità soprattutto con i figli verso i quali sono prevalenti o atteggiamenti di chiusura o di accondiscendenza assoluta.

L’assenza di un reddito da lavoro continuativo e regolare accentua nei nuclei familiari uno stato di disagio socio-ambientale ; gli insufficienti mezzi di sostentamento sfociano in comportamenti devianti che contribuiscono a costruire un quadro multiproblematico,in cui si rileva la coabitazione di situazioni di bisogno di tipo socio-affettivo e non autosufficienza psicofisica. Fenomeni di devianza in età adulta modificano assetti familiari rendendo difficile l’identificazione dei soggetti responsabili della sopravvivenza della famiglia. Nei minori, la debole tenuta della referenza adulta genera una fragilità, un’insicurezza che esplodono nell'età adolescenziale in comportamenti devianti. Si registra la necessità : di ristabilire le condizioni minime per affrontare il problema socio-economico; di un alloggio stabile; di qualificazione professionale per mansioni specialistiche anche di tipo manuale; di integrazione lavorativa rivolta alle donne. In riferimento ai minori,si registra,oltre la consistente presenza di ragazzi in situazione di grave disagio con bisogni originati da dipendenze (alcool,tossicodipendenza,gioco),per i quali sono attivati servizi specifici,la necessità di andare incontro alle esigenze di quei ragazzi che,pur non evidenziando particolari problemi,incontrano nell’ambito scolastico un serio grado di difficoltà sperimentando fallimenti e frustrazioni che li demotivano e li allontanano dal raggiungimento degli obiettivi formativi pregiudicando l’accrescimento dell'autostima ed il loro futuro inserimento nel mondo del lavoro.Il quartiere “San Marco , ove ubicato il plesso della scuola infanzia è caratterizzato

da un alta densità di popolazione . E’ la zona dell’entroterra afragolese dove sono presenti strutture abitative e negozi di vario genere. Nella piazza sorge la magnifica Chiesa di San Marco .

Il quartiere risulta parte del territorio afragolese a differenza del quartiere Salicelle , fortemente ghettizzato e chiuso al territorio.

RISORSE MATERIALI ED ECONOMICHE

L’istituto comprensivo consta di tre edifici ubicati nel quartiere Salicelle e nel quartiere San Marco, siti nel comune di Afragola .

L’edificio della scuola dell’ Infanzia , plesso San Marco, presenta una struttura portante in c.a. con fondazione del tipo diretto e travi e pilastri in elevazione che costituiscono l’intelaiatura spaziale .

Tale edificio si sviluppa su un unico livello fuori terra oltre un piano interrato:

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al piano rialzato sono ubicate le aule destinate alle attività didattiche della scuola , i servizi igienici divisi per il personale e gli alunni, che a loro volta sono divisi per sesso.

L’accesso al complesso scolastico è assicurato da 1 ingresso principale , riservato sia agli alunni che al personale docente e non docente .

L’impianto antiincendio è assicurato da estintori il cui funzionamento viene verificato periodicamente .

L’edificio della scuola dell’ Infanzia , plesso Salicelle presenta struttura portante in c.a. con fondazione del tipo diretto e travi e pilastri in elevazione che costituiscono l’intelaiatura spaziale .

Tale edificio si sviluppa su un unico livello fuori terra : al piano rialzato sono ubicate le aule destinate alle attività didattiche della

scuola , i servizi igienici divisi per il personale e gli alunni, che a loro volta sono divisi per sesso.

L’accesso al complesso scolastico è assicurato da 1 ingresso principale , riservato sia agli alunni che al personale docente e non docente .

L’impianto antiincendio è assicurato da estintori il cui funzionamento viene verificato periodicamente .

L’edificio della scuola della primaria e secondaria di I grado , plesso Salicelle, presenta struttura portante in c.a. con fondazione del tipo diretto e travi e pilastri in elevazione che costituiscono l’intelaiatura spaziale.

Tale edificio si sviluppa su due livelli fuori terra costituiti da due corpi di fabbrica collegati da un tunnel centrale . il primo corpo di fabbrica è utilizzato dalla scuola secondaria di 1 grado mentre il secondo corpo di fabbrica ospita la Scuola Primaria e gli uffici amministrativi .In adiacenza a tale tunnel di collegamento sono ubicati al piano rialzato l’aula magna e la palestra . Al piano rialzato sono ubicate le aule destinate alle attività didattiche della scuola , i servizi igienici divisi per il personale e gli alunni, che a loro volta sono divisi per sesso, gli uffici amministrativi .

Al primo piano sono ubicate le aule destinate alle attività didattiche della scuola , i servizi igienici per il personale e per gli alunni, i laboratori di informatica, scientifico, linguistico, e musicale e la biblioteca .

L’accesso al complesso scolastico è assicurato da due ingressi principali , riservati sia agli alunni che al personale docente e non docente .

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I collegamenti interni sono assicurati da due scale interne. L’impianto antiincendio è assicurato da estintori il cui funzionamento viene verificato periodicamente .

Tutte le aule dell’istituto sono dotate della LIM, a supporto di una attività scolastica efficace ed adeguata alle attuali esigenze culturali e professionali.

Nei plessi dell’istituto sono ancora in essere percorsi di ottimizzazione strutturale , di messa in sicurezza e di riordino degli ambienti, puntando molto sulla sicurezza specifica e globale, sull’igiene nonché sull’implementazione di laboratori . La scuola si attiva, attraverso la politica di contrattazione ed integrazione, per reperire altri finanziamenti da soggetti pubblici e privati del territorio dietro presentazione dei progetti formativi integrati.

AULE SPECIALI ED ATTREZZATURE Tutte le aule dell’Istituto, essendo i plessi collegati tra di loro, sono

interscambiabili nell’uso a seconda di quelle che sono le urgenze del momento. 1 biblioteca1 palestra attrezzata 2 Laboratorio di informatica: primaria e secondaria di 1° grado 1 Laboratorio musicale ( pianoforte, tromba, flauto,batteria)1 laboratorio musicale ( strumentazione )1 Laboratorio artistico aule con la LIMLaboratorio scientificoLaboratorio linguisticoSpazi esterni adibiti a serre

CARATTERISTICHE DEL PERSONALE Nell’Istituto insegnano circa 143 docenti di cui nella scuola infanzia e primaria il maggior numero è a tempo indeterminato; nella scuola secondaria di I grado si registra negli anni una alta presenza di docenti a tempo determinato. Gli insegnanti,di età media tra i 40 e i 50 anni, sono in gran parte provenienti da Afragola e dalle province limitrofe , poche unità dal capoluogo. I docenti, nella quasi totalità , sono in possesso di certificazione informatica , alcuni di certificazione linguistica . I docenti partecipano alla formazione promossa dal MIUR , INDIRE e inoltre seguono autonomamente percorsi di formazione sulla disciplina di competenza, sulla didattica e sulla valutazione IL Personale Non Docente che negli uffici operano n. 7 dipendenti, di cui 1 Direttore dei servizi generali ed amministrativi, a tempo indeterminato. Sono 17 i collaboratori scolastici, di 14 a tempo indeterminato. Il personale amministrativo fornisce le informazioni richieste con tempestività e assicura all’utenza il funzionamento del servizio ordinario e il rilascio di atti e provvedimenti, con priorità per le urgenze segnalate. Accesso alla documentazione didattica e amministrativa scolastica: la legge 7 Agosto 1990 n. 241 riconosce la possibilità, per soggetti che ne abbiano personale interesse

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e secondo le modalità previste, di visionare o fotocopiare dei documenti, al fine di garantire la trasparenza dell’attività amministrativa.

AREA EDUCATIVA E DIDATTICA

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ANALISI DEI BISOGNI D’ISTITUTO

L’istituto consta di 3 plessi : 1 plesso scuola primaria e sec. I grado e 2 plessi di scuola infanzia; esso opera in una realtà fortemente depauperata con una presenza di alunni con atteggiamenti di prepotenza , arroganza ,segnalati ai servizi sociali e di famiglie seguite da servizi sociali e di alunni i cui genitori sono detenuti.

Nell’ambito di tale contesto  assume importante rilievo il problema della dispersione scolastica,  legato alle  diverse caratteristiche del tessuto socio-economico e culturale dell’ambiente in cui la scuola opera. Le  cause del disagio sociale sono legate a vari fattori quali:

Situazioni di svantaggio economico e socio-culturale Carenze educative della famiglia Problematiche che emergono da particolari situazioni familiari ( genitori

detenuti, disoccupati , varie forme di convivenze all’interno delle famiglie )

Carenza di formazione-informazione

Poca partecipazione scuola-famiglia

L’alunno, in un contesto così problematico, spesso abbandona lo studio in risposta ad una condizione esistenziale e psicologica, di disadattamento e di insuccesso scolastico.

Molti alunni che abbandonano la scuola, vivono una condizione caratterizzata dall’intreccio tra emarginazione scolastica e povertà economica, culturale e affettiva che rende difficile mettere a punto interventi e forme di recupero focalizzate esclusivamente sul soggetto. Tale marginalità, unita agli insuccessi scolastici, si esprime spesso nella carenza di competenze cognitive e sociali, associandosi e producendo ridotte opportunità di sviluppo del sé, sentimenti di autosvalutazione, difficoltà socio-relazionali.

Il disagio scolastico nella nostra scuola si manifesta con varie modalità, comportamenti di disturbo in classe, irrequietezza, iperattività, difficoltà di apprendimento e di attenzione, difficoltà di inserimento nel gruppo, scarsa motivazione, basso rendimento, abbandono, dispersione .

Riuscire a livello preventivo a contenere la dispersione e l’evasione scolastica combattendo un’uscita precoce dal sistema scolastico/formativo anche con un’efficace azione di orientamento individuale significa promuovere una prima azione concreta a favore dell’inclusione sociale di ragazzi provenienti da contesti familiari e sociali sfavorevoli

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Obiettivo infatti della nostra istituzione scolastica è prevenire il disagio aiutando i nostri alunni a prepararsi ad un futuro dignitoso , fermo restando che la scuola, soprattutto dall'infanzia alla secondaria di primo grado, deve tendere alla formazione della persona nel suo complesso.

La nostra scuola non solo è espressione di un sistema educativo volto a cogliere l’interdipendenza tra soggetto,obiettivi pedagogici e realtà sociali, ma guarda soprattutto agli effetti dell’apprendimento dell’utenza poiché se non c’è rispondenza tra l’offerta scolastica e le aspettative di chi apprende, il rischio dell’abbandono o delle “uscite” scolastiche può diventare sempre più esteso.

L'attenta analisi dei processi e delle trasformazioni culturali del territorio al fine di individuare i bisogni e le disponibilità educative, unitamente alle indagini per la rilevazione delle caratteristiche socio-economiche dell'ambiente in cui è inserita la Scuola, hanno messo in evidenza:

carenza nel territorio di occasioni di aggregazione sociale, di crescita culturale e di esperienza di comunicazione e relazione;

carenza nel quartiere di aree verdi attrezzate, infrastrutture pubbliche sportive;

situazioni di disoccupazione e inoccupazione e saltuarie situazioni lavorative al nero;

dispersione del potenziale cognitivo per quegli alunni che escono dalla scuola con un bagaglio di conoscenze, in termini di abilità e competenze, inferiori agli standard previsti;

difficoltà, di molti alunni, nell'utilizzo corretto e appropriato dei linguaggi verbali e non verbali.

I principali bisogni sono così sintetizzabili:

bisogni socio-affettivi

Bisogno di socializzare, di sentirsi gratificati, di confrontarsi, di valutare se stessi in rapporto agli altri, di costruire e rafforzare l'immagine di sé , di ricevere risposte, di provare interessi, di riconoscere e valorizzare attitudini, di operare scelte.

bisogni cognitivi

Bisogno di conoscere, di esplorare la realtà esterna, di conoscere e indagare la propria realtà sociale, di conoscere se stesso, le proprie capacità, bisogno di autonomia nel lavoro, bisogno di competenza comunicativa, di sviluppo delle capacità critiche, dell'analisi, della comparazione, della elaborazione personale, della valutazione, bisogno di vivere esperienze formative di diversa "apertura".

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In relazione ai bisogni rilevati appaiono pertanto preminenti le necessità, da parte della scuola:

di progettare percorsi educativi e didattici che offrano opportunità di apprendimento a tutti gli alunni coerenti e adeguati ad un’era digitale

di istituire relazioni umane che facilitino, all'interno della scuola, il processo insegnamento – apprendimento;

di integrare le diversità e superare le forme di emarginazione sociale, ambientale e culturale;

di integrare scuola e territorio per dare risposte significative ai bisogni culturali e sociali con il concorso di tutti gli operatori coinvolti nel sistema formativo;

di prevenire e recuperare la dispersione scolastica e l'insuccesso formativo; di creare raccordi con le famiglie nel percorso di formazione; di darsi delle regole per garantire a ciascun individuo uno spazio di dignità e

di libertà personale, nell’interazione costruttiva con gli altri. Offrire alle famiglie opportunità concrete per affrontare situazioni di

difficoltà educative, psicologiche ed affettive nel ruolo genitoriale, Dare continuità e struttura al rapporto con tutti i soggetti del territorio che si

occupano del disagioMettere gli allievi nella condizione di poter esprimere se stessi, attraverso il

ricorso ai vari tipi di linguaggio (verbale, scritto, iconico, mimico-gestuale) ritenuti più opportuni ed efficaci

SCELTE FORMATIVE DELLA SCUOLA Le scelte formative della nostra scuola si ispirano alle finalità evidenziate

nelle Indicazioni Nazionali, secondo le quali la Scuola forma l’uomo e il cittadino e lo orienta nella scelta dell’attività successiva e partono dal presupposto che la personalità dell’alunno si struttura su aree e capacità diversificate (cognitive, affettive, emotive, senso-motorie, sociali) al cui sviluppo concorrono tutte le discipline. Nel processo di insegnamento/apprendimento è indispensabile tener conto delle varie forme di intelligenze, di stili, di linguaggi, che determinano ritmi di sviluppo diversi. La formazione della personalità dell’alunno non è determinata unicamente da fattori familiari o da quelli ambientali, ma è il frutto di un processo dinamico in cui i vari fattori interagiscono.

Sul versante dell’innovazione metodologica e didattica, infatti, esso porta avanti significative iniziative di continuità, di accoglienza, di orientamento, di recupero dello svantaggio, di ampliamento dell’offerta formativa, di sperimentazione di approcci didattici innovativi.Le iniziative di continuità mirano a creare un anello didattico/formativo che raccordi i diversi ordinamenti presenti nell’Istituto e nel territorio, inserito nella continuità di un percorso educativo/didattico che va dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria e da questa alla Scuola Secondaria di I° grado

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SCELTE METODOLOGICHE DELLA SCUOLA Le scelte metodologiche tendono a migliorare sia i risultati individuali, sia le proposte didattiche attraverso:

o adattabilità ai cambiamenti o interventi differenziati o valorizzazione delle competenze metacognitive o valorizzazione delle competenze comunicative o valorizzazione dei concetti di tolleranza,solidarietà e accettazione del

diverso, nei rapporti interpersonali o valorizzazione delle competenze digitali

L’interazione di queste scelte dovrebbe agevolare il raggiungimento di uno degli obiettivi primari della nostra scuola: la riduzione dell’insuccesso scolastico e della dispersione o ancora della evasione scolastica

L’alunno non ha solo diritto all’istruzione,  ha diritto ad un apprendimento significativo in funzione della propria crescita e del proprio sviluppo. Ogni alunno vale per se stesso e non in rapporto competitivo rispetto agli altri e deve essere messo nella condizione di saper riconoscere i propri limiti.L’insegnante ha il compito di riconoscere le cause degli insuccessi, evitando che gli stessi si rinforzino portando l’alunno all’abbandono scolastico.Partendo da queste considerazioni e tenendo conto di quanto emerge dall’analisi della situazione, si possono individuare gli obiettivi formativi ritenuti prioritari.Per lo stretto rapporto personale ed umano con forte connotazione affettiva che lega non solo i genitori ai figli, ma anche i docenti agli alunni , vengono considerati rilevanti i bisogni di formazione di genitori e docenti

.     BISOGNI FORMATIVI  DEGLI ALUNNI

Contesto affett ivo accogl iente Certezze d i d i r i t t i e d i obb l ighi Ricchezza cul tura le del le proposte d idatt iche Percors i d i apprendimento access ib i l i e personal izzat i Esper ienze d i auto - or ientamento

b.     BISOGNI FORMATIVI DEI GENITORI

Consapevolezza dei rea l i b isogni affet t iv i e cogn it iv i del figl io Percez ione del rapporto con la scuola come rapporto c i t tad ino–

serv iz io pubbl ico Consapevolezza del ruo lo educat ivo de l la Famig l ia

c.      BISOGNI FORMATIVI DEI DOCENTI

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Formaz ione e agg iornamento de l le competenze profess ional i Migl ioramento de l le in teraz ion i nel gruppo Predispos iz ione a l rapporto d i co l laboraz ione Consapevolezza del ruo lo de l la scuola come centro d i erogaz ione d i

serv iz i Incremento de l la cu l tura progettuale e del l ’autoana l i s i

VISION E MISSION

Vision del nostro Istituto :

ambiente di CRESCITA l’alunno vive le sue fasi i di vita,in una prospettiva di sviluppo educativo

Ambiente di “RELAZIONI” , è un luogo di convivenza democratica, basata sulla cooperazione, lo scambio e l’accettazione produttiva della diversità come valori ed opportunità di”crescita insieme”

ambiente di “APPRENDIMENTO” , promuove lo sviluppo di capacità culturali e cognitive

Mission del nostro Istituto

Attivare azioni per valorizzare le potenzialità di ogni singolo alunno e supportare quelli in difficoltà di apprendimento limitando la dispersione scolastica e favorendo l’integrazione.

