Perugia 23.05.2014 MariadonataGiaimo Didattico/Promozione della Salute... · DPCM 4 maggio 2007 Le...

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I programmi nazionali e regionali di promozione della salute Perugia 23.05.2014 Mariadonata Giaimo

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I programmi nazionali e regionali di promozione della salute

Perugia 23.05.2014 Mariadonata Giaimo

Le malattie croniche non trasmissibili - malattie cardiovascolari, tumori,patologie respiratorie croniche e diabete (MCNT) - costituiscono, a livellomondiale , il principale problema di sanità pubblica : sono, infatti, la primacausa di morbosità, invalidità e mortalità e il loro impatto provoca danniumani, sociali ed economici elevati. (HEALTH 2020).

La Regione Europea presenta il più alto carico di MCNT a livel lomondiale . Due gruppi di malattie - patologie cardiovascolari e cancro -causano quasi i 3/4 della mortalità nella Regione , e tre principali gruppi dicausano quasi i 3/4 della mortalità nella Regione , e tre principali gruppi dimalattie – le patologie cardiovascolari, il cancro e i disturbi mentali -costituiscono più della metà del carico di malattia (misurato in “DALYs”, glianni di vita vissuti in condizioni di disabilità).

Molti decessi precoci sono evitabili: le stime indicano che almenol’80% di tutti i casi di malattie cardiache, ictus e diabete d i tipo 2 ealmeno 1/3 dei casi di cancro si possono prevenire..

Anche nel nostro Paese le malattie del sistema circolatorio costituiscono la principale causa di morte. Per malattie del sistema cardiocircolatorio nel 2008 224.482 decessi pari al 38,8% del totale dei decessi. Per le malattie ischemiche del cuore (infarto del miocardio, altre forme dicardiopatia ischemica, infarto miocardico pregresso, angina pectoris) siregistrano 75.046 decessi, pari al 33% circa del totale delle morti permalattie del sistema circolatorio.Agli accidenti cerebrovascolari è attribuibile circa il 28% dei decessi dovutialle malattie del sistema circolatorio con 63.726 decessi registrati.

Malattie croniche:Malattie croniche:

una sfida per il sistema sanitariouna sfida per il sistema sanitario

� Cambiamenti degli stili di vita

� Aumentata diffusione� Aumentata diffusione

� Invecchiamento della popolazione

� Aumentato peso di disabilità e mortalità

� Alti costi economici

� Carenza di risorse economiche dedicate alla prevenz ione

� Futura insostenibilità dei costi per il Sistema sal ute

PrevenirePrevenire le le malattiemalattie cronichecroniche è è possibilepossibile

1.i fattori di rischio sono noti

2.esistono strategie preventive efficaci

3.è possibile un approccio intersettoriale

4.il “sistema salute” può e devepuò e deve guidare il processo

nuova cultura della salutenuova cultura della salute

GUADAGNARE SALUTE: RENDERE FACILI LE SCELTE SALUTARI”GUADAGNARE SALUTE: RENDERE FACILI LE SCELTE SALUTARI”

DPCM 4 maggio 2007DPCM 4 maggio 2007 5

1. I Determinanti : "La gamma di fattori personali, socioeconomici eambientali che determinano lo stato di salute delle singole persone odelle popolazioni."(WHO, 1998, p. 7).

Sono fondamentali da analizzare per programmare interventi efficaci dipromozione della salute.I principali determinanti di salute sono1. le condizioni di vita dal punto di vista culturale, sociale, economico e

ambientaleambientale2. i comportamenti personali e sociali (stili di vita), che da queste

stesse sono fortemente influenzati.

Questi elementi possono essere predisponenti, protettivi o abilitantirispetto alle condizioni di salute.

La realizzazione di un cambiamento degli stili di vita che influenzano lostato di salute è considerata un risultato intermedio rispetto alla salute(WHO; 1998).

