Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. ·...

36
Periodico d’informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno n. 36 – Novembre 2019 Tema: L’ATTENZIONE Municipio Genova Bassa Valbisagno Biblioteca G. L. LERCARI Via S. Fruttuoso 74 16143 Genova Email: [email protected]

Transcript of Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. ·...

Page 1: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

i’

Periodico d’informazione culturale

a cura della Biblioteca Lercari

Quaderno n. 36 – Novembre 2019

Tema: L’ATTENZIONE

Municipio Genova Bassa Valbisagno

Biblioteca G. L. LERCARI

Via S. Fruttuoso 74 16143 Genova

Email: [email protected]

Page 2: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

2

Page 3: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

3

INDICE

Giuseppe Guccione Prefazione 5

Clara Crovetto Il coccodrillo 6

Marco Marzagalli Deficit d’attenzione 7

Renato de Luca Attenzione! 11

L’attenzione 12

Giuseppe Guccione Ora 14

Segesta, le realtà ipotetiche 16

In un attimo il tempo era finito 19

Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21

Tracce di noi 22

Vivere – Fast Fast 23

Carlo Frittoli Pausa d’attenzione 24

Pausa 25

Giuseppina Sorbello Lungo la strada 26

Enrica Vacca L’attenzione 27

APPENDICE Stravaganze nello spazio

Clara Crovetto Diario di bordo 30

Marco Marzagalli Wxyz14 è un marziano 31

Carlo Frittoli L’ultima missione 32

Fra moltissimo tempo, un tardo

pomeriggio

33

Page 4: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

4

Page 5: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

5

Prefazione (di Giuseppe Guccione)

L’attenzione è il rispetto con cui trattiamo gli altri, ma anche noi

stessi. Penso alle tre scimmiette poste su un tavolo della sala da

pranzo di mia nonna, ne chiedevo il significato.

Il silenzio oggi non viene più rispettato, riceviamo notifiche in ma-

niera continuativa, dall’esterno qualcuno richiama continuamente la

nostra attenzione. Cosa è veramente importante o significativo?

Non sono i nostri sensi a percepire cosa è importante, cosa è bene o

cosa è male, cosa è degno della nostra attenzione.

“Non vedere il male, non sentire il male, non parlare del male”.

La scimmietta sorda,

La scimmietta muta,

La scimmietta che non vede,

Con gli occhi chiusi al male,

Le orecchie che ascoltano solo il bene,

Le labbra mute agli scandali.

Se ne stavano sedute in silenzio.

Il male invece ci viene notificato ad ogni momento delle nostre

giornate, ne parliamo, non distinguiamo, ce ne pasciamo come l’erba

per le pecore, facciamo sempre meno attenzione a ciò che agevola la

nostra crescita spirituale. Di ogni erba un fascio. Generalizziamo e

traiamo giudizi affrettati su cose o persone. Il diavolo non ha più le

corna e rassomiglia al nostro vicino.

Il fascino della violenza viene promulgato da tutti i media, come

un patrimonio positivo da divulgare. Le mele son tutte marce?

I film, i videogiochi sono diventati un dettato di violenza che è

maestro per i nostri giovani, così i telegiornali ed i programmi di

cronaca. Seguendo un delizioso documentario della BBC sulla vita

degli oceani si osserva che la vita della natura è complessa fatta di

affetto ma anche di violenza ma con motivazioni diverse dalla volon-

tà del male offerta alla nostra attenzione come se fosse l’unico punto

di interesse significativo, bisognerebbe fare attenzione a ciò che

abbiamo! Anche se questo è diventato un luogo comune.

Page 6: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

6

CLARA CROVETTO

Il coccodrillo

L’attenzione arriva, a volte, la notte, quando una carrellata

dell’accaduto del giorno sfila davanti a noi incalzante, spesso

poco benevola, onnicomprensiva di parole, fatti, pensieri.

Riconosciamo cadute di banalità, superficialità, poca benevo-

lenza e anche stupidità.

Così ci ritroviamo goffi, a volte cattivi, spesso poco o niente

riflessivi, e magari irrispettosi.

Di chi? Dell’altro, dei fatti, di noi.

Che fare, un bel piantino riparatore?

Forse meglio un guizzo di ottimismo “Da ora in avanti, pro-

viamo, non più…”

Page 7: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

7

MARCO MARZAGALLI

Deficit d’attenzione

Il suo lavoro necessitava di un’attenzione assoluta.

Doveva stare attento a ogni minimo particolare. In caso di er-

rore, inizialmente la macchina reagiva con piccoli segnali

d’avvertimento. Si sentivano appena quei tocchi, erano come

dei fremiti. Poi, via via che si procedeva sulla strada sbagliata,

gli effetti si facevano più intensi. Prima dei pizzichi, delle pun-

ture, poi vere e proprie scosse che facevano balzare sulla seg-

giola il povero operatore.

Ne andava del suo stato fisico e mentale.

Si dice, anche se non è mai stato possibile verificare, che al-

cuni fossero stati colti da veri e propri colpi apoplettici. O, co-

me altrimenti si usa dire, c’erano rimasti col sorriso, quella

smorfia sogghignante che fotografa l’enigmatica espressione

del volto nell’attimo culminante di un evento fatale.

Si era nella quinta dinastia delle macchine, quella in cui le

creature artificiali avevano preso il definitivo sopravvento sugli

uomini. Ammesso che ne esistessero ancora (nella forma a noi

nota), contavano più un telecomando o una centralina elettroni-

ca di qualsiasi essere umano.