Realizzare azioni per incentivare la ricerca-azione di una didattica che migliori le proposte operative dell’Istituto, adeguata ad una era digitale

Predisporre azioni per favorire l’accoglienza e l’inclusione di studenti, famiglie e personale in un’ottica di collaborazione e di appartenenza

Predisporre/realizzare azioni che favoriscano la Continuità educativa e l’Orientamento fin dalle prime classi della scuola dell’infanzia

Creare spazi ed occasioni di formazione per studenti, genitori, educatori, personale della scuola per un’educazione-formazione permanenti

La nostra scuola costituisce una comunità composta da alunni, docenti, personale non docente e genitori. Tutti i membri della comunità hanno pari dignità e sono investiti, ognuno nel proprio ruolo di uguale responsabilità per il corretto funzionamento dell’istituzione scolastica. Di conseguenza all’interno della nostra scuola alunni, genitori e il personale tutto formano un’unica COMUNITA’ EDUCANTE che si impegna nella funzione di prevenzione educativa che coinvolge l’intero contesto territoriale a partire dal nucleo fondamentale delle famiglie.

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Premesso che la scuola deve far emergere le potenzialità di ogni individuo, attraverso la rimozione degli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana (preconcetti ed atteggiamenti razzisti), i campi di esperienza e le diverse discipline forniranno ad ogni individuo le competenze chiave per prepararsi alla vita adulta, rendendolo consapevole del proprio vissuto e della realtà in cui vive. Per rendere comprensibile e trasparente il “patto di corresponsabilità” tra la nostra scuola e le famiglie, si danno di seguito le finalità e gli obiettivi educativi, rivisti alla luce delle indicazioni contenute negli allegati al D.M. n.139, 22-08-2007, (Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione).

Finalità: Educare alla capacità di relazionarsi in modo corretto con se stessi e con

gli altri; Educare all’acquisizione di un patrimonio di competenze, capacità e

conoscenze, tali da garantire a ciascun individuo un buon livello di cultura generale;

Favorire lo sviluppo di un metodo di apprendimento autonomo (“imparare ad imparare”);

Educare alla consapevolezza di vivere in un mondo “globalizzato” e ad un approccio tollerante e multiculturale nei rapporti sociali e interpersonali, orientando, in particolare, la formazione educativa verso i nuovi orizzonti europei;

Favorire, in modo particolare, l’acquisizione da parte dell’allievo di un’autonoma capacità di giudizio, in una società nella quale tendono ad affermarsi fenomeni di omologazione, di conformismo e di “pensiero unico”.

Permettere allo studente, attraverso un adeguato percorso di conoscenza e di maturazione interiore, di compiere scelte consapevoli circa il suo futuro scolastico e professionale;

Sviluppare la capacità di interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri;

Sviluppare la capacità di inserirsi in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni, riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole e le responsabilità;

Promuovere l’educazione alla propria ed altrui salute e la crescita armonica della corporeità;

Promuovere la consapevolezza di sé e dei propri bisogni, in ogni fase del processo formativo

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Obiettivi cognitivi Sviluppare la capacità di individuare e rappresentare collegamenti e

relazioni tra i fenomeni, eventi e concetti diversi; Sviluppare la capacità di affrontare situazioni problematiche costruendo

e verificando ipotesi e proponendo soluzioni; Sviluppare la capacità di comprendere messaggi di genere diverso

(quotidiano, letterario, tecnico, scientifico), trasmessi utilizzando linguaggi diversi (scritto, verbale, matematico, scientifico, simbolico, visivo, musicale, etc.), mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali);

Sviluppare la capacità di rappresentare eventi, concetti, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc., utilizzando diversi linguaggi e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi strumenti e supporti;

Sviluppare la capacità di acquisire e interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti disciplinari;

Sviluppare la capacità di esporre secondo un ordine logico e con la corretta terminologia;

Sviluppare la capacità di riorganizzare le informazioni acquisite in un discorso semplice e corretto, che non sia una mera ripetizione mnemonica, anche attraverso schemi di sintesi e mappe concettuali

Obiettivi didattici Relativamente agli obiettivi didattici si rimanda alle diverse programmazioni

La pianificazione del progetto formativo

Il processo didattico e formativo migliora attraverso: Reperimento di risorse aggiuntive funzionali; Scambio dei curricoli tra i diversi ordini di scuole; Valorizzazione e ridistribuzione delle Competenze interne reperibili; Flessibilità dell’orario; Articolazione flessibile del gruppo classe sia in verticale che in

orizzontale; Organizzazione di iniziative di recupero, sostegno e potenziamento; Realizzazione di attività organizzate in collaborazione con soggetti

esterni per l’integrazione della scuola col territorio. Iniziative di orientamento e di continuità sia verticale che trasversale;

Accordi e convenzioni che coinvolgano più scuole e paesi (Associazioni Temporanee di Scopo)

Accordi di rete disciplinareI docenti dell’Istituto comprensivo hanno concordato di perseguire i seguenti obiettivi formativi :

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1) Favorire una maggiore integrazione sociale e l’apertura ai rapporti interpersonali

2) Acquisire competenze indispensabili per la crescita personale quali: Il dominio di sé Il senso della solidarietà La capacità di collaborare per un fine comune La valorizzazione del ruolo di tutti Migliorare le competenze

La funzione di base della scuola è dotare lo studente di conoscenze funzionali allo sviluppo e alla promozione di competenze di base e di cittadinanza.In particolare, le competenze chiave individuate in sede europea sono:Competenza DigitaleCompetenze Sociali e CivicheConsapevolezza ed Espressione CulturaleCompetenze in lingua madreCompetenze nelle lingue straniereCompetenza matematicaCompetenza di base in Scienza e TecnologiaCiascuna di queste competenze concorre a una vita positiva nella societàdella conoscenza; esse si intersecano e sono correlate tra loro,concorrono a rendere possibili realizzazione e sviluppo personali,cittadinanza attiva, inclusione sociale e occupazione. o Collaborare e partecipare

Competenze chiave e di cittadinanza Il nostro istituto , inteso come realtà educativa e formativa, è connotato

dall'insieme delle relazioni fra le sue componenti essenziali: lo studente, la famiglia, il personale docente, non docente e il dirigente scolastico.

La scuola accompagna lo studente nella scelta consapevole del proprio curriculum formativo e contribuisce, attraverso il dialogo e la concretezza delle proprie iniziative, a costruire un ambito adeguato al bisogno di crescita culturale e di formazione dello studente

La scuola è chiamata a rispondere al bisogno di formazione, valorizzando la ricchezza delle risorse umane, professionali, strumentali a disposizione, in un costruttivo rapporto con le altre agenzie educative e formative esistenti sul territorio.

L’istituto pone l’accento sul possesso delle competenze chiave di cittadinanza nella esplicitazione delle finalità educative e degli obiettivi didattici trasversali ai percorsi delle singole discipline e ai curricoli nel loro insieme.

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In riferimento al contesto territoriale nelle sue esigenze tutte le scelte didattico-formative concorrono a formare competenze culturali e relazionali.

Nella nostra scuola l’educazione delle competenze di cittadinanza è fondamentale nella progettazione educativa e didattica .

COMPETENZE TRASVERSALI E DI CITTADINANZA ATTIVA AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

Competenza nella “costruzione del sé”(imparare ad imparare e progettare)

Saper organizza il suo apprendimento in ordine a tempi, fonti, risorse, tecnologie offerte dalla situazione scolastica

Saper elaborare risorse e opportunità e gli eventuali vincoli; sa valutare i risultati raggiunti

Competenza nelle “relazioni con gli altri”(comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile)

Saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite anche se non sempre riesce a predisporre un piano di lavoro per implementarle

Saper elaborare progetti di apprendimento, proponendosi obiettivi,formulando ipotesi, individuando risorse e opportunità e gli eventuali vincoli; saper valutare i risultati raggiunti

Competenza nel “rapporto con la realtà naturale e sociale”(risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire e interpretare l’informazioni)

Saper organizzare proprio apprendimento in ordine a tempi, fonti, risorse, tecnologie offerte dalla situazione scolastica

Saper elaborare progetti di apprendimento, proponendosi obiettivi, formulando ipotesi, individuando risorse e opportunità e gli eventuali vincoli; sa valutare i risultati raggiunti

Il profilo dello studente nel nostro prevede due tipi di competenze riferite: alle singole discipline e/o aree disciplinari

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all’esercizio della cittadinanza attiva.

In considerazione di queste finalità la scuola definisce e descrive gli itinerari educativi e didattici da realizzare per il conseguimento della competenze previste conduce alla costruzione del curricolo di Istituto

A partire dal curricolo di istituto, i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee con attenzione all’integrazione fra le discipline e alla loro possibile aggregazione in aree, così come indicato dal Regolamento dell’autonomia scolastica, che affida questo compito alle istituzioni scolastiche

Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie e trasversali,che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, e sono orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune.

Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire.

Il nostro istituto considera pienamente il rispetto delle regole ( il documento Regolamento d’istituto redatto e aggiornato annualmente vuole rendere esplicite quelle norme che, se accettate e condivise, facilitano il buon andamento dell'istituto nel rispetto dei diritti e delle libertà di ciascuno) e promuove ogni anno una progettualità mirata al valore della legalità della cittadinanza e lo sviluppo dell'etica della responsabilità e di valori in linea con i principi costituzionali

La nostra scuola tra le sue finalità, in coerenza con i bisogni della platea, promuove la diffusione della cultura della legalità, per una migliore convivenza tra diversi, nel rispetto delle regole e per una società più giusta e intende operare alla costruzione di una personalità consapevole dei diritti e dei doveri che la Cittadinanza impone, disponibile e collaborativa verso il bene comune, ben integrata nella società, ma anche capace di accogliere i vantaggi che le diversità, sotto le varie forme in cui oggi si presentano, offre.

La riscoperta del significato autentico dei valori contenuti nella Costituzione, lo sviluppo integrale della persona e la formazione del cittadino all’interno della comunità scolastica e sociale, attraverso l’assunzione graduale di un comportamento responsabile ( verso se stessi, gli altri e l’ambiente) rientrano nelle finalità generali del POF, insieme agli altri progetti della scuola coerenti con l’azione educativa

la scuola prevede una serie di attività basate sui principi del rispetto, della tolleranza, della giustizia sociale, della pace adottando sistemi di valutazione che si rimandano al voto di comportamento .

La scuola valuta le competenze chiave degli studenti come l'autonomia di iniziativa e la capacita' di orientarsi attraverso osservazione del comportamento, attraverso particolari e significative situazioni di vita di gruppo e di relazioni e attraverso questionari di autovalutazione .

La scuola adotta criteri di valutazione comuni per l'assegnazione del voto di comportamento, contemplati nel PAV ( piano di valutazione ). Le competenze chiave di cittadinanza, da acquisire al termine dell‟istruzione

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obbligatoria, sono trasversali e andrebbero lette in una dimensione a spirale di progressione continua.Esse sono:o Acquisire e interpretare l‟informazioneo Progettareo Comunicareo Imparare ad imparareo Individuare collegamenti e relazionio Risolvere problemio Agire in modo autonomo e responsabile

FINALITA’ EDUCATIVE

SCUOLA DELL’INFANZIALa scuola dell 'infanzia si pone come finalità la promozione dello sviluppo personale, dell ‘autonomia della competenza e cittadinanza dei bambini.Le finalità principaliLa scuola dell’infanzia è un contesto educativo appositamente pensato per bambini in età prescolare, che si propone :1. la maturazione dell’identità, che richiama una forte presenza della dimensione affettiva, in termini di sicurezza, autostima, equilibrio e come cultura di appartenenza al gruppo.2. lo sviluppo dell’autonomia, che comporta la progressiva capacità di costruzione di regole e quindi di rapporti sociali positivi, di collaborazione e di responsabilità.3. lo sviluppo delle competenze quale acquisizione di una padronanza appropriata, specifica, puntuale di linguaggi e strumenti._ La metodologia educativa adottata

.L’accoglienza un atteggiamento, un modo di essere che le insegnanti assumono come proprio.

.La centralità del gioco, esplorazione e ricerca, la vita di relazioneL’attività educativa della scuola dell’infanzia è fondata sulla centralità del gioco come fonte privilegiata di apprendimento. Ogni attività didattica è quindi proposta e organizzata in forma giocosa e “informale”, evitando così precoci “didatticismi” e impostazioni tipiche di altri ordini di scuola.

L’osservazione, la progettazione, la verificaLa programmazione annuale si basa quindi sulla costruzione di un itinerario educativo – didattico che, tenendo presente gli elementi posti dallo specifico contesto in cui operiamo (risorse a disposizione, vincoli strutturali, organizzativi, normativi) parte dalle caratteristiche dei bambini della nostra

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scuola e individua obiettivi formativi, attività di gioco e modalità operative adeguati ai loro livelli di sviluppo (ma anche “realisticamente” praticabili).

La continuità educativaLa continuità educativa è raggiungibile attraverso un’ipotesi di progettazione collegiale e la definizione di un curricolo il più possibile organico e interconnesso. Le modalità operative individuate e gli specifici progetti elaborati sono quindi finalizzati a:_ “far vivere” ai bambini esperienze significative di conoscenza di altre realtà educative e culturali, attraverso un percorso orientato a rendere “familiare, piacevole e interessante” il passaggio tra un ordine di scuola e l’altro_ favorire la comunicazione, la messa in comune delle competenze e la costruzione di strategie educative condivise tra gli operatori delle diverse scuole e servizi_ I campi dell’esperienza educativaLa nostra proposta pedagogica ha come riferimento principale i vari “campi dell’esperienza

SCUOLA PRIMARIA“La scuola Primaria, accogliendo e valorizzando le diversità individuali, ivi compresequelle derivanti dalla disabilità, promuove, lo sviluppo della personalità ed ha il fine di acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base, comprese quelle relative all alfabetizzazione informatica, fino alle sistemazioni logicocritiche, di far apprendere i mezzi espressivi, la lingua italiana e l‟alfabetizzazione della lingua inglese, di porre le basi per l‟utilizzazione di metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue leggi, di valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo, di educare ai principi fondamentali della convivenza civile.”

PROMUOVERE:La pratica consapevole della cittadinanza attivaL‟acquisizione degli alfabeti di base della culturaCURARE:Provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto, avere fiducia in sé efidarsi degli altriCONTRASTARE:La dispersione scolasticaPREVENIRE:L‟evasione dell’ ‘obbligo scolasticoPERSEGUIRE:Il miglioramento della qualità del sistema d‟istruzioneACCOMPAGNAREL‟alunno nell’ elaborazione del senso della propria esperienza

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La Scuola Secondaria di primo Grado, attraverso le discipline di studio, è finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio e al rafforzamento delle attitudini all’ interazione sociale; organizza ed accresce, anche attraverso l‟alfabetizzazione e l‟approfondimento nelle tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità, anche in relazione alla tradizione culturale ed alla evoluzione sociale, culturale e scientifica della realtà contemporanea; è caratterizzata dalla diversificazione didattica e metodologica in relazione allo sviluppo della personalità dell ‘allievo; cura la dimensione sistematica delle discipline; sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e vocazioni degli allievi; fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività d‟istruzione e di formazione; introduce lo studio di una seconda lingua dell’ Unione Europea; aiuta ad orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione.

Crescita delle capacità autonome di studio Rafforzamento delle attitudini all’interazione sociale Organizza e accresce conoscenze e abilità Cura la dimensione sistematica delle discipline Sviluppa competenze e capacità di scelta consapevole

corso a indirizzo musicale

la Scuola Secondaria di I° Grado è riconosciuta come scuola con indirizzo musicale ai sensi del DM 201/99. Il corso con indirizzo musicale è il corso E.Gli strumenti sono il pianoforte,la chitarra la tromba, e il flauto traverso; le lezioni si svolgono in orario pomeridiano, e comprendono, oltre allo studio dello strumento, le lezioni di solfeggio e musica d‟insieme.

