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DSA E SCUOLA Luciana Ventriglia Docente Pedagogista clinico -

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DSA E SCUOLA

Luciana Ventriglia

Docente – Pedagogista clinico-

DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO

Deficit del sistema cognitivo

Menomazione neurologica e/o sensoriale

Disturbi comportamentali-relazionali di tipo primario

Fattori ambientali (svantaggio socio-culturale)

Frequenza scolastica inadeguata (assenza per

malattia…)

DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO

… è una disabilità che non interessa il sistema

cognitivo nella sua globalità, ma è circoscritta

ad una porzione più limitata ed identificabile

del suo funzionamento (leggere, scrivere, fare i

conti,…)

(E. Savelli)

CONCETTO DI ABILITA’

L’abilità è la capacità di eseguire una procedura composta

da una serie di atti in modo rapido, standardizzato e con

un basso dispendio di risorse attentive.

Le abilità richiedono buona automatizzazione delle

procedure implicate nel compito.

(G.Stella)

DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO

Il principale criterio necessario per stabilire la

diagnosi di DSA è quello della esistenza di

discrepanza tra

abilità nel dominio specifico interessato

(che risultano deficitarie in rapporto alle attese

per età e/o classe frequentata)

intelligenza generale

(che invece risulta adeguata all’età cronologica)

(Consensus Conference 2007)

DSA

compromissione significativa e persistente della

funzione interessata

capacità intellettive nella norma

discrepanza tra il rendimento scolastico e le

capacità intellettive.

assenza di deficit sensoriali

assenza di danno neurologico

assenza di disturbi relazionali (primari)

presenza di normali opportunità educative.

DSA

familiarità per il disturbo nel 60-70% dei casi

prevalenza nei maschi

consistente associazione tra i diversi DSA

eterogeneità dei profili funzionali e di espressività

con cui si manifestano

associazione con disturbi psicopatologici secondari

Pentagono prognostico di Critchley

Buone capacità cognitive

Identificazione e

precoce intervento

Comprensione del

disturbo da parte

della famiglia

Adeguato

atteggiamento didatticoBuon equilibrio

psicologico

EVOLUZIONE DEL DISTURBOAdulti dislessici

Numero dei compensati 45%

Numero dei recuperati 20%

Numero dei persistenti 35%

Leggere e scrivere

Nella scuola primaria il 10-15% (2-3 per classe; 50-75

mila in tutta Italia) degli alunni ha difficoltà a svolgere le

normali attività: leggere, scrivere, contare.

Nella scuola secondaria di primo grado 20-25% degli

alunni ha difficoltà a svolgere le normali attività: leggere,

scrivere, contare.

Circa il 5% della popolazione scolastica presenta DSA

(fonte A.I.D.)

DSA: SCUOLA SECONDARIA

Distribuzione scolastica

Negli istituti professionali 10,59 %

Negli istituti tecnici 7,19%

Nei licei classico e linguistico 1,41 %

DSA

dislessia

disortografia

disgrafia

discalculia

Definizione di dislessia

La dislessia è una disabilità specifica dell’apprendimento di origine neurobiologica.

Essa è caratterizzata dalla difficoltà ad effettuare una lettura accurata e/o fluente e da scarsa abilità nella scrittura e nella decodifica.

Queste difficoltà derivano tipicamente da un deficit della componente fonologica del linguaggio, che è spesso inattesa in rapporto alle altre abilità cognitive e alla garanzia di un’adeguata istruzione scolastica. Conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e una ridotta pratica della lettura, che può impedire la crescita del vocabolario e della conoscenza generale.

Lyon, Shaywitz and Shaywitz, Annals of dyslexia 53:1-14, 2003 Dislessia, 1 (3):265-275, 2004

DISLESSIA EVOLUTIVA

E’ una disabilità specifica dell’apprendimento di

origine neurobiologica caratterizzata dalla difficoltà

ad effettuare una lettura accurata e fluente .