Le cosiddette macchine erano tutte collegate tra loro. La rete

che le univa aveva una struttura di tipo neuronale. Si erano svi-

luppate infrastrutture fisiologicamente compatibili con gli esse-

ri viventi. Grazie all’uso di particolari componenti artificiali al-

tamente evoluti, le comunicazioni avvenivano a una velocità

approssimata a quella della luce. Le macchine erano governate

da una catena centrale di super elaboratori che processava fan-

tastrilioni di operazioni al nanosecondo.

Page 8: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

8

In pratica, ogni cosa era affidata a terminali antropomorfi che

svolgevano i loro compiti in maniera perfetta e che, per quanto

apparissero indipendenti e disinvolti, dipendevano in tutto e per

tutto da quell’unico organismo centrale.

Tutto era nato a causa dell’irrefrenabile foga dell’uomo nello

sviluppare tecnologie sempre più performanti per sostituire

l’attività umana con quella di apparecchiature estremamente

complesse.

La colpa era quindi dell’uomo che era diventato indolente,

che non era più abituato alla concentrazione mentale né al lavo-

ro fisico che riteneva pesante e faticoso. Le attività intellettuali

permanevano, seppur ridotte e rese praticamente inutili

dall’esaurimento delle idee: tutto era stato inventato, ogni sto-

ria sviscerata, la fantasia aveva toccato il suo apice ed era pre-

cipitata nella più assoluta inerzia creativa.

Le macchine nel frattempo avevano imparato ad apprendere,

a migliorare, a crescere. Riuscivano a gestirsi da sé. Sembrava

una scoperta fantastica, nessuno avrebbe mai immaginato che

ciò potesse causare la rovina dell’umanità. Fu una sorta di

ignavia, noncuranza, oblio generale ciò che consentì alle mac-

chine di ottenere l’egemonia sul genere umano.

Qualcuno aveva pure pensato che un giorno i robot avrebbero

sostituito in tutto e per tutto gli uomini. Certo, nessuno poteva

credere che le macchine potessero sviluppare una propria intel-

ligenza. Ci si scherzava su, “vorrai mica dire che le macchine

pensino?” Così, ridendo e scherzando, quelle subdole creature

si emanciparono a tal punto da sopravanzare ogni altro essere o

entità che popolava la terra. Tutto ciò avvenne gradualmente

con la compiacenza di una società corrotta e priva di stimoli. Il

progresso delle macchine divenne vertiginoso. Ci fu un mo-

mento in cui l’uomo non riuscì più a restare al passo coi tempi.

Page 9: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

9

Perse il controllo dell’intero sistema, gli sfuggì la situazione di

mano.

In quell’epoca gli uomini venivano utilizzati per svolgere at-

tività di routine. Affiancavano le macchine in lavori pedissequi.

Era un modo come un altro per tenerli sotto controllo, per sag-

giare le loro capacità, caso mai avessero mostrato un segno di

ripresa, in un inutile tentativo di rivalsa che loro, le macchine,

avrebbero represso all’istante.

Adam Lowry1 era sempre stato uno dei più critici. Benché

soggiogato e ridotto in cattività già dall’infanzia, nell’età della

ragione aveva cercato di mettere in guardia i suoi simili. Forse

ancora avrebbero avuto qualche chance. Avrebbero potuto in-

terrompere la catena di comando delle macchine, organizzare

una strenua resistenza, pensare a qualche rivoluzione. Ma lì

non c’erano più Bastiglie o Palazzi d’Inverno da espugnare. La

loro era una guerra tecnologica e la lotta era assolutamente im-

pari.

Era un bel pezzo che ci pensava. Era qualcosa che aveva a

che fare con i greci al tempo della guerra di Troia. Avrebbe

dovuto iniettare nel sistema dei piccoli errori, dei bug che

avrebbero infettato tutto l’apparato. Avrebbe potuto farlo, al-

meno in teoria, lui che era addetto al filtraggio e reinserimento

di alcune informazioni di controllo destinate all’organismo

centrale. Le sue azioni puntavano dritte al cuore del sistema.

C’era pure l’occasione per diffondere la sua idea. Le macchi-

ne concedevano dei momenti di aggregazione sociale durante i

quali gli uomini assistevano a spettacoli, perlopiù vecchie

proiezioni, che servivano a distrarre le masse e a conceder loro

una pausa di svago. Ogni altra attività era vietata.

Ma in quelle occasioni si potevano stabilire dei contatti, si

poteva cercare di condividere un piano. Il suo progetto era co-

1 Adam come il primo uomo sulla terra, Lowry dal cognome del protagoni-

sta del film Brazil di Terry Gilliam

Page 10: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

10

munque rischioso. Commettere errori nell’uso di un terminale

comportava la reazione punitiva delle macchine che, come

sappiamo, era piuttosto dolorosa, se non addirittura letale.

Era necessario trovare una sequenza di dati auto-proliferante

che una volta inserita in rete potesse espandersi a vista

d’occhio inondando i mezzi di comunicazione. Occorreva

coinvolgere un buon numero di matematici e informatici, quelli

che avevano potuto studiare su vecchi libri che qualcuno anco-

ra custodiva gelosamente.

Si doveva procedere a piccoli passi, minando il sistema alle

sue basi.

Forse sarebbero occorsi un bel po’ di anni, forse un giorno

qualcuno sarebbe riuscito nell’intento, forse il prepotere delle

macchine sarebbe stato sovvertito. Forse.