OBIETTIVI GENERALI DI APPRENDIMENTO

In questo contesto ambientale la scuola propone le seguenti finalità:o Favorire la conoscenza di se stessi e rafforzare l’identità di

ciascunoo Far acquisire una mentalità critica per saper riorganizzare le

proprie esperienzeo Favorire il confronto interpersonale e la corresponsabilità per il

miglioramento di sé e della realtà sociale, culturale e ambientaleo Educare al rispetto della diversità delle persone e delle culture

utilizzandone le potenzialità educative

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o Favorire l’acquisizione di conoscenze e abilità per trasformarle in quelle competenze che costituiscono il punto di arrivo del processo di apprendimento

o Favorire l’acquisizione delle competenze informatiche

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTOScuola dell’infanzia

Il sé e l’altro· Conoscere e rafforzare la propria identità personale· Rispettare e aiutare gli altri· Conoscere la propria realtà territoriale e di altri (luoghi, storie, tradizioni...)Corpo, movimento, salute· Interiorizzare e rappresentare lo schema corporeo· Muoversi con destrezza nell’ambiente e nel gioco· Imparare a controllare le proprie emozioni e saper gestire in autonomia la propriapersonaFruizione e produzione di messaggi· Utilizzare varie tecniche espressive libere o finalizzate individualmente o in gruppo· Arricchire il lessico attraverso l’ascolto e la comprensione di narrazioni (storie,poesie…)· Comunicare e rappresentare emozioni ed esperienze attraverso linguaggi di varianaturaEsplorare, conoscere e progettare· Esplorare l’ambiente con i cinque sensi· Saper porre domande pertinenti ai contesti di ricerca, formulare ipotesi e verificarleLocalizzare, collocare, registrare se stesso, oggetti, eventi e persone nel tempo e nellospazio· Mettere in relazione,ordine e corrispondenza elementi dati

Attività didattica giornaliera Accoglienza, dalle ore 8.30 alle ore 9.30        Preghiera/colazione: dalle ore 9,30 alle ore 10.00         Attività didattica: dalle ore 10.00 alle ore 11.30          Gioco in classe o in salone: dalle ore 11.30 alle ore 12.00

         Pratiche igieniche: dalle ore 12.00 alle ore 12.15         Preparazione al pranzo: dalle ore 12.15 alle ore 12.30 Pranzo: dalle ore 12.30 alle ore 13.00

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         Gioco in classe, in salone o in giardino: dalle ore 13.00 alle ore 14.00

         Attività didattica per i bambini di 4 e 5 anni: dalle ore 14.00 alle ore 15.30

Attività ludiche dalle ore 15.30 alle ore 16.00          Attività ludiche per i bambini di 3 anni: dalle ore 14.00 alle ore

16.00          Uscita: dalle ore 16.00 alle ore 16.30

Scuola primaria

AREA LINGUISTICAASCOLTARE, COMUNICARE E PARLARE· Seguire la narrazione di testi ascoltati o letti mostrando di saperne cogliere il senso globale e i contenuti essenziali.· Cogliere in una discussione le posizioni dei compagni ed esprimere la propria opinione.· Intervenire in modo ordinato e pertinente nel dialogo, nella conversazione.· Esprimere esperienze personali e racconti seguendo l’ordine temporale e causale.· Relazionare oralmente su un argomento di studio o un’attività scolastica e non.· Usare registri linguistici diversi.· Ascoltare e comprendere indicazioni, istruzioni e regole.· Memorizzare per utilizzare dati, informazioni e per recitare.LEGGERE E COMPRENDERE· Leggere ad alta voce ed in maniera espressiva testi di vario tipo, individuandone le principali caratteristiche strutturali e di genere.· Rilevare l’idea centrale e lo scopo di un testo.· Ricavare informazioni e dati da testi letti per elaborare schemi, grafici, tabelle, sintesi.· Utilizzare tecniche di lettura silenziosa con scopi mirati.· Leggere per il piacere di leggere.SCRIVERE· Comunicare per iscritto con frasi compiute, correttamente strutturate, che rispettino leconvenzioni ortografiche.· Produrre testi di vario tipo, legati a scopi diversi: descrittivi, narrativi, argomentativi,informativi.· Stendere una relazione di fatti o fenomeni usando un lessico appropriato.· Compiere operazioni di rielaborazione sui testi.· Produrre testi creativi sulla base di modelli dati.

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· Apprezzare l’espressione linguistica come valore estetico.RIFLETTERE SULLA LINGUA· Riconoscere e denominare le parti principali di un discorso e gli elementi logici e morfologici di una frase.· Comprendere i principali meccanismi di formazione delle parole.· Utilizzare il dizionario per arricchire il lessico personale.· Riconoscere e usare i segni di interpunzione.AREA ESPRESSIVO –CREATIVA- CORPOREA· Sviluppare il senso estetico e della creatività.· Sviluppare le capacità pratiche sensoriali.· Sviluppare le capacità linguistiche e mimiche.· Sviluppare l’equilibrio psico-motorio.· Avviare alla comprensione e alla fruizione dei linguaggi non verbali anche con l’ausilio di strumenti tecnico-espressivi.· Riconoscere ed apprezzare i principali beni culturali, ambientali ed artigianali presenti nel territorio.· Memorizzare dati e informazioni per utilizzarli in drammatizzazioni e recite.AREA ANTROPOLOGICA· Prendere coscienza del rapporto individuo società.· Avviare alla formazione di una coscienza storica attraverso l’acquisizione dei concetti di evoluzione, cambiamento, successione, contemporaneità, durata, rapporto causa effetto.· Scoprire il rapporto uomo ambiente.· Riconoscere l’organizzazione e l’uso del territorio da parte dell’uomo attraverso le capacità di sapersi orientare, di decifrare codici e conquistare concetti di spazio rappresentato, progettato e codificato,.· Conoscere elementi fisici e antropici dei paesaggi italiani e non.· Conoscere i fatti storici più salienti delle civiltà.· Relazionare oralmente su un argomento di studio.LINGUA 2· Ascoltare e comprendere semplici messaggi.· Leggere e comprendere brevi testi.· Saper partecipare ad una semplice conversazione utilizzando un lessico gradualmente più ampio.· Scrivere semplici e brevi messaggi riferiti al proprio vissuto.· Avviare alla consapevolezza dell’esistenza di altre culture.· Motivare all’apprendimento della lingua 2.

AREA LOGICO-MATEMATICO-SCIENTIFICA· Conoscenza dei numeri naturali e decimali , con la consapevolezza del valore che le cifre hanno a seconda della loro posizione, confronto e ordinamento .· Acquisizione dei concetti logico-matematici fondamentali , degli strumenti tecnici operativi relativi e loro proprietà fondamentali.

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· Acquisizione dei fondamentali concetti topologici, della geometria piana e simmetrie,identificando gli elementi significativi.· Acquisire i concetti base e le regole fondamentali della geometria Euclidea.· Misura di grandezze: conoscere le principali unità di misura , il valore e la relatività degli strumenti della misura; saper passare da un'unità di misura ad un'altra.· Rappresentare relazioni, classificazioni , dati , risolvere problemi con diagrammi , grafici,schemi e tabelle, per ricavarne informazioni , formulare giudizi e prendere decisioni.· Calcolo mentale, calcolo statistico e probabilistico e loro rappresentazioni grafiche.· Avvio alla formazione di una mentalità scientifica attraverso l'attività di osservazione ,descrizione , confronto degli elementi della realtà circostante mediante l'utilizzo di strumenti vari.· Conoscenza dei numeri naturali nei loro aspetti ordinali e cardinali.· Acquisizione dei concetti logici matematici fondamentali e degli strumenti tecnici operativi relativi e loro proprietà fondamentali.· Acquisizione dei fondamentali concetti di topologia e geometria proiettiva, dei concetti base delle leggi fondamentali della geometria euclidea.· Misura di grandezze.· Valore e relatività degli strumenti di misura.· Calcolo mentale , calcolo statistico e probabilistico e loro rappresentazioni grafiche.· Avvio alla formazione di una mentalità scientifica attraverso l’ individualizzazione dei concetti focali della realtà.· Identificazione e classificazione di oggetti inanimati e viventi.Identificazione dei materiali.· Identificazione di ambiente e natura in rapporto con l’uomo.· Varietà di forme animali e vegetali· Gli elementi essenziali alla vita.· I cicli vitali· L’uomo, la salute e l’igiene· L’energia e la sicurezza.· Avvio alla comprensione degli strumenti tecnologici.

Acquisizione di linguaggi specifici

Scuola secondaria di primo grado Classi primeI) Comprendere i testi sia orali che scritti (di tipo narrativo, giornalistico, storico…)OBIETTIVI1) Saper leggere in modo chiaro e scorrevole

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2) Saper individuare le parole del testo non chiare, anche con l’aiuto del vocabolarioII) Comunicare ad altri idee e datiOBIETTIVI1) Saper formulare risposte, anche brevi, a specifiche richieste2) Saper intervenire in modo appropriato in una discussione3) Saper organizzare le informazioni:a) prendere appuntib) fare un verbalec) fare osservazioniIII) Impostare e risolvere problemiOBIETTIVI1) Saper definire un problema2) Saper ordinare, seriare dati conoscenze e informazioniIV) Lavorare e collaborare con gli altriOBIETTIVI1) Portare il materiale di lavoro2) Essere puntuali nell’organizzazione del lavoro scolastico e dei compiti a casa3) Accettare il contributo degli altri, rispettandone i tempi e le diverse modalità4) Saper dialogare con gli altri, accettandone i punti di vista e confrontandosi con essi,anche attraverso il lavoro di gruppo5) Saper riconoscere e superare pregiudizi e stereotipi nella conoscenza degli altri6) Disporre di strumenti e pratiche di fruizione e produzione di arte, cinema, teatro,poesiaOBIETTIVI1) Saper progettare e realizzare un prodotto attraverso l’uso di materiali di vario genere(cartelloni, giornalini, cortometraggi, ipertesti…)2) Acquisire manualità: far corrispondere l’idea alla sua realizzazione

Classi secondeI) Comprendere i testi sia orali che scritti(di tipo narrativo, giornalistico, storico…)OBIETTIVI1)Saper individuare la parte del testo non chiara2)Saper individuare l’informazione principale del messaggio3) Comunicare ad altri idee e datiOBIETTIVI1) Saper intervenire in modo appropriato in una discussione2) Saper rivedere lo scritto per completarlo, riorganizzarlo, chiarirlo3) Saper organizzare le informazioni:

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d) prendere appuntie) fare un verbalef) fare osservazionig) costruire una mappa sinteticah) fare un commento a poesie, film, telegiornali…III) Impostare e risolvere problemiOBIETTIVI1) Saper definire un problema2) Saper fare ipotesi di soluzione (anticipare)3) Saper predisporre le operazioni necessarie per la soluzione di un problema (pianificare)4) Saper ordinare, seriare dati conoscenze e informazioni5) Lavorare e collaborare con gli altriOBIETTIVI1) Portare il materiale di lavoro2) Essere puntuali nell’organizzazione del lavoro scolastico e dei compiti a casa3) Accettare il contributo degli altri, rispettandone i tempi e le diverse modalità4) Saper dialogare con gli altri, accettandone i punti di vista e confrontandosi con essi,anche attraverso il lavoro di gruppo5) Saper riconoscere e superare pregiudizi e stereotipi nella conoscenza degli altri6) Disporre di strumenti e pratiche di fruizione e produzione di arte, cinema, teatro,poesiaOBIETTIVI1) Saper progettare e realizzare un prodotto attraverso l’uso di materiali di vario genere(cartelloni, giornalini, cortometraggi, ipertesti…)2) Acquisire manualità: far corrispondere l’idea alla sua realizzazione

Classi terzeI) Comprendere i testi sia orali che scritti (di tipo narrativo, giornalistico, storico…)OBIETTIVI1) Saper riconoscere lo sviluppo logico e cronologico di un testo2) Saper sintetizzare un testoII) Comunicare ad altri idee e datiOBIETTIVI1) Saper utilizzare un lessico appropriato e riutilizzare i termini appresi2) Saper uniformare il proprio testo in relazione all’argomento da trattare3) Saper produrre testi secondo uno schema fornito o organizzato autonomamente4) Saper organizzare le informazioni:

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a. prendere appuntib. fare un verbalec. fare osservazionid. costruire una mappa sinteticae. fare un commento a poesie, film, telegiornali…III) Impostare e risolvere problemiOBIETTIVI1) Saper predisporre le operazioni necessarie per la soluzione di un problema (pianificare)2) Saper ordinare, seriare dati conoscenze e informazioniIV) Lavorare e collaborare con gli altriOBIETTIVI1) Portare il materiale di lavoro2) Essere puntuali nell’organizzazione del lavoro scolastico e dei compiti a casa3) Accettare il contributo degli altri, rispettandone i tempi e le diverse modalità4) Saper dialogare con gli altri, accettandone i punti di vista e confrontandosi con essi,anche attraverso il lavoro di gruppo5) Saper riconoscere e superare pregiudizi e stereotipi nella conoscenza degli altriV) Disporre di strumenti e pratiche di fruizione e produzione di arte, cinema, teatro,poesiaOBIETTIVI1) Saper progettare e realizzare un prodotto attraverso l’uso di materiali di vario genere(cartelloni, giornalini, cortometraggi, ipertesti…)2) Acquisire manualità: far corrispondere l’idea alla sua realizzazione

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNILa valutazione è un elemento pedagogico fondamentale della programmazione didattica che permette di seguire in itinere i progressi dell’’alunno rispetto agli obiettivi formativi e alle finalità educative che la scuola si propone.La valutazione del processo formativo risponde alla finalità di far conoscere:- all’alunno, in ogni momento, la sua posizione nei confronti degli obiettivi prefissati;- ai docenti l’efficacia delle strategie adottate per eventualmente adeguare le metodologie di insegnamento,- alla famiglia i livelli conseguiti dai propri figli in funzione di abilità/capacità, conoscenze, comportamenti.

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2105-16Piano dell’offerta formativa

IL CURRICOLO VERTICALE

L’Istituto si fa interprete delle problematiche del contesto territoriale su cui agisce, delle aspettative dei genitori e degli alunni, dei bisogni legati all’ambiente in cui opera la scuola per individuare le priorità formative da perseguire attraverso il curricolo, la progettualità e le varie attività presenti nel Piano dell’Offerta Formativa.

Secondo questa prospettiva l’introduzione delle Indicazioni per il curricolo è diventata per l’ Istituto lo stimolo per una ri- progettazione del curricolo attraverso un’attenta lettura del testo e un confronto aperto per l’ individuazione di aspetti e modalità di attuazione condivisi. L’obiettivo è quello della compartecipazione alla elaborazione di una visione unitaria della conoscenza in grado di attivare la pratica di un insegnamento disciplinare non frammentato e di favorire l’interdisciplinarietà e il lavoro collegiale tra insegnanti.

In attuazione delle norme contenute nel Decreto Ministeriale 31 luglio 2007 “Indicazioni nazionali per il curricolo delle scuole dell'infanzia e del primo

ciclo” e sulla base delle indicazioni operative contenute nella Direttiva Ministeriale N. 68

del 3 agosto 2007 “Modalità operative avvio Indicazioni nazionali per il curricolo”, I Docenti dell’Istituto Comprensivo Statale “Europa Unita”” hanno elaborato un curricolo didattico che costituisce parte integrante del POF d’Istituto, che risponde ai bisogni degli alunni.

Obiettivo principale del nostro Istituto Comprensivo è la formazione della persona attraverso un processo di apprendimento che, pur facendo riferimento a obiettivi specifici suddivisi per discipline, si sviluppa lungo un percorso finalizzato alla promozione integrale del bambini nella sua completezza.

Il gruppo di lavoro, per l'anno in corso, ha deciso di definire il curricolo verticale per

competenze trasversali. ll primo carattere del curricolo è la “trasversalità”, il coordinamento cioè tra le discipline. Esse, così, vengono a costituire un insieme organico, sorretto da un obiettivo e da una precisa funzione formativa. Le discipline e i saperi si raccordano orizzontalmente intorno a principi di formazione cognitiva, di acquisizione di competenze, di assimilazione di conoscenze e di abilità.

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La nozione di competenze chiave è volta a designare le competenze necessarie e indispensabili che permettono agli individui di prendere parte attiva in molteplici contesti sociali e contribuiscono alla riuscita della loro vita e al buon funzionamento della società; sono tali se forniscono le basi per un apprendimento che dura tutta la vita, consentendo di aggiornare costantemente conoscenze e abilità in modo da far fronte ai continui sviluppi e alle trasformazioni.

Quello della competenza è un concetto dinamico e complesso, risultato di un intreccio a più dimensioni:

Sapere(dimensione cognitiva): riguarda il possesso di conoscenze e l’organizzazione dei concetti ad esse collegate.

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2105-16Piano dell’offerta formativa

Saper fare (dimensione operativa o procedurale): concerne le abilità che caratterizzano le azioni che il soggetto può compiere con l’uso di tali conoscenze.

Saper comunicare (dimensione comunicativa):riguarda la capacità di comunicare significati con linguaggi via via più formalizzati.

Saper essere (dimensione affettiva): coinvolge le motivazioni e le disposizioni interiori del soggetto che accetta di mettersi in gioco, conferendo un senso alle proprie conoscenze e abilità.

Nella definizione di questo curricolo verticale per competenze trasversali si è cercato di individuare i saperi essenziali adeguati cognitivamente agli studenti delle varie età, mettendo al centro l'alunno e il suo apprendimento, valorizzando le discipline come strumenti di conoscenza e di progettare un percorso rispondente alle diverse esigenze per garantire la parità e l'accesso anche a coloro che, a causa di svantaggi educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche che caratterizzano l’ambiente in cui vivono, hanno bisogno di un sostegno particolare per realizzare le loro potenzialità educative.

Molte competenze si sovrappongono e sono correlate tra loro: aspetti essenziali a un ambito, favoriscono la competenza in un altro.

La competenza fondamentale nelle abilità del linguaggio, della lettura, della scrittura, del calcolo, nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e nell'imparare ad imparare è trasversale a tutte le attività di apprendimento

Vi è quindi la necessità di trasformare il rapporto tra insegnamento e apprendimento in modo che, cogliendo le vocazioni, le potenzialità e le difficoltà di ogni bambino, si riesca a fargli raggiungere il successo formativo in una logica di “sistema integrato”, in cui siano chiari gli obiettivi al fine di renderne verificabili gli esiti sia lungo l’intero percorso scolastico, sia negli ambiti della formazione professionale e del lavoro.

Compito dei docenti è far si che l’alunno apprenda un sapere che gli permetta di:

saper essere (crescita personale) saper fare (cittadinanza attiva) saper divenire (inserimento professionale) Così attraverso la riflessione pedagogica e il confronto tra i docenti della

Scuola dell’ Infanzia Sc. Primaria e della Sc. Secondaria di 1° grado si è giunti alla condivisione delle finalità educative , alla definizione dei traguardi di competenza e degli obiettivi di apprendimento, alla scelta delle strategie didattiche e delle modalità di verifica e di valutazione per costruire un percorso formativo unitario e in continuità .

L’attuazione del curricolo si snoda attraverso tre tappe fondamentali: INTEGRAZIONE: integrare la scuola con le famiglie e con il territorio;

integrare nella comunità scolastica i soggetti diversamente abili e gli alunni stranieri.

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2105-16Piano dell’offerta formativa

CONTINUITÀ: realizzare un percorso formativo in continuità tra scuola infanzia primaria -secondaria di primo grado al fine di assicurare a tutti gli alunni una formazione unitaria e graduale.

PROGETTUALITÀ: offrire un percorso didattico ricco di una varietà di linguaggi e di strumenti volto a favorire un cammino di crescita e di maturazione personale.

