Pellegrinaggio in SIRIA - 2010
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Santuario della Consolata aprile 2010
Pellegrinaggio in SIRIA
Alle sorgenti del primo cristianesimo
Efrem, Simeone, Maroun, Giovanni Damasceno,
Romano il Melode
Lasciamo Torino già accompagnati dai santi della chiesa cristiana di Siria …
La prima visita è per EBLA (Tell Mardikh) sito archeologico del 3000 aC
Il varco di un’antica porta della città
Palazzi, magazzini e templi di una città dove resta molto da scavare …
L’antica Ebla conobbe la distruzione accadica (2250aC) e quella, definitiva, degli Ittiti nel 1600aC. Situata tra Aleppo e Damasco, vide il passaggio del clan di Abramo, arameo, che si spostava dalla vicina Charran (sud Turchia) verso sud (Damasco, Betel, Mamre). Sullo sfondo Tel Mardikh, la moderna Ebla.
SERJILLA : Una delle dieci “città morte” nei dintorni di Aleppo,
sulla rotta Antiochia-Apamea
La nostra guida Fayez spiega che forse furono abbandonate a causa della
deviazione della rotta commerciale o altre cause sconosciute …
I resti di una chiesa bizantina
Città con terme, tombe, palazzi, testimoni silenziosi da quasi quindici secoli …
Attraversiamo Aleppo – Halap (Berea in 2Mac 13).
Antico crocevia della Via della Seta,
tra il porto di Antiochia (strappato dalla Turchia) e la Persia
Assaggiamo l’ottima cucina siriana nel
quartiere armeno di Aleppo (scopriamo
che armeno è anche il famoso sapone…)
Qala’at Samaan (fortezza di Simeone)
monaco siriaco (389-459) che per primo visse
sopra una colonna (stilita)
L’enorme Basilica venne costruita nel 491
e distrutta dagli egiziani Fatimidi nel 1017
Al centro dell’ottagono il luogo della colonna di san Simeone (il giovane)
La “Via Sacra”. In questo stupendo luogo di pace
si respira ancor oggi la profonda spiritualità dei
monaci e del primo cristianesimo siriano.
A sn: Cristo “Alfa e Omega”
Al Aleppo avviciniamo i monaci dell’Islam eterodosso “sufi” con il loro
misticismo danzante per liberarsi dall’ego che ci soffoca … (Rumi XIII sec.)
L’oud (liuto), il flauto, il Qanun (cetra) le tabla (percussioni), il req (tamburello)
strumenti antichi ed essenziali della musica siriana
La cittadella di Aleppo (XIII sec.),
base del sultano contro i Crociati,
mai conquistata
La grande moschea “Al-Jamaa Zacharia”
costruita nel 710dC da Al-Walid.
Minareto capolavoro del 1090.
La tomba del padre di
s. Giovanni Battista,
il “profeta” Zaccaria
L’abbigliamento adatto per entrare in moschea …
e non turbare gli uomini in preghiera …
Una latta come cassa di
risonanza per suonare …
La stupenda camminata di Apamea-Aphamia, fondata da Seleuco I (286 aC),
visitata da Antonio e Cleopatra, distrutta dai Sassanidi nel 612 dC
e rasa al suolo da un terremoto (1157 dC)
Qui c’era una chiesa a pianta centrale (epoca giustinianea)
ove si venerava un frammento della Santa Croce
HAMA antica città (Hamath) in relazione con Davide e Salomone.
Rasa al suolo dagli Assiri (720 aC) come Samaria,
viene ribattezzata “Epiphania” dai Seleucidi elleni.
Città delle “norie” ruote idrauliche (V sec. dC) che portano l’acqua del grande
fiume Oronte dal suo basso livello al livello superiore dei campi circostanti.
Le attuali sono del XIII s. e arrivano fino a 20mt di diametro.
