Passo indietro per Obama: riaprono i tribunali militali1).pdf · 2016. 2. 8. · WFttòfffl 16...

1
WFttòfffl 16 MAGGIO 2009 Aborto in Spagna, opposizione e vescovi all'attacco II cardinale RoucoVarela: «Non si può negare il diritto di nascere». E il Pp ricorrerà alla Corte costituzionale MADRID. Opposizione e vescovi all'attacco a Madrid all'indomani del varo da parte del governo socialista monocolore del premier José Luis Zapatero del disegno di legge di depenalizzazione dell'aborto, che, a quanto riporta la stampa, suscita qualche riserva anche nei ranghi del Partito socialista (Psoe). Il leader del Partido popular, Mariano Rajoy, ha annunciato che farà ricorso alla Corte Costituzionale contro la nuova legge, definita un atto di «puro opportunismo politico». E il presidente della Cee, la Conferenza episcopale spagnola, cardinale Antonio Maria Rouco Varela, ha tuonato nell'omelia pronunciata nella cattedrale di Madrid in occasione della festa del patrono San Isidro che a nessuno può essere negato «il diritto di nascere». La Cee da tempo conduce una dura battaglia contro il progetto di depenalizzazione. La riforma della legge, avviata da Zapatero, prevede che ogni donna possa decidere liberamente fino alla I4ma settimana se abortire o meno, e che dalla I4ma alla 22ma settimana l'aborto rimanga possibile in caso di malformazione del feto o di grave rischio psicofisico per la madre. L'aborto libero è previsto dalla legge anche per le minorenni fra i 16 ed i 18 anni, senza che sia necessario chiedere il consenso dei genitori o informarli. Quest'ultima disposizione, duramente criticata dall'opposizione di centro- destra, vede poco convinti anche alcuni socialisti, come il presidente della Castilla-La Mancha.José Maria Barreda. In vista del voto in Parlamento, che non dovrebbe avvenire prima della fine dell'estate, il Psoe già prevede di serrare i ranghi. Secondo il quotidiano "Abc" il capogruppo JosèAlonso ha indicato che imporrà ai suoi deputati la disciplina di voto. La votazione in aula si preannuncia comunque incertissima. Il governo Psoe, che dopo avere perso l'appoggio in marzo del nazionalisti baschi è in minoranza al Congresso, conta sul sostegno dei 7 deputati della sinistra (lu, Ere e Bng), che aggiunti ai suoi 169 consentirebbe di raggiungere esattamente la maggioranza assoluta di 176 voti necessaria per modificare il codice penale e garantire «l'aborto libero» alle 16-18enni. Un voto quindi potenzialmente a rischio. Per alcuni osservatori la decisione di Zapatero di accelerare i tempi sulla riforma dell'aborto, come l'annuncio martedì della vendita libera in farmacia anche alle più giovani, senza alcun limite di età, della pillola del giorno dopo, farebbe parte di una strategia di seduzione dell'elettorato di sinistra in vista delle elezioni europee di giugno che, secondo gli ultimi sondaggi, il Psoe potrebbe perdere. (A7t.) Il capo dell'Aiea el-Baradei avverte: raddoppieranno i Paesi con l'atomica LONDRA. Il numero dei Paesi che possiedono armi nucleari potrebbe presto raddoppiare se non si darà via al disarmo.A lanciare l'allarme è Mohammed el- Baradei (nella foto Ap), capo dell'Agenzia Internaziona- le per l'energia atomica (Aiea), in un'intervista a "The Guardian". La diffusione delle armi atomiche - dice il capo dell'Aiea - potrebbe aumentare poiché i Paesi che producono uranio arricchito e plutonio hanno le conoscenze necessarie per crearle in poco tempo. IL FUTURO DI GUANTANAMO II leader Usa in campagna elettorale aveva definito le strutture «un fallimento enorme». Pelosi sotto il tiro dei repubblicani per le torture. Gingrich: si apra un'inchiesta. E qualcuno chiede le dimissioni Passo indietro per Obama: riaprono i tribunali militali v DA NEWYORK ELENA MOLINARI B arack Obama manterrà in vita i tribunali mili- tari istituiti dal suo predecessore