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Anno lXi - Poste Italiane S.p.A. - Spediz. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Roma PerioDiCo Dell’AssoCiAzione nAzionAle UFFiCiAli AeronAUtiCA (AnUA) FonDAto nel 1953 DA lUiGi tozzi Direzione-Redazione-Amministrazione: 00192 Roma - Via Marcantonio Colonna, 25 - Tel. 0632111740 N. 3-4 / 2013 Con le speranze d’una dolce primavera andiamo a celebrar con festa: l’Unità d’Italia, la nostra Aeronautica, la Santa Pasqua. 17, 28, 31 marzo

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Periodico dell’AssociAzione nAzionAle UfficiAli AeronAUticA (AnUA) fondAto nel 1953 dA lUigi tozziDirezione-Redazione-Amministrazione: 00192 Roma - Via Marcantonio Colonna, 25 - Tel. 0632111740

N. 3-4/2013

Con le speranzed’una dolce primavera

andiamo a celebrar con festa: l’Unità d’Italia,

la nostra Aeronautica, la Santa Pasqua.

17, 28, 31 marzo

Periodico dell’Associazione NazionaleUfficiali Aeronautica (ANUA)

fondato nel 1953 da Luigi Tozzi

Ufficio Presidenza NazionaleDirezione - Redazione - Amministrazione00192 Roma - Via Marcantonio Colonna, 25

Tel. 06 32111740 - Fax 06 4450786E-mail: [email protected]

“Il Corriere dell’Aviatore”E-mail: [email protected]

Direttore editorialeMario Majorani

Direttore responsabileMario Tancredi

Ha collaborato a questo numeroGiuliano Giannone

Responsabile AmministrativoCesare D’Ippolito

N. 3-4 marzo-aprile 2013

Autorizzazione Tribunale di Roma 2546 del 12-2-52ANUA/Centro Studi Editrice proprietaria

Associato all’U.S.P.I.Iscrizione al R.O.C. n. 10496

Stampa: STILGRAFICA srl00159 Roma • Via Ignazio Pettinengo, 31/33

Tel. 0643588200 • Fax 064385693www.stilgrafica.com • [email protected]

Stampato nel mese di marzo 2013

Numero a 32 pagineI contributi scritti sono forniti a titolo gratuito ed in formato elettronico; essinon debbono superare le tre cartelle e devono essere liberi da vincolieditoriali. La Direzione si riserva di pubblicarli o meno in funzione delleproprie esigenze. La responsabilità di quanto pubblicato su questo periodicoè attribuita per intero agli autori il cui scritto rispecchia le idee personali enon quelle dell’ANUA. Elaborati e foto, che si intendono inviati a titolo diliberalità, non si restituiscono, anche se non pubblicati. La Direzione delperiodico risponde, soltanto, di quanto previsto dalla legge sulla stampa.

Il periodico non è in vendita, ma viene inviato ai Soci in regolacon il versamento della quota associativa annuale di Euro 40,00come stabilito dall’Assemblea Generale ANUA del 9 giugno2012. I “Non Soci” possono richiederne copia. La riceverannogratuitamente con l’invito ad associarsi all’ANUA. Le modalità dipagamento della quota associativa sono:- c/c postale n° 7356880- bonifico bancario: IBAN IT98T0760103200000007356880Intestati a:ANUA-Associazione Nazionale Ufficiali AeronauticaVia Marcantonio Colonna 25 - 00193 R O M A

Per la pubblicità di carattere aeronautico su questo periodico,a colori, le tariffe in vigore per l’anno 2012, per complessive3 edizioni, sono le seguenti:- pagina intera € 1.500,00- mezza pagina € 800,00- quarto di pagina € 400,00

I Soci e le Dame d’Onore dell’ANUA esprimonosentimenti di gratitudine al Generale GiuseppeBernardis che ha sempre offerto fattivo sostegnoall’armonico procedere del loro Sodalizio.Formulano al Generale Pasquale Preziosa imigliori auguri affinché tragga le migliorisoddisfazioni dall’impegno a cui dovrà dedicarsiper il bene dell’Aeronautica Militare e dellanostra amata Italia.

Per Asperaad Astra

Nuove Dame D’onoreD.O. IANNETTI ANDREINI Vincenzina - RomaD.O. BELFIORE CARDILI Raffaella - Catania

D.O. GUARRERA IMA Gloria - RomaD.O. BERRA MARTINELLO Barbara - Bari

D.O. GIANANI Edelwise - RomaD.O. BROCCOLINO Franca - Milano

Con sentimenti di affettuosa accoglienza

Nuovi SociCap. ALLEGRA Aldo FirenzeProf. BEOMONTE ZOBEL Bruno RomaGen. BERTI Massimo RomaTen. CARLI Andrea Roma1° Cap. CORTESE Alfredo RomaBr. Gen DAMIANI Oscar RomaSig. DE SIMONE Giuliano LatinaGen. FURI Gianfranco VeronaS.Ten. GIANNETTI Aldo LatinaIng. KLINGER Umberto RomaAmm.Sq. PANNACCI Fabio RomaDr.sa PANICO Francesca LatinaSig. PARACHINI Gaudenzio RomaS.Ten. PISANI Antonio LatinaTen. RAVASIO Claudio RomaDr.sa ROCCATANI Alfonsina LatinaCol. SCHINGO Mario LatinaAll.Pil. TOMASSI Marco LatinaDr. TRAVERSARI Lorenzo LatinaBr.Gen. VELARDI Luigi Latina

Contribuzioni volontarie Ott. - Dic. 2012€ 50,00 D.O. CAPPELLI Ada, in ricordo del marito

Gen. Renato PURRI€ 30,00 D.O. D’ANGELO Piera in ricordo del marito

Mag. Pil. Vittorio MATTELLO€ 150,00 D.O. DE NARDO Elena e Ada, in ricordo

dei genitori: Gen. Pil. Giuseppe eSignora Carolina

€ 50,00 D.O. MENEGON Giovannina, in ricordo delmarito Gen. B.A. Luigi PADOVAN

€ 30,00 D.O. PEDONE Mariolina, in ricordo delmarito Gen. Italo PEDONE

€ 50,00 D.O. BELFIORE CARDILE Raffaella€ 40,00 D.O. CERUTTI BONCOMPAGNI Emma€ 40,00 DO. POLIZZY ROSSI Nella€ 40,00 D.O. SCORDO BUFALINI Maria€ 50,00 D.O. PEGNA VITALE Arianna€ 35,00 Gen. B.A. ATZEl Aldo€ 15,00 Gen. S.A. BELLUCCI Vincenzo€ 40,00 Gen. B.A. CASSIOLI Luciano€ 200,00 1° Cap. CORTESE Alfredo€ 25,00 Prof. LA SAPONARA Francesco€ 10,00 Gen. B.A. PIEROTTI Giampaolo€ 15,00 Col. MENNELLA Francesco€ 25,00 Gen. S.A. SCARINCI Giuseppe€ 15,00 Col. ZARRO Vincenzo€ 50,00 Gen. Br. CERSOSIMO G.B. in ricordo

del Gen. PERONI

Contribuzioni volontarieGennaio 2013

€ 20,00 D.O. BARONE Clara, in ricordo del maritoPioniere Ugo CAMPANELLI

€ 50,00 D.O. BRESSANELLI SCHIAFFINO Maria Piaricorda il papà Gen.S.A. Luigi Bressanelli

€ 100,00 D.O. CAVARISGHIA Ada, in memoria delmarito Gen. S.A. UmbertoBERNARDINI

€ 40,00 D.O. DALLARI Noemi, in ricordo del maritoGen. Enrico Dallari

€ 150,00 D.O. GIANANI Edelweis,in ricordo dellamadre D.O. Gianani Pupillo Iside

€ 50,00 D.O. GNERI Giovanna, in ricordo del maritoLuigi PICCIRILLI

€ 50,00 D.O. LEONARDIS MOLINARI Maria inricordo del marito Ten. Pierino Leonardis

€ 100,00 D.O. MARTINELLO Barbara, in ricordo delmarito Gen. Ferdinando BERRA

€ 25,00 D.O. NIMIS Maria Luisa in ricordo del caroPapà Gen.S.A. Luciano Nimis

€ 50,00 D.O. PALMA Augusta, in ricordo del maritoMag.Gen. Luciano PAPPAGALLO

€ 50,00 D.O. FODALE VALCADO Wilma in ricordodel marito Gen S.A. Riccardo Fodale

€ 25,00 D.O. SIGLIUZZO Maria Teresa, in ricordodel marito Gen. Mario CASTELLI

€ 20,00 Col. FERRARESE L. ricorda il carissimofiglio T.Pil. Alessandro

€ 50,00 Gen.Div. CASTALDI Gaetano in ricordodei Caduti del Corso Orione II

€ 40,00 D.O. BRAMOLLA GIANOLA Elda€ 40,00 D.O. COMINELLI DISTEFANO Maria€ 35,00 D.O. CUCCHI Maria€ 30,00 D.O. DE MUNARI AZZARINI Graziella€ 40,00 D.O. DIGLIO NIGRO Grazia€ 40,00 D.O. FRUMENTO GUALDI Beatrice€ 50,00 D.O. GUARRERA Ina Gloria€ 20,00 D.O. IANNETTI ANDREINI Vincenzina€ 50,00 D.O. MARCHETTO TOFFALONI Maria Pia€ 40,00 D.O. PEDONE Mariolina€ 50,00 D.O. PEGNA VITALE Arianna€ 50,00 D.O. POERIO TREVES Anna Maria€ 50,00 D.O. ROBONE Isabella€ 30,00 D.O. RICCIARDI Fiorella€ 50,00 D.O. SCOTTO DI CARLO PICCININI Mirjam€ 25,00 D.O. TORTOLI BIFFI Jone€ 40,00 D.O. ZANINI MARANGONI Lia€ 20,00 Gen. B.A. BADIN Egidio€ 20,00 Col. BIGNAMI Giovanni€ 30,00 Gen. Br. BOTTINI Roberto€ 10,00 Gen. Br. CANDELORO Raffaele€ 30,00 Ten. CARRETTI Giorgio€ 10,00 Col. COLONNELLO Leonardo€ 35,00 Mag. DELLA RAGIONE Vincenzo€ 10,00 Cap. DI VINCENZO Antonino€ 30,00 Gen. I. C. ESPOSITO Domenico€ 20,00 Mag. FARINA Claudio€ 50,00 Gen. S.A. FERRACUTI Sandro€ 70,00 Gen. Div. GUIDI Guido€ 25,00 Gen.D.A. PASQUALI Antonino€ 10,00 Gen.S.A. PIACENTINI Attilio€ 10,00 Ten. SBROCCA Andrea€ 10,00 Gen. D.A. ZANDONA’ Arturo

Editoriale

Il primo editoriale del 2013, facendoriferimento alle congiunture nega-tive nella comunità internazionale,

introduceva in questa nostra bimestralerivista il generico quesito “Quale sarà lanovità del 2013?” e condivideva l’atten-zione dei “media” sui mutamenti idoneiad ipotizzare sviluppo socio-economico ecertezza del lavoro.Eloquente la citazione del messaggio di fineanno del Presidente Napolitano: “Uscire dallarecessione e rilanciare l’economia è possibile soloinsieme all’Europa, portando in sede europea una piùforte spinta e credibili proposte per una maggiore in-tegrazione, corresponsabilità e solidarietà nel portareavanti politiche capaci di promuovere realmente, subasi sostenibili, sviluppo, lavoro, giustizia sociale. L’I-talia in Europa non può essere un passivo esecutore”.Nel tema dei mutamenti veniva altresì richiamatoquanto già concretamente delineato in ambito Difesae Aeronautica Militare, anche con puntuale riferi-mento su come cambia in termini di contrazione lanostra Forza Armata nei prossimi anni e quali sono leprevedibili conseguenze nel personale (organici, car-riere, pensionamento, assetto ordinativo) a seguitodei provvedimenti di razionalizzazione dello stru-mento militare.Si poneva in conclusione la domanda se il Sodali-zio, di cui facciamo parte ed al quale con impegnodi puro volontariato ci dedichiamo, potesse sot-trarsi ai mutamenti ed al “nuovo-che-fa-progre-dire”.Una provocazione ed un incitamento allo stesso tem-po. Avverto dunque il bisogno di un esame critico del-le esperienze passate e sento il dovere di ringraziare,pur senza nominarli, quanti qui a Roma e nelle Sezio-ni territoriali hanno consentito all’intera Associazio-ne di mantenere una credibile vitalità, sia pure in con-dizioni a volte minimali, per soddisfare gli impegnistatutari. Sulle cose fatte si presenterà in Assembleadettagliato bilancio, ma per quant’altro si debba farein ANUA occorre aver riguardo all’appuntamento

statutario che vedrà concluso nel prossi-mo mese di maggio il mio mandato allaPresidenza nazionale.Per tale appuntamento invito ferma-mente i Soci a candidarsi negli incari-chi statutari, dando altresì riscontro alquestionario che il Segretario Generale hafatto divulgare con il primo numero delCorriere dell’Aviatore. Da parte mia ho il

piacere di anticipare ai Soci ed alle Dame d’O-nore, il mio intento di candidarmi nel nuovo

Consiglio Direttivo Nazionale dell’ANUA per poidare corpo a quei mutamenti che gli Associati riten-gano opportuni.La candidatura prelude ad un impegno programmati-co su vari argomenti e penso che un’iniziativa di chia-rezza funzionale dell’intera Presidenza sia quanto maiopportuna. Dovremmo ufficializzare almeno un or-ganigramma minimale con i nomi dei responsabili, lalista delle relative attività, giorni/orari e modi di con-tattabilità. Dovremmo far funzionare una Segreteriaper la gestione dell’archivio, la scrittura dei documen-ti e la tenuta degli atti e l’aggiornamento dei registri.Dovremmo altresi mettere bene a fuoco le iniziativeda trasformare in progetti esecutivi previa valutazionedi fattibilità.Ma a questi fini come non rivisitare i compiti statuta-ri ed aggiornarci? Almeno su motivanti Linee d’Azio-ne quali ad esempio, la Memoria storica degli Ufficia-li, la Comunione Soci-Dame d’Onore, l’Assistenzaagli Ufficiali anziani/ bisognosi, il Rapporto con SociOnorari e Autorità Istituzionali, le Relazioni culturalicon l’Industria, il Legame con altre Associazioni aero-nautiche. Nell’ambito di tali linee d’azione si mira al-tresì ad acquisire per i Soci la disponibilità di assisten-za tributaria, finanziaria e commerciale (a costi infe-riori a quelli di mercato) e, parimenti, l’assistenza me-dica e specialistica con professionisti di fiducia.Suddette attività appaiono ambiziose, ma confidandosulla generosità dei Soci e sul nostro entusiasmo riten-go valga la pena di provarci.

Mario Majorani

L’ANUA e i suoi mutamenti:Un impegno per produrre e non solo ricordare

Il Corriere dell’Aviatore N. 3-4/2013 1

Una “EVIDENZA”... per quanto d’interesse

(fonte UNUCI)

La Corte Costituzionale ha bocciato i tagli degli

stipendi dei Magistrati e dei dirigenti della Pubblica

Amministrazione.

Infatti, con la sentenza n. 223/2012, la Consul-

ta ha deciso che i tagli agli stipendi dei dirigenti (ta-

gli che erano stati fissato al 5% per gli stipendi com-

presi tra i 90 e 150mila Euro e del 10% per la parte

eccedente i 150mila) sono in contrasto con gli arti-

coli 3 e 53 della Carta Costituzionale.

E poiché “tutti i cittadini hanno pari dignità so-

ciale e sono eguali davanti alla legge” e “tutti sono te-

nuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione

della loro capacità contributiva”, la decurtazione

che era stata posta in essere significa, a detta della

Corte, disattendere i principi sanciti nella Carta.

(omissis)

Alla luce di quanto precede, sarebbe auspicabile

un provvedimento legislativo di natura politica con

il quale il legislatore estenda autonomamente il giu-

dicato al personale in quiescenza.

In alternativa sarebbe altresì proponibile un ri-

corso giurisdizionale evidenziando non solo la non

costituzionalità della trattenuta fiscale ma anche la

“disparità di trattamento” che la Consulta, sia pure

involontariamente, ha creato tra il personale in ser-

vizio e quello in quiescenza.

In tal senso potrà essere esercitato il diritto di tu-

tela patrimoniale, pure costituzionalmente protet-

to, nel rispetto della sentenza.

