Periodico Terre di Lombardia n.7 marzo 2011

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PERIODICO DI CULTURA POLITICA IMPRENDITORIALITÀ P E R I O D I C O D I I N F O R M A Z I O N E ANNO 3 NUMERO 07 MARZO 2011 NUOVA ASSOCIAZIONE CULTURALE www.terredilombardia.com DI PRIMAVERA CIELI AZZURRI

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n.7 del periodico "Terre di Lombardia" [marzo 2011]

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PERIODICODI CULTURAPOLITICAIMPRENDITORIALITÀ

P E R I O D I C O D I I N F O R M A Z I O N EA N N O 3 N U M E R O 0 7 M A R Z O 2 0 1 1

N U O V A A S S O C I A Z I O N E C U L T U R A L E

www.terredilombardia.com

DI PRIMAVERACIELI AZZURRI

Page 2: Periodico Terre di Lombardia n.7 marzo 2011

Profumi di Pasqua.

25042 Borno (BS), via Milano 1 tel . 0364 310588 Negozio: BORNO, Via VITTORIO Veneto 72

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SOMMARIO

Terre di LombardiaAnno 3 n. 7 - Marzo 2011

pubblicazione periodica distribuzione gratuita

Editore Nuova Associazione Culturale TERRE DI LOMBARDIA via Volturno, 78 - 25126 Brescia www.terredilombardia.com [email protected]. 3339403023 - fax 1786083594

Direttore ResponsabileEugenio Feroldi

Comitato di redazioneAnna RivadossiClaudia MediniMarco RossiMichele TorreggianiRoberto Barucco

SegreteriaClaudia MediniSimone Busi

MarketingClaudia MediniSimone Busi

Progetto GraficoElena Landi

StampaCom&Print Via della Cascina Pontevica, 40 Brescia

Finito di stampare nel mese di Marzo 2011

Autorizzazione Tribunale di Crema N. 145 del 26 Aprile 2007

N U O V A A S S O C I A Z I O N E C U L T U R A L E

In copertina:uno scorcio suggestivo

della torre Mirabelladel Castello di Brescia.

04 Giuseppe Romele. Rinnovarsi nel rispetto della tradizione

05 La Presidente. Imprenditoria femminile: la sfida del futuro

06 La Nuova Associazione Culturale Terre di Lombardia. 2011, ricco di stimoli e soddisfazioni

07 Silvio Berlusconi.Federalismo: Bossi rifiuta la corte di Bersani

08 BreBeMi: autostrada per il lavoro

12 Mariastella Gelmini.Università: merito e responsabilità

14 Adriano Paroli. Una città da guardare con gli occhidei cittadini

15 La Provincia è un Ente inutile?

17 Ono San Pietro alla prova elettorale

18 Una donna per la valorizzazione diPertica Alta

19 A Villa Avanzi di Polpenazze del Gardabuon vento per il workshop 2011

20 Ultime battute per il Piano d’Area di Montichiari

22 I sistemi informativi territoriali:un costo non più sostenibile o uno strumento di risparmio?

23 L’alta cucina italiana a Brescia

24 Il sale della terraKarol Wojtyla sui temi dell’agricoltura

25 L’eccellenza nell’agricoltura bresciana

26 Anteprima Convegno Vallesabbia:tra la gente per parlare di lavoro e turismo

28 Piano nazionale di edilizia abitativa perrispondere al fabbisogno casa

31 Libia e Nord Africa l’ora del nuovo

32 Soair made in Brescia

33 C’è più sicurezza insieme: un click per te

34 OMB International: concretezza e creatività bresciana

37 Un nuovo sito luogo d’incontro e crescitaUn corso di inglese in Associazione per crescere insieme

38 Vela accessibile per un Garda accessibile

42 Aleksandr Solženicyn: Una giornata di Ivan Denisovič

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I 150 ANNI DELL'UNITA' D'ITALIA:

UN TRAGUARDO CHE HA COME

RIFERIMENTO LOSTORICO VESSILLOVERDE, BIANCO EROSSO DEGLI ITA-LIANI, LA NOSTRA

BANDIERA, CHE DEVEDI CONSEGUENZA

DIVENTARE STIMOLOA LAVORARE IN-

SIEME PER TROVARELA GIUSTA SOLU-

ZIONE AI PROBLEMIDEL NOSTRO TEMPO.

RINNOVARSINEL RISPETTODELLA TRADIZIONE

EDITORIALE

ON. GIUSEPPE ROMELE VICEPRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BRESCIA

uesta edizione diTerre di Lombardiaviene distribuita pro-prio mentre sono inpieno svolgimento i

festeggiamenti per il 150° anniversa-rio dell'Unità d'Italia. Un momentodella storia del nostroPaese che oggi deve ritro-vare lo spazio per unagiusta analisi e una pro-fonda riflessione. Non di-mentichiamo, come hapiù volte ribadito il Capodello Stato, che questotraguardo storico fu ilfrutto di diverse visioni,strategie e tattiche, di-venne la logica con-fluenza di iniziativepolitiche e iniziative militari, fu iltraguardo finale di componenti mo-derate e componenti democratico ri-voluzionarie. Oggi, centocinquant'anni dopo, ciritroviamo insieme, intorno al trico-lore, simbolo non retorico, ma vivo,di quella prodigiosa, meritevole ri-

voluzione, che seppe condurre al su-peramento delle più aspre tensioniche l'animarono e l'attraversarono.Un traguardo che ha come riferi-mento lo storico vessillo verde,bianco e rosso degli italiani, la nostrabandiera, che deve di conseguenza

diventare stimolo a lavo-rare insieme per trovarela giusta soluzione ai pro-blemi del nostro tempo,per ritrovare il senso del-l'Italia e dell'essere italianinel terzo millennio e vi-vere, come una missioneche non conosce limiti ditempo e di intenti, ilsenso del futuro della na-zione: crescere insieme,allora, Nord e Sud, tro-

vando nelle antiche ragioni del-l'Unità d'Italia la base essenzialedell'avanzamento sociale e produt-tivo in un contesto mondiale semprepiù difficile. Uno stimolo a rinno-varsi nella tradizione, nel più ampiosenso del rispetto dei valori sociali emorali e del senso dello Stato.

QLavorare insieme

per trovare la giusta soluzione

ai problemidel nostro

tempo

Terre di Lombardia

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ari amici, è un momento im-portante il ritrovarci conl'inizio della bella stagionesulle pagine del nostro perio-dico, “Terre di Lombardia”,

con tante novità e tante iniziative in corso epronte per essere sviluppate nel corso deiprossimi mesi. Iniziative della Nuova Asso-ciazione Terre di Lombardia (ne riferiamoin altra pagina), capaci di accendere atten-zione, voglia di condivi-sione di temi ed obiettivi e

soprattutto, voglia dipartecipare a un cam-mino comune che

guarda con forza e convin-zione agli obiettivi comuni.Nel salutarvi vorrei toccareun tema che mi sta partico-larmente a cuore, proprioper averlo vissuto in primapersona prima di dedicareparte della mia professiona-lità al lavoro associativo: es-sere donne e imprenditricioggi. Sono convinta che il ruolo dell'im-prenditoria femminile, in Lombardia e nelBresciano in particolare, rappresenti una re-altà concreta, forte, di numeri e ruoli, pre-parazione e determinazione. Diceva unvecchio enunciato: “Se vuoi che di una cosa

si discuta, dillo agli uomini. Se vuoi che siafatta, dillo alle donne”. Senza nulla togliereai nostri amici maschi, la femminilità trovanel lavoro una forte esplicazione e l'impren-ditoria può diventare un importante fattoredi crescita, non solo economica, ma civile.E' del resto la politica del “fare” che mi e cicaratterizza, la politica attiva dell'impegno,nel promuovere o valorizzare specificità lo-cali o relazioni produttive, sviluppando,

complice la sensibilità fem-minile, anche attività d'im-presa nel settore sociale.Noi donne che lavorano,donne imprenditrici, dob-biamo prepararci agli annia venire stimolando i mo-menti di confronto e dibat-tito, anche attraversoconvegni che potrannotrovare nella nostra realtàassociativa un importantepunto di riferimento. In-somma, fare rete e svilup-pare sinergie, con la

capacità innata che abbiamo e la metodicitàe la costanza che ci caratterizzano. Unasfida, da raccogliere, che ci troverà sempredisponibili e pronte a metterci in gioco inprima persona. A voi tutti, arrivederci a pre-sto e buon lavoro”.

ANNA RIVADOSSI, PRESIDENTE DELLA

ASSOCIAZIONETERRE DI LOMBARDIA,

NATA A BORNO, IN PROVINCIA DI BRESCIA, AMA DEFINIRSI

“ORGOGLIOSAMENTECAMUNA”.

ANNA RIVADOSSI PRESIDENTE DELLA NUOVA ASSOCIAZIONE CULTURALE TERRE DI LOMBARDIA

IMPRENDITORIAFEMMINILE:

LA SFIDA DEL FUTURO

LA PRESIDENTE.IL SUO IMPEGNO,

IL SUO ENTUSIASMO

CDiceva un vecchioenunciato: “Se vuoi

che di una cosa si discuta,

dillo agli uomini. Se vuoi che siafatta, dillo alledonne”

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l 2011 si presenta come un anno ricco di sti-moli e soddisfazioni per Anna Rivadossipresidente della Nuova Associazione “Terredi Lombardia” e che, sotto la sua guida at-tenta, ha raggiunto e superato traguardi diassoluto livello. La sede, che è il cuore di una

serie di “filiali” dislocate sul territorio bresciano, èprestigiosa e comoda, vicino alle arterie autostra-dali ed insieme al centro storico ed imprenditorialedi Brescia, in città, in via Volturno 78. Un sito cheil parterre associativo ha inaugurato lo scorso 12giugno. L'Associazione sin dai suoi primi passi si èimpegnata nel promuovere dialogo e incontri trale realtà della piccola imprenditoria industriale,agricola, dei commercianti e degli artigiani, e quelledegli amministratori pubblici dell’area lombarda:con i politici, membri dell’Assemblea parlamentaredi Bruxelles e del Governo di Roma. Per appianarei molti ostacoli che si incontrano sul camminodello sviluppo economico della Lombardia. Molti gli eventi e le manifestazioni a cui “Terre diLombardia” ha già attivamente partecipato. Ricor-

diamo tra le tante, la V edi-zione di “Agricoltura in festa”,svoltasi dal 24 al 27 giugno aComezzano Cizzago, voltaalla promozione dell’attivitàcontadina; l’8 agosto, dome-nica fulcro dell’estate, i com-ponenti dell’Associazionehanno partecipato all’eventopiù famoso dell’altopiano ca-muno, alla storica, religiosa esuggestiva Fiaccolata di SanFermo che da oltre trent’annisi svolge in quel di Borno,paese nativo di Anna Riva-dossi. Capofila, il Vice Presi-dente della Provincia diBrescia, l’on Giuseppe Ro-mele, il gruppo è stato ac-colto con un grande spiritod’accoglienza dagli ammini-stratori locali, dal Cai diBorno, dagli affiatati amici

del luogo. A Carpe-nedolo, dal 21 al 24agosto, altro palco-scenico: la 39ª Fieradi San Bartolomeo, organizzata da Mario Ferrari,presidente della Pro loco, per la festività del pa-trono. Occasione nella quale l'Associazione ha sug-gellato l'importanza di questa realtà locale che alivello interregionale divulga la conoscenza di pro-dotti di qualità del mondo dell’artigianato e del set-tore agroalimentare. Anche ai Musei Mazzucchellidi Ciliverghe di Mazzano l'associazione è stata pre-sente in occasione dell'evento “Eccellenza delGusto” del 2 e 3 ottobre, che include il consolidatoFestival del Vino bresciano, giunto alla quarta edi-zione. Tanti anche gli eventi che hanno visto la no-stra associazione culturale crescere per presenza eproposte territoriali, ricordiamo la visita alla mo-stra dedicata all'arte nel secondo dopoguerra, aVilla Mazzotti di Chiari, l'organizzazione delgrande convegno dedicato allo sviluppo turisticodi Borno, la partecipazione al convegno dedicato

E’ un “grazie” sincero quello chela Nuova Associazione Terre diLombardia ha voluto tributareagli amici giornalisti che sonointervenuti numerosi in occa-sione del pranzo organizzatoper le scorse festività natalizie.Un momento conviviale che hapermesso alla presidente AnnaRivadossi di compiere una rico-

gnizione nelle attività dell’anno che si an-dava concludendo, valutare gli eventi e iconvegni realizzati e ascoltare il pareredei rappresentanti della stampa locale enon solo, intervenuti per l’occasione. At-mosfera serena e cordiale, che ha per-messo, inoltre, di presentare il piano diattività per il nuovo anno e analizzare leprospettive di crescita e intervento sulterritorio per il futuro. Grazie dunque, eancora, a tutti gli intervenuti e all’onore-vole Giuseppe Romele, che ha avvaloratocon la sua presenza il lavoro attento e co-stante del gruppo guidato da Anna Riva-dossi. (redazione)

I

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L’ASSOCIAZIONE

LA NUOVA ASSOCIAZIONECULTURALETERRE DI LOMBARDIA:2011, ANNO RICCO DI STIMOLI E SODDISFAZIONI

N U O V A A S S O C I A Z I O N E C U L T U R A L E

Dodici mesi di grande impegno per la presidenteAnna Rivadossi e la sua squadra

Terre di Lombardia

GRAZIE,AMICI GIORNALISTI

alla storia della Valtrompia, con gli autori della seriedi volumi dedicati e, non ultima, l'apertura, unagrande soddisfazione, della sede di Urago d'Ogliodove si è recentemente tenuto il convegno di altolivello dedicato alla BreBeMi, la direttissima auto-stradale che va da Brescia a Milano, con unagrande partecipazione di pubblico e di esperti disettore a confronto con politici e rappresentantiistituzionali. In divenire, allo studio dell’Associa-zione, convegni e seminari dedicati all’imprendi-torialità e alla promozione del compartoeconomico-turistico della Lombardia (come quelloprevisto in aprile a Barghe, all'insegna di lavoro eturismo).