Alla luce di quanto detto , i docenti dell’istituto ,in riferimento ai bisogni degli allievi e alle attese educative e formative del contesto locale, utilizzano il curricolo definito dalla scuola come strumento di lavoro per la loro attività e diventa un motivo di confronto durante gli incontri di dipartimento e di commissioni di lavoro. L’applicazione del curricolo nella didattica disciplinare prende avvio nelle singole classi e diventa tuttavia una risorsa per ogni docente

COSTRUZIONE DEI CURRICOLI Aree di sapere Dedicare un 'attenzione particolare alla comprensione/produzione del

discorso parlato e scritto e sollecitare l' efficacia della comunicazione; far vivere la lettura come emozione e come bisogno, come ricerca del piacere.

Favorire l‟esperienza diretta e laboratoriale per far vivere l 'esperienza dell'apprendimento in maniera naturale.

Permettere ai ragazzi l 'interiorizzazione dei valori attraverso una graduale e positiva conoscenza del rispetto e della tutela delle persone, delle risorse e dell’ ambiente.

Insegnare ai ragazzi la possibilità di risolvere problemi diversi prevedendo percorsi alternativi o utilizzando positivamente eventuali errori.

Puntare ad una visione della storia “integrata” che preveda l'uso e l'utilizzo di dati, immagini, materiale cinematografico, audiovisivo, multimediale… per permettere ai ragazzi di saper cogliere pienamente le trasformazioni culturali di cui sono parte integrante.

Favorire fin dai primi anni di scuola l'apprendimento e l'uso delle lingue straniere e in particolare dell' inglese, finalizzato alla comprensione e alla comunicazione quotidiana con persone di diversa nazionalità.

Promuovere una maturazione del senso storico e la valorizzazione dei beni culturali, rendendo la scuola una sede per la pratica dell’esperienza musicale, teatrale, delle arti figurative, per offrire maggiori opportunità allo sviluppo dell’inventiva, dell’operatività e della comunicazione

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2105-16Piano dell’offerta formativa

MOTIVAZIONI per l’elaborazione del curricolo verticale

1. evitare frammentazioni, segmentazioni, ripetitività del sapere e tracciare un percorso formativo unitario

2. costruire una “positiva” comunicazione tra i diversi ordini di scuola del nostro istituto

3. consentire un clima di benessere psico-fisico che è alla base di ogni condizione di apprendimento e favorisce la libera espressione delle proprie emozioni e delle abilità cognitive e comunicative

FINALITA’ del curricolo verticale

1. assicurare un percorso graduale di crescita globale 2. consentire l’acquisizione di competenze, abilità, conoscenze e quadri

concettuali adeguati alle potenzialità di ciascun alunno 3. realizzare le finalità dell’uomo e del cittadino 4. orientare nella continuità 5. favorire la realizzazione del proprio “progetto di vita”

METODOLOGIE per l’attuazione del curricolo verticale • laboratoriale • esperienziale • comunicativa • partecipativa • ludico–espressiva • esplorativa (di ricerca) • collaborativa (di gruppo) • interdisciplinare • trasversale (di integrazione)

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2105-16Piano dell’offerta formativa

STRUTTURAZIONE del curricolo verticale • nuove indicazioni nazionali 2012 relative ai diversi gradi di istruzione • competenze di area “in uscita” al termine della scuola secondaria di

1° grado • obiettivi specifici (o.s.a.) essenziali e graduati secondo un ordine

“psicologico-evolutivo” rapportato alle reali esigenze degli alunni del nostro istituto

• dipartimenti per aree disciplinari così come indicate nelle nuove indicazioni nazionali 2012

L’ampliamento dell’offerta formativa si propone, infine, di potenziare interessi e attitudini, coinvolgendo i ragazzi in progetti extracurricolari che, in coerenza con gli obiettivi formativi descritti nel piano dell’offerta formativa della scuola, offrano ricchi stimoli e sollecitazioni culturali, attraverso metodologie didattiche attive e laboratoriali.

Educazione alla cittadinanza Educazione ambientale Educazione alla legalità Educazione all’affettività

L'ampliamento e l'arricchimento dell'offerta formativa vede la sua azione attraverso i progetti promossi dalla Scuola dell'Infanzia, dalla Scuola Primaria e dalla Scuola Secondaria, essi rappresentano il prodotto di un'intensa attività collaborativa e il tentativo di fruire al meglio delle risorse messe a disposizione dall'Autonomia scolastica e dal territorio. Il progetto, distinto dall'attività ordinaria, è articolato in modo da offrire un approccio trasversale agli ambiti disciplinari propri del curricolo e, pur non costituendo un vincolo per i docenti, può offrire un valido contributo sul piano pedagogico-didattico. Infatti oltre alle attività strettamente curricolari, sarà offerta agli alunni l'opportunità di arricchire il proprio bagaglio conoscitivo ed esperenziale attraverso la realizzazione di diversi progetti di ampliamento e di arricchimento del curricolo, alcuni dei quali, da realizzarsi in continuità tra i tre ordini di scuola. Le attività vengono anche organizzate e gestite in collaborazione con i vari Enti e con altre associazioni presenti sul territorio.

Le scelte formative della nostra scuola per la realizzazione dei progetti di ampliamento si ispirano alle finalità evidenziate nelle Indicazioni Nazionali, secondo le quali la Scuola forma l’uomo e il cittadino e lo orienta nella scelta dell’attività successiva e partono dal presupposto che la personalità dell’alunno si struttura su aree e capacità diversificate (cognitive, affettive, emotive, senso-motorie, sociali) al cui sviluppo concorrono tutte le discipline

Le iniziative di continuità mirano a creare un anello didattico/formativo che raccordi i diversi ordinamenti presenti nell’Istituto e nel territorio, inserito nella continuità di un percorso educativo/didattico che va dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria e da questa alla Scuola Secondaria di I° grado

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2105-16Piano dell’offerta formativa

Le scelte metodologiche tendono a migliorare sia i risultati individuali, sia le proposte didattiche attraverso:

adattabilità ai cambiamenti interventi differenziati valorizzazione delle competenze metacognitive valorizzazione delle competenze comunicative valorizzazione dei concetti di tolleranza,solidarietà e accettazione del

diverso, nei rapporti interpersonali

L’interazione di queste scelte dovrebbe agevolare il raggiungimento di uno degli obiettivi primari della nostra scuola: la riduzione dell’insuccesso scolastico e della dispersione o ancora della evasione scolastica.

L’alunno non ha solo diritto all’istruzione, ha diritto ad un apprendimento significativo in funzione della propria crescita e del proprio sviluppo. Ogni alunno vale per se stesso e non in rapporto competitivo rispetto agli altri e deve essere messo nella condizione di saper riconoscere i propri limiti. L’insegnante ha il compito di riconoscere le cause degli insuccessi, evitando che gli stessi si rinforzino portando l’alunno all’abbandono scolastico. Partendo da queste considerazioni e tenendo conto di quanto emerge dall’analisi della situazione, si possono individuare gli obiettivi formativi ritenuti prioritari. Per lo stretto rapporto personale ed umano con forte connotazione affettiva che lega non solo i genitori ai figli, ma anche i docenti agli alunni , vengono considerati rilevanti i bisogni di formazione di genitori e docenti

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PROGETTAZIONE DIDATTICA

Il nostro istituto mira ad un modello di progettazione aperto e flessibile, articolato in diverse fasi che permetta il confronto e la condivisione a livello di team e di ambito disciplinare e la realizzazione in classe nell’azione del singolo docente .

Il progetto del gruppo docente definisce, a livello collegiale, gli accordi educativi e le scelte metodologiche, didattiche ed organizzative come contestualizzazione dei principi e dei valori espressi qui condivisi.

A partire dal curricolo di scuola, nella progettazione gli insegnanti dall’infanzia alla scuola secondaria per classi parallele individuano i temi, i concetti, le modalità e i contesti di lavoro; esplicitano le motivazioni delle scelte e descrivono le competenze che gli alunni raggiungeranno al termine del percorso. La programmazione insiste molto sulle discipline di italiano e matematica , perché , in relazione ai bisogni dell’utenza, si avverte sistematicamente il recupero e il consolidamento delle abilità di base.

A livello di progettazione periodica ,i docenti riuniti in commissioni di dipartimento ,di interclasse e di consigli di classe confrontano le strategie di insegnamento, costruiscono possibili itinerari, ipotizzano scansioni temporali, individuano modalità e strumenti di raccolta dati e di valutazione, riflettono e discutono intorno ai problemi che emergono nelle attività in aula.

Nei gruppi classe i docenti contestualizzano le diverse unità di lavoro nel rispetto degli stili, dei tempi e dei ritmi di apprendimento di ogni singolo alunno e delle esperienze formative e professionali di ogni singolo insegnante.

La riflessione sistematica sull’azione in classe e il confronto con i colleghi sui dati raccolti costituiscono la base di partenza per costruire nuovi tratti di percorso, cercare strade parallele o alternative per permettere ad ogni bambino di crescere sul piano cognitivo, emozionale e relazionale.

Le scelte educativo- didattiche si concretizzano quindi attraverso una progettualità (coerente con le scelte d’Istituto e rispettosa delle attese delle famiglie), finalizzata all’ottimizzazione dei processi d’insegnamento/apprendimento; questi a loro volta, organizzati per lo più in laboratori, privilegiano attività il cui scopo è avvicinare fra loro i diversi soggetti istituzionali presenti nel territorio: la scuola, le agenzie formative, Enti ed Associazioni.

L’organizzazione dei laboratori mira a: · Potenziare gli interessi manifestati dagli alunni.

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2105-16Piano dell’offerta formativa

· Utilizzare le risorse umane ed economiche interne. · Rispondere alle esigenze di personalizzare e/o individualizzare gli

interventi educativi e didattici per soddisfare la piena formazione dell’alunno. Migliorare le competenze informatiche adeguate ad un’era digitale

L’attività laboratoriale presuppone diverse tipologie organizzative e di destinatari:

· gruppo classe; · classi aperte; · gruppi d’interesse (per vocazioni o tendenze personali degli alunni); · gruppi elettivi.

A tal fine il Collegio dei docenti individua ad integrazione e ampliamento dell’Offerta formativa, attività e/o progetti, per i tre ordini di scuola, utilizzando personale esperto sia interno che esterno, che mirino a soddisfare le esigenze del’utenza , nell’ambito della dispersione scolastica,del miglioramento delle competenze base e tecnologiche , dell’orientamento , e della cittadinanza attiva .

DIMENSIONE ORGANIZZATIVA

La scansione del tempo scuola (orario scolastico, orario dei docenti, uso delle ore di compresenza, gestione delle supplenze, distribuzione dei laboratori, piano attività delle insegnanti) incide in modo significativo sulla qualità dell’offerta formativa ed è funzionale al raggiungimento delle finalità dei tre ordini di scuola.

Il Collegio docenti unitario ha deliberato i seguenti criteri in relazione al tempo-scuola:

Criteri d’Istituto Predisporre un orario scolastico settimanale funzionale all’apprendimento

e all’organizzazione delle attività, che preveda un’equilibrata distribuzione degli insegnamenti e un’equa ripartizione dei carichi di lavoro

Determinare, secondo delibera dei singoli Collegi dei docenti, il tempo da dedicare, in ogni classe, all’insegnamento delle diverse discipline

Distribuire in modo equilibrato le ore delle varie discipline nell’arco della settimana e per fasce orarie

Prevedere un’organizzazione dell’orario che faciliti l’interdisciplinarietà e la realizzazione di laboratori e di compiti complessi

Per quanto lo consentano le risorse, favorire compresenza e contemporaneità durante l’attività didattica

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2105-16Piano dell’offerta formativa

Tener conto dei tempi di utilizzo delle aule speciali/laboratori

Collocare le ore a disposizione preferibilmente il primo e l’ultimo modulo dell’orario giornaliero, per garantire la necessaria copertura in caso di assenza dei docenti (nel rispetto del criterio delle interruzioni settimanali)

Tali scelte organizzative intendono garantire il successo scolastico e formativo degli alunni e sono orientate a realizzare non solo risultati quantitativi misurabili, ma anche la soddisfazione e il benessere generale.

Le attività in laboratorio sono pensate come arricchimento dell'offerta formativa, in parte legate al curricolo disciplinare, in parte destinate ad attività ludico-creative orientate a sviluppare abilità e competenze trasversali. Le attività laboratoriali sono organizzate a piccoli gruppi interclasse, gestiti in compresenza dai docenti del team e garantiti, a rotazione, a tutti gli alunni . Concorrono pertanto a formare un'offerta formativa unitaria.

Il nostro Istituto Comprensivo è nato nell’anno scolastico 2000-2001 e raggruppa tre segmenti dell’istruzione di base :

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Esso rappresenta, all’interno del sistema scolastico, un’esperienza in cui diversi gradi d’istruzione coesistono in un’unica struttura educativa, nella quale si creano condizioni per la realizzazione del principio della continuità educativa e si aprono spazi per un progetto educativo di orientamento unitario che vede come suo interesse l’allievo.

Scuola dell’infanzia :

plesso Classiplesso Salicelle 8

Plesso San Marco 9

Scuola primaria

Plesso Classi

Plesso unico Salicelle 25 classi :corso A-B-C-D-E

Scuola secondaria di I grado

Plesso ClassiClassi a tempo normale:

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2105-16Piano dell’offerta formativa

Plesso unico Salicelle corso A e B ( I-II classe)Corso C ( tutte le classi)Corso E con indirizzo musicaleClassi a tempo prolungatocorso A e B ( III classe )

Scuola dell’InfanziaPresso la sede di San Marco sono funzionanti :

n. 9 classi a tempo normale (con refezione), con il seguente orario : da lunedì al venerdì, dalle ore 8.10 alle ore 16.30, per complessive 40 ore settimanali.

Presso la sede del plesso Salicelle sono funzionanti :

8 classi a tempo normale (con refezione), con il seguente orario : da lunedì al venerdì, dalle ore 8.10 alle ore 16.30, per complessive 40 ore settimanali.

Scuola PrimariaPresso l’istituto sono funzionanti complessivamente n. 25classi con articolazione modulare delle disciplina per un monte ore settimanali di 28 .

L’orario di lezione è il seguente : dal lunedì al giovedi : dalle ore 8,30 alle ore 13,30 dal venerdi al sabato : dalle 8,30 alle 12,30

L’orario di lezione è il seguente :

CLASSE I

DISCIPLINE

Italiano (10 h)

Arte e immagine (1h)

Matematica(7h)

Scienze (1h)

Tecnologia (1h)

Musica (1h)

Storia (2h)

Geografia (1h)

Ed.Fisica (1h

Religione (2h)

Inglese (1h)

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2105-16Piano dell’offerta formativa

CLASSE II

DISCIPLINE

Italiano (9 h)

Arte e immagine (1h)

Musica (1h)

Ed Fisica (1h)

Disponibilità (1h)

Matematica (7h)

Storia (2h)

Geografia (1h)

Scienze (1h)

Tecnologia (1)

Religione (2h)

Inglese (2h)

CLASSE III

DISCIPLINE

Italiano (8 h)

Arte e immagine (1h)

Storia (2h)

Geografia (1h)

Matematica (7h)

Scienze (1h)

Tecnologia (1h)

Musica(1h)

Ed. Fisica (1h)

Religione (2h)

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2105-16Piano dell’offerta formativa

Inglese (3h)

CLASSE IV

DISCIPLINE

Italiano (8 h)

Arte e immagine (1h

Matematica(7h)

Scienze (1h)

Tecnologia (1h)

Inglese (3h)

Storia (2h)

Geografia (1h)

Ed. Fisica (1h)

Musica (1h)

Religione (2h)

CLASSE V

DISCIPLINE

Italiano (8 h)

Arte e immagine (1h)

Storia (2h)

Geografia (1h)

Ed Fisica (1h)

Matematica (7h)

Scienze (1h)

Tecnologia (1h)

Musica (1h)

Disponibilità (4 h)

Religione (2h)

Inglese (3h)

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2105-16Piano dell’offerta formativa

Scuola Secondaria di I grado

Presso la sede centrale sono funzionanti complessivamente n. 12 classi ed in particolare : n. 4 classi prime, n. 4 classi seconde e n. 4 classi terze.

Come risulta dal seguente prospetto, nella classe prima della sezione E ad indirizzo musicale l’orario complessivo delle lezioni è di 32 ore settimanali, nelle altre classi l’orario complessivo delle lezioni è di 30 ore settimanali.

Nelle classi III della sezione A e B l’orario è di 36 ore ( tempo prolungato nei giorni martedì e giovedì

ORE DI LEZIONE

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

M a t e r i e s e z i o n e E

s e z i o n i A-B-C-D

s e z i o n i A-B

CLASSI III

Italiano 6 6 9

Storia E Geografia 3+1 3+1 3+1

Matematica E Scienze 6 6 6

Tecnologia E Informatica 2 2 2

Inglese 3 3 3

Francese 2 2 /

Arte E Immagine 2 2 2

Musica 2 2 2

Scienze Motorie E Sportive 2 2 2

Religione 1 1 1

Strumento Musicale 2 / /

T O T A L E 3 2 30 36

L’orario di ingresso degli alunni é alle ore 8.30, quello di uscita è alle ore 13,3O dal lunedì al sabato . Le lezioni di strumento musicale hanno inizio nel mese di

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2105-16Piano dell’offerta formativa

ottobre e si svolgono individualmente o a piccoli gruppi, dal lunedì al venerdì, dalle ore 14.00 alle ore 17.00.

Le classi III delle sezioni A e B seguono il seguente orario : lun-merc-ven-sab dalle ore 8,30 alle 13,30martedì –giovedì dalle ore 8,30 alle 16.30

DIMENSIONE METODOLOGICA

L’ istituito promuove l'utilizzo di modalita' didattiche innovative attraverso il coinvolgimento attivo degli studenti nel processo di apprendimento.

