Perzenando - Pergine Valsugana 2011

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Manifestazione a Pergine Valsugana, programma

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Perzenando, trekking gastronomico attraverso le frazioni del comune di Pergine è una manifestazione che si ripropone con successo ogni anno dal 2006. Nel corso delle precedenti cinque edizioni si è arrivati gradualmente a visitare tutte le frazioni delvasto territorio perginese percorrendo sentieri e strade spesso nascoste e inconsuete dando la possibilità ai partecipanti di conoscere aspetti suggestivi e poco conosciuti delle nostre zone.La bellezza dei luoghi, l’allettante offerta gastronomica e interessanti proposte culturali hanno fatto la fortuna di questa manifestazione che coinvolge nell’organizzazione in una reale sinergia le associazioni di volontariato, che insieme, ciascuna con le proprie peculiarità e competenze, collaborano per la riuscita di “Perzenando”.L’edizione di quest’anno, che ripercorre in parte gli itinerari che furono quelli della prima edizione, si svolgerà attraverso le frazioni di Canezza, Viarago, Serso e Brazzanighe. Il programma che è stato predisposto è quanto mai vario e articolato e non mancherà di suscitare interesse e gradimento. A tutti i partecipanti un caldo benvenuto. A tutte le associazioni e soggetti coinvolti nell’organizzazione un grazie sentito e riconoscente.

DESCRIZIONE PERCORSO CON MENUDomenica 28 agosto la partenza è prevista presso il Campo di Pattinaggio di Canezza dalle ore 9 alle ore 11.30. Dopo una ricca colazione a base di caffelatte, caffè, brioches e krafen si proporrà già la possibilità di effettuare una prima sosta per la visita al Museo degli Attrezzi. Quindi proseguimento verso Portolo di Sopra, dove, mentre si assisterà ad una dimostrazione dell’antico mestiere del sellaio (fumadro), sarà possibile gustare un rinfrescante succo di frutta. Il percorso si inoltra in direzione Cittadella: prima di approssimarsi a piatti più sostanziosi sarà prevista qui una sosta per un aperitivo e uno spuntino a base di crostini di pane con acciughe e gorgonzola. Poca

strada sarà poi da percorrere per raggiungere il centro di Viarago dove si potrà gustare un ricco primo con gnocchi alle acciughe e al pomodoro. Tra uno gnocco e l’altro sarà poi possibile visitare una cantina allestita per l’occasione con attrezzi agricoli di un tempo e ad una mostra presso la sala dell’Oratorio del paese. Quindi si proseguirà verso il Montengian per la visita dell’allevemento di struzzi e la degustazione con stuzzichini a base di carne e uova di struzzo. Si scenderà quindi verso Serso: prima tappa alla Chiesa di San Giorgio, che rimarrà aperta con possibilità di visita e in prossimità della quale verrà allestita un’esposizione di moto d’epoca. Per ristorarsi un po’ dopo la discesa da Viarago...grana trentino a blanc de sers. Continuando poi in direzione centro, presso il Parco del paese verranno serviti carne salada, fasoi e una rinfrescante birra ristoratrice. Non è possibile lasciare l’abitato di Serso senza una visita al sito archeologico dei Montesei: qui vi aspetta una dolce sosta a base di treccia mochena o strudel di mele.Alle soglie dell’abitato di Brazzaniga si potrà già sentire il profumo del caffè nell’aria. La chiesa del paese verrà aperta per la visita dell’interno. Sulla via del ritorno si presenteranno ancora delle tappe imperdibili: a Centrale di Serso il Museo della Centrale verrà aperto per i partecipanti al trekking con possibilità di visita guidata. Proseguimento poi lungo il torrente Fersina fino a raggiungere il Centro Visitatori della Cooperativa Agricola S.Orsola per una degustazione a base di piccoli frutti. Successivamente possibilità, dirigendosi nuovamente verso Canezza, di visita guidata all’acquedotto comunale del Busnech. Prima dell’arrivo al traguardo, dopo circa 10 chilometri di cammino, sarà ancora possibile visitare la Centrale di Canezza. A conclusione della manifestazione, nello spazio attrezzato per festa campestre di Canezza vi aspetterà un ultimo spuntino con una merenda con formaggio e affettati misti. Lungo il percorso troverete animazioni a cura del gruppo Arcieri Storici de Persen.