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BERSANI SI È SCHIE-RATO A FAVORE

DEL FEDERALISMO. MA QUALE?

IL SUO, CHE NON È PROPRIO QUELLO CHEATTUALMENTE SI STA

DISCUTENDO IN PARLAMENTO.

TRADUZIONE: NON È QUELLO DI

BOSSI. E LO STESSOVALE PER CASINI,

CHE SEMBRA APRIREAL FEDERALISMO, MA A

QUELLO CHE HA INTESTA LUI E NON È

QUELLO CHE SI STA DI-SCUTENDO. SI AG-GIUNGA ANCHE

GIANFRANCO FINI, CHE ORA SI SCOPRE

TANTO FEDERALISTA.

e l’intervista di Pierluigi Bersania La Padania, da lui stesso sol-lecitata, come ha detto a “Ottoe ½”, fosse apparsa il 14 feb-braio, anziché il 15 febbraio, sisarebbe potuto scambiarla con

una dichiarazione d’amore. Non un veroe proprio colpo di fulmine, poiché le avan-ces del Segretario del Partito democraticoalla Lega si manifestavano già da qualchetempo. Anzi Bersani ci pensava almenoda quando in Commissione bicameralenon era passato il federalismo comunale.Ma, fatti e rifatti i conti, anche la grandealleanza suggerita da D’Alema non era unagaranzia di vittoria e nemmeno una viaper costringere Berlusconi alasciare il governo. Allora èscattata una logica ferrea eastratta: se è la Lega ad assi-curare la maggioranza aBerlusconi, basta portar-gliela via, affermando che ilfederalismo glielo può dareil Pd. Da notare che ancheCasini – noto anti-federali-sta – aveva fatto qualcheapertura. Questo è secondario. Certo,Bossi non dimentica che ilfederalismo, conquistatonel 2005 con il centrodestra,fu poi spazzato via dal cen-trosinistra. Eppure sente diessere vicino alla meta: Ber-lusconi lo rassicura e glidice che la maggioranza c’èe si sta ampliando. Purchénon si voglia spostare l’assi-

cella sempre più in alto. Ma il punto nonè questo. Bersani si è schierato a favore delfederalismo. Ma quale? Il suo, che non èproprio quello che attualmente si sta di-scutendo in Parlamento. Traduzione: nonè quello di Bossi. E lo stesso vale per Casini, che sembraaprire al federalismo, ma a quello che hain testa lui e non è quello che si sta discu-tendo. Si aggiunga anche Gianfranco Fini,che ora si scopre tanto federalista mavuole cominciare dalla riforma costituzio-nale con la creazione del Senato delle Re-gioni e il corollario della modifica dellalegge elettorale.Certo, sarebbe una novità o una stranezza

vedere costruirsi unagrande alleanza pro-fede-ralismo intesa a metterefuori gioco Berlusconi ilcui partito dà il proprio so-stegno decisivo al federali-smo. In realtà si costituirebbeuna larga intesa federalistabasata su quattro federali-smi: quello di Bossi, quellodi Bersani, quello di Casinie quello di Fini. La prudenza, la diffidenza,la saggezza di Bossi nonpossono che aumentare difronte a tanta variopintaofferta di federalismo. Per-ciò la semplificazione diBersani sembra destinata,dopo il clamore iniziale, adapparire quello che è: uncontributo alla confusione.

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In realtà si costitui-rebbe una

larga intesafederalista

basata su quattro

federalismi:quello di

Bossi, quellodi Bersani,

quello di Ca-sini e quello

di Fini.

DAL PRESIDENTEDEL CONSIGLIO

Federalismo: BOSSI RIFIUTA LA CORTE DI BERSANI

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O N . S I L V I O B E R L U S C O N I P R E S I D E N T E D E L C O N S I G L I O

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nutile o opportuna? Motivodi sviluppo o problema peril territorio? Non si puòcerto dire che non sia man-cato l'interesse e il con-fronto nel corso del

convegno dedicato alla BreBeMi edalle sue ricadute d'indotto, organiz-zato dalla Nuova Associazione Terredi Lombardia a Urago d'Oglio, loscorso 12 marzo. Una mattinata vis-suta all'insegna della massima parte-cipazione e dello scambio vivace diopinioni, condita dalla presa di posi-

zione degli ambientalisti e dalle opi-nioni che si alternavano, anche con di-vergenze radicali, nella sala dellabiblioteca comunale messa a disposi-zione dagli organizzatori e dalla localesezione dell'associazione presiedutada Anna Rivadossi.

“BreBeMi, autostrada per il lavoro,quale opportunità sul territorio dellaFranciacorta” è stato il tema portante,unito ad una analisi sulle potenzialitàdi ricaduta in vista dell'Expo 2015. Leconclusioni del convegno, che hanno

visto crescere la vis dia-lettica su posizioni di-vergenti come quella diColdiretti, rappresentatadal presidente EttorePrandini e sfavorevoleall'insediamento e altrisoggetti e categorie in-vece favorevoli, sono

univoche: “Se l'opera è, di fatto, inevi-tabile – è stata la sintesi di pensiero deivari relatori -, a questo punto è neces-sario ragionare sul futuro”. Ergo, leconclusioni, quasi unanimi, degli in-tervenuti, guardano ad una realtà difatto, pragmatica: BreBeMi è utile,porta stimoli e impulso all'economialocale, porta anche turismo. E tuttavianon è possibile che si trasformi in unacementificazione del territorio.

DOPO IL PRIMO ANNO BILANCIO POSITIVO

I

A URAGO D'OGLIOGRANDE PARTECIPA-ZIONE E CONFRONTOSERRATO DURANTE ILCONVEGNO ORGANIZ-ZATO DA “TERRE DI

LOMBARDIA”.

OPINIONI, DIALETTICA E POSI-ZIONI DIVERGENTI: IL FUTURO DEL TER-RITORIO SOTTO I RI-

FLETTORI DELLACOMUNITÀ.

BreBeMi è una grande occasione, fermo restando

che non deve essere occasione per la proliferazione

di capannoni e cemento

08Terre di Lombardia

ANNA RIVADOSSI PRESIDENTE DELLA NUOVA ASSOCIAZIONE CULTURALE TERRE DI LOMBARDIA

BRE.BE.MI. AUTOSTRADA PER IL LAVORO

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La nuova autostradaBrescia – Milano nonpuò essere il veicolo dispeculazioni. Anzi, i Co-muni interessati e la Pro-vincia devono definireuna programmazioneche sappia essere ilpunto focale delle voca-zioni e peculiarità locali.Insomma, la Direttis-sima per Milano, o vi-ceversa, se guardiamo all'utenzameneghina che viaggerà, così si au-spica, verso Brescia, si può fare. A de-terminate condizioni, però, che nonpossono prescindere da un serio ra-gionamento sul futuro.Se, come dicevamo, Coldiretti e Am-bientalisti sono fermi nel non rece-dere dalle loro posizioni, molti sono isoggetti invece favorevoli. Gian LuigiRaineri, consigliere provinciale, giàsindaco di Erbusco, è dell'avviso che“BreBeMi sia una grande occasione,fermo restando che non deve essereoccasione per la proliferazione di ca-pannoni e cemento. Agricoltura e am-biente non possono essere rovinati”.“Inserimento graduale e morbido del-l'infrastruttura nell'ambiente – èanche il parere dell'assessore provin-ciale all'Agricoltura, Gianfranco To-masoni e altrettanto favorevole si dice

anche Eugenio Mas-setti, presidente di Con-fartigianato: “Strumentonecessario, BreBeMi au-menta la competitivitàed è occasione per favo-rire salto di qualità perl'economia locale”. Terri-torio favorito, dunque,dall'autostrada futura, mapianificazione che spettaalla Provincia e non a

caso il vice presidente On. Giuseppe Ro-mele ha chiesto in tempi brevi un con-fronto aperto, con le varie realtà, inpreparazione del nuovo Piano di Coordi-namento: “E' necessario integrare le varienecessità: agricoltura, industria, servizi”.Un passaggio ben riassunto da MauroSalvadori, architetto estensore del Ptgp. segue a pag. 10 >>

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“Strumento necessario,

BreBeMi aumenta la competitività ed è occasioneper favorire unsalto di qualità per l'economia locale”

BRE.BE.MI., UNA GIORNATA DI LAVORO PENSANDO AL DOMANIAl convegno dedicato alle potenzialità della Direttissima per Milano hannopartecipato: la presidente della Nuova Associazione Culturale “Terre diLombardia”, che ha organizzato l'incontro a Urago d'Oglio, Anna Riva-dossi. L'onorevole Giuseppe Romele, vice presidente della Provincia diBrescia e assessore provinciale a Territorio e Parchi; l'assessore provincialeall'Agricoltura, Gianfranco Tomasoni; il presidente della Camera di Com-mercio, Francesco Bettoni; il presidente di Confartigianato, EugenioMassetti; il consigliere provinciale Gian Luigi Raineri; il rappresentantenel CdA del Consorzio dell'Oglio, Stefano Belotti; Mauro Salvadori, ar-chitetto estensore del Ptgp. Moderatore, il giornalista Marco Rossi.

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L'opera s'ha da fare, dunque, anche sele perplessità e le diffidenze sono ele-menti ricorrenti nella Bassa e nel-l'Ovest bresciano. Le paure non sonosolo legate all'infrastruttura, ma ancheal rischio di impoverimento agricolo.Opinione da rispettare, ma non con-divisa da altri relatori, che inveceguardano al coordinamento tra di-versi interlocutori per superare ogni

impasse: “A conclusione dell'opera ibenefici saranno superiori ai danni”.Nessun rischio per le opere connesse.Francesco Bettoni, presidente dellaCamera di Commercio e ospite delconvegno, ha ribadito nel corso delconvegno che le tre corsie sono parteintegrante del progetto, “anzi, è pro-prio grazie all'autostrada che l'alta ve-locità ferroviaria potrà crescere.

Investiremo 2,4 miliardidi euro nell'opera e diquesti, 800 milioni sa-ranno erogati a benefi-cio dei 43 Comunicoinvolti nell'intervento.Serviranno a migliorare

la viabilità locale e rendere meno in-vasivo l'impatto ambientale dell'auto-strada. Del resto la strada, avviata conil consenso di tutti gli enti locali, èstata voluta nell'interesse del territo-rio, delle aziende e dei lavoratori, pro-prio perchè la nostra economia possaaffrontare e vincere la sfida della com-petitività internazionale”. E d'altrocanto, pensando alla ridefinizionedelle aree agricole, il vice presidente,on. Giuseppe Romele, conferma erassicura: “Il Broletto farà la sua parte”.

Il vicepresidente provinciale,on. Giuseppe Romele:

“Il Broletto farà la sua parte”.