La Casa dell’Aviatore compie 80 anniGli alloggi hanno raggiunto un riconosciuto elevato standard alberghiero. La sede di Vialedell’Università dispone di due suites, 15 camere doppie e 30 camere singole, 4 camere con let-to francese tutte dotate di servizi individuali, aria condizionata, frigobar, TV digitale e WiFi.Nella sede di Via Spallanzani sono presenti 25 camere doppie, 6 camere con letto francese e 6camere singole. La struttura è altresì dotata di una piccola palestra e sauna. Per informazioni:Centralino +39 06 4927161, mailto: [email protected]

In questo numero:

10 febbraio: Giorno del RicordoDichiarazione dell’Arcivescovo PelviVisite di commiato Gen. BernardisConsegna Aquile 61° StormoOpen day alla “Giulio Douhet”“Afghanistan to 2014 and beyond”Elicottero AM soccorre anziano infartuatoLuca Parmisano pronto a “Volare”

La Guerra delle Macchine (Pagliuca)Dissertazione sul potere aereo (Pelliccia)Italiana Elicotteri (ins. pubblicitaria)Noi Aviatori e la gravità (Bedeschi)Nuovo Socio a condividere cultura (Orsi)

Ricordo di Iside GiananiUna poesia del Gen. S.A. Ugo Campanelli

Ricordo del Generale Sq. Carmelo MurèRicordo del Generale B.A. Egeo Broccolino

Editoriale 1

Avvicendamento Capo di SMA 3

La revisione dello Strumento Militare 7

Notizie al Volo 9

3a Conv. ANUA su temi pensionistici 13

Le due verità sul caso Ustica (Manca) 14

Centro Studi - Riflessioni... e altro 17

In questi mesi ricordiamo... (Bergomi) 24

L’Aviazione Navale Oggi 26

Volati più in alto 29

3a di cop. Nuovi Soci e Contribuzioni

Programma 2a Convention 27

In ricordo di una Dama d’Onore 28

Istruzioni 63a Assemblea Generale ANUA 31

2 Il Corriere dell’Aviatore N. 3-4/2013

Martedì 26 Febbraio, alle ore11.00 presso l’aeroportomilitare di Pratica di Mare

(RM), ha avuto luogo, alla presenzadel Ministro della Difesa, Amm.Giampaolo Di Paola, del Capo di Sta-to Maggiore della Difesa, AmmiraglioBinelli Mantelli, e delle Massime Au-torità della Difesa, la cerimonia di av-vicendamento nella carica di Capo diStato Maggiore dell’Aeronautica trail Generale di Squadra Aerea Giu-seppe Bernardis, uscente, e il Gene-rale di Squadra Aerea Pasquale Pre-ziosa, subentrante.

Il cambio di consegne tra i due Ufficiali Generali èavvenuto simbolicamente con il passaggio dellaBandiera di Guerra dell’Aeronautica Militare, cherappresenta le 20 Bandiere di Guerra e le 13 Bandie-re d’Istituto dei Reparti ed Enti della Forza Armata.

Nel suo discorso il Ministro della Difesa, rivolgen-dosi al Generale Bernardis, ha detto: “Ho sempreammirato la tua lucidità di visione del futuro a 360gradi, la tua capacità di dare forma al futuro, la tuaprofonda onestà intellettuale e, con essa, la capacità diindignarsi. Sei un uomo di poche parole e tanta so-stanza. Nell’epoca del “tutto e subito” hai mostrato co-me il lavoro duro, serio e paziente alla lunga paghi”.

Rivolgendosi al Generale Preziosa,30° Capo di Stato Maggiore del-l’A.M., Forza Armata che que-st’anno compie novant’anni ha poiaggiunto: [...] questo tuo rispettoper la famiglia, sia la tua che quelladell’Arma Azzurra, più di tanti dàla cifra dei tuoi valori, dei valori delnuovo Capo di Stato Maggiore del-l’Aeronautica. I valori non si nego-ziano con l’incarico o con i gradi cu-citi sulla divisa.I valori sono valori e basta”. “Peraspera ad astra”, cioè attraverso leasperità alle stelle. Non so pensare aduna frase latina più adatta per indi-care il cammino che dovrai intra-prendere nel tuo nuovo incarico.

Cambio al Vertice dell’Aeronautica Militare

Il Corriere dell’Aviatore N. 3-4/2013 3

Venerdì 22 Febbraio, i Generali Bernardis e Preziosaerano stati ricevuti al Quirinale dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Cambio al Vertice dell’Aeronautica Militare

4 Il Corriere dell’Aviatore N. 3-4/2013

Il Generale Giuseppe Bernardis, nato a Porcìa (Porde-none) il 5 gennaio 1948, proviene dai Corsi Normali del-l’Accademia Aeronautica, frequentata negli anni 1968-71 con il corso ‘Grifo III’.Nel 1973 ha conseguito presso labase aerea di Webb in Texas (USA) il brevetto di pilotamilitare su velivolo T-38 ed ha all’attivo circa 4.000 oredi volo su 19 diversi tipi di velivoli. Nel 1982 ha coman-dato la Pattuglia Acrobatica Nazionale. Nel 1986 vieneassegnato allo Stato Maggiore (Roma) quale Aiutante divolo del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica. Nel1989, Colonnello, assume l’incarico di Capo Ufficio Elet-tronica e Difesa Aerea del 6° Reparto dello Stato Maggio-re Aeronautica. Dal 1990 al 1992 comanda il 6° Stormoa Ghedi. Rientrato allo SMA procede in carriera con im-pegni di rilievo che gli fanno meritare nel 96 la promozio-ne a Generale di Brigata Aerea. Dal 1997 al 2000 è Ad-detto Aeronautico e Difesa presso l’Ambasciata d’Italia aWashington (USA). Poi a Roma,Capo del 4° RepartoSMA è promosso Generale di Divisione aerea nel gennaio2001. Dal 2002 al 2006 è Capo del 4° Reparto di Segre-difesa. Nel gennaio del 2006 è stato promosso Generale diSquadra Aerea.Dal 1° novembre 2006 al 17 febbraio2010 ha svolto l’incarico di Sottocapo di Stato Maggioredell’Aeronautica, assumendo dal 25 febbraio quello diCapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica.

Il Generale Pasquale Preziosa è nato a Bisceglie (BA) il21 marzo 1953. Si è arruolato in Aeronautica nel 1971con il corso “Marte III” dell’Accademia Aeronautica. Nel1972 ha conseguito il brevetto di pilota d’aeroplano sulvelivolo P 148 e nel 1976 di pilota militare sul velivoloG91T.�Dopo l’abilitazione sul velivolo F104 è assegnato,nel 1977, al 156° Gruppo del 36° Stormo in qualità dipilota caccia bombardiere.� Nel 1982 si è qualificatoistruttore di volo su Aviogetti e nel 1983 si è qualificatoistruttore di volo sul velivolo Tornado presso la base ingle-se di Cottesmore. Negli anni 80 ha svolto importanti in-carichi al 36° Stormo ed al Comando 2^ Regione Aerea.Promosso Colonnello nel dicembre 1991, ha ricoperto va-ri incarichi allo SMA ed ha comandato a Gioia del Colleil 36° Stormo dal 94 al 96. Generale di Brigata Aerea dal1° gennaio 1999, dal 30 agosto 2003 è stato Addetto perla Difesa e la Cooperazione a Washington D.C.. Genera-le di Divisione Aerea il 1º gennaio 2005 ha poi avuti pres-so SMD gli incarichi di Capo Ufficio Generale Piani-Programmi-Bilancio e di Capo III Reparto.�Dal 5 ottobre2009 è stato a disposizione del Capo di Stato MaggioreAM e dal 21 aprile 2010 ha ricoperto l’incarico di Co-mandante Scuole AM e 3ª Regione Aerea.Dal 6 dicembre 2011 al 24 febbraio 2013 è stato Capo diGabinetto del Ministro della Difesa.

Ufficiali, Sottufficiali, Graduati, Militari diTruppa, Personale civile, nel lasciare la carica diCapo di Stato Maggiore dell Aeronautica, e

con essa il servizio attivo, desidero rivolgere a Voi tutti ilmio saluto più affettuoso e un grato riconoscimento,unito ad un sincero apprezzamento, per aver offerto,con intelligenza, entusiasmo e spirito di sacrificio, le Vo-stre migliori energie e capacità per mantenere sempre al-te le nobili tradizioni di eroismo e di valore della nostraForza Armata.

I risultati che siete stali in grado di conseguire rappresen-tano non solo la testimonianza chiara e tangibile della Vo-stra altissima professionalità, ma anche il doveroso tribu-to verso Coloro che. nel corso della nostra storia, hannoofferto anche il bene più prezioso pur di affermare i nostrislessi ideali ili lealtà e solidarietà, lottando con ogni forzaaffinché fosse preservato nel tempo il preziosissimo patri-monio aeronautico che oggi consegniamo ai nostri giova-ni aviatori, che sono l’immagine del nostro futuro e dellenostre speranze.

Questi ultimi anni, così densi di avvenimenti per la vitadella Forza Armata hanno segnato le tappe di una straor-dinaria evoluzione che ha reso l’Aeronautica Militare ingrado di “trasformarsi mentre opera”, in virtù di un so-stanziale processo di riforma strutturale che è stato avvia-to e che è tuttora in corso e che coinvolge, e coinvolgeràsempre più, tutte le componenti organizzative, da quelleumane a quelle operative, da quelle logistiche a quelle ad-destrative da quelle formative a quel/e di supporto.

Questo fondamentale processo di revisione, che è statobattezzato “Governance AM” consentirà alla nostra Or-ganizzazione di dotarsi di una più efficace capacità di in-terlocuzione con l’area interforze, nonché di semplificarei processi decisionali in maniera tale da poter fronteggiarecon maggiore reattività le esigenze multiformi e in conti-nua evoluzione imposte dagli attuali scenari, sia in ambitonazionale che internazionale.

Tutto ciò sarà possibile soltanto se la trasformazione a cuimiriamo viene percepita da ognuno di noi, ad ogni livello

di incarico e responsabilità, come un ‘evoluzione naturale,un anello di congiunzione tra passato, presente e futuro,un inequivocabile percorso da dover intraprendere affin-ché I Aeronautica Militare possa, con l’orgoglio di sempre,onorare i suoi impegni e confermare, con forza e rinnova-to slancio, il ruolo determinante che riveste e continuerà arivestire nell’attuale e successivo assetto dello strumentomilitare nazionale.

Grazie, quindi, ad ognuno di Voi per il personale contri-buto, ad ogni livello e in ogni settore di attività, di piccolaazione o di altissimo pensiero, che silenziosamente, macon concretezza, avete saputo offrire, senza riserva alcuna,per il bene dell’ Aeronautica. Grazie, inoltre, ai nostri uo-mini e alle nostre donne che, in questo preciso istante,stanno operando lontano dall ‘Italia e dalle loro famiglieper preservare la pace e il diritto internazionale e per por-tare aiuti umanitari a popolazioni meno fortunate.

Il mio finale commosso pensiero va alla nostra Bandiera diGuerra e a tutte le Bandiere dei Reparti e degli Istituti del-la Forza Armala, sintesi dei valori spirituali pili nobili edelevati e simboli dell’abnegazione e della dedizione di chicome noi ha l’onore e l’onere di servire lo Stato e le sue Isti-tuzioni nel rispetto del sacro impegno assunto con il giu-ramento prestato.

Con questi sentimenti di incondizionato attaccamentoalla Forza Armata, lascio il Comando al Generale di Squa-dra Aerea Pasquale PREZIOSA, da oggi nuovo Capo diStato Maggiore, al quale rivolgo il più cordiale e fraternosaluto unitamente all’augurio più sentito per un’attivitàproficua, serena e ricca nel tempo di sempre maggiori sod-disfazioni e successi.

Sono certo che con la sua esperienza e il forte senso di ap-partenenza, che ne hanno contraddistinto l’intera brillan-tissima carriera, il Generale PREZIOSA saprà ancor più va-lorizzare le nostre potenzialità e risorse e guidare l’Aeronau-tica Additare verso sempre migliori affermazioni e fortune.

25 febbraio 2013(Generale di Squadra Aerea Giuseppe BERNARDIS)

Cambio al Vertice dell’Aeronautica Militare

Ordine del giorno “Bernardis”

Il Corriere dell’Aviatore N. 3-4/2013 5

Cambio al Vertice dell’Aeronautica Militare

6 Il Corriere dell’Aviatore N. 3-4/2013

Ordine del giorno “Preziosa”

Ufficiali, Sottufficiali, Graduati, Militari di Trup-pa, Personale civile, nell’assumere oggi, congrande gioia e consapevole senso di responsabi-

lità, la carica di Capo di Stato Maggiore dell’Aeronauti-ca, desidero innanzitutto rivolgere il mio grato e rispetto-so pensiero a tutti i miei predecessori che hanno saputoguidare con dedizione e passione la nostra Forza Armata,in questi quasi novant’anni di storia.

Volgo un deferente saluto alla nostra Bandiera di Guerra.Mi impegno ad onorarla e custodirla, consapevole dei sacrivalori che Essa rappresenta: sintesi delle tradizioni, delleglorie e delle aspirazioni dell Aeronautica Militare verosimbolo in cui si sono identificati tutti quelli che, prece-dendoci in azzurro, hanno sacrificato la vita per il bene del-la Patria.

Colgo l’occasione per esprimere la mia gratitudine alle As-sociazioni Combattentistiche e d’Arma, vero legame trapassato e presente, il cui prezioso contributo concorre atti-vamente a mantenere sempre vivi e solidi i valori che costi-tuiscono l’essenza della nostra Istituzione.

Affronterò gli impegni del mio incarico confortato dallaconsapevolezza di poter contare su tutti gli uomini e ledonne della Forza Armata. Uomini e donne che guardanoal futuro senza accontentarsi del quotidiano che traspon-gono ragione e coraggio nel proprio “saper fare” e che lot-tano ventiquattro ore al giorno per fornire alla collettivitàsicurezza e onore.

Mi accingo ad intraprendere, con voi, questa nuova ed av-vincente esperienza lungo un percorso chiaramente trac-ciato dal significativo processo di riforma che sta interes-sando lo strumento militare nazionale, dall’evoluzione del-lo scenario internazionale e dalle linee strategiche definitedall’Autorità politica.Il cammino che ci attende non sarà certo facile e richiede-rà, più che mai, coesione, unità di intenti e coscienza di es-

sere artefici e protagonisti della vita, dell’efficienza e dellacredibilità dell’Aeronautica Militare verso l’intero Paese.

La dedizione, il dinamismo e la determinazione fin quiprofusi da tutti Voi mi consentono oggi di assumere il co-mando di una Forza Armata che, senza clamori o protago-nismi di sorta, è pronta ad operare in qualunque contesto;adeguatamente flessibile per fronteggiare le nuove minac-ce, proiettata verso una meritata ed irrinunciabile moder-nizzazione e instancabilmente schierata a tutela della col-lettività nazionale ed internazionale.

Possiamo dunque guardare al futuro con chiara coscienzadelle responsabilità che abbiamo, consapevoli delle nostreforze morali e professionali e con il chiaro intento di conti-nuare ad operare con lo stesso vigore che sino ad oggi ci haconsentito di affrontare prove sempre più gravose ed intra-prendere scelte spesso non facili, ma certamente più ri-spondenti agli impegni che ci attendono.

Rivolgo al Generale BERNARDIS, al quale ho l’onore disuccedere, l’ideale ed affettuoso abbraccio di tutta l’Aero-nautica Militare per quanto ha saputo fare nel corso dellasua lunga ed appassionata carriera. A Lui indirizziamo lanostra grata riconoscenza e rivolgiamo i nostri fervidi au-spici per un sereno avvenire, con l’augurio che le milleemozioni legate al suo lungo ed avventuroso volo in azzur-ro restino per sempre indelebili nei suoi ricordi.

A Voi tutti, invece, formulo l’impegno di dedicare ogni miarisorsa fisica, morale ed intellettuale all’onere che mi atten-de. Con l’assoluta convinzione che le sfide che insieme af-fronteremo porteranno la nostra Forza Armata verso sem-pre maggiori successi e affermazioni.

Viva l’Aeronautica Militare! Viva l’Italia!

