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1 1° CIRCOLO DIDATTICO “E. DE AMICIS” Via N. De Roggiero, 56 76125 TRANI (BT) C.F. 83002530729 Tel. e Fax 0883.481213 0883.482789 e-mail: [email protected] [email protected] sito web: www.scuoladeamicistrani.it Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/2016 “Un bambino, un maestro, una penna e un libro possono cambiare il mondo” Malala Yousafzai Nobel per la pace 2014

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1° CIRCOLO DIDATTICO “E. DE AMICIS” Via N. De Roggiero, 56 – 76125 TRANI (BT)

C.F. 83002530729 – Tel. e Fax 0883.481213 – 0883.482789

e-mail: [email protected][email protected]

sito web: www.scuoladeamicistrani.it

Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/2016

“Un bambino, un maestro,

una penna e un libro possono

cambiare il mondo”

Malala Yousafzai

Nobel per la pace 2014

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INDICE

COS’È IL P.O.F. 5

PARTE PRIMA: ORGANIZZAZIONE 7

LA MISSION DELLA SCUOLA 8

CONTESTO SOCIALE, CULTURALE E AMBIENTALE

La storia del 1° C.D. “De Amicis” di Trani

Il contesto economico e ambientale

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STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE 10

LE RISORSE INTERNE

- Organigramma

- Organi collegiali (Consiglio di Circolo, Giunta Esecutiva del Consiglio di Circolo, Collegio dei

Docenti, Consigli di Interclasse, Consigli di Intersezione, Comitato di valutazione del servizio)

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ALTRE RISORSE

Esterne e finanziarie

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PARTE SECONDA: SCELTE EDUCATIVO-DIDATTICHE 17

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA A.S.2014/2015

- Rilevazione dei bisogni educativi

- Finalità della scuola dell’Infanzia

- Finalità della scuola Primaria

- Criteri educativi, didattici e metodologici

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TEMPO SCUOLA 43

PROGETTI CURRICOLARI

- Festa dell’Accoglienza

- Natale solidale

- Saltainbocca

- Naturalmente

- E-twinning

- Acquamica

- Istruzione domiciliare

- Il colore delle emozioni

- Progetti di continuità con le scuole secondarie di I grado

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PROGETTI EXTRACURRICOLARI

- Sabato a Teatro

- Oggi a Teatro – continuità con la scuola dell’infanzia

- Il Coro della Scuola

- Laboratorio di scrittura creativa e drammatizzazione

- Il Giornalino della Scuola “Giornalista per gioco”

- Basket a Scuola

- Giochiamo a pallavolo

- Nastri, cerchi…e altro!

- Giocoport Judo

- Emozioni in movimento

- Yoga

- Tennistavolo

- Easy - Progetto-continuità di lingua inglese per la scuola dell’infanzia

- PeTerapy“Un amico in più”

- Alla scoperta del Latino

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- Hablamos Espanol

- Web TV

- Robotica – Squadra per i campionati nazionali

- Eipass Junior

- Certificazione informatica Eipass 7 Moduli user

- Educazione stradale “In sella al sorriso”

- Ceramica “L’arte nella forma”

- Certificazione in lingua inglese

- Archeologia “Un monumento per amico”

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LA FORMAZIONE DEL PERSONALE 77

PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE “PER LA SCUOLA” 78

USCITE SUL TERRITORIO 78

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

- Relazione scuola-famiglia

- Assemblee di classe/sezione

- Ruolo del genitore rappresentante

- Consigli d’Interclasse e di Intersezione

- Orario di ricevimento del pubblico

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INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

- Alunni con Bisogni Educativi Speciali (C.M. n.8/2013)

- Alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (D.Lgs. n.170/2010)

- Linee operative per l’inclusione degli alunni con disabilità

- Protocollo di accoglienza per alunni disabili

- Regolamento del Gruppo di Lavoro di Istituto per alunni disabili (GLHI)

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VALUTAZIONE

- La valutazione nella scuola primaria

- Criteri di valutazione degli alunni

- Valutazione degli alunni con bisogni educativi speciali

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SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI – INVALSI 86

AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO 87

PARTE TERZA: ALLEGATI 89

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ 90

CARTA DEI SERVIZI 91

REGOLAMENTO DI ISTITUTO 95

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COS’È IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Il Piano dell’Offerta Formativa è istituito dall’art.3 del D.P.R. n.275/1999 e rappresenta la carta di identità

culturale e progettuale della scuola.

La Legge n.57/1997 e la Legge n.107/2015 conferendo strumenti di autonomia e flessibilità alle scuole

permettono loro di dotarsi di percorsi formativi individualizzati e caratterizzanti.

Infatti, pur aderendo agli obiettivi generali ed educativi definiti a livello nazionale, l’Istituzione scolastica si

organizza per rispondere alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico in cui opera.

Il P.O.F.

- traccia le linee del percorso formativo attraverso il quale la scuola si impegna a dare risposte significative

ai propri alunni, guidandole scelte didattiche anche in merito all’utilizzo delle risorse finanziarie;

- definisce le scelte culturali, educative ed organizzative della scuola;

- dà efficacia alle programmazioni educative e didattiche dei docenti e della scuola nel suo complesso, ai

progetti curricolari e ai progetti in orario extracurricolare per l’ampliamento dell’offerta formativa.

È elaborato dal Collegio dei Docenti.

È adottato dal Consiglio di Circolo.

È verificato, al termine dell’anno scolastico.

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7

PARTE PRIMA: ORGANIZZAZIONE

- LA MISSION DELLA SCUOLA

- CONTESTO SOCIALE, CULTURALE E AMBIENTALE

- STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE

- LE RISORSE INTERNE

- ALTRE RISORSE

8

LA MISSION DELLA SCUOLA

Nell’ambito dei valori sanciti dalla Costituzione e richiamati nella Carta Internazionale dei Diritti dell’Uomo

e dell’Infanzia, attraverso un graduale processo di maturazione delle potenzialità di ciascuno, la scuola

stabilisce le finalità generali ed imprescindibili del processo formativo.

Si ritengono indicatori di un buon modo di fare scuola:

- la condivisione delle scelte educative attraverso l’individuazione di traguardi irrinunciabili collegialmente

definiti;

- la collaborazione di tutto il personale (docente, amministrativo e ausiliario) nella gestione dei problemi

organizzativi della scuola;

- l’attenzione al tema della continuità, della diversità, della disabilità, dell’intercultura;

- il lavoro collegiale degli insegnanti;

- il raccordo interdisciplinare come strumento per garantire l’unitarietà dell’insegnamento;

- la personalizzazione dell’insegnamento/apprendimento;

- la flessibilità organizzativa;

- l’utilizzazione razionale degli spazi educativi;

- il rapporto costante fra insegnanti e famiglie;

- la disponibilità dei docenti alla sperimentazione ed innovazione didattica, alla formazione continua e

all’aggiornamento professionale;

- lo sviluppo di un apprendimento attivo, critico ed efficace nei futuri cittadini d’Europa,;

- il potenziamento dei linguaggi comunicativi, artistico, iconico, musicale, motorio, multimediale;

- la promozione di atteggiamenti di solidarietà, di pace, di rispetto dei diritti umani;

- l'acquisizione del linguaggio informatico come fonte di informazione e di comunicazione;

- il raccordo con Enti, Istituzioni ed esperti per realizzare forme di collaborazione;

- la sensibilizzazione degli alunni ai problemi del territorio per accrescere la consapevolezza dell’essere

cittadino.

A tal fine la scuola intende fornire le chiavi per:

- imparare a conoscere, per acquisire gli strumenti della conoscenza e della comprensione

- imparare a fare, per essere capaci di agire creativamente nel proprio ambiente

- imparare a vivere insieme, per partecipare e collaborare con gli altri in tutte le attività umane

- imparare ad essere, per sviluppare le proprie potenzialità e per agire con crescente autonomia

Il raggiungimento della mission avviene attraverso importanti processi di progettualità, sviluppo e scambio tra

tutte le aree (educativo-didattica, amministrativa, ausiliaria, tecnica, familiare, territoriale) che, a vario titolo,

operano nella scuola.

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CONTESTO SOCIALE, CULTURALE E AMBIENTALE

La storia del 1° C.D. “De Amicis” di Trani

L’edificio “De Amicis” è situato nel centro della nostra città e fu costruito secondo i criteri architettonici tipici

degli Anni ’30 del secolo scorso. La scuola conserva all'interno dell'Aula Magna il sipario dell'antico Teatro

Comunale, danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale e in seguito demolito. L’arazzo, splendida opera

d’arte, realizzato dal pittore tranese Biagio Molinaro nel 1863, rievoca la promulgazione degli Statuti Marittimi

ovvero degli “Ordinamenta et Consuetudo Maris edita per Consules Civitatis Trani”.

B. Molinaro – "Promulgazione Ordinamenta Maris"

Il contesto economico e ambientale

Il Comune di Trani, situato sul mare, ha una popolazione residente di circa 56.000 abitanti.

La sua economia è fortemente orientata al segmento terziario; un tempo esclusivamente imperniata sull'industria

della pietra, ha oggi notevole consistenza in altri settori con cospicue capacità di sviluppo: il settore edilizio,

quello manifatturiero e il settore artigianale relativo ai calzaturifici e tomaifici, che costituiscono un’importante

fonte economica per la città. La pesca, con l'impiego di più di cinquanta motopescherecci, costituisce un tassello

importante per l'economia tranese. Il settore agricolo, con un territorio coltivato soprattutto a vigneto, a frutteto

e ad oliveto, con numerose aziende vinicole, che operano con successo soprattutto per la diffusione al consumo

del vino tipico locale doc, che è il Moscato di Trani. In sostanza si può affermare che l'attività produttiva locale

costituisce la base economica sulla quale poggia la vita sociale dell'intera collettività.

Inoltre, Trani, da sempre un importante polo giudiziario, vede la presenza di numerosi studi legali, tecnici e

commerciali. Negli anni più recenti, la Città ha consolidato la sua vocazione turistica, con la nascita di

numerose micro-imprese impegnate nella ricezione turistica e nella ristorazione.

Il 1° C.D. “De Amicis” opera in un’area territoriale sita tra il centro storico e l’Ospedale civico, in un quartiere

di livello sociale medio-alto. Nel territorio sono presenti le scuole secondarie di I grado “G. Rocca” e “E.

Baldassarre”, il Liceo Classico e delle Scienze umane “De Sanctis”, la Biblioteca “G. Bovio”, alcune palestre,

nonché le parrocchie di “Santa Maria del Pozzo” e di “San Giuseppe”.

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STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE

Il 1° Circolo Didattico “De Amicis”, con sede in Via Nicola De Roggiero n.56 di Trani, è costituito da:

1 Dirigente Scolastico

1 Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi

6 Assistenti Amministrativi

10 Collaboratori Scolastici

3 plessi: De Amicis, S. Paolo, Dell’Olio

54 classi, di cui 39 di scuola primaria e 15 di scuola dell’infanzia

1.147 alunni, di cui 815 alunni di scuola primaria e 412 alunni di scuola dell’infanzia

88 docenti, di cui 63 docenti di scuola primaria e 25 docenti di scuola dell’infanzia

Il 1° Circolo Didattico “De Amicis” è strutturato nel seguente modo:

Plesso "De Amicis" – Via De Roggiero, 56

Ufficio del Dirigente

Ufficio di Segreteria

con 6 Assistenti Amministrativi

37 classi di Primaria di cui 35 a Tempo Normale (27 ore/settim.) + 2 a Tempo Pieno (40 ore/settim.)

63 docenti, tra i quali:

44 specializzati in lingua inglese (37 di livello B1, 3 di livello A2, 4 di livello A1);

2 specializzati in religione cattolica;

10 specializzati per il sostegno

771 alunni 7 prime, 8 seconde, 7 terze, 8 quarte, 7 quinte

5 collaboratori scolastici

Plesso "San Paolo" – Viale De Gasperi, 56 – Piazza Cezza

2 classi di primaria a Tempo Normale (27 ore/settim.)

44 alunni 2 prime

9 sezioni di Infanzia a Tempo Ridotto (25 ore/settim.)

186 alunni con alunni di 3-4-5 anni

20 docenti, tra i quali:

2 specializzati in lingua inglese (livello B1)

2 specializzato in religione cattolica;

6 specializzati per il sostegno

3 collaboratori scolastici

Plesso “Dell’Olio” – Via Falcone, 1

6 sezioni di Infanzia a Tempo Ridotto (25 ore/settim.)

126 alunni con alunni di 3-4-5 anni

9 docenti, tra i quali: 1 specializzato in religione cattolica;

2 specializzati per il sostegno

2 collaboratori scolastici

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LE RISORSE INTERNE

Le risorse interne della scuola sono rappresentate dalle risorse umane, individuali e collegiali, schematizzate nel

seguente ORGANIGRAMMA.

DIRIGENTE SCOLASTICO

dott.ssa Paola Valeria Gasbarro

È il rappresentante legale dell’istituto, il responsabile della gestione delle risorse finanziarie, strumentali e dei

risultati del servizio. È titolare delle relazioni sindacali.

Assicura la gestione unitaria e il funzionamento dell’unità scolastica secondo criteri di efficienza ed efficacia

formativa. Assicura la direzione, il coordinamento, la valorizzazione delle risorse umane

COLLABORATORI DEL DIRIGENTE

1ª collaboratrice con funzione vicaria

Tarantini Antonietta

2ª collaboratrice

Romanelli Nicoletta

Responsabile plesso “San Paolo”

Minervini Maria Saveria

Responsabile plesso “Dell’ Olio”

Maglie Maria

Lo staff collabora col Dirigente per il migliorare il funzionamento organizzativo e gestionale della scuola.

FUNZIONI STRUMENTALI

Area 1: Piano dell’Offerta Formativa e Valutazione: Chieppa Raffaella

Area 2: Infrastrutture tecnologiche e formazione docenti: Canaletti Lucia Pia

Area 3: Sostegno agli alunni: Di Bisceglie Rachele

Area 4: Progetti curricolari ed extracurricolari: Cecca Brigida

Area 5: Gestione del sito web e rapporti con Enti esterni: Casalino Rosa

GRUPPI DI LAVORO di supporto alle Funzioni Strumentali

Gruppo Area 1: Chieppa Raffaella, Altizio Chiara, Corallo Maria Laura, Pignatelli Roberta

Gruppo Area 2: Canaletti Lucia Pia, Di Nunzio Vincenza

Gruppo Area 3: Di Bisceglie Rachele, Minervini Maria Saveria, Musicco Annamaria

Gruppo Area 4: Cecca Brigida, Mancini Antonella, Santoro Rosaria

Gruppo Area 5: Casalino Rosa, Catino Lucia

DIRETTORE Servizi Generali Amministrativi

rag. Felice Calefato

Gestisce, in stretta collaborazione con il Dirigente, l’attività amministrativa e contabile e la gestione dei beni

mobili e immobili della scuola.

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

Calefato Saverio Personale ATA, gestione finanziaria e patrimoniale, attività negoziali

Zambrano Edoardo Affari generali, attività negoziali

Rosato Elvira Personale docente

Ruscino Luisa Alunni

Valenziano Rosa Posta, affari generali, tenuta protocollo elettronico

Zanchi Pasqua Liliana Progetti curricolari ed extracurricolari, attività negoziali

Il personale di segreteria cura tutti gli adempimenti relativi alle pratiche interne alla scuola e alle relazioni con

l’esterno.

COLLABORATORI SCOLASTICI

Amodio Francesco, De Pasquale Antonio, Di Lernia Rosa, Filograsso Eleonora Trinità Vittoria, Galantucci

Benedetta, Lauriani Pasquale, Pasquadibisceglie Vincenza, Porcaro Pasquale, Riserbato Antonia, Sgaramella

Roberto.

I collaboratori scolastici hanno il compito della sorveglianza sugli alunni negli spazi comuni e della custodia e

pulizia dei locali scolastici.

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ORGANI COLLEGIALI

Gli Organi Collegiali istituzionali della scuola sono:

- il Consiglio di Circolo

- la Giunta Esecutiva del Consiglio di Circolo

- il Collegio dei Docenti

- i Consigli di Interclasse

- i Consigli di Intersezione

- il Comitato di valutazione

Consiglio di Circolo

Il Consiglio di circolo della scuola è costituito da 19 membri:

- il Dirigente scolastico: Gasbarro Paola Valeria

- 8 Rappresentanti dei docenti:

Catino Lucia, Chieppa Raffaella, d’Addato Annamaria, Gusmai Antonella, Marasciuolo Pasqua, Musicco

Annamaria, Romanelli Nicoletta, Santoro Maria Rosaria

- 2 Rappresentanti del personale ATA:

Calefato Saverio, Filograsso Eleonora T.V.

- 8 Rappresentanti dei genitori:

Botta Lucia, Cortellino Carlantonio, Corvasce Ruggiero (Presidente del C.d.C.), Loporchio Iolanda,

Pignataro Giuseppina, Ronco Marika, Tortosa Anna Maria, Vescia Luigi

Giunta Esecutiva del Consiglio di Circolo

La Giunta Esecutiva del C.d.C. è costituita da 6 membri:

- il Dirigente scolastico: Gasbarro Paola Valeria

- il D.S.G.A: Calefato Felice

- 1 Rappresentante dei docenti: Romanelli Nicoletta

- 1 Rappresentante del personale ATA: Calefato Saverio

- 2 Rappresentanti dei genitori: Cortellino Carlantonio, Loporchio Iolanda

Collegio dei Docenti

Docenti di scuola primaria:

Arbore Angela, Boccaforno Lucia, Bruni Augusta, Bruni Silvia, Cagia Maria Grazia, Canaletti Lucia Pia,

Capogrosso Maria Bice, Cardanobile Chiara, Carnevali Rosa, Casale Anna, Casalino Rosa, Catino Lucia, Cecca

Brigida, Chieppa Raffaella Rita, Corallo Maria, Cozzoli Teresa, Curci Rita Maria, D'Agostino Chiara, Del Prato

Raffaella, Di Bisceglie Rachele, Di Candido Serafina, di Meo Donata, Di Nunzio Vincenza, Di Nuzzo Nicoletta,

Diaferia Giuseppina, Didonato Clementina, Dragonetti Francesca, Filisio Antonietta, Franco Lucia, Gambatesa

Rosa Alba, Giannotti Grazia, Guerra Giuseppina, Gusmai Antonella, Lauro Monica, Laurora Francesca,

Lorusso Maria Francia, Lupo Marcella, Mancini Antonella M.C., Marasciuolo Pasqua, Marulli Paola, Minervini

Lucrezia, Mogavero Gabriella, Mongelli Rocca, Musicco Annamaria, Pasquale Patrizia, Petrelli Raffaella,

Pignatelli Roberta, Romanelli Nicoletta, Sampogna Maria Rosaria, Santoro Maria Rosaria, Saracino Anna

Santa, Soldano Dina, Sorrenti Pasqua M., Tannoia Stefania, Tarantini Antonietta, Treré Genoveffa, Valente

Daniela Maria Nunzia, Valente Paola, Velon Maria Immacolata, Volturno Ruggero.

Docenti di scuola dell’infanzia:

Acella Margherita, Altizio Chiara Maria, Banchino Valeria, Basso Maria Teresa, Croce Rosanna, d'Addato

Annamaria, D’Ingeo Rosa, Dalfonso Patrizia, De Laurentiis Gabriella, Di Reda Giusy, Di Tommaso

Giuseppina, Grella Carmelina, Maglie Maria, Marchese Rosanna, Martinelli Valeria, Minafra Maddalena,

Minervini Giovanna, Minervini Maria Saveria, Pepe Emilia, Scaringi Franca, Timberio Caterina.

Docenti di religione cattolica di scuola primaria e di scuola dell’infanzia:

Capodivento Cinzia, de Camelis Annalaura, Liantonio Rosa, Tedone Liliana, Di Lernia Rosanna

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Consigli di Interclasse

Classi Presidenti Segretari

Prime Marasciuolo

Pasqua

D'Agostino

Chiara

Rappresentanti dei genitori

Bucci Annalisa (1ªA), Acquafredda Mirian (1ªB), Lovicario Maria

(1ªC), Scaringi Pasqua (1ªD), Pacillo Sipontina (1ªE), De Maririnis

Antonia (1ªF), Loprieno Monica (1ªG) Zanni Rosa(1ªI), Simone Lucia

(1ªH)

Rappresentanti dei docenti

Boccaforno, Bruni A., D’Agostino, de Camelis, Di Nunzio, Di Nuzzo,

Dragonetti, Gusmai, Lauro, Lorusso, Marasciuolo, Marulli, Mongelli,

Minervini L., Pignatelli, Tarantini, Trerè, Valente D., Volturno.

Seconde Lupo

Marcella

Franco

Lucia

Rappresentanti dei genitori

Spallucci Paola(2ªA), Tortosa Annalisa(2ªB), Lavacca Paola (2ªC), De

Leonardis Rosa (2ªD), Lapenna Angela (2ªE), Balsamo Roberta (2ªF), di

Leo Maria (2ªG) di Palo Francesca (2ªH)

Rappresentanti dei docenti

Capodivento, Casale, Chieppa, Curci, Diaferia, Di Bisceglie, Giannotti,

Lupo, Mogavero, Musicco, Pasquale P., Guerra, Soldano, Trerè.

Terze Cozzoli

Teresa

Tannoia

Stefania

Rappresentanti dei genitori

De Nicolo Francesca (3ªA), Botta Lucia (3ªB), Augelli Debora (3ªC),

Sonatore Patrizia (3ªD), Pellicani Ida (3ªE), Nardi Maria Pasqualina

(3ªF), De Bartolo Flora (3ªG)

Rappresentanti dei docenti

Bruni A., Cagia, Capodivento, Capogrosso, Carnevali, Cozzoli, Del

Prato, Filisio, Gambatesa, Sampogna, Tannoia.

Quarte

Mancini

Antonella

Maria

Cristina

Di Meo

Donata

Rappresentanti dei genitori

Trerè Genoveffa (4ªA), Diaferia Angela (4ªB), Fracchiolla Riccardina

(4ªC), Firrao Raffaella (4ªD), Di Chiano Giovanna (4ªE), Muciaccia

Daniela (4ªF), Conenna Luciana (4ªG), di Gennaro Rosanna (4ªH)

Rappresentanti dei docenti

Canaletti, Capodivento, Cardanobile, Casalino, Cecca, Di Candido, Di

Meo, Mancini, Marulli, Pasquale, Romanelli.

Quinte Corallo

Maria Laura

Valente

Paola

Rappresentanti dei genitori

Marasciuolo Patrizia (5ªA), Spagnoletta Francesca (5ªB), de Toma

Cinzia (5ªC), La Quosta Pasqua (5ªD), Giangualano Beatrice (5ªE), Di

Lernia Margherita (5ªF), Tortosa Giovanna (5ªG)

Rappresentanti dei docenti

Bruni A., Bruni S., Capodivento, Catino, Corallo, Curci, Didonato,

Laurora, Petrelli, Saracino, Sorrenti, Valente, Velon.

