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Università di Pisa
Percorsi Abilitanti Speciali (PAS)
DSA E DISPOSITIVI COMPENSATIVI
Elaborato presentato per il
conseguimento dell’Abilitazione
all’insegnamento
nella Classe di concorso
A076 – Trattamento testi, calcolo, contabilità elettronica e
applicazioni gestionali
Relatore:
Prof. Paolo MILAZZO
Candidata:
Lorella BURALLI (matr. 515145)
Anno Accademico 2013/14
BURALLI LORELLA – DSA e dispositivi compensativi
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INDICE
INTRODUZIONE .................................................................................................. 3
CAPITOLO 1 – DSA E INTERVENTI COMPENSATIVI ............................... 5
1.1 Conoscenza della dislessia e sua presa in carico ................................................ 5
CAPITOLO 2 – ESPERIENZE NELLASCUOLA CON DSA E
METODOLOGIE COMPENSATIVE ................................................................ 7
2.1 Metodologie didattiche....................................................................................... 7
2.2 Attività didattica in classe .................................................................................. 8
CONCLUSIONI ................................................................................................... 16
APPENDICE ........................................................................................................ 18
BIBLIOGRAFIA ................................................................................................. 25
SITOGRAFIA ..................................................................................................... 25
BURALLI LORELLA – DSA e dispositivi compensativi
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INTRODUZIONE
Grazie agli strumenti informatici, la comunicazione a scuola è
notevolmente cambiata rispondendo, in questo modo, alle richieste europee
inserite nell’agenda di Lisbona.
Le tecnologie offrono nuove opportunità per assolvere ad uno dei compiti
principali e irrinunciabili: formare individui dotati di spiccate capacità critiche ed
analitiche tali da renderli autonomi e consapevoli nelle decisioni. Non si tratta
soltanto di possedere le capacità strumentali per padroneggiare un mondo sempre
più computerizzato, ma di sfruttare la modernità per raggiungere più agevolmente
una meta senza tempo: il libero esercizio della ragione.
L’introduzione delle tecnologie informatiche e l’uso di Internet nella
didattica comportano una nuova alfabetizzazione culturale. Un esempio può
essere offerto dall'ideazione e realizzazione di ipertesti, ovvero testi elettronici che
possono essere sfogliati in più direzioni in base all'interesse ed alle conoscenze
dello studente, con spostamenti tematici e cognitivi tramite semplici click del
mouse. La creazione di un ipertesto presuppone una serie di passaggi e operazioni
molto differenti rispetto alla scrittura di un testo sequenziale: organizzazione dei
concetti principali in una struttura reticolare, raggruppamento dei nodi
contenutistici secondo una struttura gerarchica, inserimento di strumenti per la
navigazione (links e menù), creazione di un testo aperto modificabile da altre
persone.
La teoria del codice duale afferma che la rappresentazione delle
conoscenze nella memoria a lungo termine è basata sia su forme iconiche
(immagini) sia su forme simboliche (parole). Le informazioni vengono
conservate più facilmente se immaginate e codificate tramite codice verbale e
codice visivo (cioè per mezzo di più sistemi simbolici), mentre i concetti astratti
vengono conservati più faticosamente perché codificati solo mediante stringhe
verbali.
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La tecnologia informatica (software specifici per la didattica, computer,
scanner, proiettori ecc.) esercita un forte potere attrattivo per quei docenti che
intendono farne prassi quotidiana; attraverso la progettazione di percorsi formativi
ben strutturati e adattabili alle specifiche esigenze della classe, si mette in moto un
processo di apprendimento non meccanico e passivo, ma vissuto e partecipato,
grazie all'adozione di software didattici non ripetitivi e rigidi, dotati di interfaccia
grafica accattivante. Gli insegnanti, attraverso l'uso di appositi programmi che
gestiscono i percorsi di apprendimento, possono inoltre monitorare più
efficacemente il percorso formativo degli alunni e valutare se apportare modifiche
e diversificarlo in base alle differenti capacità, consentendo agli alunni di
apprendere e gestire criticamente l'enorme massa di informazioni offerte dalle
nuove tecnologie.
In quest’ottica, si colloca il lavoro di docente della A076, come
insegnante di sostegno e di fatto, è quanto ho svolto negli ultimi anni presso gli
istituti professionali dove sono stata incaricata.
A tale proposito, ho cercato di unire le due anime della mia professione,
quella di trattamento testi e l’altra di insegnante di sostegno. In quest’ambito ho
potuto avvalermi di varie tecnologie informatiche per far fronte alle molteplici
disabilità e difficoltà che i ragazzi con problemi hanno posto. In particolar modo,
mi sono occupata di dislessia e autismo, nel cui ambito le tecnologie informatiche
sono ormai diventate prassi consolidate e riconosciute nella prima, mentre per
quanto riguarda la seconda, ancora si procede in modo sperimentale e del tutto
empirico.
