PERMEABILITA AL VAPORE PROTEZIONE DALLA NEVE · GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 7. LA...

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1 1 Guida all’isolamento acustico dei fabbricati CAMPI DI IMPIEGO PER I PRODOTTI DELLA 1ª-2ª-3ª DIVISIONE 1 a DIVISIONE Foglio sottotegola IMPERMEABILITAALLACQUA PROTEZIONE DALLA NEVE PERMEABILITAAL VAPORE TENUTA AL VENTO

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1GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 1Guida all’isolamento acustico dei fabbricati

CAMPI DI IMPIEGO PER I PRODOTTI DELLA 1ª-2ª-3ª DIVISIONE

1a DIVISIONE

Fogliosottotegola

IMPERMEABILITA’ ALL’ACQUA

PROTEZIONE DALLA NEVEPERMEABILITA’ AL VAPORE

TENUTA AL VENTO

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A confermare la missione della INDEX come azienda rivolta alla formazione riproduciamo qui fedelmente il Premio ricevuto dalla Associazione Industriali quale “Impresa Formativa”

INDEX ha ottenuto il“RATING 1” - Basilea 2“Indice di Massima Affidabilità”

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FOGLI SOTTOTEGOLA pag. 07

• Fogli sottotegola per coperture in legno pag. 07 • La ventilazione, la permeabilita’ e la barriera al vapore pag. 07 • La resistenza meccanica alla lacerazione pag. 08 • Durata dell’esposizione temporanea dei fogli sottotegola pag. 09 • Fogli sottotegola per coperture cementizie pag. 09• Dimensionamento della ventilazione del sottotetto non abitato di coperture in cls o in laterocemento pag. 09

MEMBRANE SOTTOTEGOLA pag. 10

• Membrane sottotegola autoadesive per la posa delle tegole con cordoli di malta pag. 10 • Membrane sottotegola autotermoadesive per la posa delle tegole canadesi COVERTILE a fiamma pag. 10 • Dimensionamento della ventilazione primaria dell’isolamento termico del tetto in legno rivestito con membrane sottotegola pag. 11

SOLUZIONI TECNICHE pag. 12

POSA IN OPERA DEI FOGLI SOTTOTEGOLA pag. 24

• Foglio fissato teso sulla carpenteria pag. 24 • Foglio fissato su tavolato continuo ventilato pag. 25 • Foglio appoggiato sull’isolamento termico o su pannelli sandwich non ventilati pag. 25• Dettagli di posa pag. 26 • Impiego di SOLBAR/ALU e di DIFOBAR ELECTROMAGNETIC/P pag. 27 • Posa in opera del foglio sottotegola ultratraspirante DIFOBAR SINT FORTE su coperture in cls o laterocemento pag. 27

POSA IN OPERA DELLE MEMBRANE SOTTOTEGOLA AUTOADESIVE E AUTOTERMOADESIVE pag. 28

• MINERAL SELFTENE TEGOLA/P su coperture in legno e in cls sotto tegole fissate con cordoli di malta pag. 28 • Compatibilita’ delle superfici di posa con la membrana MINERAL SELFTENE TEGOLA/P pag. 29 • AUTOTENE BASE/P su coperture in legno sotto tegole canadesi COVERTILE pag. 29

POSA IN OPERA DELLA BARRIERA AL VAPORE pag. 30

SCHEDE TECNICHE pag. 31

• Fogli sintetici per la barriera al vapore pag. 31 • Fogli sottotegola bitume polimero traspiranti pag. 32 • Fogli sottotegola sintetici ultratraspiranti pag. 33 • Fogli sottotegola speciali multifunzionali pag. 34• Membrane sottotegola bitume polimero autoadesive pag. 36 • Membrane sottotegola bitume polimero autotermoadesive pag. 37 • Accessori pag. 38

VOCI DI CAPITOLATO pag. 40

INDICE

INDICE ALFABETICO DEI PRODOTTIALUSTOP BV pag. 31

ALUSTOP BV ELECTROMAGNETIC pag. 31

AUTOTENE BASE/P pag. 37

DIFOBAR 510/P pag. 32

DIFOBAR ELECTROMAGNETIC/P pag. 34

DIFOBAR OVERLAPS/P S.A. pag. 32

DIFOBAR P pag. 32

DIFOBAR PLUS/P pag. 32

DIFOBAR PP pag. 32

DIFOBAR ULTRA SINT pag. 33

DIFOBAR ULTRA SINT FORTE pag. 33

HEADCOLL pag. 38

INDEVER PRIMER/E pag. 39

MINERAL SELFTENE TEGOLA/P pag. 36

SOLBAR/ALU pag. 35

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7GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

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7GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

LA VENTILAZIONE, LA PERMEABILITA’ E LA BARRIERA AL VAPORELa copertura in legno è apprezzata per la sua leggerezza il che costituisce un pregio dal punto di vista costruttivo ma nello stesso tempo è un punto debole per quanto riguarda l’isolamento termico.La mancanza di inerzia termica impone di aumentare lo spessore isolante ma ciò spes-so non è suffi ciente per garantire il confort e il contenimento energetico del condizionato-re anche nel periodo estivo e l’incremento di isolamento termico va integrato con una intercapedine di ventilazione che sarà a spes-sore costante, nel caso di sottotetto abitato, a spessore variabile con la pendenza delle falde nel caso invece di sottotetto non abitato.Questa posta fra manto in tegole e strato iso-lante assicura sia il “lavaggio termico” delle calorie trasmesse agli strati sottostanti dal manto in tegole surriscaldato dal sole sia il controllo dell’umidità che nel periodo inver-nale sotto forma di vapore allo stato gasso-so migra dall’ambiente abitato verso l’esterno attraversando gli strati della copertura.All’intercapedine di ventilazione è delegato il compito di evacuare il vapore acqueo caldo che fuoriesce dai locali abitati prima che rag-giunga una concentrazione tale da condensa-re all’interno degli strati soggiacenti ad essa che in inverno sono soggetti a temperature decrescenti verso l’esterno. La condensazione del vapore, in quantità superiore alle capacità di rievaporazione nel periodo estivo consentita dalla stratigrafi a, oltre ad inibire le proprietà coibenti dell’iso-lamento termico, innescando un ulteriore aggravamento del fenomeno, costituisce un pericolo per le coperture in legno in quanto crea un ambiente favorevole per la formazione dei processi degenerativi delle stesse.Nel caso delle coperture in legno la ventilazio-ne assume quindi particolare importanza per la durata stessa della struttura portante.Se nelle vecchie coperture lo spazio sottotetto non abitato attraverso i giunti dei diversi tipi di tegola, coppi, lastre di ardesia etc. appoggia-te su listelli e non su tavolato continuo poteva garantire totalmente o parzialmente la ventila-zione, oggi, con l’utilizzo del sottotetto come superfi cie abitativa, con l’evoluzione delle esigenze normative in merito al contenimen-to energetico unite alla progressiva riduzione della permeabilità all’aria dell’involucro del-l’edifi cio e alla introduzione dell’uso dei fogli sottotegola per la protezione dal vento e dalla

neve polverosa,questo non è più possibile.L’uso dei tavolati continui e dei fogli sottote-gola determina poi uno sdoppiamento della ventilazione in due camere defi nibili come intercapedine di ventilazione primaria, quel-la compresa fra isolamento termico e tavolato continuo o foglio sottotegola e ventilazione secondaria o microventilazione, quella deli-mitata dal tavolato continuo o dal foglio sot-totegola e dal manto in tegole. Da qui l’esigenza di prevedere delle apposite prese d’aria che possano garantire la ventila-zione necessaria e che alimentino sia l’inter-capedine primaria che quella secondaria.La tabella riportata nelle pagine successive, estrapolata dagli studi condotti in merito dal CSTB francese e dalle regole di posa DTU della stessa nazione, fornisce delle indicazio-ni sulla sezione delle entrate ed uscite delle aperture delle due camere di ventilazione e sugli spessori minimi delle stesse quando la migrazione del vapore degli ambienti sot-tostanti è frenata da una barriera al vapore, dotata di una permeabilità allo stesso inf. a 0,02 g/m2•h•mm•Hg, posta sulla faccia calda dell’isolante.

Soluzione quest’ultima caldamente racco-mandata per evitare rischi di condensazione e ridurre la portata della ventilazione.Nella situazione descritta il problema della permeabilità al vapore del setto di separazio-ne delle due camere di ventilazione, tavolato e/o foglio sottotegola, diventa secondario in quanto è la ventilazione primaria ad evacuare l’umidità evitando il rischio di accumulo e la conseguente condensazione del vapore.In tal caso si darà maggior peso alle doti di impermeabilità, di resistenza meccanica e di durata all’esposizione diretta all’esterno del foglio sottotegola. Nel caso invece sia assente l’intercapedine di ventilazione primaria e il foglio sottotegola appoggi direttamente sull’isolamento termico o su di un pannello prefabbricato in legno contenente un isolante termico sprovvisto di camera di ventilazione, questo deve esse-re anche altamente traspirante intendendosi come tali i fogli dotati di un valore di Permean-za al vapore Sd inf. a 0,09 m caratteristica che è appannaggio esclusivo dei tipi sintetici esenti da bitume.

FOGLI SOTTOTEGOLAFOGLI SOTTOTEGOLAPER COPERTURE IN LEGNOLe coperture in legno si vanno sempre più diffondendo anche in zone geografi che dove abitualmente si costruisce la coper-tura in cls o in laterocemento, strutture di per sé impermeabili all’aria il cui manto in tegole sovrastante è suffi cientemente pro-tetto dall’azione del vento. Nel caso delle coperture in legno, spe-cie quelle prive di tavolato continuo che non sono a tenuta d’aria, le tegole sono più esposte alla pressione del vento che

infi landosi nel sottotetto da un versante si somma alla forza di aspirazione che lo stesso esercita sul versante opposto causando l’asportazione del rivestimento in tegole di quest’ultimo. Da qui la necessità di interporre fra tegole e sottotetto uno schermo di tenuta all’aria che si opponga alla forza del vento e que-sta è la funzione primaria che deve assol-vere un foglio sottotegola.Altre funzioni accessorie delegate al foglio sottotegola sono:• Foglio complementare di tenuta all’acqua

che in situazioni climatiche particolari do-vesse superare il manto in tegole.

• Barriera alla polvere e alla neve pulve-rulenta.

• Schermo contro l’intrusione di insetti e volatili.

• Elemento di raccolta e convogliamento alla grondaia dell’acqua di scioglimento della neve accumulata sulle tegole.

• Foglio impermeabile di sicurezza nel caso di posa incorretta delle tegole o di pendenza insuffi ciente delle falde di copertura.

Foglio sottotegola

Barriera vapore

S1

S2

S1

S2

S1

S2

S1

S2

S1 = Microventilazione sottotegolaS2 = Ventilazione dell’isolamento del tetto ventilato

Isolantetermico

Isolantetermico

Entrata ventilazione primaria S2 dalla linea di gronda Uscita delle ventilazioni S1+S2 dalla linea di colmo

INTR

ODUZ

IONE

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8 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 9GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

S1

S2

E2

LA RESISTENZA MECCANICA ALLA LACERAZIONEI fogli sottotegola quando sono appoggiati su tavolato continuo non sono particolarmente soggetti a sollecitazioni elevate e necessitano solo della resistenza meccanica sufficiente a resistere al pedonamento di cantiere e alle diverse fasi operative che ne contraddistinguo-no la posa ed in genere tutti i fogli previsti sono dotati della resistenza necessaria.Quando invece il foglio è chiodato sulle travi senza un supporto che lo sostenga acquista importanza la resistenza alla lacerazione che viene misurata con il metodo del “chiodo” que-sto per premunirsi contro la caduta di oggetti, ad esempio: le tegole,durante le operazioni di posa.Le regole di posa francesi in merito hanno sta-bilito 3 classi di resistenza minima in funzione della spaziatura fra le travi o listelli su cui si chioda il foglio (vedi tabella) ed ad ulteriore garanzia, anche per assicurare la stabilità del foglio nel tempo, prescrivono che la chiodatu-ra provvisoria del foglio vada rafforzata con il fissaggio meccanico definitivo di un listello in legno di spessore non inferiore a 2 cm e di lar-ghezza superiore a 3,6 cm sovrastante la linea di chiodatura precedente (vedi figura).

S1 = sezione di ventilazione (1/2 entrate+1/2 uscite) dell’intercapedine compresa tra tegole e foglio sottotegola in rapporto con la superficie delle tegole da ventilare

S2 = sezione di ventilazione (1/2 entrate+1/2 uscite) dell’intercapedine compresa tra foglio sottotegola ed isolamento termico in rapporto con la superficie dell’isolante da ventilare

E1 = spessore dell’intercapedine compresa tra foglio sottotegola ed isolamento termico

E2 = spessore dell’intercapedine compresa tra tegole e foglio sottotegola

Manto in tegole

Foglio sottotegola

Isolamento termico

Contributo percentuale alla ventilazione sottotegola s1 dei diversi tipi di tegola

CoppiTegole in laterizio piatte

e tegole in cementoArdesia

Disposizioni semplificate di ventilazione di coperture con tegole in zone di pianura e fino ad un’altezza massima di 900 m s.l.m. valide esclusivamente con isolamento termico protetto da barriera al vapore e su ambienti con bassa o media igrometria con rapporto

Q = quantità di vapore oraria prodotta nell’ambiente in g/hn = numero di ricambi d’aria oraria in m3/h

Qn

≤ 5 g/m3

100%

Sottotetto non abitato con isolamento termico e barriera vapore sul solaio orrizontaleFoglio sottotegola teso su listelli o appoggiato su tavolato continuo

60% 40%

S1 = 0

E2 ≥ 2 cm

S2 = 1/1200

S1 = 1/5000

E2 ≥ 2 cm

S2 = 1/1200

S1 = 1/3000

E2 ≥ 2 cm

S2 = 1/1200

S1E2

S1 = 0

E2 ≥ 2 cm

Sottotetto abitato con isolamento termico e barriera Foglio sottotegola appoggiato sull’isolante(valido solo con fogli sottotegola sintetici ultratraspiranti) e tegole posate su listelli (senza tavolato continuo)

S1 = 1/3000

E2 ≥ 2 cm

S1 = 1/2000

E2 ≥ 2 cm

S1

E1

E2

S2

S1 = 0

E2 ≥ 2 cm

S2 = 1/1200

Sottotetto abitato con isolamento termico e barriera vaporeFoglio sottotegola teso su listelli o appoggiato su tavolato continuo

S1 = 1/5000

E2 ≥ 2 cm

S2 = 1/1200

S1 = 1/3000

E2 ≥ 2 cm

S2 = 1/1200

Foglio sottotegola teso (senza tavolato) E1 ≥ 2 cm

Foglio sottotegola su tavolato continuo E1 ≥ 4 cm

Foglio sottotegola teso (senza tavolato) E1 ≥ 2 cm

Foglio sottotegola su tavolato continuo E1 ≥ 4 cm

Foglio sottotegola teso (senza tavolato) E1 ≥ 2 cm

Foglio sottotegola su tavolato continuo E1 ≥ 4 cm

DIMENSIONAMENTO MINIMO DELLA VENTILAZIONE DEL TETTO IN LEGNO RIVESTITO CON FOGLI SOTTOTEGOLA

Compresa tra 10 e 15 N 2 60 cmSuperiore a 15 N 3 90 cm

Resistenza alla lacerazione al chiodoClasse

Compresa tra 5 e 10 N 1 45 cmInterasse fra le travi

Listello di rinforzo

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8 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 9GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

DURATA DELL’ESPOSIZIONE TEMPORANEA DEI FOGLI SOTTOTEGOLALe regole di posa francesi, affinché non venga alterata la stabilità del sistema, stabiliscono che lo strato dei fogli sottotegola, privo dello strato sovrastante in tegole, possa costituire una protezione temporanea per un periodo non superiore ad 8 giorni sebbene la resistenza dei fogli all’esposizione ai raggi solari sia superiore.Nel caso di esigenza di una lunga durata di esposizione senza la protezione delle tegole quando possibile si dovrà prevedere l’impiego delle membrane sottotegola e non più dei fogli.

