PERIDI DI INRMAINE DI NARIGIANA IMPRESE ARE · sconosciuti fenomeni come anoressia, bulimia, i vari...
Transcript of PERIDI DI INRMAINE DI NARIGIANA IMPRESE ARE · sconosciuti fenomeni come anoressia, bulimia, i vari...
PERIODICO DI INFORMAZIONE DI CONFARTIGIANATO IMPRESE AREZZO
02marzo2011
SPIRITO D’IMPRESA
Stampato su carta Fedrigoni Freelife Gloss certi�cata FSC costituita da pura cellulosa E.C.F. e da un elevato contenuto di �bre di recupero (almeno 25%)
Stampato da Tipogra�a La Zeccaazienda certi�cata ISO9001 e FSC
Settimanale della Confartigianato Toscana - Anno XXI - N° 4 del 9/3/2011Poste Italiane S.p.a. Sped. in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)art. 1 comma 1, DCB Po - Iscr. Trib. FI - n°4161 del 12/12/91Direttore Responsabile: G. Guerrini Editore: Media Srl - C.P. 555Progetto Gra�co: Settore8 Srl Stampa: Tipogra�a La Zecca - Levane - Bucine - (Ar) Copia: 0,50€con la collaborazione di Laura Pugliesi
NEWS
PAGHE
RINNOVO DEL CCNL•LEGNO E ARREDAMENTO•LAPIDEI•AZIENDE ARTIGIANE
CATEGORIE
CO
PIA PE
RSO
NA
LE D
I
SCHIRALLI “ATTENZIONE A FACEBOOKED INTERNET: POSSONO DARE ASTINENZA COME LA DROGA.”
DON ANTONIO MAZZI ALLA SCUOLA PER GENITORI DI CONFARTIGIANATO“ADOLESCENZA, PERIODO STRAORDINARIO. MA I FIGLI SONO TORRENTI IN PIENA E CI VOGLIONO ENTRAMBI GLI ARGINI: MAMMA E PAPÀ”
APPALTI PUBBLICI:AD AREZZO UN ACCORDO INNOVATIVOPER GARANTIRE SICUREZZAE CONCORRENZA LEALE
AUTOTRASPORTO:CONFARTIGIANATO ADERISCEALL’ACCORDO PER IL CONTRATTO
Ma quale federalismo, qui è in arrivo un ‘salasso’ di 3 miliardi a danno delle imprese. Con il
passaggio dall’Ici all’Imu, la nuova tassa legata alla cosiddetta
“riforma federalista” si rischia di far crescere la tassazione sugli immobili legati alla produzione, in media, del 17%. Ma non basta. Siccome ai sindaci viene data la possibilità di ridurre o aumentare la tassazione si potrebbe avere una potenziale riduzione del 29% oppure arrivare ad un vero e proprio ‘boom’ del +63%. E purtroppo questo non è un brutto sogno, dal quale ci si può svegliare, ma è quanto risulta da un’elaborazione del Centro studi di Confartigianato. Il
passaggio dall’attuale aliquota Ici, pari inmedia al 6,49 per mille, alla nuova Imu con aliquota base del 7,6 per mille, con la possibilità per i comuni di arrivare al 10,6 per mille, sugli immobili strumentali delle
imprese, porta proprio alla cifra che dicevo, con un incremento di prelievo sulle imprese, come minimo, di 812 milioni di euro. Dire che siamo molto preoccupati è poco. Il rischio che la discrezio-nalità venga esercitata
all’insu’ è concreto e così ... altro che scossa all’economia. In Toscana, dove pure sembra che la variazione sarebbe più contenuta che altrove, ci sarebbe comunque un aumento di imposizione pari al 12,4%. Insomma, da 319 milioni di tasse della vecchia Ici, il nuovo sistema
CON LA NUOVA IMU AL POSTO DELL’ICI UN VERO “SALASSO” PER LE IMPRESE
Mauro Giovagnoli
SEGUE A PAGINA 2
2 3
n°02 marzo 2011
Don Antonio Mazzi alla Scuola per Genitori di Confartigianato
“ADOLESCENzA, PERIODO STRAORDINARIO.MA I fIGLI SONO TORRENTI IN PIENA E CI VOGLIONO ENTRAMbI GLI ARGINI: MAMMA E PAPà”
SChIRALLI “ATTENzIONE A fACEbOOk ED INTERNET:POSSONO DARE ASTINENzA COME LA DROGA.”
NEWS NEWS
Pedagogista ed educatore,
ma sopratutto, sacerdote.
Don Antonio Mazzi ha
tenuto la scena da vero
protagonista giovedì sera
all’Etrusco Hotel di Arezzo per l’ultima
lezione dell’edizione 2010-2011 della
Scuola per Genitori di Confartigianato.
Don Mazzi, istrione e mattatore, si rivolge
direttamente ai 300 genitori presenti in
sala e li apostrofa a più riprese: “Capito?
Capito?”.
Si sofferma sopratutto sul periodo più
delicato, l’adolescenza, che definisce come
strategico per il futuro. “L’adolescenza –
dice don Antonio Mazzi – è la vera nascita
per vostro figlio, il periodo nel quale si
forgia la persona che sarà. E se da zero
a tre anni, per il bambino, è indispensa-
bile la mamma, per l’adolescente da 10
a 13 indispensabile è il padre.” E se non
c’è? La risposta di Don Mazzi è lapidaria:
“Allora, siamo fregati”. Ma poi continua:
“Non c’è nulla che non si può recuperare,
e se avete sbagliato qualcosa negli anni
precedenti, potete recuperare in questa
fase. Non abbiate fretta di buttare fuori
di casa vostro figlio, fino a 20 anni si è
adolescenti.”
