Piano& Annuale& dell’Inclusione& che& racchiude& · 2018. 12. 20. · Piano& Annuale&...
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! Piano Annuale dell’Inclusione che racchiude tu3a la situazione degli alunni con bisogni educa7vi speciali del nostro Is7tuto e tu3o ciò che la scuola me3e in a3o per garan7re il diri3o allo studio a tu< gli alunni in situazione di disabilità, in presenza di disturbi evolu7vi specifici, situazioni di svantaggio socio-‐economico, linguis7co e culturale.
! A seguito della Dire<va Ministeriale 27/12/2012 e della Circolare Ministeriale n° 8 del 6/3/2013, la nostra Scuola ha elaborato anche per l’anno scolas7co 2015/16, il “Piano Annuale per l’Inclusività” alla stesura del quale hanno collaborato le componen7 del GLI e le Funzioni Strumentali.
! Il 20 giugno si è riunito il GLI dove sono state illustrate le modifiche apportate rispe3o a quello dello scorso anno scolas7co e la situazione degli alunni con BES aggiornata.
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti: n° 1. DISABILITÀ CERTIFICATE (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 25 ! minorati vista / ! minorati udito 2 ! Psicofisici 23 2. DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI 16 ! DSA 13 ! ADHD/DOP 2 ! Borderline cognitivo 1 ! Altro 3. SVANTAGGIO (INDICARE IL DISAGIO PREVALENTE) 72 ! Socio-‐economico 4 ! Linguistico-‐culturale 22 ! Disagio comportamentale/relazionale 11 ! Altro 35
Totali 113 % su popolazione scolastica 11,05%
N° PEI redatti dai GLH 25 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 16
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 51
" RISORSE PROFESSIONALI SPECIFICHE " RAPPORTI CON I SERVIZI SOCIO SANITARI E
TERRITORIALI " FORMAZIONE DOCENTI " SINTESI DEI PUNTI DI FORZA E CRITICITA’
! Insegnan' presen': Antonella Casci Ceccacci, Cinzia Bambini e Loredana Priori. ! Orario effe/uato: ogni insegnante ha dato una disponibilità annua di circa 9 ore con un calendario di ricevimento,
dato a tu< i genitori e insegnan7 all’inizio dell’anno scolas7co. E’ stato necessario ricevere alcune persone anche in orari non previs7 sia per venire incontro alle esigenze delle famiglie, sia per l’insorgere di situazioni par7colarmente problema7che che richiedevano un intervento immediato.
! Utenza: si sono rivol7 allo sportello, circa 30 alunni della scuola secondaria di primo grado, alcuni spontaneamente, altri so3o consiglio delle insegnan7 di classe. Le problema7che riportate riguardavano le relazioni tra pari, l’insuccesso scolas7co e i propri vissu7 personali che influenzavano nega7vamente la propria immagine di sé. Sopra3u3o, dai colloqui individuali, sono emerse situazioni di notevole disagio familiare e sociale. I genitori che si sono rivol7 allo sportello provenivano prevalentemente dalla scuola primaria. Le loro richieste erano rivolte perlopiù ad o3enere dei consigli su come ges7re al meglio una comunicazione efficace con le insegnan7, su come stabilire un’alleanza educa7va con la scuola e sull’individuazione di alcune strategie u7li per vivere loro stessi e i propri figli l’esperienza scolas7ca in modo sereno e costru<vo.
! Supervisione esterna: quest’anno il nostro Is7tuto ha potuto avvalersi della supervisione esterna del do3. Saba<ni per un tot. di 15 ore così distribuite: 12 ore sono state des7nate a due classi della scuola primaria Con7 per incontri di programmazione, intervento in classe dell’esperto e supervisione. Tre ore circa sono state u7lizzate per incontri di supervisione con le insegnan7 che hanno ges7to lo spazio d’ascolto.
! Proposte : si richiede di confermare questo spazio provando anche a trovare modalità diverse di ges7one. A tal fine la commissione ha proposto e approvato di organizzare degli incontri più chiarificatori della funzione del CIC all’interno dei diversi collegi di se3ore , in par7colar modo quello della scuola secondaria da dove provengono gli alunni che usufruiscono di questo spazio. Si richiede inoltre di aumentare le ore di supervisione dei docen7 che sono presen7 al CIC per un maggior confronto e per valorizzare al meglio il loro intervento.
• Nelle scuole dell’ infanzia dell’Is7tuto, ai soli bambini di 5 anni, e nelle classi seconde delle scuole primarie Con7 e Mes7ca la do3.ssa Isabella Bellagamba ha somministrato uno screening volto ad individuare le capacità del bambino nelle diverse aree cogni7ve. A compimento del proge3o, la do3.ssa ha consegnato ai docen7 gli esi7 delle prove, invia7 poi in un secondo momento ad ogni famiglia. Sono sta7 invece convoca7 separatamente i genitori i cui figli hanno evidenziato significa7ve difficoltà; al colloquio di res7tuzione era presente anche l’esperto.