per processare i sospetti terroristi imprigionati a Guantana- mo. Ma imporrà alcuni cambiamenti destinati ad am- pliare i diritti degli imputati. La decisione era attesa da giorni e mette fine alla revisione delle corti speciali che U presidente americano aveva ordinato ali indomani del suo insediamento, quando aveva congelato i pro- cessi in corso fino al 20 maggio. Ma questo non la ren- de meno esplosiva. In campagna elettorale Obama a- veva definito i tribunali «un fallimento enorme» e a- veva promesso di far abrogare la legge che li aveva creati. Il cambio di direzione arriva inoltre a pochi giorni dal- la decisione di Obama di impedire al dipartimentoal- la Giustizia di rendere note 44 foto di abusi di soldati americani nei confronti di detenuti in carceri irache- ne afgane: anche questa un'inversione di rotta rispet- to a una precedente posizione. I tribunali militari del- l'Amministrazione Obama saranno però diversi da quelli deD'Amministrazione Bush. Il presidente ha pro- messo ieri di «riportarli nell'ambito dello stato di di- ritto». Un passo che, a suo dire, ne farà «un foro legit- timo per i processi» e persino «la modalità migliore di proteggere il nostro Paese, mentre manteniamo i no- stri valori più importanti». Il capo della Casa Bianca ha chiesto più tempo per mettere a punto la riforma del- l'iter giudiziario militare. Ma ha preannunciato che le nuove regole faranno in modo che non possano essere usate co- me prove le dichiarazioni otte- nute dai detenuti «usando me- todi di interrogatorio crudeli, di- sumani e degradanti». L'uso di testimonianze indirette o «per sentito dire» sarà inoltre limita- to (non però vietato, come suc- cede in tutti i tribunali america- ni). Un maggiore ma non com- pleto allineamento con le regole delle corti civili prevederà che gli imputati possano scegliere di non testimoniare senza essere automaticamente incriminati, e permetterà loro di scegliere i propri difensori. Ieri rAmministrazione Obama ha anche fatto un pas- so in più verso la promessa chiusura di Guantanamo. Un algerino, Lakhard Boumediene, arrestato con cin- que connazionali nel 2001 in Bosnia, è stato rilascia- to. La Francia ha accettato la scorsa settimana di ac- cogliere Boumediene che era stato accusato di aver partecipato ad un complotto per attaccare l'amba- sciata Usa a Sarajeyo: lo scorso novembre un giudice federale aveva però ordinato di scarcerare cinque dei sei arrestati in Bosnia perché le prove a loro carico non BOTTA E RISPOSTA NO ALLA RICHIESTA DI CHENEY, LA CIA NON DIVULGHERÀ I MEMO SULL'EFFICACIA DEGLI INTERROGATORI DURI La Cia ha negato l'autorizzazione alla pubblicazione di documenti relativi alle torture richiesta da Dick Cheney. Si tratta di documenti, hanno affermato dalla Cia, al centro di inchieste tuttora in corso: «Per questa ragione, e solo per questa, la Cia non può accogliere la richiesta di Cheney di una declassificazione» ha dichiarato il portavoce Paul Gimigliano.Aveva stupito molti la richiesta arrivata nelle settimane scorse dall'ex vice presidente che, fino a quando è stato alla Casa Bianca, è stato uno dei principali sostenitori, nella teorìa e della pratica, della necessità che si tutelasse la massima segretezza per ogni azione del governo. Ma ora, impegnato in quella che è diventata una vera e propria crociata personale per difendere rAmministrazione, la legalità delle torture e soprattutto la loro efficacia, Cheney accusa lo staff di Obama di aver reso pubblici solo ì documenti che descrivono le tecniche di interrogatorio rafforzate ma non quelli che ne proverebbero i risultati nella lotta al terrorismo. Il presidente manterrà le corti speciali di Bush per giudicare i «combattenti nemici». Aumenteranno i diritti per gli imputati Le confessioni estorte con interrogatori duri non potranno essere usate erano