PIANO TRIENNALE · Dal POF al PTOF ... (successivamente indicato come PTOF), ... è stato redatto...

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1 Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO Viale Legnano PARABIAGO Viale Legnano, 6 20015 PARABIAGO MILANO Tel. 0331551714 C.F. 92047710154 COD. MECC.: MIIC8FG00T Mail: [email protected] [email protected] Sito:www.icsvialelegnano.gov.it PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019 DELIBERATO DAL COLLEGIO DOCENTI IN DATA 25 OTTOBRE 2018 DELIBERATO DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO IN DATA 26 OTTOBRE 2018 (DEL. N.79)

Transcript of PIANO TRIENNALE · Dal POF al PTOF ... (successivamente indicato come PTOF), ... è stato redatto...

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

ISTITUTO COMPRENSIVO Viale Legnano PARABIAGO Viale Legnano, 6 – 20015 PARABIAGO – MILANO

Tel. 0331551714 C.F. 92047710154 – COD. MECC.: MIIC8FG00T

Mail: [email protected][email protected]

Sito:www.icsvialelegnano.gov.it

PIANO TRIENNALE

DELL’OFFERTA FORMATIVA

2016/2019

DELIBERATO DAL COLLEGIO DOCENTI IN DATA 25 OTTOBRE 2018

DELIBERATO DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO IN DATA 26 OTTOBRE 2018 (DEL. N.79)

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Sommario

PREMESSA ............................................................................................................................................. 3

La Buona Scuola (Legge 107/15) .................................................................................................................... 3 Dal POF al PTOF .............................................................................................................................................. 3

PRIORITÀ STRATEGICHE ......................................................................................................................... 4

Contesto socio-economico-culturale ............................................................................................................. 4 Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza............................................................................. 4 Finalità ............................................................................................................................................................ 5 RAV e Piano di Miglioramento ....................................................................................................................... 5

ESITI RAV .................................................................................................................................................... 6 PIANO DI MIGLIORAMENTO (vedi allegato 1) ............................................................................................ 7

Obiettivi formativi .......................................................................................................................................... 8

PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA, EDUCATIVA, CURRICOLARE ED EXTRACURRICOLARE.......................... 9

Caratteristiche generali della scuola .............................................................................................................. 9 Dati relativi ai tre ordini di scuola ................................................................................................................ 10 Risorse strutturali ......................................................................................................................................... 10 Calendario scolastico ................................................................................................................................... 11 Organizzazione del tempo scuola ................................................................................................................ 11 Patto di corresponsabilità della Scuola Primaria e Secondaria ................................................................... 12 Curricolo verticale ........................................................................................................................................ 12 Modalità di valutazione adottate ................................................................................................................ 13

VALUTAZIONE DI ISTITUTO ....................................................................................................................... 13 VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI ................................................................................................................... 13

Rapporti Scuola / famiglia ............................................................................................................................ 15 Prove comuni nella Scuola Primaria e Secondaria ....................................................................................... 16 Opportunità educative e percorsi didattici per migliorare l’offerta ............................................................ 16

Progetti ..................................................................................................................................................... 17 Strategie per l’inclusione .......................................................................................................................... 20 Uscite didattiche ....................................................................................................................................... 25

DAL PTOF AL FABBISOGNO DEI POSTI PER IL POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ................... 25

Organico dell’autonomia ............................................................................................................................. 25 Scelte organizzative e gestionali .................................................................................................................. 26 Organigramma ............................................................................................................................................. 26 Commissioni ................................................................................................................................................. 27 Fabbisogno di personale docente ................................................................................................................ 28 Fabbisogno di personale ATA....................................................................................................................... 29 Unità di personale per organico di potenziamento: .................................................................................... 30 Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture ................................................................................................ 31 Fabbisogno finanziario ................................................................................................................................. 31

AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ............................................................ 31

AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE DI FORMAZIONE .............................................................. 32

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Premessa

Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “Viale Legnano” di Parabiago, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla Legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e

formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”.

Il Piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo Prot. N. 2698 del 29 settembre

2015.Il Piano, inoltre, ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 25/10/2018 ed è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del

26/10/2018(DEL. N.). Il Piano, annualmente aggiornato entro il 31 ottobre, è pubblicato sul sito della scuola www.icsvialelegnano.gov.it.

La Buona Scuola (Legge 107/15) La Legge 107/15, intendendo dare piena attuazione alle autonomie scolastiche (previste già dalla Legge 59/97 e successive modifiche), si pone come uno stimolo alla

progettazione condivisa all’interno delle Istituzioni e in relazione al territorio di appartenenza, all’innovazione metodologica e didattica e alla flessibilità. In

quest’ottica, la Scuola presenta una nuova proposta didattica, che tenga conto del contesto in cui si trova ad operare, delle scelte e delle esperienze pregresse in merito agli insegnamenti e alle attività curricolari, extracurricolari, educative e organizzative

e delle criticità e dei fabbisogni individuati. Diventa, dunque, imprescindibile, in un’ottica circolare di costante monitoraggio, la

pianificazione strategica, di cui l’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) costituisce un passaggio fondamentale, che deve essere fatto in coerenza con gli obiettivi formativi previsti dal comma 7 della Legge, il Rapporto di

Autovalutazione (RAV), il Piano di Miglioramento (PdM) e il Piano Annuale di Inclusione (PAI), al fine di garantire il successo formativo di tutti gli alunni.

La progettualità dell’Istituto trova, inoltre, piena realizzazione nel Curricolo verticale delle competenze, elaborato sulla base delle Indicazioni Nazionali e delle Linee Guida, come espressione dell’identità culturale e delle finalità educative della scuola.

L’organico dell’autonomia diventa, quindi, lo strumento fondamentale per garantire l'attuazione di un curricolo, che tenga conto, in un mondo sempre più globalizzato,

anche di un’apertura all’internazionalizzazione, che punti a uniformare l’istruzione e la formazione degli studenti italiani con i coetanei dell’Unione Europea e che permetta di creare ponti con la società, favorendo lo sviluppo del senso di responsabilità e di

solidarietà, incentivando la consapevolezza dei diritti e dei doveri e valorizzando l’interazione con le famiglie e la comunità locale.

A tal fine, la Legge 107/15 si propone di attivare tutte le iniziative atte a sconfiggere la dispersione scolastica, a potenziare le competenze linguistiche per cittadini italiani e stranieri e a promuovere il rispetto della legalità e della sostenibilità ambientale.

Dal POF al PTOF

Nell’ottica di una proposta didattica che tenga conto delle finalità declinate dal legislatore e degli obiettivi di miglioramento individuati da ciascuna istituzione

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scolastica, il POF da annuale diventa triennale (successivamente indicato come PTOF),

al fine di garantire l’attuazione e l’efficacia dell’offerta formativa.

Dando piena attuazione all’articolo 21 della Legge 15 marzo del 1997 n. 59, il PTOF

diventa l’anima dell’autonomia scolastica nell’ottica del potenziamento della conoscenza e delle competenze degli studenti e dell’apertura della comunità scolastica al territorio. Nella sua elaborazione c’è una circolarità partecipativa del Collegio

Docenti, del Consiglio d’Istituto, del Dirigente Scolastico e dei rappresentanti del territorio.

Ogni singola scuola concretizza nel PTOF le finalità poste in essere dal legislatore nel comma 1 della Legge 107 e gli obiettivi formativi individuati come prioritari. Le scelte progettuali devono essere perseguite attraverso l’organico dell’autonomia, funzionale

alle esigenze didattiche e organizzative, e attraverso l’individuazione del fabbisogno di attrezzature, di infrastrutture e di materiali. I docenti dell’organico dell’autonomia

concorrono all’attuazione del PTOF, con attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di coordinamento.

Le scelte progettuali e didattiche vengono fatte tenendo conto anche della valutazione

in atto, iniziata con la stesura del RAV e del Piano di Miglioramento, che rappresentano piste di azione per la stesura del PTOF.

Priorità strategiche

Contesto socio-economico-culturale

L’Istituto si colloca in Parabiago, comune di circa 27.000 abitanti della Città Metropolitana di Milano, situatoa circa 20 Km a Nord-Ovest dal capoluogo lombardo, sull’asse del Sempione. La città è formata da un nucleo centrale e da 4 frazioni:

Ravello, S. Lorenzo, Villastanza e Villapia. Le attività prevalenti sono per lo più a carattere di piccole e medie imprese, operanti

nel settore tessile, artigianale, meccanico e soprattutto calzaturiero; il settore terziario si è allargato per la presenza, a pochi chilometri di distanza da Parabiago, del polo fieristico di Rho-Milano.

