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che i dirigenti del Comune.«Le irregolarità che sono
emerse dalla relazione del-l’organo di revisione e daiverbali di audizione denotano- continua la deliberazionedella Corte dei Conti - la ne-cessità di una attenta verificada parte dell’organo consi-gliare e di questa Corte, poi-ché altamente probabile equasi certo è che essi si river-bino sugli esercizi successivisotto i profili dell’equilibriostrutturale dei conti, della sa-na gestione finanziaria e delrispetto dei vincoli di finanzapubblica».
«I dati ufficiali mostrano,infatti, un disavanzo di ammi-nistrazione dell’esercizio fi-nanziario 2010 pari a 2 milio-ni e 90 mila euro - continua la
dal Patto di stabilità e gli altrivincoli di finanza pubblica»,riporta alla fine la missiva in-viata al Comune dalla Cortedei Conti.
Ora, a queste richiestel’amministrazione Reggianiha risposto con una deliberadi riequilibrio di bilancio sul-la quale, però, si attende anco-ra l’esame della Corte. In atte-sa, resta sconcertante quantoscrivono i quattro magistrati aconclusione dell’udienzadell’11 settembre scorso a Ve-nezia: «I profili di grave criti-cità e le gravi violazioni deivincoli di finanza pubblicache influiscono sulla tenutastrutturale del bilancio delComune di Pescantina hannoindotto questa Sezione ad in-teressare il consiglio comuna-
le e gli organi di supporto adesso (segretario, ragioniere,organi di revisione, dirigen-ti)».
Un messaggio chiarissimodei magistrati contabili che a
questo punto, dopo averascoltato i 14 marzo ed il 2 lu-glio il sindaco Reggiani, l’as-sessore al bilancio Veneri, irevisori contabili attuali epassati, chiama in causa an-
Pescantina a rischio “de-fault”. Se la Corte deiconti del Veneto fosse
un’agenzia di rating, il Comu-ne guidato dal sindaco Ales-sandro Reggiani si sarebbe vi-
di controllo il 12 settembrescorso. E che termina con 12pesanti punti a cui l’ammini-strazione dovrà attenersi pernon vedersi piombare i magi-strati negli uffici. Una spadadi Damocle che resta appesasull’attuale amministrazionecomunale e che potrebbe allafine veder chiamati a rispon-derne gli attuali e passati am-ministratori.
«La Corte dei conti invitail consiglio comunale di Pe-scantina all’adozione deiprovvedimenti di riequilibriostrutturale; all’adozione dimisure di riequilibrio struttu-rali e non una tantum; a verifi-care l’esistenza di debiti som-mersi e non ancorariconosciuti; a verificare l’ef-fettiva situazione di cassa e leragioni dell’anticipazione ditesoreria; a verificare le previ-sione di entrata derivanti dallealienazioni; a verificare l’av-venuta o meno adozione delPiano esecutivo di gestione ela sua effettiva operatività; averificare i tempi di pagamen-to di parte corrente e di partecapitale; all’adozione di mi-sure atte al recupero in termi-ni di riscossione e non solo diaccertamento dell’entrata; adistituire il fondo svalutazionecrediti per residui attivi; a da-re applicazione dell’art. 6comma 4 relativo ai rapportidebitori-creditori tra ente esocietà; a procedere all’even-tuale rettifica di poste di bi-lancio in relazione ai principiposti in precedenza e al fon-damentale principio di pru-denza; ad osservare, in sede diassestamento di bilancio, il ri-spetto degli obblighi sanciti
del bilancio dell’ente. Il se-questro della discarica avreb-be solamente messo a nudouna situazione critica già esi-stente, più volte denunciataall’amministrazione dallostesso organo di revisione». Epure del sindaco Reggiani,che in un verbale afferma:«Alcuni crediti iscritti nel bi-lancio di previsione 2011 so-no stati ritenuti non esigibili,poiché le previsioni di bilan-cio di parte entrata, effettuateesclusivamente in base alleproposte della “PescantinaServizi srl”, gestore del servi-zio tributi, si sono rivelate inseguito sovrastimate».
