ECIMATORE DIGITALE A EGA ERTZ PER A/D...
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POLITECNICO DI MILANO
Dipartimento di Elettronica e Informazione
DECIMATORE DIGITALE A 200 MEGAHERTZPER A/D SIGMA-DELTA :
DALLARCHITETTURA AL LAYOUT
Relatore: Prof. Andrea LACAITACorrelatore : Ing. Carlo SAMORI
Tesi di laurea di:Alfio ZANCHIMatricola 603716
Ingegneria ElettronicaOrientamento Segnali e Sistemi Elettronici
ANNO ACCADEMICO 1994/95
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Indice
Introduzione ..................................................................................... I
Capitolo 1 - La catena di conversione A/D Sigma-Deltaed il ruolo del decimatore ........................................ 1
1.1 Limportanza della conversione A/D e D/A 11.2 Un metodo ideale per i sistemi misti: la conversione Sigma-Delta 21.3 Campionamento e conversione ADC di tipo convenzionale 41.4 Sovracampionamento: lo scambio risoluzione-velocit 61.5 Dal convertitore tracking al Sigma-Delta del 1 ordine 81.6 Comportamento nei tempi del modulatore Sigma-Delta:
una simulazione preliminare 121.7 Comportamento in frequenza del modulatore Sigma-Delta:
analisi del rapporto Segnale/Rumore 161.8 Pattern noise per modulatori del 1 ordine 181.9 Il modulatore Sigma-Delta del 2 ordine 231.10 Evidenza spettrale delle propriet di shaping sul rumore 261.11 Cenni alla realizzazione circuitale 281.12 Decimazione del segnale digitale sovracampionato 291.13 Scelta dellordine e del fattore di decimazione 321.14 Numero di bit in uscita dal decimatore FIR 361.15 Simulazioni dellintera catena A/D Sigma-Delta 40
Capitolo 2 - La scelta dellarchitettura a blocchi del filtro ........... 44
2.1 Implementazione canonica di un filtro FIR 442.2 Realizzazione in Forma DIRETTA 462.3 Realizzazione in Forma RICORSIVA 502.4 Sezione IIR del decimatore: le aritmetiche modulari 532.5 Il problema dei cicli limite 572.6 Sezione FIR del decimatore: stato iniziale e latenza 602.7 Simulazione e scelta finale 612.8 Strutture di decimazione alternative 632.9 Confronto tra filtraggio eseguito direttamente e mediante FFT 66
Capitolo 3 - Dallarchitettura alla logica: tecniche adottate perlaritmetica digitale ................................................ 69
3.1 Uso dei sommatori nel circuito 693.2 Parte IIR : Limite di Winograd per la velocit dei sommatori 703.3 Parte IIR : Ripple carry e full-adder 70
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3.4 Parte IIR : Carry look-ahead (CLA) 763.5 Parte IIR : Carry select, o somma condizionale 823.6 Parte IIR : Carry select + Carry look-ahead 843.7 Parte IIR : Carry save (applicazione del pipe-line alla somma binaria) 863.8 Parte IIR : Altre tecniche alternative di somma 893.9 Parte IIR : Progetto a livello logico delle tecniche individuate 943.10 Parte FIR : Sottrattore dinamico a Manchester carry chain 1023.11 Parte FIR : Sottrattori veloci e risparmio di latenza 1063.12 Uso dei registri/ritardi nel circuito 1073.13 Parte IIR : Corsa critica e latch a NPTC 1083.14 Parte IIR : Tecnica C2MOS e memorizzazione dinamica 1113.15 Parte IIR : Tecnica NORA 1143.16 Parte IIR : Tecnica TSPC 1153.17 Parte IIR : Scelte di temporizzazione finali 1173.18 Parte FIR : Registri 1183.19 Parte Intermedia : Divisore di frequenza 4:1 118
Capitolo 4 - Dalla logica circuitale allo schematico a transistori:problemi e soluzioni ............................................. 120
4.1 Uno sguardo alla tecnologia a disposizione: BiCMOS 1204.2 Dimensionamento dellinvertitore digitale minimo 1264.3 Ritardo del buffer minimo digitale 1304.4 Parte IIR : Implementazione a transistori delle singole porte logiche 1314.5 Parte IIR : Ottimizzazione dei singoli blocchi carry-select da 2 bit 1414.6 Parte IIR : Progetto CMOS della rete di look-ahead del sommatore 1464.7 Parte IIR : Progetto BiCMOS a Wired-OR della rete CLA 1504.8 Parte IIR : Ottimizzazione dei registri a latch 1594.9 Parte IIR : Tentativo useful clock skew 1714.10 Parte IIR : Introduzione del carry save/pipe-line 1814.11 Parte IIR : Modifiche finali a sommatori e registri 1844.12 Parte IIR : Simulazioni conclusive 1914.13 Parte FIR : Sottrattori a Manchester carry chain semplice 1964.14 Parte FIR : Manchester carry chain rigenerata 2004.15 Parte FIR : Simulazioni conclusive della soluzione Manchester 2054.16 Parte FIR : Sottrattori veloci e calo di latenza 2094.17 Parte Intermedia : Tecniche di distribuzione del sincronismo 2124.18 Parte Intermedia : Divisore di frequenza
e sincronismo di sottocampionamento 2154.19 Consumo di energia : alimentazioni e clock 2214.20 Stime delloccupazione di area 2264.21 Il problema della temperatura 2274.22 Ultima modifica circuitale : tecnica dvide et mpera 229
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Capitolo 5 - Floorplanning e layout in tecnologia BiCMOS .......... 232
5.1 Obiettivi principali del floorplanning 2325.2 Parte IIR : Geometria con percorso dei dati rettilineo 2335.3 Parte IIR : Geometrie con percorso dei dati ripiegtao 2355.4 Parte IIR : Geometria mista e problemi di clock skew 2375.5 Parte FIR : Prosecuzione della geometria IIR precedente 2395.6 Parte IIR : Il floorplan delle singole porte logiche nei blocchi modulari 2415.7 Parte FIR : Floorplanning funzionale alla precarica 2445.8 Elementi fondamentali e parametri principali utili per il layout 2455.9 Design rules del processo BiCMOS 2495.10 Layout della sezione IIR: i blocchi unitari carry select 2515.11 Dimensionamento delle linee di alimentazione 2595.12 Distribuzione del clock 2625.13 Layout della sezione intermedia del filtro 2665.14 Layout della sezione FIR: sottrattori con celle a pitch minimo 2685.15 Layout della sezione FIR: i registri a pitch minimo 2705.16 Risultato finale e corrispondenza con le previsioni 2745.17 Fasi post-layout: estrazione del circuito , LVS e calcolo
di alcuni parametri caratteristici dei circuiti digitali 276
Capitolo 6 - Vettori di test e diverse verifiche di funzionamento .. 281
6.1 Uso di Matlab per il controllo delle sequenze binarie 2816.2 Simulazioni complete di casi critici 2846.3 Sintesi del macromodello di un modulatore Sigma-Delta del 2 ordine 2876.4 Schemi completi della catena di conversione A/D Sigma-Delta 2956.5 Simulazioni miste behavioural-circuitali della catena A/D 2986.6 Analisi di worst-case del filtro decimatore 3006.7 Condizioni di funzionamento consigliate 3056.8 Conclusioni e sviluppi futuri 306
Appendice 1 - Il simulatore TOSCA .............................................. 1
Appendice 2 - Listati Matlab per la simulazione dei decimatori .. 4
Appendice 3 - Sintesi della logica di riporto condizionalemediante mappe di Karnaugh ............................. 19
Bibliografia ...................................................................................... 24
Ringraziamenti ................................................................................ 29
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Introduzione
I
Introduzione
Lo scopo del presente lavoro di tesi quello di progettare un filtro decimatore
da porre a valle di un modulatore del tipo Sigma-Delta. E noto infatti come la
conversione Analogico/Digitale eseguita mediante la tecnica di sovracampionamento
a Sigma-Delta sia efficiente nel rimuovere il rumore di quantizzazione dalla banda
base del segnale, ma richieda unintera catena DSP (Digital Signal Processing) per
scendere in frequenza sino al limite di Nyquist, e contestualmente aumentare il
numero di bit della rappresentazione digitale dei dati. In effetti, in letteratura si parla
propriamente di modulazione Sigma-Delta per la parte analogica, ma di conversione
A/D Sigma-Delta per il sistema completo.
Lambito applicativo a cui questo progetto si rivolge quello dellelaborazione
di segnali a frequenza video; tale locuzione usata, in questo contesto, per soli fini
indicativi e si riferisce in generale a segnali aventi uno spettro estendentesi fino a 4
MegaHertz. Ci ha implicato la realizzazione di un modulatore funzionante a 200
MegaHertz e con uscita a 2 bit, per ottenere una risoluzione finale superiore a 10 bit
per i segnali in banda; il primo stadio della cascata di decimazione dovr dunque
prelevare la sequenza binaria a 2 per 200 Megabit/secondo, ed estrarne una sequenza
di dati da 8 bit a 50 MegaHertz. Il risultato viene acquisito attraverso un
sottocampionamento, previo filtraggio passa-basso per evitare aliasing del rumore
nelle bande di interesse. Il tipo di elaborazione seguita a comb filter, o filtro a
pettine, che garantisce grande semplicit di implementazione ed efficace reiezione del
rumore di quantizzazione ad alta frequenza.
Il lavoro svolto si esplicato dapprima nellindividuazione dellarchitettura a
blocchi pi adeguata allo scopo; in un secondo tempo nella traduzione
dellarchitettura scelta in una configurazione circuitale a livello di porte logiche, con
particolare enfasi dedicata allottimizzazione, rispetto alla velocit, dellaritmetica
binaria utilizzata; in terza istanza, nel passaggio da tale logica alla sua realizzazione
mediante transistori; ed in ultimo luogo, nella trasposizione della rete di componenti
progettata nel layout fisico dei dispositivi, con attenzione particolare dedicata agli
aspetti di bassa occupazione di area e basso consumo di potenza.
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Introduzione
II
La tecnologia elettronica a nostra disposizione per portare avanti il progetto di
tipo BiCMOS (Bipolar + CMOS), quindi il circuito digitale finale sar realizzato con
la prospettiva di terminare sul medesimo chip che allocher il modulatore Sigma-
Delta, gi preesistente come frutto di una tesi di dottorato. Le alimentazioni sono gi
fissate a 3.3 V, quindi si tratta di unapplicazione low-power; in effetti, il decimatore e
lintera catena di conversione devono consumare poco anche per non perturbare le
caratteristiche del circuito principale a cui renderanno servizio di front-end A/D. Va
chiarito subito, in questottica, come il progetto finale faccia uso di soli componenti
MOSFET evitando lutilizzo dei pi dissipativi ed ingombranti BJT.
