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INSERTO C on la pubblicazione del Decreto del Ministero dello Sviluppo Econo- mico 26 giugno 2009 vengono varate le “Linee guida nazionali” sul- la certificazione energetica degli edifici. Un provvedimento di grande importanza in quanto permette di dare completa attuazione alle di- sposizioni dettate nel D.Lgs. 192/2005 e consente altresì alle Regioni di pro- cedere verso l’emanazione di proprie normative in tema di energia. In considerazione dell’estrema attualità dell’argomento e della particolare at- tenzione dei tecnici all’attuazione della normativa, già nel numero preceden- te avevamo pubblicato un interessante ed esaustivo articolo dal titolo ”La qualità energetica degli edifici” a firma del collega Simone Silvestri. In questo inserto si intende fare il punto sullo stato dell’arte di qualificazione e certificazione energetica degli edifici. Vengono affrontati temi quali: La normativa le linee guida ed i decreti: il punto sullo stato di attuazione - Il D.P.R. 2 aprile 2009, n. 59 – Il nuovo sistema delle verifiche – La trasmittanza termica periodica YIE – Attestato di Qualificazione/Certificazione energetica degli edifici – Indice di prestazione energetica globale – Fabbisogno di ener- gia per acqua calda sanitaria. a cura di Mauro Cappello QUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI

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I N S E R T O

Con la pubblicazione del Decreto del Ministero dello Sviluppo Econo-mico 26 giugno 2009 vengono varate le “Linee guida nazionali” sul-la certificazione energetica degli edifici. Un provvedimento di grandeimportanza in quanto permette di dare completa attuazione alle di-

sposizioni dettate nel D.Lgs. 192/2005 e consente altresì alle Regioni di pro-cedere verso l’emanazione di proprie normative in tema di energia.In considerazione dell’estrema attualità dell’argomento e della particolare at-tenzione dei tecnici all’attuazione della normativa, già nel numero preceden-te avevamo pubblicato un interessante ed esaustivo articolo dal titolo ”Laqualità energetica degli edifici” a firma del collega Simone Silvestri.In questo inserto si intende fare il punto sullo stato dell’arte di qualificazionee certificazione energetica degli edifici. Vengono affrontati temi quali:La normativa le linee guida ed i decreti: il punto sullo stato di attuazione - IlD.P.R. 2 aprile 2009, n. 59 – Il nuovo sistema delle verifiche – La trasmittanzatermica periodica YIE – Attestato di Qualificazione/Certificazione energeticadegli edifici – Indice di prestazione energetica globale – Fabbisogno di ener-gia per acqua calda sanitaria.

a cura di Mauro Cappello

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PREMESSA

Con la pubblicazione del De-creto del Ministero dello Svi-luppo Economico 26 giugno2009 vengono finalmente va-rate le celeberrime “Linee gui-da nazionali” sulla certifica-zione energetica degli edifici.Si tratta di un provvedimentodi grande importanza in quan-to permette di dare completaattuazione alle disposizionidettate nel D.Lgs. 192/2005ss.mm.ii. e consente altresì al-le Regioni di procedere versol’emanazione di proprie nor-mative in tema di energia.

LA NORMATIVA LE LINEE GUIDA

ED I DECRETI: IL PUNTO SULLO

STATO DI ATTUAZIONE

Come noto, la normativa di ri-ferimento a livello nazionale in

tema di energia in edilizia è ilD.Lgs. 192/2005, con tale prov-vedimento l’Italia ha recepitole indicazioni della DirettivaComunitaria 2002/91/CE chedettava una serie di disposizio-ni finalizzate alle riduzionidelle emissioni inquinanti nel-l’atmosfera ed al contenimen-to dell’innalzamento di tempe-ratura del pianeta.La Direttiva 2002/91/CE costi-tuisce, a livello europeo, il rife-rimento recante tutte le indi-cazioni necessarie per defini-re, in modo chiaro, le azioni daintraprendere per dare con-creta applicazione ai principidettati nel cosiddetto “Proto-collo di Kyoto”.Il Decreto Legislativo 192/2005è stato successivamente modi-ficato, infatti nell’anno 2006 ilGoverno ha varato un nuovostrumento normativo, il D.Lgs.311/2006, con il quale ha intro-dotto ulteriori azioni ed ha resoancor più severi alcuni para-metri, si pensi ad esempio allascansione temporale previstaper le tabelle di riferimento peril calcolo dell’indice di presta-zione energetica (EPlim) relati-vo alla climatizzazione inver-nale e della trasmittanza termi-ca (allegato C).Il testo del decreto prevedeva,all’art. 6 comma 9, che “entrocentoottanta giorni dalla datadi entrata in vigore del decre-to” il Ministero dello Svilup-po Economico (allora Attivi-tà Produttive) avrebbe varatole Linee Guida nazionali perla certificazione energetica cui