Conseguenze secondarie:

problemi di comprensione nella lettura

Riduzione della pratica della lettura

- impedisce la crescita del vocabolario

- impedisce la crescita della conoscenza generale

LetturaVelocità

Decodifica (Riconoscere e nominare

correttamente parole )

Correttezza

Comprensione (Capacità di cogliere il significato del testo)

“Attività costruttiva, interattiva e attiva che richiede

l’integrazione delle informazioni nuove contenute nel

testo, all’interno delle strutture di conoscenza possedute

dal lettore o dall’ascoltatore.”

De Beni , Cisotto, Carretti “Psicologia della lettura e della scrittura”

Reading literacy(Capacità di comprensione della lettura)

L’abilità di capire e usare quelle forme di linguaggio scrittorichieste dalla società e\o apprezzate dall’individuo.

I giovani lettori devono saper costruire un significato da testi di vario tipo.

Leggono:

- per apprendere,

- per far parte della comunità dei lettori a scuola

e nella vita di ogni giorno

- per godimento personale

(Studio internazionale sulla lettura IEA PIRLS 2006)

Prove MT :

velocità, correttezza, comprensione

Il punteggio di rapiditàesprime il tempo medio impiegato dal bambino per leggere una sillaba.

Si ottiene con il rapporto:

numero sec. numero

impiegati sillabe

per la lettura del brano

Prova di comprensione

(testi narrativi; informativi)

Tipologia della prova:

Collettiva

Domande a scelta multipla

Lettura silenziosa

Possibilità di continua

“navigazione nel testo”,senza

sovraccaricare la memoria

Prova di rapidità e correttezza

Tipologia della prova :

Individuale

Lettura ad alta voce

Utilizzo di registratore e

cronometro

Modalità di somministrazione

L’insegnante-somministratore:

legge ad alta voce il titolo e poi indica il punto iniziale del

brano;

Segue, durante la lettura, la prestazione sulla scheda di

verifica e sigla gli errori;

Non deve intervenire per segnalare un errore o

l’omissione di una parola;

Cronometra il tempo impiegato per leggere;

Sospende la prova dopo 4 minuti, prendendo nota del

punto in cui il bambino è arrivato.

Valutazione della correttezza

Sono valutati un punto i seguenti errori:

- Inesatta lettura di una sillaba

- Omissione di sillaba

- Inserzione di sillaba

- Inserzione di parola nella frase

- Omissione di parola

- Omissione o rilettura di una stessa riga

- Pausa che si protrae per più di 5 sec., (tempo ritenuto indicativo

dell’incapacità del bambino di decodificare la parola che verrà letta

dall’insegnante).

Valutazione della correttezza

Sono valutati mezzo punto :

- Gli errori che indicano incertezza nella lettura

- Gli errori di un punto corretti spontaneamente

- Gli errori che non cambiano il significato della frase

- Gli spostamenti di accento

Analisi del comportamento di lettura

Distanza di lettura (avvicina o allontana troppo il testo)

Segue con il dito

Legge le parole lettera per lettera

Caratteristiche degli errori commessi (prevalenza di sostituzioni, elisioni, inversioni, difficoltà legate alla lettura dei digrammi, gruppi consonantici, errori di accentazione)

Caratteristiche della lettura (mancato rispetto della punteggiatura, esitazioni frequenti, lettura ripetuta delle stesse parole, salti di riga, problemi nell’andare a capo …)

Caratteristica delle parole prodotte (sostituzione con parole che rispettano il contenuto o la struttura grammaticale e sintattica del brano, produzione di parole prive di valore lessicale)

Correttezza

Errori di suoni

- Scambi di vocali

- Scambi di consonanti

- Omologhe

- Fonologicamente simili

- Visivamente simili

- Omissioni di suoni

- Aggiunta di suoni

- Riduzione di gruppi

- Riduzione di dittonghi

- Errori di linea (inversioni, migrazioni)