25 febbraio 2013(Generale di Squadra Aerea Pasquale PREZIOSA)

Il Corriere dell’Aviatore N. 3-4/2013 7

L’Aeronautica Militare negli ultimi vent’anni ha per-seguito un progetto di trasformazione, tuttora incorso, avviando e realizzando un ampio processo di

contrazione della propria struttura e dei mezzi per adattarsiprogressivamente alle mutate esigenze e a un quadro di ri-ferimento in dinamica evoluzione che l’ha vista semprepiù impegnata in missioni internazionali in ambito NATO,UE e ONU per la sicurezza e la pace, dai Balcani all’Iraq,Afghanistan, Libano e Libia.Si è trattato, in pratica, di una consistente riduzione del nu-mero degli aeroporti, dei velivoli e del personale mirata almantenimento delle capacità operative fondamentali, infunzione del livello di ambizione del Paese. Una riduzionesulla quale si è innestata la recente crisi economica che ha de-terminato un’ulteriore contrazione della spesa pubblica e harichiesto un utilizzo ancor più attento delle limitate risorsedisponibili.Questi due fattori, il processo di revisione e la contrazioneeconomica, si sono uniti e hanno prodotto un forte ridi-mensionamento di tutto lo strumento aerospaziale, resopossibile dalla razionalizzazione dei processi e delle struttu-re ordinative e organiche ma soprattutto dalla progressivasostituzione di mezzi obsoleti con velivoli tecnologicamen-te avanzati che privilegiano la qualità (e quindi l’efficienza el’efficacia) sulla quantità.�Il principio ispiratore della riforma è stato quello di dare prio-rità alle c.d. capacità operative irrinunciabili che sono: Difesaaerea, Ingaggio di precisione, ISTAR (Intelligence, Surveil-lance, Target Acquisition and Reconnaissance), CombatSupport (trasporto tattico e strategico, rifornimento in volo,ricerca e soccorso e Combat Search and Rescue), BMD (Bal-listic-Missile Defense) e Accesso allo spazio. �

In linea di massima, gli interventi più signi-ficativi hanno riguardato:

1. Infrastrutture e organizzazione�L’intervento di riordino ha riguardato il passaggio da unastruttura territoriale ad una funzionale, sostenendo ed ali-

mentando parallelamente il processo interforze. Ulteriori re-visioni hanno permesso di semplificare e snellire le strutturedi comando per razionalizzare, evitare le duplicazioni, velo-cizzare ed armonizzare i processi interni favorendo, da un la-to, i coordinamenti orizzontali e facilitando, dall’altro, i col-legamenti esterni, in particolare - ma non solo - quelli con lestrutture interforze. Si è poi proseguito con il ridurre la pian-ta organica e la dislocazione di depositi e magazzini, accor-pando e contraendo i sedimi, riducendo e razionalizzando ilivelli delle scorte e velocizzando la movimentazione dei ma-teriali e dei ricambi. È stato poi accuratamente valutato unpiù diffuso ricorso all’insourcing, al fine di massimizzare l’u-tilizzo delle risorse interne attraverso la riqualificazione dipersonale per assicurare alla F.A. una maggior autonomia,esigenza particolarmente sentita in caso di Operazioni Fuoridai Confini Nazionali (OFCN). Prosegue il processo di ri-duzione del parco infrastrutturale, in linea con la riduzionedei sedimi e delle realtà attuali nonché la semplificazione del-la struttura dei servizi di supporto, affinando l’organizzazio-ne e la distribuzione sul territorio dei servizi di Sanità, Com-missariato e Amministrazione, Demanio e Supporti. Relati-vamente alla struttura organica, in definitiva, è opportunosottolineare che il processo di riorganizzazione avviato a suotempo ha già conseguito significativi risultati in quanto ispi-rato, come detto, a criteri di efficienza ed economicità (ac-corpamenti, soppressioni, riorganizzazioni). Per quanto ri-guarda la struttura operativa, dal 1990 ad oggi gli aeroportiarmati sono passati da oltre 40 agli attuali 19; gli Stormi da23 a 18; i Gruppi di Volo da 41 a 34. I principali provvedi-menti organici hanno riguardato la soppressione del 30°Stormo di Elmas (Cagliari) e del 53° Stormo di Cameri (No-vara) e la collocazione in “posizione quadro” dell’8° e del 5°Stormo di Cervia (Rimini). Significativa anche la riduzionedei Gruppi Radar: le misure attuate, rese possibili anche gra-zie alla rapida evoluzione tecnologica che ha interessato il set-tore, hanno comportato la contrazione da 14 a 3 del numerodei Gruppi Radar (di cui uno di prevista chiusura nel 2014)con la contestuale remotizzazione delle funzioni e la chiusu-ra delle due Squadriglie Radar dipendenti. Lo stesso approc-

cio è stato riservato al settore Meteo, in cui i Teleposti (meteoe telecomunicazioni/meteo) sono passati da 65 a 45. È statainoltre disposta la chiusura dei Centri Meteorologi Regiona-li di Brindisi e Pratica di Mare e la trasformazione dell’Uffi-cio Generale per la Meteorologia, confluito nell’Ufficio Ge-nerale Spazio Aereo e Meteorologia. La contrazione dei Re-parti operativi ha determinato una conseguente razionaliz-zazione anche nei confronti degli Enti logistici: nel periodoin esame si rileva la soppressione di 40 Enti e la riorganizza-zione di ulteriori 37.

2. Velivoli

Contestualmente sono stati avviati programmi di rinnova-mento delle linee di volo che avrebbero terminato la propriavita operativa nel periodo 1990 - 2025 (B-707, C-130H, G-222, F-16, Atlantic, HH-3F, AMX, Tornado, AB-212, MB-339A, Sistema Missilistico Spada), avendo ben chiaro che lasostituzione dei sistemi d’arma, per la loro complessità, ri-chiede azioni anticipate di almeno 10 anni.�La dotazionecomplessiva dei velivoli si è quindi ridotta da 925 a 593 (-36%)complessivi e da 671 a 354 (-47%) per quanto attiene allafront-line (numero di velivoli assegnati ai reparti efficienti epronti allo svolgimento delle attività operative). Se-gnatamente per la componente da combattimento,dai 339 velivoli presenti in inventario agli inizi deglianni novanta, l’Aeronautica disporrà di 96 Eurofigh-ter, che a regime potranno essere ridotti a 72, e 75Joint Strike Fighter (JSF) (60 CTOL, ConventionalTake Off and Landing, e 15 STOVL, Short Take Offand Landing). Relativamente ai mezzi, quindi, faràpremio la qualità rispetto ai numeri, portando il focussulle consistenze in front-line. In altre parole, si è pre-ferito disporre di meno velivoli ma tutti (o quasi) dis-ponibili, concentrando l’attenzione sull’attività ma-nutentiva e logistica. In tale ottica si è operato, spessoa fronte di grossi sacrifici, al fine di mantenere, equando possibile migliorare, le capacità operative pe-culiari del potere aereo attraverso la sostituzione deisistemi d’arma divenuti obsoleti.

3. Personale �Il personale militare si è ridotto passando dalle 79.095 uni-tà del 1990 alle 42.350 del 2012 (-46%). In particolare, siosserva che il numero degli Ufficiali è passato da 8.275 a5.866 (-24%), quello dei Sottufficiali da 38.042 a 28.893 (-24%),quello del personale di Leva/Truppa da 28.510 a 6.288 (- 76%)e quello degli Allievi da 4.268 a 763 (-82%). La riforma del-lo strumento militare prevede, a regime, 150.000 unità cheper l’Aeronautica significa una riduzione al di sotto delle35.000 unità da conseguire entro il 2024, il che comporteràun graduale adeguamento delle dotazioni organiche (TOO- Tabelle Ordinative Organiche) dei vari enti e reparti della

F.A.; in attesa delle naturali fuoriuscite del personale perlimiti d’età o altro, verranno progressivamente distintele posizioni organiche che non saranno più oggetto di ri-pianamento. Con riferimento ai limiti finanziari, incorso di definizione da parte dello Stato Maggiore dellaDifesa, sono allo studio differenti ipotesi di rimodula-zione delle consistenze di Ufficiali, Primi Marescialli,Marescialli, Sergenti, Volontari in Servizio Permanentee Volontari in Ferma Prefissata (VFP4 e VFP1), indi-spensabile per salvaguardare le esigenze funzionali delleForze Armate nel rispetto di un limite complessivo pre-fissato. Infine, per rimanere in tema di futuro, le lineed’indirizzo generali per la definizione della pianta capa-citiva al 2025 indicano una ulteriore serie di provvedi-menti in itinere che consentiranno il conseguimentodegli obiettivi imposti dai disposti legislativi che inte-

resseranno sia l’Area di Vertice con l’attuazione del progetto“Governance AM”, sia l’Area Operativa e Logistica con lasoppressione di Enti operativi - si prevede che ne sarannosoppressi 4 (di cui 2 Stormi) e altrettanti (di cui 3 Stormi) sa-ranno riorganizzati - mentre di impatto certamente non mi-nore sarà la prevista razionalizzazione dell’area formazione(Comando Scuole) che si inserirà in un ampio processo diaccorpamento di funzioni omogenee nel settore della ge-stione delle Risorse Umane e della componente Territoriale.

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Notizie al VoloVV10 febbraio: Giorno del Ricordoistituito con Legge n. 92 del 1994In memoria dei martiri delle foibe e dei profughi giuliani, istria-ni e dalmati, ricorrenza civile che si celebra appunto il 10 feb-braio per non dimenticare un periodo drammatico della nostrastoria per troppo tempo sottaciuto.��Dopo l’armistizio dell’8 set-tembre e fin dopo la primavera del 1945, 350mila italiani furonoperseguitati e costretti a lasciare le loro case in Istria e Dalmazia emolti altri fucilati e gettati nelle voragini carsiche perche’ consi-derati “nemici del popolo” dalle milizie partigiane del marescial-lo Tito. Le trasmissioni in tv e alla radio hanno rievocato quei tra-gici eventi con film e fiction, servizi e approfondimenti in unalunga staffetta informativa. L’ANUA attraverso questo pur mo-desto riporto intende farsi interprete del dovere della memoria.Foiba di Basovizza (Monumento nazionale) - resti della carruco-la usata per il recupero.

Ordinariato MILITARE - 12 febbraio 2013Dichiarazione dell’Arcivescovo Pelvi dopo l’inatteso, storico annuncio della rinunciaal pontificato da parte del Papa Benedetto XVI

“Ricevuto in Udienza, venerdì scorso, per la Visita ad limina*, porto nel cuore lo sguardo lu-minoso e l’incoraggiamento paterno di Papa Benedetto: “Porti, eccellenza, la mia benedizio-ne ai familiari dei giovani caduti al servizio del bene e a tutti i feriti. I militari sappiano testi-moniare il Vangelo dell’amore a Dio e ai fratelli”. �Ancora segnato da queste parole, la ri-nuncia del Santo Padre ha provocato in me e nei fedeli militari uno stato d’animo addoloratoe smarrito. Ci siamo sentiti orfani di un padre così umanamente attento e divinamente vici-no. �La Chiesa castrense accoglie con fede la volontà del Papa, ammirando il suo straordi-nario, originale e profondo Pontificato. Anche le dimissioni sono un atto di governo nel qua-le si manifesta chiaramente come Egli ama la Chiesa più di se stesso. Noi credenti abbiamoposto i nostri passi sui suoi, le mani nelle sue, il cuore nel suo cuore. Papa Benedetto è un do-

no straordinario di Dio per l’umanità smarrita, un profeta radicato sulla roccia della verità evangelica, un discepolo di Gesù,da lasciare meno solo, da continuare ad amare e ascoltare in una comunione interiore fatta di filiale affetto e devota obbe-dienza. Trasfigurato dallo Spirito Santo, nell’aula del conclave, con la Sua elezione, il Successore di Pietro non ci lascia solima con soave determinazione e una grazia speciale continuerà a scandagliare le profondità del mistero, fecondando la Chie-sa nel santo riposo dell’orazione continua.�La sproporzione tra il vigore spirituale e l’umana debolezza fisica, accolta nel no-me del Signore, arricchirà la Chiesa di particolari benedizioni divine.�Nel monastero sul colle vaticano, come Mosè sul mon-te, Papa Benedetto continuerà ad essere luce e sale, lievito e granello, e, nella serenità più piena si abbandonerà al Padre buo-no per sostenere la santità della famiglia umana. �In quest’Anno della fede, l’augurio è di imparare dal Sommo Ponteficead accettare le nostre fragilità, attraversare la prova della morte dei nostri progetti, per poter essere liberi e autentici annun-ciatori del Vangelo nei modi e nei luoghi che Dio vorrà”.

* Con il termine Visita ad limina (Ad limina apostolorum) si intende indicare l’incontro che, ogni cinque anni, i vescovi di tutto il mondohanno in Vaticano con il Pontefice per illustrare quali siano le particolarità che contraddistinguono la loro Regione ecclesiastica dal punto divista religioso, sociale e culturale, quali siano i nodi maggiormente problematici dal punto di vista pastorale e culturale e come interviene laChiesa “particolare” su questi problemi.

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Notizie al VoloVV

Venerdì 8 Febbraio, Il Generale Ber-nardis ha incontrato il personale del-l’Arma Azzurra schierato presso il Re-

gional Command West. Ad accoglierlo, pres-so l’aeroporto di Shindand, nella parte cen-trale della regione sotto responsabilità italia-na, il Generale Dario Ranieri, Comandantedel contingente internazionale a guida Briga-ta alpina “Taurinense”, accompagnato dalColonnello Carlo Moscini, Comandante del-la Joint Air Task Force (JATF) di Herat, e dalColonnello Luciano Ippoliti, Comandantedell’Airbase Support Air Advisory Team.

Venerdì 15 Febbraio, il Generale di Squa-dra Aerea Giuseppe Bernardis, Capo diStato Maggiore dell’Aeronautica Militare,

si è recato presso la sede del Comando ScuoleA.M./3^ Regione Aerea di Bari, primo Alto Co-mando nel percorso di visite per il suo commiato.

Consegna delle Aquileal 61° Stormo

Venerdì 8 Febbraio, nel corso di una ceri-monia svolta nell’hangar centrale dell’ae-roporto militare “F. Cesari” di Galatina

(LE), cinque allievi Ufficiali piloti del corso “Grifo V” e due Ufficiali dell’Aeronautica della Repubblica di Singapore hannoappuntato sull’uniforme l’aquila turrita, simbolo del pilota militare.L’evento ha assunto una valenza particolare, poichè, a distanza di circa 30 anni, la Scuola di Volo salentina ha ripreso l’anti-ca e prestigiosa tradizione di consegnare il brevetto di pilota militare ad allievi di altre nazionalità. La cerimonia è stata pre-

sieduta dal Generale di Squadra Aerea Mario Renzo Ottone, Coman-dante delle Scuole dell’Aeronautica Militare/3^ Regione Aerea che, co-me da tradizione, ha appuntato l’ambita aquila sul petto dell’allievo pri-mo classificato.Per il Colonnello Sergio Cavuoti, Comandante del 61° Stormo, “la con-segna del brevetto di pilota militare rappresenta non solo una tappa fonda-mentale nella vita professionale di un pilota e il momento conclusivo di unimpegnativo ciclo d’addestramento, ma è anche il riconoscimento del lavo-ro svolto a vario titolo da tanti artefici. Un lavoro di squadra, fatto con pas-sione e spirito di servizio, nel quale ognuno ha fatto la sua parte con profes-sionalità e dedizione per il raggiungimento del prestigioso traguardo e chesicuramente consoliderà nel futuro quella vocazione già da tempo espressa eindubbiamente apprezzata nello scenario europeo ed internazionale”.

Visite di commiato del Generale di Squadra Aerea Giuseppe BernardisCapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare

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Notizie al VoloVV

In prossimità della pubblicazione del bando di concor-so per l’ammissione all’anno scolastico 2013/2014, laScuola Militare Aeronautica “Giulio Douhet” di Fi-

renze, situata nel Parco delle Cascine di Firenze - Vialedell’Aeronautica n.14 - offre la possibilità, a tutti gli inte-ressati, di visitare le proprie strutture per sei sabati conse-cutivi nel periodo dal 16 febbraio al 06 aprile 2013. Al fi-ne di garantire un afflusso più agevolato a tutti gli interes-sati, quest’anno, ogni Open Day prevederà due orari diingresso: alle 09.30 e alle 11.30. Durante la visita, saran-no anche illustrati i principali contenuti del Piano di Of-

ferta Formativa della Scuola ed il relativo iter concorsuale.Al fine di agevolare l’ingresso degli interessati alla Scuola èpossibile inviare una e-mail al seguente indirizzo: [email protected] con l’indicazio-ne del giorno scelto per la visita, cognome e nome deipartecipanti all’incontro. Ulteriori informazioni possonoessere richieste ai seguenti recapiti telefonici: 055.2704806 / 055.2704805 (dal lunedì al giovedì, dalle ore8.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 16.00, il ve-nerdì dalle ore 8.00 alle ore 11.00), oppure al preceden-te indirizzo e-mail.

Afghanistan to 2014 and beyond

L’ 8 febbraio a Roma, a Palazzo de Carolis con il suo intervento, il Ministro Di Paola ha concluso la conferenza, or-ganizzata dalla NATO Defense College Foundation con la collaborazione del NATO Defense College e dell’I-stituto Affari Internazionali (IAI), sul tema “Afghanistan to 2014 and beyond”. All’iniziativa hanno preso parte

numerosi relatori che hanno discusso dei vari aspetti legatiall’impegno nel teatro afgano all’indomani del 2014, an-che in considerazione dei risultati che saranno conseguitial termine della fase di “transizione”, che segnerà il pas-saggio di responsabilità della sicurezza dell’intero territo-rio dalle forze multinazionali alle autorità locali. Come giàribadito in occasione del Vertice NATO di Chicago, in Af-ghanistan è in atto una riduzione progressiva della presenzamilitare e dell’impegno globale delle Forze Armate deiPaesi dell’Alleanza e partner. Un impegno che non si con-cluderà con il termine del mandato dell’ISAF, ma prose-guirà oltre il 2014 con una missione che prevede una di-versa configurazione di forze, per dare supporto alle Forzedi Sicurezza afgane soprattutto in termini addestrativi.

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Notizie al VoloVVElicottero A.M. soccorre anziano infartuato

Nel tardo pomeriggio di Giovedì 7 Feb-braio, il Comando Operazioni Aeree diPoggio Renatico (FE), il Reparto del-

l’Aeronautica Militare che gestisce i voli operatividella Forza Armata e coordina il soccorso aereonazionale, ha allertato l’85° Centro C/SAR diPratica di Mare (RM) per una missione di soc-corso a favore di un cittadino italiano di 71 anniche, colto da infarto sull’isola di Ponza, necessi-tava di immediata evacuazione medica verso unospedale idoneo.

