PERCHÉ UN BEL FILM È UN BUON FILM? · Sicuramente un primo passo, oggettivo e empirico, è...
Transcript of PERCHÉ UN BEL FILM È UN BUON FILM? · Sicuramente un primo passo, oggettivo e empirico, è...
PERCHÉ UN BEL FILM È UN BUON FILM? Elementi di linguaggio cinematografico per leggere il linguaggio del cinema
Come si guarda un film? ¤ Con gli occhi ¤ Con il cuore ¤ Con la testa ¤ Con distacco ¤ Con immedesimazione ¤ Con metodo
Vedi filmato da il finale di La Rosa Purpurea del Cairo
(Purple Rose of Cairo) Woody Allen, 1985
Verifica di essere connesso a Internet e clicca il link qui sotto:
https://www.youtube.com/watch?v=FQ53_eYYImo
Non c’è una sola risposta… Perché il cinema si è sviluppato come una forma d’arte complessa che riunisce più discipline. Il cinema infatti, ha due madri: ¤ La scienza (Lumière) ¤ La magia (Méliès)
Vedi i primi film dei Fratelli Lumière
1885
Verifica di essere connesso a Internet e clicca il link qui sotto: https://www.youtube.com/watch?v=4nj0vEO4Q6s
Vedi il corto Le magicien
Georges Méliès, 1898
Verifica di essere connesso a Internet e clicca il link qui sotto: https://www.youtube.com/watch?v=PlsWesjhNWw
L’occhio del Novecento*
Da scoperta scientifica a forma d’arte, il cinema è la forma artistica che più di tutte ha saputo raccontare e rappresentare il XX secolo
*definizione di Francesco Casetti
Raccontare con la luce Da scoperta scientifica a forma d’arte, il cinema è diventato uno dei media più efficaci per raccontare storie. Ha sviluppato una propria grammatica e un elevato tasso di empatia.
Il linguaggio cinematografico Per questo non è facile capire come valutare il valore di un film. Sicuramente un primo passo, oggettivo e empirico, è conoscerne la grammatica.
Elementi di grammatica del cinema ¨ Formato ¨ Campi e piani ¨ Profondità di campo ¨ Movimenti di macchina ¨ Oggettiva/Soggettiva ¨ Inquadratura, scena,
sequenza ¨ Montaggio ¨ Sonoro
Campi e Piani ¨ La macchina da presa
può riprendere il profilmico da vicino o da lontano
¨ Questa variabile definisce la scala dei piani (figure umane) e dei campi (spazi
Tutti i campi e piani usati nella scena del triello in
Il buono, il brutto e il cattivo Sergio Leone, 1985
Verifica di essere connesso a Internet e clicca il link qui sotto:
https://www.youtube.com/watch?v=aEuUJdF7ph0
Profondità di campo ¨ È la distanza entro cui i
soggetti disposti nello spazio visivo possono muoversi lungo l’asse dell’obiettivo restando a fuoco. Dipende da diaframma, distanza dalla MdP e focali.
* Qui una scena da Quarto potere di Orson Wells, il mago della profondità di campo
Movimenti di macchina ¨ Lo spazio
cinematografico è definito dai movimenti della macchina da presa i quali stabiliscono ciò che è in campo e ciò che è fuori campo
Movimenti di macchina
Macchina a mano La macchina da presa non è su un cavalletto,
ma viene manovrata a mano da un operatore. L’effetto è di immersione emotiva
Controzoom Il carrello si muove in un senso e lo zoom nel senso inverso così da “staccare2 il soggetto dallo sfondo e dare un senso di vertigine.
Non a caso inventato da Hitchkoch per il film Vertigo – La donna che visse due volte
Steady cam L’evoluzione della macchina a mano: la MdP è appoggiata su un’imbracatura indossata
dall’operatore e ne segue i movimenti
Movimenti speciali Dall’uso di macchine come la Crane ai droni, la tecnologia è sempre al fianco del regista
per trovare innovativi modi di muovere la MdP, così da innovare continuamente
il linguaggio cinematografico
Movimenti di macchina
Carrello La macchina da presa si muove lungo dei
binari, per seguire un oggetto in movimento e può essere a precedere, a seguire o laterale
Panoramica La macchina da presa si muove
intorno al suo asse, in orizzontale o verticale,
per inquadrare spazi ampi
Zoom La macchina da presa si avvicina e si allontana rispetto all’oggetto, muovendosi lungo il proprio asse
Dolly La macchina da presa si alza e si abbassa
grazie a un braccio meccanico, «allargando» l’inquadratura
in alto o in basso
I movimenti di macchina in Barry Lyndon
Stanley Kubrick, 1978
Verifica di essere connesso a Internet e clicca il link qui sotto: https://youtu.be/Ho9vrd529yU
Il dolly nella scena dell’arrivo a SweetWater da
C’era una volta il West Sergio Leone, 1968
Verifica di essere connesso a Internet e clicca il link qui sotto:
https://youtu.be/MJCtwdpOl-o
Montaggio Ogni inquadratura girata viene montata in scene e quindi sequenze. La loro disposizione crea ritmo e senso ¨ Campo/Controcampo ¨ Montaggio alternato ¨ Montaggio parallelo ¨ Piano sequenza
La forza del montaggio
Nel 1903 alcuni cinema proiettarono The Great Train Robbery (La grande rapina al treno)
mettendo il primo piano del bandito all’inizio, altre alle fine.