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Capitolo 1
DSA E INTERVENTI COMPENSATIVI
1.1 Conoscenza della dislessia e sua presa in carico
La Dislessia è un Disturbo Specifico dell'Apprendimento (DSA). Con
questo termine ci si riferisce ai soli disturbi delle abilità di base importanti per
l’apprendimento scolastico ed in particolare a: dislessia, disortografia, disgrafia e
discalculia.
La principale caratteristica di questa categoria è la sua specificità,
ovvero il disturbo interessa uno specifico dominio di abilità (lettura, scrittura,
calcolo) lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Ciò significa che
per avere una diagnosi di dislessia, l’alunno non deve presentare alcun deficit di
intelligenza, né deficit sensoriali o neurologici.
Tale disturbo è determinato da un'alterazione neurobiologica che
caratterizza i DSA (disfunzione nel funzionamento di alcuni gruppi di cellule
deputate al riconoscimento delle lettere-parole e il loro significato).
Chi si occupa del bambino/ragazzo DSA deve effettuare una "presa in
carico", un processo cioè integrato e continuativo con cui si garantisce un
coordinamento di interventi che sfociano nella stesura di un Piano Didattico
Personalizzato (PDP) favorendo la riduzione del disturbo, l'inserimento scolastico,
sociale e lavorativo e il più completo sviluppo delle potenzialità dei singoli
individui.
Dopo la diagnosi, fatta da un centro specializzato o da una qualunque ASL, si può
intervenire con programmi riabilitativi, fatti presso i centri stessi che hanno
diagnosticato il disturbo, o presso centri adeguati, tramite software riabilitativi e/o
trattamenti logopedici.
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Si è visto che i trattamenti più efficaci sono quelli che utilizzano
procedure informatizzate per automatizzare il processo di riconoscimento lessicale
e sublessicale. L’uso di software specifici nel disturbo del ragazzo dislessico,
permette di affrontare più serenamente le richieste scolastiche e di riabilitare le
competenze deficitarie.
Sul mercato, si possono trovare programmi atti ad automatizzare il
processo di lettura per quanto riguarda le abilità strumentali (correttezza e
rapidità), oppure programmi che permettono di migliorare gli aspetti
metacognitivi per una maggiore comprensione del testo scritto.
Esistono poi software che fungono da strumenti compensativi come
l'editor di testi, una tipologia di software che consente di scrivere dei testi e può
essere usato in abbinamento o in sostituzione al tradizionale quaderno, la sintesi
vocale, che trasforma in audio il testo digitale, importato o scritto, il traduttore
automatico, programma in grado di tradurre testi in diverse lingue e i libri digitali,
che sono libri scolastici forniti dalle case editrici, direttamente in formato digitale.
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Capitolo 2
ESPERIENZE NELLA SCUOLA CON DSA E
METODOLOGIE COMPENSATIVE
2.1 Metodologie Didattiche
Mi sono occupata personalmente degli studenti DSA che arrivano alle
scuole superiori dopo aver ricevuto attenzioni didattiche specifiche, sia nella
scuola primaria che nella secondaria di 1 grado.
Le Indicazioni Nazionali (decreto ministeriale n 254 del 16 novembre
2012.) insistono sul dovere professionale di “qualsiasi docente di aiutare ad
accrescere competenze e apprendimenti, utilizzando gli strumenti e le modalità
più adatte al destinatario del suo intervento educativo”.
In una scuola superiore che richiede conoscenze e competenze più
complesse, la difficoltà maggiore per i DSA è gestire le problematiche a livello
attentivo, essendoci difficoltà nell’autonomia e quindi nell’organizzazione e nella
pianificazione delle risorse.
Riportando quella che è stata la mia esperienza didattica con questi
ragazzi, vorrei parlare, in particolar modo, di quegli strumenti compensativi1 che
sostituiscono e facilitano la prestazione richiesta nell’attività deficitaria. Questi
permettono di aggirare le difficoltà legate alle abilità di base, per focalizzare
l’attenzione sui processi cognitivi di problem solving, sull’organizzazione delle
informazioni e sulle capacità critiche metacognitive.
Quando si parla di strumenti compensativi, il pensiero corre alla
tecnologia informatica e ciò è molto giusto, basti pensare ad un problema di
1 Oltre agli strumenti compensativi, vi sono varie misure dispensative, oltre quelle già
contenute nella normativa. Potrebbe risultare utile dispensare gli alunni DSA dall’appartenere ad una classe troppo numerosa, dall’usare testi stampati di difficile comprensione dal punto di vista della codifica, da contenuti troppo vasti o contenuti lessicali troppo ricchi di parole ecc.
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disgrafia e di come l’uso della tastiera possa agevolmente aiutare l’alunno, inoltre
è bene ricordare che questi strumenti sono più efficaci se usati in un ambito di
apprendimento tra pari, vale a dire usare il computer a coppie è molto più utile che
in attività individuali.
Per quanto riguarda la mia esperienza, ho usufruito del laboratorio di
trattamento testi, all’interno del quale i ragazzi con problemi di dislessia o più in
generale i DSA, hanno potuto agevolmente usare il computer in piccoli gruppi di
lavoro, per acquisire competenze utili allo svolgimento dell’attività e alla
realizzazione dei compiti. Per realizzare il lavoro che andrò a descrivere, l’intera
classe si è trasferita nel laboratorio di trattamento testi nelle ore in cui l’aula era a
disposizione.