Sono tante le metafore che usa Don
Mazzi per far capire cosa va inteso per
adolescenza: “Se la vita è un mistero,
l’adolescenza è mistero nel mistero”. E
l’adolescente è “un torrente in piena”,
mentre il bambino piccolo “un torrente
tranquillo”. E ancora l’adolescente è:
“un puledro”. Oppure, mutuando Saint
Exupery (ma non dal “Piccolo Principe”
- precisa subito - bensì da “La citta-
della”) è ...”Un tronco d’albero che nasce
e cresce dentro una casa e va a cercare
la luce e il sole.” E per questo è capace
anche di “buttare giù la casa”. Ma Don
Mazzi incalza, sempre più provocatorio:
“I figli sono fatti per buttare giù la casa.
Cominciate e tremare!” E poi spiega, e
dopo la provocazione, ora rassicura: “I
figli sono il futuro, sono una profezia,
sono la speranza. Per questo importa che
le radici siano profonde. E se le radici sono
profonde, non ci saranno problemi, invece
se mancano le radici, alla prima botta,
al primo 4 in matematica, alla prima dif-
ficoltà succederà una tragedia. Quanti
ragazzi, straordinari, ma che non hanno
le radici vanno in crisi alla prima botta!”.
Ai genitori Don Mazzi ricorda ancora: “i
figli non sono vostri” i figli sono “liberi”
ed è “un errore pensare che il figlio sia
nostro” e per questo “non deve tribolare,
non deve far fatica, non deve avere un
insegnante antipatico ...e voi lì a control-
lare, come se fosse un fiorellino. Magari
tagliate qualche rametto qua e là, ma
non guardate il tronco, non guardate le
radici”. “Tutti belli i figli di oggi sembrano
disegnati da Michelangelo, ma dentro?
Non c’è la linfa. E come fanno a stare in
piedi se non hanno la linfa?”.
Poi la metafora si sposta sulla somiglianza
fra l’adolescente e un “torrente in piena”
. E Don Mazzi va giù, implacabile: “Se il
torrente è in piena ci vogliono le sponde,
gli argini. Tutti e due, capito?” Già, perché
gli argini sono due: “Uno il papà, l’altro la
mamma.” E allora? “Allora, cari genitori,
andate a casa e fatevi due domande: Ci
sono ancora due sponde? Che siate ancora
marito e moglie o no, le due sponde ci
devono essere, se avete messo al mondo
un figlio. Capito?” E se non bastasse: “Il
figlio è figlio della vostra maturità, non
della vostra depressione, della gratuità
e non dell’egoismo.” Un passaggio per
tracciare, netta, la differenza fra innamo-
ramento e amore. Infine un consiglio:
“Alla sera, fate la cena in santa pace con
i vostri figli. Spegnete la tv, ve lo chiedo
come un fioretto!”. Ma se qualche curioso
volesse sapere come si rovina un figlio in
dieci mosse, lui risponde ironicamente:
“Volete tirarlo su male? ditegli che è
nato in un momento sbagliato e magari
che lo volevate di sesso diverso.” Oppure:
“Ditegli: tesoro mio, meno male che ci
sei tu, sennò me ne ero già andato/a di
casa.” E ancora: “Viziatelo: Vuoi la fettina,
il gelato, la cotoletta...?” E infine ditegli:
“Accendi la Tv e non rompere, perché ho
da fare”. Parola di Don Mazzi: “il successo
è garantito: così rovinerete vostro figlio”.
Facebook e i vari social
network, il computer e l’uso
smodato di internet, gli SMS
a valanga: anche queste
possono diventare droghe
e creano dipendenze, con relative crisi
di astinenza, come quelle tradizionali.
Rosanna Schiralli, psicoterapeuta e peda-
gogista, autrice di saggi, fra le più note
nel panorama nazionale, fa letteralmente
sobbalzare sulla sedia i tanti genitori
che il 10 febbraio scorso hanno affollato
l’Hotel Etrusco di Arezzo per la 4a lezione
della Scuola per genitori promossa da
Confartigianato Arezzo.
Tema della serata “La valigia della
sicurezza”, ovvero come educare i figli ad
affrontare la vita e corredarli del giusto
bagaglio di difese naturali indispensa-
bili per non cadere, appunto, in nuove o
vecchie dipendenze. Parte dalla sua espe-
rienza e racconta come, negli anni ‘80, le
dipendenze erano quelle classiche, ben
identificate e identificabili. Il “drogato”
nell’immaginario collettivo era quello
con la siringa in mano ed erano ancora
sconosciuti fenomeni come anoressia,
bulimia, i vari disturbi del comportamento,
le nuove droghe e lo “sballo” del venerdì
e del sabato sera. Alcool compreso,
almeno a livello dei giovanissimi. “Un
tema questo – sottolinea la Schiralli – sul
quale l’Italia ha un triste primato: l’età più
giovane, appena 11 anni, per l’inizio delle
sbornie”. Ma non basta. Ci sono anche le
“new entry” e qui l’esperta non ha dubbi:
“telefonini e computer possono generare
dipendenza esattamente come le droghe
tradizionali”. “In Danimarca – racconta
– hanno aperto un centro per disintossi-
care dagli SMS (c’è chI ne manda anche
600-700 al giorno), con la stessa terapia
dello scalaggio graduale che si usa per le
sostanze psicotrope, mentre al Policlinico
Gemelli, a Roma, è attivo un servizio
per le intossicazioni da Facebook e in
generale da internet e dall’uso compul-
sivo del computer. I sintomi dell’astinenza
– spiega Schiralli – sono gli stessi dell’asti-
nenza da eroina: tremore, febbre, attacchi
di panico, dolori alle ossa. E mentre in
platea si ghiaccia il
sangue ai genitori, lei
continua. “Ma come è
possibile , vi domande-
rete voi, mica uno sniffa
il mouse o si inietta
la tastiera. Eppure
– incalza lei – i meccani-
smi con i quali reagisce
il cervello sono gli stessi
di quelli provocati dall’e-
roia.” E continua implacabile a elencare
dipendenze, come quella dello shopping
compulsivo. In sala le signore sobbalzano.