considerate credibili. Intanto le polemiche che hanno fatto seguito alla pubblicazione di documenti segreti sull'uso della tortura a Guantanamo si sono addensate su Nancy Pelosi, di cui ieri i repubblicani hanno chiesto la testa. Il presidente della Camera, ac- cusato di non aver fatto abbastanza per fermare le tor- ture, di cui era a conoscenza, si trova sempre più in dif- ficoltà nel difendere la sua di- chiarazione che la Cia l'avrebbe ingannata sull'uso del water- boarding nei confronti dei pre- sunti terroristi. Newt Gingrich, che fu speaker della Camera bassa dal 1994 al '99, ha chiesto che il Congresso apra un'inchiesta proprio su quella dichiarazione, mentre il repubblicano dell'Iowa Steve King ha chiesto le dimissioni della Pelosi. Un'uscita di scena del presidente della Camera sembra però al momento im- probabile, dato l'appoggio di cui continua godere presso i suoi compagni dì partito. «La Pelosi ha mentito alla Camera e deve essere messa sot- to inchiesta. Lo speaker della Camera non può men- tire al Paese su questioni di sicurezza nazionale», ha detto ieri Gingrich. La Pelosi ha ammesso di avere ap- preso del waterboarding all'inizio del 2003 in modo informale, da parte di un membro del suo staff che a- veva partecipato a un incontro con altri parlamenta- ri. Ma ha detto cheall'epoca non aveva visto altro mo- do per contrastare questa pratica che impegnarsi per avere il controllo del Congresso e della Casa Bianca. la svolta Per la prima volta negli ultimi 14anni i «no» all'aborto sono in maggioranza P DA NEW YORK er la prima volta la mag- ;ioranza degli americani lice no all'aborto libero. Secondo un sondaggio, il 51 per cento degli statunitensi si defini- sce infatti «difensore della vita» nel dibattito sull'aborto. Più di metà degli americani dun- que non è d'accordo con un pre- sidente che si dice pro-aborto e un Congresso a maggioranza schierato per la difesa del diritto di una donna di interrompere u- na gravidanza in ogni circostan- za. E il dissenso nei confronti del- le leggi Usa sull'aborto più alto registrato da quando il sondag- gio viene condotto, nel 1995. Il 42 per cento degli adulti inter- vistati si dice invece «pro-choi- ce», a favore quindi della libertà totale di scelta delle donne. Il da- to, raccolto dalla società di son- daggi Gallupp, rappresenta una svolta rispetto anche solo allo scorso anno quando il gruppo II 51 % degli americani si definisce «difensore della vita». Invariato il numero di quanti sostengono che l'interruzione di gravidanza debba essere legale «solo in alcune circostanze» "pro-life" rappresentava il 50 per cento della popolazione adulta e quello abortista il 44 per cento. Rimane pressoché invariato al 53 per cento invece il numero di co- loro che sostengono che l'aborto dovrebbe essere legale «solo in al- cune circostanze». Il sondaggio è stato effettuato dal 7 al 10 maggio su 1015 america- ni maggiorenni. Il dato è desti- nato a ricevere notevole atten- zione negli Usa poiché emerge al- la vigilia della controversa parte- cipazione da parte di Barack O- bama alle cerimonie di laurea dell'Università cattolica di Notre Dame, che ha scatenato vivace proteste da parte degli opposito- ri dell'aborto. La decisione dei vertici di Notre Dame non solo di invitare Barack Obama a parlare ai laureati, quanto di consegnargli una lau- rea ad honorem in legge, ha sol- levato le obiezioni di buona par- te della Chiesa cattolica america- na e di movimenti antiabortisti. Proteste, veglie di preghiera e ma- nifestazioni di dissenso silenzio- so sono in programma domani nel campus, contro la scelta di Notre Dame di dare un ricono- scimento accademico a Obama nonostante le sue posizioni su a- borto e ricerca sull embrione. Ol- tre 360mila persone hanno fir- mato una petizione online contro la presenza di Obama. Finora il presidente