Le metodologie didattiche più innovative sottolineano la centralità dell'apprendimento personale e dell'aiuto reciproco per valorizzare le competenze di ciascuno .

I laboratori didattici, gli ambienti di apprendimento costruiti con il supporto delle tecnologie informatiche, i prodotti didattici multimediali, interattivi ( ogni classe è dotata della LIM) consentono ai docenti della nostra scuola di aprirsi alla ricerca di metodologie innovative per la crescita della comunità scolastica in apprendimento, per lo scambio e la condivisione di contenuti e conoscenze.

Al fine di conseguire gli obiettivi prefissati dal nostro istituto varie e diverse sono le strategie e metodologie didattiche utilizzate dagli insegnanti Le strategie didattiche guidano l'orientamento complessivo dell'insegnante in quanto facilitatore dei processi di apprendimento; le metodologie riguardano l'insieme di procedure che l'insegnante attiva nella realizzazione delle singole unità didattiche che ha progettato.

Fondamentale risulta innanzitutto il contesto educativo, cioè l'ambiente scolastico in cui interagiscono insegnanti e studenti. E' importante gestire il gruppo classe attraverso una serie di regole istituzionali, indispensabili per una serena convivenza civile, che verranno spiegate ai ragazzi per permettere loro di condividerne a pieno valenza e importanza; questa fase iniziale richiede un rinforzo continuo durante l'anno scolastico.

Altra strategia didattica per cementare sia il gruppo classe, sia il rapporto insegnante studente è quella della conversazione giornaliera; questa consente ai ragazzi di sentirsi parte di un gruppo condividendo con i propri compagni esperienze, riflessioni, emozioni su vari e diversi argomenti; molti vengono proposti dagli stessi ragazzi, prendendo spunto dalle loro esperienze di vita, altri dall'insegnante al fine di guidare il gruppo su tematiche di importante valore educativo e formativo.

Anche per quanto attiene all'approccio didattico alla disciplina è fondamentale la strategia del lavoro di gruppo.

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2105-16Piano dell’offerta formativa

Molto importante anche l'opzione del tutoring, che prevede l'affiancamento a studenti in difficoltà di altri compagni con il compito di aiutarli ad organizzare il materiale didattico (appunti, schede, mappe, tabelle, etc), a scrivere correttamente nel diario i compiti da svolgere a casa, a stimolarli in classe ad un'attenzione maggiore ed ad incoraggiarli ad una applicazione allo studio più costante e produttiva.

Necessaria risulta la predisposizione di una programmazione individualizzata e personalizzata , valido strumento per permettere ai ragazzi sia di recuperare lacune pregresse sia di potenziare le proprie specifiche capacità, tenendo conto dei diversi stili e tempi di apprendimento di ciascun alunno.

Efficace strategia risulta essere quella della didattica breve, fondamentale per far recuperare ai ragazzi nel minor tempo possibile le carenze evidenziate per limitare o eliminare del tutto quello svantaggio che impedisce agli stessi di ottenere il successo scolastico al pari dei loro compagni. Ciò ovviamente ha un positivo risvolto anche dal punto di vista formativo e socio relazionale, perché permette agli alunni in difficoltà sia di accrescere il senso di fiducia in se stessi e l'autostima sia un miglior inserimento nel gruppo classe, sentendosi al pari dei loro coetanei. La didattica breve non svolge la sua funzione solo nell'azione di recupero; risulta, infatti, ausilio importante anche nell'attività di individualizzazione del percorso nel corso dell'anno. Questa strategia consente la ristrutturazione e razionalizzazione delle discipline secondo il criterio della chiarezza e della semplicità e la personalizzazione dei programmi secondo il criterio della essenzialità e della significatività dei contenuti; importante risulta essere l'utilizzo di mappe concettuali e cognitive, immagini, schemi illustrativi, riassunti, cronologie, studio guidato.

Indispensabile, infine, la didattica laboratoriale grazie alla quale gli alunni, guidati dall'insegnante, diventano protagonisti del loro apprendimento, cioè “imparano facendo” (learning by doing); il laboratorio permette dunque di coniugare teoria e pratica in uno spirito di problematizzazione, ricerca e progettazione di soluzioni.

Diverse anche le metodologie didattiche che vengono proposte dal role playing (gioco di ruoli) al brain storming (flusso libero di idee), dal problem solving (risoluzione di problemi) al metodo dei casi, dalla ricerca -azione alla tradizionale lezione frontale e dialogata.

DIMENSIONE RELAZIONALENell’ambito della scuola viene riconosciuta sempre di più l’importanza di

creare relazioni interpersonali positive al fine di conseguire gli obiettivi proposti dal piano dell’offerta formativa.

L ’istituto opera in una realtà fortemente depauperata con una presenza di alunni con atteggiamenti di prepotenza e arroganza, conseguenti al senso di inadeguatezza a gestire situazioni relazionali nel contesto scuola . Sono presenti alunni e famiglie seguiti dai servizi sociali, molti sono i genitori detenuti o soggetti a provvedimenti restrittivi.

La dimensione relazionale della vita scolastica, in particolare nel nostro istituto , (insegnanti-insegnanti, insegnanti-allievi e allievi-allievi) è

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2105-16Piano dell’offerta formativa

fondamentale per creare “clima di ben-essere ”adeguato ai bisogni di ciascuno alunno .

La nostra scuola, in linea con il dpr 235/2007 e con le indicazioni della c.m. n. 3602 del 31 luglio 2008, propone il patto formativo come linea guida comune per il lavoro di tutti i protagonisti della scuola.

Il “patto formativo” è un impegno tra docenti, alunni, famiglie e personale ausiliario, basato sull’effettiva reciprocita’ e concreta assunzione di responsabilita’ fondanti ogni attività didattica ed educativa.

Il patto si pone come un insieme di principi, regole di comportamento che tutti i soggetti coinvolti nell’istituzione scolastica si impegnano a rispettare nell’osservanza e nella responsabilità dei ruoli e compiti distinti, per assicurare a ogni alunno un’esperienza di apprendimento e quindi una migliore riuscita del progetto educativo.

La scuola adotta strategie specifiche per la promozione delle competenze sociali favorendo e promovendo processi di integrazione per gli alunni che manifestano situazioni di disagio e/o svantaggio, con particolare attenzione ad alcuni aspetti determinanti del processo educativo quali la continuità scuola-famiglia, l'approccio socio-affettivo, la prevenzione dei comportamenti problematici. E’ opportuno organizzare le attività, strutturare i tempi (schemi della giornata, agende visualizzate, routine di inizio e fine attività) e predisporre gli spazi in base alle caratteristiche, alle capacità, agli interessi di ogni alunno, in modo particolare per coloro che presentano casi problematici legati a fattori personali , familiari, culturali in riferimento al contesto di appartenenza .

Il Patto Educativo di Corresponsabilità è stato redatto tenendo conto di:

• Direttiva Ministeriale n°5843/A3 del 16.10.2006 - Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità;

• D.M. n° 16 del 5.02.2007 - Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e il bullismo:

• Prot. n° 30 del 15.03.2007 - Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti;

• DPR n° 235 del 21.11.2007 - Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del

Presidente della Repubblica 24.06.1998, n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli

studenti della scuola secondaria

COS’È

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2105-16Piano dell’offerta formativa

Il contratto formativo è l’insieme degli accordi tra docenti, personale non docente, genitori e alunni

finalizzato a migliorare gli interventi di tipo educativo e l’organizzazione della scuola:

• per promuovere una comune azione educativa;

• per creare un clima sereno che possa permettere un pieno sviluppo dei processi d’apprendimento e di socializzazione;

• per far crescere rapporti di rispetto, di fiducia, di collaborazione e di partecipazione;

• per favorire lo sviluppo del senso di responsabilità e l’impegno personale nel rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascuna componente.

COME SI ARTICOLA

Il contratto formativo si articola in cinque parti:

• rapporto tra docenti;

• rapporto tra docenti e alunni;

• rapporto tra docenti e genitori;

• rapporto tra docenti e personale non docente;

• responsabilità del Dirigente

RAPPORTO TRA DOCENTI

Gli insegnanti concordano comportamenti comuni da adottare nella relazione tra loro per contribuire alla creazione di un clima sereno all’interno della scuola nella relazione con alunni, famiglie ed operatori.

Perciò si propongono di:

• condividere gli obiettivi educativi ed individuare comportamenti comuni per evitare contraddizioni nella relazione educativa;

• collaborare tra loro per favorire la migliore organizzazione, l’interdisciplinarietà e l’unitarietà

dell’insegnamento, nel rispetto della libertà d’insegnamento di ciascuno;

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2105-16Piano dell’offerta formativa

• concordare le modalità di gestione della classe, il sistema e i criteri di valutazione, le modalità di

assegnazione dei compiti per casa e di correzione degli elaborati degli alunni;

• concordare comuni modalità di relazione con gli alunni e le famiglie.

RAPPORTO DOCENTI – ALUNNI

Gli insegnanti offrono agli alunni la propria competenza didattica per motivare alle attività proposte dalla scuola, valorizzando e rispettando la personalità e le capacità di ciascuno, in modo che ogni studente possa:

• essere attivo protagonista nelle attività, conoscendo gli obiettivi del suo curricolo e il percorso per

raggiungerli;

• ottenere ascolto, comprensione e rispetto;

• maturare nell’accettazione, nella collaborazione e nel rispetto degli altri;

• capire il valore delle regole di convivenza;

• comprendere i suoi errori, le modalità per correggerli e il significato di eventuali rimproveri;

• imparare ad affrontare le difficoltà;

• imparare a superare situazioni di conflittualità;

• migliorare le capacità di attenzione e concentrazione;

• scoprire e valorizzare le proprie capacità e attitudini;

• sviluppare la curiosità, la fantasia, la creatività;

• acquisire autonomia organizzativa (saper preparare la cartella, utilizzare correttamente il materiale

scolastico, riconoscere l’orario delle lezione e l’alternanza delle attività, portare a termine un

impegno scolastico, usare efficacemente il proprio tempo);

• godere di adeguati tempi di pausa;

• imparare un “metodo” per studiare in modo sistematico ed organico.

La scuola richiede agli alunni di:

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2105-16Piano dell’offerta formativa

• rispettare gli orari delle lezioni;

• portare il materiale necessario allo svolgimento delle attività;

• avere cura del materiale personale, di quello collettivo e dell’ambiente circostante;

• rispettare i compagni: ascoltarli ed aiutarli;

• rispettare i docenti e i non docenti: esprimersi con un linguaggio verbale e gestuale corretto,

ascoltare e seguire le indicazioni di lavoro;

• vivere i momenti di convivenza sociale (intervallo, mensa … ) nel rispetto delle norme di comportamento e buona educazione;

• eseguire regolarmente i compiti assegnati;

• seguire con attenzione le lezioni, evitando di creare occasioni di disturbo;

• segnalare dubbi o difficoltà, chiedendo le spiegazioni e i chiarimenti necessari;

• essere disponibili ad accettare e mettere in pratica i suggerimenti degli insegnanti sul piano del comportamento e dell’apprendimento;

• far firmare puntualmente comunicazioni e valutazioni ai genitori e restituirle nei tempi stabiliti.

RAPPORTO DOCENTI – GENITORI

Gli insegnanti coinvolgono le famiglie degli alunni nella vita della scuola e collaborano con esse nella formazione dei bambini, per creare un clima sereno, fondato sulla fiducia, sul rispetto e sull'accordo

educativo; perciò ritengono fondamentale:

• riconoscere il ruolo primario dei genitori nell’educazione dei bambini;

• far conoscere la propria offerta formativa;

• incontrare i genitori:

o in forma di assemblea di classe;

o in forma di colloquio individuale;

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2105-16Piano dell’offerta formativa

o in forma di colloquio individuale su appuntamento, quando la scuola o la famiglia ne

ravvisino la necessità;

• utilizzare il libretto personale dell’alunno per le comunicazioni tra scuola e famiglia;

• ricercare il dialogo con i genitori per affrontare insieme situazioni eventuali di difficoltà.

La scuola richiede ai genitori di:

• condividere gli obiettivi educativi e collaborare all’azione della scuola;

• rispettare le competenze professionali degli insegnanti;

• informarsi sull’offerta formativa e didattica e conoscere e rispettare il regolamento d’Istituto;

• partecipare agli incontri periodici con gli insegnanti;

• seguire e valorizzare il lavoro del proprio figlio, evidenziando l’importanza della scuola ed evitando messaggi contraddittori;

• dare agli insegnanti le informazioni utili a migliorare la conoscenza dei bambini;

• rivolgersi subito agli insegnanti in presenza di problemi;

• limitare le assenze del figlio, evitando assenze sistematiche e facendo frequentare regolarmente la scuola e arrivare puntualmente;

• giustificare, secondo le modalità stabilite, ogni assenza del figlio;

• controllare giornalmente quaderni, diario, verifiche e avvisi, firmando quest’ultimi

tempestivamente;

• responsabilizzare il figlio verso gli impegni scolastici e le regole di vita comunitaria;

• verificare i comportamenti e gli atteggiamenti del figlio nei confronti degli insegnanti, dei compagni, degli operatori;

• non caricare con eccessive aspettative il figlio nei confronti della resa scolastica.

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RAPPORTI DOCENTI – NON DOCENTI

Per garantire il migliore funzionamento della scuola, i docenti si impegnano a:

• collaborare con il personale non docente, nel rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascuno;

• sensibilizzare gli alunni al rispetto delle persone che operano nella scuola, degli ambienti e delle strutture;

• contribuire a mantenere pulito , ordinato e confortevole l’ambiente scolastico;

• informare preventivamente il personale non docente in relazione a riunioni tra docenti e con i genitori;

• rispettare le indicazioni date circa l’uso degli ambienti, soprattutto in occasione di riunioni tra docenti e tra docenti e genitori.

Per garantire il migliore funzionamento della scuola, i non docenti si impegnano a:

• collaborare con il personale docente nel rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascuno;

• fornire con trasparenza e tempestività le informazioni richieste;

• fornire aiuto nella gestione e nella vigilanza dei gruppi classe in particolari momenti: mensa, intervallo, temporanee assenze … in relazione ai propri compiti e tempi di lavoro;

• garantire la pulizia e l’ordine degli ambienti scolastici;

• contribuire ad una confortevole e funzionale organizzazione degli arredi e degli spazi scolastici.

RESPONSABILITA’ DEL DIRIGENTE

• Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo alunni, genitori, docenti e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo;

• Garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie potenzialità;

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• Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica;

• Cogliere le esigenze formative degli alunni e della comunità in cui la scuola opera, per ricercare risposte adeguate;

• Far rispettare il presente Patto di Corresponsabilità;

• Emanare direttive finalizzate alla gestione unitaria dell’Istituto;

• Garantire le procedure per divulgare il presente patto

INCLUSIVITÀ - DIFFERENZIAZIONE

La realtà scolastica è attualmente caratterizzata da una forte eterogeneità delle classi; essa si trova a fronteggiare quotidianamente situazioni problematiche plurime e di apprendimento difficile, che trovano un denominatore comune nei Bisogni Educativi Speciali. Questi ultimi richiedono risposte educative e percorsi didattici personalizzati e sensibili alle differenze. Infatti, la piena realizzazione della didattica inclusiva consiste nel trasformare il sistema scolastico in un’organizzazione idonea alla presa in carico dei differenti bisogni educativi .

Il nostro Istituto si propone di potenziare la cultura dell’inclusione per rispondere in modo efficace alle necessità formative di ciascun alunno che, con continuità o per determinati periodi, manifesti Bisogni Educativi Speciali. L’ I.C. Europa Unita rappresenta una realtà di “confine” non solo in senso geografico, essendo ai margini del comune di Afragola, ma soprattutto in senso socio-economico e culturale, essendo formato da gruppi portatori di diverse esperienze valoriali. Le famiglie presenti sul territorio locale si trovano a vivere in una situazione di rischio socio-economico, con un numero rilevante di disoccupati, genitori in attesa di giudizio, nuclei familiari divisi, massiccio intervento dei servizi di polizia e socio-assistenziali, minori affidati alla cura di terzi ( sono presenti anche comunità di “Casa-Famiglia” che ospita minori dai 7 ai 17 anni tutti frequentanti differenti classi di questa istituzione scolastica). In questa realtà si trovano a convivere diverse realtà, ancora poco integrate nel territorio locale, rom, cittadini italiani in gravi difficoltà e disagio, minori bisognosi di tutela, deprivati dal punto di vista affettivo e mancanti delle basilari abilità socio- relazionali.

La scuola viene ad essere dunque la prima “frontiera” in cui si incontrano e si confrontano allievi con storie personali e bisogni educativi molto diversi; per questo deve essere in grado di dare una pronta risposta educativa. Di fronte ad un contesto così complesso gli operatori scolastici affrontano quotidianamente una vera e propria sfida educativa e didattica, in cui non è sempre facile individuare quali siano i mezzi e le risorse più adatti per realizzare un contesto di accoglienza ed inclusione. Spesso si rileva una scarsa efficacia dei percorsi formativi standardizzati, con basse prestazioni e insufficienti livelli nelle competenze di base per un numero elevato di studenti. Questa situazione ha

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spinto la nostra scuola all’attivazione di una risposta strutturata agli emergenti bisogni di accoglienza, inserimento, scolarizzazione degli alunni neo-arrivati e/o in situazione di disagio culturale, sociale o fisico. La possibilità di effettuare interventi educativi individualizzati e personalizzati, attraverso l’impiego di risorse umane e materiali in orario antimeridiano, nonché l’apertura della scuola in orario pomeridiano, sono iniziative in grado di favorire la piena inclusione sociale ed educativa al fine di impedire e prevenire abbandoni. L’attuazione di un tale intervento formativo richiede una notevole flessibilità organizzativa, progettuale e didattica, ma soprattutto la creazione di un partenariato che realizzi il pieno coinvolgimento e la collaborazione con tutte le agenzie formative del territorio, le autorità locali e le forze dell’ordine, i servizi socio-sanitari e assistenziali, le agenzie di sviluppo e le associazioni genitoriali. La scuola diventa così un punto di riferimento concreto per famiglie ed alunni e, affiancata dalle suddette agenzie educative presenti sul territorio, si propone di migliorare l’offerta formativa ed educativa, combattendo le cause che producono l’insuccesso, l’esclusione e la dispersione scolastica.

