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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZEDIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE e AMBIENTALE Sezione Geotecnica
Parte II:Ingegneria Geotecnica Sismica
Introduzione
Prof. Ing. Claudia Madiai
ASSIOMI FONDAMENTALI DELL’INGEGNERIA SISMICA
1 Il terremoto non è un fenomeno casuale
prof. ing. Claudia MadiaiCorso di Ingegneria Geotecnica Sismica
1. Il terremoto non è un fenomeno casuale
2. È possibile difendersi dai terremoti
3. La prevenzione è il migliore mezzo di difesa
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1. Il terremoto non è un fenomeno casuale
Osservando la distribuzione spaziale deiprincipali terremoti si nota che sono
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principali terremoti si nota che sonolocalizzati in aree preferenziali
Analizzando la distribuzione temporale dei terremoti in uno stesso sito si riscontrano regolarità nei tempi di ricorrenza
Intensità
XIX
VIIIVIIVI
Osservando in terreni simili gli effetti di eventi analoghi si riscontrano notevoli analogie
g pTempo
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2. E’ possibile difendersi dai terremotiL’esperienza ha dimostrato che:laddove esiste una ‘cultura sismica’ diffusa e vengono adottate opportune
i di dif il di itti i d i lt t ti h i
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misure di difesa, il numero di vittime e i danni sono molto contenuti anche in occasione di terremoti forti La cultura sismica si basa su due differenti prospettive per guardare ai terremoti:
una prospettiva tecnico-scientifica (che vede il terremoto come fenomeno “fisico”) una prospettiva politico-sociale (che vede il terremoto come fenomeno “sociale”)
Per ridurre il livello di rischio sismico su un dato territorio le due prospettive devono interagire e devono essere intraprese una serie di azioni comprendenti:devono interagire e devono essere intraprese una serie di azioni comprendenti:
attivazione di studi e ricerche a varie scalemessa a punto di carte di pericolosità sismica e di normative per le costruzioniin zona sismicaesecuzione di interventi di adeguamento sismicopianificazione dell’emergenza e del post-terremotoeducazione
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3
1 accertarsi che l’edificio sia stato progettato e costruito in maniera antisismica
2 conoscere l'ubicazione degli ospedali e dei
Es: campagna di educazione per la riduzione del rischio sismico Cosa fare prima del terremoto
1 spegnere i fuochi eventualmente accesi e non accendere fiammiferi anche se si è al buio
2 chiudere gli interruttori centrali di gas e luce
Cosa fare dopo il terremoto
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g ppercorsi migliori per raggiungerli
3 fissare bene alle pareti scaffali e mobili pesanti, nonché scaldabagni e forni a gas
4 avere accanto al telefono i numeri di ambulanza, medico, vigili del fuoco
5 sapere dove sono ubicati gli interruttori centrali di acqua, luce e gas, e saperli manovrare
g g
3 se si notano dall’odore perdite di gas, aprire porte e finestre e quindi segnalarlo
4 evitare di usare il telefono se non per segnalare casi gravi e urgenti
5 se ci si reca in un luogo aperto uscire con cautela prestando attenzione a quello che può ancora cadere e ad oggetti taglienti
6 non usare l’ascensore
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Per la difesa dai terremoti si possono in via teorica seguire due vie: previsione e prevenzione
3. La prevenzione è il migliore mezzo di difesa
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a) Previsione: risposta deterministica ai quesiti: dove, quando, quanto severo sarà il terremoto
Si basa sull’ osservazione di segni precursori quali: • deformazioni della superficie del suolo• emissione di radon• variazioni del campo magnetico ed elettrico• variazioni del rapporto tra la velocità di propagazione delle onde di pp p p g
volume Vp e Vs• microsismicità• comportamento degli animali
Non aiuta a salvaguardare il patrimonio edilizio e pone molti problemi nel caso di grandi centri urbani
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Es: Comportamento degli animali nella previsione dei terremoti
Animali Tempi di preavvisoCani da due ore a due giorni
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Gallinacei da uno a tre giorni
Serpenti da uno a tre giorni (fino a 10 se in letargo)
Topi da uno a quindici giorni
Pesci da poche ore a dieci giorni
Colombi da poche ore a un giorno
Fagiani da uno a due giorni
Maiali, cavalli da poche ore a un giorno
Tigri del Nord Est poche ore
Panda poche ore
Pappagalli, cigni da pochi minuti a poche ore
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b) Prevenzione: valutazione probabilistica delle caratteristiche e degli effetti dei terremoti attesi in un dato sito in un prefissato intervallo di tempo e adozione di misure adeguate di protezione
3. La prevenzione è il migliore mezzo di difesa
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di tempo e adozione di misure adeguate di protezioneSi basa sull’osservazione che gli effetti prodotti da un terremoto forte in una data area dipendono dalle interazioni tra 3 principali fattori:
terremotositocostruzione
Sito
t
tt
tt
tttt
Terremoto
SitoCostruzione
Sito
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3. La prevenzione è il migliore mezzo di difesa Pertanto, ai fini di un’adeguata protezione di un dato territorio occorre:
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Va tuttavia osservato che un’adeguata progettazione antisismica è condizione necessaria ma non sufficiente a garantire la sicurezza
identificare le caratteristiche del terremoto da cui ci si vuole proteggerevalutare la risposta del terreno e le azioni trasmesse alle costruzioniprogettare adeguatamente le strutture per resistere a tali azioni
necessaria ma non sufficiente a garantire la sicurezza
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Difesa dai terremoti
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La difesa dai terremoti richiede perciò indagini e ricerche nell’ambito della Sismologia e dell’Ingegneria Geotecnica e Strutturale
‘Misura’ dei terremoti Comportamento
delle strutture
Sito e terreni di fondazione
Studio Ricerche
Difesa dai terremoti
Ricerchestoriche
Ricerchesismologiche
di ‘casi’ce c e
teoriche
Sperimentazione in sito e in laboratorio
Ingegneria Geotecnica Sismica
Sismologia
IngegneriaStrutturale
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Crollo in roccia durante il terremoto
Effetti locali e scenari sismici
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delle Calabrie, 1783
Crollo in roccia (Alaska, 1964)
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Effetti locali e scenari sismici
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Fenomeni di liquefazione C i t (G i 1861)
1212
a Corinto (Grecia, 1861)
Liquefazione : sand boils e vulcanelli di sabbia (Emilia-Romagna, 2012)
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Movimenti franosi e liquefazione (Alaska, 1964)
Effetti locali e scenari sismici
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Movimento franoso del rilevato (e sottostante strato sabbioso?) (Seattle-Tacoma, 1965)
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Crollo di edifici per fenomeni di amplificazione locale(S F d 1971)
Effetti locali e scenari sismici
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(S. Fernando, 1971)
Una moschea ‘miracolata’ (Kocaeli, Turchia, 1999)
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Effetti locali e scenari sismici
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Effetti morfologici e di instabilità dei versanti durante il terremoto
dell’Irpinia, 1980
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Effetti locali e scenari sismici
Frana durante il terremoto di Niigata, 2004
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Colata durante il terremotoColata durante il terremoto di El Salvador, 2001
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Crollo di banchine portuali (lateral spreading per liquefazione)
Effetti locali e scenari sismici
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(Kobe,1995)
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Sprofondamento di edifici durante il terremoto di Kobe,1995Effetti locali e scenari sismici
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1818
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Movimenti di faglia ed effetti sulle costruzioni (Izmit, Turchia, 1999) Effetti locali e scenari sismici
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f li
faglia
faglia
1919
Deformazione di binari per
Effetti locali e scenari sismici(Niigata, 2004)
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movimenti del terreno causati dalle onde di superficie
(Messico, 1985)
2020
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Perdita di capacità portante
Effetti locali e scenari sismici
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Perdita di capacità portante (Kocaeli Turchia, 1999)
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Effetti locali e scenari sismici
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Rottura di giunto per trazione
Corrugamento di tubatura per compressione
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Effetti locali e scenari sismici
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Kobe, 1995
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I fenomeni più appariscenti provocati dalle azioni sismiche sono:Grandi deformazioni e rotture del terrenoEffetti di amplificazione e attenuazione delle onde sismiche
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Effetti di amplificazione e attenuazione delle onde sismiche LiquefazioneInstabilità dei pendiiDensificazioneSubsidenzaDissesti e collassi degli edificiDissesti e collassi di infrastrutture (strade ferrovie condutture ecc )Dissesti e collassi di infrastrutture (strade, ferrovie, condutture, ecc.)
L’Ingegneria Geotecnica Sismica affronta lo studio degli effetti sismici legati al sito e delle interazioni terreno-struttura basandosi su principi e metodi della Geotecnica Classica e della Dinamica dei Terreni
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