PeRiodiCo di CUlTURa e inFoRMazione I.P. CORRIERE d ell’...

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ROBeRTO ROVeda D opo tante discus- sioni, oggi possiamo dire che i conti tor- nano. expo 2015 voleva prima di tutto rappresentare un’occasione di rilancio per Milano e per l’Italia, una grande vetrina in cui mo- strare le potenzialità del Paese. ebbene, da questo punto di vista, missione com- piuta. Lo testimoniano, ai cancelli d’ingresso del- l’esposizione e dei padiglioni più gettonati (Italia, Giap- pone, Germania, Kazakhi- stan), le quotidiane file interminabili, formate da per- sone provenienti da ogni an- golo del Pianeta. Ormai, in- fatti, si viaggia stabilmente su più di duecentomila presenze giornaliere e il traguardo dei 20 milioni di visitatori totali non pare più una chimera, come ha dichiarato il com- missario unico di expo Giu- seppe Sala in conferenza PeRIOdICO dI CULTURa e INFORMaZIONe Fondato da Carlo accossato nel 1994 I.P. COURRIER DES ARTS € 3,00 anno XXI - n° 12 - Venerdì 2 Ottobre 2015 direzione e Redazione: p.za Zara, 3 10133 Torino Tel. 011 6312666 - fax 011 6317243 email: [email protected] - [email protected] - sito-web: www.corrieredellarte.it art. 2 c. 2 Lg. 662/96 - Pubblicità inferiore al 45% - Spedizione in abbonamento postale dell’ ARTE CORRIERE eNRICO S. LaTeRZa P arafrasando la famosa canzone, si potrebbe dire che è questione di... styling. Stile, infatti, propriamente parlando, è quello descritto e illustrato, evidenziato e documentato dall’istruttiva quanto affasci- nante mostra allestita a Pa- lazzo Salmatoris in Chera- sco (Cn), a cura di anna alberghina e Bruno alber- tino, moglie e marito en- trambi medici e “affetti” dalla passione per il Conti- nente Nero, cui hanno dedi- cato lunghi anni di viaggi e studi, spingendosi ben al di là della curiosità da turisti, dell’esplorazione favolosa alla Indiana Jones, della de- solazione letteraria di Paul Bowles o di dino Buzzati e dell’atteggiamento di con- quista coloniale d’un Robin- son Crusoe, o della romantica empatia emotiva d’una Karen Blixen (im- mancabile citazione), sino a tentare di attingere invece – non senza fatica e rischi per- sonali – alla fonte inesauri- bile dell’autentica sapienza ovvero condivisione con i popoli nativi. Una ricerca che, sulle orme di Lévy- Strauss e Malinowski, pro- segue e si implementa continuamente, mai appa- gata o conclusiva, sempre aperta, in divenire. In questa occasione espositiva, l’inge- nito spirito creativo del- l’africa, che tanto ha in- fluenzato anche gli occiden- tali, da Braque a Picasso, da Matisse a Modigliani, attra- verso la corrente di un “pri- mitivismo” nient’affatto semplicistico o “selvaggio”, anzi assai sofisticato ed in- tellettualmente evoluto, s’esprime in quattro filoni, ossia sezioni d’indubbio in- teresse estetico e scientifico: si comincia con una sele- zione di pregevoli esemplari della vasta collezione di sculture lignee e maschere rituali tradizionali, raccolte proprio dai coniugi torinesi albertino-alberghina, ove risalta la pregnanza etnico- sociale, oltre che religiosa – e non di pura valenza deco- rativa – di forme e materiali che ne testimoniano il ricco patrimonio del passato e in- sieme l’attuale vivacità, nonché i pericoli di appiatti- mento normalizzante, o ad- dirittura cancellazione, che l’apparentemente inarresta- bile progresso dell’impe- rante globalizzazione economico-mediatica plane- taria costringe ad affrontare, per scongiurare la minaccia che essa rappresenta per il loro – e nostro – futuro; si prosegue quindi con le sug- gestive immagini degli scatti di anna e degli americani Tomas d.W. Friedmann e Phil Borges, tramite i quali prendono corpo in carne ed ossa, pellicola sensibile o pixel digitali, sotto gli occhi e nell’ottica di fotocamera e spettatore, tribù dai variopinti ornamenti, usi e costumi, donne e uomini di paesi continua a pag. 2 Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno Lusinghiero bilancio della grande manifestazione mondiale quando manca circa un mese alla chiusura Expo Milano 2015, i conti tornano A Palazzo Salmatoris in Cherasco (Cn), l’evoluzione dello stile artistico-culturale del Continente Nero afric a ieri, oggi e domani, dalla tradizione al contemporaneo Folla all'ingresso di Expo, foto © aut./Expo2015 Donne Makawana, Angola, foto di Anna Alberghina © l’autrice / Palazzo Salmatoris / Comune di Cherasco dI ROSSeLLa TReVISaN d opo un tour mon- diale iniziato nel 2012 a Como (con tappe successive a Pa- rigi, Tel aviv e Roma, tra le altre) e con un re- cord complessivo di oltre un milione di visi- tatori, la grande rasse- gna dedicata alla dinastia Brueghel fa ri- torno in Italia, sce- gliendo Bologna quale sede per il suo capitolo La mostra internazionale sui Brueghel approda a Bologna Che capolavori questi Fiamminghi! continua a pag. 2 continua a pag. 2 Jan Brueghel il Vecchio e Peter Paul Rubens “Madonna con Bambino in una ghirlanda di fiori” 1616-18 ca., olio su tavola, 64,5x45 cm. © Luigi Caretto / Palazzo Albergati

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RoBeRTo Roveda

Dopo tante discus-sioni, oggi possiamodire che i conti tor-

nano. expo 2015 volevaprima di tutto rappresentareun’occasione di rilancio perMilano e per l’italia, unagrande vetrina in cui mo-strare le potenzialità del

Paese. ebbene, da questopunto di vista, missione com-piuta. lo testimoniano, aicancelli d’ingresso del-l’esposizione e dei padiglionipiù gettonati (italia, Giap-pone, Germania, Kazakhi-stan), le quotidiane fileinterminabili, formate da per-sone provenienti da ogni an-

golo del Pianeta. ormai, in-fatti, si viaggia stabilmente supiù di duecentomila presenzegiornaliere e il traguardo dei20 milioni di visitatori totalinon pare più una chimera,come ha dichiarato il com-missario unico di expo Giu-seppe sala in conferenza

P e R i o d i C o d i C U l T U R a e i n F o R M a z i o n eFondato da Carlo accossato nel 1994

I.P.

C O U R R I E R D E S A R T S

€ 3,00anno XXi - n° 12 - venerdì 2 ottobre 2015direzione e Redazione: p.za zara, 3 – 10133 TorinoTel. 011 6312666 - fax 011 6317243email: [email protected] - [email protected] - sito-web: www.corrieredellarte.itart. 2 c. 2 lg. 662/96 - Pubblicità inferiore al 45% - Spedizione in abbonamento postale

dell’ARTECORRIERE

enRiCo s. laTeRza

Parafrasando la famosacanzone, si potrebbedire che è questione

di... styling. stile, infatti,propriamente parlando, èquello descritto e illustrato,evidenziato e documentatodall’istruttiva quanto affasci-

nante mostra allestita a Pa-lazzo salmatoris in Chera-sco (Cn), a cura di annaalberghina e Bruno alber-tino, moglie e marito en-trambi medici e “affetti”dalla passione per il Conti-nente nero, cui hanno dedi-cato lunghi anni di viaggi estudi, spingendosi ben al di

là della curiosità da turisti,dell’esplorazione favolosaalla indiana Jones, della de-solazione letteraria di PaulBowles o di dino Buzzati edell’atteggiamento di con-quista coloniale d’un Robin-son Crusoe, o dellaromantica empatia emotivad’una Karen Blixen (im-mancabile citazione), sino atentare di attingere invece –non senza fatica e rischi per-sonali – alla fonte inesauri-bile dell’autentica sapienzaovvero condivisione con ipopoli nativi. Una ricercache, sulle orme di lévy-strauss e Malinowski, pro-segue e si implementacontinuamente, mai appa-gata o conclusiva, sempreaperta, in divenire. in questaoccasione espositiva, l’inge-nito spirito creativo del-

l’africa, che tanto ha in-fluenzato anche gli occiden-tali, da Braque a Picasso, daMatisse a Modigliani, attra-verso la corrente di un “pri-mitivismo” nient’affattosemplicistico o “selvaggio”,anzi assai sofisticato ed in-tellettualmente evoluto,s’esprime in quattro filoni,ossia sezioni d’indubbio in-teresse estetico e scientifico:si comincia con una sele-zione di pregevoli esemplaridella vasta collezione disculture lignee e maschererituali tradizionali, raccolteproprio dai coniugi torinesialbertino-alberghina, overisalta la pregnanza etnico-sociale, oltre che religiosa –e non di pura valenza deco-rativa – di forme e materialiche ne testimoniano il riccopatrimonio del passato e in-

sieme l’attuale vivacità,nonché i pericoli di appiatti-mento normalizzante, o ad-dirittura cancellazione, chel’apparentemente inarresta-bile progresso dell’impe-rante globalizzazioneeconomico-mediatica plane-taria costringe ad affrontare,per scongiurare la minacciache essa rappresenta per illoro – e nostro – futuro; siprosegue quindi con le sug-gestive immagini degli scattidi anna e degli americaniTomas d.W. Friedmann ePhil Borges, tramite i qualiprendono corpo in carne edossa, pellicola sensibile opixel digitali, sotto gli occhie nell’ottica di fotocamera espettatore, tribù dai variopintiornamenti, usi e costumi,donne e uomini di paesi