Mentre Adam Lowry si abbandonava a questo genere di di-

vagazioni sognando un futuro migliore ma distraendosi dal la-

voro, la macchina al suo fianco reagì con un piccolo scappel-

lotto. Sembrava quasi che quell’inespressivo ammasso ciberne-

tico gli potesse leggere nel pensiero.

Page 11: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

11

RENATO DE LUCA

Attenzione!

Attenzione! Qui è silenzio che quasi il tuo solo

respiro contamina, è spazio immenso e racchiuso

ad una pace, che il solo sciacquio delicato o

dondolio di natante fiata e alterna il volo di

gazzette in allontano.

La strada bianca divide uliveti e il risalire

tondo dell’invaso di vulcano.

Lontano da ora vivevan gli Etruschi di carezzate

armonie, poi fu Teodorico e Monaldeschi e Farnesi:

ora anche i Papi sulle isole hanno smesso la caccia.

Qui dove ancora l’adipe indovina dagli occhi di

brace racimola erbe e sa le sepolture etrusche,

ha di lei chi ride e chi distaccata reverenziale

attenzione. Qui tutto è magico, lo scolpito antico

gallo cedrone in pietra guarda attonito l’incisa

terzina di Dante, sull’alto spiazzo dell’alta

torre Martana e lo scoglio sulla cui targa dichiara:

"Su quest’isola morì Amalasunta!”, quel che fu del

castello, ma rimane la quercia dei nidi di Gheppio.

Modula echi il marino se il sole ai tramonti cala

ombrato oltre l’Amiata.

Qui fa attenzione un senso saputo e non ancora

scoperto: è il Fanum Voltumnae, ubicato senz’altro

a sommo di uno dei vari dossi, alterni ad immani

estensioni, dove ogni anno riuniva i popoli

etruschi delle città stato.

Scrivo ed un biancore immacolatamente fioccoso a

gomitoli di panna alterna sole e solitudine, non

saprà il domani questo mio spazio ed attimo e

Page 12: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

12

l’incrinatura della mia esistenza che certo usurpa

la triplice enorme ramificazione del pino domestico,

che m'adombra.

Qui tutto è aperto giardino libero, alberi d’ogni

specie, dai giganteschi pioppi in riva al lago,

alle querce di collina, agli abeti, ai frassini,

ai salici piangenti, alle betulle ed io, sconcerto

minimo, partecipo attento questo mio inconsapevole

esistere.

***

RENATO DE LUCA

L’attenzione

Ho sempre poco rivolto l'attenzione a me stesso, tanta era la

curiosità per l'altro tutto che mi circonda, il come funziona, chi

è, quant'è, cos'è; quasi non vedo e appena dopo, non so cosa

avevo nel piatto, ma cerco, nel pre-pensiero delle azioni, la se-

quenza di ragionamento di quanti nel tempo hanno prodotto

episodi, causando la storia: osservare le diverse diramazioni

nello schema che sostiene le foglie, il mutar di colore di quelle

di magnolia: una ne ho raccolta per qualche passo in mano,

aveva preso tinta del miele di castagno; spiegarmi il perché dei

diversi singoli rumori degli insetti nell'uso delle loro attività;

quando vivo in montagna ho compagnia di tutta la gerarchia

degli uccelli: dalle ondate di passeri sul sambuco, allo sfreccia-

re di rondini, agli alti falchi alla cerca e poi la sera dei grandi

silenzi, di fuori sulla panca ho il ritmato lavorio del picchio, col

suo alternare i colpi d'un improbabile alfabeto Morse; e poi l'u-

Page 13: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

13

pupa che solo a marzo, s'avvisa e dà nel prato spoglio all'an-

nunciata primavera i colori della sua cresta alzata.

Ma di noi, i volti! Chi fa attenzione ai volti?

All'espressione che figura un tormento nel gioco d'assi che

combina una vita, o chi sta li a riflettersi allo specchio, nello

spettacolo del suo tempo a consumo; il proprio sé innegabile e

che spiandosi indaga l'aspetto delle maschere da proporre, da

che sta costretto del giudizio d'altri: e simulacro d'umano, non

vede Narciso riflesso, ma soltanto il di sé prigione nella gabbia

dorata in sfacelo.

Il mondo però ha altre esistenze, equivalenti, parallele, minu-

scole; lo stato delle formiche, ad esempio, ed altre specie, cioè

quelle che con noi convivono: conosciute, presenti e non degne

di preda, ma come non assurgerle alla nostra attenzione, al no-

stro combinato tutto?

L'attenzione ha riguardo, supera l'osservazione sfuggente;

non è immagine sincera la neve, ma durezza dell'acqua in am-

mucchio, pure scoprendola al microscopio è un'infinitesima

stella, poi del sole è la luce che scioglie e concilia.

Page 14: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

14

GIUSEPPE GUCCIONE

Ora

Era il 20 di giugno, Orlando aveva chiuso bottega, aveva salu-

tato Ivano, il suo assistente, e aveva deciso di dare una svolta

alla giornata di lavoro. Occorre prestare attenzione anche a se

stessi.

La vita in pugno! Alle 18 aveva deciso di andar a fare un ba-

gno a Nervi. Si diceva – “è bello farlo a quest’ora!”

L’acqua è pulita, dopo il bagno, la doccia. Dopo pensò ad

una pizza romana, nella sua solita pizzeria, alla faccia dei vec-

chi colleghi che non muovevano mai un passo dopo le 18.