Ricevuto l’ordine di volo alle ore 19.30, l’equipag-gio dell’Aeronautica Militare è decollato a bordodell’elicottero HH-3F (HH - Hospital Helicop-ter) alla volta dell’isola di Ponza, dove è atterrato al-

le ore 20.45 per imbarcare il paziente in imminente pericolo di vita.Nonostante le condizioni meteorologiche avverse, caratterizzate da forte vento, grandine ed una tromba d’aria proprio a ri-dosso dell’isola laziale, la missione di soccorso si è conclusa con successo, alle ore 21.35, con l’atterraggio all’aeroporto mili-tare di Latina, dove il paziente è stato affidato alle cure dei medici dell’ospedale locale.

L’85° Centro C/SAR fa parte del 15° Stormo di Cervia (RA), il Reparto che attraverso i suoi centri operativi dislocati su Cer-via (RA), Pratica di Mare (RM), Gioia del Colle (BA) e Trapani, garantisce il servizio di ricerca e soccorso per l’AeronauticaMilitare, 24 ore su 24, ogni giorno dell’anno.�Per l’espletamento delle proprie missioni operative, il 15° Stormo impiega eli-cotteri del tipo HH-3F, che cederanno il posto ai nuovi HH-139, mezzi estremamente performanti e dotati di eccellenti ca-ratteristiche.�L’addestramento degli equipaggi all’impiego di apparecchiature e tecniche speciali, quali l’utilizzo di visorinotturni e il volo tattico a bassissima quota, conferiscono allo Stormo capacità operative uniche e la possibilità di operare incondizioni meteo anche estreme.

Fonte: www.aeronautica.difesa - Capitano Daniele Lelli

Luca Parmitanopronto a “Volare”(ASI - 14 Feb. 2013)

Ègiunta allo stadio finale la prepara-zione del prossimo astronauta cheporterà il tricolore nel cosmo, testi-

moniando ulteriormente il livello di eccel-lenza tecnologica raggiunto dal nostro Pae-se. Sesto italiano ad andare nello spazio equinto a salire a bordo della Stazione Spa-ziale Internazionale, Luca Parmitano si ap-presta a partire dal cosmodromo di Baiko-nur con una navetta Soyuz TMA-09M chesarà lanciata alla fine di maggio 2013.��Parmitano, maggiore e pilota sperimenta-tore dell’Aeronautica Militare e astronautadell’ESA, trascorrerà sei mesi sulla ISS,

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Notizie al VoloVVsvolgendo la prima missione di lunga durata che la NASA ha assegnato all’ASI in base ad un Memorandum bilaterale di-retto tra le due istituzioni.��“Volare” sarà il nome della missione che si protrarrà fino a novembre e in cui l’astronauta do-vrà svolgere una vasta e articolata attività di sperimentazione caratterizzata da una forte presenza del know-how italiano.

3° CONVEGNO PENSIONISTICO ANUARazionalizzazione dello strumento militare e prevedibili conseguenze sul personale

Casa dell’Aviatore 25 marzo 2013AGENDA LAVORI

9.00 - Registrazione e caffè9.30 - Apertura Convegno - Saluto Sig. Capo di SMA

9.40 - Introduzione del Presidente Nazionale Gen. S.A. Mario Majorani

Iscrizioni a: [email protected] - tel. 06.32111740

Prima SessioneModeratoreGen. D.A. Arturo Zandonà

9.50Gen. B.A. Nicola Lanza de Cristoforis(Capo 1° Reparto SMA)Legislazione in itinere: Punto di situazione e Nuovi Profili Organizzatividella Forza Armata

10.20Col. CCrn Pasquale Izzo(Capo2° Uff. 1° Rep. S M A)Riordino delle carriere, nuovi limiti di età,ARQ ed Ausiliaria

10.50-11.20Question Time

11.20-11.50Coffee Breack

Seconda SessioneModeratoreBrig. Gen. Giuseppe Lucchese

11.50Brig. Gen. Arnaldo D’Orazio(Capo Servizio Amm. e Comm.)Riorganizzazionedel Settore pensionistico

12.10Col.CCrn Stefano M. Graziani(Capo 2° Uff. AEROGESTIONI)Modifiche al trattamentopensionistico e di Ausiliaria

12.40-13.10Question Time

13.10Saluti di Commiato

14 Il Corriere dell’Aviatore N. 3-4/2013

Le due verità giudiziarie sul caso Ustica

I l Generale di Squadra Aerea Vincen-zo Ruggero Manca, Socio OnorarioANUA, ex Senatore (eletto nel 1996),

Vicepresidente per 5 anni della Commis-sione Stragi durante la XIII legislatura,autore di varie pubblicazioni (vedi box),offre un importante contributo informati-vo e di pensiero che dovrebbe aiutare “chi-di-dovere” ad insistere per il perseguimentodi una verità unitaria.

Da anni il disastro aereo, avvenuto il 27giugno 1980 sul tratto di cielo tra l’isola diPonza e l’isola di Ustica e nel quale trova-rono la morte ben 81 persone innocenti, è avvolto da miste-ri e colpi di scena.La recente sentenza, emessa dalla Corte di Cassazione III^sez. civile in data 28 gennaio 2013 (n. 1871), ritenendo “ab-bondantemente e congruamente motivata” la tesi del missilecome causa dell’esplosione in volo del DC9 ITAVIA, adde-bitando al Ministero Difesa ed al Ministero dei Trasporti re-sponsabilità omissive in materia di controllo, vigilanza e si-curezza delle aerovie aperte al traffico civile, condannandogli stessi al pagamento delle somme risarcitorie nei riguardidei familiari delle vittime titolari del ricorso giudiziario, po-ne sorprendentemente all’attenzione della pubblica opinio-ne il problema dell’esistenza di “due” delle c.d. “verità giudi-ziarie” relativamente alla medesima vicenda, dovendo ricor-dare che sulla stessa esiste già una sentenza emessa dalla Cor-te di Cassazione in sede “penale” in data 10 gennaio 2007. Inquest’ultima si conferma quanto emerso in Corte d’Assise diAppello il 15 dicembre 2005 che così si può sintetizzare: as-soluzione di Alti Ufficiali dell’Aeronautica Militare da graviimputazioni connesse con la stessa vicenda, impossibilità dipoter affermare con certezza la causa dell’esplosione in volodel DC9 dovendo escludere sia l’ipotesi del missile dato chela carcassa dell’aereo non reca segni dell’impatto del missilestesso (vds pag. 116 “Motivazioni” della sentenza) e sia quel-la della bomba a bordo, alla quale si opponeva, non l’assenzadi evidenze dell’esplosione interna nella carcassa, ma solo ilmancato riscontro della circostanza secondo cui l’ignoto at-tentatore, per poter programmare opportunamente il timer,fosse a conoscenza del dato che l’aereo sarebbe partito da Bo-logna con 2 ore di ritardo come in effetti era avvenuto, sotto-lineando infine che “tutto il resto, non essendo provato, è solofrutto della stampa che si è sbizzarrita a trovare scenari di guer-ra calda e fredda”. A proposito della considerazione fatta dalGiudice sul ritardo dell’aereo, merita comunque che vengariferito, per doverosa informazione, che esiste anche una cor-rente di pensiero che spiega la circostanza con l’intenzionedell’attentatore di programmare il timer per un’esplosione

dell’ordigno non in volo, ma dopo l’atter-raggio a Palermo.Ciò puntualizzato, onde meglio com-prendere la diversa portata delle due sen-tenze citate, appare necessario fare riferi-mento ai due iter seguiti per gli specificiprocessi celebrati uno in sede civile ed unoin quella penale. Ed il tutto allo scopo nonsolo di fornire una corretta informazionesulle vicende ma anche e principalmenteaffinché non si premi, come già si sta veri-ficando, il convincimento che la “veritàgiudiziaria” da preferire sia quella patroci-nata dal processo civile e cioè quella delmissile come causa della caduta del DC9.

Iniziando “dall’iter penale”, da quello cioè che è stato il pri-mo a prendere avvio ed a terminare, va ricordato quanto se-gue: le indagini si concludono il 31 agosto 1999 (ben 19 an-ni dopo il fatto!) con una sentenza istruttoria con la quale siprosciolgono da accuse numerosi militari dell’AeronauticaMilitare e nel contempo si ordina il rinvio a giudizio di 4 Ge-nerali A.M.. Tale rinvio a giudizio è proposto dall’ “accusa”,cioè dai 3 Pubblici Ministeri (Dott. Salvi, Roselli, e Nebbio-so) ed è accolto dal Giudice istruttore (Dott. Priore), ipotiz-zando, a carico dei Generali, il reato di “Alto tradimento” peraver impedito, tramite comunicazione di informazioni erra-te, l’esercizio delle funzioni del Governo (art.289 cp ed art.77 cpm). Per quanto attiene invece alla “causa” che avevaprodotto l’esplosione del DC9, con riferimento alle princi-pali “figure istituzionali” chiamate ad esprimersi in sedeistruttoria e dibattimentale, vanno riportate alla memoria leconclusioni che seguono: il Collegio Peritale d’Ufficio, com-posto da ben 11 esperti di fama internazionale, si pronunciaall’unanimità a favore dell’esplosione interna, dopo aver sot-toposto ad esame il 94% del relitto dell’aereo portato nel frat-tempo in superficie. La parte deputata all’‘accusa’, cioè i treP.P.M.M., a loro volta così si esprimono: “l’esplosione all’in-terno dell’aereo, in zona non determinabile, di un ordigno èdunque la causa della perdita del DC9 per la quale sono stati in-dividuati i maggiori elementi di riscontro”, per poi affermareancora: “certamente non vi sono prove di un missile o di una suatestata” (vds pagg. 404 - 405 REQUISITORIA P.P.M.M.,presentata e discussa anche in Commissione Parlamentared’Inchiesta sulle “Stragi”). Il Giudice Istruttore perviene, in-vece, ad una conclusione secondo la quale la causa più pro-babile del disastro aereo sarebbe da ricercare nell’onda d’ur-to di un missile o in una quasi collisione con un velivolo adalta velocità vicinissimo al DC9 (il G.I., pur invitato dallaCommissione Parlamentare d’Inchiesta sulle stragi, si rifiutadi presentarsi a Palazzo San Macuto per rispondere ad alcuniquesiti - inerenti alla sua istruttoria - inviatigli dall’Organi-

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Le due verità giudiziarie sul caso Ustica

smo d’Inchiesta Parlamentare). Nel processo in Corte d’As-sise di appello (che per il “merito” della vertenza va conside-rato come ultimo “passo” dell’iter dibattimentale), si pervie-ne a risultanze ben diverse da quelle ipotizzate dal G.I. sia perquanto attiene al missile come causa del disastro (vds. consi-derazioni di anzi riportate) e sia a riguardo dello scenario ae-reo ipotizzato nelle vicinanze del DC9, a proposito del qualela Corte così si esprime (vds pag. 68 “Motivazioni” senten-za): “la presenza di altri aerei deducibile dai tracciati radar nonraggiunge, in alcuna analisi, il valore della certezza assoluta equindi di prova”(si rammenta che la formula probatoria per ilprocesso penale è: “al di là di ogni ragionevole dubbio”). Sem-pre nella stessa sede, con riferimento alle perizie ed alle con-sulenze tecniche, si afferma (vds pag.116 “Motivazione”):“in termini di certezza nulla è emerso”, aggiungendo che “tut-to il resto è fantapolitica o romanzo che potrebbero anche risul-tare a interessanti se non vi fossero coinvolte 81 vittime inno-centi”, non senza aver prima sottolineato (pag. 49 “Motiva-zione”) che i vari tecnici e periti, a proposito delle cause deldisastro, hanno potuto formulare solo “ipotesi”. Riferendo-ci ora “all’iter civile” (finalizzato solo al risarcimento dei dan-ni) va per primo evidenziato che lo stesso prende avvio con la“citazione” del 15 aprile 1981 con la quale l’ITAVIA (societàcui apparteneva il DC9) conviene in giudizio, presso il Tri-bunale di Roma, i Ministeri della Difesa, dei Trasporti e del-l’Interno (difesi dall’Avvocatura Generale dello Stato), chie-dendone la condanna al risarcimento dei danni per la sciagu-ra nella quale era andato distrutto un proprio aeromobile(DC9). Allo svolgimento di questo “primo” procedimento“civile “ si ricollegano poi, dal punto di vista concettuale, al-tri procedimenti civili avviati a Roma (Sig. Davanzali: socio,

amministratore e Presidente ITAVIA) e soprattutto a Paler-mo (eredi e familiari delle vittime). Tutti questi ulteriori pro-cedimenti (uno, appena definito in Cassazione, sul quale ab-biamo già riferito; quattro in trattazione presso Corti di Ap-pello e due in corso di svolgimento presso il Tribunale Civiledi Palermo) sono stati di fatto condizionati, nel loro svolgi-mento, dagli sviluppi della prima vertenza promossa dall’I-TAVIA ed, in particolare, dal “primo grado” del pertinenteprocedimento che si conclude con una sentenza, emessa nel2003, dal Giudice Ordinario Aggregato (G.O.A.) - Avv.Francesco BATTICANI, con la quale i Ministeri convenutivengono condannati al risarcimento dei danni in favore del-la parte “attrice”. Tale precedente, che propende per uno sce-nario in cui sono presenti più velivoli intorno al DC9, rap-presenta, sebbene con diverse sfumature, un riferimento pertutti i successivi procedimenti giudiziari (fino al punto da farparlare l’Avvocatura Generale dello Stato di “appiattimento”sulla pronuncia del G.O.A. del 2003). E ciò nonostante che,in ambienti qualificatissimi in materia di diritto, ci si sia piùvolte spinti a definire azzardato affidare ad un giudice - fun-zionario (nel caso specifico onorario), reclutato secondo imodelli burocratici e quindi privo di quell’autorevolezza chenasce solo dal prestigio conquistato in precedenti esperienze,la facoltà di decidere da solo, con sentenze esecutive, anchecontroversie di grande rilievo (vds pagg. 111-112 “Istituzio-ni e Liberalismo” di V. Caianiello, a cura di Fabio Cintioli,edizione Rubbettino, 2005).In stretta sintesi, la sentenza “Batticani” nell’anno 2003, al-lorquando cioè non si è ancora concluso né il dibattimento“penale” di 1° grado (la cui sentenza è datata 30 aprile 2004),né quello di 2° grado (sentenza 5 dicembre 2005), né quelloin Cassazione (sentenza 10 gennaio 2007), perviene alla con-clusione che il DC9 possa essere stato abbattuto da un missi-le lanciato da altro aereo viaggiante lungo la stessa rotta delvelivolo ITAVIA. Poiché, come già ricordato, tale giudiziocondiziona poi, in modo più o meno indiretto, tutti gli altriprocedimenti civili e non potendo, per ragioni di spazio,prendere in esame le pertinenti numerose articolazioni pro-cessuali civili, si sintetizza il tutto rilevando che: il primo pro-cedimento promosso da familiari delle vittime, che è poi l’u-nico a pervenire fino ad ora al giudizio di ultima istanza - sen-tenza Corte di Cassazione 28 gennaio 2013 (lo abbiamo trat-tato nella prima parte delle nostre note), ricalca la logica“Batticani” non solo per quanto attiene alla formula proba-toria (“il più probabile che non”: formula convalidata dallaCorte di Cassazione Civile), ma è anche in consonanza conle indicazioni fornite dalla “parte civile” a favore della tesi“missile”, facendo specifico riferimento a: Perizia “Blasi” chesi pronuncia a maggioranza (3 periti a favore e 2 periti con-trari) propendendo per l’ipotesi “missile” dopo l’esame delsolo 34% del relitto e prima che si fossero consolidati i risul-

