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ASL NOVARA PAISA 2017 APRILE 2017 PROGRAMMAZIONE 1 ASL “NO” di NOVARA DIPARTIMENTO Dl PREVENZIONE SERVIZI Dl SICUREZZA ALIMENTARE (SIAN, SIAV Area A, SIAV Area B, SIAV Area C) P.A.I.S.A. 2017 PIANO AZIENDALE INTEGRATO DEI CONTROLLI Dl SICUREZZA ALIMENTARE PROGRAMMAZIONE IL PRESENTE PIANO È STATO REDATTO DAL “GRUPPO PAISA” DELLA ASL DI NOVARA AI SENSI DELLA DETERMINAZIONE DELLA DIREZIONE SANITÀ - SETTORE PREVENZIONE E VETERINARIA N. 264 DEL 13 APRILE 2017 E RELATIVI ALLEGATI REGIONE PIEMONTE A.S.L. “NO” di NOVARA Azienda Sanitaria Locale di Novara Sede Legale: Viale Roma, 7 - 28100 Novara Tel. 0321 374111 - fax 0321 374519 www.asl.novara.it

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ASL NOVARA PAISA 2017 APRILE 2017 PROGRAMMAZIONE

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ASL “NO” di NOVARA DIPARTIMENTO Dl PREVENZIONE

SERVIZI Dl SICUREZZA ALIMENTARE (SIAN, SIAV Area A, SIAV Area B, SIAV Area C)

P.A.I.S.A. 2017 PIANO AZIENDALE INTEGRATO DEI CONTROLLI

Dl SICUREZZA ALIMENTARE PROGRAMMAZIONE

IL PRESENTE PIANO È STATO REDATTO DAL “GRUPPO PAISA” DELLA ASL DI NOVARA AI SENSI DELLA DETERMINAZIONE DELLA DIREZIONE SANITÀ - SETTORE PREVENZIONE E VETERINARIA

N. 264 DEL 13 APRILE 2017 E RELATIVI ALLEGATI

REGIONE PIEMONTE

A.S.L. “NO” di NOVARA

Azienda Sanitaria Locale di Novara

Sede Legale: Viale Roma, 7 - 28100 Novara Tel. 0321 374111 - fax 0321 374519

www.asl.novara.it

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INTRODUZIONE

� CAPITOLO 1 - OBIETTIVI STRATEGICI 15

� CAPITOLO 2 - AUTORITA’ COMPETENTI E LABORATORI REGIONALI Dl RIFERIMENTO 15 Standard di funzionamento dell’Autorità Competente Comunicazione Formazione Formazione per standard secondo indicazioni regionali

� CAPITOLO 3 - ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI CONTROLLI UFFICIALI 17 Classificazione delle Non Conformità Controlli supplementari e/o su richiesta dell’operatore

� CAPITOLO 4 - PIANI DI INTERVENTO E ASSISTENZA RECIPROCA 18 A. Piani di intervento

Classificazione degli stabilimenti in base al rischio Gestione stati di allerta alimenti destinati al consumo umano e alimenti per animali e gestione emergenze - Programma E10 - DPCM Nuovi LEA Infezioni, intossicazioni e tossinfezioni alimentari - Programma E14 - DPCM Nuovi LEA

B. Cooperazione e Assistenza reciproca Controlli sugli alimenti in fase di scambio ed importazione – utilizzo di SINTESI e TRACES

� CAPITOLO 5 - AUDIT SULLE AUTORITA’ COMPETENTI 19 Audit di sistema

� CAPITOLO 6 - CRITERI OPERATIVI E PROCEDURE PER IL CONTROLLO UFFICIALE 19 NELLE FILIERE ALIMENTARI

6.1 Sorveglianza acque potabili - Programma E13 - DPCM Nuovi LEA 6.2 Sorveglianza sugli stabilimenti registrati, compresa la produzione primaria, e sugli stabilimenti riconosciuti - Programma E3 - DPCM Nuovi LEA 6.2.1 PRODUZIONE PRIMARIA 20 6.2.1.1 Produzione primaria - Coltivazioni vegetali 6.2.1.2 Produzione primaria - Allevamento zootecnico 6.2.1.2.1 Sistema informativo per il controllo delle aziende zootecniche su anagrafe

nazionale - Programma D3 - DPCM Nuovi LEA 6.2.1.2.2 Sorveglianza sui concentramenti e spostamenti animali - Programma D1 - DPCM

Nuovi LEA 6.2.1.2.3 Profilassi ai fini della eradicazione delle malattie infettive e diffusive

degli animali - Programma D5 - DPCM Nuovi LEA Malattie dei bovini, Malattie dei suini, Malattie degli ovini e dei caprini, Malattie degli equidi, Malattie negli allevamenti avicoli, Malattie negli allevamenti di lagomorfi, Malattie negli allevamenti ittici, Piani di sorveglianza nel settore apistico

6.2.1.2.4 Sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive diffusive degli animali - Programma D6 - DPCM Nuovi LEA

6.2.1.2.5 Predisposizione di sistemi di risposta ad emergenze epidemiche delle Popolazioni animali - Programma D7 - DPCM Nuovi LEA

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6.2.1.2.6 Prevenzione e controllo delle zoonosi - controllo delle popolazioni selvatiche ai fini della tutela della salute umana e dell’equilibrio fra uomo, animale e ambiente - Programma D12 - DPCM Nuovi LEA

6.2.1.2.7 Sorveglianza sull’impiego del farmaco per uso veterinario e prevenzione della farmacoresistenza - Programma D8 - DPCM Nuovi LEA Farmacosorveglianza: metodi e tecniche Piano di monitoraggio armonizzato sulla resistenza agli antimicrobici (AMR)

6.2.1.2.8 Sorveglianza sulla presenza di residui di sostanze non autorizzate, farmaci, contaminanti negli allevamenti in conformità con il piano integrato dei controlli - Programma E4 - DPCM Nuovi LEA

6.2.1.2.9 Controllo sul benessere degli animali da reddito - Programma D4 - DPCM Nuovi LEA e Controllo del benessere degli animali da affezione - Programma D9/2 – DPCM Nuovi LEA Controllo degli allevamenti e degli animali da reddito Controllo sulle condizioni di trasporto

6.2.1.2.10 Sorveglianza sugli stabilimenti registrati, compresa la produzione primaria - Programma E3 e sorveglianza e controllo sulle attività connesse agli alimenti Produzione primaria - Programma E6 - DPCM Nuovi LEA Controlli Centri imballaggi uova Controlli latte alla stalla Attività integrata negli allevamenti

6.2.1.2.11 Sorveglianza sull’alimentazione animale e sulla produzione e distribuzione dei mangimi - Programma D11 - DPCM Nuovi LEA

6.2.1.2.12 Riproduzione animale - Programma D2 - DPCM Nuovi LEA 6.2.1.2.13 Vigilanza e controllo sull’impiego di animali nella sperimentazione - Programma

D13 - DPCM Nuovi LEA 6.2.2 TRASFORMAZIONE 36 6.2.2.1 PRODUZIONE TRASFORMAZIONE E CONFEZIONAMENTO

DI ALIMENTI IN IMPIANTI RICONOSCIUTI 6.2.2.1.1 Competenze veterinarie 6.2.2.1.1.1 Verifiche specifiche nell’ambito dei controlli ufficiali programmati presso gli

impianti di macellazione e in altre filiere di alimenti di origine animale - Programma E2 - DPCM Nuovi LEA Impianti di macellazione Controlli ufficiali negli stabilimenti di macellazione di piccole dimensioni Macellazione di suini per “uso domestico privato” Controlli per salmonella su carni suine da parte dell'AC

6.2.2.1.1.2 Sorveglianza e controllo sulle attività connesse agli alimenti Regolamento CE 882/2004 - Programma E6 - DPCM Nuovi LEA

6.2.2.1.2 Competenza SIAN Additivi, aromi, enzimi Indicazioni operative rispetto a argomenti specifici Alimenti particolari e integratori alimentari

6.2.3 PRODUZIONE E CONFEZIONAMENTO DI ALIMENTI IN AZIENDE REGISTRATE 37 Prodotti della pesca e dell’acquacoltura

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6.2.4 SOMMINISTRAZIONE E COMMECIALIZZAZIONE 38 Vendita di alimenti su aree pubbliche - Programma/attività E3 - DPCM Nuovi LEA

6.2.5 TEMI TRASVERSALI 38 6.2.5.1 Controlli sull’etichettatura 6.2.5.2 Registrazione/riconoscimento di stabilimenti del settore alimentare ai sensi della

normativa vigente - Programma E1 - DPCM Nuovi LEA 6.2.5.3 Sorveglianza su laboratori che eseguono analisi per le imprese alimentari

nell’ambito delle procedure di autocontrollo - Programma E7 - DPCM Nuovi LEA Laboratori esterni alle imprese alimentari/mangimifici Laboratori annessi alle imprese alimentari/mangimifici

6.2.5.4 Controllo su materiali ed oggetti destinati al contatto con alimenti - (MOCA) - Programma E11 - DPCM Nuovi LEA

6.2.5.5 Fitosanitari 6.2.5.6 OGM 6.2.5.7 Attività di monitoraggio sulla corretta gestione dei prodotti scaduti e dei resi

alimentari - Programma/attività E3 - DPCM Nuovi LEA 6.2.5.8 Sorveglianza su sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano -

Programma E9 - DPCM Nuovi LEA 6.2.6 CAMPIONAMENTI 41 6.2.6.1 Controllo dei residui di prodotti fitosanitari in alimenti di origine vegetale 6.2.6.2 Sorveglianza sulla presenza di residui di sostanze non autorizzate, farmaci,

contaminanti negli allevamenti e negli alimenti di origine animale in conformità con il piano intergrato dei controlli - Programma E4 - DPCM Nuovi LEA

6.2.6.3 Piano OGM - Organismi geneticamente modificati negli alimenti 6.2.6.4 Controllo dei contaminanti negli alimenti 6.2.6.5 La programmazione regionale: campionamento per analisi chimiche,

microbiologiche e fisiche

� CAPITOLO 7 - RIESAME E ADATTAMENTO DEL PRISA 42

� CAPITOLO 8 - AREA FUNZIONALE NUTRIZIONE 42 Attività nutrizionali, Riduzione consumo di sale, Aumento consumo di frutta Progetto “Acquista bene, conserva meglio, Sorveglianza nutrizionale OKKIO alla salute, HBSC, Educazione sanitaria, Ristorazione collettiva Verifica menu, Vigilanza/monitoraggio, Ristorazione scolastica, Residenze per anziani, Interventi di prevenzione in soggetti a rischio

� CAPITOLO 9 - AZIONI DI CONTROLLO E CONTRASTO DELLE FRODI 44

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L’Asl “NO” di Novara opera su un territorio in gran parte coincidente con quello della Provincia di Novara; questo territorio ha una estensione di circa 1200 kmq. Fanno parte dell’Asl di Novara complessivamente 77 comuni, per una popolazione residente di circa 346.500 abitanti.

SEDI I Servizi di sicurezza alimentare del Dipartimento di Prevenzione sono allocati su 3 sedi, Novara (sede centrale), Trecate ed Arona (sedi periferiche). Presso la sede di Borgomanero i Servizi SIAV Area A e SIAV Area B hanno mantenuto uno “sportello” aperto al pubblico due giorni alla settimana.

DOTAZIONI UFFICI ED ATTREZZATURE Tutti i Servizi dispongono di locali ed attrezzature idonee per lo svolgimento dell’attività di controllo ufficiale (automezzi, frigoriferi fissi e mobili, termometri, materiale per il campionamento).

GRUPPO PER IL COORDINAMENTO DEL PAISA Considerate le specifiche referenze tecniche previste dalla DD n. 751 del 19.11.2015, il gruppo è così formato: (la costituzione del gruppo verrà formalizzata con atto del Direttore del Dipartimento di Prevenzione)

Responsabile Maurizio Roceri (Direttore SIAV B)

Programmi di sanità animale Franco Tinelli (Direttore SIAV A) Alberto Borella (SIAV A) Davide Bisatti (SIAV A)

Programmi di igiene zootecnica, farmaco veterinario, alimentazione e benessere animale

Pierluigi Rattone (Responsabile SIAV C)

Produzione primaria Alberto Borella (SIAV A) Elena Costanti (SIAV C) Vittoria Secchi (SIAN)

Trasformazione e commercializzazione degli alimenti

Emanuele Ignoti (SIAN) Angela Maria Allegra (SIAV B)

Somministrazione degli alimenti Fausto Bovio (SIAN) Paolo Ponzetto (SIAV B)

Programmi di audit

Cristina Cellerino (SIAV A/PMPPV) Angela Maria Allegra (SIAV B) Pierluigi Rattone (Responsabile SIAV C) Davide Bordonaro (SIAN)

Sistema di allerta e MTA Manuela Cagnoli (SIAV B) Vittoria Secchi (SIAN) Patrizia Grossi (SIAN)

Alimentazione e nutrizione Flavia Milan (SIAN)

Sistemi informativi della sicurezza alimentare Angela Maria Allegra (SIAV B) Fausto Bovio (SIAN)

Mantenimento del sistema documentale relativo agli standard organizzativi dell’autorità competente

Maurizio Roceri (Direttore SIAV B) Davide Bordonaro (SIAN)

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STRUTTURA COMPLESSA SIAN Il SIAN, gestisce l’attività su due “poli”:

• “Polo Sud” sede operativa centrale di Novara, Viale Roma n. 7 a cui afferiscono n. 31 Comuni

• ”Polo Nord” sede operativa periferica di Arona, Piazza De Filippi n. 2 a cui afferiscono n. 46 Comuni.