Consigli di Intersezione

Infanzia Presidenti Segretari

Dell’Olio Timberio

Caterina

Marchese

Rosanna

Rappresentanti dei genitori

Rizzi Maria (sez.A), Ferrara Valeria (sez.B), Lenassini Lorna (sez.C),

Lops Teresa (sez.D), Sforza Patrizia (sez.E), di Leo Florinda (sez.F).

Rappresentanti dei docenti

Basso, Dalfonso, De Laurentiis, Gasbarro, Maglie, Marchese,

Liantonio, Scaringi, Timberio, Tedone.

S.Paolo Altizio

Chiara

D'Addato

Anna

Maria

Rappresentanti dei genitori

Curci Anna Maria (sez.A), Loprieno Monica (sez.B), Lomuscio

Valentina (sez.C), Minutilli Tiziana (sez.D), d’Addato Giovanna

(sez.E), Suriano Stefania (sez.F), Lovicario Maria (sez.G), Zanni Rosa

(sez.H) de Bello Carmela (sez.I)

Rappresentanti dei docenti

Acella, Altizio, Bianchino, Croce, d’Addato, D’Ingeo, Di Reda, Di

Lernia, Di Tommaso, Grella, Liantonio, Martinelli, Minafra, Minervini

G., Minervini M.S., Muscò, Pepe, Regano.

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Comitato di valutazione

Il Comitato di valutazione della scuola è costituito da 7 membri:

- il Dirigente Scolastico: Gasbarro Paola Valeria (Presidente)

- 2 docenti scelti dal Collegio dei Docenti: Corallo, Croce

- 1 docente scelto dal Consiglio di Circolo: Santoro

- 2 genitori scelti dal Consiglio di Circolo: Botta, Tortosa

- 1 esterno nominato dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia: (da nominare)

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ALTRE RISORSE

Il 1° C.D. “De Amicis” di Trani si avvale di altre risorse, esterne e finanziarie, di seguito specificate.

Risorse esterne

Il Collegio dei Docenti accoglie proposte a carattere educativo che mirano all’arricchimento culturale e allo

sviluppo di buone pratiche di collaborazione e solidarietà e che provengono da

- Enti Locali (Comune di Trani, Provincia BAT, Regione Puglia)

- Associazioni culturali, sociali e di volontariato presenti sul territorio (AID, AmoPuglia, Caritas, SAVE,

Agave, GAL, Fidapa, I Dialoghi di Trani, ecc.)

- Associazioni sportive

Risorse finanziarie

Con l’introduzione dell’autonomia, la scuola può usufruire di diverse forme di finanziamento che di anno in

anno vengono definite.

Finanziamenti ministeriali

- Fondo di Istituto: risorse a disposizione finalizzate a retribuire le prestazioni aggiuntive del personale.

- Fondi dell’autonomia per la realizzazione di specifici progetti.

- Fondi per l’aggiornamento per il personale docente e ATA.

- Fondi per la realizzazione di specifici progetti.

Finanziamenti a carico dell’Ente Locale

- Fondi stabiliti dalla L. n.23 del 1996: spese per il funzionamento amministrativo e per il materiale di pulizia

e igienico-sanitario.

- Fondi per il diritto allo studio

Finanziamenti a carico delle famiglie e dei privati

- Viaggi d’istruzione, visite guidate.

- Miglioramento della qualità dell’Offerta Formativa

- Partecipazione a spettacoli teatrali, cinematografici o laboratori per l’ampliamento dell’offerta formativa.

- Polizza assicurativa.

- Finanziamenti da parte di privati.

- Miglioramento delle dotazioni strutturali.

Finanziamenti a carico dell’Unione Europea

- Fondi P.O.N. per lo sviluppo delle competenze degli alunni e del personale docente nonché per il

miglioramento degli ambienti di apprendimento.

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PARTE SECONDA: SCELTE EDUCATIVO-DIDATTICHE

- PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA A.S.2015/2016

- FINALITA' EDUCATIVE

- CRITERI EDUCATIVI, DIDATTICI-METODOLOGICI

- TEMPO SCUOLA

- PROGETTI CURRICOLARI

- PROGETTI CONTINUITA' CON LE SCUOLE SECONDARIE DI 1° GRADO

- PROGETTI EXTRACURRICOLARI

- FORMAZIONE DOCENTI

- PROGETTI PON (in attesa di emanazione Piano nazionale)

- USCITE SUL TERRITORIO

- RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

- INCLUSIONE DEGI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

- REGOLAMENTO DEL GRUPPO DI LAVORO DI ISTITUTO PER ALUNNI DISABILI (GLHI)

- LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA

- SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI – INVALSI

- AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO

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PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA A.S.2015/2016

CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA E DELLA SCUOLA PRIMARIA CON RIFERIMENTO

ALLE INDICAZIONI NAZIONALI 2012

La scuola ha revisionato il curricolo con l’obiettivo di elaborare la progettazione educativo-didattica in verticale

per competenze, integrando due tipi di lavoro:

a) individuazione delle connessioni tra le competenze-chiave per l’apprendimento permanente, definite dal

Parlamento europeo e dal Consiglio dell’UE, e le competenze previste nel profilo dello studente al termine

del I ciclo;

b) definizione della progressione dei traguardi di sviluppo delle competenze disciplinari e delle competenze

trasversali di cittadinanza secondo i criteri di gradualità e progressività nel percorso dall’infanzia al termine

della scuola primaria.

Inoltre, la scuola ha elaborato il curricolo-continuità per competenze ed obiettivi di apprendimento delle

annualità ponte, definendo il raccordo tra l’ultimo anno di scuola dell’infanzia e il primo anno della scuola

primaria, tra la classe quinta della scuola primaria e la prima della scuola secondaria di primo grado.

Le attività di ampliamento dell’offerta formativa proposte a tutti gli alunni del Circolo sono progettate in

raccordo con il curricolo di istituto.

Nella prospettiva dei valori sanciti dalla Costituzione e richiamati nella Carta Internazionale dei Diritti

dell’Uomo e dell’Infanzia, attraverso un graduale processo di maturazione delle potenzialità di ciascuno, la

scuola stabilisce delle finalità generali ed imprescindibili del processo formativo.

La scuola dell’infanzia deve tener conto dei bisogni fondamentali, quali:

- sentirsi, accettati, ascoltati e capiti;

- muoversi, esprimersi e comunicare;

- manipolare e costruire;

- giocare ed entrare in relazione con i compagni e gli adulti;

- apprendere e comprendere;

- diventare autonomi.

La scuola primaria mira a:

- educare alla solidarietà, alla collaborazione e al rispetto delle specificità di ciascun individuo;

- personalizzare il processo di insegnamento/apprendimento;

- sollecitare la collaborazione delle famiglie coinvolgendole in varie attività;

- valorizzare la professionalità dei docenti;

- cooperare con l’Amministrazione e gli Enti territoriali che promuovono percorsi educativi.

Si impegna, inoltre, a soddisfare i bisogni ed aspettative delle famiglie relative all’alfabetizzazione informatica,

all’insegnamento della lingua inglese, alle attività espressive e di gioco-sport.

1. LA SCUOLA DELL’INFANZIA: FINALITÀ EDUCATIVE

La Scuola dell’Infanzia accoglie i bimbi dai 3 ai 5 anni. Essa si pone come ambiente di apprendimento che

promuove lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza.

Consolidare l’identità vuol dire vivere significativamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, sentirsi

sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come una persona unica ed

irripetibile.

Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e negli altri, provare soddisfazione nel fare da sé e saper

chiedere aiuto, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti sempre più consapevoli.

Acquisire le competenze significa giocare, muoversi, manipolare, domandare, imparare a riflettere

sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto con la realtà.

Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza

agli altri e ai suoi bisogni, rendersi meglio conto della necessità di stabilire regole condivise: è il primo esercizio

di dialogo con gli altri.

SCUOLA DELL’INFANZIA: I CAMPI DI ESPERIENZA

Le attività della Scuola dell’Infanzia sono scrupolosamente strutturate in forma ludica, modalità privilegiata di

apprendimento, e ruotano all’interno dei campi di esperienza. Ogni campo delinea una prima mappa in

linguaggi, alfabeti, saperi in forma di traguardi per lo sviluppo.

19

Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea

COMPETENZE DI CITTADINANZA

SCUOLA DELL’INFANZIA - TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

CAMPO DI ESPERIENZA: “IL SÈ E L’ALTRO”

3 ANNI

Il bambino:

4 ANNI

Il bambino:

5 ANNI

Il bambino:

Si confronta con adulti e compagni e stabilisce con essi

relazioni positive.

Gioca, impara e lavora in modo costruttivo con gli altri.

Consolida i legami con i compagni e sviluppa

comportamenti collaborativi e solidali.

Gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa

argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni

con adulti e bambini.

Conosce la scuola come luogo d’incontro.

Prende consapevolezza della propria identità.

Rafforza l’autonomia, la conoscenza di sé e riconosce la

propria identità sessuale.

Impara a comunicare e gestire le proprie emozioni.

Sviluppa il senso dell’identità personale, e consapevole

delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa

controllarli ed esprimerli in modo adeguato.

Supera la dipendenza affettiva e vive il distacco dalla

famiglia con serenità;

Prende consapevolezza di avere una storia personale e

familiare.

Sviluppa il senso dell’identità familiare;

Condivide momenti di festa a scuola nella famiglia e

nella comunità.

Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le

tradizioni della famiglia, della comunità e le mette in

confronto con altre.

Racconta le proprie esperienze emotive e le condivide

con gli altri.

Collabora con gli altri per un progetto comune. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli

altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di

attenzione tra chi parla e chi ascolta.

Acquisisce semplici regole di comportamento. Rispetta, aiuta gli altri e inizia a crescere nel rispetto dei

propri diritti e doveri.

Accoglie la diversità come valore positivo.

Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle

diversità culturali, su ciò che e bene o male, sulla

giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei

propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.

Si accosta al concetto di presente e passato.

Conosce gli spazi della vita scolastica.

Conquista una progressiva autonomia rispetto ai bisogni

personali e rispetto all’ambiente.

Collega le esperienze del passato con quelle del

presente.

Si muove con disinvoltura negli spazi scolastici.

Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato,

presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e

autonomia negli spazi che gli sono familiari,

modulando progressivamente voce e movimento anche

in rapporto con gli altri e con le regole condivise.

Coglie aspetti relativi alla comunità di appartenenza. Riflette sul valore del “bene comune”. Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del

territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il

funzionamento delle piccole comunità e delle città.

20

Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea

COMPETENZE CHIAVE:

Comunicazione nella madrelingua – Consapevolezza ed espressione culturale – Imparare ad imparare

SCUOLA DELL’INFANZIA – TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

CAMPO DI ESPERIENZA: IL CORPO E IL MOVIMENTO

3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI

Il bambino:

percepisce globalmente il proprio corpo;

riconosce e denomina le varie parti del corpo;

acquisisce le prime norme d’igiene personale e

corrette abitudini alimentari;

acquisisce schemi motori e matura condotte per una

migliore autonomia e coordinamento motorio;

conosce situazioni di rischio per la propria

incolumità.

Il bambino:

interpreta con il corpo le emozioni;

riconosce e denomina le principali parti del corpo

su di sé e sugli altri;

rispetta regole d’igiene e di sana alimentazione;

si organizza nei giochi in autonomia rispetto allo

spazio e agli oggetti;

riconosce situazioni di rischio per la propria ed

altrui incolumità.

Il bambino:

vive pienamente la propria corporeità, ne

percepisce il potenziale comunicativo ed

espressivo, matura condotte che gli consentono una

buona autonomia nella gestione della giornata

scolastica;

riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le

differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche

corrette di cura di se, di igiene e di sana

alimentazione;

prova piacere nel movimento e sperimenta schemi

posturali e motori, li applica nei giochi individuali e

di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed e in

grado di adattarli alle situazioni ambientali

all’interno della scuola e all’aperto;

controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio,

interagisce con gli altri nei giochi di movimento,

nella danza, nella comunicazione espressiva;

riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e

rappresenta il corpo in stasi e in movimento.

21

Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea

COMPETENZE CHIAVE:

Comunicazione nella madrelingua – Consapevolezza ed espressione culturale – Imparare ad imparare

SCUOLA DELL’INFANZIA – TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

CAMPO DI ESPERIENZA: “IMMAGINI SUONI, COLORI”

3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI

Il bambino:

si esprime con il colore, manipola, impasta imita

gesti, andature e movimenti su basi musicali;

utilizza il corpo e la voce per imitare e riprodurre

suoni.

Il bambino:

riesce a dare forma e colore all’esperienza con

varietà di strumenti;

conosce e distingue i colori primari e secondari;

drammatizza semplici storie;

segue con curiosità e piacere spettacoli di vario

tipo;

condivide con i compagni il piacere del gioco e

inventa ruoli nel gioco libero;

sperimenta con il corpo la voce e gli oggetti la

realtà.

Il bambino:

comunica, esprime emozioni, racconta , utilizzando

le varie possibilità che il linguaggio del corpo

consente;

inventa storie e sa esprimerle attraverso la

drammatizzazione, la pittura e attività manipolative;

utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e

creative;

esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie;

esegue con curiosità e piacere spettacoli di vario

tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione …);

sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la

fruizione di opere d’arte;

scopre la realtà sonora attraverso attività di

percezione e produzione musicale utilizzando voce,

corpo e oggetti;

sperimenta e combina elementi musicali di base,

producendo semplici sequenze sonoro – musicali;

esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i

simboli di una notazione informale per codificare i

suoni percepiti e riprodurli.

22

Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea

COMPETENZE CHIAVE:

Comunicazione nella madrelingua – Imparare ad imparare

SCUOLA DELL’INFANZIA – TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

CAMPO DI ESPERIENZA: “I DISCORSI E LE PAROLE”

3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI

Il bambino:

esprime i propri bisogni e racconta semplici vissuti;

ascolta brevi storie e le comprende;

si avvicina ai libri con curiosità e legge le

immagini;

distingue il segno grafico dal disegno.

Il bambino:

interagisce con i compagni e l’adulto ;

partecipa alle conversazioni e formula ipotesi

rispetto al contenuto;

comprende e rielabora filastrocche e poesie ;

racconta eventi ed esperienze personali;

si approccia alla lingua scritta spontaneamente.

Il bambino:

usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio

lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui

significati;

esprime e comunica agli altri emozioni, sentimenti,

argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che

utilizza in differenti situazioni comunicative;

ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa

storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio

per progettare attività e per definire regole;

sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni,

inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie

tra i suoni e i significati;

si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta

prime forme di comunicazione attraverso la

scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i

nuovi media;

ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue

diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei

linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.

23

Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea

COMPETENZE CHIAVE:

Comunicazione nella madrelingua – Imparare ad imparare – Competenze sociali e civiche – Consapevolezza ed espressione culturale

SCUOLA DELL’INFANZIA – TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

CAMPO DI ESPERIENZA “LA CONOSCENZA DEL MONDO”

3 ANNI

Il bambino:

4 ANNI

Il bambino:

5 ANNI

Il bambino:

Percepisce i ritmi della giornata scolastica. Riconosce e percepisce i ritmi della giornata scolastica

e della settimana

Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della

giornata e della settimana.

Intuisce la scansione temporale: prima - dopo. Riconosce la scansione temporale: prima –dopo Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa

dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e

prossimo.

Conosce l’ambiente circostante attivando i canali

sensoriali.

Riconosce i principali cambiamenti fisici legati alla sua

crescita

Coglie nell’ambiente naturale i cambiamenti di tipo

stagionale

Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi

viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali,

accorgendosi dei loro cambiamenti

Stabilisce semplici relazioni spaziali in base a specifici

indicatori.

Condivide un percorso prestabilito in base a

connotazioni spaziali

Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio,

usando termini come avanti/indietro, sopra/sotto,

destra/sinistra, ecc.

Segue correttamente un percorso sulla base di

indicazioni verbali.

Padroneggia sia le strategie del contare e dell’operare

con i numeri sia quelle necessarie per eseguire le prime

misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità.

24

Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea

COMPETENZE CHIAVE:

Comunicazione nella madrelingua – Consapevolezza ed espressione culturale – Imparare ad imparare

SCUOLA DELL’INFANZIA – TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

CAMPO DI ESPERIENZA: “RELIGIONE”

3 ANNI

Il bambino:

4 ANNI

Il bambino:

5 ANNI

Il bambino:

Scopre il proprio nome come riconoscimento di sé

membro della comunità

Coglie nei racconti del Vangelo la persona di Gesù.

Sperimenta e sviluppa relazioni serene con gli altri

Scopre nei racconti del Vangelo la persona e

l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è

Padre di tutti e che la Chiesa è una comunità di uomini

e donne unita nel suo nome.

Sviluppa un positivo senso di sé e sperimenta relazioni

serene con gli altri, anche appartenenti a differenti

tradizioni culturali e religiose.

Esprime con i gesti la propria esperienza religiosa Esprime con i gesti e il corpo la propria esperienza

religiosa

Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa

propria e altrui per cominciare a manifestare le proprie

emozioni

Coglie alcuni simboli della religione cattolica Riconosce alcuni termini e simboli della tradizione

religiosa

Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi tipici

delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste,

preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter

esprimere con creatività il proprio vissuto religioso

Scopre alcuni termini del linguaggio cristiano

ascoltando racconti biblici.

Riconosce alcuni termini del linguaggio cristiano

attraverso l’ascolto dei racconti biblici

Impara alcuni termini del linguaggio cristiano,

ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i

contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per

sviluppare una comunicazione significativa anche in

ambito religioso.

25

2. SCUOLA PRIMARIA: FINALITÀ EDUCATIVE

I bambini oggi vivono tante esperienze di formazione anche al di fuori del contesto scolastico. La scuola,

quindi, mira a dare senso e significato alle loro esperienze, al fine di ridurne la frammentazione e il carattere

episodico.

Alla scuola spettano alcune finalità specifiche:

- offrire situazioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base;

- aiutare a selezionare le informazioni e ad apprendere;

- orientare alla conoscenza di sé e allo sviluppo delle relazioni interpersonali e con l’ambiente vitale;

- valorizzare le diversità presenti nella scuola, evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza.

Per realizzare tali finalità il 1° C.D. “De Amicis”:

- predispone un contesto educativo sereno e stimolante, considerando l’accoglienza non solo come primo

momento di incontro tra alunni e docenti ma come una sua identità permanente;

- tiene in gran conto le differenze individuali, fornendo a tutti opportunità di apprendimento;

- si organizza e opera per rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono lo sviluppo

della persona;

- si impegna con progetti mirati a contenere l’insuccesso scolastico, a recuperare gli svantaggi, a promuovere

le eccellenze;

- promuove l’acquisizione di tutti i tipi di linguaggio e un primo livello di padronanza delle conoscenze e delle

abilità, aiutando il passaggio dal “saper comune” al “sapere scientifico”;

- fa maturare negli alunni l’amore per il proprio ambiente e per la propria identità culturale;

- insegna a praticare i valori del reciproco rispetto, della partecipazione, della collaborazione, dell’impegno,

della cooperazione, della solidarietà;

- offre stimoli per conoscere e cogliere i valori presenti in altre culture;

- fa crescere la consapevolezza di essere artefici del proprio futuro e cittadini del mondo

L’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE

La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti

costituzionali.

Ai bambini va offerta l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee,

etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti

delle discipline, permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse per lo

sviluppo del pensiero riflessivo e critico.

La padronanza degli alfabeti di base è ancor più importante per bambini che vivono in situazioni di svantaggio:

più solide saranno le strumentalità apprese nella scuola primaria, maggiori saranno le probabilità di inclusione

sociale e culturale attraverso il sistema dell’istruzione.

26

Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea

COMPETENZE CHIAVE: Comunicazione nella madrelingua

SCUOLA PRIMARIA – INDICAZIONI NAZIONALI 2012: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

DI ITALIANO

Nuclei

tematici

Classe prima

L’alunno:

Classe seconda

L’alunno:

Classe terza

L’alunno:

Classe quarta

L’alunno:

Classe quinta

L’alunno:

Ascolto e

parlato

Partecipa alle

conversazioni

rispettando il turno di

parola ed esprimendosi

in modo chiaro.

Ascolta e comprende

semplici testi

cogliendone le

informazioni principali.

Interagisce nelle

conversazioni rispettando

il proprio turno ed

esprimendosi in modo

chiaro.

Ascolta e comprende

semplici testi

cogliendone le

informazioni principali.

Partecipa a scambi

comunicativi rispettando il

proprio turno e formulando

messaggi chiari e pertinenti.

Ascolta e comprende testi

orali cogliendone il senso, le

informazioni principali e lo

scopo.

Partecipa a discussioni in

classe formulando messaggi

chiari e pertinenti, rispettando

i turni della conversazione.

Ascolta e comprende testi

orali “diretti” cogliendone il

senso, le informazioni

principali e lo scopo.

Partecipa a scambi comunicativi (conversazione,

discussione di classe o di gruppo) con compagni

e insegnanti rispettando il turno e formulando

messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più

possibile adeguato alla situazione.

Ascolta e comprende testi orali "diretti" o

"trasmessi" dai media cogliendone il senso, le

informazioni principali e lo scopo

Lettura

Legge semplici testi

comprendendone il

senso globale.

Legge in modo

scorrevole ed espressivo

vari testi

comprendendone il senso

globale e individuando le

informazioni principali.

Legge e comprende sia a voce

alta, sia in modalità silenziosa

testi di vario tipo, ne individua

il senso globale e le

informazioni principali.

Acquisisce un primo nucleo di

terminologia specifica.

Legge e comprende, sia in

modalità silenziosa, sia

espressiva a voce alta, testi di

vario tipo, ne individua il

senso globale e le

informazioni principali.

Individua nei testi scritti

informazioni utili per

l’apprendimento, le sintetizza

in funzione anche

dell’esposizione orale.

Acquisisce un primo nucleo di

terminologia specifica.

Legge e comprende testi di vario tipo, continui e

non continui, ne individua il senso globale e le

informazioni principali, utilizzando strategie di

lettura adeguate agli scopi. Utilizza abilità

funzionali allo studio: individua nei testi scritti

informazioni utili per l’apprendimento di un

argomento dato e le mette in relazione; le

sintetizza, in funzione anche dell’esposizione

orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia

specifica.

Legge testi di vario genere facenti parte della

letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in

lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi

giudizi personali.

Scrittura

Scrive semplici testi

essenzialmente corretti

dal punto di vista

ortografico.

Scrive e rielabora

semplici testi corretti

ortograficamente.

Scrive testi corretti

nell’ortografia, chiari e

coerenti.

Rielabora semplici testi

completandoli, trasformandoli

e parafrasandoli.

Scrivi testi corretti

nell’ortografia, chiari e

coerenti.

Rielabora semplici testi

completandoli, trasformandoli

e parafrasandoli.

Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e

coerenti, legati all’esperienza e alle diverse

occasioni di scrittura che la scuola offre;

rielabora testi parafrasandoli, completandoli,

trasformandoli

Acquisizione

ed espansione

del lessico

Comprende e utilizza il

patrimonio lessicale

legato all’esperienza

Comprende e utilizza un

patrimonio lessicale

gradualmente più ampio,

Comprende e utilizza nell’uso

orale e scritto i vocaboli

fondamentali semplici termini

Comprende e utilizza nell’uso

orale e scritto i vocaboli

fondamentali e i più frequenti

Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i

vocaboli fondamentali e quelli di alto uso;

capisce e utilizza i più frequenti termini specifici

27

ricettivo e

produttivo

scolastica ed

extrascolastica.

legato all’esperienza

scolastica ed

extrascolastica

specifici legati alle discipline

di studio.

termini specifici legati alle

discipline di studio.

legati alle discipline di studio. È consapevole che

nella comunicazione sono usate varietà diverse di

lingua e lingue differenti (plurilinguismo nella

scuola – di sistema – e individuale).

Elementi di

grammatica

esplicita e

riflessione

sugli usi della

lingua

Applica le conoscenze

fondamentali relative

all’organizzazione della

frase semplice.

Applica le conoscenze

fondamentali relative

all’organizzazione della

frase semplice.

Riflette sui testi propri e altrui

per cogliere regolarità

morfosintattiche e

caratteristiche del lessico.

Riconosce che le diverse

scelte linguistiche sono

correlate alle varietà di

situazioni comunicative.

Applica le conoscenze

fondamentali relative

all’organizzazione logico-

sintattica della frase semplice

e alle principali parti del

discorso e dei connettivi.

Riflette sui testi propri e altrui

per cogliere regolarità

morfosintattiche e lessicali.

Riconosce che le diverse

scelte linguistiche sono

correlate alle varietà di

situazioni comunicative.

Applica le conoscenze

fondamentali relative

all’organizzazione logico-

sintattica della frase semplice

e alle principali parti del

discorso e dei connettivi.

Riflette sui testi propri e altrui per cogliere

regolarità morfosintattiche e caratteristiche del

lessico; riconosce che le diverse scelte

linguistiche sono correlate alla varietà di

situazioni comunicative.

Padroneggia e applica in situazioni diverse le

conoscenze fondamentali relative

all’organizzazione logico-sintattica della frase

semplice, alle parti del discorso (o categorie

lessicali) e ai principali connettivi.

28

Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea

COMPETENZE CHIAVE: Comunicazione nelle lingue straniere

SCUOLA PRIMARIA – INDICAZIONI NAZIONALI 2012: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

DI LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA

Nuclei tematici Classe prima

L’alunno:

Classe seconda

L’alunno:

Classe terza

L’alunno:

Classe quarta

L’alunno:

Classe quinta

L’alunno:

Ascolto

(Comprensione

orale)

Comprende semplici

messaggi orali relativi ad

ambiti familiari.

Comprende semplici

messaggi orali relativi ad

ambiti familiari.

Comprende semplici messaggi

orali relativi ad ambiti familiari.

Comprende brevi messaggi orali

relativi ad ambiti familiari.

Comprende brevi messaggi orali

relativi ad ambiti familiari.

Lettura

(comprensione

scritta)

Comprende semplici

vocaboli scritti relativi ad

ambiti familiari.

Comprende semplici

vocaboli scritti relativi ad

ambiti familiari.

Comprende semplici vocaboli

scritti relativi ad ambiti familiari.

Comprende brevi messaggi scritti

relativi ad ambiti familiari

Comprende brevi messaggi scritti

relativi ad ambiti familiari

Parlato

(produzione ed

interazione orale)

Interagisce nel gioco e in

conversazioni guidate con

frasi memorizzate.

Interagisce nel gioco e in

conversazioni guidate con

frasi memorizzate.

Descrive oralmente con frasi

significative oggetti, luoghi e

situazioni note.

Interagisce nelle conversazioni e

nel gioco ed esprime semplici

bisogni con frasi memorizzate.

Descrive oralmente in modo

semplice aspetti del proprio

vissuto.

Interagisce nel gioco, comunica

in modo comprensibile, anche

con espressioni e frasi

memorizzate, in scambi di

informazioni semplici e di

routine.

Descrive oralmente, in modo

semplice, aspetti del proprio

vissuto e del proprio ambiente ed

elementi che si riferiscono a

bisogni immediati.

Interagisce nel gioco, comunica

in modo comprensibile, anche

con espressioni e frasi

memorizzate, in scambi di

informazioni semplici e di

routine.

Scrittura

(produzione

scritta)

Scrive semplici parole

relative ad ambiti lessicali

noti.

Svolge i compiti secondo

le indicazioni date in

lingua straniera

dall’insegnante, chiedendo

eventualmente spiegazioni.

Scrive semplici parole

relative ad ambiti lessicali

noti.

Svolge i compiti secondo le

indicazioni date in lingua

straniera dall’insegnante,

chiedendo eventualmente

spiegazioni.

Descrive per iscritto in modo

semplice persone, luoghi, e

oggetti familiari.

Svolge i compiti secondo le

indicazioni date in lingua

straniera dall’insegnante,

chiedendo eventualmente

spiegazioni.

Descrive per iscritto, in modo

semplice, aspetti del proprio

vissuto e del proprio ambiente ed

elementi che si riferiscono a

bisogni immediati.

Svolge i compiti secondo le

indicazioni date in lingua

straniera dall’insegnante,

chiedendo eventualmente

spiegazioni.

Descrive per iscritto, in modo

semplice, aspetti del proprio

vissuto e del proprio ambiente ed

elementi che si riferiscono a

bisogni immediati.

Svolge i compiti secondo le

indicazioni date in lingua

straniera dall’insegnante,

chiedendo eventualmente

spiegazioni.

29

Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea

COMPETENZE CHIAVE: Comunicare in madrelingua – Imparare a imparare – Competenze sociali e civiche – Consapevolezza ed espressione culturale

SCUOLA PRIMARIA – INDICAZIONI NAZIONALI 2012: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI STORIA

Nuclei

tematici

Classe prima

L’alunno:

Classe seconda

L’alunno:

Classe terza

L’alunno:

Classe quarta

L’alunno:

Classe quinta

L’alunno:

Uso delle fonti

Riconosce elementi

significativi del passato

del suo ambiente di vita.

Riconosce i valori che

rendono possibile la

convivenza umana e li

testimonia nei

comportamenti con i

compagni.

Riconosce elementi

significativi del passato del

suo ambiente di vita.

Riconosce elementi significativi del

passato del suo ambiente di vita.

Riconosce ed esplora in modo via

via più approfondito le tracce

storiche presenti nel territorio e

comprende l’importanza del

patrimonio artistico e culturale.

Riconosce ed esplora in modo via

via più approfondito le tracce

storiche presenti nel territorio e

comprende l’importanza del

patrimonio artistico e culturale.

Individua le relazioni tra gruppi

umani e contesti spaziali

Organizza informazioni e le

conoscenze, tematizzando e

usando le concettualizzazioni

pertinenti.

Organizzazion

e delle

informazioni

Usa la linea del tempo

per organizzare

informazioni,

conoscenze, periodi e

individuare successioni,

contemporaneità, durate,

periodizzazioni.

Usa la linea del tempo per

organizzare informazioni,

conoscenze, periodi e

individuare successioni,

contemporaneità, durate,

periodizzazioni.

Partecipa a scambi

comunicativi e manifesta il

suo punto di vista e le

esigenze personali interagendo

con “buone maniere” con

coetanei e adulti.

Usa la linea del tempo per

organizzare informazioni,

conoscenze, periodi e individuare

successioni, contemporaneità,

durate, periodizzazioni.

Individua le relazioni tra gruppi

umani e contesti spaziali.

Organizza informazioni e le

conoscenze, tematizzando e usando

le concettualizzazioni pertinenti.

Usa la linea del tempo per

organizzare informazioni,

conoscenze, periodi e individuare

successioni, contemporaneità,

durate, periodizzazioni.

Individua le relazioni tra gruppi

umani e contesti spaziali.

Organizza le informazioni e

conoscenze, tematizzando e usando

concettualizzazioni pertinenti.

Usa la linea del tempo per

organizzare informazioni,

conoscenze e periodi e

individuare successioni,

contemporaneità, durate,

periodizzazioni.

Usa carte geo-storiche, anche

con l’ausilio di strumenti

informatici

Strumenti

concettuali

Comprende i testi storici

proposti e sa

individuarne le

caratteristiche, anche con

risorse digitali.

Comprende i testi storici

proposti e sa individuarne le

caratteristiche, anche con

risorse digitali.

Comprende i testi storici proposti e

sa individuarne le caratteristiche,

anche con risorse digitali.

Comprende avvenimenti, fatti e

fenomeni della società e civiltà che

hanno caratterizzato la storia

dell’umanità dal paleolitico alla fine

del mondo antico con possibilità di

apertura e di confronto con la

contemporaneità.

Comprende i testi storici proposti e

sa individuarne le caratteristiche,

anche con risorse digitali.

Comprende avvenimenti, fatti e

fenomeni della società e civiltà che

hanno caratterizzato la storia

dell’umanità dal paleolitico alla fine

del mondo antico con possibilità di

apertura e di confronto con la

contemporaneità.

Comprende i testi storici

proposti e sa individuarne le

caratteristiche.

Comprende aspetti

fondamentali del passato

dell’Italia dal paleolitico alla

fine dell’impero romano

d’Occidente, con possibilità di

apertura e di confronto con la

contemporaneità.

Produzione

scritta e orale.

Racconta i fatti studiati. Racconta i fatti studiati e sa

produrre semplici testi storici,

anche con risorse digitali.

Racconta i fatti studiati e sa

produrre semplici testi storici,

anche con risorse digitali.

Racconta i fatti studiati e sa

produrre semplici testi storici,

anche con risorse digitali.

Racconta i fatti studiati e sa

produrre semplici testi storici,

anche con risorse digitali.

30

Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea

COMPETENZE CHIAVE: Comunicare in madrelingua – Competenza Digitale - Imparare a imparare – Competenze sociali e civiche

SCUOLA PRIMARIA – INDICAZIONI NAZIONALI 2012: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI GEOGRAFIA

Nuclei

tematici

Classe prima

L’alunno:

Classe seconda

L’alunno:

Classe terza

L’alunno:

Classe quarta

L’alunno:

Classe quinta

L’alunno:

Lo spazio

vissuto

Si muove

consapevolmente

nello spazio

circostante.

Si muove seguendo

indicazioni oggettive.

Si avvia alla

simbolizzazione

tipica del codice

geografico.

Costruisce mappe mentali (Linguaggio della geograficità)

Utilizza termini del linguaggio geografico specifico per

interpretare carte geografiche e per esporre con chiarezza i

contenuti appresi.

Gli ambienti

Rappresenta lo spazio

circostante

Rappresenta gli ambienti

scolastici e familiari.

Individua percorsi in

uno spazio

rappresentato.

Legge ed interpreta mappe,

piante e carte.

(Linguaggio della geograficità)

Ricava informazioni geografiche da diverse fonti

(cartografiche, satellitari, fotografiche…)

Mi oriento

Conosce gli spazi

strutturati della

scuola

Conosce le funzioni degli

ambienti circostanti

Conosce le funzioni

degli spazi del

territorio e le relative

connessioni.

Riconosce e denomina i

principali “oggetti” geografici

(fiumi, monti pianure, coste

colline, laghi, mari e oceani)

(Orientamento)

Si orienta nello spazio e sulla carta, utilizzando i punti

cardinali e le coordinate geografiche.

(Paesaggio)

Conoscere lo spazio geografico come sistema territoriale

costituito da elementi fisici ed antropici legati da rapporti di

connessione e/o interdipendenza.

Individua, conosce descrive gli elementi caratteristici dei

paesaggi, con particolare riferimento a quelli Italiani.

Il territorio

Comprende che

l’ambiente è uno

spazio organizzato

Comprende che lo spazio è

modificato dai bisogni

dell’uomo.

L ‘Riconosce la

funzione dei vari

ambienti.

Coglie nei paesaggi le

progressive trasformazioni

provocate dall’uomo.

Paesaggi conosce e localizza i principali “oggetti”

geografici, fisici ed antropici dell’Italia.

31

Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea

COMPETENZE CHIAVE: Competenza matematica – Competenza Digitale - Imparare a imparare

SCUOLA PRIMARIA – INDICAZIONI NAZIONALI 2012: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI MATEMATICA

Nuclei

tematici

Classe prima

L’alunno:

Classe seconda

L’alunno:

Classe terza

L’alunno:

Classe quarta

L’alunno:

Classe quinta

L’alunno:

Numeri

Si avvicina al calcolo

scritto e mentale con i

numeri naturali,

riconoscendo il valore

posizionale delle cifre.

Riconosce e utilizza

rappresentazioni diverse di

oggetti matematici.

Intuisce possibili

applicazioni pratiche della

matematica nella realtà.

Si orienta nel calcolo

scritto e mentale con i

numeri naturali,

riconoscendo il valore

posizionale delle cifre.

Riconosce e utilizza

rappresentazioni diverse

di oggetti matematici.

Intuisce possibili

applicazioni pratiche

della matematica nella

realtà.

Si muove con

consapevolezza nel calcolo

scritto e mentale con i

numeri naturali.

Riconosce e utilizza

rappresentazioni diverse di

oggetti matematici (numeri

naturali, frazioni …).

Riconosce e propone

possibili applicazioni

pratiche della matematica

nella realtà.

Si muove con consapevolezza

nel calcolo scritto e mentale con

i numeri naturali, numeri

decimali, frazioni.

Riconosce e utilizza

rappresentazioni diverse di

oggetti matematici (numeri

decimali, frazioni, …).

Riconosce e propone possibili

applicazioni pratiche della

matematica nella realtà.

Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e

mentale con i numeri naturali e sa valutare

l’opportunità di ricorrere a modalità e strumenti

diversi.

Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di

oggetti matematici (numeri decimali, frazioni,

percentuali, scale di riduzione, …).

L’alunno sviluppa un atteggiamento positivo

rispetto alla matematica, attraverso esperienze

in contesti significativi, che gli hanno fatto

intuire come gli strumenti matematici che ha

imparato siano utili per operare nella realtà.

Spazio e

figure

Riconosce forme del piano

e dello spazio

nell’ambiente circostante.

Denomina e classifica

alcune semplici figure in

base a caratteristiche

geometriche percepite.

Riconosce i concetti base a

sostegno degli strumenti di

misura.

Denomina e classifica

alcune semplici figure in

base a caratteristiche

geometriche.

Utilizza semplici

strumenti di misura.

Descrive, denomina,

classifica figure in base a

caratteristiche geometriche.

Utilizza semplici strumenti

per il disegno geometrico e i

più comuni strumenti di

misura non convenzionali e

convenzionali.

Riconosce e rappresenta forme

del piano e dello spazio,

relazioni e strutture.

Descrive, denomina e classifica

figure in base a caratteristiche

geometriche e costruisce

modelli concreti.

Utilizza strumenti per il disegno

geometrico e i più comuni

strumenti di misura.

Riconosce e rappresenta forme, relazioni e

strutture che si trovano in natura o che sono

state create dall’uomo.

Descrive e classifica figure in base a

caratteristiche geometriche, ne determina

misure, e utilizza modelli concreti di vario tipo

anche costruiti o progettati con i suoi compagni.

Utilizza strumenti per il disegno geometrico

(riga, squadra) e i più comuni strumenti di

misura (metro, goniometro).

Relazioni,

dati e

previsioni

Legge e comprende

semplici testi che

coinvolgono aspetti logici.

Riconosce semplici

situazioni problematiche,

le rappresenta

graficamente, riflette sul

procedimento risolutivo.

Rappresenta semplici

situazioni di relazione e

classifica oggetti e figure

Legge e comprende testi

che coinvolgono aspetti

logici.

Riconosce semplici

situazioni problematiche,

le rappresenta

graficamente e riflette sul

procedimento

individuandone la

soluzione.

Classifica oggetti e

Legge e comprende testi che

coinvolgono aspetti logici e

li rappresenta.

Risolve facili problemi,

descrivendo il procedimento

risolutivo e riconoscendo

soluzioni diverse dalle

proprie.

Utilizza semplici

rappresentazioni di dati in

situazioni significative per

Legge e comprende testi che

coinvolgono aspetti logici e li

rappresenta.

Risolve facili problemi,

descrivendo il procedimento

seguito e riconoscendo soluzioni

diverse dalla propria.

Ricerca dati per ricavare

informazioni, costruisce

rappresentazioni e ricava

informazioni anche da tabelle e

Legge e comprende testi che coinvolgono

aspetti logici e matematici.

Riesce a risolvere facili problemi in diversi

ambiti di contenuto mantenendo il controllo sia

sul processo risolutivo, sia sui risultati e

spiegando a parole il procedimento seguito.

Affronta i problemi con strategie diverse e si

rende conto che in molti casi possono

ammettere più soluzioni.

Costruisce ragionamenti formulando ipotesi,

sostenendo le proprie idee e confrontandosi con

32

in base ad uno o più

attributi.

Ricava informazioni da

semplici tabelle.

Intuisce semplici situazioni

di incertezza.

figure in base a più

attributi.

Costruisce semplici

tabelle e grafici relativi a

esperienze di vita

quotidiana e ne ricava

informazioni.

Riconosce semplici

situazioni di incertezza.

ricavare informazioni.

Costruisce semplici tabelle e

grafici relativi a esperienze

di vita quotidiana e ne ricava

informazioni.

Riconosce e quantifica a

livello intuitivo semplici

situazioni di incertezza.

grafici

Riconosce e quantifica in casi

semplici situazioni di incertezza

il punto di vista di altri.

Ricerca dati e costruisce rappresentazioni

(tabelle e grafici); ricava informazioni da dati

rappresentati in grafici e tabelle.

Impara a riconoscere situazioni di incertezza, ne

parla con i compagni e, nei casi più semplici,

fornisce una prima quantificazione.

33

Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea

COMPETENZE CHIAVE: Competenza in campo scientifico – Competenza Digitale - Imparare a imparare

SCUOLA PRIMARIA – INDICAZIONI NAZIONALI 2012: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI SCIENZE

Nuclei

tematici

Classe prima

L’alunno:

Classe seconda

L’alunno:

Classe terza

L’alunno:

Classe quarta

L’alunno:

Classe quinta

L’alunno:

Esplorare e

descrivere

oggetti e

materiali

Esplora i fenomeni

percettivi e li

descrive

Comincia ad avere

consapevolezza

della struttura del

proprio corpo.

Esplora i fenomeni

percettivi e li descrive,

registra dati e identifica

semplici relazioni.

Sviluppa atteggiamenti

di curiosità e di ricerca

delle spiegazioni di

quello che vede

succedere.

Individua somiglianze,

differenze, identifica

relazioni, produce

rappresentazioni

grafiche.

Individua aspetti

quantitativi e qualitativi

nei fenomeni, produce

rappresentazioni

grafiche.

Individua nei fenomeni somiglianze

e differenze, esegue misurazioni,

registra dati significativi ed

identifica relazioni.

Sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare

il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di

quello che vede succedere.

Esplora i fenomeni con un approccio scientifico con

l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo

autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti,

formula domande, anche sulla base di ipotesi

personali, propone e realizza semplici esperimenti.

Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa

misurazioni, registra dati significativi, identifica

relazioni spazio temporali.

Espone con forma chiara ciò che ha sperimentato,

utilizzando un linguaggio appropriato.

Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli

adulti...) informazioni e spiegazione sui problemi.

Osservare e

sperimentare

sul campo

Sviluppa

atteggiamenti di

curiosità e di ricerca

delle spiegazioni.

Sviluppa atteggiamenti

di curiosità e di ricerca

delle spiegazioni e

identifica semplici

relazioni spaziali e

temporali.

Esplora i fenomeni

naturali, li descrive e

realizza semplici

esperimenti.

Esplora i fenomeni naturali con un

approccio scientifico, li descrive e

realizza semplici esperimenti

Espone ciò che ha sperimentato

utilizzando un linguaggio semplice

ma appropriato con

rappresentazioni grafiche e semplici

modelli.

Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei

fenomeni, produce rappresentazioni grafiche di livello

adeguato, elabora semplici modelli.

L’uomo, i

viventi e

l’ambiente

Riconosce alcuni

organismi animali o

vegetali.

Inizia a riconoscere

alcune caratteristiche di

animali e vegetali,

individua le principali

somiglianze e

differenze e identifica

semplici relazioni.

Inizia a riconoscere

alcune caratteristiche e

modi di vivere di animali

e vegetali.

Ha consapevolezza dello sviluppo

del proprio corpo, ne riconosce e

descrive il funzionamento,

utilizzando modelli intuitivi

Riconosce le principali

caratteristiche e modi di vivere di

animali e vegetali

Riconosce le principali caratteristiche e i modi di

vivere di organismi animali e vegetali.

Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del

proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne

riconosce e descrive i funzionamento utilizzando

modelli intuitivi ed ha cura della sua salute.

Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico

che condivide con gli altri: rispetta e apprezza il valore

dell’ambiente sociale e naturale

34

Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea

COMPETENZE CHIAVE: Competenza in campo tecnologico - Imparare a imparare – Competenza in campo scientifico – Senso di iniziativa e di imprenditorialità

SCUOLA PRIMARIA – INDICAZIONI NAZIONALI 2012: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI TECNOLOGIA

Nuclei tematici Classe prima

L’alunno: Classe seconda

L’alunno: Classe terza

L’alunno: Classe quarta

L’alunno: Classe quinta

L’alunno:

Vedere e

osservare

Esegue semplici misurazioni

e rilievi fotografici

sull’ambiente scolastico o

sulla propria abitazione.

Legge informazioni

contenute in etichette,

volantini o altra

documentazione tecnica e

commerciale.

Esegue semplici misurazioni

e rilievi fotografici

sull’ambiente scolastico o

sulla propria abitazione.

Legge informazioni

contenute in etichette,

volantini o altra

documentazione tecnica e

commerciale.

Esegue semplici misurazioni

e rilievi fotografici su un

ambiente sempre più ampio.

Legge e interpreta

informazioni contenute in

etichette, volantini o altra

documentazione tecnica e

commerciale.

Esegue semplici misurazioni e

rilievi fotografici su un ambiente

sempre più ampio.

Sa ricavare informazioni utili su

proprietà e caratteristiche di beni o

servizi leggendo etichette,

volantini o altra documentazione

tecnica e commerciale.

Riconosce e identifica

nell’ambiente che lo circonda

elementi e fenomeni di tipo

artificiale.

Sa ricavare informazioni utili su

proprietà e caratteristiche di beni o

servizi leggendo etichette, volantini

o altra documentazione tecnica e

commerciale.

Prevedere e

immaginare

È a conoscenza di alcuni

processi di trasformazione di

materiali vari.

Conosce e utilizza semplici

oggetti e strumenti di uso

quotidiano.

Riconosce le caratteristiche

della tecnologia attuale.

