per lo sviluppo di NetEye CRESCE L’ATTENZIONE DELLE ... · per citare qualche esempio, così come...

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È in costante crescita il numero delle aziende – indi- pendentemente dalla dimensione o dal settore produtti- vo - che nello svolgimento della loro attività prestano attenzione alle problematiche sociali e agli aspetti eco- logici e ne tengono conto nei diversi contatti con colla- boratori, clienti, fornitori, organi di informazione, poli- tici, ecc. Alla luce degli esempi di due aziende - Birra Forst Spa e Alber Srl - più di 100 insegnanti provenien- ti da una quindicina di scuole superiori e professionali del Burgraviato e della Val Venosta hanno potuto cono- scere meglio quello che le aziende organizzate a livello industriale fanno per i propri collaboratori e l’ambien- te in cui operano. L’occasione è stata offerta dalla manifestazione che i Comprensori Burgraviato e Val Venosta di Assoimprenditori Alto Adige – coordinati dai rispettivi rappresentanti Roberto Caser (Caser & Figli Srl) e Hans Moriggl (Moriggl Srl) – hanno orga- nizzato l’8 febbraio scorso presso la sede della Birra Forst Spa di Lagundo. Dopo la visita alla nuova sala di cottura della Birra Forst gli insegnanti hanno seguito gli interventi di Maximilian Ghetta, responsabile della comunicazione aziendale presso la Forst, e Wofgang Alber, co-titolare e amministratore delegato della Alber Srl, che da punti di vista diversi hanno spiegato come la responsabilità sociale viene realmente vissuta in azienda. La responsabilità sociale per la Forst Dopo aver portato i saluti di Margherita Fuchs von Mannstein, che rappresenta la quarta generazione della famiglia alla guida dell’azienda, Maximilian Ghetta ha spiegato che la filosofia aziendale della Forst si basa su cinque colonne: massima qualità del prodotto, cura del prodotto fino nel minimo dettaglio, massima assistenza dei clienti, nessun compromesso in campo ambientale, legame con il territorio e le persone. L’azienda conta 256 collaboratori e nel 2011 ha raggiunto un fatturato di oltre 90 milioni di euro. Con il gettito fiscale – nel 2011 la Forst ha ad esempio versato 16 milioni di euro di accise sulla birra – l’azienda dà un grande contributo alla collettività, così come con le sponsorizzazioni alle numerose attività sportive che ogni anno arrivano a superare un milione di euro. In questo campo vengono privilegiati la promo- zione e il sostegno dei portatori di han- dicap che praticano sport e in generale di associazioni sportive tra cui di socie- tà locali di calcio, basket, hockey solo per citare qualche esempio, così come la motivazione e l’incentivazione dei collaboratori. La Forst traduce la sua responsabilità verso il territorio cercan- do anche di affidare lavori e ordini, se possibile, ad aziende locali. La responsabilità sociale per la Alber “Non si è responsabili soltanto di quel- lo che si fa, ma anche per quello che non si fa”: Wolfgang Alber, che rappre- senta la seconda generazione alla guida dell’azienda familiare Alber di Lana, usa questa citazione del filosofo cinese Laotse per esprimere la sua personale convinzione e anche i moti- vi che hanno spinto la sua azienda a ottenere la certifi- cazione etica secondo la norma internazionale SA 8.000. La ditta Alber, che vanta 50 anni di storia, pro- duce e commercializza una gamma completa di collant, calzini e biancheria intima. La crescente ricerca dei consumatori di sempre maggiore trasparenza e sicurez- za si inserisce bene nel concetto complessivo di quali- tà che è alla base della filosofia aziendale di Alber. La norma SA 8.000 è uno standard valido a livello interna- zionale, che prevede per le aziende il rispetto di nove requisiti, connessi ai fondamentali diritti umani e dei lavoratori che riguardano ad esempio standard minimi in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, orari e ambiente di lavoro adeguati oppure una retribu- zione giusta. La ditta Alber ha scelto di seguire questa strada nella convinzione che qualità significa anche valori etici, da comunicare in modo aperto e trasparen- te con tra l’altro anche la pubblicazione di un bilancio sociale. Collaborazione con gli insegnanti La recente manifestazione di Lagundo si inquadra nelle specifiche iniziative che da alcuni anni i diversi com- prensori di Assoimprenditori propongono per gli inse- gnanti delle scuole superiori e professionali delle varie zone con l’obiettivo di confrontarsi