PERIDI DI INRMAINE DI NARIGIANA IMPRESE ARE · sconosciuti fenomeni come anoressia, bulimia, i vari...

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PERIODICO DI INFORMAZIONE DI CONFARTIGIANATO IMPRESE AREZZO 02 marzo 2011 SPIRITO D’IMPRESA Stampato su carta Fedrigoni Freelife Gloss certificata FSC costituita da pura cellulosa E.C.F. e da un elevato contenuto di fibre di recupero (almeno 25%) Stampato da Tipografia La Zecca azienda certificata ISO9001 e FSC Settimanale della Confartigianato Toscana - Anno XXI - N° 4 del 9/3/2011 Poste Italiane S.p.a. Sped. in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB Po - Iscr. Trib. FI - n°4161 del 12/12/91 Direttore Responsabile: G. Guerrini Editore: Media Srl - C.P. 555 Progetto Grafico: Settore8 Srl Stampa: Tipografia La Zecca - Levane - Bucine - (Ar) Copia: 0,50€ con la collaborazione di Laura Pugliesi NEWS PAGHE RINNOVO DEL CCNL •LEGNO E ARREDAMENTO •LAPIDEI •AZIENDE ARTIGIANE CATEGORIE COPIA PERSONALE DI SCHIRALLI “ATTENZIONE A FACEBOOK ED INTERNET: POSSONO DARE ASTINENZA COME LA DROGA.” DON ANTONIO MAZZI ALLA SCUOLA PER GENITORI DI CONFARTIGIANATO “ADOLESCENZA, PERIODO STRAORDINARIO. MA I FIGLI SONO TORRENTI IN PIENA E CI VOGLIONO ENTRAMBI GLI ARGINI: MAMMA E PAPÀ” APPALTI PUBBLICI: AD AREZZO UN ACCORDO INNOVATIVO PER GARANTIRE SICUREZZA E CONCORRENZA LEALE AUTOTRASPORTO: CONFARTIGIANATO ADERISCE ALL’ACCORDO PER IL CONTRATTO M a quale federalismo, qui è in arrivo un ‘salasso’ di 3 miliardi a danno delle imprese. Con il passaggio dall’Ici all’Imu, la nuova tassa legata alla cosiddetta “riforma federalista” si rischia di far crescere la tassazione sugli immobili legati alla produzione, in media, del 17%. Ma non basta. Siccome ai sindaci viene data la possibilità di ridurre o aumentare la tassazione si potrebbe avere una potenziale riduzione del 29% oppure arrivare ad un vero e proprio ‘boom’ del +63%. E purtroppo questo non è un brutto sogno, dal quale ci si può svegliare, ma è quanto risulta da un’elaborazione del Centro studi di Confartigianato. Il passaggio dall’attuale aliquota Ici, pari in media al 6,49 per mille, alla nuova Imu con aliquota base del 7,6 per mille, con la possibilità per i comuni di arrivare al 10,6 per mille, sugli immobili strumentali delle imprese, porta proprio alla cifra che dicevo, con un incremento di prelievo sulle imprese, come minimo, di 812 milioni di euro. Dire che siamo molto preoccupati è poco. Il rischio che la discrezio- nalità venga esercitata all’insu’ è concreto e così ... altro che scossa all’economia. In Toscana, dove pure sembra che la variazione sarebbe più contenuta che altrove, ci sarebbe comunque un aumento di imposizione pari al 12,4%. Insomma, da 319 milioni di tasse della vecchia Ici, il nuovo sistema CON LA NUOVA IMU AL POSTO DELL’ICI UN VERO “SALASSO” PER LE IMPRESE Mauro Giovagnoli SEGUE A PAGINA 2

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PERIODICO DI INFORMAZIONE DI CONFARTIGIANATO IMPRESE AREZZO

02marzo2011

SPIRITO D’IMPRESA

Stampato su carta Fedrigoni Freelife Gloss certi�cata FSC costituita da pura cellulosa E.C.F. e da un elevato contenuto di �bre di recupero (almeno 25%)

Stampato da Tipogra�a La Zeccaazienda certi�cata ISO9001 e FSC

Settimanale della Confartigianato Toscana - Anno XXI - N° 4 del 9/3/2011Poste Italiane S.p.a. Sped. in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)art. 1 comma 1, DCB Po - Iscr. Trib. FI - n°4161 del 12/12/91Direttore Responsabile: G. Guerrini Editore: Media Srl - C.P. 555Progetto Gra�co: Settore8 Srl Stampa: Tipogra�a La Zecca - Levane - Bucine - (Ar) Copia: 0,50€con la collaborazione di Laura Pugliesi

NEWS

PAGHE

RINNOVO DEL CCNL•LEGNO E ARREDAMENTO•LAPIDEI•AZIENDE ARTIGIANE

CATEGORIE

CO

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LE D

I

SCHIRALLI “ATTENZIONE A FACEBOOKED INTERNET: POSSONO DARE ASTINENZA COME LA DROGA.”

DON ANTONIO MAZZI ALLA SCUOLA PER GENITORI DI CONFARTIGIANATO“ADOLESCENZA, PERIODO STRAORDINARIO. MA I FIGLI SONO TORRENTI IN PIENA E CI VOGLIONO ENTRAMBI GLI ARGINI: MAMMA E PAPÀ”

APPALTI PUBBLICI:AD AREZZO UN ACCORDO INNOVATIVOPER GARANTIRE SICUREZZAE CONCORRENZA LEALE

AUTOTRASPORTO:CONFARTIGIANATO ADERISCEALL’ACCORDO PER IL CONTRATTO

Ma quale federalismo, qui è in arrivo un ‘salasso’ di 3 miliardi a danno delle imprese. Con il

passaggio dall’Ici all’Imu, la nuova tassa legata alla cosiddetta

“riforma federalista” si rischia di far crescere la tassazione sugli immobili legati alla produzione, in media, del 17%. Ma non basta. Siccome ai sindaci viene data la possibilità di ridurre o aumentare la tassazione si potrebbe avere una potenziale riduzione del 29% oppure arrivare ad un vero e proprio ‘boom’ del +63%. E purtroppo questo non è un brutto sogno, dal quale ci si può svegliare, ma è quanto risulta da un’elaborazione del Centro studi di Confartigianato. Il

passaggio dall’attuale aliquota Ici, pari inmedia al 6,49 per mille, alla nuova Imu con aliquota base del 7,6 per mille, con la possibilità per i comuni di arrivare al 10,6 per mille, sugli immobili strumentali delle

imprese, porta proprio alla cifra che dicevo, con un incremento di prelievo sulle imprese, come minimo, di 812 milioni di euro. Dire che siamo molto preoccupati è poco. Il rischio che la discrezio-nalità venga esercitata

all’insu’ è concreto e così ... altro che scossa all’economia. In Toscana, dove pure sembra che la variazione sarebbe più contenuta che altrove, ci sarebbe comunque un aumento di imposizione pari al 12,4%. Insomma, da 319 milioni di tasse della vecchia Ici, il nuovo sistema