Correttezza

Errori fonetici

Omissione/aggiunta di doppie

Omissione/aggiunta/spostamento di accento

Errori di recupero errato di di/trigrammi(magnone/maglione)

Errori di recupero errato del lessico ortograficoes.:pesce/pace (spesso il bambino sostituisce a parole a bassa frequenza parole simili più ad alta frequenza)

Errori di anticipazione

- lessicale es.: andò sotto….. il tavolo x andò sotto il …divano

- morfosintattica es.: mangiava x mangiavano

Omissioni di parole

Salti/ripetizioni di righe

Interpretazione dei risultati

Per ogni parametro esaminato (rapidità, correttezza) si ottiene un punteggio grezzo, da confrontare con i valori normativi di riferimento

Sulla base della distribuzione dei punteggi nel campione impiegato per la standardizzazione delle prove, ci sono quattro fasce di prestazione

CPR criterio pienamente raggiunto

PS prestazione sufficiente rispetto al criterio

RA richiesta di attenzione

RII richiesta di intervento immediato

DSA: velocità di lettura

In terza media :

dislessico medio lieve 2,27sillabe/sec

dislessico severo 1,56 sillabe/sec

(norm.5,6 sillabe/sec.)

Scarsa rilevanza del parametro accuratezza come indicatore critico della severità del disturbo.

C’è maggiore difficoltà nelle lettura delle parole difficili e dei termini tecnici per le discipline di studio

Screening scuole secondarie di I° grado

3% dei ragazzi ha difficoltà gravi di decodifica

30% ha qualche difficoltà

13% ha difficoltà di comprensione

15% ha difficoltà di comprensione con gravi difficoltà di decodifica

(Ricerca-azione anno 2004-2006. 576 alunni. Convegno Assisi 2006)

Scuola secondaria: DSA e lettura

Alla Scuola Secondaria la difficoltà di decodifica della lettura e le difficoltà di comprensione determinano anche importanti difficoltà di apprendimento perché il ragazzo non riesce ad accedere alla lettura, comprensione, studio dei testi scritti

Correttezza e abilità (in lettura ad alta voce) è distinta dalla comprensione in lettura silenziosa: un ragazzo che non legge correttamente e velocemente ad alta voce può invece comprendere ciò che legge in lettura silenziosa, e viceversa

Essere un buon lettore significa avere come obiettivo primario il capire ciò che si legge…

Il lettore “maturo”… ha un ruolo attivo, conosce gli scopi della lettura:utilizza una lettura “strategica” per diversi compiti o tipi di testo: lettura rapida, analitica, selettiva…; si serve delle caratteristiche delle diverse tipologie testuali: titolo, grassetto…

(cfr.De Beni & Pazzaglia, 1991)

Comprensione del testoLavoro sulle dieci componenti cognitive e

metacognitive coinvolte nel processo

di comprensione :

riconoscere personaggi, luoghi, tempi

e fatti,

distinguere i fatti,

seguire la struttura sintattica,

riconoscere i collegamenti,

trarre inferenze,

migliorare la sensibilità al testo,

riconoscere la gerarchia del testo,

attivare modelli mentali,

migliorare la flessibilità di approccio,

individuare errori ed incongruenze.

Scrittura

Aspetti esecutivi:

Disgrafia

Disortografia

Produzione del testo

Ideazione

Stesura

Revisione

Disturbi specifici di scrittura

Il Disturbo della Scrittura ha due componenti:

una di natura linguistica (deficit nei processi di cifratura)

una di natura motoria (deficit nei processi di realizzazione grafica)

(Consensus Conference 2006)

Disortografia

TIPOLOGIA DEGLI ERRORI ORTOGRAFICI:

• Fonologici:- scambio di grafemi (faso per vaso)- inversioni (al per la) - grafema inesatto (scare /siare per sciare; magi per maghi)- omissione o aggiunta di lettere e sillabe (seda per sedia; limonemo per limone)

• Non fonologici:- separazioni e fusioni illegali (ele fante per elefante; in contro per incontro; lanatra per l’anatra; vieneconte per viene con te)

- scambi di grafemi omofoni (quore per cuore; qulla per culla)- omissione o aggiunta dell’h (ha scuola per a scuola; ai giocato per hai giocato)

• Altre tipologie di errori:- accenti- doppie

Evoluzione della Disortografia

Diminuzione significativa degli errori fonologici dalla classe II°alla III°, dalla III° alla IV°, ed un assestamento tra le classi IV° e V°

Gli errori non fonologici hanno una significativa diminuzione tra la classe IV° e la V°

Gli errori della categoria “altri” non diminuiscono in modo significativo dalla II° alla III°, mentre le differenze diventano significative a partire dalla II° fino alla V° classe

(Tressoldi- Cornoldi)

Disgrafia

Presenza di difficoltà visuo-spaziali

mancato rispetto dei margini del foglio

spazio non adeguato tra le lettere/parole

(collassamenti, sovrapposizioni, spazi esagerati,..)

spazio non adeguato tra le lettere/parole

(collassamenti, sovrapposizioni, spazi esagerati,..)

macro o micrografie, grandezze irregolari delle lettere

incoerenza nell’inclinazione

lettere fluttuanti rispetto al rigo

Disgrafia

Prescinde dalle variabili linguistiche come il lessico, la

grammatica, la sintassi, l’ortografia

È dovuta a difficoltà prevalentemente posturali e motorie

È conseguente a difficoltà di controllo motorio durante la

esecuzione dei movimenti di iscrizione e progressione

Peggiora con apprendimento e automatizzazione di strategie

inappropriate

Non rende autonomo l’alunno nella scrittura dei compiti sul

diario, nel copiare dalla lavagna, nel prendere appunti.

Non permette l’attivazione del processo di revisione

durante e al termine della stesura del testo

Insegnanti e clinici riconoscono un aumento nel numero di alunni

con scritture disgrafiche ( lente e/o difficilmente leggibili) che non

presentano particolari difficoltà in altre aree

Quanto è diffusa la disgrafia?

5-7% della popolazione scolastica con difficoltà

specifiche di apprendimento (spesso comorbilità con

la disgrafia)

5-6% di bambini uin età scolare con difficoltà di

coordinazione motoria (DCD)

80% di questi hanno difficoltà di scrittura

Barnett, 2002, DCD-IV International Conference 2005

Indagine italiana

Istituto Garofalo Trieste (2004)

Su 243 alunni dalla 2° alla 5° elementare è stato riscontrato:

> 4% con estrema lentezza nella scrittura

>13% con scarsa leggibilità della grafia

su 173 bambini inviati al Centro dell’Istituti per difficoltà scolastiche (no R.M. o condizioni neurologiche)

> 6% inviati specificatamente per difficoltà di scrittura

>47% per scrittura scadente

>23% per scrittura illeggibile

Insegnanti e clinici riconoscono un aumento nel numero di bambini e adolescenti con scritture disgrafiche ( difficilmente leggibili) che non presentano particolari difficoltà in altre aeree se non nelle abilità fini-motorie

Perché occuparsi della scrittura dal punto

di vista motorio e della disgrafia?

1. Un comportamento motorio errato o non efficiente, una volta acquisito e divenuto stabile, è molto difficile da correggere o da eliminare: le difficoltà si cronicizzano.