Il mio lavoro con i ragazzi DSA si è svolto in laboratorio ed anche in
classe, in collaborazione con l’insegnante curriculare e, in accordo con le
disposizioni ministeriali; ho provveduto ad inserire nel normale svolgimento delle
lezioni, misure di didattica individualizzata e personalizzata, alla luce di una
prassi educativa inclusiva.
2.2 Attività didattica in classe
Lavorare con ragazzi DSA, molto spesso implica una progettazione, che
permetta all’insegnante di sostegno di attuare tutti quegli accorgimenti dovuti, per
la riduzione del disagio e che conducano al successo scolastico. Progettare vuol
dire, dopo un periodo di osservazione, iniziare a lavorare concretamente con i
ragazzi. All’interno del consiglio di classe con gli insegnanti curricolari, sono
stabiliti, (attraverso la strutturazione di un Piano Didattico Personalizzato “PDP”,
che farà da guida per tutto l’anno scolastico), gli strumenti compensativi che
verranno introdotti. Viene quindi concordato l’uso del computer per svolgere
compiti scritti, traduttori vocali per seguire le lezioni, calcolatrici, tavole
pitagoriche, formulari personalizzati per agevolare il calcolo (ricordiamo che
nell’area del calcolo gli strumenti compensativi e dispensativi riducono il carico
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di lavoro, ma non aumentano le competenze dell’alunno), mappe concettuali sia in
fase di studio che di esposizione inoltre, modalità di somministrazione e tempi di
esecuzione, sono opportunamente calibrati.
L’esperienza che mi accingo a descrivere è stata fatta in un Istituto
professionale ed in una classe prima, ad indirizzo socio sanitario, con alunni in
possesso di requisiti minimi in ingresso.
Su una classe di ventotto studenti, tre presentavano disturbi specifici
dell’apprendimento, due alunni con disabilità cognitive medio gravi per cui, le ore
assegnate in totale, ammontavano a sei settimanali, garantendomi una presenza
abbastanza costante in quella classe e consentendomi di lavorare con la modalità
del piccolo gruppo. La mia attività si svolgeva nelle ore di metodologie operative
e cultura medica.
Durante le ore di metodologie operative, con l’insegnante curricolare,
vista la problematicità della classe a seguire in modo adeguato le spiegazioni delle
varie unità didattiche e, la presenza di diversi alunni con difficoltà, abbiamo
deciso di operare attraverso la strategia del cooperative learning: l’intervento si è
svolto nell’arco di un mese e l’argomento affrontato dagli studenti è stato l’unità
d’apprendimento riguardante la famiglia.
In un primo momento abbiamo suddiviso la classe in piccoli gruppi ai
quali abbiamo assegnato paragrafi dell’unità da svolgere. In questa prima fase di
strutturazione del lavoro, si è trattato di usare proprio quelle metodiche di
sostegno di cui i ragazzi DSA hanno bisogno, prima di affrontare un qualsiasi
argomento. È diventato necessario comunicare in modo preciso gli obiettivi da
raggiungere e i compiti da eseguire, quindi buona parte della prima lezione è
stata proprio dedicata a fornire le indicazioni nel modo più chiaro possibile.
Attraverso la costruzione di mappe concettuali2, usando il libro di testo, è stato
2 Per costruire le mappe, abbiamo usato Cmap applicazione free, della quale possiamo
trovare informazioni in questo lavoro nella sezione Appendice, altrimenti direttamente sul sito dell’Associazione Italiana Dislessici.
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richiesto di capire e ragionare su quali fossero i concetti principali, nonché di
eliminare i dati non essenziali e riuscire a formulare domande significative.
Alla fine, le domande nate da questo lavoro circolavano fra i gruppi e
ognuno doveva fornire le risposte con l’ausilio del testo e delle mappe realizzate.
E’ possibile, quindi, comprendere come la costruzione di una mappa
concettuale, significhi per chiunque si approcci a questa modalità, riuscire a
trasmettere e a restituire, informazioni chiare e dati utili. Partendo da questi
presupposti, è possibile dire che una mappa concettuale non è altro che una
rappresentazione grafica (un disegno schematico, un quadro riassuntivo) di un
ragionamento che è stato fatto e che si vuole comunicare agli altri,
evidenziandone l'oggetto, i punti fondamentali, il percorso e i legami fra i
concetti espressi.
Appare evidente la valenza formativa e didattica dello strumento "mappa
concettuale" (strumento di rappresentazione del pensiero utilizzabile dalle
elementari fino all'università), che costringe chi la prepara a correlare le idee e i
dati a disposizione, a riflettere sulle proprie conoscenze e a cercare di rendere la
comunicazione più chiara possibile. Ovviamente le mappe nate in questo percorso
sono state strutturate in modo molto semplice, adeguato al livello della classe.