È a conoscenza di alcuni

processi di trasformazione di

materiali vari.

Conosce e utilizza semplici

oggetti e strumenti di uso

quotidiano.

Riconosce le caratteristiche

della tecnologia attuale.

È a conoscenza di alcuni

processi di trasformazione di

materiali vari.

Conosce e utilizza semplici

oggetti e strumenti ed è in

grado di descriverne la

funzione principale e di

spiegarne il funzionamento.

Riconosce le caratteristiche

della tecnologia attuale.

È a conoscenza di alcuni processi

di trasformazione di risorse e di

consumo di energia, e del relativo

impatto ambientale.

Conosce e utilizza semplici oggetti

e strumenti di uso quotidiano ed è

in grado di descriverne la funzione

principale e la struttura e di

spiegarne il funzionamento.

Inizia a riconoscere in modo critico

le caratteristiche, le funzioni e i

limiti della tecnologia attuale.

È a conoscenza di alcuni processi di

trasformazione di risorse e di

consumo di energia, e del relativo

impatto ambientale.

Conosce e utilizza semplici oggetti

e strumenti di uso quotidiano ed è in

grado di descriverne la funzione

principale e la struttura e di

spiegarne il funzionamento.

Inizia a riconoscere in modo critico

le caratteristiche, le funzioni e i

limiti della tecnologia attuale.

Intervenire e

trasformare

Produce semplici modelli o

rappresentazioni grafiche del

proprio operato.

Conosce diversi mezzi di

comunicazione.

Produce semplici modelli o

rappresentazioni grafiche del

proprio operato.

Si orienta tra i diversi mezzi

di comunicazione ed è in

grado di farne un uso

adeguato in situazioni note.

Produce semplici modelli o

rappresentazioni grafiche del

proprio operato.

Si orienta tra i diversi mezzi

di comunicazione ed è in

grado di farne un uso

adeguato a seconda delle

diverse situazioni.

Produce semplici modelli o

rappresentazioni grafiche del

proprio operato utilizzando

elementi del disegno tecnico.

Si orienta tra i diversi mezzi di

comunicazione ed è in grado di

farne un uso adeguato a seconda

delle diverse situazioni.

Produce semplici modelli o

rappresentazioni grafiche del

proprio operato utilizzando elementi

del disegno tecnico o strumenti

multimediali.

Si orienta tra i diversi mezzi di

comunicazione ed è in grado di

farne un uso adeguato a seconda

delle diverse situazioni.

35

Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea

COMPETENZE CHIAVE: Consapevolezza ed espressione culturale - Imparare a imparare

SCUOLA PRIMARIA – INDICAZIONI NAZIONALI 2012: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI MUSICA

Nuclei

tematici

Classe prima

L’alunno: Classe seconda

L’alunno: Classe terza

L’alunno: Classe quarta

L’alunno: Classe quinta

L’alunno:

Fruizione

Discrimina ed elabora

eventi sonori, esplora

diverse possibilità

espressive della voce e

del corpo

Esplora, discrimina ed

elabora eventi sonori

Discrimina ed elabora eventi

sonori, esplora diverse

possibilità espressive della voce

e del corpo

Esplora, discrimina ed elabora

eventi sonori più complessi.

Esplora, discrimina ed

elabora eventi sonori più

complessi dal punto di

vista qualitativo, spaziale e

in riferimento alla loro

fonte.

Riconosce gli elementi

costitutivi di un semplice

brano musicale.

L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi

sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in

riferimento alla loro fonte.

Articola combinazioni timbriche, ritmiche e

melodiche, applicando schemi elementari.

Produzione

Esegue semplici brani

vocali.

Associa una

simbolizzazione iconica

a suoni vari.

Esegue semplici brani vocali.

Associa una simbolizzazione

iconica a suoni vari.

Esegue semplici brani

vocali.

Fa uso di notazione

analogica

Esegue semplici brani

vocali.

Fa uso di forme di

notazione analogica e

codificata.

Esplora diverse possibilità espressive della voce, di

oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad

ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di

notazione analogiche o codificate.

Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o

strumentali, appartenenti a generi e culture

differenti, utilizzando anche strumenti didattici e

auto-costruiti.

Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice

brano musicale, utilizzandoli nella pratica.

Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di

diverso genere.

Improvvisa liberamente e in modo creativo,

imparando gradualmente a dominare tecniche e

materiali, suoni e silenzi.

36

Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea

COMPETENZE CHIAVE: Consapevolezza ed espressione culturale - Imparare a imparare

SCUOLA PRIMARIA – INDICAZIONI NAZIONALI 2012: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI ARTE E IMMAGINE

Nuclei tematici Classe prima

L’alunno:

Classe seconda

L’alunno:

Classe terza

L’alunno:

Classe quarta

L’alunno:

Classe quinta

L’alunno:

Espressione e

comunicazione

Utilizza semplici testi visivi

per esplorare il mondo

circostante.

Utilizza semplici testi visivi

ed esplora il mondo

utilizzando diverse tecniche.

Utilizza testi visivi ed

esplora il mondo utilizzando

diverse tecniche, materiali e

strumenti.

Utilizza testi visivi e li

rielabora con molteplici

tecniche, materiali e

strumenti.

Utilizza le conoscenze e le abilità relative

al linguaggio visivo per produrre varie

tipologie di testi visivi (espressivi,

narrativi, rappresentativi e comunicativi) e

rielaborare in modo creativo le immagini

con molteplici tecniche, materiali e

strumenti (grafico-espressivi, pittorici e

plastici, ma anche audiovisivi e

multimediali).

Osservazione e

lettura di

immagini

Utilizza le conoscenze del

linguaggio visivo: è in grado

di osservare, esplorare,

descrivere e leggere

immagini.

È in grado di osservare, di

esplorare, descrivere e

leggere le immagini.

È in grado di osservare,

descrivere, leggere immagini

e rielaborarle in modo

creativo.

È in grado di guardare,

osservare con

consapevolezza le immagini.

È in grado di osservare, esplorare,

descrivere e leggere immagini (opere

d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e

messaggi multimediali (spot, brevi filmati,

videoclip, ecc.)

Comprensione e

apprezzamento

di opere d’arte

Osserva le immagini e le

analizza.

Osserva le immagini e le

apprezza.

Utilizza le conoscenza e

apprezza i principali beni

artistici – culturali presenti

nel proprio territorio.

L’ conosce i principali beni

artistici– culturali del

proprio territorio e manifesta

sensibilità e rispetto.

Individua i principali aspetti formali

dell’opera d’arte; apprezza le opere

artistiche e artigianali provenienti da

culture diverse dalla propria.

Conosce i principali beni artistico-culturali

presenti nel proprio territorio e manifesta

sensibilità e rispetto per la loro

salvaguardia.

37

Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea

COMPETENZE CHIAVE: Consapevolezza ed espressione culturale - Imparare a imparare

SCUOLA PRIMARIA – INDICAZIONI NAZIONALI 2012: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI EDUCAZIONE FISICA

Nuclei tematici Classe prima

L’alunno:

Classe seconda

L’alunno:

Classe terza

L’alunno:

Classe quarta

L’alunno:

Classe quinta

L’alunno:

Il linguaggio del

corpo, come

modalità

comunicativo-

espressiva e la

sua relazione

con lo spazio e il

tempo.

Acquisisce consapevolezza

di sé attraverso la percezione

del proprio corpo e la

padronanza degli schemi

motori e posturali nel

continuo adattamento alle

variabili spaziali e temporali

contingenti.

Utilizza il linguaggio

corporeo e motorio per

comunicare ed esprimere i

propri stadi d’animo anche

attraverso la

drammatizzazione e le

esperienze ritmico-musicali

e coreutiche.

Sperimenta una pluralità di

esperienze che permettono

di maturare competenze di

giocosport anche come

orientamento alla futura

pratica sportiva.

Acquisisce consapevolezza di

sé attraverso la percezione del

proprio corpo e la padronanza

degli schemi motori e

posturali nel continuo

adattamento alle variabili

spaziali e temporali

contingenti.

Utilizza il linguaggio corporeo

e motorio per comunicare ed

esprimere i propri stadi

d’animo anche attraverso la

drammatizzazione e le

esperienze ritmico-musicali e

coreutiche.

Sperimenta una pluralità di

esperienze che permettono di

maturare competenze di

giocosport anche come

orientamento alla futura

pratica sportiva.

Acquisisce consapevolezza di

sé attraverso la percezione del

proprio corpo e la padronanza

degli schemi motori e

posturali nel continuo

adattamento alle variabili

spaziali e temporali

contingenti.

Utilizza il linguaggio corporeo

e motorio per comunicare ed

esprimere i propri stadi

d’animo anche attraverso la

drammatizzazione e le

esperienze ritmico-musicali e

coreutiche.

Sperimenta una pluralità di

esperienze che permettono di

maturare competenze di

giocosport anche come

orientamento alla futura

pratica sportiva.

Acquisisce consapevolezza di sé

attraverso la percezione del

proprio corpo e la padronanza

degli schemi motori e posturali

nel continuo adattamento alle

variabili spaziali e temporali

contingenti.

Utilizza il linguaggio corporeo e

motorio per comunicare ed

esprimere i propri stadi d’animo

anche attraverso la

drammatizzazione e le

esperienze ritmico-musicali e

coreutiche.

Sperimenta una pluralità di

esperienze che permettono di

maturare competenze di

giocosport anche come

orientamento alla futura pratica

sportiva.

Acquisisce consapevolezza di sé

attraverso la percezione del proprio

corpo e la padronanza degli schemi

motori e posturali nel continuo

adattamento alle variabili spaziali e

temporali contingenti.

Utilizza il linguaggio corporeo e

motorio per comunicare ed

esprimere i propri stadi d’animo

anche attraverso la

drammatizzazione e le esperienze

ritmico-musicali e coreutiche.

Sperimenta una pluralità di

esperienze che permettono di

maturare competenze di giocosport

anche come orientamento alla

futura pratica sportiva.

Il gioco, le regole

e il fair play per

la salute,

prevenzione e

sicurezza.

Sperimenta, in forma

semplificata e

progressivamente sempre

più complessa, diverse

gestualità tecniche.

Agisce rispettando i criteri

base di sicurezza per sé e per

gli altri, sia nel movimento

che nell’uso degli attrezzi e

trasferisce tale competenza

nell’ambiente scolastico ed

extrascolastico.

Sperimenta, in forma

semplificata e

progressivamente sempre più

complessa, diverse gestualità

tecniche.

Agisce rispettando i criteri

base di sicurezza per sé e per

gli altri, sia nel movimento

che nell’uso degli attrezzi e

trasferisce tale competenza

nell’ambiente scolastico ed

extrascolastico.

Sperimenta, in forma

semplificata e

progressivamente sempre più

complessa, diverse gestualità

tecniche.

Agisce rispettando i criteri

base di sicurezza per sé e per

gli altri, sia nel movimento

che nell’uso degli attrezzi e

trasferisce tale competenza

nell’ambiente scolastico ed

extrascolastico.

Sperimenta, in forma

semplificata e progressivamente

sempre più complessa, diverse

gestualità tecniche.

Agisce rispettando i criteri base

di sicurezza per sé e per gli altri,

sia nel movimento che nell’uso

degli attrezzi e trasferisce tale

competenza nell’ambiente

scolastico ed extrascolastico.

Riconosce alcuni essenziali

principi relativi al proprio

Sperimenta, in forma semplificata e

progressivamente sempre più

complessa, diverse gestualità

tecniche.

Agisce rispettando i criteri base di

sicurezza per sé e per gli altri, sia

nel movimento che nell’uso degli

attrezzi e trasferisce tale

competenza nell’ambiente

scolastico ed extrascolastico.

Riconosce alcuni essenziali principi

relativi al proprio benessere psico-

38

Riconosce alcuni essenziali

principi relativi al proprio

benessere psico-fisico legati

alla cura del proprio corpo, a

un corretto regime

alimentare e alla

prevenzione dell’uso di

sostanze che inducono

dipendenza.

Comprende, all’interno delle

varie occasioni di gioco e di

sport, il valore delle regole e

l’importanza di rispettarle.

Riconosce alcuni essenziali

principi relativi al proprio

benessere psico-fisico legati

alla cura del proprio corpo, a

un corretto regime alimentare

e alla prevenzione dell’uso di

sostanze che inducono

dipendenza.

Comprende, all’interno delle

varie occasioni di gioco e di

sport, il valore delle regole e

l’importanza di rispettarle.

Riconosce alcuni essenziali

principi relativi al proprio

benessere psico-fisico legati

alla cura del proprio corpo, a

un corretto regime alimentare

e alla prevenzione dell’uso di

sostanze che inducono

dipendenza.

Comprende, all’interno delle

varie occasioni di gioco e di

sport, il valore delle regole e

l’importanza di rispettarle.

benessere psico-fisico legati alla

cura del proprio corpo, a un

corretto regime alimentare e alla

prevenzione dell’uso di sostanze

che inducono dipendenza.

Comprende, all’interno delle

varie occasioni di gioco e di

sport, il valore delle regole e

l’importanza di rispettarle.

fisico legati alla cura del proprio

corpo, a un corretto regime

alimentare e alla prevenzione

dell’uso di sostanze che inducono

dipendenza.

Comprende, all’interno delle varie

occasioni di gioco e di sport, il

valore delle regole e l’importanza di

rispettarle.

39

Raccomandazione del 18.12.2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea

COMPETENZE CHIAVE: Consapevolezza ed espressione culturale - Imparare a imparare

SCUOLA PRIMARIA – INDICAZIONI NAZIONALI 2012: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI EDUCAZIONE RELIGIONE

Nuclei

tematici

Classe prima

L’alunno:

Classe seconda

L’alunno:

Classe terza

L’alunno:

Classe quarta

L’alunno:

Classe quinta

L’alunno:

Dio e l’uomo

Riflette su Dio Creatore e

Padre.

Riflette sui dati

fondamentali della vita di

Gesù;

Identifica nella Chiesa la

comunità di coloro che

credono in Gesù Cristo

Riflette su Dio Creatore e Padre.

Riflette sui dati fondamentali della

vita di Gesù e sa collegare i

contenuti principali del suo

insegnamento.

Identifica nella Chiesa la comunità

di coloro che credono in Gesù

Cristo.

Riflette su Dio Creatore e

Padre.

Si confronta con

l’esperienza religiosa.

Riflette sui dati fondamentali

della vita di Gesù e sa collegare

i contenuti principali del suo

insegnamento alle tradizioni

dell’ambiente in cui vive.

Riflette sui dati fondamentali della vita

di Gesù e sa collegare i contenuti

principali del suo insegnamento alle

tradizioni dell’ambiente in cui vive.

Coglie il significato dei Sacramenti e si

interroga sul valore che essi hanno

nella vita dei cristiani.

La Bibbia e

le altre fonti.

Riconosce che la Bibbia è

il libro sacro per i

Cristiani.

Riconosce che la Bibbia è il libro

sacro per Cristiani ed Ebrei.

Sa farsi accompagnare nelle pagine

a lui più accessibili

Riconosce che la Bibbia è

il libro sacro per Cristiani

ed Ebrei, sapendola

distinguere da altre

tipologie di testi.

Identifica le caratteristiche

essenziali di un brano.

Sa farsi accompagnare

nelle pagine a lui più

accessibili.

Sa farsi accompagnare nelle

pagine a lui più accessibili, per

collegarle alla propria

esperienza.

Riconosce che la Bibbia è il libro sacro

per i cristiani ed ebrei e documento

fondamentale della nostra cultura,

sapendola distinguere da altre tipologie

di testi, tra cui quelli di altre religioni.

Sa farsi accompagnare nelle pagine a

lui più accessibili, per collegarle alla

propria esperienza.

Il linguaggio

religioso

Riconosce il significato

cristiano del Natale e della

Pasqua.

Riconosce il significato cristiano

del Natale e della Pasqua,

traendone motivo per interrogarsi

sul valore di tali festività

nell’esperienza personale.

Coglie il significato dei

Sacramenti.

Riconosce il significato

cristiano del Natale e della

Pasqua traendone motivo

per interrogarsi sul valore

di tali festività

nell’esperienza personale e

familiare.

Riconosce il significato

cristiano del Natale e della

Pasqua traendone motivo per

interrogarsi sul valore di tali

festività nell’esperienza

personale, familiare e sociale.

Si confronta con l’esperienza religiosa

e distingue la specificità della proposta

di salvezza del cristianesimo.

I valori etici

e religiosi

Riflette sui dati

fondamentali della vita di

Gesù.

Identifica nella Chiesa la

comunità di coloro che

credono in Gesù.

Riflette sui dati fondamentali della

vita di Gesù.

Identifica nella Chiesa la Comunità

di coloro che credono in Gesù

Cristo.

Riflette sui dati

fondamentali della vita di

Gesù e sa collegare i

contenuti principali del suo

insegnamento.

Riflette sui dati fondamentali

della vita e messaggio di Gesù e

sa collegare i contenuti

principali del suo insegnamento

alle tradizioni dell’ambiente in

cui vive;

Riflette sui dati fondamentali della vita

e del messaggio di Gesù e sa collegare i

contenuti principali del suo

insegnamento alle tradizioni

dell’ambiente in cui vive.

Identifica nella Chiesa la comunità di

coloro che credono in Gesù Cristo e si

impegnano per mettere in pratica il suo

insegnamento.

40

CRITERI EDUCATIVI, DIDATTICI, METODOLOGICI

I docenti, attraverso la programmazione educativo - didattica, realizzano l’unitarietà della cultura e del sapere

ricercando i concetti comuni all’interno delle discipline. Hanno la libertà di scegliere il metodo ritenuto più

adatto a conseguire le finalità fissate dalle indicazioni ministeriali. I criteri di scelta si ispirano a:

- gradualità dell'apprendimento (un passo alla volta);

- alternanza di forme diverse di lavoro (a gruppi, collettivo, individuale);

- piani di lavoro organizzati per progetti, per lezioni frontali, per problemi, per percorsi di conoscenza

interdisciplinari.

CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

La valutazione è uno strumento formativo che mette in relazione attraverso un costante feed-back,

insegnamento/apprendimento e si attua con osservazioni sistematiche, conversazioni e colloqui per

l’accertamento degli apprendimenti conseguiti a breve, medio e lungo termine. Tiene conto della situazione di

partenza, delle reali capacità dell’alunno, dell’impegno dimostrato, dell’efficacia dell’azione formativa e delle

condizioni ambientali, economiche e sociali in cui l’alunno vive.

La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento dell’alunno nonché le decisioni relative alla

promozione alla classe successiva vengono adottate dai docenti della classe.

La valutazione viene registrata su un apposito documento di valutazione (scheda individuale dell'alunno) nei

modi e nelle forme che la scuola ritiene opportuni; viene consegnata alla famiglia e accompagnata da un

colloquio esplicativo.

La decisione di non ammissione alla classe successiva (art.3 della Legge n.169/2008) deve essere assunta

all'unanimità, ha carattere eccezionale e deve essere motivata.

Criteri e modalità della valutazione sono definiti dal Regolamento di coordinamento delle norme sulla

valutazione degli alunni (D.P.R. n.122/2009).

LIVELLI DESCRITTORI

OTTIMO – voto 10 – Conoscenze complete e sicure/obiettivi raggiunti in modo completo ed organico

DISTINTO – voto 9 – Conoscenze sicure / obiettivi raggiunti. in modo completo

BUONO – voto 8 – Conoscenze buone / obiettivi raggiunti. in modo completo

SODDISFACENTE– voto 7 – Conoscenze acquisite / obiettivi raggiunti

SUFFICIENTE – voto 6 – Conoscenze essenzialmente acquisite /obiettivi minimi raggiunti

NON SUFFICIENTE NS – voto 5 – Conoscenze frammentarie / obiettivi minimi non raggiunti

LINEE PER LA GESTIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ

Il fine che si propone la nostra scuola è quello di promuovere l’integrazione sociale dei singoli, nel rispetto della

loro personalità individuale. Premesso che la scuola deve tenere conto dei diversi tempi e stili di apprendimento

di ogni bambino, nel caso dei soggetti con disabilità e di tutti coloro che rappresentano una condizione di

svantaggio, legata a carenze familiari ed affettive, a situazioni di disagio economico e sociale o a differenze

culturali e linguistiche, emerge più forte l’esigenza di rispettare il naturale processo di maturazione, anche

ipotizzando un eventuale prolungamento dell’inserimento nella scuola dell’infanzia o primaria.

PROPOSTE DI INTERVENTO PER GLI ALUNNI CON DISABILITÀ

Per impostare un lavoro corretto di osservazione iniziale e garantire un proseguimento adeguato all’opera di

insegnamento-apprendimento occorre innanzitutto assicurare un processo di continuità con la famiglia e tra i

diversi segmenti scolastici ed extrascolastici.

Risulta necessario un lavoro di raccordo tra i docenti dell’équipe pedagogica per individuare una serie di

obiettivi che, attraverso un percorso individuale di apprendimento e di socializzazione, mireranno a promuovere

il massimo dell’autonomia personale e sociale, l’acquisizione di competenze ed abilità espressive, comunicative,

logiche tenendo presenti gli obiettivi formativi a breve, medio e lungo termine che si intendono realizzare. La

programmazione degli interventi sarà, quindi, il risultato di un lavoro collegiale che rispetterà i contributi degli

insegnanti e degli specialisti e si fonderà sui dati emersi dall’analisi iniziale specifica.

STRUMENTI PER L’ANALISI

- incontri con gli operatori del territorio

- incontro con la famiglia

- incontro con gli specialisti

- griglie di osservazione

41

- GLHI e GLHO, GLI

Si accerteranno le abilità di base esistenti relative al piano percettivo, psicomotorio, manipolativo, al processo di

simbolizzazione, alle competenze affettive, espressive, comunicative, sociali e logiche, alla rappresentazione

spaziale e ritmica. Le strategie di insegnamento-apprendimento che i docenti metteranno in pratica,

procederanno con rigorosa gradualità, attraverso la fase della manipolazione, della successiva rappresentazione

attraverso immagini, per giungere, ove possibile, a quella simbolica.

L’organizzazione delle attività terrà conto della progressione soggettiva degli apprendimenti. Per favorire

situazioni che facilitino l’apprendimento, si utilizzeranno materiali strutturati e non, computer, registratore.

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ

Nella programmazione didattica è data particolare attenzione alla valutazione, rivolta a verificare i risultati

scolastici degli alunni in difficoltà e sarà rapportata agli obiettivi formativi individualizzati perseguiti

nell’azione didattica.

Si terranno presenti i livelli di partenza per misurare qualitativamente i progressi raggiunti. Frequenti verifiche

in itinere del lavoro svolto e dei risultati raggiunti consentiranno di valutare l’efficacia delle strategie adottate e

di adeguare il progetto educativo differenziandolo per i tempi e i modi di apprendere di ciascun alunno. La

valutazione periodica del lavoro si effettuerà attraverso la raccolta di osservazioni sistematiche relative al

comportamento socio-affettivo e alla conquista d’abilità operative (motorie, percettive, cognitive, espressive,

comunicative, linguistiche e matematiche), integrate da prove oggettive somministrate periodicamente.