CON LA NUOVA IMU AL POSTO DELL’ICI UN VERO “SALASSO” PER LE IMPRESE

Mauro Giovagnoli

SEGUE A PAGINA 2

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n°02 marzo 2011

Don Antonio Mazzi alla Scuola per Genitori di Confartigianato

“ADOLESCENzA, PERIODO STRAORDINARIO.MA I fIGLI SONO TORRENTI IN PIENA E CI VOGLIONO ENTRAMbI GLI ARGINI: MAMMA E PAPà”

SChIRALLI “ATTENzIONE A fACEbOOk ED INTERNET:POSSONO DARE ASTINENzA COME LA DROGA.”

NEWS NEWS

Pedagogista ed educatore,

ma sopratutto, sacerdote.

Don Antonio Mazzi ha

tenuto la scena da vero

protagonista giovedì sera

all’Etrusco Hotel di Arezzo per l’ultima

lezione dell’edizione 2010-2011 della

Scuola per Genitori di Confartigianato.

Don Mazzi, istrione e mattatore, si rivolge

direttamente ai 300 genitori presenti in

sala e li apostrofa a più riprese: “Capito?

Capito?”.

Si sofferma sopratutto sul periodo più

delicato, l’adolescenza, che definisce come

strategico per il futuro. “L’adolescenza –

dice don Antonio Mazzi – è la vera nascita

per vostro figlio, il periodo nel quale si

forgia la persona che sarà. E se da zero

a tre anni, per il bambino, è indispensa-

bile la mamma, per l’adolescente da 10

a 13 indispensabile è il padre.” E se non

c’è? La risposta di Don Mazzi è lapidaria:

“Allora, siamo fregati”. Ma poi continua:

“Non c’è nulla che non si può recuperare,

e se avete sbagliato qualcosa negli anni

precedenti, potete recuperare in questa

fase. Non abbiate fretta di buttare fuori

di casa vostro figlio, fino a 20 anni si è

adolescenti.”

Sono tante le metafore che usa Don

Mazzi per far capire cosa va inteso per

adolescenza: “Se la vita è un mistero,

l’adolescenza è mistero nel mistero”. E

l’adolescente è “un torrente in piena”,

mentre il bambino piccolo “un torrente

tranquillo”. E ancora l’adolescente è:

“un puledro”. Oppure, mutuando Saint

Exupery (ma non dal “Piccolo Principe”

- precisa subito - bensì da “La citta-

della”) è ...”Un tronco d’albero che nasce

e cresce dentro una casa e va a cercare

la luce e il sole.” E per questo è capace

anche di “buttare giù la casa”. Ma Don

Mazzi incalza, sempre più provocatorio:

“I figli sono fatti per buttare giù la casa.

Cominciate e tremare!” E poi spiega, e

dopo la provocazione, ora rassicura: “I

figli sono il futuro, sono una profezia,

sono la speranza. Per questo importa che

le radici siano profonde. E se le radici sono

profonde, non ci saranno problemi, invece

se mancano le radici, alla prima botta,

al primo 4 in matematica, alla prima dif-

ficoltà succederà una tragedia. Quanti

ragazzi, straordinari, ma che non hanno

le radici vanno in crisi alla prima botta!”.

Ai genitori Don Mazzi ricorda ancora: “i

figli non sono vostri” i figli sono “liberi”

ed è “un errore pensare che il figlio sia

nostro” e per questo “non deve tribolare,

non deve far fatica, non deve avere un

insegnante antipatico ...e voi lì a control-

lare, come se fosse un fiorellino. Magari

tagliate qualche rametto qua e là, ma

non guardate il tronco, non guardate le

radici”. “Tutti belli i figli di oggi sembrano

disegnati da Michelangelo, ma dentro?

Non c’è la linfa. E come fanno a stare in

piedi se non hanno la linfa?”.

Poi la metafora si sposta sulla somiglianza

fra l’adolescente e un “torrente in piena”

. E Don Mazzi va giù, implacabile: “Se il

torrente è in piena ci vogliono le sponde,

gli argini. Tutti e due, capito?” Già, perché

gli argini sono due: “Uno il papà, l’altro la

mamma.” E allora? “Allora, cari genitori,

andate a casa e fatevi due domande: Ci

sono ancora due sponde? Che siate ancora

marito e moglie o no, le due sponde ci

devono essere, se avete messo al mondo

un figlio. Capito?” E se non bastasse: “Il

figlio è figlio della vostra maturità, non

della vostra depressione, della gratuità

e non dell’egoismo.” Un passaggio per

tracciare, netta, la differenza fra innamo-

ramento e amore. Infine un consiglio:

“Alla sera, fate la cena in santa pace con

i vostri figli. Spegnete la tv, ve lo chiedo

come un fioretto!”. Ma se qualche curioso

volesse sapere come si rovina un figlio in

dieci mosse, lui risponde ironicamente:

“Volete tirarlo su male? ditegli che è

nato in un momento sbagliato e magari

che lo volevate di sesso diverso.” Oppure:

“Ditegli: tesoro mio, meno male che ci

sei tu, sennò me ne ero già andato/a di

casa.” E ancora: “Viziatelo: Vuoi la fettina,

il gelato, la cotoletta...?” E infine ditegli:

“Accendi la Tv e non rompere, perché ho

da fare”. Parola di Don Mazzi: “il successo

è garantito: così rovinerete vostro figlio”.

Facebook e i vari social

network, il computer e l’uso

smodato di internet, gli SMS

a valanga: anche queste

possono diventare droghe

e creano dipendenze, con relative crisi

di astinenza, come quelle tradizionali.