con loro sugli svi- luppi economici e sulle aspettative che ne derivano nei confronti dei giovani quali futuri collaboratori e in generale protagonisti della società di domani. L’interesse per questo tipo di iniziative è in costante crescita, come dimostra la grande partecipazione al recente incontro presso la Birra Forst. Anche dal vivace dibattito conclusivo è emerso che gli insegnanti apprezzano molto questo tipo di manifesta- zioni e in particolare dimostrano una crescente sensibi- lità verso le tematiche economiche di attualità. Per la serie “Tecnica: un lavoro da sogno!” oggi pubblichiamo il ritratto di Josef Hilpold, Frener & Reifer Srl di Bressanone Ha imparato la professione di fabbro come apprendista e adesso che lavora nell’ufficio tecnico mette a frutto la sua lunga esperienza sul campo: stiamo parlando del 43enne Josef Hilpold, che da quando ha iniziato a lavorare nel 1983 è presso la Frener & Reifer di Bressanone, specializzata nella realizzazione di elementi personalizzati per facciate. “Il mio primo giorno di lavoro risale ormai al 1° giugno 1983. Dopo le scuole medie avevo, infatti, deciso di imparare la professione di fabbro che mi affascinava: la realizzazione semi-industriale di componenti semilavorate artigianalmente in acciaio o metallo, la messa in posa sul cantiere e la manutenzione delle costruzioni. Dopo tre anni di apprendi- stato, in cui frequentavo anche la scuola pro- fessionale di Bressanone, ho potuto fare l’esame di idoneità professionale; in altre parole, avevo in mano una professione”, rac- conta Josef Hilpold, ricordando i suoi primi anni alla Frener & Reifer. In questo periodo Hilpold era attivo nei vari settori della produzione così nel reparto lamiere ha imparato a lavorare l’alluminio, l’acciaio e l’acciaio temperato, poi ha lavora- to in officina dove venivano prodotti compo- nenti in acciaio per le costru- zioni e, infine, nel reparto fac- ciate a sistema in cui venivano realizzati componenti in allu- minio per porte, finestre e costruzioni speciali sempre individualizzati alle esigenze dei clienti e architetti. In que- sto settore Hilpold ha dimo- strato subito grande dimesti- chezza e così nel 1992 gliene è stata affidata la responsabilità. “Il lavoro in questo reparto mi piaceva molto perché era molto vario e il mio team era confrontato con sempre nuovi e interessanti compiti”, com- menta Hilpold, raccontando il suo lavoro di caporeparto. Quando l’azienda ha iniziato a cercare colla- boratori per ampliare l’ufficio tecnico, Hilpold ha pensato che avrebbe potuto sfrut- tare quanto di disegno tecnico aveva appreso in un corso di auto-cad e così nel 1995 è pas- sato a quell’ufficio. “Il lavoro che svolgo adesso è molto diverso da quello in produzio- ne. Oggi mi devo domandare come tradurre i progetti degli architetti in una costruzione che vada bene anche ai clienti. In questo mi aiuta molto l’esperienza che ho fatto nel lavoro pratico perché conosco dove possono sorgere le difficoltà nella produzione e nel montaggio e so, quindi, quello che è fattibile in realtà. Non devo, inoltre, perdere di vista i costi e i tempi di realizzazione”, spiega Hilpold. Per il suo attuale lavoro c’è bisogno di capacità organizzative e di sapersi rappor- tare con la gente. “Come tecnico non siedo, infatti, tutto il giorno davanti al Pc, ma ho anche frequenti contatti ad esempio con i progettisti e i committenti. Il contatto con le persone mi piace molto, ma necessita di molta calma e pazienza. Sono contento di aver intrapreso questa professione e anche di aver fatto l’apprendistato come fabbro, per- ché l’esperienza che ho fatto allora mi aiuta molto nel disegno tecnico e nello sviluppo tecnico delle soluzioni e dei prodotti.” E’ stata la Würth Phoenix di Bolzano a organizzare recentemente a Padova la prima edizione a livello italiano dello NetEye User Group. L’evento, a cui hanno partecipato oltre 40 aziende principalmente dal Veneto e dall’area milanese, era inteso come piattaforma di comunicazione tra fornitori e clienti con l’obiettivo di definire insieme la futura strate- gia del software di monitoraggio NetEye attraverso lo scambio di esperienze e opinioni sui processi della gestione informatica. Soprattutto per il setto- re It, dove le aziende spesso personalizzano le applicazioni in base alle proprie esigenze, l´approccio è stato molto apprezzato, in particolare come utile mezzo per la fidelizzazione della clien- tela. NetEye, soluzione Open Source di