La presenza di questi settori trainanti dell’economia locale ha richiamato un crescente numero di immigrati (circa il 12% della popolazione scolastica è di origine straniera).

In questi ultimi anni, però, anche questo territorio sta risentendo gli effetti della crisi in termini socio-economici e culturali. È, inoltre, presente e rilevante il fenomeno del pendolarismo, in particolar modo verso

Milano. Sul territorio esistono le seguenti Istituzioni educative: Asilo nido, Scuola dell’Infanzia,

Primaria, Secondaria di I grado ed Istituti superiori ad indirizzo tecnico, liceale, professionale, sia pubblici che privati. Sono presenti, altresì, numerosi centri di aggregazione per attività sportive, ricreative, musicali, oratoriali.

Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza

Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del PTOF, sono state raccolte le

proposte provenienti dai rappresentanti del territorio (Amministrazione Comunale) e dell’utenza (genitori). Gli obiettivi individuati sono pienamente coerenti con i progetti

elaborati all’interno del Piano del Diritto allo studio, in collaborazione con l’Ente comunale.Tali progetti contenuti nel PTOF intendono promuovere lo sviluppo motorio

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ed espressivo (Scuola dell’Infanzia e Primaria), il potenziamento linguistico e

informatico (Scuola Secondaria di I grado).

Finalità

Le finalità indicate dalla Legge 107/15, adeguate al contesto sociale e culturale di appartenenza e alle risultanze della prima fase di autovalutazione della scuola

attraverso il RAV, costituiscono i fattori identitari dell’offerta formativa e consistono in:

• innalzare il livello di istruzione e le competenze degli studenti;

• rispettare i tempi e gli stili di apprendimento;

• contrastare le disuguaglianze socio-culturali e territoriali;

• recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica;

• realizzare una scuola aperta quale laboratorio di ricerca, sperimentazione e innovazione scolastica, di partecipazione e di cittadinanza attiva;

• garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e

d’istruzione permanente dei cittadini.

RAV e Piano di Miglioramento

Il RAV, il rapporto di autovalutazione previsto dall’articolo 6 del DPR. N. 80 del 2013,

è stato redatto da un’apposita commissione all’interno dell’Istituto ed è pubblicato sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo: www.istruzione.it.

L’autovalutazione è un percorso di riflessione interno ad ogni scuola, finalizzato ad individuare le priorità in termini di esiti, concretizzandole poi in traguardi, da

raggiungere grazie al perseguimento degli obiettivi di processo, così come previsto nel Piano di Miglioramento.

L’autoanalisi d’Istituto è stata elaborata tenendo conto dei dati informativi e statistici

sugli aspetti fondamentali del funzionamento del sistema scolastico, messi a disposizione dall’INVALSI e da altri soggetti istituzionali (Istat e Ministero del Lavoro).

Il RAV comprende cinque sezioni:

1. Contesto e risorse: contesto sociale ed economico del territorio; popolazione

scolastica; risorse economiche, materiali e professionali della scuola.

2. Esiti: risultati e competenze degli studenti (risultati scolastici, risultati nelle prove standardizzate nazionali, competenze chiave europee e risultati a distanza).

3. Processi – pratiche educative e didattiche: curricolo, progettazione, valutazione; ambiente di apprendimento, inclusione, differenziazione; continuità e orientamento.

4. Processi – pratiche gestionali e organizzative: orientamento strategico e organizzazione della scuola; sviluppo e valorizzazione delle risorse umane; integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie.

5. Priorità: individuazione delle priorità o intenzionalità della scuola per il futuro, guardando al miglioramento che si intende raggiungere in relazione agli esiti degli

studenti. I traguardi di lungo periodo vengono determinati attraverso gli obiettivi di processo che rappresentano la declinazione delle attività e dei progetti che si intendono concretamente mettere in atto per raggiungere le priorità individuate.A

partire dal RAV viene elaborato il Piano di Miglioramento (PdM), che è uno strumento

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di progettazione, in cui si esplicita il percorso che si intende intraprendere e se ne

monitora l’andamento. Consiste nell’individuazione delle priorità e delle modalità di organizzazione in senso temporale degli interventi, nonché degli obiettivi di processo

necessari per raggiungere i traguardi individuati. Vengono pianificate le azioni e i progetti che concorrono alla messa in atto degli obiettivi di processo individuati e al miglioramento dell’offerta formativa.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del

PTOF, gli elementi conclusivi del RAV: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.

ESITI RAV

ESITI DEGLI STUDENTI

DESCRIZIONE DELLE PRIORITÀ

DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO

(3 anni)

a) Risultati scolastici

b) Risultati nelle prove standardizzate

Ridurre la variabilità tra le classi

Elevare il livello di uniformità dei risultati didattici e portare

tutte le classi al livello nazionale (Sc. Primaria), alla

macro-area (Sc. Secondaria I Grado)

c) Competenze chiave e di

cittadinanza

Sviluppare le competenze chiave degli studenti

Elevare il livello dei risultati da “C” a “B” nella

competenza “Imparare ad imparare” del 15%

d) Risultati a distanza

RAV ( rapporto di autovalutazione) CRITICITA’ INDIVIDUATE

PIANO DI MIGLIORAMENTO

(PdM)

PROGETTI afferenti alle aree individuate

nel PdM

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PIANO DI MIGLIORAMENTO(vedi allegato 1)

ESITI Priorità Traguardo PROCESSI Annualità

Settori

Obiettivi di

processo 1 2 3

Aree

Area 2 Risultati prove

standardizzate nazionali

Ridurre la

variabilità tra le classi

Elevare il livello di

uniformità

dei risultati didattici e

portare tutte le classi al

livello

nazionale (Primaria),

alla macroarea

(Secondaria).

Ob.1

Applicare nell'azione

didattica il curricolo verticale delle competenze di

Italiano e Matematica

x x x

Ob.

2

Rilevare e monitorare la

situazione in ingresso delle classi

x x x

Ob.

3

Rilevare e monitorare la

situazione in itinere delle classi

x x x

Ob.4

Rilevare e monitorare la

situazione in uscita delle classi

x x x

Ob. 5 Migliorare i risultati dell'area linguistica

x x x

Ob.6 Migliorare i risultati

dell’area

matematica x x x

Ob.7 Consolidare l’uso di

strumenti di valutazione comuni

x x x

Ob. 8 Formare e

potenziare le risorse umane

x x x

Ob. 9

Favorire i rapporti con le famiglie e la

diffusione della

cultura della valutazione

x x x

Ob. 10

Migliorare l’ambiente di

apprendimento x x x

Ob. 11

Monitorare e revisionare

annualmente le

azioni previste

x x x

8

ESITI Priorità Traguardo PROCESSI Annualità

Settori

Obiettivi di

processo 1 2 3

Aree

Area 3

Competenze chiave e di cittadinanza

Sviluppare le

competenze chiave degli

studenti

Elevare il livello dei risultati da

"C" a "B" nella

competenza "Imparare ad

imparare"

del 15%.

Ob. 1

Applicare nell'azione didattica il Curricolo verticale delle Competenze

x x x

Ob.2

Consolidare l'uso di strumenti comuni di

rilevazione e valutazione delle

competenze

x x x

Ob. 3 Potenziare le attività

didattiche per competenze

x x x

Ob.4 Certificare le competenze in uscita

x x x

Ob.5

Formare e potenziare le risorse

umane nella didattica per

competenze

x x x

Ob. 6

Condividere con le

famiglie i criteri della didattica e della

valutazione per competenze

x x x

Ob. 7

Sperimentare strumenti innovativi

e spazi flessibili di apprendimento

x x x

Ob. 8

Monitorare e

revisionare annualmente le

azioni previste

x x x

Obiettivi formativi

Tenuto conto degli obiettivi previsti dal comma 7 della Legge 107/15 e delle priorità

indicate nel RAV e nel PTOF, il nostro Istituto ha individuato i seguenti obiettivi prioritari:

CAMPI DI POTENZIAMENTO INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA a) Valorizzazione e potenziamento delle

competenze linguistiche, con particolare

XXXX XXXX

9

riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione Europea.

b) Potenziamento delle competenze

matematico-logiche e scientifiche.

XXXX XXXX

c) Potenziamento delle competenze nella

pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle

tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli

altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori.

XXXX XXXX XXXX

l) Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e

del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni

educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il

supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore.

XXXX XXXX XXXX

g) Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile

di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo

studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica.