Il primo lavoro nel costruire la mappa concettuale riferita al compito
assegnato, è stato quello di visualizzare la natura dei concetti, esplicitarne le
relazioni mettendo in rilievo i rapporti gerarchici. E' quindi evidente che una
mappa concettuale, è stata costruita, quando sono già state raccolte le idee chiave
e i concetti fondamentali.
Individuazione dell’argomento di partenza: in questo caso l’idea
principale è stata la famiglia
Siamo poi passati alla raccolta dei concetti più importanti ad essa
collegati: famiglia patriarcale e nucleare
Abbiamo poi evidenziato, attraverso l’assegnazione delle parole
legame, le connessioni con i nodi individuati (i nodi sono come i
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capitoli e i paragrafi di un libro, ovvero insiemi organizzati di
informazioni autoconclusive)
Sono stati posti i concetti di pari livello sullo stesso asse, mentre
quelli subordinati sono stati messi più in basso ed infine le frecce
sono state orientate nel senso della lettura del collegamento.
Fig. 1.1 Mappa concettuale del lavoro svolto in classe durante le ore di metodologia (anno scolastico 2012/13)
costruita con Cmap.
I ragazzi DSA hanno lavorato molto bene con questa metodica in quanto,
all’interno di un piccolo gruppo, la condizione di interdipendenza positiva ha
determinato in ciascuno la constatazione di essere indispensabile, con buone
ricadute, non solo sulla motivazione e sull'impegno, ma anche sulla qualità delle
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relazioni interpersonali, cosa essenziale per alunni di questo tipo, dove molto
spesso l’autostima è minata da sentimenti di inadeguatezza. Durante tutta
l'attività, ho potuto seguire i miei alunni con particolare attenzione ed ho fornito
quegli strumenti compensativi (in questo caso estesi a tutto il gruppo classe) che
all’interno del lavoro di gruppo avrebbero agevolato la loro partecipazione: il
computer nella formulazione e trascrizione delle domande e l’uso di Cmap per
costruire le Mappe concettuali (ovviamente in questa fase si sono avvalsi del mio
tutoraggio).
Al termine di questa prima parte di lavoro, si è trattato di riuscire a
costruire domande e risposte, che soddisfacessero la richiesta di apprendimento
dell’unità sottoposta. Con la video scrittura, è stato fornito un aiuto fondamentale
nella fase di compilazione delle domande e delle loro risposte: il controllo
ortografico (questa funzione permette di individuare le parole che non
sono ortograficamente corrette) e il facilitatore ortografico, permettendo di
economizzare lo sforzo necessario per scrivere i testi; inoltre ho incentivato l’uso
del dizionario sul web, ogni volta vi sia stata incertezza sul significato di una
parola.
Per quanto riguarda la grafica è importante per gli alunni DSA, che
questa risulti più chiara e lineare possibile. Qualora un testo si presenti
particolarmente lungo, ho usato e fatto usare intestazioni di paragrafo facendo
andare spesso a capo, magari dopo ogni punto di sospensione (capoversi).
Quando possibile, ho usato lo STAMPATO MAIUSCOLO3, mentre è da evitare
l’allineamento giustificato: lo spazio variabile tra le parole non aiuta i loro
movimenti saccadici ed inoltre si evita di spezzare le parole per andare a capo.
Le righe devono essere sufficientemente distanziate (ovvero usare un’interlinea
abbastanza spaziosa). Per quanto riguarda la scelta dei font ho usato quelli “senza
grazie”, basta controllare che abbiano segni “puliti”, senza lineette aggiuntive,
come ad es. il Comics, il Verdana, il Georgia, l’Arial. È necessario impostare il
3 A questo proposito possiamo insegnare ai ragazzi come trasformare un testo qualsiasi
di word in stampato maiuscolo e come accedere a pagine di video scrittura già definite, ovvero già formattate in modo da aiutare la comprensione del testo.
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font in un formato (“corpo”) abbastanza grande: se un corpo di 12 punti può
essere accettabile per il Verdana maiuscolo, per altri tipi di font più piccoli
potrebbero servire almeno 14/16 punti. Per evidenziare le parole chiave ed i
concetti più importanti, o per raggruppare concetti e contenuti tra loro correlati,
ho usato il grassetto e/o colori diversi, facendo attenzione a non esagerare poiché
il testo deve essere chiaro, “pulito”, senza inquinamento visivo. In questo modo, i
ragazzi con problemi specifici d’apprendimento sono stati messi in grado di
collaborare fattivamente con il gruppo e costituirne un supporto qualitativo
significativo, proprio per l’uso di quei mezzi compensativi che ottimizzano il
lavoro, inoltre ho potuto osservare come il gruppo sia riuscito a promuovere
quelle condizioni che consentono all'individuo di acquisire abilità difficili da
raggiungere da solo. Formattare il testo, in modo che risulti di più facile
comprensione, usare il carattere maiuscolo dove è possibile, sono prassi comuni
anche durante attività e discipline diverse, dove l’alunno DSA, deve confrontarsi
comunque con un testo.
