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ASSOCIAZIONE CAMPEGGIATORI MATERA e MATERA CAMPER CLUB
PROPONGONO PER I GIORNI DAL 23 (POMERIGGIO) AL 29 MARZO 2016
PASQUA IN CAMPER DAL GOLFO DI GAETA ALLA COSTA CILENTANA
PROGRAMMA
MERCOLEDI’ 23 MARZO (POMERIGGIO)
Ore 15,30, partenza da Matera via N. Rota (Serra Rifusa), arrivo in serata a Sperlonga (Km.348) e
sistemazione in via Salette, nel parcheggio adiacente agli impianti sportivi, messo a disposizione dalla
locale Amministrazione Comunale
Cena libera
Pernottamento (dopo una breve passeggiata serale, digestiva, in paese)
SPERLONGA è un piccolo borgo marinaro caratterizzato da case bianche arroccate su un promontorio
che affaccia direttamente sul mare: a buon diritto è classificato tra i borghi più belli d’Italia.
A circa un chilometro dall’abitato, prospiciente la spiaggia, in un percorso di rara suggestione visiva, si
trova il Museo Archeologico Nazionale che ospita una "Odissea di marmo" e l’area
archeologica relativa alla villa dell’imperatore romano Tiberio, il cui elemento peculiare è la grotta che
ospitava le statue ora esposte nel museo. Il piccolo promontorio che sovrasta la grotta è gestito dal
Parco Riviera di Ulisse che ha approntato un percorso di visita lungo la strada romana denominata via
Flacca.
Un elemento caratteristico di questa località sono le quattro torri. Costruite nel medioevo per difendersi
dai Saraceni, oggi sono una delle mete turistiche più visitate. Meritano una visita anche le piccole e
pittoresche chiese di Sperlonga, situate per lo più nel cuore antico della città.
Sperlonga
GIOVEDI’ 24 MARZO
Dalle 08,30 visita guidata di Sperlonga
Ore 13,00 circa rientro ai camper, pranzo libero
Ore 15,00 spostamento in bus a Gaeta, visita guidata della città e a seguire, visita di Fondi, centro poco
distante
In serata, al termine della visita, rientro in bus ai camper, cena libera e pernottamento
GAETA, città antichissima tanto che, secondo la leggenda, il suo nome deriva dalla nutrice di Enea.
L’immaginario collettivo, spesso, la colloca in mezzo al mare facendone un’isola per via del
famoso carcere militare. Gaeta non è un’isola ma una penisola splendidamente adagiata sul mare.
E’ anche una città ricca di storia: ducato autonomo nonché gloriosa Repubblica marinara, inglobata poi
nel Regno borbonico di cui sarà ultimo baluardo prima dell’Unità d’Italia.
Numerosi gli itinerari di visita: il Santuario della Montagna Spaccata, celebre per la miracolosa
spaccatura; la città vecchia con le sue porte e le sue chiese che oltre ad essere importanti luoghi di culto,
sono piccole pinacoteche; il museo diocesano che rappresenta la più grande raccolta di arte di tutto il
Lazio sud; il percorso storico naturalistico di Monte Orlando dove tra la macchia mediterranea e le
falesie spuntano le polveriere e le batterie di epoca borbonica.
Si può inoltre vedere Gaeta dal mare: comode ma non troppo grandi imbarcazioni permettono di fare il
giro delle 7 spiagge, dell’oasi blu e di vedere il promontorio con spettacolari spaccature a picco sul
mare.
FONDI: la leggenda vuole che fosse Ercole, di ritorno dalla Spagna, a fondare la città; che Fondi abbia
origini antiche è dimostrato dal fatto che il suo centro storico conserva ancora la struttura urbanistica
quadrata di epoca romana. Città potente e ricca, con la nobile famiglia dei Caetani vede la nascita dello
Scisma d’Occidente nel 1378; con Giulia Gonzaga diventerà "la piccola Atene d’Italia"; oggi è sede di
uno dei più grandi mercati ortofrutticoli d’Europa. A dominare l’ingresso al centro storico un castello,
che seppur costruito in area pianeggiante, offriva una completa visuale su tutto il territorio circostante:
all’interno si trova il museo civico. Meritano di essere visitate la chiesa di S.Pietro e la chiesa di
S.Maria ricche di notevoli opere d’arte nonché il piccolo quartiere della Giudea.