Ma Schiralli rassicura: “Non è patologico
entrare in un negozio in un giorno in cui ci
si sente giù e uscirne con tre magliette e
quattro pantaloni, è patologico comprare
70 borse firmate Vuitton, Braccialini e
Prada in un solo mese, con uno stipendio
di 900 euro al mese.” Non è finita. Schiralli
elenca ancora il balconing (7 morti a Ibiza
l’estate scorsa) o la moda di guidare a fari
spenti nella notte, ma aggiunge anche
la più inoffensiva “mancanza di entusia-
smo” e “mancanza di desiderio”, che oggi
sembra connotare bambini e adolescenti.
“Quando domando agli adolescenti cosa
vorrebbero – racconta – mi sento rispon-
dere, nell’ordine: 1) In che senso? 2) bella
domanda 3) C’è una domanda di riserva?
4) Non lo so 5) Glielo posso dire un’altra
volta?”. La domanda rivolta ai genitori
è: “perché succede?”. “perché ora? E
non prima? Perché tutte queste dipen-
denze, perché oggi ci sono i bambini
iperattivi, che prima non c’erano? Perché
c’è la sindrome da biberon e da allatta-
mento infinito?” Per rispondere Schiralli
prende a prestito l’immagine di un aereo
in fase di turbolenza. “Come vi sentireste
se il pilota e le hostess invece di rassicu-
rarvi chiedessero a voi cosa fare? Ecco,
pensate che il bambino
vede il babbo come
il pilota e la mamma
come la hostess. Lui
è il passeggero, ha
bisogno di sapere che
l’aereo è in mani sicure
e che saprà affrontare la
turbolenza.”
Questa la strada per
passare dalle “pulsioni”
tipiche del bimbo piccolo, che vuole tutto e
subito e non sa attendere, e farle diventare
“emozioni” più facili da controllare. “Una
strada che significa saper dire “no” con
tranquillità, ma anche con autorevolezza,
e che certamente - rassicura l’esperta
- porterà a far crescere individui equili-
brati, in grado di affrontare la vita, i suoi
lutti e le sue asperità con la “valigia della
sicurezza”, ossia con gli anticorpi giusti.”
Anche le neuroscienze e le più nuove
apparecchiature diagnostiche convalidano
questo percorso. “E’ stato dimostrato –
conclude Schiralli – attraverso risonanze
magnetiche, Tac e Pet – che il cervello
reagisce agli stimoli in maniera diversa
se lasciato alla fase delle “pulsioni” o
se guidato nella fase delle “emozioni”
e anche le aree cerebrali che si attivano
sono diverse. Quando il bambino o l’ado-
lescente si sente guidato da piloti sicuri
– sottolinea ancora Schiralli - entrano in
circolo sostanze buone, che danno un
senso di benessere, come la serotonina.
Quando invece si è lasciati in balia delle
pulsioni il cervello è pieno di cortisolo, che
porta agitazione e insonnia”. Infine una
citazione all’ultima scoperta scientifica: “i
neuroni specchio.” “Quando si dice “mio
figlio mi legge nel pensiero” oppure “mio
figlio ha le antenne”, è vero – conclude
Schiralli – la scienza ha dimostrato che
l’essere umano, fin da piccolissimo, è
dotato di questi neuroni che gli permet-
tono di “captare” l’empatia con i genitori.
E sono proprio questi che gli fanno sentire
se il papà e la mamma sono o meno dei
buoni piloti. Se capiranno che lo sono
saranno bambini tranquilli e cresceranno
con in mano “la valigia della sicurezza”.
Altrimenti...problemi in vista.” Come si
chiama la ricetta? “Educazione emotiva”.
E per chi vuole approfondire Schiralli
indica un sito:
www.educazioneemotiva.it
SEGUE DALLA PRIMA
porterebbe ad un balzello di 358 milioni, con un incremento di 39 milioni. E ad Arezzo? Stando ai calcoli ci sarebbe un aumento di tasse pari al 13%. E meno male che in una ipotetica graduatoria la nostra città si piazza al 70° posto sulle 101 province italiane. A questo punto, se il federalismo vuol dire questo, non c’è che appellarsi alle istituzioni locali: che almeno loro riducano le aliquote, per la parte di loro competenza. Se dovessero aumentarle anche loro sappiano che rischiano di dare il colpo finale alle speranze di ripresa dell’economia.
Il Segretario ProvincialeMauro Giovagnoli
DON ANTONIO MAZZI
PLATEA ALLA SCUOLA PER GENITORI
Rosanna Schiralli
4
n°02 marzo 2011
PAGHE
5
RINNOVO DEL CCNL LEGNO E ARREDAMENTO- LAPIDEI - AzIENDE ARTIGIANE
PAGHE
In data 27 gennaio 2011, le parti sociali hanno stipulato l’accordo per il
rinnovo dei CCNL Legno, Arredamento, Mobili dell’11 ottobre 2007, nonché
CCNL Escavazione, Lapidei del 30 ottobre2007. In conformità a quanto
stabilito dall’Accordo interconfederale 28 settembre 2009 sull’accorpamento
dei contratti collettivi del settore artigiano nei nuovi “Contratti di Area”, le
Parti hanno convenuto l’unificazione in un unico contratto denominato Area Legno-
Lapidei comprendente i due settori.
L’accordo ha durata triennale e scadrà il 31 dicembre 2012. I rapporti di lavoro dei
dipendenti delle aziende che applicano uno dei suddetti contratti continuano ad essere
disciplinati dalle previgenti e distinte norme contrattuali ad eccezione degli istituti
previsti dall’accordo in oggetto.
CAMPO DI APPLICAzIONE
Il contratto ai applica ai dipendenti delle aziende artigiane come definite dalla legisla-
zione vigente (mestieri artistici e tradizionali compresi) e delle piccole e medie imprese,
dei consorzi costituiti da artigiani e da piccole e medie imprese anche in forma coo-
perativistica dei settori del legno, arredamento, mobili, escavazione e lavorazione dei
materiali lapidei.