Il segnale di sincronismo del sistema supposto giungere dallesterno, con
fronti simmetrici di salita e discesa di durata 0.3 nanosecondi e ciclo di lavoro pari al
50%; idem dicasi per le due linee binarie provenienti dal modulatore, gi pensate
sincronizzate con il clock. La fase di temporizzazione divisa per quattro, cio il fattore
di decimazione, va viceversa generata allinterno del circuito. Le otto uscite binarie
(byte) sono rese disponibili allesterno attraverso un registro finale non bufferizzato; il
progetto non si deve occupare inoltre dei problemi inerenti le sezioni di ingresso ed
uscita dei segnali (pad di connessione con limpaccamento, numero di connessioni per
le alimentazioni, etc.), essendo solo una parte di un chip completo.
La versione disponibile della tecnologia BiCMOS contempla la presenza di tre
livelli di metallo e di due tipologie di polisilicio; non consente la sovrapposizione dei
contatti (stacked contact); la minima lunghezza di canale di 0.7 m, mentre la
larghezza minima praticabile vale 2.2 m. Le tensioni di soglia valgono +0.816 V per
i transistori NMOS e 0.919 V per i PMOS; purtroppo non si ha a disposizione una
tecnologia con soglie scalate rispetto alla alimentazione in uso, che avrebbe fornito
invece componenti con soglie attorno a 0.5 V; la velocit del circuito risente
sicuramente di questa particolarit. Il transistore bipolare minimo realizzabile ha
inoltre unarea di emettitore di 3.5x3.5 m2.
I programmi di sviluppo dei circuiti integrati che sono stati utilizzati sono:
OPUSTM (della Cadence Design Systems, Inc.) per il disegno dei circuiti, sia a livello
dello schematico che del layout; ST-SPICE (della SGS-Thomson Microelectronics)
per la simulazione, ammessa per al solo livello circuitale e non anche a livello
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Introduzione
III
behavioral; e Xelga (della Anacad Corp.) per lanalisi dei segnali prodotti dalle
simulazioni. Si segnala in questa sede la mancanza di un mezzo di simulazione a
livello astratto per le funzioni digitali, nonch di un analizzatore automatico dei
ritardi del circuito, che che avrebbero probabilmente consentito di migliorare il flusso
di progettazione. I mezzi di calcolo a nostra disposizione erano delle workstation Sun
SPARC10 e SPARC20.
La presente dissertazione scritta suddivisa in 6 capitoli, i cui contenuti sono
per sommi capi i seguenti:
1. Il primo capitolo tratta gli aspetti generali inerenti il problema della
conversione Analogico/Digitale, fornendo le principali definizioni utili per
comprendere il prosieguo dellanalisi del problema. Dalle strutture pi classiche di
A/D si passa gradualmente alle tecniche sovracampionate, sino al Sigma-Delta del
2 ordine; per questultimo si riconosce la necessit di una decimazione, e si
investigano le propriet spettrali che il fltro decimatore deve possedere, in
riferimento alla risoluzione desiderata alluscita della catena di conversione.
2. Nel secondo capitolo si analizzano diverse tipologie di schemi a blocchi in
grado di fornire le caratteristiche identificate del decimatore. Partendo da strutture di
filtraggio utilizzate in altri contesti, si giunge a proporre due soluzioni alternative
che vengono quindi confrontate con laiuto di simulazioni al calcolatore; particolare
enfasi dedicata allo studio delle aritmetiche binarie occorrenti per assicurare il
corretto funzionamento degli schemi individuati.
3. Il terzo capitolo contiene la descrizione delle fasi di passaggio
dallarchitettura funzionale del filtro ad una realizzazione dei singoli blocchi
mediante porte logiche, ad alto livello. Sono ivi esaminate alcune configurazioni di
porte atte allimplementazione di unaritmetica di somma veloce dei dati, a partire
dagli schemi pi semplici sino a soluzioni pi elaborate; inoltre viene trattata la
questione della sincronizzazione del sistema, e quindi della efficiente realizzazione
dei registri in esso contenuti.
4. Nel quarto capitolo, le tecniche ad alto livello scelte vengono finalmente
trasformate in circuiti a transistori e sottoposte a test di simulazione. La maggiore
importanza viene data alla sezione del filtro funzionante a 200 MHz: si presentano
schematici facenti uso della tecnologia BiCMOS, sia facendo ricorso ai soli
MOSFET che usando i transistor bipolari, ed applicando tecniche circuitali (un
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Introduzione
IV
esempio: lo useful clock skew) di ottimizzazione rispetto alla velocit di
operazione. Seguono le descrizioni della rete di divisione e distribuzione del clock, e
della sezione di sottrazione dei dati funzionante a 50 MHz. Infine, si presentano i
risultati dellanalisi worst-case dellintero schema.
5. Il capitolo quinto dedicato allimplementazione fisica del circuito
progettato. Vengono discusse le problematiche afferenti al floor-planning
(disposizione ottima dei blocchi logicamente omogenei dei transistori) ed al layout
(progetto delle configurazioni geometriche di transistori e connessioni), e si
illustrano le soluzioni trovate con lausilio di immagini tratte dal circuito finale
disegnato.
6. Nel capitolo sesto si trova infine una breve descrizione dei metodi utilizzati
per verificare la correttezza del funzionamento del circuito, sia durante lo
svolgimento del progetto che in sede di test conclusivo.
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La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
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Capitolo
La catena di conversione
A/D Sigma-Delta
ed il ruolo del decimatore
In questo capitolo si descrivono i principi fondamentali ed i comportamenti principali che
caratterizzano il funzionamento dei sistemi di conversione A/D di tipo Sigma-Delta.
Partendo dai metodi classici di conversione si definiscono i parametri atti a quantificarne
le propriet, per poi passare alle tecniche alternative sovracampionate, e giungere
allanalisi dei modulatori Sigma-Delta sino al 2 ordine. Compresa la necessit di porre
degli stadi di decimazione a valle del modulatore, si analizzano infine le prestazioni di
questi ultimi sia da un punto di vista teorico che fornendo simulazioni pi intuitive.
1.1 - L importanza della conversione A/D e D/A
Linteresse devoluto alle tecniche di conversione Analogico/Digitale e
Digitale/Analogico oggigiorno in continua ascesa; sono testimonianza di ci le numerose
realizzazioni di integrazione di sistemi misti, che contemplano cio la concomitante presenza
di elettronica binaria - digitale - e continua - analogica - sul medesimo die di silicio.
A supporto di questa affermazione si possono annoverare svariati esempi, in prima
istanza divisibili in due vaste categorie :
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La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
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- i sistemi digitali presenti in blocchi a funzione essenzialmente analogica; tipico il caso
delle schede Smart-Power per attuatori, laddove si utilizzano dispositivi di potenza
pilotati da reti logiche anche complesse, con capacit di calcolo e di memoria per la
bufferizzazione di dati;
- i sistemi analogici presenti in blocchi a vocazione eminentemente digitale; e questo
forse il caso che pi frequentemente si incontra : basti pensare ai sottosistemi di driving
delle linee di dato e/o selezione in una memoria Flash-EPROM, oppure agli outlet dei
modem, e ancora pi in generale ad ogni sistema di interfaccia di una rete di
telecomunicazioni.
In effetti, la presenza onnipervasiva dei processori, con la loro facilit di controllo da
parte dellutente umano e la flessibilit di gestione delle loro risorse, grazie alla
programmabilit che ne rappresenta la caratteristica peculiare, gi una risposta molto
appetibile a svariati problemi che la moderna elettronica deve affrontare. Risolti quei
problemi, tende inoltre a farne sorgere di nuovi, in una continua spinta verso laumento delle
velocit, la riduzione delle aree, la moltiplicazione delle funzioni e la minimizzazione delle
potenze dissipate dal singolo chip.
Questo proficuo processo di fusione delle due branche dellelettronica pone, di
conseguenza, richieste sempre pi stringenti ai progettisti dellinterfaccia tra i due blocchi: il
convertitore, sia esso A/D oppure D/A. In questa tesi di laurea sar affrontato soltanto il tema
della trasformazione A/D (Analogico Digitale) dei segnali in arrivo; purtuttavia bene
aver presente che la filosofia Sigma-Delta trova applicazione anche nelloperazione inversa, di
passaggio D/A.
1.2 - Un metodo ideale per i sistemi misti : la conversione Sigma-Delta
La maggioranza degli schemi di conversione A/D fa riferimento a circuiti che, tra le
possibili scelte di realizzazione, privilegiano quelle che si appoggiano pi a tecniche
analogiche che non a tecniche digitali.
I convertitori a rampa (semplice, doppia, multirampa, ...) si basano sulla precisione e
sulla riproducibilit di una rampa di tensione; il dispositivo di conteggio dei cicli di clock che
intercorrono tra i segnali di sincronismo forniti dai comparatori riveste importanza marginale,
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La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
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rispetto alla rete di integrazione della corrente continua che dar la rampa. I convertitori ad
approssimazioni successive (sia che lavorino in una fase sola, oppure con raffinamento
progressivo della stima binaria presentata in uscita) hanno bisogno di precisi comparatori e di
un buon DAC; la cosiddetta pesiera, logica di controllo che scala progressivamente i bit,
non certo una rete concettualmente critica, data anche la relativa lentezza del dispositivo.
Infine, gli ADC di tipo Flash hanno s una logica di priority encoding che deve essere veloce,
ma sono ancora pi difficili da integrare sia la rete resistiva di partizione della tensione di
fondo-scala che la batteria di comparatori, il cui numero esplode esponenzialmente con il
numero di bit.