Rosanna Schiralli, psicoterapeuta e peda-

gogista, autrice di saggi, fra le più note

nel panorama nazionale, fa letteralmente

sobbalzare sulla sedia i tanti genitori

che il 10 febbraio scorso hanno affollato

l’Hotel Etrusco di Arezzo per la 4a lezione

della Scuola per genitori promossa da

Confartigianato Arezzo.

Tema della serata “La valigia della

sicurezza”, ovvero come educare i figli ad

affrontare la vita e corredarli del giusto

bagaglio di difese naturali indispensa-

bili per non cadere, appunto, in nuove o

vecchie dipendenze. Parte dalla sua espe-

rienza e racconta come, negli anni ‘80, le

dipendenze erano quelle classiche, ben

identificate e identificabili. Il “drogato”

nell’immaginario collettivo era quello

con la siringa in mano ed erano ancora

sconosciuti fenomeni come anoressia,

bulimia, i vari disturbi del comportamento,

le nuove droghe e lo “sballo” del venerdì

e del sabato sera. Alcool compreso,

almeno a livello dei giovanissimi. “Un

tema questo – sottolinea la Schiralli – sul

quale l’Italia ha un triste primato: l’età più

giovane, appena 11 anni, per l’inizio delle

sbornie”. Ma non basta. Ci sono anche le

“new entry” e qui l’esperta non ha dubbi:

“telefonini e computer possono generare

dipendenza esattamente come le droghe

tradizionali”. “In Danimarca – racconta

– hanno aperto un centro per disintossi-

care dagli SMS (c’è chI ne manda anche

600-700 al giorno), con la stessa terapia

dello scalaggio graduale che si usa per le

sostanze psicotrope, mentre al Policlinico

Gemelli, a Roma, è attivo un servizio

per le intossicazioni da Facebook e in

generale da internet e dall’uso compul-

sivo del computer. I sintomi dell’astinenza

– spiega Schiralli – sono gli stessi dell’asti-

nenza da eroina: tremore, febbre, attacchi

di panico, dolori alle ossa. E mentre in

platea si ghiaccia il

sangue ai genitori, lei

continua. “Ma come è

possibile , vi domande-

rete voi, mica uno sniffa

il mouse o si inietta

la tastiera. Eppure

– incalza lei – i meccani-

smi con i quali reagisce

il cervello sono gli stessi

di quelli provocati dall’e-

roia.” E continua implacabile a elencare

dipendenze, come quella dello shopping

compulsivo. In sala le signore sobbalzano.

Ma Schiralli rassicura: “Non è patologico

entrare in un negozio in un giorno in cui ci

si sente giù e uscirne con tre magliette e

quattro pantaloni, è patologico comprare

70 borse firmate Vuitton, Braccialini e

Prada in un solo mese, con uno stipendio

di 900 euro al mese.” Non è finita. Schiralli

elenca ancora il balconing (7 morti a Ibiza

l’estate scorsa) o la moda di guidare a fari

spenti nella notte, ma aggiunge anche

la più inoffensiva “mancanza di entusia-

smo” e “mancanza di desiderio”, che oggi

sembra connotare bambini e adolescenti.

“Quando domando agli adolescenti cosa

vorrebbero – racconta – mi sento rispon-

dere, nell’ordine: 1) In che senso? 2) bella

domanda 3) C’è una domanda di riserva?

4) Non lo so 5) Glielo posso dire un’altra

volta?”. La domanda rivolta ai genitori

è: “perché succede?”. “perché ora? E

non prima? Perché tutte queste dipen-

denze, perché oggi ci sono i bambini

iperattivi, che prima non c’erano? Perché

c’è la sindrome da biberon e da allatta-

mento infinito?” Per rispondere Schiralli

prende a prestito l’immagine di un aereo

in fase di turbolenza. “Come vi sentireste

se il pilota e le hostess invece di rassicu-

rarvi chiedessero a voi cosa fare? Ecco,

pensate che il bambino

vede il babbo come

il pilota e la mamma

come la hostess. Lui

è il passeggero, ha

bisogno di sapere che

l’aereo è in mani sicure

e che saprà affrontare la

turbolenza.”

Questa la strada per

passare dalle “pulsioni”

tipiche del bimbo piccolo, che vuole tutto e

subito e non sa attendere, e farle diventare

“emozioni” più facili da controllare. “Una

strada che significa saper dire “no” con

tranquillità, ma anche con autorevolezza,

e che certamente - rassicura l’esperta

- porterà a far crescere individui equili-

brati, in grado di affrontare la vita, i suoi

lutti e le sue asperità con la “valigia della

sicurezza”, ossia con gli anticorpi giusti.”

Anche le neuroscienze e le più nuove

apparecchiature diagnostiche convalidano

questo percorso. “E’ stato dimostrato –

conclude Schiralli – attraverso risonanze

magnetiche, Tac e Pet – che il cervello

reagisce agli stimoli in maniera diversa

se lasciato alla fase delle “pulsioni” o

se guidato nella fase delle “emozioni”

e anche le aree cerebrali che si attivano

sono diverse. Quando il bambino o l’ado-

lescente si sente guidato da piloti sicuri

– sottolinea ancora Schiralli - entrano in

circolo sostanze buone, che danno un

senso di benessere, come la serotonina.

Quando invece si è lasciati in balia delle

pulsioni il cervello è pieno di cortisolo, che

porta agitazione e insonnia”. Infine una

citazione all’ultima scoperta scientifica: “i

neuroni specchio.” “Quando si dice “mio

figlio mi legge nel pensiero” oppure “mio

figlio ha le antenne”, è vero – conclude

Schiralli – la scienza ha dimostrato che

l’essere umano, fin da piccolissimo, è

dotato di questi neuroni che gli permet-

tono di “captare” l’empatia con i genitori.

E sono proprio questi che gli fanno sentire

se il papà e la mamma sono o meno dei

buoni piloti. Se capiranno che lo sono

saranno bambini tranquilli e cresceranno

con in mano “la valigia della sicurezza”.

Altrimenti...problemi in vista.” Come si

chiama la ricetta? “Educazione emotiva”.