FOGLI SOTTOTEGOLAPER COPERTURE CEMENTIZIECome già accennato in precedenza la coper-tura cementizia o in laterocemento rivestita con tegole non è afflitta dalle problematiche di tenuta al vento e di marcescibilità carat-teristiche della copertura in legno ma anche per queste spesso è vantaggioso poter disporre sotto le tegole di una ulteriore prote-zione all’acqua che potrebbe infiltrarsi fra le tegole in particolari condizioni climatiche, per pendenza delle falde insufficiente,durante il disgelo oppure in caso di rottura o sposta-mento delle tegole causato dai volatili. Mentre nelle coperture miste, cementizie con sovrastruttura lignea, le considerazioni ed i materiali già visti per le coperture in legno restano gli stessi, nel caso di applicazione diretta su piano di posa cementizio è neces-sario che il foglio sia dotato di una resistenza meccanica superiore per non forarsi sulle asperità del calcestruzzo con il pedonamen-to degli operatori durante la posa.Questa proprietà abbinata alla elevata per-meabilità dei fogli sintetici ultratraspiranti consentirà anche di stendere lo strato sotto-tegola prima ancora della completa matura-zione del calcestruzzo.

DIMENSIONAMENTO DELLAVENTILAZIONE DEL SOTTOTETTONON ABITATO DI COPERTUREIN CLS O IN LATEROCEMENTONel caso delle coperture cementizie è predo-minante la tipologia di ventilazione a sezione variabile e le aperture di ventilazione saranno regolarmente ripartite nella parte più bassa e nella parte più alta del tetto.In entrata saranno poste nel punto più basso in corrispondenza della gronda ad almeno 10 cm

dal piano del solaio mentre le uscite saranno poste in alto in corrispondenza del colmo del tetto e comunque ad una quota superiore a quella di entrata dell’aria.Normalmente nel caso di coperture a bassa pendenza con spazi di ventilazione ridotti la se-zione di ventilazione prevista è di 1/500mo della superficie del tetto mentre per falde di grande dimensione si prevedono sezioni di entrata e altrettanto di uscita pari a 100 cm2 per ogni m3 di volume del sottotetto da ventilare.

10 cm

≥10 cmS1 S2

S (cm2)

A

A = superficiedel sottotetto (cm2)S = S1+S2S = A/500

≥10 cmS1 S2

S (cm2)

V

S = S1+S2

V = volume del sottotetto (m3)

S = A/100 (cm2)

Quota minima di entrata dell’aria

Sezione di ventilazione di tetti di dimensione ridotta e/o di bassa pendenza

Sezione di ventilazione di tetti di grande dimensione

FOGLI SOTTOTEGOLA UTILIZZABILI IN FUNZIONE DEL SUPPORTOFogli sottotegola per coperture in legno utilizzabili in funzione dell’interasse delle travi o listelli

Posa su supporto discontinuo (senza tavolato)Fogli sottotegola per coperture in legno

utilizzabili in funzione dell’interasse delle travi o listelli

Solbar Alu/P

Difobar PP

Difobar P

Difobar Plus/P

Difobar Ultra Sint

Difobar Ultra Sint Forte

Difobar Electromagnetic/P

Interasse fra le travi (cm) 45 cm 60 cm 90 cm

Difobar 510/P

- -

-

Resistenza alla lacerazione min. al chiodo 50÷100 N 100÷150 N >150 N

Posa su supporto continuoFogli sottotegola utilizzabili in funzione del supporto

Tavolato continuo ventilato

Pann. Sandwich (posa a contatto

senza ventil. primaria)

Calcestruzzo, laterocemento

Difobar PP

Solbar/Alu

Difobar Ultra Sint

Difobar Ultra Sint Forte

Difobar 510/P

Difobar/P

Difobar Plus/P

Difobar Electromagnetic/P

Difobar Ultra Sint

Difobar Ultra Sint Forte

Difobar Ultra Sint Forte

Isol. termico (posato a contatto senza ventil. primaria)

Difobar Ultra Sint(fino ad un interasse di 60 cm tra i listelli)

Difobar Ultra Sint Forte(fino ad un interasse di 90 cm tra i listelli)

Difobar Overlaps/P S.A.

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10 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 11GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

MEMBRANE SOTTOTEGOLAAUTOADESIVE PER LA POSA DELLE TEGOLE CON CORDOLI DI MALTALe membrane sottotegola di grosso spessore vanno preferite sia quando si prevedono tempi superiori di temporanea esposizione prima della posa del manto in tegole sia su copertu-re di non agevole manutenzione dove in caso di rottura o spostamento delle tegole i tempi di riparazione possono essere differiti e lo strato sottostante può rimanere esposto a lungo.Le membrane sottotegola possono essere scelte anche quando la zona climatica e la consuetudine locale consentono la posa delle tegole su cordoli di malta cementizia stesi direttamente sulla membrana evitando l’applicazione della listellatura.Naturalmente in tal caso per i tetti in legno dovranno essere soddisfatte due condizioni essenziali:• che il piano di posa sia costituito da un

tavolato continuo• che il piano di posa sia adeguatamente

ventilato da una intercapedine sottostanteAltrimenti nel caso di posa diretta sul-l’isolamento termico si dovrà prevedere la stratigrafi a di un tetto caldo senza strato di ventilazione con un opportuno dimensiona-mento dello spessore isolante che sarà pro-tetto da una barriera al vapore provvista di lamina metallica e giunti saldati come previ-sto nella ns. pubblicazione tecnica specifi ca “Capitolato tecnico n. 7”.Lo stesso nel caso delle coperture cementi-zie dove la posa diretta sul calcestruzzo sarà riservata a quelle coperture con sottotetto non abitato con isolamento sul solaio ade-guatamente ventilato.L’applicazione delle membrane bitume polimero a fi amma su tavolati in legno che delimitano una intercapedine ventilata richiede la stesura preventiva di uno strato parafi amma chiodato e per evitare il rischio di incendio deve essere eseguita da perso-nale qualifi cato.L’avvento delle nuove membrane autoa-desive elimina il problema dell’incendio causato dalle fasi operative di posa e non richiede l’impiego di uno strato aggiuntivo ma le normali membrane costituite da una mescola unica autoadesiva difettano di resistenza al calore e possono causare la scivolamento delle tegole in gronda. Da ciò la convenienza di usare una membrana ade-siva che non richieda l’utilizzo della fi amma a contatto diretto con il tavolato ma che nello stesso tempo non sia eccessivamente molle da causare il successivo scorrimento delle tegole verso la gronda quando queste poi verranno scaldate dal sole.MINERAL SELFTENE TEGOLA/P è la mem-brana autoadesiva a base di polipropilene atattico di per sé altamente resistente al calore che ha la faccia superiore ricoperta con scagliette di ardesia che consentono l’aggrappo dei cordoli di malta cementizia usati per fi ssare le corse delle tegole e la fac-cia inferiore spalmata con la minima quantità necessaria di un adesivo speciale.La membrana può essere applicata anche su falde in cemento e può rimanere esposta a lungo senza deteriorarsi.

MEMBRANE SOTTOTEGOLAAUTOTERMOADESIVE PER LA POSA DELLE TEGOLE CANADESI COVERTILE A FIAMMALa posa delle tegole canadesi avviene normalmente per chiodatura ma in molti casi può essere conveniente la posa per rinvenimento a fi amma di una membrana che sarà stata incollata in precedenza sul piano di posa.Nel caso di supporto cementizio vengono impiegate le normali membrane bitume polimero che vengono incollate a fi amma e successivamente ulteriormente riscal-date sulla faccia superiore per fi ssare la tegole canadesi.Quando il piano di posa è invece costitui-to da un tavolato di legno con sottostante intercapedine di ventilazione la stessa operazione può essere pericolosa perché si può facilmente causare un incendio che sarà alimentato dal di sotto dallo strato di ventilazione.Da ciò la convenienza di usare una mem-brana adesiva che non richieda l’utilizzo della fi amma a contatto diretto con il tavolato ma che nello stesso tempo non sia eccessivamente molle da causare il successivo scorrimento delle tegole verso la gronda quando queste poi verranno scaldate dal sole.Le normali membrane costituite da una mescola unica autoadesiva difettano di resistenza al calore e possono causare la scivolamento delle tegole in gronda. Si è allora progettata una membrana stra-tifi cata, AUTOTENE BASE/P, a base di polipropilene atattico di per sé altamente resistente al calore con la faccia inferiore spalmata con la minima quantità neces-saria di un adesivo speciale resistente al calore che a freddo si incolla quanto basta per il posizionamento e la stabilizzazione dei teli per poi aderire completamente quando si riscalda la faccia superiore della membrana con la fi amma per incol-larvi sopra le tegole canadesi.Naturalmente può essere conveniente usare la stessa membrana su quelle falde di copertura a bassa pendenza dove oltre alle tegole canadesi necessita una ulte-riore protezione anche quando queste vengono posate normalmente per chioda-tura. La stessa membrana poi può essere usata sui tavolati di legno ventilati al posto della membrana autoadesiva MINERAL SELFTENE/P quando le tegole tradizionali non vengono posate su cordoli di malta ma su listellatura.

MEMBRANE SOTTOTEGOLAAUTOADESIVE E AUTOTERMOADESIVE PER LUNGHI PERIODI DI ESPOSIZIONE ALL’ESTERNO

Membrane sottotegola autoadesive e autotermoadesive utilizzabili in funzione del supporto, del tipo e del sistema di posa delle tegole

Posa su tavolato continuo ventilato

Mineral Selftene Tegola/P

Membrane sottotegola utilizzabili Tipo e sistema di posa delle tegole

- tegole posate con cordoli di malta

Autotene Base/P

- tegole posate su listellatura

- tegole canadesi posate a fiamma

- tegole canadesi chiodate

Posa su calcestruzzo e latero cemento

Mineral Selftene Tegola/P - tegole posate con cordoli di malta

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10 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 11GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

VENTILAZIONE DEL SOTTOTETTO NON ABITATO

con barriera vapore

senza barriera vapore

1/2500 1/500 1/1.200 1/250 1/1.000 -SR

SR= Sezione totale delle aperture di ventilazione (entrate+usccite) rispetto la superficie del tetto in pianta

Q = Quantità di vapore prodotto in un’ora all’interno dei locali in g/h

n = Tasso dei ricambi d’aria orario in m3/h

Ambienti a bassa umidità

Qn

≤ 2,5 g/m3

Ambienti a media umidità

Ambienti ad alta umidità

Qn

≤ 5 g/m32,5 g/m3 < Qn

≤ 7,5 g/m35 g/m3 <

s1+s2= Entrate d’aria

s3= Uscita d’aria

A = Area del tetto in pianta

Nota.

Gli ambienti con umidità

possono essere ricondotti in condizioni di umidità inferiore provvedendo ad una appropriata ventilazione interna dei locali umidi.

Qn

≥ 7,5 g/m3

s1 +s2 +s3

ASR =

s1 s2

s3

A

con barriera vapore

senza barriera vapore

con barriera vapore

senza barriera vapore

VENTILAZIONE DEL SOTTOTETTONON ABITATONel caso di tetti con vano non abitato, la sezione totale di ventila-zione dell’isolante termico riferita alla superficie del tetto in pianta, è riassunta nella tabella seguente ricavata dalla norma DTU43.4 francese per i tetti in legno che riteniamo possa essere assunta anche nel caso di coperture miste legno/cemento.

4,00 cm2 20,00 cm2 8,33 cm2 40,00 cm2 10,00 cm2 -SE+I

6 cm 6 cm 6 cm 6 cm 6 cm -≤10 m

6 cm 6 cm 6 cm 10 cm 6 cm -≤15 m

Esempio.Per un tetto ad una falda lunga 8 m che copre un ambiente a bassa umidità dove non è prevista la barriera al vapore sarà:

SE+I = 20,00 × 8 = 160 cm2

da suddividere in parti eguali fra entrate e uscite.

Nel caso di tetto nelle stesse condizioni ma a due falde sarà:

SE+I = 20,00 × 8 × 2 = 320 cm2

s1 s2

s3

A

VENTILAZIONE A LAMA D’ARIA

con barriera vapore

senza barriera vapore

SE+I = Sezione totale delle aperture di ventilazione (Entrate+Uscite) per metro lineare di falda da suddividere in egual misura per metro lineare di gronda e di colmo

Nota. Nel caso di falde più lunghe di 15 m le aperture di ventilazione devono essere ripartite secondo delle linee distanti 15 m al massimo

Ambienti a bassa umidità

Qn

≤ 2,5 g/m3

Ambienti a media umidità

Ambienti ad alta umidità

Qn

≤ 5 g/m32,5 g/m3 < Qn

≤ 7,5 g/m35 g/m3 <

con barriera vapore

senza barriera vapore

con barriera vapore

senza barriera vapore

A

8 m

80 cm2

80 cm2

Spessore intercapedine in funzione della lunghezza della falda

VENTILAZIONE A LAMA D’ARIA DEL SOTTOTETTO ABITATOLa ventilazione del tetto freddo con intercapedine sottile a sezione costante in genere è riservata ai tetti costituiti da un doppio tavo-lato di legno separato da uno spazio di ventilazione relativamente piccolo che coprono ambienti abitati.È sempre più frequente anche il sistema misto dove l’intercapedine separa un solaio cementizio da un tavolato di legno che vi è stato costruito sopra.Anche in questo caso le aperture di ventilazione sono calcolabili in relazione all’area del tetto solo che in questo caso non ci si riferirà all’area in pianta ma all’area della falda stessa del tetto in pendenza.Per facilità di impiego nel caso di ventilazione a lama d’aria si è preferito approntare una tabella che in funzione della lunghezza della falda indichi la superficie di ventilazione per ogni metro linea-re di gronda o di colmo.La tabella seguente conforme le indicazioni del DTU43.4 francese è utile per il dimensionamento dello spessore dell’intercapedine e per la sezione delle entrate ed uscite d’aria.

DIMENSIONAMENTO DELLA VENTILAZIONE PRIMARIA DELL’ISOLAMENTO TERMICO DEL TETTO IN LEGNO RIVESTITO CON MEMBRANE SOTTOTEGOLA

• Sotto tegole e coppi• Sotto tegole canadesi COVERTILE

80 cm2 80 cm 2

8 m8 m

160 cm2

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12 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 13GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

COPERTURA IN LEGNODI SOTTOTETTO NON ABITATO1

• Isolamento termico orrizzontale sul solaio del sottotetto protetto da Barriera al vapore

• Camera di ventilazione primaria S2 a sezione variabile (vano del sottotetto)

• Foglio sottotegola chiodato teso sulle travi, a vista sull’intradosso

• Intercapedine di ventilazione secondaria sottotegola S1 di spessore superiore a 2 cm

• Listellatura portategola

Foglio sottotegola teso sulle travi a vista dall’intradosso

Alustop BV Electromagnetic

Barriera al vapore utilizzabile

Alustop BV

Solbar Alu/P

Difobar PP

Difobar P

Difobar Plus/P

Difobar Ultra Sint

Difobar Ultra Sint Forte

Difobar Electromagnetic/P

Fogli sottotegola utilizzabiliInterasse fra le travi (cm)

45 cm 60 cm 90 cm

Difobar 510/P

- -

-

Travi a vista

01. Foglio sottotegola

Listellatura portategola

S1

S1

S2 S2

S2

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12 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 13GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

COPERTURA IN LEGNODI SOTTOTETTO NON ABITATO2

• Isolamento termico orrizzontale sul solaio del sottotetto protetto da Barriera al vapore

• Camera di ventilazione primaria S2 a sezione variabile (vano del sottotetto)

• Foglio sottotegola posato su tavolato continuo fissato sulla travatura

• Intercapedine di ventilazione secondaria sottotegola S1 di spessore superiore a 2 cm

• Listellatura portategola

Difobar Overlaps/P

Solbar Alu/P

Difobar PP

Difobar P

Difobar Plus/P

Difobar Ultra Sint

Difobar Ultra Sint Forte

Difobar Electromagnetic/P

Fogli sottotegola utilizzabili

Difobar 510/P

Alustop BV Electromagnetic

Barriera al vapore utilizzabile

Alustop BV

Tavolato

01. Foglio sottotegola

Listellatura portategola

S1

S1

Foglio sottotegola su tavolato continuo ventilato

S2 S2

S2

SOLU

ZION

I TEC

NICH

E

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14 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 15GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

COPERTURA IN LEGNODI SOTTOTETTO ABITATO3

• Tamponamento continuo in legno o cartongesso

• Isolamento termico sulla falda protetto da barriera al vapore fissata all’intradosso delle travi prima del tamponamento

• Intercapedine di ventilazione primaria S2 a sezione costante di spessore superiore a 2 cm.

• Foglio sottotegola chiodato teso sulle travi.