XXXX XXXX XXXX

p) Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni

e degli studenti; curricolo digitale studenti.

XXXX XXXX

h) Sviluppo delle competenze digitali degli

studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media

nonché alla produzione.

XXXX XXXX

Progettazione organizzativa, educativa, curricolare ed extracurricolare

Caratteristiche generali della scuola

L’Istituto Comprensivo “Viale Legnano” si è costituito come entità scolastica a seguito della delibera della Giunta della Regione Lombardia n° 4493 del 13 dicembre 2012,

che ha approvato il piano di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche per l’a.s. 2013-14.

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È nato dall’accorpamento della Scuola dell’Infanzia di via Brescia, delle Scuole

Primarie di Via Brescia e di San Lorenzo e delle Scuole Secondarie di I grado di Parabiago (ex Rapizzi) e di San Lorenzo.

L’Istituto ha rappresentato in questi ultimi anni una nuova realtà scolastica, nella

quale scuole di diverso ordine operanti nel medesimo territorio, pur mantenendo la propria specificità, si sono orientate verso l’acquisizione di una nuova e unica identità.

Dati relativi ai tre ordini di scuola

S. Infanzia S. Primaria S. Primaria S.S.I grado S.S. I grado

Via Brescia Via Brescia San Lorenzo (ex Rapizzi) San Lorenzo

Indirizzo Via Lodi Via Brescia,65

Via P.Mascagni,1

Viale Legnano,6

Via Milano,26

Recapito telefonico fax

0331 558487

0331 552448 331551342 0331 551714 0331

554429 0331 492221

N° Alunni

2015/2016 131 300 116 414 74

2016/2017 136 289 106 426 77

2017/2018 129 292 107 434 72

2018/2019 127 277 119 382 68

N° di classi

2015/2016 5 14 6 18 3

2016/2017 5 13 5 18 3

2017/2018 5 13 5 19 3

2018/2019 5 12 6 18 3

Risorse strutturali

Scuola dell’Infanzia

Ingresso Aule n° 5

Mensa Aula sonno

Servizi Salone con spazi/ laboratori

Aula docenti Laboratorio di psicomotricità

Giardino Magazzino

11

Scuola Primaria via Brescia

Atri n°3 Mensa

Aule no 12 Servizi

Palestra Biblioteca

Lavagne multimediali n° 7 Infermeria

Aula-video e informatica Giardino

Aula deposito materiale didattico

Aula di sostegno

Scuola Primaria San Lorenzo

Atrio Infermeria

Aule n°5 Palestra

Aula-video Mensa

Aula deposito materiali Laboratorio di cucina

Aula-docenti Biblioteca

Aula di informatica Servizi

Lavagne multimediali n° 2

Giardino

Aula Psicomotricità (in allestimento)

Scuola Secondaria I Grado Viale Legnano

Aule n. 23 Laboratorio di Tecnologia Lavagne multimediali n°9 Laboratorio di Cucina Laboratorio di Arte e immagine Laboratorio di Musica Laboratorio di Lingue Laboratorio di Scienze Laboratorio di Informatica

Biblioteca

Aula-video

Scuola Secondaria I Grado S. Lorenzo

Aule n. 5 Aula video

Laboratorio di Lingue Laboratorio di Musica

Lavagne multimediali n° 2 Laboratorio di Scienze Biblioteca Laboratorio di Tecnologia Laboratorio di Informatica Laboratorio di Arte e immagine

Calendario scolastico

L’Istituto rispetta il calendario regionale con le festività ivi espresse, oltre le eventuali chiusure deliberate dagli organi collegiali. Sono inoltre previsti rientri o aperture straordinarie come recupero orario, per svolgere attività legate al Piano dell’Offerta

Formativa. Il calendario scolastico è consultabile sul sito dell’Istituto ed è contenuto nel diario

scolastico.

Organizzazione del tempo scuola

Scuola dell’Infanzia

Il tempo scuola è articolato su 5 giorni a settimana (da lunedì a venerdì), dalle ore 7.45 alle ore 16.00:

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• primo ingresso dalle ore 7.45 alle ore 8.15 (8.30 solo per i bambini che hanno

fratelli/sorelle frequentanti la Scuola Primaria adiacente, quando regolarmente funzionante);

• secondo ingresso dalle ore 8.45 alle ore 9.00; • uscita dalle ore 15.45 alle ore 16.00.

È attivo il servizio di post-scuola (dalle ore 16.00 alle ore 17.45) a cura dell’Ente

Comunale.

Scuola Primaria

Il tempo scuola è pari a 40 ore settimanali (da lunedì a venerdì), comprensive del

tempo mensa.

L’orario delle lezioni è dalle ore 8.30 (con ingresso dalle ore 8.25) alle ore 16.30.

Nella Scuola Primaria di via Brescia sono attivi i servizi di pre-scuola (dalle ore 7.30 alle ore 8.25) e di post-scuola (dalle ore 16.30 alle ore 18.00) a cura dell’Ente Comunale.

Nella Scuola Primaria di S. Lorenzo è attivo il servizio di pre-scuola (dalle ore 7.30 alle ore 8.25), a cura dell’Ente Comunale.

Scuola Secondaria di I grado La Scuola Secondaria di I grado attua la settimana corta. Il tempo scuola è articolato

su cinque giorni la settimana (da lunedì a venerdì), dalle ore 8.00 alle ore 13.40 (spazi orari di 55 minuti), con ingresso alle ore 7.55.

Il recupero orario che si crea per la riduzione di 5’ per ora è completato con le seguenti attività obbligatorie per gli alunni:

• rientri per attività artistiche/musicali/ sportive (a.s. 2015-16; 2016-17);

• attività di lettura legate al progetto “Libri in gioco” (a.s. 2015-16; 2016-17; 2018/19);

• Campionati studenteschi: corsa campestre con le relative attività di preparazione;

• eventi/ manifestazioni con le relative attività di preparazione (a.s. 2015-16;

2016-17; 2018/19); • gita di un giorno

Patto di corresponsabilità della Scuola Primaria e Secondaria(Allegati 2 e 3) Con il patto di corresponsabilità,sottoscritto da docenti, genitori ed alunni (solo per le

classi quinte) nella Scuola Primaria e da docenti, genitori e studenti nella Scuola

Secondaria di I grado, la famiglia e gli alunni entrano nella scuola e diventano

partecipi del contratto educativo, condividendone responsabilità e impegni nel rispetto

reciproco di competenze e ruoli.

Curricolo verticale(Allegato 4 a-b)

Il Curricolo d’Istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica, esplicita le scelte, operate nel quadro di riferimento offerto dalle Indicazioni

nazionali (2012), e l’identità dell’Istituto.

Il Curricolo verticale nasce dalla concezione dell’istruzione come un percorso unitario e

progressivo che, pur tenendo conto delle caratteristiche specifiche educative di tre tipologie di scuola, favorisce la formazione integrale e armonica della persona, nell’ottica della continuità dei saperi. Prevede, pertanto, un profilo delle competenze

da raggiungere al termine del primo ciclo di istruzione, attraverso i traguardi fissati

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per ogni ordine di scuola e per ogni singola disciplina e facilita il raccordo con il

secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione. Infatti, sulla base del curricolo elaborato, al termine della Scuola dell'infanzia, Primaria e Secondaria di I grado viene

rilasciata una certificazione delle competenze, che attesta la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo.

Modalità di valutazione adottate

VALUTAZIONE DI ISTITUTO

La valutazione all’interno dell’Istituto è affidata ad un’apposita Commissione e ha lo scopo di rilevare i bisogni dei tre ordini di scuola, attraverso un percorso condiviso, in

modo da individuarne potenzialità e criticità, nell’ottica di un miglioramento dell’offerta formativa.

La valutazione, infatti, riguarda due macro-aree fondamentali, cioè la valutazione

interna e quella esterna.

La valutazione interna riguarda:

promozione e sperimentazione di modalità e strumenti di valutazione dell’Istituto;

monitoraggio prove di ingresso e relativa tabulazione e analisi dei dati;

monitoraggio prove comuni di Istituto e relativa tabulazione e analisi dei dati.

La valutazione esterna riguarda:

autoaggiornamento (lettura di documentazione e contatti con il Servizio Nazionale di

Valutazione);

analisi dei risultati INVALSI;

stesura, da parte dell’unità di autovalutazione, di un rapporto di autovalutazione

(RAV), tramite la compilazione dei modelli forniti dall’INVALSI.

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

Per quanto riguarda gli alunni, si privilegia una valutazione formativa che preceda, accompagni e segua il percorso di ciascun discente come stimolo al miglioramento continuo.