Per la verifica e valutazione sono previsti:

due incontri tra l’equipe socio-psico-pedagogica, il responsabile del gruppo H, l’insegnante di classe,

l’insegnante di sostegno, con la partecipazione della famiglia;

colloqui periodici con le famiglie;

verifiche e valutazioni in itinere degli apprendimenti;

relazione finale dell’insegnante di sostegno.

Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche o sensoriali non si procede, di norma, a valutazioni

differenziate, mentre, per gli alunni in situazione di handicap psichico, la valutazione, adeguatamente

differenziata, tiene conto degli obiettivi prefissati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI).

L’individualizzazione del percorso educativo previsto dal PEI per l’alunno con disabilità può incidere, a

seconda della tipologia di disabilità e della sua gravità, sui metodi di valutazione e sul valore legale del titolo di

studio conseguito, in particolare, al termine del Secondo Ciclo di istruzione.

L’articolo 9 del Regolamento sulla valutazione degli alunni (D.P.R. n.122/2009) prevede che, in sede di esame

conclusivo del primo ciclo di istruzione, le prove sono adattate in relazione agli obiettivi del PEI.

Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell’esame e del

conseguimento del diploma di licenza. Nel caso in cui gli obiettivi previsti dal PEI non siano riconducibili ai

programmi ministeriali, il percorso formativo consente l’acquisizione di un attestato di credito formativo valido

anche per l’accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione (art.9 D.P.R. n.122/2009).

Per le prove di esame (art.318 del D.Lgs. n.297/1994) sono predisposte, per il 1° ciclo, apposite prove, mentre,

per il 2° ciclo, sono predisposte prove equipollenti e tempi più lunghi per l'effettuazione delle prove scritte.

ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO

I Disturbi Specifici di Apprendimento interessano alcune specifiche abilità dell’apprendimento scolastico, in un

contesto di funzionamento intellettivo adeguato all’età anagrafica. Sono coinvolte in tali disturbi l’abilità di

lettura, di scrittura, di fare calcoli. Sulla base dell’abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una

denominazione specifica: dislessia (lettura), disgrafia e disortografia (scrittura), discalculia (calcolo).

Secondo le ricerche attualmente più accreditate, i DSA sono di origine neurobiologica; allo stesso tempo hanno

matrice evolutiva e si mostrano come un’atipia dello sviluppo, modificabili attraverso interventi mirati. Posto

nelle condizioni di attenuare e/o compensare il disturbo, infatti, il discente può raggiungere gli obiettivi di

apprendimento previsti. È da notare, inoltre, che gli alunni con DSA sviluppano stili di apprendimento specifici,

volti a compensare le difficoltà incontrate a seguito del disturbo.

La scuola non trascura questi disturbi dell’apprendimento, li diagnostica ed interviene su di essi per garantire

che ciascun alunno sia messo nelle condizioni migliori per apprendere.

Per questi alunni è prevista la stesura di un documento di programmazione, il Piano Didattico Personalizzato

(PDP), nel quale sono indicate le difficoltà riscontrate e sono definite le modalità di intervento nelle diverse

discipline e gli strumenti compensativi e/o dispensativi adottati.

42

ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Specifici o per motivi

fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali la scuola deve offrire

adeguata o personalizzata risposta (C.M. n.8/2013 del MIUR).

Va quindi potenziata la cultura dell’inclusione, anche mediante un approfondimento delle competenze degli

insegnanti curricolari, finalizzata ad una più stretta interazione tra tutte le componenti della comunità educante.

Ne scaturisce un preciso impegno programmatico da parte della scuola che, attraverso il Gruppo di Lavoro per

l’Inclusione, deve prevedere:

obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità della prassi d’inclusione negli ambiti

dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi

scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie;

criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti, privilegiando la qualità del

progetto di inclusione condiviso con le famiglie e i servizi sociosanitari;

azioni di formazione e/o di prevenzione concordate a livello territoriale.

Per gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento, con bisogni educativi speciali e stranieri non si procede

di norma a valutazioni differenziate.

Nella valutazione ci si avvale di strumenti di verifica appropriati e si tiene conto delle difficoltà evidenziate

dagli alunni e delle decisioni assunte nei piani di studio personalizzati.

43

TEMPO SCUOLA

ATTIVITÀ DI PROGRAMMAZIONE: primo martedì del mese dalle 16.00 alle ore 18.00

ATTIVITÀ DI PROGRAMMAZIONE classi a 27 ore/sett.: quindicinale, ogni 2 martedì ore 16.00-20.00

ATTIVITÀ DI PROGRAMMAZIONE classi a 40 ore/sett.: settimanale, ogni martedì ore 16.10-18.10

UTILIZZO DOCENTI CON ORE A DISPOSIZIONE:

1. sostituzione dei docenti in assenza breve e saltuaria,

2. supporto didattico ed educativo degli alunni.

Le ore di co-presenza dei docenti permettono di conseguire i seguenti obiettivi:

recupero/rinforzo per gli alunni con particolari difficoltà di apprendimento o di comportamento;

realizzazione di laboratori didattico-educativi;

eventuale realizzazione di attività alternative all’I.R.C.

Tali interventi sono documentati in progetti didattico-educativi, conservati nell’agenda di programmazione.

TEMPO SCUOLA DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA

Il tempo scuola degli alunni della scuola primaria è di 27 ore settimanali e di 40 ore per due classe prime di

scuola primaria. L’orario delle attività didattiche è così articolato:

Classi a 27 ore a settimana Classi a 40 ore a settimana

Disciplina Ore settimanali

Italiano 8 o 7 o 6

Storia 2

Geografia 2

Matematica 6

Scienze 2

Inglese 1 o 2 o 3

Tecnologia 1

Arte e immagine 1

Musica 1

Educazione fisica 1

Religione 2

TOTALE 27

Disciplina Ore settimanali

Italiano 9

Storia 2

Geografia 2

Matematica 7

Scienze 2

Inglese 2

Tecnologia 1

Arte e immagine 1

Musica 1

Educazione fisica 1

Religione 2

Tempo mensa 5

Dopo mensa 5

TOTALE 40

TEMPO SCUOLA DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Il tempo scuola per gli alunni della scuola dell’infanzia è di 25 ore settimanali. L’orario delle attività didattiche

è flessibile e non rigidamente determinato. Nel monte ore totale è compresa un’ora e mezza di insegnamento di

religione cattolica.

S.PAOLO: dal lunedì al venerdì 8.10 -13.10

SCUOLA DELL’INFANZIA DELL’OLIO: dal lunedì al venerdì 8.10-13.10

DE AMICIS e S:PAOLO classi a 27 ore/sett:

dal lunedì al giovedì 8.10-13.35

il venerdì 8.10-13.30

DE AMICIS classi a 40 ore/sett:

dal lunedì al venerdì 8.10-16.10

SCUOLA PRIMARIA

44

PROGETTI CURRICOLARI

I progetti curricolari sono i percorsi costruiti dalla scuola perché tutti gli alunni raggiungano gli obiettivi

educativi e cognitivi secondo le proprie potenzialità. Essi comprendono le singole discipline, tutte le attività di

laboratorio e tutte le altre attività (recupero e potenziamento, progetti educativi, attività integrative, uscite

didattiche, visite e viaggi, interventi in classe, attività di sostegno, attività sportive, ecc.) svolte in orario

antimeridiano.

I docenti di classe/sezione hanno previsto per l’a.s.2015/2016 attività curricolari per le quali sarà possibile

prevedere il coinvolgimento di esperti esterni, anche individuati tra i genitori degli alunni, che in orario

scolastico, a titolo gratuito e sulla base di particolari competenze ed esperienze personali e professionali,

possono coadiuvare i docenti nella realizzazione di determinate e particolari attività, previa autorizzazione del

Dirigente scolastico all’accesso nella scuola.

Le attività curricolari per l’a.s.2015/2016 riguarderanno i seguenti progetti, dei quali si allegano le schede:

FESTA DELL’ACCOGLIENZA, rivolto a tutti gli alunni delle classi prime della scuola primaria.

NATALE SOLIDALE, rivolto a tutti gli alunni della scuola primaria.

SALTA IN BOCCA ed. Alimentare rivolto alle classi quinte.

NATURALMENTE ed. Ambientale e civica rivolto a tutte le classi.

E-TWINNING, rivolto alle classi quarte e quinte.

ACQUAMICA ed. alla salute rivolto alle classi prime e seconde.

ISTRUZIONE DOMICILIARE progetto rivolto ad un’alunna della classe 4^ F.

PROGETTI DI CONTINUITÀ con le scuole secondarie di I grado, rivolto agli alunni delle classi quinte.

Anche quest’anno la nostra scuola, in collaborazione con le S.S. di I grado “Baldassarre” e “G.Rocca”,

avvierà progetti di continuità per favorire il passaggio degli alunni al grado successivo di

istruzione.

45

Denominazione progetto FESTA DELL’ACCOGLIENZA

Destinatari Alunni classi prime “ DeAmicis” e “S. Paolo”

Finalità Creare un ambiente e un clima scolastici sereni, allegri e motivanti.

Obiettivi Favorire il passaggio degli alunni dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola

Primaria.

Promuovere momenti di socializzazione con le nuove insegnanti e i nuovi

compagni.

Spazi Cortili delle scuole

Tempi Primo giorno di scuola, 2 ore

Esperti ---

Requisiti alunni partecipanti ---

Sussidi didattici Apparecchiature informatiche, impianto di amplificazione, cappellini e

palloncini con il logo della scuola, biglietti d'invito.

Performance/prodotti finali Manifestazione 14 settembre 2015

Denominazione progetto NATALE SOLIDALE

Destinatari Tutti gli alunni di scuola primaria

Finalità Educare alla convivenza democratica, al rispetto della diversità, alla

valorizzazione delle azioni di solidarietà

Obiettivi Vivere momenti di integrazione e socializzazione.

Condividere gesti di solidarietà

Eseguire canti natalizi

Spazi

Tempi 22 dicembre 2015, 2 ore

Sussidi didattici Apparecchiature informatiche, impianto di amplificazione

Performance/prodotti finali Festa Natale Solidale” nel cortile del De Amicis

46

Denominazione progetto Educazione alimentare “SALTAinBOCCA”

Destinatari Alunni classi 5^

Finalità Prevenire il sovrappeso e l’obesità infantile

Obiettivi Fornire a bambini e genitori le informazioni necessarie per una sana

alimentazione e una corretta attività fisica

Promuovere uno stile di vita corretto, abitudini alimentari e motorie più

sane attraverso consigli e suggerimenti da mettere in pratica con facilità.

Spazi Aula didattica

Tempi Novembre 2015 – aprile 2016

Esperti -

Sussidi didattici KIT didattico SALTAinBOCCA contenente 10 schede didattiche

monotematiche

Performance/prodotti finali Elaborati di vario tipo ed eventuale premiazione finale

Denominazione progetto Educazione civica e ambientale “NATURALMENTE”

Destinatari Tutte le classi di scuola primaria

Finalità Promuovere un formazione civica volta ad una corretta informazione di tutela

ambientale

Obiettivi Adottare abitudini quotidiane improntate alla salvaguardia e al rispetto

dell’ambiente.

Spazi Aule didattiche e spazi comuni scolastici

Tempi Novembre 2015 – maggio 2016

Esperti -

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici Ecobox per la raccolta di cartucce e toner esauriti

Performance/prodotti finali Bonus economico da spendere a fini didattici

47

Denominazione progetto E-TWINNING: Olive tree and olive oil (Dalle olive all’olio)

Destinatari Alunni della classe 5 A

Finalità Comunicare in Inglese e cooperare in una dimensione europea tra alunni delle

classi partecipanti al progetto (Italia, Grecia e Portogallo)

Obiettivi - Conoscere la storia dell’albero d’olivo, la sua coltivazione e la produzione

dell’olio.

- Apprezzare il valore nutrizionale dell’olio d’oliva e l’importanza

all’interno della dieta mediterranea,

- Sviluppare competenze nel lavoro di gruppo sviluppando atteggiamenti

favorevoli alla collegialità e alla collaborazione con gli altri studenti,

insegnanti e altre figure coinvolte.

Spazi Aule didattiche, laboratorio informatica, Aula Magna

Tempi a.s. 2015/2016

Esperti Agronomo, produttore olio d’oliva

Requisiti alunni partecipanti Sapersi presentare in Inglese

Sussidi didattici Computer, Internet

Performance/prodotti finali Produzione powerpoint, video, foto disegni

Denominazione progetto ETWINNING -

Destinatari Alunni classi 4^ e 5^

Finalità Comunicare in L2 (inglese), cooperare in una dimensione europea tra alunni

partecipanti al progetto

Obiettivi Presentarsi; descrivere persone e ambienti; confrontare, valorizzare e

apprezzare culture diverse.

Spazi Aula didattica, aula d’informatica.

Tempi 2015/16

Esperti -

Requisiti alunni partecipanti Sapersi presentare il L2, saper produrre semplici descrizioni.

Sussidi didattici Computer, LIM, collegamento internet.

Performance/prodotti finali Presentazione power point, foto e video

48

Denominazione progetto Educazione alla salute ACQUAMICA

Destinatari Alunni classi 1^ - 2^

Finalità Favorire la conoscenza di alcuni temi legati all’acqua come ambiente natatorio

Obiettivi Attivare percorsi di educazione all’acquaticità e di primi passi verso il mondo

natatorio.

Spazi Aule didattiche

Tempi gennaio – marzo 2016

Esperti FIN

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici Kit di partecipazione per la realizzazione di un prodotto creativo.

Performance/prodotti finali Festa dell’acqua – mattinata in piscina

Denominazione progetto ISTRUZIONE DOMICILIARE

Destinatari Alunna classe 4^ scuola primaria

Finalità Garantire il diritto allo studio e alla salute.

Contribuire al mantenimento e al recupero dell’equilibrio psico-fisico

dell’allievo.

Favorire la capacità di relazionarsi con i coetanei.

Acquisire maggiore autonomia personale, sociale ed operativa.

Obiettivi Sviluppare capacità operative, logiche e creative;

Sviluppare la capacità di comunicare, anche a distanza, pensieri, emozioni,

contenuti, in forma orale, scritta, pittorica e gestuale.

Spazi Domicilio dell’alunna.

Tempi Novembre 2015 – maggio 2016

Sussidi didattici Apparecchiature informatiche, materiale strutturato.

Performance/prodotti finali -

49

Denominazione progetto I COLORI DELLE EMOZIONI

Durata del progetto dicembre 2015 - aprile 2016

Docenti referenti I docenti di una classe quinta

Esperti Amicarelli Mariangela

Alunni partecipanti Alunni di una classe quinta

Spazi Aula, palestra

Tempi 1 mattina a settimana

Finalità Promuovere la fiducia in se stessi

Sviluppare le capacità relazionali

Promuovere il rispetto dell’altro e delle regole di convivenza

Obiettivi Acquisire maggiore consapevolezza delle proprie capacità

Sviluppare il benessere psico-fisico e la sensibilità emozionale

Stimolare la capacità di autocontrollo e di concentrazione

Migliorare le capacità di relazionarsi con gli altri

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici occorrenti -

Performance/prodotti finali -

50

PROGETTI CONTINUITÀ CON LE SCUOLE SECONDARIE DI I GRADO

Scuola Secondaria di I grado “G. Rocca”

Progetti Modalità operative Classi

“Vuoi suonare

la chitarra?”

Suonare la chitarra. Laboratorio da 2 ore. 5A

QR(occa) code Ideare e creare la segnaletica per rintracciare e conoscere i luoghi della scuola

che frequenteranno. Laboratori della durata da concordare. 5 B

Plaudite cives! Gli spettacoli dell’antica Roma: momenti importanti e parte integrante della

vita pubblica. Mettiamo in scena una commedia di Plauto. Laboratori della

durata complessiva di 4 ore.

5C

Alla scoperta di

un famoso ed

antico Teorema

Alla scoperta del Teorema di Pitagora: il lavoro del “matematico”. Laboratori

della durata complessiva di 4 ore. 5C

Logica…mente Giochi enigmistici, test logici, giochi matematici. Laboratorio da 2 ore. 5 D

Se non ci fosse

stata Teira

Il racconto dell’impatto tra la Terra e la misteriosa “Teira”, da cui nacque la

Luna, da cui scaturì la nascita della vita sul nostro pianeta e l’affermazione dei

mammiferi, resa possibile dalle “piume” del Tirex…

Laboratori della durata complessiva di 4 ore.

5 E

Mate… magia Giochi matematici ed enigmistici di aritmetica, algebra e geometria.

Laboratorio da 2 ore. 5 F

CLIL 4 U

Scienze “Caring

for your planet”

Attività di lingua inglese e scienze. Laboratorio da 6 ore per n. 2 incontri

5 G

“PerCorsi

Musicali”

Lezione propedeutica e dimostrativa in aula magna c/o De Amicis 5 A/B/

C/D/E/F/G

Scuola Secondaria di I grado “Baldassarre”

Progetti Modalità operative Classi

Laboratorio di inglese e

francese

Attività di bilinguismo. Laboratori della durata di 6 ore. 5A

Laboratorio scientifico Sperimentare in laboratorio applicando il metodo scientifico.

Laboratorio della durata di 2 ore.

5 B

Sing and act with

musical Cinderella

Musical sul tema della celebre fiaba. Laboratorio di 2 lezioni frontali, 2

lezioni pratico-creative e una rappresentazione finale.

5C

Laboratorio di spagnolo Approccio ludico-comunicativo alla lingua spagnola.

Laboratori della durata complessiva di 4 ore e 30 minuti.

5 D

Laboratorio scientifico Sperimentare in laboratorio applicando il metodo scientifico.

Laboratorio della durata di 2 ore.

5 E

“Suoniamo il flauto” Approccio allo studio dello strumento musicale. Laboratori della durata

complessiva di 4 ore con esibizione finale di un’ora.

5 F

Il gioco… per imparare

a fare squadra

Pratica di gioco-sport. N. 4 laboratori di un’ora ciascuno. 5 G

51

PROGETTI EXTRACURRICOLARI

I progetti extracurricolari sono le attività integrative e aggiuntive, normalmente facoltative, svolte al di fuori

dell’orario curricolare.

Tutte le attività della scuola, sia curricolari che extracurricolari, si propongono il raggiungimento di obiettivi

educativi e cognitivi e concorrono, con pari dignità e importanza, a definire il percorso scolastico dell’alunno.

Le attività extracurricolari permettono agli alunni di:

- mettere in atto tutti gli aspetti della personalità: emotivi, affettivi, intellettivi;

- acquisire conoscenze più approfondite e capacità non solo disciplinari;

- sperimentare il metodo della ricerca;

- cogliere l’unitarietà del sapere;

- collaborare con altri e lavorare in gruppo;

- sviluppare autonomia, creatività, senso di responsabilità;

- favorire l’incontro scuola-extrascuola;

- produrre materiali nuovi ed ideare iniziative che aprano la scuola al territorio.

Il Collegio ha stabilito, in accordo con il D.S., i seguenti criteri per lo svolgimento delle attività scolastiche

curriculari ed extracurriculari, già approvate con delibera n.8 del Collegio dei docenti del 21.09.2015:

- attinenza con le attività educativo-didattiche programmate per il corrente anno scolastico;

- corrispondenza agli esiti della rilevazione da effettuare presso le famiglie degli alunni;

- presenza di proposte progettuali pervenute da agenzie educative e culturali del territorio e loro positiva

valutazione relativamente ai contenuti ed alle modalità organizzative indicate;

- corrispondenza delle necessità economiche dei progetti alle possibilità di utilizzo delle risorse economiche

assegnate alla scuola per il Miglioramento dell’Offerta Formativa, così come stabilito dalla contrattazione

d’istituto.

- contributo volontario delle famiglie per la realizzazione delle attività extracurricolari.

I progetti proposti confluiscono nelle aree di progetto individuate in base alle scelte culturali della scuola:

AREA DELL’EDUCAZIONE ALLA SALUTE E DEL BENESSERE

Il progetto di gioco-sport “Basket a Scuola” rivolto agli alunni delle classi 2^, 3^ e 4^.

Il progetto di gioco-sport “Giochiamo a pallavolo” destinato agli alunni dalla prima alla quinta classe.

Il progetto di gioco-sport “Giocosport Judo” destinato agli alunni dalla prima alla quinta classe.

Il progetto di gioco-sport “Tennistavolo” destinato agli alunni dalla prima alla quinta classe.

Il progetto di danza “Nastri, cerchi…e altro!” destinato agli alunni dalla prima alla quinta classe.

Il progetto “Yoga bimbi”destinato agli alunni delle classi prime e seconde.

Il progetto “Emozioni in movimento”per gli alunni della scuola dell’infanzia.

Il progetto di PetTherapy “Un amico in più”, destinato agli alunni delle classi prime e seconde.

AREA DELL’ESPRESSIVITÀ

Il progetto teatrale “Sabato a Teatro rivolto a tutte le classi della scuola dell’infanzia e primaria.

Il laboratorio di scrittura creativa e drammatizzazione, destinato agli alunni delle classi terze.

Il progetto “Il giornalino della scuola rivolto agli alunni delle classi quinte.

Il progetto di musica volto alla formazione del “Il Coro della scuola” rivolto agli alunni dalla classe prima

alla classe quinta.

52

AREA DEI LINGUAGGI

Il progetto continuità con la scuola dell’Infanzia “Easy” di lingua

Il laboratorio di alfabetizzazione alla lingua latina “Alla scoperta del latino”

Il laboratorio di alfabetizzazione alla lingua spagnola “Hablamos espanol!”,

Il progetto “Cambrige” rivolto agli alunni delle classi quarte e quinte con il conseguimento della

Certificazione Cambrige.

AREA DELLA MULTIMEDIALITÀ

Il progetto “Web-TV“ rivolto agli alunni delle classi quinte.

Il progetto “Robotica” rivolto agli alunni di classe quinta finalizzato alla partecipazione ai campionati

nazionali di robotica.

Il progetto “Eipass” junior” per la certificazione informatica

Il progetto “Eipass adulti” per la certificazione informatica Eipass 7 moduli USER.

AREA DELLA MANIPOLAZIONE

Laboratorio di ceramica “L’arte nella forma” rivolto agli alunni delle classi seconde.

AREA STORICA

Il progetto di archeologia “Un monumento per amico”, per gli alunni delle le classi quarte.

AREA DELLA SICUREZZA

Il progetto educazione stradale “In sella al sorriso” rivolto alle classi terze .

53

Denominazione progetto SABATO A TEATRO

Destinatari Tutti gli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria

Finalità - Favorire la socializzazione e lo spirito di gruppo, instaurando un clima

relazionale positivo.

- Sensibilizzare gli alunni all’amore per il teatro quale forma d’arte e

accrescere il loro bagaglio culturale.

Obiettivi Sviluppare la fantasia e l’immaginazione.

Favorire la conoscenza di alcune tematiche di interesse comune.

