La Protezione Civile Italiana. Cosè la Protezione Civile?

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La La Protezione Civile Protezione Civile Italiana Italiana

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La La Protezione Protezione

Civile Civile ItalianaItaliana

Cos’è la Protezione Cos’è la Protezione Civile?Civile?

► PROTEZIONE CIVILEPROTEZIONE CIVILE► Per Protezione Civile si intende il Per Protezione Civile si intende il

concorso coordinato di più componenti e concorso coordinato di più componenti e strutture operative (L.225/92 art. 6 ed strutture operative (L.225/92 art. 6 ed

11) svolto e diretto da Comuni, Province, 11) svolto e diretto da Comuni, Province, Regioni e Stato Centrale, ciascuno per le Regioni e Stato Centrale, ciascuno per le proprie competenze, al fine di svolgere proprie competenze, al fine di svolgere

le attività di:le attività di:1.1. previsione, previsione,

2.2. prevenzione, prevenzione, 3.3. pianificazione, pianificazione,

4.4. soccorso e superamento dell'emergenza soccorso e superamento dell'emergenza (L.225/92 art. 3).(L.225/92 art. 3).

► Fanno parte del sistema di Protezione Fanno parte del sistema di Protezione Civile:Civile:

Tutti i Corpi Organizzati dello Stato, dai Tutti i Corpi Organizzati dello Stato, dai Vigili del Fuoco alle Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco alle Forze dell’Ordine, dalle Forze Armate al C.F.S., dai Vigili dalle Forze Armate al C.F.S., dai Vigili Urbani alla CRI…….118 e soprattutto Urbani alla CRI…….118 e soprattutto

tutte le tutte le Organizzazioni di Organizzazioni di

VolontariatoVolontariato ( A.V.A.S ( A.V.A.S Presila – AGESCI )Presila – AGESCI )

iscritte all’Albo Regionale e Nazionale di iscritte all’Albo Regionale e Nazionale di Protezione Civile Protezione Civile

► Il Sistema di PC è organizzato su Il Sistema di PC è organizzato su quattro livelli:quattro livelli:

1.1. Comunale :Comunale :il Sindaco è la primail Sindaco è la prima Autorità di Autorità di PC (C.O.M – PC (C.O.M – C.O.C )C.O.C )

2.2. Provincia e Prefettura ( C.C.S )Provincia e Prefettura ( C.C.S )

3.3. RegioneRegione

4.4. Dipartimento di Protezione Dipartimento di Protezione Civile(DPC)Civile(DPC)

Dipartimento della Protezione CivileEventi tipo a) b) c)

CommissioneGrandi Rischi

funzione consultivaUnità di Crisi

1° e 2° fase decisionaleCentro Situazioni Unificato

funzione operativa

DI.COMA.C.(Direzione di Comando e Controllo)

Da allestire in loco in caso di grande emergenza

funzione operativa

Comitato Operativo Nazionalefunzione decisionale

Livello RegionaleLivello Regionale

Struttura con capacità operativa indiretta per il supporto a

province e comuni

Strutture con capacità operativa diretta:

S.O.R.Sala Operativa Regionale

Eventi tipo a) e b)

LIVELLO PROVINCIALE

UNITA’ DI CRISIconvocazione immediata

per coordinare fin dall’inizio

le operazioni di soccorsofunzione decisionale

C.C.S.(Centro di

Coordinamento Soccorsi)

Area Strategiafunzione decisionale

S.O.I.Sala Operativa

Integrata

C.O.M.( Centro Operativo C.O.M.( Centro Operativo Misto)Misto)

Sala OperativaSala Operativa

funzione operativa decentratafunzione operativa decentrata

È una funzione che può esser È una funzione che può esser attivata sia a livello Provinciale e attivata sia a livello Provinciale e

sia Comunalesia Comunale

È infatti chiamata a Gestire È infatti chiamata a Gestire emergenze di tipo a) e b)emergenze di tipo a) e b)

C.O.C (Centro Operativo C.O.C (Centro Operativo Comunale)Comunale)

LIVELLO COMUNALEC.O.C

(Centro Operativo Comunale)Eventi di tipo a)

SindacoArea Strategia

funzione decisionaleSala Operativa

funzione operativa

Tipologia di Evento :Tipologia di Evento :► Gli eventi si distinguono in:Gli eventi si distinguono in:

► Tipo a); sono gli eventi naturali o connessi con l’attività Tipo a); sono gli eventi naturali o connessi con l’attività dell’uomo che possono esser fronteggiati mediante interventi dell’uomo che possono esser fronteggiati mediante interventi attuabili dai singoli Enti o Amministrazioni competenti in via attuabili dai singoli Enti o Amministrazioni competenti in via

