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1 Università di Pisa Percorsi Abilitanti Speciali (PAS) DSA E DISPOSITIVI COMPENSATIVI Elaborato presentato per il conseguimento dell’Abilitazione all’insegnamento nella Classe di concorso A076 – Trattamento testi, calcolo, contabilità elettronica e applicazioni gestionali Relatore: Prof. Paolo MILAZZO Candidata: Lorella BURALLI (matr. 515145) Anno Accademico 2013/14

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Università di Pisa

Percorsi Abilitanti Speciali (PAS)

DSA E DISPOSITIVI COMPENSATIVI

Elaborato presentato per il

conseguimento dell’Abilitazione

all’insegnamento

nella Classe di concorso

A076 – Trattamento testi, calcolo, contabilità elettronica e

applicazioni gestionali

Relatore:

Prof. Paolo MILAZZO

Candidata:

Lorella BURALLI (matr. 515145)

Anno Accademico 2013/14

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INDICE

INTRODUZIONE .................................................................................................. 3

CAPITOLO 1 – DSA E INTERVENTI COMPENSATIVI ............................... 5

1.1 Conoscenza della dislessia e sua presa in carico ................................................ 5

CAPITOLO 2 – ESPERIENZE NELLASCUOLA CON DSA E

METODOLOGIE COMPENSATIVE ................................................................ 7

2.1 Metodologie didattiche....................................................................................... 7

2.2 Attività didattica in classe .................................................................................. 8

CONCLUSIONI ................................................................................................... 16

APPENDICE ........................................................................................................ 18

BIBLIOGRAFIA ................................................................................................. 25

SITOGRAFIA ..................................................................................................... 25

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INTRODUZIONE

Grazie agli strumenti informatici, la comunicazione a scuola è

notevolmente cambiata rispondendo, in questo modo, alle richieste europee

inserite nell’agenda di Lisbona.

Le tecnologie offrono nuove opportunità per assolvere ad uno dei compiti

principali e irrinunciabili: formare individui dotati di spiccate capacità critiche ed

analitiche tali da renderli autonomi e consapevoli nelle decisioni. Non si tratta

soltanto di possedere le capacità strumentali per padroneggiare un mondo sempre

più computerizzato, ma di sfruttare la modernità per raggiungere più agevolmente

una meta senza tempo: il libero esercizio della ragione.

L’introduzione delle tecnologie informatiche e l’uso di Internet nella

didattica comportano una nuova alfabetizzazione culturale. Un esempio può

essere offerto dall'ideazione e realizzazione di ipertesti, ovvero testi elettronici che

possono essere sfogliati in più direzioni in base all'interesse ed alle conoscenze

dello studente, con spostamenti tematici e cognitivi tramite semplici click del

mouse. La creazione di un ipertesto presuppone una serie di passaggi e operazioni

molto differenti rispetto alla scrittura di un testo sequenziale: organizzazione dei

concetti principali in una struttura reticolare, raggruppamento dei nodi

contenutistici secondo una struttura gerarchica, inserimento di strumenti per la

navigazione (links e menù), creazione di un testo aperto modificabile da altre

persone.

La teoria del codice duale afferma che la rappresentazione delle

conoscenze nella memoria a lungo termine è basata sia su forme iconiche

(immagini) sia su forme simboliche (parole). Le informazioni vengono

conservate più facilmente se immaginate e codificate tramite codice verbale e

codice visivo (cioè per mezzo di più sistemi simbolici), mentre i concetti astratti

vengono conservati più faticosamente perché codificati solo mediante stringhe

verbali.

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La tecnologia informatica (software specifici per la didattica, computer,

scanner, proiettori ecc.) esercita un forte potere attrattivo per quei docenti che

intendono farne prassi quotidiana; attraverso la progettazione di percorsi formativi

ben strutturati e adattabili alle specifiche esigenze della classe, si mette in moto un

processo di apprendimento non meccanico e passivo, ma vissuto e partecipato,

grazie all'adozione di software didattici non ripetitivi e rigidi, dotati di interfaccia

grafica accattivante. Gli insegnanti, attraverso l'uso di appositi programmi che

gestiscono i percorsi di apprendimento, possono inoltre monitorare più

efficacemente il percorso formativo degli alunni e valutare se apportare modifiche

e diversificarlo in base alle differenti capacità, consentendo agli alunni di

apprendere e gestire criticamente l'enorme massa di informazioni offerte dalle

nuove tecnologie.

In quest’ottica, si colloca il lavoro di docente della A076, come

insegnante di sostegno e di fatto, è quanto ho svolto negli ultimi anni presso gli

istituti professionali dove sono stata incaricata.

A tale proposito, ho cercato di unire le due anime della mia professione,

quella di trattamento testi e l’altra di insegnante di sostegno. In quest’ambito ho

potuto avvalermi di varie tecnologie informatiche per far fronte alle molteplici

disabilità e difficoltà che i ragazzi con problemi hanno posto. In particolar modo,

mi sono occupata di dislessia e autismo, nel cui ambito le tecnologie informatiche

sono ormai diventate prassi consolidate e riconosciute nella prima, mentre per

quanto riguarda la seconda, ancora si procede in modo sperimentale e del tutto

empirico.