FUNZIONIGRAMMA S.C. SIAN Dirigenti Medici

Nominativo Posizione Funzionale Competenze

1 PITROLO Silvana Direttore struttura complessa

- Direzione SC SIAN - Referente Ispettorato Micologico - Esperto micologo. - Referente Formazione SIAN

2 GROSSI Patrizia Dirigente Medico - Attività Igiene della Nutrizione - Referente Nutrizione Area Sud - Referente aziendale M.T.A

3 IGNOTI Emanuele Dirigente Medico incarico Struttura Semplice

- Attività Igiene Alimenti - Responsabile struttura semplice “Sorveglianza e Controllo Alimenti” - Referente Settore Acque potabili - Referente Sistema Informativo

Acque

4 MILAN Flavia Dirigente Medico incarico Struttura Semplice

- Attività Igiene Alimenti e Nutrizione

- Sostituzione Direttore S.C. - Dirigente sostituto Direttore e

Preposto D. L.vo 81/2008 - Responsabile struttura semplice

“Igiene della Nutrizione”

5 SECCHI Vittoria Dirigente Medico

- Attività Igiene Alimenti - Referente Settore Fitofarmaci - Referente Allerta Sistema

Informativo Alimenti

Tecnici della Prevenzione

1 BORDONARO Davide C.P.S.E. Coordinatore

Tecnico della Prevenzione

- C.P.S.E. SIAN Novara - Coordinatore T.P.All. - Attuazione piano alimenti e

vigilanza - Auditor Ufficiale - Referente Programmi di audit - Preposto D. L.vo 81/2008 - Referente aggiornamento Carta

servizi - Sito internet SIAN - Coordinatore C.d.R. periodico “In

Forma” dell’ASL NO Novara - Referente MOCA

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2 BOVIO Fausto C.P.S.E. Coordinatore

Tecnico della Prevenzione

- C.P.S.E. SIAN Arona - Coordinatore T.P.All. - Attuazione piano alimenti e

vigilanza. - Esperto Micologo - Auditor Ufficiale - Preposto D. L.vo 81/2008 - Referente formazione comparto

Dipartimento Prevenzione ASL NO - Referente sistema informativo

alimenti

3 BRIGATTI Raffaele Tecnico della Prevenzione - Attuazione piano alimenti e

vigilanza - Referente Integratori SIAN

4 CALI’ Pierlorenzo Tecnico della Prevenzione - Attuazione piano acque area sud e

piano alimenti

5 COTTINI Luciano Tecnico della Prevenzione - Attuazione piano alimenti e

vigilanza

6 FOSSATI Massimo Tecnico della Prevenzione - Attuazione piano acque area nord

e piano alimenti - Esperto Micologo II livello

7 IMAZIO Valentina Tecnico della Prevenzione - Attuazione piano alimenti e

vigilanza - Esperto Micologo

8 SPAGNOLINI Tullia (69%) Tecnico della Prevenzione - Attuazione piano alimenti e

vigilanza

9 TOZZI Rossano Tecnico della Prevenzione - Attuazione piano alimenti e

vigilanza

A.S.V. / Infermieri

1 MAGISTRO Giovanna C.P.S.E. Assistente Sanitaria

- Coordinamento Sorveglianza nutrizionale

- Sorveglianza nutrizionale - Sorveglianza MTA - Educazione sanitaria

2 GIORIA Monica Infermiera Professionale - Sorveglianza nutrizionale - Sorveglianza MTA - Educazione sanitaria

3 ALBINI Maria Dietista

- Sorveglianza nutrizionale - Sorveglianza MTA - Educazione sanitaria - Ambulatorio nutrizionale

Personale Amministrativo

1 FINOTTI Luisa Coadiutore Amministrativo Esperto

- Aggiornamento archivio informatizzato

- Gestione presenze personale - Gestione SCIA - Fatturazione - Attività amministrativa ordinaria

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2 GAROFANO Marietta Assistente Amministrativo

- Aggiornamento archivio informatizzato

- Gestione SCIA - Fatturazione - Attività amministrativa ordinaria

3 IVOI Elena Assistente Amministrativo

- Aggiornamento archivio informatizzato

- Gestione SCIA - Fatturazione - Attività amministrativa ordinaria

4 SANNINO Amelia Coadiutore Amministrativo Esperto

- Aggiornamento archivio informatizzato

- Gestione SCIA - Fatturazione - Attività amministrativa ordinaria

STRUTTURA COMPLESSA SIAV AREA A L’area di Sanità Animale si articola su due poli, Nord e Sud rispettivamente rappresentati da 2 distretti ciascuno : Polo Nord, distretti di Arona e Borgomanero e Polo Sud, distretti di Novara e Trecate. Il SIAV Area A, per la gestione dell’attività dispone di un ufficio centrale di riferimento presso la sede di Novara e di 3 uffici operativi presso le sedi di Arona, Borgomanero e Trecate. In quest’ultime due sedi il personale, proveniente da Novara ed Arona, è presente solo 2 giornate/settimana. Tutto il personale dell’area, dedica allo svolgimento delle attività del Piano di Sicurezza Alimentare circa il 60% del proprio impegno complessivo.

FUNZIONIGRAMMA SIAV AREA A

Nominativo Posizione

Funzionale Assegnazione

territoriale Competenze

TINELLI Franco Direttore s.c. - Direzione s.c.

ALBERTI Luca Veterinario Dirigente sede di Novara

-Incarico professionale alta specializzazione

-Piani di profilassi bovina -Piani di profilassi suina

BARNABO’ Giovanna Veterinario Dirigente sede di Arona -Profilassi ovicaprina -Vigilanza alpeggio

BORELLA Alberto Veterinario Dirigente sede di Novara -Politiche della salute

CELLERINO Cristina Veterinario Dirigente s.s. PMPPV

sede di Novara

FERRARI Piero Veterinario Dirigente sede di Arona

-Incarico professionale alta specializzazione -Profilassi allevamenti avicunicoli -Educazione sanitaria

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OBEZZI Pierangelo Veterinario Dirigente s.s. PMPPV sede di

Novara -Responsabile s.s. PMPPV ed Epidemiosorveglianza Veterinaria

OLDANI Paolo Veterinario Dirigente sede di Novara -Vigilanza e concentramenti animali

-Profilassi malattie degli equini

PERUZZO Roberto Veterinario Dirigente sede di Arona -Coordinamento Sportello Animali d’affezione

ROMEO Luigi Veterinario Dirigente sede di Novara -Formazione

SUMA Gianni Veterinario Dirigente sede di Arona -Profilassi malattie delle api -Importazione ed esportazione animali

BISATTI Davide Tecnico della Prevenzione

sede di Novara

-Attuazione piani di vigilanza programmata e straordinaria

-Collaborazione all’attività di vigilanza ed all’attività dei Medici Veterinari su richiesta

- Gestione inserimento dati della S.C. in server

-Collaborazione tecnica per la gestione sportello distrettuale

FOLEGATTI Michela Tecnico della Prevenzione

sede di Novara

-Gestione tecnica Sportello Animali d’Affezione;

-Attuazione piani di vigilanza programmata

-Collaborazione tecnica per la gestione dello sportello distrettuale

LANZO Rosa Tecnico della Prevenzione

s.s. PMPPV sede di Novara

-Attuazione piani di vigilanza e profilassi programmata e su richiesta

-Collaborazione tecnica per la gestione dello sportello distrettuale

MAURO Marco Tecnico s.s. PMPPV

sede di Novara

-Attuazione piani di campionamento latte e supporto attività profilassi programmata e su richiesta;

-Collaborazione tecnica

RIZZI Valerio Tecnico della Prevenzione

sede di Novara

-Attuazione piani di vigilanza e profilassi programmata e su richiesta

-Collaborazione tecnica per la gestione dello sportello distrettuale

MATRONE Anna Coadiutore

Amministrativo sede di Arona

-Svolgimento attività amministrativa con maggior riferimento alle attività di inserimento dati anagrafici

-Inserimento dati e trasmissione alle sedi comunicazioni commesse alle attività di imp-exp settore veterinario

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SANDRI Paola Assistente

Amministrativo sede di Arona

-Svolgimento attività amministrativa con maggior riferimento alle attività dell’ex distretto di Borgomanero

-Attività amministrativa in orari di servizio e di apertura al pubblico presso le sedi di Arona e Borgomanero

PRATICO’ Marisa Coadiutore

Amministrativo sede di Novara

-Svolgimento dell’attività amministrativa con maggior riferimento all’attività di inserimento dati in anagrafi

-Attività amministrativa in orari di servizio e di apertura al pubblico presso la sede di Novara

SCIARINI Maria Cristina Assistente

Amministrativo sede di Arona

-Svolgimento attività amministrativa con maggior riferimento alle attività della sede di Arona

-Attività amministrativa in orari di servizio e di apertura al pubblico presso le sedi di Arona e Borgomanero

SPATARO Isabella Coadiutore

Amministrativo SIAV A / PMPPV sede di Novara

-Svolgimento attività amministrativa con maggior riferimento alle attività di inserimento dati anagrafici

-Attività di segreteria PMPPV

SIMONETTI Simonetta Assistente

Amministrativo sede di Novara

-Svolgimento attività amministrativa con maggior riferimento alle attività di supporto amministrativo alla direzione di servizio e alle attività dell’ex distretto di Trecate

-Attività amministrativa in orari di servizio e di apertura al pubblico sede Trecate

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STRUTTURA COMPLESSA SIAV AREA B Il SIAV Area B, per la gestione dell’attività, dispone di un ufficio centrale di riferimento presso la sede di Novara, di un ufficio operativo presso le sede di Arona ed uno sportello per l’utenza presso la sede di Borgomanero.

FUNZIONIGRAMMA S.C. SIAV AREA B

Dirigenti Medico Veterinari

1 ROCERI Maurizio Direttore struttura complessa - Direzione S.C. Area B

2 ALLEGRA Angela Maria Veterinario Dirigente

- Sostituzione direttore s.c. - Referente “latte e prodotti a base di latte” - Veterinario responsabile presso impianti trasformazione latte

- Referente Traces - Referente sistema informativo alimenti - Auditor ufficiale

3 CAGNOLI Manuela Veterinario Dirigente

- Veterinario responsabile presso impianti di trasformazione carni e latte

- Referente “etichettatura carni bovine” - Auditor ufficiale

4 CARELLA Luigi Veterinario Dirigente

- Veterinario responsabile presso impianti di trasformazione carne e pesce

- Referente “Commercializzazione” e “Vigilanza zona sud”

- Veterinario ispettore presso macelli - Auditor ufficiale

5 DEL BOCA Alberto Veterinario Dirigente - Veterinario ispettore presso macelli - Veterinario responsabile presso impianti di

trasformazione carni

6 LEONI Sabrina Veterinario Dirigente - Veterinario ispettore presso macelli

7 TARABBIA Marinella Veterinario Dirigente

- Veterinario responsabile presso impianti di trasformazione latte

- Referente attività “front line” - Auditor ufficiale

8 TINAZZO Giovanni Veterinario Dirigente - Veterinario ispettore presso macelli - Veterinario responsabile presso impianti di

trasformazione carni

9 VAGHI Donatella Veterinario Dirigente

- Referente “carni ungulati domestici” - Veterinario responsabile presso impianti di

trasformazione carne e latte, macelli - Auditor ufficiale

10 VANOLO Fausto Veterinario Dirigente - Veterinario ispettore presso macelli - Veterinario responsabile presso impianti di

trasformazione carni

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11 VENTURA Cristina Veterinario Dirigente

- Veterinario responsabile presso impianti di trasformazione latte e ovoprodotti

- Referente “Carni di pollame e lagomorfi, uova e ovoprodotti”

- Auditor ufficiale

Tecnici della Prevenzione

1 PONZETTO Paolo

Tecnico della Prevenzione (Cpse Coordinatore)

- Posizione organizzativa del Dipartimento di Prevenzione (Area Veterinaria)

- Coordinamento Tecnici interarea - Referente “Sistema informativo alimenti - Attuazione piano alimenti e vigilanza

commercializzazione - Gestione magazzino materiale sanitario

2 GERUNDINI Maurizio Tecnico della Prevenzione - Attuazione piano alimenti e vigilanza

commercializzazione

3 LUCCHETTO Celestino Tecnico della Prevenzione - Attuazione piano alimenti e vigilanza

commercializzazione

4 PONZETTO Roberto Tecnico della Prevenzione - Attuazione piano alimenti e vigilanza

commercializzazione

5 SURACE Davide Tecnico della Prevenzione - Attuazione piano alimenti e vigilanza

commercializzazione

Personale Amministrativo

1 RANZINI Enrico Collaboratore professionale amministrativo

- Gestione protocollo, archiviazione dati, consultazione sistema Sintesi

- Attività amministrativa ordinaria - Gestione magazzino cancelleria

2 CRISTINA Luisella Assistente amministrativo

- Gestione protocollo, archiviazione dati, Vetalimenti, Sintesi

- Referente”Diritti sanitari” - Supervisione inserimento dati macellazione in BVD e Infomacelli - Attività amministrativa ordinaria

3 REGIDORE Monica Assistente amministrativo - Gestione protocollo, archiviazione dati,

Vetalimenti, Sintesi - Attività amministrativa ordinaria

4 GARDINO Isabella Coadiutore amministrativo esperto

- Gestione protocollo, archiviazione dati, Vetalimenti, Sintesi

- Attività amministrativa ordinaria

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STRUTTURA SEMPLICE DIPARTIMENTALE SIAV AREA C La S.S.D. SIAV Area C ha unica sede in Novara. Per quanto riguarda l’attività di competenza di questa Area funzionale, nell’ambito della sicurezza alimentare, sul territorio operano le seguenti attività: (nella nostra Asl, ad esclusione dei caseifici aziendali, gli stabilimenti lattiero caseari sono di competenza dell’Area Funzionale B).

Alimentazione animale

Stabilimenti art. 10, comma 1, lettera a) b) c) Reg. CE 183/2005 (riconosciuti)

6

Imprese di produzione art. 5, comma 2, Reg. CE 183/2005 (registrate)

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Stabilimenti di produzione alimenti per animali da compagnia

1

Imprese di commercializzazione e distribuzione art. 5, coma 2, Reg. CE 183/2005

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Latte alla stalla

Aziende da latte Reg. CE 853/04 95

Aziende “latte alta qualità” D.M. 185/1991 15

Aziende autorizzate alla vendita di latte crudo 7

Caseifici aziendali

Annessi ad allevamenti registrati 9

Farmaco veterinario

Grossisti farmaci veterinari 3

Impianti d’allevamento autorizzati a detenere scorte di farmaci

32

Medici Veterinari autorizzati a detenere scorte di farmaci

39

Ambulatori e cliniche veterinarie 35

Regolamento CE 1069/2009

Cat. Tipologia Classe rischio Censite In attività

3 Transito Basso 3 3

1 Transito Basso 7 7 3 Tecnico Basso 2 2

3 Petfood Medio 1 1

2 Biogas Basso 7 7

2-3 Commercianti / intermediari Basso 7 7

1-2-3 Trasportatori Basso 8 8

2/3 Utilizzatori per l’alimentazione di animali particolari Basso 2 2

1 Fini didattici Basso 2 2

Totale 39 39

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FUNZIONIGRAMMA S.S.D. SIAV AREA C

1 RATTONE Pierluigi Responsabile s.s.d.

- Responsabile s.s.d. - Piano di prevenzione - Piano di sicurezza alimentare - Gestione esposti - Sottoprodotti Reg. CE 1069/09 - Collaborazione nelle attività di

controllo ufficiale - Referente Traces

2 FALCONELLI Barbara

Veterinario Dirigente

- Aliment. animale e Referente PNAA - Benessere animale - Sperimentazione animale - Dirigente sostituto Responsabile D.Lvo

81/2008

3 COSTANTI Elena

Veterinario Dirigente

- Produzione latte e caseifici aziendali - Animali esotici - Manifestazioni e circhi - Certificazioni Esseco

4 CASELLA Pietro

Veterinario Dirigente

- Referente PNR - Farmacosorveglianza e farmacovigilanza - Riproduzione animale

1 ANSALONI Mauro Tecnico della Prevenzione - Gestione magazzino - Gestione automezzi ed attrezzature

1 CAVIGGIOLI Paola Assistente Amministrativo - Referente Arvet/Siprev

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CAPITOLO 1 - OBIETTIVI STRATEGICI

Formazione

obiettivo 2015 2016 2017 2018

Definizione, a livello regionale, di criteri di qualificazione per il personale di nuovo inserimento o adibito a nuova mansione

x

Definizione del programma e svolgimento dei corsi per il mantenimento della qualificazione per il personale che svolge audit sugli OSA

x x x x

Definizione del programma e svolgimento dei corsi per il mantenimento della qualificazione per il personale che svolge audit sulle autorità competenti

(x) x

L’obiettivo è quello di garantire i livelli di formazione previsti dagli Standard Organizzativi per le Autorità Competenti, in parte ricompresi e trattati negli specifici obiettivi PRP (azioni 9.9.1 - Formazione del personale delle Autorità competenti e 10.4.1 - Realizzazione eventi informativi e formativi a livello regionale e locale).