2. Difficoltà nelle componenti motorie della scrittura non compromettono soltanto la velocità di scrittura o la resa formale , ma possono influenzare anche la quantità e la correttezza del testo ( Berninger,1997;Connely,Hust, 2001)

> aumento richiesta risorse mnemoniche ed attentive

> si dimenticano idee prima di trasferirle sulla carta

3. Una grafia scarsamente leggibile interferisce con la rilettura e l’autocorrezione (elementi periferici incidono su elementi centrali)

Possibili cause

CAUSE SOCIO- CULTURALI:

Nuovi stili di vita indotti dal progresso

tecnologico( “Homo videns” G.Sartori, 1999)

Nuove modalità di gioco

Molto tempo libero dedicato a TV,

videogame, computer

Culto del corpo (ginnastica e sport di ogni

tipo) ma svalutazione della manualità

Minore esperienza nell’uso delle mani

Possibili cause

CAUSE DIDATTICHE:

Assenza nei programmi scolastici ministeriali di indicazioni rispetto all’apprendimento della scrittura come abilità motoria

Richiesta di precoce fruibilità della scrittura come strumento di lavoro senza il necessario “skill training”( l’apprendimento, il consolidamento e l’automatizzazione di un’abilità motoria)

La disgrafia

Il ministro dell’istruzione francese nella

sua prefazione ai nuovi programmi

scolastici (CNDP,2002)

“Sfortunatamente, troppi bambini

scrivono lentamente e male. Una volta

giunti alla scuola superiore, essi non

riescono a prendere appunti e perdono

terreno”

DISCALCULIA EVOLUTIVA

“Disturbo delle abilità numeriche e aritmetiche

che si manifesta in bambini di intelligenza

normale, che non hanno subito danni

neurologici. Essa può presentarsi associata a

dislessia, ma è possibile che ne sia dissociata”

(C. Temple, 1992)

Caratteristiche della discalculia evolutiva (DSM IV,ICD10)

Incapacità a comprendere i concetti di base di particolari

operazioni aritmetiche

Mancanza di comprensione dei termini o dei segni matematici

Mancato riconoscimento dei simboli numerici

Difficoltà di comprendere quali dati sono pertinenti nei problemi

aritmetici

- Difficoltà ad allineare correttamente i numeri

- Scorretta organizzazione spaziale dei calcoli

- Incapacità di apprendere le tabelline

Valutazione delle abilità di calcolo

Parte collettiva

Operazioni scritte( addizioni e sottrazioni per tutte le classi, moltiplicazioni e divisioni per la terza, quarta e quinta)

Giudizio di numerosità

Trasformazione in cifre

Ordinamento di numerosità dal minore al maggiore e viceversa

Parte individuale

Calcolo a mente

Calcolo scritto

Enumerazione

Dettato di numeri

Recupero di fatti numerici

Parte collettiva Operazioni scritte

Espressioni aritmetiche

Giudizio di numerosità

Trasformazione in cifre scritte

Trascrizione in cifre di parole/numero

Calcolo approssimativo

Fatti, procedure, principi

Parte individuale Calcolo a mente

Calcolo scritto

Dettato di numeri

Recupero di fatti aritmetici

Problemi aritmetici

Circ. M.I.U.R. Ministero Istruzione Università e Ricerca n.4099/A/4

del 5/10/04 “Iniziative relative alla dislessia”:

La dislessia è un disturbo specifico di apprendimento che può verificarsi in ragazzi per il resto normali, cioè senza handicap neurologici o sensoriali o condizioni di svantaggio sociale.

La difficoltà di lettura può essere più o meno grave spesso si accompagna a problemi nella scrittura e/o nel calcolo.

Lo sviluppo delle conoscenze scientifiche ha permesso di stabilire che si tratta di una caratteristica costituzionale,determinata biologicamente e non dovuta a problemi psicologici o di disagio socio-culturale.