Il professore parlava col giovane proprietario del bar sulla

spiaggia: “Come vanno le cose? Intendendo se gli affari hanno

cominciato a fluire in maniera positiva per il bar.”.

Il bar sulla spiaggia lo avevano aperto da poco. Due mesi

prima li aveva ammirati: Che bravi i giovani pieni di volontà!

Figura: Lo scoglio della Madonna

Di fronte alla chiesa lungo la scaletta che porta allo scoglio

della Madonna c’era un bar che un mese prima era solo una

piattaforma diroccata. A poco a poco con lavoro giornaliero

l’hanno ristrutturata rimesso a posto pulita, hanno fornito il bar

di sgabelli di legno fatti da un artista con semplice legno rici-

clato. Sono dei giovani che hanno deciso di portare avanti que-

sta piccola impresa.

Page 15: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

15

Marcello gli rispondeva: “Se hai un lavoro e te lo fai piacere

non ci sono problemi, il lavoro c’è. Non vorrei dirlo ma le cose

vanno molto bene anche troppo.

Orlando: “Cosa intendi per troppo.”

Marcello: “Sì tanti clienti, tanto lavoro, tante fatture, tanti

pagamenti, tante entrate e alla fine non vedi neanche i soldi che

hai guadagnato, vai anche un po’ oltre quelle che sono le tue

forze, in questo senso dicevo troppo, si dovrebbe vivere mentre

poi alla fine non si ha il tempo neanche per capire cos’è che

stiamo vivendo.”

Orlando: “Era proprio quello che pensavo – effettivamente,

spesso e volentieri, viviamo nel passato o nel futuro e non ci

rendiamo conto dell’«ora», non prestiamo l’attenzione giusta a

quello che viviamo adesso.”

Marcello: “Leggevo un libro di un professore canadese che si

rivolgeva ai suoi alunni dicendo - Vi preoccupate dell’esame

che dovete fare a settembre, vi preoccupate che per una setti-

mana non avrete il tempo di uscire con la vostra ragazza, vi

preoccupate perché vostro padre potrebbe non star bene - so-

stanzialmente non vivete l’ora, quello che è adesso.”

Orlando: “Vivendo le giornate, per passione, spesso ci si la-

scia travolgere dal lavoro, tante piccole gocce non fanno un

temporale però se la nostra vita diventa un contenitore po-

tremmo anche annegarci in quell’acqua che apparentemente

non ci travolge. Oggi posso solo dire che mi pento solo di ciò

di cui in passato mi sono pentito.”

Dette queste parole Orlando salutò, riprese le scalette verso la

passeggiata lasciando un po’ interdetto Marcello che gli gridò

dietro: “Professore si ricordi che noi siamo sempre qua!”

Cosa intendeva dire il professore? Probabilmente che si pen-

tiva solo di quei momenti in cui si era rimproverato per aver

trasgredito al profondo senso del dovere disubbidendo a se

stesso dandosi a splendidi attimi di puro ozio, godendo l’«ora».

Page 16: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

16

GIUSEPPE GUCCIONE

Segesta, le realtà ipotetiche

Spesso non sappiamo dove siamo e cosa facciamo, la nostra

attenzione si porge al futuro o al passato. Il presente ci sfugge

come se non fosse mai stato vissuto.

Un articolo sulle rovine e sul tempio di Segesta avevano ri-

portato la sua memoria ad una foto che probabilmente, nel ri-

cordo sfumato col tempo, lo ritraeva giovane di 14 o 15 anni

nei pressi di quel tempio.

Era stato veramente lì?

Così diceva la memoria, appena risvegliata, dal ricordo di

quella foto.

Ma cosa ci faceva lui in quella gita, non aveva mai amato le

escursioni e le gite di gruppo ma ricordava adesso con vividez-

za la foto che qualcuno gli aveva scattato e come sfondo alle

sue spalle il bellissimo tempio degli Elimi.

Gli Elimi, popolo di cui si favoleggiava l’origine troiana,

avevano costruito quel tempio dorico.

Ma la meraviglia nasceva dal risveglio della memoria di fatti

che sembravano non facessero parte del suo passato.

Era andato in gita per Anna, una brunetta altezzosa che mori-

va dalla voglia di mettersi con lui.

Gli piaceva ma Anna aveva un carattere difficile era come un

cavallo che deve essere domato.

A quel tempo anche lui era tutt’altro che pacato, impetuoso,

permaloso e, pur fornito di notevole forza interiore, sprecava le

sue forze con eccessiva emotività e spesso senza costrutto.

Anna gli appariva come un cavallo dal luminoso manto nero,

con tanta focosa energia che ella teneva a malapena intrappola-

Page 17: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

17

ta in un corpo esile ma ben formato. Anche lui, tuttavia, era un

cavallo selvaggio.

Anziché avvicinarsi i due entravano spesso in forte contrap-

posizione, quasi sempre litigavano, rincorrendosi e allontanan-

dosi, appena avvicinati l’uno all’altro, invece di sfogare la loro

energia in un abbraccio, o finanche in un bacio voluttuoso.

Allora non si poteva parlare di sesso, non era permesso, poi

c’erano gli altri ragazzi e gli occhi vigili dell’accompagnatore

che in quella occasione era il loro professore di religione.

Aceste, dice il mito, aveva fondato quella città nel quinto se-

colo avanti Cristo, la lettura di quella fondazione in realtà era

da interpretarsi come una città e un tempio fondato affinché

esistesse un posto dove loro due duemilaquattrocentosessanta

anni dopo potessero incontrarsi in quelle rovine.