ha evitato di fare commenti sulla polemica, ma gli sarà impossibile ignorare le proteste che lo attendono al campus dell'Indiana. (E.Mol.) Inghilterra Cadono le prime teste peri rimborsi gonfiati Lo scandalo si è allargato anche al premier nordirlandese Robinson, mentre arrivano le sospensioni del sotto segretario laburista Malik e del deputato ElliotMorley DA LONDRA ELISABETTA DEL SOLDATO L o scandalo dei rim- borsi spese che ha tra- volto il Parlamento britannico non sembra co- noscere confini politici o geografici. Ha infatti colpi- to governo e opposizione e deputati che rappresenta- no non solo l'Inghilterra ma tutto il Regno Unito, fino al Nord Manda, dove il primo ministro e leader del Dup (Democratic Unionist Party) Peter Robinson è sta- to accusato di aver chiesto un rimborso di 30mila ster- line di cibo. Se tutti gli im- plicati in questo momento fanno il mea culpa e fanno la somma dei soldi da resti- tuire allo Stato, due giorni fa sono cominciate a cadere le prime teste. La prima è stata quella del deputato conservatore An- drew McKay, uno dei prin- cipali consiglieri del leader David Cameron, che mer- coledì ha dato le dimissioni dopo che il quotidiano Daily Telegraph ha pubbli- cato le spese «gonfiate» del parlamentare pari a 170 mi- la sterline, quasi 200mila euro. McKay aveva definito l'abitazione della moglie co- me sua principale residen- za e così era riuscito ad ave- re soldi pubblici per en- trambe le abitazioni, un comportamento che Ca- meron ha definito «inaccet- tabile». Il Labour da parte sua ha sospeso poco dopo l'ex sottosegretario all'Am- biente, Elliot Morley, che ha preteso 16.800 sterline di rimborso per un mutuo venti mesi dopo averlo e- stinto. E ieri è stata la volta del sottosegretario alla Giu- stizia Shahid Malik, che a- yrebbe ottenuto 66.827 ster- line, finora le spese più alte di qualsiasi deputato, sulla sua seconda casa dopo aver preso in affitto la sua prima residenza. Malik riceveva circa 443 sterline ogni mese dai contribuenti pagando- ne meno di 100 per 1 affitto. Il primo ministro Gordon Brown, intenzionato a fare pulizia al più presto per evi- tare un totale crollo di fidu- cia nel governo, ha incari- cato ieri Sir Philip Mawer, il suo consulente indipen- dente sugli affari ministe- riali, di condurre un'inchie- sta a riguardo. Intanto il sostegno al parti- to laburista, e di conse- guenza al governo, sta toc- cando i minimi storici: se- condo uno studio diYouGov pubblicato ieri sul quoti- diano Sun sarebbe ormai crollato al 22% dell'eletto- rato. Il sondaggio, nel corso del quale sono stati intervi- stati 1.814 cittadini britan- nici, vede invece i Conser- vatori al 41% e i liberalde- mocratici al 19%. L'ISOLA SCOZZESE CEDE IL BASTIONE CALVINISTA DI LEWIS: «TRAGHETTO ANCHE DI DOMENICA» Per secoli sull'isola di Lewis, nelle Ebridi scozzesi, l'unica attività concessa di domenica è stata la preghiera. Nell'ultima roccaforte calvinista in Gran Bretagna, il giorno riservato al Signore viene osservato con rigore: nessun esercizio commerciale resta aperto.Tra qualche mese però si cambia: nonostante la ferma opposizione degli abitanti, il traghetto inizierà a viaggiare anche di domenica, dopo che il divieto è stato giudicato illegale. La commissione britannica per l'eguaglianza ed i diritti umani ha infatti avvisato la Caledonian MacBrayne - la società che gestisce il collegamento con la terrdferma e le altre isole - che il mancato servizio domenicale è una violazione delle norme contro la discriminazione religiosa e che non rendendo operativo il traghetto sette giorni su sette la società rischierebbe una multa. Il servizio navale domenicale rappresenterà la fine di una tradizione finora inviolata: oltre a non lavorare, la domenica sull'isola non si fa sport, non si guarda laTv e non si legge nulla eccetto la Bibbia.