le Regioni dovevano obbligato-riamente riferirsi nel successi-vo processo di legificazione(leggi regionali sull’energia).Tra le disposizioni introdotte dalD. Lgs. 311/2006, precisamentenel titolo II, Norme transitorie,art. 11 “Requisiti della prestazio-ne energetica degli edifici” com-ma 2, era stato previsto che inassenza delle Linee Guida na-zionali l’attestato di certifi-cazione energetica sarebbestato sostituito dall’attestatodi qualificazione energetica.Ad integrazione del complessopanorama della normativaenergetica vanno citati i famo-si decreti attuativi previsti dal-l’art. 4, comma 1 lettere a), b) ec) del D.Lgs. 192/2005 cui sa-rebbe spettato il compito didefinire i criteri generali, ilmetodo di calcolo, ed altre si-tuazioni relative agli edifici.L’art. 4 ha recentemente trovatoattuazione tramite il d.P.R. 2aprile 2009, n. 591 rubricato ap-punto “Attuazione dell’articolo4, comma 1, lettere a) e b), del de-creto legislativo 19 agosto 2005,n. 192, e successive modificazio-ni, concernente attuazione delladirettiva 2002/91/CE sul rendi-mento energetico in edilizia”.

Comparando l’insieme dei de-creti che erano previsti dalD.Lgs. 192/2005 e quelli ad og-gi esistenti, si nota immediata-mente che per completare il si-stema normativo manca anco-ra un decreto, segnatamente ildecreto relativo all’art.4 letterac) recante i requisiti professio-

EFFICIENZAENERGETICADEGLI EDIFICI

Il punto sullo statodell’arte diqualificazione ecertificazioneenergetica degliedifici.

Mauro Cappello*

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nali e i criteri di accreditamentoper assicurare la qualificazionee l’indipendenza degli esperti odegli organismi a cui affidare lacertificazione energetica degliedifici e l’ispezione degli im-pianti di climatizzazione. I re-quisiti minimi sono rivisti ognicinque anni e aggiornati in fun-zione dei progressi della tecnica.

Data la complessità del siste-ma normativo previsto dal Le-gislatore che peraltro trovaesplicazione in una serie didisposizioni del D.Lgs.192/2005, abbiamo ritenutoutile per i lettori redigere unsemplice schema di flusso (fi-gura 1), recante per ogni sin-gola disposizione del decreto,il corrispondente strumentonormativo (se esistente).Lo schema pone a confronto informa grafica, le previsioni delD.Lgs. 192/2005 ss.mm.ii. e glistrumenti normativi esistenti.Come si vede nello schema,manca ancora il decreto relati-vo alle competenze professio-nali che si dovranno richiede-re al certificatore energetico eche alla data di stesura del pre-sente articolo si trova ancorain fase di elaborazione pressole strutture del Ministero delloSviluppo Economico.Una menzione a parte merita ilD.Lgs. 30 maggio 2008, n. 115“Attuazione della direttiva2006/32/CE relativa all’efficien-za degli usi finali dell’energia e iservizi energetici e abrogazionedella direttiva 93/76/CEE”.Esso reca una serie di disposi-

zioni sul tema dell’energia ingenerale, è interessante notareche sono presenti precise indi-cazioni relative all’ediliziapubblica ed alle caratteristi-che che debbono avere gli im-pianti e le apparecchiature chein essa trovano collocazione.Di grande importanza per la fi-gura professionale del geome-tra è l’art. 11, che prevede loscomputo dell’isolamento ter-mico dal calcolo dei principaliparametri edilizi. In particola-re nel caso di edifici di nuovacostruzione oppure negli in-terventi di riqualificazioneenergetica, lo spessore dellemurature esterne, tamponatu-

