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Percorso di formazione 3° Circolo Didattico di Modena 9 maggio 2007 Intervento di Claudio Dellucca IRRE ER. Una nuova lingua per favorire l’integrazione e il successo formativo degli alunni di origine non italiana

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Percorso di formazione 3° Circolo Didattico di Modena

9 maggio 2007

• Intervento di Claudio Dellucca IRRE ER.

Una nuova lingua per favorire l’integrazione e il successo formativo degli alunni

di origine non italiana

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La conoscenza della nuova lingua: l’interlingua

• L’interlingua va pensata come una lingua tutta da descrivere, tutta da scoprire

• E’ il sistema dei passaggi linguistici intermedi (ognuno dei quali può essere definito una varietà della lingua di arrivo, nel nostro caso l’italiano) in cui transitano, a diversa velocità, gli apprendenti la nuova lingua secondo una precisa sequenza base

• E’ un sistema che ha una sua autonomia ed una sua dignità, per questo occorre considerare e descrivere l’interlingua per quello che è

• L’interlingua dipende sicuramente dalla L2, dalle capacità naturali di apprendimento, da lingue precedenti.

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L’interlingua: le fasi fondamentali

• La fase prebasica (delle parole chiave, con modalità comunicative soprattutto pragmatiche, la morfologia è assente o casuale, la sintassi è rudimentale: nel sillabo corrisponde sostanzialmente ai livelli 0 e 1

• La fase basica (si avvia lo sviluppo della morfologia, la sintassi si articola soprattutto attraverso frasi coordinate): nel sillabo corrisponde sostanzialmente al livello 2

• La fase post basica (la morfologia è flessa, la sintassi si articola anche con frasi subordinate): nel sillabo corrisponde sostanzialmente al livello 3 e 4

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La conoscenza della nuova lingua: gli stadi delle competenze comunicative

• In base agli studi del glottologo Cummins si può configurare un quadro essenziale di competenze comunicative diversificate per complessità e contestualizzazione. Se ne deducono i 4 stadi seguenti:

• 1° stadio: contestualizzato e poco complesso - es. piano dell’educazione tecnica pratica

• 2° stadio: decontestualizzato e poco complesso – es. scrittura di istruzioni

• 3° stadio: contestualizzato e complesso – attività filmiche, azioni pratiche

• 4° stadio: decontestualizzato e complesso – comprensione di un testo storico.

• Troppo spesso si passa, senza la necessaria gradualità al 4° stadio generando scompensi; occorre invece pervenire progressivamente a presentare complessità al 4° stadio.

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Alcuni punti chiave per comprendere le progressioni nell’interlingua

• La fase del silenzio

• Le progressioni avvengono non correlatamente per quanto concerne il livello orale e scritto

• Considerare la differenziazione dei piani della competenza comunicativa e della competenza linguistica

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La conoscenza della nuova lingua: sapere e saper fare

• Distinzione preliminare e fondamentale tra due piani di competenze intrecciati ma distinti

1) competenza comunicativa 2) competenza linguistica in senso stretto (lessico e

morfosintassi)

La competenza linguistica si pone alla base della competenza comunicativa anche se possono sussistere scarti tra i due livelli

• Si rileva una corrispondenza tra i livelli del Quadro comune e i descrittori che attengono alla competenza comunicativa

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Il quadro comune europeo di riferimento per le lingue: il framework europeo (Consiglio d’Europa 1996 -2001)

• Configura un sistema procedurale di misurazione

Apprendimento come processo progressivo di sviluppo per stadiLa mappatura secondo livelli aiuta • a definire gli obiettivi dell’insegnamento • a segmentare i sillabi e i materiali didattici in unità progressive• a valutare il raggiungimento di determinate tappe.

I processi acquisizionali si sviluppano secondo tappe che portano al raggiungimento di punti di equilibrio.