Nelle sue diverse fasi essa avviene sia a livello individuale che collegiale. La valutazione si traduce in un’informazione tempestiva e trasparente agli alunni e alle

famiglie sui criteri e sui risultati raggiunti nel percorso scolastico, in un’ottica di corresponsabilità educativa.

Scuola dell’Infanzia

Gli insegnanti, durante le attività in piccolo gruppo, di gioco libero, durante la

produzione di “elaborati” (verbali, motori, grafici, plastici-costruttivi), raccolgono informazioni che vengono formalizzate a inizio, metà, fine anno utilizzando la griglia delle competenze individuali, diversificata per le tre fasce d’età (allegato5).

La valutazione del bambino è una lettura trasversale delle verifiche, ma non ha la funzione di giudicare o attestare i livelli conoscitivi e le abilità raggiunte, bensì di

sostenere e valorizzare i processi di apprendimento e di crescita di ciascuno.

La valutazione dell’esperienza didattica nel suo complesso viene fatta attraverso una

riflessione individuale e successivamente condivisa collegialmente, sulle tracce del documento “una prima guida per l’autovalutazione”.

Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I grado(dall’ a.s. 2017/18)

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Il D.L. 62 del 13 aprile 2017 e il D.M.741 e 742del 3 ottobre 2017 nonché la CM 1865

del 10 ottobre 2017 stabiliscono che la valutazione degli alunni riguarda il processo

formativo e i risultati di apprendimento, documenta lo sviluppo dell’identità personale

e promuove l’autovalutazione.

Scuola Primaria

La valutazione è un processo complesso che si svolge in itinere, periodicamente e

collegialmente e riguarda obiettivi comportamentali, disciplinari e trasversali. Le fasi in cui si articola sono: la verifica per la misura dell’apprendimento e la valutazione vera e

propria, che tiene conto del processo di formazione dell’alunno nella sua globalità, sia dal punto di vista dell’acquisizione delle competenze che della crescita personale.

Per gli alunni dell’Istituto la scansione temporale dell’atto valutativo è stabilita dal Collegio dei Docenti ed è quadrimestrale.

La valutazione dell’alunno tiene conto di molteplici aspetti:

il livello di partenza;

i progressi compiuti rispetto alla situazione iniziale;

il livello di conseguimento degli obiettivi prefissati;

l’impegno, la motivazione ad apprendere e a migliorare, la partecipazione alle attività;

l’organizzazione del lavoro (in relazione all’età);

le modalità di relazione instaurate con insegnanti e compagni.

I criteri, gli obiettivi e le griglie di valutazione comuni (allegato 6)per le singole

discipline rappresentano il punto di riferimento costante ai fini valutativi.

La valutazione sintetica per disciplina di fine quadrimestre e di fine anno viene effettuata da ciascun docente mediante l’attribuzione di voti numerici, espressi in

decimi.

I criteri di ammissione alla classe successiva sono stati deliberati dal Collegio docenti (allegato 7).

Il percorso della scuola primaria si conclude con la consegna della Certificazione delle

Competenze raggiunte (allegato 8).

Il livello globale di svilupporaggiunto dall’alunno (fine I quadrimestre e finale) viene elaborato dal team dei docenti sulla base dei seguenti descrittori:

autonomia;

impegno e interesse;

applicazione allo studio (classi terze, quarte e quinte).

La valutazione del comportamento, elaborata dal team dei docenti, viene espressa mediante giudizio: OTTIMO, DISTINTO, BUONO, SUFFICIENTE, NON SUFFICIENTE.

Nella valutazione del comportamento si considerano tre descrittori(allegato 9):

atteggiamento a scuola;

partecipazione;

relazione con insegnanti e compagni.

15

Scuola Secondaria di I grado

Il percorso formativo di ciascun ragazzo prende in considerazione:

analisi del livello di partenza;

determinazione degli obiettivi da raggiungere;

rilevazione dei progressi compiuti, sia a livello educativo, sia a livello didattico per individuare gli interventi specifici da attuare;

valutazione delle conoscenze e delle abilità raggiunte e del livello globale di maturazione.

I criteri, gli obiettivi e le griglie di valutazione comuni (allegato 10) per le singole discipline rappresentano il punto di riferimento costante ai fini valutativi.

La valutazione sintetica per materia di fine quadrimestre, nonché di fine anno scolastico (basata sul processo formativo dell’alunno), viene effettuata mediante

l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi.

I criteri di ammissione alla classe successiva o all’Esame di Stato sono stati deliberati

dal Collegio Docenti (allegato 11)

L’esito dell’esame conclusivo del primo ciclo è espresso con valutazione complessiva in decimi e illustrato con una Certificazione analitica dei traguardi di Competenza

raggiunti (allegato 12) e del livello globale di maturazione dell’alunno: conseguono il diploma gli alunni che ottengono una valutazione non inferiore a sei decimi.

Il giudizio globale (allegato 13) relativo al primo e secondo quadrimestre è elaborato

dal Consiglio di Classe in base ai seguenti descrittori:

Comportamento:

Consapevolezza

Partecipazione

Relazione/Flessibilità

Livello globale di sviluppo:

Autonomia

Responsabilità

Metodo di studio

I dati delle osservazioni sistematiche sono raccolti nel registro personale

dell’insegnante e, ai fini della valutazione del processo formativo, in tutti i registri di verbalizzazione collegiale (Consiglio di Classe).

Rapporti Scuola / famiglia

Scuola dell’Infanzia

Nel corso dell’anno sono previste due assemblee di sezione aperte a tutti i genitori.

Per i bambini al primo anno di frequenza è previsto un colloquio nel mese di

settembre.Nel corso dell’anno è possibile, su richiesta del docente o del genitore, un

confronto scuola/famiglia accordandosi su data e orario. Le griglie delle competenze

vengono consegnate ai genitori in data comunicata preventivamente.

16

Scuola primaria

Si prevedono:

- 2 assemblee di classe (I quadrimestre e II quadrimestre);

- 2 colloqui individuali con i docenti (I quadrimestre e II quadrimestre).

I genitori, in casi di necessità, possono richiedere, tramite comunicazione scritta sul

diario, colloqui individuali aggiuntivi; giorno e orario saranno concordati con i docenti

interessati. Le schede di valutazione quadrimestrali sono distribuite alle famiglie dai

docenti del team, in data comunicata preventivamente a tutti i genitori.

Scuola secondaria di 1° grado

A partire dall’anno scolastico 2018/19 i colloqui avverranno tramite prenotazione sul Registro Elettronico e, per chi non avesse ancora la possibilità di accedervi, tramite il

diario. Ogni insegnante ha un orario settimanale di ricevimento, comunicato alle famiglie all’inizio dell’anno. Per favorire la partecipazione dei genitori, tali incontri si

svolgono in due sole giornate della settimana.

Per le classi prime si realizza un incontro, nel mese di ottobre, tra i docenti di classe ed i genitori a scopo conoscitivo. Per favorire i contatti e la collaborazione

genitori/docenti, nel 2° quadrimestre, si organizza un incontro con colloqui serali.

Le schede di valutazione quadrimestrali sono consultabili dal registro elettronico e

discusse con i coordinatori di classe in data comunicata preventivamente a tutti i genitori.

Prove comuni nella Scuola Primaria e Secondaria

Allo scopo di favorire ulteriormente il confronto e la condivisione delle attività e delle modalità di verifica e di valutazione, si somministrano delle prove d’ingresso e delle

prove comuni (I e II quadrimestre), relative agli insegnamenti di Italiano e Matematica per la Scuola Primaria e Italiano, Matematica e Lingua straniera 1 e 2 per

la Secondaria.

Gli esiti delle prove comuni vengono condivisi e discussi nelle rispettive riunioni per ambito/materia, al fine di individuare sia i punti di forza sia i punti di debolezza, in

base ai quali elaborare adeguate strategie di recupero, consolidamento e potenziamento.

L’obiettivo di tale progetto, inoltre, è quello di garantire una sempre maggiore omogeneità nella programmazione e nella valutazione delle classi parallele.

Opportunità educative e percorsi didattici per migliorare l’offerta formativa

L’Istituto Comprensivo, oltre alle attività curricolari, offre progetti e attività extracurricolari ed educative tendenti a favorire l’inclusione e l’integrazione degli

alunni, con particolare attenzione alle situazioni di svantaggio, nonché l’ottimizzazione delle potenzialità individuali. La progettazione si basa sulle priorità individuate nel

RAV, sulla pianificazione e la realizzazione del PdM al fine del raggiungimento dei traguardi individuati e sui campi di potenziamento selezionati negli obiettivi formativi.

