Sussidio del pellegrinaggio Gazzuolo-Campitello

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Per grazia di Dio sono cristiano, per le mie azioni un gran peccatore, per condizione un pellegrino senza dimora del genere più umile, che vaga da un luogo all’altro. Tutti i miei averi consistono in una bisaccia di pan secco sulle spalle, e la Sacra Bibbia sotto la camicia. Nient’altro! (S.D. Madre Ignazia Isacchi)

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a cura delle suore Orsoline del Sacro Cuore di Gesù - Asola

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Page 1: Sussidio del pellegrinaggio Gazzuolo-Campitello

“Per grazia di Dio sono cristiano,

per le mie azioni un gran peccatore,

per condizione un pellegrino senza dimora

del genere più umile,

che vaga da un luogo all’altro.

Tutti i miei averi consistono

in una bisaccia di pan secco sulle spalle,

e la Sacra Bibbia sotto la camicia.

Nient’altro!

(S.D. Madre Ignazia Isacchi)

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Fraternità laicale “Amici del S. Cuore”

Gazzuolo - Campitello 24 settembre 2011

per rimanere con loro. 30Quando fu a tavola con loro, prese il pane, reci-

tò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. 31Allora si aprirono loro gli

occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. 32Ed essi dissero

l'un l'altro: "Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conver-

sava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?". 33Partirono

senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti

gli Undici e gli altri che erano con loro, 34i quali dicevano: "Davvero il

Signore è risorto ed è apparso a Simone!". 35Ed essi narravano ciò che

era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il

pane. 36Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in

mezzo a loro e disse: "Pace a voi!". 37Sconvolti e pieni di paura, credeva-

no di vedere un fantasma. 38Ma egli disse loro: "Perché siete turbati, e

perché sorgono dubbi nel vostro cuore? 39Guardate le mie mani e i miei

piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne

e ossa, come vedete che io ho". 40Dicendo questo, mostrò loro le mani e

i piedi. 41Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di

stupore, disse: "Avete qui qualche cosa da mangiare?". 42Gli offrirono

una porzione di pesce arrostito; 43egli lo prese e lo mangiò davanti a

loro. 44Poi disse: "Sono queste le parole che io vi dissi quando ero anco-

ra con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella

legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi". 45Allora aprì loro la mente per

comprendere le Scritture 46e disse loro: "Così sta scritto: il Cristo pa-

tirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, 47e nel suo nome saranno pre-

dicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, comincian-

do da Gerusalemme. 48Di questo voi siete testimoni. 49Ed ecco, io mando

su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, fin-

ché non siate rivestiti di potenza dall'alto". 50Poi li condusse fuori verso Betania e, alzate le mani, li benedisse.

51Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. 52Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con

grande gioia 53e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

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Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, ricevi i nostri cuori come vittime di espiazione.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, fa che ti doniamo i nostri cuori. Alle porte di Campitello

Salmo 122

Quale gioia, quando mi dissero:

"Andremo alla casa del Signore!".

Già sono fermi i nostri piedi alle tue porte, Gerusalemme!

Gerusalemme è costruita

come città unita e compatta.

È là che salgono le tribù, le tribù del Signore,

secondo la legge d'Israele,

per lodare il nome del Signore.

Là sono posti i troni del giudizio,

i troni della casa di Davide.

Chiedete pace per Gerusalemme:

vivano sicuri quelli che ti amano;

sia pace nelle tue mura, sicurezza nei tuoi palazzi.

Per i miei fratelli e i miei amici

io dirò: "Su te sia pace!".

Per la casa del Signore nostro Dio,

chiederò per te il bene.

Dal vangelo secondo Luca Lc 24,28-53

28Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece

come se dovesse andare più lontano. 29Ma essi insistettero: "Resta

con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto". Egli entrò

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Un cammino per ricordare

È spontaneo per l’uomo ricordare; chi non ha memoria non ha ra-

dici e senza radici è difficile vivere e crescere.