monitoraggio per infrastrutture informatiche, consente alle azien- de di controllare in modo più efficace la crescente complessità delle operazioni a livello It. In occa- sione della manifestazione, Würth Phoenix, assie- me al cliente NetEye InfoCamere, che la ospitava, ha presentato le tendenze future per il mercato nel- l’ambito del monitoraggio che si sono dimostrate particolarmente rilevanti per la clientela. Una delle tematiche principali discusse è stata anche la cre- scente difficoltà di gestione dei servizi di Cloud Computing. “Il concetto dello User Group permette ai clienti di influenzare attivamente la futura strategia di pro- dotto. Per noi questo aspetto è particolarmente importante perché ci permette di ottenere un giudi- zio imparziale per capire se i trend di mercato sono effettivamente apprezzati dai clienti e quali future funzionalità sono utili e necessarie”, ha spiegato Georg Kostner, Product Manager in Würth Phoenix e responsabile dello sviluppo di NetEye. NetEye User Group L’INNOVAZIONE Nuovi modelli per integrare l’opinione del cliente Würth Phoenix presenta le tendenze del mercato CRESCE L’ATTENZIONE DELLE AZIENDE PER VALORI QUALI AMBIENTE E TERRITORIO Etica e responsabilità sociale Birra Forst spa e Alber srl, due imprese modello si presentano a studenti e insegnanti LA RESPONSABILITA’ SOCIALE DA VARI PUNTI DI VISTA (da sin.) Il direttore Josef Negri, Wolfgang Alber, Hans Moriggl, Roberto Caser e Maximilian Ghetta INSIEME per lo sviluppo di NetEye DA QUASI 30 ANNI NELLA STESSA AZIENDA Josef Hilpold, Frener & Reifer Srl di Bressanone DOPO L’APPRENDISTATO DA FABBRO, IL PASSAGGIO ALL’UFFICIO TECNICO Dalla fucina al computer L’esperienza pratica facilita la ricerca di soluzioni teoriche APPUNTAMENTI A Bolzano Franco Laner, esperto del settore legno Innovazione è molto di più di una parola che va di moda in questo momento e anche il settore legno non se ne può sottrarre. In questo campo l’innovazione è indubbiamente possibile quando si conoscono le proprietà del legno, ma anche la tradizione può suggerire impieghi, ora desueti, che potrebbero diventare nuovamente attuali. Sulle connessioni tra innovazione, tradizione e conoscenza parlerà il prof. Franco Laner, profes- sore ordinario di Tecnologia dell’architettura allo Iuav (Istituto Universitario di Architettura di Venezia), che sarà a Bolzano su invito della sezione legno di Assoimprenditori Alto Adige. La manifestazione ha luogo giovedì, 8 marzo 2012, con inizio alle ore 17.30, presso la sede associativa. Comprensorio val Pusteria: manifestazione per gli insegnanti Proseguono le manifestazioni che i Comprensori di Assoimprenditori organizzano per gli inse- gnanti delle scuole superiori e professionali delle varie zone. Il prossimo appuntamento è fis- sato per venerdì, 9 marzo 2012, con inizio alle ore 16.00, presso la ditta Pircher Oberland Spa di Dobbiaco. “Chance of change: l’innovazione a 360° di Pircher Oberland” è il tema che sarà affrontato dal titolare Christian Pircher insieme all’Art Director Gilberto Toneguzzi. Il program- ma prevede anche una visita all’azienda, un dibattito e un rinfresco conclusivo. L’invito è rivolto agli insegnanti delle scuole superiori e professionali, in lingua italiana e tedesca, della Val Pusteria. E’ richiesta la conferma di parteci- pazione ([email protected]). Percorso formativo project management Inizierà il 21 marzo 2012 la nuova edizione del percorso formativo project management in lin- gua italiana dal titolo “L'avvincente sfida di gestire progetti con successo” che la cooperativa di formazione Ctm di Assoimprenditori Alto Adige organizza per le proprie aziende associa- te. Il corso dura complessivamente 14 giornate, sviluppandosi in sei moduli: avviare e pianifica- re un progetto; monitorare, controllare e conclu- dere un progetto; gestione dei rischi e dei con- flitti; facilitare e condurre il lavoro del team (modulo residenziale in outdoor con pernotta- mento); master class e chiusura del corso; simu- lazione esame. La scheda del corso con tutte le informazioni dettagliate e le modalità di iscrizio- ne è disponibile sul sito di Assoimprenditori (alla voce Corsi). Le iscrizioni sono da inviare al Ctm entro il 1° marzo 2012. UNTERNEHMERVERBAND SÜDTIROL ASSOIMPRENDITORI ALTO ADIGE Pagine a cura di Assoimprenditori Alto Adige Tel. 0471.220444 - Fax 0471 220460 http://www.assoimprenditori.bz.it mail: [email protected] 9 Corriere dell'Alto Adige Giovedì 23 Febbraio 2012 BZ