CAPITOLO 2 - AUTORITÀ COMPETENTI E LABORATORI REGIONALI Dl RIFERIMENTO

PRP Programma 9 - Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare

Criteri operativi e procedure

obiettivo 2015 2016 2017 2018

Raggiungimento della conformità agli standard organizzativi

Livello 1 ACR ACL

Livello 2 ACR 50% ACL 50%

Livello 2 ACR 100% ACL 100%

-

STANDARD Dl FUNZIONAMENTO DELL’AUTORITA’ COMPETENTE

Obiettivi ASL 1. prosecuzione valutazione elementi di conformità allo standard, seconda fase; 2. esecuzione di almeno un audit interno di sistema; 3. iniziativa di formazione fruibile da tutte le ASL regionali;

4.completa attuazione verifiche efficacia attività di controllo ufficiale.

1. Come richiesto, le apposite check-list predisposte per la valutazione degli elementi di conformità - seconda

fase sono state compilate entro il 31.12.2016 ed inserite nell’apposito applicativo predisposto a livello ministeriale entro il 15.02 c.a. Continuerà nel corso del 2017 la raccolta e la valutazione degli “elementi di conformità” e delle “evidenze oggettive” della seconda fase, per il raggiungimento della percentuale di conformità (100%) stabilita dal PRISA 2015 - 2018.

2. Viene programmato un audit interno di sistema per il mese di Novembre. Verranno verificate le azioni intraprese a seguito delle raccomandazioni formulate nel corso dell’audit regionale di Novembre 2016.

3. Vedi capitolo formazione. 4. La verifica dell’efficacia dell’attività di controllo ufficiale, come già attuata negli anni precedenti, verrà

integrata con apposita attività di “verifica in campo”. Tale attività rientra tra gli obiettivi aziendali di Appropriatezza e Qualità.

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COMUNICAZIONE

Obiettivi ASL Organizzare e replicare incontri a livello locale sulla base di indirizzi regionali

Al fine di diffondere informazioni relative ai controlli eseguiti dai servizi di sicurezza alimentare del Dipartimento di Prevenzione, di accrescere le conoscenze della popolazione relativamente alla salute ed alla sicurezza alimentare, nonché la consapevolezza di tutti i principali portatori di interesse in merito al ruolo individuale che ognuno di essi occupa nel contesto delle politiche della salute, sono previste diverse azioni di comunicazione e/o formazione rivolte a differenti soggetti:

- pubblicazione sul sito internet aziendale della rendicontazione relativa alla attività PAISA 2016 e della programmazione attività PAISA 2017;

- collaborazione con ATC NO 1 e NO 2 per organizzare corsi destinati a personale formato per il conferimento di fauna selvatica cacciata ai centri di lavorazione selvaggina;

- interventi inerenti la sicurezza alimentare presso Associazioni di categoria e Università della Terza Età del territorio;

- diffusione a mezzo stampa e mediante comunicazione scritta ai Sindaci di tutti i Comuni del territorio dell’ASL “NO” dell’ attività dell’Ispettorato micologico;

- aggiornamento del sito dell’ASL su argomenti riguardanti sicurezza alimentare; - pubblicazione sul giornalino aziendale “IN FORMA” e diffusione a mezzo stampa di articoli inerenti la

corretta alimentazione e la sicurezza alimentare; - partecipazione ad interviste televisive e radiofoniche organizzate dall’Ufficio Relazioni Esterne della nostra

ASL; - collaborazione alla campagna di sensibilizzazione dei consumatori “Acquista bene, conserva meglio”.

Prosegue inoltre la collaborazione sancita tra ASL Novara e Facoltà di Medicina dell’Università di Novara per lo svolgimento del tirocinio pratico degli studenti del V° anno, al fine di diffondere le conoscenze sull’attività di prevenzione svolta in ambito ASL. Si collabora con la Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano e di Torino per lo svolgimento di tirocini pratici.

FORMAZIONE

Obiettivi ASL Ogni Azienda deve svolgere un’iniziativa di formazione fruibile dal personale individuato proveniente dalle altre aziende regionali.

Nell’ambito delle iniziative formative rivolte alle altre aziende regionali, nel primo semestre è prevista l’organizzazione del corso “Controllo ufficiale dell’idoneità e della conformità dei MOCA”. Come previsto dall’azione 9.1.2 del PRP, il corso sarà aperto anche ad organi di controllo esterno (NAS, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, etc.).

FORMAZIONE PER STANDARD SECONDO INDICAZIONI REGIONALI (come da Azione PRP 9.9.1) A livello ASL i direttori delle SS.CC. provvederanno all’aggiornamento della scheda di ricognizione della qualificazione del personale addetto ai controlli ufficiali (allegato 1 PRISA 2017) al fine di informare il livello regionale in merito ai bisogni di formazione ed addestramento del proprio personale.

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CAPITOLO 3 - ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI CONTROLLI UFFICIALI

Obiettivo 2015 2016 2017 2018

Pianificazione delle attività di controllo ufficiale a livello locale entro le scadenze

30 luglio 30 aprile 30 aprile 30 aprile

Rendicontazione delle attività di controllo ufficiale a livello locale entro le scadenze

28 febbraio 2016

28 febbraio 2017

28 febbraio 2018

28 febbraio 2019

- Aggiornamento e mantenimento delle anagrafi zootecniche e degli animali da compagnia (per la lotta al randagismo), compresi i sistemi di identificazione degli animali e delle imprese alimentari (Obiettivo PRP - Azioni 9.4.1 e 10.1.1).

- Miglioramento dei piani di sorveglianza integrata (entomologica, umana e animale) delle zoonosi (trasmissione diretta animale-uomo), delle malattie trasmesse da vettori comprese le infezioni presenti nella fauna selvatica (Obiettivo PRP - azioni 8.1.1 e 9.6.1).

- Aggiornamento e completamento delle procedure per le allerte, le emergenze e le crisi per evenienze epidemiche nel settore zootecnico o nel campo della sicurezza alimentare (Obiettivo PRP - azioni 9.3.1 e 9.5.1).

Si rende necessario garantire, in previsione dell’implementazione informatica del sistema informativo nazionale SINSVA per la gestione delle anagrafiche degli OSA/OSM, il completo aggiornamento delle anagrafiche di tutti gli operatori entro il mese di settembre del corrente anno. Nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno sarà, infatti, obbligatoriamente avviata la fase di alimentazione del sistema informativo nazionale. L’aggiornamento dei sistemi informativi della sicurezza alimentare in uso sarà garantito assicurando l’alimentazione e l’inserimento dei dati relativi a tutte le attività di controllo effettuate in tempo reale od al massimo entro una settimana.

CLASSIFICAZIONE DELLE NON CONFORMITA’ La procedura di controllo ufficiale in uso presso i Servizi di sicurezza alimentare sarà rivista ed adeguata alle nuove indicazioni regionali relative alla definizione delle non conformità e delle misure conseguenti, come riportate nel PRISA 2017.

CONTROLLI SUPPLEMENTARI E / O SU RICHIESTA DELL’INTERESSATO Alcune disposizioni nazionali e comunitarie (Reg. CE 882/04 art. 28 e Dlgs n. 194/2008 art. 4) regolamentano il finanziamento dei controlli ufficiali e prevedono che i costi di alcune specifiche attività svolte dall’AC, come i controlli supplementari (a seguito di non conformità) e i controlli su richiesta, siano sostenuti dal soggetto sottoposto al controllo stesso, così come il costo relativo agli esami richiesti ai laboratori di analisi.

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CAPITOLO 4 - PIANI Dl INTERVENTO E ASSISTENZA RECIPROCA

A. PIANI Dl INTERVENTO CLASSIFICAZIONE DEGLI STABILIMENTI IN BASE AL RISCHIO La classificazione in base al rischio degli stabilimenti riconosciuti è stata, come di consueto, effettuata nel mese di Gennaio 2017 per il Servizio Veterinario Area B al fine della programmazione e della modulazione della frequenza delle attività di controllo ufficiale, come previsto dal Reg. CE 882/2004 e secondo le indicazioni regionali. La classificazione in base al rischio degli OSA registrati di competenza SIAN e SIAV Area C viene effettuata sulla base delle schede regionali in essere a seguito dell’ispezione programmata nel rispetto delle frequenze ed indici di copertura previsti dal PRISA. Al fine di permettere una programmazione minima dei controlli, per gli OSA registrati non ancora classificati le classi di rischio sono stati attribuite dal livello regionale; tali attribuzioni potranno essere modificate a seguito dei controlli ufficiali.

GESTIONE STATI Dl ALLERTA ALIMENTI DESTINATI AL CONSUMO UMANO E ALIMENTI PER ANIMALI E GESTIONE EMERGENZE - PROGRAMMA E10 - DPCM NUOVI LEA Verrà mantenuta la funzionalità del nodo locale garantendo la piena integrazione del personale dei Servizi deputati alla gestione delle notifiche, nonché la corretta compilazione del format del Sistema Informativo Regionale da parte degli operatori aziendali.

E’ prevista una revisione della procedura relativa alla gestione degli stati di allerta al fine di inserire il nominativo di un nuovo referente per il SIAN, in sostituzione della dott.ssa Ivana Rigoni collocata in quiescenza a far data dal 1° gennaio 2017. A seguito delle nuove disposizioni ministeriali, in tutti i casi in cui venga disposto un richiamo, gli OSA devono scaricare dal sito del Ministero della Salute l'apposito modello, compilarlo e trasmetterlo alla ASL competente per territorio che, valutata l'appropriatezza, provvederà a trasmetterlo tempestivamente all’ufficio regionale competente attraverso l’indirizzo di posta elettronica dedicato ([email protected]).

INFEZIONI, INTOSSICAZIONI E TOSSINFEZIONI ALIMENTARI - PROGRAMMA E14 - DPCM NUOVI LEA

In ottemperanza a quanto previsto dal PRP – Azione 9.1.3 “Potenziare il sistema di sorveglianza e gestione MTA”, il SIAN si propone di migliorare, a livello locale, l’efficacia del sistema mettendo in atto le seguenti azioni:

- aggiornamento della determina relativa alla costituzione del gruppo aziendale MTA, necessario a seguito del collocamento in quiescenza di alcuni operatori;

- revisione della procedura attualmente in uso;

- n. 1 incontro rivolto agli operatori dei Servizi interessati (SIAN, SIAV area B, SISP), sulle modalità di scambio di informazioni, segnalazione e gestione dei casi in reperibilità;

- effettuazione, a completamento di quanto già intrapreso nell’anno 2016, di un incontro con la Direzione Sanitaria dell’AOU Maggiore della Carità al fine di sollecitare, da parte dei medici dei reparti, l’invio di segnalazioni di malattie a trasmissione alimentare;

- coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di libera scelta mediante comunicazioni relative alla segnalazione di malattie correlate al consumo di alimenti.

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B. COOPERAZIONE E ASSISTENZA RECIPROCA (Riferimento PRP Azione 9.1.2) Al fine di ottimizzare controlli ed ispezioni sulla filiera ittica sono previste verifiche congiunte tra personale delle Capitanerie di Porto liguri e personale SIAV B/SIAN della nostra ASL. Le ispezioni programmate verranno effettuate da due gruppi di operatori delle due organizzazioni. Il programma ispettivo ha avuto inizio nel mese di Aprile, durante il quale sono state eseguite n. 5 verifiche congiunte. Secondo normale prassi è prevedibile la collaborazione estemporanea con altri Organi di controllo, Autorità Competenti ed Istituzioni.

CONTROLLI SUGLI ALIMENTI IN FASE Dl SCAMBIO ED IMPORTAZIONE - UTILIZZO Dl SINTESIS E TRACES Continua la collaborazione con UVAC per quanto concerne l’esecuzione dei campioni di monitoraggio programmati ed a seguito di vincolo sanitario. Per il mese di Ottobre sono programmati controlli congiunti mirati alla verifica dei prodotti commercializzati e somministrati in negozi o ristoranti etnici.

CAPITOLO 5 - AUDIT SULLE AUTORITÀ COMPETENTI

AUDIT Dl SISTEMA (Riferimento PRP Azione 9.10.1) Per l’anno in corso non è programmato l’audit regionale. Per il mese di Novembre è in programma un audit interno di sistema.

CAPITOLO 6 - CRITERI OPERATIVI E PROCEDURE PER IL CONTROLLO UFFICIALE NELLE FILIERE ALIMENTARI 6.1 SORVEGLIANZA ACQUE POTABILI - PROGRAMMA E13 - DPCM NUOVI LEA

Il controllo delle acque potabili rappresenta un prerequisito che esula dalla tipologia di impresa o di attività svolta e deve essere posseduto da chiunque.

Campioni programmati

(chimici + microbiologici) Campioni eseguiti

Campioni (acquedotti + casette dell’acqua + utenze privilegiate)

- Acque da acquedotto: circa 2400 - N° 18 campioni casette dell’acqua non

controllate nel 2015 - Campioni per ricerca parametro piombo

su utenze privilegiate non controllate in precedenza

Indice di potabilità acquedotti pubblici

-

- Acqua distribuita dagli acquedotti pubblici. Il sistema di distribuzione delle acque potabili sul territorio, effettuato tramite 97 reti, risulta molto frazionato e prevede in base alle frequenze di controllo stabilite circa n. 2400 campioni tra chimici e batteriologici. Si ritiene di mantenere invariati parametri e frequenze di controllo già in essere, in considerazione delle criticità riscontrate in alcune aree del territorio dell’ASL NO e, quindi, della necessità di monitorare parametri quali fitofarmaci, solventi, arsenico, ferro e manganese. Casette dell’acqua Si proseguirà la sorveglianza delle strutture, con frequenza pari al 25% delle casette registrate, corrispondenti a 9 impianti, mediante campionamento chimico/microbiologico, ispezione e verifica del piano di autocontrollo. Per i controlli verranno utilizzati il protocollo operativo e la check-list allegati al PRISA 2014.

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- Utenze privilegiate.

il SIAN proseguirà i campionamenti presso scuole, ospedali, case di cura/riposo presenti sul territorio dell’ASL NO, al fine di monitorare i metalli pesanti tra cui il piombo, parametro che, tuttavia, non ha mai superato l’attuale valore limite di 10 µg/l anche nel corso del monitoraggio effettuato nel triennio 2006-2008.

- Apparecchiature di trattamento delle acque destinate al consumo umano

Nel corso dei controlli ufficiali presso le imprese alimentari, si provvederà alla ricognizione dell’eventuale presenza di tali apparecchiature, prescrivendo all’O.S.A. l’obbligo di presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), ai sensi dell’art. 6 del Regolamento CE 852/2004 e dell’articolo 2, comma 2, del D.M. 25/2012. Per le apparecchiature installate si provvederà, altresì, alla compilazione della scheda di rilevazione allegata al PRISA 2017.

6.2 SORVEGLIANZA SUGLI STABILIMENTI REGISTRATI, COMPRESA LA PRODUZIONE PRIMARIA, E SUGLI STABILIMENTI RICONOSCIUTI - PROGRAMMA E3 - DPCM NUOVI LEA

6.2.1 PRODUZIONE PRIMARIA

6.2.1.1 PRODUZIONE PRIMARIA - COLTIVAZIONI VEGETALI OLI E GRASSI VEGETALI Nel territorio dell’ASL NO non sono presenti imprese alimentari di produzione/trasformazione/confezionamento di oli e grassi vegetali. Il SIAN continuerà, pertanto il controllo della filiera sui depositi all’ingrosso e c/o gli utilizzatori di grossi quantitativi. E’ previsto, nell’ambito della commercializzazione e c/o gli utilizzatori, il prelievo di n. 9 campioni come da piano campionamenti chimici 2017 e tabella campioni residui fitosanitari 2017 (allegato 13-2)

FUNGHI Anche per l’anno 2017 l’Ispettorato micologico, istituito presso il SIAN, continuerà a svolgere azione di prevenzione garantendo le seguenti attività: A) Vigilanza su produzione e commercializzazione - Controllo e certificazione per la vendita dei funghi epigei freschi spontanei destinati al commercio su richiesta

dell’O.S.A. garantendo orari e sedi sul territorio; - controllo ufficiale dei funghi posti in commercio, con particolare attenzione alle procedure di validazione dei

fornitori (prioritariamente presso aziende che importano/commercializzano all’ingrosso) ed a quelle di valutazione della commestibilità dei funghi anche in relazione alle contaminazioni entomatiche.