Ricordare è tornare a far passare dal cuore ciò che vi passò già una

volta, è rivivere nell’immaginazione il già vissuto.

Ricordare non dev’essere mai un guardare indietro per dimentica-

re il presente, per evadere dalla realtà scomoda o per sfuggire agli

impegni quotidiani, ma è la rincorsa che prendiamo per dare un bal-

zo energico in avanti.

È importante guardare al passato per scoprire il filo conduttore dei

fatti, il senso profondo che unisce dall’interno i vari avvenimenti tra

loro. Allora si scoprono le radici del presente.

Non è che il passato venga coi suoi piedi verso di noi, ma noi an-

diamo al passato, noi camminiamo verso di esso.

La chiamata di Dio per compiere questi passi è rivolta a tutto. La

risposta deve perciò essere corale.

Ciascuno deve mettersi al passo con gli altri e questo significa ac-

cogliere la loro realtà nella mia vita, significa lasciarmi inquietare dal

loro bisogno, significa partire.

Partire senza altro assetto di viaggio, se non la fiducia in una Per-

sona che ha parlato. E ogni punto di arrivo diventa punto di partenza

per una tappa successiva poiché tale è la condizione del peregrinante,

fino a che non abbia raggiunto la meta.

Trovare Cristo significa lasciarsi mettere da Lui sulla strada che

conduce alla vita.

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Preghiera dei cammini

Signore, Tu che non sei il Dio della stasi e dell’immobilità, dona al nostro passo la sapienza e la continuità del cammino.

Signore degli Esodi e delle Risurrezioni, fa che il nostro passo - nel succedersi delle cadute che lo compongono - conosca la ripresa.

Fa, Signore dell’Amore e della Fraternità, che i nostri passi non siano mai solitari; che in essi abiti la memoria dei sentieri dell’uomo, di ogni uomo.

Fa, Signore della storia, che ogni passo dell’uomo venga, almeno un po’, vissuto nel nostro.

Dà al nostro cammino nel tempo la responsabilità di ogni tempo; al nostro viverci nell’umano la pienezza di ogni umanità; al nostro crescere di creature l’ansia di tutto il creato.

Per questo dacci la forza di non rifiutare mai le croci che vorrai porre sulle nostre povere spalle.

Che il nostro passo sia sempre scandito su quello di chi cammina al nostro fianco; che sappia sempre precedere chi ci hai dato da servire, e seguire chi ci hai dato da amare.

Prima tappa: Palazzo Stanga

“Gazzuolo è un paese della diocesi di Cremona, posto nella pro-

vincia di Mantova in riva all’Oglio a poche miglia dal punto nel

quale questo fiume si getta nel Po. Qui passa in villeggiatura la

Nobile Contessa Bianca Liberati vedova Stanga nel palazzo già ap-

partenente al defunto suo marito. Questa pia signora da più che

vent’anni desiderava aprire una casa di suore in Gazzuolo, sia per

la educazione cristiana della gioventù femminile, sia per

l’assistenza propria in caso di malattia. Ma per quante pratiche

facesse, non le fu mai possibile tradurre in atto il generoso propo-

sito…”.

“Frattanto a Ponte S. Pietro, un gruppo di Suore Orsoline Gero-

lomitane, col consenso di S.E. Mons. Vescovo di Bergamo Gaetano

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Litanie Riparatrici

Signore, abbi pietà di noi Cristo, abbi pietà di noi Signore, abbi pietà di noi

Cristo, ascoltaci Cristo, esaudiscici

Padre celeste, Dio abbi pietà di noi Figlio redentore del mondo, Dio Spirito Santo, Dio