10Terre di Lombardia

BRE.BE.MI. AUTOSTRADA

PER IL LAVORO<< segue da pagina precedente

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ono due i concetti cardine diquesto provvedimento: il meritoe la responsabilità. Il primo per-ché un sistema formativo privodi meritocrazia non è solo ingiu-

sto ma rappresenta una vera e propria con-traddizione in termini. Lascia spazio allediscriminazioni, al nepotismo, al privilegio,chiude ogni speranza al talento e svuota di si-gnificato l’impegno. Il secondo, la responsabi-lità, è il necessario contrappeso all’autonomiadi cui giustamente godono gli atenei italiani.Un’autonomia che, se non è bilanciata dalla re-sponsabilità finanziaria, scientifica e didattica,rischia di trasformare le università in istitu-zioni autoreferenziali, lontane dalle esigenzedegli studenti, del territorio e del tessuto pro-duttivo. Negli anni, purtroppo, l’università ita-liana non è stata immune da questi rischi enon sorprende dunque che nessuno degli ate-nei del nostro Paese figuri tra le prime 150 po-

NEL DICEMBRE SCORSOIL SENATO HA APPRO-VATO IN VIA DEFINI-TIVA LA RIFORMA

DELL’UNIVERSITÀ, UNPROVVEDIMENTO OR-GANICO CHE PER LA

PRIMA VOLTA RIORGA-NIZZA TUTTO IL SI-STEMA UNIVERSI-

TARIO, DAI SISTEMI DIFINANZIAMENTO ALLAGOVERNANCE, DAL DI-RITTO ALLO STUDIO AL

RECLUTAMENTO.

sizioni della classifica stilata da uno dei più au-torevoli quotidiani internazionali, il Times.Un primato deludente che non rende onore achi, nonostante tutto, nell’università si impe-gna e lavora bene, senza però vedersi premiatimeriti e risultati. A questo punto, le strade daintraprendere per risollevare definitivamentela china e tornare a guadagnare posizionierano due: limitarsi ad aumentare indiscrimi-natamente le risorse a disposizione o interve-nire in profondità, per cambiare i meccanismiormai inadeguati di un sistema non più all’al-tezza. Il governo ha scelto la seconda strada,iniziando un percorso più lungo, non privo diostacoli, ma assoluta-mente necessario. Delresto, introdurre nuoverisorse in un sistemaormai fuori controllonon avrebbe fatto altroche aumentare sprechie inefficienze senzaprodurre alcun benefi-cio reale. La riformadunque ha cambiatoanzitutto i meccanismidi finanziamento delleuniversità, legando una quota consistente dellerisorse alla qualità della didattica, della ricercae all’organizzazione dell’ateneo. La valutazioneè affidata alla nuova agenzia per la valutazionedel sistema universitario, l’Anvur. Per la primavolta quindi i fondi pubblici alle università sa-ranno modulati in funzione dei risultati. Solochi gestirà bene le risorse a disposizione, of-frendo una didattica di qualità e producendoricerche di alto profilo, riceverà più finanzia-menti. Gli altri ne incasseranno meno e gli ate-nei in rosso potranno essere commissariati.Alla valutazione saranno sottoposti anche idocenti in modo da destinare gli scatti di sti-pendio sulla base di criteri esclusivamente me-ritocratici. Altro punto qualificante della legge è il rior-dino della governance. Finalmente si distin-gueranno le funzioni, evitando inutilisovrapposizioni, tra Senato Accademico eConsiglio di Amministrazione. Il primo avan-zerà proposte di carattere scientifico, il se-condo avrà la responsabilità delle assunzioni,

delle spese e dell’istituzione di nuove sedi di-staccate. La riforma inoltre limita l’autorefe-renzialità del mondo accademico negli organidi amministrazione, prevedendo la presenzadi esterni, anche privati, all’interno dei CdA.Una possibilità confusa, complice un atteggia-mento fin troppo strumentale da parte di chisi è opposto alla riforma, con il primo passoverso la privatizzazione degli atenei. Si trattain realtà di una norma che apre finalmente leuniversità al territorio e al tessuto produttivo,costruendo quel necessario legame con ilmondo del lavoro, ancora troppo debole. No-vità importanti riguardano anche i rettori,

molti dei quali fino adoggi restavano in ca-rica a vita, impedendoun vero ricambio alvertice degli atenei.Con la riforma po-tranno rimanere in ca-rica un solo mandato,per un massimo di seianni. Cambiano poi imeccanismi di recluta-mento, sia per quantoriguarda i docenti, sia

per i ricercatori. Per i primi il ddl supera ilmeccanismo dei concorsi locali, a lungo con-taminati da fenomeni di nepotismo e corru-zione, e introduce l’abilitazione nazionale. Peri ricercatori sono previsti contratti a tempo de-terminato di tre anni, rinnovabili una solavolta. Al termine, solo chi sarà ritenuto validosarà assunto come associato. E’ un sistema,prevalente in tutte le migliori università delmondo, che come ha scritto Luigi Zingales suL’Espresso – un settimanale non proprio ber-lusconiano – non solo valorizza il merito maprotegge gli stessi ricercatori. Oltre a permettere un ingresso continuo di gio-vani nell’università infatti, questo meccanismo“costringerà” i professori a promuovere i ricer-catori bravi in un tempo relativamente breve,piuttosto che lasciarli per anni in attesa di unpremio futuro. Ultimo aspetto, ma non menoimportante, riguarda il diritto allo studio: perla prima volta si istituisce un fondo nazionaleper il merito per erogare borse di studio e pre-stiti d’onore a tassi molto bassi.

UNIVERSITA’:MERITOE RESPONSABILITA’

S

12

ISTRUZIONE

ON. MARIASTELLA GELMINIMINISTRO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

Per la prima volta i fondi pubblici alle università

saranno modulati in funzione dei risultati

Terre di Lombardia

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via proseguiamo nel nostro intento. Leinfrastrutture sportive sono elementicaratterizzanti della città, del tessutobresciano”. E il Centro Storico? “La ri-qualificazione, in questo caso, è un pas-saggio importante, passa ancheattraverso il perfezionamento della fu-tura metropolitana che, in questa fasedei lavori, ha contributo a creare pro-blemi in centro. Noi dobbiamo rispon-dere unendo l'accessibilità del metrobusal nuovo parcheggio sotto il Castello,per creare una maggiore vivibilità delcentro. Il Centro Sto-rico del resto è vivo seaccessibile, anche at-traverso i collega-menti, lo ripeto, comequello del Castello”.Che città è Brescia?“Brescia è una cittàche va governata congrande attenzione, at-

traverso le piccole come le grandi opereed è una realtà splendida, che ha sco-perto recentemente anche la sua voca-zione al ruolo di città universitaria. Unruolo effettivo che può crescere ancora,con il Campus universitario”. E l'immi-grazione, i profughi di domani che ar-riveranno? “L'immigrazione non puòsfociare nel disordine, specialmente perBrescia. Negli anni passati c'è stato unflusso pesante, che ha interessato so-prattutto il Centro Storico e la zonaNord della città. Noi raccogliamo gli ef-

fetti di una sceltadi non azioneche ha prodottociò che oggi cer-chiamo di conte-nere e cambiare,anche interve-nendo sui temidella sicurezza.Cerchiamo ec e r c h e r e m o ,come dicevo, diguardare allacittà con gliocchi dei citta-

dini, consapevoli che possiamo ancorafare molto, ma non possiamo fare tutto”.Redazione

DAL CO

MUNE

14

INFRASTRUTTURE,WELFARE, SICUREZZA NEL FUTURO DI BRESCIA

O N . A D R I A N O P A R O L I S I N D A C O D I B R E S C I A

Terre di Lombardia

UNA CITTA' DA GUARDARE CON GLI OCCHIDEI CITTADINI

na città da guardare congli occhi dei cittadini, cer-cando soluzioni e risposteai problemi, puntandoalle infrastrutture, alla si-

curezza, al rapporto costante con i cit-tadini. Così il sindaco di Brescia, on.Adriano Paroli, affronta la seconda fasedel suo mandato e guarda alle possibi-lità future della Leonessa: “La città, è undato di fatto, manca di alcune presenzeinfrastrutturali – dice Adriano Paroli –e in questo senso è necessario attivarsi,impegnarsi sempre con la massima at-tenzione. Pensiamo ad esempio all'am-bito sociale, agli anziani e alla necessitàdi riqualificazione delle case per quantiattendono e sono in difficoltà, mi rife-risco a S. Polo, alla torre Tintoretto.Sono problemi ai quali dobbiamo darerisposte. O ancora al Parco dello Sport,che ci vede sempre impegnati, anche seci sono difficoltà amministrative, tutta-

U

La riqualificazionedel Centro Storico

è un passaggio importante, passaanche attraverso

il perfezionamentodella futura

metropolitana

Page 15: Periodico Terre di Lombardia n.7 marzo 2011

Il tratto saliente dell’ente Provincia è quindi co-stituito dal compito di raccogliere e coordinarele istanze e le proposte dei comuni nelle variematerie di sua competenza al fine di raccordarlecon la programmazione e pianificazione di li-vello regionale cui concorre direttamente se-condo quanto stabilito dalle leggi regionali.La provincia quindi si pone sul piano politicoamministrativo tra la Regione, cui sono affidatiprincipalmente compiti di programmazione,pianificazione e finanziamento, ed i comuni iquali sono enti tipicamente di gestione ammini-strativa attraverso i quali viene anche data ese-cuzione alle politiche regionali.Al tempo stesso la provincia deve farsi interpretedelle istanze provenienti dalle singole realtà co-munali per coordinarle e rappresentarle, attra-verso gli strumenti tipici della mediazionepolitica, sul piano regionale. Se si riflette per unattimo sulle dimensioni dei comuni anche in re-altà sviluppate come quelle della Lombardia, cisi rende conto che sussiste in modo rilevante lanecessità di coordinare gli interessi locali proprioper dare loro forza rispetto alle scelte e decisioniche necessariamente vengono compiute dal li-vello politico amministrativo più ampio (Regionie Stato) avendo come riferimento una visionepiù ampia degli interessi pubblici.Tale attività di coordinamento, elaborazione erappresentazione delle necessità e degli interessiprovenienti dal livello comunale risulta di parti-colare rilevanza nell’attività di gestione del terri-torio e non soltanto perché il Piano territorialedi coordinamento rappresenta uno strumentofondamentale ma perché, attraverso la gestioneconcreta degli interessi localizzati sul territorio,risulta fondamentale il ruolo di proposta e me-diazione della provincia. Le considerazioni ap-pena espresse non vogliono rappresentare unadifesa d’ufficio dell’ente provincia rispetto alleipotesi di eliminazione dello stesso per motivi dicontenimento della spesa pubblica ma semmai,al contrario, sono a volte ad evidenziare che unreale dibattito sulla necessità o meno degli enti

non può prescindere dal loro ruolo nel-l’ambito dell’ordinamento istituzionale.L’eliminazione delle province si porterebbedietro, infatti, la necessità di risolvere ilconseguente problema del coordina-mento degli interessi di aree sovracomu-nali troppo piccole per essere di rilievoregionale e troppo grandi per essere gestitidal livello locale. Ne vale veramente lapena?

parte la necessaria considerazione chel’abolizione delle province dovrebbeavvenire con legge costituzionale es-sendo tali enti previsti dalla Carta Co-stituzionale, non ci sono opinioniconvergenti sulla reale utilità di tale

abolizione in tema di risparmio per le casse delloStato. Come ebbe a dire più volte il Ministro Tre-monti, non si tratterebbe di un vero risparmioperché le voci di spesa delle province ricadreb-bero sugli altri enti che dovrebbero così assu-merne le funzioni previste dalle leggi statali eregionali. Al di là di ogni considerazione o valu-tazione in merito all’opportunità o meno di af-frontare i suddetti risparmi di spesa, overealmente vi fossero, ciò che è sicuramente rile-vante nel nostro ordinamento è il ruolo che l’enteprovincia ha assunto a partire dalla riforma deglienti locali introdotta con la legge n. 142 del 1990(ora sostituita dal decreto legislativo n. 267 del2000) per poi proseguire incessantemente me-diante la legislazione di settore sia statale che re-gionale sovvertendo così l’idea dominante madel tutto impropria secondo cui la Provincia siaun ente inutile. Se si pensa che prima del trasfe-rimento delle funzioni statali alle regioni e daglienti locali avvenuto DPR n. 616 del 1977, la pro-vincia aveva limitate competenze in tema di ma-nicomi, di alcuni tipi di acque, delle stradeprovinciali, dell’amministrazione di alcuni edificipubblici e di ridotte competenze in tema di assi-stenza in materia di igiene e sanità, il ruoloche tale ente ha assunto nel corso degli anniè assai rilevante. Molteplici sono, infatti, icompiti attribuiti a tale ente il quale assume,per la sua specifica collocazione intermediatra il comune e la regione, il ruolo decisivoper la definizione e l'attuazione di politicheche richiedono un livello di pianificazione eprogrammazione superiore a quello limitatodel comune ma che, al tempo stesso, sia in

grado di tradurre una necessaria mediazione sulterritorio tra le esigenze locali e quelle di dimen-sione più ampia della Regione.L’art. 19 del d.lgvo n. 267 del 2000 assegna allaprovincia numerose funzioni (difesa del suolo,tutela e valorizzazione dell'ambiente e preven-zione delle calamità, tutela e valorizzazione dellerisorse idriche ed energetiche, valorizzazione deibeni culturali, viabilità e trasporti, protezionedella flora e della fauna parchi e riserve naturali,caccia e pesca nelle acque interne organizzazionedello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale,rilevamento, disciplina e controllo degli scarichidelle acque e delle emissioni atmosferiche e so-nore servizi sanitari, di igiene e profilassi pub-blica, attribuiti dalla legislazione statale eregionale compiti connessi alla istruzione secon-daria di secondo grado ed artistica ed alla for-mazione professionale, compresa l'ediliziascolastica, attribuiti dalla legislazione statale e re-gionale, raccolta ed elaborazione dati, assistenzatecnico-amministrativa agli enti locali) mentre ilsuccessivo art. 20 individua una serie molto ri-levante di compiti di programmazione econo-mica, territoriale e ambientale tra cui spicca conparticolare importanza quello concernente laformazione del PTCP (piano territoriale di co-ordinamento provinciale) e, più in generale, ladefinizione degli indirizzi generali dell’assetto delterritorio.