Quindici minuti prima che si risvegliasse il ricordo tutto ciò

non era mai successo e adesso per un semplice articolo era di-

venuta realtà che si era concretizzata nei suoi ricordi provocan-

do quasi l’esplosione di una rabbia incontenibile: per un passa-

to lasciato sfuggire dalla sua mente e per un futuro che non era

mai stato colto a causa di una scarsa attenzione verso quel pre-

sente.

Postfazione

Le nostre giornate spesso si svolgono come percorrendo un

binario, prestando attenzione a rimanere sul percorso prestabi-

lito e a non invertire gli scambi – mossi dalla spinta dei nostri

desideri e delle nostre pulsioni – in modo da poter arrivare ad

una destinazione conveniente. Il risultato è spesso un apparente

susseguirsi di fallimenti e di occasioni mancate, anzi, che non

si sono neppure presentate.

In un continuo fluire di pensieri e di azioni, il presente è la

moneta apparentemente meno pregiata, nel senso che viene

scambiato con grande facilità, pensando che il futuro possa es-

Page 18: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

18

sere più appetibile o fornire compensazione alle eventuali man-

canze del passato.

È in gita con i compagni, è giovane ed Anna prova attrazione

verso di lui, molte sono le opportunità che gli si potrebbero

schiudere dinanzi.

Tuttavia, le condizioni al contorno si fanno presto non favo-

revoli: la presenza del professore di religione, degli altri com-

pagni, i condizionamenti sociali: in realtà, quello che più conta

è che sia lui che Anna sono «non addomesticabili».

Lo spirito libero, che anima entrambi, sembra rendere le loro

strade incompatibili, portandoli in direzioni differenti. Inevita-

bile la rabbia nel cuore del protagonista che, facendo sfuggire il

sogno attuale, sente di aver perso, in un colpo solo, anche il

proprio passato ed il futuro.

Page 19: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

19

GIUSEPPE GUCCIONE

In un attimo il tempo era finito

Il bambino guardava il suo papà.

Gli sembrava un dio.

Certo il bimbo non possedeva ancora il concetto di Dio ma il

suo papà gli appariva potente e onnisciente.

Eppure era un bravo papà.

Con quel “giocattolo” in mano faceva di tutto, parlava con altri,

interrogava, pagava il conto del ristorante e sembrava padrone

del tempo.

La vita era questa, per lui tutto era possibile.

Non sapeva di essere in quei momenti un diseducatore.

Perché mai un diseducatore?

Cosa fare e dire per mostrare al figlio cosa è il mondo e la vita?

Una carezza, una parola, anche un rimprovero?

Sensibilità, empatia!

Il nostro secolo invece sembra offrire grosse opportunità opera-

tive!

Il rapporto con i figli è un’altra cosa.

Il bambino era cresciuto.

Poi in un attimo il tempo era finito.

La pioggia era caduta abbondantemente aveva pulito tutto.

Anche i pensieri sembravano più lindi. Tra 5 minuti aveva 5

minuti in più e forse maggiore conoscenza.

La conoscenza però non basta, entrare in connessione con le

persone non è un’operazione meccanica, impariamo con

l’affetto e l’attenzione che abbiamo ricevuto.

Fosse stato un meccanico avrebbe capito dove e se c’era un

guasto.

Rilassarsi è difficile!

Page 20: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

20

Un accordo, una musica che viene dal passato, forse dal 2015,

spacca il petto e apre una danza di pensieri dentro il cuore e nel

respiro. Una compensazione stimolante per affrontare una do-

menica con l’entusiasmo per la vita che ci sembrava ormai

spenta.

Qualità scadente!

Piangere assieme, ridere insieme è una buona idea, una buona

qualità di vita.

A lui questo era mancato!

Non si può pronosticare quanto duri, quando finirà e se avremo

del tempo.

Aveva pensato ma poi aveva dimenticato ciò che aveva pensa-

to.

Completamento di un ciclo.

Non si era accorto che il tempo era finito. Cosa era questa

scempiaggine?

Non era quindi possibile recuperare gli attimi in cui si era perso

qualcosa.

La sua attenzione, sempre coerente con la realtà che lo cir-

condava, aveva fallito.

Era stato invece un momento fondamentale che lo riguardava

personalmente, una fermata di un treno che era sembrato non

avesse fermate invece la stazione era arrivata.

Cosa era quello che il bambino aveva imparato e capito della

vita?

Page 21: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

21

MARIA DELBENE

Scrivere

Ho trovato una sponda protetta,

la mia barca rallenta e si accosta,

c’è uno spazio, un approdo sicuro.

Tutto splende di un verde trifoglio.

La mia vita rintocca di suoni,

le parole mi riempiono l’anima,

sono tante fiammelle brillanti,

che ora stanno fremendo per nascere.

Anche il canto diventa più amabile.

Questo modo ho trovato per crescere,

questo modo ho cercato per vivere.

L'attenzione

La mia vita in un lampo,

uno sguardo che sfugge,

questa nube veleno

mi rincorre, distrugge.

C’è bisogno di aria,

buon ascolto e attenzione

per dar voce ed un posto

alla nostra emozione.

L’emozione di stare

dove gira l’amore,

dove può, la mia anima,

ritrovare il suo cuore.

Page 22: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

22

MARIA DELBENE

Tracce di noi

Stai ancora su quella collina.

Ho camminato tanto tra i cipressi

per venire a salutarti.

Nessuno più ricorda di te,

tu che aiutavi le povere anime,

e accoglievi con teneri sorrisi.