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Capitolo 1

DSA E INTERVENTI COMPENSATIVI

1.1 Conoscenza della dislessia e sua presa in carico

La Dislessia è un Disturbo Specifico dell'Apprendimento (DSA). Con

questo termine ci si riferisce ai soli disturbi delle abilità di base importanti per

l’apprendimento scolastico ed in particolare a: dislessia, disortografia, disgrafia e

discalculia.

La principale caratteristica di questa categoria è la sua specificità,

ovvero il disturbo interessa uno specifico dominio di abilità (lettura, scrittura,

calcolo) lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Ciò significa che

per avere una diagnosi di dislessia, l’alunno non deve presentare alcun deficit di

intelligenza, né deficit sensoriali o neurologici.

Tale disturbo è determinato da un'alterazione neurobiologica che

caratterizza i DSA (disfunzione nel funzionamento di alcuni gruppi di cellule

deputate al riconoscimento delle lettere-parole e il loro significato).

Chi si occupa del bambino/ragazzo DSA deve effettuare una "presa in

carico", un processo cioè integrato e continuativo con cui si garantisce un

coordinamento di interventi che sfociano nella stesura di un Piano Didattico

Personalizzato (PDP) favorendo la riduzione del disturbo, l'inserimento scolastico,

sociale e lavorativo e il più completo sviluppo delle potenzialità dei singoli

individui.

Dopo la diagnosi, fatta da un centro specializzato o da una qualunque ASL, si può

intervenire con programmi riabilitativi, fatti presso i centri stessi che hanno

diagnosticato il disturbo, o presso centri adeguati, tramite software riabilitativi e/o

trattamenti logopedici.

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Si è visto che i trattamenti più efficaci sono quelli che utilizzano

procedure informatizzate per automatizzare il processo di riconoscimento lessicale

e sublessicale. L’uso di software specifici nel disturbo del ragazzo dislessico,

permette di affrontare più serenamente le richieste scolastiche e di riabilitare le

competenze deficitarie.

Sul mercato, si possono trovare programmi atti ad automatizzare il

processo di lettura per quanto riguarda le abilità strumentali (correttezza e

rapidità), oppure programmi che permettono di migliorare gli aspetti

metacognitivi per una maggiore comprensione del testo scritto.

Esistono poi software che fungono da strumenti compensativi come

l'editor di testi, una tipologia di software che consente di scrivere dei testi e può

essere usato in abbinamento o in sostituzione al tradizionale quaderno, la sintesi

vocale, che trasforma in audio il testo digitale, importato o scritto, il traduttore

automatico, programma in grado di tradurre testi in diverse lingue e i libri digitali,

che sono libri scolastici forniti dalle case editrici, direttamente in formato digitale.

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Capitolo 2

ESPERIENZE NELLA SCUOLA CON DSA E

METODOLOGIE COMPENSATIVE

2.1 Metodologie Didattiche

Mi sono occupata personalmente degli studenti DSA che arrivano alle

scuole superiori dopo aver ricevuto attenzioni didattiche specifiche, sia nella

scuola primaria che nella secondaria di 1 grado.

Le Indicazioni Nazionali (decreto ministeriale n 254 del 16 novembre

2012.) insistono sul dovere professionale di “qualsiasi docente di aiutare ad

accrescere competenze e apprendimenti, utilizzando gli strumenti e le modalità

più adatte al destinatario del suo intervento educativo”.

In una scuola superiore che richiede conoscenze e competenze più

complesse, la difficoltà maggiore per i DSA è gestire le problematiche a livello

attentivo, essendoci difficoltà nell’autonomia e quindi nell’organizzazione e nella

pianificazione delle risorse.

Riportando quella che è stata la mia esperienza didattica con questi

ragazzi, vorrei parlare, in particolar modo, di quegli strumenti compensativi1 che

sostituiscono e facilitano la prestazione richiesta nell’attività deficitaria. Questi

permettono di aggirare le difficoltà legate alle abilità di base, per focalizzare

l’attenzione sui processi cognitivi di problem solving, sull’organizzazione delle

informazioni e sulle capacità critiche metacognitive.

Quando si parla di strumenti compensativi, il pensiero corre alla

tecnologia informatica e ciò è molto giusto, basti pensare ad un problema di

1 Oltre agli strumenti compensativi, vi sono varie misure dispensative, oltre quelle già

contenute nella normativa. Potrebbe risultare utile dispensare gli alunni DSA dall’appartenere ad una classe troppo numerosa, dall’usare testi stampati di difficile comprensione dal punto di vista della codifica, da contenuti troppo vasti o contenuti lessicali troppo ricchi di parole ecc.

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disgrafia e di come l’uso della tastiera possa agevolmente aiutare l’alunno, inoltre

è bene ricordare che questi strumenti sono più efficaci se usati in un ambito di

apprendimento tra pari, vale a dire usare il computer a coppie è molto più utile che

in attività individuali.