LA PROVINCIA E’ UN ENTE INUTILE?

A

La provincia deve farsi interprete delle istanze

provenienti dalle singole realtàcomunali per coordinarle

e rappresentarle sul piano regionale.

F R A N C E S C O B A S I L E

NEGLI ULTIMI TEMPI, L’ENTE PROVINCIA ÈSTATO AL CENTRO DI UN DIBATTITO NATO DALLEPROPOSTE DI ABOLIZIONE, PROVENIENTI DA PIÙPARTI, GIUSTIFICATE ESCLUSIVAMENTE DALLANECESSITÀ DI CONTENERE LA SPESA PUBBLICACOMPLESSIVA. VEDIAMONE I DETTAGLI.

15

Avvocato amministrativistaRicercatore confermato in diritto pubblico

Docente di diritto urbanistico presso il Politecnico di Milano

ISTITUZIONI

Page 16: Periodico Terre di Lombardia n.7 marzo 2011
Page 17: Periodico Terre di Lombardia n.7 marzo 2011

“ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON SERIETA' E PASSIONE, PER IL BENE

DELLA NOSTRA COMUNITA”.'

ONO SAn PIETROALLA PROVA

ELETTORALE

BILANCI

ilancio di fine mandato per ilComune di Ono S. Pietro dove ilsindaco, Elena Broggi, si avvia aconcludere cinque anni di go-verno locale. “Cinque anni spesi

con impegno e sacrificio nell'interesse dellacomunità – dice il sindaco -, di lavoro inin-terrotto, senza cedimenti, costruiti giornodopo giorno all'insegna della correttezza edella serietà”. Tante le opere pubbliche rea-lizzate, come intensa anchel'attività amministrativa, so-ciale, lo spazio dedicato allepolitiche giovanili e l'anima-zione socio culturale in

chiave turistica e di ri-chiamo. “Il tessuto asso-ciativo e la nostra stessa

comunità sono cresciuti –continua Elena Broggi–, e icittadini hanno assunto unruolo da protagonisti, parte-cipi della crescita del nostropaese. Abbiamo ammini-strato Ono S. Pietro in unmomento non certamentefavorevole a livello congiun-turale, in condizioni economiche difficili.Una situazione che anche oggi stiamo vi-vendo, complici anche i trasferimenti stataliche per i Comuni sono, anno dopo anno,sempre meno. Eppure non siamo mai cadutinella tentazione di isolarci. Al contrario:l'aver assunto in prima persona ruoli istitu-zionali negli Enti sovra- comunali, come lavice presidenza al Consiglio direttivo dellaComunità Montana di Vallecamonica condeleghe importanti, alle politiche sociali e alParco dell'Adamello, l'aver condiviso e pro-mosso in forma associativa con i Comunivicini progetti di ampio respiro, per il rilan-cio del territorio, ci ha permesso di conse-guire risultati di grande spessore”. Ricordiamone allora qualcuno.“Il Pics, con il quale è stata realizzata l'areamercatale con annesso magazzino comu-nale, posteggi coperti, servizi e spogliatori adisposizione anche del campo da tennis e ilpercorso pedonale in aderenza all'edificioscolastico. L'Ecomuseo Concarena Monta-

gna di Luce, strumento autentico di promo-zione di sviluppo sostenibile e progettazioneper il futuro, un sistema culturale che con ifinanziamenti regionali ci ha permesso, tral'altro, di sostenere l'iniziativa 'Calchera edintorni', E ancora l'Audit energetico degliedifici comunali, che consente di program-mare gli interventi finalizzati al risparmioenergetico”.Anche l'ambiente è stato tutelato...

“Con il progettodell''isola ecologica, adesempio, per la raccoltadifferenziata, il progettoper un tracciato alterna-tivo della pista ciclabile,ma anche il Distretto delCommercio, che ci hapermesso di finanziarel'intervento di manuten-zione straordinaria delMunicipio. Vorrei ricor-dare anche la storica co-stituzione dell'Unionedei Comuni, molto re-cente”.Un bilancio positivo da

sottoporre al giudizio dei cittadini.“Positivo anche in termini numerici, ab-biamo gestito infatti con cura il denaro pub-blico, ricorrendo moderatamente ai mutui ecercando, invece, finanziamenti e contributisovracomunali, con scelte coraggiosequando serviva. In questo modo il bilanciodi ogni anno si è sempre chiuso in attivo. Enon abbiamo mai dovuto rinunciare a poli-tiche di servizio o a interventi nei confrontidi giovani e anziani”.Si va allora alle urne con piena consapevo-lezza e serenità?“Sì. In questi anni credo abbiamo affermatoche può esistere un nuovo modo di ammi-nistrare e agire, in un clima di concordia eserenità. Abbiamo lavorato per portare acompimento il programma con il quale cieravamo proposti cinque anni fa. Ora chie-diamo che il mandato venga rinnovato, perpoter continuare a lavorare al meglio per lanostra comunità e concludere i progetti an-cora aperti”.

Tante le opere pubbliche realizzate,come intensa anchel'attività ammini-strativa, sociale, lo spazio dedicatoalle politiche giova-nili e l'animazionesocio culturale in chiave turistica e di richiamo.

E L E N A B R O G G I S I N D A C O D I O N O S A N P I E T R O

B

17

Page 18: Periodico Terre di Lombardia n.7 marzo 2011

NADIA CASTELLI,CONSIGLIERE COMUNALE

AL COMUNE DI PERTICA ALTA DA SEMPRE IMPEGNATA

A VALORIZZARE IL TERRITORIO

DI PERTICA ALTA ATTRAVERSO FORMEDI INCENTIVAZIONE

PER IL TURISMO E PER IL COMPARTO

AGRICOLO.

antiene costanti rap-porti con le frazioni diBelprato, Livemmo,Odeno, Lavino, Noffoe Navono al fine di

creare momenti di sintesi da sottoporreall’analisi e alla discussione del ConsiglioComunale.Si pone l’obiettivo di salvaguardare le tra-dizioni locali, attraverso la cultura e il fol-klore, e si impegni con passione edentusiasmo nel campo sociale, anche gra-zie alla sua capacità professionale che quo-tidianamente dimostra presso l’ospedaledi Gardone Valtrompia in qualità di in-fermiera.In ogni occasione riesce ad essere vera-mente propositiva ed apprezzata dai suoicittadini, sempre più attenti a migliorarela qualità della vita.

Nadia Castelli prevede di valorizzare ilterritorio da un punto di vista urbanistico:intende essere un anello di congiunzionecon l’Amministrazione Provinciale di Bre-scia, con la Comunità Montana ed altrienti istituzionali per poter realizzare operesignificative a Pertica Alta, anche attra-verso bandi regionali e / o europei.

UNA DONNAPER LA VALORIZZAZIONEDI PERTICA ALTA

M

18

TRAGUARDI

In ogni occa-sione riesce ad

essere veramentepropositiva edapprezzata daisuoi cittadini

Terre di Lombardia

NADIA CASTELLI CONSIGLIERE COMUNALE PRESSO IL COMUNE DI PERTICA ALTA

Page 19: Periodico Terre di Lombardia n.7 marzo 2011

EVEN

TI

A VILLA AVANZIDI POLPENZAZZE

DEL GARDA

BUON VENTOPER IL WORKSHOP

2011

cide Morani, i Presidenti dei Club velici ditutte le rive lacustri, i rappresentanti diFondazione ASM Brescia, Brescia Tou-rism, Garda Classico Bresciano e Groovees(con la canzone di Ivana Spagna inno del-l'Europeo di vela disabili). Nella stessa se-

rata sono stati conse-gnati alle biblioteche ivolumi dedicati ai “60anni della Centomi-glia” e ai 120 anni dellaCanottieri Garda diSalò (con il volume del

centenario), distribuiti da Marco Maroni(vice presidente della Canottieri Garda) eLorenzo Rizzardi (presidente CV Gar-gnano). Sempre targato Centomiglia ancheil premio intitolato al ricordo di LucianoMainardi, consegnato ad Erwin Lintouth,promotore del progetto “Eos la vela pertutti-Michele Dusi” di Verona. Loretta Fo-relli, presidente della Croce Rossa provin-ciale di Brescia ha tributato il ricono-scimento e contestualmente annunciato lapartnership "Sociale" per tutte le attività delCircolo Vela Gargnano.

19

n “buon vento” ha ac-compagnato il "Wor-kshop 2011" promossodal Consorzio Riviera deiLimoni e dei Castelli a

Villa Avanzi di Polpenazze del Garda, dovesi sono incontrati pubblici amministratori,operatori del settore, rappresentanti deiquattrocento alberghi aderenti e vari Clubvelici della 14a Zona di Federvela, che gra-zie al progetto “Eos la vela per tutti” di Ve-rona, la Lega Navale di Brescia, i DiavoliRossi di Desenzano, la Canottieri Garda diSalò ed il Circolo Vela Gargnano, eranopresenti con ben 3 imbarcazioni e due

DURANTE L’EDIZIONE2011 DEL WORKSHOPPROMOSSO DAL CONSORZIO RIVIERADEI LIMONI E DEI CASTELLI A VILLAAVANZI È STATO ASSEGNATO IL PREMIOCENTOMIGLIA.

stand. In questo contesto è stato assegnatoil premio Centomiglia ad Alessandro Re-daelli de Zinis, da anni promotore deglieventi di gala della “100 Week Internazio-nale”. Il riconoscimento è stato consegnatodall’onorevole Giuseppe Romele, vice pre-sidente della Provincia di Brescia, presentecon Anna Rivadossi, presidente dellaNuova Associazione Culturale “Terre diLombardia” e con altri rappresentanti delleautorità locali e provinciali. Con loro ancheil vice presidente della 14a Zona di Feder-vela, Vincenzo Cinalli, il delegato Coni Al-

U“Il premio è stato assegnato al gourmet Alessandro Redaelli de Zinis, da annipromotore degli eventi di gala della

100 Week Internazionale”

Page 20: Periodico Terre di Lombardia n.7 marzo 2011

elle 200 pagine di Rap-porto, realizzato dallaRegione, vengono in-quadrati i punti chiavedelle future relazioni in-

frastrutturali e territoriali. Successivo aspetto sarà come compen-sare l'impatto dell'attività aeroportuale.L'iter prevede che la Provincia di Bre-scia, nel corso del futuro prossimo,

prenda atto del Piano Territoriale e delRapporto Ambientale. Il tutto primadella pubblicazione ufficiale da partedella Regione. Entro i successivi ses-santa giorni i Comuni interessati, ap-

punto Montichiari, Ghedi e Castene-dolo, oltre a Enti e Broletto e privati po-tranno presentare le loro osservazioni.Così sarà possibile per la Regione, invista del mese di maggio passare al-l'adozione del piano, destinata a no-vembre all'approvazione conclusiva. E'davvero la fase conclusiva, come bensottolinea e con soddisfazione l'asses-sore al Territorio, on. Giuseppe Romele,che a riguardo ricorda come “non possaesserci spazio, adesso, per iniziative diqualche amministratore, che magaripensa di fermare il lavoro costruitoanno dopo anno proprio all'ultimo

metro, cancellando tuttigli sforzi precedenti. E' unatteggiamento sbagliato”.Il piano d'area serve aprogrammare l'impiegodelle aree circostanti l'ae-roporto di Montichiari, e

riguarda una superficie di circa 40 chi-lometri quadrati, con 4 chilometri pre-visti per il solo sviluppo dello scalo. E'qui che, come è stato ricordato nel re-cente convegno proprio negli spazi del-l'Aeroporto D'Annunzio, si fannobilanci previsionali di movimentomerci per 360mila tonnellate e siguarda a potenziali di 2-3 milioni dipasseggeri. Non mancano nella zonaprospettive legate alle Tav, alla Sp 19,alle cosiddette “bretelle minori”, servizi

ULTIME BATTUTE per il pianod'area di Montichiari

N

TERRITORIO E INFRASTRUTTURE

A FINE ANNO L'ITER SARÀ DEFINITIVAMENTECONCLUSO. IL RAPPORTO AMBIENTALE È ARRI-VATO IN BROLETTO: ORA IL PASSAGGIO È DAL TA-VOLO DELLA COMMISSIONE TERRITORIO DELLAPROVINCIA ALLA FUTURA VALUTAZIONE AM-BIENTALE STRATEGICA.

Il vicepresidente provinciale,on. Giuseppe Romele:

“Dobbiamo rispettare i tempi”.

20Terre di Lombardia

ON. GIUSEPPE ROMELE VICEPRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BRESCIA

Page 21: Periodico Terre di Lombardia n.7 marzo 2011

e potenziamento infrastrutturale chenon possono mancare in una conce-zione moderna ed europea della viabi-lità e della logistica, la stazione dellalinea del corridoio V, il Lisbona – Kieve pure il raddoppio della ferrovia da In-nsbruck. Insomma, una prospettiva digrande portata e di grande respiro chepuò porre l'intera zona in un contestoavanzato, europeo, moderno, capace diinserirsi a pieno titolo nel novero dellearee più sviluppare del Sud Europa.