Alle attività già rientranti nei rispettivi campi di applicazione si aggiungono la produ-
zione di sarcofaghi e la produzione di allestimenti e di arredamenti di stand, mostre
e fiere e relativo montaggio (per il settore Legno) e la produzione e lavorazione di
manufatti in cemento, la produzione di cemento, calce, gesso e laterizi e la produzione,
lavorazione e posa in opera di materiali lapidei in ambito cimiteriale, escluse quelle
inserite nel ciclo edile (per il settore Lapidei). Verrà definita la collocazione del comparto
del restauro artistico.
INCREMENTI RETRIbUTIVI
Tenuto conto dell’accorpamento dei contratti collettivi Legno, Arredamento, Mobili ed
Escavazione Lapidei nel nuovo CCNL Area Legno Lapidei (Artigianato), si riportano di
seguito gli incrementi retributivi indicati nel presente rinnovo
SETTORE LEGNO, ARREDAMENTO, MObILI
LivelloAumenti a partire dal mese di
Totalefebbraio2011
settembre 2011
giugno2012
AS 47,62 40,81 20,41 108,84A 44,38 38,05 19,02 101,44b 40,57 34,77 17,39 92,73C Super 38,81 33,26 16,63 88,70C 37,03 31,74 15,87 84,64D 35,00 30,00 15,00 80,00E 33,15 28,41 14,20 75,76f 31,14 26,69 13,35 71,18
SETTORE LAPIDEI, ESCAVAzIONE, MARMO
LivelloAumenti a partire dal mese di
Totalefebbraio2011
settembre2011
giugno2012
1 50,21 42,08 21,71 114,002 47,08 39,44 20,36 106,883 41,00 34,36 17,73 93,094 38,45 32,22 16,63 87,305 37,00 31,00 16,00 84,006 35,30 29,58 15,26 80,147 32,82 27,50 14,19 74,51
RETRIbUzIONI TAbELLARI
Per esplicita previsione contrattuale sono conglobati in un’unica voce denominata “retri-
buzione tabellare”gli elementi di paga base, ex indennità di contingenza, elemento
distinto della retribuzione (EDR). A seguito degli aumenti stabiliti dall’accordo con
decorrenza febbraio 2011, settembre 2011 e giugno 2012, si riporta le nuove retribu-
zioni tabellari, che comprendono le voci paga base, contingenza ed E.d.r. confederale:
Settore Legno, Arredamento, Mobili
LivelloAumenti a partire dal mese di
febbraio2011
settembre2011
giugno2012
AS 1.696,15 1.736,96 1.757,37A 1.580,97 1.619,02 1.638,03b 1.445,12 1.479,89 1.497,28C Super 1.382,31 1.415,57 1.432,20C 1.318,85 1.350,58 1.366,46D 1.246,71 1.276,71 1.291,71E 1.180,64 1.209,05 1.223,25f 1.109,31 1.136,00 1.149,35
Settore Lapidei, Escavazione, Marmo
LivelloAumenti a partire dal mese di
febbraio2011
settembre2011
giugno2012
1 1.781,55 1.823,63 1.845,342 1.670,32 1.709,76 1.730,123 1.454,54 1.488,89 1.506,634 1.364,05 1.396,26 1.412,905 1.312,71 1.343,71 1.359,716 1.252,31 1.281,88 1.297,157 1.164,25 1.191,74 1.205,94
UNA TANTUM
Ad integrale copertura del periodo di carenza contrattuale e considerando l’una tantum
già erogata nel 2009 ai sensi dell’Accordo interconfederale 23 luglio 2009 (€ 115,00),
l’accordo stabilisce che ai soli lavoratori in forza al 27 gennaio 2011, spetta un importo
forfettario una tantum nella misura di € 150, suddivisibile in quote mensili, o frazioni,
in relazione alla durata del rapporto nel periodo interessato.
L’una tantum viene erogata in 2 rate:
• € 80 con la retribuzione di aprile 2011;
• € 70 con la retribuzione di ottobre 2011.
Agli apprendisti in forza al 27 gennaio 2011 l’una tantum viene corrisposta nella misura
del 70%, con le medesime decorrenze. L’una tantum è stata quantificata considerando
in essa anche i riflessi sugli istituti di retribuzione diretta ed indiretta, di origine legale
o contrattuale, ed è quindi comprensiva degli stessi ed è esclusa dalla base di calcolo
del t.f.r. Gli importi eventualmente già corrisposti a titolo di futuri miglioramenti con-
trattuali vanno considerati a tutti gli effetti anticipazioni degli importi di una tantum e
pertanto dovranno essere detratti dalla stessa fino a concorrenza. L’importo dell’una
tantum sarà ridotto proporzionalmente nei casi di servizio militare, assenza facoltativa
post-partum, part-time e sospensioni dal lavoro concordate, è suddivisibile in quote
mensili, o frazioni, in relazione alla durata del rapporto nel periodo di vacanza contrat-
tuale decorrente dal 1° gennaio 2010 al 31 gennaio 2011.
CONTRATTUALIzzAzIONE DELLE PRESTAzIONI DI bILATERALITà
Viene confermato tutto quanto già stabilito in materia dagli Accordi interconfederali e dai
contratti nazionali vigenti. Pertanto decorrere dal 1° luglio 2010 le imprese non aderenti
alla bilateralità e che non versano il relativo contributo, dovranno erogare al lavoratore una
quota di retribuzione pari ad euro 25,00 lordi mensili per ciascun livello di inquadramento.
Tale importo:
1. dovrà essere corrisposto per 13 mensilità;
2. non è assorbibile;
3. incide su tutti gli istituti retributivi, di legge e contrattuali, compresi quelli indiretti
e differiti, escluso il TFR;
4. dovrà essere riproporzionato in caso di lavoratori part-time, utilizzando il divisore
contrattuale;
5. sarà riconosciuto agli apprendisti in ragione della percentuale di retribuzione agli
stessi riconosciuta.