Per quanto riguarda la mia esperienza, ho usufruito del laboratorio di

trattamento testi, all’interno del quale i ragazzi con problemi di dislessia o più in

generale i DSA, hanno potuto agevolmente usare il computer in piccoli gruppi di

lavoro, per acquisire competenze utili allo svolgimento dell’attività e alla

realizzazione dei compiti. Per realizzare il lavoro che andrò a descrivere, l’intera

classe si è trasferita nel laboratorio di trattamento testi nelle ore in cui l’aula era a

disposizione.

Il mio lavoro con i ragazzi DSA si è svolto in laboratorio ed anche in

classe, in collaborazione con l’insegnante curriculare e, in accordo con le

disposizioni ministeriali; ho provveduto ad inserire nel normale svolgimento delle

lezioni, misure di didattica individualizzata e personalizzata, alla luce di una

prassi educativa inclusiva.

2.2 Attività didattica in classe

Lavorare con ragazzi DSA, molto spesso implica una progettazione, che

permetta all’insegnante di sostegno di attuare tutti quegli accorgimenti dovuti, per

la riduzione del disagio e che conducano al successo scolastico. Progettare vuol

dire, dopo un periodo di osservazione, iniziare a lavorare concretamente con i

ragazzi. All’interno del consiglio di classe con gli insegnanti curricolari, sono

stabiliti, (attraverso la strutturazione di un Piano Didattico Personalizzato “PDP”,

che farà da guida per tutto l’anno scolastico), gli strumenti compensativi che

verranno introdotti. Viene quindi concordato l’uso del computer per svolgere

compiti scritti, traduttori vocali per seguire le lezioni, calcolatrici, tavole

pitagoriche, formulari personalizzati per agevolare il calcolo (ricordiamo che

nell’area del calcolo gli strumenti compensativi e dispensativi riducono il carico

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di lavoro, ma non aumentano le competenze dell’alunno), mappe concettuali sia in

fase di studio che di esposizione inoltre, modalità di somministrazione e tempi di

esecuzione, sono opportunamente calibrati.

L’esperienza che mi accingo a descrivere è stata fatta in un Istituto

professionale ed in una classe prima, ad indirizzo socio sanitario, con alunni in

possesso di requisiti minimi in ingresso.

Su una classe di ventotto studenti, tre presentavano disturbi specifici

dell’apprendimento, due alunni con disabilità cognitive medio gravi per cui, le ore

assegnate in totale, ammontavano a sei settimanali, garantendomi una presenza

abbastanza costante in quella classe e consentendomi di lavorare con la modalità

del piccolo gruppo. La mia attività si svolgeva nelle ore di metodologie operative

e cultura medica.

Durante le ore di metodologie operative, con l’insegnante curricolare,

vista la problematicità della classe a seguire in modo adeguato le spiegazioni delle

varie unità didattiche e, la presenza di diversi alunni con difficoltà, abbiamo

deciso di operare attraverso la strategia del cooperative learning: l’intervento si è

svolto nell’arco di un mese e l’argomento affrontato dagli studenti è stato l’unità

d’apprendimento riguardante la famiglia.

In un primo momento abbiamo suddiviso la classe in piccoli gruppi ai

quali abbiamo assegnato paragrafi dell’unità da svolgere. In questa prima fase di

strutturazione del lavoro, si è trattato di usare proprio quelle metodiche di

sostegno di cui i ragazzi DSA hanno bisogno, prima di affrontare un qualsiasi

argomento. È diventato necessario comunicare in modo preciso gli obiettivi da

raggiungere e i compiti da eseguire, quindi buona parte della prima lezione è

stata proprio dedicata a fornire le indicazioni nel modo più chiaro possibile.

Attraverso la costruzione di mappe concettuali2, usando il libro di testo, è stato

2 Per costruire le mappe, abbiamo usato Cmap applicazione free, della quale possiamo

trovare informazioni in questo lavoro nella sezione Appendice, altrimenti direttamente sul sito dell’Associazione Italiana Dislessici.

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richiesto di capire e ragionare su quali fossero i concetti principali, nonché di

eliminare i dati non essenziali e riuscire a formulare domande significative.

Alla fine, le domande nate da questo lavoro circolavano fra i gruppi e

ognuno doveva fornire le risposte con l’ausilio del testo e delle mappe realizzate.

E’ possibile, quindi, comprendere come la costruzione di una mappa

concettuale, significhi per chiunque si approcci a questa modalità, riuscire a

trasmettere e a restituire, informazioni chiare e dati utili. Partendo da questi

presupposti, è possibile dire che una mappa concettuale non è altro che una

rappresentazione grafica (un disegno schematico, un quadro riassuntivo) di un

ragionamento che è stato fatto e che si vuole comunicare agli altri,

evidenziandone l'oggetto, i punti fondamentali, il percorso e i legami fra i

concetti espressi.

Appare evidente la valenza formativa e didattica dello strumento "mappa

concettuale" (strumento di rappresentazione del pensiero utilizzabile dalle

elementari fino all'università), che costringe chi la prepara a correlare le idee e i

dati a disposizione, a riflettere sulle proprie conoscenze e a cercare di rendere la

comunicazione più chiara possibile. Ovviamente le mappe nate in questo percorso

sono state strutturate in modo molto semplice, adeguato al livello della classe.