Santa Trinità, un solo Dio

Gesù, verbo incarnato per amore, donaci il tuo amore Gesù, amore troppo spesso sconosciuto e disprezzato, Gesù, divino fanciullo, abbandonato e perseguitato Gesù, che nelle tue peregrinazioni evangeliche avesti per avversari e contraddittori i farisei e i sacerdoti, Gesù, il cui divino Cuore è trafitto dall’ingratitudine, più che dalla lancia del centurione, Gesù, amore sempre vivo e sempre nuovo nella divina Eucaristia, Gesù, assai dolente nel vedere l’inutilità del tuo sangue sparso per tante anime, Gesù, tanto afflitto per il nostro poco amore, Gesù, che sei quasi uno straniero per coloro che più spesso visiti, Gesù, che malgrado tutto, non ti stanchi di farti mendico alla porta dei nostri cuori, Gesù, che desideri abitare nei nostri cuori, Gesù, che attendi il nostro amore per quelli che non ti amano, Gesù, che domandi cuori fedeli, Gesù, che domandi cuori compassionevoli, Gesù, il cui divin Cuore arde di una fiamma d’amore e di misericordia, Gesù, così contento della nostra contrizione,

Dall’ingratitudine liberaci, o Signore Dalla tiepidezza preservaci, o Signore Del tuo timore ricolmaci, o Signore

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, fa che noi siamo generosi

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Page 5: Sussidio del pellegrinaggio Gazzuolo-Campitello

10 volte: Cuore Divino di Gesù, Confido e Spero in Te!

Gloria al Padre …

Gesù dolce e umile di Cuore, rendi il nostro cuore simile al Tuo.

Cuore Immacolato di Maria, prega per noi

Nel 5° mistero contempliamo Gesù risorto che conferma Tommaso

e tutti i suoi discepoli nelle fede.

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro

quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo

visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il

segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto

la mia mano nel suo costato, non crederò». Otto giorni dopo i disce-

poli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne

Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».

Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani;

stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incre-

dulo ma credente!». Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!».

Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che

pur non avendo visto crederanno!». (Gv 20,24-29).

Padre nostro…

Ave Maria…

10 volte: Cuore Divino di Gesù, Confido e Spero in Te!

Gloria al Padre …

Gesù dolce e umile di Cuore, rendi il nostro cuore simile al Tuo.

Cuore Immacolato di Maria, prega per noi.

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Camillo Guindani, e del Superiore don Luigi Isacchi Canonico, me-

ditava di allargare l’opera dell’Istituto fondando nuova Casa e a-

spettava l’occasione propizia per condurre a termine il suo di-

segno…”.

“Nell’anno 1892, il Signore dispose che per mezzo di una giova-

ne maestra (Irene Caravaggi di S. Martino dall’Argine) e del con-

fessore della Pia Signora Contessa, le suore di Ponte S. Pietro co-

noscessero il desiderio della Nobile Signora e si incominciassero

tra loro le pratiche per la fondazione della nuova casa”.

“Esaurite tutte le pratiche, fatti tutti i preparativi, il gruppo di

suore di Ponte S. Pietro in numero di sette, ricevuta la Benedizione

di S.E. il Vescovo di Bergamo Mons. Gaetano Camillo Guindani par-

tirono da Bergamo la mattina del 5 settembre 1893, accompagna-

te dal Canonico Luigi Isacchi. Dopo essere passate da Cremona,

dove furono ricevute dal Vescovo, arrivarono a Gazzuolo verso se-

ra dello stesso giorno, e sull’ingresso della casa, a loro destinata,

erano attese dal Rev.mo Parroco, dalla Nobile Benefattrice Contes-

sa Bianca Stanga vedova Liberati e dalla di lei Nobile figlia Contes-

sa Suardo Stanga”.

“La casa destinata per le Suore dalla Nobile Benefattrice, è po-

sta in via Nuova, o Gonzaga, a fianco del Palazzo Stanga, verso

mattina. … Le attenzioni delle Illustrissime Contesse Madre e Figlia

sono sempre innumerevoli. … In paese nessuna ostilità, come in

tempi non lontani si sarebbe potuto temere, ma benevolenza da

parte dei più”.

Dal Vangelo secondo Matteo Mt 11,25-27

25In quel tempo Gesù disse: "Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo

e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e

le hai rivelate ai piccoli. 26Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua

benevolenza. 27Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno cono-

sce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio

e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

Dal Vangelo secondo Matteo Mt 13,44-46

44Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo

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lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e

compra quel campo. 45Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di

perle preziose; 46trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i

suoi averi e la compra.