L'efficacia della cooperazione è stata data dal senso di responsabilità
personale verso gli altri. In ogni attività cooperativa è stato fondamentale quindi
concludere il compito assegnato, facilitare il lavoro dei compagni e sostenerne gli
sforzi. In tal senso, il mio ruolo volto alla costruzione della responsabilità e al
coinvolgimento individuale (nonché al monitoraggio dell’azione sui DSA) è stato
quello di sovrintendere con attenzione le varie dinamiche, redistribuendo i
compiti qualora si fossero formate situazione di leader o gregario, sempre
valorizzando le abilità individuali, tutte necessarie per l'esecuzione del compito
Il monitoraggio che ho potuto effettuare mi ha fornito l’opportunità per
valutare quanto gli strumenti compensativi si siano dimostrati efficaci nel lavoro
con il gruppo. Ho controllato la qualità delle spiegazioni e degli interscambi tra i
membri e come venivano rielaborati in contenuti dai ragazzi DSA, inoltre ho
potuto notare come l’uso della video scrittura abbia reso, per tutto il gruppo,
l’attività più facile e meglio organizzata. Ciò che va bene per un ragazzo DSA in
genere è funzionale per tutta la classe.
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Dopo aver costruito le mappe, formulate le domande e date le risposte,
sono nate le verifiche successive. Scartate le domande fornite dai ragazzi che
risultavano ripetitive o obsolete, poco significative o non pertinenti, attraverso un
lavoro di revisione, è stato possibile costruire la verifica scritta e orale dell’unità
affrontata.
La verifica accompagna costantemente e sistematicamente i processi di
insegnamento/apprendimento, realizzandosi in un circolo virtuoso tra analisi della
situazione, progettazione, riprogettazione.
Gli studenti nel nostro lavoro, sono stati coinvolti direttamente nella
verifica del loro livello di apprendimento: hanno partecipato, prima alla
preparazione delle prove stesse, poi alla correzione degli errori commessi, fase
nella quale si sono sentiti particolarmente critici e coinvolti, ma al contempo
orgogliosi e soddisfatti dei risultati raggiunti. Devo dire che questo tipo di lavoro
cooperativo, ha permesso di sfruttare al meglio tutte le potenzialità degli strumenti
compensativi forniti ai ragazzi DSA, in un’ottica di una didattica inclusiva, grazie
alla quale tutti gli alunni possono e devono operare e collaborare per raggiungere
quegli obiettivi mirati alla costruzione di un apprendimento significativo dove
ognuno ha la possibilità di migliorare le proprie potenzialità attraverso l’azione
condivisa e collaborativa con l’altro, come dice Vygotskhj,”…ognuno possiede la
propria zona di sviluppo prossimale”4
Sempre nell’ottica dei dispositivi compensativi, abbiamo ritenuto
interessante, vista la difficoltà di organizzazione di molti di questi ragazzi,
introdurre, quasi alla fine dell’anno scolastico, Sunbird, un programma che
permette di gestire calendari, agende, memo, contatti, riunioni. Memorizzabile sul
personal computer, oppure su un server remoto, permette di condividere lo stesso
calendario con un gruppo di persone (ma in questo primo approccio abbiamo
chiesto ai ragazzi di usarlo come agenda scolastica personale).
Con Sunbird, è possibile scegliere se visualizzare solo gli eventi di un
calendario, oppure più eventi contemporaneamente. Una funzionalità che permette
4 Lev Vygotskhj “ Pensiero e linguaggio” Giunti Editore, Firenze 2002
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chiarezza tra un calendario e l’altro, è quella di poter attribuire ad ognuno un
colore diverso, in modo da distinguerne facilmente gli eventi. Ogni evento del
calendario può essere corredato da diverse informazioni, tra cui una categoria
(scelta tra un elenco predefinito o creata dall'utente); inoltre è possibile definire
eventi ricorrenti, secondo varie periodicità (così da non doverli riscrivere
singolarmente ogni volta).
Il calendario può essere visualizzato con viste diverse: giornaliera,
settimanale, multi-settimanale e mensile. Completano le funzionalità principali, la
possibilità di stampare i calendari mediante diversi modelli (lista, agenda
settimanale ed agenda mensile) e di impostare un allarme per essere avvisati
all'approssimarsi di un evento. Introdurre Sunbird quasi alla fine dell’anno
scolastico, è stata una scelta concordata con gli insegnanti curricolari, all’interno
del consiglio di classe, una sorta di compito per le vacanze, dove l’agenda, sempre
aggiornata, avrebbe potuto fornire al rientro, la scansione degli impegni del
ragazzo durante l’estate, in una sorta di “diario telematico” dal quale ripartire per
un nuovo anno scolastico.
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CONCLUSIONI
Le metodiche ora descritte, sono riconosciute tra le più idonee ed efficaci
nella riduzione del disagio degli alunni DSA. È necessario però ricordare che
negli ultimi anni la certificazione per DSA non viene più rilasciata, ma è prassi
ormai consolidata nei vari istituti, di ogni ordine e grado, continuare a seguire i
ragazzi utilizzando tutti gli strumenti che la scuola e la professionalità dei vari
insegnanti possono mettere a disposizione. Come docente dell’area A076,
chiamata a svolgere didattica di sostegno, sento sempre maggiore l’impegno di
poter prestare le mie competenze e il mio operato al fine di garantire a tutti,
nessuno escluso, il diritto di acquisire quegli obbiettivi chiave di cui raccomanda
anche la comunità europea al fine di diventare cittadini attivi e consapevoli.
