Pedagogia sperimentale. Modelli e procedure per l...
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Modelli e procedure per l’educazione degli adulti
Pedagogia sperimentale.
CdL SEAFC – a.a. 2015-2016 – II semestre
Benvenuti!Io sono Francesco Agrustimail:: [email protected]:: ogni Lunedì e Giovedì dopo lezione telefono:: 0657339676web:: http://tinyurl.com/agrustimodelli
http://lps.uniroma3.it
T1.Modelli e procedure di valutazionePrimo appuntamento con le attività pratiche di valutazione del corso ”Pedagogia sperimentale. Modelli e procedure per l’educazione degli adulti”
“ Esistono due approcci principali all’educazione: qualitativo e quantitativo. Il primo è concentrato sulle cause e sui
principi, il secondo sugli effetti e sui fatti. (…) Sicuramente, l’approccio qualitativo in educazione non produce una valutazione numerica bensì dei giudizi. In ogni caso, l’approccio quantitativo può dare
maggiore obiettività ed è rivolto ad incentivare l’efficacia degli interventi educativi. (…) Se è pur vero che non possiamo misurare tutto, all’interno del processo di insegnamento-apprendimento, possiamo misurare
qualcosa.Raymond Buyse (1935). L’expérimentation en Pédagogie, Bruxelles: Lamertine.
“ Abbiamo anche imparato che le “arti” del sentire e del conoscere impegnano a rendere il giusto onore alla nostra altamente
limitata capacità di ricevere ed elaborare informazioni. Noi onoriamo questa capacità apprendendo quei metodi atti a
sintetizzare vasti campi di esperienza in simboli
economici, cioè nei concetti, nel linguaggio, nelle
metafore, nel mito, nelle formule. Chi fallisce in questa “arte” sconta l’errore o con l’irretirsi in un mondo limitato
di esperienza o con il restar vittima di un sovraccarico di informazioni.
Jerome Bruner (1968), Il conoscere. Saggi per la mano sinistra. Roma: Armando, p.29.
Quantitativo vs qualitativo
Ø Oggettività e soggettività dei due approcci solo presuntaØ Relatività della bontà degli approcci rispetto alle ipotesi e alle
finalità dell’indagineØ Rapporto tra contesto di ricerca e strumenti: connotazione
culturale e validità/attendibilitàØ Accettare il valore della distinzione tra qualitativo e quantitativo
non vuol dire precludere la via a possibili integrazioni
Che cosa faremo
▪ Impostazione di un archivio di dati ▪ Pulizia dei dati ▪ Calcolo delle frequenze ▪ Difficolta e discriminativita▪ Misure di tendenza centrale e di
dispersione ▪ Centili, punti z e punti T ▪ Distribuzione pentenaria e punteggi
soglia ▪ Rappresentazione grafica ▪ Alcuni test (chi quadrato, phi, T-Test) ▪ Correlazione (Pearson, Spearman)
Come è fatto un foglio di calcolo
▪Elementi principali (celle, barre, tasti di scelta rapida, foglio e fogli)
▪Comandi fondamentali (apri, salva, annulla e relative “scorciatoie” da tastiera)
▪Come muoversi velocemente su un foglio
L’impostazione dell’archivio
▪Righe = soggetti del collettivo (studenti, intervistati) ▪Colonne = variabili (dalle demografiche alle risposte ai quesiti)▪Una sola informazione per cella▪Trascinamento per estendere una serie (verticale/orizzontale, serie numerica/testuale)
L’inserimento dei dati
▪Attenzione alla possibilità di rovinare i dati immessi▪Impostazione del formato delle celle (numerico e testuale)▪Testo a capo e unione delle celle▪Scorciatoie per la compilazione automatica▪Inserimento a tastiera “cieca”
Prime operazioni
▪Inserimento di una formula (barra, =.., =numero+numero, =riferimento+riferimento)▪Inserimento di una funzione▪Somma▪Vero/falso (funzione “O”)▪Conta.se
“ Terza legge di Finagle: In qualsiasi rilevazione di dati, la cifra più ovviamente corretta, oltre ogni necessità di controllo, è un errore. Corollario alla terza legge di Finagle: Nessuna delle persone alle quali chiedi aiuto vedrà l’errore. Corollario alla terza legge di Finagle: Tutti coloro
che si fermeranno a dare un parere non richiesto, vedranno immediatamente l’errore.
VARIABILI E CODEBOOK
▪Definizione di un sistema di variabili▪Gli strumenti della rilevazione▪La codifica delle risposte: impostare un codebook▪Codificare le risposte aperte▪Il controllo dei dati inseriti
Definizione delle variabili
§ Dati: oggetti naturali o culturali? – apporto intellettuale ed elaborazione simbolica
§ Descrizione / interpretazione => risultato di mediazioni successive
§ Storicizzazione della valutazione, rapporto tra cultura e approcci metodologici
§ Definizione di variabili in relazione al fenomeno osservato (pertinenza, rilevanza, univocità)
Gli strumenti: i particolari contano
§ Presentazione della valutazione§ Istruzioni di compilazione / durata § Impostazione grafica (economia di spazio, chiarezza)§ Ordine dei quesiti/domande§ Codici
La codifica delle risposte: impostare un codebook
▪ Denominazione / etichetta della variabile (INCOLLA SPECIALE e TRASPONI)
▪ Tipo di quesito /domanda▪ Codifica dei valori (risposta mancante, doppia)▪ Valori consentiti▪ Se prova (e non questionario):▫ risposta corretta o chiave▫ obiettivo cognitivo
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