Fig. 1 – Schema della struttura normativa prevista per l’efficienza energetica degli edifici

re, muri portanti superiore aitrenta centimetri; il maggiorspessore dei solai e tutti i mag-giori volumi e superfici neces-sari ad ottenere una riduzioneminima del 10 per cento dell’in-dice di prestazione energeticaprevisto dal decreto legislativo19 agosto 2005, n. 192, e suc-cessive modificazioni, certifi-cata con le modalità di cui almedesimo decreto legislativo,non sono considerati nei com-puti per la determinazioni deivolumi, delle superfici e neirapporti di copertura, con rife-rimento alla sola parte ecce-dente i 30 centimetri e fino adun massimo di ulteriori 25 cen-

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timetri per gli elementi vertica-li e di copertura e di 15 centi-metri per quelli orizzontali in-termedi.

IL D.P.R. 2 APRILE 2009, N. 59Il d.P.R. 59/2009 definisce i cri-teri generali, le metodologie dicalcolo ed i requisiti minimi perla prestazione energetica degliedifici e degli impianti termiciper la climatizzazione inverna-le, per la produzione di acquacalda sanitaria, per la climatiz-zazione estiva ed infine perl’illuminazione artificiale.È opportuno sottolineare inmodo esplicito, che l’entrata invigore del d.P.R. 59/2009 ha so-stituito le disposizioni di cuiall’allegato I – “regime transito-rio” del D.Lgs. 192/2005 cosìcome modificate dal successi-vo D.Lgs. 311/2006.Questo significa che le disposi-zioni da osservare in tema diqualificazione energetica sonoquelle che il d.P.R. 59/2009 sta-tuisce agli articoli 4 e 5.La principale novità introdottariguarda proprio l’inserimentonel processo di calcolo, di nuo-vi indici di fabbisogno di ener-gia che prima della pubblica-zione del d.P.R. 59/2009 nonerano contemplati.In particolare viene richiestoal tecnico di quantificare la ri-sorsa energetica necessaria al-la climatizzazione estiva, allaproduzione di acqua calda sa-nitaria ed infine alla stessa il-luminazione.Con le nuove disposizioni in-trodotte, si realizza una rap-

presentazione energetica del-l’edificio molto più efficace everitiera, che comprende tuttii normali utilizzi energetici diun edificio.

DEFINIZIONI

• Trasmittanza termica periodi-ca, YIE (W/m2K) è il parametroche valuta la capacità di unaparete opaca di sfasare ed atte-nuare il flusso termico che laattraversa nell’arco delle 24 ore,definita e determinata secondola norma UNI EN ISO13786:2008 e successivi ag-giornamenti.L’articolo 2 riporta nuove de-finizioni da aggiungere a quel-le recate dal D.Lgs. 192/2005,in particolare è interessantecitare l’introduzione di unanuova grandezza, denomina-ta “trasmittanza termica pe-riodica” oltre che di nuovi si-stemi di isolamento che con ild.P.R. 59/2009 assumono ran-go di interventi ammessi dallanorma.

• Coperture a verde, si intendo-no le coperture continue dotatedi un sistema che utilizza spe-cie vegetali in grado di adattar-si e svilupparsi nelle condizioniambientali caratteristiche dellacopertura dell’edificio. Tali co-perture sono realizzate tramiteun sistema strutturale che pre-vede in particolare uno stratocolturale opportuno sul quale ra-dificano associazioni di specievegetali, con minimi interventidi manutenzione, coperture averde estensivo, o con interven-ti di manutenzione media e al-

ta, coperture a verde intensivo.I nuovi interventi che vengo-no richiamati nelle definizio-ni sono: le coperture a verde,da diversi anni molto diffusenell’Europa centrale e setten-trionale e le pellicole polime-riche autoadesive.