B) Organizzazione delle attività a supporto della raccolta privata - determinazione delle specie fungine presentate dai privati cittadini/raccoglitori e/o diretti consumatori

mediante attivazione, nelle due sedi operative del SIAN (Novara e Arona), di sportelli di ricevimento con orari e modalità stabiliti, soprattutto nei mesi di maggiore crescita fungina.

C) Supporto in casi di sospetta intossicazione da funghi - consulenza ad ospedali e strutture di emergenza in occasione di sospetta intossicazione da funghi; anche nel

2017 è previsto il rinnovo della convenzione stipulata tra le AA. SS. LL. NO, VCO e VC, per l’attivazione di un servizio di pronta disponibilità micologica di supporto agli ospedali dei territori delle AA. SS. LL. succitate, il servizio sarà garantito da micologi formati in diagnosi microscopica fungina.

D) attività di informazione ed educazione sanitaria rivolte alla popolazione ed a gruppi di interesse; divulgazione di materiale informativo sui rischi derivanti da un consumo non consapevole dei funghi.

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Sono previsti complessivamente n. 3 campioni di funghi essiccati o comunque conservati per la ricerca di metalli pesanti (n. 2 ) e per l’identificazione di specie (n. 1), e n. 1 campione di funghi freschi coltivati per la ricerca di anidride solforosa e suoi sali (AA)

6.2.1.2 PRODUZIONE PRIMARIA - ALLEVAMENTO ZOOTECNICO Il Servizio Veterinario Area A, come previsto, effettuerà verifiche nelle aziende zootecniche sull’applicazione delle misure e dei provvedimenti previsti a garanzia della sicurezza alimentare (prevenzione delle zoonosi), contestualmente effettuerà attività di prevenzione (controllo diagnostico e biosicurezza) delle malattie degli animali non trasmissibili all’uomo, a tutela delle produzioni animali.

6.2.1.2.1 SISTEMA INFORMATIVO PER IL CONTROLLO DELLE AZIENDE ZOOTECNICHE SU ANAGRAFE NAZIONALE - PROGRAMMA D3 - DPCM NUOVI LEA L’aggiornamento delle anagrafi zootecniche sarà attuato in base alla normativa e secondo le modalità previste dai manuali operativi delle anagrafi delle singole specie; prestando in modo particolare attenzione a: - registrazione e autorizzazione delle aziende zootecniche; - gestione e aggiornamento dell’anagrafe informatizzata delle aziende zootecniche e degli animali da reddito,

divise per specie animali: a) inserimento in ARVET e in BDN delle “Autorizzazioni” e delle “Informazioni” relative agli allevamenti; b) aggiornamento costante, sul portale VETINFO, dell’anagrafica relativa agli allevamenti avicoli

(soprattutto per quanto riguarda la capienza, la numerazione e la capacità dei singoli capannoni, il numero di cicli/anno e le movimentazioni);

c) inserimento in BDN di tutti gli animali identificati elettronicamente, in attesa che sia operativo l’allineamento ARVET-VETINFO come riportato all’art. 3 comma 1 dell’O.M. 28.05.2015; in particolare, dovranno essere inseriti in BDN tutti i capi ovi-caprini identificati individualmente;

d) inserimento dell’esito della genotipizzazione degli ovini maschi in BDN; - geo-referenziazione delle aziende; - controlli Identificazione & Registrazione: negli allevamenti bovini, ovi-caprini, suini, avicoli, ittici e nelle

attività di apicoltura I controlli nelle aziende saranno controlli ufficiali effettuati senza preavviso o con preavviso minimo ed i criteri di scelta del campioni da controllare si avvalgono di parametri legati alla valutazione del rischio e a criteri di casualità. Per quanto riguarda i controlli relativi ai bovini, ovi-caprini e suini, i campioni degli allevamenti da sottoporre a verifica sono estratti in parte dal Settore regionale ed in parte dalle singole ASL, nel rispetto della vigente normativa, come da verbale di estrazione ASL in cui sono anche elencate le aziende inserite nelle varie categorie di rischio indicate dall’elenco fornito dalla direzione regionale degli all. bovini e ovi-caprini.

ANAGRAFE % CONTROLLI MINIMI I&R

% ANIMALI CONTROLLATI

N. DI CONTROLLI DI VIGILANZA PREVISTI

BOVINA (3) 10 - 45

OVI-CAPRINA (3) 14 5 30

SUINA (1) 1 - 3

APISTICA (1) 3 - 1

EQUINA (5) 40 - 190

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6.2.1.2.2 SORVEGLIANZA SUI CONCENTRAMENTI E SPOSTAMENTI ANIMALI - PROGRAMMA D1 - DPCM NUOVI LEA - Verifica della documentazione e della registrazione delle movimentazioni animali nei mercati o fiere/ esposizioni; non sono presenti stalle di sosta ad eccezione di 2 del settore equino - inserimento sul portale VETINFO (SINVSA) dell’anagrafica degli autotrasportatori e delle relative

autorizzazioni, al fine del completo utilizzo del modello IV informatizzato. - I controlli di vigilanza nelle aziende a rischio e previsti dalla normativa vigente sono riassunti nella tabella

sopraesposta.

6.2.1.2.3 PROFILASSI AI FINI DELL’ERADICAZIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE E DIFFUSIVE DEGLI ANIMALI - PROGRAMMA D5 - DPCM NUOVI LEA

- Effettuazione dei piani di profilassi e di eradicazione regionali e nazionali;

- attribuzione qualifiche sanitarie;

- valutazione epidemiologica dei dati ai fini della programmazione dell’attività.

MALATTIE DEI BOVINI

Tubercolosi bovina

Obiettivo annuale e programma di sorveglianza L’obiettivo del programma 2017 è il mantenimento dei requisiti previsti per la qualifica comunitaria. Per quanto riguarda gli aspetti operativi, si fa riferimento alla nota regionale prot. n. 24199/A1409A del 29/11/2016 di “Trasmissione del Piano di eradicazione regionale della tubercolosi bovina, brucellosi bovina ed ovi-caprina e della leucosi bovina enzootica – anno 2017”. Il piano di eradicazione comprende la descrizione del piano di campionamento finalizzato al mantenimento della qualifica, richiama i criteri di effettuazione dell'analisi del rischio e stabilisce i requisiti previsti per l’attuazione del piano di controllo sul commercio. Sono inoltre previsti gli interventi diagnostici e di sorveglianza sugli allevamenti da produzione, in particolare prevedendo indicatori di rischio correlati al commercio, ed i controlli diagnostici nei casi di segnalazione di tubercolosi alla regolare macellazione o per correlazione a focolai. TABELLA parziale di attività prevista

Aziende presenti

Capi presenti

Allevamenti da controllare

Capi da controllare

Prove tubercoliniche

Test γ-interferone

Isolamenti Test PCR

273 22835

142

5805 5805 - - -

Brucellosi bovina Il piano di eradicazione è obbligatorio, viene attuato ai sensi delle disposizioni europee in materia. La malattia risulta eradicata in Piemonte: tutte le province hanno infatti acquisito formalmente la qualifica da parte dell’UE Obiettivo annuale e programma di sorveglianza. L’obiettivo del programma 2017 è il mantenimento dei requisiti previsti per la qualifica comunitaria. Nel 2017 prosegue pertanto l’attività di controllo secondo la prevista programmazione quinquennale di sorveglianza. Per quanto riguarda gli aspetti operativi, si fa riferimento alla nota regionale prot. n. 24199/A1409A del 29/11/2016 di “Trasmissione del Piano di eradicazione regionale della tubercolosi bovina, brucellosi bovina ed ovi-caprina e della leucosi bovina enzootica - anno 2017”. TABELLA parziale di attività prevista

Allevamenti presenti

Capi presenti

Allevamenti da controllare

Capi da controllare

Test RB

Test FdC

Test Elisa Esami

batteriologici

273 22835 66 4714 2157 - 70 -

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Leucosi bovina enzootica Il piano di controllo ed eradicazione della malattia, a carattere obbligatorio e attuato in applicazione delle disposizioni europee in materia, ha permesso alla Regione Piemonte, già nel 2005, di acquisire la qualifica di territorio indenne, attribuita con Dec. 2005/604/CE. Obiettivo annuale e programma di sorveglianza. L’obiettivo del programma 2017 è il mantenimento dei requisiti previsti per la qualifica comunitaria. Nel 2017 prosegue pertanto l’attività di controllo secondo la prevista programmazione quinquennale di sorveglianza come per la BRC bovina.

TABELLA parziale di attività prevista Allevamenti

presenti Capi

presenti Allevamenti da

controllare Capi da

controllare Test

ELISA siero Test Elisa

latte

273 22835 57 2834 1152 39

Rinotracheite infettiva bovina (IBR) L’obiettivo del piano volontario è di miglioramento, collegato alla necessità di adottare piani di revisione e verifica dei programmi aziendali di controllo (biosicurezza e vaccinazione) e di adottare i seguenti criteri per la progressione del piano stesso: - mantenimento del livello di controllo negli allevamenti con qualifica e in questi allevamenti innalzamento

dell’età diagnostica a 24 mesi; - tutela della progressione del piano in quegli allevamenti aderenti nei quali il programma di eradicazione ha

evidenziato risultati favorevoli; - riduzione complessiva del numero dei campionamenti prevedendo idonei protocolli diagnostici. Negli allevamenti aderenti al piano e con qualifica sanitaria diversa da positiva i prelievi per gli accertamenti sierologici periodici sono effettuati con cadenza annuale, verranno praticati su tutti i capi di età superiore a 24 mesi. Negli allevamenti aderenti e positivi, se la percentuale di capi positivi sui soggetti di età superiore ai 12 mesi è inferiore al 10%, sarà effettuato un controllo annuale con un prelievo di 10 capi preferibilmente nella fascia di età tra 12 e 24 mesi, al fine di valutare l’eventuale circolazione virale. Saranno inoltre essere sottoposti a controllo diagnostico tutti gli animali >12 mesi che vengono movimentati verso aziende da riproduzione. Si prevede di estendere anche al territorio ASL NO la sperimentazione consentirà, nel 2017, di sottoporre le aziende da latte soggette a controlli funzionali ad un controllo quadrimestrale per IBR con pool di latte individuale. Il mantenimento e l’acquisizione della qualifica degli allevamenti da latte con status NEGATIVO/UFFICIALMENTE INDENNE o NEGATIVO VACCINATO DELETO/INDENNE sarà garantito mediante il controllo di pool di latte individuale. Per il 2017 sarà previsto un premio supplementare, destinato alle bovine di razza Piemontese presenti negli allevamenti che aderiscono al Piano IBR concordato dall’ANABORAPI con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, in cui si prevede un prelievo sierologico su tutti i soggetti da riproduzione superiori ai 12 mesi.

Diarrea Virale Bovina (BVD) Per il 2017 è previsto il mantenimento dell’attività diagnostica di screening sierologico. In particolare, al fine del contenimento dei costi, verrà prevista la possibilità di controlli sierologici su latte di massa (fino ad un massimo di 80-100 capi in lattazione) e su pool di sieri (fino a 20 capi). L’obiettivo viene individuato nell’intensificazione dell’attività di controllo. Numero aziende aderenti: 25

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ASL NOVARA PAISA 2017 APRILE 2017 PROGRAMMAZIONE

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Aziende da riproduzione presenti

Capi presenti

Aziende controllate

Capi controllati

273 22835 25 125

Previsione test anno 2017: n. 125

Paratubercolosi La Regione Piemonte, con DGR n. 15-7093 del 10/02/2014, ha recepito le linee guida ministeriali per il controllo e la certificazione degli allevamenti nei confronti della Paratubercolosi, approvate dalla Conferenza Stato Regioni con Accordo in data 17/10/2013. Le linee guida prevedono procedure obbligatorie, conseguenti al riscontro di un sospetto clinico di malattia in allevamento o al macello, e misure a carattere volontario nel caso l’allevatore intenda aderire al piano di certificazione nei confronti della malattia. Per il 2017 l’obiettivo è l’adozione delle procedure previste in caso di rilievo di sospetti clinici e la promozione delle adesioni al piano volontario di certificazione. In caso di sospetto clinico di Paratubercolosi ve effettuata la conferma di laboratorio sui bovini sospetti di infezione e, in caso di conferma, deve essere eseguito nell’azienda il controllo sierologico di tutti i capi presenti di età superiore a 36 mesi. Nelle aziende che aderiscono volontariamente al programma di certificazione verranno effettuati gli accertamenti diagnostici previsti dalle linee guida ministeriali per l’attribuzione dei diversi livelli di qualifica sanitaria, con la numerosità campionaria e la frequenza prevista per l’assegnazione della qualifica e il suo mantenimento. Gli allevatori che intendono aderire al programma saranno responsabili dell’attuazione delle misure di biosicurezza previste, predisponendo, in collaborazione con il veterinario aziendale, un piano aziendale di controllo basato sull’analisi del rischio. Aziende con segnalazione di sospetto clinico (dato indicativo): 0 Aziende aderenti al piano volontario di certificazione: 11

Aziende da riproduzione presenti

Capi presenti

Aziende controllabili

Capi controllabili

273 22835 11 2400

Blue tongue La diffusione della malattia da sierotipo 4 si è progressivamente estesa alle regioni settentrionali a più elevata vocazione zootecnica. Il riscontro autunnale 2016 di un’estesa epidemia in Veneto e il più recente rilievo in Lombardia (Province di Mantova e Brescia) hanno comportato l’adozione di misure restrittive territoriali molto estese, che hanno coinvolto nella “zona di sorveglianza” le province orientali del Piemonte (Novara, Alessandria, Verbania, Vercelli, Asti). Seppure allo stato attuale la presenza della malattia non sia stata dimostrata in queste province piemontesi (il sistema sentinella è tutt’ora silente), l’applicazione della zona cuscinetto di salvaguardia ha imposto rilevanti vincoli alle movimentazioni. Obiettivo annuale e programma di sorveglianza. Obiettivo del programma 2017 si conferma il mantenimento dell’assenza dell’infezione dal territorio piemontese per tutte le province, compatibilmente con l’evoluzione della situazione epidemiologica nazionale ed internazionale e le risorse disponibili, mediante l’applicazione delle misure di prevenzione previste e la gestione delle movimentazioni consentite. Il programma di sorveglianza sierologica, secondo le indicazioni nazionali, è basato sul controllo diagnostico mensile di capi sentinella allevati in aziende sentinella (secondo l’ultima revisione adottata). Orientativamente in

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ASL NOVARA PAISA 2017 APRILE 2017 PROGRAMMAZIONE

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14 aziende sentinella, presenti in celle di lato 20x20 km, verranno effettuati 75 prelievi mensili (5-6 sentinelle per azienda), per un totale di circa 700 prelievi annui. Il sistema di sorveglianza entomologica prevede la cattura e l’esame periodico dei vettori catturati nelle trappole, secondo le modalità previste dalla normativa nazionale ed in base alle istruzioni del Referente regionale dell’IZS PLV ed alle revisioni adottate. TABELLA parziale di attività prevista