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tati del Collegio Peritale d’Ufficio “Misiti” già ricordato eche si pronuncia esaminando ben il 94% del relitto; PeriziaRadaristica “ Dalle Mese” favorevole ad uno scenario aereocon più velivoli nelle vicinanze del DC9 (scenario poi “smen-tito” in sede di Processo Penale d’Appello); nonché 31 ele-menti interpretati dal solo G.O.A. e riguardanti una serie dirisultanze peritali che renderebbero, a parere di quest’ulti-mo, improbabile l’esplosione interna (evidenze quasi tuttediscendenti dalle già citate perizie “Blasi” e “Dalle Mese”prodotte nell’istruttoria Bucarelli-Priore). C’è da aggiungereancora che nella sentenza di Corte di Appello “Civile”, sem-pre a proposito della stessa vertenza, si evidenzia che, nel pro-cedimento, non sono stati acquisiti gli atti dell’accertamentopenale reiteratamente richiesti, dal Giudice Istruttore di 1°Grado di Palermo, all’Ufficio “Istruzione” del Tribunale diRoma, così come è anche posto in evidenza il fatto che l’Av-vocatura Generale dello Stato, nel difendere i Ministeri,avrebbe potuto produrre in giudizio (e non lo ha fatto) attiulteriori dell’accertamento penale abbondantemente com-provanti l’esclusione dell’ipotesi “missile”.In definitiva, l’attuale ordinamento giudiziario del nostroPaese con le modifiche apportate al codice di procedura pe-nale nel 1990, con le quali, a differenza di prima, si preve-dono per lo stesso fatto percorsi differenti ed indipendenti(uno in sede “penale” per l’accertamento - collegiale sin dalprimo grado - dei reati, utilizzando la formula probatoria “aldi là di ogni ragionevole dubbio” ed uno in sede “civile” - inconfigurazione monocratica in primo grado G.O.A. - perl’accertamento “risarcitorio” con la formula probatoria “ilpiù probabile che non”) può portare, così come avvenutoper il caso Ustica, a due Sentenze diverse e quindi a due “ve-rità” giudiziarie diverse. E ciò a fronte di percorsi minima-mente confrontabili tra di loro.L’iter “penale” infatti matura a seguito di un lungo, appro-fondito e dispendioso iter (sempre in sede collegiale) che,nel caso Ustica, è durato 27 anni (1980 - 2007) con1.750.000 pagine di istruttoria, 4.000 testimoni e 277udienze in contradditorio con le parti. Quello “civile” ab-braccia, invece ed essenzialmente, una soluzione meramen-te documentale (fondata sull’utilizzo di una minima partedelle risultanze dell’iter penale) che si conclude con una ca-tegorica e fuorviante costruzione “fraseologica” (tesi delmissile “abbondantemente e congruamente motivata”), asua volta frutto di un elaborazione svolta in origine da unGiudice Onorario (G.O.A.) che, operando in sede mono-cratica, nel caso Ustica valuta appunto solo una parte dimoltissimi elementi tecnici e documentali emersi nel proce-dimento penale (e che in quella sede producono affermazio-ni giudiziarie di segno profondamente diverso). Tutto ciònon vuole significare una censura allo sforzo della nostraMagistratura volto ad assicurare il dovuto risarcimento agli

aventi diritto. Serve solo a puntualizzare che la pronuncia ri-sarcitoria in sede civile non può confrontarsi né tanto menoconfondersi con quella penale che obbedisce al ben più ri-goroso e selettivo principio “dell’al di là di ogni ragionevoledubbio”. Osservazione questa che serve anche ad evitare cheparti del circuito mediatico, stimolate in qualche caso daspeculazioni di tipo vario e soprattutto dall’appeal della tesidel “missile”, possano poi far assurgere detta tesi a “veritàdefinitiva ed assoluta” nell’immaginario collettivo. Si pos-sono così sovvertire importanti principi giuridici ed avalla-re, come verità storico-giudiziali, sentenze che si limitanosolo a sottolineare ai fini risarcitori “il lancio di un missile”come causa più probabile della sciagura, in un quadro com-plessivo che esplicitamente ammette, contempla e nonesclude altre possibili cause. Ci sarebbe quindi molto dapensare ed anche da fare negli ambiti competenti perchénon abbiano più a verificarsi confusioni, speculazioni ed an-che “pigrizie istituzionali” nelle azioni che potrebberofornire i tasselli che ancora mancano, per il caso Ustica,al mosaico della completa verità sia giudiziaria e sia storica,così come abbiamo più volte indicato e documentato in al-tri nostri interventi pubblicistici e saggistici.

Le due verità giudiziarie sul caso Ustica

La verità non voluta.Su eversione, terrorismoe stragismo in Italiadi Vincenzo R. Manca

(ed. KOINE’-17 nov. 2004)

Ustica.Assoluzione dovutaGiustizia mancatadi Vincenzo R. Manca

(ed. KOINE’-17 gen. 2007)

Giustizia e verità.Ustica trent’anni

di immaginario collettivodi Vincenzo R. Manca

(ed.KOINE’-7 giu. 2010)

Italia-Libia.Stranamore. 1911-2011

un rapporto di «amore-odio»di Vincenzo R. Manca

(ed. KOINE’-28 nov. 2011)

Negli ultimi 25 anni, maturata la consapevolezzache l’Unione Sovietica non poteva più costituireuna minaccia, sono progressivamente avvenuti

cambiamenti significativi all’interno degli apparati militaristatunitensi e degli altri Paesi occidentali, nessuno dei qualiaveva più il bisogno di predisporre la difesa dei propri con-fini da un’invasione classica da terra. Emergeva peraltro unanuova minaccia da affrontare, conseguenza di eventi chetraevano origine da lontano, ma che dovevano essere gestitiprima che raggiungessero i territori dell’Occidente (atti ter-roristici, attacchi missilistici provenienti da aree più instabi-li: Balcani, Mediterraneo, Medio Oriente).

Il dibattito sulla nuova dimensione della sicurezza da con-quistare è stato naturalmente oggetto di numerosi studi einiziative da parte delle Istituzioni e delle Agenzie ad essapreposte (in particolare si possono citare la NATO Respon-se Force e la PESD Politica Europea di Sicurezza e Difesa).L’aspetto che sostanzialmente fu posto a monte di tali ini-ziative era la necessità di disporre di uno strumento militaredi dimensioni ridotte, ma contraddistinto da una valenzatecnologica più accentuata. Questa visione è ancora parti-colarmente di attualità nel nostro Paese, esempio ne è laemanazione di provvedimenti legislativi già varati o in via diesecuzione per la riduzione quantitativa dello strumentomilitare, mentre più complesse sono le decisioni riguardan-ti la parte riferita alla parallela necessità di avvalersi dei mez-zi tecnologicamente avanzati (le recenti polemiche sull’ac-quisizione degli F35 lo attestano).Senza entrare in disquisizioni che interessano in ultima ana-lisi la politica riferita al settore militare che un Paese decidedi esercitare, tornando al titolo del tema, vorrei focalizzare

alcune considerazioni proprio sull’impatto che gli sviluppitecnologici avranno comunque sulle forze armate. Qualiche siano le determinazioni, è fuori di dubbio che in futurosaremo circondati sempre più da “macchine”, sia nel campomilitare sia in quello civile.Il termine ”macchine” recentemente ha sostituito quello piùclassico di “robot”, usato per indicare genericamente ogniapparecchio automatico in grado di eseguire determinateoperazioni sotto il controllo di un circuito elettronico. Ri-cordiamo che il nome “robot” deriva dal ceco “robota” “la-voro”, con cui lo scrittore ceco K. Capek in una sua operadrammatica designava gli “automi”, uomini artificiali capa-ci di svolgere meccanicamente le funzioni degli operai incondizioni controllate. Le “macchine” attuali e più ancoraquelle dei prossimi anni superano il concetto di sollevare gliuomini alienati dal lavoro ripetitivo e rischioso; esse sono esaranno sempre più efficienti, più autonome, comuniche-ranno tra loro e in ultima analisi saranno chiamate a pren-dere decisioni. Convivere con loro sarà quindi un problemamolto delicato. Il classico interruttore binario dell’informa-tica, basato sul “si” e sul “no”, dovrà prevedere una terza viafrutto di algoritmi sempre più complessi che contemplinoanche il “se”. Già oggi si parla non più di cervello elettroni-co, bensì di “cervello artificiale” frutto della fusione delle na-notecnologie, delle biotecnologie e delle tecnologie infor-matiche, per creare un nuovo tipo di scienza cosiddetta“bio-ispirata”.Certamente ci vorrà ancora del tempo per disporre ad esem-pio di un sistema ditraduzione automati-co che integrando di-zionari, regole gram-maticali e modi di direcon ciò che chiamia-mo conoscenza o me-glio esperienza, sia ingrado di tradurre unafrase del tipo “ cammi-nava con una chitarrae un’ocarina in tasca “,dandole il giusto signi-ficato. Non avendo laconoscenza del fattoche la chitarra nonpuò stare in una tasca,

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LA GUERRA DELLE MACCHINEdi Angelo Pagliuca

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il sistema di traduzione, in maniera semplicistica, potrebbefar intendere che entrambi gli oggetti stanno nella tasca.L’enorme sviluppo della “rete”, unito alla crescita tumultuo-sa della velocità dei microprocessori (secondo la legge diMoore la densità dei dati in un chip si raddoppia approssi-mativamente ogni 18 mesi) consentirà al cervello artificiale,in tempo quasi reale, come a quello umano, di trovare tuttele caratteristiche degli oggetti citati e renderà il vero signifi-cato della frase.Ora la domanda è: l’uomo è preparato a gestire queste mac-chine con tali capacità che, come sempre, troveranno inte-resse primario nel campo militare? Organi di stampa statu-nitensi hanno rivelato che i controllori degli UAV armati, difronte all’eventualità di dare il comando di aprire il fuoco,danno l’ok quasi sempre. D’altra parte una scelta che deveessere esercitata in pochi secondi, o anche in un tempo mi-nore nel caso di un missile in arrivo, diventa pressocché ob-bligata (un tempo si diceva nel dubbio …. “spara”).

L’Agenzia non governativa internazionale Human RightsWatch in un rapporto intitolato “Losing Humanity” (Per-dendo l’umanità), esprime serie preoccupazioni riguardo alfatto che, seguendo i ritmi attuali, il progresso tecnologicogiungerà nei prossimi 10-20 anni a concepire armi comple-tamente autonome in grado di recare danni non voluti, oche eccedano le necessità, agli esseri umani. Infatti, questinuovi sistemi d’arma, ancorché bio-ispirati, mancherebbe-

ro comunque di “sentimento”, della capacità ad esempio didistinguere con certezza l’avversario ostile dal civile inno-cente e della facoltà di provare rispetto e compassione per ilnemico vero o presunto.A difesa del confine di Gaza, Israele impiega i sistemi SentryTech per riconoscere movimenti sospetti, l’intervento uma-no è previsto nelle prime fasi di utilizzo del sistema, mentreil ricognitore meccanico armato Guardium può eseguire l’a-zione di contrasto letale autonomamente ma (si spera) nondecidere in modo unilaterale. Sembra che esercitarsi al si-mulatore su questo tipo di sistema sia molto gradito dai mi-litari, specie dalle soldatesse, che lo trovano divertente qua-si come un videogioco.Senza voler richiamare gli scenari dei film di fantascienza,che arrivano a descrivere future guerre tra uomini e macchi-ne ribelli, certamente sin d’ora dovranno essere affrontatiuna serie di problemi di ordine morale e di diritto umanita-rio, con i quali gli Stati e gli scienziati si dovranno confron-tare prima di dare origine a nuove “creazioni”. Siamo al pun-to che le tre leggi della robotica di Isaac Asimov (*) non so-no più sufficienti. Si rende necessario reinterpretarle e ag-giungerne altre che prevedano che le macchine del futurosiano dotate di un’autonomia sufficiente per agire e reagire,ma che, in momenti opportuni, debbano trasferire il con-trollo agli esseri umani. Anche per esse dovranno essere co-dificate “regole d’ingaggio” ben precise, forse dovranno im-parare a sbagliare o ad essere imperfette come l’uomo.

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(*) Le tre leggi della robotica scritte da Asimov, alle quali obbediscono gran parte dei robot nei suoi racconti, sono:1^ Un robot non può danneggiare un essere umano, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento un essere umano venga danneg-giato.2^ Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purchè tali ordini non siano in conflitto con la 1^legge.3^ Un robot deve proteggere la propria esistenza, purchè questa autodifesa non entri in conflitto con la 1^ e 2^ legge.Attualmente è stata proposta una loro reinterpretazione, che preveda che gli esseri umani non possano utilizzare i robot senza che il sistema uo-mo-macchina raggiunga i più alti livelli legali, umanitari e di sicurezza etica.

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Il Congresso sul Potere Aereo organizzato dal-l’Aeronautica Militare nel 2009 non ha pro-dotto lo sviluppo di quella cultura aerospa-

ziale profonda e radicata auspicata dall’allora Ca-po di Stato Maggiore Daniele Tei. Cultura che haavuto eccellenti contributi negli anni passati(Amedeo Mecozzi, il sottoscritto, Ferruccio Botti )ricordati dal generale Salvatore Gagliano nel N°5/2009 della Rivista Aeronautica. Purtroppo gliostacoli a tale sviluppo, da me segnalati negli anniscorsi (nominalismo e proliferazione degli eufemi-smi, degli aggettivi e attributi affibbiati alla guerrae alla strategia, l’uso spregiudicato della lingua in-glese, la traduzione in italiano frettolosa e nonsempre corretta e l’uso eccessivo di anglicismi)sembrano incrollabili, nonostante gli autorevoli interventisulla stampa, le iniziative parlamentari a difesa della linguaitaliana e l’allarme lanciato dall’Accademia della Crusca edei Lincei. Nel campo dottrinale esiste tuttora quello che ilGenerale Gagliano ha definito “torpore intellettuale”.

Giova, perciò, ripetere le considerazioni fatte nel recente pas-sato con la speranza di fare breccia nel muro di gomma costi-tuito da tali ostacoli. Soprattutto per ricordare ai Capi re-sponsabili delle forze armate il monito del Generale Mecoz-zi che riteneva un dovere che incombe maggiormente sui mi-litari difendere il nostro linguaggio dalle intrusioni di modiscorretti o bastardi. Il problema non è nuovo: in uno dei mieiarticoli riportai il Foglio d’Ordini ministeriale del 1926 conil quale fu deciso di compilare un dizionario tecnico per so-stituire vocaboli ed espressioni di origine straniera con quel-li che la “grande ricchezza del nostro idioma consente”.

Ricordai che il generale Amedeo Mecozzi sostenne con en-tusiasmo la decisione ministeriale e dette un primo contri-buto con un articolo del gennaio 1927 in cui scrisse che l’Ar-mata dell’Aria era la più infestata dalle voci straniere e ba-starde (coniò il vocabolo aliante) e che nel 1964 il RegistroAeronautico Italiano pubblicò la Terminologia Aeronauti-ca che realizzò in parte la decisione ministeriale di quarantaanni prima.Per dimostrare che una parola nel transitare da una linguaall’altra tende a modificare il significato aeronautico origi-nario feci alcuni esempi.Ripeto i più importanti che ancora ricorrono negli scrittipubblicati nelle riviste militari e nel linguaggio comune. So-no quelli che hanno un significato inequivocabile come“comando” resi contorti o astrusi aggiungendo ad essi ag-gettivi oppure integrandoli con sostantivi sostituivi. O co-me “controllo”, un francesismo diventato nello stesso tem-

po comando, potere, verificazione. Tant’è che nonsempre la stessa locuzione “comando e controllo” èintesa correttamente. Nel linguaggio comune è diven-tato un’abitudine parlare di comando e controlloquando si vuol fare riferimento ad una organizzazionedi comando qualsiasi. Mentre la locuzione si riferiscea due tipi di comando, cioè a due modi diversi di diri-gere coordinare e verificare. Il primo può essere “pie-no” (dall’inglese full) che significa autorità di prende-re decisioni e di dare ordini in tutti i campi della sferamilitare. Oppure può essere “operativo” con lo stessosignificato ma con l’esclusione del campo ammini-strativo, logistico e informativo. Il controllo, invece, è

DISSERTAZIONI SUL POTERE AEREOdi Antonio Pelliccia

un’autorità delegata a fare eseguire decisioni e ordini di unsuperiore gerarchico.Quando nella NATO, dove è stata inventata, si usa questalocuzione si vuole indicare chi comanda e chi è delegatoa comandare. È una distinzione che si rese necessaria in se-guito alla determinazione dei comandi alleati di non rinun-ciare alla propria autorità sulle questioni amministrative, lo-gistiche, informative e addestrative concernenti le proprieforze militari assegnate alla NATO.Per quanto riguarda il potere aerospaziale finora sono sta-te proposte diverse definizioni riduttive o complicate, tuttenon soddisfacenti. Qualche anno fa suggerii la seguente de-finizione semplice e lineare: è la facoltà e la capacità di im-piegare le forze aerospaziali per contribuire al consegui-mento dei fini della politica mediante la conquista deldominio dello spazio.

I suoi elementi fondamentali sono l’ambiente,l’uomo, i mezzi e le sue caratteristiche principalisono la velocità, la mobilità, la flessibilità. Men-tre le qualità intrinseche o caratteristiche genera-li dei mezzi aerospaziali sono: prontezza operati-va, mobilità, manovrabilità, versatilità operativa.Inoltre ricordai che in dottrina è ormai general-mente riconosciuto che le tre forze armate hannocaratteristiche distinte, specifiche e differenti ap-plicazioni nei tre ambienti di lotta. Ognuna, per-ciò, ha la propria dottrina di guerra. Così come èstato finalmente riconosciuto che l’aggettivo

“tattico” non si applica alle forze e alle operazioni aerospa-ziali e che queste ultime sono indipendenti, nell’ambito diun concetto strategico interforze. Infine osservai che l’im-piego delle forze aerospaziali, o la minaccia di usarle, ha da-to maggior valore al concetto di dissuasione e alla diploma-zia cosiddetta coercitiva sotto forma di azioni aerospazialipreventive o punitive nei casi in cui si vuol prevenire che unoStato potenzialmente aggressore, consegua una capacità mi-litare troppo pericolosa per gli Stati confinanti. Indicavoquindi che il potere aerospaziale è diventato lo strumentoprincipale ed efficace della Politica. In conclusione mi au-guro che si superi il predetto torpore e che riprenda lo svi-luppo della cultura aerospaziale, soprattutto spero che i Ca-pi responsabili delle Forze Armate prendano finalmente mi-sure concrete a difesa della lingua italiana e che le riviste mi-litari contribuiscano con iniziative mediatiche a tale difesa.