• Sistemi filtranti, pellicole poli-meriche autoadesive applicabi-li sui vetri, su un lato interno oesterno, in grado di modificareuno o più delle seguenti carat-teristiche della superficie vetra-ta: trasmissione dell’energia so-lare, trasmissione ultravioletti,trasmissione infrarossi, tra-smissione luce visibile.Anche le pellicole filtranti au-toadesive sono un rimedio re-cente, esse trovano applicazio-ne esclusiva sugli infissi, agen-do sulla sola superficie vetrata,vale ricordare che, tale inter-vento potrebbe portare signifi-cativi risultati su edifici carat-terizzati da ampie superfici avetro.

IL NUOVO SISTEMA

DELLE VERIFICHE

Prima della promulgazionedel d.P.R. 59/2009, il tecnicochiamato alla redazione del-l’attestato energetico dovevaeseguire una serie di verifiche,puntualmente descritte all’in-terno dell’allegato I “Regimetransitorio per la prestazioneenergetica degli edifici” delD.Lgs 192/2005.Il sistema delle verifiche che iltecnico è chiamato a svolgereviene oggi regolato dagli arti-

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DESCRIZIONE

ristrutturazione integrale degli elementi edilizi costi-tuenti l'involucro di edifici esistenti di superficie utile su-periore a 1000 metri quadrati;

demolizione e ricostruzione in manutenzione straordi-naria di edifici esistenti di superficie utile superiore a1000 metri quadrati;

ampliamento dell'edificio, nel caso che lo stesso am-pliamento risulti volumetricamente superiore al 20 percento dell'intero edificio esistente;

nuova costruzione

ristrutturazioni totali o parziali, manutenzione straordi-naria dell’involucro edilizio e ampliamenti volumetriciall’infuori di quanto già previsto alle lettere a) e b).

nuova installazione di impianti termici in edifici esisten-ti o ristrutturazione degli stessi impianti;

sostituzione di generatori di calore.

in tutti gli edifici esistenti con numero di unità abitativesuperiore a 4, ed in ogni caso per potenze nominali delgeneratore ≥ a 100 kW,

• ristrutturazione integrale degli elementi edilizi costi-tuenti l'involucro di edifici esistenti di superficie utilesuperiore a 1000 metri quadrati;

• demolizione e ricostruzione in manutenzione straordi-naria di edifici esistenti di superficie utile superiore a1000 metri quadrati;

• ampliamento dell'edificio, nel caso che lo stesso am-pliamento risulti volumetricamente superiore al 20per cento dell'intero edificio esistente;

• ristrutturazioni totali o parziali, manutenzione straordi-naria dell’involucro edilizio e ampliamenti volumetriciall’infuori di quanto già previsto alle lettere a) e b);

• nuova costruzione

• ristrutturazione integrale degli elementi edilizi costi-tuenti l’involucro di edifici esistenti di superficie utilesuperiore a 1000 metri quadrati;

• demolizione e ricostruzione in manutenzione straordi-naria di edifici esistenti di superficie utile superiore a1000 metri quadrati;

• ampliamento dell’edificio, nel caso che lo stesso am-pliamento risulti volumetricamente superiore al 20per cento dell’intero edificio esistente;

• ristrutturazioni totali o parziali, manutenzione straordi-naria dell’involucro edilizio e ampliamenti volumetriciall’infuori di quanto già previsto alle lettere a) e b);

• nuova costruzione

N.

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

Rif. D.Lgs.192/2005

Art. 3 c. 2 lettera a)

Art. 3 c. 2 lettera a)

Art. 3 c. 2 lettera b)

Art. 3 c. 2 lettera c) n. 1

Art. 3 c. 2 lettera c) n. 2

Art.3 c.2 lettere a)b)c)n. 3

Art.3 c.2 lettere a)b)c)n. 1

Art.3 c.2letterea) b) c)n. 1

CLASSE EDIFICIO

E1,E2,E3;E4,E5,E6E7,E8

E1,E2,E3;E4,E5,E6E7,E8

E1,E2,E3;E4,E5,E6,E7, E8

E1,E2,E3; E4,E5,E6,E7,E8

E1,E2,E3;E4,E5,E6,E7,E8

E1,E2,E3;E4,E5,E6,E7,E8

E1,E2,E3;E4,E5,E6;E7,E8

E1 ed E2

E1,E2,E3;E4,E5,E6;E7

E1,E2,E3;E4,E5,E6;E7, E8

Rif. D.P.R.59/2009

Art.4 c.2

Art.4 c.3

Art.4 c.2 e c.3

Art.4 c.4

Art.4 c.5

Art.4 c.5

Art.4 c.9

Art.4 c.17

Art.4 c.18

VERIFICHE

EPi < EPi(lim) ed inoltre EPe <EPe(lim);se S(trasparente tot)/S(utile tot)<0,18 è possibile omettere il calcolo del fabbisogno energia pri-maria a condizione di:• installare generatori che abbiano rendimento termico utile a carico totale (100%