17

I Corsi finanziati dall’Ente Comunale consentono alla Scuola di arricchire la propria

offerta formativa. Grazie, infatti, alla presenza di esperti, che oltre alla loro preparazione professionale,

sono attenti alla relazione educativa, gli alunni hanno la possibilità di acquisire o di ampliare competenze teorico-pratiche, spendibili in tutte le aree di apprendimento. Anche ai docenti viene offerta la possibilità di sperimentare e di far proprie abilità e

tecniche sempre più specifiche, da utilizzare nella pratica didattica quotidiana. Nel corso degli anni, la collaborazione dei Docenti con i professionisti dei vari “settori”

ha permesso di realizzare appieno i Progetti, “orgoglio e biglietto da visita” delle nostre Scuole sul territorio, per la qualità dei percorsi educativi e la ricchezza degli elaborati prodotti.

Progetti(Allegato 14)

OBIETTIVI

PRIORITARI

ATTIVITÀ PREVISTE INSERITO NEL RAV COME

OBIETTIVO SUL QUALE

ATTIVARE IL

MIGLIORAMENTO

(SÌ/ NO)

a) Valorizzazione e potenziamento delle

competenze linguistiche, con

particolare riferimento all'italiano

nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione

Europea.

Scuola Primaria e Secondaria Biblioteca

Scuola Primaria

“Una scuola grande come il mondo”(a.s. 2015-2016)

Rilancio Scuola Primaria S. Lorenzo: Lingua spagnola e tedesca (a.s. 2017/18)

Lingua spagnola e inglese (a.s. 2018/19)

Progetto “Con lo sguardo verso

il cielo” (a.s. 2018/19)

Scuola Secondaria

Potenziamento e recupero nell’area linguistica

Leggi-amo Certificazione DELF Certificazione TRINITY

Avviamento alla lingua latina Potenziamento della lingua

Inglese Potenziamento della lingua

Francese

SÌ B. Ridurre la variabilità tra

le classi C. Sviluppare le

competenze chiave degli studenti

b) Potenziamento delle competenze

matematico-logiche e scientifiche

Scuola Primaria e Secondaria “Io differenzio, perché…”

Scuola Primaria Parco del Roccolo (a.s.

2017/18) Scuola Secondaria

SÌ B. Ridurre la variabilità tra

le classi C. Sviluppare le

competenze chiave degli studenti

18

Potenziamento e recupero nell’area matematica Progetto “Sperimenti-amo”

Scuola Infanzia,ScuolaPrimariaeScuola

Secondaria di I grado Progetto “Educazione ambientale”

c) Potenziamento delle competenze

nella pratica e nella cultura musicali,

nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei

media di produzione e di diffusione delle

immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei

musei e degli altri istituti pubblici e

privati operanti in tali settori

Scuola Infanzia,ScuolaPrimariaeScuola

Secondaria di I grado “Cibo del corpo, degli occhi,

dell’anima. Percorsi culturali 3.0” (a.s. 2016/2017) Scuola dell’Infanzia

Attività/laboratori Laboratorio d'arte

Attività di teatro Scuola Primaria Promozione dei linguaggi

extraverbali Laboratorio di arte

Laboratorio teatro Laboratorio di animazione musicale

“Arte a… soqquadro” (a.s.2016-2017)

Scuola Secondaria Laboratorio artistico

Laboratorio musicale Progetto “cinematografia”

SÌ C. Sviluppare le

competenze chiave degli studenti

l) Prevenzione e contrasto della

dispersione scolastica, di ogni forma di

discriminazione e del bullismo, anche

informatico; potenziamento

dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli

alunni con bisogni educativi speciali

attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche

con il supporto e la collaborazione dei

servizi socio-sanitari ed educativi del

Scuola Infanzia,ScuolaPrimariaeScuola

Secondaria di I grado “Consulenza psicologica nella scuola per alunni, docenti e

genitori” Progetto“accoglienza e

continuità” Inserimento degli alunni

stranieri Scuola Primaria Progetto “Dallo sfruttamento

all’amore. Un percorso di sensibilizzazione”.

Progetto “Orto dei Cistercensi” (a.s. 2018/2019)

Scuola Primaria e Secondaria

Progetto Istruzione Domiciliare

SÌ B. Ridurre la variabilità tra

le classi C. Sviluppare le competenze chiave degli

studenti

19

territorio e delle associazioni di settore

(da attivare in caso di necessità) “Crescere insieme agli altri. Il

gruppo come contesto di crescita: prendersi cura delle

relazioni fa bene”(a.s. 2015/2016 e a.s. 2016/2017)

Scuola Primaria Educazione alla Salute e alla

Sicurezza "Tu chiamale se vuoi…emozioni" (a.s. 2017-

2018)

Scuola Secondaria Educazione Stradale La Parabiago che vuoi tu(a.s.

2016/2017) Classi Terze: Educazione alla

sessualità e alla affettività(a.s. 2015-16) Progetto Sicur@-Mente in rete

Progetto "Life skills training Lombardia"

Consapevol-mente Amnesty Kids(a.s. 2016/2017) Cyberbullismo

Incontro formativo “Pesciolinorosso” (2017/18)

"Educare alla legalità" Progetti proposti da enti

esterni (Amministrazione Comunale, A.Ge., agenzie sul territorio(a.s. 2018/19)

Laboratorio di cucina “Mani in pasta”

g) Potenziamento delle discipline

motorie e sviluppo di comportamenti

ispirati a uno stile di vita sano, con particolare

riferimento all'alimentazione,

all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela

del diritto allo studio degli studenti

Scuola Infanzia,Scuola Primaria eScuola Secondaria di

I grado “Scuole che promuovono

salute” Scuola Infanzia Laboratorio di psicomotricità

Scuola Primaria Psicomotricità

Danza, musica e movimento Avviamento allo sport Progetto COOP “Il mondo è

bello perché è vario” Scuola Secondaria

SÌ C. Sviluppare le

competenze chiave degli studenti

20

praticanti attività sportiva agonistica

Centro sportivo scolastico (CSS) Progetto “A Scuola …. di

sport”(2016/17- 2017/18) ; "Sport imparando insieme"

Prevenzione e informazioni disturbi muscolo-scheletrici colonna vertebrale(a.s.

2015/2016 e a.s. 2016/2017) p) Valorizzazione di

percorsi formativi individualizzati e

coinvolgimento degli alunni e degli studenti; curricolo

digitale studenti

Scuola Secondaria

Progetto “Orientamento” Progetto orientativo "Girls’ Day

and Boys’ Day" (2016/17) Progetto Esagono (a.s. 2016/2017)

Progetto “Impronte da scoprire”

Progetti proposti da enti esterni (Amministrazione Comunale, Confartigianato Alto

Milanese, aziende del territorio…). (a.s. 2018/19)

C. Sviluppare le competenze chiave degli

studenti

h) Sviluppo delle competenze digitali

degli studenti, con particolare riguardo al pensiero

computazionale, all'utilizzo critico e

consapevole dei social network e dei media nonché alla

produzione

Scuola Primaria e Secondaria Progetto “C.U.O.RE” (2017/18)

Scuola Primaria Coder Kids Scuola Secondaria

Classi in rete Una e-class da fiaba!

I luoghi del cuore (2016/17, 2017/18)

SÌ B. Ridurre la variabilità tra

le classi C. Sviluppare le competenze chiave degli

studenti

Strategie per l’inclusione(PAI allegato 15)

L’inclusione ha lo scopo di promuovere una cultura di accoglienza, dialogo e integrazione all’interno della scuola e di favorire la collaborazione scuola-famiglia.

Parte dalla rilevazione dei bisogni degli alunni presenti nella scuola per arrivare a elaborare percorsi formativi personalizzati, attraverso un’organizzazione educativa didattica flessibile, con l’obiettivo di migliorare accoglienza, solidarietà, equità,

valorizzazione delle diversità e delle potenzialità di ciascuno.

Bisogni educativi speciali (BES)

La Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 e la successiva Circolare Ministeriale n.8 del 6/3/2013 forniscono indicazioni operative in merito agli “Strumenti di intervento per

alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) e l’organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”.

21

La Direttiva ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica,

basato sulla certificazione delle disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità a livello di singola istituzione scolastica.