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È in costante crescita il numero delle aziende – indi-pendentemente dalla dimensione o dal settore produtti-vo - che nello svolgimento della loro attività prestanoattenzione alle problematiche sociali e agli aspetti eco-logici e ne tengono conto nei diversi contatti con colla-boratori, clienti, fornitori, organi di informazione, poli-tici, ecc. Alla luce degli esempi di due aziende - BirraForst Spa e Alber Srl - più di 100 insegnanti provenien-ti da una quindicina di scuole superiori e professionalidel Burgraviato e della Val Venosta hanno potuto cono-scere meglio quello che le aziende organizzate a livelloindustriale fanno per i propri collaboratori e l’ambien-te in cui operano. L’occasione è stata offerta dallamanifestazione che i Comprensori Burgraviato e ValVenosta di Assoimprenditori Alto Adige – coordinatidai rispettivi rappresentanti Roberto Caser (Caser &Figli Srl) e Hans Moriggl (Moriggl Srl) – hanno orga-nizzato l’8 febbraio scorso presso la sede della BirraForst Spa di Lagundo. Dopo la visita alla nuova sala dicottura della Birra Forst gli insegnanti hanno seguito gliinterventi di Maximilian Ghetta, responsabile dellacomunicazione aziendale presso la Forst, e WofgangAlber, co-titolare e amministratore delegato della AlberSrl, che da punti di vista diversi hanno spiegato comela responsabilità sociale viene realmente vissuta inazienda.La responsabilità sociale per la ForstDopo aver portato i saluti di Margherita Fuchs vonMannstein, che rappresenta la quarta generazione dellafamiglia alla guida dell’azienda, Maximilian Ghetta haspiegato che la filosofia aziendale della Forst si basa sucinque colonne: massima qualità del prodotto, cura delprodotto fino nel minimo dettaglio, massima assistenzadei clienti, nessun compromesso in campo ambientale,legame con il territorio e le persone. L’azienda conta256 collaboratori e nel 2011 ha raggiunto un fatturatodi oltre 90 milioni di euro. Con il gettito fiscale – nel 2011 la Forst ha ad esempio