Fondi
VENERDI’ 25 MARZO
Ore 08,00, partenza per Capua (Km.115) e sistemazione in un parcheggio del centro, alla Spianata
Olivero, messo a disposizione dalla locale Amministrazione Comunale.
All’arrivo (ore 09,45 circa), visita guidata della città. Alle ore 12,00 si potrà assistere ad una interessante
manifestazione religiosa
Ore 13,00, pranzo alla pizzeria “Elisir”, dove si potrà gustare una pizza a scelta, assaggio di frittura,
dolce, bevande e caffè, al prezzo di €. 10,00 a persona, in alternativa, per chi non gradisse la pizza, pranzo
a “la carta”. Chi non intende consumare il pranzo in pizzeria, potrà pranzare liberamente nel proprio
camper.
Verso l’800 a.C. gli Etruschi fondarono la città di CAPUA e ne fecero la capitale dell’Etruria meridionale, che
divenne un nodo fondamentale nei rapporti tra nord e sud della penisola ed ebbe frequenti rapporti con il mondo
greco e con Roma. Nel V secolo la città fu parzialmente distrutta dai Vandali e per mano dei Saraceni nell’841.
Una nuova città sorse allora nel sito della romana Casilinum. Con i Longobardi Capua tornò ad essere capitale, fu
conquistata dai normanni nel 1062 e con Federico II divenne baluardo del potere temporale contro l’ingerenza
dei Papi.
All’ingresso della città fu eretto il grande arco di trionfo affiancato da torri ottagonali ed arricchito da pregevoli
sculture. Durante il periodo angioino, iniziato nell’ultimo quarto del XIII secolo, si potenziarono le mura e le
difese della città. Notevole è l’influenza dell’architettura catalana in tutta la città di cui alcuni esempi sono visibili
nei portali e nei palazzi Antignano, Rinaldi-Campanino e Milani. Dal 1507 al 1707, con il viceregno spagnolo,
Capua rafforza le proprie strutture difensive. A questo periodo risale il Castello di Carlo V. Durante il vicereame
austriaco mantenne la sua vocazione di piazzaforte militare fino alla resa che vide capitolare la città e l’intero
regno di Napoli nelle mani dei Borbone.
NOTA: l’anfiteatro romano di Santa Maria Capua Vetere, non molto distante da Capua, sarà visitato in
altra circostanza, meritando una specifica attenzione in un apposito viaggio.
Capua
Nel pomeriggio (ore 15,30 circa), partenza per Sorrento (Km.90) con arrivo nel pomeriggio e
sistemazione degli equipaggi nel campeggio “I Pini” a Piana di Sorrento (€. 8 a persona, €. 9 camper, €. 3
bambini 3-10 anni)
GPS: N 40° 38' 7'' (N 40.635278) E 14° 25' 3'' (E 14.4175)
In serata partecipazione alla suggestiva processione del Venerdì Santo (lo spostamento per Sorrento
avverrà con mezzi pubblici).
Processione del Venerdì Santo a Sorrento
SABATO 26 MARZO
In matt inata , vis i ta della c i t tà di Sorrento
Pranzo libero in campeggio
SORRENTO: La leggenda narra che nel suo mare abitavano le mitiche Sirene che tentarono Ulisse
con un canto melodioso.
E ancora oggi ad andare su quel mare - dai riflessi blu e verdi, in mille sfumature diverse secondo il
gioco del sole - si può immaginare che dalle onde emergano - bellissime e suadenti - le Sirene.
Tra le più incantevoli cittadine della Penisola Sorrentina, Sorrento è sempre stata una ambita meta
turistica.
E' un luogo ideale per qualsiasi esigenza di vacanza e durante tutto il corso dell'anno grazie alla sua
bellezza e al suo clima mite.
Numerose le bellezze naturali, come ad esempio le terrazze panoramiche con una vista mozzafiato
sul Golfo di Napoli, e numerose anche quelle storico architettoniche.
Sorrento è inoltre famosa per la calda ospitalità riservata ai suoi visitatori e per la gustosa
gastronomia tradizionale.