Nella percezione dello spettatore, il senso del film cambiava.
Vedere per credere…
Verifica di essere connesso a Internet e clicca il link qui sotto:
https://www.youtube.com/watch?v=8oTdPklBE0Y&t
Esempi di montaggio di un dialogo dai film di Woody Allen
- campo e controcampo da Amore e guerra, 1975
- montaggio interno (no stacchi) da Mariti e mogli, 1992
Verifica di essere connesso a Internet e clicca il link qui sotto:
https://youtu.be/wFLHkkvQcv4
Esempio di montaggio alternato “due o più eventi si svolgono contemporaneamente,
ma in posti differenti, e talvolta finiscono per convergere nello stesso luogo” Il padrino (The Godfather)
Francis Ford Coppola, 1972
Verifica di essere connesso a Internet e clicca il link qui sotto: https://www.youtube.com/watch?v=1CDlBLvc3YE
Esempio di montaggio parallelo o “delle attrazioni”
“che produce significati ideologiche, intrecciando due o più motivi
che alternativamente si ripetono” Sciopero (Stačka)
Sergej Ėjzenštejn, 1924
Verifica di essere connesso a Internet e clicca il link qui sotto: https://www.youtube.com/watch?v=CFOSYWtg738
Esempio di montaggio analogico “che costruisce senso tramite l'accostamento di
immagini senza motivi narrativi. Come accostare un gregge di pecore e gli operai
nell’incipit di” Tempi moderni (Modern Times)
Charlie Chaplin, 1936
Verifica di essere connesso a Internet e clicca il link qui sotto: https://www.youtube.com/watch?v=a-FbVF1x1_U
Esempio di piano sequenza “una scena senza stacchi di montaggio, che mantiene unità di tempo e luogo,
in un unico e complesso movimento di macchina” Aurora (Sunrise)
F. W. Murnau, 1927
Verifica di essere connesso a Internet e clicca il link qui sotto: https://www.youtube.com/watch?v=3zbEoyG02Hw
Il piano sequenza parte dall’inizio, fino al minuto 1,27. Poi è interessante come continua vengono accostate le immagini l’uso dei sovratitoli
Esempio di piano sequenza “oggi il piano sequenza supera
il senso di unità di tempo e luogo, e viene usato in maniera creativa
per rappresentare lo stato d’animo del protagonista” Notting Hill
Roger Michell, 1999
Verifica di essere connesso a Internet e clicca il link qui sotto: https://www.youtube.com/watch?v=Ce_BXD_ONQ8
Il racconto cinematografico
Per imparare a guardare i film, il secondo strumento da conoscere è come si raccontano le storie.
Il Viaggio dell’Eroe Fin dalla notte dei tempi, l’uomo racconta storie. Queste storie seguono delle regole. Nel 1992 lo sceneggiatore Christopher Vogler ha scritto Il viaggio dell’eroe, codificando queste regole per il linguaggio cinematografico
Le 12 tappe Il viaggio dell’eroe
The Hero’s Journey
Diretto e disegnato da Iskander Krayenbosch, 2015
Verifica di essere connesso a Internet e clicca il link qui sotto:
https://youtu.be/1u3UMSG6nhU
L’esperienza fa il monaco Abbiamo tre strumenti, ¤ Grammatica ¤ Scrittura a cui dobbiamo aggiungere ¤ Gusto ¤ Giudizio ¤ Esperienza ¤ Tempo ¤ Etica
Composizione ed etica dell’immagine
Per imparare a guardare i film, un terzo strumento da utilizzare è la sensibilità. Un elemento che cambia nel tempo.
Come cambia il senso dell’etica… “Quando fu presentato a Cannes, il carrello con cui la MdP si avvicina alla prigioniera che sceglie di
togliersi la vita, fu considerato un affronto all’etica della rappresentazione del dolore”
Kapò Gillo Pontecorvo, 1960
Verifica di essere connesso a Internet e clicca il link qui sotto:
https://youtu.be/bw_epjrMYPo
La critica: inutile ma necessaria Non importa quale sia il tipo di approccio usato ¤ Analitico/Oggettivo ¤ Visivo/Divulgativo ¤ Personale/Spettatoriale Non esistono elementi di valore oggettivi e universali. Altrimenti le critiche convergerebbero…
La critica: inutile ma necessaria* Seguono a mo’ di esempio i pagellini di due riviste: ¤ Film Tv, unico settimanale
italiano di cinema ¤ Nocturno, mensile
dedicato al cinema di genere
* Frase del critico Alberto Pezzotta
Il (doppio) decalogo di un critico* 1) Leggere. Di tutto: romanzi, saggi, biografie, giornali, riviste. E libri sul cinema.
