Piano di rilancio di San Cristoforo al Lago (Pergine Valsugana)

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Approvazione del Programma Integrato di Intervento per la riqualificazione dell’ambito del lungolago di San Cristoforo e conseguente Adozione della variante con relative opere pubbliche al Piano Regolatore Generale Comune di Pergine Valsugana Direzione Servizi alla Città e al Territorio 1

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Approvazione del Programma Integrato di Intervento per la riqualificazione dell’ambito del

lungolago di San Cristoforoe conseguente

Adozione della variante con relative opere pubbliche

al Piano Regolatore Generale

Comune di Pergine Valsugana

Direzione Servizi alla Città e al Territorio

1

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Deliberazione del Consiglio Comunale n. 20 di data 29.03.2007

Approvazione di “Indirizzi per aggiornamento e varianti al PRG”

individuano una serie di azioni da attuare mediante varianti al PRG per dare adeguata soluzione a problematiche di carattere urbanistico

Tra queste azioni è ricompresa la riqualificazione di ambiti urbanistici di particolare rilevanza, come la zona del lago di Caldonazzo e, nello specifico, di San Cristoforo, lungo lago di Ischia e Valcanover, Castagnè e Canale, attraverso la progettazione di interventi mirati che, sulla base di studi ed approfondimenti specifici, consentano di qualificare il ruolo economico e turistico di tutta la zona e di governare la sua trasformazione ed il suo sviluppo nella consapevolezza che le potenzialità connaturate alla vocazione turistica del luogo devono essere sviluppate attraverso una progettazione urbanistica

particolarmente attenta all’ambiente;

PREMESSE

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Deliberazione del Consiglio Comunale n. 48 di data 30.07.2007

Presa d’atto dello studio per la riqualificazione dell’ambito del

lungolago di San Cristoforo redatto dal prof. arch. Emilio Pizzi

rinvia ad un successivo esame ed eventuale atto deliberativo del

Consiglio Comunale l’adozione di una variante al PRG relativa

all’ambito del lungolago di San Cristoforo, predisposta:− con riferimento allo studio redatto dal prof. arch. Emilio Pizzi − secondo le linee guida indicate dal Consiglio Comunale

PREMESSE

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Deliberazione del Consiglio Comunale n. 4 di data 26.02.2009

Approvazione dell’”Atto di indirizzo per l'applicazione della

perequazione urbanistica nel territorio di Pergine Valsugana”

1. costituisce l’esito dello studio di classificazione del territorio e di

definizione dei criteri e delle regole per la corretta applicazione

dei principi della perequazione urbanistica

2. rappresenta il riferimento metodologico ed operativo per la

redazione delle varianti al PRG improntate alla definizione e

alla disciplina degli ambiti territoriali di perequazione

PREMESSE

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Direzione Servizi alla Città e al Territorio

• ha recepito i contenuti dello studio redatto dal prof. arch. Emilio Pizzi,

coordinandoli con le esigenze manifestate dall’Amministrazione comunale

ed adeguandoli sulla scorta degli esiti degli studi e dei confronti avuti con i

competenti uffici provinciali

• ha predisposto una proposta di intervento di rilevante interesse pubblico al

fine di riqualificare il tessuto urbanistico, edilizio ed ambientale dell’ambito

del lungolago di San Cristoforo, con applicazione dell’istituto della

perequazione urbanistica

PREMESSE

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Direzione Servizi alla Città e al Territorio

Ha ritenuto di avvalersi dello strumento del

PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO

art. 51 della L.P. 1/2008 art. 56bis della L.P. 22/1991

in considerazione della presenza di una pluralità di funzioni e di diverse

tipologie di intervento, ivi comprese le opere di urbanizzazione e le

infrastrutture, avente una dimensione tale da incidere sulla riorganizzazione

urbana e dal possibile concorso di più operatori e risorse finanziarie pubblici

e privati;

PREMESSE

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Amministrazione

Direzione Servizi

alla Città e al

Territorio

Giunta Comunale

PREMESSE

ha sottoposto la proposta di intervento ai proprietari

delle aree interessate

sulla base degli esiti di tali confronti ha redatto il

progetto preliminare di intervento per la

riqualificazione dell’ambito del lungolago di San

Cristoforo

ha preso visione del progetto preliminare di

intervento e ha espresso parere favorevole con

conchiuso d.d. 20.04.2010

ha ritenuto di modificare la proposta preliminare di

intervento “Indirizzi per modifiche al Programma

Integrato di Intervento e conseguente variante al

P.R.G. per San Cristoforo”, con conchiuso d.d.

09.11.2011

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Commissione

Comprensoriale

Tutela

Paesaggistico

ambientale

PREMESSE

seduta di data 15 dicembre 2010:parere favorevole subordinatamente all’osservanza Di

prescrizioni: “Per quanto riguarda gli interventi di breve periodo […] la Commissione non ha sollevato problemi riferiti alla salvaguardia del territorio ed al rispetto dei criteri di tutela del paesaggio; comunque la Commissione si riserva di valutare, di volta in volta, in modo approfondito le modalità esecutive di ogni piano guida previsto nel programma.

Per quanto riguarda gli interventi di lungo periodo si è rilevato che la realizzazione del porticciolo presenta problematiche che il progetto finale dovrebbe risolvere, per valorizzare la darsena originaria e l’apertura panoramica verso il lago, dallo spazio a verde attrezzato. Si tratta di collocare e dimensionare opportunamente gli imbarcaderi ed eventualmente di ricollocare la struttura per servizi esistenti “Cus”.”

Commissione

Ediliziaseduta di data 21 dicembre 2010:ha espresso parere favorevole

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Accordi tra soggetti pubblici e privati - art. 30, L.P. 1/2008

• Sono stati sottoscritti con i proprietari interessati• Sono volti a:

• attuare il disegno insediativo previsto dal progetto preliminare di

intervento• far conseguire gratuitamente al Comune di Pergine Valsugana la

proprietà di:

1. aree da destinare al soddisfacimento di standard quantitativi di

spazi pubblici o riservati alle attività collettive, a verde pubblico

o a parcheggi

2. ulteriori aree e/o di immobili da destinare alle funzioni di cui al

precedente punto, quale equo bilanciamento tra interessi

pubblici e privati nella ripartizione del valore aggiunto

determinato dagli interventi previsti

PREMESSE

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Accordi tra soggetti pubblici e privati - art. 30, L.P. 1/2008

• I contenuti degli accordi individuano in via preliminare:• le scelte urbanistiche, le regole perequative e le regole della

trasformazione • gli impegni assunti a carico dei soggetti sottoscrittori da tradurre nel

Programma Integrato di Intervento

• secondo l’art. 30 comma 2 della L.P. 1/2008 gli accordi costituiscono parte

integrante dello strumento di pianificazione cui accedono e sono soggetti

alle medesime forme di pubblicità e di partecipazione;

PREMESSE

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Consiglio Comunale di data 03.08.2010

Presentazione dei contenuti del Programma Integrato di

Intervento per la riqualificazione dell’ambito del lungolago di San

Cristoforo

PREMESSE

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Programma Integrato di Intervento

DECRETO DEL PRESIDENTE N. 18-50/Leg DI DATA 13 Luglio 2010Disposizioni regolamentari di attuazione della LP1/2008:

ai sensi dell’art. 61 comma 3, lett. e) “Disposizioni transitorie” al Programma Integrato di Intervento continuano ad applicarsi le disposizioni della L.P. 22/1991 essendo lo stesso stato presentato al Consiglio Comunale in data antecedente a quella di entrata in vigore del regolamento stesso;

art. 56bis della L.P. 22/1991

PREMESSE

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Programma Integrato di Intervento

art. 56bis della L.P. 22/1991

I principali contenuti dell’art. 56bis:

1. Al fine di riqualificare il tessuto urbanistico, edilizio ed ambientale, i comuni promuovono la formazione di programmi integrati. [..]

2. Soggetti pubblici e privati singolarmente o riuniti in consorzio o associati fra di loro, possono presentare al comune programmi integrati relativi a zone in tutto o in parte edificate o da destinare a nuova edificazione al fine della loro riqualificazione urbana ed ambientale.

PREMESSE

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Programma Integrato di Intervento

art. 56bis della L.P. 22/1991

I principali contenuti dell’art. 56bis:

5. I programmi sono approvati dal consiglio comunale, previo parere della commissione edilizia comunale. [..]

6. Qualora l'approvazione del programma richieda delle modifiche alle previsioni del PRG, la delibera di approvazione del consiglio comunale costituisce adozione di variante al piano. [..]

PREMESSE

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Approvazione del Programma Integrato di Intervento

per la riqualificazione dell’ambito del lungolago di San

Cristoforo

Adozione della variante al PRG:

opere pubbliche funzionali a dare adeguato compimento

agli interventi di riqualificazione dell’ambito di San

Cristoforo

PREMESSE

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Approvazione del Programma Integrato di Intervento

per la riqualificazione dell’ambito del lungolago di San

Cristoforo

• Allegato A: Relazione Illustrativa

• Allegato B: Schede degli Ambiti territoriali

• Allegato C: Relazione Economica - preventivo di spesa per la realizzazione

delle opere di urbanizzazione e quadro generale delle risorse mobilitabili

• Allegato D: Schemi di convenzione

• Allegato E. Documentazione fotografica

• Allegato F: Elenco dei proprietari

• Allegato G: Fascicolo degli accordi ai sensi dell’art. 30 della L.P. 1/2008

• Elaborati cartografici

CONTENUTI

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Adozione della variante al PRG:

opere pubbliche funzionali a dare adeguato compimento

agli interventi di riqualificazione dell’ambito di San

Cristoforo

• Relazione illustrativa• Norme di Attuazione• Contenuti dei Piani Attuativi• Elaborati cartografici• Allegato 1 - Elaborati del Programma Integrato di Intervento • Allegato 2 – Rendicontazione urbanistica, ai sensi del Decreto del

Presidente della Provincia dd. 14 settembre 2006 n. 15-68/Leg nel testo

modificato dal d.P.P. 24 novembre 2009, n. 29-31/Leg• Allegato 3 - Valutazione preventiva degli effetti delle previsioni urbanistiche

sulla cartografia del rischio P.G.U.A.P.