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Avendo trascorso la vita tra le nuvole ab-biamo sempre avuto a che fare con l’ac-celerazione di gravità, con i suoi multi-

pli e sottomultipli. Su di essa sappiamo moltecose: prima tra tutte che essa sulla superficie ter-restre vale 9,81 m/sec2, quello che nel semplifi-cato gergo aviatorio chiamiamo “1 G”. Sappia-mo anche che nel volo manovrato saremmo ingrado, disciplina del volo permettendo, tirandoe mollando la cloche, di farla variare a nostropiacimento, dai - 2G negativi ai +7G positivi.

Ma che succede a tale accelerazione di gravitàquando si dovesse salire nell’esospazio o, con an-cor un po’ più di fantasia, quando si dovesse scen-dere verso il centro della Terra?Proviamo a darci qualche risposta. Per esempio,quando volavamo a 35.000 piedi, tale gravità di-minuiva se pur di poco fino a circa 9,75, in modotale che, se a casa tua sulla bilancia pesavi 80 Kg.,lassù invece pesavi mezzo chilo in meno.E per i nostri astronauti, che orbitano a 400 Km sopra la Ter-ra, come vanno le cose? La gravità per loro è diventata zero?Verrebbe da dire di sì, dato che galleggiano dentro all’astro-nave insieme a tutti i loro oggetti? Ecco la prima rispostasbagliata! A 400 Km di altezza la gravità è diminuita sì, masoltanto di poco fino a circa 8,70, tanto da costringerti achiederti: “E allora, come mai quelli galleggiano?”Il motivo del galleggiamento non è infatti la mancanza digravità, la quale è poco meno di quella che abbiamo qui sul-la Terra, ma il fatto che loro sono in continua “caduta libe-ra”. Non diversamente da quello che accadrebbe a te se, ma-lauguratamente, ti trovassi a precipitare con l’ascensore ocome quando vai sull’Otto Volante al Luna Park e lasci ilpunto più alto dopo la salita.Gli astronauti letteralmente precipitano, anche se poi sispostano continuamente in avanti (a 28.000 Km/h) mante-nendo così l’orbita circolare attorno alla Terra.Diversamente vanno le cose se ti allontani un po’ di più dal-la Terra. Ecco, se ti spingi fino a 35.000 Km, laddove orbi-tano i satelliti geostazionari, allora in quella regione la gravi-tà è scesa a 0,2 m/sec2. Praticamente non ce n’è quasi più.

Tanto per andar un po’ più in là, sulla Luna, a 380.000 Kmdalla Terra, la gravità terrestre è ridotta a niente (0,034m/sec2),tanto che viene da chiedersi come fa la Luna ad essere tanto at-tratta dalla Terra (ma qui sono in gioco grosse masse).E se invece scendessimo dentro le viscere della Terra? GiulioVerne nel suo romanzo, “Viaggio al Centro della Terra”, haimmaginato gli esploratori al centro della Terra perfetta-mente a loro agio, sottoposti alla stessa gravità che abbiamosulla superficie. Ci ha azzeccato? Francamente no. Anche seva ricordato che il suo genio seppe prevedere quasi tutto cir-ca il futuro dell’umanità con piglio scientifico e profetico.Ma (va detto) su questo punto toppò in tronco. Ora ti dicocome vanno le cose. Sì, perché anche qui è facile restare in-gannati dal fatto che la gravità dovrebbe aumentare manmano che ci si avvicina al centro della Terra. E questo inomaggio alla celebre formula di Newton:

che ci ricorda che la forza di attrazione è inversamente pro-porzionale al quadrato della distanza.

L’ANGOLO DELLA SCIENZANoi aviatori e la gravità

di Sergio Bedeschi

Invece le cose non vanno esattamente così, a causa del Teo-rema del Flusso di Gauss, che, per farla breve, tiene contodella massa che ti lasci alle spalle man mano che sprofondinegli Inferi.Pertanto mettendo insieme Newton e Gauss, succede che, sesprofondi sotto Terra (la quale ha un raggio di poco più di6.000 Km), per un primo tratto ha ragione Newton: infatti lagravità aumenta portandosi dopo 2.000 Km a circa 11 m/sec2.Ma poi pian piano prende il sopravvento Gauss: la gravità ini-zia a diminuire fino a diventare esattamente zero al centro del-

la Terra, dove ti troveresti a galleggiare in perfetta librazione.Non diversamente da come saresti se tu fossi sperduto nellospazio cosmico, lontano da qualsiasi corpo massivo.Il grande scrittore francese, che certo conosceva la formuladi Newton e che presumibilmente non ignorava del tuttoneppure il più recente Teorema di Gauss, quando nel 1864scrisse quel romanzo si fece un poco i comodi suoi.E lo si può ben capire, attento com’era ad imbastire una storiafantastica e indimenticabile che è diventata una delle testimo-nianze più alte della letteratura fantascientifica e della narrativa.

L’ occasione di presen-tare un nuovo socio,l’amico Andrea Co-

stanzo (foto) già Ufficiale d’Ae-ronautica e poi Professore diClinica Ortopedica e Trauma-tologica nell’Università diRoma “, mi hanno suggeritodi scrivere questo articolo rac-contando la storia di come cisiamo conosciuti, di quello cheabbiamo fatto insieme nelcampo scientifico e soprattuttodi quello che lui potrebbe fareper l’Associazione. Comincioperciò col dire che nella primavera 1969 rientrando dal Ke-nia per un infortunio che mi era capitato al tendine diAchille arrivai in ambulanza all’Infermeria presidiaria doveegli prestava la propria opera come consulente nella sua spe-cialità.

Fui accolto con la massima assistenza per i primi interventi econ il suo aiuto riuscii ad essere ricoverato al CTO dove, do-po un primo tentativo eseguito con una ingessatura, perchéil tendine si era lacerato ma non interrotto, fui operato dauna equipe condotta dallo stesso primario del Reparto. L’in-tervento fu eseguito ribaltando una parte del tendine sullazona lacerata ma purtroppo si verificò una complicazionecon necrosi interna e esterna che allungò di molto la degen-

za. Fui dimesso ma con la ne-cessità di dover ritornare setti-manalmente al CTO per me-dicazioni e controlli ma senzaottenerne miglioramenti si-gnificativi per cui decisi di ri-correre dal chirurgo che miaveva operato.Con la confi-denza che ci si può permetterenella visita privata ebbi forse lapresunzione di chiedere se perun intervento del genere nonsarebbe stato più opportunoadoperare una soluzione di-versa.

Ovviamente quella mia uscita fu infelice ma comprensibileper lo sfogo dettato dal logorio mentale di chi sta male e perconsiderazioni dettate da semplici conoscenze di Fisica cheperò mi permisero di interpretare bene il contributo che po-tevo dare anche io per accelerare i tempi del recupero. Natu-ralmente di questi sviluppi sul processo di riabilitazione in-formavo sistematicamente Andrea il quale, oltre a suggerir-mi altri provvedimenti idonei al trattamento indicato dalchirurgo, mi intratteneva anche su argomenti della sua atti-vità che io seguivo con piacere aggiungendo qualche voltamie considerazioni di natura tecnica che facevano piacereanche a lui. Da queste occasioni Andrea trasse l’idea di coin-volgermi nello sviluppo di studi della sua specialità con ilsupporto che io gli potevo dare su alcuni aspetti nelle pub-

La tappa di BOLAMA nella Crociera Italia - Brasile 1930/1931:Una notte particolare per Italo Balbo (ricognizione storica di Guglielmo Canham)

22 Il Corriere dell’Aviatore N. 3-4/2013

CENTRO STUDI Riflessioni e racconti

Un nuovo Socio per condividere culturadi Gennaro Orsi

blicazioni che preparava per la sua professione e negli studiche si sviluppavano in un Comitato Tecnico dell’AutomobilClub d’Italia (ACI) del quale lui faceva parte insieme ad al-tri docenti universitari e dirigenti industriali.

L’attività di questo Comitato, nel quale fui incluso anche io,era orientata essenzialmente su studi della sicurezza stradaleche poi venivano presentati e discussi in periodici Congres-si. La preparazione dei lavori che si presentavano in questiCongressi, integrati anche da informazioni che si acquisiva-no da quello che si faceva all’estero in quel campo, ci portò aseguire un programma sviluppato in Germania da una So-cietà di trasporto di materiali a rischio per l’impiego di si-mulatori alla guida di mezzi pesanti e a presentarlo in unapubblicazione che fu discussa nel Comitato.

Questo studio dimostrò un grande interesse quando fu pre-sentato nel Congresso per i vantaggi che offriva sulla sicurez-za stradale ma non ne ebbe applicazione soprattutto per gliaspetti economici anche da parte delle Assicurazioni che, sipensava, avrebbero potuto contribuire. Altri interessi inveceche ne potevano trarre le Assicurazioni dagli studi prodottinel Comitato erano quelli che ne avevano diretto impatto suidanni prodotti da incidenti stradali dove la preparazione diprofessionisti, cioè ingegneri e medici, era chiamata ad espri-mere il parere di competenza sui danni.

za stradale. Su questo aspetto risultò necessario riprendere eapprofondire concetti di Fisica acquisiti dai medici alla Me-dia Superiore e alla Università, dove solo al primo anno ne èprevisto l’insegnamento, per cui fu data particolare impor-tanza a un programma che partendo dai principi basilari del-la meccanica potesse seguire anche gli aspetti più significati-vi della nuova Scienza, la Biomeccanica.Questi Corsi vennero svolti in un primo momento pressol’Università di Roma e successivamente presso l’ACI, susci-tando notevole interesse anche presso altre Università in Ita-lia e all’estero, tanto che vennero svolti anche più di una vol-ta in Portogallo e in Spagna ed oggi continuano ad esseresvolti, sempre a carattere nazionale e con i crediti formatividel Ministero della Salute, presso l’Ordine dei Medici di Ro-ma e provincia. A questo riguardo voglio riportare un avve-nimento simpatico che si verificò, non ricordo bene se a Co-imbra o a Barcellona dove, come di consueto, si svolgeva al-la fine del Corso una serata, con la partecipazione anche diun’orchestrina, e mentre eravamo al tavolo in compagniadei nostri amici notai che Andrea si agitava come se volessealzarsi.

Dopo un po’ infatti egli si alzò di scatto, raggiunse il palco,confabulò per qualche tempo con uno dei componenti l’or-chestra e poi cominciò a cantare fra un applauso generale. Iopensavo che quella esibizione fosse stata una cosa estempo-ranea e invece nei successivi nostri incontri, con trasferi-menti in auto da un posto all’altro, lo sentivo cantare ac-compagnandosi alla musica di base di un CD e confidando-mi che stava preparando qualcosa di più serio.

Qualche tempo dopo cominciarono ad arrivarmi, tramite laposta elettronica, inviti per concerti nei quali veniva accom-pagnato a pianoforte egregiamente da un noto Maestro ecompositore, Ronaldo Nicolosi.

In questi ultimi anni ha svolto concerti presso il Circolo delMinistero degli Affari Esteri al Lungotevere impostato com-pletamente su canzoni napoletane e latino-americane e devodire con sincerità che ne sono rimasto affascinato sia per lascelta e l’esecuzione di quelle più belle, che da tempo non ave-vo più ascoltato, ma anche per la presentazione inusuale dellastoria che c’era stata dietro a ognuna illustrata anche da proie-zioni che ricordavano fedelmente la Napoli di allora. Sono si-curo che il Prof Costanzo possa dare anche nella nostra Asso-ciazione un contributo di idee, così come ha sempre fatto concompetenza e generosità, soprattutto per quanto riguarda lenotizie che egli può trasferire sul “Corriere dell’Aviatore”.

Il Corriere dell’Aviatore N. 3-4/2013 23

CENTRO STUDI Riflessioni e racconti

Su questo aspetto dopo che con il suo Maestro Prof. GiorgioMonticelli nel 1984 fondava la SOCITRAS (Società Italianadi Traumatologia della Strada) Andrea ebbe l’idea di istituiredei Corsi di aggiornamento per medici, con crediti formati-vi del Ministero della Salute, preposti a valutare detti danni ein questo contesto, con l’esperienza che egli stesso aveva ma-turato ebbe la possibilità di stabilire i criteri sui quali impo-starli. In questi Corsi venivano perciò riprese le materie piùsignificative già trattate nei sei anni di Università, affidando-le all’insegnamento degli stessi docenti o di altri professioni-sti esterni, per le applicazioni che ne derivavano sulla sicurez-

Società Italianadi Traumatologia

della Strada

In questi mesi ricordiamo...a cura di Guido Bergomi

Nel mese di marzo

Il paracadute da un velivolo1° marzo 1912: il capitano Albert Berry sulla postazione militare di Jefferson Barracs dauna quota di 460 metri si lancia con il paracadute. L’aereo è un biplano Benoist. Sebbenegià usati per lanciarsi da aeronavi o palloni, questa è la prima volta che viene sperimentatol’uso del paracadute da una macchina più pesante dell’aria, cioè da un aeroplano. Il lancioe l’atterraggio si svolse con successo nonostante la forte impressione provata dall’intrepidoaviatore.

Parigi-BruxellesÈ il 22 marzo 1919 quando inizia il primo collegamento internazionale in Europa tra Pa-

rigi e Bruxelles effettuato dalle Lignes Aeriennes Farman.Il velivolo è un Farman F.60 Goliath, un biplano bimoto-re con due radiali Gnome-Rhone Jupiter 9Aa da 380 ca-valli e può portare 12 passeggeri alla velocità di 152 km/h.

Il muro dei 5030 marzo 1928: il pilota Mario de Bernardi su idrocorsaMacchi M.52R a Venezia tocca i 512,69 Km/h. È la pri-ma volta al mondo che vengono superati i 500 Km/h. IlMacchi M.52 è un idrovolante a scarponi con un motoreFiat da 1.000 cavalli che nacque nel 1927 ed aveva già bat-tuto il primato mondiale di velocità di 479,29 Km/h. Di questi ne vennero costruiti 3 esemplari che parteciparono anche al-

la Coppa Shneider ma poi con leggere mo-difiche uscì il M 52R che superò appunto i500 all’ora.

Il Raiden30 marzo 1942 è la data del primo volo delsuccessore del famoso Zero, il MitsubishjJ2M Raiden. Con un motore stellare Kaisei13 da 1430 cavalli rivelò parecchi difetti mapoi venne migliorato soprattutto nella visi-bilità anteriore e nel motore che divenne ilKaisei 23a da 1.820 cavalli.Venne impiegato quasi esclusivamente nel-la difesa del Giappone dalle incursioni al-leate. Un esemplare catturato e provato da-

gli USA dopo la fine della guerra ven-ne definito con splendide performan-ces di salita e ottima manovrabilità.Nelle varie versioni ebbe diversi tipi diarmamento ma comunque sempredotato di 2 o 4 cannoni da 20 millime-tri. Foto: due Raiden catturati volanocon le insegna della RAF.

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Il Goliath

Il Macchi 52

In questi mesi ricordiamo...a cura di Guido Bergomi

Nel mese di aprile

Lo Stinson Tri-MotorIl 27 aprile 1934 vola per la prima volta loStinson Model A Tri-Motor, nato in segui-to a delle specifiche della American Airwaisper un aeroplano per otto passeggeri chedecollasse da piste corte e che non costasse più di 35.000 dollari. La Stinson osservò queste specifiche e ne nacque un veli-volo con tre motori stellari Lycoming R-680 da 260 cavalli e con una architettura piuttosto insolita, cioè aveva ala bassa con-troventata superiormente.Con una velocità di 253 Km/h. aveva una autonomia di 644 Km. Ne vennero costruiti 35 esem-plari che operarono con varie compagnie oltre che in America anche in India e in Africa.

Arriva lo ZeroÈ il 1° aprile 1939 quando vola il più famosocaccia giapponese della 2^ guerra mondiale. Èpilotato da Katsuzo Shima. Ha un motore Zui-sei 13 da 780 cavalli,due armi da 7,7 montatein fusoliera e due da 20 mm nelle ali e dimostrasubito ottime caratteristiche di pilotaggio. Vie-ne subito impostata una serie però con motoreNakajima Sakae 12 da 925 cavalli. Nelle serie

successive vennero apportate varie modifiche sia nel motore, che arrivò ai 1.500 cavalli, sia nell’armamento che poteva consi-stere i quattro armi da 20 alari. Impiegato dapprima nel conflitto con la Cina dimostrò assoluta superiorità rispetto agli avver-sari, superiorità che mantenne anche nella prima parte del conflitto con gli aerei statunitensi finché non venne superato da piùmoderne macchine. Nelle varie versioni, anche quella navale da portaerei, venne costruito in un totale di10.937 esemplari.

Le prime grosse bombe10 aprile 1942: la RAF inglese esegue un bombardamentosu Essen usando per la prima volta delle grosse bombe da ol-tre 3.200 kg.. I bombardieri erano i soliti Laancaster e i ber-sagli venivano segnalati dalla bombe illuminanti lanciatedai pathfinder cioè i Mosquitos. A fronte dei gravi danni ar-recati, diversi bombardieri vennero abbattuti sia dalla con-traerea che dai caccia notturni tedeschi.Foto: Il Mosquito usato come pathfinder.