Il primo lavoro nel costruire la mappa concettuale riferita al compito

assegnato, è stato quello di visualizzare la natura dei concetti, esplicitarne le

relazioni mettendo in rilievo i rapporti gerarchici. E' quindi evidente che una

mappa concettuale, è stata costruita, quando sono già state raccolte le idee chiave

e i concetti fondamentali.

Individuazione dell’argomento di partenza: in questo caso l’idea

principale è stata la famiglia

Siamo poi passati alla raccolta dei concetti più importanti ad essa

collegati: famiglia patriarcale e nucleare

Abbiamo poi evidenziato, attraverso l’assegnazione delle parole

legame, le connessioni con i nodi individuati (i nodi sono come i

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capitoli e i paragrafi di un libro, ovvero insiemi organizzati di

informazioni autoconclusive)

Sono stati posti i concetti di pari livello sullo stesso asse, mentre

quelli subordinati sono stati messi più in basso ed infine le frecce

sono state orientate nel senso della lettura del collegamento.

Fig. 1.1 Mappa concettuale del lavoro svolto in classe durante le ore di metodologia (anno scolastico 2012/13)

costruita con Cmap.

I ragazzi DSA hanno lavorato molto bene con questa metodica in quanto,

all’interno di un piccolo gruppo, la condizione di interdipendenza positiva ha

determinato in ciascuno la constatazione di essere indispensabile, con buone

ricadute, non solo sulla motivazione e sull'impegno, ma anche sulla qualità delle

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relazioni interpersonali, cosa essenziale per alunni di questo tipo, dove molto

spesso l’autostima è minata da sentimenti di inadeguatezza. Durante tutta

l'attività, ho potuto seguire i miei alunni con particolare attenzione ed ho fornito

quegli strumenti compensativi (in questo caso estesi a tutto il gruppo classe) che

all’interno del lavoro di gruppo avrebbero agevolato la loro partecipazione: il

computer nella formulazione e trascrizione delle domande e l’uso di Cmap per

costruire le Mappe concettuali (ovviamente in questa fase si sono avvalsi del mio

tutoraggio).

Al termine di questa prima parte di lavoro, si è trattato di riuscire a

costruire domande e risposte, che soddisfacessero la richiesta di apprendimento

dell’unità sottoposta. Con la video scrittura, è stato fornito un aiuto fondamentale

nella fase di compilazione delle domande e delle loro risposte: il controllo

ortografico (questa funzione permette di individuare le parole che non

sono ortograficamente corrette) e il facilitatore ortografico, permettendo di

economizzare lo sforzo necessario per scrivere i testi; inoltre ho incentivato l’uso

del dizionario sul web, ogni volta vi sia stata incertezza sul significato di una

parola.

Per quanto riguarda la grafica è importante per gli alunni DSA, che

questa risulti più chiara e lineare possibile. Qualora un testo si presenti

particolarmente lungo, ho usato e fatto usare intestazioni di paragrafo facendo

andare spesso a capo, magari dopo ogni punto di sospensione (capoversi).

Quando possibile, ho usato lo STAMPATO MAIUSCOLO3, mentre è da evitare

l’allineamento giustificato: lo spazio variabile tra le parole non aiuta i loro

movimenti saccadici ed inoltre si evita di spezzare le parole per andare a capo.

Le righe devono essere sufficientemente distanziate (ovvero usare un’interlinea

abbastanza spaziosa). Per quanto riguarda la scelta dei font ho usato quelli “senza

grazie”, basta controllare che abbiano segni “puliti”, senza lineette aggiuntive,

come ad es. il Comics, il Verdana, il Georgia, l’Arial. È necessario impostare il

3 A questo proposito possiamo insegnare ai ragazzi come trasformare un testo qualsiasi

di word in stampato maiuscolo e come accedere a pagine di video scrittura già definite, ovvero già formattate in modo da aiutare la comprensione del testo.

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font in un formato (“corpo”) abbastanza grande: se un corpo di 12 punti può

essere accettabile per il Verdana maiuscolo, per altri tipi di font più piccoli

potrebbero servire almeno 14/16 punti. Per evidenziare le parole chiave ed i

concetti più importanti, o per raggruppare concetti e contenuti tra loro correlati,

ho usato il grassetto e/o colori diversi, facendo attenzione a non esagerare poiché

il testo deve essere chiaro, “pulito”, senza inquinamento visivo. In questo modo, i

ragazzi con problemi specifici d’apprendimento sono stati messi in grado di

collaborare fattivamente con il gruppo e costituirne un supporto qualitativo

significativo, proprio per l’uso di quei mezzi compensativi che ottimizzano il

lavoro, inoltre ho potuto osservare come il gruppo sia riuscito a promuovere

quelle condizioni che consentono all'individuo di acquisire abilità difficili da

raggiungere da solo. Formattare il testo, in modo che risulti di più facile

comprensione, usare il carattere maiuscolo dove è possibile, sono prassi comuni

anche durante attività e discipline diverse, dove l’alunno DSA, deve confrontarsi

comunque con un testo.