Allevamenti presenti

Capi presenti

Aziende da controllare

Capi da controllare

Test ELISA siero

Test PCR

273 22835 14 75 750

MALATTIE DEI SUINI Malattia vescicolare dei suini (MVS), Peste suina classica (PSC), Malattia di Aujeszky e Trichinella Obiettivo del piano di sorveglianza della MVS è la verifica del mantenimento dello status di indennità da malattia. Contestualmente al piano di monitoraggio della MVS, verrà attuato il piano di monitoraggio della PSC, che ha come obiettivo la verifica dello status anche per questa malattia. Nel caso della Malattia di Aujeszky, l’obiettivo iniziale dei controlli attuati nella regione è rappresentato dal progressivo raggiungimento della qualifica di indenne per tutti gli allevamenti da riproduzione, in particolare per quelli a ciclo aperto (primo step della filiera suinicola). L’attività diagnostica prevista per la conferma della qualifica territoriale MVS prevede il controllo con periodicità semestrale negli allevamenti a ciclo aperto e nei 100 allevamenti da ingrasso estratti dall’OE dell’IZS PLV, annuale negli allevamenti a ciclo chiuso. Tuttavia, negli allevamenti da riproduzione in cui, per il mantenimento della qualifica per la Malattia di Aujeszky è previsto un controllo a cadenza quadrimestrale, sarà necessario mantenere tale periodicità anche per MVS. E’ prevista presso tutti gli allevamenti l’effettuazione di ispezioni finalizzate a verificare lo stato di attuazione dei programmi di biosicurezza aziendale, per le cui carenze è prevista l’adozione di prescrizioni ufficiali. Il piano di monitoraggio della PSC prevede, invece, un solo controllo annuale per tutti gli allevamenti controllati per MVS. Per quanto riguarda il controllo della Trichinella, dovranno essere sottoposte a verifica tutte le aziende riconosciute, per la conferma dei requisiti, e le aziende per le quali sono state fornite prescrizioni in relazione a interventi strutturali o gestionali necessari per il raggiungimento dell’accreditamento. MVS

Allevamenti riproduzione

presenti

Capi presenti

Allevamenti riproduzione controllabili

Allevamenti ingrasso

presenti*

Capi presenti

Allevamenti ingrasso

controllabili

N. esami totale

9 6821 9 39 39442 2 1200

* non sono incluse le aziende da autoconsumo

PSC Allevamenti riproduzione

presenti

Capi presenti

Allevamenti da controllare

Allevamenti ingrasso

presenti*

Capi presenti

Allevamenti ingrasso

controllabili

N. esami totale

9 6821 9 39 39442 2 220

* non sono incluse le aziende da autoconsumo

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Malattia di Aujeszky

Allevamenti riproduzione

presenti

Capi presenti

Allevamenti riproduzione controllabili

Allevamenti ingrasso

presenti*

Capi presenti

Allevamenti ingrasso

controllabili

N. esami totale

15 6821 22 39 39442 15 1300

MALATTIE DEGLI OVINI E DEI CAPRINI Brucellosi ovicaprina

Il piano è a carattere obbligatorio e attuato secondo le disposizioni europee che regolano la materia. Obiettivo annuale e programma di sorveglianza. L’obiettivo del programma 2017 è il mantenimento dei requisiti previsti per la qualifica comunitaria. Il piano di sorveglianza sierologica viene riprogrammato con cadenza annuale. Per quanto riguarda gli aspetti operativi, si fa riferimento alla nota regionale prot. n. 24199/A1409A del 29/11/2016 di “Trasmissione del Piano di eradicazione regionale della tubercolosi bovina, brucellosi bovina ed ovi-caprina e della leucosi bovina enzootica – anno 2017” e la nota prot. n. 25521/A1409A del 19/12/16 “Modifica al piano brucellosi ovi-caprina”.

TABELLA parziale di attività prevista

Aziende presenti

Capi presenti Allevamenti da

controllare Capi

da controllare Test FdC

Esami batteriologici

371 3704 65 1640 1640 -

Blue tongue Per gli aspetti epidemiologici vedi capitolo “Blue tongue” della specie bovina. Obiettivo annuale e programma di attività. La programmazione può prevedere attività specifiche straordinarie, diagnostiche e di profilassi, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica, con la finalità di diagnosticare precocemente l’insorgenza di casi da nuovi sierotipi circolanti in altre regioni italiane ed in altri Paesi esteri o con l’obiettivo di fornire protezione vaccinale a determinate categorie o specie sensibili (si fa riferimento alle disposizioni nazionali e regionali emanate per tali fini). TABELLA parziale di attività prevista

Allevamenti ovini presenti

Capi ovini presenti

Allevamenti caprini presenti

Capi caprini presenti

Visite cliniche

Vaccinazioni

371 - - - - -

Scrapie Le modalità di controllo della malattia saranno attuate in applicazione di disposizioni nazionali ed europee

(D.M. 25/11/2015, Regolamento CE n. 999/2001), che prevedono piani di eradicazione su base genetica della scrapie classica degli ovini, nonché una sorveglianza attiva e passiva negli ovini e nei caprini.

Selezione genetica In ossequio a quanto stabilito dal Ministero della Salute con Decreto del 25/11/2015 “Misure di prevenzione su base genetica per l'eradicazione della scrapie ovina classica, finalizzate all'incremento dell'allele di resistenza della proteina prionica (ARR) nell'intero patrimonio ovino nazionale”, la regione, con DD n. 428 del 20/07/2016 ha modificato il precedente piano di selezione genetica, al fine di incrementare negli ovini la frequenza dei caratteri di resistenza alla scrapie classica con l’obiettivo di concorrere all’eradicazione della malattia a tutela della salute umana ed animale.

L’adesione al piano è obbligatoria per tutte le aziende, sia quelle di elevato merito genetico (iscritte al libro genealogico o ai registri anagrafici), sia quelle commerciali. Non sono obbligate ad aderire al piano le aziende che

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allevano un massimo di nove ovini destinati all’autoconsumo o i cui animali sono destinati ad attività diverse dalla produzione di alimenti; tale esclusione non è ammessa nel caso in cui tali aziende mantengano rapporti di promiscuità con altre greggi coinvolte dal piano.

Gli animali sottoposti a controllo genetico dovranno essere preliminarmente identificati individualmente, come definito dal DM 25/11/2015, e gli allevatori o i propri delegati dovranno mantenere costantemente aggiornate le registrazioni nella BDN relativamente agli animali e alle loro movimentazioni. Gli ovini che risulteranno portatori di allele VRQ dovranno essere macellati entro trenta giorni successivi alla determinazione del genotipo. Per il 2017 gli obiettivi sono:

- l’assegnazione, e la registrazione in BDN e in ARVET, del livello di certificazione genetica raggiunto dalle aziende, valorizzando la data di adesione dell’azienda al piano;

- il controllo annuale di tutti gli allevamenti ovini soggetti al piano, con esecuzione dei test genetici sugli ovini maschi in età riproduttiva che ogni allevatore intende destinare alla quota di rimonta, nonché sui maschi da introdurre nel gregge e privi di certificazione ufficiale che ne attesti il genotipo; i prelievi sulle femmine riguarderanno i gruppi di monta autorizzati dalla regione o gli allevamenti i cui proprietari/detentori ne facciano richiesta;

- la macellazione entro trenta giorni dalla determinazione del genotipo degli ovini che risulteranno portatori dell’allele VRQ.

Previsione test 2017: 25 Sorveglianza attiva

Anche per il 2017 dovrà essere garantita l’attività obbligatoria di sorveglianza attiva sugli ovicaprini, secondo le disposizioni che verranno fornite nel corso dell’anno dal Ministero della Salute e che, se confermeranno quanto previsto per il 2016, prevedono l’effettuazione del test su:

- tutti gli ovini e caprini morti di età superiore ai 18 mesi;

- tutti i caprini regolarmente macellati di età superiore ai 18 mesi;

- un numero di ovini regolarmente macellati di età superiore ai 18 mesi, secondo elaborazione effettuata dal CEA.

Per raggiungere tale risultato sarà quindi di fondamentale importanza garantire, con la collaborazione degli allevatori, il recupero immediato degli animali morti in azienda. Solo il prelievo dell’obex effettuato nei tempi stabiliti, assicura infatti la disponibilità di un campione idoneo per l’effettuazione del test rapido.

MALATTIE DEGLI EQUIDI Anemia infettiva degli equidi A seguito dell’emanazione del D.M. 2/2/2016, avente ad oggetto “Piano nazionale per la sorveglianza ed il controllo dell’anemia infettiva degli equidi”, è stato ridefinito il quadro normativo in materia di controlli. Il nuovo piano stabilisce l’obbligatorietà della sorveglianza sanitaria uniforme su tutto il territorio nazionale per tutte le tipologie di aziende detentrici di equidi, senza fare più ricorso all’assegnazione di qualifiche sanitarie dimostratasi ininfluente ai fini della esecuzione dei piani di risanamento. L’età minima per l’effettuazione dei controlli diagnostici è stata innalzata da sei a dodici mesi. La periodicità dei controlli sierologici è diventata triennale, ma solo per gli animali destinati ad essere movimentati verso fiere, aste, mercati, ippodromi ed altre concentrazioni di equidi (maneggi, scuderie, alpeggi). Risulta pertanto di difficile quantificazione il numero dei controlli sierologici in quanto strettamente dipendente dalla domanda che può essere estremamente variabile. Resta invece immutata la cadenza quadriennale della vigilanza presso tutte le sedi in cui si detengono equidi (DGR n. 24-1222 del 23/3/2015). La periodicità dei controlli sierologici è invece annuale per gli allevamenti che risultano essere ad orientamento produttivo “Lavoro” e per tutti i muli e per gli altri equidi degli allevamenti in cui siano presenti uno o più muli. Previsione test 2017: 80

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West Nile Disease Il Ministero della Salute, con O.M. 12/12/2014, ha prorogato le misure sanitarie e il piano di sorveglianza disposti con il precedente provvedimento ordinativo in materia di prevenzione della West Nile Disease (WND). Il piano nazionale di sorveglianza della WND prevede attività di controllo diversificate nei territori indenni ed in quelli in cui è stata dimostrata la circolazione virale. Obiettivo annuale e programma di attività. L’obiettivo del programma 2017 si conferma la valutazione dell’estensione dell’interessamento dalla presenza dell’infezione nelle province già interessate da evidenze di circolazione virale nel 2015 e 2016 tra le quali quella di Novara, nonché l’individuazione precoce della eventuale circolazione virale. Attività di sorveglianza prevista:

- sorveglianza sulla mortalità dei selvatici: in caso di mortalità anomala o aumento incidenza mortalità;

- sorveglianza clinica sugli equidi, sui casi di sintomatologia nervosa;

- sorveglianza sull’avifauna stanziale di specie bersaglio: idonei campioni d'organo di esemplari abbattuti in

- occasione di piano di cattura/de popolamento, secondo la numerosità che verrà determinata con apposita nota dall’OE dell’IZS PLV (orientativamente 45, distribuiti nella provincia.

- effettuazione del monitoraggio entomologico, coordinata dall’IZS PLV e svolta in collaborazione con I.P.L.A., secondo le modalità operative consolidate;

- eventuali attività di sorveglianza integrative;

- attività di collaborazione medico-veterinaria (DD n. 327 del 9/6/16 “Applicazione del piano regionale di sorveglianza e controllo dei casi umani di Dengue, Chikungunya, Zika, WND e altre arbovirosi”).

Indicatori specifici di efficacia:

- raggiungimento del livello minimo dei controlli di sorveglianza stabiliti;

- coinvolgimento dei veterinari liberi professionisti per una migliore sorveglianza clinica sugli equidi e degli operatori del settore faunistico-venatorio per il controllo delle mortalità anomale.

MALATTIE NEGLI ALLEVAMENTI AVICOLI Influenza aviare Il piano di sorveglianza dell’influenza aviare è a carattere obbligatorio. Riferimenti normativi Piano Nazionale di sorveglianza per l’Influenza aviaria 2017 O.M. 26 agosto 2005 ‘Misure di polizia veterinaria in materia di malattie infettive e diffusive dei volatili da cortile e s.m.i.

Allevamenti presenti

Capi presenti Allevamenti da

controllare* Capi da

controllare* Totale esami

Sierologici H5 e H7*

PCR

22 - 22 - - -

*dato indicativo riferito al 2016

Salmonellosi Per quanto riguarda il controllo delle Salmonelle, il Ministero della Salute ha emanato il Piano nazionale di controllo delle salmonellosi negli avicoli per il triennio 2016-2018, trasmesso alle regioni con nota prot. n. 559/DGSAF del 12/01/2016. Le attività di controllo riguardano tutti gli allevamenti da riproduzione, gli allevamenti di ovaiole con numero di capi superiore alle 1.000 unità e un campione di allevamenti di tacchini da carne e di polli da carne estratto a inizio anno a cura dell’OE dell’IZS PLV.

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Gli allevamenti di polli, tacchini da carne, ovaiole e riproduttrici da avviare a macellazione all’atto della Stesura del verbale di controllo ufficiale, verranno verificati da parte del veterinario secondo le modalità indicate nelle note regionali prot n. 9190 del 11/5/2015 e prot n. 12648 del 23/6/2015 al fine di ottemperare alla legislazione riguardante il controllo delle salmonelle in allevamento ed al macello, nonché il rispetto del benessere secondo il D.Lvo n. 181/2010 e il D.M. del 4 Febbraio 2013; come specificato nella nota regionale n. 22469 del 27 novembre 2015 le segnalazioni di NC relative al benessere,trasmesse dal macello alle ASL sedi dell'allevamento di provenienza, comporteranno, nel ciclo successivo, un sopralluogo supplementare congiunto con i referenti Area C oltre al Controllo Ufficiale a 72h dal primo invio al macello. I sopralluoghi supplementari di cui sopra sono da considerarsi a carico dell'OSA secondo quanto stabilito all'art. 4 e 5 del D.Lvo194/2008. Nei primi mesi del 2017 verranno inviate ulteriori indicazioni operative nell’ambito della comunicazione degli allevamenti di tacchini da carne e di polli da carne da sottoporre a controllo.

Categoria Allevamenti

presenti Gruppi

presenti Capi

presenti Gruppi da controllare

Riproduttori 0 0 0 0

Ovaiole 4 15 279605 15

Polli da carne 89 139 254705 139

Tacchini da carne 1 22 74000 22

MALATTIE NEGLI ALLEVAMENTI DI LAGOMORFI Anche nel 2017 proseguirà il controllo semestrale degli allevamenti cunicoli che inviano i propri animali a macellazione in autocertificazione secondo le indicazioni regionali del 2014. Detto controllo è finalizzato a verificare:

- il mantenimento dello standard gestionale e di buoni livelli di biosicurezza;

- l'utilizzo del farmaco;

- i requisiti minimi di benessere;

- l'attuazione dei piani di vaccinazione nei confronti della Malattia Emorragica Virale e della Mixomatosi. Regolarmente verranno inserite nell'applicativo ARVET le nuove ispezioni (requisiti minimi) per l’autorizzazione all’invio dei capi al macello in autocertificazione per quegli allevamenti che hanno controllo favorevole. Per favorire una maggiore integrazione e collaborazione tra le varie aree delle veterinaria, alcuni dei controlli sopraccitati dovranno essere condotti come attività integrata Aree A-C.