Promuovere il dibattito e l’interazione.

Accrescere il bagaglio culturale.

Spazi Aula Magna della scuola

Tempi novembre 2015-febbraio 2016

30 ore

sabato mattina

Esperti/ Referenti Compagnie Teatrali: Il Carro dei Comici, Teatrificio22, Teatro CIPIS,

AretèEsemblè, La Fattoria degli Artisti…

Un docente referente della scuola

Requisiti alunni

partecipanti

-

Sussidi didattici Pedana-scenografie-impianto luci-casse-microfoni

Performance/prodotti

finali

2 spettacoli settimanali

SABATO A

TEATRO

54

Denominazione progetto Progetto continuità con scuole dell’infanzia paritarie

OGGI TEATRO

Durata del progetto gennaio 2016

Docenti referenti F.S. Di Bisceglie

Esperti Compagnia teatrale

Alunni partecipanti Gli alunni delle scuole dell’infanzia.

Spazi Visita alla struttura scolastica della scuola, con i diversi ambienti e attività

Aula Magna della Scuola “De Amicis”

Tempi Una mattina di gennaio da definire, dalle ore 9.00 alle ore 12.00

4 ore in totale

Finalità Favorire il processo di continuità educativa scuola infanzia-primaria

Obiettivi - Favorire la socializzazione e lo spirito di gruppo, instaurando un clima

relazionale positivo.

- Sensibilizzare gli alunni all’amore per il teatro quale forma d’arte e

accrescere il loro bagaglio culturale

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici occorrenti Pedana-scenografie-impianto luci-casse-microfoni

Performance/prodotti finali Spettacolo teatrale

55

Denominazione progetto IL CORO DELLA SCUOLA

Destinatari 51 alunni dalle classi 1^ alle classi 5^

Finalità - Avviare all’esercizio della cittadinanza attiva, attraverso esperienze che

favoriscano la cooperazione.

- Sviluppare la fiducia in se stessi e stimolare la socializzazione.

Obiettivi - Utilizzare corpo e voce in modo creativo e consapevole servendosi di

mimica e gestualità.

- Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali di vari generi e

culture.

- Utilizzare lo strumentario ritmico a completamento dell’espressione

sonora.

Spazi Aula Magna

Tempi ottobre 2015– maggio 2016

mercoledì ore 16.30 - 19.00

60 ore

Esperti/ Referenti Perilli Vita- Associazione “Domenico Sarro”

Un docente della scuola

Requisiti alunni partecipanti Buone capacità canore e di intonazione.

Sussidi didattici Pianoforte, tastiera, strumentario ORFF, impianto di amplificazione

Performance/prodotti finali Performance incorso d’anno e finale

IL CORO

DELLA

SCUOLA

56

Scrittura creativa

e drammatizzazione

Denominazione progetto SCRITTURA CREATIVAE DRAMMATIZZAZIONE

Destinatari 24 alunni delle classi 3^

Finalità Facilitare la comunicazione tra i ragazzi incentivando l’ascolto, il rispetto delle

idee altrui e la capacità di distaccarsi dalle proprie permetterle al servizio della

storia, il confronto con gli altri, la capacità di collaborazione, la valorizzazione

di abilità diverse.

Obiettivi - Rafforzare le competenze linguistiche, soprattutto quelle legate alla

scrittura, giocando con i ruoli dei protagonisti delle scene

- Potenziare le abilità creative dei discenti.

Spazi Aula didattica - Aula Magna

Tempi novembre 2015 –maggio 2016

giovedì ore 16.00 - 18.00

40 ore

Esperti/ Referenti Compagnia “Il Carro dei Comici”

Un docente della scuola

Requisiti alunni partecipanti Competenza lingua italiana, difficoltà di socializzazione.

Sussidi didattici Microfono, amplificatore, lettore CD, tappetini

Performance/prodotti finali Allestimento scenico (dal recitato alla produzione degli elementi di scena con

relativa scenografia).

57

Denominazione progetto IL GIORNALINO DELLA SCUOLA

Destinatari 25 alunni delle classi 5^

Finalità - Maturare la conoscenza di sé in rapporto agli altri.

- Comprendere il potere comunicativo della scrittura.

- Ampliare idee ed esperienze sviluppando vari modi di pensare (promozione

del pensiero divergente), affinando le potenzialità critiche.

Obiettivi Favorire il lavoro attivo e cooperativo degli alunni.

Sviluppare il piacere di scrivere, promuovendo l’esercizio della logica, della

creatività e dell’espressività

Conoscere ed usare diversi tipi di linguaggio, sportivo, pubblicitario,

scientifico attraverso le varie rubriche trattate.

Consolidare capacità di sintesi, dire visione del testo e di autocorrezione.

Consentire processi di apprendimento diversificati, anche mediante strumenti

e linguaggi alternativi.

Acquisire e/o potenziare le proprie competenze nell’uso delle TIC

Strutturare prodotti diversi per realizzare un lavoro comune.

Spazi Laboratorio di Informatica

Tempi novembre 2015– maggio 2016

venerdì ore 16.00 – 17.30

25 ore

Esperti/ Referenti Giornalista De Mari Lucia – Gazzetta del Mezzogiorno

Un docente della scuola

Requisiti alunni

partecipanti

Buona competenza linguistica, buona conoscenza d’uso del PC.

Sussidi didattici Quanto sarà necessario per la realizzazione del prodotto finale e l’archiviazione

dei materiali prodotti dagli alunni.

Performance/prodotti

finali

Pubblicazione mensile del giornalino scolastico

Il giornalino

della scuola

58

Denominazione progetto BASKET A SCUOLA

Destinatari Alunni delle classi 2^ – 3^ - 4^

Finalità Esplorare gli schemi motori di base e apprendere nuovi schemi di movimento

in relazione a vari abili di spazio, di tempo, di relazione con gli altri e con gli

oggetti, generate dalle diverse situazioni ludiche proposte.

Obiettivi - Padroneggiare gli schemi motori di base.

- Conoscere le regole del gioco-sport.

Spazi Palestra

Tempi novembre 2015-maggio 2016

venerdì ore17.00 - 18.00

25 ore

Esperti/ Referenti A.S.D. Olimpia Basket - Trani

Un docente della scuola

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici Attrezzi ginnici

Performance/prodotti finali Manifestazione finale

BASKET A

SCUOLA

59

Denominazione progetto GIOCHIAMO A PALLAVOLO

Destinatari Alunni delle classi 1^-2^-3^-4^-5^

Finalità Valorizzare, attraverso la pratica del minivolley e della pallavolo un modello di

attività sportiva ludico-motoria

Obiettivi Sviluppare la motricità globale ed analitica attraverso esperienze di gioco e

di avviamento alla pratica sportiva

Favorire il gioco attraverso lo sport

Promuovere lo sviluppo delle capacità percettive, coordinative e

condizionali

Spazi Palestra

Tempi novembre2015– maggio 2016

mercoledì ore 16.30- 17.30

25 ore

Esperti/ Referenti Cozzolino Silvia – Associazione “Aquila Azzurra” di Trani

Un docente referente

Requisiti alunni partecipanti

Sussidi didattici Attrezzi ginnici

Performance/prodotti finali Performance finale

GIOCHIAMO

A

PALLAVOLO

60

NASTRI,

CERCHI E…

ALTRO!

Denominazione progetto NASTRI, CERCHI … E ALTRO!

Destinatari Alunni delle classi 3^ - 4^ - 5^

Finalità Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche

attraverso forme di drammatizzazione e danza, trasmettendo nel contempo

contenuti emozionali.

- Acquisire, perfezionare e utilizzare le abilità motorie

- Sviluppare e migliorare le capacità coordinative e senso-percettive

- Rafforzare la creatività espressiva e i vari tipi di linguaggi non verbali

Spazi Palestra

Tempi novembre 2015-maggio 2016

giovedì ore 15.30 - 18.00

25 ore

Esperti/ Referenti De Fazio Danila - Oltredanza a.s.d.- Barletta

Un docente referente

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici Palla, cerchio, nastro, …

Performance/prodotti finali Saggio finale

61

Denominazione progetto GIOCO SPORT JUDO

Destinatari Alunni delle classi 2^ - 3^ - 4^ - 5^

Finalità Valorizzare e potenziare l’intera struttura psico-fisica del bambino

Obiettivi Sviluppare schemi motori maggiormente funzionali riguardanti lo sport

specifico

Consolidare e/o potenziare il coordinamento degli schemi motori di base

Spazi Palestra

Tempi novembre 2015- maggio 2016

lunedì ore 16.00 - 17.00

25 ore

Esperti/ Referenti Associazione Sportiva dilettantistica Guglielmi

Un docente referente

Requisiti alunni partecipanti Valorizzare e potenziare l’intera struttura psico-fisica del bambino

Sussidi didattici

Performance/prodotti finali Manifestazione finale

GIOCO-

SPORT

JUDO

62

EMOZIONI IN

MOVIMENTO

Denominazione progetto EMOZIONI IN MOVIMENTO

Destinatari Alunni quattrenni e cinquenni della scuola dell’infanzia

Finalità Contribuireattraversolosportallasalutepsicofisicaeallosviluppodel bambino in

tutte le competenze motorie

Obiettivi - Essere consapevoli dello spazio proprio e del proprio spazio rispetto agli

altri

- Scoprire, sviluppare e potenziare gli schemi motori postura e di base

Spazi Palestra San Paolo

Tempi novembre 2015 - maggio 2016

mercoledì ore 17.00 - 18.00

venerdì ore 16.00 - 18.00

20 ore

Esperti/ Referenti Di Perna Ignazio – Fortitudo Basket Trani

Un docente referente

Requisiti alunni

partecipanti

-

Sussidi didattici Attrezzi ginnici

Performance/prodotti finali Performance finale

63

Denominazione progetto YOGA

Destinatari Alunni delle classi 1^ - 2^

Finalità Conoscere il proprio corpo e migliorare l’equilibrio psicofisico

Obiettivi Scoprire il proprio corpo e conoscere il sé

Sviluppare fiducia e sicurezza nell’ambiente scolastico

Saper collaborare e sviluppare rapporti positivi con gli altri bambini

Spazi Palestra

Tempi Novembre 2015 – maggio 2016

martedì ore 16,00 - 17,00

15 ore

Esperti/ Referenti Carbone Elvira

Un docente referente

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici -

Performance/prodotti finali Manifestazione finale

Yoga

64

Denominazione progetto TENNISTAVOLO

Destinatari Alunni delle classi1^ - 2^ - 3^ - 4^ - 5^

Finalità Favorire lo sviluppo di capacità cognitive e di memorizzazione e trasferimento

delle stesse in un contesto sportivo e agonistico

Obiettivi Apprendere i gesti e le regole del tennistavolo

Spazi Palestra

Tempi novembre 2015 – maggio 2016

sabato mattina ore 10.00 -12.00

25 ore

Esperti/ Referenti Maggiulli Paolo - Associazione “Tennistavolo Trani”

Un docente referente

Requisiti alunni

partecipanti

-

Sussidi didattici Tavolo-racchette-palline

Performance/prodotti finali Performance finale

TENNISTAVOLO

65

Denominazione progetto PROGETTO“EASY” HELEN DORON ENGLISH

Destinatari Gli alunni cinquenni di tutte le scuole dell’Infanzia della città

Finalità - Avviare aduna prima alfabetizzazione in lingua Inglese

- Favorire la continuità educativo-didattica con la scuola primaria

Obiettivi Prendere coscienza di un altro codice linguistico

Acquisire capacità dicomprensione eproduzione

Riutilizzare le strutturesintattichee lessicaliincontestidiversi

Spazi Aula didattica

Tempi ottobre2015- maggio 2016

lunedì ore15.30 - 18.30

mercoledì ore16.30 - 18.30

20 ore

Esperti/ Referenti Bacco Roberta – Confalone Erika

Un docente referente

Requisiti alunni partecipanti

Sussidi didattici Attrezzature audiovisive emateriale difacileconsumo – metodo Helen Doron

Performance/prodotti finali -

EASY

Inglese per

l’infanzia

66

Denominazione progetto UN AMICO IN PIÙ

Destinatari Alunni delle classi 1^ - 2^

Finalità Prevenire comportamenti prepotenti in ambito scolastico

Obiettivi Sviluppare l’autostima, la responsabilità, l’autogestione, la fiducia, la cura

personale

Promuovere il controllo dell’aggressività, della stabilità dell’umore e del

comportamento.

Spazi Aula didattica – cortile

Tempi novembre 2015- maggio 2016

martedì ore 16.00 - 18.00

15 ore

Esperti/ Referenti Di Giovanni Marianna

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici - Sviluppare l’autostima, la responsabilità, l’autogestione, la fiducia, la cura

personale

- Promuovere il controllo dell’aggressività, della stabilità dell’umore e del

comportamento.

Performance/prodotti finali -

UN AMICO IN PIÙ

PET THERAPY

67

Denominazione progetto ALLASCOPERTA DEL LATINO

Destinatari Alunni delle classi 5^

Finalità Scoprire e conoscere l’origine della nostra lingua

Obiettivi Individuare le relazioni etimologiche tra lingua italiana e lingua latina

Comprenderele strutture morfosintattiche elessicalidellalingua latina

Spazi Aula didattica-laboratorio di informatica

Tempi novembre 2015-maggio2016

giovedì ore 17.00 - 18.00

20 ore

Esperti/ Referenti Scagliarini Isabella

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici Materiale didattico di vario tipo

Performance/prodotti finali Manifestazione finale

ALLA SCOPERTA

DEL

LATINO

68

Denominazione progetto HABLAMOS ESPANOL !

Destinatari Alunni della classi 4^

Finalità Potenziare le abilità linguistiche e comunicative

Obiettivi Comunicare in una lingua diversa dalla propria

Apprendere i primi rudimenti di lingua spagnola

Spazi Aula didattica

Tempi novembre 2015- maggio 2016

giovedì ore 16.00 -17.00

20 ore

Esperti/ Referenti Scagliarini Isabella

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici Materiale didattico di vario tipo

Performance/prodotti finali Manifestazione finale

69

Denominazione progetto WEB TV

Destinatari Alunni delle classi 4^ - 5^

Finalità Favorire le conoscenze della cultura audiovisiva e i procedimenti creativi

Favorire la conoscenza dell’uso del Web

Obiettivi Fornire elementi di grammatica e di sintassi del linguaggio audiovisivo

Rendere consapevole il discente delle particolari competenze culturali e

tecniche necessarie nella produzione filmica.

Realizzare prodotti audiovisivi finiti da pubblicare sul Web

Spazi Aula didattica e laboratorio di informatica

Tempi novembre 2015 – maggio 2016

mercoledì ore 16.00 - 17.30

25 ore

Esperti/ Referenti Conte Antonio

Un docente referente

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici Apparecchiature informatiche, attrezzature per riprese video e audio

Performance/prodotti finali Pubblicazione sul sito della scuola del prodotto audiovisivo realizzato

Manifestazione finale

70

Denominazione progetto ROBOTICA

Destinatari Alunni delle classi 5^

Finalità - Favorire l’apprendimento learner- centered e le abilità di problem- solving.

- Stimolare la creatività, la curiosità e il lavoro di squadra.

Obiettivi Avvicinarsi al mondo della robotica mediante il gioco

Comprendere le funzioni dei componenti del kit robotici (leggi del moto e

variabili spazio-tempo)

Saper individuare problematiche hardware e software in caso di

funzionamento non corretto del robot

Effettuare semplici programmazioni di robot

Spazi Laboratorio di informatica

Tempi novembre 2015- maggio 2106

lunedì ore 16.00- 17.30

30 ore

Esperti/ Referenti 2 docenti della scuola

Requisiti alunni partecipanti Competenze informatiche di base

Sussidi didattici Kit per la costruzione dei robottini e computer

Performance/prodotti finali Esibizione della squadra con i robot ai Campionati nazionali di Robotica

educativa

Manifestazione finale nella scuola

71

Denominazione progetto Certificazione informatica EIPASS JUNIOR

Destinatari Alunni delle classi 4^- 5^

Finalità Saper utilizzare le nuove tecnologie e internet

Obiettivi Realizzare prodotti di vario tipo attraverso l’uso di specifiche applicazioni:

word-paint- ipertesto- mappa concettuale

Usare il computer e i dispositivi in maniera salutare, promuovendo un

approccio ecologico della tecnologia e delle sue applicazioni.

Spazi Laboratorio di informatica

Tempi novembre 2015- maggio 2016

mercoledì ore 16.00-17.15

30 ore

Esperti/ Referenti Esperto esterno qualificato EIPASS

Un docente referente

Requisiti alunni partecipanti Competenze informatiche di base

Sussidi didattici Apparecchiature informatiche

Performance/prodotti finali Certificazione informatica EIPASS

72

Denominazione progetto EIPASS ADULTI 7 Moduli USER

Destinatari Adulti

Finalità Sviluppare e aggiornare le proprie competenze e abilità informatiche per

rispondere efficacemente alle nuove esigenze e richieste della società e delle

professioni

Obiettivi Descrivere i concetti di software e hardware

Realizzare prodotti vari attraverso l’uso di specifiche applicazioni.

Conoscere i principi basilari inerenti alla sicurezza informatica

Utilizzare il computer in maniera salutare.

Spazi Laboratorio di informatica

Tempi novembre 2015- maggio 2016

mercoledì ore 17.30 -19.30

50 ore

Esperti/ Referenti Esperto esterno qualificato EIPASS

Un docente referente

Requisiti alunni partecipanti Competenze informatiche di base

Sussidi didattici Apparecchiature informatiche

Performance/prodotti finali Certificazione EIPASS 7 Moduli USER

73

Denominazione progetto Educazione alla sicurezza stradale

IN SELLA AL SORRISO

Destinatari Alunni delle classi 3^

Finalità Promuovere e valorizzare un comportamento stradale virtuoso nel rispetto

dell’ambiente e degli utenti strada.

Obiettivi Acquisire la conoscenza e il rispetto delle principali regole sulla circolazione

stradale

Conoscere la segnaletica verticale, orizzontale e luminosa.

Adottare comportamenti finalizzati alla sicurezza stradale.

Spazi Aula didattica – palestra - cortile

Tempi novembre 2015- maggio 2016

lunedì ore 16.00 – 17.00

20 ore

Esperti/ Referenti Papagni Giuseppe

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici Audiovisivi, LIM, attrezzi sportivi, segnaletica stradale

Performance/prodotti finali Patentino del piccolo ciclista

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Denominazione progetto L’ARTE NELLA FORMA

Destinatari Alunni delle classi 2^

Finalità Favorire l’utilizzo di strumenti e materiali per comunicare attraverso l’arte

Obiettivi Riconoscere e utilizzare gli strumenti e i materiali del fare.

Prendere coscienza dei diversi stili espressivi

Saper valutare criticamente il proprio operato.

Spazi Aula didattica

Tempi novembre 2015- maggio 2016

mercoledì ore 16.00-17.00

20 ore

Esperti/ Referenti Cutrone Maria Celeste

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici Argilla, colori vetrosi in polvere o smalti, pennelli e arnesi vari per la

lavorazione

Performance/prodotti finali Realizzazione di un manufatto

Manifestazione finale

75

Denominazione progetto CERTIFICAZIONE IN LINGUA INGLESE CAMBRIDGE

Destinatari Alunni delle classi 4^- 5^

Finalità Acquisire le competenze per la certificazione del livello A1

Obiettivi Lettura e comprensione di testi

Estrapolazione di informazioni iconiche da dialoghi ascoltati

Completamento di frasi lette

Interazione a coppie con semplici frasi di uso quotidiano

Spazi Aula didattica

Tempi novembre 2015- maggio 2016

venerdì ore 16.30- 18.30

30 ore

Esperti/ Referenti Scuola STEP BY STEP- madrelingua

Bacco Roberta

Un docente referente

Requisiti alunni partecipanti

Sussidi didattici Materiale di vario tipo

Performance/prodotti finali Certificazione Cambridge

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Denominazione progetto UN MONUMENTO PER AMICO

Durata del progetto Novembre 2015 -maggio 2016

Docenti referenti -

Esperti Lombardi Ruggero G.

Alunni partecipanti Gli alunni delle classi quarte

Spazi Aule,sito archeologico

Tempi 25 ore – lunedì ore 16.00/18.00

Finalità Conoscere il valore del patrimonio storico- archeologico al fine di tutelare

e valorizzare i beni del proprio territorio.

Obiettivi Conoscere la storia e l’evoluzione della città di Trani dell’età antica

Interpretare fonti archeologiche

Requisiti alunni partecipanti -

Sussidi didattici occorrenti Apparecchiature audiovisive e informatiche, materiale per la tecnica di

scavo

Performance/prodotti finali Manifestazione finale

Piccolo contribuito famiglie Previsto

77

FORMAZIONE DOCENTI

Nell'ambito dei processi di riforma e di innovazione della scuola la formazione costituisce una leva strategica

fondamentale per lo sviluppo professionale dei docenti, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento

e per un’efficace politica delle risorse umane.

Il 1° C.D. “De Amicis” di Trani persegue i seguenti obiettivi prioritari:

sviluppare le competenze informatiche dei docenti e la capacità di utilizzo di strategie didattiche per l'uso

delle tecnologie e della robotica educativa;

migliorare le competenze psicopedagogiche e le strategie didattico-educative in favore degli alunni con

disabilità e con bisogni educativi speciali;

migliorare le competenze progettuali e valutative, organizzative e relazionali dei docenti.

Pertanto, la scuola organizzerà nel corrente anno scolastico diversi corsi di formazione e/o di aggiornamento:

- corso di formazione sulle manovre di disostruzione,

- corsi di formazione sulla sicurezza in ambiente di lavoro;

- corso di formazione per lo sviluppo delle competenze tecnologiche (certificazione informatica eipass 7

moduli user)

- corsi di formazione, di livello base e avanzato, per lo sviluppo delle competenze dei docenti nell’uso della

robotica educativa;

- corsi di formazione sulla comunicazione aumentativa alternativa;

- corsi di formazione sulla certificazione delle competenze degli alunni;

- corsi di formazione sulle caratteristiche del progetto e-Twinning

- corsi di formazione per il personale docente neoassunto nel corrente anno scolastico.

Inoltre, si terranno presso la scuola una serie di seminari e conferenze sulle seguenti tematiche:

educazione alimentare e benessere

inclusione degli alunni con disabilità e con DSA

disturbi specifici dell'apprendimento

presentazione e gestione dei progetti P.O.N.

dematerializzazione e trasparenza dei processi nella Pubblica Amministrazione

L’obiettivo dello sviluppo professionale, quale base imprescindibile per ogni successo scolastico, ha condotto

alla sottoscrizione di accordi in rete /convenzioni e a rapporti di collaborazione con altre scuole, con l’U.S.R.

per la Puglia, con l’ENEA, con l’Università agli Studi di Foggia, ecc..

78

PROGETTI P.O.N.