Transcript of Passo indietro per Obama: riaprono i tribunali militali1).pdf · 2016. 2. 8. · WFttòfffl 16...

Page 1: Passo indietro per Obama: riaprono i tribunali militali1).pdf · 2016. 2. 8. · WFttòfffl 16 MAGGIO 2009 Aborto in Spagna, opposizione e vescovi all'attacco II cardinale RoucoVarela:

WFttòfffl 16 MAGGIO 2009

Aborto in Spagna, opposizione e vescovi all'attacco

II cardinale RoucoVarela:«Non si può negare il dirittodi nascere». E il Pp ricorreràalla Corte costituzionale

MADRID. Opposizione evescovi all'attacco a Madridall'indomani del varo da partedel governo socialistamonocolore del premier JoséLuis Zapatero del disegno dilegge di depenalizzazionedell'aborto, che, a quantoriporta la stampa, suscitaqualche riserva anche nei ranghidel Partito socialista (Psoe). Illeader del Partido popular,Mariano Rajoy, ha annunciatoche farà ricorso alla CorteCostituzionale contro la nuovalegge, definita un atto di «puroopportunismo politico». E ilpresidente della Cee, laConferenza episcopale spagnola,cardinale Antonio Maria RoucoVarela, ha tuonato nell'omeliapronunciata nella cattedrale di

Madrid in occasione della festadel patrono San Isidro che anessuno può essere negato «ildiritto di nascere». La Cee datempo conduce una durabattaglia contro il progetto didepenalizzazione. La riformadella legge, avviata da Zapatero,prevede che ogni donna possadecidere liberamente fino allaI4ma settimana se abortire omeno, e che dalla I4ma alla22ma settimana l'abortorimanga possibile in caso dimalformazione del feto o digrave rischio psicofisico per lamadre. L'aborto libero èprevisto dalla legge anche per leminorenni fra i 16 ed i 18 anni,senza che sia necessariochiedere il consenso deigenitori o informarli.

Quest'ultima disposizione,duramente criticatadall'opposizione di centro-destra, vede poco convintianche alcuni socialisti, come ilpresidente della Castilla-LaMancha.José Maria Barreda. Invista del voto in Parlamento, chenon dovrebbe avvenire primadella fine dell'estate, il Psoe giàprevede di serrare i ranghi.Secondo il quotidiano "Abc" ilcapogruppo JosèAlonso haindicato che imporrà ai suoideputati la disciplina di voto. Lavotazione in aula si preannunciacomunque incertissima. Ilgoverno Psoe, che dopo avereperso l'appoggio in marzo delnazionalisti baschi è inminoranza al Congresso, contasul sostegno dei 7 deputati della

sinistra (lu, Ere e Bng), cheaggiunti ai suoi 169consentirebbe di raggiungereesattamente la maggioranzaassoluta di 176 voti necessariaper modificare il codice penalee garantire «l'aborto libero» alle16-18enni. Un voto quindipotenzialmente a rischio. Peralcuni osservatori la decisionedi Zapatero di accelerare itempi sulla riforma dell'aborto,come l'annuncio martedì dellavendita libera in farmacia anchealle più giovani, senza alcunlimite di età, della pillola delgiorno dopo, farebbe parte diuna strategia di seduzionedell'elettorato di sinistra in vistadelle elezioni europee di giugnoche, secondo gli ultimi sondaggi,il Psoe potrebbe perdere. (A7t.)

Il capo dell'Aiea el-Baradei avverte:raddoppieranno i Paesi con l'atomica

LONDRA. Il numero dei Paesi che possiedono arminucleari potrebbe presto raddoppiare se non si daràvia al disarmo.A lanciare l'allarme è Mohammed el-Baradei (nella foto Ap), capo dell'Agenzia Internaziona-le per l'energia atomica (Aiea), in un'intervista a "TheGuardian". La diffusione delle armi atomiche - dice ilcapo dell'Aiea - potrebbe aumentare poiché i Paesiche producono uranio arricchito e plutonio hanno leconoscenze necessarie per crearle in poco tempo.