PER RIFLETTERE LUNGO LA STRADA:

Quali sono i desideri più profondi che porti nel cuore?

So leggere i desideri che il Cuore di Gesù ha su di me?

C’è un tesoro nascosto nel campo della mia vita… lo sto cercando?

Seconda tappa: Oratorio di S. Rocco

“Nel 1899 per la Congregazione incominciava un po’ di lotta

seria da parte della Contessa Benefattrice … e col passar dei mesi

le contrarietà si fecero più gravi ed avrebbero fatto avvilire anche

gli animi forti, se la Misericordia di Dio non fosse venuta in soccor-

so per mezzo dei Superiori, i quali presero a difendere la causa

della Congregazione e quindi causa di Dio”.

“La Contessa Benefattrice era destinata dal Signore per procu-

rare sempre nuove prove con nuove tribolazioni … La persecuzione

per parte della Contessa si faceva sempre più seria e contempora-

neamente il demonio servendosi di alcuni suoi satelliti complici

della povera Contessa procuravano alle Superiore materia bastan-

te per dar prova di sola e costante fiducia in quel Dio per amor del

quale si erano sacrificate.

… le povere suore si trovarono in situazioni finanziarie molto

serie, perché la disgraziata Contessa negava quanto aveva pattui-

to per il sostentamento delle medesime.

… le calunnie, le dicerie a danno dell’Istituto e dello scopo del

medesimo non si possono enumerare. Le Suore furono perfino ri-

dotte all’estrema povertà, poiché la convenuta annualità promessa

dalla Contessa da circa tre anni veniva negata”.

“Il 19 maggio 1903 si portava a Gazzuolo l’Usciere del Tribuna-

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versato per voi». (Lc 22,14-20).

Padre nostro…

Ave Maria…

10 volte: Cuore Divino di Gesù, Confido e Spero in Te!

Gloria al Padre …

Gesù dolce e umile di Cuore, rendi il nostro cuore simile al Tuo.

Cuore Immacolato di Maria, prega per noi.

Nel 4° mistero contempliamo Gesù che dall’alto della croce ha sete

dell’amore e della salvezza delle anime e per esse squarcia il suo

Cuore Divino versando tutto il suo Sangue.

Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiu-

ta, disse per adempiere la Scrittura: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno

d'aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una

canna e gliela accostarono alla bocca. E dopo aver ricevuto l'aceto, Ge-

sù disse: «Tutto è compiuto!». E, chinato il capo, spirò. Era il giorno

della Preparazione per il Giudei, perché i corpi non rimanessero in

croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato),

chiesero a Pilato che fossero spezzate le gambe e fossero portati via.

Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all'al-

tro che era stato crocifisso insieme con lui. Venuti però da Gesù non

gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la

lancia e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne da testimonian-

za e la sua testimonianza è vera ed egli sa che dice il vero, perché an-

che voi crediate. (Gv 19,28-30)

Padre nostro…

Ave Maria…

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Page 7: Sussidio del pellegrinaggio Gazzuolo-Campitello

Nel 2° mistero contempliamo Gesù che lascia ai suoi discepoli il

comandamento nuovo dell’amore fraterno

In quel tempo Gesù disse: Come il Padre ha amato me, così anch'i-

o ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei co-

mandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i co-

mandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho

detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo

è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho

amati. (Gv 15,9-12).

Padre nostro…

Ave Maria…

10 volte: Cuore Divino di Gesù, Confido e Spero in Te!

Gloria al Padre …

Gesù dolce e umile di Cuore, rendi il nostro cuore simile al Tuo.

Cuore Immacolato di Maria, prega per noi.