INDIVIDUALI SOCIO-SANITARI AMBIENTALI STILI DI VITAACCESSO AI

SERVIZI

• Patrimonio

genetico

• Sesso

• Condizioni

economiche

• Stato

• Aria

• Acqua e

alimenti

• Abitudine al

fumo

• Alimentazione

• Sistema

scolastico

• Sistema

I DETERMINANTI DI SALUTE

• Sesso

• Età

• Stato

occupazionale

• Contesto

socio-culturale

di vita

alimenti

• Area di

residenza

• Abitazione

• Alimentazione

• Attività fisica

• Abuso di

sostanze e

farmaci

• Sistema

sanitario

• Servizi sociali

• Trasporti

• Attività

ricreative

Cause delle MCNT

Uso di tabacco

Ipertensione

Sovrappeso/obesità

Iperglicemia

Ipercolesterolemia

MCNT

Fattori di rischio Fattori di rischio

Fattori metabolici e Fattori metabolici e

biologicibiologici

Determinanti sociali di

salute

Globalizzazione

Urbanizzazione

Invecchiamento della

popolazione

Uso di tabacco

Errate abitudini alimentari

Insufficiente attività fisica

Consumo dannoso di alcol

Fattori sottostantiFattori sottostanti(Underlying drivers)

Fattori di rischio Fattori di rischio

comportamentali comportamentali

modificabilimodificabili

Da Ala Alwan Conferenza di Mosca 2011

Scorretta alimentazione, con sovrappeso e/o obesità,

sedentarietà, abuso di alcol e tabagismo

fattorifattori didi rischiorischio delledelle malattiemalattie cronichecroniche nonnon trasmissibilitrasmissibili

(malattie cardiovascolari, tumori, diabete mellito,

malattie respiratorie croniche,)

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DPCM 4 maggio 2007DPCM 4 maggio 2007Le aree del programmaLe aree del programma

Le azioniLe azioni

Livello nazionale : sviluppo di interventi di grande portata ecomplessità (Protocolli d’intesa)

Livello locale : approccio innovativo alla prevenzione e promozionedella salute

PRIMA : interventi centrati su singoli fattori di rischio prevenzione obesità, Piano Nazionale Alcol, Strateg ia Fumo, ecc)

DOPO:: interventi centrati su un approccio trasversale e i ntersettoriale

3. L’approccio intersettoriale: perché?

• Per costruire una cultura condivisa in cui la “salute”diviene preoccupazione del Paese e non solo deldiviene preoccupazione del Paese e non solo delsistema sanitario

• Per sviluppare azioni integrate sui fattori di rischio esui loro determinanti

• Per promuovere la salute dei cittadini, trasformando“buone pratiche” in interventi consolidati

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Sinergie ed intersettorialità

Maggior credibilità ai messaggi

Consolidare il rapporto tra cittadini e istituzioni

Coinvolgimento di Ministeri, Amministrazioni Regiona li e locali, imprese, sindacati e associazioni di

consumatori

Azioni e politiche concrete per facilitare le scelte salutarifacilitare le scelte salutari 13

Le Regioni e P.A.

• Titolari istituzionali delle competenze in tema di salute

• Medesima funzione di “leadership” del “sistema di promozione

della salute” del livello centrale

• Maggiore operatività delle strategie trasversali e delle

collaborazioni inter-istituzionali e con la società civile

• Possibilità di creazione di reti, alleanze e partecipazioni in grado • Possibilità di creazione di reti, alleanze e partecipazioni in grado

di indurre modifiche stabili ed evidenti dell’ambiente di vita

Maggiore opportunità di “facilitare le scelte salutari” da parte delle istituzioni “prossime” ai cittadini

Promozione della salute

La promozione della salute è il processo che consente alle persone di esercitare un maggiore controllo sulla propria salute e di migliorarla*

La promozione della salute è il processo che consente alle persone di esercitare un maggiore controllo sui determinanti di salute e quindi migliorare la propria salute

La PS rappresenta un processo sociale e politico globale, che non comprende solo azioni volte a rafforzare le abilità e le capacità dei singoli individui, ma anche azioni volte a modificare le condizioni sociali, ambientali ed economiche in modo da attenuare il loro

impatto sulla salute del singolo e della collettività

* Ottawa Charter for Health Promotion. WHO,Geneva . 1986)

