Per pregare con questo sussidio:1. Scegli uno spazio della casa nel quale pregare

ogni giorno. Un semplice segno può aiutarti: il presepio, un’immagine sacra.

2. Apri il libretto e fai il segno della croce. 3. Leggi la parola del giorno e la sua definizione.

Pensaci su: tu come l’avresti definita?4. Leggi con calma la Parola di Dio, poi sosta un

momento in silenzio. 5. Prega come ti suggerisce il testo, e aggiungi

nel colloquio con il Signore quello che senti importante per te in quel momento.

6. Concludi con il Padre Nostro. 7. Fai il segno della croce. 8. La preghiera non è un momento che si

esaurisce tra un segno della croce e l’altro. Prova a portare nel cuore quanto la parola di Dio ti ha suggerito.

Sussidio scritto con il Seminario diocesano: grazie ad Alberto, Filippo, don Manuel e don Giovanni

In redazione: Gabriele

Selezione immagini: Rachele Pireddu

Grafica: Silvia Belleri - Nadir 2.0

Se pensi al Natale ci sono parole che, sono sicuro, ti vengono subito alla mente: regali, luci, festa, albero, panettone… E se pensi all’avvento: beh, ecco, già pensare all’avvento non è male!Significa fare i primi passi per prepararsi all’attesa.Con queste pagine vorremmo aiutarti in questo:

• Rendere l’attesa bella e utile. Spesso attesa sembra sinonimo di noia=tempo in cui bisogna trovare qualcosa da fare. Invece no. Attesa è sinonimo di: “Sarò pronto al momento giusto”.

• Rimettere nel tuo cuore l’idea che il Natale è la festa attraverso la quale Dio si fa uomo, nasce come un bimbo (Gesù), si fa nostro fratello, ci mostra che prende sulle sue spalle tutto ciò che è umano (il pianto e il riso, la felicità e il dolore; persino la morte) e ci salva. Il Natale infatti è la festa per la nascita di Gesù.

Sono 18 le parole che ti accompagneranno: parole che rappresentano atteggiamenti che rendono difficile una buona attesa, parole che hanno bisogno di ritrovare il significato più profondo e le parole classiche del Natale cristiano, sulle quali proveremo a meditare insieme.Buona attesa e buon cammino!

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!». (Mc 13, 33-37)

DICEMBRE

03DOMENICA

Inizia l’avvento. Quest’anno proveremo a mettere insieme e a sperimentare le parole e gli atteggiamenti giusti per prepararci alla nascita di Gesù. La prima settimana dedicheremo ogni giorno ad una parola che rappresenta qualcosa che non ci aiuta o ci allontana dal vivere il Natale come un momento nel quale accogliere davvero Dio nella nostra vita.Sono atteggiamenti che purtroppo conosciamo bene, perché ci toccano da vicino… Pigrizia, pretese verso gli altri, menzogna (le bugie), superficialità, paure. Il peccato, in una parola, che rende il nostro cuore pigro e avaro, poco capace di amare.

Le parole a cui rinunciareP R I M A D O M E N I C A D ’ A V V E N T O

DICEMBRE

15VENERDÌ

/ˈalbero/

Signore, come l’albero si eleva verso il cielo,a Te innalzo il mio sguardo e il mio cuore.Vieni presto, non tardare, sono pronto ad accoglierti!

Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. (Is 1, 1-2)

S.M.Pianta perenne con fusto legnoso, che a una certa distanza dal suolo si diparte in rami provvisti di foglie.

Ci sono tanti alberi di Natale intorno a te. Ti sei mai chiesto com’è nata questa tradizione? Qual è l’autentico significato dell’albero? Tra i molti, uno che mi piace particolarmente lo descrive come il simbolo della vita che non muore, proprio perché le sue foglie, gli aghi, sono sempreverdi. Dal profeta Isaia, inoltre, Gesù è paragonato a un germoglio. Il germoglio è piccolo, ma forte e resistente; quel bambino nella grotta di Nazareth è debole, ma è in Lui che Dio vuole realizzare i grandi progetti che ha per l’umanità.

Albero