Ordinaria (COC e COM)Ordinaria (COC e COM)► Tipo b); sono gli eventi naturali o connessi con l’attività Tipo b); sono gli eventi naturali o connessi con l’attività

dell’uomo che per loro natura o estensione comportano dell’uomo che per loro natura o estensione comportano l’intervento coordinato di più Enti ed Amministrazioni l’intervento coordinato di più Enti ed Amministrazioni competenti in via Ordinaria ( COM- CCS- SOI- SOR )competenti in via Ordinaria ( COM- CCS- SOI- SOR )

► Tipo c); calamità naturali, catastrofi o altri eventi che per Tipo c); calamità naturali, catastrofi o altri eventi che per intensità ed estensione debbono esser fronteggiati con mezzi intensità ed estensione debbono esser fronteggiati con mezzi

e poteri Straordinari ( DICOMAC)e poteri Straordinari ( DICOMAC)

PS: l’intervento da parte del DPC può avvenire in tutte e tre le PS: l’intervento da parte del DPC può avvenire in tutte e tre le tipologie di eventotipologie di evento

Quando interviene la Quando interviene la Protezione CivileProtezione Civile

► In Caso di Calamità Naturali e di rischio In Caso di Calamità Naturali e di rischio per la popolazioneper la popolazione

Terremoti, Alluvioni, Frane, Neve e Terremoti, Alluvioni, Frane, Neve e Valanghe, Crisi Idrica ….etc…Valanghe, Crisi Idrica ….etc…Ricordiamo alcuni interventi:Ricordiamo alcuni interventi:

Frana di Cerzeto;Frana di Cerzeto;Emergenza neve 2005;Emergenza neve 2005;

TsunamiTsunami

Ed il Cittadino ?Ed il Cittadino ?Fa parte del sistema di Protezione Fa parte del sistema di Protezione

Civile?Civile?

Qual è Qual è

Il ruolo di ogni Il ruolo di ogni cittadino?cittadino?

Si !!!Si !!!

► Perché ogni Cittadino deve:Perché ogni Cittadino deve:► Conoscere e Prevenire i RischiConoscere e Prevenire i Rischi

► Sapersi InformareSapersi Informare► Organizzarsi in FamigliaOrganizzarsi in Famiglia

► Saper Chiedere AiutoSaper Chiedere Aiuto

► Conoscere il Piano Operativo Conoscere il Piano Operativo Di Protezione Civile ComunaleDi Protezione Civile Comunale

Volontariato

Cittadinanza

DPC edOrgani di Stato

( CC – VVF )

PrevenirePrevenire è è

Meglio Meglio che che

Curare!!!Curare!!!

Le azioni di Le azioni di protezioneprotezione civile.civile.

Possono essere raggruppate in Possono essere raggruppate in quattro grandi “famiglie”: quattro grandi “famiglie”:

Previsione e PrevenzionePrevisione e Prevenzione1.1. azioni di previsioneazioni di previsione: sono azioni a contenuto : sono azioni a contenuto

prevalentemente scientifico, in quanto dirette prevalentemente scientifico, in quanto dirette allo studio ed alla individuazione delle cause allo studio ed alla individuazione delle cause degli eventi calamitosi ed alla determinazione dei degli eventi calamitosi ed alla determinazione dei rischi incidenti su un determinato territorio, rischi incidenti su un determinato territorio, anche in relazione alla probabilità del loro anche in relazione alla probabilità del loro verificarsi in un arco temporale determinato;verificarsi in un arco temporale determinato;

2.2. azioni di prevenzioneazioni di prevenzione: sono azioni che, partendo : sono azioni che, partendo dalle conoscenze acquisite a seguito delle azioni dalle conoscenze acquisite a seguito delle azioni di previsione, consistono nelle attività tecniche di previsione, consistono nelle attività tecniche finalizzate a evitare o ridurre il prodursi di danni finalizzate a evitare o ridurre il prodursi di danni a seguito degli eventi calamitosi;a seguito degli eventi calamitosi; (Esercitazioni ed Informazioni)(Esercitazioni ed Informazioni)

Soccorso e Superamento Soccorso e Superamento Dell’EmergenzaDell’Emergenza

1.1. azioni di soccorsoazioni di soccorso: sono azioni volte a garantire : sono azioni volte a garantire alle popolazioni colpite dagli eventi calamitosi ogni alle popolazioni colpite dagli eventi calamitosi ogni forma di prima assistenza, nonché a contenere forma di prima assistenza, nonché a contenere l’impatto e gli effetti degli eventi stessi; l’impatto e gli effetti degli eventi stessi;