Tutto questo tende a sposarsi poco felicemente con le attuali risorse messe a
disposizione dalle tecnologie utilizzate per implementare i sistemi misti. Naturalmente infatti,
data la complessit dei compiti che tali circuiti saranno chiamati a svolgere, la spinta
tecnologica massima verso standard di tipo VLSI (Very Large Scale Integration); solo cos
unintera logica di controllo microprogrammata pu adattarsi a stare sul singolo chip di
silicio. Ma le applicazioni VLSI ottimizzano i parametri legati alla densit dei transistori, a
netto discapito della precisione dei dispositivi medesimi. Solo a titolo di esempio, sappiamo
dalla consolidata teoria del progetto degli amplificatori operazionali quanto sia utile
aumentare le dimensioni dei componenti di ingresso per ridurre lincidenza della dispersione
delle dimensioni fisiche ottenute realmente, che pesano direttamente sui valori degli errori in
continua; in un ambito di processo pensato per produrre milioni di transistori di dimensioni
submicrometriche, questo bisogno di precisione quanto meno mal soddisfatto, e snatura
lintenzione originaria che ha portato a sviluppare il processo medesimo.
Molto meglio sarebbe poter barattare precisione con velocit di elaborazione,
possibilmente di un segnale gi digitalizzato; il che esattamente quel che accade nel caso dei
convertitori A/D del tipo Sigma-Delta. Esso il supporto ideale per i circuiti misti: data una
qualsiasi operazione da compiere su un segnale, esso pu essere presentato in ingresso ed ivi
convertito da un ADC Sigma-Delta, occupando poco spazio e necessitando di una precisione
circuitale poco spinta. In un secondo tempo lelaborazione dellinformazione pu quindi
procedere interamente in maniera intelligente, digitale, a bordo del chip; alla fine i risultati
si presenteranno al pin di uscita, riconvertiti in analogico di nuovo con la medesima tecnica
Sigma-Delta. Il DAC utilizzato sar ancora una volta velocissimo, e poco influenzato dalla
probabile scarsa precisione dei suoi componenti analogici.
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La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
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1.3 - Campionamento e conversione ADC di tipo convenzionale
Gli schemi dei tre tipi di ADC accennati in precedenza lavorano, con gran precisione
circuitale, alla minor frequenza possibile; essa fissata dal teorema del campionamento di C.
Shannon, ed la cosiddetta frequenza di Nyquist:
fN f= 2 0
laddove f0 rappresenta la massima frequenza formante il segnale in questione, supposto
essere limitato in banda. Detta fs = 1/Ts la frequenza di campionamento utilizzata, si avr
quindi fs = fN .
E noto dalla teoria dei segnali che un campionamento eseguito su una forma donda,
nei tempi, corrisponde ad una ripetizione dello spettro di frequenza dellonda nel dominio
coniugato; le repliche spettrali aggiunte si posizionano a frequenze multiple di fs :
0 fN fs 2fs 3fs
0 fs = fN = 2f0
f0
f0
Figura 1.1 - Effetto della diversa frequenza di campionamento sugli spettri di segnale
Dalla figura si comprende come il limite dato dal teorema di Shannon implichi in
pratica che londa di tensione venga campionata in modo sufficientemente fitto, tale da poterla
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La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
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ricostruire univocamente a partire dalla successione di campioni presi, senza scambiarla con
altri segnali (inconveniente che viene definito equivocazione in frequenza, o aliasing).
I dati analogici ottenuti dal campionatore (Sample & Hold) vengono passati agli ADC
che provvedono a rappresentarli con un appropriato numero di bit, adatto a conservare
linformazione di ampiezza prelevata con una precisione sufficiente; vale a dire, non cos
spinta da riprodurre anche le oscillazioni di rumore ad essa sovrapposte. Tale operazione va
necessariamente compiuta con accuratezza, perch losservazione eseguita sullingresso
priva di ridondanza; il flusso binario ottenuto il minimo necessario a descrivere
correttamente i dati in arrivo.
Loperazione di passaggio dalla rappresentazione a valori continui di un segnale x al suo
equivalente digitale a valori discreti comporta necessariamente lintroduzione di un errore di
quantizzazione dato da
e x xquantizzato=
x (continuo)
x (discreto)quantizzato
0
1
2
3
4
5101
100
011
010
001
000 x (continuo)
e
0
+/2
/2
Figura 1.2 - Caratteristica ed errore di quantizzazione
Il numero di livelli orizzontali disponibili in un ADC pari a 2N , dove N il numero di
bit in uscita.
Dalla caratteristica di conversione statica A/D si capisce che la minima variazione del
segnale in ingresso apprezzata dal convertitore vale , che anche chiamato LSB (Less
Significant Bit) perch corrisponde, nelluscita binaria, ad una variazione della cifra meno
significativa. Dellerrore di quantizzazione immediato calcolare la potenza: la sua
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La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
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distribuzione allinterno del passo minimo uniforme, se il segnale x sufficientemente
variabile nella dinamica a disposizione; avendo inoltre e media nulla si scrive:
e e p e de e de2 22
22
2
2 21
12= = =
( )
/
/
/
/
Distribuendo la potenza ottenuta sullintervallo di frequenza occupato dal rumore (cio
sullintero range fs , se il rumore si suppone bianco come da prassi) se ne ricava infine la
densit spettrale di potenza E2(f) :
E fe
fs
22
( ) =
1.4 - Sovracampionamento : lo scambio risoluzione-velocit
Il concetto base per la comprensione del funzionamento di una catena di conversione del
tipo Sigma-Delta quello del sovracampionamento. A differenza degli ADC discussi
precedentemente il convertitore Sigma-Delta opera ad una frequenza molto superiore ad fN ,
campionando londa di tensione molto pi spesso ed estraendone una sequenza di valori binari
che assai meno risolta in ampiezza, ma molto pi fitta temporalmente.
Il sovracampionamento, in linea di principio, un concetto che si pu applicare anche
alle modalit di conversione convenzionali, cio al caso consueto di campionamento seguito
da semplice discretizzazione del livello letto, spesso denominato PCM (Pulse Code
Modulation) in letteratura. Basta infatti elevare la fs molto al disopra del limite di Nyquist, ad
esempio di un fattore OSR (OverSampling Ratio, o rapporto di sovracampionamento); si
otterr un calo proporzionale della densit spettrale di rumore. Per quantificarlo occorre per
introdurre il Rapporto Segnale/Rumore e la sua misura in decibel, nonch in bit equivalenti.
Dato un ADC con tensione di fondo-scala VFS e N bit di uscita, si definisce SNR
(Signal/Noise Ratio) il rapporto :
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La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
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SNRPot segnale
Pot rumore
V
VFS
FSN
N= = =..
/
( / ) /
2
2
12
2 122
valutato solitamente iniettando nellADC un rumore bianco che occupa la massima
dinamica possibile, cio il valore di fondo-scala del convertitore; di qui la seconda
espressione fornita. La sua misura in decibel, unit logaritmica, :
SNR SNRdB = 20 10log
Parlare di calo di 6dB di SNR significa dunque riferirsi ad un dimezzamento
effettivo del rapporto. In termini di numero di bit, lespressione diventa :
N SNRSNR
SNR dB= =
=log
log
log/ .2
10
10
20
20 26 02
e dunque un calo di 6dB traduce una perdita di un bit nella risoluzione.
Veniamo ora alleffetto del sovracampionamento : il rumore di quantizzazione q2
e2
, quantit fissa una volta deciso il numero dei bit da utilizzare, viene distribuito su un
intervallo di frequenza di larghezza superiore al consueto fN (0 OSR fN ); la densit
spettrale di potenza di rumore E2(f) cala allora in maniera inversamente proporzionale ad fs , e
la risoluzione S/N guadagna perci 3 dB per ogni raddoppio della frequenza di
campionamento. La banda su cui la E2(f) viene integrata resta invero costante, 0 f0 , ma si
hanno pi dati di segnale a disposizione essendo calato Ts ; da qui deriva il vantaggio netto.
La formula che fornisce il valore del rumore che rimane nella banda del segnale lega la
potenza del disturbo medesimo al tasso di sovracampionamento OSR:
n E f dfe
ff e OSR
s
f02 2
2
02
0 20= = = ( ) / ,
essendo e2
= 2/12 la potenza del rumore di quantizzazione.
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La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
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Il guadagno ottenuto non molto notevole nel caso considerato, se si pensa ai problemi
squisitamente circuitali che siffatto aumento della fs comporta. Osserveremo per in seguito
che il PCM un caso particolare, degenere, di conversione Sigma-Delta, la quale invece
ottiene vantaggi molto superiori dal sovracampionamento se applicata in modo adeguato.
1.5 - Dal convertitore tracking al Sigma-Delta del 1 ordine
Il circuito che si pu considerare il progenitore del Sigma-Delta il cosiddetto
convertitore tracking, di cui presentiamo lo schema:
U P -D O W NC O U N TE R
IN
O U T
C L O C K
DAC
Figura 1.3 - Schema a blocchi del convertitore tracking
In esso, il segnale in input viene continuamente confrontato con laccumulazione
delluscita; se essa inferiore al dato ora presente al morsetto +, allora luscita va mantenuta
alta, per riportare la sua accumulazione (morsetto -) pi vicina ad IN; questo finch il valore
in reazione raggiunger quello letto dallesterno, facendo ricommutare il comparatore che
abbasser lOUT; ci far decrementare il contatore sul ramo di reazione, ancora tentando di
adeguarsi al dato IN, e cos via. La retroazione negativa tende dunque a far inseguire
lingresso dalloutput del contatore, che ne rappresenta cos una versione digitalizzata. In tale
processo di inseguimento si ravvisano subito due comportamenti caratteristici che sono causa
derrore:
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La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
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- la differenza di pendenza che pu sussistere tra le due onde, continua e a
gradinata, nel caso in cui linput var troppo velocemente; lincremento del
contatore/accumulatore fisso nel tempo, e ci pu portare ad avere un ragguardevole
errore a monte del comparatore. Questo fenomeno prende il nome di slope overload;
- linstabilit che caratterizza la conversione di un segnale costante IN; ogni
valutazione del comparatore trover infatti un valore troppo alto o troppo basso del
segnale su -, generando una incessante commutazione di OUT. Questo introduce un
granularity noise sul nostro valore convertito, ed inoltre non d informazione
sullesatta dislocazione della continua allinterno del passo di quantizzazione; una
media dellonda quadra in uscita restituirebbe comunque il valore a met tra i due
livelli, avendosi qui duty cycle pari al 50%.
SOVRACCARICODI PENDENZA
GRANULARITA'
OUT
IN
Figura 1.4 - Uscita caratteristica della conversione A/D tracking con errori
Luscita del convertitore tracking una replica quantizzata del segnale in ingresso. Si
osservi per che linformazione in esso contenuta conservata anche nel segnale che comanda
il contatore, che ha laspetto di un flusso binario 011001010110...; basta integrarlo per
recuperare IN. Questo comodo nel momento in cui si debba per esempio trasmettere il
segnale su una linea: non serve un bus da N piste, ma una pista solamente; il ricevitore
allaltro capo della linea a questo punto sar costituito da un blocco di integrazione che
completer il trasferimento dei dati, restituendo IN nel suo aspetto originario.