Queste difficoltà permangono dopo la prima fase di acquisizione

Molti di questi ragazzi non sono riconosciuti come dislessici e non ottengono alcuna facilitazione o adattamento della didattica che permetta loro di avere pari opportunità di apprendimento

Normativa di riferimento

DPR 275/99

Circ. M.I.U.R.n.4099/A4 del 5/10/2004 – Iniziative relative alla dislessia –

nota del 5/01/2005 circ. M.I.U.R.n.4099/P4 – Iniziative relative alla dislessia –

nota M.I.U.R. del 1/03/2005 circ. M.I.U.R. n.4099/P4 – Esami di Stato 2004/05 – Alunni affetti da dislessia

Circolare n.28, del 15/03/2007-Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole statali e paritarie

Altre tutele:

Università e DSA(www.unibo.it) “Progetto di rilevamento dei disturbi di lettura e dell’apprendimento-Questionario di autovalutazione”: 9% supera la soglia critica

Patentini e patente guida per DSA www.dislessia.it

Circ. M.I.U.R. Ministero Istruzione Università e Ricerca n.4099/A/4

del 5/10/04 “Iniziative relative alla dislessia”:

Il mancato riconoscimento ha importanti conseguenze psicologiche, determina spesso l’abbandono della scuola e talvolta un futuro professionale di basso livello nonostante le potenzialità

Dato che tali difficoltà si manifestano in persone dotate di quoziente intellettivo nella norma, spesso vengono attribuite ad altri fattori: negligenza, scarso impegno o interesse.

Questo può comportare ricadute a livello personale, quali abbassamento dell’autostima, depressione o comportamenti oppositivi, che possono determinare un abbandono scolastico o una scelta di basso profilo rispetto alle potenzialità.

Per ovviare a queste conseguenze, esistono strumenti compensativi e dispensativi che si ritiene opportuno possano essere utilizzati dalle scuole in questi casi.

Circ. M.I.U.R. Ministero Istruzione Università e Ricerca n.4099/A/4

del 5/10/04 “Iniziative relative alla dislessia”:

Per gli strumenti dispensativi, valutando l’entità e il profilo della difficoltà, in ogni singolo caso, si ritiene essenziale tener conto dei seguenti punti:

- Dispensa dalla lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, uso del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline.

- Dispensa, ove necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta.

- Programmazione di tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio a casa.

- Organizzazione di interrogazioni programmate.

- Valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma.

Il MPI quindi auspica formazione al riguardo.

Circ. M.I.U.R. Ministero Istruzione Università e Ricerca

n.4099/A/4 del 5/10/04 “Iniziative relative alla dislessia”:

Ulteriori strumenti di supporto alla didattica per gli studenti con D.S.A.:

evitare sempre l’uso del corsivo.

evitare di far leggere a voce alta.

incentivare a casa e in classe l’utilizzo di computer con sintesi vocale, di cassette con testi registrati, di dizionari digitalizzati;

sintetizzare i concetti con l’uso di mappe concettuali, eventualmente anche favorendo l’uso di software specifici dotati di sintesi vocale (es. KM ) in grado di leggere anche le lingue straniere.

leggere le consegne degli esercizi e/o fornire durante le verifiche prove su supporto digitalizzato

nelle verifiche ridurre il numero degli esercizi senza modificare gli obiettivi.

Circ. M.I.U.R. Ministero Istruzione Università e Ricerca n.4099/A/4

del 5/10/04 “Iniziative relative alla dislessia”:

privilegiare le verifiche orali in tutte le materie tradizionalmente orali consentendo l’uso di mappe durante l’interrogazione.

evitare di far prendere appunti, ricopiare testi o espressioni matematiche, ecc. ,favorire l’uso di schemi

in caso di necessità di integrazione dei libri di testo, fornire appunti su supporto digitalizzato o cartaceo stampato preferibilmente arial 12-14

consentire l’uso del registratore

evitare la scrittura sotto dettatura.

modificare opportunamente le “prove di ascolto” delle lingue straniere.

privilegiare l’utilizzo corretto delle forme grammaticali sulle acquisizioni teoriche delle stesse.

utilizzare per le verifiche domande a scelta multipla