E per chi vuole approfondire Schiralli

indica un sito:

www.educazioneemotiva.it

SEGUE DALLA PRIMA

porterebbe ad un balzello di 358 milioni, con un incremento di 39 milioni. E ad Arezzo? Stando ai calcoli ci sarebbe un aumento di tasse pari al 13%. E meno male che in una ipotetica graduatoria la nostra città si piazza al 70° posto sulle 101 province italiane. A questo punto, se il federalismo vuol dire questo, non c’è che appellarsi alle istituzioni locali: che almeno loro riducano le aliquote, per la parte di loro competenza. Se dovessero aumentarle anche loro sappiano che rischiano di dare il colpo finale alle speranze di ripresa dell’economia.

Il Segretario ProvincialeMauro Giovagnoli

DON ANTONIO MAZZI

PLATEA ALLA SCUOLA PER GENITORI

Rosanna Schiralli

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n°02 marzo 2011

PAGHE

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RINNOVO DEL CCNL LEGNO E ARREDAMENTO- LAPIDEI - AzIENDE ARTIGIANE

PAGHE

In data 27 gennaio 2011, le parti sociali hanno stipulato l’accordo per il

rinnovo dei CCNL Legno, Arredamento, Mobili dell’11 ottobre 2007, nonché

CCNL Escavazione, Lapidei del 30 ottobre2007. In conformità a quanto

stabilito dall’Accordo interconfederale 28 settembre 2009 sull’accorpamento

dei contratti collettivi del settore artigiano nei nuovi “Contratti di Area”, le

Parti hanno convenuto l’unificazione in un unico contratto denominato Area Legno-

Lapidei comprendente i due settori.

L’accordo ha durata triennale e scadrà il 31 dicembre 2012. I rapporti di lavoro dei

dipendenti delle aziende che applicano uno dei suddetti contratti continuano ad essere

disciplinati dalle previgenti e distinte norme contrattuali ad eccezione degli istituti

previsti dall’accordo in oggetto.

CAMPO DI APPLICAzIONE

Il contratto ai applica ai dipendenti delle aziende artigiane come definite dalla legisla-

zione vigente (mestieri artistici e tradizionali compresi) e delle piccole e medie imprese,

dei consorzi costituiti da artigiani e da piccole e medie imprese anche in forma coo-

perativistica dei settori del legno, arredamento, mobili, escavazione e lavorazione dei

materiali lapidei.

Alle attività già rientranti nei rispettivi campi di applicazione si aggiungono la produ-

zione di sarcofaghi e la produzione di allestimenti e di arredamenti di stand, mostre

e fiere e relativo montaggio (per il settore Legno) e la produzione e lavorazione di

manufatti in cemento, la produzione di cemento, calce, gesso e laterizi e la produzione,

lavorazione e posa in opera di materiali lapidei in ambito cimiteriale, escluse quelle

inserite nel ciclo edile (per il settore Lapidei). Verrà definita la collocazione del comparto

del restauro artistico.

INCREMENTI RETRIbUTIVI

Tenuto conto dell’accorpamento dei contratti collettivi Legno, Arredamento, Mobili ed

Escavazione Lapidei nel nuovo CCNL Area Legno Lapidei (Artigianato), si riportano di

seguito gli incrementi retributivi indicati nel presente rinnovo

SETTORE LEGNO, ARREDAMENTO, MObILI

LivelloAumenti a partire dal mese di

Totalefebbraio2011

settembre 2011

giugno2012

AS 47,62 40,81 20,41 108,84A 44,38 38,05 19,02 101,44b 40,57 34,77 17,39 92,73C Super 38,81 33,26 16,63 88,70C 37,03 31,74 15,87 84,64D 35,00 30,00 15,00 80,00E 33,15 28,41 14,20 75,76f 31,14 26,69 13,35 71,18

SETTORE LAPIDEI, ESCAVAzIONE, MARMO

LivelloAumenti a partire dal mese di

Totalefebbraio2011

settembre2011

giugno2012

1 50,21 42,08 21,71 114,002 47,08 39,44 20,36 106,883 41,00 34,36 17,73 93,094 38,45 32,22 16,63 87,305 37,00 31,00 16,00 84,006 35,30 29,58 15,26 80,147 32,82 27,50 14,19 74,51

RETRIbUzIONI TAbELLARI

Per esplicita previsione contrattuale sono conglobati in un’unica voce denominata “retri-

buzione tabellare”gli elementi di paga base, ex indennità di contingenza, elemento

distinto della retribuzione (EDR). A seguito degli aumenti stabiliti dall’accordo con

decorrenza febbraio 2011, settembre 2011 e giugno 2012, si riporta le nuove retribu-

zioni tabellari, che comprendono le voci paga base, contingenza ed E.d.r. confederale:

Settore Legno, Arredamento, Mobili

LivelloAumenti a partire dal mese di

febbraio2011

settembre2011

giugno2012

AS 1.696,15 1.736,96 1.757,37A 1.580,97 1.619,02 1.638,03b 1.445,12 1.479,89 1.497,28C Super 1.382,31 1.415,57 1.432,20C 1.318,85 1.350,58 1.366,46D 1.246,71 1.276,71 1.291,71E 1.180,64 1.209,05 1.223,25f 1.109,31 1.136,00 1.149,35

Settore Lapidei, Escavazione, Marmo

LivelloAumenti a partire dal mese di

febbraio2011

settembre2011

giugno2012

1 1.781,55 1.823,63 1.845,342 1.670,32 1.709,76 1.730,123 1.454,54 1.488,89 1.506,634 1.364,05 1.396,26 1.412,905 1.312,71 1.343,71 1.359,716 1.252,31 1.281,88 1.297,157 1.164,25 1.191,74 1.205,94

UNA TANTUM

Ad integrale copertura del periodo di carenza contrattuale e considerando l’una tantum

già erogata nel 2009 ai sensi dell’Accordo interconfederale 23 luglio 2009 (€ 115,00),

l’accordo stabilisce che ai soli lavoratori in forza al 27 gennaio 2011, spetta un importo

forfettario una tantum nella misura di € 150, suddivisibile in quote mensili, o frazioni,

in relazione alla durata del rapporto nel periodo interessato.

L’una tantum viene erogata in 2 rate:

• € 80 con la retribuzione di aprile 2011;

• € 70 con la retribuzione di ottobre 2011.