Nel 3° mistero contempliamo Gesù che nell’Ultima Cena istituisce

l’Eucaristia

Quando fu l'ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui, e disse:

«Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi,

prima della mia passione, poiché vi dico: non la mangerò più, finché

essa non si compia nel regno di Dio». E preso un calice, rese grazie e

disse: «Prendetelo e distribuitelo tra voi, poiché vi dico: da questo

momento non berrò più del frutto della vite, finché non venga il re-

gno di Dio». Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro

dicendo: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in me-

moria di me». Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice di-

cendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene

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le di Bozzolo per portare atto di citazione per il 31 dello stesso me-

se alle Suore per sentirsi condannate a lasciare la casa da loro abi-

tata e ciò per ordine della Contessa”.

“Si ottenne una serie di rinvii finché … venne il 14 novembre

1903 e l’Usciere del Tribunale portava alle Suore tutte la diffida e

che sloggiassero entro un mese … e così si ebbe motivo di abban-

donarsi nelle braccia della Divina Provvidenza, trovandosi senza

tetto, senza pane, e con poco o nulla di che coprirsi, perché colla

casa si dovette lasciare anche tutta la roba, perché data dalla Con-

tessa.

… in otto giorni, fu vero miracolo della Provvidenza, fu trovata

una casa bella, sana, attigua ad una Chiesa sussidiaria detta di S.

Rocco.

… e qui va una lode ben meritata ai gazzuolesi. Il Rev.do Parroco

credette giustificare dal pulpito lo sfratto dato alle Suore, fuori di

tempo, con ammalate, stagione brutta, ecc. poiché nel complesso

pareva vi fosse stato chissà qual delitto. La popolazione accolse

commossa le parole del proprio Parroco, indi saputo che alle suore

non restava altro che il tetto, tutti a gara si diedero a soccorrerle

chi con roba, chi con denaro, di modo che si videro in breve rim-

piantata la loro casa e provviste anche per il necessario sostenta-

mento”.

“… La Superiora vedeva ancora qualche cosa da rammendare e

per questo bisogno ogni notte scendeva in Chiesa e pregava e pian-

geva, perché il Signore le desse lume, forza e coraggio perché la

luce si facesse più chiara”.

Dalla lettera di S. Paolo apostolo ai Romani Rom 8,28-39

28Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che

amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno. 29Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predesti-

nati a essere conformi all'immagine del Figlio suo, perché egli sia il

primogenito tra molti fratelli; 30quelli poi che ha predestinato, li ha

anche chiamati; quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati; quelli

che ha giustificato, li ha anche glorificati.

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Page 8: Sussidio del pellegrinaggio Gazzuolo-Campitello

31Che diremo dunque di queste cose? Se Dio è per noi, chi sarà

contro di noi? 32Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha

consegnato per tutti noi, non ci donerà forse ogni cosa insieme a lui? 33Chi muoverà accuse contro coloro che Dio ha scelto? Dio è colui che

giustifica! 34Chi condannerà? Cristo Gesù è morto, anzi è risorto, sta

alla destra di Dio e intercede per noi! 35Chi ci separerà dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'an-

goscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? 36Come sta scritto: Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo considerati come pecore da macello.

37Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui

che ci ha amati. 38Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né

angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, 39né altezza

né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore

di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore.

FARE STRADA IN SILENZIO:

Ripeti più volte nel tuo cuore: “Nulla può separarmi dall’amore di Dio”.

Terza tappa: Parrocchia di S. Maria Nascente

“Le Suore frequentano le funzioni nella Chiesa Parrocchiale, vi

ascoltano la S. Messa, vi ricevono i SS. Sacramenti e incominciano

fino dalle prime domeniche a raccogliere le ragazze per la Dottrina

Cristiana”.

“Coi primi di luglio 1900 il Noviziato doveva essere traslocato

colla rispettiva Maestra. Ecco l’intimazione della Contessa. Nulla di

più sicuro che prendere stanza nel Cuore di Gesù”.

“La piccola navicella urtata da bufere e da marosi non periva,

perché l’Onnipotente Pilota, il S. Cuore di Gesù, non la perdeva

mai di vista”.