2.2. azioni di superamento dell’emergenzaazioni di superamento dell’emergenza: sono : sono azioni volte al ripristino delle situazioni di normalità azioni volte al ripristino delle situazioni di normalità nel post-evento, ossia interventi diretti a nel post-evento, ossia interventi diretti a consentire, nel più breve tempo possibile, la ripresa consentire, nel più breve tempo possibile, la ripresa delle normali condizioni di vita delle popolazioni. delle normali condizioni di vita delle popolazioni. Fanno parte di questa tipologia di azioni, a titolo Fanno parte di questa tipologia di azioni, a titolo esemplificativo, gli interventi tecnici di messa in esemplificativo, gli interventi tecnici di messa in sicurezza del territorio e le attività volte sicurezza del territorio e le attività volte all’assegnazione di contributi a privati e imprese a all’assegnazione di contributi a privati e imprese a titolo di ristoro dei danni. titolo di ristoro dei danni.

il Piano Operativo Di il Piano Operativo Di Protezione Civile ComunaleProtezione Civile Comunale

È proprio nel discorso di Previsione e È proprio nel discorso di Previsione e Prevenzione che entra in”Gioco”Il Prevenzione che entra in”Gioco”Il

Piano di Protezione Civile Comunale Piano di Protezione Civile Comunale che ha un ruolo fondamentale e che che ha un ruolo fondamentale e che

ogni Comune ha l’obbligo di Redigere.ogni Comune ha l’obbligo di Redigere.

Ogni Cittadino è tenuto,nel senso che Ogni Cittadino è tenuto,nel senso che dovrebbe, a conoscere le informazioni dovrebbe, a conoscere le informazioni

in esso contenute.in esso contenute.

Le informazioni che interessano il Le informazioni che interessano il Cittadino sono:Cittadino sono:

1.1. Le indicazioni relative alle zone Le indicazioni relative alle zone delle aree di ammassamento sicure delle aree di ammassamento sicure da raggiungere in caso di calamità;da raggiungere in caso di calamità;

2.2. Procedure previste in caso di Procedure previste in caso di evacuazione;evacuazione;

3.3. Percorsi da seguire per mettersi in Percorsi da seguire per mettersi in condizioni di sicurezza;condizioni di sicurezza;

4.4. Conoscere le funzioni di supporto Conoscere le funzioni di supporto che il Sindaco può attivare in caso che il Sindaco può attivare in caso

di calamità.di calamità.

Le fasi di un Piano di Le fasi di un Piano di Protezione Civile sono:Protezione Civile sono:

1.1. analisi territoriale analisi territoriale

2.2. scenari di rischio scenari di rischio

3.3. organizzazione e risorse organizzazione e risorse

4.4. procedure procedure

5.5. formazione, informazione e formazione, informazione e esercitazioniesercitazioni

Funzioni di Supporto:Funzioni di Supporto:► 1 1 tecnico scientifico tecnico scientifico

pianificazionepianificazione► 2 2 sanità assistenza socialesanità assistenza sociale► 3 3 mass media – informazionemass media – informazione► 4 4 volontariatovolontariato► 5 5 materiali e mezzimateriali e mezzi► 6 6 trasporto e circolazione trasporto e circolazione

viabilitàviabilità► 7 7 telecomunicazionitelecomunicazioni► 8 8 servizi essenzialiservizi essenziali► 9 9 censimento danni persone censimento danni persone

cosecose► 10 10 strutture operative strutture operative

soccorso tecnicosoccorso tecnico► 11 11 enti localienti locali► 12 12 materiali pericolosimateriali pericolosi► 13 13 logistica evacuati zone logistica evacuati zone

ospitantiospitanti► 14 14 coordinamento centri coordinamento centri

operativioperativi► 15 15 amministrativaamministrativa

A Livello A Livello Comunale, le Comunale, le Funzioni di Funzioni di

Supporto che il Supporto che il Sindaco può Sindaco può

attivare sono:attivare sono:Dalla 1 alla 10Dalla 1 alla 10

EE13 e 1513 e 15

Funzione 4 Funzione 4 VolontariatoVolontariatoÈ l’esercito più È l’esercito più

numeroso su cui numeroso su cui il DPC fa il DPC fa

riferimento e su riferimento e su cui può contare in cui può contare in caso di calamità caso di calamità

ed altre ed altre Emergenza.Emergenza.Nota Bene: Nota Bene:

L’intervento del L’intervento del Volontariato è Volontariato è

Efficace Se Efficace Se COORDINATO .COORDINATO .