della potenza termica) maggiore o uguale a X+2logPn – per Pn<400 kW si applica ta-le limite alla formula (X=90 per zone climatiche A,B,C mentre X=93 per zone D,E,F);

• temperatura media del fluido termovettore in corrsipondenza delle condizioni diprogetto sia non superiore a 60 °C;

• siano installati almeno una centralina di termoregolazione programmabile in ogniunità immobiliare e dispositivi modulanti per la regolazione automatica della tem-peratura ambiente;

• nel caso di installazione di pompe di calore elettriche od a gas, esse abbiano un ren-dimento utile in condizioni nominali, I*u, riferito all’energia primaria, maggiore ouguale 90+3logPn.

Limitatamente alle ristrutturazioni totali, solamente in caso sia prevista l’installazionedi impianto di riscaldamento a biomasse, in sede progettuale si procede alla verificache la trasmittanza termica U (elementi edilizi che delimitano zone scaldate da ester-no e da zone non scaldate) sia minore della relativa trasmittanza limite Ulimite.

U(sup.opache verticali)<Ulim; U(sup.opache orizzontali/inclinate)<Ulim;U(chiusure apribili/assimilabili)< Ulim; Limitatamente alle ristrutturazioni totali, solamente in caso sia prevista l’installazionedi impianto di riscaldamento a biomasse, in sede progettuale si procede alla verificache la trasmittanza termica U (elementi edilizi che delimitano zone scaldate da ester-no e da zone non scaldate) sia minore della relativa trasmittanza limite Ulimite.

ηglobale medio stagionale > ηlimite

Nel caso di installazioni di potenza P>100 kW obbligo di relazione tecnica (art.8c.1)

ηglobale medio stagionale > ηlimite

Nel caso di installazioni di potenza P>100 kW obbligo di relazione tecnica (art. 8c.1)Si intendono rispettate tutte le indicazioni in materia di efficienza energetica:• qualora i nuovi generatori abbiano rendimento termico utile a carico totale (100% del-

la potenza termica) maggiore o uguale a 90+2logPn – per Pn<400 kW si applica tale li-mite alla formula (X=90 per zone climatiche A,B,C mentre X=93 per zone D,E,F);

• se le nuove pompe di calore elettriche od a gas, esse abbiano un rendimento utile incondizioni nominali, I*u, riferito all’energia primaria, maggiore o uguale 90+3logPn

• se è presente, salvo che ne sia dimostrata inequivocabilmente la non fattibilità tecnica,almeno una centralina di termoregolazione programmabile per ogni generatore di ca-lore e dispositivi modulanti per la regolazione automatica della temperatura ambiente.

Mantenere gli impianti termici centralizzati qualora esistenti, le eventuali cause tecniche odi forza maggiore per le quali si ricorre alla installazione di impianti autonomi debbonoessere dichiarate nella relazione di cui al comma 25.

Verifica dell’assenza delle condensazioni superficiali e che le condensazioni interstizialidelle pareti opache siano limitate alla quantità rievaporabile. Qualora non esista un si-stema di controllo dell’umidità relativa interna, per i calcoli necessari questa verrà as-sunta pari al 65% alla temperatura di 20°C.

• valuta puntualmente e documenta l’efficacia di sistemi schermanti delle superfici ve-trate, interni o esterni, tali da ridurre l’apporto di irraggiamento solare;

• esegue in tutte le zone climatiche (esclusi edifici E5,E6,E7 edE8), ad eccezione della zo-na F, per le località nelle quali il valore della irradianza solare sul piano orizzontale nelmese di massima insolazione estiva, sia maggiore o uguale a 290 W/m2 i seguenti con-trolli:- relativamente a tutte le pareti opache, con eccezione di quelle appartenenti al

quadrante nord-nordovest-nordest verifica almeno una delle due seguenti condi-zioni: Massa superficiale maggiore di 230 kg/m2 e valore del modulo della trsmit-tanza termica periodica YIE minore di 0,12 [W/m2K].