La programmazione regionale a sostegno della promozione della salute

Il Piano Regionale Guadagnare SaluteIl Piano Regionale Guadagnare SaluteD.G.R. 08 febbraio 2010, n. 194

OBIETTIVOPortare a sistema tutti gli interventi di promozion e della salute

attivati in Umbria

costruendo

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costruendoUN MODELLO ORGANIZZATIVO/FUNZIONALE

a sostegno delle attività di promozione della salut e

sviluppandoCOMPETENZE PER LA PROGETTAZIONE PARTECIPATA

Aree d’azione prioritarie * a supporto delle strategie per la P.S.

Costruire una politica pubblica per la salute

Creare ambienti favorevoli alla salute

Rafforzare l’azione della comunità

Sviluppare le abilità personali

Ri-orientare i servizi sanitari

*Ottawa Charter for Health Promotion. WHO, Geneva, 1986

Le parole chiave Le parole chiave del percorso umbro

Rete (obiettivo dei D.G.)

Alleanze

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Alleanze(accordi e protocolli con altri stakeolders)

Metodologia (formazione operatori S.S. e MAP)

A livello regionale si è lavorato per..

� Sostenere i sistemi di sorveglianza

� Costituire il tavolo di coordinamento regionale e la rete

� Favorire la costituzione delle reti aziendali (Obiettivo delle Direzioni

aziendali) come modello funzionale

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� Attivare alleanze strategiche

. con la Scuola

. con altri Assessorati

. con PLS

� Favorire il cambiamento culturale degli operatori con un

percorso formativo regionale sulla programmazione partecipata

Le “sfide” della formazioneper operatori del SSR e della Scuola

1. Condividere il linguaggio

2. Condividere le esperienze

3. Mettere a disposizione dei professionisti diversi strumenti metodologici

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3. Mettere a disposizione dei professionisti diversi strumenti metodologici

4. Sperimentare la progettazione partecipata per la promozione della

salute

I MODELLI TEORICI a supporto della PROGETTAZIONE PARTECIPATA

Modello di progettazione PRECEDE-PROCEED di Green & Kreuter (1991, 2005)

Project Cycle Management

Un risultato: la condivisione e la sperimentazionedei requisiti minimi di qualità dei progetti di pro mozione

della saluteD.G.R. n° 1696 del 29 dicembre 2011 2011

• Partecipazione• Efficacia• Sicurezza

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• Sicurezza• Appropriatezza• Valutabilità• Sostenibilità• Efficienza

Azioni a livello aziendale ….

�Nominata e attivata la Rete di coordinamento aziendale

�Individuate le comunità interessate agli interventi di PEAS

�Costituiti tavoli di confronto con gli stakeolders esterni al SSR per

attivare alleanze strategiche

�Sottoscritti protocolli d’intesa per la realizzazione degli obiettivi

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�Sottoscritti protocolli d’intesa per la realizzazione degli obiettivi

condivisi

�Elaborati progetti e Piani aziendali di PEAS con il coinvolgimento

delle comunità interessate

Le scelte di fondo nel PSR e nel

Piano regionale della Prevenzione 2010-2012

Nuove strategie secondo il modello Guadagnare Salut e: Nuove strategie secondo il modello Guadagnare Salut e:

• costruire una cultura condivisa in cui la “salute” divenga interesse globale dell’intero sistema regione e non solo del sistema sanitario

• sviluppare azioni integrate per incidere sui prin cipali determinanti negativi per la salute

• attivare nuove sinergie tra i numerosi attori del la prevenzione mettendo in rete sistemi, competenze, responsabilit à in settori diversi

• dedicare particolare attenzione al rapporto con la scuola

Il Piano Nazionale di Prevenzione 2010Il Piano Nazionale di Prevenzione 2010--20122012

Impostazione “nuova”