CHE COS'E' IL RAPPORTO AMBIENTALENel cosiddetto “Rapporto Ambientale”al vaglio del Broletto, si sono valutate leemissioni nell'aria, e anche gli aerei ov-viamente fanno la loro parte, il consu-meo idrico, lo stato delle acquesuperficiali e sotterranee, l'eventualepresenza di inquinanti, il suolo, le even-tuali contaminazioni, le estrazioni. Nonmanca una valutazione dell'intensità deltraffico veicolare e dell'inquinamentoacustico.

21

“Massima attenzioneal consumo del territorio in vicinanza

dell'aeroporto”

Page 22: Periodico Terre di Lombardia n.7 marzo 2011

rima i navigatori satellitari nelleauto e poi Google Earth sul de-sktop hanno rivelato all’utenza dimassa l’importanza delle infor-mazioni geografiche in vari am-biti di uso individuale e

professionale. Ancora più di recente la sem-plicità ed il fascino di strumenti quali l’Ipado più in generale i tablet pc stanno ulterior-mente dimostrando come le basi dati geo-grafiche siano attraenti, utili e preziose perapplicazioni di produttività individuale.Esistono tuttavia anche degli ambiti più pro-fessionali meno noti al grande pubblico incui l’uso delle banche dati e delle applicazionigeografiche rende molto efficace l’attività diarchitetti, ingegneri, studi professionali, maanche pubbliche amministrazioni ed im-prese private. Si tratta in particolare dei Si-stemi Informativi Territoriali (SIT) o comesi dice in inglese, dei sistemi GIS (Geogra-phical Information System) che si stanno di-mostrando strumenti molto preziosi inattività connesse alla gestione dei dati cata-stali, per la progettazione di opere pubblichee per attività di pianificazione ed interventi

L’USO DELLE BANCHEDATI E DELLE APPLICA-ZIONI GEOGRAFICHERENDE MOLTO EFFI-

CACE L’ATTIVITÀ DI AR-CHITETTI, INGEGNERI,STUDI PROFESSIONALI,MA ANCHE PUBBLICHEAMMINISTRAZIONI ED

IMPRESE PRIVATE.

I SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI:

un costo non piu’ sostenibile o uno strumento di risparmio?

P

22

TECN

OLOGIE

E’ importante che i comuni, gli studi ele aziende investanonell’aggiornamentodi questi strumenti e nella diffusione

del loro uso

Terre di Lombardia

urbanistici. Questi sistemi di fatto integranoinformazioni numeriche con informazionigeografiche consentendo così potenti fun-zioni di ricerca e grazie alla rappresentazionecartografica permettono una rapida com-prensione di fenomeni sociali o economicicorrelati ad un dato territorio. Ma soprat-tutto oltre a semplificare e velocizzare l’atti-vità, questi strumenti offrono grosseoccasioni di risparmio. Prendiamo il casodella realizzazione dei PGT comunali (Pianidi Governo del Territorio). Spesso il comunedeve sostenere nei costi connessi alla ester-nalizzazione per il supporto nella redazionedei PGT non solo i costi delle progettazionein senso stretto ma anche quelli relativi alleattività propedeutiche di raccolta dati divaria natura, al fine di mettere il professioni-sta nelle condizioni di conoscere i vincoli, ipiani di settore esistenti o la distribuzionedegli insediamenti produttivi. Oggi però icomuni più lungimiranti sono in grado diabbattere quest’ultima voce di costo perchésono in grado di fornire al professionista l’ac-cesso alle banche dati territoriali in cui sonodisponibili tutte queste informazioni geogra-fiche e numeriche integrate. E cosi accadeche alcuni comuni bresciani hanno ottenutirisparmi di alcune decine di migliaia di eurorispetto ai preventivi iniziali dopo aver resodisponibile questa ricca e dettagliata fontedati ai professionisti incaricati per il sup-porto alla redazione dei PGT. La migliorequalità dei PGT redatti in questa modalità,favorisce e snellisce inoltre il processo di ve-rifica della compatibilità al PTCP (PianoTerritoriale di Coordinamento Provinciale)e cosi l’intera procedura amministrativa po-

trebbe essere velocizzata o comunque risul-tare meno onerosa. E’ importante dunqueche i comuni, gli studi e le aziende investanonell’aggiornamento di questi strumenti enella diffusione del loro uso perché in questomomento di crisi occorre ingegnarsi perfronteggiare la crisi con iniziative di rispar-mio che non siano solo legate al taglio difondi ma che puntino invece alla ricerca dinuove modalità operative che siano virtuosein termine di aumento della qualità e ridu-zione dei costi del lavoro. La diffusione di strumenti per il mercatoconsumer quale l’Ipad e simili offrirà semprepiù nuove opportunità per creare utilità dallebanche dati geografiche locali (pensate aduna versione di Google Earth sui dati ammi-nistrativi) e questo sarà un premio ed un ri-conoscimento per gli amministratorilungimiranti che hanno saputo intuire e cre-dere nello sviluppo di questi interessantistrumenti tecnologici.

Page 23: Periodico Terre di Lombardia n.7 marzo 2011

ul podio della quinta edizione del“Gran Trofeo d’Oro della Ristora-zione Italiana” trionfano gli studentie gli insegnanti dell’Istituto “BonaldoStringher” di Udine che si sono par-ticolarmente distinti nella valorizza-

zione delle produzioni agricole bresciane enell’interpretazione dei piatti cardine della no-stra tradizione culinaria, tanto da aggiudicarsiil primo premio. Secondo classificato

l’Istituto “St. Julian’s” diMalta, medaglia dibronzo per l’Istituto Al-berghiero “Ignazio e Vin-

cenzo Florio” di Erice (Tp).La sfida continua per i primitre Istituti classificati, in garaalla Venaria Reale (To) il 18Maggio per il Premio “Unitàd’Italia”, dedicato ai festeggia-menti dei centocinquant’annidell’Unità nazionale. Grazieal Gran Trofeo d’Oro dellaRistorazione Italiana il set-tore turistico – alberghiero,rappresentato dalle migliori scuole alberghierenazionali ed europee, ha fatto ancora una voltatesoro di un importante messaggio, quellocioè di farsi ambasciatore dell’alta cucina edell’enogastronomia bresciana di qualità, inItalia e all’estero. Soddisfatti gli organizzatoridella prestigiosa competizione, ospitata dalCentro Fiera del Garda di Montichiari. Inprima linea l’Assessorato all’Agricoltura, Ali-mentazione e Agriturismo della Provincia diBrescia, l'Upi, Unione delle Province Italiane,

Gambero Rosso, in collaborazione con CastAlimenti – La Scuola di Cucina e Alma, laScuola internazionale di cucina italiana, con ilsostegno del Miur, Ministero dell’Istruzione,dell’Università e della Ricerca, e del Mipaf, Mi-nistero per le Politiche Agricole e Forestali.L’edizione 2011 del concorso è patrocinata dalComitato Italia 150, in concomitanza con lacelebrazione dei centocinquant’anni dell’Unitànazionale, nell’ambito di una densa stagione

di eventi, “Esperienza Italia”,nella doppia cornice di Offi-cine Grandi Riparazioni edella Reggia di VenariaReale. “A nome della Provincia diBrescia – ha commentatol’Assessore all’Agricoltura,Gian Francesco Tomasoni –esprimo grande orgoglio perl’ottima riuscita del GranTrofeo d’Oro della Ristora-zione Italiana 2011, un’ideache si è confermata esserevincente e di successo. Si

tratta, infatti, di un’importante occasione dicrescita didattico - professionale per centinaiadi studenti e professori, affiancati dai grandimaestri della gastronomia italiana”. Una ker-messe di assoluto pregio, sostenuta con forzadalla Provincia di Brescia, con l’obiettivo ditrasmettere ai futuri cuochi le peculiarità eno-gastronomiche del territorio e, al contempo,di imprimere una forte spinta produttiva alsettore agroalimentare, legato direttamente alcomparto del turismo.

UDINE SI È DISTINTA PER AVER REALIZZATO

LA MIGLIORE PROPOSTAGASTRONOMICA TIPICA.

IN PRIMA LINEA L’ASSESSORATO

ALL’AGRICOLTURA DELLA PROVINCIA

DI BRESCIA, PROMOTOREDELL’INIZIATIVA.

GIANFRANCO TOMASONI ASSESSORE AGRICOLTURA PROVINCIA DI BRESCIA

L’alta CUCINA ITALIANA

A BRESCIA

L’ISTITUTO BONALDO STRINGHER

DI UDINE PRIMO CLASSIFICATO

AL GRAN TROFEOD’ORO DELLA

RISTORAZIONE ITALIANA

S“Un’importante occasione di

crescita per centi-naia di studenti e professori, affiancati daigrandi maestridella gastronomia

italiana”

23

Ph. Publimax

Page 24: Periodico Terre di Lombardia n.7 marzo 2011

l rapporto che il Santo Padre Gio-vanni Paolo II ha avuto, costante-mente, con i contadini, i lavoratori,gli agricoltori. L’attenzione versol’uomo, inteso proprio, come dice il

titolo del volume curato dal dr. MarcoRossi e dalla prof. Luisella Magnani, nelsenso più elevato di “sale della terra”.Nell’opera, impaginata graficamente da“Meccanica delle Idee” di Brescia, checontiene un brano dedicato a Borno diRoberto Barucco, edita dalla Compagniadella Stampa e presentata lo scorso 25marzo alla Fondazione Civiltà Bresciana,

ritroviamo il Giovanni Paolo II protago-nista di eventi epocali e sociali, capace diascoltare e capire la gente. E’ un volume,questo, quasi un’antologia, che raccogliegli scritti e discorsi pronunciati da KarolWojtyla su un tema quanto mai attuale. E’la terra, quella che ritroviamo nelle pa-gine raccolte con cura da Marco Rossi eLuisella Magnani. Il rapporto unico e uni-voco dell’agricoltore con un mondo ru-rale che non è consegnato solo a unaparte della storia, ma è storia stessa del-l’umanità. Quindi possiamo scoprire inqueste pagine la vicinanza del Ponteficetanto ai campesinos del Paranà quanto aicontadini delle pianure lombarde. Pen-siamo anche al periodo trascorso dall’al-lora sacerdote Karol negli spazi di Seniga,tra la gente bresciana. C’è dunque unmondo tutto da riscoprire e amare, fortidi quell’amore per la terra che diviene ilsale stesso della vita, e la fonte primariadella bontà umana. Buona lettura.

IL SALEDELLA TERRAKAROL WOjTYLASUI TEMIDELL’AGRICOLTURA

I

MEM

ORIE

IL SALE DELLA TERRA:

UNA RACCOLTA DITESTI REDATTI E PRO-NUNCIATI DA SUA SAN-TITÀ PAPA GIOVANNIPAOLO II SUI TEMI

DELL ’AGRICOLTURA.

24Terre di Lombardia

Nel magistero socialedel Papa Giovanni PaoloII vi è stata, nell’arco deisuoi 26 anni e mezzo di

Pontificato, una costante atten-zione ai problemi del mondo agri-colo, offrendo precisi orientamentimorali e spirituali, oltre che con-vinto sostegno ai coltivatori dellaterra e alle popolazioni rurali.Con forza e incisività ha difeso ladignità ed i diritti dei lavoratori deicampi e del settore rurale in ge-nere, sottolineandone l’importanzae invitando a valorizzare il lavoroagricolo come risorsa per il futuro.

Cardinale Giovanni Battista Re

Page 25: Periodico Terre di Lombardia n.7 marzo 2011

l Centro VitivinicoloProvinciale, affonda lesue radici nell'operosorinnovamento viti-colo, quando il profes-

sor Baldacci, titolare dellacattedra di Patologia Vege-tale della facoltà di Agrariadell'Uni- versità degli Studidi Milano, in accordo con l'Ufficio Viticol-tura istituito nel 1964 dall'AmministrazioneProvinciale, si interessò alla selezione varie-

tale e clonale, accertando specifici carat-teri dei vitigni allora diffusi e l'assenza dicontaminazioni virali; nel 1974 ebbe il ri-

conoscimento ufficiale con delibera dell'Am-ministrazione Provinciale, dopo il

trasferimento, presso lasede dell'Istituto TecnicoAgrario G. Pastori, dei vi-gneti posti sotto controllo. Nel 1977 l'Amministra-zione Provinciale approvò ilregolamento tecnico per losvolgimento delle specifi-che attività istituzionali e

nel 1985 assunse l'attuale denominazioneprevio accordo con la Camera di Commer-cio, Industria, Artigianato ed Agricoltura ele Istituzioni Agrarie Raggruppate. Con attonotarile nel 1993 questi tre Enti, in accordocon la Regione Lombardia, modificarono eperfezionarono lo statuto nella forma oggi invigore.