- relativamente a tutte le pareti opache orizzontali ed inclinate il valore del modulodella trasmittanza termica periodica YIE minore di 0,20 [W/m2K] .

Tabella 1 – Il nuovo sistema delle verifiche

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coli 4 e 5 del decreto presiden-ziale, nei quali sono dettagliatitutti i controlli da eseguire. È bene mettere subito in evi-denza che, in buona sostanza,il nuovo sistema delle verifichericalca quello precedente ameno dei nuovi parametriadottati come ad esempiol’indice di prestazione energe-tica estiva e la trasmittanzatermica periodica.Al fine di agevolare il tecnico,la tabella 1 riporta le principa-li verifiche da porre in esserenelle operazioni di qualifica-zione/certificazione energeti-ca degli edifici.

LA TRASMITTANZA TERMICA

PERIODICA YIELa trasmittanza termica perio-dica è uno dei nuovi parametriche viene introdotto dal decre-to presidenziale e tende a valu-tare la prestazione termicadell’involucro edilizio in con-dizioni estive.La sua definizione ufficiale ècontenuta nell’articolo 2 deldecreto che la presenta come:“il parametro che valuta la ca-pacità di una parete opaca disfasare ed attenuare il flussotermico che la attraversa nel-l’arco delle 24 ore, definita e de-terminata secondo la normaUNI EN ISO 13786:2008 e suc-cessivi aggiornamenti”.Essa viene indicata con la nota-zione YIE, dove i pedici intendo-no evidenziare le parole internoed esterno, ed è caratterizzatadalle stesse unità di misuraadottate per la trasmittanza ter-

mica stazionaria (indicata conla lettera U), ovvero [W/m2K].Le modalità di calcolo del para-metro YIE sono stabilite dallanorma UNI 13786:2008, che ladefinisce come il risultato diun prodotto di matrici com-plesse (ovvero i cui parametrisono numeri complessi). Lesuddette matrici sono impo-state a partire dalle caratteri-stiche termiche dei singoli ma-teriali che costituiscono lastratigrafia.Per ognuno degli strati di cui sicompone la parete deve esserecalcolato il parametro “pro-fondità di penetrazione perio-dica δ” espresso in metri. Successivamente, sempre re-lativamente ad ogni singolostrato, deve essere determina-to il rapporto ξ=d/δ che, trami-te una serie di formule in cuigiocano ruolo fondamentale legrandezze trigonometriche se-no e coseno insieme ai corri-spettivi iperbolici, determina icoefficienti delle matrici rela-tive ai singoli strati. Definite queste grandezze perogni materiale componente lastratigrafia, si passa ad impo-

stare una matrice per ognunodi essi, i cui elementi sarannonumeri complessi (ovvero nu-meri della forma a+jb).Riportiamo di seguito unesempio di calcolo tratto dalsito www.filotecna.it che hal’utilità di rendere il concettogenerale del calcolo.

ATTESTATO DI QUALIFICAZIONE

- CERTIFICAZIONE ENERGETICA

DEGLI EDIFICI

Il Decreto del Ministero delloSviluppo Economico 26 giu-gno 2009 reca le tanto sospira-te Linee Guida nazionali per lacertificazione energetica degliedifici, in assenza delle quali ilD.Lgs 192/2005 stabiliva che“in assenza delle linee guida na-zionali l’attestato di certifica-zione energetica viene sostitui-to a tutti gli effetti dall’attestatodi qualificazione energetica”.Il testo delle Linee guida nazio-nali costituisce l’allegato A delDecreto e raccoglie tutte le indi-cazioni relativamente: ai meto-di di calcolo, ai parametri ener-getici che il tecnico deve defini-re; alla procedura stessa per lacertificazione energetica, ecc.