ASSISTENzA INTEGRATIVA
Le Parti convengono di attivare le iscrizioni e la relativa contribuzione a favore del costi-
tuendo Fondo sanitario nazionale integrativo intercategoriale per l’artigianato secondo
le modalità stabilite dall’accordo interconfederale 21 settembre 2010. Pertanto a
decorrere dal momento in cui sarà operativo il Fondo, vi sono iscritti tutti i dipendenti a
tempo indeterminato (anche apprendisti) cui si applicano i cc.cc.n.l. artigiani del Legno
e dei Lapidei. Dalla stessa data l’azienda sarà tenuta a versare - con le modalità stabilite
dal Regolamento del Fondo - un contributo per dipendente di € 10,42 mensili per
12 mensilità. L’azienda che ometta il versamento dei contributi è responsabile verso i
lavoratori non iscritti al Fondo della perdita delle relative prestazioni sanitarie, salvo il
risarcimento del maggior danno subito. Le prestazioni sono implementabili dalla con-
trattazione regionale.
APPRENDISTATO PROfESSIONALIzzANTE
Per i contratti di apprendistato professionalizzante stipulati a partire dalla data di
sottoscrizione dell’accordo in oggetto, in tutti i casi di sospensione del rapporto per
eventi con diritto alla conservazione del posto (es. malattia, infortunio, congedo di
maternità, congedo parentale, richiamo alle armi, ecc.) ovvero nei casi di sospen-
sione del rapporto per crisi aziendali od occupazionali (stabilita da accordo sindacale
o da specifica procedura concordata), la durata dell’apprendistato è prorogata oltre la
scadenza iniziale per un periodo pari a quello di sospensione, a condizione che questo
abbia avuto una durata di almeno 60 giorni di calendario. A tal fine saranno presi in
considerazione più periodi sospensivi di durata superiore a 15 giorni di calendario. I
periodi di sospensione sono utili ai fini della determinazione della progressione retribu-
tiva dell’apprendista.
CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO
Le parti stipulanti, anche in relazione alla direttiva CE 99/70, riconoscono che i contratti
di lavoro a tempo indeterminato sono e continueranno ad essere la forma comune
dei rapporti di lavoro e affermano altresì che i contratti a tempo determinato rappre-
sentano una caratteristica dell’impiego in alcuni settori, occupazioni ed attività, atta a
soddisfare le esigenze sia delle aziende che dei lavoratori.
A) In considerazione di quanto sopra possono essere assunti lavoratori a tempo deter-
minato nelle seguenti ipotesi:
1) per la sostituzione di personale assente per malattia superiore a 2 mesi, maternità/
paternità, aspettativa, ferie continuative superiori a 45 gg lavorativi;
2) per la sostituzione di lavoratori impegnati in attività di formazione e/o aggiornamento;
3) punte di più intensa attività derivate da richieste di mercato che non sia possibile
evadere con il normale potenziale produttivo per la quantità e/o specificità del prodotto
e/o delle lavorazioni richieste;
4) incrementi di attività produttiva, di confezionamento e di spedizione del prodotto, in
dipendenza di commesse eccezionali e/o termini di consegna tassativi;
5) esigenze di collocazione nel mercato di diverse tipologie di prodotto non presenti
nella normale produzione;
6) esigenze di professionalità e specializzazioni diverse da quelle in forza in relazione
all’esecuzione di commesse particolari. Nell’ipotesi di assunzione a termine per sosti-
tuzione, di cui ai precedenti punti 1 e 2, è consentito un periodo di affiancamento
tra sostituto e lavoratore sostituito, sia prima che inizi l’assenza sia successivamente
al rientro di quest’ultimo al fine di consentire il passaggio delle consegne. L’affianca
mento potrà avere una durata massima complessiva di 3 mesi.
Qualora l’assenza delle lavoratrici/tori, ovvero dei titolari, familiari collaboratori e soci,
sia stata programmata per più congedi, il contratto a tempo determinato stipulato per
ragioni di carattere sostitutivo, oltre all’affiancamento di cui al comma precedente,
potrà essere prorogato fino alla scadenza del diritto di usufruire di permessi giornalieri/
orari previsti per l’allattamento.
B) Nelle imprese da 0 a 5 dipendenti, comprendendo tra questi sia i lavoratori a tempo
indeterminato che gli apprendisti ed i lavoratori assunti con contratto di inserimento, è
consentita l’assunzione di 2 lavoratori a termine.
Per le imprese con più di 5 dipendenti così come sopra calcolati è consentita l’assun-
zione di un lavoratore con rapporto a tempo determinato ogni 2 dipendenti in forza.
Resta inteso che non concorrono ai suddetti limiti i contratti a tempo determinato di cui
alla lett. a), punti 1 e 2 del presente articolo.
C) Nella contrattazione collettiva regionale potranno essere individuate ulteriori casisti-
che di ricorso al contratto a tempo determinato.
Nell’ipotesi di successione di contratti a termine per lo svolgimento di mansioni equi-
valenti, la durata massima del contratto a termine da stipularsi in deroga al limite
temporale massimo di 36 mesi (c.d. deroga assistita), non può superare gli 8 mesi.
LAVORATORI IMMIGRATI
Le parti, in considerazione della crescente presenza dei lavoratori stranieri, convengono
sull’opportunità di favorire un proficuo clima aziendale orientato al rispetto delle speci-
ficità culturali e alla reciproca correttezza. Pertanto, al fine di favorire il periodico rientro
dei lavoratori immigrati nei Paesi di origine, il datore di lavoro, a seguito di formale
richiesta e compatibilmente con le esigenze tecniche ed organizzative nonché i picchi
di attività dell’impresa, potrà riconoscere l’utilizzo cumulativo di ferie e ROL maturati.
Le parti convengono di incontrarsi all’inizio di ogni anno a livello regionale per:
• esaminare l’andamento occupazionale dei lavoratori immigrati sulla base dei dati
qualitativi forniti dalle aziende;
• seguire io sviluppo della legislazione nazionale e comunitaria in materia e le inizia-
tive tendenti a realizzare la completa integrazione dei lavoratori immigrati.