-
La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
- 10 -
Questosservazione consente di avvicinarsi ulteriormente al principio di funzionamento
del Sigma-Delta, qualora si esamini il comportamento dellanello tracking come risposta in
frequenza. Lo schema dell ADC tracking pu essere rappresentato agevolmente adoperando
la Trasformata Zeta; lavorando infatti ad istanti di tempo ben definiti, temporizzati dal clock
che governa lUp/Down counter in retroazione, il sistema rappresentabile con un equivalente
a segnali campionati. Essendo il contatore un integratore delluscita, esso avr un polo in
z = 1; inoltre introdurr un ritardo nellanello, per cui schematizzando:
z-1
z1- -1z-1
z1- -1
OUTIN X(z) Y(z)
E(z)
Figura 1.5 - Schemi a blocchi del convertitore A/D di tipo Delta
dove luscita stata prelevata nel nuovo punto proposto, a monte del contatore. Denominando
ora con X(z) linput, Y(z) loutput e con E(z) lerrore di quantizzazione introdotto dalla
presenza della soglia del comparatore, si pu scrivere :
( )Y z X z E zz
z
X z z E z z( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( )= + +
= +
1
11
1 11
1
1 1
Essendo peraltro 1 - z-1 la trasformata del pi semplice differenziatore discreto, si nota
come segnale e rumore vengano egualmente formati in frequenza da questo circuito. La
caratteristica di trasferimento una derivazione alle differenze finite; in quanto tale, questo
schema di modulazione delluscita digitale prende il nome di modulatore Delta. In ricezione,
la de-enfasi subita dal segnale utile va recuperata come detto mediante integrazione, che per
enfatizzer anche il rumore in banda; non si tratta certo di una tecnica efficiente per il
passaggio A/D, insomma.
-
La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
- 11 -
Il passo successivo quello di integrare X(z) prima che esso acceda allanello; cos
facendo si otterr stavolta un dato in uscita del tipo:
Y z X zz
zE z z X z z E z z( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( )=
+
= +
1
11 1 1
11 1
che ha preservato a meno di un ritardo il segnale in ingresso, formando viceversa il rumore di
quantizzazione (introdotto dalla presenza della soglia) verso la zona ad alte pulsazioni, ossia
fN Stavolta, la stringa binaria trasmessa OUT non necessita di alcuna enfasi, e cos stata
veramente ripulita dalla densit spettrale di rumore espulsa dalla banda base. Inoltre, chiaro
che il blocco di integrazione preliminare di X(z) pu essere importato nellanello senza
cambiare lespressione precedente; E(z) non lo vede, nel computo delle trasmittenze H(z) tra
il comparatore ed Y(z). Avendosi gi un integratore in reazione, esso pu anzi essere spostato
sul ramo di andata, continuando a mantenere tutti i trasferimenti come prima.
z - 1
z1- - 1z - 1
z1- - 1X(z) Y(z)
E(z)
W(z)
Figura 1.6 - Schema a blocchi del modulatore Sigma-Delta del 1 ordine
Si allora ottenuto lo schema di principio per il modulatore Sigma-Delta (spesso
abbreviato con lacronimo simbolico ; indica lintegrazione iniziale e la
differenziazione subta dal segnale); nella letteratura inerente, con ordine del modulatore si
definisce il numero di anelli di integrazione nidificati che esso contiene. In particolare, questo
un Sigma-Delta del 1 ordine e ad 1 bit, in quanto presenta un solo anello di reazione e
utilizza un semplice comparatore, cio esce con una sequenza monobit 0-1-1-1-0-1-1-0-0-0-1-
0-...
-
La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
- 12 -
1.6 - Comportamento nei tempi del modulatore Sigma-Delta : una
simulazione preliminare
La teoria che regola il funzionamento di questi modulatori tuttaltro che banale; la
maggior parte dei modelli utilizzati sono basati di conseguenza su approssimazioni lineari (in
particolare quella che riguarda il quantizzatore), le quali vanno ad un certo punto del lavoro
verificate mediante simulazione del sistema. E quindi opportuno non ritardare il ricorso al
calcolatore, che gi in questa prima fase pu fornire un valido appoggio dando una sensazione
di prima mano sulla qualit dei segnali in gioco in questo oggetto.
La simulazione pu essere tentata a vari livelli. Esistono quantomeno:
un livello astratto, che consente di specificare i blocchi con parametri di tipo
behavioural, ai morsetti esterni, senza modellizzarne n i particolari, n le eventuali non-
idealit;
ed un livello pi circuitale, che permette unanalisi puntuale di sfumature quali
leffetto dello slew-rate o del prodotto guadagno-banda sulle prestazioni globali dello
strumento.
In questa sede duopo utilizzare la prima descrizione, per conservare una visione
dallalto sullargomento; il mezzo informatico da usare allora Simulink, un toolbox di
Matlab della The MathWorks Inc., che lavora essenzialmente per blocchi. Essi possono
essere predefiniti (ve ne sono parecchie decine) oppure realizzati dallutente, mediante delle
chiamate a routine scritte appositamente nel linguaggio di Matlab. Si tratta allora di comporre
lo schema prima descritto con le funzioni a disposizione :
-
La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
- 13 -
Figura 1.7 - Schema a blocchi Simulink del modulatore Sigma-Delta del 1 ordine
Signal Gen. 1 un generatore di forme donda, capace di produrre sinusoidi, onde
quadre, denti di sega e rumore bianco, a diverse frequenze e con differenti ampiezze; sempre
per centrate attorno a 0 Volt , quindi si rende necessario aggiungere un offset che ci riporti
nella dinamica di ingresso che avremo poi realmente a disposizione (0 - 3.3 V). Lo Zero
Order Hold non servirebbe nemmeno, dato che lanello lavora molto pi velocemente del
segnale esterno, ma in linea di principio obbligatorio per passare dal dominio continuo a
quello discreto. Guadagno posto ad 1, ma pu essere variato per apprezzare i vari
comportamenti del modulatore al variare del guadagno danello. Vi poi un gruppo di
oscilloscopi, come Uscita sovracampionata, per consentire una visione in tempo reale
dellandamento della simulazione. Il Quantizzatore predefinito, ed ha una caratteristica di
trasferimento data da una gradinata ad infiniti livelli; il passo centrale inoltre simmetrico
attorno allo 0, ragion per cui occorre limitare a priori luscita del gruppo di accumulazione
(sommatore Integratore e registro Accumulatore) per limitare il range utile delle gradinata,
e spostare lintera risposta di 0.5 V per giungere al comportamento desiderato. Tali operazioni
sono rispettivamente svolte da Saturazione 0/3 V e da Offset quantizzatore. La taratura
della caratteristica di conversione dellADC interno una parte cruciale della stesura del
circuito, poich dal posizionamento delle soglie dipende la caratteristica di overload del
Sigma-Delta, ossia la massima dinamica di input che non manda fuori linearit il loop. Ci si
cos preventivamente assicurati della bont dellADC inserito, provandolo con una
simulazione a parte:
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La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
- 14 -
Figura 1.8 - Circuito Simulink di prova del quantizzatore
Il risultato della prova quello atteso; la scalinata risultante conserva in effetti la
pendenza unitaria, che fa s che il guadagno dellanello intero sia determinato dal solo blocco
di moltiplicazione inserito a tal fine; e presenta inoltre quattro livelli di quantizzazione,
simmetrici attorno ad 1.5 V.
Figura 1.9 - Caratteristica a gradinata del quantizzatore ottenuta
-
La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
- 15 -
LADC interno che si simula da due bit, come il modulatore a monte del circuito
decimatore oggetto della tesi. Lirregolarit nelle pareti verticali del gradino dovuta
allinterpolazione grafica che il programma esegue tra punti consecutivamente plottati; il
segnale di prova utilizzato per lo sweep della dinamica unonda triangolare.
Lesempio che proponiamo nel dominio dei tempi riguarda la conversione di unonda
sinusoidale a 500 kHz; si riporta qui limmagine fornita dai monitor disposti lungo lanello :
Input :
sinusoide a 500 kHz-
2.4 V picco-picco
Integrazionedellerrore :
-ingresso w(t)allADC Flash
interno
Uscitasovracampionata
a 200 MHz :
-sequenzada 2 bit
Figura 1.10 - Segnali prelevati lungo lanello del modulatore Sigma-Delta
del 1 ordine durante la simulazione
Essa lascia apprezzare come il segnale di input sia conservato nel valor medio
delluscita, mentre il rumore ad alta frequenza; comportamento che si dovr ritrovare poi
anche nella successiva analisi nel dominio coniugato.
In questo esempio introduttivo sono stati utilizzati due bit, in uscita, per rifarsi al nostro
caso reale; del resto, anche i valori di tensione utilizzati e le frequenze operative sono quelle
con cui ci si dovr confrontare in seguito. Per poter avere una certa intelligibilit delluscita,
-
La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
- 16 -
luso di 4 livelli di quantizzazione sembra qui indispensabile; in effetti, il tasso di
sovracampionamento (OSR) non tale da provocare un calo decisivo del rumore in banda, e
gi dapprincipio si deve partire garantendosi una certa risoluzione in ampiezza, senza fare
affidamento esclusivamente sulleffetto del calo di bit-rate. Ci accade perch linput in
questione un segnale video, quindi a larga banda di per se stesso; un sovracampionamento
di un fattore 24 porta da 8 MHz, frequenza di Nyquist per una ipotetica luminanza, a quasi
200 MHz! Nel caso molto pi frequente di utilizzo per conversioni a frequenze audio, OSR
maggiori di 128 sono comuni, con la conseguenza che anche limpiego di modulatori da 1 bit
sufficiente a conservare una risoluzione elevata.
1.7 - Comportamento in frequenza del modulatore Sigma-Delta : analisi del
rapporto Segnale/Rumore
Le propriet spettrali delluscita del modulatore ricavate al paragrafo 5 sono le seguenti:
- segnale : X(z) z-1 , solo ritardato ma conservato in toto;
- rumore : E(z) (1-z-1) , formato con un profilo a sen(t).