––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––MATERIALE SPESSORE d DENSITÀ ρ CONDUCIBILITÀ δ ξ=d/δ CAPACITÀ TERMICA

(m) (kg/m3) TERMICA λ(W/mK) (m) (m) SPECIFICA (J/KgK)––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––intonaco interno 0,020 1.300,000 0,900 0,141 0,142 960,000––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––muratura (par. interno) 0,080 1.800,000 0,016 0,016 5,000 1.000,000––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––lana di roccia 0,060 40,000 0,039 0,180 0,333 830,000––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––muratura (par. esterno) 0,100 1.800,000 0,027 0,019 5,263 1.100,000––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––intonaco esterno 0,020 1.300,000 0,900 0,141 0,142 960,000––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

Tabella 2 – Esempio di calcolo parametri per trasmittanza termica periodica

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Con l’emanazione delle Lineeguida non cessa di esisterel’attestato di qualificazioneenergetica degli edifici, infattiesso continua obbligatoria-mente ad essere predispostoper gli interventi di nuova co-struzione e per le ristruttura-zioni totali, come peraltro det-to al punto 8 delle linee guida –Procedura di certificazioneenergetica degli edifici: “In par-ticolare l’attestato di qualifica-zione, di cui al comma 2, dell’ar-ticolo 8, del decreto legislativo, èobbligatorio per gli edifici dinuova costruzione e per gli inter-venti ricadenti nell’ambito di ap-plicazione di cui all’articolo 3,comma 2, lettere a), b) e c), delmedesimo decreto legislativo, inquesto ultimo caso limitata-mente alle ristrutturazioni tota-li. L’attestato di qualificazioneenergetica deve essere predispo-sto da un tecnico abilitato nonnecessariamente estraneo allaproprietà, alla progettazione oalla realizzazione dell’edificio.L’attestato di qualificazione ener-getica degli edifici si differenziada quello di certificazione, essen-zialmente per i soggetti che sono

chiamati a redigerlo e per l’assenzadell’attribuzione di una classe diefficienza energetica all’edificioin esame (solamente proposta daltecnico che lo redige)”.Il modello dell’attestato di qua-lificazione energetica degliedifici viene fornito dall’alle-gato 5 delle Linee guida e sosti-tuisce quello precedentementepresentato dall’allegato A delD.M. 19 febbraio 2007.Per quanto attiene all’attestatodi certificazione energetica,esso deve essere obbligatoria-mente redatto per tutti gli edi-fici, ovviamente anche nei casiin cui sia presente attestato diqualificazione, ancora citandole Linee guida “Nel caso di edi-fici di nuova costruzione o diinterventi ricadenti nell’ambitodi applicazione di cui all’artico-lo 3, comma 2, lettere a), b) e c),del medesimo decreto legislati-vo, in questo ultimo caso limi-tatamente alle ristrutturazionitotali, la nomina del Soggettocertificatore avviene prima del-l’inizio dei lavori”.

La figura 2 tratta la tipologiadi interventi di cui all’art.3 c.2

lettere a),b) e c) cercando dischematizzare la consecutiotemporum delle attività e deirelativi attestati. La norma in-fatti dichiara che l’AQE è ob-bligatorio per tali interventi,quindi afferma anche, sempreper i medesimi interventi, chela nomina del Soggetto certifi-catore deve avvenire primadell’inizio lavori. L’interpretazione che sembrapotersi dare è che l’attestato diqualificazione energetica è ob-bligatorio e deve essere redattocontemporaneamente (o al ter-mine) della fase di progettazio-ne, mentre quello di certifica-zione energetica, obbligatorioanch’esso, deve essere compi-lato durante l’esecuzione delleopere e viene emanato al ter-mine del processo realizzativo.Per tutti gli altri edifici deve es-sere redatto obbligatoriamen-te attestato di certificazioneenergetica.

ristrutturazione integrale degli elementi edilizicostituenti l’involucro di edifici esistenti di super-ficie utile superiore a 1000 metri quadrati

demolizione e ricostruzione in manutenzionestraordinaria di edifici esistenti di supericie utilesuperiore a 1000 metri quadrati

ampliamento dell’edificio, nel caso che lo stessoampliamento risulti volumetricamente superioreal 20% dell’intero edificio

nuova costruzione

ristrutturazioni totali

Fig. 2 – Attestati energetici, tipologia interventi, attività

Attestato di certificazione energetica degli edifici

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I NSE

RTO

QUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI

20 28/09

Il modello di attestato di certi-ficazione energetica è quelloriportato dall’allegato 6 delD.M. 26.6.2009.