CONTENUTI

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Le opere pubbliche funzionali a dare adeguato compimento agli

interventi di riqualificazione dell’ambito di San Cristoforo, sono:

1. spostamento della S.P. n. 1 del lago di Caldonazzo al di fuori del centro abitato di San Cristoforo;

2. razionalizzazione delle previsioni della viabilità a nord dell’abitato di San Cristoforo;

3. previsione del potenziamento di via alle Darsene;

4. ripristino della previsione del tracciato della linea ferroviaria Trento-Venezia sull’attuale sedime e la previsione di una zona F8 - Parcheggi pubblici e ad uso pubblico nei pressi della stazione di Canale;

5. la previsione di un breve tratto di viabilità pubblica e contestuale riorganizzazione dell’area interessata all’insediamento sita tra Viale Europa e Via alla Stazione nei pressi della stazione ferroviaria di Canale;

6. nuove destinazioni pubbliche (parcheggio e viabilità) per dare attuazione agli interventi nei casi in cui i privati non hanno aderito al Programma Integrato di Intervento;

7. nuovi percorsi pedonali e ciclopedonali esterni agli ambiti del Programma Integrato di Intervento.

CONTENUTI

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APPROVAZIONE PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO PER LA RIQUALIFICAZIONE DELL’AMBITO DEL LUNGOLAGO DI SAN CRISTOFORO

Eventuale 2° adozione C.C. 30 giorni deposito per osservazioni su parti variate + parere PAT

VARIANTE AL P.R.G.Comprensiva delle opere pubbliche necessarie per dare compimento agli interventi

1°adozione da parte del C.C.30 giorni deposito per osservazioni dei cittadini

+ parere PAT

adozione definitiva C.C.

Approvazione PAT della Variante al P.R.G.

Redazione Piani Attuativi

Approvazione da parte del C.C. dei Piani Attuativi

Concessioni Edilizie

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Parere Commissione Comprensoriale Tutela Paesaggistico-Ambientale eParere Commissione Edilizia

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FINE

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Programma Integrato di Intervento

Comune di Pergine Valsugana

Direzione Servizi alla Città e al Territorio

per la riqualificazione dell’ambito del lungolago di San Cristoforo

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RELAZIONE ILLUSTRATIVA

L’area oggetto di intervento

Il PII interviene nella riqualificazione e valorizzazione del tessuto urbanistico, edilizio ed ambientale dell’ambito del lungolago di San Cristoforo compreso tra:• il tracciato della Strada Statale n. 47 della Valsugana• la linea ferroviaria Trento-Venezia• la sponda settentrionale del lago di Caldonazzo.

Il PII interviene inoltre con la trasformazione di un’area in località Assizzi, interessata dal trasferimento di diritti edificatori maturati nell’ambito degli interventi previsti a San Cristoforo.

Il PII recepisce infine un’iniziativa di valorizzazione agricola di un’area del versante collinare tra la frazione dei Masetti e la località “Maso Braito”, a est di via del Rastel.

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RELAZIONE ILLUSTRATIVA

Le criticità e potenzialità del territorio

La Direzione Servizi alla Città e al Territorio:

• ha svolto una prima fase di analisi, condotta anche sulla scorta delle riflessioni contenute nello studio redatto dal prof. arch. Emilio Pizzi, ai fini della predisposizione della proposta di intervento

• ha evidenziato i fattori di criticità presenti sul territorio e ha individuato gli elementi che rappresentano le opportunità ed i punti di forza del territorio ai fini della definizione delle strategie di sviluppo e riqualificazione fondate sulle effettive risorse e le opportunità presenti in loco

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RELAZIONE ILLUSTRATIVA

Le criticità del territorio:1) presenza della Strada Provinciale n. 1 del Lago di Caldonazzo: elemento di forte

discontinuità e di rottura nelle relazioni e nei collegamenti trasversali, situazioni di difficoltà e pericolo negli attraversamenti la circuitazione pedonale in sicurezza, elemento di forte disturbo in relazione all’impatto acustico e all’inquinamento prodotto dai numerosi veicoli in transito.

2) frammentazione dell’edificato e mancanza di elementi di centralità che si configurino quali luoghi e spazi di relazione: assenza di elementi di centralità in grado di conferire rango urbano all’insediamento.

3) scarsa visibilità e percezione della presenza del lago dall’abitato: la presenza di barriere artificiali costituite da manufatti schermanti o di barriere vegetali impedisce di fatto di avvertire la presenza del lago se non in stretta prossimità dello specchio d’acqua.

4) commistione nell’uso degli spazi: distribuzione disomogenea sul territorio degli spazi relativi alla residenza, alle attività ricettive e di quelle produttive, che rappresenta la conseguenza di una mancata programmazione urbanistica consolidatasi nel corso degli anni, che rende problematico lo sviluppo ordinato delle singole funzioni presenti sul territorio.

5) carenza di spazi pubblici qualificati: la carenza di spazi pubblici qualificati e l’assenza di luoghi di riferimento riservati a spazi di relazione accentua il problema della frammentazione del tessuto insediativo, contribuendo ad aumentare il “disordine” urbano.

6) frammentazione e mancanza di interconnessione dei percorsi pedonali e ciclopedonali. 7) presenza di un capillare reticolo idrografico costituito dai numerosi canali che attraversano,

in gran parte intubati, l’ambito di San Cristoforo e che presentano criticità idrauliche in corrispondenza degli attraversamenti e che sicuramente non sono adeguatamente valorizzati.

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RELAZIONE ILLUSTRATIVA

Le potenzialità del territorio:1) buon livello di accessibilità grazie alla presenza dei tracciati della strada statale della

Valsugana e della strada provinciale del lago di Caldonazzo: queste due infrastrutture, unitamente alla presenza del tracciato della ferrovia Trento-Venezia, garantiscono alle attività presenti e a quelle insediabili un valido collegamento al sistema infrastrutturale di livello locale e sovra locale.

2) naturale vocazione turistica dell’ambito di San Cristoforo: a partire dai primi decenni del novecento, grazie alla sua naturale vocazione turistica, San Cristoforo è stata meta di un vivace turismo anche internazionale e che permane, in misura ridotta, anche ora, costituendo una delle componenti privilegiate dello sviluppo economico.

3) presenza dei vuoti urbani, intesi quali spazi disponibili e non ancora edificati, che possono diventare l’occasione per realizzare nuove centralità in grado di conferire dignità urbana al centro abitato.

4) qualità intrinseche del luogo: gli aspetti naturali e geografici, buona esposizione del tratto di costa che chiude a nord il lago assicurando condizioni di luminosità e soleggiamento ottimali con condizioni climatiche particolari, qualità delle acque del lago, presenza dei biotopi provinciali sul fronte a lago, presenza di emergenze architettoniche, quali la chiesa di San Cristoforo ed in generale il nucleo storico e la Darsena storica.

5) dotazione di esercizi pubblici e di dettaglio presenti sul territorio in misura adeguata alle esigenze urbane e turistiche, che indubbiamente necessitano di essere integrate e potenziate, ma costituiscono una base essenziale ed imprescindibile per garantire una strategia di sviluppo improntata sull’offerta al turismo.

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Le strategie:

Strategie: sistema insediativo 1. ridefinire connotati urbani in alternativa allo sviluppo frammentato per piccole

quantità edilizie attuale2. migliorare la qualità urbana e creare spazi pubblici qualificati3. migliorare la dotazione di servizi e attrezzature alla popolazione4. perseguire un coerente sviluppo delle reti di distribuzione dei servizi

Strategie: sistema ambientale1. recuperare la visibilità dello specchio d'acqua del lago2. valorizzare le risorse ambientali del luogo

Strategie: sistema infrastrutturale1. liberare il centro urbano di S. Cristoforo dal flusso di traffico di

attraversamento2. creare un sistema di percorsi ciclopedonali attrezzati3. promuovere l'intermodalità e il sistema della mobilità ciclopedonale

Strategie: sistema turistico/balneare1. diversificare l'offerta turistica e valorizzare/promuovere il patrimonio locale 2. rafforzare la ricettività

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

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RELAZIONE ILLUSTRATIVASISTEMA STRATEGIA AZIONE

INSEDIATIVO

Ridefinire connotati urbani in alternativa allo sviluppo frammentato per piccole quantità edilizie attuale

Realizzazione di nuovi volumi che configurino nuove gerarchie urbane

Recupero dei vuoti urbani mediante interventi che configurino nuove centralità urbane

Creazione di allineamenti nelle nuove edificazioni

Definizione di limiti all'edificazione in modo da contrassegnare in modo leggibile il passaggio dall’ambiente urbano all’ambiente naturale

Migliorare la qualità urbana e creare spazi pubblici qualificati

Riorganizzazione dei servizi per la collettività in un luogo centrale che assuma connotati di livello urbano

Realizzazione di piazze, viali alberati, aree di balneazione attrezzate

Recupero dei vuoti urbani mediante interventi che configurino nuove centralità urbane

Creazione di nuovi spazi di relazione qualificati dal sistema delle attività che ne definiscono il perimetro

Creazione di parcheggi di attestamento

Incentivazione alla realizzazione di parcheggi interrati per garantire spazi riservati alla pedonalità in superficie

Messa a sistema delle nuove centralità attraverso collegamenti di rango urbano

Migliorare la dotazione di servizi e attrezzature alla popolazione

Potenziamento della dotazione dei servizi alla collettività

Riorganizzazione dei servizi per la collettività in un luogo centrale che assuma connotati di livello urbano

Creazione di adeguati spazi a parcheggio

Perseguire un coerente sviluppo delle reti di distribuzione dei servizi

Adeguamento della rete di distribuzione dei servizi (acqua, luce, gas e fognatura) al nuovo carico insediativo