Monastero ortodosso di San Giorgio:
Chiesa “nuova” (1857) nel Wady al Nasara
(Valle dei Nazareni, ossia dei Cristiani)
Deir Mar Jirjis : S. Giorgio, antico martire romano,
diventa simbolo della lotta contro il male e patrono
dei Cavalieri inglesi (1348)
Zona ancora oggi cristiana, Wady Nassar testimonia la pacifica coesistenza con i
mussulmani alawiti. Il documento racconta la promessa scritta (mantenuta) di
lasciar vivi tutti i monaci e i cristiani della regione da parte dell’Islam
In albergo,
accendiamo il
riscaldamento e
guardiamo la
fortezza del Crac
Qala’at al-Hosn : Krak dei Cavalieri
L’Emiro di Homs (Emesa) costruisce la prima fortezza (1031). 13 torri e mura
esterne, fossato e grande fortezza interna, perfettamente conservata
Questa fortezza domina l’accesso a tutta la Siria interna, essendo tra la
catena costiera e l’Antilibano, sul passo di Hosn
L’aspetto attuale viene dato dai Crociati Cavalieri Ospedalieri nel XII sec. cioè i
Cavalieri dell’Ospedale S. Giovanni di Gerusalemme, poi conosciuti come
Cavalieri di Rodi e poi di Malta. Si arresero al sultano mamelucco (egiziano)
Baybars (1271) successore della dinastia degli Ayyubidi iniziata da Saladino
La cattedrale “fortezza” di Tortosa (Tartus), ora museo, sul Mare Mediterraneo
Oggetti fenici antichi da Ugarit
(Ras Shamra) e Amrit (che vedremo)
località vicine sulla costa
Dedicata alla Vergine Maria
testimonia la presenza
dei Templari
L’isola di Arwad (Arados). Tortosa (Ante-Arados) era porto fenicio, bizantino, poi
crociato ora secondo porto della Siria, dopo il “furto” di Antakya da parte della Turchia
A 8 km. il tempio fenicio di AMRIT,
torre merlata di stile persiano-egiziano
dedicata alla dea guaritrice Shadafra,
circondata da un stagno sacro
Stadio ellenistico (250x50mt)
quando Amrit era ribattezzata MARATHOS
Purtroppo una base militare impedisce di
scavare ulteriormente il sito, dotato anche
di una antica necropoli
Dalle fresche e verdi montagne della costa,
ci dirigiamo verso est, nel cuore della Siria:
il deserto e le sue antiche strade carovaniere
come la “Via della seta” che univa Antiochia-Aleppo
all’India e alla Cina
Patria dei beduini con le loro greggi,
ora il deserto è terra di sperimentazione
agricola con nuove tecniche
La fortezza Qala’at ibn-Maan, costruita dall’emiro libanese Fakhr ed-Din
(1595-1634)
Di qui il primo sguardo sulla Valle
delle tombe di TADMOR …
… ossia PALMIRA (città delle Palme)
la favolosa oasi al centro del deserto
siriano, abitata fin dal II millennio aC
(archivio di Mari sull’Eufrate)
La “sposa del deserto ci si offre nella stupenda luce del tramonto
Il tempio di BA’AL SHAMIN (17dC), dio fenicio “Signore dei cieli”
conosciuto anche in Galilea, sul monte Carmelo (ciclo del profeta Elia)
Nel V secolo venne trasformato in chiesa cristiana
Don Mario spezza il
“pane del deserto”
Il mattino seguente iniziamo con la Valle delle Tombe
camere funerarie a più piani costruite nel I sec. dC
contenenti fino a 300 sarcofagi
oppure tombe a ipogeo (sotterranee) affrescate e scolpite
Il PALMIRENO, lingua semitica particolare,
tipica di Palmira
Cammelli e moto per i beduini di oggi,
bravi commercianti come nell’antichità
L’ampio temenaos (cortile) anticamente tutto
porticato, del tempio di Bel, lo Zeus del pantheon
di Palmira domina una piccola altura.
Nel libro di Daniele Bel viene raffigurato come un
DRAGO, il dio della vita (come in Cina).