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Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giornoLusinghiero bilancio della grande manifestazione mondiale quando manca circa un mese alla chiusura

Expo Milano 2015, i conti tornano

A Palazzo Salmatoris in Cherasco (Cn), l’evoluzione dello stile artistico-culturale del Continente Neroafrica ieri, oggi e domani, dalla tradizione al contemporaneo

Folla all'ingresso di Expo, foto © aut./Expo2015

Donne Makawana, Angola, foto di Anna Alberghina© l’autrice / Palazzo Salmatoris / Comune di Cherasco

di Rossella TRevisan

dopo un tour mon-diale iniziato nel

2012 a Como (contappe successive a Pa-rigi, Tel aviv e Roma,tra le altre) e con un re-cord complessivo dioltre un milione di visi-tatori, la grande rasse-gna dedicata alladinastia Brueghel fa ri-torno in italia, sce-gliendo Bologna qualesede per il suo capitolo

La mostra internazionale sui Brueghelapproda a Bologna

Che capolavoriquesti Fiamminghi!

continua a pag. 2continua a pag. 2

Jan Brueghel il Vecchio e Peter Paul Rubens“Madonna con Bambino in una ghirlanda di fiori”

1616-18 ca., olio su tavola, 64,5x45 cm.© Luigi Caretto / Palazzo Albergati

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stampa il 17 settembre: “Per ora la parola ‘suc-cesso’, però, per me è vietata: crediamo di poterraggiungere il target di 16 milioni di ingressi a finesettembre per poi concentrarci a ottobre a rifletteresu quello che Expo è stato e cosa deve lasciare, nonsolo relativamente all’area, ma anche al messag-gio; siamo in condizione di poter arrivare ai 20 mi-lioni di ingressi e di biglietti venduti”. inoltre, neimesi estivi expo ha dimostrato di potere essere unevento capace di attirare gli stranieri e portarli nuo-vamente nella nostra nazione. i dati del turismo par-lano, infatti, di un aumento generalizzato deglistranieri, in buona parte dovuto a cittadini extra eu-ropei, attirate proprio dall’esposizione Universale.Così come cominciano a emergere alcuni dati eco-nomici, da tenere in dovuta considerazione: “Cen-tomila posti di lavoro”, fatturati per “un valoreaggiunto di due o tre miliardi di euro”, nuovi con-tratti per “almeno 300 aziende lombarde”; è questol’impatto che il Grande evento ha avuto sull’eco-nomia regionale, secondo il direttore generale di as-

solombarda (l’associazione delle imprese industrialie del terziario), Michele angelo verna. nella stessadirezione, del resto, vanno i numeri ribaditi dallaColdiretti, che indicano come “sotto la spinta del-l’effetto Expo i prodotti alimentari italiani han fattoregistrare un aumento exportdel sette per cento neiprimi sette mesi del 2015 rispetto allo stesso pe-riodo dello scorso anno”. lasciando da parte cifree numeri, expo ha mostrato che ci sono i marginiper far bene e che a fare solo i “gufi” e i “profeti disventura” poco ci si guadagna… vale, a nostro pa-rere, quello che ha affermato il Presidente del Con-siglio, in visita a Milano il 15 settembre scorso:“Expo Milano 2015 è la prova di quello che l’Italiapuò fare quando agisce in modo unitario; Si puòparlar male del Governo o di un partito, ma nondell’Italia; il nostro Paese oggi è leader nel mondoper fascino e qualità dei propri prodotti: il Mondoha fame d’Italia; oggi ci sono 800 milioni di nuoviconsumatori che si affacciano al mercato e per lorol’Italia è sinonimo di bellezza, cibo di qualità, cul-tura”. speriamo quindi che sia solo l’inizio e nonla classica rondine che non fa poi primavera!

2 Ottobre 2015Pagina 2dell’ARTECORRIEREC O U R R I E R D E S A R T S

segue dalla prima paginaExpo Milano 2015, i conti tornano

“così lontani, così vicini”, custodi della biodiversitànaturale che dovremmo aiutarli a conservare e tu-telare per la salvaguardia della nostra unica MadreTerra; s’inserisce poi armoniosamente, grazie all’or-ganizzazione di Cesare Pippi, un multicolore nucleodi arte contemporanea di quelle spesso martoriateregioni; in ultimo, ma non da meno, si palesano leopere ispirate a tali canoni, frutto del mirabile la-voro dei maestri Titti Garelli, Marian Heyerdahl,Plinio Martelli, Ugo nespolo e Renza sciutto, conl’apporto critico e storico-filologico di armandoaudoli e Paolo novaresio. se non si tratta di unatendenza di moda, speriamo che ciò ci permettadi approfondire forse il significato delle nostreancestrali radici fisiche e mentali, per riguada-gnare almeno un quadratino del paradiso perduto.Palazzo Salmatoris Comune di Cherasco - Cherasco Eventivia vittorio emanuele 29 – Cherasco (Cn)“African StyleDall’arte africana tradizionaleall’arte contemporanea”a cura di anna alberghina e Bruno albertinodal 17 ottobre 2015 al 17 gennaio 2016info: 0172 427050 - www.africantribalart.it

segue dalla prima paginaAfrica ieri, oggi e domanidalla tradizione al contemporaneo

più “culturale” e tecnico. Particolarità di questamostra, infatti, è l’aver variato ogni volta il ta-glio analitico, favorendo diversi aspetti della te-matica centrale e variando costantemente unarosa di opere presenti nel percorso e accostateinvece ad uno zoccolo duro di opere decisa-mente uniche. Colpiscono subito il capolavorodi Hieronymus Bosch I sette peccati capitali eLa Resurrezione di Pieter Bruegel il vecchio,che introducono il visitatore nell’universo dellapittura fiamminga del Cinquecento, oscillantetra gli estremi di un’arte grottesca e cupa (comenelle due opere citate) e le algide eleganze del-l’arte dei così detti “primitivi fiamminghi”.Questa prima sezione espositiva appariràquanto mai utile tanto al profano quanto al na-vigato amante del mondo fiammingo, in quantofunzionale ad introdurre un discorso altrimenticomplesso e non sempre lineare, tale e tanta èla quantità dei pittori che operarono nell’orbita

dell’universo Brueghel. Un’opera come la Ma-donna col Bambino e Sant’Anna, dunque, rea-lizzata nei primi decenni del ’500 da colui chefu soprannominato il “leonardo del nord”,Joost van Cleve, può mostrare i risultati tecniciraggiunti in Fiandra poco prima che Bruegel ilvecchio aprisse l’arte alla modernità della vitaquotidiana. l’opera, imprestata dalla torineseCaretto & occhinegro (neonata espansionedella storica Galleria luigi Caretto, che ora af-fianca in parallelo) è dotata di colori smaltati esquillanti, mentre l’alto livello di definizione deidettagli e la raffinata eleganza della composi-zione sono tratti tipici della pittura fiammingadel primo ’500, innamorata delle ridondanzegrafiche e degli arcaismi goticheggianti, mesco-lati a fantasiosi dettagli, come il paesaggio. Pro-seguendo, la mostra è un’esplosione di colori,forme e soggetti, che spaziano dall’allegorico alpopolaresco. in questo, la tappa bolognese si di-stingue per la grande completezza di autori e distili, fornendo un’approfondita visione di tuttala pittura fiamminga dalla fine del Cinquecentofino alla fine del seicento. delle tantissime(oltre novanta) opere esposte colpisce la sovrab-bondanza di dipinti a soggetto floreale, dovespicca un’opera frutto della collaborazione traJan Brueghel il vecchio e Pieter Paul Rubens. idue giganti assoluti della storia dell’arte hannocreato a quattro mani la Madonna col Bambinoin una ghirlanda di fiori. la parte realizzata daRubens è quella figurativa, eccelsa e magistralecome solo il grande pittore di anversa sa essere,mentre al sapiente Jan, detto “dei velluti” per lasua abilità nel rendere le più delicate variazionimateriche degli oggetti, è affidata la realizza-zione della parte floreale, autentico microcosmoautonomo all’interno della composizione gene-rale. la mostra, aperta fino a febbraio 2016, èprobabilmente l’ultima occasione per vedereriunite in un unico luogo una serie di opereantologiche che rimarranno negli annali delleesposizioni culturali italiane del decennio.

Joost Van Cleve e Maestro delle mezze figure femminili"Madonna col Bambino e Sant'Anna", 1530 ca.olio su tavola, 57,5x46,4 cm. © Caretto & Occhinegro

segue dalla prima paginaChe capolavori questi Fiamminghi!

Statuetta lignea di figura Luba per divinazione, Collez.Albertino-Alberghina, foto © B. Albertino / Neos Edizioni

Maurus Michael Malikita, “Africa”, olio su tela© l’artista / Palazzo Salmatoris / Comune di Cherasco

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dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T S

Pagina 32 Ottobre 2015

la Biblioteca NazionaleUniversitaria di Torinopresenta alla città il suo

rinnovato Auditorium intitolatoal musicista Antonio Vivaldi,del quale conserva il corpo prin-cipale dei manoscritti esistenti,oltre 450 composizioni. leopere sono state rese possibiligrazie al sostegno della Compa-gnia di San Paolo e, come di-chiara il Presidente lucaRemmert: “Per riportare al cen-tro della vita culturale la sua Bi-blioteca Nazionale in uno spaziorinnovato, non solo dedicatoalla musica ma teso a diventaresede di tante attività culturali”.Responsabile dell’intervento èstata l’Associazione Amicidella Biblioteca Nazionale,che, attraverso il suo PresidenteFranco Cravarezza, si dichiara“orgogliosa di aver appassiona-tamente vinto la non facile sfidaper donare alla collettività una

nuova e straordinaria risorsaculturale”. Per contro, il diret-tore Guglielmo Bartoletti riba-disce la potenzialità dell’areaculturale che sarà integrata abreve con l’inaugurazionedell’atrio con sala storica e delridotto. l’auditorium disponedi un’ampia sala di oltre otto-cento metri quadri, di una sala

regia audio, di re-gistrazioni e pro-iezioni a grandeschermo a cuifanno corniceampi quadri lu-minosi a parete edue sculture inacciaio corten.non manca unospazio dedicatoal grande musi-

cista, il corner vivaldiano,dove - in apposite teche clima-tizzate - verranno esposti imanoscritti del grande autore.