(è utile parlare la (è utile parlare la Stessa”Lingua” Stessa”Lingua”

( Parlata ( Parlata Unica) )Unica) )

Le fasi di Attivazione Le fasi di Attivazione in Emergenza:in Emergenza:

Abbiamo 3 Fasi:Abbiamo 3 Fasi:

1.1. Pre - allertaPre - allerta

2.2. AllertaAllerta

3.3. EmergenzaEmergenza

Benefici di Legge per Benefici di Legge per Volontari impegnati in Volontari impegnati in

Emergenze di Emergenze di Protezione CivileProtezione Civile

D.P.R 194/01D.P.R 194/01Legge 194 dell’8 Febbraio 2001Legge 194 dell’8 Febbraio 2001

Articolo 9Articolo 9EdEd

Articolo 10Articolo 10

Fine Prima ParteFine Prima Parte

La MAXIEMERGENZA ed il La MAXIEMERGENZA ed il ruolo della Funzione 2 Sanità ruolo della Funzione 2 Sanità

e della Funzione 4 e della Funzione 4 VolontariatoVolontariato

Il bilancio finale è Il bilancio finale è stato di:stato di:

17 morti e 80 feriti.17 morti e 80 feriti.  A sinistra le A sinistra le immagini dello immagini dello

scontro fra scontro fra l’interregionale l’interregionale

2255 proveniente 2255 proveniente da Verona da Verona

e il merci 59308 e il merci 59308 proveniente dalla proveniente dalla

SiciliaSicilia

Cosa significa Cosa significa MAXIEMERGENZAMAXIEMERGENZA

Le maxiemergenzeLe maxiemergenze sono eventi dannosi che sono eventi dannosi che colpiscono le comunità umane sovvertendo il colpiscono le comunità umane sovvertendo il normale ordine delle cose, causando:normale ordine delle cose, causando:

► un elevato numero di vittime, considerando un elevato numero di vittime, considerando non solo i morti e i feriti, ma anche coloro non solo i morti e i feriti, ma anche coloro che sono stati danneggiati negli affetti e che sono stati danneggiati negli affetti e nelle proprie risorse economiche;nelle proprie risorse economiche;

► un improvviso, ma temporaneo, squilibrio un improvviso, ma temporaneo, squilibrio tra le richieste delle popolazionitra le richieste delle popolazioni

coinvolte e gli aiuti immediatamente coinvolte e gli aiuti immediatamente disponibili.disponibili.

E Queste ?E Queste ?

Le fasi di attivazione in Le fasi di attivazione in MaxiemergenzaMaxiemergenza

Occorre anzitutto considerare che ogni tipologia di evento Occorre anzitutto considerare che ogni tipologia di evento calamitoso presenta un andamento bifasico di risposta alle calamitoso presenta un andamento bifasico di risposta alle

esigenze di soccorso sanitario:esigenze di soccorso sanitario:- - risposta rapidarisposta rapida, data dagli organi territoriali sulla base delle risorse , data dagli organi territoriali sulla base delle risorse

locali immediatamente disponibili;locali immediatamente disponibili;- - risposta differitarisposta differita, che si andrà ad articolare nelle ore successive , che si andrà ad articolare nelle ore successive

all’evento con l’apporto degli aiuti che giungeranno dall’esterno all’evento con l’apporto degli aiuti che giungeranno dall’esterno dell’area interessata.dell’area interessata.

Entrambe le risposte prevedono:Entrambe le risposte prevedono:- - Fase di allarmeFase di allarme, nel corso della quale si cercheranno di acquisire , nel corso della quale si cercheranno di acquisire

tutti quegli elementi che possono essere utili a dimensionare tutti quegli elementi che possono essere utili a dimensionare l’evento sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo. Tale fase, l’evento sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo. Tale fase, qualora ci si trovi di fronte ad un evento prevedibile, può essere qualora ci si trovi di fronte ad un evento prevedibile, può essere preceduta dalle preceduta dalle Fasi di Attenzione e diFasi di Attenzione e di PreallarmePreallarme;queste ultime, ;queste ultime, di fondamentale importanza, possono ovviamente mancare per di fondamentale importanza, possono ovviamente mancare per l'imprevedibilità degli eventi o per la loro rapida evoluzione. Nel l'imprevedibilità degli eventi o per la loro rapida evoluzione. Nel caso in cui vi sia la possibilità che una situazione, inizialmente caso in cui vi sia la possibilità che una situazione, inizialmente

stabile, evolva in un evento potenzialmente disastroso, è compito stabile, evolva in un evento potenzialmente disastroso, è compito delle Autorità competenti dichiarare lo stato di attenzione e pre-delle Autorità competenti dichiarare lo stato di attenzione e pre-allarme, mettendo quindi in atto tutte le misure preventive e le allarme, mettendo quindi in atto tutte le misure preventive e le

azioni di salvataggio della popolazione e di mitigazione degli azioni di salvataggio della popolazione e di mitigazione degli effetti.effetti.

- - Fase di emergenzaFase di emergenza nella quale si effettueranno tutti gli interventi nella quale si effettueranno tutti gli interventi necessari alla realizzazione della necessari alla realizzazione della “Catena dei soccorsi”.“Catena dei soccorsi”.