• Intercapedine di ventilazione secondaria sottotegola S1 di spessore superiore a 2 cm

• Listellatura portategola chiodata sulle travi

Alustop BV Electromagnetic

Barriera al vapore utilizzabile

Alustop BV

Solbar Alu/P

Difobar PP

Difobar P

Difobar Plus/P

Difobar Ultra Sint

Difobar Ultra Sint Forte

Difobar Electromagnetic/P

Fogli sottotegola utilizzabiliInterasse fra le travi (cm)

45 cm 60 cm 90 cm

Difobar 510/P

- -

-

Tavolato

03. Foglio sottotegola

Listellatura portategola

01. Barriera al vapore

02. Isolante termico

Foglio sottotegola teso sulle travi

S1 S2

S1

S2

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14 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 15GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

COPERTURA IN LEGNODI SOTTOTETTO ABITATO4

• Tamponamento continuo in legno o cartongesso con barriera al vapore fissata all’intradosso delle travi

• Isolamento termico sulla falda protetto da barriera al vapore fissata all’intradosso delle travi prima del tamponamento

• Intercapedine di ventilazione primaria S2 a sezione costante di spessore superiore a 4 cm.

• Foglio sottotegola posato su tavolato continuo.

• Intercapedine di ventilazione secondaria sottotegola S1 di spessore superiore a 2 cm

• Listellatura portategola chiodata sulle travi

Difobar Overlaps/P

Solbar Alu/P

Difobar PP

Difobar P

Difobar Plus/P

Difobar Ultra Sint

Difobar Ultra Sint Forte

Difobar Electromagnetic/P

Fogli sottotegola utilizzabili

Difobar 510/P

Alustop BV Electromagnetic

Barriera al vapore utilizzabile

Alustop BV

Tavolato

03. Foglio sottotegola

Listellatura portategola

01. Barriera al vapore

02. Isolante termico

Foglio sottotegola su tavolato continuo ventilato

S1 S2

S1

S2

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16 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 17GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

COPERTURA IN LEGNODI SOTTOTETTO ABITATO5

• Tamponamento in legno o in cartongesso delle travi ad interasse massimo 60 cm

• Isolamento termico sulla falda protetto da barriera al vapore fissata all’intradosso delle travi prima del tamponamento

• Intercapedine di ventilazione primaria S2=assente

• Foglio sottotegola posato su isolante termico e chiodato sulle travi

• Intercapedine di ventilazione secondaria S1 di spessore superiore a 2 cm

• Listellatura portategola chiodata sulle travi

Alustop BV Electromagnetic

Barriera al vapore utilizzabile

Alustop BV

Fibra minerale

Poliuretano, PIR, espanso

Altro su indicazione del fabbricante

Perlite cellulosa

Polistirolo espanso estruso

Isolante termico utilizzabile

Polistirolo espanso sinterizzato

Difobar Ultra Sint Forte

Fogli sottotegola utilizzabili

Difobar Ultra Sint

Tavolato

03. Foglio sottotegola

Listellatura portategola

01. Barriera al vapore

02. Isolante termico

60 cm max

S1

Foglio sottotegola ultratraspirante appoggiato sull’isolamento termico non ventilato

• con travatura a scomparsa

S1

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16 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 17GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

COPERTURA IN LEGNODI SOTTOTETTO ABITATO6

• Tavolato continuo in legno su travatura ad interasse massimo 90 cm

• Isolamento termico sulla falda compreso fra listelli fissati sulle travi protetto da barriera al vapore fissata sul tavolato

• Intercapedine di ventilazione primaria S2 assente.

• Foglio sottotegola posato su isolante termico e chiodato sui listelli.

• Intercapedine di ventilazione secondaria sottotegola S1 di spessore superiore a 2 cm

• Listellatura portategola chiodata sui listelli in corrispondenza delle travi

Foglio sottotegola ultratraspirante appoggiato sull’isolamento termico non ventilato

• con travatura a vista

Alustop BV Electromagnetic

Barriera al vapore utilizzabile

Alustop BV

Fibra minerale

Poliuretano, PIR, espanso

Altro su indicazione del fabbricante

Perlite cellulosa

Polistirolo espanso estruso

Isolante termico utilizzabile

Polistirolo espanso sinterizzato

Difobar Ultra Sint Forte (per interasse fino a 90 cm)

Fogli sottotegola utilizzabili

Difobar Ultra Sint (per interasse fino a 60 cm)

90 cm max

Tavolato

03. Foglio sottotegola

Listellatura portategola

01. Barriera al vapore

02. Isolante termico

S1

S1

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18 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 19GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

• Travatura con interasse su indicazione del fabbricante del pannello

• Intercapedine di ventilazione primaria S2=assente

• Foglio sottotegola posato su pannello sandwich.

• Intercapedine di ventilazione secondaria sottotegola S1 di spessore superiore a 2 cm

• Listellatura portategola con interasse su indicazione del fabbricante del pannello

COPERTURA IN LEGNODI SOTTOTETTO ABITATO7

Difobar Ultra Sint Forte

Fogli sottotegola utilizzabili

Difobar Ultra Sint

02. Foglio sottotegola

Listellatura portategola

01. Pannello Sandwich

S1

Foglio sottotegola ultratraspirante appoggiato su pannello Sandwich non ventilato

S1

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18 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 19GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

COPERTURA IN CLS O LATEROCEMENTODI SOTTOTETTO NON ABITATO8

• Isolamento termico orrizzontale sul solaio del sottotetto protetto da barriera al vapore

• Camera di ventilazione primaria S2 a sezione variabile (vano del sottotetto)

• Foglio sottotegola posato su piano di posa cementizio.

• Intercapedine di ventilazione secondaria sottotegola S1 di spessore superiore a 2 cm

• Listellatura portategola

Fogli sottotegola utilizzabili

Difobar Ultra Sint Forte

Alustop BV Electromagnetic

Barriera al vapore utilizzabile

Alustop BV

Foglio sottotegola ultratraspirantesu piano di posa cementizio

(ancora in fase di maturazione)

02. Foglio sottotegola

Listellatura portategola

Supporto cementizio

S1

S2 S2

S2

S1

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20 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 21GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

COPERTURA IN LEGNODI SOTTOTETTO ABITATO9

• Tamponamento in legno o cartongesso fissato all’intradosso delle travi

• Isolamento termico sulla falda protetta da barriera al vapore fissata all’intradosso delle travi prima del tamponamento

• Intercapedine di ventilazione primaria a sezione costante S2 di spessore superiore a 4 cm

• Membrana sottotegola incollata a freddo su tavolato continuo

• Intercapedine di ventilazione secondaria sottotegola S1=assente, ventilazione ridotta attraverso i giunti fra le tegole

• Tegole posate su cordoli di malta

Alustop BV Electromagnetic

Barriera al vapore utilizzabile

Alustop BV

Membrane sottotegola utilizzabili

Mineral Selftene Tegola/P

Membrana sottotegola autoadesiva ardesiata su tavolato continuo ventilato per la posa delle tegole con cordoli di malta

• con travatura a scomparsa

03. Membrana sottotegolaautoadesiva

01. Barriera al vapore

02. Isolante termico

Tavolato

S1

S2

S1S2

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20 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 21GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

COPERTURA IN LEGNODI SOTTOTETTO ABITATO10

• Tavolato continuo in legno fissato sulla travatura

• Isolamento termico sulla falda protetta da barriera al vapore fissato sul tavolato

• Intercapedine di ventilazione primaria a sezione costante S2 di spessore superiore a 4 cm

• Membrana sottotegola incollata a freddo su tavolato continuo

• Intercapedine di ventilazione secondaria sottotegola S1=assente, ventilazione ridotta attraverso i giunti fra le tegole

• Tegole posate su cordoli di malta

Membrane sottotegola utilizzabili

Mineral Selftene Tegola/P

Autotene Base/P

Alustop BV Electromagnetic

Barriera al vapore utilizzabile

Alustop BV

Membrana sottotegola autoadesiva ardesiata su tavolato continuo ventilato per la posa delle tegole con cordoli di malta

• con travatura a vista

Travi a vista

03. Membrana sottotegolaautoadesiva

01. Barriera al vapore

02. Isolante termico

Tavolato

S1

S2

S1

S2

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22 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 23GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

• Isolamento termico orrizzontale sul solaio del sottotetto protetto da barriera al vapore

• Camera di ventilazione primaria S2 a sezione variabile (vano del sottotetto)

• Membrana sottotegola incollata a freddo su piano di posa cementizio impregnato con primer di adesione INDEVER PRIMER/E con listelli paralleli alla linea di gronda annegati nel massetto larghi 40 mm con interasse di 2 m circa.

• Intercapedine di ventilazione secondaria sottotegola S1=assente, ventilazione ridotta attraverso i giunti fra le tegole

• Tegole posate su cordoli di malta

COPERTURA IN CLS O LATEROCEMENTODI SOTTOTETTO NON ABITATO11

Alustop BV Electromagnetic

Barriera al vapore utilizzabile

Alustop BV

Membrane sottotegola utilizzabili

Mineral Selftene Tegola/P

Membrana sottotegola autoadesiva ardesiata su piano di posa cementizio ventilato per la posa delle tegole con cordoli di malta

02. Membrana sottotegolaautoadesiva

01. Supportocementizio

01. Primer

S1

S2 S2

S2

S1

S1

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22 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 23GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

COPERTURA IN LEGNODI SOTTOTETTO ABITATO12

• Tamponamento in legno o cartongesso delle travi

• Isolamento termico sulla falda protetto da barriera al vapore fissata all’intradosso della travatura prima del tamponamento

• Intercapedine di ventilazione primaria S2 di spessore superiore a 4 cm.

• Membrana sottotegola incollata sul tavolato continuo per riscaldamento indiretto della faccia superiore durante la posa a fiamma delle tegole canadesi COVERTILE

• Intercapedine di ventilazione secondaria S1=assente, non necessaria

• Tegole canadesi COVERTILE applicate a fiamma

33 cm

Alustop BV Electromagnetic

Barriera al vapore utilizzabile

Alustop BV

Membrana sottotegola autotermoadesiva su tavolato di legno ventilato per la posa a fiamma delle tegole canadesi COVERTILE

Tavolato

03. Membrana sottotegolaautotermoadesiva

01. Barriera al vapore

02. Isolante termico

Tavolato

04. Tegole canadesiCOVERTILE

Membrane sottotegola utilizzabili

Autotene Base/P

S2

S2

S2

S2

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24 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 25GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

E≥2 cm

S1

S1

S2

Si distinguono tre sistemi di posa in funzione della presenza o meno di un piano di posa continuo e della permeabilità del foglio:• foglio fi ssato teso sulla carpenteria• foglio fi ssato su tavolato continuo ventilato• foglio appoggiato sull’isolamento termico o su pannelli sandwich non ventilati.

POSA IN OPERA DEI FOGLI SOTTOTEGOLA

FOGLIO FISSATO TESOSULLA CARPENTERIAIn questo caso il foglio non è sostenuto da un piano di posa continuo ma è chioda-to sulla carpenteria, travatura o listelli, sulla quale viene mantenuto teso da controlistelli di spessore non inferiore a 2 cm larghi alme-no 36 mm.Il foglio stesso costituisce il setto di separa-zione fra la camera di ventilazione primaria, quella che smaltisce il vapore acqueo che attraversa l’isolante termico, e la camera di ventilazione secondaria,quella che mantiene asciutta la parte posteriore della tegola.Prescrizioni normative francesi prevedono tre classi di interasse massimo fra i listelli o le travi su cui si chioda il foglio: 45-60 e 90 cm, che a loro volta individuano tre clas-si di resistenza alla lacerazione minime dei fogli applicabili come indicato nei paragrafi precedenti.La scelta del foglio verrà quindi determinata dall’interasse della carpenteria su cui dovrà essere posato.I teli vanno posati paralleli alla linea di gronda a partire da questa, per fi nire a 2-5 cm dalla linea di colmo al fi ne di consentire la ventila-zione e saranno sovrapposti tra loro confor-me la tabella seguente che illustra la dimen-sione minima delle sovrapposizioni fra i teli in funzione della pendenza della copertura.

L’uscita della ventilazione può essere rea-lizzata anche attraverso la posa di una o più tegole di forma appropriata da posare vicino al colmo,ogni interasse fra le travi, ritagliando nel foglio dei fori di comunica-zione per consentire l’uscita dell’aria da entrambe le camere di ventilazione. Durante la posa i fogli vengono chiodati o graffettati provvisoriamente sul trave con tre fi ssaggi a metro lineare avendo cura di mantenerli tesi al fi ne di rispettare la misu-ra minima di 2 cm prevista per la camera di ventilazione primaria, poi vengono defi -nitivamente mantenuti in posizione chio-dandovi sopra il controlistello suddetto.Il controlistello deve avere uno spessore minimo di 2 cm ma se si deve aumenta-re lo spessore della camera di ventila-zione secondaria sottotegola come nel caso della posa della barriera rifl ettente SOLBAR ALU e dello scudo elettroma-gnetico DIFOBAR ELETTROMAGNETIC, dove si consiglia uno spessore di almeno 4 cm, basterà montare listelli di spessore superiore.

Sormonto minimo tra i teli disposti paralleli alla linea di gronda

Pendenza ≤30%20 cm

Pendenza >30%(caniers du CSTB n. 3356 del 26/03/2001)

15 cm

Controlistelli per il fi ssaggiodel telo

Linea continua di ventilazione sul colmo Ventilazione puntualeattraverso tegole di ventilazione

S1 S1

S1

S2

S2S2

Chiodi in acciaioChiodi per il fi ssaggio di fogli sottotegola sulla carpenteria e sui tavolati di legnoDimensioni: lunghezza 25 mmDiametro della testa: ø 10 mm

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24 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 25GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

FOGLIO APPOGGIATOSULL’ISOLAMENTO TERMICOO SU PANNELLI SANDWICHNON VENTILATILe modalità di posa e l’esecuzione dei particolari sono analoghi ai casi illustrati precedentemente e rispettivamente la posa diretta su isolante è corrispondente alla posa sulla carpenteria in quanto il fissaggio dei teli è comunque eseguito su di questa mentre la posa sui pannelli sand-wich muniti in superficie di pannelli derivati dal legno è analoga alla posa su tavolato continuo.La differenza consiste nella mancanza della ventilazione primaria per cui il piano di posa non essendo ventilato può essere rivestito esclusivamente da fogli sintetici ultra traspiranti DIFOBAR ULTRA SINT.

FOGLIO FISSATOSU TAVOLATO CONTINUOVENTILATOIn questo caso il foglio appoggia su un piano di posa continuo e ventilato sul quale si possono impiegare tutte le tipo-logie previste.Il supporto può essere costituito da tavole di legno massiccio o da pannelli derivati dal legno come il Plywood o l’OSB che saranno ventilati sulla faccia inferiore da una camera di ventilazione primaria a sezione variabile (vano del sottotetto) o a sezione costante di spessore non inferiore a 4 cm.I teli verranno preferibilmente disposti paralleli alla linea di gronda e a partire da questa, prevedendo sovrapposizioni in fun-zione della pendenza come previsto nella tabella del precedente capitolo.I fogli verranno provvisoriamente chiodati o graffati ogni 33 cm sotto il sormonto ad almeno 4 cm dal bordo del telo per poi essere definitivamente fissati dalla listella-tura sovrastante.Un controlistello di almeno 2 cm di spes-sore chiodato al tavolato attraverso il foglio determinerà lo spessore minimo della camera di ventilazione sottotegola che potrà essere aumentato nel caso siano necessari spessori di ventilazione superiori.I teli possono anche essere disposti per-pendicolarmente alla gronda con sormonti di 10 cm minimo che verranno chiodati provvisoriamente attraverso le sovrappo-sizioni ogni 33 cm ma in tal caso i giunti dovranno essere incollati con l’adesivo HEADCOLL per almeno 5 cm.Lo stesso adesivo quando confezionato in cartucce può servire per estrudere un cordolo che sigilla le sovrapposizioni dei teli disposti paralleli alla gronda quando si desidera una tenuta all’aria e all’acqua superiore.Per consentire la ventilazione sia il tavolato che il foglio sottotegola verranno interrotti ad una distanza di 2-5 cm prima della linea di colmo.

Controlistello

DIFOBAR ULTRASINT

Controlistello

Isolante+ barriera al vapore

Trave

Linea di gronda

Fogli sottotegolafissati paralleli allalinea di gronda

Linea di gronda

Fogli sottotegolafissati perpendicolari alla linea di gronda

S1

S1

MOD

ALITA

’ DI P

OSA

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26 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 27GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

DETTAGLI DI POSAIl foglio dovrà fermarsi a raso della linea di gronda senza entrarvi, in modo da restare sempre protetta dalle tegole e in assenza di tavolato continuo vi sarà raccordata attraverso una lamiera piegata autopor-tante, con funzione di gocciolatoio, fis-sata sulle travi e larga tanto da consentire una sovrapposizione del foglio sottotegola di almeno 10 cm.In alternativa possono essere usate lamie-re più sottili che saranno però supportate e chiodate su una tavoletta di legno fissata sul bordo delle travi cosa non necessaria nel caso di tavolato continuo.Tutte le parti emergenti dal piano della falda come i camini, i lucernari, i condotti di vario genere verranno protetti a monte

con dei dispositivi che deviano l’acqua che potrebbe scorrere sul foglio sotto-tegola.Lo stesso lungo le linee di conversa dove il foglio verrà interrotto oppure se ne viene

mantenuta la continuità sarà ricoperto da un tavolato continuo.