Una situazione finanziariadel Comune a dir poco preoc-cupante. E che peserà sullegenerazioni future.
relazione dei magistrati -. E siha notizia non ufficiale fornitadall’organo di revisione del-l’avvenuta approvazione conritardo del bilancio 2011 conun disavanzo di 1 milione e600 mila euro. Ciò anche inrelazione a quanto emersonelle audizioni, in particolarenel verbale in cui il presidente
Corte dei conti: «Attenti, siete al default»
11PRIMO GIORNALE VALPOLICELLA - 13 NOVEMBRE 2012
PESCANTINA / Ecco i passaggi fondamentali della deliberazione dei magistrati contabili che stanno tenendo sotto controllo la situazione finanziaria del Comune
La casa famiglia “L’Oasi”di don Zocca ha compiu-
to un anno di attività all’in-segna della solidarietà versogli anziani. È quanto festeg-giato sabato 20 ottobre nellacasa d’accoglienza di Setti-mo di Pescantina, l’“OasiGina ed Enrico” della Fon-dazione L’Ancora, proprioladdove sorgeva l’abitazionedei genitori, Gina ed Enrico,del carismatico prete verone-se don Zocca, ed alla cui me-moria essa è dedicata.
“L’Oasi”, rispetto alla so-rella “Fiordaliso” del Saval,a Verona, è in realtà una dop-pia casa famiglia: questopermette di raddoppiare ilnumero degli ospiti che vi-vono a Settimo senza infran-gere la legge regionale cheimpone il numero massimodi 12 persone ospitabili.
In questa casa famigliavivono, infatti, ventiquattroanziani che vengono sceltimediante una scrupolosa se-lezione che premia innanzi-tutto la provenienza dal terri-torio di Pescantina, questoperché possano continuare avivere e a mantenere le loroquotidiane relazioni in unclima il più possibile fami-liare. «Mi trovo benissimoqui, sembra proprio di starein famiglia» confessa la bi-snonna Annamaria, che aSettimo ha trovato un climatranquillo e sereno dove po-ter vivere.
La vita tra gli anzianiospiti, tutti autosufficienti, èregolata dalla cosiddetta“legge del villaggio”, uno
slogan coniato da don Zoccaper caratterizzare un proget-to di solidarietà, interno adogni comunità, che verte sulmessaggio di Gesù.
Nella casa famiglia glianziani si rendono utili: chipuò aiuta i volontari nellefaccende domestiche, nellapulizia come nel servire a ta-vola. Molti sono i momentiaggregativi anche con i gio-vani che possono usufruiredegli spazi della struttura apatto di interagire con gli an-ziani. Gli stessi pagano unfitto molto conveniente e in
linea con le loro necessità, iltutto avviene in forma anoni-ma, «come dovrebbe essereogni libera donazione - pre-cisa don Zocca - la Provvi-denza ci aiuta moltissimo adarrivare con il bilancio in pa-ri ogni anno, se rimane qual-cosa lo devolviamo intera-mente in opere di bene».
Il modello di casa fami-glia di Pescantina deriva dal-la precedente esperienza delSaval, dove don Zocca hainiziato la sua opera, maquesta idea di villaggio staper essere esportata altrove: icomuni di San Martino BuonAlbergo e Zevio sono infattiin trattativa per dotarsi distrutture simili che verrannogestite sempre dalla Fonda-zione L’Ancora.
Nella foto in alto la casafamiglia e sotto don Zocca
durante la cerimonia
SOCIALE
Festa per il primo anno dell’“Oasi”la casa famiglia voluta da don Zocca
LE ACCUSEI giudici parlano di «profili di grave criticità e violazioniche influiscono sulla tenutastrutturale del bilancio»
IL DISAVANZONelle 33 pagine inviateal sindaco si ricordano
i 2,09 milioni di “buco” del 2010 ed i 1,6 del 2011
Il sindacodi Pescantina,AlessandroReggiani.In alto,una vedutadel paese
i
sto toglierenon una, matre “A”.
È una re-lazione du-rissima quel-la stesa inben 33 pagi-ne dall’orga-no regionale
dell’organodi revisioneu s c e n t eespone «lac r e s c e n t epreoccupa-zione per losquilibrio, asuo direstrutturale,
PAOLO PERANTONI
Dall’ultimo Consiglio Comunale
MASSIMO ROSSIGNATI
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