L’inclusione scolastica realizza appieno il diritto allo studio di ciascuno, questo comporta non soltanto l’affermazione del diritto della persona ad essere in ogni contesto sociale, ma anche che sia dotata di significato e di senso e consenta il massimo sviluppo possibile delle capacità, delle abilità, delle potenzialità di ciascuno. La scuola prendendo coscienza dei problemi di ciascuno, diventa capace di costruire contesti in cui le persone possono muoversi, relazionarsi, crescere, motivarsi, a prescindere da ciò che a loro manca e in virtù di ciò che sono, sanno e possono imparare.

Applicare il principio di inclusione alla scuola, implica un ripensamento del concetto stesso di curricolo, che va inteso come ricerca flessibile e personalizzata della massima competenza possibile per ciascun alunno, partendo dalla situazione in cui si trova, cercando di migliorarla insegnando/imparando nuove capacità.

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2105-16Piano dell’offerta formativa

L’indicazione terminologica di Bisogni Educativi Speciali, utilizzata nelle indicazioni ministeriali citate, va pertanto correttamente intesa nell’ottica della scuola inclusiva.

Il “termine speciale” potrebbe far pensare a qualcosa di diverso dal solito, che devia dalla “norma”, che si allontana dalla cosiddetta “normalità” e, per questo motivo riconducibile a qualcosa di negativo, che ha bisogno di sostegno, a qualcosa che non pare essere perfetto e che presenta sempre qualche aspetto deficitario. E’ da reputare “speciale”, tutto ciò che ha bisogno di competenze e risorse migliori, più efficaci. Avere Bisogni Educativi Speciali non significa obbligatoriamente avere una diagnosi medica e/o psicologica ma essere in una situazione di difficoltà tale da ricorrere ad un intervento mirato, personalizzato.

Il richiamo all’applicazione del principio della personalizzazione dei piani di studio, sancito nella legge 53/2003, nella scuola inclusiva serve a focalizzare la regola pedagogica e didattica dell’insegnare come ciascuno apprende; senza identificare gli alunni in “ gruppi” o “ sottogruppi” etichettati in base a determinate condizioni di vita, di esperienze, di comportamento, di stato sociale ed economico ecc.

L’orizzonte pedagogico in cui si pone il tema dei Bisogni Educativi Speciali è quello che sollecita gli insegnanti a potenziare e aggiornare il proprio bagaglio professionale inserendovi strumenti adatti a superare un insegnamento standardizzato e predefinito, avvalendosi sia di tecniche e di modalità consolidate nel tempo, sia delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie che, se correttamente utilizzate, offrono grandi opportunità di insegnamento e di apprendimento attraverso pluralità di linguaggi.

La mancanza di strumenti per riconoscere e comprendere il disagio di uno studente, potrebbe creare situazioni problematiche ai docenti. La scuola, per questo motivo, ha necessità di organizzarsi in modo efficiente, flessibile e in raccordo con tutte le agenzie del territorio per rendere possibile un percorso personalizzato per ciascun alunno.

L’Istituto Comprensivo Europa Unita ha così impostato il proprio lavoro educativo e di conseguenza il proprio assetto organizzativo puntando sulle seguenti priorità:

creare un ambiente scolastico accogliente e di supporto; organizzare le attività didattiche in modo da attivare la partecipazione di

tutti gli studenti al processo di apprendimento tenendo conto delle attitudini e dei limiti dei discenti;

creare un piano di formazione annuale, rivolto a tutti gli insegnanti, finalizzato ad acquisire nuove competenze e nuove metodologie per far fronte al disagio scolastico emergente;

realizzare un sostegno individuale o a piccoli gruppi per alunni, docenti e genitori;

prevedere una flessibilità organizzativa che consenta lo svolgimento contemporaneo di attività in gruppi di lavoro sia per i recuperi che per i potenziamenti;

creare di una repository per la documentazione di materiali didattici semplificati ed adeguati alle necessità delle diverse discipline e situazioni educative;

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2105-16Piano dell’offerta formativa

consolidare la collaborazione con assistenti educativi e alla comunicazione che svolgono un prezioso ed efficace supporto didattico;

pianificare visite, uscite ed attività didattiche permettendo la piena partecipazione di tutti gli allievi;

individuare e monitorare le difficoltà degli alunni della scuola tramite l’apporto di esperti dell’area psicologico-sociale.

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Rilevazione dei BES presenti: Disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) minorati udito psicofisici Disturbi evolutivi specifici DSA ADHD/DOP Borderline cognitivo Svantaggio Socio-economico - Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale Redazione PEI e PDP redatti dai Consigli di classe in presenza/assenza di

certificazione sanitaria, Risorse professionali specifiche Insegnanti di sostegno Assistenti alla comunicazione Funzioni strumentali / coordinamento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)

Prevalentemente si utilizzano: Attività individualizzate Attività laboratoriali

Attraverso: Partecipazione al GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica

inclusiva Coinvolgimento docenti curricolari Coordinatori di classe Docenti con specifica formazione Assistenza alunni disabili Coinvolgimento personale ATA Coinvolgimento famiglie Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età

evolutiva Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Rapporti con servizi sociosanitari territoriali Procedure condivise di intervento su disagio e simili Rapporti con privato sociale e volontariato Formazione docenti Progetti integrati a livello di singola scuola Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica

inclusiva Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

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2105-16Piano dell’offerta formativa

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della

scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare

alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi

formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti; Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la

realizzazione dei progetti di inclusione; Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel

sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento

DIRIGENTE SCOLASTICO Coordina il GLHI, cura i contatti con l’ASL, le famiglie e il Comune ,

individua criteri e procedure di utilizzo “funzionale” delle risorse professionali presenti, privilegiando, rispetto a una logica quantitativa di distribuzione degli organici, una logica “qualitativa”, sulla base di un progetto di inclusione condiviso

Partecipa ad accordi o intese con servizi sociosanitari territoriali (ASL, Servizi sociali e scolastici comunali e provinciali, enti del privato sociale e del volontariato, Prefettura), finalizzati all’integrazione dei servizi “alla persona” in ambito scolastico, con funzione preventiva e sussidiaria

COORDINATORI DI CLASSE Rilevano i BES presenti nelle proprie classi, segnalando la presenza di

alunni con bisogni al Referente DSA, Presiedono i Consigli di classe per l’elaborazione dei PDP e dei percorsi

individualizzati e personalizzati a favore degli alunni DA e delle altre tipologie di BES

Partecipano agli incontri del GLH Operativi per la revisione e l’aggiornamento dei PEI

CONSIGLI DI CLASSE Elaborano i PDP e i percorsi individualizzati e personalizzati a favore degli

alunni DA delle altre tipologie di BES Favoriscono l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione degli alunni,

valorizzandone le differenze

DOCENTI

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2105-16Piano dell’offerta formativa

Realizzano l’impegno programmatico per l’inclusione da perseguire nel senso della trasversalità negli ambiti dell’insegnamento curriculare

FUNZIONE STRUMENTALE SOSTEGNO AGLI ALUNNI e DISPERSIONE DISABILITA’: Coordina gli incontri dei GLHI Operativi per la revisione e l’aggiornamento

dei PEI Promuove la partecipazione degli alunni DSA a tutte le iniziative all’interno

e all’esterno della scuola Fornisce le indicazioni per la redazione del PDP nell’ambito dei Consigli di

classe Rileva i BES presenti nella scuola Raccoglie e documenta gli interventi didattico- educativi posti in essere Fornisce consulenza ai colleghi sulle strategie /metodologie di gestione

delle classi Supporta l’intera comunità educante nell’acquisire consapevolezza sulla

centralità e sulla trasversalità

dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi Partecipa agli incontri del Gruppo di lavoro per l’inclusione Promuove l’impegno programmatico per l’inclusione collaborando

all’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie

Rileva, monitora e valuta il livello di inclusività della scuola utilizzando strumenti strutturati reperibili

in rete o concordati a livello territoriale o avvalendosi dell’approccio fondato sul modello di “barriere e facilitatori”

Cura i rapporti con il CTS - Centro Territoriale di supporto Raccoglie e coordina le proposte formulate dai singoli GLH Operativi,

tradotte in PEI

GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE Elabora la proposta del Piano Annuale per l’inclusività riferito a tutti gli

alunni BES All’inizio dell’anno scolastico propone al Collegio dei Docenti la

programmazione degli obiettivi e delle attività del Piano Annuale per l’Inclusione

COLLEGIO DEI DOCENTI A fine anno scolastico verifica i risultati del Piano annuale per l’Inclusività

FUNZIONE STRUMENTALE REVISIONE E AGGIORNAMENTO DEL POF Aggiorna il POF indicando: Il concreto impegno programmatico per l’inclusione, basato su un’ attenta

lettura del grado di inclusività della scuola e su obiettivi di miglioramento (trasversalità dell’insegnamento curriculare, gestione delle classi, organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, relazioni tra docenti, alunni e famiglie) criteri e procedure di utilizzo “funzionale” delle risorse professionali presenti,

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l’impegno a partecipare ad azioni di formazione e/o di prevenzione concordate a livello territoriale

FUNZIONE STRUMENTALE SOSTEGNO AGLI alunni Promuove l’inclusività nell’ambito dei rapporti con famiglie e alunni Promuove l’inclusività nell’ambito delle attività di Orientamento e

Continuità

FUNZIONE STRUMENTALE SUPPORTO AI DOCENTI Promuove l’uso di tecnologie informatiche a supporto dell’inclusione ( uso

di pc, pc con sintesi vocale, e-book, LIM) Coordina le attività di Formazione ed Aggiornamento relative ai BES

Gruppo di progettazione Predispone la valutazione degli apprendimenti, gli interventi di recupero,

di potenziamento e approfondimento in funzione dell’inclusività Attiva processi di condivisione valutativa in relazione all’inclusività

RESPONSABILI DI AREA Favoriscono l’inclusione, promuovendo: la trasversalità negli ambiti dell’insegnamento curriculare l’individuazione degli obiettivi minimi una didattica che prediliga l’utilizzo

delle nuove tecnologie una didattica che prediliga attività laboratoriali una didattica che favorisca l’integrazione

DOCENTI SOSTEGNO Favoriscono l’integrazione, l’apprendimento, lo sviluppo della personalità,

l’autonomia degli alunni DSA in sinergia con i docenti curriculari

ASSISTENTE ALLA COMUNICAZIONE Favorisce l’integrazione degli alunni con compromissione del linguaggio

verbale e/o della comunicazione, supportandone l’apprendimento di abilità comunicative mediante strategie di comunicazione aumentativa alternativa

Intervento Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di

percorsi formativi inclusivi (presa in carico dei ragazzi in difficoltà) Nell’ambito degli incontri di Area e di Dipartimento, nei Consigli di classe ( in particolare nei Consigli di classe finalizzati alla realizzazione PEI, PDP e percorsi personalizzati a favore degli alunni con svantaggio socio-economico, linguistico e culturale) e negli incontri GLH si concordano le strategie per la valutazione coerenti con le prassi inclusive. Tali strategie non possono prescindere dal punto di partenza dell’alunno, dal suo stile di apprendimento, dallo sviluppo della sua personalità e, nel caso di alunni appartenenti a famiglie con deprivazione socio-culturale, dalle difficoltà legate all’apprendimento della lingua. Nelle suddette sedi vengono quindi pianificati curricoli che favoriscano l’inclusione, privilegiando una didattica che preveda attività laboratoriali e l’uso di nuove tecnologie.

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2105-16Piano dell’offerta formativa

L’inclusione, prevista nella programmazione di ciascun docente, si realizza in modo trasversale negli ambiti dell’insegnamento curriculare, adeguandosi ai bisogni educativi di ogni alunno.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive I progetti volti al contenimento e alla riduzione della dispersione scolastica e

all’inclusività focalizzano spesso l’attenzione sull’accoglienza in ingresso, sull’integrazione di ordine socio-psicologico e sulle variabili motivazionali degli studenti. Accanto a ciò, si pianificano attività basate su espliciti riferimenti al recupero di conoscenze e competenze collegate al curricolo scolastico. Infatti lo “stare bene” a scuola è dimensione imprescindibile e centrale per “l’andare bene” a scuola.

L’ ambito curricolare trae evidenti vantaggi dalle iniziative progettuali e di intervento extra-curricolari; ma la funzionalità dei progetti all’interno dei percorsi di studio deve prevedere indicazioni condivise di ricaduta valutativa sull’attività curricolare.

Organizzazione delle risorse professionali e materiali presenti all’interno della scuola

Individuazione da parte del Dirigente di criteri e procedure di utilizzo “funzionale” delle risorse professionali presenti, privilegiando, rispetto a una logica quantitativa di distribuzione degli organici, una logica “qualitativa”, sulla base di un progetto di inclusione condiviso con famiglie e servizi sociosanitari che recuperi l’aspetto “pedagogico” del percorso di apprendimento e l’ambito specifico di competenza della scuola

Utilizzo di tecnologie per la didattica inclusiva: pc, pc con sintesi vocale e software specifici, LIM

Utilizzo dei laboratori (multimediale, di fisica, di scienze) Utilizzo di sussidi specifici Utilizzo di modelli per l’insegnamento

Organizzazione delle risorse professionali relative alle attività di sostegno

A scuola sono presenti docenti di sostegno che svolgono il loro lavoro all’interno della classe a beneficio di tutti gli alunni per rendere più inclusivo il supporto dato all’alunno con disabilità.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

Senza un’integrazione e valorizzazione della risorsa genitoriale nei progetti e nella vita scolastica, molte delle problematiche connesse alla dispersione scolastica rischiano di essere trattate superficialmente.

Rapporti con il territorio e sinergie finalizzate all’inclusione Manca uno Sportello di Supporto Integrato con professionisti del servizio

sociale e psicologico. Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono

l’ingresso nel sistema scolastico (continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo)

I docenti degli anni ponte tra un ordine di scuola e l’altro ( infanzia-primaria, primaria-secondaria di primo grado), coordinati dalla Commissione Continuità, redigono le schede di presentazione degli alunni con particolari bisogni

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2105-16Piano dell’offerta formativa

educativi per poter operare scelte più proficue e pianificare un percorso formativo più appropriato.

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2105-16Piano dell’offerta formativa

PREACCOGLIENZA Entro le scadenze fissate dal MIUR e dall’Istituto (in genere febbraio –giugno,

a.s. precedente) Nel caso di passaggio ad un successivo grado (ciclo d’istruzione o di

trasferimento ad altra Scuola), le Istituzioni scolastiche di provenienza e di accoglienza organizzano:

azioni di conoscenza/orientamento che possono coinvolgere l’alunno/gli alunni, i genitori, i docenti della scuola di provenienza;

scambi di informazioni tra i docenti delle Istituzioni scolastiche di provenienza/di accoglienza;

genitori procedono all’iscrizione e alla presentazione di un’eventuale documentazione diagnostica .

L’Istituto procede alla formazione delle classi e in particolare all’inserimento degli alunni con difficoltà di apprendimento o con disturbi evolutivi specifici e/o in situazione di svantaggio socio-economico, linguistico e culturale, secondo i criteri deliberati dal Consiglio di Istituto

ACCOGLIENZA All’inizio dell’anno scolastico

Il GLI rielabora il PAI, sulla base delle risorse effettivamente assegnate all’Istituto integrando il documento con obiettivi ed attività da realizzare.

Il Dirigente Scolastico assegna alle classi le risorse professionali. Il Collegio dei docenti integra il PAI nel POF, precisando la mission inclusiva della Scuola, i criteri e le procedure funzionali del personale, impegnandosi a partecipare alle attività di formazione. Il consiglio di classe/team/sezione prende in carico l’alunno e delega il Coordinatore, sentito il Dirigente, ad organizzare incontri con la famiglia e gli specialisti. Elabora il protocollo di accoglienza, con particolare attenzione a procedure di osservazione sistematica, raccolta di dati predittivi su eventuali difficoltà fonologiche e di linguaggio (scuola infanzia e primaria) interventi screening per l’individuazione precoce di segnali premonitori di DSA.

elabora e delibera il PDP; ne condivide le linee di indirizzo con la famiglia; individua strategie e tempi e materiali per realizzare una didattica inclusiva.

AZIONI MIRATE ALL’INCLUSIONE Nel corso dell’anno scolastico i docenti mettono in atto gli accorgimenti

metodologici previsti dal PDP, comprese attività di recupero, sostegno individualizzato, lavoro per piccoli gruppi, coordinandosi durante le sedute del CdC/team/sezione e con il GLI, con la funzione strumentale per l’inclusività, con la famiglia ed eventuali specialisti.

IN ITINERE VERIFICHE E VALUTAZIONE FORMATIVA Il consiglio di classe/team/sezione determina criteri e strumenti per le

verifiche e per la valutazione, avendo cura che tali criteri siano coerenti con le linee di indirizzo del PDP (se redatto) e con gli strumenti.

La valutazione deve caratterizzarsi come apprezzamento qualitativo più che quantitativo, formativo più che misurativo, inclusivo più che “speciale”. In tale ottica si pone la valutazione autentica che, nel solco dell’assessment for

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learning, si pone l’obiettivo di verificare come lo studente traduca le sue conoscenze in prestazioni reali ed adeguate all’apprendimento.