2) Vedere film. E rivederli anche quattro o cinque volte quando sono belli. Al cinema, s’intende: in sala. Anche in televisione e in videocassetta, senza dimenticare mai che sul teleschermo un film è soltanto un simulacro.
3) Scrivere. Prendere appunti. Vai in giro – al cinema – con un quadernetto e prendi nota. Non fidarti della memoria. Che non passi un giorno senza scrivere. Impara a raccontare i film, in quattro o in quaranta righe.
4) Scegli un critico di fiducia, di quotidiano o di rivista, per confrontare i suoi giudizi sui film nuovi con i tuoi.
5) Ricordati che nemmeno un romanzo nasce nella testa del suo autore isolato dal contesto storico, sociale, ecc. A maggior ragione un film. Se lo isoli da quel contesto, ti sarà più difficile capirlo.
.
6) Impara ad amare – a conoscere – gli attori. A differenza del teatro, il cinema si può fare senza attori, ma è raro.
7) Il cinema è la sintesi, o la somma, di molte arti. Tienine conto. Vai a teatro, vai per mostre, ascolta concerti e dischi.
8) La recensione di un film è un (piccolo) genere letterario come tanti altri e ha le sue regole. Devi impararle per poter trasgredirle.
9) Meglio sbagliare per generosità che per avarizia, per eccesso di immaginazione che per miopia.
10) Non dimenticare mai che un critico è un parassita che vive sul lavoro altrui
* di Morando Morandini
Il (doppio) decalogo di un critico* 11) Impara le lingue straniere. Ti serviranno anche al cinema: non è divertente al festival di Berlino vedere un film russo con i sottotitoli in tedesco e ascoltarne la traduzione simultanea in francese.
12) Non è una colpa essere un fan di Hollywood, ma cerca di ricordare che, come dice Gabriel García Márquez ne Il Generale nel suo labirinto: “con la favola della libertà gli Stati Uniti ci ridurranno tutti in miseria”.
13) Uno dei doveri del critico è il rispetto per i film di cui scrive: nel suo significato originario rispettare sta per guardare due volte. (Quando ne vale la pena.)
14) Un buon critico deve avere una cattiveria militante.
15) Esistono due modi per diffondere la luce: o essere la candela o essere lo specchio che la riflette. Gli autori sono la candela, i critici lo specchio.
16) La critica per immersione non è soltanto lecita, talvolta può diventare necessaria. Attenzione, però, a non annegare.
17) Ricordati che anche l’esercizio della critica è, come l’arte, una lunga pazienza. Bisogna saper aspettare. Che passino le mode, per esempio.
18) Due o tre volte l’anno un critico dovrebbe concedersi il lusso di una bella dichiarazione d’odio col cuore in mano.
19) Davanti a un film – un romanzo, una poesia, un quadro – che ammiriamo, bisogna porsi per prima, o per ultima, questa domanda di Hugo von Hofmannstahl: “ma sta nella vita?”
20) I critici devono essere sociali, non socievoli. (Con registi, attori, produttori, ecc. intendo). Se sono anche socievoli, a loro rischio e pericolo.
* di Morando Morandini
Venti regole per la vita
Regole utili non solo per il cinema, da seguire per conoscere di più e meglio. Perché il buon cinema non è necessariamente il migliore, ma quello che ci racconta meglio.
Ma allora...
Per esempio, la mia regola è:
Un bel film è un buon
film quando e solo se… C’è un gatto
o un miracolo!
… quando un bel film è un buon film? La risposta è semplice. ¤ Al di là della grammatica ¤ Al di là della narrazione ¤ Al di là della tecnica A ognuno la sua regola…
Bibliografia 1) Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi Gianni Rondolino, Dario Tomasi (Utet Universitaria)
2) Storia del cinema e dei film David Bordwell, Kristin Thompson (McGraw-Hill Education)
3) Non sono che un critico. Il ritorno Morando Morandini (Il Castoro)
4) La critica cinematografica Alberto Pezzotta (Le Bussole)
5) L’occhio del novecento Francesco Casetti (Bompiani)
6) Il viaggio dell’eroe Chris Vogler (Audino)
7) Manuale di sceneggiatura cinematografica Luca Aimeri (Utet Universitaria)
GRAZIE E BUONA VISIONE Sara Sagrati – [email protected]