Agli apprendisti in forza al 27 gennaio 2011 l’una tantum viene corrisposta nella misura

del 70%, con le medesime decorrenze. L’una tantum è stata quantificata considerando

in essa anche i riflessi sugli istituti di retribuzione diretta ed indiretta, di origine legale

o contrattuale, ed è quindi comprensiva degli stessi ed è esclusa dalla base di calcolo

del t.f.r. Gli importi eventualmente già corrisposti a titolo di futuri miglioramenti con-

trattuali vanno considerati a tutti gli effetti anticipazioni degli importi di una tantum e

pertanto dovranno essere detratti dalla stessa fino a concorrenza. L’importo dell’una

tantum sarà ridotto proporzionalmente nei casi di servizio militare, assenza facoltativa

post-partum, part-time e sospensioni dal lavoro concordate, è suddivisibile in quote

mensili, o frazioni, in relazione alla durata del rapporto nel periodo di vacanza contrat-

tuale decorrente dal 1° gennaio 2010 al 31 gennaio 2011.

CONTRATTUALIzzAzIONE DELLE PRESTAzIONI DI bILATERALITà

Viene confermato tutto quanto già stabilito in materia dagli Accordi interconfederali e dai

contratti nazionali vigenti. Pertanto decorrere dal 1° luglio 2010 le imprese non aderenti

alla bilateralità e che non versano il relativo contributo, dovranno erogare al lavoratore una

quota di retribuzione pari ad euro 25,00 lordi mensili per ciascun livello di inquadramento.

Tale importo:

1. dovrà essere corrisposto per 13 mensilità;

2. non è assorbibile;

3. incide su tutti gli istituti retributivi, di legge e contrattuali, compresi quelli indiretti

e differiti, escluso il TFR;

4. dovrà essere riproporzionato in caso di lavoratori part-time, utilizzando il divisore

contrattuale;

5. sarà riconosciuto agli apprendisti in ragione della percentuale di retribuzione agli

stessi riconosciuta.

ASSISTENzA INTEGRATIVA

Le Parti convengono di attivare le iscrizioni e la relativa contribuzione a favore del costi-

tuendo Fondo sanitario nazionale integrativo intercategoriale per l’artigianato secondo

le modalità stabilite dall’accordo interconfederale 21 settembre 2010. Pertanto a

decorrere dal momento in cui sarà operativo il Fondo, vi sono iscritti tutti i dipendenti a

tempo indeterminato (anche apprendisti) cui si applicano i cc.cc.n.l. artigiani del Legno

e dei Lapidei. Dalla stessa data l’azienda sarà tenuta a versare - con le modalità stabilite

dal Regolamento del Fondo - un contributo per dipendente di € 10,42 mensili per

12 mensilità. L’azienda che ometta il versamento dei contributi è responsabile verso i

lavoratori non iscritti al Fondo della perdita delle relative prestazioni sanitarie, salvo il

risarcimento del maggior danno subito. Le prestazioni sono implementabili dalla con-

trattazione regionale.

APPRENDISTATO PROfESSIONALIzzANTE

Per i contratti di apprendistato professionalizzante stipulati a partire dalla data di

sottoscrizione dell’accordo in oggetto, in tutti i casi di sospensione del rapporto per

eventi con diritto alla conservazione del posto (es. malattia, infortunio, congedo di

maternità, congedo parentale, richiamo alle armi, ecc.) ovvero nei casi di sospen-

sione del rapporto per crisi aziendali od occupazionali (stabilita da accordo sindacale

o da specifica procedura concordata), la durata dell’apprendistato è prorogata oltre la

scadenza iniziale per un periodo pari a quello di sospensione, a condizione che questo

abbia avuto una durata di almeno 60 giorni di calendario. A tal fine saranno presi in

considerazione più periodi sospensivi di durata superiore a 15 giorni di calendario. I

periodi di sospensione sono utili ai fini della determinazione della progressione retribu-

tiva dell’apprendista.

CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO

Le parti stipulanti, anche in relazione alla direttiva CE 99/70, riconoscono che i contratti

di lavoro a tempo indeterminato sono e continueranno ad essere la forma comune

dei rapporti di lavoro e affermano altresì che i contratti a tempo determinato rappre-

sentano una caratteristica dell’impiego in alcuni settori, occupazioni ed attività, atta a

soddisfare le esigenze sia delle aziende che dei lavoratori.

A) In considerazione di quanto sopra possono essere assunti lavoratori a tempo deter-

minato nelle seguenti ipotesi:

1) per la sostituzione di personale assente per malattia superiore a 2 mesi, maternità/

paternità, aspettativa, ferie continuative superiori a 45 gg lavorativi;

2) per la sostituzione di lavoratori impegnati in attività di formazione e/o aggiornamento;

3) punte di più intensa attività derivate da richieste di mercato che non sia possibile

evadere con il normale potenziale produttivo per la quantità e/o specificità del prodotto

e/o delle lavorazioni richieste;

4) incrementi di attività produttiva, di confezionamento e di spedizione del prodotto, in

dipendenza di commesse eccezionali e/o termini di consegna tassativi;

5) esigenze di collocazione nel mercato di diverse tipologie di prodotto non presenti

nella normale produzione;

6) esigenze di professionalità e specializzazioni diverse da quelle in forza in relazione

all’esecuzione di commesse particolari. Nell’ipotesi di assunzione a termine per sosti-

tuzione, di cui ai precedenti punti 1 e 2, è consentito un periodo di affiancamento

tra sostituto e lavoratore sostituito, sia prima che inizi l’assenza sia successivamente

al rientro di quest’ultimo al fine di consentire il passaggio delle consegne. L’affianca

mento potrà avere una durata massima complessiva di 3 mesi.

Qualora l’assenza delle lavoratrici/tori, ovvero dei titolari, familiari collaboratori e soci,

sia stata programmata per più congedi, il contratto a tempo determinato stipulato per

ragioni di carattere sostitutivo, oltre all’affiancamento di cui al comma precedente,

potrà essere prorogato fino alla scadenza del diritto di usufruire di permessi giornalieri/

orari previsti per l’allattamento.

B) Nelle imprese da 0 a 5 dipendenti, comprendendo tra questi sia i lavoratori a tempo

indeterminato che gli apprendisti ed i lavoratori assunti con contratto di inserimento, è

consentita l’assunzione di 2 lavoratori a termine.

Per le imprese con più di 5 dipendenti così come sopra calcolati è consentita l’assun-

zione di un lavoratore con rapporto a tempo determinato ogni 2 dipendenti in forza.

Resta inteso che non concorrono ai suddetti limiti i contratti a tempo determinato di cui

alla lett. a), punti 1 e 2 del presente articolo.