L'efficacia della cooperazione è stata data dal senso di responsabilità

personale verso gli altri. In ogni attività cooperativa è stato fondamentale quindi

concludere il compito assegnato, facilitare il lavoro dei compagni e sostenerne gli

sforzi. In tal senso, il mio ruolo volto alla costruzione della responsabilità e al

coinvolgimento individuale (nonché al monitoraggio dell’azione sui DSA) è stato

quello di sovrintendere con attenzione le varie dinamiche, redistribuendo i

compiti qualora si fossero formate situazione di leader o gregario, sempre

valorizzando le abilità individuali, tutte necessarie per l'esecuzione del compito

Il monitoraggio che ho potuto effettuare mi ha fornito l’opportunità per

valutare quanto gli strumenti compensativi si siano dimostrati efficaci nel lavoro

con il gruppo. Ho controllato la qualità delle spiegazioni e degli interscambi tra i

membri e come venivano rielaborati in contenuti dai ragazzi DSA, inoltre ho

potuto notare come l’uso della video scrittura abbia reso, per tutto il gruppo,

l’attività più facile e meglio organizzata. Ciò che va bene per un ragazzo DSA in

genere è funzionale per tutta la classe.

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Dopo aver costruito le mappe, formulate le domande e date le risposte,

sono nate le verifiche successive. Scartate le domande fornite dai ragazzi che

risultavano ripetitive o obsolete, poco significative o non pertinenti, attraverso un

lavoro di revisione, è stato possibile costruire la verifica scritta e orale dell’unità

affrontata.

La verifica accompagna costantemente e sistematicamente i processi di

insegnamento/apprendimento, realizzandosi in un circolo virtuoso tra analisi della

situazione, progettazione, riprogettazione.

Gli studenti nel nostro lavoro, sono stati coinvolti direttamente nella

verifica del loro livello di apprendimento: hanno partecipato, prima alla

preparazione delle prove stesse, poi alla correzione degli errori commessi, fase

nella quale si sono sentiti particolarmente critici e coinvolti, ma al contempo

orgogliosi e soddisfatti dei risultati raggiunti. Devo dire che questo tipo di lavoro

cooperativo, ha permesso di sfruttare al meglio tutte le potenzialità degli strumenti

compensativi forniti ai ragazzi DSA, in un’ottica di una didattica inclusiva, grazie

alla quale tutti gli alunni possono e devono operare e collaborare per raggiungere

quegli obiettivi mirati alla costruzione di un apprendimento significativo dove

ognuno ha la possibilità di migliorare le proprie potenzialità attraverso l’azione

condivisa e collaborativa con l’altro, come dice Vygotskhj,”…ognuno possiede la

propria zona di sviluppo prossimale”4

Sempre nell’ottica dei dispositivi compensativi, abbiamo ritenuto

interessante, vista la difficoltà di organizzazione di molti di questi ragazzi,

introdurre, quasi alla fine dell’anno scolastico, Sunbird, un programma che

permette di gestire calendari, agende, memo, contatti, riunioni. Memorizzabile sul

personal computer, oppure su un server remoto, permette di condividere lo stesso

calendario con un gruppo di persone (ma in questo primo approccio abbiamo

chiesto ai ragazzi di usarlo come agenda scolastica personale).

Con Sunbird, è possibile scegliere se visualizzare solo gli eventi di un

calendario, oppure più eventi contemporaneamente. Una funzionalità che permette

4 Lev Vygotskhj “ Pensiero e linguaggio” Giunti Editore, Firenze 2002

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chiarezza tra un calendario e l’altro, è quella di poter attribuire ad ognuno un

colore diverso, in modo da distinguerne facilmente gli eventi. Ogni evento del

calendario può essere corredato da diverse informazioni, tra cui una categoria

(scelta tra un elenco predefinito o creata dall'utente); inoltre è possibile definire

eventi ricorrenti, secondo varie periodicità (così da non doverli riscrivere

singolarmente ogni volta).

Il calendario può essere visualizzato con viste diverse: giornaliera,

settimanale, multi-settimanale e mensile. Completano le funzionalità principali, la

possibilità di stampare i calendari mediante diversi modelli (lista, agenda

settimanale ed agenda mensile) e di impostare un allarme per essere avvisati

all'approssimarsi di un evento. Introdurre Sunbird quasi alla fine dell’anno

scolastico, è stata una scelta concordata con gli insegnanti curricolari, all’interno

del consiglio di classe, una sorta di compito per le vacanze, dove l’agenda, sempre

aggiornata, avrebbe potuto fornire al rientro, la scansione degli impegni del

ragazzo durante l’estate, in una sorta di “diario telematico” dal quale ripartire per

un nuovo anno scolastico.