versato 16 milioni di euro di accisesulla birra – l’azienda dà un grandecontributo alla collettività, così comecon le sponsorizzazioni alle numeroseattività sportive che ogni anno arrivanoa superare un milione di euro. In questocampo vengono privilegiati la promo-zione e il sostegno dei portatori di han-dicap che praticano sport e in generaledi associazioni sportive tra cui di socie-tà locali di calcio, basket, hockey soloper citare qualche esempio, così comela motivazione e l’incentivazione deicollaboratori. La Forst traduce la suaresponsabilità verso il territorio cercan-do anche di affidare lavori e ordini, sepossibile, ad aziende locali. La responsabilità sociale per la Alber“Non si è responsabili soltanto di quel-lo che si fa, ma anche per quello chenon si fa”: Wolfgang Alber, che rappre-senta la seconda generazione alla guidadell’azienda familiare Alber di Lana,

usa questa citazione del filosofo cinese Laotse peresprimere la sua personale convinzione e anche i moti-vi che hanno spinto la sua azienda a ottenere la certifi-cazione etica secondo la norma internazionale SA8.000. La ditta Alber, che vanta 50 anni di storia, pro-duce e commercializza una gamma completa di collant,calzini e biancheria intima. La crescente ricerca deiconsumatori di sempre maggiore trasparenza e sicurez-za si inserisce bene nel concetto complessivo di quali-tà che è alla base della filosofia aziendale di Alber. Lanorma SA 8.000 è uno standard valido a livello interna-zionale, che prevede per le aziende il rispetto di noverequisiti, connessi ai fondamentali diritti umani e deilavoratori che riguardano ad esempio standard minimiin materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro,orari e ambiente di lavoro adeguati oppure una retribu-zione giusta. La ditta Alber ha scelto di seguire questastrada nella convinzione che qualità significa anchevalori etici, da comunicare in modo aperto e trasparen-te con tra l’altro anche la pubblicazione di un bilanciosociale.Collaborazione con gli insegnantiLa recente manifestazione di Lagundo si inquadra nellespecifiche iniziative che da alcuni anni i diversi com-prensori di Assoimprenditori propongono per gli inse-gnanti delle scuole superiori e professionali delle variezone con l’obiettivo di confrontarsi con loro sugli svi-luppi economici e sulle aspettative che ne derivano neiconfronti dei giovani quali futuri collaboratori e ingenerale protagonisti della società di domani.L’interesse per questo tipo di iniziative è in costantecrescita, come dimostra la grande partecipazione alrecente incontro presso la Birra Forst. Anche dal vivace dibattito conclusivo è emerso che gliinsegnanti apprezzano molto questo tipo di manifesta-zioni e in particolare dimostrano una crescente sensibi-lità verso le tematiche economiche di attualità.

Per la serie “Tecnica: un lavoro da sogno!”oggi pubblichiamo il ritratto di JosefHilpold, Frener & Reifer Srl di BressanoneHa imparato la professione di fabbro comeapprendista e adesso che lavora nell’ufficiotecnico mette a frutto la sua lunga esperienzasul campo: stiamo parlando del 43enne JosefHilpold, che da quando ha iniziato a lavorarenel 1983 è presso la Frener & Reifer diBressanone, specializzata nella realizzazionedi elementi personalizzati per facciate.“Il mio primo giorno di lavoro risale ormai al1° giugno 1983. Dopo le scuole medie avevo,infatti, deciso di imparare la professione difabbro che mi affascinava: la realizzazionesemi-industriale di componenti semilavorateartigianalmente in acciaio o metallo, lamessa in posa sul cantiere e la manutenzionedelle costruzioni. Dopo tre anni di apprendi-stato, in cui frequentavo anche la scuola pro-fessionale di Bressanone, ho potuto farel’esame di idoneità professionale; in altreparole, avevo in mano una professione”, rac-conta Josef Hilpold, ricordando i suoi primianni alla Frener & Reifer.In questo periodo Hilpold era attivo nei varisettori della produzione così nel repartolamiere ha imparato a lavorare l’alluminio,l’acciaio e l’acciaio temperato, poi ha lavora-to in officina dove venivano prodotti compo-