Auditorium Vivaldip/so BNUBibliotecaNazionaleUniversitariaP.za Carlo alberto 5/aTorino

di GianFRanCo sCHialvino

C’è una piccola folla, oggi, mar-tedì 15 settembre, davanti al-l’ingresso del cimitero

monumentale, ad accompagnaresalvo, rendergli omaggio nel suo viag-gio estremo. È una giornata umida egonfia di nuvole, triste, movimentatadai saluti di tanti amici arrivati da ognidove, artisti, galleristi, collezionisti tuttiriuniti in un imprevisto incontro persalutare un artista speciale. nomi fa-mosi nei libri della storia dell’arte eamici sconosciuti, insieme, commossi,ognuno col suo ricordo, di affetto, diriconoscenza, di stima per un uomoche ha voluto diventare pittore e c’èriuscito, con coraggio e intelligenza, ri-manendo fino in fondo sé stesso. nel2008, dopo la mostra antologica allaGam torinese, nel nuovo, immensostudio dalle volte decorate mi raccon-tava: “A un certo momento della vitadevi buttarti allo sbaraglio, un po’come quando ti tuffi nell’acqua. Tidevi lasciare andare, ti butti giù e quelche c’è, c’è. Io ho fatto così, fidandodi riuscire, quando mi sono trovato inuna città (Torino; era nato in sicilia, aleonforte in provincia di enna, nel1947) e in una situazione in cui, se un

giovane artista voleva affermarsi, nondoveva usare più gli strumenti tradi-zionali dell’arte: il pennello e la telaerano dei tabù. Lì c’era una galleriad’avanguardia, Sperone, e c’era chiportava un pezzo di ferro, chi un vetro:io ho pensato di portare una lapidecon su scritto ‘idiota’”; e arriva nelpieno del successo già due anni dopo,nel 1972, quando John Weber gli or-ganizza una personale a new York.Ma il rovello che già lo appassiona,mentre scrive curvando neon tricolorie scalpella il suo nome su lapidi dimarmo, è: “Devo accontentarmi di es-sere uno dei tanti, continuare a seguire

un movimento in cui pure sono diven-tato uno dei protagonisti, o per me ègiunto il momento di diventare un pit-tore che usa tele, colori e pennelli, emagari di confrontarmi con i fantasmidei musei, come ho (sempre) so-gnato?”. non è stato facile convincerechi fino a quel momento gli era com-pagno, colleghi, galleristi e critici, mail successo gli arride ancora. lo pen-sava “un regalo, ma nello stessotempo anche una sorpresa. Io consi-dero tutta la vita una sorpresa, e forseun premio. C’è un dono uguale pertutti, ed è il dono della vita. Questodunque ci accomuna: cercare di viverecon gioia, insieme. Se non si riesce atrasmettere questo entusiasmo, si fini-sce coll’avvizzire e poi morire. La miaforza è aver ricevuto la vita ed ancheil mio lavoro è quindi rivolto a salva-guardare, in me e negli altri, un donoprezioso”. la figlia norma ci invita adaccompagnarlo alla tomba, dove saràaffissa una sua famosa opera: Salvo èvivo / Salvo è morto. “È proprio a meche pensavo quando ho inciso la la-pide su cui ho scritto ‘Salvo è vivo’ suun fronte e sul lato opposto ‘Salvo èmorto’, creando il primo esempio diopera d’arte in cui coesistono la realtàe l’ipotesi. Adesso la realtà è quelladella vita, e l’ipotesi rimane nascosta.Domani (speriamo sia lontano),quando qualcuno ribalterà la lapide,ciò significherà che l’ipotesi è diven-

tata realtà, e che l’invisibile è diven-tato visibile”. Quel giorno – quel do-mani lontano ancora in quel nostroamichevole conversare, al fumo del-l’ennesima sigaretta in tono con le vo-lute degli stipiti delle porte, tinti di unastraordinaria tonalità lavanda, dovegalleggiavano qua e là cavalletti prontia un nuovo lavoro, pennelli sparsisulle tavolozze di carta di giornale,sotto il pesante lampadario antico invetro di Murano – è purtroppo già qui.

Un ricordo dell’artista scomparsosalvo è morto, salvo è vivo

Salvo con Nico Orengo, 2004, foto © aut.

Nella Biblioteca Nazionale, dopo l’intervento di ristrutturazione, finanziato dalla Compagnia di San Paolo

A Torino i l nuovo A Torino i l nuovo Auditorium VivaldiAuditorium Vivaldi

Scorcio del corner vivaldiano dell’Auditorium, foto ©aut./BNU

La facciata della Biblioteca Nazionale di Torino, foto ©aut./BNU

Mentre andiamo in stampa ci ègiunta in redazione la notiziadella morte di Carol Rama.La famosa artista torinese si èspenta a 97 anni nella sua casa divia Napione. Nel prossimo numerodel Corriere dell’arte approfon-diremo il percorso professionaledi colei che a buon diritto si èconnotata come una delle piùimportanti pittrici contempora-nee, non solo a livello nazionale.

foto © aut./ANSA

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Gian GioRGio MassaRa

la società Promotrice delle Bellearti di Torino apre la stagioneautunnale di mostre in modo

eccezionale; infatti il salone d’onore –come sempre allestito in modo sugge-stivo da orietta lorenzini – ospita unaserie di cartoni di Umberto Mastro-ianni, l’autore della cancellata del Tea-tro Regio di Torino. le opere, realizzatefra il 1959 e il 1988, sono costituite dacolori e segni che si aggregano sul car-tone suggerendo senso di profondità; eil supporto fragile ora si distende, oras’incurva. la collezione è stata gentil-mente concessa dalla Fondazione pre-sieduta da Paola Molinengo Costa.otto sono gli autori presenti alla rasse-gna attuale. Quasi astratte sono le operedi luisa sartoris e Roberto davico; lapittrice, presentata da angelo Mistran-gelo, ama i paesaggi silenti, compresauna veduta urbana con la torinese Moleche si erge in un ventoso cielo. Fra lealtre opere, Chiaro di luna, con fioricampiti su fondo azzurro, o un Soleadagiato su giochi materici. Un’intera

sala accoglie le opere – grandi oppurequasi minuscole – che Roberto davicoha realizzato celebrando monti “oltre ilreale”, la suggestiva “Montagna nelcielo” percorsa da una sola, ininterrottalinea scura, la bella Estate di San Mar-tino, che pur nell’astrazione dice del-l’ultima stagione autunnale. Figurativesono invece le opere di Maria Cervai,Flavio Falconi, liana Galeotti Mazzo-leni. la Cervai dedica alcuni versi a or-sera (Croazia) “paese di fiaba / sospesofra l’azzurro del cielo / e il mare”, manei dipinti s’accosta al paesagggio pie-montese Val d’Ala (lanzo), ad esem-pio, colta in una tersa giornatainvernale, Giardini intensamente fioriti;poi vedute della vecchia Istria cristal-lizzate nella memoria. Flavio Falconiama indiscutibilmente le linee, allequali conferisce movimento in operequali Danzao Arlecchino: il colore - in-tenso - accompagna sempre gli oli diquesto autore che sottolinea i senti-menti in un Abbracciocome in Mater-nità. Un’esplosione cromatica sta inGioia di vivere, opera che s’è all’im-provviso realizzata sulla carta. liana

Galeotti Mazzoleni ricorda un incontrocon il maestro Paulucci, poichè en-trambi dipingono le vele; quelle dellaGaleotti paiono voler dominare il mareche si fa ora azzurro, ora verde; se poia sera compaiono i Riflessi, il paesaggiocambia: nel cielo gli ultimi sprazzi dicolore sfiorano la riva dalle dunose col-line. assai interessante è la sala diMaria Grazia Raffaelli, pittrice che os-serva e trasforma la natura a suo piaci-mento e che trasmuta gli stati d’animonelle proprie tele. nascono così quadriquali Betulle, Raggi dorati, tela ani-mata dalle ultime infiorescenze che sirivelano poco a poco, Cespugli in fiorea formare una siepe dove la luce nonpenetra. linee e colori sono gli ele-menti principe di Pierluigi Bovone, chesa cogliere la poesia della memoria intele quali Misteroe che in Transito pare

evocare il mondo cromatico, intenso eveloce, di vedova. Bovone espone laserie dedicata a Mio nonno, compostada ideali ingranaggi che si mutano incolore, e le Finestre, con alternanzenere e giochi di colore; infine, il rap-porto terra-madre, sfuggente nel sogno.due grandi sale son state scelte perpresentare la pittrice sudafricana Mer-cia Written, che propone opere a olio,fotografie, collage, nonché la celebra-zione degli ormai storici Blue Jeans.La joie de vivre è accolta in un susse-guirsi d’immagini femminili, mentreMickey Mouse occhieggia dopo averfatto sognare milioni di bambini. ilmalinconico mondo delle Star e il sus-seguirsi delle stagioni sottolineano lavarietà di interessi di una signora chenon scorda mai la poesia della vita.Società Promotricedelle Belle Arti in Torinov.le Balsamo-Crivelli 11 – Torino“Pittori per la Promotrice”8 Mostre PersonaliFino al 18 ottobreinfo: 011 6692545www.promotrice.com