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CONCLUSIONI

Le metodiche ora descritte, sono riconosciute tra le più idonee ed efficaci

nella riduzione del disagio degli alunni DSA. È necessario però ricordare che

negli ultimi anni la certificazione per DSA non viene più rilasciata, ma è prassi

ormai consolidata nei vari istituti, di ogni ordine e grado, continuare a seguire i

ragazzi utilizzando tutti gli strumenti che la scuola e la professionalità dei vari

insegnanti possono mettere a disposizione. Come docente dell’area A076,

chiamata a svolgere didattica di sostegno, sento sempre maggiore l’impegno di

poter prestare le mie competenze e il mio operato al fine di garantire a tutti,

nessuno escluso, il diritto di acquisire quegli obbiettivi chiave di cui raccomanda

anche la comunità europea al fine di diventare cittadini attivi e consapevoli.

A questo punto, si potrebbe ampliare la riflessione ponendoci il quesito

se questi accorgimenti metodologici potrebbero essere utilizzati per tutti gli

studenti, attraverso una didattica personalizzata, arrivando ad essere realmente

inclusiva e cooperativa; in breve, a mio parere, trattare un testo mediante le mappe

concettuali, potrebbe divenire una metodologia uguale per tutti e al tempo stesso

diversa per ogni studente, perché ognuno di noi ha un proprio modo di apprendere.

D’altra parte gli studenti DSA, le loro famiglie e molti insegnanti, hanno

capito e dimostrato che non c’è un solo modo per apprendere, ma diverse sono le

metodologie di apprendimento; se messo nelle condizioni giuste ognuno può

elaborare la propria strategia e quindi, la costruzione di mappe di apprendimento,

può rappresentare un ottimo strumento per orientarsi nel testo, recuperare parole

specifiche e contenuti di varia natura.

L’esperienza didattica da me descritta, si è poi ripetuta durante tutto

l’anno scolastico per altre unità e in altre discipline, restituendo ogni volta una

crescita motivazionale collettiva per il gruppo degli studenti e soddisfazione per i

docenti, non più meri trasmettitori di conoscenze, ma orientatori e facilitatori

dell’apprendimento.

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In questa nuova consapevolezza di essere docente, includo anche il mio

percorso PAS , al termine del quale posso affermare di aver avuto la possibilità di

rivedere alcuni aspetti disciplinari e didattici anche alla luce di una scuola in

continuo movimento che ha favorito un confronto con vari docenti appartenenti

non solo ad altre aree disciplinari, ma anche provenienti da esperienze didattiche

diverse, contribuendo ad accrescere la mia consapevolezza come insegnante e a

rafforzare la passione verso questa professione, complessa, ma pur sempre

affascinante.

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APPENDICE

Dispositivi Informatici

Quello che segue è un breve panorama degli strumenti a disposizione

degli insegnanti, sia per quanto riguarda i software free che quelli a pagamento.

Ovviamente nella scuola e nell’esperienza didattica, non è possibile accedere ed

avere la conoscenza di tutte queste piattaforme, sia per i costi, sia per i tempi che

queste richiederebbero per la loro attuazione. L’associazione Italiana per la

dislessia (www.aiditalia.org) ha fornito questo elenco di dispositivi compensativi

sempre aggiornato e di veloce consultazione, collabora fattivamente con le scuole,

fornendo, ad esempio, su richiesta degli istituti, il formato digitale di quei libri

non disponibile tramite l’editoria; tutto questo per agevolare il lavoro di coloro

che a livello educativo si occupano degli studenti DSA. Penso quindi sia corretto

portare alla conoscenza del maggior numero di persone, che si occupano di

educazione, tali metodologie informatiche in quanto, anche se nate per aiutare i

dislessici, possono essere utilizzate a vario titolo e con le opportune modifiche

anche per altre patologie o disagi negli apprendimenti.

Software liberi

Con il termine software libero si intendono programmi rilasciati con una

licenza che permette a chiunque di utilizzarli e che ne incoraggia lo studio, le

modifiche, la redistribuzione. Solitamente questi programmi sono gratuiti e

spesso costruiti a fini didattici, educativi e sociali.

Programmi gratuiti per la lettura dei libri digitali: Balabolka è un

programma freeware (gratuito) di "screen reader" che legge testi di documenti o in

finestre di Windows e li riproduce con voce sintetizzata attraverso gli altoparlanti

del computer. Può leggere testi di documenti DOC, RTF, PDF, HTML, il

contenuto degli Appunti di Windows e testi scritti direttamente dall’utente nella

finestra di lavoro.

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BURALLI LORELLA – DSA e dispositivi compensativi

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Durante la lettura si può cambiare la velocità e l’intonazione della voce

ascoltata. Il testo letto può essere registrato in file WAV o MP3, per ascoltarlo

anche con lettori audio in mobilità. Per funzionare utilizza i motori linguistici

SAPI (Speech API) di Microsoft, dei quali in Windows potrebbero essere presenti

solo quelli in inglese. Per evitare letture poco comprensibili, è preferibile

installare i motori linguistici nella propria lingua. Nel sito del produttore, sono

presenti diversi collegamenti a moduli di motori vocali in diverse lingue.

Dalla stessa pagina Web del programma si può prelevare anche un file

con 41 interfacce grafiche (skin) per cambiare l’aspetto della finestra di lavoro.