A questo punto, si potrebbe ampliare la riflessione ponendoci il quesito
se questi accorgimenti metodologici potrebbero essere utilizzati per tutti gli
studenti, attraverso una didattica personalizzata, arrivando ad essere realmente
inclusiva e cooperativa; in breve, a mio parere, trattare un testo mediante le mappe
concettuali, potrebbe divenire una metodologia uguale per tutti e al tempo stesso
diversa per ogni studente, perché ognuno di noi ha un proprio modo di apprendere.
D’altra parte gli studenti DSA, le loro famiglie e molti insegnanti, hanno
capito e dimostrato che non c’è un solo modo per apprendere, ma diverse sono le
metodologie di apprendimento; se messo nelle condizioni giuste ognuno può
elaborare la propria strategia e quindi, la costruzione di mappe di apprendimento,
può rappresentare un ottimo strumento per orientarsi nel testo, recuperare parole
specifiche e contenuti di varia natura.
L’esperienza didattica da me descritta, si è poi ripetuta durante tutto
l’anno scolastico per altre unità e in altre discipline, restituendo ogni volta una
crescita motivazionale collettiva per il gruppo degli studenti e soddisfazione per i
docenti, non più meri trasmettitori di conoscenze, ma orientatori e facilitatori
dell’apprendimento.
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In questa nuova consapevolezza di essere docente, includo anche il mio
percorso PAS , al termine del quale posso affermare di aver avuto la possibilità di
rivedere alcuni aspetti disciplinari e didattici anche alla luce di una scuola in
continuo movimento che ha favorito un confronto con vari docenti appartenenti
non solo ad altre aree disciplinari, ma anche provenienti da esperienze didattiche
diverse, contribuendo ad accrescere la mia consapevolezza come insegnante e a
rafforzare la passione verso questa professione, complessa, ma pur sempre
affascinante.
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APPENDICE
Dispositivi Informatici
Quello che segue è un breve panorama degli strumenti a disposizione
degli insegnanti, sia per quanto riguarda i software free che quelli a pagamento.
Ovviamente nella scuola e nell’esperienza didattica, non è possibile accedere ed
avere la conoscenza di tutte queste piattaforme, sia per i costi, sia per i tempi che
queste richiederebbero per la loro attuazione. L’associazione Italiana per la
dislessia (www.aiditalia.org) ha fornito questo elenco di dispositivi compensativi
sempre aggiornato e di veloce consultazione, collabora fattivamente con le scuole,
fornendo, ad esempio, su richiesta degli istituti, il formato digitale di quei libri
non disponibile tramite l’editoria; tutto questo per agevolare il lavoro di coloro
che a livello educativo si occupano degli studenti DSA. Penso quindi sia corretto
portare alla conoscenza del maggior numero di persone, che si occupano di
educazione, tali metodologie informatiche in quanto, anche se nate per aiutare i
dislessici, possono essere utilizzate a vario titolo e con le opportune modifiche
anche per altre patologie o disagi negli apprendimenti.
Software liberi
Con il termine software libero si intendono programmi rilasciati con una
licenza che permette a chiunque di utilizzarli e che ne incoraggia lo studio, le
modifiche, la redistribuzione. Solitamente questi programmi sono gratuiti e
spesso costruiti a fini didattici, educativi e sociali.
Programmi gratuiti per la lettura dei libri digitali: Balabolka è un
programma freeware (gratuito) di "screen reader" che legge testi di documenti o in
finestre di Windows e li riproduce con voce sintetizzata attraverso gli altoparlanti
del computer. Può leggere testi di documenti DOC, RTF, PDF, HTML, il
contenuto degli Appunti di Windows e testi scritti direttamente dall’utente nella
finestra di lavoro.
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Durante la lettura si può cambiare la velocità e l’intonazione della voce
ascoltata. Il testo letto può essere registrato in file WAV o MP3, per ascoltarlo
anche con lettori audio in mobilità. Per funzionare utilizza i motori linguistici
SAPI (Speech API) di Microsoft, dei quali in Windows potrebbero essere presenti
solo quelli in inglese. Per evitare letture poco comprensibili, è preferibile
installare i motori linguistici nella propria lingua. Nel sito del produttore, sono
presenti diversi collegamenti a moduli di motori vocali in diverse lingue.
Dalla stessa pagina Web del programma si può prelevare anche un file
con 41 interfacce grafiche (skin) per cambiare l’aspetto della finestra di lavoro.
