Periagogè - Area Educativa

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Area Educativa Centro studi educativi e pedagogici Ottobre 2012

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Presentazione dell\'area educativa del Centro Studi Educativi e Pedagogici - Periagogè - Scuola di Normodinamica

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Area Educativa

Centro studi educativi e pedagogici

Ottobre 2012

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L’area educativa della nostra scuola si occupa

di educazione permanente e processi evolutivi.

Progetta, coordina e gestisce contesti educativi

e d’apprendimento individuali e di gruppo per lo

sviluppo armonico dell’individuo.

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Fornisce servizi di:

• Consulenza psicopedagogica

• Consulenza individuale, familiare e di coppia

• Corsi di formazione per educatori

• Supervisione psicopedagogica e didattica per

nidi e scuole materne

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I riferimenti epistemologici

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Dialogismo personalista

Dualità “io-tu” della coscienza quale

fondamento per ogni processo evolutivo.

Riferimenti

Area dialogista:

Ebner, Maritain, Mounier, Guardini, Levìnas, Ducci.

Area fenomenologica:

Husserl, Foucault, Ricoeur.

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Psicologia

Modelli genetico-evolutivi della psicoanalisi,

con particolare attenzione alla psicologia

sistemico-costruttivista.

Riferimenti

Klein, Bowlby, Stern, Ainsworth, Bowen, Withaker, Menghi.

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Pedagogia maieutica

e dell’incontro

Riferimenti

Ducci, Winnicot, Bruner, Maritain.

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La relazione educativa

Nella visione dialogista, la relazione

educativa si occupa di evocare le forze

potenziali dell’uomo in quanto persona

considerata nella triplice accezione di

universale, particolare e relazionale.

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Universale

• Rappresenta la dimensione massima

comune ad ogni essere umano, la sua

suprema dignità, senza possibilità che

qualcuno possa essere escluso.

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Particolare

• Rappresenta ciò che in ognuno è irripetibile,

è il singolo nella sua dimensione storica,

culturale, familiare, di personalità e di

struttura fisica.

• È il singolo con tutti quegli elementi che ne

decretano l’unicità.

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Relazionale

• Rappresenta tutte le forme di convivenza,

socialità e dialogicità di ogni essere umano,

la sua necessità e difficoltà di essere in

rapporto con l’altro, le sue forze morali e

creative.

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Applicazione

• La relazione educativa trova la sua

applicazione in contesti atti a formare,

risvegliare e curare.

• Consideriamo obiettivi di lavoro della

relazione educativa indirizzata ai bambini

la dimensione del risveglio e della

formazione.

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Le forze delle quali ricerchiamo il risveglio

riguardano forme diverse di rapporto:

• Spirituali: sostengono il rapporto con

l’Assoluto, con la natura, con il proprio

mondo interiore profondo.

• Morali: regolano la convivenza, la relazionalità, il rapporto con il mondo.

Risveglio

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• Creative: sono alla base del nostro rapporto

con la materia e la sua trasformazione, ci

introducono all’arte e alla bellezza.

• Psichiche: regolano il rapporto con il corpo,

con la mente, con l’altro.

• Collaborative: energie che mirano alla

solidarietà e alla costruzione nel rapporto

con gli altri.

Risveglio

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Formazione

Può avere tre diversi ambiti d’applicazione:

• dell’umano

(potenziale fisico, psichico e spirituale)

• della cultura-sapere

(conoscenza, pensiero, riflessione)

• del saper fare

(abilità, competenze, professione)

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Cura

• Nella visione dialogista è considerata “malattia della

coscienza” il solipsismo, in quanto espressione del rifiuto

della relazione per un tentativo dell’io di essere

autosufficiente.

• L’ambito educativo è chiamato a curare in termini preventivi e

formativi, generando campi di relazione qualificati e profondi

e condizioni d’incontro sane, creative e nutrienti.

• Qualora tale rifiuto sfoci in patologie molto gravi, la cura

diventa pertinenza della psicologia clinica e della psichiatria.

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I quattro principi base

dell’azione educativa

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Dominio della ragione sulle

cose apprese

• La mente non va sovraccaricata prima del

tempo.

• Ad ogni livello di coscienza deve corrispondere

l’adeguato sforzo di conoscenza.

• L’intelligenza deve essere liberata tramite

l’assimilazione vitale della verità e non per

ginnastica mentale.

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Promuovere l’unità con il fine

di non disperdere.

• Le mani, il corpo e la mente devono lavorare

insieme.

• Il dire, fare, pensare devono poter procedere

insieme, sempre coesi e sinergici.

• È l’impiego migliore e integrato delle proprie

forze per il raggiungimento dell’obiettivo che ci

siamo prefissi.

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Far liberare alla persona

le energie migliori

• Favorire l’emersione di tutte le sue forze

con una relazione incoraggiante ed

empatica.

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Preoccuparsi dei processi

d’interiorizzazione della

conoscenza

• Preoccuparsi del di dentro, del potere

creativo e intuitivo della persona.

• La persona cambia imparando, fondandosi

su forze proprie e reali.

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Obiettivi processo educativo

• La consulenza educativa e i processi

evolutivi indirizzati agli adulti, attivati nel

nostro metodo, prendono in considerazione

un parametro: il volere.

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Il volere

• È il punto di partenza e d’applicazione

nella conduzione del processo educativo.

• Esso richiede al discente/educando una

base già acquisita d’autonomia,

proporzionale all’età anagrafica.

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Lavorare sul volere, significa quindi occuparsi:

• della forza con la quale esso si esprime;

• dell’intenzione che lo abita;

• del tempo e dello spazio in cui si manifesta;

• della conoscenza e delle azioni necessarie per

perseguirlo;

• delle forze che gli si oppongono e di quelle che

lo sollecitano e sostengono.

Il volere

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Non significa invece occuparsi di:

• garantire la felicità dell’altro;

• assicurare il successo di ciò che l’altro cerca;

• procacciare gli oggetti del suo volere, di

giustificarli o rifiutarli.

Il volere

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Nel lavoro con gli adulti sono obiettivi educativi:

• il poter esprimere autonomamente il proprio volere, i

propri pensieri, le proprie emozioni, i propri limiti, le

proprie forze e competenze, senza sentirsi minacciato e

senza minacciare;

• il poter perseguire il proprio progetto di vita attraverso le

proprie forze e con l’aiuto dell’«altro»;

• l’aver rinunciato a servirsi del controllo manipolatorio

sugli altri quale forma di relazione.

Obiettivi di lavoro

della relazione educativa

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• il saper sostenere solitudine e saper stare in

relazione;

• riuscire a riconoscere le conseguenze profonde

delle proprie azioni;

• l’esser capaci di divertimento e saper godere

dell’arte e del bello;

• il sapersi fermare di fronte alle proprie pulsioni e

scegliere cosa è più giusto fare per il bene proprio

e dell’altro;

• il saper amare negli altri la stessa libertà che si

ama in sé.

Obiettivi di lavoro

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