C) Nella contrattazione collettiva regionale potranno essere individuate ulteriori casisti-

che di ricorso al contratto a tempo determinato.

Nell’ipotesi di successione di contratti a termine per lo svolgimento di mansioni equi-

valenti, la durata massima del contratto a termine da stipularsi in deroga al limite

temporale massimo di 36 mesi (c.d. deroga assistita), non può superare gli 8 mesi.

LAVORATORI IMMIGRATI

Le parti, in considerazione della crescente presenza dei lavoratori stranieri, convengono

sull’opportunità di favorire un proficuo clima aziendale orientato al rispetto delle speci-

ficità culturali e alla reciproca correttezza. Pertanto, al fine di favorire il periodico rientro

dei lavoratori immigrati nei Paesi di origine, il datore di lavoro, a seguito di formale

richiesta e compatibilmente con le esigenze tecniche ed organizzative nonché i picchi

di attività dell’impresa, potrà riconoscere l’utilizzo cumulativo di ferie e ROL maturati.

Le parti convengono di incontrarsi all’inizio di ogni anno a livello regionale per:

• esaminare l’andamento occupazionale dei lavoratori immigrati sulla base dei dati

qualitativi forniti dalle aziende;

• seguire io sviluppo della legislazione nazionale e comunitaria in materia e le inizia-

tive tendenti a realizzare la completa integrazione dei lavoratori immigrati.

APPRENDISTATO PROfESSIONALIzzANTE - SETTORE LEGNO E SETTORE

LAPIDEI - ARTICOLO 2 - ETà DI ASSUNzIONE (INTEGRAzIONI)

Ai sensi dell’art. 49, c. 2, del DL 276/03 per soggetti in possesso di una qualifica profes-

sionale, il contratto di apprendistato professionalizzante può essere stipulato a partire

dal diciassettesimo anno di età”.

CCRL ESCAVAzIONE, MARMO E LAPIDEI

Ricordiamo che con accordo per il rinnovo del CCRL regione Toscana del 20/04/2009

le parti sociali hanno stabilito che l’indennità di mensa sotto forma di ticket restaurant,

attualmente prevista in € 3.00 è elevato da gennaio 2011 a € 3.50 giornalieri

EDILIzIA - AzIENDE ARTIGIANE - RINNOVO DEL CCNL

Con il verbale di accordo 16 dicembre 2010, le parti hanno rinnovato il c.c.n.l. per i

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n°02 marzo 2011

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AUTOTRASPORTO:CONfARTIGIANATO ADERISCE

ALL’ACCORDO PER IL CONTRATTO

APPALTI PUbbLICI:AD AREzzO UN ACCORDO INNOVATIVO

PER GARANTIRE SICUREzzAE CONCORRENzA LEALE

Confartigianato aderisce

all’accordo per il

rinnovo del contratto

nazionale di lavoro

della logistica, trasporto

merci e spedizioni. Ne da notizia il pre-

sidente di Confartigianato Trasporti,

sottolineando come, grazie ad un impor-

tante lavoro di mediazione e trattativa,

Confartigianato insieme a Casartigiani

e Fai - Confatrasporto, ha deciso di rico-

noscere gli incrementi retributivi stabiliti

negli accordi di rinnovo del Contratto

collettivo nazionale di lavoro dell’au-

totrasporto merci. Tale riconoscimento

- precisa Confartigianato - arriva dopo

che in fase di trattativa sindacale si era

arrivati a una firma separata dell’accordo

di rinnovo da parte di Confetra e delle

Centrali Cooperative e che aveva poi in

un secondo momento visto Anita e Fita

apporre la “firma tecnica” con riserva

di approvazione da parte dei rispettivi

organismi.

Pertanto l’incremento retributivo è pari a

122 euro mensili a regime, parametrati

sul 3° livello Super, così suddivisi:

dal 1.1.2011 35 euro

dal 1.9.2011 25 euro

dal 1.2.2012 30 euro

dal 1.12.2012 32 euro

Questo accordo - sottolinea Francesco

Meacci Coordinatore provinciale di

Confartigianato Trasporti - è stato firmato

per il grande senso di responsabilità che

ha la nostra associazione, scongiurando

così la possibilità di venirsi a creare situa-

zioni diverse che avrebbero comportato

problemi di applicabilità del contratto

nazionale.

Salute, sicurezza sul lavoro, tra-

sparenza ed ecosostenibilità

negli appalti pubblici. Questi i

cardini del protocollo d’intesa

siglato da Confartigianato

e dalle altre associazioni datoriali con il

Comune di Arezzo, l’Asl 8, con le organizza-

zioni sindacali, le ditte appaltatrici e le ditte

esecutrici dei lavori pubblici. Un esempio

di “buone pratiche”, come lo definisce il

coordinatore provinciale di Confartigianato

edilizia Simone Verdelli, che ne auspica

la sollecita diffusione e adozione come

“modello” a tutti gli enti della provincia di

Arezzo. “Il protocollo – sottolinea Verdelli

– mette nero su bianco quello che la

Confartigianato edilizia sostiene da anni.