DSpeech è un programma in grado di leggere ad alta voce il testo scritto

e di scegliere le frasi da pronunciare a seconda delle risposte vocali dell'utente. E'

progettato specificamente per fornire in maniera rapida e diretta le funzioni di

maggiore utilità pratica che si richiedono ai programmi di questo tipo,

mantenendo al contempo al minimo l'invasività e il consumo di risorse (non si

installa, non si integra nel sistema, è "leggerissimo", si avvia in un attimo e non

scrive niente nel registro). Le principali caratteristiche di DSpeech sono:

1. Permette di salvare l'output sotto forma di file Wav o Mp3

2. Permette di selezionare rapidamente voci diverse e combinarle tra

loro per creare dialoghi fra più voci.

Programmi gratuiti per l'utilizzo con i libri digitali per la costruzione di

mappe:

CMAP è un programma Open Source multipiattaforma per progettare

“learning object” specifico per l’elaborazione di mappe concettuali, che può

essere utilizzato per realizzare anche altre rappresentazioni delle conoscenze.

Sviluppato in Java dall'Institute for Human and Machine Cognition della Cornell

University of West Florida, è distribuito gratuitamente dal sito produttore nella

sezione downloads http://cmap.ihmc.us/download/ per sistemi Windows, Mac

OSX, Linux e Solaris. Rende rapida la realizzazione di mappe concettuali anche

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complesse ed offre anche strumenti di razionalizzazione e rappresentazione delle

idee molto avanzati, con modalità di personalizzazione grafica funzionali per

mappe altamente funzionali e allo stesso tempo gradevoli e di immediata lettura.

L'ambiente richiede una certa pratica per impiegarlo nel modo migliore con tutte

le funzioni fondamentali, poiché l'interfaccia non è di immediata comprensione.

Le ultime versioni del software consentono di integrare file e documentazione

nelle mappe, trascinandoli semplicemente con il mouse: è possibile creare

collegamenti tra mappe e di condividerle attraverso archivi on line. E' scaricabile

gratuitamente per fini educativi.

Freemind è un editor per mappe mentali leggero e veloce. Per

funzionare non necessita di una grande quantità di ram. Non ha grandi pretese

neanche in termini di spazio; infatti, una volta installato, occupa circa 10 Mb nel

disco fisso. E’ Open source e gratuito, liberamente scaricabile dal sito degli autori.

Per stessa ammissione dei programmatori, Freemind non è un software per mappe

mentali nel senso stretto del termine, così come è stato teorizzato dallo psicologo

inglese Tony Buzan intorno al 1960. Nonostante questo aspetto, rimane il grande

interesse per l’applicazione che, oltretutto, permette di gestire alcune operazioni

molto utili. Come, ad esempio, inserire collegamenti nei vari nodi, esportare la

mappa in formato HTML, modificare l’aspetto dei nodi con disegni e colori vari,

e tante altre cose.

Programmi gratuiti con correttore ortografico per scrivere documenti, fogli

di calcolo, presentazioni...

Per poter correggere ortograficamente e sintatticamente i testi scritti,

possiamo usare un programma di videoscrittura con la correzione ortografica.

Tralasciando i programmi Office di carattere proprietario (che hanno costi

notevoli) possiamo consigliare il programma free "Open Office": notevolmente

evoluto, è in italiano e la correzione è buona. Open Office è un pacchetto che

comprende diversi programmi: videoscrittura, creazione di tabelle, creazione di

presentazioni, disegno, database, sia per programmi Windows, che Linux,o Mac.

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Integra un sistema di riconoscimento vocale che, tramite un semplice linguaggio

di script, consente di creare dialoghi interattivi con l'utente.

Permette di configurare le voci in maniera indipendente.

Tramite appositi TAG, consente di variare dinamicamente le

caratteristiche delle voci durante la riproduzione (velocità, volume e frequenza),

inserire pause, enfatizzare termini o fare lo spelling.

Permette di catturare e riprodurre automaticamente il contenuto del

ClipBoard.

Supporta tutti gli engine vocali compatibili con SAPI 4 e 5.

Integra una personalità virtuale dotata di intelligenza artificiale (si fa per

dire) in grado di dialogare con l'utente.

Il programma è gratuito (freeware) e scaricabile liberamente. Ricordarsi di

scaricare nel download tutte le sezioni interessate e installarle in successione. Nel

caso di installazione di una sintesi vocale ricordarsi di andare nel pannello di

controllo di Windows, in "sintesi e riconoscimento vocale" e applicare la sintesi in

italiano.

Servizi gratuiti su Internet

Liber Liber, nota per il progetto di biblioteca telematica accessibile

gratuitamente (progetto Manuzio) e per l'archivio musicale (Liber Musica), è una

o.n.l.u.s. (organizzazione non lucrativa di utilità sociale) che ha come obiettivo la

promozione di ogni espressione artistica e intellettuale. In particolare, Liber Liber

si propone di favorire l'utilizzazione consapevole delle tecnologie informatiche in

campo umanistico e di avvicinare la cultura umanistica e quella scientifica, (...)

nelle pagine del sito potete trovare audiolibri ed e-book in diversi formati divisi in

ordine alfabetico per autore ed argomento.