nenti in acciaio per le costru-zioni e, infine, nel reparto fac-ciate a sistema in cui venivanorealizzati componenti in allu-minio per porte, finestre ecostruzioni speciali sempreindividualizzati alle esigenzedei clienti e architetti. In que-sto settore Hilpold ha dimo-strato subito grande dimesti-chezza e così nel 1992 gliene èstata affidata la responsabilità.“Il lavoro in questo reparto mipiaceva molto perché eramolto vario e il mio team eraconfrontato con sempre nuovie interessanti compiti”, com-menta Hilpold, raccontando il

suo lavoro di caporeparto.Quando l’azienda ha iniziato a cercare colla-boratori per ampliare l’ufficio tecnico,Hilpold ha pensato che avrebbe potuto sfrut-tare quanto di disegno tecnico aveva appresoin un corso di auto-cad e così nel 1995 è pas-sato a quell’ufficio. “Il lavoro che svolgoadesso è molto diverso da quello in produzio-ne. Oggi mi devo domandare come tradurre iprogetti degli architetti in una costruzioneche vada bene anche ai clienti. In questo miaiuta molto l’esperienza che ho fatto nellavoro pratico perché conosco dove possonosorgere le difficoltà nella produzione e nelmontaggio e so, quindi, quello che è fattibilein realtà. Non devo, inoltre, perdere di vista icosti e i tempi di realizzazione”, spiegaHilpold. Per il suo attuale lavoro c’è bisognodi capacità organizzative e di sapersi rappor-tare con la gente. “Come tecnico non siedo,infatti, tutto il giorno davanti al Pc, ma hoanche frequenti contatti ad esempio con iprogettisti e i committenti. Il contatto con lepersone mi piace molto, ma necessita dimolta calma e pazienza. Sono contento diaver intrapreso questa professione e anche diaver fatto l’apprendistato come fabbro, per-ché l’esperienza che ho fatto allora mi aiutamolto nel disegno tecnico e nello sviluppotecnico delle soluzioni e dei prodotti.”

E’ stata la Würth Phoenix di Bolzano a organizzarerecentemente a Padova la prima edizione a livelloitaliano dello NetEye User Group. L’evento, a cuihanno partecipato oltre 40 aziende principalmentedal Veneto e dall’area milanese, era inteso comepiattaforma di comunicazione tra fornitori e clienticon l’obiettivo di definire insieme la futura strate-gia del software di monitoraggio NetEye attraversolo scambio di esperienze e opinioni sui processidella gestione informatica. Soprattutto per il setto-re It, dove le aziende spesso personalizzano leapplicazioni in base alle proprie esigenze,

l´approccio è stato molto apprezzato, in particolarecome utile mezzo per la fidelizzazione della clien-tela. NetEye, soluzione Open Source di monitoraggioper infrastrutture informatiche, consente alle azien-de di controllare in modo più efficace la crescentecomplessità delle operazioni a livello It. In occa-sione della manifestazione, Würth Phoenix, assie-me al cliente NetEye InfoCamere, che la ospitava,ha presentato le tendenze future per il mercato nel-l’ambito del monitoraggio che si sono dimostrateparticolarmente rilevanti per la clientela. Una delle

tematiche principali discusse è stata anche la cre-scente difficoltà di gestione dei servizi di CloudComputing.“Il concetto dello User Group permette ai clienti diinfluenzare attivamente la futura strategia di pro-dotto. Per noi questo aspetto è particolarmenteimportante perché ci permette di ottenere un giudi-zio imparziale per capire se i trend di mercato sonoeffettivamente apprezzati dai clienti e quali futurefunzionalità sono utili e necessarie”, ha spiegatoGeorg Kostner, Product Manager in Würth Phoenixe responsabile dello sviluppo di NetEye.