E cioè che va garantita, prima di tutto, la

salute e la sicurezza sul lavoro, combat-

tendo il fenomeno del lavoro irregolare

che va a scapito dei dipendenti e delle

imprese in regola.” Il primo cardine del

protocollo è l’impulso dato, nell’aggiudica-

zione degli appalti, alla formula dell’offerta

economicamente più vantaggiosa contro

quella del massimo ribasso. Un’impresa

sana, corretta, che mette in atto tutte le

garanzie previste dalla legge, che assicura

i lavoratori, non può stare sul mercato

con ribassi troppo alti e la conseguenza,

troppo spesso, l’abbiamo vista. Cantieri

che si fermano, aziende che falliscono o

anche peggio...incidenti sul lavoro, spesso

con conseguenze drammatiche. “Invece la

formula dell’offerta economicamente più

vantaggiosa - prosegue Verdelli – permette

alla stazione appaltante di valutare non

solo il prezzo, che è una delle compo-

nenti per aggiudicare l’appalto, ma anche

tutte le altre componenti, che servono a

valutare la qualità del lavoro e a garantire

la sicurezza dei lavoratori.” Ma vi sono

anche numerosi altri aspetti nel protocollo

che vengono sottolineati positivamente da

Confartigianato. “Il primo – precisa Verdelli

– è il punto nel quale si prevede una con-

certazione preventiva, che coinvolge tutti

i soggetti interessati, e che delinea un

percorso condiviso volto ad incrementare

ulteriormente le misure di prevenzione e

gli standard di sicurezza. Ma c’è anche una

specifica clausola intitolata alla qualità dei

progetti posti a base di gara e alla ecoso-

stenibilità degli appalti. Questa clausola

impegna le stazioni appaltanti a ridurre in

maniera significativa gli impatti ambientali,

accrescendo la disponibilità dei prodotti e

servizi ecologici sia nelle gare di appalto

per l’acquisto di prodotti che per la stipu-

lazione di contratti di lavori e servizi. Il che

significa: 1) Limitare, sostituire o eliminare

progressivamente l’acquisto di prodotti

tossici, pericolosi, difficilmente smaltibili o

comunque a significativo impatto ambien-

tale; 2) Preferire prodotti/servizi a più lunga

durata, facilmente smontabili e riparabili,

ad alta efficienza energetica, ottenuti con

materiali riciclati/riciclabili, recuperati o

provenienti da materie prime rinnovabili, e

che minimizzano la produzione di rifiuti; 3)

Promuovere nelle proprie scelte di acquisto

la diffusione di tecnologie ecologicamente

compatibili, tecniche di bioedilizia, sistemi

di produzione a ridotto impatto ambien-

tale;. 4) Utilizzo di prodotti certificati o di

qualità, possibilmente provenienti da filiera

corta, tenendo conto di vari criteri di soste-

nibilità ambientale”

“E tutto questo – osserva il coordinatore di

Confartigianato Edilizia - è stato concertato

con il Comune di Arezzo non solo per gli

appalti di opere pubbliche, ma per tutti i tipi

di appalto. Infatti il protocollo recita testual-

mente che: “Il Comune di Arezzo, pertanto,

si impegna ad estendere il criterio di aggiu-

dicazione dell’offerta economicamente più

vantaggiosa ai vari tipi di appalto.”

Infine, ma non ultime per importanza, le

parti del protocollo destinate all’infor-

mazione e alla formazione e a sancire il

principio della rendicontazione.

“E’ ovvio – sottolinea Verdelli – che senza

un’accurata opera di informazione e di for-

mazione anche gli accordi più innovativi

sono destinati a rimanere lettera morta.

Ed ecco perché grazie a questo protocollo

è stabilito che: “Le parti si impegnano a:1)

A promuovere la progettazione ed imple-

mentazione di percorsi di formazione

ed aggiornamento professionale degli

operatori delle stazioni appaltanti e degli

organismi locali preposti alle attività di

controllo e verifica; 2) A valorizzare il ruolo

delle Casse Edili di emanazione contrat-

dipendenti delle imprese artigiane edili ed affini. L’accordo decorre dal 1° dicembre

2010 e scadrà il 31 dicembre 2012.

MINIMI TAbELLARI

A seguito degli aumenti fissati con decor-

renza giugno 2012, i minimi retributivi (si

riportano per conoscenza ) risultano quelli

a fianco.

Si ricorda che dal 1 gennaio 2011

decorre l’aumento di dei minimi

retributivi previsti dal rinnovo del

ccnl 23/07/2008

Livelli Importi mensili dal 1.6.2012

7 Q 1.647,80

7 1.647,80

6 1.441,58

5 1.201,11

4 1.112,61

3 1.040,52

2 919,75

1 803,69

fERIE

Compatibilmente con le necessità tecnico-organizzative dell’azienda, è permesso ai

lavoratori di usufruire di 2 delle 4 settimane di ferie nell’arco di 12 mesi successivi al

termine dell’anno di maturazione.

DIRITTO ALLO STUDIO

Nelle aziende con almeno 8 dipendenti (esclusi gli apprendisti soggetti all’obbligo di

frequenza dei corsi professionali) i lavoratori non in prova che frequentano corsi di studio

compresi nell’ordinamento scolastico o universitario, con riguardo alle facoltà di archi-

tettura, economia e commercio, giurisprudenza, ingegneria oltre facoltà che prevedano

corsi di studio attinenti attività ricomprese nell’ambito di applicazione del c.c.n.l., aventi

una durata non inferiore a 150 ore di insegnamento effettivo presso istituti o università

pubblici o legalmente riconosciuti possono utilizzare permessi retribuiti, per un massimo

di 150 ore “pro capite” per triennio, utilizzabili anche in un solo anno.

ELEMENTO VARIAbILE DELLA RETRIbUzIONE

A decorrere dal 1° luglio 2011, l’elemento economico territoriale (E.e.t.) cessa ed al suo

posto entra in vigore il nuovo istituto dell’elemento variabile della retribuzione (E.v.r.).

Dalla stessa data gli importi in atto dell’E.e.t. saranno conglobati nei valori in vigore in

ciascuna circoscrizione territoriale dell’indennità territoriale di settore e del premio di

produzione degli impiegati.

LAVORO A TEMPO PARzIALE

L’accordo conferma quanto chiarito con l’accordo 9 marzo 2010 secondo cui le imprese

fino a 3 dipendenti possono assumere un solo operaio a tempo parziale, per un periodo

massimo di 912 ore annue.

CCNL AREA COMUNICAzIONE – VERbALE INTEGRATIVO Il 17 gennaio 2011 tra le OOAA e le OOSS è stato sottoscritto un verbale integra-

tivo dell’accordo di rinnovo del CCNL Area Comunicazione siglato il 25 ottobre 2010.

Riportiamo una breve sintesi:

SfERA DI APPLICAzIONE

E’ stata meglio chiarita la formulazione della sfera di applicazione del CCNL alle

piccole e medie imprese ed ai consorzi tra queste. Pertanto, il contratto collettivo Area

Comunicazione si applica:

• alle imprese artigiane cosi come definite dalle normative vigenti ed ai consorzi di

imprese artigiane;

• alle micro-imprese non artigiane così come definite dalle normative vigenti, vale a

dire quelle che occupano meno di 10 dipendenti, ed ai consorzi di queste;

• alle piccole e medie imprese, ai consorzi di imprese.