TREKKING GASTRONOMICO PER LE FRAZIONI DEL PERGINESECa n e z z a - V i a ra g o - S e r s o - B ra z z a n i g a

DOMENICA 28 AGOSTO 2011

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ISCRIZIONI

LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE È DI:Euro 25,00 per iscrizioni che abbiano luogo entro giovedì 25 agosto 2011Euro 30,00 per iscrizioni che abbiano luogo dal 26 al 28 agosto 2011

AGEVOLAZIONIPER I RAGAZZI NATI DOPO L’1.1.1997 LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE È DI:Euro 13,00 per iscrizioni che abbiano luogo entro giovedì 25 agosto 2011Euro 18,00 per iscrizioni che abbiano luogo dal 26 al 28 agosto 2011

PER I BAMBINI NATI DOPO L’1.1.2006LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE È DI:Euro 5,00 per iscrizioni che abbiano luogo entro giovedì 25 agosto 2011Euro 10,00 per iscrizioni che abbiano luogo dal 26 al 28 agosto 2011

IMPORTANTESi chiede cortesemente ai partecipanti di portare con sé durante il giro un documento di identità per un eventuale controllo dell’età.La manifestazione si svolgerà con qualsiasi situazione metereologica.La lunghezza del percorso è di circa 10 chilometri.È sconsigliato l’uso del passeggino.

ORARISi può partire dalle ore 9,00 alle ore 11,30.L’ultimo punto di ristoro - Centro visitatori Coop. S. Orsola - chiude alle ore 16.00.Sarà disponibile un bus navetta dalle ore 14 alle ore 17 circa. Arrivo previsto tra le 15 e le 18.L’iscrizione a Perzenando darà diritto di

partecipare ai punti di ristoro gastronomici allestiti lungo il percorso e ad utilizzare il servizio di bus navetta, garantito per la parte finale del percorso. Ai partecipanti verranno consegnati dei buoni per i punti gastronomici che non dovranno essere smarriti o ceduti a terzi. Attenzione: i buoni di partecipazione hanno colori diversa a seconda dell’età dell’iscritto. Si riserva la possibilità di effettuare un controllo sui partecipanti con ritiro immediato dei buoni se intestati a bambino ed utilizzati da adulto.I punti gastronomici ed il servizio navetta sono riservati ai soli iscritti a Perzenando.

LE ISCRIZIONI SI RICEVONO PRESSOAPT Valsugana ufficio di Pergine - Piazza Serra, 10 - tel 0461/531258 - 0461/727760Bar Pizzeria Anna - Zivignago di Pergine - tel 0461/532424Ristorante Albergo La Rotonda-viale Venezia- tel 0461/531128Pizzeria al Cavalletto - via Pennella -tel 0461/531024Bar Tobia Centro Comm.le Shop Center Valsugana -via Tamarisi- tel 0461/532230Famiglia Cooperativa Canezza tel. 0461 509514 Famiglia Cooperativa S. Orsola tel. 0461 551146Bar al Sole - Canezza tel. 0461/531358

per informazioni contattareAPT VALSUGANA UFFICIO DI PERGINEPiazza Serra, 10 Pergine Valsugana Tel e Fax 0461/531258 oppure 0461/[email protected] www.valsugana.info

UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICOdel Comune di Pergine Tel 0461/502111

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Nel passato l’abitato di Canezza è stato il punto di riferimento di tutta la Valle della Fersina, “emporio e mercato commerciale dei Mocheni” (Cesare Battisti) con la presenza di mulini, fucine, segherie, una filanda e varie attività artigianali fra cui, rinomatissima, una fabbrica di salami.Come già scrisse nel Settecento il Montebello, Canezza è “un villaggio...di ricreazione a’ Perginesi ed altri per la frescura e la salubrità dell’aria”: per questa sua caratteristica, unita alla bellezza del luogo abbracciato alla Fersina, il paese si propone anche come meta turistica.Canezza “porta” della valle dei Mocheni, in questi ultimi anni ha quasi raddoppiato la popolazione dopo che sono state costruite numerose nuove abitazioni, diventando di fatto proposta residenziale per molti trentini e perginesi. Per la vicinanza ai centri maggiori, velocemente raggiungibili grazie agli ottimi collegamenti stradali, ma nello stesso tempo per la sua posizione tranquilla e riservata, il paese in riva alla Fersina si propone come luogo in grado di conciliare bene le varie esigenze della modernità. Fiera del suo passato come testimonia il bel museo etnografico, e culturalmente vivace con l’operare di diverse associazioni volontaristiche, Canezza può vantare delle interessanti attività economiche quali una fabbrica di sottoli e marmellate, una modernissima segheria e la diffusa coltivazione dei piccoli frutti. L’area artigianale, incorso di realizzazione, è poi la nuova chance per interpretare un futuro tutto da disegnare. Il campo di pattinaggio in inverno e nella bella stagione il parco giochi con l’annesso e originale museo del paracarro, il campo di calcio, il laghetto artificiale sulla Fersina e la partenza della pista ciclabile per la valle, sono poi le opportunità che Canezza offre per ildivertimento e il tempo libero.