DIFOBAR

Fissaggio di DIFOBAR in corrispondenza della gronda

DIFOBAR

Sfiato

Sfiati

DIFOBAR

Corpoemergente

1. Incisione di DIFOBAR a monte del corpo emergente

DIFOBAR

20

20

2. Posizionamento fascia aggiuntiva di DIFOBAR

DIFOBARFascia diDIFOBAR

3. Piegatura fascia di DIFOBAR

DIFOBAR

Listellatura

4. Posa della listellatura e fissaggio della fascia aggiuntiva di DIFOBAR

Fogliosottotegola

Lamiera sagomataautoportante

Trave

Controlistello

Fogliosottotegola

Lamiera sagomata

TraveControlistello

Tavoletta di supportoo tavolato continuo

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26 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 27GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

IMPIEGO DI SOLBAR ALU E DI DIFOBAR ELECTROMAGNETIC/PIn estate,specialmente nelle zone climati-che calde, la radiazione solare che riscalda il tetto coperto con tegole rende invivibili i locali sottotetto abitati e procura un supe-riore consumo energetico dei condizionato-ri. Le superfici scure come quella delle tego-le assorbono gran parte dell’irraggiamento solare e aumentando di temperatura, a loro volta trasmettono il calore accumulato al di sotto della copertura riscaldando gli ambien-ti sottostanti.Il calore assorbito in estate dalle tegole quando queste sono montate su listelli viene trasmesso agli strati sottostanti in gran parte per irraggiamento infrarosso della faccia inferiore della tegola, non essendo quest’ul-tima in contatto diretto con la copertura.L’inserimento dello schermo riflettente SOLBAR/ALU fra tegole e strati sottostan-ti consente di ridurre il flusso termico verso il basso.SOLBAR/ ALU è un foglio sintetico sottote-gola riflettente per tetti ventilati in grado di ridurre la temperatura della camera di venti-lazione nel periodo estivo.Anche DIFOBAR ELECTROMAGNETIC/P oltre a costituire uno schermo alle radiazioni elettromagnetiche esplica una azione riflet-tente del calore radiante, entrambi vanno sempre posati su piano di posa con venti-lazione sottostante, entrambi funzionano e si posano come gli altri fogli della serie DIFO-BAR destinati alla tenuta all’aria e all’acqua sottotegola ma vanno usati esclusivamen-te nei tetti ventilati con isolamento termico protetto da barriera al vapore, sia su tavola-to di legno sia tesi fra i listelli, a copertura di ambienti a bassa e media umidità, inferiore a 5g/m3, espresso come rapporto g/h fra la quantità di vapore prodotto in un’ora e tasso dei ricambi d’aria in m3/h.La faccia riflettente posta sulla faccia supe-riore di entrambi i fogli va rivolta verso la tegola con la funzione di riflettere il calore emanato dalla faccia inferiore di questa.Gli spessori e le prese d’aria della camera di ventilazione principale sono quelli usuali mentre per dissipare l’incremento di tempe-ratura generato dalla riflessione dello scher-mo nella camera di ventilazione secondaria, compresa fra questo e la tegola, è necessa-rio incrementarne sia le prese d’aria che lo spessore; portando le prime a Se+i=20 cm2 (Se+i=Sezione totale delle aperture di ven-tilazione [Entrate+Uscite] per metro lineare di falda da suddividere in egual misura per metro lineare di gronda e di colmo) e lo spes-sore ad almeno 4 cm usando quindi contro-listelli di pari misura.Le prese d’aria potranno essere del tipo lineare, costituite da profili di gronda forati mentre l’uscita potrà essere localizzata nel colmo ventilato o avvenire attraverso appo-site tegole di ventilazione accessorie.

AVVERTENZESOLBAR/ALU e DIFOBAR ELETTROMAGNETIC/P non sono isolanti termici e non li sostituiscono ma in estate riducono la temperatura della camera di ventilazione primaria e contribuiscono al benessere termico del sottotetto abitato limitando il consumo del condizionatore.

POSA IN OPERA DEL FOGLIO SOTTOTEGOLA ULTRATRASPIRANTE DIFOBAR SINT FORTE SU COPERTURE IN CLS O LATEROCEMENTO La posa del foglio avverrà per file parallele disposte a partire dalla linea di gronda fissate sul calcestruzzo con chiodi di acciaio dispo-sti ogni 33 cm sotto le sovrapposizioni.

Il fissaggio definitivo come nei casi prece-denti sarà determinato dalla posa della listel-latura portategole sovrastante che sarà man-tenuta sollevata dal telo dal controlistello di 2 cm che determina lo spessore minimo della ventilazione sottotegola.Sul colmo i teli verranno rigirati sulla falda adiacente.

Fissaggiosotto sormontocon chiodi in acciaio

DIFOBAR ULTRASINT FORTE

Controlistellos ≥ 2 cm

SOLBAR ALU oDIFOBARELECTROMAGNETIC/P

Isolante termico

≥ 4 cm

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28 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 29GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

POSA IN OPERA DELLE MEMBRANE SOTTOTEGOLAAUTOADESIVE E AUTOTERMOADESIVE

MINERAL SELFTENE TEGOLA/P SU COPERTURE IN LEGNO E IN CLS SOTTO TEGOLE FISSATE CON CORDOLI DI MALTAIl piano di posa in legno della membrana dovrà essere ventilato da una intercapedine a sezione costante di almeno 4cm di spesso-re o nel caso di sottotetto non abitato da una a sezione variabile.Il piano di posa in calcestruzzo sarà invece ventilato dal vano sottotetto non abitato.Il piano di posa in legno dovrà essere conti-nuo e sarà preferibilmente costituito da pan-nelli derivati dal legno industriali che sono caratterizzati da un basso tasso di umidità residua tipo Plywood ed OSB che consen-tono l’adesione a freddo della membrana senza l’impiego di primer.Nel caso invece del tavolato in legno massic-cio l’umidità residua intrappolata dalle tavole può impedire la corretta adesione della membrana ed è quindi necessario utilizzare tavole ben stagionate altrimenti si dovranno preventivamente preparare con una mano di primer INDEVER PRIMER E steso in ragione di 250-300 g/mq.Il piano di posa in cls dovrà essere asciut-to e stagionato da almeno 28 giorni e sarà accuratamente lisciato altrimenti la membrana aderirà solo sulla sommità delle asperità e sarà sempre preparato con una mano di primer INDEVER PRIMER E da 500g/mq ca.

AVVERTENZELe operazioni di posa dovranno avvenire in condizioni meteorologiche favorevoli in assenza di pioggia o nebbia con temperature superiori a 10°C.

Su pannelli di legno Plywood e pannalli OSB

INDEVERPRIMER/E

Su superfici cementizie

Piano di posa pulito e asciuttoLa superfi cie di posa dovrà essere liscia e priva di avvallamenti e asperità, e dovrà essere adeguatamente pulita ed asciutta.

Piano di posa pulito e asciutto e primerLa superfi cie di posa dovrà essere liscia e priva di avvallamenti e asperità, e dovrà essere adeguatamente pulita ed asciutta. Su di que-sta verrà applicata una mano di primer tipo INDEVER PRIMER E in ragione di 500 g/m2.Per agevolare le operazioni di chiodatura delle teste della membrana, che va posato in fogli lunghi 4 m al massimo, è opportuno annegare nel massetto cementizio un listello di legno largo almeno 4 cm posato parallelo alla linea di gronda. La posa di un listello ogni 2 m con-sentirà di sfalsare i giunti di testa.

Su tutta la superficie verrà incollata in totale aderenza, per semplice pressione a temperatura ambiente, una membrana impermeabilizzante autoadesiva in bitume polimero elastoplastomerica, con faccia inferiore spalmata con una mescola autoadesiva, con armatura composita in tessuto non tessuto di poliestere stabilizzato con fibra di vetro autoprotetta con scagliette di ardesia MINERAL SELFTENE TEGOLA/P. La membrana verrà stesa perpendicolare alla gronda e in fogli di lunghezza inferiore a 4 m che verranno sovrapposti per 10 cm lungo l’apposita fascia di sormonto longitudinale priva di ardesia prevista sulla faccia superiore, mentre la sovrapposizione di testa sarà di 15 cm ca.Per consentire la ventilazione la membrana verrà fermata da 2 a 5 cm prima della linea di colmo.La membrana verrà fermata a raso della linea di gronda ed incollata sulla lamiera sagomata a gocciolatoio. Dopo aver allineato e riavvolto i teli, si procederà all’incollaggio asportando il film siliconato che ricopre la faccia inferiore della membrana. L’adesione verrà consolidata esercitando una pressione uniforme con un rullo metallico, curando particolarmente i sormonti dei teli. I teli verranno fissati meccanicamente sotto il sormonto di testa con chiodi o viti muniti di rondella oblunga non più larga di 40 mm, fissati ogni 20 cm ad almeno 40 mm dal bordo della membrana oppure su legno o sui listelli annegati nel cls possono essere usati i chiodi da tegole bituminose a testa larga almeno 10 mm fissati ogni 10 cm. Le sovrapposizioni di testa verranno poi incollate con l’apposto adesivo bituminoso a freddo HEADCOLL oppure saranno attestate e incollate su di una fascia di SELFTENE BASE larga 14 cm opportunamente sagomata e incollata prima della posa del foglio.

Le tegole o i coppi verranno appoggiati direttamente sul manto ardesiato dove saranno stabi-lizzati con dei cordoli di malta cementizia stesi ogni 2÷3 file di tegole.

MINERAL SELFTENETEGOLA/P

INDEVERPRIMER/E

≤ 4 m

MINERAL SELFTENE TEGOLA/P

Lunghezza massimadei teli: 4 m

Fissaggio meccanicocon chiodi o viticon rondella ogni 20 cm.

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28 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 29GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

Nelle coperture rivestite con membrane autoadesive SELFTENE, il collegamento alle parti emergenti dal piano della falda verrà realizzato con opere di lattoneria che verran-no verniciate con primer INDEVER PRIMER E per favorire l’adesione della membrana.Le parti di membrana esposte in verticale verranno fissate in testa con un profilo metallico.SELFTENE non aderisce sui bocchettoni e gli accessori in gomma o in plastica normal-mente usati per le membrane posate a fiam-ma, lo stesso per gli accessori in materiale plastico modificato con bitume, la cui ade-sione anche se inizialmente buona, decade con il tempo.

COMPATIBILITA’ DELLE SUPERFICI DI POSA CON LA MEMBRANA MINERAL SELFTENE TEGOLA/PLe membrane SELFTENE aderiscono diret-tamente sui più comuni materiali presenti in edilizia:• Superfici cementizie e in laterizio;• Vecchie superfici bituminose, la membra-na ROLLBASE HOLLAND;

• Acciaio, acciaio zincato, alluminio, rame, piombo;

• Tavolato di legno, plywood, OSB;• Pannelli di polistirolo espanso sinterizzato ed estruso;

• Pannelli in poliuretano espanso laminato fra carta bitumata.

Su alcuni di questi non è necessario pre-parare la superficie con primer, mentre su superfici porose come il calcestruzzo, o che potrebbero essere unte, come i metalli, è necessario usare il primer INDEVER/E per garantire l’adesione della membrana. Nella tabella seguente sono elencate le modalità di preparazione della superficie di posa prima dell’applicazione di SELFTENE.

Tipo superfici Trattamento PrimerCalcestruzzolaterizio

Superficie pulita e asciutta

INDEVER PRIMER/E

LamieraLamiera zincataAlluminioRamePiombo

Superficie pulita, asciutta

e sgrassata

INDEVER PRIMER/E

Vecchio manto bituminoso

Superficie pulita e asciutta

INDEVER PRIMER/E

ROLLBASE HOLLAND/P

Superficie pulita e asciutta -

Superfici di legno vecchio

Superficie pulita e asciutta

INDEVER PRIMER/E

Pannelli di legno Plywood

Superficie pulita e asciutta -

Pannelli di OSB(faccia non tratt.)

Superficie pulita e asciutta -

Polistirolo espanso sinterizzato

Superficie pulita e asciutta -

Polistirolo espanso estruso

Superficie pulita e asciutta

Superficie pulita e asciutta

-

Poliuretano espanso con carta bitumata

-

AUTOTENE BASE/P SU COPERTURE IN LEGNO SOTTO TEGOLE CANADESI COVERTILELa posa in opera illustrata di seguito è limitata a zone climatiche continentali e temperate su tetti di pendenza non superiore al 50% ed è riservata esclusivamente a tavolati lignei costituiti da pannelli tipo OSB o Plywood che dovranno essere puliti e asciutti ed è sconsigliata su supporti in tavole di legno che possono ritenere dell’umidità residua tale da interferire con l’adesione della membrana.La membrana autotermoadesiva AUTOTENE BASE/P verrà stesa sul piano di posa in legno a partire dalla linea di gronda e parallelamente a questa. I teli verranno stesi con la fascia di sormonto che ricopre un bordo della faccia superiore, rivolta verso la parte alta del tetto, asportando nel contempo il film siliconato che ne protegge la faccia inferiore e verranno pressati per farli aderire sul piano di posa. I sormonti di testa saranno di almeno 10 cm e verranno saldati a fiamma oppure con l’adesivo HEADCOLL.Dopo aver tolto la banda siliconata che ricopre la fascia di sormonto longitudinale, i teli verranno fissati meccanicamente ogni 33 cm con chiodi o graffe posti ad almeno 2 cm dal bordo superiore.Si ripeterà l’operazione con il telo successivo sormontando il foglio a valle per almeno 6 cm, coprendo la linea di chiodatura per almeno 4 cm.I teli verranno fermati da 2 a 5 cm prima della linea di colmo per consentire la ventilazione del tavolato sottostante e saranno incollati con l’adesivo HEADCOLL a raso della linea di gronda sulla lamiera sagomata a gocciolatoio.Successivamente è possibile procedere con la posa delle tegole canadesi che a partire dalla linea di gronda verranno incollate per rinvenimento a fiamma della membrana AUTOTENE precedentemente applicata. Per una buona adesione si dovrà procedere riscaldando contemporaneamente la membrana e la faccia inferiore della tegola badando di rinvenire anche le pastiglie adesive in bitume che ne ricoprono la faccia superiore. Il calore generato e uniformemente distribuito durante l’applicazione a fiamma delle tegole determinerà anche l’automatica adesione della faccia inferiore della membrana sul pannello in legno, adesione che si rafforzerà ulteriormente con il tempo e l’insolazione.

AVVERTENZELe operazioni di posa dovranno avvenire in condizioni meteorologiche favorevoli in assenza di pioggia o nebbia con temperature superiori a 10°C.Al fine di adeguare le modalità di riscaldamento alle condizioni atmosferiche presenti al momento della posa, prima di iniziare la posa delle tegole a fiamma, a piè d’opera, su di un pannello ligneo dello stesso tipo di quelli montati sul tetto, è consigliabile controllare le modalità di riscaldamento verificando l’adesione della membrana Autotene al piano in legno dopo avervi incollato sopra alcune tegole.Le lamiere metalliche su cui deve aderire AUTOTENE BASE dovranno essere preventivamente verniciate con una mano di primer INDEVER PRIMER E.Il collegamento della membrana a superfici cementizie o in laterizio, precedentemente trattate con lo stesso primer, avverrà invece per riscaldamento a fiamma leggero ma diretto.

04. AUTOTENEBASE/P

01. Barriera al vapore

02. Isolante termico 03. Tavolato

Film siliconato

05. COVERTILE

33 cm

Chiodi o graffesotto sormonto3 per m.l.a 2 cm dal bordo

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30 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 31GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

POSA IN OPERA DELLA BARRIERA AL VAPORELa barriera al vapore va posizionata sotto l’isolante termico e nel caso di posa sulla carpenteria dei tetti in legno, quando è previsto l’isolante sulla falda inclinata, viene montata per fi le parallele alla linea di gronda a partire dal basso con sovrap-posizioni di almeno 10 cm fi ssandola meccanicamente con chiodi a testa larga o con graffe sull’intradosso delle travi e successivamente vi verrà fi ssato sopra un tamponamento in legno o in cartongesso .Nel caso invece sulla falda inclinata sia presente un tavolato appoggiato sulle travi la barriera al vapore vi verrà stesa sopra prima della posa dell’isolante sem-pre disponendo i fogli per fi le parallele a partire dalla linea di gronda e fi ssando i teli ogni 10 cm ad almeno 5cm dal bordo del foglio sia a monte che a valle sulla sovrap-posizione.È anche possibile disporre i teli nel senso perpendicolare alla gronda e in tal caso verranno chiodati sia in testa sia sulle sovrapposizioni longitudinali.Quando la barriera al vapore protegge l’isolante disposto in piano, sul solaio del sottotetto non abitato, non è necessario alcun fi ssaggio e i teli vanno stesi su di questo a secco, prima della posa dell’iso-lamento termico, con sovrapposizioni di almeno 10 cm.