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RELAZIONE ILLUSTRATIVASISTEMA STRATEGIA AZIONE

AMBIENTALE

Recuperare la visibilità dello specchio d'acqua del lago

Creazione di cannocchiali visivi

Diradamento delle barriere vegetali

Miglioramento della qualità degli spazi fronte lago e delle aree destinate alla balneazione

Valorizzare le risorse ambientali del luogo

Limitazione delle interferenze con il sistema idrico locale

Contenimento dell'inquinamento delle acque superficiali

Messa in luce e recupero dei canali attualmente interrati o tombati

Promozione di forme di sensibilizzazione al rispetto dell'ambiente

Mantenere la permeabilità dei suoli

SISTEMA STRATEGIA AZIONE

TURISTICOBALNEARE

Diversificare l'offerta turistica e valorizzare/promuovere il patrimonio locale

Realizzazione di un parco agricolo della biodiversità finalizzato alla promozione della conoscenza e alla divulgazione dei valori storico-culturali e paesaggistico-ambientali del contesto rurale locale

Rafforzare la ricettività

Ampliamento dell'offerta ricettiva

Miglioramento degli standard qualitativi dei servizi offerti dalle strutture esistenti

Miglioramento della qualità degli spazi fronte lago e delle aree destinate alla balneazione

Creazione di adeguati spazi a parcheggio

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RELAZIONE ILLUSTRATIVA

SISTEMA STRATEGIA AZIONE

INFRASTRUTTURALE

Liberare il centro urbano di S.Cristoforo dal flusso di traffico di attraversamento

Realizzazione del nuovo tracciato della S.P. 1 esterno al centro abitato

Riqualificazione dell'attuale tracciato della S.P. 1 in funzione del nuovo rango urbano dell'infrastruttura

Realizzazione accessi qualificati alle nuove centralità ed ai nuovi spazi pubblici, lungo l'attuale tracciato della S.P. 1

Creare un sistema di percorsi ciclopedonali attrezzati

Completamento del sistema dei percorsi esistenti lungo le rive del lago

Interconnessione alla rete delle piste ciclabili comunali e provinciali

Creazione di parcheggi di attestamento in prossimità dei percorsi ciclopedonali

Promuovere l'intermodalità e il sistema della mobilità ciclopedonale

Creazione di parcheggi di attestamento in prossimità della stazione ferroviaria a servizio della stessa e del sistema dei percorsi ciclopedonali

Interconnessione alla rete delle piste ciclabili comunali e provinciali

Creazione di un circuito ciclopedonale di collegamento tra i luoghi delle nuove centralità

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RELAZIONE ILLUSTRATIVA

Gli ambiti e le modalità di intervento

Il PII prevede, con riferimento alle disposizioni legislative contenute nella L.P. 01/2008 e al documento “Atto di indirizzo per l'applicazione della perequazione urbanistica nel territorio di Pergine Valsugana” approvato dal Consiglio Comunale, il ricorso alla perequazione urbanistica.

La perequazione si attua attraverso comparti anche formati da terreni non fisicamente contigui che interessano i seguenti ambiti territoriali:

1. Ambito territoriale AMB1 – San Cristoforo tra il nucleo storico e via dei Pescatori

2. Ambito territoriale AMB2 – San Cristoforo tra Viale Europa e Via alle Darsene

3. Ambito territoriale AMB3 – San Cristoforo tra Viale Europa e Viale del Lido4. Ambito territoriale AMB4 – Maso Braito – Via del Rastel5. Ambito territoriale AMB5 – Assizzi

L’attuazione di ciascun ambito territoriale è subordinata alla approvazione di un piano attuativo che ne definirà in termini unitari tempi e modalità di intervento, secondo gli orientamenti progettuali riportati nella rispettiva scheda di intervento.

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RELAZIONE ILLUSTRATIVA

Gli ambiti e le modalità di intervento

Ciascuna Scheda degli Ambiti territoriali, oltre agli estratti degli elaborati cartografici, riporta:• Ubicazione territoriale• Contenuti e orientamenti generali• Destinazioni urbanistiche e normativa principale di riferimento• Tavola delle regole progettuali/urbanistiche/ambientali

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 1 - Area parco-balneare

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 1 - Area parco-balneare

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 1 - Area parco-balneare

Superficie catastale complessiva: 20.089 mq

QPB Quantità edificabile spettante al comune: Il Comune di Pergine Valsugana ha facoltà di utilizzare in questo comparto una quota di QPB variabile in ragione delle proprie scelte di pubblico interesse e indipendentemente dallo stato di fatto e di diritto di tale area.

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 1 - Area parco-balneareScheda del Piano Attuativo

PRG

Destinazioni urbanistiche:G4 - zone per attrezzature parco balneari F6 - Zone destinate a strade, spazi pubblici e piazze F8 - Parcheggi pubblici e ad uso pubblico Insediamenti storici F3 - Zone a verde pubblico

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 2 - Centro servizi per la città

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 2 - Centro servizi per la città

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 2 - Centro servizi per la città

L’Ambito territoriale 2 è costituito da 3 comparti denominati:

• comparto 1

• comparto 2

• comparto 3

Superficie catastale complessiva: 14.121 mq

QTR - Quantità edificabile spettante al terreno: 4.020 mq

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 2 - Centro servizi per la città – Comparto 1

Destinazioni urbanistiche e normativa principale di riferimento:

sub-area 1

sub-area 2

sub-area 3

Superficie catastale complessiva

4.164 mq 772 mq 3.107 mq

Totale = 8.043 mq

QTR Totale 2.019 mq - -

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 2 - Centro servizi per la città – Comparto 1

Ripartizioni funzionali della ST (in %)

SE superficie edificabile effettiva 70%

VC verde attrezzato di pertinenza 10%

VP spazio attrezzato pubblico 20%

Ripartizioni funzionali Le destinazioni d’uso consentite sono quelle di cui ai punti #1, #2 e #4 dell’art.6 delle Norme di Attuazione del P.R.G., con le seguenti ripartizioni funzionali:

Residenziale < 30%

Commerciale < 50%

Servizi-direzionale < 50%

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 2 - Centro servizi per la città – Comparto 2

Destinazioni urbanistiche e normativa principale di riferimento:

Superficie catastale complessiva

1.499 mq

QPB Quantità edificabile spettante al comune

Il Comune di Pergine Valsugana si riserva di utilizzare in questo comparto una quota di QPB variabile in ragione delle proprie scelte di pubblico interesse e indipendentemente dallo stato di fatto e di diritto di tale area.L’ipotesi progettuale prevede in via indicativa che detta QPB sia pari a 900 mq, da destinarsi esclusivamente a funzioni pubbliche.

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 2 - Centro servizi per la città – Comparto 3

Destinazioni urbanistiche e normativa principale di riferimento:

Superficie catastale complessiva

4.579 mq

QTR Totale 2.001 mq

Ripartizioni funzionali della ST (in %)

SE superficie edificabile effettiva ≤ 50%

VC verde attrezzato di pertinenza ≥ 20%

VP spazio attrezzato pubblico 30%

Ripartizioni funzionali Le destinazioni d’uso consentite sono quelle di cui ai punti #1, #2 e #4 dell’art.6 delle Norme di Attuazione del P.R.G., con le seguenti ripartizioni funzionali:

Residenziale < 30%

Commerciale < 50%

Servizi-Direzionale < 50%

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 2 - Centro servizi per la città – Comparto 3

Scheda del Piano Attuativo - PRG

Destinazioni urbanistiche:

Comparto 1:CM – Zone di espansione miste F4 - Zone destinate a verde di protezione e di arredoF8 - Parcheggi pubblici e ad uso pubblico E1 – Zone agricole di interesse primario

Comparto 2:F2 - zone per attrezzature pubbliche e di uso pubblico di interesse urbano

Comparto 3:CM – Zone di espansione miste F6 - Zone destinate a strade, spazi pubblici e piazzeF8 - Parcheggi pubblici e ad uso pubblico F4 - Zone destinate a verde di protezione e di arredo

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 3 – Nuova piazza urbana e funzioni ricettive

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 3 – Nuova piazza urbana e funzioni ricettive

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 3 – Nuova piazza urbana e funzioni ricettive

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 3 – Nuova piazza urbana e funzioni ricettive

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 3 – Nuova piazza urbana e funzioni ricettive

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 3 – Nuova piazza urbana e funzioni ricettive

Destinazioni urbanistiche e normativa principale di riferimento:

Superficie catastale complessiva

13.922 mq

QTR Totale 3.468 mq

Ripartizioni funzionali della ST (in %)

SE superficie edificabile effettiva < 40%

VC verde attrezzato di pertinenza > 25%

VP spazio attrezzato pubblico > 35%

Ripartizioni funzionali Le destinazioni d’uso consentite nella zona CM sono quelle di cui ai punti #1, #2, #4 e #6 dell’art.6 delle Norme di Attuazione del P.R.G., con le seguenti ripartizioni funzionali:

Residenziale < 10%

Commerciale < 30%

Servizi-Direzionale < 10%

Alberghiero > 70 %

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 3 – Nuova piazza urbana e funzioni ricettive

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 3 – Nuova piazza urbana e funzioni ricettive

Scheda del Piano Attuativo - PRG

Destinazioni urbanistiche:

CM – Zone di espansione miste

F6 - Zone destinate a strade, spazi pubblici e piazze

H1 - Zone di rispetto storico e di rispetto paesaggistico: verde privato

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 4 – Parco del Rastel

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 4 – Parco del Rastel

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 4 – Parco del Rastel

Destinazioni urbanistiche e normativa principale di riferimento:

Superficie catastale complessiva

73.380 mq

QTR Totale 392 mq

Ripartizioni funzionali della ST (in %)

SE superficie edificabile effettiva < 2 %

VC verde attrezzato di pertinenza < 2 %

VP spazio attrezzato pubblico > 86 %

Ripartizioni funzionali Le destinazioni d’uso consentite nella zona F5 – [PA] Parco agrario sono quelle di cui al punto #4 e #5 dell’art.6 delle Norme di Attuazione del P.R.G., con le seguenti ripartizioni funzionali:

Funzioni agricole 20%

Servizi e attrezzature, di cui:

Alloggio/foresteria 30%

Servizi ristori/servizi igienici 40%

Altro 10%

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 4 – Parco del Rastel

Destinazioni urbanistiche:

E3 - Zone agricole di particolare tutela

E6 - Zone a bosco

F5 – [PA] Parco agrario

F8 - Parcheggi pubblici e ad uso pubblico

F3 - Zone a verde pubblico

Scheda del Piano Attuativo - PRG

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 5 – Area residenziale Assizzi

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 5 – Area residenziale Assizzi

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 5 – Area residenziale Assizzi

Destinazioni urbanistiche e normativa principale di riferimento:

Superficie catastale complessiva

3.927 mq

QTR Totale 1.296 mq

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PLANIVOLUMETRICO E SCHEDE DEGLI AMBITIAMBITO 5 – Area residenziale Assizzi

Scheda del Piano Attuativo - PRG

Destinazioni urbanistiche:

Cn – Zone di espansione di nuovo impianto

F6 - Zone destinate a strade, spazi pubblici e piazze

F8 - Parcheggi pubblici e ad uso pubblico

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VERIFICA DELLE DOTAZIONI DEGLI SPAZI PUBBLICI O RISERVATI AD ATTIVITA’ COLLETTIVE, A VERDE PUBBLICO O A PARCHEGGI S.CRISTOFORO

L’edificabilità massima per funzioni residenziali = 1.553 mq di SUL che, se completamente sfruttata, andrebbe ad incrementare del 6% le potenzialità per funzioni residenziali consentita dalla pianificazione vigente, con un incremento pari a 39 abitanti potenzialmente insediabili.

ASSIZZI

L’edificabilità massima per funzioni residenziali = 1.296 mq di SUL, di cui 584 mq rientrano tra quelli già consentiti dalla pianificazione vigente, per cui l’incremento di edificabilità risulta in conclusione pari a 712 mq. Tale edificabilità va ad incrementare del 3,5% le potenzialità edificatorie per funzioni residenziali consentita dalla pianificazione vigente, con un incremento pari a 22 abitanti potenzialmente insediabili.

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VERIFICA DELLE DOTAZIONI DEGLI SPAZI PUBBLICI O RISERVATI AD ATTIVITA’ COLLETTIVE, A VERDE PUBBLICO O A PARCHEGGI

Calcolo degli standard urbanistici di cui al D.M. 1444/68:

San Cristoforo: verifica degli standard per gli ambiti 2 e 3Ambito 2: Sul max residenziale realizzabile 1206 mq/40 = 30 abitantiAmbito 3: Sul max residenziale realizzabile 347mq/40 = 9 abitantiTotale abitanti potenzialmente insediabili: 39Sul max commerciale/direzionale/ricettivo = 9.528 mq

Standard da reperire39 ab. X 18 mq = 702 mq9.528 mq x 80% = 7.622 mqTotale spazi a standard da reperire negli ambiti 2 e 3 = 8.342 mq

Dotazione di spazi a standard negli ambiti 2 e 3Parcheggio pubblico 3.245 mq (corrispondenti a 83,20 mq/ab)Servizi e attrezzature pubbliche 169 mq (corrispondenti a 55,61 mq/ab)Spazi pubblici e piazze 3.878 mq Totale spazi a standard 9.292 mq

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VERIFICA DELLE DOTAZIONI DEGLI SPAZI PUBBLICI O RISERVATI AD ATTIVITA’ COLLETTIVE, A VERDE PUBBLICO O A PARCHEGGI

Calcolo degli standard urbanistici di cui al D.M. 1444/68:

Parco del Rastel: verifica degli standard per l’ambito 4Ambito 4: sul max residenziale realizzabile 117 mq/40 = 3 abitantiSul max altro = 275 mq

Standard da reperire3 ab x 18 mq = 54 mq275 mq x 80% = 220 mqTotale spazi a standard da reperire nell’ambito 4 = 274 mq

Dotazione di spazi a standard nell’ambito 4Parcheggio pubblico 1.030 mq (corrispondenti a 343,33 mq/ab)Verde pubblico/parchi 37.243 mq (corrispondenti a 12.414,33 mq/ab)Totale spazi a standard 38.273 mq

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VERIFICA DELLE DOTAZIONI DEGLI SPAZI PUBBLICI O RISERVATI AD ATTIVITA’ COLLETTIVE, A VERDE PUBBLICO O A PARCHEGGI

Calcolo degli standard urbanistici di cui al D.M. 1444/68:

Assizzi: verifica degli standard per l’ambito 5Ambito 5: sul max residenziale realizzabile 1.296 mq/50 = 26 abitanti

Standard da reperire26 ab x 18 mq = 468 mqTotale spazi a standard da reperire nell’ambito 5 = 468 mq

Dotazione di spazi a standard nell’ambito 5Parcheggio pubblico 585 mq (corrispondenti a 22,53 mq/ab)Totale spazi a standard 585 mq

Page 76: Piano di rilancio di San Cristoforo al Lago (Pergine Valsugana)

Come richiamato in premessa:

Accordi tra soggetti pubblici e privati - art. 30, L.P. 1/2008

• Sono stati sottoscritti con i proprietari interessati• Sono volti a:

• attuare il disegno insediativo previsto dal progetto preliminare di

intervento• far conseguire gratuitamente al Comune di Pergine Valsugana la

proprietà di:

1. aree da destinare al soddisfacimento di standard

quantitativi di spazi pubblici o riservati alle attività

collettive, a verde pubblico o a parcheggi

2. ulteriori aree e/o di immobili da destinare alle funzioni di

cui al precedente punto, quale equo bilanciamento tra

interessi pubblici e privati nella ripartizione del valore

aggiunto determinato dagli interventi previsti Pro

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ACCORDI CON I PRIVATI e SCHEMI DI CONVENZIONE

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Gli Accordi, costituendo parte integrante dello strumento di pianificazione cui accedono sono stati raccolti nell’Allegato G “Fascicolo degli Accordi”

I contenuti degli accordi sono stati ricondotti negli Schemi di convenzione del PII, Allegato D

Per l’approvazione da parte del C.C. ciascun Piano attuativo sarà corredato da un ulteriore schema di convenzione

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ACCORDI CON I PRIVATI e SCHEMI DI CONVENZIONE

Page 78: Piano di rilancio di San Cristoforo al Lago (Pergine Valsugana)

I proprietari di immobili ricompresi negli Ambiti territoriali del PII sono elencati nell’”Elenco proprietari”, Allegato F

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ELENCO PROPRIETARI

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RELAZIONE ECONOMICA

L’art. 56bis, comma 3, lett.a), della L.P. 22/1991 dispone che il PII sia corredato da:1. preventivo di spesa per la realizzazione delle opere di urbanizzazione 2. quadro generale delle risorse mobilitabili

Il quadro delle risorse mette a confronto costi e ricavi.

Quali voci di ricavo si indicano:1. valore del contributo di concessione 2. proventi degli accordi pubblico/privato per la realizzazione delle

dotazioni territoriali.

Tra le voci di costo si ascrive:1. preventivo di spesa per la realizzazione delle dotazioni territoriali

I valori economici riportati non hanno implicazioni normative, essendo solo funzionali a verifiche di massima di tipo perequativo

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RELAZIONE ECONOMICA

CONTRIBUTO DI CONCESSIONE

Le Schede degli Ambiti territoriali indicano per ciascun ambito e per ciascun comparto o sub-area la Quantità edificabile spettante al terreno (QTR) e ne riportano le ripartizioni funzionali, in termini percentuali.

Spetterà al piano attuativo definire, nel rispetto dalle percentuali riportate nelle schede degli Ambiti territoriali, come ripartire la QTR tra le funzioni ammesse.

La possibilità di destinare quote parte di detta QTR a funzioni diverse, rende quindi impossibile la puntuale quantificazione del contributo di concessione.

Per questo motivo la relazione economica individua, in termini indicativi, l’ammontare del contributo di concessione basandosi su una ripartizione funzionale della QTR di ciascun ambito arbitrariamente determinata entro i margini di discrezionalità ammessi dalle Schede.

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RELAZIONE ECONOMICA

La tabella riporta il contributo di concessione stimato per ciascun Ambito

AMBITO COMPARTO IMPORTO (€)

1 - Cus - 0

2 - Centro  servizi 1 119.732

2 0

3 118.664

3 - Alberghiero - 389.214

4 - Rastel - 26.905

5 - Assizzi - 107.659

IMPORTO TOTALE (€) 762.174

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RELAZIONE ECONOMICA

PROVENTI DA ACCORDI PUBBLICO/PRIVATO PER LA REALIZZAZIONE DI DOTAZIONI TERRITORIALI

Accordi e convenzioni prevedono, quale equo bilanciamento tra interessi pubblici e privati nella ripartizione del valore aggiunto che l’edificabilità determina, la corresponsione degli importi pattuiti o la compartecipazione finanziaria, per pari importo, da parte dei soggetti sottoscrittori alla realizzazione delle opere previste quali dotazioni territoriali.

La relazione considera gli importi definiti dagli accordi, prescindendo dallo stimare l’eventuale rivalutazione degli stessi sulla base del coefficiente ISTAT (indice dei prezzi al consumo FOI).

AMBITO IMPORTO

2 – Centro servizi 296.360 €

3 - Alberghiero 968.000 €

4 - Rastel 44.850 €

TOTALE 1.309.210 €

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RELAZIONE ECONOMICA

PREVENTIVO DI SPESA PER LA REALIZZAZIONE DELLE DOTAZIONI TERRITORIALI

Il PII prevede la realizzazione di numerose opere quali strade, parcheggi, percorsi ciclabili e ciclopedonali interni agli Ambiti territoriali: la relazione economica ne quantifica il valore in termini indicativi.