� Utilizzo sistematico dei dati per definire il contesto e valutare i risultati

� La persona al centro dell’intervento

� Azioni preventive sempre meno settoriali e sempre più integrate

I sistemi di sorveglianza attivi in Umbria

I “Sistemi di sorveglianza” in Umbria

OKkio alla salute: bambini di 6-11 anni

Studio HBSC GYTSadolescenti 11-15 anniadolescenti 11-15 anni

PASSI:popolazione di 18-69 anni

PASSI d’Argento:popolazione di 65 anni e più

Sistema di sorveglianza su alimentazione e

attività fisica nei bambini della scuola primaria

Descrive nel tempo l’evoluzione della situazione nutrizionale dei

bambini e dell’ambiente scolastico, in relazione alle caratteristiche

favorenti una corretta nutrizione e l’attività fisica.

• Obesità: problema prioritario di salute pubblica

aumento dell’obesità in età evolutiva:

→ fattore di rischio per l’insorgenza di patologie in età adulta

→ fattore predittivo di obesità nell’età adulta.

favorenti una corretta nutrizione e l’attività fisica.

HBSC - Health Behaviour in School-aged Children -Comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare (6-17 anni)

Studio multicentrico internazionale in collaborazione con l'Ufficio Regionale dell’OMS per l'Europa. È un network di ricercatori, Università e Istituzioni governative coordinate da un comitato di gestione costituito da membri eletti dei Paesi rappresentati. dei Paesi rappresentati.

GYTS - Global Youth Tobacco Survey - Indagine sull’Uso del Tabacco nei Giovani

Sistema di raccolta dati sull’uso del tabacco nei giovani. Rientra nel sistema globale di sorveglianza sul tabacco - Global TobaccoSurveillance System – GTSS. Supportato dall’OMS e dal CDC-OSH (l’Ufficio Fumo e Salute del Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie di Atlanta).

Rilevazione sistematica e continua di abitudini, stili di vitae stato di attuazione dei programmi di intervento permodificare i comportamenti a rischio, in un campionerappresentativo della popolazione tra i 18-69enni, conl’obiettivo di :

– Fornire precise e tempestive conoscenze sull’evoluzione e le

Sistema di sorveglianza PASSI

– Fornire precise e tempestive conoscenze sull’evoluzione e le

dinamiche dei fenomeni di interesse per la salute pubblica

– Fornire un dettaglio di informazione a livello di Asl, che consenta

il confronto fra le diverse Asl all’interno della stessa Regione

– Consentire la messa a punto di efficaci azioni correttive nei

programmi di salute

Caratteristiche principali

� Raccolta mensile di dati a livello di ASL da parte di operatori sanitari

� Interviste telefoniche (50 al mese per azienda USL)

� Campione di popolazione 18-69 anni, estratto da anagrafe

Sistema di sorveglianza PASSI

sanitaria

� Inserimento locale dei dati su database nazionale (via internet)

� Analisi locale con supporto centrale

� Comunicazione ed utilizzo locale dei risultati

� Crescita professionale degli operatori

NUCLEO CENTRALE

FISSO

Moduli opzionali

Moduli per emergenze

Il questionario: i moduli e la durata

OGNI ANNONazionali

Sistema di sorveglianza PASSI

20 minuti

FISSOopzionali emergenze

ANNI ALTERNI

Nucleo di approfondimento

a rotazione

Regionali

1. Salute e qualità di vita percepita

2. Attività fisica

3. Fumo

4. Alimentazione

5. Alcol

Sistema di sorveglianza PASSIGli ambiti di indagine

6. Sicurezza stradale

7. Fattori di rischio cardiovascolare

8. Screening oncologici

9. Vaccinazioni dell’adulto

10. Salute mentale

11. Incidenti domestici

12. Aspetti socio-demografici

Stato nutrizionale Regione Umbria 2009-12 (n=5.658)

• il 34% dei bambini

presenta un eccesso

ponderale che comprende

sia sovrappeso che obesità

• Se riportiamo la prevalenza

di sovrappeso e obesità

Quanti sono i bambini in sovrappeso o obesi in Umbria?

di sovrappeso e obesità

riscontrata in questa

indagine a tutto il gruppo

di bambini di età 6-11 anni,

il numero di bambini

sovrappeso e obesi nella

regione sarebbe pari a

16.000, di cui obesi 4.000.