In seguito a sollecitazioni esterne o in rapporto a punti critici di funzionalità interna ristrutturazione sistema

creazione varietà linguistiche più avanzate

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Il Quadro comune europeo di riferimento per le lingue: il framework europeo (Consiglio d’Europa 1996 -2001)

• E’ un quadro comune di riferimento per

apprendimento insegnamento valutazione• E’ un sistema di riferimento teorico - concettuale e politico – attuativo per la

gestione del contatto linguistico• Intende fornire una base comune per l’elaborazione di sillabi linguistici (intesi

come insieme di contenuti, progetti d’apprendimento), di linee guida per curricoli, libri di testo

• Descrive in modo esaustivo ciò che gli apprendenti debbono imparare a fare, quali conoscenze/abilità debbono essere capaci di sviluppare per essere capaci di agire effettivamente

• Definisce i livelli di competenza che permettono di misurare il progresso dell’apprendente nei vari stadi dell’apprendimento

• Dà indicazioni per costruire un sistema di valutazione• Centrali il concetto di uso linguistico – comunicativo e il concetto di

competenza progettazione sistema procedurale di misurazione

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I livelli di competenza linguistica

del Quadro comune europeo: il livello elementare

• A1: Riesce a comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare sé stesso/a e altri, ed è in grado di porre domande su dati personali e rispondere a domande analoghe (il luogo dove abita, le persone che conosce, le cose che possiede). E’ in grado di interagire in modo semplice purché l’interlocutore parli lentamente e chiaramente e sia disposto a collaborare

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I livelli di competenza linguistica

del Quadro comune europeo: il livello elementare

A2: Riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Riesce a comunicare in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

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I livelli di competenza linguistica

del Quadro comune europeo: il livello intermedio

• B1: E’ in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero, ecc. Se la cava in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in una regione dove si parla la lingua in questione. Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari o siano di suo interesse. E’ in grado di descrivere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni e

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I livelli di competenza linguistica

del Quadro comune europeo: il livello intermedio

B2: È in grado di comprendere le idee fondamentali di testi complessi su argomenti sia concreti sia astratti, comprese le discussioni tecniche nel proprio settore di specializzazione. È in grado di interagire con relativa scioltezza e spontaneità, tanto che l’interazione con un parlante nativo si sviluppa senza eccessiva fatica e tensione. Sa produrre testi chiari e articolati su un’ampia gamma di argomenti e esprimere un’opinione su un argomento d’attualità, esponendo i pro e i contro delle diverse opzioni.

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I livelli di competenza linguistica

del Quadro comune europeo: il livello avanzato

C1: E’ in grado di comprendere un’ampia gamma di testi complessi e piuttosto lunghi e ne sa ricavare anche il significato implicito. Si esprime in modo scorrevole e spontaneo, senza un eccessivo sforzo per cercare le parole. Usa la lingua in modo flessibile ed efficace per scopi sociali, accademici e professionali. Sa produrre testi chiari, ben strutturati e articolati su argomenti complessi, mostrando di saper controllare le strutture discorsive, i connettivi ed i meccanismi di coesione.

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I livelli di competenza linguistica

del Quadro comune europeo: il livello avanzato

• C2: È in grado di comprendere senza sforzo praticamente tutto ciò che ascolta o legge. Sa riassumere informazioni tratte da diverse fonti, orali e scritte, ristrutturando in un testo coerente le argomentazioni e le parti informative. Si esprime spontaneamente, in modo molto scorrevole e preciso e rende distintamente sottili sfumature di significato anche in situazioni piuttosto complesse.

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La progressione delle acquisizioni sul piano oraleLivello 0 - Livello di conoscenza estremamente limitato

Descrittori di sviluppo delle competenze

Attività da privilegiare*** Prevalentemente in ambito classe

* Prevalentemente in ambito rapporto di piccolo gruppo-individualizzato

Esprime risposte non verbali Giochi di presentazione, cooperativi, drammatizzazioni ***

Attività grafico – manuali***

Metodo TPR (Total Physical Response) *metodo finalizzato a perseguire lo sviluppo della comunicazione orale attraverso il coinvolgimento totale, mentale e fisico, dell’apprendente

Stabilisce corrispondenze fra immagini e nomi di oggetti illustrati

Verbalizzazioni preferibilmente sotto forma di gioco o attraverso stimolazioni interattive***

Giochi ed attività di ripetizione di parole riferite ad oggetti, carte (memory), immagini, schede

Sa disegnare un oggetto nominato Stimolazioni verbali interattive *

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La progressione delle acquisizioni sul piano oraleLivello 1: comprensione di semplici messaggi e produzione per

enunciati essenziali

Descrittori di sviluppo delle competenze

Attività da privilegiare

1. Comprende semplici consegne/messaggi e risponde fisicamente

Percorsi attivi con impiego metodo TPR*Attività grafiche e manuali ***Giochi, drammatizzazioni, attivitàCooperative***