Panoramica Canezza

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CANEZZA

Veduta Campanile chiesa S.Rocco

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Chiesa e Oratorio

Il paese di Viarago si allunga su un ampio terrazzo morenico sul versante destro del Fersina, a quota 678 m sul livello del mare, alle pendici dei monti “Vedeséna” a ovest e “Predoccia” (o “Dos de la Cros”, per la grande croce di legno sulla sommità, rinnovata nel 2008 dal gruppo Alpini) a est, dai quali scendono il rio Carpineto, il rio della “Val dei Fòcei (cioè degli uccelli), e il rio della “Val del Pònt”. La zona fu abitata dalla preistoria, come dimostrano i reperti archeologici dei Montesei di Serso, del Castelir e della Predoccia. Il primo documento scritto riguardante Viarago si riferisce alle disposizioni comunali della regola e porta la data 1214. Fin dal 1400 il paese era il centro più popolato della Gastaldia di Viarago e faceva parte della giurisdizione del castello di Pergine. Zona mineraria, nei secoli passati aveva raggiunto una notevole attività, come dimostrano le discariche, le entrate di miniere, i toponimi … La campagna intorno era coltivata a vigneto fin dall’antichità. Nella prima metà del secolo scorso era molto diffuso il gelso, alimentazione di un’intensa bachicoltura, finita di colpo all’inizio degli anni ’40. Ora scomparsi i campi di grano già dagli anni sessanta del secolo scorso, e molto ridotti i vigneti, la campagna ancora coltivata è coperta dai filari di piccoli frutti e ciliegie, insieme a qualche appezzamento di “pomari”. La parte alta del territorio di Viarago è la zona dei “masi”, nei quali molte famiglie del paese si trasferivano l’estate per la fienagione e il pascolo. Ora, scomparso l’allevamento del bestiame, i masi, quasi tutti restaurati, sono meta del weekend di viaragri e trentini, ma il bosco avanza, contrastato solo da coltivazioni di piccoli frutti. L’amenità del paesaggio ne risulta alquanto degradata, ma come dice il proverbio “prima vivere e poi filosofare”. Attualmente la popolazione, antico ceppo + “Viarago nuova” (zona residenziale lungo il rio Carpineto, alle pendici del monte Vedeséna), conta circa 500 abitanti. “Frazione” di Viarago è Cittadella, nell’estrema zona est del paese, oltre la Val dei Fòcei, piccolo agglomerato di case, strette attorno alla vecchia fontana e al capitello dell’Immacolata, fiorente di famiglie antiche e nuove. La comunità di Viarago propone annualmente numerose feste sia religiose (la sagra di San Fabiano e Sebastiano il 20 gennaio), sia culturali che ricreative, animate da varie associazioni: rassegna di teatro amatoriale (Filodrammatica), mostre e ritrovi (Alpini, amici del cane, banda). Notevole, nella prima domenica di agosto, la festa degli Alpini sui prati di Malga Péc, proprietà dell’ASUC di Viarago, nel territorio di Sant’Orsola. Positiva novità è il restauro dell’Oratorio parrocchiale e pare finalmente di prossima realizzazione il parco–posteggio nella zona sottostante la Chiesa.