IL FUTURODI GUANTANAMO

II leader Usa in campagnaelettorale aveva definitole strutture «un fallimentoenorme». Pelosi sotto

il tiro dei repubblicani perle torture. Gingrich: si apraun'inchiesta. E qualcunochiede le dimissioni

Passo indietro per Obama:riaprono i tribunali militali

v

DA NEW YORK ELENA MOLINARI

B arack Obama manterrà in vita i tribunali mili-tari istituiti dal suo predecessore per processarei sospetti terroristi imprigionati a Guantana-

mo. Ma imporrà alcuni cambiamenti destinati ad am-pliare i diritti degli imputati. La decisione era attesa dagiorni e mette fine alla revisione delle corti speciali cheU presidente americano aveva ordinato ali indomanidel suo insediamento, quando aveva congelato i pro-cessi in corso fino al 20 maggio. Ma questo non la ren-de meno esplosiva. In campagna elettorale Obama a-veva definito i tribunali «un fallimento enorme» e a-veva promesso di far abrogare la legge che li avevacreati.Il cambio di direzione arriva inoltre a pochi giorni dal-la decisione di Obama di impedire al dipartimento al-la Giustizia di rendere note 44 foto di abusi di soldatiamericani nei confronti di detenuti in carceri irache-ne afgane: anche questa un'inversione di rotta rispet-to a una precedente posizione. I tribunali militari del-l'Amministrazione Obama saranno però diversi daquelli deD'Amministrazione Bush. Il presidente ha pro-messo ieri di «riportarli nell'ambito dello stato di di-ritto». Un passo che, a suo dire, ne farà «un foro legit-timo per i processi» e persino «la modalità migliore diproteggere il nostro Paese, mentre manteniamo i no-stri valori più importanti». Il capo della Casa Bianca hachiesto più tempo per mettere a punto la riforma del-l'iter giudiziario militare. Ma ha preannunciato che lenuove regole faranno in modoche non possano essere usate co-me prove le dichiarazioni otte-nute dai detenuti «usando me-todi di interrogatorio crudeli, di-sumani e degradanti». L'uso ditestimonianze indirette o «persentito dire» sarà inoltre limita-to (non però vietato, come suc-cede in tutti i tribunali america-ni). Un maggiore ma non com-pleto allineamento con le regoledelle corti civili prevederà che gliimputati possano scegliere dinon testimoniare senza essereautomaticamente incriminati, epermetterà loro di scegliere i propri difensori.Ieri rAmministrazione Obama ha anche fatto un pas-so in più verso la promessa chiusura di Guantanamo.Un algerino, Lakhard Boumediene, arrestato con cin-que connazionali nel 2001 in Bosnia, è stato rilascia-to. La Francia ha accettato la scorsa settimana di ac-cogliere Boumediene che era stato accusato di averpartecipato ad un complotto per attaccare l'amba-sciata Usa a Sarajeyo: lo scorso novembre un giudicefederale aveva però ordinato di scarcerare cinque deisei arrestati in Bosnia perché le prove a loro carico non

BOTTA E RISPOSTA

NO ALLA RICHIESTA DI CHENEY, LA CIA NON DIVULGHERÀI MEMO SULL'EFFICACIA DEGLI INTERROGATORI DURILa Cia ha negato l'autorizzazione alla pubblicazione di documenti relativialle torture richiesta da Dick Cheney. Si tratta di documenti, hannoaffermato dalla Cia, al centro di inchieste tuttora in corso: «Per questaragione, e solo per questa, la Cia non può accogliere la richiesta di Cheneydi una declassificazione» ha dichiarato il portavoce Paul Gimigliano.Avevastupito molti la richiesta arrivata nelle settimane scorse dall'ex vicepresidente che, fino a quando è stato alla Casa Bianca, è stato uno deiprincipali sostenitori, nella teorìa e della pratica, della necessità che situtelasse la massima segretezza per ogni azione del governo. Ma ora,impegnato in quella che è diventata una vera e propria crociata personaleper difendere rAmministrazione, la legalità delle torture e soprattutto laloro efficacia, Cheney accusa lo staff di Obama di aver reso pubblici solo ìdocumenti che descrivono le tecniche di interrogatorio rafforzate ma nonquelli che ne proverebbero i risultati nella lotta al terrorismo.