Ecco l’Armagnac2 aprile 1949, prende il volo il prototipo del quadrimotoreintercontinentale francese della SNCASE, lo SE 2010 Armagnac. È un elegante velivolo passeggeri pensato subito dopo laguerra per i servizi atlantici ed è motorizzato con quattro Pratt & Witney R-4360-B13 Wasp Mayor da 3500 cavalli. Confi-

gurato con 107 posti per i lunghi voli,può arrivare a portare un massimo di160 passeggeri. Ha una velocità di cro-ciera di 454 Km/h. ed una autonomiadi 2450 Km. Non ebbe molto succes-so perché dichiarato antieconomico ene furono costruiti solo 9 esemplariche iniziarono il servizio nel 1952, an-che per le rotte con l’estremo oriente.

Il Corriere dell’Aviatore N. 3-4/2013 25

L’Aviazione Navale Oggi

Nella Marina Militare gli aeromobili imbarcati, braccio lungo della flotta, hanno un ruolo basilare nelle opera-zioni marittime. Gli elicotteri contribuiscono in modo determinante alle attività antisommergibile, antinave edi interdizione ai fini della sicurezza marittima, oltre

a supportare le operazioni delle Forze Anfibie e delle ForzeSpeciali.

Gli aerei AV8B PLUS, oltre ad assicurare la difesa aerea della for-mazione navale, rappresentano la massima espressione delle ca-pacità di proiezione di potenza sul mare e dal mare. Fra i compi-ti non prettamente militari, gli elicotteri della Marina assicuranole operazioni di ricerca e soccorso, concorrono alle attività antin-cendio e intervengono in situazioni di emergenza, oltre ad essereimpiegati in missioni di assistenza umanitaria ed in supporto al-la Protezione Civile, come nei casi di pubbliche calamità. Negliultimi anni sono cresciute le attività di controllo dei flussi migra-tori, soprattutto nel Canale di Sicilia, e le attività di vigilanza pesca, svolte sia da bordo che dalle basi di Catania e Grottaglie.

Le linee attualmente in servizio includono elicotteri AB212, SH3D ed EH101 ed aerei Harrier AV8B PLUS e Piaggio P-180. Questi ultimi, rischierati presso l’Aeroporto di Pratica di Mare, consentono di soddisfare limitate esigenze di trasportologistico della Forza Armata e di svolgere missioni di sorveglianza marittima, grazie al sistema FLIR di cui sono equipaggia-

ti. Le Forze Aeree sono presenti sul territorio con 3 Basi che han-no il compito di fornire il supporto operativo, tecnico e logisti-co ai Gruppi di Volo dipendenti ed alle Sezioni di aeromobili ivirischierate od in transito. L’articolazione delle Basi e dei rispet-tivi Gruppi di Volo è la seguente:

MARISTAELI Luni (La Spezia), con il 1° ed il 5° Gruppo Eli-cotteri, dotati rispettivamente di EH - 101 ed AB-212, specia-lizzati in particolare nel supporto alle Forze Speciali. In tale ba-se opera anche il Centro Sperimentale Aeromarittimo (C.S.A.),nucleo distaccato del 6° Reparto Aeromobili dello Stato Mag-giore Marina, incaricato di condurre attività di studio, speri-mentazione e valutazione operativa per quanto concerne lo spe-cifico impiego marittimo degli aeromobili della Forza Armata ela loro integrazione a bordo.

MARISTAER Grottaglie (Taranto), con il Gruppo Aerei Imbarcati (GRUPAER) dotato di AV-8B Plus ed il 4° Gruppo eli-cotteri, dotato di SH- 3D e AB 212, specializzato in particolare nel supporto alle Forze da Sbarco.

MARISTAELI Catania, con il 2° e il 3° Gruppo Elicotte-ri, il primo dotato di AB-212, imbarcati prevalentementesulle unità delle Forze da Pattugliamento impegnate nelleattività di controllo dei flussi migratori e nella vigilanza pe-sca, ed il secondo dotato di SH-3D ed EH101. Nell’immi-nente futuro tutta la linea EH101 specializzata nel settoreantisommergibile verrà concentrata in questa base.Il futuro vede l’ingresso del nuovo elicottero NH90 e delnuovo aereo multiruolo, supersonico, a decollo corto edappontaggio verticale JSF (Joint Strike Fighter) che, ri-spettivamente, andranno a sostituire nei prossimi annil’AB212 e l’AV8B PLUS.(Fonte: www.marina.difesa.it)

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2^ Convention ANUA26-29 Maggio 2013

Programma

Domenica 26ore 15,00-17,00: Sistemazione alla Casa dell’Aviatore di Soci e Ospiti provenienti da altre Regioni.ore 19,30: Nella stessa sede, Cena Sociale dei Partecipanti alla “Convention”.

Lunedi 27ore 9,00-14,00: Impegni Statutari per i Soci e Tour Culturale per le Signore

Martedi 28ore 9,00-13,00: Convegno sulla realtà dell’ANUA nel contesto associativo aeronautico e militare.

ore 9,30: Introduzione del Presidente e Saluto massima autorità.ore 10,00: Prima Sessione

Lectio della Prof. Annamaria ISASTIA* su“Donne, Diritti, Difesa dello Stato”.Intervento del Gen. C.A. Mario BUSCEMI*, Presidente di ASSOARMA.

ore 11,30: Coffee Breackore11,45: Seconda Sessione

Riflessioni del Comandante Logistico A.M. Gen.S.A. Maurizio LODOVISI,Presidente del Circolo Ufficiali “La Casa dell’Aviatore”, su aspetti storici e attualità del Sodalizio.

Interventi e dibattitoore 13,00: Vin d’honneaur - Pomeriggio liberoore 20,00: Cena al Circolo A.M. su Lungotevere d’Acquisto (con menù e letizie romanesche).

Mercoledi 29ore 8,30: Partenza Bus per Città del Vaticano e partecipazione all’Udienza Papale nella Sala Nervi.

Al termine, rientro alla Casa dell’Aviatore e Pranzo di commiato.

Programma Signore:Visita alla Galleria Nazionaledi Palazzo Barberini,con apertura straordinariadel “Matroneo”.Pranzo presso il CircoloUfficiali Forze Armate d’Italia.

ore 15,00: Tutti in Visita ai Giardini del Quirinale. Sera libera.

Programma Soci:ore 9,00-10,00: Riunione CDN Uscente.ore 10,00-12,00: 63^ Assemblea Generale.

Relazione ed Approvazione Bilancio cons. 2012 e prev.2013. Elezione e nomina Nuovo CDN.

ore 12,00-13,00: Riunione Nuovo CDN ed elezione Presidente Nazionale,Vice Presidente e Segretario Generale

Buffet libero.

* Anna Maria Isastia: Professore di Storia Contemporanea nel Dipartimento di Storia moderna e contemporanea dell’Uni-versità degli Studi di Roma “La Sapienza”.�Responsabile del Centro studi e ricerche dell’ANRP (Associazione Nazionale Re-duci Prigionia).�Coordinatore scientifico della Fondazione Archivio nazionale ricordo e progresso.

Mario Buscemi:Generale di Corpo d’Armata (ris.) e Consigliere della Corte dei Conti. Nato a Perugia il 29.03.1935, ha fre-quentato l’Accademia Militare (capo corso), la Scuola di Guerra ed il War College USA. Laureato in Scienze Politiche (Uni-versità di Perugia) ed in Scienze Strategiche (Università di Torino), ha tenuto lezioni presso università italiane, USA e canade-si. Parla inglese, francese e tedesco. Numerosi i suoi scritti sulla Rivista Militare Studi Strategici, nonché gli interventi sullastampa ed in televisione.

28 Il Corriere dell’Aviatore N. 3-4/2013

In ricordo di una Dama d’Onore

Iside Gioconda Pupillo, nata a Roma il 28 marzo 1932, era la Vedova del Genarale Egidio Gianani.La sua umanità, la profonda cultura, anche nel campo dell’arte, la sua dedizione verso il prossimo l’hanno sempre spin-ta a compiere opere umanitarie e di beneficenza nonché attività di tipo assistenziale svolte con singolare generosità e co-stante devozione.Quando è stata colpita da grave malattia ha perseverato con dignità e forza d’animo nel suo altruismo sino all’ultimoistante. Ci ha lasciato il 7 gennaio 2013.

Figli Rodolfo,Edelweis ed Irene Gianani

Se ne è andata, in punta di piedi, lasciando esterrefatti, Iside Gioconda Gianani, tra noi Dame d’Onore della Sezione diRoma affettuosamente conosciuta come “Giò”.

Voglio ricordarla per il suo tratto estremamente cortese e la sua voce flautata che, so-vente, specie per telefono, dava sensazionidi conforto.È sempre stata viva nella partecipazione all’Associazione, così come estremamente at-tiva nell’assistenza al prossimo con opere umanitarie, di beneficenza ed assistenziali.Ha fatto parte del P.A.S.F.A. Il suo primo nome Iside mi sembra particolarmente evocativo: nella cosmologia egi-zia la dea è modello di sposa e di vedova, capace di ricostruire il corpo smembrato delmarito ucciso Osiride.In tal senso “Giò” può e deve essere riguardata come esempio di madre capace di con-durre i figli ai migliori traguardi.Addio, cara amica; mi piace ricordare il momento nel quale, nella Sala Bar della Casadell’Aviatore, Ti ho incontrata per la prima volta e mi hai presentata a Franca Fiacchi-no. Serberò della Tua figura e del Tuo sorriso il più gradito ricordo.

Anna Maria Poerio

La Dama d’Onore Clara Barone Campanelli Vedova del Generale S.A. Ugo Campanelli ha offerto alla lettura alcune poesietratte dalla raccolta delle memorie di suo marito. La Redazione è lieta di pubblicarle iniziando con la prima.

Sulle Ali della memoria

Tu corri come se temessi di non poter raggiungere la metae sai, ma dimentichi,che affrettarsi o indugiarenulla muta.Il traguardo è fedelee sa attendere...Che tu sia aitante e stracolmo di boria,o storpio, o tocco,

avrai la tua parte di luce,

di rabbie, di dissapori e di gioie.

Lungo il duro percorso

conoscerai l’ironia, il dileggio,

forse la gloria: ma di questa,

faticosamente raggiunta,

vorrai farne baratto con l’umiltà

che riterrai di gran lunga migliore.

La corsa ti sembrerà estenuante e lunga,poi,verso il suo termine,avara e breve.Ama tutti coloro che incontri:col cuore, con lo sguardo,con tutta la tua intelligenza;e sii generoso se vorraiche lo sia con te“Chi” ti attende alla meta.

La Meta

Il Corriere dell’Aviatore N. 3-4/2013 29

Il Generale Carmelo MurèNato a Messina il 31 agosto 1920, Allievo del Corso “Urano” dell’AccademiaAeronautica il 1° novembre 1939; Sottotenente AArs in SPE con decorrenza 1°ottobre 1941, aveva frequentato il 1° Corso Dirigenti Telecomunicazioni e As-sistenza al Volo presso l’ITAV (1946-47). In servizio alla Direzione TerritorialeTLC e AV del Comando III Regione Aerea di Bari negli anni 1959-1976. Pro-mosso a scelta Colonnello AArs in SPE era stato trasferito all’ITAV. MaggiorGenerale AArs con decorrenza 1° gennaio 1979, Nominato Ispettore dell’I-TAV nel gennaio 1981 veniva, nel dicembre dello stesso anno, promosso Te-nente Generale AArs allora grado vertice del Ruolo. Direttore Generale degliImpianti e dei Mezzi per l’Assistenza al Volo, la Difesa Aerea e le Telecomuni-cazioni (Telecomdife) negli anni 1982-1985. In data 31 agosto 1985 cessavadal “servizio permanente effettivo” per transitare nella posizione “ausiliaria” esuccessivamente nella “riserva”.A seguito del cambio di denominazione del ruolo, rivestiva attualmente il grado diGenerale di Squadra in “congedo” del “Ruolo delle Armi dell’Arma Aeronautica”.

il 18 febbraio 2013 è volato più in alto dalla sua casa romanaIl Corriere dell’Aviatore lo aveva già ricordato con l’articolo “I nostri Novantenni”, pubblicato nel N. 8-9/2010, a fir-ma del Gen. Cersosimo, in servizio all’Ufficio Comando della IIIa Regione Aerea negli ultimi anni di permanenza del-l’allora Col. AArs Carmelo Murè a Bari.

S.Ten. FATTORI Ugo aprile 2012 Milano

Gen. B.A. METELLINI Giacomo giugno “ Vicenza

T.Col. SARRACINO Marcello agosto “ Milano

Ten. GASPARINI Sergio settembre “ Brescia

Col.Pil. ROMAGNOLI Franco settembre “ Viareggio

Gen. Br. VERDERAME Giuseppe ottobre “ Latina

Gen. B.A. FALDI Libano ottobre “ Brescia

D.O. ZIZZI PASCAL Anna ottobre “ Roma

Gen. S.A. COMIN Egidio dicembre “ Milano

Gen. S.A. SPEKER Guglielmo dicembre “ Torino

Gen. S.A. DE PAOLIS Mario dicembre “ Roma

Gen. B.A. BROCCOLINO Egeo gennaio 2013 Milano

S.Ten. D’ASCENZI Marco gennaio “ Milano

D.O. Sig.ra GIANANI Iside Gioconda gennaio “ Roma

Gen. Sq. MURÈ Carmelo febbraio “ Roma

L’ANUA esprime ai loro familiari il proprio sincero cordoglio

Volati più in alto

30 Il Corriere dell’Aviatore N. 3-4/2013

Dalla Sezione ANUA di Milanoil ricordo

del Gen.B.A. Egeo Broccolinomancato il 9 gennaio 2013,

pochi giorni dopoil suo 93° compleanno

Egeo, ormai tra i non molti superstiti della secondaguerra mondiale, lascia tanta “eredità di affetti” aisuoi cari ed a quelli che lo hanno conosciuto durantela sua lunga vita. Aveva appena compiuto 93 anni es-sendo nato il 5 gennaio 1920 a Chieti.

Lo ricordiamo, anche alle nuove generazioni distanti anni-lu-ce dal sapere dei sacrifici sopportati in tempi assai remoti daquesto vecchio combattente, innanzi tutto per il suo brillanteed esaltante trascorso di guerra. Giovanissimo pilota da poconominato Ufficiale veniva impiegato nel 50° Stormo, rischio-sissima specialità “Bombardamento d’Assalto”, sul fronte libi-co. In un impegnativissimo lungo ciclo di attività del Reparto,rimasto unico subalterno di Squadriglia decimata dalle perdi-te, dimostrava eccellenti capacità professionali prodigandosioltre ogni limite in azioni sempre molto rischiose.

Veniva pertanto decorato con la Medaglia d’Argen-to al Valor Militare e con la promozione in ServizioPermanente Effettivo per merito di Guerra.Nei tragici trascorsi dell’otto settembre 1943, che locoglieva in ospedale ricoverato per infermità con-tratta al fronte, riusciva a sottrarsi alla cattura tede-

sca espatriando clandestinamente. Reimpiegato quindi subitodopo la fine della guerra, contribuiva così alla ricostruzionedell’Aeronautica Militare, distinguendosi sempre per le suequalità morali e professionali sino al raggiungimento dei limi-ti di età.Con queste poche note l’ANUA intende ricordarlo ed espri-mere il vivo cordoglio per la Sua scomparsa alla moglie Signo-ra Franca ed ai Suoi figlioli Arch. Nino e Dott. Marco.

A. Melchiorre

Il Corriere dell’Aviatore N. 3-4/2013 31

63^ Assemblea Generale Ordinaria dell’ANUA

1. L’Assemblea Generale Ordinaria dell’ANUA si svolgerà pres-so “ La Casa dell’Aviatore” in Roma, Viale dell’Università n°20, con il seguente calendario:- 19 maggio ore 6.00 prima convocazione;- 27 maggio ore 9.30 seconda convocazione.

2. L’Ordine del Giorno posto in agenda prevede:a) Relazione annuale del Presidente Nazionale.b) Presentazione, discussione ed approvazione dei bilanci,

consuntivo 2012 e preventivo 2013.c) Votazioni per le nomine dei 10 componenti il CDN, il

Collegio dei Sindaci e Probiviri.d) Nomina all’interno del nuovo CDN delle Cariche statuta-

rie nella Presidenza Nazionale.

3. Programma lavori del giorno 19/27 maggio 2013ore 9.30-10.00Il CDN si riunirà nella sala “Carte” della Casa dell’Aviatoreper discutere eventuali varianti all’O.d.G. da sottoporre al-l’Assemblea all’inizio dei lavori. Procederà quindi alla registra-zione dei partecipanti all’Assemblea;

ore 10,00-12.45Assemblea Generale Ordinaria nella sala “Baracca” con:a) nomina ed insediamento del Presidente, del Segretario

dell’Assemblea e degli Scrutatori;b) relazione del Presidente Nazionale;c) relazione del Presid. Collegio Sindacale;d) illustrazione del Segretario Generale su Conto Economico

2012 e 2013;

ore 12.45-13.10Riunione del nuovo Consiglio Direttivo per la nomina di Pre-sidente, Vicepresidente e SegretarioGenerale. (Sala “Carte”)ore 13,15Pranzo sociale nella sala mensa soci della Casa dell’Aviatore.