2. Produce parole isolate (“bene”, “tuo”, “grazie”)

Filastrocche, canzoni ***

Giochi di parole*

3. Comprende le domande a risposta chiusa

Dialoghi sostenuti da materiali stimolo (oggetti, immagini,.) ***

Ascolto e verbalizzazioni attraverso l’uso del registratore***

4. Produce espressioni di due o più parole o frasi non analizzate (“no capisce”, “posso libro”)

Conversazioni e descrizioni relative a fatti, esperienze, comportamenti***

Racconti dei bambini e dell’insegnante***

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La progressione delle acquisizioni sul piano oraleLivello 1: comprensione di semplici messaggi e produzione

per enunciati essenziali

Campi semantici/conoscitivi• La propria identità, l’ambiente della scuola, l’ambiente familiare, le

qualità più evidenti di persone, oggetti e situazioni. Esperienze extrascolastiche direttamente vissute e/o riportate su mass media, testi

• Numeri, giorni, mesi, fenomeni naturali• Scuola, abitazione, sport, televisione, gioco, abbigliamento, famiglia.

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La progressione delle acquisizioni sul piano orale

Livello 2: iniziale sviluppo della competenza comunicativa Descrittori di sviluppo delle competenze

Attività da privilegiare

1. Comprende frasi semplici Lettura/narrazione di favole, fiabe, racconti**

Conversazioni, rielaborazione di

esperienze a livello orale, grafico e drammatico ***

Canti e filastrocche***

2. Produce frasi mancanti di articoli e preposizioni o in cui il verbo è ancora in forma basica (“oggi io mangia gelato”)

3. Comprende e formula domande a risposta chiusa

Dialoghi, descrizioni, esercizi mirati alla produzione orale*

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La progressione delle acquisizioni sul piano orale Livello 2: iniziale sviluppo della competenza comunicativa

Campi semantici/conoscitivi• Vita della classe, vita extrascolastica, storie della vita quotidiana • Favole, fiabe, racconti della tradizione dei diversi Paesi• Alimentazione, films, personaggi e trasmissioni televisive

• Strada, mezzi di trasporto, negozi, sport.

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La progressione delle acquisizioni sul piano orale

Livello 3: sviluppo della competenza comunicativa Descrittori di sviluppo delle competenze

Attività da privilegiare

1. Comprende un breve intervento orale ed informazioni semplici e ben articolate, con possibili richieste di riformulazione

Conversazioni, lezioni interattive, comunicazione di esperienze, argomentazioni**

Narrazioni, visione di films, comunicazioni informative dell’insegnante***

Indovinelli*

Analisi di messaggi con uso di registrazioni e videoregistrazioni***

2. Coglie il nucleo principale in messaggi e brevi annunci, esposti lentamente e in modo chiaro

Verbalizzazione di immagini – stimolo soprattutto nell’ambito di attività di gioco***

Dialoghi*

3. Produce frasi, su argomenti famigliari e di routine, con rispetto ancora imperfetto delle concordanze e uso crescente di articoli e preposizioni

4. Sa porre domande semplici e rispondere

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La progressione delle acquisizioni sul piano orale Livello 3: sviluppo della competenza comunicativa

• Campi semantici / conoscitivi• Alimentazione, films, personaggi e trasmissioni televisive• Strada, mezzi di trasporto, lavoro, tradizioni dei diversi Paesi.

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La progressione delle acquisizioni sul piano orale Livello 4 - di consolidamento della

competenza comunicativa Descrittori di sviluppo delle competenze

Attività da privilegiare

1. Comprende messaggi nei dettagli Coinvolgimento sempre più intensivo nelle attività correnti, con crescente attenzione agli aspetti dell’analisi della lingua ***

Attività di promozione e consolidamento

della produzione orale: dialoghi, approfondimenti legati alla riflessione linguistica, messa a punto di sequenze di frasi/brevi testi

della riflessione orale sulle strutture della lingua

2. Produce frasi semplici per trattare argomenti prevalentemente famigliari

3. Sostiene dialoghi non complessi senza sforzo, con l’eventuale

collaborazione dell’interlocutore 4. Comprende e formula domande a risposta aperta

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La progressione delle acquisizioni sul piano orale Livello 4 - di consolidamento della

competenza comunicativa

Campi semantici / conoscitivi • Consolidamento dei campi indicati per le fasi precedenti,

con graduale avvio di interessamento delle sfere

conoscitive e lessicali inerenti le diverse discipline

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Uso dei morfemi nelle prime fasi dell’interlingua

Morfologia molto semplice Io colora, Fatima colora

Omissione, scarso uso della copula Questa penna, quella mia sorella, dove bagno?