PREFETTURA e

PROTEZIONE CIVILE

Altre Centrali Operative

118

Direzione SanitariaOSPEDALE

Unità di Crisi Centrale Operativa

C.O. 118cosenza

Richiesta SOS

ALLER

TA

ALLERTA

ALLERTAALLERTA

1°. FASE DI ALLARME:

Responsabile CO

Pronto Disponibili CO - Medici - Infermieri - Autisti

Zona evento

PREFETTURAAltre

C.O. 118 OSPEDALI

Unità di Crisi CO-118

C.O. 118“cosenza”

FFOO112-113

FFOO112-113

UMSSUMSS VVFF115

VVFF115

elisoccorsoelisoccorsoelisoccorsoelisoccorso

INVIA

INV

IA INV

IA

INVIA

2°. FASE D’INTERVENTO:improvvisazione e raccolta informazioni

Richiesta SOS

ALLERTA

Zona evento

PREFETTURAAltre

C.O. 118 OSPEDALI

Unità di Crisi CO-118

C.O. 118“Cosenza”

FFOO112-113

FFOO112-113

UMSSUMSS VVFF115

VVFF115

elisoccorsoelisoccorsoelisoccorsoelisoccorso

RICOGNIZIONERICOGNIZIONE

SICUREZZASICUREZZA CANTIERICANTIERI

TRIAGETRIAGE PMAPMA

AREA di SICUREZZA AREA di SICUREZZA + VIABILITA’+ VIABILITA’

Conferma evento e tipologia

Zona evento

PREFETTURAAltre

C.O. 118 OSPEDALI

Unità di Crisi CO-118

C.O. 118“Cosenza”

FFOO112-113

FFOO112-113

UMSSUMSS VVFF115

VVFF115

elisoccorsoelisoccorsoelisoccorsoelisoccorso

Conferma evento e tipologia

REPERISCE I MEZZI E

IL PERSONALE NECESSARIO

Zona evento

C.O. 118“Cosenza”

FFOO112-113

FFOO112-113

UMSSUMSS

VVFF115

VVFF115

elisoccorsoelisoccorsoelisoccorsoelisoccorso

OBIETTIVI DELLE SQUADRE DI RICOGNIZIONE

Individuare vie di accesso per i mezzi di soccorso,(AUTISTA)

Individuare i luoghi idonei per allestire PMA o raccolta feriti,(MEDICO)

Eseguire eventuale salvataggio, (VVFF)

Iniziare primo Triage START.(I.P. e VOLONTARI)

Zona evento

““Catena dei soccorsi”Catena dei soccorsi”► EVENTOEVENTO

► ALLARMEALLARME► C.O. 113 C.O. 118 C.O. 115C.O. 113 C.O. 118 C.O. 115

► ATTIVAZIONE PIANO ATTIVAZIONE PIANO MAXIEMERGENZEMAXIEMERGENZE

► MESSA IN STATO DI ALLARME DI MESSA IN STATO DI ALLARME DI TUTTE LE STRUTTURETUTTE LE STRUTTURE

► INVIO SQUADRE DI VALUTAZIONEINVIO SQUADRE DI VALUTAZIONE► CONSTATAZIONE DELL'ENTITA' CONSTATAZIONE DELL'ENTITA'

DELL'EVENTO EDELL'EVENTO EDELLE RISORSE NECESSARIEDELLE RISORSE NECESSARIE

► ATTIVAZIONE FASE DI EMERGENZAATTIVAZIONE FASE DI EMERGENZA

INVIO SQUADRE DI INVIO SQUADRE DI VALUTAZIONEVALUTAZIONE

La Squadra La Squadra “Triage”“Triage”

Cos’è la Squadra TriageCos’è la Squadra Triage

Primo Mezzo Primo Mezzo o Squadrao Squadra

che arriva che arriva sul sul

posto posto Dell’evento Dell’evento fino all'arrivo fino all'arrivo

del mezzo del mezzo avanzato avanzato

(automedica (automedica – Ambulanza – Ambulanza

als..)als..)

Cos’è il ” Triage ” ?Cos’è il ” Triage ” ?Triage = SceltaTriage = Scelta

In presenza di molti pazienti, disponendo di mezzi In presenza di molti pazienti, disponendo di mezzi limitati bisogna decidere chi evacuare prima e chi limitati bisogna decidere chi evacuare prima e chi

dopo a seconda della gravità. dopo a seconda della gravità. ► Bisogna scegliere il pronto soccorso di destinazione Bisogna scegliere il pronto soccorso di destinazione

tenendo conto di: tenendo conto di: 1.1. Distanza Distanza 2.2. Possibilità strutturali del Pronto Soccorso (es. livello Possibilità strutturali del Pronto Soccorso (es. livello

di intasamento) di intasamento) 3.3. Gravità del paziente Gravità del paziente

È importante che sulla scena si identifichi una sola È importante che sulla scena si identifichi una sola persona a cui fare riferimento e dalla quale persona a cui fare riferimento e dalla quale

prendere ordini diretti. prendere ordini diretti.