Pagina 4dell’ARTECORRIEREC O U R R I E R D E S A R T S

2 Ottobre 2015

enzo PaPa

Firme prestigiose del secondo novecentosono proposte dalla Galleria accademia,in una panoramica in cui il collezionista

attratto dall’arte contemporanea ammirerà oltreventicinque artisti che onorano già la storia dellapittura piemontese, nazionale ed internazionale.la rassegna include opere d’arte figurativa diTransavanguardia ed opere dell’informale post-bellico e delle Biennali veneziane, tra le qualil’amatore d’arte esperto o neofita sarà affasci-nato non solo dai nomi che punteggiano l’espo-sizione, ma anche dalla qualità delle proposteche la Galleria ha selezionato, nel prolunga-mento esperto di un’attività che vanta a montequasi mezzo secolo di tradizione. l’estimatoreincontrerà opere estroverse di amadio, un Cielodi Carena, tra i più lirici, un’opera espressionistadi Karel appel, già esposta nel gruppo dei Cobra,un Ritratto di Abacuc del primo lorenzo ales-sandri, non ancora “surfantista”. si faranno am-mirare, nella rassegna, una Figura di MimmoRotella (décollage), un’acquaforte a colori subroccato di emilio Baj, un Capriccio di PieroRuggeri, di piccolo formato ma di emozionantepoetica, il delicatissimo Ritratto di Carla, giova-nissima, di Francesco Menzio, le sculture figu-rative di Mattia Kostner, pervase di un alone diverità nelle forme, e di astrazione nell’apparenza

quasi diafana del legno chiarissimo. domina unaparete della Galleria la grande tela di MimmoGermanà, Bassa Marea (210x190 cm.) il cui co-lorismo espressionistico, ridondante di colori sa-turi, inonda l’ambiente, mentre le formericonoscibili permeano l’atmosfera, come perpartecipare al dialogo con lo spettatore. Un“classico” di Piero Gilardi replica lo stile e imodi dell’artista e, sempre nel filone della pop-art, si ammira anche un attraente pannello diUgo nespolo, a intarsi lignei profondi e colora-tissimi, evocante Parigi. scultura in attesa discoperta, è un’opera del pittore informale lau-ricella. Tra i tanti nomi illustri figurano ancoraMarco lodola, il sempre amato italo Mus,achille Perilli, con le sue geometrie impossibili,solamente concettuali, Michelangelo Pistoletto,spazzapan, schifano, il fiabesco Tabusso e loialoplasta silvio vigliaturo. Un’accattivante telabipartita, figurativo-simbolica, è presentata daines daniela Bertolino. il raggruppamento pro-posto dalla Galleria accademia costituisce oggiuna delle rare occasioni in Torino di rassegnededicate ad alcuni artisti della feconda stagioneinnovativa dell’ultimo periodo del “secolobreve”, del momento dell’informale, dell’az-zeramento e della rinascita attraverso la Tran-savanguardia e il Post-modern. i collezionistiattenti non perderanno questo appuntamento,non si sa quando ancora riproponibile.

Galleria Accademiavia accademia albertina 3 – Torino“Maestri Contemporanei” CollettivaFino al 14 ottobreinfo: 011 885408www.galleriaaccademia.itorario: dal martedì al sabatodalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19,30

Alla Società Promotrice delle Belle Arti in Torino

Il trionfo della pittura

Maestri contemporanei alla Galleria Accademia di TorinoPanoramica sul secondo novecento

Ines Daniela Bertolino, “Albero”© l’artista / Galleria Accademia

Umberto Mastroianni“Vascello fantasma”, 1967tecnica mista su carta incisa, sbalzatae strappata, 70x50 cm.© aut./SPBAT

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andRea d’aGosTino

non sono molte leoccasioni in cuiuna sede espositiva

è davvero pertinente altema della mostra cheospita al suo interno. inquesto caso sono addiritturadue le sedi a Milano stretta-mente intrinseche al temaportante: Il disegno nell’ac-qua è ospitata all’acquarioCivico - un monumento instile liberty costruito perl’expo del 1906 - e allaConca dell’incoronata, invia san Marco, con lechiuse originali progettateda leonardo da vinci allafine del 1400, da poco re-staurate. due luoghi acco-munati dalla presenzadell’acqua, elemento fon-dante dell’espressione delgrande artista contempora-neo omar Galliani. Unamostra affascinante, a curadi Raffaella Resch, che sidispiega in ambienti sugge-stivi con un progetto digrande valore artistico, natodalla collaborazione tra ilComune di Milano, l’ar-chivio omar Galliani, expoe la società dei naviglilombardi. Galliani, classe1954, insegna da anni al-

l’accademia di Brera e perquesta importante mostraha riunito opere dal 1978 aoggi, realizzate con diversetecniche che sottolineanol’osservazione della naturae dell’uomo. all’acquariosono esposte, con un allesti-mento di Mario Botta, oltrequaranta opere realizzate sucarta, legno di pioppo, telagommata e rame ispirate altema dell’acqua, che perGalliani è il mezzo espres-sivo principale con cui di-lava i disegni a carboncino,sanguigna, matita e inchio-stro. i titoli delle sezionisono esemplificativi: nel

giardino e al pianterreno lasezione Immersioni pre-senta lavori che sono statiappunto immersi in acqua;al piano superiore, la se-zione Riflessi e rispecchia-menti mostra incisioni edisegni tutti giocati sul temadella simmetria e del dop-pio. È presente inoltre ilvideo Fluire, regia di Mas-similiano Galliani, in cuil’artista parla del suo rap-porto con il luogo d’ori-gine: il Po esondato, dove ipioppi si rispecchianonell’acqua e rimandano altema a lui molto caro delsiamese. la video installa-zione Loop proietta veloce-mente nell’acqua 500 opere(24 al minuto) sottoline-

ando il tema della memoriadell’acqua e creando un ef-fetto ipnotico. non man-cano libere citazioni dicapolavori del passato,come la rivisitazione del-l’Ophelia del preraffaellitaJohn everett Millais, il cuisoggetto anche qui è legatoall’acqua stessa. Galliani dasempre ha rivolto losguardo alla figura di leo-nardo: questo interesse peril grande genio rinascimen-tale lo si ammira anche allaConca dell’incoronata doveha allestito, nel tratto sco-perto del naviglio, l’instal-lazione a cielo apertoAquatica. La memoriadell’acqua, un polittico diquattro tavole di pioppocomposto da due grandiprofili femminili, che ricor-dano la celebre Leda dileonardo, creati misce-lando grani di sale dell’Hi-malaya con albume diuovo; le altre due tavole di-pinte a tinta unita rappre-sentano la terra e il cielo. ein caso di pioggia? “Ma iovoglio che piova – con-ferma l’artista – in modotale che l’immagine vengadissolta dalle acque! Voglioche questo disegno s’involi,portando con sé la memo-ria di noi che oggi lo nomi-niamo in quel vano dovetutto si perde e diventa me-moria… La consapevo-lezza della bellezza svaniràcosì in un segno rapito dal-l’acqua in un giorno disole”. durante l’inaugura-zione è intervenuto FlavioCaroli, il cui testo arricchi-sce il catalogo edito da sil-vana editoriale, parlandodel tema della bellezza.

Acquario Civicov.le Gadio 2 – MilanoFino all’11 ottobre Conca dell’Incoronatavia s. Marco – MilanoFino al 25 ottobreOmar Galliani“Il disegno nell’acqua”a cura di Raffaella Reschinfo: 02 88465750

dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T S

Omar Galliani, una doppia mostra “liquida” a Milano

Come svanire in un segno rapito dall’acqua

“AquaticaLa memoria dell’acqua”2015, installazionetavole 251x185 cm. ciasc.;in alto,“Dalle stanze di Ophelia”2010-2015smalto su pvc, sedimentimarini e fluviali500x500 cm.foto di Luca Trascinelli© aut.

Omar Galliani al lavoro nel suo studiofoto di Luca Trascinelli © aut.

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Pagina 6dell’ARTECORRIEREC O U R R I E R D E S A R T S

2 Ottobre 2015

il concetto di spazialità è alla base dell’opera Riflessi nella sera di lianaGaleotti Mazzoleni. Quivi, infatti, una delimitazione orizzontale separanettamente i due registri portanti: uno superiore, dal fondo monocromo,in cui una serie di “sorvolanti” linee colorate compongono una direzio-nalità che va dall’alto a sinistra verso il basso a destra, in un moto di-scendente che giunge circa a metà del supporto; nell’altro, invece,s’assiste ad una nuova stesura monocroma, più scura della prima, su cuis’intersecano tinte differenti, sempre vivaci, attraverso le quali l’ombraspeculare dei tratti superiori si riflette, direzionandosi verso destra, nellametà inferiore dello spazio, appunto. Queste singole astrazioni deco-

struttive compionootticamente un pre-supposto di rifor-m u l a z i o n elogico-percettiva,al punto di leggeresuccessivamente uninformale paesag-gio marino al tra-monto, con le scieeteree soprastantiche si rifrangonocon la loro essenzasul variegato ter-reno sot tos tan te .