I costi unitari di costruzione, alla stregua dei costi unitari di riqualificazione, sono stati definiti di concerto con la Direzione per la Realizzazione del Programma delle Opere Pubbliche e l’Ufficio Gestione del Patrimonio e del Territorio della Direzione servizi alla città e al territorio, facendo riferimento alle stime parametriche di opere pubbliche redatte negli ultimi anni dalle due Direzioni sulla scorta dei parametri di riferimento riportati nell’Elenco prezzi provinciale.

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RELAZIONE ECONOMICA

Nel complesso il costo complessivo delle dotazioni territoriali previste e il costo complessivo per la riqualificazione delle dotazioni territoriali esistenti ammonta a:

I costi delle opere sono stati stimati ai precedenti capi prescindendo dal considerare importi o finanziamenti che l’Accordo di programma tra i Comuni di Calceranica al Lago, Caldonazzo, Levico Terme, Pergine e Tenna per lo sviluppo e riqualificazione del territorio possa aver stanziato o possa in futuro stanziare per tali opere.

AMBITO IMPORTO (€)

1 - Cus 366.500

2 – Centro servizi 1.763.150

3 - Alberghiero 519.375

4 - Rastel 170.900

5 - Assizzi 122.500

TOTALE (€) 2.942.425

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RELAZIONE ECONOMICA

L’incremento del carico urbanistico dovuto agli interventi previsti dal PII rende necessaria la realizzazione di nuove infrastrutture di competenza di STET S.p.A..

Ai fini di una corretta quantificazione dei costi determinati da questi interventi, il Settore Fluidi di STET S.p.A. si ha provveduto a verificare le eventuali problematiche connesse all’attuazione degli interventi ed esaminare lo stato dei sottoservizi attualmente presenti nella frazione di S.Cristoforo e in loc Assizzi.

In loc.Assizzi, consederati i progetti in corso (in capo a Comune e STET), non sono necessari ulteriori interventi.

Nella frazione di S.Cristoforo i costi per la realizzazione delle infrastrutture di competenza di STET S.p.A. ammontano a:

Costo infrastrutture di competenza di STET s.p.a. IMPORTO

Rete di distribuzione del gas metano 45.000 €

Rete acquedottistica 60.000 €

Rete distribuzione energia elettrica 27.000 €

Rete illuminazione pubblica non considerato

Totale 132.000 €

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RELAZIONE ECONOMICA

QUADRO GENERALE DELLE RISORSE MOBILITABILI PER L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA

Tracciare il quadro complessivo delle risorse economiche mobilitabili e da mobilitare è un’operazione particolarmente complessa, sia per la varietà delle previsioni del PII, sia per il fatto che lo stesso demanda alcune scelte alla pianificazione attuativa.

Si ritiene comunque opportuno delineare i tre possibili scenari che si potrebbero configurare in sede di pianificazione attuativa, in ordine all’assunzione da parte dei privati degli oneri di esecuzione delle opere di urbanizzazione, a fronte dello scomputo degli oneri relativi al contributo di concessione ai sensi della Legge Provinciale 1/2008 e del Regolamento comunale in materia.

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RELAZIONE ECONOMICA

Lo scenario n.1 prefigura l’eventualità in cui i privati non assumano gli oneri di esecuzione delle opere di urbanizzazione, che rimangono in capo all’amministrazione comunale, e corrispondano il contributo di concessione per intero.

Lo scenario n.2 prefigura l’eventualità, più verosimile, in cui i privati assumano gli oneri di esecuzione delle opere di urbanizzazione, a fronte della riduzione di un importo pari a 1/3 del contributo di concessione.

Lo scenario n.3 prefigura l’eventualità in cui i privati assumano gli oneri di esecuzione delle opere di urbanizzazione riconoscendo che le stesse possano essere utilizzate in tutto o in parte per successivi interventi edilizi anche da parte di terzi, a fronte della riduzione di un importo pari a 2/3 del contributo di concessione.

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RELAZIONE ECONOMICA

Scenario 1:

RICAVI    

CONTRIBUTI DI CONCESSIONE 762.174 €

PROVENTI DA ACCORDI PUBBLICO/PRIVATO PER LA REALIZZAZIONE DI DOTAZIONI TERRITORIALI

1.309.210 €

TOTALE 2.071.384 €

COSTI    

Quantificazione dei costi unitari di costruzione delle DOTAZIONI TERRITORIALI previste e dei costi unitari di riqualificazione delle DOTAZIONI TERRITORIALI esistenti

2.942.425 €

Realizzazione delle infrastrutture di competenza di STET STET S.p.A.

132.000 €

TOTALE 3.074.425 €

RICAVI 2.071.384 €

COSTI 3.074.425 €

SALDO COSTI/RICAVI -1.003.041 €

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RELAZIONE ECONOMICA

Scenario 2:

RICAVI    

CONTRIBUTI DI CONCESSIONE 508.116 €

PROVENTI DA ACCORDI PUBBLICO/PRIVATO PER LA REALIZZAZIONE DI DOTAZIONI TERRITORIALI

1.309.210 €

TOTALE 1.817.326 €

COSTI    

Quantificazione dei costi unitari di costruzione delle DOTAZIONI TERRITORIALI previste e dei costi unitari di riqualificazione delle DOTAZIONI TERRITORIALI esistenti

366.500 €

Realizzazione delle infrastrutture di competenza di STET STET S.p.A.

132.000 €

TOTALE 498.500 €

RICAVI 1.817.326 €

COSTI 498.500 €

SALDO COSTI/RICAVI 1.318.826 €

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RELAZIONE ECONOMICA

Scenario 3:

RICAVI    

CONTRIBUTI DI CONCESSIONE 254.058 €

PROVENTI DA ACCORDI PUBBLICO/PRIVATO PER LA REALIZZAZIONE DI DOTAZIONI TERRITORIALI

1.309.210 €

TOTALE 1.563.268 €

COSTI    

Quantificazione dei costi unitari di costruzione delle DOTAZIONI TERRITORIALI previste e dei costi unitari di riqualificazione delle DOTAZIONI TERRITORIALI esistenti

366.500 €

Realizzazione delle infrastrutture di competenza di STET STET S.p.A.

132.000 €

TOTALE 498.500 €

RICAVI 1.563.268 €

COSTI 498.500 €

SALDO COSTI/RICAVI 1.064.768 €

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RELAZIONE ECONOMICA

La RENDICONTAZIONE URBANISTICA, allegato n.2 del PRG, integra il quadro generale delle risorse mobilitabili e analizza gli “Effetti finanziari delle azioni previste sul bilancio dell’amministrazione” considerando anche le opere esterne agli Ambiti, di competenza dell’Amm.ne Comunale, attraverso:

1. Determinazione del valore delle aree oggetto di cessione gratuita da parte di soggetti privati al Comune di Pergine Valsugana - interne agli Ambiti PII

2. Stima dei costi di realizzazione delle opere pubbliche previste - esterne agli Ambiti PII

3. Stima dei costi di espropriazione delle aree destinate alle opere pubbliche previste - esterne agli Ambiti PII

Riportiamo di seguito i contenuti del capitolo “Effetti finanziari delle azioni previste sul bilancio dell’amministrazione” della rendicontazione urbanistica.

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RENDICONTAZIONE URBANISTICA

1. DETERMINAZIONE DEL VALORE DELLE AREE OGGETTO DI CESSIONE GRATUITA DA PARTE DI SOGGETTI PRIVATI AL COMUNE DI PERGINE VALSUGANA

Questo capitolo individua il valore delle aree che i privati sono chiamati a cedere al pubblico, secondo quanto previsto dagli Schemi di Convenzione del PII.

La definizione di tale valore è stata desunta, di concerto con la Direzione per la realizzazione del programma delle opere pubbliche, facendo riferimento a quanto la legge provinciale sugli espropri in vigore dispone ai fini della determinazione delle indennità di espropriazione. Per le aree oggetto di cessione si indica un valore medio della presunta delle indennità di espropriazione.

L’ammontare del valore delle aree oggetto di cessione gratuita da parte di soggetti privati al Comune di Pergine Valsugana, è :

Ambito Valore dell'area acquisita

n. 1 0 €

n. 2 1.036.535 €

n. 3 0 €

n. 4 48.850 €

n. 5 273.150 €

Totale 1.358.535 €

Page 93: Piano di rilancio di San Cristoforo al Lago (Pergine Valsugana)

2. STIMA DEI COSTI DI REALIZZAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE PREVISTE

La Variante prevede la realizzazione di opere pubbliche esterne agli Ambiti di intervento del PII, quali strade, parcheggi, percorsi ciclabili e ciclopedonali: in questa sede, se ne quantifica il valore in termini indicativi.

I costi unitari di costruzione, alla stregua dei costi unitari di riqualificazione, sono stati definiti di concerto con la Direzione per la Realizzazione del Programma delle Opere Pubbliche e l’Ufficio Gestione del Patrimonio e del Territorio della Direzione servizi alla città e al territorio, facendo riferimento alle stime parametriche di opere pubbliche redatte negli ultimi anni dalle due Direzioni sulla scorta dei parametri di riferimento riportati nell’Elenco prezzi provinciale.