Un “Triagista” deve:Un “Triagista” deve:►

Definire il numero dei feriti, Definire il numero dei feriti, ► Attivare il numero corretto di mezzi Attivare il numero corretto di mezzi

sanitari, sanitari, ► Attivare strutture non sanitarie, Attivare strutture non sanitarie, ► Identificare i codici di Identificare i codici di

priorità,priorità, ► Organizzare i punti di raccolta e Organizzare i punti di raccolta e

l'evacuazione dei pazienti partendo dai l'evacuazione dei pazienti partendo dai più gravi ai meno critici, (PMA)più gravi ai meno critici, (PMA)

► Identificare i pazienti, Identificare i pazienti, ► Inviarli ai Pronto Soccorso in accordo Inviarli ai Pronto Soccorso in accordo

con la Centrale Operativa.con la Centrale Operativa.

Protocollo S.T.A.R.T per il Protocollo S.T.A.R.T per il Triage dei feritiTriage dei feriti

Una delle principale differenze tra un soccorso Una delle principale differenze tra un soccorso "ordinario" e una maxi-emergenza è data dal fatto "ordinario" e una maxi-emergenza è data dal fatto

che non si possono trattare subito tutti i feriti per cui che non si possono trattare subito tutti i feriti per cui bisogna categorizzare nel miglior modo possibili, ma bisogna categorizzare nel miglior modo possibili, ma

anche nella maniera più rapida, tutte le persone anche nella maniera più rapida, tutte le persone coinvolte in maniera tale da poter stabilire una coinvolte in maniera tale da poter stabilire una

priorità negli interventi.priorità negli interventi.Per questo motivo sono stati messi a punto dei sistemi Per questo motivo sono stati messi a punto dei sistemi

molto semplici, ma nel contempo anche molto molto semplici, ma nel contempo anche molto efficaci, per poter valutare i pazienti. Uno di questi è efficaci, per poter valutare i pazienti. Uno di questi è

il protocollo il protocollo STARTSTART che è l'acronimo di: che è l'acronimo di:1.1. Simple Simple 2.2. Triage Triage

3.3. And And 4.4. Rapid Rapid

5.5. TratmentTratment

Il sistema si basa sulla risposta Il sistema si basa sulla risposta ad alcune semplici domande, ad alcune semplici domande,

alla prima risposta affermativa alla prima risposta affermativa l'analisi si ferma con la l'analisi si ferma con la

valutazione che si è ottenuta. valutazione che si è ottenuta. Sia questo protocollo sia il Sia questo protocollo sia il

protocollo protocollo CESIRACESIRA partono da una semplice partono da una semplice

domanda: domanda: Il paziente Il paziente cammina?cammina?

LA PERSONA CAMMINA?LA PERSONA CAMMINA?

SISI VERDEVERDE              

IL PAZIENTE RESPIRA?IL PAZIENTE RESPIRA?

NONO   NERONERO  

se se > 30 atti/min> 30 atti/min RossoRosso

se se < 30 atti/min si passa all’altra domanda< 30 atti/min si passa all’altra domanda    

      IL POLSO RADIALE E' PRESENTE?IL POLSO RADIALE E' PRESENTE?NO NO

P.A.MAX<80P.A.MAX<80 ROSSOROSSO    

se la se la P.A.MAX>80 la successiva domanda è:P.A.MAX>80 la successiva domanda è:

IL PAZIENTE RISPONDE A DIRETTIVE SEMPLICI?IL PAZIENTE RISPONDE A DIRETTIVE SEMPLICI?      SISI    GIALLOGIALLONO NO   ROSSOROSSO

Protocollo CESIRA per il Protocollo CESIRA per il Triage dei feritiTriage dei feriti

è l'acronimo di:è l'acronimo di:

1.1. Coscienza Coscienza

2.2. Emorragia Emorragia

3.3. Shock Shock

4.4. Insufficienza respiratoria Insufficienza respiratoria

5.5. Rotture ossee Rotture ossee

6.6. Altro Altro

Questo sistema è molto utilizzato Questo sistema è molto utilizzato perché può essere adottato anche perché può essere adottato anche da squadre si soccorritori senza la da squadre si soccorritori senza la

presenza di personale medico. presenza di personale medico. (perchè non prevede il codice Nero (perchè non prevede il codice Nero che equivale ad una dichiarazione che equivale ad una dichiarazione

di mortedi morte))Il sistema si basa sulla risposta ad Il sistema si basa sulla risposta ad

alcune semplici domande, alla prima alcune semplici domande, alla prima risposta affermativa l'analisi si ferma risposta affermativa l'analisi si ferma

con la valutazione che si è ottenuta. Sia con la valutazione che si è ottenuta. Sia questo protocollo sia il protocollo questo protocollo sia il protocollo STARTSTART partono da una semplice domanda: partono da una semplice domanda:

Il paziente cammina?Il paziente cammina?