Uso limitato di articoli, preposizioni, forme verbali

Presti pennarello, posso andare bagno, come chiama, maestra detto, no finire

Uso limitato delle negazioni “No” al posto del “non”: no piace libro

Uso non ben contestualizzato di funtori grammaticali: di, del , dell’….

Io no piace del gioco, la cartella di mia

Presenza di produzioni più complesse accanto alla produzione della parola – frase (acquisizioni per imitazione)

Non superare, lasciami stare, zitta tu ferma e brutta

Ripetizione del verbo “Maestra, ma di Katia, di Sara, corri corri” anziché “ Maestra,K. e S. corrono”

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Progressione delle acquisizioni Elementi grammaticali

Gli articoli 1° stadio

• Determinativi: ‘il’,‘la’ (uso sovraesteso) , ‘il’ (in luogo di ‘lo’) per il maschile; ‘la’ per il femminile

2° stadio • Indeterminativi: ‘un’ , ‘una’, ‘uno’• Uso di ‘tanti’ per indicare il plurale

3° stadio• Determinativi: ‘lo’, ‘gli’• Uso sostanzialmente congruo per genere e numero

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Progressione delle acquisizioni Elementi grammaticali

I verbi 1° stadio

• Tempo presente (in particolare 2^ e 3^ persona)• modo infinito (in funzione del presente)• forme dell’imperativo• uso compensativo di ‘prima’ ‘quando io’

2° stadio• Troncone del participio passato senza ausiliare(per esprimere il passato)

3° stadio• Tempo imperfetto: forma dell’ausiliare ‘essere’ con funzione di copula

Ulteriore stadio • Forme del futuro (reso però ancora spesso come presente)• Forme del condizionale • Forme del congiuntivo • Forme (rare) del gerundio preceduto da ‘stare’

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Progressione delle acquisizioni Elementi grammaticali

Il sintagma nominale 1° stadio

• Accordo articolo – nome in base al numero (La bambino, i soldi)• Attribuzione ai nomi terminanti in ‘a’ del genere femminile, ai nomi

terminanti in ‘o’ del genere maschile (Il gioco, la cinema, la problema)

• Preferenza del maschile sul femminile• Prevalenza del pronome sul nome • Uso non flesso degli aggettivi (Pesce rosso, pesci rosso)

2° stadio • Accordo tra nome e aggettivo (Amici italiani, maestre buone)

3° stadio • Accordo esteso agli aggettivi predicativi (Gli amici sono italiani)

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Gli errori non sono tutti uguali: il passato prossimo (da G . Pallotti)

frase risultato analisi

Io arriva ieri errore Forma basica: manca ogni forma di flessione

Io arrivato errore Prima forma di flessione: -to per esprimere passato

Io ho arrivato

errore Costruzione del sintagma verbale ‘aux+V’; errore lessicale: scelta errata ausiliare

Noi siamo arrivato

errore Costruzione del sintagma verbale ‘aux+V’; scelta corretta dell’ausiliare, flesso; errore grammaticale: mancato accordo sogg. – participio

Noi abbiamo arrivati

errore Accordo Sogg-participio; errore lessicale: scelta errata dell’ausiliare

Noi siamo arrivati

corretto Accordo Sogg – participio con scelta corretta dell’ausiliare

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Elementi grammaticali introducibili, con modalità inferenziali

• LIVELLO 1: Prima classificazione sulla base di inferenze: nomi – non nomi

• LIVELLO 2: Prime inferenze legate alla concordanza per genere e numero di articoli, nomi e aggettivi

• I pronomi personali soggetto• Prime riflessioni sulla struttura della frase semplice• LIVELLO 3: Riconoscimento essenziale di nomi, aggettivi, articoli, verbi• Inferenze legate alla concordanza per genere e numero di articoli, nomi e aggettivi • I pronomi personali soggetto• Verbi: presente indicativo • Riflessioni sulla struttura della frase semplice.• LIVELLO 4: Inferenze legate alla concordanza per genere e numero di articoli, nomi

e aggettivi • Preposizioni semplici• Verbi: forme diverse dell’indicativo

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Quali metodologie per l’alfabetizzazione?