Propone l’utilizzo di strumenti compensativi, materiali di studio semplificati e iconici:

- rispetto alla valutazione formativa in itinere si richiede una valutazione personalizzata che valorizzi i progressi ottenuti e le competenze acquisite, anche in relazione ai “livelli minimi attesi di competenza in uscita”

VALUTAZIONE SOMMATIVA INTEMEDIA E FINALE – ESAME DI STATO - PROVE INVALSI

Durante l’anno e a giugno-luglio Il consiglio di classe/team/sezione, in sede di scrutini intermedi e finali,

adotta criteri globali di misurazione/valutazione che corrispondono ai profili valutativi esplicitati nel PDP ed in particolare:

adatta la scala numerica dei voti agli obiettivi prefissati per il singolo alunno;

assegna i voti, tenendo conto dell’evoluzione degli apprendimenti, delle conoscenze e delle

competenze, rispetto ai livelli di partenza e alla specifica tipologia dei dispositivi didattici usufruiti dall’alunno.

Per gli esami di stato conclusivi del 1° ciclo, in attesa delle disposizioni che il MIUR ha promesso di emanare per gli alunni BES (CM 8/2013), vale la normativa in vigore per i DSA con diagnosi, C.M. permanente 31.05.2012, n.48 e Nota ministeriale 7 giugno 2011 n.3815 che prevedono:

l’effettuazione di tutte le prove scritte da parte di questi alunni; la sostituzione della prova scritta con la prova orale nelle lingue straniere,

se durante l’anno hanno seguito un percorso ordinario, con la sola dispensa dalle prove scritte;

l’effettuazione di prove differenziate se, durante l’anno, hanno ottenuto l’esonero dall’insegnamento delle lingue straniere.

Per la Prova Nazionale Invalsi, nell’esame di stato di 1° ciclo, i candidati possono utilizzare strumenti compensativi, o una versione informatica della prove se richiesta dalla Scuola ed ottenere tempi più lunghi. Per gli studenti afferenti all’area dello svantaggio socio-economico-culturale, non sono previste dispense dallo svolgimento ordinario delle prove Invalsi (nota MIUR del 23.04.2013).

AUTOVALUTAZIONE DEL LIVELLO DI INCLUSIVITA’ SCOLASTICA Il Collegio Docenti, con riferimento alla programmazione sviluppata per i BES, deve procedere a conclusione dell’anno scolastico alla verifica dei risultati raggiunti, in collaborazione sinergica con il GLI. Tale verifica, che si connota come una vera e propria autovalutazione di Istituto, impegna la scuola ad interrogarsi sul livello di inclusività delle sue azioni, con l’individuazione di indicatori di qualità riferibili alle principali aree di funzionamento scolastico, alle prassi didattiche, ai processi organizzativi, alle relazioni interne, alle relazioni con le famiglie e il territorio, alle procedure di valutazione e documentazione

STRATEGIE DIDATTICHE INCLUSIVE : COME ADATTARE GLI OBIETTIVI

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2105-16Piano dell’offerta formativa

Il docente come depositario di conoscenze diventa organizzatore e facilitatore dei processi diapprendimento.crea un clima inclusivo: accettazione e rispetto delle diversità;organizza i contesti di apprendimento;modifica le strategie in itinere;sviluppa una didattica metacognitiva;trova punti di contatto tra le programmazioni ( di classe e individualizzata);sviluppa un approccio cooperativo;favorisce la creazione di reti relazionali ( famiglia, territorio, specialisti).Per realizzare soluzioni operative in molti casi occorre adattare tecniche, materiali, contesti e relazioni alfine di ottenere la piena partecipazione e il massimo apprendimento possibile.AzioniSostituzione: si sostituiscono alcuni elementi dell’ input o dell’azione, ma non viene stravolto ilsenso del compito, né viene limitata la quantità e la qualità degli elementi contenuti in esso.L’obiettivo non si semplifica, ma viene curata l’accessibilità dei codici linguistici.Facilitazione: può riguardare i contesti di apprendimento (gli ambienti, gli strumenti, lemodalità di interazione),gli aspetti strutturali del compito (spazi e tempi) e il contenutodell’attività. In sintesi vengono aggiunte informazioni utili per svolgere il compito, senzaridurre né i contenuti, né gli obiettivi. E’ sufficiente utilizzare tecnologie più motivanti (ad.esempio software didattici) e contesti didattici fortemente interattivi ed operativi.Semplificazione: si semplifica l’obiettivo dell’attività; si agisce sulla comprensione(intervenendo sul lessico per rendere più comprensibili le informazioni relative al compito) esull’ elaborazione (intervenendo sulla complessità concettuale o modificando le modalità dilavoro e/o le regole; ad esempio si eseguono le operazioni di calcolo utilizzando lacalcolatrice, si modificano i criteri di corretta esecuzione di un compito, consentendo piùerrori ed imprecisioni).Scomposizione nei nuclei fondanti: si realizza individuando, all’interno del percorsocurricolare, degli aspetti essenziali che possano essere tradotti in obiettivi significativi edaccessibili per lo studente con BES e spostando l’attenzione dai singoli contenuti delle attivitàad aspetti più generali, connessi alle funzioni cognitive o alle competenze di autonomia

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2105-16Piano dell’offerta formativa

personale e sociale che devono essere acquisite nel percorso scolastico. In sintesi,nell’epistemologia di un sapere disciplinare si identificano delle attività fondanti e accessibilial livello di difficoltà riscontrato.Partecipazione alla cultura del compito: in casi particolarmente gravi in cui non sianoutilizzabili i livelli precedenti, occorre individuare gli aspetti che consentono unavvicinamento concreto agli aspetti emotivi ed affettivi, una reale partecipazione allatensione cognitiva e emotiva del gruppo. In questo caso non si lavora sulle attività, ma sullapresenza e condivisione con la classe e la scuola. Si cerca di trovare occasioni in cui l’alunnosperimenti, anche se soltanto da spettatore, la cultura del compito (clima emotivo, tensionecognitiva, prodotti elaborati ...).PROCEDURE PER L’INDIVIDUAZIONE DEGLI ALUNNI BESAl fine di definire delle pratiche condivise tra il personale docente dell’Istituto e rispondere in modoefficace alle necessità formative di ciascun alunno, si attua il seguente Protocollo per l’individuazione dei BES:tutti i docenti, dopo aver messo in atto interventi educativo-didattici mirati al recupero di alunni con evidenti bisogni formativi, sono chiamati a formalizzare percorsi personalizzati attraverso delibere di CdC/ Consiglio di intersezione ;e/o la famiglia presenta un’eventuale certificazione e/o riferisce possibili criticità osservate;il CdC/ Consiglio di intersezione comunica il bisogno emerso al Dirigente Scolastico, il quale convoca i familiari in presenza del Coordinatore di Classe al fine di informarli sulla opportuna e/o necessaria adozione di una personalizzazione della didattica; tale incontro deve essere verbalizzato o tempestivamente o nel successivo CdC dove il coordinatore informa i docenti;il CdC/ Consiglio di intersezione predispone un Piano Didattico Personalizzato che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee;il Coordinatore compila la parte del PDP di sua competenza ed è altresì responsabile di tutta la documentazione; ad ogni insegnante compete la compilazione della parte del documento riguardante la propria disciplina;il PDP è un documento-strumento collegiale che deve essere firmato dalla famiglia, dal CdC e dal Dirigente Scolastico ed è vincolante per gli strumenti dispensativi e compensativi in esso indicati; se accettato dalla famiglia il PDP diviene operativo e depositato in segreteria e nei registi; se non accettato, viene comunque conservato in segreteria insieme al verbale dell’incontro in cui la famiglia rifiuta la proposta educativo-didattica; in tal caso la famiglia si assume anche la responsabilità di un eventuale insuccesso scolastico; premesso che ogni bisogno educativo speciale può presentarsi anche solo per determinati periodi, il PDP rimane un documento dinamico che prevede dei momenti di aggiornamento.

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2105-16Piano dell’offerta formativa

CONTINUITA'La parola "continuità" racchiude in sé il concetto di sviluppo e di evoluzione

e definisce uno degli aspetti fondamentali dell’azione educativa e didattica della nostra scuola attraverso il quale si intende favorire il successo formativo di ogni alunno.

L ’Istituto intende sviluppare in modo più unitario e coerente il proprio percorso formativo e limitare il disagio degli alunni durante il passaggio tra i diversi ordini di scuola, elabora concreti interventi per costruire una continuità sul piano della valutazione, della metodologia, della didattica e dei contenuti disciplinari fra i vari ordini di scuola.

Nella nostra scuola opera la Commissione Continuità ,formata da un docente di ogni ordine , che costituisce il filo conduttore dei diversi ordini di scuola e garantisce l’esigenza di instaurare fattiva collaborazione che vada al di là del semplice rapporto informativo, ma che miri a rendere più agevole il percorso degli alunni.

La Continuità si sviluppa come continuità orizzontale e come continuità verticale.

La continuità orizzontale si realizza attraverso un’attenta collaborazione fra la scuola e il territorio, coinvolgendo, in primo luogo, le famiglie nei percorsi formativi, nelle attività scolastiche e nelle iniziative di formazione

La continuità verticale esprime l’esigenza di realizzare un percorso formativo graduale e unitario per gli alunni dai 3 ai 14 anni, attraverso l’elaborazione di curricoli verticali, costruiti anche con il raccordo delle metodologie e dei sistemi di valutazione.

Se si pone l’educazione al centro del percorso educativo, “Continuità” significa costruire un percorso formativo organico e completo, attento ai bisogni dello studente, per promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto-alunno il quale, pur nei cambiamenti e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua particolare identità.

Il primo momento è rivolto agli alunni della scuola dell’infanzia e prevede esperienze didattiche integrate su specifiche tematiche anche attraverso attività comuni, possibilmente laboratoriali, il secondo momento è rivolto agli alunni della scuola primaria , attraverso momenti di confronto tra alunni delle

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classi quinte e alunni del primo anno della scuola secondaria di primo grado, su un’articolazione di percorsi tematici che sono concordati durante gli incontri della commissione .

Durante l’anno scolastico , i docenti della commissione continuità hanno previsto 2 incontri tra bambini di 5 anni e bambini della classe prima presso la scuola primaria con visita ai laboratori di lettura,danza e informatica

In relazione alle classi quinte, si sono attuati incontri con le classi prime della scuola secondaria per attività di laboratorio .Gli alunni , accompagnati dai docenti , hanno avuto l’opportunità di visitare i laboratori presenti nella scuola secondaria : scientifico, artistico e linguistico e musicale .

Sono stati realizzati incontri tra i docenti di classe quinta della Scuola Primaria e docenti di scuola secondaria per rilevare i punti di debolezza e di forza per le materie di lingua italiana e matematica.

Gli interventi hanno favorito concretamente il passaggio degli alunni della scuola infanzia alla scuola primaria e dalla scuola primaria alla scuola secondaria per prevenire disagi ed insuccessi attraverso

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occasioni di accoglienza (contatto con le persone, attività ludiche socializzanti con gli amici delle prime, visita dei locali), che si sono rivelate utili a far conoscere il nuovo ambiente scolastico ai futuri alunni, e a svelare le ansie e le paure più forti dei bambini, dei ragazzi e delle famiglie.

Sono stati attivati , con i genitori degli alunni interessati al passaggio, momenti di informazione, di confronto, di riflessione su tutto ciò che il cambiamento comporta ( aspetti educativi, emotivi, organizzativi).

Il nostro istituto ha inteso stabilire incontri tra insegnanti della primaria e della secondaria per scambio di informazioni utili alla formazione delle classi e alla definizione di competenze in uscita e in entrata cercando di sviluppare la cooperazione educativa tra gli insegnanti dei vari ordini di scuola. Gli incontri predisposti dalla commissione e la pianificazione dei momenti di confronto sono stati strumenti utili per l’osservazione degli alunni in passaggio e hanno consentito una possibilità di individuazione precoce di difficoltà di apprendimento e relazione.

ORIENTAMENTOIl nostro istituto prevede azioni di orientamento relativamente alle classi in

uscita con incontri programmati con gli istituti di Istruzione secondaria di secondo grado.

La commissione responsabile ha coordinato azioni interne ed esterne alla scuola, volte a costruire un percorso indicativo per alunni, genitori e docenti, consapevole che un’attività di questo tipo, può ricoprire anche un ruolo preventivo nei confronti del disagio che si registrerebbe alla presenza d’insuccessi scolastici o di scelte preparatorie a future attività professionali che non corrispondano alle aspirazioni e alle aspettative dei singoli discenti. Ha fornito all’utenza i mezzi per conoscersi, auto-valutarsi e confrontarsi con le richieste del mondo esterno e ha organizzato, nel contesto scolastico, un’attività finalizzata a porre gli alunni nelle condizioni di fare scelte personali e convinte in sintonia col proprio progetto di vita.

L’attività è stata pianificata come segue: - Presentazione della scuola, in formato PowerPoint, alle famiglie , nel mese

di gennaio. - Distribuzione del materiale informativo proveniente dagli Istituti Superiori. - Accordi telefonici con i docenti-referenti sull'orientamento delle Scuole

Superiori. - Organizzazione degli incontri nella nostra scuola con docenti di Istituti

Superiori per un’informazione corretta sugli aspetti specifici dei relativi istituti. - Organizzazione visite guidate agli istituti superiori presenti sul territorio. - Organizzazione calendario degli “ Open Day “ dei relativi Istituti Superiori.

- Consiglio Orientativo dei docenti del Cdc sulla scheda- verbale di ogni singolo alunno.

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ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA

La gestione della scuola richiede la capacità di affrontare in modo serio e puntuale alcune questioni fondamentali che si possono così sintetizzare:

l’esigenza di organizzare in modo ottimale le risorse in funzione degli obiettivi da perseguire

la necessità di una valutazione del servizio in funzione del suo miglioramento.

Per gestire la complessità dell’Istituto occorre, inoltre, definire meglio le competenze decisionali distinguendo tre livelli:

di indirizzo di direzione

di controllo dei processi.

Le decisioni strategiche e di indirizzo vanno attribuite agli Organi collegiali

Le decisioni di tipo direzionale vanno attribuite agli Organi di direzione

Le decisioni di tipo operativo (coordinamento e controllo dei processi) vanno attribuite alle strutture operative ed al personale incaricato di specifiche funzioni.

Un’efficace organizzazione dell’Istituto va affrontata attraverso:

una chiara individuazione dei ruoli e delle competenze dei diversi soggetti che operano nell’ambito dell’Istituto

la definizione e l’affidamento di specifiche funzioni strumentali ” ad insegnanti competenti e disponibili

una funzione efficace di direzione, programmazione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane da parte del Dirigente scolastico

la costituzione di uno staff di collaboratori del Dirigente scolastico funzionale alle esigenze organizzative e didattiche dell’Istituto

l’organizzazione di un efficiente Ufficio di segreteria e dei relativi servizi amministrativi

per garantire una migliore funzionalità dell’Istituto, ogni anno, vengono individuati:

Vicario distaccato dall’attività d’insegnamento i Responsabili di ogni sede di scuola dell’infanzia, primaria i Responsabili di progetto le Funzioni Strumentali al POF Gruppi di lavoro con il compito di progettare, attuare, verificare le attività e gli

interventi di miglioramento del servizio educativo I Responsabili di settore (biblioteca, sussidi, laboratori, ecc.)

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per coordinare e promuovere importanti attività all’interno dell’istituto comprensivo sono state deliberate le seguenti funzioni strumentali:

area 1 gestione del piano dell’offerta formativa e progettualità

area 2 inclusione

area 3 supporto ai docenti e visite guidate

area 4valutazione, documentazione e innovazione

COLLEGIO DEI DOCENTI Il Collegio, presieduto dal Dirigente, composto dagli insegnanti in servizio

nell’Istituto. Ad esso spetta: • programmare l’azione didattica • elaborare e approvare il POF • promuovere l’aggiornamento dei docenti • definire i profili didattici dei progetti ai quali l’istituzione scolastica intende

aderire • provvedere all’adozione dei libri di testo (sentiti i Consigli di Classe) • formulare proposte al Dirigente Scolastico sul piano delle attività • formulare proposte al Dirigente Scolastico sull’ utilizzo dei docenti • valutare i risultati conseguiti dall’Istituto Comprensivo • identificare le Funzioni Strumentali • approvare criteri di valutazione degli apprendimenti • approvare i criteri generali per l’assegnazione dei docenti CONSIGLIO D’ISTITUTO Il Consiglio costituito dai rappresentanti di tutte le componenti della scuola

presieduto da uno dei suoi membri eletto fra i rappresentanti dei genitori. Ad esso spetta:

• adottare un regolamento interno dell’Istituto • definire gli indirizzi generali per le attività della scuola • adottare il POF • determinare i criteri per l’utilizzazione delle risorse finanziarie • deliberare il bilancio preventivo e il conto consuntivo

GIUNTA ESECUTIVA La giunta, presieduta dal Dirigente, viene eletta dal consiglio d’Istituto ed

composta da un docente, un non docente, due genitori e dal responsabile amministrativo che svolge funzioni di segretario. Essa prepara i lavori del Consiglio e cura l’esecuzione delle delibere.

CONSIGLI DI CLASSE

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2105-16Piano dell’offerta formativa

I Consigli di classe sono costituiti dai docenti di ogni singola classe e da quattro rappresentanti dei genitori. Hanno il compito di formulare al Collegio proposte sull’azione educativa e didattica, oltre quello di approvare le adozioni dei libri di testo, le gite scolastiche e le varie attività e tracurricolari. Il coordinamento didattico e la valutazione degli allievi spetta alla sola componente docenti.

CONSIGLI DI INTERCLASSE I Consigli di Interclasse sono costituiti dai rappresentanti dei genitori di ogni

singola classe e dai docenti del Plesso. Vengono esposte le proposte sull’azione educativa-didattica, le adozioni dei libri di testo e le varie attività extra curricolari.