Tamponamento

ALUSTOP BVo ALUSTOP BVELECTROMAGNETIC

Chiodaturasulle travi

Fissaggio della barriera al vapore sull’intradosso delle travi

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30 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 31GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

I fogli sintetici di barriera al vapore ALUSTOP BV e ALUSTOP BV ELECTROMAGNETIC completano la gamma dei fogli sottotegola per la composizione della corretta stratigrafia della copertura con isolamento termico, sia nel caso del tetto ventilato sia nel caso del tetto caldo quando è assente la camera di ventilazione dell’isolamento.La barriera al vapore, nella stagione inverna-le, limita la migrazione del vapore dall’am-biente interno riscaldato agli strati di coper-tura più esterni e più freddi dove potrebbe condensare riducendo le capacità termiche

dell’isolante e innescando i processi dege-nerativi delle strutture lignee.Entrambi i fogli sono accoppiati ad una pellicola metallica altamente resistente al passaggio del vapore.La barriera al vapore riduce il fabbisogno di ventilazione e si possono limitare sia le sezio-ni di entrata e uscita della ventilazione sia gli spessori dell’intercapedine di ventilazione.Entrambi i fogli di barriera al vapore possono essere fissati sia sull’intradosso delle travi sia su di un tavolato continuo.ALUSTOP BV ELECTROMAGNETIC come

il foglio sottotegola DIFOBAR ELECTRO-MAGNETIC/P è dotato di capacità scher-manti delle onde elettromagnetiche RF ad alta frequenza e lo può vantaggiosamente sostituire in quelle stratigrafie prive di ven-tilazione dove quest’ultimo non può essere usato.ALUSTOP BV è costituito da una pellicola di polietilene rivestito con alluminio e rinforzato con una rete di polipropilene.ALUSTOP BV ELECTROMAGNETIC è costituito da un tessuto non tessuto di polie-stere accoppiato ad un film di alluminio.

ALUSTOP BV ALUSTOP BVELECTROMAGNETIC

Massa areica (EN 1849/1) 95 g/m2 105 g/m2

Impermeabilità all’acqua (EN 1928) Supera la prova Supera la provaCarico di rottura Long./Trasv. (EN 12311-1) (1) 260/240 N/50 mm 100/100 N/50 mmAllungamento a rottura Long./Trasv. (EN 12311-1) (1) 30/30% 25/25%Resistenza alla lacerazione (carico massimo) (EN 12310-1) (1) 40/35 N 60/70 NPermeabilità al vapore acqueo (EN 1931) S d >100 m >100 mClasse di reazione al fuoco (EN 13501-1) classe F classe FSHIELDING EFFECTIVENESS (MIL-STD-285)Potere schermante • 100 MHz 99,37% 44,00 dB • 900 MHz 97,76% 33,00 dB

CARATTERISTICHE TECNICHE ALUSTOP BV ELECTROMAGNETIC ALUSTOP BV

FOGLI SINTETICI PER LA BARRIERA AL VAPORE

ALUSTOP BV

Dimensioni: 1,60x50 m

ALUSTOP BVELECTROMAGNETICDimensioni: 1,00x200 m

(1) Tolleranze sul valore nominale: ±20% sul carico di rottura e lacerazione, ±15% in valore assoluto sull’allungamento a rottura.

ALUSP BV ALUSTOP VB ALUSP BV ELECTROMA

GNETIC

SCHE

DE T

ECNI

CHE

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32 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 33GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

DIFOBAR PLUS/P, DIFOBAR/P e DIFO-BAR OVERLAPS/P S.A. sono fogli sotto-tegola traspiranti bitume polimero dotati di una peculiare caratteristica dovuta all’ele-vato spessore dell’armatura in tessuto non tessuto di poliestere bianco, che rimane a vista sulla faccia inferiore e che rafforza la traspirazione del sistema. L’ottima capacità assorbente del tessuto non tessuto esercita un effetto tampone che trattiene l’eventuale eccesso di umidi-tà che si fosse condensata sotto la mem-brana e la scarica per gravità fuori dalle sovrapposizioni e quindi in gronda. In tal modo si evita il gocciolamento sugli strati sottostanti e si mantiene asciutto il legno impedendone il marcimento.I fogli sopracitati dotati di massa areica più elevata resistono all’esposizione agli ester-ni a lungo, fino a circa 8 mesi. I fogli sono dotati di elevata resistenza a trazione e alla lacerazione al chiodo e tutti possono essere posati anche senza tavo-lato su carpenteria di interasse massimo di 90 cm.DIFOBAR OVERLAPS/P S.A. mantiene le proprietà assorbenti che contraddistin-

guono le membrane traspiranti DIFOBAR perché l’elevato spessore dell’armatura in poliestere composito stabilizzato con fibra di vetro che rimane a vista sulla faccia in-feriore mantiene asciutte le superfici lignee su cui viene appoggiata ed in più è dotato di due cimose autoadesive contrapposte, una sulla faccia superiore e l’altra sulla faccia inferiore, protette da una fascia di film siliconato che consentono la saldatura delle sovrapposizioni dei teli per semplice pressione senza impiegare attrezzature particolari.La faccia superiore della membrana è rive-stita con un tessuto non tessuto di colore verde.DIFOBAR OVERLAPS/P S.A. con i sor-monti incollati resiste meglio al vento e la posa può proseguire senza intoppi anche con condizioni atmosferiche avverse.Anche con DIFOBAR OVERLAPS/P S.A. le sovrapposizioni respirano ancora per-ché le due strisce adesive sono incollate superficialmente sui non tessuti che ne rivestono le facce e sigillano i sormonti all’acqua e al vento ma sono permeabili al vapor acqueo.

DIFOBAR PLUS/P è dotato di una superio-re resistenza al fuoco ed ha la faccia supe-riore rivestita con un tessuto non tessuto di colore verde a ridotto assorbimento di calore. La faccia superiore di DIFOBAR/P è inve-ce talcata con un sistema brevettato.I fogli sottotegola più leggeri, DIFOBAR 510/P e DIFOBAR PP possono rimanere esposti per un periodo di 4 mesi e la faccia inferiore di entrambi, anche anche se è ri-vestita con un tessuto non tessuto di spes-sore inferiore alla precedente tipologia, esercita comunque una benefica azione “antigocciolamento” scaricando l’eccesso di umidità fuori dalle sovrapposizioni.DIFOBAR PP è costituito da un film di bitume polimero compreso tra due tes-suti non tessuti di polipropilene uno nero l’altro verde ed è indicato per la posa su tavolato continuo e su carpenteria fino ad un interasse massimo di 90 cm lo stesso DIFOBAR 510/P che è rivestito con due tessuti non tessuti di polipropilene di colore bianco ed è anche armato con un tessuto non tessuto di poliestere che offre una resistenza superiore.

DIFOBAR PLUS/P

FOGLI SOTTOTEGOLA BITUME POLIMEROTRASPIRANTI

DIFOBAR P

DIFOBAR OVERLAPS/P

S.A.

DIFOBAR 510/P

DIFOBAR PP

Massa areica (EN 1849/1) 700 g/m2 800 g/m2 800 g/m2 400 g/m2 380 g/m2

Impermeabilità all’acqua (EN 1928) Classe W1 Classe W1 Classe W1 Classe W1 Classe W1Flessibilità a freddo (EN 1109) -30°C -20°C -30°C -30°C -30°CCarico di rottura Long./Trasv. (EN 12311-1) (1) 750/550 700/400 500/400 400/330 300/280 N/50 mm N/50 mm N/50 mm N/50 mm N/50 mmAllungamento a rottura Long./Trasv. (EN 12311-1) (1) 45/45% 40/40% 40/40% 40/50% 40/50%Resistenza alla lacerazione (carico massimo) (EN 12310-1) (1) 180/180 N 160/150 N 150/150 N 220/200 N 150/150 NPermeabilità al vapore acqueo (EN 1931) • S d 28,0 m 25,0 m 22,0 m 17,0 m 3,0 mClasse di reazione al fuoco (EN 13501-1) classe F classe F classe F classe F classe F

CARATTERISTICHE TECNICHE DIFOBAR DIFOBAR DIFOBAR DIFOBAR DIFOBAR PLUS/P P OVERLAPS/P S.A. 510/P PP

DIFOBAR PLUS/PDimensioni: 1,00x30 m

DIFOBAR P

Dimensioni: 1,00x30 m

DIFOBAR OVERLAPS/P S.A.Dimensioni: 1,00x30 m

DIFOBAR 510/PDimensioni: 1,00x50 m

DIFOBAR PP Dimensioni: 1,25x50 m

(1) Tolleranze sul valore nominale: ±20% sul carico di rottura e lacerazione, ±15% in valore assoluto sull’allungamento a rottura.

AR/PLUSME POLIMERO TRASPIRANTE PER SOTTOTEGOLA

PLUSE PER SOTTOTEGOLA

Construction Systems and Prod

DIFOBARIFOBAR PLUS DI FOBO DIFOOBAR/P DIFOBA

R DIFOBARDIFOBAR OVERLAPSBO

OBAR 510ME POLIMERO TRASPIRANTE PER SOTTOTEGOLA

PLUSE PER SOTTOTEGOLA

Construction Systems and Prod

DIFOBARDIFOBAR 510 DIFOBO

OBAR PPME POLIMERO TRASPIRANTE PER SOTTOTEGOLA

PLUSE PER SOTTOTEGOLA

Construction Systems and Prod

DIFOBARDIFOBAR PP DIF OBO

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32 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 33GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

L’eccezionale traspirabilità delle membra-ne sintetiche “ultra-traspiranti” DIFOBAR ULTRA SINT è in grado di smaltire elevate quantità di vapore al giorno.Questa proprietà è dovuta alla particolare struttura microporosa della lamina polimerica che ne costituisce l’anima e che è protetta da entrambe i lati con un tessuto non tessuto di polipropilene. L’elevatissima capacità di diffusione dei fogli sottotegola sintetici ne consente la posa anche in una stratigrafia priva di ventilazio-ne e direttamente sullo strato di isolamento termico o sui pannelli sandwich prefabbricati contenenti l’isolante termico.

Entrambe le membrane possono essere usate anche sui tetti in legno ventilati sia su tavolato di legno, sia tesi sulla carpenteria senza tavolato di supporto fino ad un interas-se fra le travi di 90 cm, nel caso di DIFOBAR ULTRA SINT FORTE e di 60 cm nel caso di DIFOBAR ULTRA SINT.DIFOBAR ULTRA SINT è costituito da una lamina polimerica microporosa compresa fra due tessuti di polipropilene di colore bianco e va usato esclusivamente per i tetti in legno.DIFOBAR ULTRA SINT FORTE con supe-riori caratteristiche di resistenza meccanica è costituito da una lamina polimerica micro-porosa rinforzata con una rete della stessa

natura ricoperta sulla faccia superiore da un tessuto non tessuto di polipropilene di colore grigio e sulla faccia inferiore da uno di colore bianco.DIFOBAR SINT FORTE oltre che sui tetti in legno può essere usato anche sulle coper-ture in cls o in laterocemento anche se non ancora completamente stagionato in quanto l’eccezionale traspirazione del foglio ne con-sente comunque l’asciugatura.

Massa areica (EN 1849/1) 110 g/m2 160 g/m2

Flessibilità a freddo -30°C -30°CCarico di rottura Long./Trasv. (EN 12311-1) (1) 140/90 N/50 mm 300/270 N/50 mmAllungamento a rottura Long./Trasv. (EN 12311-1) (1) 100/70% 20/15%Resistenza alla lacerazione (carico massimo) (EN 12310-1) (1) 140/110 N 220/220 NPermeabilità al vapore acqueo (EN ISO 1257:2001) • S d (EN 13859-1) 0,07 m 0,03 mImpermeabilità all’acqua (EN 1928) Classe W1 Classe W1Classe di reazione al fuoco (EN 13501-1) classe F classe F

CARATTERISTICHE TECNICHE DIFOBAR ULTRA SINT DIFOBAR ULTRA SINT FORTE

DIFOBAR ULTRA SINT

FOGLI SOTTOTEGOLA SINTETICIULTRATRASPIRANTI

DIFOBAR ULTRA SINT FORTE

DIFOBAR ULTRA SINTDimensioni: 1,50x50 m

DIFOBAR ULTRA SINT FORTEDimensioni: 1,50x50 m

(1) Tolleranze sul valore nominale: ±20% sul carico di rottura e lacerazione, ±15% in valore assoluto sull’allungamento a rottura.

DIFOBAROBAR ULTRA SINTDIFOB DIFOBALTRA SINT FORTE

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34 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 35GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

Le onde elettromagnetiche possono essere frutto di fenomeni naturali come il sole e le stelle, la terra stessa genera un campo magnetico, oppure possono essere prodotte da fonti artificiali come le linee elettriche, gli elettrodomestici, gli impianti di telecomunica-zione, i telefoni cellulari ecc. Questi sono sede di oscillazioni delle cariche elettriche che producono un campo elettrico e un campo magnetico che si propagano nello spazio sotto forma di onde dove il campo magnetico e quello elettrico oscillano perpendicolarmen-te alla direzione dell’onda. È la frequenza, cioè il numero delle oscillazioni al secondo che caratterizza ogni tipo di onda elettromagnetica: la luce ad esempio è un’on-da elettromagnetica come lo sono i raggi X e le onde radio. Maggiore è la frequenza, più elevata è l’energia che l’onda trasporta. L’in-sieme di tutte le possibili onde elettromagneti-che, al variare della frequenza, viene chiamato spettro elettromagnetico. Quando si parla di inquinamento elettroma-gnetico ci si riferisce alle radiazioni elettroma-gnetiche non ionizzanti con frequenza inferio-re a quella della luce infrarossa. Le radiazioni non ionizzanti si possono suddividere in due gruppi di frequenze in relazione ai possibili effetti delle onde sugli organismi viventi:- frequenze estremamente basse: ELF - 0÷300 Hz- radiofrequenze: RF - 300 Hz÷300 GHzAi due gruppi di frequenze sono associati diversi meccanismi di interazione con la materia vivente e diversi rischi potenziali per la salute umana. I campi ad alta frequenza (RF) cedono ener-gia ai tessuti sotto forma di riscaldamento, i campi a bassa frequenza (ELF) inducono invece delle correnti nel corpo umano.

DIFOBAR ELECTROMAGNETIC/P è un foglio traspirante sottotegola in bitume polimero armato con tessuto non tessuto di poliestere destinato esclusivamente alle coperture ventila-te che può essere posato teso sulla carpenteria fi no ad un interasse di 90 cm o appoggiato su di un tavolato continuo.Lo spessore dello strato di ventilazione compre-so tra foglio e tegole dovrà avere uno spessore superiore a 4 cm.Il rivestimento tessile della faccia inferiore in tessuto non tessuto di polipropilene di colore azzurro esercita una benefi ca azione “antigoc-ciolamento” scaricando al di fuori delle sovrap-posizioni l’eccesso di umidità che dovesse con-densare sulla faccia inferiore del foglio mentre il rivestimento metallico della faccia superiore rifl ette la radiazione termica dell’intradosso delle tegole scaldate dal sole e funge da schermo alle radiazioni elettromagnetiche.Il foglio DIFOBAR ELECTROMAGNETIC/P è stata testato secondo le severe specifiche mili-tari MIL–STD–285 (Military standard attenuation measurements for enclosures, electromagnetic shielding, for electronic test purposes, method of) utilizzando il SEMS (Shielding Effectiveness Measuring System) una attrezzatura dedicata per le misure di SE caratteristica dei materia-li schermanti. La membrana ha dimostrato di possedere una elevata capacità schermante delle onde elettromagnetiche RF ad alta fre-quenza per cui quando applicata sulle coperture in edilizia può offrire un alto grado di protezione agli ambienti sottostanti (nota: non è provata la protezione dai campi magnetici generati da linee elettriche a 50 Hz anche se il foglio ha mostrato di possedere una capacità di attenuazione).La faccia superiore del foglio è costituito da uno schermo elettromagnetico opportunamente fo-

rato per mantenere le caratteristiche traspiranti necessarie alla destinazione d’uso della stessa.DIFOBAR ELECTROMAGNETIC è dotato inol-tre di una resistenza al fuoco superiore ai nor-mali fogli sottotegola. Supera la prova al fuoco secondo la norma svedese SS024824-NT FIRE 006 NORD TEST, prova che è stata omologata come progetto di norma europea prEN1187/3.Offre resistenza al fuoco dall’esterno genera-to da faville o tizzoni che dovessero cadere in fase di costruzione sul foglio o tra le fessure del manto in tegole una volta che il tetto è finito.