INDICE DI PRESTAZIONE

ENERGETICA GLOBALE

La prestazione energetica com-plessiva dell’edificio è espressaattraverso l’indice di prestazio-ne energetica globale EPgl,parametro che serve a stimareil comportamento energeticodell’involucro per un uso gene-rale, attraverso la stima deifabbisogni energetici: inverna-le – estivo – acqua calda sanita-ria – illuminazione.EPgl=EPi+EPacs+EPe+EPilldove:EPi: è l’indice di prestazioneenergetica per la climatizza-zione invernale;EPacs: l’indice di prestazioneenergetica per la produzionedell’acqua calda sanitaria;EPe: l’indice di prestazioneenergetica per la climatizza-zione estiva;EPill: l’indice di prestazioneenergetica per l’illuminazioneartificiale.Nel caso di edifici residenzialitutti gli indici sono espressi inkWh/m2anno.Nel caso di altri edifici (resi-

denze collettive, terziario, in-dustria) tutti gli indici sonoespressi in kWh/m3anno.Per quanto riguarda il metodo diriferimento per il calcolo dellaprestazione energetica estiva, ilpunto 6 delle linee guida preve-de una semplificazione relati-vamente alle unità abitative conparticolari requisiti, in partico-lare possiamo leggere:“In assenzadi un quadro di normativa tecni-ca sperimentato e consolidato,in materia di climatizzazione esti-va degli edifici, che, al momento,rende difficile la definizione di spe-cifici metodi semplificati e rite-nuto che, ancorché qualitativi, imetodi di valutazione indicati aisuccessivi paragrafi 6.1 e 6.2 nonpresentano le condizioni di sem-plicità e di minimizzazione deglioneri disposti all’articolo 6, com-ma 9, del decreto legislativo, lavalutazione di cui al presente para-grafo è resa in ogni caso facolta-tiva nella certificazione di singo-le unità immobiliari ad uso resi-denziale di superficie utile infe-riore o uguale a 200 m2, che perla determinazione dell’indice diprestazione energetica per la cli-matizzazione invernale utilizzinoil metodo semplificato di cui alparagrafo 5.2, punto 3.In assenza della predetta valuta-

––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––kWh/m2anno Prestazioni Qualità

prestazionale––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––EPe,invol < 10 ottime I––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––10< EPe,invol < 20 buone II––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––20< EPe,invol < 30 medie III––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––30< EPe,invol < 40 sufficienti IV––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––EPe,invol > 40 mediocri V––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––Sfasamento Attenuazione Prestazioni Qualità [ore] prestazionale–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––S > 12 Fa<0,15 ottime I–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––12 >S > 10 0,15<Fa<0,30 buone II–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––10 > S > 8 0,30<Fa<0,40 medie III–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––8 >S > 6 0,40<Fa<0,60 sufficienti IV–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––6>S 0,60<Fa mediocri V–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

Tabella 4 – Attenuazione dell’onda termica: classi di prestazione

Tabella 3 – Indice di prestazione energetica estiva:classi di prestazione

zione, all’unità immobiliare vie-ne attribuita una qualità presta-zionale corrispondente al livello“V” delle tabelle di cui ai paragra-fi 6.1 e 6.2”.

FABBISOGNO DI ENERGIA

PER ACQUA CALDA SANITARIA

Il calcolo del fabbisogno dienergia per la produzione diacqua calda sanitaria è concet-tualmente molto semplice, in-fatti la formula (vedere formu-la 1.1) dettata dalla norma UNI11300 – 1 coincide con quellapiù generale relativa al calcolodell’energia necessaria perscaldare un fluido.Per quanto riguarda le tempe-rature si assume una tempera-tura di erogazione pari a 40 °Ced un valore all’entrata dellacentrale pari a 15 °C

Qh,W =∑ρ x c x Vw x (θer – θo) xG

1.1

La norma UNI 11300 – 1 preve-de schemi per la determinazio-ne dei volumi di acqua e deigiorni da considerare comeperiodo di calcolo.

Per maggiori approfondimenti si consi-glia di consultare i materiali disponibili,gratuitamente, sul sito www.filotecna.it.

*Ingegnere