All’interno dell’Istituto è stato costituito il Gruppo di Lavoro Inclusione (GLI) che tiene conto di:

• rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; • raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere

rispondenti alle varie esigenze (ricognizione interna ed esterna); • raccordi con azioni strategiche dell’Amministrazione (ASL e Servizi sociali); • consulenza e supporto ai docenti, coordinamento dei GLI e degli incontri

programmati. Il gruppo di lavoro Inclusione (GLI) del nostro Istituto, ogni anno, dopo avere rilevato

gli alunni con bisogni educativi speciali (BES) redige il PAI. Il Piano individua gli aspetti di forza e di debolezza delle attività inclusive svolte dalla scuola e, quindi, predispone un piano delle risorse da offrire e da richiedere a soggetti pubblici e del

privato sociale, per impostare nell’anno scolastico successivo una migliore accoglienza degli alunni con particolare attenzione a quelli con diversi bisogni educativi speciali. Il

PAI è un documento che informa sui processi di apprendimento individualizzati e personalizzati, sulle metodologie e sulle strategie adottate dall’Istituto, a garanzia del

successo formativo di tutti gli alunni.

Il Piano è parte integrante del PTOF, di cui è quindi premessa. La C.M. n.8/13 prevede che tale piano venga approvato dal Collegio dei Docenti, entro il mese di giugno di

ogni anno scolastico e pubblicato sul sito della scuola.

Nello specifico i BES comprendono:

• Disabilità certificate (mentale, fisica e sensoriale): accoglienza, integrazione e inclusione degli alunni diversamente abili

• Disturbi evolutivi specifici (DSA, ADHD/DOP, borderline cognitivo):

integrazione e inclusione attraverso strategie specifiche per prevenire l’insuccesso scolastico

• Svantaggio socio-economico, linguistico-culturale e comportamentale e/o relazionale: collaborazione e interscambio con i servizi sociali del Comune e la famiglia

• Alunni stranieri (non alfabetizzati): inserimento degli alunni ed alfabetizzazione.

Iniziative a favore degli alunni DVA

Il nostro Istituto si impegna in attività che mirano a promuovere l’effettiva integrazione degli alunni disabili nella realtà scolastica. La scuola, che in ambito

territoriale ha sempre accolto alunni DVA con disabilità differenti, ha un personale specificamente formato per l’integrazione degli stessi e per garantire un adeguato

supporto alla didattica. Inoltre, i docenti seguono annualmente corsi di aggiornamento e perfezionamento presso Università e Istituti qualificati. L’Istituto dispone anche di appositi spazi dedicati agli alunni DVA e dotati di attrezzature e strumenti (laboratorio

di cucina, aula informatica …).

Gli insegnanti prediligono una didattica laboratoriale, che favorisca la centralità del

discente, per lo sviluppo del processo di evoluzione e di autonomia della persona-studente e per potenziare l’autostima e la fiducia in sé e negli altri. In particolare viene promossa la partecipazione attiva dell’alunno al fine di stimolare la motivazione

personale all’apprendimento.

22

Progetto Continuità

La continuità costituisce un progetto fondamentale per ogni alunno e in particolare per

l’alunno disabile per il quale vanno per tempo previste le condizioni di passaggio che sostengano il processo di integrazione.

L’Istituto progetta la continuità e organizza gli incontri tra i docenti dei diversi ordini di

scuole e gli esperti per la valutazione delle esigenze specifiche

Nella Scuola Secondaria vengono realizzati i seguenti Progetti per gli alunni DVA:

• Attività realizzate nel laboratorio informatica: per favorire l’apprendimento attivo, alcune tematiche vengono sviluppate con l’utilizzo delle nuove

tecnologie.

• Découpage e non solo … che passione!

Il progetto propone attività alternative a quelle didattiche finalizzate a sviluppare:

• le capacità di interazione con gli altri;

• la capacità di organizzarsi in modo autonomo; • sviluppare le abilità pratico-operate e motorie;

• potenziare la coordinazione oculo-manuale e la motricità fine; • memorizzare procedure e consequenzialità di azioni.

• Progetto di Educazione alimentare (laboratorio cucina) (a.s.2015/16, 2016/17)

• Progetto “Mani in pasta” (laboratorio di cucina) (a.s. 2018/19)

• Attività di Educazione alimentare (laboratorio cucina)

È finalizzato principalmente a far agire e interagire gli alunni, in laboratorio cucina, per preparare alcune ricette legate all’alimentazione di base. Si cerca di favorire così un percorso esplorativo che spinga gli alunni alla conoscenza dei

singoli strumenti a disposizione, dei prodotti alimentari e ad un loro corretto utilizzo e consumo.

Strategie per i disturbi specifici di apprendimento (DSA)

Il nostro Istituto si impegna a supportare gli alunni con certificazione DSA (Disturbi specifici dell’apprendimento) attraverso l’integrazione e l’inclusione con strategie specifiche, per prevenire l’insuccesso scolastico.

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), comunemente conosciuti come Dislessia, Disgrafia, Disortografia e Discalculia, hanno un’incidenza del 3-4 % sulla

popolazione scolastica e solo negli ultimi anni hanno avuto un riconoscimento ufficiale, che prevedesse interventi specifici in tal senso. Nell’ottobre del 2010 è stata promulgata una legge (n. 170/2010 "Nuove norme in materia di disturbi specifici di

apprendimento in ambito scolastico") che riconosce e definisce i disturbi specifici di apprendimento, le modalità per la diagnosi, le indicazioni generali del Ministero

dell’Istruzione e misure per i familiari per quanto riguarda il loro orario di lavoro. Il Ministero dell’Istruzione ha provveduto, con apposito decreto n. 5669 e successive

Linee guida del 12 luglio 2011, all’emanazione della normativa cui la scuola deve attenersi in merito alle misure educative e didattiche, alla valutazione e alla formazione degli insegnanti. L’argomento è stato, infine, inserito nella Direttiva

Ministeriale del 27/11/2012 e successive circolari. Il nostro Istituto, che da sempre è stato sensibile alle problematiche legate ai DSA, ha

già effettuato nel passato dei corsi di aggiornamento, cui un buon numero di

23

insegnanti ha partecipato, anticipando in alcuni casi l’utilizzo di una didattica

attraverso gli strumenti compensativi e dispensativi descritti nelle circolari ministeriali, per poter realizzare dei percorsi personalizzati, che rispondessero ai bisogni educativi

degli alunni con DSA. Negli anni scolastici 2016-2017 e 2017/2018 è stato attivato il corso “Dislessia Amica” facendo conseguire alla scuola l’attestato “Scuola Amica della Dislessia”.

Già da diversi anni l’Istituto ha lavorato alla stesura di un modello di Piano didattico Personalizzato, così come previsto dall’art. 5 del D.M. 12 -7-11, all’interno del quale

vengono indicate le strategie di intervento più idonee, gli strumenti compensativi e dispensativi da utilizzare e i criteri di valutazione degli apprendimenti, al fine di garantire un adeguato successo formativo. Si allega “Protocollo per l’accoglienza di

alunni DSA” (Allegato 16).

Strategie per ADHD

Si tratta di un disturbo che coinvolge le sfere dell’attenzione, dell’iperattività e dell’impulsività. È una sindrome che è stata identificata già nel 1968, ma che ha avuto un difficile percorso nella normativa scolastica. Attualmente ha trovato una

sistemazione nella Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 e nella Circolare n. 8 del 6/3/2013, in base alla quale gli alunni ADHD rientrano nei BES e, quindi, necessitano

di una risposta mirata attraverso un Piano didattico Personalizzato.

Nel caso della sindrome dell’ADHD la collaborazione scuola-famiglia è indispensabile sia per la diagnosi, che deve partire dall’osservazione dei comportamenti dell’alunno in

classe come nei contesti extrascolastici, sia per l’intervento, che deve essere triadico, sul bambino, sui genitori e sugli insegnanti.

Anche in questo caso gli insegnanti partecipano a corsi di aggiornamento specifici.

Inserimento degli alunni stranieri

Il nostro Istituto rileva una sempre maggiore presenza di alunni stranieri ed è proprio all’interno dell’istituzione scolastica che questi bambini e preadolescenti si trovano a

costruire la loro nuova identità, integrando vecchi e nuovi codici culturali. La nostra scuola propone un approccio educativo-didattico mirato all’accoglienza degli alunni stranieri, volto a riconoscere e valorizzare l’identità di ogni alunno, fornendo nel

contempo gli elementi linguistici, culturali e relazionali, necessari alla convivenza nella nostra società.

Si allega “Protocollo per l’accoglienza di alunni stranieri” (Allegati 17 e 18).