MALATTIE NEGLI ALLEVAMENTI ITTICI Piani di eradicazione e controllo nel settore ittico In applicazione del D.L.vo 148/2008 e del D.M. 3 agosto 2011, al fine di una corretta ed uniforme applicazione delle nuove norme su tutto il territorio regionale, nel 2014 sono state emanate le linee guida regionali per il rilascio dell’autorizzazione delle imprese e degli stabilimenti di lavorazione di acquacoltura (nota prot. n. 10132/DB2017 del 9/5/14). Obiettivo annuale e programma di sorveglianza. L’obiettivo 2017 è il controllo e l’eradicazione delle malattie denunciabili del settore ittico e la verifica della sussistenza dei requisiti di sicurezza alimentare, secondo le modalità stabilite dalle disposizioni nazionali e regionali. Nel 2016 il Ministero della Salute ha emanato Linee guida nazionali (nota prot. n. 11525-10/5/2016), con la finalità di favorire interventi omogenei e superare le criticità del settore evidenziate dalla Commissione europea nell’ambito dell’audit del 2015. La regione ha, a sua volta, emanato istruzioni applicative regionali (nota prot. n. 25599/A1409A del 20/12/16) con le quali sono state recepite le indicazioni ministeriali adattandole all’impostazione regionale già consolidata, alle quali si fa riferimento per gli aspetti operativi del programma.

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Sono, inoltre, entrate in vigore le misure previste dalla Decisione di esecuzione UE 2015/1554 della Commissione dell’11/9/15 “recante modalità di applicazione della Direttiva 2006/88/CE per quanto riguarda le prescrizioni in materia di sorveglianza e di metodi diagnostici”, che sostituiscono ed integrano la Dec. 2001/183/CE. Le misure comporteranno modifiche all’attuale impostazione dei controlli diagnostici previsti ai fini del riconoscimento degli impianti e delle zone per SEV e NEI; inoltre verranno stabilite le modalità di ratifica dello status sanitario aziendale e di zona per il virus erpetico della carpa. Previsione di attività 2017: campionamenti in 4 aziende con 7 interventi .

PIANI DI SORVEGLIANZA NEL SETTORE APISTICO Piano di sorveglianza sulla presenza di Aethina tumida Il Ministero della salute, considerato il persistere della presenza di Aethina tumida nel territorio della regione Calabria, ritiene necessario mantenere attivo il piano di sorveglianza in atto, che per il 2017 in Piemonte consiste in: a) un controllo clinico condotto su apiari stanziali individuati con criteri random - per la regione Piemonte è previsto il controllo di 43 apiari di 2 presenti sul territorio ASL NO. b) un controllo clinico di apiari basato sull'analisi del rischio; previsto almeno 1 controllo aggiuntivo. La regione, con il supporto dell’Osservatorio Epidemiologico, entro un mese dal termine della effettuazione dei controlli trasmetterà al Ministero della salute ed al Centro di referenza Nazionale i dati della sorveglianza effettuata.

Piano regionale di controllo della Varroa destructor Con D.D. n. 212 del 27 marzo 2017 è stato approvato il “Piano regionale di controllo della Varroa destructor, finalizzato all’adozione da parte di tutti gli apicoltori operanti nel territorio regionale di un piano organico per il controllo di questa importante parassitosi. Per il 2017 è previsto un numero di controlli da parte dei Servizi Veterinari pari al 2% delle attività apistiche presenti sul territorio di competenza di ogni ASL, per un totale di 96 controlli su scala regionale. Di ogni attività apistica, del campione individuato, occorre controllare almeno un apiario, scegliendo quello presente sul territorio dell’ASL e numericamente più consistente in numero di alveari. Tra gli apiari da controllare è opportuno comprendere anche quelli appartenenti ad attività apistiche extra ASL, sia piemontesi che extraregionali, se presenti nel territorio da controllare. I controlli devono concludersi entro il 01/10/2017 ed il report dei controlli effettuati deve essere trasmesso alla Direzione Sanità della Regione Piemonte, Settore Prevenzione e Veterinaria entro il 30/10/2017 secondo quanto riportato nell’apposita scheda allegata al Piano in questione.

6.2.1.2.4 SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DELLE MALATTIE INFETTIVE DIFFUSIVE DEGLI ANIMALI - PROGRAMMA D6 - DPCM NUOVI LEA Sarà effettuata:

- Registrazione di segnalazione di malattia infettiva di animali, anche sospetta, e/o di focolaio epidemico: - notifica di caso di malattia infettiva e/o di focolaio epidemico: predisposizione dell’indagine

epidemiologica in caso di focolaio o di positività utile per l’inserimento sul portale VETINFO (applicativo SIMAN);

- produzione di report periodici per la sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive animali: a) verifica della biosicurezza e della sanità animale; b) inserimento delle qualifiche sul portale VETINFO (SANAN).

Deve essere verificata la correttezza e completezza delle informazioni contenute in ARVET relative agli allevamenti attivi ed agli interventi realizzati nel 2017.

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6.2.1.2.5 PREDISPOSIZIONE DEI SISTEMI DI RISPOSTA AD EMERGENZE EPIDEMICHE DELLE POPOLAZIONI ANIMALI - PROGRAMMA D7 - DPCM NUOVI LEA Il piano per la gestione delle emergenze è previsto dall’articolo 4 punto 2 lettera f) e dall’articolo 13 del Regolamento CE 882/2004, e dal capo IV del Regolamento CE 178/2002, nonché dalle norme specifiche in materia di profilassi e di controllo delle malattie infettive dell’uomo e degli animali.

Il piano deve prevedere l’individuazione del personale e delle risorse necessari, delle competenze e responsabilità, e delle procedure di intervento e di coordinamento sinergico dei diversi Servizi ed enti responsabili della tutela della salute pubblica.

Per le emergenze a carattere infettivo le procedure tecniche sono previste dal piano nazionale per la gestione delle emergenze di tipo epidemico.

Inoltre, per alcune malattie (afta epizootica, malattia vescicolare suina, bluetongue, influenza aviare, malattia di Newcastle, pesti suine, peste equina, malattie esotiche di pesci, crostacei e molluschi) sono definite a livello regionale procedure operative specifiche.

Ai Presidi Multizonali di Profilassi e Polizia Veterinaria, di cui nell’ambito del SIAV A ASL NO, è operativo quello del quadrante nord Est Piemonte, che operano in contesto territoriale di quadrante in via ordinaria ed in cooperazione sul territorio regionale in via straordinaria, si demanda il compito di prevedere l’aggiornamento costante delle procedure regionali già in uso, la definizione ed attuazione di percorsi formativi per gli operatori coinvolti, oltre a garantire la collaborazione con i Servizi Veterinari delle ASL e con l’IZS PLV in caso di focolaio.

6.2.1.2.6 PREVENZIONE E CONTROLLO DELLE ZOONOSI - CONTROLLO DELLE POPOLAZIONI SELVATICHE AI FINI DELLA TUTELA DELLA SALUTE UMANA E DELL’EQUILIBRIO FRA UOMO, ANIMALE E AMBIENTE - PROGRAMMA D12 - DPCM NUOVI LEA L’obiettivo del Piano regionale per il controllo sanitario della fauna selvatica, approvato con DD n. 919 del 29 dicembre 2016, è garantire il monitoraggio dello stato sanitario delle popolazioni selvatiche del territorio regionale attraverso una distribuzione dei campioni omogenea e statisticamente significativa, che consenta di evidenziare rapidamente l’insorgenza di mortalità e morbilità anomale tra la fauna selvatica. Le patologie considerate prioritarie ai fini del piano sono: Rabbia, Tubercolosi, Brucellosi, Peste Suina Classica, Influenza aviaria, West Nile Fever, Trichinellosi, Salmonellosi, Echinococcosi, malattia di Aujeszky, malattia di Newcastle.

La tabella riporta il numero di capi da sottoporre a prelievo per la sorveglianza ATTIVA suddiviso per specie e/o gruppo di specie e le patologie indagate per ognuna di esse.

SPECIE N. TOTALE CARCASSE PATOLOGIE CONTROLLATE

Cinghiale 14 TBC, BRC, PSC, Aujeszky, Trichinellosi, Echinococcosi

Ungulati ruminanti 25 TBC, BRC, Echinococcosi

Volpe 22 Rabbia, Echinococcosi, Trichinellosi

Avifauna selvatica 16 Salmonellosi, Influenza aviaria, West Nile Fever, Malattia di Newcastle

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ASL NOVARA PAISA 2017 APRILE 2017 PROGRAMMAZIONE

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A seconda dei casi sono previste l’attivazione di specifiche misure di emergenza previste dalle norme vigenti, l’intensificazione delle misure di biosicurezza presso gli allevamenti a rischio, l’intensificazione della sorveglianza clinica ed eventualmente sierologia negli stessi allevamenti, approfondimenti sulle sottopopolazioni locali di selvatici sensibili, valutazione di eventuali restrizioni alle attività di alpeggio, attività di informazione presso la popolazione, gli Ordini professionali e gli allevatori.

6.2.1.2.7 SORVEGLIANZA SULL’IMPIEGO DEL FARMACO PER USO VETERINARIO E PREVENZIONE DELLA FARMACORESISTENZA - PROGRAMMA D8 - DPCM NUOVI LEA

ATTIVITA’ DI CONTROLLO IMPIEGO DEL FARMACO VETERINARIO NEGLI ALLEVAMENTI

N° attività presenti % di controllo prevista

da PRISA N. controlli

programmati N. controlli effettuati

Servizi coinvolti

262

Controlli previsti dal Piano Regionale di

Farmacosorveglianza Veterinaria 2016-2018

80 SIAV C

DEPOSITO E VENDITA FARMACI VETERINARI

N° attività presenti % di controllo prevista

da PRISA N. controlli

programmati N. controlli effettuati

Servizio coinvolto

3 - 3 SIAV C

PIANO Dl MONITORAGGIO ARMONIZZATO SULLA RESISTENZA AGLI ANTIMICROBICI (AMR) Sarà data esecuzione al Piano di campionamento secondo direttive e programmazione regionale che prevede l’esecuzione di 9 campionamenti.

6.2.1.2.8 SORVEGLIANZA SULLA PRESENZA DI RESIDUI DI SOSTANZE NON AUTORIZZATE, FARMACI, CONTAMINANTI NEGLI ALLEVAMENTI IN CONFORMITA’ CON IL PIANO INTEGRATO DEI CONTROLLI - PROGRAMMA E4 - DPCM NUOVI LEA Attività programmata nel Piano Nazionale Residui (vedi paragrafo 6.2.6 CAMPIONAMENTI).

6.2.1.2.9 CONTROLLO SUL BENESSERE DEGLI ANIMALI DA REDDITO - PROGRAMMA D4 - DPCM NUOVI LEA E CONTROLLO SDEL BENESSERE DEGLI ANIMALI DA AFFEZIONE - PROGRAMMA D9/2 - DPCM NUOVI LEA In linea con quanto previsto dal PNBA, gli interventi dovranno fare riferimento alle varie filiere zootecniche in applicazione del D.Lvo 146/01 (attuazione della Direttiva 98/58/CE) e delle specifiche norme di settore. Il PRBA si integra, inoltre, con il Piano di Sviluppo Rurale e con le misure di condizionalità dettate dalla politica agricola comune in accordo con l’Agenzia Regionale Piemontese per l’Erogazione in Agricoltura (ARPEA) dei premi PAC. Al riguardo è prevista l’effettuazione di controlli ufficiali presso le aziende di allevamento secondo i tempi e le modalità stabilite nell’apposita convenzione stipulata tra la Regione Piemonte ed ARPEA.

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ASL NOVARA PAISA 2017 APRILE 2017 PROGRAMMAZIONE

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CONTROLLO DEGLI ALLEVAMENTI E DEGLI ANIMALI DA REDDITO

N° attività presenti % di controllo

prevista N. controlli

programmati N. controlli effettuati

Servizio coinvolto

Bovini carne >50 capi 21 15% 3

SIAV C

Bovini latte >50 capi 70 15% 11

bovini mista >50 capi 5 15% 1

Bufali 2 15% 1 Vitelli 77* 10% 8*

Suini > 40 capi 19 10% 2

Ovicaprini >50 capi 9 15% 2

Ovaiole 4 10% 1

Polli carne 5 10% 1

Tacchini 3 15% 0

Conigli 1 15% 1

Pesci 27 15% 4

*stima degli allevamenti con più di 6 vitelli non tenuti con la madre

VERIFICHE BENESSERE CONTROLLI EXTRAPIANO (da sottoporre a controllo tramite check list specifica)

SPECIE ANIMALE N. allevamenti % Controlli da effettuare

Servizio coinvolto

Vitelli 77* 30% 23

SIAV C Ovaiole 4 40% 2

Suini > 40 capi 19 7% 1

*stima degli allevamenti con più di 6 vitelli non tenuti con la madre

CONTROLLO SULLE CONDIZIONI Dl TRASPORTO CONTROLLO SULLA PROTEZIONE DEGLI ANIMALI DURANTE LA MACELLAZIONE Il SIAV Area C provvederà all’organizzazione o compartecipazione nell’ambito del quadrante di un corso per il rilascio del certificato di idoneità al trasporto di animali vivi. Qualora dovesse emergere l’esigenza di formare personale neoassunto addetto alle operazioni di maneggiamento e abbattimento degli animali al macello, le ASL di quadrante si accorderanno, come suggerito dal PRISA, per organizzare un unico corso destinato ad operatori provenienti da diverse aree territoriali.

Tipologia N. controlli programmati N. controlli effettuati Servizi coinvolti Trasporto 30 SIAV B - SIAV C

Macellazione 12 SIAV B

6.2.1.2.10 SORVEGLIANZA SUGLI STABILIMENTI REGISTRATI, COMPRESA LA PRODUZIONE PRIMARIA - PROGRAMMA E3 E SORVEGLIANZA E CONTROLLO SULLE ATTIVITA’ CONNESSE AGLI ALIMENTI PRODUZIONE PRIMARIA - PROGRAMMA E6 - DPCM NUOVI LEA

CONTROLLO CENTRI IMBALLAGGIO UOVA Vedi paragrafo 6.2.2.1.1 Competenze Veterinarie.

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CONTROLLI LATTE ALLA STALLA CAMPIONAMENTI IN AZIENDE PRODUZIONE LATTE EX REG. 852/04 E DM 185/91 (CARICA BATTERICA E INDICE CITOLOGICO) Verrà effettuato un ciclo completo di controlli nel 20% delle aziende produttrici. I prelievi vengono effettuati esclusivamente da Personale del SIAV Area C.

Aziende N. campioni programmati N. campioni effettuati Servizio coinvolto

24 120 SIAVC

Nel corso della vigilanza verranno eventualmente aggiunti all’elenco degli allevamenti da sottoporre a ciclo completo di prelievi quelli che presenteranno ricorrenti sforamenti o particolari problematiche igienico sanitarie.