APPRENDISTATO PROfESSIONALIzzANTE - SETTORE LEGNO E SETTORE
LAPIDEI - ARTICOLO 2 - ETà DI ASSUNzIONE (INTEGRAzIONI)
Ai sensi dell’art. 49, c. 2, del DL 276/03 per soggetti in possesso di una qualifica profes-
sionale, il contratto di apprendistato professionalizzante può essere stipulato a partire
dal diciassettesimo anno di età”.
CCRL ESCAVAzIONE, MARMO E LAPIDEI
Ricordiamo che con accordo per il rinnovo del CCRL regione Toscana del 20/04/2009
le parti sociali hanno stabilito che l’indennità di mensa sotto forma di ticket restaurant,
attualmente prevista in € 3.00 è elevato da gennaio 2011 a € 3.50 giornalieri
EDILIzIA - AzIENDE ARTIGIANE - RINNOVO DEL CCNL
Con il verbale di accordo 16 dicembre 2010, le parti hanno rinnovato il c.c.n.l. per i
76
n°02 marzo 2011
PAGHE CATEGORIE
AUTOTRASPORTO:CONfARTIGIANATO ADERISCE
ALL’ACCORDO PER IL CONTRATTO
APPALTI PUbbLICI:AD AREzzO UN ACCORDO INNOVATIVO
PER GARANTIRE SICUREzzAE CONCORRENzA LEALE
Confartigianato aderisce
all’accordo per il
rinnovo del contratto
nazionale di lavoro
della logistica, trasporto
merci e spedizioni. Ne da notizia il pre-
sidente di Confartigianato Trasporti,
sottolineando come, grazie ad un impor-
tante lavoro di mediazione e trattativa,
Confartigianato insieme a Casartigiani
e Fai - Confatrasporto, ha deciso di rico-
noscere gli incrementi retributivi stabiliti
negli accordi di rinnovo del Contratto
collettivo nazionale di lavoro dell’au-
totrasporto merci. Tale riconoscimento
- precisa Confartigianato - arriva dopo
che in fase di trattativa sindacale si era
arrivati a una firma separata dell’accordo
di rinnovo da parte di Confetra e delle
Centrali Cooperative e che aveva poi in
un secondo momento visto Anita e Fita
apporre la “firma tecnica” con riserva
di approvazione da parte dei rispettivi
organismi.
Pertanto l’incremento retributivo è pari a
122 euro mensili a regime, parametrati
sul 3° livello Super, così suddivisi:
dal 1.1.2011 35 euro
dal 1.9.2011 25 euro
dal 1.2.2012 30 euro
dal 1.12.2012 32 euro
Questo accordo - sottolinea Francesco
Meacci Coordinatore provinciale di
Confartigianato Trasporti - è stato firmato
per il grande senso di responsabilità che
ha la nostra associazione, scongiurando
così la possibilità di venirsi a creare situa-
zioni diverse che avrebbero comportato
problemi di applicabilità del contratto
nazionale.
Salute, sicurezza sul lavoro, tra-
sparenza ed ecosostenibilità
negli appalti pubblici. Questi i
cardini del protocollo d’intesa
siglato da Confartigianato
e dalle altre associazioni datoriali con il
Comune di Arezzo, l’Asl 8, con le organizza-
zioni sindacali, le ditte appaltatrici e le ditte
esecutrici dei lavori pubblici. Un esempio
di “buone pratiche”, come lo definisce il
coordinatore provinciale di Confartigianato
edilizia Simone Verdelli, che ne auspica
la sollecita diffusione e adozione come
“modello” a tutti gli enti della provincia di
Arezzo. “Il protocollo – sottolinea Verdelli
– mette nero su bianco quello che la
Confartigianato edilizia sostiene da anni.
E cioè che va garantita, prima di tutto, la
salute e la sicurezza sul lavoro, combat-
tendo il fenomeno del lavoro irregolare
che va a scapito dei dipendenti e delle
imprese in regola.” Il primo cardine del
protocollo è l’impulso dato, nell’aggiudica-
zione degli appalti, alla formula dell’offerta
economicamente più vantaggiosa contro
quella del massimo ribasso. Un’impresa
sana, corretta, che mette in atto tutte le
garanzie previste dalla legge, che assicura
i lavoratori, non può stare sul mercato
con ribassi troppo alti e la conseguenza,
troppo spesso, l’abbiamo vista. Cantieri
che si fermano, aziende che falliscono o
anche peggio...incidenti sul lavoro, spesso
con conseguenze drammatiche. “Invece la
formula dell’offerta economicamente più
vantaggiosa - prosegue Verdelli – permette
alla stazione appaltante di valutare non
solo il prezzo, che è una delle compo-
nenti per aggiudicare l’appalto, ma anche
tutte le altre componenti, che servono a
valutare la qualità del lavoro e a garantire
la sicurezza dei lavoratori.” Ma vi sono
anche numerosi altri aspetti nel protocollo
che vengono sottolineati positivamente da
Confartigianato. “Il primo – precisa Verdelli
– è il punto nel quale si prevede una con-
certazione preventiva, che coinvolge tutti
i soggetti interessati, e che delinea un
percorso condiviso volto ad incrementare
ulteriormente le misure di prevenzione e
gli standard di sicurezza. Ma c’è anche una
specifica clausola intitolata alla qualità dei
progetti posti a base di gara e alla ecoso-
stenibilità degli appalti. Questa clausola
impegna le stazioni appaltanti a ridurre in
maniera significativa gli impatti ambientali,
accrescendo la disponibilità dei prodotti e
servizi ecologici sia nelle gare di appalto
per l’acquisto di prodotti che per la stipu-
lazione di contratti di lavori e servizi. Il che
significa: 1) Limitare, sostituire o eliminare
progressivamente l’acquisto di prodotti
tossici, pericolosi, difficilmente smaltibili o
comunque a significativo impatto ambien-
tale; 2) Preferire prodotti/servizi a più lunga
durata, facilmente smontabili e riparabili,
ad alta efficienza energetica, ottenuti con
materiali riciclati/riciclabili, recuperati o
provenienti da materie prime rinnovabili, e
che minimizzano la produzione di rifiuti; 3)
Promuovere nelle proprie scelte di acquisto
la diffusione di tecnologie ecologicamente
compatibili, tecniche di bioedilizia, sistemi
di produzione a ridotto impatto ambien-
tale;. 4) Utilizzo di prodotti certificati o di
qualità, possibilmente provenienti da filiera
corta, tenendo conto di vari criteri di soste-
nibilità ambientale”
“E tutto questo – osserva il coordinatore di
Confartigianato Edilizia - è stato concertato
con il Comune di Arezzo non solo per gli
appalti di opere pubbliche, ma per tutti i tipi
di appalto. Infatti il protocollo recita testual-
mente che: “Il Comune di Arezzo, pertanto,
si impegna ad estendere il criterio di aggiu-
dicazione dell’offerta economicamente più
vantaggiosa ai vari tipi di appalto.”