Proprio il profilo passa-alto che il rumore in uscita assume la peculiarit fondamentale
dei convertitori Sigma-Delta. La ricezione dei flussi binari di uscita sar infatti eseguita da un
filtraggio passa-basso, cio da una media, per recuperare lingresso rigettando il rumore; di
nuovo quellintegrazione che gi il convertitore tracking eseguiva nellanello medesimo.
Il pi semplice mezzo per togliere il disturbo sarebbe quindi un filtraggio con profilo
idealmente a scatola nelle frequenze, che comunque difficilmente approssimabile con
circuiti semplici; ci si accontenta di solito di profili a seno cardinale ( sen(f)/f ). Il limite
teorico comunque fissato dal filtro ideale con frequenza di taglio ad f0 , limite di banda per il
segnale da convertire; lintegrazione del rumore dovr dunque essere eseguita sino a tale
limite, come da prassi consolidata. Si noti inoltre come il valore trovato del rapporto
Segnale/Rumore dipenda direttamente dalla sua definizione, che fa riferimento ad un segnale
che sfrutta tutta la dinamica disponibile dellADC. Nel caso Sigma-Delta allora i valori di
SNR trovati si riferiscono alle massime ampiezze di segnale fisicamente convertibili dal
modulatore; per ampiezze inferiori il denominatore (R) del rapporto resta invariato, mentre
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La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
- 17 -
il numeratore (S) di SNR che cala proporzionalmente allampiezza. Definito come range
dinamico il rapporto in decibel tra massimo e minimo segnale convertibile, si avr semplice
legame lineare tra esso e SNR :
Range Dinamico(dB)
SNR
VFS
MDS
(dB)
Figura 1.11 - Andamento del Rapporto Segnale/Rumore in funzione della dinamica di
ingresso per la modulazione Sigma-Delta (grafico bilogaritmico)
Il minimo segnale convertibile fissato dallessere SNR = 1 (in analogia al minimum
detectable signal, MDS, dei rivelatori).
Nel paragrafo 4 si gi parlato del caso PCM; configurazione che possiamo considerare
alternativamente come un anello Sigma-Delta di ordine zero, un modulatore cio senza
reazione che si riduce al solo ADC flash interno. La formula che calcolava il rumore era:
n E f dfe
ff e OSR
s
f02 2
2
02
0 20= = = ( ) /
Passando allanello del primo ordine si ha allora una modifica nella formula per
introdurre lo shaping del rumore; ricordando che z ej fTs= 2 il calcolo stavolta :
n E f sen fT dfe
ff T df e f Ts
f
ss
fs0
2 2 20
22 2 2
02
2
034
24
320 0= = ( ) ( ) ( ) ( )
-
La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
- 18 -
da cui si evince come un raddoppio delle frequenza porti ad un miglioramento di SNR
pari ad un fattore 23/2; sono 9dB, ossia circa 1.5 bit di risoluzione guadagnati grazie
allaumentata bit-rate.
Per capire ci, basta passare dalla lettura della dinamica di funzionamento dellanello in
trasformata Zeta a quella, ora pi intuitiva dopo la simulazione, nel dominio del tempo. Il
fatto che alluscita dellintegratore, indicata con W(z), esista una trasformata Zeta pari a :
( )W z X z zz
z E zz
zz X z E z z( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( )=
=
1
11
1
11 1
11
11
Tradotto nei tempi significa che il registro accumulatore tenta di PREDIRE il rumore
introdotto dal quantizzatore flash interno; lintegratore sa che lerrore sommato prima di
raggiungere luscita ei, e quindi prova ad abbatterlo dando in input allADC il valore
xi-1 - ei-1. Va da s che se lerrore ei introdotto fosse perfettamente bianco, per definizione
sarebbe impredicibile e dunque vanificherebbe lazione di previsione; ma esso non bianco,
specialmente laddove la bassa variabilit del segnale di ingresso non consente allintegratore
di avere unoutput abbastanza variabile. La staticit delluscita del registro accumulatore
porta ad avere errore non decorrelato dal segnale, ma piuttosto sticky, appiccicoso, ossia
lento; ragion per cui nellerrore possibile riscontrare una dinamica non casuale, magari
addirittura una periodicit, che si deve tentare di riconoscere. Fatto ci, il passo successivo
depurare la sequenza errore dalla dinamica identificata, cio eseguire uno SBIANCAMENTO
del rumore che consenta di lasciarne attiva la sola parte impredicibile, che sperabilmente non
dislocata in banda base (questo discorso meglio formalizzabile in termini di
decomposizione di Wold; ma per gli attuali fini introduttivi ci non si rende indispensabile).
1.8 - Pattern noise per modulatori del 1 ordine
Come facile arguire, la predizione effettuata da questo anello piuttosto inefficace; ci
si potr attendere allora che la risposta a segnali dingresso lenti dellADC Sigma-Delta
introduca componenti di rumore non bianche, ma magari periodiche a bassa frequenza, e
dunque estremamente fastidiose in applicazioni audio: il cosiddetto problema del pattern
noise.
-
La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
- 19 -
Una simulazione delluscita del filtro al variare di un ingresso costante chiarisce
immediatamente il concetto. Si osservi il comportamento del sistema quando lingresso d.c.
e pari ad 1.8V (si riportano un centinaio di campioni, o taps, delluscita) :
Figura 1.12 - Pattern noise con Vin = 1.8 V costante
In effetti, come evidenziato dalla trasformata Zeta, il segnale presente illeso nella
sequenza elaborata; si trova a bassissima frequenza, cio insito nella media del segnale
ottenuto; il calcolo :
Valor MedioUscita
k==1
100
100
restituisce 1.8000, come atteso. Il rumore sovrapposto al valor medio per molto regolare; l
E(z) delle formule non sar certamento un termine bianco, ma piuttosto si evidenzier la
presenza di alcuni TONI di rumore distribuiti in frequenza. Alcuni di tali toni possono
purtroppo terminare entro il range ove presente il segnale, sporcandolo irrimediabilmente.
Per fortuna, questa fastidiosa eventualit nel caso di costante 1.8V in input non si
verifica. Si noti che il valore 1.8 pu essere espresso come 9/5 = 1 + 4/5, e che quindi la
periodicit di variazione richiesta alluscita era 5; l1 in surplus viene sistemato dalla
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La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
- 20 -
posizione del gradino di quantizzazione entro il quale si oscilla. Un colpo ogni 5, per una
sinusoide campionata, una locuzione che ha una traduzione diretta sul cerchio unitario del
piano delle Zeta. Pu essere interpretato come il risultato di una decimazione di una costante
unitaria, quindi come il passaggio da un polo in z = 1 a cinque poli, disposti a pentagono con
un vertice sempre in z = 1 (per propriet matematiche della trasformata Zeta meglio descritte
nel prossimo paragrafo): il tono visibile risulta dunque da una composizione di sottotoni. Il
grafico della trasformata del solo pattern noise in uscita, avendo gi estratto la continua, il
seguente: esso si ricava prendendo 16384 campioni (214) del tipo sopra illustrato. Non
interessando lampiezza delle delta di Dirac, non si riscala il risultato della FFT.
-4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4
Figura 1.13 - Spettro delluscita del modulatore con toni di pattern noise
(non mostrata la componente continua)
Se si passa da un valore di tensione da convertire esprimibile con una frazione con basso
denominatore ad un altro pi complesso da tradurre in un rapporto, si avr un periodo pi
esteso delle variazioni, e quindi un pericoloso avvicinamento dei toni alla banda base (qui
riconoscibile come /OSR, in termini di pulsazione). Questo caso si presenta giustappunto
con una frazione del tipo 1/301, non riducibile; la conversione corretta richieder un colpo
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La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
- 21 -
ogni 301 transizioni del clock, sulluscita; quindi, londa ripetitiva introdotta sar circa 300
volte sotto la frequenza di campionamento fs , e presumibilmente nella banda di segnale. La
sua potenza non per paragonabile a quella del tono visto precedentemente, quindi i valori
in ordinata della FFT saranno molto inferiori.
Figura 1.14 - Pattern noise con Vin = 1/301 = 3.32 mV costante
Il registro dellintegratore ha una condizione iniziale che stata accuratamente
specificata a zero. E la distanza tra le variazioni che deve essere pari a 301; la prima di esse
pu avvenire ad un istante variabile, prima che lanello raggiunga la situazione di regime. E
importante notare come spesso lo stato iniziale introduca in anello una continua che non si
smorza; infatti Gloop unitario, e in ogni caso pu sopportare variazioni di 30% senza
inficiare la funzionalit dello strumento. Una componente continua iniettata allo startup
nellintegratore pu essere deleteria, e lo si vedr con la prossima FFT che rispecchia un caso
equipollente. Pu per converso essere desiderabile come aiuto al cosiddetto dithering :
volendo decorrelare il rumore dal segnale, una tecnica adottata proprio quella di far circolare
nellanello una continua, o un onda quadra, randomizzante; tale segnale genera un veloce
tremolo in tensione (dither, appunto) che scroller luscita abbastanza sovente, in modo da
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La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
- 22 -
non permettere permanenze troppo lunghe delloutput nel range dello stesso gradino di
quantizzazione.
Tornando al pattern noise provato poco sopra, se ne presenta la trasformata: sar simile
ad un pettine di Dirac, ancora; ma essendo le ripetizioni molto distanziate nei tempi, avranno
un corrispettivo fitto nelle frequenze, cio genereranno molti toni sinusoidali (per quanto
piccoli):
-4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4
Figura 1.15 - Spettro delluscita del Sigma-Delta con numerosi toni di bassa entit
La spiacevole presenza di questo effetto di pattern noise, nonch leccessiva semplicit
della predizione dellerrore ei , indirizzano verso uno schema pi complesso che preveda un
potenziamento della valutazione dellerrore futuro: un Sigma-Delta del 2 ordine.
1.9 - Il modulatore Sigma-Delta del 2 ordine
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La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
- 23 -
Laggiunta di un anello di reazione ulteriore, con il relativo integratore, aumenta la
quantit di memoria presente nel sistema consentendo cos una stima di ei basata sui due
valori precedenti (si veda Candy in [1]).
X(z) Y(z)
E(z)
W(z)
z -1
-1
z -1
z1- -1z -1
-1
z -1
z1 - -1
Figura 1.16 - Schema a blocchi del modulatore Sigma-Delta del 2 ordine
Il nostro convertitore pensato per lavorare su un segnale video; come tutte le
rappresentazioni di immagini quindi esso avr alta correlazione tra i campioni vicini, e di
conseguenza se il rumore non ben decorrelato dal segnale risulter essere correlato a se
stesso; allora il miglioramento della predizione potenzialmente foriero di grandi vantaggi.