Scuola dell’Infanzia

I docenti leggono e analizzano le diversità culturali dei bambini e ne tengono conto in

termini relazionali, di contenuti da proporre e di contesto da allestire. I progetti di intervento individualizzato sono coerenti al progetto educativo generale di

scuola e tutte le attività trovano specifiche declinazioni, evitando separazioni emarginanti.

24

Scuola Primaria

Il progetto ha come finalità l’integrazione degli alunni stranieri nella Scuola Primaria, attraverso interventi mirati a garantire loro pari opportunità di successo scolastico. Gli obiettivi di tale progetto sono:

• accogliere l’alunno straniero e la sua famiglia al momento dell’inserimento, in modo che l’ingresso nella nuova scuola avvenga in modo sereno e non

rappresenti una fonte di preoccupazione; • accompagnare l’alunno straniero nel suo percorso scolastico, sostenendolo in

modo particolare nell’apprendimento della Lingua Italiana, strumento

indispensabile al percorso di integrazione; • favorire l’acquisizione di un approccio interculturale da parte del team dei

docenti, affinché le relazioni costruite con gli alunni e le famiglie straniere e italiane diventino realmente lo spazio di comprensione e di arricchimento reciproco.

Per gli alunni stranieri il team dei docenti elabora un Piano di Studio personalizzato, volto innanzitutto all’alfabetizzazione linguistica.

Scuola Secondaria di I grado

Per rispondere in modo efficace alle esigenze reali del territorio e dell'utenza, favorire

l'integrazione e presentare un'offerta formativa adeguata ai cambiamenti in atto, la Scuola Secondaria di I grado ha istituito dei corsi per alunni stranieri, rivolti sia a

quelli appena giunti nel nostro paese, sia a quelli già parzialmente scolarizzati in Italia.

I corsi si articolano su due livelli:

• livello base (A1): il corso si propone di garantire allo studente la conoscenza di base della lingua italiana a livello orale/scritto, fornendo le prime competenze di

produzione e comprensione. Il lavoro viene svolto in accordo con i docenti della classe in cui l'alunno è inserito, ed ha come obiettivo finale quello di poter rendere lo studente partecipe dell'attività didattica in aula, sia pure con obiettivi

didattici ridotti e semplificati. Gli alunni lavorano in un piccolo gruppo con un insegnante di riferimento che li segue durante alcune ore del mattino;

• livello intermedio/avanzato (A2, B1): è rivolto agli alunni che, avendo già una competenza linguistica di base nella comprensione e produzione, necessitano di un sostegno nella comprensione del linguaggio specifico delle diverse

discipline.Il corso si svolge durante l’orario del mattino con un insegnante dell’Istituto. Nel secondo quadrimestre, nel pomeriggio, viene effettuato un

corso riservato esclusivamente agli alunni stranieri di terza media iscritti ad uno dei corsi sopraindicati con l’obiettivo di fornire un aiuto nella preparazione degli esami di licenza.

Interventi attuati nel caso di svantaggio

Il Consiglio di Classe o il team dei docenti, in assenza di documentazione medica e di segnalazione dei Servizi Sociali, ha la facoltà (come precisato nella circolare n. 8 del

6/3/2013) di individuare autonomamente, sulla base dei criteri che sono stati stabili dal Collegio Docenti, i soggetti che presentano particolari situazioni di svantaggio o disagio, per cui sia utile attivare percorsi di studio individualizzati e personalizzati,

formalizzati nel Piano Didattico Personalizzato. In questi casi è fondamentale la

25

collaborazione con la famiglia, il Comune e i Servizi Sociali, in una nuova dimensione

di integrazione tra scuola e territorio.

Uscite didattiche

Queste attività hanno lo scopo di favorire la socializzazione degli alunni e la crescita culturale attraverso la conoscenza di luoghi, ambienti e persone legati alla programmazione didattica (coerenza della meta con gli obiettivi formativi e didattici)

nel rispetto delle norme sociali.

Scuola dell’Infanzia

È prevista un’uscita didattica di mezza/intera giornata per i bambini dell’ultimo anno di frequenza. Non si escludono altre uscite sul territorio inerenti ai progetti attivati.

Scuola Primaria

In ciascuna classe della Scuola Primaria vengono proposte due uscite didattiche

all’anno: una mezza giornata e una giornata intera. Sono previste, infine, uscite sul territorio, pianificate dal team dei docenti, riguardanti gli argomenti e gli obiettivi previsti dalla programmazione.

Scuola Secondaria di I grado

Classe 1^ e 2^: una gita di un giorno e due uscite di mezza giornata.

Classe 3^: un viaggio di due giorni e due uscita di mezza giornata.

Ulteriori uscite: sul territorio solo se a costo zero e legate a specifico progetto.

Per le uscite le cui località siano servite da tratte delle Ferrovie FS o Nord, si predilige l’uso delle stesse.

Il viaggio d’istruzione è garantito previa la partecipazione di almeno il 75% della

classe;

Le classi che non aderiscono al viaggio d’istruzione di più giorni, possono effettuare

solo un viaggio d’istruzione di un giorno e non altre uscite didattiche.

È importante omologare al massimo le mete per contenere i costi.

Dal PTOF al fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa

Organico dell’autonomia

Le scelte didattiche e progettuali vengono perseguite attraverso l’organico

dell’autonomia, funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali dell’istituzione scolastica, e attraverso l’individuazione del fabbisogno di attrezzature, di infrastrutture e di materiali. Al comma 68 si legge che “l'organico dell'autonomia

comprende l'organico di diritto e i posti per il potenziamento, l'organizzazione, la progettazione e il coordinamento».

L'organico dell'autonomia, quindi, è costituito dai posti comuni, dai posti per il

sostegno e dai posti per il potenziamento dell'offerta formativa (comma 63). Tale organico una volta a regime permette di:

a) incrementare complessivamente il personale docente a disposizione delle istituzioni scolastiche;

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b) rendere più stabile nel tempo l’organico introducendo la triennalità

dell’assegnazione;

c) consentire margini di scelta in ordine alla qualità delle professionalità funzionali allo sviluppo del proprio progetto;

d) introdurre più ampi spazi di flessibilità nell’utilizzo e nella valorizzazione del

personale.

Scelte organizzative e gestionali

Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività

didattiche/formative/organizzative previste dal PTOF, vengono istituite le seguenti

figure:

• collaboratori del Dirigente Scolastico (sostituzione del Dirigente Scolastico in caso

di impedimento o assenza del medesimo, attività di Coordinamento dell’attività didattica ed educativa e di Supporto Organizzativo, Coordinamento ed addetto alla

vigilanza della sede indicata); • coordinatori di plesso (coordinamento ed addetto alla vigilanza della sede

indicata);

• coordinatori di classe per la scuola secondaria, interclasse per la primaria, intersezione per l’infanzia;

• responsabili e/o referenti dei progetti;

• funzioni strumentali che svolgono attività organizzative e di coordinamento rispetto ai loro ambiti (PTOF e formazione, G.L.I., TIC, Sicurezza, Valutazione interna).

Organigramma

COLLEGIO DOCENTI DIRIGENTE SCOLASTICO

GIUNTA

ESECUTIVA:

D.S.

DSGA

2 GENITORI.1

DOCENTE

COORDINATORI DI PLESSO

I COLLABORATO

RE (docente Secondaria)

II COLLABORATO

RE (docente Primaria)

DIRETTORE SERVIZI G.

E A.

DOCENTI FUNZIONI

STRUMENTALI 1 area PTOF 2 Inclusione

3 Valutazione/NIV 4 Informatica TIC

5 Sicurezza

CONSIGLIO D’ISTITUTO

COMMISSIONI E DIPARTIMENTI TEAM DIGITALE

COORDINATORI DI CLASSE (scuola Secondaria)

RESPONSABILI DI TEAM (scuola Primaria) DOCENTI

COLLABORATO

RI SCOLASTICI

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

Didattica Relazioni esterne

Servizi amm./contabile

Personale

Telematica/sicurezza

Patrimonio, Relazioni sindacali

Supporto al DSGA /contabilità

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Commissioni

Commissione Ordine di scuola

P.T.O.F. Infanzia

Primaria

Secondaria

GLI-Gruppo di lavoro Inclusione Infanzia

Primaria

Secondaria

Valutazione N.I.V Infanzia

Primaria

Secondaria

Informatica - TIC Primaria

Secondaria

Sicurezza Infanzia

Primaria

Secondaria

Curriculo verticale (a.s.2015/16,

2016/17, 2018/19)

Infanzia

Primaria

Secondaria

Continuità Formazione Classi

Accoglienza

Infanzia

Primaria

Secondaria

Stranieri Primaria

Secondaria

Elettorale Infanzia

Primaria

Secondaria

Mensa

Infanzia

Primaria

Relazione territorio Primaria

28

Orientamento Secondaria

Biblioteca Secondaria

Manifestazioni Primaria

Secondaria

Gite Secondaria

Sport Secondaria

Salute/cyberbullismo Secondaria

I referenti di commissione ed i componenti delle stesse sono definiti in sede di Collegio

Docenti e in sede di contrattazione integrativa d’Istituto con la RSU.