• Metodi comunicativi configurazione su capacità di agire in situazione

centralità conversazione interazione con l’apprendente e tra bambini

ricorso metodo fonico – sillabico non distinzione tempi comprensione

elaborazione

• Metodi grammaticali configurazione accuratezza forma

rispetto regole

centralità insegnante metodo fonico-sillabico, con precedenza alla comprensione

secondarietà conversazione interazione con l’apprendente

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Quali metodologie per l’alfabetizzazione?Metodi a confronto: caratteristiche principali

Grammaticale -traduttivo

Audio- linguistico orale)

Diretto Nozional-funzionale

Total Phisical Response

Spiegazione di regole grammaticali –esemplificazione

Processo deduttivo

Scoperta delle regole

Processo induttivo

Scoperta delle regole

Processo induttivo

Subordinazione degli input grammaticali al loro potenziale comunicativo

Rispetto della “fase di silenzio”

Esercizi strutturali Esercizi di imitazione, ripetizione, trasformazione

Esercizi soprattutto orali, con interventi di correzione sistematica degli errori

Sviluppo delle relazioni in classe

Coinvolgimento dei compagni in sostituzione dell’insegnante

Traduzione e predominanza della lettura

Sviluppo delle 4 abilità

Uso esclusivo della 2^ lingua da parte dell’insegnante

Centratura sui bisogni comunicativi

“Si impara facendo” – risposta a comandi dati

Vocabolario, testo strutturato

Testi, audio- video cassette, CD rom

Pluralità di tecniche e procedimenti

Spazio all’ascolto, comprensione ed esecuzione dei compiti

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Quali metodologie per l’alfabetizzazione?

Orientamenti metodologici emergenti • Non vincolarsi ad un’unica impostazione metodologica

• Insegnante come facilitatore dell’approccio costruttivo ai comportamenti linguistici

• Ricercare integrazioni, complementarità tra i due approcci

metodo misto

Obiettivo principale Attenzione in contesto

Comunicazione strutture forma

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Quali metodologie per l’alfabetizzazione?Aspetti non prettamente linguistici da considerare

• Attenzione agli aspetti propri del linguaggio non verbale, culturalmente connotati

Elementi paralinguistici linguaggio corporeo dimens. prossemica

intonazione ritmo espressioni viso movimenti modalità occupazione spazio

Incomprensione, sottovalutazione

Incidenti interculturali

Prevenzione

Decentramento compagni

insegnante

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Quali metodologie per l’alfabetizzazione?Possibili modelli di unità didattica

• Unità didattica come modello operativo flessibile articolazione proposte

durata

bisogni linguistici ritmi di apprendimento

1) Le possibili fasi di• Contestualizzazione orientamento interesse sull’argomento• Globalità dalla presentazione alla ricostruzione del testo• Elaborazione del testo o dell’evento comunicativo • Controllo e verifica del percorso

2) Le possibili fasi di • Analisi globale della situazione proposta • Valorizzazione del ricordo della prima fase

Memorizzazione parole chiave smontaggio testo in parti scoperta regole rappresentaz.• Ricostruzione creativa

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Quali metodologie per l’alfabetizzazione?Come intervenire nella fase di pre-produzione e di silenzio

Compatibilmente con le risorse

momenti laboratorio 8 ore settimanali 4-6 mesi

intervento individualizzato

ascolto

Sviluppo capacità comprensione orale lingua funzionale

produzione

immersione linguistica

Stimolazione attraverso immagini, gestualità

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Quali metodologie per l’alfabetizzazione?Un intervento didattico nella fase iniziale

Momento iniziale Capacità ascolto – comprensione

Interazione pari e adulti

Acquisizione lessico più spendibile

Esecuzione di azioni

2° momento Capacità produzione orale

Capacità lettura-scrittura

Resoconto esperienza

Risposte a domande

Didascalie, completamento frasi, liste oggetti, promemoria

3° momento Riflessione linguistica Trasformazioni

Abbinamento, scelta tra due possibili opzioni

4° momento Fare attraverso la lingua Situazioni ludico - operative

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La valutazione:criteri per graduare i livelli di competenza