• Con la stessa finalità ,nelle classi prime delle scuole primarie Con7 e Mes7ca, è stato coordinato e in parte somministrato dalla referente del proge3o uno screening pedagogico rivolto in modo par7colare a verificare la competenza fonologica posseduta dagli alunni . Le prove colle<ve di de3ato, di comprensione e alcune prove di le3ura individuali sono state somministrate dalla so3oscri3a mentre le altre prove sono state proposte dai docen7 della classe, da quelli dell’organico potenziato e da alcune insegnan7 volontarie. Ad ogni famiglia è stato inviato un profilo sinte7co scaturito dalle prove mentre sono sta7 convoca7 separatamente i genitori i cui figli hanno evidenziato significa7ve difficoltà; al colloquio era presente anche la so3oscri3a .
• Dalla Commissione GLI è scaturita la proposta di con7nuare ancora questo proge3o ma di iniziare ad effe3uare le prove nel primo periodo dell’anno scolas7co in modo tale da disporre di un tempo più disteso per intervenire dida<camente con gli alunni in difficoltà e garan7re loro un effe<vo miglioramento . Inoltre, per la scuola primaria , dove le docen7 curriculari intervengono dire3amente nella somministrazione, sarebbe auspicabile prevedere un affiancamento più consistente da parte di un esperto che garan7rebbe una maggiore serenità dei docen7 e più ogge<vità delle prove stesse.
! Il proge3o di miglioramento ha riguardato due classi della Scuola Primaria “Mes7ca”. Sono sta7 propos7 percorsi specifici di recupero delle competenze linguis7che e logico-‐matema7che nelle classi sopracitate, al fine di ridurre le situazioni di disagio degli alunni e migliorare i livelli di apprendimento. In tal senso sono state intraprese azioni educa7vo-‐dida<che sia di personale esterno che di docen7 interni. Le risorse professionali impegnate, i materiali prodo<, le a<vità svolte e documentate sono state condivise già nel presente anno scolas7co all’interno della Scuola "Mes7ca", a supporto di altre situazioni di disagio.
! Nei due anni successivi le buone pra7che emerse verranno a3uate anche per affrontare contes7 simili di cri7cità negli esi7 degli studen7 nelle classi della Scuola Primaria "Con7".
! Le insegnan7 della scuola Mes7ca nel complesso sono soddisfa3e dell’andamento del proge3o che ha coinvolto docen7 curricolari, docen7 di sostegno e docen7 dell’organico potenziato e hanno individuato i seguen7 pun' di forza:
! Il proge3o di miglioramento a3uato ha favorito all’interno delle classi le relazioni tra gli alunni valorizzando le potenzialità di ciascuno;
! ha permesso di personalizzare alcuni contenu7 dida<ci sopra3u3o per i bambini con BES senza però perdere di vista gli obie<vi della classe;
! ha garan7to approcci metodologici differenzia7, a volte laboratoriali, colle<vi, in piccolo gruppo, peer tutoring, altre volte seguendo individualmente i bambini per rafforzare in primis l’autos7ma, quindi consolidare conoscenze e competenze;
! ha offerto supporto allo studio e alla memorizzazione dei contenu7 a3raverso la costruzione di mappe mentali;
! ha permesso di preparare prove di verifica semplificate e/o personalizzate con misure dispensa7ve e uso di strumen7 compensa7vi .
Per migliorare: ! è necessaria la formazione dei docen7, sia sulle tema7che relazionali che sulle
difficoltà e disturbi di apprendimento; ! occorre impegnarsi per migliorare la collegialità e la condivisione all’interno dei
team docen7.
! “Per mano”, per il passaggio alla Scuola Secondaria “Savoia” di un alunno diversamente abile della classe I B. La finalità è stata quella di agevolare e favorire la conoscenza del bambino e del metodo educa7vo “ABA”. Per la piena realizzazione del percorso sono state richieste ore di "distacco", nel primo quadrimestre, per l'insegnante di sostegno della Scuola Primaria.
! “Istruzione domiciliare” per un’ alunna della classe 5^ B della Scuola Primaria "Con7", so3oposta a cure ospedaliere che hanno impedito la sua regolare frequenza scolas7ca. I docen7 della classe e un’insegnante dell’organico potenziato hanno dato la disponibilità ad effe3uare delle ore di lezione sia a casa della bambina che in video conferenza.
! “La memoria va in bici” percorso effe3uato alla scuola secondaria di primo grado per la difesa dei valori cos7tuzionali, per una pacifica convivenza civile e per l’a3uazione della ci3adinanza a<va.
! ProgeA in rete con finanziamen' FSE per proporre corsi per la cer7ficazione CILS per gli alunni stranieri della scuola secondaria di primo grado. Quest’anno non è stato possibile a3uarlo perché i fondi sono sta7 convoglia7 in altri Is7tu7 ma l’auspicio è che il prossimo anno si possa ritornare ad usufruirne.