Fabbisogno di personale docente

PERSONALE DOCENTE

a.s. 2016/2017 a.s. 2017/2018 a.s. 2018/2019 Fabbisogno Assegnato Fabbisogno Assegnato Fabbisogno Assegnato

Infanzia

Posto

comune 10 10 10

10 10 10

Posto

sostegno 2,5 2,5 1

2 2 2

Primaria

Posto

comune 36 36 36

36 36 36

Posto

sostegno 7 7,5 4

8 8 + 10ore

8+ 10 ore

Secondaria

Docenti

lettere

11 + 12

ore

12 + 3

ore

11+10

ore

11 + 10

ore

11+ 10 ore 11+10 ore

Docenti

matematica 7

7 + 6

ore

6 + 6

ore

7 + 6

ore

7 7

Docenti

inglese

3 + 9

ore

3 + 9

ore

3 + 12

ore

3 + 12

ore

3 +9 ore

3+9ore

Docenti

francese

2 + 6

ore

2 + 6

ore 2 + 8

2 + 8 2+6ore 2+ 6 ore

Docenti

tecnologia

2 + 6

ore

2 + 6

ore

2 + 8

ore

2 + 8 ore

2 + 6 ore 2+ 6 ore

Docenti

musica

2 + 6

ore

2 + 6

ore

2 + 8

ore

2 + 8 ore

2 + 6 ore 2 + 6 ore

Docenti

arte e

immagine

2 + 6

ore 2

2 + 8

ore

2 + 8 ore

2+6 ore 2 + 6 ore

29

Docenti

educazione

fisica

2 + 6

ore

2 + 6

ore

2 + 8

ore

2 + 8 ore

2 + 6 ore 2 + 6 ore

I. R. C. 21 ore 21 ore 2 2 21 ore 21 ore

Docenti

sostegno 7 9,5 9

13 + 9

ore

13 + 9 ore 13 + 9 ore

Fabbisogno di personale ATA

PERSONALE

A.T.A.

a.s. 2016/2017 a.s. 2017/2018 a.s. 2018/2019

Fabbisogn

o Assegnato Fabbisogno Assegnato

fabbisogno assegnato

Il personale

ATA,

unitamente al

Dirigente

Scolastico e

ai Docenti,

partecipa

attivamente

alla vita

dell’Istituto e

alla

realizzazione

delle attività

e dei progetti

presenti nel

PTOF per

quanto di sua

competenza.

1 DSGA

5

Amminist

rativi

17

Collaborat

ori

1 DSGA

5

Amministrati

vi

17

Collaboratori

1 DSGA

5

Amministrati

vi

17

Collaboratori

1 DSGA

5

Amministrati

vi

17

Collaboratori

1 DSGA

5 Amminis.

16 + 19 ore

part.t.

collaborato

ri

1 DSGA

5 Amminis.

16 + 19 ore

part.t.

collaborato

ri

30

Unità di personale per organico di potenziamento:7

Classe

di

concors

o

Ore da

presta

re

Esone

ro

vicari

o

Supplen

ze brevi

Corsi di

recupero /

potenziame

nto

Proge

tti

Ore d

i

utiliz

zo

Organico assegnato

a.s.

2016/1

7

a.s.

2017/

18

a.s.

2018/

19

Matemati

ca

sc.

secondari

a

600 300 200 100 // 600 NO NO NO

Inglese

sc.

secondari

a

600 300 200 100

Area a)

600 SÌ SI SI

Arte e

Immagin

e sc.

secondari

a

600 300 150 150

Area c)

600 SÌ SI SI

Docente

sc.

primaria

800 500 200 100

Area l)

800 SÌ SI NO

Docente

sc.

primaria

800 500 200 100

Area l)

800 SÌ SI NO

Docente

sc.

primaria

800 500 200 100

Area g)

800 SÌ SI NO

Sostegno

sc.

primaria

800 400 200 200

Area p)

800 NO NO SI

TOTALE 5.000 300 2.700 1.250 750 5.000

31

Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture

Nell’arco del triennio l’Istituto intende potenziare le strumentazioni informatiche, per

dotare i vari plessi di LIM (didattica laboratoriale), PC portatili (aule informatica

Primaria e Secondaria + adozione del registro elettronico anche nella scuola Primaria)

e fibra per banda ultra-larga.

Vengono utilizzati i fondi PON, parte dei fondi comunali, eventuali fondi ministeriali e

si aderisce alle proposte di privati (es. Esselunga, Coop, altri…).

Per le infrastrutture sarà richiesto l’intervento dell’Amministrazione Comunale.

Fabbisogno finanziario

• FONDI MINISTERIALI: la Legge 107/2015 ha previsto una nuova tempistica per

l’assegnazione delle risorse finanziarie destinate al funzionamento

amministrativo e didattico. In tal modo è possibile programmare le attività ad

inizio anno scolastico; inoltre l’aumento e la stabilità dei finanziamenti permette

anche una programmazione triennale che può essere rivista nel mese di ottobre

di ciascun anno scolastico.

• FONDI COMUNALI PER IL DIRITTO ALLO STUDIO: i finanziamenti del Comune di

Parabiago sono stanziati ANNUALMENTE. Per tale motivo non è possibile fare

una programmazione pluriennale dei progetti in quanto non vi è certezza

dell’entità delle risorse.

• FONDI MINISTERIALI, PON, FONDI DA PRIVATI: da definirsi annualmente.

Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale(Allegato 19) Il Piano Nazionale Scuola Digitale è stato presentato il 30 ottobre 2015, anche se il relativo Decreto Ministeriale (n. 851) reca la data del 27 ottobre.

Il Piano non è un semplice dispiegamento di tecnologia. Risponde alla necessità di

costruire una visione di Educazione nell’era digitale. Quattro gli ambiti di intervento del Piano:

• Strumenti abilitanti: è la parte infrastrutturale, riguarda tutte le azioni relative alla connettività, ai nuovi spazi e ambienti per la didattica, all’amministrazione digitale.

• Competenze e contenuti per gli studenti: nuove competenze digitali degli studenti,

standard e interoperabilità degli ambienti on line per la didattica, promozione delle Risorse Educative Aperte (OER), esperienze di alternanza scuolalavoro in imprese

digitali. • Formazione del personale: comprende gli interventi necessari per fare in modo che

le persone che lavorano nella scuola – dirigenti, insegnanti, personale

amministrativo – siano dotate delle competenze necessarie per guidare ladigitalizzazione della scuola.

• Accompagnamento: essenziale per assicurare che il Piano si concretizzi in un cambio di paradigma diffuso e condiviso a tutti i livelli, sia dentro che fuori dalla scuola.

Ciascuno di questi ambiti mette in campo finanziamenti importanti, quasi tutti tramite bando di progetti che le scuole devono presentare.

32

Inoltre, nella scuola è stata individuata una figura di coordinamento dell’area

Informatica TIC e del team digitale, con ruolo di animatore digitale.

Tutta la documentazione e la normativa relative al Piano si trovano al seguente indirizzo:

http://www.istruzione.it/scuola_digitale/

Azioni coerenti con il Piano Nazionale di Formazione(Allegato 20)

La formazione è finalizzata a migliorare la qualità professionale del personale per realizzare le esigenze connesse al regime dell’autonomia della scuola così come

delineata dalla normativa vigente. Il comma 124 della Legge 107/2015 la definisce come “obbligatoria, permanente e strutturale” ed inoltre afferma “le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano

triennale dell'offerta formativa”. Infine essa deve essere coerente con il piano di miglioramento di cui al DPR 80/13 (e quindi al RAV), ma anche con il Piano Nazionale

per la Formazione. Il Piano indirizza la progettualità delle scuole e dei docenti per rendere coerenti e sistematici gli interventi formativi. Consente di passare da interventi formativi

frammentari ad un vero e proprio sistema. Infine, mette in relazione i diversi piani dell'azione formativa collegando gli obiettivi del piano nazionale con i piani formativi

delle scuole e lo sviluppo professionale del docente.