Sovrappeso + obesità (%) nei bambini di 8-9 anni

della 3a primaria per regione

22,1

22,5

22,8

22,2

23,2

25,6

24,1

24,7

27,3

25,8

27,0

24,8

27,2

7,2

6,9

9,3

10,6

10,1

8,8

13,4

14,4

13,0

14,6

14,3

16,8

21,5

Emilia Rom

Liguria

Marche

ITALIA

Lazio

Umbria

Sicilia

Calabria

Basilicata

Abruzzo

Molise

Puglia

Campania

13,3

16,0

18,3

18,5

17,9

19,6

19,7

20,5

20,3

22,1

2,6

4,8

5,8

6,0

7,5

7,0

7,0

6,6

8,0

7,2

0 10 20 30 40 50 60

PA Bolzano

PA Trento

Valle d'Aosta

Lombardia

Sardegna

Toscana

Friuli VG

Veneto

Piemonte

Emilia Rom

%Sovrappeso Obeso

L’Umbria si colloca a livello intermedio, con valori di sovrappeso maggiori di quelli

nazionali e valori di obesità leggermente inferiori.

I sedentari (Regione Umbria 2009-2012)

I FumatoriPrevalenze per regione di residenza –

Pool di ASL 2009-12

Nel Pool di ASL PASSI 2009-12 il 28% è

fumatore (di cui l’1% è in astensione da

meno di sei mesi), il 19% è ex fumatore

e il 53% è non fumatore.

Si osservano differenze statisticamente Si osservano differenze statisticamente

significative nel confronto tra le Regioni.

Il range varia dal 24% del Veneto e della

P.A. di Trento al 31% di

Campania, Lazio e Umbria

Ma anche altre informazioni………..

Persone con molte difficoltà economichePrevalenze delle caratteristiche socio- anagraficheRegione Umbria 2009-12

DIFFICOLTÀ ECONOMICHE *

* Rapporto PASSI 2009-2012

Salute delle persone con molte difficoltà economich ePrevalenze per condizione riferita - Regione Umbria 2009-12

Il Piano Nazionale di Prevenzione 2010Il Piano Nazionale di Prevenzione 2010--20122012

Impostazione “nuova”

� Utilizzo sistematico dei dati per definire il contesto e valutare i risultati

� La persona al centro dell’intervento

� Azioni preventive sempre meno settoriali e sempre più integrate

Medicina predittiva

Prevenzione di mortalità e morbosità mediante la valutazione del rischio individuale

Prevenzione universalePrevenzione di:- Infortuni stradali, lavorativi e domestici- Malattie suscettibili di vaccinazione e infezioni correlate all’assistenza sanitaria- Malattie infettive per le quali non vi è disponibilità di vaccinazioni- Patologie da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici- Malattie determinate da alimenti e acqua destinata al consumo umano- Abitudini, comportamenti, stili di vita non salutari- Patologie e condizioni da comportamenti e abitudini non salutari

I CONTENUTI:

LE LINEE DI INTERVENTO PNP 2010-2012

Villa UmbraPila, 22 Luglio 2010

Prevenzione nella popolazione a rischio-Screening e prevenzioneoncologica

- Malattie cardiovascolari- Diabete- Malattie respiratorie croniche- Malattie osteoarticolari- Patologie orali- Disturbi psichiatrici- Malattie neurologiche- Cecità e ipovisione- Ipoacusia e sordità

Prevenzione delle complicanze e delle recidive di malattia

Sorveglianza e prevenzione della disabilità

Il Piano Regionale della Prevenzione 2010-2012Macroarea 2: La prevenzione universale

2.1.1 Giovani e guida sicura

2.3.1 Salute e infanzia

2.9.0 Insieme per la salute: “sviluppare a livello locale la promozione della

salute, secondo i principi del programma Guadagnare Salute”