AZIENDE PRODUZIONE LATTE N. attività presenti

% di controllo prevista da PRISA

N. ispezioni programmate

N. ispezioni effettuate

Servizio coinvolto

95 15% 15 SIAV C

ATTIVITA’ INTEGRATA NEGLI ALLEVAMENTI (SIAV Area A / SIAV Area C)

% di controllo prevista da PRISA N. controlli

programmati Servizi

coinvolti

Audit in allevamento bovini >50 capi (96) 3% suini > 40 capi (19) 5% avicoli >250 capi (12) 10%

2 1 1

SIAV A/SIAV C

Controlli programmi aziendali di biosicurezza

100%: aziende bovine con reinfezione IBR - aziende suine controllate per MVS - aziende cunicole controllate per mixomatosi e per MEV

SIAV A

6.2.1.2.11 SORVEGLIANZA SULL’ALIMENTAZIONE ANIMALE E SULLA PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DEI MANGIMI - PROGRAMMA D11 - DPCM NUOVI LEA

ISPEZIONI E AUDIT IN AZIENDE DEL SETTORE MANGIMISTICO

Trasformazione alimenti zootecnici (fabbricazione, molitura, essicazione, .. )

N. attività presenti

% di controllo N. controlli

programmati N. controlli effettuati

Servizio coinvolto

Audit 13 -

1 SIAV C

Ispezioni 13

DEPOSITO E VENDITA ALIMENTI ZOOTECNICI (rivenditori stoccatori trasportatori)

N° attività presenti % di controllo N. controlli

programmati N. controlli effettuati

Servizio coinvolto

48 - 24 SIAV C

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PIANO NAZIONALE ALIMENTAZIONE ANIMALE (PNAA)

N. controlli

programmati N. controlli effettuati

Servizio coinvolto

Salmonelle 4

SIAV C

Diossine - PCB DL 12

Elementi chimici 12

Micotossine 8

OGM 2

Plastiche 1

PAT 16 Additivi / principi attivi 24

Organoclorurati 1

Residui p.a./coccidiostatici carryover 3

Totale: 83

La programmazione non è definitiva in quanto in quanto sono state richieste alcune modifiche.

6.2.1.2.12 RIPRODUZIONE ANIMALE - PROGRAMMA D2 - DPCM NUOVI LEA CONTROLLO SULLA RIPRODUZIONE ANIMALE I controlli sulla riproduzione animale verranno effettuati in base al “Piano di intervento nel settore della riproduzione animale” a seguito della prevista delibera regionale di prossima emanazione.

6.2.1.2.13 VIGILANZA E CONTROLLO SULL’IMPIEGO DEGLI ANIMALI NELLA SPERIMENTAZIONE - PROGRAMMA D13 - DPCM NUOVI LEA PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’ DI VIGILANZA DULLA PROTEZIONE DEGLI ANIMALI UTILIZZATI A FINI SCIENTIFICI Sono presenti due stabilimenti che verranno entrambi ispezionati nel corso dell’anno.

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6.2.2 TRASFORMAZIONE 6.2.2.1 PRODUZIONE TRASFORMAZIONE CONFEZIONAMENTO Dl ALIMENTI IN IMPIANTI RICONOSCIUTI

6.2.2.1.1 COMPETENZE VETERINARIE Le ispezioni e gli audit presso gli OSA riconosciuti verranno effettuati rispettando le percentuali di frequenza

definite dal PRISA, dettagliate nelle tabelle del s.i. Vetalimenti, e sulla base del rischio attribuito.

6.2.2.1.1.1 VERIFICHE NELL’AMBITO DEI CONTROLLI UFFICIALI PROGRAMMATI PRESSO GLI IMPIANTI Dl MACELLAZIONE E IN ALTRE FILIERE Dl ALIMENTI Dl ORIGINE ANIMALE - PROGRAMMA E2 - DPCM NUOVI LEA IMPIANTI Dl MACELLAZIONE Nell’ambito dell’attività ispettiva al macello si darà evidenza delle decisioni di cui al comma s), Cap. V, Sez. II All. I, del Reg. CE 854/2004 (inidoneità al consumo delle carni sporche o che presentano una contaminazione fecale o di altro tipo) prese dal veterinario, riportando sul registro di macellazione l’esclusione dal consumo delle carni contaminate.

CONTROLLI UFFICIALI NEGLI STABILIMENTI Dl MACELLAZIONE Dl PICCOLE DIMENSIONI MACELLAZIONE Dl SUINI PER USO DOMESTICO PRIVATO CONTROLLI PER SALMONELLA SU CARNI SUINE DA PARTE DELLA AC In questi ambiti di attività verranno seguite le disposizione impartite dal PRISA 2017.

6.2.2.1.1.2 SORVEGLIANZA E CONTROLLO SULLE ATTIVITÀ CONNESSE AGLI ALIMENTI REG. CE 882/2004 - PROGRAMMA E6 - DPCM NUOVI LEA Durante le ispezioni/audit programmati verranno incluse tra le verifiche da effettuare quelle: - sulla corretta applicazione dei controlli microbiologici previsti dal regolamento CE n. 2073/2005 e s.m.i e

tenendo in considerazione quanto previsto dall’Intesa 41/CSR del 03.03.2016, in tutti gli stabilimenti di produzione, valutando gli obblighi di applicazione in relazione al tipo di alimento, l’effettiva applicazione ed eventuali riduzioni di frequenza o di numero di unità campionarie applicate dall’OSA. Queste riduzioni dovranno essere formalmente approvate dall’autorità competente e ne verrà data evidenza formale nel rapporto di ispezione/audit;

- verifica presso tutti gli stabilimenti di produzione di alimenti “ready to eat” della definizione, da parte dell’OSA, dei limiti di accettabilità per Listeria Monocytogenes. Nel piano di autocontrollo, l’OSA dovrà stabilire se i suoi prodotti alimentari destinati al consumo umano diretto costituiscano oppure no un terreno favorevole alla crescita di Listeria Monocytogenes.

6.2.2.1.2 COMPETENZE SIAN Per quanto attiene ai controlli di competenza SIAN, considerata la carenza di risorse umane dovuta a collocamento in quiescenza di due unità, potrebbero manifestarsi difficoltà nel garantire la copertura prevista.

ADDITIVI, AROMI, ENZIMI Saranno riviste le ditte riconosciute in considerazione delle attività svolte dalle stesse e si provvederà a riclassificare ciascuna azienda nella tipologia di attività svolta individuando, altresì, l’attività prevalente nel caso di più tipologie. Contestualmente si provvederà ad effettuare, entro la fine del 2017, per tutte le aziende una valutazione del rischio sulla base di dati pregressi o attraverso una verifica aggiornata. Il SIAN effettuerà il controllo sulle ditte riconosciute ai sensi del Reg. CE 852/2004, secondo quanto previsto dall’Intesa CSR 212/2016, garantendo l’indice di copertura stabilito in base alla valutazione del rischio. Inoltre, nell’arco del triennio, sarà effettuato 1 audit, per ogni tipologia di attività svolta: additivi, aromi ed enzimi.

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Negli stabilimenti di produzione all’ingrosso e al dettaglio in cui si utilizzano additivi, SIAN, SIAV B e C procederanno ad una verifica del loro corretto utilizzo sulla base delle indicazioni riportate nell’allegato PRISA 8. È previsto il prelievo di n. 9 campioni di cui 7 su matrici alimentari e due additivi puri come da piano campionamenti additivi allegato al PRISA 2017.

DECRETO 26 MAGGIO 2016: INGREDIENTI CHE APPORTANO NITRITI E NITRATI Durante le attività di controllo si procederà alla verifica delle schede tecniche o delle etichette apposte sui prodotti contenenti ingredienti che apportano nitriti e nitrati al fine di verificarne la conformità.

ALIMENTI PARTICOLARI E INTEGRATORI ALIMENTARI

Il SIAN effettuerà il controllo sulle imprese autorizzate ex D.L.vo 111/92 (alimenti particolari) e D.L.vo 169/04 (integratori alimentari) secondo quanto previsto dall’Intesa CSR 212/2016, garantendo l’indice di copertura stabilito in base alla valutazione del rischio.

Nel corso del controllo ufficiale si procederà a verificare che gli alimenti prodotti/confezionati negli

stabilimenti di competenza siano opportunamente etichettati e notificati al Ministero della Salute e si

procederà al controllo delle etichette di integratori a base di erbe per la verifica di eventuali sostanze e

preparati vegetali non ammessi.

E’ previsto il prelievo, alla commercializzazione, di n. 1 campione microbiologico nell’ambito di

prodotti destinati ai lattanti e ai bambini della prima infanzia e di n. 23 campioni per la ricerca di

contaminanti chimici di cui n. 2 di prodotti destinati ai lattanti e ai bambini della prima infanzia per la

ricerca di nichel, n. 14 di integratori alimentari per la ricerca di acrilammide e n. 7 di alimenti destinati a

gruppi specifici della popolazione per la ricerca di glutine e altri allergeni

6.2.3 PRODUZIONE E CONFEZIONAMENTO Dl ALIMENTI IN AZIENDE REGISTRATE

I controlli ufficiali verranno eseguiti secondo la programmazione prevista dal sistema operativo regionale. In alcuni settori la frequenza dei controlli verrà implementata.

PRODOTTI DELLA PESCA E DELL’ACQUACOLTURA Si procederà al censimento di tutti i pescatori che secondo quanto previsto dall'Intesa CSR/195 del 5 Novembre 2015, “Linee guida in materia di igiene dei prodotti della pesca”, devono essere registrati ai sensi del Reg. CE/852/2004 e di tutte le imbarcazioni in disponibilità, con la raccolta delle informazioni relative ai rispettivi siti di ricovero o stazionamento, all’elenco dei punti di sbarco utilizzati, all’elenco delle tipologie di pesca praticate e delle relative attrezzature.

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ASL NOVARA PAISA 2017 APRILE 2017 PROGRAMMAZIONE

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6.2.4 SOMMINISTRAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE I controlli ufficiali verranno eseguiti secondo la programmazione prevista dal sistema operativo regionale. Per quanto attiene ai controlli di competenza SIAN, considerata la carenza di risorse umane dovuta a collocamento in quiescenza di due unità, potrebbero manifestarsi difficoltà nel garantire la copertura prevista. Come negli anni precedenti nelle attività a competenza mista SIAN / SIAV Area B i controlli saranno effettuati in modalità integrata o vicariata. In questo ambito sono previsti controlli congiunti tra i Servizi di sicurezza Alimentare:

Tipologia di impresa alimentare Servizi coinvolti Controlli previsti

Controlli effettuati

Ispezione laboratori esterni autocontrollo

SIAN - SIAV B -SIAV C

2

Aree mercatali SIAN - SIAV B 5

Manifestazioni temporanee SIAN - SIAV B 5

Esercizi etnici SIAN - SIAV B 10

Grandi strutture - Ipermercati SIAN - SIAV B 10

VENDITA Dl ALIMENTI SU AREE PUBBLICHE - PROGRAMMA / ATTIVITA’ E3 - DPCM NUOVI LEA Verrà rispettato l’indice di copertura del 20%, con controllo a campione dei banchi presenti.

6.2.5 TEMI TRASVERSALI

6.2.5.1 CONTROLLI SULL’ETICHETTATURA - I controlli ufficiali sugli alimenti comprenderanno anche l’attività di ispezione dell’etichettatura, della

presentazione e della pubblicità dei prodotti alimentari (Reg. 882/2004, art. 10). - L’etichetta nutrizionale è divenuta obbligatoria a partire dal 13 dicembre 2016 per quanto riguarda la

dichiarazione del contenuto calorico (energia), le proteine, i grassi, i grassi saturi, i carboidrati con specifico riferimento agli zuccheri e il sale, espressi come quantità per 100 g o per 100 ml o per porzione in applicazione del Regolamento UE 1169/2011, per tale ragione è previsto il prelievo di n. 2 campioni, uno dei quali su snack di largo consumo, per verificare la corrispondenza di quanto dichiarato in etichetta. Per le valutazioni si farà riferimento alle “Linee guida sulle tolleranze analitiche applicabili in fase di controllo ufficiale” fornite dal Ministero della Salute e allegate al PRISA 2017

- Nell'ambito di questa attività di controllo ufficiale sono previsti anche i controlli sull'etichettatura delle carni ai sensi dei Reg. (CE) n° 1760/2000 e s.m.i., Reg. (UE) 1337/2013, e dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura ai sensi del Reg. (UE) n. 1379/2013.

Inoltre sarà verificata l’applicazione da parte degli OSA delle istruzioni fornite dal Ministero della Salute (nota prot. 30530-P del 28/07/2015 e nota prot. n. 1038 del 15/01/2015) relativamente alle indicazioni da apporre in etichetta a seguito di riscontro in autocontrollo di “salmonelle non rilevanti” in carni avicole.

6.2.5.2 REGISTRAZIONE /RICONOSCIMENTO Dl STABILIMENTI DEL SETTORE ALIMENTARE AI SENSI DELLA NORMATIVA VIGENTE - PROGRAMMA E1- DPCM NUOVI LEA Sarà garantita la gestione dell’anagrafe degli stabilimenti del settore alimentare (OSA) divisa per tipologia ed attività, secondo le indicazioni riportate nelle norme regionali di settore.

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Come previsto da una procedura condivisa, il controllo delle imprese alimentari di nuova registrazione viene effettuato entro 50 giorni dall’avvenuta registrazione.

6.2.5.3 SORVEGLIANZA SUI LABORATORI CHE ESEGUONO ANALISI PER LE IMPRESE ALIMENTARI NELL’AMBITO DELLE PROCEDURE Dl AUTOCONTROLLO - PROGRAMMA E7 - DPCM NUOVI LEA

LABORATORI ESTERNI AD OSA/OSM Presso questa ASL sono presentii 5 laboratori che effettuano analisi per OSA/OSM. Nel 2016 è stato effettuato un audit congiunto di quadrante su di un laboratorio; per il 2017 sono previsti audit congiunti SIAVB/SIAVC/SIAN su altri due laboratori. Il SIAV Area C provvederà alla Registrazione/autorizzazione ASL per i Laboratori che effettuano analisi per l’autocontrollo delle imprese alimentari e mangimistiche ai sensi del Reg. CE 1069/2009 e Reg. 142/2011.

LABORATORI ANNESSI AD OSA/OSM Sarà mantenuto aggiornato l’elenco di tali laboratori. Nel corso dei controlli ufficiali verranno verificate funzionalità ed affidabilità delle prove eseguite con periodicità annuale od, in caso di frequenza pluriennale, ad ogni verifica (Accordo n. 84/CSR del 7 Maggio 2015).

6.2.5.4 CONTROLLO SUI MOCA - PROGRAMMA E11 - DPCM NUOVI LEA Il SIAN nel 2017, in ottemperanza anche a quanto richiesto dal PNI e tenendo conto di quanto previsto dalle “Linee guida per il controllo ufficiale ai sensi dei Regolamenti CE 882/2004 e 854/2004” approvate in CSR il 16 novembre 2016, effettuerà il controllo ispettivo dei produttori/importatori/distributori all’ingrosso di MOCA, privilegiando quelle imprese valutate a rischio medio e alto. Il controllo sarà effettuato utilizzando, nel 10% delle aziende censite, lo strumento dell’audit e, nel 15% delle aziende censite, la tecnica dell’ispezione garantendo così almeno il controllo del 25% delle aziende censite. Il SIAN e il SIAV B e C, nel corso degli audit/ispezioni verificheranno la corretta utilizzazione dei MOCA presso imprese alimentari riconosciute e registrate, privilegiando la produzione con prevalente vendita all’ingrosso. Il SIAN effettuerà, prioritariamente presso le imprese produttrici e presso i distributori all’ingrosso, n 11 campioni suddivisi in n. 3 campioni di acciaio inossidabile, n. 5 di carta e cartoni, n. 3 di materie plastiche.