Liana GALEOTTI MAZZOLENIemail : [email protected]

l’opera realizzata da Maria Cervai affonda direttamente nel mondo realisticoin cui è protagonista la natura, che ingloba lo spettatore, essendo immedia-tamente riconoscibile. Il giardino dal fondo dorato evoca la dimensione bu-colica di un mondo incantato, in cui le piante, i fiori, o le atmosfere rarefatte,in una luminosità zenitale, spingono lo sguardo del fruitore a cercare una viad’uscita da un simile labirintopositivo ove ogni elemento ri-sulta perfettamente consonoed in equilibrio con gli ele-menti circostanti. Quasi comese fosse un organismo viventela cui pregnanza arcadica in-ghiottisse al limite del possi-bile ogni sguardo nel vorticedei profumi, delle essenze odei richiami ancestrali ad unmistico eden di cui non fac-ciamo parte. eppure l’occhiodilata virtualmente le suepossibilità ricettive e la psi-che tende inequivocabil-mente a cercare nuovisbocchi in un altrove che nonstarà mai nell’interscambiodelle sensazioni prodotte.

ancora soavità nell’opera di Maria Grazia Raffaelli: un microcosmico con-nubio di linee e forme relazionate cromaticamente dai giochi della luce; siintitola infatti Raggi dorati d’autunno la sua opera, che raffigura il dettagliodi un tronco d’albero disposto in primo piano, sul versante sinistro del qua-dro, in un particolare della sua estensione verticale, mentre sul lato destroassistiamo all’articolarsi fronzuto dei ramoscelli e del fogliame, colte daun senso di evanescente leggerezza, proprio perché attraversate in traspa-renza dai raggi solari.l’aspetto pregnante dellacomposizione è propriodeterminato da questosintomatico connubio tral’effetto luminoso equello di parzialità dellavisione, nel senso chestiamo visualizzando solouna limitata sezione deltutto: dal particolare al-l’universale, quindi, in unmomento che preannun-cia la caduta stagionaledelle foglie ingiallite.Forse un anelito all’infi-nito, attraverso il tempoche scorre inesorabile.

Liana Galeotti Mazzoleni, “Riflessi nella sera”

Maria Cervai, “Il giardino dal fondo dorato”

Maria CERVAIcell. 339 2511509

P.za zara, 3 – 10133 TorinoTel. 011 6312666 / fax 011 6317243

Industria rappresenta la perfetta sintesi idealizzante d’un neoplasticismo or-ganico di cromie amalgamate ad una formalità pseudo-astratta, protesa peròverso una logica concettuale che consente di scindere gli agglomerati quadri-

partiti dei singoli corpi negli spaziunificati da una significanza dipartenza: linee, cerchi, direzioni,pesi, divengono parti costitutivedi una macchina in movimentoazionata da una catena di mon-taggio.Tali premesse evocano undinamismo strutturale consen-tendo alle singole componenti direlazionarsi necessariamente allealtre in un meccanismo compo-sito di cui non ne comprendiamola funzione. Questa sorta di mo-tore cosmico diventa un conte-nitore iconico di significazionisottili o di rimandi impliciti astrutture sociali. ognuno di noidiviene appunto parte di que-sto perfetto meccanismo inmovimento, atto a progredireed evolversi nel tempo attra-verso una logica decostruttiva.

Maria Grazia RAFFAELLItel. 011 4523371

Pierluigi BOVONEtel. 011 9653681

Pierluigi Bovone, “Industria”

Maria Grazia Raffaelli, “Ragi dorati d’autunno”

specialespeciale SOCIETÀ PROMOTRICE DELLE BELLE ARTI IN TORINOPittori per la Promotrice e omaggio a Umberto MastroianniFino al 18 ottobre 2015

fondatanel 1842v.le Balsamo-Crivelli 11 – Torino

Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giornodell’ARTECORRIERE

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Pagina 7dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T S

2 Ottobre 2015

Star in blue jeans è l’opera di Mercia Whitten in cui la posa della figurarinvia ad un fotografismo tradizionale, proiettandolo creativamente versoquelle atmosfere pop in cui la condensazione cromatica, al limite di unminimal psichedelico, degli oggetti decorativi fa da contrasto al segnopuro mediante il quale è concepito il volto in primissimo piano del sog-getto femminile, rappresentato in un atteggiamento pensoso, data l’evi-dente obliquità dello sguardo, proiettato a destra. ed è appunto lo sguardodella star l’elemento fo-cale, catalizzante, quasicome se assorbisse a suavolta quelli degli astanti.da qui lo “squilibrio”dei pesi: i colori scuri pergli elementi di supportoche codificano simboli-camente un modo d’es-sere e la sobrietà delsegno proteso verso unalleggerimento spiritualedi ciò che è mondano.l’inespressività divienematrice essenziale diquesto criticismo neiconfronti di tutto ciò cheè codificato dalle masse.

Mercia WHITTENcell. 331 5422137

l’Arlecchino di Flavio Falconi è un bambino che con una specie di bacchettamagica apre un varco nel cielo di luce colorata, facendo entrare in contrastoformulazioni cromatiche che si amalgamano con la dimensione retrostante.osservandolo con maggioreattenzione, però, compren-diamo che la stessa luminositàemessa assume le caratteristi-che di un cielo realistico incontrasto alle cromie retro-stanti intrise ancora di quelleatmosfere magiche di cui l’ar-lecchino stesso è protagonista:un tenero viaggio tra il mondofavolistico e quello circense incui i varchi dimensionali trauno e l’altro s’intersecano inun insieme costante di scatolecinesi, a metà strada tra lapoetica onirica dell’imperanteCommedia dell’arte eun’astrazione latente assorbitada una concettualità novecen-tesca. il bimbo senza occhi cimostra la sua anima giocandocon la nostra sensibilità.

Flavio FALCONIcell. 338 1766951

[email protected]

Flavio Falconi, “Arlecchino”

Mercia Whitten, “Star in blue jeans”

Un posto in cui vivere è il titolo emblematico del quadro di Roberto davico, incui egli esteriorizza il concetto esistenziale dell’essere nel mondo, attraversol’anima delle cose. Cose che ovviamente perdono la loro connotazione concretacon la vita di tutti i giorni, sino a sublimare in spazi siderali ottenuti da una ca-pacità tecnica che sottolinea il gesto esecutivo mediante il segno spirituale deldivenire: principi questi che davico attua ricostruendo quasi in maniera pro-gettuale un paesaggio idealizzante ove ogni getto cromatico, ogni linea portante,ogni compartimento della sezione sviluppata assume una propria autonomiapur facendo parte di un tutto armonico. Forse il “posto in cui vivere” rievocaconcettualmente proprio tale principio di coesistenza totalizzante in cui è am-messa ogni sorta di differenza benché inquadrata in un meccanismo unificante.

Roberto DAVICOemail : [email protected]

Roberto Davico, “Un posto in cui vivere”

Sole di luisa sartoris evoca figurativamente un’ellisse sincopata dal colorerosso circondato da nove raggi che richiamano lo sguardo nello sfondo bludel cielo circostante. eppure il concetto dimensionale sfugge direttamente allagestazione concreta dell’opera stessa: ciò che abbiamo definito celeste evocaun supporto stropicciato al limite di un giornale riutilizzato; dal centro di unostrappo vediamo appunto un sole emergere dal fondo di questa casualità. ilripristino del riflesso genera un paradosso. la sartoris tratta simbolicamentel’origine della vita e del Cosmo attraverso l’impiego di geometrie decostruite,

ricostituendole al-tresì analogica-mente tramitel’impiego d’unespressionismo lecui formulazionisensoriali interagi-scono nello spazio,col compito preci-puo di destabiliz-zare lo spettatorep r e c e d e n t e -mente assorbitodal l’ immedia-tezza percettivao t t i co -c roma-tica del quadro.

Luisa Sartoris, “Sole”

Luisa SARTORIScell. 349 7511635

a CURa di ANDREA DOMENICO TARICCOspecialespeciale SOCIETÀ PROMOTRICE DELLE BELLE ARTI IN TORINO

fondatanel 1842 Tel. 011 6692545 - www.promotrice.com

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Pagina 8 2 Ottobre 2015

dell’ARTECORRIEREC O U R R I E R D E S A R T S

enzo PaPa

Porzioni di cielo, di nubi, di acque, difluidi, di azzurrità insature, dipinti vapo-rosi, a volte insistenti su fondi oro, come

a simboleggiare l’impalpabilità dell’esistenza edel divenire, sottesa dalla preziosità del gialloe prezioso metallo, a sua volta elemento natu-rale denso di significati, allusioni, riferimentiallegorici materiali o spirituali. Rosanna vot-tero viutrella interpreta simbolicamente la flui-dità degli stati emozionali, dei sentimenti, deimoti che animano o turbano l’interiorità, offreuna panoramica di opere in cui l’apparenteomogeneità è l’affermazione di principi e con-vinzioni radicati nell’esperienza di vita, di pen-siero, di cultura. l’espressività estrinsecata deidipinti di vottero viutrella continua i caratterie le esperienze espressionistiche delle avan-guardie storiche, con la notevole caratterizza-zione che le opere di Rosanna si pongono nellafascia di contiguità tra l’iconico e il non-figu-rativo, cioè tra il riconoscibile e l’astratto, trala mimesi e l’informale, valenza artistica di ag-giornato significato nella pittura contempora-nea. i cieli, le nuvole e le acque di Rosannavottero viutrella sfuggono alla lettura ogget-

tuale, anche perché i fluidi mancano di formeproprie e, dunque, esistono solo nella fenome-nologia della percezione visiva. Per questa ra-gione il tema allude a condizioni, situazioni osensazioni che attengono alle regioni dell’in-conscio o del subliminale, e così l’artista pro-ietta nella pittura la complessa, inquieta einafferrabile mobilità della vita interiore di ognisoggetto pensante, che osserva e avverte la mu-

tabilità incessante delle nuvole e dell’acqua.Come nuvole al vento, come onde di risaccasulla battima è l’animo umano, sempre riso-spinto da una motilità generata dalle vicendeesistenziali, dagli alti e bassi come venti dibrezza o di bufera. le permutazioni perennidell’interiorità sono assimilate alle conforma-zioni sempre diverse delle nubi, sicché Rosannavottero traduce in immagini ciò che la ragionenon coglie, ciò che la mente non sa e non puòstrutturare in situazioni governabili con i mezzidel raziocinio. Tutto è fluido, dunque, e l’arti-sta sa, ed è tutto ciò che sa e, in questa consa-pevolezza, rende visibile in pittura, attraversoallusioni e metafore sensoriali, ciò chesfugge al controllo logico. e il tutto si fa arte.