Presto hai perso la battaglia della vita,

che a me hai dato

incerta, fragile, solo mia.

Ancora sento la tua protezione

e nulla sarebbe stato uguale senza

il tuo sguardo silente.

Sono arrivata ai tuoi anni vivi

demolita, ricostruita, più solida di prima.

Sicura percorro il mio sentiero in collina,

sulle nostre tracce di vita.

Page 23: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

23

MARIA DELBENE

Vivere

Siamo solidi bastimenti

con la prua che spacca l'onda,

spesso rivolta alle tempeste.

A volte, insabbiati in basse battigie.

Raramente, in bonaccia,

buttiamo l'ancora e annusiamo l'aria

a piccoli sorsi.

Guardiamo in silenzio i verdi e i turchesi,

le gradazioni della nostra stessa luce.

Fast Fast

È tutto veloce, quasi come la luce,

un panino uno snack,

un saluto bye bye,

uno sguardo via vai.

La vita in un lampo

Fast, fibra, ultra velox.

Veloce e indolore.

Chi l’ha visto?.... lo sai?

La scimmia e la iena, mi stanno tentando.

Sorrido e grugnisco un po' troppo a comando.

E un ritornare, sarebbe bellissimo

al solito mio, sorriso purissimo.

Page 24: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

24

CARLO FRITTOLI

Pausa d’attenzione

L’attenzione è sospensione.

Astrazione dal tempo, dal moto, dall’incessante, immobile di-

venire.

L’attenzione è attesa.

La forza di fermarsi, restare in quella sottile dimensione della

catarsi improduttiva, così aliena alla nostra convivenza civile.

L’attenzione è ascolto, tatto, sguardo; olfatto, ricordo. Made-

leine proustiana, deja vu limbico, sommesso filo d’incertezza,

inquietudine forse. Figlia del dubbio, smaniosa di sicurezze

che inducono più dubbi ancora.

L’attenzione è innamoramento: per gli altri, noi stessi, gli og-

getti, il sogno, il passato.

Si ama solo se si è liberi, se l’animo è libero e sceglie il suo

fulcro, la stella.

L’attenzione è recupero, riciclo.

Sfuggire al monouso, conservare affetti, emozioni, colori. In-

camminarci sulla strada e ritornare indietro cento passi, per

ripartire insieme.

L’attenzione è la mano che cura, lusinga, dischiude un futuro.

Che dona oltre quanto possiede e coglie oltre quanto si spinge.

L’attenzione è la vita.

Page 25: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

25

CARLO FRITTOLI

Pausa

Osserva una candela sospesa sul nulla,

ferma il tuo tempo a contemplare il suo,

scandiscine la morte che rifluisce a vita,

la cera che discende e sfuma e cola,

ora lenta e sinuosa, voluttuosa,

ora impazzita, rapidamente attratta dal suo grave;

considera la goccia che si sfalda,

muta e svanisce e poi s'ingloba in massa,

diventa forma, strada al suo destino

e scivola, s'impazza, accelera il suo corso

breve, a perdersi come volo nel vuoto,

oppure inventa, crea, scolpisce

stalattite ingegnosa, acuta, ardita,

anelito d'esistere, tendersi estremo

di un'essenza all'abisso.

Osserva una candela sospesa nel nulla,

ferma il tuo tempo ad autocontemplarsi,

scandisci la tua morte che rifluisce a vita,

la sera che discende e sfuma e cola

in notte, e questa in nuovo giorno,

e la tua goccia che subitanea scorre

come volo nel vuoto

o come forma, strada a mille destini,

a mille vie che incontra,

ad ogni goccia d'altri che

osserva una candela sospesa sul nulla,

ferma il suo tempo a contemplare il tuo.....

Page 26: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

26

GIUSEPPINA SORBELLO

Lungo la strada

In mezzo alla gente

tra frammenti di voci, sussurri e risate,

osservo curiosa un tratto di vita:

bambini che camminano piano

incantati nei loro sogni,

ragazze che corron veloci

nell’ardore dei loro anni

e furtive scompaion

alla vista di ragazzi rapiti

dal miraggio della bellezza.

Resta l’eco dei loro sghignazzi

catturati dai vecchi

che camminano piano

incatenati ai loro acciacchi.

Page 27: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

27

ENRICA VACCA

L’attenzione

Scoprire, ogni giorno, dettagli e sfumature che sembravano

nascosti, e impercettibili: è l’attenzione che si pone nelle cose,

e per le cose: le persone, gli affetti, a rendere viva, in ogni

momento, la nostra esistenza.

Essa riempie vuoti e crea nuovi spazi, nei quali muoversi

all’insegna dell’amore e della compassione, nella costante ri-

cerca di quei momenti di felicità a cui tutti anelano.

“Attenzione” è sinonimo di cura: per i dettagli, per la vita, per

gli altri e, prima di tutto, per se stessi.

Occorre fare attenzione a ciò che si desidera, a ciò che si dice,

a come si dice, e alle azioni che ognuno mette in moto per tro-

vare il proprio posto nel mondo.

Page 28: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

28

Page 29: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

29

APPENDICE

Stravaganze Fantascientifiche

Nate dalla partecipazione al concorso

“La bugia nello spazio”

Page 30: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

30

CLARA CROVETTO

Diario di bordo

«Me ne vo, me ne vo, come un piccolo gigolò», così cantic-

chiando capitan Bola s’immerge in profondità e comincia a ro-

tolare verso sud, sud ovest.