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RENDICONTAZIONE URBANISTICA

Page 94: Piano di rilancio di San Cristoforo al Lago (Pergine Valsugana)

Gli interventi considerati sono:

• Riqualificazione attuale S.P.1 • Interventi presso l'Ambito 2, nell'area soggetta a vincolo espropriativo:

• Percorso ciclabile o ciclopedonale (circa 3m), • Viabilità e parcheggi, • Verde di pertinenza stradale, • Marciapiede lungo via alle Darsene e viale Europa - presso Panificio Grisenti

(circa 1.50 m )• Trasformazione da F7 - zone destinate al sistema ferroviario a F8 - Parcheggi

pubblici e ad uso pubblico presso la stazione ferroviaria di Canale • Percorsi - pedonali e ciclopedonali (3,00 m):

• Ciclopedonale tra il centro storico e l'Ambito 1• Ciclopedonale presso centro servizi• Ciclopedonale a sud della S.S.47 tra l'Ambito 2 Comparto 2 e l'Ambito 2

Comparto 1 sub-area 3• Ciclopedonale tra il parcheggio pubblico presso la stazione di Canale a

viale Europa• Marciapiede a nord dell'Ambito 5, che collega quello previsto nell'Ambito

5 a quello esistente in fregio al parco pubblico a nord (1,50 m)

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RENDICONTAZIONE URBANISTICA

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La somma dei costi:

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RENDICONTAZIONE URBANISTICA

Quadro riassuntivo Costo

Strada provinciale S.P. 1 243.000 €

Interventi presso l'Ambito 2, nell'area soggetta a vincolo espropriativo

99.925 €

Trasformazione da F7 - zone destinate al sistema ferroviario a F8 - Parcheggi pubblici e ad uso pubblico presso la stazione ferroviaria di Canale

165.690 €

Percorsi - pedonali e ciclopedonali (3,00 m) 123.524 €

TOTALE 632.139 €

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3. STIMA DEI COSTI DI ESPROPRIAZIONE DELLE AREE DESTINATE ALLE OPERE PUBBLICHE PREVISTE

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RENDICONTAZIONE URBANISTICA

Considera il costo delle espropriazioni per pubblica utilità da sostenere per acquisire le aree destinate alle opere pubbliche proposte dalla Variante.

Si prescinde dal considerare l’ammontare del costo per la procedura espropriativa per la realizzazione della nuova strada provinciale S.P.1 e si ipotizza che per la riqualificazione della attuale strada provinciale S.P.1 non sia necessario attivare procedure espropriative.

Quadro riassuntivo Costo

Interventi presso l'Ambito 2, nell'area soggetta a vincolo espropriativo, attualmente di prorpietà Grisenti

218.800 €

Trasformazione da F7 - zone destinate al sistema ferroviario a F8 - Parcheggi pubblici e ad uso pubblico presso la stazione ferroviaria di Canale

408.970 €

Percorsi - pedonali e ciclopedonali (3,00 m) 170.250 €

TOTALE 798.020 €

La somma dei costi:

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Quadro riassuntivo dei costi

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RENDICONTAZIONE URBANISTICA

Costi opere urbanizzazione 632.139 €

Costi procedure espropriative 798.020 €

TOTALE 1.430.159 €

I costi di realizzazione delle opere pubbliche previste [2] e i costi di espropriazione delle aree destinate alle opere pubbliche previste [3] ammontano complessivamente a:

Il bilancio complessivo degli effetti finanziari delle azioni previste dal PII e di quelli delle azioni previste dalla variante al PRG illustrati nei precedenti capitoli sono di seguito riassunti in ragione dei tre scenari analizzati:

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RENDICONTAZIONE URBANISTICA

RICAVI 2.071.384 €

COSTI 3.074.425 €

SALDO COSTI/RICAVI -1.003.041 €

RICAVI 1.817.326 €

COSTI 498.500 €

SALDO COSTI/RICAVI 1.318.826 €

RICAVI 1.563.268 €

COSTI 498.500 €

SALDO COSTI/RICAVI 1.064.768 €

SINTESI DEL QUADRO GENERALE DELLE RISORSE MOBILITABILI PER L’ATTUAZIONE DEL PII

scenario n.1

scenario n.2

scenario n.3

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RENDICONTAZIONE URBANISTICA

La Rendicontazione urbanistica riassume, in ragione dei tre scenari analizzati, il bilancio complessivo degli effetti finanziari delle opere previste negli ambiti territoriali del PII e delle opere esterne agli Ambiti (Variante PRG).

Oltre agli importi riportati nel “QUADRO GENERALE DELLE RISORSE MOBILITABILI PER L’ATTUAZIONE DEL PII”, considera:

1. Il valore delle aree oggetto di cessione gratuita da parte di soggetti privati al Comune di Pergine Valsugana – interne agli Ambiti PII

2. i costi di realizzazione delle opere pubbliche previste - esterne agli Ambiti PII

3. i costi di espropriazione delle aree destinate alle opere pubbliche previste - esterne agli Ambiti PII

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Quadro riassuntivo – Scenario 1

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RENDICONTAZIONE URBANISTICA

PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO - Scenario 1  

Ricavi complessivi 2.071.384 €

Costi complessivi -3.074.425 €

Valore delle aree oggetto di cessione gratuita 1.358.535 €

Saldo 355.494 €

VARIANTE PRG

Costi di realizzazione delle opere pubbliche previste -632.139 €

Costi di espropriazione delle aree destinate alle opere pubbliche previste -798.020 €

Saldo -1.430.159 €

SALDO COMPLESSIVO -1.074.665  

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Quadro riassuntivo – Scenario 2

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RENDICONTAZIONE URBANISTICA

PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO - Scenario 2  

Ricavi complessivi 1.817.326 €

Costi complessivi -498.500 €

Valore delle aree oggetto di cessione gratuita 1.358.535 €

Saldo 2.677.361 €

VARIANTE PRG

Costi di realizzazione delle opere pubbliche previste -632.139 €

Costi di espropriazione delle aree destinate alle opere pubbliche previste -798.020 €

Saldo -1.430.159 €

SALDO COMPLESSIVO 1.247.202  

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Quadro riassuntivo – Scenario 3

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RENDICONTAZIONE URBANISTICA

PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO - Scenario 3  

Ricavi complessivi 1.563.268 €

Costi complessivi -498.500 €

Valore delle aree oggetto di cessione gratuita 1.358.535 €

Saldo 2.423.303 €

VARIANTE PRG

Costi di realizzazione delle opere pubbliche previste -632.139 €

Costi di espropriazione delle aree destinate alle opere pubbliche previste -798.020 €

Saldo -1.430.159 €

SALDO COMPLESSIVO 993.144  

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FINE

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Variante al Piano Regolatore Generale

Comune di Pergine Valsugana

Direzione Servizi alla Città e al Territorio

recepimento nello strumento urbanistico vigente delle previsioni del Programma Integrato di Intervento per la riqualificazione dell’ambito del lungolago di San Cristoforo e di una serie di

opere pubbliche funzionali e necessarie a dare compimento alle iniziative di trasformazione previste dal Programma di Intervento

stesso.

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La variante ha come obiettivo il recepimento delle previsioni del PII e introduce una serie di opere pubbliche funzionali e necessarie a dare compimento alle iniziative di trasformazione previste dal PII, che vediamo di seguito

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Variante n.1: recepimento del PII per la riqualificazione dell’ambito del lungolago di San Cristoforo

Introduce nell’Allegato Obis “Contenuti dei Piani Attuativi” il PII n.1 “riqualificazione di San Cristoforo”, riprendendo i contenuti delle Schede degli Ambiti territoriali del PII e rappresentando le nuove destinazioni urbanistiche di ciascun ambito.

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Variante n. 2: spostamento della Strada Provinciale n. 1 del lago di Caldonazzo al di fuori del centro abitato di San Cristoforo.

La previsione dello spostamento della Strada provinciale al di fuori del centro abitato appare imprescindibile al fine di dare adeguata soluzione ad una serie di criticità evidenziate più volte in fase di redazione del PII.

La soluzione prospettata nella proposta di variante è, tra quelle considerate in fase di analisi, l’alternativa meno impattante in termini di consumo di territorio in quanto si accosta agli elementi infrastrutturali esistenti o in previsione (linea ferroviaria e ciclabile) ed inoltre è quella che sottrae meno area destinata alla produzione agricola.

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Variante n. 3: razionalizzazione delle previsioni della viabilità a nord dell’abitato di San Cristoforo.

La Variante interviene in conseguenza dei recenti interventi provinciali realizzati sulla Strada Statale n. 47 della Valsugana adeguando la cartografia di Piano allo stato di fatto e stralciando quelle previsioni che, per quanto attiene alla viabilità, non hanno più ragione di essere, come la rotatoria prevista in progetto all’ingresso nord del centro abitato.

PRG Vigente Proposta di Variante

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Variante n. 4: previsione del potenziamento di via alle Darsene fino all’intersezione con la S.S. 47 della Valsugana e adeguamento del sedime stradale allo stato reale dei luoghi.

La Variante interviene estendendo la previsione di potenziamento anche al tratto di via alle Darsene in direzione della la S.S. 47 della Valsugana, in considerazione dei futuri lavori che potranno anche interessare questa parte di viabilità. Si procede inoltre con l’adeguamento del sedime di Via alle Darsene verso l’intersezione con Viale Europa sulla base dello stato reale dei luoghi.

PRG Vigente Proposta di Variante

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La Variante n.4 procede inoltre con l’adeguamento del sedime di Via alle Darsene verso l’intersezione con Viale Europa sulla base dello stato reale dei luoghi.

PRG Vigente Proposta di Variante

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Variante n. 5: ripristino della previsione del tracciato della linea ferroviaria Trento-Venezia sull’attuale sedime e previsione di una zona F8 - Parcheggi pubblici e ad uso pubblico nei pressi della stazione di Canale.

Essendo venute meno le esigenze di spostare a monte il tracciato ferroviario così come previsto dal PRG vigente, viene ripristinato il tracciato esistente, come da stato reale dei luoghi.

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Contestualmente, al fine di incentivare l’intermodalità la proposta di variante individua due zone F8 - Parcheggi pubblici e ad uso pubblico nelle aree a ridosso della stazione ferroviaria di Canale, attualmente destinate a F7 - zone destinate al sistema ferroviario.

PRG Vigente Proposta di Variante

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Variante n. 6: previsione di un breve tratto di viabilità pubblica e contestuale riorganizzazione dell’area interessata all’insediamento sita tra Viale Europa e Via alla Stazione nei pressi della stazione ferroviaria di Canale.

Si prevede un breve tratto di viabilità, che interessa in parte il sedime di una strada privata esistente, a servizio di un’area già destinata all’insediamento dal PRG vigente, non ancora attuata poiché di fatto mancano possibilità di accesso, sita tra Viale Europa e Via alla Stazione, di cui viene contestualmente prevista la riorganizzazione al fine di renderne possibile l’attuazione nonché di disporre di adeguate superfici a parcheggio pubblico.