Caratteristico il centro storico: strette viuzze, dimore storiche e negozietti incantano le migliaia di
visitatori che ogni anno l'affollano. Tra i Monumenti religiosi più belli, la Cattredrale e la Basilica di
Sant'Antonino, patrono della città.
Nel pomeriggio (ore 16,00 circa), partenza per Sant’Angelo a Fasanella (Km.128), arrivo in
serata, sistemazione in parcheggi messi a disposizione dalla locale Amministrazione
Comunale
Cena libera e pernottamento
Naturalmente ci sarà la possibilità di partecipare nelle chiese del borgo, alla Santa Messa della
vigilia di Pasqua
Il nome SANT'ANGELO A FASANELLA trae origine dall'unione di Fasanella, antica città distrutta
da Federico II di Svevia, con il casale di Sant'Angelo: il suo stemma, infatti, presenta in primo piano
l'immagine di un fagiano, rappresentante il casale omonimo. Il nome Fasanella deriva da "Phasis",
antica città greca e nome di un fiume al confine tra l’Asia Minore e la Colchide. L'antico centro
urbano sorgeva in località S. Manfredi a circa 3 Km dall'attuale cittadina: di esso sono rimasti i
ruderi di un antico castello e quelli della chiesa di S.Pietro.
Nel 1246 la cittadina fu rasa al suolo da Federico II con atto di superiorità per punire Pandolfo
Fasanella, al quale furono poi restituiti tutti i suoi possedimenti grazie all'alleanza con Carlo I
d’Angiò. Di stampo ed origini medioevali, Sant’Angelo a Fasanella fu feudo dei San Severino e dei
Capece-Galeota; quindi appartenne ai Giovine ed alla potente famiglia dei Caracciolo. L’animo
cittadino arse di grande spirito patriottico nell’Ottocento quando, precorrendo l’Unità d’Italia del
1860, fu proprio Sant’Angelo a Fasanella ad innescare nel salernitano la scintilla della rivolta per
l’indipendenza.
Tra i reperti archeologici rinvenuti sul territorio di Sant’Angelo a Fasanella va ricordato il
“Guerriero di Costa Palomba”. Si tratta di una scultura rupestre, del IV secolo a.C., localizzata nel
cuore degli Alburni, in località Costa Palomba, raffigurante un antico guerriero detto “Antece”, che
significa antico o immobile. La scultura emana un fascino indescrivibile che in alcuni momenti della
giornata, per un gioco naturale di luci, sembra avvolta da una atmosfera magica. Per quanto
concerne, invece, i beni architettonici va segnalata la “Grotta di S. Michele Arcangelo”. Il luogo fu
sede di una comunità religiosa benedettina risalente all’XI secolo, ma sono ipotizzati anche possibili
insediamenti precedenti legati alla diffusione della civiltà greca nel Cilento. Le opere murarie, di cui
restano ruderi addossati alla parte esterna della roccia, sembrano risalire ai primi decenni del 1300.
L’ingresso è costituito da un semplice portale che, alla base dei due stipiti, presenta un leone e una
leonessa di fattura arcaica. All’interno della grotta, oltre alla tomba di Francesco Caracciolo e al
pozzo, si nota una altissima edicola di stile gotico. La cavità più profonda costituisce la cappella,
dedicata all’Immacolata, sul cui altare una cornice lignea racchiude una tela databile XVII secolo.
Tutto intorno si possono ammirare affreschi trecenteschi e sculture. Sul fondo della grotta si può
ammirare, invece, un ricco altare seicentesco fatto costruire, come anche il pozzo e il pulpito,
dall’abate Fabio Caracciolo. Su questo altare troneggia la statua in marmo di S. Michele Arcangelo.
La ricchezza principale di Sant’Angelo a Fasanella è rappresentata, senza dubbio, dal suo patrimonio
di bellezze naturali. Facente parte, territorialmente, del “Parco nazionale del Cilento e Vallo di
Diano”, Sant’Angelo gode di numerosi boschi di faggio, come quello di “Terra Forte”, quello di
“Vallone dei Lupi” o, ancora, quello di “Coste della Pinna”.