NetEye User GroupL’INNOVAZIONE

Nuovi modelli per integrare l’opinione del clienteWürth Phoenix presenta le tendenze del mercato

CRESCE L’ATTENZIONE DELLE AZIENDE PER VALORI QUALI AMBIENTE E TERRITORIO

Etica e responsabilità socialeBirra Forst spa e Alber srl, due imprese modello si presentano a studenti e insegnanti

LA RESPONSABILITA’ SOCIALE DA VARI PUNTI DI VISTA (da sin.) Il direttore Josef Negri, Wolfgang Alber,Hans Moriggl, Roberto Caser e Maximilian Ghetta

INSIEME per lo sviluppo di NetEye

DA QUASI 30 ANNI NELLA STESSA AZIENDA Josef Hilpold, Frener & Reifer Srl di Bressanone

DOPO L’APPRENDISTATO DA FABBRO, IL PASSAGGIO ALL’UFFICIO TECNICO

Dalla fucina al computerL’esperienza pratica facilita la ricerca di soluzioni teoriche

A P P U N T A M E N T IA Bolzano Franco Laner,esperto del settore legnoInnovazione è molto di più di una parola che vadi moda in questo momento e anche il settorelegno non se ne può sottrarre. In questo campol’innovazione è indubbiamente possibile quandosi conoscono le proprietà del legno, ma anche latradizione può suggerire impieghi, ora desueti,che potrebbero diventare nuovamente attuali.Sulle connessioni tra innovazione, tradizione econoscenza parlerà il prof. Franco Laner, profes-sore ordinario di Tecnologia dell’architetturaallo Iuav (Istituto Universitario di Architettura diVenezia), che sarà a Bolzano su invito dellasezione legno di Assoimprenditori Alto Adige.La manifestazione ha luogo giovedì, 8 marzo2012, con inizio alle ore 17.30, presso la sedeassociativa.

Comprensorio val Pusteria:manifestazione per gli insegnantiProseguono le manifestazioni che i Comprensoridi Assoimprenditori organizzano per gli inse-gnanti delle scuole superiori e professionalidelle varie zone. Il prossimo appuntamento è fis-sato per venerdì, 9 marzo 2012, con inizio alleore 16.00, presso la ditta Pircher Oberland Spadi Dobbiaco. “Chance of change: l’innovazionea 360° di Pircher Oberland” è il tema che saràaffrontato dal titolare Christian Pircher insiemeall’Art Director Gilberto Toneguzzi. Il program-ma prevede anche una visita all’azienda, undibattito e un rinfresco conclusivo. L’invito èrivolto agli insegnanti delle scuole superiori eprofessionali, in lingua italiana e tedesca, dellaVal Pusteria. E’ richiesta la conferma di parteci-pazione ([email protected]).

Percorso formativo project managementInizierà il 21 marzo 2012 la nuova edizione delpercorso formativo project management in lin-gua italiana dal titolo “L'avvincente sfida digestire progetti con successo” che la cooperativadi formazione Ctm di Assoimprenditori AltoAdige organizza per le proprie aziende associa-te. Il corso dura complessivamente 14 giornate,sviluppandosi in sei moduli: avviare e pianifica-re un progetto; monitorare, controllare e conclu-dere un progetto; gestione dei rischi e dei con-flitti; facilitare e condurre il lavoro del team(modulo residenziale in outdoor con pernotta-mento); master class e chiusura del corso; simu-lazione esame. La scheda del corso con tutte leinformazioni dettagliate e le modalità di iscrizio-ne è disponibile sul sito di Assoimprenditori(alla voce Corsi). Le iscrizioni sono da inviare alCtm entro il 1° marzo 2012.

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9Corriere dell'Alto Adige Giovedì 23 Febbraio 2012

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