La proposta di variante introduce pertanto un vincolo di Piano Attuativo per l’ambito insediativo, che interessa una superficie complessiva di circa 5500 mq, individuata dal P.R.G. vigente come “zona edificata e di completamento B2”, mantenendone invariato l’indice edificatorio e prevedendo la realizzazione, in sede di attuazione del Piano, di una zona a parcheggio pubblico a servizio dell’ambito residenziale.

I parametri edilizi ed urbanistici di riferimento per il Piano Attuativo sono riportati nella relativa scheda di cui all’allegato Obis.

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PRG Vigente Proposta di Variante

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Variante n. 7: previsione di nuove destinazioni pubbliche per dare attuazione agli interventi nei casi in cui i privati non hanno aderito al PII

Il PII interviene esclusivamente laddove si è raggiunto e sottoscritto l’accordo con i privati proprietari, e demanda ad una contestuale variante del PRG la previsione degli interventi di carattere pubblico comunque funzionali e necessari a dare compimento alle iniziative di trasformazione previste dal Programma di Intervento stesso.

La proposta di variante prevede quindi la nuova viabilità di penetrazione dell’ambito 2 su parte dell’area attualmente destinata a F2 – zone per attrezzature pubbliche e di uso pubblico di interesse urbano, rimasta esclusa dal PII

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Variante n. 8: previsione di nuovi percorsi pedonali e ciclopedonali esterni agli ambiti del PII

Particolare attenzione è stata data in fase di redazione degli interventi previsti dal PII al tema dei percorsi pedonali e ciclopedonali, considerato particolarmente strategico in quanto trasversale ed in grado di rafforzare e dare valore aggiunto alle azioni previste dal Programma stesso.

Sulla scorta della valutazione dei tratti dei percorsi esistenti e di quelli previsti da altri strumenti programmatori o progetti sovra locali, attraverso il PII si è pianificato il completamento della rete dei percorsi ciclopedonali in modo da:

creare una circuitazione ciclopedonale di connessione tra i vari interventi previsti all’interno dell’abitato, valorizzando questo tipo di mobilità a misura d’uomo;

garantire l’interconnessione con la rete esterna dei percorsi ciclabili sovra locali (ciclabile provinciale e accordo di programma dei laghi);

promuovere l'intermodalità mediante la realizzazione di parcheggi di attestamento.

La presente variante recepisce quindi, nella tavola INFR2 (Classificazione della viabilità), i nuovi tracciati dei percorsi ciclopedonali interni ed esterni agli ambiti del PII.

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Correzione di errori materiali

La Variante interviene inoltre con la correzione di errori materiali che si sono riscontrati in fase di stesura degli elaborati grafici: si tratta esclusivamente di adeguamenti minimali che si riferiscono a regolarizzazioni delle destinazioni urbanistiche del PRG ai confini catastali.

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NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

In ordine al recepimento delle previsioni del PII, la proposta di variante introduce le seguenti modifiche alle Norme di Attuazione del P.R.G. vigente:

Art. 28 – Perequazione urbanistica. Viene introdotto un nuovo articolo volto ad introdurre nel Piano regolatore lo strumento della perequazione urbanistica e la relativa disciplina in riferimento alle disposizioni della Legge urbanistica provinciale.

Art. 59 - Zone omogenee di tipo “C”. Viene riformulato il comma 1 e il comma 5 viene aggiunta la categoria delle Zone di espansione miste.

Art. 61bis - CM: Zone di espansione miste. Viene introdotto un nuovo articolo volto a disciplinare le parti del territorio in cui è previsto l’insediamento di funzioni miste. In tali zone l’edificazione è subordinata all’approvazione di un piano attuativo che deve essere redatto nell’ambito dell’intera zona risultante dalla cartografia del P.R.G., nel rispetto dei tracciati viari, degli allineamenti stradali e della posizione, entità e configurazione delle aree a destinazione pubblica, se individuati dal P.R.G., nonché delle ripartizioni funzionali, dei parametri edilizio-urbanistici e delle indicazioni contenute nelle relative schede di piano di cui all’allegato Obis.

Art.86 - F5 - Zone a parco. Viene introdotto un nuovo comma che disciplina nello specifico le zone destinate a parco agrario.

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La relazione Illustrativa contiene inoltre:

Dimensionamento residenziale

Verifica delle dotazioni degli spazi pubblici o riservati ad attività collettive, a verde pubblico o a parcheggi (art. 3 D.M. 1444/68)

In allegato alla Variante PRG :

VALUTAZIONE PREVENTIVA DEGLI EFFETTI DELLE PREVISIONI URBANISTICHE SULLA CARTOGRAFIA DEL RISCHIO – PGUAP

RENDICONTAZIONE URBANISTICA

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FINE

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Allegato 2 – Rendicontazione urbanistica

Comune di Pergine Valsugana

Direzione Servizi alla Città e al Territorio

La Variante al PRG è da sottoporsi a rendicontazione urbanistica ai sensi dell’art. 6 della L.P. 1/2008 in quanto rientra nella fattispecie di cui all’art. 3 comma 1 lett. b) del Decreto del Presidente della Provincia 14 settembre 2006 n. 15-68/Leg nel testo modificato dal d.P.P. 24 novembre 2009, n. 29-31/Leg “Disposizioni regolamentari di applicazione della direttiva 2001/42/CE, concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente, ai sensi dell'articolo 11 della legge provinciale 15 dicembre 2004, n. 10”

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Direttiva 2001/42/CE:

• definisce le prescrizioni generali che gli Stati membri devono tenere in considerazione in sede di elaborazione dei piani e dei programmi, con “l’obiettivo di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e di contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali all’atto dell’elaborazione e dell’adozione di piani e programmi che possono avere effetti significativi sull’ambiente”

• dispone che venga effettuata una valutazione ambientale per tutti i piani e i programmi:

• introduce la valutazione ambientale strategica (VAS)

- che sono elaborati per i settori agricolo, forestale, della pesca, energetico, industriale, dei trasporti, della gestione dei rifiuti e delle acque, delle telecomunicazioni, turistico, della pianificazione territoriale o della destinazione dei suoli (…);

- per i quali, in considerazione dei possibili effetti sui siti, si ritiene necessaria una valutazione di incidenza, ai sensi degli articoli 6 e 7 della direttiva 92/43/CEE”.

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA e AUTOVALUTAZIONE

La VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS)1. introdotta da Direttiva 2001/42/CE 2. recepita, in sede provinciale, con disposizioni regolamentari (2006)

è finalizzata alla preventiva valutazione degli effetti degli strumenti di pianificazione e di programmazione sull’ambiente

è basata sul principio di prevenzione e ha l'obiettivo di integrare le verifiche ambientali all’atto dell’elaborazione e adozione di piani e programmi

la VAS si configura dunque come una procedura che accompagna l’iter decisionale, al fine di garantire: una scelta ponderata tra le possibili alternative, alla luce degli

indirizzi di piano e dell’ambito territoriale in cui si opera una sostanziale certezza sull'attuazione delle previsioni che

risultano verificate a priori sotto i diversi profili.

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA e AUTOVALUTAZIONE

La L.P.1/2008 ha declinato la valutazione strategica dei piani come AUTOVALUTAZIONE, in quanto attività non separabile dal progetto di piano,   al fine di:

• integrare tutte le considerazioni, in primo luogo ambientali, nel processo di pianificazione territoriale

• assicurare la semplificazione del procedimento e la non duplicazione degli atti

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AUTOVALUTAZIONE e RENDICONTAZIONE URBANISTICA

Con il d.P.P. 24 novembre 2009, n. 29-31/Leg. è stato modificato il regolamento provinciale in materia di valutazione strategica, integrandolo in particolare con le Linee guida per l'autovalutazione degli strumenti di pianificazione territoriale:

• Regolamento• Linee guida • Indicazioni metodologiche

La procedura di autovalutazione è differenziata rispetto ai diversi livelli di pianificazione; si distingue tra:

• autovalutazione degli strumenti della pianificazione territoriale

• rendicontazione urbanistica dei PRG e dei piani dei parchi naturali provinciali, finalizzata alla verifica ed esplicitazione, delle coerenze con l'autovalutazione dei piani territoriali di comunità (ora del PUP)

puntano ad assicurare la coerenza tra i diversi livelli di pianificazione

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AUTOVALUTAZIONE e RENDICONTAZIONE URBANISTICA

Autovalutazione/rendicontazione:

strumento strategico per assicurare la coerenza e l'efficacia delle previsioni pianificatorie

ragionamento logico che accompagna il piano nella sua elaborazione, per assicurare gli obiettivi di sostenibilità ambientale e insieme di perseguire la cooperazione tra i territori nell’ottica di concorrere a un progetto di scala provinciale e garantendo la partecipazione e l’informazione dei cittadini rispetto alle scelte di piano

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Rendicontazione urbanisticaLe principali fasi della valutazione sono:

1. verifica di assoggettabilità

2. elaborazione del rapporto ambientale: documenta le modalità con cui è stata integrata la variabile ambientale, richiamando, tra l’altro:• le alternative individuate• la stima dei possibili effetti significativi sull’ambiente • la valutazione tra le alternative• le eventuali misure di mitigazione e compensazione• le misure di monitoraggio.

Il rapporto ambientale è integrante e sostanziale del piano e ne supporta la procedura di approvazione.

3. informazione sulla decisione: redazione di una dichiarazione di sintesi che illustra il modo in cui le considerazioni ambientali sono state integrate nel piano e come si è tenuto conto del rapporto ambientale, dei risultati delle consultazioni, del parere motivato espresso dagli organi competenti, nonché le ragioni per le quali è stato scelto il piano adottato, alla luce delle alternative ragionevoli che sono state individuate.