AVVERTENZE• DIFOBAR ELECTROMAGNETIC/P non è un isolante termico e non lo sostituisce, ma in esta-te riduce la temperatura della camera di ventila-zione primaria e contribuisce al benessere ter-mico del sottotetto abitato limitando il consumo del condizionatore.• DIFOBAR ELECTROMAGNETIC/P va usato esclusivamente su tetti ventilati con isolamento termico provvisto di barriera al vapore.

Massa areica (EN 1849/1) 800 g/m2

Flessibilità a freddo -30°CCarico di rottura Long./Trasv. (EN 12311-1) (1) 900/700 N/50 mmAllungamento a rottura Long./Trasv. (EN 12311-1) (1) 40/40%Resistenza alla lacerazione (carico massimo) (EN 12310-1) (1) 220/220 NResistenza a trazione delle giunzioni (EN 12317/1) ≥500 N/5 cm o rottura fuori dal giuntoPermeabilità al vapore acqueo (EN 1931) • S d 30,0 mImpermeabilità all’acqua (EN 1928) classe W1Classe di reazione al fuoco Classe FCoefficiente di emissività ε=0,020SHIELDING EFFECTIVENESS (MIL-STD-285)Potere schermante • 100 MHz 96,50% 29,00 dB • 900 MHz 98,70% 38,00 dB • 30÷1.000 MHz 40 dbAttenuazione del campo elettrico a 50 Hz 97,70% 33,06 dB 9÷0,20 V/m

CARATTERISTICHE TECNICHE DIFOBAR ELECTROMAGNETIC/P

DIFOBAR ELECTROMAGNETIC/PFOGLIO SOTTOTEGOLA RIFLETTENTE DI COPERTURE VENTILATE PER LA SCHERMATURA

DELLE RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE E DELLE RADIAZIONI TERMICHE

FOGLI SOTTOTEGOLASPECIALI MULTIFUNZIONALI

(1) Tolleranze sul valore nominale: ±20% sul carico di rottura e lacerazione, ±15% in valore assoluto sull’allungamento a rottura. (*) Laboratorio accreditato SINAL. Certificazione n. RP009302 del 03-07-02.

DIFOBAR ELECTROMAGNETIC/PDimensioni: 1,00x30 m

OBAR ELECTROMAGNETIC

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34 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 35GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

In estate,specialmente nelle zone climati-che calde, la radiazione solare che riscalda il tetto coperto con tegole rende invivibili i locali sottotetto abitati e procura un supe-riore consumo energetico dei condizionatori.SOLBAR/ALU è un foglio sintetico sottote-gola rifl ettente per tetti ventilati in grado di ridurre la temperatura della camera di ven-tilazione nel periodo estivo. SOLBAR/ALU, come gli altri fogli della serie DIFOBAR desti-nati alla tenuta all’aria e all’acqua sottotego-la, evita il sollevamento delle tegole causa-to dal vento e protegge la copertura dalla polvere,dalla neve e dall’acqua che doves-sero superare il manto in tegole sovrastante.SOLBAR/ALU è costituito da un tessuto non tessuto sintetico in fi bra poliestere accop-piato ad una pellicola rifl ettente in alluminio microforata. La faccia rifl ettente è rivolta verso la tegola con la funzione di rifl ettere il calore emana-to dalla faccia inferiore di questa quando nel periodo estivo è surriscaldata dalla irradia-zione solare.Le superfi ci scure come quella delle tego-le assorbono gran parte dell’irraggiamento solare e aumentando di temperatura, a loro volta trasmettono il calore accumulato al di sotto della copertura riscaldando gli ambien-ti sottostanti.Il coeffi cente di emissione caratterizza l’at-titudine della superfi cie di un materiale ad assorbire e ad emettere calore per irraggia-mento; tendente a uno per i materiali scuri

come le tegole, dotate di un coeffi cente di 0,92, prossimo allo zero quello dei materiali rifl ettenti come SOLBAR/ALU. Il calore assorbito in estate dalle tego-le quando queste sono montate su listelli, viene a sua volta trasmesso agli strati sotto-stanti in gran parte per irraggiamento infra-rosso della faccia inferiore della tegola, non essendo quest’ultima in contatto diretto con la copertura.L’inserimento dello schermo SOLBAR/ALU fra tegole e strati sottostanti consente di ridurre il fl usso termico verso il basso per-ché, rifl ette gran parte della radiazione.SOLBAR/ALU va usato eslusivamente nei tetti ventilati di ambienti a bassa e media umidità , inferiore a 5g/m3, espresso come rapporto g/h fra la quantità di vapore pro-dotto in un’ora e tasso dei ricambi d’aria in m3/h.Comunque la faccia inferiore del foglio, come gli altri fogli della gamma DIFOBAR, è costi-tuita da uno speciale tessuto non tessuto assorbente in grado di esercitare un effetto tampone che trattiene l’eventuale eccesso di umidità che si dovesse condensare sulla fac-cia inferiore in particolari situazioni termoi-grometriche notturne, umidità che verrà poi smaltita per gravità al di fuori delle sovrappo-sizioni o rievaporata nella camera di ventila-zione in sucessive situazioni di innalzamento della temperatura.SOLBAR/ALU viene usato come foglio sot-totegola di tetti ventilati con isolamento ter-

mico protetto da barriera al vapore sia su tavolato di legno sia teso fra i listelli fi no ad un interasse massimo di 45 cm.Quando si utilizza SOLBAR/ALU gli spessori e le prese d’aria della camera di ventilazione principale sono quelli usuali mentre per dis-sipare l’incremento di temperatura generato dalla rifl essione dello schermo nella camera di ventilazione secondaria compresa fra que-sto e la tegola è necessario incrementarne sia le prese d’aria che lo spessore; portando le prime a Se+i=20 cmq (Se+i=Sezione totale delle aperture di ventilazione [Entrate+Uscite] per metro lineare di falda da suddividere in egual misura per metro lineare di gronda e di colmo) e incrementando lo spessore a 4 cm.Le prese d’aria potranno essere del tipo lineare,costituite da profi li di gronda forati mentre l’uscita potrà essere localizzata nel colmo ventilato o avvenire attraverso appo-site tegole di ventilazione accessorie.

AVVERTENZE• SOLBAR/ALU non è un isolante termico e

non lo sostituisce ma in estate riduce la temperatura della camera di ventilazione primaria e contribuisce al benessere termi-co del sottotetto abitato limitando il consu-mo del condizionatore.

• SOLBAR/ALU va usato esclusivamente su tetti ventilati con isolamento termico prov-visto di barriera al vapore.

SOLBAR/ALUFOGLIO SOTTOTEGOLA RIFLETTENTE DI COPERTURE VENTILATE PER LA SCHERMATURA

DELLE RADIAZIONI TERMICHE

FOGLI SOTTOTEGOLASPECIALI MULTIFUNZIONALI

Massa areica (EN 1849/1) 130 g/m2

Flessibilità a freddo -30°CCarico di rottura Long./Trasv. (EN 12311-1) (1) 300/280 N/50 mmAllungamento a rottura Long./Trasv. (EN 12311-1) (1) 30/30%Resistenza alla lacerazione (carico massimo) (EN 12310-1) (1) 108/55 NPermeabilità al vapore acqueo (EN 1931) • S d 33,0 mImpermeabilità all’acqua (EN 13111) classe W2Classe di reazione al fuoco (EN 13501-1) Classe FCoefficiente di emissività ε=0,020

CARATTERISTICHE TECNICHE SOLBAR/ALU

(1) Tolleranze sul valore nominale: ±20% sul carico di rottura e lacerazione, ±15% in valore assoluto sull’allungamento a rottura.

SOLBAR/ALUDimensioni: 1,50x50 m

OLBAR ALU SOLBARALU

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36 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 37GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

La posa a fi amma di membrane di grosso spes-sore su tavolati di legno presuppone la stesura preventiva di uno schermo alla fi amma chioda-to ma in alcune situazioni è proibito l’uso della fi amma, del bitume ossidato fuso o degli adesivi al solvente nocivi. MINERAL SELFTENE TEGO-LA è una membrana armata di grosso spessore autoadesiva per semplice pressione a tempera-tura ambiente. Per aderire non richiede l’uso di materiali estranei né del calore, solo a temperatu-re inferiore ai 10°C può essere d’aiuto innescare l’autoadesione con un leggero riscaldamento della faccia inferiore per mezzo di aria calda o di una fi amma “leggera”. La membrana è composta da una mescola in bitume polimero elastoplastomeri-ca a base di bitume distillato selezionato per l’uso industriale, e un pool di polimeri termoplastici. La miscela è resistente al calore e all’invecchiamen-to. La mescola elastoplastomerica è dotata di una tenuta al calore superiore a 140°C che la rendono idonea alla costruzione di membrane su cui vanno posate direttamente le tegole. La faccia superiore è cosparsa di scagliette di ardesia antisdrucciolo su cui può aderire la malta cementizia per fi ssare le tegole. L’armatura della membrana è costituita da un tessuto non tessuto di poliestere compo-sito stabilizzato con fi bre di vetro, che conferisce alla membrana una elevata resistenza meccanica unita ad una buona stabilità dimensionale a caldo. MINERAL SELFTENE TEGOLA ha la faccia infe-riore spalmata con una speciale massa elastome-rica adesiva a temperatura ambiente per semplice pressione. È costituita da una particolare miscela di bitume venezuelano selezionato, resine tackifi -canti e polimeri elastomerici termoplastici radiali e lineari. L’impiego di speciali bitumi selezionati allo scopo, garantisce la durata delle capacità adesive nel tempo anche dopo un lungo periodo di stoc-caggio, mentre masse adesive prodotte con bitumi standard perdono rapidamente di adesività con il magazzinaggio. La massa adesiva di SELFTENE è inoltre formulata con particolari coadiuvanti poli-merici “antifreeze” per il mantenimento delle capa-cità adesive anche a bassa temperatura. Il calo della temperatura infl uisca poco sulle capacità

adesive di SELFTENE, che a +5°C mantiene intatta la forza adesiva, mentre l’adesività di un prodotto standard decade rapidamente già sotto i 15°C.L’ottimo comportamento a freddo di MINERAL SELFTENE TEGOLA non giustifi ca comunque la posa della membrana autoadesiva a bassa tem-peratura senza precauzioni. Al di sotto di +10°C in funzione anche delle condizioni di umidità dell’aria e del supporto, particolare attenzione dovrà essere rivolta durante la posa, prevedendo eventualmente l’uso di apparecchiature riscaldanti. La temperatura di +5°C resta comunque la soglia limite di posa. La faccia inferiore adesiva è protetta con fi lm siliconato che va rimosso durante la posa. La faccia superiore di MINERAL SELFTENE TEGOLA/P è cosparsa di scagliette di ardesia, salvo una banda laterale per la sovrapposizione, che è protetta da un fi lm siliconato. Mentre la sigillatura dei sormonti laterali avviene sempre per autoadesione, le sovrapposi-zioni di testa o comunque sull’ardesia, vanno sigil-late con l’aiuto di una spalmatura di pasta adesiva HEADCOLL interposta tra i lembi da congiungere. È possibile anche realizzare giunzioni di testa incollan-do per autoadesione i due lembi del tipo mineral su una fascia da 20 cm del tipo SELFTENE BASE/P. in tal caso i fogli non saranno sormontati, ma ver-ranno accostati testa a testa. MINERAL SELFTENE TEGOLA/P è destinata all’impermeabilizzazione sot-totegola su tavolati di legno e su supporto cemen-tizio fi no ad una pendenza massima del 35%, dove le tegole vengono posate direttamente sulla mem-brana. La membrana va stesa perpendicolarmente alla grondaia in fogli di lunghezza inferiore a 4 m e fatta aderire al piano di posa per semplice pressione a temperatura ambiente. I teli vanno fi ssati mecca-nicamente sotto il sormonto di testa che va incollato con la colla HEADCOLL o sulle strisce di SELFTENE BASE/P opportunamente sagomate.

AVVERTENZE• I teli applicati in verticale esposti a vista vanno

fi ssati meccanicamente in testa.• Per pendenze superiori al 15% le stratigrafi e

di tetti comprendenti membrane auto adesive vanno accuratamente progettate ed eventual-

mente integrate con fi ssaggio meccanico.• I rotoli vanno conservati al coperto in luogo

asciutto e vanno portati sul luogo di posa solo al momento dell’applicazione.

• La confezione va aperta immediatamente prima della posa.

• Le membrane bitume polimero sono dei prodot-ti termoplastici, per cui nelle ore più calde delle giornate estive rammolliscono, mentre al contra-rio con il freddo induriscono e diminuisce l’ade-sività del prodotto.

• La posa in semplice autoadesione va sospesa con temperature inferiori a +5°C e/o aiutata con apparecchiature ad aria calda o con fi amma per temperature inferiori a +10°C e/o in particolari condizioni di umidità ambiente.

• Va sempre posato solo su tavolati di legno ven-tilati.

• In zone climatiche molto calde il fi ssaggio mec-canico di testa va rafforzato con un fi ssaggio ogni 25 cm sotto i sormonti longitudinali.

• Il piano di posa in legno dovrà essere continuo e sarà preferibilmente costituito da pannelli derivati dal legno industriali che sono caratterizzati da un basso tasso di umidità residua tipo Plywood ed OSB che consentono l’adesione a freddo della membrana senza l’impiego di primer. Nel caso invece del tavolato in legno massiccio l’umidità residua intrappolata dalle tavole può impedire la corretta adesione della membrana ed è quindi necessario utilizzare tavole ben stagionate altri-menti si dovranno preventivamente preparare con una mano di primer INDEVER PRIMER E steso in ragione di 250/300 g/m2.

Massa areica (EN 1849/1) 4.000 g/m2

Armatura Composito poliestere/vetroFlessibilità a freddo -15°CStabilità di forma a 100°C (EN 1110) (1) StabileCarico di rottura Long./Trasv. (EN 12311-1) (2) 500/400 N/50 mmAllungamento a rottura Long./Trasv. (EN 12311-1) (2) 40/40%Resistenza alla lacerazione (carico massimo) (EN 12310-1) (2) 150/150 NResistenza a trazione delle giunzioni (EN 12317/1) ≥500 N/5 cm o rottura fuori dal giuntoImpermeabilità all’acqua (EN 1928) ≥60 kPaTack Adesion Test (M.I.) • a +20°C 400 N/cm2

• a +5°C 350 N/cm2

Classe di reazione al fuoco (EN 13501-1) classe F

CARATTERISTICHE TECNICHE MINERAL SELFTENE TEGOLA/P

MINERAL SELFTENE TEGOLA/PMEMBRANA IMPERMEABILIZZANTE AUTOADESIVA IN BITUME POLIMERO ELASTOPLASTOMERICA AUTOPROTETTA

CON SCAGLIETTE DI ARDESIA CON FACCIA INFERIORE SPALMATA CON MESCOLA AUTOADESIVAARMATA CON TESSUTO NON TESSUTO DI POLIESTERE COMPOSITO STABILIZZATO CON FIBRA DI VETRO

MEMBRANE SOTTOTEGOLA BITUME POLIMERO AUTOADESIVE

(1) La stabilità di forma della membrana elastoplastomerica priva della spalmatura di adesivo è superiore a 140°C.(2) Tolleranze sul valore nominale: ±20% sul carico di rottura e lacerazione, ±15% in valore assoluto sull’allungamento a rottura.