Al centro del temenaos : la “cella” del culto (32dC), meta di una grande
antica processione religiosa che attraversava la lunga via colonnata
A Roma aveva regnato la dinastia dei Severi (193-235)
di sangue siriano (Settimio Severo, Caracalla, Eliogabalo).
La “trinità” politeista antica: la terra e la luna ai
lati con BEL al centro, il dio SOLE (come
Mitra). L’imperatore Aureliano prende Palmira
(271dC) e proclama in tutto l’impero il “dies
solis” (domenica: Sun-day, Sonn-tag nel nord
Europa, giorno del sole).
Aureliano è l’imperatore che ha posto fine al breve ma
fulgido regno della regina Zenobia (+275), moglie di
Odenato, amica del vescovo eretico di Antiochia Paolo di
Samosata. Governava un regno che andava dalla Turchia
all’Egitto.
La via colonnata, mai lastricata per via dei cammelli
“Palmyra, nobile città
per il sito, per le
ricchezze del suolo,
per le sue acque.
Da ogni lato distese
di sabbia, è come
isolata dal mondo per
opera della natura.
Gode di sorte
privilegiata, in mezzo
a due grandi imperi,
Romani e Parti,
sollecitata ora dagli
uni, ora dagli altri”
Plinio il Vecchio 77dC
Il TETRAPILO
centro della città
granito rosa di Assuan
Sulla via del ritorno verso ovest ci fermiamo dai beduini
Lasciamo un po’ a
malincuore il fascino
e il silenzio del deserto …
Torniamo nel cuore delle montagne: MA’ALULA
paese cristiano dove si parla ancora la lingua di Gesù, l’aramaico.
L’aramaico è una delle lingue parlate più antiche al mondo
e i cinquemila cattolici di rito greco di Ma’alula ne vanno fieri
Il convento Mar Sarkis (santi
Sergio e Bacco) del 325dC
una delle chiese più antiche
al mondo
Santa Tecla
devozione antica
alla discepola di
san Paolo di
origine turca
(Iconio-Konya)
SYDNAYA
a 40 minuti da Damasco
luogo di relax e aria pura
Il nostro esperto autista ci riporta a 1200 mt
al convento greco-ortodosso di
Nostra Signora di Sydnaya,
uno dei santuari più antichi del mondo
Qui, infatti, si ritiene conservata l’icona di Maria dipinta da san Luca evangelista
Al tempo dei Crociati, Sydnaya era
seconda in importanza solo a
Gerusalemme come luogo di culto
Caratteristico “Scuolabus”
140 km a sud di Damasco, la capitale nabatea
in basalto nero, sulla rotta Damasco-Amman:
BOSRA
Capitale della provincia romana di “Arabia” (106 dC).
Qui si ritirò Paolo dopo la conversione (Gal 1,17) e venne
Origene (215 e 248 dC) per un Concilio.
Stupendo capolavoro di architettura paleocristiana, primo esempio di cupola su
base quadrata, (512dC) la CATTEDRALE di Bosra doveva essere splendida
In questo MONASTERO
il monaco Bahira
incontrò il ragazzino
Muhammed (Maometto) con
lo zio mercante Abu-Talib,
riconoscendo in lui il futuro
carisma profetico
La moschea dedicata a Fatma, figlia del profeta,
costruita dagli egiziani Fatimidi nell’XI sec.
con minareto a pianta quadrata
Lo stupefacente teatro di Bosra, intatto, unico al mondo, emerso dalle sabbie
Conteneva 9000 persone (II sec. dC)
DAMASCO – Dimashq l’antichissima capitale aramea (IX sec. aC), patria di Eliezer,
servo di Abramo (Gen 15,2), sconfitta da Davide (2Sam 8,6) Salomone e Gionata
asmoneo (1Macc 12,32). Il profeta Elia qui unge il re di Aram, Chazael (1Re 19).