Il nostro capitano è uno splendido maturo pesce palla, da

qualche anno entrato nel Mediterraneo ma, già annoiato un po-

co dal tran tran delle nostre acque, gli salta il ghiribizzo di ri-

partire, non verso il suo Mar Rosso, ma lì dove l’Africa pare

accarezzi la terra spagnola, e dove si trovano ottimi molluschi e

crostacei.

Lo stretto gli riserva un’inimmaginabile sorpresa:

Un’enorme astronave, lì allo sbocco: gli cala rapida una sca-

letta pensile e lo inghiotte all’interno. «Che meraviglia! Acqua,

scogli, spiaggette, un mare nella nave, fatta a palla, come me»,

si dice il nostro mentre un via vai continuo di pesci, umani, ca-

ni, gatti, tutti anfibi, tutti canterini, lo travolge.

Sta partendo la gigantesca palla bianca per il solito giro turi-

stico nello spazio, ecco il rullio incalzante dei motori; ‘uno

spettacolo unico, fino alla luna e ritorno, un magnifico viaggio,

indimenticabile’ recita la pubblicità sul display, e un impalpa-

bile Don’t worry be happy accompagna l’annuncio.

Un attimo di indecisione, e poi via rapido un messaggio tele-

patico alla mogliettina, rimasta a godersi il golfo alla Punta del

Monte di Portofino.

”Vado sulla luna qualche giorno, sono sull’astronave Atlanti-

de, o forse proprio lui, tutto il continente, il mitico perduto At-

lantide, decollato in cielo per salvarsi?

Chissà, mi farò raccontare. A presto tuo Bola"

Page 31: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

31

MARCO MARZAGALLI

Wxyz14 è un marziano

Ha due teste e un numero appropriato di appendici più o meno

articolate. Gli organi interni sono in sovrannumero. Ha difatti

due cuori per cui, se se ne ferma uno, c’è l’altro a compensare.

Il sangue è verdastro e conferisce all’epidermide una pittoresca

tonalità vegetale.

Per quanto la sua morfologia rispecchi la fantasia di molti au-

tori di fantascienza, se vi dicessi che ho conosciuto un tipo si-

mile, mi dareste subito del matto.

Wxyz14 è un giovane un po’ irrequieto ma volenteroso di

scoprire nuovi angoli del sistema solare.

La civiltà su Marte è più evoluta di quella terrestre, come pu-

re la scienza e la tecnica. I mezzi di trasporto sono velocissimi.

Sfruttano concetti come la quarta dimensione e le teorie relati-

vistiche più avanzate: viaggiano nell’iperspazio. Per quanto i

marziani non provino interesse per un pianeta retrogrado come

la Terra e mirino invece a oltrepassare i confini del nostro si-

stema solare, Wxyz14 ha una speciale predilezione per il nostro

pianeta e presta molta attenzione alle vicende terrene. Per lui è

come un parco giochi. In un battibaleno, con la sua ipernavicel-

la, ipervolando invisibilmente, arriva nella nostra atmosfera e

dall’alto, con un certo distacco, osserva lo strano comporta-

mento degli esseri umani.

Intercetta le telecomunicazioni che, grazie all’iperglossario,

traduce all’istante con grande soddisfazione. È così che viene a

sapere delle iniziative astronautiche più recenti: la Nasa ha

progetti a dir poco ambiziosi.

Quando infine torna a casa con una doppia fame da lupo (ha

pure due stomaci), a tavola coi familiari esprime le sue impres-

sioni e le notizie appena apprese:

Page 32: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

32

“Sapete che i terrestri sostengono che entro dieci anni sbar-

cheranno sul nostro pianeta?”

Al che il padre piuttosto smaliziato risponde: “Che bugiardi!

Ma se non sono neppure scesi sulla luna!”

***

CARLO FRITTOLI

L’ultima missione

Ed eccomi qui, ad affrontare un altro viaggio interstellare.

Il decollo è stato incerto, la capsula ha sussultato e scodinzo-

lato per un'infinità di secondi. Poi la solita accelerazione anti-

gravitazionale, che ti spiaccica allo schienale come un hambur-

ger. Ti domandi chi te lo fa fare, soprattutto quando hai una ca-

sa da qualche parte, una famiglia che ti aspetta, e tanta voglia

di tornare.

Una volta era dura. Voli di mesi, anni. Ora, coi nuovi carbu-

ranti e i propulsori ultrarunning, oltre i finestrini della navicella

vedo scorrere via un pianeta dopo l'altro, nitidi e veloci, stazio-

ni di una metropolitana spaziale. Fra poco uscirò dal sistema

solare, sceglierò solo la destinazione sul cruscotto del compu-

ter, tutto qui. Chiunque potrebbe fare l'astronauta, è semplicis-

simo!

E invece no. Superati i 50 anni, non ti ci fanno più salire, su

questa macchina infernale: motivi di sicurezza, dicono. Per

questo è la mia ultima missione.

Un giorno avrò dei nipoti, lo so: i miei figli sono grandi, pre-

sto saranno bravi genitori: io prenderò in braccio i nipotini e

Page 33: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

33

racconterò loro le mie avventure nello spazio, soprattutto que-

sta. L'ultima ha sempre un sapore più intenso.

Ecco, è giunto il momento di indicare al computer dove con-

durmi. L'ordine di servizio è perentorio, ma quasi vorrei dero-

gare, dimostrare che sono ancora in gamba, posso volare più

lontano di quanto dicono loro.