Infine, ma non ultime per importanza, le
parti del protocollo destinate all’infor-
mazione e alla formazione e a sancire il
principio della rendicontazione.
“E’ ovvio – sottolinea Verdelli – che senza
un’accurata opera di informazione e di for-
mazione anche gli accordi più innovativi
sono destinati a rimanere lettera morta.
Ed ecco perché grazie a questo protocollo
è stabilito che: “Le parti si impegnano a:1)
A promuovere la progettazione ed imple-
mentazione di percorsi di formazione
ed aggiornamento professionale degli
operatori delle stazioni appaltanti e degli
organismi locali preposti alle attività di
controllo e verifica; 2) A valorizzare il ruolo
delle Casse Edili di emanazione contrat-
dipendenti delle imprese artigiane edili ed affini. L’accordo decorre dal 1° dicembre
2010 e scadrà il 31 dicembre 2012.
MINIMI TAbELLARI
A seguito degli aumenti fissati con decor-
renza giugno 2012, i minimi retributivi (si
riportano per conoscenza ) risultano quelli
a fianco.
Si ricorda che dal 1 gennaio 2011
decorre l’aumento di dei minimi
retributivi previsti dal rinnovo del
ccnl 23/07/2008
Livelli Importi mensili dal 1.6.2012
7 Q 1.647,80
7 1.647,80
6 1.441,58
5 1.201,11
4 1.112,61
3 1.040,52
2 919,75
1 803,69
fERIE
Compatibilmente con le necessità tecnico-organizzative dell’azienda, è permesso ai
lavoratori di usufruire di 2 delle 4 settimane di ferie nell’arco di 12 mesi successivi al
termine dell’anno di maturazione.
DIRITTO ALLO STUDIO
Nelle aziende con almeno 8 dipendenti (esclusi gli apprendisti soggetti all’obbligo di
frequenza dei corsi professionali) i lavoratori non in prova che frequentano corsi di studio
compresi nell’ordinamento scolastico o universitario, con riguardo alle facoltà di archi-
tettura, economia e commercio, giurisprudenza, ingegneria oltre facoltà che prevedano
corsi di studio attinenti attività ricomprese nell’ambito di applicazione del c.c.n.l., aventi
una durata non inferiore a 150 ore di insegnamento effettivo presso istituti o università
pubblici o legalmente riconosciuti possono utilizzare permessi retribuiti, per un massimo
di 150 ore “pro capite” per triennio, utilizzabili anche in un solo anno.
ELEMENTO VARIAbILE DELLA RETRIbUzIONE
A decorrere dal 1° luglio 2011, l’elemento economico territoriale (E.e.t.) cessa ed al suo
posto entra in vigore il nuovo istituto dell’elemento variabile della retribuzione (E.v.r.).
Dalla stessa data gli importi in atto dell’E.e.t. saranno conglobati nei valori in vigore in
ciascuna circoscrizione territoriale dell’indennità territoriale di settore e del premio di
produzione degli impiegati.
LAVORO A TEMPO PARzIALE
L’accordo conferma quanto chiarito con l’accordo 9 marzo 2010 secondo cui le imprese
fino a 3 dipendenti possono assumere un solo operaio a tempo parziale, per un periodo
massimo di 912 ore annue.
CCNL AREA COMUNICAzIONE – VERbALE INTEGRATIVO Il 17 gennaio 2011 tra le OOAA e le OOSS è stato sottoscritto un verbale integra-
tivo dell’accordo di rinnovo del CCNL Area Comunicazione siglato il 25 ottobre 2010.
Riportiamo una breve sintesi:
SfERA DI APPLICAzIONE
E’ stata meglio chiarita la formulazione della sfera di applicazione del CCNL alle
piccole e medie imprese ed ai consorzi tra queste. Pertanto, il contratto collettivo Area
Comunicazione si applica:
• alle imprese artigiane cosi come definite dalle normative vigenti ed ai consorzi di
imprese artigiane;
• alle micro-imprese non artigiane così come definite dalle normative vigenti, vale a
dire quelle che occupano meno di 10 dipendenti, ed ai consorzi di queste;
• alle piccole e medie imprese, ai consorzi di imprese.
Inoltre, le parti hanno condiviso gli indirizzi operativi rivolti alle piccole e medie imprese
del settore che da ora in avanti applicheranno il CCNL Area Comunicazione in luogo di
un altro contratto collettivo. A tal riguardo è stato previsto che ai lavoratori in forza al 17
gennaio 2011, nel caso in cui si rilevassero delle differenze retributive tra i trattamenti
economici e quelli derivanti dall’applicazione del CCNL Area Comunicazione, dovrà
essere in ogni caso garantito il trattamento retributivo fino ad allora percepito attra-
verso il riconoscimento di un superminimo individuale. Di ciò l’azienda dovrà informare
i lavoratori, specificando anche che l’eventuale differenziale retributivo sarà garantito
da un superminimo e chiarendo se questo sarà assorbito, o meno, da futuri aumenti
retributivi contrattuali. Spetta, infatti, al datore di lavoro decidere sulla assorbibilità di
tali aumenti. Da tali elementi retributivi “ad personam” sono esclusi i lavoratori assunti
dopo il 17 gennaio 2010. Dovranno, invece, attendere la scadenza del CCNL attual-
mente applicato le aziende non associate che vogliano optare per il CCNL in oggetto.