A contribuire ulteriormente alla bellezza di questo territorio, ci sono i numerosi corsi d’acqua che lo
attraversano, originando luoghi di grande fascino. Oltre al fiume Calore e al fiume Fasanella, va
segnalata la “Cascata Auso”. Ubicata a pochi chilometri dal paese, il sito è accessibile mediante la
strada interpoderale carrabile, detta anche “Grotta dell’Auso” per il suggestivo fenomeno carsico che
si può ammirare. A poche decine di metri dalla sorgente, l’acqua sbarrata e quindi convogliata per il
funzionamento di un mulino, ora abbandonato, compie un salto di circa otto metri con un fragore
enorme in un mare di spuma.
DOMENICA 27 MARZO
In mattinata (ore 09,00), visita guidata di Sant’Angelo a Fasanella
A seguire pranzo pasquale presso l’Agriturismo Terranostra, in Contrada Galdo, Corleto Monforte
(Antipasto con 12 assaggini , 2 primi, misto di carne per secondo con due contorni, dolce, frutta, gelato,
acqua, vino, digestivo e caffè, €. 25 a persona, per i bambini, è previsto lo stesso menù da adulti, al prezzo
di €. 15,00 o in alternativa, il classico menù bambini, pasta al sugo, cotoletta, patatine, bevande, al prezzo
di €.10,00). Coloro che non intendono pranzare a ristorante, potranno naturalmente farlo presso il proprio
camper
Nel pomeriggio visita del “Paese fantasma”, Roscigno Vecchio (Km.18)
Nel cuore del Cilento, nascosto tra le colline della Valle del Sammaro nasce in epoca assai lontana il
piccolo borgo di Roscigno. Le sue origini si accerterebbero intorno alla fine del V sec. a.C., grazie al ritrovamento
nel 1938 di una tomba sul pianoro del Monte Pruno denominata principesca per il ricco corredo sepolcrale
(candelabro in bronzo di produzione etrusca, un raffinato calice in argento, una collana ed una corona d'argento) e
allo scavo degli anni ‘80 in contrada Cuozzi dove è stata scoperta una necropoli lucana. Calpestando la sua terra si
ha la sensazione di sfogliare le pagine della storia locale. In particolare sembra di attraversare un borgo medievale,
con mura e palazzi signorili, portali in pietra e case rurali. Queste, a due piani, hanno la stalla che occupa il piano
terra, mentre al secondo piano vi sono la camera da letto con cucina e camino. Oggi il villaggio è abitato solo da
un’anima, Giuseppe Spagnuolo, a causa delle ripetute frane subite, tanto da essere conosciuto come il ‘Paese che
cammina’. Per tutelarne la memoria storica è stato allestito un museo di civiltà contadina che raccoglie tracce
della vita e del lavoro della gente di Roscigno: circa cinquecento pezzi ordinati secondo i temi dei cicli lavorativi
specifici della zona e organizzati in moderni criteri espositivi, oltre ad un ricco archivio fotografico storico.
Roscigno Vecchia
Arrivo in serata a Paestum (Km.56) e s is temazione degli equipaggi presso “
La fat tor ia del Casaro” (so sta camper €. 10 a notte)
LUNEDÌ 28 MARZO
Giornata l ibera e r i lassante a Paestum con vis i ta ( facolta t iva ) degli scavi
archeologici e possibile passeggiata a l mare dopo i l t radizionale pranzo (pic -
nic) di Pasquetta