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salute, secondo i principi del programma Guadagnare Salute”

2.3.1 Salute e infanzia

2.9.0.0 Leggere fa bene alla salute

2.9.2 L’allattamento al seno

2.9.4.1 I lavoratori della Regione Umbria come testimonial di Guadagnare

Salute

2.9.4.2 Cantieri alcool free

4.1 Anziani in cammino

Il P R P 2010Il P R P 2010--20122012

”Alleanze strategiche”

Con i PLS:

Progetto Salute e infanzia

• intensificazione del counselling

• produzione e distribuzione di materiale informativo

• software per la registrazione dei questionari somministrati

• Bilanci di salute (5/6/7 da 15 gg di età fino al 6° anno),

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Con Assessorato ai Beni Culturali, USR, 30 Biblioteche, PLS e MMG, (ACP, CSB, AIB):

Progetto Nati per leggere

Incentivare la lettura ad alta voce da parte dei genitori e degli adolescenti quale

strumento di promozione della salute e di contrasto alla diseguaglianza, per:

. promuovere lo sviluppo cognitivo-affettivo-relazionale nel bambino tra 6 mesi e 6 anni,

. l’accesso libero alla conoscenza attraverso le biblioteche come luogo competente allo

sviluppo di eguaglianza, integrazione e socializzazione

. sviluppare il piacere per la lettura negli adolescenti quale competenza trasversale per la

crescita dell’autonomia.

Piano Regionale di Prevenzione

PIANO SANITARIO REGIONALE

2009-2011

Sviluppare azioni integrate per incidere sui principali determinanti negativi di salute

Attivare sinergie mettendo in

Villa UmbraPila, 22 Luglio 2010

Prevenzione

2010-2012

PIANI ATTUATIVI LOCALI

Attivare sinergie mettendo in “rete”sistemi, competenze e responsabilità

Trasformare buone pratiche locali in interventi consolidati su scala regionale

Az. USL 1Pedibus

Io, tu, noi, voi Ben-essere a scuola

Gruppi in cammino con le mappe della salute

Promozione della qualità nutrizionale nella

ristorazione collettiva scolastica

Prevenzione del sovrappeso e dell'obesità infantile

Prevenzione incidenti stradali: insieme per la

sicurezza

Counselling breve (Medici Medicina Generale)

Az. USL2 La città che promuove la salute

Con ricerca “ Il medico che promuove la salute”

Con ricerca “La scuola che promuove la salute”

Piedibus (40 linee attivate)

Piedibus, Pro-muovere nonni e nipoti

Frutta snack

Promozione attività fisica e sportiva “PARCO ATTIVO”

Promozione allattamento al seno

Genitori più

Prescrizione attività motoria

Gruppi di cammino

I progetti attivi in Umbria

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Counselling breve (Medici Medicina Generale)

Genitori più: Nati per leggere e Promozione

allattamento al seno

Accompagnamento alla nascita

Più salute per promuovere salute- Ospedali che

promuovono la salute

Gruppi di cammino

Progetto di educazione alimentare MVT

Prevenzione iniziazione fumo tabacco

Giovani e guida sicura

Moltiplichiamo la Sicurezza” nei Contesti Educativi

Moltiplichiamo la Sicurezza” nei Contesti Divertimento: Trasi-

meno-Alcol” “Sagre sicure

Cantieri drug free

Corsi di accompagnamento al parto ed alla nascita

Mamme libere dal fumo

Counselling anti fumo in occasione di screening cervice e/o

accesso al consultorio

Promozione della salute in ospedale

Educazione socio affettiva

Valutazione Civica della Promozione della salute

Az. USL 4

Rete delle scuole che promuovono benessere

Tra il dire ed il fare…anziani promotori di

benessere

Gruppi di cammino

Prevenzione fratture di femore nella popolazione

ultra 64enne

Pedibus

Giovani e guida sicura

Az. USL 3

Gustavo “c’è più gusto a mangiar giusto”

“Ma che bontà”

Brindiamo per la salute: “alcol proviamo a

conoscerti”