• Criteri di tipo pragmatico-comunicativo

linguistico

• Criteri per la rilevazione della competenza comunicativa

• Leggere la capacità di gestione delle azioni

delle diverse situazioni comunicative

• Criteri per la rilevazione della competenza pragmatica

• Fluenza

• Flessibilità

• Coerenza

• Sviluppo tematico

• Precisione

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Due diversi piani: fluenza ed accuratezza

Obiettivo Caratteristiche Condizioni facilitatrici

Fluenza Parlata veloce, senza difficoltà

Espressività

Spendibilità linguaggio nelle conversazioni

Comprensione dei diversi messaggi

Utilizzo frequente della comunicazione orale in situazioni correnti, spontanee

Ascolto attento ed elevato

Rilassamento

Accuratezza Produzione di frasi e messaggi strutturati secondo i canoni della L2

Scarsità di errori

Ricerca di spiegazioni sul funzionamento della lingua

Capacità di riflessione linguistica

Disponibilità a farsi correggere errori e a svolgere esercizi

Buon grado di concentrazione

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La valutazione:criteri per graduare i livelli di competenza

Criteri per la rilevazione della competenza linguistica

• Livello di conoscenza delle strutture• Vocabolario• Accuratezza grammaticale• Controllo del lessico• Controllo fonologico• Controllo ortografico

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Gli strumenti:la scheda di rilevazione delle abilità linguistiche

Data Espressione linguistica

Rivolta a chiPer fare cosa

In quale contesto

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Gli strumenti: griglia di osservazione sulla comunicazione non verbale

Espressioni del viso particolarmente comunicativecomunicativenon facilmente decifrabilinon facilmente scrutabili in quanto abbassa abitualmente/spesso il capo

Distanza interpersonale •durante i colloqui con l’insegnante

___ravvicinata ___normale ___notevole

durante i colloqui con i compagni

___ravvicinata ___ normale __ notevole

Rapporto tra azioni non verbali e parole sostitutivo da parte della dimensione non verbaledi accompagnamento scarsamente correlato

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Gli strumenti: griglia di osservazione sull’interazione verbale

Carattere delle interazioni verbali episodicoindottoabbastanza spontaneospontaneofrequente e coerente con la comunicazionefrequente ma autocentrato

Pause comunicative nell’interazione verbale

non si riscontrano in termini significativisono di durata

___ breve ___ media ____ lungasono vissute in modo naturale, tranquillosono vissute con ansiasi rilevano tentativi di “riempimento”

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Gli strumenti: griglia di osservazione sulla fonetica

Ambito delle rilevazioni Non Pronuncia Pronuncia

pronuncia correttamente non corr.

I suoni prodotti afferenti alla lingua italiana /vocali/

- /b,p, m/

- /n, d, t/

- /l/

- /r/

- /f,v/

- /s/ (pura)

- /s/ (impura)

- /z/

- /c, g /(dolce)

- /c, g/(dura)

- /sc/

- /gl/

- /gn/

Suoni significativi afferenti alla lingua dì origine /th/

/h/ (aspirata)

………………

Page 44: Percorso di formazione 3° Circolo Didattico di Modena 9 maggio 2007 Intervento di Claudio Dellucca IRRE ER. Una nuova lingua per favorire lintegrazione.

Gli strumenti: griglia di osservazione sul lessico

Patrimonio lessicale Numero orientativo di parole conosciute (darne indicazione se in numero scarso)

afferente a queste prevalenti aree di significato:ambiente scolastico gioco attività scolastiche famigliapersonaggi televisivipersonaggi fantastici

Uso delle espressioni linguistiche

usa prevalentemente parole frase

(indicarne alcune): usa frasi di largo impiego comunicativo (indicarne alcune):costruisce frasi anche se non ben articolatecostruisce frasi ben articolate

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Gli strumenti: griglia di osservazione sulla comprensione e sull’uso della lingua italiana

• non comprende e non ricorre all’uso di espressioni linguistiche in italiano 1 2 3• alterna l’uso di termini nella lingua d’origine a termini in italiano 1 2 3• comprende ma non ricorre all’uso di espressioni linguistiche in italiano 1 2 3• procede per imitazione 1 2 3• comprende e ricorre all’uso di espressioni linguistiche in italiano 1 2 3

1 = raramente - mai

2 = a volte

3 = spesso - sempre