“Si raddoppiarono le preghiere, fidenti nella bontà e misericor-

dia del Cuore di Gesù il Quale ebbe sempre cura speciale della

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e ci abbandoniamo alla Tua santa volontà,

per mezzo del Cuore Immacolato di Maria,

in tutte le situazioni della vita

e riponiamo con piena fiducia nel Tuo Cuore Divino

tutte le nostre attese e speranze

per essere graditi al Padre Celeste

e così ottenere tutte le grazie materiali e spirituali

necessarie alla nostra eterna salvezza

nella gioiosa comunione dei santi. Amen.

Gesù dolce e umile di Cuore, rendi il nostro cuore simile al Tuo.

Cuore Immacolato di Maria, prega per noi.

Nel 1° mistero contempliamo Gesù che chiama a sé tutta l’umanità

per ristorarla con il suo Divino Amore

In quel tempo Gesù disse: “Venite a me, voi tutti, che siete affaticati

e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e impa-

rate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le

vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero” (Mt

11,28-30).

Padre nostro…

Ave Maria…

10 volte: Cuore Divino di Gesù, Confido e Spero in Te!

Gloria al Padre …

Gesù dolce e umile di Cuore, rendi il nostro cuore simile al Tuo.

Cuore Immacolato di Maria, prega per noi.

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Page 9: Sussidio del pellegrinaggio Gazzuolo-Campitello

le opere relative e ottenuta benedizione del S. Padre Pio X, il 1

settembre 1911 le suore si stabilirono a Gabbiana, incominciando

anche l’Oratorio Festivo”.

Dalla prima lettera di S. Giovanni apostolo Gv 4,7-12.19-21

7Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio: chi-

unque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. 8Chi non ama non ha

conosciuto Dio, perché Dio è amore. 9In questo si è manifestato l'a-

more di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito,

perché noi avessimo la vita per mezzo di lui. 10In questo sta l'amore:

non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha man-

dato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. 11Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli

uni gli altri. 12Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri,

Dio rimane in noi e l'amore di lui è perfetto in noi. 19Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo. 20Se uno dice: "Io

amo Dio" e odia suo fratello, è un bugiardo. Chi infatti non ama il pro-

prio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. 21E questo è il

comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche suo fratel-

lo.

PER PREGARE LUNGO LA STRADA: CORONA DI RIPARAZIONE E DI FIDUCIA NEL CUORE DIVINO DI GESÙ

Preghiera iniziale:

Signore Gesù Cristo,

che Ti sei rivelato come Infinito Amore e Misericordia

per intercessione del Cuore Immacolato di Maria

accogli l’atto di riparazione di noi poveri peccatori

contro tutte le bestemmie, le dissacrazioni eucaristiche,

le offese al Tuo Divino Amore e all’amore fraterno.

Con questa preghiera ci consacriamo

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Congregazione”.

“[A Gazzuolo] non mancò mai il lavoro, sia nell’oratorio festivo,

per il quale non si lasciava intentato ogni mezzo ricreatorio per le

giovani, sia nelle scuole di studio e di lavoro, come nelle visite ed

assistenza ad inferme”.

Salmo 37

Confida nel Signore e fa' il bene:

abiterai la terra e vi pascolerai con sicurezza.

Cerca la gioia nel Signore: esaudirà i desideri del tuo cuore.

Affida al Signore la tua via, confida in lui ed egli agirà:

farà brillare come luce la tua giustizia,

il tuo diritto come il mezzogiorno.

Sta' in silenzio davanti al Signore e spera in lui;

non irritarti per chi ha successo,

per l'uomo che trama insidie.

Desisti dall'ira e deponi lo sdegno, non irritarti:

non ne verrebbe che male; perché i malvagi saranno eliminati,

ma chi spera nel Signore avrà in eredità la terra.

È meglio il poco del giusto che la grande abbondanza dei malvagi;

le braccia dei malvagi saranno spezzate,

ma il Signore è il sostegno dei giusti.