! Proge/o di musica e teatro che coinvolge tu< gli alunni delle classi quinte del Con7 e Mes7ca. E’ una lunga tradizione che si rinnova ogni anno perché offrire l’esperienza teatrale agli alunni e alle loro famiglie rappresenta un momento unico e significa7vo sia nel processo di crescita di ogni ragazzo, sia come apertura solidale ai problemi lega7 al sociale. Recuperare e valorizzare in ogni alunno il proprio potenziale emo7vo e cogni7vo a3raverso il teatro, agevola l’integrazione e il benessere scolas7co e sociale. Infa< a3raverso il linguaggio teatrale mol7 ragazzi hanno la possibilità di migliorare l’immagine di sé,accrescere la propria autos7ma e rafforzare i legami familiari.
Il Programma P.I.P.P.I., di cui il nostro Is7tuto é capofila, è proposto dall’ASP Ambito 9 nato da una collaborazione tra il Ministero del Lavoro e delle Poli7che Sociali e il Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare dell’Università di Padova. E’ un Programma di intervento intensivo di sostegno alla genitorialità delle famiglie vulnerabili con figli da 0 a 11 anni rivolto, per l’anno scolas7co 2016/2017, a 10 nuclei familiari. Il Programma ha le finalità di individuare, sperimentare, monitorare, valutare e codificare un approccio intensivo, con7nuo, flessibile, ma allo stesso tempo stru3urato, di presa in carico del nucleo familiare, capace di ridurre significa7vamente i rischi di allontanamento del bambino o del ragazzo dalla famiglia e/o di rendere l’allontanamento, quando necessario, un’azione fortemente limitata nel tempo facilitando i processi di riunificazione familiare. L’obie<vo primario è dunque quello di aumentare la sicurezza dei bambini e migliorare la qualità del loro sviluppo a3raverso 4 misure a<vabili: l’educa7va territoriale, l’appoggio familiare, il lavoro di rete con la scuola e la partecipazione al Gruppo Genitori. Nel corrente anno scolas7co, un’alunna della classe IV B della Scuola Primaria Con7 e un alunno della classe II A della scuola primaria Mes7ca sono sta7 inseri7 nel Programma P.I.P.P.I. che ha previsto l’assistenza domiciliare di un educatore e la partecipazione dei genitori degli alunni a incontri di gruppo media7 da esper7.
• Per gli insegnan' , sono sta7 effe3ua7 incontri di formazione sul valore e significato dello screening per prevenire e individuare precocemente eventuali difficoltà nei primi apprendimen7 scolas7ci. Sono state fornite indicazioni pra7co-‐opera7ve anche sulle buone prassi da intraprendere per lavorare sulle difficoltà emerse. E’ seguito poi un incontro di verifica finale del proge3o dove si sono valuta7 i pun7 forza e di debolezza e dove sono state elaborate proposte future. Alcuni docen7 hanno aderito al Corso tenuto dal do3. Coppa organizzato dal CTS presso la scuola Federico II. • Per i genitori dei bambini frequentan7 l’ul7mo anno di scuola dell’infanzia e del primo ciclo di scuola primaria (I e II classi) è stata effe3uata a fine gennaio un’assemblea condo3a dalla do3.ssa Isabella Bellagamba e dalla so3oscri3a in qualità di insegnante responsabile del proge3o, con la finalità di chiarire gli scopi, il valore e le modalità dello screening. • Per tu/e le famiglie dell’Is'tuto e per i docen' interessa' sono sta7 propos7 dei percorsi di crescita per un totale di 6 ore , rivol7 a tu< coloro che desideravano approfondire le tema7che educa7ve rela7ve allo sviluppo e alla crescita dei ragazzi. Gli argomen7 affronta7 sono sta7 i seguen7: ! L’ ASCOLTO PROFONDO PER COMPRENDERE I FIGLI E FAVORIRE LA CRESCITA E L’APPRENDIMENTO ! IMPARARE AD ASCOLTARE, RICONOSCERE ED INCONTRARE LE EMOZIONI ! EDUCARE ALL’AFFETTIVITÀ, ALL’ASCOLTO DEL CORPO, ALLA DIVERSITÀ A CASA E A SCUOLA ! IN..DIPENDENZA, COME FAVORIRE L’AUTONOMIA ESISTENZIALE IN FAMIGLIA
Gli incontri, tenu' sempre in orario serale, dalle 21 alle 23, hanno visto una massiccia partecipazione da parte dei genitori, provenien' anche da altri Is'tu'. Per tale mo'vo si auspica il proseguimento del proge/o anche per il prossimo anno scolas'co .
! Organizzazione dei diversi 'pi di sostegno presen' all’interno della scuola. ! Organizzazione dei diversi 'pi di sostegno presen' all’esterno della scuola, in
rapporto ai diversi servizi esisten'. ! Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle
decisioni che riguardano l’organizzazione delle aAvità educa've. ! Sviluppo di un curricolo a/ento alle diversità e alla promozione di percorsi
forma'vi inclusivi. ! Valorizzazione delle risorse esisten'. ! Acquisizione e distribuzione di risorse aggiun've u'lizzabili per la realizzazione
dei progeA di inclusione. ! A/enzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema
scolas'co, la con'nuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavora'vo.
Il PAI viene approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 20/06/2016