Passando di nuovo attraverso il paradigma della trasformata Zeta, si ottiene:
( )( ) ( )
W z X z
z
zz
z
E zz
z
z
z
X z z E z z z X z z E z z z
loop erno
loop ernoloop erno
( ) ( ) ( )
( ) ( ) ( ) ( ) ( )
int
intint
=
+
+ +
+
=
= + + = +
1
1
1
1
1
1
1
1 2
1 1 2 1 2 1
1
11
1
11 1
1
1 2 1 2
cio, nel dominio dei tempi :
y x e e ei i i i i= + + ( )1 1 22
Si spera allora che sia : e e e ee e
i i i ii i + = =
+
2 021 2 1
2 , ossia si esegue
uninterpolazione lineare dei campioni di rumore (il che era prevedibile; lADC del primo
ordine lavora come un mantenitore, ai fini della predizione). La formatura del disturbo
-
La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
- 24 -
migliora sensibilmente; si passa da uno zero del primo ordine, in banda base, ad uno zero del
secondo ordine. I calcoli del rapporto Segnale-Rumore diventano:
( ) ( )( )n E f sen fT df e T sen fTe
ff T df e f T
sf
s sf
ss
fs
02 2 2 2
02
0
2
24 4 4
02
4
05
4 2 2
216
52
0 0
0
= =
=
( ) ( ) ( )
( ) ( )
Un aumento della frequenza di campionamento porta ad un allontanamento del sen2 di
rumore dalla banda del segnale; ci pi efficace del caso del primo ordine, nella misura di
15 dB per ogni raddoppio di OSR; ritradotto in bit, significano 2.5 bit per il passaggio fs 2
fs. .
Figura 1.17 - Profili in frequenza del segnale e del rumore
per A/D Sigma-Delta del 2 ordine
Il miglioramento si paga in termini di stabilit; lanello semplice reggeva variazioni di
guadagno da 0.7 a 1.3 funzionando correttamente, e comunque restava stabile fino ad un gain
uguale a 2; i due loop nidificati tollerano al massimo variazioni del 5% sui guadagni. Le
amplificazioni per ora sono due, fornendoci un grado di libert in pi (Candy-Temes, [2]).
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La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
- 25 -
Un altro inconveniente che si subisce la riduzione della dinamica utile per il segnale.
La rete di predizione pi efficace, ma occupa una dinamica superiore rispetto ai /2
necessari ad ei . Laddove nellanello singolo luscita variava sempre tra due livelli adiacenti di
discretizzazione, ora con il loop doppio essa pu mostrare salti di livello; comportamento
sintomatico del fatto che lingresso alla scalinata stato sollecitato da una variazione robusta,
indotta dalla somma algebrica di ei-2 - 2ei-1 ,che pu raggiungere 3/2. Siccome loverload
del quantizzatore da evitare, perch corrisponde (linearizzando) ad una perdita di
trasmittenza nellanello saturato e quindi ad un aumento secco del rumore (non pi
predetto), occorre limitare a priori la dinamica dei segnali da convertire presentati al primo
sottrattore dellADC Sigma-Delta.
Da ultimo, le imperfezioni degli integratori (lossy integrators) provocano perdite di
memoria che peggiorano la qualit della predizione; per, per notare il build-up dellerrore
provocato da questa non-idealit, occorre avere transitori in input veramente lentissimi.
La reiezione del pattern noise, fortunatamente, cresce assai con laggiunta del secondo
anello; anche con ingressi costanti il sistema decorrela bene il disturbo di quantizzazione dalla
sua causa generante.
Sia detto, per inciso, che aumentare ancora il numero di loop difficile: un ADC Sigma-
Delta del 3 ordine composto da tre integratori ed un ritardo in retroazione, e mostra quindi
forti problemi di stabilit. Esistono altre tecniche per acquisire caratteristiche ai morsetti del
terzo ordine, e ordini superiori: sono denominate MASH (o metodi Multistage) e si basano sul
prelievo di segnali intermedi tra un anello e laltro, nonch sulla ricomposizione delle uscite
binarie per mezzo di blocchi digitali. Presentano comunque anchesse inconvenienti di
matching tra le funzioni di trasferimento digitali e quelle dei blocchi analogici, che devono
essere ben fissate per impedire una trasmissione degli errori tra i circuiti in cascata.
1.10 - Evidenza spettrale delle propriet di shaping sul rumore
Visto tutto ci, resta da risolvere il problema di visualizzare leffetto del filtraggio
eseguito dallanello Sigma-Delta sul rumore introdotto allaltezza del quantizzatore; e questo
-
La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
- 26 -
va effettuato per anelli di ordine 1 e 2, onde confrontarne visivamente le caratteristiche.
Occorre di conseguenza iniettare un E(z) il pi possibile bianco, per non rischiare di avere una
successione di toni sinusoidali bens una fascia uniforme di rumore che lasci intravedere
leffetto dello shaping. In ultima analisi, occorre decorrelare E(z) da X(z) anche per un Sigma-
Delta del 1 ordine: ma allora si pu inviare direttamente del rumore bianco in ingresso, a cui
lADC non pu certamente infliggere pattern noise! Si acquisisce in tal modo la sicurezza che
E(z) ha spettro uniforme, e quindi subisce in pieno la formatura verso le alte frequenze. Dato
poi che Y(z) = X(z) + ...[E(z) formato], lingresso va sottratto al risultato finale, al fine di
evitare di ritrovarsi la fascia iniettata presente anche alle basse frequenze.
Se ne ricava una riprova grafica evidente delle caratteristiche spettrali dei convertitori
Sigma-Delta :
- anello del 1 ordine: inviluppo del rumore del tipo sen(t)
0 1 2 3 4 5 6 7Pulsazione Omega
Figura 1.18 - Trasformata del rumore simulato per anello del 1 ordine
- anello del 2 ordine : inviluppo del rumore del tipo (sen(t))2 = 1-cos(t/2) , a
coseno rialzato:
-
La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
- 27 -
0 1 2 3 4 5 6 7
Figura 1.19 - Trasformata del rumore simulato per anello del 2 ordine
In ambedue i casi , la trasformata del rumore presentata ha solo scopo illustrativo; ci
interessa landamento, in particolare alle basse frequenze, dove il fitting stato curato con
maggior attenzione. Essendo osservazioni di una sola realizzazione del processo stocastico di
uscita, esse hanno bassa confidenza statistica, ed andrebbero mediate con tecniche passa-basso
per aumentare questultima; segnatamente, si potrebbe ricorrere alla teoria del
periodogramma, e utilizzare il metodo di Welch. Esso si esplica spezzando la sequenza di
ingresso in pi tronconi, trasformandoli e quadrando la FFT (secondo la definizione di
periodogramma, |H(z)|2 /N ), regolarizzandola con una finestratura e mediando infine tra loro
gli spettri cos ottenuti. La riprova dellesistenza di contatti con lasse delle ascisse,
rispettivamente del primo e del secondo ordine, purtuttavia stata fornita con pi chiarezza in
questo modo.
Il fatto che i dati che nelle tecniche ADC convenzionali erano unici ed indispensabili ad
una ricostruzione dell ingresso ora siano rappresentati nascosti in interi treni di bit ad alta
bit-rate, ha fatto infine comprendere come gli errori introdotti dalle imperfezioni circuitali
sulla singola transizione pesino molto meno, essendo compensati dai filtraggi successivi. Per
giunta, landare a quantizzare luscita dellintegratore in modo tanto manicheo di per s una
garanzia di robustezza rispetto a piccole variazioni dei parametri della rete.
-
La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
- 28 -
1.11 - Cenni alla realizzazione circuitale
Limplementazione fisica di un modulatore Sigma-Delta si presta molto bene alluso dei
filtri di tipo switched capacitors. Il blocco di integrazione, qualora realizzato con un
amplificatore operazionale con R in input e C in reazione, avrebbe sofferto del mismatch dei
parametri tra i due componenti, certo cos diversi; poter costruire invece un resistore
equivalente servendosi di una capacit garantisce la superiore precisione ottenuta con design
del tipo a centroide comune. Gli interruttori che servono in questo tipo di applicazione sono
transistori MOS, che poi costituiranno il mattone elementare della parte digitale di filtraggio a
valle; loperazionale medesimo ha requisiti che giustificano una sua costruzione a MOSFET;
da ultimo, trattandosi di un circuito di interfaccia verso una logica, pu esso stesso gi agire
da Sample & Hold, condensando in s le funzioni di campionamento e conversione.
Lo schematico conster quindi di una sezione di ingresso che legger alternativamente il
dato continuo in arrivo, e invertendolo quello continuo in reazione; un operazionale con
capacit in retroazione, che integrer tale errore danello; seguito da una sezione di
conversione A/D che potrebbe consistere di un solo comparatore, oppure di un semplice
convertitore flash da pochi bit; la sua uscita la stringa binaria che viene effettivamente
trasmessa a valle, e che va anche riportata allingresso previa conversione DAC (si
confronter infatti con un input scalare, ovviamente). Nel caso di anello del 2 ordine, tale
disposizione schematica risulta essere:
AD C
1
2 1
2
1
1 2
2
DAC
C
CC
C
In
Out
z -1
Figura 1.20 - Esempio di realizzazione a switched-capacitors di un
modulatore Sigma-Delta del 2 ordine
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La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
- 29 -
1.12 - Decimazione del segnale digitale sovracampionato
Dalla precedente, sommaria rivisitazione delle propriet peculiari dei convertitori
Sigma-Delta si deduce senzaltro la necessit di una catena di elaborazione digitale a valle del
filtro a switched capacitors. Luscita dellanello nel nostro caso a 2 bit, e velocissima;
contiene in s tutta linformazione desiderata, ma anche parecchio rumore seppure traslato in
frequenza. Non certamente fruibile da un DAS (Data Acquisition System) convenzionale;
gi si parlato di come gli ADC tradizionali escano con sequenze di parole binarie, a molti
bit, rinnovate con frequenza poco superiore a quella di Nyquist. Il segnale grezzo che esce dal
blocco flash interno va quindi sottoposto ad un processo di estrazione dellinformazione, che
si tradurr in un baratto tra velocit (da calare) e numero di bit di ogni parola (da alzare). In
nuce, quel sovracampionamento che costituiva la premessa alla eccezionale robustezza
dellanello ora non ha pi ragione di essere mantenuto, dal momento che si lavora con oggetti
digitali e quindi immuni da errore; servono piuttosto i 2.5 bit di risoluzione in ampiezza
garantiti da ogni raddoppio della fs rispetto al suo valore minimo teorico. Proprio per questo
opportuno non parlare di convertitore A/D Sigma-Delta tout-court, quanto piuttosto di
modulatore1 Sigma-Delta e di catena di conversione A/D di tipo Sigma-Delta.