L’adesione da parte della scuola ai progetti del Programma Operativo Nazionale 2014/2020 “Per la scuola –

competenze e ambienti di apprendimento” contribuirà a migliorare l’offerta formativa che la nostra scuola

intende dare a tutta l’utenza scolastica.

È ormai da anni, infatti, che la scuola opera per innalzare i livelli di competenza di base soprattutto in lingua

italiana, in matematica e in lingua inglese, per assicurare a tutti gli alunni il successo formativo.

Inoltre, è fondamentale per il 1° C.D. “De Amicis” di Trani migliorare l’accesso alle tecnologie

dell’informazione e delle comunicazioni sia per gli alunni sia per il personale, nella convinzione che l’utilizzo

corretto delle TIC possa migliorare la qualità del sistema di istruzione e potenziare gli ambienti per

l’apprendimento, favorendo la diffusione di competenze specifiche e sostenendo il processo di innovazione e

digitalizzazione della scuola.

USCITE SUL TERRITORIO

VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE

I viaggi di istruzione e le visite guidate rappresentano un momento rilevante nell’esperienza di apprendimento

degli studenti ed anche un momento di significativa socializzazione.

Costituiscono una tappa educativa fondamentale nello svolgimento di tutta l’attività scolastica, ma anche

delicata, in quanto presuppongono uno stretto collegamento con la progettazione didattica, un’adeguata e

puntuale organizzazione e lo stretto coinvolgimento delle famiglie.

La materia è disciplinata dalla normativa vigente, di cui gli aspetti essenziali sono inseriti nel Regolamento dei

viaggi e delle visite d'istruzione del Circolo. Il regolamento disciplina ogni forma di spostamento degli alunni

delle nostre scuole, nell'ambito di specifiche iniziative educativo-didattiche previste e programmate, al fine di

raggiungere gli obiettivi connessi alla formazione globale della personalità degli stessi alunni.

Tutte le iniziative vengono programmate su proposte dei consigli di intersezione e di interclasse nel rispetto

delle indicazioni contenute nel Piano dell’Offerta Formativa.

79

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

RELAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA

Si ritiene importante condividere il percorso formativo e progettare insieme ai genitori le modalità collaborative,

rispettando e valorizzando i ruoli e le responsabilità specifiche.

Per concretizzare queste finalità e per ottimizzare la partecipazione nei rapporti Scuola-Famiglia, sono state

individuate indicazioni relative ai seguenti aspetti:

gestione Assemblee di Classe,

ruolo del Genitore Rappresentante

organizzazione dei Consigli d’Interclasse/Intersezione

ASSEMBLEE DI CLASSE/SEZIONE

L’assemblea di classe è luogo privilegiato di:

confronto tra genitori ed insegnanti

progettazione di un’intesa educativa che si concretizza in azioni in sintonia con il progetto di Scuola

valutazione dell’efficacia delle pratiche educative concordate e della qualità delle sinergie sviluppate dalle

due agenzie

RUOLO DEL GENITORE RAPPRESENTANTE

Raccoglie ed esprime problemi comuni

Collabora con gli insegnanti per cercare soluzioni a problemi di natura educativa e organizzativa

Agevola e facilita la comunicazione tra tutti i genitori e tra questi e gli insegnanti

CONSIGLI D’INTERCLASSE/INTERSEZIONE

Verificano l’andamento dell’attività didattica e propone gli opportuni adeguamenti

Formulano proposte al Collegio dei Docenti in ordine all’azione educativa e didattica

Agevolano ed estendono i rapporti tra docenti, genitori e alunni

ORARIO DI RICEVIMENTO

Il Dirigente scolastico, Gasbarro Paola Valeria, riceve tutti i giorni dalle ore 10.30 alle 13.00.

L’Ufficio di Segreteria è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.00

80

INCLUSIONE DEGI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

La scuola accetta le peculiarità di ciascuno, valorizza la diversità e lavora su tutto l’ambiente educativo,

concorrendo all’instaurarsi di un clima positivo, necessario per la crescita personale e lo sviluppo delle

potenzialità dell’individuo. Attraverso percorsi formativi personalizzati promuove l’integrazione sociale dei

singoli, nel rispetto della loro personalità individuale e del naturale processo di maturazione, dei tempi diversi e

dei differenti stili di apprendimento di ciascuno.

Nei percorsi formativi posti in atto gli alunni compresi quelli con disabilità, con Disturbi Specifici di

Apprendimento e tutti coloro che presentano una condizione di svantaggio, legata a carenze familiari ed

affettive, a situazioni di disagio economico e sociale o a differenze culturali e linguistiche trovano una risposta

adeguata ai loro bisogni formativi.

La scuola assolve a questo compito attraverso una pedagogia interculturale in cui le diverse “culture”, gli

interessi, le esperienze di crescita, lo sviluppo personale, il passato familiare, le caratteristiche fisiche, la lingua

o il dialetto, le abitudini, le tradizioni, la religione, i valori etici di cui ogni alunno è portatore vengono

conosciuti, riconosciuti, interagiscono, si intrecciano modificandosi a vicenda con scambi e confronti alla

ricerca di valori comuni.

Si privilegiano strategie didattiche inclusive quali interventi individualizzati con attività di sostegno, recupero,

alfabetizzazione, consolidamento, potenziamento; atteggiamento di ascolto di fronte a situazioni che

manifestano sintomi di disagio; metodo della scoperta e del procedere per ipotesi; attivazione di laboratori basati

sulla operatività e sulla metodologia della ricerca; organizzazione a piccoli gruppi; uso delle tecnologie

multimediali; uscite didattiche; attività interdisciplinari; proposte di materiali e modalità di lavoro che

implichino, di volta in volta, abilità diverse e siano organizzati in modo tale da avere diversi livelli di

complessità, compatibili con un'ampia varietà di stili; attività meta-cognitive che rendano l’alunno sempre più

consapevole del suo funzionamento e “gestore” diretto e attivo dei suoi processi cognitivi; potenziamento delle

competenze sociali.

Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione prevede che la comunità educante:

fissi obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità della prassi d’inclusione negli

ambiti dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi

scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie;

individui criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti, privilegiando la

qualità del progetto di inclusione condiviso con le famiglie e i servizi sociosanitari;

promuova azioni di formazione e/o di prevenzione concordate a livello territoriale.

Per poter monitorare, valutare e accrescere il grado di inclusività il GLI redige ogni anno il P.A.I (Piano

Annuale per l’Inclusività), poi discusso e deliberato in Collegio dei Docenti e approvato dal Consiglio di

Circolo, in cui partendo da una attenta riflessione sull’analisi quantitativa e qualitativa che sintetizza le criticità

e i punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno precedente, pianifica una serie di

elementi finalizzati a migliorare l’azione educativa della scuola indirizzata a tutti gli alunni che la frequentano e

riassume la proposta di assegnazione delle risorse funzionali alla realizzazione degli obiettivi proposti.

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI DISABILI

Il documento contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti procedure e pratiche utili all’inserimento degli

alunni diversamente abili, definisce i ruoli delle figure di sistema, traccia le fasi dell’accoglienza e delle attività

di facilitazione per l’apprendimento. Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro ed è oggetto di

integrazioni e feedback periodici. Il Protocollo di Accoglienza consente di applicare operativamente il dettato

normativo (Legge Quadro n.104/92 e successivi decreti applicativi - Legge 18/03/2009 e successiva ratifica in

modello sociale della convenzione ONU).

Il Protocollo di Accoglienza rivolto agli alunni diversamente abili si propone di:

- definire pratiche condivise tra scuola e famiglia

- sostenere gli alunni con disabilità nella fase di adattamento al nuovo ambiente

- favorire un clima di accoglienza

- promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra scuola, famiglia ed Enti territoriali

coinvolti (Comune, ASL, Provincia, cooperative, Enti di formazione).

Il Protocollo di Accoglienza delinea prassi condivise di carattere:

- amministrativo e burocratico (documentazione necessaria)

- comunicativo e relazionale (prima conoscenza)

81

- educativo-didattico (assegnazione alla classe, accoglienza, coinvolgimento del team e/o Consiglio di Classe)

- sociale (eventuali rapporti e collaborazione della scuola con il territorio e/o con gli specialisti per la

costruzione del PDV (“progetto di vita”).

All’arrivo di un alunno con disabilità la segreteria accoglie e gestisce la documentazione e informa il docente

funzione strumentale area alunni, il quale ha il compito di informare i docenti di classe che accoglieranno

l’alunno. Il team visiona la documentazione prodotta, contatta la famiglia dell’alunno per una prima conoscenza,

predispone attività di accoglienza.

REGOLAMENTO DEL GRUPPO DI LAVORO DI ISTITUTO PER ALUNNI DISABILI (GLHI)

Il Gruppo di lavoro sull’handicap (GLH) costituito presso le istituzioni scolastiche presiede alla

programmazione generale dell’integrazione scolastica nella scuola e si può riunire in seduta plenaria (GLHI),

ristretta ai soli docenti o dedicata (GLHO).

Tipo riunione Partecipanti Frequenza Motivazioni

Seduta Plenaria

GLH di Istituto

Dirigente Scolastico, referente

GLH, docenti coordinatori delle

classi ove vi sono bambini

disabili, fiduciari (1 per plesso),

docenti di sostegno, genitori di

alunni con disabilità

2 volte l’anno o

secondo necessità

- andamento educativo

- condivisione dell’operato e di eventuali

problematiche insorte

- proposte in ordine all’azione educativa

- raccordo con GLH provinciale e regionale

Seduta dedicata

(GLHO)

Docenti di classe, docenti di

sostegno, operatori sanitari,

assistenti sociali, famiglia

2 volte l’anno e

ogni qualsivoglia se

ne verifichi la

necessità

- valuta aspetti generali; livelli di capacità

acquisiti e di apprendimento raggiunti;

abilità pratiche e operative nascenti e da

sviluppare

- comunica e ricerca eventuali soluzioni a

problemi insorti durante le attività

scolastiche

Seduta ristretta

Soli docenti di classe o sezione

e docenti di sostegno

(eventualmente le assistenti

comunali)

Ogni 15 giorni

- programmazione educativo didattica della

classe con particolare riguardo al bambino

portatore di handicap

- verifica andamento educativo didattico e

rivalutazione del PDV

Soggetti coinvolti nell’accoglienza degli alunni disabili e loro compiti

PERSONALE COMPITI

Dirigente scolastico

Di gestione/consultivi:

- inserimento nelle classi

- assegnazione insegnanti di sostegno

- rapporti con le amministrazioni locali (Comune, Provincia, …)

- rapporti con le famiglie ove necessari

Funzione strumentale

- Raccorda le diverse realtà (Enti territoriali, Enti di formazione, cooperative, scuole, ASL,

famiglie)

- Attua il monitoraggio di progetti

- Coordina il personale di sostegno/assistenti, favorisce la comunicazione tra docenti e

l’informazione

- Promuove l’attivazione di laboratori specifici

- Controlla la documentazione didattica in ingresso e in uscita

- Coordina gli incontri di GLHO e compila i verbali necessari

Insegnante di sostegno

- Partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla valutazione

- Svolge il ruolo di mediatore dei contenuti programmatici, relazionale e didattici

- Contatta e tiene rapporti con famiglia, esperti ASL, operatori comunali

- Organizza il lavoro seguendo la normativa ICF

- Compila il PDV

- Informa il gruppo di lavoro delle eventuali problematiche insorte

Docenti prevalenti

Docenti curricolari

- Raccolgono le programmazioni o i piani disciplinari da allegare al PDV

- Partecipano agli incontri di verifica con gli operatori sanitari

- Informano i membri dei team consigli di classe sulle problematiche relative alunni con

handicap e sulle procedure previste dalla normativa

- Accolgono l’alunno nel gruppo classe favorendone l’integrazione

- Partecipano alla programmazione alla Valutazione Individualizzata e a qualsiasi altra

iniziativa finalizzata all’integrazione

Personale Socio - Collabora alla formulazione del PDV

82

educativo assistenziale

e/o personale ausiliario

- Collabora con gli insegnanti per la partecipazione dell’alunno a tutte le attività scolastiche e

formative

- Si attiva per il potenziamento dell’autonomia della comunicazione e della relazione

dell’alunno

- Su richiesta può accompagnare l’alunno negli spostamenti interni relativamente ai bisogni

primari

Referente GLH

- Convoca e presiede le riunioni del GLH

- Tiene i contatti con ASL e con gli Enti esterni all’Istituto

- Cura la documentazione relativa agli alunni in situazione di handicap garantendone la

sicurezza

- Partecipa agli incontri di verifica con gli operatori sanitari, personalmente o delegando il

coordinatore di classe

- Cura l’espletamento da parte dei team/consigli di classe dei singoli docenti di tutti gli atti

dovuti secondo le norme vigenti

- Partecipa a convegni, mostre e manifestazioni riguardanti l’handicap

- Coordina l’attività del GLH in generale

- Informa gli insegnanti di nuova nomina sulle prassi utilizzate nell’ Istituto

GLH – GLHO (DS,

docenti curricolari, di

sostegno, operatori enti

locali, genitori,

studenti)

- Collabora alle iniziative educative e di integrazione predisposte dalla scuola

- Organizza incontri periodici

- Verifica il livello e la qualità dell’integrazione nelle classi e nella scuola

Team docenti/consigli

di classe

Devono:

- discutere e approvare il percorso formativo (facilitato o differenziato) più opportuno per

l’alunno

- redigere il PDV da presentare al referente del GLH

- essere informati su tutte le problematiche relative all’alunno con handicap per quanto è

necessario all’espletamento dell’attività didattica

- essere informati delle procedure previste dalla normativa

- segnalare al referente GLH qualsiasi problema inerente all’attività formativa che coinvolga

gli alunni con handicap

DOCUMENTAZIONE

DOCUMENTI CHI LI REDIGE QUANDO

DIAGNOSI FUNZIONALE

Descrive i livelli di funzionalità raggiunti e la previsione

di possibile evoluzione dell’alunno certificato

Operatori ASL o specialisti

privati con opportuna

vidimazione dell’ASL

All’atto della prima

segnalazione. È aggiornato ad

ogni passaggio da un ordine

all’altro di scuola e/o alla

scadenza

PROGETTO DI VITA CONTENENTE ICF

È il documento che descrive gli interventi integrati ed

equilibrati tra loro, predisposti per l’alunno; mira ad

evidenziare gli obiettivi, le esperienze, gli apprendimenti

e le attività più opportune mediante l’assunzione

concreta di responsabilità da parte delle diverse

componenti firmatarie.

Deve essere valutato in itinere ed eventualmente

modificato. Segue la classificazione ICF.

Gli operatori sanitari, gli

insegnanti, curricolari, il

docente di sostegno,

operatori Enti locali e i

genitori dell’alunno.

Formulato entro i primi tre mesi

di ogni anno scolastico.

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

PERSONALIZZATA (parte integrante del PDV)

Vengono descritti gli interventi didattici integrati che si

realizzano in classe fissando obiettivi e competenze

Insegnanti di classe e/o

docente di sostegno

Formulato entro i primi tre mesi

di ogni anno scolastico

VERIFICA

Riscontro delle attività programmate nel PDV con

eventuali modifiche

Insegnanti di sostegno e

curricolari

A metà e alla fine dell’anno

scolastico e ogni qual volta se ne

ravveda la necessità

83

LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA

Le verifiche sistematiche che accompagnano il processo didattico-educativo permettono la puntuale

registrazione del raggiungimento dei traguardi programmati e consentono di giungere ad una valutazione che

consideri i processi complessivi di maturazione della personalità dell’alunno.

Lo scopo della valutazione, pertanto, è duplice: aiutare gli alunni nella loro formazione, sviluppando in modo

ottimale le proprie intelligenze multiple, mediante esperienze di apprendimento significative e motivanti e

fornire ai docenti la possibilità di concretizzare con sistematicità, attendibilità ed efficacia il progetto educativo.

FUNZIONI DELLA VALUTAZIONE

La valutazione risponde a funzioni fondamentali quali:

analizzare i bisogni degli alunni e le risorse per progettare e programmare gli interventi;

rispettare le caratteristiche dei percorsi individuali di formazione e apprendimento;

verificare gli esiti delle azioni educative.

COSA SI VALUTA

Secondo l’attuale quadro normativo costituiscono oggetto della valutazione:

gli apprendimenti nelle diverse aree disciplinari, codificati nel curricolo di Istituto sulla base delle

Indicazioni Nazionali;

il comportamento;

le competenze di base.

FASI E MODALITÀ DI VALUTAZIONE

Dalle funzioni essenziali della valutazione derivano i tre momenti sostanziali dell’intero processo:

1. la valutazione iniziale o diagnostica, per individuare il livello di partenza degli alunni ovvero i prerequisiti

minimi essenziali per affrontare nuovi traguardi;

2. la valutazione formativa, da registrarsi in maniera attendibile e sistematica, con prove e verifiche, per

cogliere indicazioni e informazioni da considerare nella progettazione disciplinare. In questa fase, i risultati

vanno sempre confrontati alle condizioni di partenza;

3. la valutazione sommativa e finale, da effettuarsi al termine di un’attività didattica, di un periodo di tempo

definito, di un quadrimestre e di un anno.

CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO

La valutazione viene registrata su un apposito documento di valutazione contenente:

1) i voti espressi in decimi per le discipline;

2) i giudiziper le voci “Comportamento” e “Insegnamento Religione Cattolica”:

3) le valutazioni quadrimestrale e finale, riferite al livello di apprendimento raggiunto e al comportamento

PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

Voto numerico Corrispondenza nel giudizio sintetico Descrittori

10 Ottimo Conoscenze e abilità sicure e complete

9 Distinto Conoscenze e abilità sicure

8 Buono Conoscenze e abilità buone

7 Discreto Conoscenze e abilità acquisite

6 Sufficiente Conoscenze e abilità essenzialmente acquisite

5 Insufficiente Conoscenze e abilità frammentarie

Il comportamento è analizzato in una dimensione prettamente educativa. Infatti, per la definizione del giudizio

relativo al comportamento si considerano i seguenti indicatori di competenza:

impegno: costanza e sistematicità nell’applicarsi in attività di lavoro/di studio a scuola e a casa; rispetto

delle consegne e delle modalità di lavoro indicate, accuratezza e precisione nell’esecuzione;

partecipazione e interesse per le attività proposte e per la vita di classe, offerta di contributi personali;

collaborazione, cioè la capacità di lavorare in gruppo in modo produttivo, rispettando i diversi punti di vista

e i ruoli dei docenti e dei compagni;

84

rispetto delle regole della convivenza: correttezza riguardo le regole comuni in riferimento all’uso di

strutture e di sussidi, all’utilizzo di spazi e tempi, alle modalità del dialogo; capacità di autocontrollo

emotivo.

Il documento di valutazione è consegnato alle famiglie durante un colloquio esplicativo.

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Attualmente molti bambini soffrono di problemi di autostima, di scarsa motivazione, di immaturità dell’io o

disturbi della personalità, di inadeguatezza del sistema cognitivo, cioè di come esso interpreta la realtà o dello

stile di apprendimento che compromettono notevolmente il rendimento scolastico.

Un altro fattore che influisce in modo determinante sul rendimento scolastico è il contesto familiare, con

problematiche che vanno dalle difficoltà a livello economico, all’assenza di una adeguata rete di supporto alla

famiglia, a carenze di tipo affettivo.

Queste condizioni possono determinare rilevanti sul piano cognitivo, linguistico, sociale e rallentare il processo

di apprendimento. La scuola, in coerenza con la normativa vigente e nel rispetto dei fondamentali diritti

costituzionali di tutti i cittadini, con particolare riferimento al diritto all’educazione e all’istruzione, mira

all’integrazione scolastica e sociale di tutti gli alunni e in particolare di quelli più deboli, favorendo il loro diritto

di crescere con i loro pari e di esprimere al meglio le loro potenzialità.

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI

La scuola favorisce la piena integrazione degli alunni diversamente abili:

instaurando un clima di collaborazione con la famiglia;

attivando gli incontri con le equipe della ASL (gruppi GLHI e GLHO) per l’elaborazione dei Piani

Educativi Individualizzati (PEI);

definendo e realizzando una programmazione educativo - didattica che indichi percorsi di recupero e

sviluppo delle potenzialità dell’alunno;

accogliendo i bambini in ingresso attraverso colloqui con le famiglie, per conoscere in anticipo i bisogni

effettivi dei singoli alunni.

Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche o sensoriali non si procede, di norma, a valutazioni

differenziate, mentre, per gli alunni in situazione di handicap psichico, la valutazione, adeguatamente

differenziata, tiene conto degli obiettivi prefissati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI).

Si indicano tre aree oggetto della valutazione:

il processo di apprendimento,

il comportamento,

il rendimento scolastico.

Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali dovranno essere coerenti con gli obiettivi e i

traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo.

La valutazione:

precede, accompagna e segue i percorsi curricolari.

attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a

termine.

assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di

stimolo al miglioramento continuo.

Alle famiglie è assicurata un’informazione tempestiva e trasparente sui criteri e sui risultati delle valutazioni

effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico, promuovendone con costanza la partecipazione e la

corresponsabilità educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni.

VALUTAZIONE ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO

I Disturbi Specifici di Apprendimento si presentano come difficoltà specifica isolata, coinvolgono uno specifico

dominio di abilità, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Essi, infatti, interessano le

competenze strumentali degli apprendimenti scolastici. Sulla base del deficit funzionale vengono comunemente

distinte le seguenti condizioni cliniche:

dislesssia → disturbo nella lettura (intesa come abilità di decodifica del testo);

disortografia→ disturbo nella scrittura (intesa come abilità di codifica fonografica e competenza

ortografica);

disgrafa→ disturbo nella grafia (intesa come abilità grafo-motoria);

85

discalculia→ disturbo nelle abilità di numero e di calcolo (intese come capacità di comprendere e operare

con i numeri).

La scuola garantisce interventi didattici individualizzati e personalizzati. Le difficoltà devono essere

riconosciute e certificate tramite un documento rilasciato dall’ASL o da un ente riconosciuto. Per questi alunni è

prevista la stesura di un documento di programmazione, il Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.) dove

vengono assunte le difficoltà dell’alunno e si definiscono le modalità di intervento nelle diverse discipline. Tale

documento deve essere sottoscritto dai genitori e, una volta definito, diventa riferimento per tutta l’attività

didattica. In esso è prevista l’indicazione degli strumenti compensativi e delle misure dispensative adottate in

maniera commisurata alle necessità individuali e all’entità del disturbo di apprendimento.

Nei confronti degli alunni con D.S.A. non si procede, di norma, a valutazioni differenziate. La valutazione tiene

conto delle difficoltà dell’alunno evidenziate nel PDP e si avvale di strumenti per la verifica appositamente

approntati.

VALUTAZIONE ALUNNI STRANIERI

La presenza di bambini stranieri impone una riflessione sulla necessità che tali alunni hanno di costruire il loro

futuro senza tuttavia perdere i riferimenti e le tracce delle loro origini.