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Software proprietari

Con il termine software proprietario si indicano quei programmi ai quali i

proprietari impongono restrizioni sul loro utilizzo, la modifica, riproduzione o

distribuzione. Queste restrizioni vengono ottenute con mezzi tecnici (nascondendo

il codice sorgente) o legali (licenze, copyright, brevetti). Spesso (non sempre)

questi programmi sono a pagamento.

Programmi per la lettura dei libri di testo digitali

ALFa READER 3 è un lettore vocale compensativo delle Edizioni

Erickson su chiavetta USB da 8 Gb. Ha 3 voci preinstallate (italiano maschile e

femminile + 1 inglese della Nuance), permette l'ascolto di testi su word, pdf aperti.

Evidenzia le parole che legge, mantenendo la formattazione del testo, registrando

eventualmente il testo letto in file audio (wav e mp3), permette di scegliere voci

alternative, consente regolazione e personalizzazione della lettura, anche con

scansione delle singole parole.

Il programma delle Edizioni Erickson, "Dislessia evolutiva" (libro + cd),

contiene anche la sintesi vocale SILVIA di buona pronuncia e utilizzabile per la

lettura dei testi digitali. Vocal Reader è un lettore vocale di file e documenti, è in

grado di leggere qualunque file contenente testo leggibile, qualunque pagina WEB

e documenti (testo con qualunque estensione, .pdf, .opf, pagine web, doc, xls,

ppt, .wri, .rtf, ecc.).

Vocal Reader, tramite il suo registratore interno, è in grado di registrare

la lettura vocale in file audio (.wav, .mp3), è compatibile con tutte le versioni di

Windows. Al momento ci sono 30 voci di 11 lingue diverse (si scaricano).

Carlo II V6 Standard è un editor di testi dotato di sintesi vocale che si

propone di facilitare i processi di scrittura o, più in generale di text processing, in

soggetti affetti da diversi tipi di disabilità. E' concepito anche come uno strumento

che accompagna l'attività nel soggetto che ha già acquisito il codice scritto, ma

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che per diversi motivi, ha degli impedimenti nella lettura e/o nella scrittura

manuale

CARLO Mobile V6 Standard è un coerente insieme di applicazioni

raggruppate in un'unica interfaccia, ideate per aumentare il grado di autonomia

delle persone che privilegiano l'apprendimento attraverso il canale uditivo. Si

rivolge pertanto sia a ragazzi e adulti con dislessia e più in generale a persone con

difficoltà di lettura, a chi è impegnato nell'apprendimento orale delle lingue

straniere. Con sintesi vocale Loquendo in italiano. Carlo Mobile V6 Studio con

sintesi vocale Loquendo in italiano e una lingua straniera.

Programmi da usare con i libri digitali per la costruzione di mappe

Knowledge Manager è un approccio d'avanguardia delle mappe

concettuali! Una tecnologia per la rappresentazione e gestione della conoscenza

con le mappe concettuali, valida in qualunque attività, particolarmente utile per

l'apprendimento in qualunque situazione e per la gestione della conoscenza.

Software basato sui principi della psicologia cognitiva, il suo alto grado

di automazione permette l'emulazione di alcuni processi di pensiero, di memoria e

della comunicazione umana, orientandosi principalmente all'apprendimento in

presenza e a distanza in tutte le età. Sperimentazioni ufficiali segnalano successi

anche in casi di disabilità dell'apprendimento.

Servizi su Internet

Il Centro Internazionale del Libro Parlato nasce a Feltre nel 1983, con

lo scopo di aiutare i non vedenti (ed ora anche i dislessici) ad accostarsi alla

lettura ed allo studio. Rendere meno pesanti le giornate buie con l'ascolto di un

buon libro e realizzare il desiderio di laurea di tanti studenti, è lo scopo principale

del nostro operato. Le numerose richieste pervengono da tutto il territorio

nazionale ma il servizio è esteso anche all'estero

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Menzioniamo anche gli "audiolibri" in Podcast che si possono trovare

sul sito ITUNES. Questo sito è dedicato all'utilizzo degli IPOD della Apple (che

tanta fortuna hanno fra i nostri figli). Il software "iTunes" è quello che permette

di gestire gli "iPod" per inserire canzoni, video, e registrazioni audio (la maggior

parte sono gratuite) in quello che viene chiamato Podcast. Quest'ultimo garantisce

un'ottima qualità audio e sono disponibili favole, libri, brani radiofonici, lettura di

articoli giornalistici, audio di trasmissioni televisive. Per accedervi e ascoltarli è

necessario possedere un iPod e il collegamento Internet, accluso alla confezione si

troverà il software necessario per scaricare i Podcast.

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BIBLIOGRAFIA

- Lev Vygotskhj: Pensiero e linguaggio. Giunti Editore - Firenze 2002

- F. Lughezzani , D. Princivalle: Clippy Extra vol. 1.Hoepli Editore –

Milano 2011

- M.Meloni, N. Sponsa: La dislessia raccontata agli insegnanti. Libri liberi

Editore – Firenze 2002

- A. Capuano, F. Storace: BES e DSA, Libri Liberi Editore – Firenze 2013

SITOGRAFIA

- www.aiditalia.org

- www.apprendimentocooperativo.it