Circolo degli Artisti di TorinoPalazzo Graneri della Rocciavia Bogino 9 – Torino“Azzurri: autoritratti dell’interiorità”Personale di Rosanna Vottero Viutrelladal 3 al 17 ottobreinfo: 011 8128718www.circolodegliartistitorino.itorario: dal lunedì al venerdìdalle 15,30 alle 19,30

Rosanna Vottero Viutrella al Circolo degli Artisti di Torinosorvolando le celestiali interiorità dell’animo umano

andRea doMeniCo TaRiCCo

Hypnos, Il preconscio creativo è il titolo dellamostra organizzata da Rinascenza Contem-poranea, in cui il tema portante è l’aspetto

ipnotico mediante il quale l’artista si trova ad ope-rare. Comunemente sappiamo che l’ipnosi è unostrumento che consente di accedere alla dimensioneinconscia sino a sondare aspetti emotivi trascuratidirettamente dalla ratio del soggetto attivo. si trattadi una nuova organizzazione strutturale della menteche le moderne università scientifiche definisconocome manifestazione plastica dell’immaginazione

creativa orientata mediante un operatore esterno ca-pace di veicolare la struttura del pensiero in una de-terminata direzione. Prima delle ricerche svolteverso la metà del settecento da Franz anton Me-smer, tutto ciò che aveva a che fare con questa di-sciplina veniva attribuito al mondo diabolico odivinatorio, sino a James Braid che nell’ottocentorelazionava il fenomeno alla dimensione del sonno.Antonella Botticelli deduce questi stati attraversoun rigore plastico che diviene gradualmente me-diante una direzionalità cromatica di cui i pieni e ivuoti ne sono le risultanti dirette. Chiara Cascionefa riferimento alla sua terra natia veicolando in arte

il suo attaccamento alla Grande Madre; il suoconcettualismo trova manifestazione nella ma-nipolazione diretta dei materiali che generanonuove forme estatiche. Debora De Flaviis im-merge il suo spirito critico nelle griglie geome-trizzate della ragione, per definire spazi mentaliin cui avviene la genesi dell’anima stessa. inLaura Evangelisti, invece, la spazialità fisicadecade in nome di una temporalità cromaticaintrisa di connotazioni simboliche. VirginiaFabbriè decana d’un figurativismo che derivadalla rimozione di stadi indeterminati del suopercorso concreto sino a discendere nelle atmo-sfere che non trovano limiti tangibili. i paesaggirealizzati da Isidoro Lorenzinicolgono il sensoprofondo dei contrasti naturali tra il cielo ed ilmare, tra la vegetazione e la grandezza della na-tura circostante, riducendo l’uomo ad osserva-

tore assente. i diversi autori coinvolti occupano set-tori ben codificabili di atteggiamenti differenti neiconfronti della propria realtà interiore. Un discorsoderivato da una sorta di concettualismo in cui laforma auto-ipnotica di gestazione creativa proponeimpieghi diversi del fare, approdando a un nuovocomportamentalismo indotto che spalanca i propricanali espressivi ad un pubblico maturo e disilluso.

Galleria Rinascenza ContemporaneaAssociazione Culturalevia Palermo 140 – Pescara“Hypos. Il preconscio creativo” Collettivacon Antonella Botticelli, Chiara CoscioneDebora De Flaviis, Laura EvangelistiVirginia Fabbri, Isidoro LorenziniFino al 24 novembreinfo: 328 6979208www.rinascenzaconteporanea.jimdo.com

Nuova Collettiva alla Galleria Rinascenza Contemporanea – Pescarail comportamentalismo ipnotico

Chiara Cascione, “Vesuvio”, 2015acrilico, stucco e giornale su tela

© l’artista / Rinascenza Contemporanea

RinascenzaContemporanea

Rosanna Vottero Viutrella, “Guardando n° 2”© l’artista / CdA

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Pagina 9dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T S

dal nosTRo CoRRisPondenTeMaURo lUCenTini

la prima impressione che siriceve oggi entrando nellameravigliosa retrospettiva

della scultura di Pablo Picasso alMoMa, Picasso Sculpture, è diun’arte gioiosa, astuta, sbalorditiva,esilarante e – non ci crederete – con-servatrice. È stata un’impressioneinattesa anche per me, che ho sem-pre sentito Picasso come sinonimodi rivoluzione. solo adesso ci sirende però conto di quanto sia po-tente il legame che, per quanto di-storte, capovolte, smembrate,antifigurative e anatomicamente ri-dicole, le sue creazioni mantengonocon la verità naturale. Paragonia-mole a quello che è l’ottanta percento delle acquisizioni recenti delMoMa - e di tanti altri musei d’artemoderna - dalla morte di Picasso nel1973 in poi, la pop art, l’arte mini-malista, i video, l’installation art, laappropriation art e via di seguito, eavvertiremo l’abissale distacco oc-corso tra queste forme d’espressionee quelle del grande spagnolo. in ge-nerale, l’arte “post-moderna” si giu-stifica come una ricerca della realtà.È una ricerca che può essere an-ch’essa affascinante, ma che ha piùdel filosofico e persino del mistico,che di ciò che generalmente ciaspettiamo dall’arte, appunto. Perquesta, e per dilettarci in modo ve-ramente insuperabile, ritorniamo alMaestro iberico. Figlio di un pittoregià affermato e educato all’accade-mia di pittura, Pablo non aveva maistudiato scultura. arrivando a Pariginel 1904 aveva buttato giù i primiesperimenti tridimensionali più chealtro come aiuto per il disegno e ildipinto, o come scherzo, o per inter-pretare meglio la psicologia di un ri-tratto. il primo contatto con lascultura gli era arrivato come unoscossone nel 1907 in quella che fuuna delle sue esperienze formativepiù profonde: la visita al Museo et-nografico del Trocadéro e la suascoperta dell’arte primitiva africanae oceanica, tutta ovviamente tridi-mensionale e tutta appartenentenella percezione di Picasso a unostraordinario panorama umano, dipopoli, di storia; insomma un pano-rama di vita. da allora, l’analogia trascultura e vita non lo abbandonerà

mai. Continuerà ad agitarsi nel retrodella sua psiche anche nei quattro ocinque anni successivi quando, pursenza ricorrere mai alla scultura, siaddentrò in competizione con Bra-que sul terreno totalmente inesplo-rato del cubismo, anch’essosuggeritogli dai primitivi; un ter-reno che, per coincidenza non for-tuita, avrebbe ricevuto proprio neglistessi anni incredibile luce dalla re-latività, la stupefacente scoperta dieinstein sulla natura dello spazio(1905); e il rapporto tra la visioneeinsteiniana e il cubismo - certa-mente esistito - non ha ancora rice-vuto l’attenzione necessaria. Fattosta che la ricerca cubista ha finitocoll’accentuare nel nostro anchel’interesse per la scultura, tanto veroche molte delle sue prima creazionitridimensionali consistono nelleprofonde sfaccettature, angolosità efratture che, già tentate in pittura,egli estende ora alla ritrattisticascolpita e in genere alla creazione dioggetti fenomenalmente reinterpre-tati nello spazio. se è vero che l’artedi Picasso, in qualunque modoespressa, non si distacca mai dallasua esperienza di vita, non pos-siamo non vedere rispecchiata nellascultura ogni fase della sua vita, eogni fase ne è infatti, per la primavolta, dedicata in straordinario pa-rallelismo ad ognuna delle sale diquesta fantastica mostra. Così allafine del primo conflitto mondialevediamo esplodere in lui l’osses-sione tridimensionale, dopo che egli

ebbe dedicato unadozzina di statue allamorte del suo caroamico, il poetaapollinaire, ferito inbattaglia e poi stron-cato in ospedaledalla “febbre spa-gnola” il 9 novem-bre 1918; tutte opereovviamente respintedal comitato incari-cato della comme-m o r a z i o n e .nell’intervallo tra ledue guerre, il riscon-tro tra i suoi amori ei suoi ritratti in scul-tura è puntualequanto inevitabile,così come scatta conoggetti di incredibile

arguzia la concorrenza tra Picasso eil dada, il surrealismo e l’arte del-l’object trouvé (il manubrio e il sel-lino di una bici diventano la testa diun toro; il bruciatore di un fornello

a gas, la Vénus du Gaz). Con l’ar-rivo della ii Guerra e con Picassoche non si muove da Parigi, sullasua grande arte cala un’ombra. in-fine il ritorno della pace, la festa,la quiete e, negli anni di vallauris,sempre l’insaziabile passione perla vita e per la natura. Questa è lapiù ampia esposizione scultoreadi Pablo Picasso in america daoltre mezzo secolo, con circa 140opere dalle principali istituzionimuseali del Mondo (una cinquan-tina dal parigino Musée nationalPicasso, recentemente riaperto) eda prestigiose collezioni private.