I

25

L’ECCELLENZA NELL’AGRICOLTURABRESCIANA

Prodotti & ServiziAttualmente sono in corso di svolgimento presso il C.V.P. le seguenti attività di ricercae sperimentazione, che forniscono importanti indicazioni per il costante migliora-mento della viticoltura bresciana:• Selezione clonale dei vitigni bresciani• Recupero e descrizione delle vecchie varietà bresciane• Portainnesti di nuova costituzione• Miglioramento dello Chardonnay per autofecondazione• Miglioramento genetico di varietà di vino• Microvinificazione ed analisi sensoriale• Aggiornamento della piattaforma ampelografica regionale• Master in Gestione del Sistema Vitivinicolo• Corso post-diploma e Universitario di Viticoltura ed Enologia• PRRV Piano Riconversione e Ristrutturazione VignetiSi tratta di una punta di eccellenza per l’agricoltura bresciana ed in particolare per ilsettore vitivinicolo – enologico.

DAL CENTROVITIVINICOLOPROVINCIALEDI BRESCIA

PER INIZIATIVA DELL'AMMINISTRAZIONEPROVINCIALE DI BRESCIA,CAMERA DI COMMERCIOINDUSTRIA AGRICOLTURA

ARTIGIANATO, DELLE ISTITUZIONI AGRARIERAGGRUPPATE (I.A.R.)

E DELL'ISTITUTO TECNICOAGRARIO STATALE

(I.T.A.S.) "G. PASTORI", VIENE VALORIZZATO IL"CENTRO VITIVINICOLO

PROVINCIALE DI BRESCIA".

MAURO TOGNOLI VICEPRESIDENTE CENTRO VITIVINICOLO PROVINCIALE BRESCIA

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l convegno sarà l'occasione per affrontare le termatiche delturismo, della valorizzazione ambientale e del paesaggiooltre alle possibilità dell'indotto economico che ne deriva estimolare attenzione e suggerimenti per il prossimo futuroin una delle aree più sensibili della provincia di Brescia.

Inoltre il Convegno sarà l’occasione per inaugurare la nuova sededi Terre di Lombardia in Valle Sabbia. All'incontro, aperto a tuttala cittadinanza, parteciperanno Anna Rivadossi, presidente dellaNuova Associazione Terre di Lombardia, Fabrizio Monera, Pre-sidente Club della Libertà Media e Alta Valle Sabbia, l'onorevoleGiuseppe Romele, vice presidente della Provincia di Brescia eassessore all'Assetto Territoriale, Parchi e V.I.A., Gianfranco To-masoni, assessore all'Agricoltura della Provincia di Brescia, il dr.Giorgio Bontempi, assessore alle Attività Produttive della Pro-vincia di Brescia, l'architetto Andrea Alberti, soprintendente aiBeni Architettonici e Paesaggistici, l'architetto Mauro Salvadoriurbanista, Zeno Marca, presidente dell'Agenzia del Territoriodella Valle Sabbia e Alfredo Bonomi, storico del territorio.Moderatori Stefano Gaburri, Sindaco del Comune di Presegliee Ivan Felter, Assessore Comunale alle Attività Produttive, Com-mercio e turismo di Preseglie. Tra gli ospiti Robi Manni, alpi-nista alta quota, Alessandro Bisolti, ciclista professionista,Andrea Caccagni, campione italiano e regionale di motocross.

ANTEPRIMA

TUTTO PRONTO PER IL PROSSIMOCONVEGNO ORGANIZZATO DALLANUOVA ASSOCIAZIONE TERRE DILOMBARDIA CON GLI AMICI DELLAFILIALE VALSABBINA, CHE SI TERRÀ SABATO 9 APRILE,DALLE 9.30 FINO ALLE 13.00 NELTEATRO PARROCCHIALE DI BARGHE.

TRA LA GENTEPER PARLARE DI LAVORO

E TURISMO

I

ANNA RIVADOSSI PRESIDENTE DELLA NUOVA ASSOCIAZIONE CULTURALE TERRE DI LOMBARDIA

27

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i, oggi il primo problema ditanti Italiani è rappresentatodall’incidenza che il costo perl’affitto o il mutuo ha sul redditofamiliare. In Italia il 17% delle

famiglie non gode di un’abitazione diproprietà. D’altronde nel nostro Paese iltema della casa non ha avuto debita at-tenzione dai molti governi passati. GliEnti preposti si sono trasformati da co-

struttori a gestori del parco immobiliaree molte di queste gestioni pubbliche nonsono adeguate. Il risultato? In Italia si ri-scontra solo il 6% delle case popolari ri-spetto al 20% degli altri paesi europei,

differenza che si manifesta nell’esigenza dioltre 500 mila alloggi. La volontà del Governo Berlusconi fin dalsuo insediamento è stata inequivocabile:proprio nei primi cento giorni, con lalegge n. 133/2008 e con il successivo de-creto del 16 Luglio 2009 si è ufficialmentedato il via al “Piano Nazionale di ediliziaAbitativa” con l’obiettivo di rispondere alfabbisogno di casa. Un processo sicura-mente ambizioso, ma nello stesso tempocomplesso. Si tratta infatti di rimettere inmoto una macchina ferma da troppotempo.Ad oggi sono pronti i piani integrati perl’housing sociale di 14 regioni, fra cui la

Lombardia, con accordiper 377 milioni di euro.Circa 5mila alloggi sonogià in fase di costruzione,su 200 milioni già asse-gnati per l’edilizia popo-lare. Considerando anche

i contributi regionali e i fondi privati, siinvestiranno oltre 2 milioni di euro per larealizzazione di 25.000 nuovi alloggi. I Comuni saranno tra i protagonisti ditale progetto: i piani integrati che do-vranno essere condivisi con le Regioni in-trodurranno elevati livelli di vivibilità,salubrità, sicurezza e sostenibilità am-bientale ed energetica. Si potranno final-mente così trasformare periferiedegradate in nuovi quartieri a misura difamiglia.

“PIANO NAZIONALE DI EDILIZIA ABITATIVA” per RISPONDEREAL FABBISOGNOCASA

S

PIANO CASA

LA CASA SI CONFERMA UNA DELLE PRIORITÀ DELGOVERNO BERLUSCONI. SONO IMPORTANTI LEGRANDI INFRASTRUTTURE, I PONTI, I TUNNEL,LE FERROVIE, MA CI SONO ANCHE 4 MILIONI DIFAMIGLIE CHE NON SONO ANCORA PROPRIETA-RIE DELLA LORO CASA.

Si potranno finalmente così trasfor-mare periferie degradate in nuovi

quartieri a misura di famiglia

28Terre di Lombardia

SEN. MARIO MANTOVANI SOTTOSEGRETARIO ALLE INFRASTRUTTURE CON DELEGA ALLA CASA

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cosa e come volere. Naturalmente la scossa ri-belle apparsa dall’Algerìa alla Tunisia fino al-l’Egitto ha rivelato uno stato di insofferenzagiunto ora in Libia aprendo lo scontro fra imassimi contrari : Gheddafi e la “rivolta”Penso si possano giudicare sorprendenti l’at-teggiamento di Obama da una parte e quellidi Francia e Inghilterra dall’altra, espressi inproposte estreme come quella di Sarkozy “pronto a bombardare la Libia anche da solo”Fortunatamente il nostro Governo si èespresso in un equilibrato e saggio atteggia-mento. Il Ministro degli Esteri Frattini in variecircostanze ha affermato “…una cosa è chiara: se forniremo il nostro contributo attivo a unamissione navale, se daremo basi e mezzi perun’eventuale”no fly zone” sotto ombrelloONU, escludo tassativamente che nostri aereipossano partecipare a bombardamenti mi-rati”..e ancora “riconoscere il Governo degliinsorti è sbagliato : lo diciamo noi che ab-biamo riaperto il consolato a Bengasi…cisono già Paesi che hanno detto che non rico-nosceranno il Consiglio di Bengasì e comun-que c’è un principio elementare del dirittointernazionale : gli Stati riconoscono gli Stati,non governi o gruppi autoproclamatisi”. IlGoverno italiano, con questi interventi uffi-ciali seguiti da invii di aiuti nella zona, haespresso la più logica posizione del momento.Gheddafi, ripeto, è un personaggio partico-lare e strano. E’ passato facilmente dai “baci”e “abbracci” – lo ha fatto con Silvio Berlusconie con Sarkozy – ai bombardamenti sulla pro-pria terra. Sono molti i Capi di Governo o diStato di quella fascia nordafricana e medioorientale che da decenni sono al potere. E’

probabile e naturale che le popolazionisentano l’ora del rinnovamento. Chenon sia cruento è da volere.

PS) Questo scrivevo prima della solu-zione ONU che ha fatto precipitare glieventi. Così la Francia di Sarkozy si èlanciata come un rapace su Tripoli e noi,fortunatamente, non siamo con lui.R.F.

ui sorge una riflessione sullastoria di allora in cui l’Italia rea-lizzò, laggiù, cose importanticome la grande colonizzazioneagricola (850 aziende con

205.000 ha), opere idrauliche, rimboschi-menti di dune, villaggi agricoli in Tripolitaniae in Cirenaica, la manifattura di tabacchiin Tripoli, fabbriche di laterizi, di birra, disapone, calzature, ecc. E , ancora soprat-tutto, la viabilità con la creazione da parteitaliana di una rete stradale di 3.545 Km.tra cui la famosa “litoranea libica” lunga1.822 Km . Questo fino all’ultimo dopo-guerra che vide Francia ed Inghilterra al-lungare le mani sul Fezzan i francesi, e suTripolitania e Cirenaica gli inglesi, creando

gravi difficoltà agli oltre 45.000 italiani rimastiin quelle zone. Tutto questo per riconoscereun certo legame – anche se sommerso – tral’Italia e i vari governi libici, dal Re Idris in poi.Su Gheddafi si corre il rischio di essere pleo-nastici. Un personaggio particolare, strano oforse no, se si pensa che egli ha sempre saputo

LIBIA E NORD AFRICAL’ORA DEL NUOVO

QSu Gheddafi si corre il rischio

di essere pleonastici. Un personaggio particolare, strano o forse no, se si pensa che egli ha sempre saputo cosa

e come volere.

R I N O F E L A P P I C O N S I G L I E R E N A Z I O N A L E O D G

E IMPROVVISAMENTE SULLA LIBIA SI SPENSEROVOCI, NOTIZIE, AVVENIMENTI.L’IMMANE SCIAGURA SUL GIAPPONE HA INVASODI SCHIANTO IL MONDO INTERO LASCIANDOCON L’ANIMO SOSPESO TUTTI…E SIAMO STATI,ANCHE, COLPITI DAI VALORI DEL POPOLO NIPPO-NICO; DI INFINITA CULTURA, SAGGEZZA ESTRANA, GRANDE SERENITÀ.COSÌ ORA, DOPO ALCUNI GIORNI, LE NOTIZIE LI-BICHE RIAPPAIONO COME FLASH, QUASI SEM-PLICI “COMUNICATI DAL FRONTE”. SEMBRA, A CHIHA CONOSCIUTO GLI AVVENIMENTI LIBICI EDABISSINI DI UN TEMPO, O SCORRENDO SU LIBRI IRESOCONTI STORICI, VI SIA, LA RIPETIZIONE DIOPERAZIONI DI “ CONQUISTA “ E DI “ RITIRATE “ALLE QUALI PARTECIPÒ L’ITALIA.

31

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ltro che aspiranti Rambo o gio-vani emuli di imprese guerriereamanti della violenza. I ragazzidel So-Air hanno voglia di im-pegnarsi per la cittadinanza etutelare al meglio la realtà che li

circonda e li vede impegnati negli allenamenti.E sperano di trovare presto tanti nuovi amiciche si avvicinino a questo sport che, ci con-ferma Gianluca Zorzi, “è soprattutto grandepassione, voglia di misurarsi con le proprie ca-pacità e vivere all'aria aperta”. E le occasioninon mancano, negli spazi della Valle Camo-nica e nei dintorni di Edolo, visto che il suogruppo, circa venticinque atleti dove, fino allascorsa stagione non mancavano anche le ra-gazze, si muove e “opera” in quella zona. Enon ci sono domeniche comode, a quantopare, visto che Gianluca ci conferma che lapassione si fa sentire con qualsiasi tempo, inqualsiasi stagione. Quindi, indossata la mime-tica, gli occhiali e gli indumenti protettivi e ca-ricato a spalla il fucile d'assalto (ovviamentegiocattolo, ad aria compressa e in perfetta re-gola con le normative di legge) si va. Direttinel mondo del so-air, non senza aver primaavvertito anche i carabinieri dei propri sposta-

SOFTAIR, OVVERO VOLONTARI

A TUTELA DEL TERRITORIO:

DALLA PASSIONEALLA VOGLIA

DI IMPEGNARSI PER LA GENTE.