DSpeech è un programma in grado di leggere ad alta voce il testo scritto
e di scegliere le frasi da pronunciare a seconda delle risposte vocali dell'utente. E'
progettato specificamente per fornire in maniera rapida e diretta le funzioni di
maggiore utilità pratica che si richiedono ai programmi di questo tipo,
mantenendo al contempo al minimo l'invasività e il consumo di risorse (non si
installa, non si integra nel sistema, è "leggerissimo", si avvia in un attimo e non
scrive niente nel registro). Le principali caratteristiche di DSpeech sono:
1. Permette di salvare l'output sotto forma di file Wav o Mp3
2. Permette di selezionare rapidamente voci diverse e combinarle tra
loro per creare dialoghi fra più voci.
Programmi gratuiti per l'utilizzo con i libri digitali per la costruzione di
mappe:
CMAP è un programma Open Source multipiattaforma per progettare
“learning object” specifico per l’elaborazione di mappe concettuali, che può
essere utilizzato per realizzare anche altre rappresentazioni delle conoscenze.
Sviluppato in Java dall'Institute for Human and Machine Cognition della Cornell
University of West Florida, è distribuito gratuitamente dal sito produttore nella
sezione downloads http://cmap.ihmc.us/download/ per sistemi Windows, Mac
OSX, Linux e Solaris. Rende rapida la realizzazione di mappe concettuali anche
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complesse ed offre anche strumenti di razionalizzazione e rappresentazione delle
idee molto avanzati, con modalità di personalizzazione grafica funzionali per
mappe altamente funzionali e allo stesso tempo gradevoli e di immediata lettura.
L'ambiente richiede una certa pratica per impiegarlo nel modo migliore con tutte
le funzioni fondamentali, poiché l'interfaccia non è di immediata comprensione.
Le ultime versioni del software consentono di integrare file e documentazione
nelle mappe, trascinandoli semplicemente con il mouse: è possibile creare
collegamenti tra mappe e di condividerle attraverso archivi on line. E' scaricabile
gratuitamente per fini educativi.
Freemind è un editor per mappe mentali leggero e veloce. Per
funzionare non necessita di una grande quantità di ram. Non ha grandi pretese
neanche in termini di spazio; infatti, una volta installato, occupa circa 10 Mb nel
disco fisso. E’ Open source e gratuito, liberamente scaricabile dal sito degli autori.
Per stessa ammissione dei programmatori, Freemind non è un software per mappe
mentali nel senso stretto del termine, così come è stato teorizzato dallo psicologo
inglese Tony Buzan intorno al 1960. Nonostante questo aspetto, rimane il grande
interesse per l’applicazione che, oltretutto, permette di gestire alcune operazioni
molto utili. Come, ad esempio, inserire collegamenti nei vari nodi, esportare la
mappa in formato HTML, modificare l’aspetto dei nodi con disegni e colori vari,
e tante altre cose.
Programmi gratuiti con correttore ortografico per scrivere documenti, fogli
di calcolo, presentazioni...
Per poter correggere ortograficamente e sintatticamente i testi scritti,
possiamo usare un programma di videoscrittura con la correzione ortografica.
Tralasciando i programmi Office di carattere proprietario (che hanno costi
notevoli) possiamo consigliare il programma free "Open Office": notevolmente
evoluto, è in italiano e la correzione è buona. Open Office è un pacchetto che
comprende diversi programmi: videoscrittura, creazione di tabelle, creazione di
presentazioni, disegno, database, sia per programmi Windows, che Linux,o Mac.
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Integra un sistema di riconoscimento vocale che, tramite un semplice linguaggio
di script, consente di creare dialoghi interattivi con l'utente.
Permette di configurare le voci in maniera indipendente.
Tramite appositi TAG, consente di variare dinamicamente le
caratteristiche delle voci durante la riproduzione (velocità, volume e frequenza),
inserire pause, enfatizzare termini o fare lo spelling.
Permette di catturare e riprodurre automaticamente il contenuto del
ClipBoard.
Supporta tutti gli engine vocali compatibili con SAPI 4 e 5.
Integra una personalità virtuale dotata di intelligenza artificiale (si fa per
dire) in grado di dialogare con l'utente.
Il programma è gratuito (freeware) e scaricabile liberamente. Ricordarsi di
scaricare nel download tutte le sezioni interessate e installarle in successione. Nel
caso di installazione di una sintesi vocale ricordarsi di andare nel pannello di
controllo di Windows, in "sintesi e riconoscimento vocale" e applicare la sintesi in
italiano.
Servizi gratuiti su Internet
Liber Liber, nota per il progetto di biblioteca telematica accessibile
gratuitamente (progetto Manuzio) e per l'archivio musicale (Liber Musica), è una
o.n.l.u.s. (organizzazione non lucrativa di utilità sociale) che ha come obiettivo la
promozione di ogni espressione artistica e intellettuale. In particolare, Liber Liber
si propone di favorire l'utilizzazione consapevole delle tecnologie informatiche in
campo umanistico e di avvicinare la cultura umanistica e quella scientifica, (...)
nelle pagine del sito potete trovare audiolibri ed e-book in diversi formati divisi in
ordine alfabetico per autore ed argomento.