MINERAL SELFTENE TEGOLA/PDimensioni: 1,00x10 m

MINESELFTENE TEGOLA/P MINERAL

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36 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 37GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

La posa delle tegole canadesi avviene nor-malmente per chiodatura ma in molti casi può essere conveniente la posa per rinvenimento a fi amma di una membrana che sarà stata incol-lata in precedenza sul piano di posa.Nel caso di supporto cementizio vengono impiegate le normali membrane bitume polime-ro che vengono incollate a fi amma e succes-sivamente ulteriormente riscaldate sulla faccia superiore per fi ssare le tegole canadesi.Quando il piano di posa è invece costituito da un tavolato di legno con sottostante intercape-dine di ventilazione, la stessa operazione può essere pericolosa perché si può facilmente causare un incendio che sarà alimentato dallo strato di ventilazione sottostante.Da ciò la convenienza di usare una membrana adesiva che non richieda l’utilizzo della fi amma a contatto diretto con il tavolato ma che nello stesso tempo non sia eccessivamente molle da causare il successivo scorrimento delle tegole verso la gronda quando queste poi verranno scaldate dal sole.Le normali membrane costituite da una mesco-la unica autoadesiva difettano di resistenza al calore e possono causare lo scivolamento delle tegole in gronda.AUTOTENE BASE è una membrana imper-meabilizzante costituita da bitume distillato selezionato per l’uso industriale additivato con un alto tenore di polimeri elastomerici e poli-propilenici resistenti al calore tali da ottenere una lega ad “inversione di fase”, la cui fase continua è formata da polimero nel quale è disperso il bitume, dove le caratteristiche sono determinate dalla matrice polimerica e non dal bitume, anche se questo costituisce l’ingre-diente maggioritario. Le prestazioni del bitume vengono pertanto incrementate e risulta migliorata la durabilità e la resistenza alle basse e alte temperature, mentre rimangono inalterate le già ottime quali-tà di adesività e di impermeabilità del bitume.AUTOTENE BASE/P ha un’armatura composi-ta imputrescibile costituita da un tessuto non tessuto di poliestere stabilizzato con fi bra di vetro, che unisce alla stabilità del vetro l’elasti-cità e la resistenza della fi bra di poliestere.La faccia inferiore è spalmata con una speciale

mescola termoadesiva “hot melt” a base di elastomeri e resine tackifi canti, elastica anche a bassa temperatura e che è protetta da un fi lm siliconato pelabile. La faccia superiore è sabbiata ed è dotata di una speciale cimosa spalmata con la stessa mescola termoadesiva, protetta da una banda siliconata, che consente l’autosaldatura di sovrapposizioni estremamen-te tenaci.L’adesione si attiva con il calore, ed è sufficien-te il riscaldamento indiretto generato dalla posa a fiamma delle tegole canadesi perché la faccia adesivizzata si incolli tenacemente al tavolato su cui è appoggiata, e sulle sovrapposizioni determinando un’adesione durevole e sicura.AUTOTENE BASE usato come sottostrato delle tegole canadesi determina la costituzione di una stratigrafia con il minor dispendio ener-getico e a ridotto impatto ambientale. Il sistema viene impiegato sulle coperture piane ed inclinate, su queste ultime per pendenze superiori al 15% l’incollaggio verrà integrato con fissaggi meccanici e/o listelli inseriti nella stratigrafia. Lo stesso avverrà in zone partico-larmente ventose.

AVVERTENZE• Le operazioni di posa dovranno avvenire

in condizioni meteorologiche favorevoli in assenza di pioggia o nebbia con temperature superiori a 10°C.

• Al fine di adeguare le modalità di riscalda-mento alle condizioni atmosferiche presenti al momento della posa, prima di iniziare la posa delle tegole a fiamma, a piè d’opera, su di un pannello ligneo dello stesso tipo di quelli montati sul tetto, è consigliabile controllare le modalità di riscaldamento verificando l’ade-sione della membrana AUTOTENE al piano di legno dopo avervi incollato sopra alcune tegole.

• Il piano di posa in legno dovrà essere continuo e sarà preferibilmente costituito da pannelli derivati dal legno industriali che sono carat-terizzati da un basso tasso di umidità residua tipo Plywood ed OSB che consentono l’ade-sione a freddo della membrana senza l’impie-go di primer. Nel caso invece del tavolato in legno massiccio l’umidità residua intrappolata

dalle tavole può impedire la corretta adesio-ne della membrana ed è quindi necessario utilizzare tavole ben stagionate altrimenti si dovranno preventivamente preparare con una mano di primer INDEVER PRIMER E steso in ragione di 250/300 g/m2.

• Le lamiere metalliche su cui deve aderire AUTOTENE BASE/P dovranno essere pre-ventivamente verniciate con una mano di primer INDEVER PRIMER E.

• Il collegamento della membrana a superfici cementizie o in laterizio, precedentemente trattate con lo stesso primer, avverrà invece per riscaldamento a fiamma leggero ma diret-to oppure usando l’adesivo HEADCOLL.

• I teli applicati su parti verticali vanno sempre fissati meccanicamente in testa.

Armatura Composito poliestere/vetroSpessore membrana+adesivo (EN 1849/1) 3 mmFlessibilità a freddo -15°CStabilità di forma a 100°C (EN 1110) StabileCarico di rottura Long./Trasv. (EN 12311-1) (1) 400/300 N/50 mmAllungamento a rottura Long./Trasv. (EN 12311-1) (1) 40/40%Resistenza alla lacerazione (carico massimo) (EN 12310-1) (1) 120/120 NResistenza a trazione delle giunzioni (EN 12317/1) ≥500 N/5 cm o rottura fuori dal giuntoImpermeabilità all’acqua (EN 1928) ≥60 kPaClasse di reazione al fuoco (EN 13501-1) Classe F

CARATTERISTICHE TECNICHE AUTOTENE BASE/P

AUTOTENE BASE/PMEMBRANA IMPERMEABILIZZANTE DI BASE AUTOTERMOADESIVA, IN BITUME POLIMERO ELASTOPLASTOMERICO, CON FACCIA INFERIORE E CIMOSA SUPERIORE SPALMATA CON UNA MESCOLA AUTOTERMOADESIVA, ARMATURA

COMPOSITA IMPUTRESCIBILE IN TESSUTO NON TESSUTO DI POLIESTERE STABILIZZATO CON FIBRA DI VETRO

MEMBRANE SOTTOTEGOLA BITUME POLIMERO AUTOTERMOADESIVE

AUTOTENE BASE/PDimensioni: 1,00x10 m

(1) Tolleranze sul valore nominale: ±20% sul carico di rottura e lacerazione, ±15% in valore assoluto sull’allungamento a rottura.

TECTE BASE AUTOTEN

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38 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 39GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

La sigillatura dei sormonti di testa nelle membrane bitume polimero autoadesive protette con ardesia non può essere fatta per semplice autoadesione, ma la pre-senza dell’ardesia sulla faccia superiore della membrana impone l’uso di un idoneo collante a freddo che inglobi la graniglia minerale. HEADCOLL è un collante bituminoso al sol-vente a base di bitumi e resine selezionate, solventi, cariche minerali. Contiene resine speciali, che aumentano il potere legante rispetto ai normali collanti bituminosi, e solventi a rapida evaporazione, che acce-lerano l’asciugamento del prodotto.Si presenta come una pasta nera facilmen-te lavorabile, da stendere in modo uniforme sulla superfi cie.

HEADCOLL è formulato specifi camente per le sovrapposizioni di testa delle mem-brane b.p. ardesiate autoadesive e può essere usato per il raccordo delle stesse a superfi ci porose e irregolari come il calce-struzzo e il laterizio.Le superfi ci dovranno essere asciutte, puli-te e prive di oli o altri depositi e residui.Il prodotto è pronto all’uso; viene applicato uniformemente sulla superfi cie mediante l’apposito stenditore. Il consumo indicativo del prodotto è di circa 0,8-1 Kg/m2.I tempi di essiccazione sono funzione del supporto, dello spessore applicato e della temperatura ambiente. Per la pulizia degli attrezzi usare i comuni diluenti sintetici o diluente nitro.

AVVERTENZE• HEADCOLL è un prodotto infi ammabile.

Non applicare in presenza di fi amme libe-re o in luoghi chiusi e poco aerati.

• Utilizzare idonei apparecchi di respi-razione provvedendo anche ad aerare adeguatamente l’ambiente.

• Attenersi scrupolosamente alle norme di sicurezza

• Tenere il prodotto al riparo dal sole e da fonti di calore

• Immagazzinare in luoghi idonei allo stoc-caggio di materiali infi ammabili.

HEADCOLLCOLLANTE BITUMINOSO AL SOLVENTE PER LA SIGILLATURA A FREDDO

ACCESSORI

Aspetto pasta densaColore neroPeso specifico a 23°C (UNI 8910) 1,40±0,10 kg/litroResiduo secco a 130°C (UNI 8911) 90%±3%Punto di infiammabilità a vaso chiuso (ASTM D 3828-97) >23°CViscosità Brookfield a 23°C (ASTM D 2196) 8.500±2.500 cpsTempo di essiccazione fuori polvere 180 minutiStoccaggio nelle confezioni originali 12 mesi

CARATTERISTICHE TECNICHE HEADCOLL

HEADCOLLCartucce da 280 mlLatte da 5 kg

• APPLICATIONS.is recommended to waterproof foundations walls made in concrete.• DIRECTIONS.The surface to be treated has to be dry, clean and with no detaching parts. Weakparts have to be eliminated and replaced with new material. In order to improvethe adhesive onto porous and dry surfaces, it is recommended to previously spreada first layer consisting in a 30% water-diluted . has to be mixed before use withmechanic drills. Application can be made with brushes, rollers or spraying devices.• CONSUMPTION.0.5 kg/square metre/year.

NL

• APPLICATIONS.is recommended to waterproof foundations walls made in concrete.• DIRECTIONS.The surface to be treated has to be dry, clean and with no detaching parts. Weakparts have to be eliminated and replaced with new material. In order to improvethe adhesive onto porous and dry surfaces, it is recommended to previously spreada first layer consisting in a 30% water-diluted . has to be mixed before use withmechanic drills. Application can be made with brushes, rollers or spraying devices.• CONSUMPTION.0.5 kg/square metre/year.

D

• APPLICATIONS.is recommended to waterproof foundations walls made in concrete.• DIRECTIONS.The surface to be treated has to be dry, clean and with no detaching parts. Weakparts have to be eliminated and replaced with new material. In order to improvethe adhesive onto porous and dry surfaces, it is recommended to previously spreada first layer consisting in a 30% water-diluted . has to be mixed before use withmechanic drills. Application can be made with brushes, rollers or spraying devices.• CONSUMPTION.0.5 kg/square metre/year.

F

HEADCOLL

Partita kg e

WATER-BASED ELASTOMER/BITUMINOUS COATINGGB

RIVESTIMENTO ELASTOMOERO-BITUMINOSO ALL’ACQUAI

37060 Castel d’Azzano - Verona - ITALY

USO PROFESSIONALE • FOR PROFESSIONALE USE ONLY

• CAMPI D’IMPIEGO.è consigliato per impermeabilizzare muri di fondazione in calcestruzzo.• MODALITÁ D’IMPIEGO.La superficie da trattare deve essere asciutta, pulita e priva di parti di distacco. Leparti friabili vanno eliminate e ricostruite. Per l’adesività sulle superfici porose esecche, è consigliabile la stesura una mano di diluita al 30% con acqua. vamescolato prima dell’uso con trapani mmani di prodotto. Non eccedere nel consumoper mano per non l’evaporazione dell’acqua contenuta nel prodotto applicato.• CONSUMI.0,500 kg/m2 per mano.

I

• APPLICATIONS.is recommended to waterproof foundations walls made in concrete.• DIRECTIONS.The surface to be treated has to be dry, clean and with no detaching parts. Weakparts have to be eliminated and replaced with new material. In order to improvethe adhesive onto porous and dry surfaces, it is recommended to previously spreada first layer consisting in a 30% water-diluted . has to be mixed before use withmechanic drills. Application can be made with brushes, rollers or spraying devices.• CONSUMPTION.0.5 kg/square metre/year.

GB

APPLICARE CONPENNELLO

TO BE APPLIEDBY BRUSH

APPLICARE CONRULLO

TO BE APPLIEDBY ROLLER

TEMPERATURA MIN.DI APPLICAZIONE

+ 5°C

MINIMUM APPLICATIONTEMPERATURE

STOCCAGGIO:TEME IL GELO

KEEP AWAYFROM FROST

UTILIZZARE DISPOSITIVIDI PROTEZIONE INDIVIDUALI

D.P.I.

USE SUITABLEPROTECTION

MONOCOMPONENTE

AONE-COMPONENT

VEICOLO ACQUA

H O2

WATER BASED

MESCOLAREMECCANICAMENTE

TO BE MEHANICALLYMIXED

APPLICARE ASPRUZZO

SPRAYAPPLICATION

APPLICARE CONFRATTAZZO

TO BE APPLIED BYPLASTERING TROWEL

WATER-BASED ELASTOMER/BITUMINOUS COATINGF

RIVESTIMENTO ELASTOMOERO-BITUMINOSO ALL’ACQUAD

WATER-BASED ELASTOMER/BITUMINOUS COATINGNL

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38 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 39GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

INDEVER PRIMER E è un fi ssativo consoli-dante universale a base di resine elastomeri-che, bitume ossidato, solventi a rapida essic-cazione e additivi per migliorare l’adesione anche su supporti leggermente umidi.Possiede un’ottimo potere penetrante aggrappante e consolidante sulle superfi ci di calcestruzzo ed è un ottimo compatibilizzan-te per la posa delle membrane autoadesive su diverse superfi ci.INDEVER PRIMER E è impiegato per appli-cazioni su viadotti e ponti di calcestruzzo prima della stesura a fi amma della membra-na bitume polimero. La presenza di resine elastomeriche per-mette anche una adesione ottimale delle membrane bitume polimero autoadesive tipo SELFTENE: il fi lm essiccato infatti presenta una migliore elasticità ed aderenza al sup-porto cementizio rispetto ai comuni primer bituminosi.Viene usato anche per preparare le superfi ci metalliche, i vecchi manti bituminosi e le superfi ci di legno

INDEVER PRIMER E viene utilizzato anche per impermeabilizzare muri di fondazioni in calcestruzzo. È importante per la buona riuscita del lavoro che le superfi ci di calcestruzzo da trattare siano il più possibile asciutte e perfettamente pulite, senza parti in distacco, esenti da oli, grassi e polveri superfi ciali.INDEVER PRIMER E è pronto all’uso e va applicato a spazzolone, rullo, pennello o spruzzo. La quantità di primer da utilizzare è funzione della porosità del supporto cemen-tizio e del grado di fi nitura del fi lm essiccato che si vuole ottenere. Le membrane bitume polimero vanno applicate sulla superfi cie di calcestruzzo, trattata con INDEVER PRI-MER E, dopo un tempo d’attesa che varia da un minimo di tre ore (in situazione di esposizione ottimale al sole) fi no ad otto ore in condizioni più critiche, per permettere la totale essiccazione del primer bituminoso.Il consumo stimato su una superfi cie cemen-tizia è di circa 350-500 g/m2, mentre su una superfi cie metallica di circa 200-250 g/m2.

AVVERTENZE• INDEVER PRIMER E è un materiale clas-

sifi cato come facilmente infi ammabile. Non bisogna applicarlo in presenza di fi amme libere, in luoghi chiusi o poco aerati.

• Il prodotto inoltre è nocivo per inalazione, ingestione e se viene a contatto con la pelle.

• Il recipiente va conservato ben chiuso e tenuto lontano da fi amme, scintille e sor-genti di calore, e comunque in luoghi ido-nei a stoccaggio di materiali infi ammabili.

• Il suo impiego deve essere fatto utilizzando idonee maschere antisolvente, guanti e occhiali di protezione. L’ambiente deve essere adeguatamente aerato.

• Non gettare i residui nelle fognature.• In caso di scarsa o insuffi ciente ventilazio-

ne, usare un apparecchio respiratorio adat-to. Il suo impiego è consigliato soltanto in luogo ben ventilato.

INDEVER PRIMER/EPRIMER ELASTOMERO BITUMINOSO IN SOLVENTE A RAPIDA ESSICCAZIONE

IDONEO PER LA PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI

ACCESSORI

Aspetto liquidoColore neroPeso specifico a 20°C (UNI EN ISO 2811-1) 0,90±0,05 kg/litroResiduo secco (UNI EN ISO 3251) 50%±2%Punto di infiammabilità a vaso chiuso (ASTM D 3828-97) da 1 a +5°CViscosità coppa DIN4 a 20°C (UNI EN ISO 2431) 20-25 secondiTempo di essiccazione fuori polvere 30-60 minutiStoccaggio nelle confezioni originali 24 mesi

CARATTERISTICHE TECNICHE INDEVER PRIMER E

INDEVER PRIMER ELatte da 20 kg

ATER-BASEDKEEP AWAY FROM

FROST

INDEVER PRIMER E

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40 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 41GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

VOCI DI CAPITOLATOBARRIERA AL VAPORE

ALUSTOP BV A protezione dell’isolamento termico dal vapore acqueo proveniente dai locali abitati verrà applicata una barriera al vapore tipo ALUSTOP BV del peso di 105 g/m2 costituita da un film di polietilene rivestito con una pellicola di alluminio e rinforzato con una rete di polipropilene dotato di una permeabilità al vapore acqueo (EN 1931) Sd sup. 100 m, di un carico di rottura (EN 12311-1) L/T 100/100 N/50mm ,allungamento a rottura (EN 12311-1) L/T 25/25% e una resistenza alla lacerazione al chiodo (EN 12310-1) L/T 60/70 N.