Progetto Giovani e guida sicura in adolescenza

Mamme, bambini e papà liberi dal fumo

“Comunicare il ben-essere”

I progetti attivi in Umbria

49

Giovani e guida sicura

Non mandiamo tutto in fumo

Corretta nutrizione nelle mense scolastiche

Gruppi di cammino per la promozione dell’attività

motoria nei cardiopatici e nei diabetici

Percorso nascita

Comunicare per “Guadagnare salute”

“Comunicare il ben-essere”

Gruppi di cammino nella Asl n.3

Attività fisica adattata per mal di schiena per

cardiopatici-diabetici

Piedibus

Il nuovo Piano Nazionale Prevenzione 2014-2018

Priorità di intervento e Criteri per la definizione dei Macro obiettivi del PNP 2014- 2018

1. sollevare il nostro sistema paese da un carico prev enibile di eventi morbosi e mortali :- riducendo la mortalità prematura da malattie croniche non trasmissibili, - riducendo gli incidenti e le malattie professionali- promuovendo l’invecchiamento attivo

2. investire sul benessere dei giovani con un approcci o il più possibile olistico :- promuovendo una crescita responsabile e consapevole attraverso l’adozione di stili di vita

sani e di comportamenti di rifiuto nei confronti delle dipendenze in una logica di ricerca di un benessere psicofisico e affettivo

3. rafforzare e confermare il patrimonio comune di pratiche preventive :3. rafforzare e confermare il patrimonio comune di pratiche preventive :- salvaguardando la salute dei lavoratori, promuovendo la prevenzione oncologica e

le vaccinazioni.

4. rafforzare e mettere a sistema l’attenzione a grupp i fragili - lottando contro le disuguaglianze- prevenendo le disabilità

5. promuovere un rapporto salubre fra salute e ambient e - contribuendo alla riduzione delle malattie (in particolare croniche non trasmissibili)- sviluppando tutte le potenzialità di approccio inter-istituzionale del servizio sanitario.

Elementi ispiratori del nuovo PNP 2014-2018

• Affermare il ruolo cruciale della promozione della salute e dellaprevenzione come fattori di sviluppo della società e di sostenibilità delwelfare in particolare alla luce delle dinamiche demografiche che lacaratterizzano;

• Adottare un approccio di sanità pubblica che garantisca equità e contrasto allediseguaglianze;

• Esprimere una visione propria della sanità pubblica che pone le popolazioni egli individui al centro degli interventi con la finalità di conseguire il più elevatogli individui al centro degli interventi con la finalità di conseguire il più elevatolivello di salute raggiungibile;

• Attivare interventi di prevenzione, promozione e tutela della salutebasati sulle migliori evidenze di efficacia, implementati in modo equo eche siano programmati per ridurre le diseguaglianze;

• Accettare e gestire la sfida della costo-efficacia degli interventi,dell’innovazione, della governance;

• Perseguire per i professionisti, la popolazione e gli individui lo sviluppo dicompetenze per un uso appropriato e responsabile delle risorse disponibili

Criteri per la scelta dei Macro Obiettivi

� Rilevanza

� Coerenza

� Governance

� Stewardship

Gli elementi di “novità”

� Stewardship

� Sviluppo

� Intersettorialità

� Miglioramento della qualità

� Promozione, sviluppo e utilizzo di valutazioni quantitative

1. Ridurre il carico prevenibile ed evitabile di mor bosità, mortalità e disabilità delle malattie non trasmissi bili

2. Prevenire le conseguenze dei disturbi neurosensor iali

3. Promuovere il benessere mentale nei bambini, adol escenti e giovani

9 MACRO OBIETTIVIGli elementi di “novità”

giovani

4. Prevenire le dipendenze da sostanze e comportamen ti

5. Prevenire gli incidenti stradali e ridurre la gra vità dei loro esiti

6. Prevenire gli incidenti domestici

7. Prevenire gli infortuni e le malattie professiona li

8. Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute

9. Ridurre la frequenza di infezioni/malattie infett ive prioritarie

…….auguriamoci buon lavoro