LA PERSONA CAMMINA?LA PERSONA CAMMINA? SISI VERDEVERDE          

E' COSCIENTE?E' COSCIENTE?NO NO ROSSOROSSO    

HA UNA EMORRAGIA ESTERNA?HA UNA EMORRAGIA ESTERNA? SISI ROSSOROSSO

E' IN STATO DI SHOCK?E' IN STATO DI SHOCK?SISI ROSSOROSSO

HA UNA INSUFFICIENZA RESPIRATORIA?HA UNA INSUFFICIENZA RESPIRATORIA? SISI ROSSOROSSO

PRESENTA ROTTURE OSSEE?PRESENTA ROTTURE OSSEE? SISI GIALLOGIALLO

ALTRE PATOLOGIE O PROBLEMI?ALTRE PATOLOGIE O PROBLEMI? SISI GIALLOGIALLO

I codici di prioritàI codici di priorità► Codice RossoCodice Rosso Priorità assolutaPriorità assoluta

Deve essere trattato il più in fretta possibileDeve essere trattato il più in fretta possibile► Codice GialloCodice Giallo

UrgenteUrgentePuò aspettare alcune ore per una cura definitivaPuò aspettare alcune ore per una cura definitiva

► Codice VerdeCodice Verde Non urgenteNon urgente

Può aspettare molte ore per una cura definitivaPuò aspettare molte ore per una cura definitiva► Codice NeroCodice Nero

Morto o ferito mortalmenteMorto o ferito mortalmente

ATTIVAZIONE FASE DI ATTIVAZIONE FASE DI EMERGENZAEMERGENZA

Mentre si effettuano tutte le Mentre si effettuano tutte le valutazioni di Triage non molto valutazioni di Triage non molto lontano dal luogo dell’evento lontano dal luogo dell’evento viene istituito il PMA ovvero viene istituito il PMA ovvero POSTO MEDICO AVANZATOPOSTO MEDICO AVANZATO

Cos’è un PMACos’è un PMAIl Posto Medico Avanzato (P.M.A.) è una struttura Il Posto Medico Avanzato (P.M.A.) è una struttura

sanitaria di selezione esanitaria di selezione etrattamento sanitario delle vittime che viene allestita in trattamento sanitario delle vittime che viene allestita in

corso di maxi-emergenze ai marginicorso di maxi-emergenze ai marginiesterni dell’area di sicurezza o in una zona centrale esterni dell’area di sicurezza o in una zona centrale

rispetto al fronte dell’evento.rispetto al fronte dell’evento.Il P.M.A. deve rispondere alle seguenti caratteristiche:Il P.M.A. deve rispondere alle seguenti caratteristiche:

1.1. - deve essere installato il più vicino possibile al luogo - deve essere installato il più vicino possibile al luogo dell'evento;dell'evento;

2.2. - deve trovarsi in una zona non soggetta a pericoli - deve trovarsi in una zona non soggetta a pericoli ambientali o secondari all'evento;ambientali o secondari all'evento;

3.3. - deve essere facilmente accessibile ai mezzi di - deve essere facilmente accessibile ai mezzi di soccorso sia terrestri che aerei.soccorso sia terrestri che aerei.

Può essere allestito in edifici preesistenti che non sono Può essere allestito in edifici preesistenti che non sono stati coinvolti dall’evento ostati coinvolti dall’evento o

in strutture campali appositamente dedicate a questa in strutture campali appositamente dedicate a questa funzione (tende gonfiabili,funzione (tende gonfiabili,

containers, ecc.)containers, ecc.)

Le funzioni del PMALe funzioni del PMA ► - la riunione di tutte le vittime in un unico - la riunione di tutte le vittime in un unico

luogo;luogo;► - la presa in carico delle vittime;- la presa in carico delle vittime;► - le operazioni di Triage attraverso - le operazioni di Triage attraverso

l’identificazione delle lesioni maggiori e deil’identificazione delle lesioni maggiori e dei► pazienti con rischio evolutivo, l’attribuzione pazienti con rischio evolutivo, l’attribuzione

dei codici di priorità in base ai relativisistemi dei codici di priorità in base ai relativisistemi di valutazione e la successiva stabilizzazione di valutazione e la successiva stabilizzazione delle condizioni cliniche delpaziente;delle condizioni cliniche delpaziente;

► - la ricerca delle destinazioni ospedaliere più - la ricerca delle destinazioni ospedaliere più appropriate per ogni patologia;appropriate per ogni patologia;

► - l’evacuazione delle vittime.- l’evacuazione delle vittime.