VIARAGO

Fontana di Cittadella

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SERSOLa frazione di Serso è situata ad un altitudine di 548 metri slm, lungo il pendio sulla sponda destra del torrente Fersina. La frazione vanta antiche origini: nell’area archeologica dei Montesei è rimasta traccia di un abitato retico edificato tra il VI e il I secolo a.C.. L’abitato era composto da quattro case a pianta quadrangolare, di cui oggi si pos-sono ancora osservare i ruderi. Esse vennero edificate su due piccoli dossi gemelli, da cui deriva il nome “Montesei”, ovvero “piccoli monti”. L’area archeologica è oggi meta di numerose passeggiate ed offre una gradevole visuale su Pergine, sul suo castello e sulle catene montuose circostanti. Un’ulteriore testimonianza storica si individua nella chiesa di San Giorgio, che viene citata per la prima volta in un documento del 1100. culto devozionale, venne eretta sui resti di una torre romana. Nata come luogo di culto devozionale, venne eretta sui resti di una torre romana. Nel ‘500 divenne la chiesa della Gastaldia di Viarago, Serso, Canezza, Portolo, Prato e Arzenago. All’epoca veniva utilizzata per amministrare i beni della Chiesa nell’intera valle dei Mocheni. La chiesa di San Giorgio presenta al suo interno affreschi di epoche differenti, a testimonianza della sua lunga storia. Ad oggi viene ancora utilizzata dalla comunità di Serso e, su richiesta, è possibile visitarla. Proseguendo nella storia giungiamo al 1700, quando la frazione di Serso era composta da un gruppo di case, tra cui sorgevano un castello ed una dogana, che controllava l’ingresso alla valle dei Mocheni. All’epoca vennero anche erette diverse fontane nel paese, che sono una delle sue principali caratteristiche. Nate come depositi d’acqua contro eventuali incendi, sembrano avvalorare la leggenda del paese:”Serso perverso sette volte perso, sette volte brusà, se’l brusa ancora ‘na volta no resta pu neanca ‘na cà”. E nel parco della frazione sono state costruite sette colonne a ricordo e monito di questa leggenda. Scendendo dalla frazione si passa davanti alla Centrale Idroelettrica di Serso. Nel 1893 entrarono in funzione due centrali idroelettriche al mondo: la centrale delle cascate del Niagara e la centrale di Serso. Essa fu il primo impianto di produzione idroelettrica dell’Impero Asburgico.La Centrale sfrutta il bacino costituito a monte dal Rio Nero ed attualmente è ancora in funzione. Al suo interno ospita il Museo, in cui è possibile ripercorrere, fino ai giorni nostri, la storia della Centrale, attraverso fotografie, documenti e strumentazioni dell’epoca.

Sito Archeologico

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Centrale Elettrica

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Abitato Brazzaniga

Particolare Brazzaniga

L’abitato di Brazzaniga è situato nella valletra il Doss di Tessara e le pendici dei colli del Castelier, tra il torrente Fersina e il lago di Canzolino e Costa. Il toponimo è molto antico. Si trova già nell’Urbario del 1220 e in un docu-mento del 1329 si legge: “In contrada Brazanige”. L’ordine di tale toponimo è dibattuta. Paolo Orsi, nel suo saggio di toponomastica tridentina scrive: “Esiste una rarissima gente Braccia..., dalla quale deriva una famiglia Braciania e di conseguenza il nostro Braccianiaca villa”. Riscontra quindi un’etimologia latina. Christian Schneller propende invece per l’origine germanica dei nomi terminanti in -iga. L’abitato però non è così antico. Nel catasto della Gastaldia di Madrano del 1638, che comprendeva anche questa zona, il toponimo Brazzaniga non è indicato. Si trova Balasi e Passil Horso. In tutto questo territorio non erano situati domicili ma “canipete” (baite) dei pinetani in quanto i vignali di questa zona appartenevano a loro e vi abitavano per poche settimane, il tempo necessario per dedicarsi alla viticoltura. Da ciò si può dedurre che il nucleo storico di Brazzaniga si sia sviluppato dopo il 1630. Brazzaniga è stato un luogo notevole passaggio in quanto si trova sul tracciato del “Salesà lonc”, mulat-tiera che conduceva al Santuario di Pinè caratterizzata da un notevole volume di transito di merci e pellegrini.L’abitato di Brazzaniga si trova a 490 m slm e conta circa 150 abitanti.

BRAZZANIGA

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CANEZZA – CAMPO DI PATTINAGGIO Caffelatte, caffè, brioches e krafen

PORTOLO DI SOPRASucco di frutta

CITTADELLAAperitivo con crostini di pane, acciughe e gorgonzola

VIARAGOGnocchi di patate alle acciughe e al pomodoro

MONTENGIANStuzzichini a base di derivati dello struzzo SERSO – CHIESA DI SAN GIORGIOGrana trentino a blanc de sers

IL MENU DI PERZENANDO 2011

Saranno presenti altri punti di ristoro con sole bibite.

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SERSO – PARCOCarne salada, fasoi e birra

MONTESEIDolce treccia mochena o strudel

BRAZZANIGACaffè

CENTRO VISITATORI COOP S.ORSOLAAssaggio di piccoli frutti

CANEZZA – AREA FESTA CAMPESTREPiatto con Formaggio ed affettati misti

IL MENU DI PERZENANDO 2011

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Perzenando regala ai propri iscritti un simpatico gadget, un cappellino. Lo stesso potrà essere utilizzato durante il trekking gastronomico.

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