UNA TANTUM
Si ricorda che con il mese di marzo 2011 deve essere erogata la prima tranche di una
tantum prevista dall’accordo di rinnovo del CCNL per i dipendenti del Area comunica-
zione siglato in data 25 ottobre 2010 .
L’una tantum, ad integrale copertura del periodo dal 1° gennaio 2010 – 30/10/2010,
deve essere erogata ai soli lavoratori in forza in forza alla data di sottoscrizione dell’ac-
cordo. Agli apprendisti saranno erogati a titolo di una tantum gli importi di cui sopra
nella misura del 70%
ACCORDO CCNL AREA TESSILE-MODA DEL 3/12/2010 – UNA TANTUMCon riferimento all’accordo di rinnovo del CCNL Area Tessile Moda del 3 dicembre 2010,
si fornisce chiarimenti circa l’erogazione della “una tantum” di 122 euro prevista a
copertura del periodo di carenza contrattuale 1/1/2010-30/11/2010. In base a quanto
stabilito dall’accordo in oggetto l’importo dovrà essere erogato in due rate:
. 61 euro con la retribuzione relativa al mese di marzo 2011;
. 61 euro con la retribuzione relativa al mese di marzo 2012.
Ai sensi di quanto previsto dall’articolo rubricato “Azioni per lo sviluppo del sistema di
relazioni e per i rinnovi contrattuali” del suddetto accordo, in occasione dell’erogazione
della prima rata di una tantum le aziende potranno scegliere di versare 12 euro, che
costituiscono parte dei 61 euro, su di un apposito conto corrente a “sostegno dei costi
connessi ai rinnovi contrattuali ed alla stampa dei contratti”.
Si precisa che in caso di versamento dei 12 euro ai lavoratori dovrà essere corrisposta
la differenza, vale a dire 49 euro. Le coordinate del suddetto conto corrente sono le
seguenti:
CODICE IBAN: IT 34 G 01030 03212 000001572406
INTESTATO A: Confartigianato Imprese, CNA, Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilta-UIl
Il versamento dei 12 euro dovrà essere effettuato entro il mese di aprile 2011.
Si precisa, infine, che il pagamento di tale somma non costituisce in alcun modo versa-
mento alla bilateralità.
AREA TESSILE-MODA – UNA TANTUM
Si ricorda che con il mese di marzo 2011 deve essere erogata la prima tranche di una
tantum prevista dall’accordo di rinnovo del CCNL per i dipendenti del Area Tessile-
Moda (T.A.C. e pulitintolavanderie) siglato in data 3 dicembre 2010. L’una tantum,
ad integrale copertura del periodo dal 1° gennaio 2010 – 30/11/2010, deve essere
erogata ai soli lavoratori in forza in forza alla data di sottoscrizione dell’accordo. Agli
apprendisti saranno erogati a titolo di una tantum gli importi di cui sopra nella misura
del 70%.
Per eventuali chiarimenti gli uffici di Confartigianato Imprese Arezzo sono a disposizione.
Info: [email protected] - Tel 0575/314240 - 3493780936
SEGUE A PAGINA 8
tuale, attraverso lo scambio di dati con gli
enti appaltanti e gli organismi di controllo
nell’ambito di quanto previsto all’articolo
11 della legge regionale 38/2007; 3) A dif-
fondere la cultura sulla sicurezza del lavoro,
anche attraverso il potenziamento dell’in-
formazione e della formazione, prevedendo
anche l’utilizzo dei mezzi di informazione di
massa per una sensibilizzazione della col-
lettività sui temi della sicurezza sul lavoro.
4) Promuovere anche attraverso CPT,
Scuola Edile e gli Enti formativi di settore,
iniziative formative specifiche per i pro-
fessionisti, per i lavoratori autonomi, per i
mediatori culturali, per i capi-cantiere e per
gli operatori della materia in genere, al fine
di responsabilizzare tali soggetti sul loro
ruolo ai fini della tutela della salute e della
sicurezza sui luoghi di lavoro. 5) Prevedere
percorsi formativi congiunti, in materia
di prevenzione e sicurezza nei luoghi di
lavoro, che coinvolgano sia i dipendenti
diretti degli Enti firmatari che i lavoratori
dei servizi in appalto.”
Una sottolineatura particolare per la
rendicontazione. “Un aspetto questo –
conclude Verdelli – che è fondamentale per
garantire il monitoraggio e la buona appli-
cazione del protocollo d’intesa. Ed ecco il
passaggio che ne sancisce l’obbligo: “ Le
stazioni appaltanti si impegnano a rendi-
contare in corso d’opera o al termine delle
attività, attraverso un’analisi statistica sui
lavori effettivamente svolti, che permetta ai
firmatari di monitorare l’effettiva applica-
zione del presente protocollo e/o proporre
eventuali modifiche migliorative sui temi
proposti, al fine di rilevare quanti degli
impegni sottoscritti siano stati effettiva-
mente osservati e quanti disattesi.”
“Siamo convinti di aver fatto un buon
lavoro – conclude Verdelli – e crediamo che
da accordi come questo non possano che
scaturire vantaggi per tutti, le imprese locali
e i lavoratori, ma anche i cittadini che si
avvantaggeranno di opere meglio realiz-
zate e più compatibili con l’ambiente. Ora
l’impegno non è solo quello del monitorag-
gio, ma anche quello di estendere il più
possibile a tutta la provincia la firma di un
atto innovativo come questo.”
SEGUE DA PAGINA 7
CATEGORIE