SOFTAIR MADE IN BRESCIA

A

32

Per ogni informazione è attivo il profilo su Facebook:

“Base Battaglione Softair Edolo”

[email protected]: [email protected]

Terre di Lombardia

menti e dell'area operativa che si è scelta perla missione simulata. “E' necessario avvertiresempre le forze dell'ordine – dice Gianluca -,per non creare malintesi o spaventare chi, ma-gari, va nel bosco per funghi o a passeggiare”.Che il So-Air sia uno sport lo dimostrano gliallenamenti, “tutta la settimana, per i soci at-tivi, se necessario”, la buona forma fisica deipartecipanti, la stanchezza al rientro, la seradella domenica. Insomma, le missioni, simu-late ovviamente, sono così realistiche da nonlasciare alcuno spazio all'immaginazione e allosforzo: “Si torna davvero stanchi, ma soddi-sfatti”. Che accade, nella giornata di “mis-sione”?“Si possono simulare combattimenti, pattu-glie, con obiettivi da raggiungere o da espu-gnare. Le tattiche vengono studiate a tavolino,le strategie ben pianificate. Poi si inizia la gior-nata, sul campo, dividendosi in squadre ope-rative”. Con tanto di supporto radio e base,“abbiamo imparato a usare la terminologiaadatta per i collegamenti via etere, i codici, imetodi militari”. La mimetica, ovviamente, èl'abbigliamento più adatto, “anche se vannobene pure i jeans”, dice Gianluca, e la ricerca-tezza della tenuta il più verosimile va di paripasso con la passione. E il portafoglio? “Nonsoffre tanto. Con 50, 100 euro ci si può abbi-gliare. La ricarica di cinquemila pallini costapoco. Un chilo circa 10 euro. Poi, certo, c'èl'arma da acquistare, che va dai 200 euro in su”.Anche un migliaio di euro per le armi più so-fisticate, Minigun, Vulcan, o mitragliatoriM60. Rigorosamente repliche, in calibro 6mm., ad aria compressa. “E con proiettili bio-

degradabili di colore verde, totalmente eco-compatibili”. Scarso l'impiego di fumogeni oaltro. Altri costi, a parte la benzina per arrivaresul posto e la quota di iscrizione al gruppo,non ce ne sono. “35 euro per iscriversi – conferma Gianluca ,con due tipi di iscrizione: chi vuole essere unsocio attivo e chi vuole solo giocare ognitanto”. Nel gruppo si entra così, senza troppeformalità. “C'è la maglietta sociale, l'assicura-zione e l'iscrizione all'Ente nazionale affiliatoal Coni”. In attesa che il So – Air divenga di-sciplina sportiva a tutti gli effetti e la passionecresca nei giovani del territorio. A proposito,e la voglia di rendersi utili? “Quella nonmanca. Siamo 'operativi' nella zona, la cono-sciamo bene. Ci offriamo come volontari perla tutela del territorio, il controllo e l'eventualesegnalazione di problemi, principi d'incendio,interventi a sostegno dell'ecosistema locale. Citeniamo a non essere confusi con ragazzottiesaltati. Qui c'è spazio per tutti, ma solo se ar-mati di buona volontà e voglia di essere utilialla comunità. Ci servono bravi ragazzi e, nonscordiamolo, anche ragazze in gamba”.

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C'E' PIU' SICUREZZA INSIEMEUN CLICK PER TE

C O N S I G L I D E L L A P O L I Z I A D I S T A T O P E R I R A G A Z Z I

SICU

REZZA IN RETE

33

“PER UNA VITA MIGLIORE,”SICUREZZA IN RETE PER RAGAZZI E GENITORI:

LA POLIZIA DI STATO AVVERTE E INSEGNA.NEGLI SPAZI DELLA CIRCOSCRIZIONE NORD

IL PUNTO SUL PROGETTO E L'ATTIVITA' SVOLTAA FAVORE DELLA COMUNITA' BRESCIANA

LE VOSTRE DOMANDE, LE RISPOSTE DELLA POLIZIA DI STATO Invia le tue domande su cyberbullismo, diritto d’autore, adesca-mento in chat, privacy dati sensibili e diritti d’immagine del mi-nore a questo indirizzo: [email protected]. Le mail che perverranno saranno vagliate e selezionate da perso-nale qualificato della Polizia delle Comunicazioni.

Navigare su Internet può essere utile e divertente,ma prima di cominciare è fondamentale cono-

scere e ricordare alcune regole molto importanti.

Non date mai informazioni come il vostro nome ecognome, indirizzo, nome della scuola o numero ditelefono a persone conosciute su Internet.

Non mandate mai vostre foto a qualcuno conosciutovia Internet senza il permesso dei vostri genitori.

Leggete le e-mail con i vostri genitori, controllandocon loro ogni allegato al messaggio.

Dite subito ai vostri genitori o ai vostri insegnanti seleggete o vedete qualcosa su Internet che vi fa sen-tire a disagio o vi spaventa, per esempio fotografiedi adulti o di bambini nudi.

Non fissate incontri con persone conosciute via In-ternet senza il permesso dei vostri genitori.

Ricordatevi che on line le persone possono non es-sere quello che dicono di essere. La ragazzina concui credete di chattare potrebbe essere un uomo adulto!

QUALCHE CONSIGLIOANCHE PER I GENITORI Dite ai vostri figli di non fornire dati personali(nome, cognome, età, indirizzo, numero di tele-fono, nome e orari della scuola, nome degliamici), potrebbero essere utilizzati da potenzialipedofili. Controllate quello che fanno i vostri figliquando sono collegati e quali sono i loro inte-ressi. Collocate il computer in una stanza di accessocomune piuttosto che nella camera dei ragazzie cercate di usarlo qualche volta insieme ai vostrifigli.Non permettetegli di usare la vostra carta dicredito senza il vostro permesso. Controllate periodicamente il contenuto dell’-hard disk del computer usato dai vostri figli, ve-rificando la “cronologia” dei siti web visitati. Cercate di stare vicino ai vostri figli quandocreano profili legati ad un nickname per usareprogrammi di chat. Insegnategli a non accettare mai di incontrarsipersonalmente con chi hanno conosciuto inrete, spiegando loro che gli sconosciuti così incon-trati possono essere pericolosi tanto quanto quelliin cui ci si imbatte per strada.Leggete le e-mail con i vostri figli, controllandoogni allegato al messaggio. Dite loro di non rispondere quando ricevonomessaggi di posta elettronica di tipo volgare, of-fensivo o pericoloso e, allo stesso tempo, invitatelia non usare un linguaggio scurrile o inappro-priato e a comportarsi correttamente. Spiegate ai vostri figli che può essere pericolosocompilare moduli online e dite loro di farlo solodopo avervi consultato. Stabilite quanto tempo i vostri figli possono

passare navigando su Internet e, soprat-tutto, non considerate il computer un sur-rogato della baby-sitter. Esistono particolari soware, facilmentereperibili su internet, che impedisconol’accesso a siti non desiderati (violenti opornografici per esempio). I “filtri” possonoessere attivati introducendo parole-chiaveo un elenco predefinito di siti da evitare.E’ opportuno però verificare periodica-

mente che funzionino in modo corretto e teneresegreta la parola chiave.

Per navigare su Internet

è fondamentale conoscere e ricordarealcune regole molto

importanti.

Il Presidente della Circoscrizione Nord dr. Marco Rossi ha incon-trato la campionessa mondiale Valentina Vezzali in occasione dellapresentazione del Progetto Legalità, Sport, Alimentazione pressola Scuola di Polizia Polgai con sede in via Veneto alla presenzadegli allievi delle Scuole del territorio della Circoscrizione Nord.

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el corso del 2009 il GruppoBrescia Mobilità si è ampliatocon la creazione di Omb In-ternational. Una nuova e di-namica realtà che si rivolge,grazie alle sinergie messe in

campo dalle aziende del Gruppo, non solo alsettore della raccolta rifiuti e della sua logi-stica, ma anche alla ricerca applicata alla rea-lizzazione di soluzioni innovative nella sferadella mobilità sostenibile e del trasporto dicose e persone in ambito urbano. La società èpresieduta dall’ing. Marco Medeghini – chericopre incarichi apicali in tutte le società par-tecipate del Gruppoed è stato recente-mente nominatoanche direttore ge-nerale della holding– e nessuno megliodi lui può offrire,per autorevolezza ecompetenza, un ra-pido ragguagliosulle attività e leprospettive della“giovane” azienda, apartire dalla par-tnership propriocon Brescia Mobi-lità. “Nell’ottica –sottolinea l’ing. Me-deghini - della crea-zione di un polodedicato alla mobi-lità sostenibile, la piena sinergia con ungruppo di aziende che si occupano della ge-stione dei trasporti urbani, dei parcheggi cit-tadini, della telematica applicata alla mobilitàe della metropolitana leggera, non poteva cherappresentare il primo tassello del progetto ”.

Naturalmente il fatto di essere parte di ungruppo di aziende del Comune ha giocato unruolo fondamentale nella positiva gestionedell’azienda, che ha chiuso il 2009 con un pic-colo utile, in quanto, pur mantenendo profi-cue collaborazioni con importanti realtànazionali, è all’estero che OMB si rivolge edoltre confine: ”… l’accezione “pubblico” – os-serva sottilmente il presidente - viene tradottail più delle volte come garanzia di “efficienza”,a differenza di quanto avviene in Italia. Delresto, con la crisi che attanaglia i mercati, so-stenere un investimento importante per ac-quistare dei nuovi mezzi o decine di migliaia

di cassonetti e sa-pere che l’aziendache li vende è unasocietà solida, benstrutturata e con unfuturo costante av-valora delle creden-ziali diverse rispettomagari a realtà pri-vate poco cono-sciute che, non percolpa loro pur-troppo, oggi ci sonoe domani non esi-stono più”.Un’operazione in-dustriale e una sfidaprofessionale moltostimolante con cuiil presidente, e conlui tutto il personale

impegnato nelle attività aziendali, auspica, inquesto 2011, di raccogliere i frutti del progettodi più ampio respiro, un progetto volto allacreazione del distretto industriale per sistemidi mobilità sostenibile compatibili con le esi-genze ambientali.

OMB INTERNATIONAL:CONCRETEZZA E CREATIVITA’ BRESCIANAGARANZIA DI SUCCESSO NEL MONDO

N

IMPREN

DITORIA

34

OMB ERA UNA SOCIETÀ CHE HA POR-TATO, DA BRESCIA NELMONDO, INNOVAZIONE,

TECNOLOGIA E SVI-LUPPO; INSOMMA: UN FIORE ALL’OC-

CHIELLO DELLA BRE-SCIANITÀ CHE ERA UNPECCATO PERDERE.

“IL NOSTRO OBIETTIVO– RIMARCA IL PRESI-DENTE DI OMB INTER-

NATIONAL, L‘ING.MARCO MEDEGHINI - È STATO QUINDI IN-

NANZITUTTO QUELLODI SALVAGUARDAREUN ELEMENTO DI EC-CELLENZA DELLA NO-

STRA CITTÀ PERPOTERLO SVILUPPARE

AL MEGLIO IN UN COSTRUENDO POLO

TECNOLOGICO DELLAMOBILITÀ SOSTENI-

BILE.” VEDIAMO COME.

IN G . MA RCO ME DE GH IN I P R E S I D EN T E D I OMB I N T E RNAT I ONA L

Terre di Lombardia

Page 35: Periodico Terre di Lombardia n.7 marzo 2011
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32

Page 37: Periodico Terre di Lombardia n.7 marzo 2011

così che si presenta il nuovoportale internet, online da al-cune settimane, che consentedi accedere direttamente almondo della Nuova Associa-zione “Terre di Lombardia”

guidata da Anna Rivadossi. Il portale di-viene in questo modo un ulteriore mo-mento di contatto con la nostra gente, gliutenti e le amministrazioni con i suoi com-ponenti, da quelle dei Comuni più piccoli aquelli maggiori. Una sorta di catalizzatore

affidato alla rete che guarda a tutte lepotenzialità dell'uomo e dell'impresa,nel rispetto della dignità individuale e

di quella politica del “fare” che ci contrad-distingue: qui la piccola e media imprendi-torialità lombarda possono dialogare,confrontarsi, trovare sinergie tra pubblico eprivato, reali ed efficaci. E' una via per in-formarsi e potersi connettere con interlocu-tori politici, membri dell'Assemblea parla-mentare di Bruxelles o del Governo diRoma. Il fine è il dialogo e la crescita, chearriva anche attraverso gli strumenti messia disposizione dalla rete internet, veicolovalido e affascinante, punto d'arrivo di unpercorso per noi iniziato a Brescia nel 2007.

Un corso d'inglese, che va dallo start-up iniziale, quello che definiremmo“corso base”, fino a livelli più com-pleti. E' quanto offre la Nuova Asso-ciazione Terre di Lombardia, aiproprio iscritti e simpatizzanti, all'in-terno delle stesse strutture associa-tive. E' questo uno dei plus chevengono proposti nel contesto asso-ciativo, che, come conferma la presi-dente Anna Rivadossi, “è frutto dellavoglia di esserci, di operare sul terri-torio e dell'entusiasmo di tanti amici.Ecco perchè abbiamo deciso, insieme,di inserire anche questo ulteriore ele-mento partecipativo tra le tante no-vità che abbiamo messo e metteremoa disposizione dei nostri amici e diquanti ci sono vicino. Imparare l'in-glese e utilizzarlo con padronanza ditermini è fondamentale, per il lavoroquanto per la crescita individuale.Così abbiamo valutato quali erano ledisponibilità e le possibilità offerte edato il via a questa nuova iniziativa.