Fondat a da i g r ec i i n to r no a l 600 a . E .V . ,Paestum s i ch iamav a in i z ia lmente Pos e idon ia , da Pos e idone , o Net tuno , d io de l mare , a l qua le l a c i t t à e r a s ta ta ded ic a ta . T ra i l 400 e i l 273 av an t i f u occ upata da l l a popo laz i one i t a l i ca de i l ucan i . Ne l 273 d i venne co lon i a romana co l nome d i Paes tum. Ma è i ndubb io che la f ondaz i one de l l a c i t t à f oss e p receduta da l l ' imp ian to d i una fa t t o r i a commerc ia le su l l a sponda s in i s t ra e p r esso la f oc e de l f i ume S i l a r os e che le cond iz i on i ma la r i c he de l t e r r eno induss er o po i i p r im i t i v i co lon i a spos ta r e i l cen t ro ab i t a to vers o o r ien te , su un banc o ca lc areo legge rmente r i a l za t o su l l a p ianur a e su l l i t o r a le , l ung o i l co rs o d i un ' a l t ro f i ume mi nore ( f i ume Sa lso o Capof iume) . Da l l ' imp i an to p r im i t i vo su l S i l a r os sv i l uppò i l po r to mar i t t imo e f l uv ia l e de l l a c i t t à e p r ess o d i ess o sors e i l Tempio d i Er a Ar g i va , che d i ven tò p r es to uno de i p iù g r and i e vener a t i san tuar i de l l ' I t a l i a an t i ca : c i r ca 50 s tad i separav ano la c i t t à da l l o Her a ion e da l suo empor io s u l f i ume.La f i ne de l l ’ Impero Romano co inc i se g r osso modo con la f i ne de l l a c i t t à . Vers o i l 500 E .V. , i n fa t t i , i n segu i t o ad un ’ ep i de mia d i ma la r i a , aggrava t a da l l ’ i ns a lubr i t à de l t e r r i t o r i o , g l i ab i t an t i gr adua l mente abbandonar ono la c i t t à . La r i scoper ta d i Paes tum r i sa le a l 1762 , quando f u cos t ru i t a l a s t rada moder na che l ’ a t t rav er sa t u t t o r a . F ondata da i g rec i i n to r no a l 600 a .E . V . , s i ch iamav a in i z ia lmente Pos e idon ia , da Pos e idone, o Net tuno , d io de l mar e , a l qua le l a c i t t à e r a s ta ta ded ica ta . T ra i l 400 e i l 273 avan t i f u occ upata da l l a popo l az ione i t a l i ca de i l ucan i . Ne l 273 d i venne c o lon ia r omana co l nome d i Paes tum. Ma è i ndubb io che la f ondaz ione de l l a c i t t à f osse p r eceduta da l l ' imp i an to d i una fa t t o r i a commerc i a le su l l a sponda s in i s t ra e p r esso la f oc e de l f i ume S i l a r os e che le cond iz ion i ma l a r i che de l t e r r eno induss er o po i i p r im i t i v i co l on i a spos ta r e i l cen t ro ab i t a to vers o o r i en t e , su un banc o ca lcar eo legger mente r i a l z a to su l l a p ianur a e su l l i t o ra l e , l ungo i l co rso d i un ' a l t ro f i ume minor e ( f i ume Sa ls o o Capof iume) . Da l l ' imp i an to p r i m i t i vo s u l S i l a r os sv i l uppò i l po r to mar i t t imo e f l uv ia l e de l l a c i t t à e p r esso d i esso sors e i l Tempio d i Era Ar g i v a , che d i ven tò p r es to uno de i p iù g r and i e vener a t i san tuar i de l l ' I t a l i a an t i ca : c i r ca 50 s tad i separ avano la c i t t à da l l o Her a ion e da l suo empor io su l f i ume.La f i ne de l l ’ Imper o Romano co inc i s e g r osso
modo c on la f i ne de l l a c i t t à . Ve r s o i l 500 E . V. , i n fa t t i , i n segu i t o ad un ’ep idemi a d i ma la r i a , aggr av a ta da l l ’ i ns a lubr i t à de l t e r r i t o r i o , g l i ab i t an t i g radua lmente abbandonarono la c i t t à . La r i scoper ta d i Paes tum r i sa le a l 1762 , quando fu cos t ru i t a l a s t rada moder na che l ’ a t t raver sa t u t t o ra .
Paestum
MARTEDÌ 29 MARZO
Ogliastro Marina – Punta Licosa e Acciaroli
In matt inata , arr ivo a Ogliastro Marina, nel Comune di Castellabate
(Km.31) , e s is temazione presso grande parcheggio pubblico l ibero, oppure,
lungo lo s tradone antecedente a l luogo della passeggiata ( indicazioni saranno
fornite sul posto da rappresentanti del la locale Amminis trazione) .