Il Signore rende sicuri i passi dell'uomo

e si compiace della sua via.

Se egli cade, non rimane a terra,

perché il Signore sostiene la sua mano.

La salvezza dei giusti viene dal Signore:

nel tempo dell'angoscia è loro fortezza.

Il Signore li aiuta e li libera,

li libera dai malvagi e li salva,

perché in lui si sono rifugiati.

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Page 10: Sussidio del pellegrinaggio Gazzuolo-Campitello

PER RIFLETTERE LUNGO LA STRADA:

Rinnova la tua fiducia in Dio e prendiamo stanza nel Cuore del Suo Figlio

ripetendo più volte “Cuore di Gesù, confido in Te”.

Quarta tappa: Inizio strada argine

“Nel 1894 entrano le prime novizie. La comunità comincia a

crescere. Da Gazzuolo ogni giorno le suore si portano a piedi nelle

frazioni e nei paesi limitrofi (Pomara, Nocegrossa, Belforte, Bocca

Chiaviche, S. Matteo delle Chiaviche) per asilo, scuola di lavoro,

oratorio, visite agli anziani e agli infermi”.

“Nel 1894 venne offerta anche la direzione di un Asilo infantile

in Campitello, paese che dista pochi chilometri da Gazzuolo

(diocesi di Mantova) e fatte le dovute pratiche dal R.do Superiore

don Angelo Martinoli, con S.E. Cardinal Sarto, allora Vescovo di

Mantova, nell’ottobre dello stesso anno due suore incominciarono

l’opera, ritornando però ogni sera alla casa in Gazzuolo”.

“Nel 1897 nello stesso locale dell’Asilo, il Comune concesse,

dietro richiesta dell’Arciprete del paese, don Pietro Besaschi, una

camera gratis, per ivi iniziarvi un po’ di scuola di lavoro principal-

mente per le povere”.

Dal Vangelo secondo Luca Lc 12,49-50

49Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che

fosse già acceso! 50Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e co-

me sono angosciato finché non sia compiuto!

Dal Vangelo secondo Matteo Mt 10,1.7-10

1Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti

impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. 7Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino.

8Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scaccia-

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te i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. 9Non

procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, 10né sacca

da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha

diritto al suo nutrimento.

PER PREGARE LUNGO LA STRADA:

Prega una decina del Rosario per qualcuno a cui vuoi bene e per ogni grano

del Rosario ripeti una giaculatoria:

“Signore Gesù, abbi pietà di me”;

“Donami, Signore, la pace del cuore”;

“Indicami, Signore, la via da seguire”.

Quinta tappa: lungo la strada

“Nel 1897 le Suore Orsoline del Sacro Cuore furono cercate a Ci-

vidale, Villastrada, Villapasquale, paesi limitrofi, ma mancavano le

operaie, poiché intanto Gazzuolo e Campitello davano abbastanza

lavoro molto più che non si lasciava intentato qualsiasi mezzo per

fare un po’ di bene in paesi tanto decaduti in via di religione e buon

costume. La religione poco intesa e meno praticata nei più,

coll’aggiunta della superstizione innestata nella mente di queste po-

polazioni, il lavoro delle suore doveva essere doppiamente indu-

strioso e quindi lento e paziente, ma l’unico filo di speranza era nel-

la novella generazione”.

“La novella casa di Seriate procedeva regolarmente sotto lo sten-

dardo della croce, come pure quella di Gazzuolo, e le due superiore

di comune accordo, coll’aiuto di Dio, sapevano mantenere l’unità di

spirito, non risparmiando a tale scopo preghiere, viaggi e sacrifi-

ci…”.

“A Gabbiana (MN) si aveva asilo; scuola di lavoro e l’Oratorio fe-

stivo non era possibile, perché le suore non erano stabilite in paese,

ma ogni giorno partivano da Gazzuolo; ma i Signori Provatoli e il

RR. Arciprete del paese visto che l’opera attecchiva fabbricarono a

loro spese una casetta che servisse d’abitazione per le Suore e per

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