Un corso che, di fat-to, è già operativo econta su una classeentusiasta e attenta.Insomma, via liberaall'inglese per tutti espazio alle tante no-vità previste nel pros-simo futuro tra lepoliedriche attività diTerre di Lombardia”.

ANNA RIVADOSSI PRESIDENTE DELLA NUOVA ASSOCIAZIONE CULTURALE TERRE DI LOMBARDIA

UN NUOVO SITOLUOGO D’INCONTRO

E CRESCITA

37

UN SITO NUOVO, GRAFICAMENTE MODERNO,

FACILE DA CONSULTARE E DI IMMEDIATA COMPREN-SIONE, CON TUTTA LA MUL-TIMEDIALITÀ POSSIBILE ELE POTENZIALITÀ DI AC-CESSO DIRETTO ALLE PA-

GINE DEL PERIODICO“TERRE DI LOMBARDIA”,

SFOGLIABILI E SCARICABILI,CONSULTABILI IN OGNI MO-MENTO, COME PURE DOCU-

MENTI RELATIVI ACONVEGNI, ATTI, RELA-

ZIONI. E ANCORA NOTIZIE DIPUBBLICA UTILITÀ, IMPLE-MENTAZIONE CON EVEN-

TUALI FILMATI OINTERVISTE.

E’

UN CORSO D'INGLESE IN ASSOCIAZIONE,PER CRESCERE INSIEMEE' IMPORTANTE ESSERE PRONTI AD AFFRONTARELE SFIDE DEL DOMANI

www.terredilombardia.com

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ela accessibile in un “Garda acces-sibile” è la sfida che il Circolo Velaaccessibile in un “Garda accessi-bile” è la sfida che il Circolo VelaGargnano proporrà dal 24 al 29maggio 2011 con l’organizzazione

del campionato d’Europa “Access Class EuropeanChampionships”.Dopo il primo Campionato Mondiale formulaHomerus (velisti non vedenti in totale autonomiache sarà il nuovo format delle Paralimpiadi del2016 in Brasile) il Circolo Vela Gargnano è statoscelto dalla IFDS (Federvela mondiale disabili) perl’organizzazione del Campionato d’Europa di tuttele flotte per velisti con disabilità motorie (para e te-traplegici). L’iniziativa sarà co-promossa con il Pro-getto Eos (che lavora con l’Opera Don Calabria

3. il disegno della carena, cioè l'innova-tiva forma della carena concava, che pro-muove la stabilità.4. la navigazione prevede l'equipaggio se-duto in centro ed in posizione bassa nellabarca quindi il baricentro risulta in posi-zione centrale bassa che evita di doversiappoggiarsi sul lato per acquisire stabilità5. il servocomando (se fornito, opzionale)operato da joystick per la gestione diwinch (piccoli motori elettrici) consente lapratica della vela a tutte le persone, conqualsiasi disabilità motoria dal momentoche questo joystick può essere controllatocon una mano, con un piede, con il mento,o da qualsiasi parte del corpo purché inmovimento. Questa è una rivoluzione che permetteanche a persone con disabilità molto ac-centuate di partecipare con i "normodo-tati" nelle attività quotidiane e nellecompetizioni.

V

38

IL LAGO DI GARDA E IL CIRCOLO VELA GARGNANO UNITI

PER UNA NUOVA SFIDA:LA VELA ACCESSIBILE

PER I DISABILI MOTORI

ACCESS CLASS EUROPEAN CHAMPIONSHIPS 2011 VELA ACCESSIBILEPER UN GARDAACCESSIBILE

C I R C O L O V E L A G A R G N A N O

Terre di Lombardia

nella riabilitazione motoria) ed Hyak Onlus (Pro-getto sulla disabilità mentale dell’Aod di Desenzanodel Garda). La mobilità sostenibile nello sport velico e nell’am-bito turistico del lago di Garda diventa il tema (e lasfida) di questo evento di valenza internazionale.Lo sport, il sociale, la disabilità, il territorio, l’offertaturistica del lago di Garda si presenteranno almondo intero in quella che diventerà la regata piùinteressate della stagione 2011. In gara ci sarannotutte le varie imbarcazioni per velisti con disabilitàmotorie, la flotta Skud 18, carena della Paralim-piadi di Londra. I colori italiani saranno difesi dalloskipper Andrea Stella, già protagonista di varieTransat Oceaniche, che sta preparando un Giro delMondo a vela con un team tutto di velisti con di-sabilità varie.

CO-PARTNER: ASSOCIAZIONE EOS

(CHE LAVORA CON L’OPERA

DON CALABRIA NELLARIABILITAZIONE

MOTORIA)- HYAK ONLUS (PRO-

GETTO SULLA DISABI-LITÀ MENTALE

DELL’AOD DI DESEN-ZANO DEL GARDA).

- LOGISTIC PARTNER:RIVIERA DEI LIMONI E

DEI CASTELLI

Un importante esempio anche per altreattrezzature e strutture. Le carene sonostate studiate in Australia grazie alla col-laborazione di vari Club nautici, Univer-sità e skipper, le carene portalo la firmadegli architetti Chris Mitchel e perquanto lo SKUD 18 Julian Bethwaite, fa-moso per il design degli skiff australianie della barca olimpica 49er ACCESSSAILING SYSTEMS (Australia).

LE BARCHEL'unicità delle imbarcazioni Access derivadalle diverse caratteristiche appartenentiall'originale progetto:1. le vele riducibili (rollabili) che consen-tono al velista di regolare le dimensionidella vela in base alle diverse condizionianche durante la navigazione.2. le derive zavorrate che assicurano l'im-barcazione contro ogni eventualità di ro-vesciamento.

La particolaritàDELLE IMBARCAZIONI ACCESS

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ANDREA STELLA, velista disa-bile che sta navigando in Oceanocon il suo catamarano Spirito di

Stella sarà in gara al Campio-nato Europeo delle Classi Access

a Gargnano-Lago di Garda. Nell’occasione svolgerà anche

una serie di stage per selezionarel’equipaggio che sarà con lui nel

suo primo Giro del Mondo. Qui di seguito una scheda di

Andrea Stella e il suo catama-rano oceanico.

ventato testimonial dei diritti dei disa-bili. "La mia famiglia mi ha permes-so un dono così grande -spiega - maho pensato a chi non può. Sogno unmondo senza barriere per tutti". Stellaha fondato la onlus Lo Spirito di Stella,ed in sette anni ha promosso 400 gior-nate di vela gratuita, ospitando 4miladiversamente abili. Il viaggio a Miamiha come testimonial Giovanni Soldini,Mauro Pelaschier e Pietro D’Alì, fuo-riclasse della vela, ed il presidente diEnit Matteo Marzotto, con il patroci-nio della Marina Militare Italiana.D'Alì sarà a bordo del catamarano in-sieme all’amico Andrea Stella, proprie-tario della barca e fondatore

dell’associazione Onlus Lo spiritodi Stella. La traversata a vela Stellal’ha pensata a 10 anni di distanzadall’aggressione a colpi d’arma dafuoco cui era stato vittima aMiami e lo costrinse alla sedia arotelle. Il viaggio, intitolato "i di-

ritti solcano l’oceano" farà prima tappaa gennaio alle isole Canarie, quindi laMartinica nei Caraibi. Tra gli obiettivi del viaggio trasmetterei principi della convenzione Onu rati-ficata dall’Italia nel 2007 e che saràconsegnata al Miami Jackson Memo-rial, uno dei maggiori centri riabilita-tivi al mondo per traumi midollari. Labarca ospiterà anche un laboratoriogalleggiante che condurrà osserva-zioni oceanografiche.

Sogno un mondosenza barriere per tutti

Il catamarano senza barriere architet-toniche “Lo spirito di Stella”, attraver-serà l’Oceano per diffondere i principidella convenzione Onu sui diritti deidisabili: da La Spezia a Miami.Protagonista è Andrea Stella, giovanedi iene (Vicenza), rimasto paraliz-zato a 24 anni, in seguito ad una spa-ratoria, durante la vacanza premio perla laurea proprio a Miami. Costrettosulla sedia a rotelle, Stella ha potutotornare alla nautica, sua passione, gra-zie al progetto del catamarano ed è di-

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ali metodi erano caratterizzatida un sistema fortemente ge-rarchico, dall'annientamentodella persona attraverso il la-voro schiavistico e, ovvia-

mente, dalla violenza.Queste caratteristiche traspaiono chiara-mente nel romanzodello scrittore russo, checon stile sobrio e lineare,descrive la giornata inun lager sovietico del de-tenuto n. 854, il conta-dino Ivan Denisovič,detto Šuchov, "colpevole"di essere ritornato vivodopo la prigionia nazi-sta.La giornata è cometutte le altre, scandita daritmi inumani di lavoroe piccole astuzie - recuperare un mozziconedi sigaretta, ottenere una doppia razione dicibo o riuscire a difendersi meglio dal freddo

- che lo scrittore descrive con dovizia di par-ticolari. Nelle sue righe Solženicyn ben rie-sce a trasmettere al lettore l'orrore di questabrutale quotidianità, ma non lo fa attraversoconsiderazioni personali del protagonista,bensì riesce a farlo emergere dalla mera nar-razione dei fatti. Nel contesto di una realtà

così disumanizzante, ilprigioniero Ivan Deniso-vič, riesce comunque amostrarsi al lettore comel'esempio di un uomoche riesce ad accettarecon profonda dignità undestino tanto crudele,cercando, altresì, di nonperdere quei valori - ilsenso di responsabilità,l'umiltà e la compassione- che contribuiscono a

farlo sentire ancora un essere umano. Qui lapassività diventa l'elemento caratterizzantedel coraggio di sapere, e potere, accettare ilproprio destino. Una serena accettazione che ben si com-prende dalla frase conclusiva del racconto:"Era trascorsa una giornata non offuscata danulla, una giornata quasi felice. La pena af-fibbiatagli, dal principio sino alla fine, con-tava tremilaseicentocinquantatre giornatecome quella. Per via degli anni bisestili si al-lungava di tre giorni ancora...".(a cura di Silvia Romele)

Aleksandr SolženicynUna giornata di Ivan DenisovičLa casa di Matrjona Alla stazioneEdizioni Einaudi LXII-308 p.Traduzioni di Raffaello Uboldi,

Vittorio Strada, Clara Coïsson

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DA NON PERDERE

ALEKSANDR SOLŽENICYNUNA GIORNATA DI IVAN DENISOVIC

“Il protagonista rie-sce comunque a mo-strarsi al lettore

come l'esempio di unuomo che riesce adaccettare con pro-fonda dignità un de-stino tanto crudele”

Terre di Lombardia

"UNA GIORNATA DI IVAN DENISOVIC"

NON SOLO CONTRIBUÌ A RIVE-LARE ALEKSANDR

SOLŽENICYN QUALEUNO DEI PRINCIPALI

SCRITTORI RUSSICONTEMPORANEI, MASVELÒ ANCHE LA RE-ALTÀ DEI CAMPI DILAVORO SOVIETICI,

I COSIDDETTI GULAG,CHE TRATTENNERONEL CORSO DEGLI

ANNI MILIONI DI PRI-GIONIERI, SOTTO-MESSI AI METODI

CONCENTRAZIONARICOMUNISTI.

Aleksandr Solženicyn nacque nel 1918 a Kislovodsk, Caucaso, Russia. A seguito dell'at-tacco nazista del 1941 si arruolò nell'esercito e fu decorato al valor militare. Nel 1945venne arrestato e condannato ad otto anni di lavoro correzionale per motivi politici: inuna lettera aveva criticato Stalin. Uscì dal gulag solo nel 1956, la sua pena infatti fu suc-cessivamente prolungata di tre anni. A seguito della de-stalinizzazione voluta da Chrušcëv venne riabilitato e nel 1962 gli fuconcessa la pubblicazione del romanzo breve Una giornata di Ivan Denisovic. Nel 1963pubblicò La casa di Matrjona.Il romanzo successivo, Padiglione Cancro, ebbe un destino diverso: l'Unione degli ScrittoriSovietici, infatti, ne vietò la pubblicazione per allusioni antisovietiche. Questo clima neiconfronti dello scrittore portò anche al sequestro dei manoscritti di alcune sue opere, tracui Il primo cerchio.Nel 1970 ricevette il premio Nobel per la letteratura che poté ritirare solo quattro annidopo, quando venne espulso dall'Unione Sovietica a causa della sua notorietà in occidente.In esilio pubblicò una delle sue opere più significative, Arcipelago Gulag, un saggio sullarealtà dei campi di lavoro sovietici.Nel 1994 ritornò in Russia dove morì il 3 agosto del 2008.

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Lo staff di Terre di Lombardia augura a tutti gli amici

e alle loro famiglie una serena Buona Pasqua

N U O V A A S S O C I A Z I O N E C U L T U R A L E

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