PMA è suddiviso in tre zonePMA è suddiviso in tre zone

1.1. Area di Triage.Area di Triage.2.2. Area di Trattamento e StabilizzazioneArea di Trattamento e Stabilizzazione3.3. Area di Evacuazione Area di Evacuazione ( deve( deve essere costituita da una postazione in cui stazionano per essere costituita da una postazione in cui stazionano per

breve tempo i pazienti in attesa della presa in carico da parte breve tempo i pazienti in attesa della presa in carico da parte degli equipaggi delle ambulanze e degli elicotteri)degli equipaggi delle ambulanze e degli elicotteri)

Deve essere infine prevista Deve essere infine prevista un’Area di raccolta un’Area di raccolta per leper le vittime decedutevittime decedute. Questa deve. Questa deve

trovarsi in un luogo vicino alla PMA, ma trovarsi in un luogo vicino alla PMA, ma accessibile soltanto al personale che accessibile soltanto al personale che gestiscegestisce

l'emergenza. In tale area verranno svolte tutte l'emergenza. In tale area verranno svolte tutte le attività di riconoscimento delle vittime.le attività di riconoscimento delle vittime.

CASACCHE DI IDENTIFICAZIONE DEI RUOLICASACCHE DI IDENTIFICAZIONE DEI RUOLI

C. S. D. S. S..Responsabile

P. M. A.

“Delta”

DIRETTOREDIRETTORESOCCORSI SOCCORSI SANITARISANITARI

RESPONSABILERESPONSABILEPOSTOPOSTO

MEDICO MEDICO AVANZATOAVANZATO

“Charlie”

COORDINATORE COORDINATORE SOCCORSISOCCORSI

“Tango”

COORDINATORE COORDINATORE TRASPORTITRASPORTI

“Mike”

Casacca rossa Casacca biancaCasacca gialla Casacca azzurra

Il Primo medico dell’UMSS Il Primo medico dell’UMSS

giunto sul posto assume il ruolo di giunto sul posto assume il ruolo di

Direttore dei Soccorsi SanitariDirettore dei Soccorsi Sanitari

(Può essere sostituito da un medico più esperto su decisione della CO)(Può essere sostituito da un medico più esperto su decisione della CO)

Casacca Gialla (DELTA)Casacca Gialla (DELTA)

Medico - UMSSMedico - UMSSMedico - UMSSMedico - UMSS

Unità Mobile di Soccorso SanitarioUnità Mobile di Soccorso Sanitario

Il responsabile sanitario del recuperoIl responsabile sanitario del recupero::cioècioè

IL COORDINATORE DEI SOCCORSIIL COORDINATORE DEI SOCCORSIE’ L’INFERMIERE PROFESSIONALE dell’UMSS E’ L’INFERMIERE PROFESSIONALE dell’UMSS

che per primo arriva sul posto, fino a quando non arriva che per primo arriva sul posto, fino a quando non arriva l’infermiere della CO, che lo può sostituirel’infermiere della CO, che lo può sostituire

Casacca rossa (CHARLIE)Casacca rossa (CHARLIE)

Infermiere UMSSInfermiere UMSSInfermiere UMSSInfermiere UMSS

C.O. 118“Cosenza”

FFOO112-113

FFOO112-113

UMSS UMSS

VVFF115

VVFF115

elisoccorsoelisoccorsoelisoccorsoelisoccorso

SQUADRE DI SOCCORSO:

in presenza di rischio evolutivoin presenza di rischio evolutivo

NON INTERVENGONOSTAZIONANO NELLA ZONA DI SICUREZZA

Intervengono solo dopo l’autorizzazione dei VVFF

Zona evento

C.O. 118“Cosenza”

FFOO112-113

FFOO112-113

UMSSUMSS

VVFF115

VVFF115

elisoccorsoelisoccorsoelisoccorsoelisoccorso

SQUADRE DI SOCCORSO:

in assenza di rischio evolutivoin assenza di rischio evolutivo PROSEGUONO LA RICOGNIZIONE,

COMUNICANO ALLA CO (DSS): n° feriti,patologie prevalenti,richiesta PMA

Zona evento

C.O. 118“Cosenza”

FFOO112-113

FFOO112-113

UMSSUMSS

VVFF115

VVFF115

elisoccorsoelisoccorsoelisoccorsoelisoccorso

SALVATAGGIO:

Se rischio evolutivo presente VVFF a caso, senza triage.

Se rischio evolutivo assente personale autorizzato dai VVFF esegue primo triage.

FASE DEL RECUPERO

Zona evento

è bene ricordare è bene ricordare che in ogni tipo di che in ogni tipo di

Emergenza Emergenza bisogna:bisogna:

Mantenere la Mantenere la Calma.Calma.

Non sempre Non sempre Correre salva la Correre salva la

vitavita

Ricordate sempre Ricordate sempre che:che:

““Ci Vuole Calma Ci Vuole Calma

EE

Sangue Freddo “Sangue Freddo “

The End!!!The End!!!