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Software proprietari
Con il termine software proprietario si indicano quei programmi ai quali i
proprietari impongono restrizioni sul loro utilizzo, la modifica, riproduzione o
distribuzione. Queste restrizioni vengono ottenute con mezzi tecnici (nascondendo
il codice sorgente) o legali (licenze, copyright, brevetti). Spesso (non sempre)
questi programmi sono a pagamento.
Programmi per la lettura dei libri di testo digitali
ALFa READER 3 è un lettore vocale compensativo delle Edizioni
Erickson su chiavetta USB da 8 Gb. Ha 3 voci preinstallate (italiano maschile e
femminile + 1 inglese della Nuance), permette l'ascolto di testi su word, pdf aperti.
Evidenzia le parole che legge, mantenendo la formattazione del testo, registrando
eventualmente il testo letto in file audio (wav e mp3), permette di scegliere voci
alternative, consente regolazione e personalizzazione della lettura, anche con
scansione delle singole parole.
Il programma delle Edizioni Erickson, "Dislessia evolutiva" (libro + cd),
contiene anche la sintesi vocale SILVIA di buona pronuncia e utilizzabile per la
lettura dei testi digitali. Vocal Reader è un lettore vocale di file e documenti, è in
grado di leggere qualunque file contenente testo leggibile, qualunque pagina WEB
e documenti (testo con qualunque estensione, .pdf, .opf, pagine web, doc, xls,
ppt, .wri, .rtf, ecc.).
Vocal Reader, tramite il suo registratore interno, è in grado di registrare
la lettura vocale in file audio (.wav, .mp3), è compatibile con tutte le versioni di
Windows. Al momento ci sono 30 voci di 11 lingue diverse (si scaricano).
Carlo II V6 Standard è un editor di testi dotato di sintesi vocale che si
propone di facilitare i processi di scrittura o, più in generale di text processing, in
soggetti affetti da diversi tipi di disabilità. E' concepito anche come uno strumento
che accompagna l'attività nel soggetto che ha già acquisito il codice scritto, ma
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che per diversi motivi, ha degli impedimenti nella lettura e/o nella scrittura
manuale
CARLO Mobile V6 Standard è un coerente insieme di applicazioni
raggruppate in un'unica interfaccia, ideate per aumentare il grado di autonomia
delle persone che privilegiano l'apprendimento attraverso il canale uditivo. Si
rivolge pertanto sia a ragazzi e adulti con dislessia e più in generale a persone con
difficoltà di lettura, a chi è impegnato nell'apprendimento orale delle lingue
straniere. Con sintesi vocale Loquendo in italiano. Carlo Mobile V6 Studio con
sintesi vocale Loquendo in italiano e una lingua straniera.
Programmi da usare con i libri digitali per la costruzione di mappe
Knowledge Manager è un approccio d'avanguardia delle mappe
concettuali! Una tecnologia per la rappresentazione e gestione della conoscenza
con le mappe concettuali, valida in qualunque attività, particolarmente utile per
l'apprendimento in qualunque situazione e per la gestione della conoscenza.
Software basato sui principi della psicologia cognitiva, il suo alto grado
di automazione permette l'emulazione di alcuni processi di pensiero, di memoria e
della comunicazione umana, orientandosi principalmente all'apprendimento in
presenza e a distanza in tutte le età. Sperimentazioni ufficiali segnalano successi
anche in casi di disabilità dell'apprendimento.
Servizi su Internet
Il Centro Internazionale del Libro Parlato nasce a Feltre nel 1983, con
lo scopo di aiutare i non vedenti (ed ora anche i dislessici) ad accostarsi alla
lettura ed allo studio. Rendere meno pesanti le giornate buie con l'ascolto di un
buon libro e realizzare il desiderio di laurea di tanti studenti, è lo scopo principale
del nostro operato. Le numerose richieste pervengono da tutto il territorio
nazionale ma il servizio è esteso anche all'estero
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Menzioniamo anche gli "audiolibri" in Podcast che si possono trovare
sul sito ITUNES. Questo sito è dedicato all'utilizzo degli IPOD della Apple (che
tanta fortuna hanno fra i nostri figli). Il software "iTunes" è quello che permette
di gestire gli "iPod" per inserire canzoni, video, e registrazioni audio (la maggior
parte sono gratuite) in quello che viene chiamato Podcast. Quest'ultimo garantisce
un'ottima qualità audio e sono disponibili favole, libri, brani radiofonici, lettura di
articoli giornalistici, audio di trasmissioni televisive. Per accedervi e ascoltarli è
necessario possedere un iPod e il collegamento Internet, accluso alla confezione si
troverà il software necessario per scaricare i Podcast.
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BIBLIOGRAFIA
- Lev Vygotskhj: Pensiero e linguaggio. Giunti Editore - Firenze 2002
- F. Lughezzani , D. Princivalle: Clippy Extra vol. 1.Hoepli Editore –
Milano 2011
- M.Meloni, N. Sponsa: La dislessia raccontata agli insegnanti. Libri liberi
Editore – Firenze 2002
- A. Capuano, F. Storace: BES e DSA, Libri Liberi Editore – Firenze 2013
SITOGRAFIA
- www.aiditalia.org
- www.apprendimentocooperativo.it