Il presidente manterràle corti speciali di Bush pergiudicare i «combattentinemici». Aumenterannoi diritti per gli imputatiLe confessioni estortecon interrogatori durinon potranno essere usate

erano considerate credibili. Intanto le polemiche chehanno fatto seguito alla pubblicazione di documentisegreti sull'uso della tortura a Guantanamo si sonoaddensate su Nancy Pelosi, di cui ieri i repubblicanihanno chiesto la testa. Il presidente della Camera, ac-cusato di non aver fatto abbastanza per fermare le tor-ture, di cui era a conoscenza, si trova sempre più in dif-

ficoltà nel difendere la sua di-chiarazione che la Cia l'avrebbeingannata sull'uso del water-boarding nei confronti dei pre-sunti terroristi.Newt Gingrich, che fu speakerdella Camera bassa dal 1994 al'99, ha chiesto che il Congressoapra un'inchiesta proprio suquella dichiarazione, mentre ilrepubblicano dell'Iowa SteveKing ha chiesto le dimissionidella Pelosi. Un'uscita di scenadel presidente della Camerasembra però al momento im-probabile, dato l'appoggio di cui

continua godere presso i suoi compagni dì partito. «LaPelosi ha mentito alla Camera e deve essere messa sot-to inchiesta. Lo speaker della Camera non può men-tire al Paese su questioni di sicurezza nazionale», hadetto ieri Gingrich. La Pelosi ha ammesso di avere ap-preso del waterboarding all'inizio del 2003 in modoinformale, da parte di un membro del suo staff che a-veva partecipato a un incontro con altri parlamenta-ri. Ma ha detto che all'epoca non aveva visto altro mo-do per contrastare questa pratica che impegnarsi peravere il controllo del Congresso e della Casa Bianca.

la svolta Per la prima volta negli ultimi 14 annii «no» all'aborto sono in maggioranza

PDA NEW YORK

er la prima volta la mag-;ioranza degli americanilice no all'aborto libero.

Secondo un sondaggio, il 51 percento degli statunitensi si defini-sce infatti «difensore della vita»nel dibattito sull'aborto.Più di metà degli americani dun-que non è d'accordo con un pre-sidente che si dice pro-aborto eun Congresso a maggioranzaschierato per la difesa del dirittodi una donna di interrompere u-na gravidanza in ogni circostan-za. E il dissenso nei confronti del-le leggi Usa sull'aborto più altoregistrato da quando il sondag-gio viene condotto, nel 1995.Il 42 per cento degli adulti inter-vistati si dice invece «pro-choi-ce», a favore quindi della libertàtotale di scelta delle donne. Il da-to, raccolto dalla società di son-daggi Gallupp, rappresenta unasvolta rispetto anche solo alloscorso anno quando il gruppo

II 51 % degli americanisi definisce «difensore dellavita». Invariato il numerodi quanti sostengono chel'interruzione di gravidanzadebba essere legale«solo in alcune circostanze»

"pro-life" rappresentava il 50 percento della popolazione adulta equello abortista il 44 per cento.Rimane pressoché invariato al 53per cento invece il numero di co-loro che sostengono che l'abortodovrebbe essere legale «solo in al-cune circostanze».Il sondaggio è stato effettuato dal7 al 10 maggio su 1015 america-ni maggiorenni. Il dato è desti-nato a ricevere notevole atten-zione negli Usa poiché emerge al-la vigilia della controversa parte-cipazione da parte di Barack O-bama alle cerimonie di laurea

dell'Università cattolica di NotreDame, che ha scatenato vivaceproteste da parte degli opposito-ri dell'aborto.La decisione dei vertici di NotreDame non solo di invitare BarackObama a parlare ai laureati,quanto di consegnargli una lau-rea ad honorem in legge, ha sol-levato le obiezioni di buona par-te della Chiesa cattolica america-na e di movimenti antiabortisti.Proteste, veglie di preghiera e ma-nifestazioni di dissenso silenzio-so sono in programma domaninel campus, contro la scelta diNotre Dame di dare un ricono-scimento accademico a Obamanonostante le sue posizioni su a-borto e ricerca sull embrione. Ol-tre 360mila persone hanno fir-mato una petizione online controla presenza di Obama.Finora il presidente ha evitato difare commenti sulla polemica,ma gli sarà impossibile ignorarele proteste che lo attendono alcampus dell'Indiana. (E.Mol.)