CONSIGLIO DI INTERSEZIONE I Consigli di Intersezione sono costituiti dai rappresentanti dei genitori di

ogni singola classe e dai docenti del Plesso. Vengono esposte le proposte sull’azione educativa-didattica e le varie attività extra curricolari.

ASSEMBLEA DEI GENITORI (di classe e di Istituto) L’assemblea di classe convocata su richiesta dei genitori rappresentanti dei

Consigli di classe l’assemblea d’Istituto convocata dal Comitato dei genitori ed autorizzata dal Dirigente. L’assemblea dei genitori deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento.

RAPPRESENTANZE SINDACALI UNITARIE (R.S.U.) Le R.S.U. costituite da docenti e personale A.T.A., sono elette ogni tre anni

dal personale scolastico e hanno il compito di: • garantire l’esercizio dei diritti individualigarantire l’esercizio dei diritti individuali e collettivi del personale • indire assemblee sindacali di scuola • condurre le trattative con il Dirigente scolastico per la stipula del Contratto

Collettivo Decentrato Integrativo di Lavoro

Commissioni del Collegio Docenti

a.s. 2015-16Al fine di creare un'organizzazione il più possibile efficiente ed efficace, il

Collegio ha costituito le seguenti commissioni:

Comitato di valutazione dei docenti

Compiti" valutano i docenti in anno di formazione;" propongono la riabilitazione dei docenti incorsi in sanzioni disciplinari.

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Commissione gruppo progettazione

Ciampa Antonietta De Liso Pasqualina Liguori Patrizia F1 F4

Compiti " Redigono il regolamento d'Istituto" Redigono i criteri operativi comuni per la stesura della programmazione annuale, delle prove d'ingresso e delle verifiche" Propongono innovazioni sulle metodologie didattiche e organizzative" strutturano il piano annuale dell'offerta formativa in riferimento all'autonomia didattica - educativa - organizzativa." definiscono le strategie e organizzano su indicazioni del Collegio Docenti la nuova programmazione d'Istituto ( anche per sottocommissioni)" predispongono il modello per la documentazione dei processi di apprendimento" autovalutano l'Istituto in collaborazione con la F.S. n.1" valutano la coerenza con il POF dei progetti extracurricolari

Coordinatori dipartimenti disciplinari - Scuola secondaria di I grado

Liguori Patrizia Linguistico-letterario Daniele Santa Scientifico-matematico Giglio Antonio Artistico espressivo

Compiti" Condividono i criteri operativi presentati dal gruppo miglioramento e dà indicazioni ai C.d.C., C.d.I. e Intersezione per la stesura della programmazione Educativa e Didattica." Definiscono criteri e strumenti comuni di verifica degli apprendimenti

Coordinatori dipartimenti disciplinari - Scuola primaria

Petroni Maria Rosaria Ambito linguistico Litto Rosa Maria Ambito antropologico

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Palmentieri Giuseppa Ambito matematicoCompiti " Condividono i criteri operativi presentati dal gruppo miglioramento e dà indicazioni ai C.d.C., C.d.I. e Intersezione per la stesura della programmazione Educativa e Didattica." Definiscono criteri e strumenti comuni di verifica degli apprendimenti

Gruppo G.L.I

Rilevazione dei Bisogni Educativi Speciali (BES) presenti nella scuola;

svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua

italiana perché appartenenti a culture diverse;

raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione; focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi;

rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;

raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze;

elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico.

Responsabili laboratori Esposito Giosefranco Informatica Sec. I Gr. - Sito Web

Fortino Olindo Informatica Primaria

Gallucci Domenico Musicale Sec.I Gr.

Annarumma Antonietta Scientifico

Giglio Antonio Artistico

Tortora Francesco motorio

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2105-16Piano dell’offerta formativa

collaboratori scolastici

Plesso scuolaPrimaria

Plesso scuolaSecondaria I grado

Plesso scuolaInfanzia "S.Marco"

Plesso scuolaInfanzia"Salicelle"

Gambardella VincenzoBrino GiovanniBorgo AnnaDe Luise CarmelaLipardo GiuseppeCastiello Luigi(custode comunale)

Amato MariaDel Vecchio AssuntaVenti RosaDenise GiuseppeRiano Biagio(custode)

Russo AnnaSpalice Luisa

Molinari Anna

CONSIGLIO D'ISTITUTOcomponenti nominativo sede scolasticaDirigente Scolastico

dott.ssa Fabiola Del Deo I.C. Europa Unita

'ufficio di Segreteria è aperto

Lunedì-mercoledì-venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.00martedì dalle ore 15.00 alle ore 16.00tel/fax 0818524791

Sistema Amministrativo e OperativoDirettore Amministrativo De Cicco MariaArea Gestione amm. Personale Balsamo Natalia

Beneduce Paolo D'Ambrosio Eugenio

Area Gestione Alunni e Affari Generali Vecchione Gennaro

Area Gestione Patrimonio e Manutenzioni

Campanelli Daniela

referenti (legge 626) - R.S.U

Referente Sicurezza (D.Lgs 81/08) doc. Michela FalcoReferenti Sindacali R.S.U prof.ssa Daniele Santa

doc. Romano Salvatore

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2105-16Piano dell’offerta formativa

Genitore I.C. Europa UnitaGenitore I.C. Europa UnitaGenitore Capone Elvira I.C. Europa UnitaGenitore Annunziata Carmela I.C. Europa UnitaGenitore Iazzetta M.Rosa I.C. Europa UnitaGenitore Martino Grazia (vice

presidente)I.C. Europa Unita

Genitore I.C. Europa UnitaGenitore Ferrara Maria I.C. Europa UnitaDocente Lucione Teresa I.C. Europa UnitaDocente Falco Michela I.C. Europa UnitaDocente Grandine Rosa I.C. Europa UnitaDocente De Filippis Assunta I.C. Europa UnitaDocente Panarese Vittoria I.C. Europa UnitaDocente Giugliano Rosa I.C. Europa UnitaDocente Laezza Anna I.C. Europa UnitaDocente Esposito Giosefranco I.C. Europa UnitaA.T.A Brino Giovanni I.C. Europa UnitaAusiliario Biagio Riano I.C. Europa UnitaGIUNTA ESECUTIVAN. NOMINATIVO QUALIFICA1 Dott.ssa Flora Celiento D.S. Presidente2 Maria de Cicco DSGA3 Lucione Teresa Docente4 Brino Giovanni A.T.A5 Genitore6 Martino Grazia Genitore

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

La valorizzazione delle risorse interne all’istituzione scolastica è il punto di forza su cui far leva per la crescita ed il miglioramento continuo dell’Offerta Formativa ed è cura del Dirigente Scolastico predisporre l’intera organizzazione ottimizzando competenze e ruoli  di ciascun lavoratore.

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La scuola si preoccupa di promuovere le persone e la valorizzazione delle loro capacità,le prestazioni lavorative la crescita dei singoli individui e della comunità e le relazioni interpersonali.

tutte le risorse umane della nostra scuola sono chiamate a costruire le necessarie sinergie per organizzare un’offerta formativa adeguata ai bisogni della nostra utenza la qualificazione e la valorizzazione delle risorse umane costituiscono la variabile più importante per erogare un servizio scolastico di qualità. Sul piano operativo, questo implica il saper affrontare e risolvere il problema della motivazione professionale degli operatori, ossia la capacità di individuare, riconoscere e incrementare il potenziale professionale di ciascun collaboratore La qualità del servizio scolastico e la valorizzazione delle risorse umane sono fattori strettamente interdipendenti. Infatti, la promozione e l’accrescimento della professionalità degli operatori della scuola (docenti e ATA), il coinvolgimento dei genitori e degli amministratori locali come “azionisti privilegiati” dell’investimento formativo, costituiscono la migliore garanzia per la crescita qualità.

Molti docenti dell’Istituto, in questi anni, hanno acquisito competenze che possono utilizzare per migliorare e ampliare l’offerta formativa nell’area informatica e nell’ambito della didattica partecipando ad esperienze di formazione di arricchimento professionale spendibili nella gestione scolastica .Anche il personale di segreteria ha acquisito in questi anni competenze sempre maggiori che hanno permesso di offrire servizi didattici e amministrativi completamente computerizzati.

Le risorse umane vengono valorizzate con l’assegnazione di incarichi,di responsabilità ; per la formazione delle commissioni , il nostro istituto procede da anni alla candidatura spontanea in collegio

Formazione e aggiornamento dei docentI

Le riforme in atto determinano un rinnovamento sia nel modello di organizzazione della scuola sia nel ruolo del docente. Al docente, infatti, viene chiesto di affrontare l’analisi dell’atto pedagogico non solamente in termini di contenuto e di metodo, ma anche in termini di relazione educativa sotto forma di comunicazione tra lui e l’allievo. All’interno di quest’ottica il Collegio dei Docenti delibera l’ organizzazione presso l’istituto di corsi relativi all’approfondimento di tematiche opportune per la realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa e per i reali bisogni degli alunni .

Obiettivi della formazione dei docenti:

  formare il personale docente per il raggiungimento di competenze trasversali al fine di consentire la programmazione delle attività rivolte agli alunni con bisogni educativi speciali e al gruppo classe nel suo insieme;

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       potenziare le competenze che costituiscono il profilo degli insegnanti al fine di migliorare gli apprendimenti di base;

       sviluppare competenze finalizzate all’uso delle T.I.C. e della L.I.M. anche in ambiente e-learning;

       coinvolgere tutto il personale docente ed assistente nell’integrazione;

       sostenere nuovi modelli di organizzazione scolastica che favoriscano il lavoro cooperativo e che consentano alle scuole di riconoscersi quale comunità di apprendimento;

       promuovere e diffondere una cultura attenta alla specificità di ciascuno e in grado di rispondere ai bisogni della persona;

       promuovere la cultura della sicurezza

INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

La nostra scuola rafforza il rapporto con le famiglie degli alunni affinché gli indirizzi educativi siano il più possibile in sintonia, nell'interesse della crescita di ogni alunno e nel rispetto delle linee guida presenti nel POF .La scuola è molto attenta a coinvolgere le famiglie perché ritiene che il dialogo con i genitori consente di capire meglio le caratteristiche degli alunni e di esaminare insieme eventuali problemi educativi e di apprendimento per poterli affrontare.

Il Patto Educativo di Corresponsabilità (D.P.R n. 235/2007), un documento orientato a porre in evidenza il ruolo strategico che può essere svolto dalle famiglie nell'ambito di un'alleanza educativa che coinvolga la scuola, gli studenti e i loro genitori, ciascuno secondo i rispettivi ruoli e responsabilità, vuole essere uno strumento innovativo attraverso il quale declinare i reciproci rapporti. Pertanto, all'inizio dell'anno scolastico, viene richiesta la sottoscrizione anche da parte degli studenti e dei genitori, finalizzata a definire i diritti e i doveri che intercorrono tra l'istituzione scolastica, gli studenti e le famiglie.

La costruzione di un rapporto e di un dialogo positivo tra scuola e famiglia comporta una volontà e un impegno reciproco nella prospettiva di una reale interazione tra i protagonisti del processo educativo.

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La scuola ritiene attività essenziale e fondante della sua funzione il rapporto e la collaborazione con le famiglie e pone particolare attenzione alle esigenze di partecipazione, di informazione e di formazione dei genitori. A tal fine oltre alle modalità di rapporto istituzionali favorisce e promuove momenti di incontro e di formazione, mantiene costantemente aperto il dialogo e il confronto. Nella nostra scuola i docenti sono sempre disponibili ad accogliere ed ascoltare le famiglie alcune delle quali con un bagaglio di problematiche personali , economiche organizzando degli spazi d’ascolto per i genitori, per fornire informazioni e indicazioni sulle risorse e sui servizi del territorio e realizzare occasioni di incontro. Tuttavia molte famiglie partecipano in modo saltuario alla vita della scuola e si mostrano non sempre attenti e interessati al mondo della scuola come luogo di aggregazione e come soggetto attivo all’interno del territorio.La scuola interagisce con le altre realtà sociali ed economiche e promuove iniziative che coinvolgano anche le famiglie per consentano agli alunni di essere in grado di inserirsi con maggiore sicurezza e consapevolezza nel tessuto sociale . L’Istituto intende affrontare le problematiche connesse al disagio giovanile e familiare che possono condizionare negativamente l’apprendimento e la corretta socializzazione degli alunni ma spesso le iniziative formative indirizzate alle famiglie non trovano ampio riscontro dalla loro parte .

La scuola tuttavia coinvolge le famiglie nel percorso formativo degli studenti attraverso la partecipazione ad incontri periodici , spettacoli di fine anno scolastico e li si rendono partecipi delle proposte educative.I docenti insistono molto perché le famiglie conoscano il regolamento di funzionamento della scuola, disponibile sul sito e/o nella bacheca della scuola, prestando attenzione, in particolare, a basilari regole quali la partecipazione alle assemblee generali e di classe.I rappresentanti dei genitori vengono eletti nell'ambito del Consiglio d'Istituto e nell'ambito dei Consigli di Intersezione (Scuola dell'Infanzia), di Interclasse (Scuola Primaria) e di classe (Scuola Secondaria di 1° Grado) e prendono atto delle iniziative formative promosse dalla scuola .I genitori facenti parte del Consiglio di Istituto sono abbastanza sensibili ai temi dell’ educazione e partecipano regolarmente agli incontri .La presenza delle famiglie è più sentita nella scuola primaria dove il rapporto famiglia –docente è confidenziale .

I genitori esprimono il loro grado di soddisfazione sull’offerta formativa ogni fine di anno scolastico con un questionario anonimo ed esigenze di cui il POF deve tener conto e costituiscono quindi il necessario raccordo tra realtà interna della scuola e contesto operativo. La partecipazione dei genitori è libera nelle forme, ma necessaria nella sostanza ed espressamente richiesta dalle norme

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COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO

La scuola all’interno delle finalità istituzionali e delle scelte operate  in virtù della propria autonomia didattico-organizzativa, si apre al contributo e alla interazione con altre agenzie presenti nel territorio, costruisce sinergie, collaborazioni, integra risorse, produce accordi e progetti di rete.

L’ I.C ha operato in rete con le altre scuole del territorio ed in collaborazione con le strutture in esso presenti, proponendosi anche come fornitrice di spazi e di occasioni per incontri e scambi culturali.( progetto Segnali)

La nostra scuola valorizza le offerte culturali del territorio, viste come opportunità per la crescita sociale dei suoi alunni   costruttivamente in un rapporto di integrazione attraverso la condivisione delle finalità e la partecipazione attiva. Il nostro istituto si rapporta con il territorio in una logica di messa in rete di risorse e di sinergie entro le quali riprendere e consolidare esperienze già avviate, rispondere a proposte che arrivano da Enti Locali e pubblici, associazioni, eventualmente da istituzioni private di chiara rilevanza culturale, per mettere a disposizione le proprie competenze e conoscenze per contribuire ed accrescerne l’offerta culturale. Di particolare importanza è, infatti, la collaborazione con le istituzioni territoriali di riferimento e le associazioni locali per corsi di educazione alla salute, educazione alimentare, prevenzione del disagio e della tossicodipendenza, inserimento di studenti in situazioni di handicap, integrazione di soggetti socialmente deboli e di studenti stranieri, organizzazione di attività culturali .

In questa ottica la scuola ha cercato di interpretare e filtrare le offerte formative del territorio 

Il nostro istituto ha stipulato accordi con associazioni sportive , enti di formazione accreditati autonomie locali e con il Comune di Afragola per iniziative legate alla tematica ambientale . la partecipazione alla rete con enti locali o altre istituzioni pubbliche sono per migliorare pratiche didattiche ed educative

PERCORSI PROGETTUALI PROPOSTI DAL TERRITORIO :

CINEMASCUOLA Riflessione e approfondimento della realtà attraverso la proiezione di film storici

CRESCERE INSIEME Supporto di volontari allo studio pomeridiano, attività ludico sportive e ricreative

ATTIVITA’ DI DOPOSCUOLA Utilizzo dei locali della scuola

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nelle ore pomeridianeIL GUSTO DEL FARE PER IL SAPERE Attività di volontari per

produzione di manufatti in ceramica

OPERA IN FAVOLA Proposte di teatro

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AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

L’ampliamento dell’offerta formativa si propone, infine, di potenziare interessi e attitudini, coinvolgendo i ragazzi in progetti extracurricolari che, in coerenza con gli obiettivi formativi descritti nel piano dell’offerta formativa della scuola, offrano ricchi stimoli e sollecitazioni culturali, attraverso metodologie didattiche attive e laboratoriali , in linea con l’art7 della legge 107

Le Attività curriculari fanno parte del normale curricolo, ossia del percorso scolastico che tutti gli studenti devono obbligatoriamente seguire. essi comprendono:

l’attività di accoglienza (per gli studenti del primo anno); l’orientamento scolastico il sostegno e recupero le visite ed i viaggi di istruzione attività di laboratorio con attenzione alle competenze digitali opportunità di istruzione domiciliare

Le Attività extracurriculari non fanno parte del curricolo, ma sono autonomamente scelte dagli studenti in orario extrascolastico e sono anche aperte al territorio:

laboratorio di musica; laboratorio di teatro; laboratorio artistico attività sportive attività multimediale

Iniziative di attività progettuali a.s. 2015-16 nell’ambito curriculare , trasversale alle discipline e nell’ambito extra per potenziare le competenze

progetto di educazione alla legalità

progetto sui diritti e doveri ( cittadinanza attiva e democratica )

progetto sul rapporto uomo-ambiente ( sostenibilità ambientale

progetto sull’educazione all’affettività

progetto espressivo –motorio

progetto sulle competenze digitali

progetto sul potenziamento delle competenze linguistiche e matematiche

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Documenti allegati : Regolamento d’Istituto Carta dei servizi Piano della valutazione Piani di lavoro della scuola infanzia –primaria –scuola secondaria

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