6.2.5.5 FITOSANITARI CONTROLLO DELLA COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI FITOSANITARI Sarà garantito un numero di ispezioni, presso le rivendite al dettaglio e all’ingrosso e i relativi locali di deposito e i depositi di stoccaggio senza vendita diretta, presenti nel territorio, pari al 35% delle ditte presenti sul territorio. Saranno privilegiati i controlli alle rivendite che vendono i prodotti più pericolosi, che gestiscono grandi volumi di vendita, non controllate nell’ultimo periodo o riscontrate irregolari (anche da parte di altre autorità competenti al controllo). Si provvederà a registrare nel sistema informativo regionale alla voce “Approval Number” gli estremi dell’autorizzazione alla vendita delle rivendite controllate (n. protocollo e data autorizzazione). Sarà effettuato almeno 1 controllo presso i distributori/intermediari e i depositi di stoccaggio delle ditte di produzione presso le quali non avviene la vendita all’utilizzatore finale. Sono previste n. 2 ispezioni presso le officine di produzione presenti nel territorio dell’ASL NO Si procederà al prelievo di n. 2 formulati e saranno, inoltre, verificate le etichette/imballaggi, in numero corrispondente alle rivendite controllate nell’anno. CONTROLLO DELL’UTILIZZO DEI PRODOTTI FITOSANITARI Il SIAN effettuerà almeno 10 sopralluoghi nelle aziende di produzione primaria per verificare il rispetto delle norme nazionali e comunitarie relative all’acquisto e all’utilizzo dei prodotti fitosanitari. Ove possibile, almeno la metà dei controlli avverranno congiuntamente con il Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro.

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ASL NOVARA PAISA 2017 APRILE 2017 PROGRAMMAZIONE

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Saranno valutati, in base a quanto indicato nel quaderno di campagna, i tempi di rientro e di carenza, se previsti in etichetta, le modalità di conservazione e l’autorizzazione dell’utilizzo sul tipo di coltura, il certificato di abilitazione (patentino) all’utilizzo. Sono previsti n. 50 prelievi per il controllo dei residui fitosanitari riguardanti 47 prodotti regionali di cui 37 di cereali (30 riso, 6 frumento, 1 mais), 2 di ortaggi (2 fagioli secchi), 4 di frutta (1 pere, 1 uva da tavola, 2 rientranti nel “gruppo frutta”), 2 di vino, 1 di olio di semi e 1 olio di semi o di oliva di provenienza extraregionale; saranno, inoltre, effettuati n. 3 prelievi di cereali in campo, in fase antecedente la maturazione e la raccolta per il controllo del corretto utilizzo dei fitosanitari.

6.2.5.6 OGM Il SIAN effettuerà il controllo ufficiale nel territorio di competenza privilegiando le produzioni delle industrie agroalimentari (con riguardo alle materie prime utilizzate) e la grande distribuzione. Sono previsti n. 3 campioni (come da allegato 15 al PRISA 2017) da effettuare tenendo conto di quanto verificato durante i controlli documentali e di identità precedenti al campionamento.

6.2.5.7 ATTIVITA’ Dl MONIOTORAGGIO SULLA CORRETTA GESTIONE DEI PRODOTTI SCADUTI E DEI RESI ALIMENTARI - PROGRAMMA /ATTIVITA’ E3 - DPCM NUOVI LEA Nell’ambito delle normali attività di controllo ufficiale, gli operatori SIAV B proseguiranno con la valutazione, sia in fase di commercializzazione/deposito che presso produttori/fornitori, della corretta gestione dei prodotti scaduti e dei resi.

6.2.5.8 SORVEGLIANZA SU SOTTOPRODOTTI Dl ORIGINE ANIMALE NON DESTINATI AL CONSUMO UMANO - PROGRMMA E9 - DPCM NUOVI LEA

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’ DI CONTROLLO L’attività viene così programmata (come da allegato 14-1 al PRISA)

Impianti registrati ex Reg. CE 1069/2009

Livello di rischio

N. attività presenti

N. ispezioni programmate

N. ispezioni effettuate

N. audit programmati

N. audit effettuati

Servizio coinvolto

Alto -

SIAV C

Medio -

Basso 17 +

4 utilizzatori 21

Impianti riconosciuti ex Reg. CE 1069/2009

Alto -

Medio 1 4 1

Basso 17 17 9

Proseguirà l’eventuale attività autorizzativa e di verifica relativa soprattutto al commercio ed utilizzo di fertilizzanti e ad attività di trasporto e trasformazione negli impianti di biogas per quanto riguarda i reflui zootecnici. Continuerà l’attività di prelievo per la diagnosi di Encefalopatie spongiformi, da parte di personale dell’Area C in impianto di transito autorizzato su ovini e caprini morti in allevamento di età superiore ai 18 mesi e su bovini morti in allevamento di età superiore ai 48 mesi.

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ASL NOVARA PAISA 2017 APRILE 2017 PROGRAMMAZIONE

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6.2.6 CAMPIONAMENTI

6.2.6.1 CONTROLLO DEI RESIDUI DI PRODOTTI FITOSANITARI IN ALIMENTI DI ORIGINE VEGETALE

N. campioni programmati

N. campioni effettuati

Servizio coinvolto

matrici per ricerca residui 47

SIAN su colture locali prelevate in campo 3

formulati fitosanitari 2

6.2.6.2 SORVEGLIANZA SULLA PRESENZA DI RESIDUI DI SOSTANZE NON AUTORIZZATE, FARMACI, CONTAMINANTI NEGLI ALLEVAMENTI E NEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE IN CONFORMITA’ CON IL PIANO INTEGRATO DEI CONTROLLI - PROGRAMMA E4 - DPCM NUOVI LEA

PIANO NAZIONALE RESIDUI PNR

N. controlli programmati (gruppi di molecole)

N. controlli effettuati (gruppi di molecole)

Servizi coinvolti

Sostanze anabolizzanti e vietate 58

SIAVC

Farmaci veterinari: 50

Contaminanti chimici: 15

Contaminanti biologici: 2

Totale: 125

La programmazione non è definitiva in quanto in attesa di ulteriori determinazioni regionali. Per quanto riguarda l’esecuzione dei test istologici ci si atterrà alle disposizioni regionali.

6.2.6.3 PIANO OGM - ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI NEGLI ALIMENTI N. campioni programmati N. campioni effettuati Servizio coinvolto

3 SIAN

6.2.6.4 CONTROLLO DEI CONTAMINANTI NEGLI ALIMENTI micotossine Radiazioni acrilamide allergeni campioni programmati N. campioni effettuati Servizio coinvolto

Micotossine 7 SIAN

Radiazioni ionizzanti 2 SIAV B

Allergeni 4 SIAN/SIAV B

6.2.6.5 PROGRAMMAZIONE REGIONALE

CAMPIONAMENTO PER ANALISI CHIMICHE campioni programmati n. 102 campioni effettuati

Servizi coinvolti produzione commercializzazione produzione commercializzazione

27 59 SIAN

6 10 SIAV B

- - SIAV C

ADDITIVI ALIMENTARI N. campioni programmati (n. 13) N. campioni effettuati Servizi coinvolti

9 SIAN

4 SIAV B

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ASL NOVARA PAISA 2017 APRILE 2017 PROGRAMMAZIONE

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CAMPIONAMENTO PER ANALISI MICROBIOLOGICHE N. campioni programmati (n. 128) N. campioni effettuati

Servizi coinvolti produzione commercializzazione produzione commercializzazione

6 31 SIAN

32 50 SIAV B

3 6 SIAV C

PIANO LATTE CRUDO DISTRIBUTORI: AFLATOSSINE/INIBENTI Distributori latte: n. 7 N. campioni programmati N. campioni effettuati Servizi coinvolti

Aflatossine 7 SIAVC

Inibenti 14

FISICI RADIOATTIVITÀ ARPA N. campioni programmati (n.42) N° campioni effettuati Servizi coinvolti

16 SIAN

20 SIAV B

6 SIAV C

CAMPIONAMENTI DISPOSTI DA UVAC

N. campioni programmati N. campioni effettuati Servizio coinvolto

18 SIAV B

CAPITOLO 7 - RIESAME E ADATTAMENTO DEL PRISA Come previsto dalle indicazioni regionali i componenti del “Gruppo di lavoro” per la stesura del Programma 9 del PLP 2017 fanno parte del “Gruppo di lavoro” deputato alla stesura del PAISA.

CAPITOLO 8 - AREA FUNZIONALE NUTRIZIONE

� ATTIVITÀ NUTRIZIONALI Il Piano Nazionale della Prevenzione (PNP 2014-2018), per l’area alimentazione/nutrizione pone particolare attenzione a due obiettivi che dovranno avere una adeguata presenza nei programmi SIAN: l’incremento dei consumi di frutta e verdura e la riduzione del consumo di sale nella popolazione generale.

� RIDUZIONE CONSUMO DI SALE Per il 2017 continuerà in tutte le ASL il progetto “con meno sale la salute sale”. L’ASL NO continuerà a sostenere la produzione, offerta e consumo di pane (e di altri alimenti) a ridotto contenuto di sale con azioni di implementazione del progetto. Verranno organizzati dall’ASL NO 1 incontro con i panificatori e 1 incontro con i medici di medicina generale .

� AUMENTO CONSUMO Dl FRUTTA Per il 2017 si manterrà il progetto “ CONTRATTO DELLA MERENDA” per il miglioramento della merenda nelle scuole dove è già in essere e il progetto per il miglioramento della qualità dell’offerta di alimenti nei distributori automatici nelle scuole che hanno aderito al progetto “DISTRIBUTORI AUTOMATICI”.

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ASL NOVARA PAISA 2017 APRILE 2017 PROGRAMMAZIONE

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� PROGETTO “ACQUISTA BENE, CONSERVA MEGLIO” Nel 2017 si darà avvio alla campagna di sensibilizzazione per il consumatore sulla corretta gestione degli alimenti in ambito domestico “ Acquista bene , conserva meglio”. L’ASL NO, organizzerà 1 incontro rivolto alla popolazione per sensibilizzare i privati sulla conservazione corretta degli alimenti e sul loro utilizzo sicuro anche in prossimità della scadenza. Verrà organizzato 1 incontro rivolto agli esercenti con il fine di informarli sui rischi igienico-sanitari alla base delle MTA spesso determinate da una scorretta manipolazione e conservazione degli alimenti. Verrà predisposto un opuscolo informativo da destinare a consumatori in generale e a categorie speciali (es. donne in gravidanza, neo-mamme) da distribuire tramite i consultori ASL.

� SORVEGLIANZA NUTRIZIONALE Okkio alla salute Nel 2017 tutte le ASL dovranno redigere il report Okkio alla salute sulla base dei dati elaborati dall’ISS, relativi alla raccolta dati del 2016 e che saranno disponibili nei primi mesi del 2017 . Nei tempi previsti verrà elaborato il report di “Okkio alla salute” relativo all’ASL NO e verrà pubblicato sul sito aziendale. HBSC Nel 2017 i dati relativi alla sorveglianza verranno inoltrati via mail ai Servizi dell’ASL NO che potenzialmente potrebbero essere interessati all’acquisizione di tali informazioni (es. NPI, SERT, consultori pediatrici e ginecologici).

Educazione sanitaria Nel 2017 continuerà l’impegno a migliorare la qualità nutrizionale nelle mense scolastiche anche con percorsi informativi/educativi che pongano attenzione ai consumi di frutta e verdura, al contenimento nell’utilizzo del sale ed alla corretta porzionatura degli alimenti con il duplice obiettivo di migliorare l’adeguatezza degli apporti nutrizionali e di diminuire gli avanzi alimentari in un contesto in cui il valore educativo e culturale di tale percorso appare particolarmente rilevante. Verrà proposto alle ditte di ristorazione collettiva scolastica 1 corso, analogo a quello già in precedenza organizzato, sulla corretta porzionatura degli alimenti. Verrà elaborato un progetto pilota avente come obiettivo la riduzione degli scarti durante il servizio di refezione scolastica e un recupero virtuoso degli avanzi .

� RISTORAZIONE COLLETTIVA Verifica menù L’impegno dei servizi in quest’ambito ha prodotto una maggiore attenzione nella formulazione dei menù ed una migliore gestione del rischio nutrizionale da parte degli enti gestori. Tale aspetto sarà oggetto di valutazione e monitoraggio mediante la compilazione della scheda di sorveglianza nutrizionale sperimentata lo scorso anno. Per il 2017 anche in questo ambito ed in coerenza con gli obiettivi del Piano regionale della prevenzione verrà data enfasi con azioni opportunistiche (nei pareri espressi sui menù, negli indirizzi per i capitolati) alla riduzione del contenuto di sale (con preferenza per il sale arricchito con iodio) nelle preparazioni alimentari. Per sensibilizzare le ditte all’importanza di distribuire corrette porzioni e ad un utilizzo modico di sale addizionato di iodio verrà modificata la lettera di trasmissione dei menù approvati. Si migliorerà il livello di attenzione sulla gestione delle richieste di diete per intolleranza/allergia continuando le azioni di informazione e formazione per gli operatori del settore alimentare (in primo luogo gli addetti ai servizi di ristorazione scolastica) migliorando le loro conoscenze e capacità di gestione del rischio allergeni negli alimenti. Verrà organizzato 1 corso di formazione per gli operatori del settore alimentare della ristorazione scolastica al fine di migliorare le conoscenze e la capacità di gestione del rischio allergeni.

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� VIGILANZA/MONITORAGGIO Ristorazione scolastica Per il 2017 si continuerà l’attività di vigilanza nelle ristorazioni scolastiche mediante sopralluoghi in almeno 20 strutture utilizzando la scheda di “SORVEGLIANZA/VALUTAZIONE NUTRIZIONALE MENSE 2016”. Tutte le schede di Sorveglianza/valutazione nutrizionale mense verranno inserite nel sistema informativo regionale utilizzando la analoga scheda informatica predisposta.

Residenze per anziani Anche nella ristorazione assistenziale si proseguirà l’attività di vigilanza/monitoraggio ponendo attenzione anche alla capacità di gestione dei rischi nutrizionali presenti negli utenti di tali strutture, compresa l’adozione di protocolli di monitoraggio dello stato nutrizionale. Per il 2017 verrà effettuata la vigilanza in almeno 15 strutture compilando la scheda di sorveglianza prevista nell’indagine 2009/10.

� INTERVENTI DI PREVENZIONE IN SOGGETTI A RISCHIO Si manterranno le attività di sportello nutrizionale sulle due sedi di Arona e Novara, e si collaborerà anche con operatori di altri servizi dell’ASL NO (Oncologia di Borgomanero, SERT, Psichiatria, MMG ) in iniziative di counseling in ambito nutrizionale dirette a soggetti a rischio . Nei primi mesi del 2017 sarà disponibile un corso FAD "Prevenire l'obesità infantile, promuovere le buone abitudini", promosso dalla Compagnia di San Paolo, attraverso il Programma ZeroSei, nell'ambito dell'Azione "Bimbingamba ZeroSei", in collaborazione con l’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte. Il corso è rivolto a tutto il personale sanitario che opera con i bambini nella fascia di età tra 0 e 6 anni. Il SIAN promuoverà il corso tra gli operatori dei servizi interessati.

CAPITOLO 9 - AZIONI DI CONTROLLO E CONTRASTO DELLE FRODI

Il PRISA non stabilisce frequenze di controllo o settori particolari di intervento nel campo dell’etichettatura o delle frodi alimentari, ma rimanda ai Servizi il compito di valutare nel corso delle ispezioni e dei campionamenti la presenza o meno di illeciti che pur non avendo rilevanza sotto il profilo della sicurezza alimentare richiedono azioni correttive, sanzioni amministrative o notizie di reato. In merito il Ministero dello Sviluppo Economico con circolare prot. n. 0031077 del 06/03/2015 ha fornito una tabella di concordanza tra le disposizioni del Reg. CE n. 1169/2011 e le corrispondenti disposizioni del D.Lvo. 109/1992.