Inoltre, le parti hanno condiviso gli indirizzi operativi rivolti alle piccole e medie imprese

del settore che da ora in avanti applicheranno il CCNL Area Comunicazione in luogo di

un altro contratto collettivo. A tal riguardo è stato previsto che ai lavoratori in forza al 17

gennaio 2011, nel caso in cui si rilevassero delle differenze retributive tra i trattamenti

economici e quelli derivanti dall’applicazione del CCNL Area Comunicazione, dovrà

essere in ogni caso garantito il trattamento retributivo fino ad allora percepito attra-

verso il riconoscimento di un superminimo individuale. Di ciò l’azienda dovrà informare

i lavoratori, specificando anche che l’eventuale differenziale retributivo sarà garantito

da un superminimo e chiarendo se questo sarà assorbito, o meno, da futuri aumenti

retributivi contrattuali. Spetta, infatti, al datore di lavoro decidere sulla assorbibilità di

tali aumenti. Da tali elementi retributivi “ad personam” sono esclusi i lavoratori assunti

dopo il 17 gennaio 2010. Dovranno, invece, attendere la scadenza del CCNL attual-

mente applicato le aziende non associate che vogliano optare per il CCNL in oggetto.

UNA TANTUM

Si ricorda che con il mese di marzo 2011 deve essere erogata la prima tranche di una

tantum prevista dall’accordo di rinnovo del CCNL per i dipendenti del Area comunica-

zione siglato in data 25 ottobre 2010 .

L’una tantum, ad integrale copertura del periodo dal 1° gennaio 2010 – 30/10/2010,

deve essere erogata ai soli lavoratori in forza in forza alla data di sottoscrizione dell’ac-

cordo. Agli apprendisti saranno erogati a titolo di una tantum gli importi di cui sopra

nella misura del 70%

ACCORDO CCNL AREA TESSILE-MODA DEL 3/12/2010 – UNA TANTUMCon riferimento all’accordo di rinnovo del CCNL Area Tessile Moda del 3 dicembre 2010,

si fornisce chiarimenti circa l’erogazione della “una tantum” di 122 euro prevista a

copertura del periodo di carenza contrattuale 1/1/2010-30/11/2010. In base a quanto

stabilito dall’accordo in oggetto l’importo dovrà essere erogato in due rate:

. 61 euro con la retribuzione relativa al mese di marzo 2011;

. 61 euro con la retribuzione relativa al mese di marzo 2012.

Ai sensi di quanto previsto dall’articolo rubricato “Azioni per lo sviluppo del sistema di

relazioni e per i rinnovi contrattuali” del suddetto accordo, in occasione dell’erogazione

della prima rata di una tantum le aziende potranno scegliere di versare 12 euro, che

costituiscono parte dei 61 euro, su di un apposito conto corrente a “sostegno dei costi

connessi ai rinnovi contrattuali ed alla stampa dei contratti”.

Si precisa che in caso di versamento dei 12 euro ai lavoratori dovrà essere corrisposta

la differenza, vale a dire 49 euro. Le coordinate del suddetto conto corrente sono le

seguenti:

CODICE IBAN: IT 34 G 01030 03212 000001572406

INTESTATO A: Confartigianato Imprese, CNA, Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilta-UIl

Il versamento dei 12 euro dovrà essere effettuato entro il mese di aprile 2011.

Si precisa, infine, che il pagamento di tale somma non costituisce in alcun modo versa-

mento alla bilateralità.

AREA TESSILE-MODA – UNA TANTUM

Si ricorda che con il mese di marzo 2011 deve essere erogata la prima tranche di una

tantum prevista dall’accordo di rinnovo del CCNL per i dipendenti del Area Tessile-

Moda (T.A.C. e pulitintolavanderie) siglato in data 3 dicembre 2010. L’una tantum,

ad integrale copertura del periodo dal 1° gennaio 2010 – 30/11/2010, deve essere

erogata ai soli lavoratori in forza in forza alla data di sottoscrizione dell’accordo. Agli

apprendisti saranno erogati a titolo di una tantum gli importi di cui sopra nella misura

del 70%.

Per eventuali chiarimenti gli uffici di Confartigianato Imprese Arezzo sono a disposizione.

Info: [email protected] - Tel 0575/314240 - 3493780936

SEGUE A PAGINA 8

tuale, attraverso lo scambio di dati con gli

enti appaltanti e gli organismi di controllo

nell’ambito di quanto previsto all’articolo

11 della legge regionale 38/2007; 3) A dif-

fondere la cultura sulla sicurezza del lavoro,

anche attraverso il potenziamento dell’in-

formazione e della formazione, prevedendo

anche l’utilizzo dei mezzi di informazione di

massa per una sensibilizzazione della col-

lettività sui temi della sicurezza sul lavoro.

4) Promuovere anche attraverso CPT,

Scuola Edile e gli Enti formativi di settore,

iniziative formative specifiche per i pro-

fessionisti, per i lavoratori autonomi, per i

mediatori culturali, per i capi-cantiere e per

gli operatori della materia in genere, al fine

di responsabilizzare tali soggetti sul loro

ruolo ai fini della tutela della salute e della

sicurezza sui luoghi di lavoro. 5) Prevedere

percorsi formativi congiunti, in materia

di prevenzione e sicurezza nei luoghi di

lavoro, che coinvolgano sia i dipendenti

diretti degli Enti firmatari che i lavoratori

dei servizi in appalto.”

Una sottolineatura particolare per la

rendicontazione. “Un aspetto questo –

conclude Verdelli – che è fondamentale per

garantire il monitoraggio e la buona appli-

cazione del protocollo d’intesa. Ed ecco il

passaggio che ne sancisce l’obbligo: “ Le

stazioni appaltanti si impegnano a rendi-

contare in corso d’opera o al termine delle

attività, attraverso un’analisi statistica sui

lavori effettivamente svolti, che permetta ai

firmatari di monitorare l’effettiva applica-

zione del presente protocollo e/o proporre

eventuali modifiche migliorative sui temi

proposti, al fine di rilevare quanti degli

impegni sottoscritti siano stati effettiva-

mente osservati e quanti disattesi.”

“Siamo convinti di aver fatto un buon

lavoro – conclude Verdelli – e crediamo che

da accordi come questo non possano che

scaturire vantaggi per tutti, le imprese locali

e i lavoratori, ma anche i cittadini che si

avvantaggeranno di opere meglio realiz-

zate e più compatibili con l’ambiente. Ora

l’impegno non è solo quello del monitorag-

gio, ma anche quello di estendere il più

possibile a tutta la provincia la firma di un

atto innovativo come questo.”

SEGUE DA PAGINA 7

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