MoMAMuseum of Modern Art53rd str. 11W – new York (nY)“Picasso Sculpture”RetrospettivaFino al 7 febbraio 2016info: 001 212 7089400www.moma.org

Forse per qualche legame subliminale con l’arrivo dell’autunno, i film dell’or-rore e i gialli a tinte forti hanno predominato nei weekend di metà settembre,con risultati peraltro non entusiasmanti dal lato economico per l’industria. alprimo posto come incassi al 15 del mese è arrivato Maze Runner: Scorch Trials,della 20th Century Fox, una sequel di quello uscito un anno fa, che ha riscossonelle sale americane un totale di circa 30 milioni di dollari, pari al 50% del costodi produzione. Tuttavia, le prime rimesse dalle sale d’oltreoceano promettonoun risultato molto più soddisfacente, grazie soprattutto al pubblico femminile,che per ragioni non chiare primeggia dal lato statistico. al secondo posto di taleclassifica si è piazzato Black Mass della Warner Bros., con circa 23 milioni emezzo d’incassi iniziali negli Usa, rispetto ai 53 di costo: è una storia vera mavicina all’incredibile, quella di un capomafia di Boston arrestato recentemente(impersonato da Johnny depp), fratello del capo della maggioranza democra-tica al senato statale. dal lato estetico, il film più interessante di questo periodoè apparso peraltro quello prodotto e diretto, con un bilancio di soli 5 milioni, dan. night shyamalan, giunto terzo nel fine-settimana e che ha realizzato circa11 milioni, ma ben 42 nel giro di quindici giorni; intitolato The Visit e distri-buito dalla Universal, è un film dell’orrore che ha ricevuto ottime recensioni.[i dati sugli incassi ai cinema statunitensi sono forniti dalla agenzia Rentrak ©]

NEWYORK NEWYORK

foto © aut.

Box OfficeUSA, verso l’autunno film a tinte foscheAmerican horror picture show?

2 Ottobre 2015

Pablo Picasso (1881–1973), “Toro”, Cannes, 1958 ca.scultura in legno compensato, rami d’albero, chiodi e viti117x144x10,5 cm., dono di Jacqueline PicassoMuseum of Modern Art, New York© MoMA / Estate of Pablo Picasso / ARS

CINEMA

Al MoMA, l’inaspettato conservatorismo della creatività plastica del genio iberico

Uno “scultoreo” Picasso

Un fotogramma di “The Visit”di N. Night Shyamalan

© aut./Universal

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Pagina 10 2 Ottobre 2015

dell’ARTECORRIEREC O U R R I E R D E S A R T S Segnalazioni

TORINO e PIEMONTE in ITALIAVernissage“Tra rumorosi silenzi”Francesco PreverinoMuseo Nazionaledella Montagna“Duca degli Abruzzi”P.le Monte dei Cappuccini 7 – TorinoDal 9 ottobre al 29 novembreInfo: 011 6604104www.museomontagna.orgPersonale a cura di Riccardo Cordero

“I sapori e colori dal Mondo”I Cedas per Expo 2015Mirafiori Motor VillageMirafiori GalerieP.za Cattaneo – TorinoFino al 18 ottobreInfo: 011 0042000Con la rassegna Sapori e colori dalMondogli artisti CEDAS incontranol’affascinante universo dell’EXPO2015, aprono un nuovo dialogocon la natura e l’ambiente, espri-mono il senso della loro visione einterpretazione del paesaggioe delle nature morte. (c.s./c.g.)

“Oltre l’ImmagineLa fotogafia come strumentoper la conoscenza di sé”Laboratorio psico-iconicoPHOS - Centro Polifunzionaleper la Fotografia e le Arti Visivep/so Nur FotografiaVia Monti 11 – TorinoSabato 3 - domenica 4 ottobreInfo: 011 7604867www.phosfotografia.comIl workshop propone la sinergia didue specifiche tecniche di fotografiaterapeutica, Self-Portrait Expe-rience, a cura di Serena Vallana ePhotolangage, a cura di SerenaCalò: un’introspezione in controlucenella camera-oscura dell’inconscio.

(c.s./e.l.)

“Pittori e Poeti”Martino BissaccoPasquale FilanninoVincenzo Filannino (poeta)Famijia MoncalereisaVia Alfieri 40 – Moncalieri (To)Dal 3 al 18 ottobreInaugurazione:sabato 3 ottobre, ore 17,00con presentazione del libroI sentieri del cuore(Edizioni Atene del Canavese)

“Come dentro i sogni”Mostra collettivacon Giuseppe FarètinaRenata Ferrari, Giusy MaglioneLuisella RolleSala Mostredella Biblioteca CivicaVia Frichieri 13 – Carignano (To)Dal 9 al 25 ottobreA cura di Elio Rabbione

“Omaggio a Cavour”di Tino AimeFondazione Camillo CavourCastello Cavour di SantenaP.za Visconti Venosta 2Santena (To)Info: 011 9492578 / 392 9854201

“Esaltazione dell’Arte”XLVI Premio “Grillo d’Oro”Comune di CandioloVia Foscolo 4 – Candiolo (To)Alla 46ma edizione, quest’anno ilPremio “Grillo d’Oro”, fondato daAlina Simonis, va ad Aurelio Nigroper la Sezione Estemporanea, aDonatella Mezzenaper la SezioneGrafica e a Raffaella Brusaglinoper la Sezione Pittura. In giuriaGian Giorgio Massara, ElisabettaViarengo Miniotti, Gianni Bertolae Carla Parsani Motti. (c.s./c.p.)

Omar Galliani“Il disegno nell’acqua”Acquario Civico di MilanoV.le Gadio 2 (M2 Lanza) Conca dell’IncoronataVia S. Marco – MilanoFino al 25 ottobreInfo: 339 8959372 La mostra è collocata in due sedi:all’Acquario Civico, dove è espostoun nutrito corpus di opere di Gal-liani, di cui molte inedite, e allaConca dell’Incoronata, con un’in-stallazione site-specific. Il progettoespositivo è curato da RaffaellaResch e fa parte di Expo in Città,in occasione del semestre del-l’Esposizione Universale. (c.s./r.r.)

“Homo Color Color:la (non) mostra”Percorsi contaminatitra Arte, Educationale Comunicazione PubblicitariaGalleria MagentaVia Roma 45 – Magenta (Mi)Fino al 10 gennaio 2016 Info: 02 979 1451www.galleriamagenta.itQuesta (non) mostra è ispirata adUgo Nespolo, esponente della PopArt italiana, riconosciuto a livello in-ternazionale per la sua attivitàeclettica in ambito creativo, cine-matografico, pubblicitario, di de-sign, scenografico e teatrale. (c.s.)

Jonathan Monk“ClaymationCeramica nell’artecontemporaneaMuseo Carlo ZauliVia della Croce 6 – Faenza (Ra)Dal 6 ottobre al 6 dicembreInfo: 335 6857707Mostra a cura di Guido Molinari

Sandro Cabrini“Archetipi del sogno: la danza”Museo Marcello TommasiVia della Pergola 57 – FirenzeDall’8 ottobre all’8 novembre Info: 02 89404694

“Il dado è tratto”Arte contemporanea italianaoltre la tradizioneTornabuoni ArteL.arno Cellini 3 – FirenzeFino al 28 novembreInfo: 055 6812697www.tornabuoniarte.itOltre quaranta opere di artisti qualiAfro, Boetti, Bonalumi, Burri, Ca-pogrossi, Castellani, Dorazio, Fon-tana, Kounellis, Melotti, Merz,Nigro, Paolini, Pistoletto, Scheggi,Turcato, Vedova e Zorio, per citarnesolo alcuni, che con il loro lavorodocumentano il superamento dellatradizione figurativa dopo gli Anni’30 del Novecento. (c.s./c.v.)

“FoodDal cucchiaio al Mondo”Fino all’8 novembreOlivo Barbieri“Immagini 1978-2014”Fino al 15 novembreMAXXIMuseo Nazionale delle Artidel XXI SecoloVia Reni 4/a – RomaInfo: 06 3225178www.fondazionemaxxi.it

“Il Tesoro di Napoli”i capolavori del Museodi San Gennaro per NapoliMuseo del Tesorodi San GennaroVia Duomo 149 – NapoliFino al 31 dicembre

Direttore EditorialePietro PanacciDirettore ResponsabileVirginia ColacinoCaporedattoreChiara PittavinoComitato EditorialeGiorgio Barberis, Rolando Bellini,Massimo Boccaletti, Franco Caresio,Angelo Caroli, Claudia Cassio,Massimo Centini, Fernanda De Bernardi,Marilina Di Cataldo,Gian Giorgio Massara,Alessandro Mormile, Massimo Olivetti,Enzo Papa, Lorenzo Reggiani,Gianfranco Schialvino,Maria Luisa TiboneCorrispondente da New YorkMauro [email protected] da BerlinoSabatino Cersosimo

Hanno collaboratoA. D’Agostino, C. Gallo, E.S. Laterza,C. Pittavino, R. Roveda, A.D. Taricco,D. Tauro, R. TrevisanRealizzazione grafica internaa cura di E.S. LaterzaFotografo ufficialeAntonio AttiniRedazioni distaccateMilano Rosa CarnevaleTel. 339 1746312Roma e Napoli Fabrizio FlorianTel. 388 9426443Palermo Caterina RandazzoTel. 334 1022647Concessionaria di Pubblicità internaStampa e distribuzioneEditService S.r.l.Str. Piossasco 43/U – Volvera (To)EditoreCorriere dell’ArteAssociazione Culturale Arte GiovaniTorinoP.IVA 06956300013