Dopo la s is temazione , passeggiata natural is t ica lungo i l sentiero
dell’Oglias tro (mt 400) e lungo un tra t to di sentiero della Tenuta di Licosa
(area natural is t ica pr ivata che ingloba i l sentiero che por ta nei press i
dell’ isolotto di Licosa) , a l la scoper ta degli aspett i s tor ic i , mitologici ,
geologici , natural is t ic i con s tudio della macchia medi terranea e dell ’ut i l izzo
f i tologico di a lcune piante .
Ogliastro Marina
Punta Licosa
A seguire , spostamento ad Acciaroli (Km.22) con s is temazione in area
parcheggio indicata dalla locale Amminis trazione, dove ci s i fermerà per
tut ta la durata delle successive at t ivi tà .
Pranzo in uno dei due r is toranti t ipici aderenti a l progetto “Porto Didat t ico”
( r is torante Boccaccio o r is torante Mediterraneo ) .
Presso i lab-ristoranti del porto didattico potranno consumarsi 3 menù a scelta:
Primo menù: penne al sugo, cotoletta di pollo, contorno di patatine, dolce/gelato, acqua.
Prezzo € 10,00 a persona
Secondo menù: risotto di mare o pasta con mozzarella al forno, frittura di paranza, contorno di
insalata, dolce/gelato, acqua. Prezzo € 12,00 a persona
Terzo menù: assaggi di 2 primi a base di pesce e maxi misto di mare in portata centrale per
gruppi di 4 pax, contorno di insalata, dolce/gelato, acqua. Prezzo € 15,00 a persona
Sarà possibile all’occorrenza elaborare anche altro menù.
Nel pomeriggio vis i ta del borgo marinaro di Acciaroli e svolgimento delle
a t t ivi tà del “Porto D idat t ico” con i laborator i del la pesca e l’approccio con i
pescator i e identif icazione del pescato al r ientro in por to dei pescherecci
dopo le battute di pesca, momenti ludici con giochi marinareschi , adatt i a
piccoli e adult i .
A f ine at t ivi tà sarà possibile conc ludere l’esper ienza ci lentana a r i tmo di
musica popolare con un gruppo folk di 5 componenti in costume t ipico .
N.B.: I l suddetto servizio guida avrà un costo di € . 120,00 (comprendente una
guida/accompagnatore per tut ta la giornata , i l laborator io della pe sca e
l’approccio con i pescator i . Canti e ball i c i lentani . ) da suddividere tra i
par tecipanti .
A cci a ro l i
Al termine della visita, nel tardo pomeriggio, rientro a casa
AVVERTENZE
Per ragioni organizzative, si prega voler dare un segno di adesione entro il
giorno 18/03/2016, avendo cura di specificare anche la propria
partecipazione:
- al pranzo presso la pizzeria “Elisir” di Capua per il giorno 25/03/2016 (€. 10,00 a persona)
- al pranzo di Pasqua presso l’agriturismo “Terranostra” di Sant’Angelo a Fasanella per il
giorno 27/03/2016 (€. 25,00 gli adulti, €. 15,00 o 10,00 i bambini, a seconda del menù)
- al pranzo ai ristoranti del “Laboratorio Didattico” di Acciaroli per il giorno 29/03/2016,
precisando il tipo di menù (da €. 10,00, da €, 12,00, da €. 15,00)
Fermo restando il costo del biglietto al museo di Sperlonga (€. 5,0 a persona), che comprende
l’imperdibile visita alla “Grotta di Tiberio”, da molti considerata la più importante attrazione
turistica del “Basso Lazio” godendosi tra l’altro di un panorama mozzafiato, potrà essere
versato un contributo rapportato al numero di partecipanti, per:
- Bus-navetta, che consentirà lo spostamento tra Sperlonga, Gaeta e Fondi, evitando di
utilizzare i camper, in considerazione dei limitati parcheggi esistenti in quelle zone e del
notevole affollamento stradale in quel periodo
- Servizio guida ad Acciaroli (comprendente una guida/accompagnatore per tutta la giornata,
il laboratorio della pesca e l’approccio con i pescatori. Canti e balli cilentani)
- Eventuali altre situazioni legate a particolari ed imprevedibili necessità logistico-operative,
che saranno comunicati sul posto.
Le adesioni potranno messere comunicate a uno dei seguenti numeri: 339/4866980 (Ciccio Di Marzio) 320/8387139 (Giuseppe Pagano)