Barada (Abana) e Parpar fiumi di Damasco che non
guarirono Naaman il siro (profeta Eliseo, 2Re 5)
Damasco è citata negli archivi di Mari (2500aC), di Ebla e nei testi egizi (1400aC)
Viene distrutta dagli Assiri nel 721 aC (Is 17,1)
come Samaria (Isaia 10,9) capitale di Israele (Amos 1 e 5).
Hittiti, Hurriti, Aramei, Seleucidi, Nabatei, Romani, Bizantini, Omayyadi, Abassidi,
Selgiuchidi, Mamelucchi, Mongoli, Fatimidi, Ottomani, Francesi …
Takiyya as-Suleimanniyya
L’ospizio-monastero “sufi”
del grande architetto
Sinan (1554 dC)
Il Museo
Nazionale di
Damasco
Il grande portale del palazzo Qasr al-Gharbi
portato qui da Palmira (688 dC)
eretto dal califfo omayyade Hisham
Vediamo resti fenici (Ras-Shamra e Ugarit), ittiti ed egiziani,
quelli di Mari e di Ebla, scorrendo i secoli di storia di questa
regione dalla quale proviene la nostra civiltà antica
Il trionfo di Mardocheo (sopra)
e l’unzione del figlio di Jesse,
Davide (sotto)
Gli stupendi affreschi
della sinagoga della
comunità ebraica di
DURA EUROPOS
(255aC) conservati
miracolosamente
dalla sabbia fino al
1920, ora al Museo.
Sotto: l’Arca di Yhwh
spezza la statua del
dio fenicio Dagon
L’ultima cinta muraria conservata, del XIII sec. sopra
evidenti resti molto più antichi
I resti dell’imponente
triplice arco romano
all’entrata del
quartiere cristiano e
della famosa
“Via Recta”
A destra: la via Retta. Saulo nel 35 dC
diventa “Paulus” il piccolo-grande
apostolo del Vangelo di Cristo
Il cristiano ANANIA
battezza Paolo nella
casa di un certo
Giuda, presso la Via
Diritta, facendogli
recuperare la vista
(At 9,10-20)
I vicoli della città vecchia
e il grande suq coperto al-Hamidiyya,
così chiamato dopo la visita di Hamid II (XIX sec.)
Nel suq anche i bagni pubblici (hammam)
Entrata al palazzo Azem
Suq al-Buzuriyya
mercato delle spezie
L’ampio cortile del palazzo di As’ad Pasha al-Azem,
governatore di Damasco (1749-1752)
Il complesso è dotato di haramlik (spazi privati della famiglia)
e salamlik (sale per ospiti e l’accoglienza)
Da provare il succo di
melograno …
Resti del tempio di Giove, costruito sul luogo
dell’antico tempio al dio HADAD (VIII s. aC)
L’enorme moschea degli Omayyadi
La forma attuale si deve a ibn al-Walid (+642)
Qui riposa il grande Salah-ed-Din (Saladino)
Un’antica basilica cristiana (313) aveva soppiantato il tempio di Giove
e conservava le spoglie di san Giovanni Battista (a destra)
Per 70 anni, dopo la conquista islamica, moschea e cattedrale
rimasero adiacenti, e le due comunità vi pregavano indisturbate
Cupola “del tesoro” con le offerte
Il minareto “di Gesù” che
anche per l’Islam verrà come
giudice ultimo della storia
Bab Kisan, la porta
della città vecchia
da cui è stato
calato Paolo
nascosto in una
cesta (2Cor 11,33)
per sfuggire al re
Areta, nabateo
Concludiamo il pellegrinaggio in uno dei
luoghi probabili in cui Shaul ha incontrato la
luce del Risorto, diventando Paolo, l’apostolo
delle Genti, portando il Vangelo a tutti noi
Una suora francescana
siriana ci spiega
l’importanza della loro
testimonianza cristiana in
questo paese islamico
secolarizzato
L’addio a Damasco
dall’alto del Jebel Qassioun (850mt)