Nella scuola sono presenti molti alunni provenienti da famiglie straniere, ma nati in Italia. Essi posseggono un

buon livello di socializzazione, ma spesso manifestano difficoltà di comprensione della lingua italiana perché in

casa parlano solo la lingua madre. Un esiguo numero di alunni è giunto in Italia perché adottato da famiglie

italiane.

Per i casi di alunni stranieri giunti in Italia da meno di un anno la scuola si avvale della collaborazione del CRIT

che su richiesta finanzia progetti con i mediatori culturali e linguistici che accompagnano gli alunni nel percorso

di integrazione e di acquisizione della lingua parlata e scritta, al fine di permettere ai bambini una

partecipazione attiva e serena alla vita di classe e di rapportarsi in modo costruttivo con compagni e insegnanti.

Nei confronti degli alunni stranieri non si procede a valutazioni differenziate, ma nella scelta delle prove di

verifica si tiene conto delle difficoltà evidenziate in lingua italiana.

86

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI – INVALSI

Per quanto attiene alla valutazione “esterna” degli apprendimenti degli studenti, a seguito dell’entrata in vigore

della Direttiva INVALSI n.75 del 15/09/2008, gli alunni delle classi seconde e quinte hanno svolto prove

standardizzate di italiano e matematica somministrate da valutatori esterni alla scuola e corrette in modo

centralizzato a livello nazionale.

L’INVALSI ha comunicato alla nostra Scuola, nel mese di settembre 2015, l’esito delle prove, per la rilevazione

degli apprendimenti in Italiano e Matematica, somministrate a tutti gli di alunni delle classi seconde e quinte

nell’a.s.2014/2015.

Dall’analisi e comparazione degli esiti conseguiti dagli alunni nelle suddette prove, contenuti nella tabella

allegata, si rilevano valori superiori rispetto alla media nazionale.

Differenza nei risultati rispetto a classi/scuole con background familiare simile (punteggio in percentuale)

CLASSI SECONDE “De Amicis” di Trani Puglia Sud Italia

Prova di lettura 97,1 84,8 84,5 82,4

Italiano 56,5 55,7 54,3 56,4

Matematica 54,9 52,6 52,2 54,2

Differenza nei risultati rispetto a classi/scuole con background familiare simile (punteggio in percentuale)

CLASSI QUINTE “De Amicis” di Trani Puglia Sud Italia

Italiano 56,3 55,4 53,8 56,5

Matematica 52,0 55,1 51,7 54,6

Nell’a.s.2015/2016 la rilevazione degli apprendimenti riguarderà obbligatoriamente tutti gli alunni delle classi

seconde e quinte della Scuola Primaria e la somministrazione delle prove avverrà nel rispetto del seguente

calendario:

4 maggio 2015→prova di preliminare di lettura per la II primaria e prova di Italiano per la II e V primaria;

5 maggio 2015→ prova di matematica per la II e V primaria e Questionario studente per la V primaria.

87

AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO

Il D.P.R. n.80 del 28.03.2013 istituisce e disciplina il Sistema Nazionale di Valutazione delle scuole

pubbliche. Il modello procedurale e valutativo delinea un percorso ciclico che lega l’autovalutazione d’istituto

alla valutazione esterna, alla definizione e implementazione di un coerente piano di miglioramento, alla

rendicontazione dei risultati raggiunti presso tutti i portatori di interesse.

Con la Direttiva n.11 del 18.09.2014 è stata disposta per il triennio costituito dagli anni scolastici 2014/2015,

2015/2016 e 2016/2017 la progressiva introduzione nelle istituzioni scolastiche del procedimento di valutazione

secondo quanto previsto dall'art.6 del citato D.P.R..

PIANO DI MIGLIORAMENTO

A partire dall’inizio dell’anno scolastico 2015/2016 il 1° C.D. “DeAmicis” di Trani è tenuto a pianificare un

percorso di miglioramento per il raggiungimento dei traguardi connessi alle priorità indicate 2015.

Il miglioramento si configura come un percorso mirato all’individuazione di una linea strategica, di un processo

di problem solving e di pianificazione che le scuole mettono in atto sulla base di priorità e traguardi individuati

nella sezione 5 del RAV.

Il Piano di Miglioramento prevede interventi di miglioramento che si collocano su due livelli: quello delle

pratiche educative e didattiche e quello delle pratiche gestionali ed organizzative, per agire in maniera efficace

sulla complessità del sistema scuola.

Durante il corrente anno scolastico la scuola dovrà:

favorire e sostenere il coinvolgimento diretto di tutta la comunità scolastica, anche promuovendo momenti

di incontro e di condivisione degli obiettivi e delle modalità operative dell’intero processo di miglioramento

valorizzare le risorse interne, individuando e responsabilizzando le competenze professionali più utili in

relazione ai contenuti delle azioni previste nel PdM

incoraggiare la riflessione dell’intera comunità scolastica attraverso una progettazione delle azioni che

introduca nuovi approcci al miglioramento scolastico, basati sulla condivisione di percorsi di innovazione

promuovere la conoscenza e la comunicazione anche pubblica del processo di miglioramento, prevenendo

un approccio di chiusura autoreferenziale.

VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ DEL P.O.F.

La valutazione delle attività del Piano si colloca come parte integrante dell’attività di insegnamento, in quanto

diventa momento di riflessione critica e di verifica dell'intervento didattico da parte dei docenti al fine di operare

con flessibilità sul progetto educativo, rivedendo i percorsi attivati ed apportando eventuali modifiche in itinere.

Al termine dell’anno scolastico saranno realizzate dettagliate schede di verifica dei progetti curricolari ed

extracurricolari realizzati, per valutarne gli esiti e adottare eventuali correttivi in futuro.

Nella scuola opera un nucleo di valutazione costituito da: il Dirigente Scolastico che lo presiede, il Presidente

del Consiglio di Circolo, la docente Funzione Strumentale di area 1, la docente di supporto alla F.S., un docente

scuola dell’infanzia.

Nel corso dell’anno scolastico, per rispondere ai bisogni formativi dell’utenza, nella prospettiva del

miglioramento continuo del servizio erogato, saranno elaborati questionari che interesseranno tutte le figure del

sistema: Dirigente Scolastico, docenti, personale ATA. I criteri di stesura dei questionari sono:

Valutazione dell’esperienza scolastica in relazione all’ambiente, al personale docente, non docente e

collaboratore.

Efficienza dell’organizzazione scolastica

Efficienza della struttura scolastica.

Direzione Didattica

Statale

“E. De Amicis”

Trani

88

89

PARTE TERZA: ALLEGATI

- PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

- CARTA DEI SERVIZI

- REGOLAMENTO DI ISTITUTO

90

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ – A.S.2015/2016

In base a quanto disposto dall’ art.3 del D.P.R. n.235/2007, il presente Patto Educativo di Corresponsabilità è

parte integrante della documentazione di Istituto.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO SI IMPEGNA A: - garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa;

- garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità

scolastica;

- cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità scolastica per cercare e fornire risposte

adeguate.

IL PERSONALE NON DOCENTE SI IMPEGNA A: - essere puntuale e svolgere con precisione il proprio lavoro;

- conoscere l’Offerta Formativa e contribuire, per quanto di competenza, alla sua realizzazione;

- garantire il necessario supporto alle attività didattiche;

- segnalare ai docenti e al Dirigente scolastico eventuali problemi rilevati;

- favorire il rispetto tra tutte le componenti della comunità scolastica.

I DOCENTI SI IMPEGNANO A: - essere puntuali alle lezioni e precisi negli adempimenti previsti;

- creare un ambiente educativo , sereno e rassicurante, fondato sul dialogo e sul rispetto;

- favorire la capacità d’iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità;

- incoraggiare il processo formativo, rispettando i tempi e il ritmo di apprendimento di ogni alunno;

- incoraggiare gli alunni ad apprezzare e a valorizzare le differenze, favorendo la piena integrazione;

- fa rispettare le norme di comportamento, i regolamenti e i divieti;

- controllare la regolare frequenza degli alunni;

- riammettere, dopo il terzo giorno consecutivo di assenza gli alunni con opportuno certificato medico;

- vigilare le classi durante le attività didattiche e l’intervallo;

- non abbandonare gli alunni senza averne dato avviso al Dirigente scolastico o a un suo collaboratore;

- lavorare in modo collegiale garantendo l’unitarietà di insegnamento;

- partecipare alle iniziative di formazione e di aggiornamento;

- assicurare il rispetto della privacy;

- riservare tempi per la comunicazione e l’informazione ai genitori sull’andamento didattico/disciplinare degli

alunni;

- utilizzare e declinare adeguatamente la libertà d’insegnamento garantita dall’art.33 della Costituzione.

LO STUDENTESI IMPEGNA A: - partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo;

- assumere atteggiamenti rispettosi nei confronti dei propri pari e dell’intero personale della scuola;

- lasciare l’aula solo se autorizzato dal docente.

I GENITORI/GLI AFFIDATARI SI IMPEGNANO A: - rispettare le scelte educative e didattiche della scuola rese note dal P.O.F. e dal Regolamento di Istituto;

- assicurare la piena autonomia dei bambini nell’utilizzo dei servizi igienici;

- collaborare con i docenti nel percorso apprendimento nei confronti dei propri figli;

- assicurare l’igiene personale;

- garantire la propria presenza al termine delle lezioni o delegare secondo le disposizioni previste dal

Dirigente;

- assicurare la frequenza regolare e puntuale dei propri figli;

- giustificare le assenze superiori a tre giorni continuativi con certificato medico:

- promuovere atteggiamenti di rispetto, collaborazione e solidarietà nei confronti delle diversità culturali e

personali;

- rivolgersi al Dirigente scolastico in presenza di problemi di natura didattica e personale durante i tempi di

ricevimento appositamente individuati;

- partecipare alle attività degli Organi Collegiali per formulare pareri e proposte nonché alle elezioni dei

rappresentanti dei genitori;

- risarcire la scuola per eventuali danni agli arredi, alle attrezzature e ai servizi arrecati da comportamenti non

adeguati dei figli.

91

CARTA DEI SERVIZI DELLA SCUOLA

A.S. 2015/2016

(ALLEGATO al Piano dell’Offerta Formativa)

PREMESSA

La carta dei servizi del1° Circolo Didattico “De Amicis” di Trani è il documento che definisce e rende noti

all’utenza i principi fondamentali ai quali la scuola ispira la sua attività didattica, amministrativa e gestionale.

Inoltre, è il documento attraverso il quale l’istituzione scolastica esplica agli utenti (docenti, alunni, famiglie,

enti locali privati e non, personale amministrativo, tecnico ed ausiliario) la sua azione di “scuola come servizio”

a disposizione di tutti e per il bene comune.

Il presente documento ha come fonte di ispirazione le seguenti normative:

- Articoli 2, 3, 30, 33, 34della Costituzione della Repubblica Italiana, in ottemperanza a quanto previsto dal

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7.6.1995;

- Legge 241/1990 sulla trasparenza dell’azione amministrativa che garantisce il diritto di accesso agli atti

amministrativi e detta norme di celerità, efficienza ed efficacia nell’erogazione dei servizi pubblici;

- Legge delega 421/92 del D.Lgs. n.29/1993 sul comportamento dell’operatore pubblico nei confronti del

cittadino utente;

- D.M.31/03/94 relativa al codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni.

La carta dei servizi si articola in sei parti riguardanti:

1. Principi fondamentali

2. Area didattica

3. Servizi amministrativi

4. Condizioni ambientali della scuola

5. Procedura di reclamo

1. PRINCIPI FONDAMENTALI

I principi fondamentali di ispirazione della Carta servizi del 1 Circolo didattico “De Amicis” sono contenuti

negli artt. 3-33-34 della Costituzione Italiana: uguaglianza, accoglienza e integrazione, imparzialità e regolarità:

UGUAGLIANZA

In coerenza con tutte le esperienze passate, la scuola conferma l’impegno per l’accoglienza e l’integrazione di

tutti gli alunni senza distinzione di razza, lingua, religione, condizioni economiche e sociali.

L’istituto scolastico adotta misure volte a favorire il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali dei cittadini

nonché della loro dignità, con particolare riferimento alla riservatezza all’identità ed alla protezione dei dati

personali. (D. L.gs n. 196/2003).

ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE

La scuola si impegna, con opportuni e adeguati atteggiamenti e azioni di tutti gli operatori del servizio, per

l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo

alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità. Particolare cura sarà posta per favorire l’integrazione e

la formazione degli alunni disabili o in condizione di disagio; situazioni che, di fatto, possono ostacolare il pieno

successo formativo dell’alunno.

IMPARZIALITA’ E REGOLARITA’

Il servizio scolastico viene erogato dalla scuola secondo criteri di obiettività ed equità, avendo cura che

l’insegnamento evita ogni forma di faziosità. Le metodologie utilizzate devono consentire a tutti gli allievi il

raggiungimento degli obiettivi formativi e culturali previsti dal progetto didattico-educativo dell’Istituto.

DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E DI FREQUENZA:

L’utente ha la facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico.

Il Circolo accoglierà tutti gli alunni richiedenti, prescindendo dal relativo bacino di provenienza, avendo come

parametri o come condizioni limitative soltanto la disponibilità dell’organico e degli spazi. In caso di eccedenza

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delle domande rispetto ai posti disponibili, la selezione delle domande, operata su delibera del Consiglio di

Circolo, avverrà tenendo presenti in modo combinato il criterio della territorialità.

L’obbligo scolastico, il proseguimento degli studi successivi e la regolarità della frequenza sono assicurati con

interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica.

Il Dirigente e gli insegnanti hanno doveri specifici relativamente all’obbligo scolastico, alla regolarità della

frequenza degli alunni della scuola primaria ed al fenomeno della dispersione scolastica. In caso di perdurante

irregolarità, il Dirigente scolastico si avvarrà di altre figure istituzionali per i provvedimenti del caso.

PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA:

Istituzioni, personale, genitori, alunni, sono protagonisti e responsabili dell’attuazione della “Carta” attraverso

una gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti. I loro comportamenti

devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del servizio.

La scuola si impegna a favorire le attività extracurricolari che realizzano la sua funzione di centro di

promozione culturale, sociale e civile, predisponendo l’uso degli edifici scolastici fuori dall’orario delle attività

curricolari, con l’utilizzo prioritario degli stessi da parte della scuola, in orario extracurricolare.

La scuola organizza le proprie attività, ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti, secondo

criteri di efficienza, efficacia e flessibilità dell’attività didattica e dell’offerta formativa.

LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE:

La scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale nell’ambito delle linee di

indirizzo e delle strategie di intervento definite dall’Amministrazione Centrale e Periferica Della Pubblica

Istruzione.

La programmazione assicura il rispetto delle libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la formazione

dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità, nel

rispetto degli obiettivi formativi.

2. AREA DIDATTICA

La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso

delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività educative e si

impegna a garantirne l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi

educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali.

IDENTITÀ STRUTTURALE DEL CIRCOLO

La Scuola è costituita da 3 plessi: “De Amicis”, “S.Paolo” e “Dell’Olio”.

È dotata di Aula Magna con palco-teatro e biblioteca, palestre, cortili, un laboratorio multimediale.

La scuola dopo aver preso atto, attraverso opportune osservazione e/o prove di ingresso, della situazione iniziale

in cui si trovano gli allievi, elabora le strategie di intervento a breve, medio e lungo termine, per garantire il

proficuo inserimento.

Nella scelta di libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la scuola assume come criteri di riferimento la

validità culturale e la funzionalità educativa e la rispondenza alle esigenze degli alunni e delle classi.

Il Tempo scuola:

Scuola primaria 27 ore settimanali + due classi (una prima e una seconda) a 40 ore settimanali.

Scuola dell’infanzia 25 ore settimanali

I BISOGNI FORMATIVI DEGLI ALUNNI

Fra i bisogni formativi degli alunni della nostra scuola si riscontra: la necessità di entrare in relazione con gli

altri, tenendo presente i principi della convivenza democratica; il bisogno di usufruire di ambienti formativi

idonei a sviluppare le attitudini e le capacità di ciascuno; il bisogno del potenziamento della cultura generale.

I valori etici e culturali che stanno alla base della vita quotidiana della scuola sono i seguenti:

- parità di opportunità formative senza distinzione di sesso, razza, religione, condizioni fisiche e socio-

culturali

- progressiva responsabilizzazione e sviluppo dell’autonomia

- capacità di assumere iniziative e fiducia in se stessi

- interesse e motivazione ad apprendere

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- benessere psicofisico

I rapporti tra tutti gli operatori che interagiscono nella scuola sono improntati al rispetto, alla correttezza e alla

coerenza con i valori indicati.

PROGETTO EDUCATIVO

La scuola elabora, adotta e pubblica il piano dell’Offerta Formativa (P.O.F) collegato al Programma finanziario

Annuale.

IL POF è il documento fondamentale, costitutivo dell’identità culturale e progettuale del Circolo contiene le

scelte educative ed organizzative, che ogni istituto Adotta nell’ambito della propria autonomia e costituisce un

impegno per l’intera comunità scolastica.

Integrato dal piano annuale delle attività educative e didattiche definisce, in modo razionale e produttivo, il

sistema organizzativo in funzione delle proposte culturali, delle scelte educative e degli obiettivi formativi, per

la cui realizzazione viene predisposto il Programma finanziario ANNUALE, documento contabile contente la

destinazione delle risorse alle varie attività e progetti del POF (visionabile in forma integrale sul sito web della

nostra scuola).

La programmazione educativo-didattica è predisposta collegialmente dall’èquipe dei docenti di classe in modo

che risulti aderente ai reali bisogni dei propri alunni. Essa articola i percorsi formativi nel rispetto degli obiettivi

e delle finalità espresse dalle Indicazioni Nazionali, individua le modalità di verifica e valutazione iniziali, in

itinere e finali, elabora percorsi individualizzati di insegnamento-apprendimento per il recupero e il

potenziamento degli apprendimenti. Della sua attuazione viene data informazione ai genitori durante le

assemblee di classe e interclasse. Resta indiscussa la libertà di insegnamento dei vari docenti finalizzata

esclusivamente alla migliore crescita formativa degli alunni.

Il Regolamento di Circolo comprende le norme relative a:

Principi generali ………………………………….......................................................(art. 1 – 10)

Comportamento alunni ………………………………………………………………(art. 11 – 13)

Spazi, strutture e dotazioni ……………………………..............................................(art. 14 – 17)

Modalità di comunicazione con studenti e genitori ………………………………….(art. 18)

Consiglio di Circolo ………………………………………………………………….(art. 19 – 35)

Disposizioni finali ……………………………………………………………………(art. 36)

3. SERVIZI AMMINISTRATIVI

Ai fini di un miglior servizio per l’utenza, la scuola individua qualità dei servizi amministrativi e i relativi

standard. È garantita la massima celerità possibile, nel rispetto delle priorità fissate dalle norme o ritenute

necessarie.

Tutti gli atti sono conoscibili dagli interessati alle condizioni previste dalle norme sulla "trasparenza" degli atti,

purché non riguardino persone, oppure non rivestano carattere riservato per espressa disposizione normativa

(Legge sulla tutela della Privacy).

È ormai acquisita una automatizzazione di buona parte dei dati e delle informazioni di cui si avvale l'ufficio di

segreteria: l'automatizzazione completa consente di collegare in rete l’ufficio con tutti gli altri soggetti del

sistema scolastico nazionale; l'aggiornamento costante del software e l'accurata manutenzione e rinnovo di PC

sono fattori di efficienza amministrativa e miglioramento del servizio.

Servizio:

Gli orari di apertura al pubblico dell’ufficio e la sua organizzazione (in termini di flessibilità e di potenziamento)

sono definiti in modo da consentire normalmente una risposta immediata all’utenza, senza code o tempi di

attesa. Centralino: 0883/481213 - Fax: 0883.481213

E-mail: [email protected][email protected] – Sito web: www.scuoladeamicistrani.it

Standard specifici delle procedure: l’iscrizione viene effettuata nel periodo stabilito e viene pubblicizzata in

modo efficace, mediante un informazione capillare trasmessa direttamente a tutte le famiglie interessate

I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati direttamente dai docenti di classe al termine delle

operazioni generali di scrutinio

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La scuola assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico, fornendo le informazioni richieste in modo

cortese e pertinente.

Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00.

Il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi riceve dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00.

L’ufficio di segreteria riceve il pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 11.30 alle ore 13.00 e il lunedì

pomeriggio dalle ore 16.30 alle ore 17.30.

Tutti gli operatori scolastici assicurano all’utenza la trasparenza nei contatti telefonici, dichiarando il proprio

nome , cognome e la qualifica rivestita all’interno della scuola.

Presso l’ingresso e presso gli uffici devono essere presenti e riconoscibili operatori scolastici in grado di fornire

all’utenza le prime informazioni del servizio.

Il regolamento d’Istituto deve avere adeguata pubblicità mediante l’affissione all’Albo sul sito web della

scuola.

4. CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA

L’ambiente scolastico deve essere pulito, accogliente, sicuro. Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e

dei servizi devono garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale.

Il personale ausiliario deve adoperarsi per garantire la costante igiene dei servizi.

Ogni plesso individua un referente per il servizio prevenzione e protezione a cui rivolgersi per segnalazioni o

richieste in merito alla qualità delle condizioni ambientali dei locali.

Ogni plesso affigge all’Albo la documentazione sulla sicurezza predisposta secondo le norme di legge

(Dlg.626/94 e sue successive modificazioni) ivi compreso il piano di evacuazione in caso di emergenza.

STRUTTURE EDILIZIE DEL 1° CIRCOLO

- Plesso DeAmicis – n.37 classi di scuola primaria – tel. 0883.481213

- plesso San Paolo - n.9 sezioni di scuola dell’infanzia e n.2 classi di scuola primaria – tel. 0883.581685

- plesso Dell’Olio – n.6 sezioni di scuola dell’infanzia – tel. 0883.500804

STRUTTURE ED ATTREZZATURE IN DOTAZIONE

2 palestre, cortili, biblioteca, aula magna (sala teatro), laboratorio multimediale, 5 aule dotate di LIM, ascensore,

scale di emergenza

5. PROCEDURA DEI RECLAMI

Osservazioni in forma orale saranno accolte dal Dirigente Scolastico come sintomi di un disagio da analizzare

per individuare e attuare procedure di soluzione.

Qualora il reclamo sia espresso in forma scritta, esso deve contenere generalità. Indirizzo e reperibilità del

proponente. In nessun caso saranno accolti reclami anonimi.

Il Dirigente Scolastico, dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito, risponde di norma, in forma scritta,

attivandosi per rimuovere le cause che lo hanno prodotto.

La Carta può essere modificata su proposta del D. S., del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Circolo. Dette

modifiche devono avere la doppia approvazione dei due Organi suddetti. Sono esclusi da tale procedimento tutti

i provvedimenti attinenti l’organizzazione.

La presente Carta, elaborata dalle componenti della comunità scolastica, è stata approvata dal Collegio dei

Docenti e dal Consiglio di Circolo.