ALUSTOP BV ELECTROMAGNETICCome schermo della copertura dalle radiazioni elettromagnetiche RF ad alta frequenza e a protezione dell’isolamento termico dal vapore acqueo proveniente dai locali abitati verrà applicata una barriera al vapore tipo ALUSTOP BV ELECTROMAGNETIC del peso di 95 g/mq costi-tuita da un tessuto non tessuto di poliestere accoppiato ad una lamina di alluminio dotato di una permeabilità al vapore acqueo(EN 1931) Sd sup.100 m,di un carico di rottura(EN 12311-1) L/T 260/240 N/50mm ,di un allungamento a rottura (EN 12311-1) L/T 30/30% ,di una resistenza alla lacerazione al chiodo (EN 12310-1) L/T 40/35 N, in grado di esercitare un potere schermante (MIL-STD-285) alle radiazioni elettromagne-tiche da 100 MHz del 99,37%(44dB) e alle radiazioni da 900 MHz del 97,76% (33 dB).

DIFOBAR PP • applicato teso sulla carpenteria (*) A protezione del sottotetto dall’acqua,dalla polvere e come elemento di tenuta all’aria, prima della posa del manto in tegole e al di sopra del-l’intercapedine di ventilazione dello strato di isolamento termico,teso sulla carpenteria; verrà applicato un foglio sottotegola traspirante tipo DIFOBAR PP, del peso di 380 g/m2 e classe W1 di impermeabilità all’acqua, costituito da un film di bitume polimero compreso tra due tessuti non tessuti di polipropilene dotato di una permeabilità al vapore acqueo (EN 1931) Sd=3 m,di un carico di rottura (EN 12311-1) L/T 300/280 N/50mm, di un allungamento a rottura (EN 12311-1) L/T 40/50% e di una resistenza alla lacerazione al chiodo (EN 12310-1) L/T 150/150 N.

FOGLIO SOTTOTEGOLA TRASPIRANTE DI COPERTURE VENTILATE

COPERTURE IN LEGNO

DIFOBAR 510/P • applicato teso sulla carpenteria (*)A protezione del sottotetto dall’acqua,dalla polvere e come elemento di tenuta all’aria, prima della posa del manto in tegole e al di sopra del-l’intercapedine di ventilazione dello strato di isolamento termico,teso sulla carpenteria, verrà applicato un foglio sottotegola traspirante tipo DIFOBAR 510/P, del peso di 400 g/m2 e classe W1 di impermeabilità all’acqua, costituito da un tessuto non tessuto di poliestere impregnato con bitume polimero compreso tra due tessuti non tessuti di polipropilene dotato di una permeabilità al vapore acqueo (EN 1931) Sd=17 m, di un carico di rottura (EN 12311-1) L/T 400/330 N/50mm, di un allungamento a rottura (EN 12311-1) L/T 40/50% e di una resistenza alla lacera-zione al chiodo (EN 12310-1) L/T 220/200 N.

DIFOBAR/P • applicato su tavolato continuo ventilato (*)A protezione del sottotetto dall’acqua,dalla polvere e come elemento di tenuta all’aria, prima della posa del manto in tegole sul tavolato con-tinuo ventilato verrà applicato un foglio sottotegola traspirante resistente all’esterno tipo DIFOBAR/P, del peso di 800 g/m2 e classe W1 di impermeabilità all’acqua, con la faccia inferiore costituita da un tessuto non tessuto di poliestere assorbente, spalmato sulla faccia superiore con bitume polimero rivestito da una talcatura serigrafata, che sarà dotato di una permeabilità al vapore acqueo (EN 1931) Sd=25 m,di un carico di rottura (EN 12311-1) L/T 700/400 N/50mm, di un allungamento a rottura (EN 12311-1) L/T 40/40% e di una resistenza alla lacerazione al chiodo (EN 12310-1) L/T 160/150 N.

DIFOBAR PLUS/P • applicato su tavolato continuo ventilato (*)A protezione del sottotetto dall’acqua,dalla polvere e come elemento di tenuta all’aria, prima della posa del manto in tegole sul tavolato con-tinuo ventilato verrà applicato un foglio sottotegola traspirante resistente all’esterno tipo DIFOBAR PLUS/P, del peso di 700 g/m2 e classe W1 di impermeabilità all’acqua, con la faccia inferiore costituita da un tessuto non tessuto di poliestere assorbente ad alta resistenza e di grosso spessore,spalmato sulla faccia superiore con bitume polimero rivestito da un tessuto non tessuto di polipropilene, che sarà dotato di una permeabilità al vapore acqueo (EN 1931) Sd=28 m, di un carico di rottura(EN 12311-1) L/T 750/550 N/50mm, di un allungamento a rottura (EN 12311-1) L/T 45/45% e di una resistenza alla lacerazione al chiodo (EN 12310-1) L/T 180/180 N.

DIFOBAR OVERLAPS/P S.A. • applicato su tavolato continuo ventilato (*)A protezione del sottotetto dall’acqua,dalla polvere e come elemento di tenuta all’aria, prima della posa del manto in tegole sul tavolato con-tinuo ventilato verrà applicato un foglio sottotegola traspirante resistente all’esterno tipo DIFOBAR OVERLAPS/P, con cimose autoadesive contrapposte, del peso di 800 g/m2 e classe W1 di impermeabilità all’acqua, con la faccia inferiore costituita da un tessuto non tessuto di poliestere composito assorbente, spalmato sulla faccia superiore con bitume polimero rivestito da un tessuto non tessuto di polipropilene, che sarà dotato di una permeabilità al vapore acqueo (EN 1931) Sd=22 m, di un carico di rottura (EN 12311-1) L/T 500/400 N/50mm, di un allungamento a rottura (EN 12311-1) L/T 40/40% e di una resistenza alla lacerazione al chiodo (EN 12310-1) L/T 150/150 N.

In alternativa: Barriera al vapore e schermo alle radiazioni elettromagnetiche RF ad alta frequenza.

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40 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA 41GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

VOCI DI CAPITOLATO

DIFOBAR ELECTROMAGNETIC/P • per la protezione dalla radiazione elettromagnetica RF ad alta frequenza e dalla radiazione termica dell’intradosso delle tegoleA protezione del sottotetto dall’acqua,dalla polvere, come elemento di tenuta all’aria e come schermo alla radiazione elettromagnetica RF ad alta frequen-za e alla radiazione termica dell’intradosso delle tegole, prima della posa del manto in tegole, al di sopra dell’intercapedine di ventilazione dello strato di isolamento termico,teso sulla carpenteria o su tavolato continuo verrà applicato un foglio sottotegola traspirante in bitume polimero armato con tessuto non tessuto di poliestere tipo DIFOBAR ELECTROMAGNETIC/P, del peso di 800 g/m2 e classe W1 di impermeabilità all’acqua, con la faccia inferiore rivestita da un tessuto non tessuto di polipropilene e la faccia superiore ricoperta da uno schermo riflettente metallico microforato con coefficiente di emissività ε= 0,020,che sarà dotato di una permeabilità al vapore acqueo (EN 1931) Sd =30 m, di un carico di rottura(EN 12311-1) L/T 900/700 N/50mm, di un allungamento a rottura (EN 12311-1) L/T 40/40% e di una resistenza alla lacerazione al chiodo (EN 12310-1) L/T 220/220 N in grado di esercitare un potere schermante (MIL-STD-285) alle radiazioni elettromagnetiche da 100 MHz del 96,5% (29dB), alle radiazioni da 900 MHz del 98,7% (38 dB) con una attenuazione di 40 dB nel campo compreso tra 30 e 1000 MHz.

SOLBAR/ALU • per la protezione dalla radiazione termica dell’intradosso delle tegoleA protezione del sottotetto dall’acqua,dalla polvere, come elemento di tenuta all’aria e come schermo alla radiazione termica dell’intradosso delle tegole, prima della posa del manto in tegole, al di sopra dell’intercapedine di ventilazione dello strato di isolamento termico,teso sulla carpenteria o su tavolato continuo verrà applicato un foglio sottotegola sintetico riflettente tipo SOLBAR/ALU, del peso di 130 g/m2 e classe W2 di impermeabilità all’acqua, costituito da un tessuto non tessuto di poliestere con la faccia superiore ricoperta da una pellicola riflettente in alluminio microforata con coefficiente di emissività ε= 0,020, che sarà dotato di una permeabilità al vapore acqueo (EN 1931) Sd =33 m, di un carico di rottura (EN 12311-1) L/T 300/280 N/50mm, di un allungamento a rottura (EN 12311-1) L/T 30/30% e di una resistenza alla lacerazione al chiodo (EN 12310-1) L/T 108/55 N.

DIFOBAR ULTRA SINT • applicato direttamente sull’isolamento termico (*)A protezione del sottotetto dall’acqua,dalla polvere e come elemento di tenuta all’aria, prima della posa del manto in tegole, direttamente sull’isolamento termico verrà applicato un foglio sottotegola sintetico ultratraspirante tipo DIFOBAR ULTRA SINT, del peso di 110 g/m2 e classe W1di impermeabilità all’acqua, costituito da una lamina polimerica microporosa compresa tra due tessuti non tessuti di polipropilene, che sarà dotato di una permeabilità al vapore acqueo (EN ISO 12572:2001) Sd =0,07 m, di un carico di rottura (EN 12311-1) L/T 140/90 N/50mm, di un allungamento a rottura (EN 12311-1) L/T 100/70% e di una resistenza alla lacerazione al chiodo (EN 12310-1) L/T 140/110 N.

FOGLIO SOTTOTEGOLA SINTETICO ULTRATRASPIRANTE DI COPERTURE PRIVE DI VENTILAZIONE

COPERTURE IN LEGNO

MINERAL SELFTENE TEGOLA/P• applicato su tavolato continuo ventilatoA protezione del sottotetto dall’acqua,dalla polvere, come elemento di tenuta all’aria e per la posa del manto in tegole su cordoli di malta, sul tavolato continuo ventilato verrà incollata, senza impiegare fiamme libere, una membrana impermeabilizzante sottotegola ardesiata, in bitume polimero,elastoplastomerica, resistente all’esterno e al calore,armata con tessuto non tessuto di poliestere composito stabilizzato con fibra di vetro,con faccia inferiore spalmata con mescola autoadesiva, tipo MINERAL SELFTENE TEGOLA/P del peso di 4 Kg/m2, che sarà dotata di una impermeabilità all’acqua (EN 1928) sup. a 60KPa, di un carico di rottura (EN 12311-1) L/T 500/400 N/50mm ,di un allungamento a rottura (EN 12311-1) L/T 40/40%, di una resistenza alla lacerazione al chiodo (EN 12310-1) L/T 150/150 N e di una stabilità di forma a caldo (EN 1110) di 100°C.

MEMBRANA SOTTOTEGOLA AUTOADESIVA ARDESIATADI COPERTURE VENTILATE (per la posa delle tegole su cordoli di malta)

COPERTURE IN LEGNO

AUTOTENE BASE/P• applicato su tavolato continuo ventilatoA protezione del sottotetto dall’acqua,dalla polvere, come elemento di tenuta all’aria e per l’adesione a fiamma del manto sovrastante in tegole canadesi, sul tavolato continuo ventilato verrà posata a secco, senza impiegare fiamme libere, una membrana impermeabilizzante sottotegola, in bitume polimero,elastoplastomerica, resistente all’esterno e al calore,armata con tessuto non tessuto di poliestere composito stabilizzato con fibra di vetro,con faccia inferiore e cimosa superiore spalmata con mescola autotermoadesiva per riscaldamento indiretto, tipo AUTOTENE BASE/P spessa 3 mm, che sarà dotata di una impermeabilità all’acqua (EN 1928) sup. a 60KPa, di un carico di rottura (EN 12311-1) L/T 400/300 N/50mm, di un allungamento a rottura (EN 12311-1) L/T 40/40%, di una resistenza alla lacerazione al chiodo (EN 12310-1) L/T 120/120 N e di una stabilità di forma a caldo (EN 1110) di 100°C.

MEMBRANA SOTTOTEGOLA AUTOTERMOADESIVA DI COPERTURE VENTILATE (per la posa a fiamma delle tegole canadesi)

COPERTURE IN LEGNO

(*) Nota: nelle stratigrafie di posa contraddistinte dall’asterisco sono state previste le voci capitolari per la destinazione d’uso più idonea dei fogli sottotegola ivi elencati, ciò non esclude che gli stessi fogli possano essere impiegati sia su carpenteria sia su tavolato continuo.

FOGLIO SOTTOTEGOLA MULTIFUNZIONALEDI COPERTURE VENTILATE

COPERTURE IN LEGNO

VOCI

DI C

APIT

OLAT

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42 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

VOCI DI CAPITOLATO

DIFOBAR ULTRA SINT FORTE• applicato direttamente sul piano di posa cementizio (*)A ulteriore protezione del sottotetto dall’acqua, prima della posa del manto in tegole, direttamente sul piano di posa cementizio ancora in fase di maturazione verrà applicato un foglio sottotegola sintetico ultratraspirante di elevata resistenza meccanica tipo DIFOBAR ULTRASINT FORTE, del peso di 160 g/m2 e classe W1 di impermeabilità all’acqua, costituito da una lamina polimerica microporosa rinforzata con una rete della stessa natura compresa tra due tessuti non tessuti di polipropilene, che sarà dotato di una permeabilità al vapore acqueo (EN ISO 12572:2001) Sd = 0,03m,di un carico di rottura (EN 12311-1) L/T 300/270 N/50mm ,di un allungamento a rottura (EN 12311-1) L/T 20/15% e di una resistenza alla lacerazione al chiodo (EN 12310-1) L/T 220/220 N.

FOGLIO SOTTOTEGOLA SINTETICO ULTRATRASPIRANTE (di coperture cementizie in fase di maturazione)

COPERTURE CEMENTIZIE

MINERAL SELFTENE TEGOLA/P• applicato direttamente sul piano di posa cementizioA ulteriore protezione del sottotetto dall’acqua e per la posa del manto in tegole su cordoli di malta, sul piano di posa cementizio liscio asciutto e correttamente stagionato, dopo la stesura di una mano di primer elastomero bituminoso in solvente tipo INDEVER PRIMER E con residuo secco(UNI EN ISO 2811-1) del 50%, verrà incollata, senza impiegare fiamme libere, una membrana impermeabilizzante sottotegola ardesiata, in bitume polimero,elastoplastomerica, resistente all’esterno e al calore, armata con tessuto non tessuto di poliestere composito stabilizzato con fibra di vetro,con faccia inferiore spalmata con mescola autoadesiva, tipo MINERAL SELFTENE TEGOLA/P del peso di 4 Kg/m2, che sarà dotata di una impermeabilità all’acqua (EN 1928) sup. a 60 KPa, di un carico di rottura(EN 12311-1) L/T 500/400 N/50mm, di un allungamento a rottura (EN 12311-1) L/T 40/40%, di una resistenza alla lacerazione al chiodo (EN 12310-1) L/T 150/150 N e di una stabilità di forma a caldo (EN 1110) di 100°C.

MEMBRANA SOTTOTEGOLA AUTOADESIVA ARDESIATA(di coperture cementizie a completa maturazione)

COPERTURE CEMENTIZIE

(*) Nota: nelle stratigrafie di posa contraddistinte dall’asterisco sono state previste le voci capitolari per la destinazione d’uso più idonea dei fogli sottotegola ivi elencati, ciò non esclude che gli stessi fogli possano essere impiegati sia su carpenteria sia su tavolato continuo.

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42 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

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44 GUIDA ALLA PROTEZIONE DEL SOTTOTEGOLA

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© INDEX S.p.A.

Construction Systems and ProductsINTERNET:www.index-spa.com

E-MAIL: [email protected]

Via G. Rossini, 22 - 37060 Castel D’Azzano (VR) - C.P.67 - Italy - Tel. 045.8546201 - Fax 045.518390

• PER UN CORRETTO USO DEI NOSTRI PRODOTTI CONSULTARE I CAPITOLATI TECNICI INDEX

• PER ULTERIORI INFORMAZIONI O USI PARTICOLARI CONSULTARE IL NOSTRO UFFICIO TECNICO

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