Inghilterra Cadono le prime teste per i rimborsi gonfiatiLo scandalo si èallargato ancheal premiernordirlandeseRobinson, mentrearrivanole sospensionidel sotto segretariolaburista Malike del deputatoElliotMorley

DA LONDRAELISABETTA DEL SOLDATO

L o scandalo dei rim-borsi spese che ha tra-volto il Parlamento

britannico non sembra co-noscere confini politici ogeografici. Ha infatti colpi-to governo e opposizione edeputati che rappresenta-no non solo l'Inghilterra matutto il Regno Unito, fino alNord Manda, dove il primoministro e leader del Dup(Democratic UnionistParty) Peter Robinson è sta-to accusato di aver chiestoun rimborso di 30mila ster-line di cibo. Se tutti gli im-plicati in questo momentofanno il mea culpa e fanno

la somma dei soldi da resti-tuire allo Stato, due giorni fasono cominciate a cadere leprime teste.La prima è stata quella deldeputato conservatore An-drew McKay, uno dei prin-cipali consiglieri del leaderDavid Cameron, che mer-coledì ha dato le dimissionidopo che il quotidianoDaily Telegraph ha pubbli-cato le spese «gonfiate» delparlamentare pari a 170 mi-la sterline, quasi 200milaeuro. McKay aveva definitol'abitazione della moglie co-me sua principale residen-za e così era riuscito ad ave-re soldi pubblici per en-trambe le abitazioni, uncomportamento che Ca-

meron ha definito «inaccet-tabile». Il Labour da partesua ha sospeso poco dopol'ex sottosegretario all'Am-biente, Elliot Morley, che hapreteso 16.800 sterline dirimborso per un mutuoventi mesi dopo averlo e-stinto. E ieri è stata la voltadel sottosegretario alla Giu-stizia Shahid Malik, che a-yrebbe ottenuto 66.827 ster-line, finora le spese più altedi qualsiasi deputato, sullasua seconda casa dopo averpreso in affitto la sua primaresidenza. Malik ricevevacirca 443 sterline ogni mesedai contribuenti pagando-ne meno di 100 per 1 affitto.Il primo ministro GordonBrown, intenzionato a fare

pulizia al più presto per evi-tare un totale crollo di fidu-cia nel governo, ha incari-cato ieri Sir Philip Mawer, ilsuo consulente indipen-dente sugli affari ministe-riali, di condurre un'inchie-sta a riguardo.Intanto il sostegno al parti-to laburista, e di conse-guenza al governo, sta toc-cando i minimi storici: se-condo uno studio diYouGovpubblicato ieri sul quoti-diano Sun sarebbe ormaicrollato al 22% dell'eletto-rato. Il sondaggio, nel corsodel quale sono stati intervi-stati 1.814 cittadini britan-nici, vede invece i Conser-vatori al 41% e i liberalde-mocratici al 19%.

L'ISOLA SCOZZESE

CEDE IL BASTIONE CALVINISTA DI LEWIS:«TRAGHETTO ANCHE DI DOMENICA»Per secoli sull'isola di Lewis, nelle Ebridi scozzesi,l'unica attività concessa di domenica è stata lapreghiera. Nell'ultima roccaforte calvinista in GranBretagna, il giorno riservato al Signore vieneosservato con rigore: nessun esercizio commercialeresta aperto.Tra qualche mese però si cambia:nonostante la ferma opposizione degli abitanti, iltraghetto inizierà a viaggiare anche di domenica, dopoche il divieto è stato giudicato illegale. Lacommissione britannica per l'eguaglianza ed i dirittiumani ha infatti avvisato la Caledonian MacBrayne - lasocietà che gestisce il collegamento con la terrdfermae le altre isole - che il mancato servizio domenicale èuna violazione delle norme contro la discriminazionereligiosa e che non rendendo operativo il traghettosette giorni su sette la società rischierebbe una multa.Il servizio navale domenicale rappresenterà la fine diuna tradizione finora inviolata: oltre a non lavorare, ladomenica sull'isola non si fa sport, non si guarda laTve non si legge nulla eccetto la Bibbia.