La funzione di abbassamento della frequenza operativa in ambito digitale prende il
nome di decimazione: da un bitstream rapido si prende un campione ogni N, rallentando del
medesimo fattore la sequenza a valle del blocco. Tale azione non indolore, nel dominio delle
frequenze: se loperatore z-1 , infatti, rappresenta il ritardo unitario a 200 MHz, ad una bit-rate
decimata a 50 MHz esso vale 4 dei ritardi precedenti. Potremmo chiamare questo nuovo
ritardo con Z-1, laddove :
Z z N=
La trasformata Zeta delluscita del loop Sigma-Delta invariata, formalmente; a meno
della sostituzione di z con Z-N. Questo significa che da ogni polo se ne generano N,
equidistanziati in fase sulla circonferenza individuata dal modulo (elevato ad 1/N) del polo
originario e centrata nellorigine degli assi complessi. Dove prima si incontrava una sola
1 Un modulatore, oggetto usato per le Telecomunicazioni, ha due ingressi : si pensi alla modulazione di ampiezza AM, o difrequenza FM. In entrambi i casi lun segnale interagisce con il secondo, trasformandolo. Parlare di modulatore Sigma-Delta significa invece fare riferimento alla modulazione della stringa binaria di uscita sulla base dellingresso, come simodula una portante QPSK con un flusso binario; si scambia cio leffetto con la causa, usando la figura retorica dellametonima.
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La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
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replica spettrale del segnale e del rumore, ora se ne incontrano N; il pericolo di commettere
aliasing quindi aumentato, consistentemente col fatto che il segnale di partenza viene ora
osservato in meno punti.
Laspetto della sequenza discreta passato da un flusso fitto ad uno pi rado;
dualmente, nelle frequenze si avr uno spettro del segnale, e del suo rumore intercalato, che
tende a collassare verso lorigine dellasse delle ascisse, divenendo pi stretto. Graficamente,
avendo gi presente la forma delle onde con le quali ci confronteremo:
Figura 1.21 - Effetto della decimazione sugli spettri in uscita da un anello Sigma-Delta
In un caso come quello illustrato la decimazione di un fattore 2. Solo un picco di
rumore stato riportato, per non congestionare il grafico.
Se si decima invece di un fattore N = 4, si avr la presenza di ben tre repliche spettrali
che si immergono nel rumore di modulazione della replica ferma in banda base; si produce
cos un deterioramento del segnale inaccettabile per gli standard audio ed anche per quelli
video. Occorre allora predisporre un blocco di filtraggio, digitale, immediatamente a monte
della sezione di downsampling. La forma del filtro deve soddisfare due requisiti fondamentali:
- essere adatta a ripulire dal rumore le bande adiacenti alle frequenze alle quali
scenderanno le repliche;
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La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
- 31 -
- avere una implementabilit numerica non troppo complessa, per non incidere
eccessivamente sulla difficolt della progettazione successiva.
La prima idea realizzativa viene dalla teoria delle misure simultanee, usata nei
dispositivi numerici per lelaborazione dei segnali. Prendere un campione su N senza previo
filtraggio significa perdere informazione netta; se per si fa in modo di leggere i campioni di
ampiezza ed i campioni (ad esempio) della derivata dellampiezza, anche leggendo la
sequenza pi lentamente della frequenza di Nyquist la ricostruibilit dellonda garantita. Pi
in generale: campionare una generica funzione che abbia una qualche forma di memoria dei
campioni adiacenti non letti, oltre alla mera magnitudo del segnale, riporta il loro contenuto
informativo nella catena. E come se si avesse a disposizione una successione di combinazioni
lineari dei taps, che fornisce i termini noti per scrivere il sistema di equazioni che lha
generata; per riottenere i valori dei campioni combinati basta invertire il sistema lineare.
Nel nostro caso basta collezionare linformazione relativa al rumore, supposto bianco,
che affligge i taps intermedi; si pu allora pensare di mediare N campioni tra una lettura e la
successiva. In effetti, nel dominio trasformato alloperazione :
yx
NY z X z
z
NX z
N
z
zn
ii
Ni
i
N
N
=
=
=
=
=
0
1
0
1
1
1 1
1( ) ( ) ( )
corrisponde un abbattimento del rumore alle varie frequenze del tipo :
Y f X fsen fNT
N sen fTs
s
( ) ( )( )
( )=
Il blocco precedente del tipo FIR (Finite Impulse Response), quindi comodo da
realizzare e con bassa latenza di risposta.
Il seno cardinale periodico, trattandosi di segnali discreti; e presenta proprio N zeri in
ogni periodo di 2, preserva cio dal rumore le zone che alloggeranno le repliche in seguito.
Laspetto della sua risposta allimpulso quello di N campioni alti 1/N e poi di un pad infinito
nullo; per analogia con un pettine, tale categoria di filtri denominata COMB FILTERS.
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La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
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1.13 - Scelta dellordine e del fattore di decimazione
Come esplicitato nel tutorial di Crochiere-Rabiner ([3]), in genere ogni fase di
decimazione ammette una implementazione pi semplice se svolta in pi passi. Il primo stadio
dovr essere veloce, ma se non cala la fs di molto potr anche essere un filtro poco selettivo
in frequenza, e quindi semplice; lultimo filtro potr viceversa avere requisiti molto restrittivi
in termini di ripple e intervallo di transizione tra stop- e pass-band, perch ormai opera su una
sequenza lenta. Lottimizzazione del carico computazionale della catena di decimazione passa
allora necessariamente attraverso il sezionamento dellazione, da compiere in almeno due fasi
successive. Dovendo essere il nostro prodotto finale un commodity system da piazzare su
chip che svolgono altre funzioni, si adottato uno schema a due stadi di decimazione: un FIR
(Finite Impulse Response, all-zeros) veloce ed un IIR (Infinite Impulse Response, all-poles)
pi lento. Il primo si deve occupare solo di eliminare il noise a crescita lenta; il secondo ne
raffina lazione e si occupa anche delle distorsioni introdotte vicino alla banda base. Partendo
da un fattore di sovracampionamento pari a 25 (200 MHz / 8 MHz di Nyquist per il segnale di
tipo televisivo), opportuno scendere di 24 volte per conservare un poco di margine anti-
aliasing: e si dimostra appropriato dividere la decimazione in un fattore 4 per il FIR ed un 6
per lIIR.
Seguendo infatti la filosofia a comb filters, si nota che un limite inferiore per la
frequenza decimata dal FIR 4 fN . Scendendo ulteriormente infatti la quantit di rumore
riportata in banda dal refolding - per quanto efficace sia stata la riduzione del medesimo
grazie al primo minimo - tende a salire sensibilmente (si confrontino i grafici forniti da
Candy-Temes ancora in [2]); fino a 4 fN si sconta invece un peggioramento pressocch
costante di 0.14 dB. Il leggero taglio che il lobo principale del sinc inferisce al segnale X(z)
viene per giunta limitato entro 2.75 dB di calo; inoltre, la reiezione ai disturbi in alta
frequenza che potrebbero venire immessi in banda base, data dal rapporto tra lattenuazione
data dal sinc alle due frequenze corrispondenti che si sovrapporrano poi nel folding, di 48
dB.
Lavorare a 200 MHz con tale filtro non per agevole: opportuno spostare la
complessit maggiore dove le frequenze sono gi calate. Inoltre la struttura a comb filter
implementa quella operazione di media che abbiamo visto essere necessaria per recuperare il
segnale X(z) uscente da un modulatore Sigma-Delta; ma essendo i campioni di h(n) uguali ad
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La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
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1/N, il filtraggio richiede uno stadio finale di divisione per 1/N dei valori calcolati, per avere
guadagno unitario; e la divisione si riduce ad uno shift binario, se N una potenza di 2;
meglio dunque scendere solo di un fattore di decimazione 4 con lo stadio FIR, giungendo ad
una frequenza intermedia fd di campionamento pari a 6 fN .
Il sinc alla prima potenza dato dalla semplice operazione di media ha comunque dei lobi
laterali che sono relativamente alti; ricordando che lo shaping del rumore del secondo ordine
nel nostro caso, desiderabile avere una decrescenza dei lobi del filtro almeno del terzo
ordine, in maniera da contrastare con successo la crescita di 20 dB/decade dello spettro di
disturbo. Per confermare questintuizione utile per procedere in modo pi formale (come
fatto da Candy in [4]).
Nota la trasformata Zeta del rumore uscente dal modulatore Sigma-Delta, ad essa si
applica il filtraggio a sinc di ordine pari almeno allordine dellanello; lo spettro ottenuto va
poi ridiviso per il profilo del sinc per riportarlo indietro, alluscita dellanello, laddove esso
potr essere interpretato come rumore prodotto da un ADC flash interno avente pi bit di
quello reale. Indicati con K lesponente del sinc e con L lordine del loop, si ottiene:
K = L :
N z E z zz
z NL
N K
K' ( ) ( )( )=
11
1
111
dopo la semplificazione, passando ad esprimere le frequenze con z e j fTs= 2 , e noto che il
rumore bianco ha e = / 12 di potenza da trasformare in densit spettrale unilatera :
( )N f e T NN
sen fNTs K sK
' ( ) ( )= 2 2
stavolta lestensione in frequenza infatti fNTs
= 12
. Per tornare a monte del decimatore
occorre ridividere per il seno cardinale periodico, ottenendo infine lespressione del rumore
equivalente :
( )N e NT sen fTequiv s s K' ( ). = 2 2 .
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La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
- 34 -
Questultima va confrontata con quella fornita in precedenza al paragrafo 9; se ne noter
limmutata forma e laggiunta di N, che implica un peggioramento del rapporto segnale-
rumore. Agli effetti esterni tuttavia utile rimarcare che N(f) analogo a quello di un Sigma-
Delta con passo di quantizzazione pari a /NK ; ecco allora trovata una maniera per
determinare il numero di bit di risoluzione alluscita dal decimatore FIR.