4. Si coglie l’occasione per rammentare le norme statutarie chedisciplinano le assemblee:a) all’Assemblea possono partecipare ed essere rappresentati

i Soci effettivi in regola con i versamenti della quota asso-ciativa 2012 ed i nuovi iscritti per il 2013;

b) ogni socio delegato può rappresentare fino a 50 soci dellaSezione di appartenenza;

c) i Soci isolati che non intendono essere rappresentati perdelega, possono partecipare alla Assemblea con diritto divoto singolo e quelli delle eventuali deleghe individuali,massimo cinque, affidategli da altri soci che non hannoaderito alla delega collettiva -art. 7 del Regolamento;

d) per contenere le spese i Presidenti di Sezione, se non titola-ri di cariche sociali negli organi nazionali, possono esseredelegati a rappresentare altri Soci;

e) i delegati prescelti dalle assemblee di Sezione, dovrannoessere forniti della copia del documento riassuntivo del-l’assemblea;

f ) i Presidenti di Sezione sono invitati ad inviare inderogabil-mente entro e non oltre il 12 aprile 2013 a questa Presi-denza Nazionale la relazione sull’andamento della Sezio-ne, unitamente ai bilanci consuntivo 2012 e preventivo2013 e l’Allegato A, nonché le candidature alle cariche so-ciali raccolte secondo il modello in allegato (allegato B).Quanto sopra è indispensabile per la chiusura del Bilanciofiscale consolidato dell’Associazione e per predisporre ledocumentazioni di votazione necessarie durante l’Assem-blea;

g) sempre in ottemperanza dello Statuto e del Regolamento èindispensabile che i Presidenti delle Sezioni si adoperino aindividuare i candidati alle cariche sociali, nei tempi previ-sti del 12 Aprile al fine di poter darne pubblicazione sul“Corriere” in tempo utile per permettere anche il voto percorrispondenza.

5. Contributo speseIl contributo forfettario alle spese da parte della Presidenza Nazio-nale per i membri del CDN, Probiviri, Sindaci e delegati non pro-venienti dalla Regione Lazio sarà:€ 100,00 per NAPOLI - CHIETI;€ 130,00 per BARI - BOLOGNA - BRESCIA - BRINDISI -

LECCE - MILANO - PADOVA - RIMINI -VERONA - VICENZA - TORINO - TARANTO;

€ 150,00 per CAGLIARI - CATANIA.

6. Viaggio, vitto e alloggioSono a carico delle Sezioni o dei singoli Soci, in parte coperto dalcontributo forfettario di cui al precedente punto. Il pranzo socia-le del giorno 27 maggio sarà a carico della Presidenza Nazionale.

7. AdempimentiI Sigg. Presidenti di Sezione, per ragioni organizzative e logistiche,sono cortesemente invitati trasmettere alla Presidenza Nazionaleentro e non oltre il 12 aprile 2013, le risultanze dell’Assemblea diSezione utilizzando il form in allegato A).Si rende noto che la scrivente, considerato che l’Assemblea avràluogo nei tre giorni nei quali avrà luogo la Convention, il cui pro-gramma è riportato sul numero 2/3 del “Il Corriere dell’Aviatore”di prossima uscita, ha provveduto a prenotare 30 camere alla Casadell’Aviatore, per il periodo 26, 27, 28 maggio. Coloro pertanto,che parteciperanno al programma della Convention soggiornan-do per l’intero periodo, potranno usufruire dell’allocazione riser-vata all’Anua.Si sottolinea inoltre che coloro che alla data del 12 aprile p.v. nonsegnaleranno le proprie esigenze di alloggio, via mail o anche viafax, dovranno necessariamente provvedere personalmente alla lo-ro sistemazione alberghiera.

Contenuti della lettera di convocazione inoltrata dal Presidente Nazionalea Sezioni, Consiglieri Nazionali, Probi Viri, Soci Onorari e Sindaci ANUA

32 Il Corriere dell’Aviatore N. 3-4/2013

63^ Assemblea Generale Ordinaria dell’ANUA

ASSISTENZA LEGALE, TRIBUTARIA E PREVIDENZIALE

Su iniziativa del Presidente è stato costituito presso la Sede Nazionale un “Punto di assistenza legale, fiscale e tri-butaria” ad uso esclusivo dei soci, loro parenti ed affini. Di esso fa parte un gruppo di professionisti costituito da due le-gali, gli avvocati Massimo Andreuzzi e Paola Del Fanti con lunga pratica ed esperienza in materia civile, amministrativae previdenziale (condominio, separazione legale, contratti etc.) e dal commercialista Dott. Antonino Di Vincenzo, conlunga esperienza anche in tema di cause tributarie.

Coordinatore del gruppo è il Gen.D.A. Arturo Zandonà che, oltre ad altri importanti incarichi, per vari anni hafatto parte dell’Ufficio Legislativo del Ministero della Difesa con particolare riguardo agli aspetti previdenziali dell’Ar-ma Azzurra. I soci potranno usufruire di tale servizio per tutte le loro esigenze in materia civilistica, amministrativa e pre-videnziale, nonché per dichiarazione dei redditi, problematiche societarie, catastali, ricorsi alle commissioni tributarie(titolari di partita IVA, Modd. Unico etc.), pareri, assistenza nei vari gradi di giudizio.

Le tariffe applicate dai professionisti sono di gran lunga al di sotto di quelle praticate presso gli studi legali, com-mercialistici e CAF. Per qualsiasi esigenza della specie i soci, loro parenti ed affini potranno rivolgersi alla Segreteria Na-zionale per prendere appuntamento, a seconda della materia, con uno dei professionisti del gruppo.Presso la Sede Nazionale inoltre potrà essere presa visione dei tariffari interni.

Una nuova iniziativa ANUA

Per la candidatura alle cariche sociali la richiesta, inviata tramite Sezione di appartenenza, dovrà pervenirealla Presidenza Nazionale non oltre il mese precedente la data stabilita per l’Assemblea Generale.La comunicazione conterrà i seguenti dati:

Il sottoscritto: .......................................................................................................................................................................................................................................................................................

Grado ..........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Ruolo e posizione ..............................................................................................................................................................................................................................................................................

Cognome ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Nome ...........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Sezione di appartenenza ..........................................................................................................................................................................................................................................................

CHIEDE

di essere iscritto nella lista dei candidati da riportare nella scheda di votazione per la nomina alla carica di

Consigliere Nazionale Sindaco Proboviro

Dichiara di attenersi alla normativa stabilita dallo Statuto e Regolamento in vigore e prende atto che nella AssembleaGenerale dove avranno luogo le votazioni non potrà esser portatore di nessun tipo di delega.

In fedeData e luogo .........................................…………………………… Firma .........................................……………………………

Visto e data del Pres. di Sezione ...................................................................................(possono essere omessi nei casi di impossibilità a partecipare all’Assemblea di Sezione)

Comunicazioni varie riguardanti la partecipazione all’Assemblea, la sistemazione presso la Casa dell’Aviatore o argomentida portare in discussione nel CDN, potranno essere inviati a questa Presidenza Nazionale entro il termine ultimo del 12 apri-le 2013 (anche via mail: [email protected] o via fax al n. 06.4450786).La documentazione concernente gli items dell’O,d.G. dell’Assemblea sarà trasmessa con adeguato anticipo rispetto la datadell’Assemblea.

Periodico dell’Associazione NazionaleUfficiali Aeronautica (ANUA)

fondato nel 1953 da Luigi Tozzi

Ufficio Presidenza NazionaleDirezione - Redazione - Amministrazione00192 Roma - Via Marcantonio Colonna, 25

Tel. 06 32111740 - Fax 06 4450786E-mail: [email protected]

“Il Corriere dell’Aviatore”E-mail: [email protected]

Direttore editorialeMario Majorani

Direttore responsabileMario Tancredi

Ha collaborato a questo numeroGiuliano Giannone

Responsabile AmministrativoCesare D’Ippolito

N. 3-4 marzo-aprile 2013

Autorizzazione Tribunale di Roma 2546 del 12-2-52ANUA/Centro Studi Editrice proprietaria

Associato all’U.S.P.I.Iscrizione al R.O.C. n. 10496

Stampa: STILGRAFICA srl00159 Roma • Via Ignazio Pettinengo, 31/33

Tel. 0643588200 • Fax 064385693www.stilgrafica.com • [email protected]

Stampato nel mese di marzo 2013

Numero a 32 pagineI contributi scritti sono forniti a titolo gratuito ed in formato elettronico; essinon debbono superare le tre cartelle e devono essere liberi da vincolieditoriali. La Direzione si riserva di pubblicarli o meno in funzione delleproprie esigenze. La responsabilità di quanto pubblicato su questo periodicoè attribuita per intero agli autori il cui scritto rispecchia le idee personali enon quelle dell’ANUA. Elaborati e foto, che si intendono inviati a titolo diliberalità, non si restituiscono, anche se non pubblicati. La Direzione delperiodico risponde, soltanto, di quanto previsto dalla legge sulla stampa.

Il periodico non è in vendita, ma viene inviato ai Soci in regolacon il versamento della quota associativa annuale di Euro 40,00come stabilito dall’Assemblea Generale ANUA del 9 giugno2012. I “Non Soci” possono richiederne copia. La riceverannogratuitamente con l’invito ad associarsi all’ANUA. Le modalità dipagamento della quota associativa sono:- c/c postale n° 7356880- bonifico bancario: IBAN IT98T0760103200000007356880Intestati a:ANUA-Associazione Nazionale Ufficiali AeronauticaVia Marcantonio Colonna 25 - 00193 R O M A

Per la pubblicità di carattere aeronautico su questo periodico,a colori, le tariffe in vigore per l’anno 2012, per complessive3 edizioni, sono le seguenti:- pagina intera € 1.500,00- mezza pagina € 800,00- quarto di pagina € 400,00

I Soci e le Dame d’Onore dell’ANUA esprimonosentimenti di gratitudine al Generale GiuseppeBernardis che ha sempre offerto fattivo sostegnoall’armonico procedere del loro Sodalizio.Formulano al Generale Pasquale Preziosa imigliori auguri affinché tragga le migliorisoddisfazioni dall’impegno a cui dovrà dedicarsiper il bene dell’Aeronautica Militare e dellanostra amata Italia.

Per Asperaad Astra

Nuove Dame D’onoreD.O. IANNETTI ANDREINI Vincenzina - RomaD.O. BELFIORE CARDILI Raffaella - Catania

D.O. GUARRERA IMA Gloria - RomaD.O. BERRA MARTINELLO Barbara - Bari

D.O. GIANANI Edelwise - RomaD.O. BROCCOLINO Franca - Milano

Con sentimenti di affettuosa accoglienza

Nuovi SociCap. ALLEGRA Aldo FirenzeProf. BEOMONTE ZOBEL Bruno RomaGen. BERTI Massimo RomaTen. CARLI Andrea Roma1° Cap. CORTESE Alfredo RomaBr. Gen DAMIANI Oscar RomaSig. DE SIMONE Giuliano LatinaGen. FURI Gianfranco VeronaS.Ten. GIANNETTI Aldo LatinaIng. KLINGER Umberto RomaAmm.Sq. PANNACCI Fabio RomaDr.sa PANICO Francesca LatinaSig. PARACHINI Gaudenzio RomaS.Ten. PISANI Antonio LatinaTen. RAVASIO Claudio RomaDr.sa ROCCATANI Alfonsina LatinaCol. SCHINGO Mario LatinaAll.Pil. TOMASSI Marco LatinaDr. TRAVERSARI Lorenzo LatinaBr.Gen. VELARDI Luigi Latina

Contribuzioni volontarie Ott. - Dic. 2012€ 50,00 D.O. CAPPELLI Ada, in ricordo del marito

Gen. Renato PURRI€ 30,00 D.O. D’ANGELO Piera in ricordo del marito

Mag. Pil. Vittorio MATTELLO€ 150,00 D.O. DE NARDO Elena e Ada, in ricordo

dei genitori: Gen. Pil. Giuseppe eSignora Carolina

€ 50,00 D.O. MENEGON Giovannina, in ricordo delmarito Gen. B.A. Luigi PADOVAN

€ 30,00 D.O. PEDONE Mariolina, in ricordo delmarito Gen. Italo PEDONE

€ 50,00 D.O. BELFIORE CARDILE Raffaella€ 40,00 D.O. CERUTTI BONCOMPAGNI Emma€ 40,00 DO. POLIZZY ROSSI Nella€ 40,00 D.O. SCORDO BUFALINI Maria€ 50,00 D.O. PEGNA VITALE Arianna€ 35,00 Gen. B.A. ATZEl Aldo€ 15,00 Gen. S.A. BELLUCCI Vincenzo€ 40,00 Gen. B.A. CASSIOLI Luciano€ 200,00 1° Cap. CORTESE Alfredo€ 25,00 Prof. LA SAPONARA Francesco€ 10,00 Gen. B.A. PIEROTTI Giampaolo€ 15,00 Col. MENNELLA Francesco€ 25,00 Gen. S.A. SCARINCI Giuseppe€ 15,00 Col. ZARRO Vincenzo€ 50,00 Gen. Br. CERSOSIMO G.B. in ricordo

del Gen. PERONI

Contribuzioni volontarieGennaio 2013

€ 20,00 D.O. BARONE Clara, in ricordo del maritoPioniere Ugo CAMPANELLI

€ 50,00 D.O. BRESSANELLI SCHIAFFINO Maria Piaricorda il papà Gen.S.A. Luigi Bressanelli

€ 100,00 D.O. CAVARISGHIA Ada, in memoria delmarito Gen. S.A. UmbertoBERNARDINI

€ 40,00 D.O. DALLARI Noemi, in ricordo del maritoGen. Enrico Dallari

€ 150,00 D.O. GIANANI Edelweis,in ricordo dellamadre D.O. Gianani Pupillo Iside

€ 50,00 D.O. GNERI Giovanna, in ricordo del maritoLuigi PICCIRILLI

€ 50,00 D.O. LEONARDIS MOLINARI Maria inricordo del marito Ten. Pierino Leonardis

€ 100,00 D.O. MARTINELLO Barbara, in ricordo delmarito Gen. Ferdinando BERRA

€ 25,00 D.O. NIMIS Maria Luisa in ricordo del caroPapà Gen.S.A. Luciano Nimis

€ 50,00 D.O. PALMA Augusta, in ricordo del maritoMag.Gen. Luciano PAPPAGALLO

€ 50,00 D.O. FODALE VALCADO Wilma in ricordodel marito Gen S.A. Riccardo Fodale

€ 25,00 D.O. SIGLIUZZO Maria Teresa, in ricordodel marito Gen. Mario CASTELLI

€ 20,00 Col. FERRARESE L. ricorda il carissimofiglio T.Pil. Alessandro

€ 50,00 Gen.Div. CASTALDI Gaetano in ricordodei Caduti del Corso Orione II

€ 40,00 D.O. BRAMOLLA GIANOLA Elda€ 40,00 D.O. COMINELLI DISTEFANO Maria€ 35,00 D.O. CUCCHI Maria€ 30,00 D.O. DE MUNARI AZZARINI Graziella€ 40,00 D.O. DIGLIO NIGRO Grazia€ 40,00 D.O. FRUMENTO GUALDI Beatrice€ 50,00 D.O. GUARRERA Ina Gloria€ 20,00 D.O. IANNETTI ANDREINI Vincenzina€ 50,00 D.O. MARCHETTO TOFFALONI Maria Pia€ 40,00 D.O. PEDONE Mariolina€ 50,00 D.O. PEGNA VITALE Arianna€ 50,00 D.O. POERIO TREVES Anna Maria€ 50,00 D.O. ROBONE Isabella€ 30,00 D.O. RICCIARDI Fiorella€ 50,00 D.O. SCOTTO DI CARLO PICCININI Mirjam€ 25,00 D.O. TORTOLI BIFFI Jone€ 40,00 D.O. ZANINI MARANGONI Lia€ 20,00 Gen. B.A. BADIN Egidio€ 20,00 Col. BIGNAMI Giovanni€ 30,00 Gen. Br. BOTTINI Roberto€ 10,00 Gen. Br. CANDELORO Raffaele€ 30,00 Ten. CARRETTI Giorgio€ 10,00 Col. COLONNELLO Leonardo€ 35,00 Mag. DELLA RAGIONE Vincenzo€ 10,00 Cap. DI VINCENZO Antonino€ 30,00 Gen. I. C. ESPOSITO Domenico€ 20,00 Mag. FARINA Claudio€ 50,00 Gen. S.A. FERRACUTI Sandro€ 70,00 Gen. Div. GUIDI Guido€ 25,00 Gen.D.A. PASQUALI Antonino€ 10,00 Gen.S.A. PIACENTINI Attilio€ 10,00 Ten. SBROCCA Andrea€ 10,00 Gen. D.A. ZANDONA’ Arturo

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Periodico dell’AssociAzione nAzionAle UfficiAli AeronAUticA (AnUA) fondAto nel 1953 dA lUigi tozziDirezione-Redazione-Amministrazione: 00192 Roma - Via Marcantonio Colonna, 25 - Tel. 0632111740

N. 3-4/2013

Con le speranzed’una dolce primavera

andiamo a celebrar con festa: l’Unità d’Italia,

la nostra Aeronautica, la Santa Pasqua.

17, 28, 31 marzo