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Rapporto AmbientaleLa struttura del Rapporto Ambientale (RA):

1. Il contesto del rapporto ambientale

2. Scheda di sintesi degli obiettivi e dei contenuti del piano

3. Valutazione delle azioni per attuare le strategie

4. Elementi per il monitoraggio e valutazione in itinere

5. Valutazione del processo di consultazione

6. Sintesi della valutazione strategica

Si riassumono di seguito i contenuti principali del Rapporto Ambientale, redatto dalla Direzione Servizi alla Città e al Territorio con la collaborazione della dott. for. Barbara Facchinelli

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RA - Scheda di sintesi degli obiettivi e dei contenuti del pianoIl riferimento per la Rendicontazione è il PUP che ha illustrato, nel proprio Rapporto di ambientale, il processo di piano, verificandone i relativi contenuti rispetto agli assi strategici (identità, sostenibilità, integrazione, competitività).

Si è verificata la coerenza degli interventi proposti attraverso la lettura di:

• Carta del Paesaggio

• Invarianti, tra cui:

a) aree a elevata naturalità: Siti e zone della rete europea "Natura 2000" e Riserve naturali provinciali: CANNETI DI SAN CRISTOFORO

b) paesaggi rappresentativi: Beni ambientali : Darsena "ex Dalmeri“

c) Aree agricole di pregio: si prevede compensazione

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RA - Scheda di sintesi degli obiettivi e dei contenuti del piano

• Carta di Sintesi geologica

• Carta delle Risorse Idriche

• PGUAP: Piano generale di utilizzazione delle Acque Pubbliche

Nella predisposizione del Programma Integrato di Intervento e della variante al PRG si è tenuto conto dei contenuti e delle prescrizioni dello “Studio idrologico-idraulico del Rio Merdar e di alcuni rivi adiacenti e analisi dell’escursione della quota del Lago di Caldonazzo”.

I risultati dello studio relativamente alla escursione della quota del lago di Caldonazzo rendono peraltro necessario l’aggiornamento della Carta della pericolosità del PGUAP relativamente alle aree soggette a fenomeni di esondazione con la ridefinizione dei perimetri delle aree ad elevata pericolosità e a moderata pericolosità.

L’allegato “Valutazione preventiva degli effetti delle previsioni urbanistiche sulla Carta del rischio PGUAP” della variante al PRG riporta gli esiti dello studio e la cartografia con la proposta di modifica della carta della pericolosità, che è stata utilizzata come base per la verifica degli effetti delle nuove previsioni urbanistiche.

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RA: Valutazione delle azioni per attuare le strategie

Il RA valuta la coerenza delle azioni previste dalla Variante PRG con:

1. indirizzi strategici

2. strategie territoriali del PUP

3. strategie vocazionali

Indicando se le azioni sono:

1. coerenti

2. parzialmente coerenti con gli indirizzi e le strategie del PUP

3. non coerenti

4. non pertinenti

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RA: Valutazione delle azioni per attuare le strategie La valutazione delle azioni include il VALUTAZIONE DI INCIDENZA (VI), redatta dal

dott.for. Facchinelli Barbara, che:

• considera:

1. SIC (Siti di Interesse Comunitario) presenti in prossimità dell’area oggetto di intervento

2. Sistema idrologico

3. Habitat di interesse comunitario

4. Specie di interesse comunitario

• stima gli impatti derivanti dalle azioni del piano e il loro livello di indeterminatezza:

Segnala che le previsioni che interessano la fraz.S.Cristoforo possono avere:• incidenza media qualora determinino inquinamento delle acque e disturbo durante il periodo di nidificazione • incidenza leggera, poiché scarsamente probabile il suo verificarsi, sull’alterazione dell’habitat utilizzato dalla specie presa in esame

Nessuna incidenza si rileva invece per quanto riguarda gli interventi, previsti in loc.Assizzi, prossimi al SIC Assizzi-Vignola.

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RA: Valutazione delle azioni per attuare le strategie La valutazione delle ALTERNATIVE: si sono considerate le diverse modalità

operative applicabili per perseguire l’obiettivo prefissato la riqualificazione dell’ambito del lungolago di San Cristoforo.

Le alternative considerate sono le seguenti:

Alternativa 0: Assenza di modifiche alle previsioni urbanistiche del vigente PRG e mancata applicazione della perequazione urbanistica

Alternativa 1: Attuazione delle previsioni di breve periodo del Programma Integrato di Intervento e della Variante al PRG senza l’applicazione della perequazione urbanistica

Alternativa 2: Attuazione delle previsioni di breve periodo del Programma Integrato di Intervento e di quelle della Variante al PRG con l’applicazione della perequazione urbanistica

Alternativa 3: Attuazione delle previsioni di medio-lungo periodo del Programma Integrato di Intervento e di quelle della Variante al PRG senza l’applicazione della perequazione urbanistica

Alternativa 4: Attuazione delle previsioni di medio-lungo periodo del Programma Integrato di Intervento e della Variante al PRG con l’applicazione della perequazione urbanistica

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RA: Valutazione delle azioni per attuare le strategie Il confronto è stato condotto tra le tra le alternative n°0, n°1 e n°2, dal momento

che le previsioni di lungo periodo del Programma Integrato di Intervento e declinate quali Alternativa n°3 e n°4, non sono recepite nella presente Variante.

Sono stati raffrontati i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna alternativa considerata, al fine di valutarne gli effetti dal punto di vista ambientale e economico.

Il punto di vista ambientale:Considerata l’incidenza legata al possibile aumento dell’inquinamento veicolato dal

sistema idrico e alla possibile maggiore pressione turistica legata allo sviluppo della zona, l’alternativa più sostenibile risulterebbe la n°0, ossia quella che considera l’opportunità di mantenere invariato lo scenario attuale.

Tale alternativa si caratterizza, tuttavia, per essere quella che non rende possibile la riqualificazione dell’ambito del lungolago di San Cristoforo attraverso il disegno urbanistico che l’Amministrazione ha fatto proprio e vuole perseguire.

Il punto di vista finanziario:In considerazione dei vantaggi economici e della possibilità di acquisire in tempi

brevi le aree finalizzate al soddisfacimento di standard quali-quantitativi, si considera che l’alternativa più sostenibile risulti essere la n°2.

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RA: Valutazione delle azioni per attuare le strategie La valutazione delle ALTERNATIVE: sono state vagliate più soluzioni alternative

esclusivamente per quanto attiene la definizione del nuovo tracciato della S.P. 1 esterno al centro abitato.

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RA: Valutazione delle azioni per attuare le strategie MISURE DI MITIGAZIONE e COMPENSAZIONE

Misure di MITIGAZIONE:

Sistema idrico locale e inquinamento delle acque superficiali: accorgimenti per limitare le interferenze: • per le aree a parcheggio: sistemi di raccolta delle

acque/olii/carburanti• per le aree di nuova edificazione collegamenti alla rete fognaria

che non sversino nei corsi d’acqua

Aree agricole: salvaguardia delle aree agricole prossime alle aree interessate dagli interventi previsti:• realizzare barriere vegetali che mascherino la vista del nuovo

spazio a parcheggio dall’area agricola e che, al tempo stesso, proteggano i veicoli in sosta e i fruitori da anticrittogamici e, più in generale, da tutte le attività attinenti la coltivazione dei fondi che possano arrecare loro danno o disturbo.

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RA: Valutazione delle azioni per attuare le strategie MISURE DI MITIGAZIONE e COMPENSAZIONE

Misure di COMPENSAZIONE:

Aree agricole di pregio:

• La riduzione delle aree agricole di pregio è ammessa previa verifica effettuata con l’autovalutazione del P.R.G.

• Deve comunque essere prevista la compensazione del suolo trasformato con altre aree con destinazione diversa da quella agricola da destinare a fini agricoli, aventi superficie non inferiore all’80% dell’area oggetto di trasformazione

• L’area agricola di pregio del PUP, oggetto di trasformazione (parcheggio e parco), ha superficie pari a c.a. 1.954 mq e viene compensata con una superficie di c.a. 3.374 mq individuata nella parte ovest dell’ambito di intervento

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RA: Elementi per il monitoraggio e la valutazione in itinere

Monitoraggio dovrà:

1. valutare il grado di attuazione degli interventi previsti negli ambiti territoriali individuati dal PII e quelli previsti dalla Variante al PRG

2. monitorare le ricadute degli interventi previsti

Tempistica e comunicazione delle attività di monitoraggio

• Considerata la modalità di attuazione dello strumento urbanistico si ritiene che un’adeguata tempistica del monitoraggio e della valutazione dei risultati possa essere nell’ordine di un quinquennio.

• Contestualmente alla comunicazione dei risultati di detto monitoraggio si ritiene di predisporre un report sullo stato di avanzamento del piano e sulle attività di monitoraggio.

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RA: Valutazione del percorso di consultazione

Confronto con:

1. competenti servizi dell’Amministrazione provinciale

2. proprietari degli immobili ricompresi nel PII

3. proprietari degli immobili attigui agli ambiti del PII

4. STET s.p.a.

5. Direzione per la realizzazione del programma delle opere pubbliche del

Comune di Pergine

6. Progettisti del Progetto preliminare per la riqualificazione delle spiagge e

dei Laghi di Caldonazzo e Levico dell’Accordo di programma tra i

Comuni di Calceranica al Lago, Caldonazzo, Levico Terme, Pergine e

Tenna per lo sviluppo e riqualificazione del territorio

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RA: Sintesi della valutazione strategica Nell’attività di rendicontazione urbanistica le strategie e le relative azioni individuate dalla variante al PRG sono state valutate in relazione a:

• indirizzi strategici• strategie territoriali del PUP • strategie vocazionali • pianificazione di settore di livello sovraordinato

Sono state altresì valutate e confrontate le diverse alternative possibili per attuare le strategie individuate dalla variante al PRG.

Sono stati quindi valutati i possibili effetti significativi sull’ambiente e sul quadro paesaggistico e territoriale delle scelte del piano, nonché l’incidenza sui siti della Rete Natura 2000:

qualora tali effetti si siano evidenziati quali potenzialmente negativi, sono state previste per gli stessi le dovute misure di mitigazione e compensazione, prevedendo laddove necessario un adeguato sistema di monitoraggio.

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FINE