AbbonamentiAnnuale (22 nn.):euro 60,00 per l’Italiaeuro 120,00 per l’esteroArretrati: euro 5,00

c.c. postale n. 45958055intestato a Corriere dell’ArteAssociazione Culturale Arte GiovaniAut. Tribunale di Torinon. 4818 del 28/07/1995

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È possibile segnalareeventi, mostre,

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formato tabloid

venerdì 2 ottobreGalleria Luigi Carettop/so Palazzo Albergati

via saragozza 28 – Bologna“Brueghel

Capolavori dell’arte fiamminga”

sabato 3 ottobre - ore 17,00Famijia Moncalereisa

via alfieri 40 – Moncalieri (To)“Pittori e Poeti”

Martino Bissacco, Pasquale Filanninoe Vincenzo Filannino (poeta)

con presentazione del libro “I sentieri del cuore”

sabato 3 ottobre - ore 18,00Circolo degli Artisti di TorinoPalazzo Graneri della Roccia

via Bogino 9 – Torino“Azzurri: autoritratti dell’interiorità”Personale di Rosanna Vottero Viutrella

sabato 3 ottobre - ore 18,00Galleria TeArt

Associazione Artistico-culturalevia Giotto 14 – Torino

“Symphonie de couleurs”Personale di Brigitte Andreini

Mercoledì 9 ottobre - ore 18,00Sala Mostre della Biblioteca Civica

via Frichieri 13 – Carignano (To)“Come dentro i sogni”Mostra collettiva

con Giuseppe Farétina, Renata FerrariGiusi Maglione, Luisella Rolle

a cura di elio Rabbione

sabato 17 ottobre - ore 10,30Palazzo SalmatorisComune di Cherasco

via vittorio emanuele 29 – Cherasco (Cn)“African Style

Dall’arte africana tradizionaleall’arte contemporanea”a cura di anna alberghina

e Bruno albertino

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Pagina 11dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T SGallerie

ACCADEMIA Galleriavia accademia albertina 3/e – TorinoTel. 011 885408email: [email protected]: 10,00-12,30/16,00-19,30;chiuso lunedìFino al 14/10“Maestri Contemporanei” Collettivain occasione della nuova stagione espositiva

ARTE CITTÀ AMICACentro Artistico Culturalevia Rubiana 15 – TorinoTel. 011 7717471 - Fax 011 7768845email: [email protected]: lun. - sab.16,00-19,00; dom. chiusoFino al 6/10Tre mini-Personalidi Franco Gotta, Fiorenzo Isaia,Francesco LuchinoDal 20 al 31/10Mostra collettiva a tema liberoc/o Sala Atrio del Centro Incontridella Regione Piemonte(c.so stati Uniti 23 – Torino)Gli artisti potranno ispirarsi alla poesiaLa lanterna magica di Chagalldi laurence Ferlinghetti

ARTE PER VOI Associazione CulturaleP.za Conte Rosso 3 – avigliana (To)luigi Castagna - Tel. 011 9369179Cell. 339 2523791email: [email protected] nesta - Tel. 011 9328447Cell. 333 8710636email: [email protected]: sab. - dom. 15,00-19,00Fino al 4/10“Archeologie sentimentali 3.0”Sculture di Nino Venturac/o Chiesa di S. Croce(P.za Conte Rosso 1 – avigliana)Fino all’11/10“Di notte”Mostra di ceramiche, ceramiche vegetali,dipinti, xilografie giapponesicon Giuliana Cusino e gli amici artistiSilvana Alasia, Mara Cozzolino,Lucia Galasso, Giuseppe Garau,Sonia Girottoin galleria

CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI TORINOPalazzo Graneri della Rocciavia Bogino 9 – Torinoscala B destra - 1° piano (digitare 4444+ )Tel./fax 011 8128718email: segreteriacircoloartisti@yahoo.itwww.circolodegliartistitorino.itorario: lun. - ven. 15,30-19,30Dal 3 al 17/10“Azzurri: autoritratti dell’interiorità”Personale di Rosanna Vottero Viutrella

LA LANTERNA Galleriadi Maristella SANDANOdirettore artistico: livio Pezzatovia s. Croce 7/c – Moncalieri (To)Tel. 011 644480 - Fax 011 6892962email: [email protected]: mart. - sab. 15,30-18,30A. Arcidiacono, A. Cannata, V. Cavalleri,E. Colombotto Rosso, D. De Agostini,A. De Rosa, L. Garelli, E. Gribaudo,S. Lake, E. Longo, S. Manfredi,G. Manzone, L. Mottura, D. PasqueroG. Peiretti, G. Pezzato, L. Pezzato,C. Pirotti, G. Righini, T. Russo, L. Sabatino,A. Schawinsky, G. Sesia della Merlainoltre pittori ucraini, naïf croatigrafica nazionale ed internazionale

LA LUNA Art Galleryvia Roma 92 – Borgo san dalmazzo (Cn)Cell. 339 7108501email: [email protected]: ven. 16,00-19,00;sab. 10,30-13,00/16,00-19,00;dom. 10,30-12,00

L’INDACO Arte e Culturavia Ferrucci 7/b – Collegno (To)Cell. 340 9403183email: [email protected]: mar. - sab.14,00-18,00

LUNA ART COLLECTIONSpazio espositivovia nazionale 73/1 – Cambiano (To)Tel./Fax 011 9492688email: [email protected]: lun. - ven. 8,30-17,30;sab. 8,30-17,30 (previa telefonata)In permanenza serigrafie d’artea tiratura limitatadi Coco Cano, Francesco Casorati,Isidoro Cottino, Theo Gallino, Franco Negro,Ugo Nespolo, Ernesto Oldenburg,John Picking, Marco Puerari,Giorgio Ramella, Maurizio Rivetti,Francesco Tabusso, Silvio Vigliaturo

RINASCENZA CONTEMPORANEAAssociazione Culturalevia Palermo 140 – PescaraCell. 328 6979208email:rinascenzacontemporanea@gmail.comwww.rinascenzacontemporanea.jimdo.comorario: mar. - sab. (su appuntamento)Fino al 24/11“Hypnos. Il preconscio creativo”Mostra collettiva

SENESI Artevia s. andrea 44 – savigliano (Cn)orario: mar. - sab.9,30-12,30 /15,30-19,30Tel. 0172 712922email: [email protected]

SILVY BASSANESE Arte Contemporaneavia Galileo Galilei 45 – BiellaTel./Fax 015 355414email: [email protected]: mart. - ven. 16,30-19,30;sab. e festivi su appuntamento

STORELLO Galleria d’Artevia del Pino 54 – Pinerolo (To)Tel. 0121 76235orario: mart. - sab. 9,00-12,15/15,30-19,00;lun. e dom. chiusoIn permanenza opere di Avataneo, Carena,Coco Cano, Faccincani, Fresu, Garis,Luzzati, Massucco, Musante

TEART Associazione Artistico-culturalevia Giotto 14 – TorinoTel. 011 6966422email: [email protected]: mart. - sab.17,00-19,00Dal 3 al 17/10“Symphonie de couleurs”Personale di Brigitte Andreini

TINBER Art Gallery @ Pragelatovia albergian 20 - souchères HautesPragelato (To)Tel. 0122 78461email: [email protected]: sab. e dom. 10,00-12,30/15,30-19,00Opere di Tino Aime, Jean-François Béné,Andrea Berlinghieri, Gianni Bertola,Fulvio Borgogno, Flaviana Chiarotto,Enrico Challier, Dino Damiani,Pierflavio Gallina, Lia Laterza,Claudio Malacarne, Vinicio Perugia,Elena Piacentini, Mariangela Redolfini,Sergio Saccomandi, Luciano Spessot

M.ro Raul VIGLIONEStudio - Galleria - Mostra Culturalevia servais 56 – TorinoTel. 011 798238 - Cell. 335 5707705email: [email protected]

AVERSA GalleriaDipinti dell’800 e del Primo ’900via Cavour 13 (int. cortile) – TorinoTel. 011 532662email: [email protected]: mart. - sab. 10,00-12,15/15,30-19,00

DELLA ROCCA Casa d’Astevia della Rocca 33 – TorinoTel. 011 8123070/888226 - Fax 011 836244email: [email protected]

LUIGI CARETTO Galleriadal 1911 Dipinti Antichivia Maria vittoria 10 – TorinoTel. 011 537274email: [email protected]: mart. - sab. 9,45-12,30/15,45-19,30Dal 2/10/2015 al 29/2/2016“Brueghel. Capolavori dell’arte fiamminga”c/o Palazzo Albergati(via saragozza 28 – Bologna)SANT’AGOSTINO Casa d’Astea Torino dal 1969C.so Tassoni 56 – TorinoTel. 011 4377770 - Fax 011 4377577www.santagostinoaste.itorario: mart. - sab. 9,30-12,30/15,30-19,30

A.L.P.G.A.M.C.

Arte Antica

BIASUTTI & BIASUTTI Galleria d’Artevia Bonafous 7/1 – TorinoTel. 011 8173511www.biasuttiebiasutti.comorario: mart. - sab.10,00-12,30/15,30-19,30

LA TESORIERA Centro ArteC.so Francia 268 – TorinoTel. 011 7792147www.tesoriera.comorario: mart. - sab. 10,00-13,00/16,00-20,00;lunedì e festivi chiuso (o su appuntamento)

2 Ottobre 2015

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