Resto fermo a riflettere. Poi azzardo l'impossibile: premo il

tasto della meta proibita.

In un attimo i video sugli schermi dei finestrini si spengono.

La cupola si spalanca. La luce del sole, suoni e grida del luna

park irrompono nella capsula, mentre una voce decisa, resa me-

tallica dall'altoparlante, proclama:

« Avanti il prossimo! »

***

CARLO FRITTOLI

Fra moltissimo tempo, un tardo pomeriggio

“Mamma, mamma, Gio' mi ha fatto paura, con quei brutti

alieni!”

“Gio', che ti è saltato in mente? Lo sai che tua sorella è picco-

la e s'impressiona.”

“È solo una stupida.”

“Non voglio che parli così! Ritorno a casa dopo una giornata

di lavoro e tu combini sempre dei guai!”

“Ma ho solo scaricato qualche foto da cosmotron. Vuoi vede-

re?”

La sorellina protesta: “No, mamma: sono bruttissimi, orrendi!

Mi sa che stanotte li sogno e avrò gli incùbi.”

Page 34: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

34

“Si dice ìncubi.” la corregge Gio'. Ma questo sfoggio di sa-

pienza non rasserena la piccola, che riprende a singhiozzare fra

le accoglienti braccia materne.

“Su, su, basta lacrimoni - la consola la mamma – Su cosmo-

tron girano tante di quelle storie... tutte bugie!”

“Ma quali bugie? - riprende Gio' – Ci sono foto e racconti.”

“Se fosse vero, non credi che avrebbero azionato il traslatore

materico e oggi qualcuno di questi alieni sarebbe qui da noi?”

“Oh no!” grida impaurita la bambina.

“Mamma, sono creature brutali. Secondo gli osservatori sono

violenti, con abitudini tribali. Nessuno li vorrebbe da queste

parti.” chiosa il ragazzino.

“Ovviamente io intendevo in gabbia, ben custoditi. Anche se

sono mostruosi, molti di noi andrebbero a visitarli per curiosi-

tà.”

Mamma un po' si vergogna di quanto le è appena sfuggito.

L'Etica Suprema impone l'accettazione del prossimo: dapprima

le altre razze, poi tutti i tipi di animali, anche i più ripugnanti.

Ma includere pure gli alieni...

E riprende: “Insomma, se fosse vero, altro che foto su cosmo-

tron, li avrebbero aspirati fin qua. E invece no: perciò sono tut-

te bugie!”

La bimba insegue la rassicurazione finale: “Allora, mamma,

non è vero niente di quei mostri spaventosi?”

“Ma certo, tesoro, te l'ho già detto un sacco di volte: i terrestri

non esistono.”

Page 35: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

35

QUADERNI PRECEDENTI

Quaderno n. 1 – La terra di Liguria (Maggio 2008)

Quaderno n. 2 – Passioni ed incontri

Quaderno n. 3 – Festività, tradizioni e personaggi liguri

Quaderno n. 4 – Una frase che non ho detto o che ho letto

Quaderno n. 5 – I quattro elementi

Quaderno n. 6 – Il sogno

Quaderno n. 7 – Degli affetti

Quaderno n. 8 – Il viaggio

Quaderno n. 9 – Il lavoro

Quaderno n. 10 – Una strada, una piazza, un vicolo

Quaderno n. 11 – Seguire il cuore o la ragione?

Quaderno n. 12 – La bellezza

Quaderno n. 13 – La fratellanza

Quaderno n. 14 – Gli animali

Quaderno n. 15 – Romanticismo

Quaderno n. 16 – Storie in un altro tempo

Quaderno n. 17 – Felicità e tristezza

Quaderno n. 18 – La mia città

Quaderno n. 19 – La pioggia

Quaderno n. 20 – C’era una volta

Quaderno n. 21 – Inverno

Quaderno n. 22 – Musica

Quaderno n. 23 – Il mare

Quaderno n. 24 – Autunno

Quaderno n. 25 – Un’immagine

Quaderno n. 26 – La natura

Quaderno n. 27 – Il cibo

Quaderno n. 28 – Dedicato a…

Quaderno n. 29 – Il silenzio

Quaderno n. 30 – Insieme

Quaderno n. 31 – La follia

Quaderno n. 32 – L’attesa

Quaderno n. 33 – Il caffè

Quaderno n. 34 – La notte

Quaderno n. 35 – La magia della scrittura

Page 36: Periodico d informazione culturale a cura della Biblioteca Lercari Quaderno … · 2019. 11. 3. · Maria Delbene Scrivere – L’attenzione 21 Tracce di noi 22 Vivere – Fast Fast

36

Essendo la nostra un’Associazione Culturale libera e indi-

pendente, ciascun autore si assume la sola e piena responsa-

bilità delle opinioni politiche, religiose e, in generale, delle po-

sizioni etiche e sociali contenute nei propri testi.

***

RINGRAZIAMENTI

Un grazie sincero da parte di tutti gli scrittori di “Alba Lettera-

ria” va allo staff della biblioteca Lercari e al Municipio Bassa

Val Bisagno che hanno sostenuto e finanziato il presente opu-

scolo.

Gruppo culturale

Alba Letteraria

http//:www.albaletteraria.beepworld.it

Per informazioni: Gruppo Culturale Alba Letteraria

c/o Villa Imperiale - Biblioteca L. G. Lercari

L’impaginazione del presente opuscolo è curata da:

Marco Marzagalli - [email protected]

Curatori del sito web:

Paola Maria Carròli

Marco Marzagalli - [email protected]