K = L+1:
( )
N z E zz
z N N
z
z
E z zz
z N
N L
L
N
mediatoa pettine
LN L
L
' ( ) ( )
' ( )
=
=
=
1
1
1 1 1
1
11
1
1
1 1
11
ed il rumore ha gi subto un abbassamento da parte del filtro; avendone mediati N campioni,
il calo di potenza sar proprio N, ossia sul valore quadratico medio N :
( )
( )
N f eT
N
N
Nsen fNT
e TN
sen fNT
sL s
s L sL
L' ( ) ( )
( )
= =
=
22
21
2
Stavolta il passo dei livelli di quantizzazione del Sigma-Delta equivalente vale N/NK
. Il rumore equivalente :
( )N e T sen fT sen fTsen fNTequiv s s
L s
s
' ( )( )
( ).=
2 2
che valutato a bassa frequenza non praticamente diverso dal rumore originario. Si conferma
quindi la bont dellidea di utilizzare un ordine di decimazione K = L+1, cio nel nostro caso
K = 3. Tale scelta pressocch universalmente adottata nelle catene di filtraggio e
downsampling successive agli ADC sovracampionati; i vantaggi portati dalluso di
caratteristiche passa-basso di ordine superiore non bilanciano la complessit aggiunta, ed anzi
tali filtri tendono a deprimere troppo il segnale a bordo-banda. In definitiva, la h(n) usata sar
data dalla convoluzione di 3 pettini da 4 campioni ciascuno, cio da una composizione di
parabole :
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La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
- 35 -
Figura 1.22 - Risposta allimpulso h(n) e profilo in frequenza del decimatore
a comb filter del 3 ordine
Una misura del ritardo introdotto dal filtraggio quantificabile con la posizione del
baricentro del grafico di sinistra; essendo simmetrico la media vale senzaltro 4.5 campioni
(22.5 ns).
Lo spettro della trasformata, includendo anche la normalizzazione ad 1 del guadagno, ha
espressione:
H zN
z
zH f
N
sen fNT
sen fTH f
sen fT
sen fTK
N K
Ks
s
Ks
s
( ) ( )( )
( )( )
( )
( )=
=
=
1 1
1
1 1
4
41 3
3
Per inciso , in tale condizione di ottiene:
Frequenza intermedia di decimazione : 50 MHz
Ordine del comb filter adottato K = L+1 : 3
Fattore di decimazione N : 4
Aumento del noise in banda : 0.09dB
Taglio del segnale al bordo della banda : 1.35dB
Reiezione ai disturbi in alta frequenza : 58dB
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La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
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La bont dei parametri sopra esposti dimostra che una complicazione superiore della
forma del filtro non paga, a questo punto; anche perch la egualizzazione del taglio introdotto
e la pulitura definitiva del segnale sono compito della sezione IIR, decimante di un fattore 6, a
valle.
In conclusione, lazione del filtro si esplica cos, abbattendo con degli zeri i profili di
rumore laddove arriveranno le repliche del segnale dopo la decimazione:
Figura 1.23 - Effetto del filtraggio pre-decimazione sulle repliche spettrali
1.14 - Numero di bit in uscita dal decimatore FIR
Definito il tipo di decimatore da adottare, resta ancora da capire quanti bit utili escono
da esso. Trattandosi di un filtro digitale, la minimizzazione di questa dimensione ha riflessi
estremamente condizionanti sullintero progetto, e va studiata con attenzione.
La questione possiede oltretutto due aspetti differenti ma complementari: esiste un
numero di bit logici, traduzione del rapporto segnale/rumore ottenibile alluscita
dallapparecchio, ed un numero di bit fisici, legati alla correttezza di rappresentazione del
segnale in uscita medesimo.
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La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
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I) Il primo aspetto gi stato in parte esaminato. Nel momento in cui si scelto lordine
3 per il seno cardinale, la giustificazione addotta si basata su una valutazione del rumore a
valle del decimatore; ragion per cui, essendo noto che il segnale passa praticamente indistorto,
gi si conosce il SNR. Il passo di quantizzazione, usando K = L+1, fu visto calare di un fattore
N/NK ; dai b bit originari c bisogno dunque di passare almeno ad una rappresentazione che
sia in grado di tenere conto del potenziamento della risoluzione, cio al solito :
n b N b K NK= + = + log ( ) ( / ) log/21 2
21 2
Per motivi di efficienza della discretizzazione con 2 bit, si dimostra che in realt bastano
:
n b K N= + ( ) log1 2
per contenere linformazione pulita a valle del decimatore. Nel caso monobit si sa infatti che
latto di sommare b = 1 non un abuso, dato che la dinamica disponibile in entrata al
comparatore flash completamente occupata; necessario altres ricordare che nel caso
multibit le caratteristiche della gradinata vedono i passi estremi utilizzati in modo ridotto
rispetto a quelli centrali, e quindi che sommare b = 2 stavolta una parziale sovrastima delle
capacit dellADC.
Nella nostra situazione, con N = 4, b = 2 e K = L+1 = 2+1 = 3, si ricava n = 6 bit.
Per altra via, si pu ricalcolare SNR ripartendo dai primi principi: se il segnale di test
sinusoidale di picco A, come di consueto per questi conti, si scriver :
( )( )
/
SNRA
Af
f
A
Ab
s
n
2
2
2
20
5 2 2
2
22
2
212 5
2
212
2
212
=
dove la seconda espressione converte SNR nel numero di bit equivalenti n, essendo come gi
assunto:
-
La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
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n SNR= log2
Proseguendo nei calcoli si ricava allora :
n bf
fs= +
5 2
218492
0
/ log .
La correzione dovuta alloverloading della scalinata da apportare anche qui; concerne
il fatto che i passi estremi non sono utilizzati appieno, per cui il termine (2A)/2b va piuttosto
riscritto come (2A)/(2b -1) . La stima corretta della risoluzione va allora quantificata in questo
modo:
nf
fb s= +
log ( ) / log .2 2
0
2 1 5 22
1849
con un termine che pesa apprezzabilmente perch 2b solo 4. Tale formula va valutata alla
frequenza intermedia, tra FIR ed IIR, ossia con un rapporto tra frequenza di campionamento e
di Nyquist che vale 6; si ottiene n = 6.34 bit , contro un valore di n = 6.76 bit ottenuto senza
la correzione introdotta.
Con la medesima espressione anche possibile valutare quale sar la risoluzione globale
acquisibile al termine di tutta la cascata di decimazione, dopo la parte IIR; il responso di
11.19 dB (ottimistico; le simulazioni ad alto livello suggeriscono di considerare un valore pi
realistico di circa 10 bit).
Infine, la criticit dellanalisi di questo parametro cos elevata da giustificare anche
unulteriore riprova, naturalmente appoggiandosi ad una simulazione. Non essendo agevole
lutilizzo di Matlab per una accurata integrazione del rumore in banda base, si fatto ricorso
ad uno strumento informatico che stato creato appositamente per lo studio dei modulatori
Sigma-Delta e delle relative cascate di filtri decimatori: TOSCA (Tool for Oversampled
Switched-capacitor A/D Converter Analysis), sviluppato allUniversit di Pavia ([5]; si veda
anche lAppendice 1).
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La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
- 39 -
Lanalisi desiderata prevede una valutazione degli SNR per varie ampiezze delle
sinusoidi di prova in ingresso. Come gi illustrato, lo sfruttamento della dinamica migliorer
allaumentare del picco dellonda, e cos sar per SNR fino a raggiungere la condizione di
overload in cui lintegratore tender a saturare degenerando la qualit del funzionamento del
Sigma-Delta. Per inciso, va detto che tale peggioramento avviene precocemente per anelli del
primo ordine (la cui scarsa dinamica di quantizzazione per giunta condivisa con la
predizione di ei ), mentre preoccupa meno per i multibit , pi tolleranti rispetto a tale
condizione limite. Allorquando il segnale sfrutter tutta la dinamica, arrivando a leggere
lintera scala del quantizzatore, sar lecito confrontare i punti ottenuti con i risultati teorici
dedotti sopra.
La spazzata delle ampiezze specificata in unit logaritmiche per compatibilit con la
letteratura esistente in argomento. Lintegrazione della densit spettrale del rumore stata
eseguita solo nella banda 0 f0 di interesse del segnale, quindi tra 0 e 4 MHz; la successione
di punti rappresentativi del rapporto Segnale/Rumore stata graficata con lausilio di
XPLOT, fornendo landamento:
Figura 1.24 - Simulazione TOSCA del Rapporto Segnale/Rumore
in funzione dellampiezza dellingresso
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La catena di conversione A/D Sigma-Delta ed il ruolo del decimatore - Cap. 1
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Si tratta di grafico rettilineo, come previsto al paragrafo 7; il massimo della curva vale
38.098 dB; ogni bit aggiunto conta per 6 dB, allora dalla simulazione si stima un incremento
di circa 6.34 bit totali, in ottimo accordo con la previsione teorica. In conclusione il numero di
bit logici ammonta a circa 6.3 .
II) Il secondo aspetto del problema concerne il numero di bit FISICI. Il computo molto
pi diretto: dalle due linee binarie pilotate dallADC flash interno allanello pu uscire al pi
il valore 11 binario, cio 3. Nel caso pessimo, pu aversi una stringa di valori 3 che occupa
tutti i campioni della risposta allimpulso finita del filtro FIR; luscita allora 3 (guadagno
FIR) = 3 64 = 192. Il fattore 1/NK di riscalatura della h(n) del filtro non pu essere
implementato a monte della sommatoria di campioni, perch questo implicherebbe
ovviamente luso di aritmetica su numeri frazionari, in luogo della semplice aritmetica sugli
interi; esso verr posto dopo il filtro, o addirittura conglobato in un blocco divisore dopo lIIR.
Nel caso attuale oltretutto si deve eseguire una divisione per 64 = 26 , che si trasforma in un
semplice shift binario di 6 posizioni e non presenta affatto elevata complessit circuitale. Per
rappresentare il numero 192 occorrono 8 bit, in quanto 28 = 256. Purtroppo non possibile
adottare il provvedimento spesso usato in cascata ad anelli monobit, che producendo uscita 64
e non 192 possono tollerare luso di un bit in meno del dovuto (6 bit si mappano in 0 63, e si
perde un solo livello post-decimazione; saturazione tranquillamente accettabile).
In conclusione il numero di bit FISICI ammonta ad 8 bit. La potenza di rappresentazione
in eccesso al rapporto Segnale/Rumore, inferior